Amore o voglia di sangue?

di Himeno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Pensieri di lei ***
Capitolo 2: *** Prologo: Pensieri di lui ***
Capitolo 3: *** Silenzi ***
Capitolo 4: *** Sentimenti in contrasto ***
Capitolo 5: *** Preoccupazioni ***
Capitolo 6: *** Un triste destino ***
Capitolo 7: *** Il ballo ***
Capitolo 8: *** Chiarimenti e... ***
Capitolo 9: *** L’arrivo di Rido ***
Capitolo 10: *** Colpe e comprensioni ***
Capitolo 11: *** Confronto decisivo ***
Capitolo 12: *** Dolore e Speranza ***
Capitolo 13: *** La morte di zio Rido ***
Capitolo 14: *** Finalmente la pace ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo: Pensieri di lei ***


Perché Zero?

Perché il destino si è accanito contro di noi?

Io sono un sangue puro.

Le creature che odi di più al mondo.

E tu… sei un vampire hunter.

Diventato vampiro.

Che ironia della sorte.

Ma la cosa che mi chiedo di più è… perché non possiamo vivere nello stesso mondo.

Io e te.

Tanto diversi ma anche tanto simili.

Entrambi soffriamo per questo.

Possibile che il tuo amore per me sia così debole rispetto alla tua sete di sangue e al tuo orgoglio.

Rispondi Zero…

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Capitolo 2
*** Prologo: Pensieri di lui ***


Yuki…

Il tuo sangue…

È quello che mi lascia in vita.

Ma non sopporto di farti del male.

Perché insisti nel farti mordere da me?

Sarebbe meglio per tutti se lasciassi questo mondo.

Un mondo dove noi due non possiamo amarci.

Dannazione!

Sei un vampiro, Yuki…

E per di più un sangue puro.

Uno della tua razza ha ucciso la mia famiglia.

Non posso dimenticare…

Lo so.

Tu non sei come loro.

Ma sono stanco di tutti questi conflitti.

Ti prego lascia il mio cuore…

Mia dolce Yuki…

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Capitolo 3
*** Silenzi ***


Erano passati tre giorni da quando Zero scoprì la vera natura di Yuki. E da allora non si erano più parlati tranne che per dire “buongiorno”. Entrambi volevano chiarirsi ma allo stesso tempo non sapevano che cosa dire. Era difficile trovare le parole giuste per esprimere ciò che provavano.

Questo silenzio durò ancora per una settimana anche durante i loro turni di Guardian dell’istituto Cross. Tutto per un gioco del destino che non dipendeva da loro.

Yuki, ultimamente, frequentava di più Kaname pranzando e uscendo a fare delle semplici passeggiate con lui tutti i giorni. Era diventata una fidanzata modella ma si sentiva incompleta. Per quanto Kuran la amasse, lei amava un altro o meglio il suo cuore era diviso in due. Dall’amore per Zero e dall’amore per Kaname. Però non capiva se l’affetto che provava per Kaname era amore sincero o era solo gratitudine - e in quel caso si era offerta come “medicina” per guarirlo dalla solitudine che lo opprimeva da una vita -. Era sicura solo di una cosa. Lei amava appassionatamente Zero. Ma era un amore infelice e senza speranza. Forse era anche per questo che stava sempre in compagnia di Kuran. Si sentiva sola e alla ricerca continua di un amore che gli avrebbe fatto dimenticare quello impossibile. Ma ciò sarebbe successo in futuro?

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Capitolo 4
*** Sentimenti in contrasto ***


4

 

Zero passeggiava tranquillamente nei giardini dell’istituto finché non vide una scena che lo fece ribollire di rabbia. Yuki stava imboccando il suo Kuran da brava mogliettina che sarebbe stata.

“Perché sento questa sensazione quando li vedo insieme? Io non posso provare amore per lei. Non posso. Tuttavia non posso farne a meno. Provo gelosia ma non posso darlo a vedere. Lei è irraggiungibile. Promessa ad un altro. Soprattutto… è un sangue puro… devo odiarla per questo… ma non ci riesco” pensò il povero Zero in conflitto con i suoi sentimenti.

Si girò senza farsi sentire e se ne ritornò nel dormitorio. Non avrebbe resistito a lungo vedendo la donna che amava con qualcuno che non era lui. Prima che scoprisse tutto, per lui era naturale essere protettivo verso Yuki. Gli era sempre stata vicino nelle difficoltà, fin da bambini. L’ha sempre amata ma non ha mai voluto ammetterlo. Pensava che dopo la morte dei suoi genitori e la sua trasformazione in vampiro, il suo cuore avrebbe smesso di soffrire diventando di ghiaccio disgraziatamente non fu così. Incontrò Yuki. Era l’unica che era riuscita ad abbattere il muro che lo divideva dal mondo.

Ciò nonostante la stessa persona che fece tutto questo per lui era un vampiro. Ciò gli riempì il cuore di amarezza e delusione. Doveva stare lontano da lei… il più possibile… Solo così, forse, l’avrebbe dimenticata.

 

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Capitolo 5
*** Preoccupazioni ***


5

 

Un giorno, Kaname volle parlare con Zero, all’insaputa di Yuki. A proposito di un evento che sarebbe presto giunto.

-Di che cosa volevi parlarmi?- disse Zero inespressivo.

-Lo senti anche tu, vero?- chiese Kuran.

-Cosa?-

-Questa presenza malvagia-

-E’ da alcuni giorni che la percepisco e non mi ispira niente di buono. Tu sai chi è… non è così?-

-Sì. è un sangue puro che portò sventura e morte nella famiglia Kuran-

-Chi sarebbe costui?-

-Rido Kuran- e appena dice quel nome, Zero sente una strana agitazione. Un agitazione che provava ogni volta che Yuki era in pericolo.

