Agenti Speciali Malfoy & Granger

di Serpe_Grifo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Hermione Jane Granger, una ragazza di 17 anni, si stava dirigendo verso casa quando una macchina nera si fermò accanto a lei.
La ragazza allungò un braccio verso di esso e prese una busta che le stava porgendo l'autista dell'auto.
Lo prese e nascose velocemente nella borsa per poi riprendere a camminare verso la sua casa.
Nello stesso momento, in un'altro paese, un ragazzo, di un anno più grande della ragazza, stava ritirando la stessa busta da sotto la porta di casa sua per poi portarla nella sua stanza dove la avrebbe letta la sera.
Cosi venne la sera e i due ragazzi aprirono la busta e lessero il contenuto.

Gentile signore/a,
È stato/a invitato/a alla festa in maschera del signor Blaise Zabini, il 17 Settembre, in occasione del suo 18° compleanno.
È richiesto un abito elegante da sera con una maschera.
Nel caso lei accettasse, spedire la risposta all'indirizzo presente sulla busta.

Vi ringrazio,
Elena Zabini.

I ragazzi risposero subito all'invito della donna e poi mandarono un'email a qualcun'altro per ricevere, dopo un minuto, una risposta e soddisfatti uscirono di casa.

Era il 17 settembre, il giorno della festa di compleanno di Blaise Zabini, un spoccioso e bellissimo ragazzo della pelle color caramello e occhi cioccolato abbinato ai capelli neri.
Hermione, per l'occasione, si era messa un vestito verde smeraldo, che fasciava alla perfezione le curve del suo corpo con uno spacco sulla gamba destra, il corpetto a cuore con dei diamanti che partivano da un lato del corpetto per poi disperdersi nel tessuto di seta del vestito.
Al vestito aveva abbinato delle decoltè argentate alte 15 con una maschera di color argento che metteva in risalto i suoi occhi color ambra con un trucco di un verde leggero, eyeliner e mascora con un rossetto nude.
I capelli castani ricci li raccolse in un'acconciatura delicata ma decisa dove un ciuffo le ricadeva sul viso e due ciuffi ai lati del viso.
La ragazza stava per uscire quando si ricordò della borsetta argentata con dentro i trucchi, cellulare, sigarette, chiavi e una pistola.
Uscita dalla villa si diresse verso la limousine che la avrebbe portata alla festa.
Nello stesso istante, un ragazzo stava dando gli ultimi rintocchi, ravvivando i capelli biondo platino, controllando il viso pallido con due gemme grigio tempesta come occhi e poi l'abito da sera, uno smoking nero di ottima fattura con una maschera nera.
Scese fino all'atrio del hotel,dove si era fermato qualche giorno prima, e uscire fuori l'edificio e salire su una Porche nera due posti e partire diretto verso il Zabini Manor, luogo della festa del giovane componente della famiglia Zabini, Blaise Zabini.

Raggiunto il luogo della festa, Hermione scese dall'auto attirando molti sguardi curiosi verso di se, tra qui quello del giovane platinato, arrivati prima di lei.
Hermione sorrise a tutti i presenti e si diresse verso l'interno del Manor addobbata per l'occasione. 
Il grande salore era decorato da mazzi di fiore di colore blu/celeste/bianco, con tavoli ai lati della stanza e una pista da ballo.
Vi era anche un'orchestra.
La ragazza venne subito adocchiata da Elena Zabini, madre del festeggiato. 
-Mia cara, è un vero piacere averti qui!- disse la signora Zabini euforica. 
-Dopo tutto il 18° compleanno si festeggia solo una volta e non ho potuto rifiutare l'invito, visto che si tratta di Blaise- disse Hermione sorridendo.
-Ti ringrazio per aver accettato l'invito, Hermione-
-È un vero piacere essere qui- disse Hermione cordiale. 
-Grazie e scusa ma altri ospiti aspettano di parlare con me- disse la signora Zabini.
-Non si preoccupi, Elena-
-Grazie- disse la donna per poi scomparire tra la folla di invitati presenti nella sala.
La ragazza sospirò e si diresse verso un tavolo dove si sedette ed aspetto che il resto degli invitati si sedesse ai posti.
Al tavolo di Hermione c'erano tutte persone che la ragazza conosceva: Harry Potter con la sua ragazza Daphne Greengrass, Ronald Weasley con Liliana Potter*, Theodore Nott con Pansy Parkinson e Ginevra Weasley con il festeggiato Blaise Zabini.
Solo allora Hermione si accorse di una persona in più al suo tavolo.
-Ragazzi, vi ringrazio per essere venuti qui oggi- stava dicendo Blaise - l'idea di festeggiare il mio compleanno era di mia madre e lo resa contenta ma con la condizione di invitare pure i miei più stretti amici e la mia ragazza. Come vedete al nostro tavolo c'è una persona in più. Il biondo platinato è Draco Malfoy, il mio amico d'infanzia che avevo quando vivevo in Italia-
Il ragazzo in questione fece cenno con la testa.

