Voglio amarti

di Yu Uchiha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oyasumi-nasai ***
Capitolo 2: *** Allenamenti ***
Capitolo 3: *** Bakanda! ***



Capitolo 1
*** Oyasumi-nasai ***


Oyasumi-nasai

 

Uh, che fatica! Finalmente sono arrivata. Dunque è questa la sede Europa dell'Ordine Oscuro. Inquietante. Ricapitoliamo, ho tutto con me? La lettera di raccomandazione di Tiedoll-sensei, la valigia, il borsello e c'è anche Nigen: sono pronta.

Non faccio in tempo a varcare la soglia dell'enorme portone scuro, che mi ritrovo una testa rossa gridare "STRIKE!" per poi abbracciarmi, con gli occhi a forma di cuore.

Dietro di lui, una voce cordiale femminile mi raggiunge: "Non farti spaventare, Lavi non ha ancora trovato la sua anima gemella." Dice sorridente la ragazza alta e magra, dai capelli verde scuro, raccolti in due code alte. Poi aggiunge: "Devi essere la nuova recluta inviata dal generale Tiedoll, piacere di conoscerti, il mio nome è Lenalee Lee" e mi tende la mano. 

"Piacere mio, sono Yume Takano, della sede Asia" e ci incamminiamo.

Il rosso ci raggiunge e si presenta: "Yume-chan, io sono Lavi, piacere!" poi incrociando le braccia dietro la testa, aggiunge "bene, Yume-chan, ti faremo da guida dentro l'Ordine per oggi, e ti presenteremo i vari membri."

"Benvenuta nella nostra Home!" sorride Lenalee "prima di tutto dobbiamo andare da mio fratello Komui, il supervisore ed esaminare la tua Innocence".

 

- 5 minutes later -

 

"Una recluta di Tiedoll-san, neh? Interessante." Disse Komui da dietro una pila di fascicoli e pratiche da sbrigare. Dopo aver esaminato la mia Innocence esclama sorpreso: "Compatibiltà 85%, altissima per una recluta. Devi esserti allenata molto duramente."

"In effetti è così" rispondo. E' vero, Tiedoll-sensei vuole che io sia molto preparata, per questo mi ha allenata con pazienza anche nel corpo a corpo.

"Yume-chan, adesso ti facciamo vedere dove si trova la tua stanza!" esclama contento Lavi. Salite tre rampe di scale, Lenalee mi informa che ci siamo e mi indica la porta.

Lavi attira la mia attenzione, tirandomi piano per una manica, e mi sussurra guardingo: "Fa' attenzione, Yume-chan, a non confondere MAI la tua porta con quella accanto. Potresti finire male." E vedo il suo sguardo gelarsi, quando Lenalee saluta qualcuno dietro di noi.

"Ehilà, Kanda! Appena tornato?"

E' un ragazzo alto e con capelli blu legati in una coda alta. Ma che sguardo gelido, fa venire i brividi. "Tsk, è stata una missione dura. Accidenti a Komui!" grugnisce con voce truce.

"Yuu!" Lavi gli corre in contro a braccia spalancate, ma il moro lo colpisce allo stomaco con il gomito dicendo: "Come mi hai chiamato, Baka Usagi?" Metre sta per sfoderare la sua katana, Lenalee gli tira un pugnetto sulla testa, rimettendolo al suo posto.

"Kanda, abbiamo una nuova compagna, Yume." E lui indifferente mi squadra dalla testa ai piedi e se ne va in camera sua con un fastidioso "Tsk".

E io: "Ma che problemi ha? Chi si crede di essere?" Saluto Lenalee e Lavi e entro nella mia nuova camera. Inizio a disfare le valigie, e tiro fuori una foto in una cornice dorata. Ah, quanto mi manca la mia famiglia! Mamma, papà. Me ne sono andata di casa per diventare un'esorcista, dopo aver scoperto di essere compatibile con l'Innocence.

