The Wolf's Legacy

di Franky93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Un nuovo, “gelido” inizio ***
Capitolo 2: *** Comincia la missione ***
Capitolo 3: *** La Lupa Eremita ***
Capitolo 4: *** Scontro generazionale ***
Capitolo 5: *** Una vecchia/nuova minaccia ***
Capitolo 6: *** Lupi solitari e lupi in branco ***
Capitolo 7: *** L'avvento dei Diavoli ***
Capitolo 8: *** Un'ospite glaciale ***
Capitolo 9: *** Preparativi e allenamenti ***
Capitolo 10: *** Come ti alleno un Mago alleato ***
Capitolo 11: *** Il vero inizio della missione ***
Capitolo 12: *** Tarot contro Diavoli - Prima parte ***
Capitolo 13: *** Tarot contro Diavoli - Seconda parte ***
Capitolo 14: *** Interludio con i Diavoli ***
Capitolo 15: *** La Lupa Eremita e lo Scorpione Nero ***
Capitolo 16: *** Lupi al contrattacco ***
Capitolo 17: *** Calma ***
Capitolo 18: *** Parlaci, Stinger! ***
Capitolo 19: *** Scontro tra Luna e Fiamme ***
Capitolo 20: *** Riorganizzazione ***
Capitolo 21: *** Domande e risposte ***
Capitolo 22: *** Oscure alleanze ***
Capitolo 23: *** Rinforzi ***
Capitolo 24: *** Mosse da tre fronti ***
Capitolo 25: *** Trame nell'ombra ***
Capitolo 26: *** Quando i Lupi cercano i Diavoli... ***
Capitolo 27: *** Due fratelli alla riscossa ***
Capitolo 28: *** La voce della Sirena ***
Capitolo 29: *** Quiete ***
Capitolo 30: *** Rinascita ***
Capitolo 31: *** Natasha e Sasha ***
Capitolo 32: *** Si torna in azione! ***
Capitolo 33: *** L'invito ***
Capitolo 34: *** I termini della contesa ***
Capitolo 35: *** Il coraggio di Heather ***
Capitolo 36: *** Yuki in azione ***
Capitolo 37: *** Rin, tocca a te! ***
Capitolo 38: *** Anarchia tra Diavoli ***
Capitolo 39: *** Confronto tra Diavoli ***
Capitolo 40: *** Il Dragon Slayer del Ghiaccio ***
Capitolo 41: *** Una gelida resa dei conti ***
Capitolo 42: *** Siegfried vs Natasha e Sasha ***
Capitolo 43: *** L'ultimo atto ***
Capitolo 44: *** Epilogo: Un addio? No, è un arrivederci ***



Capitolo 1
*** Prologo: Un nuovo, “gelido” inizio ***


Prologo:
Un nuovo, “gelido” inizio

Se qualcuno si fosse mai domandato se c’era qualcosa per cui Shirobuki era nota nel mondo, la maggior parte delle risposte che avrebbe ottenuto sarebbero state tutte inerenti al clima, al vasto panorama invernale che tale isola ha da offrire sia in inverno che in altre stagioni dell’anno e anche al sempre efficiente commercio navale con cui si trattava la compravendita di merci da tutto il mondo. In alcuni casi, tuttavia, la risposta era molto più comune, e riguardava in primis i maghi forti, fieri e astuti che ci vivevano. Non per nulla, a Shirobuki esisteva una Gilda in particolare che poteva essere definita come la più generosa e pacifica di tutte, vale a dire Moon Wolf. Fondata dal Master Fir all’età di 32 anni, questa Gilda possedeva sia un discreto numero di maghi promettenti che un animo molto nobile e altruista, in quanto le regole principali era poche ma semplici: aiutare chiunque fosse in difficoltà senza ricevere nulla in cambio, fidarsi sempre e comunque dei propri compagni, condividere le proprie cose con chi ne ha più bisogno e soprattutto combattere solo per vincere, e mai per uccidere. Grazie a tali giuramenti e anche al buon carattere del Master, Moon Wolf è potuta prosperare e vivere serena aiutata anche dai buoni rapporti con gli abitanti dell’isola e con le altre Gilde locali. Tuttavia, tale pace fu poi turbata da un terribile incidente occorso con una terribile Gilda Oscura chiamata Bloody Wyvern, la quale aveva intenzione di distruggere tutte le Gilde del Nord e conquistare l’isola per poi partire verso una diabolica conquista tirannica del mondo intero. Grazie però alla loro determinazione e all’incredibile aiuto di Fairy Tail, i maghi di Moon Wolf riuscirono a superare la crisi e a tornare alla vita pacifica di tutti i giorni. Tutto ciò fino a quando Nate e il suo team non vennero convocati e fatti accomodare nell’ufficio di Master Fir…

-Innanzitutto, vorrei ringraziarvi per essere venuti…- disse l’uomo con tono solenne, mentre sedeva da dietro la sua semplice scrivania in legno di betulla -Non capita così spesso che io vi chiami qui nel mio ufficio, ma voglio che sappiate fin da subito che vi è una buona ragione se oggi siete qui-

-Speriamo non si tratti di altre ferie- lo interruppe una sarcastica Yuki, accucciata vicino a Heather -No, perché quelle della scorsa volta ci sono bastate, e non poco-

-Nah, dubito ci abbia fatti scomodare solo per questo- la riprese Heather -Di certo si tratterà di qualcosa di più importante rispetto a delle semplici ferie-

-Magari ci ha chiamati qui solo per dirci che ci ha selezionati per il passaggio alla Classe S- azzardò Nate.

-Potrebbe anche essere, ma tieni conto che a parte te in Gilda non ci sono molti altri Maghi adatti per una tale impresa, o sbaglio?-

-Beh, certo… però vorrei anche ricordarti che nemmeno tu sei da buttare in fatto di talento, eh. Magari se siamo fortunati potremmo allenarci e farci promuovere assieme!-

-Eh?! Ma non scherzare. Cioè, ammetto che sarebbe fantastico avere un rango del genere, ma non credo di poter davvero essere all’altezza di tale ruolo…-

Prima che i due Maghi potessero proseguire oltre con la loro discussione, però, il Master decise di riportare l’attenzione su di sé con un paio di colpi di tosse ben scanditi, e una volta assicuratosi che il silenzio fosse tornato a regnare, si alzò dalla sua sedia e ricominciò a parlare.

-Come ben sapete, la nostra Gilda ha avuto diversi membri che hanno tentato di passare alla Classe S, ma solo in pochi sono riusciti a conquistare quel titolo…- disse con tono ancor più solenne -Per essere precisi, vi furono solo due persone, in passato, ad aver ottenuto ufficialmente tale carica…-

-Solo due? Caspita, che numero esiguo…- commentò Nate.

-Esiguo, ma comunque importante, dato che ci bastò in ogni caso per portare alla Gilda una ventata di aria fresca in più- riprese il Master con una punta di orgoglio nella voce, salvo diventare improvvisamente più cupo quando aggiunse -Tale novità, però, non poté perdurare per molto, e a causa di quella missione finimmo col perdere entrambi…-

-“Quella missione”? “Perdere entrambi”?- ripeté Heather, intuendo dove l’anziano Fir volesse andare a parare dicendo tali parole -Non vorrà mica dire…?-

-Esattamente- confermò il Master -Dieci anni fa, a causa di un grave incidente durante una missione, uno dei nostri due Maghi promossi perse la vita, mentre l’altro, sentitosi responsabile per quanto accaduto, decise di abbandonare la Gilda per espiare queste sue colpe-

-Ehi, aspetti un attimo!- si intromise Nate -Dieci anni fa? Intende forse quello stesso periodo in cui mi avete portato in Gilda per la prima volta? Cioè, lei mi sta dicendo che avevamo due Maghi di Classe S in Gilda e non ce ne siamo neanche accorti?!-

-Beh, come potevamo saperlo, scusa?- gli fece notare Heather -A quell’epoca eravamo impegnati nel curarti, rieducarti alla civiltà e insegnarti la Magia, quindi è naturale che ne fossimo un po’ tutti ignari-

-Si, potrebbe essere, considerato che io invece sono entrata in Gilda un anno dopo di voi- aggiunse Yuki, per poi voltarsi verso il Master e chiedergli -Ma tornando al punto principale della questione, cosa c’entra ciò che ci ha raccontato con noi?-

-C’entra in quanto fa da premessa alla nuova missione che voglio affidarvi- rispose Fir, alzandosi dalla scrivania e tirando fuori da un cassetto una foto che ritraeva una giovane donna dai capelli argentati e gli accesi occhi grigi -Questa che vedete nella foto si chiama Natasha, e prima di lasciare la Gilda faceva parte delle nostre due uniche Maghe di Classe S- cominciò a spiegare l’uomo -Anche se è sicuramente una speranza vana, vorrei che il vostro team si attivasse con tutti i mezzi possibili per rintracciarla e sincerarsi delle sue condizioni-

-Teme che possa esserle successo qualcosa?- domandò Heather.

-No… tenendo conto del suo livello di forza ai tempi della Gilda, lo escludo a priori…- rispose il Master, non tradendo una certa preoccupazione nel tono di voce -Ma dieci anni sono comunque piuttosto lunghi da far passare, e considerando anche quanto la natura della nostra isola possa rivelarsi fatale, è difficile dire se sia ancora viva…-

-Però vuole comunque tentare, non è vero?- fu la domanda che gli pose Nate, mostrando un sorriso determinato e uno sguardo altrettanto deciso -In tal caso, non ha nulla da temere, signore! Anche se sarà una bella sfida, le prometto che noi tre ci impegneremo al massimo per far sì che la signorina venga ritrovata e ritorni alla Gilda sana e salva!-

Fine Prologo

**L'angolo dell'Autore** Ebbene sì, sono tornato... e questa volta ho portato con me ciò che possiamo considerare il seguito diretto di "Fairies and Wyverns". Dato che questo è un prologo non ho molto da dire in merito, a parte il fatto che sì, è un pochino corto e non sembra preannunciare così tanto, ma potete stare tranquilli che a partire dal prossimo (che pubblicherò molto presto) le sorprese non mancheranno affatto. Detto questo, vi saluto e... ci si rivede al primo capitolo di questa nuova storia!

