star trek assemble : ep. 61 : Il Q-stode di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** fuori rotta ***
Capitolo 2: *** sulu in infermeria ***
Capitolo 3: *** l'entità ***
Capitolo 4: *** il nulla ***
Capitolo 5: *** il capitano sparisce ***
Capitolo 6: *** il pianeta tropicale ***
Capitolo 7: *** il Q-stode! ***
Capitolo 8: *** la Q-adratura del cerchio ***
Capitolo 1 *** fuori rotta ***
“Diario del capitano, siamo impegnati in una missione molto semplice: recuperare una boa di segnalazione federale che ha smesso di funzionare, e per questo ha lanciato un segnale di sos automatico. La porteremo a bordo. Il signor Scott la riparerà e la rimetteremo al suo posto .Poi ritorneremo sulla nostra rotta.”
Spock comparve sul ponte uscendo dal turboascensore. Era stato impegnato a rileggere dei rapporti ,un compito poco stimolante ma necessario .”Abbiamo già riparato la boa ?Abbiamo ripreso la nostra rotta?”Chiese al capitano che si era accasciato con aria annoiata sulla sua poltrona.
”Non siamo ancora arrivati.” Rispose lui senza scomodarsi troppo ad assumere una posizione più dignitosa.
Spock rimase a fissarlo con aria severa e un sopracciglio inarcato. “Secondo i miei calcoli , a una normale velocità di crociera ,avremo dovuto raggiungere le coordinate prestabilite almeno un’ ora ora fa .”
Kirk trattenne un sospiro irritato e si rivolse a Sulu.”Quanto manca per arrivare alla boa?”
”C’è ancora parecchio signore , direi almeno un paio d’ore.”Rispose l’ufficiale fissando placidamente lo schermo davanti a se.
Kirk si risvegliò del tutto.Spock non aveva gradito che la risposta di Sulu non fosse coerente con i suoi calcoli .Ora aveva inarcato entrambe le sopracciglia e aveva puntato con decisione verso la sua consolle.
”La sua affermazione è assurda signor Sulu. Non possono volerci ancora due ore per arrivare a destinazione.”
Sulu neppure si voltò a rispondergli mentre Kirk stava per aprire bocca. Fortunatamente si bloccò poco prima di parlare .Stava per dire.”Forse i tuoi calcoli sono sbagliati”ma il suo inconscio gli suggerì che stava per commettere un duplice errore.Primo Spock non sbagliava mai i calcoli , secondo se anche così fosse stato , farglielo notare non era una buona idea.”Infatti avevo ragione!”rimarcò il vulcaniano con malcelata soddisfazione, dopo una rapida occhiata ai dati sul suo monitor .
”Siamo completamente fuori rotta e la nostra velocità è addirittura doppia rispetto alla normale velocità di crociera!”Aggiunse trafiggendo Sulu con lo sguardo.
Ora Kirk era del tutto sveglio e cominciava a preoccuparsi .Che stava succedendo ? Due dei suoi migliori ufficiali parevano , all’improvviso ,essere in totale disaccordo su una cosa molto elementare come la rotta da seguire. Non era normale! |
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Capitolo 2 *** sulu in infermeria ***
Kirk si alzò e si portò alle spalle di Sulu.” Questa non è la rotta che dovevamo seguire? ”Chiese .
”Certo che lo è !” Rispose l’ufficiale voltandosi offeso .
”No non lo è!”Il tono di Spock era di quelli che non ammettevano ulteriori repliche.
Ma Sulu non doveva essere completamente in se perchè continuò ad insistere.”Con tutto il rispetto signore,non ho mai inserito coordinate sbagliate in vita mia!” Discutere con un vulcaniano non era una cosa sensata perchè loro avevano sempre la risposta pronta. Infatti Spock produsse il tablet con le coordinate della boa e indicando la rotta inserita da Sulu lo passò al capitano.
