Una storia d'amore - Dramione

di Serpe_Grifo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***



Capitolo 1
*** I ***


Un gruppo di ragazzi sui sedici anni era appena sceso da un aereo che li aveva portati a Londra per un nuovo anno scolastico, in una nuova scuola, in un'altro paese.
-Finalmente!- disse un ragazzo dai capelli mori e occhi viola.
-Dopo dodici ore di volo...- incominciò una ragazza dai capelli rossi e occhi verdi.
-...camminare è una sensazione fantastica!- finì il gemello della ragazza.
-Ora dove ci porti, Herm?- chiese un ragazzo dai lineamenti elfici poggiandole un braccio su una spalla.
-Jack togli il braccio dalla mia spalla- disse Hermione e Jack tolse il braccio - ovviamente andiamo a Diagon Alley per comprare tutto il necessario per il sesto anno e le nuove uniformi anche se il direttore Silente ci ha chiesto che il primo giorno ci vestiamo con le vecchie uniformi-
-E dove dobbiamo andare per arrivare a Diagon Alley?- chiese il moro.
-Andiamo al Il Paiolo Magico, ovviamente.- disse Hermione dirigendosi verso il nastro trasportatore per prendere le proprie valigie.
Uscirono dall'aeroporto che era notte. Si avviarono verso Il Paiolo Magico attenti a non essere attaccati da babbani che a quell'ora uscivano dai vari pub brilli o ubriachi.
Raggiunsero il luogo in poco tempo. Il Paiolo Magico era davanti a loro con la porta chiusa e l'insegna sporca per non attirare i babbani. La ragazza si avviò verso la porta, aprendola ed entrando dentro, facendosi seguire dal resto del gruppo. Dentro il luogo era messo male. Sedie e tavoli erano vecchi e traballanti ai quali vi erano seduti pochi clienti ed era poco illuminato. 
Hermione si diresse verso il bancone dove vi era il proprietario. 
-Le serve qualcosa?- chiese il proprietario squadrandola dalla testa ai piedi.
-Si. Io e i miei amici stiamo cercando delle stanze per questa notte e per domani. Ci bastano anche due dove in una ci sono due letti e nell'altra tre- disse Hermione poggiando un sacchetto pieno di galeoni sul bancone.
-È fortunata, signorina. Abbiamo ancora a disposizione due stanze al primo piano, corridoio destro la penultima e ultima porta- disse il proprietario prendendo il sacchetto dal bancone e mettendolo nella cassa.
Hermione allora sorrise e si allontanò verso le scale facendo il segno ai ragazzi di seguirla.
I cinque salirono le scale, svoltarono a destra e arrivarono alla fine del corridoio. Aprirono le porte che davano alle stanze. Entrarono.
Tutti si diressero verso un letto e ci posarono la roba per poo dirigersi uno alla volta nel bagno.
Nella stanza dei ragazzi tutti erano pronti per dormine ma chiacchieravano di Quiddich.
Nella stanza delle ragazze tutti dormivano, o forse tutti, poiché vi era una ragazza che non poteva dormire.
Incontrerò Ginny dopo tanto tempo e con questo pensiero Hermione si addormentò ma il suo sonno non duro molto, solo poche ore.
Hermione si svegliò di soprassalto, spaventata dalla sua compagna che si stava preparando facendo rumore che avrebbe svegliato un gigante dal suo sonno.
La ragazza guardò l'orologio che segna le dieci del 31 Agosto. Si alzò lentamente stiracchiandosi. Prese i primi vestiti che strovò nella valigia e si chiuse nel bagno.
Dieci minuti dopo, la ragazza uscì dal bagno pronta e guardò la colazione che era appoggiata sul suo letto.
Si avvicino ad esso e prese il foglietto che vi era.
Buongiorno
Ecco la tua colazione. Fai con calma che ti aspettiamo sotto.
Malika.
La ragazza guardò il vassoio pieno di dolci, caffè, una tazza di latte e cereali e sorrise.
La ragazza mangiò i cereali con un dolce e il caffè per poi scendere al piano sottostante per richiamare l'attenzione dei ragazzi e dirigendosi verso il retro del pub.
Quando tutti la raggiunsero tocco alcune mattonelle con la bacchetta e il muro si aprì per far apparire ai ragazzi la Diagon Alley strapiena di ragazze e ragazzi, madri e padri, intenti a comprare quello che serviva per la scuola.
-Andiamo- disse Hermione dirigendosi verso il Ghirigoro dove comprò tutto il necessario come anche gli altri ragazzi. Hermione andò anche dalla megisarta per confezionare la divisa.
Finito con la divisa andò in altri negozi dove comprò gli ingredienti per le pozioni, piume, pergamene, inchiostro.
Passò così Hermione il giorno seguita da quattro ragazzi spaesati che ogni cinquanta metri si perdevano per strada. 
Era sera quando tornarono al Polaio Magico, dove mangiarono, preparavano il baule e si addormentarono sui letti.
Quella giornata per i ragazzi, oltre Hermione, era stancante.

