A constellation of Black Stars

di Adhafera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: New Stars are born ***
Capitolo 2: *** When a star leaves the sky ***
Capitolo 3: *** The Star and the Rose ***
Capitolo 4: *** I can see Stars in your Eyes ***
Capitolo 5: *** A Star lost in the Universe ***



Capitolo 1
*** Prologo: New Stars are born ***


Black Stars

Dicembre 1991


Natale, la maggiorparte delle persone pensando a Natale vi assocerà sicuramente momenti felici passati accanto ai propri cari umiliandosi rispettivamente raccontando ai giovani aneddotti divertenti e bizzarri.

Quell' anno avrebbe dovuto essere lo stesso, quell' anno Sirius Black si sarebbe aspettato di passare la vigilia di Natale assieme alla moglie e al figlio nella casa dei Potter, prendendo in giro Remus e assicurandosi che Tonks, con il suo figlioccio Harry e suo figlio Alphard, non radesse al suolo la casa dei due giovani coniugi e invece era lì, Grimmauld Place numero dodici, con sua moglie Marlene che gli stringeva la mano e suo figlio Alphard che restava indietro per cercare di ritardare il più possibile l' ingresso in quello che era l' esempio più fedele dell' inferno che avessero a Londra.

Non farne un gran dramma Sir...è solo per quest'anno!”

guardò scettico gli occhi della moglie desiderando risponderle che se erano passati anni dall' ultima volta nella quale aveva conversato con i suoi genitori, sua madre per essere precisi, aveva degli ottimi motivi. Gli abusi e le vilenze psicologiche che la sua adorata mamma gli aveva procurato non erano un segreto per nessuno dei suoi parenti o amici, figurarsi per sua moglie, eppure quell' anno era lì e sapeva in cuor suo che non si sarebbe tirato indietro, stavano così di fronte al portone aspettando di fare gli incantesimi e più il fatidico momento si avvicinava più sentiva il sapore acre della bile farsi strada nella sua bocca.

Sir, ne abbiamo parlato, i tuoi motivi per non voler essere qui sono perfettamente legittimi...ma quelli per cui ci sei sono ancora più importanti, comportati da grifondoro!” .

Gli occhi grigi dell' uomo non avevano il coraggio di fissare quelli cioccolato della moglie ma sapeva che era loro dovere in quanto esseri umani decenti presenziare alla cena organizzata dai suoi genitori...per essere onesti c'è da dire che l' invito arrivò da parte di suo fratello Regulus e non dei suoi genitori per cui aveva ancora la speranza che Walburga Black decidesse di sbatterlo fuori di casa assieme alla moglie e al figlio, appena smistato in Grifondoro

Mami...perché dobbiamo venire qui?”

l' aria svogliata e rassegnata del suo pargolo gli facevano davvero venir voglia di lasciare tutto e andarsene, posò una mano sulla spalla di Alphard che la scostò malamente, gli stavano impedendo di organizzare qualche nuova arma di distruzione di mass assieme a Tonks, non li avrebbe mai perdonati

Perché è giusto, per quanto ignobili siano, che tu passi almeno qualche momento assieme ai tuoi nonni paterni...non è così Sirius?”

Neanche per idea!”

la gomitata allo stomaco della donna lo fece immediatamente rinsavire, doveva stare al gioco...solo per quell' anno

Voglio dire...io e Regulus tempo fa decidemmo che le nostre divergenze non avrebbero dovuto impedire a te e ai tuoi cugini di andare d'accordo, ecco perché passate tutto questo tempo con Ninfadora e perché oggi siamo qui”

Alphard si scostò dagli occhi un ciuffo di capelli nerissimi, tutto suo padre quel bambino, capelli e occhi neri come pece, alto per la sua età e un terribile e temibile piccolo bastardo

Io vado d' accordo con Nashira...e mi piacciono i due mocciosetti! Non c'è alcun motivo per il quale noi dovremmo stare qui adesso”

Alphard basta così! Guarda tesoro...sta arrivando tuo fratello”

suo fratello, Regulus il piccolo re, il motivo per cui era lì e per il quale non avrebbe passato il natale con James, anche lui aveva un' andatura lenta e rassegnata, entrambi desideravano essere altrove. Veniva seguito dai suoi tre figli, la primogenita Nashira aveva quasi l' età di Alphard ed Harry, poco più piccola in realtà ma la grande capacità di apprendimento della bambina avevano convinto Silente, sotto sentito consiglio di Mocciosus a farla entrare ad Hogwarts assieme ai bambini nati nell' ottanta sebbene fosse nata il ventinove febbraio dell' ottantuno, era stata smistata in serpeverde ed era, povera creatura, la nipote preferita di quella squilibrata di sua cugina Bellatrix, al contrario di Tarazed “Reda” il quale aveva più cose in comune col suo Alphard che con le due tranquille sorelle, aveva solo sette anni ma sveglio e originale e impiegava la sua originalità per far passare dei guai agli altri, lui era il suo nipote preferito, Marlene sosteneva che non avrebbe dovuto scegliere tra i tre...erano tutti bambini stupendi ed era scorretto farne sentire alcuni più amati di altri, Lily la pensava allo stesso modo ma lui e James speravano che finisse in grifondoro così avrebbero avuto un trio di criminali da traviare, la terza invece stretta stretta in braccio a suo fratello aveva appena quattro anni, capelli biondo cenere e due enormi occhioni blu che condivideva con la sorella maggiore ereditati da non si sa bene chi e la pelle pallida come quella sua e del fratello Regulus, l' unica che non aveva assolutamente preso i tratti persiani della madre, una bambola perfetta se non fosse stato per le cicatrici, conseguenza del vaiolo di Drago, che le sfregiavano metà volto, quella era la piccola Alcyone, il nome lo aveva scelto sua madre Wlaburga la quale decisamente contrariata dai nomi arabi dati ai primi due bambini il giorno del parto e della morte di Amineh Varsani, moglie di suo fratello, aveva sfruttato il dolore del figlio per dare alla nipote un nome degno della famiglia Black a suo dire, eppure tutti la conoscevano più col suo secondo nome Sadalmelik la fortuna del re, lo aveva scelto Regulus nonappena si rese conto che quella bambina era davvero fortunata, scampata a un parto complesso e al vaiolo di Drago nel giro del primo mese della sua vita, la chiamava sempre la sua Sadal e se la teneva sempre accanto.

Reda lo raggiunse di corsa sorridento per essere poi raggiunto anche dal resto della famigliae interrompendo il fluire di pensieri e timori che lo avevano trattenuto sulla soglia della porta dei genitori

Zio Sirius! Anche voi qui?”

Reda! Eccoti piccolo teppista hai visto? Quest' anno vi divertirete un sacco”

era una bugia, una bugia terribile, normalmente suo fratello avrebbe passato il natale a Teheran coi genitori e i fratelli della moglie, ma quell' anno vista l' entrata a scuola di Nashira un viaggio del genere sarebbe stato troppo impegnativo per i bambini, e il timore che sua madre cercasse di utilizzare anche quell' occasione per cercare di farlo risposare -per Walburga suo figlio era scapolo, non vedovo, non aveva mai amato Amineh seppur serpeverde dal sangue purissimo e non aveva mai digerito il matrimonio di Regulus- era oer quel motivo che lui e Marlene si trovavano lì quel giorno, era risaputo che Marlene Mckinnon fosse buona e altruista, e da brava Grifondoro aveva deciso di non abbandonare i nipoti nel momento del Bisogno...per cui eccoli lì, i due fratelli Black assurdamente uno di fronte all' altro

Sirius”
“Regulus”

Grazie...di essere venuto”

il tono del fratello così distaccato non lasciava percepire alcuna emozione, ma Sirius sapeva che intendeva davvero, loro madre Walburga non gli aveva mai educati a dire “Grazie”, per lei tutto era dovuto e nulla concesso, Sirius sospettava che fosse stata Amineh ad insegnare a Regulus il significato di tale parola, ma non era quello il momento di indagare...percepì i mattoncini della casa di Grimmauld Place spostarsi riveando il lungo andito buio della casa dove aveva a milncuore passato la sua infanzia, si udiva distintamente lo schiamazzare vivace del resto degli ospiti, una signora si avvicinò trotterellando allegramente verso i nuovi arrivati, con orrore Sirius si accorse che si trattava di sua madre.

Regulus! Il mio Reg che bello che siete venuti...e Nashira, quanto sei diventata alta-”

si fermò a studiare la nipote che, Srius condivideva, era abbastanza alta per la sua età, qualche secondo dopo però lo sguardo acquoso della madre slittò dalla bambina verso il figlio maggiore e la sua consorte dagli occhi marroni che implorava silenziosamente il marito di non fare nulla di avventato

Sirius...ma che sorpresa, credo siano quindici anni che non ti fai vedere”

Walburga, i più felici anni della mia vita, posso presentarti mia moglie Marlene Mckinnon e mio figlio Alphard”

Regulus vide la madre sbiancare immediatamente, i Mckinnon avevano più volte begli anni manifestato i loro sentimenti filobabbani e il fatto che il sangue dei Black si fosse mischiato col loro la turbava profondamente,

Madre, devi sapere che io e i miei figli avevamo ricevuto un invito da Srius, voleva tanto vedere i nipoti, ma tu hai insistito così tanto che ho pensato sarebbe stato divertente portare anche lui”

...certo”

il minore dei Black era perfettamente consapevole che la madre stava verosimilmente pensando a un modo per ammazzare figlio, nuora e nipote senza che fosse un crimine legalmente perseguibile e tirò un sospiro di sollievo nonappena Sirus si congedò per andare a salutare il padre, con il quale di tanto in tanto si scriveva ancora delle lettere.

Regulus Arcturus cosa stai cercando di fare?”

Nulla madre davvero...i tuoi opsiti ti aspettano, se non ti dispiace ora tolgo i mantelli ai bambini, ci vediamo in sala da pranzo”

una volta che la vecchia madre si fu allontanata Regulus concentrò la sua attenzione tutta sui figli sorridendo notando lo sguardo vispo e divertito di Nashira, quella sua primogenita era davvero sveglia,

Papa credi che zio Sirius ne combinerà una delle sue?”
“Lo spero creatura...lo spero davvero!”

mise Sadal a terra levandole la mantellina bianca e invitando la figlia a seguire i due fratelli maggiori per unirsi alla cena, notò alla fine dell' andito la chioma bionda di Lucis Malfoy che risplendeva luminosa nonostante la naturale aria tetra della casa.

Ah Regulus! Che sorpresa, e vedo che ti sei portato i miei nipoti”

Lucius...e il giovane Draco”

il biondo bambino smise di fare quello stava facendo, ascoltare uno dei discorsi di Rabastan Lestrange per essere precisi e si avvicinò per salutare, educato e composto... incredibilmente uguale a Lucius pensò il Black con ben poca sorpresa negli occhi

Dov'è la mia bambina serpeverde?”

la voce inconfondibile di sua cugina Bellatrix ruppe quel silenzio quasi imbarazzante che si era venuto a creare per stagliarsi su Nashira che ricambiò assolutamente sincera l' entusiasmo della zia

Quanto siamo orgogliosi di te bambina! Devi dirmi tutto della scuola..quali materie ti piacciono e che amici frequenti”

Bellatrix Lestrange raramente toccava qualcuno, qualcuno che non fosse una delle sue vittime era ovvio, ma con la nipote si sprecava in carezze e complimenti, Nashira come lei aveva iniziato a manifestare i primi segni di magia molto precocemente, compiuti i due mesi aveva involontariamente fatto prendere fuoco a una delle tende del maniero che aveva ospitato il suo nucleo familiare dopo le nozze con Amineh, successivamente a quell' evento Bellatrix aveva predetto che sarebbe diventata chissà quale talentuosa strega

è bellissimo vederti zia Bella! Mi sei mancata molto questi mesi”

Oh mio tesoro...dimmi ti piace la scuola?”

la maggiore fece una piccola smorfia cercando di nascondere il suo disappunto che però venne subito percepito dalla zia

a volte...il fatto è che mi annoio”

Oh non avevo dubbi...troppo brava per quell' ambiente e per quel sudico mezzosangue di Silente...dovresti mandarla da me quest'estate Regulus. Le insegnerei qualcosa che valga la pena di essere imparato”

il padre della bambina guardava con estremo sospetto e preoccupazione quella assurda ammirazione che la sua figlia maggiore nutriva nei confronti della zia e sperava il più delle volte di riuscire a rimandare o cancellare gli incontri che prevedessero una qualsiasi frequentazione con i coniugi Lestrenge, ma Nashira era sempre così entusiasta che mai avrebbe troncato definitivamente i rapporti, per fortuna alla bizzarra richiesta della cara Bella aveva già una risposta

Li mando in Giordania quest'estate...tutti e tre, è giusto che passino le vacanze con i nonni materni”

prima che Bella potesse replicare Sirius ricomparve nella sala seguito da Marlene, con Alphard e Orion al seguito, la tensione che si alzò in quel momento avrebbe fatto sentire a disagio perfino un sordo o un cieco...qualcuno che non avrebbe minimamente potuto capire cosa stava succedendo.

Cugina Bella! Ti trovo magnificamente, tetrale come sempre...la guerra ti fa stranamente bene!”

Tu maledetto cane...che cosa ci fai qui!”

Nashira rivolse uno sguardo divertito ad Alphard, i due speravano probabilmente in un duello e per un momento né Regulus né gli altri presenti avrebbero potuto escludere tale eventualità, poi per fortuna suo padre se ne uscì con una fantastica soluzione, il vecchio Orion Black, era un uomo burbero e con il quale era difficile andare d'accordo ma al contrario della moglie odiava i conflitti, almeno quelli entro le mura di casa sua

Walby porto Sirius e la sua famiglia di sopra, per far loro vedere la casa”

Posso venire anche io nonno?”

gli occhi brillanti di Reda conquistarono immediatamente il vecchio Black che asserì con un cenno del capo facendo segno al bambino di seguirli, vedendo il figlio sgambettare via Regulus pensò che fosse il caso di risparmiare quella compagnia anche alle sue due figlie

Bambine perché non andate anche voi?”

guidò la piccola Sadal tenendole la mano dietro la schiena fino a che non raggiunse Marlene che se la accoccolò tra le braccia e con uno sguardo di rassicurazione salì le scale assieme agli altri

Nashira non vai con loro?”
“No papa voglio stare con zia Bella per ora, non la vedo mai!”

Sicura?”

Ti ha già dato la sua risposta Reg! Non insistere....torniamo a noi, mi dicono che tu e Daphne Greengrass siere ottime amiche, è vero?”

Regulus preferì non restare per scoprire come Bella avesse avuto informazioni della vita che faceva Nashira a scuola, preferì dirigersi lontano dagli ospiti ma non riuscì, come si aspettava a liberarsi di sua madre

Regulus vuoi dirmi cosa stai facendo?”
“Non capisco di cosa tu stia parlando madre....dico davvero”

Non fare il finto tonto, come ti viene in mente di far passare del tempo ai nostri bambini con quel deviato di tuo fratello?”

il sospiro pesante del minore dei Black irritò non poco la donna che continuò però imperterrita a mandare avanti i suoi sospetti e le sue paure

Ma non capisci? Cosa succederebbe se il piccolo Orion venisse smistato in grifondoro come quel piccolo mostro di Alphard? Ci pensi ai tuoi figli Regulus?”

primo mamma, quest non deve essere un tuo problema, sono contento che i miei figli passino del tempo con il loro cugino” evitò strategicamente di dirle che aveva ripreso i contatti con Andromeda, non se ne sarebbe più liberato altrimenti

Secondo, di cosa ti preoccupi? Hai già nascira che è una Serpeverde, guarda Bella! Stravede per lei, il buon nome della famiglia è assolutamente al sicuro”
“Sai cosa intendo! Lo sai perfettamente. Abbiamo bisogno di un maschio, certo Nashira regala molte soddisfazioni, ma una volta sposata non porterà avanti il cognome!”

quella strana affermazione fece tremare il giovane uomo, ecco dove voleva arrivare sua madre, non era lui quello che puntava a far risposare, non come primo obbiettivo almeno, per un momento ringraziò che la donna non lo stesse guardando in faccia o la sua espressione l' avrebbe sicuramente contrariata

Vedi normalmente l' ingresso a scuola dei bambini purosangue viene accomagnato da un contratto matrimoniale...ho pensato al giovane Nott. Ha la stessa età della nostra bambina e pensavo che-”
il tonfo secco del bicchiere che si schianta a terra fece sobbalzare la donna che per la prima volta lesse la rabbia negli occhi del figlio, Regulus da parte sua era perfettamente consapevole che se non avesse fermato sua madre adesso avrebbe dovuto affrontare guai molto più seri dopo, se avesse lasciato campo libero a Walburga si sarebbe trovato con un contratto matrimoniale che non sarebbe riuscito facilmente a sciogliere

Ascoltatemi bene madre, Nashira ha undici anni, non ho alcuna intenzione di parlare di matrimonio prima della fine della scuola e prima che sia riuscita a trovarsi un lavoro e assicurarsi una carriere... e poi lei odia Theodore Nott”

Ma Regulus-”
“La conversazione finisce qui”

il monore dei Balck si allontanò immediatamente per tornare in salotto dove, senza grande sorpresa, Alphard e Draco avevano iniziato a menarsi accompagnati dai rimproveri di Cissy e Marlene checercavano di fermrli mentre Lucius e Sirius, stupidamente, discutevano sul cavallo migliore.

Devo ringraziarti Reg. non vedevo una rissa così babbana dai tempi della scuola”

Oh lo so Bella! Adesso ti diletti con le maledizioni senza perdono dico bene? Come hai detto che stanno i Paciock adesso?”

Regulus non aveva mai sopportato i filobabbani, specialmente quelli tra le famiglie purosangue che avrebbero in teoria dovuto sostenere la loro causa, ma di certo non condivideva i metodi violenti e crudeli con i quali Bella affrontava la cosa, non era mai stata presa per nulla di illegale in realtà ma lui lo sapeva che segreti celassero le sue braccia ed era proprio per quel motivo che si preoccupava tanto dell' affetto che Nashira stava ingenuamente sviluppando nei suoi confronti.

Devo chiederti una cosa Bella”

whoo che tono serio improvvisamente! Che c'è mammina cara ti ha incastrato in qualche incontro matrimoniale?”

la leggerezza con cui la cugina affrontava l' argomento glielo faceva sembrare quasi una sciocchezza, ma del resto lo sapeva, Bella non aveva mai sopportato il suo matrimonio con Lestrenge e se fosse stato per lei non si sarebbe mai sposata...del reso era una guerriera e una famiglia le sarebbe stata solo d'intralcio per i suoi grandi sogni di rivoluzione, per questo era l' unica reale alleata in quella casa...forse Sirius, ma Bella aveva molta più influenza sui suoi zii di quanta non ne avesse il fratello sui suoi genitori.

Vuole sottoscrivere un contratto matrimoniale per Nashira... il mese prossimo devo recarmi in Cambogia per risolvere degli affare con una delle tribù indipendenti che ci sono e non so quanto tempo starò via, ho bisogno che tu la tenga d'occhio”

Chi sarebbe il nostro fortunato pargolo?”

Ha pensato al figlio di Nott...immagino che lo conoscerai”

Sì Nashira mi ha detto che tra lei e il piccolo Nott non scorre buon sangue...troppo intelligente per essere sprecata con qualcuno del genere....no hai ragione, se quel piccolo mostro di Reda si rivelerà Grifondoro Nashira è la nostra ultima speranza, non che io non abbia fiducia in Alcyone, ma è troppo presto per dirlo, prometto che terrò tua madre a bada mentre sei via”

Grazie Bella”

....a una condizione”

Che sarebbe?”

La manderai più spesso da me... prometto che terrò Rodolphus alla larga, passo così poco tempo con la mia prediletta che a volte mi convinco che l' unico nipote che abbia sia Draco”

Regulus fece fatica a sopprimere una risata, sapeva bene quanto Bella disprezzasse il povero Malfoy, non gli permetteva manco di chiamarla zia, non che lo permettese a qualcuno, manco Reda e Sadal potevano, solo Nahira, sì si era scelto davvero un' ottima alleata.

Ha undici anni, può ancora migliorare e non mi sembra che vada male a scuola”

Sì ma...non so Reg guardalo...è così...così Malfoy, comunque mi aspetto di averla per capodanno, mandami anche gli altri piccoli mostri se non puoi farne a meno”

Epifania, e verremo tutti lo prometto, per capodanno mi duole dirlo ma siamo dai Greengrass e saprai ormai quanto affetto nutra Nashira per le figlie Roland”

Va bene...ma non accetterò altre scuse sia chiaro, andiamo prima che Sirius replichi il meraviglioso disastro del Natale del 1965..andiamo”

la serata roseguì in modo stranamente tranquillo, quasi noioso, Regulus fu stranamente colpito dal modo in cui Marlene riusciva a tenere sotto controllo suo fratello, era stata, checché ne dicesse sua madre, un ottimo acquisto per la famiglia.

Nashira e Alphard stavano tranquilli mentre Alcyone e Reda stavano a guardare gli assurdi giochi di magia che suo padre Orion aveva organizzato per loro, finché una strana luce fredda e luminosa non fece irruzione nella stanza, era il patronus del loro ministro della magia, uno stambecco, le facce preoccupate degli adulti fecero intendere anche ai bambini che doveva essere successo qualcosa di grave, Regulus e Sirius ne ebbero la conferma non appena videro la loro cugina Bella ghignare alla vista del fascio del fascio di luce, e ne ebbero la conferma non appena udirono quello che l' animale aveva intenzione di comunica....qualcuno aveva cercato di rapinare la Gringott.

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Capitolo 2
*** When a star leaves the sky ***


BLACK STARS 2 HTML

Bella!”

Regulus Black si faceva strada furibondo tra gli anditi bui del maniero dei Lestrange, sudava freddo ed era sicuro di aver schiantato almeno tre elfi domestici da quando era entrato. Un seguace di Voldemort era entrato ad Hogwarts, aveva cercato di rubare la pietra filosofale e sebbene fosse stato sconfitto quattro studenti erano finiti in infermeria. Se c'era qualcuno che poteva spiegargli cosa stesse succedendo quella era sua cugina, si catapultò dentro il grande salone trovando i coniugi intenti a consumare il loro pasto rigorosamente il più distante possibile l'uno dall' altra, glielo aveva raccontato Rabastan che quell' anno il rapporto tra sua cugina e il marito si era raffredato ulteriormente...e Regulus non poteva fare a meno di pensare che quell' ulteriore allontanamento fosse dovuto a quello che pareva a tutti gli effetti il ritorno del Signore Oscuro.

Reg! Ma che sorpresa..vuoi favorire con noi?”

Non fare la finta tonta con me Bella...dimmi piuttosto che diavolo sta succedendo”

la donna capì immediatamente dove il cugino voleva arrivare e sorridendo si alzò facendo cenno agli elfi di portare via le sue pietanze a mala pena toccate

Roddie...mi faresti il favore di lasciarmi un attimo assieme a mio cugino...pare che abbia qualcosa di importante da dirmi”

Lestrange fece per andarsene senza fare domande...sapeva già dove voleva arrivare la moglie, puntò i suoi occhi verdissimi sul giovane parente e prima di lascerselo alle spalle glu sussurò qualcosa nell' orecchio, poche parole che fecero però tremare il minore dei Black...è ora che tuscelga da che parte stare...quella era la conferma che gli serviva.

Mentre Rodolphus si allontanava lasua attenzione fu di nuovo rapita da Bellatrix che lo osservava ancora con quel sorriso di scherno che raramente smetteva di dipingerle il volto.

Allora Reg..cosa volevi dirmi? Avrai saputo della bella notizia immagino”

il ragazzo le si avvicinò e con uno strattone liberò dalla stoffa nera il suo braccio sinistro osservando le linee scure del marchio nero pulsanti e rinvigorite...ora non c'erano più dubbi, il disgusto nel volto del giovane uomo stava per tramutarsi in parole mentre la risata cristallina di Bella colorava la stanza

Non c'è nulla da ridere Bellatrix...ragazzini davvero?”

Non ci fermeremo Reg...tutto ciò che è necessario, siamo purosangue è un nostro diritto! Se non fosse stato per quei quattro mocciosi pestiferi...lui sarebbe immortale ora se quell' incapace di Raptor non si fosse fatto scoprire”

la delusione nella voce della cugina lo fece fremere per un momento, sapeva che era spietata, sapve che era determinata a riportare i purosangue, la stirpe di Salazar al comando della nazione, ma mai avrebbe ritenuto sua cugina capace di mettere a repentaglio la vita di ragazzini che a mala pena sapevano tenere una bacchetta in mano.

Se è questo quello che pensi Bella, se ritieni davvero che la vita di quei ragazzini, valga meno della vita di quel mezzosangue allora non abbiamo più nulla da dirci”

Non chiamarlo così Reg, non osare. Lui è l' erede di Salazar...il più puro tra i puri ed è per diritto il nostro padrone”
“Sarà l' erede di Salazar ma sua madre era una maganò e suo padre uno schifoso babbano...se è lui quello che segui Bella, se ti piace tanto scodinzolargli dietro allora forse la purezza del sangue non è la maggiore delle tue priorità”

la cugina lo osservava rossa in volto e per un momento Regulus fu certo che lo avrebbe ammazzato o quantomeno cruciato, ma non avvenne nessuna delle due cose,

Lui è più forte di tutti noi, tu piccolo patetico principino non potrai mai competere col suo potere e dovrai, presto o tardi, decidere da che parte stare. I rami deboli vanno tagliati Reg, e se ti dimostrerai un ramo debole mi occuperò personalmente di reciderti”

il Black sapeva che la cugina diceva sul serio, il mondo magico era sul piede di guerra...e lui avrebbe dovuto d'ora innanzi fare in modo di tenere sua figlia il più lontano possibile dalla sua famiglia paterna, si allontanò di nuovo giù per i corridoi con la risata di Bella ancora nelle orechie, ad attendrlo fuori ci stava Kreacher che gli porse il mantello, appena i due si furono smaterializzati lontano dal maniero Regulus si rivolse al servo che aveva avuto il buon gusto di non fare alcuna domanda.

Ho bisogno che tu mandi questa a Theran Kreacher, i miei suoceri la aspettavano già dalla scorsa settimana e credo che stiano perdendo la pazienza”

porse all' elfo un piccolo rotolo di pergamena ma facendolo non poté fare a meno di notare lo sguardo contrariato della creatura.