*Liliana Potter sorella minore di Harry.

Angolo autrice..
Devo dare delle spiegazioni per questa storia. 
I ragazzi non vanno ad Hogwards ma in un'altra scuola che inventerò io.
Per la storia non mi servono maghi ma ragazzi dai poteri speciali, da qui il titolo " Agenti speciali".
In questa storia tutti hanno i genitori e uno o più fratelli/sorelle.

A presto,
Klaudia

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Capitolo 2
*** 2 ***


La festa, dopo che Blaise aveva presentato il suo amico, era degenerata.

La musica alta, aria soffocante e che puzzava di alcool.
Draco decise di uscire sul balcone del Manor per prendere una boccata d'aria quando vide una giovane donna con un vestito verde smeraldo salire al primo piano.
Il ragazzo decise di seguirla. Sali le scale e girò a destra dove si trovava un corridoio pieno di specchi. Proseguì lungo il corridoio fino a quando non senti una porta chiudersi.
Seguì il suono e si trovò davanti a una porta qualunque.Aprì la porta piano ed entrò dentro.
-Prego, si sieda signor Malfoy- disse una voce femminile presente nella stanza.
Draco si diresse verso una poltrona libera presente davanti ad una scrivania.
-Bene ed ora che siamo tutti- disse la stessa voce femminile facendo accendere la luce- vorrei presentarvi a vicenda. Signor Malfoy le presento la sua compagna di lavoro e signorina Granger le presento il suo compagno. Ora ascoltatemi. Abbiamo avuto degli avvistamenti strani nei dintorni di Londra-
-Di che si tratta?- chiese Hermione guardando la donna che si era seduta dietro la scrivania.
-Demoni- disse semplicemente la donna.
-Demoni a Londra?- chiese Draco.
La donna annui soltanto.
-Ma non possono essere gli altri a farlo?- chiese la ragazza alla donna.
-Impossibile signorina Granger-
-COME IMPOSSIBILE?! CI SONO CENTINAIA DI AGENTI LI FUORI-
-Ma i migliori siete voi due- disse la donna seria.
Hermione sbuffò e Draco la guardò divertito.
-Ti diverti?- chiese Hermione arrabbiata.
-Beh... si- disse Draco cercando a stento di trattenere le risate.
-Vai a fotterti!- disse la ragazza alzandosi dalla sedia e uscendo dalla stanza sbattendo la porta alle spalle.
La donna sospirò.
-Abbiamo avuto avvistamenti nei dintorni di Londra quindi chiedo a lei e alla ragazza di collaborare insieme. Hermione è una ragazza saggia ma ultimamente ha avuto tante missioni che non c'è la fa più con il ritmo e so che pure lei ha avuti ultimamente una vita movimentata-
-Mi dica cosa dobbiamo fare?-
-Andrete in una scuola nelle periferie sotto due identità false- si fermò un attimo - sarà meglio che tu vada-
Draco annuì, si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta. la stava per aprire quando la donna lo fermò con la voce.
-Troverai Hermione fuori, sul balcone della sala da ballo, a fumarsi una sigaretta-
Draco sorrise leggermente e usci dalla stanza dirigendosi verso la porta principale, lasciò un biglietto a Blaise ed oltrepassò la porta. Prese la sua macchina e partì verso l'hotel.
Uscita dalla stanza, Hermione si diresse verso fuori la villa passando prima dagli amici per annunciare che andava via. i ragazzi l'avevano salutata e la ragazza uscì di casa.
Stava camminando da dieci minuti quando senti un rumore strano proveniente da un bosco lì vicino.
Girò a sinistra e si inoltro tra i primi alberi.
Camminò per un po' di tempo fino a quando non vide una sagoma scura, ricurva su un animale.
Si tolse le scarpe e cacciò fuori la pistola puntandola sulla sagoma. Camminò silenziosamente fino a quando non si avvicinò ad esso.
La sagoma scura non era altro che un Demone minore, un essere orripilante con denti appuntiti, pelle in putrefazione di un grigio e unghie con le quali massacra le sue prede.
Hermione allora sparò sul demone che si nascose nell’ombra. La ragazza allora prese le scarpe ed iniziò a correre verso la strada scappando dal demone che la rincorreva.
Quando Hermione arrivò alla strada per poco non venne investita da una macchina.
-Ma sei impazzita?- le aveva chiesto una voce che la ragazza conosceva solo da un giorno. Era Draco Malfoy!

