I'm a problem

di Lettrice_accanita
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo. 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La mia testa gira vorticosamente mentre cerco di mantenere il controllo dei miei movimenti.
È notte fonda, c'è poca gente per strada.
I miei passi poco a poco si fanno sempre più pesanti ed incerti.
Sto cercando di tornare a casa, anche se la trovo una cosa stupida chiamare quel tugurio con il nome "casa" .
Per me "casa" vuol dire un luogo dove si trova la famiglia o le persone che ami.
 Perciò io una casa non ce l'ho, vivo con mia zia che non sopporta l'idea che i miei genitori alla loro morte mi abbiano lasciata a lei, in pratica sono un peso su cui sfogare tutta la sua rabbia.
Prima lottavo per farmi volere bene da lei, ormai non mi interessa più.
Il fruscio delle foglie accompagna la mia andatura instabile; questo parco è molto scuro non riesco a vedere dove metto i piedi.
Forse se prendo il telefono riesco ad illuminare il sentiero.
Ma ad un tratto una mano afferra con forza il mio polso, a quel tocco rabbrividisco. 
Non mi giro, so chi è. Mia zia spesso quando non mi trova a casa mi viene a cercare e mi porta qui, perché è un parco isolato e può farmi ciò che vuole senza temere di essere scoperta .
Sono una stupida, non dovevo venire qui, dovevo fare la strada più lunga , ma tanto è inutile pensare e ripensare, oramai sono qui tanto vale che mi consegni a lei senza oppormi .
 
"È tardi, una ragazza come te non dovrebbe stare in giro a quest'ora" 
 
È una voce maschile! Non è mia zia!
Non so per quale motivo ma il fatto che non sia lei mi tranquillizza. Non rispondo, Il mio sguardo irrequieto squadra tutta la figura di quell'uomo ma non riesco a vederlo bene, posso dire solo che è molto alto e magro, perché per il resto ha il viso completamente coperto.
"Tua madre pagherà le conseguenze di avere una figlia poco responsabile, sarà molto preoccupata"
Dice con tono tra l'ironico e il serio. Questa frase però mi fa capire che non mi conosce…
"Non preoccuparti, nessuno starà in pensiero per me"
Dico sincera senza agitarmi, a parte il fatto che questa situazione sinceramente non mi preoccupa per niente, ho passato di peggio , un uomo come lui non mi spaventa. 
"Oh, io direi di sì invece, seguimi, tanto è inutile dimenarsi o agitarsi, tutto ciò durerà poco tempo e poi tornerai a casa"
Dice cercando di rassicurarmi, non so perché quest'uomo cerchi di fare tanto il gentile? Insomma cosa vuole fare rapirmi? Non lo vedo un uomo violento. Tanto vale seguirlo, tanto come ha detto lui oppormi sarebbe inutile. Così lo seguo sino ad una macchina parcheggiata vicino a dei cassonetti. 
Appena ci avviciniamo all'auto un ragazzo dal volto scoperto ci apre la portiera dall'interno, mi afferra con forza e mi tira dentro.
Appena sento anche l'altro uomo salire in macchina l'auto parte velocemente
"Non otterrete nessun riscatto"
Dico sicura mentre sento una risata da parte del ragazzo accanto a me. 
 
"Beh vorrà dire che dovremmo farti del male e la tua mammina ti darà tutti i suoi soldi "
 
La parola mammina mi innervosisce a tal punto da perdere il controllo 
 
"Non permetterti di parlare di mia madre!"

Gli urlo in faccia ed in cambio ottengo un forte schiaffo che mi fa bruciare la guancia.
 
"non rivolgerti a me in questo modo Troia, otterremo quei soldi  in modo o nell'altro, se così non sarà ti uccideremo"
 
Dice con tono acido

"Non spaventarla! La madre ci pagherà e basta"

Si intromette l'uomo che mi ha portato in macchina
 
"io non ho paura di morire, faresti prima ad uccidermi ora ,tanto mia zia non ti darà niente, sono un peso per lei, le fareste solo un favore ad uccidermi e fareste un favore anche a me, almeno torno ad essere felice con i miei genitori"
 
Dico ridacchiando amaramente. Poco dopo l'uomo che aveva parlato prima si dirige a colui che guida
"Questa ragazza è strana, prima quando l'ho presa non si è opposta, e neanche si è messa ad urlare , semplicemente mi ha seguito tranquilla, l'unico momento in cui mi è sembrata tesa è stato quando l'ho afferrata per il polso ma solo quando stava di spalle, infatti quando si è girata a guardarmi mi è sembrata tranquillizzarsi"
Non do peso a queste parole visto che mi inizia a far male la testa, automaticamente porto le mani sulle tempie…
Queste sostanze mi stanno distruggendo…
 
Saaaalve 
 
Questo è solo il prologo
Nel prossimo capitolo metterò anche la foto di copertina.
 
