Bloody Raven di SixLeeMunster (/viewuser.php?uid=65123)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorno 1: la creazione ***
Capitolo 2: *** Il resto del gruppo ***
Capitolo 3: *** Cuori ribelli ***
Capitolo 4: *** La melodia di chi ama ***
Capitolo 5: *** Ricordo di un angelo ***
Capitolo 6: *** Morte Apparente ***
Capitolo 7: *** Guerriero di metallo ***
Capitolo 8: *** 8. La scommessa ***
Capitolo 9: *** Grandi decisioni ***
Capitolo 10: *** Un amaro segreto ***
Capitolo 11: *** Giorno 11: Chi vuole vivere per sempre? ***
Capitolo 1 *** Giorno 1: la creazione ***
Tu-tum…
E’ il mio
cuore che batte?Chi sono io?E cos’è questa cosa che mi
brucia dentro?E…Quegli occhi?Di ghiaccio, quasi…A chi
appartengono?Chi sono io?
Esperimento 626, questo dice la targhetta
incollata sul vetro della sua capsula incubatrice.
Questi
ricordi?Non ricordo di aver mai respirato, assaggiato un pezzo di
carne, o fatto l’amore con una donna…Non so neppure se
sono mai vissuto.
L’esperimento
aprì gli occhi, di un verde acceso, con un filo d’eye-liner
tatuato sulle palpebre: era attaccato ad una macchina tramite dei
tubi, immerso interamente in un liquido rosso dal gusto ferroso ma
dolciastro.
Il suo fisico era perfetto, palestrato, ma non
troppo magro, e i suoi capelli, ora rossi per quello strano liquido,
naturalmente, erano biondissimi.
Una
donna dai corti capelli bruni, gli occhiali appoggiati al naso e la
divisa da medico iniziò a scrivere, sorridendo, su di un
blocchetto notes.
“Allora,
esperimento 626, pronto per una nuova vita?”
Che cosa?Una nuova vita?Assurdo…
L’esperimento fece sì con la testa,
senza paura, fissando quella donna con estremo odio.
La
donna schiacciò un pulsante e il liquido rosso fu risucchiato
in un tubo di scarico, mentre 626 cadde fuori dalla capsula, nudo e
infreddolito.
Gli
inservienti lo coprirono e lo aiutarono ad alzarsi: ”Allora,
626, pronto per una doccia fredda?”
Le
catene che gli misero erano bollenti, tanto che il dolore gli fece
salire le lacrime agli occhi: ”Bastardi, cosa state facendo?”
“Ti
marchiamo a fuoco…Sei un nostro progetto, Bloody Raven.”
L’inserviente
che gli parlava con quell’aria strafottente era un uomo sulla
trentina, alto, robusto, coi capelli tutti per aria neri, con
lineamenti presumibilmente asiatici.
“Bloody
Raven?….Cioè?”
“Ciò
che sei…Un Bloody Raven è un cacciatore di taglie,
un’alterazione genetica pseudo umana.”
626
guardò l’inserviente che nel frattempo lo buttava dentro
una camera delle docce: ”Pseudo?Che vuoi dire?”
L’infermiere
rise: ”Lo scoprirai, 626!”
Acqua
fredda gli coprì la visuale, mentre il pavimento si ricopriva
d’acqua e sangue.
Poi
udì bene un’esplosione e passi che si dirigevano lì,
poi una figura incappucciata: ”Dai, filiamocela…”Era
una voce femminile.
Gli
porse un floppy: ”Guardalo appena puoi, è importante!”
“Come
posso rivederti?”
“Ci
vedremo, non so quando.”
La
ragazza incappucciata scomparve, saltellando fuori dal finestrone
dell’edificio.
626
corse fuori,guardandosi attorno: c’era un’auto,una Nissan
Skyline elaborata fino all’ultimo dettaglio:era bianca e
grigia,probabilmente aveva dei pezzi in carbonio per renderla più
leggera e veloce,era molto aerodinamica e i cerchioni erano di misura
21.
Le
chiavi erano dentro e fu facile aprirla.
Inconsapevolmente,fece
partire la macchina e ingranò la prima,fuggendo per Hills
road.
In
due secondi,l’auto arrivò ai 230 chilometri orari.
626
scorse un computer di bordo:lo prese e lo collegò all’accendi
sigari;successivamente,lo accese e infilò il floppy.
Dati
Bloody Raven project experiment 626
Nome:Fenn
Cognome:Dusick
Tipo
di progetto:Clonazione bio-meccanica
Genetica:
Wayne Keller, uccisore d’alieni e licantropo, Edward Alambert,
alchimista e vampiro.
Composizione
sanguigna: sangue 25%, metadone 40%, argento liquido 35%.
Data
di produzione: 14/3/07
Numero
codice N.I.M: 00874-4613-00-5463
Intelligenza:
quoziente pari ad un 210
Livello
d’apprendimento: 95% delle sue capacità
Tempo di
rigenerazione: cinque secondi e venti millesimi
Interludio:
Future Kill, metallo 70%, carne umana 10%, acido solforico 20%.
Non sappiamo
ancora abbastanza su questa nuova razza, possiamo solo affermare che
il nostro marchio di fabbrica, gli occhi color azzurro ghiaccio, non
funziona sul soggetto, poiché, tramite una reazione chimica
dovuta al contatto col sangue, le iridi si colorano di un blu notte
alquanto scuro, mentre, alla normalità, prendono un colorito
smeraldo.
Il soggetto ha
anche acquisito una prestanza muscolare pari ad un allenamento
costante di almeno cinque anni e la sua intelligenza è molto
alta, simile al nostro esperimento Alexander.
La sua altezza
è di un metro e ottant’otto, il che non era mai capitato
di costruire un bios così alto; la sua natura di vampiro gli
permette di vedere al buio e di muoversi silenziosamente e agilmente,
mentre quella lican gli da una forza sovrumana…
Tuttavia,
costatiamo che la sua trasformazione lupesca non è così
orribile, visto che si trasforma in un normale lupo di colore nero.
Posso solo
sperare di vedere la trasformazione, il Future Kill, dovuto
all’incontro tra il metadone e l’acido solforico, grazie
ad una forte rabbia repressa.
Che significava tutto ciò?
Allora lui era un bio-meccanico, un essere non
umano, composto di una droga, da sangue e d’argento…
Eppure, viveva..
Un’email arrivò sul computer di bordo
dell’auto:
Hey, Fenn…
Se stai
aspettando la manna che cade dal cielo, ok…
Spero che
Alex ti abbia dato il floppy…
Benvenuto,
allora, nome in codice Bloody Raven.
Ti
spiegherò tutto al quartier generale degli Street Warriors…
Fatti
trovare fra dieci minuti alla fonderia d’Elm Street.
Non c’era scritto chi fosse il mittente,
eppure…Lo incuriosiva quell’email…
Arrivò, dopo dieci minuti, grazie al gps,
in una strada sterrata, dove vi erano presenti diversi cumuli di
macerie.
All’improvviso, un audi a3 blu con delle
aerografie fucsia apparve da una montagnola a tutta velocità:
era elaborata fino all’ultimo dettaglio e l’estetica era
a dir poco sensazionale.
Dietro di lei, una bmw s3 bianca e blu, sfrecciò
in derapata verso la skyline dove era contenuto Fenn.
Dall’a3 uscì un tipetto dai capelli
bruni, una ragazza con tanto d’occhiali che sembrava avere un
attacco isterico: ”La prossima volta vado a piedi…Ma il
sai a quanto andavi?Ai 390 chilometri orari!Volevi accopparmi,
Rebel?”
Una ragazzina molto alta per la sua età,
dai capelli biondi e dal fisico slanciato uscì dall’audi:
”Guarda che andavo pure piano…Si vede che non segui le
corse clandestine,Beauty!”
Beauty s’infuriò:”Brutta
mocciosa,ti ucciderei se non fossi nella mia squadra.”
Rebel alzò lo sguardo al cielo:”Non
siamo qui per questo,Beauty!Ne parliamo più tardi”Si
rivolse,così a Fenn”Scusa per l’attesa,Fenn!Noi
siamo solo una minima parte degli Street Warriors.Io sono Rebel
Revenge,autista e spia,nome in codice Night Fighter,esperimento
860,numero N.I.M. 456-2786-000-666.”
“Tu e le tue manie di protagonismo…”Beauty
si fece avanti:”…Rebel ha ragione,non siamo gli unici,ma
i nostri sono invischiati in una battaglia civile in Russia,a
Mosca,contro un gruppo di Nazisti.”
“Wow,vi date da fare!”Disse Fenn
sbalordito.
“Già,scappiamo da ciò che
siamo.Degli esperimenti Bio-Meccanici.Beauty Lambridge,nome in codice
Dawn Eclipse,esperimento 230,numero N.I.M.745-9856-923-170,medico.”
Un ragazzo dai capelli castani,gli occhi scuri,il
ciuffo che gli copriva mezzo viso e il piercing al setto nasale uscì
dal bmw:”Beh,almeno ora abbiamo il nostro cacciatore di
taglie.Emme Pixel,nome in codice Ghost Messenger,esperimento
210,numero N.I.M.560-8900-456-123,capo e assemblatore di mezzi di
trasporto.”Baciò la bionda.
“Ti spiegheremo tutto al quartier
generale…Per ora,avviamoci.”La biondina salì in
macchina e sfrecciò a tutto gas.
Fenn seguì il gruppo di auto,arrivando in
un grande capannone sotterraneo.
Una ragazza dai capelli azzurri li stava
aspettando:”Heylà,come butta,gente?”
“Hey,Nykyta…Qualche news?”Chiese
Emme lanciandogli le chiavi.
“Ah,niente…Gli umani combinano un po’
di cazzate,qua e là,ma niente di più.”Vide
Fenn:”Bloody Raven…L’esperimento più
potente dopo White Wolf,ma che piacere…Allora?”
“Questo lo dovrei chiedere io…”Disse
Fenn,spaesato.
“Giusto…Seguimi.”Nykyta
saltellò di qua e di là,felice di rendersi utile come
sempre:”Io sono Nykyta Jones,sono un clone,morta 45 volte e
clonata lo stesso,nome in codice Quiet Butterfly,Hacker,ho 19
anni,anche se ne dovrei avere di più,sono iper
intelligente,anche se mai quanto te e lady Wolf…”
“Lady Wolf?”Fenn si accese una
sigaretta,inconsapevolmente.
“Non si potrebbe fumare,ma tanto lo fanno
tutti,per cui…Comunque,lasciami finire,almeno ci capisci
qualcosa.Noi siamo un’organizzazione anti N.I.M.,coloro che ci
hanno creati,che da tempo non creano grandi esperimenti…anzi,alcuni
diventano demoni o mostri.Siamo bio-meccanici:quando siamo tra
virgolette umani,siamo carne e niente di più,con qualche
potere in più,quando ci trasformiamo,e qui il nostro nome in
codice,diventiamo un essere meccanico,una macchina,capisci.”
Fenn era rimasto a bocca aperta,facendo cadere la
sigaretta.
“Fanno tutti così,non ti
preoccupare…Ognuno di voi,ha un componente diverso nel
sangue…Rebel ha l’eroina mischiata alla nicotina,per cui
non sente il bisogno di mangiare,ma deve riposare molto.Beauty ha una
percentuale di efedrina,MD e MA che la rendono alquanto isterica,ma
ha una velocità sovrumana.Il sangue di Emme è cocaina e
morfina allo stato liquido e non sente nessun
dolore.Tu,invece,dovresti essere iper intelligente,con una forza
sovrumana,la rigenerazione e la vista di un vampiro,ma la
trasformazione di un licantropo.Ti hanno creato simile a Lady Wolf.”
“Ora mi spiegherai chi è questa Lady
Wolf!!!”
Gli occhi gialli di Nykyta s’illuminarono:”Si
chiama Alexander Miku non mi ricordo dopo qual’era l’altro
cognome,White Wolf in codice,fondatrice degli Street Warriors e
cacciatrice di taglie.Lei è veramente potente e bella.E’
lei che ti ha salvato stamattina.”
Il ragazzo non era più tanto convinto:stava
sognando,era così?
“Comunque avrai modo di mettere in atto le
tue qualità.Domani andiamo a fare un giretto al quartier
generale di Lady Wolf,così te la presento…Ah,per
l’appunto…”lanciò una scarpa contro una
ragazzo con la mezza cresta nera e gli occhi azzurri:”Lui è
mio cugino Francis…IDIOTA,QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON
ANDARE IN SITI PORNOGRAFICI?MI SCARICHI TANTI DI QUEI VIRUS CHE
POSSIAMO FORMARCI UN’EPIDEMIA ONLINE!”
“Oh,scusami,cervellona…”Si
accorse di Fenn che lo fissava male:”Bloody Raven…”
“Preferirei Fenn”
“Ok,ok…Io sono Francis
Jones,armeria,nome in codice Dark Eagle,clone.”
Beauty arrivò con una siringa e del liquido
verde dentro.
Francis s’irrigidì:”Uh,amico,quello
farà male…E’ il tuo addestramento!”
“Zitto,Fran…Così lo
innervosisci!”
Invece,Fenn fu più serio del solito,anche
quando l’ago fu iniettato nella vena del suo collo.
Una vasta gamma d’informazioni gli entrarono
nel cervello e subito una nuova espressione sul viso gli si stava
dipingendo sul volto:tenebroso e quel poco di malvagio che lo
rendevano sensuale al massimo.
Beauty gli porse i suoi vestiti:un giubino
torchiato in pelle,una maglietta a maniche corte,pantaloni stracciati
e anfibi,tutto in nero;a dare un tocco di virilità vi era
anche il ciondolo di una pistola e il tatuaggio di ali di corvo sulla
schiena.