”Beh...effettivamente ha ragione Spock. Quelle non sono le coordinate della boa, siamo completamente fuori rotta e viaggiamo a una velocità assurda :9.9 . Non riseco a capire che ti sia successo!”
Ora Kirk era allibito .Sulu, dopo Spock, era il suo ufficiale più affidabile e capace. Non commetteva mai errori del genere e, anche nel caso, era sempre pronto a scusarsi con umiltà. Per Kirk ,quindi, il suo attuale atteggiamento era inspiegabile.
”Hikaru, per favore cedi i comandi e vai in infermeria.”Gli ordinò.
L’asiatico si alzò, ma sembrava francamente sorpreso dal provvedimento del suo superiore.
”Obbedisco , ma non capisco perchè .....”
Kirk sospirò.”Appunto, visto che non lo capisci è chiaro che hai qualcosa che non va, meglio se McCoy ti da un ‘occhiata.”
”Capitano...”Sulu era ancora in cerca di argomenti con cui obbiettare ,ma visto che non aveva mai disobbedito a un ordine in vita sua alla fine decise di avviarsi verso l’infermeria.Kirk si sentì sollevato ,non voleva farlo scortare dalla sicurezza,sarebbe stato umiliante.Il comportamento di Sulu era davvero strano e sperava che il dottore gli desse una buona spiegazione.
”Uhura avverti Bones che Sulu sta arrivando e che gli deve fare un controllo completo, voglio sapere i risultati appena sono pronti. E chiama un ufficiale sul ponte che lo sostituisca. "
La ragazza annuì e si mise al lavoro.
”Spock ripristina tu la rotta.”Ordinò al vulcaniano che si sedette chiaramente soddisfatto di essere stato lui quello dalla parte della ragione.
”Uhm...”borbottò dopo aver effettuato qualche tentativo sulla consolle di Sulu.
”E ora che altro succede?”Chiese il capitano esasperato. |
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Capitolo 3 *** l'entità ***
“Non riesco a reimpostare la rotta.”Ammise Spock perplesso.
Kirk lo fissò con uno sguardo che sottintendeva la necessità di ulteriori spiegazioni. Non era sicuro che Spock fosse in grado di cogliere il segnale. Infatti ci mise un pò ad aggiungere.
”L’impostazione è stata bloccata dal computer della sala macchine. “
”Ma....perchè?”Ora per kirk era chiaro che stava succedendo qualcosa di grave, solo che ancora non riusciva a capire cosa.
”Andiamo a vedere.”Ordinò risoluto.
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In sala macchina tutto pareva procedere con tranquillità. C’erano un paio di guardiamarina che facevano controlli di routine. Keenser girellava apparentemente senza meta e Scott era seduto alla consolle e controllava i dati del computer. Anche lui alle rimostranze dei suoi superiori reagì come se cascasse dalle nuvole.
”Io? Perchè avrei dovuto alterare la rotta e la velocità?”Replicò offeso,come se i pazzi fossero loro .
”Così risulta dalle registrazioni del computer. Si è avvicinato qualcun ‘altro alla consolle?”Chiese Spock freddamente.
L’ingegnere scosse il capo convinto.
”Ho appena avuto un idea. Signor Scott, lasci la sala macchine a Keenser e mi segua in infermeria.”Ordinò Spock.
”Posso avere un ‘anticipazione ?”Chiese Kirk confuso seguendo i suoi due ufficiali.
”La mia è solo un ‘ipotesi , non supportata da alcuna valida prova. La prendo in considerazione solo perchè la situazione non consente di effettuare altre ipotesi più plausibili.”Tradotto in parole povere Spock brancolava nel buio e non voleva essere troppo preciso per non fare una figuraccia nel caso si fosse sbagliato.
