Il mio mondo di musica e te di Kiccha (/viewuser.php?uid=44683)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La musica ***
Capitolo 3: *** Punizione ***
Capitolo 4: *** Duetto ***
Capitolo 5: *** Cambiamenti ***
Capitolo 6: *** Ancora problemi ***
Capitolo 7: *** Una nuova amicizia ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
MMMT
-il mio mondo di musica e te-
Prologo
Le dita correvano veloci sui tasti d'avorio bianco del piano.
Una melodia veloce
e dolce,quasi malinconica, usciva dallo strumento,che seguiva
obbediente le direzioni delle dita affusolate che suonavano.
Le luci erano
spente,e nella semi oscurità la figura di un ragazzo muoveva le
braccia,le spalle ,le dita in un sol tempo,in armonia con ciò
che suonava.
Note ora alte si
susseguivano ad altre ,ora, basse; un continuo sali e scendi della
musica,tale da far immaginare le più disparate emozioni
che,incontrollate, si susseguivano con le note.
Il suo respiro era corto,gli occhi socchiusi, seguiva solo l'ispirazione.La melodia tacque,terminata.
Un rumore di sedia scostata riecheggiò e ,con passi fluenti, la figura si allontanò.
.......
Non
sono riuscita a resistere,condannatemi sono colpevole!L'avevo pronta e
mi ha implorato di pubblicarla...[non sono così senza cuore...si
era inginocchiata]
Spero che vi piaccia perchè la trovo molto bella
davvero...Quest'estate è stata produttiva,per me, e spero
riusciate a ritrovarvi in quesit personaggi.
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Capitolo 2 *** La musica ***
..
Capitolo Primo - La musica
Il sole era alto nel cielo e c'era chi,come lui, stava svogliatamente seguendo le lezioni.
L'ora passava lenta,ogni singola parola l'aveva già sentita e suonava lenta e ancor più noiosa.
Suonava...Come poteva una parola di
questa carica,essere usata per qualcosa di così inutile?La voce
dell'insegnante non aveva nulla di melodioso, armonico ed era ben lungi
dall'essere qualcosa di musicale...Era morta,piatta ed atona; come se
stesse ripetendo una dottrina inculcata,senza senso persino a lei.
Sospirò. Chiuse gli occhi ed
immaginò il suo piano a coda d'un nero lucente e i tasti
bianchi;prese posizione e mosse le dita in aria ,come a premere i
tasti realmente.
Il suono della musica gli
riempì la mente,il brusio della classe e la voce della
professoressa scomparvero ed anche la classe perse consistenza,era nel
suo mondo fatto di note e null'altro...
Lo riscosse solo il suono della campanella, la lezione era terminata e,così, anche quella tortura.
Afferrò lo zaino e si diresse,correndo,verso l'uscita.
La sala della scuola di musica dove
provava era vuota e semi buia,come piaceva a lui.Si avvicinò al
piano,i suoi passi erano impercettibili,si sedette;sapeva che il suo
insegnante era da qualche parte nell'ombra.Lo spartito era già
pronto.
Suonò,suonò e suonò ancora..Finché una voce non lo fermò.
"Ottimo lavoro,Inuyasha.".
Chinò il capo in segno d'assenso.
"Bene, per oggi abbiamo finito.".La
sagoma scura di un uomo uscì dal buio.Aveva corti capelli neri e
due occhi profondi d' un colore particolare: blu con tendenze al viola
intenso.Un corpo slanciato e muscoloso.
"Va' pure".
Inuyasha non si
mosse,aspettò che il maestro uscisse e continuò a
suonare; ma non suonò l'opera classica com'era solito a
lezione,bensì suonò la sua musica,le sue creazioni.
Il tempo corse,più veloce
delle sue mani sul piano, e quando riaprì gli occhi il buio si
era fatto più fitto,la sera era scesa.
Arrivò in casa che suo
fratello,Sesshomaru,era già uscito.Lui e suo fratello vivevano
insieme ,dalla morte dei loro genitori, a casa del maggiore.
Sesshomaru ,ventiduenne, era un
uomo d'affari,nonostante la giovane età, e riusciva a mantenere
entrambi dignitosamente.Era simile al fratello: entrambi occhi d'ambra
e capelli argentati,fisici slanciati e muscolosi,so lo che
lui,Sesshomaru,era più alto e ben piazzato.
Inuyasha,infatti, a mala pena
sedicenne, aveva un corpo meno sviluppato del fratello,che non mancava
di farglielo notare ogni giorno.
La casa era deserta,un appartamento di lusso al quinto piano di un grattacielo in piena Tokyo.
Inuyasha lesse il biglietto che suo fratello gli aveva lasciato,diceva:" Sono uscito,per la cena arrangiati.".
Il ragazzo sbuffò
irritato,poi, aguzzando l'occhio vide una piccola freccia sotto quella
scritta,che indicava un paio di yen.Sorrise,suo fratello non era poi
così male.
Ordinò del cibo al Take Away
più vicino,per poi chiudersi in camera sua ad ascoltare della
musica. La stanza,che non si poteva definire tale ma più un
"covo di musica", era tappezzata di poster di cantanti e sparsi sul
pavimento,o messi ben in ordine in una libreria, vi erano cd ed ogni
cosa trattasse dell'argomento insieme a svariati libri. Difatti ,il
tempo che non occupava con la musica era dedicato alla lettura.
Lanciò uno guardo alla
scrivania,tra gli spartiti sparsi sul mobile, vi era anche la sua
cartella;avrebbe dovuto fare i compiti per l'indomani ma non se ne
preoccupò.Lui,aveva la media più alta della classe e non
si era mai impegnato troppo,non che barasse o cose simili,sapeva e
basta.
