le svolte della vita

di Immahia94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** pensieri e scoperte ***
Capitolo 2: *** la proposta ***
Capitolo 3: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 4: *** niente è mai facile ***
Capitolo 5: *** paura di amare ***
Capitolo 6: *** Alle coincidenze ci credete??' ***
Capitolo 7: *** una bugia a fin di bene ***
Capitolo 8: *** piccoli pensieri ***



Capitolo 1
*** pensieri e scoperte ***


18 Luglio 2016, è trascorso esattamente un anno dalla nascita della piccola Camilla e del piccolo Lorenzo, un anno da quella scelta che prese con molta leggerezza senza pensare alle conseguenze che ne sarebbero derivate per lei , per Renzo ma soprattutto per Gaetano.
Quella mattina Camilla si era alzata molto presto aveva fatto uno dei suoi soliti sogni con ”Gaetano”, ma nell’ultimo anno la tematica dei suoi sogni era cambiata, e si perchè lei lo sognava ma non più in situazioni diciamo eccentriche, ma bensì lui che si allontanava da lei mentre continuava a rincorrerlo ma senza raggiungerlo fino a quando non veniva bloccata da una mano che le impediva di continuare a correre e quando si voltava vedeva un viso, che lei sapeva bene di chi era "Michele”!! Ogni notte si svegliava in preda a quegli incubi urlando con tono impaurito quel nome, iniziando a piangere perché si sentiva cosi sola e abbandonata. Pensava all’errore che aveva fatto lasciando Gaetano in quel modo, gli mancava tutto di lui in quella stanza tutto le ricordava di lui, il suo profumo impresso nelle lenzuola, le notti passate insonni a far l’amore con lui le confidenze scambiate, quei momenti intimi che lei sa non torneranno mai più.
Ormai mattina, Camilla si reca in cucina per far colazione, quando vede un uomo seduto al bancone intento a prendere il caffè e a scambiare qualche parola con Livietta, sembra che le stia raccontando qualcosa di divertente però appena la vedono arrivare cala un silenzio come se l’argomento della loro conversazione fosse proprio lei! Livietta le si avvicina e le stampa un bacio sulla guancia e dice;
 
-Ciao mamma buongiorno!! Ti sei alzata presto sta mattina come mai??- La guarda con aria perplessa un po’ preoccupata, è da un bel po’ che nota quel aria di tristezza nei suoi occhi e non sa spiegarsi il perché o meglio lo sa ma non n’è sicura
 
-ciao amore, buongiorno anche a te!!!- le ricambia il bacio e le fa un sorriso apparentemente felice – e si mi sono svegliata perché non riuscivo più a dormire sai il caldo!!- e le fa un altro di quei sorrisi
 
Livietta sa che non è il caldo a non far dormire la madre- mamma hai visto chi è venuto a fare colazione con noi???-
 
-Ciao AMORE- una voce maschile che interrompe il discorso delle due donne
 
Camilla appena realizza di chi fosse quella voce ritorna alla realtà e si ridesta dai suoi pensieri ricambiando al saluto – Ciao Amore che ci fai qui??- lo guarda con aria perplessa
 
-Ma come ti sei già dimenticata??- lui le risponde dandole un bacio sulle labbra
 
-eh si!! Avevamo qualche impegno??- ricambiando con un live bacio sulle labbra e guardando con aria ancora più perplessa
 
-Ma come mamma non ricordi oggi che giorno è???-dice Livietta con aria stranita sa che la madre aspettava questo giorno da mesi
 
-ODDIO!!! È il compleanno dei piccoli, ma certo!- dicendo con tono sorpreso dandosi una piccola sberla sulla testa – come ho fatto a non ricordarlo, dobbiamo andare a ritirare le ultime cose per la festa e i regali giusto??- riferendosi verso i due che la guardano con aria divertita
 
-SIIII!!!- urlano i due ridendo
 
-Ah!! bene allora vado a fare una doccia e a prepararmi-  riferendosi a quei due  - ah e per la cronaca non mi ero dimenticata, dovevo solo mettere in moto il cervello- fa un sorriso e rivolgendosi al l’uomo –Michele mi aspetti qui oppure devi fare qualche commissione?? – lo fissa attendendo la sua risposta
 
-Beh in realtà Cami devo accompagnare Livietta in centro- risponde l’uomo grattandosi dietro al collo
 
-Ah capisco allora ci vediamo in centro per le dieci??? C               he dici pranziamo fuori??- lo guarda e nota un po di agitazione come se le stesse nascondendo qualcosa
 
-Si per me va bene ma Livietta come fa poi con la piccola??- risponde l’uomo distogliendo lo sguardo da gli occhi della donna
 
-Ho appuntamento con papà state tranquilli- Livietta interviene in soccorso dell’uomo e facendogli un occhiolino gli sorride
 
-Ma mi state nascondendo qualcosa voi due??- proclama con aria incuriosita rivolgendosi alla ragazza e all’uomo – voi due non me la raccontate giusta- guardandoli ancora con aria insospettita si avvia in bagno seguita a ruota da potty
 
-Meno male che non si è accorta di nulla!-  sospira l’uomo rilassandosi e iniziando a ridere
 
-Già!! Meno male se no addio sorpresa sta sera!!- inizia a ridere anche lei
 
-Allora ci vediamo tra dieci minuti giù??- le domanda l’uomo
 
- si si finisco di preparare Camilla e ti raggiungo- si affretta a rispondere Livietta
 
-allora a dopo- ammicca l’uomo avviandosi alla porta ed urlando –Ciao Amore mi raccomando non fare tardi!-
 
Dal bagno si sente Camilla urlare –SIIII NON TI PREOCCUPARE!! A DOPO AMORE-
 
L’uomo ridendo pensando a Camilla, esce dalla porta e se ne va.
 
 
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Nel frattempo Camilla è chiusa in bagno già da un po’ con il cellulare in mano intenta a digitare un numero di telefono, si quello di Gaetano ma non ha il coraggio di chiamarlo, o meglio ci ha provato quasi tutti i giorni ma senza risposta era sempre staccato o la chiamata veniva chiusa, non sopportando un altro fallimento rinuncia e si immerge nella vasca piena d’acqua iniziando a riflettere su quello che gli sta capitando con Michele. È felice però sa di non essere completa sa che gli manca qualcosa o meglio qualcuno, sa che per essere d’avvero felice e sentirsi completa deve stare con Gaetano e mentre ripensa a tutto ciò che ha vissuto con lui le scendono due lacrime sul viso. Ripensa a quando faceva l’amore con lui, le sensazioni che le faceva provare, il modo in cui la toccava la scrutava, le sue carezze i suoi baci, le indagini il loro vermut al solito bar. Ripensa a tutto ciò che ha provato con Gaetano, bastava che lui la sfiorasse per farle venire un brivido che le percorreva tutta la schiena, e mentre pensa a tutto ciò le si stampa un sorriso amaro e nostalgico. Si domanda “cosa ci faccio con Michele??? perché non sono con lui adesso??? Dovrei chiedergli perdono per tutto il male che gli ho causato, che senza lui non vivo come se mi mancasse l’aria, che solo tra le sue braccia mi sento felice protetta e amata, che solo lui mi trasmetteva quelle sensazioni la voglia di vivere la voglia di amare, lui, solo lui riusciva a farmi sentire bella amata anche sexy…. Che stupida che sono stata!! L’ho deluso, fatto soffrire dopo che lui mi aveva dato tutto se stesso mi aveva dato le chiavi del suo cuore, e io come l’ho ripagato?? Dandogli un calcio di ben servito con quella stupida storia della nonna single e indipendente, senza rendermi conto con quelle 3 paroline l’ho distrutto gli ho calpestato il cuore, il suo amore e il suo orgoglio e soprattutto l’ho umiliato dinanzi a Renzo!” e mentre era immersa nei suoi pensieri sente una voce;
 
-MAMMA IO VADO C’è MICHELE CHE MI ASPETTA!!! CI VEDIAMO STA SERA ALLA FESTA PASSA UNA BELLA GIORNATA!! - grida Livietta per fasi sentire dalla madre
 
-VA BENE CIAOOOOO TESORO! TRASCORRI UNA BELLA GIORNATA ANCHE TU TI VOLIO BENE!!- le urla Camilla asciugandosi le lacrime e sperando che la figli non si accorga del suo tono di voce roca e spenta
 
-MAMMA VA TUTTO BENE??? STAI PIANGENDO??- domanda Livietta accortasi del tono strano della mamma
 
-SI TESORO MI è SOLO ANDATO DEL SAPONE NEGL’OCCHI- si affretta a rispondere
 
-VA BENE FACCIO FINTA DI CREDERTI CIAO MAMMA E MI RACCOMANDO- risponde Livietta
 
-VA BENE CIAO- risponde Camilla pensando –certo che per Livietta sono un libro aperto- e gli scappa un sorriso
 
-CIAO- le urla ancora una volta per poi chiudere la porta dietro di lei
 
 
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Ed è in quel momento che Livietta incontra Gaetano e Tommy in attesa dell’ascensore, non fa in tempo ad aprire la bocca che Tommy si avvicina di corsa alla piccola Cami per ammirarla
 
-Lo sai che la tua Camilla è proprio bella??- con quella vocina adorabile che solo lui sa fare
 
-Grazie Tommy – le sorride ammirando quel bambino cosi cresciuto
 
-Ciao Livietta- la saluta con la voce un turbata preoccupato per la reazione di lei
 
-Ciao Gaetano!! Da quanto tempo- si affretta a rispondere con un sorriso a trentasei denti
 
-eh si!! e che sono stato molto impegnato con il lavoro e poi…- “oddio mi guarda con gli stessi occhi di lei, già lei quanto mi manca” - le risponde con aria malinconica e con un finto sorriso
 
-lo so!! non c’è nulla da spiegare almeno a me- si affretta rispondere – so che la mamma ti manca e so che tu manchi a lei- gli risponde con tono basso così da non far sentire al piccolo Tommy
 
E lui di rimando – gli manco?? – gli scappa una risata ironica - l’ha detto a te?? Perché secondo me non gli manco così tanto visto che sta con quel tipo. Come si chiama?? Ah si Michele- le risponde sibilandole nell’orecchi con una faccia tra l’ironico e l’arrabbiato
 
-si me l’ha detto, e poi non c’era bisogno che me lo dicesse visto che so quanto sta male ancora per quella decisione assurda che prese, lo so che si è pentita lo vedo dalle occhiaie che ha, dalle notti insonne che passa ad urlare il tuo nome, si hai capito il tuo nome. E non fare quella faccia!! – inarca il sopracciglio e incrocia le braccia – ma sai i pianti che fa e cerca di nascondere, lo so perché molte volte l’ho trovata in uno stato pietoso. E sai quante volte l’ho trovata piantata davanti alla porta d’ingresso che cercava di trovare il coraggio per venire da te?? – gli sibilla nell’orecchio con tono decisamente arrabbiato
 
-ma….- cerca di parlare ma lei lo ferma
 
- Niente ma!! E ti dico che sta con Michele, credimi mi duole dirlo perché lui la ama veramente, è solo per dimenticarti e per non sentirsi sola, lo so che non credi a nessuna delle mie parole ma è cosi- ora è come un fiume in piena e non si può fermare
 
-ma..ah!- “oddio non so se essere contento per ciò che mi sta dicendo oppure triste per il modo in cui immagino si sia ridotta!” con aria perplessa cerca di fermarla ma ci pensa il cellulare di Livietta
 
-Si pronto!? Si Michele sto scendendo scusa e che Camilla… va bene grazie arrivo! - chiuse la chiamata e rivolgendosi a Gaetano disse – Sta sera ci sarà una festa per il primo compleanno dei bambini e mi farebbe piacere che anche voi veniste- disse all’improvviso con tutta calma
 
-Ma io credo che- venne bloccato dalla vocina di Tommy- si papà ci andiamo?? Tiiiiii pregoooooo- e non resistendo a quello sguardo da cucciolo bastonato annuì con un mezzo sorriso
 
-Bene la festa sarà a casa di Carmen e inizierà alle 21- “so che forse mamma mi ucciderà ma è meglio per loro” pensa tra se e se – vi aspetto e non mancate- gli disse sorridendo
 
Gaetano spiazzato dall’atteggiamento fermo e calmo della ragazza con semplice accenno con la testa le fece capire che ci sarebbe andato
 
-Bene sono contenta e credimi non te ne pentirai anzi…- sorrise la ragazza e con un cenno della mano li salutò e si diresse verso la macchina di Michele.

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Capitolo 2
*** la proposta ***


È ora di pranzo, Camilla e Michele si sono ritrovati in un ristorante molto familiare per lei, eh si è lo stesso ristorante che accoglieva  Camilla e Gaetano per festeggiare la chiusura di un loro caso, anche li tutto gli ricorda lui e inevitabilmente le scendono due lacrime sul viso.
-Hei ma stai bene??? C’è qualcosa che non va??-  gli domanda Michele guardandola in modo strano
-Nono mi sarà andato qualcosa negl’occhi- sbotta lei con la prima scusa che trova si asciuga le lacrime e gli dice  - vedi non è niente- e sforzandosi gli fa un bel sorriso
- Vabbe se lo dici tu!! Ti piace il ristorante???- si rivolge a lei sempre guardandola con aria stranita
- Si si molto bello, come lo hai scoperto questo ristorante??- rivolgendosi all’uomo con tono un po irritato
-Beh ci sono venuto con alcuni amici di lavoro, quando ancora ero qualcuno- sbotta lui con sguardo malinconico e a sua volta le domanda – tu lo conosci già invece??-
- Mah ti dirò, ci sono venuta qualche volta con… - si blocca per non essere indiscreta verso di lui
-Con Gaetano?? Guarda che lo puoi pronunciare il suo nome non ti mangio mica- gli dice di rimando poggiando la sua mano sul braccio di lei
-Ah si scusa e che non vorrei metterci in imbarazzo- gli risponde lei facendo guardandolo negli occhi
-Ma no mica sono geloso, e poi di cosa dovrei essere geloso?? Ci sono io qui con te mica lui- la fissa negli occhi e le fa un sorriso da ebete
“Già fisicamente ci sei tu ma nei miei pensieri c’è lui” continua a guardarlo fisso negl’occhi con uno sguardo tra il malinconico e lo spaesato – ah non sei geloso di me?? Bene bene allora dovrò fare in modo che questa cosa cambi- sbotta lei facendogli un sorriso malizioso per cercare di mascherare il suo sguardo
-Camilla non scherzare!!!- gli dice con tono un po’ ironico - lo sai che io sono tremendamente geloso di te e sai che io ti amo da impazzire come quando eravamo ragazzi, e anche se non mi hai seguito in Australia ho continuato ad amarti- gli confida guardando negli occhi di lei che si fanno lucidi – ma che ti sei commossa??- gli domanda con stupore
- Ma no, anzi forse un po’ si – gli risponde con tono ironico e continuando a guardare l’uomo negli occhi
Il loro silenzio e i loro sguardi vengono interrotti dal cameriere
I signori desiderano
-Per me un tagliere di formaggi accompagnati da qualche salsa e un risotto allo zafferano e porcini- ordina Camilla
- Per me un antipasto della casa e una porzione di ravioli al pin con ricotta e spinaci- ordina Michele
-Da cosa desiderata?- domanda il cameriere
- una bottiglia di Barolo- ordina Michele
-Desiderate altro-
-No per adesso va bene cosi-replica Camilla
Il pranzo si consumò in tranquillità e silenzio, fin troppo in silenzio fin quando non venne interrotto dalla voce roca di Michele
-dopo che dici se andiamo un po’ da te per digerire un po’- Sbotta con tono malizioso
-Dopo??? Ma ci sono da ritirare i regali per i bambini e le torte- risponde lei con tono leggermente infastidito
-Suuuu dai Cami, i regali li posso andare a ritirare io nel tardo pomeriggio e le torte mi ha detto Livietta che Renzo dunque professoressa non ha nessuna scusa- continuando a guardale con occhi dolci nel tentativo di convincerla
-Ma… veramente- cerca di dire ma viene bloccata dalle labbra di lui che si posano leggermente sulle sue
-niente ma professoressa oggi sei tutta mia- finendo la frase e dandole un nuovo bacio appassionato
-Va bene mi arrendo- alza le mani al cielo in segno di resa e poi nuovamente posa le sue labbra su quelle dell’uomo.
Finito il pranzo uscirono dal locale e si diressero verso l’appartamento di Camilla
 
 
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Nel frattempo in un ristorante poco distante da casa di Camilla, ci sono Livietta e Renzo intenti a consumare il pranzo e parlare degli ultimi preparativi per la festa
-Papà mi raccomando non ti dimenticare di andare da Boffi per ritirare le torte di compleanno-
-Non preoccuparti ci vado nel tardo pomeriggio- le risponde Renzo continuando a guardare la figlia con aria incuriosita e preoccupata – che c’è tesoro qualcosa non va?? Non ti piace quello che hai ordinato?-
-Ma no papà qui è tutto squisito e solo che- intenta a concludere la frase viene interrotta dal padre
-E solo che non ti va di passare del tempo con il tuo vecchi papà??- gi domanda con tono allegro
-Ma no che dici. A me fa sempre piacere passare del tempo con te-risponde la ragazza
-E allora? Ci sono problemi in paradiso?? Oppure c’è qualcosa che non va con Camilla- sbotta Renzo con tono a dir poco preoccupato
-No no papà tranquillo con Giorge e la piccola va tutto bene- la ragazza tenta di rassicurare il padre –e solo che devo dirti una cosa, e non so se può farti piacere-
-Sai che al tuo vecchio puoi dire tutto- la rassicura Renzo posandole la mano sul braccio e stringendolo delicatamente cercando di infondergli sicurezza
-Non so come dirtelo- sbuffando con tono ansioso conclude la frase –Michele vuole chiedere alla mamma di sposarlo……. Sta sera- ecco che confessa tutto d’un fiato cercando di capire che reazione avrà il padre
Dopo qualche minuto di silenzio Renzo riesce a farfugliare qualcosa anche se ha in groppo alla gola
-ne sei sicura??- guarda la ragazza con uno sguardo di rassegnazione, delusione e rabbia
-si papà ne sono sicura ma….-
-ma cosa?? C’è altro che devi dirmi??-prende fiato e con tono alterato domanda alla ragazza- Non dirmi che Camilla è….è….IN…CIN…Ta!!- quasi gli sta per venire un attacco di panico
-Ma no papà stai tranquillo- cerca di rassicurare e calmare il padre stingendogli le mani e guardandolo negli occhi dice – ho combinato un casi papà – sbotta d’un fiato Livietta
- cosa hai combinato Livietta? –
- ho invitato Gaetano alla festa di stasera-
- TU COsaaaa hai fatto??? Ma ti sei impazzita???- sbotta Renzo cercando di contenere la sua reazione – tu sai cosa potrebbe succedere se Gaetano assiste alla dichiarazione di Michele?? – si toglie gli occhiali e porta le mani su gl’occhi per massaggiarli
- Papà ti sembrerà assurdo ma il mio scopo è proprio questo – la ragazza blocca il padre continuando il suo discorso – papà non mi guardare come se fossi una pazza-
- beh in questo momento credo che tu sia totalmente pazza e incosciente- sbotta Renzo
- lo so papà, ma è l’unica soluzione che ho per farli riappacificare. Si papà io voglio che Gaetano faccia pace con la mamma, so che questo ti fa male però è ciò che vuole la mamma anche se non lo ammetterà mai. Michele è un uomo straordinario ma non è l’uomo per mamma, forse quando erano ragazzi lui era la sua anima gemella ma adesso non più. Vedo la mamma come si comporta quando c’è lui e quando non c’è, forse i primi tempi era realmente felice con lui ma con il passare del tempo ha realizzato che il suo cuore e anche la sua mente vivono solo per Gaetano. Mamma quando è a casa sembra uno zombi, è sempre assorta nei suoi pensieri, la notte non dorme perché in preda agl’incubi. Papà perdonami ma io voglio la felicità di mamma e credimi che Michele non potrà mai dargliela. Ecco ho finito scusami ancora papà- la ragazza guarda il padre con quell’aria che aveva da bambina quando combinava qualche marachella
-Io non sono arrabbiato con te perché vuoi la felicità di tua madre, è il modo che hai pensato che è sbagliato – cerca di prendere fiato e continuando a guardare la ragazza con quell’aria da bambina colpevole – ma tu sei proprio sicura che funzionerà?? – 
- si papà ne sono convinta -  guarda l’uomo con determinazione
- speriamo bene che non succeda niente almeno sta sera, perché sono sicuro che quello che hai fatto equivale ad una bomba ad orologeria pronta ad esplodere -
- papà fidati di me – fa un sorriso fiero ed orgoglioso e si tuffa a capofitto a mangiare il suo tortino al gianduiotto
-Mi fido mi fido!!!- inizia a mangiate la sua fetta di crostata morettina quando si blocca e pone una domanda a Livietta – Livietta ma George a che ora arri..- non termina nemmeno che la ragazza con un balzo interviene
-ODDIO GEORGE!!! Papà arriva alle 16 all’aeroporto di Caselle ci dobbiamo muovere sono le già le tre-
- ok adesso pago il conto e andiamo subito all’aeroporto-
La ragazza si limita a fare un cenno con la testa e inizia a preparare la piccola Camilla ormai stufatasi di stare nel passeggino.
 