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L’idea di Spock era comunque geniale, come tutte le sue idee . Effettuò una fusione mentale con i due ufficiali per dedurne,alla fine,che le loro menti erano state influenzate e controllate da un entità estranea. Chi o cosa fosse Spock non lo sapeva dire , ma per Kirk questo era sufficiente .
”Qualcuno vuole che ci rechiamo in un posto ben preciso.E ci tiene parecchio. E io sono curioso di sapere perchè ...”
”Stai suggerendo di assecondare questa entità ?‘”Chiese Spock .
”Diciamo, che l’entità ,come la chiami tu, fino ad ora è stata gentile, ma ho il vago sospetto che, se ci opponiamo, potrebbe passare alle maniere forti , quindi suggerisco di assecondarlo e vedere cosa vuole da noi, sperando che non si riveli ostile.”
Spock annuì ,anche a lui pareva l’unica soluzione logica.
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Capitolo 4 *** il nulla ***
“Capitano , ricevo un Sos. “Annunciò Uhura .
Stavano ormai viaggiando da quattro ore alla massima velocità consentita e Kirk cominciava a dubitare della sua decisione. Scott e Sulu che erano ritornati pienamente in se erano stati reintegrati nelle loro mansioni e l’ ingegnere aveva subito messo in guardia il capitano. I motori, se sforzati a quel modo, ad un certo punto avrebbero ceduto. Kirk fino a pochi secondi fa temeva che sarebbe accaduto, ma l’annuncio di Uhura gli fece capire che erano arrivati a destinazione.
”Chi lo invia ?”Chiese .
”Non riesco a determinarlo le interferenze sono troppe, riesco a malapena a stabilire le coordinate da cui proviene, poco innanzi a noi.”
"Capitano, rilevo una regione di spazio distorto sulla nostra rotta.”Intervenne Spock .
”La natura?”Chiese Kirk.
”Da un’analisi preliminare sembra una singolarità quantica. Suggerisco di deviare, le singolarità quantiche non sono ancora state studiate a sufficenza.”
”Se questa è la rotta su cui ci ha messo “l’entità “credo sia necessario percorrerla fino in fondo,nonostante i rischi . Continuiamo.” ordinò Kirk facendo un cenno con una mano a Sulu.
”Tenetevi forte ,il passaggio potrebbe essere traumatico". Lli avvertì il vulcaniano.
Tutti gli ufficiali del ponte si affrettarono ad afferrare un sostegno, in attesa dell’impatto, invece tutto quello che provarono fu un leggero disorientamento ,come se fossero passati attraverso qualcosa di viscoso ,ma fu una sensazione passeggera che li abbandonò dopo pochi secondi.Kirk si riprese subito e fissò lo schermo incuriosito.Lo spazio ,intorno a loro pareva stranamente buio come se fossero entrati in una sacca di vuoto cosmico.
”Che posto è questo e dov’ è la nave che chiedeva aiuto?”
Uhura scosse il capo.
“Non ricevo più niente.”Rispose sconsolata.
Kirk allora volse la sua attenzione al suo ufficiale scientifico, ma anche lui pareva disorientato.
”Non rilevo nulla .“Confermò.
”Che sta succedendo ? Qualcuno ci fa arrivare fin qui e poi non c’è niente?”Ora il capitano era decisamente irritato .”Motori indietro, ce ne andiamo.”Ordinò a Sulu con decisione.
”Sissignore.” Rispose l’ufficiale dando immediatamente energia ai motori.
Kirk attese impaziente di riemergere nelle spazio normale ma il tempo passava con estrema lentezza e nulla sembrava cambiare nelle loro condizioni.
”Problemi ?”si decise quindi a chiedere senza rivolgersi a nessuno in particolare .
”Non capisco sto seguendo a ritroso la rotta che abbiamo fatto per entrare, ma non sta funzionando....”Rispose Sulu sconcertato. |
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Capitolo 5 *** il capitano sparisce ***
Kirk per un attimo ebbe il dubbio, che la mente di Sulu, fosse di nuovo sotto il controllo della misteriosa entità, quindi gettò un ‘occhiata preoccupata a Spock in cerca di rassicurazioni.
