【 Merlin's Prompts ~ 】

di Nayuki911
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01: → ❝Always and forever❞ [Arthur's POV] ***
Capitolo 2: *** 02: → ❝Welcome home.❞ [Ardred] ***
Capitolo 3: *** 03 → ❝Stay with me.❞ [Merthur] ***
Capitolo 4: *** 04 → “ Shut up and kiss me. ” [Ardred] ***
Capitolo 5: *** 05 → “ Shooting star! Make a wish. ” [Merthur] ***
Capitolo 6: *** 06 → “ Is that a challenge? ” [Mergana] ***
Capitolo 7: *** 07 → “ Get well soon! ” [Merthur] ***
Capitolo 8: *** 08 → “ Keep calm ” [Ardred] ***
Capitolo 9: *** 09 → “ Take that picture! ” [MorMor / Mordred'sPOV] ***
Capitolo 10: *** 10 → “ Battle wound ” [Ardred] ***



Capitolo 1
*** 01: → ❝Always and forever❞ [Arthur's POV] ***


【 Prompt 1: → 《Always and forever 】
 
Artù Pendragon era sempre stato un uomo di parola. I diversi anni trascorsi al cospetto di suo padre, gli avevano insegnato più di quanto lui stesso riuscisse a credere. Sin dal primo istante in cui aveva indossato la corona, aveva avvertito un carico di responsabilità e doveri, così pesante da sembrargli un macigno. Un peso sulle spalle che doveva portare /da solo/, perché per quanto potesse sempre contare sul fedele aiuto di Merlino, dei suoi sudditi e del popolo di Camelot, non si era mai sentito pronto, mai all'altezza.
Dopo la morte di Uther si era ritrovato al punto di origine; non aveva la minima idea di come tirar su un Regno, né di cosa significasse davvero governare. Quand'era solo un principe, capitavano occasioni in cui spesso restava ammaliato dal potere, affascinato dal lusso e da tutto ciò che comportava essere Re; poi era cresciuto, allora i doveri vennero prima di tutto il resto. Spesso e volentieri, soprattutto i primi tempi - non facili - aveva avvertito la mancanza di suo padre (Certo, era un despota, ma il modo in cui riusciva a tenere in pugno ogni minima situazione era ammirevole.)
Eppure, nonostante tutti gli errori da Uther commessi, nonostante i difetti e la sua arroganza, Artù aveva appreso una cosa fondamentale: non essere mai come lui. Aveva giurato a se stesso di essere un Re /magnanimo/, affidabile, protettore di Camelot e della propria gente. 
Aveva giurato di essere più tollerante, aveva promesso di essere anche un buon ascoltatore, e aveva giurato che, pur mantenendo queste qualità da Re buono, avrebbe sempre preso la decisione più corretta, nei limiti del concesso.
Era questo il suo voto. 
Sarebbe sempre stato giusto, il Re cui nome sarebbe stato ricordato /per sempre/, in una storia da raccontare.
【 Prompt 1: → 《Always and forever》 Divertitevi ~ 】

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Capitolo 2
*** 02: → ❝Welcome home.❞ [Ardred] ***


【 Prompt 02 → “ Welcome home. ” 】
 
|| Morthur/Ardred || Missing Moments || OOC || Rating: Verde ||
(N.d.A. So che quasi nessuno al mondo shippa questa coppia, ma credo che con circostanze diverse non sia poi così improbabile! Buona lettura!)
 
Erano passati sei giorni esatti. Sei giorni vissuti nell'angoscia e nel terrore puro di non rivederlo più. Lo aveva pregato, /scongiurato/ di portarlo con sé nella missione, ma Artù non aveva voluto saperne niente.
«È troppo rischioso, Mordred.»
Ripeteva a mente queste parole, mentre si tormentava il labbro inferiore, guardando dalla finestra della Sua camera. Sì, trovava molto più confortevole aggirarsi nelle Sue stanze; avvertre il Suo odore era l'unica cosa che lo faceva sentire più vicino a Lui. 
Avevano rischiato di litigare anche stavolta; Mordred aveva imparato a sue spese cosa significasse insistere. Si era arreso all'evidenza, a testa china. Non aveva nemmeno osato ribattere.
Lo aveva lasciato andare.
Ogni sera si crucciava, passeggiando dal letto alla scrivania, dalla scrivania alla finestra, e dopo essersi stancato tornava a sedersi, stringendo il Suo mantello con esasperazione. Se avesse potuto, avrebbe persino dormito tra le Sue lenzuola, quelle ancora impregnate del loro odore, della loro ultima notte trascorsa insieme.
 