Nykyta gli porse la carta magnetica delle porte
del quartier generale:”Benvenuto tra noi,Bloody Raven.”
“Grazie,Nykyta…Vado a fare un giretto
per i bassifondi.”E detto questo,sparì nel buio della
notte,camminando e allacciandosi le sue armi retrattili sul
polso,oltre alle pistole sulla cintura.
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Capitolo 2 *** Il resto del gruppo ***
Nykyta fu svegliata da un rumore sospetto
proveniente dal pian terreno.
Tolse la spina del suo caricatore, poiché
era un androide, e scese al piano di sotto con una mazza da baseball
in mano e una fifa blu che dava sui nervi.
“Chi
va là?”
Una
sagoma nera era assorta a frugare nel frigo.
Nykyta
si avvicinò con la mazza alzata, fece per colpirlo, quando
l’essere si girò e la bloccò: era Fenn.
“Tenti
ancora di accopparmi?Nyky, è già l’ottava notte
che saggi d’ammazzarmi…Ieri sera, per poco, non mi
accechi con lo spray al peperoncino.”Prese una birra e si
appoggiò al frigo.
“E’
solo che…Non riuscirò mai ad abituarmi a tutti questi
via vai notturni…Tuttavia, tu sei di turno di notte, è
tua la ronda di mezzanotte…E poi, i corvi escono sempre di
sera.”La ragazza sorrise, solare come non mai, con i capelli
scompigliati e il corpo infilato in una vestaglia bianca e rosa
simpaticissima.
Fenn
accese il telegiornale, mentre si accendeva una sigaretta e bevette
un goccio di birra.
La
tv iniziò a parlare di un fatto strano: ”Questa notte,
un teppista che guidava ai 300 chilometri orari, ha salvato una donna
da un tentato stupro e salvato una ragazza che cercava il suicidio.
Ciò nonostante, il ragazzo, che guidava una Skyline bianca e
grigia, ha causato gravi danni al British Museum per acciuffare i
ladri di gioielli di Buckingham Palace.Questo teppista si firma con
del sangue di corvo e il disegno dell’animale che porta il
fluido, ecco perché i mass media lo chiamano Bloody Raven,
l’eroe apocalittico o il teppista del bene.La polizia è
alla ricerca di questo sconosciuto, per ora non ci sono altre
informazioni…”Nykyta spense la tv.
Il
biondo sorrise, con l’aria da perenne ragazzo cattivo: ”Mi
piace quando mi chiamano teppista!”
“Perché
lo sei!Ti rendi conto di quello che hai fatto?Hai distrutto, o quasi,
il British Museum!Ma sei impazzito?”Gli urlò talmente
tanto in faccia, che il teppista si allontanò per seguirla
meglio.
“E
dai Nyky, siamo eroi…Vuoi punirmi?”Rise, divertito.
“Con
quella tua aria da strafottente credo proprio di sì!”
Fenn
alzò le spalle: ”Va bene…In cosa consisterebbe?”
Lei
prese secchio e straccio: ”Niente di complicato o
doloroso:pulire il quartier generale.”
Il
biondo fece una faccia
spaventata:”CCCCCCCCCCOOOOOOOOOSSSSSSSSAAAAAAA?!”
“Buon
lavoro!”Nykyta se ne tornò a letto,ridendo:”E
ricorda di spegnere la luce quando hai finito!”
Quando
la ragazza scomparve dalla sua visuale,le fiamme dell’inferno
lo attraversarono ed iniziò ad urlare:”COL CAZZO,
LAVATELA TE QUESTA MERDA D’INFRASTRUTTURA,STRONZA!”
Una
scarpa lo colpì sulla fronte,lasciandogli il segno:”Non
urlare c’è gente che dorme!”La voce di Nykyta
risuonò dalla sua camera.
Dopo sei ore…
“Giorno,ragazzi.”Disse Rebel,
prendendo una tazza di caffè:”Avete visto Fenn di
recente?In camera non è…Chi ha pulito la cucina?”
“Fenn
stanotte!Dovrebbe essere fuori,in giardino,sull’amaca…E’
in sciopero.”Rispose Nykyta guardando il monitor del computer.
“Che
ha fatto per meritarsi questo?”Chiese ridacchiando Emme.
“Da
quel che ho origliato stanotte,ha distrutto il British
Museum.”Rispose Beauty,pulendosi gli occhiali.
“Hey,ragazzi,ho
individuato Blank.”Schizzò Nykyta,dopo aver beccato un
informazione alquanto interessante.
“Pretty
Colombine?”Chiesero tutti in coro.
“Sì,la
sorella del nostro caro Fenn.”
“Come
fa un esperimento ad essere imparentato con un altro
esperimento?”Francis si era finalmente svegliato.
“Hanno
lo stesso corredo genetico e si assomigliano molto.”Beauty
sbadigliò sonoramente.
“Bene,allora
andiamo a prenderla.”Disse Rebel, preparandosi già e
caricando le armi.
“Piccolo
problema:è la spogliarellista del Goo goo dolls!”Nykyta
alzò lo sguardo per vedere le facce dei compagni.
“E
allora che aspettiamo?Infondo,è una nostra compagnia ed è
mia sorella…”Fenn entrò all’improvviso e
guardò tutti col suo solito sguardo da leader tenebroso.
“Non
è una passeggiata,è pieno di guardie potenti.”Disse
Nykyta un po’ tremante.
“Allora
gli faremo il culo…Chi è con me?”Fenn si guardò
intorno e,dopo un po’, tutti alzarono le mani:”Bene…Allora
si parte…C’mon!”
Goo
goo Dolls
strip club
“A
me non sembra così maligno!”Disse Fenn attraverso il
walky tolkie.
“Tranquillo…Dopo
vedrai di cosa intendevamo prima.”Disse Beauty smontando dalla
macchina.
Tutta
la squadra scese dalle auto:erano tutti in pelle nera,le ragazze
anche mezze nude.
“Che…Che
tipo è mia sorella?”Chiese Fenn arrossendo un po’.
“Lo
vedrai…Molto sexy e bella, comunque.”Disse Francis
sorridendo.
Un
ventriloquo scese sul palco e iniziò a parlare:”Per voi
stasera,abbiamo un cigno bianco…La stella,la passione,il sogno
d’ogni uomo…Blank Razor!”
Una
ragazza dai corti capelli bianchi e dal lungo ciuffo venne giù
dal palo di lap dance:aveva un corpo perfetto,seno prorompete,gambe
sensazionali,curve mozzafiato,e due occhi blu da sogno,senza contare
delle labbra sexy che davano quel tocco in più.
“Sei
sicuro che quella sia mia sorella?”Fenn era leggermente
sbalordito.
“Ehm…Sì,al
100%!Carina,eh?”Francis si mise a ridere.
“Solo
carina è un’offesa…Bellissima ci
avviciniamo,dai!”
Un
gruppo di tipi iniziarono con l’infastidirla:”Hey,tesoro,vieni
a fare un privè con papino?50$?”
“Scordatelo!”Disse
Blank tirandogli un calcio in faccia.
“Brutta
putt…”Il tipo fu fermato da Fenn.
Fenn
gli tirò un cazzotto da rompergli l’osso del
collo:”Ah,questi tipi non hanno un minimo di rispetto per le
donne.”
Gli
amici del malcapitato gli furono addosso,con
coltelli,sedie,mazze,manganelli.
“E
va bene,giochiamo,allora.”Disse Fenn,mentre gli altri si
occupavano delle guardie.
Erano
in sette:il primo fu quello con la mazza:“Hey,megalomane…Guarda
che bel regalo ha portato Babbo Natale.”
“A
quella ci sono abituato…E poi,Natale è gia passato.”
Il
tipo lo attaccò,ma Fenn gliela bloccò e gliela spacco
in due sulla fronte.
Un
altro,più grosso del primo e completamente tatuato,prese un
tavolo e lo scaraventò contro il biondo.
Fenn
estrasse la katana e,con un colpo leggero,tagliò in due il
tavolo:”Allora?Vogliamo giocare un altro po’?”
Il
bufalo lo caricò e gli fu addosso in un istante,ma Fenn gli
bloccò ogni movimento:”Dolcetto o scherzetto?”Gli
diede una gomitata sulla guancia destra,facendogli sputare ben sette
denti.”
Un
altro,armato di coltello da guerra,tentò di tagliargli la
gola,prendendolo alle spalle,ma Fenn lo recinse,tenendo stretto il
coltello fra l’indice e il medio:”Tutto qui?”
L’uomo
tentò di tirare via l’arma e,alla fine,ci
riuscì,scorticando Fenn.
“Sorpreso?”Chiese
l’uomo al corvo.
“Per
niente!”Gli mostrò le cicatrici,ormai inesistenti,che si
erano rimarginate,e gli mozzò gli occhi con le due dita.
Il
quarto,un cinese alla Bruce Lee,gli urlò contro qualcosa
d’incomprensibile,tanto che Fenn,per zittirlo,estrasse la sua
arma retrattile e lo lasciò morire lentamente.
Gli
altri tre,ragazzi di colore,lo attaccarono con manganelli,e,a quel
punto,Fenn fu costretto ad estrarre le sue revolver:”Ci
rivediamo all’inferno!”
Le
pallottole colpirono gli interessati,che caddero a terra inermi.
“Piazza
pulita…”Disse il corvo attraverso il walky tolkie.
“Ben
fatto,Bloody Raven…Moviamoci,dobbiamo essere da Valentine fra
venti minuti.”Disse Rebel soddisfatta.
“Uh,c’è
anche il mio amoruccio?”Chiese Nykyta frizzante.
“Si!”Dissero
tutti in coro,a parte Fenn che se ne rimase zitto per tutto il
tragitto.
Il
laboratorio di Valentine era un caseggiato grigio,pieno di vetrate e
portici,stile retrò.
“Siamo
sicuri che non è un pazzo criminale?”Chiese Fenn
disinibito.
“No,tranquillo…E’
solo scemo.”Disse Beauty tranquillizzandolo.
Appena
entrati,un forte odore d’ospedale gli venne su per le narici.
Valentine,un
tipo dai capelli chiari e gli occhi viola, era intendo a guardare un
sito a luci rosse su Pamela Anderson.
“COSA
STAI FACENDO?”Nykyta urlò così forte da far
cadere il doc dalla sedia.
“Niente,niente…Ricerche
scientifiche…”Il dottore iniziò a sudare.
“Ricerche
un corno…”
“Calmati,
Nyky…E’ già abbastanza rincoglionito per i fatti
suoi.”Fenn sghignazzò per la sua battuta.
“Ah
ah ah,bella battuta…”Valentine lo guardò con
sguardo gelido,anche se il corvo non si scompose.
“Hey,Val…Dov’è
Lady Wolf?”Chiese Rebel sorridente.
“Intendi
Alex?Beh,è in missione,circa fra due anni dovrebbe tornare…”
“Cosa?”Tutta
la squadra sussultò,tranne Fenn.
“Quanta
considerazione per una mocciosa…”Disse il biondo
stiracchiandosi.
“Per
tua informazione,è il tuo superiore…E si dal caso che è
il numero di serie prima del tuo…”Disse Beauty con
fermezza.
“Nessuno
mi sottomette…Sono felice per lei se è un numero di
serie maggiore del mio…Ma è una mocciosa.”
“Ehm…Tesoro,anche
tu lo sei…Ok,lo ammetto,per essere un bio-meccanico sei
alquanto sexy…Ma…Ricordo che hai solo dieci giorni di
vita.”Blank finalmente spuntò al fianco di Rebel
Lui
sbuffò e guardò fuori:pioveva e una freddo gelido gli
percoteva la mente.
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Capitolo 3 *** Cuori ribelli ***
Sono passati due anni da allora: Fenn, nel
frattempo, allenandosi estenuantemente ogni giorno, era diventato
potente, raggiungendo la sua massima potenza.Nel frattempo, è
diventato anche una gran rock star: fa parte, infatti, di un gruppo
chiamato Infernum, piuttosto metal rock e con qualche aria di
cattiveria. Come sia successo è inspiegabile…Fatto sta
che ora, Fenn Razor è l’uomo più desiderato del
mondo. Insieme a lui, vi
sono i suoi fedeli compagni di band, Travis Chains, chitarra e voce,
moro e con occhi di smeraldo, Nicolas Golden, chitarrista dall’aria
lugubre, Thomas Zola, batterista con senso del tempo, Elyah Trevor,
bassista narcisista (Sì, fa rima, ma non è una cosa
fatta apposta) e Cody Brennan, tastierista fottutamente alcolizzato.
Sono ormai un mito per i teenager: musicalmente
sono degli dei.
Hanno registrato solo un cd, nel frattempo: Song
for the moon.
Quel mattino, Fenn cercava di incidere qualche
canzone, ma i suoi ragazzi erano uno più frenetico dell’altro.
Iniziò ad arrabbiarsi con Travis,
demoralizzato per il fatto che non trovasse una ragazza decente che
non avesse voglia di portarselo a letto.
“Suvvia, Travy, dovresti essere felice…Hai
tante fan che cadono ai tuoi piedi.”Fenn gli porse una bella
tazza di caffè.
“Il fatto è che non ce né una
che non voglia fare sesso con me e voglia prima conoscermi per ciò
che sono …Ho bisogno di una compagna, Fenn…”Travis
si accorse che il suo cantante lo stava guardando con faccia
allibita.
“Meglio che ti mandi da uno psichiatra, e in
fretta…Tu non stai bene!!!” Fenn passò a Nicolas,
perso per i fatti suoi a fissare una lametta abbastanza tagliente.
