Amore o voglia di sangue? di Himeno (/viewuser.php?uid=62187)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Pensieri di lei ***
Capitolo 2: *** Prologo: Pensieri di lui ***
Capitolo 3: *** Silenzi ***
Capitolo 4: *** Sentimenti in contrasto ***
Capitolo 5: *** Preoccupazioni ***
Capitolo 6: *** Un triste destino ***
Capitolo 7: *** Il ballo ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti e... ***
Capitolo 9: *** L’arrivo di Rido ***
Capitolo 10: *** Colpe e comprensioni ***
Capitolo 11: *** Confronto decisivo ***
Capitolo 12: *** Dolore e Speranza ***
Capitolo 13: *** La morte di zio Rido ***
Capitolo 14: *** Finalmente la pace ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Prologo: Pensieri di lei ***
Perché
Zero?
Perché
il
destino si è accanito contro di noi?
Io
sono un
sangue puro.
Le
creature che
odi di più al mondo.
E
tu… sei un
vampire hunter.
Diventato
vampiro.
Che
ironia
della sorte.
Ma
la cosa che
mi chiedo di più è… perché
non possiamo vivere nello stesso mondo.
Io
e te.
Tanto
diversi
ma anche tanto simili.
Entrambi
soffriamo per questo.
Possibile
che
il tuo amore per me sia così debole rispetto alla tua sete
di sangue e al tuo
orgoglio.
Rispondi
Zero…
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Capitolo 2 *** Prologo: Pensieri di lui ***
Yuki…
Il
tuo sangue…
È
quello che mi
lascia in vita.
Ma
non sopporto
di farti del male.
Perché
insisti
nel farti mordere da me?
Sarebbe
meglio
per tutti se lasciassi questo mondo.
Un
mondo dove
noi due non possiamo amarci.
Dannazione!
Sei
un vampiro,
Yuki…
E
per di più un
sangue puro.
Uno
della tua
razza ha ucciso la mia famiglia.
Non
posso
dimenticare…
Lo
so.
Tu
non sei come
loro.
Ma
sono stanco
di tutti questi conflitti.
Ti
prego lascia
il mio cuore…
Mia
dolce Yuki…
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Capitolo 3 *** Silenzi ***
Erano
passati
tre giorni da quando Zero scoprì la vera natura di Yuki. E
da allora non si
erano più parlati tranne che per dire
“buongiorno”. Entrambi volevano chiarirsi
ma allo stesso tempo non sapevano che cosa dire. Era difficile trovare
le
parole giuste per esprimere ciò che provavano.
Questo
silenzio
durò ancora per una settimana anche durante i loro turni di
Guardian
dell’istituto Cross. Tutto per un gioco del destino che non
dipendeva da loro.
Yuki,
ultimamente, frequentava di più Kaname pranzando e uscendo a
fare delle
semplici passeggiate con lui tutti i giorni. Era diventata una
fidanzata
modella ma si sentiva incompleta. Per quanto Kuran la amasse, lei amava
un
altro o meglio il suo cuore era diviso in due. Dall’amore per
Zero e dall’amore
per Kaname. Però non capiva se l’affetto che
provava per Kaname era amore sincero
o era solo gratitudine - e in quel caso si era offerta come
“medicina” per
guarirlo dalla solitudine che lo opprimeva da una vita -. Era sicura
solo di
una cosa. Lei amava appassionatamente Zero. Ma era un amore infelice e
senza
speranza. Forse era anche per questo che stava sempre in compagnia di
Kuran. Si
sentiva sola e alla ricerca continua di un amore che gli avrebbe fatto
dimenticare quello impossibile. Ma ciò sarebbe successo in
futuro?
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Capitolo 4 *** Sentimenti in contrasto ***
4
Zero
passeggiava tranquillamente nei giardini dell’istituto
finché non vide una
scena che lo fece ribollire di rabbia. Yuki stava imboccando il suo
Kuran da
brava mogliettina che sarebbe stata.
“Perché
sento
questa sensazione quando li vedo insieme? Io non posso provare amore
per lei.
Non posso. Tuttavia non posso farne a meno. Provo gelosia ma non posso
darlo a
vedere. Lei è irraggiungibile. Promessa ad un altro.
Soprattutto… è un sangue
puro… devo odiarla per questo… ma non ci
riesco” pensò il povero Zero in
conflitto con i suoi sentimenti.
Si
girò senza
farsi sentire e se ne ritornò nel dormitorio. Non avrebbe
resistito a lungo
vedendo la donna che amava con qualcuno che non era lui. Prima che
scoprisse
tutto, per lui era naturale essere protettivo verso Yuki. Gli era
sempre stata vicino
nelle difficoltà, fin da bambini. L’ha sempre
amata ma non ha mai voluto
ammetterlo. Pensava che dopo la morte dei suoi genitori e la sua
trasformazione
in vampiro, il suo cuore avrebbe smesso di soffrire diventando di
ghiaccio
disgraziatamente non fu così. Incontrò Yuki. Era
l’unica che era riuscita ad
abbattere il muro che lo divideva dal mondo.
Ciò
nonostante
la stessa persona che fece tutto questo per lui era un vampiro.
Ciò gli riempì
il cuore di amarezza e delusione. Doveva stare lontano da
lei… il più
possibile… Solo così, forse, l’avrebbe
dimenticata.
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Capitolo 5 *** Preoccupazioni ***
5
Un
giorno,
Kaname volle parlare con Zero, all’insaputa di Yuki. A
proposito di un evento
che sarebbe presto giunto.
-Di
che cosa
volevi parlarmi?- disse Zero inespressivo.
-Lo
senti anche
tu, vero?- chiese Kuran.
-Cosa?-
-Questa
presenza malvagia-
-E’
da alcuni
giorni che la percepisco e non mi ispira niente di buono. Tu sai chi
è… non è
così?-
-Sì.
è un
sangue puro che portò sventura e morte nella famiglia Kuran-
-Chi
sarebbe
costui?-
-Rido
Kuran- e
appena dice quel nome, Zero sente una strana agitazione. Un agitazione
che
provava ogni volta che Yuki era in pericolo.
-Che
vuole
adesso? Perché è ritornato?-
-Vuole
solo una
persona che conosciamo molto bene, Kiryu-
-Non
dirmi
che…-
-Proprio
lei-
-Yu-Yuki-
-Esatto
ed è
per questo che ti ho voluto parlare-
-Se
è per
chiedermi di essere la guardia del corpo di Yuki, ti sbagli di grosso
se speri
che accetti una cosa del genere. Voi siete miei nemici. Lei non
è più la Yuki che conoscevo.