Il rumore degli zoccoli lo fece sobbalzare. Rischiò di inciampare più volte - seppur il tragitto fosse breve - e si aggrappò agli intagli della finestra per scrutare l'orizzonte. Assottigliò lo sguardo e scorse due cavalli in lontananza. Entrambi portavano sul dorso rispettivamente Merlino e il suo amato Re.
«Artù...!»
Si mise a correre come un forsennato, rallentando il passo solo una volta raggiunto l'atrio principale.
La Sua figura risplendeva come un sole in mezzo al cielo. Ogni cosa o persona era sparita. C'era solo Lui. Avanzò di pochi passi; la propria figura torreggiava sorridente in cima alle scale, era impossibile non notarla. Artù infatti lo fece, rivolgendogli uno dei suoi sguardi più amorevoli e sinceri.
Mordred prese un profondo respiro, scese le scale lentamente per andarGli incontro, con il cuore e gli occhi pieni solo di Lui.
 
«Bentornato a casa, Artù» Gli sorrise, gli occhi smeraldo luminosi della luce più intensa mai esistita.
 
«Mordred. È bello rivederti.» Sfoggiò un sorriso di rimando.
 
Alla luce del sole, non gli era consentito spingersi troppo oltre. Gli sguardi, erano l'unica cosa su cui potevano contare, l'unica con cui potevano amarsi in silenzio, lontano da tutto il resto.
La sera, si sarebbero amati in modo diverso, magari; fino ad allora, rimasero a fissarsi per secondi pari all'infinito. A nessuno dei due sembrò dispiacere troppo.

【 Prompt 02 → “ Welcome home. ” 】

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Capitolo 3
*** 03 → ❝Stay with me.❞ [Merthur] ***


【 Prompt 03 → “ Stay with me. ” 】
 
|| Merthur || Merlin POV || Angst || Rating: Verde ||
(N.d.A. Non potevo trascurare la mia Otp. Ecco un brevissimo POV di Merlino, basato sul finale della 5a e ultima stagione.)
 
 
"I don't want you to leave, will you hold my hand?
You can lay with me so it doesn't hurt
Won't you /stay with me/?
'Cause you're all I need."
 

« Artù! »
 

I suoi occhi blu cobalto si schiusero nell'esatto momento in cui gridai il suo nome. 
Per un momento, ho creduto avesse funzionato. 
Per un momento, ho creduto che fosse stata la mia voce a tenerlo sveglio.
Se solo fosse bastato per tenerlo in vita...
Gli accarezzai il volto con una mano, fino a prenderlo completamente con entrambe. La sua pelle era stranamente teporosa, nonostante tutto. I Suoi occhi erano diversi dal solito: quella solita scintilla che risplendeva anche nei momenti più bui, si stava spegnendo.
Un tuffo al cuore non fece altro che confermare la mia più grande paura. 

Lo stavo perdendo.

Il Suo volto mi apparve comunque meraviglioso, sebbene non ci fosse più il calore a tenerlo vivo.
Cercai di tenerlo vigile come meglio mi era concesso. Con uno scossone, pronunciando il Suo nome. Gli rivolsi persino uno dei sorrisi più falsi di sempre.
 
« Restate con me... »
 
Mi sorrise di nuovo. I Suoi occhi avevano compreso, e fu per quel motivo che mi guardarono nella loro più totale pace; mai una supplica trasparì dal Suo sguardo, mai una richiesta d'aiuto. Fu uno dei suoi sguardi migliori, e io, decisi di ricambiarlo.
 
Si chiusero di nuovo.
E dentro di me sapevo, che quella sarebbe stata l'ultima volta in cui ci avrei visto il mio riflesso.

【 Prompt 03 → “ Stay with me. ” 】
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** 04 → “ Shut up and kiss me. ” [Ardred] ***


【 Prompt 04 → “ Shut up and kiss me. ” 】
 
 
|| Ardred/Morthur || Scene di vita quotidiana || Fluff || Rating: Verde ||
N.d.A: ringrazio moltissimo le persone che inaspettatamente stanno commentando, soprattutto LittleGinGin (sebbene sia un pairing che non shippa :p) Un abbraccio a tutti!
 