“Fenn, questa da dove salta fuori?Hai
iniziato a tagliarti?”Nicolas gliela sventolò in faccia
con la solita aria dark con cui appariva.
“Veramente sono armi della mia ex allieva…”
“…Se lo dici tu…Non è
che mi stai diventando emo?”Nicolas ridacchiò.
“Ti faccio diventare io, emo, se non la
smetti di sfottermi per niente.”Fenn assunse un’aria
cattiva, tanto da far impallidire Nicolas.
“Credo che oggi pioverà…”Sospirò
Thomas guardando fuori dalla finestra della cantina.
“Ma che diavolo dici?Devo andare dal
parrucchiere a mettermi a posto i capelli, per cui non portare sfiga,
Tommy…”Ecco Elyah che faceva le corna per l’affermazione
del batterista.
“Chi è che vuole un goccio di
Tequila?”Con voce roca, Cody porse a Fenn la sua Tequila, che
ne bevve metà.
“Quando torno, voglio trovarvi pronti,
esercitati, senza paranoie, con il sorriso sulle labbra, senza
giocare questi scherzi di merda sul tempo, senza apparire come
Rodolfo Valentino e lucidi…”
Cody nascose la bottiglia sotto il divano.
Il biondo teppista si diresse verso la sua
lussuosa lamborghini grigia.
Montò e la accese, facendo qualche km,
verso la gran palestra in cui andava ad allenarsi.
Entrò nel grande edificio, bianco e rosso,
con molte scale e saloni che accoglievano i reparti per qualunque
tipo di sport, con le correlate sale d’aspetto e segreterie.
Lui era al terzo piano, nel settore palestra e
allenamento.
Salì in ascensore e un messaggio arrivò,
puntuale come un orologio svizzero, sul suo nuovo cellulare.
Era Beauty.
Vi era scritto: ”L’altra
sera è stata stupenda…Spero ve ne siano altre, come del
resto ne sono avvenute in passato.”
Fenn sospirò: Beauty era una donna molto
attraente e sicura di sé, oltre al fatto che era consapevole
della sua bellezza; tuttavia, qualunque cosa lui decidesse di fare
con il suo corpo, lei glielo avrebbe permesso, perché
l’amava…Un sentimento, infondo, non ricambiato.
Tra quei pensieri, le porte del grande ascensore
si aprirono.
Il biondo si avviò verso un Punch ball: si
tolse la felpa nera, rimanendo così con la sua canottiera, e
iniziò a tirare potenti pugni al grosso sacco.
Di lì a poco, una figura femminile apparve
in quell’angolo vuoto dove si allenava sempre Fenn: mora,
bellissima, con un corpo da urlo, delineato da curve prorompenti, con
capelli lunghissimi e due occhi che sembravano iceberg.
Il teppista si bloccò un attimo, catturato
dalla bellezza della ragazza, poi tornò ai suoi allenamenti.
Lei lo scorse e si fermò a guardarlo: ”Ti
alleni bene…Per essere una rockstar…”
Lui neppure la guardò, ma le rispose, in
ogni modo: ”Sai, se si vuole essere accettabili, un po’
di prestanza fisica si deve sempre avere.”
“Non ne hai già abbastanza?”Lei
rise.
Stavolta la guardò e sorrise: ”Mmmh…Sì,
ma…Mi piace tenermi in forma…Sono più che una
rockstar…”
La mora tirò un pugno che sembrò
leggero, in realtà fu una bomba e lacerò il sacco: ”E
cosa saresti?”
Fenn rimase un po’ interdetto, poi sorrise
nuovamente: ”Te lo mostrerò…Se vieni con me in un
posto…”
“Uhm…Dammi il tempo di cambiarmi.”
Ecco, aveva rimorchiato una ragazza anche più
bella di Beauty, e se la sarebbe portata a letto in meno che non si
dica.
La aspettò fuori, vicino alla sua auto.
Dopo pochi minuti, la ragazza scese, più
bella che mai, tanto da far rimanere a bocca aperta Fenn: aveva un
corto vestito nero attillato, i capelli che si posavano sul suo dolce
petto, dei sandali con tacco abbinati al vestito e truccata in un
modo da far perdere la testa ad un uomo.
Ah…Questa
sera convolo a nozze…Che gran pezzo di figa!!!
“Come hai detto che ti chiami?”Era
abbastanza sudato, più del dovuto, e non solo per
l’allenamento.
“Alex…E tu?”Lei era raggiante,
più che mai.
“F…F…Fenn!”
„Oh, sei diventato balbuziente?...Allora
dove mi porti?“
“Al mio concerto…Se ti va…”
“Wow,un’entrata gratis al concerto
degli Infernum…Figo!!!”
Salirono tutte e due nell’auto.
Durante il viaggio,Fenn guardava ossessivamente le
gambe e il seno di Alex,il che lo facevano eccitare.
Dopo un po’,prese un respiro profondo e mise
la mano sul ginocchio della ragazza.
Alex guardò la mano e arrossì
lievemente,guardandolo.
Si fermarono in un parcheggio desertico,mentre la
mano di Fenn cominciava a salire verso quella fessura chiamata
“Paradiso”.
In un attimo,la sua mano s’intrufolò
in quella fenditura,calda e bagnata,e iniziò a far provare
piacere alla padrona.
“C…Che stai facendo?”Disse lei
con il capo reclinato sul poggia testa del sedile.
Lui si bloccò e tolse la mano:”Vuoi
che smetta?”
La ragazza rimise la mano al posto precedente e
ricominciò a godere di quei piccoli gesti che le provocavano
piacere.
Poco dopo,si ritrovarono a fare sesso sui sedili
anteriori di pelle della lamborghini,ansimando e cercando di
imprimere quel momento nella mente…
Il mattino seguente,Fenn si ritrovò nel
backstage del concerto.
Oh,merda…come
diavolo sono finito qui?
Apparve Thomas con la soddisfazione dipinta sulla
faccia:”Era ora,corvo,che ti alzassi…”
“Che ore sono?”Chiese Fenn assonnato.
“Sono solo le undici del mattino.”
“Merda,sono in ritardo…”Prese i
suoi vestiti in velocità e corse verso l’uscita.
Si rivestì ed uscì di fretta,andando
addosso a Travis:”Hey,Fenn,sei una celebrità…Cioè,lo
eri già,ma ora lo sei ancora di più…Ieri hai
cantato da dio…E tutto merito di quella ragazza stupenda…Ma
chi è?”
“Una che mi sono sbattuto…”La
buttò lì.
“Ah,solo questo?”Travis rimase deluso.
“Sì…Ora devo andare…Ci
vediamo.”Salì in auto e partì per raggiungere il
laboratorio di Valentine…Chissà che razza di mocciosa
era questa Lady Wolf denominata Alexander.
Il telefono squillò all’improvviso,tanto
da far venire un infarto a Fenn:era Rebel.
“Si?”Rispose il biondo.
“Finalmente…Quando diavolo pensavi di
svegliarti?Lady Wolf è già qui…Non fare il
maleducato.”
“S….sì,dammi cinque minuti…E
lasciami parlare,cazzo…”
Ormai la biondina aveva messo giù.
Fenn guardò sprezzante di nervoso il
telefono,poi lo buttò direttamente nel baule della
lamborghini:”Al diavolo!”
Premette l’acceleratore,spingendo l’auto
ad una velocità di 230 km orari.
In pochi minuti fu lì:portava delle scarpe
da skate nere e dei blue jeans leggermente larghi,la sua solita
t-shirt e il giubbotto militare.
Si accese una sigaretta,entrando nel
laboratorio,ben consapevole che era proibito.
Entrò nella stanza dov’erano tutti
riuniti:”Scusate il ritardo…’Giorno!”
“Era ora…’Giorno,amore.”Beauty
gli diede un bacio,anche se lui rimase freddo nel riceverlo:”Perché
hai questo profumo di donna?”
Lui si tolse da quell’abbraccio:”Sai
com’è Eljah,sempre a farci provare nuovi profumi.”
“O ti sei fatto qualche tipa?”Emme
ridacchiò,mentre Rebel gli tirava un cazzotto sulla spalla.
“Fatti gli affari tuoi.”Rebel gli
digrignò i denti con fare aggressivo.
“Fenn,domani passa da me…Ho gli esiti
degli esami del tuo sangue.”Nyky,col suo fare sempre solare,gli
sorrise amichevolmente.
“E va beh…Ehm…Blank,che stai
facendo?”Il biondo osservò la sorella che gli stava
sistemando i capelli,divenuti ricci.
“Ti piastro i capelli…Ti rendo carino
e presentabile.”
“Ma se è denominato sex symbol
dell’anno…”Francis stava ridendo a crepapelle alla
scena.
Fenn scostò la sorella:”Dai,dov’è
la mocciosa?”
“Che mocciosa?”Una voce femminile
dietro a Fenn lo fece voltare.
Il ragazzo,appena vide chi aveva davanti,sbarrò
gli occhi:”CHE DIAVOLO CI FAI QUI TU,ALEX?”
“Beh,vedo che almeno il mio nome te lo
ricordi…Fenn.”
“Uh…Si conoscono già?”Blank
si sedette sulla scrivania di Valentine.
“Lascia stare,sorellina,storia troppo
lunga…”Fenn iniziò a sudare.
Alla faccia della
mocciosa…
“Comunque,dolcezza,non ricordo solo il tuo
nome.”Le allusioni di Fenn arrivarono ad Alex come un’offesa
pungente:colpita e affondata.
Gli tirò un tale schiaffo da fargli girare
la faccia:”Sei solo uno stronzo!”
Fenn cercò di bloccarla,invano,perché
la ragazza si chiuse in camera sua.
“Merda…Alex,mi dispiace…Ti
prego,parliamone…”
“Vai via,lurido bastardo!”
Il teppista fissò la porta con aria
tremendamente dispiaciuta e si mise su una poltrona a scrivere una
lettera alla ragazza:
Alex…
Ieri
ho fatto uno sbaglio…Potevo stare benissimo a continuare il
mio allenamento senza recarti disturbo…Eppure…I tuoi
occhi mi hanno ipnotizzato,eri talmente bella che se non ti avessi
parlato o sfiorata per un secondo,credo che la mia vita non avrebbe
più avuto un senso…Capisco solo ora perché il
nim mi ha creato:il mio ruolo in tutto questo è starti
accanto…Perciò…Vorrei passare un po’ di
tempo con te,perché ieri,i tuoi baci,le tue carezze…Erano
qualcosa di speciale…Non è vero che non ho provato
niente:ho sentito qualcosa di diverso,qualcosa di profondo…Devi
aiutarmi a capire,tu riesci a portare il buono in me…E so che
non ti merito…
Fenn
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Capitolo 4 *** La melodia di chi ama ***
Giorno 4
Fenn se ne stava seduto sul suo letto,in camera sua,a
comporre una canzone per Alex.
Nel suo cuore vi erano amore,odio,rabbia e un
misto di tristezza che lo faceva sentire infelice,quasi depresso.
Dopo la quinta sigaretta,si sentiva spossato e
aveva voglia di spaccare ogni cosa,di vomitare,di fottersi una maledetta troia…
Tuttavia,l’amore per Alex lo bloccava,così come
il dolore del fatto che ormai lo sapeva…Lui era un vampiro…Lo aveva scoperto
Nykyta una settimana prima.Era un fottutissimo succhia sangue riportato in vita
da chissà quale persona.
Sono
morto…Da così tanto
tempo,anche se non so bene quanto!Ma…Lei mi fa sentire vivo
più che mai,non so
come fa,però…Ci riesce,e, francamente…Mi piace.
Non ho ancora capito il motivo
che la porta da me…O forse sì?…Ha paura,e si
vergogna di ciò che può
provare…E…Non può dirlo a chi la ama…Come
potrebbero capire?Lei non vuole farli
soffrire…Fargli sapere che potrebbe amare un dannato per
l’eternità…Forse mi
illudo…Però a lei sembra
un’assurdità…Ah,grandioso…e allora
così sia…Mi ha
trattato di merda?Stare con lei è una tortura,se non
potrà essere mia…E se in
me vede un morto …Beh…Allora che se ne vada a
fanculo…E speriamo che mi dia un
po’ di tregua…Prenderò il mio amore e lo
seppellirò negli abissi dell’inferno …Anche se mi sdraio per riposare è come
cuocere sui tizzoni ardenti …Ma sa che sono ai suoi comandi…Dio,è un
problema…Però lei non fa che fuggire via e non sa ciò che vuole…E finché non lo
scoprirà,spero che non mi disturbi più.Lo so che dovrei andarmene ma sono
ossessionato da lei e…e…Ha ingannato i miei sentimenti in cui credevo,e mi fa
più male di quanto avessi mai creduto…Se il mio cuore battesse,sarebbe già
scoppiato…Ma vedo che non gliene frega un emerito cazzo …perciò,spero che mi
lasci in pace!
Eccola,la nuova canzone…Il suo messaggio ad Alex,possibile
che non ci avesse pensato?
Sarebbe stato il singolo del momento:la base c’era
già,mancavano solo le parole.
Ed ecco che sul foglio bianco iniziò a scrivere,mentre
Turbo,il suo Dogo argentino,lo fissava curioso.
Poi cantò le nuove parole.
