star trek assemble : ep. 61 : Il Q-stode

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** fuori rotta ***
Capitolo 2: *** sulu in infermeria ***
Capitolo 3: *** l'entità ***
Capitolo 4: *** il nulla ***
Capitolo 5: *** il capitano sparisce ***
Capitolo 6: *** il pianeta tropicale ***
Capitolo 7: *** il Q-stode! ***
Capitolo 8: *** la Q-adratura del cerchio ***



Capitolo 1
*** fuori rotta ***




“Diario  del  capitano, siamo impegnati in una missione molto  semplice: recuperare una boa di  segnalazione federale che ha smesso  di  funzionare, e  per questo  ha lanciato un segnale di  sos automatico. La porteremo  a bordo. Il  signor Scott la riparerà  e la rimetteremo  al  suo posto .Poi  ritorneremo  sulla  nostra rotta.”
Spock  comparve sul  ponte uscendo  dal  turboascensore. Era stato impegnato  a rileggere dei  rapporti ,un compito poco  stimolante ma necessario .”Abbiamo già  riparato la boa ?Abbiamo ripreso  la nostra rotta?”Chiese  al  capitano  che si  era accasciato con  aria annoiata sulla sua poltrona.
”Non  siamo  ancora arrivati.” Rispose lui senza scomodarsi  troppo  ad assumere  una posizione più dignitosa.
Spock  rimase a fissarlo con aria severa e  un sopracciglio inarcato. “Secondo i miei  calcoli , a  una  normale velocità  di  crociera ,avremo  dovuto  raggiungere le coordinate prestabilite almeno un’ ora ora fa .”
Kirk trattenne un sospiro irritato e  si  rivolse a Sulu.”Quanto  manca per arrivare alla boa?”
”C’è  ancora parecchio  signore , direi  almeno un paio  d’ore.”Rispose l’ufficiale fissando  placidamente lo  schermo davanti  a se.
Kirk si risvegliò  del  tutto.Spock  non aveva gradito  che  la risposta di  Sulu  non fosse coerente con  i  suoi  calcoli .Ora aveva  inarcato entrambe le sopracciglia e aveva puntato  con decisione  verso  la sua consolle.
”La sua affermazione è assurda signor Sulu. Non possono  volerci  ancora due ore per arrivare a destinazione.”
Sulu neppure si  voltò a rispondergli mentre Kirk stava per aprire bocca. Fortunatamente si  bloccò poco prima di  parlare .Stava per dire.”Forse  i tuoi  calcoli sono  sbagliati”ma il  suo inconscio gli suggerì che stava per commettere  un duplice errore.Primo  Spock  non sbagliava mai  i  calcoli  , secondo  se anche così fosse stato , farglielo  notare  non era  una buona idea.”Infatti  avevo  ragione!”rimarcò il vulcaniano con malcelata soddisfazione, dopo  una rapida  occhiata ai  dati  sul  suo monitor .
”Siamo  completamente fuori  rotta e la nostra velocità  è addirittura doppia rispetto  alla normale velocità di crociera!”Aggiunse trafiggendo  Sulu con lo  sguardo.
Ora Kirk  era del  tutto  sveglio  e cominciava a preoccuparsi .Che  stava succedendo ? Due dei  suoi  migliori ufficiali parevano , all’improvviso  ,essere in totale disaccordo  su una cosa  molto  elementare  come la rotta da seguire. Non era normale!

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Capitolo 2
*** sulu in infermeria ***