È morta
divorata dal vampiro che era in lei. Un giorno sarò io a
uccidervi senza pietà-
-Quanto
sei
sciocco, Zero Kiryu. Credi davvero a quello che hai detto?-
-Hai
qualche
dubbio, Kaname Kuran?-
-Io
nessuno ma
tu… ne hai parecchi-
-Cosa
te lo fa
pensare?-
-Il
fatto che
quando guardi Yuki ti si legge ancora il tuo affetto per lei. Ma ti
avverto,
Kiryu, lei starà con me per sempre e la renderò
felice al contrario di te che
non hai fatto altro che rovinarle la vita, perciò stalle
alla larga-
-Non
ti
preoccupare. Non ci penso a portartela via. Lei fa parte del passato
ormai-
-Lo
spero per
te, Kiryu. Comunque non era per la protezione di Yuki che volevo
parlarti ma
solo dirti di stare attento. Rido non è un vampiro da
sottovalutare-
-Come
mai sei
così premuroso?-
-A
me non
importa niente della tua morte ma a lei sì. e non voglio che
soffra per la tua
scomparsa-
-Non
temere per
la tristezza della tua cara sposa. Non sono così stupido da
morire per mano di
un vampiro-
-Ti
vedo sicuro
di te. Allora buona fortuna, Zero Kiryu- disse Kaname per poi andarsene.
-Non
ce n’è
bisogno… Kuran-
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Capitolo 6 *** Un triste destino ***
6
Dopo
la sua
conversazione con Zero, Kuran andò incontro a Yuki, che
stava in corridoio ad
aspettarlo per andare a pranzo.
-Dove
sei
stato? È da mezzora che ti aspetto- si lamentò
Yuki facendogli il broncio.
-Mi
dispiace,
piccola. Avevo da risolvere delle faccende importanti. Mi perdoni?- gli
chiese
Kaname, sorridendogli dolcemente.
-Va
bene… ma
solo ad una condizione- disse la ragazza.
-Quale?-
domandò gentilmente, Kuran.
-Devi
offrirmi
il gelato per una settimana- disse Yuki leccandosi già i
baffi. Sembrava una
bambina piccola.
-Ah
ah…
d’accordo, mia piccola golosona- rispose divertito, Kaname.
-Ehy!
Non
trattarmi come una bambina- disse offesa, la ragazza.
-Non
fare così,
Yuki! Non volevo offenderti. Solo che mi sei sembrata un tesoro quando
hai
parlato di gelato e così non ho resistito a dire quello che
ho detto. E poi… mi
piaci molto quando fai la bambina- disse provocante, Kaname.
-Ka-Kaname…
c-che fai?- domandò imbarazzata, Yuki, vedendo che il
giovane sangue puro si
stava avvicinando pericolosamente alle sue labbra.
-Quello
che
dovrebbe fare un fidanzato con la propria fidanzata- e appena lo dice,
la bacia
dolcemente sulla bocca per fargli sentire tutto l’amore che
prova per lei.
Yuki, non voleva darlo a vedere, ma era triste perché nel
profondo desiderava
con tutto il cuore che quel bacio glielo desse Zero. Kuran non si
accorse di
niente perché Yuki rispose subito al bacio ma lei non
immaginava di baciare lui
ma Zero. Era lui che doveva dargli il suo primo bacio. Purtroppo non ne
ebbe il
coraggio quando ci fu l’occasione. Di tutto ciò,
Yuki non seppe mai il perché e
ormai non aveva più importanza. Kaname e solo Kaname
d’ora in poi doveva avere
tutto di lei. Aveva avuto il suo primo sorriso, il suo primo bacio e
infine…
avrebbe avuto anche la sua prima volta nel fare l’amore.
Questo era il suo
destino e non ci si poteva opporre in nessun modo. Una nuova vita la
aspettava.
Non umana. Una vita del tutto diversa da quella vissuta finora. Dove
doveva
dire addio alla spensieratezza e alla libertà per dare
spazio ai pregiudizi… e
alle crudeltà.
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Capitolo 7 *** Il ballo ***
7
Yuki
non
sopportava più questo silenzio. In questi giorni si era
illusa di dimenticarlo
ma non fu così. A chi voleva prendere in giro con la sua
messinscena di brava
sposina? Aveva capito di amare Zero ma lui? La ricambiava o gli
interessava
solo il suo sangue? In ogni caso doveva rivelargli i suoi sentimenti,
rispondere finalmente a quella domanda che non ebbe
risposta.”Cosa sono io per
te, Yuki?”. Nel periodo in cui Zero glielo chiese, lei non
seppe cosa
rispondere ma adesso poteva. Se non gli avesse detto finalmente cosa
provava,
se ne sarebbe pentita in eterno. Per fortuna che dopodomani ci sarebbe
stato il
ballo della scuola. Quello sarebbe stato il momento giusto per parlare
con Zero.
Anche se lui non avesse voluto ascoltarla, lei lo avrebbe costretto.
Era troppo
importante. Anche se gli dispiaceva far soffrire il suo promesso sposo.
Arrivò
il
giorno tanto atteso. Il ballo. Tutti gli studenti erano in fermento per
l’evento. Ognuno era vestito elegante, con il proprio abito
da sera. Yuki aveva
scelto di indossare un vestito lungo blu notte che gli risaltava le
forme e con
delle spalline di seta blu chiaro. Per l’acconciatura,
invece, scelse di
raccogliere i suoi lunghi capelli in uno chignon con qualche ciuffo
cadente. Era
bellissima. Kaname, appena la vide, ne fu
subito affascinato. La sua principessa era stupenda e quella sera
sarebbe stata
tutta per loro. Almeno così pensava lui. Tuttavia Yuki
doveva assolutamente
chiarire con Zero poi se lui non la avesse accettata, lo avrebbe
lasciato in
pace.
Intanto,
Zero
si stava avviando alla festa con poco entusiasmo. Non aveva alcuna
intenzione
di vedere Yuki perché sicuramente avrebbe reagito come
l’ultima volta. Sarebbe
sicuramente rimasto incantato dalla sua bellezza. Ma stavolta era
diverso. Non
poteva guardarla né toccarla. Il suo stupido orgoglio glielo
impediva.