Se hai qualcosa da chiedere chiedi Kreacher, lo sai che non ti negherei una spiegazione”

Kreacher non vuole mettere in discussione le decisioni del padrone, ma non può fare a meno di pensare che le decisioni del padron Regulus siano piuttosto avventate”

è la cosa migliore mio caro amico... se sta per iniziare una guerra ho intenzione di Tenere mia figlia Nashira il più lontano possibile da Bellatrix, almeno per ora che è così giovane”

l' elfo abbassò la testa e non rivolse più la parola al suo padrone, conscio del fatto che se c'era qualcosa che Regulus Black amasse al mondo quelli erano i suoi figli. Kreacher si smaterializzòper andare a mandare la lettera... i nonni dei Bambini sarebbero stati felici di vedere la loro nipote più grande prima del loro viaggio per la Giordania.


Theran, Iran Giugno 1992


La villa dei Varsani era più simile a una reggia che a un maniero, l' odore di incenso e fiori esotici si spandeva per tutto il perimetro di quella abitazione il cui stile architettonico ricordava enormemente l' alahambra spagnola. Ella era la sede degli alchimisti, maghi che avevano mantenuto tradizioni magiche antichissime, legate al culto della natura e delle stelle, magia ben più antica di quella del continente Europeo, quasi in estinzione, tramandata segretamente e severamente tra le ultime famiglie purosangue Persiane guidate per l' appunto dalla famiglia Varsani, la stirpe dei Dragoni. In una delle stanze della reggia nella periferia di Theran, i due coniugi della linea principale di tale famiglia osservavano con disappunto una copia della Gazzetta del Profeta arrivata qualche giorno prima assieme a una lettera del loro genero.

Qualcuno aveva cercato di rubare la pietra filosofale, uno dei più incredibili artefatti di Alchimia mai creati...Nicolas era stato incauto a lasciarlo nelle mani di Silente. Se quel Voldemort fosse riuscito ad impadronirsi di un simile oggetto sarebbe stata una disgrazia non solo per i mezzosangue e i nati babbani, ma pure per le famiglie nobili, per ora il pericolo si poteva circoscrivere alla Gran Bretagna ma Thuban e Rania Varsani sapevano che prima o poi anche loro sarebbero stati coinvolti, e ora come ora la loro preoccupazione maggore era tenere al sicuro il loro sangue e la loro magia.

Sta guadagnando sempre più potere e consenso Thuban! Dobbiamo convocare gli alchimisti e prendere una decisione...non possiamo permettere che quel lurido mezzosangue infanghi ancora per molto la stirpe di Slazar, o che metta a rischi la nostra magia...dobbiamo muoverci Thuban, dobbiamo svegliare il drago”

Il leader degli Alchimisti teneva lo sguardo fisso nel vuoto, le preoccupazioni della moglie erano più che fondate...ma per quanto vero fosse che dovevano iniziare a prepararsi per quella che sicuramente sarebbe stata una battaglia tanto era vera che lor non avevano Draghi...non nel loro senso della parola.

Abbiamo bisogno di un tre teste lo sai bene Rania...e non possiamo essere noi a sceglierle...tre teste per tre uova, senza verremo tutti massacrati o peggio, entreremo a far oarte delle fila di quel figlio di babbani e maghinò...non ho nessuna intenzione di correre questo rischio”

l' anziano si accarezzzò la barba riprendendo in mano la lettera arrivata dal genero ghignando leggeremente mentre la mostrava alla moglie

C'è cambiamento nell' aria...possiamo provare a vedere se la nostra piccola Nashira è degna del sangue di sua madre o se quegli inglesi usatori di bacchetta l' hanno rovinata del tutto...solo allora potremmo incominciare a muoverci”

la donna si tolse il velo che le avvolgeva capelli e una buona parte del volto mostrando al marito tutto il suo disappunto

Nashira è purosangue ed appartiene alla nostra linea di sangue...ma per metà è inglese, non sappiamo manco se sia in grado di stabilire contatti con le stelle e la natura, non è un' alchimista, nessuno la riconoscerà anche se è nostra nipote, glialchimisti non accetteranno come loro Dragone una ragazzina educata tra le mura di Hogwarts, che si muove tra serpi, corvi, tassi e grifoni...per quanto il suo sangue possa essere puro”

Oh io non mi preoccuperei di questo... vedi pare che Regulus sia, seppur per motivi diversi, estremamente preoccupato per la sorte della figlia... ragion per cui, puoi leggerlo tu stessa, ha intenzione di affidare a noi almeno per un periodo la sua educazione”

la donna prese dalle mani del consorte la lettere sorridendo dopo aver riconosciuto la calligrafia elegante del genero

Allora abbiamo carta bianca...possiamo davvero insegnarle ad essere alchimista!”

la conversazione dei coniugi venne intorrotta dall' ingresso di due donne della srvitù che scortavano un baule di mogano nerissimo decorato da incisioni in persiano che ne ricoprivano tutta la superficie, una volta posato a terra le due donne si allontanarono senza dire una parola e senza che un loro intervento fosse richiesto

Hai intenzione di portarle con noi Thuban?”

Per forza... se Tom Riddle ha infiltrati nella scuola di Hogwarts niente mi garantisce che non ne abbia anche tra i nostri, non mi fido di nessuno Rania, preferisco averle con me, la donna sollevò il coperchio del baule rivelandone il contenuto, tre uova grandi quanto un palmo di mano di un uomo adulto, squamate e dai colori vivaci

Sono bellissime... e sono la nostra unica fonte di salvezza”

l' uomo si alzò e cinse con le mani il volto della donna osservandole gli occhi che brillavano per la soddisfazione.

E non permetteremo a nessuno di portarcele via”


Hogwarts, Giugno 1992


Nashira Black si aggirava furtivamente tra i corridoi della scuola ben consapevole del fatto che se si fosse fatta scoprire avrebbe rischiato in mesi normali un mese di punizioni, ma quello era uno degli ultimi giorni di scuola per cui aveva fiducia nel buon cuore dei suoi inseganti, la seguiva con passo felpato la sua migliore amica Daphne Greengrass consapevole del fatto che l' amica si sarebbe di sicuro fatta scoprire. “Nashira...non puoi aspettare fino a domani per vedere tuo cugino?”

Se hai paura Nené puoi tornare nel dormitorio...con Pansy e Theodore”

la bionda fece una smorfia e riprese ad andare dietro all' amica, i giovani purosangue di serpeverde erano suddivisi nella tal maniera, da una parte c'erano Nashira e Daphne che non mancavano mai di mettersi nei guai e per ogni punto fatto guadagnare alla casa grazie ai loro voto alti e alla dedizione allo studio tanti altri ne venivano tolti a causa delle punizioni che le attendevano come conseguenza di quella curiosità che le portava a mettersi costantemente nei guai, dall' altra parte stavano ragazzini come Pansy e Theodore Nott preoccupati costantemente del buon nome della casa messo a repentaglio dalle due ragazze che a detta della parkinson si comportavano come due Grifondoro, sebbene le due più che da coraggio e amicizia fossero mosse da un incessante necessità di ammazzare la noia e da una pungente curiosità, le discussioni degeneravano spesso in liti e raramente in piccoli duelli realizzabili con gli incantesimi appresi in quel primo anno di studi, al centro a tenere a bada i quattro guerrafondai stava il povero Blaise Zabini, che cercava di scongiurare qualsiasi scontro fisico che avrebbe messo nei guai i suoi amici. Draco Malfoy dal canto suo cercava di mantenere costante la sua neutralità, talvolta schierandosi dalla parte della cugina, talvolta schierandosi da quella del migliore amico.

Entrarono furtivamente nell' infermeria dove stesi su due lettini diversi stavano due giovani Grifondoro. La storia del loro professore che aveva cercato di rubare la pietra filosofale aveva fatto il giro della scuola ed essendo Alphard Balck uno degli studenti che avevano contribuito a fermarlo Nashira si sentiva obbligata, per amore verso la conoscenza, ad interrogare il cugino sull' accaduto quando ancora quest'ultimo, scombussolato e sotto l' effetto dei medicinali non avrebbe potuto sottrarsi alle domande della cugina.

La bambina si fermò accanto al lettino di Alphard Black constatando dal respiro pesante che doveva essere profondamente addormentato.

Alfie?”

gli scosse piano piano la spallo sperando di attirare la sua attenzione, ma tutto ciò che ottenne fu che il cugino si rigirò dall' altra parte continuando a starsene beatamente nel mondo dei sogni, le due serpeverdi s scambiarono uno sguardo d'intesa e pochi attimi dopo Daphne aveva già la bacchetta in mano

Aguamandi”

un piccolo spruzzo d'acqua uscì dalla punta di quest' ultima inzuppando inevitabilmente la faccia del Grfondoro che si alzò di scatto in preda agli spasmi, Alphard Black dopo essersi guardato intorno confuso puntò lo sguardo sulla cugina e sull' amica, che a trattenevano le risate solo per essere certe che nessuno le sentisse

Divertente Nashira! Molto divertente”

Non è colpa nostra...non ti svegliavi e abbiamo pensato stessi male”

il suono delle risate soffocate tradiva ovviamente tutta la storia messa in piedi dalle bambine che osservavano il grifondoro ancora più divertite di prima pronte però a farsi raccontare del loro scontro col professor Raptor

Allora non ci dici nulla?”

Cosa dovrei dirvi?”
“Dai Alfie non farti pregare...era forte Raptor? Qualcuno dice che ve la siate vista con Voldemort in persona!”

Siete venute qui per questo? E io che ero convinto che foste sinceramente preoccupate per le mie condizioni di salute!”

il ragazzino si scostò un ciuffo fradicio d capelli neri dalla faccia e iniziò a raccontare degli strani eventi che lo avevano quest'anno coinvolto assieme ai suoi amici, ma per quanto i racconti del Balck potessero affascinare le ragazzine sapeva che per sapere come si era concluso lo scontro avrebbero dovuto chiedere ad Harry stesso, il quale neanche tra le risate dei ragazzini ne voleva sapere di svegliarsi.

Alla fine del racconto i tre erano così esausti che neanche se fosse entrato Albus Silente in persona per comunicargli che erano stati espulsi per aver infranto le regole si sarebbero più mossi da quel lettino, Alphard aveva ripreso a dormire profondamente mentre le due Srpeverde si erano addormentate sedute con la testa appoggiata sul lettino.

Il giorno seguente furono i raggi di sole a destare i tre studenti, per prima Daphne che una volta aver realizzato di trovarsi ancora nell' infermeria si affretto a scuotere l'amica per farle presente che avrebbero fatto meglio a far ritorno nel loro dormitorio.

Come abbiamo fatto ad addormentarci!”

Alphard le osservava comodamente seduto sul suo lettino

Qualcuno è nei guai”

mentre il Grifondoro le canzonava Daphne cercava di raccattare le loro cose mentre Nashira grugniva con dosapprovazione manifestando la sua stanchezza.

Smettila di lamentarti Nashira. Dobbiamo tornare ai sotterranei”

ma proprio quando stavano per inforcare la porta accompagnate dai risolini di Alphard si trovarono di fronte una testa biondissima, poco più alta delle due, fasciata elegantemente in quella che era la divisa di serpverde

Allora è qui che siete state tutta la notte!”
vedendo il compagno di casa le due ragazze lasciarono andare un po' della tensione accumulata durante il giorno

Draco cosa diavolo ci fai tu qui?”

il ragazzino alzò un sopraciglio squadranto le due ch evidentemnte avevano dormito con le divise addosso

Potrei farvi la stessa domanda...Nashira comunque c'è tuo padre qui, ti stava cercando, appena ci siamo accorti che non eravate nel dormitorio ho detto che eravate uscite presto stamattina...ma dovresti andare” scostò lo sguardo dalle due amiche per trovarsi gli occhi neri come pece di Alphard Black puntati contro, e si rese conto Draco Malfoy che sebbene fosse troppo presto per girare per la scuola di certo non era troppo presto per una sana e costruttiva lite

Black! Mai ridotto troppo male vedo”

Oh appena mi alzo di qui Mlafoy te la farò vedere...tu piccolo tronfio-”
“Adesso basta!”

Nashira pose fine a quel principio di guerra magica facendo presente ai due che fuori dall' infermeria cominciava ad esserci movimento.

Draco dov'è mio padre adesso?”
“Credo stia parlando con Silente...ma tu faresti meglio a raggiungerli...buona giornata Balck, salutami Potter se mai dovesse riprendere conoscenza!”

Quella volta Nashira mancò di mettere pace tra i due ringraziando il fatto che essendo lei e Draco diretti fuori dall' infermeria, gli insulti di Alfie non avrebbero potuto accompagnarli per molto.

Era se doveva essere sincera molto più preoccupata per qualsiasi cosa che avesse spinto suo padre a lasciare il suo ufficio al ministero per recarsi a scuola...e sperava davvero di ricevere delle risposte.

L' ufficio di Albus Silnte acquisiva in quelle prime ore del mattino una colorazione dorata che lo rendeva estremamente accogliente, Reulus si fermò ad osservare la fenice del preside che si puliva delicatamente le penne e quando quest' ultimo gli concesse la sua attenzione si preparò per comunicargli quello che di sicuro avrebbe sconvolto il preside quanto la figlia

Signor Black, se la sua visita è dovuta ai recenti fatti che hanno sconvolto la scuola le posso assicurare che non ha più assolutamente nulla da temere...l' ordine è stato riportato e la scuola è assolutamente sicura”
“Non sono qui per mettere in discussione la sicurezza della scuola signor preside...ma per un'altra faccenda”

sebbene in una situazione normale anche la sicurezza del luogo dove i suoi figli studiavano avrebbe di sicuro avuto largo spazio

Sono qui invece piuttosto per dirle che ho intenzione di ritirare mia figlia Nashira da scuola...ho riflettuto molto e visto il suo carattere e la situazione generale della nazione ho desiderio che apprenda la magia dai nonni materni, ragion per cui ho deciso di mandarla, per un periodo di tempo indeterminato, a Theran dai Varsani, dove ritengo possa acquisire la preparazione di cui necessita”

ci furono attimi di silenzio che parvero infiniti, poi con una calma del tutto inaspettata il preside gli fornì i documenti necessari per rendere ufficiali il ritiro di scuola della figlia,

Caspita...mi aspettavo che protestasse o qualcosa del genere”
“Non mi fraintenda signor Black, sono assolutamente contrariato dalla sua decisione di togliere sua figlia dalla nostra protezione. Ma essendo a me nota la vostra situazione non posso che trovarmi d'accordo con la sua decisione di tenerla il più lontano possibile dalla sua famiglia se sa cosa intendo” Regulus fu colpito dalle parole del preside e, anche se mai lo avrebbe ammesso, in un certo senso rincuorato. Odiava ammetterlo, ma era proprio dai suoi familiari che aveva intenzione di tenerla lontana, non dai mezzosangue, non da mortali pericoli, semplicemente ora che la sua mente era ancora così fragile e influenzabile non la voleva sapere troppo a contatto con Bellatrix, specialmente visti i fatti più recenti

Ma segua il mio consiglio signor Black, sua figlia è una ragazzina molto intelligente e privarla totalmente della sua esperienza ad Hogwarts sarebbe secondo la mia modesta opinione, deleterio per la sua formazione”
“La farò tornare signor preside, voglio solo che stia un po' lontana, per lei recuperare non sarà assolutamente un problema, è determinata, ma ritengo vitale che venga per ora istruita dai miei suoceri in Iran o in Giordania”

i due si salutarono con una stretta di mano e una volta che si fu assicurato di essere nuovamente solo Albus Silente si rivolse al quadro di Nigellius Black che lo osservava con tutta la contrarietà che era possibile mostrare.

Oh non guardarmi così caro Nigellius...sai anche tu che questa è la situazione migliore”

l' unica Black forse destinata a stare in Serpeverde...e tu dici che è una cosa buona che lasci la scuola, dannazione Albus dillo che stai sabotando la mia famiglia”

l'anziano ridacchiò accarezzandosi la barba

Suvvia, Alphard non mi sembra un ragazzino del quale tu ti possa lamentare e poi hai ancora altri due nipoti che devono ancora essere smistati!”

Al diavolo tu e i tuoi piani Albus! Terazed è più grifondoro di Sirius nei suoi anni peggiori...e quella piccola Alcyone, non lo so ...è troppo presto per dirne qualsiasi cosa, certe volte sono sicuro che capiterà a serpeverde, è acculturata e curiosa...ma altre Albus...è debole e le cicatrici sul suo volto ne sono una prova. Nashira era l' unica che avrebbe portato avanti degnamente il nome dei Black... e ora Regulus ha deciso di spedirla nel deserto assieme a quei beduini dei parenti della moglie, che disgrazia!”
“D'altra parte tenerla qui avrebbe aiutato a farla diventare instabile come Bella...costantemente sotto il controllo degli altri. Credimi Nigellius ho i miei motivi per permettere a Regulus di portarla via”

Potrei sapere quali sono questi buoni motivi?”
l' anziano si limitò a sorridere ed allontanarsi.

Presto Nigellius...presto”.

Nashira camminava spedita per i corridoi studiando tutti i volti che le si presentavano davanti

Draco sicuro che fosse mio padre e non qualcun'altro?”

Certo che sì! Per chi mi hai preso?”

la bambina continuava a guardarsi intorno ficnhé Daphne non la richiamò

Nashira guardalo è lì!”

la bionda indicò un uomo distinto, mediamnete alto che si allontanava dall' ufficio del preside che vedendo i tre ragazzini gli sorrise amichevolmente facendo loro cenno di avvicinarsi

Nashira! Sono venuto a cercarti stamattina ma mi avevano detto che eri uscita presto”

eppure l' uomo comprese dalle condizioni pietose delle divise delle bambine che probabilmente a dormire non ci erano andate affatto

Sì, volevo vedere Alfie. Tu piuttosto cosa ci fai qui papa?”

l' uomo fece cenno a Draco e a Daphne di allontanars restando solo con la figlia che cingeva possessivamente attorno alle spalle, e appena furono da soli cominciò a raccontarle del suo incontro con Silente

Ti ricordi quando dicesti che le lezioni a Hogwarts erano troppo noiose..e che avresti voluto fare qualcosa di diverso?”

la bambina annuì prestando attenzione...frse suo padre aveva trovato il modo di modificare perfino le lezioni di Hogwarts, ci sperava anche se ad essere onesti sapeva che nessuno avrebbe potuto far fare a Silente qualcosa che quest'ultimo non volesse di sua spontanea volontà

Dopo averci pensato molto..ho deciso che questo ambiente non è abbastanz astimolante per te, ragion per cui d'accordo con i tuoi nonni ho deciso che sarebbe stato meglio per te andare a studiare magia da loro, dagli alchimisti, qualcosa di diverso. Sono venuto qui oggi per ritirare la tua iscrizione almeno per un periodo...cosa ne dici?”

la bambina rimase abbastanza sconvolta dalle rivelazioni del padre, da una parte avrebbe, contro tutte le regole comportamentalei impostele da sua nonna Walburga, abbracciarlo e ringraziarlo di quella grande opportunità, dall' altra le amicizie che aveva stretto quell' anno si stavano radicando, e stavano diventando profonde, non avrebbe voluto lasciarle per nulla al mondo, eppure l' idea di diventare alchimista, di usare magia senza bacchetta, di utilizzare magia che nel suo paese era considerata alla stregua della magia oscura...tutte quelle cose la allettavano parecchio, e sapeva bene che mai avrebbe potuto sperimentarle stando protetta tra le mura di Hogwarts.

Io... penso che mi piacerà, ma tu Sadal e Reda dovrete venirmi sempre a trovare .. e dovrò minacciare Daphne e Draco di tenermi costantemente informata...quando venite a trovarmi portate pure Alphard?”

l' uomo sorrise soddisfatto, la parte difficile l' aveva portata avanti con successo.


Lestrange Manor, Giugno 1992.


schegge di cristallo risplendevano sul pavimento di marmo della sua abitazione, mentre le urla della moglie riecheggiavano squillanti per tutto il manor. Rodolphus Lestrange stava cercando di raggiugere sua moglie incappando costantemente in oggetti frantumati e pozze di sangue, a un certo punto abbassò lo sguardo per capire cosa avesse rischiato di farlo inciampare e si ritrovò ai piedi il corpo martoriato e senza vita di uno dei loro elfi domestici, raggiunse la moglie nella loro camera da letto trovandola con le mani tremanti e il volto cosparsi da goccie vermiglie che scendevano prepotentemente giù per il collo e per il petto, eccola la vera Bellatrix, quella furiosa, quella che ammazzava per il puro gusto di farlo, quella che avrebbe massacrato anche lui in quel momento se solo avesse potuto farla stare meglio

Cosa ti turba Bella”

Rodolphus giurò di sentirla quasi ringhiare prima che lo sguardo color pece di quella sua donna lo fece desistere dal farlo avvicinare ancora di più

Quel piccolo bastardo...vuole portarcela via”

Lestrange non capì subito a cosa la donna si riferisse ma non dovette attendere molto prima che fosse lei a chiarirgli cosa stava accadendo

l' unica Black in Grazia di Salazar che ancora respira...l'unica di quei quattro dannatissimi mocciosi pestiferi che possa portare avanti il nome della famiglia decentemente”

L'uomo aveva appena sentito parlare della decisione di Regulus di mandare sua figlia Nashira in Iran dagli Alchimisti, ma mai avrebbe pensato che sua moglie avrebbe preso tanto a cuore la sua causa

Dai Bella... non sta sposando un babbano”

Sarebbe stato meglio...un babbano lo avrei potuto uccidere. Ma così lontana dal padre, da noi...la rovineranno Rod, avrebbe dovuto unirsi alle nostre fila e invece....ARGHH”

un lampo verde uscì dalla punta della bacchetta della moglie, per un momento Rod pensò che quella maledizione fosse per lui ma girandosi si rese conto che avrebbero avuto ancora un altro domestico in meno, pensò ingenuamente di averla scampata eppure fitte di dolore lo trafissero lungo tutto il corpo, quella volta sì, la bacchetta della moglie era puntata contro di lui.

B-Bella...riflettici. I varsani servono il sangue puro come noi, non la potranno rovinare, pensa a tutto quello che imparerà, tutti quei segreti di questi bastardi che ancora sono recidivi a alimentare le nostre fila, diventerà così forte...che quando tornerà riusciremo a farla marchiare senz'altro, ti assomiglia troppo per essere deviata”

la vide calmarsi per un po', non aveva intenzione di accettare che gliela stessero portando via, che Regulus fosse così codardo da non capire cosa fosse meglio per lei

Non temere... quando tornerà qui sarà pronta per essere marchiata”

l' uomo le cinse i fianchi e cominciò a ricoprirle il collo di baci, lasciando che il sangue si impadronisse della sua lingua, e più andava avanti più la sentiva malleabile sotto il suo tocco...almeno in quello pareva ancora essere migliore di Lord Voldemort.

Se servisse Rod...se servisse ammazzare Draco e tutte quella altre piccole bestie per tenerla qui...credimi lo farei anche subito”

..lo so”

nel giro di poco Rodolphus si impadronì delle labbra gonfie di quella sua moglie letale, permettendole di dimenticarsi per un attimo di Nashira, di Regulus, di Voldemort...di qualunque cosa che non fosse quell'unione carnale che si stavano accingendo a compiere.


Skye, Scozia Giugno 1992


Dopo la fine della scuola Nashira era contenta di essere riuscita a godersi almeno qualche giorno nella loro residnza in Scozia, quel luogo era quello in assoluto più amato da sua madre quando era viva, aveva scritto ai nonni nei giorni passati descirvendo la grande gioia che provasse nel sapere che d' ora in poi sarebbero stati gli alchimisti a prendersi cura della sua istruziine, sottraendola a quella prigione di quasi totale monotonia che era Hogwarts, leggeva uono de suoi libri quando sentì un singhiozzare costante arrivare dall' andito. Uscita dalla stanza in punta di piedi si fermò di fronte alla stanza della sorella più piccola dalla quale veniva il suono del pianto.

Sadal...cos'hai?”
“Niente”

la ragazzina sorrise all' ostinazione della minore. Chissà cosa diamine aveva sentito.

Posso entrare?”

No!.....va bene”

ottenuto il permesso della minore Nashira si avviò con cautela dentro la stanza, trovando Alcyone ancora sveglia con la luce delle candele che illuminava la cameretta e un libro abbandonato sul letto. La iù piccola le fece spazio sul letto permettondele di sistemarsi accanto a lei

Cosa stavi leggendo?”
“Un libro...hanno ucciso un drago”

e di nuovo la bambina riniziò a piangere come una forsennzata, soffocando i singhiozzi nella camicia da notte della sorella che prese ad accarezzarle premurosamente i capelli biondi

Non trovi che sia crudele uccidere un drago? Io vorrei uccidere loro”

Oh mio tesoro...ma cero che è crudele. Ma è solo una storia, nella vita reale i draghi se li mangiano quelli che vogliono ucciderli..li mangiano così!”

fece finta afferrarle il viso con le mani, per poi cominciare a farle il solletico, ora nella stanza le risate di Sadal risuonavano serene, le due si interruppero solo quando sentirono qualcuno fuori dalla porta, allora si rimisero velocemente sotto le coperte e cercarono di fingere di dormire, ma dietro il mogano scuro non si nascondeva né un elfo domestico venuto a controllare né loro padre

Sono io scemotte!”

Reda saltò molto poco delicatamente sul letto della più piccolalevando il lenzuolo dalla testa delle due sorelle

Reda! Fai piano”

i tre fratelli si ritrovarono stretti stretti sul letto di Alcyone, con la più grande in mezzo alle due pesti minori.

Perché piangevi Sadal?”
“Hanno ucciso un Drago”

per far capire meglio al fratello Nashira gli indicò il libro che tra il solletico e l' arrivo di Terazed era finito malamente per terra

Oh...non ti preoccupare nostra sorella dai nonni imparerà un sacco sui draghi, e sarà lei ad ammazzare quelli che li minacciano”

caddero improvvisamente in silenzio, i fratellini non avevano preso benissimo la notizia della sua trasferta in Iran, eppure il fatto che ci scherzassero sopra faceva sperare Nashira che non avrebbero sofferto troppo avendola lontana.

Nashira...non ti dimentichi di noi vero?”
la serpeverde abbracciò la sorellina ma prima che potesse rassicurarla fu Reda a decidere che quello sarebbe stato un ottimo momento per fare lo stupido

Di me di certo non si dimentica...di te non sono sicuro, chissà quante bambine bionde che ci sono inn Iran”
Sadal mise subito il broncio e si avventò sul fratello tirandogli i capelli

Non è vero! Non ci sono tante bambine bionde in Iran e se si dimentica di qualcuno sarà di te antipatico”

Buoni buoni!”