Kirk  si  alzò  e si portò  alle spalle di  Sulu.” Questa non è  la rotta che dovevamo  seguire? ”Chiese .
”Certo  che lo  è !” Rispose l’ufficiale voltandosi  offeso .
”No  non  lo  è!”Il  tono  di  Spock  era di  quelli che  non ammettevano ulteriori  repliche.
Ma Sulu  non doveva essere completamente in se  perchè  continuò  ad insistere.”Con tutto il  rispetto signore,non ho  mai  inserito  coordinate sbagliate  in vita mia!” Discutere  con  un vulcaniano  non era  una cosa sensata perchè loro  avevano  sempre  la risposta pronta. Infatti  Spock  produsse  il  tablet con  le coordinate della boa e  indicando  la rotta  inserita da Sulu lo  passò  al  capitano.
”Beh...effettivamente ha ragione Spock. Quelle  non sono  le  coordinate della boa, siamo  completamente fuori  rotta e viaggiamo  a  una velocità  assurda :9.9 . Non  riseco  a capire  che ti  sia successo!”
Ora Kirk  era allibito .Sulu, dopo  Spock,  era  il  suo  ufficiale più affidabile e capace. Non commetteva mai  errori del  genere e, anche nel  caso,  era sempre pronto  a scusarsi  con  umiltà. Per Kirk ,quindi, il suo  attuale atteggiamento  era inspiegabile.
”Hikaru, per favore cedi i comandi  e vai in infermeria.”Gli  ordinò.
L’asiatico si  alzò, ma sembrava francamente sorpreso  dal provvedimento del suo  superiore.
”Obbedisco , ma  non capisco perchè .....”
Kirk  sospirò.”Appunto, visto che  non lo  capisci è chiaro che hai  qualcosa che non va, meglio  se McCoy  ti  da  un ‘occhiata.”
”Capitano...”Sulu  era ancora in cerca di argomenti con cui  obbiettare ,ma visto che non aveva mai  disobbedito a  un ordine in vita sua alla fine decise di avviarsi  verso l’infermeria.Kirk  si  sentì sollevato ,non voleva farlo  scortare dalla sicurezza,sarebbe stato umiliante.Il  comportamento  di  Sulu  era davvero  strano e sperava che  il dottore gli  desse  una buona spiegazione.
”Uhura avverti Bones che Sulu  sta arrivando e che gli  deve fare  un controllo  completo, voglio  sapere  i risultati  appena sono pronti. E chiama un ufficiale sul ponte che lo  sostituisca. "
La ragazza annuì e  si  mise al  lavoro.
”Spock ripristina tu  la rotta.”Ordinò  al  vulcaniano  che si  sedette chiaramente soddisfatto  di  essere stato  lui  quello  dalla parte della ragione.
”Uhm...”borbottò dopo  aver effettuato  qualche tentativo  sulla consolle di  Sulu.
”E ora che altro  succede?”Chiese il  capitano  esasperato.

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Capitolo 3
*** l'entità ***


“Non  riesco  a reimpostare la rotta.”Ammise Spock  perplesso.
Kirk  lo  fissò  con  uno  sguardo che sottintendeva la necessità  di ulteriori  spiegazioni. Non  era sicuro  che Spock  fosse  in grado  di  cogliere  il segnale. Infatti  ci mise  un pò  ad aggiungere.
”L’impostazione  è stata bloccata dal  computer della sala macchine. “
”Ma....perchè?”Ora per kirk  era chiaro  che stava succedendo  qualcosa di  grave, solo  che  ancora non riusciva a capire  cosa.
”Andiamo  a vedere.”Ordinò  risoluto.

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In sala macchina tutto pareva procedere con  tranquillità. C’erano un paio  di  guardiamarina che facevano  controlli  di routine. Keenser girellava apparentemente senza meta e Scott era seduto  alla consolle e controllava i  dati  del  computer. Anche lui alle rimostranze dei  suoi  superiori reagì come se  cascasse dalle nuvole.
”Io? Perchè avrei  dovuto  alterare la rotta e la velocità?”Replicò offeso,come  se  i pazzi fossero loro .
”Così risulta dalle registrazioni  del  computer. Si è avvicinato qualcun ‘altro  alla consolle?”Chiese Spock freddamente.
L’ingegnere scosse  il capo convinto.
”Ho appena avuto un idea. Signor Scott, lasci la sala macchine a Keenser e mi  segua in infermeria.”Ordinò Spock.
”Posso  avere  un ‘anticipazione ?”Chiese Kirk  confuso seguendo i  suoi  due ufficiali.
”La  mia è solo un ‘ipotesi , non supportata da alcuna valida prova. La prendo in considerazione solo perchè la situazione non consente di effettuare altre ipotesi più plausibili.”Tradotto in parole povere Spock  brancolava nel  buio  e non voleva essere troppo  preciso  per  non fare una figuraccia nel  caso  si  fosse sbagliato.