 Tra le figure maschili già appare justin... Ma chi dei tre uomini sarà? 
Tenete a mente la prima parte e l'ultima c'è un motivo per il quale lei non si sente bene.
Ditemi cosa ne pensate e se può sembrarvi interessante 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


"Sveglia, muoviti svegliati"

Urla una voce maschile mentre delle mani possenti mi scuotono, apro leggermente gli occhi ed immediatamente noto che l'auto si è fermata.

 Siamo arrivati?

Quanto sono stata stupida addormentarmi, dovevo vedere la strada così da poter tornare indietro… Ora che ci penso , perché dovrei tornare indietro?

Un grande edificio attira la mia attenzione mentre il ragazzo violento mi tira giù dai comodi sedili dell'auto e mi trascina verso la porta d'entrata dell'edificio che sembra essere una vecchia fabbrica. 
Appena la porta si apre un panno bianco mi viene posto a coprire sia naso che bocca, non indietreggia neanche, mi aspettavo una cosa simile, anzi sono sorpresa che non l'abbiano fatto già da subito...

Questi ragazzi non mi sembrano molto esperti.

Penso tra me e me ridacchiando mentre respiro profondamente due volte, poi tutto diventa meno chiaro, le gambe mi cedono e le palpebre si fanno pesanti.
Un forte mal di testa mi sveglia, mi guardo intorno confusa, sto in una stanza bianca spoglia con un letto e un armadio c'è anche un piccolo bagno… Senza porta! 

Ed io dovrei andare in quel bagno? Questi sono matti!

Chissà da quanto tempo sono qui… Forse non avrei dovuto seguirli, non dovrei essere qui... No non penso sia stata una buona idea, ma tanto come hanno detto loro o muoio o torno a casa, e tra le opzioni non saprei qual è più allettante.
 
Che noia! E qui cosa faccio?

Penso mentre passeggio per la stanza . 
Di colpo un mal di testa massacrante mi fa accasciare a terra.
Automaticamente cerco la mia borsa che contiene la mia salvezza.

Oh mio Dio! Mi hanno portato 
via la borsa!!

Questo pensiero mi agita ancora di più peggiorando il mio malessere al quale alla fine mi arrendo mettendomi ad urlare.
Sento la porta aprirsi di scatto

"Jus vieni qui , la ragazza urla "

Sento un uomo parlare con tono calmo senza spostarsi dal ciglio della porta
"
Ok vai, faccio io"

Ora è la voce del ragazzo di nome Jus credo. 
Un rumore forte di porta che sbatte mi provoca l'ennesima fitta .
Maledetti ragazzi insensibili!

"Ok, che hai?" 

Mi chiedi sussurrando dolcemente mentre si inginocchia accanto a me poggiando delicatamente una mano sulla mia schiena. 

"La mia borsa "

Rispondo di rimando senza riuscire a dire altro mentre sento la sua mano libera poggiarsi sulla mia testa.
Poco a poco con movimenti lenti mi fa sdraiare sulle sue gambe. 

"Kevin, portami la sua borsa alla svelta!" 

Urla, quel sono troppo acuto disturbato il punto tornare di nuovo. 

Maledetta emicrania!

"Scusa, non volevo urlare calmati" 

Si giustifica lui con tono preoccupato.
 Le sue mani mi accarezzano il volto mentre sento i suoi occhi fissarmi… Mi fa uno strano effetto…
Non so perché ma ora mi sento protetta anche se è stato lui che in macchina mi ha dato lo schiaffo, ora mi sta aiutando.
Mai nessuno si è accorto di me e mai nessuno si è preso cura di me.

Forse è proprio per questo, perché mi sta dando le attenzioni che non ho mai ricevuto.

Apro leggermente gli occhi e mi perdo nei suoi color miele.

"Jus , Ecco la borsa"

Dice il tipo di nome Kevin lanciandogliela al volo, in seguito sento la porta chiudersi con un forte tonfo ...

Prima o poi con tutte queste botte la porta si sfascerà....

Sento la testa esplode, devo agire in fretta non ce la faccio più a sopportare!

"Ci devo fare?"

