The Dark Couple: l'Oscura Coppia

di corvina300
(/viewuser.php?uid=30475)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Mysterious Mission (Missione Misteriosa) - ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 - The Vampire (Il Vampiro) - ***
Capitolo 3: *** Cap. 2 - The Demon (Il Demone) - ***
Capitolo 4: *** Cap. 3 - Dark Knowledge (Conoscenze Oscure) - ***
Capitolo 5: *** Cap. 4 - Check On the Alien Planet (Arrivo sul Pianeta Alieno) - ***
Capitolo 6: *** Cap. 5 - Fight (La Lotta) - ***
Capitolo 7: *** Cap. 6 - After the Fight (Dopo la Lotta) - ***
Capitolo 8: *** Cap. 7 - Incarcerated (Incarcerati) - ***
Capitolo 9: *** Cap. 8 - Exchanges (Scambi) - ***
Capitolo 10: *** Cap. 9 - Vampire Darkness (Oscurità Vampiresca) - ***
Capitolo 11: *** Cap. 10 - Demonic Crystal (Cristallo Demoniaco) - ***
Capitolo 12: *** Cap. 11 - Free... maybe. (Liberi... forse.) - ***
Capitolo 13: *** Cap. 12 - Speak (Parlare) - ***
Capitolo 14: *** Cap. 13 - Distant Memories (Ricordi Lontani) - ***
Capitolo 15: *** Cap. 14 - Unexpected Encounters (Incontri Inattesi) - ***
Capitolo 16: *** Cap. 15 - Unexpected Clashes (Scontri Inattesi) - ***
Capitolo 17: *** Cap. 16 - The Power of the Beast (Il Potere della Bestia) - ***
Capitolo 18: *** Cap. 17 - Bestial Strength (Forza Bestiale) - ***
Capitolo 19: *** Cap. 18 - Clarifications and Statements -part 1- (Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 1-) - ***
Capitolo 20: *** Cap. 19 - Clarifications and Statements -part 2- (Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 2-) - ***
Capitolo 21: *** Cap. 20 - He comes Home... finally (Si torna a Casa... finalmente) - ***
Capitolo 22: *** Cap. 21 - Final Declarations (Dichiarazioni Finali) - ***



Capitolo 1
*** Prologo - Mysterious Mission (Missione Misteriosa) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Prologo
Mysterious Mission
(Missione Misteriosa)







Su un altro pianeta, lontano molti anni luce dal pianeta Terra, tre figure si trovavano in un'ampia stanza...
La prima aveva convocato le altre due figure...

« Il pianeta Terra mi ha sempre affascinato... Così semplice, ma misterioso ed intrigante allo stesso tempo... » iniziò a parlare la prima figura, mentre le altre due la ascoltavano attentamente...

« Oltre hai terrestri, ci sono anche molte creature sovrannaturali che vivono assieme a queste ultime, seppur non ha stretto contatto... » continuò la prima figura...

« E tra queste, ne ho scelte due in particolare: un vampiro e un demone... » spiegò infine quest'ultima, consegnando alle altre due figure, quelle che sembravano essere delle schede olografiche...

« Pensavo fossero mostruosi... E invece sono piuttosto carini! » commentò la seconda figura, osservando una foto che vi era sulla scheda olografica a lei consegnata...
« Già... Curiosi i terrestri... » commentò invece la terza figura, osservando una foto sulla scheda olografica che le era stata data...

« Ecco il vostro compito... Andate sulla Terra e portatemeli qua... Voglio vederli entrambi dal vivo e in azione! » disse infine la prima figura, rivolta alle altre due, le quali annuirono in coro, per poi lasciare quella stanza...

Una volta fuori, queste ultime si lasciarono andare a dei commenti...

« Sarà divertente, vedrai! » disse la prima figura, rivolta all'altra, la quale replicò, con un sorriso: « Si, lo penso anch'io... »

E dopo quell'ultima frase, le due figure si allontanarono.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap. 1 - The Vampire (Il Vampiro) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 1
The Vampire
(Il Vampiro)







Una figura, alla luce della Luna stava percorrendo a piedi, un sentiero boschivo...

Si trattava di un ragazzo, dall'aspetto di un 14enne, con corti capelli color castano fumè, dalla forma irregolare, la carnagione leggermente abbronzata, gli occhi neri con riflessi chiari e con indosso una tuta da ginnastica color blu e bianca...

Costui si chiamava Hayato Matatagi, e nonostante l'aspetto di un semplice adolescente, era in verità un oscuro vampiro...

Quella notte, Hayato si stava dirigendo in un posto che ben conosceva e che vi si recava spesso... Il luogo in cui suo padre e sua madre -entrambi vampiri- furono imprigionati, anni addietro, da una setta di cultisti fanatici...

Ad un tratto, il giovane vampiro arrivò di fronte ad un'alta roccia, ricoperta di rampicanti, la quale era in realtà l'entrata del luogo che stava cercando...

Il ragazzo superò l'entrata, per poi scendere una rampa di scale fatte di pietra, e alla fine di esse, giunse in una cripta, nel quale, in mezzo ad essa, vi erano due bare fatte interamente di pietra, poste una accanto all'altra...

- Mamma... Papà... Sono qui... - disse Hayato, per poi avanzare di qualche passo ed infine sedersi in terra, di fronte alle due bare...
Il giovane ragazzo poggiò le mani sulla superficie di esse, iniziando poi a rilasciare dell'energia bluastra...
Così facendo, il giovane vampiro trasmetteva la sua presenza e le sue emozioni ai suoi genitori, anche se questi erano rinchiusi nelle loro bare di pietra...

« Ma come sei carino... Hayato Matatagi... » disse ad un tratto una voce dal timbro femminile, rivolta al ragazzo dai capelli castano...

Quest'ultimo si voltò, sentendosi chiamato in causa... E facendo così vide una ragazza, dai capelli azzurri con le punte bianche, di una curiosa forma, con occhi viola, la carnagione azzurro chiaro e con indosso una divisa color blu cobalto...

Il ragazzo chiamato Hayato si rialzò in piedi, iniziando poi ad osservare la nuova arrivata, senza però muoversi dal suo posto, e assottigliando i suoi occhi neri, in modo scrutatorio, il ragazzo cercava di capire chi fosse costei, che nel frattempo lo guardava con un sorriso sornione...

- E tu da dove salti fuori? L'odore del tuo sangue mi dice che non appartieni a questo pianeta... Mi sbaglio, forse? - domandò per poi dire il ragazzo alla tipa con i capelli azzurri...

« No... Non sbagli affatto... Il mio nome è Powai Pichori, e sono un'aliena proveniente dal pianeta Sazanāra... » rispose costei, con fare allegro, alla domanda del ragazzo di nome Hayato...

Quest'ultimo sgranò leggermente gli occhi...

- Un'aliena? E cosa ci fai qui sulla Terra? - domandò il giovane vampiro alla ragazza dai capelli azzurri, la quale rispose, con un sorriso: « È semplice... Sono venuta a prenderti, caro Hayato... »

Quella risposta fece alzare di scatto la guardia al ragazzo, il quale assunse un'espressione truce...

- Cosa vorresti dire? - replicò Matatagi, con tono cupo, rivolto all'aliena chiamata Powai, la quale si intimorì un pochino dal repentino cambio d'espressione del vampiro, e subito si affrettò a dire: « Aspetta, non pensare male... La regina Lalaya vuole vederti dal vivo... È ansiosa di conoscerti! »

Udendo quella nuova affermazione, Hayato alzò un sopracciglio, titubante...

- Conoscermi? E perché proprio me? - domandò Matatagi all'aliena Powai, « Se verrai sul suo pianeta, lo scoprirai sicuramente! » rispose quest'ultima, facendo l'occhiolino al ragazzo...

Matatagi si soffermò a pensare alle ultime parole dette dall'aliena dai capelli azzurri...

Hayato era diviso su due pensieri: il primo era se avrebbe accettato di seguire quell'aliena, sarebbe andato su chissà quale pianeta sconosciuto, dove sicuramente non c'erano esseri umani a cui avrebbe potuto prendere il sangue, rischiando così sicuramente di morire affamato; il secondo era che qualcuno, lontano chissà quanti anni luce, era curioso di conoscerlo...

Fu su il secondo pensiero che il ragazzo si soffermò...
Volevano incontrarlo...

Proprio lui...
Il vampiro figlio dell'oscurità...

Matatagi volse lo sguardo sulle due bare di pietra...

- Mamma... Papà... La decisione spetta solo a me, vero? - mormorò tra sé il giovane vampiro, con un mezzo sorriso...
Quest'ultimo chiuse gli occhi per alcuni secondi, per poi riaprirli e voltare nuovamente lo sguardo sull'aliena dai capelli azzurri...

- Va bene... Accetto di seguirti e quindi venire su questo pianeta alieno. - rispose con tono calmo Hayato, rivolto all'aliena di nome Powai...
« Che bello! Mi fa molto piacere che alla fine hai accettato! » replicò quest'ultima con un sorriso felice, rivolta al giovane vampiro dai capelli castano, per poi affiancarsi a quest'ultimo...

- Però ho una richiesta da fare... - disse successivamente Matatagi, « Uhm? E quale sarebbe? » volle sapere la ragazza aliena, con espressione curiosa, - Io sono un vampiro, e per vivere ho bisogno di sangue umano, cioè i terrestri che vivono su questo pianeta... Pensi di potermelo far procurare... o devo pensarci io? - dichiarò Hayato, rivolto alla ragazza aliena, ma nel dire l'ultima parte della frase, aveva leggermente abbassato il tono di voce, rendendolo cupo, cosa che fece rabbrividire un tantino l'aliena dai capelli azzurri, la quale si apprestò a rispondere dicendo: « N-non... preoccuparti... Sicuramente la regina Lalaya ha pensato a questo... tuo bisogno... »

Matatagi fissò l'aliena di fronte a sé...

- Lo spero proprio... - replicò il vampiro, con sguardo serio...

La ragazza aliena riprese la sua espressione felice...

« Bene... Allora seguimi... La navicella spaziale ci sta aspettando! » disse quest'ultima rivolta al ragazzo vampiro, il quale annuì...
E così i due si allontanarono da quella cripta... ma non prima che il giovane Matatagi ebbe dato un ultimo saluto ai suoi genitori con uno sguardo...

- A presto... Mamma... Papà. -




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap. 2 - The Demon (Il Demone) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 2
The Demon
(Il Demone)







Un bello e giovane daino maschio stava tranquillamente brucando l'erba del prato... ignaro però del fatto che una presenza, sicuramente un predatore, nascosto in un cespuglio, lo stava osservando, con sguardo famelico...

Il daino stava brucando, quando improvvisamente alzò il muso di scatto e rizzò le orecchie... E fu in quell'istante che quel predatore uscì fuori dal suo nascondiglio e scattò verso il daino, che però iniziò a correre... Ma l'animale non arrivò lontano perché il misterioso predatore gli balzò addosso, bloccandolo poi a terra...

E fu in quell'istante che si rivelò l'identità di tale creatura: si trattava di un un ragazzo, dall'aspetto di un 14enne, di statura alta e dai corti capelli bianchi scompigliati, una fascia nera sulla fronte, occhi color porpora dalla pupilla verticale tipica dei gatti e con indosso una tuta da ginnastica color grigio, grigio scuro e dalle striscie nere...

Costui si chiamava Ibuki Munemasa, e nonostante l'aspetto di un normale umano, era in verità un pericoloso demone...

- Stai fermo, dainuccio, che ho una fame... - disse il ragazzo, con un ghigno, mostrando dei canini lunghi ed acuminati, che poi usò per spezzare il collo al povero animale, il quale perì quasi subito...

Dopodiché il ragazzo dai capelli bianchi iniziò a sventrare il daino con una foga animalesca, usando sia i propri denti, sia degli artigli affilati come rasoi che aveva al posto delle normali unghie, cosicché iniziò anche a cibarsi delle carni del povero animale, imbrattandosi anche del sangue di quest'ultimo...

« Ti ho trovato... Ibuki Munemasa... » disse ad un tratto una voce, dal timbro femminile, rivolta al ragazzo dai bianchi capelli...

Quest'ultimo alzò il capo per poi voltarsi, sentendosi chiamato in causa... E facendo così vide una ragazza, dai lunghi capelli celeste chiaro con le punte viola, occhi azzurri di cui il sinistro coperto da una benda nera, lunghe orecchie a punta e con indosso una veste nera completa di gonna corta...

Il ragazzo chiamato Ibuki osservò la nuova arrivata, senza muoversi dal suo posto, annusando anche l'aria un paio di volte...

- E tu chi saresti? A giudicare dal tuo odore, non sei di questo mondo... E non riesco nemmeno a leggere la tua anima, come di solito accade con gli esseri umani... - domandò per poi dire il ragazzo alla tipa con i capelli celesti...

« E hai perfettamente ragione... Il mio nome è Hilary Flail, e sono un'aliena proveniente dal pianeta Falam Orbius... » rispose costei, passandosi una mano tra i capelli, con fare vanitoso, alla domanda del ragazzo di nome Ibuki...

Quest'ultimo sgranò leggermente gli occhi...

- Un'aliena? E cosa ci fai qui sulla Terra? Vuoi per caso impadronirtene? - domandò il giovane demone alla ragazza dai capelli celesti, la quale rise per alcuni secondi e poi rispose: « No, caro Ibuki... Io sono venuta solo per te... Devi venire con me... »

Quella risposta fece incupire non poco il ragazzo, il quale si alzò lentamente, assumendo un'espressione oscura in volto...

- Come sarebbe a dire "devi venire con me"? Cosa intendi con questa frase, eh? - replicò Munemasa, con tono intimidatorio, rivolto all'aliena chiamata Hilary, la quale si intimorì leggermente del tono usato dal demone, e subito si affrettò a dire: « Un momento, lasciami spiegare... La regina del mio pianeta vuole conoscerti di persona. »

Udendo quella nuova affermazione, Ibuki alzò un sopracciglio, titubante...

- Conoscermi? E per quale motivo? - domandò Munemasa all'aliena Hilary, mettendosi a braccia conserte, « Se mi segui, lo verrai sicuramente a sapere... » rispose quest'ultima, mettendosi anch'essa a braccia conserte...

Munemasa si soffermò a pensare alle ultime parole dette dall'aliena dai capelli celesti...

Nella mente di Ibuki vorticavano due pensieri: il primo era che l'idea di andare su un pianeta sconosciuto, lontano chissà quanto, e lasciare quindi casa sua, non gli piaceva molto; il secondo era che qualcuno, distante chissà quanti anni luce, voleva conoscerlo di persona...

Fu su il secondo pensiero che il ragazzo si soffermò...
Volevano incontrarlo...

Proprio lui...
Il demone più feroce del regno di Ferox...

Munemasa si pulì la bocca imbrattata di sangue con il dorso della mano, per poi alzare lo sguardo sul cielo notturno...

- A quanto pare, la decisione è solo mia... - mormorò tra sé il giovane demone, con un mezzo sorriso...
Quest'ultimo chiuse gli occhi per alcuni secondi, per poi riaprirli e voltare nuovamente lo sguardo sull'aliena dai capelli celesti...

- D'accordo... Vengo con te sul tuo pianeta natale. - rispose con tono calmo Ibuki, rivolto all'aliena di nome Hilary...
« Bene... Sono molto contenta che alla fine tu abbia accettato... » replicò quest'ultima con un sorriso compiaciuto, rivolta al giovane demone dai capelli bianchi, mentre si avvicinava lentamente a quest'ultimo...

- Spero che sul tuo mondo ci siano degli animali selvaggi, perché ho bisogno di sfamarmi quando ne ho bisogno... come puoi vedere anche tu... - disse successivamente Munemasa, rivolto alla ragazza aliena, e nell'ultima parte della frase, aveva indicato il daino morto squartato in terra...
- ...Altrimenti dovrò concentrarmi su qualcos'altro... - aggiunse in conclusione Ibuki, con uno strano sorriso, rivolto sempre all'aliena dai capelli celesti, la quale si preoccupò un tantino e quindi rispose subito: « Non... temere... Ci sono animali in abbondanza sul mio pianeta... Da mangiare non ti mancherà! »

Munemasa guardò l'aliena di fronte a sé...

- Sono contento... - replicò il demone, stavolta con un normale sorriso...

La ragazza aliena si ricompose subito dopo...

« Bene... Allora seguimi... La navicella spaziale ci sta aspettando... » disse quest'ultima rivolta al ragazzo demone, il quale annuì...
E così i due si allontanarono da quella foresta, ed un nuovo pensiero scaturì nella mente del giovane Munemasa...

- Un demone nello spazio... -




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cap. 3 - Dark Knowledge (Conoscenze Oscure) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 3
Dark Knowledge
(Conoscenze Oscure)







Su una navicella spaziale, in viaggio verso la sua meta, in una stanza con un grande oblò, il quale mostrava lo spazio infinito, una figura stava osservando proprio il paesaggio attraverso il vetro ovale...
Costui era nientemeno che il giovane vampiro Hayato...

- Chissà che cosa vogliono questi alieni da me... - si domandò il ragazzo dai capelli castano fumè...
- E la stessa cosa che mi sono chiesto anch'io... - replicò una voce dal tono maschile...

Hayato si voltò, udendo quell'altra voce, e fu in quel momento che si fece avanti un'altro ragazzo, dai corti capelli bianchi, occhi color porpora e con indosso una tuta da ginnastica color grigio, grigio scuro e dalle striscie nere...
Costui altri non era che il demone Ibuki...

I due ragazzi si osservano per qualche istante, incuriositi uno dall'altro...

Ad un tratto, il ragazzo dai capelli bianchi annuso l'aria, per poi rivolgersi a Matatagi dicendo: - A giudicare dal tuo particolare odore, non sei un umano... Eppure riesco a leggere la tua anima, la quale mi dice che sei un tipo piuttosto oscuro... Dimmi... Sei un vampiro? - - Si, hai indovinato... - rispose il ragazzo dai capelli castano, per poi rivolgersi all'altro dicendo: - Mentre io, di te, percepiscono che hai un sangue tipicamente non umano... Sei un demone? - - Si... - rispose il ragazzo dai capelli bianchi, con un sorriso, per poi aggiungere: - E ne vado fiero... - - Anch'io sono orgoglioso di essere un vampiro... Noi creature oscure siamo al di sopra degli esseri umani... - aggiunse il ragazzo dalla chioma castana, riferendosi a sé stesso e a quello dalla candida chioma, - Già... - annuì quest'ultimo, con un altro sorriso...

- Io mi chiamo Hayato Matatagi... - si presentò poi il ragazzo dai capelli castano, porgendo una mano a quello dai capelli bianchi, il quale gli e la strinse e a sua volta si presentò: - Ibuki Munemasa... -

E dopo essersi entrambi presentati, i due ragazzi si sedettero in terra, uno accanto all'altro, di fronte al grande oblò...

- Chissà quanto siamo distanti dalla Terra... - si domandò Matatagi, guardando oltre l'oblò di vetro...
- E chi lo sa... - replicò Munemasa, scrutando lo spazio infinito, come stava facendo l'altro ragazzo...

- "Matatagi"... Ora che mi viene in mente, mi sembra di aver già sentito questo cognome, in passato... - disse fra sé Ibuki...
- Penso che tu ti riferisca a Ryosuke e Hanako Matatagi... - disse a sua volta Hayato, rivolto al demone seduto accanto a sé, il quale annuì...
- Loro... Erano mio padre e mia madre... - proferì infine il giovane vampiro...

Munemasa sgranò leggermente gli occhi, sorpreso dalla rivelazione di quest'ultimo...