Nashira separò subito i suoi fratelli prima che svelgiassero qualcuno e che cominciassero davvero a darsele di santa ragione

Io non mi dimenticherò di nessuno di voi anzi! Mi mancherete tutti i giorni, ma prometto di scrivervi sempre, e poi verrete a trovarmi, i nonni saranno felici di avervi a casa...io ci sarò sempre per voi e tutto quello che imparerò sarà per il vostro bene”

li abbracciò entrambi tenendoseli stretti, i suoi due birbanti, le sarebbero mancati più di chiunque altro...e intendeva sul serio, ciò che voleva più di ogni altra cosa era tenerli al sicuro da chiunque volesse fargli del male.

Io ci sarò sempre per voi...e nessuno potrà mai separarci, anche se dovessi andare in Cina o in Siberia, troverei sempre il modo di tornare da voi”.

Con quelle parole i tre si addormentarono assieme sul letto di Sadal, consci del fatto che quella sarebbe stata la loro ultima notte assieme.




Angolo Autrice

bene. Ecco il nuovo capitolo, mi scuso in anticipo per questi primi capitoli che saranno principalmente introduttivi, un po' per introdurre i personaggi un po' far partire la trama. Spero che la storia vi stia piacendo e ringrazio chi l' ha già messa tra le seguite, se vi va e se non è chiedere troppo mi farebbe piacere che mi faceste sapere cosa ne pensate.

Grazie ancora e alla prossima :)

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Capitolo 3
*** The Star and the Rose ***


BLACK STARS 3 HTML

Regulus Black studiava attentamente la sua scrivania, rimettendo in ordine le carte e assicurandosi di aver letto e risposto a tutta la posta; messe da parte con cura ci stavano una piccola pila di pergamene che gli sarebbero servite per il suo nuovo viaggio in Est Europa, ora che l' estate stava finendo sarebbe finito anche il tempo in cui avrebbe potuto passare tutti i giorni con i suoi figli.

Stava ancora sistemando quando all' interno del suo ufficio si aprì di colpo la porta e la corrente che vi si creò come conseguenza contribuì a rendere totalmente inutile il duro lavoro che aveva fino a quel momento minuziosamente compiuto, l' uomo sbuffò senza alzare lo sguardo sul responsabile...che poteva benissimo immaginare anche senza guardarlo

Reda...ti ho detto mille volte di non-”

Mi perdoni signore ma ha visite”

sentendo la voce del vecchio elfo domestico il minore dei Black lasciò immediatamente andare i pochi documenti che gli erano rimasti tra le mani e gli fece cenno di avvicinarsi

Perdonami Kreacher...ero convinto fosse Terazed”

gli occhi neri dell' uomo osservarono per un lungo istante l' elfo i cui polsi scarni erano decorati da starni braccialetti di perline colarate...bracciali che era sicuro di aver messo via assieme alle cose che la figlia Nashira non aveva portato con sé in Iran dai nonni, cercò di resistere all' impulso di mettersi a ridere per non mortificare ancora di più l' elfo che cercafa goffamente di nascondere le mani ditro la schiena

Kreacher ma cosa diamine hai fatto?”
“è stato il padroncino Reda signore...la padroncina Alcyone era triste di questi tempi e il padroncino ha pensato che darle una nuova sorella le avrebbe tirato su il morale”

l' uomo si mostrò veramente stupito, avrebbe ringraziato il figlio se non fosse stato certo che quella era solo la sua ennesima trovata per infastidire la sorella

Ha funzinato?”

non avrebbe in realtà neanche dovuto chiederlo e l' urlo squillante proveniente dal piano superiore gli confermò le deduzioni avute prima.

Torna da loro per favore ed evita che si scannino...sei autorizzato a legarli se non ti danno ascolto, avevi detto che c'erano visite?”

Sì signore vostro fratello...lo devo far entrare?”

bastò un cenno affermativo e l' elfo sparì richiudendo la porta dietro di sé, pochi attimi e con grande gioia notò che i suoi figli avevano smesso di darsele di santa ragione, tornò a risitemare i suoi documenti quando la porta si spalancò di nuovo creando di nuovo corrente che di nuovo rese inutile il suo accurato lavoro, si sarebbe volentieri messo ad urlare ma optò per un semplice massaggio alle tempie...erano solo le dieci del mattino e quella giornata era stata già più difficile di come l' aveva programmata.

Buon giorno principessa! Che aria stanca, ma che hai fatto?”

il sorriso smagliante del fratello gli fece seriamente considerare l' ipotesi di assassinarlo, essere così allegri di prima mattina avrebbe dovuto essere illegale...sopratutto se quella allegria veniva utilizzata per rendere la sua giornata ancora più miserabile

Sirius...cosa ti porta così lontano dal dipartimento degli Auror? Non hai assassini e maghi oscuri a cui dare la caccia?”
il maggiore afferrò la poltroncina sisemata di fronte alla scrivania di ebano del fratello senza aspettare che fosse quest' ultimo ad invitarlo ad accomodarsi e iniziò a guardarsi intorno studiando con disappunto i muri verdini lascianto che le scarpe scivolassero elegantemente sul pavimento lucido e marmoreo

Ti ho mai detto che si vede davvero tanto che questa stanza al contrario del maniero è ovviamente stata arredata da te?”

Davvero? E da cosa lo deduci?”
“è tetro quasi quanto Grimmould Place...tua moglie non aveva un gusto così pessimo!”
la faccia imrpovvisamente buia di Regulus fecero desistere l' ex grifondoro dal provocarlo ultriormente, era sempre troppo presto per parlare di Amineh anche dopo tutti quegli anni. Si sforzò di tornare serio e di presentargli immediatamente il motivo della sua visita.

Sono qui perché mi devi un favore Reg”
“Non ricordo che tu abbia fatto nulla per me negli ultimi tempi”
“Parlo di Natale...un favore per un favore...e avermi costretto a passare la notte più importante dell' anno assieme a quella megera di nostra madre ti costerà parecchio!”

il padrone di casa mandò gli occhi al cielo e si sedette anche lui, ormai conscio del fatto che non si sarebbe liberato del fratello velocemente.

Cosa posso fare per te?”
“Si tratta di Emmie...è ancora distrutta. Ha lasciato il lavoro consapevole di non riuscire più ad impegnarsi come una volta e il fatto che quel criminale possa essere ancora vivo e a piede libero di certo non la aiuta ad andare avanti”
l' espressione interrogativa dipinta sul volto del minore fecero subito capire a Sirius che il fratello non aveva capito assolutamente di chi stesse parlando

Emmie Reg...Emmeline Vance”

Temo di non sapere di chi parli”
“Oh avanti! Aveva una relazione con Rosier...biondina occhi marroni...ha lasciato il suo ruolo di Auror dopo che ha scoperto che il suo uomo era tra gli uomini che hanno ammazzato la sua migliore amica”

improvvisamente Rgeulus capì chi era la misteriosa Emmie. Evan non ne parlava spesso, anzi non en parlava affatto e Regulus non capì mai se lo facesse per tenerla lontana da possibili ritorsioni contro di lei o semplicemente perché, come sosteneva Bella, non gliene importasse granché.

Eravamo convinti che iniziare la sua attività privata l' avrebbe aiutata a staccare un po'...ma non sembra stare bene, io credo che non riesca ad andare avanti...e ho pensato che tra vedovi avreste potuto comunicare meglio”
“Primo: Non capisco come tutto questo abbia a che fare con me. Secondo: io e Emmeline Vance ci siamo a malapena rivolti la parola in circa dieci anni...e lo abbiamo fatto pressoché per motivi di lavoro, ora che ci penso dubito di aver mai avuto una vera conversazione con chiunque dei tuoi amici. Terzo: lei non è vedova, Evan non l' ha mai sposata, e non sono manco sicuro che ne avesse l' intenzione. Quindi Sirius davvero non capisco cosa tu voglia da me”
“Speravo che non so...potessi dirle qualcosa”
“Qualcosa su cosa esattamente?”
lo sguardo sfuggente di Sirius gli fece capire immediatamente che quello che il fratello aveva in serbo per lui non gli sarebbe piaciuto per nulla...si versò del Whiskey incendiaro in un bicchiere di cristallo abbandonato sulla superficie scura della scrivania per prepararsi meglio a qualsiasi idea assurda fosse venuta in mente al maggiore

Sì qualcosa di Evan! Sai quando la notizia di quanto male Alastor lo avesse ridotto si era sparsa...ecco Emmeline non ha reagito benissimo, ha lasciato il suo impiego da Auror e ora come ora credo stia peggio di prima”

Regulus dovette fare appello a tutte le sue forze di autocontrollo per non sputare il liquido alcolico in faccia al fratello e così facendo rischiò quasi di affogarcisi.

Ti senti bene Reg?”
“Ma sei fuori di testa? Tu vuoi che io passi a un ex Auror informazioni su un assassino ricercato...con il quale, giusto per essere chiari, non ho contatti da almeno un paio d'anni e tu mi chiedi se sto bene? Aveva ragione nostra madre, ti sei davvero bevuto il cervello”
“Ah ma allora è vivo!”

l' insolita allegria del fratello per una rivelazione del genere lo lasciarono totalmente basito...lo stava perdendo!
“Sir ti sei perso la parte della conversazione nella quale specifico che sono anni che non ne ho notizie? Non ho idea se sia vivo o morto, se stia bene...non so nulla”
“Promettimi che ti farai venire in mente qualcosa...me lo devi, verrò a tormentarti ogni giorno finché non vedrò un miglioramento in Emmeline”
“Non sono bravo a parlare con le perosne”
“Hai ragione fai schifo, ma se la mia ultima spiaggia...sono anni che cerchiamo di capire cosa le passi per la testa”

Mi sento sinceramente offeso dalle tue parole”

Sirius fece finta di nulla e si avviò verso la porta e prima che ne sorpassasse la soglia si voltò di nuovo verso il fratello...lasciando per la prima volta intendere la sua preoccupazione

Se ti sto chiedendo aiuto è perché sono davvero preoccupato per lei Reg...io, James, Lily...nessuno riesce ad aiutarla, non parla manco più con Marley, è stata lei a pregarmi di chiedere il tuo aiuto”

Farò quello che posso Sir...ma non ti garantisco nulla”

l' uomo lasciò la stanza sorridendo al fratello che si riabbandonò sulla superficie vellutata della sua poltrona

Ti stai cacciando in bel guaio Reg...maledetto Natale.

Il suo sguardo si fermò verso il ritratto della moglie...nel lato sinistro della stanza, proprio di fronte alle finestre, perfettamente illuminato, Emmeline Vance era stata anche una sua amica e se Sirius avesse chiesto aiuto ad Amineh piuttosto che a lui avrebbe ottenuto di certo molti più risultati

Che cosa devo fare amore mio?

In un certo senso sentì di capire la Vance e la sua necessità di staccarsi di chi la conosceva, di restare da sola...lo aveva fatto anche lui per un periodo e lo aveva aiutato, aveva legato di nuovo con Andromeda e aveva preso le decisioni per i suoi figli, ed era forse questo che li rendeva diversi, lui aveva i suoi bambini di cui prendersi cura, ai quali non far accadere nulla...Emmeline era sola per davvero, in un certo senso le allusioni di suo fratello per quanto riguardava una possibilità per lei di prendere decisioni estreme avevano un certo senso, perdere la persona amata era sempre difficile e devastante e il modo in cui le aveva perso Evan era forse peggio del modo in cui lui aveva perso Amineh.

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall' ingresso di suo figlio nell' ufficio, sudaticcio e coi capelli scarmigliati, capelli che ormai raggiungevano le spalle e che sarebbe stato il caso di accorciare

Perdonami padre, mi chiedevo se questa sera avessi davvero intenzione di mandarci a cenare dai nonni...so che tu non potrai esserci e mi chiedevo se magari anche noi potessimo...evitare”
la richiesta non lo srprese affatto, per quanto lui avesse provato a tenere la famiglia unita sapeva bene che con il carattere dei suoi genitori sarebbe stato impossibili creare una convivenza pacifica, a parte Nashira i due anziani coniugi Black raramente mostravano reale affetto per i suoi figli...così come raramente ne avevano mostrato per Sirius.

Ci penserò, tutto dipende da come vi comporterete mentre non ci sono...ho saputo che non avete fatto fare vita facile a Kreacher prima, perché tormenti tua sorella così tanto?”
Regulus si accorse a malincuore che il tono era molto meno severo di come avrebbe voluto che fosse, questo fece sorrdere il figlio che non cercò neanche per un istante di evitare di prlare della cosa

Se Sadal è troppo occupata ad essere arrabbiata con me non avrà, anche volendole, le energie per disperarsi della lontnaza di Nashira”

quella risposta così semplice scaldò il cuore del Black che fu sinceramente rassicurato dalla premura che il figlio mostrava per la sorellina,

Io andre adesso...fammi sapere se prenderai in considrazione la nostra richiesta”

Reda aspetta”

il bambino si fermò sulla soglia della porta voltandosi lentamente, Regulus sentì la necessità di dirgli qualcosa che nessuno aveva mai detto a Sirius, ma che avrebbe in passato potuto salvare il loro rapporto

Cosa c'è padre?”
“Stai...stai facendo un ottimo lavoro come fratello maggiore...solo non tormentare troppo Kreahcer”

il bambino uscì sorridente e Regulus si decise ad agire, era vero lui aveva un grosso debito con Sirius...un debito che andava ben aldilà di una cena di Natale.


La casa in Iran dei suoi nonni materni era terribilmente e meravigliosamente diversa dalla casa di Grimmould Place dove era abituata a passare il tempo con Orion e Walburga Balck , nessuna carta da parati e niente ritratti, niente arazzi per sbattere in faccia la purezza del sangue agli altri perché, secondo suo nonno, Il sangue è famiglia, il sangue è magia ma sopratutto il sangue è potere tienilo segreto e sarà ad insaputa dei tuoi nemici un potententissimo alleato.. e Nashira Black non poteva fare altro che concordare con quel burbero uomo che se la portava sempre appresso .

Tutta quella meravigliosa reggia era illuminatissima dalle ampie finestre che davano sui cortili lasciando entrare la luce del sole, di granlunga più presente rispetto che in Inghilterra, che rendeva il pallore d' avorio delle pareti e dei mobili intarsiati ancora più brillante, e se le zone comuni erano caratterizzate da quel pallore luminoso, quelle private erano rese di gran lunga più straordinarie dalla vivacità dei mosaici possibile grazie a tasselli che andavano dal blu al giallo, dall' arancio al verde, pareti che illuminate dalla luce delle lampadedi vetro raccontavano un sacco di storie, racconti che erano a metà tra la realtà e la leggenda, che conservavano gelosamente quell' alone di mistero che avvolgeva tutte quelle strane famiglie così diverse da quelle Inglesi.

La piccola Black si aggirava tra lunghi anditi di quella reggia, dove l' odore dell' incenso si mischiavaa quello dei limoni, fantasticando proprio su quelle storie meravigliose quando il flusso di pensieri fu improvvisamente interrotto dalla voce severa di una delle serve che sua nonna le aveva messo alle calcagna

Habibi Said per favore! Non dovreste assolutamente perdere tutta la mattinata in questo modo...andate a seguire le lezione assieme agli altri bambini della reggia ve ne prego!”

la bimba si girò trovando a pochi di distanza da lei la figura avvolta in veli arancioni di un adonna che non era altri che Roxsane Hussein, una ragazza di non più di ventisei anni molto stimata dai suoi nonni e dal resto della comunità, eppure quella stima non impediva affatto a Nashira di giocare a renderle la vita impossibile. La bambina sorrise bonariamente prima correre via a piedi scalzi lungo gli anditi bianchi della reggia che piano piano diventavano colorati lasciando posto alle stanze private. Nashira si decise a rallentare la sua fuga scatenata solo quando finalmente sentì i passi di Roxsane prima più lenti, poi distanti e poi totalmente e inesorabilmente silenziosi, sorridendo malignamente continuò ad andare avanti per la sua strada rendendosi conto, mentre studiava le storie raccontate dalle pareti, che quella zona di Dimora del Drago lei non l' aveva mai visitata, teneva lo sguardo ben puntato sui mosaici che mostravano quella che a tutti gli effetti pareva una lotta tra fiere...più nello specifico una lotta tra creature mitologiche, un drago cadeva a terra mentre un corvo gli cavava gli occhi, un tasso feriva le zampe e un grifone gli squarciava la gola...il tutto possibile grazie a un serpente che ne teneva immobilizzate le ali, fece ancora qualche passo avanti fino a permarsi di fronte a un' altissima porta sigillata da quello che pareva sicuramente un serpente o un drago senza ali che mordeva la sua stessa coda...lo aveva già visto rappresentato in molti dei gioielli della madre.

...si chiama Uroboro, è una delle figure più antiche in assoluto, presente in quasi tutte le tradizioni culturali al mondo”

Nashira si voltò di scatto cercando di non mostrarsi insicura, dietro di lei comparve la figura austera e composta di suo nonno Thuban, che accarezzandosi la barba lunga faceva perfettamente intendere di non essere affatto contento.

Questa ala della casa si apre solo ai membri della famiglia, chiunque è estraneo e non condivide il nostro sangue non è ammesso al suo interno...avresti dovuto vedere la faccia della povera Roxsane quando mi ha raggiunto dicendo che eri sparita tra le mura di casa”

Nashira teneva lo sguardo puntato sugli occhi del nonno sapendo che se si fosse mostrata codarda il vecchio non ci avrebbe pensato due volte a rispedirla da suo padre, eppure non poteva evitare di arrossire violentemente, sperò comunque che la luce tenue delle candele rendesse meno palese la sua vergogna.

Hai visto i mosaici Nashira?”
“Sì”
“E hai capito cosa rappresentano?”

silenzio...avrebbe più di ogni altra cosa desiderato rispondere a suo nonno, fargli capire che sapeva...eppure non poteva, non poteva perché seppur quel luogo fosse la culla di sua madre lei era era totalmente impreparata per quanto riguardava la sua storia e le sue tradizioni, eppure non vide disappunto nello sguardo del vecchio, né rabbia o dlusione...semplicemente Thuban Varsani si sedette sul pavimento liscio invitando la nipote a fare lo stesso

è la storia di una guerra...non si è combattuta qui, nelle nostre terre ma negli antichi territori Vichinghi, anche se ormai nessuno ricorda esattamente dove”

Ma allora non è una leggenda!”
“Per noi non lo è affatto...anche se molti dimenticano...dimmi hai idea di cosa s'ignifichi la frase sotto gli stendardi della tua scuola? Non svegliare il Drago che dorme?”
la ragazzina scosse nuovamente la testa invitando il vecchio ad andare avanti con la storia.

Ci fu un tempo, quando la tua scuola ancora non esisteva e i suoi fondatori non erano nulla di più che giovani avventurieri, nel quale noi Alchimisti eravamo molti di più...ma al contrario di come viviamo oggi eravamo estremamente più divisi, in lotta tra di noi. Nonstante ciò la nostra magia era estremamente potente...le altre comunità di maghi e streghe se ne sentivano minacciati...e così, approfttando della divisione dei nostri antenati, che non videro il pericolo, uniti decisero di allontanarci e tentarono di privarci di quella che era la nostra vera forza... i draghi, creature estremamente intelligenti e molto amiche di noi alchimisti furono cacciati fin quasi all' estinzione”

Nashira conosceva quella parte della storia, sua madre parlava spesso di quella specie specifica di Draghi che grazie alla magia era connessa al suo popolo ...e che ormai non esisteva più.

Quasi?”
“Le leggende dicono che ce ne siano ancora qualcuni...sparsi in estremo oriente forse, votati a una vita da eremiti...non ci hanno distrutti insomma”
“Ci hanno solo messi a dormire!”
“Vedo che cominci a capire”

Nonno...noi abbiamo ancora qualche Drago degli Alchimisti?”
il vecchio si alzò dal pavimento prendendo per mano la nipote, si avvicinò all' Uroboro che sigillava la porta e le fece cenno di stare attenta, Nashira osservò il nonno dire qualche parola in una lingua sconosciuta per poi pungersi il dito con una spilla lasciando scivolare qualche goccia di liquido vermiglio sulla superficie argentea della zanna dell' Uroboro..che cominciò a girare lentamente.

Il sangue è potere.

Una volta che la porta si fu aperta Thuban entrò in una stanza completamente nera aspettando che la nipote lo seguisse di sua spontanea volontà...non dovette aspettare troppo. Si fermò di fronte a una cassa di mogano intarsiata e, così come aveva fatto per il sigillo della porta, fece scivolare su di essa qualche altra goccia di sangue per poi sollevarne il coperchio rivalando un contenuto così straordinario che Nashira si dovette tappare la bocca con entrambe le mani per trattenersi dall' urlare.

Noi non abbiamo Draghi...ma abbiamo le uova”
“Quando si schiuderanno?”
“Oggi...tra dieci anni...mai. Non possiamo dirlo, aspettano l' alchimista giusto”
la curiosità e la confusione che si dipinsero sul volto della piccola stella fecero capire subito a Thuban di aver finalmente catturato l' interesse di quella sua nipote ribelle

Vedi la mia speranza è che almeno una di queste si apra per te...se solo tu ti decidessi a diventare alchimista...Nashira perché fai dannare quella povera ragazza di Roxsane ogni giorno? E perché ti rifiuti di seguire le lezioni?”
“Mi annoio!”
“Ti annoi? Ti divertivi forse di più ad Hogwarts stella mia?”
“Non è quello...qui è più interessante, ma gli altri miei compagni...non c'è competitività, non mi sento stimolata”

Thuban sospirò capendo finalmente quale diavolo di problema ci fosse dietro tutto quel comportamento indisciplinato, l' Inghilterra la stava veramente educando male

Stella, perché mai dovrebbero essere competitivi? Perché mai tu dovresti essere competitiva? Non devi essere brava per lasciare indietro gli altri...devi essere brava per te stessa! Nashira non puoi permettere ai successi o insuccessi degli altri di essere il tuo principale stimolo, non è così che pensiamo noi...e di certo non è così che insegnamo...facciamo così, prenditi qualche giorno va bene? Rifletti su cosa vuoi imparare e su come lo vuoi imparare e poi fammi sapere se decidi di restare qui alle notre regole o tornare in Inghilterra e seguire le tue...ti avverto che altri atti ammutinamento come quello di oggi non saranno tollerati, chiaro?”
la bambina fece un cenno affermativo e si allontanò assieme al vecchio non prima di aver lanciato un ultimo sguardo alle uova solitarie che stavano al centro della sala...lei aveva già deciso, aveva deciso che una di quelle uova sarebbe stata per lei e se per ottenerla avrebbe dovuto seguire le regole di suo nonno lo avrebbe fatto... almeno per qualche tempo.


L' amore fraterno era come un contratto...uno di quei contratti con le clausole scritte in piccolo che uno normalmente ignora e che poi ti fregano per tutta la vita, uno pensa di aver a che fare semplicemente con tacito aiuto e supporto bilaterale quando in realtà la situazione è molto più complessa, prima ci sono le bugie ai genitori, poi si diventa automaticamente supporto post sbornia o babysitter non a pagamento e infine, come nel presente caso di Regulus Black, ci si ritrovava a pedinare per le strade di Londra una povera donna che nel giro di qualche anno aveva perso migliore amica, fidanzato e lavoro a causa di una pseudoguerra priva di senso che aveva coinvolto direttamente tutta la sua generazione. Assorto com'era dalle sue riflessioni non si accorse che la donna dai capelli color miele in questione era sparita dalla sua vista.

Dannazione.

Cominciò a guardarsi attorno convulsamente sperando in cuor che Emmeline Vance avesse semplicemente deciso di fermarsi in una delle botteghe vicine ma non vedendola tornare temette di dover ripetere tutta quella meticolosa, accurata e illegale attività di pedinamento il giorno dopo e quello dopo ancora

Perché mi stavi seguendo?”

l' uomo si girò di scatto trovandosi di fronte gli occhi nocciola della donna in questione piantati in volto, occhi che non nascondevano affatto il sentimento accusatorio della donna

Salve signorina Vance...sono qui-”
“Oh smettila...sei Rgeulus Black dico bene? Eri sposato con una delle mie amiche...non ti ho più visto molto in giro dopo che lei è... beh... cosa posso fare per te?”

Oh potresti garantirmi che non hai assolutamente intenzione di suicidarti nel prossimo futuro..cosicchè io possa tornare da mio fratello per dirgli quanto è demente

Mi chiedevo se potessimo parlare”

la donna lo studiò con iniziale sospetto per poi sbuffare, mandare gli occhi a cielo, girarsi dall' altra parte e andare via, il minore dei Black non perse tempo e le andò dietro ben deciso a sbarazzarsi di quel debito entro la fine della giornata

Aspetta..aspetta per favore, non volevo assolutamente offenderti!”
“La prossima volta che li vedi ti pregherei di dirgli che sto bene, assolutamente, indiscutibilmente e amabilmente bene”

Ma di chi diavolo parli?”
“Lo so Black...andiamo noi non ci siamo mai parlati in tutta la vita più o meno...e adesso tu ti presenti qui dicendomi che vuoi parlare solo tu sai di cosa...ti ha mandato Sirius vero? Non demorde”
l' uomo si passò le mani nervosamente sul volto, era stato scoperto, come previsto da lui e sottovalutato dal fratello, nel tempo record di cinque minuti...quella Vance paragonata a certi suoi colleghi era una davvero perspicace...una gran perdita per il dipartimento

Sì ...sì va bene, mi ha mandato Sirius, ma ascoltami è preoccuapto per te...e anche la McKinnon assieme a quei Potter, potresti ascoltarmi per solo per qualche minuto per favore? Se deciderai di ignorarmi lo capirei credimi, se fossi in te non mi ascolterei...ma mi costringeresti a tornare domani e dopodomani ...sono gli ultimi giorni che ho liberi dal mio impiego e vorrei passarli con i miei figli anziché a mantenere stupide idiote promesse fatte a mio fratello...per favore”
Emmeline si voltò un poco impietosita dalle parole di quello che per lei era quasi un completo sconosciuto, non aveva una gran voglia di parlare...con nessuno in realtà non solo col Black, ma conoscendo Sirius non lo avrebbe lasciato in pace e almeno lui che aveva una famiglia con cui stare non avrebbe dovuto perdere il suo tempo appresso a lei, infondo avrebbe solo dovuto dirgli quello che già aveva detto a Marlene e Lily, ai malandrini ad Alastor e al resto dei suoi colleghi: lei stava bene.