 
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In casa Baudino ci sono Michele e Camilla addormentati sul divano dopo un pomeriggio passato sul divano a chiacchierare e nel vano tentativo di lui di sedurre la prof ma senza riuscirci. Camilla si sveglia all’improvviso dall’abbaiare di potty, un po’ intontita forse dal bicchiere di troppo di Barolo e dal bicchiere di vermut bevuto nel pomeriggio si domanda “ ma che ora sono? “, prende il cellulare e controlla l’orario
-ooooh PORCA MISERIA!!!! Michele svegliati…. Michele svegliatiiii!! – urla quasi all’uomo mezzo addormentato
- Camilla altri cinque minuti dai!! – dice l’uomo ancora assonnato
-Michele non abbiamo cinque minuti sono le 18:30 ti devi svegliare, i regali, devi andare a ritirare i regali-
Ecco che l’uomo  che quando sente l’orario si ridesta dal suo sogno e con un balzo si mette in piedi – ODDIO è tardissimo mi do una sistemata in bagno e vado – Camilla si limita ad annuire
-Allora io vado, ci vediamo più tardi alla festa Ciao Amore!-
-Ciao amore ci vediamo dopo- e lei con un bacio lo saluta e chiude la porta
Mentre i due si salutavano e si scambiavano effusioni sul pianerottolo, Gaetano non poté evitare di assistere a quella scena così oscena per lui, gli era venuta una fitta al cuore e si sentì la terra mancare sotto i piedi, i muscoli si fecero di pietra e penso tra se a se “ non è possibile che dopo tutto quello che mi ha fatto, io possa stare ancora male solo a vedere che lei bacia un altro, al pensiero che lei faccia l’amore con lui, che la sfiori che le dia baci carezze, che la consoli quando ne ha bisogno. Porca miseria Gaetano ti si sta fondendo il cervello tu la devi dimenticare” e mentre pensa a tutto ciò, Michele lo aveva visto come li stava guardando e che Gaetano stava morendo di rabbia per quella scena. Con sguardo fiero e soddisfatto lo scruta per un attimo e poi lo saluta.
-Ciao Gaetano buonasera- lo guarda e gli fa anche un mezzo sorriso fiero
-Salve Michele- gli esce con voce roca e con un groppo alla gola
Notando l’aria incupita e arrabbiata di Gaetano gli dice –Sai Camilla è proprio insaziabile , non vorrebbe mai staccarsi da me!! – e dopo avergli detto ciò lo lascia li senza dargli l’opportunità di reagire e se ne va, sa che lo ha colpito fino al profondo dell’anima.
Gaetano mentre guarda l’uomo andarsene con aria fiera, gli sale una rabbia che lo porta a scagliare un cazzotto contro la sua porta accompagnato da un “ MALEDIZIONE!!!” cosi forte che lo sente anche Camilla, che riconoscendo la voce apre la porta d’ingresso e lo vede li che si massaggia la mano e che piange.
-Gaetano… ma cosa hai combinato?-
-Camilla cosa c’è??? Sei venuta per vedere se era successo qualcosa al tuo amato- quella risposta uscita così spontanea e con tono furioso e sarcastico
-Ma che ti prende Gaetano??? Sei impazzito??- gli risponde con tono infastidito
-AAAAH ADESSO SAREI PURE IMPAZZITO??- le urla in faccia – CHE C’è PERCHé MI GUARDI COSI?? SEI RIMASTA DELUSA SPERAVI CHE FOSSI LUI?? COSA C’è FARE L’AMORE CON LUI TI PIACE COSI TANTO?? – non conclude nemmeno che sente un dolore pulsante sulla sua guancia, nella foga d’ira non si era reso conto di ciò che sta va dicendo, di lei che si era avvicinata a lui così tanto e dello schiaffo
-TU SEI IMPAZZITO?? TI RENDI CONTO DI CIO CHE HAI DETTO???- Camilla urla contro Gaetano con tono spezzato dal pianto che non ha potuto evitare visto che le parole di lui l’avevano ferita così tanto – MA COME TI PERMETTI??? – continua ad urlare e senza rendersene conto ha accorciato ancora di più le distante così da essere così pericolosamente vicina a lui
-BEH VISTO COME SEI CONCIATA E DA QUANTO MI HA DETTO QUELLO LA…… MIIiiii oddio Camilla ma cosa sto dicendo, scusami non so cosa mi sia preso!! – si scosta dalla donna la guarda  tutta e soprattutto guarda quei suoi occhi pieni di lacrime, e capisce dal suo sguardo che l’ha umiliata e delusa. Cerca di avvicinarsi ma lei si scosta da lui – ti prego Camilla perdonami, io non volevo e solo che quando ho visto Michele uscire da casa tua e baciarti con passione non c’ho visto più, non so cosa mi sia preso ma mi è arrivato il sangue al cervello e la mia vista si è offuscata e pensavo a lui a te cioè a voi mentre facevate l’amore ti preg…- non riesce a terminare che sente un calore sulla sua guancia dolorante e realizza che è la mano di lei appoggiata in una carezza – ti prego Camilla perdonami io – viene nuovamente interrotto da lei che poggia il suo indice sulle sue labbra e per un attimo gli sembra di assaporarla ancora
- Gaetano perdonami tu, so di averti dato un enorme dispiacere, credimi nell’ultimo anno ho riflettuto su ciò che avevo fatto sull’assurda decisione che presi in modo avventato. Mi  dispiace tanto sono stata malissimo ti ho cercato ma era sempre staccato il cellulare, non riuscivo a vedere quando rientravi o quando uscivi poi c’era anche la piccola Cami ,poi una sera ti ho visto rientrare con una donna e  allora ho pensato che non volessi ne sentirmi e ne vedermi più, e Michele… era li a raccogliere i cocci  della mia vita che io stessa avevo rotto, starmi vicino ha vegliato su di me quando sono stata veramente male. Mi dispiace Gaetano per il male che ti ho fatto sono stata una vera stupida, so che chiedendoti semplicemente scusa non risolvo niente, però sento che sto togliendo un grosso peso dal cuore. Mi dispiace Ga- non fa in tempo a finire che l’uomo se la trascina verso di te e le da un bacio, inizialmente casto e puro ma poi la passione, il dolore, la rabbia, l’amore e il desiderio lo tramutano in un bacio appassionato, le lingue si intrecciano le labbra si scrutano si assaporano e come se si fossero fuse insieme. Interrompono quel bacio solo per guardarsi e per capire se stanno facendo la cosa giusta, si scrutano si guardano fissi negl’occhi, si toccano come se non l’avessero mai fatto. Gaetano la guarda sa che non potrà resistere ancora per molto, lei è in accappatoio e chi sa cosa si nascondeva sotto di esso, cerva di immaginare quel corpo nudo, le sue linee, la sua pelle morbida, i suoi seni così piccoli ma così perfetti, e poi si desta da quel pensiero di lei e pensa a Silvia a Tommy che prima di proseguire verso la passione doveva mettere apposto la sua vita reale per poter tornare nel sogno con lei.
-Camilla aspetta io non……. Posso- la guarda negl’occhi e vede la sua delusione – aspetta Camilla non fuggire io voglio fare tutto con te ma non adesso devo chiarire la mia vita la mia relazione con Silvia- ecco che vede che lei lo respinge e lo allontana da lei  -ti prego Camilla ti giuro che il mio cuore batte solo per te che non riuscirò mai ad odiarti e a smettere di amarti perché tu sei la donna della mia vita- con voce roca e spezzata spera di averla convinta
- Non ti credo Gaetano se fosse vero ciò che dici non mi avresti mai rifiutata…Ecco lo sapevo!! È stato un momento di debolezza vero???… hai ragione tu hai una relazione e io pure affrontiamo le cose da adulti – continua ad allontanarsi lui – io mi sono illusa che con un semplice scusa tutto poteva cambiare mi dispiace addio Gaetano – lo fissa ancora un’ ultima volta negli occhi, quegli occhi che l’hanno fatta sentire viva, amata, ammirata, sexy ma soprattutto DONNA, ma che guardandoli ora erano indecifrabili gli fa un’ultima carezza e lo lascia lì immobile davanti la sua porta chiusa
- Camilla ti prego io ………. si scappa pure è la cosa che sai fare meglio CIAO Camilla!!!- furioso e incompreso se ne va nel suo appartamento  sbattendo la porta dietro di lui
 
Camilla si rende conto che per l’ennesima volta ha sbagliato, ma davanti al suo rifiuto non ci ha visto più ha pensato all’altra donna e tutti i pensieri che aveva fatto la mattina le stavano tornando in mente, si è convinta che lui l’abbia rifiutata per quella Silvia che ormai si era dimenticato della sua Camilla e dei dieci anni passati a rincorrerla e pensando tra se e se “ Beh mi dispiace mio caro Gaetano ma non credo a nessuna delle tue parole ormai ami lei e io sto con Michele che infondo mi ama e mi apprezza, non mi ridurrò una schifezza un'altra volta non me lo sono promessa a me stessa” e mentre la sua mente vaga lei è pronta per la festa dei bambini si guarda un ultima volta allo specchio e dice “ è ora di tirare su la maschera della felicità” fa un respiro profondo afferra il guinzaglio di potty, prende le chiavi il cellulare e lascia nell’appartamento tutti i suoi problemi e se ne va chiudendo la pota dietro di se.
 
 
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-Mamma finalmente la festa quasi per iniziare ma dove sei stata???- si avvicina alla donna e la fissa – Mamma ma lo sai che sei proprio bella??- continua a guardare la madre in quel completo bianco e le rivolge uno splendi sorriso
- ho perso la cognizione del tempo mentre ero nella vasca!! Comunque grazie ma è solo un completo bianco- continuando a guardare la ragazza con aria stupita
-eh che è perfetto per l’occasione-
-Mah se lo dici tu!!- rivolgendogli uno sguardo perplesso – ma i festeggiati dove sono??-
- Sono di la con Carmen papà e George stanno facendo alcune foto-
-Allora vado a vedere sono curiosa- lascia li la ragazza e si reca in camera da letto – Mah sono adorabili insieme – li guarda con gli occhi lucidi e con voce roca – non posso credere che sia passato già un anno- li continua a fissare e le cade una lacrima di gioia
-Che fai ti commuovi già??- le domanda Renzo con voce ironica
- come già?? Io mi emoziono sempre nel vederli-
-e siamo solo ad inizio serata, quando soffieranno le candeline cosa farai??-
-beh credo proprio che scoppierò in un pianto assurdo-
-beh speriamo di no- la guarda e ride e non fa meno di dirle – ma lo sai che sta sera sei proprio bella??-
-Si me lo ha detto anche Livietta, però se sei tu a dirlo allora ci credo- e senza rendersene conto le scappa un sorriso.
D’improvviso suona il campanello
-NON VI PREOCCUPATE CONTINUATE PURE VADO IO AD APRIRE!!-  urla Livietta
Apre la porta e trova Michele con dei pacco regalo
-Ciao Michele entra pure-
-Grazie mille, questi dove li metto??-
-vieni seguimi-
poggiano i regali su un apposito tavolo quando arriva alle loro spalle Camilla
-Amore ce l’hai fatta-
-Si Cami ci sono riuscito avevi qualche dubbio??-
-NO NO per carità-
I due si baciano e si abbracciano quando si sente
-CAMILLA VIENI A FARE LA FOTO CON I BIMBI-
La donna si rivolge all’uomo
-Mi scusi solo un momento-
-ma certo vai amore io ti aspetto qui-
Camilla si allontana da Michele che ne approfitta per parlare con Livietta
-Allora che ha detto tuo padre??-
-beh non era al settimo celo però lo accetta-
-bene bene, ho un ansia addosso sai è la prima volta per me-
Livietta lo guarda con aria incredula – beh vedrai andrà tutto bene, ti sei preparato un discorso?-
-beh diciamo che ho abbozzato qualcosa ma so che le parole mi usciranno da solo-
La ragazza annuisce con un cenno della tesa e gli da delle pacche sulla schiena come per rassicurarlo –vedrai andrà tutto bene-
La festa è iniziata già da un po’, gli invitati sono tutti arrivati o meglio quasi tutti Livietta fissa la porta d’ingresso nella speranza che Gaetano arrivi ma niente , cerca una soluzione e pensa “ beh il destino va forzato ora gli mando un messaggio e gli dico tutto e se ama veramente la mamma si fionderà qui in un attimo” ma mentre cerca il suo cellulare ecco che entra prima il piccolo impiastro seguito da Gaetano e da una donna. Ecco che in quel momento tommy si avvinghia a camilla per darle un abbraccio e le dice sotto voce
-sai Camilla mi sei mancata tanto tanto e anche al papà era sempre triste, però poi è arrivata lei e papà è diventato più felice però so che gli manchi tanto quanto manchi a me-
Le viene un colpo al cuore sentendo quelle parole, perché in fondo non aveva lasciato solo Gaetano ma anche Tommy in un certo senso e le esce spontaneo – scusami Tommy appena possibile chiedo al papà se puoi venire da me a giocare con potty ti va bene?-
E con un sorriso splendido il bambino annuisce e le stampa un bel bacio sulla guancia
Camilla mette giù Tommy e gli dice di andare a giocare con potty, si avvicina a Renzo lo strattona più vicino a lei e gli domanda nell’orecchio –Hai invitato tu Gaetano???-
-No io con questa storia non centro niente, ti consigli di domandare a tua figlia- e con un sorriso le indica la ragazza che non può far a meno di guardare e pensare “ ecco adesso mi uccide” vede la madre avvicinarsi verso di lei con passo deciso e svelto  e con uno sguardo fulminante ed eloquente pensa sempre “ oddio sono sicura mi ammazza”  ed eccola vicino a lei e le chiede –Ma ti sei impazzita?? Perché lo hai invitato?? Volevi farmi uno scherzo?^? beh sappi che non è affatto divertente-
Livietta se la tira a se in un abbraccio e le dice –Mamma io non ti farei mai uno scherzo del genere, però so che tu lo ami che pensi a lui continuamente, non guardarmi cosi come se fossi ceca puoi fingere con gli altri ma non con me, so che la notte hai gl’incubi su di lui che gridi il suo nome, che ti manca solo sentire la sua voce figuriamoci il resto, so di tutte le volte che ti sei chiusa in bagno per chiamarlo ma non hai mai avuto risposta e sei quindi sprofondata  in un pianto, lo so tutto il dolore che hai provato e che provi, so anche che con Michele stai bene ma non sei felice, Mamma apri gl’occhi per una volta e non lasciare che il tuo orgoglio vinca. E credimi se ti dico che anche lui ti ama ancora solo che non vuole ammetterlo a se stesso e a te. Vai mamma e si felice-
Inevitabilmente le scende una lacrima tanto dolce quanto amara, scioglie l’abbraccio con Livietta e si avvicina verso di lui ma viene fermata quando una donna la saluta
-Ah salve Camilla si ricorda di me?? Sono Silvia ci siamo conosciute sta mattina-
Si blocca vorrebbe darle un pugno ma non può e quindi fa la cosa che sa fare meglio fingere – ma certo la signora del pacchettino di fazzoletti  come posso dimenticarla specialmente quando mi ha aiutata in quello stato pietoso in cui ero, non pensavo di incontrarla qui, è venuta qui con qualcuno di mia conoscenza? - 
-ma si figuri, quando una donna esterna il suo dolore non è mai ridicola, comunque si sono la futura moglie del suo vicino Gaetano-
Quelle parole le rimbombano nella testa “futura moglie ma come quando sta mattina non aveva nessun anello e allora quando??” si distoglie dai suoi pensieri e anche se ha una voglia matta di darle un cazzotto si contiene reggendo ancora il gioco e rivolgendosi all’altra donna – le porgo i miei più sinceri auguri, mi scuso so che non sono fatti miei ma sta mattina non portava nessun’anello-
-mah si figuri!! sono così emozionata che sono disposta a rispondere a qualsiasi domanda, comunque le faccio i  miei complimenti ha una memoria eccezionale, si è vero sta mattina non avevo nessun’anello perché Gaetano non mi aveva fatto ancora la proposta, si è presentato sta sera in torno alle otto nel mio ufficio e mi ha fatto la proposta  stato cosi dolce. Mi scuso anche perché abbiamo fatto tardi nell’arrivare alla festa-
-mah no non si preoccupi sono felicissima per voi Auguri ancora, mi scusi ma noto che mia figlia mi sta cercando si goda la festa-
-tranquilla vada a e comunque diamoci do tu visto che tra un po’ saremo vicine-
Camilla si limita ad annuire con la testa e le fa un bel sorriso, mentre si allontana da Silvia non può che pensare che lui sia un bastardo, uno strozzo e più ne ha più ne metta, si avvicina a Livietta e le sussurra con voce roca e vibrante – tra me e Gaetano è finito tutto lui si sta per sposare con quella – e in modo discreto indica la donna, Livietta accenna ad un no con la testa vedendo Gaetano ridere e giocare con quella donna e al casino che aveva fatto al male che aveva fatto a sua madre , le sussurra – mi dispiace mamma ma io ci credevo in voi-
Camilla sentendo quelle parole con tono colpevole zittisce la figlia e se la tira in un abbraccio dicendogli – la colpa non è tua che hai cercato di mettere a posto le cose, ma la colpa in realtà è solo mia quindi stai tranquilla e specialmente non sentirti in colpa- si asciugano le lacrime a vicenda e sciolgono l’abbraccio.
Vede Livietta avvicinarsi a Michele vede che stanno bisbigliando qualcosa e non può fare a meno di pensare “ Ma cosa stanno combinando quei due? “ li fissa e loro fissano lei con aria felice e divertita. La festa continua nel migliore dei modi o meglio Camilla scruta gli sguardi di Gaetano e lui la stessa cosa, sembra che stiano giocando a guardia e ladri, fino a quando son si sente un rumore di un qualcosa di metallo sbattere contro un bicchiere e la voce di Michele
-Mi scuso se ho interrotto i vostri discorsi ma dovrei fare un annuncio importante- si stoppa e porge la mano in direzione di Camilla e la chiama a se –Camilla puoi venire qui vicino a me?? -
-MA certo!!-
Camilla lo raggiunge al centro della stanza e ignara di tutto attende una sua parola quando vede lui inginocchiarsi ai suoi piedi e non capisce più niente e chiede all’uomo
-Michele ma cosa stai facendo??-
-Shhh Camilla se no non trovo il coraggio per-
-Il coraggio per cosa?- domanda Camilla fissando l’uomo con sguardo sorpreso e commosso
-Camilla so che forse è troppo presto, però mi sono detto sono passati vent’anni e noi ci siamo ritrovati in una città che non era nostra, in un momento dove solo tu sei riuscita a infondermi quella fiducia di cui avevo bisogno solo tu sei stata dalla mia parte quando il mondo mi credeva colpevole-
-Michele io-
- shhh Camilla ti prego se no non trovo più le parole, dove ero rimasto?? Ah si tu sei stata dalla mia parte quando il mondo mi credeva colpevole, mi hai aiutato a cercare il vero impostore sei andata contro tutti specialmente le persone che amavi per aiutarmi e io di questo ti ringrazio! Non posso giurarti che stare per tutta la vita insieme ne che sarà tutto rose e fiori però ti prego dimmi di si
Camilla mi vuoi sposare?? Cacciò un cofanetto blu e aprendolo usci un bellissimo anello con un acqua marina
Alla pronuncia di quelle parole e alla vista di quell’ anello  si fermò il tempo per due persone in quella stanza Camilla che alla vista di quell’anello si ricordò subito di quando lei fece finta di essere la sua Ragazza mentre lui cercava di estorcere qualche informazione al gioielliere e per scherzo gli indico proprio un anello come quello che aveva comprato Michele “chi sa se lui si ricorda di quell’episodio” . Gaetano che vorrebbe urlare “no Camilla tu non puoi farlo sarebbe un errore, vieni via con me!” ma non può anzi non ci riesce rimane impietrito alla vista di quell’anello  perché anche lui ricorda esattamente quelle episodio e guardando fissa negl’occhi camilla e come se le stesse leggendo la mente e pensa “ ma certo che mi ricordo anch’io come potrei dimenticarmi”. Si guardano a vicenda è come se stessero parlando telepaticamente, però lei non può far a meno di pensare a quella donna stretta a lui. Continuando a fissarsi lo sguardo di lei cambia nel moneto in cui guarda le braccia di Silvia cingergli la vita, lui capisce dal semplice fatto che nei suoi occhi legge, rabbia,  che Silvia non conta niente ma che lui  ama lei, che vorrebbe spiegare che ha chiesto di sposarla in un momento di rabbia di mancata lucidità, perché dopo l’incontro del pomeriggio lui si è sentito abbandonato ancora una volta e non ha capito più niente ed allora è uscito di fretta da casa e nella prima gioielleria ha comprato un anellino e andata da lei e per un solo momento ha esitato ma poi preso dalla rabbia e dalla delusione le aveva fatto la proposta. Ma ecco che il tempo ritorna a scorrere quando dalla bocca di lei escono delle parole un po’ farfugliate
-Beh non so che dire-
-di soltanto si Camilla e ti renderò la donna più felice del mondo-
A quelle parole Gaetano ha iniziato a riflette su ciò che aveva fatto e che stava perdendo l’unica donna che lui avesse veramente amato davanti ai suoi occhi per un momento di rabbia. Non rendendosene conto gli uscirono delle lacrime e quelle Camilla le notò e per un attimo ebbe un barlume di speranza titubò sperò fino alla fine che lui facesse qualcosa oppure dicesse qualcosa ma niente era rigido come una pietra avvinghiato a quella donna e allora si disse tra se e se che non valeva più la pena rimanere ancorata al passato.
Guardò Michele negl’occhi e rispose alla sua domanda
-SI! Si Michele!!-
- non sai ma mi hai reso l’uomo più felice del mondo , ma devo dirti un'altra cosa e spero che sarai contenta ho ottenuto di nuovo il mio lavoro da manager nella mia azienda spero che tu sia contenta-
-Ma certo è fantastico- gli diete un flebile bacio sulle labbra e lo abbraccio
 