- Tu sei il loro figlio? - chiese conferma Ibuki, rivolto a Matatagi, il quale annuì...

- Li hai conosciuti? - domandò quest'ultimo all'altro ragazzo, il quale rispose: - Solo di vista... Quand'ero più piccolo, i tuoi genitori erano venuti nel mio regno demoniaco, Ferox... - - Sicuramente erano lì per un motivo... Mia madre era una potente e temuta strega, mentre mio padre era un mercenario... Entrambi si sono conosciuti in Giappone, dove poi sono nato io. - disse per poi spiegare Hayato...

- E ora loro dove sono? - domandò poi il demone al vampiro, riferendosi ai genitori di quest'ultimo...
Matatagi abbassò leggermente lo sguardo...

- Loro... Sono stati imprigionati per l'eternità dentro delle bare di pietra, ad opera di una setta di cultisti fanatici... - rispose Hayato, con tono calmo, ma che però celava tristezza...
- Capisco... - rispose a sua volta Ibuki, con tono serio...

- Un giorno li libererò dalla loro prigionia... Devo solo scoprire come... - aggiunse successivamente il giovane vampiro, guardando davanti a sé...
Il giovane demone volse lo sguardo su quest'ultimo...

- Sei un tipo piuttosto determinato, e che non si arrende mai... Vero? - proferì poi Munemasa, rivolto a Matatagi, il quale volse lo sguardo sull'altro ragazzo, per poi annuire...

- L'hai capito leggendo la mia anima, vero? - chiese conferma Hayato, rivolto ad Ibuki, il quale annuì con un sorriso...

- Sai, è davvero curioso che io riesca a leggere la tua anima... Significa che sei un tipo speciale... - dichiarò il demone dai capelli bianchi, rivolto al vampiro dai capelli castano, il quale sgranò gli occhi, leggermente sorpreso dalla frase appena detta dall'altro ragazzo...

- E già... Hai indovinato... - rispose Matatagi, con un mezzo sorriso, rivolto a Munemasa, per poi dire a quest'ultimo: - E di te, che mi dici? - - Bhè... Nel mio regno sono conosciuto come il demone più feroce, e i miei genitori, Ichiro e Isako Munemasa, ricoprono il ruolo di consiglieri speciali del re... - rispose Ibuki, - Inoltre, sono campione dello sport di punta di Ferox, la pallacanestro demoniaca! - aggiunse quest'ultimo, con un sorriso orgoglioso, - Davvero? Io invece sono il più bravo nell'atletica vampiresca, nel settore corsa! - replicò Hayato, con un sorriso fiero, - Immagino che tu sia il più veloce di tutti... Vero? - chiese conferma il ragazzo demone, - Si... Mi hanno anche dato il soprannome di "vampiro supersonico"... - rispose il ragazzo vampiro, per poi chiedere all'altro: - E tu c'è l'hai un soprannome? - - Si... Mi chiamano il "cestista furioso", perché quando ho la palla in mano io, sempre e comunque finisce nel canestro! - rispose il demone dai capelli bianchi.

Tra i due ragazzi calò qualche istante di silenzio...

Poi fu Munemasa a riprendere la parola...

- Mi sei simpatico, Hayato... Che ne pensi se diventiamo amici? - disse per poi proporre il ragazzo dalla candida chioma, rivolto a quello dalla chioma castano, il quale rispose: - Certo, perché no? Siamo entrambi creature oscure ed esseri superiori... - - Già... Gli umani sono solo il nostro cibo... - replicò con un ghigno demoniaco Ibuki, - Si... Puoi dirlo forte... - replicò a sua volta Hayato, con un ghigno sinistro...

E detto ciò, i due ragazzi si alzarono in piedi, e mettendosi uno di fronte all'altro, batterono entrambi i pugni chiusi tra loro, come segno della loro nuova amicizia.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cap. 4 - Check On the Alien Planet (Arrivo sul Pianeta Alieno) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 4
Check On the Alien Planet
(Arrivo sul Pianeta Alieno)







Un'astronave spaziale giunse nell'atmosfera di un pianeta viola, e dopo aver fatto varie manovre, questa atterrò poi in mezzo ad uno spiazzo asfaltato...

Quando il portellone si aprì, scesero dall'abitacolo il giovane vampiro Hayato Matatagi e il demone dai capelli bianchi Ibuki Munemasa...

Subito questi ultimi si guardarono in giro e poi su in cielo... Per loro fortuna era notte...

- Questo è il pianeta alieno in cui dovevamo venire? - si chiese Ibuki, annusando poi l'aria, - Ci sono molti odori curiosi... - aggiunse quest'ultimo...
- Si... Io sento l'odore particolare del sangue dei suoi abitanti... - disse invece Hayato, mentre osservava con sguardo serio la popolazione aliena, che tranquilla, passeggiava per le strade...
Numerose strutture all'avanguardia svettavano alte nel cielo, e si notava subito che c'era la mano d'opera di un extraterrestre...

Ad un tratto, si avvicinò ai due ragazzi un'altra figura: si trattava di un uomo, dalla carnagione marroncina, capelli medio-lunghi di colore verde foglia alzati sulla nuca e legati alla fine con un codino, ma corti sulla testa, occhi verdi, e delle corna corte su di essa, e con indosso una divisa violacea e nera...

« Benvenuti su Falam Orbius, il pianeta più prospero della nostra galassia... Il mio nome è Minel Eiba, e sono un alieno al servizio della regina Lalaya. » si presentò quest'ultimo, facendo un inchino, rivolto al vampiro e al demone...

« Prego, se volete seguirmi, vi condurrò nel vostro alloggio... La nostra amata regina vi ha riservato una delle stanze per gli ospiti. » disse successivamente l'alieno chiamato Minel, rivolto ai due ragazzi, i quali annuirono e quindi seguirono quest'ultimo.

Dopo un po', arrivarono ai piedi di un alto e grande palazzo, la quale nell'alta sommità, vi era una struttura bianco perlaceo dalla forma simile a delle corna...

« Questo che vedete è il palazzo reale della nostra sovrana... » dichiarò l'alieno dai capelli verdi, indicando l'imponente struttura dinanzi a loro...

Munemasa assottigliò gli occhi con sguardo indagatore...

- Questo edificio... Assomiglia vagamente a quello del re di Ferox... - constatò il ragazzo dai capelli bianchi...

E dopo quest'affermazione, i due ragazzi, seguendo l'alieno chiamato Minel, si addentrarono in quell'immensa struttura...

* * *

Nel frattempo, una figura dalle fattezze femminili aveva assistito, da dietro una grande finestra, l'arrivo del vampiro Hayato e del demone Ibuki...

« Che bello... Finalmente sono arrivati! » disse costei, con un grande sorriso sulle labbra, nel mentre due figure, anch'esse dalle fattezze femminili, si affiancarono a quest'ultima...

« Bravissime, ragazze! Sapevo di poter contare su di voi! » disse con un sorriso fiero la prima figura, la quale poi rivelò il proprio aspetto: era una ragazza, di media statura, dai lunghi capelli viola scuro, occhi color verde acqua, lunghe orecchie a punta, con indosso un abito regale color viola e violetto e con una corona viola sulla testa...

« Siamo contente di non averla delusa... Regina Lalaya. » rispose la seconda figura, con un inchino, rivelandosi essere poi che l'aliena dai lunghi capelli celesti con le punte viola e la benda sull'occhio, Hilary Flail...

« Si... molto contente! » aggiunse con un radioso sorriso la terza figura, rivelandosi essere poi che l'aliena dalla carnagione azzurro chiaro e i capelli azzurri con le punte bianche, Powai Pichori...

Ma all'insaputa delle tre ragazze, qualcuno, nascosto nell'ombra, aveva ascoltato tutto...

* * *

Intanto, Ibuki e Hayato, accompagnati dall'alieno Minel, si trovavano dentro quello che sembrava essere un'ascensore, dalle pareti trasparenti, e che quindi mostrava il paesaggio sottostante, proprio come quelli che si trovavano in molti edifici terrestri...

D'un tratto, quell'ascensore si fermò, e quando poi le porte automatizzate si aprirono, i due ragazzi si ritrovarono poi in un lungo corridoio, sempre guidati dall'alieno dai capelli verdi...

Matatagi si guardava attorno, incuriosito...
Le pareti e il soffitto erano di varie tonalità di viola, ed uno stretto tappeto rosso ornava il pavimento bianco perlaceo...

- Questo palazzo... È completamente diverso dal maniero dei miei genitori... - dichiarò il ragazzo vampiro... E dopo quell'ultima frase, l'alieno di nome Minel si fermò dinanzi una porta, e premendo un pulsante posto sopra di esso, questa si aprì...

« Prego, entrate pure. » disse l'alieno ai due ragazzi, invitandoli ad entrare nella stanza appena rivelata...
E così, entrando, videro che quest'ultima era lussuosa e all'avanguardia allo stesso tempo, dalle pareti e il soffitto viola chiaro e il pavimento piastrellato bianco con motivi a quadratini...

- Però, che lusso questi alieni... - si ritrovarono a pensare all'unisono il demone e il vampiro, guardandosi attorno...

Avanzando all'interno di quella stanza, videro anche che c'erano alcune poltroncine ed un divano, ed un'unica finestra sulla parete...
Poi, in fondo ad essa, alla sinistra, vi era un letto leggermente rialzato sulla base, mentre alla destra vi era quella che sembrava essere una bara, ma di uno strano materiale grigiastro...

Hayato guardò quest'ultima con curiosità, chiedendosi mentalmente se quello fosse veramente il suo "letto"...

- Ma questa, - disse il ragazzo, indicando la pseudo-bara, - è dove dormirò io? - concluse la sua domanda, rivolto all'alieno dai capelli verdi, il quale annuì e quindi spiegò: « È interamente costruita di un materiale che impedisce il filtraggio dei raggi solari... La nostra regina a pensato bene alle vostre esigenze... » - Ah, bene... - replicò solamente Matatagi, mentre guardava quella pseudo-bara...

« Ora, con vostro permesso, debbo lasciarvi, ma se avete bisogno di qualcosa, vi basterà suonare questo campanello... » disse l'alieno chiamato Minel, rivolto ai due ragazzi, indicando un pulsante posto su una delle pareti della stanza, accanto ad un quadro...

« Un'ultima cosa debbo riferirvi: la nostra regina vuole vedervi di persona domani sera. » proferì l'uomo, rivolto sempre ai due ragazzi...

E detto ciò, con un inchino, l'alieno lasciò la stanza...

Rimasti soli, i due ragazzi si lasciarono andare ai loro commenti personali...

- Spero di non rimanere su questo pianeta troppo a lungo... Non mi piace per niente stare lontano da casa mia per troppo tempo... - dichiarò Ibuki, mentre si sedeva su una delle due poltroncine, mettendosi poi le braccia dietro la testa ed accavalando le gambe, - Sono d'accordo con te. - replicò Hayato, mentre guardava, al di fuori dell'unica finestra, il paesaggio alieno...

- Chissà quanto dura la notte, qui... - si domandò successivamente Matatagi, - Spero molto... Io detesto il giorno... Sono amante delle tenebre... - rispose Munemasa, con uno sguardo serio, e sorridendo dicendo l'ultima parte della frase, - A chi lo dici... - replicò Matatagi, anch'esso con un sorriso...

D'un tratto, si udì un brontolio sordo, il quale attirò l'attenzione di Hayato...
Quel rumore altri non era che lo stomaco di Ibuki che reclamava...

- A quanto pare qualcuno è affamato... - disse il vampiro, con un mezzo sorriso, rivolto al demone, il quale, poggiandosi una mano sull'addome, replicò dicendo: - Eh, già! -

Quest'ultimo poi aggiunse: - Ho mangiato un daino prima di lasciare la Terra... A quanto pare, questo pianeta mette appetito... -

Matatagi stava per replicare, quando improvvisamente avvertì anche lui i morsi della fame...

- Penso che tu abbia ragione... Anch'io devo nutrirmi... - disse invece quest'ultimo...

Un unico pensiero accomunò i due ragazzi...

- A quanto pare dobbiamo chiamare quel tizio dai capelli verdi per il servizio in camera... -




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cap. 5 - Fight (La Lotta) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 5
Fight
(La Lotta)






Dopo essersi riposati durante le ore di luce, e sfamati dopo essersi svegliati al calar del sole, i due ragazzi vennero condotti, la sera di quello stesso giorno, sempre dall'alieno
chiamato Minel, in un altro luogo, il quale, poco dopo, si rivelò essere un'arena...

Hayato e Ibuki si guardarono attorno, incuriositi... quando ad un tratto entrambi avvertirono una presenza extraterrestre...
E difatti, alzando lo sguardo, da un terrazzino fece la sua comparsa una ragazza, di statura media, dai lunghi capelli viola scuro, occhi color verde acqua, lunghe orecchie a punta, con indosso un abito regale color viola e violetto e con una corona viola sulla testa...

Accanto a quest'ultima, vi erano altre due figure, le quali i due ragazzi riconobbero come le aliene Powai e Hilary, coloro che li avevano prelevati sulla Terra...
Queste ultime salutarono Hayato e Ibuki con un gesto della mano ed un sorriso...

« Salve, ragazzi... » iniziò a parlare la ragazza dai capelli viola, rivolta al vampiro e al demone, « Io sono Lalaya Obies, la regina di questo pianeta, e sono colei che vi ha fatto venire entrambi qui... » continuò a dire la ragazza aliena, sempre rivolta ai due ragazzi...

- E per quale motivo ci hai fatto prelevare dalla Terra e portato qui? - domandò Matatagi, - Già... Un motivo deve esserci sicuramente... - replicò Munemasa, stando a braccia conserte...

L'aliena di nome Lalaya sorrise, per poi rispondere alla domanda a lei posta: « È semplice... Le creature sovrannaturali che popolano il vostro pianeta mi incuriosiscono tantissimo... E tra tutte loro, ho scelto solo voi due... »

Il vampiro dai capelli castano e il demone dai capelli bianchi sgranarono gli occhi dalla sorpresa, non aspettandosi che degli alieni avessero interesse verso creature come loro...

« Hayato Matatagi... Ibuki Munemasa... Ora dimostratemi quanto valete! » dichiarò successivamente la giovane regina di Falam Orbius, Lalaya Obies, indicando i due ragazzi nell'arena...

Udendo quell'ultima frase, Matatagi e Munemasa capirono subito che la ragazza aliena voleva che loro due si sfidassero in un duello...

I due ragazzi si voltarono all'unisono, per poi guardarsi attorno ed infine scambiarsi reciprocamente degli sguardi...

Entrambi fecero un unico pensiero... e non potevano di certo tirarsi indietro, perché il loro orgoglio non lo avrebbe accettato...

- Scusami, amico... Niente di personale... - disse per primo Hayato, rivolto all'altro ragazzo, chiudendo poi gli occhi e riaprendoli subito dopo, ora divenuti rossi, nel mentre alcune ciocche dei suoi capelli si erano tinte di blu, e una mano si era ricoperta di un'alone bluastro...
Matatagi fece un sibilo, mostrando i suoi canini da vampiro, per poi mettersi in posizione di attacco...

- Amico, lo stesso vale per me... - replicò Ibuki, rivolto all'altro ragazzo, aprendo e chiudendo i pugni, avvolti entrambi in un'alone grigiastro, per poi sfoggiare degli artigli lunghi ed affilati che prima non c'erano...
Munemasa cacciò un ruggito, mostrando le sue zanne da demone, per poi mettersi anch'esso in posizione di attacco...

La regina Lalaya si sedette su una poltrona regale, per guardarsi tranquillamente lo scontro che di lì a poco sarebbe iniziato, mentre le due aliene Hilary e Powai rimasero in piedi, ma sui volti di entrambe erano impresse delle espressioni di pura curiosità...

« Sarà un bello spettacolo... » pensarono all'unisono le due ragazze aliene, ansiose di assistere alla lotta tra il vampiro e il demone...

E proprio in quel momento, lo scontro ebbe inizio...

Il primo a muoversi fu Hayato, il quale, con dei rapidissimi scatti a zig zag, si posizionò poi alle spalle di Ibuki, cercando successivamente di colpirlo, ma quest'ultimo si voltò di scatto creando un muro di cristallo grigio-nero, il quale respinse l'attacco del vampiro, facendolo anche indietreggiare di alcuni passi...

Dopodiché fu il turno di Ibuki attaccare, il quale sbucò da dietro il muro di cristallo, per poi scattare verso Hayato, cercando di colpirlo con i suoi affilati artigli, ma quest'ultimo si spostò in tempo, però il demone provò ancora un paio di volte a colpire il giovane vampiro, il quale riuscì a schivare anche questi attacchi...

- Sei piuttosto sfuggevole... Ma riuscirò ugualmente a colpirti! - dichiarò Munemasa, con in ghigno, scoprendo le zanne acuminate, rivolgendosi al vampiro, - Anche tu sei rapido... E riuscirò a colpirti anch'io! - replicò Matatagi, anch'esso con un ghigno, mostrando i suoi canini vampireschi...

Dopodiché, i due ragazzi fecero entrambi un salto all'indietro, e i loro corpi, successivamente, vennero avvolti da delle auree d'energia... Hayato di colore blu scuro, ed Ibuki di colore grigio scuro...

Poi questi ultimi scattarono uno verso l'altro, con la medesima velocità, ma quando si trovarono vicinissimi, di colpo fecero un balzo all'indietro, fermandosi di colpo, per poi guardarsi reciprocamente...

« Sembra proprio che quei due si stiano studiando... » commentò l'aliena di nome Hilary, riferendosi al demone e al vampiro, « Già... I loro Azur sono piuttosto oscuri e spaventosi... Non ne avevo mai visti di questo tipo! » commentò invece l'aliena di nome Powai, riferendosi a delle sfere di medie dimensioni -che solo lei vedeva- che fluttuavano sopra le teste dei due ragazzi sopracitati, le quali rappresentavano nientemeno che le loro emozioni...
Quello di Hayato aveva la forma di una sfera oblunga verticale color blu scuro con delle inquietanti striature rosso sangue che vibravano freneticamente... Mentre quello di Ibuki era di forma ricurva, come un artiglio, di colore grigio scuro con striature a zigzag nere, le quali vibravano freneticamente...

Dopo essersi guardati per qualche minuto, Ibuki ed Hayato prepararono il loro nuovo attacco: il demone creò, tra le mani, una sfera grigiastra circondata da finissimi cristalli neri, e il vampiro creò, invece, accanto ai piedi, una sfera bluastra circondata da sottili cerchi neri...

Con un urlo di forza, Munemasa lanciò la sua sfera -come fosse un pallone da basket- e in contemporanea Matatagi calciò la sua sfera -come fosse un pallone da calcio-, uno contro l'altro...

Quando le due sfere si toccarono, rimasero per qualche istante a mezz'aria, per poi dissolversi a vicenda, lasciando solamente una nube grigiastra-bluastra...

« Uao... Hanno la stessa potenza di attacco... » commentò l'aliena di nome Lalaya, con un sorriso soddisfatto...

Avendo visto il loro attacco andato a vuoto, il vampiro e il demone optarono per un attacco diretto e a mani nude...

Munemasa scattò verso Hayato, per poi mettersi a quattro zampe e compiere un balzo in avanti, con l'intenzione di atterrare proprio addosso al vampiro...
- SEI MIO!! - urlò trionfale Ibuki, sicuro di sé, rivolto a quest'ultimo... che improvvisamente, però, si dissolse in una nube bluastra...