Rest in Peace
I died
So many years ago
But you can make me feel
Like it isn’t so
And why you come to be with
me
I think i finally know
You’re scared
Ashamed of what you feel
And you can’t tell the ones
you love
You know they couldn’t deal
Whysper in a deadman’s ear
It doesn’t make it real
That’s great
But i don’t wanna play
‘Cos’ being’ with you
touches me
more than i can say
But since i’m only dead to
you
I’m staying stay away
And let me rest in peace
Let me rest in peace
Let me get some sleep
Let me take my love and
bury it
In a hole six foot deep
I can lay my body down
But i can’t find my sweet
release
So let me rest in peace
You know
You got awilling slave
And you just love to play
the thought
That you might misbehave
But ‘till you do i’m
tellin’ you
Stop visitin’ my grave
And let me rest in peace
I know i should go
But i follow you like a man
possessed
There’s a traitor here
beneath my breast
And it hurt me more
Than you’ve ever guessed
If my heart could beat it would
break my chest
But i can see you’re
unipressed
So leave me be
And let me rest in peace
Let me get some sleep
Let me get my love and bury
it
In a hole six foot deep
I can lay my body down but
i can’t
Find my sweet release
Let me rest in peace
Why won’t you let me rest
in peace?
“Bella canzone”Disse una ragazza mora sulla soglia della
porta di casa di Fenn.
Fenn la squadrò per un po’:aveva lunghi capelli mossi
corvini,occhi verdi da gatta,seno pronunciato,gambe vertiginose e due fianchi
da lasciare col fiato sospeso”Tu sei la sorella di Claudia Shiffer?”
“Magari…Faccio la modella,però.Tu sei Fenn
Razor degli Infernum?”
“Già…”Si accese una sigaretta:”E tu sei la
prima che me lo chiede che non mi salta addosso.”
Ridettero tutti e due,poi lei sorrise:”Io sono
Tessa Miller,ma tu puoi chiamarmi Tess e basta.”
“Come vuoi…Che ci fa una bella ragazza in un
posto squallido come questo?”
“Beh,se ci sta l’amore della mia vita,tanto
squallido non è.”Rise quando vide la faccia sconvolta di Fenn:”Scherzo…Sono qui
perché mi sono trasferita…Mio padre è ricercato dalla mafia e…Io devo
nascondermi qui.”
Fenn si fece più interessato:”Perché lo
cercano?”
“Era un ex-cassiere.Lui prendeva il pizzo dai
negozi per poi darlo al clan.”
Lui la prese e le tappò la bocca:”Fai silenzio…Qualcuno
è appena entrato.”Estrasse la pistola silenziosamente,avvertendo l’odore di
quattro corpi umani.
Fece pochi passi verso la porta e con un calcio
la scaraventò contro un mafioso,spappolandogli il cranio.
Aprì le braccia e puntò a destra e a sinistra
le pistole,sparando a due dei balordi,mentre l’altro gli tagliò la gola con le
lame retrattili.
La ragazza guardò il sangue degli uomini senza
vita,poi fissò Fenn:”Hai le palle per essere la migliore rockstar…”
Il biondino rientrò e si sedette sul
letto,riprendendo la cicca ormai finita:”Sono stato creato per questo,baby…”
Lei si sedette in braccio a lui:”E che altro
sai fare?”
Lui la spostò bruscamente:”Di certo non con te
quello che stai pensando.”
La ragazza rise di nuovo:”Diamine,sei proprio
innamorato di quella tipa lì,eh?”
“Chiamala pure puttana,stronza,bastarda,succhia
cazzi a tradimento,troia,baldracca…Hai una vasta scelta.”
“Bene allora la chiamerò Mrs X.”
Fenn alzò lo sguardo al cielo:Perché
tutte a me?
“Spiegami una cosa:è alta o bassa?Mora o bionda?Capelli scuri o…”
Aprì la sua camera da letto e le mostrò i
numerosi poster di Alex nuda o in reggiseno.
“Ah…E’ una spogliarellista?”
Lui la guarda male:”No!”
“Allora è una pornostar…”
“No!”
“Una rockstar?”
“No!”
“Una modella di intimo?”
“No!”
“Una modella di nudo artistico?”
“E’ una troia,punto e chiuso!”Glielo urlò
talmente forte,che lei indietreggiò.
“Ah…Proprio una battona?Cavolo…E’ il remake di
Pretty Woman?”
Rebel se ne stava all’aria aperta,mentre Beauty
prendeva il sole.
“Che brutta puttana!”
“Chi?Lindsay Lohan?Lo so…”Rispose Rebel
sbuffando,mentre Beauty la fissava male.
“No,Alex…Quella stronza mi ha rubato l’uomo…”
Rebel la fissò preoccupata:”Io avrò una
mentalità infantile,ma voi ragionate tutte col culo…Alex è scema,perché non
vede quanto soffre Fenn,tu che non capisci che quell’uomo ti ha solo usato solo
per il piacere…Che mondo!”
Arrivò Blank prima che Beauty potesse accoppare
Rebel che sorseggiava la sua spremuta.
Blank le fissò tutte e due:”Io conosco a fondo
Fenn…Sì,è un coglione…Ma è dolce,se lo vuole.”
Beauty e Rebel si misero a ridere a crepapelle
dopo quella battuta.
La colombina le fissò stizzita e schizzò:”Lo
conoscerò meglio io?Fenn e io siamo una razza a rischio…Siamo per metà umani e
per metà automi e,a seconda della nostra natura,abbiamo un carattere diverso.”
Le due la fissarono allibite.
“Io sono buona e dolce,lui è rude…”
“…Zoticone…”aggiunse Rebel.
“…Sexy,affascinante,arrapate…”Beauty stava
sognando.
Blank sospirò indignata:”Fuori controllo.Ma se
lo prendi bene,riesci a fargli tirare fuori quella parte di lui che…E’ qualcosa
di eccezionale e passionale.Lo vedi dal contorno occhi…Se è nero,vuol dire che
il suo carattere ideale tende alla violenza…Se non vi è contorno
occhi,significa che la sua dolcezza è in circolo…Tuttavia,questa è la sua
debolezza…Oltre al fatto che è allergico all’uranio.Io al plutonio e al
mercurio.”
“Oh,god…”Disse Rebel esterrefatta.
“Certo che ne avete di punti deboli.”Beauty la
squadrò un po’.
“Io non sono fatta per la lotta…Più per il
piacere…Lui è stato creato come arma di distruzione globale.Sono preoccupata
per il suo fragile cuore…Ha iniziato ad amare…E credo per la prima volta!”
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Capitolo 5 *** Ricordo di un angelo ***
“Attenzione,via da lì
“Attenzione, via da lì.”Rebel
passò in mezzo al corridoio del laboratorio di Nykyta e
Valentine con lo skateboard 1
e si schiantò su una pianta: ”Ahia, che botta!”
Nykyta
si sporse per vedere cos’era tutto quel trambusto: ”Tutto
bene?”
La
bionda si alzò e si scrollò il terriccio da capelli:
”Bleah, che schifo…Spero che qualcuno non ci abbia
cagato dentro per concimare…Perché diavolo non
coltivate marijuana?”
Alex
entrò proprio in quel momento e le tirò una ciabatta in
testa: ”Perché è illegale e ti rovina il
cervello.”
“Ma
che cazzo dici, è tutta roba sana…Più sana delle
sigarette…Andrei avanti a fumare canne piuttosto che
sigarette, sarebbe più salutare.”
“Non
ha tutti i torti, la marijuana stimola la fame e
l’intelligenza.”Beauty si sedette su una poltroncina a
fissare Alex altezzosa.
“Grazie…Qualcuno
la pensa come me…Anche se non ne fa uso.”Rebel si accese
una canna, impuzzolentendo tutta la stanza.
Blank
entrò e spalancò le finestre, indignata, con
approvazione d’Alex :
”Mio dio, che puzza…Rebel, puoi fumare fuori, per
cortesia?”
“Ehm…No!!!”Rebel
sorrise stupidamente e continuò a fumare.
Nykyta
continuò le sue ricerche senza neppure farci caso: infondo,
era abituata a tutto quel trambusto.
Emme
si addentrò tutto sporco di grasso e olio: ”Chi si sta
fumando un porro?”
Rebel
innalzò il suo trofeo, mentre il suo fidanzato lo prendeva e
si accingeva a fumarlo.
Anche
Francis entrò, col fiatone, però: ”Non ci
crederete, ma ho fatto una scoperta sensazionale…”
“Un
nuovo sito porno?”Chiese Beauty ridendo.
“Ah-ah,
spiritosa…Riguarda Fenn.”
Beauty
s’illuminò.
Rebel
la guardò male e alzò gli occhi al cielo,poi fissò
Alex e,successivamente,il resto della compagnia: ”A
proposito:dov’è finito?”
La
ragazza dai capelli blu sorrise,arrossendo:”E’ da
Valentine a farsi dei prelievi per un nuovo test…Il mio
amorino sta studiando il comportamento del suo contorno occhi.”
“Se
aveva bisogno d’informazioni,poteva chiedere a me.”Disse
Blank.
Rebel
si alzò dalla poltrona:”Allora,Francis…Che hai
scoperto?”
“Fenn
nasce prima del mondo,quasi dopo Dio…La leggenda parla di un
angelo sconosciuto,il prediletto da nostro Signore,che fu inviato
sulla terra per redimere i peccati dei mortali,portandoseli sul suo
corpo.Gli egizi lo veneravano come Orus,il dio del Sole,e costruirono
una piramide sotterranea tutto in oro,in modo che potesse
resuscitare.”
Tutti
lo fissarono a bocca aperta,perfino Alex era sconvolta.
“Compare
anche nelle leggende della torre di Babilonia,che inventò lui
stesso…Infine,si dice che lui stesso abbia portato il vaso di
Pandora,ed è per questo che i suoi poteri diventarono così
sconfinati…Appare in tutti i testi di tutte le religioni.”
Blank
ne rimase confusa:”E con questo vuoi dire…?”
“Lui
si nutre di peccati,Blank…Se il peccato non esistesse più,lui
cesserebbe di esistere.Non ho ancora scoperto chi sia sul serio,ma mi
sto avvicinando alla verità.”
“Questo
non mi piace per niente”Nykyta prese uno zaino e corse verso il
garage:”Partiamo subito.”
Emme
preparò le auto,ma dopo un po’ uscì Leon,un tipo
bellissimo dai capelli rossi,dall’officina:”Cos’è
tutta sta fretta?”
“Ciao
Leon…Non abbiamo tempo,ti spieghiamo quando torniamo.”Disse
il gruppo.
La
colombina,invece,rimase immobile a fissarlo:”Voi andate…Spiego
io tutto.”
Rebel
ridacchiò:”All you need is love…!!!”
Le
auto partirono.
“Ciao,io
sono Blank,ma per te posso essere chi vuoi.”Sorrise.
Lui
arrossì”Ah…ehm…Leon.”
Silenzio.
“Allora
che ci fai qui?”
“Aggiusto
auto,do una mano ad Emme…E tu?”
“Io?Gironzolo
per la base,pulisco,faccio le faccende…Cose da donne…”
“Ma
tu sei…La sorella di Fenn?”
“Eh,già…Come
hai fatto a riconoscermi?”
“Avete
gli stessi lineamenti degli occhi.”
“Io
assomiglio più a mamma…lui…Boh,né a
mamma,né a papà…”
“Scusa…come
fate ad essere imparentati?”
“Siamo
nati in provetta,io ho tre geni suoi…Sono il suo clone
femminile.”
“La
sua versione più esuberante…E con un paio di
tette…cioè,con un bel sorriso!”
“Lui
è stato creato per la distruzione,io per dare
piacere.”Sorrise.
Lui
rimase allibito lì a fissarla:Concetto
del pudore zero!!!
Fenn se ne stava in mezzo a quella
stanza,insonorizzata,bianca e buia,fredda…
“Questo
farà male.”Disse Valentine,mostrandogli un ago
grossissimo.
“Non
mi spaventa il dolore.”
Valentine
fece spalline e glielo infilzò in una vena del braccio.
Fenn
corrugò un po’ la fronte,poi tornò rilassato.
“Buon
viaggio,Fenn.”
Il
biondino chiuse gli occhi,proiettandosi nel suo passato.
“Luxifenn….”Una
voce baritonale lo scosse.
Fenn
aprì gli occhi:era nudo e coperto da due magnifiche ali
nere…le sue.
I
suoi capelli non erano completamente biondi come al solito,ma più
scuri,sfumati di nero.
“Chi
c’è?”Disse lui,guardandosi attorno.
“Ma
come non mi riconosci?Io sono Dio…Colui che ti ha creato.”
Fenn
si mise a ridere:”Bello scherzo.”
“Ti
sembra uno scherzo,piccolo angelo?Già,io sono un gran
burlone,ma questa è la realtà,credimi.Allora,ti piace
stare con Unknow?”
“Beh,ecco…io…”
Una
voce all’interno gli sussurrò:”Sì”
“Sì…Anche
se non so bene.”
“Luxifenn,hai
fatto un buon lavoro laggiù,fuori dall’Eden…Purtroppo,metà
della tua luce è passata all’oscurità.”
La
vocina dentro di lui ridacchiò,perfida..
“Cosa?Non
è vero…”
“Invece
sì…E per questo devo punirti.Tu sei la mia creazione
più perfetta,più potente…Ti separerò,così
che dimezzerò i tuoi poteri:vivrai nelle fiamme e tra gli
uomini..E quando giungerà l’apocalisse,solo allora
diventerai uno solo.”
Un
vuoto si aprì sotto di lui,facendolo precipitare.
Cercò
di usare le ali,ma nulla.
“Fenn…Fenn,svegliati.”Alex
scrollò il biondo,disperata:era come in preda ad una crisi
epilettica.
Nykyta si avvicinò e gli tirò una
scarica elettrica,risvegliandolo.
Fenn si guardò in giro:”Che…Che
succede?”Sanguinava dal naso.
