Bloody Raven

di SixLeeMunster
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno 1: la creazione ***
Capitolo 2: *** Il resto del gruppo ***
Capitolo 3: *** Cuori ribelli ***
Capitolo 4: *** La melodia di chi ama ***
Capitolo 5: *** Ricordo di un angelo ***
Capitolo 6: *** Morte Apparente ***
Capitolo 7: *** Guerriero di metallo ***
Capitolo 8: *** 8. La scommessa ***
Capitolo 9: *** Grandi decisioni ***
Capitolo 10: *** Un amaro segreto ***
Capitolo 11: *** Giorno 11: Chi vuole vivere per sempre? ***



Capitolo 1
*** Giorno 1: la creazione ***










Tu-tum…

E’ il mio cuore che batte?Chi sono io?E cos’è questa cosa che mi brucia dentro?E…Quegli occhi?Di ghiaccio, quasi…A chi appartengono?Chi sono io?

Esperimento 626, questo dice la targhetta incollata sul vetro della sua capsula incubatrice.

Questi ricordi?Non ricordo di aver mai respirato, assaggiato un pezzo di carne, o fatto l’amore con una donna…Non so neppure se sono mai vissuto.

L’esperimento aprì gli occhi, di un verde acceso, con un filo d’eye-liner tatuato sulle palpebre: era attaccato ad una macchina tramite dei tubi, immerso interamente in un liquido rosso dal gusto ferroso ma dolciastro.

Il suo fisico era perfetto, palestrato, ma non troppo magro, e i suoi capelli, ora rossi per quello strano liquido, naturalmente, erano biondissimi.

Una donna dai corti capelli bruni, gli occhiali appoggiati al naso e la divisa da medico iniziò a scrivere, sorridendo, su di un blocchetto notes.

Allora, esperimento 626, pronto per una nuova vita?”

Che cosa?Una nuova vita?Assurdo…

L’esperimento fece sì con la testa, senza paura, fissando quella donna con estremo odio.

La donna schiacciò un pulsante e il liquido rosso fu risucchiato in un tubo di scarico, mentre 626 cadde fuori dalla capsula, nudo e infreddolito.

Gli inservienti lo coprirono e lo aiutarono ad alzarsi: ”Allora, 626, pronto per una doccia fredda?”

Le catene che gli misero erano bollenti, tanto che il dolore gli fece salire le lacrime agli occhi: ”Bastardi, cosa state facendo?”

Ti marchiamo a fuoco…Sei un nostro progetto, Bloody Raven.”

L’inserviente che gli parlava con quell’aria strafottente era un uomo sulla trentina, alto, robusto, coi capelli tutti per aria neri, con lineamenti presumibilmente asiatici.

Bloody Raven?….Cioè?”

Ciò che sei…Un Bloody Raven è un cacciatore di taglie, un’alterazione genetica pseudo umana.”

626 guardò l’inserviente che nel frattempo lo buttava dentro una camera delle docce: ”Pseudo?Che vuoi dire?”

L’infermiere rise: ”Lo scoprirai, 626!”

Acqua fredda gli coprì la visuale, mentre il pavimento si ricopriva d’acqua e sangue.

Poi udì bene un’esplosione e passi che si dirigevano lì, poi una figura incappucciata: ”Dai, filiamocela…”Era una voce femminile.

Gli porse un floppy: ”Guardalo appena puoi, è importante!”

Come posso rivederti?”

Ci vedremo, non so quando.”

La ragazza incappucciata scomparve, saltellando fuori dal finestrone dell’edificio.

626 corse fuori,guardandosi attorno: c’era un’auto,una Nissan Skyline elaborata fino all’ultimo dettaglio:era bianca e grigia,probabilmente aveva dei pezzi in carbonio per renderla più leggera e veloce,era molto aerodinamica e i cerchioni erano di misura 21.

Le chiavi erano dentro e fu facile aprirla.

Inconsapevolmente,fece partire la macchina e ingranò la prima,fuggendo per Hills road.

In due secondi,l’auto arrivò ai 230 chilometri orari.

626 scorse un computer di bordo:lo prese e lo collegò all’accendi sigari;successivamente,lo accese e infilò il floppy.


Dati Bloody Raven project experiment 626

Nome:Fenn

Cognome:Dusick

Tipo di progetto:Clonazione bio-meccanica

Genetica: Wayne Keller, uccisore d’alieni e licantropo, Edward Alambert, alchimista e vampiro.

Composizione sanguigna: sangue 25%, metadone 40%, argento liquido 35%.

Data di produzione: 14/3/07

Numero codice N.I.M: 00874-4613-00-5463

Intelligenza: quoziente pari ad un 210

Livello d’apprendimento: 95% delle sue capacità

Tempo di rigenerazione: cinque secondi e venti millesimi

Interludio: Future Kill, metallo 70%, carne umana 10%, acido solforico 20%.



Non sappiamo ancora abbastanza su questa nuova razza, possiamo solo affermare che il nostro marchio di fabbrica, gli occhi color azzurro ghiaccio, non funziona sul soggetto, poiché, tramite una reazione chimica dovuta al contatto col sangue, le iridi si colorano di un blu notte alquanto scuro, mentre, alla normalità, prendono un colorito smeraldo.

Il soggetto ha anche acquisito una prestanza muscolare pari ad un allenamento costante di almeno cinque anni e la sua intelligenza è molto alta, simile al nostro esperimento Alexander.

La sua altezza è di un metro e ottant’otto, il che non era mai capitato di costruire un bios così alto; la sua natura di vampiro gli permette di vedere al buio e di muoversi silenziosamente e agilmente, mentre quella lican gli da una forza sovrumana…

Tuttavia, costatiamo che la sua trasformazione lupesca non è così orribile, visto che si trasforma in un normale lupo di colore nero.

Posso solo sperare di vedere la trasformazione, il Future Kill, dovuto all’incontro tra il metadone e l’acido solforico, grazie ad una forte rabbia repressa.

Che significava tutto ciò?

Allora lui era un bio-meccanico, un essere non umano, composto di una droga, da sangue e d’argento…

Eppure, viveva..

Un’email arrivò sul computer di bordo dell’auto:

Hey, Fenn…

Se stai aspettando la manna che cade dal cielo, ok…

Spero che Alex ti abbia dato il floppy…

Benvenuto, allora, nome in codice Bloody Raven.

Ti spiegherò tutto al quartier generale degli Street Warriors…

Fatti trovare fra dieci minuti alla fonderia d’Elm Street.



Non c’era scritto chi fosse il mittente, eppure…Lo incuriosiva quell’email…

Arrivò, dopo dieci minuti, grazie al gps, in una strada sterrata, dove vi erano presenti diversi cumuli di macerie.

All’improvviso, un audi a3 blu con delle aerografie fucsia apparve da una montagnola a tutta velocità: era elaborata fino all’ultimo dettaglio e l’estetica era a dir poco sensazionale.

Dietro di lei, una bmw s3 bianca e blu, sfrecciò in derapata verso la skyline dove era contenuto Fenn.

Dall’a3 uscì un tipetto dai capelli bruni, una ragazza con tanto d’occhiali che sembrava avere un attacco isterico: ”La prossima volta vado a piedi…Ma il sai a quanto andavi?Ai 390 chilometri orari!Volevi accopparmi, Rebel?”

Una ragazzina molto alta per la sua età, dai capelli biondi e dal fisico slanciato uscì dall’audi: ”Guarda che andavo pure piano…Si vede che non segui le corse clandestine,Beauty!”

Beauty s’infuriò:”Brutta mocciosa,ti ucciderei se non fossi nella mia squadra.”

Rebel alzò lo sguardo al cielo:”Non siamo qui per questo,Beauty!Ne parliamo più tardi”Si rivolse,così a Fenn”Scusa per l’attesa,Fenn!Noi siamo solo una minima parte degli Street Warriors.Io sono Rebel Revenge,autista e spia,nome in codice Night Fighter,esperimento 860,numero N.I.M. 456-2786-000-666.”

“Tu e le tue manie di protagonismo…”Beauty si fece avanti:”…Rebel ha ragione,non siamo gli unici,ma i nostri sono invischiati in una battaglia civile in Russia,a Mosca,contro un gruppo di Nazisti.”

“Wow,vi date da fare!”Disse Fenn sbalordito.

“Già,scappiamo da ciò che siamo.Degli esperimenti Bio-Meccanici.Beauty Lambridge,nome in codice Dawn Eclipse,esperimento 230,numero N.I.M.745-9856-923-170,medico.”

Un ragazzo dai capelli castani,gli occhi scuri,il ciuffo che gli copriva mezzo viso e il piercing al setto nasale uscì dal bmw:”Beh,almeno ora abbiamo il nostro cacciatore di taglie.Emme Pixel,nome in codice Ghost Messenger,esperimento 210,numero N.I.M.560-8900-456-123,capo e assemblatore di mezzi di trasporto.”Baciò la bionda.

“Ti spiegheremo tutto al quartier generale…Per ora,avviamoci.”La biondina salì in macchina e sfrecciò a tutto gas.

Fenn seguì il gruppo di auto,arrivando in un grande capannone sotterraneo.

Una ragazza dai capelli azzurri li stava aspettando:”Heylà,come butta,gente?”

“Hey,Nykyta…Qualche news?”Chiese Emme lanciandogli le chiavi.

“Ah,niente…Gli umani combinano un po’ di cazzate,qua e là,ma niente di più.”Vide Fenn:”Bloody Raven…L’esperimento più potente dopo White Wolf,ma che piacere…Allora?”

“Questo lo dovrei chiedere io…”Disse Fenn,spaesato.

“Giusto…Seguimi.”Nykyta saltellò di qua e di là,felice di rendersi utile come sempre:”Io sono Nykyta Jones,sono un clone,morta 45 volte e clonata lo stesso,nome in codice Quiet Butterfly,Hacker,ho 19 anni,anche se ne dovrei avere di più,sono iper intelligente,anche se mai quanto te e lady Wolf…”

“Lady Wolf?”Fenn si accese una sigaretta,inconsapevolmente.

“Non si potrebbe fumare,ma tanto lo fanno tutti,per cui…Comunque,lasciami finire,almeno ci capisci qualcosa.Noi siamo un’organizzazione anti N.I.M.,coloro che ci hanno creati,che da tempo non creano grandi esperimenti…anzi,alcuni diventano demoni o mostri.Siamo bio-meccanici:quando siamo tra virgolette umani,siamo carne e niente di più,con qualche potere in più,quando ci trasformiamo,e qui il nostro nome in codice,diventiamo un essere meccanico,una macchina,capisci.”

Fenn era rimasto a bocca aperta,facendo cadere la sigaretta.

“Fanno tutti così,non ti preoccupare…Ognuno di voi,ha un componente diverso nel sangue…Rebel ha l’eroina mischiata alla nicotina,per cui non sente il bisogno di mangiare,ma deve riposare molto.Beauty ha una percentuale di efedrina,MD e MA che la rendono alquanto isterica,ma ha una velocità sovrumana.Il sangue di Emme è cocaina e morfina allo stato liquido e non sente nessun dolore.Tu,invece,dovresti essere iper intelligente,con una forza sovrumana,la rigenerazione e la vista di un vampiro,ma la trasformazione di un licantropo.Ti hanno creato simile a Lady Wolf.”

“Ora mi spiegherai chi è questa Lady Wolf!!!”

Gli occhi gialli di Nykyta s’illuminarono:”Si chiama Alexander Miku non mi ricordo dopo qual’era l’altro cognome,White Wolf in codice,fondatrice degli Street Warriors e cacciatrice di taglie.Lei è veramente potente e bella.E’ lei che ti ha salvato stamattina.”

Il ragazzo non era più tanto convinto:stava sognando,era così?

“Comunque avrai modo di mettere in atto le tue qualità.Domani andiamo a fare un giretto al quartier generale di Lady Wolf,così te la presento…Ah,per l’appunto…”lanciò una scarpa contro una ragazzo con la mezza cresta nera e gli occhi azzurri:”Lui è mio cugino Francis…IDIOTA,QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON ANDARE IN SITI PORNOGRAFICI?MI SCARICHI TANTI DI QUEI VIRUS CHE POSSIAMO FORMARCI UN’EPIDEMIA ONLINE!”

“Oh,scusami,cervellona…”Si accorse di Fenn che lo fissava male:”Bloody Raven…”

“Preferirei Fenn”

“Ok,ok…Io sono Francis Jones,armeria,nome in codice Dark Eagle,clone.”

Beauty arrivò con una siringa e del liquido verde dentro.

Francis s’irrigidì:”Uh,amico,quello farà male…E’ il tuo addestramento!”

“Zitto,Fran…Così lo innervosisci!”

Invece,Fenn fu più serio del solito,anche quando l’ago fu iniettato nella vena del suo collo.

Una vasta gamma d’informazioni gli entrarono nel cervello e subito una nuova espressione sul viso gli si stava dipingendo sul volto:tenebroso e quel poco di malvagio che lo rendevano sensuale al massimo.