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L’idea di  Spock  era comunque geniale, come tutte le sue idee . Effettuò una fusione mentale con  i  due ufficiali per  dedurne,alla fine,che le  loro  menti  erano  state influenzate e controllate da  un entità  estranea. Chi  o  cosa fosse Spock  non lo  sapeva dire , ma  per  Kirk  questo era sufficiente .
”Qualcuno  vuole  che ci  rechiamo  in  un  posto  ben  preciso.E  ci  tiene parecchio. E io  sono  curioso  di  sapere  perchè  ...”
”Stai  suggerendo  di  assecondare  questa entità ?‘”Chiese Spock .
”Diciamo, che  l’entità ,come la chiami  tu, fino  ad  ora è  stata gentile, ma  ho il  vago  sospetto  che, se ci  opponiamo,  potrebbe passare alle maniere forti , quindi  suggerisco  di  assecondarlo e vedere  cosa vuole da noi, sperando  che  non si riveli  ostile.”
Spock  annuì ,anche a lui pareva l’unica soluzione logica.

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Capitolo 4
*** il nulla ***


“Capitano  , ricevo un Sos. “Annunciò  Uhura .
Stavano ormai  viaggiando  da quattro ore alla massima velocità  consentita e  Kirk  cominciava a dubitare della sua decisione. Scott e  Sulu  che  erano  ritornati pienamente  in se  erano  stati reintegrati  nelle loro  mansioni  e l’ ingegnere aveva subito messo  in guardia  il  capitano. I  motori, se sforzati  a quel   modo, ad  un certo punto avrebbero  ceduto.  Kirk  fino  a pochi  secondi  fa  temeva che  sarebbe accaduto, ma  l’annuncio  di  Uhura gli  fece capire  che erano  arrivati a destinazione.
”Chi  lo invia ?”Chiese .
”Non riesco  a determinarlo  le interferenze sono  troppe, riesco  a malapena a stabilire  le  coordinate da cui  proviene, poco innanzi  a noi.”
"Capitano, rilevo  una regione di  spazio  distorto sulla nostra rotta.”Intervenne Spock .
”La natura?”Chiese Kirk.
”Da  un’analisi preliminare sembra  una singolarità quantica. Suggerisco  di  deviare, le singolarità quantiche non sono  ancora state studiate a sufficenza.”
”Se questa è la rotta su  cui  ci ha messo  “l’entità “credo  sia necessario percorrerla fino  in fondo,nonostante  i rischi . Continuiamo
.” ordinò  Kirk facendo  un cenno  con  una mano  a Sulu.
”Tenetevi  forte ,il passaggio potrebbe essere traumatico". Lli  avvertì il vulcaniano.
Tutti  gli ufficiali del ponte si affrettarono  ad afferrare  un sostegno, in attesa dell’impatto, invece tutto quello  che provarono fu un leggero disorientamento ,come se fossero passati  attraverso  qualcosa di  viscoso ,ma fu una sensazione passeggera che li  abbandonò dopo pochi  secondi.Kirk  si riprese subito  e fissò lo  schermo incuriosito.Lo  spazio ,intorno  a loro  pareva stranamente buio come se fossero entrati in una sacca di  vuoto  cosmico.
”Che posto è questo  e dov’ è la nave che chiedeva aiuto?”
Uhura scosse il  capo.
“Non ricevo più niente.”Rispose sconsolata.
Kirk allora volse la sua attenzione al  suo ufficiale scientifico, ma anche lui pareva disorientato.
”Non rilevo nulla .“Confermò.
”Che sta succedendo ? Qualcuno ci  fa arrivare  fin  qui e  poi  non c’è niente?”Ora il  capitano  era  decisamente  irritato .”Motori  indietro, ce ne andiamo.”Ordinò  a Sulu  con  decisione.
”Sissignore.” Rispose  l’ufficiale dando  immediatamente energia ai motori.
Kirk  attese impaziente di  riemergere nelle spazio  normale ma  il tempo  passava con estrema lentezza e nulla sembrava cambiare nelle loro  condizioni.
”Problemi  ?”si  decise quindi  a chiedere senza rivolgersi  a  nessuno in particolare  .
”Non capisco  sto  seguendo a ritroso   la rotta che abbiamo  fatto per entrare, ma  non sta funzionando....”Rispose Sulu sconcertato.

