Dalle stelle... alle stalle!!

di _MartyK_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo & Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11/Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo & Capitolo 1 ***


Prologo
Quattro giovani ragazzi catapultati magicamente nel mondo dello spettacolo. Non lo sapevano neanche loro come fosse successo. All'inizio sembrava una cosa figa essere una band famosa,le foto,gli autografi,i paparazzi. Poi col tempo ci si stanca e si ha bisogno di ''staccare la spina'' per un po'...

Capitolo 1

Erano in tour da quasi due mesi. Due mesi intensi, fra concerti, foto, autografi e interviste. Quello era il loro ultimo concerto prima dell' ipotetica ''pausa''. La voce di Bill incantava milioni di ragazzine urlanti ed euforiche. Suonavano come se non ci fosse un domani, dominavano il palco come se fossero i padroni del mondo intero. Ma dietro a quella felicità ed euforia c'era tanta stanchezza e malinconia. Dopo aver concluso un concerto memorabile fra getti di fuoco che fuoriuscivano dal palco e una montagna di coriandoli che cadevano dall'alto, la band ringraziò i fans in modo sincero per poi ritirarsi in camerino.

- Sono stanchissimo, ho bisogno di una doccia bollente- si lamentò Bill.

- A chi lo dici... dai, questo era l'ultimo, poi potremo riposarci e fare quello che ci pare- lo incoraggiò il fratello Tom.

- Sicuro? David ti pare il tipo che dopo il tour ci fa riposare?! Quello come minimo informerà tutti i media della Germania e ci invaderà le giornate fra interviste e photoshoot!- disse Georg rivolgendosi a Tom.

- Ragazzi non penso che il nostro manager sia un tipo così crudele, riflettete. E poi anche lui avrebbe bisogno di una pausa- disse Gustav.

- Si certo, una pausa. A quello basta una pausa-caffè e poi è pure più euforico del minuto prima- si lamentò Bill sprofondando sulla poltrona. Improvvisamente la porta si apre ed entra il loro manager.

- Ragazzi! Stavate parlando di me, eh?!- esordì con un sorrisetto strano stampato sulla faccia.
A quel sorriso i quattro fecero una faccia a dir poco preoccupata. Che cosa aveva in mente il loro ''Hitler secondo''?

- Ehm non proprio- si azzardò a parlare Tom.

- Bando alle ciance, preparatevi su! Fra quattro minuti esatti inizia il meet&greet, quindi muovetevi con trucco e parrucco- li avvisò.

- Coooosa!? No io non ce la faccio! Abbiamo suonato per quasi due ore!- si lamentò Bill.

- Non mi interessa, è questo il vostro lavoro e dovete eseguirlo. Qui c'è già la vostra make-up artist!- disse David per poi lasciare la stanza.
I ragazzi sbuffarono pesantemente per poi essere pronti e perfetti per l'incontro con i fans.

* * *
2 ore dopo...

- Oh mein Gott, non dico altro!- esclamò Bill portandosi le mani sulla testa massaggiando le tempie.

- Non ce la faccio più, voglio dormireee!!- urlò Tom stanchissimo.

- Non fatela lunga! Non sapete che avete fatto felici tantissimi fans? Quelli si erano accampati da giorni per potervi incontrare e voi vi lamentate?- disse David.

- Certo, tu sei solo un manager, ci dici solo cosa dobbiamo fare, poi siamo noi che facciamo tutto, che puoi capire?- rispose Gustav leggermente irritato.

- Cacchio, Gustav che si incazza! Allora domani mattina succederà qualcosa di grandioso!- esclamò Tom ironico.

- Si! Io sono il vostro manager e vi dico cosa fare, ma non pensiate che non vi capisca. So che siete stanchi, ma questa è la vita di una persona dello spettacolo, questa è la vostra vita. Se volete, potete anche fare un annuncio in pubblico e dire ''Salve ragazzi, siamo i Tokio Hotel e abbiamo deciso di ritirarci perchè siamo troppo stanchi. Ciao ciao''!- disse David imitando la voce di Bill.

- Quella non è la mia voce, ok? Io ho una voce sublime, non quella di una cornacchia in preda ad un attacco d'asma!- precisò Bill gonfiando il petto.

- Sublime come la mia appena sveglio- disse Tom tirando una gomitata al fratello che gli lanciò uno sguardo truce.

- Basta con queste lamentele. Siete gli idoli di milioni di esseri umani là fuori, volete capirlo si o no?- domandò David indicando dalla finestra del tour-bus.

- E' solo che siamo stanchi..- sospirò Bill.

- Bene e allora andate a dormire che domani ci attende una dura giornata- disse David.

- Che palle!!- urlò Tom prima di accasciarsi sul suo piccolo letto per poi crollare in un sonno profondo.

- Che bambini!- rise David.

Circa 7-8 ore dopo il sole splendeva già alto nel cielo e qualche raggio illuminava il volto dei ragazzi. Avevano proprio un viso d'angelo. Bill dormiva profondamente,Tom in modo scomposto mentre Georg e Gustav russavano lievemente. Era tutto perfetto fino a quando una figura non si avvicinò ai loro letti. Camminava a passo felpato, non l'avrebbero mai sentito. Osservò i ragazzi per bene per poi emettere un bassissimo ghigno. E poi ecco che...

- SVEGLIA RAGAZZIIIII!!!- urlò la figura, che poi si rivelò essere David, suonando una trombetta.
I ragazzi sobbalzarono e urlarono come indemoniati per lo spavento, appena si resero conto del colpevole del casino tutti e quattro si misero d'accordo e senza pensarci tirarono i loro cuscini addosso a David.

- David ma sei pazzo! Vuoi sterminarci con il nuovo metodo ''infarto dolce''?!?- urlò Tom portandosi la mano al petto. Il suo cuore batteva tantissimo, sembrava un toro imbizzarrito.

- Morirò giovaneee!! Sono spacciatoo!!- piagnucolò Bill buttandosi a peso morto sul suo letto.

- Finitela di frignare o userò metodi ancora più duri. Al mio tre IN PIEDI!! Uno... due...- contò David.
I ragazzi non avevano il coraggio di sapere cosa sarebbe successo se non si fossero alzati in tempo, così un nanosecondo prima che il loro manager dicesse 3, saltarono giù dal letto.

- Che cosa vuoi!?- chiesero tutti all'unisono.

- Dovete prepararvi! Fra un po' intervista!- rispose David sorridendo furbescamente.

- Avevi detto che dopo il concerto di ieri ci saremmo potuti riposare!- mise il broncio Bill.

- No, io non ho detto nulla del genere. Eravate voi che stavate fantasticando- disse l'uomo alzando le mani in segno di innocenza.

- Non la passerai liscia, Jost!- disse Tom lanciandogli un'occhiataccia. Per tutta risposta, il manager sghignazzò.
Per i Tokio Hotel iniziò un'altra dura giornata. Li attendeva una lunga intervista e loro, come al solito, dovevano essere perfetti e senza un capello in disordine. Ce l'avrebbero fatta?


***
Ciaoo questa è la mia nuova fanfiction (lo so, devo aggiornare anche ''If you gave me your love'', cosa che farò presto ;) ) beh intanto pubblico i primi due capitoli in modo che abbiate le idee chiare sulla storia ;) a presto e recensite!! Baci _MartyK_ <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

L'intervista durò più del previsto e quando arrivò il momento di salutare il giornalista, la band fu sul punto di tirare un sospiro di sollievo.

- Cacchio ma sempre le stesse domande!? Sono stufo!- si lamentò Bill sedendosi sulla prima poltrona che gli era capitata a tiro.

- Ricapitoliamo: ''Bill sei gay?'', ''Tom, troverai il tuo vero amore o rimarrai per sempre SexGott?'',''Voi due, perchè non parlate mai? Su, fateci sapere qualcosa!''... cioè, due ore per dire sempre la solita roba?- chiese esterrefatto Georg.

- Ho bisogno di una lunga vacanza... e di un gelato al cioccolato!- esclamò Gustav scatenando la risata generale.

- GusGus pensi solo a mangiare? Ecco una domanda interessante- disse Tom continuando a ridere.

- Però ha ragione, abbiamo bisogno di una vacanza, questa cosa di essere famosi ci sta torturando- affermò Bill.

- Perchè non lo chiedi a David se ci fa fare una vacanza?- chiese Tom scettico.

- Si, certo, lo sai come vanno a finire le volte che glielo chiedo...- sbuffò il ragazzo.
I ragazzi furono interrotti proprio da David che aprì la porta del loro camerino. A quanto pare era molto impegnato a parlare al cellulare.

- Ma se deve parlare al cellulare perchè non se ne va di qua!?!?- bisbigliò Tom.

- Si? Okay si, certo. Perfetto, allora a presto eh. Ciao ciao!! Ragazzi, c'è una notizia-bomba per voi, gioite!- esclamò il manager con un sorriso a centotrentadue denti.
I ragazzi inclinarono la testa ad un lato e alzarono un sopracciglio. Cosa aveva in mente il loro malefico manager?

- Woh che bello, chissà di cosa si tratta!- esclamò Tom sarcastico.

- Sono serio, è una bella notizia. Uhm, vediamo, non eravate voi che avevate bisogno di una vacanza?- chiese David sorridendo sinceramente.

- Sul serio? Davvero? DAVID JOST CI MANDA IN VACANZA? COSA TI E' SUCCESSO, AMICO!?- urlarono all'unisono tutti e quattro.
Erano super felici, in quel momento niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento di estasi.

- Certo che vi mando in vacanza, ve lo meritate. Sapete, stanotte ho riflettuto e... mi sono reso conto di essere stato un po' troppo duro con voi. Vi capisco, è da due mesi che viaggiamo per il mondo senza mai fermarci e voi siete stanchi, quindi da adesso inizia la ''pausa''!- annunciò l'uomo e un grido di felicità invase la stanza.

- Nooo io non ci credo! E' troppo bello per essere vero!- esclamò Bill con gli occhi che luccicavano.

- Vedrete come vi divertirete!- disse David. Quella frase non l'aveva detta con entusiasmo, sembrava quasi... malvagia, ecco.
I ragazzi se ne accorsero ma evitarono di fraintendere e iniziarono a preparare le valigie...

* * *

Chissà per quale strano motivo i ragazzi stavano viaggiando in macchina con il loro manager. Nessun bus, nessuna guardia del corpo. L'uomo aveva detto loro che si sarebbero divertiti in una specie di oasi dove potevano fare il bagno, cenare al ristorante eccetera. Inutile dire che i ragazzi scoppiavano dalla felicità, come quando si comprano le caramelle ad un bambino di cinque anni.

- Ehm David, non potresti dirci qualcos'altro di più specifico riguardo a questa vacanza?- si azzardò a chiedere Georg.

- No no, vi ho già detto abbastanza, ora rilassatevi e godetevi il viaggio- rispose David cantilenando.

- Secondo me ha sbattuto la testa- bisbigliò Tom. Nel frattempo i ragazzi si riposarono e dopo un bel po' il motore dell'auto si spense, segno che erano arrivati a destinazione.

- Sveglia ragazzi, siamo arrivati!- annunciò un David felice. In men che non si dica i ragazzi si svegliarono e uscirono gioiosi dall'auto fino a quando non si accorsero della realtà...

- Ok, ora mi spieghi cos'è sta merda!- disse Tom facendo una smorfia di disgusto.

- Dov'è l'oasi? E la piscina? e il ristorante?- chiese Bill quasi fosse disorientato.

- Lo sapevo che c'era la trappola!- si lamentarono all'unisono Gustav e Georg.

- Oh ma che trappola e oasi, avrete immaginato tutto. Volevate una vacanza? Ecco la vacanza- disse David come se fosse la cosa più normale del mondo.

- Ma dove siamo!?-

- Questa è la fattoria di una mia cugina. Vedrete, vi piacerà ritornare alla vita normale, se non peggio ahah!- rise David.

- Ehm quasi quasi mi è venuta voglia di suonare la chitarra per due ore e mezza di fila con le orecchie che pulsano per le urla dei fans. Si si, molto meglio- disse Tom sarcastico.

- Oh basta chiacchiere, seguitemi-
I ragazzi camminarono e arrivarono fino all'ingresso della casa, suonarono il campanello e li aprì una signora di mezza età.

- Oh David! Che piacere rivederti!- esclamò la signora stringendo a sè l'uomo.

- Ah ah ehm ok basta, mi stai soffocando- rise lui. - E loro chi sono? Al telefono non mi hai detto che portavi ospiti- disse la signora.

- Oh beh, che sbadato, l'ho dimenticato. Loro sono Bill, Tom, Georg e Gustav. Ragazzi lei è Mary, mia cugina- disse David.

- Oh ma che bei ragazzi, entrate e non rimanete lì impalati. Potrete fare amicizia con mia figlia Lisa- disse la donna sorridendo.

- Chissà se è gnocca..- disse Tom bisbigliando. Come risposta ricevette una gomitata da parte del fratello.

- Ehm bello, sarà divertente..- rispose Bill con uno dei suoi migliori sorrisi forzati.

- Volete qualcosa da bere?- chiese Mary.

- No grazie, non serve nulla- dissero i ragazzi.