Erano le sette e mezza del mattino del 1° Settembre quando Hermione svegliò i ragazzi.
-Alle 9 abbiamo il treno e abbiamo a nostra disposizione poco più di un'ora quindi alzate quel culo che avete solo venti minuti per prepararvi- disse Hermione -Ah e sta piovendo fuori-
Venti minuti dopo tutti erano pronti. Uscironi da il Polaio Magico e si diressero verso la stazione per andare al binario 9 e 3/4 per prendere il Hogwats Express. Raggiunto il binario i ragazzi sistemarono i bauli e salirono sul treno protetti dai loro mantelli per non farsi vedere dai ragazzi.
Cercarono i tutti i vagoni uno scompartimento vuoto. Lo trovarono nell'ultimo vagone, dove la maggior parte dei scompartimenti erano vuoti.
I ragazzi si accomodarono sui sedili chiudendo la porta e le tende per non essere disturbati. Viaggiorono in silenzio. I gemelli dormivano un affianco all'altro. Il moro dormiva come i gemelli. Jack ascoltava la musica e Hermione leggevo. Alla fine del viaggio, scesero come ultimi per prendere l'ultima carrozza che li avrebbe portari al castello.
Il viaggio con la carrozza durò mezz'ora prima di scendere da esso e avvicinandosi verso la Sala Grande da dove si sentivano urla dei ragazzi.
Si fermarono davanti alla porta poco prima che Silente fece aprire le porte.

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Capitolo 2
*** II ***


I primi ad entrare erano le ragazze.

Hermione indossava un vestito nero con il pizzo verde. Il vestito era composto da un corpetto, che si chiudeva davanti mettendo in evidenza il seno della ragazza, e da una gonna a strati corta fino a metà coscia, lasciando bellamente in vista due gambe lunghe e toniche fasciate da delle autoreggenti di color carne. Aveva anche dei tacchi alti quindici centimetri di colore nero. Sulle spalle aveva una cappa nero che si apriva mentre camminava facendo vedere il vestito.

Malika, invece, aveva un vestito composta da una gonna rossa corta fino a metà glutei davanti mentre dietro era lungo fino al pavimento dove ai bordi vi era del pizzo rosso, una maglia bianca con le maniche leggermente a sbuffo e un corpetto nero che le stringeva il seno e la vita. Portava dei tacchi neri alti quindici centimetri. Anche lei, come Hermione, portava una cappa nera sulle spalle.

Dopo di loro entrarono anche i ragazzi. Erano vestiti con dei jeans neri (sbiaditi o con i buchi), una camicia sbottonata per i primi due bottoni superiori, una giacca nera dove vi era, sul braccio destro, una fascia dal colore della loro casa.
I ragazzi si diressero, avendo tutti gli sguardi della scuola su di se, verso il tavolo dei professori fermandosi davanti ad un rialzo.
"Diamo un caloroso benvenuto ai ragazzi venuti nella nostra scuola" disse un signore anziano con una barba molto lunga.
Nella sala si alzarono grida, fischi e applausi.
L'anziano li zitti. 
"Quest'oggi, questi ragazzi, faranno parte di una delle quattro case di Hogwats: Serpeverde, Griffondoro, Corvonero e Tassorosso. Cara Minerva puoi procedere con lo smistamento".
L'anziano uomo si sedette e nello stesso momento una donna anziana, ma non molto, comparve davanti ai ragazzi con uno sgabello e un capello.
"Quando chiamerò il vostro nome, voi venite e io vi metto il capello in testa" disse alzando il capello che teneva in mano.
"Jack McGallin"
Il ragazzo dai tratti elfici si sedette titubante sullo sgabello e la McGrannit gli mise il capello in testa.
"Un americano..ehm" disse il capello facendo sobbalzare Jack.
"Griffondoro" gridò il capello e dal tavolo dei Griffondoro si levarono fischi e applausi. 
"Malika Magò" disse la donna. 
Malika andò a sedersi sullo sgabello.
"Corvonero" gridò il capello e dal tavolo dei corvonero vi furono applausi.
"Lucas Magò" disse la donna. 
Lucas fece lo stessa cosa di sua sorella.
"Tassorosso" gridò il capello e dai Tassorosso vi fu un applauso.
"Hermione Granger" disse la donna e nella sala calò il silenzio.
Hermione si diresse verso il capello salendo i tre gradini e sedendosi sullo sgabello.
"Cosa abbiamo qui? Un'intelligenza degna di un corvonero ma possiedi l'astuzia e sei molto vendicativa come... SERPEVERDE" gridò il capello l'ultima parola e dal tavolo serpeverde si levarono molto gridi, fischi e applausi. 
Hermione si sedette vicino un ragazzo dai capelli di un colore biondo platinato e degli occhi di un grigio freddo come il ghiaccio, dalla pelle lattea e senza imperfezione.
Di fronte alla ragazza vi erano due ragazzi
Uno dalla carnagione scura, con occhi di un castano scuro e capelli castani. Vicino al ragazzo scuro vi era un ragazzo dalla carnagione rosea con capelli mori e occhi scuri.
Hermione li saluto con un cenno della testa per poi osservare l'ultimo ragazzo rimasto ancora non smistato.
"Nathaniel Buffon" disse la donna. 
Nathaniel si avviò verso lo sgabello e si sedette.
"Andrà in Griffondoro" disse a bassa voce Hermione facendosi sentire solo dai tre ragazzi.
"Griffondoro" gridò il capello un secondo dopo che Hermione aveva detto la frase e i tre ragazzi la guardarono increduli. 
"Come lo sapevi?" chiese il biondo platinato. 
"Che andava in Griffondoro? Facile. Quelli come lui hanno coraggio da vendere e si mettono sempre nei guai" disse Hermione. 
"Piacere, sono Draco Lucius Malfoy" disse il biondo allungando una mano verso la ragazza" quello di fronte a te è Blaise Zabini e affianco a lui c'è Theodore Nott"
"Hermione Jane Granger" disse la ragazza stringendo la mano al ragazzo.
Hermione mangiò con i tre ragazzi appena conosciuti. La ragazza aveva scoperto che i tre provengono da tre famiglie purosangue, ricche e importanti nel mondo magico.
Parlando Hermione conobbe Pansy Parkinson, una ragazza che sta appiccicata a Malfoy e che ha la faccia simile a quella di un carlino.
Finita la cena la ragazza si diresse verso l'ufficio del direttore. 
"Serpedoro" disse la ragazza al gargoyle che sentendo la parola d'ordine fece comparire delle scale a chiocciola. 
La ragazza bussò alla porta quando raggiunse la fine delle scale ed entrò nell'ufficio. 
"Signorina Granger, ha cosa le deve la sua visita?" chiese Silente.
"Vorrei un permesso speciale per poter correre al di fuori delle mura della scuola prima della colazione e dopo la cena" rispose Hermione sedendosi su una poltrona.
"E da quando vuole incominciare?"
"Da oggi se possibile"
"Certo, certo" disse Silente scrivendo qualcosa su una pergamena per poi porgerla alla ragazza.

