Amori&Passioni, Guerra&Pace

di Kaggy92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Amori&Passioni, Guerra& Pace
 
Questa storia era stata precedentemente pubblicata con il nome Amore&Passioni, Guerra&Ritorno alla normalità  e cancellata al capitolo 5 per motivi personali, e ora la sto riscrivendo cambiando un po' qualche punto che non mi piace. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate! 
un abbraccio Voldemortiano(?) a tutti!  

*FlashBack*
-Parlato-
"Pensato" 

Capitolo 1


*resteremo per sempre insieme*

La battaglia finale era iniziata, Uno tra il bene e il male avrebbe vinto, uno tra Harry Potter e Voldemort avrebbe vinto, cambiando letteralmente la vita di tutto il mondo magico e non.
Urla, incantesimi proibiti, fuoco, lacrime, questo era quello che Hermione vedeva mentre combatteva contro i mangiamorte per salvarsi la vita, aveva visto molte persone a lei care morire per quella battaglia: bambini, ragazzi, vecchi e addirittura babbani, lei stessa prima di tornare a Hogwarts aveva obliviato i suoi genitori per salvarli da una guerra a cui non appartenevano, felice che almeno loro non sarebbero morti, e ora si trovava sola, mentre Hogwarts e tutto ciò che vi era attorno moriva o crollava.
Ma lei non era del tutto sola, sapeva che i suoi amici le sarebbero stati sempre accanto, e che da morta o viva sarebbero rimasti per sempre insieme.

*ti vogliamo bene Herm! *

I ricordi le percorrevano nella mente come un film proiettato in un maxischermo di un Cinema: lei Harry e Ron amici come sempre e sempre insieme.

*Herm...ecco t-tu mi Piaci e-e ..ci Mettiamoinsieme?*

un sorriso le illuminò il volto al ricordo della dichiarazione del suo Fidanzato Ron di qualche mese prima alla tana, e un leggero rossore al viso che poteva esser scambiato per affaticamento e non per ciò che la sua mente stava ricordando: Il loro primo bacio. 

*Ti amo Hermione*
Tra uno scontro e l'altro si trovò nei pressi della foresta proibita. L'aria stranamente gelida per una notte Primaverile le entrava nelle ossa facendola rabbrividire ma tutto ciò non la fermava e mai l'avrebbe fermata, continuava a correre scavalcando corpi inermi di nemici, compagni e sconosciuti,  lanciando incantesimi contro i due mangiamorte che l'attorniavano.

Correva lanciando incantesimi alle spalle senza badare al fiato corto e a dove mettesse i piedi, a causa di ciò cadde malamente procurandosi una fitta dolorosa alla caviglia sinistra.
-Corre la ragazzina eh! - spalancò gli occhi, erano riusciti a raggiungerla in pochi secondi e ora le stavano davanti. Erano due uomini vestiti in nero, segno che non erano Auror o dalla loro parte, ma servitori di Tu-Sai-Chi.
-Granger, è un piacere rivederti- disse il primo dei due uomini. Capelli neri e unti,  con sguardo poco amichevole, quasi disgustato della sua presenza. Antonin Dolohov, era così che si chiamava il mangiamorte, l'ultima volta si erano scontrati al Ministero assieme a Harry,Ron,Ginny, Luna e Neville e quasi non rimase gravemente ferita a causa di una maledizione a forma di frusta infuocata scagliata da quest'ultimo e fortunatamente fermato da Neville con un semplice pietrificus Totalus.
.Granger? L'amica mezzosangue di Potter?- 
-Si Carrow, proprio lei, non trovi che sia diventata un bel bocconcino? - si passò la lingua sulle labbra 
-è una sporca mezzosangue Antonin, non ti vorrai mischiare con questa lurida- uno sputo arrivò ai piedi di Hermione, che cogliendoli di sorpresa agitò la bacchetta pareggiando i conti con Dolohov.
*I mangiamorte stanno entrando a Hogwarts, Hermione, Ron fate attenzione ed evitate che Ginny si unisca alla battaglia, non potrei mai sopportare che uno di voi muoia! *
Un sorriso amaro questa volta si impadronì della ragazza, sapeva che il piccolo bambino sopravvissuto a Tu sai chi all'età di un anno e mezzo era innamorato della rossa Ginny Weasley ma che ancora non si era deciso a dirle la verità, credeva che così l'avrebbe tenuta lontano dalla guerra ma non sapeva che in quel modo l'avrebbe allontanata anche dal suo cuore, perchè si sapeva, la piccola Weasley era tutto fuorchè paziente e fedele.
Dopo la lunghissima e faticosa lotta in cui  Hermione riuscì a pietrificare i due mangiamorte, si avvicinò ad un albero abbastanza grande da poterla nascondere, riposarsi e sistemarsi la caviglia alquanto messa male, quando delle voci non molto lontane da lei la distrarono
-Come hai osato disubbidire ai voleri del tuo signore Oscuro!? - si girò a guardare notando un uomo vestito completamente in nero in piedi con la bacchetta puntata contro  un ragazzo anch'esso vestito di nero inginocchiato a terra
-Crucio- la ragazza chiuse gli occhi immaginandosi già il ragazzo a terra preso dalle urla di dolore, proprio come poco prima era successo a lei, ma non sentendo niente di tutto ciò aprì gli occhi e con sorpresa vide che il giovane ragazzo stava ancora nella stessa posizione e soffriva in silenzio, come se fosse abitutato a questi tipi di torture.
" Quello è il Signor Malfoy! E il ragazzo... no non è possibile ...è Draco! ".




Fine Capitolo : Eccoci alla fine del primo capitolo. In realtà Hermione e Dolohov si scontrarono anche dopo il matrimonio di Bill e Fleur a Londra ma ho preferito ometterlo :) Ecco che arriva Draco ! 
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Amori&Passioni, Guerra&Pace

Ed  eccomi qui con il secondo capitolo di A&P,G&P...^_^ La storia vi piace? lasciate un commento. La storia non vi garba? Lasciate un commento! 
ditemi la vostra non siate timidi!  
*FlashBack*
-parlato-
"Pensato"
CAPITOLO 2

"Quello è il Signor Malfoy! E il ragazzo... no non è possibile ... è Draco!".

Hermione non sapeva se avesse visto bene, la distanza tra lei e loro era notevole senza contare che il ragazzo era pressochè immerso in una pozzanghera di fango, forse aveva visto male, dopotutto chi mai torturerebbe il proprio figlio?
 " Forse Lucius Malfoy, Hermione!?, ok vabbè ma comunque io che dovrei fare? Sono anche ferita!" con un semplice incanto constatò che la caviglia era rotta ma con un altro incantesimo avanzato l'avrebbe aiutata a camminare senza sentire troppo dolore. Il problema passò in secondo piano perchè al primo ci stava Draco Malfoy che non opponeva resistenza alla violenza del padre.
* -Malfoy ne sta combinando un'altra delle sue!. L'ho sentito parlare con Piton di una specie di patto magico... non me la racconta giusta* 
Tutti l'odiavano e sapevano che lui fosse un mangiamorte. Harry continuava a dire che ultimamente la serpe aveva atteggiamenti sospetti. Non come tutti gli altri anni che veniva attorniato da purosangue come lui solo per il suo nome, no quell'anno lui era solo. Neanche Zabini che si sapeva fosse il suo amico più caro da sempre gli stava lontano, e la cosa per Harry era sospetta. Secondo lui stava tramando qualcosa di oscuro, qualcosa da mangiamorte. D'altro canto invece Hermione non si basava su delle dicerie, lei preferiva vederle con i suoi occhi. Pensava che nonostante quell'aria da snob e figlio di papà si nascondesse qualcos'altro. Non di certo un Mangiamorte!. 
" Cosa se ne fa poi, Voldemort di un Ragazzo così Giovane? "

La battaglia incombeva su tutta Hogwarts. Hermione si chiedeva sempre come mai tra tutti i posti, magici e non, i mangiamorte dovessero attaccare una scuola. Va bene che c'era Harry Potter ma perchè distruggere Hogwarts?...
Quell'anno il loro settimo e ultimo anno si era trasformato in una lotta contro la morte. Lei, Harry e Ron avevano viaggiato molto in quei mesi, cercando di recuperare tutti i sette Horcrux e distruggerli così che Voldemort, privato della sua anima potesse morire. Era stato l'ultimo ordine di Silente prima di morire per mano di Piton. Chi l'avrebbe mai detto che proprio quel professore avesse avuto un ruolo così importante per la guerra. Silente si fidava di lui mentre quest'ultimo seguiva gli ordini di Voldemort! 
Lo sguardo di Hermione si fece triste al ricordo dell'anziano Preside, per passare poi all'inorridito al ricordo di chi l'aveva ucciso e infine ansioso 
"Chissà se Harry sta bene.... e ron? ...sei la nostra unica speranza Harry!"
Tutti sapevano che Hermione era tutto fuorchè un' inetta brava solo a parole e a studiarsi i libri a memoria. Tutti sapevano che era coraggiosa e che non avrebbe pensato neanche un secondo a salvare la vita di qualcuno mettendo a rischio la sua... Neanche se la persona in considerazione fosse stata Draco Lucius Malfoy, sua nemesi.
-Stupeficium!- uscì di corsa dal suo nascondiglio cercando di non pesare sulla caviglia atterrando Malfoy Senior che con sua somma sorpresa sbattè la testa contro un tronco alle sue spalle perdendo i sensi 
" Ah ...già steso? " pensò la Grifondoro e per evitare che si svegliasse lo stordì e lo legò con due semplici incantesimi che la so tutto io di Hogwarts sapeva fare anche ad occhi chiusi.
Sistemato lui camminò a passo svelto verso il serpeverde
-Malfoy....Malfoy- lo scosse più volte dalle spalle ma niente. Non si svegliava. Che fosse morto? Si chinò verso il suo petto scostandosi i capelli di lato e cercò di sentire i battiti del suo cuore. "è vivo!" un sussulto da parte del ragazzo le fece alzare il viso portandolo sul suo. Notando due occhi Grigi fissarla 
-Draco- non si accorse neanche di averlo chiamato per nome troppa era la felicità
-G-Granger?-disse il ragazzo stranito e ancora non del tutto cosciente guardandosi attorno, non ricordandosi dove fosse
 -Che cos..- Non finì di parlare che da dietro la ragazza vide una figura scura  venirgli incontro. Sbarrò gli occhi ricordandosi tutto ciò che era successo poco prima e riconoscendo la losca figura 
- Cosa hai? Stai male?- chiese tutta trafelata non capendo dove fosse il problema, ma il ragazzo non riusciva a spiccicare parola che l'attimo dopo si ritrovò svenuto tra le braccia della giovane Grifondoro.
-Ma bene bene...- Hermione sussultò a sentire quella voce,  "Stupida! Stupida!"  si diede della stupida più volte per quella mancanza, non aveva controllato la zona o assicuratasi di effettuare qualche incantesimo di protezione, non che sarebbe servito a molto, ma almeno  avrebbe avuto più tempo per prepararsi 
-Stupeficium!- Presa in contropide venne travolta dall'incanto finendo poco lontano da Draco - La piccola Mezzosangue amica di Potter tutta sola...o meglio con quel traditore di mio nipote.- sputò con sguardo schifato verso i due ragazzi  continuando a camminare, quella strana camminata  che solo lei sapeva fare attorno ai due  
-Pronta a morire Mezzosangue?...non essere triste... presto anche Potter e i tuoi amici ti raggiungeranno..ahahah- fortunatamente non si era accorta della mancanza di Malfoy Senior e molto probabilmente non le sarebbe interessato di nessuno pur di leccare la veste del suo Signore.
Hermione si alzò, pronta per la battaglia. Aveva un conto in sospeso con lei, non solo per aver ucciso Sirius ma anche per averla marchiata a Malfoy Manor tempo prima 
-Confringo!- Urlò contro la Mangiamorte che però schivò per un pelo 
-Harry sta lottando contro il tuo Signore, lo stesso ragazzo che l'ha sconfitto all'età di un anno e mezzo.... ormai la sua anima non è più salva, abbiamo distrutto tutti gli Horcrux- disse la Grifondoro, che nonostante le parole di puro odio della donna riusciva a tenerle testa e a non permetterle di scalfire il suo animo ma con sorpresa Bellatrix rise, una risata malefica e derisatoria 
-Oooh piccola insolente, ingenua Mezzosangue...Tu e quel patetico di Potter Credevate di aver già vinto?- un'altra risata riempì la radura facendo innervosire la Grifondoro – Solo gli stolti cantano vittoria prima della fine...e quasi sempre questi fanno una brutta fine- Sapeva di non dover giocare con il fuoco, era pur sempre una Mangiamorte e lei una studentessa, aveva sempre combattuto con Harry al suo fianco e con ron ma mai da sola. Era sicura che senza Harry lei non sarebbe mai stata presa in considerazione da nessuno, insomma era un topo da biblioteca, sapeva tutti i libri a memoria, nessuno l'avrebbe mai considerata un'amica e soprattutto tutti credevano che lei fosse brava solo in quello e che fuori sarebbe morta in due secondi. Bene ora era arrivato il momento di far vedere che anche senza l'aiuto di Harry avrebbe sconfitto una mangiamorte, che per una volta avrebbe fatto qualcosa senza essere da spalla a qualcuno.
- ti farò passare la voglia di parlare, lurida puttana – si avvicinò azzerando la loro distanza  prendendola poi saldamente per i capelli ricci e tirando forte  - Il mio signore aveva previsto ogni vostra mossa sai? ... Come la prenderà il povevo Potter quando scoprirà che gli Horcrux creati erano otto e non sette.... almeno che non muore prima di averlo scoperto Ahahah- 


 
Fine Capitolo:

Anche questo capitolo è finito ... fatemi sapere per commento cosa ne pensate e chi o cosa sarà l'ottavo Horcrux ? COMMENTATE COMMENTATE al prossimo capitolo e un abbraccio Voldemortiano a tutti!
besos Kaggy92! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Amori&Passioni, Guerra&Pace

Rieccomi con il terzo capitolo della storia! Ora sapremo chi o cosa è l'ultimo Horcrux di Voldemort. Buona lettura e ditemi cosa ne pensate! 
NB: Il trio sa già che Harry è un Horcrux e che dovrà morire per mano di Voldemort. 
*FlashBack*
-parlato-
"pensato"
CAPITOLO 3