- Se volete potete andare qui in giardino, è lì che si trova Lisa. E' una brava ragazza la mia bambina- disse la donna.

- Interessante, io corro allora eh!- disse Tom leccandosi il piercing al labbro, Bill gli lanciò uno sguardo fulmineo ma oramai nessuno poteva fermare le fantasie del rasta.
I ragazzi si diressero verso il giardino mentre David discuteva animatamente con la sua adorata cugina. Non avrebbero mai immaginato chi fosse Lisa...


***
Eccoci qua (di nuovo XD) beh spero che abbiate le idee chiare, vi aspetto, io intanto mi dileguo, baci e adiossss!! _MartyK_ <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

- E così saresti tu Li..- le parole morirono sulla bocca del rasta. Non avrebbe mai immaginato che fra tutte le persone del mondo che si chiamano Lisa, dovesse trattarsi proprio di lei.
Lisa era la migliore amica di Tom ai tempi delle scuole medie. Lei era quella che non si sottometteva a niente e nessuno e Tom la ammirava per questo. Non sapeva che però provava qualcosa per lui che andava oltre alla semplice ed innocente amicizia. Quando glielo confessò, il rasta fece la cosa più orribile: fingersi perdutamente innamorato di lei solo per portarsela a letto visto che era l'unica che mancava nella collezione di ragazze ''gnocche''. Quando Lisa capì che la sua era tutta una trappola ci rimase malissimo, soffrì talmente tanto che avrebbe voluto suicidarsi. Giurò a sè stessa di odiare chiunque avesse dei rasta e portasse il nome di Tom Kaulitz.

- Si, sono io, Tom!- rispose lei con tono acido. Sentendo quel tono così arrabbiato, Tom si sentì profondamente in colpa.
Alla fine si pentì di quello che aveva fatto e gli mancava. Gli mancava la sua voce, i suoi scherzi, le sue linguacce, i suoi pizzicotti...
Abbassò lo sguardo sentendosi un mostro terribile. Il gemello, comprendendo le sue sensazioni, intuì che c'era qualcosa di strano, che forse quei due si conoscevano.

- Ehm.. piacere io sono Bill- si presentò il ragazzo per alleggerire la tensione che si era creata in quell'esatto istante.
Dopo di lui si presentarono anche gli altri ragazzi, ma Lisa rimase perplessa. Diede uno sguardo veloce a Bill, in fondo era un bel ragazzo. Alto, androgino, capelli corvini che gli scendevano lisci sulle spalle, occhi nocciola contornati da un pesante trucco nero e labbra carnose ''al punto giusto''. Si maledì mentalmente per i pensieri che stava partorendo il suo cervello.

- Venite, vi mostro la casa- disse alzandosi da terra e camminando verso casa. Loro la guardarono sbattendo più volte le palpebre per poi iniziare a seguirla. Solo Tom la guardava con dispiacere ma anche con malizia. D'altronde non era mica cambiato per un misero ricordo dell'adolescenza!

Seppure sembrasse il contrario, la casa era ben arredata e molto grande. Arrivati all'ingresso ci si trovava direttamente in un salottino piccolo e grazioso, con due enormi divani in pelle e al centro un tavolino di vetro, di fronte ai divani c'era una televisione a schermo piatto. ''Non male'' pensò Gustav guardando i divani. Avrebbe tanto voluto sprofondare in uno dei due e guardare tanta Tv. Il tour della casa continuò, Lisa li portò a vedere la cucina per poi salire su una piccola scala. I ragazzi la seguirono...

- Che culo!- bisbigliò Tom a Georg.
Insieme risero come due deficienti con gli sbuffi nervosi di Bill come sottofondo.

- Ecco le nostre stanze- annunciò Lisa con nonchalance. A differenza del salotto, le stanze non erano proprio ben arredate. C'erano cinque lettini minuscoli e una finestrella in fondo alla stanza. In più c'era un orribile odore di fieno. Davvero i Tokio Hotel dovevano dormire in quella sottospecie di stalla?!

- Stai scherzando vero?!?- chiese Tom con il sopracciglio talmente inarcato che temette che si potesse staccare dal suo bel viso d'angelo.

- Ti sembra la faccia di una che scherza!?- rispose Lisa con un'altra domanda. La sua faccia era altrettanto perplessa. Tom aprì la bocca, fece per parlare ma poi la richiuse subito. Era meglio non ribattere.

- Beeene e ora lasciatemi in pace, devo andare ad occuparmi dei miei cani- annunciò per poi scansare i ragazzi e scendere al piano di sotto. Nel mentre scansava i ragazzi lanciò uno sguardo truce a Tom, che abbassò timidamente lo sguardo. Voleva rimediare. Non in amore, in quel caso non ci sarebbe stato nulla da fare (o forse qualcosa si poteva fare...) ma voleva recuperare la sua fiducia e riavere la sua amicizia. Gli mancava troppo.

- Aspetta! Hai detto che hai dei cani?- chiese il rasta cercando di fare conversazione. Lisa si voltò verso di lui lentamente, quasi a rallentatore. Gli rivolse un altro dei suoi sguardi gelidi.

- Si, sono gli unici miei migliori amici. Gli unici che non mi tradirebbero mai!- rispose la ragazza. Quelle parole furono mille spade conficcate all'altezza del cuore per Tom. Al culmine della pazienza, il ragazzo raggiunse Lisa, la prese per il braccio e la fece voltare verso di lui. I suoi occhi erano lucidi, lo sguardo era intenso e fitto, come se volesse scavare all'interno dell'animo della ragazza.

- Adesso tu mi spieghi perchè ti comporti così con me. Che cazzo ti ho fatto di male!?- disse a denti stretti per evitare di urlare e fare una scenata. Lei divenne più gelida di prima.

- Con quale coraggio mi fai 'sta domanda? Con quale!? Mi hai usata! Eravamo migliori amici, io ero quella stronza, tu quello duro che alla fine si scioglieva non appena si ritrovava davanti la mia faccia. Tu eri quello che mi proteggeva dai bulli, tu eri quello che mi strappava un sorriso, tu eri quello che scherzava con me. Hai approfittato del fatto che mi fossi invaghita di te solo per scoparmi, perchè era questo il tuo obbiettivo, era questo! Scoparmi e aggiungermi alla collezione di ''ochette-usate-dal-sexgott''! Tu non sai come mi sono sentita quando ho capito che non eri innamorato di me, non lo sai! Ho tentato diverse volte il suicidio, non volevo vivere in un mondo senza di te. Tu non sai quante lacrime ho versato per nulla. Non lo sai! Credevo che fossi diverso, che era vero che quella del sexgott fosse tutta una maschera, e invece no. Tu sei proprio così! Tu usi le ragazze e basta. Tu non sai cosa significa amare, non lo sai! E non lo saprai mai!- urlò Lisa ricordando i tempi delle medie.
Alcune vecchie ferite del cuore ormai cicatrizzate da tempo si riaprirono e lasciarono un senso di vuoto nell'anima della ragazza. Tom non disse nulla. Ascoltò in silenzio. Aveva torto. Fottutamente torto. Aveva sbagliato tutto con lei. E non aveva più possibilità di recuperare un rapporto. Le urla della ragazza si sentirono al piano di sotto, così Mary e David chiesero spiegazioni.

- Che cosa sta succedendo là sopra? Tooom, hai spaventato Lisa con le tue manie!?- urlò David guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte della cugina.

- Manie? Che tipo di manie?- chiese scettica. David si rese conto di aver esagerato e cercò di inventare delle scuse.

- Oh ehm no niente, niente di preoccupante. Dai non pensare a quello che ho detto, godiamoci del buon thè- disse imbarazzato. La giornata passò un po' insolita e arrivò l'ora della cena.

-Ragazzi è ora di cena, venite!!!- annunciò Mary dalla porta di casa, visto che i ragazzi si trovavano in giardino a giocare con i cani.
I ragazzi smisero di giocare e si diressero verso l'abitazione. Un vuoto pervase lo stomaco di Tom. ''Sarà la fame'' pensò. Ma in realtà il motivo era ben diverso dalla semplice fame...


***
Ciaoo!! Ecco un altro capitolo della storia, spero vi incuriosisca :) ringrazio tantissimo Happy_Moon per aver recensito il secondo capitolo e per farmi tanti complimenti, grazie mille!! E ovviamente ringrazio tutti quelli che leggono la storia silenziosamente anche se mi piaerebbe sapere il parere di tutti :) beh.. mi dileguo.
Baci _MartyK_ <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

- Ragazzi la cena è pronta!!!- annunciò Mary dalla porta di casa affinchè la figlia e quei quattro squinternati la sentissero.
La ciurma non rispose all'avviso, semplicemente si avviò verso l'abitazione. Gli ultimi a dirigersi verso la cucina furono proprio Tom e Lisa.

- Prima le signore.- disse lui con fare da gentiluomo. Lisa non si scompose e lo guardò male.

- Da quando in qua sei gentile?- chiese acida.

- Da quando ho capito che mi manchi..- ammise il rasta abbassando il capo sentendosi colpevole di tutto.

- Ti manco perchè ti sei fatto tutte le ragazze del mondo e sono rimasta solo io? Ah no, ti sei fatto pure me! Mi fai schifo, meglio se tieni la bocca chiusa!- disse Lisa guardandolo dritto negli occhi. Aveva uno sguardo talmente gelido che Tom non se la sentì di sostenerlo col suo e lo distolse. Dopodichè la ragazza entrò in casa e con nonchalance si diresse verso la cucina non pensando minimamente al ragazzo.
A quanto pare la stavano aspettando!!

- Lisa, tesoro, come sono i ragazzi? Sono simpatici?- chiese allegramente la madre Mary. Lisa annuì e sorrise falsamente giusto per non far preoccupare inutilmente nessuno.

- Ehilà non mi saluti?- domandò David tutto sorridente.

- Oh scusa, ciao zio...- disse la ragazza andando a baciare sulla guancia David. Si sedette e tutti quanti incominciarono a mangiare tutto quel ben di Dio che Mary aveva preparato amorevolmente.

- Questi cosi sono buonissimi!- esclamò Bill fra un boccone di pasta e l'altro. Mary rise di gusto.

- Grazie figliolo, sono tortellini- lo ringraziò. Il fratello gli dette una gomitata facendogli andare un boccone di traverso. Bill iniziò a tossire talmente forte che mancava poco e soffocava. Gustav gli diede tante pacche sulla schiena sperando che si fosse calmato e Bill lanciò uno sguardo truce a Tom che se la rideva sotto i baffi. Lisa stava con lo sguardo perso. Non aveva ancora toccato cibo e non aveva intenzione di farlo. Non aveva molta fame quella sera.

- Allora, com'è andata? Vi sta antipatica Lisa?- chiesero all'unisono David e Mary.

- No no, è molto simpatica e tanto allegra!- dissero con incertezza i quattro ragazzi. I gemelli notarono con la coda dell'occhio Lisa arrossire.
Forse non era poi così acida e scorbutica come sembrava. A quella visione scappò un sorriso a Tom.

- Oh menomale!! Di solito fa un po' l'antipatica ma non preoccupatevi, la realtà è molto diversa- disse Mary facendo l'occhiolino alla figlia.

- E tu? Che mi dici della band più famosa degli ultimi vent'anni? Lo sai che sono gli idoli delle ragazzine di tutto il mondo vero?- chiese radiosa la madre.

- Purtroppo lo so e posso dire solo che mezzo mondo femminile ha il prosciutto al posto degli occhi, voglio dire, con tutto il rispetto ma come cavolo fanno a dire che Bill è sexy!? Per non parlare di quello lì! Il capellone sembra uscito dalla pubblicità per capelli ''perchè-noi-valiamo'' e Gustav è due volte Gordon Ramsay... con questo ho concluso.- disse Lisa con una tremenda tranquillità che mozzò il fiato a tutti. La cucina fu inondata dalle risate e quello che rideva più di tutti era proprio Gustav.
Lisa lo guardò sorridendo per fargli capire che stava scherzando ma il ragazzo aveva già capito tutto, e anche gli altri, tranne Tom. Sebbene non avesse detto nulla su di lui, si sentiva lo stesso uno schifo. Non ce la faceva a farsi vedere sorridente neanche un po'. Abbassò lo sguardo e continuò a mangiucchiare pasta al sugo come se nulla fosse.

- Ma io sono Bill Kaulitz! Non puoi dire così di me! Faccio scoppiare gli ormoni di migliaia di ragazzine solo salutando con la mano, pensa te!- disse alla ragazza ridendo. Lisa lo guardò, forse non aveva poi tutti i torti. Il suo sorriso era smagliante e perfetto nonostante avesse gli incisivi leggermente storti, il faccino delicato come quello di una ragazza ma allo stesso tempo un po' mascolino, gli occhi nocciola contornati da un pesante trucco nero le ricordavano quelli di Tom. Sapeva che non poteva resistere a quegli occhi da cucciolo, era proprio per questo che s'innamorò del rasta. Eppure in quel momento stava osservando estasiata il fratello, non riusciva a farne a meno di guardarlo in tutto il suo splendore.