Il demone sgranò gli occhi, sorpreso da quell'inaspettata mossa...
Ma appena quest'ultimo aveva toccato terra, ad un tratto Matatagi comparve alle spalle di Munemasa, e con una rapidissima mossa, atterrò quest'ultimo di schiena, sfruttando proprio quel preciso momento...

- Te l'ho fatta, eh, eh! - disse il vampiro, rivolto al demone, mostrando a costui un sorriso di trionfo...
- Ma bravo... Mi hai colto di sorpresa... - replicò Munemasa, rivolto a Matatagi, anch'esso con un sorriso...

E fu in quell'istante che i due ragazzi si guardarono dritti negli occhi, avvertendo entrambi delle nuove sensazioni, mai provate prima di allora...

- Ibuki... - mormorò il vampiro, - Hayato... - mormorò a sua volta il demone... quando ad un tratto si udirono degli applausi...
Matatagi e Munemasa si tirarono su, rimettendosi poi in piedi...
Ad applaudire era stata nientemeno che la giovane regina Lalaya...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cap. 6 - After the Fight (Dopo la Lotta) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 6
After the Fight
(Dopo la Lotta)







« Bravi, ragazzi... Mi siete piaciuti tantissimo! È proprio questo che mi aspettavo di vedere da creature come voi! » dichiarò l'aliena dai capelli viola scuro, con un sorriso radioso e soddisfatto, rivolta al vampiro e al demone, riferendosi allo scontro appena terminato...

Questi ultimi si scambiarono alcuni sguardi -che nel mentre, avevano ripreso il loro aspetto "umano"-, per poi volgere nuovamente lo sguardo sulla giovane regina Lalaya...

- E adesso che hai visto le nostre capacità... Ci farai ritornare sulla Terra? - domandò Matatagi a quest'ultima, la quale, mettendosi una mano sotto il mento, assunse un'espressione pensierosa...

« Bhè... non saprei... » rispose l'aliena, con gli occhi chiusi...

Udendo tale frase, Munemasa fece un passo avanti...

- Come sarebbe a dire "non saprei"? Vuoi trattenerci qui a forza, per caso? Eh?? - protestò quest'ultimo, con sguardo alterato, rivolto all'aliena dai capelli viola...
Al demone dai capelli bianchi l'idea di non poter tornare a casa sua, non gli piaceva per niente, e mai gli sarebbe piaciuta...

Hayato volse lo sguardo sul suo nuovo amico, notando, oltre all'espressione arrabbiata, che aveva entrambi i pugni stretti...
Inoltre avvertiva chiaramente che il suo sangue era in subbuglio, cosa che rispecchiava il suo stato d'animo...

Il giovane vampiro si avvicinò al demone, per poi poggiare una sua mano sul braccio di quest'ultimo, che a tale contatto si calmò...

- Ibuki... lascia stare... - disse il ragazzo dai capelli castano, rivolto a quello dai capelli bianchi, il quale si voltò verso di lui...

Tra Munemasa e Matatagi ci furono solo dei sguardi silenziosi... però accompagnati da quelle stesse e nuove sensazioni avvertite precedentemente...

Ma qualcuno aveva assistito curioso a quella scena... e costei era nientemeno che l'aliena del pianeta Sazanāra, Powai...
Quest'ultima aveva notato, chiaramente, il cambiamento improvviso di entrambi gli Azur di Hayato e Ibuki...

« Questa poi... Non me l'aspettavo proprio... » disse fra sé l'aliena dai capelli azzurri, con sguardo sorpreso...

« Che cosa hai visto, cara Powai? » disse ad un tratto l'aliena Hilary, affiancatasi all'altra ragazza, avendo udito cosa aveva detto quest'ultima...

« Emh... Io... » disse Powai, titubante però nel parlare...
« Avanti, dimmelo... Sono curiosa... » disse nuovamente Hilary, fissando con il suo occhio quelli dell'altra aliena, con sguardo persuasivo...

Questa, un tantino intimorita, decise quindi di parlare, ma lo fece sussurandolo all'orecchio dell'aliena dai capelli celesti...

Quest'ultima rimase sorpresa da ciò che l'altra ragazza aliena gli rivelò...

« Ma davvero?? Ne sei sicura? » chiese conferma Hilary, « Si... » annuì con il capo Powai...

E dopo quell'ultima frase, le due aliene posarono lo sguardo sui due ragazzi nell'arena...

- Hayato... - iniziò a parlare il giovane demone, - ...Io voglio tornare sulla Terra, nel mio regno, a Ferox! - continuò quest'ultimo, con uno sguardo serio...
- Anch'io, Ibuki, voglio tornare a casa, in Giappone, nel maniero che era dei miei genitori! - replicò il giovane vampiro, anch'esso con uno sguardo serio...

« Ragazzi... » prese ad un tratto la parola la giovane regina Lalaya, « ...Non vi farebbe piacere fermarvi qui per in po' di tempo? » concluse la sua frase la ragazza aliena, rivolta a Matatagi e Munemasa...
Quest'ultimo, udendo tale frase, assunse un'espressione truce che incuteva timore...
La cosa ebbe effetto solo sulla regina di Falam Orbius e sull'aliena di Sazanāra...

- Vuoi una risposta significativa, ragazzina? - rispose il demone dai capelli bianchi, rivolto all'aliena dai capelli viola scuro, alla domanda posta in precedenza proprio da quest'ultima...

A fatica Lalaya riusciva a sostenere lo sguardo truce che aveva in volto Munemasa...
Metteva i brividi...

Matatagi avvertì, in quello stesso istante, che qualcun'altro si stava avvicinando...
E difatti, improvvisamente, irruppero nell'arena un gruppo di soldati, anch'essi alieni, i quali impugnavano delle strane lance...

Questi si posizionarono in cerchio attorno ai due ragazzi, bloccandogli così ogni via di fuga...

Hayato si guardò attorno, con sguardo teso, stringendo un pugno lungo un fianco...
- Dannazione! - pensò quest'ultimo...
Invece, Ibuki, aveva un'inquietante ghigno stampato sulle labbra...

- A quanto pare, ci sarà da divertirsi... - disse quest'ultimo, ricacciando fuori nuovamente i suoi artigli, pronto ad usarli...

Ma ad un tratto, fece la sua comparsa, un'altra figura: si trattava di un'anziana donna, dai lunghi capelli grigi con una crocchia, gli occhi viola, la pelle marroncina e le orecchie a punta molto lunghe, con indosso una veste nera e corti guanti rossi alle mani...

La giovane regina di Falam Orbius si sorprese nel vedere lì quest'ultima...

« Ruza! Cosa ci fa lei qui?? » si rivolse la ragazza aliena a quella anziana, altri non era che la sua consigliera, nel mentre quest'ultima veniva affiancata da altri due soldati alieni, anch'essi armati...

« Cosa ci faccio qui?! Regina Lalaya... Lei ha commesso un'errore molto grave portando sul nostro beneamato pianeta queste due creature estranee... » disse l'anziana aliena, con tono severo, indicando il vampiro e il demone...

« M-ma io... ma loro... » cercò di giustificarsi la giovane aliena, ma la consigliera chiamata Ruza alzò una mano, interrompendola...

« Sebbene queste due creature terrestri siano esseri inferiori, possono risultare- » ma quest'ultima non terminò la frase che Ibuki si voltò con sguardo feroce urlando: - A CHI HAI DATO DELL'ESSERE INFERIORE, VECCHIA??? -

La voce del giovane demone riecheggiò per qualche istante nell'arena in cui di trovava, e un pesante silenzio si fece poi largo tra di essa...

Munemasa aveva il volto trasfigurato dalla rabbia, e i suoi occhi emanavano una sinistra luce violacea...
Detestava fin dalla punta dei capelli quando lo chiamavano "essere inferiore"...
Lui che si considerava sempre e solo "un'essere superiore", data la sua razza demoniaca...

Matatagi, invece, teneva lo sguardo basso, ed un ombra scura era calata su di esso...

- Prima ci portano qui, e poi ci insultano reputandoci inferiori... Ma come si permettono... - mormorò tra sé il vampiro dai capelli castano, anch'esso irritato dall'offesa ricevuta poco prima...
E dette queste parole, il suo corpo venne avvolto da un'inquietante aura color blu scuro tendente al nero...

L'aria si stava facendo pesante...

L'aliena Powai si teneva le mani davanti alla bocca, spaventata dal cambiamento improvviso ed inquietante che avevano assunto entrambi gli Azur di Ibuki e Hayato...

La giovane regina Lalaya si teneva una mano davanti alla bocca, intimorita, ed un pensiero la stava tormentando in quel momento: aveva davvero commesso un errore portando due pericolose creature sul suo pianeta?

- Ibuki... - disse ad un tratto il giovane vampiro, rivolto al demone accanto a sé, - Cosa ne pensi se spargiamo un po' di sangue? - concluse Matatagi, alzando poi il capo, mostrando un'espressione inquietante ed un ghigno malefico che metteva i brividi...
- Che la cosa mi alletta molto, Hayato... - rispose Munemasa, con un altrettanto ghigno malefico, il quale metteva in mostra le sue zanne da demone...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cap. 7 - Incarcerated (Incarcerati) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 7
Incarcerated
(Incarcerati)







« Voi non farete proprio un bel niente... » disse l'anziana aliena, rivolta al demone e il vampiro...
E con un gesto della mano, costei ordinò ai soldati di agire... E in un attimo, questi ultimi colpirono i due ragazzi con dei raggi laser, i quali li tramortirono all'istante, facendoli cadere in terra senza sensi...

L'aliena chiamata Ruza sorrise soddisfatta... Ma non si poteva dire lo stesso della regina Lalaya e le due aliene Hilary e Powai...
Queste ultime erano scioccate da ciò che era appena accaduto lì...

« Soldati, vi ordino di catturare questi due esseri e di portarli immediatamente nel carcere di Falam Orbius! » impartì il comando l'anziana aliena a gli alieni armati, i quali obbedirono subito, caricandosi quindi sulle spalle i due ragazzi, per poi iniziare ad allontanarsi dall'arena...

« RUZA! Ma cosa... » disse la ragazza aliena dai capelli viola scuro, che però non aggiunse altro perché la sua consigliera la interruppe dicendo: « Regina Lalaya... Le consiglio vivamente di riflettere bene su ciò che ha fatto, e sicuramente capirà il suo sbaglio... »

La giovane regina non sapeva cosa rispondere...
La frase della consigliera Ruza l'aveva completamente spiazzata...

* * * * * *

In un'imponente edificio dalle mura nere, altri non era che il carcere di Falam Orbius, i peggiori criminali venivano imprigionati lì dentro, così da scontate le loro pene e colpe...

In una delle tante celle, nell'ala ovest, era stato rinchiuso il giovane vampiro Hayato Matatagi...

Costui era seduto su uno scalino, con il capo calato, avvolto da un'ombra scura...
E non solo... Il suo corpo era avvolto da un'inquietante aura blu scuro tendente al nero, da cui si erano diramate delle spaventose mani artigliate...

- Questi alieni... Non hanno la benché minima idea di che cosa sono capace io... - disse con tono profondo il ragazzo vampiro, per poi alzare una mano aperta, la quale venne subito avvolta da un'alone bluastro...

- Farò assaggiare a tutti le tenebre più profonde... E rimpiangeranno le giornate di luce... - aggiunse il ragazzo, con un'inquietante ghigno sulle labbra, unica cosa che s'intravedeva sotto quell'ombra scura...

Passarono una decina di minuti... quando ad un tratto...

« Pss... Ehi, Hayato... » richiamò una voce proprio Matatagi...
Quest'ultimo volse lentamente lo sguardo, ancora avvolto da un'ombra, in direzione della fonte della voce, scoprendo così, che di fronte alle sbarre di neon della sua cella, vi era una figura incappucciata...

Il ragazzo dai capelli castano non si mosse, ma pochi istanti dopo, quella figura si calò il cappuccio, rivelando così la propria identità: si trattava nientemeno che dell'aliena chiamata Powai Pichori, colei che l'aveva cercata sul pianeta Terra...

- Tu... - disse con tono stranamente calmo il ragazzo, rivolto a quest'ultima, la quale, con uno dei suoi sorrisi, rispose: « Si, sono proprio io! »

Costei fece una pausa, per poi aggiungere: « Ascolta, sono venuta- » ma non terminò la frase, che un paio di minacciose mani artigliate, le si avventarono contro, bloccate però dalle sbarre al neon della cella...

Spaventata, la ragazza aliena fece uno sbalzo all'indietro...
E proprio in quel momento, Hayato si stava lentamente avvicinando...

- Come osi presentarti di fronte a me dopo quello che hai fatto... Tu mi hai costretto a venire qui... Ed ora... MI RITROVO CHIUSO IN QUESTA CELLA COME SE FOSSI UN CRIMINALE!! - ringhiò Matatagi, furioso, rivolto all'aliena dai capelli azzurri...
E non solo... In quel momento, Hayato, aveva anche mostrato il suo aspetto vampiresco...

Powai era molto spaventata per due motivi: il primo era che l'Azur del vampiro aveva assunto la forma di un'inquietante bocca munita di zanne affilate, pronta per
divorarla; il secondo era che lo stesso sguardo del ragazzo sembrava volesse saltarle al collo e morderla da un momento all'altro, se non fosse stato per le sbarre di neon...

La ragazza aliena prese coraggio, riprendendo poi la parola...

« Ti assicuro che io non centro nulla... Anzi... Tu mi sei molto simpatico! » dichiarò quest'ultima, con un sorriso...

Matatagi rimase un tantino sorpreso da quella rivelazione...

- Io... Ti sto simpatico?! - chiese conferma quest'ultimo, alzando un sopracciglio, « Si, l'ho scoperto la prima volta quando ti ho incontrato sulla Terra... » rispose l'aliena Powai, avvicinandosi nuovamente alle sbarre in neon, « ...E per questo voglio aiutarti, Hayato... » aggiunse quest'ultima, - Aiutarmi? - disse il ragazzo, « Si, ma prima mi piacerebbe avere un po' della tua oscurità... » rispose la ragazza aliena...

* * *

Intanto, sempre in quella prigione, nell'ala est, in un'altra cella, era stato rinchiuso il giovane demone Ibuki Munemasa...

Da quando il ragazzo dai capelli bianchi aveva ripreso i sensi e si era reso conto dove era finito, aveva tentato di uscirne provando a distruggere le sbarre al neon della sua cella, ma invano...

Dopo l'ennesimo tentativo fallito, ad un tratto, Ibuki sbatté un pugno sul pavimento, con fare rabbioso...
Oltre l'offesa subita, era stato anche portato a forza in quel posto, e sbattuto in prigione come il peggiore dei criminali...

- Me la pagheranno cara... O si che me la pagheranno! - proferì ad un tratto Munemasa, con un tono di voce ed uno sguardo minaccioso...

- Li farò soffrire come non mai... Conosceranno cos'è la vera paura!! - disse quest'ultimo, per poi sghignazzare perfido...

Passarono una decina di minuti... quando ad un tratto il ragazzo avvertì distintamente l'odore di un altro essere vivente, provenire al di fuori della cella in cui si trovava lui...

Il demone volse poi lo sguardo, scoprendo così, che di fronte alle sbarre di neon della sua cella, vi era una figura incappucciata, che poi lo salutò con una mano...

Il ragazzo dai capelli bianchi alzò un sopracciglio, senza però muoversi, ma pochi istanti dopo, quella figura si calò il cappuccio, rivelando così la propria identità: si trattava nientemeno che dell'aliena chiamata Hilary Flail, colei che l'aveva cercata sul pianeta Terra...

Il ragazzo spalancò gli occhi vedendo quest'ultima proprio lì, ma poi cambiò improvvisamente espressione...

- E tu che ci fai qui?? - chiese Munemasa all'aliena dai capelli celesti, con tono di stizza, « Sono venuta a trovati, Ibuki... Non sei contento? » rispose quest'ultima, passandosi una mano tra i capelli, con fare vanitoso, - No. - rispose secco il demone dai capelli bianchi, con una smorfia...

La ragazza aliena fece un finto sorriso, per poi rivolgersi di nuovo al demone dicendo: « Perché fai così? Io- » ma non terminò la frase, che con un ruggito, Ibuki balzò sulle sbarre al neon, afferandone un paio con i suoi artigli che aveva ricacciato in quel momento...

L'aliena dai capelli celesti indietreggiò di alcuni passi, un tantino spaventata...

- HAI LA MINIMA IDEA DI COSA STO PASSANDO, RINCHIUSO QUI DENTRO?? NON AVREI DOVUTO ASCOLTARTI!! - ruggì il demoniaco ragazzo, con tono rabbioso, rivolto all'aliena Hilary...

« Ascoltami... Io non centro nulla di quello che ti è successo, te lo assicuro, anzi... Tu mi piaci... molto... » dichiarò quest'ultima, con un sorriso, stavolta vero e sincero...

Munemasa rimase abbastanza sorpreso da quella rivelazione...

- Io... Ti piaccio?! - chiese conferma quest'ultimo, alzando un sopracciglio, « Si, l'ho scoperto la prima volta quando mi è stata mostrata una tua foto... » rispose l'aliena Hilary, avvicinandosi nuovamente alle sbarre in neon, « Ibuki, tu sei una creatura piena di fascino e talento... E per questo voglio aiutarti... » aggiunse quest'ultima, - Aiutarmi? - disse il ragazzo, « Si, ma prima di ciò... vorrei che tu mi dessi un bacio... » rispose la ragazza aliena, con una punta di malizia...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Cap. 8 - Exchanges (Scambi) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 8
Exchanges
(Scambi)






- La mia... oscurità?! - chiese perplesso Matatagi, « Si... » annuì l'aliena Powai...

Il ragazzo scrutò quest'ultima per qualche istante...

- Non so se fidarmi di te... - disse il giovane vampiro, rivolto all'aliena dai capelli azzurri, « Lo so... lo vedo dal tuo Azur... » rispose quest'ultima, chiudendo gli occhi per un istante e riaprirli subito dopo...

Il ragazzo alzò un sopracciglio, confuso...

- Il mio cosa!? - replicò quest'ultimo, « Io leggo le tue emozioni, Hayato... Questa è un'abilità che hanno tutti quelli del mio pianeta! » rispose con tono calmo la ragazza aliena, per poi aggiungere, con un sorriso: « E ho scoperto anche una cosa che riguarda te e il tuo amico demone Ibuki... »

Hayato sussultò nel sentire il nome del demone dai capelli bianchi...
Da quando si trovava in quella cella, si era scordato di lui...

- Ibuki... - mormorò tra sé Matatagi, ritornando al suo aspetto "umano", per poi avvertire, in quello stesso istante, quelle nuove sensazioni che aveva percepito alla fine di quello scontro dimostrativo, richiesto dalla regina Lalaya...

Si guardò una mano, cercando di capire cosa significassero tali sensazioni...
L'aliena Powai sorrise, notando il cambiamento improvviso dell'Azur del vampiro, lo stesso notato dopo quella lotta dimostrativa...

« Allora, Hayato caro... Posso avere un po' della tua oscurità? » disse ad un tratto la ragazza aliena, porgendo una mano tra lo spazio stretto delle sbarre al neon...
Ma invece, con uno scatto, Matatagi afferrò il polso di quest'ultima, e guardandola dritta negli occhi, le disse: - Prima di darti una risposta, voglio sapere cos'è quella cosa che riguarda me e Ibuki... - « Non posso dirtelo, devi capirlo da solo... » rispose Powai, scuotendo leggermente la testa, « ...Ma posso darti un piccolo indizio... » aggiunse quest'ultima, per poi continuare: « Tu e lui andate molto d'accordo... »

Hayato si soffermò così a pensare alla frase appena detta dall'aliena, mentre lasciava il polso di quest'ultima...
Avrebbe saputo il significato di quelle sensazioni solo se sarebbe uscito da lì...