Beauty gli porse i suoi vestiti:un giubino torchiato in pelle,una maglietta a maniche corte,pantaloni stracciati e anfibi,tutto in nero;a dare un tocco di virilità vi era anche il ciondolo di una pistola e il tatuaggio di ali di corvo sulla schiena.

Nykyta gli porse la carta magnetica delle porte del quartier generale:”Benvenuto tra noi,Bloody Raven.”

“Grazie,Nykyta…Vado a fare un giretto per i bassifondi.”E detto questo,sparì nel buio della notte,camminando e allacciandosi le sue armi retrattili sul polso,oltre alle pistole sulla cintura.






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Capitolo 2
*** Il resto del gruppo ***




Nykyta fu svegliata da un rumore sospetto proveniente dal pian terreno.

Tolse la spina del suo caricatore, poiché era un androide, e scese al piano di sotto con una mazza da baseball in mano e una fifa blu che dava sui nervi.

Chi va là?”

Una sagoma nera era assorta a frugare nel frigo.

Nykyta si avvicinò con la mazza alzata, fece per colpirlo, quando l’essere si girò e la bloccò: era Fenn.

Tenti ancora di accopparmi?Nyky, è già l’ottava notte che saggi d’ammazzarmi…Ieri sera, per poco, non mi accechi con lo spray al peperoncino.”Prese una birra e si appoggiò al frigo.

E’ solo che…Non riuscirò mai ad abituarmi a tutti questi via vai notturni…Tuttavia, tu sei di turno di notte, è tua la ronda di mezzanotte…E poi, i corvi escono sempre di sera.”La ragazza sorrise, solare come non mai, con i capelli scompigliati e il corpo infilato in una vestaglia bianca e rosa simpaticissima.

Fenn accese il telegiornale, mentre si accendeva una sigaretta e bevette un goccio di birra.

La tv iniziò a parlare di un fatto strano: ”Questa notte, un teppista che guidava ai 300 chilometri orari, ha salvato una donna da un tentato stupro e salvato una ragazza che cercava il suicidio. Ciò nonostante, il ragazzo, che guidava una Skyline bianca e grigia, ha causato gravi danni al British Museum per acciuffare i ladri di gioielli di Buckingham Palace.Questo teppista si firma con del sangue di corvo e il disegno dell’animale che porta il fluido, ecco perché i mass media lo chiamano Bloody Raven, l’eroe apocalittico o il teppista del bene.La polizia è alla ricerca di questo sconosciuto, per ora non ci sono altre informazioni…”Nykyta spense la tv.

Il biondo sorrise, con l’aria da perenne ragazzo cattivo: ”Mi piace quando mi chiamano teppista!”

Perché lo sei!Ti rendi conto di quello che hai fatto?Hai distrutto, o quasi, il British Museum!Ma sei impazzito?”Gli urlò talmente tanto in faccia, che il teppista si allontanò per seguirla meglio.

E dai Nyky, siamo eroi…Vuoi punirmi?”Rise, divertito.

Con quella tua aria da strafottente credo proprio di sì!”

Fenn alzò le spalle: ”Va bene…In cosa consisterebbe?”

Lei prese secchio e straccio: ”Niente di complicato o doloroso:pulire il quartier generale.”

Il biondo fece una faccia spaventata:”CCCCCCCCCCOOOOOOOOOSSSSSSSSAAAAAAA?!”

Buon lavoro!”Nykyta se ne tornò a letto,ridendo:”E ricorda di spegnere la luce quando hai finito!”

Quando la ragazza scomparve dalla sua visuale,le fiamme dell’inferno lo attraversarono ed iniziò ad urlare:”COL CAZZO, LAVATELA TE QUESTA MERDA D’INFRASTRUTTURA,STRONZA!”

Una scarpa lo colpì sulla fronte,lasciandogli il segno:”Non urlare c’è gente che dorme!”La voce di Nykyta risuonò dalla sua camera.

Dopo sei ore…

“Giorno,ragazzi.”Disse Rebel, prendendo una tazza di caffè:”Avete visto Fenn di recente?In camera non è…Chi ha pulito la cucina?”

Fenn stanotte!Dovrebbe essere fuori,in giardino,sull’amaca…E’ in sciopero.”Rispose Nykyta guardando il monitor del computer.

Che ha fatto per meritarsi questo?”Chiese ridacchiando Emme.

Da quel che ho origliato stanotte,ha distrutto il British Museum.”Rispose Beauty,pulendosi gli occhiali.


Hey,ragazzi,ho individuato Blank.”Schizzò Nykyta,dopo aver beccato un informazione alquanto interessante.

Pretty Colombine?”Chiesero tutti in coro.

Sì,la sorella del nostro caro Fenn.”

Come fa un esperimento ad essere imparentato con un altro esperimento?”Francis si era finalmente svegliato.

Hanno lo stesso corredo genetico e si assomigliano molto.”Beauty sbadigliò sonoramente.

Bene,allora andiamo a prenderla.”Disse Rebel, preparandosi già e caricando le armi.

Piccolo problema:è la spogliarellista del Goo goo dolls!”Nykyta alzò lo sguardo per vedere le facce dei compagni.

E allora che aspettiamo?Infondo,è una nostra compagnia ed è mia sorella…”Fenn entrò all’improvviso e guardò tutti col suo solito sguardo da leader tenebroso.

Non è una passeggiata,è pieno di guardie potenti.”Disse Nykyta un po’ tremante.

Allora gli faremo il culo…Chi è con me?”Fenn si guardò intorno e,dopo un po’, tutti alzarono le mani:”Bene…Allora si parte…C’mon!”


Goo goo Dolls strip club

A me non sembra così maligno!”Disse Fenn attraverso il walky tolkie.

Tranquillo…Dopo vedrai di cosa intendevamo prima.”Disse Beauty smontando dalla macchina.

Tutta la squadra scese dalle auto:erano tutti in pelle nera,le ragazze anche mezze nude.

Che…Che tipo è mia sorella?”Chiese Fenn arrossendo un po’.

Lo vedrai…Molto sexy e bella, comunque.”Disse Francis sorridendo.

Un ventriloquo scese sul palco e iniziò a parlare:”Per voi stasera,abbiamo un cigno bianco…La stella,la passione,il sogno d’ogni uomo…Blank Razor!”

Una ragazza dai corti capelli bianchi e dal lungo ciuffo venne giù dal palo di lap dance:aveva un corpo perfetto,seno prorompete,gambe sensazionali,curve mozzafiato,e due occhi blu da sogno,senza contare delle labbra sexy che davano quel tocco in più.

Sei sicuro che quella sia mia sorella?”Fenn era leggermente sbalordito.

Ehm…Sì,al 100%!Carina,eh?”Francis si mise a ridere.

Solo carina è un’offesa…Bellissima ci avviciniamo,dai!”

Un gruppo di tipi iniziarono con l’infastidirla:”Hey,tesoro,vieni a fare un privè con papino?50$?”

Scordatelo!”Disse Blank tirandogli un calcio in faccia.

Brutta putt…”Il tipo fu fermato da Fenn.

Fenn gli tirò un cazzotto da rompergli l’osso del collo:”Ah,questi tipi non hanno un minimo di rispetto per le donne.”

Gli amici del malcapitato gli furono addosso,con coltelli,sedie,mazze,manganelli.

E va bene,giochiamo,allora.”Disse Fenn,mentre gli altri si occupavano delle guardie.

Erano in sette:il primo fu quello con la mazza:“Hey,megalomane…Guarda che bel regalo ha portato Babbo Natale.”

A quella ci sono abituato…E poi,Natale è gia passato.”

Il tipo lo attaccò,ma Fenn gliela bloccò e gliela spacco in due sulla fronte.

Un altro,più grosso del primo e completamente tatuato,prese un tavolo e lo scaraventò contro il biondo.

Fenn estrasse la katana e,con un colpo leggero,tagliò in due il tavolo:”Allora?Vogliamo giocare un altro po’?”

Il bufalo lo caricò e gli fu addosso in un istante,ma Fenn gli bloccò ogni movimento:”Dolcetto o scherzetto?”Gli diede una gomitata sulla guancia destra,facendogli sputare ben sette denti.”

Un altro,armato di coltello da guerra,tentò di tagliargli la gola,prendendolo alle spalle,ma Fenn lo recinse,tenendo stretto il coltello fra l’indice e il medio:”Tutto qui?”

L’uomo tentò di tirare via l’arma e,alla fine,ci riuscì,scorticando Fenn.

Sorpreso?”Chiese l’uomo al corvo.

Per niente!”Gli mostrò le cicatrici,ormai inesistenti,che si erano rimarginate,e gli mozzò gli occhi con le due dita.

Il quarto,un cinese alla Bruce Lee,gli urlò contro qualcosa d’incomprensibile,tanto che Fenn,per zittirlo,estrasse la sua arma retrattile e lo lasciò morire lentamente.

Gli altri tre,ragazzi di colore,lo attaccarono con manganelli,e,a quel punto,Fenn fu costretto ad estrarre le sue revolver:”Ci rivediamo all’inferno!”

Le pallottole colpirono gli interessati,che caddero a terra inermi.

Piazza pulita…”Disse il corvo attraverso il walky tolkie.

Ben fatto,Bloody Raven…Moviamoci,dobbiamo essere da Valentine fra venti minuti.”Disse Rebel soddisfatta.

Uh,c’è anche il mio amoruccio?”Chiese Nykyta frizzante.

Si!”Dissero tutti in coro,a parte Fenn che se ne rimase zitto per tutto il tragitto.

Il laboratorio di Valentine era un caseggiato grigio,pieno di vetrate e portici,stile retrò.

Siamo sicuri che non è un pazzo criminale?”Chiese Fenn disinibito.

No,tranquillo…E’ solo scemo.”Disse Beauty tranquillizzandolo.

Appena entrati,un forte odore d’ospedale gli venne su per le narici.

Valentine,un tipo dai capelli chiari e gli occhi viola, era intendo a guardare un sito a luci rosse su Pamela Anderson.

COSA STAI FACENDO?”Nykyta urlò così forte da far cadere il doc dalla sedia.

Niente,niente…Ricerche scientifiche…”Il dottore iniziò a sudare.

Ricerche un corno…”

Calmati, Nyky…E’ già abbastanza rincoglionito per i fatti suoi.”Fenn sghignazzò per la sua battuta.

Ah ah ah,bella battuta…”Valentine lo guardò con sguardo gelido,anche se il corvo non si scompose.

Hey,Val…Dov’è Lady Wolf?”Chiese Rebel sorridente.

Intendi Alex?Beh,è in missione,circa fra due anni dovrebbe tornare…”

Cosa?”Tutta la squadra sussultò,tranne Fenn.

Quanta considerazione per una mocciosa…”Disse il biondo stiracchiandosi.

Per tua informazione,è il tuo superiore…E si dal caso che è il numero di serie prima del tuo…”Disse Beauty con fermezza.

Nessuno mi sottomette…Sono felice per lei se è un numero di serie maggiore del mio…Ma è una mocciosa.”

Ehm…Tesoro,anche tu lo sei…Ok,lo ammetto,per essere un bio-meccanico sei alquanto sexy…Ma…Ricordo che hai solo dieci giorni di vita.”Blank finalmente spuntò al fianco di Rebel

Lui sbuffò e guardò fuori:pioveva e una freddo gelido gli percoteva la mente.






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Capitolo 3
*** Cuori ribelli ***


Sono passati due anni da allora: Fenn, nel frattempo, allenandosi estenuantemente ogni giorno, era diventato potente, raggiungendo la sua massima potenza.Nel frattempo, è diventato anche una gran rock star: fa parte, infatti, di un gruppo chiamato Infernum, piuttosto metal rock e con qualche aria di cattiveria. Come sia successo è inspiegabile…Fatto sta che ora, Fenn Razor è l’uomo più desiderato del mondo. Insieme a lui, vi sono i suoi fedeli compagni di band, Travis Chains, chitarra e voce, moro e con occhi di smeraldo, Nicolas Golden, chitarrista dall’aria lugubre, Thomas Zola, batterista con senso del tempo, Elyah Trevor, bassista narcisista (Sì, fa rima, ma non è una cosa fatta apposta) e Cody Brennan, tastierista fottutamente alcolizzato.

Sono ormai un mito per i teenager: musicalmente sono degli dei.

Hanno registrato solo un cd, nel frattempo: Song for the moon.

Quel mattino, Fenn cercava di incidere qualche canzone, ma i suoi ragazzi erano uno più frenetico dell’altro.

Iniziò ad arrabbiarsi con Travis, demoralizzato per il fatto che non trovasse una ragazza decente che non avesse voglia di portarselo a letto.

“Suvvia, Travy, dovresti essere felice…Hai tante fan che cadono ai tuoi piedi.”Fenn gli porse una bella tazza di caffè.

“Il fatto è che non ce né una che non voglia fare sesso con me e voglia prima conoscermi per ciò che sono …Ho bisogno di una compagna, Fenn…”Travis si accorse che il suo cantante lo stava guardando con faccia allibita.

“Meglio che ti mandi da uno psichiatra, e in fretta…Tu non stai bene!!!” Fenn passò a Nicolas, perso per i fatti suoi a fissare una lametta abbastanza tagliente.