L'unica che competeva con lui per il primato di "miglior studente" ,era una smorfiosa...
Si addormentò circa due ore
dopo,suo fratello non era ancora tornato, ma se lo trovava sveglio lo
fucilava...Perché,anche se non lo faceva vedere, la "mammina" ci teneva a lui.
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Eccomi qui!!!Allora ho visto,dal prologo,che in pochi hanno apprezzato questa mia ff..
*Me tapina* ...T-T...
Ma noto con piacere che,quelli che hanno commentato, l'hanno trovata carina!
Quindi li ringrazio,ancor più calorosamente del solito.Grazie,Ro-chan(^^),Ika e Marty!Mie care amiche di msn...^^..
Vi sono grata,sopratutto tu Ika che mi hai sollevata un po'...^^
Visto Ro-chan che ce l'ho fatta?Un bacio a tutti!
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Capitolo 3 *** Punizione ***
puni
Capitolo secondo - Punizione
Quel giorno si svegliò con un grande mal di testa e ,questo, lo metteva già di cattivo umore.
Andò i ncucina e a salutarlo,come la sera precedente, c'era
un'altro dei fantomatici bilgiettini di Sesshomari,che diceva:
"Sono dovuto correre in ufficio,la colazione è pronta in tavola.Buon appetito.".
Sesshomaru era un maniaco dell'organizzazione, ma con un fratello come Inuyasha e un'azienda da mandare avanti era inevitabile.
La colazione consisteva in due uova un camicia e un po' di succo
d'arancia, davvero troppo per il suo povero stomaco la mattina presto;
così bevve solo il succo e afferò una fetta di pane
tostato,facendo sparire le uova.
Era in netto ritardo,la campanella era appena suonata ed essere uno dei
primi della classe non aiutava di certo,quel giorno, si sa doveva dare
l'esempio.
Entrò in classe,trasse un sospiro di sollievo:il professore
non era ancora arrivato.Subitò si maledì per
aver aver cantato vittoria così presto,infatti, una voce gli
fece ribollire il sangue nelle vene.
"Oh,No Taisho!- come fosse sorpresa di vederlo lì-Come mai in
ritardo?Non è da te!". Quella voce,falsa e odiosa, lo
irritò non poco.
"Higurashi,da quando ti interessi di ciò che faccio?".
Rispose col tono più ostile che potè, non che si dovesse
sforzare troppo con lei, e fece centro,infatti, la ragazza,rossa,si
alzò i scatto verso di lui e stava per urlargli qualcosa ,quando
il professore entrò.
Entrambi i ragazzi sbiancarono,irrigidendosi, e cominicarono a sudare freddo; il pressore li osservò un attimo,poi disse:
"No Taisho,Higurashi che ci fate in piedi?Da voi non me lo sarei mai
aspettato ma,visto che non faccio eccezioni,dovrò mettervi in
punizione questo pomeriggio!".
I due annuirono,colpevoli, poi il ragazzo andando a sedersi al suo
posto urtò volontariamente la ragazza,fulminandola con lo
sguardo.
Per colpa di quella piccola smorfiosa avrebbe dovuto saltare un pezzo della sua lezione di musica.
Le lezioni,che sembravano prendersi
beffa di lui, passarono veloci e ,senza che se ne rendesse conto,
suonò la campanella dell'ultima ora,era il momento di andarsene
ma non per lui; che sarebbe dovuto rimanere per un'ltra ora ,se non di
più, e con Kagome Higurashi,come se non bastasse già la
punizione.
Si avviò verso l'aula delle punizioni: un aula come tante,solo
molto capiente, inutilizzata per le lezioni...Buia e polverosa.
Kagome era già lì;si guardava intorno
timorosa,probabilmente non vi era mai stata, sorrise della sua
ingenuita,mi faceva quasi pena, ma subito cancellò ogni sorriso
o senso di pietà quando le fu davanti.
La ignorò e si sedette più lontano possibile.
Cominciò a suonare in aria,come suo solito, ma dopo poco dovette
smettere poichè si sentiva osservato in modo insistente.
Aprì gli occhi,che teneva sempre chiusi durante l'operazione.
Sussultò,Kagome era a pochi centimetri dal lui e lo osservava
con aria strana,arrossì ma subito si riprese e brusco le
chiese:
"Che vuoi?".
"Ehm...Nulla e che ero sola e tu facevi quella cosa con le dita...". Si
era allontanata da lui,ma era ancora vicina,troppo per lui.
"Io,non faccio una cosa con le dita...Io..." ,stava per dirle che
lui suonava con la mente,che si impiegava in un arte fine ma non
continuò, "Lascia perdere.Cosa potresti capire?Sei solo una
smorfiosa.".
"So benissimo cosa stavi facendo!".
Lui,colpito, prese un'aria scettica e le disse,per ripicca:
"Se,se come no....Comunque non ho tempo da perdere con te,quindi se non
ti dispiace...". Si alzò e cambiò banco mettendosi le
cuffie nelle orecchie,ma primache la musica partisse,potè setire:
"Volevo solo chiederti scusa."
Fece finta di nulla e continuò da dove aveva interrotto
l'esercizio,dopo poco sentì la porta sbattere violentemente e
dei passi in corridoio. Aprì gli occhi:Kagome non c'era.
Una fitta al cuore lo prese,si maledisse, era stato troppo duro,dopotutto gli aveva chiesto scusa,
Si alzò e cercò la ragazza per tutto l'istituto e la trovò solo dopo una buona mezz'ora.