Dieci minuti ok?”
“Affare fatto...sarai autorizzata a cacciarmi allo scadere del tempo”

Ma le cose non andarono esattamente come previsto, un po' perché i dieci minuti avevano iniziato a contare solo quando si erano ritrovati seduti in un buio pub londinese, un po' perché avevano deciso di ingannare il tempo per arrivare nel suddetto con storie e ricordi che venivano da un tempo che pareva ormai assolutamente lontano, il tempo della scuola in cui lui, Amicus ed Evan, che aveva strategicamente evitato di nominare erano ancora migliori amici e in cui le uniche interazioni che vi erano tra Emmeline e Amineh erano quelle che includevano insulti, duelli improvvisati e punizioni comuni...ora che ci pnesava la Vance non era mai stata tranquilla come Lily.

Allora Black sei venuto solo per parlare di scuola e altre cose simili o c'è qualcosa sotto?”
la voce leggermente brilla della donna incoraggiarono Regulus ad andare avanti con la sua vera missione, una mente Vance indebolita dall' alcol è sempre meglio di una sobria, vigile e in grado di intendere e di volere.

Ero venuto in realtà perché Srius mi aveva chiesto di parlarti di ...Evan”

la vide mentre serrava la presa attorno l'ennesimo bicchiere di Fire Whiskey, il sorriso era scomparso dal suo volto ora deformato da una smorfia che Regulus non sapeva esattamente come interpretare.

per cui è questo il motivo per cui ti ha mandato da me dico bene?”
Black la osservò mentre cercava di nascondere gli occhi lucidi svuotando in un sorso solo tutto quel che restava nel bicchiere...se era già in lacrime solamente perché suo cugino era stato nominato non stava davvero bene

Voi tutti voi...con che cazzo di diritto vi permettete di intromettervi nella mia per dirmi come dovrei o non dovrei stare o come dovrei reagire? Avevo ragione all' inizio..noi non ci conosciamo ma sei arrogante quanto tuo fratello se pensi di poterti permettere di pensare qualcosa di me...io sto bene, chiaro? Voglio solo essere lasciata in pace va bene?”
gli occhi furiosi della donna continuavano a combattere caparbiamente contro le lacrime avendo per un certo tempo la meglio, Regulus dovette riconoscerle di essere parecchio determinata.

Che cosa speravano di ottenere? Credevano che sentendo le tue storie strappalacrime di come è difficile andare avanti dopo aver perso la persona, io decidessi di lasciar perdere tutto...di dimenticare e di tornare a vivere la mia vita come se niente fosse?”
il mago si rese subito conto che non era una domanda retorica, sebbene la precisione con la quale aveva azzeccato le intenzioni del fratello lo commosse quasi...non era l'unico a pensare che quella fosse un'idea imbecille; cercò di organizzarsi un discorso pesando le parole, evidentemente anche lui aveva fatto male i conti...malissimo.

Emmeline Vance era ubriaca ma non troppo.

A volte, Emmeline, lasciarsi il passato alle spalle ci aiuta a ricominicare...nessuno dice che tu debba perdonare tutti , ma accettare che certe cose fanno effettivamente parte della vita”
“Oh ma sentiti ti prego! Non si può neanche nominare Amineh che ancora un po'uccideresti qualcuno, prima di pretendere di curare le ferite aperte degli altri pensa alle tue Black...noi non siamo uguali, io non devo andare avanti e superare la morte del mio amato o cazzate del genere...perché lo so, lui è ancora la fuori vero? A volte penso che sarebbe stato più facile se Alastor fosse semplicemente riuscito a ucciderlo, avrei ricominciato, mi sarei fatta una famiglia con qualcun' altro e avrei ricominciato la mia vita. Sai perché è così difficile? Perchè io ho la certezza assoluta che anche se cercassi di andare avanti..anche se trovassi un altro, nonappena lui dovesse ricomparire non esiterei a cascarci di nuovo, lo prenderei di nuovo...lui e tutta quella sua oscurità, nonstante Dorcas o i Pachock... nonostante tuo fratello e Marley...rifarei tutto da capo”

quella ammissione lo lasciò totalmente spiazzato per la sua crudele verità, purtroppo lei aveva fottutamente ragione, lui non era andato avanti da Amineh perché avrebbe dovuto pretendere un comportamento diverso da quella donna in una situazione tanto simile?

Passò qualche secondo mentre lui cercava di metabolizzare lo stato d'animo della sua interlocutrice, la donna non gli schiodò gli occhi di torno..finché le lacrime non le imposero di nuovo la loro presenza...nonappena la Vance le sentì scorrere sulle guance si voltò di scatto e uscì dal pub lasciandosi Regulus alle spalle, basito e senza parole.

Sirius mi ucciderà.


Vi rendete conto della gravità della cosa?”

Alphard Black era sicuro che diventando amico di Harry Potter e Ronald Weasley non avrebbe potuto fare a meno di cacciarsi in una marea di guai...eppure in quel preciso momento il suo problema principale non era affatto il rischio di espulsione...o il rischio che il padre di uno dei suoi due migliori amici stesse per essere licenziato, o che Harry fosse di nuovo incappato misteriosamente in un guaio che li aveva inevitabilmente messi in pericolo di vita, neanche che una loro azione irresponsabile avesse messo a rischio la segretezza del loro mondo o che preso un'associazione che si batte per i diritti delle piante li avrebbe di certo trovati e scuoiati vivi per aver irrimediabilmente attentato all' esistenza del Platano picchiatore che a non sentire il loro professore di pozione, anch'egli stranamente più provato per i danni subiti dall' albero che da tutto il resto, era vecchio di circa...beh molto vecchi. No, il suo problema era sua madre...Marlene McKinnon, che di certo lo avrebbe chiuso in casa fino ai suoi diciassette anni nonappena avesse ricevuto la notizia di quello che lui assieme ai suoi amici aveva fatto quella mattina.


Ron...sei sicuro di sapere quello che stai facendo?”
il rosso aveva le mani sudate, tremava e aveva la faccia di chi aveva appena visto qualcuno morire...come facevano i babbani a reggere lo stress di guidare ogni giorno una di quelle dannate automobili?

Per cui Harry..spiegaci un po' meglio...un elfo domestico si smaterializza in casa tua e tu non fai nulla?”

il ragazzo dagli occhi verdi si girò di scatto verso l' amico..parlavano ormai di quello strano fatto ormai da ore...come diavolo era possibile che la domanda di Alphard Black fosse sempre la stessa?

E cosa avrei dovuto fare? Sentite si è semplicemente presentato in casa mia a dirmi che non dovevo andare ad Hogwarts quest'anno...che io e Neville saremo stati in pericolo per non so bene quale motivo...non me lo ha voluto dire e poi è semplicemente sparito”
Ron cercava con tutte le sue forze di concentrarsi sulla conversazione e di non sbandare fuori dalle rotaie del treno.

Continuo a pensare che sia assurdo...nessuna delle nostre famiglie ha elfi domestici, se si esclude zio Regulus è ovvio, ma se fosse stato lui a mandarlo l' elfo non sarebbe di sicuo venuto da te, anzi non sarebbe venuto affatto perché mio zio serebbe venuto da mio padre di persona che si sarebbe catapultato a casa Potter...questa storia è strana”

Ascoltate ragazzi! È il suono del treno dovremmo essere vicini!”

Il ricordo di quello che accadde dopo era ancora vivido, Harry che rischia di cadere dalla macchina, Ron che rompe la bacchetta e lui che cercava di tenere disperatamente le mani su quell' aggeggio volante...e ultimo ma non per importanza ovviamente, l' attentato alla vita del Platano.

Voi non sarete espulsi...ma dovremo scrivere alle vostre famiglie per informarle di quello che avete fatto”
eccola la sua sentenza, già immaginava la faccia della madre e ringraziò Godrick di essere a distanza di sicurezza da lei.

I tre furono dismessi e trovarono Hermione che anocra li aspettava seduta in sala grande fissandoli con disappunto

La scuola non è ancora riniziata e voi già rischiate l' espulsione....siete fuori di testa?”

i tre si avventarono sul banchetto cercando di non badare all'evidente disgusto che si era dipinto sul volto di Hermione e Ginny che cercavano di non prestare attenzione al massacro di pollo che stavano commettendo senza ritegno. Cercarono di raccontarle brevemente quello che era successo quella mattina...senza tralasciare l' elfo che aveva visitato Harry durante l' estate sperando che quella che si era dimostrata la più ingegnosa tra loro riuscisse a studiare qualcosa per arrivare in fondo a quella storia ma di tutto quello che aveva ascoltato la riccia registrò più di ogni altra cosa la parola elfo e domestico e schiavitù

Io non posso crederci!”
“Lo so Herm, quando Ron ed Harry hanno-”
“Elfi domestici? È davvero una cosa legale?”
i tre non sapevano davvero come spiegarle la cosa perché per tutti loro era una cosa abbastanza normale, Alphard era cresciuto con le storie di suo padre sugli scherzi maligni che riservava a Kreacher, uno degli elfi di casa Black, elfo che nonostante gli anni ancora gli serbava rancore, Harry e Ron non avevano alcun elfo di proprietà delle loro famiglie ma la maggior parte dei loro amici sì...per cui il disappunto di Hermione era una cosa tutta nuova per loro.

Queste sono pratiche barbariche...è assurdo che nel ventesimo secolo esista ancora la schiavitù, qualcuno dovrebbe fare qualcosa!”

Io non capisco cosa tu ci veda di così sbagliato Herm...insomma alcune famiglie li trattano parecchio bene ...altre meno ma dammi retta, loro sono contenti di fare quello che fanno!”
Harry e Ron furono davvero contenti di non trovarsi al posto di Alphard in quel momento soprattutto nonappena si resero conto che Hermione non aveva affatto intenzione di ribattere ma di punire il loro amico per le numerose uscite infelici che aveva fatto dall' inizio del banchetto, fu un attimo e il succo di zucca che Alphard stava bevendo gli si rovesciò misteriosamente addosso scatenando l' ilarità nel tavolo dei grifono, Harry e Ron inclusi che dovettere inghiottire accuse quali vermi doppiogiochisti, traditori, e finti malandrini che di certo era l' insulto peggiore che potesse uscire dalla bocca del Black.

Ora...tornando a quello che vi è capitato, se fossi in voi scriverei a Nashira, Alfie tu e tua cugina siete parecchio amici...magari lei sa a chi può appartenere l' elfo. Per quanto riguarda noi cerchiamo di tenere gli occhi aperti, di sicuro succederà qualcosa se davvero voleva impedirti di tornare...oh guardate il professor Allock sta per essere presentato!”
l' attenzione di Hermione e delle altre studentesse della tavola fu subito rapita dalla figura gagliarda ed elegante del loro nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure e tra sospiri e complimenti riusicrono finalmente ad arrivare alla fine di quella assurda giornata.


Questa è l' ultima volta che faccio qualcosa per Sirius...davvero l' ultima.

Quella notte autunnale era particolarmente buia di suo, senza bisogno di aggiungere il panorama spettrale che prendeva confusamente forma di fronte a Regulus Black nascosto dalla notte.

Faceva piano e attenzione a mentre si muoveva tra i cipressi cercando di individuare nell' oscurità l' abitazione di qualcuno che ormai non vedeva da diversi anni e che probabilmente non aveva per nulla sentito la sua mancanza, rallentò istintivamente i passi resosi conto di essere giunto di fronte a quella che era ormai solo l' ombra di una casa...una piccola capanna di legno che cadeva ormai a pezzi.

Bussò piano sperando che il suo ospite fosse di buon umore ma mentre attendeva che la porta si aprisse notò con sorpresa che da lì dentro non proveniva assolutamente alcun rumore.

Ma guarda chi si vede! Il cuginetto depresso...come stai Rge?”
il Balck si voltò ritrovandosi la punta di una bacchetta puntata contro il collo, bacchetta che apparteneva ad un uomo incappucciato i cui occhi brillavano nell' oscurità trsti e maligni...quantomeno eta riuscito a trovarlo. Suo cugino Evan Rosier viveva da circa due anni come un latitante...cosa che effettivamente era, uno scontro contro Alastor Moody gli era costato un pezzo di schiena ed era costato all' auror un occhio, dopo che Evan era stato sconfitto e ridotto in fin di vita, i misteriosi omicidi e scontri che insaguinavano il paese avevano iniziato a fermarsi, Bella stessa depressa com'era dopo la sconfitta di uno dei mangiamorte più forti assieme a lei aveva rinuciato alle sue uscite assieme al marito e aveva iniziato ad agire più prudentemente.

Sei qui per dire al quel cane di tuo fratello che mi avete finalmente trovato?”
“Parli come se fossi uno di quelli che hanno cercato di ammazzarti Evan...no io sono qui per parlare”

Tu sei come quelli che hanno cercato di ammazzarmi Balck...o avresti come tua cugina il Marchio Nero, non c'è che dire, a parte la povera Bella della vostra famiglia non si salva nessuno... che Salazar l' aiuti a sopportarvi!”

Regulus fece appello a tutte le sue forze pur di non saltargli addosso e prenderlo a botte, primo perché era una cosa tremendamente babbana e volgare che se avesse raggiunto le orecchie di sua madre avrebbe causato la scomparsa dall' arazzo anche della sua di faccia, secondo perchè Evan Rosier nonostante gli anni di latitanza si era tenuto, notava sorpreso, estremamente in forma, il mantello nero disegnava perfettamente le spalle larghe e muscolose dell' uomo. Si concesse qualche minuto di pausa per capire cosa fare quando notò con sorpresa che il cugino ghignando aveva ritirato la bacchetta sorridendogli tristemente... era buio ma Regulus fu sicuro di leggere anche dello scherno nel volto del mangiamorte non ebbe comunque tempo di indagare perché questo lo superò aprendo la porticina della catapecchia in cui si nascondeva facendogli cenno di entrare e accomodarsi.

Ti offrirei di sederti su una poltrona... se ne avessi una”
Evan Rosier si levò il mantello nero gettandolo a terra liberando una folta chioma rossa scura umidiccia di pioggia, Black constatò che doveva essere passata un' eternità dal suo ultimo bagno decente.

Allora cosa volevi dirmi? Se sei venuto a cercarmi dopo quattro anni...sono quattro vero?...immagino che tu debba avere una vera urgenza!”
Ragulus riempì i polmoni di ossigeno preparandosi per quella assurda riunione che faceva apparire la conversazione di quella mattina con la Vance una piacevole chiaccherata. Finse di perdere tempo a guardare in giro finché non fu sicuro che Evan avesse messo tra sé stesso e la propria bacchetta una distanza tale che, preso da attacchi d'ira che di certo sarebbero arrivati, non avrebbe avuto la possibilità di farlo fuori.

Premetto che non sono qui di mia iniziativa... sono qui perché Sirius è convinto che una sua amica sia in grave pericolo e che tu possa essere in qualche modo coinvolto”

il Black si fermò studiando la reazione della rosa ma tutto quello che ottenne fu lo sguardo leggermente stranito dell' uomo e una smorfia che lentamente si mutò in risata, il gene di follia presente nella famiglia Black era stato sicuramente portato dai Rosier, e quella scena non faceva altro che rafforzare quella che prima era rimasta solo una sua teoria campata per aria...questo spiegava tante cose, in primis la follia omicida di Bella che aveva in comune molto più con Evan piuttosto che con i cugini o le sorelle.

Cos'è sei qui per prendere le parti di una delle amichette sanguesporco di tuo fratello? Beh ti comunico che non ho fatto nulla negli ultimi anni...sai ero troppo impegnato a cercare di far guarire la schiena, le ultime vittime con le quali ho avuto a che fare sono stati i Paciock”
“Ecco veramente non si tratta di qualcuno che hai ucciso o che potresti avere intenzione di uccidere...e neanche di un sanguesporco se devo essere sincero”

la curiosità cominciò a farsi strada tra le emozioni contrastanti di Rosier e Regulus capì che avrebbe dovuto fare in fretta prima di fargli perdere la pazienza senza neanche iniziare.

Ti ricorderai di certo di Emmeline Vance”

un' altra pausa, pausa durante la uale Evan rimase come congelato, immobile, Regulus cercò di interpretare la sua reazione ma gli occhi dell' uomo erano nascosti da alcuni ciuffi ribelli che ne celavano lo sguardo...non sapeva se fosse infuriato o piuttosto preoccupato, ma vedendo che il cugino non mostrava l' intenzione di parlare continuò lui.

Questa mattina mio fratello si è presentato da me chiedendomi aiuto, a quanto pare dopo che tu...beh...hai fatto quello che hai fatto la ragazza non ha reagito molto bene, ha lasciato gli Auror e non parla quasi più con nessuno dei suoi amici, così Sirius mi ha invitato a parlare con lei, sperando che la storia della mia vicenda con Amineh l' avrebbero aiutata ad andare avanti”
“Che idea idiota...io non sono morto e di certo non sono Amineh Varsani”

È esattamente quello che ha detto lei-”

Allora l' hai vista davvero?”

Sì ci siamo ubriacati assieme proprio oggi pomeriggio”

la sua affermazione così serena mise Evan leggermente a disagio, ancora una volta Regulus non seppe come interpretare le reazioni del cugino, sembrava infastidito dalle sue parole ma una vocina ottimista nella sua testa gli suggeriva che forse, se la fortuna era dalla sua parte, poteva davvero trattarsi di apprensione.

E se devo essere sincero credo che abbia ragione Sirius...Evan lei non sta affatto bene, è sola non ha una famiglia, la sua migliore amica è stata uccisa dai mangiamorte di cui fa parte anche l'uomo che ama...e lei non può affrontare questa cosa da sola ma non vuole aiuto, ha allontanato tutti, il suo lavoro e le amiche di sempre, Marlene ha detto che non ricorda quando è stata l' ultima volta che hanno avuto una conversazione per più di quindici minuti e Sirius è sicuro che possa tentare di fare qualcosa di estremo...e onestamente ne sono convinto un po' anche io. Io credo, dopo averci parlato...che possa seriamente decidere di mettersi in pericolo”

Rosier non tradì alcuna emozione, non che lo avesse mai fatto quando si trattava Emmeline...aveva sicuramente fatto praticha durante gli anni, ma quella faccia ghiacciata e assolutamente inespressiva lo preoccupò abbastanza

Per cui sei venuto qui convinto che me ne importasse qualcosa no?”
“Evan-”
“Ascoltami Rgeulus...io non ho alcuna intenzione di mettermi in mezzo ai casini tuoi e di tuo fratello...sono stato bene con Emmeline fin quando è durato...ora sono andato avanti, ora la guerra è la mia priorità e non mi fermerò finché tutti questi schifosi babbanofili non saranno estirpati...compresa Emmie”

Regulus si rese conto che le parole del cugino lo turbarono più del previsto...ma del resto lo aveva capito, lui era come Bella...non sapeva manco perché fosse andato a cercarlo, avrebbe dovuto ignorare la richiesta di Sirius per principio e non immischiarsi in cose che non lo riguarvano e che non gli avevano comunque fatto ottenere nulla, guardò il cugino sconsolato un' ultima volta prima di girarsi verso l' uscita della catapecchia.

Stai facendo uno sbaglio Evan...lo dico da uomo che ha perso l'amore della sua vita”
“Vai fuori Black e cerca di non farti più vedere”

uscì come gli era stato intimato di fare, percorse sonsolato qualche passo in mezzo alla prima neve dell' anno...precoce in quell' angolo sperduto della scozia dove il cugino aveva trovato rifugio, per poi udire il suono distino e sordo di qualcosa che si frantumava seguito da un urlo quasi animalesco...si girò un ultima volta verso la casa di Rosier sorridendo compiaciuto.

Forse non tutto è perduto.

Si smaterializzo direttamente dentro il suo maniero trovando soddisfatto i suoi figli sdraiati tranquillamente sul tappeto rapiti da qualche storia assurda e meravigliosa che stava uscendo dalle labbra ipnotiche di Ninfadora Tonks...sua nipote.

Quel termine suonava ancora stranissimo, aveva passato gran parte della sua vita fingendo che Andromeda fosse morta, così come la sua famiglia si aspettava che facesse, eppure dopo la morte di Amineh era stata tra i primi ad aoffrirgli supporto...prima di Narcissa sicuramente e prima di Sirius, così mentre i suoi figli prendevano confidenza con la cugina perduta lui aveva imparato a conoscere quella sua nipote, bizzarra, indipendente e determinata giovane donna che amava passare il tempo con i suoi cugini. Appena i tre si resero conto del suo arrivo si alzarono immediatamente per andargli incontro

Papi lo sai che Tonks ci ha raccontato un sacco di sotrie su Merlin oggi?”
Sadal pretese subito di essere presa in braccio mentre Reda lo salutò, sorridendo, semplicemente con un cenno.

è andato tutto bene Dora?”
la ragazza odiaca essere chiamata Ninfadora ma lui odiava chiamarla per cognome, un po' perché era assolutamente innaturale, un po' perché ancora, dopo tutti quegli anni, il fatto che Dromeda avesse deciso di sposarsi con nato babbano gli bruciava ancora, la ragazza capiva e cercava di non darci troppo peso per sua fortuna.

Sì! Siamo andati tutti molto d'accordo...abbiamo esplorato il giardino e Reda ha perfino trovato un serpente!”
“Incredibile! Lo avete preso?”

il bambino fece una smorfia delusa

Sì...e se non fosse stato per Sadal te lo avrei fatto vedere!”
“Gli stavi facendo male!”
“No invece!”
“Sì invece!”
“Ok va bene... non vorrete farvi vedere litigare da vostra cugina vero?”
la ragazza sorrise e salutò i cugini che vennero portati da Kreacher nelle loro camerette...se fosse andato tutto bene avrebbero preso sonno nel giro di qualche decina di minuti.

Grazie...per quello che fai”
“Mi piace passare il tempo con loro...non lo farei altrimenti, gli manca la sorella”
purtroppo se ne era reso conto anche lui, la lontanaza di Nashira aveva accentuato le liti tra i due, ma il suo personale punto di vista era che fosse fi gran lunga meglio vderli litigare piuttosto che vderli ignorarsi completamente come era stato per lui e Sirius per tanti anni.

Ho saputo che hai intenzione di provare a diventare Auror, congratulazioni!”
“Devo ancora passare test, ed esami e prove pratiche...mi piacerebbe ma non è affatto detto che ci riesca...so che non accettano reclute nuove da un sacco di anni”
“Accetteranno te...sarebbero degli idioti a non farlo!”
la donna sorrise allo zio che sapeva, con molta difficoltà, sapersi mostrare molto più affettuoso e incoraggiante di come era stato fino a ualche anno prima, dover tirare su tre figli da solo lo aveva profondamente cambiato.

Grazie...bene! Se dovessi avere bisogno di altro aiuto con le due pesti d isopra non esitare a farmelo sapere...avrò un mucchio di tempo libero tra Ottobre e Novembre”

la ragazza uscì dal maniero per dirigersi verso casa sua mentre lui rimase a fissare il soffitto della sala principale...quella stressantissima giornata era finalmente giunta al termine, aveva deciso di ritirarsi anche lui nelle sue stanze quando la figura piccina e a piedi nudi della sua figlia minore non catturò subito la sua attenzione.

Alcyone...dovresti già essere a letto!”

la bambina fece una smorfietta infastidita e si avvicinò dal padre

Non posso dormire...Reda è furioso con me per la storia del serpente, cercherà di farmi qualche scherzo...ma io te lo giuro papi, stava soffrendo così tanto, stava quasi per piangere!”
l' uomo ridacchiò un po' a quella curiosa affermazione della figlia...certamente aveva sentito tante cose sui serpenti ma non che piangessero, se la tirò vicina accarezzando la guancia devastata dalle cicatrici...quanto era buona, quanto era forte quella sua bimba piccola, la sua fortuna.

Sono sicuro che tuo fratello non farà nulla del genere...ma se può farti sentire meglio resterò in camera tua finché non sarò sicuro che vada tutto bene”
la bimba sorrise e trascinò il padre su per le scale...quel criminale di suo fratello non avrebbe potuto farle assolutamente nulla...sarebbe stato meglio avere Nashira dalla sua parte, ma in assenza della sorella Regulus Black sarebbe andato benissimo.



Posso entrare?”

Nashira Black levò lo sguardo sulla porta della sua stanza, lasciando andare le immagini colorate che la sua lampada di vetro riproduceva sui muri colorati di Dimora del Drago.

Di fronte a lei stava un' anziana donna sorridente coi capelli nascosti sotto un velo arancione

Nonna!”
“Sono arrivate queste per te oggi...te le avrei portate prima ma mi sembravi assorta nello studio e ho preferito non interferire”

Rania Varsani le porse un piccolo mazzo di lettere legate tra loro da una sottile cordicella...Nashira notò incuriosita che su quella in cima stava riportato il nome di Alphard e la curisità l'assalì immediatamente... lei e suo cugino avevano stabilito un numero massimo di una lettera ogni due settimane che avevano giurato di rispettare tassativamente eppure quel lasso di tempo dall' ultima lettera non era ancora passato, la bambina capì che il cugino doveva aver di sicuro combinato qualcosa nei suoi primi giorni di scuola e impaziente di leggerne il contenuto rischiò di fare a pezzi le altre, una di Nené Greengrass e una sorprendentemente di Theo Nott.

Tu e tuo cugino Alphard siete molto amici vero?”
“Sì, lo adoro... è un grifondoro un po' vivace ma è straordinario quando ci si mette, sa fare scherzi davvero divertenti!”
la donna sorrise e si sedette accanto alla nipote, felice di poter finalmente avere con lei una conversazione che non riguardasse le lezioni a Dimora del Drago o la sua continua necessità di infrangere le regole

E dei tuoi zii che mi dici?”
“Oh io adoro tantissimo zia Bella... anche se non le piace tanto essere chiamata zia”
Rania la osservò un po' contrariata, Nashira fu sicura di leggere della preoccupazione sul suo volto ma non se ne curò più di tanto... sapeva che tra i parenti di sua madre e i parenti di suo padre non scorreva buon sangue...e la conversazione avuta con il nonno quel giorno le aveva chiarito un po' il perché
“è così forte... e si fa rispettare da tutti, quando sarò una donna vorrei essere come lei!”
“Ti lascio alle tue lettere ora...mi raccomando non andare a dormire troppo tardi”

L abimba sorrise e aspettò che la donna fosse fuori prima di concentrarsi sulla posta, prese una busta a caso, tanto avrebbe dovuto e leggerle tutte ma voleva lasciarsi quella di suo cugino per ultima ...a quanto pare era toccato a Nott che fondamentalmente parlava delle lezioni e di quanta poca soddisfazione desse tormentare Daphne da sola anche se i siparietti che l' amica e Blaise Zabini mettevano su ogni volta erano un vero spasso, una frase la colpì particolarmente in mezzo a tutto il contenuto ...mi manca in un certo senso la mia nemica amica, spero che questa lettera ti trovi bene, quando tornerai sarò dispostissimo a darti ripetizioni di vera magia, non voglio che Piton ci tolga dei punti per la tua incapacità...

non sapeva onestamente se ridere o arrabbiarsi...ma in un certo senso era già una gran cosa che Nott avesse deciso di scriverle di sua spontanea volontà. Fu poi il turno di Daphne, il contenuto della lettera dell' amica non era poi tanto diverso da quella di Theo era solo molto più onesta in alcuni punti, ad esempio la portata reale delle punizioni, ma per il resto essendo compagni di casa né Daphne né Theo avevano granché da raccontare...ecco forse l' unico punto interessante era quello di un nuovo professore di difesa contro le arti oscure che a sentire Daphne era un vero mito mentre secondo Theo era un vero incapace, arrivò finalmente il momento della lettera che aveva agognato più di tutte, quella di Alfie che come previsto era la più densa e ricca di particolari...a partire da un misterioso elfo domestico, e un pericoloso viaggio in macchina fino ad arrivare alla punizione del professor Piton giunto in difesa del Platano picchiatore...non c'era che dire suo cugino e i suoi amici sapevano come divertirsi, ma il sorriso le si spense leggermente quando arrivò alla fine della lettera, il cui contenuto la preoccupò un po'.