Domanda lui guardando dentro la borsa 

"Prendi il coltello, e taglia il fondo"

Spiego cercando di esser precisa senza sembrare una pazza parlante

"perché possiede un coltello a farfalla?"

Chiede sconvolto mentre tira fuori il coltello dalla borsa 

"taglia il fondo!"

Ripeto con tono più alto esasperata.

J. Pov.

Sto seduto a terra con la ragazza sdraiata sulle mie gambe, urla e si dimena, sembra una pazza ma a me fa pena.

"Taglia il fondo"

Dice ancora una volta quasi urlando.

Ops, mi ero perso un attimo nei miei pensieri 

Faccio uno squarcio abbastanza grande ma non faccio in tempo a infilare la mano che lo fa lei, ne tira fuori una stringa con del liquido su interno.

"Cos'è?"

Dico allarmato bloccandole la mano

"Lasciami!"

Mi urla con tono arrabbiato.

Ma cos'è? Eroina già mescolata e sciolta ?! Possibile??!!!

Cerco di sfilargliela dalla mano ma non me lo permette.
Lancia un urlo che mi distrugge i timpani ...

Maledette donne con la voce acuta!

"Lasciami ho detto"

Continua ad urlare agitando tutto il corpo cercando di liberarsi dalla mia prega 

Ehi ragazzina che ti pensi? Non ti libererai mai , ho abbastanza muscoli da tenerti ferma con una sola mano...
Ok dovrei smetterla di fare il montato... Certe volte non mi sopporto neanche io ...

" dimmi cos'è e ti lascio "

Dico sussurrando cercando di calmarla... Non immagino neanche quanto stia soffrendo, si vede dagli occhi lucidi pronti ad irrompere in un pianto di dolore.
Già mi sento in colpa per averla colpita in macchina ci manca solo che ora si metta a piangere ... 

"È un forte antidolorifico"

Risponde a testa bassa cercando di allontanarsi da me

"Dimmi la verità e ti lascio"

Ribadisco con tono acido

"È morfina... Eroina già sciolta e mescolata ... Insomma pronta all'uso !ok? Ora lasciami "

Dice alzando la voce, d'immediato la lascio.
Io mantengo sempre la mia parola

"Bucati , non è importate per me , ma voglio che tu mi dica sempre la verità "

Sussurro sottolineando soprattutto la prima parola con tono acido e cattivo. 
Lei non mi guarda, fissa la siringa con insistenza.
Mi siedo sul letto e continuo ad osservare i suoi momenti.
Stendo un braccio di fronte a sé con l'eroina nell'altra mano, in braccio steso le trema tantissimo...
Sulla sua pelle  candida noto numerose ferite e cicatrici, no, non sono tagli, bensì sono piccoli buchi ed iniezioni fatte male.
Questa stupida si ucciderà da sola... 
I suoi soliti lamenti attirano il mio sguardo ormai assente sul suo volto .
Le sue labbra sono serrate in una smorfia di dolore come se cercasse di non far uscire alcun lamento, I suoi occhi sono ben chiusi, noto solo ora che le sue tempie con questa espressione sono più pronunciate.
Avvicina l'ago alla vena, ma sta tremando troppo, potrebbe farsi male.

"Aspetta"

La fermo scattando in piedi avvicinandomi a lei .
Prima che possa ribattere le sfilo dalle mani la siringa

"Faccio io, sta tranquilla"

Le dico dolcemente per poi perforare la sua pelle con la punta dell'ago rilasciando in seguito a tutto il liquido nelle sue vene.
Appena finisco vedo la sua mano , fino ad ora chiusa in un pugno , rilassarsi mostrando leggermente il palmo .
Non mi allontano da lei , approfitto del fatto che i suoi occhi siano ancora chiusi per guardarla meglio .
I suoi dolci lineamenti del viso sono incorniciati da una folta chioma riccia, i suoi occhi verdi sono una trappola per ogni uomo , peccato però che non abbiamo luce ... Il suo sguardo è cupo .

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***











"Justin vieni abbiamo novità" 

Mi urla Kevin da dietro la porta

"Arrivo"

Rispondo alzandomi dal letto, mi avvicino a lei e la tiro su prendendola in braccio

"Dove mi porti?"

Mi chiede guardandomi in viso come se si fosse imbambolata

"Da nessuna parte, ti metto sul letto che ieri sera hai dormito a terra"

La vedo sussultare ancora fra le mie braccia, sgrana I suoi grandi occhi verdi fissandomi intensamente.

Il suo sguardo mi mette in imbarazzo, perché? Perché mi succede così?