-Che vuole adesso? Perché è ritornato?-

-Vuole solo una persona che conosciamo molto bene, Kiryu-

-Non dirmi che…-

-Proprio lei-

-Yu-Yuki-

-Esatto ed è per questo che ti ho voluto parlare-

-Se è per chiedermi di essere la guardia del corpo di Yuki, ti sbagli di grosso se speri che accetti una cosa del genere. Voi siete miei nemici. Lei non è più la Yuki che conoscevo. È morta divorata dal vampiro che era in lei. Un giorno sarò io a uccidervi senza pietà-

-Quanto sei sciocco, Zero Kiryu. Credi davvero a quello che hai detto?-

-Hai qualche dubbio, Kaname Kuran?-

-Io nessuno ma tu… ne hai parecchi-

-Cosa te lo fa pensare?-

-Il fatto che quando guardi Yuki ti si legge ancora il tuo affetto per lei. Ma ti avverto, Kiryu, lei starà con me per sempre e la renderò felice al contrario di te che non hai fatto altro che rovinarle la vita, perciò stalle alla larga-

-Non ti preoccupare. Non ci penso a portartela via. Lei fa parte del passato ormai-

-Lo spero per te, Kiryu. Comunque non era per la protezione di Yuki che volevo parlarti ma solo dirti di stare attento. Rido non è un vampiro da sottovalutare-

-Come mai sei così premuroso?-

-A me non importa niente della tua morte ma a lei sì. e non voglio che soffra per la tua scomparsa-

-Non temere per la tristezza della tua cara sposa. Non sono così stupido da morire per mano di un vampiro-

-Ti vedo sicuro di te. Allora buona fortuna, Zero Kiryu- disse Kaname per poi andarsene.

-Non ce n’è bisogno… Kuran-

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Capitolo 6
*** Un triste destino ***


6

 

Dopo la sua conversazione con Zero, Kuran andò incontro a Yuki, che stava in corridoio ad aspettarlo per andare a pranzo.

-Dove sei stato? È da mezzora che ti aspetto- si lamentò Yuki facendogli il broncio.

-Mi dispiace, piccola. Avevo da risolvere delle faccende importanti. Mi perdoni?- gli chiese Kaname, sorridendogli dolcemente.

-Va bene… ma solo ad una condizione- disse la ragazza.

-Quale?- domandò gentilmente, Kuran.

-Devi offrirmi il gelato per una settimana- disse Yuki leccandosi già i baffi. Sembrava una bambina piccola.

-Ah ah… d’accordo, mia piccola golosona- rispose divertito, Kaname.

-Ehy! Non trattarmi come una bambina- disse offesa, la ragazza.

-Non fare così, Yuki! Non volevo offenderti. Solo che mi sei sembrata un tesoro quando hai parlato di gelato e così non ho resistito a dire quello che ho detto. E poi… mi piaci molto quando fai la bambina- disse provocante, Kaname.

-Ka-Kaname… c-che fai?- domandò imbarazzata, Yuki, vedendo che il giovane sangue puro si stava avvicinando pericolosamente alle sue labbra.

-Quello che dovrebbe fare un fidanzato con la propria fidanzata- e appena lo dice, la bacia dolcemente sulla bocca per fargli sentire tutto l’amore che prova per lei. Yuki, non voleva darlo a vedere, ma era triste perché nel profondo desiderava con tutto il cuore che quel bacio glielo desse Zero. Kuran non si accorse di niente perché Yuki rispose subito al bacio ma lei non immaginava di baciare lui ma Zero. Era lui che doveva dargli il suo primo bacio. Purtroppo non ne ebbe il coraggio quando ci fu l’occasione. Di tutto ciò, Yuki non seppe mai il perché e ormai non aveva più importanza. Kaname e solo Kaname d’ora in poi doveva avere tutto di lei. Aveva avuto il suo primo sorriso, il suo primo bacio e infine… avrebbe avuto anche la sua prima volta nel fare l’amore. Questo era il suo destino e non ci si poteva opporre in nessun modo. Una nuova vita la aspettava. Non umana. Una vita del tutto diversa da quella vissuta finora. Dove doveva dire addio alla spensieratezza e alla libertà per dare spazio ai pregiudizi… e alle crudeltà.

 

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Capitolo 7
*** Il ballo ***


7

 

Yuki non sopportava più questo silenzio. In questi giorni si era illusa di dimenticarlo ma non fu così. A chi voleva prendere in giro con la sua messinscena di brava sposina? Aveva capito di amare Zero ma lui? La ricambiava o gli interessava solo il suo sangue? In ogni caso doveva rivelargli i suoi sentimenti, rispondere finalmente a quella domanda che non ebbe risposta.”Cosa sono io per te, Yuki?”. Nel periodo in cui Zero glielo chiese, lei non seppe cosa rispondere ma adesso poteva. Se non gli avesse detto finalmente cosa provava, se ne sarebbe pentita in eterno. Per fortuna che dopodomani ci sarebbe stato il ballo della scuola. Quello sarebbe stato il momento giusto per parlare con Zero. Anche se lui non avesse voluto ascoltarla, lei lo avrebbe costretto. Era troppo importante. Anche se gli dispiaceva far soffrire il suo promesso sposo.

Arrivò il giorno tanto atteso. Il ballo. Tutti gli studenti erano in fermento per l’evento. Ognuno era vestito elegante, con il proprio abito da sera. Yuki aveva scelto di indossare un vestito lungo blu notte che gli risaltava le forme e con delle spalline di seta blu chiaro. Per l’acconciatura, invece, scelse di raccogliere i suoi lunghi capelli in uno chignon con qualche ciuffo cadente.  Era bellissima. Kaname, appena la vide, ne fu subito affascinato. La sua principessa era stupenda e quella sera sarebbe stata tutta per loro. Almeno così pensava lui. Tuttavia Yuki doveva assolutamente chiarire con Zero poi se lui non la avesse accettata, lo avrebbe lasciato in pace.

Intanto, Zero si stava avviando alla festa con poco entusiasmo. Non aveva alcuna intenzione di vedere Yuki perché sicuramente avrebbe reagito come l’ultima volta. Sarebbe sicuramente rimasto incantato dalla sua bellezza. Ma stavolta era diverso. Non poteva guardarla né toccarla. Il suo stupido orgoglio glielo impediva.

