Se tutto fosse diverso

di Itacina
(/viewuser.php?uid=35705)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Era partito da poco da fosha sulla sua imbarcazione,salutare tutti e lasciare il suo fratellino era stato molto difficile per lui ma il richiamo del mare era troppo forte.
La barca ondeggiava lenta in mezzo all'oceano spinta dal vento ma Ace sapeva bene che per viaggiare nel nuovo mondo quel misero mezzo non sarebbe bastato,aveva bisogno di una nave più grande e di una ciurma.
Il primo passo era però trovare del cibo le scorte che avevano non sarebbero durate molto sopratutto visto il suo appetito così alla prima isola decise di fermarsi e vedere se trovava qualcosa.
Fu fortunato l'isola era disabitata ma ricca di cacciagione e frutta,dopo aver portato la barca sul spiaggia  si inoltrò nella foresta che tanto li ricordava il Monte Corvo.
Purtroppo venne colpito da uno dei suoi soliti attacchi di narcolessia rotolando giù fino a un piccolo fiume,si risvegliò poco dopo con un enorme bernoccolo sulla testa

-Stupida narcolessia-

SI massaggia i capelli scompigliati e si guarda intorno,nota diversi alberi di frutto ma uno in particolare attira la sua attenzione,uno strano albero con un solo frutto dall'aspetto strano sembrava quasi a forma di fiamme,affamato decise di prenderlo ma dopo il primo morso quasi lo sputò disgustato dal sapore,prosegui il suo cammino nella foresta dopo aver raccolto diversi tipi di frutta che depositò sotto un'albero, aveva notato un cinghiale che tranquillamente stava pascolando li vicino.
Prese il suo pugnale e si preparò all'attacco pensando già a come farselo sul fuoco e a quel pensiero cominciò a sentire caldo notando poi la sua mano prendere realmente fuoco.In preda al terrore comincia a scappare da una parte all'altra ma ci mette poco per accorgersi che in realtà il fuoco non lo bruciava anzi che era diventato lui stesso fuoco.
Decise di accamparsi li per un paio di giorni per abituarsi a provare quei nuovi poteri.
Intanto su un altra isola una giovane ragazza stava fronteggiando un gruppo di uomini che come ogni giorno l'abbordavano ma la ragazza grazie ai suoi poteri riusciva sempre a cavarsela.
Dopo l'ennesimo attacco la ragazza si diresse alla locanda sedendosi su una sedia vicino al bancone

-Ciao Simo ti porto il solito?-domanda il locandiere
-SI bill il solito grazie-
-DI nuovo quei tipi eh?-domanda poi nuovamente il locandiere abituato ormai a quegli episodi
-Non c'è l''ha faccio sono diventati insistenti-
-Scusa rivolgiti alla marina-
-NO!Non mi rivolgerò mai alla marina Bill e lo sai il perchè..-furiosa ora
-Si scusa avevo dimenticato-
-No scusami tu sono nervosa,oggi in ambulatorio sono venuti un sacco di pazienti che accusavano gli stessi sintomi-sospira
-Su adesso non pensarci e mangia-
-QUanto vorrei che da quella porta entrasse un principe e mi portasse via da qua-

Tuttavia la ragazza non sapeva che molto presto il suo desiderio si sarebbe avverato anchre se al posto di un principe si sarebbe trovata davanti un pirata
I giorni passarono,Ace aveva ormai imparato a utilizzare il suo potere così dopo essersi rifornito di carne e frutta decise di rimettersi in viaggio,purtroppo non aveva considerato un fattore fondamentale,le continue tempeste che negli ultimi tempi sembravano abbattersi in quella zona,con quella misera barchetta non sarebbe riuscito a fare molta strada tuttavia in qualche modo riuscì ad arrivare dopo diverse settimane di navigazione su un'altra isola questa volta abitata.Ormai con la nave completamente distrutta decise di prendere le sue poche cose e di recarsi presso una locanda per avere informazioni e mangiare qualcosa.

-Buongiorno ragazzo cosa ti porto?-
-Dieci piatti di carne grazie-
-V-va bene.Ma sei sicuro di poter pagare?-domanda il locandiere
-Ti bastano?-Direbbe mettendo un sacchetto sul bancone

In quel momento SImo entrò nella locanda,Ace la fissava dopotutto non li era mai capitato di incontrare una ragazza così bella,capelli ramati che sembravano fuoco al sole,occhi castani,un seno sodo ma ben proporzionato coperto da un bikini azzurro,un ventre piatto,un paio di pantaloncini neri che le risaltavano i glutei sodi e due gambe lunghe e snelle.

-Oi simo il solito?-Bill il barista la saluta
-No sono solo di passaggio ho molto da fare in ambulatorio-
-D'accordo ma non stancarti troppo-
-Non preoccuparti-

La ragazza fa per uscire ma la sua attenzione viene attirata proprio da Ace,rimane fissa a osservarlo non l'aveva mai visto prima,ventre piatto a tartaruga,braccia muscolose,schiena possente e stranamente a petto nudo sembrava davvero l'incarnazione di un dio per quanto era bello.
Per la prima volta si ritrovò ad arrossire e per non farsi vedere uscì dalla locanda come una furia

-Ehi amico chi era quella?-
-Lei e l'assistente del medico si chiama Simona-
-Oh un medico dunque?-
-SI-
-Interessante-

L'uomo riprese a mangiare trangugiando tutto quello che il barista li portava,a fine pasto si rivolse nuovamente al locandiere

-Senti amico sai dove posso trovare una nave e una ciurma?-
-Vuoi prendere il mare?-
-Si.Ma la barca con cui sono arrivato qui e affondata-
-Capisco,be dovresti andare al porto so che ci sono molte navi certo saranno da riparare ma te le venderebbero a un pezzo stracciato-
-Molto bene grazie dell'informazione-

Dopo aver pagato prende le sue cose e si avvia verso il porto.
Simo in ambulatorio invece non riusciva proprio a concentrarsi,il suo pensiero era sempre rivolto al misterioso ragazzo che aveva incontrato alla locanda.
Considerato che stava combinando più danni che il resto il dottore decis di mandarla a casa.
SImo però non era della stessa idea ed invece di tornare a casa pensò bene di andare al porto a osservare il mare,sfortuna volle che anche i ragazzi che nei giorni scorsi l'avevano importunata erano lì e non appena la videro decisero di vendicarsi.

-Questa volta non ci sfuggi signorina-
-Non ci e piaciuto come ti sei comportata -
-Sparite non ho voglia di discutere con voi oggi-
-Ma sentitela,ragazzi prendetela-

Simo trasformò il braccio in acqua pronta ad attaccare ma non si accorse di un altro uomo che giungendo alle spalle le mise un braccialetto di agalmatolite che le ridusse notevolmente i poteri

-D-dannazione-

Gli uomini soddisfatti le si avventarono contro e la ragazza si ritrovò bloccata per terra con loro che sopra di lei avevano cominciato a toccarla

-No,lasciatemi maledetti lasciatemi aiutooooo-

LA ragazza cominciò a tremare e a urlare,sapeva che senza poteri era indifesa e che loro erano più forti di lei.Era ormai arresa al suo destino inerme e senza poteri.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


CAPITOLO 1
Simo era ormai stremata le sue urla non servivano a niente nessuno passava di li a quell'orario.

