Le memorie di Dante Alfivelli

di Danmel_Faust_Machieri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Duello nell'abisso bruciante ***
Capitolo 3: *** Discorsi per la vita ***
Capitolo 4: *** La storia che ti cambia ***
Capitolo 5: *** Di duelli e di vite ***
Capitolo 6: *** La giornata delle fughe ***
Capitolo 7: *** La mia notte ***
Capitolo 8: *** Vita Nuova ***
Capitolo 9: *** La rivincita del sole primordiale ***
Capitolo 10: *** Il torneo di Natale ***
Capitolo 11: *** Draghi Neri e Nobili Cavalieri ***
Capitolo 12: *** il Nero-Abisso, la Spada-Immortale e l'Arcano-Aesir ***
Capitolo 13: *** La spada e la falce ***
Capitolo 14: *** La scelta del destino ***



Capitolo 1
*** Come tutto ebbe inizio ***


All'inizio ero molto restio a scrivere di me stesso. Durante il mio primo anno di università il mio docente tenne un corso sull'autobiografia sottolineando il fatto che essa era considerata in età antiche il genere della superbia e, sinceramente parlando, questo mi ha sempre trattenuto dallo scrivere di me stesso. Però raccontando i miei anni all'Accademia spero di riuscire a trasmettere la consapevolezza che, prima o poi, tutti si devono innamorare della vita e che questo amore è l'unico che ci fa vivere.
Dopo questa piccola premessa mi presento: mi chiamo Dante Alfivelli, ora sono un docente all'Accademia del duellante, ma vorrei raccontarvi la storia dei miei anni da studente. Durante quei quattro anni tenni un diario in cui scrivevo della mia vita tra i banchi e i campi da duello. Scrivevo tutto: dalle carte che giocavo durante il duello più importante al colore delle foglie che guardavo dondolare sugli alberi. Scrissi tutto quello che sentivo o che immaginavo. Ho quindi deciso di basare questo mio racconto sulle informazioni che ritroverò man mano in quel diario.
All'epoca avevo 15 anni, un paio di occhiali spessi, i capelli castani abbastanza lunghi e gli occhi verdi; così come avviene anche oggi, per entrare all'Accademia bisognava sostenere un esame di teoria del duello e uno di pratica. Io e i miei due migliori amici, Romeo Mascor (Romeo lo conoscevo da tutta la vita; era un ragazzo spigliato, impulsivo a cui piaceva scherzare, delle volte scherzazava anche troppo a dir la verità. Era occhialuto come me, aveva i capelli corti e gli occhi marroni e, nonostante la giovane età, già all'epoca aveva una discreta barbetta) e Alessio Liocapen (conosciuto da tutti come Pinturicchio, un ragazzo alla buona, molto disponibile e gentile con tutti. Capelli ricci e occhi azzurri; era uno sportivo d'altri tempi, un po' più robusto di me e Romeo ma rimaneva comunque il più agile e atletico dei tre), avevamo inviato la richiesta di iscrizione e avevamo superato il test teorico con risultati piuttosto scarsi, poi arrivò il giorno dell'esame pratico.
Ognuno di noi dovette affrontare un esaminatore e tutti e tre eravamo in serie difficoltà fini all'ultimo turno:

Alessio 400 LP                           VS                          Esaminatore 2000 LP
0 carte sul terreno                                Exxod Maestro della guardia (4000 DEF)
Una carta in mano                                                        3  carte in mano 

Turno 14 (Alessio)
"Bene vediamo di ribaltare il risultato! Pesco! Yessss, eccola! Gioca la carta magia "Pianto di Argento" con cui posso evocare dal mio cimitero un mostro normale di tipo drago e io scelgo il mio "Drago Nero Occhi Rossi" (2400 ATK)!"
Esaminatore "Che mossa inutile, il tuo drago non puù toccarmi se prima non fa fuori Exxod e la differenza tra difesa e attocco è troppo elevata ahahahah"
"Non ho bisogno di eliminare Exxod per vincere" disse Alessio con un sorriso beffardo
Esaminatore "Cosa?!"
"Attivo la carta magia "Espolosione di Fuoco Infernale"! Con questa carta lei subisce un danno pari all'attacco del mio Drago Nero!!!"
Esaminatore 0 LP

Romeo 100 LP                            VS                           Esaminatore 2500 LP
"Un Oceano Leggendario" attivo             x3 "Forza d'Attacco Goblin d'Elite" (2200 ATK)
2 Carte in mano                                                           3 Carte in mano

Turno 13 (Romeo)
"Questo duello mi ha annoiato, è ora di finirlo: pesco! Bene evoco immediatamente "Soldato Pinguino" (750 ATK)"
Esaminatore "Ahahahahah cosa credi di fare con quell'insulso pinguino ahahah"
"Sa che la sua voce è particolarmente irritante? Gioco la carta magia "Piccola Onda Grande Onda" in questo modo "Soldato Pinguino" lascia il campo e io posso evocare specialmente "Levia-Dragone-Dedalo" (2600 ATK) dopodiché attivo il suo effetto: mandando al cimitero la carta "Umi" dal mio terreno posso eliminare tutte le carte sul terreno ad eccezione del mio Levia"
Esaminatore "Ma tu non hai "Umi" sul terreno!"
"È sicuro di essere un esaminatore preparato? "Un Oceano Leggendario" vale come "Umi", quindi lo scarto e diciamo addio a tutti i suoi mostri. Finiamola qui: "Levia-Dragone-Dedalo" spazzalo via!"
Esaminatore 0 LP


Io LP 200                                  VS                         Esaminatore 2200 LP
Ragno Nero (0 DEF)                             Lama Oscura Cavaliere del Drago (2200 ATK)
2 Carte in mano                                                         una carta in mano

Turno 18 (Io)
"Si decide tutto ora... Pesco!" guardai la carta pescata e sorrisi
"Attivo la carta magia "Richiamo Diapason" grazie alla quale posso aggiungere alla mia mano "Risonatore Oscuro" e lo evoco subito (Risonatore Orscuto ATK 1300). Ora attivo l'effetto di "Ragno Nero" così facendo posso aumentare il suo livello di 2 unita portandolo al livello 3. Dopodiché unisco "Ragno Nero" di livello 3 e "Risonatore Oscuro" di livello 3 per evocare il mostro Synchron "Aracnide Sotterraneo" (LV 6, 2400 ATK). 
Attivo l'effetto del mio mostro per il quale posso scegliere un mostro avversario e equipaggiarlo al mio quindi dica addio al suo Lama Oscura!"
Esaminatore "Non è possibile!"
"Ed ora vai "Aracnide Sotterraneo" attacco diretto!"
Esaminatore 0 LP 



Chiamatela fortuna, chiamatela bravura o come preferite ma riuscimmo ad essere ammessi. Eravamo al settimo cielo nonostante i nostri risultati non ci facessero accedere a camerate più prestigiose dello Slifer rosso. Pochi giorni dopo l'esame prendemmo il traghetto che ci avrebbe condotto all'Accademia. Io e i miei amici ci trovavamo sul ponte principale ad osservare le matricole come noi.
Romeo "ehi ragazzi avete già visto qualche bella ragazza?"
Eziolino "Ne ho viste due o tre che non erano assolutamente male"
Io "Siete sempre i soliti..."
Romeo "E tu sei il solito spezzabolgia. Dai guardati anche te un po' in torno magari potresti trovare l'amore della tua vita" Romeo cantilenò le ultime parole, Eziolino scoppiò a ridere, i feci per tirargli uno scappellotto a testa ma alla fine risi anche io con loro.
Io "Oltre ad adocchiare ragazze avete visto della gente interessante?"
Alessio "C'è un ragazzo con i capelli lunghi blu/viola e con degli strani orecchini che se ne sta in disparte, seduto su un tavolino con delle carte... Mi sembra un tipo particolare"
Romeo "Io invece ho visto un tappo maldestro con un accento francese che non sa dove stare o con chi parlare ahahahahah è troppo buffo"
Io "E invece cosa mi dite di quell'occhialuto con i capelli neri e ricci?"
Alessio "Non l'avevo ancora notato ma mi sembra di averlo visto ai test di ammissione"
Io "Comunque siamo veramente tanti quest'anno"
Romeo "Già sarà un..."
Non riuscì a sentire più nulla: tutti i miei sensi, le mie emozioni, i miei gesti erano stati catturati da una ragazza che passò per caso sul ponte sotto di noi. La vidi appena scomparire in una porta lasciandosi dietro una scia di capelli corvini... Pensai fosse un illusione, una mia figura che avevo immaginato...
Alessio "Ohi Dante ci sei?"
Io "S-si, cosa c'è?"
Alessio "Hanno appena avvisato che stiamo per attraccare, ma ti senti bene?"
Io "Mai sentito meglio" risposi sorridendo.
La barca attraccò al porto e noi scendemmo insieme a tutti gli altri studenti. Due signori ci stavano attendendo giù dalla passerella: uno era già in là con gli anni e una barba grigia gli copriva parte del volto; l'altro era più giovane, un po' in carne e vestiva una giacca rossa (intuimmo che doveva essere il responsabile del dormitorio rosso)
Kagemaru "Benvenuti ragazzi all'Accademia del Duellante; mi presento, sono il cancelliere Kagemaru. Spero abbiate fatto buon viaggio e abbiate anche parlato fra di voi facendo già qualche nuova amicizia, ma per questo ci sarà tempo non temete. Ora cedo la parola al professor Sheppard"
Sheppard "Buon giorno giovani matricole; sono il professor Sheppard e sono il vostro professore per le lezioni pratiche e teoriche e sono anche il responsabile del dormitorio Slifer. Spero che siate già entrati nello spirito di questa accademia! Ora vi pregherei ognuno di dirigersi verso il suo dormitorio, nelle vostre stanze troverete un palmare che vi aiuterà durante le vostre giornate, una giacca che dovrete indossare praticamente sempre e altro materiale che l'Accademia vi ha offerto. Ora gli studenti dello Slifer mi seguano, gli altri aspettino i loro professori."
Il professore si incamminò e noi tre lo seguimmo, saremmo stati una quindicina noi alunni dello Slifer e tra di noi non c'era nessuno di quelli che avevamo visto poco prima sulla nave. Ci vennero mostrare le nostre camere: io, Romeo e Alessio eravamo capitati in una tripla solo per noi, indossammo le giacche rosse, prendemmo i palmari e vi trovammo un invito per la festa di benvenuto per noi matricole che si sarebbe svolta nel pomeriggio di quello stesso giorno.
Alessio "Che dite? Ci andiamo?"
Io "Massì dai sarà divertente, inizieremo a conoscere qualcuno di nuovo"
Romeo "Esatto vediamo un po' come sono le ragazze..."
Io "Uff... Va là, andiamo" e ci incamminammo verso la festa.
La festa si teneva nella sala dei ricevimenti dell'Accademia che era stata tutta decorata per l'occasione: c'erano tavolate di soli primi, tavolate di soli secondi e delle tavolate ricolme di dolci. Io mi avventai sulla meringata che era, ed è tutt'ora, il mio dolce preferito. Mentre stavo mangiando la terza fetta, e i miei amici si stavano concedendo il tris di mascarpone Alessio e il tris di pollo fritto Romeo, ci si avvicinò il ragazzo occhialuto che avevo visto sulla nave, a quanto pareva era stato misurato nel Ra Giallo
"Ehi ciao, mi chiamo Silvio Nillito, ho visto i vostri duelli di ammissione e mi avete molto colpito"
Alessio "Grazie mille, io sono Alessio ma puoi chiamarmi Pinturicchio e loro sono Dante e Romeo è un piacere conoscerti"
Silvio "Il piacere è tutto mio, allora oltre a voi avete già conosciuto qualcun'altra?"
Dante "Nessuno, abbiamo solo visto degli altri ragazzi sulla nave, ad esempio... Ecco quel ragazzo là con i capelli blu/viola" dissi accennando al ragazzo visto nel viaggio di arrivo che era stato smistato negli Obelisk Blu Silvio
"Ah quello è Sartorius è un duellante in gamba ma è molto solitario"
Romeo "Ma va? Non l'avevamo notato" disse ironico
Io "Poi abbiamo visto..." Ma la mia voce si bloccò non appena la rividi... Quella ragazza che avevo visto solo di sfuggita era lì, accanto al tavolo dei dolci che stava prendendo una fetta di cheescake ai frutti di bosco. Era bellissima: capelli lunghi di color cremisi e il castano, occhi di un marrone meraviglioso che rifletteva tutta la bellezza dell'autunno più spettacolare di questo mondo nel quale non vedevo l'ora di perdermi.
Romeo "Ohi! Dante! Ci sei?"
Io "oh... Sì, sì ci sono mi potete scusare due minuti"
Non sapevo cosa mi era preso ma inizia a camminare verso di lei, non riuscivo più a mangiare la mia meringata, lo stomaco si era quasi chiuso e il cuore mi batteva forte, avevo paura che da un momento all'altro mi sarebbe schizzato fuori dal petto e ci sarei scivolato sopra... Mi sembrava di camminare sospeso su un filo... Poi arrivai da lei e mi presentai cercando di mettere nelle mie parole tutta la spontaneità del mondo (cosa che venne tradita da un mio fatale arrossire)
"C-ciao, mi chiamo Dante, piacere di conoscerti" e lei con un sorriso senza eguali mi disse "Piacere Dante, io mi chiamo Glauce"

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Capitolo 2
*** Duello nell'abisso bruciante ***


Scusate se prima della narrazione premetto questa, spero, brevissima introduzione. Sono stato assente da questo sito per un bel po' e ho lasciato in sospeso molte cose che volevo portare aventi e, al tempo stesso, sono maturate nella mia mente nuove idee. Avevo voglia di ricominciare e in maniera più seria quindi lascerò che siate voi a decidere per me. Sono consapevole che i miei lettori saranno circa due ma se siete capitati casualmente su questo capitolo vi inviterei a rileggere anche i primi della storia e, a seconda delle vostre approvazioni, disapprovazioni, commenti e opinioni valuterò la possibilità di fornire capitoli a scadenza regolare ogni tot giorni. Quindi a voi "l'ardua sentenza" come avrebbe detto un mio caro amico. Scusate per il disturbo e buona lettura.



Sembrava un'angelo che parlava con la vode di Calliope; io ero spiazzato davanti a lei come quando Amore vide per la prima volta Psiche.
Glauce "Sai? Credo di aver visto il tuo esame di ammissione... Hai utilizzato un'evocazione Synchron vero?"
Io "Sì, Aracnide Sotterraneo è una delle carte chiave del mio deck. Ma ammetto di aver avuto anche una buona dose di fortuna" dissi ridendo in modo un po' imbarazzato Glauce rise anche lei. Fu da allora, da quella melodiosa risata, che io mi persi in lei è nella sua persona. Ero lì e mi sembrava il momento più bello del mondo finché non mi sentì tirare uno spintone, mi sbilanciai rischiando di cadere a terra.
"Ehi tu, stupido Slifer, stai lontano dalla mia Glauce!"
Glauce "Mone te l'ho detto mille volte non sono la tua fidanzata"
Mone de Ceppi, Obelisk blu, uno sbruffone senza pari, per immaginarvelo vi basta prendere un palestrato qualunque con i capelli come vanno di moda oggi: corti sui lati e lunghi sopra... Inutile dire che da quel momento mi iniziò a stare sui cosiddetti.
Mone "Ho promesso che ti conquisterò e lo farò e poi non ti posso vedere parlare con questa pulce"
Io "A chi hai dato della pulce, scimmione?"
Mi afferrò per il colletto della giacca.
Mone "Come scusa?!"
Io "Non sai cosa vuol dire "Scimmione"? Beh è una parola che si utilizza per parlare di una persona simile a una scimmia come te, se cerchi su un dizionario la dovresti trovare... Sempre che tu sappia usare un dizionario..."
In quel momento vidi sollevarsi la sua mano destra chiusa a pugno pronta per colpire la mia faccia ma non me ne fregava niente, avevo visto sorridere Glauce alle mie parole. Avevo gli occhi chiusi quando prima di qualsiasi dolore sentì una voce:
Sheppard "cosa sta succedendo qui?" Disse il professore venendo verso il luogo dove si stava svolgendo la nostra "piccola" disputa.
Mone "Assolutamente nulla professore" disse liberandomi dalla sua morsa poi, prima di andarsene scocciato, si avvicinò al mio orecchio e sussurrò "guai a te se ti becco ancora con Glauce" e se ne andò salutando la ragazza con un sorriso da divo.
Io "Beh almeno non ho perso nessun dente"
Glauce "Come ti è venuto in mente di provocare Mone? Dovresti sapere che i suoi modi non sono del tutto "amichevoli" con chi lo insulta"
Io "Beh io so fare solo due cose per bene: duellare e usare per bene le parole" Rise Io "Invece cosa mi racconti di te?"
Glauce "Di me? Boh non saprei dire... Mi sono appena iscritta all'accademia e ho passato gli esami con il massimo dei voti... poi... boh... Mi piace la musica melodica, il colore rosso, la poesia, l'inverno e duellare"
Io "sulla musica, l'inverno e il duellare non ho niente da dire ma la poesia... Come ti fa a piacere quella roba là? E poi se ti piace il rosso potresti uscire con me" dissi sfoggiando la giacca del mio dormitorio.
Glauce "Che scemo che sei!" Disse ridendo e tirandomi uno scappellotto.
Io "Allora se non vuoi uscire con me concedimi almeno un duello no?" Ci pensò su... Mi guardò un attimo e disse "Va bene accetto ma sappi che non durerai niente contro di me"
Io "Questo è tutto da vedere. Ci vediamo questa sera?"
Glauce "Va bene, facciamo nel bosco fuori dal dormitorio femminile così non avremo distrazioni... Ora vado che le mie amiche mi avranno data per dispersa. A sta sera Dante"
Io "A più tardi Glauce" Ero al settimo cielo: avevo appena incontrato la ragazza più bella di questo e di ogni altro mondo e le avevo parlato... Non mi sembrava vero. Ero lì sospeso nel mio sognare quando due mani si poggiano sulle mie spalle
Romeo "Allora dottor Alfivelli chi era la ragazza con cui stavi parlando?"
Io "La ragazza più bella di sempre" dissi in una mezza trance. 
Alessio "Adesso... Non mi sembrava così bella" Io "Stai scherzando?"
Romeo "Effettivamente non è nulla di che"
Io "Ma voi non capite un tubo! È la ragazza più bella che io abbia mai incontrato!"
Romeo "Sarà... Ma comunque cosa vi siete detti?"
Io "Ci incontriamo sta sera per un duello" dissi sorridente. 
Loro due si guardarono un attimo negli occhi poi caddero a terra.
Romeo "Ma te non hai niente in testa oltre ai duelli?" Esclamò mentre si rialzava.
Alessio "Almeno dopo il duello avrai intenzione di provare qualcosa no?"
Io "Sinceramente pesavo di no..."
Alessio "Madonna che pirla!" E ometto il resto del discorso perché tanto si giocò tutto intorno a queste battute ma mentre noi discutevamo energicamente, come seppi solo in seguito, da quel momento, il professor Sheppard iniziò a tenerci d'occhio incuriosito dai nostri modi di fare. La festa finì intorno alla tre e qualcosa; tutti stavano uscendo mentre Romeo, Alessio, Silvio ed io aspettavamo che quella folla si smaltisse poi, per caso, vidi Mone che, a causa del suo guardarmi minaccioso, andò a sbattere contro Sartorius.
Mone "Ehi guarda dove metti i piedi bamboccio!" Sartorius non disse niente si limitò a guardare il ragazzo negli occhi che quasi impaurito se ne andò senza aggiungere altro. Nello scontro al ragazzo erano cadute delle carte e io e gli altri decidemmo di aiutarlo a raccoglierle.
Sartorius "Ma..."
Io "Tranquillo ti vogliamo dare semplicemente una mano" e terminai la risposta a quella domanda muta con un sorriso.
Io "Quello è Mone, un deficiente come pochi, ci stavo trovando da dire prima; comunque io mi chiamo Dante e loro sono Romeo, Alessio E Silvio"
Sartorius "È un piacere conoscervi e grazie dell'aiuto, il mio nome è Sartorius"
Alessio "Ma che carte sono queste? Non sono da duel monster"
Sartorius "Sono tarocchi, sono carte che si utilizzano per prevedere il futuro e per la divinazione"
Io "Tarocchi?" E presi in mano una carta: il fante di spade. Quando guardai la carta rimasi scioccato
Romeo "Dante ma quella carta..."
Silvio "Ragazzi guardate anche questa"
Alessio "Non ci posso credere" Il fante di spada che avevo trovato io e il fante di bastoni che aveva in mano Silvio avevano il volto uguale rispettivamente al mio e a quello di Romeo. 
Io "Aspettate un attimo" mi misi a cercare in mezzo a quelle carte nervosamente e trovai gli altri due fanti: quello di pentacoli e quello di coppe. I loro volti erano quelli di Alessio e di Sivlio.
"Cosa vuol dire tutto ciò?" Chiese Silvio rivolgendosi a Sartorius il quale rispose pacatamente "Quelle carte sono vostre"
Romeo "Cosa vuoi dire?"
Sartorius "Vedete i tarocchi indicano la strada che abbiamo intrapreso oltre alla strada che dovremo percorrere. Ognuno di voi ha determinate inclinazioni che si rispecchiano in quelle carte che vi rappresentano. Quelle carte vi guideranno e cresceranno con voi. Si che le mie sembrano parole campate per aria ma dovete fidarvi ora scusatemi ma devo scappare" e ci lasciò lì, di gesso, con le quattro carte in mano.
Romeo "Secondo me quello lì è un pazzo"
Io "Ma dai perché devi dire certe cose?"
Romeo "Ma l'hai sentito? Quante stronzate ha sparato?"
Silvio "Vabbè è anche vero che queste carte ci somigliano molto"
Romeo "Credete a quello che volete voi va'"
Alessio "Romeo sei il solito scettico ahahah" Silvio "Ragazzi io vi saluto la strada per arrivare al mio dormitorio è questa"
Alessio "Va bene Silvio ci vediamo..." E, come se in quel momento al mio compare fosse venuto in mente qualcosa, si avvicinò al ragazzo bisbigliandoli all'orecchio parole che io e Romeo non riuscimmo a sentire. Silvio di risposta fece un cenno "Allora ci si vede ragazzi" aggiunse recandosi verso il dormitorio.
La notte avanzò finché il tutto non cadde nella sua morsa di silenzio e di stelle; io ero in camera a camminare su e giù nell'attesa che arrivasse l'ora X
Romeo "Dai tocca che andiamo se no arriverai tardi"
Io "Ma non mi sento pronto! L'uniforme mi sta bene? Come sono i capelli? Dov'è il mio deck?"
Alessio "Madonna mia amico calmati, tutto è dove deve essere. Ora andiamo e ritrova la tua sicurezza" Respirai a fondo prima di uscire dalla porta accompagnato dai miei amici e dalla mia ritrovata tenacia. Eccomi proiettato in una notte che ancora oggi ricordo: ricordo che per arrivare nello spiazzo dove avevamo deciso di combattere, dovetti crearmi un varco tra le piante del sottobosco mentre gli alberi mi nascondevano foglie nei capelli; non il verso di un animale, non il passo di un uomo si udiva in quella solitudine dipinta dall'oscurità, solo la luna, col suo candido riverbero, si affacciava dai rami. La luna è sempre stata la mia più fedele compagna, è sempre stata presente in ogni fase della mia vita, dalla mia nascita ad oggi.
Ero arrivato al luogo dove avrebbe avuto luogo il duello e mi stavo togliendo i rimasugli delle piante dalla giacca quando sentì un fruscio, pensai fosse Glauce ma invece vidi comparire del bosco Silvio mezzo coperto di foglie.
Io "Silvio te cosa ci fai qui?!"
Silvio "È Alessio che mi ha detto di venire qui" 
Alessio "Dai è un bellissimo modo di fare amicizia, non credi?"
Silvio "Quindi dov'è la tua bella?"
Io "Ma porca puttana" pensai, non perché lì ci fosse Silvio ma perché volevo che Glauce arrivasse il prima possibile, la volevo rivedere, avevo bisogno di vederla! Ed eccola lì, avanzare preceduta da due sue amiche, illuminata da quella luce di luna era ancora più bella di come me la ricordavo.
Io "Vedo che ti sei portata la scorta ahahahah avevi paura?"
Glauce "Ahahahah loro sono Agnese e Serena le mie due migliori amiche; ma anche te ti sei portato i rinforzi"
Io "Loro sono Romeo, Alessio e Silvio. Allora sei pronta a combattere?"
Glauce "Mai stata più pronta" disse sorridendo
"Duelliamo!" Gridammo all'unisono

Duello
Io 4000 LP VS Glauce 4000 LP

Io "La precedenza alle signore, quindi fai pure la tua mossa"
Glauce "In realtà preferirei che fossi te ad iniziare"

Romeo "È molto furba"
Alessio "Ma Dante non sarà da meno"

Turno 1
Io "Come preferisci allora pesco! Attivo la carta magia "Richiamo Diapason" grazie alla quale posso aggiungere alla mia mano "Diapason Specchio", dopodiché posiziono un mostro coperto in posizione di difesa e termino il turno"

Silvio "Ha già finito?"
Romeo "Se conosco abbastanza bene Dante vuole prima valutare l'avversario per poi giocare di risposta: per questo non si sbilancia troppo al suo primo turno"

Turno 2
Glauce "Spero tu sia pronto al peggio; pesco! Dato che non controllo carte magia o trappola posso evocare tramite evocazione speciale "Barbar, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1700) e per lo stesso motivo posso evocare "Draghig, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1100), "Libic, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1300) e "Alich, Malebranche dell'abisso bruciante" (ATK 1200)"

Alessio "HA EVOCATO QUATTRO MOSTRI IN UN SOLO TURNO!?"
Romeo "Non posso crederci..."