-Il mio signore aveva previsto ogni vostra mossa sai? ...Pensavate che fosse così stupido da farvi entrare nella sua testa senza che se ne accorgesse?  Come la prenderà il povevo Potter quando scoprirà che gli horcrux creati erano otto e non sette.... almeno che non muoia prima di averlo scoperto Ahahah- 
*Si pensa che il numero Sette sia un numero fortunato nel mondo magico, sono sicuro che Tom abbia diviso la sua anima in quelle parti... ora bisognerebbe capire dove le abbia nascoste. Harry sei il primo Horcrux involontario. Quindi quando avrai compiuto la maggiore età, l'amore di tua madre scomparirà in modo tale da poter distruggere l'horcrux, suvvia Harry non fare quella faccia non morirai...sempre  se non ti uccidono due volte di fila, in quel caso non ci sarebbe più niente da fare,  ma sono sicuro che ce la farai. Io credo in te Harry Potter!*
Come era possibile quella cosa? Silente era sicuro che Voldemort avesse diviso la sua anima in sette parti, praticamente il sette era un numero magico fortunato, un po' come il tre lo era per i babbani. Possibile che avesse previsto tutto ciò? 
L'unica cosa da scoprire era: qual'era l'ultimo Horcrux?
-Ride bene chi ride per ultimo Lestrange!- digrigna tra i denti un'Hermione alquanto arrabbiata
-Taci sporca mezzosangue, so già cosa ne farò di te quando il tuo Potter cadrà per mano del mio padrone e mi pregherai come l'ultima volta, pregherai di non essere mai nata e lui sarà fiero di me.- Nel mentre si avvicinava alla grifondoro con la bacchetta alzata andandola a posizionare sotto il mento restia anche a toccarla con la bacchetta. 
-Harry riuscirà anche in questa battaglia, e sai perchè- urlò conscia del fatto che non avrebbe retto la tensione ancora per molto – perchè lui ha noi! Ha la nostra amicizia e l'amore di qualcuno, ma voi chi avete?- Rise - Nessuno, siete soli e inseguite un padrone per di più mezzosangue - La Grifondoro aveva sicuramente fegato questo non si poteva negare, ma ancora non sapeva che davanti a lei c'era la più spietata e pazza dei mangiamorte. 
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La battaglia ancora incombeva su Hogwarts, c'era chi fronteggiava due mangiamorte da solo, chi se la cavava egregiamente e chi invece non riusciva a tenere testa e moriva. Era la dura legge della guerra IL PIU' FORTE VIVE. Ma se si guardava meglio, nei pressi del dirupo del ponte sospevo vi erano due persone, uno di fronte all'altro per la lotta finale, lo scontro Epico: Harry Potter e Lord Voldemort. 
Così uguali ma contemporaneamente simili , starete pensando uguali dove? Ma io vi posso assicurare che qualcosa di uguale c'era. Una persona non nasce cattivo, nasce grazie all'amore della madre, ma se questa scompare senza lasciare il suo amore al figlio che succede? Bhe è quello che è successo a Tom Orvoloson Riddle, l'odio per una famiglia mezzosangue e di un amore materno quasi inesistente hanno fatto di lui il signore oscuro. Mentre Harry nell'arco di un anno e mezzo l'ha sempre avuto e anche dopo la scomparsa della madre e del padre ha continuato ad avere, seppur inconsciamente, questo amore dentro di se. Ma se tutto  questo non fosse successo? se anche Tom Riddle avesse avuto qualcuno che l'amava a tal punto da salvarlo dalle tenebre? Pensateci.   La magia è una bella cosa, come un miracolo, si ... ma è anche imprevedibile.  
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Buio, brividi e confusione. Questo era quello che sentiva Draco Lucius Malfoy, si ricordava ben poco di quello che era successo, se non i cruciatus ricevuti dal padre. 
*Draco, vieni qui figliolo. Sono sicuro che per te sarà un onore diventare un Horcrux per il Signore Oscuro. Sei stato scelto, devi esserne fiero e Potter è così idiota che non crederà mai che sia tu! * 
Come poteva un padre fare questo al proprio figlio? Draco se lo chiedeva sempre, era stanco di portare su quella maschera da perfetto stronzo! Certo non che non lo fosse, altrimenti non sarebbe mai finito a Serpeverde, ma se prima era orgoglioso del padre e del suo potere, ora lo trovava un inetto che prende ordini da un mezzosangue. Si perchè i mangiamorte odiavano i mezzosangue ma dipendevano da uno di loro, Non è una cosa senza senso? 
*Draco, fai la cosa giusta per te, per la tua vita.. scappa da tutto ciò... Almeno tu salvati Figliolo* 
Sua madre aveva avuto sempre cura di lui, si preoccupava di lui seppur non dimostrasse apertamente il suo amore. Lei non poteva, perchè Lucius non l'avrebbe permesso, secondo lui l'amore era una cosa per deboli. Ma quanto si sbagliava...
Ancora mezzo intontito Draco alzò il viso dal terreno notando due figure.
 -Il mio signore aveva previsto ogni vostra mossa sai? ... Pensavate che fosse così stupido da farvi entrare nella sua testa senza che se ne accorgesse? Come la prenderà il povevo Potter quando scoprirà che gli Horcrux creati erano otto e non sette.... almeno che non muoia prima di averlo scoperto Ahahah- la voce di sua zia Bellatrix, era sicuro era lei e parlavano dell'ultimo Horcrux, parlavano di lui. Si inginocchiò cercando di prendere aria come se avesse mille aghi conficcati nel torace. 
Guardò l'altra figura che gli dava le spalle. Lunghi capelli ricci e ribelli. Solo una persona poteva avere dei capelli così perennemente indomabili, come una leonessa. La regina dei Grifoni Hermione Granger. 
-Harry riuscirà anche in questa battaglia, e sai perchè...- Urlò la piccola Grifondoro facendo una pausa prima di continuare  a parlare - perchè lui ha noi! Ha la nostra amicizia e l'amore di qualcuno, ma voi chi avete? - rise prendendola in giro 
- Nessuno,siete soli e inseguite un padrone per di più mezzosangue  - Doveva ammetterlo, la mezzosangue aveva avuto sempre coraggio, era riuscita a dire una cosa che pensava da tempo anche lui, ma era stato troppo codardo per dirla a voce alta. Invidiava per questo la Granger e l'odiava,  doveva essere perfetta anche in quel momento, perfetta ma  anche stupida. Si solo una stupida avrebbe parlato così ad una pazza Mangiamorte come sua zia.
Perso nei suoi pensieri non si accorse che qualcuno aveva urlato un incantesimo, con un Explelliarmus fece volare Bellatrix lontano e guando si girò i loro sguardi si incontrarono.
-Come ti senti Malfoy? - gli chiese con il fiatone ma sempre guardinga
-Come vuoi che stia mezzosangue? Come uno che si è preso molte maledizioni Cruciatus! non credi?- 
-vedo che la tua linguaccia è rimasta illesa!- Nonostante tutto riuscivano a punzecchiarsi in qualsiasi momento. 

Nel mentre Bellatrix si era alzata cercando, invano la sua bacchetta 
-Granger, uccidimi!- disse il ragazzo facendo sorprendere la Grifondoro 
-C-cosa? E perchè dovrei ucciderti Malfoy? - Non si spiegava il suo comportamento. Lei uccidere lui? No, no neanche se fosse stato Voldemort in persona, insomma uccidere un mangiamorte sconosciuto era una cosa ma uno di cui sapeva il nome, di cui aveva passato anni a litigarci, no! ... non ci sarebbe riuscita.
-Mezzosangue io sono l'horcrux di Voldemort! Uccidimi e Potter potrà vincere questa cazzo di guerra!, non m' importa cosa pensa quella tua testolina da so-tutto-io, punta quella maledetta bacchetta contro di me e uccidimi, ORA!- 
"Lui è l'ottavo Horcrux, come può essere lui, e se non si salva come Harry?e se come Harry deve essere sconfitto da Voldemort in persona?" mille domande affollavano la testa di Hermione, domande in cui in genere si sarebbe data una risposta da sola ma che in quel momento non ne veniva a capo ma doveva e l'avrebbe fatto per il bene di tutti.  
-No, no no ... - incominciò ad urlare Bellatrix, capendo il piano del nipote. Stava perdendo letteralmente la testa intenta a cercare ancora la sua bacchetta.
-Mezzosangue, fallo! - la richiesta flebile arrivò piano alle orecchie di Hermione che senza accorgersene aveva preso a piangere. Alzò la bacchetta contro il ragazzo e con un semplice giro di polso strizzando gli occhi più forte che poteva pronunciò l'anatema che uccide
-Avada Kedavra!- L'incanto colpì in pieno petto Draco Malfoy. I suoi occhi persero vita e si accasciò a terra. Morto.


 
Fine Capitolo:
TADAAAN. 
Ho ucciso Draco Malfoy ç___ç. Non so se la storia vi piace o meno, spero di si. 
cosa ne facciamo di Draco? e come la prenderanno Voldermort e zia Bella per questa inattesa e sgradita morte? 
I vostri commenti sono sempre graditi ;) 
Un abbraccio Voldemortiano a tutti! 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


*FlashBack*
-Parlato-
"Pensato"

Amori&Passioni, Guerra&Pace
 
Capitolo 4

*Mezzosangue io sono l'horcrux di Voldemort! Uccidimi e Potter potrà vincere questa cazzo di guerra!, non mi importa cosa pensa quella tua testolina da so-tutto-io, punta quella maledetta bacchetta contro di me e uccidimi, ORA!* 
 Come risucchiata da un vortice Hermione riaprì gli occhi vedendo solo il buio più totale
"Perchè è buio? Dove sono? Cosa è successo? " si sentiva indifesa, la sua testa era così confusa da non ricordarsi cosa fosse successo prima di svenire, poteva essere ancora in mezzo alla battaglia, caduta in un burrone buio ma che odora di pulito o addirittura morta! 
-C'è qualcuno?- la sua voce uscì roca e bassa, come se non parlasse da giorni, provò ad aprire e chiudere le palpebre per vedere qualcosa in quel buio ma niente. Sentiva la testa scoppiarle ed ogni minimo rumore amplificato.  
Tastò attorno a lei costatando di essere su un letto, un morbito e comodo letto con dei macchinari da cui uscivano rumori ritminici. 
Una porta aperta e dei passi che la raggiungevano frettolosi 
-Chi sei?- chiese sospettosa. 
-Hermione, oddio per fortuna ti sei svegliata!- rilassando i muscoli di tutto il corpo riconoscendo la voce dell'amica sorrise 
-Ginny! Grazie al cielo sei tu, ma cosa è successo? Non ricordo quasi niente!- chiese frettolosamente, era una parte di lei che non sarebbe mai cambiata. Odiava non sapere cosa succedeva e forse anche per questo che risultava una So-Tutto-Io! 
-Herm, hai dormito per quasi due settimane, Harry e Ron ti hanno trovato nella radura nella foresta proibita, svenuta e con la caviglia rotta assieme a Malfoy Senior e Junior...e bellatrix Lastrange in fin di vita...eri ridotta malissimo amica mia  – la voce di Ginny risuonava ovattata nelle sue orecchie che nella sua mente era tornata al momento della battaglia, le torture di Lucius Malfoy al figlio, lei che lo schiantava e che si preoccupava di lui, ma lui che nonostante i molteplici cruciatus aveva la forza di continuare a litigare. Sorrise, ma quel sorriso sparì come era arrivato e se ne accorse anche l'amica
-Hermione che hai? - le chiese posandole una mano sulla sua per farsi sentire vicina 
-Non vedo...perchè non vedo Ginny?- la sua voce aveva ripreso quasi totalmente il suo timbro normale e ora pregava la sua amica perchè le spiegasse cosa fosse successo 
-Vedi Herm...- Ma fu bloccata dall'arrivo di qualcun altro entrato con la grazia di un elefante nella stanza avvicinandosi al letto e abbracciando la povera ragazza che si "vide" appolipata a quattro braccia 
-Hermione!- urlarono due voci calde una apparteneva al bambino sopravvissuto e l'altra al suo ragazzo. Il primo a parlare fu proprio il suo migliore amico
-Herm tesoro come stai?- le chiese mentre il silenzio regnava nella stanza come se fosse morto qualcuno
-ho avuto decisamente giorni migliori... Ma nessuno Qui si degna di spiegarmi perchè non riesco a vedere e più apro gli occhi più sento dolore! - stava sbroccando, tutto quel deviare il discorso principale le faceva capire che non era una cosa bella. Era intelligente,insomma aveva già capito in grandi linee che aveva perso la vista ma voleva sentirselo dire a voce e sapere come e se poteva guarire un giorno.
Ron prendendo l'altra mano libera  e stringendola con amore, decise di aprire bocca – Hermi Tesoro, calmati lo sai che ci siamo qui noi, inoltre Ginny ha passato qui con te tutte le notti per starti vicina- disse cercando di calmarla, cosa che invece non successe. Con finto tono amichevole e felice tenendo lo sguardo puntato sullo stesso punto, anche perchè non sapeva dove stesse la ragazza – oooh ma davvero? Che carina che Sei stata Gin ... Sarai parecchio stanca.. - girò il viso verso ron con un gelido- Vai al sodo ronald! Dimmi cosa è successo!- il rosso arrossì come suo solito, diventando tutt'uno con i capelli – Vedi duarante la battaglia, non sappiamo bene cosa sia successo... ma pare che Bellatrix prima di scappare ti abbia scagliato un incantesimo oscuro... - il rosso prese qualche secondo di pausa per far digerire la cosa alla fidanzata, 
-Questo incantesimo non è conosciuto, quindi non sanno come aiutarti...Hermione ti ha reso cieca e poi è scappata , ma aspetta che la trovi e gli e la faccio pagare- prese la parola Harry, arrivando direttamente al punto: Era Cieca! Non poteva pià vedere niente, ne il paesaggio, ne Harry e ne Ron... 
-Amore. Non piangere dai, abbiamo consegnato Malfoy agli Auror, farà la fine che si merita...Certo che però l'hai ridotto davvero male....l'hanno dimesso ieri e portato subito ad Azkaban era un Lurido Mangiamorte...aveva ragione Har... - 
-Voi avete fatto cosa?- disse alzando la voce, arrabbiata. Loro non avevano visto niente, era grazie a lui se era ancora in vita, non poteva certo lasciarlo marcire in una cella fino la fine dei suoi tempi
-voglio parlare con un Auror o meglio ancora, chiamatemi  il ministro in persona. SUBITO! -
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Hermione avendo "dormito" per due settimane non sapeva ancora che Shacklebolt Kingsley era diventato Ministro Del Mondo Magico... Per questo si sorprese alla sua comparsa o meglio al suo saluto una volta entrato nella camera del San Mungo 
-Sono felice che il ministero abbia scelto lei- 
-Ti ringrazio cara, ma dimmi cosè così tanto importante da dover chiamare il ministro in persona? - Il suo tono era sempre cordiale, anche quando lavorava per l'ordine della fenice,
-Bhe vede, volevo parlarle di Draco Malfoy... State sbagliando sulla sua persona... è grazie a lui se sono ancora viva ...è grazie a lui che Harry ha sconfitto Voldemort-
-Come è grazie a Lui?  Il ragazzo ha chiaramente il marchio nero.- sentì l'uomo girarsi per la stanza - Mi fido di lei signorina Granger, il signor Malfoy al momento rimane ad Azkaban e verrà processato in quanto porta il marchio nero sul braccio, ma mi racconti cosa è successo - prese fiato e iniziò a parlare cercando di non dilungarsi troppo 
-Vede durante la battaglia ....- Raccontò tutto quello che successe durante la battaglia, arrivando fino all'ultimo suo ricordo – Quando l'urlo di vittoria arrivò fino alla foresta proibita Bellatrix mi fece questo – disse indicandosi gli occhi celati dalle bende –  prima di svenire sentìì il mio nome urlato da qualcuno e una volta sveglia mi trovavo qui...Signor ministro, cosa succederà ora a Malfoy? - chiese preoccupata. Nonostante tutto era grata a Malfoy per tutto quello che aveva fatto per lei ma per la libertà magica\babbana e quindi non si sarebbe mai messa l'anima in pace se fosse stato rinchiuso ad Azkaban per reati mai commessi o meglio ancora in debito con lui. 
-Hermione, diamoci innanzitutto del tu, ci conosciamo già da molto tempo... come già detto il signor Malfoy sarà processato come prassi ma tu  saresti disposta a testimoniare tutto ciò che hai detto a me davanti alla corte Ministeriale e al Wizengamot? - chiese calmo il neo ministro
-Si signore- rispose seria e senza timore la ragazza  .
-Bene se è tutto, io andrei a fare il mio dovere! Tra una settimana esatta presentati al Ministero: Livello 10, aula 10 alle ore 8 dopo la testimonianza verrà decisa la sentenza per Draco Malfoy. Rimettiti in sesto cara, Buona Giornata!- 
Non fece neanche in tempo a ringraziarlo che sentì la porta chiudersi e i passi allontanarsi frettolosi
" Sono cieca mica moribonda" pensò, Prima di alzarsi da quel letto e cercare  a fatica il bagno.