Stava attraversando un corridoio,quando aveva sentito dei sighiozzi
provenire da un bagno lì vicino si era fermato a
sentire...Qualcosa dentro di lui si spezzò,possibile che fosse
stato così cattivo?
Un rumore lo riportò alla realtà,qualcuno stava uscendo
dalla stanza, si appiattì contro il muro dietro un armadio.
Kagome stava passando per il corridoio,aveva fatto bene a nascondersi,
il volto bianco rigato dalle lacrime,ancora umido, gli occhi nocciola
un po' rossi e gonfi...
Riuscì a sentire anche quello che stava dicendo a se stessa, o almeno un parte:
"Perchè...Inuyasha...scemo.". Nulla di più,però aveva ragione ce l'aveva con lui.
Tornò nell'aula delle punizioni,prese la sua roba e ,uscendo, si
diresse verso la sua scuila di musica ,anche se ormai la sua lezione
era finita, forse sarebbe riuscito a suonare qualcosa comunque.
Attraversò i corridoi illuminati della scuola ,stava per
svoltare l'angolo, quando sentì una musica dolce e triste
,accompagnata da una voce femminile altrettanto dolce e melodiosa,si
fermò.
Affiancandosi alla porta ,da cui proveniva la voce, socchiuse la porta
leggermente: la stnaza era buia e non riusci a distinguere chi stesse
suonando il piano così divinamente. Restò in ascolto
finché il suono non cessò allora ,sentendo l'avvicinarsi
dei passi del pianista, si nascose ,per la seconda volta in un giorno,
dietro l'angolo fino a quando i passi non diventarono che un'eco
lontano.Della figura della pianista riuscì a distinguere solo un
guizzo di capelli neri e setosi.
Rimasi inebetito davanti al vuoto,poi,anche se era tardi,si diresse
verso l'aula e suonò per un paio d'ore ,ma senza troppi
risultati.
I suoi pensieri si affollavano su quella canzone cantata con tristezza
e malinconia.non ricordava le parole ma aveva l'impressione che fossero
di dolore.
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Non sapete il sollievo quando ho visto molte più recensioni del prologo!^^
vuol dire che non sono diventata incapace,anche se lo sono, tutto d'un tratto!
Grazie a tutti.
Ika: Grassie mille!Ho finito la letterina,deve essere solo completata!tvtttttb..spero ti sia piaciuto!
Callistas:Grazie mille e come chiedevi ho aggiornato!Forse non in fretta ma ecco qui!^^
Mikamey: Mary,my little genius, don't worry!Ti voglio bene!Grazie per aver letto e commentato questa mia Ff..^^
Kory: Tranquilla Kory,sono contenta ti abbia incuriosità!E
,anch'io, ogni tanto ho del pregiudizio ma ,spero che accada lo stesso,
poi leggo e vorrei non smettere più!^^ bacio.
Roro: Ro-chan il tuo commento,lo sai, per me è essenziale!Sei la mia sensei..dopotutto!tvtttttttttttb^^
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Capitolo 4 *** Duetto ***
Cap 3...
-Capitolo Terzo-
Duetto
Quel giorno,varcando la soglia della scuola, sentì una strana atmosfera,pesante e irrespirabile.
Gli occhi gli erano puntati addosso e di certo non erano amichevoli ,o
forse era solo una sua impressione, ma ,qualunque fosse la ragione e la
realtà, cominciò a essere nervoso,tanto da guardarsi
intorno furtivo.
Entrando in classe la situazione non migliorò,anzi prese una
piega peggiore: tutto il corpo femminile che componeva l'aula lo
guardava storto e al suo passaggio bisbigliava.
Il banco di Higurashi,era vuoto.
Le lezioni passarono tra un tiro di cartacce e uno sgambetto o
occhiatacce da parte degli alunni;non pensava davvero che quella
ragazza fosse tanto benvoluta!
"Sono l'unico a non sopportarla?".Continuava a ripeterselo nella mente e ,dopotutto, che colpa ne aveva lui se,lei, lo indispettiva di continuo?Nessuna.
Per fortuna ,quel giorno, non avrebbe perso la lezione di piano con
Miroku, chissà l'uomo come avrebbe reagito per la sua assenza
dell'altra volta.
Rabbrividì al solo pensiero.Miroku era una persona calma e solare ma se si arrabbiava...Meglio non pensarci.
Svoltò il corridoio,come la sera prima, ma stranamente
trovò la stanza aperta e con le tende aperte,dalle finestre una
forte luce illuminava tutta la stanza.
"Ok Miroku, è la mia punizione per non essere venu...".
Si bloccò a metà frase:seduta al piano c'era Kagome
Higurashi che lo guardava ed del suo maestro la minima traccia.
Era rimasto a bocca aperta a fissarla e ,quando se ne accorse, arrossì vistosamente.
"Che ci fai qui?". La sua domanda,al contrario dal normale, era di pura curiosità e non di disprezzo.
La ragazza fece spallucce e,evitando di guardarlo, rispose:
" Mi hanno detto di venire qui.Ed eccomi.".
"Ah bene,vedo che vi siete già conosciuti .Scusate il ritardo.".
In quel momento entrò un ragazzo alto e muscoloso,non
più che ventenne, e guardò i ragazzi,sorridente, con i
suoi occhi blu.
"Miroku mi vuoi dire che succede?". Era stato Inuyasha a parlare.
"Se ieri ti fossi presentato,adesso, sapresti tutto.".
La voce di Miroku a quella frase si era un po' indurita ,ma il sorriso era rimasto sul suo viso.