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Capitolo 3
*** Un nuovo inizio ***


Guardò Michele negl’occhi e rispose alla sua domanda
-SI! Si Michele!!-
- non sai ma mi hai reso l’uomo più felice del mondo , ma devo dirti un'altra cosa e spero che sarai contenta ho ottenuto di nuovo il mio lavoro da manager nella mia azienda spero che tu sia contenta-
-Ma certo è fantastico- gli diete un flebile bacio sulle labbra e lo abbraccio
Gli invitati tra lo stupore e la felicità si avvicinarono ai due promessi sposi per fare gli auguri, anche Silvia si stava  recando verso i due “piccioncini” ma fu tirata da una mano che le afferrò per il polso con una pera abbastanza forte e  facendola indietreggiare di qualche passo sentì una voce di un uomo che aveva un tono strano per quella situazione di felicità
-Dove stai andando ?-
-Amore sto andando a fare i miei auguri a Camilla perché?? Ma cosa ti prende?? Hai una faccia bianca sembra che tu abbia visto un fantasma ti senti bene??-
-Si sto bene mi sento una meraviglia, ora prendi le tue cose che andiamo via- disse con tono fermo e rigido ma la donna capì che c’era qualcosa di strano in Gaetano e non poté far a meno di domandare
- Ma che sei geloso della tua vicina??- con tono alquanto irritato
- No non sono geloso non ne avrei motivo e che ho ricevuto un messaggio da Torre devo tornare in commissariato-
La donna annuì ma con poca convinzione guardò l’uomo che aveva un aria assente e non sapeva darsi una spiegazione ma non si fece troppi problemi e disse
-va bene cerco Tommy e ti raggiungo ! -
-No non ti preoccupare con Tommy sta venendo Eva a prenderlo ho già sistemato tutto, ora vado a salutarlo e parlo con Livietta e vedo se ci sono problemi-
- va bene allora ti aspetto giù-
 
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Quando vide Silvia uscire dalla porta si recò verso la finestra per prendere un po’ d’aria perché si sentiva soffocare quasi come mancasse l’aria in quella stanza, ancora non poteva credere a ciò che aveva visto, la sua donna che si sarebbe sposata con un altro che non fosse lui. Stette cinque minuti affacciato cercando di respirare più aria possibile, quando si voltò per raggiungere Livietta, si trovò Camilla dietro di lui con due occhioni marroni intenti a guardarlo e non poté far a meno di domandarle
-Che ci fai qui??-
-come cosa ci faccio qui?? È la festa di mia nipote e casa di Renzo- rispose con tono ironico
-Non intendevo in questa casa ma cosa facevi dietro di me e perché mi osservavi, anziché stare vicino al tuo futuro marito-
-Che sei geloso?? E Silvia l’ho vista uscire senza nemmeno salutare è successo qualcosa??-
“si sono tremendamente geloso al solo pensiero che tu sarai di un altro per sempre e io non posso far nulla per impedire tutto ciò” voleva dirle quello che pensava ma si limitò a dire – no e perché dovrei esserlo??- gli si spezzo la voce e con un groppo alla gola continuò sperando che lei non facesse caso al suo tono e al suo sguardo – E…e…e Silvia non si sentiva bene anzi si scusa per essere andata via così-
-Ah mi dispiace spero nulla di grave!! Ma tu stai bene hai una faccia e poi stai tremando-
-Si sto bene sono solo stanco!! Stavo cercando Livietta devo dirle una cosa sai dirmi dov’è???-
- Si è in camera da letto sta allattando Camilla, ma se vuoi puoi dire a me-
- Mmmh va bene, io devo andare perché accompagno Silvia a casa Tommy può rimanere qui fino all’arrivo di Eva??-
-Ma certo ci parlo io con lui ora vai non vorrei che Silvia aspettasse ancora- disse con voce infastidita e alterata
- Ma che sei gelosa??- domanda con un mezzo sorriso
- Io??? No! perché dovrei?? – cerca di evitare il suo sguardo ma non ci riesce
- No No vedo che sei felice con lui-
Si fissano negl’occhi come per dire ma cosa stiamo facendo, cosa ci è successo scappiamo via da questa stanza e da tutti ricominciamo, ma il loro scambia di sguardi venne interrotto quando Camilla si sentì chiamare
-Camilla…. Ca…..millaaaa ti sta cercando Livietta vieni!- domando Renzo con tono imbarazzato
-Si si arrivo dille di aspettare un minuto-
- Va bene non metterci molto ti sta cercando anche MI…CHE…LE!!!-
-Reeeenzo ho capito arrivo saluto Gaetano  e vi raggiungo-
-Mmmh va bene- farfuglia Renzo allontanandosi da loro
-Allora io vado Auguri ancora!- le da un piccolo bacio sulla guancia la guarda per un istante con occhi lucidi e se ne va
-Ci….ao Ga..ga….Gaetano!- lo guarda mentre scompare dietro la porta
 
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Camilla dopo qualche istante di smarrimento, si desta dai suoi pensieri e si precipita in direzione della cucina dove ci sono Carmen e Livietta nel sistemare gli ultimi dettagli per il taglio delle torte
-Amore mi ha detto tuo padre che mi cercavi!!-
- io??? Aaah si si volevo dirti che Tommy si è addormentato di la nello studio-
-Va bene allora appena arriva Eva la porto nello studio dove dorme Tommy-
-Va bene!!! Ma come mai viene Eva?? Gaetano dov’è andato???-
-È dovuto andare via perché Silvia non si  è sentita molto bene-
-Ah mi dispiace che se ne siano andati così presto !!!-
-E cosa ci vuoi fare!! Comunque si scusa per essere andato via così presto-
-Eh vabbè pazienza che ci vuoi fare!!-
-Eh già cosa ci vuoi fare!!- sbuffa Camilla portandosi una mano alla bocca
 
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La festa prosegui in maniera più tosto allegra, i festeggiati spensero le loro prime candeline, scartarono i regali e poi caddero in un sonno profondo vista l’ora. Infatti la festa si era prolungata più del previsto, mentre gli invitati salutavano lasciando la festa alle donne di casa non rimaneva altro che pulire casa. Anche Michele era andato via  visto che lui la mattina seguente doveva lavorare, aveva proposto a Camilla di passare la notte insieme ma lei in modo dolce come suo fare ha declinato l’invito, dicendogli che non se la sentiva di lasciare Carmen e Livietta da sole con la casa in quelle condizioni. Anche Renzo era andato a dormire mentre George si era ritirato con la piccola Camilla nell’appartamento che una volta era lo studio di Renzo. Le tre donne ripulirono tutto senza rendersi conto che erano quasi l’una di notte e Camilla preoccupata per il mancato arrivo di Eva, prende il cellulare e nota che le è arrivato un messaggio dalla donna che si scusava ma aveva avuto un imprevisto a lavoro e se poteva portarlo lei da Gaetano che era stato già avvertito, Camilla si limitò a rispondere al messaggio con un semplice “Non ti preoccupare Eva stai tranquilla è tutto apposto”.  Camilla prende in braccio Tommy saluta Carmen e con Livietta se ne ritornano ai rispettivi appartamenti. Arrivata davanti la porta di Gaetano, Camilla esita per un istante e poi bussa ma nessuno apre ci riprova per un paio di volte ma niente.
-Vabbè non sarà tornato ancora gli lascio un bigliettino così sa che Tommy è da me-
Sbuffando lascia il bigliettino sotto la porta e se ne torna a casa. Sistema Tommy nella cameretta di Livietta e si dirige in bagno, ha bisogno di un bagno per rilassarsi un po’ dopo una lunga giornata, quando la vasca si è riempita d’acqua va nella sua camera da letto si sveste e ripone il suo anello nel portagioie e pensa “certo che tra tanti anelli proprio uno con l’acquamarina doveva prendere, chi sa se ho fatto bene ad accettare!!! Mah ora ho solo bisogno di un bel bagno” ripone l’anello, si infila l’accappatoio e si reca verso il bagno quando sente il campanello suonare.
“DRIIIIIN-DRIIIIN-DRIIIIIIIN”
-Ma chi è a quest’ora che suona come un pazzo?? Sto arrivando- alza gli occhi al cielo sbuffa e apre la porta e chi si ritrova?? – Gaetano!!!! c’è bisogno di bussare cosi?? –
-Si scusa pensavo che dormissi!! Ho letto il bigliettino sotto la porta. Tommy dov’è??-
-Vieni entra!!- lo invita con la mano
Si guarda in torno per capire se c’è qualcun altro che gira per casa
-Vuoi entrare oppure rimanere lì tutta la notte??- dice con tono irritato
-AH si scusa – entra con aria un po’ guardinga e si guarda in torno e appurato che c’è solo lei si rilassa
-È in camera di Livietta che dorme!!- dice accompagnandolo verso la camera e con la coda dell’occhio nota che sta guardando come se cercasse qualcosa o che cercasse qualcuno, e non può fare a meno di domandare – cerchi qualcosa?? O qualcuno?? – con un sorriso malizioso attende una risposta
- Ma chi io? No non cerco nulla e nessuno!!! Perché??- la guarda e la scruta e nota quel suo sorriso che gli far venir voglia di togliere con un bacio
E con tono da finta tonata dice – ah no??? mi sembrava che stessi cercando qualcosa –
-No no ti sarai sbagliata!! – si avvicina sempre più a lei sente il suo profumo sa che se non esce da quella casa al più presto rischia di impazzire, ma non riesce a non farle una semplice domanda –Sei sola?? Il tuo amato non c’è??-
- No Michele è tornato a casa sua! Perché??-  indietreggia un po’ da lui, sa che sono troppo vicini  che questo non è un bene
-Così per sapere! - e le fa un sorriso che lei conosce bene – Camilla! – nota che la donna indietreggia sempre più da lui, ma con molta calma continua ad avanzare verso di lei
- Gaetano di…di…dimmi! - sa che la situazione le sta sfuggendo di mano, gli si annebbia la mente sa che la sua lucidità durerà ancora per poco
L’uomo continua ad avanzare verso dei lei – Camilla! – è l’unica cosa che dice e con tono sempre più malizioso, non gli interessa che la donna continui ad indietreggiare sa che ormai è in trappola
-Gaetano! - indietreggia sempre più fin quando si sente con le spalle al muro, sa che adesso non ha scampo –Ormai sei in trappola professoressa non mi scappi!!! Voglio la verità!! – le dice sussurrandole nell’orecchio
-Gaetano di cosa stai parlando??- sente il suo fiato sul collo, le sue braccia che la bloccano, il suo profumo l’avvolge le gambe le stanno per cedere, e poi alza la testa i suoi occhi da cerbiatta incontrano quelli di lui, quegli occhi azzurri come il mare e non può far a meno di leggerli e capisce che in quello sguardo bruca il fuoco della passione, dell’amore che lui prova per lei nonostante ciò che sia successo tra di loro. Avvicina le sue labbra alle sue e con un sussurro pronuncia il suo nome – Gaetano! - e poi posa le sue labbra sulle labbra di lui che ricambia con un bacio lieve e casto che man mano diventa sempre più passionale uno di quei baci da togliere il fiato. Il primo che si stacca per respirare è lui che inizia a fissarla negli occhi, capisce che non può fare a meno di lei dei suoi baci delle sue carezze dei suoi occhi, ma lui ha bisogno di risposte e sena pensarci due volete le chiede:
- Camilla io devo sapere! Devo sapere che questa non sarò solo una notte tra due amanti, devo sapere se tu ami veramente Michele o se ami me. Camilla io devo sapere che tu in quest’ultimo anno hai continuato ad amarmi che stai con Michele sono per non sentirti solo e non perché lo ami, che tu anche quando hai fatto l’amore con lui pensavi a me, a noi mentre eravamo insieme. Devo sapere se ti sono mancato come tu sei mancata a me, io devo sapere che non hai dimenticato nulla di noi e non parlo solo dell’anno appena passato, ma di tutti i dieci anni che abbiamo intrapreso una storia se così si può dire. Io devo sapere che tu sei sempre stata mia SOLO MIA. Ti prego Camilla fai scomparire tutti i dubbi che ho in questo momento e ti giuro sul nostro amore che io non me ne andrò più e soprattutto che non ti lascerò più andare via da me nemmeno per un istate! Ti giuro che continuerò ad amarti ad aprirti il mio cuore come il primo giorno però ti prego dimmi che mi ami e che mi hai sempre amato! – si fissano per qualche istante, lui con gli occhi lucidi e pieni di speranza attende una sua reazione una parola, ma non riesce a fissarla ancora e abbassa il capo verso il pavimento, spera che non sia un addio che non abbia sbagliato a confidargli i suoi pensieri a mettersi a nudo per l’ennesima volta. Ecco che sente le sue mani poggiarsi sul suo viso intente ad alzargli la testa per costringere quegli occhi azzurri ad incrociare quelli suoi da cerbiatta, lo costringe a guardarla negli occhi, quegli occhi lucidi che non attendevano altro che quelle parole per liberarsi dal tormento e dalla tristezza che le riempivano lo sguardo fino a poco prima, continua a fissarlo per imprimere nella sua mente quell’immagine e poi trova la forza per dirgli
-Gaetano mi dispiace per averti lasciato in quella maniera, credimi non mi sono resa conto di ciò che avevo fatto fin quando mi sono ritrovata da sola la sera stessa nella mia stanza e in quel letto che per molto tempo era stato nostro complice, che mi sono sentita subito sola persa senza di te, poi quando durante la notte mi svegliavo in preda agl’incubi e girandomi mi rendevo conto che tu non c’eri, ma c’era solo, il tuo profumo, i ricordi di noi che facevamo l’amore, scoppiavo in un pianto disperato e chiamavo il tuo nome ma in vano. Non sai quante volte ti ho cercato per dirti il mio pentimento, che per l’ennesima volta ho preferito scappare anziché affrontare quello che mi stava succedendo, mi dispiace per tutto il male che ti ho causato non avrei voluto, sai due giorni dopo sono venuta in commissariato per dirti che ero stata stupida che senza te non potevo vivere, ma mi disse Torre che eri partito e non sapeva quando tu saresti tornato, e se saresti tornato. Me ne sono tornata a casa distrutta sono stata per quasi due settimane senza uscire di casa senza vedere nessuno, c’era solo Livietta che per starmi vicino per un po’ si è trasferita da me con la piccolina, e poi c’era Michele che non so come si è insinuato sempre più nella mia vita fino a fare coppia. Ma credimi Gaetano nei mie pensieri ci sei sempre stato tu, nei miei sogni nei miei incubi, quando facevo l’amore con lui io immaginavo te, i tuoi baci le tue carezze ho sempre immaginato te. IO TI AMO GAETANO e – non riesce a concludere che lui se la tira a se e inizia a baciarla con tutta la passione che ha ma lei cerca di bloccarlo per finire il suo discorso ma lui le poggia un dito sulle labbra e le dice
- Shhh ora basta abbiamo fatto e detto abbastanza io ti desidero Camilla, a me basta aver avuto conferma dei tuoi sentimenti e ora i mie dubbi non ci sono più. Ora lasciati andare io ti desidero e non sai quanto! –
- Lo so -  riesce solo a sussurrare Camilla
Si desiderano forse più di prima, suggellano quel momento con un bacio dal sapore di libertà e di consapevolezza che anche se quella notte stava svanendo per far posto alle prime luci dell’alba loro non si sarebbero più divisi e niente avrebbe potuto interferire con quel nuovo inizio. Le loro mani si intrecciano e si scontrano, le mani di lei immerse nei capelli di lui, si ritrova avvolta tra quelle braccia che hanno il potere di farla sentire al sicuro, le mani che dai capelli scendono sulla schiena come per accarezzarla, le duole quasi staccarsi dalla quelle labbra che sembrano non bastarle più, si perché lei vuole di più vuole lui in tutti i sensi. La sua bocca scende sul suo collo dove avverte i muscoli irrigidirsi, ad ogni bacio fa un sussulto, le sue mani immerse nuovamente in quei capelli cosi morbidi. Ormai Gaetano è offuscato dalla passione, sa che non può trattenersi ancora allungo, sente ad ogni bacio che lei gli dà una scossa che lo percorre lungo la schiena. Ribalta la situazione e schiacciandola contro il muro e fa si che lei si aggrappi con le gambe ai suoi fianchi, sente i suoi seni compressi sul suo petto, i battiti del cuore che sono sincronizzati, la bacia sul collo che lui adora, sente il suo respiro sempre più affannato, sente le sue mani che lo scrutano la sua bocca su di lui ormai sono fuori controllo. La stacca da lui quasi con forza per poterla ammirare, e poi con le sussurra all’orecchio
-Che dici andiamo di la professoressa??- con un tono e un sorriso che lasciano intravedere solo la malizia e il desiderio
-Sono completamente tua vicequestore!!! Fai di me ciò che vuoi-  gli sussurra di rimando nell’orecchio
- se me lo dici cosi non resisto-  la guarda negli occhi se la prende in braccio si dirige nella camera di lei, la poggia delicatamente sul letto e portandole le mani alle spalle le fa scivolare l’accappatoio così da lasciare quel corpo nudo aspettando di essere riscaldato dalla sua pelle.
-Dio quanto sei bella!!- ammira quella donna illuminata dalla luna, la sua pelle bianca risplende ancora di più al chiaro di luna. Le si stende addosso, sente le mani di lei che gli sbottonano la camicia, i suoi baci, i morsi che da, sa che lo fanno impazzire. Finalmente la camicia vola via sembrava quasi opprimerlo, slaccia la cintura abbassa la zip de pantaloni e anche quelli volano via in un angolo della stanza, non resiste più sfila anche i boxer e ora si sente finalmente libero. La stringe a se quasi come se volesse farle capire che lei e solo sua e di nessuno più, la bacia sul collo poi scende fino ai sensi ma continua a scendere fino ad arrivare nel profondo della sua intimità. Ricorda bene cosa piace alla sua professoressa, la sente sussultare sente i suoi gemiti farsi sempre più intensi, e alla sua completa merche, poi risale lungo il suo addome alternando baci e morsi, arriva di nuovo sul suo collo, lo lecca lo bacia glielo morde, e ad ogni singola azione sente il suo piacere. Abbandona il suo collo per posarsi finalmente sulle sue labbra la guarda e le sussurra
-sei mia e sarai sempre mia!!- riprende a baciarla e la fa sua, entra in lei, sa come muoversi come farla godere. Ormai è in balia di lui, il piacere ad ogni spinta aumenta sempre di più, affonda le sue unghie nella schiena di lui sa di provocare in lui un dolce piacere, sente le sue mani su di lei che la stringono a lui anche se con fervore le sembrano quasi carezze, poi con una spinta lo butta al suo fianco e con agilità gli salta addosso ritrovandosi a cavalcioni su di lui. Lo fissa non ricordava di come fosse così bello, gli fa un sorriso e riprende a baciarlo. La fa nuovamente sua sa quanto le piaccia, stringe le sue gambe a se sa di darle piace, lei si china e lo bacia come se non ne avesse mai abbastanza, si avvicina all’orecchio di lui e con voce giocosa e maliziosa gli sussurra
-Sono tua!! Sono mille volte tua!!- con queste parole Gaetano con una mossa la riporta sotto di se vuole ammirarla ancora e ancora e con quel sorriso che le illumina il viso lo è ancora di più, sa che non si stancherà mai di lei di fare l’amore con lei la guarda e le posa un bacio dolce e sensuale sulle labbra e dice
-Ti Amo Camilla sei la donna della mia vita-
Con occhi umidi lei risponde –Anche io ti amo, ti ho sempre amato – dopo quelle dichiarazioni Gaetano la fa nuovamente sua fino a raggiungere l’estremo piacere dell’amplesso. I due si addormentano sfiniti, abbracciati l’uno all’atra, cadendo in un sonno profondo come non gli succedeva da tempo. È l’alba un raggio di sole attraversa lo spiraglio delle tende e illumina il viso di Gaetano, che infastidito dalla luce apre gli occhi e si gira intorno sa che quella non è la sua camera da letto ne quella di Silvia, abbassa lo sguardo e vede lei abbracciata a lui che dorme beatamente.
-Ma quanto sei bella amore mio quando dormi!!- sussurra piano spostandole un riccio ribelle dalla faccia, che le nascondeva il sorriso dolce e appagato. Si gira per afferrare il cellulare ma non lo trova, allora si alza dal letto cercando di fare il più piano possibile per non svegliare Camilla, le sposta il braccio portandolo sul fianco di lei cosi da liberarsi della presa. Va in salotto e cerca il suo cellulare, nota che ci sono 10 chiamata perse di Silvia ma che più di tanto non gli interessa poi vede l’orario
- sono le sei e mezza sarà meglio che porti Tommy a casa-
Ritorna nella camera da letto, resta ad ammirare la donna avvolta nel lenzuolo per qualche minuto e poi inizia a vestirsi cercando i far meno rumore possibile. Quando sta per uscire dalla stanza sente la voce di lei
-hey che fai vai via senza salutarmi??- si solleva e si porta la mano sinistra sotto il capo e continuando a pensare alla notte appena trascorsa
-Hey! Buongiorno non volevo svegliarti scusa- si avvicina al letto e si siede accanto a lei
-Non preoccuparti- si alza e gli da un bacio –buongiorno anche a te amore mio!-
Sulla faccia di lui spunta un sorriso di felicità –Amore mio quanto mi piace essere chiamato così da te-
Gli da un nuovo bacio e non può far a meno di domandare –che fai vai via??-
-si porto Tommy a casa, non voglio che si svegli qui, non fraintendermi solo che non voglio confonderlo almeno non ancora-
-si ti capisco!! Ma con non ancora cosa intendi? - lo fissa con aria strana
-intendo che devo spiegargli che il suo papà è tornato con la donna che ama e che lui adora e che con Silvia mi sono lasciato – cerca di capire la sua espressione che ai suoi occhi sembra stupita – non è che ti sei pentita di sta notte e delle cose che ci siamo detti?? –
- ma che scherzi da oggi sono solo TUA!! Anche io devo chiarire molte cose, specialmente con Michele –  
- che dici ci aggiorniamo più tardi?? – le porta una mano sulla guancia e l’accarezza
-non vedo l’ora già mi manchi!! Ti prometto che questo sarà l’ultimo giorno che staremo così lontano – gli fa un sorriso e stringe le mano di lui come per sentire ancora di più il suo calore
- ci conto professoressa! Io vado a prendere Tommy di la. Ciao amore mio TI AMO!! – e dopo averla salutato le diede un bacio
- Ciao amore mio TI AMO ANCHE IO! – gli fece il suo sorriso migliore ricambio il bacio e gli face ciao con la mano lo vide uscire dalla stanza il tempo di prendere Tommy che senti la porta principale chiudersi. E con un sorriso a trentasei denti si rimise a dormire o meglio ci provo, ma l’eccitazione e la contentezza al solo pensiero di lei e Gaetano di nuovo insieme le fece passare completamente il sonno. Non può far a meno di dire ad alta voce quasi in un grido di liberazione
- BUONGIORNO MONDO!! OGGI È UN GIORNO NUOVO ANZI UN NUOVO INIZIO - 