“Fenn, questa da dove salta fuori?Hai iniziato a tagliarti?”Nicolas gliela sventolò in faccia con la solita aria dark con cui appariva.

“Veramente sono armi della mia ex allieva…”

“…Se lo dici tu…Non è che mi stai diventando emo?”Nicolas ridacchiò.

“Ti faccio diventare io, emo, se non la smetti di sfottermi per niente.”Fenn assunse un’aria cattiva, tanto da far impallidire Nicolas.

“Credo che oggi pioverà…”Sospirò Thomas guardando fuori dalla finestra della cantina.

“Ma che diavolo dici?Devo andare dal parrucchiere a mettermi a posto i capelli, per cui non portare sfiga, Tommy…”Ecco Elyah che faceva le corna per l’affermazione del batterista.

“Chi è che vuole un goccio di Tequila?”Con voce roca, Cody porse a Fenn la sua Tequila, che ne bevve metà.

“Quando torno, voglio trovarvi pronti, esercitati, senza paranoie, con il sorriso sulle labbra, senza giocare questi scherzi di merda sul tempo, senza apparire come Rodolfo Valentino e lucidi…”

Cody nascose la bottiglia sotto il divano.

Il biondo teppista si diresse verso la sua lussuosa lamborghini grigia.

Montò e la accese, facendo qualche km, verso la gran palestra in cui andava ad allenarsi.

Entrò nel grande edificio, bianco e rosso, con molte scale e saloni che accoglievano i reparti per qualunque tipo di sport, con le correlate sale d’aspetto e segreterie.

Lui era al terzo piano, nel settore palestra e allenamento.

Salì in ascensore e un messaggio arrivò, puntuale come un orologio svizzero, sul suo nuovo cellulare.

Era Beauty.

Vi era scritto: ”L’altra sera è stata stupenda…Spero ve ne siano altre, come del resto ne sono avvenute in passato.

Fenn sospirò: Beauty era una donna molto attraente e sicura di sé, oltre al fatto che era consapevole della sua bellezza; tuttavia, qualunque cosa lui decidesse di fare con il suo corpo, lei glielo avrebbe permesso, perché l’amava…Un sentimento, infondo, non ricambiato.

Tra quei pensieri, le porte del grande ascensore si aprirono.

Il biondo si avviò verso un Punch ball: si tolse la felpa nera, rimanendo così con la sua canottiera, e iniziò a tirare potenti pugni al grosso sacco.

Di lì a poco, una figura femminile apparve in quell’angolo vuoto dove si allenava sempre Fenn: mora, bellissima, con un corpo da urlo, delineato da curve prorompenti, con capelli lunghissimi e due occhi che sembravano iceberg.

Il teppista si bloccò un attimo, catturato dalla bellezza della ragazza, poi tornò ai suoi allenamenti.

Lei lo scorse e si fermò a guardarlo: ”Ti alleni bene…Per essere una rockstar…”

Lui neppure la guardò, ma le rispose, in ogni modo: ”Sai, se si vuole essere accettabili, un po’ di prestanza fisica si deve sempre avere.”

“Non ne hai già abbastanza?”Lei rise.

Stavolta la guardò e sorrise: ”Mmmh…Sì, ma…Mi piace tenermi in forma…Sono più che una rockstar…”

La mora tirò un pugno che sembrò leggero, in realtà fu una bomba e lacerò il sacco: ”E cosa saresti?”

Fenn rimase un po’ interdetto, poi sorrise nuovamente: ”Te lo mostrerò…Se vieni con me in un posto…”

“Uhm…Dammi il tempo di cambiarmi.”

Ecco, aveva rimorchiato una ragazza anche più bella di Beauty, e se la sarebbe portata a letto in meno che non si dica.

La aspettò fuori, vicino alla sua auto.

Dopo pochi minuti, la ragazza scese, più bella che mai, tanto da far rimanere a bocca aperta Fenn: aveva un corto vestito nero attillato, i capelli che si posavano sul suo dolce petto, dei sandali con tacco abbinati al vestito e truccata in un modo da far perdere la testa ad un uomo.

Ah…Questa sera convolo a nozze…Che gran pezzo di figa!!!

“Come hai detto che ti chiami?”Era abbastanza sudato, più del dovuto, e non solo per l’allenamento.

“Alex…E tu?”Lei era raggiante, più che mai.

“F…F…Fenn!”

„Oh, sei diventato balbuziente?...Allora dove mi porti?“

“Al mio concerto…Se ti va…”

“Wow,un’entrata gratis al concerto degli Infernum…Figo!!!”

Salirono tutte e due nell’auto.

Durante il viaggio,Fenn guardava ossessivamente le gambe e il seno di Alex,il che lo facevano eccitare.

Dopo un po’,prese un respiro profondo e mise la mano sul ginocchio della ragazza.

Alex guardò la mano e arrossì lievemente,guardandolo.

Si fermarono in un parcheggio desertico,mentre la mano di Fenn cominciava a salire verso quella fessura chiamata “Paradiso”.

In un attimo,la sua mano s’intrufolò in quella fenditura,calda e bagnata,e iniziò a far provare piacere alla padrona.

“C…Che stai facendo?”Disse lei con il capo reclinato sul poggia testa del sedile.

Lui si bloccò e tolse la mano:”Vuoi che smetta?”

La ragazza rimise la mano al posto precedente e ricominciò a godere di quei piccoli gesti che le provocavano piacere.

Poco dopo,si ritrovarono a fare sesso sui sedili anteriori di pelle della lamborghini,ansimando e cercando di imprimere quel momento nella mente…

Il mattino seguente,Fenn si ritrovò nel backstage del concerto.

Oh,merda…come diavolo sono finito qui?

Apparve Thomas con la soddisfazione dipinta sulla faccia:”Era ora,corvo,che ti alzassi…”

“Che ore sono?”Chiese Fenn assonnato.

“Sono solo le undici del mattino.”

“Merda,sono in ritardo…”Prese i suoi vestiti in velocità e corse verso l’uscita.

Si rivestì ed uscì di fretta,andando addosso a Travis:”Hey,Fenn,sei una celebrità…Cioè,lo eri già,ma ora lo sei ancora di più…Ieri hai cantato da dio…E tutto merito di quella ragazza stupenda…Ma chi è?”

“Una che mi sono sbattuto…”La buttò lì.

“Ah,solo questo?”Travis rimase deluso.

“Sì…Ora devo andare…Ci vediamo.”Salì in auto e partì per raggiungere il laboratorio di Valentine…Chissà che razza di mocciosa era questa Lady Wolf denominata Alexander.

Il telefono squillò all’improvviso,tanto da far venire un infarto a Fenn:era Rebel.

“Si?”Rispose il biondo.

“Finalmente…Quando diavolo pensavi di svegliarti?Lady Wolf è già qui…Non fare il maleducato.”

“S….sì,dammi cinque minuti…E lasciami parlare,cazzo…”

Ormai la biondina aveva messo giù.

Fenn guardò sprezzante di nervoso il telefono,poi lo buttò direttamente nel baule della lamborghini:”Al diavolo!”

Premette l’acceleratore,spingendo l’auto ad una velocità di 230 km orari.

In pochi minuti fu lì:portava delle scarpe da skate nere e dei blue jeans leggermente larghi,la sua solita t-shirt e il giubbotto militare.

Si accese una sigaretta,entrando nel laboratorio,ben consapevole che era proibito.

Entrò nella stanza dov’erano tutti riuniti:”Scusate il ritardo…’Giorno!”

“Era ora…’Giorno,amore.”Beauty gli diede un bacio,anche se lui rimase freddo nel riceverlo:”Perché hai questo profumo di donna?”

Lui si tolse da quell’abbraccio:”Sai com’è Eljah,sempre a farci provare nuovi profumi.”

“O ti sei fatto qualche tipa?”Emme ridacchiò,mentre Rebel gli tirava un cazzotto sulla spalla.

“Fatti gli affari tuoi.”Rebel gli digrignò i denti con fare aggressivo.

“Fenn,domani passa da me…Ho gli esiti degli esami del tuo sangue.”Nyky,col suo fare sempre solare,gli sorrise amichevolmente.

“E va beh…Ehm…Blank,che stai facendo?”Il biondo osservò la sorella che gli stava sistemando i capelli,divenuti ricci.

“Ti piastro i capelli…Ti rendo carino e presentabile.”

“Ma se è denominato sex symbol dell’anno…”Francis stava ridendo a crepapelle alla scena.

Fenn scostò la sorella:”Dai,dov’è la mocciosa?”

“Che mocciosa?”Una voce femminile dietro a Fenn lo fece voltare.

Il ragazzo,appena vide chi aveva davanti,sbarrò gli occhi:”CHE DIAVOLO CI FAI QUI TU,ALEX?”

“Beh,vedo che almeno il mio nome te lo ricordi…Fenn.”

“Uh…Si conoscono già?”Blank si sedette sulla scrivania di Valentine.

“Lascia stare,sorellina,storia troppo lunga…”Fenn iniziò a sudare.

Alla faccia della mocciosa…

“Comunque,dolcezza,non ricordo solo il tuo nome.”Le allusioni di Fenn arrivarono ad Alex come un’offesa pungente:colpita e affondata.

Gli tirò un tale schiaffo da fargli girare la faccia:”Sei solo uno stronzo!”

Fenn cercò di bloccarla,invano,perché la ragazza si chiuse in camera sua.

“Merda…Alex,mi dispiace…Ti prego,parliamone…”

“Vai via,lurido bastardo!”

Il teppista fissò la porta con aria tremendamente dispiaciuta e si mise su una poltrona a scrivere una lettera alla ragazza:

Alex…

Ieri ho fatto uno sbaglio…Potevo stare benissimo a continuare il mio allenamento senza recarti disturbo…Eppure…I tuoi occhi mi hanno ipnotizzato,eri talmente bella che se non ti avessi parlato o sfiorata per un secondo,credo che la mia vita non avrebbe più avuto un senso…Capisco solo ora perché il nim mi ha creato:il mio ruolo in tutto questo è starti accanto…Perciò…Vorrei passare un po’ di tempo con te,perché ieri,i tuoi baci,le tue carezze…Erano qualcosa di speciale…Non è vero che non ho provato niente:ho sentito qualcosa di diverso,qualcosa di profondo…Devi aiutarmi a capire,tu riesci a portare il buono in me…E so che non ti merito…

Fenn
























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Capitolo 4
*** La melodia di chi ama ***


Giorno 4

Fenn se ne stava seduto sul suo letto,in camera sua,a comporre una canzone per Alex.

Nel suo cuore vi erano amore,odio,rabbia e un misto di tristezza che lo faceva sentire infelice,quasi depresso.

Dopo la quinta sigaretta,si sentiva spossato e aveva voglia di spaccare ogni cosa,di vomitare,di fottersi una maledetta troia…

Tuttavia,l’amore per Alex lo bloccava,così come il dolore del fatto che ormai lo sapeva…Lui era un vampiro…Lo aveva scoperto Nykyta una settimana prima.Era un fottutissimo succhia sangue riportato in vita da chissà quale persona.

Sono morto…Da così tanto tempo,anche se non so bene quanto!Ma…Lei mi fa sentire vivo più che mai,non so come fa,però…Ci riesce,e, francamente…Mi piace. Non ho ancora capito il motivo che la porta da me…O forse sì?…Ha paura,e si vergogna di ciò che può provare…E…Non può dirlo a chi la ama…Come potrebbero capire?Lei non vuole farli soffrire…Fargli sapere che potrebbe amare un dannato per l’eternità…Forse mi illudo…Però a lei sembra un’assurdità…Ah,grandioso…e allora così sia…Mi ha trattato di merda?Stare con lei è una tortura,se non potrà essere mia…E se in me vede un morto …Beh…Allora che se ne vada a fanculo…E speriamo che mi dia un po’ di tregua…Prenderò il mio amore e lo seppellirò negli abissi dell’inferno  …Anche se mi sdraio per riposare è come cuocere sui tizzoni ardenti …Ma sa che sono ai suoi comandi…Dio,è un problema…Però lei non fa che fuggire via e non sa ciò che vuole…E finché non lo scoprirà,spero che non mi disturbi più.Lo so che dovrei andarmene ma sono ossessionato da lei e…e…Ha ingannato i miei sentimenti in cui credevo,e mi fa più male di quanto avessi mai creduto…Se il mio cuore battesse,sarebbe già scoppiato…Ma vedo che non gliene frega un emerito cazzo …perciò,spero che mi lasci in pace!

Eccola,la nuova canzone…Il suo messaggio ad Alex,possibile che non ci avesse pensato?

Sarebbe stato il singolo del momento:la base c’era già,mancavano solo le parole.

Ed ecco che sul foglio bianco iniziò a scrivere,mentre Turbo,il suo Dogo argentino,lo fissava curioso.

Poi cantò le nuove parole.