”Non capisco sembra quasi che la singolarità quantica si sposti con noi per tenerci prigionieri. Ma questo è illogico!”
Kirk sbuffò.”Ti pare che qualcosa di quello che ci è accaduto fino ad ora abbia una logica?’”
Spock aprì bocca per rispondere alla domanda che, da buon vulcaniano, non aveva capito,essere retorica. Ma il capitano lo zittì con un gesto della mano.
”Uhura lanciamo un sos ...ora siamo noi a essere nei guai , e mi sa che è colpa mia.”
La ragazza eseguì l’ordine e dopo qualche secondo si voltò con aria stupita.
”Ora ricevo di nuovo il messaggio di Sos che sentivo prima....ed è ....il nostro!”
Kirk la fissava a bocca aperta.”Un riflesso di un ‘evento futuro ?”Chiese a Spock.
“Potrebbe essere stato causato dalla singolarità quantico, la natura di questa distorsione spaziale non è ancora stata studiata a suff...”
La filippica del vulcaniano fu interrotta da Sulu. “Guardate !!!”Gridò indicando lo schermo.
Davanti a loro , dove prima c’era il nulla, ora capeggiava un pianeta. Era blu e verde come la terra.
”E’ reale quello,o è un altra’ allucinazione?”Chiese il capitano lasciandosi ricadere sulla poltrona in un gesto di esasperazione.
Quella giornata aveva preso una piega davvero surreale. Si chiese cosa altro poteva succedere. E dentro di se sapeva che aveva potuto andare anche peggio. Spock fissò i dati dei sensori che comparivano sul suo monitor.
”Secondo le mie analisi è un pianeta vero e proprio, ma da dove sia sbucato..mi è incomprensibile! Il mio suggerimento,è di attendere ulteriori sviluppi perchè ,dati i recenti avvenimenti, sono certo che ve ne saranno....”
Lo scienziato aveva appena finito di pronunciare quelle parole che il capitano era già svanito nel nulla. Era successo tutto così rapidamente che i suoi occhi non avevano neppure fatto in tempo a registrare l’avvenimento. Un attimo prima era li in piedi davanti a lui e quello dopo non c’era più! Uhura si alzò di scatto e si avvicinò alla poltrona,quasi a sincerarsi che fosse veramente vuota.
”Dove è andato?”Chiese allibita.
Spock fissò il pianeta sullo schermo.”La mia unica ipotesi è che l’entità che ci ha attirato fin qui ,lo abbia portato sul pianeta per conferire con lui.”
”Ma l’atmosfera è respirabile?”Ribatte la ragazza.
Spock annuì.”Atmosfera e temperatura sono perfettamente compatibili con la vita umana..almeno di questo non dobbiamo preoccuparci”Commentò laconico.
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Capitolo 6 *** il pianeta tropicale ***
“E ora che altro succede ...io me ne stavo,tranquillo in infermeria a farmi i fatti miei e ora eccomi qui ...già ma qui dove?” Si lamentò McCoy .
I suoi stivali affondavano nella sabbia bianchissima appena lambita dall’acqua del mare più calmo e azzurro che avesse mai visto. In qualuque direzione guardasse nel cielo non riusciva a scorgere il sole, ma il caldo si avvertiva anche se non era così insopportabile.
”Io ero sul ponte ....”Commentò Kirk annusando l’aria che profumava di salsedine e frutti tropicali.
”Io in laboratorio.”Aggiunse Loki osservando poco lontane da loro delle palme cariche di frutti, le cui foglie ondeggiavano pigramente grazie alla brezza fresca e piacevole.