Inuyasha guardò torvo la compagna di classe che ,però, era voltata e sfiorava con le dita il piano.
"Comunque,io e Sango,l'insegnante di Kagome, abbiamo deciso di far duettare i nostri migliori allievi." Continuò Miroku.
Inuyasha strabuzzò gli occhi,non poteva crederci; lui,che non
sopportava la presenza di altre persone mentre suonava, figuriamoci un
compagno di piano, avrebbe dovuto suonare con la persona che meno
sopportava?
"No e ancora no." . Non gli importava che Kagome ci rimanesse male,lei,tanto, sarebbe stata meno propensa di lui,ne era certo.
Miroku scoppiò a ridere e rivolgendosi a Kagome,prima, e a Inuyasha dopo, disse:
"Avevi proprio ragione signorina,complimenti.Non credevo qualcuno lo
conoscesse così bene.". Dal sorriso passò ad
un'espressione minacciosa.
"No?!Non mi importa cosa dirai!Tu e Kagome suonerete insieme al saggio di fine anno,chiaro?".
In quel "chiaro" ,Inuyasha,
poté intuire le conseguenze di un ulteriore diniego.
Deglutì e osservò Kagome: aveva le spalle curve e il viso
chinò sul piano, non l'aveva mai vista così.
Di solito,o almeno quando gli rispondeva, era vivace e sprizzava energia.
"Bene,vedo che ci siamo intesi. - Miroku sogghignò - Ora,siediti accanto a lei e provate a suonare qualcosa.".
Inuyasha obbedì e si sedette accanto alla ragazza,che non
diede segno di vedere o sentire il ragazzo, sfiorandole
innavvertitamente il braccio.
I brividi gli percorsero il corpo,quel contatto,anche se solo per un secondo, gli aveva dato una strana sensazione...Piacevole.
"Cosa suoniamo?". Si rivolse a Miroku ,che gli rispose:
"Tu, nulla.Voglio sentire Kagome prima.".
La ragazza si risvegliò ,come da una trance,sentendo il suo
nome.Alzò la testa e guardò Miroku con i suoi occhi
marroni,intensamente.
L'uomo le fece un cenno col capo e lei cominciò a suonare; le
note,all'inizio, si susseguivano senza coerenza,poi,presero il loro
ritmo e dallo scorrere delle dita della ragazza uscì una melodia
veloce e intensa.
Inuyasha trattenne il fiato:era la stessa canzone che aveva sentito
l'altra sera.Possibile che fosse proprio lei,Kagome, quella sera a
suonare e cantare quella canzone,rapendogli il cuore?
La ragazza aveva gli occhi chiusi e un espressione serena,le dita
biance e affusolate passavano da un tasto all'altro con
disinvoltura,sembrava ci fossero solo lei e il piano in quel momento.
Era bellissima.
La musica finì ,ma Inuyasha rimase assorto e si riprese solo quando sentì la voce di Miroku che lo chiamava.
"Inuyasha?".
"Sì,Miroku?".
"Ti ho chiesto se,gentilmente, ti andrebbe di suonare". Disse,ironico.
Una risata soffocata uscì dalle labbra di Kagome e ,Inuyasha,
rosso un po' per l'imbarazzo,un po' per la rabbia,cominciò a
suonare.
Suonò una delle melodie che aveva composto,quella l'aveva creata
proprio ieri ,dopo aver sentito la sconosciuta suonare.Ora,sapeva che
la sconosciuta era Kagome.
Le note erano dolci e lente ,ma, in certi punti, diventavano veloci ed
improvvise.Si dimenticò del suo maestro e della ragazza
che aveva a fianco.Chiudendo gli occhi sentì soltanto,nella sua
mente, la voce dolce di quella sera. Premette l'ultimo tasto e la
musica finì,aprì gli occhi per vedere le reazioni
delle persone che lo circondavano.
Cercò lo sguardo di Kagome ma questa non lo
guardava,sembrava evitarlo, Miroku,invece, era stupito ed
esclamò:
"Complimenti Inuyasha!Oggi hai superato te stesso.Sicuro di non aver voluto far colpo su Kagome?".
La ragazza in questione si
voltò,guardando Miroku che subito cambiò espressione.
Inuyasha non poté vedere che faccia avesse fatto Kagome per far
sparire così repentinamente dal volto di Miroku il sorriso,vide
soltanto,quando la ragazza tornò a fissare il piano, un 'ombra
nei suoi occhi,nulla di più.
Miroku di riprese ,ma il sorriso non ricomparve sulle sue labbra, e disse:
"Bene,ora provate a suone insieme questo pezzo.Per voi dovrebbe essere facile.".
Poggiò loro davanti uno spartito di "Per Elisa".
Fu un vero disastro,le loro bracci si urtavano o si incrociavano e le mani si ostacolavano a vicenda.
Di "Per Elisa" non si sentì neppure una nota,il risultato fu un accozzamento di note stridule e stonate.
Miroku,dopo svariati tentativi senza successo,sbottò:
"Basta!Basta!Potete andare per oggi...". E uscì, ruotando gli occhi al cielo.
I ragazzi rimasero in silenzio,poi
Kagome si alzò dirigendosi verso la porta,
Inuyasha,disorientato, voleva fermarla...La voleva ancora
lì,anche se non capiva la natura di quel desiderio, così
la chiamo in un sussurrò:
"Higurashi - ma in cuor suo diceva "Kagome.."- ...".
La ragazza si fermò sul
posto,ma rimase voltata,dandogli le spalle.Lui non si fece scoraggiare
e continuò,anche se gli costava.