Rest in Peace

I died

So many years ago

But you can make me feel

Like it isn’t so

And why you come to be with me

I think i finally know

You’re scared

Ashamed of what you feel

And you can’t tell the ones you love

You know they couldn’t deal

Whysper in a deadman’s ear

It doesn’t make it real

That’s great

But i don’t wanna play

‘Cos’ being’ with you touches me

more than i can say

But since i’m only dead to you

I’m staying stay away

And let me rest in peace

Let me rest in peace

Let me get some sleep

Let me take my love and bury it

In a hole six foot deep

I can lay my body down

But i can’t find my sweet release

So let me rest in peace

You know

You got awilling slave

And you just love to play the thought

That you might misbehave

But ‘till you do i’m tellin’ you

Stop visitin’ my grave

And let me rest in peace

I know i should go

But i follow you like a man possessed

There’s a traitor here beneath my breast

And it hurt me more

Than you’ve ever guessed

If my heart could beat it would break my chest

But i can see you’re unipressed

So leave me be

And let me rest in peace

Let me get some sleep

Let me get my love and bury it

In a hole six foot deep

I can lay my body down but i can’t

Find my sweet release

Let me rest in peace

Why won’t you let me rest in peace?

 

“Bella canzone”Disse una ragazza mora sulla soglia della porta di casa di Fenn.

Fenn la squadrò per un po’:aveva lunghi capelli mossi corvini,occhi verdi da gatta,seno pronunciato,gambe vertiginose e due fianchi da lasciare col fiato sospeso”Tu sei la sorella di Claudia Shiffer?”

“Magari…Faccio la modella,però.Tu sei Fenn Razor degli Infernum?”

“Già…”Si accese una sigaretta:”E tu sei la prima che me lo chiede che non mi salta addosso.”

Ridettero tutti e due,poi lei sorrise:”Io sono Tessa Miller,ma tu puoi chiamarmi Tess e basta.”

“Come vuoi…Che ci fa una bella ragazza in un posto squallido come questo?”

“Beh,se ci sta l’amore della mia vita,tanto squallido non è.”Rise quando vide la faccia sconvolta di Fenn:”Scherzo…Sono qui perché mi sono trasferita…Mio padre è ricercato dalla mafia e…Io devo nascondermi qui.”

Fenn si fece più interessato:”Perché lo cercano?”

“Era un ex-cassiere.Lui prendeva il pizzo dai negozi per poi darlo al clan.”

Lui la prese e le tappò la bocca:”Fai silenzio…Qualcuno è appena entrato.”Estrasse la pistola silenziosamente,avvertendo l’odore di quattro corpi umani.

Fece pochi passi verso la porta e con un calcio la scaraventò contro un mafioso,spappolandogli il cranio.

Aprì le braccia e puntò a destra e a sinistra le pistole,sparando a due dei balordi,mentre l’altro gli tagliò la gola con le lame retrattili.

La ragazza guardò il sangue degli uomini senza vita,poi fissò Fenn:”Hai le palle per essere la migliore rockstar…”

Il biondino rientrò e si sedette sul letto,riprendendo la cicca ormai finita:”Sono stato creato per questo,baby…”

Lei si sedette in braccio a lui:”E che altro sai fare?”

Lui la spostò bruscamente:”Di certo non con te quello che stai pensando.”

La ragazza rise di nuovo:”Diamine,sei proprio innamorato di quella tipa lì,eh?”

“Chiamala pure puttana,stronza,bastarda,succhia cazzi a tradimento,troia,baldracca…Hai una vasta scelta.”

“Bene allora la chiamerò Mrs X.”

Fenn alzò lo sguardo al cielo:Perché tutte a me?

“Spiegami una cosa:è alta o bassa?Mora o bionda?Capelli scuri o…”

Aprì la sua camera da letto e le mostrò i numerosi poster di Alex nuda o in reggiseno.

“Ah…E’ una spogliarellista?”

Lui la guarda male:”No!”

“Allora è una pornostar…”

“No!”

“Una rockstar?”

“No!”

“Una modella di intimo?”

“No!”

“Una modella di nudo artistico?”

“E’ una troia,punto e chiuso!”Glielo urlò talmente forte,che lei indietreggiò.

“Ah…Proprio una battona?Cavolo…E’ il remake di Pretty Woman?”

 

 

 

Rebel se ne stava all’aria aperta,mentre Beauty prendeva il sole.

“Che brutta puttana!”

“Chi?Lindsay Lohan?Lo so…”Rispose Rebel sbuffando,mentre Beauty la fissava male.

“No,Alex…Quella stronza mi ha rubato l’uomo…”

Rebel la fissò preoccupata:”Io avrò una mentalità infantile,ma voi ragionate tutte col culo…Alex è scema,perché non vede quanto soffre Fenn,tu che non capisci che quell’uomo ti ha solo usato solo per il piacere…Che mondo!”

Arrivò Blank prima che Beauty potesse accoppare Rebel che sorseggiava la sua spremuta.

Blank le fissò tutte e due:”Io conosco a fondo Fenn…Sì,è un coglione…Ma è dolce,se lo vuole.”

Beauty e Rebel si misero a ridere a crepapelle dopo quella battuta.

La colombina le fissò stizzita e schizzò:”Lo conoscerò meglio io?Fenn e io siamo una razza a rischio…Siamo per metà umani e per metà automi e,a seconda della nostra natura,abbiamo un carattere diverso.”

Le due la fissarono allibite.

“Io sono buona e dolce,lui è rude…”

“…Zoticone…”aggiunse Rebel.

“…Sexy,affascinante,arrapate…”Beauty stava sognando.

Blank sospirò indignata:”Fuori controllo.Ma se lo prendi bene,riesci a fargli tirare fuori quella parte di lui che…E’ qualcosa di eccezionale e passionale.Lo vedi dal contorno occhi…Se è nero,vuol dire che il suo carattere ideale tende alla violenza…Se non vi è contorno occhi,significa che la sua dolcezza è in circolo…Tuttavia,questa è la sua debolezza…Oltre al fatto che è allergico all’uranio.Io al plutonio e al mercurio.”

“Oh,god…”Disse Rebel esterrefatta.

“Certo che ne avete di punti deboli.”Beauty la squadrò un po’.

“Io non sono fatta per la lotta…Più per il piacere…Lui è stato creato come arma di distruzione globale.Sono preoccupata per il suo fragile cuore…Ha iniziato ad amare…E credo per la prima volta!”

 

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Capitolo 5
*** Ricordo di un angelo ***


“Attenzione,via da lì

“Attenzione, via da lì.”Rebel passò in mezzo al corridoio del laboratorio di Nykyta e Valentine con lo skateboard 1 e si schiantò su una pianta: ”Ahia, che botta!”

Nykyta si sporse per vedere cos’era tutto quel trambusto: ”Tutto bene?”

La bionda si alzò e si scrollò il terriccio da capelli: ”Bleah, che schifo…Spero che qualcuno non ci abbia cagato dentro per concimare…Perché diavolo non coltivate marijuana?”

Alex entrò proprio in quel momento e le tirò una ciabatta in testa: ”Perché è illegale e ti rovina il cervello.”

Ma che cazzo dici, è tutta roba sana…Più sana delle sigarette…Andrei avanti a fumare canne piuttosto che sigarette, sarebbe più salutare.”

Non ha tutti i torti, la marijuana stimola la fame e l’intelligenza.”Beauty si sedette su una poltroncina a fissare Alex altezzosa.



Grazie…Qualcuno la pensa come me…Anche se non ne fa uso.”Rebel si accese una canna, impuzzolentendo tutta la stanza.

Blank entrò e spalancò le finestre, indignata, con approvazione d’Alex : ”Mio dio, che puzza…Rebel, puoi fumare fuori, per cortesia?”

Ehm…No!!!”Rebel sorrise stupidamente e continuò a fumare.

Nykyta continuò le sue ricerche senza neppure farci caso: infondo, era abituata a tutto quel trambusto.

Emme si addentrò tutto sporco di grasso e olio: ”Chi si sta fumando un porro?”

Rebel innalzò il suo trofeo, mentre il suo fidanzato lo prendeva e si accingeva a fumarlo.

Anche Francis entrò, col fiatone, però: ”Non ci crederete, ma ho fatto una scoperta sensazionale…”

Un nuovo sito porno?”Chiese Beauty ridendo.

Ah-ah, spiritosa…Riguarda Fenn.”

Beauty s’illuminò.

Rebel la guardò male e alzò gli occhi al cielo,poi fissò Alex e,successivamente,il resto della compagnia: ”A proposito:dov’è finito?”

La ragazza dai capelli blu sorrise,arrossendo:”E’ da Valentine a farsi dei prelievi per un nuovo test…Il mio amorino sta studiando il comportamento del suo contorno occhi.”

Se aveva bisogno d’informazioni,poteva chiedere a me.”Disse Blank.

Rebel si alzò dalla poltrona:”Allora,Francis…Che hai scoperto?”

Fenn nasce prima del mondo,quasi dopo Dio…La leggenda parla di un angelo sconosciuto,il prediletto da nostro Signore,che fu inviato sulla terra per redimere i peccati dei mortali,portandoseli sul suo corpo.Gli egizi lo veneravano come Orus,il dio del Sole,e costruirono una piramide sotterranea tutto in oro,in modo che potesse resuscitare.”

Tutti lo fissarono a bocca aperta,perfino Alex era sconvolta.

Compare anche nelle leggende della torre di Babilonia,che inventò lui stesso…Infine,si dice che lui stesso abbia portato il vaso di Pandora,ed è per questo che i suoi poteri diventarono così sconfinati…Appare in tutti i testi di tutte le religioni.”

Blank ne rimase confusa:”E con questo vuoi dire…?”

Lui si nutre di peccati,Blank…Se il peccato non esistesse più,lui cesserebbe di esistere.Non ho ancora scoperto chi sia sul serio,ma mi sto avvicinando alla verità.”

Questo non mi piace per niente”Nykyta prese uno zaino e corse verso il garage:”Partiamo subito.”

Emme preparò le auto,ma dopo un po’ uscì Leon,un tipo bellissimo dai capelli rossi,dall’officina:”Cos’è tutta sta fretta?”

Ciao Leon…Non abbiamo tempo,ti spieghiamo quando torniamo.”Disse il gruppo.

La colombina,invece,rimase immobile a fissarlo:”Voi andate…Spiego io tutto.”

Rebel ridacchiò:”All you need is love…!!!”

Le auto partirono.

Ciao,io sono Blank,ma per te posso essere chi vuoi.”Sorrise.

Lui arrossì”Ah…ehm…Leon.”

Silenzio.

Allora che ci fai qui?”

Aggiusto auto,do una mano ad Emme…E tu?”

Io?Gironzolo per la base,pulisco,faccio le faccende…Cose da donne…”

Ma tu sei…La sorella di Fenn?”

Eh,già…Come hai fatto a riconoscermi?”

Avete gli stessi lineamenti degli occhi.”

Io assomiglio più a mamma…lui…Boh,né a mamma,né a papà…”

Scusa…come fate ad essere imparentati?”

Siamo nati in provetta,io ho tre geni suoi…Sono il suo clone femminile.”

La sua versione più esuberante…E con un paio di tette…cioè,con un bel sorriso!”

Lui è stato creato per la distruzione,io per dare piacere.”Sorrise.

Lui rimase allibito lì a fissarla:Concetto del pudore zero!!!



Fenn se ne stava in mezzo a quella stanza,insonorizzata,bianca e buia,fredda…

Questo farà male.”Disse Valentine,mostrandogli un ago grossissimo.

Non mi spaventa il dolore.”

Valentine fece spalline e glielo infilzò in una vena del braccio.

Fenn corrugò un po’ la fronte,poi tornò rilassato.

Buon viaggio,Fenn.”

Il biondino chiuse gli occhi,proiettandosi nel suo passato.



Luxifenn….”Una voce baritonale lo scosse.

Fenn aprì gli occhi:era nudo e coperto da due magnifiche ali nere…le sue.

I suoi capelli non erano completamente biondi come al solito,ma più scuri,sfumati di nero.

Chi c’è?”Disse lui,guardandosi attorno.

Ma come non mi riconosci?Io sono Dio…Colui che ti ha creato.”

Fenn si mise a ridere:”Bello scherzo.”

Ti sembra uno scherzo,piccolo angelo?Già,io sono un gran burlone,ma questa è la realtà,credimi.Allora,ti piace stare con Unknow?”

Beh,ecco…io…”

Una voce all’interno gli sussurrò:”Sì”

Sì…Anche se non so bene.”

Luxifenn,hai fatto un buon lavoro laggiù,fuori dall’Eden…Purtroppo,metà della tua luce è passata all’oscurità.”

La vocina dentro di lui ridacchiò,perfida..

Cosa?Non è vero…”

Invece sì…E per questo devo punirti.Tu sei la mia creazione più perfetta,più potente…Ti separerò,così che dimezzerò i tuoi poteri:vivrai nelle fiamme e tra gli uomini..E quando giungerà l’apocalisse,solo allora diventerai uno solo.”

Un vuoto si aprì sotto di lui,facendolo precipitare.

Cercò di usare le ali,ma nulla.



“Fenn…Fenn,svegliati.”Alex scrollò il biondo,disperata:era come in preda ad una crisi epilettica.