Entrò nella sala e come al solito doveva eseguire il suo compito di Guardian. Sfortunatamente c’era una persona che doveva aiutarlo. Ed era la stessa che non voleva vedere. Tuttavia doveva sopportare. Non poteva altro anche se gli faceva male.

Yuki lo raggiunse nel lavoro e Zero, come aveva previsto, la guardò come un ebete. Yuki era assolutamente splendida. “Diventa ogni giorno più bella” pensava tristemente il ragazzo. L’unica cosa che poteva fare era pensarla ma non avvicinarsi a lei. Avrebbe ceduto alla tentazione di averla e questo non doveva assolutamente succedere. Però, non era solo amore quello che provava per Yuki ma anche voglia del suo sangue. Il suo sangue dolce e delicato proprio come la padrona. Non voleva fargli del male succhiando ancora del sangue non destinato a lui. Era un male che lui la amasse così tanto. Doveva dimenticarla e non ci riusciva. Perché tutto questo a lui? Perché?

Non ebbe tempo di rispondersi che Yuki lo salutò e gli si avvicinò lentamente all’orecchio.

-Ti devo parlare urgentemente. Ti prego. Raggiungimi tra qualche minuto in giardino. Vicino al laghetto. Ti prometto che dopo che mi avrai ascoltata, se vorrai, uscirò per sempre dalla tua vita- gli sussurrò Yuki per poi andare da Kaname per ballare il valzer. Zero rimase sorpreso da questa richiesta però la avrebbe accontentata. Questo periodo di freddezza e silenzio doveva finire. E lui non si sarebbe sicuramente tirato indietro.

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Capitolo 8
*** Chiarimenti e... ***


8

 

Finito il valzer, Kaname fu trattenuto dai suoi doveri. Yuki rimase da sola e così ne approfittò per raggiungere il luogo dell’appuntamento con Zero. Lui era già lì. La stava aspettando. Lo raggiunse e dopo un imbarazzante silenzio, lui cominciò a parlare.

-Che cosa mi volevi dire, Yuki?- chiese freddo, Zero. Ma la ragazza non si fece scoraggiare e iniziò il suo discorso.

-E’ ora di finirla con questi silenzi, Zero! Non sopporto più questa situazione. Io non ti ho fatto nulla. Perché mi odi tanto?- domandò una Yuki molto determinata.

-Mi chiedi perché? Yuki… ti rendi conto di quello che siamo. Io il cacciatore e tu la preda. Il mio dovere sarebbe quello di ucciderti- dichiarò Zero e per la ragazza, le ultime parole furono peggio di una coltellata al cuore.

-Allora fallo! Che cosa ti trattiene?- gli disse fredda.

-Non lo capisci da sola!? Io… vorrei odiarti ma non ci riesco. Insomma noi dobbiamo stare lontani- disse Zero, disperato. Stava per cedere ai suoi sentimenti per lei. Non avrebbe resistito a lungo.

-Se non è odio quello che provi per me, allora che cosa è?- disse la vampira.

-Vedi… Io… Noi…- non sapeva che dire e a quel punto, Yuki lo interruppe.

-Dimmi una cosa, Zero. Ti ricordi quando mi domandasti cosa eri tu per me?-

-Sì-

-Io non ti risposi e vuoi sapere il motivo? Semplicemente non comprendevo il mio cuore. Pensavo di amare Kaname invece è solo ammirazione e rispetto quello che provo per lui. Quello che sto cercando di dirti è… che io ti… io ti amo- dichiarò disperatamente innamorata Yuki, cominciando a versare lacrime amare. Zero non disse nulla. Rimase scioccato ad osservare la sua Yuki che piangeva per lui.

-Zero, per favore, dimmi cosa provi tu per me. Ti scongiuro. Mi accontento anche che tu mi dica che desideri solo il mio sangue e io accetterò le tue parole. Accetterò qualsiasi parola tu mi dirai ma, ti prego, dì qualcosa- lo supplicò ancora piangente, Yuki. Quella dichiarazione, la aveva distrutta. Cade a terra in ginocchio e continuava a piangere. A Zero faceva male vederla così. Era troppo per lui. Si inginocchiò davanti a lei e la abbracciò all’improvviso lasciando la sua maschera di freddezza per iniziare a parlargli dolcemente.

-Calmati Yuki. Mi si spezza il cuore vedendoti in questo stato. Perdonami. Anch’io ti amo e non sopporto più di starti lontano. Al diavolo l’orgoglio e la nostra natura. È vero. Ho bisogno del tuo sangue per vivere ma io voglio te e solo te, mia adorata Yuki- e appena lo dice, la bacia appassionatamente sulle sue calde e vellutate labbra. Non si capì quanto durò il bacio ma, quando finì, entrambi erano senza fiato.

-Yuki…- stava per dire, Zero ma la ragazza lo zittì mettendogli il dito sulle labbra.

-Shhhh… non parlare. Fammi tua, Zero. Solo tu avrai il mio corpo- gli disse Yuki, sapendo ciò che voleva lui. Zero non se lo fece ripetere due volte e iniziò a spogliarla. In breve, rimasero nudi. Lui era sopra di lei. Tutti e due con il respiro affannato e il cuore a mille.

-Yuki… sei sicura di voler perdere la verginità con me? Kaname ci ucciderà entrambi-

-Non mi importa, Zero. Morirò felice se tu starai al mio fianco-

-Sarò sempre vicino a te, amore mio. Moriremo insieme-

-Sì, mio amato- e appena finisce di parlare, lui entrò in lei. All’iniziò sentì molto dolore al basso ventre poi pian piano il dolore si trasformò in piacere e il piacere in estasi. Infine, raggiunsero l’apice del piacere insieme. Zero uscì delicatamente dalla sua amata e gli si accoccolò di fianco per regolarizzare il respiro.

-Cosa abbiamo fatto, Yuki? Il nostro amore va contro ogni regola del nostro mondo- disse Zero, ancora affannato.