"Scusa,me lo merito.". Le disse di
fretta,senza prendere fiato , per paura di non riuscire a pronunciarle,
ma la ragazza le udì chiaramente e si voltò con un
espressione stupita e un debole sorriso sulle labbra.
Dopo poco però ogni espressione sparì dal suo viso e ,senza dir nulla, uscì.
Inuyasha sospirò, non aveva
volgia di fermarsi e si avviò verso casa,dove suo fratello era
intento a scartare un pollo arrosto con patate.
Non aveva appetito e ,anche se gli
dispiacque per il fratello, si diresse direttamente in camera
sua,alzando la musica a tutto volume, e si sdraiò sul letto.
Qualcosa stava cambiando in lui,ma non capiva ancora cosa fosse...
--------------------------->
Ragazzi miei sono tornata!Scusate il ritardooooo![pomodori..AHAAA!no]
Ora calmatevi e respirate,so di essere in ritardo e che questo capitolo è osceno ma posso spiegare!
[ah si?E come?]...
Ehm eccco...Perdono[kikka si inginocchia e piange..]
Comunque ringrazio tutti voi per i commenti!
prometto aggiornerò presto e ringrazierò tutti per bene!
Un bacio.
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Capitolo 5 *** Cambiamenti ***
IMMDMeT
Il mio mondo di musica e te
-Cambiamenti-
Kagome Higurashi,quella notte,non dormì affatto.
Se cercava di chiudere gli occhi sentiva Inuyasha suonare come quel
pomeriggio e ,se riusciva ad appisolarsi, l'immagine di quei capelli
argentati, gli occhi color ambra le apparivano in continuazione.
Per tutto il giorno e quello
seguente, da quando l'aveva ignorato dopo
che le aveva chiesto scusa, era rimasta chiusa in camera a piangere sul
letto,non aveva voluto mangiare e sua madre,preoccupata, l'aveva
lasciata a letto,anche se sarebbe dovuta andare a a scuola.
Sa alzò dal letto,la mattina seguente, che non erano neppure le sette e si preparò per andare a scuola.
Non mangiò e si diresse al suo istituto a piedi,tanto era così presto che non sarebbe arrivata in ritardo.
Avrebbe dovuto essere contenta in
qualche modo: Inuyasha le aveva chiesto scusa; ma qualcosa le dava una
sensazione strana,la frase che Miroku aveva detto l'aveva lasciata
spiazzata,aveva riaperto una ferita del suo cuore che Inuyasha,qualche
giorno prima, aveva tracciato.
Respinse via quei pensieri,non voleva mettersi a piangere.
Arrivò in classe,che l'aula
era già mezza piena,e tutte le sue amiche le corsero
subito in contro,assillandola di domande.
"Kagome,ciao!Come stai?".
"Già tutto bene?Ti sei sentita male?".
"Che cos'avevi?".
Continuarono così a lungo finché lei,irritata, disse loro,con un tono di voce un po' troppo alto :
"Basta!Vi ho detto che sto bene!".
Eri,Shioko e Rio sbiancarono e l'intera classe si voltò verso di lei,ammutolita.
Kagome accortasi della figuraccia
cominciò a ridere istericamente e chiese loro,cercando di
sviare il discorso, quanto fossero andati avanti col programma durante
la sua assenza..
Eri,spazientita, le rispose :
"Kagome,possibile che pensi solo a studiare?!Sei stata via solo un giorno!".
Ed era pronta ad aggiungere qualcos'altro ma si bloccò,fissando la porta malevola.
Kagome si voltò e vide
entrare Inuyasha No Taisho dalla porta,vestito con la sua uniforme e un
po' trafelato lo trovò bellissimo.
Si stava avvicinando,per dirigersi verso il suo banco come ogni mattina, e Kagome teneva il suo sguardo su di lui,e viceversa.
Al contrario della routine giornaliera lo salutò amichevolmente:
"Inuyasha.".
Sorrise,era la prima volta che lo chiamava per nome.
Lui,un po' sorpreso, ricambiò sia il sorriso che il saluto,chiamandola per nome.
"Kagome.".
Nello stupore generale la classe li
era stati a guardare,tutti lì conosceva quanto quei due si
odiassero,anche se non si sapeva il motivo, e vederli salutarsi
amichevolmente era un vero colpo.
Eri guardò con un sopracciglio alzato Kagome,che le chiese:
"Che c'è?.".
Con l'aria più naturale che ci sia.
"Che c'è?!Ma dico,sei scema?Da quando saluti No Taisho e per nome?".
"Ecco e che,semplicemente,oggi non mi andava di litigare.".
Mentre parlava guardò Inuyasha,che era impegnato nella lettura di un libro.
"Tu non me la conti giusta,ma per oggi passi.".
Kagome leggermente intimorita da
quell'atteggiamento,sospirò sollevata;non essere tartassata di
domande da Eri,un vera pettegola, era davvero un'impresa.
L'ora passò normalmente e
per sua fortuna il programma non era avanzato di una virgola,non che le
importasse ma sua madre chi la sentiva poi?
Suonò la campanella per la ricreazione,storia era la materia che meno preferiva e fu contenta di poter uscire.
Stava per mettere il piede fuori, quando delle voci alterate le giunsero all'orecchio.
Inuyasha,suonata la campanella, si
stava avviando verso l'uscita,quando la voce di un suo compagno lo fece
voltare e tornare sui suoi passi.
"...Quella secchiona di
Higurashi,sarà stata assente perché era impegnata a
piangere per la punizione che aveva ricevuto...".
