Requiem

di Alsha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rancore - Underwood, Lovelace ***
Capitolo 2: *** Eternità - Faquarl ***
Capitolo 3: *** Questions - Jane Farrar ***
Capitolo 4: *** Unespected - Bartimeus ***
Capitolo 5: *** Insieme - Nathaniel, Kitty ***
Capitolo 6: *** Enchantment - Tolomeo, Salomone ***
Capitolo 7: *** Mother - Marta Underwood ***



Capitolo 1
*** Rancore - Underwood, Lovelace ***


R-RANCORE

Arthur Underwood era in trappola.

Molti vedono la morte come una liberazione, ma lui no.

O meglio, per un po’ l’aveva vista così, pur essendo finito all’inferno. La gioia di non doversi più guardarsi le spalle da qualsiasi cosa e il pensiero di poter riavere tra le mani quel dannato ragazzino –perché era certo che sarebbe finito all’inferno con lui- avevano annebbiato persino la sofferenza eterna che lo aspettava.

Ma Nathaniel non lo aveva raggiunto.

Al suo posto si era trovato davanti Simon Lovelace, con gli stessi propositi che lui aveva riservato al suo ex apprendista.

Adesso entrambi i maghi avevano l’eternità davanti, l’uno con il desiderio sempre più pressante di vendetta, l’altro alla disperata ricerca di una via di fuga, poiché della vendetta era la vittima.

Anche Underwood, però, covava rancore.

Quel dannato moccioso lo aveva fregato un’altra volta, spedendo Lovelace a fargli compagnia. Ne era certo, se adesso stava sperimentando tutto quel dolore era colpa di Nathaniel, era sempre colpa sua.

Ma adesso non aveva tempo di pensare, adesso doveva solo scappare.

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Capitolo 2
*** Eternità - Faquarl ***


E-ETERNITA’

Faquarl conosceva l’eternità, era abituato alla sensazione di sapere che sarebbe vissuto tanto da vedere mondi cadere e altri nascere dalle loro rovine.

La morte gli aveva aperto solo un altro tipo di futuro davanti.

Prima c’erano maghi, costrizioni, e il caos roboante e immenso dell’Altro Luogo.

Adesso, dolore, sofferenza, come essere bloccati sulla terra per sempre.

E questo perché? Per aver cercato di conquistare il mondo, forse?

Per aver ucciso centinaia di persone?

Anche Bartimeus lo aveva fatto e, lui lo sapeva, non aveva idea di come ma lo sapeva, che il demone di Uruk era finito al purgatorio e quindi, dopo aver scontato la sua pena, sarebbe finito in paradiso.

Perché Bartimeus si e lui no? Non valeva forse molto di più di quello stupido jinn?

Quell’essere vigliacco, traditore, bugiardo e debole, così debole da schierarsi dalla parte degli umani senza pensarci due volte.

Probabilmente era stato quello ad averlo salvato. O forse no.

“Inutile rompercisi la testa,” si ritrovò a pensare “ho tutta l’eternità per trovare una risposta.”

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Capitolo 3
*** Questions - Jane Farrar ***


Q-QUESTIONS

Come era potuto accadere? Come aveva potuto, lei, Jane Farrar, morire?

Divorata da un inutile demone nel corpo di un inutile funzionario.

Umiliante, se consideriamo che mentre lei diventava lo snack di uno spirito, Mandrake salvava il mondo.

Per quale scherzo del destino un inutile maghetto di second’ordine era riuscito dove lei aveva fallito?

Perché tutti avevano deciso di seguire lui e quella dannatissima comune e non lei che era certamente meglio?

Comunque oramai e era all’inferno, mentre Mandrake si sollazzava in paradiso.

Chissà quanto stava gongolando, lassù al sicuro!

Perché non c’era lei, in paradiso?

Perché lei non era tra i grandi eroi al posto che meritava?

Come aveva fatto una comune a batterla, a conquistarsi la gloria al posto suo?

E come era finita nello strato più infimo dell’inferno, tra i criminali della peggior specie?

Ma era inutile farsi domande.

A risponderle avrebbe trovato solo il silenzio.

 

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Capitolo 4
*** Unespected - Bartimeus ***



U-UNESPECTED

Chi l’avrebbe mai detto. Io, Bartimeus di Uruk -un demone!- nel purgatorio.