Glauce "Poi procedo sovrapponendo Alich e Draghig di livello tre in questo modo posso evocare tramite evocazione XYZ "Dante, Viaggiatore dell'abisso bruciante" (ATK 1000)"

Romeo "Alessio hai visto?"
Alessio "Sì: anche lei usa le evocazioni XYZ"

Io "Wow devo proprio piacerti se usi una carta col mio nome"
Glauce "Ahahahah sei sbruffone quasi quanto Mone"
Io "Non accostarmi a quello scimmione" dissi seccato
Glauce "Ahahahah ma non ti fa strano condividere il nome col più grande poeta italiano?"
Io "In che senso?"
Glauce "Come "in che senso"? Non dirmi che non conosci Dante Alighieri!?"
Io "Ah ma certo! Lo conosco solo per sentito dire però..."
Glauce "Non voglio crederci... Vabbè comunque torniamo al duello. Attivo l'effetto di Dante: mandando al cimitero le prime tre carte del mio deck guadagna 500 punti per ogni carta scartata (ATK 2500). Molto bene Dante attacca la tua carta coperta (Diapason Specchio distrutto) poi Barbar e Calcab ti attaccano direttamente!"
Io 1000 LP
Glauce "Sarebbe meglio che tu studiassi un po' di letteratura prima di affrontarmi"
Io "La letteratura non centra nulla con i duelli"
Glauce "La letteratura centra con tutto. Termino il mio turno" quelle due frase le pronunciò con una serietà inaudita.

Silvio "Cacchio Dante è messo proprio male"
Romeo "Non disperiamo; l'ho visto uscire da situazioni ben peggiori"

Turno 3
Io "Bene pesco! Dato che il tuo Dante è stato evocato dall'extra deck e io non controllo mostri evocati in questo modo posso rievocare specialmente il mio "Diapason Specchio" (ATK 0). Poi attivo la carta magia "Nucleo oscuro" mediante la quale scartando una carta posso rimuovere dal gioco il tuo Dante"
Glauce "Maledetto..."
Io "Poi evoco tramite evocazione normale "Arcidemone Folle" (ATK 1800) e sintonizzo i miei due mostri per evocare "Samsara, Drago della rinascita" (DEF 2600). Concludo qui il mio turno"

Turno 4 
Glauce "Sembrerebbe che tu sia riuscito a ribaltare il duello ma non hai ancora visto nulla; pesco! Attivo la carta magia rituale "Bene e male nell'abisso bruciante" così facendo sacrifico i miei due mostri e evoco il mostro rituale "Malacoda, Infernosignore dell'abisso bruciante" (ATK 2700)!"

Silvio "E quello che diavolo è?!"
Romeo ""Diavolo" è proprio la parola giusta"

Glauce "In più dato che Barbar è stato mandato al cimitero rimuovo dal gioco tre mostri "Abisso bruciante" e ti infliggo 300 punti di danno per ognuno di essi!"

Io 100 LP

Alessio "Adesso sì che siamo nella merda"

CONTINUA... 

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Capitolo 3
*** Discorsi per la vita ***


Glauce "Bene! Malacoda attacca Samsara! Giudizio infernale" il mostro della ragazza sollevò la lancia che stringeva in mano e la scagliò contro il mio mostro; si alzò un gran polverone e per qualche secondo nessuno riuscì e vedere il campo di gioco. Ma quando quella nuvola di polvere si diradò tutti poterono vedere sulla mia parte di terreno schierato "Teschio evocato" (Atk 2600). 
Glauce "Aspetta un attimo perché hai quel mostro sul terreno?"
Io "Semplice, quando "Samsara, drago della rinascita" viene distrutto posso evocare specialmente un mostro dal cimitero"
Glauce "Ma tu non hai mai avuto "Teschio evocato" nel cimitero!
Io "Ti ricordi quando ho attivato "Nucleo oscuro"? Ricordi che ho scartato una carta? Beh indovina un po' che carta era"
Glauce "Forse ti ho sottovalutato, ci sai fare, però il tuo mostro è comunque più debole del mio Malacoda; voglio vedere cosa farai in questo turno! Ti cedo la mano"
Io sapevo già cosa avrei fatto in quel momento... Avevo tutti i tasselli del puzzle e me ne mancava solo uno per concludere il tutto. 
Turno
Io "Sta a vedere, pesco!" Guardai la carta con la coda dell'occhio "Alfa, guerriero magnetico" 
"Ti sei fatto espettare" pensai tra me e me. 
Io "Molto bene attivo la carta magia "Fusione oscura"!"

Romeo "Ahahahah Dante non delude mai"
Silvio "Cosa intendi dire?"
Alessio "Sta per ribaltare il duello"

Io "Così facendo posso fondere insieme un mostro di tipo demone con un mostro di tipo roccia e i mostri che scelgo sono "Teschio evocato" sul mio terreno e "Guerriero magnetico Alfa" nella mia mano e ora diamo il benvenuto a una delle mie carte migliori! Sorgi "Eroe malvagio Gaia oscuro"! (Atk 4000)"

Silvio "4000 di attacco!?!? Ma come è possibile?!"
Romeo "Gaia oscuro ha un attacco pari alla somma degli attacchi dei due mostri usati per la fusione, non è proprio l'asso nella manica di Dante ma poco ci manca"

Io "Moto bene Gaia, facciamo vedere a Glauce la nostra forza, vai attacca "Malacoda, infernosignore dell'abisso bruciante" con cataclisma oscuro!"

("Malacoda inferno signore dell'abisso bruciante" distrutto LP Glauce 4000->2700)

Glauce " Hai fatto l'errore che ti costerà il duello. Quando Malacoda viene distrutto posso selezionare una carta sul terreno e mandarla immediatamente al cimitero e io scelgo il tuo "Eroe malvagio Gaia oscuro"!"

Silvio "Questa non ci voleva"
Romeo e Alessio sorridevano in silenzio. 

Io "un buon piano non c'è che dire ma hai tralasciato un piccolo dettaglio"
Glauce "Cosa intendi dire?"
Io "Un mostro evocato mediante la carta "Fusione oscura", nel turno in cui viene evocato, non può essere bersaglio degli effetti di carte magia o trappola e non può essere bersagliato dall'effetto dei mostri. Desolato ma Gaia oscuro non va da nessuna parte. Termino qui il mio turno"

Alessio "Molto bene tutto dipende da questa pescata di Glauce"
Romeo "Cosa intendi?"
Alessio "In questo momento penso che Glauce non abbia mostri in mano"

Silvio "Come fai a dirlo?"
Alessio "Beh i suoi mostri si basano sull'evocazione speciale ciò vuol dire che ne avrebbe potuti evocare quanti voleva durante ogni suo turno e, se non l'ha fatto, ci sarà un motivo preciso"

Turno
Glauce "Bene, bene questo duello sta arrivando all'epilogo. Pesco! Posizionò un mostro coperto in posizione di difesa e termino"

Turno
Io "Hai ragione in questo turno il duello volgerà alla sua conclusione. Pesco! Gaia oscuro vai e attacca il mostro coperto ora si attiva il suo effetto: quando attacca i mostri dell'avversario passano tutti in posizione d'attacco!" In quel momento la carta coperta di scoprì rivelando "Barbar, Malebranche dell'abisso bruciante" (Atk 1700, mostro distrutto, LP Glauce 2700->400). 

Alessio "Oh no!"

Glauce "Ora il duello è finito!"
Io "Cosa?"
Glauce "Ti sei già dimenticato l'effetto di Barbar? Rimuovendo dal gioco un mostro "abisso bruciante" posso infliggerti 300 punti di danno"
Io "Già però non puoi rimuovere lo stesso Barbar e al cimitero non hai altri "abisso bruciante"!"
Glauce "Ah no?" Disse prendendo in mano "Malacoda, Infernosignore dell'abisso bruciante" 
Io LP 100->0

All'epoca ero un idiota lo ammetto. Quel duello perso per il me del passato era una ferita profonda nell'orgoglio.
Glauce "È stato un bel duello"
Io non dissi niente mi limitai a guardarla negli occhi con una faccia simile a un cane ringhioso. Ora, mentre scrivo, ringrazio Dio di aver concepito una ragazza così dolce come Glauce. Mi spiego meglio: chiunque in quel momento a causa del mio fare scontroso avrebbe preferito mandarmi a quel paese invece lei mi guardò e mi sorrise. Credo che in quel momento nella mia anima scattò qualcosa: in quel momento capì di essere innamorato di lei. Allora con l'anima distesa mi sollevai e le dissi "Hai ragione, è stato un bel duello ma la prossima volta ti assicuro che non vincerai" 
Glauce "Ahahah alla prossima" disse scomparendo nel bosco con le sue amiche. 
Romeo "Hai preso una bella inculata eh?"
Io "Massì uno stupidissimo errore di calcolo"
Alessio "È molto abile come duellante lo devo ammettere"
Silvio "Non è un caso se ha ottenuto i voti più alti fra tutti quelli del primo anno all'esame di ammissione"
Io "Sei serio Silvio?"
Silvio "Assolutamente"
Romeo "Beh dai almeno non hai perso contro la prima che passava"
Io feci il verso a Romeo e iniziammo a tornare verso il dormitorio. 

Eravamo restati fuori bel oltre il coprifuoco e quando arrivammo ai piedi del dormitorio il professor Sheppard ci sorprese con le mani nel sacco. 
Sheppard "Alfivelli, Liocapen e Mascor siete nei guai" disse invitandoci ad entrare nella mensa del dormitorio. 
"Perché eravate fuori dopo il coprifuoco"
Io "Professore ci scusi è colpa mia, avevo un duello in programma con una persona e ho chiesto ai miei amici di accompagnarmi"
Romeo "Anche io e Alessio vogliamo però assumerci le nostre responsabilità quindi se ha intenzione di punire Dante dovrà punire anche noi!"
Sheppard "Conto chi hai duellato?"
Io "Come scusi?"
Sheppard "Volevo sapere contro chi hai duellato"
Io "Ha intenzione di punire anche lei?"
Sheppard "Ahahahahah avete frainteso tutto. Non sono qui per punirvi"
Noi tre ci guardammo sorpresi, non avevamo ancora capito cosa stava succedendo eppure ci fidavamo delle parole del professore. 
Sheppard "Allora Dante contro chi hai combattuto"
Io "Con una ragazza dell'obelisk del primo anno"
Sheppard "Con la signorina Glauce Porta?"
Io "Esatto!"
Sheppard "E come si è concluso il duello"
Alessio "Ha vinto la ragazza. Però ammetto che ha Dante ha fatto un buon duello"
Io "Ma comunque ho perso" dissi amaramente. 
Sheppard "Beh è una duellante molto forte ma voi tre avete del potenziale, vi ho osservato durante gli esami di ammissione e sono sicuro che potreste raggiungere il suo livello con un po' di allenamento; detto questo" si alzò dalla sedia "chi di voi tre vuole misurarsi direttamente con me?"
Tutti e tre ci guardammo più basiti di prima. Mai avremmo pensato a quella conclusione. 
Sheppard "Dai scegliete in fretta che è già mezzanotte e mezza e domani mattina abbiamo lezione"
Romeo "Bene se non le dispiace la affronterò io"
Sheppard "Oh finalmente, datemi una mano a spostare i tavoli"
Dopo che avemmo sistemato la stanza mettendo tutti i tavoli attaccati ai muri io e Alessio ci sedemmo sopra uno di quelli accanto al nostro amico pronti a guardare quel duello. 
Sheppard e Romeo "Duelliamo!"
Turno 1
Sheppard "Essendo io il professore toccherà che inizi io. Pesco! Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Io "Secondo te Romeo ha qualche possibilità?"
Alessio "A essere sincero... non credo"

Turno 2
Romeo "Molto bene pesco! Anche se lei è il mio professore sappia che non ci andrò piano"
Sheppard "È quello che mi auguro ahahahah"
Romeo "Evoco immediatamente "Mara degli Alfar Nordic" (Atk 1000) ma non rimarrà tra di noi ancora per molto perché grazie al suo effetto posso effettuare un'evocazione Synchron unendola a mostri Nordic presenti nella mia mano! "Tyr dei campioni Nordic" e "Garmr delle bestie Nordic" quindi si uniscono a Mara consentendomi di evocare "Loki, signore degli Aesir" (Atk 3300)!"
Sheppard "Attivo la mia carta trappola "Cyber ombra gardna" (evocazione di "Cyber ombra gardna" nella zona carte mostro (Atk ?)). Ti spiego rapidamente come funziona questa carta: nel momento in cui tu decidessi di attaccare con un tuo qualsiasi mostro la mia carta otterrebbe il suo stesso valore di attacco"
Romeo "Umpf... Termino il mio turno"

La "Cyber ombra gardna si riposizionò coperta. 
Alessio "Sapevo che Sheppard aveva in mente qualcosa ma non mi aspettavo... Questo..."
Io "Rimane pur sempre un professore e credo che le sorprese non siano finite"

Turno 3
Sheppard "Allora vediamo un po' pesco! Meraviglioso! Attivo la carta magia "Vincolo di potere" grazie alla quale fondo i due "Cyber Orco" nella mia mano per evocare "Cyber Orco 2" e grazie a "Vincolo di potere" i suoi punti di attacco raddoppiano (Atk 5200). 

Io "Questo è il vero professor Sheppard" dissi sorridendo
Alessio "Non penso che Romeo arriverà al prossimo turno"

Sheppard "Procedo attivando la carta magia "Rimozione di limite" grazie a questa i punti di attacco di ogni mio mostro macchina raddoppiano ("Cyber orco 2" Atk 10400). Ora attacco con il mio Cyber Orco 2 il tuo Loki e per di più il mio mostro grazie al suo effetto guadagna un bonus di attacco pari alla metà di quello del tuo mostro (Atk 12050)"
LP Romeo 0

Andammo accanto a Romeo per consolarlo dopo la sconfitta ma fu il discorso che ci fece Sheppard a riaffrancare i nostri orgogli lacerati: "Ragazzi vi ho visto duellare e ammetto che, anche questo duello, mi ha mostrato caratteristiche del vostro comportamento che avevo solo intuito. Siete troppo impulsivi; vi lasciate prendere dalla voglia di arrivare alla meta è non vi godete il tragitto e non sto parlando solo dei duelli ma anche della vita. Prendetevi i vostri tempi, godetevi gli attimi che vi offre il mondo e le emozioni che condividete con i vostri amici. Vivete bene, senza fretta"
Ero andato all'Accademia per diventare un duellante ma quel discorso, come la parole di Galuce "La letteratura c'entra con tutto", mi risuonarono in testa tutta quella notte. Forse prima di diventare un buon duellante sarei dovuto arrivare a capire me stesso, forse sarebbe stata la mia vita ad insegnarmi a vivere o forse, come avrei scoperto di lì a poco, la vita di chi aveva vissuto amando. 

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Capitolo 4
*** La storia che ti cambia ***


Quella settimana passò lenta come la malinconia. La notte non riuscivo a dormire, le prime lezioni mi sambrarono noiose e l'indifferenza regnava nel mio cuore. Solo la sera, quando , intorno alle tre, mi affacciavo dalla finestra della nostra camera accompagnato dal russare dei miei amici per guardare la luna, solo in quel momento sentivo un qualcosa nel cuore, qualcosa di diverso. Se solo allora avessi avuto la consapevolezza dell'oggi avrei forse scritto versi da ricordare. Ma all'epoca, come in molti hanno già notato, non ero consapevole di me stesso e in quelle sere guardavo le carte pensando alle parole di Glauce e di Sheppard.
"Dovevo perdere" cercavo di convincermi "Se ho perso ci deve essere un motivo. Dovevo perdere!" Ero un fatalista patentato. Credevo in un destino scritto in partenza e che l'uomo si doveva abbandonare a quello. "Ducunt volentem fata nolentem trahunt" diceva Seneca e, seppure all'epoca non lo conoscessi, potevo identificarmi benissimo in quella frase ignota. Mi ripetevo quelle stronzate ogni volta, ogni giorno, quando perdevo e anche quando vincevo; ma in quelle sere qualcosa iniziò a scricchiolare... Non sapevo dire come o perché ma sentivo che qualcosa lentamente si stava modificando.

Il sabato pomeriggio non avevamo lezioni quindi io, Romeo, Alessio e Silvio ci eravamo recati alla scogliera per allenarci un po'. Stavano duellando Silvio e Alessio quando sopraggiunse il professor Sheppard "Buon giorno ragazzi" "Buon giorno professore" gli rispondemmo in coro. 
"Vedo che vi state allenando" disse accarezzandosi il pizzetto "Dante potresti venire con me un momento?"
Io guardai i miei amici preoccupato, cosa voleva dirmi? Forse si era accorto che non seguivo le lezioni? Strano; le uniche a cui prestavo attenzione erano proprio le sue. Mi alzai da terra sbattendomi le mani sull'uniforme per far andar via tutta la polvere che vi si era accumulata. Sheppard mi fece cenno di seguirlo e camminammo a lungo, senza rivolgerci una parola o un cenno; lui procedeva con l'anima di uno stoico. Dopo qualche minuto arrivammo davanti a una struttura in mezzo alla foresta, quella stessa struttura che qualche anno più tardi sarebbe diventata il dormitorio abbandonato che tutti conosciamo.
"Professore cosa facciamo qui?" chiesi confuso "Siamo qui perché dovresti darmi una mano a sistemare..." iniziò a dire spalancando la porta rivelando un'immensa biblioteca "...questo posto"
Entrai e iniziai a guardarmi intorno. Un silenzio sovraumano viveva in quelle stanze dove pile di libri si affollavano sugli scaffali; spingendosi e urtandosi tra di loro ne cadevano a terra altri; ragni meticolosi tessevano qua e là grattacieli di ragnatele senza curarsi di nessuno. Effettivamente non c'era veramente nessuno là dentro, eccezione fatta per me, Sheppard e i ragni.
"Professore scusi il ritardo" disse una voce mai sentita alle mie spalle.
Mi voltai e vidi un ragazzo con la divisa degli Obelisk, i capelli lunghi e biondi che risentiva palesemente di una corsa che lo aveva portato fino a lì.
"Non ti preoccupare Vellian, siamo arrivati da poco anche noi... Ah già" disse battendosi il pugno sul palmo dell'altra mano "Non vi ho presentati" mi prese per il braccio e mi avvicinò all'altro ragazzo "Questo è Dante Alfivelli, un studente del primo anno dello Slyfer Rosso. Lui invece è Vellian Crowler, è all'ultimo anno e fa parte dell'Obelisk Blu" Ci scambiammo una forte stretta di mano "È un piacere conoscerti" disse lui per primo "Lo stesso vale per me" risposi. "Bene! Ora bando ai convenevoli! Tocca che ci mettiamo a sistemare! Vellian tu occupati della sezione relativa alla storia del duello; io mi occuperò dei libri di teoria del Duel Monster; Dante tu ti occuperai della sezione relativa alle tattiche di duello. Tutto chiaro?" entrambi rispondemmo con un cenno del capo "Molto bene! In azione"
Non sapevo perché ero lì, perché Sheppard aveva scelto me per quel lavoro che ritenevo di una noia mortale (pagherei per tornare a quei giorni oggi), non sapevo nulla. Ad un certo punto vidi che Vellian stava sistemando una libreria vicina a me e gli chiesi "Vellian; scusa ma, per caso, sai perché siamo qui?" "Siamo per sistemare i libri no?" disse riponendo un libro sullo scaffale "No, no; nel senso perché Sheppard ha scelto noi per questo lavoro?" "Non l'ho mai capito" disse sinceramente "Quando mi iscrissi all'accademia il professor Sheppard mi invitò qui a dargli una mano. È da allora che lo aiuto e, fino ad oggi, siamo sempre stati noi due"
Vi giuro non riuscivo a comprendere il perché delle cose e continuavo a interrogarmi sul perché. Ero così sovrapensiero che mi appoggiai male a una libreria e mi ritrovai col culo per terra bagnato da una pioggia di tomi ammuffiti. "Dante fai attenzione, qui si rischia la vita ahahahah" disse Vellian amichevolmente. 
Mi rialzai con un cerchio alla testa e nel mentre, dalla libreria, cadde un altro libro che riuscii ad intercettare al volo. Era un libro molto strano, non presentava il titolo sulla copertina quindi decisi di aprirlo; in esso non c'erano immagini di carte o tattiche di duello quindi mi misi a leggere per capire di cosa si trattasse. Bizzarro; aprii il libro a caso e lessi il racconto di una notte; quest'uomo (il protagonista forse? non potevo saperlo) era in ansia per aver rapito una certa ragazza su richiesta di un certo Don Rodrigo; era in ansia per averla incontrata e perché lei aveva pronunciato una frase ben precisa "Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia!"; era in ansia per una frase esattamente come me durante le mie sere; ma poi ci fu un lampo e lui, l'uomo di cui stavo leggendo così avidamente, prese una pistola; io sobbalzai. In quel momento Sheppard mi si avvicinò e disse "Dante! Non perdere tempo, dai che abbiamo ancora un mare di cose da fare" Allora gli chiesi curioso "Professore che libro è questo?" Lui lo sfogliò "Dove l'hai trovato?" "È caduto da questo scaffale" "Che strano; questo è "I promessi sposi" di Manzoni; chissà come c'è finito qui... Vabbé lo vado a rimettere al suo posto" "No un momento!" non so cosa mi era preso, quelle parole mi erano scappate fuori dalla bocca così, completamente senza l'intenzione di proferirle "Non potrei portarmelo via per leggerlo?" Lui mi guardò incuriosito, poi sorrise e aggiunse "Certo che sì, d'altra parte questa è una biblioteca, questi libri sono a vostra disposizione" Lo ringrazia e strinsi il libro fra le braccia. Da allora in poi non ricordo più nulla di quello che  feci: non so dire se mi caddero altri libri in testa; se avessi salito le scale per riordinare il piano superiore; se una famiglia di ragni mi avesse offerto la loro caccia di mosche o se io e Vellian ci fossimo messi a battibeccare sulle ragazze più belle dell'accademia. Non posso dirvi quello che accadde perché, ancora oggi, non ricordo nulla di quelle tre ore perché le passai a immaginarmi la storia di quell'uomo di cui ancora non conoscevo il nome, provavo a immaginarmi il nome di quella di donna che riuscì a catturare e fantasticavo intorno ai capitoli che precedevano quello che credevo fosse il XXI (giustamente).

Uscimmo dalla biblioteca verso l'ora di cena; guardai subito il palmare per vedere se i miei amici mi avevano cercato e infatti sul display c'era l'icona di 12 messaggi. "Oh cavolo!" "Cosa c'è Dante?" Mi chiese il professore "Non ho più contattato i miei amici da quando li ho piantati in asso; spero di non averli fatti preoccupare" "I tuoi amici... Ah giusto! in questi giorni ti ho visto insieme a dei ragazzi di cui uno mi sembra si chiami Alessio, vero?" mi chiese incuriosito Vellian. Gli risposi affermativamente "Allora potrei chiederti un favore?" continuò lui "Potresti chiedergli se ha voglia di duellare con me?" Oggi come all'epoca la sfida di uno dell'ultimo anno rivolta a uno del primo è qualcosa di veramente raro e importante poiché con questa il più anziano afferma che lo sfidante potrebbe essere alla sua altezza. Io ero molto colpito da quella richiesta ma Sheppard precedette le mie parole "Ma certo che sì; anzi, perché non svolgere l'incontro oggi dopo cena? Vellian potresti venire a cenare al dormitorio rosso con noi, che dici?" "Mi sembra perfetto professore!"
Se ripenso a quella risposta e al Vellian Crowler di oggi scoppio a ridere. Il dottor Crowler che voi avete conosciuto in questi anni sarebbe restio come pochi a mangiare nel dormitorio Slyfer ma, all'epoca, era molto diverso. In quello stesso anno lo perdemmo e posso dire di averlo ritrovato solo poco tempo fa, sempre meglio tardi che mai (per la cronaca: la sera scorsa io e Vellian ci siamo trovati in camera mia a guardare registrazioni di vecchi duelli e a mangiare pizza. Che bei momenti).