'L'alunna Hermione Jane Granger riceve dal sottoscritto Albus Silente, direttore della scuola di magia e stregoneria di Hogwats, il permesso per poter uscire al di fuori le mura della scuola durante il coprifuoco, a qualsiasi ora della giornata.
Il permesso è a durata indeterminata ed incomincia da oggi stesso.'

"Lo stesso permesso sarà mandato agli altri ragazzi e manderò una lettera al signor Gazza, ai prefetti e ai Caposcuola, di non mandarvi da nessun professore o di cacciare punti alla casa"
"La ringrazio direttore" disse la ragazza alzandosi dalla poltrona e uscendo dallo studio dirigendosi verso il dormitorio.
Arrivata davanti all'ingresso della sala comune disse la parola d'ordine al quadro che sentendola le apri un piccolo varco per farla entrare per poi rinchiudersi alle sue spalle.
Hermione non si soffermo sull'aspetto della sala comune ma guardò se c'era qualcuno presente.
Quando vide che non vi era presente nessuno andò in camera sua e si cambio.
Si mise dei pantaloncini, una maglia a maniche corte e una felpa nera con delle scarpe da ginnastica nere.
Si legò i capelli in una coda da cavallo alta e usci dalla stanza prendendo il permesso con se.
Era appena entrata nella sala comune dei serpeverde per andare verso l'uscita quando una voce maschile la fermò. 
"Dove stai andando Granger?" le chiese la voce che apparteneva ad un biondo platinato serpeverde.
"Non sono affari tuoi, Malfoy" disse Hermione passando accanto a lui.
"Mi devi rispondere!" ordinò Malfoy alzandosi dalla poltrona.
Hermiona a quell'affermazione si fermò, si girò lentamente e in pochi secondi si trovò dietro al ragazzo con il suo pugnale al collo di lui.
"Io non eseguo ordini da nessuno, tanto meno da te e se non vuoi morire con il collo lacerato non farlo più, se la vita ti è cara" disse Hermione allontanandosi dal ragazzo e uscendo dalla sala comune.

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Capitolo 3
*** III ***


Quando Draco rimase da solo in sala camune si massaggiò il punto in cui Hermione gli aveva messo il pugnale.
Il ragazzo aveva avuto paura, per davvero, che la ragazza possa tagliarli la gola e lasciarlo morire nella stanza.
Pensieroso andò in camera sua e si sdraio sul letto.

Quando aveva visto la ragazza pensava che fosse un angelo. Aveva un'eleganza unica e si muoveva leggiadra come una pantera, con il vestito poi che si era messa per la cena era spettacolare ma anche io una maglietta e pantaloncini.

Nel frattempo, Hermione stava uscendo dalla scuola con un sorriso sulle labbra dopo aver incontrato Gazza che non poteva dirle niente. Si stiracchio ed incominciò a correre intorno al lago incontrando Malika che si stava allenando con le spade contro un fantoccio, Lucas che provava i suoi poteri con l'acqua. Hermione continuò a correre fino a quando decise che le bastava si diresse verso la scuola passando nei corridoi bui e freddi con i quadri che russavano già da tempo. Arrivò davanti al quadro svegliandola dicendole la parola d'ordine e augurandole la buona notte. Entrò dentro e si diresse in camera sua guardando se non vi era presente una testa bionda nella sala. Entrò in camera chiudendo la porta a chiave. Prese una maglia e pantaloncini di materiale e si diresse verso il bagno facendosi una doccia veloce e si sdraiò sul letto addormentandosi subito.