-Abbiamo fatto ciò che ci imponeva il cuore. Non dobbiamo pentircene- gli rispose Yuki.

-Io non mi pento di aver fatto l’amore con te. È stato magnifico. Potrei morire in qualsiasi momento. Non ho più rimpianti nella mia vita-

-Quando morirai, io ti raggiungerò subito. Saremo per sempre insieme, vero Zero?-

-Sì, Yuki. Per sempre- e la baciò dolcemente per fargli sentire la sua vicinanza. D’ora in poi sarebbe stata dura per loro. Tuttavia non erano soli. Avrebbero affrontato le difficoltà loro due insieme. Nessuno li avrebbe separati. Nessuno.

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Capitolo 9
*** L’arrivo di Rido ***


9

 

Il ballo stava procedendo bene. Zero e Yuki erano rimasti a coccolarsi per ancora qualche minuti. Kaname, invece, dopo essersi liberato dei suoi impegni, andò a cercare Yuki. Era scomparsa da un bel po’ di tempo, aveva perlustrato quasi tutta la scuola ed era finito nel bosco. Stava ancora cercando quando sentì una voce dietro di lui.

-Bella festa, vero nipote?- disse la voce.

-Siamo finalmente arrivati alla resa dei conti, nobile zio- gli rispose Kaname.

-Già. Meglio tardi che mai. E devo dire che oggi la nostra cara Yuki è più bella del solito, non trovi?-

-Tu non la sfiorirai neppure con un dito. Te lo impedirò ad ogni costo, Rido-

-In verità avevo intenzione prima di spaventare tutti i presenti al ballo poi di andare a trovare la mia adorata nipotina. Lei deve essere assolutamente mia. Juri mi rifiutò quindi è il turno di sua figlia prendere posto accanto al vero capofamiglia dei Kuran cioè il sottoscritto-

-Mi fai proprio pena, Rido. Tutto questo solo perché una donna ti ha respinto. Yuki è innocente e non sa niente delle crudeltà che sono successe nella famiglia Kuran. Allora perché la tormenti tanto?-

-Taci Kaname! Io ho amato molto la mia Juri, e sua figlia Yuki è la sua copia vivente. Avere lei significherebbe riavere la mia amata-

-Ma non ti sei mai chiesto il perché Juri non ti abbia più voluto sposare? Lei non apprezzava il fatto che fossi diventato una specie di despota. Un tiranno che pensa solo al potere e non agli altri. Fino alla fine, lei spero nel tuo ritorno, Rido! Il ritorno del suo dolce fratellone. Ti rendi conto di quanto l’hai delusa diventando così?-

-Juri doveva accettarmi per quello che sono ora. È nel destino di un sangue puro guidare i più insignificanti. E lei questo non l’ha mai voluto capire. Come era stupida la mia sorellina-

-Lo stupido sei sempre stato tu. Lei ti sarebbe rimasta vicina se non fosse per questi tuoi ragionamenti-

-La verità è che trovò la scusa giusta per sposare Haruka. È sempre stato lui quello che voleva. Lui era il più sensibile tra noi fratelli e tutti pensavano che si sarebbe unito a Shizuka ma alla fine non fu così. Non mi ero mai accorto che anche mio fratello amasse Juri. Forse perché pensavo non avesse speranze con lei che era destinata a me fin dalla nascita- disse arrabbiato Rido Kuran.

-Non ci si può sottrarre al destino, nobile zio. Ormai non si può tornare indietro nel tempo. E poi… dopotutto dall’unione di Juri e Haruka è nata una bambina stupenda, Yuki. Tuttavia tu questo non puoi capirlo essendo accecato dall’odio- gli disse Kaname.

-Quella bambina doveva essere mia figlia. Avrei avuto due Juri tutte per me. Da ragazzi, io e lei decidemmo di avere una femmina. Alla fine, la avuta ma non da me. Comunque sono ancora in tempo a rimediare. La piccola Yuki adesso è cresciuta ed è pronta per prendere il posto di sua madre al mio fianco. La famiglia Kuran risplenderà come una volta-

-Non te lo permetterò, Rido. Lei è mia. Lei ed io diventeremo i nuovi capofamiglia Kuran. Tu hai perso la tua occasione ma io no. Yuki mi appartiene-

-Non ti facevo così possessivo, Kaname. Che c’è? Hai qualche rivale in amore?- chiese provocatorio, Rido.

-Questi non sono affari che ti riguardano- rispose duro il giovane Kuran.

-A quanto pare ci ho azzeccato. Non sarà per caso quel Zero Kiryu di cui ho sentito parlare? D’aspetto non è male ma sono più affascinante io. Senza alcun dubbio, mia nipote cadrà ai miei piedi-

-Ora basta! Sono stanco di questa conversazione. Sei pronto a morire, Rido?-

-Te lo stavo per chiedere io. Comunque all’attacco, falso successore!- e iniziarono a combattere uno scontro di cui solo uno sarebbe sopravvissuto.

 

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Capitolo 10
*** Colpe e comprensioni ***


10

 

Vicino alla lago, Yuki si stava rivestendo e insieme a lei anche Zero. Lei doveva cercare di nascondere la sua verginità violata per non creare scompiglio tra i vampiri assolutamente se no sarebbe stata la fine per loro. Ma all’improvviso, risvegliata dai suoi pensieri, si accorse di una cosa. Zero aveva gli occhi rossi. Ciò voleva dire che il vampiro che era in lui si era risvegliato e aveva sete.

-Zero! Bevi il mio sangue- disse lei mostrandogli il collo.

-Non posso, Yuki! Ti faccio solo del male così- rispose il ragazzo cercando di trattenersi.

-Io ti amo e non voglio vederti ridotto in questo stato. Ti prego, ora bevi!- disse Yuki. Lei non si è mai sentiva male quando donava il suo sangue a lui. Anzi. Ne era felice. Solo lei poteva salvarlo dalla pazzia e dalla morte.

-Yuki!- e la abbracciò per poi affondare i suoi canini sul delicato collo dell’amata.