Valentine lo fissò:”Che hai visto di
tanto sconvolgente?”
“Ero un angelo…precipitavo…e
Dio…Mi parlava.”
“Ve lo avevo detto,lui è un
angelo…”Disse Francis,baldanzoso.
Il biondino sospirò:”Mezzo…Ha
detto che avevo peccato,voleva dividermi in due…vivrai nelle
fiamme e tra gli uomini.”
“C’è solo un angelo bandito dal
paradiso…Lucifero.”
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Capitolo 6 *** Morte Apparente ***
6
Giorno 6
Morte apparente
Fenn era scosso da mille brividi: il sangue gli ribolliva
dentro e la presenza di Alex lo metteva alquanto a disagio.
Seduto sulla sua poltroncina azzurra a righe
blu su cui sprofondava, fissava Alex davanti a lui che beveva il tè, sdraiata
sul divano bianco in velluto della base.
Nykyta arrivò con calma e gli mise una pezza
bagnata sulla fronte: ”Tutto bene, Bloody Raven?”
Il biondo alzò la testa: come poteva
sorridergli ancora?Lui era l’angelo maledetto.
Abbassò la testa, in silenzio, mentre Alex, con
la coda dell’occhio lo fissava tristemente.
Rebel arrivò con lo skate board a tutta
velocità e, per poco, non investì Valentine che si era messo sulla sua
traiettoria: ”Prof, un giorno all’altro t’investo.” Fermò la tavola davanti a
Fenn, come sempre solare.
Valentine la fulminò, ma lei non ci fece caso:
”Missioncina per Mister Raven e Lady Wolf.”
“Un corvo e un lupo non potranno mai stare
insieme…Il corvo ruberà sempre la preda al lupo.”Disse ad un tratto Beauty,
acida.
Fenn non si voltò a fissarla, si limitò a
prendere il cd della missione coi dati correlati e a dirigersi verso il garage.
Sfiorò Alex: in quel momento, i loro sguardi si
persero l’uno nell’altra, poi si seguirono fino al garage.
La
Lamborghini gialla di Fenn era già pronta per
partire: aprì le portiere ad ala di gabbiano ed entrò nell’abitacolo.
Alex fece lo stesso, poi partirono.
Ci fu silenzio per circa un’ora buona, poi lei
ruppe il ghiaccio: ”Perché mi eviti?”
Lui fissò silenzioso la strada, poi rispose:
”Non lo so…Forse perché ho paura di… Lascia stare.”
“Non lascio stare, dimmi la verità.”
“Non t’intromettere.”
“Fenn…”
“Ho paura di non poter stare con te per tutta
la vita…Io un giorno tornerò nel Limbo…E tu rimarrai sola se dovessimo
amarci.Non voglio niente di tutto questo.”
Alex lo fissò allibita: non lo aveva mai visto
così serio e umano…E con le lacrime agli occhi…Le stava confessando il suo
amore per lei.
“E’ vero, sono disgustosamente presuntuoso,
bastardo, forse anche troppo… Però… Io sono certo di amarti. E so che non è la
prima volta che ti amo!Cioè…Non in questo mondo!!!”
“Che vuoi dire?”Alex era curiosa, glielo si
leggeva negli occhi.
“Io ti ho amata… Prima ancora che… Ti creasse
il NIM.”
“Rebel, attacca un air wick, per favore… Dio
mio, che puzza di erba.”Beauty aprì la finestra, tossendo e facendosi strada
tra la cortina di fumo nella camera di Rebel.
“BO WOMAN NO CRY!!!”Cantò stonata Rebel con uno
spinello in mano: ”Hey, Beauty… Rilassati e fumati una canna con me.”Disse la
bionda sulle note della canzone di Marley.
La mora
se n’andò stizzita, mentre Blank era intenta a cercare un paio di mutandine
(ovviamente, quasi inesistenti) che non sapeva dove aveva messo la sera prima.
“Secondo cassetto a destra della scrivania del
Doc.”Disse Rebel spirando fumo.
“Come fai a saperlo? Ah, giusto, tu frughi
ovunque…”
“Soprattutto nel figo in cerca di birre”
Francis entrò in camera di Rebel: ”Avete visto
il Val?”
“Cosa ci guadagno se te lo dico?”Disse Rebel
interessata ma allo stesso tempo rilassata.
“Una cassa di birra messicana.”Disse il ragazzo
agitato.
“In bagno.”disse Rebel di scatto.
Un urlo si propagò per tutto l’edificio: ”DOC,
HO TROVATO IL CANALE PORNO GRATIS… SBRIGATI CHE CI SONO DUE LESBICHE CON DUE
TETTE ENORMI.”
Valentine sfrecciò fuori dal bagno con la carta
igienica ancora nelle mutande.
Le ragazze lo fissarono male, a parte Rebel che
rideva: ”Ci credo, l’ho sintonizzato io a posta… Così posso andare a giocare a
Trackmania in rete.”
L’auto si bloccò in diagonale, vicino a delle
macerie: ”Questo è opera di lui.”
Alex lo fissò: ”Lui chi?”
“Lux, la mia parte oscura.”
Scesero dalla macchina, Fenn sentì una fitta
alle tempie: ”Uranio…Cazzo!”
La mora lo soccorse: ”Tutto bene?”
Lui si rialzò: ”Sì, va meglio… La mia allergia…
Non ti preoccupare.”
“Ma bene…”Una voce uguale a quella di Fenn si
propagò per la stradina.
Fenn si voltò: un tipo uguale a lui, a parte
per i capelli neri e gli occhi blu, era di fronte a lui, con le braccia
conserte e il sorriso malefico che gli percorreva il viso: ”Parli del diavolo…”
“E appaio io, fratello.Vedo che sei in
compagnia.”Disse Lux con voce suadente.
“Ci sei tu dietro a questo?”Indicò le macerie,
nascondendo Alex dietro di sé.
“Vedo che hai una certa affinità con la
ragazza…Tranquillo, mentre io e te discutiamo, io la lascerei con le mie
concubine.”Lux fece apparire cinquanta ragazze bellissime, quasi identiche ad
Alex, che li accerchiarono.
Il biondo sorrise, sarcastico:”Beh…Almeno in
fatto di donne…Siamo uguali.”
Lo attaccò, ma Lux seppe come difendersi e
subito patì una lotta all’ultimo sangue.
Le concubine attaccarono Alex all’unisono:il
loro odore di sangue era talmente forte, che poteva sentirlo addirittura Fenn.
Alex iniziò a combattere con le ragazze,
nonostante il senso di nausea la indebolisse.
Dopo pochi minuti, era ormai esausta per l’odore
e qualcosa dentro di lei voleva uscire…Lei non voleva:”Fenn…”
Lui si voltò per guardarla e si precipitò da
lei, uccidendo le ragazze in men che non si dica:”Vai via…Questa è la mia
guerra…Amore mio.”
Lux lo attaccò alle spalle,ma Fenn si difese e
lo scartò per un pelo.
“Te lo ha mai detto nessuno, Fenn, che le donne
non si sfiorano nemmeno con un fiore?”disse il moro con un ghigno:”Alla fine,
siamo uguali…Assassini, angeli maledetti, peccatori…Vuoi uccidermi?Uccideresti
anche te stesso…”
“Io non sono come te.”
“Oh, sì… Eccome… Hai, in parte, voluto te che
fosse creata Alex… Per il tuo piacere sessuale, ricordi?”
Fenn si bloccò, sconvolto:”Cosa?”
“La memoria ti è sparita, eh? La spolvero
io…Tempo fa, chiedesti al NIM di creare uno tra gli esseri più belli al mondo,
capace di soddisfare la tua sete di piacere… In parte, la sua maledizione… Sei
tu.”
Il biondo fissò Alex che lo guardava con le
lacrime:si sentiva uno schifo.
“Oh, guardateli, i due innamorati piangono… Tu
sei l’anello debole, Fenn… Ci vediamo all’inferno.”E così dicendo, lo infilzò
da parte a parte con uno stiletto e sparì nell’ombra.
Il biondo cadde nella voragine delle macerie,
dove esplose in una nube di Uranio.
Alex si precipitò a cercare il corpo, dopo aver
tentato di salvarlo.
Lo trovò, di color grigio canna di fucile, e
con il battito assente.
“Fenn… FENN!!!”
Lui non rispose.
Chiamò la squadra: ”Ragazzi, presto, Fenn sta
morendo…”
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Capitolo 7 *** Guerriero di metallo ***
7
Giorno
7 –
Guerriero
di metallo
Il
quartier generale era troppo silenzioso, anche se alcuni i singhiozzi
di Alex davano la sensazione che quel posto si fosse trasformato
improvvisamente in un ospedale.
Beauty
si alzo', fisso' la squadra e parlo' con voce insolitamente gentile:
“Chi vuole un buon Cappuccino?”
Tutti
alzarono la mano a parte Alex, che veniva consolata dalle dolci
braccia di Blank: “Su, dai tesoro, vedrai che si riprendera'...
Il Plutonio non e' facile da guarire per il suo corpo.”
Rebel
arrivo' fischiettando : la sua insolita felicita' la fece preda di
sguardi assassini e poco raccomandabili.
“Allora...
Doc, e' arrivato il pacco di DVD porno che avevi ordinato...
Beauty... Il dizionario di abissale... Rebel, una lettera dal tuo
spacciatore... Ah, giusto, io sono Rebel...”
Tutti
la fissarono allibiti: ma quanto diavolo fumava?
“E
poi...” Frugo' nella sua borsa a strisce e ne tiro' fuori una
lettera: “Bollette, bollette e... Bollette.”
Nyky
fisso' le bollette e poi guardo' tutti con aria assassina: “1200
dollari di luce? 620 dollari di acqua? 800 dollari delle linee
telefoniche? Ragazzi?! Non siamo in un albergo.>”
Emme
spiro' un po' di fumo: “Ehm, forse mi ero troppo fissato a
spegnere e riaccendere la luce del generatore.”
La
ragazza dai capelli azzurri stava per avere un esaurimento.
Francis
sorrise, con aria innocente:” E puo' darsi che io abbia
decisamente esagerato con le chiamate ai numeri erotici.”
Blank
arrossi':”Devo essere io la causa dell'acqua...”
“Meglio
che non veda questa allora, di bolletta...” Rebel la nascose
dietro alla schiena sorridendo.
Nickel
gliela frego' da dietro le spalle:”Abbiamo un debito di 16000
dollari... Con un'azienda di... PATATINE?! Fenn non sara' molto
contento... Valentine.”
Tutti
si voltarono con aria assassina verso Valentine e lo rincorsero con
asce e coltelli, padelle incluse.
La
biondina con lo skateboard fisso' la scena insieme ad Alex: “Beh,
non hanno tutti i torti... Non si spendono i soldi della base in
prodotti banali che servono solo ad un singolo individuo... Se vedi,
io la canapa me la compro con i miei risparmi.” Sorrise, ma
noto' che l'amica stava troppo male “Mmm... Dai, non fare
quella faccia, basta aspettare che il suo corpo abbia finito di
disintossicarsi, rigettare l'uranio e completare la mutazione. In
pratica, essere cio' per cui e' nato, un bio-meccanico.”
“Un
che?” Alex la fisso', asciugandosi le lacrime.
Rebel
le fece vedere un buco nell'interno del braccio:”Questo e' il
nostro buco di scarico, ce l'ha pure Fenn. E' camuffato da pelle,
nei, cicatrici finte...Siamo una specie di macchine, perfette e molto
piu' umane di voi.”
Alex
capi' dove voleva arrivare Rebel:”Si risvegliera'?”
L'allarme
della base scatto': attenzione, fuga dal settore 4.
“Uhm...
Credo proprio di si.”
Non
aveva mai visto il mondo con quegli occhi.
Ora,
mentre si aggirava per Mellville con il suo nuovo corpo metallico, a
Aveva
le sembianze di umanoide, gli occhi probabilmente erano quella fascia
scura incassata, i capelli erano dei piccoli tubicini neri e la bocca
era praticamente inesistente.
Si
fissò le mani, dei lunghi artigli che misuravano
presumibilmente una ventina di centimetri.
Un
cucciolo bianco annuso' la sua gamba, scodinzolando.
Era
veramente carino.
Qualcosa
dentro di se' parlo':”Specie animale: cane; famiglia: canidi.
Natura: innocua.”
Si
abbasso' ad accarezzarlo, notando che era pure di razza.
Era
un cucciolo di Dogo Argentino, lo si poteva scorgere dai tratti da
molossoide, il manto candido e il grande tartufo nero.
Il
piccolo, divertito, inizio' a giocare con la sua mano,
mordicchiandola scherzosamente con i dentini appuntiti.
Lo
prese in braccio: gli sarebbe piaciuto un amico che gironzolava per
casa, che gli sfasciava i mobili e che gli facesse da guardiano.
Forse
era stato troppo a lungo fuori dalla base, era tempo di tornare.
Una
voce amica lo interruppe: era Rebel con il suo skateboard.
“Bloody
Raven... Bella corazza, ottima mutazione direi. Che ne dici se
andiamo alla base prima che gli altri impazziscano?”
Fenn
si avvicino' alla ragazza:”Anche Alex?”
La
biondina annui' come una scema.
Le
diede in mano il cucciolo e se la mise in spalla, tenendo lo skate in
mano.
Corse
verso la base ad una velocita' mostruosa, tanto che Rebel si dovette
aggrappare.
La
ragazza osservo' il cucciolo, coccolandolo:”Di chi e'?”
“Mio.
Si chiama...”Fenn ci penso' un po', ma non gli veniva in mente
nessun nome convincente.