Il mattino seguente, Hermione si sveglio presto. Prese la sua uniforme e si vestì con la gonna corta fino a metà coscia con delle parigine grige con lo stemma della casa, la camicia sbottonata sui primi tre bottoni lasciando intravedere il solco tra i seni e fuori dalla gonna, la cravatta verde argento allentata e le scarpe sul tacco di 15 cm. Si trucco con un filo di eyeliner nero e il rossetto rosso. Prese la bacchetta e la borsa ed uscì dalla stanza. Passò per la sala comune attirando tutti gli sguardi delle persone presenti nella sala. Uscì dalla stanza e si diresse verso la Sala Grande. Passò la porta e si diresse verso il tavolo delle serpi. Mangiò con calma controllando di tanto in tanto il tavolo dei Grifondoro. Quando la sala era quasi piena vide una testa rossa con i capelli lunghi al tavolo. La ragazza si alzò e camminò verso il tavolo della rossa facendo oscillare poco la gonna attirando comunque gli sguardi di malizia dai ragazzi e gli sguardi d'invidia dalle ragazze. Arrivò davanti al tavolo e tocco la spalla destra della ragazza facendola girare verso si se.

Quando la ragazza riconobbe colei che aveva davanti le si buttò letteralmente addosso facendo oscillare pericolosamente la gonna della bionda. 

-Oddio Herm!- gridò Ginevra Weasley attirando lo sguardo di tutta la sala su di loro.

-Ciao Ginny- disse Hermione staccandosi un po' dall'amica -Come stai?-

-Benissimo- disse Ginny sorridendo.

-Andiamo mi accompagni alla prima lezione- disse Hermione tirando con se l'amica verso l'uscita della sala.

Ginny e Hermione andarono alla loro prima lezione dell'anno provvedeva che tutti gli anni facessero quel tipo di lezione insieme. Tutti le classi si trovarono al campo da Quiddich in tutta da ginnastica formata da una maglia, felpa e pantaloncini attillati per le ragazze mentre quella dei ragazzi era formata da una maglia, felpa e pantaloni con i colori delle loro rispettive case. Lì tra i ragazzi mancavano proprio i neo alluni della scuola che arrivarono dopo vestiti con le tute ma dai colori diversi. Hermione aveva una tuta nera. Melika l'aveva rosa shock mentre quello di suo fratello era di colore blu oceano. Nathaniel lo aveva di un colore verde chiaro e Jack di colore ruggine.

-Vedo che ci siamo tutti- disse Jack sorridendo. Hermione sbuffò e Lucas con Malika ridacchiarono.

-Da quest'anno tutti voi avrete una lezione in più. Essa prevedere che tutti voi lavoriate insieme, purosangue, mezzosangue e nati babbani- prese parola Hermione.

-Saranno delle lezioni di autodifesa contro lupi mannari, vampiri e mostri che noi pensavano non avrebbero cercato di attaccare maghi e streghe ma ci sbagliavamo. Sarete divisi in cinque gruppi: il primo è formato dai ragazzi del primo e secondo anno che sarà guidato da Malika, il secondo gruppo è formato dai ragazzi di terza con Lucas, il terzo è formato dai ragazzi del quarto anno con Jack, il quarto è formato dai ragazzi delle classi quinte e seste è sarà con me e l'ultimo gruppo è formato dai ragazzi dell'ultimo anno con Nathaniel-

I ragazzi si raggrupparono come gli è stato detto.

-Ora viene la parte bella!- disse tutto eccitato Jack tirando un telecomando da una tasca della felpa e premendo un bottone ed in quel momento la terrà tremò e nello stadio comparvero attrezzature diverse per allenarsi e una parete d'arrampicata. 

Tutti rimasero stupita a quello che vedevano.

-Quarto gruppo con me- disse Hermione e si diresse verso la parete d'arrampicata.