- E va bene, ti darò un po' della mia oscurità, ma ti avverto... - fece una breve pausa e poi aggiunse, con un sorriso sinistro: - ...Se non starai attenta, le tenebre potrebbero divorarti... -

L'aliena Powai deglutì, per poi rispondere: « Sono pronta. »

Detto ciò, il giovane vampiro si concentrò, creando, poi, tra le mani, una sfera di medie dimensioni, di colore blu scuro tendente al nero...

Hayato porse così quella "cosa" alla ragazza aliena, la quale prese senza indugio, ma appena la ebbe tra le sue mani, quella sfera iniziò a vibrare, segno che sarebbe successo qualcosa di negativo... Ma Powai ebbe un'idea: nella mano libera, creò quella che sembrò una bolla d'acqua, la quale poi usò per inglobare la sfera di oscurità...

« Ecco fatto! » disse la ragazza, con un sorriso, per poi ridurre quella bolla d'acqua, che poi ripose in una tasca...

« Ed ora... Ti tiro fuori di lì! » dichiarò successivamente l'aliena dai capelli azzurri... E detto ciò, lanciò dalle mani quelli che sembravano essere dei getti d'acqua, alla base della cella...
E pochi istanti dopo, ci fu una sorta di corto circuito, il quale poi fece disattivare le sbarre al neon...

Senza la minima esitazione, Hayato balzò fuori dalla sua cella...
Subito, Powai le si avvicinò...

« Ora seguimi, che ti porto fuori da qui in tutta sicurezza! » disse quest'ultima, rivolta al ragazzo, il quale annuì...
Ma fatti alcuni passi, sul volto di Matatagi si dipinse un ghigno inquietante...

* * *

Ibuki rimase sorpreso da quell'inaspettata richiesta fatta dall'aliena Hilary...

- Un... bacio?! E perché proprio da me? - domandò il demone alla ragazza aliena, « Bhè, voglio sentire cosa si prova a baciare una creatura come te... » rispose quest'ultima, passandosi una mano tra la folta chioma, con fare vanitoso...

Munemasa assottigliò gli occhi, con fare dubbioso...

- Chi mi dice che non ci sia un trucco sotto? - disse quest'ultimo, rivolto all'aliena dai capelli celesti, « Hai la mia parola d'onore che non c'è nessun inganno... » rispose quest'ultima, mettendosi una mano sopra il petto, per poi aggiungere, sempre rivolta al ragazzo demone: « E poi, ho saputo una cosa che riguarda te e il tuo amico vampiro Hayato... »

Ibuki sussultò nel sentire il nome del vampiro dai capelli castano...
Da quando si trovava in quella cella, si era scordato di lui...

- Hayato... - mormorò tra sé Munemasa, ricacciando indietro i suoi letali artigli, per poi avvertire, in quello stesso istante, quelle nuove sensazioni che aveva percepito alla fine di quello scontro dimostrativo, richiesto dalla regina Lalaya...

Si guardò una mano, cercando di capire cosa significassero tali sensazioni...

« Allora, Ibuki... Posso avere l'onore di un tuo bacio? » disse ad un tratto la ragazza aliena, avvicinando il suo viso allo spazio stretto delle sbarre al neon...
Ma invece, Munemasa afferrò un paio di queste ultime, e guardando dritta negli occhi l'aliena dai capelli celesti, le disse: - Prima di decidermi, voglio sapere cos'è quella cosa che riguarda me e Hayato... - « Mi dispiace, Ibuki, ma non posso dirtelo, perché devi capirlo da solo... » rispose Hilary, voltando leggermente il capo, « ...Ma posso darti però un piccolo indizio... » aggiunse quest'ultima, per poi continuare: « Tu e lui andate molto d'accordo... »

Ibuki si soffermò così a pensare alla frase appena detta dall'aliena, mentre ritraeva lentamente il capo all'indietro...
Avrebbe saputo il significato di quelle sensazioni solo se sarebbe uscito da lì...

- E va bene... Ti darò questo bacio che tanto desideri... - rispose il ragazzo, avvicinando poi nuovamente, il volto tra lo spazio delle sbarre al neon, di fronte al viso dell'aliena Hilary, la quale sorrise...

E così, le labbra di questi ultimi si unirono, in quello che era un semplice bacio...

Quest'ultimo durò una decina di secondi, dopodiché, i due ragazzi si divisero...

- Allora? Ti è piaciuto questo bacio? - domandò successivamente Munemasa ad Hilary, la quale, sfiorandosi il labbro inferiore con un dito, rispose: « Si... molto... Proprio ciò che mi aspettavo... »

E detto ciò, quest'ultima fece alcuni passi indietro, per poi dire ancora, rivolto al ragazzo: « Ed ora, come promesso, ti faccio uscire da lì. »

E così, l'aliena dai capelli celesti, creò nella mano, quello che sembrava essere un coltello fatto d'energia, che poi lanciò alla base della cella...
E pochi istanti dopo, ci fu una sorta di corto circuito, il quale poi fece disattivare le sbarre al neon...

Senza la minima esitazione, Ibuki balzò fuori dalla sua cella...
Subito, Hilary le si avvicinò...

« Ora seguimi, che ti porto fuori da qui senza problemi. » disse quest'ultima, rivolta al ragazzo, il quale annuì...
Ma fatti alcuni passi, sul volto di Munemasa si dipinse un ghigno feroce...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Cap. 9 - Vampire Darkness (Oscurità Vampiresca) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 9
Vampire Darkness
(Oscurità Vampiresca)







Nella prigione di Falam Orbius, l'aliena Powai stava guidando il vampiro Hayato verso la via di fuga da quel posto, e fortunatamente, per loro, non avevano incontrato, fino ad ora, nessun ostacolo...

« Non preoccuparti, Hayato, tra poco saremo fuori da qui! » dichiarò la ragazza dai capelli azzurri, con un sorriso, ma stranamente, il ragazzo non replicò a tale frase...

Quando poi, i due si trovarono in prossimità dell'uscita, improvvisamente spuntarono un gruppo di guardie aliene, armate di fucili laser, i quali bloccarono così la strada ai due "fuggitivi"...

« Fermi dove siete! » disse una di quelle guardie, rivolta alla ragazza aliena e al vampiro...
Questi ultimi si erano dovuti bloccare di colpo, non potendo più proseguire per la loro via...

« Oh, no... questo non ci voleva! » pensò Powai, con un'espressione tesa...
Ma ad un tratto avvertì che l'aria era divenuta improvvisamente fredda, come se qualcuno avesse azionato un grosso frigorifero...

La ragazza aliena si strinse nelle spalle, per poi voltare lentamente lo sguardo sul ragazzo vampiro, e quando lo ebbe fatto, rimase totalmente scioccata da ciò che vide...

Hayato era circondato da una spaventosa aura d'energia oscura di colore blu scuro, tendente al nero, da cui si erano diramate delle inquietanti mani artigliate, le quali vibravano freneticamente da una parte all'altra...
Ed inoltre, l'Azur di quest'ultimo aveva assunto la forma di una grossa bocca spalancata munita di lunghe zanne, di colore nero, e al centro di essa, quello che sembrava un occhio, di colore rosso sangue, dalla forma oblunga orizzontale...

- Tu, - disse ad un tratto Matatagi, rivolto a Powai, - fatti da parte... -
Il tono del ragazzo era freddo, e un ombra era calata sul suo volto...

« Ma io- » l'aliena non terminò la frase, che improvvisamente si ritrovò a terra, non si sa come...

- Mostrerò a questi insignificanti extraterrestri cosa significa provocare l'oscurità... e soprattutto... ME! - dichiarò Hayato, alzando di scatto lo sguardo, mostrando così il suo aspetto vampiresco...

E pochi istanti dopo, le tenebre iniziarono ad espandersi, rendendo quel posto lentamente più buio...

Le guardie aliene erano pietrificate da quella situazione... Ed anche la stessa Powai era spaventata, e in quell'istante si stava chiedendo mentalmente se aveva fatto bene a liberare quel vampiro...

- L'oscurità vi divorerà... Senza pietà! - dichiarò Matatagi, con un ghigno perfido, per poi allungare una mano dinanzi a sé, che subito si ricoprì di un'alone bluastro...

Le guardie provarono ad agire, ma con una mossa improvvisa, Hayato scagliò contro queste ultime, quelle spaventose mani artigliate, che subito bloccarono in terra quelle guardie...

- Ora conoscerete la morsa delle tenebre, da cui nessuno fa più ritorno... - proferì il vampiresco ragazzo, con un ghigno, mentre apriva la mano, ricoperta da un'alone oscuro, il quale aveva donato a questa, l'aspetto di una mano artigliata...

L'aliena dai capelli azzurri guardava spaventata la scena, rimanendo immobile al suo posto...

« Ma... Cos'ha intenzione di fare?? Il suo Azur è troppo spaventoso... Non riesco a leggerlo... » pensò Powai, osservando il mostruoso Azur sopra la testa del vampiro...

- Ed ora... MORSA MICIDIALE DELLE TENEBRE! - pronunciò ad un tratto Matatagi, chiudendo di scatto la sua mano a pugno...

E con quella mossa, quelle oscure mani artigliate, si chiusero intorno ai corpi di quelle guardie aliene, in una morsa micidiale, che fece gridare di dolore questi ultimi, ma costoro smisero di urlare definitivamente quando i loro corpi si dissolsero in delle nubi verdognole-rossastre, che poi vennero inghiottite da quell'oscurità sconfinata...

Hayato rise perfido, compiaciuto del suo operato...

Powai, invece, non credeva ai suoi occhi... Quel terrestre aveva fatto fuori, senza la minima esitazione, quelle guardie aliene...
Di queste ultime non era rimasta alcuna traccia...

Poi, improvvisamente, quell'oscurità iniziò lentamente a ritirarsi, come anche la temperatura dell'aria ritornò normale...

L'aliena dai capelli azzurri si alzò lentamente da terra, per poi voltare lo sguardo su Matatagi, il quale aveva ripreso il suo aspetto "normale", ma un velo d'ombra era rimasto sul suo viso...

« Co... Cos'era... quella "cosa"? » domandò cauta la ragazza aliena, al ragazzo dai capelli castano, - Quelle... sono le tenebre che albergano in me... il mio potere, che niente e nessuno può fermare... - rispose con un'inquietante calma quest'ultimo, mentre la sua aura d'energia stava pian piano scomparendo...

Powai deglutì, intimorita dalle parole appena dette dal giovane vampiro...

Quest'ultimo fissò negli occhi la ragazza aliena...

- Bhè? Cosa c'è? Adesso ti faccio paura? Non avevi detto che ti ero simpatico? - disse successivamente il ragazzo, con uno strano sorriso, rivolto all'aliena dai capelli azzurri, la quale, però, non replicò a tale frase...

D'un tratto, una sottile essenza bluastra che fuoriusciva da una tasca della divisa di Powai, attirò l'attenzione di Hayato...

Quest'ultimo alzò una mano, e proprio in quell'istante, la sfera di oscurità che lui aveva donato a lei, fuoriuscì da quella tasca...

- Se non ti dispiace, questa me la riprendo... - disse Matatagi, mentre quella sfera ritornò tra le sue mani...

- ...Non sei degna di custodire la mia oscurità... - dichiarò ancora il ragazzo, rivolto all'aliena, mentre lui riassorbiva in sé tale sfera, - ...E vuoi sapere il motivo? - disse ancora Hayato, per poi avvicinarsi a Powai e sussurrare all'orecchio di quest'ultima: - Perché tu... hai paura. -

L'aliena dai capelli azzurri sgranò gli occhi...
Purtroppo, quell'affermazione era vera...

- Riuscirai anche a leggere le mie emozioni... ma non mi conosci affatto... - dichiarò Matatagi, rivolto alla ragazza aliena, dopo aver dato le spalle a quest'ultima, - Mentre io, invece, ho capito come sei tu, perché sei venuta a contatto, seppur per breve tempo, con una piccola parte della mia oscurità... - spiegò infine il vampiro, sempre rivolto all'aliena dai capelli azzurri...

Calò per qualche momento il silenzio...

- Ora, - riprese la parola Hayato, - guidami fuori di qui... - disse il ragazzo, rivolto a Powai, - ...o altrimenti lo farò a modo mio... - proferì infine lui, con un'espressione ombrosa sul volto...

La ragazza aliena, udendo l'ultima parte della frase, e l'espressione del vampiro, si affrettò subito a rispondere: « Si... L'uscita è molto vicina... Seguimi. »

E detto ciò, i due ripresero il loro cammino di fuga.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Cap. 10 - Demonic Crystal (Cristallo Demoniaco) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 10
Demonic Crystal
(Cristallo Demoniaco)







Sempre nella prigione di Falam Orbius, l'aliena Hilary stava guidando il demone Ibuki verso la via di fuga da quel posto, e fortunatamente, per loro, non avevano incontrato, fino ad ora, nessun ostacolo...

« Stai tranquillo, Ibuki, tra poco saremo fuori da qui... » dichiarò la ragazza dai capelli celesti, con un sorriso, ma stranamente, il ragazzo non replicò a tale frase...

Quando poi, i due si trovarono in prossimità dell'uscita, improvvisamente spuntarono un gruppo di guardie aliene, armate di fucili laser, i quali bloccarono così la strada ai due "fuggitivi"...

« Fermi dove siete! » disse una di quelle guardie, rivolta alla ragazza aliena e al demone...
Questi ultimi si erano dovuti bloccare di colpo, non potendo più proseguire per la loro via...

« Dannazione... questo non ci voleva proprio! » pensò Hilary, con un'espressione tesa...
Ma ad un tratto avvertì che la temperatura era divenuta improvvisamente fredda, come se un vento gelido fosse penetrato bruscamente lì dentro...

La ragazza aliena si toccò le braccia, per poi voltare lo sguardo sul ragazzo demone, e quando lo ebbe fatto, rimase impietrita da ciò che vide...

Ibuki era circondato da una spaventosa aura d'energia di colore grigio scuro, con striature nere e violacee, da cui si erano diramati dei tentacoli, le quali alla fine, avevano delle spaventose bocce munite di lunghe zanne ed una lunga lingua che fuoriusciva da essa, simile a quella dei serpenti...
Quelle "cose" vibravano freneticamente da una parte all'altra...

- Tu... - disse ad un tratto Munemasa, rivolto ad Hilary, - fatti subito da parte... -
Il tono del ragazzo era profondo, ed una strana ombra, gli copriva gli occhi...
Inoltre, teneva entrambi i pugni stretti lungo i fianchi...

« Aspetta, io- » l'aliena non terminò la frase, che improvvisamente si ritrovò a terra, non si sa come...

- Mostrerò a questi patetici extraterrestri cosa significa provocare un demone di Ferox... CIOÈ IO! - dichiarò Ibuki, alzando di scatto lo sguardo, mostrando così la sua espressione furiosa...

E pochi istanti dopo, l'aura d'energia di quest'ultimo iniziò ad espandersi, invadendo lentamente l'ambiente circostante...

Le guardie aliene erano pietrificate da quella situazione... Ed anche la stessa Hilary era abbastanza spaventata, e in quell'istante si stava chiedendo mentalmente se aveva fatto bene a liberare quel demone...

- Ora conoscerete il mio grande potere... IL KESSHO KURO, CRISTALLO OSCURO!! - dichiarò Munemasa, con un ghigno feroce, per poi allungare entrambi le mani dinanzi a sé, che subito si ricoprirono di un'alone grigiastro-nero...

Con alcuni movimenti delle mani, quest'ultimo fece spuntare dal terreno, una moltitudine di cristalli, di colore nero-grigio, dalle varie forme e dimensioni...

Le guardie provarono ad agire, ma con una mossa improvvisa, Ibuki creò un paio di grandi mani artigliate fatte di quello stesso cristallo, le quali agguantarono, in una sola volta, quel gruppo di guardie, le quali poi tentarono di liberarsi, ma invano...

- È inutile agitarsi... Oramai siete spacciati... - proferì il demoniaco ragazzo, con un ghigno maligno, mentre apriva entrambi le mani, ricoperte da quell'alone grigiastro-nero, il quale aveva donato a queste, l'aspetto di due mani artigliate...

L'aliena dai capelli celesti guardava spaventata la scena, rimanendo immobile al suo posto...

« Ma... Che intenzioni ha?? Non ho mai visto una creatura con un tale potere... » pensò Hilary, osservando la figura del demone davanti a sé...

- E adesso... MORSA MICIDIALE DEMONIACA! - pronunciò ad un tratto Munemasa, chiudendo di scatto le sue mani a pugno...

E con quella mossa, quelle mani di cristallo artigliate, si chiusero intorno ai corpi di quelle guardie aliene, in una morsa terribile, che fece gridare di dolore questi ultimi, ma costoro smisero di urlare definitivamente quando i loro corpi si spappolarono in una poltiglia verdognola-rossastra, la quale si sparpagliò sul pavimento...

Ibuki rise sadico, compiaciuto totalmente del suo operato...

Hilary, invece, non credeva ai suoi occhi... Quel terrestre aveva fatto fuori, senza la minima esitazione, quelle guardie aliene...
Di queste ultime era rimasta solo una disgustosa poltiglia...
La ragazza si portò una mano sulla bocca, trattenendo un conato di vomito...

Dopodiché, improvvisamente, quei cristalli si ritrassero su loro stessi, scomparendo poi del tutto, ed anche la temperatura dell'aria ritornò normale...

L'aliena dai capelli celesti si alzò lentamente da terra, per poi voltare lo sguardo su Munemasa, che nel mentre aveva stampato sulle labbra, un ghigno malefico, il quale metteva in mostra le sue zanne da demone...

« Co... Cos'erano... quelle "cose"? » domandò cauta la ragazza aliena, al ragazzo dai capelli bianchi, - Quelle? È semplice... Era il Kessho Kuro, il potere del cristallo oscuro, il più micidiale, letale e potente del mio regno d'origine Ferox! - rispose con un ghigno molto soddisfatto quest'ultimo, mentre la sua aura d'energia stava pian piano scomparendo...

Hilary deglutì, intimorita dalle parole appena dette dal giovane demone...

Quest'ultimo fissò negli occhi la ragazza aliena...

- Bhè? Cosa c'è? Adesso hai paura di me? Non avevi detto che ti piacevo? - disse successivamente il ragazzo, con uno sguardo serio e mettendosi a braccia conserte, rivolto all'aliena dai capelli celesti, la quale, però, non replicò a tale frase...

Gli occhi color porpora di Ibuki si assottigliarono...

- Per caso ti sei pentita del bacio che ti ho dato? Se fosse così, non sarei molto contento, lo sai? E lo stesso vale anche per i complimenti che mi hai fatto... Perché significherebbe che mi hai preso in giro... - disse per poi dichiarare Munemasa, con tono molto serio, sempre rivolto all'aliena Hilary, la quale non riusciva a dire una sola parola...

- Ma penso che il motivo sia un altro e solo uno... - disse ancora Ibuki, annusando un po' l'aria, per poi avvicinarsi alla ragazza aliena, e prendendole il mento tra le dita, poi le disse: - ...La paura... L'ho capito dal tuo odore. -

L'aliena dai capelli celesti sgranò l'occhio non coperto dalla benda...
Purtroppo, quell'affermazione era vera...

- Quello che hai detto su di me è vero: sono un ragazzo talentuoso e pieno di fascino... - dichiarò Munemasa, rivolto alla ragazza aliena, mentre si passava una mano tra la candida chioma, con fare vanitoso, - Ed io, di te, nonostante non riesco a leggere la tua anima ma invece osservandoti bene, ho capito che sei una tipa ambigua... - spiegò infine il demone, sempre rivolto all'aliena dai capelli celesti...