-Lasciatemi maledetti lasciatemi-
-E' sta buona-uno gli tirò uno schiaffo
-Vergognatevi grandi e grossi e ve la prendete con una ragazza-

Una voce li distrasse dalla loro opera,i ragazzi si ritrovarono davanti proprio Ace che con lo sguardo infuocato li fissava uno dopo l'altro

-Che vuoi tu vuoi unirti a noi?-chiese uno
-No voglio che la lasciate andare-
-Senno che ci fai?-
-Senno faccio questo-

Il suo corpo cominciò a diventare di fuoco,concentrò il potere nel braccio e con una vampata li fece volare via.I ragazzi spaventati fuggirono via,Ace si avvicinò a lei liberandola dalle manette di agalmatolite tendendoli una mano sorridendo

-Tutto bene?-domanda verso di lei
-S-si grazie-rossa si da una sistemata
-Chi erano quei tizi?-
-Dei ragazzi che ho rifiutato e che non hanno apprezzato-
-Io sono Ace comunque-si presenta
-Io sono Simona ma tu..hai mangiato un frutto del diavolo vero?-
-Frutto del diavolo?-
-Si non sai cosa sono?-
-Veramente no-
GROOOA

In quel momento lo stomaco di Ace cominciò a brontolare facendo arrossire lui e ridere lei.

-Ahahhah qualcuno ha fame,posso invitarti nella mia casa e offrirti qualcosa?-
-Volentieri ho una certa fame-

I due quindi si diressero verso la casa di SImo in cima alla scogliera,una piccola casa coposta da un bagno,una camera da letto e una cucina.

-Benvenuto nella mia dimora,siediti pure ti preparo qualcosa-

SI mise subito ai fornelli mentre Ace seduto la fissava incuriosito.

-Tu vivi sola?-chiese
-Si.-
-I tuoi?-
-Ecco loro...-abbassò la testa
-Oh capisco.Mi dispiace sai anche i miei sono morti-

Simo li portò i piatti in tavola sedendosi di fronte a lui osservandolo mangiare,Ace nel bel mezzo della cena venne colpito da un'attacco di narcolessia cadendo con la testa nel piatto.Simo si alzò di colpo ma non appena sentii che respirava si tranquillizzò.
Ace si svegliò dopo qualche minuto

-Di nuovo dannazione-si pulisce con un tovagliolo
-Narcolessia?-
-SI e una vera tortura-
-Mi dispiace-sorride ora
-Prima mi hai parlato dei frutti del diavolo-
-Sono dei frutti particolari chi li mangia acquisisce dei poteri,tuttavia ha uno svantaggio quando ne mangi uno perdi la capacità di nuotare-
-Cosa???-
-Però il tuo potere e davvero bello,sei fuoco adesso capisco perchè te ne vai in giro a petto nudo-rossa ora
-Be si le camicie si bruciavano tutte-si mette una mano fra i capelli
-Io invece ho mangiato il frutto aqua-aqua mi permette di trasformare il  mio corpo in acqua e di controllare l'acqua in ogni sua forma-
-Io il fuoco e tu l'acqua saremmo una coppia strana-
-C-coppia?-
-Si,una coppia,ho appena deciso che sarai il primo membro del mio equipaggio-
-Scusa e quando lo sarei diventata?-
-Be sei un'eccellente cuoca e mi hanno detto un ottimo medico ne avrei bisogno sulla mia nave-
-vuoi che venga con te e diventi un pirata?-
-Si,sono dell'idea che sei sprecata in questo villaggio,non ti piacerebbe viaggiare per i mari e vivere un sacco di avventure?-
-B-Be si mi piacerebbe ma...-
-E' allora?Parti con me sarai il mio vice-
-E' dov'è la tua nave?-
-Ecco l'ho appena presa ma ha bisogno di un paio di riparazioni-
-E' la tua ciurma?-
-Ehm siamo solo noi due per ora-
-Sei uno strano pirata tu sai?-
-Dici?Allora?-
-Intanto ti do una mano a sistemare la nave poi deciderò-sorridente
-E' un primo passo-

Si alza togliendo di mezzo i piatti sporchi prima di prendere delle coperte e metterle sul divano li vicino

-puoi usare il mio letto io mi metto sul divano-
-Non sia mai che permetta a una ragazza di dormire sul divano ci dormo io-
-Ma tu sei un'ospite-
-Si ma tu una donna ed e casa tua non ti priverò del tuo letto-
-MAi visto un pirata gentile sei un tipo pieno di sorprese Ace-

Si volta nuovamente per togliere altri piatti ma Ace e già caduto addormentato,sorride trascinandolo sul divano mettendoli alcune coperte adosso per poi ritirarsi anche lei nella sua stanza

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


CAPITOLO 2
Il mattino dopo Ace si svegliò molto tardi,la casa era deserta ma sul tavolo un biglietto e la colazione

sono al porto appena ti svegli raggiungimi la nave non si ripara da sola

Ace mangia velocemente la colazione per poi dirigersi verso il porto,Simo era già a lavoro dalla mattina presto per fortuna la nave non era in pessime condizioni,poteva ospitare fino a un massimo di 10 persone,c'erano tre camere di cui una sarebbe stata abidibita ad infermeria,tutte avevano un bagno personalizzato ,un mensa e una cucina più alcune docce e delle cuccette.

-Simo...sei qui?-domanda scendendo sotto coperta
-Sono qui-

Ace la raggiunge in una delle stanze,la ragazza era a gambe incrociate davanti all'armadio con un cacciavite intenta a stringere alcune viti,sul pavimento diversi barattoli di pittura

-Che stai facendo?-
-Be ho pensato che questa poteva essere la tua stanza e stavo riparando l'armadio,ho controllato la nave non ci sono molto danni se diamo una bella ripulita in due massimo tre giorni potremmo partire-
-Tu sai aggiustare  mobili?-
-Bè vivendo da sola dovevo pur imparare no?Ah ti ho dipinto la stanza di rosso e arancio hai il potere del fuoco quindi sono colori che ti rappresentano ma se preferisci altro-direbbe alzandosi
-N-no anzi e bellissimo-
-Dunque il tuo bagno e pulito,c'è un armadietto con diversi asciugamani e teli bisognerà fare rifornimento e ho procurato alcune lenzuola ma dovremmo prendere anche quelle-
-Sei...straordinaria-
-Lo so grazie-sorride continuando-senti ci sono altre due camere una l ho adibita da infermeria e l'altra e la mia-
-Aspetta!Quindi tu ..-
-SI ho deciso di seguirti-direbbe verso di lui sorridendo

Ace era felice di quella nuova prospettiva,si misero di buona lena e in meno di tre giorni riuscirono a riparare la nave e fare rifornimento.

-allora sei proprio sicura di voler partire?-chiese Bill
-Si andrà bene non preoccuparti-
-Fai buon viaggio piccola-

La nave salpò dunque per il suo nuovo viaggio.
I giorni trascorsero tranquilli,Simo ed Ace erano molto affiatati e si capivano al volo senza bisogno di parlare,fra i due si era instaurato un ottimo rapporto e la ragazza si sentiva sempre più attratta dal giovane.

-Allora capitano qual'è la nostra meta?-
-Dobbiamo trovare una ciurma in due non potremmo mai fronteggiare i pericoli del grande Blu-
-e dopo questo?-chiese
-Be per potermi fare un nome c'è un unica cosa da fare-
-Sarebbe?-
-Prendere la testa dell'uomo più forte del mondo-
-Vuoi prendere la testa di Barbabianca??E' impossibile non ci riuscirai mai-
-Si invece lui e vecchio-
-Capitano ti rendi conto che prima di affrontare Barbabianca te la dovrai vedere con i suoi uomini vero?Sono tutti pirati con una taglia molto elevata prima di arrivare a lui dovrai vedertela con loro-
-Ecco perchè ho bisogno di una ciurma,tu e gli altri vi occuperete degli uomini-
-Fammi capire tu sacrificheresti me e it uoi uomini solo per avere la sua testa?Non ti facevo così stronzo Ace-si alza ora furiosa
-No hai frainteso non voglio sacrificarvi -
-Vado al timone finisci la cena-

Nervosa e furiosa salì sul ponte per andare al timone,Ace dispiaciuto la raggiunse sul ponte.