Che sensazione magnifica! Questo significava essere vampiro. Far sentire i propri sentimenti tramite il sangue. E nel suo sangue c’era amore. L’amore che provava per Zero. I vampiri si accoppiavano donando il proprio sangue all’altro. E loro lo avevano fatto. Lei aveva bevuto il sangue di Zero e lui aveva bevuto il sangue di Yuki. Un unione indissolubile che nemmeno la morte avrebbe sciolto.

Dopo essersi saziato, Zero si stacco da lei e la guardò dritta negli occhi.

-Perdonami Yuki. Sono solo un debole- disse dispiaciuto e amareggiato Zero.

-Non è vero! Tu non sei un debole. Stai facendo solo quello che tra due persone innamorate si dovrebbe fare. Donare la propria vita all’altro- disse determinata, Yuki. Zero la guardò sorpreso ma anche felice. La sua Yuki era proprio cresciuta. Non era più la bambina di una volta anche se la sua dolcezza e allegria era rimasta la stessa.

-Forse è meglio che vada prima io. Non è prudente farci vedere insieme, sopratutto da Kaname- disse la ragazza.

-Hai ragione ma ora dobbiamo fingere non sia successo nulla? Non sopporto più di vederti insieme a Kuran- disse Zero.

-Ma come? Fino a qualche ora fa non mi parlavi e adesso sei perfino geloso? Certo che sei strano!- gli disse provocatoria, Yuki.

-Che ti aspettavi che dopo quello che abbiamo fatto mi dimenticassi tutto? Ho dovuto tenere nascosti i miei sentimenti per te in tutto questo tempo però adesso non ce la faccio più perciò non terrò a freno la mia gelosia- dichiarò il ragazzo.

-Invece eccome se dovrai tenerla a freno! Se Kaname scopre che hai violato la mia verginità ci uccide- disse spaventata Yuki.

-Lo so, Yuki. Tuttavia preferirei morire piuttosto che starti lontano- disse Zero baciandola.

-Anch’io ma Kaname avrebbe ragione ad uccidermi. Non volevo farlo soffrire e adesso lo addirittura tradito. Sono una persona orrenda- disse Yuki facendo uscire delle lacrime dai suoi occhi.

-Non dire così. Anche noi abbiamo sofferto molto e tutto questo per il mio orgoglio. Era l’orgoglio ha portarmi via da te. Sai, ogni volta che ti guardavo, mi veniva in mente la frase che il maestro mi disse quand’ero piccolo. “Per noi, i vampiri non possono essere altro che nemici”… Però ora è diverso. Ho aperto gli occhi. Ho compreso che anche i vampiri hanno un cuore e soffrono come gli esseri umani. E poi anche se rimarrò un vampire hunter, nessuno mi impedisce di rinunciare a tutto per te. La persona più importante della mia vita- disse Zero asciugando gli occhi della sua amata.

-Non sai quanto ho sperato che tu comprendessi quello che hai detto. Comunque non è solo colpa tua. Anch’io ho le mie colpe. Non ho mai avuto il coraggio di dirti cosa provavo per te. Sono sempre stata innamorata di te ma non lo capivo. Il mio cuore è ancora adesso occupato da due persone. Da Zero e da Kaname. Però per Kaname era solo un illusione. Non lo amo. Provo un amore fraterno per lui ma nient’altro. Per anni ho creduto in un amore vero verso quel vampiro gentile che mi salvò la vita però mi sbagliavo. Io amo e amerò per l’eternità te, Zero. Il mio prezioso- gli disse la principessa sangue puro ricevendo subito un bacio passionale dal ragazzo.

-Ti amo anch’io e ti starò accanto, Yuki- disse semplicemente per poi prenderla per mano e avviarsi di nuovo in sala.    

 

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Capitolo 11
*** Confronto decisivo ***


11. Confronto decisivo

 

La battaglia era molto dura. Due sangue puro da poteri eguali. E nessuno che riusciva a essere in vantaggio sull’altro. Sia Kaname che Rido erano piuttosto provati per il confronto.

-Ora basta giocare! È ora di farla finita- dichiarò Rido.

-Non hai ancora vinto, Rido. Ho ancora qualche asso nella manica- rispose Kaname.

-E allora ti consiglio di usarle in fretta se vuoi vivere ancora un po’- disse arrogante Rido Kuran.

Kaname non rispose. Continuò ad attaccarlo senza tregua. Intanto si stavano avvicinando a loro, Yuki e Zero.

-Oh mio dio! Kaname!- esclamò preoccupata Yuki percependo quello che stava accadendo vicino a loro.

-Siamo finalmente arrivati al confronto decisivo, vedo- disse Zero per poi cominciare ad avvicinarsi ai due combattenti.

-No, fermati! Non andare anche tu. Questa faccenda è tra noi Kuran, perciò andrò io ad aiutare Kaname ad uccidere quel bastardo. Devo vendicare i miei genitori- disse seria la sangue puro fermando il ragazzo.

-No, Yuki! So cosa provi ma tu ancora non sai usare bene i tuoi poteri di sangue puro. Potresti morire, te ne rendi conto?-

-Lo so però non posso lasciare Kaname da solo. E poi non voglio che tu rimanga coinvolto. Lo zio Rido è crudele e non ci penserà due volte prima di ucciderti. Di me invece non ha intenzione di farmi morire. Gli servo per far rinascere il casato dei Kuran. Sono l’ultima Kuran rimasta per dargli dei degni eredi, per questo motivo mi vuole viva-

-Io glielo impedirò. Non gli permetterò di toccarti nemmeno con un dito-

-Ma mi vuoi ascoltare? È me che vuole e non c’è bisogno che te e Kaname mi proteggiate. Non voglio che rischiate la vita per me. lasciate che per una volta sia io a proteggervi-

-Tu non sai quello che dici-

-Sì che lo so. Ma ora basta discutere. Andiamo- disse Yuki correndo verso il luogo del combattimento seguita a ruota da Zero.

Arrivati si trovarono una scena orribile.