Entrò
nella
sala e come al solito doveva eseguire il suo compito di Guardian.
Sfortunatamente c’era una persona che doveva aiutarlo. Ed era
la stessa che non
voleva vedere. Tuttavia doveva sopportare. Non poteva altro anche se
gli faceva
male.
Yuki
lo
raggiunse nel lavoro e Zero, come aveva previsto, la guardò
come un ebete. Yuki
era assolutamente splendida. “Diventa ogni giorno
più bella” pensava
tristemente il ragazzo. L’unica cosa che poteva fare era
pensarla ma non
avvicinarsi a lei. Avrebbe ceduto alla tentazione di averla e questo
non doveva
assolutamente succedere. Però, non era solo amore quello che
provava per Yuki
ma anche voglia del suo sangue. Il suo sangue dolce e delicato proprio
come la
padrona. Non voleva fargli del male succhiando ancora del sangue non
destinato
a lui. Era un male che lui la amasse così tanto. Doveva
dimenticarla e non ci
riusciva. Perché tutto questo a lui? Perché?
Non
ebbe tempo
di rispondersi che Yuki lo salutò e gli si
avvicinò lentamente all’orecchio.
-Ti
devo
parlare urgentemente. Ti prego. Raggiungimi tra qualche minuto in
giardino.
Vicino al laghetto. Ti prometto che dopo che mi avrai ascoltata, se
vorrai,
uscirò per sempre dalla tua vita- gli sussurrò
Yuki per poi andare da Kaname
per ballare il valzer. Zero rimase sorpreso da questa richiesta
però la avrebbe
accontentata. Questo periodo di freddezza e silenzio doveva finire. E
lui non
si sarebbe sicuramente tirato indietro.
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Capitolo 8 *** Chiarimenti e... ***
8
Finito
il
valzer, Kaname fu trattenuto dai suoi doveri. Yuki rimase da sola e
così ne
approfittò per raggiungere il luogo
dell’appuntamento con Zero. Lui era già
lì.
La stava aspettando. Lo raggiunse e dopo un imbarazzante silenzio, lui
cominciò
a parlare.
-Che
cosa mi
volevi dire, Yuki?- chiese freddo, Zero. Ma la ragazza non si fece
scoraggiare
e iniziò il suo discorso.
-E’
ora di
finirla con questi silenzi, Zero! Non sopporto più questa
situazione. Io non ti
ho fatto nulla. Perché mi odi tanto?- domandò una
Yuki molto determinata.
-Mi
chiedi
perché? Yuki… ti rendi conto di quello che siamo.
Io il cacciatore e tu la
preda. Il mio dovere sarebbe quello di ucciderti- dichiarò
Zero e per la
ragazza, le ultime parole furono peggio di una coltellata al cuore.
-Allora
fallo!
Che cosa ti trattiene?- gli disse fredda.
-Non
lo capisci
da sola!? Io… vorrei odiarti ma non ci riesco. Insomma noi
dobbiamo stare
lontani- disse Zero, disperato. Stava per cedere ai suoi sentimenti per
lei.
Non avrebbe resistito a lungo.
-Se
non è odio
quello che provi per me, allora che cosa è?- disse la
vampira.
-Vedi…
Io… Noi…-
non sapeva che dire e a quel punto, Yuki lo interruppe.
-Dimmi
una
cosa, Zero. Ti ricordi quando mi domandasti cosa eri tu per me?-
-Sì-
-Io
non ti
risposi e vuoi sapere il motivo? Semplicemente non comprendevo il mio
cuore.
Pensavo di amare Kaname invece è solo ammirazione e rispetto
quello che provo
per lui. Quello che sto cercando di dirti è… che
io ti… io ti amo- dichiarò
disperatamente innamorata Yuki, cominciando a versare lacrime amare.
Zero non
disse nulla. Rimase scioccato ad osservare la sua Yuki che piangeva per
lui.
-Zero,
per
favore, dimmi cosa provi tu per me. Ti scongiuro. Mi accontento anche
che tu mi
dica che desideri solo il mio sangue e io accetterò le tue
parole. Accetterò
qualsiasi parola tu mi dirai ma, ti prego, dì qualcosa- lo
supplicò ancora
piangente, Yuki. Quella dichiarazione, la aveva distrutta. Cade a terra
in
ginocchio e continuava a piangere. A Zero faceva male vederla
così. Era troppo
per lui. Si inginocchiò davanti a lei e la
abbracciò all’improvviso lasciando
la sua maschera di freddezza per iniziare a parlargli dolcemente.
-Calmati
Yuki.
Mi si spezza il cuore vedendoti in questo stato. Perdonami.
Anch’io ti amo e
non sopporto più di starti lontano. Al diavolo
l’orgoglio e la nostra natura. È
vero. Ho bisogno del tuo sangue per vivere ma io voglio te e solo te,
mia
adorata Yuki- e appena lo dice, la bacia appassionatamente sulle sue
calde e
vellutate labbra. Non si capì quanto durò il
bacio ma, quando finì, entrambi
erano senza fiato.
-Yuki…-
stava
per dire, Zero ma la ragazza lo zittì mettendogli il dito
sulle labbra.
-Shhhh…
non
parlare. Fammi tua, Zero. Solo tu avrai il mio corpo- gli disse Yuki,
sapendo
ciò che voleva lui. Zero non se lo fece ripetere due volte e
iniziò a
spogliarla. In breve, rimasero nudi. Lui era sopra di lei. Tutti e due
con il
respiro affannato e il cuore a mille.
-Yuki…
sei
sicura di voler perdere la verginità con me? Kaname ci
ucciderà entrambi-
-Non
mi
importa, Zero. Morirò felice se tu starai al mio fianco-
-Sarò
sempre
vicino a te, amore mio. Moriremo insieme-
-Sì,
mio amato-
e appena finisce di parlare, lui entrò in lei.
All’iniziò sentì molto dolore al
basso ventre poi pian piano il dolore si trasformò in
piacere e il piacere in
estasi. Infine, raggiunsero l’apice del piacere insieme. Zero
uscì
delicatamente dalla sua amata e gli si accoccolò di fianco
per regolarizzare il
respiro.
-Cosa
abbiamo
fatto, Yuki? Il nostro amore va contro ogni regola del nostro mondo-
disse
Zero, ancora affannato.