Un gruppo di studenti scoppiò a ridere,Inuyasha non ci vide più e disse:
"Ehi Osaka!Cos'hai da ridere così tanto?".
Il ragazzo in questione,colui che aveva fatto al battuta, vedendolo arrabbiato fece un passo indietro e chiese:
"Che ti prende amico?Ho fatto solo una battuta.".
"Beh,non faceva ridere,intesi?".
La frase uscì come un ringhio soffocato.
"Ma che ti prende?".
Inuyasha pensò un attimo e nella sua mente passò un'unica frase: "Ma che sto facendo?" .
Kagome non era sua amica.Allora perché la stava difendendo?
Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro e,per rimediare, liquidò quei deficienti dei suoi compagni:
"Ah state zitti;con voi non si può neanche parlare...Che non vi senta più,chiaro?".
E se ne andò prima di ricevere risposta.
Gli prudevano le mani,quando aveva
sentito quel commento la rabbia aveva avuto il sopravvento e il sangue
aveva cominciato a pulsare più forte nelle vene.
Giustificò tutto ciò con i sensi di colpa per aver fatto piangere la ragazza,che cosa se non quello?
Decise di salire in terrazza per sbollire un po',per fortuna era inverno e quindi non ci sarebbe stato nessuno.
Kagome guardò verso il luogo
da dove provenivano le "urla" e vide Inuyasha discutere con un
loro compagno di classe: Nobu Osaka,che sembrava spaventato.
Dopo aver detto qualcosa a Nobu,che non riuscì a capire, vide il ragazzo dirigersi verso di lei e uscire
Si avvicinò a Eri,che probabilmente non si era persa nulla, e le domandò:
"Cos' è successo?".
"No Taisho discuteva con Osaka per via di una battuta.".
"Ah,che genere di battuta?".
Eri si girò ad osservarla
Kagome aveva cercato di non tradire
la curiosità,ma l'amica era un osso duro ed,infatti, la guardava
con gli occhi serrati un due fessure.
Rabbrividì.
"Non lo so,come mai interessata?".
"No nulla,ero solo preoccupata per Nobu.".
L'amica parve rilassarsi,per
fortuna era riuscita a inventare una scusa e a trattenere la sua
risatina sterica,che l'avrebbe smascherata.
E,sempre con la scusa di Nobu, si
avvicinò a lui per domandargli dei dettagli,ma quando lui
le disse che era per via di una battuta su di lei gli tirò uno
schiaffo e per un po' di scena,dato che Eri la stava ancora
osservando,urlò:
"E io che ero preoccupata per te!".
Purtroppo ,quella frase, non la sentì solo Eri.
Kagome si guardò intorno in
cerca di Inuyasha ma,questo,non era ancora tornato e cercarlo sarebbe
stato inutile perché la campana stava per suonare e lei non
sapeva dove fosse.
Decise che l'avrebbe ringraziato
quel pomeriggio a lezione,ma quando la campana suonò e lui non
si presentò e lo stesso per la lezione successiva,le venne un
dubbio che affogò nel panico.
--------------------
Scusate il tremendo ritardo!
Non succederà più,spero.
Su,su calmi.[Kikka cerca di difendersi con una sedia e una frusta]
Spero sia di vostro gradimento,anche se è stato scritto con la nausea e una forte emicrania!
Ok,lo so sarà orribile .
Ma meglio di nulla,no?
Beh,vi lascio e mi raccomando commentate,ok?
I ringraziamenti li lascerò,molto ben scritti,la prossima volta.
Non uccidetemi,please.*-*
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Capitolo 6 *** Ancora problemi ***
MMDMT
Il mio mondo di musica e te
- Ancora problemi -
Inuyasha
era furioso.
Quella
stupida di una smorfiosa era preoccupata per quell'imbecille
mentre,lui, l'aveva difesa!
Uscì
dall'Istituto senza ascoltare le proteste dei bidelli e si diresse a
casa senza badare a nulla,tanto che una macchina dovette sterzare
all'improvviso per non investirlo.
A
casa non c'era nessuno,almeno avrebbe potuto sfogarsi senza suo
fratello tra i piedi.
“Meglio
così,nessuna domanda a cui rispondere.”
Sbatté
violentemente la porta della sua camera e,dopo aver buttato all'aria
gran parte dei suoi spartiti e tirato dei pugni sul muro, si sedette
alla scrivania tenendo la testa tra le mani.
“Quella
SCEMA.”.
Giurò
a se stesso che se le avesse rivolto la parola nuovamente sarebbe
stato solo per insultarla.
Passò
una buon'ora a scrivere nuovi pezzi ma,ognuno di essi, erano ben
lontani dal quello che aveva scritto dopo aver ascoltato Kagome
cantare.
Kagome.
Quel
nome lo perseguitava.
Se
all'inizio aveva avuto un dubbio,ora ne era certo: non poteva essere
quella mocciosa a suonare e cantare così divinamente.
Sì
alzo e andò in cucina,aveva bisogno di calmarsi e bere un bicchiere
d'acqua era l'ideale;peccato che, finito di bere, strinse così forte
l'oggetto che lo mandò in frantumi,ferendosi la mano.
“Accidenti!Per
fortuna è solo superficiale.”.
La
porta di casa scattò al giro della chiave e ,mentre puliva, entrò
in casa suo fratello che sorpreso esclamò :
“Ma
che ci fai qui?”.
Lo
guardava perplesso senza capire,ma il ragazzo alzò solo le spalle
senza rispondere.
L'uomo
scocciato sospirò e chiese :
“Sei
uscito prima?”.
“Sì,non
avevo voglia di starci.”.