-Ehi perchè te la sei presa tanto?-
-Non voglio che tu ti metta contro Barbabianca-
-Ma perchè?E' un pirata come tanti-
-Ed è un brav'uomo e tu sei ancora troppo inesperto per poterlo battere-
-Parli come se lo conoscessi-

Simo abbassò la testa concentrandosi sul timone non guardandolo negli occhi,Ace le prese il mento volgendola verso di lei

-Come sono morti i tuoi genitori?-
-Mio padre era un medico,curò Barbabianca quando venne su quest'isola-
-E poi?-
-Un paio di mesi dopo la Marine venne da noi,mio padre venne arrestato e fucilato,mia madre morì poco dopo per il dolore,avevo 4 anni-
-Mi dispiace,ma questa  e un'altra ragione per avere la sua testa,vendicheremo la morte dei tuoi-
-Io non voglio vendicarmi,mio padre e morto facendo il suo dovere a lui non importava se chi era  ferito fosse un marine o un pirata li curava e basta-
-Ho capito-
-E i tuoi?Come sono morti?-
-Mia madre e morta dandomi alla luce mio padre non l'ho mai conosciuto anche se lo odio-
-E' perchè dovresti odiarlo scusa?-
-Perchè lui se ne fregato di noi,era un buonanulla e un poco di buono-
-Se tuo padre non c'era quando sei nato avrà avuto i suoi buoni motivi-
-Non penso se gli importava di noi sarebbe rimasto al nostro fianco.invece si  e fatto catturare-
-Come si chiamava?-
-chi?-
-Tuo padre-

Ace non disse una parola calandosi il cappello sugli occhi.

-ehi?Perchè non vuoi dirmi il suo nome?Non sarà mica il re dei pirati-la butta li scherzando

Ace la guarda e Simo sgrana gli occhi rischiando di cadere per la sorpresa

-U-uao tu sei il figlio di Gold Roger-
-Già e non ne vado fiero-
-Perchè?-
-Te l'ho spiegato il perchè!Ha abbandonato me e mia madre-
-Ma forse l'ha fatto per proteggervi ti pare?-
-Come?-
-Prova a pensarci,era un pirata conosciuto secondo te se fosse rimasto con te e tua madre quanto tempo ci avrebbe messo la marina a trovarvi e a uccidervi tutt e tre?Credo che lui non sia rimasto per proteggervi-
-Ciò non toglie che lo odio,per colpa sua mia madre e morta e io sono considerato il figlio del demonio-
-Non devi dire così-fa un sospiro-Ace ascoltami tu sei nato da un atto d'amore capisci?I tuoi si sono sacrificati per darti un futuro-
-Fin da bambino mi sono sempre fatto una domanda..merito di vivere?Puoi lasciare questa nave quando vuoi ti capirei-

SCIAFF

Uno schiaffo li arriva sulla guancia,Ace la guardò sconvolto mentre Simo era furiosa

-SMETTILA DI DIRE QUESTE COSE ACE!TU MERITI DI VIVERE E NON TI PERMETTERO' DI DIRE CERTE COSE A ME NON IMPORTA CHE TU SIA FIGLIO DI UN ORCO O DEL RE DEI PIRATI E' CHIARO???-
-N-non t'importa?Vuoi venire con me nonostante tutto?-
-Ace non importa chi ti ha messo al mondo,tutti veniamo al mondo per un motivo e credimi quando ti dico che non vorrei essere in nessun altro posto se non qui con te-

Ace era stupito non si aspettava una simile reazione da parte della ragazza,si mise il cappello in testa per nascondere il rossore che li imporporava il viso.
La conversazione si chiuse lì e il loro viaggio proseguì.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** capitolo 3 ***


CAPITOLO 3
Passarono i mesi,la ciurma di Ace ora era composta da dieci membri e si era fatta un nome tanto che la marina li aveva messo una taglia e invitato ad aggregarsi alla flotta dei sette cosa che lo zolfanello rifiutà categoricamente.
Il momento di sfidare Barbabianca era arrivato,prima però doveva affrontare Jimbei

-Capitano quello è Jimbei fa parte della flotta dei 7-
-Ah è così?Ehi gigante voglio affrontare Barbabianca-
-NOn lascerò che un moccioso come te si avvicini al vecchio-

I due combatterono per 5 giorni di fila e alla fine crollarono entrambi,Simo corse da entrambi cercando di curarli.

-Stupido di un capitano dovevi proprio batterti contro di lui?-

In quel momento un enorme ombra si stagliò contro di loro,una nave a forma di balena apparve all'orizzonte e da essa scese un imponente figura che teneva in mano un bisento.
Con la sola forza dell'Haki spedì lontano la ciurma di Ace tranne SImo che in qualche modo riusciì a sopportare il colpo.

-Così sei tu il moccioso che vuole la mia testa-
-Lascia stare i miei uomini e veditela con me-si rialza infiammandosi

Simo si mise in mezzo ai due fronteggiando Ace

-Fermati capitano non puoi affrontarlo te l ho già detto e comunque non in queste condizioni-
-SPostati Simo,io devo farlo-
-Dovresti dare retta alla tua giovane amica moccioso gurarara-
Sta zitto!!E' tu levati-

La spinse via facendola cadere a terra attaccando barbabianca con il suo potere ma venne spazzato via con un sol colpo

-ACEEE!-
-Stai indietro Simo..-
-Sei giovane,perchè vuoi morire così?Se ci tieni a solcare i mari diventa mio figlio porta il mio simbolo sulla tua schiena-
-Te lo puoi scordareee-

Fa per attaccare di nuovo ma delle catene d'acqua lo bloccarono indebolendolo e facendolo stramazzare al suolo

-Basta così Ace stai esagerando non sei nelle condizioni di poterlo affrontare-
-Lasciami andare SImo non costringermi ad attaccarti-
-E tu piantala di fare l'idiota e ragiona-
-In gamba la ragazza non c'è che dire-a parlare era stato un uomo dai capelli biondi c
-Già ha un potere molto forte-un altro con un cilindro osservava interessato lo scontro

Ace si infuocò evaporando l'acqua e liberandosi,corse contro il vecchio pirata provando ad attaccarlo ma venne battuto perdendo i sensi

-Capitanoooo-

Gli uomini corsero ad aiutarlo ma Simo li fermò

-Fermi non un passo di più-
-Ma cosa fai?Dobbiamo salvare il capitano-
-State tranquilli non ci sarà bisogno di salvarlo non lo ucciderà-
-Ma,,-
-Non avete speranze contro di lui inoltre c'è l'ha farete ad affrontare tutti loro?-e indica i capitani dietro il vecchio

SImo si voltò verso il vecchio fissandolo inchinando la testa

-Ti chiedo scusa da parte del mio capitano Barbabianca,e solo un testardo e un incosciente non si rende conto che non avrebbe dovuto sfidarti ti prego di risparmiargli la vita-
-Gurararara non hai paura di me bambina?-
-No per niente!Tutti dicono che sei un mostro ma io non ci credo e anche mio padre non ci credeva-
-Ci conosciamo per caso?-
-Non ti puoi ricordare di me,avevo 4 anni quando ci siamo visti l'ultima volta-
-Gurararara avremo tempo di parlare ,prendete il ragazzo e portatelo sulla nave-

Simo non voleva lasciarlo ma si fidava così li seguii insieme ai compagni sull'imponente nave,e dopo aver curato le sue ferite si diresse sul ponte

-Dunque bambina hai detto che ci siamo visti  anni fa e che conosco tuo padre-
-Non sono una bambina mi chiamo Simona-afferma gonfiando le guance per essere definita bambina
-Gurarararara non ti scaldare figliola non intendevo farti arrabbiare-

Marco vicino al babbo la osserva attentamente in ogni suo dettaglio,trovandosi a pensare che fosse davvero bella anche se aveva un viso famigliare