Avere tutti quei doni da parte di Artù era stato un bene, ma Mordred stava cominciando ad avere serie difficoltà col trovare spazio nel proprio armadio. Nell'ultimo periodo le casacche di velluto si erano infatti quadruplicate. Mordred si era azzardato a fare una battuta del tutto ironica: "Mi piacerebbe foste più romantico!" E sebbene non si fosse certo aspettato di vedere il Re arrampicarsi al suo balcone con una rosa tra i denti, avere tutti quei vestiti non era esattamente quello che intendeva. Artù sembrava averla presa sul serio. Alla diciannovesima casacca (di un delizioso color panna) gli era crollato l'armadio. Era rimasto minuti interi a fissare ciò che ne restava, ossia semplici assi di legno, con uno sguardo stranamente calmo e pacato.
Il frastuono aveva attirato persino il servo Merlino, il quale non si era neanche trattenuto. Si era limitato ad affacciarsi, indicarlo, e ridere per un minuto buono.
 
《... Maledetto.》
 
Evidentemente il baccano non doveva essere stato così poco rumoroso, persino Artù era corso in Suo soccorso, sbucando dallo stipite della porta con aria preoccupata.
 
《... Mordred!! Stai be- /Oh/. Sì beh... forse dovremmo sostituirlo.》
 
Il druido ricambiò lo sguardo con espressione affranta; non era mica colpa sua. D'altro canto, anche Artù si sentì in colpa. Forse a furia di espiare le sue colpe e rimediare al suo mancato romanticismo con beni materiali, non stava facendo un buon lavoro.
 
《È colpa mia. Forse avrei dovuto piegarle meglio... avrei sicuramente dovuto bilanciare il peso e distribuirlo in modo uniforme! Ah, sono il solito stupido, come se non bastasse...》
 
《Mordred.》
 
《.. come se non bastasse l'ultima è pure caduta per terra! Si è tutta impolverata!》
 
《...Mordred!》
 
《No, no. È colpa mia. Avrei dovuto stare più attento. Avrei dovuto far meglio. Forse avrei evitato di romperlo. Forse... avrei risparmiato alla servitù delle puliz- m
hm!》
 
Artù era riuscito a zittirlo nella maniera più efficace esistente. Aveva le labbra incollate a quelle del druido, ora decisamente esterrefatto - ma comunque più calmo. Con uno schiocco si allontanò, fissandolo negli occhi. 
Mordred sentì le proprie gambe diventare gelatina. Perlomeno l'ansia sembrava essersi placata.
 
《IO--》
 
《Sta' zitto. E baciami.》
 
E Mordred non poté far altro che ubbidirgli, avvolgendogli le braccia al collo.
Forse era quello, il romanticismo che cercava!
 

【 Prompt 04 → “ Shut up and kiss me. ” 】

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Capitolo 5
*** 05 → “ Shooting star! Make a wish. ” [Merthur] ***


【 Prompt 05 → “ Shooting star! Make a wish. ” 】
 
|| Merthur || AU || Fluff-Romantico ||
 
Quasi si assopì nel sentire il battito del Suo cuore; gli fungeva da calmante. Erano rimasti appollaiati sul balcone per ore, approfittando del repentino cambio climatico, a guardare il cielo stellato. Artù, Merlino, una coperta di lana ad avvolgerli, e il loro micio raggomitolato in mezzo. Cosa potevano chiedere di meglio? La vasta distesa di cielo gli offriva una visuale incantevole, alcune stelle erano più luminose di altre, e insieme si divertivano a contarle. Merlino aveva perso il conto più volte (il profilo del biondo era una validissima distrazione) ed era toccato ad Artù riprenderlo, afferrando la Sua mano e indicando le stelle con l'indice puntato in alto.
 
《Io ne ho contate tredici!》
 
《Impossibile, Merlino. Io ne ho contate quattordici!》
 
《No, no Artù! Quello è un aereo!》
 
《Un aereo... fermo? No, non credo, ti sarai confuso. E po-- guarda! Una stella cadente!》Persino il micio sussultò, miagolando indispettito. Drizzò la coda e si appollaiò nuovamente sopra le coperte. 《Esprimi un desiderio, coraggio.》
 
Merlino socchiuse gli occhi, sospirando. 《... anche tu, però.》
 
《Sì.》
 
Ed entrambi rimasero in silenzio per una frazione di secondi, prima di riaprire gli occhi e tornare a cercarsi con le mani.
 