Arrivammo tutti e tre alla mensa del dormitorio e subito Alessio e Romeo si alzarono dal tavolo dove stavano tenendo occupato un posto per me. "Dante ma dove ti eri cacciato?" urlò Romeo non curandosi di tutti gli altri
"Scusate ragazzi ma..."
"È colpa mia" mi interruppe Sheppard "Dovevamo sbrigare delle faccende e abbiamo fatto tardi"
"Professore mi scusi" chiese Alessio "Chi è il ragazzo dell'Obelisk con voi?"
"Scusate, non mi sono ancora presentato. Mi chiamo Vellian Crowler sono un..." ma il ragazzo non riuscì a finire la frase perché, sconvolto, Alessio disse "TU SEI VELLIAN CROWLER?! IL MIGLIORE STUDENTE DELL'ACCADEMIA?!"  
Io non ne sapevo nulla. Guardai Crowler sbalordito: davvero era lui il migliore studente dell'accademia? Davvero avevo passato un pomeriggio a tu per tu con lui?
"Ahahahah vedo che la mia fama mi precede" disse lui ridendo.
"Sentiamo un po': cos'è venuto a fare il migliore studente dell'accademia nel nostro dormitorio?" chiese Romeo azzannando un gamberetto.
"In realtà sono venuto qui per sfidare a duello Alessio"
Ad Alessio andò di traverso un boccone "Cosa!?"

Dopo cena eravamo usciti nel campo da duello e Vellian e Alessio si erano disposti pronti a duellare mentre tutto il dormitorio assisteva allo scontro.

Duello
Turno 1
Alessio "Quindi inizio io vero? Pesco! Evoco immediatamente "La pietra nera della Leggenda" (ATK 0) di cui attivo subito l'effetto! Infatti mi basta sacrificarla per evocare specialmente dal mio deck "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)!!! Posiziono due carte coperte e termino il mio turno"

Turno 2
Vellian "Urca! Sapevo che eri in gamba! Vediamo se riesco a piegare il duello in mio favore. Pesco! Attivo la carta magia "Circolo Magnetico LV 2" così posso evocare tramite evocazione speciale il mio "Ingranaggio Antico" (ATK 100) poi, visto che controllo un mostro "Ingranaggio antico", posso evocare specialmente dalla mia mano un altro "Ingranaggio Antico" (ATK 100). Siccome in questo turno non ho ancora effettuato nessuna evocazione normale sacrifico i miei due mostri per evocare "Golem Ingranaggio Antico" (ATK 3000)!"

Il mostro oscurò metà del campo.
Io "Quel colosso che diavolo è?"
Romeo "Ho paura che lo scopriremo presto"

Vellian "Vai Golem! Attacca "Drago Nero Occhi Rossi"! Zuffa meccanica!!! ("Drago Nero Occhi Rossi" distrutto Alessio 3400 LP)
Alessio "Attivo la carta trappola "Spirito Occhi Rossi" con cui rievoco immediatamente il mio Drago Nero!"
Vellian "Wow che mossa splendida! Credo che terminerò qui il mio turno"

Turno 3
Alessio "Pesco! Ora evoco "Drago metallico nero" (ATK 600) e attivo il suo effetto: così facendo lo posso equipaggiare al mio Occhi Rossi e guadagna immediatamente 600 punti d'attacco (ATK 3000). Vai Occhi Rossi, attacca "Golem Ingranaggio Antico"! Esplosione cremisi! (Entrambi i mostri distrutti) Attivo una carta magia rapida: "Pianto di Argento"; in questo modo posso rievocare dal mio cimitero un mostro normale di tipo drago e io scelgo il mio "Drago Nero Occhi Rossi"!

Io "Che mossa geniale" dissi esaltato
Romeo "Non a caso Alessio ci batte sempre a noi due"

Alessio "Vai Occhi Rossi attacca Vellian direttamente! (Vellian LP 1600) Termino il mio turno"

Turno 4
Vellian "Questo duello è entusiasmante!!! Ho fatto bene a sceglierti come avversario!"
Alessio "Sono lusingato"
Vellian "Ahahahahah, bene continuiamo! Posiziono un mostro in posizione di difesa e termino il mio turno"

Turno 5 
Alessio "Pesco! Vai Occhi Rossi attacca il suo mostro coperto! ("Soldato Ingranaggio Antico" distrutto) Termino il mio turno

Turno 6 
Vellian "Molto bene; persco! Attivo la carta magia "Fabbrica ingranaggio antico" ora scelgo un mostro "ingranaggio antico" nella mia mano ad esempio... vediamo... sì; il mio "Golem Ingranaggio Antico" e rimuovendo dal più mostri "ingranaggio antico" la cui somma dei livelli sia pari al doppio del livello del mostro scelto lo posso evocare senza tributi quindi rimuovo dal gioco due "Ingranaggio Antico", "Cavaliere Ingranaggio Antico" e l'altro mio Golem per evocare senza tributi "Golem Ingranaggio Antico"!!!"

Io "Entrambi non hanno intenzione di separarsi dai propri mostri a quanto sembra"
Sheppard " "Golem Ingranaggio Antico" e "Drago Nero Occhi Rossi" sono le carte essenziali dei loro deck, sono le carte che sintetizzano la loro personalità è per questo che sono essenziali per loro!"

Vellian "Procedo attivando la carta magia "Trivella Ingranaggio Antico" Così scarto una carta dalla mia mano e aggiungo una carta magia a mia scelta dal deck alla mia mano e la piazzo subito coperta, non la posso attivare in questo turno ma poco di male. Ora vai Golem, attacca ancora una volta il suo drago!" (Alessio LP 2800)
Alessio "In questo momento attivo dalla mia mano l'effetto di "Custode del Reliquiario": quando un mio mostro di tipo drago viene distrutto lo posso evocare specialmente (DEF 2100) in aggiunta, se il mostro distrutto fosse normale, potrei aggiungere un mostro normale dal cimitero alla mia mano e, siccome questo è il caso, recupero il mio Occhi Rossi!"
Vellian "Sei un avversario temibile Alessio. Termino il mio turno"

Eravamo tutti col cuore che batteva a mille: tutto si sarebbe deciso in quel turno.

Alessio "Pesco! Attivo la carta magia "Fusione Occhi Rossi" così facendo fondo il "Drago Nero Occhi Rossi" nella mia mano e un "Re delle Paludi" sempre nella mia mano per evocare specialmente "Drago Teschio Nero" (ATK 3200)! Ora vai "Drago Teschio Nero" spazza via il suo Golem!!!"

Romeo "No Alessio è una trappola!!!"

Vellian "Attivo la carta magia rapida "Rimozione di limite" in questo modo i punti di attacco del mio mostro raddoppiano" ("Drago Teschio Nero" distrutto, Alessio 0 LP)

L'euforia scomparse insieme a quell'ultimo life point; Alessio si alzò e andò a stringere la mano a Vellian "È stato un bel duello" disse il mio amico "Già, sei veramente abile. Ti prometto che un giorno ti concederò la rivincira"; erano entrambi incredibilmente maturi; io e Romeo li invidiavamo per quel loro portamento fiero e rispettoso dell'altro. Finita la stretta ognuno tornò nella sua stanza e si lasciò cullare dal sonno di una giornata vissuta. Io invece no... Quando entrai in casa non esisteva più un tempo, non esisteva più il duello di poco prima o l'estenuante giornata che si figurava immaginando il domani, esisteva solo l'attimo presente in cui volevo leggere e scoprire; allora mi misi alla scrivania e, con la lampada accesa, iniziai a leggere il libro che avevo preso dalla biblioteca, iniziai a leggere "I Promessi Sposi".
 

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Capitolo 5
*** Di duelli e di vite ***


Non riuscivo più a staccarmi da quel libro. Non potevo. Era come se un incantesimo ci avesse uniti e ci avesse reso impossibile l'allontanarci. Lo lessi, ma cosa dico "lessi"? Lo divorai! Quella notte arrivai all'addio ai monti di Lucia (inutile che stia a sottolineare i lacrimoni) poi continuai a leggere durante le lezioni e, durante il fine settimana, lo terminai. Mi innamorai di ogni personaggio ma sopra a tutti per me restava l'Innominato: quanto eravamo simili!!! e quanto lo siamo tutt'ora!!! Gli altri mi guardavano storto, come a dire "Ehi ma quello lì cosa sta facendo?" "Già che è scarso se non si allena peggiorerà e basta" e vi lascio immaginare i commenti per niente lusinghieri che quel deficiente di De Ceppi mi faceva. Quando andavo ad aiutare Sheppard in biblioteca potevo starmene tranquillo per un po': nonostante la biblioteca fosse ben rifornita gli studenti che passavano di lì erano veramente pochi.
Quando ebbi terminato la mia lettura diedi il libro a Sheppard che mi chiese "Allora ti è piaciuto?" Io mi limitai a rispondegli "Credo di averlo amato" Lui mi guardò e scoppiò a ridere "Ahahahahah se è davvero così ti propongo una cosa" mi prese per il braccio e mi portò in un anfratto sperduto della biblioteca. Tre librerie coprivano le pareti di una nicchia rettangolare e lì lessi per la prima volta nomi di uomini che mi avrebbero accompagnato per tutta la vita: Montale, Gadda, Galilei, Ariosto, Tasso, Leopardi e soprattutto Machiavelli, Alfieri e Dante. 
"Dante ascoltami bene" iniziò a dire "Potrai prendere tutti i libri che vorrai da questa sezione però devi promettermi che non leggerai più durante le lezioni" Arrossendo, annuii.

Le lezioni del lunedì erano sempre le più noiose. Forse perché rientrare dopo un giorno di relax è sempre un dramma o forse perché ascoltare per 2 ore di fila il professor Simrel parlare della storia del Duel Monster era come giocare a chi chiudeva gli occhi per primo e a chi li riapriva prima della strigliata di capo. Fortunatamente l'ultima ora avevamo lezione con Sheppard che, quel giorno, fece un discorso che ancora oggi ricordo "Ragazzi la costruzione del vostro deck è il passaggio chiave che fa di voi un buon duellante. Vedete prima di tutto dovete capire che tipo di duellante siete, che tipo di persona siete poi vengono le carte. Prima dovete capire voi stessi e poi realizzare un deck che si sposi con la vostra personalità. Non prendete le carte più forti o le più potenti se per voi non significano niente. Dovete avere un legame con le carte! E voi dovete essere il legame che congiunge tra loro le vostre carte. Voglio darvi un compito per dopodomani: analizzate a vostra scelta un deck tra quelli di Seto Kaiba, Joey Wheeler e Yugi Muto poi rispondete a questa semplice domanda "Cosa caratterizza il deck analizzato?""

Inutile dire che, già mentre stavamo andando alla mensa del nostro dormitorio, pensavamo alla risposta ma intanto un altro pensiero si faceva largo nella mia mente. Dovevo vederla. Dovevo trovare Glauce. Ero così tutti i giorni, la volevo vedere, dovevo vederla. Eppure ogni volta che la trovavo era un tuffo al cuore, uno stop al fiato, un tremore nella gambe. Ero così dannatamente impacciato quando eravamo noi da soli, quando la vedevo sola, ad un passo da me, e allora le avrei potuto dire "ti prego resta con me, non voltarti, non dirmi mai addio: ti amo" sarebbe stato così facile eppure non riuscivo. Alle volte quando la trovavo vedevo che era con Mone e allora altro che tuffi al cuore, allora era il momento in cui avrei svitato le stelle ad una ad una, il momento in cui avrei tirato i sassi contro il sole. Oppure pensavo che quella fosse la cosa giusta... Che forse lei doveva stare con Mone... Infondo ero ancora un fatalista ma, quel pomeriggio, tutto sarebbe cambiato.

"Secondo voi qual è la risposta alla domanda di Sheppard" chiese Romeo tamburellando la matita sul quaderno "Boh io sto analizzando il deck di Yugi ma non trovo nessuna relazione tra le carte..." gli risposi "Ah lo stesso vale per il deck di Kaiba" aggiunse Alessio "Confermo" asserì Silvio. Aspetta un momento! In quel momento l'illuminazione, la trovata geniale! Eccolo lì il collegamento! "Ragazzi vado da Sheppard! Forse ho trovato la risposta!" dissi esultante e corsi via.

Entrai nell'ufficio del professore "Non ci sono legami tra le carte!" dissi affannato.
"Dante ma che... Cosa stai dicendo? Ti senti bene?"
"Mai stato meglio prof... Comunque la risposta alla sua domanda è che non ci sono legami tra le carte!"
Lui mi squadrò, probabilmente non riusciva a capire se mi fossi ubriacato con del pessimo liquore o se fossi serio come non mai.
"Ahahahahah! Dante tu un giorno mi farai morire ahahahah!"
"Cosa c'è prof? Non è la risposta giusta?" dissi amareggiato
"No, no. La risposta è esatta. Ma dimmi un po' dove sta il legame tra le carte?" 
"Beh... come ha detto lei ha lezione: sta nel duellante"
"Riusciresti a spiegarmi meglio questo concetto?"
"Beh credo che lei intendesse che nel momento in cui si pescano le carte siamo noi a pianificare come usarle, a meditare su ciò che ci potrebbe essere dopo o quello che ha in mano..." Mi fermai. Ci fu un lampo. Cos'era stato? Mi guardai intorno: nulla. Ma quel lampo c'era stato. E allora dove cercarlo? Aspetta. Forse dentro. Mi guardai dentro e capii, certo, era tutto chiarissimo! Quel discorso non era un discorso sui duelli ma sulla vita! Le carte che abbiamo in mano sono gli eventi, le nostre abilità, le nostre forze e le nostre debolezze! Sta a noi capire come usarle. E gli effetti variano da carta giocata a carta giocata, variano a seconda delle nostre scelte. Ma che destino e destino! Il destino non esiste! Lo capii solo allora. Il destino era la scusa per dei fallimenti che erano opera mia non di un'entità nascosta o di un libro scritto dall'origine dei tempi. I fallimenti, i successi, le scelte; tutto quello era frutto del mio agire. Il destino è un gioco di libertà! Fu allora che sentii rimbombarmi nel cuore questa frase.
"Grazie professore" ripresi a dire a Sheppard e fuggii fuori dall'ufficcio non appena vidi lui sorridere.

Mi sedetti su una panchina vicino all'uscita. Tirai fuori il porta-deck e, scrissi con un pennarello sul retro, "Il destino è un gioco di libertà" poi estrassi il deck e iniziai a togliere carte, a metterne altre che credevo inutili quando in realtà erano indispensabili poi in quel delirio derivante da non so quali oppiacei la vidi. Un altro lampo, ma questa volta da fuori verso dentro. La vidi che correva veloce verso gli studi dei docenti. Non sapevo cosa fare ma poi decisi: sarei rimasto lì ad aspettarla, poi l'avrei invitata ad uscire. Sì, era la scelta giusta, era la mia scelta. Estrassi dalle tasche un libro che avevo preso in biblioteca da Sheppard e iniziai a leggere "Nel mezzo del cammin di nostra vita..." . Ma lei non tornò, probabilmente fece un'altra strada, doveva averna fatta un'altra perché ad ogni passo che mi sfilava davanti alzavo lo sguardo nella speranza di vedere il suo viso; speranza che regolarmente si rivelava illusione. Era tardi, non avevo cenato eppure non avevo fame; un inserviente venne da me e disse "Ragazzo devi uscire da qui, tra poco chiuderemo gli ingressi" solo allora mi alzai dalla panchina, subito dopo aver letto "e caddi, come corpo morto cade".

Uscii fuori dalla struttura centrale dell'accademia e una voce fermò il mio avanzare "Certo che sei un deficiente" e lì vidi comparire una delle ragazze che la settimana prima avevano "scortato" Glauce al nostro duello.
"Scusa me te sei... Ah sì ti dovresti chiamare Agnese se non sbaglio"
"Beh almeno hai una buona memoria"
"Scusa ma perché sei qui?' Scusami ma vado di fretta non vorrei fare tar..."
"Devi duellare con me" mi interruppe.
"Come scusa?"
"Hai capito benissimo, dobbiamo duellare!"
"E perché scusa?"
"Perché non posso permettere che un pivello come te ci provi con una ragazza del calibro di Glauce quindi: o mi dimostri che sei il ragazzo giusto per lei oppure ti levi immediatamente dalle scatole e dalla sua vita"
Era il momento di prendere il destino per le corna.
"Come vuoi duelliamo!" dissi sorridendo

DUELLO
Turno 1
Io "Bene allora comincio io. Pesco! Posiziono un mostro coperto in posizione di difesa, posiziono una carta coperta e termino il mio turno"
Agnese "Hai già finito? Non sei cambiato affatto da settimana scorsa. Sei ancora scarso come allora!"

Turno 2
Agnese "Molto bene, pesco. Inizio attivando la carta magia terreno "Portale del Chaos". Prima di tutto aggiungo un mostro rituale "Glorioso Soldato Nero" alla mia mano e in più, d'ora in avanti, per ogni carta che finirà al cimitero verrà aggiunto un segnalino magia alla mia carta terreno. Dopodiché attivo la carta magia continua "Colpo di lancia spinale" e, siccome in questo momento controlli più mostri di me posso evocare normalmente senza tributi "Gaia il cavaliere rinato"  (ATK 2300)!"
Io "Un mostro da 2300 senza alcun tributo!?"
Agnese "Questo vuol dire saper combattere; vai Gaia attacca il suo mostro! ("Linewalker terrestre" distrutto; i miei LP 3600; segnalini di "Portale del Chaos": 1)"
Io "Perché ho subito danni nonostante il mio mostro fosse in posizione di difesa?"
Agnese "Oltre che scarso sei anche stupido! Hai subito danni grazie alla mia magia continua: i mostri "Gaia il cavaliere" infliggeranno danno ai tuoi life points pari alla differenza tra i loro punti di attacco e i punti di difesa dei tuoi mostri. Dopo questa brevissima lezione di teoria termino il mio turno"
Romeo "Sai che sei insopportabile?"
La voce di Romeo ruppe il silenzio della notte. Poi vidi comparire lui, Alessio e Silvio dal portone della scuola.
Io "Ragazzi cosa ci fate voi qui?" chiesi sorpreso
"Secondo te?" replicò Alessio "È da dopo lezione che non ti vediamo, ci siamo preoccupati e siamo venuti a cercarti"
Io "Ragazzi... Scusatemi"
Silvio "Non ti scusare o, se proprio vuoi farci vedere che ti dispiace devi fare una cosa"
Li guardai perplesso
"Devi vincere questo duello" sorrise Romeo.

Turno 3
Io "Grazie ragazzi; ma torniamo a noi" Dissi rivolto ad Agnese "Pesco! Attivo la carta magia "Richiamo oscuro" in questo modo posso rimuovere dal gioco, dalla mia mano o dal cimitero, i mostri necessari all'evocazione di un mostro fusione "Eroe malvagio" ed evocare il mostro dal mio extra deck, quindi, rimuovo dal gioco "Linewalker terrestre" dal mio cimitero e "Guerriero magnetico Gamma" dalla mia mano, così facendo evoco il mio "Eroe malvagio Gaia Oscuro" (ATK 2700)! (Segnalini di "Portale del Chaos": 3)"
Romeo "Hai tirato fuori l'artiglieria pesante finalmente!"
Io "Eheheheh, l'ho fatto grazie a voi ragazzi. Ora vai Gaia fai vedere a quell'altro che esiste un solo "Gaia". Cataclisma oscuro! ("Gaia il cavaliere rinato" distrutto; Agnese LP 3600; segnalini di "Portale del Chaos": 4) Molto bene termino il mio turno"

Turno 4
Agnese "Non esaltarti solo per aver azzeccato una mossa! Pesco! Posiziono un mostro coperto in posizione di difesa e posiziono una carta coperta. Termino il mio turno"
"Ehi stavate duellando e non ci avete detto niente" la voce di Glauce risuonò nell'aria e il mio sguardo le corse dietro alla sua ricerca. Poi eccola, fù un lampo, un battito mancato del cuore, un respiro più profondo degli altri: era lì insieme a Serena, era lì che stava parlando a me.
"Allora Dante" iniziò a dire "non hai digerito ancora la sconfitta di settimana scorsa e cerchi di rifarti contro la mia amica?"
"Ahahah scei scimpatica scei" la canzonai stupidamente "in realtà è lei che mi ha chiesto di duellare"
"Ah sì?" chiese "Bene, sono proprio curiosa di vedere come andrà a finire"

Turno 5
Io "Pesco! Vai Gaia attacca il suo mostro; come ricorderai, quando il mio Gaia attacca i tuoi mostri passano in posizione d'attacco! ("Gaia cavaliere polare" ATK 1600 distrutto; Agnese LP 2500; Segnalini di "Portale del Chaos": 5). Bene al momento non posso fare altro quindi termino il mio turno"

Turno 6
Agnese "Presto non potrai più far niente fidati di me! Pesco! Ora attivo l'effeto di "Portale del Chaos": rimuovendo tre segnalini da questa carta aggiungo alla mia mano la carta magia "Rituale del Super Soldato" che attivo immediatamente, così facendo rimuovo dal gioco "Gaia il guerriero rinato" e sacrifico dalla mia mano "Anima del soldato supremo" per evocare tramite evocazione rituale "Glorioso Soldato Nero" (ATK 3000)!"
Un cavaliere in una splendente armatura si levò da un fuoco nero come la pece.
Alessio "Affrontare quel mostro potrebbe essere un problema per Dante"
Romeo "Staremo a vedere"
Agnese "Vai "Glorioso Soldato Nero" attacca il suo mostro con il tuo fendente nero! ("Eroe malvagio Gaia oscuro" distrutto; i miei LP 3300) Termino qui il mio turno. Sono curiosa di vedere se saprai fare qualcosa o se ti limiterai ad arrenderti"

Turno 7
Io "Non ho alcuna ragione di arrendermi! Pesco! Evoco tramite evocazione normale "Diapason synkron" (ATK 100)!"
Agnese "Davvero vuoi nasconderti dietro a quella pulce?"
Io "Io fossi in te non lo insulterei più di tanto"
Agnese "Eh?"
Io "Dato che controllo un mostro tuner posso evocare specialmente dalla mia mano "Re magico lunastella" (ATK 900) e attivo subito il suo effetto: una volta per turno posso scegliere un mostro sul mio terreno o nel mio cimitero e il livello del mio Re diventa pari al livello del mostro scelto. A questo punto la mia scelta ricade su "Eroe malvagio Gaia oscuro"! (Lv "Re magico lunastella": 7) Ora unisco "Re magico lunastella" di livello 7 a "Diapason Synkro" di livello 1 per evocare "Drago dai cento occhi" (ATK 3000)!" 
Il mio drago atterrò sul campo da un fascio di luce e iniziò a guardare il mostro di Agnese preparandosi alla battaglia.
"Grandissimo; è riuscito ad evocare un mostro in grado di fermare il suo "Glorioso Soldato Nero"!!!" esclamò Romeo esaltato
Io "Termino il mio turno"
 
Turno 8
Agnese "Credo che il tuo stupido draghetto ci saluterà molto presto"
Io "Cosa?"
Agnese "Ammira. Pesco! Attivo la mia carta coperta "Rinascita del super soldato" in questo modo mando al cimitero il mio "Glorioso Soldato Nero" così facendo posso evocare dalla mia mano, baipassando le sue regole di evocazione, "Glorioso soldato Nero-Super Soldato" (ATK 3000)!"
Un mostro più possente e più cupo prese il posto del suo predecessore e iniziò a guardare il mio Drago quasi schernendolo.
Io "Mi dispiace ma il tuo mostro ha gli stessi punti di attacco del mio!"
Agnese "Non ha alcuna importanza il mio Super Soldato attaccherà comunque il tuo "Drago dai cento occhi"!"
Io "Cosa?!"
Agnese "Vedi, quando il mio mostro ne distrugge un altro, tu subisci un danno pari all'attacco del mostro ditrutto!" ("Drago dai cento occhi" e "Glorioso Soldato Nero-Super Soldato" distrutti; i miei LP 300)
Io "Quando il mio Drago viene distrutto posso aggiungere alla mia mano un mostro Immortale terrestre dal mio deck" In quel momento, con le mani tremanti, passai ogni singola carta del mio deck finché non ebbi trovato ciò che cercavo.
Alessio "Dante non preoccuparti potrai rifarti al prossimo turno!" Cercò di darmi forza con quelle parole.
Agnese "Non ci sarà un prossimo turno"
Silvio "Cosa intende dire?"
Romeo "Cosa vuoi che ne sappia?!"
Agnese "Quando il mio Super Soldato viene distrutto posso evocare specialmente dal mio deck "Gaia il cavaliere" (ATK 2300); bene Gaia poni fine a questo duello!"
Allora il cavaliere caricò con la sua lancia contro di me sollevando un immenso polverone, tutti credevano di vedermi abbattuto da quell'attacco a sorpresa, ma quella volta ero preparato, avevo imparato dai miei errori. Ero lì, in piedi, e con me i miei miseri 300 LP.
Agnese "Come hai fatto a resistere al mio Gaia?!"
Io "Semplice, ho attivato questa carta" dissi indicando la carta sollevata sul campo "È una trappola che si chiama "Offerta agli immortali": quando ho meno di 2000 LP e sto per subire un attacco diretto posso annullare l'attacco ed evocare due "Segna-cerimoniale" sul mio terreno"
Agnese "Mhpf... Poco importa; hai solo rimandato l'inevitabile. Termino il mio turno"

Turno 9
Romeo "Alessio anche tu sei emozionato?"
Alessio "Ahahahah lo puoi dire veramente forte!"
Silvio "Perché? Cosa sta succedendo?"
Romeo "Stai per assistere all'evocazione di un altro dei titani del deck di Dante!"
Io "Pesco! Ora sacrifico i miei due "Segna-cerimoniale" e così posso evocare il mio "Immortale terrestre Uru"!" Sollevai la carta verso il cielo e alle mie spalle apparve l'ombra di un enorme ragno; quella era una delle carte dalle quali non sarei mai riuscito a separarmi (ATK 3000)
Agnese "Credi di spaventarmi con quel ragnetto?"
Io "Sappi che il suddetto ragnetto può attaccare direttamente i tuoi life points"
Agnese "Cos'hai detto?!"
Io "Penso che tu abbia sentito benissimo. Vai Uru attacca direttamente Agnese con tela immortale!" (Agnese LP 0)

"DAJEEEEE DANTEEEEE!!!!" il coro dei miei amici si levò in quella notte oscura, mi abbracciarono e mi sollevarono in aria come se fossi stato un soldato che tornava vivo dalle Forche Caudine.
Agnese mi si avvicinò e disse "Terrò fede al nostro accordo. Quindi non devi farti da parte ma, al primo passo falso, ti eliminerò sul serio. Intesi?" 
"Intesi" le risposi deglutendo per il terrore.
"Scusate ma di cosa state parlando?" Chiese Glauce mentre si avvicinava a noi.
"Ah... Niente... Solo che... Dante ti voleva domandare una cosa" disse Agnese.
"Ah sì? Beh Dante dimmi pure" continuò curiosa la ragazza.
Io non sapevo se in quel momento avrei voluto uccidere Agnese o l'avrei voluta abbracciare per la felicità. Fu in quel momento che capii il plurale della mia frase: "di libertà" è plurale perché non ci sono solo le nostre scelte ma ci sono soprattutto le scelte degli altri. Fu in quel momento che capii che ogni tanto gli altri, con le loro libertà, ti possono fornire l'assist ma sta solo a te mettere la palla in rete.
"Beh sì... insomma... mi stavo chiedendo se... Ti andasse di uscire con me uno di questi giorni" Le chiesi finalmente. 