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Capitolo 5
*** il capitano sparisce ***


Kirk per un attimo  ebbe  il  dubbio,  che la mente di  Sulu,  fosse di  nuovo  sotto il controllo della misteriosa entità, quindi  gettò un ‘occhiata preoccupata a Spock  in cerca di  rassicurazioni.
”Non capisco  sembra quasi  che la singolarità  quantica si  sposti  con  noi per  tenerci prigionieri. Ma questo  è illogico!”
Kirk  sbuffò.”Ti pare che qualcosa di  quello  che ci  è accaduto  fino  ad ora abbia una logica?’”
Spock  aprì  bocca per rispondere  alla domanda che, da  buon vulcaniano, non aveva capito,essere retorica. Ma  il  capitano lo  zittì  con  un gesto  della mano.
”Uhura lanciamo un sos ...ora siamo  noi  a essere nei  guai , e mi  sa che  è colpa mia.”
La ragazza eseguì l’ordine e dopo  qualche secondo  si  voltò  con aria stupita.
”Ora ricevo di  nuovo il  messaggio  di  Sos che sentivo prima....ed è ....il  nostro!”
Kirk  la fissava a bocca aperta.”Un riflesso  di un ‘evento  futuro  ?”Chiese a Spock.
“Potrebbe essere stato  causato  dalla singolarità  quantico, la natura di  questa distorsione spaziale  non è  ancora stata studiata a suff...”
La filippica del  vulcaniano  fu interrotta da Sulu. “Guardate !!!”Gridò indicando lo  schermo.
Davanti  a loro , dove prima c’era  il  nulla, ora capeggiava un pianeta. Era  blu e verde  come la terra.
”E’ reale quello,o  è un altra’ allucinazione?”Chiese il  capitano  lasciandosi  ricadere  sulla poltrona in un gesto  di  esasperazione.
Quella giornata aveva preso una piega davvero  surreale. Si  chiese cosa altro poteva succedere. E dentro  di  se  sapeva che  aveva potuto  andare anche peggio. Spock  fissò i  dati  dei  sensori  che comparivano sul  suo  monitor.
”Secondo  le mie analisi  è un pianeta vero  e proprio, ma da dove sia sbucato..mi  è incomprensibile! Il  mio  suggerimento,è  di  attendere  ulteriori  sviluppi perchè ,dati  i  recenti  avvenimenti,  sono  certo  che ve ne saranno....”
Lo scienziato  aveva appena finito di pronunciare quelle parole che il  capitano  era già  svanito nel  nulla. Era successo  tutto  così rapidamente che  i suoi occhi non avevano neppure fatto in tempo  a registrare l’avvenimento. Un attimo prima era li in piedi  davanti  a lui e quello  dopo non c’era più! Uhura si  alzò di  scatto  e si  avvicinò alla poltrona,quasi  a sincerarsi  che fosse veramente vuota.
”Dove è andato?”Chiese allibita.
Spock  fissò il pianeta sullo  schermo.”La mia unica ipotesi  è che l’entità  che ci ha attirato  fin qui ,lo  abbia portato sul pianeta per conferire con  lui.”
”Ma  l’atmosfera  è respirabile?”Ribatte la ragazza.
Spock  annuì.”Atmosfera e temperatura sono perfettamente compatibili  con la vita umana..almeno  di  questo non dobbiamo preoccuparci”Commentò laconico.

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Capitolo 6
*** il pianeta tropicale ***