《Cos'hai espresso?》
 
《È un segreto. E voi, Artù?》
 
《È un segreto anche per me.》
 
Artù sorrise, e gli baciò le labbra, caldi e soffici come al solito. Tutto ciò che Merlino desiderava, era stare insieme ad Artù, esattamente come adesso, ma di lì a sempre. Si strinsero più forte che mai, e si guardarono negli occhi, allora lo capirono immediatamente: avevano espresso lo stesso desiderio.

【 Prompt 05 → “ Shooting star! Make a wish. ” 】

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Capitolo 6
*** 06 → “ Is that a challenge? ” [Mergana] ***


【 Prompt 06 → “ Is that a challenge? ” 】

|| Mergana || Scene di vita quotidiana || What if || Rating: Verde ||

 
Merlino incrociò le braccia, fissando il biondo con uno sguardo a dir poco truce.
«Cosa.»
«E' così, Merlino. Se posso darti un consiglio, lascia perdere. Dovresti puntare a... ragazze della tua stessa... » non gli veniva in mente neanche l'aggettivo adatto «Insomma, punta più in basso. Figurati se una donna come Morgana potrebbe mai essere interessata a te!»
Merlino fece per ribattere spalancando la bocca, ma la richiuse un secondo dopo. Avrebbe potuto fargli prendere a fuoco i capelli o scaraventarlo a terra, se solo avesse voluto.
«Si dà il caso che anche IO ho la mia dose di fascino!»
Artù per poco non sbruffò a ridergli in faccia.
«Per esempio?»
«Per esempio, sono un bravissimo.. oratore.»
«Non si direbbe.»
«Morgana è piuttosto disponibile con me. E non ci vedo niente di male, a darle un mazzo di fiori.»
«Facciamo così.» Gli passò un braccio intorno al collo, avvicinandosi «Se riesci a farlo, avrai un giorno libero.»
Merlino quasi si accigliò, era tutte orecchie - le quali, già piuttosto in stile Dumbo, si drizzarono pericolosamente «/E' una sfida?/ Dite sul serio?»
«Io non scherzo mai!» Artù alzò le mani, con il tipico broncio di chi ha già la vittoria in pugno. «Se Morgana li accetterà, ovviamente. Se respingerà le tue avances, non conta.»
Il servitore si allontanò di scatto, prese il mazzo di fiori da sopra la scrivania e si diresse a passo svelto verso la porta. «Consideratelo fatto!» E la chiuse alle sue spalle, sbattendola con un tonfo così assordante da far tremare ogni cosa.
Due minuti ed era già davanti la porta di Morgana, indeciso.
«Se busso qualcuno risponderà. E se incappassi in Gwen? No, peggio, in Uther? Farò finta che siano da parte di qualche ammiratore.
E se non ci credesse? Morgana è svegl-»
«Merlino?»
Per poco non gli venne un colpo.
«Lady Mo- cosa ci fate qui?»
«Si dà il caso che quella» indicò la porta con grazia, «sia la mia stanza.»
«Giusta osservazione.» Piegò il capo di lato. Era inutile temporeggiare. Allungò una mano e le porse i fiori, titubante. «Questi sono per voi.»
La donna gli rivolse un sorriso smagliante. 
«Merlino..!» esclamò con tono sorpreso, «Per me?»
Il giovane annuì, curvando le labbra in un modesto sorriso. Non aggiunse altro. Chissà se Artù gli avrebbe mai creduto. Morgana fece un passo in avanti, rivolgendogli uno sguardo di somma gratitudine, sinceramente colpita. «E' stato un pensiero carinissimo. Se vuoi scusarmi, cerco subito un vaso.» Tutta contenta si diresse nella propria camera, chiudendosi la porta alle spalle. Forse non era ciò che Merlino si era aspettato: rimase per una manciata di secondi a fissare la porta, improvvisamente il legno parve interessante più del solito. Proprio quando si era deciso ad andar via, la sentì aprirsi. Morgana lo raggiunse, e in punta di piedi raggiunse la sua guancia, poggiandovi semplicemente le labbra in un tenero bacio. Dopodiché svanì dietro la porta, lasciando un Merlino piuttosto confuso ma vittorioso.

