°°° KAGOME VA IN CITTA' °°°

di zac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP1 ***
Capitolo 2: *** CAP2 ***
Capitolo 3: *** CAP3 ***
Capitolo 4: *** CAP 4 ***
Capitolo 5: *** CAP 5 ***



Capitolo 1
*** CAP1 ***


KAGOME VA IN CITTA’

 

- 2 mesi prima -

 

Kagome era una ragazza spensierata di 16 anni e viveva felice con i genitori e il fratello Sota.

Ma un giorno mentre era a scuola il preside la chiamò a se e le diede una brutta notizia:

P: signorina Higurashi siamo stati avvisati che suo padre è stato ricoverato urgentemente in ospedale per un incidente sul lavoro…

Kagome corse a prendere le sue cose e raggiunse la madre all’ospedale.

K: mamma… cos’è successo?

MK: la corda non ha retto e il carico gli è finito sopra i medici non sanno se ce la farà…

 

Ma Kagome non rivide più suo padre.

 

Da quell’incidente passarono 2 settimane.

La ragazza spensierata di prima non esisteva più. Per lei era diventato impossibile vivere ancora in quella casa, lo disse alla madre. Infine decisero che, insieme a Sota, si sarebbero trasferite in città dal nonno.

Così dopo aver venduto la casa e sistemato tutti i documenti partirono alla volta della loro nuova vita.

 

Nonostante tutto però il dolore non se ne era andato e la felicità che Kagome dimostrava era solo una facciata per proteggersi e proteggere i suoi famigliari, non voleva che si preoccupassero per lei.

L’unica cosa che aveva conservato in ricordo del padre era la moto, l’ultimo regalo ricevuto da lui.

 

Kagome non faceva parte di una famiglia benestante e quindi decise di trovarsi un lavoro per aiutare almeno in parte la sua famiglia con le spese.

Erano già passati 3 giorni dall’inizio della sua ricerca e finalmente Kagome era riuscita a trovare lavoro in un locale lo ZONE. Il proprietario Toshio era un uomo molto gentile e disponibile, la fece sentire subito a suo agio a differenza della clientela che frequentava il locale. Certi clienti erano davvero troppo sfacciati per i suoi gusti.

 

L’estate era finita era arrivato settembre, Kagome però non era riuscita a fare molte conoscenze nella nuova città e per questo era un po’ titubante ad affrontare il primo giorno nella sua nuova scuola.

Decise quindi che per non attirare troppo l’attenzione, dopo aver messo una camicetta bianca e un paio di jeans, di prendere l’autobus per arrivare davanti al suo nuovo istituto.

L’entrata in quell’edificio fu assolutamente un disastro… Era gia stata inclusa tra i perdenti, lungo il corridoio tutti la fissavano e poi si voltavano a bisbigliare con l’amico vicino.

Insomma un vero incubo.

 

Troppo semplice.

La santarellina.

Così era stata etichettata.

E a lei le etichette non piacevano.

Non potevano giudicarla senza conoscerla.

 

Il suo piano per non dare nell’occhio era completamente andato in fumo.

Era finalmente giunta davanti alla sua nuova classe. Non restava che aprire la porta.

Bussò ed entrò.

 

Prof: Vi presento una nuova compagna di classe… lei è Kagome Higurashi

K: Piacere di conoscervi spero diventeremo amici!

Disse mostrando il suo falso sorriso.

Detestava le presentazioni era sempre al centro dell’attenzione. Si sentiva come gli animali dello zoo…

Con gli occhi sempre puntati addosso.

 

Ki: Ma guardatela non sa neanche vestirsi…

Disse Kikyo sprezzante.

Prof: Vada a sedersi vicino a Kazama

 

Un ragazzo in fondo all’aula con gli occhi di un blu profondo e i capelli castani raccolti in un codino alzò la mano.

Lei si diresse lentamente verso quello che sarebbe stato il suo futuro compagno di banco, che a prima vista non ispirava nessuna fiducia.

 

Mi: Dolce fanciulla io sono Miroku che ne dici di fare un figlio con me?

Disse prendo le mani di Kagome tra le sue, anche se poi una scivolò sul fondoschiena della ragazza che urlò:

K: Maniaco!