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Capitolo 4
*** IV ***


-Quarto gruppo con me- disse Hermione e si diresse verso la parete d'arrampicata.
Il gruppo la segui silenziosa.
Arrivati alla parete d'arrampicata la ragazza si fermò e si girò verso il suo gruppo.
-Come sapete mi chiamo Hermione Granger faccio parte, da quest'anno, alla casa dei Serpeverde ma prima andavo in una scuola speciale dove maghi, streghe e semidei studiavano le stesse materie che si studiano qui con una o due materie in più. Quest'anno sarò non solo una vostra compagna di classe ma anche sarò la vostra professoressa di Autodifesa contro Mostri e Creature Mitologiche chiamato anche AMCM. Quest'anno poi avrete oltre a questa materia nuova anche Storia delle Creature Mitologiche e Mostri, chiamata SCMM, e Riconoscimento delle Creature Mitologiche e Mostri, chiamato RCMM. Domande?- 
Una ragazza del quinto anno di Tassorosso alzò un mano e Hermione le diede la parola.
-Per quale motivo dobbiamo fare queste materie?- chiese la ragazza.
-Allora cara non hai sentito e quindi ripeto. Pensavamo che i mostri o le creature mitologiche che sono in America non vengano qui ma ci siamo dovuti ricredere dopo che il Ministero inglese aveva chiamato il Ministero americano comunicando la presenza di diverse creature sul territorio inglese per questo ora sono qui, come gli altri, a fare lezione. Capito?- 
Tutti annuirò e la ragazza sorrise soddisfatta.
-Bene ed ora voglio vedervi come affrontate il muro d'arrampicata- disse Hermione sorridendo ai ragazzi che si allontanarono di due passi da lei.
Hermione pescò tre ragazzi, due tassi e un corvo, e li fece arrampicare per vedere a che livello erano.
Dopo un'ora e mezza la ragazza sapeva a quale livello ogni ragazzo si trovava. Soltanto quattro ragazzi erano abbastanza esperti: Ginevra Weasley di Grifondoro, Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott di Serpeverde.
La ragazza lasciò andare il suo gruppo rimanendo sola con il muro d'arrampicata. La ragazza prese un po' di talco sulle mani e incominciò ad arrampicarsi sul muro.
Passarono due ore quando Hermione fini di arrampicarsi senza accorgersi di essere stata osservata per tutto il tempo.
La ragazza decise di lasciare lo stadio avviandosi verso gli spogliatoi per farsi la doccia e cambiarsi.
Era arrivata allo spogliatoi quando Hermione iniziò a spogliarsi per poi dirigersi verso la doccia dove rilassò le membra del suo corpo dopo lo sforzo fisico.
Uscita dalla doccia, si accorse della rosa bianca vicino hai suoi vestiti.
La raccolse.
Attaccata ad essa c'era un biglietto.
"Una rosa bianco è simbolo di purezza e delicatezza ma dentro è forte e irresistibile.
Tu sei come questa rosa bianca perlata che fiorisce soltanto in pochissimi luoghi.
Tu sei come questa rara rosa bianca perlata"

Draco rimase allo stadio dopo che la ragazza aveva congedato il gruppo.
Rimase a guardarla mentre si arrampicava sul muro, ammirando la forza e la resistenza della ragazza.
Si nascose nelle prossimità del muro e la guardò meglio.
Rimase incantato alla vista della ragazza che non si preoccupava del sudore che le scendeva giù lungo il suo collo da cigno, al corpo perfetto e al suo modo di fare quello che stava facendo.
Passò così, per due ore, a guardare la ragazza che si allenava fino a quando non la vide dirigersi verso gli spogliatoi.
La segui.
Quando la vide entrare nello spogliatoi la segui dentro e quando senti il rumore dell'acqua lasciò una rosa bianca perlata con un biglietto attaccato ad esso per poi fare un incantesimo di dissilusione su di se.
Vide la ragazza prendere la rosa e leggere il biglietto.
La ragazza annusò la rosa e sorrise.

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Capitolo 5
*** V ***


Quella stessa sera non si parlava dall'altro se non della lezione di mattina fatta dagli alunni Americani.
"Era una lezione fantastica!"
"Cosi sexy in quelle tute"
"Uffa! Vorrei essere con la Granger!"
Parlavano in questo modo tutto la sala Grande tranne i ragazzi in questione perché stavano parlando con i due nuovi professori.
I due grifoni e la serpe stavano litigando con un signore dai capelli ricci e con la barba seduto sulla sedia a rotelle.
Era quasi passato un'ora da quando stavano litigando quando la Serpaverde si allontanò dal tavolo ed uscì dalla Sala Grande.
Per tutto quel tempo, un paio di occhi grigio ghiaccio la guardarono e quando la vide uscire si alzò, senza farsi vedere da nessuno, e si allontanò dalla sala Grande.
Si diresse verso lo stadio di Quidditch e trovò la Granger che stava massacrando, con colpi di spada, un povero manichino per poi venire distrutto da un Bombarda Maxima.
"Maledetti mostri" stava dicendo la Grander distruggendo un'altro manichino. 
"Dovete essere sei in un gruppo. Tre ragazze e tre ragazzi. I migliori, ovviamente" disse la ragazza fermandosi "Ginny sicuramente mi aiuterà e vorrà essere con me ma Malfoy, Zabini, Nott e la maggiore delle Greengrass?"
Il ragazzo era rimasto in silenzio e aveva ascoltato tutto ma quando cercò di tornare indietro, a scuola, si era fermato a fissare il mostro che era davanti a lui.
Era un mostro dalle sembianze di una donna alta due metri con al posto delle gambe dei serpenti.
Draco indietreggiò e fini addosso a un muro con la schiena.
Poi guardò a destra e vide la stanza dove avevano messo ogni tipo armi. Allora aspetto che il mostro si allontanasse da lui ma avvene il contrario. 
Il tempo sembrava scorrere molto piano e Draco riuscì a schivare il mostro facendo una scivolata verso destra mentre il mostro sbatteva contro il muro.
Draco, quindi , si piombò nella stanza, prese l'arma che aveva visto soltanto il giorno stesso e uscì dalla stanza per affrontare il mostro.

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Capitolo 6
*** VI ***


Nel frattempo nelle camere delle quattro serpi e della grifona comparvero un bigliettino
Domani a mezzanotte fatevi trovare nella Stanza delle Naccessitá.
H.G.
Quando tre delle quattro lessero il bigliettino.
'Che cosa vuole la Granger?' pensarono.
'Qualunque cosa vuole Hermione io sarò sempre con lei' pensò , invece, la grifona.
Hermione stava tornando al campo perché aveva scordato una cosa quando vide che Draco stava fronteggiando una Dracena da solo.
La ragazza si nascose allora e guardò.