Nykyta si avvicinò e gli tirò una scarica elettrica,risvegliandolo.

Fenn si guardò in giro:”Che…Che succede?”Sanguinava dal naso.

Valentine lo fissò:”Che hai visto di tanto sconvolgente?”

“Ero un angelo…precipitavo…e Dio…Mi parlava.”

“Ve lo avevo detto,lui è un angelo…”Disse Francis,baldanzoso.

Il biondino sospirò:”Mezzo…Ha detto che avevo peccato,voleva dividermi in due…vivrai nelle fiamme e tra gli uomini.”

“C’è solo un angelo bandito dal paradiso…Lucifero.”


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Capitolo 6
*** Morte Apparente ***


6

Giorno 6

Morte apparente

Fenn era scosso da mille brividi: il sangue gli ribolliva dentro e la presenza di Alex lo metteva alquanto a disagio.

Seduto sulla sua poltroncina azzurra a righe blu su cui sprofondava, fissava Alex davanti a lui che beveva il tè, sdraiata sul divano bianco in velluto della base.

Nykyta arrivò con calma e gli mise una pezza bagnata sulla fronte: ”Tutto bene, Bloody Raven?”

Il biondo alzò la testa: come poteva sorridergli ancora?Lui era l’angelo maledetto.

Abbassò la testa, in silenzio, mentre Alex, con la coda dell’occhio lo fissava tristemente.

Rebel arrivò con lo skate board a tutta velocità e, per poco, non investì Valentine che si era messo sulla sua traiettoria: ”Prof, un giorno all’altro t’investo.” Fermò la tavola davanti a Fenn, come sempre solare.

Valentine la fulminò, ma lei non ci fece caso: ”Missioncina per Mister Raven e Lady Wolf.”

“Un corvo e un lupo non potranno mai stare insieme…Il corvo ruberà sempre la preda al lupo.”Disse ad un tratto Beauty, acida.

Fenn non si voltò a fissarla, si limitò a prendere il cd della missione coi dati correlati e a dirigersi verso il garage.

Sfiorò Alex: in quel momento, i loro sguardi si persero l’uno nell’altra, poi si seguirono fino al garage.

La Lamborghini gialla di Fenn era già pronta per partire: aprì le portiere ad ala di gabbiano ed entrò nell’abitacolo.

Alex fece lo stesso, poi partirono.

Ci fu silenzio per circa un’ora buona, poi lei ruppe il ghiaccio: ”Perché mi eviti?”

Lui fissò silenzioso la strada, poi rispose: ”Non lo so…Forse perché ho paura di… Lascia stare.”

“Non lascio stare, dimmi la verità.”

“Non t’intromettere.”

“Fenn…”

“Ho paura di non poter stare con te per tutta la vita…Io un giorno tornerò nel Limbo…E tu rimarrai sola se dovessimo amarci.Non voglio niente di tutto questo.”

Alex lo fissò allibita: non lo aveva mai visto così serio e umano…E con le lacrime agli occhi…Le stava confessando il suo amore per lei.

“E’ vero, sono disgustosamente presuntuoso, bastardo, forse anche troppo… Però… Io sono certo di amarti. E so che non è la prima volta che ti amo!Cioè…Non in questo mondo!!!”

“Che vuoi dire?”Alex era curiosa, glielo si leggeva negli occhi.

“Io ti ho amata… Prima ancora che… Ti creasse il NIM.”

 

“Rebel, attacca un air wick, per favore… Dio mio, che puzza di erba.”Beauty aprì la finestra, tossendo e facendosi strada tra la cortina di fumo nella camera di Rebel.

“BO WOMAN NO CRY!!!”Cantò stonata Rebel con uno spinello in mano: ”Hey, Beauty… Rilassati e fumati una canna con me.”Disse la bionda sulle note della canzone di Marley.

 La mora se n’andò stizzita, mentre Blank era intenta a cercare un paio di mutandine (ovviamente, quasi inesistenti) che non sapeva dove aveva messo la sera prima.

“Secondo cassetto a destra della scrivania del Doc.”Disse Rebel spirando fumo.

“Come fai a saperlo? Ah, giusto, tu frughi ovunque…”

“Soprattutto nel figo in cerca di birre”

Francis entrò in camera di Rebel: ”Avete visto il Val?”

“Cosa ci guadagno se te lo dico?”Disse Rebel interessata ma allo stesso tempo rilassata.

“Una cassa di birra messicana.”Disse il ragazzo agitato.

“In bagno.”disse Rebel di scatto.

Un urlo si propagò per tutto l’edificio: ”DOC, HO TROVATO IL CANALE PORNO GRATIS… SBRIGATI CHE CI SONO DUE LESBICHE CON DUE TETTE ENORMI.”

Valentine sfrecciò fuori dal bagno con la carta igienica ancora nelle mutande.

Le ragazze lo fissarono male, a parte Rebel che rideva: ”Ci credo, l’ho sintonizzato io a posta… Così posso andare a giocare a Trackmania in rete.”

 

L’auto si bloccò in diagonale, vicino a delle macerie: ”Questo è opera di lui.”

Alex lo fissò: ”Lui chi?”

“Lux, la mia parte oscura.”

Scesero dalla macchina, Fenn sentì una fitta alle tempie: ”Uranio…Cazzo!”

La mora lo soccorse: ”Tutto bene?”

Lui si rialzò: ”Sì, va meglio… La mia allergia… Non ti preoccupare.”

“Ma bene…”Una voce uguale a quella di Fenn si propagò per la stradina.

Fenn si voltò: un tipo uguale a lui, a parte per i capelli neri e gli occhi blu, era di fronte a lui, con le braccia conserte e il sorriso malefico che gli percorreva il viso: ”Parli del diavolo…”

“E appaio io, fratello.Vedo che sei in compagnia.”Disse Lux con voce suadente.

“Ci sei tu dietro a questo?”Indicò le macerie, nascondendo Alex dietro di sé.

“Vedo che hai una certa affinità con la ragazza…Tranquillo, mentre io e te discutiamo, io la lascerei con le mie concubine.”Lux fece apparire cinquanta ragazze bellissime, quasi identiche ad Alex, che li accerchiarono.

Il biondo sorrise, sarcastico:”Beh…Almeno in fatto di donne…Siamo uguali.”

Lo attaccò, ma Lux seppe come difendersi e subito patì una lotta all’ultimo sangue.

Le concubine attaccarono Alex all’unisono:il loro odore di sangue era talmente forte, che poteva sentirlo addirittura Fenn.

Alex iniziò a combattere con le ragazze, nonostante il senso di nausea la indebolisse.

Dopo pochi minuti, era ormai esausta per l’odore e qualcosa dentro di lei voleva uscire…Lei non voleva:”Fenn…”

Lui si voltò per guardarla e si precipitò da lei, uccidendo le ragazze in men che non si dica:”Vai via…Questa è la mia guerra…Amore mio.”

Lux lo attaccò alle spalle,ma Fenn si difese e lo scartò per un pelo.

“Te lo ha mai detto nessuno, Fenn, che le donne non si sfiorano nemmeno con un fiore?”disse il moro con un ghigno:”Alla fine, siamo uguali…Assassini, angeli maledetti, peccatori…Vuoi uccidermi?Uccideresti anche te stesso…”

“Io non sono come te.”

“Oh, sì… Eccome… Hai, in parte, voluto te che fosse creata Alex… Per il tuo piacere sessuale, ricordi?”

Fenn si bloccò, sconvolto:”Cosa?”

“La memoria ti è sparita, eh? La spolvero io…Tempo fa, chiedesti al NIM di creare uno tra gli esseri più belli al mondo, capace di soddisfare la tua sete di piacere… In parte, la sua maledizione… Sei tu.”

Il biondo fissò Alex che lo guardava con le lacrime:si sentiva uno schifo.

“Oh, guardateli, i due innamorati piangono… Tu sei l’anello debole, Fenn… Ci vediamo all’inferno.”E così dicendo, lo infilzò da parte a parte con uno stiletto e sparì nell’ombra.

Il biondo cadde nella voragine delle macerie, dove esplose in una nube di Uranio.

Alex si precipitò a cercare il corpo, dopo aver tentato di salvarlo.

Lo trovò, di color grigio canna di fucile, e con il battito assente.

“Fenn… FENN!!!”

Lui non rispose.

Chiamò la squadra: ”Ragazzi, presto, Fenn sta morendo…”

 

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Capitolo 7
*** Guerriero di metallo ***


7

Giorno 7

Guerriero di metallo


Il quartier generale era troppo silenzioso, anche se alcuni i singhiozzi di Alex davano la sensazione che quel posto si fosse trasformato improvvisamente in un ospedale.

Beauty si alzo', fisso' la squadra e parlo' con voce insolitamente gentile: “Chi vuole un buon Cappuccino?”

Tutti alzarono la mano a parte Alex, che veniva consolata dalle dolci braccia di Blank: “Su, dai tesoro, vedrai che si riprendera'... Il Plutonio non e' facile da guarire per il suo corpo.”

Rebel arrivo' fischiettando : la sua insolita felicita' la fece preda di sguardi assassini e poco raccomandabili.

Allora... Doc, e' arrivato il pacco di DVD porno che avevi ordinato... Beauty... Il dizionario di abissale... Rebel, una lettera dal tuo spacciatore... Ah, giusto, io sono Rebel...”

Tutti la fissarono allibiti: ma quanto diavolo fumava?

E poi...” Frugo' nella sua borsa a strisce e ne tiro' fuori una lettera: “Bollette, bollette e... Bollette.”

Nyky fisso' le bollette e poi guardo' tutti con aria assassina: “1200 dollari di luce? 620 dollari di acqua? 800 dollari delle linee telefoniche? Ragazzi?! Non siamo in un albergo.>”

Emme spiro' un po' di fumo: “Ehm, forse mi ero troppo fissato a spegnere e riaccendere la luce del generatore.”

La ragazza dai capelli azzurri stava per avere un esaurimento.

Francis sorrise, con aria innocente:” E puo' darsi che io abbia decisamente esagerato con le chiamate ai numeri erotici.”

Blank arrossi':”Devo essere io la causa dell'acqua...”

Meglio che non veda questa allora, di bolletta...” Rebel la nascose dietro alla schiena sorridendo.

Nickel gliela frego' da dietro le spalle:”Abbiamo un debito di 16000 dollari... Con un'azienda di... PATATINE?! Fenn non sara' molto contento... Valentine.”

Tutti si voltarono con aria assassina verso Valentine e lo rincorsero con asce e coltelli, padelle incluse.

La biondina con lo skateboard fisso' la scena insieme ad Alex: “Beh, non hanno tutti i torti... Non si spendono i soldi della base in prodotti banali che servono solo ad un singolo individuo... Se vedi, io la canapa me la compro con i miei risparmi.” Sorrise, ma noto' che l'amica stava troppo male “Mmm... Dai, non fare quella faccia, basta aspettare che il suo corpo abbia finito di disintossicarsi, rigettare l'uranio e completare la mutazione. In pratica, essere cio' per cui e' nato, un bio-meccanico.”

Un che?” Alex la fisso', asciugandosi le lacrime.

Rebel le fece vedere un buco nell'interno del braccio:”Questo e' il nostro buco di scarico, ce l'ha pure Fenn. E' camuffato da pelle, nei, cicatrici finte...Siamo una specie di macchine, perfette e molto piu' umane di voi.”

Alex capi' dove voleva arrivare Rebel:”Si risvegliera'?”

L'allarme della base scatto': attenzione, fuga dal settore 4.

Uhm... Credo proprio di si.”



Non aveva mai visto il mondo con quegli occhi.

Ora, mentre si aggirava per Mellville con il suo nuovo corpo metallico, a

Aveva le sembianze di umanoide, gli occhi probabilmente erano quella fascia scura incassata, i capelli erano dei piccoli tubicini neri e la bocca era praticamente inesistente.

Si fissò le mani, dei lunghi artigli che misuravano presumibilmente una ventina di centimetri.

Un cucciolo bianco annuso' la sua gamba, scodinzolando.

Era veramente carino.

Qualcosa dentro di se' parlo':”Specie animale: cane; famiglia: canidi. Natura: innocua.”

Si abbasso' ad accarezzarlo, notando che era pure di razza.

Era un cucciolo di Dogo Argentino, lo si poteva scorgere dai tratti da molossoide, il manto candido e il grande tartufo nero.

Il piccolo, divertito, inizio' a giocare con la sua mano, mordicchiandola scherzosamente con i dentini appuntiti.

Lo prese in braccio: gli sarebbe piaciuto un amico che gironzolava per casa, che gli sfasciava i mobili e che gli facesse da guardiano.

Forse era stato troppo a lungo fuori dalla base, era tempo di tornare.

Una voce amica lo interruppe: era Rebel con il suo skateboard.

Bloody Raven... Bella corazza, ottima mutazione direi. Che ne dici se andiamo alla base prima che gli altri impazziscano?”

Fenn si avvicino' alla ragazza:”Anche Alex?”

La biondina annui' come una scema.

Le diede in mano il cucciolo e se la mise in spalla, tenendo lo skate in mano.