Calò per qualche momento il silenzio...

- Ed ora, - riprese la parola Ibuki, - portami fuori di qui... - disse il ragazzo, rivolto ad Hilary, - ...o altrimenti lo farò a piacere mio... - proferì infine lui, con un'espressione truce sul volto...

La ragazza aliena, udendo l'ultima parte della frase, e l'espressione del demone, si affrettò subito a rispondere: « Si... L'uscita non è molto lontana... Seguimi. »

E detto ciò, i due ripresero il loro cammino di fuga.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Cap. 11 - Free... maybe. (Liberi... forse.) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 11
Free... maybe.
(Liberi... forse.)







Due coppie, una formata dal vampiro Hayato e l'aliena Powai, e l'altra dal demone Ibuki e l'aliena Hilary, erano vicinissimi ad uscire dalla prigione di Falam Orbius...
E difatti, alcuni minuti dopo, questi ultimi si ritrovarono finalmente all'esterno, da due parti opposte... Ma percorsi non molti metri, le due coppie si incontrarono...

Il demone e il vampiro si fermarono a pochi passi uno dall'altro...
Si guardarono per alcuni istanti, per poi sorridere e battere entrambi i pugni chiusi tra loro, e sorprendentemente, scambiarsi un abbraccio amichevole...
Quel contratto fece avvertire ad entrambi, quelle curiose sensazioni...

"Tu e lui andate molto d'accordo..."

Questa fu la frase che i due ragazzi pensarono, quasi all'unisono...

« Emh, ragazzi, scusate... » prese d'un tratto la parola l'aliena Powai... I due ragazzi, sentendosi chiamati, si staccarono dal loro abbraccio, per poi voltarsi entrambi verso le due ragazze aliene...

- Cosa c'è? - dissero all'unisono Matatagi e Munemasa, rivolte a quest'ultime, le quali sussultarono leggermente, ma poi si decisero a parlare...

« Ora... cosa pensate di fare? » domandò Hilary ai due...
- Troveremo un modo per andarcene da qui... - rispose il vampiro, - Esatto... Non supporto più il tuo pianeta... - aggiunse il demone, con uno sguardo serio, rivolto all'aliena dai capelli celesti...

« Ma... Ne siete sicuri? » chiese conferma l'aliena Powai...
Matatagi guardò quest'ultima con sguardo serio, per poi rispondere: - Dovresti già conoscere la risposta... -

L'aliena dai capelli azzurri capì a cosa si riferisse il vampiro... E difatti, guardando entrambi gli Azur dei due ragazzi, intuì che questi ultimi erano impassibili nella loro decisione...

Le due ragazze aliene si scambiarono alcuni sguardi d'intesa, per poi annuire entrambi con il capo...

La prima a prendere di nuovo la parola fu Powai, la quale, avvicinandosi al giovane vampiro, tirò fuori quella che sembrava essere una sacchetta di plastica, con un qualcosa di rosso dentro...

« Tieni, Hayato, » iniziò a dire la ragazza, consegnando al ragazzo dai capelli castano quella sacchetta, « questo è del sangue umano, per te, quando avrai sete... » concluse l'aliena dai capelli azzurri...

Matatagi osservò quella sacchetta, e per sincerarsi del contenuto, aprì il tappuccio, ed immediatamente l'inconfondibile odore del sangue umano gli penetrò nelle narici... Tale odore venne avvertito anche dall'altro ragazzo che si trovava al suo fianco...

Dopodiché, fu il turno di Hilary, la quale, avvicinandosi al giovane demone, tirò fuori una scatoletta fata di un materiale semi-trasparente, la quale faceva intravedere un qualcosa al suo interno...

« Tieni, Ibuki, » iniziò a dire la ragazza, consegnando al ragazzo dai capelli bianchi quella scatoletta, « questo è un pezzo di carne, per te, quando avrai fame... » concluse l'aliena dai capelli celesti...

Munemasa osservò quella scatoletta, e per sincerarsi del contenuto, alzò il coperchio, e subito il suo olfatto sopraffino percepì l'inconfondibile odore pungente della carne...

Il demone e il vampiro si affiancarono, per poi guardarsi l'un l'altro e dire un "grazie" ad entrambe le aliene...

E dopo ciò, i due ragazzi si voltarono e iniziarono ad allontanarsi correndo via...
Le due aliene seguirono con lo sguardo questi ultimi andare via lontano...

« Hilary... devo parlarti di una cosa... » disse l'aliena dai capelli azzurri, « Anche io, Powai... » replicò quella dai capelli celesti...

E detto ciò, anche le due ragazze si allontanarono da lì.

* * *

La notizia dell'evasione del demone Ibuki e il vampiro Hayato dalla prigione di Falam Orbius, arrivò al palazzo reale...

Nella sala del trono, la regina Lalaya, circondata dai suoi consiglieri, tra cui l'anziana Ruza, stava visionando un paio di filmati ripresi dalle telecamere della sorveglianza, ossia i video della fuga del demone e il vampiro dalle loro celle...

Terminato di vedere quei filmati, tutti i presenti erano rimasti visibilmente scioccati e turbati dal contenuto delle immagini, ossia gli oscuri e terribili poteri di cui disponevano Matatagi e Munemasa, e il brutale e spaventoso modo in cui avevano fatto fuori quelle guardie carcerarie...

L'anziana consigliera fece un passò avanti verso la giovane sovrana di Falam Orbius...

« Vostra maestà... Ora le è finalmente chiaro che queste due creature rappresentato una minaccia per il nostro mondo, in quanto estremamente pericolose? » domandò l'anziana aliena, rivolta alla giovane regina, indicando su uno schermo sospeso, un fermo immagine in cui erano ritratti il vampiro Hayato e il demone Ibuki, entrambi con un ghigno malefico sulle labbra...

La ragazza aliena si mise una mano sotto al mento, pensierosa, per poi dire la sua: « È vero... Ciò che hanno fatto è terribile... Ma io penso che possiamo ragionare con loro, e spiegargli che noi- » « Con creature del genere, i discorsi pacati e ragionevoli sono del tutto inutili... » disse un altro consigliere, un alieno dalla statura alta ed una lunga barba bianca, la quale si reggeva con un un bastone...

« Quindi, ci vediamo costretti a prendere dei seri provvedimenti... Che le piaccia o no, regina Lalaya, quei due vanno fermati e catturati... » dichiarò seria e severa la consigliera Ruza... Gli altri, accanto a lei annuirono con il capo...

« ...Ed io ho già in mente chi potrebbe fare questo lavoretto... » pensò quest'ultima, con un sorriso...

« Per quanto riguarda Hilary Flail e Powai Pichori, verranno severamente punite per aver aiutato due prigionieri a fuggire dalle loro celle... » dichiarò successivamente un altro consigliere, un alieno di bassa statura con lunghi capelli neri, lunghi baffi ed un pizzetto sul mento...

E dopo quell'ultima frase, i consiglieri si congedarono, lasciando la giovane regina con i suoi pensieri...

* * *

In una stanza semi-buia, la consigliera Ruza Donolzen aveva di fronte a sé due figure, una di grossa statura e l'altra di piccola statura...

L'anziana aliena mostrò a queste ultime delle immagini olografiche del demone Ibuki e del vampiro Hayato...

« Del ragazzino dai capelli bianchi me ne occupo io... » disse la figura massiccia, facendo scrocchiare le nocche delle mani, « All'altro, invece, ci penso io... » disse la figura minuta, ridendo tra sé...

« Bene... A termine lavoro, verrete pienamente ricompensati... » disse l'aliena Ruza, rivolta ai due figuri, i quali poi si allontanarono.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Cap. 12 - Speak (Parlare) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 12
Speak
(Parlare)







Hayato e Ibuki avevano lasciato da un bel po' la prigione in cui erano stati ingiustamente rinchiusi, ed ora stavano attraversando quella che sembrava essere una città abbandonata...

Il demone dai capelli bianchi stava osservando incuriosito quel luogo, mentre aveva iniziato a mangiare il suo pezzo di carne, visto che poco prima, aveva iniziato a sentire i morsi della fame...

- Questo posto, - iniziò a dire Munemasa, - assomiglia alla città di Damex, un luogo del mio regno in cui vengono spedite le anime degli esseri umani... - concluse il ragazzo, dando poi un altro morso al suo pezzo di carne...

- Da come lo descrivi, il tuo regno deve essere molto interessante... Mi piacerebbe visitarlo, un giorno... - disse ad un tratto Matatagi, con un sorriso, rivolto all'altro ragazzo, il quale sorrise di rimando e replicò: - Ma certo! Mi farebbe molto piacere... -

Hayato sorrise ancora, per poi aprire il tappuccio della sacchetta di plastica ed iniziare a bere il sangue al suo interno...

- Com'è? - domandò Ibuki all'altro ragazzo, - Non so... Ha un sapore curioso, ma lo berrò ugualmente, visto che non ho alternative... - rispose quest'ultimo, soffermandosi sul gusto, - Comunque, preferisco mille volte berlo alla fonte... fresco e caldo al punto giusto... - aggiunse infine il vampiro, bevendo altri sorsi di quel sangue...

- Sai, anch'io la penso come te... Per me la carne deve essere fresca e la preda viva... - dichiarò il demone...
- Però devo dire che questo pezzo di carne non è male... - aggiunse infine quest'ultimo, mandando poi giù l'ultimo boccone...

- Aah... Penso di stare a posto così... - dichiarò successivamente Munemasa, con un'espressione soddisfatta sul volto, per poi voltarsi verso Matatagi...
- E tu, invece? - domandò a quest'ultimo, il quale, mostrando la sacchetta completamente vuota, rispose: - Penso di essere a posto anch'io... -

Passati dieci minuti circa, i due ragazzi arrivarono al confine di quella città abbandonata, e si addentrarono poi in quello che sembrava essere un bosco...

Questi ultimi, però, erano inconsapevoli che due figure li stavano osservando da lontano, nascondendo anche il loro odore per non essere scoperti...

Mentre camminavano in quel bosco, i due ragazzi si guardavano attorno, sorpresi dalla somiglianza che questo aveva con quelli terrestri, i quali il vampiro e il demone erano soliti frequentare...

Passati circa dieci minuti, d'un tratto Hayato alzò lo sguardo al cielo...

- A quanto pare, sembra stia per fare giorno... - constatò quest'ultimo, notando il cambiamento del colore del cielo: da blu notte, era diventato molto più chiaro...

- Si, hai ragione... - replicò Munemasa, guardando anch'esso il cielo, - Dobbiamo trovare un riparo, a questo punto... - aggiunse infine...

Così i due ragazzi iniziarono a guardarsi attorno... Quando poi, ad un tratto, Matatagi notò quella che poteva essere una grotta...

- Penso che quella potrebbe andare bene... - disse il ragazzo, indicando quest'ultima...

E così il demone e il vampiro si avvicinarono a quella grotta...

- Sarà vuota? - si domandò Hayato...
Ibuki si sporse sull'entrata, per poi annusare l'aria...
- Non avverto nessun particolare odore... Possiamo entrare. - dichiarò il ragazzo dai capelli bianchi...

E detto ciò, i due ragazzi entrarono in quella grotta...

- C'è un problema, però... - iniziò a dire Hayato, - bisogna coprire l'entrata per quando farà giorno... - concluse di dire quest'ultimo...

- Non preoccuparti, - disse Ibuki, con un sorriso, - farò in modo che non entri nemmeno un filo di luce qui dentro... - disse infine quest'ultimo...

E detto ciò, il demone dai capelli bianchi creò, con il suo potere, un muro fatto di cristallo, il quale coprì tutta l'entrata della grotta...

- Ecco fatto! - disse poi Munemasa, con un sorriso soddisfatto...
Matatagi si avvicinò a quel muro, e curioso, osservò quest'ultimo...
Ci poggiò una mano sopra, notando che era freddo al tatto e carico di energia oscura...

Ibuki si avvicinò ad Hayato, e poggiandogli una mano sulla spalla, disse a quest'ultimo: - Non temere... Il Kessho Kuro è un cristallo che assorbe qualsiasi fonte di luce, e perciò non fa passare nulla... -

Sentendo la mano del suo amico sulla spalla, il vampiro avvertì nuovamente quelle sensazioni...

Dopodiché, i due ragazzi si sedettero in terra... Munemasa poggiò la schiena su una parete rocciosa, mettendosi a braccia conserte, mentre Matatagi si distese su un fianco, con una mano poggiata sotto il mento...

Quest'ultimo ripensò alle parole dette dall'aliena Powai: "Tu e lui andate molto d'accordo..."

- Devo chiederglielo... Devo sapere se anche lui avverte le stesse sensazioni che sento io... - pensò il ragazzo dai capelli castano, guardando quello dai capelli bianchi...

- Senti, Ibuki, - iniziò il suo discorso Hayato, - anche tu... provi delle nuove sensazioni... da un po' di tempo? - concluse il giovane vampiro...
Il demone sgranò gli occhi dalla sorpresa nell'udire la domanda di quest'ultimo...
- Anche lui... - pensò Munemasa, mentre guardava l'altro ragazzo, per poi annuire alla domanda di quest'ultimo...

Stavolta fu Matatagi a sgranare gli occhi dalla sorpresa, udendo la risposta di Ibuki...

- Ho iniziato ad avvertire quelle sensazioni alla fine della nostra lotta dimostrativa... - iniziò a spiegare quest'ultimo, - E poi, tutte le volte che ti pensavo e avevo un contatto fisico con te, quelle sensazioni si ripresentavano nuovamente... - concluse nella sua spiegazione il demone dai capelli bianchi...

- Anche io, Ibuki... Le stesse cose che hai detto tu... - replicò Hayato, - Inoltre quell'aliena, Powai, mi ha detto di aver scoperto una cosa che riguarda me e te... - disse poi quest'ultimo, rivolto sempre all'altro ragazzo, il quale sgranò leggermente gli occhi e replicò: - Anche quell'aliena, Hilary, mi ha detto di aver saputo una cosa che riguardava me e te... -

- ...E che devo capire da solo di che cosa si tratta... - dissero all'unisono Munemasa e Matatagi...

Questi ultimi rimasero sorpresi di aver detto la medesima frase...

- Io e lui andiamo molto d'accordo... - pensarono all'unisono il demone e il vampiro, soffermandosi soprattutto sulle ultime due parole...
E fu in quel momento che i due ragazzi avvertirono quelle sensazioni, ed entrambi si guardarono dritti negli occhi, per poi avvicinarsi uno di fronte all'altro...
Ora erano faccia a faccia...
Gli occhi porpora del demone fissavano quelli neri del vampiro, e viceversa...

Poi, improvvisamente, Matatagi e Munemasa si scostarono...

- Penso sia giunto il momento di riposare... - disse Hayato, stendendosi poi su un fianco, - Si, lo penso anch'io... - replicò Ibuki, stendendosi poi di schiena, con le braccia incrociate dietro la testa, - Così appena ci sveglieremo, riprenderemo subito il nostro cammino... - aggiunse quest'ultimo, - Giusto... - replicò l'altro ragazzo...

E dopo quell'ultima parola, i due ragazzi chiusero entrambi gli occhi, iniziando così a dormire...

All'esterno della grotta, intanto, le due misteriose figure si trovavano non molto lontane da quest'ultima...

« I nostri obiettivi si trovano lì dentro, e non usciranno finché non diventerà nuovamente buio... » disse la prima figura, « Allora è deciso: agiremo domani notte! » disse la seconda figura...

E proprio in quel momento si fece giorno...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Cap. 13 - Distant Memories (Ricordi Lontani) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 13
Distant Memories
(Ricordi Lontani)







Quando iniziò a fare notte su Falam Orbius, il primo a svegliarsi fu il demone Ibuki...
Quest'ultimo si tirò su, stendendosi le braccia e la schiena... Poi il suo sguardo ricadde sul vampiro Hayato, che invece stava ancora riposando...
In apparenza, sembrava essere un'innocente ragazzo... Ma questa era soltanto un'altra arma che le creature oscure possedevano per ingannare i loro avversari e soprattutto le loro vittime...

Il ragazzo dai capelli bianchi si sedette in terra, poggiando poi la schiena sulla parete rocciosa, per poi iniziare a vagare con la mente tra i suoi ricordi...


In un regno demoniaco chiamato Ferox, la terra era grigia, priva di vegetazione e vita, il cielo perennemente oscuro, con solo una strana luna a falce rossa, ed i loro molteplici abitanti, i demoni feroxiani, vivevano in case costruite nella roccia...

Un solo fiume attraversava quel luogo... e le sue acque erano tinte di rosso, perché quello in verità era sangue...

In un immenso edificio dalla forma di due corna, con un simbolo a mezza luna di falce rossa con tre linee orizzontali su di essa, dalle mura nero-grigie con vari spunzoni su di essa e con appesi vari stendardi, viveva e governava il re di Ferox, Althazar...
Quest'ultimo era un uomo, dalla carnagione molto chiara, lunghi capelli bianchi mossi, occhi rossi con la pupilla verticale, barba semi-lunga anch'essa bianca, con indosso un abito regale rosso mogano, con ornamenti neri e viola, lunghi guanti neri, stivali anch'essi lunghi e neri, un lungo mantello rosso mogano con l'interno viola che gli ricadeva sulle spalle, ed una corona  nera con inserti rossi e viola con inciso il medesimo simbolo a mezza luna a falce rossa sul davanti, poggiata sulla testa.

Il sovrano di Ferox era autoritario, severo e impassibile... Non era un tiranno, ma dettava legge con il pugno di ferro...

Un giorno, nella sala del trono, si presentarono tre figure: la prima era un uomo, dai capelli bianchi semi-lunghi, occhi porpora dalla pupilla verticale, barba incolta e con indosso una veste grigio-nera, con un simbolo rosso a mezza luna di falce sul petto; la seconda era una donna, dai lunghi capelli bianchi legati in una treccia, occhi porpora dalla pupilla verticale e con indosso una lunga veste grigio-nera, con un simbolo rosso a mezza luna di falce sul petto; la terza era un bambino, dai corti capelli bianchi scompigliati, una fascia nera sulla fronte che terminava con due lunghi nastri che penzolavano dietro la testa, occhi porpora dalla pupilla verticale e con indosso una veste a sua misura grigio-nera, con un simbolo rosso a mezza luna di falce sul petto...

« Ichiro e Isako Munemasa... » disse il re Althazar, rivolgendosi rispettivamente all'uomo e alla donna che aveva dinanzi a sé...
Costoro fecero un inchino di rispetto...

« ...E salve a te... piccolo Ibuki. » disse il sovrano di Ferox, rivolgendosi infine al bambino, il quale ricambiò con un sorriso di rispetto...

« Maestà, » iniziò a dire l'uomo, « nuove anime umane sono state portate nella città di Damex... » continuò a dire quest'ultimo...
« E alcune di queste, » prese poi la parola la donna, « sono state raccolte da nostro figlio qui presente... » concluse la sua frase quest'ultima, poggiando una mano sulla candida chioma del bambino...

« Bene... Mi fa molto piacere... » disse il re Althazar, per poi alzarsi dal suo trono, ed avvicinarsi al piccolo Ibuki...

« Per essere un giovane demone sei molto bravo, lo sai? E per questo voglio farti un regalo... » disse il sovrano di Ferox, rivolto al bambino dai capelli bianchi, per poi fare apparire, dal nulla, una palla sferica, di colore rossastro con sfumature grigie e nere, che poi consegnò a quest'ultimo...