“Non
è molto produttivo per il tuo rendimento.”.
“Tsk...E
tu che ci fai qui?”.
“Ho
preso una pausa.”.
Inuyasha
alzò un sopracciglio e ridendo disse :
“E
poi ti lamenti di me?”.
Il
fratello lo osservò un attimo e poi come se nulla fosse gli chiese :
“Cos'hai
fatto alla mano?”.
“Eh...?Ah
nulla.”
“Sarà...Comunque
io esco.”.
“Kagura?”.
“Esatto.”
Inuyasha
fece una smorfia,disgustato.
Kagura,la
ragazza di su fratello, non la sopportava proprio;quella si che era
una smorfiosa.
Si
annotò nella mente che avrebbe dovuto cercare una nuova ragazza al
fratello al più presto possibile.
Sesshomaru
si preparò e stava abbassando la maniglia della porta quando
domandò :
“Non
vai a lezione di piano?”.
“No,non
ne ho voglia.”.
L'uomo
aggrottò la fronte,non riusciva a capire il comportamento del
fratello minore.
Per
lui,quelle lezioni e il piano stesso, erano importantissimi.
Sospirò
ed uscì,scuotendo la testa rassegnato.
Rimasto
solo,Inuyasha, imprecò tra le labbra : per colpa di quella ragazza
non poteva neppure andare a suonare.
Sbuffò.
Cos'altro
poteva rovinargli?
Il
giorno dopo,a scuola, Inuyasha ignorò completamente i tentativi di
Kagome di chiamarlo e di parlargli.
Finite
le lezioni si diresse alla scuola di musica e ,quando arrivò, si
sedette al piano e cominciò a suonare, aspettando che Miroku e la
sua cara compagna
arrivassero.
Miroku e Kagome entrarono
contemporaneamente nella stanza ma,dietro di loro, si profilò anche
la figura di una terza persona : Sango,l'insegnante di Kagome non che
fidanzata di Miroku.
Miroku,il primo a
parlare, esclamò :
“Bene cominciamo!Avete
ancora molto da fare voi due.”.
E dicendo così li indicò
entrambi con uno sguardo sconsolato.
Appena Miroku smise di
parlare Sango prese la parola e aggiunse:
"Miroku
mi ha raccontato cos' è successo la scorsa lezione ma, dato che non
ci si può fidare poi molto, – e scoccò un occhiataccia al ragazzo
– voglio che suoniate di nuovo “Per
Elisa” , d'accordo?
“.
I
due annuirono e cominciarono a suonare, ma il risultato fu ancora più
disastroso della volta precedente : Inuyasha suonava con
rabbia,premendo forte sui tasti, mentre Kagome sembrava assente.
L'urlo
dei due insegnanti che urlavano all'unisono “Basta!”
si diffuse per la
stanza,interrompendo quella cacofonia di suoni.
I due maestri,dopo essersi
lanciati uno sguardo d'intesa, si fecero un cenno col capo e
Miroku,ghignante, si schiarì la gola per poi dire :
“Visti
i...risultati,d'ora
in avanti abbiamo deciso che voi – e passò il suo sguardo da
Inuyasha a Kagome – suonerete insieme un ora extra per
esercitarvi.”.
Inuyasha non poté credere
alle proprie orecchie e alzò gli occhi al cielo,Kagome al contrario
non fece una piega né cambiò espressione.
Miroku ancora più
ghignante guardò l'orologio al suo polso e continuò :
“Da adesso.”.
Il ragazzo,sconcertato, si
alzò dallo sgabello su cui era seduto ed esclamò :
“Cosa?!”
“Hai capito bene. Buon
lavoro”
E detto così sia Miroku che
Sango uscirono voltandosi e salutandoli solo con un cenno della mano.
Inuyasha rodeva dalla
rabbia;Miroku era un suo buon amico,oltre che insegnante, forse il
migliore ma quando si comportava così non lo sopportava.
Si girò verso il piano e
aspettò che anche Kagome lo facesse ma,la ragazza, era troppo
presa a ripensare al giorno prima ,quando Inuyasha non si era
presentato alla lezione, ed era rimasta lì ad aspettarlo per due ore
fino a quando la signora della reception non era venuta a dirle che
era l'ora di chiusura.
Non aveva smesso di
piangere, neppure davanti alla porta di casa.
E,sdraiata sul letto, aveva
continuato fino al tocco di Morfeo.
Ora,ripensandoci, le
salivano agli occhi di nuovo quelle gocce salate e sapeva che se
avessero cominciato a scendere non si sarebbero fermate.
Girò il viso verso il
ragazzo che trasalì...
-------
Ok,ok.
Sono in ritardo,anzi mi ero quasi dimenticata di questa mia creazione.
Ma ci sono,no?
E, lo so,sono stata perfida a tagliare il capitolo così.Ma..
La suspense serve.Eccome se serve.
Però vi dirò già da subito che durerà a lungo perchè domani parto e "Bye bye" fino al 7 Gennaio!
Già.Non uccidetemi!
Io vi voglio bene e poi è Natale!
Un bacio.
Kikka-chan.
RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio Roro-chan,adorata Senpai/Sensei per sostenermi sempre.
Kirarachan,sorellina miaaaa, questo capitolo è tutto per te.Dopotutto mi hai detto di scriverlo no?
Mikamey : Carassima^^,piaciuto questo capitolo?Spero,sei un po' il mio portafortuna.xD
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Capitolo 7 *** Una nuova amicizia ***
IMMDMeT
Il mio mondo di musica e te
-Una nuova amicizia-
Girò il viso verso il ragazzo, che trasalì.