-Abbiamo
fatto
ciò che ci imponeva il cuore. Non dobbiamo pentircene- gli
rispose Yuki.
-Io
non mi
pento di aver fatto l’amore con te. È stato
magnifico. Potrei morire in
qualsiasi momento. Non ho più rimpianti nella mia vita-
-Quando
morirai, io ti raggiungerò subito. Saremo per sempre
insieme, vero Zero?-
-Sì,
Yuki. Per
sempre- e la baciò dolcemente per fargli sentire la sua
vicinanza. D’ora in poi
sarebbe stata dura per loro. Tuttavia non erano soli. Avrebbero
affrontato le
difficoltà loro due insieme. Nessuno li avrebbe separati.
Nessuno.
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Capitolo 9 *** L’arrivo di Rido ***
9
Il
ballo stava
procedendo bene. Zero e Yuki erano rimasti a coccolarsi per ancora
qualche minuti.
Kaname, invece, dopo essersi liberato dei suoi impegni, andò
a cercare Yuki.
Era scomparsa da un bel po’ di tempo, aveva perlustrato quasi
tutta la scuola
ed era finito nel bosco. Stava ancora cercando quando sentì
una voce dietro di
lui.
-Bella
festa,
vero nipote?- disse la voce.
-Siamo
finalmente arrivati alla resa dei conti, nobile zio- gli rispose Kaname.
-Già.
Meglio
tardi che mai. E devo dire che oggi la nostra cara Yuki è
più bella del solito,
non trovi?-
-Tu
non la
sfiorirai neppure con un dito. Te lo impedirò ad ogni costo,
Rido-
-In
verità
avevo intenzione prima di spaventare tutti i presenti al ballo poi di
andare a
trovare la mia adorata nipotina. Lei deve essere assolutamente mia.
Juri mi
rifiutò quindi è il turno di sua figlia prendere
posto accanto al vero
capofamiglia dei Kuran cioè il sottoscritto-
-Mi
fai proprio
pena, Rido. Tutto questo solo perché una donna ti ha
respinto. Yuki è innocente
e non sa niente delle crudeltà che sono successe nella
famiglia Kuran. Allora
perché la tormenti tanto?-
-Taci
Kaname!
Io ho amato molto la mia Juri, e sua figlia Yuki è la sua
copia vivente. Avere
lei significherebbe riavere la mia amata-
-Ma
non ti sei
mai chiesto il perché Juri non ti abbia più
voluto sposare? Lei non apprezzava il
fatto che fossi diventato una specie di despota. Un tiranno che pensa
solo al
potere e non agli altri. Fino alla fine, lei spero nel tuo ritorno,
Rido! Il
ritorno del suo dolce fratellone. Ti rendi conto di quanto
l’hai delusa
diventando così?-
-Juri
doveva
accettarmi per quello che sono ora. È nel destino di un
sangue puro guidare i
più insignificanti. E lei questo non l’ha mai
voluto capire. Come era stupida
la mia sorellina-
-Lo
stupido sei
sempre stato tu. Lei ti sarebbe rimasta vicina se non fosse per questi
tuoi
ragionamenti-
-La
verità è
che trovò la scusa giusta per sposare Haruka. È
sempre stato lui quello che
voleva. Lui era il più sensibile tra noi fratelli e tutti
pensavano che si
sarebbe unito a Shizuka ma alla fine non fu così. Non mi ero
mai accorto che
anche mio fratello amasse Juri. Forse perché pensavo non
avesse speranze con
lei che era destinata a me fin dalla nascita- disse arrabbiato Rido
Kuran.
-Non
ci si può
sottrarre al destino, nobile zio. Ormai non si può tornare
indietro nel tempo.
E poi… dopotutto dall’unione di Juri e Haruka
è nata una bambina stupenda,
Yuki. Tuttavia tu questo non puoi capirlo essendo accecato
dall’odio- gli disse
Kaname.
-Quella
bambina
doveva essere mia figlia. Avrei avuto due Juri tutte per me. Da
ragazzi, io e
lei decidemmo di avere una femmina. Alla fine, la avuta ma non da me.
Comunque
sono ancora in tempo a rimediare. La piccola Yuki adesso è
cresciuta ed è
pronta per prendere il posto di sua madre al mio fianco. La famiglia
Kuran
risplenderà come una volta-
-Non
te lo
permetterò, Rido. Lei è mia. Lei ed io
diventeremo i nuovi capofamiglia Kuran.
Tu hai perso la tua occasione ma io no. Yuki mi appartiene-
-Non
ti facevo
così possessivo, Kaname. Che c’è? Hai
qualche rivale in amore?- chiese
provocatorio, Rido.
-Questi
non
sono affari che ti riguardano- rispose duro il giovane Kuran.
-A
quanto pare
ci ho azzeccato. Non sarà per caso quel Zero Kiryu di cui ho
sentito parlare?
D’aspetto non è male ma sono più
affascinante io. Senza alcun dubbio, mia
nipote cadrà ai miei piedi-
-Ora
basta!
Sono stanco di questa conversazione. Sei pronto a morire, Rido?-
-Te
lo stavo
per chiedere io. Comunque all’attacco, falso successore!- e
iniziarono a
combattere uno scontro di cui solo uno sarebbe sopravvissuto.
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Capitolo 10 *** Colpe e comprensioni ***
10
Vicino
alla lago,
Yuki si stava rivestendo e insieme a lei anche Zero. Lei doveva cercare
di
nascondere la sua verginità violata per non creare
scompiglio tra i vampiri
assolutamente se no sarebbe stata la fine per loro. Ma
all’improvviso,
risvegliata dai suoi pensieri, si accorse di una cosa. Zero aveva gli
occhi
rossi. Ciò voleva dire che il vampiro che era in lui si era
risvegliato e aveva
sete.
-Zero!
Bevi il
mio sangue- disse lei mostrandogli il collo.
-Non
posso,
Yuki! Ti faccio solo del male così- rispose il ragazzo
cercando di trattenersi.
-Io
ti amo e
non voglio vederti ridotto in questo stato. Ti prego, ora bevi!- disse
Yuki.
Lei non si è mai sentiva male quando donava il suo sangue a
lui. Anzi. Ne era
felice. Solo lei poteva salvarlo dalla pazzia e dalla morte.
-Yuki!-
e la
abbracciò per poi affondare i suoi canini sul delicato collo
dell’amata.