Provò una sensazione meravigliosa, e dentro di sé, un solo pensiero gli balenava in testa, il tutto rivolto ad Artù!
 
"A quanto pare, sembra che qualcuno avrà il suo giorno libero..!"
 

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Capitolo 7
*** 07 → “ Get well soon! ” [Merthur] ***


【 Prompt 07 → “ Get well soon! ” 】

|| Merthur || Scene di vita quotidiana || What if || Rating: Verde ||

 
《Dite "Aaaaah".》

《Dissolviti.》

Merlino lasciò cadere il cucchiaio dentro il piatto pieno di zuppa, il tonfo generato fece schizzare tutto in faccia al giovane servo, il quale sbottò risentito. Si asciugò con il dorso della mano, senza dare soddisfazione al suo Re.

《Non solo vi sto praticamente imboccando, ma osate persino lamentarvi!? Dovete mangiare. Gaius dice che vi farà riprendere. E voi volete riprendevi, no? Non volete tornare il Re scorbutico, fannullone, presuntuoso e stupido di sempre?》

Per poco Artù non gli fece volare il piatto dalle mani con un colpo. I colpi di fortuna furono due: Artù, stando male, non ne aveva la forza; Merlino aveva i riflessi ormai allenati, per via di tutte le cose che Lui gli aveva lanciato addosso.

《Ma insomma--!》

《Perche non mangi tu quella roba? É disgustosa--》 bofonchiò gonfiando le guance, simulando un conato di vomito.

《Sono sicuro stiate esagerando》, e nel mentre ne prese un cucchiaio, ficcandoselo in bocca. Sembrava zuppa di ratto. 《...》

《Beh?》

Come risposta, Merlino sputò la piccola quantità di minestra dentro al piatto. 
Con uno sguardo più che eloquente, Artù lo ammonì. 

《Portami dell'altro. E datti una mossa, prima che ci ripensi e ti faccia ingoiare anche il piatto!!》

Per poco Merlino evità il piatto volante, che andò ad infrangersi sul muro. 
Fortuna che Artù aveva una pessima mira!

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Capitolo 8
*** 08 → “ Keep calm ” [Ardred] ***


【 Prompt 08 → “ Keep calm ” 】

|| Ardred || Scene di vita quotidiana || What if || Rating: Verde ||

 
Una crisi isterica aveva colto Artù nel bel mezzo di un litigio con Merlino. Sedie e scarpe volanti facevano invidia a qualunque trucco magico. La forza bruta era la vera magia, Artù lo aveva imparato nel giro di niente. Mordred si era ritrovato coinvolto per puro caso. L'unica colpa che aveva era stata quella di trovarsi lì al momento sbagliato, per poco aveva evitato di ritrovarsi con un tavolino spiaccicato in faccia.
《MA CHE COS-》e via con uno slalom da far invidia ai cavalieri più agili.
《TU! Esci subito!》Artù urlava contro Merlino con tutta la voce che aveva in corpo; il povero servo decise di tagliare la corda, riparandosi per un momento dietro il druido, sicuro così di uscire illeso da quella lite.
Mordred si avvicinò al Re, cercando subito di calmarlo. 《Sire...》 si guardò intorno: disordine ovunque. 《.. cos'è successo?》
《QUEL COSO... LUI CI SPIA.》 Tagliò corto, costringendo Mordred a deglutire, adesso un po' agitato. Artù continuò. 《Si diverte a tenerci d'occhio, per poi rinfacciarmelo. Non lo sopporto più.》 Il druido gli accarezzò i capelli, con l'aria di chi è punto sul vivo ma /sopporta/ per amor dell'altro.
《Calmatevi. Non avete nulla da temere. Sapete che Merlino tiene a voi, non parlerebbe con anima viva.》Gli baciò una guancia, accarezzandoGli alcune ciocche, girandole tra le dita in maniera scomposta. Un secondo bacio, stavolta sulle labbra, sembrò placare del tutto la Sua rabbia.
《... Un giorno lo ammazzo.》sentenziò Artù.
《E io vi aiuterò.》
Scherzavano, forse, ma questo bastò per far tornare la serenità nel loro cuore e un'atmosfera meno cupa.

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Pochissime righe per un dolcissimo prompt! Ringrazio chi sta seguendo la mia raccolta, in particolare Relie Diadamat ♥ un abbraccio!