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Capitolo 4
*** niente è mai facile ***


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quella mattina era iniziata alla grande per Camilla, era rimasta a letto ancora un po’ avvolta in quelle lenzuola che erano impregnate del suo odore guardando fisso la parte del letto dove poche ore prima giaceva in un sonno profondo il suo Gaetano, ricordava tutto di quella notte, i baci le carezze quelle parole che mai avrebbe confessato le sue braccia che l’avvolgevano facendola sentire protetta, amata e il suo odore lo sentiva sulla sua pelle, solo al pensiero di quella notte le venne un brivido che l’attraverso da testa a piedi, con la mano destra si sfiorò le labbra e senza accorgersene fece un sorriso. Prese il cellulare dal comodino e mando un messaggio a Gaetano
-AMORE MIO GIA’ MI MANCHI! QUESTA NOTTE È STATO MERAVIGLIOSO FARE L ‘AMORE CON TE, STARE TRA LE TUE BRACCIA E SVEGLIARMI CON TE !! NON VEDO L’ORA DI VEDERTI E STARE CON TE UN BACIO MIO VICEQUESTORE…..  TUA CAMILLA -
Si alzò dal letto e andò in cucina seguita a ruota da Potty il quale iniziò ad abbaiare in direzione del contenitore con i croccantini.
-Si si stai calmo!! Ho capito vuoi fare colazione arrivo!! – girò gli occhi e prese il contenitore, riempì la ciotola di potty e ripose a terra, in un lampo il cagnolino le abbaio come se la stesse ringraziando e si fiondò a capo fitto nella ciotola
- Non c’è di che Potty! – con un sorriso si chinò ed accarezzò il cagnolino e poi si concentrò sulla sua di colazione, si fece una premuta d’arancia e delle fette biscottate con la marmellata. Si incammino verso il tavolo con la sua colazione quando la porta suonò
 DRIIIIN DRIIIIN!!
-Ma chi può essere a quest’ora? – domandò rivolta verso il Potty
DRIIIIIIN DRIIIIIIN!!!
-Eccomi!- aprì e si ritrovò Livietta ancora in pigiama e con un contenitore porta vivande in mano
- Buon giorno mamma! Che c’è non sei contenta di vedere la tua bambina?? – domandò alla madre con una felicità negli occhi e un sorriso giocoso, entrata in casa e chiusa la porta le due donne si recarono verso la cucina – ti ho portato una fetta di torta, beh in realtà una per me e una per te!  Facciamo colazione insieme?? - 
- Ah grazie amore ma io avevo già preparato qualcosa non mi aspettavo una tua visita almeno non a quest’ora! – si sedette a tavola in attesa della figlia
Mentre si versava un po’ di premuta d’arancia nel bicchiere rispose a Camilla - Beh lo so!! Ma non riuscivo più a dormire – poi guardando meglio la madre notò che era raggiante e non poté far a meno di dire – Sai mamma oggi ti vedo particolarmente felice e soprattutto bella, non ti vedevo cosi da tempo! –
-Non so a cosa ti riferisci! Sono sempre la stessa – cerco di trattenere un sorriso di felicità
-Mamma a chi vuoi darla a bere? A me di sicuro no!! –
- Beh hai ragione oggi sono particolarmente felice!! – cercando di cambiare discorso domandò – Maaaah come mai non hai continuato a dormire? Sono appena le sette e mezza!! –
- Perché sono troppo emozionata!! –
- Emozionata per cosa scusa??? -  guardò la ragazza incuriosita
- Si sai la mia mamma che si sposa non è cosa da tutti i giorni!! –
- Aaah! Beh non pensavo che l’avresti presa così … -
-Così bene??? Perché non avrei dovuto scusa?? -  mentre continuava a mangiare la sua porzione di torta fissò la madre negli occhi e disse – Certo forse una parte di me sperava che ieri sera, qualcuno ti impedisse di accettare e ti portasse via con lui ma non è successo. Mah va bene così vedo che sei felice e questo mi basta –
-Ti riferisci a Gaetano?? – continuò a fissare lo sguardo di Livietta e per un attimo ha notato un aria nostalgica e malinconica in quello sguardo
- Si mamma, ma non ne voglio parlare. E ti chiedo scusa per aver invitato Gaetano senza dirti nulla!! – sentì le mani di Camilla posarsi sulle sue
- Tu non mi devi chiedere scusa su nulla, non hai fatto niente di male stai tranquilla – le accarezza il viso e le fa un sorriso sincero
- Va bene mamma!! -  ricambio il sorriso e sorseggiando un po’ della sua premuta sbottò con tono agitato e giocoso – Ora torniamo al matrimonio, ci sono molte cose da pensare da preparare, dovete decidere la data, il viaggio di nozze se continuare ad abitare qui o a casa sua, i fiori la location la lista degli inv -  la ragazza fu bloccata dalla madre
"E adesso come glielo dico, è così felice per me e Michele. Però non posso tenergli nascosta una cosa così, devo dirle di me e Gaetano. Spero che la prenderò bene e che capirà “ mentre penava guardava sua figlia così felice nell’elencare le cose da fare per il matrimonio, che sentì un dispiacere nell’interrompere Livietta – Livietta….Livietta….Livietta devo dirti una cosa!- sbottò tutto d’un fiato
-Mamma cosa devi dirmi?? -  notò l’agitazione negli occhi di Camilla
-Io non sposerò Michele!- sentì mancarle il respiro non sapeva come la ragazza avesse potuto reagire
- Ma…ma….ma come? Cos’è cambiato in una sola notte?? È successo qualcosa che io non so?? -  fisso negli occhi la madre in attesa di una risposta – mamma dai sai che può dirmi tutto!! – le prese le mani per infonderle coraggio
- Va bene io te lo dico, però mi prometti che non mi giudicherai e soprattutto non ti arrabbierai e ne urlerai??? –
La ragazza fece cenno con il capo e fece un sorriso
-Ieri sera quando sono tornata a casa, ho bussato alla porta di Gaetano per dargli Tommy, ma dopo un po’ nessuno mi ha aperto e allora gli ho lasciato un bigliettino in cui lo avvertivo che il bimbo era da me. Sono entrata in casa, ho messo Tommy a letto e sono andata in camera per svestirmi, ho messo l’accappatoio quando ad un certo punto suonano alla porta. Vado alla porta e mi ritrovo Gaetano e -  si blocca per deglutire quel groppo che quasi la strozzava, quasi se stesse confessando un omicidio
- dai mamma continua non ti mangio! –
La donna accennò con il capo e continuò il suo racconto – Mi ritrovo Gaetano e lo faccio accomodare, ci avviamo verso la tua cameretta quando noto che si stava guardando in torno, allora mi volto e spontaneamente gli domando se stesse cercando qualcosa o qualcuno. Lui mi risponde di no che non stava cercando nulla e nessuno. Ma sapevo che non era infatti dopo un po’ mi ha domandato se c’era Michele ma io gli ho risposto di no che ero sola, lo vedo avvicinarsi sempre più ed io indietreggio sempre più, fin quando non mi ritrovo con le spalle al muro e le braccia di lui che mi bloccano. Ci siamo guardati per qualche istante e non ho resistito l’ho baciato – la donna si interruppe nel guardare la faccia meravigliata di Livietta e da un mezzo sorriso che però non sapeva decifrare
-E lui che ha fatto?? Mamma ci sei??-
- E lui ha ricambiato ma poi si e staccato mi ha fissata negli occhi e mi ha domandato se io  amassi veramente Michele e se ero convinta di sposarlo oppure continuavo ad amare lui, che se fosse stato così avrebbe lasciato Silvia per ritornare da me, ed io a quel punto non ho retto e gli ho detto la verità – con aria titubante si interrompe per qualche istante
-e cioè?? Mamma dai non tenermi sulle spine – disse la ragazza esasperata
- che ho commesso un errore quel giorno in ospedale, che non ho smesso di amarlo, che l’ho cercato un paio di giorni dopo per dirgli che ero stata una cretina, una stupida che senza di lui non potevo vivere e che quando appresi la notizia della sua partenza, capii che l’avevo perso per sempre e che mi chiusi in casa, che non volevo vedere nessuno che tu ti sei trasferita qua per starmi vicino, degl’incubi dei pianti durante la notte e di come mi sono ritrovata a fare coppia con Michele, ma che comunque pensavo a lui ogni istante anche quello più intimo e poi gli ho detto che lo amavo. Io volevo continuare a chiedergli scusa a dargli spiegazioni ma lui mi ha zittita e mi ha detto che per lui bastava sapere che lo amassi e da li ci siamo baciati una due tre e di colpo ci siamo trovati in camera da letto, il resto te lo lascio immaginare -  concluso il suo racconto, abbasso la testa per distogliere il suo sguardo da quello di Livietta, aveva paura che quegli occhi la giudicassero colpevole di amare ancora Gaetano. Ci fu attimo di silenzio che fu interrotto dalla ragazza
- Mamma guardami! – con tono emozionato alzò la testa di Camilla cosi che i loro sguardi si incontrassero – mamma non sono arrabbiata ne delusa, sono contenta che tu me l’abbia detto. Per me l’importante è che tu sia felice, certo mi dispiace per Michele ma te l’ho detto speravo che tu e Gaetano ritornaste insieme, altrimenti non l’avrei invitato ieri sera sapendo comunque le intenzioni di Michele. Sapevo che solo mettendolo d’avanti al fatto compiuto avrebbe capito che perderti per sempre lo avrebbe ucciso e speravo che bloccasse Michele e che ti avrebbe confessato i suoi sentimenti. Forse non l’ha fatto ieri sera davanti a tutti ma comunque come si dice?? meglio tardi che mai!! – continuò a fissarla negli occhi e le fece un sorriso di gioia e anche un po’ liberatorio
-Sul serio non sei arrabbiata con me?? – disse con voce roca e gli occhi lucidi
-Certo mamma, mi è bastato guardarti prima. Avevi una luce negli occhi che non vedevo da tanto tempo, e a me importa solo la tua felicità con chi unque sia. A me basta che sei felice il resto non conta – l’abbracciò così forte che quasi sentiva mancare il respiro
-certo che la mia bambina è così cresciuta – sciolse l’abbraccio – ti voglio bene!! –
-Anch’io te ne voglio mamma! – le fece un sorriso che riempirono di gioia il cuore di Camilla
-Mamma scusa se te lo domando. Ma con Michele adesso come farai? –
-Ho intenzione di parlargli questa sera stessa –
-mmm va bene! È stata bella e illuminante questa colazione ora vado che tra poco Cami si sveglia –
-E già!! Dai un bacio a quel fagottino di nonna sua!! Ci sentiamo più tardi così ti tengo aggiornata!! –
-Va bene ciao mamma a dopo!-  si stringono in un ultimo forte abbraccio
-Ciao tesoro a dopo!- la salutò con un bacio sulla guancia e chiuse la porta. Mentre si dirigeva in cucina per mettere in ordine sente il suo cellulare squillare. Si affretta a raggiungere il bancone nella speranza che fosse Gaetano ma quando afferra il cellulare e legge sul display il nome di chi la stava chiamando sbuffo e con un po’ di delusione disse – È Michele! Adesso cosa gli dico? Vabbe qualcosa mi verrà in mente -  portandosi una mano alla testa rispose cercando di mantenere un tono neutro – Buongiorno Amore -  fece uno sforzo nel pronunciare quella parola
- Buongiorno anche a te amore! Ti ho svegliata per caso? –
- No no non ti preoccupare! –
- Ah meno male! Ti ho chiamata per dirti che sono in partenza per Berlino –
- In partenza?? E come mai?? Non mi hai detto nulla ieri – sbuffa e rotea gli occhi
- E lo so non sapevo nulla nemmeno io, ma mi hanno chiamato dalla sede di Berlino per comunicarmi che hanno un problema nel chiudere un contratto con un azienda canadese –
- Mmmh, ho capito! – torturandosi le labbra domanda con tono ansioso – Eeee quando pensi di tornare?? –
- Che c’è già ti manco? –
- No! Cioè si, però volevo parlarti di una cosa delicata ?? – sbuffa continuando la tortura a quelle povere labbra
-  Spero niente di serio! –
- No no!! Cioè si però devo dirtela a voce –
- Aaaaah ho capito riguarda il matrimonio, hai già pensato ad una data?? –
- La data?? – è l’ultima cosa a cui stava pensando – Beh io non mi riferivo a quello! –
- Dai qualunque cosa sia ne parliamo Lunedi!! – con tono giocoso – Comunque ora devo andare ci sentiamo sta sera! Ciao amore mio!! – ed agganciò
- Michele!! No Mi…mi…Michele – ma aveva già messo giù, continuando a sbuffare guardava fisso lo schermo del cellulare – E adesso come faccio?? Come lo dico a Gaetano – posò il cellulare nuovamente sul bancone, sparecchio la tavola e ripose tutto in lavastoviglie, con aria abbattuta si avvio verso il bagno pensando che un bel bagno caldo l’avrebbe aiutata.
 