Corse verso la base ad una velocita' mostruosa, tanto che Rebel si dovette aggrappare.

La ragazza osservo' il cucciolo, coccolandolo:”Di chi e'?”

Mio. Si chiama...”Fenn ci penso' un po', ma non gli veniva in mente nessun nome convincente.

Non sapevo che ti piacessero i cani... Comunque ti avverto che diventera' enorme, tipo 60 chili di cane.” Si mise a pensare anche lei:”Nos. Chiamalo Nos.”

No, pero' Turbo ci starebbe bene non credi?”

Il cucciolo abbaio' felice : il nome gli piaceva.

Mmm, vada per Turbo.” Annui' anche Rebel.



Tutti si erano dati da fare per cercare Fenn, ma senza alcun risultato.

Alex piangeva, disperata, mentre Blank la stringeva a se':< “Vedrai che lo troveremo.”

La voce di Rebel li fece trasalire : “Hey, ho trovato Fenn.”

Tutti si voltarono verso Rebel, ancora in spalla al bio-meccanico, con Turbo in braccio che uggiolava.

Bella la nuova armatura...” Disse Emme osservandolo.

Fenn si tramuto' in umano, rimanendo nudo e facendo trasalire tutti.

Cerco' di coprirsi e poi ando' in garage per prendere la sua auto e andare a casa.

Penso che la mutazione sia completa.” Blank prese in braccio Turbo e lo osservo', sorridente :”E tu? Sei il nuovo amico di Fenn?”

A quanto pare si chiama Turbo ed e' il cane di tuo fratello.” Aggiunse Rebel girandosi una canna.

Alex usci' dalla base e si diresse verso casa di Fenn.

Appena arrivata, busso' alla porta dell'attico di Fenn, ma Tess la precedette e apri'.

Le due si fissarono per un momento, poi la ragazzina, con uno splendente sorriso sulle labbra la fece educatamente entrare :”Posso offrirti qualcosa?”

No, grazie, vado un po' di fretta... Volevo parlare con Fenn.”

Oh, mio dio... Sei la sua ragazza... Mi ha parlato molto di te... Anche se devo dire il vostro rapporto e' veramente burrascoso.”

La mora assunse una faccia poco convinta :”S-si'... Sono Alex, come hai detto che ti chiami?”

Non l'ho detto, che maleducata. Io sono Tess Miller, per un po' sto qua con Fenn, mi protegge dai killer che inseguono mio padre.”

E voi...?”

No, assolutamente... Per me e' come un secondo padre. Mi sta insegnando ad utilizzare il mio potere al meglio. Leggo nel pensiero.”

E che altro ti insegna?”

A difendermi...” fece una faccia sognante fissando il poster degli Infernum: “E mi ha promesso di farmi conoscere il suo chitarrista...”

Chi? Travis?”

No, quello piu' tenebroso, piu' metallaro... M'ispira.” Sospiro'.

Fenn usci' dalla doccia con un asciugamano legato in vita: il petto nudo era imperlato di gocce d'acqua, i capelli erano fradici e scompigliati, il fisico sempre piu' scolpito e perfetto, con poco pelo.

Alex resto' un po' a bocca aperta:”Emm, Tess, dovrei parlare con Fenn.”

Tess si alzo' sorridendo e usci'.

Lei si avvicino' a Fenn, rossa in faccia: “Grazie per avermi salvato.”

Ho ricambiato il favore... Non potevo lasciare che facesse del male alla donna che...”

La mora gli tappo' le labbra con le sue in un bacio dolce e appassionato.

Fenn si senti' in orbita: poteva sentire mille sensazioni dentro di se' e riconoscerne una ben distinta...

L'amore che provava per lei.

Si ritrovarono entrambi nudi e avvinghiati a se stessi, l'uno che diceva all'altra: “Ti amo.” E viceversa.

Era iniziata cosi', per Bloody Raven, cio' che per noi e' vero amore...

Un amore che probabilmente sarebbe durato per sempre.

Se vi chiedete se la storia sia finita qui, beh no... E' solo terminata un'altra, estenuante giornata.

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Capitolo 8
*** 8. La scommessa ***


giorno 8

giorno 8

la scommessa

 

Sembrava troppo bello per essere vero, ma, per il momento, vi era un periodo di pace al quartier generale.
La relazione tra Fenn e Alex era segreta: nessuna sapeva dove finivano dopo cena e quei rumori inconsueti alle prime luci dell'alba erano ancor piu' insoliti.
Una mattina, Alex usci' a fare compere dato che, di lì a pochi giorni, sarebbe stato Natale, e Rebel l'aveva seguita.
Con loro era andata anche la piccola sorellina di Alex, Ai, cinque anni e un visetto da angelo con lunghi capelli biondi.
Rebel osservo' la bambina mettendo il suo viso a pochi centimetri a quello di Ai, rischiando di scottarla con la sigaretta: “Alex, ma sei sicura che non sia un corno da parte di mamma? Non vi assomigliate minimamente... Cioe' tu sei mora e nana, lei, fra qualche anno, ti supera enormemente. Sei destinata ad essere una nana come me.”
Alex la squadro': “Sempre a farmi sentire bassa, voi? Vorrei precisare che nemmeno tu sei un colosso.”
“La mamma aveva un corno?” Sbotto' all'improvviso fissando le due stranita.
La bionda la fisso', sorrise e si inginocchio' per guardarla in faccia: “No, sciocchina. Ho solo scherzato sul fatto che la tua mamma deve aver avuto l'amante per mettere al mondo te. Ovvio che scherzo.”
La mora alzo' solo un sopracciglio come a star intendere che ormai era senza speranza con Rebel.
Rebel si avvicino' all'amica sghignazzando e sussurrando: “Conosco il tuo segreto?”
Arrossi': come avra' fatto?
“Tu e Fenn ci date dentro, lo so che state insieme. Tranquilla, mi zippo la bocca...”
“Tu cosa?”
“Mi zippo la bocca. Tiro la cerniera della bocca come fanno nei film.” Ridacchio'.
Abbasso' la testa per non mostrare il rossore all'amica: “Si', stiamo assieme.”
“Lo sapevo.” Disse in tono trionfante, tanto che tutti i passanti si voltarono a guardarla e Ai sussulto': “Ma e' scemo! Non capirebbe uno scherzo nemmeno se gli mettessi la soluzione sotto il naso.”
“Non e' vero...” Alex tuono' cosi', ma poi penso': O no?!
“Guarda che una volta io ed Emme gli abbiamo fatto lo scherzo telefonico della pizza e lui ci ha creduto e ci ha pure dato 30 dollari.”
“Dai, magari e' stato allo scherzo.”
“Facciamo una scommessa: ti trasformi in lupo per una settimana, o almeno in quella piccola palla di pelo bianca simile al mio tappetino da bagno, lui deve scoprire che sei tu. Se entro una settimana non lo scopre, allora mi lasci fumare erba per tutto il quartier generale e direte a tutti che state insieme, se conquisti la vittoria e se ne accorge, smetto di fumare, lo giuro.” Mise una mano sul petto in segno di promessa.
“Mmm” Ci penso' su, la cosa sembrava allettante: “Affare fatto.”
Si recarono al negozio di abbigliamento piu' vicino per fare compere.
Rebel assaporava gia' la vittoria ed aveva un'espressione superba in faccia. E, forse, aveva ragione...
 
 
Fenn era sul suo letto, a petto nudo e con un paio di pantaloni di tuta.
Aveva addosso l'odore di Alex, come pure le lenzuola del letto, che ne erano completamente inebriate.
Quella stanza profumava di amore e sesso allo stesso tempo, e lui quel pomeriggio stava suonando la sua chitarra acustica, cercando di trovare nuovi accordi per le canzoni del prossimo album.
Cio' che gli era uscito fuori era una melodia che parlava di Alex, le parole gli venivano via dal cranio come poesie gia' sentite milioni di volte, eppure cosi' nuove...
Prese un foglio stropicciato da un quaderno che Turbo teneva tra le zampette e che aveva strappato di tanto in tanto, iniziando cosi' a scrivere.
Il testo fu questo:
Verse 1:
E ti ho incontrata un giorno
E forse il mio cuore sapeva che tu eri quella che volevo
ma la mia ragione non ne voleva sapere
Avrei voluto dirti che per me eri e sarai sempre l'unica e sola
Che vorrei vivere con te per sempre
svegliarmi ogni mattina e osservare il tuo corpo nudo di fianco al mio
fissare i tuoi occhi di ghiaccio
e sapere che sei felice
Chorus:
Potrei essere meglio
Potrei essere qualcun altro
Ma probabilmente non esiste nessuno che potrebbe mai amarti
quanto ti amo io
impossibile
Verse 2:
Si puo' vivere per sempre?
Non me lo chiedo piu'
Preferisco vivere ogni istante della mia vita sapendo che ci sei
Come io ci sono con te
non sono perfetto
Non lo sono mai stato
Probabilmente saranno frasi banali
C'e' tutto me stesso e il mio amore per te.
Bridge:
A me basta che tu sia felice
e che ti senta sempre amata
Io voglio vivere per sempre con te.
 
Un suono lo fece trasalire: fortuna che aveva finito di scrivere la canzone, almeno.
Si alzo' e ascolto' meglio: era un grattare di unghie, simili a quelle di un cane.
Apri' la porta, ma non vide nulla e sorrise: “Bello scherzo, Rebel.”
Stava per chiudere la porta quando senti' uno strano uggiolio e abbasso' la testa, vedendo un cucciolo di lupo bianco: non doveva avere piu' di tre mesi.
“E tu? Che ci fai qui?” Lo prese in braccio e questo inizio' a leccargli la faccia, facendolo ridere.
“Ah ah ah, cosi' mi fai il solletico, piccolo.” Lo porto' dentro in camera e lo poso' sul letto.
Turbo si mise ad annusarlo e a scodinzolare.
Fenn gli alzo' una zampa per vedere il sesso dell'animale e scopri' che era femmina: “Ah, ma quindi sei una signorina.”
Rebel arrivo' trafelata e si appoggio' allo stipite, ansante: “giuro che la prossima volta che mi finiscono le sigarette e devo andare dall'altra parte della citta' a piedi, mi compro un rifornimento a vita.” Noto' la cucciola di lupo e si illumino' “Ma che carina!!!” Si lancio' sulla piccola e inizio' a farla giocare “Possiamo tenerla? Giuro che la portero' fuori ogni giorno, le daro' da mangiare, le faro' il bagnetto e le puliro' la lettiera.”
“Rebel, non e' un gatto. E comunque me ne occupo io.”
La annuso' per sentire se puzzava o cosa, ma si accorse che quel cucciolo aveva un odore che gli ricordava Alex.
“Come la chiami?” Lo distrasse Rebel.
“Eh? Ah, gia'!” La studio' per trovarle un nome appropriato, ma gli venne solo in mente: “Fiocco di neve.”
Rebel per poco non cadde per terra dal ridere, mentre il cucciolo uggiolava.
Il ragazzo sorrise, accarezzandola: “Fiocco, ti sta proprio bene.” Poi si rivolse a Rebel: “Prima di sparire, sai dov'e' finita Alex?”
La biondina ci penso' per circa sei minuti, poi rispose:”E' andata a fare una missione in Cambogia.”
“In Cambogia? A fare?”
La lupetta piego' un po' la testa a destra, con un orecchio per aria e uno piegato.
“Conferenza. Stara' via una settimana!”
Fenn sbarro' gli occhi: una settimana senza sesso?
“Ah, ti sei accorto che oggi non hai la riga nera?”
Lui si guardo' allo specchio: la riga nera era sparita, cosa del tutto strana, l'aveva sempre avuta.
Rebel se ne ando', e si ritrovo' di nuovo solo, con Turbo e Fiocco.
“Allora, devo dedurre che tu abbia fame e abbia bisogno di un papa'.”
Dopo aver detto questo, si trasformo' in un gigantesco lupo nero con occhi verdi: il garrese arrivava piu' o meno all'altezza di un metro e 20, mentre la testa arrivava  un po' piu' su; oltre questo, possedeva un mantello lucidissimo, pelo lungo e folto, senza parlare delle zampe che erano molto grandi.
Fiocco scodinzolo' guardandolo.
La prese in bocca e la porto' in cucina che, fortunatamente, era deserta.
Apri' il frigo e le prese fuori del latte nel biberon di Turbo e glielo mise vicino al muso, ma questo la sormonto', facendola cadere all'indietro.
Lui prese il biberon in bocca e aspetto' che lei mangiasse e si leccasse i baffi per metterlo nella lavastoviglie.
Si stese sul pavimento e si lascio' mordicchiare le orecchie: a volte, con una zampata leggera, la faceva rotolare all'indietro, il che lo faceva molto ridere perche' era molto buffa.
Nei giorni a venire le insegno' a ululare e a cacciare piccoli roditori e lucertole.
A volte, mentre lei dormiva, ne approfittava per ritrasformarsi in essere umano e masturbarsi: in qualche maniera doveva sopperire il bisogno fisiologico della mancanza di Alex.
Comunque, appena si svegliava, si ritrovava tra le zampe di Fenn che la proteggevano e la tenevano al caldo.
Venne, poi, il week end, ma della sua amata nemmeno l'ombra.
Si stava deprimendo, preferiva morire a questo punto o continuare la sua esistenza da lupo e fare da padre a Fiocco.
Un giorno, dopo aver pianto per una buona mezz'ora davanti a quella dolce cucciola, si mise a masturbarsi.
Fiocco si trasformo' in Alex, nuda e bellissima, e stava proprio dietro di lui: “Ti sono proprio mancata, allora?”
Fenn si volto' di scatto: no, non era un miraggio, era proprio lei.
Si tiro' su i pantaloni e la abbraccio': “Amore... Credevo che non tornassi piu'.”
“Esagerato... Che hai fatto in tutto questo tempo?”
“Ho allevato un cucciolo di lupo... Aspetta che te lo mostro.” Si mise a chiamare la sua dolce cucciola: “Fiocco... Piccola.” Ma nessuna risposta: “Ma dove diavolo si e' nascosta?”
“Non lo capisci da solo?”
Ci penso' un attimo e poi sorrise: “Sara' in giardino, senz'altro.” E si precipito' a cercarla.
Alex scrollo' la testa: era proprio idiota quanto diceva Rebel.
Poi, vide un foglio sulla scrivania dove tante volte avevano fatto l'amore e lesse una canzone bellissima che, ovviamente, era indirizzata a lei.
Magari e' un po' scemo, ma mi ama sul serio.
Cosi' si stese sul letto e sorrise, immaginando il loro futuro matrimonio.
 