Che
sensazione
magnifica! Questo significava essere vampiro. Far sentire i propri
sentimenti
tramite il sangue. E nel suo sangue c’era amore.
L’amore che provava per Zero. I
vampiri si accoppiavano donando il proprio sangue all’altro.
E loro lo avevano
fatto. Lei aveva bevuto il sangue di Zero e lui aveva bevuto il sangue
di Yuki.
Un unione indissolubile che nemmeno la morte avrebbe sciolto.
Dopo
essersi
saziato, Zero si stacco da lei e la guardò dritta negli
occhi.
-Perdonami
Yuki. Sono solo un debole- disse dispiaciuto e amareggiato Zero.
-Non
è vero! Tu
non sei un debole. Stai facendo solo quello che tra due persone
innamorate si
dovrebbe fare. Donare la propria vita all’altro- disse
determinata, Yuki. Zero
la guardò sorpreso ma anche felice. La sua Yuki era proprio
cresciuta. Non era
più la bambina di una volta anche se la sua dolcezza e
allegria era rimasta la
stessa.
-Forse
è meglio
che vada prima io. Non è prudente farci vedere insieme,
sopratutto da Kaname-
disse la ragazza.
-Hai
ragione ma
ora dobbiamo fingere non sia successo nulla? Non sopporto
più di vederti
insieme a Kuran- disse Zero.
-Ma
come? Fino
a qualche ora fa non mi parlavi e adesso sei perfino geloso? Certo che
sei
strano!- gli disse provocatoria, Yuki.
-Che
ti
aspettavi che dopo quello che abbiamo fatto mi dimenticassi tutto? Ho
dovuto
tenere nascosti i miei sentimenti per te in tutto questo tempo
però adesso non
ce la faccio più perciò non terrò a
freno la mia gelosia- dichiarò il ragazzo.
-Invece
eccome
se dovrai tenerla a freno! Se Kaname scopre che hai violato la mia
verginità ci
uccide- disse spaventata Yuki.
-Lo
so, Yuki.
Tuttavia preferirei morire piuttosto che starti lontano- disse Zero
baciandola.
-Anch’io
ma
Kaname avrebbe ragione ad uccidermi. Non volevo farlo soffrire e adesso
lo
addirittura tradito. Sono una persona orrenda- disse Yuki facendo
uscire delle
lacrime dai suoi occhi.
-Non
dire così.
Anche noi abbiamo sofferto molto e tutto questo per il mio orgoglio.
Era
l’orgoglio ha portarmi via da te. Sai, ogni volta che ti
guardavo, mi veniva in
mente la frase che il maestro mi disse quand’ero piccolo.
“Per noi, i vampiri
non possono essere altro che nemici”…
Però ora è diverso. Ho aperto gli occhi. Ho
compreso che anche i vampiri hanno un cuore e soffrono come gli esseri
umani. E
poi anche se rimarrò un vampire hunter, nessuno mi impedisce
di rinunciare a
tutto per te. La persona più importante della mia vita-
disse Zero asciugando
gli occhi della sua amata.
-Non
sai quanto
ho sperato che tu comprendessi quello che hai detto. Comunque non
è solo colpa
tua. Anch’io ho le mie colpe. Non ho mai avuto il coraggio di
dirti cosa
provavo per te. Sono sempre stata innamorata di te ma non lo capivo. Il
mio
cuore è ancora adesso occupato da due persone. Da Zero e da
Kaname. Però per
Kaname era solo un illusione. Non lo amo. Provo un amore fraterno per
lui ma
nient’altro. Per anni ho creduto in un amore vero verso quel
vampiro gentile
che mi salvò la vita però mi sbagliavo. Io amo e
amerò per l’eternità te, Zero.
Il mio prezioso- gli disse la principessa sangue puro ricevendo subito
un bacio
passionale dal ragazzo.
-Ti
amo anch’io
e ti starò accanto, Yuki- disse semplicemente per poi
prenderla per mano e
avviarsi di nuovo in sala.
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Capitolo 11 *** Confronto decisivo ***
11.
Confronto
decisivo
La
battaglia
era molto dura. Due sangue puro da poteri eguali. E nessuno che
riusciva a
essere in vantaggio sull’altro. Sia Kaname che Rido erano
piuttosto provati per
il confronto.
-Ora
basta giocare!
È ora di farla finita- dichiarò Rido.
-Non
hai ancora
vinto, Rido. Ho ancora qualche asso nella manica- rispose Kaname.
-E
allora ti
consiglio di usarle in fretta se vuoi vivere ancora un po’-
disse arrogante
Rido Kuran.
Kaname
non
rispose. Continuò ad attaccarlo senza tregua. Intanto si
stavano avvicinando a
loro, Yuki e Zero.
-Oh
mio dio!
Kaname!- esclamò preoccupata Yuki percependo quello che
stava accadendo vicino
a loro.
-Siamo
finalmente arrivati al confronto decisivo, vedo- disse Zero per poi
cominciare
ad avvicinarsi ai due combattenti.
-No,
fermati!
Non andare anche tu. Questa faccenda è tra noi Kuran,
perciò andrò io ad
aiutare Kaname ad uccidere quel bastardo. Devo vendicare i miei
genitori- disse
seria la sangue puro fermando il ragazzo.
-No,
Yuki! So
cosa provi ma tu ancora non sai usare bene i tuoi poteri di sangue
puro. Potresti
morire, te ne rendi conto?-
-Lo
so però non
posso lasciare Kaname da solo. E poi non voglio che tu rimanga
coinvolto. Lo
zio Rido è crudele e non ci penserà due volte
prima di ucciderti. Di me invece
non ha intenzione di farmi morire. Gli servo per far rinascere il
casato dei
Kuran. Sono l’ultima Kuran rimasta per dargli dei degni
eredi, per questo
motivo mi vuole viva-
-Io
glielo
impedirò. Non gli permetterò di toccarti nemmeno
con un dito-
-Ma
mi vuoi
ascoltare? È me che vuole e non c’è
bisogno che te e Kaname mi proteggiate. Non
voglio che rischiate la vita per me. lasciate che per una volta sia io
a
proteggervi-
-Tu
non sai
quello che dici-
-Sì
che lo so.
Ma ora basta discutere. Andiamo- disse Yuki correndo verso il luogo del
combattimento seguita a ruota da Zero.
Arrivati
si
trovarono una scena orribile.
-NO!