- Vedi? Anche tu non riesci a resistermi! Sono perfetto!!- disse Bill gonfiando il petto e vantandosi. Lisa si riprese dallo stato di trance e guardò Bill sconvolta.
Non poteva averlo detto.

- Cosa?! Non è vero! Non ti stavo fissando!!- urlò Lisa arrabbiata. Gli altri la guardarono divertiti.

- Invece si! Mi stavi mangiando con gli occhi, altro che!!- disse ancora Bill facendo imbestialire la ragazza.

- Non-è-vero, smettila!- disse Lisa a denti stretti. Bill per tutta risposta le lanciò uno dei suoi sguardi da vero latin lover e Lisa mise il broncio.

- Vado a dormire che è tardi, notte a tutti- annunciò per poi alzarsi dalla sedia e dirigersi verso le scale per raggiungere la camera da letto.

- Tardi? Sono ancora le otto di sera!- disse Bill perplesso.

- Vedi Bill, qui in campagna si va a dormire presto perchè poi ci svegliamo verso le cinque o le sei del mattino- spiegò Mary. Bill annuì ancora un po' perplesso.
Temeva di aver esagerato un attimo prima così si alzò anche lui.

- Scusate un attimo..- Lisa stava salendo le scale quando si sentì prendere per un braccio. Si voltò e vide Bill.

- Che vuoi?- chiese.

- Hey.. scusa non volevo offenderti.- disse Bill con voce triste.

- Offendermi? Non capisco.. non hai fatto nulla.- disse Lisa guardandolo interrogativa.

- Co-cosa? Non ti sei offesa per pri..- Bill non riuscì a finire di porre la domanda che Lisa gli mise un dito sulle labbra.

- Shh non è successo niente, tranquillo non preoccuparti.- gli disse sorridendo debolmente. Bill rimase sconvolto. Ora era lui a fissarla come un maniaco.
Lisa ne approfittò e gli si avvicinò all'orecchio.

- Oh beh, allora anche io sono una strafiga! Tieni a bada gli ormoni, Kaulitz, così mi consumi prima del tempo!- disse con voce suadente.
Bill dischiuse leggermente la bocca e la guardò sconvolto. Lisa si mise a ridere.

- No, dai... questa me la paghi, brutta stronza!!- disse Bill ridendo a sua volta.

- Stronza si ma brutta no- disse Lisa guardandolo maliziosa. Bill arrossì e si grattò la guancia.

- Per mia sfortuna sei molto bella...- le disse avvicinandosi. Erano molto vicini, le loro labbra quasi si sfioravano, in men che non si dica si era creata un'atmosfera magica... che fu rotta da Lisa che diede una leggera spinta al ragazzo con fare scherzoso.

- Ma grazie piccolo Kaulitz!- disse scuotendo la testa.

- Non c'è di che piccola- disse Bill per poi darle sulla guancia il bacio della buonanotte. Lisa rimase contenta di quel gesto per poi pensare all'ultima parola. Piccola. Gliel'aveva detto almeno un milione di volte Tom, sia quando erano migliori amici e sia quando erano ''fidanzati'', e lei si scioglieva ogni volta che sentiva quella parola provenire dalla bocca del rasta. Nel corso del tempo aveva avuto un altro fidanzato, anche lui la chiamava piccola a volte ma non sentiva mai i brividi che sentiva quando era Tom a dirglielo. E quella volta sentì gli stessi brividi, la stessa strana sensazione allo stomaco e lo stesso rossore alle guance.

''Ho bisogno di dormire!! Letto sto arrivandooo!!'' pensò per distrarsi dai tranelli del suo cuore...


***
Ehilààà genteee!! Sono tornata (in ritardo, ma eccomi qua!) spero che il capitolo vi piaccia tanto lo so che non piace a nessuno e spero che siate curiosi di come la storia continuerà... non ringrazierò mai abbastanza Happy_Moon che recensisce ogni capitolo della storia e i lettori silenziosi ;) beh io vado... baci _MartyK_ <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Lisa si diresse verso la camera che doveva condividere con quei ragazzi strambi. Certo non era un granchè come stanza visto che fino a qualche tempo prima era piena di galline che facevano uova da tutte le parti e qualche gallo che rompeva alle quattro e mezza del mattino gracchiando un fastidiosissimo chicchirichì ma alla fine era pur sempre un posto dove dormire.
Si distese sul suo minuscolo letto e dopo poco tempo si addormentò. I ragazzi intanto avevano finito di cenare e Mary li avvisò perchè dovevano andare a dormire.

- Cooosa? Ma sono ancora le otto e mezza, è prestissimo!- dissero all'unisono Tom e Georg.

- Invece no, è tardissimo! Dai andate a dormire, vedrete che domani mattina mi ringrazierete- disse la donna facendo loro l'occhiolino.
I ragazzi per tutta risposta emisero un sospiro di disapprovazione. Mary si alzò dalla tavola insieme agli altri e sparecchiò mentre i ragazzi andarono nella stanza dove dovevano dormire. Videro Lisa che dormiva beatamente nelle coperte e si intenerirono... o quasi.

- Rimane gnocca anche quando dorme..- bisbigliò Georg a Tom guardando la ragazza con malizia.
Ma era peggio di lui? No! Nessuno doveva superare il SexGott in malizia, nessuno!

- Ma smettila di blaterare- disse Tom stufato da quella situazione. Nel frattempo Mary si affrettò a raggiungerli e a dar loro dei pigiami, i ragazzi ringraziarono e le augurarono una buona notte.

* * *

Dovevano essere le undici di sera e Tom non riusciva a prendere sonno... aveva un brutto presentimento ma non si spiegava il perchè lo avesse, d'altronde che poteva succedere in quella piccola fattoria? In più neanche il suo gemello riusciva a dormire.

- Che fai non dormi?- chiese.

- Non ci riesco...- rispose annoiato Tom. Bill annuì e poi calò un'altra volta il silenzio di tomba. Dopo qualche minuto Bill si decise a parlare al rasta.

- Hey ti va se giochiamo un po'? Tanto per passare il tempo- propose.

- Uhm okay ma a cosa dovremmo giocare?- chiese scettico il ragazzo.

- A questo ci penso io. Nella mia valigia dovrei avere un paio di videogames, facciamo delle sfide fino a quando ci prenderà il sonno, ok?-

- Va bene- rispose il rasta poco convinto. Qualcosa gli diceva che avrebbe passato una notte in bianco.
E poi come cavolo facevano gli altri due a dormire così profondamente!? Non si dette una risposta a quella domanda e alla fine si mise a giocare col fratello nella speranza di riuscire a dormire...

* * *

Erano le cinque e mezza del mattino, il sole stava per spuntare, gli uccellini cinguettavano felici mentre un gallo starnazzava a più non posso come sostituto della sveglia. Lisa fu la prima svegliarsi, sbadigliò e poi si stiracchiò. Era bello sentire l'odore del fieno di primo mattino, la faceva sentire a casa. Si voltò da un lato e con gli occhi ancora leggermente impastati dal sonno vide Bill e Tom che ancora dormivano profondamente. Si accorse che avevano le occhiaie, quindi molto probabilmente non avevano fatto molte ore di sonno.

''Che idioti..'' pensò guardandoli con disprezzo.
Dopo qualche secondo si sentirono dei passi farsi sempre più vicini fino a quando davanti alla porta della camera da letto non comparve Mary con un sorrisetto furbo stampato in faccia.

- RAGAZZI E' ORA DI ALZARSI!!- urlò tutta pimpante. Nonostante fosse abituata ad alzarsi presto, Lisa si chiedeva sempre come cavolo faceva sua madre ad essere sveglia, pimpante e pronta ad affrontare una nuova giornata di primo mattino. A quell'ordine i ragazzi - e soprattutto i gemelli - sobbalzarono per lo spavento e quasi caddero dal letto.

- No è troppo presto ho sonno- piagnucolò Bill seguito da Tom che si raggomitolarono ancora di più fra le coperte. La donna intuì che non avevano seguito il suo consiglio perciò levò le coperte dai loro letti facendoli alzare di malavoglia.

- La colazione è pronta e vi sta aspettando- annunciò sorridente e radiosa. Lisa fece una smorfia e poi si affrettò ad andare al piano di sotto. Bill e Tom si sentivano distrutti, andarono in bagno a sciacquarsi la faccia ma non servì a nulla visto che i loro visi erano più orripilanti di quelli degli zombie.

- Mi sento a pezzi- dissero scendendo in cucina e prendendo posto a tavola per cercare di mangiare la colazione.

- Sarà che avete giocato tutta la notte ai videogames, ma può darsi che mi sbagli- disse Gustav punzecchiandoli.
I gemelli si guardarono sgranando gli occhi. Come faceva a saperlo se erano sicuri di averlo visto dormire?! Quel ragazzo paffuto rimaneva un mistero.

- Zitto e mangia- bisbigliò Tom facendo sghignazzare l'amico.

- Avete dormito bene?- chiese Mary furbescamente.

- Benissimo!- dissero i ragazzi continuando a sgranocchiare cibo.

- Bene, perchè dopo che avrete finito la colazione dovrete aiutare Lisa in qualche ''faccenda di casa''- li avvisò con un sorriso sghembo per poi lanciare uno sguardo complice a David. Mancava poco e si strozzavano con il latte. Cosa dovevano fare loro!?!? I lavori domestici!? Ma loro erano le star più indiscusse di questo mondo, non dovevano fare altro che godersi la vita!

- Ehm ma noi...- si azzardò a parlare Bill. Mary lo bloccò.

- Oh niente scuse, avete dormito bene, vi siete riposati e adesso aiutate Lisa ad occuparsi della stalla, dei cavalli, delle mucche eccetera. Forza!- disse la donna.
I ragazzi annuirono insoddisfatti per poi andare a cambiarsi e seguire gli ordini di quella ragazzina.

- Alla fine di questa ''vacanza'' David morirà impiccato, giuro!- si lamentò Bill facendo ridere gli altri tre ragazzi.

- Sempre se questa vacanza finirà, giusto? perchè finirà no?- chiese Gustav facendo il finto spaventato.

- Oh non si sa mai resteremo qui per l'eternità e addio fama- si lamentò Tom.

- In quel caso bisogna uccidere David prima del tempo- propose Georg con un sorriso sadico sul volto.

- Hey voi, finitela di frignare e aiutatemi a lavare il mio cavallo!- disse Lisa rivolgendosi ai ragazzi.

- Noi dovremmo lavare questo bestione?!- domandò Bill schifato

- Si, anzi, mi aiuterai tu! Muoviti, prendi la spugna e strofinala su Jessie- spiegò velocemente la ragazza.
Bill non voleva proprio saperne di lavare un cavallo così cercò di distrarre Lisa come meglio poteva, aiutato dagli altri ovviamente.

- Uh Jessie? E' così che si chiama? Oh che bel nome!- si complimentò Bill.

- Si ok muoviti!!- urlò Lisa sul punto dell'esasperazione. Bill prese la spugna, la immerse nell'acqua mista a sapone e cominciò a strofinarla sul cavallo che sembrava tranquillo e rilassato. Era a dir poco schifato da quella situazione e come se non bastasse gli altri lo deridevano imitandolo e facendo smorfie buffe. Bill lanciò loro delle occhiatacce e anche Lisa li riprese.

- Hey voi, venite con me!- ordinò per poi uscire dalla stalla e lasciare Bill da solo.

- Mi lasci qui da solo?!?!- chiese esterrefatto.

- Certo, oppure hai bisogno di mammina che ti faccia da guardia?- domandò la ragazza con sarcasmo.
Per tutta risposta il ragazzo sospirò affranto e continuò a lavare il cavallo. Intanto Tom, Georg e Gustav seguivano Lisa...

- Uhuh guarda come sculetta!- esclamò Georg divertito stando attento a non farsi sentire dalla diretta interessata. Tom aveva una voglia matta di prenderlo a cazzotti in faccia ma non si sa come si trattenne dal farlo.

- Smettila Ge, smettila!- si limitò a rispondere.

- Qualcuno è geloso...- disse vago Gustav. Tom arrossì. Non era affatto geloso!

- Ma-ma che dici idiota!?-

- Mmh stavo pensando...-

- Ma la volete smettere di parlottare fra di voi?! Qui c'è del lavoro da svolgere!- esclamò seccata Lisa. Si trovavano in un'altra stalla... ben più puzzolente della precedente. Per un attimo Tom credette che Bill si trovasse in condizioni migliori e che lui molto probabilmente sarebbe morto per soffocamento. Ma quanto puzzavano quelle bestie!?

- Cosa dovremmo fare?- chiesero all'unisono i ragazzi leggermente spaventati. Sul volto di Lisa comparve un sorrisetto tanto furbo quanto malefico.

- Dovete mungere le mucche- rispose ghignando. I ragazzi fecero una faccia talmente schifata che Lisa non si trattenne dal ridere.

- Andiamo, ma che uomini siete!? Io lo faccio quasi tutti i giorni!- esclamò fra una risata e l'altra.

- Non c'è nulla da ridere, sai? Siamo star internazionali e questa doveva essere una vacanza, ti sembra tale?- domandò Tom.
La vendetta di Lisa stava diventando sempre più dolce.