...ed è per questo cara cugina che temiamo che qualcosa possa succedere di nuovo nella nostra amata scuola, non avrei infranto la nostra regola se non fossi sinceramente preoccupato per Harry e Neville, se tu dovessi conoscere una famiglia con un elfo domestico di nome Dobby ti prego ti farmelo sapere al più presto. Spero che vada tutto bene a Dimora del Drago e spero anche di poterti vedere presto.

Alfie.

Il fatto che Alphard fosse così preoccupato la scaraventava in uno stato di ansia che la tenne sveglia per quasi tutta la notte, non aveva idea di qualcuno che potesse avere un elfo di nome Dobby non perché non conoscesse l' elfo ma perché nelle sue visite di altre casate purosangue mai si sarebbe sognata di andare a chiedere il nome degli domestici che la servivano e mai le sarebbe neppure interessato...eppure in quel momento pareva una cosa importante e si sentiva totalmente impotente mentre uno dei suoi adorati cugini stava fosse correndo dei rischi, sentiva di doverne parlare con il padre ma se Alfie non lo aveva detto ancora ai suoi zii aveva sicuramente un buon motivo e le sue mosse azzardate avrebbero potuto metterlo ancora più in pericolo...sperò vivamente che il cugino riuscisse a resistere almeno fino alle vacanze di Natale, fino ad allora l' unica cosa di utile che avrebbe potuto fare sarebbe stata prepararsi ad aiutare suo cugino nell' unico modo che le era possibile nel suo immadiato futuro. Appena iniziò ad albeggiare la bambina uscì dalla stanza percorrendo tutti gli alloggi di Dimora del Drago fino ad arrivare a uno dei giardini interni...uno dei suoi luoghi preferiti di tutta la reggia dove suo nonno passava sempre le prime ore della giornata: i Giardini d'Acqua, Thuban le aveva detto, in quel breve lasso di tempo che avevano passato assieme in quel luogo meraviglioso che l' acqua era un' elemento fondamentale per gli alchimisti, l' acqua perfezionava la vista e connetteva il mondo, era l' elemento che più stimolava lo spirito di adattamento forse per questo motivo da quando era arrivata ci aveva passato così tanto tempo. Gli alchimisti veneravano gli elementi e li sfruttavano a loro favore e ogni maniero, casa o catapecchia che fosse aveva luoghi che richiamavano a tutti e quattro, nel caso dei varsani questi luoghi erano i Giardini d' Acqua, la Voliera, la Gabbia di Fuoco e l' Oasi dei Limoni. Arrivata a destinazione la bambina notò senza troppa sorpresa che il nonno era già dentro, si fece coraggio e toltasi le scarpe immerse i piedi nell' acqua cristallina che le arrivava fino alle caviglie, attorno a lei le fontane spruzzavano piccoli e ritmici gesti d'acqua che riflettevano la luce del sole formando una miriade di piccoli arcobaleni, raggiunse il nonno inginocchiato con la veste fradicia e l' acqua che gli scorreva lungo la testa, il vecchio si voltò verso la bambina sorridendole gentilmente

Sei già sveglia stella mia?”
“Nonno sono qui per dirti che ho deciso di diventare un' Alchimista...sono pronta a seguire le tue regole”

il vecchio sorrise soddisfatto, non sapeva cosa avesse fatto cambiare attitudine alla nipote così velocemente...ma fu grato a qualsiasi cosa le fosse successa quella notte.



Era passata un' altra giornata finalmente...un' altra giornata senza Dorcas e senza uno scopo, un' altra giornata senza i suoi genitori e suoi amici, ma andava bene così. L' incontro con Regulus Black di quel pomeriggio l' aveva turbata più di quanto non avrebbe voluto ammettere, ma era passata e lei era ancora lì. Aprì la porta del suo appartamento togliendosi immediatamente le scarpe scaraventandole in un angolo...in quel momento i suoi piedi congelati entrarono a contatto con qualcosa di caldo e morbido, Emmeline Vance sorrise riconoscendo le fusa rilassanti della sua gatta che reclamava sicuramente qualcosa da mangiare.

Adesso..adesso Maityssa non ti agitare”
ma la gatta non la smetteva di miagolare fino ad arrivare al punto di graffiarle mano per andare a nascondersi sotto uno dei mobili

Piccola stronza ma che cavolo-”

ma prima che potesse finire di imprecare contro il felino fifone i suoi sensi così come quelli della gatta furono messi tutti in allerta, la ragazza si guardò intorno spaesata tirando fuori la bacchetta...le finestre di casa erano tutte chiuse e già questo era strano...lei lasciava sempre le finestre aperte quando un' uscita non le prendeva troppo tempo, si guardò intorno senza notare nulla di strano nella penombra

Chi c'è?”

nessuna risposta e nessun rumore sospetto...eppure quella sua assurda convinzione di essere osservata da qualcuno che non fosse Maityssa non la abbandonava

Lumos”

il piccolo getto di luce della sua bacchetta disegnò con più precisione le zone della casa non troppo meglio di come le aveva setacciate lei con gli occhi, appena si convinse di essere solo troppo solo superstiziosa fece per abbasare la bacchetta ma il rumore di passi provenienti da poco più dietro di lei la portarono voltarsi di scatto rivelando di fronte a lei una figura incappucciata, cercò di non farsi prendere dal panico e lanciò contro l' intruso il primo incantesimo che le venne in mente...incantesimo che il suo ospite schivò con nessuna difficoltà...dannato il giorno in cui aveva deciso che lasciare le finestre aperte fosse una buona idea, con sua grande sorpresa l' uomo, o chiunque ne avesse la stazza, non rispose al suo attacco ma accorciò la distanza tra loro finquando la punta della bacchetta della Vance non scomparve sotto il cappuccio, probabilmente in contatto col collo, appena fu abbastanza vicino Emmeline poté chiaramente scorgere due occhi blu..quasi violacei fissarla con insistenza, sui quali ricadeva un ribelle ciuffo rosso...

...non può essere, che diavolo fa qui dopo tutti questi anni?”
“Vuoi ucciderti Emmie? Non sarebbe molto meglio meglio uccidere me?”
la voce roca dell' uomo, che lei conosceva fin troppo bene, risvegliarono una vita di ricordi che aveva cercato di seppellire negli ultimi quattro anni...abbastanza inutilmente visto che erano bastate quelle poche parole per farle inumidire gli occhi...ma lei non avrebbe pianto, non di fronte ad Evan Rosier.

Avanti! Fallo Emmie dannazione!”
nonostante la rabbia, il tono della voce era rimasto un sussurro...e lei sentiva ma non ascoltava troppo impegnata a studiare quegli occhi in tempesta che avevano la stessa furia, la stessa tempesta e la stessa passione di quattro anni prima...si domandò ingenuamente se quel misto di emozione così ben ritmate tra loro fosse per lei o per il crimine che lui desiderava che lei compiesse

Io ti ho rovinato la vita”
io ti ho dimenticato...perché tutto di nuovo?

Io sono un torturatore che trae piacere dalle sofferenze degli altri”
io non posso farlo

Sono un assassino”

lui è davvero di nuovo qui...la mia rosa

Sono una bestia...fallo Emmie cazzo uccidimi e vai avanti una volta per tutte!”
“Io ti amo”

le vedeva chiaramente le lacrime di rabbia scorrere sulle guance ruvide dell' uomo ed erano per lei la cosa più bella del mondo, avrebbe potuto farlo, avrebbe potuto ucciderlo ed andare avanti con la sua vita lasciandosi quegli anni di tormento e angoscia alle spalle...avrebbe potuto, ma non voleva.

Lasciò semplicemente andare alla bacchetta riducendo ancora di più la distanza che li separava

Maledetta donna”

fu tutto quello che Rosier riuscì a dire prima che Emmeline si impadronisse delle sue labbra con violenza mentre l'uomo dopo una resistenza iniziale spostò le mani dalle sue spalle per ripercorrere quel corpo che gli era mancato per quattro anni, voleva le sue labbra, voleva i suoi capelli e il suo seno ...le sue gambe e quello che proteggevano...stava andando tutto nel modo sbalgiato.

Emmeline si fece sollevare da terra con facilità serrando le gambe attorno al bacino dell' uomo, inspiegabilmente ricomicniò a piangere mentre ai i morsi e le carezze di Rosier si faceva strada i ricordo dei Pachock quando li avevano ritrovati e del corpo freddo di Dorcas quando le avevano chiesto di riconoscerla...e lei si vergognava...si vergognava non perché sentiva di tradirli ma perché era egoisticamente contenta che in quelle condizioni avessero trovato loro e non l' uomo che adesso la stava posando sul letto facendosi strada dentro di lei.... ora che posso, ora che è reale...mi riprendo la sua anima e la sua oscurità, il suo corpo e i suoi crimini tutto.

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Capitolo 4
*** I can see Stars in your Eyes ***


BLACK STARS 4

Per la prima volta da molto tempo Emmeline Vance si sentiva finalmente appagata, quello era sicuramente il termine più adatto, non era serena di certo, da quando si svegliava di nuovo con Evan accanto la serenità se la poteva scordare.

Le tende di casa sua rimanevano sigillate per tutto il tempo che il mangiamorte decideva di stare con lei, se fosse stata scoperta da uno dei suoi ex colleghi o da qualcuno dei suoi amici niente le avrebbe risparmiato Azkaban.

Prima di alzarsi e privarsi del calore del letto si concesse di osservare il corpo del suo amante, le cicatrici che gli ricoprivano tutta la schiena riportarono alla luce ricordi dolorosi, lei era lì la notte che Alastor lo aveva ridotto in quel modo anche con la sua collaborazione, la caccia sfrenata ad Evan Rosier era stato l' ultimo suo caso come Auror e come membro dell' Ordine della Fenice e giurò a se stessa che non ce ne sarebbero stati altri. Fece per scendere dal letto ma nel momento esatto in cui i suoi piedi toccarono terra sentì la presa ferrea della mano di Evan attanagliarle il braccio, sbuffo un po' infastidita cercando di liberarsi, se c' era una cosa che la infastidiva del suo compagno era quel suo disperato tentativo di avere il controllo su tutto anche su di lei.

Evan... sai che non posso continuare a stare chiusa in casa senza farmi vedere in giro”
“Da quanto ho sentito ormai i tuoi amici sono abituati a non averti intorno e hai lasciato il tuo lavoro”

si girò verso di lui costringendolo a guardarla in faccia ma la sua intenzione di apparire irremovibile andò allegramente a farsi benedire quando il ghigno dell' uomo gli colorò il viso contagiandole un sorriso che diedero immediatamente all' uomo l' impressione di aver vinto

I miei amici saranno anche abituati a non avermi intorno, ma i miei vicini non sono abituati a vedermi scomparire per settimane-” “non sei scomparsa per settimane solo una diecina di giorni”
“dicevo...non sono abituati a vedermi scomparire e sopratutto non sono abituati a vedere le mie finestre perennemente buie e oscurate, se non mi faccio vedere in giro penseranno davvero che ho deciso di ammazzarmi”

lo sentì irrigidirsi alla sua affermazione, sbuffò di nuovo pensando a come diamine avevano potuto i suoi amici e lui seriamente pensare che lei volesse fare una cosa del genere

Ti volevi ammazzare Emmie?”
si accoccolò sul petto del mangiamorte che prese ad accarezzarle i capelli in attesa di quella doveva essere uno straccio di spiegazione soddisfacente

Ero a pezzi dopo quello che è successo Evan, non negherò di esserlo ancora, non riuscivo più ad andare a lavoro per paura di ritrovare te e non riuscivo a tornare a casa perchè era quella che stavo affittando con Dorcas e...era semplicemente troppo. Così nel giro di qualche mese ho lasciato il lavoro e il mio vecchio appartamento, anche avere Marley e Lily attorno stava diventando pesante non perché non sentissi il bisogno di parlare con loro o di averle vicine ma perché ero consapevole che qualsiasi cosa avessi detto loro era come dirla direttamente a Sir o a James, per cui anche l' allontanamento da loro è stato pressoché inevitabile... ma no Evan non mi volevo ammazzare, anche se mi rendo conto che ho dato un' idea parecchio confusa di quella che fosse la mia reale intenzione”

Non nasconderò di essere contento di sapere che hai smesso di andartene in giro a scodinzolare con Black e Potter-”
“Wao sono davvero lieta che il mio essere stata sola come un cane nell' ultimo anno ti sollevi”

Ma vorrei sapere cosa, se non avevi intenzione di ammazzarti, ti accingevi a fare della tua vita”

la ragazza si mise a sedere e il fatto che vesse improvvisamente iniziato ad evitare il suo sguardo fece capire a Rosier che quello che stava per sentire gli sarebbe piaciuto ancora meno dell' idea di suicidio.

Ho provato diversi lavori mentre aspettavo di trovare qualcosa che mi appagasse davvero, ma più provavo cose nuove più mi rendevo conto che l' unica cosa nella quale ero davvero brava era fare l' Auror” “Non avrai mica intenzione di tornare al ministero spero”
“Assolutamente no, per i motivi che ti ho già detto e perché non ho nessuna intenzione di rimettere in discussione le decisioni che ho preso, lavorare al ministero non fa per me”
Ma Evan non pareva convinto, un po' perché Emmeline evitava ancora di guardarlo in faccia e un po' perché era comunque decisa ad uscire di casa per andare nel suddetto posto

Quindi perché stai andando al ministero?”
“Primo voglio ringraziare Regulus-”
“A proposito del caro vecchio Reg, questa cosa ceh vi ubriacate assieme è un' abitutdine, un passatempo o qualcos' altro?”

la ragazza sorrise notando quella punta di fastidio farsi strada totrurando lentamente il sorriso sicuro e beffardo del rosso...Evan era geloso e la cosa le faceva piacere.
“Lascialo in pace, credo dovesse un favore a Sirius, comunque ho intenzione di ringraziare lui, trovare Marley e farle sapere che sono ancora viva e presentare i documenti per iniziare la mia nuova attività in santa pace senza dover incappare in futuro in noiosi problemi burocratici”
“La tua nuova attività che sarebbe...”
“Cacciatrice di taglie non ufficialmente, investigatrice privata ufficialmente”
“Cacciatrice di cosa? Per Salzar Emmie! Menomle che non avevi intenzione di farti ammazzare”
adesso ad essere schizzato fuori dal letto era stato lui e ad Emmeline Vance ci volle tutto il suo autocontrollo per non urlargli contro, afferrandolo per il braccio lo costrinse a sedersi di nuovo

Primo, evita di urlare perché come ti ho detto ho dei vicini. Secondo, non ho mai detto di non avere intenzione di farmi ammazzare solo che non volevo suicidarmi e giusto per farti stare tranquillo solo perché ho smesso di lavorare con gli Auror non vuo dire che io abbia smesso di praticare la magia o di cercare di migliorarmi o di dare la caccia ai tuoi compagni di scampagnate oscure, sto solo andando a rendere la cosa ufficiale”
“Sai benissimo che il punto non-”
“Terzo, tu non puoi ripiombare qui e fare come se non te ne fossi mai andato o come se io ti dovesse delle spiegazioni su come impiego il mio tempo”

Posso se ritengo che le tue decisione oltre che avventate e stupide siano anche pericolose per te, già non mi andava bene quando te ne andavi in giro a fare la giustiziera della notte assieme a quei dementi dei tuoi amici grifondoro... ora non solo continuerai a fare quello che facevi ma lo farai anche da sola!”

La ragazza se ne infischiò bellamente della sincera preoccupazione che poteva leggere negli occhi di quello che in quel litigio stava lentamente ridiventando il suo uomo
“Scusa? Non ti andava bene? Devo ripetere la parte in cui ti spiego che non deve interessarti quello che faccio per i motivi che ti ho già elencato? E poi se non ci foste voi ad andare in giro ad ammazare la gente io non avrei bisogno di fare, com' è che mi hai chiamata? la giustiziera della notte”

Emmeline mise subito un po' di distanza tra di loro prima che Evan potesse anche solo provare a evitare di concludere quella conversazione con decisamente inappropriate effusioni, gli studiò il volto a mascella serrata e si disse che era il momento di mettere un punto e virgola a quella conversazione.

Io ho sempre provato a mettermi nei tuoi panni Evan, ti ho scelto a discapito dei miei amici, della mia famiglia ma non ti sceglierò anche a discapito di me stessa, sai cosa ne penso di quello che sta succedendo e se c'è qualcosa che posso fare per evitare il peggio...allora la devo fare, ora se mi vuoi scusare ho delle cose da fare”
si voltò imponendosi di non tornare indietro camminando dritta verso la porta di casa sua, quando uscì sentì il suono sordo della smaterializzazione provenire da dentro la casa e non ebbe più dubbi... lui se ne era andato.


***


Oliver Baston era più che mai deciso a vincere il torneo di Quidditch quell' anno, ragion per cui tutti i membri della squadra di Grifondoro tra cui Harry e da quell' anno anche Alphard venivano sottoposti ad allenaenti durissimi durante tutta la durata della settimana,

Ci alleneremo prima, più a lungo e più intensamente sono stato chiaro?”
“Oliver e le lezioni?”
“Al diavolo le lezioni e...oh non ci posso credere!”
il discorso del giovane Grifondoro fu interrotto dall' inappropriato e inaspettato arrivo della squadra di Serpeverde, consci del fatto che sarebbe successo qualcosa Harry e Alphard avanzarono immediatamente posizionandosi di fianco a Oliver scrutando sospettosi il ghigno storto di Flint il quale aveva l' aria di uno ansioso di dare spiegazioni

Questa settimana il campo è dei Grifondoro cosa diamine ci fate qui!”
“Rilassati Baston, ho una lettera del professor Piton che autorizza i serpeverde ad usare il campo”
Harry cercò di sbirciare il pezzo di carta con scarso successo, nel frattempo si Ron che Hermione si erano avvicinati per capire cosa stesse succedendo e Alphard non poté fare a meno di notare una certa sorpresa nello sguardo del loro capitano

Quindi avete un nuovo cercatore? E chi sarebbe?”

dalla squadra di serpeverde emerse perfetto e composto nella sua divisa da giocatore Draco Malfoy, Hermione e Ron non riuscirono a non mostrarsi sorpresi e lo stesso fecero Harry e gli altri giocatori di Grifondoro poi l' attenzione di Ron si spostò immediatamente da Draco all' equipaggiamento di tutta la squadra tra cui spiccavano nuove e bellissime le nimbus 2001, Malfoy dal canto suo notando la sorpresa negli occhi di chi lo circondava non perse occasione di farsi notare e con fare arrogante e saccente si pose immediatamente di fronte a Ron alimentando una certa ansia tra i presenti

Al contrario di qualcuno mio padre può permettersi il meglio”

Ron non seppe cosa ribattere ma gli bastò il supporto emotivo dei suoi amici che lo implorarono di lasciar perdere, chi non colse quei velati segnali fu però Hermione che già non ne poteva più della famiglia Malfoy da quando quell' autunno prima della scuola Lucius aveva fatto mostra pubblicamente del suo essere cafone, cosa tramandata evidentemente al figlio e che doveva essere assieme al sangue puro parte del patrimonio genetico di quella famiglia

Almeno in Grifondoro nessuno si è dovuto comprare il posto...loro sono stati scelti tutti per il loro talento”

i Grifondoro sogghignarono e Ron ringraziò mentalmente la sua amica, seppur vere però le parole di Hermione non fecero morire quel ghigno maligno che dipingeva costantemente il volto del coetaneo di serpeverde

Nessuno ha chiesto il tuo parere...sporca mezzosangue”

a quell' affermazione né sepreverde né grifondoro seppero cosa dire, Ron, Harry e Alphard tirarono immediatamente fuori le bacchette mentre Hermione rimase attonita cercando ancora di assimilare la portata dell' insulto che le era stato rivolto dal membro della casa avversaria, sapeva che Malfoy era malgno ma lo aveva sempre visto gentile e ecortese nei confronti di Nashira, unica capace di tenere a bada i bollenti spiriti dei cugini, e non si capacitava come mai una ragazzina sveglia come lei di cui sia Alphard che Sirius avevano una più che alta considerazione potesse circondarsi di gente del genere e ancora meno capiva come Malfoy riusciva a passare da essere un completo idiota ad essere un cugino premuroso, la verità era che per qualche strano motivo quell' insulto la ferì più di quanto avrebbe voluto.

Questa la paghi Malfoy, mangi alumache!”
fu riscossa dai suoi pensieri dall' incantesimo di Ron che gli rimbalzò contro per via dei danni della sua bacchetta, si affrettò immediatamente ad affiancare il suo amico e a tirarlo su aiutata da Harry senza notare che Alphard nel frattempo era partito in quarta ed era rimasto da solo a fronteggiare un ancora sghignazzante Draco

Sei un viscido Malfoy, come tuo padre e come il resto della tua schifosa famiglia”

Alfie lascia stare”
ma le suppliche di Hermione non servirono a granché, perché chi non aveva intenzione di lasciar perdere era Draco

La mia schifosa famiglia? Ti devo ricordare che la mia schifosa famiglia è la stessa tua Black?”
“Non serve grazie, ma adesso capisco perché mio padre se ne è andato abbandonando i genitori... non osare mai più insultare Hermione o nessuno dei miei amici”

Insultare? Io non ho insultato nessuno Black, la mia era una semplice constatazione o forse negherai che la tua amica è una lurida mezzosan-”

e Alphard non sentì più ragioni, fu un attimo e si lanciò addosso a Draco senza dargli il tempo di realizzare cosa stava succedendo, lui e Draco erano arrivati spesso alle mani per cui dopo essere riuscito a sorprenderlo e ad assestare il primo colpo dovette prepararsi a difendersi da quelle botte che sapeva sarebbero arrivate eppure la vista del sangue che sgorgava dal naso del sepreverde gli diedero una curiosa sensazione di soddisfazione che, ne era certo, avrebbe coperto il dolore dei lividi con la soddisfazione per un bel pezzo, i due furono separati dai rispettivi capitani che li trattennero per quel che poterono per i cappucci delle divise ignorando bellamente le proteste dei due

Draco calmati, questa la pagate Baston”
“Prima che i miei compagni qui presenti decidano di prendere esempio da Black vi consiglio di fare come dice il professor Piton e di andare ad allenare il vostro nuovo cercatore”

appena i Serpeverde si allontanarono l' attenzine tornò a concentrarsi su Ron il quale non aveva smesso di vomitare lumache per tutta la durata della lite

Credo sia meglio se lo portiamo da Hagrid ragazzi e Alfie, grazie per avermi difesa”

Quando vuoi Hermione!”
il piccolo maghetto si sentì riscaldato dall' affermazione della compagna e conscio di aver fatto qualcosa di buono affiancò Harry ed Hermione mentre sorreggevano Ron conducendolo verso la casa del loro amico guardiacaccia.


***


Emmeline Vance si muoveva sicura e noncurante tra i corridoi del ministero della magia dove non erano poche le occhiate che le venivano rivolte, molte di quelle persone erano persone con le quali aveva lavorato che erano probabilmente a conoscenza del periodo che aveva attraversato, ascoltava i commenti di compatimento e curiosità che accompagnavano quella sua visita così inaspettata in quel luogo dove ormai aveva smesso di metter piede da parecchio tempo, si guardava attorno cercando di concentrarsi solo sul nome Regulus Black che però non riusciva a scorgere su nessuna delle targhe che vedeva

Emmie?”
si voltò lentamente mettendo su un sorriso che potesse essere almeno convincente e con sua grande sorpresa si trovò di fronte proprio il fratello della persona che cercava.

Sirius aveva il viso illuminato e più la osservava più finalmente si rendeva conto che forse non aveva più nulla da temere, Emmeline Vance stava lì di fronte a lui ed era più luminosa di quanto non fosse stata negli ultimi mesi

è bello vederti Sir!”

Ti trovo molto bene, Marley sarà felice di sapere che torni a lavoro!”
ma l' espressione interrogativa e un po' mortificata della giovane fecero immediatamente capire all' Auror che no, lei non aveva nessuna intenzione di tornare a lavoro

Scusa, sono stato inappropriato...ma sai averti vista qui dopo tutto questo tempo, mi ha dato speranza”
“Mi dispiace Sir, ma devo stare ancora un po' da sola... anche se effettivamente ero venuta per parlare sia con te che con Marley e Lily e James per ringraziarvi, mi dispiace di essere sparita ma sapevo che avervi attorno mi avrebbe impedito di andare avanti, comunque sono tornata, almeno nel senso sociale del termine”
la ragazza sorrise e Sirius si sentì subito molto rassicurato non tanto perché poteva riaggiungere Emmie alla lista degli invitati per le cene del finesettimana ma perché sapeva che se lei era lì doveva essere per qualcosa detta da suo fratello che in quell' occasione si era dimostrato affidabile e degno di fiducia, un altro piccolo passo avanti era stato fatto per recuperare il loro rapporto.