All’improvviso dal palmeto uscirono un gruppo di ragazze .Erano assai graziose , coperte da costumi da bagno variopinti e gonnelline di paglia e avevano i capelli adornati con coroncine di fiori colorati. In mano tenevano altre collane di fiori. Corsero incontro ai nuovi venuti e misero loro al collo le collane salutandoli con entusiasmo.
”La migliore accoglienza che abbiamo avuto su un pianeta sconosciuto!”Commentò McCoy soddisfatto.
Un altra ragazza teneva in mano dei gusci di cocco riempiti di qualche bevanda e la porse ai nuovi venuti .
”Non so se è il caso....”Puntualizzò Loki .
Ma Mccoy aveva già iniziato a sorseggiarla.
”Accidenti se è forte.”Borbottò facendo una smorfia.”Però è deliziosa!”Aggiunse subito dopo.
”Chi comanda qui?”Kirk cercava disperatamente di comunicare con le ragazze ma loro avevano attaccato una danza sulla sabbia facendo ondeggiare i bacini e agitando le braccia a simulare delle onde e non avevano alcuna intenzione di starli a sentire.
I tre si rassegnarono ad attendere la fine dei festeggiamenti . Poi quando il cerimoniale giunse al termine le ragazze si incamminarono e fecero loro segno di seguirli. Marciarono per una ventina di minuti in un paesaggio tropicale da sogno,guidati dal gruppeto di chiassose fanciulle, finchè raggiunsero un agglomerato di capanne di bambù. Al villaggio non c’erano solo altre ragazze, ma anche dei maschi della loro specie,anche loro altletici , abbronzati e decisamente allegri e gioviali. Le ragazze fecero loro dei cenni indicando la capanna più grande .Sul portico c’era un uomo con una palma in mano. Era parecchio alto e muscoloso e Kirk ne dedusse che fosse il loro capo .
”E’ lui che comanda?” Chiese alle fanciulle .
Loro scoppiarono a ridere e il capitano scosse il capo sconcertato dal loro comportamento. |
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Capitolo 7 *** il Q-stode! ***
Quando il giovane aitante si scostò, dietro di lui, i tre federali poterono notare un uomo di mezza età, mollemente adagiato su una sdraio. Indossava dei bermuda e una orrenda camicia hawaiana che sbocciava oscenamente sulla pancia prominente. Con una mano sorseggiava un cocktail col l’ombrellino e con l’altra si ingozzava di patatine fritte. Kirk lo osservò diviso tra lo stupore e il disgusto.Quell’individuo era decisamente fuori posto in una società di gente magra, muscolosa e abbronzata.
”E’ lei che comanda?”Chiese bruscamente.
”Comandare....che parolone...diciamo che sovraintendo. “Borbottò l’uomo sputacchiando patatine.
”Io sono il capitano....”
”Ovviamente so già chi siete !”lo interruppe prontamente lo straniero con un sorriso furbo.
”Ovviamente !I Q sono onniscenti.”Ne dedusse Loki.
Il Q ridacchiò .”Trelane me l’aveva detto che lei era il più sveglio , comandante Loki. Ma vi prego chiamatemi Quinn e sedetevi”.
”Grazie signor Quinn ma l’unica cosa che vogliamo è una spiegazione.”Replicò il capitano irritato.
Ma il Q non era il tipo che accettava dinieghi e nel momento stesso in cui Kirk pronunciava quelle parole i tre si ritrovarono sdraiati accanto all’alieno, con in mano un cocktail e una ciotola di patatine.
”Ehi , non si può dire che non sappia mettere gli ospiti a suo agio.”Commentò il dottore mentre il giovanotto muscoloso cominciava a rinfrescarli agitando la foglia di palma sopra le loro teste.
Loki aveva capito che i Q erano creature capricciose da prendere con le buone , se non si voleva irritarli.
”Ottime le patatine, perchè non ci racconta la storia di questo pianeta.”Suggerì in tono suadente.
Quinn aspirò rumorosamente un sorso della sua bevanda e attaccò il suo racconto .