- Vi farà bene ritornare alla vita quotidiana, credetemi- disse la ragazza - e ora prendetevi dei secchi lì in fondo e mungete queste povere vacche che aspettano le vostre mani esperte!- aggiunse ridendo.

''Questa è pazza'' pensò il rasta.
Dopodichè la ragazza insegnò loro come si mungeva una mucca, i ragazzi si misero a lavoro e infine lei si diresse verso casa sua.

- Dove vai?- chiese Tom curioso.

- Mi preparo e vado al ristorante, faccio la cameriera e lavapiatti nel ''tempo libero''..- rispose come se fosse una cosa ovvia. Tom spalancò gli occhi.

- Hai fatto il tuo lavoro?- chiese di colpo Lisa.

- Più o meno, ho riempito due secchi pieni di latte..- rispose Tom grattandosi la guancia. Lisa pensò un po' e poi...

- Vieni con me!- esclamò tirandolo per il braccio.

- Eh??-

- Zitto e cammina!- Cosa aveva in mente Lisa? Tom non ne aveva la più pallida idea ma di una cosa era certo: quella ragazza riservava così tante sorprese che gli faceva un po' di paura...


***
Heyyy genteee!!! Nuovo capitolo! Spero vi piaccia e che vi incuriosisca ^^ ringrazio trecentosessantacinquemila volte Happy_Moon che recensisce qualsiasi cosa io scriva XD e Alien alba che ha recensito il precedente capitolo e ha inserito la storia fra le seguite e ovviamente ringrazio i lettori silenziosi ;) grazie mille everyone *_* mi ritiro, baci a tutti _MartyK_ <3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

- Vieni con me!- esclamò la ragazza prendendolo per il braccio e tirarlo verso di lei.
Tom rimase basito dal suo comportamento. Prima non gli parla e poi si prende tutta questa confidenza?!

- Eh?!-

- Ho detto vieni con me, dai!- ripetè scocciata Lisa.

''Si arrabbia facilmente la ragazza'' pensò Tom facendo una smorfia. Camminavano velocemente per il paese.
A proposito, non sapeva neanche dove si trovava, David non aveva svelato niente di niente. All'improvviso si ritrovarono di fronte ad una tavola calda... o meglio, avrebbe dovuto somigliare ad una tavola calda anche se era un edificio talmente vecchio che mancava poco e crollava.
Lisa continuava a tenere Tom per il polso e lo tirò dentro. All'interno non c'era molto spazio e c'erano poco più di dieci tavoli.

- Hey Jordan!!- disse Lisa salutando il suo ''capo''. L'uomo ricambiò il saluto severamente.

- Vai a lavorare e sii veloce, i clienti sono impazienti e anche io!- disse. Stava per andarsene quando si accorse di Tom.

- E lui chi è? Non vorrai dirmi che devo assumere pure questo?! Non c'è posto, è già tanto che pago te, non posso permettermi di pagare anche quest'altro!- esclamò arrabbiato.

- Nessun problema Jordan, non devi assumerlo. Mi aiuterà con il lavoro ma a fine giornata pagherai solo me come al solito, ok?- spiegò la bionda con un sorriso a trentadue denti.
Tom fece una faccia a dir poco basita; quello era il limite dell'umiliazione! Fare un lavoro che neanche gli piaceva e poi non essere neanche pagato.

- Hey non è giusto anch'io..- Tom non finì di protestare perchè Lisa gli tappò la bocca.

- Tu mi aiuti e non ti lamenti, capito?!- ordinò sorridendo sadicamente. Tom alzò le mani in segno di resa e lei gli accarezzò il braccio distrattamente.
Il rasta se ne accorse e arrossì appena. Poi si diressero verso il retro dell'edificio ed iniziarono a lavare i piatti. Tra di loro era calato un silenzio di tomba alquanto imbarazzante e Tom non sapeva come spezzare definitivamente quella freddezza che c'era nell'aria...

- Sai non avrei mai creduto che alla fine uno come te sarebbe diventato famoso... eppure sei rimasto il solito idiota e fannullone di sempre..- sorrise amara Lisa.
Tom si voltò verso di lei e la guardò inarcando le sopracciglia.

- Lo prendo come un complimento..- disse il rasta scuotendo la testa divertito. Anche Lisa doveva ammetterlo, le mancava Tom e non le mancava come fidanzato ma come amico.

- Senti Lisa... devo dirtelo una volta per tutte e non mi interessa se ci credi o no, cioè mi farebbe piacere se ci credessi perchè te lo sto dicendo col cuore in mano e..- Lisa lo interruppe.

- Dai non farla lunga cosa vuoi dirmi?!- chiese impaziente.

- ... che mi manchi. E mi manchi tanto, mi mancano le nostre risate, i nostri scherzi, le nostre facce buffe, tutte le volte che ti ho abbracciata nei tuoi ''momenti no'', tutte le volte che ti ho consolata, insomma mi manchi...- rispose Tom abbassando il capo sentendosi colpevole. Se non avesse fatto quell'errore sarebbe ancora il suo migliore amico, questo era certo.

- Davvero ti manco così tanto? Beh sei ti fossi mancata tanto di sicuro non mi avresti messa nel dimenticatoio e tirarmi fuori di lì giusto ora che stiamo stando insieme, non ti pare? E se ti fossi mancata tanto mi avresti telefonata o comunque avresti fatto di tutto pur di chiedermi scusa in precedenza, o sbaglio? Ma si, sbaglio, chiedo troppo. Il fatto è che... mi fidavo di te, ciecamente! Lo sapevo che dietro quel Tom strafottente e porco c'era il Tom buono, il vero Tom, il mio Tom. Ma mi sono sbagliata come al solito, tu sei tu e basta... e forse è giusto così boh- disse Lisa tristemente.
Quella era l'ultima possibilità che aveva di recuperare un rapporto con Lisa e Tom non voleva sprecarla. Lasciò i piatti nel lavello, si asciugò velocemente le mani e poi andò dietro Lisa e le circondò la vita.

- Ti sbagli, senza di te la vita è stata un vuoto totale che io cercavo di colmare portando a letto la prima che mi capitava a tiro. Però so che non dovrei andare avanti in questo modo e che dovrei chiederti scusa. Sono stato meschino e posso capire benissimo il fatto che non mi perdonerai mai ma almeno ci ho provato..- le sussurrò all'orecchio facendole venire i brividi per poi allontanarsi e andare verso il lavello ma prima che lo facesse Lisa gli gettò le braccia al collo e lo abbracciò.
Qualche lacrima di gioia e dolore contornava il suo viso angelico e Tom le scacciò prontamente prendendole il viso.

- Non sai quanto mi sei mancato, scemo! Sai anche se hai fatto un errore imperdonabile e sei stato un coglione, non sei mai uscito dalla mia mente e nemmeno da qui- disse toccando il petto del rasta all'altezza del cuore. Tom le sorrise e la abbracciò teneramente e lei poggiò il viso contro la sua maglietta. Stettero in quel modo per un bel po' e poi Lisa si staccò.

- Beh devi comunque aiutarmi, fra un po' arrivano dei clienti così affamati che mi mangerebbero viva se non portassi loro del cibo!- disse la ragazza.
Tom ci rimase un po' male.

- Ora che mi hai perdonato quell'uomo, Jordan, mi pagherà no?- chiese.

- Chi ti ha detto che ti ho perdonato?!- domandò la ragazza alzando un sopracciglio. Tom rimase leggermente confuso e dischiuse la bocca.

- Shh scherzavo, comunque non ti pagherà. La lezione devi impararla lo stesso. Anzi ne devi imparare due!- rispose Lisa.

- Ohoh e quali sarebbero prof?- domandò Tom facendo delle smorfie. Lisa rise di gusto.

- Primo: mai fingersi perdutamente innamorati della propria migliore amica solo per scoparsela una notte. Secondo: mai chiedere a David di fare una vacanza o verrai tutti gli anni da me- spiegò Lisa.

- Beh la prima l'ho imparata sicuramente, la seconda non la imparerò mai- rispose prontamente Tom.

- Ah e perchè?-

- Perchè voglio recuperare il tempo perso con te- rispose Tom scrollando le spalle. Lisa si intenerì e gli diede un buffetto sulla guancia e poi si misero a prendere le ordinazioni dei clienti...

* * *

Erano all'incirca le tre e mezza del pomeriggio e i due ragazzi erano stanchi morti. Avevano appena finito di esaudire i desideri dei clienti e ora una pila di piatti sporchi erano ai margini del lavello pronti per essere rilavati. Non ce la facevano proprio e in più faceva anche caldo. Jordan passava dal retro dell'edificio per caso e vide i ragazzi a terra stanchi ed esausti.

- E voi che ci fate qui? Muovetevi altrimenti niente paga!- disse l'uomo quasi urlando. Tom non sopportava proprio il modo in cui trattava Lisa e a stento si trattenne dal far scoppiare una lite.

- Ma fa caldo e fino ad adesso abbiamo cucinato e consegnato il pranzo per i clienti. Ora dobbiamo lavare anche i piatti?- chiese gentilmente Lisa.

- Certo altrimenti non ti pago, questo è quanto...- rispose scorbutico Jordan. Lisa lo richiamò e gli fece gli occhioni da cucciolo di cane bastonato.

- Lisa non farmi quegli occhi!- disse severo Jordan.

- Ti preeego!- implorò la ragazza tirando fuori il labbro inferiore e facendolo tremare. Gli occhi le luccicavano. Se lo sentiva, Jordan stava per cedere.
Unì le mani a mo' di preghiera. Jordan cedette.

- Uff e va bene vi lascerò andare, ma solo per questa volta chiaro!? Laverò io i piatti al vostro posto ma guai a voi se succederà un'altra volta- disse l'uomo andando dall'altro lato dell'edificio per dirigersi verso il bancone.

- Ecco questi sono i tuoi soldi Lisa- annunciò Jordan.

- Hey ma io..- Lisa bloccò Tom.

- Tu niente! Cosa ti ho detto prima?- gli disse acida la ragazza.
Era una cosa incredibile, Tom Kaulitz che veniva soprannominato ''SexGott'' alla fine si faceva sottomettere così facilmente da una comune ragazzina della sua età. Nah non era una ragazza qualsiasi, era la sua migliore amica e lei poteva comandarlo a bacchetta quanto voleva.


***
Ciaooooo !! :) beh finalmente ho continuato XD l'intero capitolo è dedicato a Tom, dai dovevo farli riconciliare poveretti XD come al solito ringrazio tremilionitrecentonovantamilacinquecento volte Happy_Moon che recensisce everything e i lettori silenziosi anche se, ripeto, mi piacerebbe conoscere il parere di tutti voi :) detto questo... adioss ci rivedremo presto ;) baci _MartyK_ <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

Tom e Lisa tornarono a casa verso le 15, entrarono in casa ma trovarono solo Mary e David.

- Mamma? Dove sono gli altri marmocchi??- chiese Lisa con sguardo interrogativo.

- Oh beh stanno riposando... hanno lavorato tutta la mattina, un po' di riposo credo se lo meritino- rispose la donna scrollando le spalle.
D'altronde anche loro avevano lavorato tanto, un riposino potevano concederselo.

- Mi sa che ci uniamo a loro- disse la ragazza ridendo.

- Va bene ma non svegliatevi tardi perchè poi non riuscirete a dormire di notte e fate i pipistrelli- sorrise Mary.
Lisa si avvicinò alla madre e le diede un bacio sulla guancia e poi si avviò in camera insieme a Tom. La scena che si ritrovavano di fronte era molto buffa: Gustav stava dormendo ai piedi del letto e per di più russava rumorosamente, Georg dormiva leggermente scomposto con il cuscino fra le braccia mentre Bill quasi del tutto scoperto. Lisa e Tom sorrisero e poi si buttarono a peso morto sui propri letti anche se dormire era faticoso quando c'era Gustav nei paraggi.

- Lisa..- la chiamò ad un tratto Tom.

- Si?- Lisa si voltò verso il ragazzo.

- ... tu mi vuoi ancora bene, vero??- chiese facendo gli occhioni da cucciolo.

- Idiota!- rispose la ragazza sbuffando per poi dargli le spalle.

- ... non mi hai dato ancora una risposta, sto aspettando- disse Tom facendo scatenare l'ira della ragazza.

- Ma che vuoi? Lasciami riposare in pace!!- si lamentò la ragazza.

- Non se non dai una risposta alla mia domanda- disse cocciuto il rasta.

- Si, ti voglio bene, ok? Ora mi lasci in pace?- domandò Lisa scocciata.

- ... credo di no- rispose ridendo il rasta. Per tutta risposta Lisa gli lanciò il proprio cuscino per poi voltarsi dall'altro lato del letto come se nulla fosse successo.

* * *

I ragazzi si svegliarono verso il tardo pomeriggio ma in compenso erano tutti riposati. Si sentirono dei passi molto vicini alla stanza e poi la porta si spalancò.

- Ragazzi svegliatevi su!! C'è una sorpresina per voi!!- esordì Mary tutta pimpante con un sorriso a centocinquanta denti stampato sul volto.
I ragazzi sapevano che dietro quel sorriso innocente si celava un sorriso sadico e malefico.

- Dov'è la trappola?!- chiese in modo diretto Georg.

