Don't Worry About Tomorrow

di serpeverde1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You shine bright like lighters in the dark ***
Capitolo 2: *** How I wish I could go back ***
Capitolo 3: *** I try to see but I'm blinded by the white light ***
Capitolo 4: *** Until the sun came out ***



Capitolo 1
*** You shine bright like lighters in the dark ***


Don't worry about tomorrow


You shine bright
like lighters
in th
e dark

 
Una fredda notte d’inverno una fanciulla dai lunghi capelli neri stava camminando per le strade di New York, quella ragazza era Lucinda Price. La giovane continuava a pensare a quello che Cam le aveva detto la notte prima.

 

-Luce perchè non capisci che anche io ti amo-disse l’angelo caduto dalle piume nere come la disperazione 

-Cam tu hai cercato di uccidermi!- disse Luce irritata 

-Sì e vero ma dopo ti ho salvato la vita due volte-

-Comunque come faccio a fidarmi di te?-

-Passa una settimana con me-

Dopo queste parole il cervello di luce smise di funzionare, come poteva stare con quel mostro di Cam per una settimana e poi avrebbe ferito i sentimenti di Daniel.

-Ma Daniel si arrabbierà-

-Questa e una scusa-disse Cam ridendo

-Non è vero! Pensa a Daniel, lui soffrirà nel vedermi con te-

-Quindi ai sentimenti di lui ci pensi, e ai miei?!?-lo sguardo dell’angelo oscuro si fece triste

-Daniel mi ama da sempre-disse Luce arrabbiata

-E io che ho fatto, ho giocato  a carte con i goblin?-

-Divertente, molto divertente- il tono della ragazza era monotono e annoiato 

-Forza Luce fidati di me, dammi la possibilità di mostrarti che io non sono il mostro che credi- 

-Non posso! Io amo Daniel non te!- Luce pronunciò queste parole con voce decisa e dura.

-Va bene, ti lascio fino a domani per decidere se passare una settimana con me- dopo che il ragazzo dagli occhi smeraldo aveva pronunciato queste parole, le aveva posato un bacio sulla fronte, nonostante Luce lo odiasse, quel piccolo bacio casto e puro non le era dispiaciuto.

 

Luce senza accorgersene era arrivata sotto casa di Cam, la ragazza dopo svariati ripensamenti aveva deciso di dare al ragazzo che aveva tentato di ucciderla una possibilità.

 

La giovane doveva suonare il campanello ma le sue mani tremavano, quando all’improvviso la porta della casa dell’angelo caduto si aprì.

 

-Luce! Che bello, quindi devo dedurre che hai deciso di rimane da me una settimana?-

-Ehm Cam ehm si va bene, passerò sette giorni con te-rispose con voce incerta e tremante Luce

-Ma per Daniel?-disse malizioso il ragazzo

-Se in questi giorni pronunci il suo nome me ne vado-

-Così mi piaci comunque accomodati, ti mostro la tua stanza-

-Ma tu non stavi uscendo?-chiese curiosa Luce

-Oh beh non fa nulla-

 

La stanza che Cam aveva dato a Luce era molto spaziosa. 
Aveva un letto enorme al centro, con una scrivania e un armadio gigantesco, ogni mobile o parete era di colore nero, solo le tende aveva un colore diverso, avevano una sfumatura color avorio mischiata al oro.

 

-Ti piace?-

-La stanza e bellissima, grazie Cam- rispose Luce con gli occhi brillanti 

-Non c’è di che, Lucinda-detto questo il ragazzo uscì lasciando Luce ad ammirare la bellezza della vista che dava la sua finestra, una bellissima città illuminata dalle luci splendenti delle macchine, dei locali, delle case e dei lampioni.

 

Forse avrebbe passato una bella settimana con il ragazzo dagli occhi verdi scintillanti e con il cuore oscuro e tenebroso.

 

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Capitolo 2
*** How I wish I could go back ***


Don't worry about tomorrow

How I wish I
could go
back


Luce stava dormendo, quando a un certo punto qualcuno bussò alla porta della ragazza, dopo tre colpi, Cam entrò nella stanza.

 

Lo sguardo del ragazzo si addolcì, vedere la ragazza che amava dormire era una benedizione, era così bella e poi il suo viso era rilassato, sembrava una bambola di porcellana, perfetta.

 

L’angelo caduto si avvicinò a Luce e le accarezzò i capelli dolcemente, lei si mosse e poi aprì gli occhi.

 

-Cam cosa stai facendo?- disse Luce scioccata, il ragazzo ritrasse la mano.