“E ora che altro  succede ...io me ne stavo,tranquillo in infermeria a farmi  i  fatti miei  e  ora eccomi qui ...già  ma qui  dove?” Si  lamentò  McCoy .
I  suoi  stivali  affondavano nella sabbia  bianchissima appena lambita dall’acqua del mare  più  calmo  e azzurro  che avesse mai  visto. In qualuque direzione guardasse   nel  cielo non riusciva a scorgere  il  sole, ma il  caldo si  avvertiva anche se  non era così insopportabile.
”Io  ero  sul  ponte ....”Commentò  Kirk annusando  l’aria che profumava di  salsedine  e  frutti  tropicali.
”Io in laboratorio.”Aggiunse Loki osservando  poco  lontane da  loro  delle palme cariche di  frutti, le cui  foglie   ondeggiavano  pigramente grazie alla brezza fresca e piacevole.
All’improvviso  dal palmeto uscirono un gruppo  di  ragazze .Erano  assai  graziose ,  coperte da costumi  da bagno variopinti   e gonnelline di  paglia e avevano i  capelli  adornati  con coroncine di  fiori  colorati. In mano  tenevano  altre collane  di  fiori. Corsero incontro  ai  nuovi  venuti  e misero  loro al  collo  le collane  salutandoli con    entusiasmo.
”La  migliore accoglienza che abbiamo  avuto su  un pianeta sconosciuto!”Commentò  McCoy soddisfatto.
Un altra ragazza teneva  in mano  dei gusci  di  cocco riempiti  di  qualche bevanda e la porse ai  nuovi  venuti .
”Non so  se  è il  caso....”Puntualizzò  Loki .
Ma Mccoy  aveva già  iniziato  a sorseggiarla.
”Accidenti  se  è  forte.”Borbottò facendo  una smorfia.”Però  è  deliziosa!”Aggiunse subito  dopo.
”Chi  comanda qui?”Kirk  cercava disperatamente di  comunicare con  le ragazze  ma  loro avevano  attaccato una danza sulla sabbia facendo  ondeggiare  i bacini  e  agitando  le braccia  a simulare delle onde e  non avevano  alcuna intenzione di  starli  a sentire.
I tre si  rassegnarono  ad attendere la fine dei  festeggiamenti . Poi  quando il  cerimoniale giunse al  termine  le ragazze si incamminarono  e fecero  loro  segno di  seguirli. Marciarono   per  una ventina di  minuti in un paesaggio tropicale da sogno,guidati dal gruppeto  di  chiassose fanciulle, finchè  raggiunsero un agglomerato  di  capanne di bambù. Al  villaggio non c’erano solo  altre ragazze, ma anche dei  maschi  della loro  specie,anche  loro  altletici  , abbronzati  e decisamente allegri e gioviali. Le ragazze fecero  loro dei  cenni  indicando la capanna più grande .Sul portico  c’era  un uomo  con  una palma in mano. Era parecchio alto  e  muscoloso  e Kirk  ne dedusse che fosse  il  loro  capo .
”E’ lui  che comanda?” Chiese alle fanciulle .
Loro  scoppiarono  a ridere e  il  capitano  scosse  il  capo sconcertato dal  loro comportamento.

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Capitolo 7
*** il Q-stode! ***


Quando il  giovane aitante si  scostò, dietro  di  lui, i tre  federali poterono  notare  un uomo  di  mezza età, mollemente adagiato  su  una sdraio. Indossava dei  bermuda e  una orrenda camicia hawaiana che sbocciava oscenamente sulla pancia prominente. Con  una mano  sorseggiava un cocktail  col  l’ombrellino  e con  l’altra  si  ingozzava di  patatine fritte. Kirk  lo  osservò  diviso  tra  lo stupore e  il  disgusto.Quell’individuo  era decisamente fuori posto in una società  di  gente magra, muscolosa e abbronzata.
”E’ lei che  comanda?”Chiese bruscamente.
”Comandare....che parolone...diciamo  che sovraintendo. “Borbottò  l’uomo sputacchiando patatine.
”Io  sono il  capitano....”
”Ovviamente so già   chi  siete !”lo interruppe prontamente  lo  straniero con un sorriso  furbo.
”Ovviamente !I Q sono onniscenti.”Ne dedusse Loki.
Il  Q ridacchiò .”Trelane me l’aveva detto  che lei  era  il  più  sveglio , comandante Loki. Ma vi  prego  chiamatemi  Quinn e sedetevi”.
”Grazie signor Quinn ma l’unica cosa che vogliamo  è una spiegazione.”Replicò il  capitano irritato.
Ma il  Q non era il  tipo che accettava  dinieghi  e  nel  momento  stesso in cui  Kirk  pronunciava quelle parole i  tre si  ritrovarono  sdraiati accanto  all’alieno, con  in mano  un cocktail  e  una ciotola di  patatine.
”Ehi , non si  può  dire che non sappia mettere gli ospiti  a suo  agio.”Commentò il  dottore  mentre  il giovanotto  muscoloso cominciava a rinfrescarli  agitando la foglia di  palma sopra le loro  teste.
Loki  aveva capito  che i  Q erano  creature capricciose da prendere con le buone , se  non si  voleva irritarli.
”Ottime le patatine, perchè non ci  racconta la storia di questo  pianeta.”Suggerì in tono  suadente.
Quinn aspirò rumorosamente  un sorso  della sua bevanda e  attaccò il  suo  racconto .
”Cominciò  duemila anni  fa, mi  annoiavo  a morte....voi  capite perchè?”
”Certo l’eternità  può essere noiosa specie se  non capita mai  niente. “Rispose Loki  .
Ed era  sincero .Lui  non era esattamente eterno,ma aveva vissuto  molto  a lungo  e solo  recentemente la sua vita era diventata così  caotica da  non dargli  il  tempo  di  annoiarsi.
”Appunto,per  cui  ero  alla ricerca di un diversivo  quando mi  sono imbattuto in un sistema solare  il cui  sole stava per entrare  in supernova. Il pianeta , questo  pianeta , era abitato  da gente semplice,a livello preindustriale  e non avevano  la  benchè minima  idea di  ciò  che stava per capitare  loro “