- Oh ma come siete sospettosi! Ho detto che è una sorpresa e rimarrà una sorpresa, mettetevi questi e venite al piano di sotto. Tutti!!- rispose la donna mantenendo sempre quel suo strano sorriso. I ragazzi non si fidavano e indossarono i vestiti che Mary aveva dato loro. Dopodichè scesero giù in salotto. Fino a quel momento nulla di strano, ma ancora non c'era nessuna sorpresa. Bah...

- Comunque si vede proprio che Mary è la cugina di David..- bisbigliò scocciato Bill.

- Perchè?- chiese Tom non capendo cosa intendesse il fratello.

- Perchè tutti e due sono maniaci delle ''sorprese''... non mi fido!- rispose Bill con finta tremarella. Tom scosse la testa.

- Hey ciurma!! Andate in giardino, è lì che si trova la ''sorpresa''- dissero all'unisono Mary e David. Ok la cosa si faceva seria. Una sorpresa in giardino? Cosa poteva mai essere? Mentre i ragazzi si diressero verso il giardino, Mary prese per il braccio la figlia fermandola.

- Lisa, ti ricordo che riguarda solo loro- disse la donna facendole l'occhiolino.

- Non mi dirai che è una delle ''punizioni'' vero?- chiese esterrefatta Lisa.

- Beh è stata un'idea di zio David. E sarà uno spasso ahah!- disse la donna ridendo di gusto.

- Zio sei proprio cattivo!!- disse Lisa ridendo. David annuì divertito. Mary lasciò il braccio della figlia che si affrettò a seguire gli altri.

- Lisa tesoro!!- esclamò una voce. Lisa si voltò. Era suo nonno.

- Nonno? Cosa ci fai qui?- chiese.

- Devo insegnare un paio di cosette a questi marmocchi pieni di verdoni!!- rispose il nonno della ragazza.

- Sarebbe?- chiesero tutti.

- In giardino secondo voi cosa si fa? Forza! Tutti a zappare la terra e ad innaffiare le piante!- esclamò l'anziano euforico. Lisa potè vedere chiaramente le facce sbigottite dei suoi ormai amici. Erano rimasti talmente scioccati che per un attimo temette che le loro mascelle cadessero a terra, così si avvicinò a loro e con un dito chiuse la bocca ad ognuno di loro.

- Bill non preoccuparti, è solo un bruttissimo incubo! Chiudi gli occhi e quando li apri sarai nel tuo letto a dormire! No! Non funziona!!- urlò Bill massaggiandosi le tempie. Tom gli mise una mano sulla spalla come per calmarlo ma sapeva che non avrebbe funzionato. Ormai aveva le sue crisi isteriche. Lisa dal canto suo se la rise beffarda.

- Tu! Stronza che non sei altro! Tu sapevi tutto!- disse Tom indicandola. Lisa si allontanò da lui e alzò le mani in segno di innocenza.

- Io non sapevo nulla fino a qualche secondo fa- disse continuando a ridere.

- La pagherai per questo!- disse Tom facendole lo sguardo triste da cane bastonato.

- Oh beh.. divertitevi a zappare!!- urlò Lisa per poi andarsene gongolando felice. Si divertiva tanto a vederli all'opera.
Mentre se ne ritornava in casa si sentì prendere da un braccio. Era Bill. perse un battito.

- Lisa.. posso chiederti una cosa?-

- Se vuoi che zappi al posto tuo NO!- rispose Lisa.

- No non è questo.. vedi.. noi non abbiamo mai visto tuo padre e ehm ecco...- Lisa lo bloccò mettendogli due dita sulle labbra. Bill arrossì come sempre.

- Mio padre è morto da un sacco di tempo- disse Lisa abbassando il capo. Bill dischiuse la bocca stupito.

- Oddio scusami non dovevo..-

- Non fa niente, è giusto che tu lo sappia, dopo lo dirò anche agli altri così eviteranno di chiedermelo...- disse Lisa continuando a tenere china la testa.
Bill si abbassò di pochi centimentri fino a incrociare il suo sguardo.

- Hey.. stai bene?- chiese con voce triste.

- Eh? Oh si, benone, beh io vado. Torna dai tuoi amici che sennò iniziano le ricerche e poi vanno a Chi l'ha visto su!- disse Lisa ritornando la sarcastica di sempre.
Bill sorrise e le diede un bacio sulla guancia per poi ritornare in giardino. Perchè quel ragazzo doveva essere sempre così dolce con lei? Eppure stava facendo di tutto pur di ''rovinare'' la vita sia a lui che al resto della band. Lisa si toccò la guancia sul punto in cui l'aveva baciata e arrossì di colpo.

''Meglio se ritorno dentro'' pensò. Diede un'ultima occhiata ai ragazzi e vide che Bill e Georg si erano messi a zappare mentre Tom e Gustav innaffiavano le piante insieme a suo nonno.

* * *

Erano le 19, il sole era calato da un bel po' di tempo e i ragazzi erano appena rientrati in casa insieme al nonno di Lisa.

- Hey ci ho appena lavato! Pulitevi qua!- disse Lisa mettendo un tappeto sul pavimento in modo che i ragazzi si pulissero le scarpe prima di entrare in casa.

- Allora? Com'è andata?- chiese David.

- Bene!- esclamò pimpante il nonno di Lisa.

- Male!- dissero i ragazzi fisicamente distrutti. David rise.

- Cosa c'è da ridere!? Per zappare sotto al sole sono sudato e i miei capelli fanno schifo e per finire mi sono rotta un'unghia! Capisci? UN UNGHIA!!- urlò Bill in preda ad una crisi isterica.

- Hey calmati, potrai sempre prenderne una dal tuo kit di unghie finte eh!- disse David tranquillo. Bill gli rivolse un'occhiataccia.

- Ringrazia il Signore che non mi esce il fuoco dagli occhi!- disse Bill continuando a guardarlo in modo truce.

- Calmatevi, andate a farvi una doccia che fra un po' la cena è pronta!- disse Mary mostrandole il bagno.

- Ehm qui c'è un unico bagno?- chiese Gustav.

- Certo che si! Quanti ne volevi? Cinquemila?- domandò la donna. Gustav si era dimenticato che si trovava in una fattoria e non in un centro benessere.

- Bene. Nel bagno troverete tutto pronto- spiegò Mary.

- Ok allora noi andiamo- dissero i ragazzi dirigendosi verso il bagno per poi fare la doccia uno per volta.

* * *

I ragazzi avevano finito di cenare ed era ora di andare a dormire ma stranamente Lisa non aveva sonno e si girava e rigirava nel letto. Sentiva caldo anche se il clima era mite.

''Forse ho la febbre...'' pensò scocciata. Si avvicinò al letto di Bill e picchiettò le dita sulla sua spalla un paio di volte. Stava dormendo come un ghiro. Lo scosse e vide che aveva persino la bava in bocca talmente era assonnato. Le venne da ridere.

- Bill?- bisbigliò la ragazza.

- Mmh?- mugugnò lui ancora un po' assonnato.

- Non riesco a dormire- disse Lisa alquanto imbarazzata. Bill non rispose ma le fece spazio nel letto. Lisa si infilò fra le coperte. Il letto era piccolo e stavano stretti.

- Bill?- bisbigliò un'altra volta Lisa.

- Che c'è?- Bill non ebbe neanche il tempo di chiederlo perchè Lisa gli prese il viso fra le mani e avvicinò le labbra a quelle del ragazzo e poi si accoccolò al suo petto...


***
Saaalve gente!!!! La Marty è tornata con un altro capitolo, gioite! si si come no    as usually spero vi piaccia e ringrazio novecentonovantanovemilioni di volte Happy_Moon che recensisce la storia e tutti i lettori silenziosi obv ;) buona lettura e un bacione everyone _MartyK_ <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Il giorno era giunto, il sole spuntava appena e si sentivano gli uccellini cinguettare e ovviamente c'era il solito galletto che rompeva con il suo chicchirichì.
Stranamente fu Bill a svegliarsi per primo, fece per alzarsi ma si accorse che Lisa gli stava praticamente addosso, così si distese e cominciò a osservarla.
Era bellissima e angelica anche quando dormiva. Si intenerì e le accarezzò la guancia; qualcosa stava cambiando in Bill, ogni volta che stava con Lisa si sentiva in soggezione e non si spiegava il motivo. La ragazza sospirò e poi si svegliò. Si sentì osservata e quando spostò lo sguardo su Bill sgranò gli occhi e arrossì.

- Ben svegliata!- sussurrò Bill sorridendole. Lisa lo guardò ancora per un po'.

''Ma perchè deve imbarazzarmi di continuo?!?'' pensò.

- Buongiorno..- rispose con la voce ancora assonnata. Si staccò velocemente da Bill e si alzò dal letto.

- Già ti alzi?- chiese Bill dispiaciuto.

- Si, dobbiamo alzarci tutti- rispose Lisa ritornando la precisina di sempre. Bill sbuffò e poi si alzò.
Gli altri tre ragazzi dormivano come ghiri, per non parlare di Tom che dormiva così scomposto che mancava poco e cadeva dal letto.
Sul volto di Lisa comparve un sorrisetto malefico, si avvicinò al rasta e lo prese per il braccio facendolo cadere.

- Ahia!- si lamentò Tom.

- Buongiorno dormiglione!- dissero all'unisono Lisa e Bill.

- Buongiorno un corno!- rispose prontamente il rasta guardandoli male. Nel frattempo si sentirono dei passi molto vicini alla stanza, segno che Mary stava andando a svegliarli. Spalancò la porta di botto e urlò..

- SVEGLIAAAA E' TARDIII!!- Georg e Gustav sobbalzarono per lo spavento e si lasciarono scappare un gridolino.

- Mary potresti gentilmente abbassare il tono della voce? Giusto perchè sennò mi viene un attacco di tachicardia- disse Gustav toccandosi il petto all'altezza del cuore. Georg annuì a quello che il ragazzo aveva detto mentre Mary sorrise.

- Oh avanti! Le maniere buone non si capiscono così si usano quelle forti- rispose la donna facendo loro l'occhiolino. I due scossero la testa affranti.

- Vi aspetta la colazione!- aggiunse poi ritornando al piano di sotto. Tutti e cinque i ragazzi si fiondarono in cucina con l'acquolina in bocca e lo stomaco che brontolava. Chiacchierarono animatamente e mangiarono in fretta e furia. Per puro caso Lisa si trovava proprio seduta vicino a Bill ma non toccarono l'argomento ''bacio''.

- Ragazzi oggi niente lavoretti ingombranti!- esordì Lisa parlando seriamente. I ragazzi la fissarono per qualche secondo, mancava poco e si strozzavano con il cibo.

- Davvero?!?!?- chiesero basiti.

- Certo! Venite con me!- esclamò sorridendo per poi alzarsi da tavola. I ragazzi non persero tempo ed iniziarono a seguirla.

* * *

Si trovavano nella stessa stalla in cui Bill pochi giorni prima era stato costretto a lavare i cavalli, tra cui Jessie, il preferito di Lisa.

- Dobbiamo occuparci dei cavalli vero?- chiesero tristemente i quattro. Lisa scosse la testa in segno di negazione.

- Ci facciamo un giretto con loro, vi va?- chiese sorridendo. I ragazzi risposero di si.

- Però prima dovete imparare ad andare a cavallo- precisò Lisa.

- E' difficile?- chiese Georg assottigliando gli occhi.

- Un po' ma è tutta questione di abitudine e ricordate: mai apparire titubanti o nervosi di fronte ad un cavallo, in questo modo anche lui si innervosisce e non va bene!- spiegò Lisa. I ragazzi annuirono, si diressero verso il recinto dove Lisa spiegò come dovevano salire in sella e come cavalcare. Dopo vari minuti i ragazzi impararono e ci stavano prendendo la mano.

- Gustav ma sei proprio bravo!!- disse Lisa battendo le mani. Tra tutti Gustav sapeva cavalcare proprio bene. Gli altri se la cavavano ma il peggiore era Bill.

- Non mi piacciono i cavalli- disse mettendo il broncio.

- Ma non è difficile, sei tu che sei nervoso! Cosa ho detto prima?-

- Non sono nervoso, è il cavallo che va per i fatti suoi io non faccio proprio nulla- si lamentò Bill.

- Ho capito devo aiutarti- sbuffò Lisa per poi salire sul cavallo dov'era Bill. Il ragazzo arrossì appena se la ritrovò dietro di lui.

- Prendi le redini e tienile dritte di fronte a te, così- spiegò dolcemente Lisa prendendogli le mani. Il viso di Bill stava per prendere fuoco talmente era imbarazzato.
Il ragazzo fece come le aveva detto e Lisa sorrise per poi appoggiare la testa sulla sua schiena. Un brivido percorse Bill lungo il suo corpo mentre il cuore perse un battito. Nonostante tutto era un momento pacifico ma Bill voleva spiegazioni, tanto per non illudersi l'ennesima volta.

- Lisa..- la chiamò.

- Si?-

- ... perchè ieri sera mi hai baciato?- chiese lui diretto. Lisa arrossì violentemente a quella domanda.

- Beh ecco io...- cercò di dire ma alla fine non concluse nulla.