Mi infilo la divisa dell'Ordine e mi guardo allo specchio. Mi sta abbastanza bene, è un vestito a gale nero, un po' troppo corto per i miei gusti. Mette in risalto le mie curve, e un po' mi vergogno, ma fa niente. Le gambe sono coperte da calze nere lunghe fin sopra il ginocchio e ai piedi porto degli stivali neri. I miei capelli scuri e lunghi mi danno fastidio, quindi li lego in una lunga treccia laterale, che mi ricade sul petto.

Chissà se la katana di quel Kanda è anche Innocence. Se così fosse sarebbe molto divertente, penso questo mentre prendo lamia katana e dopo averla lucidata con cura, la ripongo lentamente nel fodero, portandola con me dietro la schiena. E' ora di andare a cena.

Esco e vedo una coda blu muoversi davanti a me e chiamo: "Ehi, Kanda! Potresti accompagnarmi alla sala mensa?"

"Tsk" fa solo, lui, voltandosi di profilo. E io lo seguo saltellando contenta. "Kanda, la tua katana è Innocence?"

"Si chiama Mugen."

"Che ne dici di uno scontro tra katane?" propongo con occhi fiammeggianti.

"A mezzanotte in sala mensa" dice soltanto, senza voltarsi, mentre io esulto come una bambina.

 

- 10 minutes later -

 

"Io vorrei altre cinque bistecche e altre 10 piatti di pasta" urla un ragazzino dagli strani capelli bianchi e una cicatrice rossa sotto l'occhio sinistro.

"Allen-kun, lascia qualcosa anche a noi!" sospira rassegnata Lenalee, e quando mi vede dice: "Yume questo mangione è Allen-kun" il quale con la bocca ancora piena e sorridente si volta verso di me e si presenta: "Piacere Yume, sono Allen Walker" e torna ai suoi piatti.

"Allen, sei disgustoso." mugugna Lavi, facendomi posto tra lui e Lenalee. Prendo qualcosa da mangiare e chiedo dove sia Kanda. Mi viene indicato dall'albino un tavolo in disparte. Stava mangiando insieme a un ragazzo dalla grossa stazza. Vado da loro. "Ciao Kanda."

"Tsk"

"Tu devi essere la nuova recluta allenata da Tiedoll. Anche io e Kanda, siamo stati suoi allievi" mi tende gentilmente la manona "piacere Marie" la stringo "piacere mio, Yume."

 

- 20 minutes later -

 

"Adesso vado. Devo prepararmi" dico guardando lo spadaccino, alludendo alla sfida. Lui alza lo sguardo e incorntra il mio infuocato. Si sente la tensione nell'aria. Volto le spalle e esco dalla sala. Vado in camera mia, mi faccio una bella doccia calda e vado in sala mensa, anche se sono solamente le 22:00. Ho bisogno di silenzio, per meditare e rilassarmi, prima di un combattimento. Mi siedo a terra conle gambe incrociate e la mia Nigen su di esse. Svuoto la mente e mi concentro solo su di me e la mia katana, siamo una cos sola.

 

- 2 hours later -

 

La porta sbatte e un Kanda dai capelli sciolti entra nella sala. "Beh, cominciamo?" dico afferrando l'elsa di Nigen.

"Come vuoi" risponde "ma come mai una scontro?"

"Sai, nella sede Asia, ho avuto poche occasioni di battermi con spadaccini forti, e mi dicono che tu qua, sei il migliore. Sarà un incontro stimolante".

"Allora non usiamo l'Innocence" propone e io annuisco: "Ci sto!"

Ci mettiamo in posizione e il moro parte subito alla carica, sento i suoi occhi fulminarmi con furia omicida, come se la sua ragione l'avesse abbandonato. Io invece sono lucida e paro perfettamente i suoi colpi potenti che però mi fanno indietreggiare. Studio il suo stile di combattimento per una decina di minuti, parando i suoi colpi micidiali. Ho capito che attacca sempre frontalmente e dall'alto. Inoltre concentra troppa forza fisica nella sua Mugen, diminuendo la velocità dei movimenti e di reazione, scoprendo le sue difese.