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Capitolo 3
*** 3 ***


-Parti. Ora!- disse la ragazza mentre correva verso la macchina.
-Perché?- chiese Draco.
-Se non parti ti caccio dalla macchina per essere sbranato da un Demone minore- disse Hermione.
Draco non si fece ripetere. Salì nella sua macchina e partì ad alta velocità proprio nel momento in cui il demone si stava per scagliare su di loro.
Per tutto il tragitto non parlarono quasi. Draco le chiedeva soltanto dove abitava e quindi le indicazioni per arrivare alla residenza Granger.
Passoro cosi il viaggio nel silenzio in quanto non sapevano cosa dirsi.

Arrivarono alla villa di Hermione verso le undici.
Draco parcheggiò la macchina dentro il cancello e scese per andare ad aprire alla ragazza la porta della macchina.
-Conosci il bon ton- disse Hermione sorridendo.
-Mia madre mi ha fatto prendere le lezioni di bon ton. Posso entrere? In questo modo ti posso parlare della missione- disse Draco prendendola sottomano.
-Certo- disse Hermione mentre andavano alla porta principale che fu aperta da una serva.
-Padrona ben torrnata a casa-
-Grazie, Giselle. Vai a preparare la stanza degli ospiti. Oggi Draco rimarrà a dormire-
-Si padrona- disse Giselle prima di somparire sopra delle magnifiche scale.
-Seguimi- disse Hermione avviandosi verso un salone di ricevimento. 
Draco la segui e si sedette su una poltrona della stanza mentre guardava la ragazza versare in due bicchieri del Brandy con ghiaccio.
Quando la ragazza finì un bicchiere lo portò al ragazzo che la ringraziò.
-Dimmi qual è la nostra missione in sintesi- disse la ragazza mentre si sedeva su un'altra poltrona portandosi il bicchiere alle labbra.
-Dobbiamo andare in una scuola in periferia di Londra, indagare un po' e..- disse Draco senza finire la frase.
-E?-
-E far finta di essere una coppia-
La ragazza quasi non si strozzo con il suo Brandy.
Ottima mossa Draco pensò il ragazzo guardando la ragazza. 
Quando Hermione riprese a respirare e il suo colorito guardò Draco.
-Va bene Draco- disse Hermione facendo una voce mielosa calcando il suo nome.
-Ti prego Hermione non fare quella voce- disse Draco sensuale.
La ragazza annui.
Rimasero in silenzio per almeno un quarto d'ora per poi salire nelle loro stanze, augurandosi la buona notte.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Quella notte Hermione dormi male.
Aveva avuto un incubo dal quale si era svegliata gridando e sudata con la camicia da notte appicciacata sulla sua pelle. Svegliò Draco, che dormiva nella stanza accanto alla sua, al suo grido ed allarmato si precipitò nella stanza della ragazza senza curarsi che era solo con i pantaloni del pigiama.
Quando il ragazzo entrò nella stanza trovò Hermione rannicchiata al centro del letto. Si avvicinò a lei e si sedete sul bordo del letto.
Le chiese come stava e quando vide che la ragazza si era calmata si alzò per andare in camera sua ma Hermione, troppo scossa per l'incubo che la spaventava spesso, fermò Draco e gli chiese di rimanere con lei per la notte.
Il ragazzo annuì ma si promisse, tra se e se, che avrebbe indagato sul passato della ragazza.
Hermione si sposto su un lato del suo letto matrimoniale facendo spazio a Draco che si sdraiò. Subito dopo il ragazzo era bloccato dalla ragazza che aveva poggiato la sua testa sulla cassa toracica del ragazzo, addormentandosi poco dopo ascoltando i battiti cardiaci di Draco.
Draco, dal conto sua, strinse Hermione in un abbraccio che sapeva di dolcezza e protezione.
Poco tempo dopo anche il ragazzo scivolo nelle braccia di Morfeo.

