Would do you rather ...?

di ShannaInLuv
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A game [Prologue] ***
Capitolo 2: *** Akatsuki Family ***
Capitolo 3: *** A or B ***
Capitolo 4: *** Round Three ***
Capitolo 5: *** Shoot! ***
Capitolo 6: *** Epilogue - Return of a Nightmare ***



Capitolo 1
*** A game [Prologue] ***


Appartiene tutto ai rispettivi autori,
questa storia non è a scopo di lucro.


Would do you rather... ?
 
Capitolo 1: A game.

 
Premette il dito senza indugi sul campanello dell'appartamento 129 ,Haruno, il quale trillò di un solo suono.
Il complesso era situato nella periferia di Tokyo, dove si elevavano i palazzi popolari, i quali erano pagati dallo stato giapponese.
La famiglia Haruno viveva, per l'appunto, in uno di quelli.
Da quando la figlia dei proprietari aveva quella brutta malattia... perlomeno.
Da quando lui aveva iniziato a recarsi lì tutti i giorni, per la sua migliore amica sin dai loro dodici anni- fino ad allora, ai diciassette.
La porta si spalancò quasi subito, rivelando il volto segnato dal tempo e dallo stress della signora di casa, i capelli biondi erano arruffati in una crocchia e aveva indosso il grembiule sporco di farina, ciò indicava che stava preparando un dolce.
Mebuki Haruno era un ex poliziotta, fino a quando la malattia della figlia non le aveva fatto bloccare i ponti con qualsiasi altrà attività all'infuori di sua figlia e le aveva fatto crescere un'improvvisa volontà di imparare a cucinare,stirare,cucire a mano, eccetera.

"Sas'ke-kun" cinguettò la donna con un sorriso affidabile. Si pulì velocemente le mani un po' biancastre sul grembiule e aprì di più la porta, scostandosi per far entrare il giovane. "Sakura è nella sua stanza... come sempre" mormorò.
"Grazie signora Haruno" le rivolse un cenno frettoloso e si diresse verso il corridoio a destra, il quale portava alla dimora della sua amica.
"Sas'ke-kun, sto preparando un dolce alla crema, resti per merenda?" gli chiese entusiasta.
Sasuke le rivolse un sorriso leggero, come dire di no ai dolci della mamma di Sakura? E beh, nonostante non avesse più dodici anni erano comunque deliziosi.
"Va bene" disse, bussando poi con le nocche alla camera di Sakura.
"Avanti." la voce di Sakura era roca e ridotta in un sussurro.

Sasuke aprì la porta per vedere la ragazza: era seduta in ginocchio accanto alla finestra, con le testa appoggiata sulle tende rosa e tra le mani teneva il suo mp3.
La vide sospirare e chiudere gli occhi.
Sasuke accosto la porta dietro di sè e si sedette sul puff davanti al letto della ragazza che, non appena lo vide, sobbalzò e s'affrettò a togliere le cuffie.

"Oh,Sas'ke-kun sei venuto!" esultò come una bambina.
"Non fare la noiosa" l'ammonì. "Tanto sai che vengo sempre. Allora, questo Dottor-come-si-chiama cosa dice?"
"Il dottor Yus'ke Kyoshito è un grande dottore di fama internazionale,Sas'ke-kun" ribattè quasi offesa. Sakura sfoderò un sorriso. "Ha detto che posso uscire" cinguettò.
Sasuke battè le palpebre,incredulo. "Da-davvero?" balbettò.
Sakura annuì pomposamente. "Devo solo... prenotare una visita prima,ecco. Mamma ha detto che aspetta papà per andare a prenotarla. Poi potrò uscire"
Kizashi Haruno era il vice-capo dello stesso ufficio in cui lavorava la signora Mebuki anni addietro e, tra l'altro, l'ufficio il quale suo padre Fugaku Uchiha era il capo.
Ebbene si, Fugaku e Kizashi erano spalla a spalla nel settore Polizia e,anche, in quello amichevole. Si conoscevano da anni.
Però... beh, Sasuke conosceva a memoria gli orari del padre e sapeva che quel giorno, il Venerdì,era un dannatissimo tiraggio sino alle due di notte e la signora Haruno non poteva andare a prenotare quella dannata visita prima di Lunedì.
Quindi si rimandava la cura di Sakura e gli dava fastidio.
"Aspetta un attimo" mormorò alla rosa.

Si alzò e si diresse in cucina dalla signora dai capelli biondi che stava impastando allegramente un dolce.
"Signora,"la chiamò "Sakura mi ha parlato della... cura"
Non appena ebbe pronunciato quelle parole vide gli occhi verdi della donna rattristarsi un po', tuttavia continuò a tenere basso lo sguardo.
"Potrei andarla io a prenotare o posso restare con Sakura..."
"Grazie caro,ma..." Mebuki sollevò lo sguardo e guardò dritta negli occhi color pece dell'Uchiha. "Credo che la cura di Sakura dovrà aspettare. E' una cura particolare e per fare la visita si debbono pagare diecimilioni di yen. Ahimè non ne abbiamo i soldi e lavora solo mio marito...."

Sasuke sentì un sonoro crack dentro al petto. Quella situazione andava avanti da troppo.
"Sakura potrebbe non farcela" aggiunse la donna in un sussurro roco, conseguenza del pianto trattenuto.
Questo fu il colpo decisivo al suo cuore.
Sakura... la sua migliore amica Sakura... che lo faceva innervosire,imbestialire,annoiare...
La sua petulante Sakura.
Deglutì ingoiando il groppone amaro. "Capisco...io...vado di là..." mormorò.
"Non dirlo alla mia bambina,ti prego" singhiozzò Mebuki.
Sasuke annuì impercettibilmente.

***
 
Non appena fu nel giardino della sua villettina, mollò un calcio ad un vaso azzurro che gli era sempre stato un po' antipatico e che quindi lo trovò gustoso.
Grugnì e non lo fece apposta. Si trattenne dal piangere solo perchè lui era troppo duro per farlo.
Si passò una mano tra i capelli corvini e inspirò l'aria della sera. Socchiuse gli occhi.


 
-Sas'ke-kun, lo sai, questo sarà il mio ultimo giorno a scuola. Continuerò in privatista,credo- avvisò una quattordicenne Sakura, con i capelli sulla spalla arruffati e ricoperti di un po' di fieno.
Erano sdraiati nel cortile del liceo Konoha ed erano circa le undici, la prima ricreazione.
Sasuke la scrutò, cercando un segno di scherzo sul suo volto. Tuttavia non ne trovò.
-Perchè?- chiese in un sussurro.
Sakura attese qualche secondo prima di parlare. -Sono malata. Una di quelle malattie molto brutte- disse solo.
Sasuke sobbalzò internamente, guardò la ragazza che sembrava triste. -Andrà tutto bene-
-Non smetterai di essermi amico?-
-Non fare la noiosa- sbuffò.


Erano passati tre anni. Di lotte. Pianti. Rassicurazioni. Visite.
Tre anni di tortura.
Si lasciò scivolare contro un vaso, uno di quelli enormi e bianchi che reggevano non si sa quanti chili di piante. Poggiò la testa sulle ginocchia premute contro il petto.
"Sakura potrebbe non farcela"
 

Le parole gli rimbombarono dentro la testa e il cuore martellò nel petto. Le lacrime minacciavano di farsi strada.
"Sas'ke-kun" chiamò suo fratello uscendo in giardino. "Cosa ci fai qui? E' quasi pronta la cena,sbrigati,su"
Itachi si voltò dandogli le spalle.
"Morirà" mormorò flebilmente Sasuke.
Itachi arrestò la sua camminata e sospirò. Poi si voltò verso il fratello e andò da lui, accovacciandovisi vicino.
"Povera Sakura-chan,mi spiace Sas'ke-kun" disse. Gli accarezzò i capelli ma Sasuke se lo scrollò quasi subito,infastidito.
"Ed è tutta colpa mia" mormorò Sasuke.
"No che non lo è" ribattè Itachi.
"E invece sì. Glil'avevo promesso, che l'avrei aiutata che..." emise un sospiro mozzato.
Itachi mise una mano sopra la spalla del fratellino. "Ascoltami onii-chan, tu hai fatto di tutto. Va così,purtroppo".
"Non capisci" ribattè spezzante Sasuke.
Itachi guardò il fratello e provò un moto di dispiacere per lui, sospirò nuovamente ed estrasse dalla tasca una lettera. "E' arrivata una lettera oggi,per te" gli riferì tendendogliela.
"Cosa vuoi che me ne importi ora?!" ruggì il più piccolo.
Itachi poggiò la lettera vicino al fratello a terra. "Ti conviene leggerla invece" gli consigliò. "Potrebbe tornarti utile" mormorò prima di alzarsi ed andare a cenare.
Sasuke sollevò lo sguardo e guardò la lettera: al centro c'era una nuvola rossa e nera. La afferrò e la girò, per vedere il mittente.