Draco stava di fronte al mostro quando quello lo attacco. Lui si sposto di lato rotolando e si alzò correndo verso il mostro tenendo la spada in una mano.
Draco stava per colpire il mostro quando quello si spostò dalla sua traiettoria. 
Il combattimento era un attacco e schiva. Nessuno voleva essere colpito ma il mostro fece un passo falso cadendo oltre la piattaforma dove stava combattendo contro Draco.
Il ragazzo, d'altro conto, usò quel momento per colpire il mostro facendolo esplodere in cenere.

Hermione aveva visto tutto il combattimento, e solo allora, si ringraziò per aver deciso una persona capace di uccidere un mostro senza aver avuto un allenamento.
Si avvicinò al bordo e guardò giù. 
-Hey! MALFOY!- gridò Hermione.
Il ragazzo alzò il viso verso Hermione.
-TI TIRO SU! NON AVER PAURA!- gridò la ragazza e Draco annuì. 
Hermione allora si alzò e si concentrò. 
Il ragazzo si senti come se la terra sotto i suoi piedi lo alzassero.
Guardò giù e per poco non cacciò un urlo di pura paura.
Una mano fatta di ossa lo stavano portando verso la piattaforma dove Hermione lo stava aspettando e quando lo raggiunse scese dalla mano scheletrica e un momento dopo Draco stava prendendo al volo una Hermione Granger svenuta.

Perdonatemi per il capitolo corto ma è un capitolo di transizione. 
Spero che vi piaccia.
Klaudia.

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Capitolo 7
*** VII ***


Draco Malfoy, principe delle serpi, stava portando Hermione Granger in infermeria, una scena anormale.

Quando il ragazzo arrivò in infermeria con la ragazza, Madame Chips gli indicò un lettino per poggiare la ragazza mentre lei prendeva delle pozioni. Draco appoggiò la ragazza sul letto e si allontanò, lasciando spazio alla donna che incominciò a trafficare vicino a Hermione.

Quando Madame Chips finì si allontanò dall'infermeria per poi tornare cinque minuti dopo con la McGranitt e un signore in giacca e con la barba, sulla sedia a rotelle.

-Come sta?- chiese il professore.

  -Non lo sappiamo, professor Chirone- disse  l'infermiera.

-Ragazzo, dimmi cos'è successo prima che Hermione perdesse coscienza- disse il prof. Chirone a Draco.

-Ero andato allo stadio per fare una passeggiata quando ad un tratto un mostro con due serpenti al posto delle gambe e con il busto e la testa da donna mi avesse attaccato. Allora sono andato a prendere questa spada- disse Draco facendo vedere la spada di bronzo celeste con il manico a forma di serpente con dentro incastrato uno smeraldo- e ho incominciato a combattere contro il  mostro fino a quando esso non cadde dalla piattaforma e il cadendo addosso ad esso non lo uccisi con la spada. Dopo mi senti chiamare. Era la Granger che mi gridava di non spaventarmi e un attimo dopo stavo salendo. Avevo guardato allora sotto i piedi e avevo visto una mano scheletrica che mi alzava. Quando raggiunsi la piattaforma non era passato neanche un minuto che la Granger era svenuta-

-Grazie signorino?-

-Malfoy- disse Draco.

-Grazie signorino Malfoy. Ora se ci può scusare potrebbe rimanere qui fino a quando la signorina Granger non si svegli? Bene. Signora McGranitt andiamo nell'ufficio del professor Silente che gli devo comunicare alcune cose- disse Chirone guardando Draco con i suoi occhi millenari.

La McGranitt annui e insieme si diressero verso l'uscita dell'infermeria. L'infermiera, invece, si diresse verso il suo studio e si chiuse dentro di esso lasciando i due ragazzi soli.
Malfoy, allora, prese una sedia e la posizionò vicino al letto della ragazza e si sedette guardando la spada.

Hermione quando si svegliò trovò a Draco che guardava la spada.
-Bella la spada. Ideale per il principe delle serpi- disse Hermione con una voce dolce.

 

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Capitolo 8
*** VIII ***


 

-Grazie- disse Draco guardando la spada. Era lunga un braccio, fatto con due materiali diversi. L'impugnatura era decorato con la pelle nera e un serpente d'argento e due smeraldi al posto degli occhi del serpente. Era ben bilanciata ed era leggera. Il ragazzo stava ancora guardando la spada quando Hermione lo prese.

Lo guardò attentamente e disse: - la spada è fatta di tre materiali diversi, l'argento, il bronzo celeste e katik. L'argento è il materiale che può ferire i mostri come lupi mannari, vampiri e i mortali, cioè babbani. Il bronzo celeste è per ferire gli dei, semidei ed uccidere i mostri della mitologia greca, romana e non solo. Alla fine abbiamo il katik. Su questo materiale non so niente o quasi, se non per una leggenda che racconta di una spada forgiata in un vulcano con il katik, un materiale che può ferire maghi e streghe. Si racconta che la spada con questo materiale riesce a catalizzare il potere della persona che la possiede e che respinge tutti i tipi di incantesimi e maledizioni. Un'arma di katik è difficile da usare perché solo persone destinate ad esse posso usarle con tranquillità e tu, Draco Malfoy, sei uno di essi, in quanto sono destinati a grandi cose. -

Draco ascoltò attentamente il racconto della ragazza distessa sul letto. Quando la ragazza finì di parlare, diede a Draco la sua spada.