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Capitolo 2
*** Comincia la missione ***


Cap.1:
Comincia la missione

-Oh, accidenti… ma perché non sono stato zitto?- esclamò Nate mentre, assieme a Heather e Yuki, percorreva la strada di casa -Anche se ho promesso che avremmo ritrovato la signorina rimane il fatto che non abbiamo idea di dove cercare…-

-In effetti… avresti fatto prima a pensare bene cosa dire…- gli diede ragione la ragazza, osservando la foto della ragazza scomparsa, unico indizio fornito dal Master -Ma non importa. Ormai siamo in ballo e non possiamo tirarci indietro, no?-

-Vero, ma l’unico problema è capire come agire- aggiunse la Lupa Guardiana -Certo, un’idea potrebbe essere quella di mostrare la foto in giro, ma dubito si possa fare molto così-

-E se provassimo a ricercarla tramite l’odore? Il fiuto di Yuki potrebbe tornare utile in casi come…- propose il giovane Pine, interrompendosi subito dopo ed esclamare -Oh caspita, è vero! Non possiamo fare neanche quello perché prima ci servirebbe un capo d’abbigliamento di lei-

-Esatto, ma non scordiamoci anche del fatto che sono passati anni da quando non si è più vista, e dubito che l’odore possa permanere per così tanto tempo- disse infatti la lupa.

-Allora che ne dite di questa: prima la rintracciamo con Altar e poi…-

-Mi dispiace, ma anche questa non va bene come idea, in quanto Altar può rintracciare solo le tracce di Potere Magico delle persone che ha già incontrato- lo interruppe questa volta Heather.

-Oh… e allora come facciamo? Ho già esaurito le idee…-

-Non preoccuparti, Nate. Di sicuro ci verrà in mente qualcosa, ma per adesso che ne dici se appena tornati a casa ci facciamo un bello stufato di pesce e verdure?-

-Si, forse è meglio… dopo tutto, le idee migliori vengono a stomaco pie… no, aspetta, hai detto verdure?-

-Si, perché?-

-Perché credo di aver appena avuto un’idea!-

-Speriamo non sia un’idea bislacca e fuori di testa…- commentò Yuki.

***

-Non riesco a crederci… tra tutte le altre Gilde che c’erano proprio Fairy Tail dovevamo chiamare?- disse la lupa, intenta ad aspettare al porto la nave dei loro “rinforzi” direttamente dal sud.

-E che male c’è, scusa?- disse Nate, che già non vedeva l’ora di rivedere quei pazzi bravi ragazzi -Anche se non sono di certo una Gilda tranquilla e assennata, tra le loro fila ci sarà comunque qualcuno bravo nel rintracciare persone scomparse o simili-

-In effetti, non è un ragionamento così insensato- aggiunse Heather, fissando l’orizzonte in attesa -Rimane solo da vedere chi manderanno ad aiutarci per questa missione… e spero solo che il Master non se la prenda troppo quando saprà di questa cosa-

-Secondo me non se la prenderà affatto- ribatté il ragazzo -Voglio dire, il Master ha detto di usare tutti i mezzi per rintracciarla, no? Perciò non vedo perché non dovrebbe accettare o richiedere nuovamente l’aiuto di preziosi alleati come quelli di Fairy Tail-

-Non hai tutti i torti neanche in questo frangente, pensandoci bene- proferì Yuki -Comunque, speriamo arrivino il prima possibile. Anche se non abbiamo fretta, questa missione ha un livello di priorità piuttosto alto, specie se viene dal Master-

-Ce la caveremo, non ti preoccupare- la rassicurò la Maga, per poi continuare a fissare l’orizzonte e notare che una nave, battente una bandiera recante il simbolo di una Fata alata, stava arrivando -Oh, ma guarda… parli del diavolo ed eccoli qua-

Vedendo il naviglio avvicinarsi alla costa, i tre membri di Moon Wolf presero le dovute distanze e attesero lo sbarco da parte dei loro “rinforzi”. Durante l’attesa, i tre non poterono non chiedersi chi sarebbero stati i fortunati che li avrebbero aiutati durante questa nuova avventura. Avendone conosciuti una buona parte durante le loro ferie, Nate contava di rivedere una o più facce note come Natsu o Gray, o magari puntare anche sul supporto di gente come Wendy o Elfman. Prima che potesse finire di elencare altri papabili partner per la missione, non appena la nave attraccò vide tre personaggi fin troppo familiari: una bionda dai capelli metà a frangia e metà pettinati all’indietro, una sorta di prete e un gattino maculato con foulard al collo e benda su un occhio…

-Ciao Nate! Da quanto tempo!- esclamò la giovane Blackberry, imbacuccata dentro un giubbotto invernale.

-Leek, White e Cam?!- esclamò Nate con estrema sorpresa -Ma che…?!-

-Sorpreso, giovanotto del Nord? O forse ti aspettavi qualcun altro?- rispose invece il Gerofante, mostrando la solita espressione imbronciata -Siamo venuti qui per aiutarvi… per quanto non ne avessi granché voglia-

-Non fare così, White- ribatté il micetto, intento a stiracchiarsi sul bordo della nave -Almeno, se ad un certo punto ti annoi, puoi sempre approfittarne per visitare questa bella isola-

-Si, hai ragione, ma non è che l’idea di una missione in un luogo così… gelido possa interessarmi così tanto-

-Allora potremmo sempre chiedere a Yue di prendere il tuo posto- disse il gatto.

-Starai scherzando, spero… uno come lui non sarebbe nemmeno all’altezza di cose semplici come pulire la casa o fare il babysitter, figuriamoci per le missioni serie- replicò il Tarot dai capelli viola con tono ancor più stizzito e infastidito.

-Può darsi… ma devo forse ricordarti che durante un “certo evento” si è rivelato anche troppo efficiente e letale persino per uno come te?- rincarò la dose il felino, ottenendo solo un’occhiataccia irritata -Ok, ok, non parlo più…-

-Sarà meglio per te, altrimenti la mia sacra ira non risparmierà nemmeno te…-

-Su, su, non serve che te la prendi così tanto con lui, White- si intromise proprio Yue, apparendo alle spalle del gatto per poi prenderlo in braccio e accarezzarlo un po’ -Alla fine dei conti, sono io il centro dei tuoi pensieri, però ritengo sia giusto che te la prenda solo con me… magari una volta finita la missione-

-Oh, ma io una tregua del genere l’accetterei volentieri, peccato che il vedere la tua faccia da schiaffi mi stia già incentivando a lasciar perdere e dartele lo stesso-

-Eh no, ragazzi!- li interruppe Leek, frapponendosi subito tra i due -Nessuno litiga con nessuno, né prima né durante una missione, chiaro? E poi siamo anche in casa di amici, che figura ci faremmo davanti a loro?-

-Ma Principessa…-

-Niente “ma”. Adesso voi due fate i bravi e ci rimanete finché non torniamo a casa, va bene?-

-Va bene… tanto lo so che mi è difficile dirvi di no…- disse il Gerofante con tono rassegnato.

-Si, va bene anche per me, se è questo ciò che desiderate- annuì invece il Tarot della Luna, per poi posare gli occhi su Nate -Oh, ma tu sei Nate! Ciao, amico!- esclamò all’improvviso agitando con foga le braccia prima di svanire e riapparire davanti a lui, per poi abbracciarlo tutto contento e dire -Da quanto tempo non ci si vede! Ti sono mancato, mio piccolo Raggio di Luna?-

-Eh… ecco, io…- rispose il ragazzo, terribilmente imbarazzato dall’affetto ricevuto da Yue.

-Ah-hem, fino a prova contraria lui è il mio ragazzo- disse invece Heather, che alla visione di tale “spettacolo” non poté nascondere una certa gelosia -Quindi fossi in te eviterei certe confidenze-

-Oh, ma non devi preoccuparti, Stellina cara- ribatté lui mentre risistemava un po’ i vestiti del ragazzo una volta sciolto l’abbraccio -Sai bene che ciò che provo per lui non è affatto ciò che pensi-

-Lo so, ma mi pare di capire che il tuo modo per dimostrargli affetto sia… un po’ troppo equivoco-

-Equivoco? Oh, ma non sia mai… certo, non nego che Nate caro sia un ragazzo carino, ma non sarei mai così meschino dal rubarlo a chi lo ama davvero-

-Scusatemi, ma se avete finito coi convenevoli…- li interruppe White, appena sceso dalla barca insieme a Leek e Cam -Gradirei sapere il motivo per cui ci avete convocati qui con così tanta urgenza-

-Beh, non è proprio una lunga storia, ma… il punto è che dovreste aiutarci a cercare questa persona- disse Nate mostrando loro la foto lasciatagli dal Master.

-Oh… e sarebbe tutto qui l’incarico?- domandò il Gerofante con tono supponente e per nulla convinto.

-In teoria sì, ma considerando che si tratta di una persona scomparsa da ben 10 anni, e di conseguenza difficilmente rintracciabile, avremmo bisogno di tutto l’aiuto possibile- aggiunse Heather.