Da: Akatsuki
A: Sig. Sasuke Uchiha, via Osaka 14.

Invito cordiale.

A leggere l'emittente, Sasuke sobbalzò: era proprio quella famiglia!
Non sapeva molto a riguardo,su di loro, sapeva solo che erano una famiglia che, attraverso un Talent Show molto richiesto, donavano soldi o fama o qualsiasi cosa.
Sapeva che suo padre Fugaku Uchiha vi aveva partecipato e aveva vinto, così come Itachi. E naturalmente volevano anche lui.
Itachi e suo padre glil'avevano detto che prima o poi sarebbe toccato pure a lui.
Ma Sasuke si chiedva come mai non avesse mai visto quel Talent Show alla tv. Fugaku aveva liquidato la questione con il fatto che il capo della famiglia non voleva che si divulgasse il suo gioco. E quindi copiasse.
Aprì la lettera e tutto ciò che vi trovava dentro era un unico tesserino bianco con su scritto un banale invito al gioco che si sarebbe tenuto a Villa Akatsuki e, il luogo dell'incontro.
C'era anche un numero in evidenza,per chiamare.

Senza che il suo cervello indulgiasse ancora si diresse in camera sua, prese il cellulare dalla tasca e digitò il numero.
Il telefono squillò un paio di volte, prima che una voce femminile gli rispondesse. "Pronto? Sono Konan."
"Salve signora, ho ricevuto la lettera e... vorrei scambiare un paio di parole con il signor Pain" disse.
Potè giurare di aver sentitò una lieve risata della donna, prima di un "Okay."
La voce che rispose subito dopo non era grossa ma imponente e rispettabile. "Signor Uchiha" ridacchiò.
"Salve. Mi chiedevo in cosa consisteva lo show"
"Oh, ma è facile. E' uno scambio di sfide, in cui, il vincitore indiscusso, avrà tutto quello che vorrà. Soldi. Fama. Lavoro. Stima. Tutto."
"Capisco. Come un Contest" disse Sasuke.
Aveva voti alti e pensava di vincere ad un Contest.
"Un gioco" lo corresse quasi malignamente Pain. "E' semplicemente un... gioco" mormorò.
"La via è questa?" domandò Sasuke.
"Certamente, tutto corretto" rispose Pain.

Sasuke deglutì. Quanto mai poteva essere difficle un gioco?
Se avesse vinto... avrebbe potuto curare Sakura e sistemarsi, senza dover fare lo stesso lavoro di suo padre che non gli piaceva proprio.
Era solo un gioco,dopotutto.

"E se non vinco?" era una domanda stupida,alla fine e si diede anche dell'imbecille.
"Pazienza,no?" rise Pain. "Allora, signor Uchiha, mi onorerà della sua presenza o no?"
Sasuke si rigirò il cartellino tra le mani. "Andata" accettò. "A domani"
"A domani,signor Sas'ke Uchiha"

AngolinoAutrice(?)
Sono qui, tornata con una nuova storia.
Allora premetto che quest'idea mi è venuta mentre guardavo un film che in italia non è uscito, chiamatesi appunto Would do you rather...? e per chi fosse una capretta in inglese significa: cosa preferisci (anche se nei sub del film è tradotto con cosa scegli).
Come avete ben capito Sakura è malata e Sasuke vuole aiutarla essendo amici da tanto tempo.
Forse direte che Sasuke è uscito un po' OOC in questa fic, ebbene vi spiego: pensate a Sasuke, senza che i genitori siano morti, senza le cose brutte,come uscirebbe? beh, secondo me così. Freddo,distaccato ma comunque più umano dell'originale (ahaha, scherzo Sas'ke caro :') ).
La copertina l'avevo fatta ma il demente del pc non l'ha salvata e quindi la devo rifare daccapo, quindi l'avrete al prossimo chappy.
Nel prossimo capitolo si entra già nel gioco è.é sì, questa volta ho deciso di affrettare le cose... mhuauau.
Mi faccio publicità, nel caso vi piace Harry Potter, ho fatto un'Hunger Games anche con quello e nel caso vi piace Harry Potter ho fatto una long sulla next-gen. Se vi interessa,passate!
Che dire? Ringrazio in anticipo chi recensirà e soprattuto vi prego fatemi sapere di quest'idea.
Un saluto,Shanna che la domenica mattina non ha altro da fare che rompervi le pluffe.

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Capitolo 2
*** Akatsuki Family ***


Would do you rather... ?
Capitolo 2: Akatsuki Family.


 
Sakura portò un biscotto in bocca mordendone un pezzo e masticando pensierosa.
" Intendi quella specie di Contest a cui solo delle persone scelte partecipano? Com'è che si chiama la famiglia..."
"Akats'ki,si è quello." Sasuke mandò giù del thè verde che la signora Mebuki aveva portato loro per merenda. "Vi hanno partecipato anche mio padre e mio fratello."
"E non ti hanno dato qualche consiglio? Non so... qualcosa" chiese Sakura.
"No,dicono che è vietato. Mio padre però era abbastanza contento ch'io partecipassi. Dice che in qualche modo onora la famiglia" Sasuke si morse il labbro.
"E Itachi-kun che dice?" domandò la rosa.
"Itachi sembra teso"

E' strano,molto,molto strano.

Sakura scrollò le spalle. "Insomma, quando inizia il gioco?"
"Stasera devo recarmi al centro di Tokyo, inzierà con una cena. Questo è tutto quello che so" liquidò lì.
In realtà Sasuke non aveva molta voglia di parlarne, poichè sembrava un argomento tabù a casa. Sua madre l'aveva sentita piangiere e quando le aveva chiesto cos'aveva aveva risposto con qualche patetica scusa.
Ma suo padre era felice...
Sarà una specie di concorso a ostacoli?
Insomma,qualsiasi altra persona -e lui stesso anni prima,con il giusto buonsenso- avrebbe lasciato perdere quello stupido gioco, dato che gli recava così tanti grattacapi e pensieri.
Ma poi pensava a Sakura e al fatto che se lui non avesse vinto non sarebbe guarita. E di conseguenza,morta.
"Sas'ke -kun? Perchè sei diventato silenzioso?" chiese Sakura rompendo il silenzio che si era creato.
Sasuke si ridestò,accorgendosi che effettivamente era troppo che stava in silenzio. Non fare così davanti a Sakura o ti martellerà la testa all'infinito.
Pregò che stavolta non fosse così, perchè era una sensazione-e un'idea- sciocca,la sua. Inoltre non poteva certo dirle che partecipava a quel gioco anche per lei.
"Nulla" soffiò.
"Sai.. proprio ieri ho sentito dire su internet che alcuni dei nostri compagni delle medie erano stati scelti per quel gioco, e se non mi sbaglio anche un paio del liceo" Sakura prese a giocherellare con le briciole cadute nel letto. "Se rivedi Hinata-chan salutamela. Lo so che non può parlarmi per via della sua schifosissima famiglia"

Infatti la loro amica Hinata Hyuga,era figlia del celebre Hizashi Hyuga,capo di multimprese familiari. La sua famiglia si creava un distacco da tutti coloro che non erano in come loro e promettevano in sposa già da piccoli.
Dopo che avevano lasciato le medie, la piccola Hinata era stata costretta a frequentare una scuola privata all'interno del complesso Hyuga, dall'altra parte della città. Così come,ovviamente, suo cugino Neji.

"Sas'ke-kun,sono le cinque, meglio che ti prepari per la cena" gli fece notare l'amica con un sospiro.
Sasuke inarcò le sopracciglia. "Mi stai cacciando?" domandò. Non era mai successo,anzi,piuttosto Sakura gli pregava di restare.
Sakura scoppiò a ridere. "Offeso?"
"Non essere stupida,Haruno" borbottò.
"Solo che sembra importante,per te, questo gioco" continuò la ragazza.
Poi Sasuke si alzò, decidendo che quello che aveva detto la ragazza era giusto.
Salutò frettolosamente la ragazza e i signori Haruno e guardò l'orologio: tra due ore sarebbe iniziato il gioco.