"Come ieri sera?! Da quanto tempo sono qui?"

Ahahahah Che ragazzina stupida, ieri era coraggiosissima ora invece ha paura, alla fine non è tanto diversa dalle altre…

"Ieri sera ti abbiamo preso al parco, hai dormito tutto il giorno fino a poco fa, ora è tardi, stasera mi dispiace ma non mangi. So che spesso quella merda che ti sei iniettata può provocare la nausea e vorrei evitare di pulire il tuo vomito... Ah buona notte"

dico l'ultima parte con tono cattivo, non so perché ma questa ragazza mi spira cattiveria, come se non contasse nulla… È strano non riesco a inquadrarla. 
Lei non mi risponde, si gira nel letto e fa finta di nulla dandomi le spalle.

Appena esco dalla stanza chiudo a chiave e vado verso la sala maggiore.
Questo luogo è una vecchia fabbrica abbandonata dove portiamo le nostre vittime, qui non viene mai nessuno, perciò è un posto sicuro e sguardi indiscreti.
L'abbiamo decorato con qualche mobile , messo qualche lampadina e aggiustato le tubature per farci arrivare l'acqua corrente, per il resto è rimasto tutto uguale , ci sono tante stanze con bagno ed una sala principale dove probabilmente era dove si lavorava.
Le stanze invece erano utilizzate dai lavoratori.

"Dimmi Kevin"

Dico sedendomi sul divano accanto a Zayn

"La ragazza aveva ragione… la zia non ci darà niente, i suoi genitori sono morti entrambi… Che facciamo?"

Domanda camminando avanti indietro a passo lento quando poi Zayn rompe il silenzio

"io direi di lasciarla in pace e che ogni uno di noi a turno per una settimana segua i suoi passi in modo da evitare che dico qualcosa qualcuno"

"La tua idea non è stupida ma così lei non crederebbe più alle mie parole.In macchina le dissi che o avremmo ottenuto i soldi oppure l'avremmo uccisa! Non possiamo lasciarla andare così!"

Dico convinto mentre entrambi mi fissano sconvolti

"Jus, smettila non abbiamo mai ucciso, ed in generale io non toccherei mai una donna! Inoltre non la incontrerai più non farti tutti questi problemi!"

Mi dice Kevin con tono di rimprovero.

uffa a volte non lo sopporto si comporta come fosse mio padre…

"Sì ok hai ragione, ma comunque per almeno una settimana la controllerò, ciò vuol dire che ci parlerò"

Dico con tono mettendomi in bocca una sigaretta

"No! Non le parlerai! Non devi farlo per nessun motivo e lo sai anche tu. È solo una vittima, una delle tante niente di più! Se non te la senti di seguirla ci andremo io e Malik"

Dice serio con sguardo infuocato.

Ma cosa ti arrabbi a fare? Non lo capisco proprio, se la prende per delle sciocchezze.

Non posso permettermi che loro pensino che non me la senta! Ci tengo molto sul parere altrui, io sono sempre stato quello coraggioso e pericoloso, e non infangherò la mia nomina per una ragazzina con lei!

"No! La controllerò io tutta la settimana. E smettila di parlarmi in questo modo! Sarai anche il mio capo, ma sono io che ci ho sempre messo la faccia, perciò portami rispetto perché è me che la gente te e non te!"

Dico quasi urlando alzandomi in piedi di fronte a Kevin. 

"Justin, è qui che dovresti riflettere, il capo agisce in segreto, tu ti fa notare, quando sarai pronto prenderai il mio posto, ma la gente dovrà dimenticarsi di te perché se dovessero arrestare il capo, tutto il gruppo, e con sé anche tutti gli affari andrebbero a farsi fottere e non possiamo permettere che accada una cosa del genere!"

Mi spiega con tono altezzoso, come se fosse un uomo saggio… Ha ragione ma ammetterlo vorrebbe dire contraddirmi da solo…

"Va bene ho capito, allora quando torna a casa?"

 Domando che rimettendomi sedere

"Io credo sia meglio farla tornare ora, se volete posso accompagnarla io"

Si offre Zayn . No! Oddio non devono sapere che si è drogata! Ne pagherai le conseguenze io!

"NO!"

Rispondo quasi urlando

"Volevo dire, no no, io la devo controllare, perciò l'accompagnerò io, questa sera rimango appostato sotto casa sua perciò non aspettatemi "

Cerco di mantenere un certo contegno abbassando il tono apparendo il più calmo possibile.