-Inoltre, è anche probabile che potrebbe volerci più del dovuto per riportarla alla Gilda, in caso riuscissimo a ritrovarla e verificare le sue condizioni- concluse Yuki.

-Mh… una persona scomparsa da 10 anni, eh?- ripeté Yue osservando la foto -A quanto vi siete presi una bella gatta da pelare… senza offesa, Cam- disse subito dopo per poi scusarsi immediatamente col gatto per la battuta per nulla carina.

-Ah, figurati...- disse con indifferenza il felino, rimanendo accovacciato sulla spalla di Leek -Comunque penso abbiate avuto molta fortuna nel chiamare proprio noi, anche se per puro caso-

-Uh? E perché?- domandò il ragazzo del Nord.

-Perché, coincidenza o meno, tra le fila di noi Tarot c’è anche una sorta di “esperto” su cui contare in casi come questi- spiegò brevemente White -Certo, sarà un po’ duro da convincere, ma tentar non nuoce-

-Un esperto, dite? Ed è davvero così bravo?- fu ciò che chiese Heather rivolgendosi alla giovane Blackberry.

-Beh, diciamo pure di sì, ma adesso vi faccio vedere- rispose la ragazza, tirando fuori dal mazzo una carta e subito dopo recitare ad alta voce -Spirito del Tarocco, io ti invoco… segui la mia voce e vieni a me… Hermit!-

Una volta dette tali parole, dalla carta fuoriuscì il Tarot appena nominato, il cui aspetto era in tutto e per tutto tale e quale a quello di un gracile vecchietto in tuta sportiva, dal capo privo di capelli ma munito di una lunga barba bianca. Nella mano sinistra portava con sé una piccola lanterna, la cui fiammella tremolava vivida di tanto in tanto.

-Oh oh oh…- esordì il vecchietto voltandosi verso la propria contraente -Da quanto tempo non ci si vede, Principessa… mi auguro che stia continuando i suoi esercizi con la dovuta perizia, oh oh oh!-

-Beh… sì, più o meno…- rispose timidamente lei -Ultimamente ho fatto progressi, lo ammetto…-

-Oh oh oh, è quel che mi auguro, mia cara- continuò l’anziano, per poi guardarsi intorno e notare il paesaggio innevato che ricopriva tutto quanto -Ad ogni modo, potrei solo sapere dove ci troviamo? Fa un po’ troppo freddo per essere a casa vostra, o sbaglio?-

-No, non ti sbagli affatto, Hermit- intervenne White -Il motivo per cui ci troviamo su questa isola piena di neve è perché quei due ragazzi alle tue spalle hanno bisogno del tuo potere per una loro missione-

-Oh oh oh, sul serio?- domandò l’anziano Tarot, genuinamente sorpreso -La situazione è davvero così grave da richiedere il mio aiuto?-

-A quanto pare sì- rispose Yue -Certo, magari non sarà una cosa così spettacolare per te, ma…-

-Vuoi scherzare, giovanotto?!- replicò Hermit in un lieve moto d’orgoglio -Io adoro rendermi utile, altrimenti perché diamine credi che mi tenga in allenamento ogni santo giorno, facendo attività fisica e una dieta equilibrata?-

-In effetti… comunque, se non hai nulla in contrario, saresti disposto a darci una mano col tuo potere?-

-Ovviamente, Yue, ma prima devo assicurarmi che i due giovanotti siano degni di essere aiutati…- fu la risposta da parte dell’anziano Tarot, il quale si voltò verso Heather e Nate e, dopo averli squadrati con occhio un po’ diffidente, chiese loro -Come siete messi a salute, giovanotti?-

-C-Come, scusi?- domandarono i due ragazzi, leggermente perplessi da tale domanda.

-Parlo di alimentazione, ragazzi miei- si spiegò meglio Hermit -Giovani come siete, immagino che vi assicuriate di mangiare bene e riposare il necessario, dico bene? E vedete di essere convincenti, eh- disse subito dopo prima di aggiungere -Sono fatto così… se non badi a te stesso, non sei degno di aiuto, oh oh oh-

-Ah, quindi si riferiva a “quel” tipo di salute- capì Nate -Beh, non per vantarmi, ma grazie anche alla buona cucina di Heather godiamo entrambi di ottima salute-

-Oh, dai… così mi metti in imbarazzo- disse la ragazza, arrossendo leggermente salvo poi riprendersi e chiedere al vecchietto -Ad ogni modo… ora che ha avuto la sua conferma immagino che ci aiuterà, vero?-

-Beh, dato che le vostre risposte mi paiono abbastanza sincere, penso che valga la pena tentare, oh oh oh-

Fine Cap.1

**L'Angolo dell'Autore** E dopo un prologo un po' troppo breve per i vostri gusti, ecco invece un primo capitolo di tutto rispetto, dove rivediamo qualcuno che Nate e il suo team ha già avuto modo di conoscere. Per chi non lo sapesse, Leek, White, Yue e il gatto Cam sono personaggi già apparsi in uno dei capitoli di "Fairy Days", e più precisamente sono gli OC apparsi in "XXI. The World", una storia scritta dalla bravissima Kymyit. Se vi state ovviamente chiedendo che cosa ci fanno qui... beh, nulla di così eclatante, ho solo chiesto all'autrice se potevo avere il permesso di usarli anche in questa storia, e quindi eccoli qua. Se invece vi state chiedendo se il loro aiuto sarà fondamentale per i nostri eroi... beh, aspettate il prossimo capitolo e lo scoprirete voi stessi

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Capitolo 3
*** La Lupa Eremita ***


Cap.2:
La Lupa Eremita

Un’ora dopo la piccola rimpatriata avuta con il team di Leek e la conoscenza dell’anziano Tarot di nome Hermit, il team di Nate ebbe poi modo di accogliere al meglio i propri ospiti a casa propria, dove trovarono sia il tempo per rispiegare per bene la situazione ai loro “rinforzi” che di riorganizzare con calma e perizia lo schema dentro il quale si sarebbe svolta la loro missione. Le sorprese per il trio del Nord però non erano ancora finite, e infatti…

-Come?! Natsu e gli altri devono svolgere il loro Esame per la Classe S?!- esclamò uno stupito Nate.

-Esatto- rispose Leek, che nel frattempo si era accomodata su uno dei due divani di casa -A quanto pare per Fairy Tail è arrivato il momento di scegliere i Maghi più promettenti per passare alla Classe S, ed è inutile dire che è un’occasione più unica che rara-

-Beh, questo spiegherebbe perché siete venuti proprio voi, del resto- disse Heather -Con buona parte di loro impegnati altrove, non mi sorprende che il resto della Gilda sia rimasto dov’è-

-Già… beh, auguriamoci che riescano nel loro intento- si aggiunse Yuki.

-Cavoli, come li invidio, però… nella nostra Gilda non capita così di rado una cosa del genere, anzi è piuttosto raro considerando anche gli ultimi eventi capitatici- commentò Nate con fare sognante.

-Scommetto che se si presentasse l’occasione vi parteciperesti, non è vero?- domandò Leek.

-Beh, sì…- rispose timidamente il giovane dai capelli argentati -Anche se preferirei fare molto di più per meritarmi la Classe S, non sarebbe male provarci, anche se poi dovrei scegliere come svolgerlo-

-In che senso, vuoi forse dire che non c’è un solo modo per poter passare di grado?- gli chiese stavolta Yue.

-Non nel nostro caso, in quanto chiunque venga scelto per il nostro Esame di Promozione può scegliere tra tre singole opzioni: allenarsi per tre mesi da soli, assieme al Master o sotto la supervisione di un proprio predecessore di Classe S- spiegò subito dopo il ragazzo -Ovviamente, però, dato che sono scelte puramente formali e non obbligatorie, alla fine della fiera ciascun candidato può svolgere il proprio esame come vuole-

-Ah, capisco…- commentò intrigato il Tarot della Luna -Beh, considerando il potenziale della tua Magia, immagino non sarebbe un problema se tu decidessi tra la prima e la seconda possibilità-

-In teoria, dato che la persona che cerchiamo è una Maga di Classe S, potrei anche tentare per la terza opzione e farmi allenare da lei… nella migliore delle ipotesi, si intende- ribadì il ragazzo.

-Beh, anche questa non sarebbe male come scelta, ma ti ricordo che dovremmo prima vedere se la ritroveremo viva- precisò Heather, per poi portare lo sguardo verso Hermit, in quel momento intento a prendersi un tè, e chiedergli -Dato che siamo di nuovo in argomento, in che modo il suo potere potrà aiutarci in missione, signore?-

-Oh oh oh, ma è molto facile, signorina- rispose il diretto interessato -Dato che io rappresento il Tarocco dell’Eremita, che simboleggia il viaggio, i miei poteri mi consentono di illuminare il cammino per cercare la verità… o più semplicemente, grazie alla fiamma della mia lanterna non vi è persona che non possa rintracciare tramite l’essenza vitale…-

-L’essenza vitale? In che senso?- domandò Heather, ora incuriositasi.

-Beh, è un concetto molto semplice, ragazza mia- spiegò l’Eremita -Hai presente quando, man mano che tieni con te un oggetto a te molto caro, questo diventa come parte integrante del tuo essere?-

-Mh, si, penso di sì…- annuì la ragazza.