Gli occhi di Kagome erano lucidi e pieni di lacrime,sul volto un'espressione triste.
La schiena era tremante.
Inuyasha rimase immobile a guardarla sgomento, non sapeva cosa fare o dire.
"Perché mi odi?"
La voce di Kagome giunse
lontana e tremante,rotta dai singhiozzi, ma lo sguardo che gli
lanciò era serio,con qualche sprazzo implorante.
"Io,Hig... - si fermò,sospirando - non ti odio affatto."
Kagome,che aveva spostato lo sguardo per non vedersi la verità davanti, alzò lo sguardo su di lui,stupita.
"Ma,allora...Perché mi rispondi male,mi eviti e non sei venuto alla lezione di piano?"
Il bel viso della ragazza era ancora trasfigurato dalla tristezza e la luce dei suoi occhi era spenta,priva di vita.
"Scusami,non volevo darti
quest'impressione. Il fatto è che ho avuta dei problemi
personali,tu non centri nulla.Mi sono solo sfogato su di te."
Sospirò ancora,abbassando le spalle e - dopo averci pensato un po' - aggiunse:
"E poi..."
Non poté continuare: la
ragazza lo aveva abbracciato di slancio,stringendo forte la sua vita e
poggiando la testa al suo petto.
Inuyasha,intenerito e disorientato, non si mosse ma,dopo poco, rispose all'abbraccio,cingendole le spalle.
Dopo qualche minuto in cui erano rimasti abbracciati,Inuyasha la scostò leggermente e le chiese:
"Va meglio?"
Si sentiva un po' in colpa e nella
sua voce c'era una nota d'apprensione : in fondo era colpa sua che
l'aveva evitata ed era stato scortese.
"Sì,grazie - Kagome arrossì,rendendosi conto solo ora di averlo abbracciato - Scusa per la scenata."
Il ragazzo le sorrise e per
rincuorarla un po' le propose di prendere qualcosa da bere in un
bar,dato che rimanere a scuola non sarebbe servito a nulla per quella
giornata.Lei accettò
L'inverno era appena arrivato nella
città di Tokyo ma il freddo era già intenso ed a
testimoniarlo erano le guance di Kagome,leggermente arrossate dalla
bassa temperatura e dal vento sferzante.
Sedettero in un piccolo locale vicino alla scuola di musica.
Era accogliente ed aveva uno stile un po' retro' : il bancone in legno e i colori pastello,davano al tutto un'aria rustica.
La cameriera salutò cordialmente i due clienti e chiese loro cosa desiderassero.
Fu Inuyasha a rispondere per
entrambi ed ordinò due cioccolate calde con panna e,quando la
cameriera se ne fu andata con la loro ordinazione, disse a Kagome :
" Questo posto fa la cioccolata più buona della città."
Kagome annuì e la conversazione finì,lasciando calare un silenzio imbarazzato tra i due.
La cioccolata arrivò,per fortuna, poco dopo,dando loro un motivo per non parlare.
Inuyasha osservò Kagome
assaggiare la cioccolata,aspettando una qualunque reazione, e fu
compiaciuto quando la ragazza allargando gli occhi,esclamò:
"Ma è davvero ottima!"
La ragazza era letteralmente entusiasta.
Inuyasha trattenne a stento una risata : le erano rimasti i segni della panna sulle labbra.
Kagome,irritata, chiese :
"Sentiamo,perché ridi?"
Il ragazzo questa volta,
vedendo l'espressione della compagna, non riuscì a trattenersi e
scoppiò in una risata ma,dopo essersi calmato e
fattosi improvvisamente serio, si avvicinò a lei tanto che il
suo naso pota sfiorarle la guancia..
Ferma e immobile ,Kagome, con gli occhi sbarrati lo vedeva avvicinarsi a lei e ,quando le fu a un soffio, chiuse gli occhi.
Sentì qualcosa di morbido ed asciutto sfiorarle le labbra e,aperti gli occhi, vide Inuyasha chino su di lei con un fazzoletto in mano.
Avvampò,profondamente
imbarazzata per la figuraccia, e riuscì solo a ringraziare il
ragazzo con un soffio di voce sommesso.
Quell'attimo, ringraziò la ragazza, venne interrotto dal suono del cellulare della ragazza.
"Pronto?"
Attese la risposta e ,nel frangente, lanciò un occhiataccia a Inuyasha che continuava a sghignazzare per la scena di prima.
Al telefono,anche se non si era
vicini, si poteva sentire la voce alterata di una donna : la madre di
Kagome che,infatti,stava rimproverando la figlia per non essere ancora
rincasata a quell'ora tarda.
Kagome lanciò uno sguardo al di fuori del locale e vide il buio della sera.
Riattaccò il telefono e in tutta fretta disse:
"Scusa Inuyasha ma,come hai potuto sentire,devo scappare!Ti ringrazio e perdonami per il disturbo.Ci vediamo domani."
E si voltò,avviandosi verso l'uscita, ma il ragazzo la fermò,dicendole :
"Kagome, aspetta! - lei si voltò in attesa - Ti accompagno,non vorrai uscire da sola a quest'ora?"
"Non ti preoccupare è qui a due passi.Ci vediamo domani,ok?Ciao e grazie ancora!"
Sorrise e uscì di corsa,sparendo alla vista e lasciando un Inuyasha sbigottito.
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Sono tornata con il nuovo capitolo!!!^^
Scusate la grande attesa.Bhe,spero vogliate leggere e commentare.
Mi rendereste felice e chissà,potrei aggiornare prima!^^
Un bacio.
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