-Premi sugli occhi del serpente- disse al ragazzo che fece come la ragazza gli ha detto. In un attimo il ragazzo si ritrovò in mano, al posto della spada, un anello a forma di serpente con due smeraldi.

-Quando si servirà un'arma basta che tocchi l'anello, sugli occhi del serpente, ed avrai la tua spada.- disse Hermione mentre tirava fuori una collana.

-Questo che vedi è la mia arma. Normalmente assomiglia ad una collana con l'ossidiana verde, decorata con l'argento, per i comuni mortali, ma per i semidei e maghi di katik. La mia arma è una spada come la tua tranne per l'elsa. Non ho un serpente ma un fiore, un Asfodelo- disse Hermione.

 

-Questo che vedi è la mia arma. Normalmente assomiglia ad una collana con l'ossidiana verde, decorata con l'argento, per i comuni mortali, ma per i semidei e maghi di katik. La mia arma è una spada come la tua tranne per l'elsa. Non ho un serpente ma un fiore, un Asfodelo- disse Hermione.

Staccò la collana dal collo ed esso in un attimo si trasformo in una bellissima spada, lunga un braccio di bronzo celeste e katik. L'elsa era identica a quella di Draco ma avevo il fiore al posto del serpente.

Hermione toccò il centro del fiore, dove c'era l'ossidiana verde, e la spada si ritrasformò in una collana già appesa al collo.

-Ma tu sei una semidea?- chiese Draco ed Hermione scosse la testa.

-No. Sono un strega purosangue ma sono devota al dio Ade, signore dell'Aldilà, che considero come un padre dopo un rito. Durante questo rito solo pochi ragazzi vengo riconosciuti dagli dei greci, tramite il simbolo del dio e i poteri che ci mandano durante il rito. Questo rito, io l'ho fatto quando andava al primo anno, cioè all'età di undici anni, e fui riconosciuta da Ade che da allora è diventato mio padre adottivo divino. Non tutti però vengono riconosciuti all'età di undici anni, alcuni vengono riconosciuti prima dei trent'anni e cosa ancora più rara, quando sono in fin di vita.-

Il ragazzo annui e si mise l'anello sul dito della mano destra.

Rimasero in silenzio per più di un'ora, ognuno immerso nei suoi pensieri prima che qualcuno entrasse nell'infermeria. I ragazzi si girarono verso la porta e ci trovarono Blaise, Ginny, Theo e Daphne. I quattro ragazzi si avvicinarono a Draco ed Hermione e chiesero cosa fosse successo. I due ragazzi raccontarono tutto ed Hermione disse il motivo della lettera ai ragazzi; in un primo momento rimasero ammutoliti tutti e cinque ma i ragazzi accettarono la proposta di Hermione che sorrise ai suoi amici. Non passò neanche un minuto che entrarono la McGranitt con Silente e Chirone.

-Hermione vedo che ti sei svegliata. Allora come ti senti?- chiese Chirone avvicinandosi alla ragazza con la sua sedia a rotelle.

-Bene Chirone. Ho raccontato ai ragazzi un paio di cose e gli ho fatto LA proposta ed hanno accettato- disseua sprizzante Hermione. 

-Bene, allora non resta che chiamare Luce e Rachel- disse Chirone prima di alzarsi dalla sedia in tutta la sua altezza.

-Un centauro!- dissero i cinque ragazzi prima che Chirone andasse via lasciando la scatola, cioè la sedia, vuota.

Quella stessa sera Hermione fu dismessa e poteva quindi andare via dall'infermeria. Andò verso il lago e si sedette sulla sabbia, bagnando i piedi. Stava tranquillamente riposando quando, aprendo gli occhi, vide il viso di Percy.

-Ciao cuginetta!- disse Percy sorridendo.

-Ciao cuginetto- disse Hermione.- Come va al campo? I mostri stanno attaccando?-

-Qui va tutto bene ed i mostri, per adesso, non ci stanno attaccando. E da te?-

-Da me va tutto bene tranne per un mostro che ha attaccato un ragazzo, lo stesso che parteciperò al rito. Dovresti andare, lo sai?-

-Si, lo so. Allora ci vediamo cuginetta-.

-Ciao- disse la ragazza prima di passare la mano sull'Iphone (Iridephone).


 

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Capitolo 9
*** IX ***


Era passata una settima nella quale i sei ragazzi vennero spostati in un'ala del castello in disuso. Un'ala dove i ragazzi potessero allenarsi tranquillamente durante il tempo libero.