-Molti anni fa arrivasti sull'isola di Gelo,mio padre si prese cura di te e ti salvò la vita-
-Oh si ora ricordo un brav'uomo ricordo che aveva una bambina che scappava sempre quando mi vedeva-
-Mi facevi impressione-
-Gurarara e come sta tuo padre?-
-E' morto!Un paio di mesi dopo la tua partenza,la marina l'ha fucilato-
-Mi dispiace piccola davvero-
-No io sto bene mio padre è morto facendo ciò che riteneva giusto e io ho seguito le sue orme-
-Sei dunque medico?-marco intervenne
-SI esatto!E' sono anche la migliore potrei fare concorrenza a trafalgar law-
-Vedo che non ti manca la faccia tosta bambina-Marco le si avvicinò

Simo innervosita dall'essere chiamata bambina fece apparire una bolla d'acqua facendola cadere in testa all'uomo

-Non chiamarmi bambina testa ad ananas-

Si dirige nella stanza dove si trova Ace trovandolo sveglio

-Ah ti sei svegliato-
-Dove siamo?-
-Sulla Moby dick,barbabianca si e offerto di ospitarci-
-Perchè mi hai fermato?Mi hai fatto passare per uno che dev'essere difeso dai suoi uomini-
-E' che dovevo fare?Lasciarti morire?-
-Almeno non sarei apparso come un debole,mi hai deluso Simo credevo ti fidassi di me ma mi sbagliavo-
-Scusami se mi sono preoccupata per te,non lo farò più da oggi in poi-

A testa bassa per non far vedere quanto ci fosse rimasta male esce dalla stanza dirigendosi non si sa nemmeno lei dove.Ace esce anche lui sedendosi pesantemente per terra

-Ehi!Io sono satch piacere di conoscerti-
-Sicuro che non volete mettermi in catene?-
-Catene?Non c'è ne bisogno piuttosto vuoi sapere cos e successo ai tuoi uomini?-

Ace lo ascolta in silenzio

-SOno tornati a salvarti,volevamo sistemarli ma la ragazza li ha fermati non avrebbero avuto possibilità contro di noi a proposito dov'è?-
-Non lo so e non m'interessa-
-Dovresti,la tua amica non solo si e presa cura di te ma e rimasta tre giorni sveglia a vegliare il tuo sonno-
-cosa?-domanda sconvolto
-Si hai capito bene,abbiamo provato a convincerla a mangiare qualcosa ma non si e mai allontanata dal tuo capezzale-

Ace rimane immobile con la testa sulle ginocchia pensierosa,Satch lo lascia ai suoi pensieri andando in cucina.
Simo nervosa e pronta alle lacrime era seduta sulla polena della nave con le gambe incrociate e la testa sulle ginocchia,è così che la trova Marco avvicinandosi a lei

-Ehi, tutto bene?-
-SI tutto bene a meraviglia-
-Non si direbbe sembri prossima al pianto-
-Sto benissimo e lasciami in pace-

Si alza spingendolo via con una spallata girovagando per la nave ritrovandosi in cucina,stranamente non c'era nessuno così decise di mettersi a cucinare qualcosa l'aiutava sempre quando era nervosa.
Fu così che la trovò satch poco dopo,sul bancone diversi tipi di dolci mentre su fuoco diverse pentole da cui proveniva un buon odore

-E' incredibile,hai cucinato tutto tu?-

SImo quasi si saventa non si era accorta della sua presenza ma rimase comunque al suo posto osservandolo attentamente.

-Si,ero nervosa e quando sono nervosa mi sfogo in cucina-
-Capisco bè grazie mi hai risparmiato la fatica di cucinare-sorride divertito
-Quando vuoi-

Sorride verso Satch cucinare l'aveva aiutata a dimenticare e a rilassarsi e in fondo si trovava bene su quella nave e i pirati erano gentili se soltanto riuscisse a farlo capire al suo capitano ma lo conosce e sa che non si fermerà prima di aver avuto la testa di Barbabianca

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


CAPITOLO 5
Arrivarono sull'isola di little garden il giorno dopo,l'isola era in una zona in cui era sempre primavera e per questo tutta l'isola era piena di fiori e piante,mentre gli uomini scesero dalla nave per dirigersi alla più vicina locanda Simo ad Ace presero a girare per la città,in quel periodo vi era la festa dei fiori per cui la città era piena di bancarelle e di festoni tutti con il tema dei fiori.

-Cavolo questa città è davvero bellissima-
-Già un pò troppo fiorita per i miei gusti-
-Oh avanti a me piace-

Simo sorrise fermandosi a una bancarella piena di fiori,la donna una vecchietta dall'aria gentile li sorrise 

-Vieni avanti fanciulla vieni ad ammirare questi fiori-
-Sono davvero belli signora ehi Ace vieni a vedere-
-Si si arrivo-
-Siete davvero una bella coppietta perchè non regali un mazzo di fiori alla tua fidanzata giovanotto?-
-Oh no noi non...-
-La ringrazio ma non e tipo che ama molto i fiori-Simo li sorride
-Allora prendi questo-

La vecchina le mise un fiore di ibisco fra i capelli,Ace rimase pietrificato da quel fiore e toltoli dai capell la trascinò via veloce,Simo non capiva cosa fosse successo al ragazzo ma stufa di essere stata trascinata via imputò i piedi tentando di arrestare la sua corsa

-Insomma Ace ma che cavolo ti e preso?Non sei stato molto gentile con quella signora-
-Te l'ho detto non mi piacciono i fiori-
-E' allora?A me si e quella vecchina me ne aveva regalato uno bellissimo-
-Be a me non sta bene-
-Perchè?Perchè non ti piace tanto quel fiore?-
-Perchè era il fiore di mia madre,lo portava sempre fra i capelli e rivederlo mi fa pensare a lei-
-Oh capisco ma non per questo dovevi trascinarmi via così insomma stai dicendo che io non sono bella come tua madre?Che solo perchè lei lo portava io non lo posso portare?-
-Ma no non sto dicendo questo e solo che quel fiore mi ricorda troppo lei-
-E' allora??Non dovrebbe essere bello per te avere un qualcosa che ti ricordi tua madre?o forse pensi che su di me non avrebbe lo stesso effetto?-
-Non mettermi in bocca cose che non ho detto e non capisco perchè tu te la stia prendendo io..IO NON VOGLIO CHE TU INDOSSI QUEL FIORE PERCHè NON TI STAREBBE BENE-
-Capisco..-
-No Simo io non..-
-No ho capito chiaramente cosa mi vuoi dire .Senti mi sono ricordata che devo prendere delle cose per l'infermeria ci vediamo sulla nave-

Simo comincia a correre sparendo alla vista del moro,anche quella volta non era riuscito a spiegarsi e aveva ferito la giovane.Lentamente ritorna al bancone della vecchietta

-MI dispiac per l'azione di prima signora non intendevo comportarmi sgarbatamente le ripagherò il fiore-
-NOn preoccuparti figliolo non è successo niente-

La vecchina raccolse il fiore di ibisco tendendolo al giovane sorridendo

-Lo porti alla sua amica,stava davvero molto bene e sono sicura che la farà felice-
-Non so se vorrà ancora essere mia amica l'ho fatta grossa stavolta-
-Suvvia giovanotto non è così grave un litigio fra innamorati può capitare l'importante e riuscire a far pace prima di andare a dormire non e bello dormire arrabbiati e sono sicura che la sua amica apprezzerà questo suo gesto-
-Noi non siamo innamorati siamo solo amici-
-Anche con mio marito eravamo solo amici ma poi ho rischiato di perderlo e ho capito quanto io l'amassi,dopo quell'esperienza ci siamo trovati e siamo stati insieme per più di 50 anni-
-Un amore profondo il vostro-
-Va da lei e fate pace falle capire quanto tu ci tenga e le cose si sistemeranno-
-La ringrazio signora-