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Nel frattempo in commissariato Gaetano era nel suo appena arrivato, aveva l’aria sognate e stralunata un sorriso da ebete spiaccicato in faccia, solo un cieco non avrebbe notato quei chiari segni di un uomo innamorato. Anche Torre aveva notato quell’aria così felice e gioiosa, lo ricordava cosi quando stava con la prof e con nessun altra nemmeno con Silvia, non poté evitare di dire tra se e se
-Qua gatta ci cala!!! Eeeee -  e con un mezzo sorriso attirò a se la Lucianona che curiosa domandò
-come mai hai quel sorriso?? Ne –
- ma niente ho visto il dottore e oggi mi sembra particolarmente felice ne!! –
- ah si?? E da cosa lo deduci ispettore? – guarda l’uomo con aria sorpresa
-Dalla luce che ha negli occhi!! – si voltò verso la donna e disse – la stessa luce che ho io quando ti vedo mia bella Lucianona – la donna non poté evitare di baciare l’uomo
- Eeeeeh sempre a fare i piccioncini voi due – una voce maschile interruppe i due
- Dottò scusate e che la Lucianona – l’uomo balbetto con immenso imbarazzo
-Si Torre la Lucianona come no!! – fece un sorriso ironico e poi con aria seria disse –Torre oggi non ci sono per nessuno nemmeno per il pm Rocca chiaro?? –
- si dottò! –
- bene Torre ti aspetto tra cinque minuti in ufficio con un bel caffè –
- va bene dottò –
Entrò nel suo ufficio, si sfilò il soprabito e si andò a sedere dietro la sua scrivania prese il cellulare e notò un messaggio, lo aprì per leggerlo
-AMORE MIO GIA’ MI MANCHI! QUESTA NOTTE È STATO MERAVIGLIOSO FARE L ‘AMORE CON TE, STARE TRA LE TUE BRACCIA E SVEGLIARMI CON TE !! NON VEDO L’ORA DI VEDERTI E STARE CON TE UN BACIO MIO VICEQUESTORE…..  TUA CAMILLA -
Non poté fare a meno di fare un sorriso e ripensare alla notte trascorsa con lei e di lei cosi bella e sensuale come lui non ricordava, poi quando ripensa al momento in cui ha confermato i suoi sentimenti per lui è invaso da un brivido di felicità e poi risponde al messaggio
-AMORE MIO ANCHE TU MI MANCHI DA IMPAZZIRE ANCHE SE SONO PASSATE POCHE ORE DAL NOSTRO SALUTO!! ANCHE PER ME E’ STATO MERAVIGLIOSO FARE L’AMORE CON TE, VEDERE LA TUA PELLA AL CHIARO DI LUNA COME SE BRILLASSE DI LUCE PROPRIA, I TUOI BACI I TU SOPRA DI ME LA TUA PELLE COSI MORBIDA, CHE NON SMETTEREI DI ASSAPORARE CON I MIEI BACI. TI AMO PROFESSORESSA UN BACIO ………. G -
Preme invio, e aspetta una sua risposta che non tarda a venire
-GAETANO SEI UN UOMO MERVIGLIOSO, SAPERTI TUTTO PER ME NON SAI QUNTA GIOIA I DA’. SE VUOI SAI DOVE TROVARMI ASPETTO UN TUO CENNO BACI AMORE MIO….. CAMILLA –
Si affretta a rispondere
-MIA PROFESSORESSA TI DESIDERO E NON SAI QUANTO TI VA DI CENARE INSIEME?? PASSO A PRENDERTI ALLE 20:30 –
-MIO CARO VICEQUESTORE TI HO GIA DETTO DOVE PUOI TROVARMI. CI VEDIAMO STA SERA BUONAGIORNATA AMORE MIO –
Non riesce ancora a crederci, sembra che stia sognando ma è la realtà, è tutto vero ma deve accantonare i suoi pensieri quando sente bussare
-Avanti! -
-dottò permesso! –
-Vieni Torre vieni!! Cosa c’è? –
-Dottò vi ho portato il caffè che mi avete chiesto – Porge il bicchierino con il caffè a Gaetano e non può far a meno di pensare “ qua c’è di mezzo la prof”
- Ah si scusa Torre non so dove ho la testa, o meglio lo so ma di sicuro no qui a lavoro – prende il bicchierino dalla mano di Torre e inizia a sorseggiare il suo caffè  quando nota l’ispettore intento a fissarlo – TORRE ma cosa guardi?? Che c’è qualcosa non va?? – si rivolge con tono infastidito
- No no Dottò è che stavo pensando ad una cosa! – cerca di spiegare gesticolando con le mani
-Mmmmh -  è l’unica cosa che riesce a dire – Va bene Torre puoi andare grazie! E ricorda non ci sono per nessuno almeno che non è un emergenza non voglio essere disturbato chiaro?? -  si rivolge con tono fermo e deciso
- agli ordini dottò – si appresta ad uscire dall’ufficio
Si sofferma a pensare “possibile che abbia capito tutto?? Certo che Torre sa bene la mia storia con Camilla e inoltre sono un libro aperto”, - vabbe è meglio se adesso mi metto a lavorare - 
Accantona i suoi pensieri ed inizia a visionare tutte quelle scartoffie che si ritrova sulla scrivania, deposizioni referti di autopsie, scadenze provenienti dal questore. Passa quasi l’intera mattinata su quei fogli fin quando non viene interrotto della vibrazione del cellulare. Ha evitato di rispondere alle chiamate di Silvia ma adesso sa che non può più deve parlare con lei!
- Pronto – rispondendo con tono neutro forse anche un po’ freddo
-Amore!! Finalmente, ti ho cercato tutto il giorno sul cellulare e anche in questura ma nessuno sapeva dove fossi finito –
-Si scusami Silvia e che ho chiesto a Torre di non essere disturbato almeno che non ci fosse un emergenza –
- e come mai non volevi essere disturbato?? – si rivolge con tono acido e irritato
- perché avevo delle cose da sistemare visto che il questore mi sta pressando per il caso della mole Antonelliana –
- mah faccio finta di crederci!! Che dici ti puoi liberare per pranzo? –
- Per pranzo?? Beh io ne avrei ancora pe un bel po’! – con tono scocciato
- Eddai amore almeno la pausa pranzo puoi farla! – risponde lei con tono malizioso
- E va bene ti vengo a prendere in ufficio?? –
- In realtà sono a casa ordino qualcosa al ristorante sotto da me ?? –
- No senti Silvia ti vengo a prendere tra mezz’ora ti porto fuori a pranzo !! –
- Ma come io avevo già pianificato tutto! –
- va bene però vengo solo perché ti devo parlare di una cosa –
- di cosa?? –
- quando sarò li ne parleremo a dopo -  e senza darle modo di rispondere chiude la chiamata.
Si alza dalla poltrona afferra il cellulare e il soprabito e si dirige fuori dal suo ufficio, va verso Torre e dice
-Torre io esco per la pausa pranzo, lascio la situazione nelle tue mani –
-non si preoccupi dottò state in mano all’arte –
- se vabbe ciao!! – si volta e si appresta ad uscire dal commissariato
È in macchina pensa alle cose che dovrà dire a Silvia, spera che non la faccia soffrire così tanto infondo solo la sera prima le aveva chiesto di sposarle e adesso già la stava lasciando, spera di non farci l’amore nemmeno per l’ultima volta perché sa che se lo dicesse a Camilla lei lo percepirebbe come un tradimento. In un lampo si trova sotto casa di Silvia , bussa al citofono il portone si apre e lui entra dentro, prende l’ascensore e sente l’ansia salire, le forze mancare spera che non ci vorrà molto. Ecco che le porte dell’ascensore si aprono e di colpo si ritrova davanti la sua porta bussa il campanello e la porta si apre
-Amore sei già qui! –
Con tono freddo e diretto entra e senza salutarla entra in casa e sgancia la bomba
 – Silvia dobbiamo parlare - 
La donna avverte il tono distaccato e l’agitazione di lui – Gaetano ma cosa stai dicendo ?? –
-Quello che ho detto dobbiamo parlare, anzi io ti devo parlare –
Gli occhi di lei si fanno umidi sa che dal tono di lui non si presagisce nulla di buono e in modo diretto domanda – Mi vuoi lasciare Gaetano?? –
-Silvia mi dispiace ma io mi sono reso conto che non ti amo, che ieri sera ho commesso un errore nel proporti di sposarmi mi dispiace –
-Ti dispiace?? Ma di cosa fammi capire? -  il tono di lei aumenta di volume
-Ti prego non rendere le cose ancora più difficile – cerca di mantenere un tono calmo e distaccato
-Io rendo le cose difficili?? Ma ti senti? Fino a ieri mi professavi amore eterno mi hai chiesto anche di sposarti e oggi invece vieni qui e mi lasci?? Ma difficile cosa fammi capire?? Io voglio una spiegazione, voglio sapere perché mi stai mollando non credo che in una notte tu possa aver cambiato idea senza avere un buon motivo? Voglio sapere perché IL PERCHE’ GAETANO GUARDAMIIII! – ormai è fuori controllo
-Silvia ti prego non fare così, si è vero questa notte mi ha aiutato a riflette e a capire molte cose! – cerca di avvicinarsi e di toccarla ma lei lo respinge
-Silvia non fare così??? E come vuoi che faccia sentiamo?? Devo congratularmi con te?? Sei assurdo Gaetano, ma io so perché mi stai lasciando lo so. Tu mi stai lasciando perché hai capito che ami ancora Camilla!! – lo guarda dritto negli occhi e capisce di aver colpito nel segno – Ma tu credi veramente che io sia cosi stupida e ingenua?? Anche se tu non mi hai mai detto chi era la donna che ti aveva fatto soffrire io già sapevo chi fosse, perché se non lo sai le voci corrono specialmente in commissariato. -
-Silvia ti prego –
-Sai dire solo questo! Quando ieri sera sei venuto da me e mi hai fatto la proposta mi sono sentita la donna più felice del mondo, e quando siamo arrivati alla festa e ho raccontato a Camilla della proposta dovevo capire dalla faccia che ha fatto che se avesse potuto mi avrebbe ucciso, ho capito che lei ti amava ancora ma non mi sono preoccupata perché tu avevi scelto me, ma sbagliavo come la faccia che hai fatto quando lei ha accettato la proposta di matrimonio gli sguardi che vi siete scambiati. In quel momento avrei dovuto capire che tu l’amavi ancora, che se non fosse stato per il tuo orgoglio avresti preso a pugni Michele e te la saresti portata via lasciando me come tutti la nel disagio e nell’imbarazzo – ormai le lacrime le bagnano il viso, il trucco sbavato la voce spezzata dal pianto e quel groppo in gola che non la fa respirare
-MI dispiace Silvia non avrei mai voluto che finisse così tra noi. Ma io amo Camilla e anche se avessi sposato te ci sarebbe stata sempre lei nei mie pensieri, in ogni gesto anche nel fare l’amore con te avrei immaginato lei. Avrei commesso lo stesso errore che ho fatto con Eva, quindi credo che sia meglio che sia finita oggi subito, che in futuro in modo lungo e disastroso –
-PERCHE MI HAI CHIESTO DI SPOSARTI PERCHE MI HAI ILLUSO COSI?? DIIIIIIMMELLLOOOOOO – cerca un contatto con i suoi occhi ma lui schiva ogni incontro – CHE C’E’ NON RIESCI NEMMENO A GUARDARMI NEGLI OCCHI. MI HAI SOLO USATA, SOLO IL PENSIERO CHE MENTRE IO E TE FACEVAMO L’AMORE TU PENSAVI DI FARLO CON LEI MI VIENE DA VOMITARE. PRENDITI QUESTO STUPIDO ANELLO ED ESCI DA CASA MIA DALLA MIA VITA!!! SEI UNO STRONZO GAETANO BERARDI UNO STRONZO E ADESSO FUOOOOOOOOOOORI DA CASA MIA!!! –ormai non riesce più a trattenere il pianto scivola lungo il muro ritrovandosi a terra rannicchiata su ste sessa guardando lui scomparire dietro la porta che si chiude
Gaetano esce da quel palazzo, vorrebbe star male per quello che ha fatto ma non ci riesce è come se si fosse tolto un peso dallo stomaco ora non gli resta che dirlo a Camilla e di sperare che lei abbia fatto lo stesso con Michele. Entra in macchina, metti in moto e va via in direzione del commissariato.

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Capitolo 5
*** paura di amare ***


Camilla dopo aver ricevuto l’invito a cena da parte di Gaetano si dimenticò di tutti i pensieri negativi, di Michele e della sua partenza. Si fece una doccia andò in camera da letto, si preparò, mise un velo di trucco si diete un ultima controllata e poi uscì. Voleva fare una sorpresa a Gaetano, aveva le idee chiare anzi chiarissime, arrivò in centro parcheggio la macchina ed entrò in vari negozi ed acquisto tutto ciò che le occorreva, candele profumate, petali di rose, incenso. Ma voleva stupirlo così entro in un negozio di intimo dove provò vari completini fin quando non indossò un completino bianco di pizzo e seta, si guardò allo specchio e disse
-Ah però mi mantengo abbastanza bene per essere una cinquantenne nonna!!- guardandosi allo specchio e facendo un sorriso - Chi sa come reagirà spero che non si metta a ridere – disse tra se e se continuando a guardarsi allo specchio
-Però complimenti le sta davvero bene! Suo marito è proprio un uomo fortunato –
-Eh già anche se non è per mio marito ma per il mio compagno! – fece un sorriso che le illuminava il volto
-Beh è comunque un uomo fortunato! – sorrise la commessa e con gentilezza disse - Senta se permette le consiglierei questa vestaglia nera di seta così da creare un effetto vedo non vedo. –
-Beh grazie devo dire che è splendida!! La ringrazio per il consiglio –
- Ma si figuri! – con un sorriso smagliante si volta e si allontana
Camilla entra in camerino si cambia e va verso la cassa per pagare
-Sono 100 euro – disse la commessa – carta o contanti?? -
-Carta!!! -  inserì la carta nel POS digitò il codice e attese
-Ecco questa e sua e questo è lo scontrino –
-La ringrazio! – Camilla recuperò la carta e lo scontrino dal bancone
-Grazie a lei! -  Disse la commessa porgendo il sacchetto verso la donna
Camilla prese il sacchetto ed uscì dal negozio. Si fermò ad un bar dove ordinò un vermut e alcuni stuzzichini, cerva di immaginare la faccia di Gaetano quando l’avrebbe vista con quel completino e la sua reazione, sperava di lasciarlo a bocca aperta, non poteva evitare di sorridere nel pensare a lui specialmente quando facevano l’amore, sembrava un adolescente quando a quell’età si dà un significato puro e romantico all’amore e soprattutto si crede che l’amore vinca su tutto e tutti e che duri per sempre. Nel suo caso era successo proprio quello. Anche se non era più adolescente l’amore per Gaetano era cresciuto poco a poco, anche a distanza di dieci anni quell’amore non era morto anzi cresceva sempre più ad ogni incontro ad ogni abbraccio, ad ogni battutina e frecciatina, ad ogni sguardo. Quell’amore che per anni ha cercato di soffocare ha resistito fin quando non è esploso. Di fatto anche l’amore che Gaetano provava per lei aveva resisto su tutto, proprio quell’uomo che si è sempre accontentato di pochi attimi, di fughe, anni di negazioni verso i suoi sentimenti i suoi gesti, di donne che riempivano il suo letto, con un matrimonio ed un figlio non ha permesso che quell’amore si spegnesse ma l’ha curato e protetto per dieci anni fin quando lei non si è sentita pronta. Camilla non poteva far a meno di pensare a tutto quello che le era successo negli ultimi dieci anni, di quell’uomo così meraviglioso che le è stato sempre vicino l’ha sostenuta, la consolava dopo un litigio con Renzo, l’ha rispettata fin quando lei non s’è sentita pronta, ma soprattutto le ha perdonato l’ennesima delusione, dove un altro uomo al posto suo l’avrebbe mandata a quel paese senza pensarci due volte. Si reputò una donna fortunata ad avere Gaetano. Mentre assaporava il suo vermut prese il cellulare dalla borsa sperava in un messaggio o in una chiamata di Gaetano ma nulla silenzio assoluto.
-Sarà impegnato! Non avrà avuto tempo! – disse con sconforto - Vabbé che mi frega lo chiamo al massimo non mi risponde! –
Compose il numero e attese, squillava ma niente e mentre stava per attaccare sente la sua voce
-Hey Camilla! –
- Hey! Ti disturbo?? –
- Professoressa tu non mi disturbi mai! – usò un tono un po’ ambiguo
-Ma quanto ti adoro! –
-E tu non sai quanto io adori te!! Ho una sorpresa per te sta sera cara professoressa –
-Ah siii? –
- Si si! Non vedo l’ora che arrivi sta sera –
-A chi lo dici! Ma sono curiosa dove mi porti sta sera??? –
-Ho prenotato al Sasso ferro! –
-Al Sasso Ferro?? –
-Si si! Ma se non ti va puoi dirmelo –
- Ma certo che mi va! Se sono con te mi va tutto -
-Ne sono contento, non sai cosa ho dovuto inventarmi per prenotare!! –
-Posso solo immaginare!! – le scappo una risata
-Che fai ridi professoressa?? –
-No no è che stavo immaginando quale scusa tu posa aver usato! –
-Non te la dico altrimenti non la finisci più di ridere! – disse con tono ironico
-Va bene lascio vagare la mia fantasia….. mio caro vicequestore –
-Quanto adoro essere chiamato così da te! – e dopo pochi attimi di silenzio disse – mi viene un brivido quando sento pronunciare questa parola dalla tua bocca! –
Camilla arrossì e non poté evitare di mordere il labbro inferiore – Beh allora dovrò chiamarti più spesso Vicequestore –
-Che fai mi provochi professoressa?? –
-Io?? Non lo farei mai sono un angelo – disse con tono ironico e malizioso
-Si proprio un angelo, forse vorrai dire un diavolo vestito da angelo –
-Spiritoso! – rispose facendo credere di essere arrabbiata
-Sei meravigliosa anche quando fai la finta arrabbiata – udì qualcuno bussare alla sua porta – Scusami Camilla ma devo chiudere c’è il questore. A stare amore mio –
-Va bene Amore ci vediamo sta sera!! –
-Ciao amore mio – con rammarico chiuse la chiamata e si dedicò al questore          
          *******************************************************************************
 
-Avanti! –
Entrò un uomo sulla sessantina, alto capelli brizzolati, un uomo di bella presenza e affascinate per la sua età, con aria distinta ma allo stesso tempo rigida entrò nell‘ufficio di Gaetano e dirigendosi verso la scrivania disse
-Salve dottor Beradi! Mi scuso di essere venuto senza preavviso ma volvevo essere aggiornato personalmente sulle novità del caso della mole
-Salve questore! Non si preoccupi. Si accomodi così le mostro i risultati dell’autopsia –
Il questore fece cenno con la testa e si accomodò
-La vittima si chiama Maria Sacco 25 anni residente a Torino, incensurata non sposata, era un insegnate di danza abitava poco lontano dalla mole Antonelliana–
-Avete scoperto qualcosa su le sue relazioni i suoi contati?? –
-Abbiamo scoperto che la vittima aveva un compagno Armando Masullo 32 anni anche lui incensurato imprenditore i due convivevano insieme –
-Lo avete convocato??-
-Il signor Masullo è a Milano per lavoro, abbiamo controllato e per la sera dell’omicidio aveva un alibi! -
il procuratore congiunge le mani e le porta all’altezza della bocca – bene vada avanti Berardi–
Gaetano fece un cenno con la testa e riprese -La dottoressa Ricci durante l’autopsia ha riscontrato che la vittima è stata violentata e in oltre l’assassino ha sferrato numerose pugnalate per l’esattezza 24 coltellate, ma non sono state la causa del decesso. La causa del decesso è stata un’unica pugnalata dritto al cuore che ha reciso l’aorta causando il soffocamento della vittima e una massiccia emorragia. Secondo la dottoressa Ricci sapeva con certezza dove dovesse colpire infatti secondo lei, c’è qualcosa di strano-
-come qualcosa di strano?? – il questore guarda sempre più perplesso Gaetano
-Si, secondo la dottoressa solo la coltellata al cuore è stata inferta con precisione e decisione, mentre le altre sono state inferte diciamo a casaccio e in modo superficiale, come per depistarci. Ma non è tutto l’autopsia ha riscontrato che la donna era incinta di pochi mesi. –
-Ah!!! Di questo siamo sicuri? –
-Si purtroppo si! –
-Le analisi tossicologiche hanno riscontrato qualcosa? –
- No niente di rilevante!!! –
-Bene la ringrazio Berardi, sta facendo un ottimo lavoro! –
-La ringrazio! –
-Mi tenga aggiornato! –
I due si diedero una stretta di mano e si salutarono, Gaetano ritornò alla sua scrivania mentre il questore uscì dall’ufficio. Gaetano si sedette prese il cellulare e controllò se qualcuno l’avesse cercato, trovò solo un messaggio di Silvia dove gliene diceva di tutti i colori, bloccò il cellulare e lo ripose sulla scrivania. Portò le mani alla testa e sbuffo fino a quel momento non aveva pensato nemmeno ad un minuto a Silvia e a quello che aveva fatto, ma in fondo era consapevole che non sarebbe mai riuscito ad amarla veramente perché nei suoi pensieri e nel suo cuore c’era Camilla. Appena pensò a lei guardò l’orologio e vide l’orario
-OOOH PORCA MISE…. – si alzò di colpo dalla sedia e chiamò Torre – TORRE! – mentre si infilava di corsa il capotto vide l’uomo entrare – Torre dai non avere paura vieni qua! –
-No dottò e chi tiene paura! –
Vece un verso incomprensibile e poi disse – Torre io devo scappare ho un appuntamento con –
-Con la prof dottò? –
-Torre ma chi?? – guardò l’uomo con imbarazzo e stupore
-Dottò vi conosco troppo bene, so dieci anni che vi vedo fare questo! – fece un mezzo sorriso
-Ma fare cosa?? Ma che dici ? –
-No niente dottò non volevo dire niente – alzò le mani come in segno di resa e disse – ma perché mi avete chiamato? –
-Ti ho chiamato perché volevo dirti che io sto andando via –
-Va bene dottò state tranquillo vi chiamerò solo se ci sarà qualche emergenza! –
-Grazie Torre – diede una pacca all’uomo sulla spalla e si diresse verso l’uscita.
Entrò in macchina e si recò a casa.
-Se non mi muovo rischio di fare tardi! -
 
