Occhi selvaggi

di _sonder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il tronco e il pettirosso ***
Capitolo 2: *** Labbra mute ***
Capitolo 3: *** Dividere la felicità ***
Capitolo 4: *** Un nome ***
Capitolo 5: *** Lettere ***



Capitolo 1
*** Il tronco e il pettirosso ***


Titolo: Occhi selvaggi
Headcanon:
#1 Darcy segue con lo sguardo Lizzie
#2 Lizzie bacia, non vista, la statua che ritrae Darcy nella tenuta di Pemberley
#3 Lizzie coglie l'amore di Darcy in una risata donatale
#4 Lizzie infrange la tradizione della sua epoca e propone come nome per la sua primogenita quello della cognata
#5 Lizzie prova curiosità per il Signor Darcy

Fandom: Orgoglio e pregiudizio
Pairing: Darcy/Lizzie
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moments
Introduzione: Il suo sguardo l'ha rapito, il suo sguardo lo ha privato della libertà.
Partecipa allo Head Canon Contest - Fin dove si spinge l'immaginazione, indetto da Maiko_chan sul forum di EFP.



darcy
Di queste terre, che si aprono sotto i tuoi occhi, indovini ogni greto, ogni oscuro anfratto. Le possiedi e la tua gente ricorda la giustezza delle decisioni di cui sei capace. Di queste terre, hai le sorti nel pugno di una mano, in una parola schioccata dalla lingua. Lei, invece, ti sfugge: è tizzone ardente che accresce la tua agonia; è pettirosso e posa il capo sulle cime dei tuoi alberi, ma abbandona presto il riparo che le offri e vola, dove il tuo sguardo non arriva.
Di queste terre, che la pioggia trasfigura, sei il tronco più curvo, sotto il peso di un tormento che sussurra il suo nome.

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Capitolo 2
*** Labbra mute ***


lizzie
Scorri il busto e il candore della statua mostra i suoi occhi opachi, privi di quella scintilla che li attraversava, quando aveva sussurrato di amarti. Le sue iridi sfuggenti, che tanto osano cercarti e guardarti da lontano, col timore di leggere il tuo sprezzo, ora sono immobili di fronte a te. Appaiono stanche, stremate dalla malinconia e da una solitudine altera, che ora ti attrae. E le sfidi, com'eri avvezza, ma il sangue t'imporpora le guance e riesci soltanto a donare una tenera carezza al suo ritratto. Tremano le dita, esita la bocca: avvicini le labbra alle sue, di pietra immota, e la carne si piega a un bacio muto.

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Capitolo 3
*** Dividere la felicità ***


lizzie
Dividete la felicità come pane caldo, sulla sponda di un fiume e il cielo si alza fra le vostra risa. La tua è d'argento e schianta il silenzio in frantumi che tintinnano al vento; quella del tuo sposo, è timida e non meno genuina. Porta ancora i segni di antiche delusioni e di un'amarezza che solo tu sai alleviare: si dona a stento e a stento si solleva.
Eppure, la scopri diversa a ogni sua visita e ti sfiora i capelli, ti spinge a piegare il viso di lato per coglierne il suono e un più segreto messaggio: "Vi amo, Signora Darcy", che ricambi con un ampio sorriso.

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Capitolo 4
*** Un nome ***


darcy
La tua mano freme e si ferma a mezz'aria, poi sfiora il suo grembo, che è vita e amore. Dagli occhi tradisci un lampo di commozione: ti sciogli in un'unica riga di pianto a solcare entrambi i vostri volti. Poggi la fronte sulla sua e le labbra tracciano baci sul corpo. Raggiungi il ventre gonfio e la bambina che scalcia, irrequieta e selvaggia, ritratto della donna che ti ha conquistato.
— Si chiamerà Elizabeth, come da tradizione.
Lo sguardo della tua sposa ti accoglie: le sue dita scostano la frangia e seguono il profilo del mento.
— Perché non Georgiana, papà?
Cedi ai suoi occhi colmi di vivacità e nuovo sangue ti scorre dentro.

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Capitolo 5
*** Lettere ***


lizzie
La sua calligrafia è fitta e svolazza dal pennino sulla carta con una disinvoltura che Darcy non ha mai mostrato nel ballo. L'inchiostro scivola sui fogli e ti domandi, curiosa e stupita, quale mondo si nasconda dietro quelle missive; quale mondo costruisca un uomo tanto severo per la sorella minore.
Gli occhi si assottigliano e vagano dalle sue mani alle lettere: ti vince la necessità di sapere e di conoscere l'anima dell'uomo curvo sullo scrittoio... ma il tuo sguardo è già distante e corre nella brughiera, nei prati incolti, dove tutto è più semplice e pieno di vita.

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