-Ebbene, grazie al mio potere, non importa quanti anni passino o quanto possa sembrare lontana la persona da cercare…- proseguì l’anziano Tarot -Basta solamente dare fuoco ad una qualsiasi prova che rappresenti l’essenza vitale di tale persona e il gioco è fatto-

-Una prova che rappresenti l’essenza vitale di una persona?- ripeté Nate -Intende forse qualcosa in particolare come le ciocche di capelli?-

-Esatto… ma come ho detto alla signorina, può anche trattarsi di un qualcosa che vi è appartenuto in precedenza o che è rimasto comunque un simbolo del vostro essere- annuì Hermit -Detto questo, se volete che vi aiuti dovrete solo bruciare ciò che è appartenuto alla persona che volete cercare-

-Beh, l’unica prova che abbiamo è questa…- disse il ragazzo mostrando nuovamente la foto della Maga di Classe S scomparsa -Non so se valga come prova, ma tentar non nuoce, in fondo…-

-Allora lascia che la fiamma della mia lanterna le dia fuoco…- si limitò l’Eremita mentre avvicinava la foto alla sua lanterna e lasciava che a poco a poco prendesse fuoco.

-E una volta che l’oggetto interessato è stato bruciato, cosa bisogna fare?- domandò Heather.

-L’essenza vitale della persona in questione uscirà fuori dalle ceneri dell’oggetto, e seguendola la si potrà rintracciare senza alcun ostacolo- prese la parola Yue -Per far sì che questo funzioni, però, è imperativo che seguiate tale essenza senza mai perderla di vista, altrimenti svanirà-

-Ti pareva se non c’era la fregatura- proferì Yuki con tono laconico, per poi notare che l’essenza di cui parlavano i due Tarot, la cui forma ricordava quella di un fuoco fatuo, si era immediatamente palesata davanti a loro e, dopo aver gironzolato per un po’, si era andata a posare sulla mano di Hermit.

-Oh oh oh, sembra che i preparativi siano stati completati- disse il Tarot sorridendo soddisfatto, per poi puntare il suo bastone verso l’alto ed esclamare con determinazione -Andiamo, che la ricerca abbia inizio!- suscitando però una certa perplessità davanti a Nate e il suo team -Beh, perché quelle facce?-

-Ecco… non ci è ben chiaro il motivo perché dovrebbe essere lei a guidare il gruppo- disse Nate.

-Non è forse ovvio? Io sono il Tarot che rappresenta l’Eremita, e sono anche l’unico che può controllare l’essenza vitale senza che essa venga consumata inutilmente- si limitò a spiegare l’interessato.

-Ah… allora se le cose stanno così meglio non perdere tempo, no?- disse il ragazzo, non del tutto convinto.

-Si, forse è meglio…- aggiunse Heather.

-Non avete motivo di essere cosi dubbiosi- intervenne Yue -Anche se non sembra, Hermit possiede davvero un ottimo senso dell’orientamento. Con lui non potremmo perderci nemmeno per scherzo-

-Speriamo davvero che sia così…- disse ancora dubbiosa la Lupa Guardiana.

***

-Brr… accidenti, che freddo…- commentò Leek, stringendosi come poteva dentro il suo cappotto -Ma d’altronde che mi aspettavo, è un’isola del Nord… temperature così sono all’ordine del giorno-

-Puoi ben dirlo- aggiunse Cam, ben nascosto all’interno del cappotto della sua padroncina -A momenti mi si congelano persino i baffi-

-Voglio solo augurarmi che questa ragazza che state cercando non si sia nascosta fin troppo bene, altrimenti se ci perdiamo o scopriamo che è stato un viaggio a vuoto sarà tutta colpa vostra- disse White con tono d’ammonimento rivolto a Nate.

-Si, si… non preoccuparti…- si limitò a dire il ragazzo, che in quel momento era più concentrato sulla missione che sulle eventuali lamentele del Gerofante -Signor Hermit, è sicuro che questa sia la strada giusta per raggiungere la nostra interessata?-

-Certo che ne sono sicuro, oh oh oh- rispose il Tarot, che fin da quando la comitiva era partita era rimasto alla testa del gruppo e non aveva mai smesso di tenere d’occhio l’essenza vitale -Fidati di me e dei miei poteri… perché solo così potrete dire “missione compiuta” nel vero senso della parola-

-Su questo non dubitiamo affatto-disse invece Heather -È solo che è da quando siamo partiti che ho notato che l’essenza vitale non ha fatto altro che puntare verso nord-ovest?-

-E perché, è forse un problema se punta una direzione fissa?- disse un incuriosito Yue.

-Affatto, ma solitamente se si segue quella direzione si va verso una zona dell’isola totalmente deserta e priva di anima viva- spiegò Yuki -Il massimo che vi si può trovare lì sono altopiani, colline e laghi ricchi di natura e fauna selvaggia, ma mai esseri umani…-

-Insomma, sarebbe il luogo ideale solo per chi vuole fare escursioni o cose del genere, vero?- domandò il Tarot della Luna, vagamente intrigato da ciò.

-Ma anche per eventuali cacciatori di frodo…- replicò la lupa -Dato che l’isola non ha molti porti intorno a sé, non è difficile trovare o improvvisare dei punti di sbarco in quella zona, soprattutto se il tuo unico interesse è cacciare prede rare senza che nessuno ti scopra…-

-Beh, consoliamoci, allora… se non troviamo la vostra Maga al massimo cacceremo via qualche cacciatore oppure lo consegneremo a chi di dovere- provò a buttarla sul soft il Tarot

-Non so quanto potrebbe consolare come cosa, ma sarebbe sempre meglio di niente- annuì la lupa.

-Oh oh oh, sembra che siamo davvero sulla pista giusta!- esclamò improvvisamente Hermit, notando che l’essenza vitale stava iniziando a brillare più vivida che mai, e ora stava puntando verso -Accelerate il passo, presto! Non dovrebbe mancare molto- aggiunse incominciando a correre verso il punto indicato.

-Me lo auguro… è passata quasi un’ora da quando siamo usciti e già mi sto stancando di tutto questo bel panorama innevato- si lamentò White, iniziando a seguirlo.

-Accidenti, amico mio, non ti avevo mai visto così contrariato- lo canzonò Yue, arrivatogli alle spalle -Cioè, di solito sei molto più simpatico, soprattutto quando ce l’hai con me-

-Azzardati a rivolgermi ancora la parola ed è la volta buona che ti purifico sul serio-

-Oh, non vedo l’ora che accada, guarda… magari appena arrivati a destinazione, pretino?-

-Per me va benissimo, piccolo delinquente…-

“Uffa, sono sempre i soliti… è inutile provare a tenerli a bada, ormai ci hanno fatto l’abitudine” fu l’unica cose che Leek fu libera di commentare nei suoi pensieri dopo aver sentito le frecciatine dei due Tarot.

Nonostante questo e il fatto che si trovavano in una parte d’isola dove soffiavano venti alquanto forti, l’improvvisato team di ricerca continuò a seguire le indicazioni di Hermit, camminando per quasi un’ora e mezza ininterrotta ma senza ancora trovarsi giunti a destinazione. Quando però sembrò che i nostri si fossero persi, l’essenza vitale iniziò ad affievolirsi gradualmente, cosa che all’anziano Tarot non sfuggì.

-Oh oh oh, ci siamo quasi, gente- esclamò l’Eremita con tono di giubilo -Se l’essenza si sta affievolendo vuol dire che siamo quasi vicini al luogo dove si trova il nostro obiettivo-

-Sul serio? Ma è grandioso!- esclamò invece Nate -Questo vuol dire che ancora pochi passi e potremmo davvero dire “missione compiuta”-

-Beh, non vorrei fare la guastafeste, Nate- lo interruppe Heather -Ma ci sono ancora un paio di cose che non abbiamo considerato-

-Ah, sì? Ad esempio?- domandò il giovane Mago del Nord.

-Ad esempio… anche se la trovassimo, come pensi che faremo a convincerla a tornare in Gilda?- rispose la maga, comprensibilmente dubbiosa riguardo quella parte di missione.

-E dobbiamo anche ricordarti che se ne è andata dalla Gilda perché responsabile di un grave incidente avvenuto in passato?- aggiunse Yuki -Anche con tutte le belle parole di questo mondo, dubito vorrà ascoltarci sul serio…-

-In effetti… non avete tutti i torti- disse Nate, ora anche lui in dubbio su cosa fare.

-Ma mi pare ovvio che non li abbiano- intervenne White -Voglio dire, anche partendo con tutte le premesse di questo mondo non avete alcuna garanzia che questa Maga ritorni con voi… fossi in voi rinuncerei-

-Via, via, cos’è tutto questo pessimismo, White?- si intromise Yue -Può anche darsi che i giovani del Nord riescano comunque a trovare una soluzione, in un modo o nell’altro-

-Vero, ma ciò non toglie che le probabilità potrebbero essere a loro sfavore- replicò il Gerofante, per poi rivolgersi a Leek e chiederle -Lei che ne pensa, Principessa?-

-Beh, spero non me ne vorrete troppo, ma almeno per il momento preferisco assumere una posizione neutrale a questa faccenda- si limitò a dire la bionda con tono alquanto serio -Per adesso limitiamoci a trovarla e incontrarla… e poi, a seconda di come si evolverà la situazione, si deciderà di conseguenza-

-Ben detto, ben detto- le fece eco Cam, ancora ben riparato dentro il cappotto di lei -Come si dice in questi casi, non fasciamoci troppo la testa prima di essercela rotta- aggiunse prima di voltare la testa su Hermit e domandargli -Scusa se te lo chiediamo sempre, Hermit, ma quanto ci vuole ancora per arrivare?-

-Pochissimo, oh oh oh- rispose l’Eremita, notando come l’essenza vitale fosse ridotta poco più di un lumicino quasi impercettibile -Abbiate pazienza ancora un po’ e ci siamo-

E infatti, seguendo ancora per un po’ ciò che rimaneva dell’essenza vitale, il gruppetto di Maghi arrivò davanti al luogo dove, si sperava, avrebbero trovato la Maga scomparsa. Tale luogo altro non era che una zona montana quasi praticamente deserta, fatta eccezione per un immenso lago, le cui acque, per buona parte ricoperte di brina e fiocchi di neve, si smuovevano pigramente e si spostavano sulle sponde innevate.

