between lions and men

di theuncommonreader
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. Il leone ***
Capitolo 2: *** II. L'uomo ***



Capitolo 1
*** I. Il leone ***


il leone

WE ARE OUT FOR PROMPT-  DRABBLE DAYS 16-17 OTTOBRE 2015 

Titolo: il leone

Personaggi: Achille; Ettore; Patroclo. Achille/Patroclo.

Prompt © Kuma Kla: Iliade, Achille, I desire the things which will destroy me in the end - Sylvia Plath; Iliade, Achille, some legends are told, some turn to dust or to gold, but you will remember me, remember me for centuries  - Centuries, Fall Out Boy; Iliade, Patroclo, and you are a cherry blossom, you are about to bloom, you look so pretty, but you are gone too soon - Centuries, Fall Out Boy.


OoOoOoOoOoO

Achille passa una mano sulla fronte madida, imbrattandosi di un rosso diverso, bruciando di una fiamma differente da quella dei capelli. Ansima appena, ogni muscolo teso, la mascella contratta. Dalla fessura dell’elmo, fissa Ettore in preda agli ultimi spasmi, china e avvicina il viso a quello sconvolto dell’erede di Priamo.

Inala profondo l’odore del sangue, se lo lecca sulle labbra aride, mischiato al sale della sabbia, e tiene lo sguardo ben fermo, abbeverandosi di quella vista.

E’ vendicato, Patroclo – ovunque si trovi il suo spirito, staccatosi dal guscio vuoto che è adesso il suo corpo.

Lontano, tanto che, pure coi sandali di Hermes ai piedi, non potrebbe raggiungerlo.

Eppure, in quella frazione di secondo in cui Ettore ancora esita a raggiungere i banchi dell’Acheronte, gli pare di non esser solo, con lui, di vedere un’altra ombra allungarsi, uno specchio accanto alla propria.

Se lo immagina – non come lo ha visto l’ultima volta, mentre i vermi iniziavano a mangiare da dentro quelle carni tanto amate, ma al colmo dello splendore. Il Patroclo che solo con l’occhio della mente riesce a vedere, sovrapposto alla figura morente del Domatore di Cavalli [1], è il giovane che era una vita fa.

Sei vendicato, gli dice senza parole, ed è come un giuramento. Patroclo tace, il volto privo di gioia. Amaramente lo guarda, e Achille sente il rifiuto del dono di sangue che gli sta offrendo, e la sua ira, mai paga, si riaccende a quell'insulto.

Perchè?!, domanda senza parole, ma, ostinato, quel Patroclo splendente si tiene i propri segreti – i suoi giudizi – celati dietro il velo della morte.

Nel profondo di sé, sotto la lava della collera, il Pelide sa - non è il sacrificio. E' il prezzo.

Non ignora, Achille, dove lo condurrà il sentiero bagnato dal sangue di Ettore, volgare sangue privo di icore, sangue di eroe. Da tutta una vita la segue, quella strada, e quello non è che l’ultimo tratto.

Morirà: sulla terra brulla o oltre le mura di Ilio; la gente, il mondo ricorderà il suo nome anche quando Chronos avrà preso tra le mani i suoi anni e li avrà stritolati tra le dita, mutandoli in sabbia e polvere d’oro.

Un silenzio di morte gli aleggia attorno, e il respiro di Ettore ha cessato di ammorbare l'aria. Sbatte le palpebre, Achille, se lo concede, ma a che prezzo: è solo, ora, di nuovo. L’ombra di ciò che è stato scivola via, sabbia al vento, senza che una sola parola per il figlio di Teti.

Ma Patroclo gli ha già detto tutto.

“Salperò per la guerra: è tutto ciò che desidero.”

“Allora, tutto ciò che desideri finirà per distruggerti.”


OoOoOoOoOoO

NOTE:

[1]: Epiteto dei Troiani, e in particolare di Ettore.

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Capitolo 2
*** II. L'uomo ***


l'uomo WE ARE OUT FOR PROMPT-  DRABBLE DAYS 16-17 OTTOBRE 2016

Titolo: l'uomo

Personaggi: Ettore; Achille; Andromaca. Ettore/Andromaca.

Prompt © Kuma Cla: Iliade, Ettore, l'ultimo ricordo.


OoOoOoOoOoO

La vita cola via dal foro sul suo collo.

Il sangue, semplice sangue di uomo [1], spruzza, caldo e rosso, dalla grossa arteria lacerata, abbeverando la terra lo ha visto crescere. Gli occhi ciechi di Ettore fissano Achille dalla visiera dell’elmo, lo sguardo chiaro ancora pieno di furia insoddisfatta; paiono trapassarlo, ma in realtà già non distinguono più i contorni del suo viso; il corpo è oltre il tentativo disperato di aggrapparsi alla vita, ma è scosso dai conati che paiono doglie, pronto a partorire l’anima.

Lo spirito di Ettore, nella morte imminente, è stranamente quieto.

La forza gli sfugge una goccia alla volta, e ogni fatica della sua esistenza troppo breve, piuttosto che ancorarlo a terra, lo libera, lo innalza lontano. Oltre le mura di Ilio, Ettore vola nella reggia, raggiunge il tàlamo nuziale dove Andromaca – più giovane, più felice – dorme, il corpo sottile sotto il lenzuolo, i ricci sparsi attorno alle spalle.

E’ gonfio, il suo ventre; di quel figlio che prima di Astianatte [2] aveva promesso di allietare le loro esistenze, promesso a vuoto. Sorride, Ettore, troppo considerato per sfiorare la spalla esile della sposa, persino ora che  - curiosamente – sa di trovarsi a un passo dall’ultimo viaggio.

Non posa la mente sulle opportunità perdute, sui suoi rimpianti: un’eternità di ricordi lo attende, negli Elisi, felice e infelice assieme; ora, quell’ultimo dono di Eirene [3], lo sfrutta appieno per imprimere nelle iridi la forma di lei, il lieto passato che sarebbe potuto essere.

Nella morte, solo un attimo, Ettore si concede di sognare. E non sono le lacrime di rabbia del Pelide, che incombe su di lui, a bagnargli le guance, ma quell’ennesima, estrema rinuncia, mentre, con un ultimo respiro, accetta l’abbraccio del Fato.

 
OoOoOoOoOoO

NOTE:

[1]: A differenza di Achille, Ettore non ha origini divine. 

[2]: Ho immaginato che, durante il matrimonio, Andromaca avesse affrontato più di una gravidanza,  l'unica delle quali andata a buon fine sia quella di cui è frutto Astianatte.

[3]: La dea della pace.

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