Marley è con Alastor... stanno seguendo una pista per cui non la puoi vedere e James non è di servizio oggi ma Lily la trovi di sicuro, è venuta per dare una mano ad Arthur con degli oggetti babbani se vuoi possiamo andare subito da lei”
“In realtà, c'è un' altra persona con la quale vorrei parlare”

Emmeline studiò l' espressione di Sirius diventare sempre più pungente e curiosa, avrebbe dovuto pesare bene le parole o Black le avrebe sicuramente travisate e nterpretate come più gli avrebbe fatto comodo

Vorrei parlare con tuo fratello”
“Con mio...fratello?”
“Non sei stato tu a mandarlo da me per parlare?”
“Certo e sono contento di aver ottenuto il risultato sperato”

Certo... se speravi di rimettermi nel letto di Evan sei riuscito in pieno

Emmeline fu grata in quel momento del suo essere un' ottima occlumante e del fatto che Sirius fosse un pessimo Legilimens perché se così non fosse stato quella strana espressione che lui stava chiaramente interpretando come imbarazzo ammicando nella sua direzione come il peggiore degli adolescenti, sarebbe stata l' ennesima palese prova che lei stava nascondendo qualcosa, più precisamente qualcuno e l' ultima cosa con la quale voleva avere a che fare era un esercito di amici auror nel suo appartamento per arrestare il suo fidanzato, decise per cui di lasciargli credere che sì, tra lei e Regulus poteva esserci del tenero.

Ma certo, ma certo vieni, ti accompagno nel suo ufficio.

Per tutto il tragitto seguente Emmeline osservò Sirius sogghignare compiaciuto, se solo avesse saputo la vertà avrebbe ammazzato sia lei che il fratello, ma per ora per fortuna era troppo preso dalle sue elucubrazione per cercare di fare due più due anche perché da quanto aveva sentito stava ancora cercando di incriminare quella sociopatica di sua cugina per quello che era successo ai Paciock e ai Prewett per cui almeno per il momento lei poteva stare tranquilla, si fermarono di fronte a una porta socchiusa dal cui spiraglio Emmeline riconobbe un pezzo della sagoma composta e severa di Regulus Black che neanche in solitudine si lasciava andare, smise subito di studiarlo nel momento in cui il suo amico bussò allegramente distogliendolo immediatamente dalle carte che stava firmando

Reg, posso entrare? C'è qualcuno che vorrebbe vederti”

Avanti”

lo sguardo ancora un po' cupo del minore dei Black si fece subito meno astioso nonappena riconobbe la figura che avanzava sorridente assieme a suo fratello, Emmeline Vance era ancora viva per cui lui era ufficialmente libero da qualsiasi assurdo contratto non scritto post natale che lo legava a suo fratello, quella era improvvisamente una bellissima giornata.

Ciao Sir, salve signorina Vance”
“Suvvia Reg quanta formalità! Emmie è venuta per parlare con te mentre io devo tornare da Alastor e da Marley, ci vediamo più tardi ragazzi!”
Regulus osservò confuso il curioso atteggiamento del fratello e ma aspettò ad essere sicuro che non fosse dietro la porta prima di rivolgesi ad Emmeline per avere delle spiegazioni

ma che diamine gli prende?”
“Io credo che possa in qualche modo pensare che si stia creando, come dire, del teneo tra di noi”

l'uomo fissava sconvolto l' ex Auror che non pareva troppo sorpresa dalla situazione

Non importa non ci voglio pensare, tu piuttosto... ti trovo bene, sei venuta a dirmi qualcosa in particolare?”
“In realtà sono venuta a ringraziarti Regulus”
“Figurati, la prossima volta che vuoi ubriacarti fammelo sapere”
“Non parlavo di quello, è stato il peggior discorso che mi sia mai stato fatto, però devo spezzare una lancia a tuo favore, non era stata una tua idea per cui farò finta di niente. Io parlavo di lui, è venuto da me qualche giorno fa, immagino che sia stato tu a trovarlo”

quando Regulus Black capì a chi si riferisse la donna non poté fare a meno che mostrarsi leggermente preoccupato, tirò fuori la bacchetta e pronunciò gli incantesimi necessari per tenere l' ufficio sigillato, se uqlacuno li avesse sentiti niente gli avrebbe risparmiato un interrogatorio e sebbene fosse certo di avere Srius dalla sua parte era altrettanto sicuro che Alastor Moody sarebbe stato disposto a torturarlo pur di estorcergli informazioni sulla rosa dei Mangiamorte

Per cui è venuto?” si rilassò subito dopo aver visto la ragazza fare un cenno affermativo con la testa ma ancora non poteva sentirsi al sicuro

Emmeline sai che io non ti giudico, insomma sono l' ultima persona del pianeta che potrebbe ma sai anche, spero, che quello che stai facendo è pericoloso e che Evan è mio cugino e nonostante tutto gli voglio bene per cui devo chiedertelo, che intenzioni hai?”
“Non lo so, di certo non lo voglio riconsegnare agli Auror, credo di aver ampiamente dimostrato di non esserne capace ma non voglio neanche smettere di combattere la mia battaglia, sono qui perché intendo ufficializzare la mia attività... stai tranquillo Reg, qualunque cosa accada non ti coinvolgerò”
“Credo sia un po' tardi per quello, comunque-” l' uomo scarabocchiò qualcosa su un pezzo di pergamena porgendolo poi ad Emmeline che leggeva incuriosita quelli che avevano tutta l' aria di essere degli indirizzi

Sono gli indirizzi di alcune delle proprietà dei Rosier ancora non sotto sequestro, immagino che lui stia da te per ora... spero che tu ti renda conto che la cosa non può assolutamente andare avanti per molto”
“Se lo porto in uno di questi posto gli Auror verranno a cercarlo Reg”
“sei una donna intelligente, trova un modo... depistali, se lo trovano in casa tua siete finiti tutti e due e non credo che sia quello che Evan vorrebbe, parlatene assieme e se ci sarà qualcosa che potrò fare ti aiuterò ma stai attenta ti prego”
“Nessun Auror lo troverà stai tranquillo” Regulus la osservò un po' sconsolato, perché purtroppo era certo che ci fossero cose ben peggiori degli Auror che attendevano suo cugino se si fosse sparsa la voce che era tornato a londra

...non sono gli Auror che mi preoccupano Emmeline”

la bionda colse immediatamente il significato delle sue parole e in cuor suo sperò davvero che dopo essersi smaterializzato dal suo appartamento quella mattina Evan avesse avuto il buon senso di essere prudente, lo sperava con tutta sé stessa, il suo sguardo fu poi catturato da una fotografia che ritraeva proprio il minore dei Black assieme alla sua amica, lui era composto in tutto fuorché nel sorriso sincero e prigioniero degli occhi di lei, Emmeline aveva sempre trovato Amineh una donna bellissima non solo fisicamente ma anche spiritualmente, era sagace e brillante ma molto discreta, non amava dare confidenza agli estranei ma non negava mai una mano d' aiuto, si sorprese quando due persone così solitarie come Regulus e la persiana riuscirono a creare un legame così profondo, si dice spesso che gli opposti si attraggono eppure lei non aveva mai visto due anime più affini e la mano d' aiuto che Regulus le aveva offerto non faceva altro che ricordargliela

Posso chiederi una cosa?”
“Certo”
“Come sapevi che era lei?”
l' uomo capì dove voleva andare a parare quando il dito della ex grifondoro aveva iniziato ad accarezzare la fotografia, pallida imitazione di un ricordo della sua passata felcità, lo sguardo dell' uomo si perse leggermente ma cominciò a brillare come mai più luminoso Emmeline lo avesse mai visto, in quel momento gli occhi del più piccolo dei Black sembravano davvero due stelle

Io non lo so Emmeline, credo che non sia una cosa che si può spiegare a parole. È successo per caso e improvvisamente non sono più riuscito ad immaginare la mia vita senza di lei...ma penso che tu questo lo possa capire meglio di chiunque altro”

Non credo che il casino che sta succedendo tra me ed evan possa dirsi simile”
“Credimi tu ed Evan siete quanto di più simile a me e ad Amineh io abbia mai visto nella mia vita”
si sorrisero assieme e mai prima di quel momento Emmeline si sentì vicino all' anima di quell' uomo così solitario e così diverso dal suo amico

Sai Reg, se ti andasse di parlarne qualche volta, magari in un pub come nella nostra ultima uscita...a me farebbe piacere”
“Anche a me”

si sorpresero entrambi delle parole pronunciate ma nessuno dei due era pentito, Regulus Black era sicuro di aver, in quel complicato mondo di Mangiamorte e Fenici, trovato un' amica.


***

Harry Potter non era mai stato più felice di terminare qualcosa quanto lo era in quel momento dopo aver finito di aiutare il suo professore di difesa contro le arti oscure a firmare i suoi autografi, il grosso problema non era tanto il compiere l' azione in sé quanto il compierla in compagnia del suddetto professore che non perdeva mai occasione per parlare di sé. Credeva ingenuamente di essere ormai libero di dedicarsi a non pensare a nulla almeno per il tragitto che lo separava dall torre di Grifondoro, ma proprio quando era quasi convinto di potercela fare sentì uno strano sibilare riempirgli la testa e istintivamente si portò le mani alle orecchie, piano piano il serpeggiante rumore si trasformava in parole comprensibili dalle quali Harry Potter fu terrorizzato


Sangue



Vi squarterò


Harry!”
il giovane sobbalzò udendo la voce della sua migliore amica che lo riportò immediatamente sul pianeta terra e così come erano arrivati i sibilii scomparvero

Harry va tutto bene? Quando non ti abbaimo visto arrivare per cena ci siamo preoccupati”
non ci provò neanche a mentire, non dopo quello che era successo all' inizio dell' anno, cercò di raccontare in breve la storia delle voci e più vedeva i suoi amici preoccuparsi più sapeva che c' era qualcosa che non andava.

Ne hai parlato con i tuoi, hai scritto a qualcuno? A Silente magari”
“No Hermione e non credo che sia una buona idea farlo”
Sia Alphard che Ron lo guardarono scetticamente, quel susseguirsi di strani eventi lasciava presagire che anche il loro secondo anno ad Hogwarts non sarebbe stato per nulla tranquillo

Dovresti Harry, sentire voci non è esattamente considerato un buon presagio”
“Lo so Alpharda ma cosa dovrei fare insomma!”

prima che chiunque potesse ribattere il quartetto si ritrovò di fronte a una scena raccapricciante, Hermione si portò una mano alla bocca mentre Harry pallido in volto si avvcinò al muro imbrattato di sangue per leggerne le parole

La Camera dei Segreti è stata aperta, nemici dell' Erede temete

Cosa diamine vuol dire?”
“Oh no”
“Ron cosa c'è?”
i tre seguirono la mano del rosso amico che indicava sconsolato un felino che penzolava immobile appeso a uno dei candelabri

è Mrs. Purr”
“Cosa facciamo?”

ma prima che Harry potesse rispondere i quattro furono circondati dai mormorii chiassosi dei compagni di ogni casa che facevano ritorno alla sala grande, si guardarono intorno sentendo gli sguardi dei membri delle varie case addosso, pienamente consapevoli di che tipo di idea avessero dato facendosi trovare come al solito nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Nemici dell' Erede tremate, i prossimi sarete voi mezzosangue”
Alphard era molto tentato di ripetere una scena come quella della mattina precedente ma nonappena vide Gazza avvicinarsi con fare minaccioso ad Harry dopo aver visto la gatta appesa in quel modo si dimentcò di Malfoy e cercò di dare una mano all' amico che cercava inutilmente di difendersi

La mia gatta”

...signore io...”
“TU hai ucciso la mia gatta”
“No, lo giuriamo noi non c' entriamo nulla”

Io ti uccido!”
“Signor Gazza! Lasci andare lo studente”
Harry sentì il colletto della camicia finalmente libero e si accorse che la situazione era stata salvata dal corpo insegnanti, Silente, Piton, la McGranitt e la professoressa Sprite si erano fatti largo tra gli studenti osservando sconvolti tanto quanto loro le scritte sul muro.

Che tutti i prefetti riportino gli studenti nei propri dormitori”
ma quando anche il quartetto fece per andarsene la voce del preside li frmò

Tutti tranne voi quattro”

Nei minuti successivi i quattro dovettero difendersi sia dalle accuse di Gazza che dai sospetti di Piton, come se essere stati testimoni di quella scena inquietante non fosse già abbastanza e come se le parole di Mlafoy non gli avessero già dato motivo di preoccursi, aspettarono il via libera degli insegnanti prima di tornare al dormitorio, arrivati trovarono la sala comune già deserta e sedendosi di fronte al camino convennero che era il caso di parlare di ciò che era appena successo

Cos'è la camera dei segreti? E chi è l' erede...erede di cosa poi”
“Di Serpeverde”

Harry, Ron ed Hermione si voltarono subito verso Alphard che teneva lo sguardo fisso tra le fiamme del camino

Chiedo scusa, cosa?”
“C'è una leggenda, si dice che Salazar Serpeverde non contento di come i suoi tre amici avessero deciso di guidare la scuola, ovvero permettendo sia ai figli di maghi che ai figli di babbani di apprendere la magia, creò una camera dei segreti dove nascose un mostro che avrebbe risposto solo agli ordini del suo erede”
“Oh andiamo Alfie, tu non crederai che sia vera questa storia? E poi scusa credi davvero che l' erede di unmago vissuto mille anni fa potrebbe essere qui tra noi adesso?”
“Non lo so, non ne ho davvero idea ma credo che dovremmo cercare tra i figli delle famiglie purosangue... potrebbero sapere qualcosa”

Aspetta, quindi per quel che ne sappiamo potreste essere pure tu...o Ronald”
i due si guardarono schifati, amareggiati quasi dalla curiosa affermazione della loro migliore amica

Non credo proprio, primo perché Ron era a cena e gli sarebbe stato impossibile scrivere quella roba nel muro e i Weasley hanno una lunga tradizione di maghi a grifondoro”
“Ma i Black no”
“I Black no è vero ma nella casa nel mio nonno paterno che ho visto l' anno scorso c'è una parete con affrescati tutti i matrimoni e le unioni fatte dalla famiglia nel corso dei secoli...e credetemi se vi dico che se avessimo condiviso anche solo una goccia del sangue con Slazar Serpeverde adesso non staremmo qui a chiederci chi possa essere il suo erede”
“Nashira ti ha risposto... per l' elfo dico, magari lei sa qualcosa di più”
“Ne dubito, metà della famiglia di Shira è Black mentre l' altra metà ha evitato per secoli di avere a che fare con gli europei preferendo il loro isolamento alla condivisione dei loro segreti, sono perfino più rigidi di noi per quanto riguarda i matrimoni, lo stesso tra zio Reg e Amineh Varsani era stato visto malissimo”
“Per cui cosa facciamo?”
“Aspettiamo, a questo punto direi che non dovrebbe mancare troppo prima che succeda qualcosa”
gli altri tre lo guardarono esterrefatti e un po' preoccupati

Non crederai che abbia ragione Malfoy? Che davvero i figli di babbani siano in pericolo”
“Non lo so Herm, davvero non ne ho idea”


***


Tom Riddle teneva gli occhi socchiusi, andava tutto secondo i piani, il suo prezioso diario era tornato ad Hogwarts e se tutto fosse andato come aveva programmato quell' anno avrebbe scoperto chi diamine era il moccioso nato alla fine di Luglio che avrebbe osato sfidarlo e che avrebbe rischiato di mandare all' aria quello per cui aveva lavorato negli ultimi trent' anni della sua vita, il Basilisco era sveglio, lo poteva sentire...si sarebbe affidato a lui per togliere di mezzo questa non minaccia ancora prima che diventasse tale, la perdita della pietra filosofale dell' anno precedente aveva messo un freno al suo mantenimento dell' immortalità ma quando sarebbe riuscito a mettere le mani sul ragazzino tutto sarebbe andato secondo i piani.

Mio signore, se posso-”
“Cosa c'è Lucius”
“Ora che il vostro ordine è stato eseguito quale sarà la prossima mossa”

Riddle continuava a tenere lo sguardo altrove, dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non togliere di mezzo anche quel patetico omuncolo, gli dava la nausea averlo attorno e gli dava la nausea che osasse di nuovo mettere in dubbio il suo elaborato, se sapesse il caro Lucius che il motivo per il quale era entrato tra le sue fila era esclusivamente sua moglie, quella con il vero potenziale magico tra i due e con una mente così ben protetta che neanche a lui era concesso profanarla con la legilimanzia, singolare quasi quanto la sua letale sorella, non c'era alcun dubbio, le vere streghe in famiglia Black erano senz' altro le donne, pure e oscure come pochissimi altri.

Non temere Lucius, a tempo debito il mio disegno ti apparirà chiaro, per ora dovremo attendere, tutti fuori adesso...lasciatemi”
osservò i mangiamorte strisciare via velocemente spaventati dalla sola idea di irritarlo, poi la vide muoversi sicura tra i suoi compagni, Bellatrix più oscura epiù forte, più fedele e più letale, la sua allieva... la sua fine.

Tutti tranne Bellatrix”
la donna gli sorrise sadica evitando di guardare suo marito che ormai, si era rassegnato a quel rapporto di complicità che legava sua moglie a quello che era il loro maestro e padrone, anche se non sapesse dire fino a che punto, sopratutto perché quando si parlava del loro maestro Bellatrix diventava ancora più sprezzante e scostante di quanto già non fosse di suo ogni giorno.

Mio Signore”
l' ultima cosa che Rodolphus vide prima che la porta si richiudesse dietro di lui furono le labbra di Bella che sfioravano la mano di quell' uomo che più passava il tempo meno sembrava umano, e meno smebrava umano più Belltarix ne era attratta, se ne andò per primo Rodolphus ignorando l' invito di Narcissa di restare ancora un po', lo sguardo consapevole dell' altra sorella Black gli ricordava che il suo matrimonio era sempre e solo stato una farsa.

Mio Signore”

Voldemort la osservava, sapeva che c' era qualcosa che la donna voleva chiedergli disperatamente, sin da quando aveva affidato il suo primo Horcrux nelle mani del cognato.

Dimmi Bellatrix, cosa vuoi chiedermi”
“Mio Signore, siete stato voi a dirmelo, io sono la migliore”
“Non te l' ho mai nascosto, ti ho istruita io è naturale che tu lo sia... se la mia creatura”
“E allora perché... perché avete affidato a Lucius una missione che a dire vostro è di vitale importanza”
non aveva paura di guardarlo negli occhi, lo rispettava, lo adorava, lo seguiva, gli era fedele ma non lo temeva, non lo aveva mai fatto poco importava quanto brutali fossero gli allenamenti alla quale la sottoponeva.

Perché Bella, come hai detto tu, sei la migliore. I tuoi sensi sono sensibili alla magia oscura più di quanto quelli di Lucius Malfoy saranno mai, se ti avessi messo in mano quello che ho dato a Lucius ti saresti rifiutata di portare a termine la missione... credimi quando ti dico che è così”
la donna non sapeva se sentirsi lusingata o umiliata dalle parole che aveva appena udito, come poteva ora il suo potere essere un limite al suo compito, come poteva Lui che spaeva tutto del suo spirito e della sua devozione pensare che lei avrebbe potuto mettere in discussione una direttiva che dirattemente dal suo maestro le sarebbe stata data.

Lascia che ti mostri una cosa Bella”
la donna chinò il capo appena il il Lord si alzò per poi afferrare un oggetto, una coppa, e pergerglielo fissandola dritto in faccia. La magia oscura che quell' oggetto emanava era così travolgente e inebriante da sembrare quasi viva, Bellatrix allungò la mano esitante ma appena ricevette un gesto di assenso accarezzò l'oggetto senza nessuna esitazione, lasciando che quelle scosse così elettriche e oscure le percorressero anima e corpo, sentì le mani del suo maestro prendere le sue mentre la invitava a sorreggere l' ogetto per lui

Lo senti Bellatrix? Hai idea di cosa sia?”
la domanda era retorica, Voldemort sapeva che Bella non poteva conoscere il reale significato di quello che stava provando ma sapeva anche non le sarebbe servito molto per capirlo, non le mise fretta continuando a sorreggerle le mani mentre la osservava assaporare quell' oscurità di cui lei sola, a parte Nagini, era stata messa al corrente... L'unica...la preferita...la più forte...la più oscura...la migliore.

Ad un tratto la strega sobbalzò e anziché lasciare andare l' oggetto lo strinze ancora più avidamente e osservò terrorizzata quegli occhi rossi che la fissavano compiaciuti

Mio signore, siete voi...la coppa...siete voi”
“Sono contento che tu te ne sia accorta Bella, sì per così dire una parte di me è legata per sempre a quell' oggetto... con il diario che ho dato a Lucius è lo stesso”

Ma come lo stesso...voi volete dire...un pezzo di voi...”
“Avevo bisogno che tornasse ad Hogwarts, avevo bisogno che stesse lì per trovare una risposta a questa dannata profezia che rischia di rovinare tutto”

Bellatrix non disse nulla, ma capì perché il suo signore avesse affidato tale compito a Lucius e non a lei, se come con la coppa avesse anche solo sospettato che un pezzo del suo signore riposava nel suo diario di certo non lo avrebbe aiutato a mandarlo inquella maledetta scuola alla mercé di Silente e del suo ridicolo ordine

ma basta parlare di me adesso, parlami di tuo cugino, sarà dei nostri?”
“Reg ha usato la scusa della fine del suo matrimonio per isolarsi e stare da solo...mio Signore voi mi avete chiesto se considerassi il coinvolgerlo una buona idea e devo dirvelo, non credo che lo sia e mi vergogno profondamente per questo”
l' Oscuro Signore non smise di osservarla, di nuovo così prostrata al suo volere, ma con un astrana luce negli occhi

Cosa suggerisci di fare dunque, eliminarlo?”
“No mio signore, sarebbe controproducente, si potrebbe certo ma in futuro. Mio cugino ha mostrato tutta la sua debolezza ma la sua progenie no, una in particolare”
“Sì, Lucius mi ha parlato della tua nipotina ma Bella per quanto dotata ti renderai conto che dare il marchio a una undicenne sarebbe azzardato e anche abbastanza derisorio, un bambino non può sostituire un mago cresciuto e in grado di combattere e servirmi appieno”
“Aspetteremo, la magia scorre forte tra le vene di Nashira molto più che in tanti suoi coetanei purosangue, aspettatela signore e vi giuro che non ve ne pentirete”
a sentire Bellatrix e altri legati ai Black la dolce Nashira era l' ennesima dimostrazione dello straordinario potere delle streghe Black, senza contare che averla tra i suoi gli avrebbe dato un tale potere sugli alchimisti che mai si sarebbe sognato di ottenere senza la violenza

Molto bene Bellatrix, la aspetteremo... confido che tu possa esercitare su di lei l' influenza necessaria quando la riavremo in Inghilterra, nel frattempo-” le porse la coppa di nuovo, ignorando il suo sussulto e la sua sorpresa

Ho bisogno che tu la tenga al sicuro, non lo dovrà sapere nessuno, non tuo marito, non tua sorella...nessuno”

Contate su di me”

le osservò gli occhi neri, soddisfatti e brillanti, battaglieri come il suo nome, due stelle oscure. Era fortissima, oscura e pura, pura come mai lui sarebbe stato, agognava il suo sangue più di qualsiasi altra cosa... ma questo lei non lo avrebbe mai dovuto sapere.




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Capitolo 5
*** A Star lost in the Universe ***


Black stars 5

A star lost in the Universe.


Reza sentiva tutta la superfice della sua pelle bruciare con un' intensità che fino ad allora non avrebbe mai pensato di sperimentare .

Camminava tra le fiamme ad occhi aperti senza badare al dolore, un dlore fitto ed intenso che lo stava uccidendo, gli occhi vedevano solo il fuoco, le orecchie sentivano distintamente il canto di Rania Varsani che accompagnava la sua camminata, e più dolore sentiva più sapeva di esserci, più dolere sentiva più sentiva anche il suo orgoglio crescere.

Il più giovane

Sarebbe stato il più giovane

La cerimonia di Eunsur era l'ultimo tassello che gli mancava per essere a tutti gli effetti riconosciuto come Alchimista nonostante avesse appena compiuto quattordici anni, e lui voleva superarla, doveva superarla perché ai figli di traditori non è mai concesso prendere parte ad Eunsur, la cerimonia del proprio elemento, mai in nessun caso, per far sì che i germogli di una pianta malata vengano recisi all'istante, ma a lui è stato concesso, non solo perché è sicuramente il più brillante giovane mago che la Persia abbia mai visto, e lui questo lo sa perché Thuban Varsani in persona non fa altro che ricordarglielo, ma anche perché quando suo padre aveva preso la decisione di tradire era stato lui a prendere la decisione di voltargli le spalle e la sua decisione aveva salvato la vita di Merhzad l'unico giovane uomo al mondo di cui Thuban Varsani si fidasse senza riserve, il preferito, il dono del sole come diceva il suo nome, era lui il motivo per il quale perfino al figlio di un traditore era stato concesso di prendere parte sia ad Eunsur che alla cerimonia del nome e lui li avrebbe completati assieme, e avere il corpo completamente dilaniato dal fuoco sembrava un buon prezzo da pagare per avere il posto che gli spettava di diritto nella cerchia della congrega, una volta dentro Thuban si sarebbe fidato anche di lui, una volta dentro avrebbe potuto aspirare a diventare il prossimo reggente alla morte di Varsani, questo perché per l'appunto lui era il più giovane, il più talentuoso e dato l'elemento che lo rappresentava aveva ottime probabilità di essere anche il più forte.

Eppure una volta uscito da quell' inferno di fuoco che lo sovrastava si era anche ricordato del perché nonostante tutte le sue doti, che lo rendevano il candidato perfetto a guidare gli Alchimisti in quel periodo così oscuro poteva esserci un' altra evoluzione che gli eventi potevano prendere, una calamità naturale che avrebbe potuto colpirlo e che adesso che era uscito dal sentiero di fuoco lo guardava con una smorfia irritata in volto, smorfia che Reza Aghajari non si fece nessun problema a ricambiare, nessuno sembrò dare peso al suo cambio di espressione nonappena venne visto dall'intera congrega uscire illeso dal mare di fiamme, quella faccia contratta e sprezzante poteva essere benissimo dovuta al dolore della prova, c'era una persona che tuttavia lui non poteva ingannare e quella persona era Mehrzad, che lo guardava severamente, ammonendolo dal fare qualsiasi cosa stupida, il ragazzino si focalizzò di nuovo sulla voce del canto di Rania che si fermò definitivamente solo dopo un'altra diecina di minuti, nel silenzio della stanza del fuoco di dimora del Drago Thuban Varsani avanzò verso di lui con quel suo atteggiamento severo e distaccato che lo contraddistingueva tra i suoi simili, gli si fermò a pochi passi di distanza facendogli cenno di inginocchiarsi.