 
***

 
Aveva guidato la sua Mazda verso il centro di Tokyo, molto confusionario ed era riuscito ad arrivare alle sette e dieci davanti all'enorme Villa.
Vide numerose siepi molto curate e molte aiuole, cespugli di rose,tulipani, e altri fiori di cui non conosceva il nome -e non gliene importava-.
L'edificio era costruito in maniera elegante e un po' antica, ma si vedeva benissimo che era stato rimordenizzato almeno un po'.
Entrò nel cancelletto nero che stava socchiuso e percorse il viottolo che conduceva al portone d'ingresso, in legno massiccio e impossibile da sfondare.
Nel mezzo del portone di casta stava un'incisione in scrittura a caratteri eleganti e d'orati -che fossero veri o no non lo sapeva-, Famiglia Akatsuki recitava l'incisione.
Di quanto era composta la famiglia neanche lo sapeva, conosceva a malapena il volto del ricco capo,Pain, che aveva visto di sfuggita sui giornali o qualche rivista.
Non si era mai interessato un granchè.
Decise quindi di suonare e, dopo un minuto di attesa, la porta si aprì.
Sulla soglia stava una giovane donna sui venticinque anni al massimo, aveva i capelli blu tagliati elegantemente a caschetto e un fiore bianco a reggerne la frangetta. Gli occhi erano truccati da eye-liner,mascara e ombretto blu intenso. Gli occhi dorati scintillarono e sorrise, Sasuke noto un piercing sotto il labbro inferiore.
La donna vestiva con un'elegante accostamento semi-dark, maglietta a rete con top, leggins neri lucidi,stivali col tacco alto; e portava un soprabito nero a nuvole rosse.

"Signor Uchiha-kun" disse zuccherosa. "Mancava solo lei" e si scostò per farlo passare.
Sasuke non battè ciglio nè la salutò, entrò e si trovò nel salone che sembrava essere ispirato a Titanic nell'arredamento lussuoso.
La donna gli si parò nuovamente davanti e tese la mano. "Io sono Konan Akatsuki. La fidanzata di Pain" disse.
Sasuke strinse la mano e decise che era la donna che gli aveva risposto al telefono il giorno prima. "Sas'ke Uchiha" disse.
Konan sorrise e si voltò, per aprire poi un'altra enorme porta sulla loro destra, un salottino.
"Ragazzi,ecco l'ultimo concorrente" avvisò.
Sasuke si affacciò nel salotto e vide alcuni ragazzi, tutti suoi coetanei,più o meno. Entrò nel salotto e si sedette sul divanetto vicino ad un albino.
"Aspettate cinque minuti che vado ad avvertire il resto della famiglia" disse Konan e,dopodichè si chiuse la porta alle spalle.
"Sas'ke-kun?" domandò una voce stupita dall'altra parte della sala. Sasuke sollevò lo sguardo e vide una ragazza dai lunghi capelli biondi racchiusi in una coda. Ino Yamanaka,ex ragazza delle medie.
"Yamanaka" salutò. "Nara" aggiunse poi riconoscendo il ragazzo dalla bizzarra acconciatura e dallo sguardo annoiato.
"Non ci posso credere!" ridacchiò Ino rigirandosi il vino tra le mani. "Ci sei anche tu,dimmi, come sta Sakuretta?" aggiunse.
Sasuke la frecciò in una maniera così truce che la bionda dovette tacere per forza.

Si alzò, poichè era impaziente di iniziare e finire la passeggiata. Vide altri compagni che alle medie conosceva di vista : Naruto Uzumaki, appartenente alla ricca famiglia. Si diceva che fosse innamorato di Sakura ma che fosse promesso a Hinata dalla sua famiglia. Stava,per l'appunto, a parlottare con la ragazza dai capelli blu e gli occhi perlati.
Poi c'era Neji Hyuga, seduto in un angolo a fissare il vuoto e probabilmente a domandarsi che cosa ci faceva lì.
Poi c'era un tipo grassoccio che stava sempre in compagnia di Shikamaru Nara, il suo migliore amico. Chouji,o qualcosa del genere.
A bere una gran quantità di vino stava Kiba Inuzuka, uno dei dongiovanni della scuola che era stato bocciato ben tre volte e che pensava solo a tre cose: Donne,sesso e motori. Idiota.
Infine, sul divanetto uno accanto all'altra, c'erano una ragazza dai capelli rossi e della montatura ovale -il suo vestito lasciava poco all'imaginazione- e un ragazzo, quello albino vicino cui si era seduto prima, dal taglio dei capelli segettato e uno sguardo furbo.
Non appena posò lo sguardo su di esso, vide rivolgergli un'occhiata e alzarsi ghignando. Andò verso di lui.

"Uchiha" allargò le braccia.
"Ci conosciamo?" chiese lui infastidito. Non era certo lì per conversare.
"Di vista,probabilmente. Sono Suigetsu Hozuki della classe accanto alla tua e quella rossa liggiù..." indicò la ragazza. "E' Karin Uzumaki"
Probabilmente era parente di quel Naruto, e già non la sopportava quindi. "Piacere" masticò con il tono che non reggeva proprio quanto detto.
Infatti,Suigetsu fece una smorfia. "Allora, invitato anche tu al giochino?"
"Mi pare ovvio, dato che sono qua" constatò il moro.
"Già" fece Suigetsu. "Sai, dicono molte cose strane su questo gioco" Sasuke inarcò un sopracciglio in risposta e questo probabilmente divertiva l'albino,perchè scoppiò a ridere.
S'accostò a lui e prese a sussurare. "Dicono che è un gioco difficile da uscirne vivi,brutale" soffiò. Avvicinò la mano a pistola verso la tempia dell'Uchiha. "E dicono che se non fai quello che ti dicono...." fece finta di sparare. "..bang, ti fanno saltare le cervella"
Sasuke stava per ribattere ma qualcun'altro esternò i suoi pensieri.
"Che idiozia" sbottò Shikamaru Nara.
Suigetsu s'irrigidì e scoccò un'occhiata al ragazzo. "Forse o forse no,bamboccio"
"Squaletto sono perfettamente d'accordo con l'ananas laggiù" esclamò Karin avvicinandosi a loro. Guardò maliziosa Sasuke e si umettò le labbra.
"Piacere di conoscerti,Sas'ke-kun" cinguettò.
Sasuke stava seriamente per risponderle male, risponder male a tutti, quando Pain fece irruzione nel salotto.
Era esattamente come se lo ricorava: capelli rossicci gellati,pallore, occhi chiari e una gran quantita di piercing. Indossava anche lui una specie di tutina dark e il mantello con le nuvole, si chiese a quel punto se significasse qualcosa.
"Benvenuti" gracchiò solenne con un sorriso malizioso. "Benvenuti" dietro di lui sostavano altri tizi infagottati con lo stesso mantello, probabilmente altri membri della famiglia.
"Il gioco si terrà di là,Orochimaru, il mio assistente, il piccolo Sasori" indicò un ragazzo dai capelli rossicci. "E il maggiordomo Yamato, vi scorteranno nel luogo del gioco. Il resto della famiglia seguirà dalle telecamere in un'altra stanza" spiegò.
Un uomo molto più pallido di Pain e dell'insolito trucco sulla faccia, con lunghi capelli neri, li scortò sin una sala da pranzo molto lunga e adattata con il numero dei posti che avevano loro.
Sasuke si sedette e si ritrovò vicino Shikamaru Nara alla sinistra e Suigetsu, poi Karin,Hinata,Naruto e Chouji.
Invece, dalla parte sinistra c'erano Shikamaru,Ino,Kiba,Neji e poi Pain.
"Non si siede nessuno della tua famiglia?" domandò Sasuke a quel punto.
Pain gli rivolse un'occhiata divertita. "Come ho già detto,Uchiha-san, gli altri seguiranno il gioco da un'altra stanza. Sennò sarebbe troppo affollato,no?" e ridacchiò.