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Capitolo 6
*** La giornata delle fughe ***


Nel silenzio della notte si poteva sentire solo il mio cuore che cercava di balzare fuori dal petto. Ero immerso in un vortice di dubbio; sarebbe passato tutto con le sue parole, quelle parole che mi avrebbero condannato a un tuffo nell'inferno o a un volo verso il paradiso. Ero lì e mi dannavo di averle posto quella domanda. Dopo essersi ripresa da quella domanda che l'aveva spiazzata mi guardò neglio occhi. Dio; i suoi occhi, quel tremore di stelle, quel mare dove non cambia solo il cielo come diceva Orazio: lì cambiava anche l'animo!
"Va bene" Cosa?! Cos'ha detto? Ha detto sì? Ma davvero? Non ci credo; basta, ora sono Astolfo che passeggia sulla luna fregandosene del senno di Orlando. Fu un lampo di immensa bellezza, di irrepetibile dolcezza, due parole che illuminarono la notte.
"Va bene; facciamo domani sera?" Se lei prima era spiazzata, io in quel momento ero in trance; non riuscivo a connettere, non riuscivo a parlare come se un dio geloso della mia felicità mi avesse tolto tutto il resto, ma non mi importava, con quella felicità sarei stato in grado anche di vincere la morte.
"Dante?" cercò di svegliarmi lei dai miei voli icarei prima che le mie ali si bruciassero.
"Ah... Eh... Sì, assolutamente meraviglioso, dovre preferisci che ci incontriamo?" provai a riprendermi io.
"Ti aspetto vediamo... alle 21:30 nella foresta vicino al dormitorio femminile; ok?"
Certo che era ok; come non poteva essere ok per me che avrei dato qualsiasi cosa per vederla una volta io e lei da soli?
"Perfetto" risposi semplicemente e lei, dopo esser tornata dalle sue amiche, sparirono fra le fronde degli alberi.
Io e i miei amici tornammo ai dormitori in uno scambio di scappellotti e battutine come nella migliore tradizione d'amicizia.

Il giorno dopo la notizia del mio appuntamento con Glauce si era misteriosamente diffusa in tutta l'accademia. Ad alcuni, sicuramente, non gliene importava nulla ma qualcuno (vi lascio indovinare chi) venne preso dalla collera e si diceva che in un mezzo raptus avesse spaccato una vecchia porta dei bagni maschili con un pugno. Inutile dire che, dopo le lezioni, per evitare di incontrare il "De Ceppi furioso", Romeo, Alessio, Silvio ed io ci rifugiammo in biblioteca dove incontrammo Vellian che sistemava un paio di libri sugli scaffali.
"Ehi Dante ho sentito del tuo appuntamento, sono felice per te" disse lui dopo averci salutati allegramente.
"Eheheh... Grazie Vellian" risposi io arrossendo.
"Ok; bello tutto eh... Ma siamo sicuri che qui De Ceppi non ci troverà?" proruppe Romeo.
"De Ceppi... È quell'Obelisk pompato ed insolente del primo anno?" chiese Vellian.
"Esattamente lui" confermò Alessio.
"Allora non c'è di che preoccuparsi" Asserì sereno l'Obelisk "Credo che quel ragazzo sia allergico ai libri" e dopo aver scagliato questa frecciatina scoppiammo tutti a ridere.

Passammo tutto quel pomeriggio chiusi in biblioteca. Alessio e Vellian si sfidarono praticamente tutto il pomeriggio a duelli seduti ad un tavolino senza utilizzare duel disk o simili; Romeo dormiva a intervalli stravaccato su una sedia; Silvio sfogliava libri di tattica del duello; io, invece, vagavo come uno spirito tra le librerie domandandomi ad alta voce "Ma se lei non venisse? E se davanti al dormitorio trovassi De Ceppi? Ah no quello là mi uccide sicuro! Come faccio?!"
"Qui c'è gente che cerca di dormire!" Urlò Romeo in un suo attimo di veglia scagliandomi addosso un'enciclopedia delle magie rituale che riuscii ad evitare per un pelo "Ma sei scemo?! Potevi uccidermi!" "Almeno se ti uccidessi io non lo potrebbe fare De Ceppi" E io mi rannicchiai in un angolino con tutta la mia negatività.
"Qualcuno di voi sa che ore sono?" chiese ad un certo punto Silvio
"Aspetta che ci guardo" Alessio sfilò di tasca il palmare "Sono le 19:04; dovremmo tornare ai dormitori, tra mezz'ora si cena"
"Sicuri che non volete cenare con me?" Quella domanda risuonò per la biblioteca senza che si posse capire da dove provenisse (tra l'altro Romeo si ribaltò dalla sedia per lo spavento). Il professor Sheppard comparve con delle buste di plastica che emanavano un profumino delizioso.
"Professor Sheppard" esclamammo tutti all'unisono.
"Come faceva a sapere che eravamo qui?" Chiese sorpreso Alessio.
"Sapete, la notizia dell'appuntamento tra Dante e Glauce è arrivata anche a me, poi ho visto la porta spaccata da De Ceppi e ho capito che vi sareste rifugiati qui" e poi, mostrando i sacchetti, aggiunse "E pensavo che una bella cena tra noi facesse al caso vostro"
Liberammo un tavolo lungo dai vari libri che vi erano ammucchiati sopra, prendemmo una sedia a testa e stendemmo la tovaglia che Sheppard aveva portato dal dormitorio rosso.
"Anche oggi sono passati pochi studenti vero?" Domandò Sheppard mentre mangiava una ciotola di riso.
"Si ne sono passati veramente pochi" gli rispose Vellian.
"E quei pochi che entravano, vedendo Dante delirare, scappano subito" aggiunse Romeo mentre masticava un gamberetto.
"Gne, gne, gne..." risposi io facendo scoppiare a ridere il tavolo.
"A proposito Dante sei pronto?" mi chiese il professore.
"A dire il vero, non essendo passato dal dormitorio, non sono nemmeno riuscito a darmi una sistemata quindi non so..."
"Non ti preoccupare: al piano di sopra c'è una stanza dotata di tutti i servizi, compresa una doccia, che usavamo anche noi quando restavamo qui tutto il giorno. Se vuoi puoi sistemarti lì"
"Dice sul serio!?" Chiesi felice a Sheppard.
"Assolutamente! Tieni!" disse estraendo una chiave dalla giacca e lanciandomela.
"Bene; un problema è risolto ma ce n'è un altro" osservò Alessio "Sicuramente De Ceppi sarà davanti al dormitorio femminile per evitare questo incontro"
"Già... Nemmeno i bravi di Don Rodrigo" osservai. Tutti mi guardarono in modo strano "Scusate, scusate..."
"Comunque" riprese Alessio "Dobbiamo trovare un modo per intercettarlo"
"Lascaite fare a me" propose Romeo "So esattamente cosa fare"
E mentre disponevamo le nostre pedine sulla scacchiera l'ora X si avvicinava.

Vellian, Alessio ed io avanzavamo lentamente nell'ombra degli alberi finché non riuscimmo a vedere, fermo immobile con le braccia conserte e le gambe divaricate, Mone De Ceppi davanti alla porta del dormitorio femminile rendendo impossibile l'uscita di Glauce.
"Come sospettavate" disse Vellian "Bene entro in azione"
Vellian uscì dal nostro nascondiglio e si avvicinò a De Ceppi
"Buona sera Mone"
lui lo guardò sorto "Chi sei tu?" Domandò seccato
"Mi chiamo Vellian Crowler sono uno studente dell'ultimo anno e ti stavo cercando"
"Ah sì? E perché mai?"
"Vedi ho sentito dell'appuntamento tra quell'Alfivelli e la signorina Glauce e volevo sabotare i loro piani"
"Come mai?"
"Beh... Alfivelli è lo studente più insopportabile di questa accademia e, fargli mandare di traverso un boccone amaro, mi farebbe un enorme piacere"
"Bene, e, cosa pensavi di fare?"
"Innanzitutto raggiungiamo il luogo dell'incontro"
"Cosa? Pensavo che si sarebbero incontrati qui"
"Non sono sprovveduti; hanno messo in giro false voci, io conosco però il luogo preciso dell'incontro seguimi" e, senza fare storie, Mone cadde nella nostra trappola.

Per amore di cronaca vi spiego la fase seguente del piano.
Vellian avrebbe condotto Mone in un luogo qualsiasi ma, sulla strada, avrebbero incontrato Romeo e Silvio che, con un abile gioco di insulti e sbeffeggiature, si sarebbero fatti sfidare a duello dai due. Il duello tra Silvio e Vellian fu qualcosa di normalissimo, entrambi cercavano di prendere tempo quindi cincischiavano, rimandavano le mosse di turno in turno, molto più interessante fu il duello di Romeo e Mone, il duello tra un temporeggiatore e uno che faceva di tutto per chiudere in fretta e furia la partita. I miei amici mi raccontarono quel duello la sera dopo e, mi permetto, di riportarlo qui in seguito.
Duello (Romeo 4000LP VS Mone 4000LP)
Turno 1
Romeo "Dai vediamo che sai fare invornito! Pesco! Posiziono un mostro coperto in posizione di difesa e una carta coperta e termino il mio turno."

Turno 2
Mone "Come ti permetti! Ora ti faccio vedere io, pesco! Attivo la carta magia continua "Elemento Vylon" dopodiché evoco "Vylon Pentachloro" (ATK 500) e lo equipaggio con la magia "Segmento Vylon". Ora attivo la magia tifone spaziale mistico con cui ditruggo "Segmento Vylon", poi dato che un equipaggiamento Vylon è stato distrutto per effetto di "Elemento Vylon" posse evocare un mostro tuner dal mio deck"
Romeo sbadigliò "uff che noia, ti dai una mossa?"
Mone "Ora ti faccio vedere io... Evoco "Vylon Stella" (1400 ATK) e in più, per effetto di "Segmento Vylon" aggiungo alla mia mano la carta "Componente Vylon". Continuo synchro evocando, utilizzando "Vylon Stella" e "Vylon Pentachloro", "Sigma Vylon" (ATK 1800) e attiva subito l'effetto di "Vylon Stella": pago 500 Life Points (Mone LP 3500) e lo equipaggio al mio Sigma, dopodiché equipaggio Sigma con la magia "Componente Vylon" e ora attacco il tuo mostro con..."
Romeo "Gioco la mia trappola "Kunai con Catena" e faccio passare il tuo mostro in posizione di difesa ( "Sigma Vylon" DEF 1000)"
Mone "..."
Romeo "Scusa cosa volevi farmi vedere prima?"
Mone "Posiziono una carta coperta e termino"

Turno 3
Romeo "Pesco! Scopro il mio mostro: vieni "Soldato Pinguino" e grazie al suo effetto faccio tornare nel tuo extra deck il tuo mostro e nella mia mano se stesso"
Mone "Maledetto... Ma posso attivare l'effetto di "Componente Vylon" così aggiungo alla mia mano "Segmento Vylon" e grazie a "Elemento Vylon" evoco "Vylon Prisma" (ATK 1500) e "Vylon Tetra" (DEF 900)"
Romeo "Fai quello che vuoi; posiziono un mostro coperto e due carte coperte e termino"

Turno 4
Mone "Stupido bimbetto! Pesco! Evoco "Soldato Vylon" (ATK 1700) e sintonizzo insieme i miei tre mostri per evocare il mio asso nella manica "Vylon Omega" (ATK 3200) e pagando 1000 LP (Mone LP 2500) equipaggio i due tuner a Omega e, grazie al suo effetto, gli equipaggio anche "Soldato Vylon" e la magia equipaggiamento "Segmento Vylon"..."
Romeo "Gioco la mia trappola "Tornado di polvere" e distruggo... vediamo... Massì, "Vylon Prisma" "
Mone "Poco di male; vai "Vylon Omega" attacca il suo mostro ("Nopinguino" distrutto)"

Turno 5
Romeo "Vabbè dai mi sto annoiando, pesco. Attivo la magia "Tributo al dannato" scarto una carta e decido di ddistruggere il tuo "Vylon Omega" "
Mone "Non credo proprio, mi basta mandare al cimitero "Vylon Tetra" ed evito che il mio mostro sia distrutto"
Romeo "... attivo la magia terreno "Un oceano leggendario". Poi evoco "Pinguino Gracile" (400 ATK+200)"
Mone "Cosa vorresti fare con quel mostric..."
Romeo " "Pinguino Gracile" attacca il tuo mostro"
Mone "Cosa ti sei fumato? Ahahahahah"
Romeo "Sei simpatico come una carie. Gioco la trappola "Reliquia Nordic Brisingamen" e l'attacco del mio mostro diventa l'equivalente del tuo (Pinguino Gracile 3200 ATK+200, "Vylon Omega" distrutto, Mone 2300 LP). Termino il mio turno"

Turno 6
Mone "Tu... Tu... Tu..."
Romeo "È caduta la linea?"
Mone "COME TI PERMETTI, SAI CHI SONO IO?! ORA BASTA; PESCO. ..."
Romeo "Fammi indovinare: non hai mostri in mano?"
Mone "Taci! Termino il mio turno"

Turno 7
Romeo "Ahahahah ora vedrai, pesco! Attivo la magia "Maglio Magico" mischio la mia carta nel deck e pesco. Evoco in posizione d'attacco "Il grande Imperatore Pinguino" (ATK 1800+200) che sacrifico subito così evoco "Pinguino dell'incubo" (ATK 900+200) e "Soldato Pinguino" (ATK 750+200), perdipiù essendosi risolto l'effetto di un mostro Pinguino posso evocare dal cimitero "Nopinguino" (ATK 1600+200). E indovina un po' chi ti attacca direttamente? (Mone LP 0)
Il duello si articolò in questo modo, ciò che ne seguì non mi venne mai raccontato ma la notte, quando noi ci ritrovammo in biblioteca, Romeo aveva un occhio nero e rideva come uno scemo.

Oggi mi fermerò qui, il prossimo capitolo sarà dedicato unicamente al mio appuntamento con Glauce. Nessun duello, solo parole. Spero che il mio modo di raccontare unendo duelli (poiché la mia storia nasce in questo mondo) a vita vera (poiché la mia storia è questo mondo) vi piaccia se no siete liberi di dire la vostra.
Auguro un buon proseguimento e una buona giornata del libro e delle rose ai miei quattro lettori e a quelli che hanno aperto casualmente questa mia storia. 

 
 

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Capitolo 7
*** La mia notte ***


Ero lì, il resto forse l'avevo dimenticato fino ad oggi. Il piano aveva funzionato alla perfezione ed ora, eravamo soli io e Alessio. Il cuore mi pulsava in gola come un metronomo che batte un ritmo prestissimo. Mone era andato via con Vellian, forse Glauce non se ne era accorta... forse si era dimenticata del nostro appuntamento... Sospirai. Alessio mi guardò negli occhi e, come ci si aspetta da uno dei nostri amici più cari, mi diede uno spintone per incitarmi ad andare, per afferrare in mano la penna e iniziare a combattere.
Mi avvicinai alla porta del dormitorio, sembravo Rolando quando deve attraversare il ponte della spada, ogni passo era timoroso, isicuro, spaventato da quello che avrei potuto trovare una volta che il piede si sarebbe arrestato. Rimasi lì, fuori dalla porta, non potevo bussare, eravamo oltre l'orario del coprifuoco, solo lei avrebbe potuto spezzare l'attesa, solo lei avrebbe potuto mettere la clessidra in posizione orizzontale fermando il tempo col suo comparire. Camminavo avanti e indietro con impazienza e intanto provavo a non pensare a lei, pensavo ai miei duelli passati ma anche a quello che stavo leggendo, pensavo alla Commedia e a quei primi 10 canti che ero riuscito a leggere, pensai a quel protagonista ancora senza nome che al sentire "Beatrice" si rialza "Come fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi poi che 'l sol li imbianca". Che forza immane c'era in quell'evento? Che forza poteva avere Francesca per dire, nonostante fosse all'inferno, "Questi, che mai da me non fia diviso"? Perché io stavo tremando allora? Perché se l'amore concede una forza così impressionante io ero intimorito. Deglutii, strinsi i pugni e, ripensando a quella letteratura che solo allora cominciavo a conoscere, sorrisi.
Sentii aprirsi la porta del dormitorio. In quel momento pensai che mi avessero scoperto a la professoressa Fiammetta (la responsabile del dormitorio femminile) mi stesse per fare una lavata di capo. Si sa, in quei momenti in cui vorresti che tutto andasse per il meglio, la tua testa crea mille immagini per contraddirti, per farti esitare, falsi "veder bestia quand'ombra e tu devi resisterle perché solo la realtà delle ti dirà se la tua era speranza o illusione.
Ma poi lei apparve e spazzò via tutto pretendendo il mio sorriso. Era vestita con la solita uniforme dell'accademia ma io non l'avevo mai vista così bella, come il candore della notte, come una luce di stelle che ti entra nel cuore. Allora tutto il mio mondo crollò, tutto quello che pensavo di sapere fuggì tra pianeti lontani, forse Romeo di lì a poco sarebbe dovuto andare sulla luna a recuperare il mio senno in un'ampolla.
In quel momento tutto cambiò, quando lei disse con un pacato rossore "Ciao Dante" nell'anima sorse una nuova aurora e allora capii che non esiste solo un mondo al di fuori di noi, non esiste solo il mondo di ciò che si vede, di ciò che si tocca con mano; esiste un mondo più vasto, un altro universo ed è qui, dentro di noi, è un universo di sogni e speranze, di amori e di odi, di utopie e ideali, è l'universo di noi stessi. Inutile dire che impiegai un attimo a riprendermi dal suo apparire e solo dopo qualche secondo fui in grado di rispondere al suo saluto "Ciao Glauce" e, sicuramente, il mio rossore non era affatto pacato.
"Dove pensavi di andare?" mi chiese lei sorridendo. Ma si poteva essere così cretini? Mi ero arrovellato tutto il giorno sul "come ci saremmo incontrati"; ero rimasto in ansia per quelli che a me sembravano secoli ricantandomi in testa versi, strategie di duello e quant'altro per poi accorgermi solo davanti a lei che non avevo minimamente pensato al "dove andare". Che cretino... Ma forse, non dovrei essere così duro con quel pirla che fui in passato: non me ne fregava nulla del posto, mi bastava essere con lei. Allora capii realmente le parole di Francesca. 
"Che ne dici se facciamo una passeggiata?" proposi salvandomi in corner; lei accettò e ci incamminammo nella notte.
Sapevo la zona in cui Romeo, Vellian e Silvio stavano intrattenendo Mone; ero scemo sì, ma non così tanto da andare in quella direzione quindi ci incamminammo verso la spiaggia. La falce calante della luna brillava alta circondata da nodi di stelle mentre qualche filo di nuvola si divertiva a tessere ricami dove si alternavano luci e ombre. Il mare contemplava quel cielo e cercava di replicarne l'incanto nel suo specchio di onde e, mentre lo sciabordio di queste accarezzava le impronte che lasciavamo lungo la spiaggia, Glauce ed io parlavamo. Quella sera parlammo di tutto quello che ci passava per la mente: scoprii che i suo padre era un docente universitario e grazie a lui si era appassionata alla letteratura mentre sua madre era un'attrice Shakespeariana incredibile; lei scoprì che mio padre era un duellante professionista ormai in pensione e mia madre gestiva un negozio di carte; io scoprii che sentirla parlare mi faceva star bene, che sarei potuto stare per delle ore immobile difronte a lei; lei scoprì che c'era altro in me oltre al duellante e intuì che forse l'aveva risvegliato lei con il nostro duello quel qualcosa; scoprii che amava le fragole e lei che io amavo la meringata.
Persi il conto delle ore e dei passi, persi l'orientamento mentre il mondo spariva lentamente intorno a noi. Ora eravamo soli, il mare forse si fermò, forse si spensero le stelle e rimanemmo noi a camminare in un sogno indefinito; forse il mondo fuori di me non era mai esistito, forse esisteva solo lei. Un vento gelido si sollevò dal mare, le ore tornarono a procedere e con loro ricomparve il tutto, lei si strinse in se per resistere al freddo; io mi sfilai la giacca dello Slyfer rosso e gliela poggia sulle spalle. Lei mi guardò con degli occhi che facevano invidia al sole dicendomi "Grazie" arrossendo dolcemente; io risposi semplicemente sorridendo. Forse quella notte per me cambiò tutto, forse quella notte non doveva finire, forse quell'amore fu il primo a mostrarmi la via verso l'Amore.
Ma il sogno doveva finire, le cose belle non possono durare in eterno, il tempo crea la meraviglia. Erano ormai le due di notte (controllammo i palmari dopo il secondo giro che facemmo intorno all'isola), la riaccompagnai verso il suo dormitorio e lì ci salutammo come se avessimo capito qualcosa, qualcosa che allora non sapevamo ancora dire, non avevamo ancora le parole, nessuno di noi; ci salutammo chiudendo così l'idillio di quella notte sapendo che sarebbe tornato. "Usciremo ancora, vero?" mi domandò lei "Non aspetto altro" le risposi io. Lei sparì dietro la porta e io mi incamminai verso il mio dormitorio. L'avrei potuta baciare, lo so, ma quella sera mi bastava, mi bastava quel mondo che avevo scoperto, mi bastava averla conosciuta e aver riconosciuto che l'amavo. 
Stavo arrivando davanti al dormitorio ma mi fermai. Volevo tornare sulla spiaggia. Corsi come un pazzo. Arrivato mi gettai steso con la pancia all'aria e sorrisi, sorrisi con tutta la mia anima. Sentii che un qualcosa mi pungeva la gamba, controllai nella tasca destra e trovai una penna nera. Un lampo mi attraversò la mente: frugai nelle tasche ma non trovai nessun pezzo di carta. Poi controllai nel porta deck e trovai un foglietto ripiegato, bianco, intonso se non fosse stato per una scritta sul bordo alto che diceva "Strategie per duello". Tirai una riga sopra a quelle tre parole e pensai "Qual'è lo schema delle rime di Dante? Mi sembra ABA BCB CDC... Sì dovrebbe essere così. Poi manca qualcosa... Quanto deve essere lungo il verso? Aspetta "Nel-mez-zo-del-cam-min-di-nos-tra-vi-ta"... " Contavo le sillabe sulle dita "Undici sillabe perfetto, perfetto... Aspetta un attimo..." Presi il palmare aprii internet e digitai "Endecasillabo" avevo bisogno di una controprova. Internet spiegava "Verso dove l'accento cade sulla decima sillaba". "Miii, come la fanno complicata... Vabbè dai, posso provarci..." Quella notte scrissi la mia prima poesia, quella notte scrissa la mia poesia per una notte che si confondeva col pensiero di Glauce.

 
Notte culla tutto col tuo oblio:
il traffico, la natura, la vita,
finché non rimarremo soli tu ed io.
 
Siediti qui, non essere impaurita,
guardiamoci negli occhi come amanti
dopo la loro promessa ardita:
 
i tuoi sono fiamme di diamanti
che risvegliano nei nostri cuori
eterne meraviglie e incanti;
 
i miei sembrano appassiti fiori
rispetto alle tue rigogliose stelle
madri e guide di noi sognatori.
 