Reza, figlio di Daryoush, erede di Aghajari, nato dalle terre di Cyrus, scelto dal fuoco, sei qui oggi dopo aver sostenuto Eunsur, la cerimonia dell'elemento perché, con la testimonianza di Mehrzad hai ricevuto il tuo nome in sogno da Khorshid, il sole, dicci allora come da oggi dovrai essere chiamato”

prende un respiro profondo, pronto a riavere il suo vero nome, quello datogli dalla magia non più quello scelto dagli uomini, sono pochissimi gli Alchimisti che nel corso della loro vita apprendono il loro nome, la maggior parte come succede in quasi tutte le società magiche del mondo tengono il nome che gli viene dato dai genitori, ma lui no, lui ha visto il suo vero nome, come fece Mehrzad diversi anni prima, come fece Thuban a soli sei anni.

Il vero nome di un alchimista corrisponde alla sua vera natura, Thuban è la testa del drago, Mehrzad è il dono del sole e lui non è più Reza ma

Keyvan... il mio nome è Keyvan”

Universo

E per un momento Keyvan vide l'rgoglio negli occhi Mherzad, per un momento vide l'orgoglio negli occhi Thuban. Voltò lo sguardo verso Nashira Black, l'intrusa inglese che non aveva ancora cancellato la smorfia da quella sua faccia di mocciosa, il suo protettore era fiero di lui, suo nonno era fiero di lui e lui aveva dimostrato di essere il migliore...e lei non avrebbe potuto farci niente.


***


Nashira attende seduta con le gambe incrociate che Reza-egocentrismo- Aghajari venga fuori da quella tempesta di fuoco dalla quale tutti sono affascinati, pochi hanno superato con successo la prova del fuoco durante Eunsur, uno di questi era stato suo nonno il giorno del compimento dei suoi sedici anni, e non solo quel ragazzino insopportabile e molesto si era permesso di avere qualcosa in comune con il vecchio Varsani, che sembrava già così fiero da dove lo osservava lei, ma aveva anche affrontato la sua prova ben due anni prima rispetto a quando lo aveva fatto suo nonno, sin da quando era arrivata a Dimora del Drago Nashira aveva dovuto fare i conti con le voci che giravano su di lei e anche sul giovane protetto della sua famiglia.

Lei era considerata indisciplinata e inadeguata tra le altre cose e l'avere un padre inglese e l'essere cresciuta in Inghilterra per tutti quegli anni non l'aiutava di certo ad integrarsi, dall'altra parte c'era Reza, talentuoso, leale, ambizioso, stimato e favorito dalla sua stessa famiglia, era già scontato per molti che sarebbe stato lui il prossimo reggente di dimora del drago, perché lei e i suoi fratelli a quanto pareva non erano degni abbastanza, in più l'atteggiamento di sufficienza con cui Reza tendeva a trattare tutti coloro che lo circondavano di certo non lo rendevano una persona simpatica, e la parte più odiosa di ciò era che poteva permettersi di comportarsi così perché era vero e innegabile che fosse lui il migliore, il più bravo.

Si rese conto di aver iniziato a sbuffare quando Mherzad Bahari, seduto accanto a lei le fece cenno di tacere o quantomeno di usare un linguaggio adatto alla solennità della situazione.

Eunsur era il rito dell' elemento, il momento in cui si manifesta l'affinità di ogni alchimista con acqua o aria o terra o fuoco e l'elemento prepara una prova, se la prova viene superata si entra di diritto tra le schiere degli alchimisti adulti e si inizia una preparazione con magia molto più avanzata di quella che stava affrontando lei.

Quando Reza uscì fuori da quel mare di fuoco in corpo non aveva manco un graffio, niente, era impeccabile come sempre e l'orgoglio negli occhi di tutti non poteva che darle fastidio, non solo era più giovane di Thuban stesso al superamento di Eunsur ma aveva anche sostenuto una prova pressoché perfetta, e la stava guardando, con quell'aria strafottente perché lo sa Reza di averla superata come si deve, lei non sarebbe mai riuscita a sostenere una prova a quei livelli e non lo avrebbe fatto neanche a quell'età.

Quando Thuban gli permette di alzarsi e lo presenta con il suo nuovo nome, perché Ovviamente il figlio perfetto degli alchimisti non solo ha scoperto il suo elemento in circostanze straordinarie ma anche il suo nome.

Aveva scoperto il suo elemento circa un anno prima quando aveva affronato da solo un Ifrit per salvare Mherzad e la notte stessa Khorshid, il sole, gli era apparso in sogno per rivelargli il suo nuovo nome

KEYVAN”

Universo

un nome che si portava dietro tutto l'ego già smisurato di quel ragazzo, e lei lo detestava, perché era un bel nome, un nome importante che lasciava intendere tutta la grandezza che quel moscerino fastidioso si sarebbe portato con sé, non riusciva a capacitarsi di come Khorshid avesse potuto suggerire un nome che amplificasse ancora di più l'incredibile e già smisurata considerazione che Keyvan aveva di sé, poteva sentire gli sguardi degli altri memebri della congrega che si posavano prima su di lui e poi su sé stessa, e ne percepiva tutta la disapprovazione, sapeva che ora suo nonno avrebbe dovuto occuparsi degli ospiti arrivati da tutta l'Asia centrale e dal resto del caucaso, così decise di allontanarsi da sola prima di doversi complimentare per forza con quel talentuosissimo problema.

Quasi fuori dalla portata visiva di Mherzad, ora troppo preso a occuparsi del suo pupillo, Nashira si sentì imporvvisamente afferrare dal braccio, lo stupore iniziale lasciò spazio alla sorpresa e al sorriso quando si rese conto che le sue due nuove amiche, anch'esse sorridenti e allegre, l'avevano intercettata prima che potesse darsi alla fuga.

Dove pensi di andare?”

Hai visto che roba?”

Nashira si alzava la mattina e ringraziava sempre di aver trovato, in una reggia fatta di Keyvan e Mherzad e Roxsane, ovvero tutte persone che volevano controllarla o deriderla, anche persone come Khamisa Shoneyin, dodici anni, nigeriana, alta, con due occhi verdi e trasparenti che risaltavano come smeraldi nella sua pelle scura, e con dei turbanti colorati e leggeri che le davano un'aria molto più adulta degli altri allievi della reggia e Laleh Kiarostami, dodici anni, persiana, che proprio come il nome che portava non sembrava avere intenzione di impressionare nessuno, Laleh era un tulipano, e i tulipani per definizione vivono dei loro infiniti colori senza curarsi troppo di ciò che gli altri fiori del giardino pensano della loro specie, consci del fatto che al mondo c'è spazio per tutti, a quanto pare anche per gli invasori inglesi.

Non trovate anche voi che il suo nome sia davvero bello?”

Laleh aveva quell'aria sognante tipica di chi passava il suo tempo a fantasticare, e su Keyvan lei aveva fantasticato già parecchio, la sua amica nutriva per quel mortale nemico una ammirazione genuina e giustificata che rendevano agli occhi di Nashira il personaggio di Aghajari ancora più odioso, perché se un tulipano come Laleh aveva deciso che sì c'era spazio per tutti i fiori ma che c'era anche un fiore che meritasse totale ammirazione allora voleva dire che davvero lui era più un'insopportabile e inarrivabile entità che un ragazzino della dimora come tutti gli altri.

Ho sentito dire che Keyvan oltre che Universo vul dire anche Pianeta Terra, è molto poetico”

Khamisa sa tutto, sempre senza eccezzioni, se fossero state ad Hogwarts sarebbe stata di sicuro una corvonero, ma utilizzava la sua conoscenza prettamente come arma di scherno nei confronti degli altri, una cosa molto da serpeverde

Credo che adesso che ha trovato il suo vero significato Keyvan comincerà a esercitare, come del resto il pianeta terra stesso, una forza di gravità data la massa smisurata della propria autoconsiderazione”

E Nashira non può che iniziare a ridere, di gusto, perché almeno ha nella Nigeriana una valida alleata per detestare quell' individuo che mina al suo ruolo nella congrega.

Le due decidono però di darci un taglio quando la faccia in allerta di Laleh suggerisce che qualcuno si sta avvicinando rompendo la loro piccola pausa di riflessione, qualcuno che non dovrebbe sentire le parole canzonatorie che avevano riservato per il protagonista del giorno.

Stella mia”

Nonno!”

simulando un sorriso le ragazzine si presentarono come conveniva agli accompagnatori di Thuban Varsani, Nashira ruppe la promessa fatta a sé stessa giusto una diecina di secondi prima, quando aveva visto avvicinarsi assieme al nonno anche ovviamente Keyvan, il quale evidentemente doveva avere dei problemi a dissimulare le espressioni perché osava tenere quell'atteggiamento di sufficienza anche in compagnia di suo nonno.

Il vecchio incurante dell'atteggiamento dei quattro incoraggiò i giovani ad allontanarsi assieme per rimanere assieme ai suoi ospiti a discutere di faccende riguardanti la congrega e il disappunto con cui Keyvan aveva accolto l'incoraggiante ordine del vecchio aveva rincuorato invece Nashira

forse non era ancora tutto perduto.


***


Io amo il mio lavoro


Io amo il mio lavoro


per davvero


Regulus Black in que particolare momento della sua vita odiava il suo lavoro, la Confederazione Magica Internazionale dei Commerci era in crisi, e chi altri poteva risolvere questa crisi se non lui, che era non solo a capo dell' Ufficio del Commercio Internazionale del Ministero ma anche già esperto delle terre soggette al suddetto problema.

Nel mercato Internazionale c'era stato recentemente un aumento sporpositato della quantità di argento disponibile, e nel suo mondo un aumento di argento voleva dire quasi sicuramente bracconaggio di Occamy che per la fortuna della comunità magica internazionale erano nella lista delle creature fantastiche ed erano di conseguenza protette.

La sua prima reazione quando il Ministero aveva di punto in bianco deciso di spedirlo in Vietnam per una missione investigativa a soli quattro mesi di distanza col suo ultimo incarico nel Laos era stata ovviamente quella di chiedere come mai mandare un uomo che si era sempre occupato esclusivamente dei rapporti internazionali tra le varie comunità magiche anziché a contrattare con le popolazioni interessate a dare la caccia a un gruppo di pavoni giganti scomparsi.

Poi gli venne in mente che il suo scetticismo poteva essere scambiato per paura e che qualcuno avrebbe potuto decidere di affidargli anche una scorta di Auror e che tra gli Auror ci sarebbe potuto essere suo fratello o peggio, qualcuno dei suoi amici e con la situazione imbarazzante che si era creata tra lui, la Vance e Rosier, sostenere lo sguardo inquisitore di Grifondoro curiosi e apprensivi era l'ultimo dei suoi desideri, purtroppo per lui aveva fatto un'altra proposta, ovvero essere accompagnato da un Magizoologo, che si intendesse di più delle creature che stavano cercando e che fosse pronto a dargli il sostegno necessario nel caso in cui la situazione fosse diventata pericolosa.

Purtroppo per lui alla presenza degli inviati del Ministero a cui aveva fatto tale richiesta era presente anche un membro del Wizengamot del quale non nutriva troppa stima.

Purtroppo per lui tale membro del Wizengamot conosceva un Magizoologo eccezionale, prepaprato nella miglior scuola di magia del mondo.

Purtroppo per lui tutti gli altri con un minimo di potere decisionale in quella stanza nutrivano per tale mago una sconsiderata stima.

Purtroppo per lui quel mago era Albus Silente.

Quindi si trovava così, nel bel mezzo della giungla Vietnamita, assalito da zanzare, solo, con dei bracconieri di Occamy da trovare, uno ruolo da difendere e con Newt Scamander che non faceva altro che esternare la sua eccitazione per quella missione incredibile.

Gli Occamy sono creature straordinarie, piene di affetto e di eleganza e senso della famiglia, le ho già detto signor Black di quella volta in cui io smarrii a New York proprio un Occamy ritrovarlo fu davvero difficile ma con l'aiuto della mia cara Tina, di sua sorella e del nostro amico Jacob tutto si risolse per...”

parlava, quel novantenne come se negli ultimi quarant'anni fosse stato sempre in silenzio, parlava e parlava e parlava, la loro guida il signor Choi Nguyen, un giovanotto di diciassette anni memebro di una famiglia di maghi del paese era sul punto di usare le pozioni che avevano portato per stordire qualsiasi minaccia avesse provato a fermarli sul suddetto magizoologo e Regulus non avrebbe potuto proprio dargli torto.

C'era qualcosa di terribilmente anormale in quella situazione, perché un novantenne avrebbe dovuto desiderare alla sua età di trovarsi in una terra così angusta in sua compagnia? E perché c'erano così tante zanzare in quel maledetto paese.

Regulus normalmente amava il suo lavoro ma in quel momento cominciava a rimpiangere la compagnia molesta di suo fratello.

E lei signor Black?”

sentendosi chiamato in causa l'erede dei Black decise che forse era il caso di rispondere almeno sentir parlare sé stesso gli avrebbe dato il tempo di riprendersi dalla voce fin troppo squillante di Newt Scamander.

Io- mi scusi potrebbe ripetere la domanda?”

Come ha scelto la sua occupazione?”

per un momento Regulus si soffermò sul volto del vecchio, stava cercando di capire se fosse davvero interessato o se stesse semplicemente cercando di farlo parlare per riprendere fiato e tornare di nuovo a parlare della prima guerra magica, ovviamente il viso sorridente del vecchio che faceva trasudare curiosità doveva sicuramente essere una trappola, una qualche manovra sociale sconosciuta all'ex serpeverde, però quando vide il sorriso sbiadire leggermente e la curiosità mutare in dubbio comprese subito che il vecchio, visto il tempo che impiegava a rispondere doveva sicuramente averlo scambiato per un idiota, e lui era Regulus Black e non lo poteva assolutamente permettere.

Mi ci sono trovato per caso, all'epoca volevo lavorare e avevo una relazione a distanza per cui scelsi l'unica occupazione dignitosa del ministero che mi permettesse di viaggiare nel paese della mia fidanzata... avvicinandoci un po'”

Cosa non si fa per amore!”

quell' ultima affermazione vide mutare il volto del magizoologo rivelandoni occhi tremendamente tristi e Regulus non poté fare a meno che sentirsi leggermente a disagio, cercò di mascherare la sua curiosità nonappena il signor Scamander riprese a scrutarlo con interesse

Lo avete tutti”
“Tutti chi? E cos'è che avrei?”
si ritrovò l'indice del vecchio puntato contro gli occhi e fu costretto a fare un passo indietro per evitare che gli venisse cavato via un occhio

Quello sguardo da vita sprecata, lo aveva anche Leta quando eravamo giovani, ah voi delle sacre ventotto siete delle persone davvero particolari... oh non mi guardi con quella faccia signor Black”

E Regulus iniziò a chiedersi a quel punto con che razza di faccia avesse iniziato a guardarlo, perché ora la faccia del vecchio era dipinta esclusivamente da una profonda commiserazione...come se ci fosse passato anche lui, pur non sapendo cosa era successo tra lui ed Amineh.

Quando dice Leta intende Miss Lestrange per caso? Chiedo perché ho visto delle sue foto al maniero di mia cugina, è morta molto giovane”
“Sì intendo proprio lei, mi chiedo perché voi purosangue abbiate questa tendenza a vivere la vostra vita come una punizione signor Black”
“Chiedo scusa cosa?”

Beh ha detto di aver iniziato questo lavoro per una fidanzata, ma dubito che sia ancora così, glielo si legge in faccia, odia me, odia questo lavoro e anche questo posto” l'ex serpeverde sogghignò leggermente, doveva essersela guardata proprio bene Miss Lestrange se solo dal suo volto aveva già realizzato un catalogo di tutte le persone appartenenti alle famiglie purosangue Inglesi

Ha ragione quando dice che non sono felice di questo incarico ma le assicuro che il mio lavoro mi piace, e con mia moglie le cose non sono andate male per colpa dei cattive decisioni ma del vaiolo di drago, è morta qualche anno fa. In effetti il mio unico rimpianto è di non aver scelto di diventare Medimago”

Scamander non gli levava gli occhi di dosso sembrava avere un non so che di soddisfatto negli occhi, lo guardava come se avesse appena fatto pace col cervello

Mi scusi per la poca discrezione allora, ma mi permetta un'ultima domanda, se lei non voleva questo incarico perché lo ha richiesto? E perché ha richiesto me?”

confusione, ecco cosa provava Regulus Black, perché ovviamente a lui non sarebbe mai saltato in testa di richiedere un incarico di quella portata e che sopratutto richiedeva avere a che fare con bestie e non con persole

Guardi che io non ho richiesto proprio nulla, mi hanno praticamente costretto a venire qui, nonostante avessi appena terminato il mio precedente incarico, per quanto riguarda lei, io avevo chiesto un magizoologo qualsiasi, è stato Silente a insistere perché portassi lei”
“Silente ha proposto me? Ne è sicuro? Assoltamente certo?”
“Assolutamente certo...perché? Signor Scamander?”

Newt conosceva fin troppo bene Silente per escludere a priori che magari Silente li aveva messi assieme per qualche ragione eppure le uova che cominciava a notare sul terreno di quello strano bosco uniti all'odore di un sangue molto particolare non gli regalavano un disegno positivo di questa situazione.

Mi dica signor Black, lei è stato altre volte nel sud est asiatico dico bene?”

Sì parecchie volte”
“Nota qualcosa di strano in questa particolare foresta?”
Regulus iniziò a guardarsi attorno, ed era effettivamente da quando avevano preso la passaporta da Bangkok che avrebbe dovuto portarli in Vietnam che aveva notato sostanziali differerenze nelle piante e nella fauna ma aveva continuato a ripetersi che non poteva essere una cosa così grave, potevano semplicemente essere differenze dovute alla complicata storia del paese sapeva quanto deleterie fossero state le armi usate dai babbani solamente quindici anni prima, eppure la faccia di Scamander gli fece comprendere che sì, forse era stato troppo ottimista.

Choi, Choi sei sicuro di aver usato la passpaorta giusta?”
il Vietnamita si voltò verso i due uomini con aria tremendamente persa e confusa

La foresta è questa Signor Black, siamo arrivati, mi è stato detto di portarla qui”
“Signor Black, tiri fuori la bacchetta”
Improvvisamente il vecchio aveva abbandonata quell'aria da Novantenne spaurito e tra i due sembrava l'unico a capire cosa stesse succedendo

Immagino signor Scamander che lei abbia capito cosa sta succedendo”

Non ho idea di cosa stia succedendo, ma ho idea di dove siamo, e le garantisco che non sta per succederci niente di buono”

Regulus Black iniziò a comprendere ciò che diceva il vecchio quando numerosi sibilii li circondarono, improvvisamente accanto alle uova sul terreno comparvero anche coloro che le avevano deposte

Runespoor

Signor Scamander io spero di sbagliarmi, ma una quantità così concentrata di Roonspoor è alquanto innaturale in qualsiasi luogo del pianeta, eppure l'unico paese dove sarebbe possibile averne una tale concentrazione è-”
“Il Burkina Faso signor Black, vedo che ha letto il mio libro, mi congratulo, si ricordi che la testa di destra è velenosa... mortalmente velenosa”

Dovremmo smaterializzarci”
Regulus prese il Braccio del vecchio sicuro di poterlo eppure nonappena provò a mettere in atto la magia si rese conto con orrore che, come nella scuola di Hogwarts o come nel Ministero non era possibile smaterializzarsi dall'interno di quella foresta, nel frattempo Choi che doveva essere stato evidentemente colpito da una maledizione Imperius era caduto a terra tre dei Runespoor che si trovavano in quel luogo lo avevano morso.

Lo lasci lì signor Black, non ci pensi neanche ad avvicinarsi, è troppo tardi, davvero troppo tardi, se fosse stato un solo morso forse , ma con tre sarà morto tra pochi minuti”

è lei il magizoologo, dica lei cosa dire, posso lanciare schiantesimi e maledizioni ma sono davvero troppi”
“Non si azzardi, i Runespoor sono creature protette ed estremamente rare e delicate, non dobbiamo fargli del male”

Il vecchio era impazzito, era questo che pensava Black mentre cercava una soluzione a quella spiacevole situazione nella quale si trovavano, improvvisamente Scamander tirò fuori una strana boccetta dal suo mantello, una volta stappata l'odore che ne uscì nauseò non solo l'uomo ma anche le creature che iniziarono a indietreggiare, Scamander si muoveva lentamente tra un serpente e l'altro e Regulus premendosi una mano di fronte alla faccia fece lo stesso, cercando di fare attenzione a non calpestare i rettili che si ritiravano lentamente, l'occhio gli cadde su un guscio di uovo ed ebbe un'idea. Le uova di Runespoor avevano un odore molto particolare al loro interno il ché rendeva facile la loro identificazione, raccolse il guscio facendo attenzione a non farsi mordere e se lo mise in tasca iniziando poi a seguire di nuovo Scamander il quale avanzava lentamente ma sicuro di sé

Devo ammetterlo, in tutti i miei anni di viaggi non ho mai visto una concentrazione così vasta di Runespoor, deve esserci davvero qualcuno che la odia da morire signor Black, dico davvero”

Non immagina neanche quanti signor Scamander...davvero non lo immagina, senta potrebbe fermarsi un attimo? Vorrei provare a fare qualcosa per farci trovare”

E di grazia farci trovare da chi signor Black?”

Regulus ci rifletté un po' su e dovette ammettere che non aveva molte alternative, Srius era sicuramente in ufficio o di ronda, ma non voleva comunicare con il ministero, non fino a quando non avesse capito chi si nascondeva dietro quella che a tutti gli effetti sembrava una trappola.

Con Sirius fuori gioco l'unica persona a cui avrebbe potuto chiedere aiuto era Evan stesso, che gli doveva ben più di un favore e che ormai doveva essere abbastanza riposato da venirgli incontro, ma per quanto ne sapeva lui Vance poteva anche non essere stata prudente, il nome della ragazza gli fece ricordare un dettaglio fondamentale della sua vita, si frugò le tasche trovando un piccolo biglietto da visita che non era nient'altro che il biglietto della nuova sede di lavoro di Emmeline Vance, una struttura privata, dove sicuramente l'avrebbe trovata.

Avrebbe una piuma e dell'inchistro signor Scamander?”

il vecchio incredibilmente aveva dentro il mantello ciò che l'uomo chiedeva, ciò gli permise di scarabocchiare all'interno del guscio d'uovo una serie di cose.

Aiuto

R.A.B

Stava per intingere di nuovo la piuma nel piccolo calamaio quando sentì un rumore distinto e poco rassicurante venire verso la loro direzione

Spero che lei abbia finito Regulus”

l'uomo puntò la bacchetta contro il guscio che si vaporizzò in pochi secondi.

Possiamo andare”

Regulus si affiancò al magizoologo e insieme riniziarono a camminare, l'unica cosa in cui sperare adesso era nell' arrivo a destinazione del messaggio, prima che venissero assassinati o mangiati da qualcosa.

Signor Scamander quante possibilità ci sono che una persona che ha studiato dal suo libro e che nel corso di cura delle creature magiche ad hogwarts aveva diciamo una O possa trovarci qui intuendo dall' uovo dove ci troviamo?”

massaggiandosi la testa Newt fece segno al mago di seguirlo e di velocizzare il passo

Si sbrighi signor Black, le possibilità ci sono e sono abbastanza alte, ma questa persona avrà senz'altro bisogno di tempo”


***


Non riuscivano a crederci, qualunque cosa fosse uscita fuori dalla Camera dei Segreti aveva iniziato ad attaccare i figli dei nati babbani, erano state pietrificate già diverse persone e per quanto ne sapevano i giovani Grifondoro quell'incubo era solo all'inizio.

Lucius Malfoy era passato diverse volte nella scuola e sembrava che non aspettasse altro che la situazione peggiorasse.

Il Bagno delle ragazze era diventato il loro ritrovo e ora che Hermione aveva terminato di preparare la pozione polisucco potevano finalmente cercare di scoprire qualcosa di più riguardo al misterioso erede di Slazar.

Allora ricordatevi avremo solo un'ra, avete portato i capelli?”

Alphard, Harry e Ron mostrarono le lor ciocche e i quattro si diressero ognuno dentro un bagno.

Bevuta la pozione iniziarono a sentire il proprio corpo cambiare, deformarsi e riassemblarsi di nuovo, quella non era stata solo un'idea avventata ma anche dolorosa.

Noi ci siamo!”

Alphard sentì le voci di Tiger e Goyle venire fuori dalla porta del bagno, questo significava che anche Harry e Ron avevano terminato con la pozione, si lisciò la divisa che aveva rubato dalla lavanderia e si decise ad uscire

Allora siam-”

istintivamente si portò una mano davanti alla bocca, perché evidentemente qualcosa era andato storto, davvero storto, incredibilmente storto altrimenti la voce che avrebbe emesso sarebbe stata quella di Theodore Nott e non quella di

Astoria Greengrass Alphie? Davvero?”

Ronald si stava per piegare in due dalle risate e mentre Harry cercava di mantere un margine di decenza lui cercava di accettare quello che gli stava succedendo, era nel corpo di una mocciosa di undici anni e non una mocciosa qualsiasi ma della sorella di chi aveva passato una vita intera a tormentarlo.

Dai magari ci va bene, magari Daphne non è nella sala comune”

In tutto ciò dov'è Hermione?”

la Grifondoro non accennava ad uscire e i suoi amicizi cominciavano ad dubitare sulla riuscita di quel piano.

Dovete andare senza di me!”

Hermione che succede?”

e la risposta, pelosa e felina, gli venne nonappena aprirono la porta del bagno, ossarvandola Alphard decretò che a lei era andata male, malissimo, condividevano quasi lo stesso male, perché ovviamente lui avrebbe pagato oro per ritrovarsi la faccia di un gatto con coda e tutto il resto piuttosto che rischiare di essere beccato da Daphne Greengrass con le sembianze della sua dolce sorella minore al primo anno

Devo andare da Madama Chips subito, voi però dovete sbrigarvi, dovete trovare Malfoy”

Starai bene?”

ottenuto un cenno affermativo da parte della ragazza i tre si avviarono fuori dal bagno e verso le scale, dovevano raggiungere i sotterranei in fretta pregando che Astoria e Daphne fossero ben lontane.

Fermi di fronte all'entrata di Serpeverde si prepararono a pronunciare la parola d'ordine

Tiger Goyle! Che fine avevate fatto?”

Mlafoy era dietro di loro, fu lui a pronunciare la parola i tre entrarono nella sala grande seguendoli, osservarono con attenzione il luogo che li circondava, la sala comune di serpeverde era al di sotto del livello del lago, non aveva un soffitto ma solo unaspessa lastra di vetro che mostrava tutta la profondità dell'acqua e dei suoi abitanti e Alphard cominciò a comprendere in parte gli occhi di Nashira che si illuminavano quando ne parlava.