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Capitolo 9
*** 09 → “ Take that picture! ” [MorMor / Mordred'sPOV] ***


 Prompt 09 → “ Take that picture!” 】

|| MordredxMorganaxMerlino (ma non è un triangolo!) || AU || Rating: Verde ||

N.d.A: Suggerita (e dedicata a lei ♥) da Relie Diadamat che mi ha proposto un bel prompt "Mordred che, essendo un fotografo, deve collaborare con la modella Morgana, ma un giorno la vede andare via con un certo Merlino..." Ovviamente è solo una piccola one-shot, e spero possa soddisfarti almeno un pochino! Chissà se un giorno mi verrà l'ispirazione per proseguirla e renderla una fanfic vera e propria! ♥
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Per poco non gli cadde la fotocamera dalle mani.
"Attento, novellino! Quella fotocamera mi è costata tutto lo stipendio! Tsk, maledizione, ma proprio /lui/ doveva prendere il posto come apprendista?" L'uomo robusto borbottò per altri dieci minuti buoni, inveendo a destra e manca contro il povero ragazzo dai riccioli castani, senza pietà alcuna. Dopo una predica in cui il fotografo spiegò al ragazzo come 'tenere in mano una fotocamera professionale', le modelle fecero il loro ingresso.
Modelle. Beh, solo tre, a dire il vero.
"Respira, Mordred. Tu /sai/ tenere in mano una fotocamera. Lo hai sempre fatto. Calma."
"Che fai, parli solo? AAAAHAHAHAAH!" Per poco all'uomo non scappò via un dente. 
Mordred rimase zitto fermo sul posto, deglutendo per l'ansia. Sicuramente avrebbe inghiottito solo la saliva, la paura gli sarebbe rimasta attanagliata alla gola come la morsa di una medusa.
Ad un tratto, una ragazza dai capelli corvini fece il suo ingresso in sala e si mise a parlare con le altre modelle. Mordred era troppo occupato per notarla, ma fu costretto a farlo quando questa gli si avvicinò: indossava un accappatoio arancione e gli tese una mano.
Mordred la fissò per svariati secondi: era davvero bella, aveva i capelli lunghi, neri, degli occhi verdi-gridi (forse cambiavano a seconda della luce) e un sorriso dolcissimo. Sicuramente era una modella.
"P-Piacere, sono Mordred!" nell'allungare una mano per poco fece cadere la fotocamera. Allora decise di legarla al collo con l'apposita fascia. "Scusa, sono molto emozionato..."
"Io sono Morgana. Ho saputo che sarai tu, il mio fotografo, oggi!"
"Ah."
"... Non lo sapevi?" La corvina rise, apparentemente divertita dalla goffagine del ragazzo.
"Sapevo di dover fotografare qualcuno, ma non credevo mi avessero assegnato a te."
"Se sei tu l'apprendista, non sarai l'unico, ma sì, io potrei essere il tuo soggetto." Risero entrambi; la donna sembrava così sicura, Mordred al contrario, beh.. inutile aggiungere altri dettagli.

Quando alcuni lavoratori sistemarono "la scena" - che secondo gli occhi di Mordred era un semplice 'foglio gigante bianco sullo sfondo più uno sgabello' - fu finalmente l'ora delle foto. Tanto per accrescere la sua ansia, Morgana non fu la prima a posare.
"..."
Non appena gli scatti della prima modella - bionda, molto carina - giunsero al termine, a Mordred toccò mettersi all'opera.
"Coraggio ragazzo, seguimi." Sbraitò il solito fotografo. Mordred annuì, preso dal panico. Cercò di seguire le mosse dell'esperto, ma quando la corvina si tolse l'accappatoio, svelando le sue curve impeccabili, Mordred rimase a bocca aperta dietro l'obiettivo per un tempo che gli sembrò interminabile. Morgana si mise seduta sullo sgabello, dandogli le spalle, iniziando a posare senza nemmeno dargli il tempo materiale (e psicologico) di prepararsi. Non sentendo il suono degli scatti, il fotografo non si preoccupò di tirargli un calcio sul ginocchio. 
"A-Ahi! Mi si era inceppata la macchina, un momento!" 
Bugia. 
Morgana rise, il che fece rianimare il povero Mordred, ora più rilassato. Il sorriso della donna era davvero contagioso. 
Cercando di non dare troppa attenzione al fatto che una donna /nuda/ davanti a lui lo stesse fissando, iniziò a dare il meglio di sé con gli scatti. Dopo i primi cinque, era già entrato nella modalità fotografo, e fece quello che sapeva fare meglio. Fotografare ciò che lo circondava era la sua vita; amava catturare i momenti più belli, che fosse la natura, una o più persone, o degli animali, non importava. E Morgana... lei era davvero un bel soggetto. 