Ace ringraziò la signora e con il fiore di ibisco fra le mani corse verso la nave sicura di trovarvi la giovane ed infatti lei era come sempre sulla polena intenta a osservare l'oceano,in silenzio le si avvicina mettendole il fiore fra i capelli sedendosi poi al suo fianco

-Mi dispiace.Ultimamente rovino sempre tutto con te-
-Già ormai sta diventando un'abitudine-
-Mi dispiace io non intendevo dire quel che ho detto non è vero che non stai bene con questo fiore anzi sei davvero bellissima è solo che,questo fiore mi ricorda mia madre e di come sia morta-
-No sono io a dover chiedere scusa,dovevo capire i tuoi sentimenti e invece me la sono presa qui la stupida sono solo io,è solo che ero così felice di trascorrere una giornata sola con te che,quando ti ho visto così annoiato ho pensato che non ti stessi divertendo e che la colpa fosse mia-
-Ma cosa dici???Non potrei mai annoiarmi con te Simo io mi diverto con te e poi te l'avevo già detto una volta noi due siamo una coppia,il fuoco e l'acqua ci completiamo a vicenda tu sei la matura e io l'immaturo,tu la voce della ragione e io l'inconscienza non potrei mai rinunciare alla tua compagnia sei quella che più di tutti mi capisce e mi comprende-
-Non metterò questo fiore se per te e così doloroso-
-No voglio che tu lo tenga,voglio pensare che sia stata mia madre a mandarmelo per donarlo a te e poi ti sta davvero bene-
-Grazie-

Sorride rossa volgendosi verso di lui per poi abbracciarlo dolcemente inspirando il suo profumo di fuoco e fiamme,ace rimase immobile all'inizio ma poi ricambiò l'abbraccio stringendola  se.Rimasero stretti in quell'abbraccio per lungo tempo finchè lo stomaco di Ace non inizia a gorgogliare

-Torniamo alla festa dai-

Lo prende per mano trascinandolo nuovamente in cttà,nei pressi della piazza molta gente ballava e si divertiva,Simo decise di scendere in pista cercando di convincere Ace

-Dai Ace andiamo a ballare-
-No dai sono negato nel ballare-
-E' allora?Segui il ritmo-
-No dai vai tu io ti guardo-
-Uffa noioso-

LI lascia la mano gettandosi in pista muovendo il corpo ballando,alcuni ragazzi le si avvicinarono strusciandosi contro il suo corpo ma la donna era troppo presa nel ballo per accorgersene,ma se ne accorse Ace che cominciava a essere geloso,quando vide la mano di uno sfiorare il sedere della ragazza non ci vide e buttandosi nella mischia la presee per un braccio caricandosela come un sacco di patate

-Ace!!Che cosa fai mettimi giu-
-Ehi amico la ragazza si stava divertendo-uno dei ragazzi li si avvicina
-Sparite bambocci e se la prossima volta provate a sfiorare il culo della mia ragazza vi incenerisco-

Simo si fermò dal tirare i calci sentendo le parole del moro,non si era accorta che quei ragazzi la stavano toccando ma rimase ancora più sorpresa di sentire quelle parole da Ace
Il moro la portò via dalla folla posandola poi su una panchina

-Non mi ero accorta che mi stavano toccando-
-Ma io si-ancora furioso non riesce a contenere le fiamme-
-Non so perchè ma ho l'impressione che tu sia geloso capitano-
-Non sono geloso non dire assurdità-rosso in volto
-Allora perchè sei rosso?_
-SOno fatto di fuoco mi sono solo innervosito-

Simo si alza sorridendo lasciandoli un bacio all'angolo della bocca

-Allora grazie capitano-

Ace rimase bloccato per qualche minuto toccandosi il punto dove l'aveva baciato sentendo una piacevole sensazione allo stomaco.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


CAPITOLO 6
Dopo quella breve sosta la MOby Dick riprese il suo viaggio.Ace si teneva a debita a distanza dalla ragazza,nei giorni successivi a quel bacio ogni volta che le era vicino combinava qualche guaio come due giorni prima

flash back
Simo era nella sua cabina,era appena uscita dalla doccia ed era avvolta da un semplice telo seduta sul letto si stava pettinando i capelli quando un bussare alla porta la interruppe,fece per andare ad aprire ma non fece in tempo che la porta si aprì di colpo ed Ace li cadde adosso.
Si ritrovarono quindi con la donna sdraiata sul pavimento e il moro sopra di lei con le mani sui suoi seni nudi in quanto l'asciugamano si era aperto.
Ace la fissava rosso togliendo immediatamente le mani dai suoi seni alzandosi di colpo,Simo si avvolse nell'asciugamano guardandolo anch'essa rossa

-M-mi dispiace mancavi da mezz'ora e mi sono preoccupato io..-
-N-No non fa niente e tutto apposto ma mmm dovrei vestirmi ora-
-Oh si scusa-

Rosso si chiude la porta alle spalle pregando di sparire immediatamente anche se vederla seminuda sotto di lui li aveva provocato una reazione alle parti basse
fine flash back


-Sono proprio un maniaco-
-Naaa pervertito forse ma maniaco-Satch lo prese bonariamente in giro
-Non sei divertente satchi-
-Se Ace e nervoso significa che c'è una nostra conoscenza di mezzo-Marco li raggiunse
-Che hai combinato?-

Ace gli spiegò in breve l'accaduto e anche del problema che li era sorto in mezzo alle gambe non rivelando che era stato costretto a sfogarsi da solo

-Uuuh e dimmi erano morbide?-
-Satch finiscila-rosso in viso
-Il nostro Ace è imbarazzato.Ecco perchè ti tieni a distanza da lei-
-I-io sono in imbarazzo quando la guardo ripenso a quell'episodio e mi eccito-
-E' perfettamente normale Ace tu sei un'uomo e lei una donna inoltre vi conoscete da tanto-
-Si ma ultimamente mi sento strano in sua presenza-
-Che cos'hai?-domandò la fenice
-Ecco non e solo per quell'episodio ma e capitato di ritrovarmi a fissarla con una faccia imbambolata,quando c'è lei in giro combino disastri e sento una sensazione piacevole al petto e inoltre mi arrabbio quando altri uomini le si avvicinano-
-Amico mio ti sei innamorato sono tutti i sentimenti che provi quando ami una persona-
-Stranamente Satch ha ragione e sai credo che anche lei provi qualcosa per te-disse Marco
-Io innamorato?No non e possibile,si lei e bellissima,intelligente,forte generosa e davvero molto sexy e..oddio avete ragione mi sono innamorato della mia migliore amica-
-Oh suvvia Ace non ti far prendere dal panico e una bella cosa-
-PIuttosto cambiando discorso hai deciso cosa fare?Accetterai il posto come comandante della seconda flotta?-chiese Satch
-Dovrei?-
-Certo tutti gli uomini ti hanno scelto e sarebbero felici di combattere per te.-Marco sorride

Intanto Simo era nella stanza del babbo ha cambiarli la flebo e a controllare i valori sospirando di tanto in tanto osservata dall'imponente figura di Barbabianca

-figlia c'è qualcosa che non va?-domandò il vecchio
-Cosa?Oh no niente papà tutto bene-
-Tesoro sono giorni che hai un'aria depressa,mangi poco e sospiri sempre che ti succede?-
-Vuoi saperlo?Non capisco Ace papà,fino a qualche giorno fa andavamo d'accordo ora invece non mi rivolge nemmeno la parola,fugge via quando mi vede e io non so perchè-
-E' successo qualcosa fra di voi?-

Simo sospirò nuovamente sedendosi sul letto affianco al vecchio raccontandoli l'episodio facendolo anche ridere mentre lei era imbarazzata a morte.