Dandogli uno schiaffo sulla guancia. Come volevasi dimostrare.

La porta si aprì e fu richiusa subito dopo.

 

Prof: Signor Hanyou le sembra l’ora di arrivare? –fece osservare il professore

I: Non scocci prof… - sbottò il mezzodemone

Mi: Sempre il solito Inuyasha.. - sorrise

I: Come vedo anche tu.. chi è stato? - Indicando il segno sulla guancia

Mi: Lei… - indicando Kagome

Ki: Vieni a sederti Inu-chan…- lo richiamò Kikyo - oh la nuova santarellina…- proseguì rivolgendosi a Kagome con disprezzo.

I: Cosa intendi?

K: Non lo sai che l’abito non fa il monaco? – rivolgendosi a Kikyo

 

Kagome decise che forse, se non fossero stati tutti vestiti alla moda, non l’avrebbero notata più di tanto, sarebbe passata inosservata… insomma che colpa ne aveva lei se tutti avevano i vestiti firmati? E lei che con quell’abbigliamento sperava di non farsi notare. Era successo tutto l’esatto contrario.

 

K: uff tanta fatica per niente… vedranno domani la pagheranno… nessuno da a Kagome Higurashi della santarellina!!

 

Kagome passò tutto il pomeriggio al centro commerciale decise di usare i suoi risparmi, accumulati con il lavoro svolto fino a quel momento, per rifare il su guardaroba con vestiti più nel suo nuovo stile.

Arrivata a casa piena di borse e pacchetti vari decise di mostrare i suoi nuovi acquisti alla madre che nonostante avesse notato il cambiamento dello stile non trovò nulla da ridire alla figlia, si fidava di lei.

 

La mattina seguente quindi Kagome indossò i suoi nuovi pantaloni di pelle nera e una maglia fucsia molto aderente. Matita nera molto marcata intorno agli occhi per completare l’opera. Prese il casco e salì sulla sua Honda blu metalizzato con fiamme nere e giunse a scuola.

 

Attraversò il cortile sotto gli sguardi curiosi e ammirati dei ragazzi e quelli invidiosi delle ragazze, ma non si fermò, arrivò davanti alla sua classe ed entrò.

 

Prof: E lei chi sarebbe signorina?

K: Kagome.. – disse cercando di trattenere le risate

Tutti si voltarono sbigottiti. No non poteva essere quella la santarellina del giorno precedente.

 

Prof: Ma le sembra il modo di vestirsi?

K: A me non sembra che ci sia differenza tra me e Kikyo… direi anche che rispetto a lei sono più coperta…

E ghignò.

Ki: Come ti permetti ragazzina?

K: Taci.. - disse a Kikyo -  e se non le sta bene me ne vado…

Disse rivolta al professore.

Ed uscì dall’aula.

 

Lo so che devo concluere le altre ma non ho resistito a pubblicare questa.... Era da un po' che era su carta.. ho preso caraggio e l'ho pubblicata... Spero che vi piaccia!!!! Aspetto commenti!!! un bacio zac HO LETTO IL COMMENTO DI LIGHTANGEL93 E DOPO AVER RILETTO QUELLO CHE AVEVO SCRITTO MI SONO RESA CONTO CHE EFFETTIVAMENTE ERA ILLEGGIBILE... HO APPORTATO DELLE MODIFICHE SPERO CHE ORA LA LETTURA E LA COMPRENSIONE RISULTI MIGLIORE! BACI ZAC

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Capitolo 2
*** CAP2 ***


CAPITOLO 2

 

Era appena arrivata in cortile quando incontrò due ragazzi, o meglio due demoni lupo.

..1: ehi bellezza dove pensi di andare?

..2: sei la ragazza giusta per il nostro capo!!

Disse ghignando il secondo mentre il primo la prendeva per il polso.

K: lasciami- ordinò la ragazza

..1: Oh no ora tu vieni con noi..

K: NO non ci penso proprio

I: lasciatela

Ordinò con voce bassa e ferma Inuyasha

..2: e tu chi diavolo sei?

I: il capo degli Angels of Hell

..1: noi siamo dei Red Demons

I: oh lo so, ma qui il territorio è mio quindi SPARITE!