Alcune persone false,come Ino,Karin o Kiba, ridacchiarono con lui.
Portarono da mangiare del Sashimi con contorno di mousse-non-si-sa-cosa. Sasuke iniziò a mangiare con molta riluttanza.
Qualcuno tossicchiò alla sua sinistra.
"Qualche problema signorina Yamanaka?" domandò Pain serafico.
"Ecco,probabilmente avrei dovuto avvertirla ma... la mousse ecco non la posso mangiare. Per via del colesterolo" cinguettò smielata.
"Benissimo" fece lui, scoccò le dita e Yamato portò un vassoio chiuso dalla cupola in metalo. "Cinquantamila yen se ne mangia due porzioni" disse.
Sasuke raggelò. Ma che razza di proposta era?
"Oh,davvero signor..."
"Centomila" rettificò Pain. Fece aprire il vassoio al maggiordomo e all'interno c'erano mazzi di banconote di yen.
Sasuke vide Ino spalancare gli occhi e arricciare la bocca. "Va- bene..." annuì.
Pain ghignò soddisfatto e tutti osservarono Ino che ingogliava due scodelle di mousse. Quando ebbe finito, Yamato le consegnò i centomila yen.
Sasuke rimase a bocca aperta. Era una cosa orribile. Era quello il gioco?
Pain ridacchiò,evidentemente si divertiva, il bastardo. Poi si voltò verso il ragazzo-bevitore-accanito castano,Kiba Inuzuka.

"Signor Kiba,le piace il vino?" domandò.
Kiba sobbalzò e annuì. "Molto ottimo" enunciò.
Pain sorrise bastardo. "Centocinquantamila yen se ne beve un litro" gli propose.
"Ma potrei... ubriacarmi" rispose incerto Kiba.
"Li vuole o no i soldi? Non è per questo che siete qui?" domandò serafico.
Kiba annuì e iniziò a bere il vino.
Sasuke abbassò lo sguardo,era troppo. Guardò Suigetsu che sembrava sapere, guardava la scena con un ghigno.

"Mi scusi ma... quando inizia il gioco?" balbettò Hinata.
"Ma il gioco è gia iniziato" e rise assieme ai tre aiutanti.
"Ma io non ho ancora capito di cosa parla!" protestò Naruto.
"Allora, il gioco è semplicissimo. Dovete scegliere semplicemente tra A o B." Si alzò e prese a camminare intorno al tavolo,dietro a tutti. "Supponiamo che io scelga come oggetto un bacio e che decida di partire dalla signorina Ino Yamanaka" si fermò dietro di essa porgendole una mano sulla spalla. "Ino, perdonami se do del tu, devi scegliere se dare un bacio a Shikamaru alla tua destra o Kiba alla tua sinistra. devi scegliere tra A o B" concluse semplicemente, con un mezzo sorriso.
"E se non volessimo scegliere nè A nè B?" chiese Sasuke.
Pain lo guardò e arricciò il labbro inferiore. "Verreste eliminato dal gioco,Sas'ke" sospirò. "In ogni caso, chiunque non volesse più partecipare a questo gioco è libero di andarsene,ora o mai più"


AngolinoAutrice(?)
Ed ecco una delle mie solite bastardate che interrompo così :3
Allora che ve ne pare il gioco ? Pain è abbastanza crudele?
Nel prossimo capitolo inizia il più bello... oh,sì.
Vorrei che mi scusiate se ho sbagliato il conto dei soldi in yen, ma io tra la cambiovaluta giapponese-italiana non ci capisco un'emerito jutsu >-<
Fuori le scommesse, morirà qualcuno? Se sì, chi per primo?
Avete visto il film? E sthupendo... *ç*
Comunque.... IL20ESCEHUNGERGAMES3! Eccitati? Io ci andrò domenica 23, con il mio boy.. uuuh!!
Ah, volevo comunicarvi che ho già deciso il capitolo per la seconda serie di Hunger Konoha Games. Si chiamerà : Countdown.
Il trailer lo sto pensando ù.ù
Ringrazio tutte le persone che mi seguono e recensiscono, vi voglio troppo bene anche se sono bastarda <3
Fatemi sapere che ne pensate, un bacio,
Shanna.

 

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Capitolo 3
*** A or B ***


Would do you rather... ?
Capitolo 3: A or B.

 


"E se non volessimo scegliere nè A nè B?" chiese Sasuke.
Pain lo guardò e arricciò il labbro inferiore. "Verreste eliminato dal gioco,Sas'ke" sospirò. "In ogni caso, chiunque non volesse più partecipare a questo gioco è libero di andarsene,ora o mai più"
***
 