 
Fine capitolo
 
Cosa succederà nel prossimo capitolo?     A presto. Kaggy92

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Capitolo 5
*** Capitolo5 ***


Eccomi con il quinto capitolo!
Grazie a chi ha letto la storia, a chi ha commentato e a chi l'ha messa tra le seguite. 
il Capitolo 6 è in creazione!!!!

*FlashBack*
-Parlato-
"Pensato"


Amori&Passioni, Guerra&Pace
 
Capitolo 5

Era già passata una settimana dal colloquio con il neo Ministro Shaklebolt. Una settimana in cui la sua vita cambiò radicalmente...
Era stata dimessa il giorno dopo il suo risveglio, dato che i medici non potevano fare niente per la sua cecità non sapendo che tipo di incantesimo oscuro le avesse scagliato Bellatrix Lastrange.
Nonostante ciò, però non poteva tornare a casa sua dato che i suoi genitori erano ancora in Australia con una nuova vita, all'oscuro di tutto, quindi era stata portata alla tana dove tutti la trattavano come una bambola di porcellana.
-Hermione cara hai bisogno di una mano per vestirti? - chiese gentilmente Molly Weasley bussando  alla camera a cui avevano dato alla ragazza 
-Non si preoccupi Signora sono già pronta- disse aprendo la porta e facendo scappare un sorriso alla Signora Weasley
-Cara vieni qui- prese la ragazza per mano facendo avvicinare a lei - Capisco che non vuoi essere aiutata ma - nel mentre le tolse la giacca aiutando la rimetterla - ma non puoi presentarti al Wizengamot con la giacca al contrario- le fece l'occhiolino che chiaramanente non vide ma che in cambio ricevette un sorriso imbarazzato a mò di scuse dalla riccia
-Bene allora andiamo al ministero, tra poco ci sarà l'udienza! Arthur, Ron, Harry Sbrigatevi- Urlò l'ultima frase cercando di farsi sentire, d'altro canto Hermione l'aveva sentito più che bene dato al miglioramento del suo udito.
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-La corte chiama Hermione Jeane Granger a Testimoniare a favore di Draco Lucius Malfoy!- un vociare a lei assordante prese la sala, ghermita di gente curiosa della sorte del giovane rampollo dei Malfoy, non aveva bisogno della vista per saperlo, lo immaginava...
Venne accompagnata su una sedia accanto alla corte, conscia che davanti a lei, probabilmente dentro ad una cella di Ferro stava il suo salvatore, nemico e compagno di Hogwarts
-Signorina Granger, giura di dire la verità nient'altro che la verita? Dica Lo Giuro -
-Lo Giuro- "Tutto sommato non è così diverso dalle udienze babbane" si ritrovò a pensare Hermione
-Bene Signorina Granger,  ora le farò domande e dovrà rispondere sinceramente....Sappiamo che Lei  non è in buoni rapporti con il Signor Draco Lucius Malfoy vero? - 
-Vero Signore!-
-E cosa le fa credere che il qui presente, seppur abbia il marchio impresso sul braccio non sia un mangiamorte?- 
-Vede Signore, l'ho visto con i miei occhi!.. bhe prima di perdere la vista..- disse sicura per poi rattristarsi 
-Bene... Ci vuole raccontare quello che ha visto? - 
-Si signore, vede durante la guerra, mi sono ritrovata nei d'intorni della foresta proibita, ero riuscita a togliermi di dosso due mangiamorte e ne ero uscita con una brutta ferita alla caviglia, era rotta...Quando mi sono seduta per riprendere fiato ho sentito delle voci... erano il Signor Malfoy e figlio... Malfoy senior stava punendo con le Cruciatus il figlio accusandolo di aver tradito il signore oscuro... non sapevo cosa avesse fatto, ma Non potevo lasciarlo lì, stava torturando un ragazzo! Così sono uscita fuori e ho schiantato il Signor Malfoy legandolo con un incantesimo....- 
-Questo non testimonia che il ragazzo sia innocente Signorina Granger!- disse a gran voce una donna di mezz'età tra la corte, guardandola male, sguardo che però Hermione non potè vedere ma odiava chi la interrompeva 
-Non ho ancora finito, mi scusi dopo potrà affermare se il ragazzo è innocente o colpevole...- si mosse leggermente sulla sedia cercando una posizione comoda per poi riprendere il suo racconto
-  Quando andai verso di lui per vedere come stava, era svenuto dalle troppe maledizioni e stupidamente mi sono scordata di vedere se ci fosse qualcun altro nei paraggi... Dietro di me arrivò Bellatrix Lestrange minacciandomi di uccidermi e che presto mi avrebbero raggiunto Draco Malfoy e i miei amici e che il suo padrone Voldemort avrebbe vinto la guerra perchè aveva un asso nella manica- fece una piccola pausa  e prima che qualcuno la interrompesse riprese a parlare -Neanche Silente si era accorto di questa cosa, vedete, Voldemort aveva suddiviso la sua anima in 8 parti e non in 7 come credevamo – un brusio aleggiò per pochi secondi in aula quando il Ministro disse loro di porre silenzio 
-Dice che Voldemort aveva otto Horcrux, e mi dica ... Chi o cosa era quell'horcrux signorina Granger? - 
-é qui in aula signore, Era Draco Lucius Malfoy- 
-Ma è impossibile...la ragazza mente! - urlò qualcuno tra gli spettatori 
-Non sto mentendo.. Harry Stesso era un Horcrux e da cosa l'aveva capito Silente? -
-Dalla cicatrice – rispose il Ministro che conosceva molto bene il vecchio preside 
-Giusto, quindi sono sicura che anche Draco Malfoy abbia una cicatrice come quella di Harry da qualche parte... Voldemort ha scelto lui perchè nessuno l' avrebbe mai pensato... e furbamente la cicatrice è stata fatta in un posto nascosto -  Rispose la Grifondoro, sicura di se. L'aula era tornata in un completo silenzio 
-Bene Signor Malfoy se veramente lei è stato un Horcrux di Voldemort ci faccia vedere la sua cicatrice - 
-Si Signore- la voce di Draco Malfoy arrivò alle orecchie di Hermione rauca e stanca, come se la sua bocca non toccasse acqua da giorni.
Il ragazzo si spostò leggermente i capelli facendo vedere a tutti una piccola cicatrice a forma di Saetta dietro l'orecchio sinistro vicino l'attaccatura dei capelli
-C'e una cicatrice, a forma di Saetta come quella del signor Potter ma più piccola  signor ministro-  L'uomo che fino a qualche minuto prima le poneva le domande, sicuramente colui che era a capo del Wizengamot era andato a controllare il giovane Malfoy 
-Questo perchè, se con Harry è stato del tutto casuale per Draco Malfoy era stato premeditato e quindi gestita meglio -  intervenì la ragazza, che aveva letto molti libri di magia nera seppur questi fossero nella biblioteca proibita -Bene riprendiamo, Signorina Granger Come è venuta a conoscenza del fatto che il Signor Malfoy era un Horcrux?- 
-Me l'ha detto lui Signore, mi ha detto anche che l'unico modo per Harry di Salvare il mondo era ucciderlo ...Non volevo usare L'anatema che uccide contro di lui...in quel momento non avevo pensato al fatto che essendo un Horcrux come Harry si sarebbe salvato ..anche perchè Silente aveva categoricamente detto che Harry doveva morire per mano di Voldemort ... per questo non ero sicura di ciò che facevo ... se ero io ad ucciderlo poteva anche andare peggio e non me la sarei mai perdonata Signore -
-Questo è un mistero...ma come diceva Silente...la magia è imprevedibile!..passando oltre Signorina Granger, chi l'ha resa Cieca? - prese parola il Ministro che  Anche se sapeva già tutto doveva farle per forza quelle domande 
-è stata Bellatrix Lastrange Signore...dopo che ho "distrutto" - mimando la parola con le virgolette - l'ultimo Horcrux... Harry aveva sconfitto Voldemort e l'urlo di gioia per la vittoria era arrivato fino a noi... abbiamo duellato mentre Malfoy era ancora per terra privo di vita. Lei era arrabbiata, pazza  ma anche più forte di me. Alla fine è riuscita a schiantarmi con uno strano incantesimo facendomi svenire sul colpo ...ma l'ultima cosa che sentìì è stata la voce di Draco Malfoy Signore e Poi il Buio..-
-questo è tutto, può tornare al suo posto signorina Granger- Si alzò non sapendo dove andare ma subito si sentì prendere una mano. Era grande e calda, la strinse e questa ricambiò. 
- Grazie Ron- sorrise imbarazzata 
La corte si riunì, lasciandoli in attesa per molto tempo.
 Ora la vita di Draco Malfoy era nelle loro mani. 

Fine Capitolo

Cosa ne pensate? Che fine farà Draco?  STAY TUNED!!!!  KAGGY92

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


*FlashBack*
"pensato"
-parlato-
Amori&Passioni, Guerra&Pace
 
Capitolo 6

-Non ci posso credere, ma perchè deve venire proprio qui? Nessun altro lo vuole? - urlò un rosso Ron Weasley al ritorno dal Ministero. 
-Ronald! Sii più gentile... è stato deciso questo e non si discute! Ok?ora fila in camera tua! - Molly Weasley era una donna dall'aspetto buono, ma che mieteva timore al solo sguardo. 
-ok- rispose mogio mogio il figlio ricevendo un'occhiata divertita da parte di Fred e George. 
*La corte ha deliberato all'unanimità il seguente verdetto: 
Il Wizengamot dichiara il signor Draco Lucius Malfoy, Innocente a tutte le accuse. - Urla e cattive parole furono lanciate contro il ragazzo che inerme ascoltava il suo verdetto mentre la stampa gli scattava foto su foto
 -Silenzio in aula!- fece una piccola pausa aspettando un po' d'ordine tra i commensali 
- Fino alla fine della scuola, che ricomincerà non appena sarà ricostruita, lei sarà sotto la custodia della Famiglia Weasley e dovrà aiutare la signorina Granger fino a che i nostri auror non troveranno chi le ha inferto la maledizione. Questi per lei sono come dicono i babbani, Lavori socialmente utili per reintegrarsi alla comunità. I suoi beni e tutto ciò che è intestato alla sua persona potrà riutilizzarli a fine anno scolastico dopo i Mago. Detto questo lei è LIBERO!* 

-Libero, in questa catapecchia circondato da rossi insopportabili- sbuffò Draco ripendando alla sentenza 
-non ti crucciare Draco, la libertà ha un prezzo e questa è una sistemazione temporanea - 
- sempre se non ci crolla il tetto addosso- disse ironico facendo ridere la riccia - ti faccio ridere Granger? attenta!- fermandola appena in tempo, ancora due passi e sarebbe finita con la faccia contro il muro 
-Si mi fai ridere furetto, sotto sotto non sei male -  continuando a sorridere salì le scale che l'avrebbero portata alla camera che condivideva con Ginny 
 - Non sono male? oltre alla vista ti ha danneggiato il cervello Granger? e non chiamarmi Furetto - urlò il Biondo sconcertato e quasi imbarazzato. - Certo Furetto- fu la risposta della ragazza prima di chiudersi la porta della camera alle spalle.
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Era seduta sulla sedia da qualche ora. Il viso pensieroso e gli occhi leggermente arrossati dal pianto. Hermione Granger, piangeva. Aveva passato tutto il pomeriggio a chiacchierare con Ginny come facevano ad Hogwarts. La guerra le aveva decisamente cambiate, ma quella che portava i segni più evidenti era la riccia. 
Apparentemente sembrava che tutto andasse bene ma qualcosa la turbava da un po' di tempo
Toc-Toc
un bussare alla porta la destò dai suoi tristi e contorti pensieri.
Si ricompose velocemente drizzandosi sulla sedia e asciugando gli occhi alla meglio.
-Avanti- 
-Ciao Hermi, Ginny mi ha detto che eri un po' giù. Così ti ho portato un po' di cioccolata calda con i mashello che ti piacciono tanto-
-Si chiamano Marshmallow Ron- rise divertita.  - Grazie entra pure, ne avevo proprio bisogno -
-Almeno ti ho fatto ridere. Tieni, attenta che scotta- le passò la tazza fumante mentre la ragazza ci soffiava dentro 
-mmmh è buonissima Ron. Questa è sicuramente opera di Ginny vero? - 
-Si, lo sai che sono un imbranato in queste cose Herm- si passò una mano dietro la nuca con fare imbarazzato 
- ma questa invece è opera mia...-Non aveva capito cosa intendesse dire  il rosso, ma era diventato tutto d'un tratto serio  avvicinandosi al viso della fidanzata e baciandola. 
Era un semplice bacio, che portava il sapore del cioccolato e che cancellarono ogni sorta di pensiero nella testa della Grifondoro che nonostante non ci vedesse chiuse gli occhi e approfondì il bacio. 
Non seppe come arrivarono al letto, aspettava un passo da parte di Ron da così tanto tempo che le sembrava di essere in una soffice nuvola e candida, poco importava come scendere, l'importante era stare lì e viverlo. 
E così fece. Si lasciò andare nelle braccia del suo ragazzo. 
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Aveva sentito tanti racconti dalle sue amiche riguardo la prima volta. C'era chi aveva sofferto le pene dell'inferno, cosa esagerata secondo i libri che aveva letto, chi troppo ubriaca per ricordarselo e chi aveva provato talmente tanto piacere da farlo ben due volte nella stessa sera. 
Lei aveva sofferto un po', Ron non era stato molto delicato forse troppo preso da se stesso per curarsi di lei ma una volta cessato il dolore l'apatia più totale. Mentre il rosso grugniva senza controllarsi e quasi pronto all'orgasmo lei non sentiva niente. 
"forse non a tutte capita di provare piacere subito"  
dopo quattro spinte il ragazzo crollò su di lei con il fiatone. 
-Tranquilla amore, Fred e George mi hanno insegnato un incantesimo contraccettivo - non aveva neanche pensato alle protezioni, lei che era sempre dieci passi avanti a tutti si era scordata una cosa  importantissima 
-Ah si, non ci avevo pensato scusa- il ragazzo l'abbracciò, si era già vestito mentre lei era ancora nuda. Le posò un bacio sulla fronte sorridendo - non devi scusarti, è il ragazzo che deve preoccuparsi a certe cose. Ora vado ci vediamo a cena- questa volta il bacio fu passionale e lungo. Che finalmente Ron si fosse sciolto un po'? 
Si vestì con calma ripensando a ciò che era accaduto qualche minuto prima. Forse doveva parlarne con Ginny, anche se più piccola di lei, era comunque quella con più esperienza 
* -Hermioneeeeee - una piccola testa rossa si affacciò al letto della Grifondoro. -Ginny, come mai così euforica? - abbandonò il suo ripasso di pozioni per la verifica imminente. Quell'anno avevano Lumacorno come Professore e le lezioni erano più tranquille, anche se continuava a pensare che lei fosse imparentata con un certo  Hector Dagworth-Granger, un pozionista di grande fama.
-Herm, è successo. Ho fatto sesso con Dean, non una sola ma ben due di fila. E' stato così bello che stasera lo faremo nel bagno dei prefetti! -
-Gin, ferma ferma. A parte che è contro le regole uscire oltre l'orario e poi che schifo non dirmi cosa fate tu e Dean nel bagno dei prefetti. Per dio Ginny, lo sai che Harry ne soffrirà molto per questo vero?  Ci tiene a te -
-Se tu non dirai niente nessuno lo saprà ma a parte questo, se Harry Potter  ci teneva a me come dici tu  si sarebbe fatto avanti e invece va sempre dietro alla Chang. Quindi Hermione, non sono sua e stasera non aspettarmi sveglia - non riuscì neanche a replicare che la piccola Weasley era già corsa fuori il dormitorio*