 

I due ragazzi non osarono sfidare Inuyasha e quindi lasciarono Kagome e se ne andarono.

Kagome a quel punto decise di andarsene tanto ormai non aveva più nulla che la tratteneva li.

Appena fece un passo però

I: ehi tu dove pensi di andare?

K: non sono cavoli tuoi - rispose acida la ragazza

I: oh si invece, solo io posso comportarmi così davanti a un professore… e non sei nemmeno tanto santa come diceva Kikyo

K: che ci vuoi fare… Vai Kikyo non ti sta aspettando? Addio

La ragazza gli diede le spalle e se ne andò.

 

Ma per Kagome i problemi erano appena iniziati infatti il giorno seguente sempre nel cortile della scuola si imbatte in Koga il capo dei Red Demons.

 

..1,..2: è questa la ragazza di cui ti abbiamo parlato capo..

dissero in coro i due.

Ko: avevate ragione Ghinta e Hakkaku è proprio carina.. – e voltandosi verso Kagome disse – ehi bambola vieni con me!

K: Perché dovrei? Chi diavolo sei? No aspetta non dirmelo il capo di quei due, non dirmi che ti sei portato la scorta- lo derise la ragazza

Ko: non insultarmi ragazzina potresti farti male

K: vuoi batterti? Lì davanti a tutti va bene? – disse indicando un punto centrale del cortile.

...3: capo lascia per lei basto io- disse un altro della banda

Ko: si si ma non rovinarla troppo

 

Kagome e il suo avversario si spostano verso il punto indicato e iniziano il duello. Il ragazzo che si è offerto è il doppio di lei, un energumeno dall’aria minacciosa, ma Kagome non si lasciò impressionare, ma certamente non lo sottovalutò, come invece sta facendo evidentemente lui.

..3: non ti conviene arrenderti subito? Sai con quei pantaloni e quel bustino..- disse indicando i vestiti della ragazza- i movimenti non ti risultano un po’ lenti?

Infatti Kagome indossava gli stessi pantaloni di pelle del giorno precedente e un bustino nero molto stretto.

K: perché invece parlare non ti fai sotto ciccione?

..3: Ora la pagherai- esclamò il ragazzo partendo all’attacco.

Kagome però a differenza delle aspettative di tutti riuscì a schivare tutti i colpi.

..3: Che fai scappi?

K: No volevo semplicemente evitare di mandarti all’ospedale

..3: Ma sentitela la ragazzina

 

Nel frattempo erano arrivati anche Miroku e Inuyasha, che vedendo tutto quel trambusto di prima mattina senza esserne i fautori, si incuriosirono.

 

Mi: Ehi Inuyasha… a chi le sta dando Koga?

I: E che cavolo ne so.. ma questo è il mio territorio- disse risoluto.

Decise quindi di farsi largo tra la folla e giunse davanti proprio nel momento in cui Kagome sbattè a terra l’uomo di Koga.

 

Intanto Kagome si rivolse a Koga

K: Allora adesso ti batti tu così la finiamo subito?

Ko: Ehi puttana abbassa la cresta non sei al mio livello

K: Quanto scommettiamo?

Ko: Tu diventi di mia proprietà se vinco…

I: Fermi tutti!

Ko: O il cuccioletto… tu stanne fuori!

I: No nel mio territorio tu non ci dovevi mettere piede…

Mi: Fermo tu non puoi fare un’altra rissa o ti sbattono fuori!

I: Ma miroku io lo faccio fuori! – ringhiò il mezzodemone

Ko: Ha ha visto giù le mani!

K: Oh nessun problema Miroku non serve che voi vi sporchiate le mani… Lui vuole me ha dato fastidio a me e certamente non sarò sbattuta fuori.. avanti Koga battiti se hai il coraggio

Mi: Sicura? – disse preoccupato il ragazzo

K: Mai stata più sicura in vita mia – disse con sguardo duro la ragazza.

 

Ma Koga era pur sempre un demone e quindi in un combattimento sarebbe sempre stato in vantaggio!

 

Ecco il secondo capito spero non ci siano tanti errori come nel precedente!!! Aspetto commenti!! al prossimo capitolo!!!!