Astoria?”

il breve momento di magia fubruscamente interrotto quando il Grifondoro si ricordò con orrore che si trovava nel covo dei serpeverde e che di conseguenza qualche disgrazia doveva capitare per forza, e in quel momento la calamità naturale che si stava abbattendo su di lui e sui suoi amici aveva capelli biondi e occhi verdissimi e lo osservava dal fondo delle scale di quello che doveva essere il dormitorio femminile

Astoria ti sto aspettando da almeno venti minuti! Forza vieni”

lo sguardo di Daphne vagò dalla sorella agli altri tre presenti e con sommo rammarico di Harry, Ron e Alphard iniziò a guardare Draco in cagnesco, avevano dunque scelto un giorno di litigi tra serpeverde per intruflarsi nella loro sala comune...grandioso

Alphard decise di seguire la minacciosa migliore amica di sua cugina lanciando uno sguardo disperato verso Harry e Ron che avevano iniziato a sghignazzare.

La stanza del dormitorio di Daphne era pulita e ordinatissima, i riflessi dell'acqua donavano a quella stanza una strana aria di pace e silenzo e Alphard non poteva fare a meno di pensare che sarebbe stato quasi poetico morire ammazzato in quel luogo così silenzioso.

Allora cosa non avevi capito di Trasfigurazione?”

Alphard provò a riflettere sulle lezioni che si dovevano seguire al primo anno in modo tale da dare una scusa soddisfacente anche se effettivamente lui a trasfigurazione non aveva mai prestato troppa attenzione.

Si guardava attorno disperato in cerca di qualche indizio, ma quella era la staza di Daphne non di Astoria, ergo non ci avrebbe trovato assolutamente nulla, si soffermò leggermente sul comodino della ragazza notando una pila di lettere e una calligrafia inconfondibile ed ebbe un tuffo al cuore

Sono le lettere di Nashira quelle?”

Già! Sai che finalmente sta riuscendo ad ambientarsi? Per fortuna perché sarebbe stata una grossa disgrazia altrimenti, ha fatto amicizia con due ragazze della congrega e ha trovato perfino un rivale mortale per sostituire Theo”

lo disse sorridendo serenza e senza dispiacere, Alphard fu improvvisamente attanagliato da quella che era sicuro essere gelosia, perché la sua pila di lettere con la cugina non era neanche lontanamente così alta, perché ultimamente le lettere erano diminuite e perché Nashira non si sarebbe mai aperta con lui come si apriva con Daphne.

Stavo pensando di andare da lei questa estate, visto che sta prendendo le tradizioni della sua famiglia tanto sul serio dubito che tornerà presto in Inghilterra”

un'altra pugnalata, Nash non era tornata manco a Natale quell'anno, erano andati suo padre e i suoi fratelli da lei e Reda e Sadal non facevano altro che dire quanto fosse contenta, se la immaginò un momento con la pelle leggermente più scura per il sole e un bel sorriso stampato in faccia, non la vedeva dallo scorso Giugno e sembrava essere l'unico a sentire il peso della lontananza.

Non pensi mai che potrebbe decidere di rifarsi una vita lì senza te e senza Alphard?”

il suo nome gli uscì di getto e lasciò Daphne davvero perplessa

Certo che ci penso, ma insomma anche io sto legando anche con altre persone...è normale”

lo osservò di nuovo brevemente, cercando di carpire dal suo volto informazioni e isnicurezze e Alphard sapeva di non dover lasciar trasparire nulla perché Astoria Greengrass non aveva motivo di provare del risentimento nei confrontidi Nashira

E poi il fatto che si stacchi da Alphard può essere solo una cosa buona, insomma lei è già abbastanza spericolata di suo, non ha di certo bisogno che quell'idiota allenti ancora di più i suoi freni inibitori”
“Alphard non è un idiota!”

la gelosia lasciò improvvisamente posto all'indignazione, i suoi neuroni gridavano all'unisono di schiaffeggiare Daphne Greengrass ma lui era un gentiluomo e non lo avrebbe mai fatto, tutto si può dire di Alphard Black ma non di certo che picchia le ragazze... neanche le Banshee come Daphne.

Certo che lo è, altrimenti perché avrebbe smesso di scriverle? Odio davvero quando le causa certi dispiaceri, è un idiota, un irresponsabile e anche un maledetto distratto senza concezione del tempo”

Certo che te lo sei studiato proprio bene sorellina”

Daphne sorrise, ma non divertita e manco affettuosa, in generale non era il tipo di sorriso che Daphne Greengrass avrebbe rivolto alla sua adorata sorella.

Certo che me lo sono studiata in effetti, per quasi un'ora”

e Alphard Black fu congelato dalla consapevolezza...lei lo sapeva

Davvero e quando?”
Daphne fu fulminea nel puntargli la bacchetta contro e il sorriso divenne improvvisamente una smorfia contratta, lo avrebbe uscciso, fatto a pezzi e sacrificato al mostro di Salazar.

Ti do un secondo di vantaggio Black! La prossima volta che usi la polisucco assicurati di avere abbastanza tempo, mia sorella ha gli occhi verdi come i miei non neri e io e lei leggiamo le lettere di Nash sempre assieme”

stava iniziando svanire l'effetto della pozione, Alphard scattò in piedi seguito dallo schiocco di un incantesimo che era, come suggerito dal bruciore alle gambe, una fattura urticante, il suo spirito di autoconservazione era l'unica che gli dava la forza di andare avanti seguito dalle grida e dagli insulti della Serpeverde, doveva essere lei l'erede di Salazar, di sicuro, nessuna creatura del pianeta era subdola e maligna quanto Daphne Greengrass era con lui, eppure si girò verso di lei per un brevissimo istante

Davvero Nashira prova del risentimento nei miei confronti?”

Tu scrivile e chiediglielo pezzo di imbecille!”

Un'altra fattura e per fortuna questa non andò a segno, si infilò nelle scale e scatto verso la sala comune dove Harry si stavano allontanando sotto lo sguardo perplesso di Malfoy

Cosa diavolo ti è successo?”

Daphne ha cercato di uccidermi!”

I tre si allontanarono di corsa lasciando la sala comune dei loro nemici giurati, se ci fosse stata Hermione con loro metà dei problemi non sarebbero manco sorti.

Si avviarono di nuovo verso il bagno delle ragazze ma con loro sorpresa Hermione doveva già essere andata in infermeria, il piano d'altra parte era completamente allagato e si sentivano i lamenti di Mirtilla provenire dalla finestra vicina al soffitto.

Cosa è successo?”

i tre si aggirarono in cerca di indizi quando Harry si chinò sul pavimento per raccogliere quello che sembrava a tutti gli effetti un diario fradicio di acqua.

Harry di chi è?”

Non lo so...non c'è scritto niente”


***


Emmeline Vance stava per chiudere le porte del suo ufficio quando notò una piccola fiammella verde comparire dentro il camino, si avvicinò con cautela conscia del fatto che poteva essere stato chiunque incluso un mangiamorte a far materializzare qualunque cosa fosse comparsa lì.

Eppure ciò che trovò nel fuoco era un piccolo pezzo di guscio d'uovo e ciò che vi era scritto all'interno le infuse una tale felocità delle gambe che pochi secondi dopo era già fuori dal suo ufficio.

Si smaterializzò vicino allingresso per visitatori del ministero della magia, ecco cosa succedeva quando lei decideva di prendersi cura di sé stessa, di stare con l'uomo che amava e di farsi degli amici nuovi: il fdanzato si trasformava in un sadico assassino, scompariva e ricompariva a piacimento e l'amico veniva attaccato Godric solo sapeva per quale motivo da un Runespoor andandosi a cacciare chissà dove nel mondo.

Andò dritta alla sede della Confederazione dei Commerci, l'ufficio di Regulus era prevedibilmente chiuso, tentò qualche incantesimo di apertura e al quarto o al quinto tentativo scassinò la serratura del suo ufficio.

Vediamo dove diamine sei”

gli appunti di viaggio di Regulus Black erano riposti stranamente in ordine e Emmeline non potè fare davvero a meno di notare le grandi differenze che separavano lui e il fratello.

Le carte e gli appunti suggerivano che gli ultimi viaggi di Regulus Black erano stati tutti nel sud est asiatico eppure questo non spiegava l'uovo di Runespoor, perché chiedere il suo aiuto per farla andare in Asia dentro l'uovo di un animale che si trovava in Africa?

Vance!”

Black!”

la ragazza fece un salto nonappena si trovò di fronte a Srius Black e James Potter...quando si dice il tempismo

Giuro che non è come sembra”

Beh lo spero, da qui sembra che tu abbia scassinato la porta dell'ufficio di mio fratello e che stia facendo dello spionaggio industriale”

la ragazza fece una smorfia comprendendo che i due avevano deciso di prenderla in giro, perché può passare acqua sotto i ponti, può finire la scuola e iniziare una guerra e quei due potranno anche aver avuto dei figli ma se c'era una cosa al mondo su cui non esistevano dubbi era sulla natura eternamente Malandrina dei suoi amici

Sai dov'è andato Regulus nel suo ultimo viaggio?”
“In Vietnam, i due ragazzini sono a casa nostra infatti, perché?”

Perché gli è capitato qualcosa, qualcosa di brutto”

Sirius sbiancò immediatamente, eppure Emmeline comprese che non aveva afferrato appieno la gravità della situazione quando, mostrandogli il guscio d'uovo, non lesse nel suo sguardo né apprensione né fretta

Ti avrebbe mandato una richiesta di aiuto in un guscio di uovo di pollo”

e poi si ricordò Emmeline che l'unica verifica di cura delle creature magiche in cui Srius Black e James Potter presero più di Accettabile era quella sui lupi mannari e animagus

è un uovo di Runespoor, hai presente? Serpente? Tre teste? Veleno mortale?”

Avrebbe dovuto fare la magizoologa anche lei se non ci fosse stata una guerra in corso

Quindi cosa vuoi fare? Andare in Vietnam a setacciare boschi per trovare Reg?”
“Io vado a setacciare boschi, voi andate a capire chi è stato ad affidargli il lavoro”

Noi veniamo con te! Sarà grandioso, come ai vecchi tempi!”

la ragazza fissava i suoi due amici sconcertata e palesemente irrititata

Voi non andate con nessuno, avete appena scambiato un uovo di Runespoor per un uovo di pollo! E poi se ci succede qualcosa dovrete venire a salvarci”

inconsciamente aveva incluso Evan Rosier nella sua frase e appena si rese conto che i due la osservavano straniti e incuriositi decise di inventarsi una scusa

Me e Regulus ovviamente, perché io non ho alcuna intenzione di lasciarci le penne per colpa sua”

Aspetta Emmie!”

Sirius Black si tirò fuori dalla tasca un piccolo pezzo di specchio elo porse alla giovane ghignando soddisfatto, la stava davvero prendendo come una missione dei Malandrini.

Tu chiami noi arriviamo in Vietnam ok?”
“Grazie Sir, ma se è come penso temo che tuo fratello sia da qualche parte in Burkina Faso non ne sono ancora sicura, ma...io credo che qualcuno qui dentro odi davvero tuo fratello, tanto da volerlo fare fuori”

E allora a maggior ragione non dovresti andare da sola”

Non dovete preoccuparvi per me”

C'era qualcosa di strano in quella situazione, in lei che riusciva di nuovo a lavorare con i suoi amici, che non aveva paura di partire da sola, ma il senso di gratitudine e affinità che provava per Regulus era un sentimento che credeva di aver perduto per sempre con la morte di Dorcas, eppure era lì pronta a procurarsi una passaporta per il Marocco e da lì proseguire per il Brukina Faso, sorrise leggermente e trattenne una risatina quando si rese conto di essere ancora osservata.

Lo sai vero che non c'è niente di divertente in mio fratello che viene sbranato dai serpenti?”
“Non credo che i serpenti sbranino qualcuno Sir, e comunque sono certo che il caro vecchio Reg riuscirà a cavarsela”
“Io invece sono sicura di dovermi muovere se non lo vorrò ritrovare a pezzi, e sono anche sicura che se sapesse che tu James lo chiami caro vecchio Reg verrebbe direttamente dal Burkina Faso a farti fuori”

Emmeline sorrise di nuovo, sì lasciò i due uomini a confabulare dietro di lei, una volta fuori dal ministero si smaterializzò nel maniero scozzese che i Rosier avevano vicino a Stirling, era la posizione perfetta per Evan, era isolato ma allo stesso tempo vicino all'isola di Skye dove abitava Regulus, se uno dei due avesse avuto bisogno dell'altro erano geograficamente in grado di aiutarsi, percorse il sentiero ciottolato che attraversava un vastissimo giardino per poi arrivare di fronte alla porta principale, fece un respiro profondo e sbatté il pugno ripetutamente contro il legno della porta, se Evan non fosse arrivato ad aprirle l'avrebbe sicuramente buttata giù.

Bastarono cinque secondi di rumori selvaggi per far comparire Evan da dietro alla porta di nocciolo, Emmeline si fiondò dentro guardandosi attorno, non era la prima volta che andava in quel luogo e doveva trovare qualcosa.

Ma fai pure come se fossi a casa tua Vance, ne deduco che non sei più arrabbiata con me?”
“Dov'era la stanza delle passaporte al secondo o al terzo piano?”
Evan Rosier aveva nel giro di pochi minuti subito una violazione di domicilio e adesso pure un furto, osservava la donna guardarsi attorno indaffarata e assolutamente poco incline a dare una spiegazione.

Perché ti serve una passaporta?”
“Sto andando in Burkina Faso”
“In Burkina Faso...e cosa esattamente dovresti farci in Burkina Faso?”
“Vado a salvare il culo di tuo cugino, è stato rapito credo, doveva essere in Vietnam ma non c'è e ha mandato una richiesta d'aiuto”
Rosier osservava con evidente scetticismo il guscio d'uovo che Emmeline teneva alto come un trofeo.

Ti ha scritto di essere in Burkina Faso e di essere in pericolo dentro un guscio di uovo di pollo?”
la ragazza mandò gli occhi al cielo optando poi per passargli direttamente la prova del SOS di Regulus Black, appena Evan la ebbe a portata di narici comprese immediatamente perché la giovane aveva pensato al Burkina Faso come meta del disperato salvataggio.

Vado a mettermi una camicia, le passaporte sono al secondo piano”

la contrarietà dipinta nel volto della donna fecero comprendere ad Evan che non solo aveva inteso benissimo le sue irresponsabili e avventate intenzioni, ma che non le condivideva appieno.

Tu non verrai in Burkina Faso con me!”
“Mie le passaporte mie le regole, o vengo anche io o Rregulus verrà ammazzato da qualsiasi cosa trovarà nella sua strada”

Hai anche tu scambiato l'uovo di Ruenspoor per un uovo di pollo Evan, e poi non mi fido del tuo senso del giudizio”
“Se vuoi parlare di senso del giudizio Vance dovresti farti un esame di coscienza visto che tieni il tuo fidanzato criminale nascosto in una villa in Scozia, e poi- allargò le braccia ghignando in un modo inquietante, era il tipo di espressione che Evan faceva quando le proponeva cose che non si potevano rifiutare e questo sfortunatamente per lei era capitato diverse volte nel corso della sua esistenza- chi di noi due al suo quarto anno ad Hogwarts ha introdotto proprio quattro Runespoor all'interno della sala comune di Grifondoro?”
“Brutto bastardo allora sei stato tu!”
“Andiamo Vance, sai quante foreste ci sono nel paese dove stai andando? Sai qual'è la località più indicata per muoversi con una passaporta? Sai quale luogo ha la più alta concentrazione di Runespoor? Sai quale luogo accomuna tutte queste categorie?”

La risposta era no, lei non lo sapeva e non lo sapeva perché non aveva scritto in fronte esperta di flora e fauna del Burkina Faso

Va bene Mister Sabotiamo le sale comuni di domenica mattina alle cinque vieni con me...che palle”

l'uomo la superò diretto al piano superiore, Emmeline cercò di godersi quegli ultimi minuti di solitudine cercando di tenere a mente il perché era arrabbiata con lui, in maniera tale da non permettergli di sfruttare quella situazione per farla cedere di nuovo, si aggrappò allo scrigno intarsiato di legno di Damasco che li avrebbe portati in Marocco e da lì avrebbero proseguito verso la messa in atto del più improvvisato soccorso mai studiato dell'intera storia della magia.


***


Il Giardino d'Acqua era, assieme alle zone accessibili solo ai Varsani l'unico luogo dove Nashira riusciva a trovare un o' di solitudine, ci andava spesso a bagnare i piedi la notte perché era certa di non trovare nessuno.

Il senso di vuoto e di inadeguatezza che le aveva lasciato la cerimonia di Eunsur di Keyvan bruciava ancora e sapeva che l'avrebbe continuata a tormentare per molto tempo ancora.

Non aveva difficoltà ad ammettere a sé stessa di essere profondamente gelosa del protetto della sua famiglia, Keyvan Aghajari era stat fino a quel momento l'unico essere umano capace di farla sentire un fallimento.

Tutta sola Inglesina? Dove sono le tue amiche”

E ovviamente la solitudine doveva dimenticarsela, perché lei era una stella e figuriamoci se l'Universo non poteva di certo evitare di andare a farle visita impedendole di trovare un po' di pace, Keyvan non aveva fatto altro che lanciarle frecciatine moleste per tutta la durata dei festeggiamente e la verità era che lei a Keyvan non piaceva proprio, manco per finta, manco per pubblica decenza di fronte a suo nonno,

Sono venuta qui per stare da sola”

Anche io”

il ragazzino si immerse in acqua fino alle spalle e iniziò a nuotare per conto suo, lanciandole di tanto in tanto occhiate curiose.

Se Nashira nn fosse stata Ingkese e imparentata con Thuban e Rania Varsani Keyvan non avrebbe avuto assolutamente nulla contro di lei, certo aveva sentito la gente parlare, aveva talento ma non era costante negli studi, in poche parole una persona restia a mantenere gli impegni presi, difficilmente si relazionava con gli altri, fatta eccezione per Laleh e Khamisa eppure l'unica cosa che le tre sembravano avere in comune era il nulla più assoluto, faceva disperare Roxsane e fingeva di dimenticarsi che Mherzad era uno dei suoi maestri e non il suo babysitter, non conosceva né Farsi né Arabo e stava faticando ad imparare e ntrambi e si estraniava dal resto della Dimora per leggere costantemente lettere dall'Inghilterra, rendendo palese il suo attaccamento verso una terra che era percepita quasi come un nemico, eppure non smebrava una cattiva ragazzina, purtroppo per lei era stata presa in considerazione per guidare la congrega degli Alchimisti e ciò voleva dire che era ufficialmente sua rivale.

La osservò ancora un poco prima di decidere che essere ignorato, per uno che si chiama Universo, non è davvero una cosa tollerabile

âb”

pronunciata in farsi la magia dell'acqua prese forma in uno spruzzo leggero andando ad investire in pieno la bambina, lì per lì Nashira non sapeva se essere profondamente irritata o infuriata, così decise di essere tutte e due le cose assieme.

Dimmi un po' si può sapere cosa ti ho fatto? È così impensabile che io voglia stare da sola? Oppure la cosa impensabile è che non riverisca come fa il resto della congrega?”

il rossore delle guance della strega mostravano chiaramente tutti quei sentimenti che aveva deciso di tenersi per sé durante le ore passate, ma ora che era stata apertamente provocata trovava difficile sopportare il carattere del ragazzo.

Keyvan era educato quasi con tutti, alla maggior parte delle persone mostrava solo il suo disinteresse, tranne che per Mherzad che sembrava essere l'unico essere umano sul pianeta degno del suo affetto, quindi non poteva fare a meno di chiedersi perché anche lei non poteva gioire della sua indifferenza.

Io sono così stanca di te, credi di essere tanto perfetto e di meritare chissà cosa, beh ho una novità. Io non sono mio nonno, non sono Mherzad, ergo non mi importa niente di te!”

il persiano rimase leggermente interdetto dalle parole della ragazzina ma la fragorosa risata che gli stava esplodendo nel petto lui davvero non riusciva a tenersela

Non ci credo...ahahahahah...tu sei gelosa, sei completamente e irrimediabilmente gelosa di me”
“Questo non è affatto vero!”
“Non ti preoccupare, è perfettamente comprensibile, anzi guarda ti ringrazio tanto ma non devi davvero, tu sei Nashira, sei una stella, parente di Varsani. Non hai motivo di esserlo davvero, dico bene?”
“Perché me lo devi fare per forza?”
“Io ti starei facendo qualcosa?”

Mi fai sentire indesiderata e di troppo, ma questa è casa mia, quindi dimmi perché lo fai”

Lui lui che faceva sentire indesiderata lei,questo era davvero il colmo, adesso pretendeva di passare pure come vittima.

Guarda che è lo stesso trattamento che tu riservi a me mocciosa non credere”

Questo non è affatto vero!”
“è la seconda volta in meno di cinque minuti che dici quella frase eppure mi pare che non la sappia argomentare come si deve”

attimi di silenzio si susseguirono durante i quali entrambi non accennavano a volersi scusare. Improvvisamente Nashira gli lesse nello sgaurdo la stessa solutidine che leggeva negli sguardi di Laleh e Khamisa, la stessa solitudine che c'era nei suoi di occhi.

Dove vivevi prima di venire a Dimora del Drago?”

...perché ti interessa saperlo?”

non c'era un vero motivo, era pura curiosità, la stessa curiosità che l'aveva spinta a chiedere a Khamisa cosa ci facesse una Nigeriana così lontana da casa o a Laleh come mai si trovasse lì e non a Masuleh con il resto dei Kiarostami.

La verità era che erano tutti ragazzini tremendamente soli in un luogo che non conoscevano appieno e Keyvan non faceva differenza.

Da Qashm...ma non ci torno da molti anni, non posso”

Nashira comprese immediatamete che doveva riferirisi al tradimento di suo padre, la famiglia Aghajari era potente ed ambiziosa ed anche se l'intento di Daryoush era fallito suo nonno non poteva permettersi di prendere sotto gamba la minaccia che il resto del Clan portava con sé.

Il resto degli Aghajari aveva perso il proprio territorio, i propri grimori e coloro che erano sopravvissuti vivevano esiliati chissà dove...Kayvan era l'ultimo rimasto, della sua famiglia gli restava solo il suo cognome.

Odi mio nonno?”
“Io non odio nessuno”
“Odi me però”
“Per odiare davvero qualcuno bisogna averlo amato prima Nashira Black...e francamente dubito di averti mai voluto bene... provo astio nei tuoi confronti questo sì. È ingiusto che una straniera,
una 'ajnabi, possa essere tenuta in considerazione per la successione, non biasimarmi”

E non lo biasimava infatti, 'ajnabi, straniera, era una parola che le avevano detto spessissimo da quando era arrivata, doveva più attenzione degli altri perché era una 'ajnabi, doveva mangiare più composta, vestirsi più pulita, stare più ordinata, usare un linguaggio più forbito erché ogni sua piccola mancanzasarebbe stata ricondotta sempre al suo essere straniera non al suo essere bambina, non biasimava Keyvan perché anche lei provava astio nei suoi confronti, provava ingiusto che il figlio di un traditore che aveva cercato di uccidere suo nonno potesse essere preso in considerazione per la successione, perché se lei non fosse stata una 'ajnabi ciò non sarebbe mai successo, il figlio di un assassino non avrebbe mai messo pieda a dimora del drago, ma evidentemente il suo essere straniera era più grave dell'essere figlio di un traditore di Keyvan

Però lui ha salvato Mehrzad, ha sconfitto un Ifrit da solo

Cercava di far tacere la vocina nella sua testa che non mancava mai di ricordarle che lei anche se non fosse stata straniera gli sarebbe stata inferiore, se loro due fossero nati in situazioni diverse, se lei fosse stata persiana a tutti gli effetti e se Keyvan non fosse stato figlio di un traditore si sarebbero trovati comunque lì, nel giardino d'acqua a provare astio l'uno nei confronti dell'altra.

Com'è stato?”

Cosa camminare in mezzo ad un fiume di fuoco per tre ore?”
“No...cambiare nome”

Strano, sono passate meno di ventiquattro ore e quando la gente chiamarmi Keyvan fatico a ricordarmi di voltarmi, ma è il mio nome...non poteva andarmi meglio”
“Non credo che mi piacerebbe...adoro il mio nome, Nashira, la fortunata, il campo. È un nome che mi dà possibilità di scelta e sicurezza”

è egoista quello che dici, davvero tanto”

Perché mai?”
“Il nome che ricevi da Khorshid non è solo la tua vera natura, è il tuo dovere verso il mondo. La maggiorparte delle persone non lo apprende mai vagando senza sosta alla ricerca di un significato alla propria esistenza, ma quelli di noi che lo ricevono, comprendono immediatamente il loro posto nel mondo, Reza si sarebbe adeguato alle scelte del padre ma Keyvan no, Azad avrebbe vagato all'infinito per il mondo ma Thuban aveva degli obbighi nei confronti della congrega, è così che tuo nonno è rimasto e Farjad sarebbe stato un sapiente ma non Mherzad, lui è il dono del sole, porta luce e salvezza, è grazie a lui se molti si sono salvati durante la ribellione di mio padre, ed è grazie se si è salvato lui, l'Universo protegge sempre i suoi figli. Quindi devi deciddere Nashira, se vuoi vivere della fortuna e delle scelte libere che il tuo nome ti dona o se vuoi compiere un atto di disinteressato altruismo e realizzare il tuo dovere verso il mondo...pensaci su”

la quantità di cose che Keyvan conosceva sulle loro tradizioni erano smisurate e più lui parlava più lei il suo essere una Black nelle sue parole imboccando la strada dei Varsani, con Keyvan era un continuo smarrirsi e ritrovare la strada, per questo lo temeva tanto come rivale, perché era saggio, perché sapeva e perché apparteneva a quel luogo, cosa di cui lei non era ancora certa.

Se io ti chiedessi di aiutarmi ad ambientarmi e a comprendere meglio...mi aiuteresti?”

E il sorriso che il coreateneo le rivolse era era il più dolce e il più sincero del mondo.

Sono l'universo io, curo tutte le mie stelle, certo che ti aiuterei... ma dovrai ammettere di aver bisogno d'aiuto prima”

le parole non volevano saperne di uscire, perché lei era una Black ancora e al diavolo l'altruistico dovere verso il mondo lei non voleva chiedere aiuto, non era ancora abbastanza persiana per quello, si sarebbe strappata la lingua prima di ammettere ad alta voce di avere bisogno di aiuto.

Io...credo che me ne andrò a dormire”

si allontanò lasciando il compagno dietro di lei, dopo qualche secondo la risata di Keyvan le colorò le guance di rosso, di rabbia ovviamente perché lei era una Black e dell'imbarazzo non conosceva manco l'esistenza.

Mi sono persa in mezzo all'Universo.
















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