Toc Toc 
Qualcuno aveva bussato alla porta 
Toc Toc 
-Granger sei viva?- chi poteva essere se non quel simpaticone di Malfoy 
- Ti piacerebbe Draco, ma per tua sfortuna sono ancora a questo mondo a romperti i boccini- si muoveva piano nella camera non riuscendosi ad orientare senza la vista - Dove cazzo è la porta, porca puffala pigmea ammuffita!- una risata arrivò da fuori la porta e lo scatto della porta arrivò dalla parte opposta da dove si trovava lei. La cosa poteva sembrare divertente agli occhi del biondo, ma non per la riccia - Cosa ti ridi furetto?-  - Granger, Granger. immagino che il tuo senso dell'orientamento sia sotto lo zero per aprire la porta del ripostiglio- 
-Ripostiglio? ma se è una stanza-armadio... mai vista una? - 
- Capisco, dimenticavo che Weasleuccio tuo è troppo povero per permettersi un armadio come il mio a Malfoy Manor, però non sono qui per questo. La chiappona mi ha ordinato di venirti a chiamare per la cena, o meglio di venirti a prendere come se avessi bisogno di me per trovare la cucina- sorrise - bhe in effetti... - ghignò lanciandole uno sguardo attento. Era un po' dimagrita in viso ma quei vestiti babbani le facevano risaltare il fisico "Non male, non male" 
-Malfoy so trovare la cucina da sola e la signora Weasley non è una - si bloccò imbarazzata abbassando di due toni la voce -Chiappona, è solo formosa-  così dicendo si girò andando verso la cucina
-Granger vuoi morire o cosa? - l'aveva fermata in tempo passandole un braccio in vita per non farla capitolare giù dalle scale. Un brivido trapassò la Grifondoro. Forse per paura, forse no.
- Non descriverei la signora Weasley come formosa- la girò verso di se rimanendo ancora vicini abbassandosi a sussurrarle all'orecchio - Tu sei formosa Granger..- le accarezzò una guancia  delicatamente - E se arrossisci così mi risulta difficile non baciarti all'istante- 
Lo sentiva, sentiva il suo respiro ad una spanna dal suo viso e quel profumo di menta e limone che le arrivava alle narici la stava stordendo. Com'era possibile? fino a poche ore prima era nella sua stanza nuda a fare l'amore con il suo ragazzo e ora si trovava davanti al serpeverde senza muovere un muscolo, senza dirgli niente. Ma aspettando come se anche lei volesse quel bacio.
-Malfoy...- sussurrò 
-siamo ritornati al cognome ora?  - 

- Non che tu ti sia sforzato a chiamarmi per nome eh! - 
-touchè Hermione- 
imbarazzata si mordicchiò il labbro -D-draco...-
- 10 punti a Grifondoro!- scherzò il biondo annullando le distanze tra di loro.
 
Fine Capitolo: Cosa ne pensate? So di aver aspettato molto ad aggiornare ma tra il lavoro e il dubbio sul carattere di Draco ho preferito aspettare :) 
Hermione sta già cedendo al fascino del Malfoy ma cosa succederà nel prossimo capitolo? 
Intanto si stanno baciando oppure verranno interrotti da qualcuno?
i vostri commenti saranno più che graditi !!!!!

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Amori&Passioni, Guerra&Pace
Capitolo 7

- 10 punti a Grifondoro!- scherzò il biondo annullando le distanze tra di loro.
Un semplice bacio a stampo. Delicato e senza pretese. Come poteva avere della labbra così morbide nonostante tutte le cattiverie e le stronzate che gli uscivano sempre fuori? 
-Hermioneee! Malfooooy!- un urlo dal piano di sotto li destò da quella bolla che li aveva inghiottiti con un solo bacio facendo prendere improvvisamente lucidità alla riccia che si allontanò subito dal biondo rossa in viso. 
- La cena è già pronta da cinque minuti! - continuò la voce dal piano di sotto. 
- A-arriviamo Ginny, avviati pure- le rispose la ragazza. 
"Draco mi ha baciata" Non sapeva che fare, il suo cervello era già partito per la tangente.
-Hermione...- 
"ODDIO! ho baciato Malf"
-Granger!- la mano del serpeverde le stava accarezzando una guancia lasciandola interdetta
-piccola mezzosangue, questo per ora sarà un nostro segreto ok? ora scendiamo - le prese la mano sinistra e l'accompagnò in cucina.
Ecco lo sapeva, sicuramente il bel biondo la stava solo prendendo in giro come sempre. Un purosangue che si abbassa a baciare una mezzosangue? Giammai!
*- Sporca mezzosangue, sei così lurida che contamini l'aria che respiriamo! Ragazzi andiamo prima che ci attacchi qualcosa di babbano- sghignazzò melevolo il piccolo malfoy ricevendo risate dai suoi scagnozzi e dalla Parkinson perennemente attaccata al suo braccio. *
Triste a quel ricordo lo seguì senza fiatare cercando però di ricordarsi a memoria la mappa della casa. Arrivarono senza troppi intoppi in cucina, dove un gran vociare di voci felici e giocose le fece capire che la cena era già iniziata da un po'. 
-Scusate l'attesa- esordì un alquanto educato Draco Malfoy facendo zittire tutti i commensali e la giovane ragazza accanto a lui. 
Percepì una folata di vento, sicuramente il ragazzo si era già sistemato a tavola lasciandola sola a fissare il vuoto.  Aveva capito che non le piaceva essere aiutata pubblicamente o se n'era fregato di lei? 
Purtroppo o fortunatamente per lei ci pensò il suo ragazzo che la strattonò senza preavviso dall'uscio della porta -Attento Ronald mi fai male- 
-Scusa more- le scoccò un bacio rifilandole una pacca sul sedere imbarazzandola non poco. Giurò di aver sentito un ringhio basso e poco udibile davanti a lei ma decise di non badarci, poiche da quando era in quelle condizioni ogni suono era diventato più nitido nella sua testa causandole non pochi mal di testa.
La cena continuò tranquillamente, finchè la riccia  non sentì una mano sul suo ginocchio mentre sorseggiava pensierosa il suo succo di zucca. Era sicuramente la mano di Ron, grande, un po' cicciottella e leggermente ruvida. L' accarezzava lentamente per poi spostarsi sempre più su oltrepassando l'orlo della gonna arrivando alle mutandine sfiorandole appena. La sorpresa fu così inaspettata che Hermione si ritrovò a sputare il suo succo davanti a sè tossendo ripetutamente. 
- Tesoro, tutto bene? - 
- si signora Weasley, mi è andato solo di traverso il succo di zucca. Scusate avrò sicuramente fatto un macello pulisco subito! - agitata si alzò scostando velocemente la mano del rosso pulendo a tentoni con  il suo tovagliolo toccando inevitabilmente la brocca del succo che si era versata precedentemente e che finì per inondare il tavolo e quel poco di cibo ancora rimasto a tavola
- Porco merlino!- ringhiò incazzato Draco -Prima mi lavi la faccia e ora mi rovini i miei pregiati pantaloni d'alta sartoria? -  sfortunatamente si trovava di fronte a lei durante la cena . 
Una risata mal celata arrivò dalla sua destra. Il suo ragazzo e il suo migliore amico se la stavano ridendo sotto i baffi.
-Stai attenta!- la riprese il biondo.  Che umiliazione, se non fosse stata cieca a quell' ora non si sarebbe trovata in quella situazione. 
- Che schifo- si alzò senza dare peso ai due che continuavano a deriderlo - Con permesso, vado a farmi una doccia- 
- Certo caro, vai pure- gli rispose la signora Weasley  che con un gratta e netta ripulì il disastro. 
- Bene, ragazzi perchè non ci spostiamo in salotto?- chiese Harry Potter guardando amorevolmente la piccola Weasley per poi spostarsi sul suo amico di sempre dandogli una pacca -Ron facciamoci una partita a scacchi magici!- 
-Puoi contarci fratello!- 
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Era passata un'altra settimana alla tana. Il caldo torrido incominciava a non essere più sopportabile, soprattutto per un lamentoso Ron Weasley. 
-Uffa che caldo, perchè non facciamo qualcosa?- sbuffò dal divano 
-Hermione tu hai qualche idea? - le chiese il bambino sopravvissuto - Se continua a sbuffare lo ammazzo!- le sussurrò facendola sorridere - Bhe, un'idea ci sarebbe. Ti ricordi il laghetto? - 
- Cavoli si! sei un genio Herm. - l'abbracciò Harry 
-Hey, giù le mani dalla mia ragazza. Potter!- scherzò il rosso 
-La tua ragazza, nonchè mia migliore amica - marcò le parole migliore amica - ti ha appena salvato la vita. Su andiamoci a preparare che si va al lago!- esordì allegro ricevendo un coro d'assenso dai suoi amici. 
La piccola Weasley prese sotto braccio l'amica dirigendola nella camera che condividevano 
- Dove hai il costume Herm? - le chiese una volta in stanza la rossa urlando per farsi sentire dall'amica che si trovava in bagno.
- Non urlare ci sento fin troppo bene! - rise 
-Se non ricordo male dovrebbe essere in fondo al baule Gin me lo passeresti per favore? - aprì la porta del bagno allungando la mano  
- Eccolo! se hai bisogno di una mano... - 
-Grazie. No dammi qualche minuto e sono pronta- 
Nel mentre i ragazzi aspettavano le amate in cucina, mentre la signora Weasley preparava i biscotti. 
-Dove andate di bello ragazzi?- 
-Al lago signora Weasley, questo testone ha troppo caldo per sopravvivere un giorno di più - sorrise Harry 
-Ronald ha sempre sofferto il caldo in effetti- pensò ad alta voce la Signora Weasley - Ah Draco, vieni vieni- urlò chiamando il biondo che stava passando proprio in quel momento davanti alla cucina - Divertitevi al lago ma miraccomando cerca di stare dietro ad Hermione. Quella ragazza è troppo cocciuta per farsi aiutare- 
-Ma mamma! ci sono io che bado a lei, è la mia ragazza mica la sua- indicò schifato la serpe che da quando era arrivato alla tana gli sembrava troppo calmo e gentile per i suoi gusti. Sicuramente stava tramando qualcosa. 
- Non ammetto repliche Ronald! lui viene con voi e basta o stasera vai a letto senza cena- lo minacciò con un dito la madre. 
- Okeeey- era inutile Molly Weasley vinceva su tutti i fronti - Che palle!- disse uscendo dalla sala
-Che c'è Weasleyuccio, paura che la Granger possa pensare che io sia migliore di te?- ghignò strafottente -No perchè non vorrei che ti illudessi... Lo sono!- 
- Malfoy non fare il pavone con Hermione, lei è mia e ama solo me!- 
- E dimmi Weasleuccio- gli si avvicinò all'orecchio sussurandogli - lei sa delle scappatelle con la Brown? - sorrise vedendo la faccia spaventata di Ron 
-T-tu come.. come - balbettò preso in contropiede 
 La conversazione si era conclusa all'arrivo delle due ragazze a braccetto richiamando la loro attenzione
-Cosa ti ha detto Malfoy- gli chiese in disparte il suo migliore amico.
-Niente amico. Le solite cattiverie da bastardo serpeverde com'è! - rispose incazzato facendo cadere la conversazione. 
Malfoy l'avrebbe pagata. Oh si. 
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Il laghetto non era molto lontano dalla Tana. Bastava percorrere un sentiero di pietricci, superare la fattoria del vecchio Smith e procedere verso il boschetto di pini senza inoltrarsi ma girando subito in direzione del salice Piangente. Da lì si poteva vedere una piccola radura dal lenzuolo di erba verde con qualche spruzzo di margherite e denti di leoni qua e là e il laghetto dalle acque limpide e  calme con in sottofondo il rumore di un ruscello sotto il sole cocente. L'avevano scoperto la prima estate dai Weasley per sfuggire dalla monotonia delle vacanze, a detta di Hermione ma anche per il caldo. 
Appena arrivarono i due bambini, pardon, i due grifondoro si tuffarono in acqua spruzzandosi a vicenda
-I soliti idioti- sbuffò Ginny all'amica aiutandola a spogliarsi e sempre a braccetto si avvicinarono alla riva lanciando un'occhiata a Malfoy sotto l'albero intento ad osservarle
-Malfoy ti fissa Herm- le sussurrò 
-Ma che dici Gin, starà solo osservando il panorama- 
-Sarà amica mia, sarà- sospirò raggiungendo i due sulla riva. 
- Ginny sei stupenda- le disse un imbarazzato Harry che fece il grave errore di distrarsi trovandosi sott'acqua grazie al dolce peso di Ron e  tornando a riguardarla una volta tornato in superficie. La sua pelle chiara risaltava alla luce del sole con quel costume rosso  come i suoi capelli. Era diventata una ragazza bellissima e questo Harry ne era ben conscio. E se tutto andava secondo i piani, oggi per lui sarebbe stato un giorno importante. 
Inevitabilmente le coppie si divisero. Mentre Harry con un cenno a Ron prese Ginny per mano portandola a fare un giro al limitare della foresta, la coppia ufficiale rimase in riva. Hermione continuava a sentirsi un peso. Non poter vedere niente incominciava ad essere un peso persino per lei ma ancora una settimana di pazienza e sarebbe andata al San Mungo per un controllo. 
-Hermione, non pensi di essere troppo svestita ? - le chiese Ron
-Secondo te al mare ci andavo con il Burqa? -
-Il che?-
-IL Bur...lascia perdere Ronald- disse rassegnandosi. 
-Quello ti sta fissando e non mi piace - ringhiò arrabbiato  - ora gli faccio vedere io - senza farle capire niente la baciò improvvisamente sovrastandola con il suo peso.
*-Malfoy ti fissa Herm-*
 Un bacio feroce, dal gusto amaro, preso con la forza solo per gelosia trascinandola in un limbo freddo e oscuro di pensieri. 
La stava banciando solo per fare un dispetto a Malfoy? 
Dov'era finito il tenero e dolce, impacciato Ronald Weasley di cui era innamorata? 
ma soprattutto cosa provava per lui? 
*Hermione so che non è il momento giusto e che in qualsiasi momento potrebbe iniziare una guerra. Ma lo devo fare. Lo devo fare per non avere rimpianti e se non dovessi sopravvivere voglio che tu lo sappia-  fece una breve pausa in cui non seppe se continuare o fermarsi - Herm...ecco t-tu mi Piaci e-e ..ci Mettiamoinsieme?- urlò imbarazzato* 
una lacrima le scese inosservata cadendo sul manto erboso. 
-Andiamo amore?. Ho una fame da lupi- disse soddisfatto.
-Vai pure Ron, io rimango ad aspettare Harry e Gin. Non ho fame- le rispose atona. Senza insistere e senza notare il cambiamento di voce da parte della sua ragazza, prese le sue cose e si diresse verso la tana pregustando le prelibatezza di mamma Weasley. 
La gelosia era una brutta bestia. Ma lei sapeva che non era solo la gelosia e il comportamento di Ron a tormentarla dalla fine della guerra. 
Era cambiata. 
Aveva salvato il suo nemico di sempre. Colui che la disprezzava per il suo essere Mezzosangue e a sua volta era stata salvata da lui. 
Aveva testimoniato per lui. Avevano vinto grazie a lui. 
Lui, che  era in grado di farla incazzare, di tenerle testa nelle dispute più improbabili e che riusciva a  renderla un brodo di giuggiole con una sola frase sussurrata all'orecchio.  
Lui era Draco Lucius Malfoy.