"ok allora vai a prendere che voglio tornare a casa da mia moglie"

Dice Kevin chiudendo il discorso, Malik senza dire nulla si alza andando verso l'uscita seguito da Kevin.




Bene ragazze ecco il terzo capitolo . Ho aggiornato oggi stesso perché avevo un po' di tempo e poi mi sentivo in colpa di non aver aggiornato prima.
Fatemi sapere cosa ne pesante? Che se non vi piace evito di continuarla .
Ditemi voi ❤️

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Capitolo 4
*** Capitolo. 4 ***


Girl pov 


La porta si apre bruscamente facendomi sussultare.


"muoviti ragazzina, te ne vai a casa!" 


Mi dice con tono alto e duro. 

Questo ragazzo è strano, un momento prima mi poggia sul letto per farmi addormentare e riposare, e subito dopo mi urla contro con disprezzo...


"Ok"


Dico alzandomi dal letto stiracchiandomi.
Afferro la borsa facendo finta di nulla, lui si gira di spalle dirigendosi verso una grande porta alla fine del corridoio grigio e sporco e la apre con una forte spinta. 
Io lo seguo a passo svelto per non rimanere indietro ; oltre la porta c'è una macchina accostata su cui saliamo in fretta.

L'idea di tornare in quella casa non mi rallegra molto anzi...ma vabbè tanto vale tornare il prima possibile almeno controllo come sta Lia.
Lia è la bimba di mia zia, ma non se ne occupa molto , le vuole bene, ma non come una figlia. 

Sì insomma mi ha zia non è una persona proprio normale.


"Scendi"


La sua voce mi sveglio dai miei pensieri. 

Caspita ma già siamo arrivati?anche questa volta non ho guardato la strada che stupida!

Scendo dall'auto iniziando a fremere dall'ansia , non faccio in tempo a salutare Justin che l'auto sparisce dalla mia vista.

Ok devo solo fare piano... Devo fare piano

Mi ripento aprendo la porta.
Delle urla provenienti dalla camera di Lia attirano la mia attenzione , salgo in fretta le scale raggiungendo la stanza della neonata dove trovo mia zia sporta nella culla di Lia che le urla contro ...

Oh caspita questa non ci voleva proprio...


"Sta zitta! Taci!"


Urla la mamma della bimba mentre la piccola di soli tre mesi piange spaventata


 "zia! Smettila!" 


Dico attirando l'attenzione della donna barcollante, perfetto… È ubriaca!


 "lo sapevo io che era uno scherzo! Eri te che fingevi di esser stata rapita solo per rubarti i miei soldi! Ma io non ho ceduto, brutta disgraziata."


Dice ridacchiando avvicinandosi a me, mi irrigidisco ma faccio finta di nulla.


"Zia vieni, ti accompagno a letto"


Provo a dire mentre le porgo la mano, ma immediatamente si allontana da me con uno scatto.


"non toccarmi con le tue luride mani! Mi volevi fregare!"


Inizia ad urlare, Lia continua a piangere ed a disperarsi. 

Devo rimanere calma...


"sta zitta! Riesci a capire che devi tacere?!"


Questa volta si rivolge alla bambina che scuote bruscamente tra le mani.

Non posso permetterle che le faccia del male, devo intervenire… Ora! 

Le levo  la bambina dalle mani e la lontano da me spingendola indietro. 
Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene , mi stringo al petto la bambina preparandomi a colpire per allontanare nuovamente mia zia. 
Ma un suo pugno mi colpisce lo stomaco lasciandomi senza fiato.

Non riesco a capire da dove abbia preso tutta questa forza! Devo uscire da qui! 

Copro il più possibile Lia stringendola ancora di più coprendola con le braccia cercando di farle da scudo con il mio corpo. 
Mi chiudo in me stessa aspettando che da momento all'altro mia zia mi colpisca ancora. 
Mi spinge contro la porta facendomi sbattere la schiena contro di essa.


"Devi morire! Piccola bastarda!"


 Dei pugni mi colpiscono il viso e dei calci mi feriscono  le gambe. 
Non sento dolore ,provo solo molta preoccupazione.

Devo proteggere Lia !!questo è il mio pensiero fisso.

Il mio corpo dolorante senza forza sembra un sacco da boxe contro cui mia zia si sta sfogando…

No! Non posso permetterlo! Devo trovare un modo per liberarmi da lei!

Il coltello, in tasca il coltello! 

Con tutta la forza che ho la allontano leggermente ed afferro la lama puntandola contro di lei.