-NO! KANAMEEEEEEEE!-

 

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Capitolo 12
*** Dolore e Speranza ***


12.

 

-NO! KANAMEEEEEEEE!- urlò Yuki disperata.

Kaname era a terra ricoperto di sangue e respirava faticosamente. Rido invece era davanti a lui con le zanne pronte per il colpo di grazia.

-Oh! Ma guarda chi si vede! Sei venuta giusto in tempo, mia cara Yuki. Finirò davanti ai tuoi occhi Kaname- gli disse Rido.

-Non farlo, Rido. Prenditela con me, piuttosto. Sono pronta a combattere!- disse Yuki brandendo la sua Artemis.

-Sei coraggiosa, piccola. Ma ho altri programmi per te. Che ne dici di sposarci e avere tanti bambini?- chiese Rido.

-Preferirei morire- rispose fredda, Yuki.

-Ma come? Da Kiryu ti sei fatta toccare e da me no? Certo che sei strana, nipote- disse crudele, Rido.

-C-che stai dicendo? Come lo sai?- domandava incredula la ragazza. Entrambi, sia Yuki che Zero sudavano freddo. Come aveva fatto a capire che cosa era successo poco fa? Che si sentisse così tanto l’odore? Ma allora anche Kaname…

-Kaname… perché non dici niente? Che c’è? Il gatto ti ha mangiato la lingua- gli disse divertito, il vecchio Kuran.

-STAI ZITTO! Come puoi essere così crudele!?- disse cominciando a piangere, Yuki.

-Guarda che quella crudele sei stata tu tradendolo con il suo rivale. Pensa se ora tu fossi incinta. Sarebbe un dolore ancora maggiore per lui- e guardò dritto negli occhi Kaname. Voleva farlo soffrire prima di morire.

-Smettila! Basta!... Kaname dì qualcosa, per favore- lo implorava, Yuki. Lui non rispose. Girò la faccia dall’altra parte per non vederla. Soffriva già abbastanza il solo sentire.

-Vedi. Non vuole parlarti. È rimasto troppo scioccato dal fatto che non potrà avere né la tua prima volta né forse il tuo primogenito-

-Finiamola con questa storia! Sono rimasto sempre zitto finora ma adesso è ora di mandarti all’altro mondo, Rido- si intromise Zero puntando la sua Bloody Rose sul vecchio Kuran.

-Sempre il solito spaccone, Kiryu? Non solo ti sei fatto la mia nipotina ma vuoi anche uccidere colui che dovrà portarla all’altare. Eh sì! perchè lei ed io diverremo i nuovi sovrani assoluti dei vampiri. E tu non potrai fare niente per impedirlo!- disse il malvagio vampiro.

-Tu sogni! Non ti sposerò mai. Nemmeno se fossi l’ultimo uomo rimasto su questa terra!- esclamò furibonda Yuki. Ma come si permetteva a parlare così del suo futuro? Era solo lei che doveva sceglierselo. E nessun altro doveva permettersi di scegliere per lei.

-Calmati Yuki! A lui ci penso io- gli disse Zero fissando con aria di sfida Rido.

-Ah ah… immagino. Comunque te la devo far pagare per aver toccato ciò che è mio perciò dovrò per forza ucciderti insieme a Kaname. Anche lui pensava di farmi fuori ma guardate invece come è finita. Allora addio, Kiryu- disse Rido per poi cominciare ad attaccare. Così tra il vecchio Kuran e Zero iniziò una battaglia senza esclusioni di colpi. Yuki era molto preoccupata per colui che amava ma intanto, approfittando della distrazione di Rido, andò ad aiutare Kaname a mettersi in salvo.

-Fratellone, andiamo! Ti aiuto io ad alzarti ma dobbiamo sbrigarci-

-Non mi toccare! Sei solo una traditrice. Io avevo fiducia in te e tu che fai? Ti fai violare dal nostro nemico. L’uomo che vuole sterminarci-

-Kaname ti prego. Perdonami. Devi capire che al cuore non si comanda e poi lui non è mai stato cattivo. Era solo accecato dalla vendetta per la sua famiglia. Ora andiamo. Non è il momento per discutere. Continueremo a parlarne dopo. L’importante adesso è mettersi in salvo-

-Non sei preoccupata per lui? Se vuoi non pensare a me. Io sono solo un intralcio per te. Lo sono sempre stato e morendo tu sarai libera di…-

-Non dire sciocchezze! Tu sei il mio adorato fratello. Certo! ho scoperto di non amarti ma provo un amore fraterno nei tuoi confronti e non potrei mai vivere senza di te-

-Mia piccola dolce Yuki-

-Non ci sono solo io, fratellone. Questo mondo è pieno di ragazze e tu hai tanto amore da donare. Sono sicura che troverai presto una donna che sappia amarti come meriti. Una che non ti lascerà mai solo e nemmeno io ti lascerò mai. Starò sempre con te. Anche quando sarò lontano. Come è giusto che sia-

-Grazie, sorellina. Ti voglio bene. Andiamo. Sono pronto-

-Su muoviamoci- detto questo, aiutò Kaname ad alzarsi e lo trascinò fino al dormitorio, dove ad aspettarli c’era il direttore Cross che prese con sé il giovane Kuran. Appena glielo affidò, Yuki se ne ritornò nella zona della battaglia, ormai tranquilla nel sapere Kaname al sicuro.

-Io purtroppo ho fallito. Affido tutto nelle vostre mani, Zero… Yuki… state attenti mi raccomando- disse Kaname mentre entrava nel suo dormitorio.

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Capitolo 13
*** La morte di zio Rido ***


13. La morte di zio Rido

 

Yuki raggiunse Zero. Tirò fuori la sua Artemis e cominciò a combattere anche lei, sotto gli occhi sbalorditi del giovane e di Rido.

-Che fai, Yuki? Vattene finché sei in tempo- gli urlò Zero continuando a combattere accanto a lei.

-Non ci penso proprio! Questa è una faccenda mia ed è giusto che io faccia la mia parte- disse Yuki.