-Guarararara certo che voi due siete un vero spasso-
-Papà non ridere e imbarazzante parlarne-
-Gurarararra se e imbarazzante per te figurati per lui non dmenticare che e un'uomo nel pieno della sua giovinezza e normale che si senta in imbarazzo ed e per questo che non ti si avvicina-
-SI ma perchè non me lo viene a dire??Insomma noi ci siamo sempre detto tutto no secondo me non è così lui non vuole più vedermi perchè è interessato a white bay-
-GUrararara noto un cenno di gelosia nella tua voce figliola-
-Non sono gelosa lui e libero di frequentare chi vuole e solo che,pensavo dato i suoi gesti che anche lui provasse qualcosa per me ma forse mi sono illusa io-si tocca il fiore
-Tu lo ami?-
-Si,da sempre fin da quando i nostri occhi si sono incrociati nella locanda,ma non gli ho mai detto niente perchè non volevo rovinare la nostra amicizia-
-Comunque sta tranquilla,bay non è interessata a Ace anzi non è interessata a nessun'uomo gurararara-
-No vuoi dirmi che le piacciono le donne?-
-Gurarararara ma io non ti ho detto niente-
-Papà da quando ti diverti a far gossip?-
-Cosa pensi che faccia quando sono sulla mia poltrona?Gurararara osservo tutto-
-Grazie papà come sempre sai come tirarmi il morale-
-Gurarrara figurati figliola-

un bussare li fece distrarre dalla loro chiacchierata,Ace dopo aver ottenuto il permesso entrò nella stanza ritrovandosi anche Simo la donna sgranò gli occhi abbassando la testa per alzarsi

-Scusa babbo volevo...parlarti-
-Io vi lascio soli-

SI richiude la porta alle spalle lasciando Ace basito la donna non lo aveva minimamente guardato ed era scappata via come una furia.

-Dimmi figliolo cosa ti turba?-
-Io ero venuto a dirti che accetto la proposta di essere comandante della seconda divisione-
-Bene ne sono contento e?-
-E' niente tutto qui-
-Figliolo c'è dell'altro che dovrei sapere?-
-Sinceramente?Non so come comportarmi con SImo-
-Lo so,c'è stato un momento imbarazzante fra voi e tu non riesci neanche a guardarla in viso-
-Te l'ha raccontato lei?_
-Si,e non capiva perchè non le parli più,è convinta che tu sia interessato a bay-
-Bay?Ma se lo sanno tutti che le piacciono le donne-
-Allora dovresti andare a parlare con lei figliolo,siete una bella coppia ed e un peccato che le cose rimangano così fra di voi-
-E' sol che quando sono con lei mi sento in imbarazzo,ho capito di amarla ma non so come comportarmi-
-Parla con lei e dille ciò che provi vedrai che andrà bene-
-Sai qualcosa che non so?-
-Gurarararara e chi lo sa-

La sera ci fu la festa per la nomina a Ace come comandante della seconda flotta,tutti festeggiavano e si divertivano,Simo teneva sotto controllo il babbo impedendoli di bere troppo sakè ma l'uomo riusciva sempre a fregarla.
Ace mangiava e si divertiva ma ogni tanto anciava uno sguardo a Simo finchè non la vide sparire.Capì che quello era il momento giusto e approffittando che gli uomini erano ubriachi la raggiunse dov'era sicura di trovarla sulla polena della nave.

-Finalmente ti degni di cercarmi-direbbe senza voltarsi
-Mi dispiace!Sono un vero idiota-
-Ultimamente lo dici spesso-direbbe sospirando
-Perchè lo sono ma prima di dire qualunque cosa vorrei che tu mi ascoltassi-
-Ti ascolto allora-si volta verso di lui
-Ti ho evitato in questi giorni perchè..mi sentivo profondamente in imbarazzo per quell'episodio in camera tua.Quando ti sono finito adosso e per sbaglio ho toccato il tuo..be hai capito-
-Seno ace si chiama seno-
-Si lo so come si chiamano insomma..io mi sono eccitato ecco e non capivo il perchè ti avevo sempre considerato solo una buona amica,un eccellente cuoca e bravissimo medico ma non ti avevo mai visto sotto quella luce-
-In pratica mi stai dicendo che tu non provi niente per me dico bene?-lo interrompe
-Non interrompermi fammi finire per favore-
-Perchè?Per sentirmi dire che sono solo un'amica per te?Che tu non provi quel che io provo per te?Vuoi sapere la verità Ace?La verità e che io ti amo,provo questo sentimento per te fin da quando ci siamo incontrati in quella locanda mi sei piaciuto subito e anche dopo conoscendoti il mio sentimento non è mutato e..dopo tutto il tempo passato insieme speravo,credevo che provassi qualcosa per me ma evidentemente mi sono illusa-
-Tu mi ami?-ripetè sconvolto
-SI ace vuoi che te lo ripeta?Si ti amo,ti amo quando crolli nel bel mezzo di una conversazione,ti amo quando mi sorridi o quando ti infiammi se qualcuno mi si avvicina e si ti amo anche quando ti comporti da stupido e...-

Non fa in tempo a finire il discorso che si ritrova stretta fra le sue braccia mentre la bacia,la donna sgrana gli occhi sconvolta pur tuttavia ricambiando il bacio poco dopo aprendo la bocca per consentirli di giocare con la sua lingua mentre le mani accarezzano il suo petto.

-Ti amo anch'io è scusami se ci ho messo tanto a capirlo-
-I..io-lo osserva guardandolo negli occhi
-E' strano anche per me e all'inizio ero confuso ma ora con questo bacio ho capito quanto io ti ami e quanto ti voglio al mio fianco-
-A-ace...-

SI ributta fra le sue braccia baciandolo nuovamente questa volta con più foga e passione,il moro s'infiamma facendo comparire delle fiamme sulle braccia e sulla schiena avvolgendo entrambi ma senza bruciarli

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


CAPITOLO 7

Quella notte dormirono nello stesso letto,Simo aveva la testa poggiata sul petto del moro che la stringeva a se con un braccio dietro la sua schiena,coperti da un lenzuolo e al mattino quando si alzarono entrambi non poterono che sorridere,passarono la giornata a scambiarsi occhiate furtive e a imboscarsi da qualche parte per scambiarsi qualche bacio,sulla nave tutti avevano capito ma facevano finta di niente e a loro andava bene così.
Quel pomeriggio Satch tornò da una missione con un misterioso frutto del diavolo,Teach che era li vicino ghignò soddisfatto finalmente aveva trovato il frutto che stava cercando ma non sapeva come procurarselo.
Simo intenta a curare il babbo sul ponte aveva assistito a tutta la scena e specialmente sull'espressione di Teach,non si era mai fidata di quell'uomo e da quella mattina aveva una bruttissima sensazione.

-Ehi piccola tutto bene?-domanda ace avvicinandosi a lei
-Non so,ho una stranissima sensazione,qualcosa mi dice che quel frutto ci porterà solo guai-
-Tu ti preoccupi troppo secondo me-
-E tu troppo poco....vado nella biblioteca mi pare di aver visto un libro sui frutti del diavolo-
-Abbiamo una biblioteca?-
-Si a quanto sembra a papà piacciono molto-
-Ma come non stiamo insieme?-
-Finchè non risolvo questa cosa no-

Scappa in biblioteca dove passa l'intero pomeriggio a cercare il libro,una volta trovato riesce a indentificare il frutto ma rimane sconvolta da quel che legge.E' notte fonda quando esce dalla biblioteca e senza perder tempo corre in stanza di Satch ma la trova aperta con Teach dentro che brandiva un coltello contro un dormiente satch

-Satch attento-

SImo evoca una bolla d'acqua fermando l'attacco di teach,il rumore fece svegliare il cuoco.