KANAMEEEEEEEE!-
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Capitolo 12 *** Dolore e Speranza ***
12.
-NO!
KANAMEEEEEEEE!- urlò Yuki disperata.
Kaname
era a
terra ricoperto di sangue e respirava faticosamente. Rido invece era
davanti a
lui con le zanne pronte per il colpo di grazia.
-Oh!
Ma guarda
chi si vede! Sei venuta giusto in tempo, mia cara Yuki.
Finirò davanti ai tuoi
occhi Kaname- gli disse Rido.
-Non
farlo,
Rido. Prenditela con me, piuttosto. Sono pronta a combattere!- disse
Yuki
brandendo la sua Artemis.
-Sei
coraggiosa, piccola. Ma ho altri programmi per te. Che ne dici di
sposarci e
avere tanti bambini?- chiese Rido.
-Preferirei
morire- rispose fredda, Yuki.
-Ma
come? Da
Kiryu ti sei fatta toccare e da me no? Certo che sei strana, nipote-
disse
crudele, Rido.
-C-che
stai
dicendo? Come lo sai?- domandava incredula la ragazza. Entrambi, sia
Yuki che
Zero sudavano freddo. Come aveva fatto a capire che cosa era successo
poco fa?
Che si sentisse così tanto l’odore? Ma allora
anche Kaname…
-Kaname…
perché
non dici niente? Che c’è? Il gatto ti ha mangiato
la lingua- gli disse
divertito, il vecchio Kuran.
-STAI
ZITTO!
Come puoi essere così crudele!?- disse cominciando a
piangere, Yuki.
-Guarda
che
quella crudele sei stata tu tradendolo con il suo rivale. Pensa se ora
tu fossi
incinta. Sarebbe un dolore ancora maggiore per lui- e guardò
dritto negli occhi
Kaname. Voleva farlo soffrire prima di morire.
-Smettila!
Basta!...
Kaname dì qualcosa, per favore- lo implorava, Yuki. Lui non
rispose. Girò la
faccia dall’altra parte per non vederla. Soffriva
già abbastanza il solo
sentire.
-Vedi.
Non
vuole parlarti. È rimasto troppo scioccato dal fatto che non
potrà avere né la tua
prima volta né forse il tuo primogenito-
-Finiamola
con
questa storia! Sono rimasto sempre zitto finora ma adesso è
ora di mandarti
all’altro mondo, Rido- si intromise Zero puntando la sua
Bloody Rose sul
vecchio Kuran.
-Sempre
il
solito spaccone, Kiryu? Non solo ti sei fatto la mia nipotina ma vuoi
anche
uccidere colui che dovrà portarla all’altare. Eh
sì! perchè lei ed io diverremo
i nuovi sovrani assoluti dei vampiri. E tu non potrai fare niente per
impedirlo!- disse il malvagio vampiro.
-Tu
sogni! Non
ti sposerò mai. Nemmeno se fossi l’ultimo uomo
rimasto su questa terra!-
esclamò furibonda Yuki. Ma come si permetteva a parlare
così del suo futuro?
Era solo lei che doveva sceglierselo. E nessun altro doveva permettersi
di
scegliere per lei.
-Calmati
Yuki!
A lui ci penso io- gli disse Zero fissando con aria di sfida Rido.
-Ah
ah…
immagino. Comunque te la devo far pagare per aver toccato
ciò che è mio perciò
dovrò per forza ucciderti insieme a Kaname. Anche lui
pensava di farmi fuori ma
guardate invece come è finita. Allora addio, Kiryu- disse
Rido per poi
cominciare ad attaccare. Così tra il vecchio Kuran e Zero
iniziò una battaglia
senza esclusioni di colpi. Yuki era molto preoccupata per colui che
amava ma
intanto, approfittando della distrazione di Rido, andò ad
aiutare Kaname a
mettersi in salvo.
-Fratellone,
andiamo! Ti aiuto io ad alzarti ma dobbiamo sbrigarci-
-Non
mi
toccare! Sei solo una traditrice. Io avevo fiducia in te e tu che fai?
Ti fai
violare dal nostro nemico. L’uomo che vuole sterminarci-
-Kaname
ti
prego. Perdonami. Devi capire che al cuore non si comanda e poi lui non
è mai
stato cattivo. Era solo accecato dalla vendetta per la sua famiglia.
Ora
andiamo. Non è il momento per discutere. Continueremo a
parlarne dopo.
L’importante adesso è mettersi in salvo-
-Non
sei
preoccupata per lui? Se vuoi non pensare a me. Io sono solo un
intralcio per
te. Lo sono sempre stato e morendo tu sarai libera di…-
-Non
dire
sciocchezze! Tu sei il mio adorato fratello. Certo! ho scoperto di non
amarti
ma provo un amore fraterno nei tuoi confronti e non potrei mai vivere
senza di
te-
-Mia
piccola
dolce Yuki-
-Non
ci sono
solo io, fratellone. Questo mondo è pieno di ragazze e tu
hai tanto amore da
donare. Sono sicura che troverai presto una donna che sappia amarti
come
meriti. Una che non ti lascerà mai solo e nemmeno io ti
lascerò mai. Starò
sempre con te. Anche quando sarò lontano. Come è
giusto che sia-
-Grazie,
sorellina. Ti voglio bene. Andiamo. Sono pronto-
-Su
muoviamoci-
detto questo, aiutò Kaname ad alzarsi e lo
trascinò fino al dormitorio, dove ad
aspettarli c’era il direttore Cross che prese con
sé il giovane Kuran. Appena
glielo affidò, Yuki se ne ritornò nella zona
della battaglia, ormai tranquilla
nel sapere Kaname al sicuro.
-Io
purtroppo
ho fallito. Affido tutto nelle vostre mani, Zero…
Yuki… state attenti mi
raccomando- disse Kaname mentre entrava nel suo dormitorio.
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Capitolo 13 *** La morte di zio Rido ***
13.
La morte di
zio Rido
Yuki
raggiunse
Zero. Tirò fuori la sua Artemis e cominciò a
combattere anche lei, sotto gli
occhi sbalorditi del giovane e di Rido.
-Che
fai, Yuki?
Vattene finché sei in tempo- gli urlò Zero
continuando a combattere accanto a
lei.
-Non
ci penso
proprio! Questa è una faccenda mia ed è giusto
che io faccia la mia parte-
disse Yuki.