Fine Capitolo: Cosa ne pensate? lasciatemi un commento :) 
Non sono proprio soddisfatta di questo capitolo, ma diciamo che ho dovuto spezzare il 7° e l' 8° altrimenti sarebbe stato troppo lungo e noioso. 
Alla prossima 
baci

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Amori&Passioni, Guerra&Pace
nota: L'ottavo capitolo si è fatto attendere molto!  ma purtroppo il tempo per scrivere e rileggerle è quel che è. Spero vi piaccia e un ringraziamento a chi segue, legge e commenta :) 
 
Capitolo 8

Era passata un'altra settimana dalla giornata al lago. Mentre da una parte una taciturna Hermione Granger aspettava con ansia la visita al San Mungo, dall'altra un ragazzo dai capelli perennemente disordinati sedeva sul divano felice come non mai in vita sua.
Quella guerra l'aveva vissuta in prima linea, sacrificandosi per il bene comune. 
Era perfino morto ad un certo punto, ma si era fidato di Silente, come sempre e si era fidato della profezia. 
Tutto pur di salvare coloro che amava. Tutto pur di salvare la ragazza che ora giaceva sul divano insieme a lui in una morsa ben salda.
*Harry, Voldemort non avrà mai una cosa che hai tu, l'amore.*
L'aveva capito da poco più di un anno di amarla. L'aveva vista uscire con altri ragazzi, forse per amore o forse per puro divertimento ma lui aveva guardato e sofferto in silenzio, non meritava di soffrire per lui e non avrebbe permesso che si mettesse in mezzo ad una guerra che aveva portato fin troppe perdite da entrambi i fronti. Ma così non è stato e ha rischiato di perderla. 
 
* -Ginny- sospirò il ragazzo sopravvissuto, che in quel momento trovava più semplice un duello con Voldemort in persona che confessare i suoi sentimenti alla rossa. Le prese la mano guardandola negli occhi. 
- Ginny, so di essere stato un codardo a non avertelo detto prima e di averti fatto soffrire in tutti questi anni. Sono stato uno stolto e l'ho capito solo ora - esalò con una nota di tristezza al ricordo di come l'aveva sempre trattata, ma fu incoraggiato dal suo sorriso - Ti amo, Ginny - la ragazza non ci pensò un attimo prima di avvolgere le sue mani dietro al suo collo e baciarlo appassionatamente - Sei uno stupido Harry, ma ti amo anche io - *

-Amore stavo pensando... Che ne dici se ce ne andassimo per una quindicina di giorni da qualche parte io e te da soli? infondo me la merito una vacanza serena dopo tutti questi anni no? le domandò speranzoso, per quanto volesse bene ai suoi amici, nonostante la situazione della sua migliore amica, voleva fare qualcosa per lui una volta nella vita e in compagnia della sua neo ragazza.
- Hai ragione Harry, ma sono un po' preoccupata per Hermione, non è un bel periodo per lei sai? - disse tristemente accarezzandogli una mano per poi stringerla nella sua. 
-lo so- sospirò ricambiando più forte la stretta - Un normale incantesimo visivo sarebbe sparito dopo qualche giorno, una settimana al massimo... mentre quello che le ha scagliato Bellatrix è particolarmente forte e oscuro- 
-Esatto, senza contare che non può usare neanche la magia - continuò la rossa 
-Molto strano. Speriamo che i medimaghi sappiano qualcosa in più di noi! Ma tornando a noi - la strinse maggiormente regalandole un tenero bacio sul naso - andiamo al mare? -  e chi mai avrebbe potuto resistere alla tenera faccia di Harry Potter in quel momento?
 nessuno neanche la sua splendida, rossissima, coraggiosa ragazza.



TOC TOC 
-Granger?- 
TOC TOC TOC 
-Granger muovi il culo o farai tardi alla visita- 
-Arrivo arrivo Malfuretto, come sei impaziente!- gli urlò ancora da dentro la stanza
- non mi piace aspettare e non chiamarmi Malfuretto, mezzosangue- le rispose indispettito con lo sguardo puntato alla porta ancora chiusa.
- Guarda te se mi devo preoccupare di st- disse tra se e se bloccandosi però quando vide la porta aprirsi dandogli così, una visuale della sua stanza alquanto disordinata per i suoi gusti.
-E allora tu non chiamarmi Mezzosangue, Malfuretto!-lo ribeccò 
-Sempre a bisticciare voi due vero? - esclamò la signora Weasley sorridente che li stava aspettando nel salotto - Purtroppo noi non possiamo venire Hermione,  ma verrà Draco a farti compagnia- sospirò guardando i due ragazzi. Con tutte le  persone che c'erano in quella casa, la signora Weasley era sempre indaffarata in qualcosa. Avrebbe tanto voluto darle una mano ma al momento era impossibilitata a farlo ma le avrebbe restituito tutti i favori e i disturbi che si era presa per lei. 
- Tieni Draco, questa è la passaporta- 
Gli passò una scatoletta nera di velluto che ora giaceva inerme sulla mano pallida e candida del giovane serpeverde 
- Per ragioni di sicurezza è stata impostata ad un raggio di un chilometro e mezzo da qui quindi, vi conviene andare al lago così Draco non avrai problemi per il ritorno - concluse guardando il ragazzo ricevendo solo un assenso del capo per poi uscire appoggiandole una mano aperta dietro la schiena scortandola nella giusta direzione.
----------------------

La visita tanto attesa con i medimaghi del San Mungo non andò molto bene, poichè ancora erano in alto mare con le ricerche, lasciandola nello sconforto più totale.  Le avevano fatto molte domande a cui non sapeva neanche lei dare una risposta e quando le chiesero di provare un semplice "Lumos" con la sua bacchetta ottenne solo un dolore lancinante alla testa mordendo la lingua per non urlare e preoccupare Malfoy fuori dalla stanza. 
Aveva capito che doveva fare qualcosa lei, che starsene con le mani in mano in attesa che sconosciuti riuscissero a capire l'oscuro incanto inflittole da Bellatrix Lestrange non portava a niente. Si sapeva solo il nome della malefattrice e ovviamente che era Oscuro. Ma quanto poteva essere oscuro un incantesimo per non essere riconosciuto? 
- Malfoy cosa mi sai dire su tua zia Bellatrix Lestrange? - la domanda uscì così, senza giri di parole ma dritta al punto, lasciando il ragazzo per qualche secondo perplesso. 
Si trovavano a pochi passi dal lago, non era tardi anzi ad occhio e croce doveva essere quasi ora di pranzo, così, con tacito accordo  si fermarono sotto al salice piangente. 
- Zia Bella è la sorella di mia madre, come ben saprai. Ha passato molti anni ad Azkaban ma quando è evasa si è stabilita a Malfoy Manor- iniziò a parlare senza staccare gli occhi dalla riccia che a sua volta aveva il viso rivolto al laghetto scrutando il vuoto- E' una strega molto abile, Granger. Voldemort in persona l'ha addestrata in arti oscure e a sua volta ha insegnato lei a me- qualcosa fece sussultare la ragazza ma decise di rimanere in silenzio e farlo continuare - Arrivava perfino a cruciarmi se sbagliavo qualcosa...- i ricordi delle maledizioni scagliate dalla zia erano ancora vividi negli occhi del biondo - Ma penso che tu non me l'abbia chiesto tanto per ... vero Granger? - 
- Esatto Malfoy. Penso che tu possa sapere molto più dei Medimaghi in fatto di magia oscura. - 
- Probabilmente si- buttò fuori tutta l'aria dai polmoni, ricordare i momenti al Manor facevano ancora male. Cresciuto in una villa piena di oggetti oscuri, circondato dalle persone più ricercate e temute dal mondo mangico per il loro marchio impresso sul braccio. 
Involontariamente si toccò il braccio sinistro. Lì, nascosto sotto la sottile camicia e alle bende candide si celava quel marchio tanto amato da suo padre e sua zia.  Per un momento, da piccolo l'aveva amato e desiderato anche lui; così preso da suo padre, così preso dall' essere il suo orgoglio, non capiva cosa fosse giusto e cosa sbagliato e quando lo scoprì, fu troppo tardi per tirarsi indietro. 
Aveva provato a prendere tempo, a tagliarsene fuori,  ma la scelta era sempre una sola per il bene dei suoi cari e per il mondo magico. 
-sai- catturò l'attenzione dopo minuti di silenzio - Se non avessi questo orribile tatuaggio, passerei ore e ore a nuotare- 
- Quando rimanevo solo al Manor, passavo la maggior parte del tempo nella mia piscina - sussurò - amo galleggiare sulla superficie dell'acqua e perdermi nei miei pensieri cullato dalle sue onde- la ragazza lo ascoltò attenta, non capitava spesso di sentire conversazioni del genere con Malfoy, al massimo qualche offesa o lamento da figlio di papà, ma questo ragazzo la stava sorprendendo ogni giorno di più. 
- è una cosa che piace molto anche a me- sorrise voltando lo sguardo, avevano qualcosa in comune e la cosa le fece ancora più piacere - Ma non devi vergognarti Draco, vedi? - gli puntò il braccio dove, una scritta lievemente rosata, ma ben visibile portava la voce di Mudblood - Non hai avuto scelte, il professor Piton ha detto all'ordine che se non avessi preso il marchio accettando di diventare a tua volta un Horcrux,  lui avrebbe ucciso i tuoi genitori- fece una piccola pausa asciugandosi gli occhi leggermente lacrimanti - Per questo non mi vergogno del mio sangue e non nascondo questa scritta, e non dovresti farlo neanche tu, sei un eroe dopotutto - un sorriso sghembo catturò l'attenzione del ragazzo, preso ad ammirarla curioso e attratto - sei la miglior mezzosangue che io conosca Granger- esalò a una spanna dal suo viso facendola sussultare impercettibilmente per quell'avvicinamento improvviso - dopo Severus Piton, ovviamente- le sussurrò all'orecchio. Mille brividi passarono per il corpo di Hermione che incominciava a sentire un moto di calore all'altezza del viso ma, quel gioco le piaceva, l'attirava, come quel dolce profumo che l'entrava nelle narici scombussolandole gli ormoni - Lo prendo come un complimento allora - chiuse gli occhi sentendo due labbra sfiorarla l'angolo della bocca
-Lo è - 
-Chi sei tu e che fine ha fatto Draco Malfoy? - lo prese in giro senza staccarsi di un millimetro e come se fosse stata la cosa più naturale del mondo lui le rispose 
-Si è perso nel tuo sorriso- 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


*FlashBack*
-Parlato-
"Pensato"

Amori&Passioni, Guerra&Pace

Capitolo 9

 

Come aveva potuto fare una cosa del genere?

Cosa stava succedendo nella sua testa?

Quando aveva incominciato a non provare più niente per il suo ragazzo e perchè,

perché continuava a considerarlo il suo migliore amico nonostante tutto quello che aveva fatto alle sue spalle?

Ron non si meritava niente da lei. Lei che, aveva baciato il "nemico". Già se le sentiva addosso le sue urla di disprezzo, come quella volta al ballo del ceppo...

*Te la fai con il nemico ora, eh Hermione?*

La sua momentanea o permanente cecità non era una scusante al suo comportamento, questo lo sapeva ma, continuava a pensare a quel ragazzino che dal primo anno la dannava con i suoi modi altezzosi da purosangue. Quei stessi occhi che più volte si erano posati sulla sua persona senza che lei se ne accorgesse, scrutandola un po' stranito per quei pensieri poco consoni al suo rango. Rango che, era andato allo scatafascio con Voldemort e la sua cricca. Con suo Padre che, non ci aveva impiegato poi molto a buttarlo al macello pur di salvare la sua faccia.

*Sono sicuro che per te sarà un onore diventare un Horcrux per il Signore Oscuro. Sei stato scelto, devi esserne fiero*  

Era morto, e con lui una parte della sua anima nera era sparita. Se lo sentiva dentro ogni volta che vedeva la mezzosangue e non riusciva più ad odiarla come un tempo

*Nessuno ha chiesto il tuo parere lurida mezzosangue*  

Quanto era stato idiota a dodici anni? molto a suo parere, ma ora con il padre ad Azkaban, avrebbe migliorato la sua vita. A partire dalla mezzosangue!

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Alla tana c'era sempre fermento.  Anche a colazione  si poteva vantare di un discreto chiacchiericcio tra i commensali: a partire dai gemelli Fred&George,  intenti in una discussione lavorativa molto interessante, il signor Weasley con un cipiglio alzato osservava con minuziosa attenzione una papera di gomma, regalatagli  da Harry Potter,  insieme a un Percy perplesso anch'esso per l'utilità dell'oggetto.