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Capitolo 3
*** CAP3 ***


Capitolo 3

 

Koga era pur sempre un demone e quindi sarebbe sempre stato in vantaggio ma Kagome a differenza di tutte le previsioni riuscì ad evitare quasi tutti colpi.

Ko: Scappi? – la derise Koga

K: Oh no vedi ora so esattamente dove colpire!

E la ragazza mirò alla gamba facendolo finire a terra, per poi posizionarsi sopra di lui e a un centimetro dalla sua faccia gli disse:

K: Prova ancora ad avvicinarti a me e non sarò così buona!

E si diresse verso la sua classe.

 

Inuyasha era stupito nessuno oltre a lui aveva mai messo al tappeto Koga, non che non impossibile, solo che battuto da una ragazza e per di più umana dava dell’incredibile.

Quella ragazza era davvero interessante prima i vestiti, poi il duello, aveva carattere e a lui piacevano le persone di carattere per questo avrebbe voluto averla dalla sua parte!

 

Kagome intanto era stata chiamata nell’ufficio del preside per i fatti accaduti nel cortile pochi minuti prima.

Pr: Signorina Higurashi a che gruppo o banda appartiene?

K: A nessuna perche?

Pr: Ma la rissa in giardino?

K: Nessuno tenta di scoparmi e rimanere indenne… ma ora mi scusi devo andare a lezione

Ed usci dall’ufficio dirigendosi in classe.

 

Kagome ora aveva un grosso problema adesso, per mantenere quel tenore di vita il suo lavoro come barista non era più sufficiente, per questo decise di chiedere al suo principale se c’era un modo per riuscire a guadagnare un po’ di più.

K: capo mi scusi le dovrei parlare…

C: si Kagome dimmi pure… vieni andiamo in ufficio…

K: ecco vede io avrei bisogno di guadagnare di più non è che potrebbe mettere una buona parola per me in qualche altro locale che cerca personale?

C: ma Kagome non penserai di lasciare il tuo lavoro qui!

K: oh no no solo che mi servono più soldi quindi dovrei cercarmi un altro lavoro oltre a questo!!!

C: no non se ne parla da quando sei qui la clientela è aumentata, però forse un modo per  farti guadagnare di più ce l’ho…

K: davvero?

C: sai cantare?

K: beh dipende, mi piace farlo ma nessuno mi ha mai sentito quindi non so se sono brava!

C: allora lo verificheremo subito.. vado a chiamare la band

 

Kagome era un po’ tesa non aveva mai cantato per qualcuno e con una vera band, sperava solo di esserne all’altezza. Quando la musica partì Kagome chiuse gli occhi e iniziò a cantare, non vide la faccia stupita del suo capo.

Quando la musica fini riapri gli occhi e vide la faccia attonita davanti a lei, si girò verso i componenti della band e anche loro la guardavano con una faccia strana. Kagome iniziò a preoccuparsi.

K: ho fatto così schifo?

Tutti quelli presenti nella sala si risvegliano al suono della sua voce!

C: NO! Sei stata magnifica… sono senza parole sei assunta!!!!

Kagome dalla contentezza andò ad abbracciare tutti i componenti della band e il suo capo, che era il migliore!!!

 

Kagome tutte le sere si esibiva con una canzone al locale e la clientela, per la contentezza del suo capo si era duplicata, di conseguenza fu assunta una nuova barista Sango.

Sango aveva la stessa età di Kagome e come lei era una persona dolce e simpatica fecero subito amicizia. Fu la prima vera amica di Kagome in quella città!

Eh si perchè le sue compagne di classe non la sopportavano, il motivo? Aveva attirato in poco tempo la sguardo di tutti i ragazzi!!

A Kagome piaceva il suo lavoro e da quando era arrivata Sango era ancora più divertente.

 

Salve a tutti scusate il ritardo... Finalmente sono tornata... ecco il nuovo capitolo spero che vi piaccia e non abbia tanti errori!!! al prossimo ciaoooooo

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Capitolo 4
*** CAP 4 ***


Capitolo 4

 

Un pomeriggio a casa di Inuyasha…

Mi: Ehi Inuyasha, hai sentito?