-E’
meglio se
gli dai retta, nipotina mia. Ci rimarrei molto male se dovessi farti
qualcosa
di doloroso- disse Rido.
-Smettetela
tutti e due! Non sono debole. Sono capace di combattere per le cose a
cui
tengo-
Quelle
parole
colpirono molto Zero. “Per le cose a cui tengo”.
Yuki aveva ragione.
-Va
bene. Mi
hai convinto. Mettiamocela tutta-
-Tsk!
Che siate
due o uno non fa differenza. Vi eliminerò entrambi-
-Io
non ne
sarei tanto sicura. Noi due abbiamo una forza che tu non conosci-
-E
quale
sarebbe?-
-La
forza
dell’amore- risposero all’unisono, i due ragazzi.
-Sciocchezze!
L’amore è un sentimento che rende deboli, no
forti-
-In
parte è
così ma quando si vuol proteggere qualcuno a cui si tiene,
la propria forza
cresce a dismisura- spiegò Yuki sferrando un potente colpo
al nemico che però
si presentò dietro di lei all’improvviso.
-Attenta
Yuki!-
la avvertì Zero.
-Ti
amo tanto,
Juri- gli sussurrò all’orecchio, Rido.
-IO…
NON SONO
MIA MADRE!- urlò Yuki per poi dare, insieme a Zero, il colpo
di grazia al
crudele zio.
-AHHHHHHHHH!
Ju…ri- e queste furono le sue ultime parole. Cadde a terra e
divenne cenere.
Era finita. La sfida era vinta e il mondo dei Sangue Puro era
finalmente salvo.
-Yuki!
Stai
bene?- domandò preoccupato, Zero.
-Sì.
Sto
beni…ssimo- disse per poi svenire tra le braccia del suo
amore.
-Riposa,
amore
mio. Hai fatto un ottimo lavoro e te lo meriti un po’ di
tranquillità- disse
Kiryu portando in braccio Yuki all’accademia.
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Capitolo 14 *** Finalmente la pace ***
14.
Finalmente
la pace
Dopo
anni di
terrore, il mondo dei vampiri poteva stare in pace. Yuki fu portata
nella sua
stanza. Era molto stanca. Aveva perso molte energie per il
combattimento ed era
rimasta in coma per due settimane.
-Do-dove
sono?-
domandò svegliandosi, Yuki.
-Ti
sei
svegliata finalmente- gli disse felice, Zero abbracciandola.
-Zero!
Che cosa
è successo? E Rido?-
-Lo
abbiamo
sconfitto. Ormai hai avuto la tua vendetta. Rido non potrà
più fare del male a
nessuno-
-Sono
contenta.
E Kaname?-
-E
di là a
farsi curare dal direttore. Non lo invidio affatto-
-Ah
ah… conoscendo
il direttore, lo avrà fasciato dalla testa ai piedi. Ah
ah…- disse divertita,
Yuki.
-Ma
adesso tu
come stai?- gli chiese preoccupato, Zero.
-Bene.
Non
preoccuparti. Adesso anche più di prima-
-Già.
Sei
libera. Rido è morto e Kaname…- stava dicendo lui.
-Kaname
mi ha
lasciato scegliere- disse continuando per lui, Yuki.
-Yuki.
Se tu
vuoi, puoi tornare da lui. Basta dirgli che quello che è
successo tra noi è
stata solo debolezza e sono sicuro che ti perdonerà-
spiegò Zero.
-E’
così
quindi! Non mi vuoi tra i piedi- disse arrabbiata, la ragazza.
-No!
Non è
questo. Voglio solo che tu sia felice e con me, tu saresti una
donatrice di
sangue perenne. Kaname può darti molto di più-
-E
alla mia
opinione non pensi? Con Kaname non sarebbe amore ma solo menzogna. Io
voglio
te. Posso anche fare la “donatrice di sangue
perenne” ma voglio comunque starti
accanto per sempre-
-Sei
sicura di
quello che dici? Ti rendi conto che dovremo andarcene da qui. I vampiri
non
approveranno mai l’unione della loro principessa Sangue Puro
con un Vampire
Hunter-
-Pensassero
quello che vogliono! Se dovremo andare via, io ti seguirò. E
poi…- disse per
poi mettere la mano di lui nel suo ventre. Zero la guardò
stupito.
-Non
vorrai
abbandonarci, vero?- disse felice, Yuki.
-Ma…
Yuki… tu…
sei sicura di essere… insomma! Lo abbiamo fatto solo una
volta e il dottore non
mi ha detto ancora niente del tuo stato di salute. Come puoi saperlo?
Puoi
anche sbagliarti-
-No!
Lo sento.
Il nostro bambino sta crescendo dentro di me. Ne sono certa-
-Yuki…-
cercava
di dire, il ragazzo. Non voleva illudersi. Sarebbe stato troppo felice
di avere
un figlio suo da Yuki tuttavia non voleva false speranze.
-E’
come ha
detto lei, Kiryu- si intromise Kaname sbucando dalla porta della stanza.
-Fratellone!-
esclamò felice, Yuki, per poi abbracciarlo di slancio.
-Ehy,
mia
piccola Yuki! Vedo che ti sei ripresa in fretta! Riesci già
a volare- disse
scherzando, Kaname.
-Scemo-
disse
facendogli la linguaccia.
-Ah
ah… scusa! Scherzi
a parte, congratulazioni per il mio nipotino!- disse sorridente, Kaname.
-Grazie,
Kaname. Stai tranquillo che tu sarai certamente il suo padrino-
-Ci
mancherebbe- rispose felice, il fratello.
-Ehy,
voi due!
Ma che state dicendo?- disse Zero. Non ci stava capendo niente. I due
fratelli
non faceva che parlare di un argomento che lo rendeva l’uomo
più felice della
terra e loro lo ignoravano.
-Quanto
sei
insistente, Kiryu! Pensavo fossi più intelligente. Yuki
è davvero incinta. Me
lo ha confermato il dottore- disse Kaname.
-Quindi…
io e
te… diventeremo…- cercava di dire troppo
emozionato, Zero, guardando la sua
Yuki.
-MAMMA
E
PAPA’!- urlò dalla gioia, la ragazza, baciandolo
con passione.
-Em…
scusate se
vi interrompo ma vorrei presentarvi una persona- disse imbarazzato
Kaname. Dal
luccichio nei suoi occhi, si poteva capire che la persona che stava per
presentargli doveva essere molto speciale per lui. E di questo, Yuki ne
era
molto felice. Ad un cenno di Kaname, davanti a loro si
mostrò una bellissima
ragazza.