- Mi sa che eri stanca.. non fa niente non preoccuparti, non è successo nulla- rise Bill. Lisa tirò un sospiro di sollievo anche se non era affatto sollevata.
Era chiaro: Bill non ricambiava i suoi sentimenti. Appoggiò la fronte sulla sua schiena mentre una lacrima le rigò il viso, per fortuna Bill non se ne accorse.
Dopo aver passeggiato per un po', i ragazzi scesero dai cavalli e si diressero verso casa. Avevano passato un'intera mattinata con i cavalli ed era ora di pranzo.
Bill era totalmente assente e non toccava cibo e la stessa cosa Lisa.

- C'è qualche problema?- bisbigliò Tom al fratello. Bill non rispose, non lo aveva neanche sentito.

- Pronto? Terra chiama Bill, terra chiama..- Tom non finì di prenderlo in giro perchè Bill lo bloccò.

- Ho capito che vuoi?!- chiese irritato.

- Niente è che sei così assente..- rispose vago il rasta. Bill continuò a stare zitto e a sospirare. Tom intuì che c'era qualcosa che non andava, e forse sapeva anche cosa, d'altronde erano gemelli e si capivano anche senza parole.

- Lisa ti piace ma dato le tue paranoie hai paura che lei non ricambi, non è così?- chiese di botto a bassa voce. Bill si girò velocemente verso di lui.

- Che ne sai?-

- Bibi, siamo gemelli e ti capisco più di quanto pensi- rispose Tom. Bill annuì.

-Le piaci stai tranquillo- bisbigliò Tom ricevendo una spintarella alla spalla da parte di Bill.

- Hey vi va se dopo mangiato andiamo al mare?- chiese Lisa indifferente.

- Come mai tutto questo relax?- chiese Georg.

- Perchè ne ho voglia- rispose prontamente Lisa con un sorrisetto strafottente.

- A noi sta bene- risposero in coro tutti.

* * *

Il mare era pulito e limpido e la spiaggia era a dir poco meravigliosa e non c'era neanche tanta gente il che era perfetto. I ragazzi si stavano divertendo in acqua mentre Lisa stava sdraiata sul lettino e leggeva una rivista. All'improvviso si ritrovò bagnata fradicia e la colpa era di Tom che rideva a crepapelle.

- Che ti ridi idiota?!? Scappa o ti prendooo!!- urlò Lisa fintamente arrabbiata. Tom iniziò a correre seguito da Lisa che gli stava dietro. La corsa non durò molto poichè Bill prese la ragazza per le braccia e Georg per le gambe e la buttarono in acqua.

- Voi siete pazzi!- urlò Lisa.

- Ti vogliamo bene anche noi!- risposero i due. Tom vide la scena e rise di gusto.

- Ragà vi va se giochiamo a pallavolo?- propose il rasta.

- Si!- urlarono Georg e Gustav ma Bill scosse la testa.

- A me non piace la pallavolo-

- Quanto rompi fratellino. E tu Lisa?- chiese Tom.

- Beh ad essere sincera nemmeno a me piace tanto- rispose.

- Oh beh, allora trovatevi qualcosa di divertente da fare- disse Tom per poi dirigersi verso la rete ed iniziare a giocare.

- Allora che..- Bill non finì di parlare perchè Lisa iniziò a fargli il solletico ai fianchi per vendicarsi. Bill stava ridendo come non mai e si dimenava come poteva ma senza risultati.

- Smettila ahahahah ti prego aiutoooo!- urlò Bill.

- Ben ti sta stronzetto!- disse Lisa continuando a fargli il solletico. Bill utilizzò le poche forze per ribaltare la situazione ed essere lui a fare il solletico alla ragazza.
Stava ridendo così tanto che si accasciò a terra dalle risate mentre Bill continuava.

- Ti prego smettila.. non respiro- disse Lisa con un filo di voce. Bill smise e Lisa riprese a respirare regolarmente.

- Va meglio?- chiese Bill un po' preoccupato.

- Vaffanculo- rispose Lisa ridendo. Bill sorrise. Si trovavano uno sopra l'altro ma l'imbarazzo sparì in un batter d'occhio. Bill era vicinissimo alle labbra di Lisa.

- Bill tu... mi piaci- sussurrò Lisa chiudendo gli occhi. Non voleva sentire risposte negative anche se si era preparata al peggio. Bill non rispose, si avvicinò ancora di più e unì le labbra a quelle della ragazza in un casto bacio.


***
Helloo everyone!!! Sono tornaataaaa ma tanto non frega a nessuno u.u :) beeene e anche questo capitolo si conclude con un bel bacino fra Bill e Lisa (non so voi ma io li shippo XD)  as always ringrazio tremilionitrecentomilasettecentosessantacinque volte (ho scritto un numero a cavolo LOL) Happy_Moon che recensisce qualsiasi cosa e ovviamente i lettori silenziosi U_U siete vita grazieee !!! *_* mi dileguo, alla prossima !!!! _MartyK_ <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Si staccarono lentamente e si guardarono per un bel po'. Sembravano due ragazzi alle prime armi, e in effetti era vero. Lisa le sorrise sincera e poi lo abbracciò, il cuore le batteva talmente forte per la gioia che per un attimo temette che potesse fuoriuscirle dal petto. Nel frattempo il vociare dei ragazzi si faceva sempre più vicino, segno che si stavano avvicinando. Bill non fece neanche in tempo a staccarsi da Lisa che Tom lo guardò in modo malizioso.

- Uh uh chi c'è qua? Mio fratello che ci da dentro con la mia migliore amica!!- disse Tom ghignando. Lisa e Bill lo guardarono male.
L'imbarazzo si faceva sentire.

- Tooooom ma che cavolo dici?!? Non stavamo facendo nulla!- urlò Bill nervoso. Lisa lo accarezzò sperando di calmarlo.

 - Trattala bene mi raccomando!- disse Tom facendogli l'occhiolino. Intanto gli altri se la spassavano e li prendevano un po' in giro e si guadagnarono il solito sguardo cagnesco tipico di Bill.

- Tranquillo Tom, di certo Bill mi tratterà meglio di te!- rispose Lisa al posto del ragazzo. Tom la guardò esterrefatto.
Non poteva aver detto una cosa del genere, credeva che l'avesse perdonato del tutto, ma forse si sbagliava. E poi nessuno doveva sapere la loro storia!
Il rasta abbassò lo sguardo sentendosi colpevole ancora una volta per quell'episodio.

- Allora? Com'è andata, non avete nulla da raccontare??- chiese Lisa rompendo il ghiaccio.

- Oh ehm certo! Alla fine non abbiamo giocato a pallavolo visto che eravamo pochi e abbiamo palleggiato un po', tutto qui..- rispose vago Tom.
Lisa annuì e poi controllò l'ora sull'orologio.

- Cavolo sono le cinque del pomeriggio!Torniamo a casa, okay?-

- A noi sta bene-

* * *

Erano appena tornati a casa senza però riuscire a scampare alle feste che facevano i cani di Lisa. Uno stava addosso a Gustav che se lo spupazzava per bene, l'altro era saltato addosso a Bill facendolo barcollare leggermente e gli stava leccando la guancia. A quella scena Lisa sorrise fino a quando non le si presentò Tom davanti.

- Lisa volevo dirti una cosa..- disse.

- Dimmi pure-

- ... perchè ti sei comportata in quel modo?- chiese Tom guardandola intensamente. Lisa dischiuse la bocca.

- Co.. quando? Non capisco..- disse confusa.

- Vedi, quando hai detto quella frase io.. mi ha fatto male ecco..- ammise il rasta abbassando il capo.

- Ah scusa non pensavo che ti offendessi, ti giuro che non l'ho detto per offenderti, davvero!- disse Lisa dispiaciuta.

- Non fa niente. L'importante è che ci hai davvero messo una pietra sopra a quella storia. Perchè lo hai fatto, vero?- chiese il rasta speranzoso.

- Si l'ho fatto, ma mi è ancora difficile metabolizzare tutto, dammi del tempo. E' successo tutto così in fretta!- rispose Lisa sorridendole appena.
Tom la guardò negli occhi e poi l'abbracciò.

- Grazie!!- le sussurrò. Bill vide la scena mentre parlottava con gli altri ed iniziò ad essere geloso.

''Oh avanti! Si abbracciano perchè sono amici'' pensò.

- Hey hey facciamo i coccoloni qui eh!- esordì Bill con le mani sui fianchi. Lisa e Tom si staccarono di colpo.

- Bill ti posso spiegare- provò a parlare Lisa ma Bill la bloccò.

- Lo so che siete solo amici, stavo scherzando- disse Bill sorridendo per poi avvicinarsi a Lisa allontanando Tom.

- Vieni con me- disse prendendola per il braccio.

- Hey ma dove..- Lisa non finì la frase perchè Bill le mise un dito sulle labbra.

- Niente domande, seguimi e basta- disse. Salirono le scale ed entrarono in stanza. Il tempo di essere dentro e Lisa sentì che Bill chiudeva la porta a chiave.

- Perchè stai chiuden..- Bill unì le sue labbra a quelle della ragazza.
Dapprima basita dal gesto improvviso, poi si lasciò andare e dischiuse la bocca approfondendo il bacio. Bill le circondò la vita e Lisa fece la stessa cosa con il collo del ragazzo. Ben presto si distesero sul letto, Bill stava sopra la ragazza e le baciava il collo. La sentì gemere e questo non faceva altro che eccitarlo ancora di più. Si tolse velocemente la maglietta e poi sbottonò la camicetta alla ragazza scoprendo il reggiseno del costume da bagno. Prese a baciarla dalle labbra fino al collo e alle spalle e poi le mordicchiò il lobo dell'orecchio. Bill stava per slacciarle il reggiseno ma Lisa lo fermò giusto in tempo.

- Bill io..-

- Sei vergine?- chiese Bill arrivando al sodo senza troppi giri di parole. Lisa abbassò lo sguardo. Non si poteva mica mentire su una cosa del genere.

- No, Bill ecco io..- le lacrime minacciavano di scendere e Bill non ci stava capendo nulla.
Com'è che prima ardeva di passione e ora era triste?

- A me puoi dire tutto- la incoraggiò. Lisa lo guardò negli occhi tristemente e poi appoggiò la testa al suo petto cominciando a piangere e a singhiozzare.

- N-non sono vergine. La mia prima volta è stata la più bella ma allo stesso tempo la più brutta della mia vita. Vedi.. sono stata uno dei giocattoli di Tom. Lui mi ha usata e poi mi ha gettata come se fossi uno scarto, una cosa senza valore. Non sai quanto ci sono rimasta male, ho persino pensato di suicidarmi. Poi però dopo tanto tempo abbiamo deciso di metterci una pietra sopra e di ritornare amici, ma questa cosa mi fa male ancora. Io l'ho amato davvero...- disse continuando a singhiozzare. Ogni parola che Lisa diceva era una pugnalata per il cuore di Bill. Perchè suo fratello non glielo aveva mai detto? Si dicevano sempre tutto loro due.

- Lo ami ancora?- chiese di botto Bill. Non voleva illudersi.

- Cosa?-

- Ti piace ancora Tom?- chiese di nuovo Bill. Era impaziente di sentire la risposta.

- No, l'ho dimenticato, ormai lo vedo solo come un amico però questa cosa mi fa male ancora a distanza di anni, è strano. Forse perchè mi sono pentita di aver perso la verginità quando ero ancora una ragazzina- rispose sincera Lisa.

- Non pensarci più, dimenticati di quello che è successo, il passato è passato e non puoi fare nulla per cambiarlo..- disse Bill pensieroso. Lisa lo guardava con occhi sognanti. Diceva sempre la cosa giusta al momento giusto e lo ammirava per questo.

- Sai, hai ragione. E' ora che volti pagina e che lo faccia davvero...- disse Lisa sorridendogli di cuore per poi abbracciarlo nascondendo la testa sul suo petto.

- Ti amo tanto- sussurrò. Bill la sentì ugualmente.

- Ti amo anch'io- le disse rubandole un bacio. Si staccarono, si vestirono e poi si distesero meglio sul letto rimanendo abbracciati.
Bill le accarezzava i capelli e Lisa socchiuse gli occhi godendosi appieno quel momento.

- Ho voglia di una pizza!!- disse di botto guadagnandosi l'occhiata perplessa di Bill.

- La mandiamo a prendere- rispose Bill facendo per alzarsi ma Lisa lo trattenne.

- E chi ti ha detto che la voglio dalla pizzeria? Voglio fare una pizza insieme a te e a tutti gli altri dai!!- disse Lisa. Bill la guardò perplesso ancora per un po' e poi sbuffò.

- E va bene però ad una condizione- disse Bill furbescamente.

- Uff quale?-

- ... film romantico insieme a te prima di andare a dormire!- disse Bill incominciando a fantasticare.

- Ma sei pazzo? Quelli finiscono verso le 23 e noi andiamo a dormire alle 9 al massimo!- protestò la ragazza ma con scarsi risultati.

- O il film o niente- disse Bill cocciuto.

- Uff e va bene- rispose Lisa guardandolo male. Bill le sorrise e le fece gli occhi da cucciolo. La ragazza scosse la testa per poi prendergli il viso e baciarlo.