Il mattino dopo, Hermione si svegliò sotto il ritmo respiratorio del ragazzo che, anche addormentato, non smise di abbracciarla.
La ragazza lo guardò.
I capelli biondo platinato erano scompigliati e gli davano un fascino diverso da quello della serata precedente.
Gli occhi, contornate da lunghe ciglia nere, erano chiusi ma Hermione sapeva che erano di un grigio simile alla tempesta estiva.
Le labbra erano un pò carnose e sensuali.
Il naso alla francese si incastrava alla perfezione in quel viso di carnagione chiara.
Abbassò di poco lo sguardo per osservare il busto scolpito dagli allenamenti.
È dannatamente troppo attraente pensò Hermione mentre si alzava dal letto senza svegliare il ragazzo platinato.
Uscì dalla camera e si diresse verso la sala da pranzo dove incontrò Giselle.
La serva le chiese se voleva consumare la colazione solo oppure aspettare che l'ospite si svegliasse.
Hermione rispose che avrebbe aspettato e andò nel suo studio dove accese il Pc presente nella stanza.
La prima cosa che fece fu di entrare negli archivi degli agenti del governo italiano alla ricerca delle informazioni riguardante Draco Malfoy.
Trovò subito quello che cercava.
-Draco Malfoy. Agente internazionale, sezione speciale.Ultimo anno dell'Accademia Montrose.Figlio unico di una famiglia di nobile origine e l'unico sopravvissuto dall'incidente aereo. Cresciuto con la sorella maggiore della madre, Andromeda Tonks, in Italia. All'età di dieci anni fu "sequestrato" e allevato dal governo italiano per tre anni prima di iscriversi all'Accademia Montrose. Dal primo anno ha partecipato a molte missione, bla bla bla- lesse a bassa voce.-Vediamo poteri... Bastardi l'hanno bloccato-
Hermione guardò la scritta "Top secret" che lampeggiava sul monitor del Pc. Poi chiuse l'archivio ed andò a controllare la posta elettronica ma non trovò nessuna email dalla sua responsabile, la signora McGranitt. Spense quindi il computer ed uscì dalla stanza. Stava per salire le scale per andare in camera sua per vestirsi quando vide Draco scendere le scale. Era vestito con una camicia bianca con i primi tre bottoni aperti, un paio di jeans scuro che gli fasciavano le lunghe gambe e mettevano in risalto il sedere perfetto del ragazzo.
È da stuprare questo ragazzo! Pensò la ragazza prima di scuotere la testa per cacciare il pensiero da esso.
-Comunica a Giselle di avvisare i cuochi che devo preparare la colazione per due persone- disse la ragazza mentre lui annuiva e si dirigeva in sala da pranzo, dopo aver chiesto indicazioni alla proprietaria della casa.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Draco la guardò salire le scale verso la sua stanza. Quando scomparve dalla sua vista il ragazzo si diresse verso la sala da pranzo per comunicare a Giselle quello che Hermione gli aveva detto.
La donna aveva annuito e scusandosi si diresse verso le cucine. Draco trovandosi da solo nella stanza prese il telefono e chiamò il signor Piton, il suo responsabile.
-Draco a che devo la sua chiamata?- chiese il signor Piton.
-Severus vorrei che mi cercassi alcune informazioni- disse il ragazzo controllando che non ci sia nessuno nei paraggi mentre parlava.- Sull'agente Granger, Hermione Granger-
Il ragazzo non senti nessun suono per un attimo dall'altra parte del telefono quando Severus disse:- Domani avrai tutto-
La chiamata si chiuse nello stesso momento in cui Hermione, vestita con un vestito corto blu e ballerine nere, non entrò nella stanza.
Hermione si avvicinò al tavolo e si sedette a capo tavola con Draco alla sua destra.
Un minuto dopo entrarono delle cameriere con la colazione dei due ragazzi che la finirono in dieci minuti.
-Ora che farai?- chiese Heemione mentre accompagnava Draco alla sua macchina.
-Se per te non sarà un problema porterei qui i miei averi e per il tempo libero che ci rimane prima che incominciamo a svolgere la nostra missione ci potremmo conoscere- disse il ragazzo alla ragazza.
-Penso che sia un'ottima idea- disse la ragazza- se vuoi ti posso accompagnare-
-Sarà un vero piacere- disse Draco.
Si alzaro e si diressero verso la porta d'ingresso. 
Draco, da vero gentiluomo, apri la porta alla ragazza che uscì prima e che si dirigeva verso la macchina mentre il ragazzo chiudeva la porta d'ingresso.