Il piccolo Ibuki sorrise riconoscendo quell'oggetto: era nientemeno che la palla che si usava nello sport più diffuso di quel regno, la pallacanestro demoniaca...

Il bambino ringraziò con un sorriso ed un inchino...
I suoi genitori fecero altrettanto...
Dopodiché la coppia, con al seguito il figlio, lasciarono la sala del trono...

Il piccolo Ibuki era molto contento di aver ricevuto quel regalo e i complimenti del re Althazar...

Il regno di Ferox...
La sua unica e vera casa.


Ibuki sorrise...

- Casa dolce casa... Non vedo l'ora di tornare lì. - pensò il giovane demone...
E pochi istanti dopo, il vampiro Hayato si svegliò...

- Ben svegliato. Come ti senti? - domandò poi Munemasa, rivolto a Matatagi, - Abbastanza bene... anche se mi è mancata la mia adorata bara... - rispose quest'ultimo, mentre si tirava su, per poi stiracchiarsi le braccia e la schiena...

- E da tanto che sei sveglio, Ibuki? - domandò poi il vampiro al demone, il quale rispose: - No... Stavo ricordando casa mia... -

Hayato non replicò alla frase dell'altro ragazzo…

Con uno sciocco delle dita, Ibuki fece scomparire il muro di cristallo da lui creato, rendendo l'entrata di nuovo libera…

- Vogliamo andare? - domandò il ragazzo dai capelli bianchi all'altro, dopo essersi alzato, - Si... - rispose quest'ultimo...

E così i due ragazzi uscirono da quella grotta, ed una volta fuori, ripresero quindi il loro cammino...

Mentre camminava, Matatagi iniziò a vagare con la mente tra i suoi ricordi...


Giappone.

La luna piena si stagliava alta nel cielo...

Sotto di essa, in mezzo ad una folta foresta, si trovava un grande maniero, dalle mura blu scuro e nere, circondato da una cancellata nera...
Intorno all'imponente castello e all'esterno di esso, aleggiava una fitta nebbia...

In una delle numerose stanze di quel castello, una donna, dai lunghi capelli castano fumè mossi, occhi neri con riflessi chiari e con indosso una lunga veste color blu chiaro, teneva in braccio un bambino, dai corti capelli color castano fumè dalla forma irregolare, occhi neri con riflessi chiari e con indosso una tutina blu con strisce nere...
Costoro erano Hanako Matatagi e suo figlio Hayato...

D'un tratto il bambino richiamò l'attenzione della madre, dicendo che aveva fame...
Subito, la donna lo accompagnò fuori, all'esterno del maniero, per poi portarlo dinanzi ad un'abitazione in legno...
Al di fuori di questa, un giovane uomo stava raccogliendo alcuni sacchi...

« Vai, piccolo mio... Nutriti a dovere... » disse la donna, rivolta al figlio, il quale annuì ed andò diretto verso il suo obiettivo...

Quel giovane uomo stava prendendo un altro sacco, quando si accorse della presenza del piccolo Hayato...

« Ehi, bambino... Ti sei perso? Dov'è la tua mamma? » chiese l'uomo a quest'ultimo, che però non disse nulla... Al contrario, intorno a sé si materializzò una spaventosa aura color blu scuro, da cui si diramarono poi delle inquietanti mani artigliate...

Il giovane uomo, vedendo quelle cose, si paralizzò dalla paura... Ma prima che potesse rendersene conto, quelle mani artigliate gli piombarono addosso,
bloccandolo in una morsa oscura...
E pochi istanti dopo, senza sapere come, l'uomo si ritrovò addosso quel ragazzino dai capelli castano, di cui alcune ciocche erano divenute blu...
Ma non era tutto... I suoi occhi si erano tinti di rosso, e quando sorrise, mostrò un paio di canini lunghi ed appuntiti...

« Ma cos-AAAH!!! » gridò il giovane uomo, quando improvvisamente quel ragazzino lo morse al collo, con una foga quasi animalesca, per poi iniziare a bere il suo sangue...
La donna, nel frattempo, da lontano, osservava la scena, con un sorriso compiaciuto sulle labbra, mentre un'aura blu scuro aveva circondato il suo corpo, rendendo così la sua figura assai inquietante...

Pochi secondi dopo, quest'ultima venne affiancata da un'altra figura: si trattava di un uomo, dalla statura alta e muscolosa, la carnagione leggermente abbronzata, capelli corti castano fumè, occhi neri con riflessi chiari e con indosso una tuta grigio scuro e marroncino con sopra un lungo giubbotto aperto color marroncino...

Costui era Ryosuke Matatagi, padre del piccolo Hayato e marito di Hanako...
Questi ultimi guardarono soddisfatti ciò che stava facendo il loro adorato figlio...

Poco dopo, il bambino dai capelli castano terminò di nutrirsi, e quando si voltò, raggiunse di corsa i suoi genitori...

La famiglia Matatagi...

Oscura e pericolosa...


Hayato sorrise...

- Mamma, papà... Presto vi ridarrò la libertà... Questa è una promessa! - pensò il giovane vampiro, mentre continuava a camminare, assieme al suo amico demone.




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Cap. 14 - Unexpected Encounters (Incontri Inattesi) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 14
Unexpected Encounters
(Incontri Inattesi)







Hayato e Ibuki stavano vagando senza una meta all'interno di una bosco, il quale sembrava essere infinito, oramai da parecchio tempo, ed inoltre, da un bel po', avevano anche iniziato a sentire i morsi della fame...

- Dannazione... Non c'è la faccio più... SONO TROPPO AFFAMATO! - ruggì il demone, a pugni stretti...
- Anch'io... Ho una sete terribile! - replicò il vampiro, portandosi una mano sulla fronte...

Nello stesso istante, le due misteriose figure, che dal giorno prima stavano pedinando i due ragazzi, ora erano nascosti a debita distanza, ed osservavano questi ultimi...

« Bene, » disse la prima, « è giunto il momento di agire... » concluse quest'ultima, « Si, si, » aggiunse la seconda, « non vedo l'ora! » concluse quest'ultima...
« Ci divertirmo! » dissero poi in coro, dopodiché si dileguarono...

I due ragazzi stavano ancora camminando... quando ad un tratto Munemasa si bloccò di colpo, vedendo qualcosa sguizzare tra la vegetazione...

Subito si mise ad annusare l'aria... ed un largo sorriso si stampò sulle sue labbra...

- Sento l'odore di un'animale... - disse il demone, per poi iniziare a scrutare attentamente l'ambiente intorno a sé...
Hayato osservò il suo amico... Costui aveva il tipico sguardo da predatore...

Il demone dai capelli bianchi iniziò lentamente a muoversi, con passi cauti, continuando però a guardarsi intorno... quando ad un tratto lo vide...

Su una piccola radura, quello che sembrava essere un cervo, con tre lunghe corna, una folta coda ed un manto verde-marroncino, stava tranquillamente brucando l'erba...

Lo sguardo di Ibuki divenne famelico...

- Finalmente si mangia... - disse quest'ultimo, leccandosi le labbra affamato... Dopodiché il ragazzo si mise a quattro zampe, e rapido, si fiondò verso la sua preda...

Matatagi osservò il suo amico allontanarsi, deciso più che mai a soddisfare la sua demoniaca fame...

Il ragazzo dagli occhi neri fece per voltarsi, quando ad un tratto, sentì nell'aria, l'inconfondibile odore del sangue umano...
Il giovane vampiro sgranò gli occhi, sorpreso un po' da tale cosa, quindi voltò il capo, e vide così, in lontananza, una ragazza, sotto un albero...

- Un'umana? Cosa ci fa qui? - si chiese mentalmente Hayato, per poi voltarsi a vedere cosa stesse facendo Ibuki, e vide così che quest'ultimo già stava sbranando con voracità la sua preda...

Fece per voltarsi nuovamente, quando l'odore del sangue umano si fece risentire, stavolta più intenso...

Matatagi non poteva resistere al richiamo del sangue... La sua inumana sete doveva essere subito appagata... E proprio per questo, mostrò la sua vampiresca natura...

Il vampiro si passò la lingua sui canini, per poi scattare verso la sua preda...


Dopo un po', Ibuki aveva terminato il suo pasto...

- Aah... Ora si che mi sento sazio... - disse il demone, dopo essersi alzato, per poi pulirsi la bocca imbrattata di sangue con il dorso della mano...
Fece per allontanarsi, quando improvvisamente un'ombra scura calò su di lui, la quale stava crescendo a dismisura...

- Ma cosa... - disse il ragazzo, voltandosi, vedendo così un qualcosa di enorme che si stava per abbattere proprio si di lui...
Con uno scatto rapido, Ibuki si spostò dalla sua traiettoria... E pochi istanti dopo, quella cosa si schiantò sul terreno, con un forte tonfo, alzando anche una nube di polvere...

Munemasa osservò quest'ultima, accorgendosi che si trattava di un grosso macigno, ma poi, annusando l'aria, si accorse che c'era anche una presenza... E difatti, pochi secondi dopo, comparve un tizio, dalla statura alta e soprattutto muscolosa, dalla carnagione giallo ocra, con lunghi e folti capelli rossi, occhi neri con dei segni vicino, lunghe orecchie a punta e delle corna sulla testa che fuoriuscivano da sotto la capigliatura e con indosso una divisa color arancio chiaro e nera...

« Ciao, ragazzino... » disse costui, con un sorriso beffardo, rivolto al ragazzo dai capelli bianchi...

- E tu chi saresti? - domandò Ibuki, con uno sguardo serio, rivolto all'omone dai capelli rossi...
« Io sono Barga Zachs, alieno cacciatore di taglie di Falam Orbius, ingaggiato dalla regina Lalaya in persona... Per catturare proprio te! » dichiarò il tizio muscoloso, rivolto al giovane demone...
Quest'ultimo sgranò gli occhi, per poi digrignare i denti irritato...

- Tu non catturi proprio nessuno, bestione! - replicò Munemasa, mettendosi in posizione di attacco, rivolto a quel tizio muscoloso, mentre costui tirò fuori quello che sembrava essere un grosso martello fatto di roccia, per poi poggiarselo su una spalla...

« Questo è tutto da vedere, ragazzino... » replicò costui, con un sorriso beffardo, per poi impugnare con due mani il suo martello, il quale poi lo usò per colpire Ibuki, che però, rapido, evitò il colpo, e quello andò invece ad impattarsi sul terreno, con un forte tonfo...

- Ti pentirai di avermi sfidato, bestione... - disse con tono irritato il demone dai capelli bianchi, rivolto all'omone col martello, mentre il suo corpo si era avvolto di un'aura di energia oscura color grigio scuro...


Nel frattempo, Hayato aveva finalmente soddisfatto la sua inumana sete, prosciugando totalmente la sua vittima dal suo sangue...

- Aah... Ora si che mi sento bene... - disse il vampiro, per poi passarsi la lingua sulle labbra, ripulendole così dalle ultime tracce ematiche...
- Fresco e caldo al punto giusto... - aggiunse infine, con un ghigno soddisfatto, per poi tirarsi su...

Fece per voltarsi, quando si accorse che un fulmine infuocato gli stava per venire contro...
Con uno scatto fulmineo, Hayato si spostò dalla sua traiettoria, e quella andò così a colpire il tronco di un albero, che subito si spezzò e perse poi fuoco...

- Ma che... - mormorò tra sé il ragazzo, quando una risata breve ma stridula, attirò la sua attenzione...
Così si voltò, accorgendosi che era comparsa una nuova presenza... Si trattava di un tizio, dalla statura molto bassa, con un cappuccio sulla testa, da cui si intravedevano dei capelli scuri, la carnagione bianca -ma una parte del viso rossa-, delle corna in testa -di cui uno rosso e l'altro bianco- le quali spuntavano da sotto il cappuccio, occhi rosso chiaro e con indosso una divisa color verde e verde foglia, simile ad un cappotto...

« Ciao, vampiro terrestre... » disse costui, con un sorriso, rivolto al ragazzo dai capelli castano...

- E tu chi sei? - domandò Hayato, con uno sguardo serio, rivolto al piccoletto con il cappuccio...
« Io sono Rodan Gasgus, alieno cacciatore di taglie di Falam Orbius, ingaggiato dalla regina Lalaya in persona... E il mio obiettivo sei proprio tu! » dichiarò il tizio di bassa statura, rivolto al giovane vampiro...
Quest'ultimo sgranò gli occhi, per poi stringere i denti, teso...

- Tu... Non mi avrai mai... - replicò Matatagi, con tono cupo, mettendosi poi in posizione di difesa, rivolgendosi al tizio col cappuccio, mentre costui tirò fuori quella che sembrava essere una spada, avvolta da un'alone rosso fuoco e fulmini gialli...

« Ih, Ih... Questo è da vedere... » replicò costui, sogghignando divertito, per poi lanciare un fendente infuocato fulminato verso Hayato, che però, rapido, evitò il colpo, e quello andò invece ad impattarsi sul tronco di un altro albero, il quale prese subito fuoco...

- Tu... Ti farò rimpiangere di avermi provocato... - disse con tono ombroso il vampiro dai capelli castano, rivolto al nanetto col cappuccio, mentre il suo corpo si era avvolto di un'aura di energia oscura color blu scuro...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Cap. 15 - Unexpected Clashes (Scontri Inattesi) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 15
Unexpected Clashes
(Scontri Inattesi)






« Avanti, ragazzino, mostrami la tua forza... Oppure sei un debole? » disse l'alieno chiamato Barga rivolto ad Ibuki, il quale, udendo l'ultima parte della frase, assunse un'espressione irata...

- Grr... Come osi darmi del debole, bestione?? ORA VEDRAI!! - ruggì il giovane demone, stringendo entrambi i pugni, per poi colpire il terreno con questi, e facendo tale gesto, spuntarono dal terreno dei lunghi spunzoni di cristallo proprio di fronte al muscoloso alieno, il quale, per nulla intimorito, usò il suo martello per distruggere quelle cose, usando la sua forza bruta, e sotto un colpo secco, quei spunzoni si spezzarono...

Ibuki rimase sorpreso dal fatto che il suo cristallo oscuro era stato distrutto così facilmente, essendo ritenuto da lui stesso indistruttibile...

- Non pensare che sia così facile, montagna di muscoli... IL MIO POTERE NON VA SOTTOVALUTATO! - dichiarò il ragazzo dai capelli bianchi, per poi muovere le mani, entrambe avvolte da un'aura grigio scuro-violacea... E facendo così, quest'ultimo creò, in aria, dei cristalli lunghi ed appuntiti come lance, le quali poi, come una pioggia, si abbatterono verso il muscoloso alieno...

Quest'ultimo rise, per poi impugnare nuovamente il suo martello di roccia, il quale, facendolo poi ruotare su se stesso, creò una sorta di scudo che respinse così quelle lance cristalline...

Dopodiché, Barga scoppiò in una risata...

« Cosa pensi di fare con queste quattro pietruzze? Mostrami il tuo vero potere! » disse quest'ultimo, rivolto al demone, il digrignò i denti, irritato...

- Come osi prendermi in giro, bestione?? Questo è il mio potere... - replicò quest'ultimo, mentre apriva e stringeva i pugni... - E ti consiglio di non sottovalutarmi... Perché io sono Ibuki Munemasa, IL DEMONE PIÙ FEROCE DEL REGNO DI FEROX! - dichiarò infine, per poi imprigionare il muscoloso alieno in una gabbia di cristallo...

- E ora prova a liberarti, se ci riesci... ma dubito che tu c'è la faccia... - disse successivamente Ibuki, con uno sguardo  sicuro di sé...
Ma pochi istanti dopo, una forte onda d'urto frantumò quella gabbia cristallina, da cui poi uscì fuori il muscoloso alieno...

« Ragazzino, sei tu che non mi devi sottovalutare, perché io ho avuto a che fare con centinaia di creature, che poi ho sempre catturato con successo... Quindi, il prossimo sei tu! » dichiarò quest'ultimo, indicando con un dito il giovane demone dai capelli bianchi...

* * *

Nel frattempo, Hayato si trovava di fronte all'alieno Rodan...

« Avanti, vampiro terrestre... Mostrami di cosa sei capace... Sono curioso! » disse quest'ultimo, sogghignando tra sé, rivolto al vampiro dai capelli castano, - Ti accontento subito, nanerottolo! - replicò Matatagi, mostrando poi la sua vampiresca natura, compresi dei minacciosi artigli sulle mani...

E così quest'ultimo si fiondò come una saetta contro l'alieno col cappuccio, che però, rapido, compì un salto in aria, ma il vampiro era pronto a colpirlo ancora, ma quello fece il medesimo gesto, ma il ragazzo non si scoraggiò, e ritentò ancora, ma quel piccoletto era agile, e così schivò nuovamente gli attacchi di Matatagi...

Poi, improvvisamente, Rodan lanciò un fendente contro quest'ultimo, che però si protesse con un muro di oscurità, che fortunatamente bloccò l'attacco dell'avversario...

« Waw... Ma non sai fare di meglio? Mi sto un po' annoiando... » disse l'alieno col cappuccio, rivolto al vampiro, facendo uno sbadiglio ed appoggiandosi la spada su una spalla...

Udendo quella frase, l'espressione di Hayato si tramutò in una maschera di oscurità, la quale metteva i brividi...

- Non ti conviene sottovalutare le mie tenebre... Perché ti divoreranno... - disse quest'ultimo, con tono profondo e cupo, rivolto all'alieno Rodan, il quale sogghignò per poi replicare dicendo: « Tsk... Io non ho paura di un po' di buio... »

Matatagi ghignò, mettendo in mostra i suoi canini da vampiro...
- Il mio non è semplice buio... La mia è l'oscurità più profonda e tetra che un'essere vivente abbia mai visto... - replicò quest'ultimo, mentre la sua spaventosa aura cresceva a dismisura... - Perché io sono Hayato Matatagi, l'ultimo discendente della stirpe dei Neri, NONCHÉ VAMPIRO FIGLIO DELL'OSCURITÀ! - dichiarò infine, per poi imprigionare l'alieno col cappuccio in una gabbia di tenebre...

- Uh, uh... Sei spacciato, nanerottolo... - disse successivamente Hayato, con uno sguardo maligno e sicuro di sé...
Ma pochi istanti dopo, un'onda d'energia rossastra e gialla distrusse quella gabbia oscura, da cui poi uscì fuori l'alieno di bassa statura...

« Ti do un consiglio, caro vampiro... Non prendermi sotto gamba solo perché sono minuto, perché io ho avuto a che fare con centinaia di creature, che poi ho sempre catturato con successo... Perciò, il prossimo sei tu! » dichiarò quest'ultimo, indicando con un dito il giovane vampiro dai capelli castano...

* * *

Nel frattempo, in una stanza buia, un gruppo di persone stavano assistendo, tramite due schermi sospesi, lo scontro tra il demone Ibuki e l'alieno Barga, e il vampiro Hayato e l'alieno Rodan...

« Creature così pericolose e malvagie non possono stare sul nostro pianeta... Vanno catturate ed eliminate! » disse una di quelle figure...
« La regina Lalaya ci ringrazierà per aver pensato ad un rimedio così efficace... » disse un'altra di quelle figure...
« Questi due cacciatori di taglie non ci deluderanno... Sono i migliori in circolazione! » disse un'ennesima figura...

* * *




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Cap. 16 - The Power of the Beast (Il Potere della Bestia) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 16
The Power of the Beast
(Il Potere della Bestia)







- Non credere di farmi paura con questo che mi hai detto, perché sulla Terra ho avuto a che fare con parecchi cacciatori di demoni ed altre creature sovrannaturali... E tu non fai di certo la differenza... - replicò Ibuki a ciò che aveva detto in precedenza l'alieno Barga...