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Capitolo 9
*** Grandi decisioni ***


Giorno 9 – Grandi decisioni

 

Fenn si trovava davanti alla gioielleria, fissando vari anelli, tra cui qualche solitario che non gli pareva male.

Chissa' quale le piacerebbe? pensava lui, continuando ad osservarne uno particolarmente bello.

Era fatto come una semplice fede francese, ma incastonati aveva tre zaffiri luminescenti.

Entro', osservato da varie ragazze che erano nel negozio insieme ai fidanzati.

Lo riconobbero, con sua immensa felicita', mentre si avvicinava al gioielliere: “Vorrei comprare quell'anello con gli zaffiri incastonati.”

Il gioielliere ando' verso la vetrina, mentre il cellulare di Fenn squillava: era Alex.

Oh, merda. Penso' Fenn nel vedere il nome della sua ragazza.

“Pronto, amore?” Disse lui, sorridendo, fingendo di non aver fatto nulla.

“Dove sei? Non ti ho trovato stamattina in camera.”

“Ehm, sono andato alla Sony. Volevano sentire le nuove canzoni.”

“Volevo chiederti un favore... Vai a prendere la mia sorellina, Ai?”

“Chi? Va bene. Stasera usciamo a cena?”

“Non posso, devo fare il resoconto delle ultime 5 missioni e finiro' tardi.”

“Capisco.” Disse un po' scontento: “Vado a prendere tua sorella Ally.”

“Ai.”

“Quello che e'!”

Chiuse la telefonata, pago' il conto e si diresse verso il parcheggio, non accorgendosi dei mille paparazzi che lo fotografavano per il prossimo scoop.

Sali' sulla sua lamborghini nera e si diresse dove Alex gli aveva detto.

 

 

Rebel aiutava Alex a fare i resoconti delle missioni,  in astinenza di erba da due ore: “Finiremo fra un secolo, sto schizzando!!! Come va con Fenn? Stamattina quando usciva aveva un sorriso sulle labbra, faceva paura... Sembrava quello di Shining!!!”

Alex ridacchio': “Andava alla sua casa discografica a mostrare i nuovi progetti...”

“Con tutti quei soldi nel portafoglio?” La fisso' di sbieco: “Ma perche' qui siete tutti ciechi?”

“Che intendi dire?” Alex non ci capiva piu' niente, alzando il sopracciglio, rispondendo alle occhiatacce di Rebel.

“A parte il fatto che siete degli stronzi perche' avete messo gli allarmi antifumo per tutta la base... Tralasciando questo problema, Fenn, quando va alla Sony, ci va a piedi, perche' e' a due passi da qua, e due ci va vestito come uno scemo, non con 1000 dollari nel portafoglio.” Incrocio' le braccia, sospirando: “Si vede che, in questa base, sono quella che ha piu' occhio di tutti.

Alex si alzo' e prese la sua moto dirigendosi alla Sony, incontrando Travis nel tragitto: “Hey, bella!!! Che ci fai qui?”

“Volevo parlare con Fenn, mi ha detto che era venuto a far sentire le nuove canzoni ai vostri produttori.”

“Fenn non e' mai venuto in studio oggi... Le nuove canzoni le abbiamo presentate alcuni giorni fa.” Travis era alquanto basito, aveva un'aria stranamente sconvolta.

Alex cerco' di mettersi in contatto con Fenn, ma aveva il telefono spento.

“Quando torna mi dovra' dare molte spiegazioni.”

 

 

Era fermo davanti alla scuola elementare con un cartello con su scritto “Ai!” in grande.

I bambini uscirono, urlando felici e fissavano con occhi che luccicavano la lamborghini.

Ai, era una bimba dagli occhi di ghiaccio e lunghi capelli biondi, ed era adorabile; si avvicino' a Fenn, titubante: “Sei tu Fenn?”

“Si', piccolina...” Le sorrise, poi la fece salire sulla lussuosa macchina e parti' verso la base: “Hai fame?”

Lei annui', e lui la porto' al McDonald, prendendole un Happy Meal.

Piu' tardi la porto' al Luna park, dove non era mai andata: “Come potrei chiedere a tua sorella di sposarmi?”

Lei, timida, si nascose dietro alla montagna di zucchero filato che le aveva comprato: “A lei piace molto il mare, quindi penso potresti portarla li'...”

Fenn sorrise e dopo qualche ora di divertimento la porto' a casa, con Alex che li aspettava arrabbiata: “Dove sei stato stamattina?”

Lui fece il vago: “In giro...”
“Non dire allo studio, perche' ci sono stata prima e Travis mi ha detto che non c'eri... Dimmi, hai un'altra?”

“No, amore... Io e Travis dovremo fare i conti comunque... Ero... A prenotare un tavolo a quel ristorante nuovo sul mare. Scusami un attimo...”

Andò in camera e chiuse a chiave, chiamando il nuovo ristorante e prenotando.

Usci' e sorrise: “Ti voglio pronta per le 20.”

Alex ando' a prepararsi, ancora piena di dubbi e Fenn tiro' un sospiro di sollievo, facendo incartare da Blank l'anello in una bella scatolina di madreperla che aveva costruito lei: “Ma come e' diventato romantico il mio fratellone...” Disse la ragazza dal lungo ciuffo bianco.

“Non sono piu' lo stesso uomo da quando sto con lei... Vorrei stare ogni momento con Alex, te lo giuro! Ecco perche' voglio sposarla!”

Blank urlo' dalla felicita': “Che bello, diventera' mia nuora...” Brillava di luce propria.

“Possibile che per te sia tutto fantastico? Non urlare, lei non lo sa, e' una sorpresa.”

Ma lei continuava: “Oh, che bello!!!”

“In certi casi sei piu' stupida di Rebel!”

Una voce dal piano di sotto risuono per tutta la base: “Io non sono stupida, sono solo un po' fumata.”

“Solo un po'?” Urlo' chiunque fosse nella base.

“Forse un tantino!” Rispose lei.

Fenn si mise uno smoking e fece preparare la sua lamborghini arancione, aspettando la sua ragazza.

Lei scese con un lungo vestito azzurro e i capelli raccolti: “Oh, mio dio, stai bene?”

Lui alzo' il sopracciglio, non capendo: “Beh, mi sono vestito bene per te, non posso? Comunque, sei meravigliosa.”

Si baciarono, poi salirono in macchina e partirono.

“Come mai una cena?”

“Come mai non sei rimasta a finire i resoconti?”

Lei sorrise: “Volevo solo passare una serata diversa dal solito.”

“Lo stesso motivo tuo, in ogni caso.”

Arrivarono in un ristorante molto carino, sul mare e si fecero accomodare fuori, nel luogo più lussuoso, dove stavano solo loro perche' quella sala era adibita solo a loro.

Mangiarono pesce e champagne, tra rose, baci e un lento, alla fine.

“Sai, stamattina... Non sono venuto qui...”

“Lo sapevo...” Disse lei un po' arrabbiata

Si inginocchio', sorridendo e porgendogli il cofanetto di madreperla e aprendolo: “Vuoi sposarmi, Alexander Clarity?”

Lei Per poco non svenne, tutta felice: “Si', Fenn Razor...”

Lo bacio'!

Per quella sera, fecero il bagno in acqua e ammirarono le stelle, facendo l'amore nell'acqua marina.

Wait for love!!!

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Capitolo 10
*** Un amaro segreto ***


Giorno 10: Un amaro segreto
 
 
Fenn si svegliò di colpo: erano le tre e sei, ma si alzò ugualmente, senza svegliare Alex che dormiva beatamente sotto le coperte di lino, nuda e bellissima.
Strisciò al piano di sotto, sentendo una strana e malvagia presenza che gli pareva famigliare.
Prese una mazza da baseball e scattò nel salotto, dove trovò solo Turbo e Mousse, il suo piccolo siamese che lo aveva seguito fino a casa qualche giorno prima, che dormivano nella loro cuccia.
Si rilassò dalla tensione che aveva accumulato nel scendere le scale e si avviò in cucina: aprì il frigo e cercò qualcosa di altamente alcolico.
Trovò il suo più grande amore, dopo Alex, ovviamente, il Jack Daniel e ne versò un bel po’ in un bicchiere.
Il superalcolico andava giù che era una meraviglia, ma qualcosa ancora lo manteneva all’erta, anche se no spiegarsi che cosa.
-Fenn…-
Riconosceva quella voce e quella puzza di zolfo che ora impregnava quella stanza.
-Cosa cazzo ci fai in casa mia?- Rispose Fenn con brutalità e rabbia.
Lux apparve davanti a lui, appoggiato al ripiano della cucina con quella sua faccia da schiaffi, sorridente e divertito.
“Mi chiedevo come stesse il mio gemello sfigato… A quanto pare, decisamente bene, dato che ti sbatti una tra le più belle donne del mondo e tracanni alcol a tutto spiano. Chissà cosa succederebbe se sparissi.”
Fenn cercò di colpirlo con un pugno, ma invano perché Lux scomparve e apparve dietro di lui, scaricandogli una violenta scossa elettrica nel corpo, tanto da tramortirlo,
“Voglio fare questo esperimento, che ne dici, fratellino?”
 
 
Alex si alzò, intontita dal sonno e dai mille orgasmi che aveva provato, e si diresse in bagno, senza dare troppa importanza alla mancanza di Fenn.
Prese il telefono mentre si pettinava e lo cercò, ma rispondeva solo la segreteria telefonica: “Dannazione! Oggi vengono i miei e non mi risponde nemmeno… Quando torna…”
Turbo si presentò con la collanina di Fenn in bocca, mostrandola alla padroncina, scodinzolante.
Lei la prese in mano, ricordandosi che Fenn non se la toglieva mai, il che la preoccupò assai.
“Turbo… Tu sai dov’è Fenn?” Fissò il cane, in preda al panico.
Il mastino la portò giù, in cucina: sul pavimento c’era qualche chiazza di sangue e n odore pestilenziale di zolfo.
Alex ne fu certa: quella era la firma di Lux; senza perdere tempo, prese la moto e si diresse alla base, dove Rebel guardava la tv e seguiva i corsi di Fitness sulla Wii.
“Rebel… E’ un’emergenza.”
“Non ora, sto facendo un esercizio complicatissimo, mi serve concentrazione.”
“Rebel è una questione di vita o di morte!!!” Strillò Alex, isterica.
“La marijuana si sta estinguendo?”  sbarrò gli occhi, quasi sull’orlo di piangere.
“No, peggio… Lux ha rapito Fenn!” Alex era in una crisi di pianto, non riusciva a calmarsi.
Rebel urlò: “Ragazzi, codice rosso! Abbiamo una missione che richiede la presenza di tutta la squadra.”
Francis, Beauty, Emme, Valentine e Nykyta in un lampo si diressero nel punto in cui Rebel e Alex li avevano chiamati.
“Che succede per chiamare codice rosso?” Chiese Nykyta.
Fece capolino, di lì a poco, anche Blanc.”Ciao cognata!!!” Ma non fu tanto più sorridente quando seppero la notizia.
“E’ impossibile entrare nella base di Lux… Sono sei livelli, e tutti con delle prove mortali da superare.” Beauty per poco non svenne.
“Per non parlare di tutte le creature feroci che tiene a guardia dei livelli.” Continuò Emme.
“Ma stiamo parlando di Fenn…” Blanc era preoccupata all’idea di suo fratello torturato e messo in catene.
“Ci dovremo munire di armi e armature speciali per un’impresa del genere.” Calcolò il Doc.
“Io non credo…” Se ne venne fuori Francis che era il più deciso ad affrontare tale missione: “In officina abbiamo il nostro bel furgone per le missioni impossibili, dentro c’è ogni tipo di arma che ci possa servire. Comunque, chi vuole venire, venga con me. Io, per il mio capo, mi butto anche nel fuoco se devo.”
Alla fine, Francis convinse tutta la squadra a partire.
Il furgone era enorme, bianco e azzurro: dentro conteneva qualsiasi tipo di equipaggiamento di armi.
“Ma dove l’hai comprata tutta questa roba?” Ne uscì Rebel a bocca aperta.
“Sono stato nell’esercito, in Iraq, da lì ho imparato a fabbricarmi armi e automezzi.” Li osservò: “Bene, salite che partiamo.”
 