Quando il servizio fotografico volse al termine, Mordred si sentì decisamente più rilassato. Il fotografo lo liquidò con un "Torna domani, nuove modelle. Nuovo servizio. Nuove cose. Cià." 
"... va bene, credo-" 
Più confuso che mai, Mordred prese le sue cose, e iniziò a sistemare tutto. Erano state le ore più piacevoli da... un sacco di tempo.
Quando le modelle tornarono dai bagni, nuovamente vestite, Mordred si mise il borsone in spalla e fece per andare a parlare con la ragazza - in fondo, anche se sembrava poco, l'aveva aiutato moltissimo. Sfortunatamente, fu preceduto da un ragazzo che, con tanto di bacio sulla nuca, la colse alle spalle cingendole la vita. Lei si girò, palesemente sorpresa in volto, e lo baciò. 
"Merlino-- che ci fai qui?" Le risate della donna accompagnarono i suoi pensieri per un po'.
Non che si aspettasse chissà cosa, d'altronde era piuttosto scontato che una bellezza così pura non potesse non essere impegnata.
Con un sospiro, si incamminò verso la porta, ma non prima di aver provato a sorriderle. 
Lei ricambiò. 
Fu il sorriso più raggiante che ebbe mai visto.
Non si sentiva così da secoli, pieno di vita, speranza e.. dolcezza.
E fu in quel momento che realizzò una cosa importante: che dietro l'obiettivo si celavano a volte creature fantastiche; dietro un obiettivo poteva esserci la purezza, la gioia, la sofferenza, la vita stessa. E con questo insegnamento, sarebbe andato avanti, sempre. 
Il sorriso della donna gli rimase impresso fino alla sera, e chissà se la vita gli avrebbe più riservato immagini come quella. 
In qualunque caso, sebbene non si fosse trovato a suo agio in quella sala, non gli importò più di prendere il posto come fotografo: per un sorriso come quelli, ne era comunque valsa la pena.

 

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Capitolo 10
*** 10 → “ Battle wound ” [Ardred] ***


Prompt 10 → “Battle wound” 】

|| Ardred || Missing Moments / What if || Rating: Verde ||

 
Un'altra notte di amore si era appena consumata, di pari passo con la candela che adesso stava per spegnersi, spargendo per la stanza quel tipico odore di cera bruciacchiata. I loro corpi nudi erano avvinghiati, era splendido il modo in cui si incastrassero alla perfezione. Dopo che la passione li aveva letteralmente sfiniti, si erano ritrovati a coccolarsi, sdraiati su un fianco, sotto le coperte. Artù lo teneva tra le braccia, da dietro. Gli baciò una scapola, poi prese ad accarezzarGli il braccio fino a raggiungere la mano e portarsela alle labbra. Baciò anche quella e vi intrecciò le dita, tenendola sospesa in aria, assottigliando lo sguardo.
A causa della luce troppo scarsa non fu sicuro, ma quello sul dorso della mano sembrava un livido piuttosto grosso.
《E questo..? Come te lo sei procurato?》chiese preoccupato.
Il druido si morse le labbra.
《Cadendo da cavallo》disse spavaldo, mordendosi le labbra per l'ovvia bugia. Il tono di voce tremolante lo tradì.
《... Mordred.》
《... Ho sbattuto contro la vostra scrivania mentre cercavo di sistemare il vaso con i fiori! Lo so, lo so, sono un disastro..》quasi piagnucolò, rannicchiandosi su se stesso. Artù rise di cuore, nel sentirlo così /piccolo/ e genuino. Posò le labbra sulla "ferita da battaglia" e vi schioccò un bacio. Insomma, ci vuole coraggio a sistemare un vaso coi fiori e uscirne illesi! 
Contagiato dalla risata del suo amato, anche Mordred finì col ridere.
E risero insieme per tanto altro tempo, prima di cadere in un sonno profondo, accucciati come se fossero nati per completarsi.

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