Quest'ultimo guardò seriamente il ragazzo, per poi sorridere beffardo...

« A quanto pare, sei un ragazzino piuttosto arrogante e presuntuoso... Ma ci penserò io a farti abbassare la cresta... » proferì l'omone dai capelli rossi, rivolto al giovane demone... quando con uno scatto improvviso, si scagliò contro quest'ultimo, dandogli di seguito, una potente gomitata, il quale lo fece sbalzare a terra...

« E questo è solo un assaggio... »

* * *

- Non pensare di mettermi paura con quello che hai detto, perché sulla Terra ho avuto a che fare con molti cacciatori di vampiri ed altre creature sovrannaturali... E tu non sei di certo diverso... - replicò Hayato a ciò che aveva detto in precedenza l'alieno Rodan...

Quest'ultimo guardò seriamente il ragazzo... ma proprio in quel momento, Matatagi avvertì una sensazione che lo avvertiva che era successo qualcosa, così si voltò e sgranò gli occhi nel vedere Munemasa steso in terra, non molto lontano da dove si trovava lui...

Il vampiro dai capelli castano avvertì una fitta all'altezza del petto...

- IBUKI! - chiamò a gran voce quest'ultimo, per poi voler raggiungere il suo amico, ma Rodan gli bloccò la strada...

« No, no, no... Di qui non si passa... » disse quest'ultimo...
- Togliti di mezzo, nanerottolo... - ringhiò Hayato, a denti stretti...
« Non preoccuparti... Il mio collega Barga si sta occupando del tuo caro amico, come io mi sto occupando di te! » dichiarò l'alieno col cappuccio, riferendosi al muscoloso alieno e il giovane demone, i quali si trovavano non molto lontano...

- Allora ti spazzerò via nel modo più rapido che io conosca... - dichiarò Matatagi, con un'espressione ed un tono oscuro, rivolto all'alieno col cappuccio...
« Ih, ih... Non credo proprio, perché sarò più veloce io nel catturati! » replicò  quest'ultimo rivolto al giovane vampiro... quando con uno scatto improvviso, si scagliò contro quest'ultimo, colpendolo poi con un'inaspettata onda d'urto infuocata, scaturita dalla sua mano, il quale fece così sbalzare a terra il vampiro coi ciuffi blu...

* * *

Intanto, Ibuki, si stava riprendendo dal colpo subito in precedenza...

- Grr... Brutto bestione... PAGHERAI PER AVERMI COLPITO IN QUEL MODO!! - ringhiò arrabbiato il demone, contro al muscoloso alieno... Ma la sua rabbia svanì quando improvvisamente percepì una sensazione che lo avvertiva che era successo qualcosa, così si voltò e sgranò gli occhi nel vedere Matatagi steso in terra, non molto lontano da dove si trovava lui...

Il demone dai capelli bianchi avvertì una fitta all'altezza del petto...

- HAYATO! - chiamò a gran voce quest'ultimo, per poi voler raggiungere il suo amico, ma Barga gli bloccò la strada...

« Eh no, ragazzino... Tu non vai da nessuna parte... » disse quest'ultimo...
- Togliti di mezzo, ammasso di muscoli! - ringhiò Ibuki, a denti stretti...
« Non temere... Il mio collega Rodan si sta occupando del tuo amichetto, come io mi sto occupando di te! » dichiarò il muscoloso alieno, riferendosi all'alieno di bassa statura e il giovane vampiro, i quali si trovavano non molto lontano...

Munemasa strinse i pugni, sempre più arrabbiato...

« Vuoi sapere la verità, ragazzino? Tutti i terrestri sono esseri inferiori... Compreso tu! » disse con tono derisorio l'alieno Barga, per poi mettersi a ridere...

Udendo tale frase, l'espressione di Ibuki mutò totalmente...
Metteva i brividi...

- A CHI HAI DATO DELL'ESSERE INFERIORE, BESTIONE??? ORA VEDRAI!!! - ruggì il ragazzo dai capelli bianchi, con un sinistro bagliore violaceo negli occhi... E pochi istanti dopo, la sua aura d'energia mutò, divenendo più fitta e con delle inquietanti striature violacee e nere, oltre a crescere di misura...

Per alcuni secondi, il demone sparì dalla vista dell'avversario, ma questo non stupì, continuando ad impugnare il suo fedele martello di roccia...

Dopodiché, quando quell'aura di energia si dissolse, era apparso, al posto del giovane Munemasa, un animale, più precisamente un grosso leone bianco, con il pelo striato di grigio scuro e nero, compresa una folta criniera e una coda a ciuffo, occhi color porpora con la pupilla verticale e lunghi artigli neri su tutte e quattro le zampe...
Quando poi spalancò le fauci, per ruggire, mostrò un paio di zanne lunghe ed appuntite...

Barga osservò incuriosito l'animale di fronte a sé...

« Ma guarda un po'... Il ragazzino terrestre si è trasformato in una belva feroce... » dichiarò il muscoloso alieno, con una mano sotto al mento...

Difatti quel leone era proprio Ibuki, il quale aveva ricorso al "potere della bestia", assumendo così le sembianze di quel grosso felino...

« Mm... La cosa si fa interessante... » disse fra sé Barga...

* * *

Intanto, Hayato, si stava riprendendo dal colpo subito in precedenza...

- Grr... Insignificante nanerottolo... PAGHERAI A CARO PREZZO L'AVERMI COLPITO IN QUEL MODO!! - ringhiò furioso il vampiro, contro l'alieno col cappuccio...
« Bla, bla, bla... Le tue sono solo chiacchiere... » replicò quest'ultimo, sbeffeggiando  il ragazzo di fronte a sé, « ...Questo significa che sei un debole e codardo, come tutti quelli della tua razza... » concluse di dire Rodan, con tono offensivo...

Udendo quell'ultima frase, l'espressione di  Hayato si trasfigurò totalmente...
Era inquietante...

- HA CHI HAI DATO DEL DEBOLE E CODARDO, NANEROTTOLO??? ORA VEDRAI!!! - ruggì il ragazzo dai capelli castano, mentre i suoi occhi emanavano un sinistro bagliore rossastro...
E pochi istanti dopo, la sua aura d'energia mutò, divenendo più fitta, con delle inquietanti striature rosso sangue, oltre a crescere di misura...

Per alcuni secondi, il vampiro sparì dalla vista dell'avversario, ma questo non si stupì, continuando ad impugnare la sua fedele spada di fuoco e fulmini...

Dopodiché, quando quell'aura di energia si dissolse, era apparso, al posto del giovane Matatagi, un animale, più precisamente un grosso uccello, un falco, dal piumaggio di varie tonalità di blu, rosso e nero, occhi gialli e neri, zampe artigliate e un becco ricurvo...
Questo aprì il becco, emettendo un acuto verso, per poi sbattere un paio di volte le sue possenti ali...

Rodan osservò incuriosito l'animale di fronte a sé...

« Ma guarda un po'... Il vampiro terrestre si è trasformato in un volatile rapace... » dichiarò l'alieno di bassa statura, con una mano appoggiata su un fianco...

Difatti quel falco era proprio Hayato, il quale aveva ricorso al "potere della bestia", assumendo così le sembianze di quel grosso uccello...

« Ih, ih... La cosa si fa interessante... » disse fra sé Rodan...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Cap. 17 - Bestial Strength (Forza Bestiale) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 17
Bestial Strength
(Forza Bestiale)







Barga poggiò a terra il suo martello, per poi far schioccare i pugni, pronto a menar le mani...

« Avanti, ragazzino... Mostrami la tua nuova forza! » disse quest'ultimo, rivolto al leone bianco alias Ibuki...

Quest'ultimo, come di risposta, cacciò un possente ruggito, per poi balzare addosso al muscoloso alieno, e subito, spalancò le fauci, dando successivamente un feroce morso su un braccio dell'avversario...
Quest'ultimo cacciò un urlo di dolore, per poi afferrare, con la mano libera, il collo del grosso felino, per cercare di scrollarselo di dosso, ma questo aveva una presa ben salda...

Poi, improvvisamente il leone/Ibuki mollò la presa, balzando di seguito all'indietro...
Quest'ultimo aveva lasciato un vistoso segno mordace, da cui aveva iniziato anche a colare del vischioso sangue rossastro...

Barga si portò una mano sul braccio leso...

« Dannata bestiaccia... TI DARÒ UNA B- » ma quest'ultimo non terminò la frase, che il leone alias Munemasa, gli diede una poderosa artigliata sul petto, lasciandogli un vistoso segno rosso, per poi girarsi di schiena e dargli successivamente un calcio con una zampa posteriore, facendolo così cadere in terra...

* * *

Rodan poggiò a terra la sua spada, per poi sfregarsi le mani, pronti ad agire...

« Avanti, vampiro terrestre... Fammi vedere la tua nuova forza! » disse quest'ultimo, rivolto al falco multicolore alias Hayato...

Quest'ultimo, come di risposta, cacciò un forte ed acuto verso stridulo, per poi avventarsi sull'alieno di bassa statura, e subito, lo bloccò a terra con una zampa artigliata, mentre con il becco, gli afferrò un braccio, iniziando poi a tirare...

L'alieno col cappuccio però reagì, e con la mano libera, afferrò la zampa con cui il volatile si teneva in piedi, e la surriscaldò, con l'intenzione di bruciargliela...
E difatti, il falco/Hayato dovette improvvisamente mollare la presa, ma con una mossa rapida, beccò con violenza un braccio dell'avversario, provocandogli così una ferita, da cui poi iniziò a fuoriuscire del vischioso sangue rossastro...

Rodan si portò una mano sul braccio leso...

« Brutto uccellaccio... QUESTA ME LA P- » ma quest'ultimo non terminò la frase, che il falco alias Matatagi, balzò nuovamente addosso all'alieno, bloccandolo ancora a terra con la sua zampa artigliata, per poi beccarlo di nuovo sullo stesso braccio, provocandogli un'altra ferita, dopodiché si alzò in volo di svariati metri, per poi lasciare la presa sull'avversario, il quale cadde pesantemente a terra...

* * *

Nel frattempo, nella stessa stanza buia di prima, quel gruppo di persone erano rimaste sorprese da come quegli scontri avevano preso una piega inaspettata...

« Cosa diamine sta accadendo?? Quei due cacciatori di taglie si stanno lasciando battere così da quelle creature inferiori?? » disse una di quelle persone, altri non erano che i consiglieri della regina Lalaya...

« Ruza, ci avevi garantito che quei due erano i migliori in circolazione!! » disse un altro di loro, rivolto all'anziana aliena...

Quest'ultima strinse i pugni, frustrata...

Ma costoro erano inconsapevoli che qualcun'altro, da dietro una porta semi-chiusa, stava guardando le immagini video che scorrevano su quei schermi sospesi...

« Da quello che ho visto accadere in quella prigione e ciò che vedo adesso, Hayato possiede un potere davvero spaventoso, ed è una creatura davvero malvagia e perfida! » dichiarò la prima figura, altri non era che l'aliena di Sazanāra, Powai Pichori...

« Anche io, ciò che ho visto succedere nella prigione di Falam Orbius e quello che sto vedendo adesso, Ibuki possiede un potere davvero insidioso e terribile, ed è una creatura davvero crudele e feroce! » dichiarò la seconda figura, altri non era che l'aliena con la benda sull'occhio, Hilary Flail...

« Per averli aiutati a fuggire da quella prigione, abbiamo rischiato di essere punite, ma fortunatamente la regina Lalaya è intervenuta in nostra difesa, e ci ha chiesto di trovarli e portarli da lei... per parlare con loro e farsi perdonare di ciò che è accaduto! » dichiarò di seguito l'aliena dai capelli azzurri...
« Già... » annuì solamente quella dai capelli celesti...

* * *

I due scontri paralleli in quel bosco erano ancora in atto...

Il leone alias Ibuki contro l'alieno Barga...
Il falco alias Hayato contro l'alieno Rodan...

Ad un tratto, i due animali, da lontano, si accorsero della loro reciproca presenza...
Con passo veloce, questi ultimi si avvicinarono, per poi osservarsi...

Riconobbero entrambi le loro energie oscure...

' Hayato, sei tu, vero? Sono Ibuki... ' domandò telepaticamente il leone al falco...
' Si, sono io... ' rispose telepaticamente il falco, ' Possiedi anche tu il potere della bestia, vero? ' domandò poi, sempre telepaticamente, quest'ultimo al leone...
' Si... ' rispose sempre telepaticamente quest'ultimo...

' Come stai? Sei ferito? Ti ho visto in terra, prima, ma non ho potuto raggiungerti perché quel bestione mi intralciava la strada... ' domandò per poi dire, sempre telepaticamente, il leone/Ibuki, al falco/Hayato, ' Sto bene... Anch'io ti ho visto in difficoltà, ma non ho potuto raggiungerti perché quel nanerottolo mi bloccava la via... ' rispose per poi dire, sempre telepaticamente, quest'ultimo...

I due animali si guardarono poi negli occhi... ed anche in quella forma, entrambi avvertirono quelle sensazioni... ma si destarono quando improvvisamente udirono degli urli infuriati provenire alle loro spalle...

All'unisono si voltarono, e così dalla parte del leone/Munemasa, stava sopraggiungendo l'alieno Barga, con alla mano il suo martello di roccia, mentre dalla parte del falco/Matatagi, stava sopraggiungendo l'alieno Rodan, con alla mano la sua spada infuocata e fulminea...

« Sciocco demone terrestre, non pensare di aver vinto... PERCHÉ SARÒ IO A VINCERE!! » dichiarò il muscoloso alieno rivolto al leone bianco, il quale di risposta ruggì, preparandosi al contrattacco...

« Stupido vampiro terrestre, non pensare di avermi battuto... PERCHÉ SARAI TU QUELLO CHE PERDERÀ!! » dichiarò l'alieno di bassa statura rivolto al falco multicolore, il quale di risposta fece un verso acuto, preparandosi al contrattacco...

Il leone alias Ibuki alzò una zampa, e sotto di essa creò una sfera grigiastra-violacea circondata da finissimi cristalli neri, e nel contempo, il falco alias Hayato aprì il becco, e davanti ad essa creò una una sfera bluastra-rossastra circondata da sottili cerchi neri...

« SEI FINITO!! » gridarono all'unisono gli alieni Barga e Rodan, vicinissimi ai loro rispettivi avversari, ma questi, all'unisono, lanciarono le loro sfere, le quali colpirono in pieno i loro obiettivi, facendoli poi sbalzare lontano per svariati metri e con un'esplosione finale...

Il falco multicolore e il leone bianco avevano appena vinto, battendo finalmente i loro avversari...

E pochi istanti dopo, i due animali vennero avvolti da delle auree di energia, molto fitte, le quali poi, diradandosi, rivelarono al loro posto, il demone dai capelli bianchi e il vampiro dai capelli castano...

- Siamo stati grandi, vero Hayato? - domandò il ragazzo dalla candida capigliatura, con un sorriso, - Si, Ibuki... Una vera forza! - rispose l'altro, alzando il pollice e sorridendo di rimando...




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Cap. 18 - Clarifications and Statements -part 1- (Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 1-) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 18
Clarifications and Statements -part 1-
(Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 1-)







D'un tratto, i due ragazzi divennero seri...

- Quando ti ho visto steso in terra, mi sono preoccupato molto... - dichiarò Matatagi, rivolto all'altro ragazzo, - ...ed ho anche avvertito una fitta all'altezza del petto... - aggiunse il castano, poggiandosi una mano sulla parte del corpo sopracitata...

Ibuki sgranò gli occhi sorpreso, udendo le dichiarazioni del suo amico...

- Anch'io ero parecchio preoccupato quando ti ho visto in difficoltà... - dichiarò Munemasa, rivolto all'altro ragazzo, - ...ed anch'io ho avvertito una fitta all'altezza del petto... - aggiunse l'albino, poggiandosi una mano sulla parte del corpo sopracitata...

Stavolta fu il turno di Hayato a sgranare gli occhi, sorpreso nell'udire le dichiarazioni del suo amico...

I due ragazzi si fissarono negli occhi...

- Mai avevo provato sensazioni del genere... Mi accade solo quando ti penso e sono accanto a te, Hayato... - dichiarò ancora il demone, rivolto all'altro ragazzo...
- Anche io... Le stesse medesime cose che hai detto tu, Ibuki... - replicò il vampiro, rivolto all'altro ragazzo...

- E poi, queste sensazioni mi rendono felice... - aggiunse Munemasa, con un sorriso...
- Anche per me è la stessa cosa... - replicò nuovamente Matatagi, anche lui con un sorriso...

D'un tratto, i due ragazzi si guardarono profondamente negli occhi, per la prima volta... E fu proprio in quel preciso istante che questi ultimi capirono il significato di tali sensazioni...

E poco dopo diedero parola a quel significato...

- Tu mi piaci, Hayato... - disse il demone dai capelli bianchi...
- Anche tu mi piaci, Ibuki... - disse il vampiro dai capelli castano...

E detto ciò, i due ragazzi si unirono in un abbraccio, totalmente diverso da quello che si erano scambiati quando si erano ritrovati al di fuori di quella prigione...

- Ora finalmente mi è chiaro... Sono attratto da lui... - pensò Munemasa, riferendosi a Matatagi, mentre gli carezzava dolcemente i capelli...

- Si, finalmente l'ho capito... Sono attratto da lui... - pensò Hayato, riferendosi ad Ibuki, beandosi del tocco di quest'ultimo e tenendo la testa appoggiata sul suo petto...

Nel contempo, due figure stavano osservando la scena, stando dietro un grosso albero...
Si trattavano nientemeno che delle due aliene Hilary e Powai...

« Che carini che sono... » disse la ragazza dai capelli azzurri, con un sorriso felice e i palmi delle mani giunti tra loro...
« Già... Alla fine lo hanno capito da soli che si piacciono... » replicò la ragazza dai capelli celesti, anch'essa con un sorriso...
« Io l'ho capito subito dai loro Azur... » aggiunse di seguito l'aliena Powai...

L'aliena con la benda sull'occhio guardò con interesse Munemasa...

« Quel ragazzo... Sarà anche un demone feroce, ma possiede un fascino davvero irresistibile... » dichiarò Hilary, per poi toccarsi le labbra con due dita, « E quel bacio che mi ha dato, non lo dimenticherò mai... » dichiarò infine la ragazza...
« Eh, eh... Lo vedo... » disse Powai, con un sorriso, osservando l'Azur di quest'ultima, il quale era di forma triangolare di colore viola chiaro con sfumature celesti, le quali formavano delle onde...

« Comunque, anche ha me Hayato continua a stare simpatico, nonostante sia un vampiro perfido... E poi, ha un viso troppo carino! » dichiarò successivamente l'aliena dai capelli azzurri...

Dopodiché, ci fu qualche minuto di silenzio...

« Senti, Powai... » iniziò a dire l'aliena dai capelli celesti, « vogliamo raggiungerli? » aggiunse infine quest'ultima, riferendosi ai due ragazzi, ancora abbracciati...
« Si... Mi hai letto nel pensiero, sai? »  rispose l'aliena dai capelli azzurri, con un sorrisetto, « Certo, come no! » replicò l'altra, alzando gli occhi al cielo...

E detta quell'ultima frase, le due ragazze iniziarono pian piano ad avvicinarsi ai due ragazzi...

Questi ultimi erano ancora uniti nel loro abbraccio... quando ad un tratto, entrambi avvertirono la presenza di un essere extraterrestre, e subito si staccarono, seppur di mala voglia, temendo che fossero ritornati quei due alieni cacciatori di taglie... ma invece, fecero la loro comparsa le aliene Hilary e Powai...