-Ehm avevi una cosa sui capelli, comunque buongiorno dormigliona-

-Che ore sono?!-chiese la fanciulla preoccupata 

-Le undici, perchè?-rispose Cam

-E tardissimo-disse Luce alzandosi frettolosamente dal letto e lasciando intravedere a Cam una parte delle sue mutandine, il ragazzo fece un ghigno.

-Idiota! Ma cosa guardi, adesso esci! Pervertito!- urlò Luce, mentre si tirava giù la leggera camicia da notte nera.

-Scusa, adesso vado comunque belle le mutandine di pizzo nero- detto questo Cam lasciò la camera della ragazza ridendo.

-Che cretino! Mi fa venire i nervi! E io devo passare una settimana con lui?!- borbottò furiosa Luce

 

La fanciulla corse velocemente in bagno, si truccò e poi si lasciò cadere lungo le gambe snelle la camicia da notte, si infilò un paio di jeans neri e si mise una maglietta bianca con scritto “Heart On Fire”.

 

Luce scendeva le scale di vetro trasparente, le sembrava di cadere nel vuoto, se avesse mancato l’oro di disegno se la sarebbe presa con Cam ma forse di più con se stessa per non aver messo la sveglia la notte prima.

 

La ragazza stava per uscire dalla porta di casa quando il ragazzo dagli occhi verdi la fermò.

-Aspetta, non riuscirai mai ad arrivare in tempo se vai a scuola a piedi-

-Allora qual’è la tua alternativa?-disse Luce scocciata

-Se vuoi ti accompagno io in moto, farai più in fretta-

-Okay va bene-

-Vieni andiamo in garage-

 

Cam stava aspettando che Luce salisse sulla sua moto, la ragazza salì e di conseguenza la moto si mise in moto.

-Reggiti stretta- disse il ragazzo facendo partire la moto, la ragazza appoggiò le proprie mani sui fianchi di Cam.

Luce sentiva il vento sfiorarle il viso, non era mai salita su una moto, ma adesso che ci era salita amava quel mezzo di trasporto, si sentiva libera e forte, una strana sensazione di felicità. 

 

Appena arrivata a scuola, Luce salutò Cam e lo ringraziò del passaggio.

C’è l’aveva fatta, la ragazza era riuscita ad arrivare in orario alla lezione di disegno.

 

-Ragazzi come compito vi chiedo di disegnare una mano in quattro angolature diverse-

Luce stava segnando i compiti sul diario, aveva cercato in tutti i modi di seguire la lezione ma non c’è la  faceva, si sentiva in colpa per Daniel ma infondo lei voleva dare un’altra possibilità a Cam.

Il suono della campanella distrasse Luce dai suoi pensieri.

-Bene ora potete andare, tutti tranne Lucinda Price- disse la professoressa di disegno

“Ecco ci voleva solo questa” pensò la ragazza

-Luce oggi ti ho visto distratta, c’è qualcosa che non va?-chiese la professoressa avvicinandosi 

-No, sto bene e che oggi ho un po’ di malditesta- mentì Luce -Ehm mi scusi prof ma ora potrei andare?-

-Sì, va bene vai-dopo che la professoressa di disegno pronunciò quelle parole, Luce si alzò e se ne andò salutando.

 

La giornata passò velocemente e appena Luce fu a casa si sdraiò sul divano per vedere un po’ di televisione, Cam non era a casa, la ragazza si chiedeva dove lui potesse essere.

Passavano le ore e lui non tornava verso le nove di sera la ragazza si preoccupò che a lui fosse successo qualcosa, ma poi verso le dieci Cam ritornò a casa.

 

Il ragazzo vedendo lo sguardo preoccupato della ragazza, si mise a ridere.

-Eri in ansia per me, ma che dolce-

-Oh ma smettila, piuttosto dov’eri?-disse lei irritata

-Non sono fatti tuoi-rispose innervosito il ragazzo

-Va bene, me ne vado a dormire e domani non azzardarti a entrare in camera mia!-disse Luce arrabbiata e frustata mentre andava in camera sua.

-Luce aspett…-

-No! Cam io ti ho dato una possibilità, ma sembra che a te non interessi!-

-Cosa devo fare?-chiese lui disperato 

-Prima cosa non devi nascondermi niente, se vuoi che io mi fidi di te-disse la ragazza irritata

-Va bene-

-Dove sei stato fino a quest’ora?-pronunciò Luce con voce dura

-Ero con Daniel-rispose l’angelo caduto abbassando il volto

-Tu gli hai detto che io sono a casa tua-disse lei sconvolta, il suo cuore stava perdendo colpi

-Sì, Luce gli ho detto che tu sei qui da me, problemi?-

-Cosa? Lui come l’ha presa?-

-Non sembrava molto sconvolto-

-Aspetta, hai detto che non era sconvolto?-la ragazza era diventata rossa dalla rabbia.