Notte mia, ti prego, sii ribelle,
fa in modo che il sole non ti freni,
non fuggire come le tue sorelle.
 
Abbracciami con i tuoi venti sereni
e sussurra, col tuo invaghire,
che quei desideri non mi sono alieni,
 
anzi, urlami che li devo inseguire,
che devo amarli, ancora e ancora,
perché di vivere mi fanno ardire.
 
Notte mia, baciami, qui, ora,
fammi innamorare di quel sogno
che anima e cuore migliora
 
e vorrei chiederti, ma mi vergogno,
di mostrarmi la luna, il tuo sorriso,
che è la cosa di cui ho più bisogno,
 
poi va’. Io ti aspetterò, deciso,
e aspetterò che il nostro amore
arda nel cielo e nel nostro viso.

 
Rilessi tutto tre volte. Come avevo fatto a scrivere quello? No forse era solo una mia sensazione... ma adoravo quei versi. Ripiegai il foglietto, lo misi nel porta deck, mi alzai, mi scrollai la sabbia di dosso e dissi "Grazie" rivolto all'incanto del mare e della notte.

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Capitolo 8
*** Vita Nuova ***


Era inevitabile, le voci sarebbero girate per tutta l'accademia, la mia notte non sarebbe più stata mia dalla nuova alba. Ma in quell'oscurità la felicità non era ancora finita, la felicità sarebbe continuata. Quando entrai in stanza trovai Silvio che poggiava un impacco di ghiaccio sull'occhio destro di Romeo mentre Vellian e Alessio ridevano nell'ascoltare le battute con cui sconfisse Mone. 
"Romeo cos'hai fatto all'occhio?!" Domandai io allarmato.
"Non ti preoccupare" si limitò a dire "Sei tu quello che deve raccontare"
Passammo quella notte tutti insieme; raccontai di quella che per me era stata la notte che non avrei mai dimenticato; Romeo raccontò il suo duello; Vellian e Silvio il loro; Alessio rise ripensando alla mia agitazione; ridemmo come se fossimo stati amici da tutta la vita. Ma all'improvviso un bussare alla porta ruppe le risate; erano le 4:27, minimo avevamo fatto così tanto casino da svegliare gli studenti della camera accanto. Silvio si avvicinò di soppiatto alla porta e spiò dal buco della serratura; in quel momento una voce fugò il dubbio della persona celata di là dal muro "Ragazzi fate piano! Non vorrete svegliare l'intero dormitorio?!" bisbigliò la voce del professor Sheppard. 
"Ci scusi prof!" rispose sussurrando Alessio "Adesso vedremo di fare più piano"
"Bene; Dante è tornato?"
"Sì prof; sono qui"
"Allora com'è andata?"
"Tutto benone prof!!!"
"Bene, molto bene! Ora vedete di fare meno casino e andate a letto, domani abbiamo lezione!"
"Va bene professore" rispondemmo tutti in coro.

Sheppard aveva ragione, saremmo dovuti andare a dormire, ma il giorno dopo eravamo degli zombie che si aggiravano sbadigliando per l'accademia. Metà delle lezioni erano accompagnate dal russare mio e degli altri tant'è che: durante l'ora di Sheppard, a causa del troppo rumore che accompagnava il dormire di Romeo, questi si beccò un libro dritto sulla testa; Simrel minacciò che ci avrebbe mandati dritti in presidenza; i nostri compagni si divertivano a guardare quel nostro status miseriae che per noi, invece, era il più alto degli status gratiae. Nei miei pochi attimi di lucidità cercavo gli occhi di Glauce e, quando li incontravo, vedevo sbacciare il suo sorriso accompagnato dal mio ma, negli stessi attimi, potevo cogliere la collera celata negli occhi di Mone che si era imposto sul posto accanto a lei.
Al termine delle lezioni ebbi la conferma che il mio appuntamento con Glauce era diventato di pubblico dominio, gli altri mi guardavano e bisbigliavano nell'orecchio dell'amico; anche l'occhio nero di Romeo aveva destato molto interesse tra i ragazzi e le ragazze di ogni anno.
"Romeo secondo me hai fatto tombola con quell'occhio" ridacchiava Silvio.
"Silvio la tua è tutta invidia" rispondeva Romeo con una scherzosità altezzosa.
Mentre i miei amici battibeccavano amorevolmente cercai Glauce e non appena la trovai trovai anche Mone. Mi feci coraggio e andai verso loro due.
"Ciao Mone, ciao Glauce" esordii davanti ai loro sguardi stupiti. Dove avevo trovato quella forza? Dove cavol... Quei pensieri vennero interrotti nel momento in cui Mone, con una pacca tutt'altro che amichevole in pieno petto, mi ribaltò per terra. 
"Ciao Alfivelli! Oh scusa, ti ho fatto male?" Disse guardandomi negli occhi cercando malamente di camuffare la sua collera dietro un sorriso storto.
"Dante tutto a posto?" Chiese Glauce dandomi una mano ad alzarmi.
"Oh sì tutto bene" dissi sorridendo e togliendomi la terra dai pantaloni.
Mone mi guardava indispettito dal mio sorriso ma non ci feci troppo caso, mi voltai verso Glauce e le proposi:
"Oggi sono con gli altri in biblioteca, se hai voglia facci pure un salto"
"Mi farebbe molto piacere" mi rispose.
"Bene allora vengo anche io!" Sentenziò Mone.
"Bravo Mone; questo è lo spirito! Ti saprò consigliare un buon libro" dicendo questo e dando una pacca sulla spalla a Mone mi congedai.

"Hai avuto la faccia tosta di invitare Glauce qui davanti a Mone?!" Chiese sconvolto Alessio mentre stava per evocare il suo "Drago Nero" contro lo schieramento di Vellian.
"Beh... Mi è sembrata la mossa migliore... Sai dopo ero molto... gasato ahahahah" Dissi io cercando un nuovo libro da leggere. 
In quei giorni avevo letto come un matto: avevo finito l'Inferno di Dante e, prima di continuare la scalata verso il Paradiso, avrei voluto leggere qualcos'altro. Dante mi aveva infiammato, non so perché ma le sue parole ebbero un effetto devastante su di me. Cercai qualcos'altro si suo e trovai in libretto non molto spesso, un centinaio di pagine comprese le note, scansai la polvere che copriva il titolo e lessi Vita Nuova. Non lo aprii nemmeno, sapevo che era quello che stavo cercando, lo poggiai sul "bancone" dietro al quale io e Vellian davamo informazioni agli studenti e raggiunsi i miei amici al solito tavolo.
Guardai quel quadro pittoresco, la scena era quella di sempre: Alessio che imprecava perché non riusciva a battere Vellian, Romeo che sonnecchiava dondolando sulla sedia, Silvio che leggeva un libro di strategie e Sartorius che guar...
"Aspetta un attimo!" Pensai "Sartorius, da quando sei qui!?" Gli chiesi.
I miei compagni si voltarono tutti di colpo: possibile che nessuno l'avesse visto?
"Oh... Io?" iniziò a dire "Sono qui da qualche minuto, non vi volevo disturbarvi" 
"Ma scherzi?" disse tranquillo Silvio "Più siamo meglio è!
"Bello eh... Ma come diavolo ha fatto a comparire così" disse Romeo da terra dopo essersi ribaltato dallo spavento.
Scoppiammo tutti a ridere e in quel momento la porta si aprì. Lei entrò e fu come se lo zeffiro iniziò a soffiare fra i libri ma poi lui comparve al suo fianco e un brivido percorse la mia schiena. Glauce e Mone erano appena entrati nella biblioteca seguiti da Agnese e Serena.
Io mi fiondai dietro al bancone "Buon giorno!" dissi sorridendo.
"Buon giorno Dante!" mi rispose subito Glauce.
"Alfivelli..." Si limitò ad accennare Mone, mentre le due ragazze sparirono tra le librerie.
"Allora volete che vi mostri la libreria, state cercando un libro in particolare, siete venuti solo a fare due chiacchiere... Ditemi voi!"
"Beh.. io volev..." Ma Glauce non riuscì a concludere la frase prima che Mone proruppe con questa frase "Ah sì... Senti Alfivelli ho questa lista di libri: mi potresti portare ogni libro che c'è scritto sopra?"
"Oh... Ehm... Sì certamente... Urca ma sono una ventina!"
"Qualche problema a riguardo?"
"Assolutamente no... Ci vorrà un po', se mi vuoi aspettare..."
"Fai pure con calma" disse lui voltandosi dall'altra parte e prendendo Glauce sotto braccio trascinandola sui suoi passi. Quando però Mone vide Vellian a duellare con i miei amici i due ingranaggi che aveva in testa iniziarono a girare e capì come ci eravamo presi gioco di lui la sera prima. Furibondo urlò verso Vellian "Ehi tu biondino!" I ragazzi si voltarono a squadrarlo poi, come se niente fosse, tornarono a farsi gli affari loro.
"Ehi biondino non fare finta di niente! Ho capito cos'è successo ieri sera!" continuò a dire.
"Abbiamo scoperto il nuovo Sherlock Holmes dell'accademia" lo canzonò Romeo seguito dalle risate degli altri.
"Non ti è bastato il cazzotto di ieri notte Romeo?" rispose Mone.
Vidi che le cose si stavano mettendo male quindi interruppi quel discorso chiedendo "Mone cosa c'è scritto qui?" indicando il 15° titolo della lista "Strategia Macchina" disse stizzito.
Ad un certo punto, vedendomi in difficoltà a trasportare una pila di libri che arrivavano ben sopra alla mia testa, Sartorius e Alessio si offrirono di aiutarmi.
"Certo che quel Mone è proprio un bel tipo" disse Sartorius sarcastico
"E non hai visto il meglio" replicò ridendo Alessio "Dante perché l'hai invitato qui, ce lo vuoi spiegare?"
"In realtà io avevo inventato Glauce, lui si è imposto come suo solito" risposi prendendo un altro libro di quell'interminabile lista.
"Vabbè dai Dante, sono sicuro che le cose andranno per il meglio" mi disse Sartorius sorridendo.
"Grazie Sartorius"
"Ehi ragazzi ho trovato l'ultimo!" Esultò Alessio alzando l'ultimo libro della lista.

"Mone ecco i libri che mi avevi chiesto" disse gentilmente alla mia nemesi.
"Grazie mille... Ora puoi anche rimetterli al loro posto" 
"Come scusa?"
"Sì volevo solo controllare che ci fossero tutti; ora puoi metterli via" ghignò lui come una faina.
"Ehi Mone hai chiesto tu questo libro?" Chiese Glauce mostrandogli il libro che prima avevo poggiato lì.
"Assolutamente no! Cos'è sta robaccia? Vita Nuova? Ma cos'è?" rispose stizzito.
"Ah no, scusate, quello l'ho preso io per leggerlo" dissi.
"Ah... Ottima scelta Dante" mi sussurrò sorridendo mentre poggiava il libro.
"Grazie" risposi io raggiante.
"Bene noi andiamo; ci vediamo presto" mi salutò Glauce
"A presto!" replicai io mentre i quattro ragazzi uscivano dalla biblioteca.

"Giuro che un giorno gli tirerò uno di sti libri in testa a Mone" disse Romeo sistemando uno dei tomi che mi aveva fatto tirare in giro il simpaticone.
"È veramente un idiota, non c'è che dire" Disse Vellian mentre, con Alessio, aggiornava il conto di duelli vinti e persi tra loro.
"Sartorius te che ne pensi? È la prima volta che ci hai a che fare" Chiese Silvio che mi dava una mano, come gli altri, a sistemare i libri.
"A dire il vero ebbi modo di conoscerlo alla festa di benvenuto a inizio anno e, già da allora, mi sembrò un fanfarone" rispose passandomi un libro.
"Hai proprio ragione!" disse Alessio dopo aver aggiornato il proprio puteggio che ammontava a: 23 Perse e 4 Vinte.
"Bon! Questo era l'ultimo libro" dissi scendendo dalla scaletta che usavamo per raggiungere le mensole più alte "Sono le 17:57; fino alle 18:30 non possiamo chiudera la biblioteca quindi: che si fa?" 
"Che ne dite di un bel colesseo tutti contro tutti?" Propose Romeo.
Accettammo tutti entusiasti, ci sedemmo al tavolo e giocammo.

Finito il duellone (Vinto naturalmente da Vellian al quale avevano tenuto testa fino all'ultimo Alessio e Sartorius) ognuno di noi tornò al rispettivo dormitorio e, giunti in stanza, mi misi a leggere la Vita Nuova: era una meraviglia ad ogni frase, un continuo innamorarsi di quelle parole e di Dante finché non trovai un biglietto nascosto tra le pagine. Era stato ripiegato quattro volte; io lo aprii, era un messaggio di Glauce:
"Sei stato fantastico oggi quando mi hai invitato in biblioteca davanti a Mone, mi dispiace solo che lui si sia autoinvitato -.-" Comunque, se ti va bene, ti andrebbe di vederci domani sera? Aspetto risposte. Glauce"
Il cuore mi stava scoppiando in mezzo al petto, i miei compagni di stanza stavano già dormendo ma io ero troppo entusiasta; quella notte non riuscivo a chiudere occhio tant'è che terminai la Vita Nuova al candore della luna.

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Capitolo 9
*** La rivincita del sole primordiale ***


Come posso spiegarvi quella giornata? Come posso riuscire a trasmettervi tutta la gioia che pervadeva ogni mio passo? Vivevo in un sogno e non avevo intenzione di far tramontare la mia luna.

Quella mattina, prima di entrare in classe, raccontai ai miei soci della lettera e dall'appuntamento, di tutta risposta loro giocarono a chi riusciva a tirarmi il coppino più amichevole... Non ricordo nemmeno che giorno fosse, non ricordo le lezioni di quella giornata, so solo che riempii il quaderno di frasi, parole e rime che affioravano lentamente nella mia mente.

Il pomeriggio lo trascorsi in biblioteca a spulciare altri libri di letteratura cercando la mia prossima lettura e intanto ascoltavo il solito russare di Romeo e i soliti duelli di Vellian e Alessio e di Sartorius e Silvio. Ad un certo punto tirai fuori dalla libreria un libro che mi accampogna da allora: le ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo; lo sfoglia e mi colpì da subito la divisione in lettere, come tante piccole identità autosufficienti che formano un universo più ampio. 

Quel pomeriggio lo iniziai a leggere e inutile dire che mi infiammò l'anima ma di questo sarà più facile parlarne più avanti.

La sera che stavo attendento da tutto il giorno finalmente giunse, giunse con le sue stelle e un tuffo al cuore. Salutai i miei compari nel loro continuo canzonarmi e attraversai il mondo, attraversai la paura che finalmente non sentivo più come un Orfeo che non teme più l'inferno.

Arrivai difronte al dormitorio femminile eppure l'unica ombra lì presente ero io. Possibile che Glauce si fosse dimenticata dell'appuntamento? Possibile che mi avesse dato buca? Ripresi in mano la lettera e la rilessi per vedere se mi fossi dimenticato un qualcosa e in quel momento mi accorsi di una cosa: non era specificato il luogo. Iniziai a imprecare nella mia testa: possibile che si fosse dimenticata di scrivere una cosa così importante? E allora cosa avrei dovuto fare? Setacciare da capo a piedi tutta l'isola? Dovevo cercarla in cima al vulcano e nella foresta? ...Stop! Avevo capito! Sapevo dove mi stava aspettando! Iniziai a correre non curandomi del mio fiato che mi stava lentamente abbandonando (Perché avevo iniziato a fumare già allora?).

Arrivai in riva al mare e vidi il profilo di una donna bellissima avvolta dall'argenteo manto della luna.

"Sapevo che mi avresti trovato" Disse Glauce.

"Ahahah; sarò sempre in grado di trovarti"

"Allora sei pronto?"

"Pronto a cosa?"

Lei si voltò e accese il duel-disk "A duellare naturalmente"

In quel momento rimasi un po' deluso "Ma... mi aspettavo che fosse un appuntamento come l'altra sera..."

"Non eri tu l'appassionato di duelli? E poi voglio vedere se hai fatto progressi dall'ultima volta"

Effettivamente vivevo per duellare eppure qualcosa era scattato in me e non duellavo più da tempo: preferivo leggere, preferivo parlare con i miei amici o con i miei professori, preferivo stare solo con Glauce. Eppure un bel duello... Sì dai, ci poteva stare.

"Va bene!" le risposi sorridendo e accendendo il duel-disk "Ma questa volta vincerò io!"

"Questo è tutto da vedere" sorrise provocante.

"Duelliamo!" urlammo poi all'unisono.

 

Turno 1

Io "Beh direi che inizio io come l'altra volta. Pesco! Inizio evocando in posizione d'attacco "Arcidemone Lanciere" (1600 ATK), poi posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

 

Turno 2

Glauce "Bene allora vado io; pesco!"

Io "Scusa se ti interrompo subito ma attivo la mia carta trappola continua "Macro Cosmo". Fino a quando resterà scoperta sul terreno ogni carta che da regolamento dovrebbe finire al cimitero viene invece rimossa dal gioco e in più posso evocare tramite evocazione speciale dal mio deck "Helios il Sole Primordiale" ( 0 DEF)!"

Glauce "Ogni carta verrà rimossa dal gioco... Hai evocato un mostro con 0 di difesa... Ti piace darti la zappa sui piedi?"

Io "Ahahahah! Vedrai!"

Glauce "Vabbè riprendiamo; evoco "Draghig, Malebranche dell'Abisso Bruciante" (1500 ATK) e siccome non controllo carte magia o trappola posso evocare tramite evocazione speciale dalla mia mano "Rubic, Malebranche dell'Abisso Bruciante" (100 ATK). Dopodiché li synchronizzo per evocare "Virgil, Rock Star dell'Abisso Bruciante" (2500 ATK) (Difesa di Helios 200). Come mai la difesa del tuo Helios è aumentata?"

Io "Beh... Vedi, Helios guadagna 100 punti per ogni mostro che viene rimosso dal gioco"

Glauce "Ah beh, non è poi così pericoloso! Vai Virgil attacca "Arcidemone Lanciere": Assolo Bruciante! ("Arcidemone Lanciere" distrutto; i miei LP 3100; difesa di Helios 300). Termino così il mio turno."

 

Turno 3

Io "Ah Virgilio proprio tu..."

Glauce "Cosa?"

Io "Massì dopo avermi condotto per tutto l'inferno me lo ritrovo qui a massacrarmi... Dai malebranche me lo posso aspettare ma non da lui!"

Glauce "Ahahahahah hai letto Inferno finalmente"

Io "A dire il vero anche Paradiso ahahahah"

Glauce "Oh finalmente inizi a fare le cose per bene!"

Io "Ah ora ti faccio vedere per bene; pesco! Evoco "Diapason Fiamma" (300 ATK) e lo synchronizzo subito con Helios così facendo posso evocare "Arcidemone Re del Chaos" (2600 ATK)! E ora si attiva l'effetto di "Diapason Fiamma" che aumenta di 300 punti l'attacco del mostro evocato! (Attacco "Arcidemone Re del Chaos" 2900)"

Glauce "Inizi a fare sul serio quindi"

Io "Puoi dirlo forte! Vai Arcidemone attacca Virgil. Attivo anche il suo effetto e scembio i punti di attacco del tuo mostro con quelli di difesa: Chaos del sovrano! (Attacco "Virgil Rock Star dell'Abisso Bruciante" 1000; LP Glauce 2100) Ora posiziono una carta coperta e termino."

 

Turno 4

Glauce "Vedo che la letteratura ti ha fatto bene come dicevo ahahahahah"

Io "Beh... All'inizio credevo che tu fossi una mezza pazza a dire certe cose ma ora capisco quanto la letteratura influenzi ogni cosa"

Lei sorrise come non l'avevo mai vista sorridere.

Glauce "Bene così ma ora si duella! Pesco! Attico la carta magia "Bene e Male nell'Abisso Bruciante" sacrifico dalla mia mano "Scarm, Malebranche dell'Abisso Bruciante" e "Graff, Malebranche dell'Abisso Bruciante" per evocare tramite rituale "Malacoda, Infernosignore dell'Abisso Bruciante" (2700 ATK) e ne attivo l'effetto: scarto dalla mia mano "Barbar, Malebranche dell'Abisso Bruciante" così riduco l'attacco del tuo Arcidemone dello stesso ammontare dell'attacco del mostro che ho scartato (Attacco "Arcidemone, Re del Chaos" 1200). Ora Malacoda attacca: Giudizio dell'inferno! ("Arcidemone, Re del Chaos" distrutto; i miei LP 1600) Vediamo come ti riprenderai adesso."

 

Turno 5

Io "Preparati; pesco! Credo che le cose ti siano andate molto male questa volta"

Glauce "Cosa stai dicendo?"

Io "Ora vedrai! Attivo la mia carta coperta: la magia "Grande Convergenza"; grazie a questa distruggo tutti i mostri sul terreno e ti infliggo 300 punti di danno ("Malacoda, Infernosignore dell'Abisso Bruciante" distrutto; LP Glauce 1800). Ora evoco "Risonatore Oscuro" (1300 ATK) e ti attacco direttamente con il mio risonatore! (LP Glauce 500). Credo che terminerò il mio turno"

 

Turno 6

Glauce "Da come eri partito mi aspettavo che mi avresti battuta nel tuo turno, vabbè hai perso l'occasione giusta. Pesco! Attivo la carta magia "Anfora dell'Avidità" così pesco altre due carte dal dock. Evoco immediatamente tramite evocazione speciale "Cagnaz, Malegranche dell'Abisso Bruciante" (1500 ATK) e "Calcab, Malebranche dell'Abisso Bruciante" (1400 ATK) e attacco con entrambi il tuo "Risonatore Oscuro" ("Risonatore Oscuro" distrutto dopo il secondo attacco, i miei LP 1300). Procedo sovrapponendo i miei due mostri così evoco tramite evocazione XYZ "Dante, Pellegrino dell'Abisso Bruciante" (2500 DEF). Sto riprendendo in mano le redini del duello! Termino il mio turno"

 

Turno 7

Io "Non ti preoccupare non mi farò recuperare così facilmente, pesco! Evoco "Guerriero Magnetico Beta" (1700 ATK), posiziono una carta trappola e termino il mio turno"

 

Turno 8

Glauce "Sei pronto a vedere il meglio che questo deck ha da proporti?"

Io "Cosa…?"

Glauce "Vedrai; pesco! Ora scarto dalla mia mano "Scar, Malebranche dell'Abisso Bruciante" e utilizzo una delle unità sovrapposte di Dante così posso evocare dal mio extra dock "Beatrice, la Signora Eterna" (2500 ATK)"

Io "Sovra candido vel cinta d'uliva/ donna m'apparve sotto verde manto/ vestita di color di fiamma viva"

Glauce "Ahahahah vedo che hai studiato. Ma questo duello torna nelle mie mani: Beatrice distruggi il suo Beta, canto di beatitudine! ("Guerriero Magnetico Beta" distrutto, i miei LP 500). Termino il mio turno e credo anche il duello."

 

Turno 9

Io "Ahahahah"

Glauce "Cos'hai da ridere? Oramai hai perso!"

Io "Questo è tutto da vedere; pesco! Evoco "Diapason Synkron" (ATK 100) e termino il mio turno"

 

Turno 10

Glauce "Sei pazzo? Evocare in attacco un mostro con 100 punti? Vabbè dillo allora che vuoi perdere! Pensavo che fossi cresciuto; pesco! Vai Beatrice concludi questo duello"

 

L'attacco del mostro di Glauce sollevò un polverone che mi coprì celandomi alla vista della ragazza. Quando la polvere svanì rimase sbalordita vedendomi ancora in piedi con tutti i miei 500 LP e il mio "Diapason Synkron".

 

Glauce "Come hai fatto?"

Io "Semplice mi è bastato scartare il mio "Diapason Barriera" in questo modo un mostro tuner sul mio terreno non può venire distrutto in seguito a battaglia durante questo turno e io non subisco danni che lo coinvolgono"

Glauce mi guardò sorpresa e sorrise "Bene, termino il mio turno"

 

Turno 11

 

Io "Sai, tu mi hai mostrato il tuo asso nella manica quindi ora tocca a me fare altrettanto"

Glauce "Cosa intendi dire?"

Io "Guarda attentamente; pesco! Mentre controllo un mostro oscurità sul mio terreno posso evocare specialmente dalla mia mano il mostro "Corvo Artigli Caliginosi" (900 ATK) e ora sacrifico i miei due mostri, ti presento il sole che riaccende la speranza sopita nel cuore degli uomini, sorgi "Helios, Trio Megistus" (??? ATK)"

Glauce "Che mostro è quello?"

Io "È il mio asso nella manica. L'attacco del mio Helios è pari al numero di mostri rimossi dal gioco moltiplicato per 300 (ATK "Helios Trio Megistus" 5700)"

Glauce " 5700 Punti!?!?!?!"

Io "Ho pur detto che era il mio asso nella manica? Vai Helios, attacca Beatrice con fuoco alchilico della fenice!!! ("Beatrice, la Signora Eterna" distrutta, LP Glauce 0)"

 

Qui, purtroppo, interrompo la mia narrazione perché devo andare a preparare una lezione per i ragazzi del secondo anno, spero che sarete pazienti per scoprire il seguito di quella notte tanto importante per me;

un saluto

Dante Alfivelli.