" Andarcene? E perchè mai? E' solo un gioco!" esclamò Chouji ingozzandosi ancora di cibo, nonostante tutti avessero interrotto il pasto.
Pain ridacchiò e si guardò eloquentemente con Sasori, poi ordinò a Yamato di portar via tutto e di ripulire la tavolata.
Ora il tavolo era vuoto, sul legno lucido stava solamente un orologgio che ticcettava. Pain stava al capotavola più lontano e Yamato stava ritto dietro di lui e Sasori comodamente seduto accanto a Pain.
" Non vedo l'ora di iniziare!" squittì Ino. " Mi ricordano i bei tempi delle medie. " ridacchiò.
Pain fece un sorriso inquietante. " Abbiamo iniziato, Ino-chan. Quindi nessuno vuole andarsene? "
Nessuno rispose. Sasuke stava iniziando ad essere impaziente. Ticchettò le dita sul tavolo di legno, asincronizzato dal ticchettio.
Le porte che permettevano la sosta tra le stanze vennero chiuse e due bodyguard davanti. Sasori ghignò e Yamato assottigliò gli occhi crudele.
Pain sorrise. " Bene, possiamo iniziare. " scoccò le dita.
Yamato corse a prendere un macchinario, era una struttura con dei lacci e un... oh. Era una sedia elettrica.
Sasuke balzò in piedi. " Cosa significa questo? " gli altri partecipanti mormorarono spaventati. Solo quel tale Suigetsu sembrava impassibile. Non era sorpreso, lui lo sapeva... quelle parole che aveva detto mentre aspettavano...
Sasuke capì tutto.
Una guardi gli fu dietro e gli puntò qualcosa di freddo dietro la schiena. Una pistola.
" Si sieda, Uchiha-san. " disse Pain. " La possibilità di fuga ve l'ho data. "
" Una sedia elettrica? " mormorò Naruto.
" Non proprio, " spiegò Pain. Schioccò le dita e Yamato infilò a forza dei lacci rilegati in una corona a Neji, che si agitò ma invano, una guardia gli puntò la pistola contro.
"Il giro inizierà dalla fine. Ora, Neji, devi scegliere tra A e B. Dai la scossa a te o a Ino ? "
La ragazza spalancò gli occhi e si irrigidì.
" Non ci ha detto questo quando ci ha spiegato le regole del gioco. " intervenne Naruto.
Pain lo raggelò con lo sguardo. " Vi ho detto di scegliere tra A e B, Naruto. Ora basta. " una pistola si puntò contro il ragazzo. Poi Pain guardò Neji. " Allora, hai sessanta secondi per rispondere. "
E avviò l'orologio che ticchettò più forte all'indietro. Sasuke vide Neji irrigidirsi e stringere  gli occhi a più non posso. Balbettò qualcosa. Poi ripetè. " Me stesso. "
Ino ghignò, accanto a lui.
Yamato abbassò la leva e una scarica si riversò su Neji. Non era una scarica elettrica in grado di uccidere, ma una piccola scarica in grado di stordire e far male, molto. Neji si accasciò con la testa sul tavolo.
"Scelta saggia, non colpire una donna, vero? " disse Pain.
Yamato attaccò i lacci in testa a Ino, che sembrava piuttosto tranquilla, Pain lo notò e sorrise. " Ino-chan, te stessa o Kiba ? "
Ino rispose subito, senza rifletterci, tantochè Pain non avviò neanche il contatore. " Kiba. "
Yamato sfilò i lacci da Ino e li mise a Kiba, che grugnì insulti dimenandosi ma, non appena una pistola gli sostò sulla tempia si azzittì.
"Oh, cazzo. " grugnì Kiba strascicando le parole.
Yamato abbassò la leva e la stessa scarica si riversò su Kiba, anche lui affondò la testa nelle braccia, gemendo. Ma Yamato non gli levò i lacci.
" Kiba, caro ti senti bene? " domandò civettuolo Pain. " Ora, te stesso di nuovo o Shikamaru? "
Kiba rantolò. " No... io... non ce la faccio... scusa... " guardò Shikamaru. L'orlogio era partito. " Shika...maru..."
I lacci passarono sulla testa del ragazzo con i capelli ad ananas, era spaventato ma non obiettò. Aveva l'aria di un tipo sveglio. Era uno che sapeva il fatto suo.
La scossa gli arrivò come le altre; Shikamaru gemette e strillò.
" Shikamaru, te stesso o... uhm, Sas'ke-kun. ?"
Tic-tac-tictac.
Shikamaru lo guardò. Toccava a lui, Sasuke lo sapeva. Non aveva mai preso una scossa in vita sua ma era conscio che avrebbe scelto lui, lui se l'era già presa la sua scossa.
Tic-tac-tictac
" Sas'ke. "
Tump!
Sasuke chiuse gli occhi e attese. Inspirò. Espirò. Attese. Yamato gli aveva circondato il capo con i lacci.
Il suo cuore batteva forte. Aveva paura. Quel gioco era un crudeltà ma non poteva uscirne, non più.
Stack! La maniglia si abbassò.
Una scossa lo percorse, faceva male ma cercò di non urlare e gli uscì qualche gemito straziato. Aprì gli occhi e vide il volto dispiaciuto di Shikamaru e quello sadico di Pain.
La scossa finì, finalmente.
"Scusa,amico. " borbottò Shikamaru con un velo triste nella voce.
Sasuke lo mandò mentalmente al diavolo.
"Sas'ke kun. Tu o Suigetsu? "
"Io."
Stack! Una nuova ondata di scossa, questa volta urlò.
"Che cuore tenero, Sas'ke-kun! " esclamò teatralmente quel pazzo di Pain. " Suigetsu, tu o Karin? "
Sasuke non lo vide, si stava riprendendo con la testa sulle braccia. Lo sentì " Io. "
Suigetsu prese la scossa. Poi toccò a Karin, sentiva tutto un po' ovattato.
" Hinata." esclamò quasi subito Karin.
Hinata strillò. Neji la chiamò. Sasuke alzò la testa e vide la preoccupazione colma negli occhi del cugino del ragazza.
Ora toccava a Hinata.
" Hinata! Me! Di' me! " si agitò Naruto.
Hinata scosse la testa. " Non ti farei mai una cosa del genere, Naruto-kun! " esclamò.
" Non essere stupida! Hinata! " esclamò Naruto.
" Tic-tac. Ragazzi il tempo scorre! " ribattè Pain.
" No, Naruto-kun. Dico... me. "
Hinata prese una seconda scossa. Fu la più straziata di tutti. Il cuore le era probabilmente rallentato perchè non rispose a nessun richiamo.
Toccò a Naruto che scelse Chouji. Chouji iniziò a strillare, non voleva indossare i lacci. Si alzò, Pain lo intimò ma lui provò a scappare.
Allora le guardie lo fecero sedere e gli misero i lacci, con la potenza massima. Chouji starnazzò sul tavolo.
Sasuke ebbe l'impressione che non si sarebbe rialzato.
" E'... morto? " domandò Sasuke.
Pain ghignò. " Ecco come si finisce a disubbidirmi. Primo round finito, passiamo al secondo. Torno subito. " Pain si alzò, seguito da Sasori e uscì dalla stanza.
" Sono completamente pazzi. " esclamò Ino.
" Eliminazione. " disse Suigetsu.
Sasuke si voltò a guardarlo. " Che vuol dire? "
Fu Shikamaru a risponde che, come aveva intuito Sasuke era un tipo sveglio. " E' un gioco a eliminazione. Alla fine ne rimane solo uno. "
Eliminazione. In senso letterale. Devono morire tutti tranne uno. Il vincitore.
E Suigetsu lo sapeva, aveva quell'aria furba da bambino monello. " Tu lo sapevi? "
Suigetsu alzò le spalle. " Non proprio ma, ehy, " ghignò. " Te l'avevo detto, era un gioco pericoloso. "
" Fantastico, " commentò Ino. " il ciccione è fuori. "
Neji stava per ribattere quando Pain entrò nella stanza.
" Possiamo passare al secondo round? "
"Immagino sia una domanda retorica. " Sasuke lo guardò torvo.
"Ovviamente. " replicò Pain.
Due oggetti comparvero di fianco all'orologio, erano un martello e una manovella arrugginita appuntita.
" E quelli ? " domandò Neji.
Pain sorrise. " Iniziamo da lei.Cosa sceglie signor Hyuga, il martello o la manovella arrugginita ?"domandò Pain,sospirando teatralmente. Fece un sorrisetto di scherno.
Neji s'irrigidì. " Il... martello..." fece con la gola secca.
" Bene. Deve sceglierlo su chi usarlo. Puoi colpire qualsiasi luogo eccetto dal collo insù, non vorrei che muoriate troppo presto. "
"E nel caso si scelga la manovella? " domandò Kiba.
" Il metallo arrugginitò infetterà la pelle, morte sicura entro poco. " spiegò Shiakamaru assottigliando gli occhi.
" Brillante, Shikamaru. "
" Nara, per te. "
Pain lo ignorò. Avviò il cronometro.
Neji si alzò rigidamente, prese il martello che Yamato gli porgeva, si avvicinò a passo lento verso di... lui. Neji voleva colpire Sasuke.
Sasuke s'irrigidì.
Però Neji ora stava guardando qualcuno alla sua sinistra: Suigetsu.
Quello sorrise con scherno.
" Dammi la... mano.. " ordinò Neji.
Suigetsu si fece un po' pallido, ma  era ancora abbastanza spavaldo. Yamato posizionò del marmo sopra il tavolo e vi bloccò la mano di Suigetsu sopra.
Neji deglutì. Stava sudando. " Scusa... " abbattè il martello sulla sua mano.
Hinata si girò abbracciata da Naruto, Ino chiuse gli occhi, Sasuke e Shikamaru distolsero lo sguardo.
Suigetsu urlò, preceduto da un stack. Le ossa della mano che si rompevano.
Neji si dileguò a sedersi, molto pallido, poi vomitò a terra.
" Siete dei mostri. " sentenziò Sasuke.
" Dici? " Sasori parlò per la prima volta poi rise. Quando Suigetsu smise di urlare, toccò a Ino.
" E' un gioco ad eliminazione, no? " sentenziò. " Scelgo manovella arrugginita. Karin. "
Karin strillò acutamente e si dimenò. Ino le impiantò la manovella nella coscia, colpì sicuramente l'arteria femorale, perchè sangue a fiotti uscirono dalla gamba. Karin gorgogliò, poi riversò il capo all'indietro inerme. Gli occhi erano totalmente bianchi e il sangue le scivolava anche dal naso.
Pain rise. " Oh, bene. Addio due Brava Ino-chan. "
Ino si risedette al suo posto. Toccava a Kiba.
"La mano di Suigetsu ormai è rotta. " inspirò. " Martello. " decise e Suigetsu si beccò un'altro colpo.
Toccava a Shikamaru ma Pain battè le mani e si alzò. " Basta così. Non vogliamo eliminarli tutti subito, no? Passiamo al round tre. "

AngolinoAutrice(?)
... come scusarmi?
Mi ero completamente dimenticata di pubblicare, l'ho anche finita tutta, giuro! Sul mio pc era completa ma tra tanti casini che ho avuto... che dire? Domani ve ne posto un altro... posso ancora richiedere delle recensioni o sono stata troppo cattiva?
Un saluto e un grazie a chi ha avuto pazienza,
Shanna

 

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Capitolo 4
*** Round Three ***


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Capitolo 4: Round Three.