Erano da poco passate le sette di sera.
Hermione era in camera sua e si stava preparando alla cena con Draco.
Era davanti alla sua cabina armadio, ed era indecisa tra due vestiti. Uno era stile impero, di un bel colore avorio con una cinturino sottile in vita di colore argentato. L'altro, invece, era un vestito con una scollatura profonda sulla schiena, che arrivava leggermente sopra il fondoschiena. Aveva una scollatura a barchetta davanti e delle maniche. Era di seta nera con il pizzo nero e uno spacco sulla gamba destra.
Era lì, ferma indecisa ma poi prese il vestito nero.
Lo indossò e si sedette alla toilette per farsi un trucco, composto da uno Smoky eyes nero, eyeliner nero, mascara e un rossetto nude.
Prese poi un braccialetto di oro bianco e diamantini Swarovski abbinato alla collana e orecchini.
Prese delle decoltè nere e le indossò. Si spruzzo un po' di profumo e si guardò un'ultima volta allo specchio, guardando anche l'orario ed uscì dalla stanza.

Nello stesso tempo che Hermione si preparava, anche Draco era in camera sua e si stava aggiustando, per l'ennesima volta, la cravatta nera.
Era vestito in modo impeccabile, con il completo da sera nero con la camicia bianca e la cravatta.
Si aggiustò i capelli ed uscì dalla stanza.
Scese le scale e aspetto la ragazza.
Non dovette aspettare molto.
Rimase senza parole alla sua vista.
La ragazza scendeva leggiadra giù dalle scale, e fasciata dall'abito nero.
La ragazza sorrise intenerita alla vista del ragazzo.
-Allora mio cavaliere, dove mi porti?- chiese Hermione.
Draco si riscosse giusto per sentire la domanda della ragazza.
-In un posto speciale- disse solamente il ragazzo offrendo alla ragazza un braccio.
Hermione accettò ben volentieri e tutti e due si diressero verso la macchina di Draco.
Come un buon cavaliere, Draco aprì lo sportello alla sua dama che salì in macchina e subito lui salì dopo di lei dalla parte del guidatore.

Erano in un ristorante di alta classe.
Quando i due ragazzi erano entrati, tutti si erano girati verso di loro, guardandoli con sguardi di invidia, malizia e gelosia.
Quando Draco aveva detto il suo cognome, il maître li accompagno al loro tavolo, situato in un posto riservato ad aria aperta.
I due ragazzi si sedettero al tavolo e aspettarono le portate che erano già state ordinate.
I due ragazzi incominciarono a parlare giusto per perdere tempo, e parlando incominciarono a conoscersi meglio.
Passarono la serata tra chiacchiere, risate, vino, cibo e acqua.
Erano le tre di mattina quando uscirono dal ristorante.
-Avevi detto che mi avresti portato in un posto speciale- disse ad un tratto Hermione in macchina.
-E ci stiamo andando- disse solamente Draco aprì sorridendo debolmente.
Quando arrivarono, Draco chiese ad Hermione di chiudere gli occhi e per essere sicuri, la bendo.
Quando il ragazzo era sicuro che la ragazza non guardasse, la prese in braccio come una principessa e lei lanciò un piccolo grido di paura.
Draco camminò lungo un sentiero sterrato fino a quando non arrivò alla fine del sentiero che si apriva in un tappeto di sabbia, bianca ai raggi di luna e delle stelle.
Appoggiò Hermione per terra e le tolse la benda dagli occhi.
La ragazza rimase incantata dal panorama. 
In tutta la sua vita non aveva visto niente di così incantevole. 
Si tolse le scarpe ed incominciò a camminare sulla sabbia seguita dal ragazzo.
Lei era stanca, ma di una stanchezza piacevole che la faceva sentire bene.
I due camminavano uno affianco all'altro.
Ad un tratto Hermione si fermò e sbadiglio.
Il ragazzo la guardò intenerito e la prese in braccio.
Appena lei appoggiò la testa sulla spalla di lui, si addormento.

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