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Chiuse la chiamata e ripose il cellulare in borsa, guardò l’orologio che segnava le 16:30
-Caspita quant’è tardi sarà meglio che torni a casa! –
Lasciò i soldi sul tavolino, recuperò le sue cose e uscì dal bar. Mentre si stava dirigendo verso la sua macchina si fermò di colpo davanti ad una vetrina di un negozio, la sua attenzione fù catturata da un vestito bellissimo color rosa antico con le maniche lunghe trasparenti in pizzo macramè come il resto del vestito, era accollato sul davanti ma dietro aveva una scollatura che lasciava intravedere gran parte della schiena dove veniva interrotta da una fascia nera che cingeva la vita, rimase ammaliata da quel vestito così decise di entrare. Entrò e chiese alla commessa se poteva provare quel vestito rosa antico esposto in vetrina
-Certo glielo prendo subito! Sa è l’ultimo modello rimasto –
-E ci credo è un vestito splendido -
-Ecco qui! Venga mi segua l’accompagno ai camerini –
-La ringrazio! – le fece un sorriso e la seguì
Entrò nel camerino si svesti e indosso quel meraviglioso abito, uscì dal camerino e si guardò allo specchio
-È meraviglioso!! – disse con tono stupito
-Sembra fatto per lei. Non fa difetto da nessuna parte le calza alla perfezione – disse la commessa incredula
-La ringrazio ma credo stia esagerando! –
-No le assicuro che è veramente così, ho venduto centinaia modelli di questo vestino ma mai a nessuna andava così bene  -
-La smetti così mi fa arrossire! –
-Mi scuso se l’ho messa in imbarazzo ma è la pura verità –
-No ma si figuri! Spero che riuscirò a suscitare la stessa reazione anche sta sera! –
-Farà un figurone glielo assicuro! –
-La ringrazio!! – fissò la commessa ancora incredula per quella reazione che per lei era esagerata in fondo si il vestito era meraviglioso ma lei era pur sempre una donna di cinquant’anni. Rientrò in camerino per cambiarsi e poi si recò alla cassa per pagare
-Non le serve altro?? –
-No la ringrazio! – rispose con la testa china verso la borsa mentre prendeva il portafogli
La commessa le fece un sorriso e disse – sarebbero 170 euro ma siccome è l’ultimo modello gli faccio uno sconticino –
-Ah grazie ma non deve! –
-Ma non si preoccupi sono 135 euro –
-La ringrazio! ecco a lei! –
-Inserisca il codice! –
Camilla annuì e fece ciò che le era stato chiesto attese la consegna dello scontrino e del sacchetto contenete il vestito ringrazio pe l’ennesima volta ed uscì andando in direzione della macchina.
-Se non mi muovo rischio di fare tardi –
Mise in moto e andò via. Dopo dieci minuti era sotto casa parcheggiò prese tutti i sacchetti e corse verso l’ascensore
-e ti pareva sto coso è rotto un giorno si e pure l’altro uffa che pizza! – con aria irritata si incammino verso le scale raggiunse il secondo piano e bussò alla porta di Livietta.
DRIIIIN DRIIIIN!
-Eccomi- la ragazza aprì la porta e trovò la madre –Mamma che ci fai qui?? –
-Scusami tesoro ma mi occorrono delle cose!! Posso entrare??? –
-Vieni mamma entra!! Ma cosa sono tutti questi sacchetti?? – con aria sorpresa
-Ho fatto un po’ di compere! –
-Ho notato! – facendo una risata – Ma come mai hai comprato tutte queste cose?? – domandando con un sopracciglio alzato e le mani ai fianchi
-Beh sta sera Gaetano mi ha invitato a cena e visto che non avevo un vestito adatto ne ho comprato uno –
-Ok e il resto?? Vuoi fargli una sorpresa? – aveva un’espressione curiosa
-Beh si ma no questa sera! Comunque sono passata per sapere se potevi prestarmi delle scarpe e una pochette che vadano bene sul vestito! – cercando di deviare il discorso sui suoi propositi romantici per Gaetano
-Certo mamma! – rispose la ragazza con un sorriso
-Allora ti aspetto di sopra?? –
- si mamma va bene. Il tempo di sistemare Camilla, dare disposizioni a George e sono da te! –disse intenta ad aprire la porta
-Va bene grazie tesoro usa le chiavi perché sicuramente sarò sotto la doccia! – Abbraccio la ragazza e uscì
-D’accordo mamma a dopo! –
Sciolto l’abbraccio Camilla salì a casa apri la porta e trovò potty ad accoglierla.
-Ciao amore scusa ti ho lasciato da solo! – disse la donna chinata verso il cagnolino intenta ad accarezzarlo e prendendolo in braccio. – Ora la mamma ti mette la cena e va a prepararsi che deve uscire! – il cagnolino iniziò ad abbagliare e leccarle la mano. Camilla poggiò Potty a terra e prese la sua scodella che riempì di croccantini – ecco la cena è servita! Ora la mamma va prepararsi! – accarezzò nuovamente potty e si reco verso la camera da letto, tolse il vestito dal sacchetto e lo ripose sul letto poi nascose gl’altri sacchetti così che Gaetano li potesse trovare. Si spogliò, ripose i vesti sporchi nella cesta del bucato e si recò in bagno. Fece velocemente una doccia si asciugò e applico la crema idratante su tutto il corpo. Ritornata il camera da letto udì la porta d’ingresso aprirsi
-LIVIETTA SEI TU??? –
-SI MAMMA SONO IO!! –
-VIENI SONO IN CAMERA MIA! –
La ragazza sull’uscio della porta fu accolta da potty che giocoso come sempre la riempì di feste
-Hey potty ciao! – la ragazza lo prese in braccio e iniziò ad accarezzarlo e si recò nella stanza di Camilla che nel fra tempo aveva indossato il vestito, si era anche truccata senza esagerare, aveva indossato un completo di gioielli che anni prima le aveva regalato Renzo le mancavano solo le scarpe. Intenta a guardarsi allo specchio non notò la figlia, la quale appena realizzato che quella donna con quel vestito totalmente diverso da quelli che di solito aveva visto era Camilla, non poté far a meno di rimanere a bocca aperta. Quado Camilla si voltò vide la figlia appoggiata sull’anta della porta con potty in braccio e la bocca aperta rimase un po’ perplessa. Per  alcuni minuti si guardarono negli occhi per poi interrompere il silenzio.
-Mam… mamm…. Mammma sei stuuu…..penda! – con occhi lucidi continuava a fissare la madre
-Sul serio?? – era emozionata e si vedeva
-Si mamma se bellissima farai venire un infarto a Gaetano – si avvicinò alla madre e abbracciandola da dietro disse con aria commossa –Sei bellissima mamma! Sono contenta che tu abbia fatto pace con Gaetano, perché solo con lui riesci a dare il meglio di te! –
Camilla portò la mano per una carezza sulla guancia di Livietta che si era appoggiata nell’incavo tra il collo e la spalla – Grazie tesoro ti voglio bene! – si voltò e fisso la ragazza negli occhi. Le due donne si resero conto che su entrambi i loro visi era scesa una lacrima di commozione.
-Quanto sei cresciuta amore mio, sei diventata non solo bellissima ma anche saggia –
 
-Mamma se continui cosi uno mi farai commuovere secondo ti si rovina il trucco e terzo farai tardi forza indossa le scarpe e vai! – guardò Camilla divertita nel vederla indossare quelle scarpe che agli occhi della madre erano dei trampoli alti 15 metri anziché 10 cm
-Ti avevo detto scarpe comode – disse Camilla con tono leggermente irritato
-Mamma sono tacco 10 e poi credimi sono comodissime – con aria divertita – eeeh  poi sei bellissima e ti stanno anche bene –
Camilla accenno un si e poi senti il citofono suonare
-Questo deve essere Gaetano – sentiva l’ansia aumentare sempre più
-Oddio mamma sembra che sia la prima volta che esci con lui – con aria esasperata – comunque vado io al citofono e dico che stai scendendo ok?? –
-Mm va bene grazie –Camilla si specchio per l’ultima volta e si avviò alla porta
- divertiti mamma e non preoccuparti porto Potty con me così eviterà scene imbarazzanti quado tornerai –
-Cosa? – domandò Camilla con aria stupita
-Mamma hai capito a cosa mi riferisco –
-Si hai ragione comunque ora è meglio andare –
Le due insieme al cagnolino uscirono dall’appartamento. Camilla per evitare brutti imprevisti si tolse le scarpe e scese a piedi nudi, salutò Livietta e Potty e continuo a scendere e si rimise le scarpe prima di uscire nel cortile dove ad attenderla c’era Gaetano.
 
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Non appena la vide rimase impietrito con la bocca spalancata, sentiva ogni muscolo irrigidirsi sempre più, la mente si offuscava sempre più, il cuore gli batteva all’impazzata quasi esplodeva, non poteva credere che quella donna bellissima era la sua Camilla. Non l’aveva mai vista così bella, nella sua mente aveva un unico pensiero quello di portarla a casa e di toglierle quel vestito e farla sua “al diavolo la cena, il Sasso Ferro io la desidero”, sentiva un calore pervadere il suo corpo una scossa elettrica gli attraversava la spina dorsale e senza rendersene conto se la ritrova davanti a lui che aspettava un suo gesto una parola ma era come bloccato, paralizzato. Camilla rimase davanti a lui in attesa di una sua reazione, credeva di aver sbagliato tutto che forse era ridicola con quel vestito con quelle scarpe, si diede dell’idiota. Si fissarono per qualche istante ma Gaetano non diceva nulla “Giuro che se non dice nulla nei prossimi due minuti me ne vado e lo lascio qui”. Quando si rese conto che lei era davanti a lui in attesa di segno riprese possesso della su corpo ma soprattutto della mente riuscì a balbettare qualcosa
-Ca ca ca Camilla sei be… be … bellissima! – aveva un sorriso da ebete, i muscoli della faccia irrigiditi quasi non batteva le palpebre
Camilla sapeva di essere rossa come un pomodoro ma cerco di fare l’indifferente – grazie Gaetano! – si mordeva un labbro aspettava che lui la baciasse
Gaetano la fissò negli occhi e accorciando le distanze se la tirò a se posò le sue mani sui fianchi e la baciò con passione, voleva farle capire tutto ciò che lui pensasse in quel momento. Fu un bacio passionale ma anche dolce che durò per qualche minuto fin quando non si staccarono per respirare, ormai si era rilassato e con voce chiara le disse
-Sei bellissima professoressa! – continuando a stringerla a se
-Anche tu non sei niente male Vicequestore! – giocando con la sua cravatta e guardandolo con uno sguardo malizioso – mi dispiace se ti ho fatto aspettare – si morde il labbro inferiore e lo fissa negli occhi
-Ne è valsa la pena credimi, sei splendida – facendo un sorriso a trentasei denti
-Grazie! Sai pensavo che ti saresti messo a ridere – arrossì leggermente e con gli occhi lucidi
-E perché ?? io non potrei ridere mai di te, nemmeno se ti fossi presentata indossando uno di quei sacchi neri dell’immondizia. Per me sei sempre bellissima – continuava a fissarla negli occhi i quali avevano uno sguardo
-Ti Amo – disse portando le sue mani sul collo di lui e con gli occhi lucidi
-ridimmelo – con lo sguardo serio e malizioso
-Ti amo – gli diede un piccolo bacio e poi un altro ancora, non poté far a meno di fare un sorriso mentre lo baciava sentiva il cuore a mille.
-Professoressa io starei anche tutta la notte a baciarti però abbiamo un tavolo che ci aspetta – si staccò da lei a malincuore e le aprì la porta della macchina – Madame prego –
Aveva gli occhi pieni di gioia e felicità e continuando a sorridere entrò in macchina – Grazie monsieur! –
Gaetano chiuse la porta e si recò dall’altra parte della macchina per accomodarsi al posto del guidatore, un ultimo bacio e partirono. La coppia non si era accorta di essere spiata da Livietta che non poteva essere che contenta e da Renzo che incredulo su quello che aveva visto pensò “Certo che Livietta aveva proprio ragione “.
 
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Mentre erano in macchina Camilla decise di dire tutto a Gaetano così da liberarsi la testa e di godersi a pieno la serata, gli accarezzo il viso lo guardò per qualche minuto e poi
-Gaetano – chiamò l’uomo con tono deciso e un po’ freddo
-Cosa c’è CAMILLA??? Ti sento strana –
- io devo dirti una cosa –
-Dimmi ti ascolto – serrò la mascella e con sguardo fermo continuò a guidare
-Non so come la prenderai! Promettimi che non ti arrabbierai -  con occhi lucidi continuò a fissare l’uomo che ormai era rigido come un pezzo di legno
-te lo prometto!! -  sperava che non si fosse pentita solo al pensiero sentiva un fitta al cuore
-Va bene!! -  qualche istante di silenzio e in un colpo solo buttò fuori tutto –Michele è partito tornerà domenica e non ho potuto parlargli di no. Mi dispiace Gaetano – ormai sentiva che le lacrime non sarebbero tardate ad arrivare
- MA porca miser… - spinse tutta l’aria che aveva trattenuto, sentì il battito regolarsi, i muscoli rilassarsi accostò la macchina e si voltò verso di lei –Mi stavi facendo venire un infarto lo sai?? –
Con gli occhi lucidi e la testa abbassata si limitò ad annuire
-Camilla guardami ti prego – ormai era calmo e sereno la tempesta in lui era sparita le sollevò viso e la fissò in quei suoi occhi da cerbiatta che lo facevano impazzire le fece un sorriso e le diede una carezza – Stavo per sentirmi male, pensavo che ti fossi pentita o che avessi cambiato idea su di noi. Non è colpa tua se Michele è partito oggi, io non pretendo che tu glielo dica subito, prenditi tutto il tempo che vuoi certo non metterci una vita però capisco che questa non sia una situazione facile per te. Stai tranquilla che non sono arrabbiato – gli posò entrambe le mani sul viso e le diede un bacio
Con quel bacio capì che lui era sincero che non provava rabbia e ne delusione, quei sui occhi azzurri erano sereni –Non sai che sollievo mi danno le tue parole! – gli diete un altro bacio dal sapere della passiono e gli sussurrò tra le labbra un flebile –Ti amo –
Gaetano si staccò da lei e rispose –Anche io Ti amo Camilla! – le fiorò la guancia e con un sorriso scese dall’auto, fu seguito a ruota da Camilla. Si presero per mano ed entrarono nel ristorante, sentirono gli occhi che li fissavano o meglio fissavano Camilla. Così Gaetano per far capire che lei era sua, la su DONNA, come in un gesto di possesso, porta la sua mano sul fianco destro e la stringe a se con una presa decisa da far sobbalzare la donna. Seguendo il Maitre si avviarono verso il loro tavolo, sembravano due novelli sposi in luna di miele. La serata prosegui nel migliore dei modi forse grazie al cibo delizioso e al vino buono si ritrovarono a parlare del più e del meno, rivangarono i vecchi tempi e tutto ciò che gli era capitato nell’ultimo anno, si scambiarono sguardi eloquenti e sorrisi che valevano più di mille parole. Le mani che si sfioravano qualche bacio rubato, sembrava che fossero in un mondo tutto loro. Ormai la serata stava terminando e Gaetano aveva deciso che era il momento giusto per dirle di Silvia
-Camilla sta mattina ho lasciato Silvia – sbottò tutto d’un fiato
Camilla li per li rimase sconvolta poi mugugno un –Cosa? - 
-si l’ho lasciata!! È stata la prima cosa giusta dopo mesi, ho sbagliato a farle la proposta di matrimonio ma ero pieno di rabbia verso di te perché mi stavi sfuggendo un'altra volta – bloccò la donna prima che potesse parlare – so che questa non è una giustificazione, ma non so cosa mi sia preso, però quando ho visto Michele chiederti di sposarlo ho capito che non potevo perderti. Anche se non avessimo fatto l’amore le avrei parlato e sicuramente ci saremo lasciati. Camilla non è colpa tua ma mia, perché stavo commettendo lo stesso errore che ho fatto con Eva. –
Camilla era stupita, voleva intervenire ma Gaetano non glielo permetteva così non potè fare altro che ascoltarlo. Ormai era un fiume in piena non riusciva a stopparlo
-Camilla io Ti amo e ti ho sempre amato, quando mi sono messo con Silvia io ti amavo ancora e ne ero consapevole, certo ero consapevole che la stessi usando ma non mi importava più nulla. Solo Tommy era la mia unica ragione di vita – aveva gli occhi chiusi, il respiro irregolare e il battito frenetico cercò di riprendere il discorso ma Camilla gli poso un dito sulle labbra e quasi sussurrando disse
-Shhhhh basta! – lo fisso negli occhi e asciugo quella lacrima che bagnava la guancia di lui – Basta Gaetano! Certo non mi aspettavo che tu facessi questa cosa stesso oggi ma sono contenta. Certo mi dispiace per Silvia che posso solo immaginare il dolore che le hai causato, anche se posso sembrarti egoista e incoerente. Non sai che sollievo saperti tutto per me – lo baciò e poggiò una mano sulla guancia, sapeva che quel semplice gesto sarebbe stato gradito
-Sei meravigliosa professoressa! – ormai si sentiva sollevato e il contatto della sua pelle con la mani di Camilla gli fece percepire un piacere e una tranquillità di cui aveva bisogno – TI AMO CAMILLA!!!-       
Con voce rotta e commossa disse – tI amo anche io Gaetano –
Gli animi dopo la conversazione avuta poco prima si accesero, ormai ogni bacio che si davano diventava sempre più pericoloso, volevano continuare la serata altrove e in un altro modo così decisero di andare via e di tornare a casa così da poter approfondire la questione.

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Capitolo 6
*** Alle coincidenze ci credete??' ***


Arrivati sul pianerottolo l’atmosfera che si era creata scomparì con il suono di un cellulare quello di Gaetano. Prese il cellulare e lesse Torre, sapeva che lo stava chiamando perché era successo qualcosa di grave, ma era titubante infondo voleva continuare quella serata e non aveva intenzione di rovinarla a causa del lavoro stava per rifiutare la chiamata quando sente la mano di Camilla poggiarsi sul suo braccio. Alza la testa e guardandola capisce che la cosa giusta è rispondere.
-Pronto Torre dimmi – era leggermente alterato
-Mi scusi dottò se l’ho disturbata ma è stato rinvenuto un cadavere al valentino – sperava di non aver interrotto niente sapeva che il dottore era impegnato con una certa prof – Dottò io l’avrei chiamata domani mattina, ma credo che sia meglio che voi veniate qui adesso perché credo che la cosa non vi piacerà! -
-mm! Ho capito allora arrivo subito – sbuffò e roteò gli occhi
- va bene vi aspetto qui! –
Gaetano si affretta a chiudere la chiamata, sa che dove dare una spiegazione a Camilla ma non ha nemmeno il tempo di aprire bocca che lei gli posa un bacio sulle labbra e gli fa una carezza.
–Non preoccuparti! -
-Mi dispiace tanto Camilla – le si avvicina e la stringe a se sa che lei ha capito la situazione, ma sperava in un finale diverso la fissa negli occhi e vede che gli sorridono
-so che quando il lavoro chiama tu devi correre – fa un sorriso e si avvicina al suo orecchio e sussurra maliziosamente – io ti aspetto dietro quella porta! – gli dà un morso sul lobo e quando si è staccata dalla presa gli indica la porta di casa. Fa un sorriso e si morde il labbro inferiore e con aria compiaciuta lo fissa indietreggiando di qualche passo.
Gaetano percepisce un brivido su tutta la schiena non sa come decifrare la frase appena ascoltata, continua a fissarla in modo compiaciuto e avanzando verso di lei riduce nuovamente le distanze e le da un bacio dolce. Si scosta leggermente dalle labbra e sussurra – se dici così professoressa non rispondo di me – si riavvicina per darle un nuovo bacio ma la vede scomparire dietro la porta di casa con aria soddisfatta e compiaciuta. Resta immobile per qualche secondo fin quando non realizza quello che lei aveva appena fatto, non poteva evitare di sorridere e pensare che donna straordinaria e imprevedibile fosse.
-Aaaaah Camilla, Camilla! Scappa… scappa che tanto prima o poi ti prendo e non ti lascio andare via! – detto questo entra in ascensore e si reca alla macchina per raggiungere Torre.
 
