Armadio

di Sherlock Holmes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love is in the air ***
Capitolo 2: *** Panic ***
Capitolo 3: *** What...?! ***
Capitolo 4: *** It's incredible! ***



Capitolo 1
*** Love is in the air ***


POV SHERLOCK HOLMES

Tolsi il puntale dai capelli raccolti di Irene e, così facendo, glieli sciolsi.
Lei, sorridente, mi trasse a sé, e mi baciò con passione…
- Finalmente soli, Sherlock…- esalò poi contro le mie labbra – Dopo mesi…-
- Beh… io dovevo catturare la banda di Fleet Street… e tu mettere a segno uno dei tuoi colpi…
A proposito…- feci, riducendo i miei occhi a due fessure -…quale?
Hai… per caso rubato tu il Rubens?
Oppure… il furto delle perle di Mrs. Stamford è opera tua?
Mh… Potrebbero essere entrambi tuoi exploit…-
Lei mi ammiccò.
- Oh, Sherlock... vuoi davvero sprecare questa notte parlando delle mie ruberie?-
- No…- ammisi, con un sorrisino.
- Allora…- sibilò, per poi scoprirsi il collo, permettendomi così di slacciarle il vestito…
 
POV JOHN WATSON
 
Quella sera ero totalmente, irrimediabilmente stremato.
Dopo un’intera giornata trascorsa fra i raffreddori dei rampolli della famiglia Duncan, due pestiferi gemelli che avevano fatto impazzire il sottoscritto, il quale aveva sprecato ben due ore della sua esistenza a rincorrerli per tutto il proprio studio medico; fra i dolori alla schiena della signorina Philip, un’anziana zitella che non perdeva mai occasione per lanciarmi sottili avances; fra i battiti cardiaci irregolari del Colonnello Graham, un irreprensibile quanto noioso ex-militare che continuava a ripetere, ad ogni nostra seduta di controllo, la stessa identica storia del salvataggio del suo commilitone durante la guerra anglo-afghana… aprii la porta del 221 B di Baker Street con la mia chiave; entrai nell’appartamento e richiusi l'uscio alle mie spalle.
- Holmes?- chiamai.
Mi pareva corretto salutare il mio coinquilino prima di coricarmi e, dunque, di smaltire quella pesantissima giornata…
 
Mi trovai, però, a storcere il naso per un intenso profumo inaspettato.
Un profumo alla violetta di campo…
Un profumo femminile.

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Capitolo 2
*** Panic ***


POV SHERLOCK HOLMES
 
Stavo baciando in modo a dir poco travolgente la mia amata ed amante, quando…
 
Il rumore della porta aperta.
Passi.
La voce di Watson che mi chiamava.

 
Fissai la mia amata, ormai in guepière… impanichito.
- Sherlock… c-che c’è?- mormorò Irene, notando il cambiamento della mia espressione…
Non aveva sentito ciò che io avevo udito?!
Il dottor Watson avrebbe bussato ed avrebbe aspettato in corridoio che io uscissi?
O sarebbe entrato di colpo nella mia stanza, come a volte faceva quando era così stanco da non pensare prima di agire?
 
Non potevo permettere che Watson scoprisse la mia relazione con Irene Adler!
Perché? Beh… Perché lui mi aveva sempre visto (e dipinto nei suoi scritti) come una fredda macchina pensante, priva di sentimenti e, perdipiù… misogino.
Non volevo che tale sua credenza crollasse miseramente!
E… non volevo che sapesse che io, di sentimenti, ne provavo eccome…
Fin troppi, per Irene Adler…
Già: la amavo con tutto me stesso…
 
- Ti prego di… non offenderti, gioia, ma… devi entrare immediatamente nel mio armadio e tacere per il tempo necessario.- esalai ad Irene.
La vidi aggrottare le sopracciglia, e modificare il suo viso per mostrarmi un’espressione sdegnata.
Mi schiarii la voce, in imbarazzo.
- Ti scongiuro, Irene… Non te lo chiederei se… non fosse davvero necessario.-
Udii Watson salire i diciassette gradini che ci separavano.
- E’ il dottore…- sussurrai, implorandola con lo sguardo.
Lei alzò gli occhi al cielo, sospirò, scocciata… e fece come io le avevo chiesto.
“Grazie a Dio!”
Appena in tempo.
Difatti… Watson fece letteralmente irruzione nella mia stanza.
Ringraziai di essere vestito e solamente scompigliato…
 
POV IRENE ADLER
 
Come diamine si era permesso, Sherlock?!
Mi aveva fatto nascondere nel suo armadio come un’amante da quattro soldi!
Ah, ma se ne sarebbe pentito…!
Sì. Se ne sarebbe pentito amaramente…