I: cosa?

Mi: che allo ZONE c’è una nuova cantante? Dicono che sia una bomba! Che ne dici andiamo li stasera?

I: Sempre il solito è? Comunque ok

 

Kagome per non essere riconosciuta e non essere infastidita ulteriormente dai clienti dopo le sue esibizioni, utilizzava delle lenti a contatto azzurre e una parrucca nera con dei ciuffi blu elettrico, trucco molto pesante, anche se utilizzava lo stesso stile di abbigliamento!

Finito di cantare, come dopo ogni sua esibizione, toglieva lenti e parrucca alleggeriva un po’ il trucco e tornava dietro al bancone per servire.

Anche quella sera aveva ripetuto la stessa routine ed ora era al bancone per servire i clienti.

 

…: Un’altra birra

K: Arriva

…: Ma!? Kagome?

K: Inuyasha che diavolo ci fai tu qui?

I: Diverto e tu?

K: Lavoro non si vede?

Mi: Oh divina Kagome lavorate qui?

K: Si non come qualcuno in mezzo alla strada - Indicando Kikyo con lo sguardo.

 

Il pomeriggio seguente Kagome aveva appena finito il suo turno e  per arrivare prima a casa decise di tagliare per il parco.

Una scena però attirò il suo sguardo Inuyasha intascava dei soldi e passava qualcosa a due uomini.

Non vi badò proprio e si diresse di corsa verso casa era in ritardo e per di più aveva ancora tutti i compiti da fare.

 

I giorni passavano veloci tra la scuola e il lavoro Kagome aveva sempre poco tempo per se, per non parlare poi dei continui tormenti che le davano i Red Demons, perché era vero che Koga non le dava più fastidio ma aveva incaricato i suoi tirapiedi per farlo.

 

Anche quel giorno decise di tagliare per il parco quando dietro l’angolo vide la polizia appostata, e accelerando il passo vide poco distante Inuyasha che aspettava.

Dentro di se aveva uno strano presentimento così accelerò leggermente fino ad arrivargli di fronte.

K: O amore scusa il ritardo! - e gli buttò le braccia al collo baciandolo con foga.

Inuyasha anche se stupito da quel comportamento la lasciò fare finché lentamente lei stessa non si staccò e a fior di labbra gli disse:

K: La polizia

Lo prese per mano e lo fece salire dietro di se e partirono mettendo più distanza possibile tra loro e quel luogo.

Arrivati in una via affollata del centro Kagome si fermò.

K: Sei uno stupido non ti sei accorto della trappola!? Avanti scendi ho da fare!

I: Ehi datti una calmata! Arrivi, mi baci, mi trascini sulla tua moto e ora mi lasci a piedi? È no bella mia… ora mi lasci la moto!

K: Bene allora prova a prendere queste – prese le chiavi e le mise nel reggiseno

I: Non crederai che un po’ di stoffa possa fermarmi vero?

K: O la stoffa no ma io si! comunque se mi di ci dove devi andare ti porto!

I: Ok basta che non guidi come prima!

K: spiritoso dai sali… e poi che cosa aveva la mia guida che non andava?

I: ma se una lumaca sarebbe andata più forte!

K: volevi che la polizia avesse il pretesto per seguirci?

 

Seguendo le indicazioni di Inuyasha erano giunti in un magazzino.

Hojo: Ehi capo come mai qua?

I: Sorpresi di vedermi?

Mi: Ehi Inuyasha, ma!? divina Kagome

I: Chi di voi ha parlato?

Mi: Nessuno

I: C’era la polizia! E se non fosse per lei non sarei qui ora!

Hojo: Beh però un bel bocconcino…

I: Non toccatela

Kansuke: Ehi ma non puoi averle sempre tutte per te

I: Lei non è come le altre e poi non sono sicuro che lei si faccia avvicinare da voi…

Hojo: Beh basta provare

K: Non avvicinarti!

I: Io ti ho avvertito

Kansuke la tocca e gli arriva uno schiaffo bello potente.

Kansuke: Puttana come hai osato… - il ragazzo ha già alzato il braccio per darle uno schiaffo ma viene fermato da Inuyasha.