-Ma ch succede?-
-Satch prendi il frutto e scappa Teach voleva ucciderti-
-Che cosa?Teach e vero?_
-No sta mentendo non è come pensi-

La discussione fece sve3gliare i presenti,teach ancora bloccato dai poteri di simo venne portato sul ponte davanti ai pirati e al vecchio

-Allora qualcuno vuole spiegarmi?-
-Papà ho visto Teach con un coltello che tentava di accoltellare satch-
-E tu che ci facevi in camera di satch?_domandò marco
-Volevo avvertirlo,ho fatto alcune ricerche e ho scoperto il segreto di quel frutto-
-Sta mentendo voleva il frutto per leiper mangiarselo io l'ho fermata-Teach si difendeva
-Non dire sciocchezze Teach,Simo ha già un potere del frutto del diavolo non potrebbe mangiarne un'altro-ace difese la sua ragazza
-Continua figliola-
-Il frutto che ha trovato Satch si chiama Yami-Yami ed è uno dei più potenti e pericolosi,chi lo ingerisce ha la capacità di assorbire ogni cosa,animale o persona in un enorme buco nero e poi rigettarlo fuori come se nulla fosse-
-E' senza dubbio un potere immenso-satch intervenne
-SI ma c'è dell'altro purtroppo-
-Continua-ilil babbo era serio
-Questo frutto ha u'altra particolarità,chi lo mangia può annullare gli effetti di un'altra persona che ha mangiato un frutto del diavolo e come una sorte di agalmatolite indebolisce e li rende vulnerabili inoltre con questo frutto si può assorbire ed assimilare il potere di un altro frutto-
-Esei sicura di quel che dici?-
-SI il libro non mente quel frutto e pericoloso-
-Allora che si fa babbo?-domanda Marco
-Teach ormai e inutile mentire,di la verità e la tua punizione sarà leggera-disse Jozu
-Hai cercato i uccidere satch,hai accusato Simo di tentato omicidio meriti di più di una semplice punizione-
-grr me la pagherai brutta mocciosa hai mandato all'aria vent anni di duro lavoro-
-Questa è una prova per me babbo-
-Bene allora teach domani mattina verrai lasciato su un isola con una pistola con un solo colpo e un grande dolore ma tu ci hai tradito

Vista e Jozu presero in consegna Teach liberando simo dal fardello ma l'uomo fu più scaltro e afferrando la ragazza per un polso le puntò un coltello alla gola

Tutti fermi o la sgozzo-
-Simoo!-ace cominciò ad arrabbiarsi
-Datemi il frutto e una zattera-
-Teach tu sei solo contro di noi non puoi farcela-direbbe marco
-Ma io ho un ostaggio-
-Sei più stupido di quel che pensi grassone-simo rise
-Zitta o ti sgozzo-
-Hai dimenticato una cosa teach!Io posso controllare l'acqua e quindi....-

Simo strinse i pugni e improvvisamente l'uomo cominciò a sentirsi male,sentiva la pella rangrizzirsi e perdere sensibilità alle gambe mollando la donna e cadendo al suolo

-Tu maledetta che cosa mi hai fatto?-
-Tu lo sai che noi siamo fatti dal 70 % d'acqua vero?E io controllo l'acqua,sto facendo evaporare l'acqua contenuta nel tuo corpo i breve tempo morirai a meno che tu non ti arrenda-

I pirati la guardarono sbigottiti non si aspettavano un simile potere da parte della ragazza,Ace la raggiunse stringendola a se per calmarla

-Basta piccola lascialo ormai non può fare più nulla-
-Stava cercando di uccidere satch deve pagarla-
-Lo so e la pagherà ma non così non diventare un'assassina-

Simo si calmò interrompendo la sua azione,gli uomini ammanettarono teach e lo condussero in una delle celle restando di guardia per tutta l anotte.

-E' adesso che facciamo?-chiese Halta
-Butta quel frutto in mare satch e troppo pericoloso-disse simo
-SI hai ragione sbarazziamocene-

Satch lo lanciò in mare e tutti si rilassarono tranne simo che,stanca per aver usato troppo i suoi poteri crollò fra le braccia di ace.

-SImo?Ehi simo-
-Tranquillo è solo stanca portala nella sua stanza-disse il babbo
-Le dobbiamo la vita,se non fosse stato per lei sarei morto a quest'ora-
-Be domani le organizzeremo una bella festa-
-E se aspettassimo ancora?Fra due giorni sarà il suo compleanno-direbbe Ace
-Davvero?bene allora le organizzeremo una gran bella festa ma tu mi raccomando non dire niente-

Ace la portò nella sua stanza depositandola sul letto sdraiandosi al suo fianco,ma non dormìì rimase tutta la notte a osservarla e a pensare cosa potesse regalarli per il compleanno.
Il mattino dopo Teach venne lasciato su un isola e la Moby dick riprese il suo viaggio,SImo ora era più tranquilla ma quel giorno non voleva proprio alzarsi dal letto,furono Marco e Satch a svegliare lei ed Ace entrando come delle furie in stanza

-Svegliaaa belli addormentati capisco che abbiate una vita sessuale attiva ma non per questo dovete poltrire-

Simo mezza intontità ancor fra le braccia di Ace alzò la testa mettendoci cinque minuti per rendersi conto di essere in biancheria davanti a Marco e Satch con Ace che le teneva possessivamente per la vita

-ahhhhh-

cominciò a urlare lanciando adosso ai due di tutto prima di lanciarli una bolla d'acqua

-Ma che succede?-domandò ace 
-Q-quei due sono entrati nella mia stanza senza bussare e sono in biancheria-si avvolse nel lenzuolo
-Cosa???Ehi voi due solo io posso vedere Simo nuda-
-No neanche tu idiota-lo spinge via facendolo cadere
-Adesso uscite tutt e tre fuori di qui-
-ahahaha va bene sorellina calmati non sei la prima che vediamo in biancheria-marco rise
-Pennuto vedi di sparire o ti faccio fare la fine del grassone-
-ahahahah ok c'è ne andiamo-

I tre uscirono fuori e Simo ancora rossa si rifugiò nel bagno imbarazzata come non mai,non aveva ancora fatto niente con Ace si vergognava anche perchè non sapeva se Ace avesse avuto delle esperienze mentre lei era ancora vergine.

-Accidenti a voi ragazzi dovevate proprio entrare?-
-Pensavamo foste già svegli-si difese satch
-Allora?Com'è andata?-
-Non è andata non siamo ancora stati insieme fisicamente-rosso
-Come????Hai uno schianto del genere e non ci fai niente?-
-Ehi ci voglio andare piano con lei,voglio che sia tutto perfetto e poi...e la prima volta per me-
-Vuoi dire che tu non hai mai...-direbbe marco
-No mai e non ridete-
-Ok qui ci vuole una lezione di sessualità-satch lo prese per un braccio
-No ragazzi devo pensare al regalo di compleanno non posso perdere tempo-
-A quello ci penseremo poi su andiamo-

I due lo trascinarono in una stanza dove li spiegarono tutto sul sesso,anche se dovevano svegliarlo ogni due per tre dato la sua narcolessia,solo a pomeriggio inoltrat lo lasciarono andare.

-Io non penavo che il sesso fosse così-ace era leggermente sconvolto
-Si ma ricordati di essere dolce con lei-disse satch
-nella stiva c'è una stanza con tutti i tesori vedi se trovi qualcosa per lei-marco sorride

Ace ancora sconvolto si dirige nella stanza del tesoro,ma fra di essi non c'era niente che li interessasse finchè non la vide,una piccola collanina con un ciondolo a forma di cuore di cristallo azzurro,finalmente aveva trovato il suo regalo,se lo mise nella tasca e lasciò la stanza.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


CAPITOLO 8
E' arrivato il giorno del compleanno di Simo,tutti sulla nave si stavano organizzando per prepararli una festa a sorpresa,ace aveva il compito di tenerla in stanza fino alla sera.
Simo quella mattina venne svegliata da un'odore di cornetto,aprendo gli occhi si vide davanti Ace con un vassoio con sopra dei cornetti al cioccolato,due tazze di cappuccino e un vaso con dei fiori.