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Capitolo 10
*** Il torneo di Natale ***


Un duello è facile da descrivere ma i sentimenti sono un qualcosa che si deve sentire! Quella sera, quello che seguì il duello fu continuo emozionarsi, fu una tempesta di sentimenti in cui era bello riscoprirsi unici e umani. Il duello per noi era già svanito nel sibilare delle foglie e allora ci lanciammo incontro alla notte, incontro alle stelle e alla luna finché non arrivammo in riva al mare e lì ci confondemmo con le onde che riflettevano i tesori del cielo. Eravamo felici, l'uno riflesso negli occhi dell'altro mentre i nostri capelli si intrecciavano tra loro nel leggero soffio del libeccio. Mai nulla di più, non lo volevamo ancora, eravamo felici e quella felicità al momento ci bastava. 

 

Per mesi le mie giornate trascorrevano in quel modo: la mattina le lezioni, il pomeriggio con gli amici in biblioteca e infine la sera con Glauce e, naturalmente, l'indomani cercavo di fuggire dagli sguardi assassini di Mone. Amavo il trascorrere delle giornate e non avrei mai cambiato una sola ora di quei giorni. Poi arrivò dicembre con il suo manto bianco che regalò a tutti noi un'allegria candida come la sua neve e insieme a lui giunse la notizia di un inatteso "Torneo di Natale".

"Bene ragazzi" disse tranquillo il professor Sheppard "le vacanze di natale sono ormai alle porte e noi docenti abbiamo una sorpresa per tutti voi"
Un leggero bisbiglio si diffuse per tutta la classe.
"Per questo ragazzi" riprese il docente "ho il piacere di presentarvi… Maximilian Pegasus!"
Non potrò mai dimenticare l'attimo in cui quella leggenda comparve nell'aula: intorno a lui aleggiava un'aura di antico e di immortale. Non c'era nessuno all'interno di quella stanza che non sapesse chi fosse quell'uomo vestito col suo tipico abito cremisi.
Aprì le braccia in un gesto molto accomodante e iniziò a dire "Cari studenti e care studentesse è un piacere per me trovarmi in questa prestigiosa accademia. Sono qui oggi davanti a voi per ufficializzare il mio ritiro dal mondo del duello a livello professionale"
A quelle parole si sollevò lo sconcerto generale per tutta la classe accompagnato da alcuni "No la prego Maximilian!", "Perché!?" e altre domande e richieste del genere.
"Mi dispiace ragazzi ma è una decisione molto sofferta che ho deciso di prendere nella maniera più risoluta. Ed è per questo motivo che ho deciso di organizzare un duello fra voi studenti del primo anno!"
Un nuovo stupore percorse le nostre vene e i nostri spiriti.
"E il premio in palio saranno quattro carte fondamentali del mio dock!"
E a quel punto fu la fine: gente si alzò in piedi, altri urlarono dallo stupore e vi giuro che per tutti i miei anni all'accademia circolò la voce che qualcuno, a quella notizia, svenì.

"Ma secondo voi quali saranno le quattro carte in palio?" ci chiese Alessio mentre aggiustava il dock per il torneo.
"Beh se penso a Pegasus penso ai mostri Toon quindi credo che le carte in palio ci saranno loro" osservò Silvio.
Io intanto sfogliavo pagine di critica letteraria riguardante la letteratura italiana dell'ottocento (Iniziavo a fare le cose sempre più seriamente) ma ad un certo punto chiusi il libro e mi alzai.
"Dante? Tutto bene?|" mi chiese Sartorius.
"Sì ho solo deciso che darò una sistemata al mio dock per prepararmi al meglio per questo torneo!"
"Ahahahah finalmente parole serie e non i tuoi soliti sproloqui letterari!" Ridacchiò Roemo in mezzo al suo sonno.
"Mi dispiace non poter partecipare al torneo però, se volete, posso darvi una mano a sistemare i vostri dock" propose Vellian sorridente.
Quel pomeriggio trascorse sospeso tra le nostre  lacrime nel mettere da parte carte a cui eravamo affezionati ma anche nell'essere felici di ritrovare carte che avevamo dimenticato col trascorrere del tempo e, al termine di quegli studi "matti e disperatissimi" ci affrontammo tra di noi per scoprire se i nostri deck fossero realmente migliorati.

Il torneo iniziò la mattina del 24 dicembre e, prima che il tutto iniziasse, tutti noi studenti del primo anno ci ritrovammo nell'aula insieme a tutti i professori e a Pegasus che spiegò rapidamente le regole.

"Bene ragazzi il torneo di oggi sarà piuttosto particolare" A quelle parole, dal soffitto, caddero delle carte, una per ognuno dei 76 partecipanti al tormeo: le carte raffiguravano un cuore ardente con una carta al centro di esso. "Queste carte sono chiamate "Cuore del duellante" esse rappresentano la vostra possibilità di accedere alle finali del torneo! Ogni volta che vincerete un duello riceverete dal vostro avversario una sua copia della carta speciale e, quando qualcuno di voi, non avrà più carte "Cuore del duellante" sarà automaticamente eliminato dal torneo! I quattro ragazzi che alle 21:00 di oggi avranno collezionato il maggior numero di carte "Cuore del duellante" combatteranno tra loro per stabilire il vincitore del torneo"
"Signor Pegasus avrei una domanda" disse Silvio alzando la mano.
"Dica pure" gli rispose l'ormai "ex-duellante".
"Dove si svolgeranno gli incontri del torneo?"
"Ottima domanda! Le finali di questa sera si disputeranno nell'arena dei duelli mentre quelli di questa giornata… Si svolgeranno lungo tutta l'isola!"
Quell'uomo sembrava creare stupore nelle anime a ogni sua frase.
"Quando incontrerete qualcuno lo potrete sfidare a duello così avrete anche modo di decidere la vostra strategia! Ma ora basta parlare! Andate, sparpagliatevi sull'isola, tra qualche minuto sentirete la mia voce annunciare l'inizio del torneo e allora sarete liberi di iniziare a duellare tra voi!"
Tutti uscimmo in fretta e furia dall'aula; io cercai Glauce e, quando l'ebbi trovata la presi per mano e la condussi con me fuori dalla scuola.
"Glauce in bocca al lupo per il torneo; spero di vederti in finale!" le dissi sorridendo.
"Io ci sarò spero che per te valga lo stesso" disse baciandomi delicatamente la guancia e io mi sciolsi nel mio arrossire felice.

"Allora, ci dividiamo vero?" propose Romeo.
"Credo sia l'idea migliore, in questo modo avremo più probabilità di arrivare tutti in finale" osservò sereno Alessio.
"Va bene, allora se non vi dispiace io mi occuperò della zona vicino al dormitorio blu" disse sereno Sartorius.
"Io allora del dormitorio giallo" decise Silvio.
Romeo decise di andare nella zona del vulcano, Alessio nei boschi dell'accademia e io nei pressi della biblioteca.
"Bene ragazzi, sicuramente non potremo arrivare tutti in finale ma mi auguro di trovarvi la maggior parte di voi!" Dissi allungando il pugno verso i miei amici.
Loro si unirono al mio gesto e poi ci dividemmo per raggiungere le mete che ci eravamo prefissi.
 

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Capitolo 11
*** Draghi Neri e Nobili Cavalieri ***


AVVISO LOGISTICO
Rivolgo questo avviso ai miei 4 lettori che seguono regolarmente le follie della mia penna ubriaca.
Innanzitutto vorrei cominciare col ringraziarvi per il vostro supporto sia chi si limita a leggere le mie fanfiction sia chi diventa partecipe di esse mediante i suoi commenti.
Proseguo scusandomi per essere venuto meno alla pubblicazione settimanale di capitoli per quanto riguarda la serie "Le memorie di Dante Alfivelli" e la serie "Storie dell'umana follia" ma in questo periodo sto lavorando a un altro progetto che reputo immensamente importante ("Umanità") e sto valutando di iniziare un'altra fanfction totalmente originale che dovrebbe avere il titolo di "Interdictae Virtutes" ma di questo avrò modo di riparlarne più avanti.
Allora nel corso della settimana mi auguro di raggiungere il capitolo 11 sia per quanto riguarda "Le memorie di Dante Alfivelli" sia per quanto riguarda le "Storie dell'umana follia" per arrivare a pubblicare a fine settimana i capitoli 12 e tornare alla cadenza settimanale delle serie.
Qui di seguito riporto una breve lista delle future pubblicazioni scusate se vi ho disturbati e se aveste commenti o preferenze da esprimere non esitate a farlo.
"Le memorie di Dante Alfivelli"--> Pubblicazione settimanale sabato/domenica;
"Storie dell'umana follia"--> Pubblicazione settimanale sabato/domenica;
"Umanità"--> Pubblicazione random durante la settimana;
"Interdictae Virtutes"--> Probabile pubblicazione da metà giugno con cadenza settimane durante la settimana.
Grazie mille per l'attenzione e buona lettura.



Ora mi appresto a una nuova sfida in quanto narratore. Mi piacerebbe riportarvi la maggior parte dei duelli che io e i miei amici abbiamo combattuto ma, trascurando la memoria che sorvola alcuni passaggi o intere sfide, sarò costretto a raccontarvi di quelli che ricordo meglio e, per non risultare troppo noioso, cercherò di alternare un duello o due per capitolo più un po' di narrazione esule da questo contesto.

Alessio, come dicevo nello scorso capitolo, si era diretto tra i boschi dell'accademia che si celavano dietro una spessa coltre di neve. Con la divisa invernale non risentiva del freddo e avanzava deciso ad affrontare chiunque gli si fosse parato difronte. Alessio era fatto così: deciso e inamovibile quando prendeva una decisione era così anche nei duelli, pescava le sue cinque carte e sapeva già perfettamente come giocarle. Prima di dividerci io e Romeo avevamo scommesso su chi avrebbe trionfato nel torneo e ci eravamo trovati concordi nell'eleggere Alessio futuro vincitore. Lui non ne sapeva niente e avanzava imperterrito alla ricerca di uno sfidante finché non vide una ragazza dal volto incredibilmente familiare. Ci impiegò qualche istante a riconoscerla: si trattava di Serena l'amica di Glauce. Si domandò se fosse legittimo affrontare una ragazza così all'improvviso ma poco dopo la sua decisione prevalse e urlò "Ehi Serena!" la ragazza si voltò verso di lui "Preparati a duellare!" aggiunse accendendo il suo duel disk. Lei non fece storie e i due iniziarono il loro duello.
Alessio 4000 VS Serena 4000

Turno 1
Alessio "Prego prima le signore"
Serena "Con motlo piacere, pesco! Attivo la carta magia terreno "Nobili Cavalieri della Tavola Rotonda"!"
I due ragazzi si ritrovarono proiettati all'interno di un castello medievale ricco di candelabri e armature e, alla loro destra, si trovava un'enorme tavolata rotonda. Alessio si guardò in giro stupito.
Serena "Se sei sorpreso adesso aspetta di vedere cosa sono in grado di fare! Evoco dalla mia mano "Nobile Cavaliere Bedwyr" (ATK 1600) e attivo il suo effetto grazie al quale scarto al cimitero la carta magia equipaggiamento "Nobili armi del destino" poi posiziono una carta coperta e termino il mio turno!"

Turno 2
Alessio "Vediamo un po' di mostrarti cosa siamo in grado di fare io e il mio deck! Pesco! Attivo la carta magia "Carte della Pietra Rossa" grazie a questa mi basta scartare dalla mia mano "Drago Fiamma Nera Occhi Rossi" e posso pescare così due carte. Ora attivo la carta magia "Pianto d'Argento" grazie alla quale evoco specialmente dal mio cimitero "Drago Fiamma Nera Occhi Rossi" (ATK 2400) e trattandosi di un mostro Gemello lo rievoco per considerarlo un mostro con effetto! Ora vai Drago Fiamma Nera attacca il suo Bedwyr! Fiammata nera!"
Serena "Attivo la mia carta coperta "Spade all'Alba": grazie a questa equipaggio la carta magia "Nobili armi del destino" presente nel mio cimitero al mio mostro in questo modo, una volta per turno, questo non può venir distrutto!"
Alessio "Tu comunque subirai il danno dato dalla differenza degli attacchi dei due mostri (Serena LP 3200) e non solo poiché si attiva l'effetto del mio mostro e così posso infliggerti 2400 punti di danno! (Serena LP 800). Cercherò di non infierire per il momento, termino il mio turno"
Serena "Durante la End-Phase la carta equipaggiamento tornata sul terreno grazie alla magia "Spade all'Alba" viene ditrutta ma grazie al suo effetto la posso riequipaggiare subito al mio Bedwyr"

Turno 3
Serena "Beh; ammetto non te la cavi male ma non hai ancora visto niente; pesco! Evoco dalla mia mano "Merlino" (ATK 1400) e ne attivo subito l'effetto: lo sacrifico per evocare dal mio deck il mostro "Nobile Cavaliere Drystan" (ATK 1800) al quale equipaggio la carta magia "Nobili Armi-Caliburn" Grazie alla quale il mio mostro guadagna 500 punti d'attacco (ATK 2300) e io 500 LP (Serena LP 1300) e ora attivo l'effetto di Drystan grazie al quale quando una carta magia gli viene equipaggiata io guadagno la facoltà di distruggere una carta scoperta sul terreno!"
Alessio "Cosa?!"
Serena "Hai capito benissimo! Decido di distruggere "Drago Fiamma Nera Occhi Rossi" (distrutto)! Poi equipaggio il mio Nobile Cavaliere con la carta magia "Nobili Armi-Excaliburn" Ora i miei mostri incrociano le spade e ti attaccano direttamente! (Alessio LP 100) Credo che non infierirò per il momento, termino il mio turno."

Turno 4
Alessio "Credo di averti sottovalutata ma poco importa; pesco! Attivo la carta magia rituale "Rituale del Drago Nero"! Scarto "Custode del Reliquiario" di livello quattro ed evoco "Paladino del Drago Nero" (ATK 1900) che però sacrifico immediatamente per evocare dal mio deck il grande "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)!
Serena "Attivo l'effetto di "Merlino" dal mio cimitero!"
Alessio "Cosa?"
Serena "Rimuovendolo dal gioco posso effettuare immediatamente un'evocazione XYZ con i mostri che controllo quindi sovrappongo Drystan e Bedwyr di livello 4 per evocare "Artorigus, Re Nobile Cavaliere" (ATK 2000) e ne attivo si attiva il suo effetto! Posso equipaggiare a Artorigus fino a tre carte magie equipaggiamento direttamente dal cimitero e io scelgo "Nobili armi del destino" e "Nobili Armi-Caliburn" (ATK 2500)"
Alessio "Credi di impressionarmi? Rimuovo dal gioco il mio "Drago Nero Occhi Rossi" per evocare specialmente "Drago Metallico Oscuro Occhi Rossi" (ATK 2800)!"
Un enorme drago si alzò in volo fuori dalla sala in cui si trovavano e irruppe sfondando una finestra per posarsi accanto ad Alessio.
Alessio "Vai Drago Metallico Orscuro attacca il suo mostro con fiammata metallica rovente!"
Serena "Il mio mostro grazie a "Nobili armi del destino" non viene comunqe distrutto! (Serena LP 1000)"
Alessio "Bene, posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 5

Serena "Credo che il duello sia giunto alla fine, pesco! Rimuoco dal gioco la carta magia "Nobili Armi-Excaliburn" così facendo posso utilizzare il mio Artoriigus come unità sovrapposta per evocare direttamente dal mio extra-deck "Sacro Nobile Cavaliere del Re Artorigus" (ATK 2200)!"
Un cavaliere in una sontuosa armatura apparve direttamente dalla grande porta alle spalle di Serena e utilizzò la sua spada per indicare il drago di Alessio.
Serena "Grazie al suo effetto posso equipaggiare novamente a lui le carte "Nobili armi del destino" e "Nobili Armi-Caliburn" (ATK 2700) con la quale recupero altri 500 LP (Serena LP 1500) e staccando un'unità sovrapposta da lui distruggo il tuo Drago!"
Alessio "Ancora?"
Serena "Eh già, vai Sacro Artorigus, giudizio di San Giorgio! ("Drago Metallico Oscuro Occhi Rossi" distrutto) e ora di addio alla tua carta "Cuore del duellante"; Artorigus attaccalo direttamente! Spada Sacra!"
Alessio "Scopro la trappola "Spirito Occhi Rossi" grazue alla quale posso evocare specialmente dal mio cimitero un mostro "Occhi Rossi" e io scelgo "Drago Fiamma Nera Occhi Rossi" (DEF 2000)"
Serena "Hai solo rimandato l'inevitabile! il mio mostro attacca il tuo! (Drago Fiamma Nera Occhi Rossi" distrutto) e termino il mio turno!"

Turno 6
Alessio "Bene, è la mia occasione! Pesco! Attivo un'altra "Carte della Pietra Rossa": scarto "Drago Retro Occhi Rossi" e pesco due carte!"
Alessio estrasse le due carte dal deck sapendo che da loro dipendava il duello e sapendo che non lo avrebbero deluso. Quando le vide sorrise.
Alessio "Attivo la carta magia "Sepolturada un'Altra Dimensione" grazie alla quale sposto il mio "Drago Nero Occhi Rossi" dalle carte bandite al cimitero e poi attivo "Pianto d'Argento" con cui lo rievoco dal mio cimitero (ATK 2400) che però sacrifico immediatamente per evocare dalla mia mano "Drago Oscuro Occhi Rossi" (ATK 2400)!!!" 
Il drago comparse lì, davanti a lui, pronto a difenderlo come se fosse diventato il vero cavaliere.
Serena "Mi dispiace ma il tuo mostro non ha abbastanza punti per sconfiggere il mio!"
Alessio "Questo è quello che credi tu! "Drago Oscuro Occhi Rossi" guadagna 300 punti per ogni mostro drago al mio cimitero dove se ne trovana esattamente 6 (ATK 4200)"
Serena "Non è possibile!"
Alessio "E invece è proprio così! Vai Occhi Rossi: fiammata oscura occhi rossi! (Serena LP 0)"

Tutto svanì: il drago di Alessio, il cavaliere di Serena e la stanza del castello lasciando l'uno difronte all'altra in una distesa di candida neve.
"Credo di doverti questa" disse Serena sorridente porgendo al ragazzo la  sua carta "Cuore del duellante".
Alessio indugiò un attimo a prenderla poi, dopo averla afferrata, la guardò negli occhi e disse "Grazie mille e scusami". "Non ti devi scusare" gli rispose lei "È un torneo e hai fatto la cosa giusta. Ora però vedi di vincere questo torneo se no dovrai fare i conti con me! Ahahahah!"
"Non ti preoccupare!" rispose lui stringendo il pugno.

Erano le 10 di mattina e la nostra situazione era la seguente:
Alessio: 6 carte "Cuore del Duellante";
Sartorius: 6 carte "Cuore del Duellante";
Io: 5 carte "Cuore del Duellante";
Silvio: 4 carte "Cuore del Duellante";
Romeo: 2 carte "Cuore del Duellante" (Tengo a precisare che Romeo era più indietro rispetto a noi solo perché, a causa della levataccia di quella mattina, era tornato a dormire per un po').

Silvio si aggirava sereno nelle immediate vicinanze del dormitorio Ra Giallo e aspettava con ansia un nuovo sfidante. Era riuscito a sconfiggere anche un paio di Obelisk Blu ed era entusiasta però sentiva che il prossimo sfidante avrebbe avuto qualcosa di diverso... Poi la vide avvicinarsi dalla foresta non appena scosctò un ramo il quale fece cadere una massiccia dose di neve alla sua destra: Glauce avanzava sorridente verso di lui e, non appena furono a distanza di duello, senza dire nulla, accesero i duel-disk.

Romeo invece dopo aver salutato il suo primo sfidante con un sonoro sbadiglio si era incamminato verso quella che ricordava essere la sua meta: il dormitorio degli Obelisk (Sì, si era completamente sbagliato) lungo la strada sconfisse un Ra Giallo portando le se carte "Cuore del Duellante" a tre. Appena fu davanti alle porte del dormitorio sentì una voce non molto lontana "Romeo!" lo chiamò. Lui si voltò e vide Sartorius che correva nella sua direzione "Sartorius? Cosa ci fai qui?"
"In realtà lo dovrei chiedere io a te: avevi detto che saresti andato al vulcano"
"Oh cavolo; hai ragione, ma sai com'è sono ancora mezzo addormentato. Comunque come procede con la raccolta?"
"Ah io al momento ho ottenuto 6 carte dagli altri più la mia per un totale di 7"
"Hai capito il cartomante? Io ne ho solo 3 ma al momento bastano"
"In che senso?"
"Beh dato che siamo qui e una sconfitta non ci eliminerà definitivamente che ne dici di duellare tra noi?"
"È una grande idea, accetto!"
"Molto bene! Ma sappi che non ci andrò piano perché sei un mio amico!"
"Era quello che mi auguravo!"
I due si allontanarono lasciando tra loro lo spazio in cui si sarebbero materializzate le loro carte e così iniziarono a duellare.

Io in tutto questo? Beh io continuavo la mia raccolta contro altri duellanti all'interno e all'esterno della biblioteca. Durante una piccola pausa che avevo deciso di concedermi stavo sfogliando i libri della biblioteca alla ricerca di una nuova lettura finché non irruppe nella biblioteca l'infame lupo: Filippo Bronzei: era il braccio destro di Mone, poco più sveglio di lui e poco meno antipatico del signorotto, aveva i capelli neri e gli occhi marroni, scuri come se tendessero al nero. Appena mi vide iniziò a ridere e disse "Bene, bene, bene... Finalmente ti ho trovato Alfivelli! Sapevo che ti avrei trovato qui; dovrei avvertire Mone ma preferisco prima divertirmi un po' con te. Ahahahah, preparati a perdere pulce!" urlò alla fine accendendo il duel-disk.
"Accetto volentieri la tua sfida, voglio proprio vedere cosa sei in grado di fare!" risposi sorridendo e avanzando verso di lui. Stavamo per combattere all'interno della biblioteca per cui mi ripromisi di non fare troppo casino perché poi sarei dovuto star lì a sistemare tutto.




 

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Capitolo 12
*** il Nero-Abisso, la Spada-Immortale e l'Arcano-Aesir ***


Sartorius e Romeo iniziarono il loro duello
Romeo 4000 VS Sartorius 4000
Turno 1
Romeo "Se non ti dispiace comincio io"
Sartorius "Fai pure"
Romeo "bene, pesco! Attivo la carta magia terreno "Un Oceano Leggendario"!" 
Sartorius e Romeo si ritrovarono trasportati nelle profondità marine, circondati da rovine di un'antica civiltà.
Romeo "Grazie a questo terreno i livelli dei mostri di attributo Acqua diminuiscono di 1 e il loro attacco viene incrementato di 200 punti. Ora procedo evocando "Il Grande Imperatore Pinguino" (ATK 2000; LV 4), posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 2
Sartorius "Pesco! Inizio attivando la carta magia "Suite, X di Spade" " La carta comparve alle spalle di Sartorius e iniziò a ruotare "Il suo effetto dipende dalla posizione in cui si fermerà" La carta girò finché non si fu fermata a testa alta "Ottimo, essendosi fermata con la testa verso l'alto distruggo tutti i tuoi mostri! ("Il Grande Pinguino Imperatore" distrutto). Poi procedo evocando "Energia Arcana VI - Gli Amanti" (ATK 1600) e si attiva il suo effetto" La carta comparve alle spalle di Sartorius e si mise a girare "Vediamo quale effetto verrà attivato" La carta si fermò con la testa verso l'alto "Bene così… Ma adesso è il momento! Amanti attaccate direttamente!"
Romeo "Scopro la mia trappola! "Muro Tornado"! Finché sul terreno è scoperto "Umi", e "Un Oceano Leggendario" viene considerato "Umi", non subisco danni ai Life Points"
Sartorius "Uh… Bella mossa; posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 3
Romeo "Beno pesco! Posiziono un mostro coperto in posizione di difesa e una carta coperta. Termino"

Turno 4
Sartorius "Pesco! Prima di tutto attivo la carta magia terreno "Barriera di Luce"!" 
"Un Oceano Leggendario" venne distrutto e un cerchio di luce circondò i due duellanti.
Sartorius "Poi mi avvalgo dell'effetto degli Amanti che può valere come doppio tributo per l'evocazione di un mostro Energia Arcana quindi li sacrifico per evocare "Energia Arcana XXi - Il Mondo" (ATK 3100)!"
Romeo "Urca che gigante!"
Sartorius "Lo puoi ben dire! Grazie a "Barriera di Luce" scelgo io il suo effetto e decido che la carta si ferma a testa alta. Poi procedo attaccando il tuo mostro coperto; vai Mondo: giudizio terrestre! ("Pinguino Gracile" distrutto) Ora si attiva il secondo effetto di "Barriera di Luce" per cui recupero un numero di life points pari ai punti di attacco del mostro distrutto (Sartorius LP 4400)"
Romeo "Ma io posso attivare l'effetto di "Pinguino Gracile" grazie al quale posso rievocare dal cimitero un mostro Pinguino: così torna in scena "Il Grande Imperatore Pinguino" (ATK 2000)"
Sartorius "Capisco; ma ora che è presente un mostro Energia Arcana di livello 4 al cimitero posso attivare la carta trappola continua "Lord Materiale". Ora posiziono una nuova carta coperta e termino"

Turno 5
Romeo "Sta a me quindi pesco! Attivo l'effetto del mio Imperatore: lo sacrifico ed evoco altri due mostri Pinguino dal mio deck e scelgo: "Pinguino dell'Incubo" (ATK 900) e "Soldato Pinguino" (ATK 750). Dopodiché evoco "Guldfaxe delle Bestie Nordic" (ATK 1600). Ora sincronizzo i miei 3 mostri ed evoco così "Thor, Signore degli Aesir" (ATK 3500)!"
Un guerriero si levò in piedi alle spalle di Romeo accompagnato da fulmini che cadevano sulla neve.
Romeo "Ora attivo la carta trappola "Reliqui Divina Mjolnir" in questo modo il mio Thor può attaccare due volte in questo turno! Vai Thor attacca Il Mondo con fulmine divino! (Sartorius LP 4000) Poi proseguo con un attacco diretto! (Sartorius LP 500) Termino il mio turno!"