I: Allora?

Kan/Hojo: ma capooo

K: Ok ok posso andare adesso? Ci si vede… ah l’avrei potuto fermare da sola quello schiaffo!

 

ok è da un po' che non aggiorno! ringrazio per i commenti! e anche se in ritardo Auguro buona pasqua a tutti!!! spero che commenterete anche questo e non facciate troppo caso agli errori!!!

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Capitolo 5
*** CAP 5 ***


CAPITOLO 5

 

I giorni passavano tranquilli. Dopotutto il lavoro al locale andava bene anche se era stancante. Non aveva più visto Inuyasha appostato al parco e quindi aveva capito che di sicuro aveva cambiato luogo d’incontro, ma non avrebbe smesso nonostante fosse stato quasi beccato.

In compenso lui e Miroku erano diventati assidui frequentatori dello ZONE, non che le dessero fastidio solo che avrebbero potuto scoprire il suo segreto.

Oltre al proprietario del locale e della band solo Sango sapeva che lei era Darkfox, la nuova cantante.

 

Da qualche giorno anche Koga aveva scoperto dove lavorava e non smetteva di importunarla con frasi come “dai entra nel gruppo!” “hai preso una decisione?” “dai dolcezza non farti pregare”.

Per sua fortuna Koga andava al locale quando non c’erano Inuyasha e Miroku, ma quella sera la sorte le era avversa, andando contro le sue abitudini Koga entrò dalla porta.

Miroku e Inuyasha erano al bancone perché il primo come al solito stava tentando di strappare un appuntamento a Sango, che nonostante ritenesse quel ragazzo un maniaco, le stava simpatico e per di più era carino. Non le dava fastidio parlare con lui.

Koga individuata Kagome si precipitò da lei.

Ko: Allora hai pensato alla mia proposta?

K: Ti ho già detto di no

Ko: ma dai perché?

K: senti non mi piaci… dei tuoi tirapiedi poi, non ne parliamo e non ho tempo per queste cazzate, vattene e lasciami lavorare!

Ko: su su Kaggy non ti scaldare

K: ti ho detto di andartene!

Koga stava per ribattere quando Inuyasha infastidito dall’ultima frase di Koga intervenne

I: ehi non l’hai sentita smamma

Ko: e tu che diavolo vuoi

I: solo che te ne vai, non vuole avere nulla a che fare con te perché non la smetti e te ne vai da qualche altra parte?

Stavano per arrivare alle mani quando Kagome posizionò una birra davanti a entrambi

K: Ehi non voglio guai

Ko: alla tua – si scolò la birra tutta di un fiato e usci sbuffando dal locale.

 

Alla fine della serata Inuyasha la aspettava fuori dal locale appoggiato alla sua moto, non appena Kagome lo vide disse alla sua amica

K: vai pure Sango ho una cosa da sistemare

Si incamminò a passo sicuro verso il ragazzo.

K: cosa vuoi?

I: ti va di entrare nel gruppo?

K: perché me lo stai chiedendo?

I: beh hai contro tutto il gruppo di Koga e nessuno che ti guardi le spalle…

K: che fai ti preoccupi per me?

I: TSK non ci sperare

K: se non è questo il motivo allora è un altro quale?

I: non sono affari tuoi!

K: oh invece credo proprio di si… comunque ci devo pensare e prima voglio parlare con Miroku

I: guarda ragazzina che sono io il capo

K: appunto per questo, non mi fido! Ci si vede.. a domani!

I: ehi a spetta sei a piedi?

K: si ho portato la moto dal meccanico

I: allora ti do un passaggio…

K: che sentono le mie orecchie? Da dove viene questa gentilezza?

I: stupida se non lo vuoi basta dire un semplice no!

K: e lasceresti andare a casa una dolce ragazza indifesa da sola a quest’ora di notte?

I: ah si e dove sarebbe la ragazza indifesa?

Kagome aveva gonfiato le guance e stava per ribattere indispettita, invece gli fece la linguaccia e si incamminò lungo il marciapiede.

Il mezzodemone era rimasto basito si era aspettato un urlo invece se ne era andata. Che ragazza strana non credeva che avrebbe rifiutato il suo passaggio.