* * *

I ragazzi avevano appena finito di mangiare la pizza fatta in casa da loro stessi, Mary e David si complimentarono con loro per poi avvisarli di andare a letto presto.
Lisa e Bill dissero fin dall'inizio che sarebbero andati a dormire un po' più tardi del previsto e Mary fece l'occhiolino alla figlia come se avesse già capito tutto.

- Allora che c'è stasera in Tv?- chiese Lisa. Bill intanto accendeva il televisore.

- C'è un film bellissimo- rispose Bill.

- E quale? Non ho visto molti film romantici..-

- Titanic, lo conosci?- chiese Bill sorridendole a trecentoquaranta denti.

- Oh si ma non l'ho mai visto, dicono che è uno di quelli strappalacrime- rispose Lisa facendo una smorfia.

- Ma è anche bellissimo e romanticissimo- precisò Bill.

- Io non piangerò di sicuro!- disse Lisa con aria di sfida.

- Ah si? Lo vedremo..- rispose Bill. Il film iniziò e Bill prese una coperta in cui avvolgersi insieme a Lisa.
Verso la fine Bill iniziò a piangere di commozione. Spostò lo sguardo su Lisa e con suo grande stupore vide che stava dormendo! Gli scappò una risata e poi si avvicinò a lei baciandola sulla guancia. Quella ragazza era davvero intrattabile e scorbutica, ma Bill si era invaghito di lei proprio per questo!


***
Helly guysss!!!! Oh cavolo, ho fatto un enorme ritardo, spero mi perdonateee D: anyway ecco a voi il nono capitolo (già il nono? il tempo passa in fretta.. u.u) bando alle ciance, ringrazio un miliardo di volte Happy_Moon che recensisce everything e Alien alba che mi ha lasciato un bel commentino *w* graaaazieeee a tuttiiii!!! Beh io mi dileguo u.u bacioni _MartyK_ <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Il risveglio fu dolce, Lisa si stava godendo le carezze di Bill che dolcemente giocherellava con le ciocche dei capelli. Sospirò di felicità e poi aprì prima un occhio e poi l'altro per abituarsi alla luce del giorno.
- Buongiorno- disse con voce roca. Bill le sorrise.

- Buongiorno amore mio!- le sussurrò all'orecchio. Lisa ebbe un colpo al cuore. Aveva capito bene? Amore mio?!?

- Eh?- lo guardò interrogativa.

- Ti amo- disse lui continuando a sorridere. Lisa quasi si commosse. Quasi, appunto. Una lacrima le rigò il suo viso angelico, cercò di scacciarla ma Bill se ne accorse subito.

- Hey stai piangendo..- disse Bill accarezzandole il viso. Lisa scosse la testa.

- No non è vero, mi è entrato qualcosa nell'occhio!- esclamò facendo finta di provare fastidio all'occhio. Bill ghignò.

- Si certo..- Mentre i due piccioncini si coccolavano e si baciavano, ecco che tutta la combriccola entrò trionfante in salotto.
Erano tutti belli, perfetti e riposati, persino quel dormiglione di Tom. I tre ragazzi sorrisero nel vedere Bill finalmente felice con una ragazza.

- Alzatevi! Dopo potrete imitare Romeo e Giulietta- disse Tom togliendo loro le coperte in malo modo. I due lo guardarono male.
Nel frattempo anche David si alzò e raggiunse gli altri in salotto. Rimase scioccato nel vedere Bill che baciava Lisa.

- Bill!!- urlò il manager. Bill sobbalzò e si drizzò come se un fulmine lo avesse colpito.

- Cosa c'è?- chiese timidamente.

- ...come mai ti ritrovo a baciare una ragazza?- chiese severo. Bill non riusciva a capire il perchè del comportamento di David. Certo era un vero rompiballe ma non lo aveva mia visto così.. così.. non sapeva come descriverlo.

- Stanno insieme da qualche giorno, David. Non preoccuparti, si amano alla follia- spiegò Tom all'uomo. David scosse la testa arrabbiato e poi prese Bill per il braccio. Lisa guardò suo zio con perplessità. David e Bill si allontanarono dagli altri.

- Bill! Quante volte ti ho detto niente ragazze?! Quante?!?- Bill sembrava spaesato. Non capiva cosa intendesse il manager.

- Il contratto Bill, il contratto!!- disse poi schioccando le dita davanti ai suoi occhi, irritato. A Bill si accese una lampadina.

- Che cosa?! Ma io la amo!- disse mettendo il broncio.

- Tu cosa! 'Ma io la amo', oh sentilo. Finirà a breve, vedrai!- lo avvisò David.

- Non è vero, noi ci amiamo!- protestò Bill.

- Non me ne frega niente se nel contratto c'è scritto niente ragazze, anch'io sono umano, anch'io ho diritto all'amore!- aggiunse urlando.
David gli tappò la bocca, segno che gli altri non dovevano sapere della loro conversazione.

- Bill, tu non capisci sei ancora giovane. Se non vuoi perdere le tue fans, devi lasciare Lisa ok? Capisco perfettamente che sei attratto da lei ma.. sei una rockstar, un personaggio dello spettacolo! Non puoi fidanzarti con una perfetta sconosciuta, capisci? E poi ti ripeto, perderesti un sacco di fans.. magari fra due anni potresti anche costruirti la tua vita privata, ma ora non..- David non finì il suo discorso che Bill lo bloccò.

- E con questo? Sai che c'è? C'è che se rendessi ufficiale la mia relazione con Lisa tu perderesti un sacco di soldi, ecco qual'è il vero motivo! Non credo che tutte le fans cadrebbero in depressione se vedessero foto in cui io e Lisa passeggiamo mano nella mano, ci sono ragazze con il buon senso e sapranno accettare la realtà. E poi si sa che la maggior parte delle aliens va matta per Tom. Il fatto è che se mi fidanzassi quello che ci perde saresti tu!- disse Bill alzando ancora una volta il tono della voce. David cercò di calmarlo ma non aveva tutti i torti. Perdendo fans perdevano anche soldi.

- Hey che succede? State litigando per caso?- Gustav si era avvicinato ai due e li aveva sentiti discutere un po' troppo animatamente.

- Ehm no Gus, niente di che..- rispose Bill con fare disinvolto. Gustav scrollò le spalle ma c'era qualcosa che non andava, se lo sentiva.
Bill guardò male il manager e poi raggiunse gli altri in cucina per la colazione. Mary aveva preparato davvero di tutto quella mattina! Dalle fette biscottate alle brioches alla crema, poi latte, caffè, cappuccino eccetera. Gustav si leccò le labbra famelico ed incominciò a mangiare come se non ci fosse un domani. Georg, Tom e Lisa scoppiarono a ridere. Tranne Bill. Non rideva affatto e gli era passata la fame. Lisa, che si era seduta vicina a lui, se ne accorse e incrociò il suo sguardo perso e vuoto.

- Che hai?- bisbigliò preoccupata.

- Niente..- rispose il ragazzo a bassa voce.

- Allora ragazzi! Sono del parere che abbiate capito la lezione, insomma guardatevi! Sembrate proprio dei ragazzi normali, era questo che volevo dirvi all'inizio portandovi in questa casa. Però è anche vero che siete un gruppo molto famoso... vi va di fare un concerto in piazza??- chiese David entusiasta. I ragazzi lo guardarono sconvolti, specialmente Lisa.

- Certooo!!- urlarono abbracciandosi e saltellando per tutta la cucina.

- Beh allora preparatevi!- disse il manager con un sorrisetto alquanto malefico. D'altronde si trattava sempre di David Jost, il malvagio manager dei Tokio Hotel!

* * *

I ragazzi erano pronti e insieme a Mary e Lisa si stavano recando in piazza per il concerto. Nel luogo c'erano moltissime persone, tra cui fans e persone che volevano semplicemente ascoltare della musica dal vivo. Mary e Lisa andarono nella mischia mentre i ragazzi fecero gli ultimi ritocchi al loro look per poi salire sul palco e presentarsi. Ovviamente toccava a Bill presentare la band.

- Salve a tutti, siamo i Tokio Hotel!- Bill non finì neanche di pronunciare il nome della band che qualcuno urlava di gioia e fischiava. Intanto partiva la base molto lentamente.

- Qualcuno ci conoscerà e magari ci seguirà, qualcun altro sarà venuto al nostro concerto soltanto per ascoltare un po' di musica ma quello che voglio dirvi è che.. questa canzone è dedicata a tutte le persone a noi care, perchè chiunque ha una persona a cui vuole particolarmente bene. Nel mio caso si tratta di Lisa! Questa la dedico a te e a tutti voi, In your shadow!!- Bill iniziò a cantare e Lisa pianse di gioia. Era la prima volta che piangeva per qualcuno, e quel qualcuno era Bill. Non si era mai affezionata così tanto ad una persona, era stata sempre delusa ma lui.. lui le ha sempre voluto bene fin da subito. Si stava godendo la voce di Bill che era davvero meravigliosa, così limpida e cristallina, muoveva la testa a tempo della musica. Era bello sapere che quella canzone era dedicata a lei. Lei che non si era mai sentita importante; lei che credeva di rimanere sola per tutta la vita a causa del suo carattere; lei che non credeva nel vero amore, ora si ritrovava a sorridere e a ringraziare Bill per averla salvata.

* * *

Il concerto era stato bellissimo, la gente urlava il nome della band e applaudiva, Lisa non credeva che fossero così bravi e trasmettessero tutte quelle emozioni. Ma che! Stava diventando una alien per caso?! Non lo sapeva, ma l'idea di essere amica e fan di un gruppo non le dispiaceva, anzi, si sentiva più vicina a loro.

- Bill sei stato fantastico!- disse Mary abbracciandolo. Bill ricambiò l'abbraccio un po' impacciato. La donna abbracciò anche gli altri tre. Lisa si avvicinò a Bill.

- Sei stato meraviglioso, mi hai fatta piangere ci credi?- disse Lisa sorridendogli sincera.

- Davvero? E io che credevo che avessi il cuore di pietra!- esclamò Bill sarcastico. Lisa gli diede uno schiaffetto sul braccio e poi lo baciò a fior di labbra.
David li interruppe e cercò l'attenzione di tutti.

- Ragazzi, non vorrei che ci rimaniate male ma... ogni cosa ha una fine e beh.. ci aspetta un volo verso le 19, partiamo per l'America!- annunciò David. I ragazzi sgranarono gli occhi, compresa Lisa e la madre Mary.

- Ma-ma non eravate in ''vacanza'' voi qui?- chiese Mary.

- Certo ma il lavoro ci attende. Mi hanno contattato e vogliono assolutamente i Tokio Hotel in tour!- spiegò il manager.

- Ma ne abbiamo appena concluso uno!- si lamentò Georg.

- Non è vero Ge, siamo stati solo in pausa per due-tre settimane. E' ora di andare- disse David. Bill rimase scioccato.
Sbottò in un ''vaffanculo'' e scappò senza una meta precisa. Tom e Lisa provarono a fermarlo ma non ci riuscirono. Lisa non riuscì a trattenere le lacrime e Tom la strinse in un forte abbraccio. Pian piano anche gli altri si unirono all'abbraccio.

* * *

Bill correva, non sapeva dove andare visto che non conosceva bene il paese ma correva, voleva fuggire dalla triste realtà. In quei giorni aveva dimenticato di essere una rockstar. Si sentiva uno schifo, proprio quando aveva finalmente capito come ci si sente ad essere liberi, doveva ritornare alla vita di sempre, ad essere ''Bill Kaulitz, il famoso frontman dei Tokio Hotel''. Quello non era il vero Bill, quello era il Bill di plastica. Quello che era capace di sorridere all'obiettivo della fotocamera per cinque minuti senza mai fermarsi; quello che doveva rispondere sempre allo stesso modo alle domande; quello che era costretto a sorridere o a lanciare sguardi provocatori anche quando non ne aveva voglia. Quello non era Bill, quello era il Bill per il mondo dello spettacolo. Il vero Bill era molto diverso: ingenuo, timido, impacciato e un po' musone. Era quello il vero Bill e se ne era reso conto solo stando con Lisa. Entrò in un parco e si arrampicò sopra una quercia, aveva soltanto bisogno di stare da solo e riflettere. Malgrado gli avvertimenti, Lisa si era messa a cercarlo per tutto il paese ma di Bill nessuna traccia. Sospirò affranta e andò al parco, l'unico posto in cui trovava pace. Ma proprio lì trovò Bill su un albero. Non perse tempo e si arrampicò sedendosi vicino a lui.

- Hey- disse cercando il suo sguardo. Alla fine lo incrociò: gli occhi erano rossi e il trucco colato, segno che aveva appena finito di piangere. Strano a dirsi che un ragazzo piangeva, ma Bill sapeva sfogarsi solo con un pianto liberatorio. Il ragazzo abbassò lo sguardo e Lisa gli prese il viso con le mani e continuò a guardarlo.

- Non voglio perderti così...- disse Bill con la voce a pezzi. Lisa sentì una forte morsa allo stomaco. Non doveva cedere proprio in quel momento.

- Neanch'io ma è il tuo lavoro e..- Bill la fermò.