-Buon compleanno amore mio-
-G-grazie Ace...te ne sei ricordato-
-Potevo forse dimenticarmene?-

Si siede vicino a lei poggiandole il vassoio sul grembo infilandosi sotto le coperte.

-Hai preparato tu?-
-Si mi sono alzato presto apposta-
-E' davvero dolcissimo ma...devo andare a controllare il babbo prima-
-No Doc ti ha dato la giornata libera oggi la trascorreremo insieme qui-
-E che vuoi fare tutto il giorno chiusi in stanza?-
-Ho voglia di coccolarti un pò,l'altro giorno mi sono preoccupato molto quando teach ti ha puntato uell'arma-
-Ace io so difendermi-direbbe 

Apre con le mani un cornetto,passandoli un pezzo davanti al naso imboccandolo,l'uomo fece altrettanto.La colazione la fecero così imboccandosi di tanto in tanto scambiandosi anche qualche bacio.

-Ho un regalo per te-
-Ma...credevo che la colazione fosse un regalo-
-No e solo uno questo è l'altro-

Li passa una scatolina,Simo la apre ritrovandosi una bellissima collana,quasi scoppia a piangere per la gioia ma si trattiene.

-E'...è bellissima-
-QUando l'ho trovata ho pensato a te.-

Simo si sollevò i capelli e Ace le mise la collana intorno al collo la donna quindi si volta verso di lui baciandolo fortissimo rischiando di far cadere il vassoio per terra.

-Se hai un bel vestito da abbinare stasera ti porto da un'altra parte-
-E' dove?-
-Segreto-

Ace era riuscito a tenerla in stanza tutto il giorno,la lasciò giusto il tempo di farla cambiare per poi attenderla fuori dalla porta,si era cambiato anche lui indossando un paio di pantaloni neri e una camicia bianca sbottonata,Simo aveva indossato un vestito di seta a bretelline azzurro a palloncino e un paio di ballerine.Si è legata i capelli in una treccia che ricade morbida sulla spalla.

-Allora dove mi porti?-
-Indossa questa-

Le mette una benda sugli occhi e la guida sul ponte decorato a festa,candele erano accese un pò dapertutto,una grande tavolata piena di ben di dio e tutti intorno al tavolo,fu questo lo spettacolo che si ritrovò davanti una volta tolta la benda

-BUON COMPLEANNO SORELLINA-

Nei successivi minuti tutti l'abbracciavano e le facevano gli auguri,il babbo si alzò dalla sua posizione inginocchiandosi davanti alla figlia per stringerla forte nel suo abbraccio

-Buon compleanno figliola-
-Grazie papà-

Una piccola lacrima le sfugge ma subito la raccoglie sorridendo felice,venne letteralmente sommersa di regali,vestiti,libri attrezzi medici.Per la prima volta dopo la morte dei suoi genitori poteva dire di avere una famiglia.
Mangiarono e bevvero tutta la notte,chi prima chi dopo tutti crollarono addormentati sul ponte,solo Ace e Simo rimasero svegli.

-Allora?Che ne dici?-chiese ace
-Bellissimo è stata una festa  magnifica,e non parlo dei regali ma di tutto in generale per la prima volta dopo tempo h sentito il calore di una famiglia-
-Ma non è finita-
-Ancora?-
-Si vieni-

La prende per mano conducendola verso la polena,le fece chiudere gli occhi per poi muovere le mani e creare delle lucciole con le sue fiamme,fece partire anche un dial con una splendida musica da ballo

-Mi concede l'onore di questo ballo signorina?-
-Volentieri-

I due si misero a ballare stringendosi l'uno all'altro guardandosi negli occhi,Simo era rossa in viso ma non riusciva a toglierli gli occhi di dosso,Ace si chinò per baciarla dolcemente subito ricambiato dalla donna.Ballarono per diversi minuti finchè la musica non finisce

-la musica è finita,cosa vuoi fare?-direbbe dolcemente
-Io sono pronta Ace...-rossa lo guarda
-P-pronta?Sei sicura?-domanda guardandola
-Ace ti amo e non potrei  essere più felice di donarti la mia parte più pura-
-Ma...se senti dolore o altro giurami che me lo dirai e io mi fermerò-
-Va bene-

La prese per mano conducendola nella sua camera,i loro cuori battevano all'unisono e un senso di eccitazione e paura li attanagliava,il moro chiuse la porta a chiave avvicinandosi poi a lei prendendola per i fianchi risalendo lungo le braccia per raggiungere le spalle e abbassarle le bretelline lasciando cadere la veste  per terra lasciando la donna solo con un paio di slip bianchi.
La ragazza però non era da meno,lentamente con le mani tremanti sbottonò la camicia bottone dopo bottone lasciandolo cadere a terra con un fruscio sfiorando con le dita le spalle muscolose scendendo lungo le braccia prendendoli le mani per portarli sul suo corpo

-Sei bellissima-
-Non avere paura di toccarmi Ace,io non ne ho-

seppur rosso in viso l'uomo ne sfiorò il ventre piatto con le dita risalendo lungo il seno morbido che prende a toccare lentamente,la donna chiude gli occhi respirando affanosamente ,lentamente i due finiscono sul letto riprendendo a baciarsi.
Il moro lambisce la sua pelle partendo dal collo scendendo con la bocca lungo la scapola soffermandosi sul seno che prende a torturare con i denti mentre le mani vagano sulle gambe allargandole dolcemente per sfiorare con le dita l'orlo delle mutandine.Non ci mette molto a entrare in contatto con la sua parte più calda sfregando le dita sul clitoride sentendola inarcarsi quando lo sfiora.
Non ci vuole molto perchè la donna venga ansimante mentre lo guarda rossa,Ace si porta le dita alle labbra saggiandone il succo piegandosi poi per baciarla,la donna allora gli sbottona i pantaloni sfilandoli i boxer arrossendo nel vedere il membro già eretto dell'uomo.Timidamente a occhi chiusi ne stringe la punta con la mano sentendolo caldo al suo tocco,riapre gli occhi concentrandosi sul viso del moro che contratto dal piacere aveva chiuso gli occhi.
Convinta di farli male si ferma guardandolo.

-Perchè ti sei fermata?-
-Credevo di farti male?-
-No piccola mi piaceva invece-

Rossa riprende a compiere la sua "tortura" finchè ace non la ferma fissandola negli occhi intensamente.

-Sei pronta?-
-Si-

Simo allarga le gambe e il moro vi si mette in mezzo premendo sulla sua intimità stretta,trova difficoltà ma inserisce solo la punta per farla abituare all'intrusione osservando i movimenti facciali della compagna,solo quando nota che si e rilassata spinge ancora più dentro raggiungendo l'imene e superando l'ostacolo.
Aumenta il ritmo man mano che la donna si abitui a quell'intrusione facendo comparire le fiamme sulle spalle cosa che,tranquillizza la ragazza che ne accarezza la schiena spingendolo fino in fondo

-Anf ace...ace-

Pochi minuti e ace ormai al limite si libera in lei riempiendola con il suo seme accasciandosi poi al suo fianco stringendola teneramente a se

-E' stato bellissimo amore mio-
-Anche per me...sono felice di aver avuto la mia prima volta con te-

Ace sorride ma vinto dalla stanchezza e dalla narcolessia crolla addormentato,simo ride e coprendo entrambi con il lenzuolo copre entrambi poggiando la testa sul suo petto e addormentandosi.
Tutto era andato per il meglio,Satch era vivo ,Teach lasciato a morire e i due ragazzi finalmente felici insieme.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3304658