“Non
sapevo che ti piacessero i cani... Comunque ti avverto che diventera'
enorme, tipo 60 chili di cane.” Si mise a pensare anche
lei:”Nos. Chiamalo Nos.”
“No,
pero' Turbo ci starebbe bene non credi?”
Il
cucciolo abbaio' felice : il nome gli piaceva.
“Mmm,
vada per Turbo.” Annui' anche Rebel.
Tutti
si erano dati da fare per cercare Fenn, ma senza alcun risultato.
Alex
piangeva, disperata, mentre Blank la stringeva a se':< “Vedrai
che lo troveremo.”
La
voce di Rebel li fece trasalire : “Hey, ho trovato Fenn.”
Tutti
si voltarono verso Rebel, ancora in spalla al bio-meccanico, con
Turbo in braccio che uggiolava.
“Bella
la nuova armatura...” Disse Emme osservandolo.
Fenn
si tramuto' in umano, rimanendo nudo e facendo trasalire tutti.
Cerco'
di coprirsi e poi ando' in garage per prendere la sua auto e andare a
casa.
“Penso
che la mutazione sia completa.” Blank prese in braccio Turbo e
lo osservo', sorridente :”E tu? Sei il nuovo amico di Fenn?”
“A
quanto pare si chiama Turbo ed e' il cane di tuo fratello.”
Aggiunse Rebel girandosi una canna.
Alex
usci' dalla base e si diresse verso casa di Fenn.
Appena
arrivata, busso' alla porta dell'attico di Fenn, ma Tess la
precedette e apri'.
Le
due si fissarono per un momento, poi la ragazzina, con uno splendente
sorriso sulle labbra la fece educatamente entrare :”Posso
offrirti qualcosa?”
“No,
grazie, vado un po' di fretta... Volevo parlare con Fenn.”
“Oh,
mio dio... Sei la sua ragazza... Mi ha parlato molto di te... Anche
se devo dire il vostro rapporto e' veramente burrascoso.”
La
mora assunse una faccia poco convinta :”S-si'... Sono Alex,
come hai detto che ti chiami?”
“Non
l'ho detto, che maleducata. Io sono Tess Miller, per un po' sto qua
con Fenn, mi protegge dai killer che inseguono mio padre.”
“E
voi...?”
“No,
assolutamente... Per me e' come un secondo padre. Mi sta insegnando
ad utilizzare il mio potere al meglio. Leggo nel pensiero.”
“E
che altro ti insegna?”
“A
difendermi...” fece una faccia sognante fissando il poster
degli Infernum: “E mi ha promesso di farmi conoscere il suo
chitarrista...”
“Chi?
Travis?”
“No,
quello piu' tenebroso, piu' metallaro... M'ispira.” Sospiro'.
Fenn
usci' dalla doccia con un asciugamano legato in vita: il petto nudo
era imperlato di gocce d'acqua, i capelli erano fradici e
scompigliati, il fisico sempre piu' scolpito e perfetto, con poco
pelo.
Alex
resto' un po' a bocca aperta:”Emm, Tess, dovrei parlare con
Fenn.”
Tess
si alzo' sorridendo e usci'.
Lei
si avvicino' a Fenn, rossa in faccia: “Grazie per avermi
salvato.”
“Ho
ricambiato il favore... Non potevo lasciare che facesse del male alla
donna che...”
La
mora gli tappo' le labbra con le sue in un bacio dolce e
appassionato.
Fenn
si senti' in orbita: poteva sentire mille sensazioni dentro di se' e
riconoscerne una ben distinta...
L'amore
che provava per lei.
Si
ritrovarono entrambi nudi e avvinghiati a se stessi, l'uno che diceva
all'altra: “Ti amo.” E viceversa.
Era
iniziata cosi', per Bloody Raven, cio' che per noi e' vero amore...
Un
amore che probabilmente sarebbe durato per sempre.
Se
vi chiedete se la storia sia finita qui, beh no... E' solo terminata
un'altra, estenuante giornata.
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Capitolo 8 *** 8. La scommessa ***
giorno 8
giorno
8
la
scommessa
- Sembrava troppo
bello per essere vero, ma, per il momento, vi era un periodo di pace al
quartier generale.
- La relazione tra
Fenn e Alex era segreta: nessuna sapeva dove finivano dopo cena e quei rumori
inconsueti alle prime luci dell'alba erano ancor piu' insoliti.
- Una mattina, Alex
usci' a fare compere dato che, di lì a pochi giorni, sarebbe stato Natale, e
Rebel l'aveva seguita.
- Con loro era
andata anche la piccola sorellina di Alex, Ai, cinque anni e un visetto da
angelo con lunghi capelli biondi.
- Rebel osservo' la
bambina mettendo il suo viso a pochi centimetri a quello di Ai, rischiando di
scottarla con la sigaretta: “Alex, ma sei sicura che non sia un corno da parte
di mamma? Non vi assomigliate minimamente... Cioe' tu sei mora e nana, lei, fra
qualche anno, ti supera enormemente. Sei destinata ad essere una nana come me.”
- Alex la squadro':
“Sempre a farmi sentire bassa, voi? Vorrei precisare che nemmeno tu sei un
colosso.”
- “La mamma aveva un
corno?” Sbotto' all'improvviso fissando le due stranita.
- La bionda la
fisso', sorrise e si inginocchio' per guardarla in faccia: “No, sciocchina. Ho
solo scherzato sul fatto che la tua mamma deve aver avuto l'amante per mettere
al mondo te. Ovvio che scherzo.”
- La mora alzo' solo
un sopracciglio come a star intendere che ormai era senza speranza con Rebel.
- Rebel si avvicino'
all'amica sghignazzando e sussurrando: “Conosco il tuo segreto?”
- Arrossi': come avra' fatto?
- “Tu e Fenn ci date
dentro, lo so che state insieme. Tranquilla, mi zippo la bocca...”
- “Tu cosa?”
- “Mi zippo la
bocca. Tiro la cerniera della bocca come fanno nei film.” Ridacchio'.
- Abbasso' la testa
per non mostrare il rossore all'amica: “Si', stiamo assieme.”
- “Lo sapevo.” Disse
in tono trionfante, tanto che tutti i passanti si voltarono a guardarla e Ai
sussulto': “Ma e' scemo! Non capirebbe uno scherzo nemmeno se gli mettessi la
soluzione sotto il naso.”
- “Non e' vero...”
Alex tuono' cosi', ma poi penso': O
no?!
- “Guarda che una
volta io ed Emme gli abbiamo fatto lo scherzo telefonico della pizza e lui ci
ha creduto e ci ha pure dato 30 dollari.”
- “Dai, magari e'
stato allo scherzo.”
- “Facciamo una
scommessa: ti trasformi in lupo per una settimana, o almeno in quella piccola
palla di pelo bianca simile al mio tappetino da bagno, lui deve scoprire che
sei tu. Se entro una settimana non lo scopre, allora mi lasci fumare erba per
tutto il quartier generale e direte a tutti che state insieme, se conquisti la
vittoria e se ne accorge, smetto di fumare, lo giuro.” Mise una mano sul petto
in segno di promessa.
- “Mmm” Ci penso'
su, la cosa sembrava allettante: “Affare fatto.”
- Si recarono al
negozio di abbigliamento piu' vicino per fare compere.
- Rebel assaporava
gia' la vittoria ed aveva un'espressione superba in faccia. E, forse, aveva
ragione...
-
-
- Fenn era sul suo
letto, a petto nudo e con un paio di pantaloni di tuta.
- Aveva addosso
l'odore di Alex, come pure le lenzuola del letto, che ne erano completamente
inebriate.
- Quella stanza
profumava di amore e sesso allo stesso tempo, e lui quel pomeriggio stava
suonando la sua chitarra acustica, cercando di trovare nuovi accordi per le
canzoni del prossimo album.
- Cio' che gli era
uscito fuori era una melodia che parlava di Alex, le parole gli venivano via
dal cranio come poesie gia' sentite milioni di volte, eppure cosi' nuove...
- Prese un foglio
stropicciato da un quaderno che Turbo teneva tra le zampette e che aveva
strappato di tanto in tanto, iniziando cosi' a scrivere.
- Il testo fu
questo:
- Verse 1:
- E ti ho incontrata un giorno
- E forse il mio cuore sapeva che tu eri quella che
volevo
- ma la mia ragione non ne voleva sapere
- Avrei voluto dirti che per me eri e sarai sempre
l'unica e sola
- Che vorrei vivere con te per sempre
- svegliarmi ogni mattina e osservare il tuo corpo nudo
di fianco al mio
- fissare i tuoi occhi di ghiaccio
- e sapere che sei felice
- Chorus:
- Potrei essere meglio
- Potrei essere qualcun altro
- Ma probabilmente non esiste nessuno che potrebbe mai
amarti
- quanto ti amo io
- impossibile
- Verse 2:
- Si puo' vivere per sempre?
- Non me lo chiedo piu'
- Preferisco vivere ogni istante della mia vita sapendo
che ci sei
- Come io ci sono con te
- non sono perfetto
- Non lo sono mai stato
- Probabilmente saranno frasi banali
- C'e' tutto me stesso e il mio amore per te.
- Bridge:
- A me basta che tu sia felice
- e che ti senta sempre amata
- Io voglio vivere per sempre con te.
-
- Un suono lo fece
trasalire: fortuna che aveva finito di scrivere la canzone, almeno.
- Si alzo' e
ascolto' meglio: era un grattare di unghie, simili a quelle di un cane.
- Apri' la porta, ma
non vide nulla e sorrise: “Bello scherzo, Rebel.”
- Stava per chiudere
la porta quando senti' uno strano uggiolio e abbasso' la testa, vedendo un
cucciolo di lupo bianco: non doveva avere piu' di tre mesi.
- “E tu? Che ci fai
qui?” Lo prese in braccio e questo inizio' a leccargli la faccia, facendolo
ridere.
- “Ah ah ah, cosi'
mi fai il solletico, piccolo.” Lo porto' dentro in camera e lo poso' sul letto.
- Turbo si mise ad
annusarlo e a scodinzolare.
- Fenn gli alzo' una
zampa per vedere il sesso dell'animale e scopri' che era femmina: “Ah, ma
quindi sei una signorina.”
- Rebel arrivo'
trafelata e si appoggio' allo stipite, ansante: “giuro che la prossima volta
che mi finiscono le sigarette e devo andare dall'altra parte della citta' a
piedi, mi compro un rifornimento a vita.” Noto' la cucciola di lupo e si
illumino' “Ma che carina!!!” Si lancio' sulla piccola e inizio' a farla giocare
“Possiamo tenerla? Giuro che la portero' fuori ogni giorno, le daro' da
mangiare, le faro' il bagnetto e le puliro' la lettiera.”
- “Rebel, non e' un
gatto. E comunque me ne occupo io.”
- La annuso' per
sentire se puzzava o cosa, ma si accorse che quel cucciolo aveva un odore che
gli ricordava Alex.
- “Come la chiami?”
Lo distrasse Rebel.
- “Eh? Ah, gia'!” La
studio' per trovarle un nome appropriato, ma gli venne solo in mente: “Fiocco
di neve.”
- Rebel per poco non
cadde per terra dal ridere, mentre il cucciolo uggiolava.
- Il ragazzo
sorrise, accarezzandola: “Fiocco, ti sta proprio bene.” Poi si rivolse a Rebel:
“Prima di sparire, sai dov'e' finita Alex?”
- La biondina ci
penso' per circa sei minuti, poi rispose:”E' andata a fare una missione in
Cambogia.”
- “In Cambogia? A
fare?”
- La lupetta piego'
un po' la testa a destra, con un orecchio per aria e uno piegato.
- “Conferenza.
Stara' via una settimana!”
- Fenn sbarro' gli
occhi: una settimana senza sesso?
- “Ah, ti sei
accorto che oggi non hai la riga nera?”
- Lui si guardo'
allo specchio: la riga nera era sparita, cosa del tutto strana, l'aveva sempre
avuta.
- Rebel se ne ando',
e si ritrovo' di nuovo solo, con Turbo e Fiocco.
- “Allora, devo
dedurre che tu abbia fame e abbia bisogno di un papa'.”
- Dopo aver detto
questo, si trasformo' in un gigantesco lupo nero con occhi verdi: il garrese
arrivava piu' o meno all'altezza di un metro e 20, mentre la testa
arrivava un po' piu' su; oltre questo,
possedeva un mantello lucidissimo, pelo lungo e folto, senza parlare delle
zampe che erano molto grandi.
- Fiocco scodinzolo'
guardandolo.
- La prese in bocca
e la porto' in cucina che, fortunatamente, era deserta.
- Apri' il frigo e
le prese fuori del latte nel biberon di Turbo e glielo mise vicino al muso, ma
questo la sormonto', facendola cadere all'indietro.
- Lui prese il
biberon in bocca e aspetto' che lei mangiasse e si leccasse i baffi per
metterlo nella lavastoviglie.
- Si stese sul
pavimento e si lascio' mordicchiare le orecchie: a volte, con una zampata
leggera, la faceva rotolare all'indietro, il che lo faceva molto ridere perche'
era molto buffa.
- Nei giorni a
venire le insegno' a ululare e a cacciare piccoli roditori e lucertole.
- A volte, mentre
lei dormiva, ne approfittava per ritrasformarsi in essere umano e masturbarsi:
in qualche maniera doveva sopperire il bisogno fisiologico della mancanza di
Alex.
- Comunque, appena
si svegliava, si ritrovava tra le zampe di Fenn che la proteggevano e la
tenevano al caldo.
- Venne, poi, il
week end, ma della sua amata nemmeno l'ombra.