"Non avvicinarti! Vattene, vai a dormire, Lia non è al sicuro con te, la porto con me, non sporgere denuncia, tanto sai che sarà tutto inutile... Con me sta bene"


Dico con voce tremolante senza abbassare il coltello


"No, dammi mia figlia ti prego"


Dice supplichevole con le lacrime agli occhi alzando le mani al cielo in segno di resa


"non le farò del male, non ti avvicinare ,vai a dormire ,vai in camera e mettiti al letto "

Dico mentre mi allontano lentamente.
Appena noto di essere abbastanza lontana da mia zia, mi giro e di corsa scendo le scale senza smettere di stringere forte Lia.
 Apro con forza la grande porta di casa catapultandomi fuori.

Appena sento il dolce vento scontrarsi con il mio volto i miei muscoli si rilassano lasciandomi cadere sulle ginocchia. Lia piange ancora… 

Caspita qui fa freddo!

mi sfilo in fretta la felpa con cui la avvolgo con cura.




J pov





Sto in macchina bevendo una tazza di caffè per non addormentarmi… 

Chissà quanti ne dovrò ancora bere… 
Ma perché ho scelto di controllarla io? Questa ragazza non conta nulla, ed io per lei devo fare delle nottate senza dormire! 

Maledetta ragazzina. 

Aspetta un attimo, A proposito di ragazzina, la vedo a terra con un neonato in braccio.
ma che fa fuori a quest'ora? Tra poco saranno le cinque di mattina! 

Perché non è andata a dormire? E chi è quel neonato? 

Una strana sensazione mi stringe lo stomaco quando la vedo sputare sangue. 

Devo aiutarla! 

Senza alcun dubbio sul da farsi mi precipito da lei


"Ehi! Vieni qui!"

Dico cercando di sollevarla tirandola su per la vita 


"Tu che ci fai qui?"


Mi chiede mentre si alza da sola e con il dorso della mano si pulisce le labbra, mentre con l'altra mano mantiene l'urlante bebè.


"io devo controllarti"


Dico ovvio e sincero mentre rabbrividisco alla vista del suo volto gonfio e ferito

Che le è successo?!


"vieni, ho la macchina qui vicino così ti calmi e mi spieghi cos'è successo"


Le spiego mentre le indico la macchina.
Non so perché lo sto facendo, ma qualcosa mi dice che è giusto così.


"non devo spiegarti niente!"


Dice con tono duro guardandomi negli occhi come fosse una sfida… 

Non la sopporto!


"vieni e basta!"


Le rispondo alzando il tono trascinandola fino alla macchina.
La spingo dentro e mi posiziono accanto a lei al posto del conducente 


"perché ti comporti così!? Prima sei carino e dolce e poi sei cattivo ed esuberante "


Mi chiede disperata mentre cerca di calmare il bimbo.


"Ma è colpa tua! Sei te che mi fai disperare, non ti va mai bene niente! Io ti voglio aiutare ma tu non vuoi una mano, allora ti obbligo a farti aiutare... Mi pare ovvio"


Dico con tono tranquillo e sicuro. Lei alza gli occhi al cielo facendo una smorfia buffa con la bocca.


"senti, io ho bisogno di un po' d'aria, ti spiace tenermi Lia un momento? Non le fare nulla per favore, torno subito"


Dice cambiando completamente argomento.
Quindi il bambino non è bambino, è una femminuccia…

 Dovevo capirlo fin da subito, non fa altro che lamentarsi!

Faccia di sì con la testa mentre prendo in braccio la bambina.
La ragazza scende dall'auto e si dirige con passo svelto verso casa sua. 

Ma che fa? Non doveva prendere un po' d'aria?


"calmati porca miseria!"


Dico disperato alla bimba che non accenna a calmarsi


"Ok, ho capito, anche io certe volte vorrei urlare a squarciagola come fai te! 
Cara Lia… Tu sei la figlia di quella ragazzina? E il tuo papà? Sai anche io sono cresciuto senza un papà , però la mia mamma mi aiutato tanto, spero che la tua giovane mamma faccia lo stesso... "


Chiacchiero tranquillamente con la bimba che poco a poco si addormenta


" ah, Che cosa tremenda, sono così noioso che ti ho fatto addormentare…"


Dico mentre l'appoggio sul sedile accanto a me coprendola bene con un'altra giacca… 

Ecco fatto, da rapitore sono diventato un babysitter…



Ok ragazze fatemi sapere cosa ne pensate per favore ci conto ma non vedo risultati ... 

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