-E’ meglio se gli dai retta, nipotina mia. Ci rimarrei molto male se dovessi farti qualcosa di doloroso- disse Rido.

-Smettetela tutti e due! Non sono debole. Sono capace di combattere per le cose a cui tengo-

Quelle parole colpirono molto Zero. “Per le cose a cui tengo”. Yuki aveva ragione.

-Va bene. Mi hai convinto. Mettiamocela tutta-

-Tsk! Che siate due o uno non fa differenza. Vi eliminerò entrambi-

-Io non ne sarei tanto sicura. Noi due abbiamo una forza che tu non conosci-

-E quale sarebbe?-

-La forza dell’amore- risposero all’unisono, i due ragazzi.

-Sciocchezze! L’amore è un sentimento che rende deboli, no forti-

-In parte è così ma quando si vuol proteggere qualcuno a cui si tiene, la propria forza cresce a dismisura- spiegò Yuki sferrando un potente colpo al nemico che però si presentò dietro di lei all’improvviso.

-Attenta Yuki!- la avvertì Zero.

-Ti amo tanto, Juri- gli sussurrò all’orecchio, Rido.

-IO… NON SONO MIA MADRE!- urlò Yuki per poi dare, insieme a Zero, il colpo di grazia al crudele zio.

-AHHHHHHHHH! Ju…ri- e queste furono le sue ultime parole. Cadde a terra e divenne cenere. Era finita. La sfida era vinta e il mondo dei Sangue Puro era finalmente salvo.

-Yuki! Stai bene?- domandò preoccupato, Zero.

-Sì. Sto beni…ssimo- disse per poi svenire tra le braccia del suo amore.

-Riposa, amore mio. Hai fatto un ottimo lavoro e te lo meriti un po’ di tranquillità- disse Kiryu portando in braccio Yuki all’accademia.

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Capitolo 14
*** Finalmente la pace ***


14. Finalmente la pace

 

Dopo anni di terrore, il mondo dei vampiri poteva stare in pace. Yuki fu portata nella sua stanza. Era molto stanca. Aveva perso molte energie per il combattimento ed era rimasta in coma per due settimane.

-Do-dove sono?- domandò svegliandosi, Yuki.

-Ti sei svegliata finalmente- gli disse felice, Zero abbracciandola.

-Zero! Che cosa è successo? E Rido?-

-Lo abbiamo sconfitto. Ormai hai avuto la tua vendetta. Rido non potrà più fare del male a nessuno-

-Sono contenta. E Kaname?-

-E di là a farsi curare dal direttore. Non lo invidio affatto-

-Ah ah… conoscendo il direttore, lo avrà fasciato dalla testa ai piedi. Ah ah…- disse divertita, Yuki.

-Ma adesso tu come stai?- gli chiese preoccupato, Zero.

-Bene. Non preoccuparti. Adesso anche più di prima-

-Già. Sei libera. Rido è morto e Kaname…- stava dicendo lui.

-Kaname mi ha lasciato scegliere- disse continuando per lui, Yuki.

-Yuki. Se tu vuoi, puoi tornare da lui. Basta dirgli che quello che è successo tra noi è stata solo debolezza e sono sicuro che ti perdonerà- spiegò Zero.

-E’ così quindi! Non mi vuoi tra i piedi- disse arrabbiata, la ragazza.

-No! Non è questo. Voglio solo che tu sia felice e con me, tu saresti una donatrice di sangue perenne. Kaname può darti molto di più-

-E alla mia opinione non pensi? Con Kaname non sarebbe amore ma solo menzogna. Io voglio te. Posso anche fare la “donatrice di sangue perenne” ma voglio comunque starti accanto per sempre-

-Sei sicura di quello che dici? Ti rendi conto che dovremo andarcene da qui. I vampiri non approveranno mai l’unione della loro principessa Sangue Puro con un Vampire Hunter-

-Pensassero quello che vogliono! Se dovremo andare via, io ti seguirò. E poi…- disse per poi mettere la mano di lui nel suo ventre. Zero la guardò stupito.

-Non vorrai abbandonarci, vero?- disse felice, Yuki.

-Ma… Yuki… tu… sei sicura di essere… insomma! Lo abbiamo fatto solo una volta e il dottore non mi ha detto ancora niente del tuo stato di salute. Come puoi saperlo? Puoi anche sbagliarti-

-No! Lo sento. Il nostro bambino sta crescendo dentro di me. Ne sono certa-

-Yuki…- cercava di dire, il ragazzo. Non voleva illudersi. Sarebbe stato troppo felice di avere un figlio suo da Yuki tuttavia non voleva false speranze.

-E’ come ha detto lei, Kiryu- si intromise Kaname sbucando dalla porta della stanza.

-Fratellone!- esclamò felice, Yuki, per poi abbracciarlo di slancio.

-Ehy, mia piccola Yuki! Vedo che ti sei ripresa in fretta! Riesci già a volare- disse scherzando, Kaname.

-Scemo- disse facendogli la linguaccia.

-Ah ah… scusa! Scherzi a parte, congratulazioni per il mio nipotino!- disse sorridente, Kaname.

-Grazie, Kaname. Stai tranquillo che tu sarai certamente il suo padrino-

-Ci mancherebbe- rispose felice, il fratello.

-Ehy, voi due! Ma che state dicendo?- disse Zero. Non ci stava capendo niente. I due fratelli non faceva che parlare di un argomento che lo rendeva l’uomo più felice della terra e loro lo ignoravano.

-Quanto sei insistente, Kiryu! Pensavo fossi più intelligente. Yuki è davvero incinta. Me lo ha confermato il dottore- disse Kaname.

-Quindi… io e te… diventeremo…- cercava di dire troppo emozionato, Zero, guardando la sua Yuki.

-MAMMA E PAPA’!- urlò dalla gioia, la ragazza, baciandolo con passione.