E durante questa settimana vennero Luce e Rachel. La prima aveva i capelli biondi, con occhi ambrati edace va solo nove anni. La seconda aveva i capelli rossi e ricci con gli occhi verdi. Aveva la stessa età di Percy, il cugino di Hermione, cioè tre anni in più della ragazza.
Il venerdì mattina Hermione sveglio i suoi amici.
-Preparatevi, avete tutto il pomeriggio perchè sta sera parteciperete al rito.- disse la ragazza.-Ah e vi aiuteranno Malika e Lucas nel prepararvi-.
I ragazzi annuirono.
Durante la mattinata i ragazzi andarono alle lezioni, partecipando anche ad un combattimento contro Hermione.
Il pomeriggio venne velocemente ed i ragazzi si ritrovarono, dopo il pranzo, confinati nelle loro stanze da Malika e Lucas.
Malika si prese le ragazze e le chiuse nella stanza delle ragazze.

Ginny venne trascinata da Malika nella sua stanza.
-Bene ragazze. Oggi vi aiuterò per il rito di sta sera. Vi dico subito che la mia madre adottiva divina, e quindi anche di Lucas, è Afrodite, la dea della bellezza. Ed ora, si incomincia!- 
Malika tirò da una scatola due vestiti il stile greco antico di colore bianco perlato.
-Sono dei vestiti fatti da Calypso, la ragazza di un fratello di Jack, con un tessuto magico che, con il quale il colore cambia e modello in base al genitore adottivo divino.- disse Malika mentre porgeva i vestiti alle ragazze.
Le ragazze si vestirono e Malika le aggiusto un paio di cose per poi pettinare i capelli di Ginny e Daphne lasciandoli liberi.
Passarono tutto il pomeriggio ad aggiustare e coprire i difetti.
Quando giunse l'ora le venne a prendere una bellissima Hermione, vestita con un vestito stile greco senza maniche nero pieno di pietre preziose, dello stesso materiale delle ragazze. Aveva i capelli liberi ma pieni di brillantini.
Con lei c'erano anche i ragazzi vestiti con le tuniche maschili.
Hermione fece cenno di seguirla e si avviarono verso la sala grande addobbata per l'occasione con fiori e decorazioni, colonne greche.
I ragazzi entrarono nella sala, attirando molti sguardi.
Quando arrivarono davanti al rialzo si fermarono dividendosi in due mentre Hermione saliva i tre scalini e andare a fianco ai suoi compagni. Quando arrivarono tutti, incomincio a diffondersi una leggera musica creata dai satiri e le ninfe dei boschi presenti in Scozia.
Tutti erano in ansia, maggiormente i ragazzi che partecipavano al rito direttamente.
Le grandi porte della sala si aprirono ed entrarono tre ragazze.
Luce e Rachel erano vestite con dei vestiti semplici stile greco di color bianco oro. Davanti a loro c'era una bambina che portava in mano, una torcia. Anche lei era vestita nello stesso modo delle due ragazze che stavano dietro di lei ma con il color bianco.
Le tre ragazze salirono le scale e si posizionarono tra i cinque ragazzi nuovi.
-Congratulazioni cari miei. Sono Estia, la dea del focolare. Per questo giorno speciale, ho portato dall'Olimpo stesso il fuoco sacro che brucia da millenni, dalla caduta del padre degli dei, Crono, ad oggi. È un onore per me essere qui, ad essere testimone di questo rito molto importante.- fini la dea mettendo il fuoco in un vaso di bronzo celeste dalla bocca molto amplia, che si alzò molto, il fuoco. Allora si avvicino la bambina di nove anni, Luce.
-È un onore grandissimo averla qui, oh divina Estia.- disse Luce.- Porgo anch'io le congratulazioni ai ragazzi che hanno deciso di partecipare in prima persona in questo rito. Che venga avanti la prima persona che presenta le sue decisioni con i primi cinque ragazzi.-
Si fece avanti Hermione che andò davanti al fuoco sacro e si inginocchio.
-Io, Hermione Jane Granger, figlia di Ade propongo i seguenti ragazzi. Ginevra Molly Weasley, Daphne Greengrass, Draco Lucius Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott- disse Hermione mentre i ragazzi si fecero avanti.
Erano tesi e i loro battiti cardiaci erano accelerati.
-O divino Oracolo di Delfi, tu che vedi tutto e non ti sfugge niente, quali divinità saranno presenti con loro?- chiese Luce con la sua voce infantile.
Un fumo verde incominciò ad uscire dalle labbra e dagli occhi di Rachel che parlò:- Afrodite, Zeus, Atena, Ermes e Poseidone-.
Dopo questo venne chiamata Ginny davanti al fuoco sacro e si inginocchio.
-O divini Dei! Chi di voi sarà il padre o la madre adottiva divina di Ginevra Molly Weasley?- fece Luce rivolta verso il cielo.
Aspettò un attimo e Ginny fu illuminata grigio con una civetta che le brillava sulla testa e il suo vestito cambiava.
-Atena è la madre divina di Ginevra!- esclamò la bambina e Ginny ringrazio per poi tornare al suo posto.

Dopo di lei, venne chiamata Daphne, che fu illuminata di rosa con una colomba, simbolo di Afrodite, Blaise, che fu riconosciuto da Poseidone, Theodore, che fu riconosciuto da Ermese, e Draco che fu Zeus a riconoscerlo.

Dopo di loro vennero altri ragazzi riconosciuti ma a metà del rito vennero interrotti dai mostri.

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