Turno 6
Sartorius "Beh anche il tuo mostro non scherza. Comunque pesco! Vediamo se "Barriera di Luce" funzionerà anche in questo turno" La carta si fermò con la testa verso il basso "Mmm… Vabbè… Posiziono una carta coperta in difesa e una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 7
Romeo "Pesco! Evoco "X-Testa Cannone" (ATK 1800) con cui attacco il tuo mostro coperto! ("Energia Arcana I - Il Mago" distrutta) Poi concludo il duello attaccandoti direttamente con Thor!"
Sartorius "Attivo dalla mia mano l'effetto di "Energia Arcana XIV - La Temperanza" scartandola annullo il danno che sto per ricevere!"
Romeo "Mmm… Male… Termino il mio turno!"

Turno 8
Sartorius "Bene, pesco! Vediamo "Barriera di Luce" " La carta si fermò a testa alta "Ottimo! Ora che un mostro Energia Arcana di livello 6 si trova nel mio cimitero attivo la carta trappola continua "Lord Spirituale" poi dalla mano, essendo presente al mio cimitero un mostro Energia Arcana di livello 7, attivo la magia "Lord del Cielo". Ora, scartando i tre Lord scoperti sul mio terreno, posso evocare specialmente dal mio deck "Energia Arcana EX - il Signore Luminoso" (ATK 4000)!"
L'immenso mostro apparve alle spalle di Sartorius fissando col suo occhio Thor.
Romeo "Oh cazzo…"
La carta iniziò a ruotare sopra al mostro.
Sartorius "Grazie a "Barriera di Luce" posso decidere che quando fermare la carta e io scelgo ora!"
La carta si fermò a testa alta.
Sartorius "Ora scopro la mia carta trappola "Chiamata Arcana": rimuovo dal gioco "Energia Arcana I - Il Mago" dal mio cimitero così Il Signore Luminoso guadagna il suo effetto a testa alta. Proseguo attivando la carta magia "Asso di Coppe" "
Questa volta la carta si fermò a testa bassa.
Sartorius "Beh ora puoi pescare due carte ma l'importante è che, avendo attivato una magia, l'attacco del mio mostro raddoppia! (ATK 8000)"
Romeo "Oh doppio cazzo…"
Sartorius "Vai Energia Arcana EX attacca Thor: soffio del signore luminoso!!!" ("Thor, Signore degli Aesir" distrutto; Romeo LP 0)

"Beh è stato un bel duello!" Disse Romeo sorridente.
"Ho rischiato molto, lo ammetto; sei un avversario temibile" Rispose Sartorius porgendo la mano.
Romeo la strinse e dopo estrasse la carta "Cuore del Duellante" per consegnarla all'amico.
"Non c'è bisogno che tu me la dia" lo fermò però Sartorius.
"In che senso?" chiese dubbioso lo sconfitto.
"Consideriamo questa partita come un'amichevole, davvero mi ha fatto molto piacere duellare con te" disse il vincitore.
"Ah... ok... Meglio per me ahahah comunque Sartorius non ti adagiare perché mi hai sconfitto questa volta: avrò la mia rivincita!"
"Ci conto!"
Allora i sue si separarono; Sartorius rimase a vagare nei pressi del suo dormitorio mentre Romeo si diresse alla sua meta originari: il vulcano.

Io 4000 VS Filippo 4000
Turno 1
Filippo "Pesco! Evoco "Abile Mago Bianco" (ATK 1700) e attivo la carta magia "Sepoltura Sciocca" così scarto, dal deck al cimitero, "Combattente delle Lame"; dal momento che una carta magia è stata attivata posiziono sul mio Mago un Segnalino Magia (Segnalini di "Abile Mago Bianco": 1). Posiziono una carta coperta e termino il mio turno."

Turno 2
Io "Pesco! Evoco "Lama Oscura" (ATK 1800) e attivo la carta magia terreno "Zona del Chaos": ora, per ogni mostro che verrà rimosso dal gioco posizionerò un Segnalino Chaos sulla magia"
L'aria intorno a noi divenne distorta e un piccolo portale si aprì alle mie spalle.
Filippo "Perfetto! Dato che hai attivato una magia il mio mostro riceve un altro Segnalino Magia (Segnalini "Abile Mago Bianco": 2)"
Io: "Vai "Lama Oscura" attacca il suo mostro!"
Filippo "Scopro la mia trappola "Ripristino Miracoloso"! Mi basta rimuovere i due Segnalini Magia del mio Mago così posso evocare dal mio cimitero "Combattente delle Lame" (ATK 2600)! "
Io "Il mio attacco prosegue comunque ("Abile Mago Bianco" distrutto; Filippo LP 3900). Ora posiziono due carte coperte e termino il mio turno"

Turno 3
Filippo "Pesco!"
Io "Attivo subito la mia carta trappola: "Macro Cosmo"! Ora, ogni carta che dovrebbe finire al cimitero, viene invece rimossa dal gioco e in più posso far sorgere il mio "Helios, il Sole Primordiale" (DEF 0)"
Filippo "Bah… Fai quello che vuoi tanto sei destinato a perdere! Evoco "Combattente Drago Spada della Distruzione" (ATK 400)  e lo sincronizzo subito con "Combattente delle Lame" per evocare "Combattente Drago" (DEF 2800) (Segnalini di "Zona del Chaos": 2). Fino a quando questa carta resterà scoperta sul terreno i tuoi mostri verranno considerati di tipo drago"

Turno 4
Io "Bene pesco! Sacrifico il mio Helios per evocare "Delg, il Monarca Oscuro" (ATK 2400) (Segnalini di "Zona del Chaos": 3)"
Filippo "Credo che i suoi miseri 2400 punti non gli bastino nemmeno a scalfire il mio Drago"
Io "Beh  posso fare dell'altro però, attivo il suo effetto! Rimuovo le due carte presenti nel tuo cimitero ("Abile Mago Bianco" e "Sepoltura Sciocca" rimosse; Segnalidi di "Zona del Chaos": 4) e ne scarti altrettante dalla cima del Deck che, per effetto di "Macro Cosmo", vengono rimosse! ("Karma del Soldato Spada della Distruzione" e "Combattente delle Lame, il Maestro di Spada della Distruzione" rimossi; Segnalini "Zona del Chaos:5) Termino il mio turno"

Turno 5
Filippo "Ti stai scavando la fossa! Pesco! Attivo la magia "Emblema dell'Ammazza Draghi" così aggiungo, dal deck alla mia mano, un nuovo "Combattente delle Lame". Ora attivo la carta magia "Polimerizzazione"! Fondo insieme "Combattente delle Lame" e "Combattente Cucciolo del Soldato Spada della Distruzione" per evocare l'invincibile "Combattente delle Lame, l'Ammazza Draghi Soldato Spada" (ATK 2800) (Segnalini "Zona del Chaos: 7)"
Io "Nomi un po' più lunghi no?"
Filippo "Scherza quanto vuoi ma non puoi scappare alla combinazione delle mie carte! Ora che i tuoi mostri sono di tipo drago l'effetto del mio Combattente li mette in posizione di difesa ("Lama Oscura" DEF 1500; "Delg, il Monarca Oscuro" DEF 1000) e in più il mio mostro guadagna 1000 punti per ognuno di essi (ATK 4800)! Vai Combattente delle Lame attacca il suo Delg! Ah, mi dimenticavo di informarti che il mio mostro infligge come danno la differenza tra attacco e difesa avversaria! ("Delg, il Monarca Oscuro" distrutto; i miei LP 200; Segnalini di "Zona del Chaos": 8) Sei con le spalle al muro: arrenditi, ti risparmierai la figuraccia"
Io "Ahahah si vede che Mone non ti ha parlato bene di me: io non mi arrendo mai!"
Filippo "Fa come vuoi; ora o al prossimo turno… tanto perderai. Termino il mio turno" 

Turno 6
Io "Vedremo! Pesco! Scarto una carta dalla mia mano che viene automaticamente rimossa per evocare specialmente "L'Ingannatore" (DEF 1200)(Segnalini di "Zona del Chaos": 9), posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 7
Filippo "Ahahahah! Questa era la tua grande riscossa? Ahahahah che idiota! Pesco! Evoco "Combattente Robot Spada della Distruzione" (ATK 1600) e  lo equipaggio al mio Combattente delle Lame in questo modo gli effetti delle tue carte magia e trappola già scoperte sul terreno vengono annullati, quindi si annullano gli effetti di "Macro Cosmo" e di "Zona del Chaos"! Ora preparati al colpo di grazia! Combattente delle Lame attacca "l'Ingannatore": fendente sacro dell'ammazza draghi!!!"
Io "Scopro la mia magia rapida: "Grande Convergenza"!"
Filippo "Cosa!?"
Io "Quando "Macro Cosmo" è scoperto sul terreno posso attivare questa carta che ti infligge 300 punti di danno (Filippo LP 3600)"
Filippo "Solo questo? Ahahahah e io che mi ero preoccupato"
Io "Ah, mi dimenticavo di informarti che "Grande Convergenza" distrugge anche tutti i mostri sul terreno"
Filippo "Cosa!? ("Combattente delle Lame, l'Ammazza Draghi Soldato Spada", "Combattente Robot Spada della Distruzione", "Combattente Drago", "Lama Oscura" e "L'Ingannatore" distrutti; Segnalini di "Zona del Chaos": 14)
 Non è possibile… non può… Vabbè… Ho ancora quasi tutti i life points mentre a te ne restano solo 200, per di più non hai più nessuna carta in mano! Hai perso nonostante questa "grande" mossa, ahahahahahah!"
Io "Posso batterti anche se non pescassi"
Filippo "Non dire stronzate! Termino il mio turno!"

Turno 8
Io "Pesco!" Pescai e tenni la carta in mano senza nemmeno sfiorarla con lo sguardo, volevo dimostrare a Filippo la realtà delle mie parole "Attivo la mia carta coperta: "Fuga dalla Dimensione Oscura"! Con questa posso riportare in campo "Delg, il Monrca Oscuro" (ATK 2400)! E ora attivo l'effetto di "Zona del Chaos": rimuovo 10 Segnalini Chaos da essa e in questo modo posso selezionare un mostro di livello 10 che è stato rimosso dal gioco ed evocarlo specialmente in campo!"
Filippo "Ma tu non hai mai evocato mostri di livello 10!"
Io "Hai ragione ma quando ho evocato "L'Ingannatore" ho dovuto scartare una carta"
Filippo "Non vorrai dire che…"
Io "Esatto! Per effetto di "Zona del Chaos" evoco lo spirito immortale che si alza dalla terra grazie allo spirito degli antichi popoli; risvegliati "Immortale Terrestre Uru" (ATK 3000)!"
Il portale alle mie spalle si era continuato ad allargare per ogni Segnalino-Chaos che la mia magia terreno guadagnava e, in quel momento, le zampe del mio mostro avevano cominciato a varcare il portale finché Uru non venne in mio soccorso aggrappandosi ad alcune librerie.
Filippo "No-no-no… non può essere…"
Io "Mi dispiace Filippo ma questa è la fine: Delg e Uru attaccatelo direttamente!" (Filippo LP 0)

Filippo lanciò con disprezzo nella mia direzione una sua carta "Cuore del Duellante" poi, senza degnarmi di uno sguardo, se ne andò sparendo nello sbattere della porta. Mi misi a sistemare i libri che si erano sparpagliati per la stanza e poi uscii per evitare di mettere di nuovo tutto sottosopra.

 

Glauce 4000 VS Silvio 4000
Turno 1
Silvio "Beh comincio io, pesco! Siccome non controllo mostri evoco tramite evocazione speciale "Alanera - Gust l'Esplosione Nera" (ATK 900), poi procedo evocando "Alanera - Kochi l'Alba" (ATK 700). Ora sincronizzo i miei due mostri ed evoco "Alanera - Nothung la Luce di Stelle" (ATK 2400) e, grazie all'effetto di Nothung, ti infliggo 800 punti di danno (Glauce LP 3200). Posiziono una carta coperta e termino"

Turno 2
Glauce "Sei partito alla grande; vedrò di non essere da meno. Pesco! Attivo la carta magia "Pre-Preparazione di Riti" in questo modo posso aggiungere alla mia mano una carta magia rituale e un mostro rituale il cui nome è presente sulla carta. Ora attivo "Bene & Male nell'Abisso Bruciante": sacrifico dalla mia mano "Rubic, Malebranche dell'Abisso Bruciante" e "Libic, Malebranche dell'Abisso Bruciante" così posso evocare "Malacoda, Infernosignore dell'Abisso Bruciante" (ATK 2700)! Attivo il suo effetto: scarto "Alich, Malebranche dell'Abisso Bruciante" così il tuo mostro perde 1200 punti (ATK 1200). Ora vai Malacoda: giudizio infernale! ("Alanera - Nothung la Luce di Stelle" distrutto; Silvio LP 2500)"
Silvio "Scopro la mia trappola "Vendetta Ala Nera": ora che il mio mostro è stato distrutto posso evocare 2 "Segna-Alanera - Cimiero Nero" (DEF 800)"
Glauce "Avevi previsto che avrei distrutto il tuo mostro?"
Silvio "Diciamo che oramai so cosa aspettarmi da te"
Glauce "Bene posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 3
Silvio "Pesco! Sacrifico uno dei miei Sega-Mostro ed evoco "Alanera - Hillen Kogarashi il Vagabondo" (ATK 2300) che sintonizzo subito con l'altro Segna-Mostro per evocare "Alanera d'Assalto - Chidori la Spruzzata di Pioggia" (ATK 2600)! Chidori guadagna 300 punti per ogni Alanera nel mio cimitero (ATK 3800)! Ora vai Chidori, attavva Malacoda con fendente della spruzzata di pioggia! ("Malacoda, Infernosignore dell'Abisso Bruciante distrutto; Glauce LP 2100)"
Glauce "Si attiva l'effetto di Malacoda con cui distruggo il tuo Chidori! ("Alanera d'Assalto - Chidori la Spruzzata di Pioggia" distrutto)
Silvio "Sapevo dell'effetto del tuo mostro per questo mi sono preparato"
Glauce "Cosa?"
Silvio "Si attiva l'effetto di Chidori grazie al quale posso evocare dal cimitero un synchro di tipo bestia-alata quindi torna in campo "Alanera - Nothung la Luce di Stelle" (ATK 2400)! Innanzitutto si attiva il suo effetto e tu subisci 800 punti di danno (Glauce LP 1300) e ora concludo il duello: vai Nothung attacca Glauce direttamente con fendente luce di stelle!"
Glauce "Mi dispiace ma scopro la mia trappola: "Assonanza del Re"; grazie a questa annullo il tuo attacco e posso effettuare una synchro-evocazione con mostri presenti al mio cimitero! Quindi sincronizzo Rubic e Libic per evocare "Virgil, Rock Star dell'Abisso Bruciante" (ATK 2400)"
Silvio "mmm… Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 4
Glauce "Beh credo che il duello sia ormai concluso. Pesco! Attivo l'effetto di Virgil: scarto una carta "Abisso Bruciante" e faccio tornare il tuo mostro nell'extra-deck e in più, avendo scartato "Graff, Malebranche dell'Abisso Bruciante" posso evocare specialmente dal mio deck "Barbar, Malebrenche dell'Abisso Bruciante" (ATK 1700). Ora vai Virgil attacca direttamente con il tuo famoso assolo!"
Silvio "Mi dispiace ma ti devo fermare. Scopro la mia trappola: "Piuma Falsa"! Mi basta scartare una carta "Alanera" e questa carta assume gli effetti di una trappola presente al tuo cimitero e io scelgo "Assonanza del Re" quindi annullo il tuo attacco e rimuovendo Kochi l'Alba, Gust l'Esplosione Nera e Harmattan la Polvere, che ho appena scartato, per synchro-evocare "Alanera - Alargento il Dominatore" (ATK 2800)!"
Dal cielo si posò sul terreno di gioco il maestoso mostro di Silvio che dipingeva cerchi d'argento con le sue eleganti ali.
Silvio "E ora, grazie al suo effetto, posso distruggere i tuoi due mostri! ("Virgil, Rock Star dell'Abisso Bruciante" e "Barbar, Malebranche dell'Abisso Bruciante" distrutti)"
Glauce "Avendo distrutto Virgil posso pescare una carta… mmm… la situazione si fa complicata ma comunque ora, rimuovendo dal gioco tre dei miei mostri dal cimitero, ossia Libic, Malacoda e Graff, posso infliggerti 1500 punti di danno! (Silvio LP 1000) E ora termino il mio turno con una carta coperta"

Turno 5 
Silvio "Pesco! Vai Alargento concludiamo il duello attacca direttamente!"
Glauce "Scopro la mia trappola! Ammetto di averla messa nel deck per quando avrei affrontato Dante ma si è rivelata utile in molti casi; ti presento "Ritorno dall'Altra Dimensione"!  Pago metà dei miei ife points (Glauce LP 650) e rievoco i miei mostri rimossi dal gioco quindi: Libic (DEF 700) e Graff (DEF 1500)!"
Sivlio "Alargento attaccherà comunque Libic ("Libic, Malebranche dell'Abisso Bruciante" distrutto)! Ora termino il mio turno"
("Graff, Malebranche dell'Abisso Bruciante" distrutto)

Turno 6
Glauce "Beh… Questo è un problema, pesco. Posiziono una carta coperta e termino" 

Turno 7
Silvio "Giuro che se quella carta ribalta un'altra volta il duello do di matto. Pesco! Vai Alargento!"
Glauce "Scopro la mia trappola!"
Silvio "Non di nuovo…"
Glauce " "Rinascita Rifiuto" così faccio terminare la tua Battle Phase e io posso evocare sia Rubic, sia Virgil!"
Silvio "Basta! Termino il mio turno!"

Turno 8
Glauce "Beh dai alla fine anche questo duello finirà… spero… Pesco! Attivo subito la magia "Fine dell'Abisso Bruciante"! Fondo così i due mostri sul mio terreno e Draghig nella mia mano per evocare "Dante, Paladino dell'Abisso Bruciante" (ATK 2800) Termino il turno"

Turno 9
Silvio "Bene, ora siamo in una situazione di stallo… Pesco! Posiziono una carta coperta e termino il mio turno!"

Turno 10
Glauce "Pesco" Attivo l'effetto di Dante! Scarto Alich così posso pescare un'altra carta! E si attiva l'effetto di Alich così annullo l'effetto del tuo mostro! Ora attivo l'effetto della magia "Bene & Male nell'Abisso Bruciante": rimuovendola scarto una carta dalla mia mano e ne aggiungo un'altra al suo posto! Avendo scartato "Cir, Malebranche dell'Abisso Bruciante" posso evocare un mostro "Abisso Bruciante" dal cimitero e io scelgo Virgil! In più, attivo l'effetto di "La Fine dell'Abisso Bruciante": rimuovendola dal gioco il mio Dante guadagna 800 punti! (ATK 3600)"
Silvio "Oh cazzo…"
Glauce "Dante attacca Alargento con luce al termine dell'abisso! ("Alanera - Alargento il Dominatore" distrutto; Silvio LP 200) ora vai Virgil, concludiamo il duello! (Silvio LP 0)"

Il loro duello si concluse senza troppi convenevoli. Silvio consegnò una carta a Glauce che, già mentre si stava allontanando, chiese al ragazzo "Sai dove posso trovare Dante?"
Silvio rispose sorridendo "Se non sbaglio si aggira intorno alla biblioteca"
"Grazie mille Silvio" gli disse la ragazza "È stato un bel duello; spero di riaffrontarti un giorno!"
"Contaci" concluse il Ra Giallo mentre lei spariva tra gli alberi.

Allora, mi vorrei scusare per la lunghezza di questo capitolo che si risolve in poco alla fine però ci tenevo a mostrarvi questi duelli. Riprendendo la narrazione vi dico che verso l'una venne indetta la pausa pranzo e noi partecipanti al torneo venimmo invitati davanti ai cancelli dell'accademia. Da qui riprenderà il prossimo capitolo e vi saluto riportandovi la nostra situazione con le carte "Cuore del Duellante"
Alessio: 10 carte "Cuore del Duellante";
Sartorius: 9 carte "Cuore del Duellante";
Io: 8 carte "Cuore del Duellante";
Silvio: 6 carte "Cuore del Duellante";
Romeo: 6 carte "Cuore del Duellante"

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Capitolo 13
*** La spada e la falce ***


Quando giunsi davanti alle porte dell'Accademia trovai allestiti delle lunghe tavole sulle quali erano ammucchiate pile e pile dei famosi sandwich dell'accademia. Quel "pranzo speciale" era stato indetto per i duellanti che, fino ad allora, erano sopravvissuti a quelle prime fasi del torneo ai quali spettava dunque una pausa dai duelli. 
Arrivando a quelle tavolate mi ritrovai con i miei soci e ci confrontammo sugli scontri che avevamo sostenuto fino ad allora.
"Beh dai converrà mangiare dato che ci siamo" propose Romeo.
"Possibile che te pensi solo a mangiare e a dormire?" gli domandò sarcastico Alessio.
"E alle donne, non dimenticarti delle donne" aggiunsi io ridendo.
Alessio, Silvio e Sartorius si unirono alla mia risata mentre Romeo addentava un panino fregandosene delle nostre parole.
Mi guardai in giro per vedere tutti coloro che potevano ancora essere i quattro finalisti ma in realtà cercavo lei, volevo sapere se anche lei fosse arrivata fino a quel punto; a dire il vero avevo la certezza che anche lei fosse ancora in gara ma volevo vederla.
"Cos'è, cerchi qualcuno?" chiese una voce alle mie spalle.
"De Ceppi, che piacere vedere che sei ancora tra i partecipanti" mentii spudoratamente voltandomi verso il ragazzone alle mie spalle.
"Era del tutto prevedibile il mio successo; però mi sorprende vedere te ancora in gara" disse con la sua consueta aria di superiorità.
"Eh già, si vede che ho avuto una buona dose di fortuna. Ora scusami ma devo andare a cercare una persona a presto!" lo liquidai senza lasciargli il tempo di replicare lasciandolo con una faccia inebetita. 
Allora iniziai a vagare tra i duellanti alla ricerca di Glauce finché non la vidi chiacchierare con le sue amiche. Mi avvicinai e, appena fui alle sue spalle, cercando di imitare la voce di Mone, dissi "Ehi dolcezza, è da un po' che non ci si vede"
"Mone ci siamo visti letteralmente due minuti fa; puoi lasciarmi in pace?" disse prima di voltarsi, poi, non appena mi vide, il suo viso mutò dallo scocciato al sorpreso per poi lasciar posto a un'espressione felice. "Dante non chiamarmi mai più "dolcezza"; ci siamo intesi?"
"Ahahahah! Suvvia si faceva per scherzare" ridacchiai io sotto i baffi.
"Uff…" disse lei dandomi le spalle "Sono felice di vedere che non ti hanno ancora battuto" aggiunse poi.
"Vale lo stesso per me" le sorrisi mentre arrossivo.

 "Uhuhuh il nostro Casanova torna vincitore?" mi canzonò Romeo mentre mi riunivo al gruppo.
"Ahahah, che simpatico che è diventato il nostro don Giovanni" gli risposi.
E in un gioco di singolar tenzone tra me e Romeo che sfociò in una rissa in mezzo una nuvola di fumo Silvio iniziò un nuovo discorso: "Allora ragazzi, avete pensato a quali potrebbero essere le carte messe in palio da Pegasus?"
"È un'ottima domanda" notò Sartorius.
"A me non interessa più di tanto" disse Alessio.
"Come mai?" chiedemmo io e Romeo all'unisono sporchi di terra e con ferite da cartone animato.
"Il mio deck al momento è perfetto così; altre carte potrebbero minarne l'armonia" ci spiegò lui.
"Beh effettivamente…" osservò Silvio.
"In realtà le sue famose carte Toon potrebbero star bene all'interno del mio deck" disse Romeo alzandosi in piedi.
"Anche a me servirebbero alcune carte di quel suo famoso dock per migliorare il mio" aggiunsi.
"E di che carte si tratta Dante?" mi chiese Alessio.
"Eheh; è un segreto" dissi io con l'indice davanti alla bocca.
"Uffi che noioso…" sbuffarono allora tutti gli altri insieme mentre io mi facevo una grassa risata.