Adesso!

All'ennesimo dei suoi attacchi frontali, con un colpo di reni, spingo la sua katana indietro e agilmente mi sposto di lato e mi piazzo alle sue spalle, mettendogli Nigen alla gola.

Lui rimane sorpreso, probabilmente non mi avrà neppure vista.

Io ghigno e lui preso dall'ira muove Mugen contro di me, ma prontamente blocco il suo braccio, legandolo con le mie gambe, alla sua vita.

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro: "Beh, spadaccino-san, adesso non sei il più forte dell'Ordine. Oyasumi-nasai, Yuu-kun". Così me ne vado e lo lascio in sala mensa a testa bassa a digrignare i denti per l'umiliazione.

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Capitolo 2
*** Allenamenti ***


Allenamenti

 

La mattina seguente, mi alzo presto ed entro a passo felpato nella camera del moro, coperta solo da una leggera maglia bianca lunga. Kanda mi ha sentita e immediatamente mi punta il fodero della sua Mugen contro.

"Ohayo gozaimasu, Yuu-kun" sorrido furbamente.
"Come mi hai chiamato?" Ringhia rabbioso.
"Voglio che tu mi porti la colazione in camera" faccio il broncio.
Kanda si rimette a dormire. "Vattene" sbotta poi.
"Va bene, allora, se mi fai andare via, vado a dire a tutti come ti ho umiliato nella sfida. Chissà cosa penserà Allen-kun di te! Ahah" lo ricatto con voce smielata.

Avevo proprio voglia di prendere in giro quel musone perennemente incazzato: è troppo divertente!
Ridacchio, e lui si alza, ancora più nero del solito. 
"Tsk"

- 15 minutes later -

Ecco lo spadaccino moro che rientra con un vassoio pieno di leccornie.
"Yuu-kun, voglio che tu mi imbocchi" dico con occhioni da bambina. Sono appoggiata alla testa del letto, e me ne sto a gambe incrociate e, mentre Kanda sbuffa seccato e si siede sul bordo del letto, lo raggiungo, avvicinandomi a gattoni, per poi mettermi seduta vicino a lui.
Con molta riluttanza, mi dà da mangiare come fossi una bambina. Finito di mangiare, mi metto a giocherellare con i suoi capelli morbidi.
Il moro, irritato, mi prende di peso e mi riporta nella mia camera, per poi sbattersi la porta alle spalle senza dire una parola.

Mamma mia che cuore di ghiaccio che ha! Possibile che non si sciolga quella corazza, neppure con il fascino femminile?
Sospiro. Uffa, che faccia tosta che ha!

Però, se devo proprio dire la verità, è divertente stuzzicarlo, si. 
Poi, si. Beh, certo, anche l'occhio vuole la sua parte. Quale ragazza non avrebbe mai sognato un ragazzo così? Bellissimo, misterioso.. Se non fosse così musone, probabilmente mi sarei già innamorata di lui!
Prendo il cuscino e lo stringo forte al petto.

A un certo punto, sento la porta spalancarsi e una chioma scura entrare e avvicinarsi a me. Alzo lo sguardo e vedo due occhi penetranti fissarmi profondamente. C'è un silenzio strano, finchè io non parlo.
"Che c'è?"
"Voglio allenarmi con te!" sbotta lui seccato.

Mi alzo dal letto, e lo guardo maliziosamente. Mi avvicino.
"E dimmi, Yuu-kun, in che cosa vorresti allenarti?" sussurro al suo orecchio, sollevandomi sulle punte dei piedi e spingendolo nel letto. Lui fa per alzarsi, ma io mi distendo sopra di lui, poi mi rotolo al suo fianco. Messa lateralmente, cominciò a sgangiare i bottoni argentei della sua uniforme, molto molto lentamente, sussurrando: "Sai, Yuu-kun, dovresti essere un po' meno imbronciato".