-Ecco! Questa è la nostra destinazione, oh oh oh!- esclamò l’Eremita, indicando il lago con il suo bastone, mentre l’essenza vitale spariva nel nulla senza lasciare traccia.

-Ma come… è tutto qui?- disse Nate un po’ dubbioso

-Ma siamo davvero sicuri che sia questo il luogo?- domandò invece Heather, anche lei piuttosto dubbiosa.

-Sicurissimo, i miei poteri non sbagliano mai- rispose il Tarot con tono orgoglioso -Se l’essenza ha indicato che è questo il luogo esatto, allora è senz’altro così. Detto questo, vogliate scusarmi ma ora me ne torno nel mio Tarocco a riposare un po’… conto su di voi. Ciao~- aggiunse prima di sparire con un sorriso dentro la carta di Leek, la quale era spuntata fuori all’improvviso ed era poi tornata in mano alla proprietaria.

-Ok, e con questo direi che la prima fase della nostra missione è fatta- disse la ragazza -Ora non resta che assicurarci della presenza della persona da trovare-

-Bah, per me deve essere tutto un dannato scherzo…- commentò White con tono seccato, tenendosi il ponte del naso tra due dita -Adesso spiegatemi come diamine facciamo a trovare qualcuno nel bel mezzo del nulla più totale come questo!-

-Probabilmente ci sarà qualcosa che ci sfugge…- la prese con più calma Yue -Di solito quando Hermit rintraccia qualcuno questi non dovrebbe essere molto lontano dal luogo localizzato… può anche darsi che il nostro obiettivo stia celando la sua presenza-

-No, lo escludo priori- ribatté subito il Gerofante -Anche con tutto l’impegno possibile dubito esista un Mago così abile da raggiungere tali livelli di mimetismo o cose del genere…-

-Anche questo è vero, ma è impossibile che chi stiamo cercando non si trovi qui…- replicò la Luna, per poi notare con la coda dell’occhio che c’era qualcosa che non andava tra le acque del lago -Oh, ma guarda, sembra che qualcuno voglia darci il benvenuto-

-“Darci il benvenuto”? Che intendi dire?- domandò White, non capendo dove il suo odioso compare volesse andare a parare, per poi notare anche lui cosa stava succedendo alla superficie dell’acqua -Ah, capisco…-

-Hm? Che succede? Qualcosa non va?- chiese Nate.

-Guarda e giudica tu stesso, Piccolo Raggio di Luna- si limitò a rispondere la Luna, indicando l’acqua del lago, che al momento stava muovendosi in maniera irregolare, anche al resto dei presenti.

-Ma che…?!- esclamò stupita Heather.

-Sembra che qualcuno stia per emergere dal lago- si limitò a dire Yuki, mettendosi già in posizione.

-Qualcuno… o qualcosa?- domandò invece Leek, tirando già fuori nuove carte dal suo mazzo.

-Bella domanda, Principessa- disse invece Cam, rimanendo però in stato di allerta.

-Qualunque sia il caso, non abbassate la guardia- disse White imbracciando subito il suo bazooka.

Le acque del lago continuarono a muoversi in maniera irregolare senza alcun accenno al volersi fermare, e il gruppo di Maghi e Tarot rimase ancora dov’era, pronto ad intervenire al minimo segnale di pericolo. Ad un certo punto, però, le acque iniziarono a calmarsi e, stranamente, anche a ricoprirsi di ghiaccio e brina, mentre da esse emergeva, lentamente e poco per volta, la nuda e statuaria figura di una misteriosa donna dai lunghi capelli argentati e gli occhi grigi, la quale dopo aver notato di avere compagnia, si fermò non appena accertatasi di essere uscita dall’acqua fino all’addome, e una volta strizzatasi un attimo i capelli, rimase a fissare il gruppo per un po’ e, qualche secondo più tardi, cominciò a parlare.

-Voi che siete giunti fin qui… chi siete?- domandò lei, stupendo tutti da quanto il suo tono di voce potesse essere calmo ma gelido allo stesso tempo -Siete amici… o nemici?-

-Questo dovremmo chiederlo prima noi- si fece avanti Heather -Voglio dire, prima di chiedere l’identità a qualcuno sarebbe meglio presentarsi, non crede?-

-Non vedo perché dovrei…- rispose la misteriosa donna, il cui tono non era mutato affatto -Dopo tutto, non siete stati voi a giungere nel mio territorio?- aggiunse mentre da una sua mano si materializzava una moltitudine di cristalli di ghiaccio, i quali iniziarono a vorticare minacciosi -Ve lo ripeto di nuovo: chi siete? Amici o nemici?-

-Ah, ma sentitela… non solo è una svergognata, ma è anche un’impudente arrogante- esclamò invece White, imbracciando il bazooka e preparandosi a puntarlo verso la donna.

-Ehi, ehi, ehi, no, aspetta!- lo bloccò Nate mettendosi proprio sulla linea di tiro -Non puoi sparare così su due piedi alla prima provocazione! Che figura ci fai, sennò? E poi, non penso che sia un nemico-

-Fuori dai piedi, ragazzo, è una questione di principio in quanto Gerofante: se manchi di rispetto a me o agli altri, ti purifico a suon di pallettoni!- si limitò a rispondere il Tarot dai capelli viola.

-Fossi in te farei come dice Nate- intervenne Yue, mettendosi anche lui davanti all’arma -E poi, anche se è stata lei a cominciare, noi abbiamo comunque violato il suo territorio-

-Cos’è, ne vuoi una dose anche tu, piccolo delinquente? Guarda che la mia mira è più che migliorata in questi ultimi tempi- si impuntò il chierico, iniziando a caricare l’arma -Non manco i bersagli nemmeno per scherzo, adesso-

-Buon cielo, ma non pensare solo con quello, una volta tanto- ribatté la Luna -Cosa ti costa aspettare un attimo e vedere cosa ha in mente Nate?-

-Lo farò dopo che l’avrò fatta pentire a dovere! Purifying Shot!- replicò stizzito White, sgomitando via i due e sparando un enorme proiettile di energia all’indirizzo della donna -Pentiti, e impara a rispettare la gente!- esclamò dopo aver visto il colpo prendere in pieno il bersaglio, pur non facendolo sobbalzare.

-Hm?- mormorò la donna del lago, guardandosi da cima a fondo con fare sospetto dopo aver subito l’attacco energetico, che tuttavia non le aveva fatto danno -Cosa mi avresti fatto con quel colpo di prima?-

-Dimmi, o sconosciuta fanciulla, come ti senti ora che hai ricevuto il mio proiettile purificante?- domandò il Gerofante, pregustandosi già ciò che sarebbe nato subito dopo.

-Normale… perché?- si limitò a dire lei.

-Normale? In che senso?- chiese il Tarot, inarcando con sospetto un sopracciglio -Non senti il bisogno di uscire dall’acqua e coprire le tue vergogne?-

-Non vedo perché dovrei… io mi sento molto più a mio agio così- disse ancora la donna il cui tono rimaneva comunque freddo e privo di emozioni nonostante tutto -E comunque, non avete risposto alla mia domanda… siete amici o nemici? Rispondete almeno a questo e forse la qui presente Lupa Eremita deciderà cosa farne di voialtri-

-Ma… non  può essere…- mormorò White, impallidendo all’improvviso e facendo cadere il bazooka a terra, mentre quasi come a riflesso finiva in ginocchio sulla neve -Di solito il mio bazooka purifica chiunque ne venga colpito… perché lei non agisce come se non avesse alcuna vergogna?-

-Forse perché a quanto pare lei non prova alcuna vergogna nello stare senza vestiti- intuì Yue, anche lui parecchio sorpreso dalla mancanza di reazione della donna -Ammettilo, con Gray avevi più soddisfazioni-

-Ma io… io volevo solo purificarla… non è giusto- disse White mettendosi le mani nei capelli.

-Vuoi che torniamo nelle nostre carte?- gli propose la Luna.

-Per quanto non voglia proprio sentire tuoi pareri o proposte… va bene…- si limitò a rispondere il Gerofante, per poi voltarsi verso Leek e dire -Principessa… sa cosa fare-

-Si, va bene. Riposatevi pure, ragazzi- si attivò subito la bionda, tirando fuori i due Tarocchi corrispondenti e richiamando i due Tarot al loro interno -Ci scusi davvero per il trambusto, signorina… di solito i miei amici non sono così… vivaci- aggiunse subito dopo scusandosi con un breve inchino.

-Va tutto bene, non importa…- fu la sola risposta della donna, chiudendo il discorso con un cenno di mano.