Non avrei mai nemmeno pensato che per me ci fosse qualcosa dopo e invece non solo la mia esistenza continuerà –diciamocelo, l’universo non avrebbe mai potuto fare a meno della mia eccezionale verve- ma avrò la possibilità di arrivare al piano superiore, diciamo.

Non che queste cose mi interessino, davvero. Stare qui o là mi cambia ben poco.

È che muoio –beh, in realtà non posso più- dalla voglia di andare a trovare qualcuno.

Qualcuno che, ovviamente, è finito in paradiso.

Potevamo dubitarne? No, non credo.

Comunque ci metterò un po’ a passare al prossimo livello.

Ho cinquemila anni di azioni più o meno deprecabili da scontare, per fortuna con le attenuanti della costrizione, altrimenti avrei potuto usare tutta la mia retorica persuasiva che non sarei riuscito ad uscire dall’inferno nemmeno a pagare.

Fatto sta che sono qui nel purgatorio, e non è nemmeno tanto male.

Sapete, il paradiso da qui si vede bene.

Tanto bene che ogni tanto riesco a vedere Tolomeo che si gira verso di me e mi saluta con la mano.

 

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Capitolo 5
*** Insieme - Nathaniel, Kitty ***



I-INSIEME

Chissà cosa si era aspettato vedendosela arrivare incontro.

Nathaniel aveva atteso fin troppo tempo per poterla rivedere e quando aveva sentito come una morsa stringergli il cuore -ma non in maniera dolorosa, più come quando sei con la persona che ami e senti un vuoto nello stomaco e il terreno che ti manca sotto i piedi- aveva capito che anche lei stava arrivando.

Era rimasto ad attenderla per chissà quanto -in paradiso il tempo non esiste, un po’ come nell’Altro Luogo- impettito come ai tempi del ministero. Che buffo angelo doveva sembrare, tutto rigido in giacca e cravatta ad aspettare.

E poi l’aveva vista.

Era bellissima, come quando l’aveva vista sul settimo livello, di nuovo giovane.

Mentre la fissava come un pesce lesso, anche lei lo aveva visto, e si era diretta a passo di carica verso di lui, con i pugni serrati.

Nathaniel non aveva fatto in tempo a formulare una frase che lei lo aveva schiaffeggiato.

-Stupido mago! – aveva urlato – Bugiardo, stupido mago!

Poi l’aveva abbracciato, gettandogli le braccia al collo e premendoci il viso contro. Il ragazzo non ci avrebbe giurato, ma avrebbe detto che quelle che scintillavano agli angoli degli occhi di Kitty erano lacrime.

-Sei uno stupido mago. – aveva brontolato di nuovo.

-Lo so.



WRITER'S CORNER
Giusto qui, alla prima flash ambientata in paradiso (e sì, palesemente volta a dare un lieto fine a questa coppia), mi fermo un attimo per fare qualche ringraziamento.
Uno speciale va a Fauna96 che mi segue dall'inizio e che ha recensito tutte le flash. Senza di te a leggere, non avrei mai scritto questa raccolta.
E poi un grande grazie ai due nuovi arrivi, Jordan Hemingway e lapislazzula_19, a entrambi per aver messo tra le seguite e alla seconda anche per aver recensito.
Ultima cosa, e poi me ne vado, per tenere fede ad una sfida-promessa fatta a Fauna, ho scritto una breve flash su Uraziel per chi si chiedeva che fine avesse fatto dopo l'anello di Salomone: Tic tac.
Se passaste a darle un'occhiata ne sarei solo felice.
Kisses, Alsha

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Capitolo 6
*** Enchantment - Tolomeo, Salomone ***


E-ENCHANTMENT

Tolomeo era morto.

Beh, tutto sommato sarebbe potuta andare molto peggio, il paradiso era veramente interessante.

C’erano un sacco di persone, maghi e comuni, di buon cuore e dalla mente svelta con cui parlare.

Uno tra tutti Salomone.

Aveva dovuto passare qualche secolo nel purgatorio, ma alla fine era riuscito a uscirne e fuori aveva trovato un ragazzino egizio con tanta voglia di conversare.

Ogni tanto si rincontravano e facevano due chiacchiere, sui maghi, sui regni, sui comuni.

E su quanto il paradiso somigliasse all’Altro Luogo, come se anche lì il tempo e lo spazio non fossero definiti, ma fosse tutta una questione di equilibrio mentale.