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Capitolo 3
*** What...?! ***


POV JOHN WATSON
 
- Holmes…- incalzai, aprendo la porta della sua camera.
Lo vidi, leggermente scarmigliato, seduto sul suo letto dalle lenzuola stropicciate, mentre si allungava a prendere la sua pipa.
- Watson… Dovrebbe smetterla di introdursi nelle mie stanze senza bussare.- mi rimproverò.
Ah, ma dove avevo la testa?
Il mio coinquilino aveva ragione…
- Mi perdoni, ma…-
Annusai l’aria, nuovamente.
Il profumo femminile, nella camera di Holmes, era decisamente più intenso…!
-…non sente anche lei questo profumo alla violetta?-
Lui inarcò le sopracciglia, caricando la sua pipa.
- Quale profumo alla violetta, dottore?- mormorò l’investigatore di fronte a me, con fare innocente.
In quel momento, udii il cigolio di un’anta d’armadio che si apriva, ed il suono di un tacco che si posava a terra.
- Il mio, Sherlock. Il dottor Watson sta parlando del mio profumo…-
Rimasi… scioccato.
Letteralmente, totalmente scioccato.
Una donna… La Donna… era appena sbucata fuori dall’armadio di Sherlock Holmes.

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Capitolo 4
*** It's incredible! ***


POV SHERLOCK HOLMES
 
Divenni bianco come un cencio, nel vedere Irene uscire dal suo nascondiglio, coperta solo dalla sua guepière e da una mia giacca, di certo trovata nel mio guardaroba.
Deglutii, in estremo disagio per la situazione che si era venuta a creare.
- I-Io… posso spiegarle, Watson…- esalai, abbandonando la mia pipa.
- Non-posso-crederci.- sibilò il dottore - Lei…- mi indicò -…e lei!- indicò la mia amante.
- Esatto.- fece Irene, furbetta, con una punta di fierezza nella voce.
- No! No, no, no! Non è come pensa, Watson!- ribattei alle parole della mia amata.
- Oh, sì, invece! E’ esattamente come pensa che sia, dottore…- rimarcò Irene, sedendosi al mio fianco, e prendendomi la mano - Questa è una vendetta per ciò che mi hai chiesto di fare, Sherlock…- sibilò al sottoscritto – Nessuno mi nasconde in un armadio.-
- Preferivi sotto al letto?- feci, sarcastico, scostandomi dal suo tocco.
- Non dovevi nascondermi.- mormorò, piccata, in risposta.
- Voi due!- esclamò Watson, ancora in preda allo shock per tale scoperta – E… lei, Holmes, lei… ama le donne! I-Insomma, la credevo… misogino!-
- Mh…- mugugnai.
- Ah, ma… ne sono lieto; davvero lieto, mi creda! Finalmente qualcuno riuscirà ad ammorbidirla, Holmes!-
- Impossibile.- sibilai.
- Staremo a vedere…- fece Watson, esibendo uno di quei sorrisini che io giudicavo essere insopportabili…
- Allora… vi lascio soli…- esalò, con una nota divertente nella voce.
Io… avvampai di vergogna.
Mi alzai di scatto dal letto, e puntai alla porta.
Watson, però, mi fermò, prendendomi per un braccio.
- Non si vergogni di essere innamorato.
Lei… è innamorato, vero…?- chiese conferma.
- Le paio uno che s’intrattiene con una donna per il solo piacere di farlo?- feci, ora offeso per il suo aver dubitato.
- Mi… Mi scusi.- esalò – E… la prossima volta busserò.
Non vorrei trovarla in situazioni…-
- Lasci stare!- esclamai, interrompendolo.
Lo spinsi fuori da camera mia, chiudendo poi la porta.
- E tu…- sibilai, indicando Irene.
- Io…?- fece, sbattendo le sue ciglia ed alzandosi dal letto.
- Non avresti dovuto.- sussurrai.
- Tu, Sherlock, non avresti dovuto.
Io non sono una delle tue amanti da nascondere a Watson…-
Abbassai lo sguardo.
- Non ho mai avuto altre amanti, Irene.-
Lei si stupì delle mie parole.
- Sei… la prima.- esalai – E, credo… l’ultima.-
Immediatamente, lo sguardo di Irene si addolcì.
- Davvero?- domandò, baciandomi la gota.
- Davvero.- confermai, arcuando le mie labbra.
Lei mi abbracciò, con tenerezza.
- Ti amo, Sherlock Holmes…- dichiarò, per poi baciarmi con passione…
- Ed io amo te, Irene Adler.- ammisi, baciandola a mia volta…

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