- Tu?? - dissero all'unisono Ibuki ed Hayato, rivolte a queste ultime...

« Ragazzi, » iniziò a dire l'aliena dai capelli azzurri, « la regina Lalaya vorrebbe parlarvi... » continuò a dire quest'ultima, rivolta al demone e il vampiro, « ...e perciò, » prese la parola l'aliena dai capelli celesti, « a mandato noi due a prelevarvi... » concluse di dire quest'ultima...

Dopo quell'ultima frase, calò un improvviso silenzio...

Ad un tratto si alzò un venticello fresco, che però, data la situazione, sembrava gelido...

I due ragazzi avevano entrambi uno sguardo torvo sul viso...

L'aliena di Sazanāra evitò volontariamente di guardare gli Azur di questi ultimi, per evitare così di intuire le loro risposte...

Hayato ed Ibuki si scambiarono alcuni sguardi, mentre le due ragazze aspettavano le loro risposte...

Dopo altri attimi di attesa, ci fu finalmente quest'ultima...

- Va bene, - disse il demone, - ...veniamo con voi. - aggiunse infine il vampiro...

Le due aliene sorrisero entrambi, per poi dire ai due ragazzi di seguirli.

* * *




Continua...

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Cap. 19 - Clarifications and Statements -part 2- (Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 2-) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 19
Clarifications and Statements -part 2-
(Chiarimenti e Dichiarazioni -parte 2-)







« QUESTO È DAVVERO INACCETTABILE! » disse ad alta voce la consigliera Ruza, rivolta alla giovane regina di Falam Orbius...

« E INVECE NO! HO FATTO LA SCELTA GIUSTA! » replicò quest'ultima, con tono determinato, rivolta sia all'anziana aliena che a gli altri consiglieri presenti nella sala del trono...

« Ho deciso di voler parlare con Ibuki Munemasa e Hayato Matatagi per scusarmi di ciò che è accaduto... Non volevo assolutamente che andasse così! Infondo, li ho fatti venire qui perché ero curiosa di vedere le loro potenzialità dal vivo... » spiegò successivamente Lalaya Obies, mettendosi a braccia conserte...

La consigliera Ruza stava per replicare, quando ad un tratto entrò nel salone l'alieno al servizio della giovane regina, Minel...

« Maestà, » iniziò a dire quest'ultimo, con un pugno chiuso sul petto, « loro sono arrivati... » concluse di dire l'alieno dai capelli verdi...

Lalaya sorrise, per poi dire: « Bene... Falli entrare. » « Hai vostri ordini, maestà. » rispose l'alieno, con un inchino, per poi aprire nuovamente il portone...
Così facendo, fecero il loro ingresso nel salone regale, il demone Ibuki e il vampiro Hayato...

Appena entrati, i due ragazzi lanciarono subito delle occhiataccie alla consigliera Ruza...
E non solo... Gli altri consiglieri guardavano a loro volta le due creature con occhi severi...

Questi ultimi iniziarono ad avanzare, uno di fianco all'altro, e a pochi passi da loro, alcune guardie aliene li seguivano, per garantire la sicurezza...

Arrivati a metà sala, i due ragazzi si fermarono...
L'atmosfera era piuttosto tesa...

Ad un tratto, la regina Lalaya scese dal suo trono, e con passo sicuro iniziò ad avvicinarsi ai due ragazzi, e quando poi si trovò di fronte a loro, ordinò alle guardie aliene alle loro spalle di allontanarsi...

Ibuki ed Hayato guardarono di sottecchi quest'ultime che si allontanavano, ma subito dopo, i loro occhi si posarono sulla giovane regina di Falam Orbius...

« Inanzitutto, vi porgo le mie più umili scuse... » iniziò a dire quest'ultima, facendo un leggero inchino, rivolta ai due ragazzi... « Spero possiate perdonare ciò che è accaduto, e non portare rancore, perché non c'è ne bisogno... Siete d'accordo? » concluse il suo discorso la ragazza aliena, con un sorriso, sempre rivolta al demone e al vampiro...

Questi ultimi erano rimasti impassibili alle parole appena pronunciate dalla giovane regina...

Ci furono alcuni istanti di silenzio...

Matatagi e Munemasa si scambiarono alcuni sguardi, quando poi, ad un tratto, scoppiarono entrambi a ridere...

Tutti i presenti erano sorpresi da tale reazione...

- Come sei patetica! - dissero all'unisono i due ragazzi, rivolti alla regina di Falam Orbius...
Quest'ultima fece un passo indietro, con espressione sorpresa, mentre la consigliera Ruza avanzò, con sguardo severo...

« Come vi permettere di parlare in questo modo alla nostra beneamata regina? Meritereste di essere puniti solo per questo! » disse l'anziana aliena, stringendo un pugno...
« Basta così, Ruza! » intervenne Lalaya, rivolta alla sua consigliera, la quale indietreggiò, sempre però mantenendo la sua espressione e il pugno chiuso...

- Prima ci fai insultare, - - poi ci fai rinchiudere in prigione come dei criminali... - dissero rispettivamente il demone e il vampiro, rivolgendosi alla giovane regina...
- A me, poi, mi hai mandato contro quel bestione per catturarmi... - aggiunse Ibuki, - A me, invece, mi hai mandato contro quel nanerottolo per catturarmi... - aggiunse Hayato, - E adesso pretendi che accettiamo le tue scuse e vuoi il nostro perdono?? - aggiunsero infine assieme il vampiro e il demone...

La giovane Lalaya sgranò gli occhi nell'udire le frasi in cui lei avrebbe mandato qualcuno a catturare i due ragazzi...

« Un momento... Io non ho ingaggiato nessuno per catturarvi, ve lo assicuro! » si giustificò la ragazza aliena...

Munemasa fece un passo avanti...

- A chi vuoi prendere in giro, ragazzina? - disse con tono severo quest'ultimo, fissando minacciosamente la giovane regina...
E nello stesso istante, anche Matatagi fece un passo avanti...

- Già... Ci hai forse preso per sciocchi? - aggiunse quest'ultimo, fissando malamente la regina Lalaya...
Quest'ultima indietreggiò di alcuni passi, intimorita dai sguardi dei due ragazzi...

Ma improvvisamente, altre due figure entrarono nella sala del trono...

« La regina Lalaya non centra nulla con quei due cacciatori di taglie! » proferì l'aliena Hilary, seguita dall'aliena Powai...

« Esatto... Chi li ha ingaggiati è stata nientemeno che lei! » dichiarò l'aliena di Sazanāra, indicando con un dito l'anziana aliena dai capelli grigi, Ruza Donolzen...

Quest'ultima avanzò, per nulla agitata da quanto era stato detto...

« È vero... Sono stata io a chiamare Barga Zachs e Rodan Gasgus, al fine di catturare ed eliminare i pericolosi stranieri... Cioè loro due! » proferì l'anziana consigliera, indicando infine Hayato ed Ibuki, i quali strinsero entrambi i pugni, digrignando i denti arrabbiati...

Lalaya rimase sorpresa da tale rivelazione...

« Ruza!! Come vi siete permessa di fare una cosa del genere?? » chiese quest'ultima, con espressione seria, « L'ho fatto per garantire la sicurezza del nostro pianeta! Lo avete visto anche voi di che cosa sono capaci questi due... » replicò l'anziana aliena, riferendosi al vampiro e il demone...

- E non hanno ancora visto nulla... -  pensarono all'unisono questi ultimi, entrambi con un ghigno maligno sulle labbra...

« Miei cari consiglieri, » iniziò a dire la giovane regina, « vi chiedo cortesemente di lasciare questa stanza... E subito! » dichiarò infine quest'ultima, rivolta appunto, al gruppo dei consiglieri, i quali, dopo essersi scambiati alcune parole e sguardi, annuirono, lasciando così la stanza...
L'ultima ad uscire fu l'aliena Ruza, la quale lanciò un'occhiataccia ai due ragazzi, i quali si trattennero a non farla fuori lì seduta stante...

Nella sala del trono rimasero quindi Lalaya Obies, l'alieno al suo servizio, le due aliene Powai ed Hilary, Ibuki ed Hayato...

« Ragazzi, » riprese la parola la giovane regina, « vi porgo nuovamente le mie scuse per tutto ciò che è accaduto, e vi assicuro che la mia unica intenzione era quella di vedervi dal vivo e conoscere le vostre potenzialità... » concluse di dire la ragazza aliena, rivolta ai due ragazzi...

Questi ultimi la fissarono...
Per il loro orgoglio oscuro, ciò che avevano passato era imperdonabile, e sia Matatagi, sia Munemasa, erano entrambi dei tipi piuttosto vendicativi...
Avrebbero potuto fare, da un momento all'altro, una strage di morti, solamente per soddisfare la loro voglia di sangue...

Però, ad un tratto, un pensiero accomunò i due ragazzi...
Questi ultimi si scambiarono alcuni sguardi d'intesa, per poi scambiarsi un sorriso, dopodiché voltarono lo sguardo sulla regina Lalaya...

- Noi siamo creature malvagie ed oscure... - disse il vampiro, - ...e come tali, non accettiamo le scuse da parte di altri esseri... - aggiunse il demone...
Udendo quel'ultima frase, gli sguardi di tutti i presenti si fecero molto preoccupati, temendo il peggio...

- ...Ma per questa volta, faremo un'eccezione, accettando le tue scuse... - aggiunse poco dopo Hayato, - E per questo, tu e tutti gli altri dovreste ritenervi molto fortunati... - aggiunse infine Ibuki, riferendosi alla regina di Falam Orbius e i suoi abitanti...




Continua...


*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Cap. 20 - He comes Home... finally (Si torna a Casa... finalmente) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 20
He comes Home... finally
(Si torna a Casa... finalmente)







Udendo le ultime due frasi di Munemasa e Matatagi, i presenti tirarono un sospiro di sollievo, avendo temuto, per un momento, il peggio...

« Vi ringrazio! » disse successivamente la regina Lalaya, con un sorriso, per poi domandare ai due ragazzi: « Ed ora, qual'è la vostra richiesta? »

Il demone e il vampiro si scambiarono altri sguardi d'intesa, per poi rispondere, all'unisono: - Noi vogliamo tornare a casa, è ovvio! -

La regina di Falam Orbius si portò una mano sotto al mento, rimanendo in silenzio per alcuni secondi...

Hayato ed Ibuki osservavano quest'ultima, stando entrambi a braccia conserte, in attesa di una risposta, che poco dopo arrivò...

« E sia... Va bene, vi farò preparare una navicella che vi riporterà sulla Terra... » rispose quindi la ragazza aliena, per poi dare un'ordine all'alieno Minel, il quale annuì, per poi uscire dalla sala, dopodiché la giovane regina si rimise seduta sul suo trono...

* * *

Tempo dopo, i due ragazzi si ritrovarono in uno spiazzale asfaltato, di fronte ad una navicella spaziale...
Lì presenti, vi erano anche le due aliene Hilary e Powai e la giovane regina Lalaya...

« Ragazzi, mi ha fatto molto piacere conoscervi di persona... » disse quest'ultima, avvicinandosi a Munemasa e Matatagi...
Questi ultimi annuirono solamente con un cenno del capo...

« Sai, Hayato, » iniziò a dire Powai, avvicinatasi al ragazzo castano, « parlerò di te a gli abitanti del mio pianeta... » continuò a dire l'aliena dai capelli azzurri...

Hayato voltò lo sguardo verso quest'ultima...

- Mi renderai famoso? Anche se hai visto di cosa sono capace ed hai paura della mia immensa oscurità? - disse il vampiro, con un sorriso che però somigliava di più ad un ghigno, rivolto all'aliena Powai...
Questa si poggiò un dito sul mento, pensierosa, per poi rispondere: « Bhè... Si... Nonostante ciò, mi sei ancora simpatico! »

Matatagi si limitò solo a guardare in silenzio quest'ultima...

Nel contempo, Hilary si avvicinò al ragazzo dai capelli bianchi...

« Ibuki... » iniziò a dire l'aliena dai capelli celesti, « nonostante ho visto di cosa sei capace, tu mi piaci ancora... ed anche il bacio che mi hai dato, non lo scorderò mai... » concluse di dire quest'ultima, sempre rivolta al demone...

Quest'ultimo voltò lo sguardo sulla ragazza...

- Ne sei sicura? Io invece penso che quando me ne sarò andato via da questo pianeta, tu ti dimenticherai di me e di ciò che è accaduto... - disse il ragazzo dalla candida capigliatura, con un sorriso, mettendosi a braccia conserte, rivolto ad Hilary...

« Non credo... Io sono una tipa che non dimentica tanto facilmente... » replicò quest'ultima, con un sorriso...

Munemasa si limitò solo a guardare in silenzio quest'ultima...

Dopodiché, le due ragazze aliene si allontanarono dai due ragazzi, per poi mettersi una di fianco all'altra...

« C'è un'ultima cosa che dobbiamo dirvi prima che voi ve ne andiate... » disse successivamente Hilary, rivolta al demone e il vampiro...
Questi ultimi si scambiarono alcuni sguardi...

- E di che cosa si tratta? - domandò Matatagi, « Del fatto che entrambi siamo molto contente che alla fine voi abbiate capito di piacervi l'uno con l'altro... » rispose Powai, mentre l'altra aliena annuiva con un cenno del capo...

Udendo quelle parole, i due ragazzi non poterono fare a meno di sorridere, per poi voltarsi e guardarsi negli occhi, per alcuni secondi...

- Ora dobbiamo andare... - dissero poi ad un tratto questi ultimi...
« Bene... Fate buon viaggio! » rispose la regina Lalaya, con un sorriso...

E detto ciò, Hayato ed Ibuki si avviarono verso l'entrata della navicella, e mentre camminavano, ad un tratto, si presero per mano...

« Guarda, Hilary... Che carini... Si tengono per mano! » disse tutta contenta Powai, e l'altra aliena replicò con un sorriso...

Una volta che i due ragazzi furono saliti a bordo, l'astronave accese i motori, e poco dopo iniziò lentamente ad alzarsi dal terreno...

Le tre ragazze aliene salutarono con la mano il demone e il vampiro, che in quel momento si trovavano dietro un oblò di vetro, e questi ultimi risposero così al saluto...

Dopodiché, la navetta spaziale si alzò di quota, per poi scomparire dall'atmosfera del pianeta Falam Orbius...




Continua…

*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Cap. 21 - Final Declarations (Dichiarazioni Finali) - ***


- THE DARK COUPLE: L'OSCURA COPPIA -







Capitolo 21
Final Declarations
(Dichiarazioni Finali)






Su un'astronave aliena, in viaggio verso il pianeta Terra, in una grande stanza con vari oblò circolari, su un lungo divano blu scuro e nero, vi erano seduti il demone Ibuki e il vampiro Hayato...

Il ragazzo dai capelli bianchi era steso di schiena, con un ginocchio alzato e le braccia incrociate dietro la testa, assorto nei propri pensieri, mentre il ragazzo dai capelli castano era steso su un fianco, con la testa poggiata su un bracciolo, e stava tranquillamente riposando...

Era da un nel po' che i due ragazzi avevano lasciato Falam Orbius, e il giovane vampiro, dopo un po', aveva deciso di riposarsi, mentre il demone sarebbe rimasto sveglio…

Quando i due ragazzi si erano presi per mano, prima si partire, avevano entrambi avvertito una sensazione molto più grande...

Tutto era iniziato quando, alla fine di quella lotta dimostrativa di fronte alla giovane regina Lalaya, entrambi avevano iniziato ad avvertire delle nuove sensazioni...

Poi, quando si trovavano assieme, quelle sensazioni si presentavano spesso, e più i due ragazzi stavano insieme, più il loro legame si rafforzava, capendo infine il significato di quelle sensazioni...

Ed ora, tutti e due, erano consapevoli di provare qualcosa di più profondo, che andava ben'oltre la semplice amicizia...

Si erano innamorati l'uno dell'altro...

Passati circa una decina di minuti, Hayato si svegliò...

- Mm… Non siamo ancora arrivati, vero? - domandò Matatagi, per poi sedersi, - Umh… penso di no... - rispose Munemasa, per poi mettersi anch'esso seduto...

D'un tratto, il vampiro dai capelli castano si alzò in piedi, per poi avvicinarsi al demone dai capelli bianchi, e una volta vicini, i due ragazzi si guardarono dritti negli occhi, dopodiché Hayato si sedette sulle gambe di Ibuki...

Munemasa allungò una mano verso Matatagi, la quale poi poggiò su una guancia...
Quest'ultimo si beò di quel tocco, freddo ed oscuro...

- Ti voglio sempre vicino, Hayato... Perché io... ti amo... - dichiarò il demone, - Anch'io, Ibuki... Ti amo... - dichiarò a sua volta il vampiro...

E detto ciò, i due ragazzi unirono le loro labbra in un semplice bacio, che poi, lentamente, divenne passionale, in cui le lingue di entrambi giocavano sapientemente tra loro, ed ad accompagnare ciò, i due giovani si unirono anche in un abbraccio, che sanciva così la loro nuova unione...

Terminato quel bacio, i due ragazzi si divisero, ma non dall'abbraccio, ed invece appoggiarono le loro fronti una con l'altra, continuando a guardarsi negli occhi...

- Baci meravigliosamente, Hayato... - dichiarò il demone albino, passandosi la lingua sul labbro superiore, - Anche tu, Ibuki... Sei superbo... - replicò il vampiro castano, con un largo sorriso...

- Mm... Ne voglio un altro... - disse poi Munemasa, con tono desideroso, - Anch'io... - replicò Matatagi, col medesimo tono...
E detto ciò, i due ragazzi unirono le loro labbra in un nuovo bacio, subito passionale, sempre con le lingue che si intrecciavano e giocavano tra loro, in una danza senza fine...

Terminato anche quel bacio, i due ragazzi si divisero, rimanendo però sempre vicini...
Ibuki si distese di schiena sul divano, mentre Hayato si accoccolò sul petto di quest'ultimo, mentre il demone albino gli accarezzò la chioma castana…

- Sai, - iniziò a dire Munemasa, - penso di dover ringraziare quella regina aliena per averci portato sul suo pianeta... - concluse di dire quest'ultimo, - Già, lo penso anch'io... altrimenti non ci saremmo mai incontrati... - replicò Matatagi...

Detto ciò, ci furono alcuni istanti di silenzio...

- Quando arriveremo sulla Terra, voglio mostrarti dove abito... Vedrai, ti piacerà... È un posto carico di oscurità... - dichiarò successivamente il vampiro, rivolto al demone, il quale replicò dicendo: - Anche io, voglio mostrarti il mio regno, e penso che ti piacerà... -

E dicendo ciò, i due ragazzi intrecciarono le dita della mano destra tra loro...

- Per sempre insieme, Ibuki... - disse Matatagi, - Si, Hayato... per l'eternità... - replicò Munemasa...




THE END?

*********************************************************************************
Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a completare questa mia storia, (scusate il ritardo nell'aggiornare, breve mancanza di ispirazione) e devo dire che mi è piaciuto molto scriverla...

Mi dispiace di non aver ricevuto, fino ad adesso, nessuna recensione per i capitoli pubblicati, ma chissà, mai dire mai...

Vi dico però che questa storia avrà un seguito, che io ho iniziato già a scrivere, e che nei prossimi giorni pubblicherò sicuramente...

Ora vi saluto, popolo di Efp, ci si sente alla prossima...

Bye, bye!

;-))

Corvina300
*********************************************************************************

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3286083