Toccava a Shikamaru ma Pain battè le mani e si alzò. "
Basta così. Non vogliamo eliminarli tutti subito, no? Passiamo al round tre. "


***


 
Erano dei mostri, senza scrupoli. Sasuke si chiese come avessero fatto Itachi e suo padre a partecipare a quel 'contest', anche se probabilmente erano stati imbrogliati quanto lui. Ecco perchè nelle riviste non c'erano rilasciate dichiarazioni...
Se avessero detto quello che facevano... no, probabilmente con tutti i soldi che avevano avrebbero trovato il modo.
Sasuke si chiese se poteva esserci una via di fuga, se poteva scappare. Ma Sakura sarebbe sicuramente morta.
Doveva scegliere, o Sakura o quel gioco e... eliminare tutti i concorrenti. I suoi ex compagni, non che gli importasse granchè. O almeno non gli importava come Sakura.
Tra di loro, c'erano spaventati, come Hinata, Naruto, Neji.... altri veramente sadici, come Suigetsu o Ino oppure... Shikamaru. Doveva far i conti con Shikamaru.
Lo osservò, aveva un'aria pensierosa, probabilmente stava escogitando un piano per liberarsi di quel gioco.
Intanto Orochimaru e Yamato stavano distribuendo dei bigliettini azzurri a ognugno di loro. Un'anfora in plastica comparve accanto a Sasori .
" Cos'è, siamo passati al Poker agonizzante? " beffeggiò Naruto. Pain scoccò lui un'occhiata omicida, poi sogghignò.
" Giusto. Potrei farlo l'anno prossimo, che ne dici Sasori-kun? " si rivolse al ragazzo rosso che sogghignò. " Comunque siete pregati di non ribellarvi. Sono stanco di opposizioni. "
" Sennò ci uccide? " replicò Sasuke.
Pain puntò i proprio occhi di ghiaccio sull'Uchiha. Gli occhi si assottigliarono e lui rise. Sempre di più.
" C'è una ragione percui avete partecipato al mio gioco. Volete i soldi. Chi per un motivo chi per un altro. Tu, Sas'ke, per Sakura. Tu Ino per... uhm rifarti le tette, giusto? " Ino arrossì appena. " Perchè i tuoi genitori non ti danno i soldi. Naruto tu perchè lo fai esattamente? "
Naruto ingurgidò la saliva. " Io... per me e Hinata. "
"Esatto. Avete partecipato in due perchè avete più possibilità. Ma cari, una volta usciti di qua credo che il vostro sogno non si coronerà. "
Naruto divenne sempre più pallido e Hinata scoppiò a piangere.
Pain puntò i propri occhi su Neji. " Tu... diciamo per quella ragazza? Perchè gli Hyuga non ti danno un centesimo per stare con lei. Giusto? E Hiashi ti ha mandato qua. Un nipote in meno da gestire. Non mi dispiacerebbe vedere la tua cuginetta Hanabi tra un anno o due o tre. " sorrise maligno.
Neji balzò in piedi. " Maledetto! " una pistola gli venne subito puntata contro la tempia da Orochimaru.
Pain continuò interperrito il suo discorso. "il signor Nara laggiù per... perchè non vuole lavorare e vuole diventare ricco, ahaha! " esclamò. " Kiba, perchè sei un alcolista e la tua famiglia sta nel lastrico e, Suigetsu, caro, io punto su di te. Anche se mi sfugge il motivo della tua partecipazione. "
"L'ho detto, voglio solo giocare. " ribattè Suigetsu.
Pain rise, come se non fosse possibile. Si guardò un attimo intorno e si sedette dov'era prima. Indicò i partecipanti con la mano. " Questo round è gestito dal piccolo Sasori. "
Il volto del rosso si trasformò in un sorriso sadico, si sistemò sulla propria sedia e fulminò con gli occhi Sasuke e Shikamaru.
" Ricordatevi che solo uno alla fine otterrà la Vincita " strascicava le parole mentre parlava.
Sasuke guardò Shikamaru, era lui la sua competizione più grande, pensò, e inavvertitamente anche Shikamaru lo stava guardando. Si scambiarono uno sguardo lunghissimo, carico d'intesa e di geste di sfida.
Shikamaru Nara era il suo obbiettivo: eliminarlo il prima possibile.
"... e, dunque, se non volete fare quello che c'è scritto nel biglietto, potete pescarne un secondo dall'anfora ma quello dovrete farlo per forza. "
" Iniziamo? " domandò impaziente Pain. E guardò Shikamaru, erano rimasti là con il giro.
Una gocciolina di sudore scivolò giù dalla tempia, surclassando lo zigomo e dividendo in due la guancia. Con dita un po' incerte girò il cartoncino.
I suoi occhi piccoli si spalancarono. " Bevi un litro di latte andato a male. " gettò il cartoncino sul tavolo e guardò con sfida Sasori. " E' un dispetto tra bambini? "
Sasori ridacchiò. " Prendere o lasciare. "
Shikamaru stette in silenziò per un po', con il ticchettio del minuto in sottofondo. " Presumo che debba accettare. " e ghignò.
Sasuke intuì che Shikamaru aveva capito qualcosa. Probabilmente la stessa cosa che pensava lui. Mettevano qualcosa di ancora più terribile del bigliettino capitato nell'anfora, cosìcchè il gioco si faceva più cruento.
Un litro di latte scaduto fu servito a Shikamaru che lo bevve tutto.
" Tocca a te. " Sasori lo stava guardando.
Sasuke cercò di non avere troppa esitazione  possibile, agguantò il cartoncino e lo fece strisciare sul bordo del tavolo. Lo girò.
Pugnala qualcuno.
Lo disse ad alta voce. Cosa doveva fare? Non poteva di certo mettersi a pugnalare qualcuno e...
Orochimaru gli mise un coltellino accanto. Pain e Sasori ghignarono. " Puoi sempre pescare" disse il rosso.
" No, " ribattè Sasuke. Doveva solo pensare a chi.
Non voleva colpire Neji, alla fine era quello più simpatico là dentro e certamente aveva ragioni valide, simili alla sua. Poteva scegliere Shikamaru ma in un modo o nell'altro avrebbe escogitato qualcosa per vendicarsi o avrebbe intuito che lo stava mirando. E sarebbe stata la fine.
Doveva colpire qualcuno non troppo lucido da colpire... qualcuno abbastanza sbronzo... guardò Kiba. Ecco.
Sasuke si alzò con il coltellino in mano e guardò Kiba, quello si agitò ma Yamato e Orochimaru lo bloccarono."
" No, nooo" strillò Kiba.
Sasuke aveva la mano sudata. Non doveva per forza ucciderlo, quello non l'avrebbe fatto. Mirò al braccio che non era un punto vitale. Lo infilzò e del sangue schizzò sulla sua camicia bianca e in faccia. Che schifo.
Sasori battè le mani. " Bene,bene. "
Sasuke lasciò cadere il coltellino disgustato e tornò al suo posto. Shikamaru lo osservò ma lui non ricambiò.
Maledetto.
Toccò a Suigetsu, che decise di strapparsi un dente anzichè pescare. Poi toccò a Hinata che ricevette l'ordine di bucarsi l'occhio con uno stuzzicadenti. Iniziò a piangere e decise di pescare.
Rimase immobile.
" Che c'è? " strillò Naruto. Hinata riverso il foglietto sul tavolo.
"Ricevi-una-scossa-elettrica" ghignò Sasori e schioccò le dita.
"No- "
"Fermati, Naruto-kun, posso resistere".
Era una bugia. Sasuke lo sapeva. Hinata ne aveva ricevute due, e alle seconda si era sentita male, perdipiù quella scossa era sicuramente più forte delle precedenti.
Yamato legò i lacci intorno al capo di Hinata e Sasuke vide la manopola con volt in più, azionò la leva. Hinata si beccò una scarica, tremando sulla sedia e gli occhi rivoltati. Quando finì, restò immobile.
" H- Hinata? "
Hinata non rispose.
Sasuke socchiuse gli occhi. Naruto e Neji cominciarono a strillare. Era morta.
"Naruto stai tranquillo, tocca a te... " ghignò.
Naruto deglutì. " Assassini. Vermi io... " si alzò dando una gomitata a Yamato con la pistola e si scagliò contro Sasori, gli riuscì a dare tre pugni prima che Orochimaru e un bodiguard di nome A lo tirassero via. Sasori si asciugò il sangue colante da un labbro.
" Se la mettiamo così. " schioccò le dita e Naruto dovette pescare dalla sua anfora.
Naruto pescò.
Stai trenta secondi nella vasca dei piranha.
Sasuke spalancò gli occhi. Naruto venne trascinato via e loro videro tutto attraverso una telecamera. Naruto veniva gettato nella vasca di dieci piranha.
Un piranha gli morse la gamba, Naruto urlò ma quasi soffocò sott'acqua, diede un pugno al secondo piranha ma il primo  gli morse il fianco. L'acqua si bagnò di rosso, sempre di più. Fino a che era impossibile vedere Naruto all'interno.
Orochimaru infilò una rete enorme nell'acqua e tirò su solo brandelli di felpa arancione e un pezzo di testa morsicata.
A Sasuke venne un conato.
" Almeno sapete chi comanda, ora. " disse crudelmente Pain.
Sasuke strinse i pugni. Era chiaro il messaggio: niente passi falsi. Guardò Shikamaru e Shikamaru lo guardò, incurvando un sopracciglio.
Toccò a Neji, cui toccò dieci frustate. Urlava ed era terribile ma sempre meglio che essere mengiato dai piranha. In confronto agli altri a lui e Shikamaru era toccato divinamente.
Poi toccò a Ino, che doveva farsi uno sfregio su tutta la faccia. Esitò. " Scelgo l'anfora. "
Che stupida, pensò Sasuke.
E probabimente anche Shikamaru l'aveva pensato, sentì un movimento accanto a sè.
Ino pescò un altro bigliettino e si tappò la bocca con le mani.
Stare in una teca con gli scorpioni per venti secondi.
Ino venne denudata eccetto per l'intimo e venne rinchiusa nella teca, con gli scorpioni che le pizzicavano il corpo Urlava.
" Ecco cosa succede a essere troppo cinici" osservò Shikamaru.
Ino non morì, ma tornò al tavolo con graffi, sangue, bolle e pelle violacea. Scoppiò a piangere e Sasuke la ignorò apertamente.
Kiba. Toccò a lui.
Il suo cartoncino diceva di restare due minuti con la testa in acqua, accettò senza problemi. Sasori e Pain ghignavano.
Kiba non ce l'avrebbe fatta, lo sapeva. Era la sfida peggiore per fumatori e bevitori, ma Kiba era troppo sbronzo per pensarci.  Yamato lo teneva con la testa sotto l'acqua. Inizialmente Kiba non si agitò, ma dopo gli mancò l'aria e a quarantacinque secondi smise di agitarsi. Yamato lo tirò via dall'acqua e lo gettò a terra. Kiba era soffocato.
" Fi-ni-to. Che bel giro, vero Pain-sama? " esclamò Sasori.
Pain annuì con gli occhi che scintillavano. Sogghignò.
" Passiamo al pen'ultimo giro? "