Impeccabile come sempre, la signora Weasley frullava da una parte all'altra della cucina sgridando di volta in volta Ron per il suo modo rozzo di mangiare, chiedendosi ogni due per tre se Harry, quel povero ragazzo deperito, stesse mangiando abbastanza in vacanza.

Infine c'erano Hermione e Draco seduti vicini mentre quest'ultimo, con il giornale aperto in mezzo a loro leggeva le notizie alla riccia, incurante di una testa rossa che li osservava malevolo.

 

-Bell'amico Harry- grugnì mandando giù il boccone con fatica - Se ne va a spassarsela chissà dove e mi lascia qui da solo-  Solo? cos’era un cane abbandonato sulla strada?

Hermione, che da un po' di tempo non sopportava più il comportamento del fidanzato gli rispose a tono - Se lo merita, Ronald! dopo tutto quello che ha passato ne ha tutto il diritto caz- sentì la mano di Malfoy sul suo polso facendole evitare una parolaccia di prima mattina e per di più davanti ai Weasley. - Tu più di tutti dovresti capirlo... è il tuo migliore amico!- rispose lieve e un po’ triste. In fondo erano amici dall’età di undici anni, avevano riso, pianto, combattuto insieme una guerra e ora perchè non andava come doveva andare?

- Va bene Hermione.- rispose sospirando per poi alzarsi da tavola - Come vuoi tu-

-Dove vai Ronald? non hai ancora finito la tua colazione-

- Esco- rispose duro alla madre - Ho un appuntamento con Seamus ad Hogsmeade perciò non aspettatemi per pranzo. Ciao!- salutò frettolosamente e si smaterializzò al suo appuntamento.

-Sembrava uno che scappava da qualcosa- sentenziò a bassa voce Malfoy incuriosendo Hermione.

-Tu dici Malfoy? - Era pensierosa, con la fronte corrugata segno che la sua testa stava pensando a mille e più cose - in effetti è stano- mormorò - ha lasciato la colazione e  spesso sparisce nel nulla, anche di notte sento qualcuno che scende e sale le scale -

-Che orecchio sopraffino Granger- le ghignò - Io avrei un'idea, ma quello che potresti scoprire potrebbe non piacerti, saresti in grado di accettarlo? -

-Sono tutta orecchie, spara furetto-  la frase lasció la serpe sorprendentemente sorpresa, Le aveva fatto capire che, sicuramente quello che avrebbe scoperto non le sarebbe piaciuto e lei le rispondeva con un spara. Si aspettava di tutto anche delle urla contro la sua persona ma quel spara proprio no

-C-cosa dovrei sparare scusa? - chiese interdetto facendola ridere.


Fu così che si ritrovarono anche loro a Hogsmeade, la scusa era quella di andare in Biblioteca per una ricerca, mentre in realtà dovevano seguire il rosso che stranamente non era nel negozio di Quidditch come ci si aspettava.

-Vabbè andiamo a prenderci un gelato, fa troppo caldo oggi- le prese la mano, leggermente imbarazzato ma fortunatamente lei non lo poteva vedere e la condusse alla gelateria Fortebraccio. Mentre camminavano si girò a guardarla, era stupenda anche così, con lo sguardo vago in cerca di qualche spiraglio di luce e ombra da farle riconoscere qualche particolare della cittadina, ma niente da fare.

Era perso ad ammirarla, nel suo modo impacciato di camminare capiva che la grifona non si fidava completamente di farsi scortare da lui, finché non si accorse di andare a  sbattere contro qualcuno facendo cadere a sua volta la riccia, salvata in extremis dal suo compagno di spionaggio, con una prontezza di riflessi grazie agli allenamenti di Quidditch.

-Oh, guarda Ron-Ron, la tua ex fidanzata se la fa con il mangiamorte!-

Fine Capitolo: Ringrazio chi mi segue, chi ha lasciato un commento sprecando un attimo del proprio tempo per me e un ringraziamento speciale va a Giulia aka JulietLeben22 che mi sostiene e mi da tantissimi consigli. GRAZIE !

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Amori&Passioni, Guerra&Pace

CAPITOLO 10

 

-Ooh, guarda Ron-Ron, la tua ex fidanzata se la fa con il mangiamorte!

 

Erano passate due settimane da quell'incontro a Hogsmeade.

Quattordici giorni in cui aveva lasciato seduta stante Ronald che, a sua volta aveva una tresca con Lavanda Brown aka la sua ex del sesto anno.  Sembrava un incubo, e forse lo era se si soffermava a pensare ad un bacio indiretto con l’oca giuliva o peggio: Sesso...

“Bleah, che schifo” pensò schifata sventolando la mano sopra la testa come a scacciare una brutta visione  ma, almeno ora, poteva ritenersi più tranquilla nella testa e nel cuore.

Forse

Certo, era ancora incazzata per il fatto che le aveva mentito, ingannata chissá quante volte per andare a trastrullarsi con un’altra donna. L’umiliazione di averlo beccato e l’amarezza dell’ultima volta che avevano fatto l’amore. Forse quello era stato un piccolo campanello d’allarme, ma sotto sotto sapeva di non avercela realmente con lui.  Dopotutto, anche lei non era stata totalmente sincera con il rosso, provando invece attrazione per il suo peggior nemico che di nemico ultimamente non aveva proprio niente, anzi ...

-Granger, pensi ancora a Malpelo? - sbuffò il biondo accanto a lei annoiato interrompendo l’interessante lettura sulla gazzetta del profeta. Si erano sistemati sulla veranda della tana, approfittando della fresca brezza estiva dopo giorni e giorni di afa

- Dopotutto puoi avere di meglio di quella mezza calzetta bucata-

-Primo, non sto pensando a Ronald - disse indignata. Va bene che si erano lasciati, ma era anche uno dei suoi più cari amici e mai e poi mai avrebbe detto una parola cattiva nei suoi confronti, o sarebbe dovuta scendere a patti con la sua coscienza non del tutto pulita.

-Si, come no e io sono Harry Potter- lagnò facendo il verso della sua nemesi. Che gli riusciva alla perfezione tra l’altro, riuscendo nell’intento di farle svuotare il sacco

-Ok ci stavo pensando ma, non è quello che pensi tu brontolone -

- Io non sono brontolone - se lo immaginava con le braccia conserte e il broncio come  un bambino viziato a cui si negava un gioco o una caramella.

-Si lo sei, e per secondo, il meglio saresti tu?- alzò un sopracciglio spostando i suoi occhi vitrei ma divertiti verso di lui. A volte l’egocentrismo della serpe raggiungeva confini mai esplorati e questo la divertiva ma allo stesso tempo lo trovava quasi tenero. Per quanto potesse esserlo un Malfoy, almeno.

-Decisamente si Granger- La sicurezza era sempre stata la regola numero due del codice dei Malfoy. La prima ovviamente era la purezza di sangue. Ma ciò non toglieva che, ad occhi esterni pareva più uno spocchioso figlio di papà a cui non gli era mai stato negato nulla, perfino una donna.

-Se ti sentissero i tuoi, verresti diseredato seduta stante solo per il tuo pensiero impuro- lo derise apertamente dandogli un leggera spallata ricevendo però, a sua insaputa, strane occhiate dai gemelli poco lontani da loro intenti a qualche nuovo esperimento lontano dalle mura domestiche. Con delusione, anche loro non avevano ancora inteso il legame  d’amicizia tra lei e la serpe. L’unica che l’aveva capita a fondo era stata Ginny che, una volta tornata dalla piccola vacanza aveva notato l’assenza del fratello e l’aria pesante che aleggiava sui visi pallidi dei Weasley. La sua amica l’aveva presa in disparte portandola nella loro camera ascoltandola senza mai interromperla dall’inizio alla fine.

Ginny Weasley era rimasta così indignata per il comportamento del fratello tant'è che, era stata completamente a favore dell’idea dei genitori di mandarlo fino alla fine delle vacanze  da Charlie, in Romania.

 

*Hermione è normale essere attratti dall’altro sesso... Certo, lo sei di un furetto spelacchiato ma di certo non sarò io a darti le spalle amica mia.  Quello che ha fatto Ronald va al di là di un semplice bacio  Hermione. Non fartene una colpa… La gente cambia dopo la guerra, è inevitabile*

Il lungo abbraccio che le diede dopo le avevano dato una carica positiva in più per andare oltre. Non solo la sua più cara amica le stava vicino ma le aveva anche fatto capire che se un giorno, quella strana attrazione verso il furetto si fosse evoluta in qualcosa di più, lei ci sarebbe stata.

 

-Da mio padre probabile, ma mia madre no... Anzi sono sicuro che le piaceresti molto - le sorrise abbandonando il giornale per poi accompagnarle dietro l’orecchio un ciuffo ribelle. Erano veramente indomabili quei ricci lo sapeva. Aveva passato anni a trovare incantesimi e a provare pozioni che la rendessero un po’ più presentabile ma alla fine tornava sempre al punto di partenza.

- Vi ci vedo a prendere il thè delle cinque insieme- continuò il biondo ridacchiando.

- a casa tua? per carità ho fin troppi ricordi di quella casa e per niente belli- sbottò

- Bhe non deve essere necessariamente a casa mia, non ho solo quella Granger- le rispose punto nell’orgoglio. Non era l’unica ad avere brutti ricordi di quella villa. Lui c’era nato e vissuto lì dentro e in pochi sapevano gli anni di terrore passati sulla sua persona - per fortuna che ho vi…-  si interruppe improvvisamente

-Che c'è Malfoy? - Chiese allarmata mentre con una mano lo tastava  per accertarsi che fosse ancora lì vicino a lei.

-Ma si certo, perché non ci ho pensato prima! Granger sei un genio- le prese la testa dando un sonoro bacio al centro della fronte per poi abbracciarla stretta contento dell’idea che gli era venuta in mente.

-Ok, lo so ma... Non so di cosa tu stia parlando per prenderne il merito -

Alchè il ragazzo sciolse l’abbraccio senza però allontanarsi troppo dalla grifona. Si era trovato bene tra le sue braccia e aveva voglia di baciarla ancora ma, quello non era il momento giusto e si era esposto troppo per i suoi gusti. Ora sarebbe toccato a lei a fare il primo passo e fare pace con se stessa.

 

-Granger, mia madre mi ha lasciato Black Manor-  le disse come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

-e quindi Malfoy? sbaglio o tutte le proprietà dei tuoi genitori sono congelati dal Ministero? - Ricordò la sentenza del Wizengamot in cui si affermava che fino al conseguimento dei mago tutte le proprietà dei Malfoy sarebbero state congelate.

- Non Black Manor Granger, quella è di mia proprietà da quando è morto mio nonno e cosa significa questo mia bella sapientona? - le picchiettò sul naso con l’indice della  mano sinistra,

- Che sei un fottuto ricco ? - l’ironia fu l’unico modo per non arrossire al complimento. Era così tra loro dopotutto. Si erano sempre insultati e stuzzicati con cattiveria in passato ma, da quel giorno in cui si erano salvati la vita a vicenda. Tra i due era nata da prima una sorta di riconoscenza per poi tramutarsi in quell’affiatamento che sempre più spesso gli altri notavano solo guardandoli.

- a parte quello, Dio Granger ma pensi solo ai soldi? -

- Simpatico- si picchiettò il mento pensandoci su qualche secondo

- Oh - finalmente la sua testolina aveva macchinato un’idea ed era giunta ad una conclusione. Era quello che aveva pensato Malfoy? Se così fosse stato, in quel Manor antichissimo avrebbe trovato un libro o un manoscritto oscuro tramandato dai Black da generazioni che avrebbe fatto al caso loro.

-Eh già Granger, forse lì troveremo una soluzione alla tua cecità.


Fine Capitolo: Grazie per aver letto il mio capitolo!
Riuscirà Hermione a riprendere la vista o Black Manor sarà un altro buco nell'acqua? ditemi la vostra e al PROSSIMO CAPITOLO! 

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Capitolo 11
*** Capitolo11 ***


 

Amori&Passioni, Guerra&Pace

 

Capitolo 11

 

NB: nel capitolo della sentenza si parla di tutte le proprietá dei malfoy e di Draco confiscate ma, Black Manor non é menzionata in quanto nessuno sapeva della sua esistenza ;)

 

Black manor era situata sulle colline di Valdano inferiore, in Italia. La famiglia Black vantava di quella tenuta ormai da generazioni e generazioni, con un territorio di ben 100 ettari ubicata in una posizione strategica: lontana dalla parte magica e fuori dalla portata dei babbani, circondata da incantesimi di protezione.

Dopo la morte del padre, Narcissa Black aveva nascosto a tutti, specialmente a suo marito, le ultime sue volontà. Infatti, il vecchio Cygnus che aveva passato tutta la vita succube della moglie, in realtà celava un animo buono. Sebbene non si fosse imputato per salvare la figlia Andromeda quando la moglie la cacciò di casa per essersi innamorata di un babbano, egli continuava seppur di nascosto, a preoccuparsi per lei e la nipote Ninphadora.

Così come con Draco. Adorava i suoi nipoti ma non poteva permettere a forze oscure che gli facessero qualcosa di male.

La sfortuna volle peró che, Cygnus morisse prima del dovuto lasciando un Draco in piena adolescenza con un padre dalle dubbie amicizie.

Ma solo Narcissa sapeva. Solo lei era a conoscenza del grande gesto di suo padre e che il suddetto Manor non doveva diventare di dominio pubblico. E ora, per Draco era l’unico posto sicuro e pieno di ricordi felici.

*-Nonno, perché incontriamo zia Andromeda e Dora lontano da tutti? Se nonna lo scopre ti fa la bua- disse un piccolo bimbo dai capelli biondi e gli occhi grigi con lo sguardo preoccupato. Sapeva quanto la nonna fosse cattiva se non si faceva tutto secondo i suoi piani.

-Draco, vieni qui- prese il bambino sulle sue ginocchia nonostante il peso fosse ormai troppo per la sua non piú giovane schiena - tutto ció che facciamo qui é un segreto solo nostro okey? Saresti in grado di tenere un segreto cosí grande Draco? - chiese al piccolo che in risposta alzó le braccia per fargli mostrare i muscoli - Certo! Sono un ometto ora, nonno!- *

 

-Abbiamo tre ore Granger, prima che qualcuno sospetti per la nostra assenza- le disse il biondo accompagnandola con una leggera spinta della mano sulla sua schiena, oltre le porte della villa.

Era cambiato cosí tanto dall’ultima volta che era entrato lí ma il costante odore di biscotti appena sfornati sembrava arieggiare fino al modesto salotto come anni orsono.   

Un piccolo pop ridestó il ragazzo dai vecchi ricordi trovandosi dinnanzi a una piccola elfa china verso di loro.

-Bentornato padroncino. Niniel é al suo servizio -  portava un vestitino rosa con sopra un grembiule dalla buffa scritta ‘amo il mio padrone’

“sicuramente opera di nonno Cygnus” pensò Draco senza nascondere un piccolo sorriso alla piccola elfa che, nonostante tutti quegli anni non era minimamente cambiata.