Il torneo sarebbe ripreso intorno alle tre quindi decidemmo di goderci un po' quell'atmosfera magica che solo l'inverno all'accademia era in grado di concedere. Ci dirigemmo parlando del più e del meno verso la scogliera dove la neve bianca aveva ricoperto tutto e si spaccandosi solo accanto al punto dove l'onda bagnava la riva. Tutto era avvolto da una pace meravigliosa che infondeva serenità nel cuore di chiunque ne godesse. Eravamo là e parlavamo di tutto ciò che ci passava per la testa come se ci fossimo conosciuti da tutta la vita, come se già sapessimo tutto degli altri, tutto quello che avevamo passato lontani gli uni dagli altri. Quelle furono le amicizie che inseguivo da tutta la vita: mi considerai la persona più fortunata al mondo quando conobbi Romeo ed Alessio e ora che avevo trovato amici come Silvio, Sartorius e Vellian mi sentii come se avessi trovato il mio posto.
"Allora Dante dicci un po': hai pensato a un regalino per Natale da fare a Glauce?" mi chiese Romeo che si era sdraiato a sonnecchiare sulla neve non curandosi del freddo.
"Ussignur è vero!" dissi io ricordandomi che ancora non avevo pensato a nulla
"Cavolo Dante sei una frana!" disse Alessio picchiandosi il palmo contro la fronte.
Iniziai ad andare nel panico: dovevo trovare un'idea per il regalo che avrei fatto a Glauce. I negozi interni all'accademia erano chiusi a causa del torneo che si stava svolgendo e ciò complicava ulteriormente le cose; ad un certo punto vi giuro che valutai l'idea di rubare un motoscafo e di andare a cercare un regalo in un qualche negozio di Domino. Poi però mi colse una mezza illuminazione!
"Ragazzi a che ore ricomincia il torneo?" domandai agli altri.
"Alle 15:00; perché?" mi disse Silvio.
"Bene! C'è ancora un'ora di tempo; ce la posso fare!" dissi correndo via, diretto alla biblioteca, senza dare risposte a nessuno.

Il torneo riprese per l'ora stabilita e avanzò fino alle otto di sera, ora per la quale era prevista la cena dei partecipante e il computo delle carte "Cuore del Duellante" di ogni partecipante.
Questa volta ci ritrovammo tutti, vincitori e vinti, presso l'arena dei duelli dove, intorno al campo da gioco, erano stati imbanditi tavoli ricolmi di diverse leccornie. Mi avventai accanto alla tavolata dei dolci servendomi un'ottima fetta di meringata mentre Romeo saltava addosso a delle cosce di pollo fritto, Alessio si prendeva una coppa di mascarpone, Silvio cercava morbosamente delle focaccine alle uvette e Sartorius si limitò a prendere un piatto di insalata. Intorno alle 20:30, quando tutti ci eravamo rifocillati, il cancelliere Kagemaru insieme a Pegasus e al professor Sheppard si misero al centro del campo da duello pronti ad annunciare i quattro semifinalisti.
Kagemaru prese in mano il microfono e domandò a Pegasus "Signor Pegasus, sarebbe così gentile da annunciare lei i nostri semifinalisti"
Il presidente delle Industrial Illusions rispose prendendo il microfono che gli fu porto "Ne sarei onorato. Ebbene stiamo giungendo al termine di questo torneo e ora non ci resta che svelare i nomi dei quattro semifinalisti, ossia di coloro che hanno collezionato più carte "Cuore del duellante"! Ho qui in mano la busta con i nomi dei quattro duellanti e ve li leggo ora! Al primo e al secondo posto, con un totale di 17 carte, si piazzano Alessio Liocapen e Sartorius Moirae" 
Tutti ci voltammo verso i due ragazzi che si diedero il cinque tra loro e li applaudimmo tingendogli il volto di scarlatto.
"Al terzo posto, con 15 carte, si piazza invece Mone de Ceppi!"
E mentre Mone si lamentava di non essere arrivato primo si levò un nuovo applauso al quale, sinceramente, non partecipai.
"Bene, invece al quarto posto, con 14 carte, troviamo Dante Alfivelli!"
A quelle parole non seppi più cosa fare, mi guardai intorno mentre gli altri mi applaudivano finché non trovai gli occhi contenti di Glauce e allora tornai sereno e tranquillo.
Mentre gli altri si sedevano sugli spalti noi ci trovavamo al centro del campo da duello.
"Certo che avete avuto tutti e tre una bella fortuna ad arrivare fino a questo punto" disse arrogante Mone "Ma non affannatevi per ottenere il primo posto: quello sarà assolutamente mio!"
Noi non lo degnammo di una risposta e continuavamo a guardare lo schermo sopra di noi sul quale sarebbero dovuti comparire gli accoppiamenti per i primi due incontri. Ad un certo punto lo schermo si illuminò e sulla metà alta comparve la scritta "Mone de Ceppi VS Dante Alfivelli" mentre su quella bassa "Sartorius Moirae VS Alessio Liocapen".
Quando vidi che il primo duello si sarebbe svolto tra me e Mone non stetti più in me stesso: non vedevo l'ora di dare una sonora lezione a quel fanfarone!
"Ahahahah! Contro Alfivelli? Non resisterà nemmeno un turno" iniziò a dire lui tra se e se.
"Molto bene!" iniziò a dire il cancelliere Kagemaru "Ora preghiamo i primi due duellanti di disporsi nelle rispettive postazioni e di essere pronti a duellare… Siete pronti?"
Io e Mone facemmo un cenno di assenso
"Allora iniziate!"
"Duelliamo!" urlammo all'unisono.
 
Io 4000 VS Mone 4000
Turno 1
Io "Bene! Cominciamo! Pesco; inizio posizionando un mostro coperto in posizione di difesa ed una carta coperta. Termino il mio turno.

Turno 2
Mone "Ah, che inizio triste; ti faccio vedere io come si fa! Pesco!"
Io "Attivo la mia carta coperta: la trappola continua "Macro Cosmo" così posso evocare "Helios, il Sole Primodiale" (DEF 0)" 
Mone "Sei dannatamente prevedibile… Evoco "Vylon Avanguardia" (ATK 1400) e lo equipaggio con la carta magia "Componente Vylon" ora il mio mostro può infliggere danni perforanti! Vai Avanguardia spazza via quel misero sole! ("Helios, il sole primordiale" distrutto e rimosso; i miei LP 2600) Ora concludo con una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 3 
Io "Bel colpo! Ora vediamo di rimediare alla situazione! Pesco"
Mone "Preparati Alfivelli ti presento la carta che ti annienterà: la trappola continua "Muro di Ferro Imperiale", grazie a questa nessuna carta può venir rimossa dal gioco. Voglio vedere cosa potrà fare il tuo deck senza la rimozione!"

"Ahahahahahah" Romeo e Alessio scoppiarono a ridere sugli spalti. Sartorius, Silvio, Glauce e le sue amiche li guardarono confusi.
"Cosa c'è da ridere? Mone ha messo in seria difficoltà Dante!" disse Glauce arrabbiata.
"Si vede che non conoscete ancora bene Dante" affermò tranquillo Alessio.
"Esatto! Rimuovere le carte dal gioco non è la sua unica tattica anzi… Presto vedrete cosa è in grado di fare" sorrise Romeo.

Io "A questo punto si vede che dovrò usare il piano B. Siccome non sono presenti mostri nel mio cimitero posso evocare tramite evocazione speciale "Guardiano Eatos" (ATK 2500)!"
Eatos discese dal cielo come un angelo spalancando le sue magnifiche ali e irradiando luce tutta intorno a lui.

Che carta è quella?" domandò Silvio rapito dalla vista del mio mostro.
"È una carta a cui Dante è affezionato quasi quanto a Uru, Gaia ed Helios" rispose allora Romeo.
"E perché non gliela abbiamo mai vista usare?" chiese Glauce confusa.
"È una carta che non riesce ad usare spesso, in più si vede che se l'è un po' presa quando de Ceppi gli ha detto che è prevedibile ahahahah" rise Alessio.

Io "Procedo scoprendo il mio mostro: "Risonatore Oscuro" (ATK 1300). Ed ora procediamo con l'attacco: Eatos distruggi la sua Avanguardia, Tornado Celeste! ("Vylon Avanguardia" distrutto; Mone LP 2900)"
Mone "Siccome l'equipaggiamento "Componente Vylon" è finito al cimitero posso aggiungere alla mia mano una nuova magia "Vylon"!" 
Io "Fai pure ma ora… vai Risonatore attaccalo direttamente! (Mone LP 1600) Termino il turno"

Turno 4 
Mone "Hai avuto una fortuna sfacciata! Ma ora rimediamo! Pesco e attivo la carta magia "Mostro Resuscitato" con cui rievoco "Vylon Avanguardia" (ATK 1400) poi procedo ad evocare "Vylon Cubo" (ATK 800) ora synchronizzo i miei due mostri ed evoco "Sigma Vylon" (ATK 1800)! Siccome "Vylon Cubo" è stato utilizzato per la Synchro evocazione di un mostro Luce aggiungo alla mia mano un nuovo equipaggiamento! Ora attacco con il mio Sigma il tuo risonatore e, siccome sul mio terreno è presente solo Sigma, posso equipaggiargli direttamente dal deck la magia "Materiale Vylon" che aumenta l'attacco del mio mostro di 600 unità (ATK 2400)!"
Io " "Risonatore Oscuro" una volta per turno non viene distrutto in seguito a battaglia!"
Mone "Ma tu subisci comunque dei danni! (i miei LP 1500) Posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 5
Io "Beh pesco! Siccome ti piacciono tanto le carte magie equipaggiamento ne attiverò anche io una! Attivo la carta magia equipaggiamento "Spada Celestiale - Eatos" ed equipaggio il mio Guardiano (ATK 3000), poi sacrifico il mio risonatore ed evoco "Teschio Evocato" (ATK 2500)!"

"Wow Dante sta dando il meglio di se oggi!" disse Silvio sporgendosi dal suo posto.
"Come duellante è cresciuto recentemente a dire il vero" notò Alessio.
"E non solo come duellante" pensò allora Glauce sorridente.

Io "Ed ora vai "Teschio Evocato" attacca "Sigma Vylon": fulmine dell'arcidemone! ("Sigma Vylon" distrutto; Mone LP 1500) Ora vai Eatos concludi il duello con fendente celeste!"
Mone "Attivo la mia trappola "Scudo Prosciugante" con cui annullo il tuo attacco e recupero 3000 LP (Mone LP 4500)"
Io "Bella mossa Mone, mi vedo costretto a terminare il mio turno"

Turno 6 
Mone "Pesco! Attivo la magia "Anfora dell'Avidità" e pesco altre due carte. Ora attivo la carta magia "Sepoltura Prematura" pago 800 LP (Mone LP 3700) e rievoco "Sigma Vylon" poi evoco "Vylon Sfera" (ATK 400) e synchronizzo i miei due mostri per evocare "Vylon Alfa" (ATK 2200)! Attivo l'effetto di "Sfera Vylon": pago altri 500 LP (Mone LP 3200) e la equipaggio a Epsilon, procedo attivando un nuovo "Materiale Vylon" e i suoi punti diventano 2800 e in più, con l'effetto di Alfa, equipaggio il "Materiale Vylon" al mio cimitero al mio mostro per fargli raggiungere 3200 punti! Ora vai Alfa, distruggi il suo Teschio della malora!" ("Teschio Evocato" distrutto; i miei LP 900) Ora termino il mio turno"

Turno 7
Io "Pesco" poi pensai tra me e me "C'è il rischio che lui abbia in mano un'altra "Componente Vylon" quindi sarà meglio lasciare Eatos in posizione d'attacco" dopo che ebbi pensato ciò ripresi a dire "posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 8
Mone "Ahahahah! Sei con le spalle al muro com'era prevedibile sin dall'inizio del duello! Pesco! Ora attivo la magia "Polytopo Vylon" con cui rievoco "Vylon Sfera" poi ne evoca una seconda dalla mia mano e Synchronizzo insieme i miei tre mostri per evocare "Vylon Omega" (ATK 3200)!"
L'enorme mostro di Mone si sollevò al centro del campo da gioco proiettando la sua ombra fino alle prime file degli spalti.
Mone "Ora Omega spazza via il suo "Guardiano Eatos" con flusso luminoso della fine!" ("Guardiano Eatos" distrutto; i miei LP 700) 

Misi le braccia difronte al mio volto per resistere alla potenza dell'impatto di quel colpo ma venni scaraventato a terra.
"Dante!" Urlarono i miei amici dagli spalti.
"Stava andando così bene…" osservò poi Silvio riprendendosi dallo spavento.
"Già… È un vero peccato…" aggiunse Glauce dispiaciuta.
"Non preoccupatevi" disse Romeo convinto.
"Eh già; il duello non è ancora finito" concluse Alessio.

Mone "Ahahahah finalmente sei rimasto senza mostri! Oramai sei finito, ti conviene arrenderti ahahahahah!"
Io "Attivo l'effetto di "Falce del Terrore Guardiana" dalla mia mano"
Mone "Cosa!?"
Io "Quando "Guardiano Eatos" viene distrutto e mandato al cimitero posso evocare specialmente "Falce del Terrore Guardiana" direttamente dalla mia mano! (ATK 2500)"
Un'ombra si formò davanti a me e da quella si levò un mostro poco più alto di me che iniziò a fissare l'Omega di Mone.
Mone "E io che mi credevo chissacché ahahahahah! Il tuo mostro è insignificante rispetto al mio Omega! Termino il mio turno"

Turno 9
Io "Vedrai chi è il mostro insignificante! Pesco! Attivo la mia carta coperta: la magia equipaggiamento "Falce del Mietitore"! Questa carta può essere equipaggiata solo a "Falce del Terrore Guardiana" e grazie ad essa il mio mostro guadagna 500 punti per ogni mostro nei nostri cimiteri!"
Mone "Cosa?! Non è vero!"

"Ahahahah ecco il Dante che conosciamo!" rise Romeo!
"Ma quella carta…" iniziò a balbettare Glauce.
"Eh sì; quella carta se vogliamo è l'anti-Helios! Dante non si affida mai a una sola carta per questo ha carte che si completano e si oppongono tra loro" osservò Alessio compiaciuto"

Io "Bene ora l'attacco della mia "Falce del Terrore Guardiana" ammonta ad un totale di 7000 punti!"
Mone "Ma sono troppi!"
Io "Già ora mi dispiace ma il duello si conclude: vai "Falce del Terrore Guardiana" distruggi Omega con fendente del giudizio ultimo!" ("Vylon Omega" distrutto; Mone LP 0)

Il duello si era concluso e io accolsi con un leggero inchino gli applausi degli spettatori. Kagemaru, Pegasus e Sheppard salirono sul campo e mi porsero i loro complimenti per aver vinto la semifinale. Io dopo averli ringraziati mi diressi verso Mone, gli porsi la mano e dissi "È stato un bel duello!" Lui non si degnò di toccarmi la mano, anzi, si voltò dall'altra parte e disse semplicemente "Hai avuto solo fortuna"
Salii sugli spalti ad abbracciare i miei amici, intanto Sartorius e Alessio scesero verso il campo e gli urlammo dietro "In bocca al lupo ragazzi!"
Glauce si avvicinò a me e mi disse "Sapevo che avresti vinto" e mi diede un bacio sulla guancia mentre i miei amici mi guardarono con i loro sguardi alla: "Eheh hai capito il Dantino" e io diventavo più rosso di un "Pomodoro Mistico".

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Capitolo 14
*** La scelta del destino ***


Sartorius e Alessio scesero dagli spalti e, dopo esseri stretti la mano al centro del campo da duello, i due si separarono e giunti nelle due postazioni di gioco accesero i duel-disck, si scambiarono uno sguardo attraverso il quale si poteva vedere tutto il furore che ardeva nei loro cuori pronti ad affermarsi in un gioco di occasioni e strategie.
"Sarà un grande duello!" dissi Sartorius.
"Puoi dirlo forte!" gli rispose Alessio.

Sartorius 4000 VS Alessio 4000
Turno 1
Sartorius: "Iniziamo; pesco! Posiziono tre carte coperte e termino il mio turno"

Turno 2
Alessio "È un modo strano di iniziare un duello ma… So che nascondi qualcosa. Pesco! Inizio evocando "Cucciolo di Occhi Rossi" (ATK ) e lo sacrifico immediatamente per evocare "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)"
Sartorius "Quando il mio avversario evoca un mostro posso scartare dalla mia mano la carta magia "Intervento della Sorte" così, anche se non è il mio turno, posso attivare una carta magia direttamente dalla mia mano: così attivo la carta magia "Divinazione"!"
Alessio "Immaginavo che avresti fatto qualcosa del genere…"
Sartorius "Ora devi scegliere una delle carte nella mia mano e se dovessi scegliere un mostro io lo potrò evocare specialmente"
Alessio "Ma tu hai solo una carta in mano!"
Sartorius "Allora la tua decisione è già fatta! Così posso evocare "Energia Arcana XV - Il Demone" (ATK 2500)! Ora si attiva il suo effetto!"
La carta iniziò a rotate finché non si fermò con la testa bassa.

Romeo "È inutile negarlo: Sartorius è veramente in gamba"
Silvio "Aveva un unico mostro in mano evocabile solo con il tributo di due mostri ed è comunque riuscito a metterlo in campo subito"
Romeo "Già… Alessio potrebbe avere qualche problema contro un avversario come lui…"
Io "Ma anche Alessio ha i suoi assi nella manica, quindi, non ci resta che vedere l'evolversi delle cosa.

Alessio "Mmm… Il tuo mostro complica un po' le cose ma non mi impedirà di infliggerti dei danni! Attivo la carta magia "Esplosione di Fuoco Infernale" così ti infliggo un danno pari ai punti d'attacco del mio Drago Nero! (Satrorius LP 1600) Ora posiziono una carta coperta e termino il mio turno"

Turno 3
Sartorius "Bel colpo ma ora sta a me; pesco! Attivo la mia carta trappola "Inversione del Destino"! Così l'effetto attivo della mia Energia Arcana XV diventa quello corrispondente alla testa alta! Ora vai Arcana XV attacca il suo Drago Nero; ora si attiva il suo effetto! Il tuo mostro viene distrutto immediatamente e tu subisci 500 punti di danno! (Alessio LP 3500) Termino il mio turno"

Turno 4
Alessio "Sei un avversario temibile Sartorius! Pesco! Scopro la mia trappola: "Spirito Occhi Rossi"! In questo modo ritorna sul mio terreno "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)! E ora attivo un'altra carta magia rituale "Tiruale del Drago Nero"! Sacrifico il mio Drago di livello sette per evocare "Paladino del Drago Nero" (ATK 1900) ma non solo! Ora attivo "Pianto d'Argento" così torna nuovamente sul terreno "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)! Ora, sacrificando il mio "Paladino del Drago Nero" posso evocare un altro "Drago Nero Occhi Rossi" direttamente dal mio deck! Ora sovrappongo i miei due draghi per evocare tramite evocazione xyz "Drago Metallico Fiamma Occhi Rossi" (ATK 2800)!
Un imponente drago vestito di un metallo lucente comparve al centro del terreno di Alessio osservando, con le sue due teste e i suoi occhi di rubino, tutto ciò che lo circondava.

Io "Ahahah! Non ci credo! Si È finalmente deciso ad evocarlo!"
Silvio "Che carta è quella!?"
Romeo "È una delle armi segrete di Alessio… Si è ripromesso, da quando l'ha avuta, di utilizzarla solo contro avversari che lo avrebbero messo realmente in difficoltà" 

Alessio "Sono felice di poter utilizzare questa carta contro di te Sartorius"
Sartorius "E io sono felice che tu mi reputi abbastanza bravo da utilizzarla contro di me"
Alessio "Ahahahah! Comunque; utilizzando una delle unità sovrapposte del mio Drago posso evocare dal mio cimitero un "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)! Ora Drago Metallico Fiamma attacca la tua Energia Arcana! Vai con fuoco metallico finale! ("Energia Arcana XV - il Demone" distrutta; Sartorius LP 1300) E ora concludiamo il duello: Drago Nero vai con fiammata nera!"

Un denso polverone si alzò in seguito alla fiammata del Drago Nero di Alessio. Tutti noi sugli spalti ci sporgemmo in avanti pensando di vedere i Life Points di Sartorius ridotti a zero invece eccolo lì, placato il polverone, ergersi impassibile come se quell'attacco non ci fosse mai stato

Alessio "Cosa?! Come hai fatto a resistere al mio attacco?"
Sartorius "Semplice, mi è bastato scartare dalla mia mano "Energia Arcana XIV - la Temperanza" per annullare il danno che avrei subito in seguito a una battaglia"
Alessio "Sei molto bravo Sartorius… Non è un caso che tu appartenga al dormitorio blu. Ti cedo il turno"

Turno 5
Sartorius "Grazie Alessio; pesco! Vediamo un po'… Attivo la carta magia "Asso di Spade" "
La carta iniziò a girare e si fermò con la testa rivolta verso l'alto.
Sartorius "Molto bene; dato che la carta si trova a testa alta posso distruggere un mostro scoperto sul terreno e i suoi punti d'attacco andranno subito a sottrarsi dai tuoi life points. La mia scelta ricade sul tuo "Drago Metallico Fiamma Occhi Rossi"!"
Alessio "Prima che venga distrutto attivo il suo effetto! Stacco un'unità sovrapposta da lui ed evoco specialmente dal mio cimitero un altro "Drago Nero Occhi Rossi" (ATK 2400)! E tu subisci 500 punti di danno grazie al suo effetto!" ("Drago Metallico Fiamma Occhi Rossi" distrutto; Alessio LP 700; Sartorius LP 800)
Sartorius "Ora scopro la mia ultima carta coperta: la magia equipaggiamento "Necroinversione"! Con questa posso recuperare un mostro Energia Arcana nel mio cimitero con effetto invertito rispetto a quello che aveva attivo quando è stato distrutto; rientra così in scena "Energia Arcana XV - il Demone" (ATK 2500; effetto: testa bassa)! Ora con il mio demone attacco un tuo Drago e in questo modo tutti i mostri sul terreno vengono distrutti! ("Drago Nero Occhi Rossi", "Drago Nero Occhi Rossi" e "Energia Arcana XV - il Demone" distrutti) Affido alla sorte il resto del duello; termino il mio turno."

Silvio "Perché ha distrutto tutti i mostri sul terreno? Non era meglio per Sartorius tenersi in campo il suo mostro?"
Romeo "In realtà ha fatto la mossa migliore"
Silvio "In che senso?"
Io "Vedi, se Sartorius non avesse attaccato Alessio avrebbe potuto pescare un mostro più potente del'Energia Arcana avversaria e, sacrificando uno dei due Draghi, l'avrebbe sconfitto senza problemi"
Romeo "In questo modo, invece, anche se Alessio pescasse un mostro che richiederebbe dei tributi non lo potrebbe comunque evocare e, siccome nessuno dei due ha una carta in mano, tutto si deciderà ora con questa pescata"

Turno 6
Alessio "Vediamo un po' l'esito di questo duello… Pesco! È fatta! Evoco "Viverna Occhi Rossi" (ATK 1800) e pongo fine a questo duello con un attacco diretto!" (Sartorius LP 0)

Sartorius sorrise e si avviò verso Alessio "È stato un duello grandioso Alessio!" disse porgendogli la mano. 
Alessio "Ho avuto solo fortuna sul finale" gli rispose lui stringendogli la mano.
"Non sminuire quello che hai fatto: il il destino ti ha condotto fino a qui e lo hai seguito volentieri qui sta il tuo trionfo" Concluse Sartorius mentre si allontanava dal campo di gioco e, mentre Alessio stava per seguirlo, venne intercettato da Kagemaru e Pegasus che si complimentarono con lui e lo invitarono a restare lì con loro. Allora Kagemaru prese il microfono e disse "Ora che anche la seconda semifinale si è conclusa non perdiamo tempo! Dante, vieni sul campo. È il momento della finale"
Io mi alzai dal mio posto e, mentre stavo per spostarmi dal mio posto, Glauce mi fermò con la sua mano stringendo la mia; mi voltai a guardarla "Vai Dante; credo in te"  mi disse sorridente. Io le risposi semplicemente con un sorriso.
Allora iniziai a scendere le scale verso il campo da gioco, stavo per affrontare uno dei miei migliori amici in un combattimento senza esclusione di colpi. Alessio era molto più forte di me ma io ero anche cambiato in quei mesi, sia grazie a Glauce sia grazie ai miei nuovi amori nati dalla letteratura, e tutto questo sapevo che iniziava a riflettersi nelle piccole e nelle grandi cose come i duelli; il cuore mi batteva in mezzo al petto ma ero allo stesso modo entusiasta e soridente, pronto ad affrontare quella prova che mi aveva posto davanti il mio cammino.  

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