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Entrata in casa, cerca di immaginare la faccia di Gaetano nel rendersi conto di essere stato lasciato lì da solo. Sa che l’avrebbe presa come una provocazione e che dovrà aspettarsi una sua reazione ovviamente positiva che sicuramente non tarderà ad arrivare. Ormai è libera di amarlo con tutta se stessa niente e nessuno le avrebbe impedito di essere felice, o meglio c’era solo un ostacolo Michele ma sa che non sarebbe stato un problema in fondo era un uomo ragionevole e comprensivo o meglio per quello che ricordava. Si versa un bicchiere di vermut e si adagia sul divano, si toglie finalmente quelle scarpe che le stavano distruggendo i piedi e inizia a pensare alla serata appena trascorsa, non si sentiva così viva da tanto tempo sapeva che se non avesse preso quella decisione in ospedale non avrebbe perso ancora tempo con Gaetano. Dieci anni non sono trascorsi solo per lui in fondo, certo se avessi avuto più coraggio ad ammettere a me stessa che amavo lui e non più Renzo, forse a quest’ora avrei una famiglia anche dei figli con lui ma in fondo il nostro amore è diventato profondo e radicato proprio per questi dieci anni di fughe, i vermut, i pranzi, la consapevolezza di ritrovarsi prima o poi anche se davanti ad un cadavere. Ricordo tutto per filo e per segno, non riuscivo ancora a capire come potessi essere stata cosi stupida ed ignorante, per anni ha represso i miei sentimenti anche dopo essere ritornata con Renzo, ero consapevole di non amarlo più, ma c’era Livietta che aveva bisogno di una famiglia ed io sapevo che era la cosa giusta. Ma poi quando ho rivisto Gaetano a Torino tutte le mie certezze tutti i castelli di sabbia sono crollati, non sapevo se il destino godeva nell’averlo rimesso sulla mia strada oppure siamo anime gemelle destinate a ritrovarsi sempre anche in capo al mondo, anche se sta volta tanta distanza non c’era infatti oltre a trovarmelo come vicequestore che coordinava le indagini del caso dove era coinvolta Naima me lo sono ritrovato anche come vicino. Non poté far a meno di sorridere nel pensare invece alla serata appena trascorsa, si sfiorò le labbra con la mano cercando di percepire il suo sapore il suo tocco ma fu distratta dal suo cellulare, lo afferra e vede che è Michele
-Che faccio?? – posò il bicchiere sul tavolino e rispose.
-Hey amore ti ho svegliata? -
-No no non ti preoccupare. Tutto bene?? –
-Si si fortunatamente ho quasi risolto e credo che per domani dovrei rientrare a Torino –
-Ah! – fu l’unica cosa che riuscì a dire
-Che c’è non sei contenta?? –
-Ma certo – la sua voce la stava per tradire era fredda quasi preoccupata
-Meno male!! – fece una risata – ma ti sento strana c’è qualcosa che non va? -
-Vedi Michele devo dirti una cosa importante! – si stava torturando il collo pur di non cedere e dire tutto per telefono sa che non è la cosa giusta da fare – però domani sera a cena se per te va bene?? –
-Ma devo preoccuparmi! Camilla anche sta mattina mi hai detto la stessa cosa –
-Si ma stai tranquillo non è niente di grave domani ti spiego tutto? – cerca di mantenere un tono rilassato
-Va bene! Sono proprio curioso di sapere –
-Certo! Però adesso ti lascio che sono stanca a domani –
-Ciao amore mio! –
-Ciao notte Am….- fa uno sforzo e conclude – more a domani – aggancia in fretta, posa il cellulare e si porta le mani all’altezza delle tempie e inizia a massaggiarle. L’ansia di quella telefonata le ha fatto venire un gran mal di testa. Finito il suo vermut si alza dal divano e si reca in camera da letto e si stende sul letto con l’intenzione di rilassarsi per qualche istante ma finisce con l’addormentarsi.
 
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Gaetano esce dal condominio ancora in credulo su come Camilla l’avesse lasciato li come un ebete, sa che è un gioco per provocarlo e quindi stava pensando a come “vendicarsi”. Si reca verso la macchina alza lo sguardo verso la finestra di Camilla e sorrise dopo di che entra in macchina e parte in direzione del valentino senza accorgersi di un auto che lo stava aspettando. Per tutto il tragitto non si era accorto di una macchina che lo stava seguendo fin da casa, scese dall’auto e si recò verso la scena del crimine.
-Torre cosa abbiamo qui? -
-Dottò donna 26 anni residente a Torino, si chiamava MariaGrazia Ruggiero stava facendo joking quando è stata trascinata via dall’assassino –
-Bene Torre! Ma a telefono hai detto che c’era qualcosa che avrei dovuto vedere –
Torre divenne pallido e fece cenno con una mano di seguirlo – Venite Dottò! –
Lo spettacolo era raccapricciante, la donna era riversa al suolo in una pozza di sangue ma più guardava e più gli sembrava di aver visto già quella scena. Quando vide le innumerevoli ferite sul cadavere capì
-Torre ma è – incredulo spalanca gli occhi incapace di parlare
Torre nota lo stupore di Gaetano e capisce cosa gli stia per dire e lo batte sul tempo -Si dottò! Sembra proprio lo stesso assassino di Maria Sacco –
Gaetano è scettico non sa cosa pensare – Ne siamo proprio sicuri Torre?? –
-Si dottò! Anche il medico legale è quasi sicuro che la ferita mortale sia una sola al cuore ma sarà più preciso dopo l’autopsia – alzò le mani come per dire che ci volete fare
-Va bene Torre c’è altro? –
-Beh dottò qualcosa c’è!! Sulla guancia della vittima l’assassino ha inciso o meglio ci ha provato una C ! –
Gaetano si porta una mano sul mento – una C? -  fissa il suo collega – cosa potrebbe significare?? –
-Dottò non lo so! Sull ‘altra vittima non c’era niente –
Gaetano ha una brutta sensazione che gli riempie la testa, sente un brivido lungo la schiena e non può far a meno di dire ad alta voce –Camilla-
-Come??? scusi dottò ha detto il nome della prof? – torre è stupito non può credere che quell’incisione sia collegata alla prof – Dottò non ci pensate nemmeno sarà una coincidenza! –
-Si una coincidenza strana! – sbuffa Gaetano
-Sarò ma  è pur sempre una coincidenza – Torre non può far a meno di sorridere pensando a quel pensiero così assurdo
- Mmmh va bene Torre grazie! Tieni aggiornato io torno a casa per riposare ci vediamo domani mattina in commissariato –
Torre accenna con la testa in segno di approvazione e guarda il suo amico allontanarsi, non sa cosa pensare quel pensiero era strano certo con il suo lavoro ha imparato che le coincidenze non esistono, però non può far a meno di domandarsi “ Cosa piò centrare questa lettera con la prof? Mah vabbe che ci penso a fa è solo una coincidenza”. Gaetano entrò in macchina non poteva far a meno di associare quella lettera al nome di Camilla, questo pensiero gli suscitava terrore e anche un po’ di nausea, “su Gaetano non essere sciocco quella lettera potrebbe avere migliaia di significati” eppure quel pensiero non lo abbandonava. Guardò l’orario erano quasi le due, accese l’auto e partì in direzione di casa, fu seguito ancora una volta da un auto ma non se ne rese conto. Arrivato sul pianerottolo di casa voleva bussare a Camilla ma sapeva che era tardi così si ricordò che aveva ancora il mazzo di chiavi che lei le aveva dato, così entrò in casa e lo recuperò. Aprì la porta piano in modo da non svegliarla e la richiuse allo stesso modo, era tutto buoi ma sapeva orientarsi si recò in camera da letto e la vide distesa sul letto addormentata ancora vestita con quel fantastico abito che lo faceva impazzire illuminata dalla luna. Davanti a quella vista tutti i pensieri negativi sul caso e su quella strana incisione si dissolsero. Si tolse il soprabito lo appoggiò sulla poltrona e si avvicinò piano piano al letto e si distese sul fianco appoggiando il gomito sul cuscino per sorreggerlo. “È bellissima anche quando dorme” pensava, le sfiorò il braccio con una carezza e sentì il suo nome la guarda e nota un sorriso sul volto. Gli venne una voglia matta di baciarla e senza nemmeno rendersene conto lo fece, senti le labbra di lei sorridere e rispondere al bacio, si staccò come se si sentisse in colpa per quello che aveva fatto, per averla svegliata. Camilla apre gli occhi non sa cosa pensare il sapore di quel bacio era di Gaetano ne era certa e le sembrava così reale così quando recuperò totalmente la vista lo vede steso vicino a lei con un sorriso anche se un po’ dispiaciuto. Non può far a meno di sorridere si alza e cerca di sorreggersi sul gomito lo fissa e poi gli da un altro bacio. Gaetano è spiazzato credeva che lei gli avrebbe chiesto spiegazioni e invece lo bacia, anche se spiazzato risponde al bacio che diventa sempre più passionale. Si staccano per respirare e iniziano a fissarsi tra i due cala un silenzio che viene interrotto da Gaetano.
 
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-Camilla mi dispiace non volevo svegliarti! –
-Ssssh! Questo è il risveglio più bello che io possa desiderare anche se nel cuore della notte – gli fece un sorriso e si avvicinò ancora di più a lui – e poi ti ho detto io che mi avresti trovato qua no? – il suo tono da assonnato è diventato giocoso e malizioso
Gaetano è sicuro che la situazione da li a poco si sarebbe riscaldata, accorciò ancora di più le distanze fino a ritrovarsi faccia a faccia. Le si avvicina all’orecchio e le sussurra – infatti! –
Camilla si mordicchia le labbra in modo concitato, ormai ha gli ormoni a mille chiude gli occhi e con le labbra cerca di dargli un bacio ma non ci riesce. Riapre gli occhi e rimane sbalordita Gaetano non è più vicino a lei, ma in piedi con un ghigno soddisfatto sul viso, scuote il dito e il capo come per dire no. Ha gli occhi spalancati non capisce cosa stia succedendo fin quando Gaetano non apre bocca:
-No no professoressa! Non sarà così facile sta volta – ha sempre quel ghigno stampato in faccia
-come? – si alza e si siede sulle ginocchia con lo sguardo incredulo continua a fissarlo
- credi che mi sia dimenticato di come mi hai lasciato sul pianerottolo? – Lo sguardo sempre più malizioso e quel sorriso soddisfatto che non va più via. Indietreggia arrivando vicino allo stipite della porta la fissa ancora un attimo e con aria soddisfatta la saluta e si gira  – io vado a fare una DOCCIA – calca il tono sull’ultima parola e si allontana con un sorriso perfido, si spoglia man mano buttando i vestiti su tutto il pavimento.
Camilla fa un sorriso e si alza di scatto dal letto – eee va bene, vuoi giocare? E giochiamo – disse tra se e se, con un sorrisetto si incammina guidata solo dalla luce della luna con passo felpato verso la porta del bagno. È tutto buio eccetto per quello spiraglio di luce che illumina la porta, bussa ma non ha alcuna risposta ritenta un paio di volte ma nulla, poi sente qualcuno dietro di lei il suo respiro sul collo, sente la zip del suo vestito abbassarsi lentamente e scivolare via, tenta di voltarsi ma è impedita ha i polsi bloccati. Gaetano si avvicina furtivamente la prende di soppiatto, le abbassa lentamente la zip del vestito e poi con le mani lo fa scivolare giù, la schiaccia contro la porta facendo aderire perfettamente il suo corpo su di lei, il contatto con quella pelle così morbida lo fa eccitare ancora di più, sente il respiro di Camilla rallentare, il corpo farsi rigido sente che fa fatica a deglutire, le afferra i polsi e la immobilizza. Si avvicina al suo orecchio, inevitabilmente respira il profumo dei suoi capelli come se fosse una droga poi con malizia le sussurra
–Sei in arresto professoressa! – le bacia l’orecchio poi scende sulla guancia che tortura con dei piccoli morsetti.
Camilla non può far a meno di sorridere e mostrare piacere al tocco di quelle labbra che sembrano infuocate, porta le sue mani dietro la nuca di Gaetano e lo stringe a se come per dirgli non smettere continua, ormai ha perso completamente la testa ma le va di giocare ancora un po’ a guardia e ladri.
Appena sente la presa di Gaetano rallentare –mtz!!- scuote la testa e mormorando si gira verso di lui –Io credo che tu ti sia sbagliato!! -  in un attimo sguscia via dalla presa e con passo svelto si avvia verso il salotto ridendo.
 – è questo il meglio che sai fare mio caro vicequestore?? – un risata giocosa e maliziosa esce dalla sua bocca si nasconde dietro al divano
Gaetano rimase attonito non poteva ancora crederci si era liberata e si era presa nuovamente gioco di lui, ora era diventata una questione di principio doveva vendicarsi. Aveva gli occhi spalancati la stava cercando nel buoi ma non riusciva a vederla fin quando non sente una risatina perfida
– ridi ridi! Che se ti prendo…- è giunto in salotto ormai sa di essere vicino. Vede una sagoma alzarsi da dietro al divano, con uno scatto si appresta ad avvicinarsi e l’afferra –Presa ora sei mia! – la butta con dolcezza sul divano e si appresta a salire sopra di lei.
Sono entrambi stesi sul divano. Camilla sta sotto di lui, ha ancora quel sorrisetto malizioso lo fissa con lo sguardo soddisfatto era ciò che voleva, Gaetano sopra di lei cerca di sottometterla sa che è una cosa difficile ma ha i mezzi giusti per farcela, la fissa il suo volto è illuminato dalla luna che mette in risalto quei suoi occhi da cerbiatta e quel sorriso compiaciuto che vorrebbe togliere a suon di baci, ma resite non può dargliela vinta deve prima fargliela pagare.
-non puoi fuggire da me! – la fissa cerca di capire la sua prossima mossa
-e chi ti dice che io voglia scappare?? Infondo il divano è così comodo!! –
-Ah no?? Non ti va di scappare?? – alza il sopracciglio e la fissa con aria diffidente
Camilla scuote il capo fa un sorriso e si morde il labbro, si allunga con il collo e lo bacia – vedi non ho intenzione di scappare – sussurra sulle labbra di lui.
Gaetano con quell’affermazione non ci vede più ha resistito fin troppo, inizia a baciarle il collo con la mano destra le stringe la natica così forte da farle sentire un dolore che in quel momento non può essere che piacevole, strazia il suo collo con dei morsi quasi come se volesse mangiarla la stringe di più a se, sente il corpo di Camilla essere alla sua mercè. Scende verso i seni le strappa quasi con forza il reggiseno e inizia a baciarli glieli tortura sa che le sta dando piacere. Camilla ormai ha la mente offuscata non capisce più nulla si abbandona completamente gli cinge la vita con le sue gambe porta le sue mani dietro la sua schiena e fionda le sue unghie facendo scuotere leggermente l’uomo, vuole essere sua non vuole più aspettare. Gaetano sa che sta facendo impazzire Camilla, sa che lei vuole di più oltre le sue labbra ma vuole farla soffrire ancora un po’, scende sempre più fin quando non si trova nel profondo della sua intimità le da piacere ma sa che non è ancora abbastanza per lei. Risale fino ad arrivare al suo collo dove avverte i muscoli irrigidirsi, ad ogni suo bacio o morso corrisponde un sussulto, risale ancora fino ad arrivare all’angolo della bocca sorride e poi la bacia. Si staccano per un momento e poi insieme dicono
-TI AMO! – Non possono far a meno di sorridere ma ecco che la passione ritorna a bruciare. Le loro mani si intrecciano e si scontrano, le mani di lei immerse nei capelli di lui, sente le mani di lui accarezzare e stringere in una presa vigorosa le sue cosce, le mani che dai capelli scendono sulla schiena come per accarezzarla. Ormai Gaetano non può trattenersi sente i seni compressi sul suo petto, i battiti del cuore, sente il suo respiro sempre più affannato, le sue mani che lo scrutano la sua bocca su di lui. La stringe, la bacia sul collo. Si sfila i boxer la stringe ancora di più a se per farle capire cosa fa scatenare in lui, la sente sussultare sente i suoi gemiti farsi sempre più intensi, continua a giocare sul suo collo e con i suoi seni la lecca, la bacia la morde, e ad ogni singola azione sente il suo piacere e in fine le sfila gli slip. Abbandona il suo collo per posarsi finalmente sulle sue labbra la guarda e le sussurra
-dimmi che sei solo mia! - riprende a baciarla e la fa sua, entra in lei, sa come farla godere. Ad ogni spinta Camilla sente il piace invaderle il corpo, continua ad affondare le sue unghie nella schiena di lui, sente le sue mani su di lei che la stringono a lui anche se con fervore le sembrano quasi carezze.
-si sono tua! Solamente Tua – gli sussurra dolcemente.
Gaetano è estasiato da quelle parole, continua fino ad arrivare al piacere dell’amplesso. Si accascia su di lei sfinito, quando si è ripreso si alza e la fissa, vede sul suo volto che è appagata felice, la prende in braccio e lei si aggrappa immediatamente al suo collo e si dirige in camera. La posa delicatamente sul letto e poi si stende accanto a lei, Camilla non può evitare di stringersi a lui ha bisogno di sentire la sua pelle i battiti del suo cuore e poi amava da impazzire giocare con i suoi pettorali, sentiva che lui la stringeva a se come se avesse paura di perderla. Gaetano la guardava giocare con i suoi muscoli non poté far a meno di sorridere le spostò dalla fronte il solito ciuffo ribelle che le copriva il volto mentre pensava che era la donna più bella del mondo e senza rendersi conto sussurrò i suoi pensieri
-Sei bellissima amore mio!! –
Camilla lo sente e si alza di scatto e lo guarda fisso negli occhi –Anche tu sei bellissimo amore mio! TI AMO – con un sorriso si avvicina al suo volto e lo bacia. Gaetano la guardava con gli occhi dolci e innamorati, vede che lei si sdraia nuovamente vicino a lui abbracciandolo, non può far a meno di accarezzarle i capelli poi con la mano scende sul suo braccio con un tocco delicato le fa una carezza e la sente rabbrividire. Nella stanza è calato un silenzio, si godono quel momento tutto per loro fin quando Camilla incuriosita domanda
-Come mai Torre ti ha chiamato prima?? –
-Hanno ritrovato il corpo di una ragazza al valentino – cerca di essere vago ed evasivo
-Ah!! E come è morta??- sempre più incuriosita
-con 24 coltellate solo che una sola è stata fatale! –
-Come fai a sapere con sicurezza che sono 24 coltellate e che solo una è quella fatale??- si alza sempre più curiosa porta il braccio destro sotto la testa per sorreggersi, lo fissa in attesa di risposta
-beh perché abbiamo una prima vittima che riporta le stesse ferite -  la sua mente si riempie di pensieri negativi
-o dio!! Pensate che sia un serial killer??-  Camilla nota la preoccupazione negli occhi dell’uomo
-Non ne siamo sicuri però credo di si!! – cerca di distogliere lo sguardo da lei non vuole farle capire che c’è altro quel pensiero di quell’incisione lo turba e non sa perché
-Ah! – nota che Gaetano distoglie lo sguardo è diventato evasivo di punto in bianco e capisce che c’è dell’altro – non mi hai detto tutto!! Forza spara sono curiosa! – gli accarezza il viso per dargli coraggio
-Camilla non ti sto nascondendo nulla! –
Camilla inarca il sopracciglio sinistro e sul viso si stampa un espressione di qualcuno che non crede nemmeno ad una parola –mmm ma credi di farmi scema così?? Sai che io capisco al volo se c’è qualcosa che non va! Dai Gaetano non fare il prezioso con me! – gli fa gli occhi dolci e il labbruccio nella speranza di convincerlo
-Ma niente Camilla!! È solo un particolare – calcando il finale con un tono irritato
Camilla capisce che lo sta alterando con tutte quelle domande, se avesse voluto dirle qualcosa lo avrebbe già fatto così si limita a chiedergli scusa
-No scusami tu! Ho esagerato – Gaetano sa che prima o poi la donna gli estorcerà fino all’ultimo particolare tanto valeva farle mettere il cuore in pace fin da subito – sulla seconda vittima l’assassino ha inciso una lettera sulla guancia –
-Una lettera?? – è stupita. Non capisce come questo particolare possa turbare così tanto il suo uomo
-Si una lettera per l’esattezza una C! –
-Una C??? -  continuava a non capire così le fu inevitabile domandare – Mi spieghi perché ti turba tanto questo particolare?? –
Gaetano ha paura di dirgli cosa lo turba, ma sa che ha bisogno di essere rassicurato – Beh non lo so!! Quando ho visto quell’incisine mi ha attraversato un brivido lungo la schiena ed ho pensato subito a te. Non so perché di questa reazione ma è come se avessi avuto il presentimento che ciò abbia a che fare con te. Che tu sia in pericolo - spera di non averla inquietata con i suo dubbi chiude gli occhi come se volesse cacciare dalla testa tutti quei pensieri brutti e negativi, senza nemmeno accorgersene scende una lacrima che gli riga il viso
-Hei Hei! Vedrai è solo una coincidenza che l’incisione corrisponda all’iniziale del mio nome – Camilla si alza e lo abbraccia gli da un bacio sulle labbra e con voce rassicurante gli dice – sarà solo una coincidenza vedrai!! E poi potrei anche essere in pericolo ma se sto con te mi sento al sicuro e protetta –
-Sarà ma con il mio lavoro ho imparato che le coincidenze non esistono! – gli sorride di rimando e se la stringe a se
-Vedrai che ho ragione io! Ora dormiamo che ci aspetta una dura giornata – gli diede un bacio appassionato e scivolò tra le sua braccia. Gaetano sembrava leggermente rassicurato anche se quel presentimento era rimasto li nella sua mente. il sonno non è tardato ad arrivare, mentre entrambi dormono placidamente giù in cortile c’è qualcuno che fissa la finestra di Camilla come se la stesse spiando.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** una bugia a fin di bene ***


3:30 di notte
X - sono giù nel cortile,  non si sono accorti di nulla! –

X - bene! Ora sono insieme??-

X - si capo!! Continuo a sorvegliare l’abitazione??-

X - No per adesso va bene cosi! Ho un altro incarico per te! –

X - l'ascolto capo! –

X - ho bisogno che tu faccia di nuovo quel lavoretto! Però questa volta dovrai trovare una che assomigli alla nostra cara prof Baudino! –

X - va bene capo! - con un sogghigno - la terrò informato!! –

X - bene!-si udì una risata sadica e malvagia - voglio vedere come reagirà il nostro vicequestore!!! mhiajahuahiajau – dopo alcuni secondi di silenzio - un ultima cosa, attendi una settimana prima di fare questo lavoretto. Voglio che Berardi abbassi la guardia!! Nel frattempo continua a sorvegliare la prof non voglio che la perdi di vista e soprattutto stai attento che non sia seguita dalla polizia chiaro?? –

X - si capo! –

X - aspetto tue notizie!-

Tu tu tu tu...