I capelli neri ricadevano lungo le lunghe orecchie da elfo andando ad incorniciare il viso magro e due paia di occhietti grandi e dolci semi nascosti da una frangetta forse fin troppo lunga e d’accorciare.

-Puoi alzarti Niniel. Sono felice di rivederti - Il tono cordiale sorprese la compagna che, mai si sarebbe aspettata un comportamento così educato verso quei elfi che tanto Malfoy da piccolo derideva.

-lei é Hermione Granger- riprese, presentandola come da educazione - tranquilla non cercherà di liberarti -

-Cos...Ahi- Malfoy le aveva appena dato un pizzicotto sul fianco per avvisarla -Non preoccuparti piccola, anche volendo senza vista non posso fare niente- rispose stizzita per poi pentirsene di aver usato un tono cosí duro.

Spalancò la bocca per scusarsi ma l’elfa fu più veloce di lei.

-Niniel non voleva offendere la padrona. Niniel corre subito in cucina a punirsi, Signore- un sonoro pop si portó via la piccola elfa piangente

-Odio quando si mette a frignare- sospirò Draco, passandosi una mano tra i crini capelli biondi - Il nome le calza a pennello però... Vabbé andiamo in biblioteca- sospirando affranta si fece accompagnare per tutto il tragitto senza però dimenticarsi della piccola Niniel intenta a punirsi per colpa sua.

 

Una volta tornati alla tana, come nulla fosse successo i due si misero a tavola insieme agli altri Weasley chiacchierando del più e del meno. Charlie aveva spedito un gufo alla famiglia per aggiornarli sul comportamento di Ronald. A quanto pareva, sarebbe rimasto con lui ancora per molto. Ma questo poco importava ad Hermione, che lasciata a metà la cena era troppo pensierosa per ciò che avevano scoperto quel giorno

 

*-Sappi che questi sono incantesimi particolari, è magia antica e occulta. Un incantesimo come il tuo può essere tolto solo da colui che l’ha scagliato- passò un dito sul vecchio manoscritto scritto dai suoi antenati per poi passare ad un appunto del nonno - In alternativa, mio nonno ha scoperto una pozione ma è lunga e difficile. Molto difficile Granger, potrebbe non funzionare o peggio... morire”

 

Come se il biondo avesse letto i suoi pensieri, le passò una mano sul ginocchio scoperto dalla gonna  facendole venire un brivido lungo la schiena per quel contatto.

Alzò lo sguardo rivolto al suo facendogli un sorriso di circostanza. Con Ronald funzionavano sempre quando era pensierosa ma non voleva farlo preoccupare ma, quello che non sapeva era che Draco non aveva la stessa emotività di Ron!

-Con me non devi nasconderti dietro un sorriso falso Granger. Con loro potrà funzionare ma dimentichi che per anni quella è stata la mia facciata- le sussurrò senza farsi sentire. I due avevano instaurato un bel rapporto nonostante gli anni passati ad odiarsi.

-Scusami, stavo pensando- sospirò tristemente - tra un mese inizierà la scuola e senza magia come farò a prendere i M.A.G.O? -

La signora Weasley che aveva orecchie in ogni angolo della casa, rispose prima che il biondo aprisse bocca - Tesoro, non preoccuparti per questo, sono sicura che la McGranitt troverà una soluzione anche a questo-

-La mamma ha ragione- prese parola la sua amica -e poi hai noi - Sapeva che per noi, intendesse lei e Harry. Una volta tornata a scuola però, sarebbe stata tutta un’incognita per lei. Dall’ambientarsi in una scuola enorme e sicuramente cambiata dopo la ristrutturazione post guerra, alle lezioni senza magia e perfino alla remota possibilità di non poter più vedere. Ma mai, avrebbe addossato le sue preoccupazioni ai suoi migliori amici. Non dopo tutto quello che aveva passato Harry in quegli anni, almeno.

-Lo so ragazzi, grazie - Sorrise nuovamente nella loro direzione per poi abbassare lo sguardo verso il basso. Oltre il piatto pressoché pieno, oltre il tavolo due paia di mani si stringevano l’uno all’altra per darsi conforto.

Tristemente, avrebbe pagato oro babbano per vedere quelle mani intrecciate alle sue.

 

 

NB: Don't wanna close my eyes DI Mavi. è stata una delle prime Fanfiction che ho letto su Draco e Hermione. Non potevo non menzionarla anche se la sua è un’opera d’arte in confronto alla mia :)

cit -Sappi che questi sono incantesimi particolari, è magia antica e occulta. Un incantesimo come il tuo può essere tolto solo da colui che l’ha scagliato

Anticipazioni: 
 Dal prossimo capitolo avremo l'arrivo di... *Musichetta alla Uomini&Donne* BLAISE ZABINI Signore.  

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


 

Capitolo 12

 

Un leggero venticello settembrino, accostato ai timidi raggi di sole che ancora avvolgevano Hogwarts, faceva si che i suoi studenti prendessero con più gioia l’inizio della scuola.

Chi più, chi meno.

I primi giorni di scuola erano sempre i piú duri, sia che tu fossi stato un mago che un babbano. Era matematico, prima di ingranare la giusta marcia tra compiti e interrogazioni ce ne voleva.

Ne sapeva qualcosa Ronald Weasley che, senza l’aiuto dei suoi amici, si ritrovava solo, nella sua solita divisa di seconda mano e con una montagna di compiti arretrati.
Il motivo?

Senza l’aiuto di Hermione e la poca voglia aveva fatto si che il rosso si presentasse a scuola senza un compito svolto. Perciò, i professori in comune accordo, decisero di sottrargli ben 70 punti accumulandogli altri compiti per punizione.
* -Signor Weasley, questo è un comportamento deplorevole!- sillabò l’ultima parola la professoressa McGranitt ad un più che rosso Ronald Weasley - I suoi genitori sono stati già avvertiti e se non si metterà in pari con il programma lei, non potrà sostenere i M.A.G.O- *

-Miseraccia-imprecò per poi sbuffare come suo solito quando le cose diventavano troppo difficili per il suo gusto. Facile arrivare alla sufficienza copiando i compiti di Hermione o entrare in squadra grazie all’aiuto del capitano aka tuo migliore amico. Ma quando si da le spalle a chi ti faceva comodo, allora, e solo allora capisci di essere nella cacca di Troll fino al collo.
Trascinandosi come un carcerato con la palla al piede, lanciò la pergamena sul divano rosso della sala comune buttandocisi poi, a peso morto.

-Grane Ronald?- A parlare era stato l’ex bambino sopravvissuto, seduto dietro il divanetto intento a guardare il fuoco acceso. Nonostante fuori la temperatura fosse piú che gradevole, Harry trovava un benessere interiore a guardare le lingue rosse del fuoco, paragonandole alla sua bellissima ragazza.
Ginny Weasley aveva il potere di attizzarlo con il semplice sguardo.

- nessuna- fu la risposta inespressiva del rosso che indispettito dallo sguardo assente dell’amico, recuperó la sua roba lasciandolo solo. Nè un Ciao nè niente.

Harry non poté che guardarlo andare via con la tristezza negli occhi.

Si sentiva perso senza il suo migliore amico.

*******

Nel frattempo nell’ultima cattedra della biblioteca, quella vicino alla finestra e alla sezione proibita,  vi era Hermione immersa nella sua solita solitudine.

Solo mezz’ora prima era con Draco a ripassare le lezioni. Non sapeva come sarebbe sopravvissuta quell’anno senza lui...

Pensava e pensava. Non poteva fare altrimenti, il suo cervello era programmato per stare costantemente in moto e ora, lontano dallo studio, dai libri o solo il sapere di essere circondata da quelle meraviglie senza poterle guardare, la faceva soffrire.
Quanto avrebbe resistito ancora così?

-Miss - Eccolo all’azione, di nuovo. Da quando erano tornati dalle vacanze Blaise Zabini, migliore amico di Draco Malfoy, aveva iniziato a tampinarla spudoratamente rifilandole quel nomignolo.

-Zabini- espirò rassegnata - avrei un nome e sarei contenta se tu lo usassi-

-E perchè mai... La miss ti sta divinamente- il tonfo di una borsa appoggiata sul tavolo e il rumore della sedia di fianco a lei, le fece capire che il ragazzo non aveva di meglio da fare che disturbarla. Conscia del fatto che il suo momento di riposo barra depressione fosse ufficialmente terminato si girò verso di lui -Il tuo amico come vedi, non c’è-

-Lo so, l’ha rapito Daphne, per non so quale motivo-  mormoró -ma sono qui per te bellezza!

- me?

-Si vedi qualcun altr...scusa non l’ho fatto di proposito- si scusó in fretta diventando rosso per la gaf

-tranquillo Zabini, continua pure -  Ormai era abituata alle battute sussurrate sul suo nuovo status. C’era chi godeva del fatto che non potesse piú fare la so-tutto-io a lezione e chi si divertiva semplicemente a chiamarla solo per farla girare a vuoto.

Malignità che purtroppo ci sarebbero sempre state.

-Bhe ero a studiare poco lontano da qui e ti ho vista, come dire, assente Granger. Qualcosa ti turba?- Da quando era diventata un libro aperto per i Slytherin non lo sapeva ma, in quella settimana aveva avuto piú attenzioni dai verde-argento che dai suoi migliori amici dal primo giorno di scuola.

Harry e Ginny vivevano la loro storia d’amore con spensieratezza mentre Ron, bhe lui evitava tutti  da quando era tornato chiudendosi a riccio ogni volta che qualcuno provava a parlargli. Hermione era sicura che presto gli sarebbe passata, era Ronald dopotutto, ma le cose non sarebbero tornate come prima. Non da parte sua almeno, non dopo averla tradita.

-tante cose- sospiró - a volte, quando sono sola soprattutto a cose tristi - alzò lo sguardo permettendo al ragazzo di perdersi nei suoi occhi  vitrei ma lucidi.

Il lungo abbraccio che le diede, sancì l’inizio di una nuova amicizia tra una Grifondoro e un Serpeverde.

-Hermione non dirlo a Draco o mi ammazza- rise tra i suoi capelli ricci indomabili.

Si ricordava di lui. Era un ragazzo dalla carnagione scura e di bell’aspetto. Perennemente al fianco di Malfoy, ma al contrario di quest’ultimo, non si azzardava mai ad insultarla.

-Tranquillo sará un nostro segreto - si allontanó quel tanto da prendergli una mano tra le sue per sancire quel patto ma non seppe che  qualcuno a pochi passi da loro aveva visto quello scambio di mani.

*******

Tutto si poteva dire di Daphne Greengrass ma non che fosse una pessima amica.
In molti avevano timore di lei per il suo cognome quanto quello dei Malfoy ma a discapito di quello che si pensava e si diceva,  non era lei quella da temere, non era lei quella cattiva. 

-Ti dico di sí Dra-
ripetè per la quarta volta al suo migliore amico
-e tu meglio di me sai quanto possa spingersi oltre per ottenere ció che vuole - appoggiando la mano sulla spalla  e il viso contratto dal dolore
-promettimi che farai attenzione- sussurró aumentando la presa tanto da fargli male -Draco…- una lacrima sfuggí tra le lunghe ciglia affusolate della bionda serpe e Draco non potè non aprire le braccia e rincuorarla. Come sempre, quando si trattava di lei non riusciva ad indossare la sua maschera di ghiaccio.
 -Va bene- Capitolò alla fine stringendosela al suo petto -ma dillo a qualcuno e ti ammazzo daph- la minaccia fu presa talmente sul serio dalla ragazza che si udì una piccola e melodiosa risata attutita dalla camicia d'alta sartoria del Malfoy, sorridendo a sua volta. 

 

*******

Un’esile ombra nera si aggirava per i corridoi di Hogwarts senza preoccuparsi di essere fuori dal dormitorio durante il coprifuoco o di essere beccato da uno dei professori.

Sicura di sè, con la lunga toga nera svolazzante e il cappuccio calato sul suo viso, lasciava capire ben poco su chi fosse la misteriosa ombra, tranne per un piccolo particolare.

Lì dove il cappuccio lasciava intravedere la bocca sottile.

Una smorfia felice, simile ad un ghigno misto al disprezzo,  presagiva nulla di buono.
Fine Capitolo!
 
Cosa dire, bhè grazie per essere arrivate\i fin qui e per le bellissime recensioni che mi avete lasciato nei precedenti capitoli. Con qualcuno ho storie in sospeso. Lo so, ma spero di avere del tempo libero verso la fine di Giugno. 
Ho rallentato a pubblicare, non che prima fossi flash, perchè il lavoro mi stanca e  ho in cantiere altre due fanfiction: 

SummerTimes, <--- 
Fine sesto anno. Nessuna minaccia di Voldemort o Mangiamorte incombe sui nostri Eroi. Draco Malfoy non sarà costretto a diventare mangiamorte e non c'è stata nessuna guerra magica. Voldemort era troppo debole per resuscitare. Un'estate tra i babbani per le nostre serpi in compagnia di altri ragazzi. Alle prese con l’amore, le gelosie e perchè no, il futuro.
Sfatiamo un mito: Non tutti i Serpeverde sono cattivi.

Endless, coming soon : 

Ci sono luoghi sconosciuti agli umani. Luoghi in cui si celano fantastiche creature con grandi doni e vasti territori popolati. Taluni vivono in mezzo agli umani, celando la loro vera natura, altri vivono nei loro regni. I più importanti e antichi sono quelli del giorno e della notte. Un'ombra misteriosa e  oscura si abbatterà sul regno della notte uccidendo il Rè lasciando il suo popolo in uno status di disperazione in quanto l'unica erede al trono non può salirci fino al compimento dei suoi 18 anni. Cosa farà Lux Knight? Riuscirà a scoprire chi ha ucciso suo padre e come prenderà la morte del suo adorato padre?

Spero di avervi un po' incuriositi ;)  
Alla prossima 
KAGGY92

 
 
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


CAPITOLO13
Questo capitolo lo dedico a due ragazze che hanno seguito e recensito fin dall'inizio la mia storia. Grazie per essere arrivate fin qua  
Juliet Leben22 e ladyathena

 
 
 

Come ogni mattina dal loro ritorno a Hogwarts, Hermione aspettava  che il suo affascinante, nonché Serpe,  accompagnatore la scortasse a zonzo per i lunghi corridoi della sua amata scuola.

All’inizio aveva insistito di potercela fare da sola, senza l’aiuto di nessuno.

Caparbia come solo la regina dei Grifi poteva essere, non aveva ceduto finchè il biondo non le fece presente che ogni volta che si muoveva senza di lui rischiava di finire già dalle scale o in qualche corridoio sperduto.

Quell’anno la professoressa McGranitt era stata magnanima con il suo status, dandole in via eccezionale una stanza privata al primo  piano.

Era una stanza ampia, troppo per una ragazza come lei abituata a non vivere nel lusso o da sola. Solo a pensare che alla Tana condivideva una minuscola stanza sotto il tetto con Ginny Weasley e che quest’ultima viveva nel caos più totale nonostante fosse una ragazza!