- Lisa io ti amo, sul serio! Sei la prima ragazza a cui lo dico un triliardo di volte. A nessuna ho mai detto 'Ti amo', a nessuna credimi. Tu sei l'unica- disse il ragazzo.
Le lacrime minacciavano di scendere. Lisa non se lo fece ripetere due volte dalla sua mente, lo tirò a se e lo baciò con tutto l'amore che aveva in corpo. Intanto iniziava a piovere. Ben presto furono fradici ma poco importava. Lì in quel parco, su quell'albero c'erano solo loro due, il mondo non contava più nulla.


***
Ciaoooo !!! Ho fatto presto (anche per farmi perdonare XD) ... come avrete ben notato ho un po' storpiato il discorsetto di Bill quando all'Humanoid City Tour ha cantato In your shadow *_*  era meglio quello di Bill, lo so XD beh come al solito spero vi piaccia e ringrazio all'infinito Happy_Moon che ha recensito lo scorso capitolo e tutti gli altri e tuuuuutti i lettori silenziosi *_* graaazieee e buona lettura :) io vado, bacionii _MartyK_ <3

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Capitolo 11
*** Capitolo 11/Epilogo ***


Capitolo 11/Epilogo

Dopo essersi resi conto che la pioggia era forte e loro erano bagnati fradici, Lisa e Bill scesero dalla quercia e si avviarono correndo verso casa. Intanto David era preoccupato e si stava facendo mille domande.

''Ma dove sarà finito quel dannatissimo idiota di un cantante petulante?!'' si domandò nella mente. Gli altri si trovavano insieme a lui e alla cugina Mary seduti intorno alla tavola della sala da pranzo. Era da un'ora che David tamburellava sul tavolo senza sosta e sospirando ogni due-tre secondi.

- Ora basta!- Tom si alzò dalla sedia e sbattè le mani sul tavolo. Gli altri si risvegliarono dallo stato di trance e sobbalzarono leggermente.

- Cosa c'è caro?- chiese dolcemente Mary. Tom sbuffò.

- E smettetela di fare gli idioti stando seduti attorno a 'sto tavolo senza che nessuno si desse una mossa. Bill è mio fratello e lo conosco molto bene, in questo momento è nella sua fase depressa e starà in qualche strano posto assieme alla sua amata. E' un inguaribile romantico tutto qui- disse il rasta scocciato.
Mary lo guardò perplessa.

- Strani posti hai detto?- chiese un po' titubante. David sgranò gli occhi e si precipitò a tappare la bocca a Tom e ad inventarsi una scusa.

- No hai capito male! E comunque... è proprio per colpa del suo essere schifosamente smielato che perderemo l'aereo e di conseguenza il tour in America, i fans, gli autografi...- Georg lo bloccò.

- David ma non ti rendi conto che gli stai togliendo la libertà? Non ti rendi conto che abbiamo ritrovato noi stessi stando qui? Sbaglio o era questo il tuo obbiettivo?!- chiese con un'espressione alquanto imbronciata. David fece per parlare aprendo la bocca ma poi la richiuse e abbassò lo sguardo.
In effetti era quello che voleva far capire ai ragazzi, c'era riuscito ma sembrava che se ne fosse dimenticato.

- Lo so ragazzi, lo so! Ma a tutto c'è un inizio e una fine, e credo che questa sia la fine! Si, era quello che volevo farvi capire stando due settimane da mia cugina, ma non dimenticate che siete delle rockstar famosissime e che bisogna ritornare alla vita di sempre- disse David. Georg sbuffò. Sempre la stessa storia.

- A me non piace la vita di sempre. La cuoca non cucina bene la pasta al sugo, Mary la cucina da Dio!!- esclamò un Gustav sognante.
Tom gli diede una pacca sulla spalla.

- Ti sembra il momento?- bisbigliò lanciandogli un'occhiataccia. Gustav alzò le mani in segno di innocenza e tacque. Dopo che si erano calmati, qualcuno suonò alla porta. David corse ad aprirla: erano Lisa e Bill.

- Oh santo Cielo, finalmente Bill! Non sai cosa abbiamo passato! Fra un po' abbiamo l'aereo, forza! Corri a farti una doccia e preparati- disse il manager prendendolo per il braccio e facendolo entrare in casa. Lisa entrò in casa tristemente e a testa china. I ragazzi corsero a prepararsi e a fare le valigie. La ragazza salì le scale ed entrò in camera da letto quando appena chiuse la porta si ritrovò di fronte a Bill che si cambiava la maglietta. Arrossì in un batter d'occhio.

- Ops scusa mi volto- disse Bill imbarazzandosi. Lisa annuì. Dopo che si mise la maglietta si accasciò sul letto e sospirò, Lisa lo raggiunse e si distese vicino a lui.

- A cosa pensi?- chiese.

- Al fatto che mi mancherai da morire...- rispose Bill sbuffando. Lisa sorrise amara e gli baciò la guancia.

- Ci siamo scambiati i numeri di cellulare, possiamo chiamarci quando vogliamo- La ragazza cercò di trovare il lato positivo di quella situazione.
Bill scosse la testa poco convinto.

- E poi? E se non ci rivedessimo mai più? Io non voglio perderti capito?- disse guardandola negli occhi. Lisa adorava quegli occhi profondi ed espressivi. Lo accarezzò.

- Non lo so...- disse. Si era arresa e Bill lo aveva capito. Il ragazzo si alzò dal letto.

- Dove vai?- chiese Lisa.

- Devo andare, mi dispiace tantissimo- abbassò il capo Bill. Lisa sgranò gli occhi, il momento era arrivato.

- Beh allora... a presto- disse grattandosi il braccio e mordicchiandosi il labbro inferiore. Bill sorrise imbarazzato.

- A presto- disse baciandole la fronte. Lisa chiuse gli occhi godendosi appieno quel momento. Bill lasciò la stanza e chiuse la porta. Lisa si buttò a peso morto sul letto e scoppiò a piangere...
Mary salutò David e i ragazzi prima che lasciassero la casa.

- Mi mancherete diavoletti!- ammise la donna. I ragazzi si intenerirono e la strinsero in un caloroso abbraccio. David salutò la cugina e le diede un bacio sulla guancia per poi andare via. Mary chiuse la porta di casa e sospirò, di sicuro avrebbero lasciato un fastidioso senso di vuoto. La donna salì le scale e andò nella stanza di Lisa.

- Tesoro- disse.

- Non voglio parlare- la voce di Lisa era camuffata perchè aveva il viso sul cuscino. Mary si avvicinò e si sedette sul letto. Accarezzò i capelli della figlia.

- Ti stavano davvero simpatici eh? E poi tu eri quella che non li sopportava...- disse Mary sorridendo. Lisa alzò il viso dal cuscino: aveva pianto e tanto.
I suoi occhi erano arrossati e il viso aveva i segni delle lacrime. Mary allargò le braccia e Lisa l'abbracciò.

- Non li rivedrò mai più!- disse singhiozzando.

- Non dire così. David è mio cugino e verrà a trovarci di sicuro qualche altra volta. Oppure saremo noi ad andare da lui- Mary cercò in tutti i modi di risollevare il morale della figlia, ma lei non ne voleva sapere...

* * *

2 mesi dopo...

I Tokio Hotel avevano ricominciato la loro vita abitando praticamente in un tour-bus, circondati da guardie e con i fans maniaci alle calcagna.
Questa sottospecie di ''vita'' stava andando avanti già da due mesi, inutile dire che stavano incominciando a stancarsi di nuovo ma ''Hitler secondo'' non regalava vacanze a vanvera e li torturava ogni volta che aprivano bocca per lamentarsi. Avevano appena finito uno dei tanti concerti grandiosi, con le sale piene zeppe di fans che urlavano e cantavano assieme a loro. Era sempre la solita storia, come se fosse una routine: Bill ringraziava i fans nella loro lingua, Tom e Georg lanciavano i plettri e Gustav faceva la ola all'inizio di ogni concerto. I ragazzi si diressero in camerino quasi strisciando e sprofondarono nelle prime poltrone che capitavano a tiro.

- Ma quanto urlano?!- chiese Georg esasperato. Bill tirò la testa all'indietro e sbuffò.

- Ah boh e il bello è che non si stancano!- rispose esterrefatto. Intanto Tom si stava scolando due bottiglie d'acqua da due litri.

- Quanta sete ciccio!- esclamò Gustav. Tom lo guardò male.

- Parla quello che di notte frega le caramelle preferite di Bill!- disse il rasta. Gustav sgranò gli occhi e fece segno di stare con la bocca chiusa.
Era il loro piccolo segreto, tanto per divertirsi senza che Bill sapesse niente. Nel frattempo David irruppe nel camerino.

- Ragazzi muovetevi, fra un po' inizia il meet&greet, mi raccomando! Perfetti e sorridenti come sempre- li avvisò il manager. I ragazzi imprecarono e in men che non si dica stavano già seduti sulle sedie con mille attenzioni da parte delle truccatrici e delle parrucchiere.

* * *

Erano passati due lunghissimi mesi senza il sorriso di Bill e Lisa si sentiva più depressa che mai. MTV non rallegrava di certo il suo morale, visto che non faceva altro che parlare dei Tokio Hotel, ma proprio il canale Tv annunciò che la band faceva un concerto a New York e alla fine Lisa, con il consenso della madre, partì per la Grande Mela nella speranza di rincontrare i ragazzi e il suo grande amore. Aveva seguito il concerto in prima fila anche se i ragazzi non si erano accorti minimamente della sua presenza e questa cosa la rendeva preoccupata e nervosa. Aveva paura che si fossero dimenticati di lei, che Bill si fosse dimenticato di lei. Dopo il concerto si trovava in mezzo ad una lunga fila che aspettava per l'incontro con i ragazzi. Sperò con tutta sè stessa di rivederli e sorridere come prima.

* * *

Il meet&greet era carino, insomma, i fans erano abbastanza simpatici e dolci, qualche volta si poteva beccare Tom che guardava il sedere di una ragazza o Gustav guardare l'orecchino di un'altra fan a forma di cupcake. Era divertente... tranne quando capitavano fans talmente emozionati da svenire addosso a loro. Bill era impegnato a fare una foto con una ragazza quando si accorse che dietro di lei c'era una ragazza alquanto familiare.

''Naaah non può essere'' pensò e si diede mentalmente dell'idiota. Dopo arrivò il turno della misteriosa ragazza e i ragazzi e soprattutto Bill rimasero letteralmente scioccati. Bill dischiuse la bocca, erano tante le cose che voleva dirle ma non riusciva a parlare. All'improvviso la voce se n'era andata. Lisa sorrise, aveva capito che si ricordavano di lei.

- Bill..- provò a chiamarlo. Bill la guardava incantato. Si era vestita e conciata splendidamente solo per loro, per lui.

- Lisa..- disse a bassa voce. Lisa si sporse verso di lui e posò le labbra su quelle del ragazzo. Dapprima incantato, Bill si riprese e metabolizzò in fretta quello che era successo e approfondì il bacio e chiuse gli occhi. I ragazzi sorrisero vedendo la scena mentre David stava per interrompere il meet&greet ma Saki, una delle guardie del corpo della band, lo fermò.

- Oh lasciami stare- si lamentò il manager sbuffando. Saki continuava ad avere quell'espressione seria in volto.

- Anche Bill ha una vita privata- disse semplicemente facendogli l'occhiolino. David si arrese e ritornò al suo posto. Con suo grande stupore vide che i fans non erano in vena di fare guerra ma felicissimi, alcuni fischiavano e altri applaudivano.

- Ragazzi c'è una cosa che devo dirvi.. lei è Lisa, la mia ragazza!- annunciò Bill felicissimo. Lisa era contenta e i fans non erano da meno. L'incontro finì verso mezzanotte e i ragazzi entrarono nel tour-bus salutando i fans che si trovavano nei paraggi. Tom, Georg e Gustav crollarono subito a dormire mentre Bill si distese sul suo minuscolo letto facendo spazio a Lisa che si distese quasi su di lui e appoggiò la fronte sul suo petto.

- Mi sei mancata- disse ad un tratto il ragazzo. Lisa non si scompose.

- Anche tu...- disse sospirando di piacere. Bill le stava accarezzando la schiena provocandole dolcissimi brividi.

- Sei la ragazza che ho sempre sognato d'incontrare- le disse all'orecchio Bill. Lisa lo guardò dolcemente.

- E tu la mia vita- disse baciandolo.


***
Helloooo dear!!! La Marty is back again u.u eh si, anche questa storia è giunta al termine, mi viene da piangereee T.T ma vabbè ho un mucchio di fantasia e vi tartasserò per mooolto tempo eheheee ;) ringrazio infinitissime volte Happy_Moon che ha recensito le mie due storie e che le ha inserite fra le preferite/seguite, tutti i lettori silenziosi e tutte le altre persone che hanno seguito la storia graaaaaazieeee *_* penso che farò piangere qualcuno, dato che sono schifosamente romantica quanto Bill (non è colpa mia se ho il cuore tenero come la cioccolata Milka D:) .... vabbè dai, mi dileguo buona lettura e bacioniiii ci sentiamo prestooo!! _MartyK_ <3

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