****************************************************


La luce candida e tiepida della luna sta lasciando posto alla calda e intensa luce del sole, Camilla è la prima ad aprire gli occhi, tenta di sollevarsi ma non ci riesce, porta la mano sul suo fianco e realizza che a bloccarla è il braccio di Gaetano che la tiene stretta a se come se avesse paura che qualcuno gliela porti via. Sposta delicatamente il braccio dell'uomo cosi da librarsi, si volta verso di lui e inizia a fissarlo, "sembra un angelo Un bellissimo angelo!" sussurra mentre con le dita accarezza il volto per poi scendere fin sui muscoli del braccio destro che fuoriesce dalle lenzuola. Anche se lo ha solo sfiorato nota subito un sorriso spuntare sul volto di Gaetano. Non resistendo gli da un lieve bacio ma appena china la testa verso l'uomo si sente tirare

- No no Gaetano ma che fai?? - disse divertita

In un colpo solo si ritrova tra il materasso e il corpo di Gaetano, ritrovandosi faccia a faccia a pochi centimetri tra le loro bocche.

- sai come si dice non svegliare il poliziotto che dorme!!!-

Camilla aveva un’espressione divertita e anche un pò sorpresa mentre Gaetano aveva un sorriso compiaciuto e uno sguardo che valeva più di mille parole

-ma non era mia intenzione svegliarti!!!- sorrise e si morse un labbro - mi piaceva guardare il poliziotto dormire!! -

-mmmh!! Beh e a me piaceva sentire i tuoi pensieri. Come mi hai definito??... Ah si Un bellissimo angelo -
Camilla non può evitare di dargli un colpo sulla spalla

- Mi hai sentita?? Ma si può sapere da quanto eri sveglio?? -

- Beh direi circa dieci minuti prima di te. Mi piace guardarti dormire mi da un senso di pace -

Dopo quest'affermazione Camilla gli stampò un bacio e fissandolo negli occhi sorrise

-Ti amo! -

Gaetano non si era ancora abituato a sentire queste due paroline uscire dalla bocca di Camilla e forse non si sarebbe mai abituato, le diede un bacio e poi ancora un altro, la situazione si stava surriscaldando dai baci era sceso sul collo lasciando una scia di morsi misti ai baci stava scendendo sempre più. Camilla era in estasi, emanava dei gemiti aveva stretto le lenzuola tra le mani, si contorceva dal piacere l’unica cosa che voleva era che Gaetano entrasse dentro di lei. Sembrava che l'uomo le avesse letto nella mente, era risalito intento a far sua Camilla ma mentre stava per compiere l’atto bussano alla porta. I due interrotti si scollano imbarazzati e infastiditi guardandosi negli occhi si domandano:

- chi può essere a quest'ora? -

Camilla si alza di scatto dal letto indossa la sua camicia da notte e la vestaglia e si dirige verso la porta, prima di uscire fa segno a Gaetano di stare in silenzio mentre la segue. Cercando di avere un dono di chi è stata appena svegliata si reca verso alla porta

- Chi è a quest’ora? –

- Amore sono Michele! -

- Michele? – si porta la mano alla bocca e sussurra “o mio dio!! Non ci voleva”. Cercando di mantenere un tono calmo e deciso – Amore arrivo dammi solo un minuto! –
 
“-Amore?- dice infastidito Gaetano mentre cerca di raccattare le sue cose
 
-ti sembra il momento di essere geloso? – ribatte Camilla
 
Gaetano comprende che non è il momento di fare una scenata e si limita ad annuire e si reca in camera di Livietta
-sbrigati- spinge l’uomo nella camera e chiude la porta”
 
- Camilla ci sei??? –
 
- Si eccomi Tesoro!–
 
Camilla con tutta la calma che riesce ad avere, apre la porta Michele protrae le mani in avanti
 
-Che fai non mi abbracci nemmeno?? – con un sorriso a 36 denti
 
-Oh! -  dopo qualche secondo di esitazione -Ma certo amore ­!!-
 
Camilla viene trascinata in un abbraccio e poi in un bacio ma dal quale si stacca subito, Michele con aria perplessa entra in casa seguendo a ruota Camilla e si dirigono in cucina, si accomodano sul divano e iniziano a chiacchierare. Dopo un po’ Michele si avvicina a Camilla, le poggia una mano sulla gamba e le dice
 
-Lo sai mi sei mancata molto?? –
 
Camilla si limita ad annuire cerca di cambiare argomento domandando del viaggio, ma l’uomo si fa sempre più vicino fin quando non la bacia cerca di avvicinarsi sempre, capendo che la situazione si stava surriscaldando Camilla si alza di scatto dal divano e spiga che adesso non è il caso perché ci sono George e Livietta che dormo in quanto hanno passato una nottataccia per via di Camilla junior. Michele si alza e si avvicina alla donna le cinge i fianchi,
 
-E mica sarebbe la prima volta??-  dice l’uomo sussurrandole all’orecchio
 
-No dai non mi sembra proprio il caso! – Camilla inizia ad essere agiata e nervosa
 
-Eddai Camilla io ti voglio, ti desidero – continua baciandole il collo e scrutandola
 
Si libera dalla presa e con tono alquanto irritato – Ho detto No!! -
 
Michele capisce di star esagerando -Scusa Camilla non volevo! –
 
Cerca di avvicinarsi ma Camilla si scosta limitandosi ad annuisce e sorride. Dopo qualche istante di silenzio Camilla domanda a Michele se non sarebbe il caso di tornare a casa per riposare e darsi una rifrescata visto che appena atterrato era andato a casa della donna e che sarebbero stati insieme la sera. L’uomo accetta senza obbiezioni consapevole che se avesse imposto ancora la sua presenza avrebbe peggiorato la situazione, così per farsi perdonare invita Camilla a cena fuori così che potessero parlare anche per i preparativi del matrimonio. Camilla accetta anche perché sarebbe stata l’occasione per parlare di Gaetano e dalla sua decisione, accompagna l’uomo sull’uscio della porta lo bacia e lo saluta. Michele si appresta ad uscire quando si trova di faccia Livietta, non può far a meno di guardare in modo strano la ragazza mentre Camilla cerca di pensare una scusa da rifilare.
 
Livietta all’oscuro di tutto saluta i due in modo disinvolto – Buongiorno!! Ah Michele sei tornato? –
 
-Eh si ho fatto una sorpresa a tua madre! –
 
-Mi fa piacere! Spero che sia andata bene a Berlino –
 
- Si si benissimo! Pensavo che dormissi altrimenti ti avrei aspettata così avremmo chiacchierato un po’ sul matrimonio e i preparativi –
 
Livietta sta per rispondere quando interviene Camilla – Infatti tesoro non stavate dormendo? –
 
-Beh si ! -  la ragazza capisce che deve sostenere la bugia della madre – ma siccome Cami non voleva saperne abbiamo deciso di portala da papà –
 
- E mi potevi avvertire tesoro! – cercando di apparire alterata
 
- beh erano le otto dormivi così beatamente che non mi è sembrato il caso! – dice scocciata la ragazza
 
- ho capito!! va bene allora sarà per la prossima volta –
 
Michele saluta la ragazza dandole un bacio sulla guancia, mentre si dirige verso l’ascensore si volta nel guardare in modo curioso e sospettoso le due donne che lo stanno fissando. Camilla quando vede scomparire l’uomo nell’ascensore butta un sospiro di sollievo fin quando non si scontra con l’aria alquanto irritata di sua figlia. 

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Capitolo 8
*** piccoli pensieri ***


 

Livietta non ama le bugie anche se a fin di bene, non può evitare di guardare la mamma in modo alquanto irritato 

-mamma vuoi spiegarmi che succede? - 

-Eh! Che succede? - 

-mi prendi in giro? - sbotta con aria alquanto irritata – ti ho appena retto il gioco con Michele, credo che una spiegazione me la merita –  

Livietta mantiene lo sguardo fermo su Camilla, gli occhini verdi puntati sulla mamma, le braccia conserte e il sopracciglio destro inarcato. Camilla sente la pressione su di lei e non sa cosa dire, o meglio non sa s’è il caso di dirle la verità; 

-Ma niente non è successo niente solo che non mi andava che rimanesse qui, e ho inventato la balla che tu, George e la piccola Cami stavate dormendo in camera tua- cerca di mantenere la calma, spera che questa conversazione si concluda presto e che Livietta se ne vada; - non chiedermi il perché gli ho mentito, perché sai perfettamente la risposta-  

-va bene! - con tono alquanto rassegnato – Dovresti chiarire tutta questa situazione lo sai? -  ora i suoi occhi erano pieni di preoccupazione; Continua a fissare la mamma con aria alquanto diffidente e preoccupata; 

-lo so! lo so! -  gesticolando con le mani e nel frattempo si porta la mano alla bocca mentre la voce viene rotta da uno sbadiglio. Infatti sta sera a cena gli parlerò e diro di me e Gaetano –nel mentre si dirige verso la cucina e con la mano nei capelli per mettere al suo posto il solito ciuffo ribelle –Maaa tu come mai sei già in piedi a quest’ora? -  

Nel frattempo Camilla inizia a preparare la colazione mentre Livietta si accomoda sullo sgabello vicino alla penisola intenta a scrutare le mosse di Camilla. 

-no no a casa tutto ok- il suo viso cambia totalmente espressione, il suo sguardo diventa alquanto curioso e gioioso – in realtà volevo sapere com’era andata la cena con Gaetano – non poté evitare di sorridere nel vedere Camilla quasi strozzare alla sua affermazione; 

- la mia serata con Gaetano? - cercava di mandar giù il boccone che la stava facendo strozzare dandosi dei colpi sul petto - non stavo così bene da molto tempo – d'improvviso il suo viso si illuminò e i suoi occhi si riempirono di felicità al sol pensiero della serata e della notte trascorsa con Gaetano. Con aria trasognata fece un sorriso e sussurrò il nome di Gaetano. 

-beh deduco che non sia andata solo bene – era felice di vedere finalmente Camilla contenta e raggiante era da molto che non la vedeva cosi – Mamma? Mamma ci sei? - si alzo dallo sgabello sorreggendosi sul poggiapiedi e con uno strattone ridestò Camilla dai suoi pensieri – va bene ho capito forse è meglio che ne riparliamo -  

Con un sorrisone e gli occhi felici, si alzò e si recò verso la porta d’ingresso insieme alla mamma; 

-Io allora vado! Mi raccomando, ti voglio bene mamma- 

Abbracciò Camilla stretta a sé e le diede un bacio sulla guancia. 

Livietta uscì da casa chiudendosi la porta dietro di sé, era felice per Camilla ma era anche piena di preoccupazioni, non poté evitare di emettere un sospiro e di chiedersi tra sé e sé. 

  • Chi sa come la prenderà Michele quando la mamma gli dirà di lei e Gaetano - 

Nel pensare questo si ricordò anche di Renzo e le sue preoccupazioni aumentarono  

  • Chi sa come la prenderà papà! Uff -  

In un attimo era davanti casa sua, inserì la chiave e giro la toppa appena aprì la porta si trovo George e cami intenti a far colazione. 

-ehi amore! Buongiorno - 

Livietta chiuse la porta e si recò in cucina, diete un bacio in fronte alla piccola e poi un bacio appassionato a George. 

-Hei Liv tutto ok? -  

-Si, sono solo preoccupata per la mamma, papà e- si interruppe perché un po' si sentiva in colpa alla fine era merito suo se le cose tra Gaetano e Camilla si erano aggiustate. 

-E?- George non poté non notare il viso incupito di sua moglie 

-E Michele! Sono contenta per la mamma ma mi sento in colpa, alla fine io ho dato modo a quei due di riappacificarsi-  aveva l’aria molto preoccupata . E poi papà come la prenderà! ODDIO CHE CASINO GEORGE!- 

-hey hey stai calma vedrai che tutto si risolverà!- George si tirò a se Livietta e l’abbraccio e coccolò cercando di rassicurala – hai fatto la cosa giusta stai tranquilla! I tuoi , Michele e anche Gaetano sono tutti adulti sapranno sbrigarsela da soli -  

Livietta si sentì subito meglio i suoi occhioni verdi si riempirò subito di felicità e il suo volto diventò subito sereno e rilassato 

-Grazie George sai sempre come tirarmi su!- 

George le fece un bel sorriso e poi la invitò ad unirsi a lui e Cami per la colazione. 

 

 

********************************************************************************** 

Camilla appena sicura che Livietta avesse chiuso la porta andò subito a chiamare Gaetano. 

Aprì la porta della cameretta ma non vi era traccia di Gaetano. 

-Gaetano! Gaetano! - Camilla lo chiamava ma non ebbe risposta 

-dai Gaetano vieni fuori sono andati vi tu... - non fini nemmeno di parlare che si sentì afferrare alle spalle. Delle braccia muscolose le cingevano la vita ancorandola al corpo dietro di lei, era una stretta poderosa ma allo stesso tempo leggera, gli era venuta la pelle d’oca i muscoli si erano irrigiditi voleva parlare ma la sua voce non usciva a differenza del suo respiro. Lentamente le mani che la bloccavano salirono sempre più su all’altezza delle spalle facendo scivolare la vestaglia fino a farla  

 

cadere a terra. Sentiva il respiro sul suo collo, la bocca che lasciava piccoli baci su e giù per il corpo, sentiva l’eccitazione farsi sempre più forte cercava di aprir bocca ma le uscì solo un gemito di piacere. Improvvisamente sentì sussurrare al orecchio, 

- dove eravamo rimasti! - una voce seducente sussurrò all’orecchio della prof 

- gaet..- non riusciva ad emettere un suono, la sua voce era roca e ansimante. 

Gaetano sentiva la pelle di Camilla fremere sotto le sue mani e questo gli piaceva molto, tormentava il suo collo con baci e morsi, in un attimo la giro a se facendo aderire perfettamente i due corpi e indietreggiando di due passi incastro Camilla tra se e il muro. Si fissarono dritti negli occhi, ed entrambi avevano lo sguardo che ardeva di passione. Iniziarono a baciarsi sempre più appassionatamente, di colpo le gambe di Camilla in un balzo cinsero Gaetano stringendolo di più a se.  Ormai erano travolti dalla passione volevano continuare ciò che avevano interrotto ma ad un tratto, Camilla sgranò gli occhi, si rese conto che qualcuno li stava osservando. 

- Gaetano aspetta, fermati!!- con tanto alquanto infastidito 

-Camilla no dai! - Gaetano era un fiume in piena non aveva la minima intenzione di interrompere nuovamente quel momento 

-Gaetano smettila- Camilla lascia cadere le gambe e con entrambe le mani spinge via l’uomo 

-Camilla ma che ti prende?? Perché fai così? - era molto infastidito e incredulo per quel gesto 

- c’è Renzo!!- indicando con la mano la finestra con le tende aperte e le persiane spalancate 

Già quella finestra era dirimpetto alla cucina di Renzo che nel frattempo stava facendo colazione. 

-Renzo?? - Gaetano con tono sorpreso si gira e vede attonito Renzo incredulo per ciò che aveva visto –ODDIO Renzo!! - Gaetano era indeciso se essere in imbarazzo o compiaciuto da quel momento. 

Camilla si diresse frettolosamente verso la finestra fissò Renzo con sguardo imbarazzato e colpevole e senza che Gaetano se ne accorgesse sussurrò -scusa!-   poi chiuse le tende. Renzo rimase li fermo immobile non riusciva a fare nulla non poteva credere che quella donna così focosa era la stessa donna con cui era stato sposato per vent’anni. Non riusciva proprio a crederci. 

Gaetano e Camilla si guardarono dritti negl’occhi ed entrambi accennarono un mezzo sorriso e si buttarono entrambi sul letto sospirando 

-che dici facciamo colazione?- disse Camilla con aria esausta 

-Va bene ma il discorso non finisce qui- disse Gaetano con un tono misto tra malizia e delusione 

 

I due si recarono in cucina, prepararono la colazione e si accomodarono a tavola, Camilla non perse tempo per chiedere informazioni sul caso di omicidio che stava seguendo Gaetano. 

- novità sul caso? - chiese Camilla sorseggiando il suo latte e caffè  

-No al momento posso dire solo che la mano omicida è la stessa – rispose Gaetano freddo e distaccato – entrambe le vittime sui 25 anni alte castane capelli corti e ricci. La prima vittima  si  

chiama Maria Sacco 25 anni, la seconda vittima Mariagrazia Ruggiero di 26 anni. Entrambe residenti a Torino ed entrambe hanno ricevuto 24 coltellate ma solo una è stata quella fatale dritta al cuore. In più sappiamo che la prima vittima è stata violentata mentre la seconda no. In più Maria Sacco era incinta di poche settimane. 

- mentre la seconda aveva inciso una C sulla guancia giusto? - Camilla incuriosita e assorta nei suoi pensieri continua a sorseggiare il suo latte 

Gaetano a sentire quel particolare si incupì e tutti i suoi pensieri, i suoi dubbi tornarono a riempirgli la testa - già ma a me questa cosa mi fa pensare. Non so perché ma mi mette in allarme, non nego che appena mi hanno comunicato questa cosa mi sei venuta in mente tu – Gaetano con tono preoccupato e voce roca, prende le mani di Camilla e le stringe forte tra le sue – se dovesse succederti qualcosa io non me lo perdonerei soprattutto adesso che ti ho ritrovata - 

Camila con tono pacato  e calmo rassicurò Gaetano come solo lei sapeva fare, in fondo lei cosa poteva mai centrare non le conosceva nemmeno le due vittime anche se qualcosa la dava da pensare 

- Caspita sono le 9 farai tardi a lavoro e io ho delle commissioni da fare ! - 

- ma non possiamo tornare a letto e riprendere da dove abbiamo interrotto??- chiese con tono malizioso e guardando la donna dritta negli occhi 

- mi piacerebbe ma ho promesso ad una mia studentessa che l’avrei aiutata con un esame. Arriverà qui alle 10 - 

-uff e va bene allora vado a farmi una doccia e poi vado in commissariato- con aria triste si alza da un bacio alla donna e va verso la porta. Prima di chiudere dietro di sé la porta punta il dito contro Camilla e con tono giocoso e malizioso dice – ma ricorda che io e te abbiamo una questione in sospeso – con un sorriso sornione e malizioso esce di casa chiudendo la porta dietro di se. 

-Bau bau!!- ecco Potti pronto a ricordare alla sua padrona che è l’ora della passeggiatina mattutina 

-POTTI!! hai ragione adesso mi preparo e ti porto a passeggio! - 

Camilla ripone le stoviglie in lavastoviglie e si reca in camera sua per prepararsi.  

-Eccomi Potti sono pronta andiamo! - con fare frettoloso prende il cellulare e le chiavi di casa. Afferra il guinzaglio ed esce di casa con al seguito Potti, appena arrivata in cortile ecco che si sente chiamare 

-Camilla! Ca...ca..camilla!!- 

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