-Ecco… so che abbiamo iniziato col piede sbagliato, signorina- riprese a parlare Nate -Però le assicuro che anche se non può sembrare, in realtà non abbiamo cattive intenzioni… giuro!-

-Dunque siete amici… buono a sapersi…- commentò la donna, bagnandosi ancora un po’ il corpo prima di mettersi a braccia conserte -Posso comunque chiedervi cosa ci fate in un posto sperduto come questo?-

-Beh, a parte che potremmo farle la stessa domanda- le disse Heather -Il fatto è che stiamo cercando una persona, e per quanto possa sembrare assurdo, le ricerche ci hanno condotti fin qui-

-Una persona?- ripeté la donna, iniziando a uscire dall’acqua e, con uno schiocco di dita, ricoprire il proprio corpo con una consunta camicetta bianca e una semplice gonna color marroncino legata in vita -Che genere di persona, esattamente?-

-Una Maga di Moon Wolf, la nostra Gilda- rispose invece Nate, alzando la manica e mostrando il simbolo della Gilda stampato sul suo braccio -Il nostro Master è preoccupato per la sorte di lei, e perciò ci ha mandato a cercarla-

-Moon Wolf, avete detto?- domandò ancora la misteriosa “Lupa Eremita”, inarcando un sopracciglio con sospetto prima di dire -Ho sentito parlare di loro... che voi sappiate, il loro Master è ancora una persona generosa e di buon cuore?-

-Può scommetterci, signora- le rispose Yuki, questa volta -Infatti non sarebbe di buon cuore se non ci avesse mandato a sincerarci della salute di una nostra compagna più anziana-

-“Compagna più anziana”? Ciò vuol dire che voi siete della nuova generazione?- fu la prossima domanda della donna, il cui volto, seppur impassibile, era stato brevemente adombrato da un sorriso -Interessante…- aggiunse prima di portare lo sguardo verso Leek e chiederle -Anche tu fai parte di Moon Wolf? Anche il tuo viso mi sembra piuttosto nuovo…-

-Eh? Oh, no, no… io sono solo una loro amica, Leek di Fairy Tail- spiegò timidamente la bionda -Non per vantarmi, ma è stato grazie a me se siamo giunti fin qui… anche se un po’ ci speravo a trovare la signorina che stavano cercando al primo colpo- aggiunse con tono leggermente demoralizzato.

-Un vero peccato, in effetti…- mormorò la donna prima di evocare un elastico e legarsi come meglio poteva i lunghi capelli ancora umidi -Ma chissà, potrebbe anche trovarsi più vicina di quanto crediate-

-Lei dice, signorina?- domandò Heather -Voglio dire, ci troviamo nel bel mezzo del nulla… sarebbe come cercare un ago in un pagliaio-

-Forse la signorina potrebbe darci una mano a trovarla!- esclamò Nate, per poi incrociare lo sguardo gelido della misteriosa donna dalla pelle pallida e aggiungere, leggermente intimidito -Sempre se la cosa non è di disturbo per voi, si intende…-

-A dire il vero non mi dispiacerebbe come idea…- rispose la diretta interessata -Tanto non ho molto da fare qui da sola… ma ad una condizione… una soltanto-

-E sarebbe?- chiese il ragazzo.

-Io vi aiuterò… ma fatto questo, siete pregati di andarvene- rispose lei -Sapete, in quanto eremita, non mi piace molto avere gente in giro-

-Certo, capisco- disse Nate con tono comprensivo -Non so se la descrizione potrebbe aiutarla, ma si tratta di una ragazza, o meglio di una giovane donna… si chiama Natasha, ha i capelli argentati e gli occhi grigi… proprio come lei e…- aggiunse prima di interrompersi e guardare bene la sua interlocutrice, allargando visibilmente gli occhi dallo stupore ed esclamare -Oh, per tutti i salmoni affumicati!-

-Esatto…- si limitò a dire la donna -La donna che state cercando… la vostra compagna più anziana… sono io-

-Che mi venga un colpo…- disse invece Heather, anche lei piuttosto stupita.

-Mh, in effetti la somiglianza tra lei e la foto era pure palese- commentò Yuki.

-Praticamente Hermit aveva ragione fin dall’inizio… ma guarda un po’- disse una più sorpresa Leek.

-E dato che sono viva e in salute… missione compiuta, potete anche tornarvene a casa- disse la donna dando loro le spalle e incominciando ad allontanarsi.

-Ehi, no, aspetti!- le urlò Nate -In realtà, oltre a trovarvi, avevamo anche il compito di riportarvi in Gilda-

-Io non appartengo più a loro… non merito di ritornarci… non dopo “quella missione”…- disse Natasha, il cui tono apatico si era fatto improvvisamente malinconico -Sprechi solo il tuo tempo…-

-Ah sì? Beh, io invece ho promesso che vi avrei riportata in Gilda- replicò il ragazzo mentre sfoderava le sue fidate Zanne di Luna -E sappia, fosse l’ultima cosa che faccio, che manterrò quella promessa! In guardia!-

Fine Cap.2


**L'Angolo dell'Autore** Come direbbe un vecchio detto, non c'è l'uno senza il due... e infatti rieccomi qui con un nuovo capitolo di questa mia nuova storia, dove non solo abbiamo avuto modo di conoscere il potere di Hermit (che per la cronaca, è anche lui un OC di Kymyit) ma anche di incontrare, dopo una lunga o forse meno attesa, colei che nel finale di Fairy Days si era fatta brevemente conoscere come "La Lupa Eremita". Non fatevi troppo ingannare dal suo bell'aspetto o dal fare freddo e distante, però... perché nel prossimo capitolo, che pubblicherò la prossima settimana, scoprirete quanto può essere effettivamente forte rispetto al nostro Nate. Nel frattempo... godetevi l'attesa provando a scommettere su chi potrebbe mai spuntarla... anche se a giudicare dall'ultimo scambio di battute dei due "sfidanti", non dovrebbero esserci molti dubbi xD

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Capitolo 4
*** Scontro generazionale ***


Cap.3:
Scontro generazionale

Dopo che Nate ebbe proferito tali parole, sull’intero panorama innevato era calato il più totale silenzio. Tutti quanti i presenti, Natasha compresa, non avevano ancora aperto bocca, ma a giudicare dalle loro espressioni, un misto di stupore, paura, curiosità e indifferenza, era chiaro che le parole del ragazzo avrebbero di lì a poco preannunciato l’arrivo di una tempesta troppo potente per essere fermata.

-Nate, ma che mi combini!- esclamò improvvisamente Heather -Non avrai mica intenzione di sfidarla?!-

-Se è l’unico modo per convincerla a collaborare, tanto vale tentare- si limitò a rispondere il ragazzo, mettendosi già in posizione da combattimento.

-Sì, tentare e fallire miseramente- disse Yuki con tono laconico -Non so se hai dimenticato ciò che ci ha detto il Master, ma lei era una Maga di Classe S… non puoi affrontarla come se fosse un tuo pari-

-Heather e Yuki hanno ragione- aggiunse Leek, anche lei visibilmente preoccupata -Se non stai attento potresti finire molto male-

-Sì, è altamente probabile, ma voglio comunque fare un tentativo…- disse il giovane Pine, non abbassando minimamente la guardia -Allora, per lei va bene, signorina?- domandò poi rivolto a Natasha, ancora girata di spalle -Le propongo una sfida equa… vecchia guardia contro nuova promessa… se vinco io tornerà alla Gilda con noi, mentre in caso contrario lei sarà libera di tornare al suo eremo e non vi disturberemo più-

-Ti dirò solo questo, Giovane Lupo…- rispose la donna, voltandosi verso il suo giovane sfidante -Che vi siano le giuste condizioni o meno, o che si tratti di una questione di orgoglio o di senso del dovere, lanciare una sfida come questa è troppo anche per te- aggiunse limitandosi a mettere le braccia conserte e non accennare alcuna difesa -Se tuttavia ci tieni ad umiliarti da solo, accomodati… mostrami ciò che sai fare-

-Non chiedevo di meglio… Moon Slide!- fu ciò che disse il ragazzo, il quale ricoprì i propri piedi di energia magica e iniziò a pattinare in linea retta verso la sua avversaria -Sto arrivando!-

-Un attacco frontale, eh?- commentò Natasha, rimanendo ferma dov’era ma rilasciando quella che doveva essere la sua Aura Magica, la quale si presentava di colore azzurro pallido -Un buon inizio… ma è comunque banale e sa di già visto…- aggiunse prima di portare una mano in avanti e rilasciare da essa un’intensa folata di vento gelido, travolgendo il Mago del Nord.

-Oh no! Moon Shield!- fu l’unica cosa che Nate riuscì a dire prima ripararsi dietro la cupola difensiva tipica di tale incantesimo, ma che con sua gran sorpresa andò a pezzi e lui finì con l’essere sbalzato via, ruzzolò malamente nella neve e si ritrovò proprio ai piedi di Heather e Leek -Ah… cavoli, che potenza… ha infranto le mie difese come se niente fosse…-

-Già… e l’ha fatto pure senza il minimo sforzo. Non che ci voglia molto contro tecniche di difesa…- notò Yuki, osservando il ragazzo mentre si rialzava a fatica.

-Va tutto bene, Nate?- le domandò Heather -Niente di rotto?-

-No, per fortuna no… ma temo che la prossima volta non sarò così fortunato- rispose il ragazzo, iniziando a rilasciare la sua Aura Magica, come sempre sotto forma di un lucente velo bianco-argentato -Non mi sono ancora arreso, però!-

-Sicuro di non voler rinunciare?- le chiese invece Leek, osservando con fare preoccupato l’Aura rilasciata dalla donna -Se le è bastato così poco per metterti subito in difficoltà, dubito che ne uscirai del tutto integro se continuerai così-

-Sì, è probabile… ma voglio comunque tentare- disse il giovane Pine, concentrando l’energia magica nelle sue lame per poi esclamare -Lame di Luna Crescente!- e rilasciare una coppia di lame di luce a forma di mezza luna, scagliandole immediatamente contro Natasha.

-Ah… adesso è passato agli attacchi a distanza, quindi?- si limitò a commentare la donna osservando le due lame lucenti puntare verso di lei -Va un po’ meglio rispetto a prima, ma non basta…- aggiunse prima di incrociare nuovamente le braccia e chiamare a sé una parete di ghiaccio che la riparò dall’attacco e lo annullò del tutto, non riportando nemmeno alcun danno prima di svanire al di lei comando.