- Si stava
deprimendo, preferiva morire a questo punto o continuare la sua esistenza da
lupo e fare da padre a Fiocco.
- Un giorno, dopo
aver pianto per una buona mezz'ora davanti a quella dolce cucciola, si mise a
masturbarsi.
- Fiocco si
trasformo' in Alex, nuda e bellissima, e stava proprio dietro di lui: “Ti sono
proprio mancata, allora?”
- Fenn si volto' di
scatto: no, non era un miraggio, era proprio lei.
- Si tiro' su i
pantaloni e la abbraccio': “Amore... Credevo che non tornassi piu'.”
- “Esagerato... Che
hai fatto in tutto questo tempo?”
- “Ho allevato un
cucciolo di lupo... Aspetta che te lo mostro.” Si mise a chiamare la sua dolce
cucciola: “Fiocco... Piccola.” Ma nessuna risposta: “Ma dove diavolo si e'
nascosta?”
- “Non lo capisci da
solo?”
- Ci penso' un
attimo e poi sorrise: “Sara' in giardino, senz'altro.” E si precipito' a
cercarla.
- Alex scrollo' la
testa: era proprio idiota quanto diceva Rebel.
- Poi, vide un
foglio sulla scrivania dove tante volte avevano fatto l'amore e lesse una
canzone bellissima che, ovviamente, era indirizzata a lei.
- Magari e' un po' scemo, ma
mi ama sul serio.
- Cosi' si stese sul
letto e sorrise, immaginando il loro futuro matrimonio.
-
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Capitolo 9 *** Grandi decisioni ***
Giorno 9 –
Grandi decisioni
Fenn si
trovava davanti alla gioielleria, fissando vari anelli, tra cui qualche
solitario che non gli pareva male.
Chissa'
quale le piacerebbe? pensava lui, continuando ad osservarne uno particolarmente
bello.
Era fatto
come una semplice fede francese, ma incastonati aveva tre zaffiri luminescenti.
Entro',
osservato da varie ragazze che erano nel negozio insieme ai fidanzati.
Lo
riconobbero, con sua immensa felicita', mentre si avvicinava al gioielliere:
“Vorrei comprare quell'anello con gli zaffiri incastonati.”
Il
gioielliere ando' verso la vetrina, mentre il cellulare di Fenn squillava: era
Alex.
Oh,
merda. Penso' Fenn nel vedere il nome della sua ragazza.
“Pronto,
amore?” Disse lui, sorridendo, fingendo di non aver fatto nulla.
“Dove
sei? Non ti ho trovato stamattina in camera.”
“Ehm,
sono andato alla Sony. Volevano sentire le nuove canzoni.”
“Volevo
chiederti un favore... Vai a prendere la mia sorellina, Ai?”
“Chi? Va
bene. Stasera usciamo a cena?”
“Non
posso, devo fare il resoconto delle ultime 5 missioni e finiro' tardi.”
“Capisco.”
Disse un po' scontento: “Vado a prendere tua sorella Ally.”
“Ai.”
“Quello
che e'!”
Chiuse la
telefonata, pago' il conto e si diresse verso il parcheggio, non accorgendosi
dei mille paparazzi che lo fotografavano per il prossimo scoop.
Sali'
sulla sua lamborghini nera e si diresse dove Alex gli aveva detto.
Rebel
aiutava Alex a fare i resoconti delle missioni,
in astinenza di erba da due ore: “Finiremo fra un secolo, sto
schizzando!!! Come va con Fenn? Stamattina quando usciva aveva un sorriso sulle
labbra, faceva paura... Sembrava quello di Shining!!!”
Alex
ridacchio': “Andava alla sua casa discografica a mostrare i nuovi progetti...”
“Con
tutti quei soldi nel portafoglio?” La fisso' di sbieco: “Ma perche' qui siete
tutti ciechi?”
“Che
intendi dire?” Alex non ci capiva piu' niente, alzando il sopracciglio,
rispondendo alle occhiatacce di Rebel.
“A parte
il fatto che siete degli stronzi perche' avete messo gli allarmi antifumo per
tutta la base... Tralasciando questo problema, Fenn, quando va alla Sony, ci va
a piedi, perche' e' a due passi da qua, e due ci va vestito come uno scemo, non
con 1000 dollari nel portafoglio.” Incrocio' le braccia, sospirando: “Si vede
che, in questa base, sono quella che ha piu' occhio di tutti.
Alex si
alzo' e prese la sua moto dirigendosi alla Sony, incontrando Travis nel
tragitto: “Hey, bella!!! Che ci fai qui?”
“Volevo
parlare con Fenn, mi ha detto che era venuto a far sentire le nuove canzoni ai
vostri produttori.”
“Fenn non
e' mai venuto in studio oggi... Le nuove canzoni le abbiamo presentate alcuni
giorni fa.” Travis era alquanto basito, aveva un'aria stranamente sconvolta.
Alex
cerco' di mettersi in contatto con Fenn, ma aveva il telefono spento.
“Quando
torna mi dovra' dare molte spiegazioni.”
Era fermo
davanti alla scuola elementare con un cartello con su scritto “Ai!” in grande.
I bambini
uscirono, urlando felici e fissavano con occhi che luccicavano la lamborghini.
Ai, era una
bimba dagli occhi di ghiaccio e lunghi capelli biondi, ed era adorabile; si
avvicino' a Fenn, titubante: “Sei tu Fenn?”
“Si',
piccolina...” Le sorrise, poi la fece salire sulla lussuosa macchina e parti'
verso la base: “Hai fame?”
Lei
annui', e lui la porto' al McDonald, prendendole un Happy Meal.
Piu'
tardi la porto' al Luna park, dove non era mai andata: “Come potrei chiedere a
tua sorella di sposarmi?”
Lei,
timida, si nascose dietro alla montagna di zucchero filato che le aveva
comprato: “A lei piace molto il mare, quindi penso potresti portarla li'...”
Fenn
sorrise e dopo qualche ora di divertimento la porto' a casa, con Alex che li
aspettava arrabbiata: “Dove sei stato stamattina?”
Lui fece
il vago: “In giro...”
“Non dire allo studio, perche' ci sono stata prima e Travis mi ha detto che non
c'eri... Dimmi, hai un'altra?”
“No,
amore... Io e Travis dovremo fare i conti comunque... Ero... A prenotare un
tavolo a quel ristorante nuovo sul mare. Scusami un attimo...”
Andò in
camera e chiuse a chiave, chiamando il nuovo ristorante e prenotando.
Usci' e
sorrise: “Ti voglio pronta per le 20.”
Alex
ando' a prepararsi, ancora piena di dubbi e Fenn tiro' un sospiro di sollievo,
facendo incartare da Blank l'anello in una bella scatolina di madreperla che
aveva costruito lei: “Ma come e' diventato romantico il mio fratellone...”
Disse la ragazza dal lungo ciuffo bianco.
“Non sono
piu' lo stesso uomo da quando sto con lei... Vorrei stare ogni momento con
Alex, te lo giuro! Ecco perche' voglio sposarla!”
Blank
urlo' dalla felicita': “Che bello, diventera' mia nuora...” Brillava di luce
propria.
“Possibile
che per te sia tutto fantastico? Non urlare, lei non lo sa, e' una sorpresa.”
Ma lei
continuava: “Oh, che bello!!!”
“In certi
casi sei piu' stupida di Rebel!”
Una voce
dal piano di sotto risuono per tutta la base: “Io non sono stupida, sono solo
un po' fumata.”
“Solo un
po'?” Urlo' chiunque fosse nella base.
“Forse un
tantino!” Rispose lei.
Fenn si
mise uno smoking e fece preparare la sua lamborghini arancione, aspettando la
sua ragazza.
Lei scese
con un lungo vestito azzurro e i capelli raccolti: “Oh, mio dio, stai bene?”
Lui alzo'
il sopracciglio, non capendo: “Beh, mi sono vestito bene per te, non posso?
Comunque, sei meravigliosa.”
Si
baciarono, poi salirono in macchina e partirono.
“Come mai
una cena?”
“Come mai
non sei rimasta a finire i resoconti?”
Lei
sorrise: “Volevo solo passare una serata diversa dal solito.”
“Lo
stesso motivo tuo, in ogni caso.”
Arrivarono
in un ristorante molto carino, sul mare e si fecero accomodare fuori, nel luogo
più lussuoso, dove stavano solo loro perche' quella sala era adibita solo a
loro.
Mangiarono
pesce e champagne, tra rose, baci e un lento, alla fine.
“Sai,
stamattina... Non sono venuto qui...”
“Lo
sapevo...” Disse lei un po' arrabbiata
Si
inginocchio', sorridendo e porgendogli il cofanetto di madreperla e aprendolo:
“Vuoi sposarmi, Alexander Clarity?”
Lei Per
poco non svenne, tutta felice: “Si', Fenn Razor...”
Lo
bacio'!
Per
quella sera, fecero il bagno in acqua e ammirarono le stelle, facendo l'amore
nell'acqua marina.
Wait for love!!!
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Capitolo 10 *** Un amaro segreto ***
- Giorno 10: Un amaro segreto
-
-
- Fenn
si svegliò di colpo: erano le tre e sei, ma si alzò ugualmente, senza svegliare
Alex che dormiva beatamente sotto le coperte di lino, nuda e bellissima.
- Strisciò
al piano di sotto, sentendo una strana e malvagia presenza che gli pareva
famigliare.
- Prese
una mazza da baseball e scattò nel salotto, dove trovò solo Turbo e Mousse, il
suo piccolo siamese che lo aveva seguito fino a casa qualche giorno prima, che
dormivano nella loro cuccia.
- Si
rilassò dalla tensione che aveva accumulato nel scendere le scale e si avviò in
cucina: aprì il frigo e cercò qualcosa di altamente alcolico.
- Trovò
il suo più grande amore, dopo Alex, ovviamente, il Jack Daniel e ne versò un
bel po’ in un bicchiere.
- Il
superalcolico andava giù che era una meraviglia, ma qualcosa ancora lo
manteneva all’erta, anche se no spiegarsi che cosa.
- -Fenn…-
- Riconosceva
quella voce e quella puzza di zolfo che ora impregnava quella stanza.
- -Cosa cazzo ci fai in
casa mia?-
Rispose Fenn con brutalità e rabbia.
- Lux
apparve davanti a lui, appoggiato al ripiano della cucina con quella sua faccia
da schiaffi, sorridente e divertito.
- “Mi
chiedevo come stesse il mio gemello sfigato… A quanto pare, decisamente bene,
dato che ti sbatti una tra le più belle donne del mondo e tracanni alcol a
tutto spiano. Chissà cosa succederebbe se sparissi.”
- Fenn
cercò di colpirlo con un pugno, ma invano perché Lux scomparve e apparve dietro
di lui, scaricandogli una violenta scossa elettrica nel corpo, tanto da
tramortirlo,
- “Voglio
fare questo esperimento, che ne dici, fratellino?”
-
-
- Alex
si alzò, intontita dal sonno e dai mille orgasmi che aveva provato, e si
diresse in bagno, senza dare troppa importanza alla mancanza di Fenn.
- Prese
il telefono mentre si pettinava e lo cercò, ma rispondeva solo la segreteria
telefonica: “Dannazione! Oggi vengono i miei e non mi risponde nemmeno… Quando
torna…”
- Turbo
si presentò con la collanina di Fenn in bocca, mostrandola alla padroncina,
scodinzolante.
- Lei
la prese in mano, ricordandosi che Fenn non se la toglieva mai, il che la
preoccupò assai.
- “Turbo…
Tu sai dov’è Fenn?” Fissò il cane, in preda al panico.
- Il
mastino la portò giù, in cucina: sul pavimento c’era qualche chiazza di sangue
e n odore pestilenziale di zolfo.
- Alex
ne fu certa: quella era la firma di Lux; senza perdere tempo, prese la moto e
si diresse alla base, dove Rebel guardava la tv e seguiva i corsi di Fitness
sulla Wii.
- “Rebel…
E’ un’emergenza.”
- “Non
ora, sto facendo un esercizio complicatissimo, mi serve concentrazione.”
- “Rebel
è una questione di vita o di morte!!!” Strillò Alex, isterica.
- “La
marijuana si sta estinguendo?” sbarrò
gli occhi, quasi sull’orlo di piangere.
- “No,
peggio… Lux ha rapito Fenn!” Alex era in una crisi di pianto, non riusciva a
calmarsi.
- Rebel
urlò: “Ragazzi, codice rosso! Abbiamo una missione che richiede la presenza di
tutta la squadra.”
- Francis,
Beauty, Emme, Valentine e Nykyta in un lampo si diressero nel punto in cui
Rebel e Alex li avevano chiamati.
- “Che
succede per chiamare codice rosso?” Chiese Nykyta.
- Fece
capolino, di lì a poco, anche Blanc.”Ciao cognata!!!” Ma non fu tanto più
sorridente quando seppero la notizia.
- “E’
impossibile entrare nella base di Lux… Sono sei livelli, e tutti con delle
prove mortali da superare.” Beauty per poco non svenne.
- “Per
non parlare di tutte le creature feroci che tiene a guardia dei livelli.”
Continuò Emme.
- “Ma
stiamo parlando di Fenn…” Blanc era preoccupata all’idea di suo fratello
torturato e messo in catene.
- “Ci
dovremo munire di armi e armature speciali per un’impresa del genere.” Calcolò
il Doc.
- “Io
non credo…” Se ne venne fuori Francis che era il più deciso ad affrontare tale
missione: “In officina abbiamo il nostro bel furgone per le missioni
impossibili, dentro c’è ogni tipo di arma che ci possa servire. Comunque, chi
vuole venire, venga con me. Io, per il mio capo, mi butto anche nel fuoco se
devo.”