 
 
Fenn si svegliò: aveva una forte emicrania e il corpo tutto indolenzito per le forti scosse elettriche.
A polsi, delle catene di Uranio lo stavano indebolendo sempre di più.
Lux fischiettava un motivetto allegro e moderno, osservando una frusta uncinata che aveva tra la sua collezione di armi.
“Dove… Siamo?” Sbiascicò Fenn, con poche forze in corpo.
“Nella mia suite di dieci livelli, caro fratello. Questa è la stanza dei divertimenti, capirai presto perché!” Fece schioccare la frusta che si conficcò nel petto di Fenn, lacerandogli le carni: “Questa l’hanno utilizzata i pretori romani per giustiziare il nostro amico Gesù Cristo superstar, che te ne pare?”
Il biondino urlò di dolore, sentendo le membra staccarsi da lui.
“Devo dedurre di sì.” Prese una boccetta e ne leccò la fialetta: “Il mio preferito, l’acido demoniaco.”
“Vaffanculo!” Sbottò Fenn contro la sua parte oscura.
Lux versò la fialetta sulla spalla di Fenn, riducendola all’osso, divertendosi.
“Ti ho detto che è la stanza dei giochi.” Rise Lux, saltellando come un matto.
“Fottiti, Lux! Puoi uccidermi, non me ne frega. L’importante è che lasci stare Alex.”
“Oh… No, io penso che me la sbatto quella puttanella.”
“E come credi di fare? Lei sa riconoscerti…”
“Numero uno: io sono più figo di te. Numero due: dimentichi che io sono il diavolo! Posso trasformarmi in qualsiasi cosa io voglia.”
Fenn sbarrò gli occhi: “Non osare nemmeno pensarlo, io ti ammazzo!”
“Ridotto in quelle condizioni, non uccideresti nemmeno una formica. E poi, lo sappiamo entrambi… Un giorno, io e te, ci riuniremo.”
“Cosa?”
“Già… Diventeremo una cosa sola, ritorneremo a essere Luxifenn… I 4 cavalieri dell’Apocalisse ci faranno un culo grande come una casa e ci incateneranno nell’oblio per mille anni. Sei destinato a perdere tutti quelli che ami.”
“Perché sono qui, Lux?”
“Perché voglio accorciare i tempi. Voglio godermi un po’ della tua vita, capisci?”
“Ma se tu sei più figo di me, perché vuoi la mia vita?”
“Perché… Tu hai Alex! Ma non voglio quell’odiosa puttanella, io desidero lei perché potrò ritrovare Unknow.”
“Quindi tu…Vuoi far tornare Unknow?”
“Sei intelligente, bravo!”
“Ma così ucciderai Alex!”
“Mi stai sorprendendo fratello, complimenti, migliori ogni momento che passa!”
“No, non oserai…”
“E qui mi cadi in basso… Io oso perché sono il male!”
 
 
 
Ci vollero circa sette giorni per arrivare a Las Vegas, ma, alla fine, arrivarono davanti al grande Casinò “Le Piramidè”.
“Bene… Ora sì che servirebbero un paio di mutande pulite.” Disse Nykyta osservando il cupo casinò con un po’ di timore.
“Voi due restate qua fuori a controllare le nostre mosse, noi entriamo!” Disse Alex, mentre Francis la imbragava di tuta e armi.
Rebel montò sul suo Skate che diventò volante, ad azoto: “Grazie, Doc, Ora va meglio”
Valentine sorrise e chiuse il portellone del furgone, accendendo le telecamere e i computer.
“Contatto attivato, Francis.” Parlò Nykyta nel microfono.
Francis si lanciò dentro al casinò seguito da tutta la squadra.
 

 

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Capitolo 11
*** Giorno 11: Chi vuole vivere per sempre? ***


Giorno 11: To the end

Giorno 11: Chi vuole vivere per sempre?


Francis varcò la soglia, insieme al gruppo, ma non trovò altro che il buio più totale; Rebel svolazzò in circolo, dall'alto al basso, con il suo skate volante, ma non vedeva nulla; Beauty focalizzò il suo radar ad infrarossi, mentre Blank si guardava intorno per cercare di vedere meglio.

Ad un tratto, le luci della stanza si accesero, accecandogli per la sorpresa; quando si ripresero, si trovarono a fronteggiare uno stuolo di demoni delle più varie misure.

Ok... Questo limita un po' il mio piano, credevo fossero molti meno.” Francis indietreggiò insieme agli altri, a parte Alex che restò lì, spavalda, senza alcuna paura.

Avanti, ragazzi, non saranno mica alcuni demoni a fermarci. Se ci blocchiamo ora, Fenn ha i minuti contati.” Si voltò a fissarli, sperando che non scappassero a gambe levate.

Rebel sorrise, si mise in bocca una chewing gum e si appostò al suo fianco: “Se muoio, e ho già scritto il testamento, lo preciso, la mia piantagione di erba è tua, amica mia.”

La mora sbarrò gli occhi, ma fu felice che almeno al suo fianco c'era Rebel, se pur fumata come al suo solito.

Beauty si aggiunse al duo, scocciata della presenza di Alex: “Lo faccio solo per il mio amato Fenn.”

Blank, che non aveva abbandonato l'idea di salvare il fratello, tirò fuori il bazuka, ed esclamò: “Beh, che stiamo aspettando, allora?”

Emme lanciò le armi alle ragazze, mentre Francis, un po' a malincuore, rinunciò a filarsela.

Caricamento del plasma biomeccanico in corso...” La voce di Nykyta negli auricolari risuonò perfettamente, il conto alla rovescia era iniziato.

3...2...1...”

Emme, Rebel, Beauty e Blank presero una strana forma, di un colore simile al platino, ma più scuro, freddi e lucidi, spaventosi, eppure tanto affascinanti quanto perfetti: era la mutazione biomeccanica.

Andiamo a far fuori qualche culo demoniaco.” Rebel schizzò verso il gruppo di demoni incazzati, schivando con velocità tutti gli attacchi come non aveva mai fatto prima d'ora.

Beauty, con la vista agli infrarossi, polverizzava qualunque cosa gli capitasse sotto mano; Blank frantumava le ossa del cranio spalancando la bocca a 180°, e, infine, Emme sparava acido dall'addome, sciogliendo tutto ciò che aveva intorno di nemico.

Alex si paralizzò sul posto, mentre Francis la prendeva per un braccio e la montava sul sedile posteriore della sua moto da cross: “Sorpresa?”

Saltò tutti gli ostacoli, arginando i pericoli e i compagni, soprattutto Beauty ed Emme: “Cazzo, non mi aspettavo fossero così maledettamente forti e mostruosi.”

Beh, ti ci devi abituare. Stringiti forte, balleremo un po'. Rebel...” La biomeccanica lo fissò con quei suoi occhi di metallo e lo seguì, sfrecciando per i corridoi, abbatendo scudi e altri ostacoli.

Il livello 2 sembrò una fottutissima roulette russa, peccato che per ogni numero c'era una stramaledetta trappola mortale.

Oh, cazzo... Rebel... Qualche idea?” Francis posò il portatile per terra, mettendo il cavalletto alla sua splendida moto: “Vedi se riesci a superare questa specie di livello.”

Rebel studiò il campo, sorvolandolo quasi del tutto, poi tornò, un po' delusa: “C'è un campo magnetico che non riesco a distruggere... Mi serve dell'energia elettrica negativa, riusciresti a produrmela?”

Francis ebbe un lampo di genio: aprì il suo zainetto e cercò dentro, trovando delle pile alcaline praticamente nuove, ed iniziò a costruire qualcosa di strano.




Oh, bene...” Lux rise fragorosamente nel sentire la presenza del gruppo: “Come possono credere di superare i miei livelli?”

Fenn, pieno di ematomi e ferite ovunque, alzò il viso scarno per fissare Lux: la voce era flebile, poco fiato, si sentiva inerme in quello stato “Lo... Sapevo che sarebbero... Venuti.”

Già, c'è anche quella bellezza della tua fidanzata.” Rise, nuovamente, mentre Fenn sbarrava gli occhi: perché Alex aveva fatto una cosa così sconsiderata, esponendosi a certi pericoli?

Il cellulare gli squillò, tanto da lasciarlo confuso: era Alex.

Rispose Lux: “Non rivedrai mai il tuo adorato, mia cara.”

Questo lo vedremo... In ogni caso, caro... Mi chiamo Francis, stronzo. Ho trovato anche il modo di passare tutti i livelli senza muovere un dito. Lo sai come?”

Il sorriso dalle labbra di Lux scomparve, riducendosi a qualcosa di più simile ad una smorfia contrariata: Non è possibile, come avrà...

Stai bleffando, non ci è mai riuscito nessuno...”

Io non sono nessuno, io sono Francis Birthsong, un cazzone fottutamente intelligente che viene ad aprirti il culo in questo momento, scommetti?”

Dal silenzio, si poté distinguere chiaramente l'inizio di Welcome to the Jungle dei Guns'n'roses, Fenn conosceva solo una persona, almeno benissimo, che amava quella canzone e la ascoltava almeno 800 volte al giorno.

Ci fu un'esplosione, fortissima: il soffito era crepato quando Francis era piombato dal livello 2 a quello con la sua moto, seguito da Rebel e Alex.

Io non scherzo mai, almeno non sulle cose importanti.” Gli alzò il medio.

Fenn sorrise, anche se dopo gli venne da tossire per tutto il dolore che provava.

Alex si mise una mano sulla bocca: il suo amore era ridotto molto male, era quasi irriconoscibile; attaccò Lux, anche se era molto più forte di quello che pensava, dato che schivò senza tanti sforzi e la colpì dritta nella pancia, tanto da farla inginocchiare dal dolore.

Francis fu più pronto di lei: “Rebel, vai da Fenn, io tengo occupato il figlio di puttana!!!”

Gli tirò un pugno, che non scalfì nemmeno di una piega Lux, che rideva ad ogni colpo inflitto: “Sei proprio un idiota!”

Il ragazzo ricevette la testata più forte che avesse mai sentito, tanto da aprirgli la testa e farlo sanguinare copiosamente.

Rebel cercò di passare tutta la sua energia a Fenn, che respirava a fatica e le diceva di sbrigarsi.

All'ultimo minuto, quando stava per essere attaccata, Fenn, armatura metallica e forza sovrumana, iniziò una battaglia con il suo antagonista.

La lotta era spietata e sanguinolenta: ferite profonde segnavano le carni di Lux, dolori dilanianti venivano inferti sull'armatura di Fenn.

Erano entrambi in fin di vita.

Francis ebbe la forza di rialzarsi: fissò Rebel, raccolta in un angolo con Alex e la chiamò” Dammi una mano, stupida mezza macchina!”

Lo aiutò ad alzarsi e ad avvicinarsi a Fenn: anche se il sangue copriva i suoi occhi, riuscì comunque a vedere il punto della situazione, ed iniziò ad operare.

Che stai facendo?” Disse Alex quando capì cosa voleva fare.

Se muore uno, anche l'altro passerà all'altro mondo... Vuoi rimanere vedova prima del previsto, bellezza?”

Alex si fece da parte, pregando Dio che Fenn si salvasse.




L'aria del mattino era quella che preferiva, in quella casa: sentiva costantemente la mancanza della sua stanza alla centrale, ma in compenso gli piaceva quella nuova dimora, vicino al lago, col suo cane e la sua fidanzata.

Fenn...” La voce di Alex lo fece voltare.

Alex lo fissò: le sue ferite non si erano ancora ripristinate, l'aver dovuto fondere al suo corpo anche Lux l'aveva cambiato, non solo nell'aspetto, ma anche nel carattere, come ad esempio, i suoi sbalzi d'umore, ma anche quella voglia di affetto così intensa che prima non aveva.

Che c'è?”

Nulla, è che mi mancavi...”

Sono qui!”

La baciò, il fuoco che c'era nelle sue labbra era ancora più intenso di quello di una volta.

Ti amo, lo sai?”

Sì, lo so... Voglio vivere per sempre... con te...”





*-* l'ho finitoooooooooooh

Ringrazio la mia sister Ladywolf x l'appoggio

l'ho scritto di velocità tutto oggi!!! ^^ x te

p.s.

Nessun continuo, te lo dico!!!!

mi è bastato 4 anni di questo!!!

p.p.s

Al massimo potrei fare una one shot in cui Alex

si fa Francis (ma quanto è un figo??? adoro

quell'uomo è leso!!!!)

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