Dopo alcuni minuti decise che non voleva averla sulla coscienza mise in moto e la raggiunse.

I: Sali

Era un ordine Kagome era alquanto stupita che l’avesse seguita, ma fece come le era stato detto.

K: mi sa che è questo il tuo vero IO non e vero?

I: che diavolo stai dicendo?

 

Il giorno seguente all’ingresso.

I: Miroku ho chiesto a Kagome di entrare nel gruppo..

Mi: Che cosa? E ora come diavolo fai a tenere fuori Kikyo?

I: non lo so qualcosa mi verrà in mente..

Mi: lo sai vero che la storia del “non ci sono ragazze” non regge più?

I: lo so accidenti e poi Kagome vuole parlare con te prima di accettare!- disse sbuffando

Mi: e perché?

I: cosa vuoi che ne sappia io!

 

Kagome li vide e li raggiunse.

K:giorno.. vieni Miroku andiamo in terrazza

Mi: oh kagome che onore

K: non pensare a cose strane…

Raggiunsero la terrazza.

K: tu sai il motivo per cui Inuyasha mi vuole nel gruppo?

Mi: No non lo so.. o meglio forse ne ho una mezza idea ma a me non a detto nulla…

K: avanti qual è?

Mi: credo per il fatto che tu gli hai tenuto testa dall’inizio, non sei interessata a lui fisicamente, credo che in fondo in fondo ti rispetti! Solo che così facendo si è cacciato nei guai..

K: Perchè?

Mi: perché? Così 1 Koga ha un pretesto per attaccarlo

K: come sarebbe?

Mi: Non lo hai ancora capito che Koga ti vuole per se? 2 Kikyo è dalle medie che vuole entrare ma Inuyasha l’ha sempre rifiutata… con il motivo “non ci sono ragazze”

K: Quindi sarei un ostacolo per lei ed è convinta che mi piaccia Inuyasha? E lo stesso per Koga al contrario?

Mi: Esatto..

I: Beh io non vedo dove sia il problema..

Disse Kagome con tutta la tranquillità del mondo!

Mi: In che senso?

K: Semplice se io avessi il ragazzo Koga non può prendersela con lui e a Kikyo potete raccontare una balla… ma siccome conosco solo tre ragazzi tu Inuyasha e Koga suppongo che dovrò fingere di essere la tua ragazza… ci stai?

Mi: Ma sei sicura?

K: Oh sono una brava attrice basta chiedere a Inuyasha

Mi: Ok e sia… inoltr credo che dovrò farmi raccontare qualcosa a quanto pare! E che balla ci inventiamo per Kikyo?

Si misero a pensare un po’ quando a Kagome si accese una lampadina.

K: che ne dici di “ ma vedi è la ragazza di Miroku e poi non le è permesso partecipare alle riunioni?” perché credo che ne facciate giusto e se non sbaglio lei non sta con Inuyasha e non credo che le interessi qualche altro che sta nel vostro gruppo, e che si metterebbe con uno per entrare… perché da quello che ho capito lei mira ad essere la ragazza del capo perché fa ‘più figa’ giusto?

Mi: beh direi che come balla regge… la vuoi sapere la verità? Noi non la vogliamo nel gruppo perché non ci fidiamo…

K: e perché vi fidate di me?

Mi: tu hai un carattere che non è possibile creare dal nulla è tuo non puoi essere diversa… e da quello che ho potuto vedere se hai una posizione la mantieni non vai dalla parte che tira il vento!

K: e da cosa l’avresti capito?

Mi: oh quello del carattere lo dedotto dalle parole di Inuyasha il resto l’ho capito da me!

K: e bravo Miroku… in questo caso sono dei vostri!

 

SALVE A TUTTI!!! visto? non sono morta!! Anche se credo che non sarò viva ancora per molto dato la lentezza con cui aggiorno!! Sapete le idee ci sono ma il tempo per metterle giù in modo quasi decente manca!! Allora che ne dite di quello che avete appena letto? spero vi piaccia!!! Ringrazio tutti quelli che commentano e seguono questa storia!!! SPERO CHE CONTINUERETE A SEGUIRMI UN BACIO A TUTTI!!!

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