-Em… scusate se vi interrompo ma vorrei presentarvi una persona- disse imbarazzato Kaname. Dal luccichio nei suoi occhi, si poteva capire che la persona che stava per presentargli doveva essere molto speciale per lui. E di questo, Yuki ne era molto felice. Ad un cenno di Kaname, davanti a loro si mostrò una bellissima ragazza.

 -Yuki. Kiryu. Vi presento Mery. Lei è la mia fidanzata- la presentò, il giovane Kuran.

-Piacere di conoscervi- salutò gentilmente la ragazza facendo un bel sorriso.

-Piacere mio- disse semplicemente, Zero.

-Ciao Mery! Sono contenta che il mio fratellone abbia trovato una ragazza così bella- disse raggiante, Yuki.

-Grazie- rispose arrossendo, Mery.

-D’accordo. Adesso vi lasciamo soli. È ora che vada a parlare con il direttore. Su! Andiamo, Mery- disse prendendo la mano della sua amata e poi andare fuori.

-Il mio fratellone ha fatto proprio una bella scelta, non trovi?- disse Yuki.

-Già-

-Zero! Dove andremo a vivere?-

-Non lo so, Yuki. Il più lontano possibile dal sangue e dalla guerra. Sono stanco di combattere. Voglio essere in pace con me stesso e diventare un bravo padre-

-Ti sei convinto finalmente? Te lo avevo detto subito che aspettavo un bambino ma tu non mi dai mai retta- disse offesa.

-Sarà l’abitudine! Tu non ne hai mai fatta una giusta fin dalle elementari- disse baciandola appassionatamente.

-Uffa! Adesso è diverso. Non sono più una bambina ma una donna e per di più incinta. Dovrò pur diventare responsabile prima o poi-

-Ah ah… hai ragione, amore mio-

-Come chiameremo nostro figlio?-

-Non saprei. Tu hai qualche idea?-

-Ummm… io un bel maschietto. Lo possiamo chiamare Shinichi-

-Sono d’accordo ma se invece nasce una femminuccia?-

-Juri… Come mia madre-

-E allora perché non chiamare il maschio come tuo padre?-

-Ci avevo pensato ma preferisco Shinichi ad Haruka-

-Capisco. Sono sicuro che sarà un bimbo bellissimo-

-Anch’io, Zero- e si abbracciarono godendo del calore dell’altro.

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Epilogo

 

Passarono i mesi. Intanto Zero e Yuki si erano sposati e poi trasferiti in Francia per stare lontani dai vampiri e dai vampire hunter. È lì che Yuki partorì il suo bambino che, come aveva detto, chiamò Shinichi. Zero fu molto contento di essere diventato padre. Il piccolo Shinichi era la sua copia. Stessi occhi viola e stessi capelli argentati, dalla madre aveva preso il suo sorriso poi più avanti si scoprì anche il suo carattere estroverso.

Yuki, nonostante la distanza, riusciva a tenere i contatti con suo fratello e la sua fidanzata. Alla fine, anche loro si erano sposati e hanno avuto una figlia. Anako Kuran. Una bellissima bambina somigliante a Kaname con grande gioia di Mery.

Zero e Yuki stavano giocando con il loro bambino finché a Shinichi non venne di fare una domanda.

-Papà! Mamma! Un giorno ritorneremo nel posto dove vi siete conosciuti?-

-Sì, tesoro mio. L’accademia Cross racchiude molti nostri ricordi e poi tu devi conoscere il nonno-

-il nonno?-

-Tuo nonno è il direttore della scuola, piccolo. E’ colui che si è preso cura di me e di tua madre fino ad adesso - gli disse Zero.

-Capisco. Ma non è il mio vero nonno, giusto?-

-Questo è vero ma il signor Kaien è il mio padre adottivo e mi ha cresciuta come una vera figlia. Gli devo molto. I tuoi veri nonni purtroppo sono in cielo ma vegliano su di te comunque-

-Ahhh quindi questo nonno è speciale?-

-Più che altro, è tutto matto- disse Zero.

-Zero!- lo rimproverò la moglie. Sapeva che aveva ragione però dire queste cose davanti al bambino. Poteva farsi strane idee.

-Tanto anche se non lo dicevo io, se ne sarebbe accorto da solo appena lo avrebbe visto-

-Papà! Tu hai sempre amato la mamma?-

-C-che domanda è questa? Sei ancora troppo piccolo- disse imbarazzato, Zero.

-Ma io voglio saperlo-

-Dai! Rispondi, caro. Sono curiosa anch’io di sapere la risposta- disse maliziosa, Yuki.

-Uff… e va bene! Sì. L’ho sempre amata. Solo che all’inizio non me ne ero accorto o almeno non volevo crederci-

-Davvero? E perché?-

-Questo te lo dirò più avanti. È una storia molto lunga-

-Per forza?-

-Sì, piccolo mio. Cerca di avere pazienza. Prima o poi te lo racconteremo- disse Yuki facendo un bellissimo sorriso al figlio.

-D’accordo. Aspetterò-

-Bravo Shin- disse accarezzandolo, Zero.

-All’accademia incontreremo anche gli zii e Anako?-

-Certo! Loro saranno lì ad aspettarci sempre- gli disse Yuki.

-Ok. Ora però vado a dormire. Ho sonno. Ciao papà! Ciao mamma!- disse dando un bacino ai genitori e poi andare in camera sua.

-Si vede che ha preso da te- cominciò Zero.

-Che vorresti dire?- disse curiosa.

-Che quella peste mi fa impazzire- disse baciandola appassionatamente.

-Qualcosa doveva pur prendere dalla mamma-

-Ti sono grata di questo, amore mio. Mi hai messo al mondo un figlio stupendo-

-Se vuoi te ne posso dare altri- gli disse maliziosa.

-Possiamo farne uno adesso se vuoi- rispose con altrettanta malizia.

-Che aspettiamo allora?-

-Subito, tesoro- e andarono in camera da letto dove poterono occuparsi di loro stessi. Erano finalmente felici. Zero succhiava ancora il sangue di Yuki ma meno di prima poiché il suo amore avrebbe vinto sempre sulla voglia di sangue.

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