Un giorno, Salomone gli era comparso accanto mentre osservava cosa stava facendo Bartimeus sulla Terra.

Salomone si era subito ricordato di quel jinn tanto sfrontato, che però aveva dimostrato ingegno e arguzia nella vicenda legata al suo anello, ed era rimasto a osservare quel ragazzino che ne parlava in quella maniera così incantata, decantandone lodi e difetti come fossero un’unica cosa.

E così nei secoli e nei millenni, fino a che un giorno un altro Tolomeo era comparso nel paradiso, solo più alto, moderno e decisamente più sarcastico.

E Salomone, da saggio che era, non disse una parola mentre Tolomeo correva incontro al suo amico demone, saltandogli al collo e rimanendoci stretto nonostante le iniziali proteste dell’imbarazzato Bartimeus.

Rompere quell’incantesimo sarebbe potuto costargli il paradiso.
 





WRITER'S CORNER
Ho avuto qualcosa come dieci secondi di vita non scolastica in cui pubblicare, quindi eccomi qui con l'agognatissima flash di Tolomeo, che spero sia venuta meglio di quanto sembri a me perchè... beh, perchè sì.
Intanto ringrazio due nuovi aggiunti: Destyno, che ha messo nelle seguite, ma soprattutto L_A_B_SH che ha recensito questa raccolta e tutto il resto che ho pubblicato e... beh, grazie mille ^^
La prossima è l'ultima flash quindi antenne drizzate. Ma tranquilli, troverò qualche altra idea con cui torturare la sezione miei cari, non disperate!
Kisses, Alsha

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Capitolo 7
*** Mother - Marta Underwood ***


A Fauna96, perchè senza lei a leggere, questa raccolta non sarebbe nemmeno iniziata.
A quelli che sono arrivati in questa sezione e hanno deciso di unirsi a noi.
E a tutti coloro che hanno letto e basta.



 
M- MOTHER

Di angeli singolari in paradiso ce n’erano a bizzeffe.

Artisti circensi, pittori, scienziati, maghi d’ogni genere.

Ma Martha Underwood spiccava all’occhio subito, con quelle guance paffutelle ed il grembiule, avvolta dalla luce angelica che contraddistingueva tutti coloro che alla fine, dopo tanti patimenti, erano arrivati lassù.

Martha non  aveva mai provato a cercare il marito, ne era certa -e in un certo e meschino senso anche sollevata-, lui non l’avrebbe mai raggiunta.

Da sola, guardava gli anni che scorrevano placidi e confusi, scanditi solo dagli eventi sulla terra.

Come l’elezione del più giovane ministro della storia d’Inghilterra: John Mandrake.

Il suo piccolo Nathaniel era diventato un grande, una persona importante, ma lo sapeva che non era del tutto felice in quel mondo di tradimenti e inganni.

Per questo si era tanto affezionato a quel demone tanto sfrontato quanto sincero, e se lo era portato dietro in tutti quegli anni, come un rifugio in cui nascondersi.

Si era sentita squarciare il cuore quando aveva visto il Crystal Palace franargli addosso, ma non aveva esitato ad aspettarlo sulla soglia, per soffocarlo in un abbraccio degno della madre più apprensiva.

D’altra parte lo aveva coccolato, aiutato, consolato e rimproverato per la sua infanzia, come una vera madre.

E come una vera mamma gli era rimasta accanto dopo la morte, recuperando il tempo perso.

E, come una vera madre, aveva saputo stare in disparte, quando lo aveva visto aspettare la ragazza della sua vita, quando erano rimasti l’uno nelle braccia dell’altra per minuti, ore, giorni.

Perché una mamma deve sapere quando esserci, ma soprattutto quando stare lontana.



 

WRITER'S CORNER

Dopo aver procrastinato per troppo tempo, ho ricevuto un segno dall'universo che ha obbligato a mettere la parola fine a questa raccolta il segno è stato l'aver trovato e acquistato la tetralogia completa di Bartimeus oggi pomeriggio u.u

Sono molto felice e fiera di aver finito questa raccolta.

Requiem è partita che eravamo io, Fauna e una vagonata di passione, e ora che la concludo siamo davvero in molti.

So che in questo periodo di fermo per quanto riguarda la scrittura sulla sezione, sarà in buone mani. Ma non preoccupatevi, eh!

Tornerò il prima possibile con nuove storie, quindi non perdete d'occhio il fandom!

Con affetto e un filo di commozione

Alsha

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