Un ticchettio dalla finestra la riscosse dai pensieri facendole voltare lo sguardo verso quella luce tanto forte ma che le permetteva di distinguere una sagoma indistinta  e sfocata sul davanzale della finestra.

Si avvicinò aprendola lentamente per non spaventare il gufo, aspettando poi che qualcosa arrivasse alle sue mani

- non ha capito che non ci vedi- una voce alle sue spalle la spaventò

-Zabini!- esclamò con il cuore in gola e una mano sul petto riconoscendo  solo dopo il proprietario di quella voce -Che ci fai tu qui? -

-Blaise grazie…- Sillabò con forza ed estrema lentezza il suo nome cercando di farglielo entrare in testa. Non che gli dispiacesse il suo cognome, era un purosangue e suo padre era morto per una giusta causa al contrario di quello che si vociferava in giro.

Blaise e Hermione erano come due bambini capricciosi: Lui insisteva a farsi chiamare per nome, mentre lei si divertiva a chiamarlo per cognome immaginando il viso scuro contratto dal nervoso.

Dopotutto, come ogni altro Purosangue era abituato ad avere tutto ciò che voleva: giocattoli, scope ultimo modello, donne, praticamente tutto.

Forse per quello si divertiva a farlo innervosire.

-Draco era impossibilitato questa mattina, quindi ha mandato me, dà qui-  Passandole davanti le prese la lettera che il gufo, stanco di aspettare, le aveva lasciato sul davanzale.

Mentre il ragazzo l’ aprì davanti a lei, sentì uno strano odore metallico come di sangue stantio che le pizzicò le narici

-Sta lontana dai Purosangue lurida mezzos… Aaah i miei occhi- Come se mille aghi avessero colpito in un colpo solo gli occhi di Blaise, quest’ultimo urlò spaventandola,  inginocchiandosi istintivamente su se stesso.

- I miei occhi- disse con la voce intrisa dal dolore cercando di tenerli aperti con un più che scarso tentativo -Porco Merlino e i suoi discendenti, Bruciano!

A tentoni Hermione allungò una mano sentendo subito il capo del ragazzo sotto di se.

Non sapeva che fare per aiutarlo.

Un’usanza babbana diceva che: quando qualcuno si faceva male bastava dare un bacio sulla parte lesa per fargli passare il dolore, ma non sarebbe stato decoroso per lei, baciare gli occhi di Zabini senza venir sputtanata poi da tutta la scuola.

Perciò decise di accarezzargli la testa con fare materno

-Tienili chiusi e non aprirli per nessun motivo, questa è una fattura. So tutto sull’argomento!-

****

Fortunatamente l’infermeria si trovava  sul loro stesso piano, anche se, molti studenti non frequentavano mai quei corridoi la loro passeggiata mattutina non passò inosservata.

Infatti molti quadri si girarono alla vista di una serpe purosangue che teneva una mano sulla spalla di una Grifondoro che a sua volta, con piccoli passi e con le mani sul muro procedevano verso la loro meta.

-è una stupida fattura di basso livello, causa sanguinamento dagli occhi se li si tiene aperti- parlò madama Chips osservando il malcapitato serpeverde mentre continuava a trafficare  tra i suoi medicinali. Unì vari composti in una piccola ciotola di vetro amalgamandoli poi con la magia.

-Chi sarà stato a farti una cosa del genere- mugugnò allibita per quei scherzi che giorno dopo giorno portavano a decine di studenti feriti, mentre con due dita posava sugli occhi del ragazzo un unguento grigiastro e inodore.

-Il punto non sono io Madama,  la lettera era per Hermione-

- Deve essere una persona davvero intelligente da scagliare una maledizione di questo tipo a qualcuno momentaneamente cieco- ironizzò Madama Chips sistemando le cose al loro posto. L’infermeria era il suo trono, tutto doveva essere lindo, perfetto e ogni cosa aveva una collocazione. -Bhe informerò la preside di tutto ciò, veda bene di riposare signor Zabini e Hermione puoi rimanere con lui se vuoi-

Una volta uscita dalla sala Blaise cercò la sua mano, stringendola per richiamare la sua attenzione - Hermione, devi stare attenta… qualcuno non vede di buon occhio la tua vicinanza con Draco-

- Pensi che una misera e goffa fattura da principiante possa farmi paura Zabini?

-Non dico questo, cavolo…- si stizzì un po’ passandosi la mano libera tra i corti capelli d’ebano - Senza magia e senza vista sei più vulnerabile Hermione. Almeno finché non avrai trovato la cura a tutto questo,  permetti me e Draco di starti accanto-

- Lo state già facendo mi sembra, anche più di Harry - sussurrò l’ultima parte che però venne sentita dall’italiano.

- Concedigli un po’ di riposo, dopotutto non può esserci sempre Potter a salvare il culo a tutti no? -

-Hai ragione amico! Il culo della Granger è sprecato per lo sfregiato - Draco Malfoy entrò nella sala con tutta la sua aria da nobile figlio di papà - E ti pregherei di tenere le mani al tuo posto Bla-

-Che dici Draco- sussurrò Hermione. Da quando si erano avvicinati sentiva spesso la nostalgia quando non gli era vicino.

Allungò il braccio trovando il suo, caldo e muscoloso più vicino di quanto pensasse.

Avrebbe voluto prenderlo per mano. Poco le importava se lì davanti a loro vi fosse Blaise. Tanto era  momentaneamente senza vista anche lui, ma si sa che le abitudini…

-Ahi Granger!- si lamentò quando lei gli lasciò un pizzicotto alquanto doloroso

-così impari furetto-

-ah si, vieni qui saputella-

Con un urlo mal celato Hermione si ritrovò tra le braccia della serpe.

L’abbracciò da dietro, bloccadole le mani per non lasciarle nessuna via di fuga. Una stretta leggera, quasi delicata persino per uno come Malfoy e che le lasciava l’opportunità di scansarsi facilmente. Ma lei non l’avrebbe mai fatto.  La sensazione di averlo dietro, il contatto, il fiato sul suo collo. Tutto quello, si agitava in un tiepido calore interno che le fece battere il cuore più del dovuto sperando che non finisse mai.

Inconsciamente, tirò indietro la testa appoggiandola sulla sua spalla dando a Draco una visuale del suo collo scoperto che,  da buona serpe qual’era, colse l’occasione al volo e vi posò le sue sottili labbra per un lieve bacio, causandole un brivido sulla schiena.

Il tiepido calore divenne fuoco facendole scappare un leggero e flebile sospiro di piacere.

-No, ma tranquilli… Tubate pure, non mi date fastidio-

 

****

-idiota!

La figura austera ma trasandata che mostrava anni e anni di pazzie girava in cerchio in quella piccola, lugubre e sporca stanza  mentre con le dita scheletriche, puntava la bacchetta sull’esile figura con il capo chino di sottomissione, accanto al divano logoro e vissuto.

- quella sporca mezzosangue deve strisciare nel suo stesso sangue marcio- sibilò cattiva sfiorandole i contorni del viso con la sua fredda e appuntita bacchetta - deve soffrire mentre il suo corpo perirà agonizzando- rise di gioia scostandosi un riccio dalla fronte -Ora va. Va e non tornare finché non avrai belle notizie mia cara -

Senza farselo ripetere, l’esile figura indietreggiò senza timore alcuno e scomparve dalla casa lasciando dietro di sé il rumore dei suoi passi sul pavimento cigolante.


Fine Capitolo: Mi scuso per il tremendo ritardo ma dopo mesi di fermo totale,  ieri ho scritto tutto il 13° capitolo e sono già a metà del 14° . Spero che questo capitolo vi piaccia!
-KAGGY92

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

 

Dopo aver passato una vita a proteggersi dal male, Hermione Granger aveva acquisito un certo intuito o qual si voglia chiamarlo olfatto nel percepire il pericolo. Neanche la Cooman, in quel periodo di pace, aveva più inscenato previsioni imminenti a morti o distruzioni varie, ma Hermione se lo sentiva. Lo sentiva nell’aria, lo sentiva nel chiacchiericcio dei fantasmi e ahimè, persino nel suo succo di zucca.

Con scatto fulmineo si alzò dalla sua  postazione causando lo sconcerto di chi le era di fianco chiedendole a loro volta se andasse tutto bene.

Le loro frasi erano un mix di parole sussurrate una sopra l’altra, confuse e impercettibili. Continuava a guardare fissa davanti a sé  con occhi spalancati e il fiato corto.
-Hermione!- Harry che era appena entrato in sala grande notò subito che qualcosa non andava. Le corse incontro prendendola per le spalle scuotendola poi, per avere la sua attenzione.

Con il viso sempre più pallido e le labbra tremanti di un color violaceo riuscì a malapena a sussurrargli una parola sicura che lui avrebbe capito.

-Be..zo..ar…-

* -Silente ci ha raccontato che l’hai salvato col Bezoar- singhiozzò. -Oh, Harry, che cosa possiamo dire? Hai salvato Ginny… hai salvato Arthur… adesso hai salvato Ron…-*
 

****

 

Un silenzio surreale circondava le mura esterne dell’infermeria. benché ci fossero cinque persone  di due casate, nemiche tra loro, in attesa che madama uscisse a dar loro notizie sull’incolumità della regina dei Grifoni.

Il suo migliore amico, Harry Potter, stringeva la sua ragazza per darle e darsi in qualche modo conforto.

-Hermione è forte, lo è sempre stata…- le sue parole che parevano dar coraggio, risultavano di una tristezza e di una paura per la propria sorella facendo calare il corridoio in un altro silenzio Kafkiano.

La porta si aprì cigolando, facendo apparire la figura di Madama Chips. Con un gesto fece entrare i cinque ragazzi con a capo Draco Malfoy, chiedendo il maggior silenzio possibile per far riposare la sua paziente.

- La questione è grave- sospirò mentre si avvicinavano al suo lettino - Qualcuno sta cercando di far del male a questa povera ragazza e se non fosse stato per te Harry caro, a quest’ora sicuramente non sarebbe stata con noi-

Un singhiozzo arrivò dalla piccola Weasley con gli occhi già arrossati e lacrimanti alla vista di Hermione, così forte ed energica, sdraiata su quel lettino bianca come un cencio.

L’infermiera le appoggiò la mano sulla spalla sospirando per poi rintanarsi nel suo studio.

 

-Ne sei assolutamente sicuro? Se così fosse, la pace è più lontana di quanto pensassimo e lei- Se da un primo momento Harry volgeva tutto il suo sguardo arrabbiato e frustrato sul nemico di sempre, ora poggiava una lieve ma fraterna carezza sulla bella addormentata dell’infermeria

- e lei ne sta pagando tutte le conseguenze.-

Il bambino sopravvissuto si chiese più e più volte il perchè… Perchè qualcuno volesse fare del male proprio a lei: Prima la maledizione che l’ha resa cieca, poi quella fattura sanguinolenti che aveva costretto Zabini in infermeria per due giorni, ora il veleno. Forse la temevano per la sua intelligenza? Forse per la sua vicinanza con Malfoy o forse proprio per colpa sua?

Se volessero arrivare a lui per vendicarsi di Voldemort?

Troppe domande e troppi pensieri affollavano la sua mente. Ora che proprio incominciava a sentirsi libero e in pace…

-Faremo dei turni- riprese a parlare Harry più sicuro di prima -Non la lasceremo mai sola finché non avremo sistemato tutto.

La pace venne distrutta dall’arrivo di un rosso con una vecchia toga di seconda mano e il fiatone

-Dov’è?- chiese Ron prendendo aria a pieni polmoni per poi notare le tre serpi accanto al letto della sua  ex.

-Cosa ci fanno loro qui? È colpa loro- si arrabbiò

-Ronald, calmati-

Si, Ronald calmati- lo prese in giro Draco con la sua solita aria da sbruffone imitando la sorella del rosso.
- Non vedi che siamo in infermeria razza di Troll di seconda mano?- continuò

-Come osi TU- sputò con cattiveria puntandogli il dito contro -Tu, sporco mangiamor-
-RON, basta!- questa volta a fermare le sue parole ci pensò Harry che anche se con fatica riuscì a farlo indietreggiare sulla soglia della porta.

-Non puoi piombare qui come se niente fosse e pretendere Hermione.-

-lei è mia amica. È la ragazza che amo Harry- sussurrò con amarezza

- Ron…- iniziò cercando le parole giuste. Quelle parole, che sembrano macigni se interpretate male o dette nel modo sbagliato. Harry non era mai stato quello dalle tante parole: per quello c’era sempre Hermione, sempre lei.

Era difficile in quel momento spiegargli che tornare indietro e cercarla, pretendere di averla con sé dopo averla trattata male, erano comportamenti infantili. Che se le cose erano cambiate non era solo per colpa sua, ma anche perché forse erano  destinati a rimanere solo amici.
Il rosso, ferito dalle quella verità volse il suo sguardo sulla ragazza sdraiata: Sua sorella, premurosa come sempre le stava accarezzando i capelli mentre gli altri le lasciavano la privacy che le spettava.

Quando Hermione si mosse nel sonno catturò l’attenzione di tutti

-ha detto qualcosa? - chiese Ron curioso. Le serpi non riuscivano a capire perché fosse lì dopo tutto quello che aveva fatto: I grifondoro parlavano tanto di amicizia ma erano i primi a girargli le spalle. Questo proprio non lo capivano.

Fatto sta che qualsiasi idea si fosse messo in testa il rosso, questa non si realizzò, anzi, dopo aver sentito la sua ex chiamare nel sonno Malfoy s’indignò ancora di più sbattendo la porta dell’infermeria.

-idiota di un Malpelo- sbuffò il diretto interessato avvicinandosi poi nell’altra parte vuota del letto, trasfigurando il piccolo sgabello scomodo in una poltroncina soffice per il suo regale di dietro.
-Andate a lezione, rimango io con lei- sussurrò stranamente gentile con tutti - dopotutto sono l’allievo migliore dopo la So-tutto-io.

La settimana passò in fretta e probabilmente fu la migliore degli ultimi tempi per loro, e pessima per Ron che, senza Hermione, aveva abbassato la sua media scolastica.
Lei era rimasta speranzosa però, sperava che un giorno o l’altro il rosso capisse e, che magari, tornasse a rivolgerle la parola.

In quella settimana Hermione e Draco avevano anche incominciato la lunga pozione. Trovare il luogo giusto non era difficile e grazie alla serpe neanche trovare gli ingredienti non fu un gran problema ma, l’unica cosa che gli preoccupava era la persona che stava cercando di far del male ad Hermione.
*Si sta comportando in modo strano, più del solito, Draco. Stai attento!*
Draco Malfoy non si sarebbe dato pace se fosse successo qualcosa a Hermione…

Draco Malfoy sapeva chi fosse.

Draco Malfoy sapeva che Astoria Greengrass avrebbe fatto di tutto pur di averlo per sé, anche unirsi a Bellatrix e alla sua pazzia.




Fine capitolo!

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