AngolinoAutrice(?)
Ciau! Come promesso ecco un capitolo veloce :) Ringrazio tutti e ancora mi scuso per il ritardo della volta scorsa.
Un bacio a tutti i fan di questa storia,
Shanna.
Ps. Avete visto il film?

 

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Capitolo 5
*** Shoot! ***


 
 
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Capitolo 5: Shoot!



 
Pain annuì con gli occhi che scintillavano. Sogghignò.
" Passiamo al pen'ultimo giro? "

***



 
Erano rimasti solo Sasuke, completamente integro, eccetto per le scosse prese, di tanto in tanto si sentiva il corpo vibrare in maniera spiacevole. Suigetsu era affianco a lui, con la mano rotta ma ancora vivo... poi c'era Neji, abbastanza pallido in volto ma integro anch'esso. Poi Ino... Dio, non aveva una bella cera. Era piena di bubboloni viola e iniziava ad avere un volto scarno e un'espressione assente. E infine c'era Shikamaru, molto sudato ma vivo e vegeto.
Sasuke neanche voleva immaginare cosa potesse essere l'ultimo giro e, a quel punto, vincere non significava solo trovare i soldi per Sakura e farla vivere, ma vivere anche lui.
"E' un gioco a eliminazione" aveva detto Shikamaru. Ovvio che lo era, come poteva non morire nessuno? Se nessuno sarebbe morto al primo round, sicuramente ce ne sarebbero stati venti in più, finchè uno solo non avrebbe vinto quell'anno di show. Ecco perchè era tutto oscurato, il gioco, i vincitori... praticamente nulla pubblicato su un giornale.
Quella ricca famiglia si divertiva solo a vedere morire le persone, che ignobili.
Sasuke strinse i pugni. Era brutto dirlo ma... doveva eliminare gli altri, per quanto riguardava Suigetsu non è che avesse tutto questo dispiacere.
Lo osservò, nonostante avesse una mano rotta - due volte - aveva sempre l'aria da smargiasso.
" Hozuki, tu sapevi tutto, vero ? " parlò a voce alta, tutti si girarono verso di lui, perfino la distante Ino. Suigetsu fece un sorriso a trentaquattro denti.
"Già. Sapevo di questo meraviglioso gioco. Sapevo che sarebbero morti tutti tranne me. " Sasuke alzò gli occhi al cielo.
"Ma se lo sapevi, perchè hai partecipato ? " domandò Shikamaru, guardingo. Suigetsu sospirò teatralmente.
" Sapete, le più importanti famiglie di Tokyo - Uchiha,Uzumaki,Hyuga... - sono tutte in simbiosi con l'Akatsuki. "
" Che intendi dire? " scattò Neji.
" Che, ognuno di noi in questa sala proviene da una delle famiglie di controllo dell'Akatsuki. Sono diventate di fama perchè hanno avuto un approccio con l'Akatsuki e questo gioco, e hanno vinto. "
Sasuke ripensò a suo padre e a Itachi, avevano vinto. Avevano vinto quel gioco.
"Non dire sciocchezze, l'azienda Yamanaka è famosa per chè ha fatto carriera, " sbottò Ino, gorgogliando le parole. Suigetsu rise e scosse la testa.
Sasuke avrebbe continuato quel discorso ma Pain entrò insieme a Yamato e Sasori. Pen'ultimo giro. Quanti sarebbero arrivati al round finale?
Yamato sorrise compiaciuto e posò un cofanetto di velluto al centro del tavolo. Tutti i concorrenti si scambiarono un'occhiata.
"Sas'ke kun, apri il bauletto e capirete. " esclamò Pain.
Sasuke cercò di regolarizzare il battito; quale arnese mortale ci sarà stato dentro?
Poi aprì il baule vellutato. All'interno c'era una 44.magnum. Sasuke appoggiò la schiena sullo schienale della sedia, scoccò un'occhiata ai tre. " Significa che mi devo sparare? " esclamò.

Tump tump... il battito si stava affievolendo. Era finita, Sasuke lo sapeva. Si sarebbe dovuto sparare per forza, o l'avrebbe fatto Yamato.

Pain scoppiò in una grassa risata. " Ma che dici, Sas'ke kun? Dove sarebbe l'eliminatoria, sennò ? " berciò.
Sasuke inspirò con il naso.
" Devi sparare a uno di loro," asserì Sasori. " Due saranno morti e tre in vita. Facile, no ? "
il giovane Uchiha non sapeva se esserne contento o no, il gioco era quasi finito ma quelle persone sarebbero morte, e forse pure lui. Solo uno sarebbe rimasto in vita.
"Hai venti secondi per decidere a chi"
Sasuke sobbalzò. Venti? Dieci secondi in meno del normale.
Si guardò rapidamente intorno, non voleva uccidere...
Chi avrebbe scelto per salvarsi la pelle?

L'Intelligente Shikamaru  Nara e avversario temibile?

"Cinque"

Il fastidioso e sadico Suigetsu Hozuki?

"Quattro"

La quasi morta  e petulante Ino Yamanaka?

"Tre"

Oppure Neji Hyuga, che non gli aveva fatto nulla di male e...

"Uno"

Sasuke strinse gli occhi e deglutì.

" Zero, spara Sas'ke kun! " trillò Sasori.

Sasuke afferrò velocemente la pistola e la puntò alla sua sinistra, lo guardò un ultima volta negli occhi prima di premere il grilletto, Suigetsu Hozuki ebbe una luce scintillante negli occhi, allargò un grosso sorriso.
"Ho perso,pare. "
Poi Sasuke premette il grilletto e un proiettile della magnum s'insinuò tra le cervella della vittima, facendone schizzare un po' intorno. Sasuke distolse lo sguardò e si pulì la guancia con la mano dai resti dell'Hozuki.
Pain rise. "Bel lavoro... oh, decido io a chi tocca. Shikamaru. "
Neji spalancò gli occhi. "Toccava a me... " mugugnò.
Sasori lo fulminò. " Osi protestare? " Neji abbassò il capo e Sasori fece un sorrisetto compiaciuto.
Shikamaru afferrò la magnum in mano e, mentre i venti secondi scattavano e passavano, abbassò lo sguardo verso il marmo. Era tra l'orlo del baratro e dell'oblio. Non sapeva che fare.
La Yamanaka è già morta, pensò osservandole la pelle cerulea. Non sapeva neanche perchè lui aveva scelto Suigetsu, poi; forse perchè gli dava i nervi fin dall'inizio.