-Esatto, mi ha detto che in verità lo sapeva già e che era una tua scelta se volevi darmi una possibilità, perchè lui sa che nonostante tutto tu sceglierai lui-disse tranquillamente Cam

-Questa è bella! Sai che c’è se lo vedi digli che non lo voglio più incontrare!-pronunciò in tono arrabbiato Luce per poi andare definitivamente in camera sua e piangere dalla rabbia, come poteva Daniel essere sicuro che lei lo avrebbe scelto nonostante tutto, e se questa volta fosse cambiato qualcosa?

 

Il primo giorno della settimana con Cam era passato, però non era stato quel granché, infondo il ragazzo dagli occhi verdi non aveva ancora dimostrato a Luce di essere cambiato. 

 

Intanto Daniel, dopo aver letto il messaggio di Cam in cui gli diceva che Luce non voleva più vederlo, si sentiva uno stupido per aver detto al suo rivale in amore che lui era sicuro che la ragazza che amava di più della sua stessa vita avrebbe sempre scelto lui e non Cam.

 

Andarono tutti a dormire, chi come Luce che aveva finito di piangere e aveva scelto che da ora in poi sarebbe andata avanti con o senza Daniel, chi invece che come Daniel cercava un modo per scusarsi con la propria amata e poi infine chi come Cam che pensava a come avrebbe fatto a stupire la dolce Luce, la donna che gli aveva rubato il cuore dopo Lilith.

 

 

 

 

 


 

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Capitolo 3
*** I try to see but I'm blinded by the white light ***


Don't worry about tomorrow

I try to see
but I'm blinded
by the white lig
ht


Luce si era svegliata verso le sette, dopo quello che era successo ieri con la storia di Daniel, oggi non se la sentiva di andare a scuola e così tornò a dormire. 

 

Erano le nove di mattina e Cam e Daniel erano in giro per le strade di New York. 

-Te l'ho detto, non puoi avere sempre tutto-disse arrabbiato Cam 

-Io la amo più della mia vita- 

-Allora se la ami lasciala vivere, lasciale capire i propri sentimenti- 

-Io ho bisogno di Luce-disse in tono disperato Daniel 

-Ma forse lei non ha bisogno di te!-sbottò il demone 

-Io e lei siamo anime gemelle è normale che senta la mia mancanza- 

-Sai che il mondo non gira intorno a te?- 

-Che simpatico, Cameron-rispose sarcastico l'angelo 

-Grazie, so di essere un comico nato-ghignò Cam 

-Comunque mi sono rotto, allora adesso cosa dobbiamo fare?- 

-Per prima cosa devo andare a comprare le sigarette-rispose in tono monotono il ragazzo dagli occhi verdi  

-Il fumo uccide!- 

-Anche tu mi uccidi se è per questo- 

-Ti odio-pronunciò in modo scocciato l'angelo  

-Anch'io- rispose sorridendo il demone.

 

I due ragazzi si incamminarono verso una tabaccheria vicino a un parco dai colori sgargianti, con all'interno una  cascata che produceva un suono rilassante e piacevole allo stesso tempo. 

 

Luce si era appena alzata per andare a pranzare. 

Mentre stava mangiando un piatto di carne arrosto accompagnato da delle carote piene di burro, Luce stava guardando il telegiornale. 

 

La signorina che annunciava le notizie del giorno, aveva gli occhi verdi come quelli di Cam solo molto meno belli dei suoi, dopo questo pensiero Luce si diede della stupida, come poteva pensare a quell'idiota. 

 

La ragazza dai capelli neri come le piume di corvo decise di concentrarsi su una notizia appena mandata in onda. 

 

-Ragazzo ucciso in una tabaccheria vicino al parco Paley Park, il morto in questione aveva i capelli neri, nessuno sa chi l'abbia ucciso, ci sono segni di aggressione, il ragazzo e stato strangolato-disse in tono monotono l'annunciatrice del notiziario. 

 

Luce pensò a quante cose impensabili possono succederti mentre stai tranquillamente andando in negozio. 

 

Le ore passavano e Cam non tornava a casa, la ragazza dai capelli corvini ad un certo punto si chiese se non fosse successo qualcosa al demone dagli occhi verdi smeraldo. 

 

Ad un certo punto la porta si aprì ed entrò Daniel, con un livido sullo zigomo e un taglio sul labbro. 