-Yuki. Kiryu. Vi presento
Mery. Lei è la mia
fidanzata- la presentò, il giovane Kuran.
-Piacere
di
conoscervi- salutò gentilmente la ragazza facendo un bel
sorriso.
-Piacere
mio-
disse semplicemente, Zero.
-Ciao
Mery!
Sono contenta che il mio fratellone abbia trovato una ragazza
così bella- disse
raggiante, Yuki.
-Grazie-
rispose arrossendo, Mery.
-D’accordo.
Adesso vi lasciamo soli. È ora che vada a parlare con il
direttore. Su!
Andiamo, Mery- disse prendendo la mano della sua amata e poi andare
fuori.
-Il
mio
fratellone ha fatto proprio una bella scelta, non trovi?- disse Yuki.
-Già-
-Zero!
Dove
andremo a vivere?-
-Non
lo so,
Yuki. Il più lontano possibile dal sangue e dalla guerra.
Sono stanco di
combattere. Voglio essere in pace con me stesso e diventare un bravo
padre-
-Ti
sei
convinto finalmente? Te lo avevo detto subito che aspettavo un bambino
ma tu
non mi dai mai retta- disse offesa.
-Sarà
l’abitudine! Tu non ne hai mai fatta una giusta fin dalle
elementari- disse
baciandola appassionatamente.
-Uffa!
Adesso è
diverso. Non sono più una bambina ma una donna e per di
più incinta. Dovrò pur
diventare responsabile prima o poi-
-Ah
ah… hai
ragione, amore mio-
-Come
chiameremo nostro figlio?-
-Non
saprei. Tu
hai qualche idea?-
-Ummm…
io un
bel maschietto. Lo possiamo chiamare Shinichi-
-Sono
d’accordo
ma se invece nasce una femminuccia?-
-Juri…
Come mia
madre-
-E
allora
perché non chiamare il maschio come tuo padre?-
-Ci
avevo
pensato ma preferisco Shinichi ad Haruka-
-Capisco.
Sono
sicuro che sarà un bimbo bellissimo-
-Anch’io,
Zero-
e si abbracciarono godendo del calore dell’altro.
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Capitolo 15 *** Epilogo ***
Epilogo
Passarono
i
mesi. Intanto Zero e Yuki si erano sposati e poi trasferiti in Francia
per
stare lontani dai vampiri e dai vampire hunter. È
lì che Yuki partorì il suo
bambino che, come aveva detto, chiamò Shinichi. Zero fu
molto contento di
essere diventato padre. Il piccolo Shinichi era la sua copia. Stessi
occhi
viola e stessi capelli argentati, dalla madre aveva preso il suo
sorriso poi
più avanti si scoprì anche il suo carattere
estroverso.
Yuki,
nonostante la distanza, riusciva a tenere i contatti con suo fratello e
la sua
fidanzata. Alla fine, anche loro si erano sposati e hanno avuto una
figlia.
Anako Kuran. Una bellissima bambina somigliante a Kaname con grande
gioia di
Mery.
Zero
e Yuki
stavano giocando con il loro bambino finché a Shinichi non
venne di fare una
domanda.
-Papà!
Mamma!
Un giorno ritorneremo nel posto dove vi siete conosciuti?-
-Sì,
tesoro
mio. L’accademia Cross racchiude molti nostri ricordi e poi
tu devi conoscere
il nonno-
-il
nonno?-
-Tuo
nonno è il
direttore della scuola, piccolo. E’ colui che si è
preso cura di me e di tua
madre fino ad adesso - gli disse Zero.
-Capisco.
Ma
non è il mio vero nonno, giusto?-
-Questo
è vero
ma il signor Kaien è il mio padre adottivo e mi ha cresciuta
come una vera
figlia. Gli devo molto. I tuoi veri nonni purtroppo sono in cielo ma
vegliano
su di te comunque-
-Ahhh
quindi
questo nonno è speciale?-
-Più
che altro,
è tutto matto- disse Zero.
-Zero!-
lo
rimproverò la moglie. Sapeva che aveva ragione
però dire queste cose davanti al
bambino. Poteva farsi strane idee.
-Tanto
anche se
non lo dicevo io, se ne sarebbe accorto da solo appena lo avrebbe visto-
-Papà!
Tu hai
sempre amato la mamma?-
-C-che
domanda
è questa? Sei ancora troppo piccolo- disse imbarazzato, Zero.
-Ma
io voglio
saperlo-
-Dai!
Rispondi,
caro. Sono curiosa anch’io di sapere la risposta- disse
maliziosa, Yuki.
-Uff…
e va
bene! Sì. L’ho sempre amata. Solo che
all’inizio non me ne ero accorto o almeno
non volevo crederci-
-Davvero?
E
perché?-
-Questo
te lo
dirò più avanti. È una storia molto
lunga-
-Per
forza?-
-Sì,
piccolo
mio. Cerca di avere pazienza. Prima o poi te lo racconteremo- disse
Yuki
facendo un bellissimo sorriso al figlio.
-D’accordo.
Aspetterò-
-Bravo
Shin-
disse accarezzandolo, Zero.
-All’accademia
incontreremo anche gli zii e Anako?-
-Certo!
Loro
saranno lì ad aspettarci sempre- gli disse Yuki.
-Ok.
Ora però
vado a dormire. Ho sonno. Ciao papà! Ciao mamma!- disse
dando un bacino ai
genitori e poi andare in camera sua.
-Si
vede che ha
preso da te- cominciò Zero.
-Che
vorresti
dire?- disse curiosa.
-Che
quella
peste mi fa impazzire- disse baciandola appassionatamente.
-Qualcosa
doveva pur prendere dalla mamma-
-Ti
sono grata
di questo, amore mio. Mi hai messo al mondo un figlio stupendo-
-Se
vuoi te ne
posso dare altri- gli disse maliziosa.
-Possiamo
farne
uno adesso se vuoi- rispose con altrettanta malizia.
-Che
aspettiamo
allora?-
-Subito,
tesoro- e andarono in camera da letto dove poterono occuparsi di loro
stessi.
Erano finalmente felici. Zero succhiava ancora il sangue di Yuki ma
meno di
prima poiché il suo amore avrebbe vinto sempre sulla voglia
di sangue.
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