-Tu che dici? Questo basta a convincerti a rinunciare?- domandò la Maga dei Tarot, ancora preoccupata per la sorte dell’amico dai capelli argentati -Ti avviso che sei ancora in tempo, sai?-

-Sono d’accordo con Leek- si aggiunse anche Heather -Anche se sei ben dotato sul piano fisico o magico, dubito riusciresti a farle un graffio-

-Forse con le tecniche normali no…- ribatté lui, mettendo da parte le sue lame e caricando energia magica in entrambe le mani -Ma con quelle più avanzate, forse…-

-Nate, no! Così sprecherai inutilmente il tuo potere magico!- cercò di farlo ragionare la bionda platinata.

“Percepisco un forte accumulo di energia… cosa avrà intenzione di fare?” pensò Natasha, rimanendo ad osservare le azioni di Nate.

-Si tenga pronta, signorina, perché ora farò sul serio!- fu ciò che disse Nate prima di portare la mani in avanti ed urlare -Onda di Luce Lunare!- rilasciando un’immensa ondata di luce argentata verso la donna.

-Mh… lo ammetto, questo potrebbe risultare un attacco degno del suo nome…- commentò ancora una volta l’autodefinitasi Lupa Eremita -Ma non basta ancora…- proferì poi mentre, portando le mani davanti a sé e muovendole in modo circolatorio, invocò a sé alcuni cristalli di ghiaccio e abbozzò una sorta di piccola difesa davanti a sé per proteggersi dall’attacco.

Quasi contro ogni pronostico, quella piccola difesa di ghiaccio non solo si rivelò resistente quanto la parete di ghiaccio usata prima, ma ebbe anche il curioso effetto di bloccare e poi far “rimbalzare” indietro l’Onda di Luce Lunare, rispedendola rapidamente al mittente. Intuendo il pericolo, Nate allontanò le ragazze con una breve spinta e poi fece loro da scudo beccandosi in pieno la sua stessa tecnica. Ritrovatosi in ginocchio e con gli abiti danneggiati in maniera piuttosto pesante, il ragazzo cercò di rialzarsi, ma a causa dei danni subiti mise un piede in fallo e finì con lo sbattere la faccia sulla neve.

-Nate!- esclamarono sia Leek che Heather, vedendolo ridotto in quel modo.

-Io… non so cosa dire-  esclamò invece Yuki, anche lei evidentemente sconvolta -Non è la prima volta che le prende così, ma finire colpito da un suo stesso incantesimo… santo cielo, così è davvero troppo-

-Adesso hai compreso quanto è abissale il divario che ci divide, Giovane Lupo?- domandò invece la fredda Natasha, iniziando ad avvicinarsi al gruppetto di giovani Maghi -Ora, per il tuo bene, ti consiglio di non farmi andare oltre… non voglio avere una giovane vittima sulla coscienza…-

-Non… succederà…- replicò Nate, alzandosi nuovamente in piedi nonostante la fatica e il dolore.

-Nate… sei davvero sicuro di voler continuare?- chiese un’apprensiva Heather, aiutandolo a riprendere l’equilibrio ed evitargli di cadere -Per favore, rinuncia… non ha senso farsi così tanto male per niente…-

-Ma… Heather…-

-Niente “ma”! Hai visto quanto le è bastato per ridurti così? Non puoi minimamente competere contro una Maga esperta e di alto livello come lei!-

-Ex Maga…- precisò Natasha -Ma in ogni caso la Fanciulla Stellare ha ragione, Giovane Lupo…- aggiunse continuando a volgere lo sguardo verso Nate -Che senso ha continuare ad affrontare uno scontro già perso in partenza come questo?-

-Non è ovvio? Ho fatto una promessa… e voglio mantenerla ad ogni costo- rispose il ragazzo.

-Eppure presumo fossi già consapevole che questa era una promessa che non potevi mantenere…-

-Sì, è vero… vedendo quanto siete forte me ne sono reso subito conto…-

-E allora perché rinunci a questo tuo proposito?-

-Perché non mi sono ancora arreso!-

Prima ancora che Natasha potesse dire qualcosa, Nate si allontanò da Heather e iniziò a caricare ciò che rimaneva della sua energia magica in una mano e, una volta pronto, portare in avanti quella stessa mano e rilasciare la sua tecnica migliore: l’Ululato del Lupo Lunare. Una volta invocato, l’immenso lupo d’energia argentata che rappresentava tale incantesimo si lanciò a fauci spalancate contro la donna, ma lei, sospirando, si limitò semplicemente ad innalzare ed espandere la propria Aura Magica, con la quale travolse con inaudita facilità la fiera bestia energetica, che si dissolse ululando disperata…

-Dunque era questa la tua ultima risorsa?- chiese Natasha, osservando il suo giovane sfidante finire nuovamente in ginocchio, questa volta a causa del dispendio di energie -Piuttosto scenografica, lo ammetto… e a giudicare da come sembrava pronto a saltarmi addosso, persino pericolosa…-

-Non per vantarmi, ma era il mio incantesimo migliore- disse Nate, visibilmente affaticato -Ammetto che è stata una mossa azzardata, ma almeno così potrò dire di averle mostrato quanto valgo…-

-Dal poco che ho potuto vedere… hai talento, questo è indubbio...- proferì nuovamente la donna, avvicinandosi con calma al trio di Maghi -Tuttavia, è assai evidente che sei ancora lontano dal maturare e diventare un Mago di alto livello…-

-Lo so, per questo ho voluto sfidarla- disse subito dopo il ragazzo, mostrando alla donna dallo sguardo di ghiaccio un sorriso stanco ma soddisfatto -Almeno così mi sono fatto un’idea di come lottano i Classe S-

-Prego? Non credo di aver capito bene…- domandò lei, il cui tono era passato da apatico a sorpreso.

-Beh, il mio sogno è diventare un Classe S, no? È anche per questo che ho voluto sfidarvi, signorina-

-E la promessa a cui accennavi? Pensavo che fosse quella la tua priorità-

-E lo è ancora- spiegò il giovane Pine -Ma poi ho ripensato a Heather e gli altri che mentre venivamo qui non faceva altro che ripetere che non sarebbero bastate le parole a convincervi a tornare indietro con noi, e da lì ho pensato a questa sorta di sfida- aggiunse mentre notava che le ragazze e persino Natasha lo fissavano con sguardi di sorpresa misti a perplessità generale -Che c’è, ho forse fatto male?-

-No, è che… come dire…- provò a spiegarsi Leek.

-Hai rischiato la pelle come un vero incosciente!- intervenne Heather -Mi spieghi cosa avresti fatto se quella avesse deciso di fare sul serio e ridurti in fin di vita?!- disse ancora agguantando il ragazzo per il gilet ed iniziarlo a scuotere come se fosse un fuscello.

-M-Ma almeno ha f-funzionato, no?- cercò di spiegarsi il ragazzo mentre veniva sballottato -Ora s-sono sicuro che d-dopo aver visto q-quanto sono d-determinato vorrà t-tornare con noi s-senza troppe storie…-

-A me sembra che tu abbia voluto prenderle solo per poter soddisfare la tua curiosità, ma il mio è solo un punto di vista spassionato, ovviamente…- commentò Yuki

-Sarà, però c’è da dire che Nate ha avuto proprio una buona idea…- rifletté Leek mentre portava lo sguardo verso Natasha -Però bisognerà anche vedere se, come dice lui, sarà davvero riuscito a convincerla-

-Per quanto riguarda il voler tornare in Gilda… la mia risposta è no…- proferì la donna, il cui tono era tornato freddo e apatico, per poi incrociare il suo sguardo con quello di Nate e dire -Malgrado ciò, devo riconoscere che il tuo coraggio e la tua determinazione mi hanno… intrigata…-

-Dice sul serio?- domandò il ragazzo, ora liberò dall’amorevole punizione di Heather.

-Io dico sempre sul serio, Giovane Lupo…- disse l’ex Maga di Classe S, salvo poi dare le spalle a tutti loro e aggiungere, mentre si allontanava verso il lago -Tuttavia, io rimango pur sempre un’eremita, e di conseguenza non sono degna di collaborare con voi, persino se si tratta di una richiesta del mio ex Master-

-Questo vuol dire che non tornerà nemmeno per ascoltare ciò che il Master ha da dire?- chiese Nate.

-Purtroppo no…- proferì lei, liberandosi nuovamente dei vestiti con uno schiocco di dita e immergendosi nuovamente in quelle fredde acque -Probabilmente vorrà solo rivedermi… oppure vorrà chiedermi di tornare… o richiedere aiuto per una qualche missione…- aggiunse mentre l’acqua le arrivava ai fianchi -Ma ormai… io non faccio più parte di quel mondo… Natasha di Moon Wolf non fa più parte di quel mondo…  lei non esiste più… ora c’è solo… la Lupa Eremita…- disse ancora prima di portare le mani davanti a sé e ricominciare a nuotare nelle acque del lago, prima di immergervisi del tutto.

-Mh… mi sa che questo al Master non piacerà affatto…- commentò Nate, sentendosi fortemente demoralizzato dalla piega presa dagli eventi -Ah, tutta questa fatica per niente…-

-Mi dispiace, Nate…- cercò di consolarlo Heather -So che non dovrei dirlo, ma… te l’avevo detto-

-Cavoli, e dire che mi ero anche impegnato al massimo per mostrarle quanto sono forte…- si rammaricò ancora di più il ragazzo, salvo fare spallucce e dire -Oh beh, almeno ci siamo assicurati che stia bene…-

-Già… ma ora è meglio tornare indietro. Il Master ci starà aspettando per fare rapporto- aggiunse Heather, tirando fuori la Chiave d’Argento dell’Altare -Tenetevi pronti, ragazzi-

Fine Cap.3

**L'Angolo dell'Autore** Volevate l'azione? Eccola... un bel capitolo dove, anche se a senso unico, sono volate un pochino di mazzate u.u Scherzi a parte, vi è piaciuto rivedere Nate in azione e anche un bell'assaggio di quanto è forte Natasha? Mi auguro di sì, perché non sarà la prima e unica volta. Quali saranno le prossime volte? Beh, continuate a seguirmi e lo scoprirete u.u

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Capitolo 5
*** Una vecchia/nuova minaccia ***


Cap.4:
Una vecchia/nuova minaccia

-E quindi, anche se avete avuto la conferma delle sue condizioni, lei non ha comunque accettato di ritornare in Gilda?- domandò Fir una volta ascoltato il rapporto del team di Nate.