 

-Daniel cosa diavolo e successo?!-disse preoccupata la ragazza 

-Luce ho combinato un casino!-rispose in tono ferito Daniel, i suoi occhi erano vuoti come se un pezzo della sua anima si fosse staccata da lui.

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Capitolo 4
*** Until the sun came out ***


Don't worry about tomorrow

Until the sun
cam
e out

-Daniel cosa cazzo e successo!?!-disse in tono arrabbiato Luce 

-Io...io...ho ucciso una pers...-tentava di dire l'angelo ma ad un certo punto entrò dalla porta di ingresso Cam, anche lui con dei lividi ma sui polsi e sul braccio destro. 

-Non é vero, Daniel non ha fatto niente io ho ucciso un persona-pronunciò in tono stanco il demone, l'angelo dalle ali bianche lo guardava in modo sconvolto. 

-Co...cosa!?!-urlò la ragazza dai capelli neri 

-Hai capito benissimo-detto questo Cam si passò una mano tra i capelli sudati. 

-Tu hai ucciso quel ragazzo di cui si sente parlare al telegiornale?- 

-Ah se ne parla già, non é passato nemmeno un giorno-rispose in tono scocciato il demone 

-Come puoi parlare così tranquillamente di questa cosa?!-disse in tono sconvolto Luce 

-Cosa vuoi che dica? Che mi dispiace? Bene, mi spiace di aver ucciso un ragazzo! Cos'altro vuoi sentire? Forse che sono un mostro? Ma questo lo sai già, io sono un mostro!-rispose urlando Cam per poi girarsi verso Daniel e urlagli in faccia

-Adesso, vattene Grigori!- 

 

L'angelo passò di fianco al demone, per poi uscire dalla porta d'ingresso, lui Cam il ragazzo che odiava, il suo peggior nemico lo aveva aiutato. 

 

-Cam come hai potuto, io non ti amerò mai assassino!-urlò Luce in preda alle lacrime 

-Bene! Non amarmi, non ti costringerò!-dopo di che il demone se ne andò in camera sua, lasciando Luce a terra con le lacrime che le sgorgavano dagli occhi.

 

Cam era appoggiato sul davanzale della finestra a fumare una sigaretta, in un’ora ne aveva fumate  quattro, come aveva potuto aiutare quel coglione di Daniel. 

 

Il demone venne scosso dai suoi pensieri grazie al rumore della porta di camera sua che si apriva, il ragazzo si girò e vide la figura di una fragile ragazza dai capelli neri che entrava, quella fanciulla era Luce, la sua Luce, la ragazza che gli aveva rubato il cuore. 

 

E lui era riuscito a farla piangere come un idiota. 

 

-Luce io...- 

-Shh so quello che é successo Daniel mi ha raccontato la verità e stato lui ad uccidere il ragazzo e non te-disse Luce mentre metteva un dito sulle labbra del demone. 

-Ma non so se Grigori ti ha detto che quel ragazzo era un assassino- 

-Mi ha detto anche quello- 

-Allora perché non sei con lui? Il tuo principe azzurro-disse Cam con sguardo triste 

-Ormai e passata con Daniel, ho capito che forse lui non é veramente la persona che voglio accanto-pronunciò sicura Luce 

-Quindi chi é?- il demone alzò lo sguardo e gli occhi di lui si specchiarono in quelli di lei. 

 

-Io penso di essermi innamorat...- non ci fu il tempo di finire la frase che le labbra di Cam si posarono sulle labbra di Luce, lui le cinse la vita con le mani per poi prenderla e adagiarla sul letto, lei con le mani gli stringeva e accarezzava i capelli morbidi e ribelli del demone dagli occhi verde brillante. 

Il bacio diventò passionale e violento, lui desiderava da tempo le labbra delicate e rosee di lei. 

 

-Luce io ti amo-disse il ragazzo sulle labbra di lei. 

-Idiota, penso di essermi innamorata anch'io di te-pronunciò lei mentre la sua testa si appoggiava sul petto di Cam, riusciva a sentire il battito del demone, il ritmo del suo cuore era rilassante. 

 

Luce non riusciva a capire perché si fosse innamorata così all'improvviso di lui. 

 

-Luce, io sono un mostro- disse Cam mentre accarezzava i capelli neri e setosi di lei. 

-Non é vero, tu non sei un mostro-detto questo Luce si strinse di più a Cam e lui di conseguenza depositò un bacio delicato sulla fronte di lei. 

Luce si addormentò sul petto di un demone, servo di Lucifero, che la cullava con il dolce suono del suo cuore che batteva di vita propria, perché sì, Cam la faceva sentire viva.

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