”Cominciò duemila anni fa, mi annoiavo a morte....voi capite perchè?”
”Certo l’eternità può essere noiosa specie se non capita mai niente. “Rispose Loki .
Ed era sincero .Lui non era esattamente eterno,ma aveva vissuto molto a lungo e solo recentemente la sua vita era diventata così caotica da non dargli il tempo di annoiarsi.
”Appunto,per cui ero alla ricerca di un diversivo quando mi sono imbattuto in un sistema solare il cui sole stava per entrare in supernova. Il pianeta , questo pianeta , era abitato da gente semplice,a livello preindustriale e non avevano la benchè minima idea di ciò che stava per capitare loro “ |
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Capitolo 8 *** la Q-adratura del cerchio ***
“Avevo sempre desiderato avere dei cuccioli...così mi sono preso il pianeta. L’ho portato in questa singolarità quantica e me ne sono occupato.”
”Occupato?”Ribattè Kirk che voleva più dettagli.
”Si qui non c’è nulla. Io mantengo la temperatura, l’atmosfera, la luce che permettono la vita agli indigeni e alla vegetazione. Mi occupo anche di loro. Li nutro mettendo i frutti sulle piante, li vesto, li mantengono giovani e sani.”Spiegò il Q.
”Ed è per questo che in 2000 anni questa gente non si è evoluta di un giorno, anzi sono sicuro che siano regrediti avendo tutto quello che necessitano senza alcuno sforzo fisico e mentale.”Commento McCoy acido.
Il Q lo fissò con aria mogia ,pareva decisamente contrito .
”In effetti...”Borbottò.”E’ colpa mia.”
”Questo non spiega perchè ci ha attirati qui, signor Quinn “ Intervenne Loki.
”Mi annoio...di nuovo......2000 anni per me non sono niente, ma io mi annoio con facilità .Voglio riprendere i miei viaggi negli universi.Ma come faccio , se devo occuparmi del pianeta e degli indigeni?”
”Quindi li vorrebbe sbolognare a noi?”Chiese Kirk incredulo da tanta faccia tosta.
”Beh voi della federazione siete dei buoni samaritani. Se trovo una stella intorno a cui possa orbitare il pianeta lo lascerò li...”
”E noi dovremo riparare a 2000 di malgoverno da parte sua?” Replicò McCoy furioso.
””Avete gli esperti , psicologi , antropologi ,sociologi ...o quant’altro...sono sicuro che riuscirete a rimediare al mio disastro .In fondo si tratta solo di rieducarli , insegnar loro a procacciarsi il cibo senza che aspettino che piova dal cielo. A progredire con le loro menti anzichè pregando dio per un miracolo. Poca roba ...in fondo....”
”Guardi .....”,iniziò a protestare Kirk ma in uno schiocco di dita Quinn cambiò d’abito.
Da grasso turista hawaiano si era trasformato in un elegante giocatore d’azzardo con tanto di smoking , farfallino,sigaro e bicchiere di bourbon in mano.
”Allora affare fatto amici ...arrivederci!!!!!!”
E un nanosecondo dopo erano soli. I tre si fissarono l’un l’altro indecisi sul da farsi ,quando il comunicatore di Kirk trillo. Era Sulu
.”Capitano ...lei ora non mi crederà ....ma siamo da un ‘altra parte del quadrante....stiamo orbitando intorno a un sole sconosciuto,io non so come possa essere successo...”
”Lascia perdere, lo sappiamo noi , preparatevi a teletrasportarci a bordo. E Uhura contatta immediatamente il quartier generale,digli che ci serve assistenza....L’ammiraglio Foster non mi crederà mai quando gli racconterò da dove è sbucato fuori il pianeta ... penserà che sono pazzo e chiederà una perizia psichiatrica,meno male che tu puoi testimoniare a mio favore.”
Ma il dottor McCoy si era già allontanato facendo il vago..... |
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