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Capitolo 8
*** la Q-adratura del cerchio ***


“Avevo  sempre desiderato  avere dei  cuccioli...così mi  sono  preso il pianeta. L’ho portato in questa singolarità  quantica e  me ne sono occupato.”
”Occupato?”Ribattè Kirk  che voleva più  dettagli.
”Si  qui  non c’è nulla. Io  mantengo la temperatura, l’atmosfera, la luce  che permettono  la vita agli indigeni  e  alla vegetazione. Mi occupo  anche di loro. Li  nutro  mettendo  i  frutti  sulle piante, li vesto, li mantengono  giovani  e sani.”Spiegò il  Q.
”Ed è per questo  che  in 2000  anni questa gente  non si  è  evoluta di un giorno, anzi  sono  sicuro che siano regrediti avendo  tutto  quello  che necessitano  senza alcuno sforzo  fisico  e mentale.”Commento  McCoy  acido.
Il  Q lo  fissò  con  aria mogia ,pareva decisamente contrito .
”In  effetti...”Borbottò.”E’  colpa mia.”
”Questo non spiega perchè  ci  ha attirati  qui, signor Quinn “ Intervenne Loki.
”Mi  annoio...di nuovo......2000 anni  per me non sono  niente, ma  io  mi  annoio  con  facilità .Voglio  riprendere i  miei  viaggi  negli universi.Ma  come faccio , se devo  occuparmi  del pianeta e degli indigeni?”
”Quindi li vorrebbe sbolognare a noi?”Chiese Kirk  incredulo  da tanta faccia tosta.
”Beh  voi  della federazione siete dei  buoni  samaritani. Se trovo  una stella intorno  a cui  possa orbitare  il pianeta lo  lascerò  li...”
”E noi  dovremo  riparare  a 2000 di malgoverno  da parte sua?” Replicò McCoy  furioso.
””Avete gli  esperti , psicologi  , antropologi  ,sociologi  ...o  quant’altro...sono  sicuro  che riuscirete a rimediare al  mio  disastro  .In fondo  si  tratta solo  di  rieducarli , insegnar loro  a procacciarsi  il  cibo  senza che aspettino  che piova dal  cielo. A progredire con  le loro  menti  anzichè  pregando  dio  per  un miracolo. Poca roba  ...in fondo....”
”Guardi .....”,iniziò   a protestare  Kirk ma in  uno  schiocco  di  dita Quinn cambiò  d’abito.
Da grasso  turista hawaiano  si era trasformato in un elegante giocatore  d’azzardo  con tanto di  smoking , farfallino,sigaro  e bicchiere di  bourbon in mano.
”Allora affare fatto  amici ...arrivederci!!!!!!”
E un nanosecondo dopo erano soli. I tre si  fissarono  l’un l’altro indecisi sul  da farsi ,quando il comunicatore di  Kirk  trillo. Era Sulu
.”Capitano ...lei ora non  mi  crederà ....ma siamo  da  un ‘altra parte del  quadrante....stiamo orbitando intorno  a un sole sconosciuto,io non so  come possa essere successo...”
”Lascia perdere, lo  sappiamo noi , preparatevi  a teletrasportarci  a bordo. E Uhura contatta immediatamente il  quartier generale,digli  che ci  serve assistenza....L’ammiraglio Foster non mi  crederà mai quando gli  racconterò da dove è sbucato  fuori il pianeta ... penserà  che sono pazzo  e chiederà una perizia psichiatrica,meno  male che tu  puoi  testimoniare a mio  favore.”
Ma il  dottor McCoy  si  era già allontanato facendo il  vago.....

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