- Alla
fine, Francis convinse tutta la squadra a partire.
- Il
furgone era enorme, bianco e azzurro: dentro conteneva qualsiasi tipo di
equipaggiamento di armi.
- “Ma
dove l’hai comprata tutta questa roba?” Ne uscì Rebel a bocca aperta.
- “Sono
stato nell’esercito, in Iraq, da lì ho imparato a fabbricarmi armi e
automezzi.” Li osservò: “Bene, salite che partiamo.”
-
-
-
- Fenn
si svegliò: aveva una forte emicrania e il corpo tutto indolenzito per le forti
scosse elettriche.
- A
polsi, delle catene di Uranio lo stavano indebolendo sempre di più.
- Lux
fischiettava un motivetto allegro e moderno, osservando una frusta uncinata che
aveva tra la sua collezione di armi.
- “Dove…
Siamo?” Sbiascicò Fenn, con poche forze in corpo.
- “Nella
mia suite di dieci livelli, caro fratello. Questa è la stanza dei divertimenti,
capirai presto perché!” Fece schioccare la frusta che si conficcò nel petto di
Fenn, lacerandogli le carni: “Questa l’hanno utilizzata i pretori romani per
giustiziare il nostro amico Gesù Cristo superstar, che te ne pare?”
- Il
biondino urlò di dolore, sentendo le membra staccarsi da lui.
- “Devo
dedurre di sì.” Prese una boccetta e ne leccò la fialetta: “Il mio preferito,
l’acido demoniaco.”
- “Vaffanculo!”
Sbottò Fenn contro la sua parte oscura.
- Lux
versò la fialetta sulla spalla di Fenn, riducendola all’osso, divertendosi.
- “Ti
ho detto che è la stanza dei giochi.” Rise Lux, saltellando come un matto.
- “Fottiti,
Lux! Puoi uccidermi, non me ne frega. L’importante è che lasci stare Alex.”
- “Oh…
No, io penso che me la sbatto quella puttanella.”
- “E
come credi di fare? Lei sa riconoscerti…”
- “Numero
uno: io sono più figo di te. Numero due: dimentichi che io sono il diavolo!
Posso trasformarmi in qualsiasi cosa io voglia.”
- Fenn
sbarrò gli occhi: “Non osare nemmeno pensarlo, io ti ammazzo!”
- “Ridotto
in quelle condizioni, non uccideresti nemmeno una formica. E poi, lo sappiamo
entrambi… Un giorno, io e te, ci riuniremo.”
- “Cosa?”
- “Già…
Diventeremo una cosa sola, ritorneremo a essere Luxifenn… I 4 cavalieri
dell’Apocalisse ci faranno un culo grande come una casa e ci incateneranno
nell’oblio per mille anni. Sei destinato a perdere tutti quelli che ami.”
- “Perché
sono qui, Lux?”
- “Perché
voglio accorciare i tempi. Voglio godermi un po’ della tua vita, capisci?”
- “Ma
se tu sei più figo di me, perché vuoi la mia vita?”
- “Perché…
Tu hai Alex! Ma non voglio quell’odiosa puttanella, io desidero lei perché
potrò ritrovare Unknow.”
- “Quindi
tu…Vuoi far tornare Unknow?”
- “Sei
intelligente, bravo!”
- “Ma
così ucciderai Alex!”
- “Mi
stai sorprendendo fratello, complimenti, migliori ogni momento che passa!”
- “No,
non oserai…”
- “E
qui mi cadi in basso… Io oso perché sono il male!”
-
-
-
- Ci
vollero circa sette giorni per arrivare a Las Vegas, ma, alla fine, arrivarono
davanti al grande Casinò “Le Piramidè”.
- “Bene…
Ora sì che servirebbero un paio di mutande pulite.” Disse Nykyta osservando il
cupo casinò con un po’ di timore.
- “Voi
due restate qua fuori a controllare le nostre mosse, noi entriamo!” Disse Alex,
mentre Francis la imbragava di tuta e armi.
- Rebel
montò sul suo Skate che diventò volante, ad azoto: “Grazie, Doc, Ora va meglio”
- Valentine
sorrise e chiuse il portellone del furgone, accendendo le telecamere e i
computer.
- “Contatto
attivato, Francis.” Parlò Nykyta nel microfono.
- Francis
si lanciò dentro al casinò seguito da tutta la squadra.
-
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Capitolo 11 *** Giorno 11: Chi vuole vivere per sempre? ***
Giorno 11: To the end
Giorno
11: Chi vuole vivere per sempre?
Francis
varcò la soglia, insieme al gruppo, ma non trovò altro
che il buio più totale; Rebel svolazzò in circolo,
dall'alto al basso, con il suo skate volante, ma non vedeva nulla;
Beauty focalizzò il suo radar ad infrarossi, mentre Blank si
guardava intorno per cercare di vedere meglio.
Ad
un tratto, le luci della stanza si accesero, accecandogli per la
sorpresa; quando si ripresero, si trovarono a fronteggiare uno stuolo
di demoni delle più varie misure.
“Ok...
Questo limita un po' il mio piano, credevo fossero molti meno.”
Francis indietreggiò insieme agli altri, a parte Alex che
restò lì, spavalda, senza alcuna paura.
“Avanti,
ragazzi, non saranno mica alcuni demoni a fermarci. Se ci blocchiamo
ora, Fenn ha i minuti contati.” Si voltò a fissarli,
sperando che non scappassero a gambe levate.
Rebel
sorrise, si mise in bocca una chewing gum e si appostò al suo
fianco: “Se muoio, e ho già scritto il testamento, lo
preciso, la mia piantagione di erba è tua, amica mia.”
La
mora sbarrò gli occhi, ma fu felice che almeno al suo fianco
c'era Rebel, se pur fumata come al suo solito.
Beauty
si aggiunse al duo, scocciata della presenza di Alex: “Lo
faccio solo per il mio amato Fenn.”
Blank,
che non aveva abbandonato l'idea di salvare il fratello, tirò
fuori il bazuka, ed esclamò: “Beh, che stiamo
aspettando, allora?”
Emme
lanciò le armi alle ragazze, mentre Francis, un po' a
malincuore, rinunciò a filarsela.
“Caricamento
del plasma biomeccanico in corso...” La voce di Nykyta negli
auricolari risuonò perfettamente, il conto alla rovescia era
iniziato.
“3...2...1...”
Emme,
Rebel, Beauty e Blank presero una strana forma, di un colore simile
al platino, ma più scuro, freddi e lucidi, spaventosi, eppure
tanto affascinanti quanto perfetti: era la mutazione biomeccanica.
“Andiamo
a far fuori qualche culo demoniaco.” Rebel schizzò verso
il gruppo di demoni incazzati, schivando con velocità tutti
gli attacchi come non aveva mai fatto prima d'ora.
Beauty,
con la vista agli infrarossi, polverizzava qualunque cosa gli
capitasse sotto mano; Blank frantumava le ossa del cranio spalancando
la bocca a 180°, e, infine, Emme sparava acido dall'addome,
sciogliendo tutto ciò che aveva intorno di nemico.
Alex
si paralizzò sul posto, mentre Francis la prendeva per un
braccio e la montava sul sedile posteriore della sua moto da cross:
“Sorpresa?”
Saltò
tutti gli ostacoli, arginando i pericoli e i compagni, soprattutto
Beauty ed Emme: “Cazzo, non mi aspettavo fossero così
maledettamente forti e mostruosi.”
“Beh,
ti ci devi abituare. Stringiti forte, balleremo un po'. Rebel...”
La biomeccanica lo fissò con quei suoi occhi di metallo e lo
seguì, sfrecciando per i corridoi, abbatendo scudi e altri
ostacoli.
Il
livello 2 sembrò una fottutissima roulette russa, peccato che
per ogni numero c'era una stramaledetta trappola mortale.
“Oh,
cazzo... Rebel... Qualche idea?” Francis posò il
portatile per terra, mettendo il cavalletto alla sua splendida moto:
“Vedi se riesci a superare questa specie di livello.”
Rebel
studiò il campo, sorvolandolo quasi del tutto, poi tornò,
un po' delusa: “C'è un campo magnetico che non riesco a
distruggere... Mi serve dell'energia elettrica negativa, riusciresti
a produrmela?”
Francis
ebbe un lampo di genio: aprì il suo zainetto e cercò
dentro, trovando delle pile alcaline praticamente nuove, ed iniziò
a costruire qualcosa di strano.
“Oh,
bene...” Lux rise fragorosamente nel sentire la presenza del
gruppo: “Come possono credere di superare i miei livelli?”
Fenn,
pieno di ematomi e ferite ovunque, alzò il viso scarno per
fissare Lux: la voce era flebile, poco fiato, si sentiva inerme in
quello stato “Lo... Sapevo che sarebbero... Venuti.”
“Già,
c'è anche quella bellezza della tua fidanzata.” Rise,
nuovamente, mentre Fenn sbarrava gli occhi: perché Alex aveva
fatto una cosa così sconsiderata, esponendosi a certi
pericoli?
Il
cellulare gli squillò, tanto da lasciarlo confuso: era Alex.
Rispose
Lux: “Non rivedrai mai il tuo adorato, mia cara.”
“Questo
lo vedremo... In ogni caso, caro... Mi chiamo Francis, stronzo. Ho
trovato anche il modo di passare tutti i livelli senza muovere un
dito. Lo sai come?”
Il
sorriso dalle labbra di Lux scomparve, riducendosi a qualcosa di più
simile ad una smorfia contrariata: Non è possibile, come
avrà...
“Stai
bleffando, non ci è mai riuscito nessuno...”
“Io
non sono nessuno, io sono Francis Birthsong, un cazzone fottutamente
intelligente che viene ad aprirti il culo in questo momento,
scommetti?”
Dal silenzio,
si poté distinguere chiaramente l'inizio di Welcome to the
Jungle dei Guns'n'roses, Fenn conosceva solo una persona,
almeno benissimo, che amava quella canzone e la ascoltava almeno 800
volte al giorno.
Ci fu
un'esplosione, fortissima: il soffito era crepato quando Francis era
piombato dal livello 2 a quello con la sua moto, seguito da Rebel e
Alex.
“Io
non scherzo mai, almeno non sulle cose importanti.” Gli alzò
il medio.
Fenn sorrise,
anche se dopo gli venne da tossire per tutto il dolore che provava.
Alex si mise
una mano sulla bocca: il suo amore era ridotto molto male, era quasi
irriconoscibile; attaccò Lux, anche se era molto più
forte di quello che pensava, dato che schivò senza tanti
sforzi e la colpì dritta nella pancia, tanto da farla
inginocchiare dal dolore.
Francis fu
più pronto di lei: “Rebel, vai da Fenn, io tengo
occupato il figlio di puttana!!!”
Gli tirò
un pugno, che non scalfì nemmeno di una piega Lux, che rideva
ad ogni colpo inflitto: “Sei proprio un idiota!”
Il ragazzo
ricevette la testata più forte che avesse mai sentito, tanto
da aprirgli la testa e farlo sanguinare copiosamente.
Rebel cercò
di passare tutta la sua energia a Fenn, che respirava a fatica e le
diceva di sbrigarsi.
All'ultimo
minuto, quando stava per essere attaccata, Fenn, armatura metallica e
forza sovrumana, iniziò una battaglia con il suo antagonista.
La lotta era
spietata e sanguinolenta: ferite profonde segnavano le carni di Lux,
dolori dilanianti venivano inferti sull'armatura di Fenn.
Erano
entrambi in fin di vita.
Francis ebbe
la forza di rialzarsi: fissò Rebel, raccolta in un angolo con
Alex e la chiamò” Dammi una mano, stupida mezza
macchina!”
Lo aiutò
ad alzarsi e ad avvicinarsi a Fenn: anche se il sangue copriva i suoi
occhi, riuscì comunque a vedere il punto della situazione, ed
iniziò ad operare.
“Che
stai facendo?” Disse Alex quando capì cosa voleva fare.
“Se
muore uno, anche l'altro passerà all'altro mondo... Vuoi
rimanere vedova prima del previsto, bellezza?”
Alex si fece
da parte, pregando Dio che Fenn si salvasse.
L'aria del
mattino era quella che preferiva, in quella casa: sentiva
costantemente la mancanza della sua stanza alla centrale, ma in
compenso gli piaceva quella nuova dimora, vicino al lago, col suo
cane e la sua fidanzata.
“Fenn...”
La voce di Alex lo fece voltare.
Alex lo
fissò: le sue ferite non si erano ancora ripristinate, l'aver
dovuto fondere al suo corpo anche Lux l'aveva cambiato, non solo
nell'aspetto, ma anche nel carattere, come ad esempio, i suoi sbalzi
d'umore, ma anche quella voglia di affetto così intensa che
prima non aveva.
“Che
c'è?”
“Nulla,
è che mi mancavi...”
“Sono
qui!”
La baciò,
il fuoco che c'era nelle sue labbra era ancora più intenso di
quello di una volta.
“Ti
amo, lo sai?”
“Sì,
lo so... Voglio vivere per sempre... con te...”
*-* l'ho
finitoooooooooooh
Ringrazio la
mia sister Ladywolf x l'appoggio
l'ho scritto
di velocità tutto oggi!!! ^^ x te
p.s.
Nessun
continuo, te lo dico!!!!
mi è
bastato 4 anni di questo!!!
p.p.s
Al massimo
potrei fare una one shot in cui Alex
si fa
Francis (ma quanto è un figo??? adoro
quell'uomo è
leso!!!!)
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