Una volta slacciata la giacca nera, si alza, se la sfila e me la lancia in testa, andandosene.
Bakanda, accidenti a te. Ma ci stai o no?

- Dopo cena -

Non è possibile, è più forte di me, il mio corpo si sta innamorando. Io mi sto innamorando. No, ma che dico. Io proprio non lo sopporto, è così freddo e distaccato. Va bene, adesso però devo smetterla di giocare alla gheisha con lui, altrimenti alla fine vai a vedere che mi innamoro di quel musone.
Adesso ho bisogno di un bagno caldo e rilassante.

- 20 minutes later -

Mi sto asciugando, quando sento bussare la porta e mentre mi avvicino per aprire, una testa blu di mia conoscenza, mi piomba incidentalmente e letteralmente addosso.
Perfetto, adesso i nostri corpi sono appiccicati. E io che mi ero ripromessa di stare buona buona. Ma non è colpa mia, cazzo! E' colpa sua. E poi perchè diavolo ha solamente un asciugamano striminzito legato alla vita? Senza contare che anche io sono mezza nuda, con solo un asciugamano e i capelli bagnati.

Accidenti a te, Bakanda!

Lui, da sopra di me, mi fissa e dice solo: "Il mio bagno non funziona e devo farmi la doccia".
Io sono bollente e pensando di avere la faccia paonazza, ma la copro con le mani.
"Prima ho detto che volevo allenarmi..Con te" e mi squadra mettendosi disteso su un fianco, accanto a me.
"Sai, Yume-chan, non sei niente male" mi sussurra sfiorandomi l'orecchio con le labbra.

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Capitolo 3
*** Bakanda! ***


Bakanda

 

Me ne sto tutta imbambolata, a bocca apera come una scema e per di più sono rossa come un peperone.

"Tsk" fa lui. "Vado a lavarmi" mi dice seccato di punto in bianco, alzandosi di scatto prima che riuscissi a realizzare che cosa fosse successo. Mi do della bambina ingenua. Ma cosa mi aspettavo da quel caprone dal cuore d'acciaio?!

Lo spadaccino entra in bagno e abbatte la porta. Ho lasciato la finestra della mia camera da letto aperta, per asciugarmi meglio i capelli, quindi la porta del bagno si apre leggermente. 

Accidenti si vede tutto! Impreco mentalmente. Lo hai fatto apposta, eh? Spadaccino da quattro soldi stronzo!

Faccio per andare a rivestirmi ma mi volto, maledicendomi nel guardare la figura perfetta del ragazzo, immersa nel vapore denso del bagno. E' semplicemente perfetto. Sembra quasi un angelo a vederlo così, peccato per la sua indole da diavolo.


Per fortuna il mio buon senso ha la meglio, per una volta. Così mi metto in pigiama e, seduta sul letto, inizio a sciogliere la treccia che teneva legati i miei capelli. Li pettino dolcemente e con cura, amo la mia chioma. Dopo un po' Kanda esce dala porta del bagno, senza farsi sentire e, con passo felpato, mi arriva alle spalle. Naturalmente io, ignara di tutto, sobbalzo quando sento due mani grandi scompigliare tutti i miei adorati capelli.

"Argh, brutto bastardo!" dopo tutto l'impegno che ci ho messo. 
"Bakanda!"
Il ragazzo ricambia le offese con un ghigno soddisfatto, per poi ritornare incamera sua, chiudendosi la porta della mia stanza alle spalle.

Mi lascio cadere a peso morto, sconsolata sul letto. Con le braccia incrociate dietro la testa, vago con la mente nell'altra stanza. Quella accanto alla mia, con la quale non mi dovevo per nessuna ragione confondere.

Bakanda, cosa starai facendo in questo istante?
Stai dormendo?
O stai lucidando la tua Mugen?

Poi sento gli occhi chiudersi lentamente, sotto e palpebre sempre più pesanti, fino a che non mi addormento.

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