"Zero. "

Shikamaru puntò la pistola verso Neji. " Scusa... io, non ce la faccio ad uccidere Ino. "
Neji socchiuse gli occhi, Shikamaru Nara sparò e Neji Hyuga morì.
Anche questa volta Sasuke chiuse gli occhi per non vedere Neji morto. Suigetsu era stato portato via, e ora stavano facendo lo stesso.
"Bene, ne rimangono solo tre... "
In quel momento, Ino s'accasciò giù dal tavolo. Schiumò dalla bocca della bava, come rabbia, i bubboloni esplosero e il corpo martoriato era ricoperto di sangue e pus.
"Il veleno... " mormorò Shikamaru.
" Ooops. " esclamò Sasori. Pain premette un campanello. " Passiamo all'ultimo round. "
Sasuke e Shikamaru si guardarono, il Nara venne posizionato davanti all'Uchiha. Nientre era tra loro, ness'un arma, o anfora o qualcos'altro. Sasuke sperò che annunciassero la vittoria.
"L'ultimo round, in cui uno morirà. " esclamò il capo famiglia dell'Akatsuki. Osservò i due giovani. Poi guardò Sasuke. " Uchiha, so bene perchè sei venuto qua. Una tua amica è molto malata e morirà, e tu vuoi i soldi per curarla, non è così? "
Sasuke non resse lo sguardo di Shikamaru. " E' così. "
" Perciò lascerò a te la scelta finale. " non gli piacquero molto quelle parole. " Potresti scegliere di far uscire entrambi da qui, vivi ma senza un soldo. "
Shikamaru parlò con voce roca, osò chiedere quello che il moro non osava. " Oppure? "
"Oppure Sas'ke kun decide di ucciderti, Shikamaru Nara. E se ne va, con i soldi e tutto il resto. "
Sasuke strinse le palpebre. Che razza di bastardi! " Perchè la scelta finale a me ? "
" Diciamo che nutriamo una forte simpatia verso la tua famiglia " sogghignò Sasori.
Sasuke strinse i pugni. Sangue freddo, è per Sakura. Dopo questo non sentirai mai più parlare di loro.
" Io... " balbettò.
Shikamaru gli strinse il braccio. " Mi vuoi uccidere, bastardo? Ti importa davvero dei soldi? " sputò. Aveva paura. Shikamaru Nara aveva tremendamente paura. E anche Sasuke.
" Dei soldi non tanto, " ammise. Shikamaru si rilassò. " Ma di Sakura sì. "
Shikamaru spalancò gli occhi.
"C'è una gabbia di leoni che aspetta una vittima, " cantilenò Pain.
Non posso uccidere Sakura. Non posso uccidere Shikamaru.
"Ah, se non vuoi, potresti passare il turno a Shikamaru. Anche se non credo che ti lascerà vivere, dopo quanto hai detto. " fece Sasori.
Sasuke guardò Shikamaru. Non voleva morire.

" Io scelgo... i soldi. " disse infine,cupo. Non aveva il coraggio di pronunciare le parole "decido di uccidere Shikamaru Nara".
"BASTARDO! " urlò Shikamaru, venne afferrato da due guardie e trascinato via. Ma non era finita per Sasuke, perchè Sasori lo afferrò con quasi gentilezza e lo traniscò fino a un corridoio. Poi lo sbattè davanti a un vetro.
Vide la gabbia dei leoni, e Shikamaru venire gettato dentro. Urlava e si dimenava ma un leone lo azzannò quasi subito a una gamba. Il Nara cadde e venne azzannato a un braccio, brandelli di carne volarono via e anche una mano.
Questa volta, Sasuke guardò. Inespressivamente, guardò i brandelli di ossa, cartilagine, muscoli e organi che volavano via da Shikamaru, che lentamente moriva.
E Sasuke, lentamente si faceva schifo. Ma aveva vinto.

AngolinoAutrice(?)
Ciau :3
Questo è teoricamente l'ultimo, ma il prossimo è un epilogo, quindi il dopo.
E' un capitolo dannatamente sadico e me ne dispiace, aer fatto morire così tanti personaggi, tra cui Neji uno dei miei preferiti... quasi mi lincio da sola *sigh*
spero che il finale non vi abbia deluso e... PERDONATEMI FAN DI SHIKAMARU!
Sasuke l'ha fatto per una giusta causa... viva il SasuSaku!!
Okay, basta delirare. Un grazie a tutti e un bacio,
al prossimo ( e ultimo) aggiornamento :)
Shanna

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Capitolo 6
*** Epilogue - Return of a Nightmare ***


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Capitolo 6: Epilogue- Return of a Nightmare


Trentacinque anni dopo.
 
Sasuke Uchiha aveva vinto quel talent show da pazzi, e Sakura Haruno era guarita. Quella, almeno, era l'unica cosa buona.
All'inizio non disse nulla a Sakura del gioco, ma poi lo ammise, un po' per paura e per vergogna. Aveva ucciso, persone che erano stati loro compagni o amici.
Aveva ucciso delle persone come lui.
Sakura ne era rimasta un po' paralizzata, poi aveva sorriso dolcemente e aveva esclamato : "Hai fatto tutto questo per me, Sas'ke-kun. Io e i miei genitori te ne saremo per sempre grati. "
Poi si sposarono. Sasuke era riuscito a superare il post-trauma, andando da un bravo psicologo che chiedeva più di tre triliardi di yen, usando tutti i soldi della vincita, anche se l'Akatsuki gliene inviavano tanti altri, perchè faceva parte della loro Top.
Sasuke pensò di essere fortunato, era riuscito a sopravvivere e farsi una famiglia e nessuno poteva togliergliela, ora.
Ma si sbagliava. Si sbagliava quando venne a sapere che se Sasuke non avesse accettato di sua spontanea volontà, lo avrebbero preso con le forze. Perchè le famiglie importanti avevano stretto un patto con l'Akatsuki, che sembrava essere un paese di indipendenza quando in realtà era soltanto una sadica famiglia.
E si sbagliava quand0 pensava che sua figlia sarebbe stata al sicuro.
Un giorno ricevette quella lettera e la sventolò davanti al naso di Sasuke e Sakura.
"Voglio partecipare,papà. " esclamò la sedicenne.
" Non puoi. " momorò invano quelle parole, Sasuke. Sakura lo guardò in lacrime. Doveva per forza.
"Papà! Ci hai giocato anche tu, e i nonni, e lo zio... che cosa sarà mai? " esclamò la ragazza. Sorrise e per poco Sakura non si mise a urlare e a piangere come una fontana.
Sasuke deglutì. " Buona fortuna. " fu tutto quello che riuscì a dire.
Sakura si accasciò contro la sua spalla. La loro figlia voltava le spalle e con il suo bellismo abito aprì la porta di casa. Rivolse loro un ultimo sorriso.
" Non farò tardi, mamma, papà. " promise. Tintinnò le chiavi della prius rossa in mano e poi sparì.
Quella notte, Sasuke rimase alzato con due,tre,quattro bottiglie di vino. Sua figlia sarebbe morta, lo sapeva. Anche se credeva in lei...
Mandò giù un'altro bicchiere intero di vino.
I ricordi raffioravano la sua mente, tutte le morti... Naruto,Hinata, Shikamaru, Ino... Kiba, Chouji... perfino quel bastardo sadico di Suigetsu....
Poi la serratura di casa scattò. La porta si spalancò e Sasuke vide sua figlia ricperta di sangue, le braccia graffiate e i capelli arruffati.
" Papà! " singhiozzò. Sasuke perse un battito. Era viva!
Sakura accorse subito da loro e entrambi abbracciarono la loro figlia in lacrime. Sasuke la strinse a sè. " E' tutto finito, è tutto finito. Promesso. "
Anche se era una promessa vuota.

AngolinoAutrice(?)
Fi-ni-to!
Ecco, mi sono immaginata che Sasuke avesse una figlia e, naturalmente il ciclo sarebbe continuato. Dalla serie: tua figlia sarà tosta o no?!
Parlando d'altro, a Novembre uscirà il pen'ultimo manga di Naruto... aw non vedo l'ora. Ho paura che qualcuno mis spoileri gli ultimi due manga... ma vabbè. SPERIAMO DI NO!
Spero vi sia piaciuto questo finale anche se ( in ritardo) e amaro.
Mi scuso di non aver aggiornato prima ma ( sembra che qualcuno odi questa storia, ogni volta ho impicci) la scuola è tostissima T_T
Un bacio e grazie infinite per tutto!
Alla prossima,Sayonara, minna!

 

 

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