-Proprio così, signore…- gli rispose Nate -Anche se ho comunque provato a “convincerla” usando sia le parole che i fatti, non ha dato alcun segno di voler collaborare...-

-Ha anche aggiunto che ormai non si considera più degna di far parte della Gilda… e che la donna nota come Natasha ormai non esiste più- aggiunse Heather.

-In pratica, anche se non abbiamo idea di cosa le sia successo in passato, è chiaro che voglia vivere in santa pace senza più alcun legame col mondo…- concluse invece Yuki -Una vera propria eremita, insomma-

-Hm… è un bel problema, in effetti…- commentò il Master, grattandosi il capo con fare perplesso -Anche se un po’ me lo aspettavo che, pure dopo diversi anni, il ricordo di “quella missione” sia ancora vivo dentro lei-

-Permette una domanda, signore?- chiese Leek, rimasta in disparte fino a quel momento -So che non dovrei impicciarmi essendo un qualcuno di esterno alla vostra Gilda, ma cosa sarebbe questa missione a cui sia voi che la signorina Natasha fate riferimento?- aggiunse poi, posando su una sedia un addormentato Cam.

-In effetti ha ragione- aggiunse Heather, scoccando al Master un’occhiata alquanto sospettosa -Sia voi che Natasha avete sempre nominato questa certa missione… ma di cosa si è trattato, esattamente?-

-Beh, le uniche cose che sappiamo sono che è stata una missione pericolosa e che è costata la vita alla compagna di Classe S della signorina, ma immagino ci sia anche dell’altro, vero?- proferì Nate, aggiungendosi anche lui al nuovo discorso e aspettando eventuali risposte.

Vedendo la curiosità insita negli occhi dei giovani Maghi, e capendo che, visto anche il risultato con il tentativo di riportare Natasha, non aveva più scelta, il Master prima tirò un sospiro, e poi tirò fuori da un cassetto vicino ad essa un fascicolo, privo di scritte e abbastanza consistente, al cui interno vi erano stilati rapporti, foto e tanto altro di quelli che dovevano essere dati importanti.

-Caspita… avete visto quanta roba, ragazze? È davvero incredibile!- commentò Nate, osservando tutto ciò che fuoriusciva dal fascicolo e buttando un occhio in particolare verso alcune foto che raffiguravano alcuni tizi dai connotati e l’aria poco raccomandabile.

-Già… ce ne è così tanta da poterci pure scrivere un libro a riguardo- disse Heather prima di osservare anche lei quella curiosa serie di foto -Hm? E questi chi sono?- domandò subito dopo.

-Non ne ho idea, ma di certo non sono facce amiche- suppose Leek.

-E dici bene, dei tipi del genere possono solo promettere guai…- aggiunse Yuki guardando le foto.

-Ricordate l’incidente di 10 anni fa di cui vi parlai tempo prima?- disse il Master, prima di proseguire e aggiungere -Ebbene, gli uomini che vedete raffigurati non sono altro che i responsabili di quello e di molti altri incidenti in giro per le terre del Nord, oltre che la nostra possibile attuale minaccia… coloro noti anche come “I Sette Gelidi Diavoli”… gli Ice Devil-

-Ice Devil?!- ripeterono all’unisono i presenti.

-Proprio così…- confermò ancora l’uomo -Si tratta di un gruppo di Maghi mercenari che in passato si era fatto una buona fama nel mondo criminale… non per niente erano assassini tanto feroci quanto efficenti-

-Insomma, erano dei pezzi grossi pur non facendo pare di una Gilda…- commentò Yuki -Un bel grattacapo-

-Qual era il loro obiettivo, se ne avevano uno?- domandò poi Heather -Mi riesce difficile credere che dei tipi come loro si limitino a creare caos tanto per fare-

-Non saprei dirvelo con certezza, ma al tempo abbiamo avuto ragione di credere che volessero in qualche modo controllare con la forza i territori del Nord in modo da favorire maggiormente i loro eventuali clienti e i loro loschi affari…- suppose Fir, tenendosi fermo alla sua scrivania -Non serve che vi ricordi quanto possano fruttare le risorse dei nostri territori in un modo o nell’altro…-

-E scommetto che avevate fatto centro, vero?- chiese invece Leek -Insomma, se così fosse vi sarebbe bastato poco per inchiodare sia loro che chi li aveva assunti-

-In un certo senso, sì… i sospetti erano fondati, e grazie anche a Natasha e Alexandra, la sua compagna, riuscimmo a consegnare alla giustizia buona parte dei malviventi con cui erano alleati- riprese a parlare il Master, ricordando vividamente ogni momento di quei lunghi anni passati mentre spiegava il tutto -Purtroppo per noi, però, gli Ice Devil avevano pensato a tutto…- aggiunse subito incupendosi all’improvviso.

-A tutto… in che senso? Cosa successe poi?- domandò questa volta Nate.

-La morte di Alexandra… e l’addio di Natasha- rispose il Master, mantenendosi cupo -Fu un vero e proprio giorno nero per la nostra Gilda…-

-Cosa accadde, a grandi linee?- fu la prossima domanda di Nate.

-Le nostre indagini avevano portato ad una sorta di soffiata riguardante il possibile covo degli Ice Devil…- riprese a spiegare l’anziano Fir -Non avevo dubbi che Alexandra e Natasha potessero farcela, e per questo lasciai che se ne occupassero loro, a patto che usassero la massima prudenza in caso fosse una trappola-

-Ma purtroppo non è stato così… vero?- chiese ancora Nate.

-Esatto… stando al poco che mi ha raccontato Natasha, seppi solo che gli Ice Devil gli avevano teso un’imboscata, e che Alexandra aveva dato la vita pur di fermarli e salvarla da una morte certa…-

-E fu da quel momento che la signorina decise di lasciare la Gilda?- suppose Yuki -Non si può dire che sia servito a qualcosa fare così…-

-Discuteremo più tardi se ha fatto bene o male, piuttosto…- intervenne Heather -Prima ha accennato che questi… mercenari potrebbero rivelarsi una nuova minaccia per noi, o sbaglio?-

-Ciò vuol dire che noi della Gilda potremmo ritrovarci ad affrontarli, quindi?- si aggiunse il giovane Pine.

-Stando a dei recenti rapporti e diverse voci o testimonianze che ho ricevuto su di loro… sì, è altamente probabile che possano tornare a darci problemi- si limitò a dire il Master -Per questo speravo che ritrovando Natasha avrei potuto chiedere il suo aiuto per fermarli… ma se ciò che mi avete detto è vero, allora le nostre speranze si riducono drasticamente…-

-Caspita, questo sì che è un bel problema- commentò Leek -Se solo Natsu e gli altri non fossero impegnati con il loro Esame di Promozione per la Classe S non ci avrei pensato due volte a chiedere aiuto a loro-

-Mh… e se ci pensassimo noi a quei sette?- propose improvvisamente Nate, scatenando una reazione di perplessità collettiva all’interno della stanza -Che c’è? Era solo un’idea-

-Un’idea fin troppo avventata- replicò Heather, alzando poco convinta un sopracciglio -Non so se hai capito la situazione, ma questi Ice Devil non sono come i Bloody Wyvern, anzi potrebbero risultare un pelino più forti… e pericolosi.-

-No, no, l’ho capita eccome la situazione- ribatté il ragazzo -E so anche che prima di agire dobbiamo organizzarci per bene… e forse so anche come fare- spiegò subito dopo prima di sorridere sornione.

-Oh, no… non dirmi che vuoi riprovare a convincere la signorina?- domandò la Maga degli Spiriti.

-E perché no? Magari se le spiegassimo la situazione come si deve, magari potrebbe cambiare idea-

-Oppure ottenere solo l’effetto contrario e farla chiudere ancora di più… sii realista, Nate! Non sei riuscito a convincerla né a parole né a fatti, cosa ti fa pensare che questa volta il risultato sarà diverso?-

-Magari provando un approccio meno diretto… e procedendo per gradi-

-Per gradi? Che intendi dire?- domandò Fir.

-Lei lasci fare a me, Master… e le prometto che questa volta porterò la signorina in Gilda- lo rassicurò Nate mostrando uno dei suoi soliti sguardi determinati -Ma in cambio, vorrei che poi ci dica tutto quello che sa su questi nostri nemici, nuovi o vecchi che siano, ovviamente-

-Non credo che serva, sai? Se ha tirato fuori quel fascicolo ci sarà un motivo…- fece notare Yuki.

-Ah, già… hai ragione…- disse il ragazzo, ricordandosi solo in quel momento del fascicolo -Però… come farò ad occuparmi sia della signorina che dello studio dei nemici? Io tra l’altro se leggo anche solo dieci righe di testo mi addormento…-

-Non preoccuparti, a questo ci penseremo io e Leek- intervenne Heather, prendendo il fascicolo con sé per poi rivolgersi alla Maga dei Tarot e dirle -Sempre se non ti dispiacerà aiutarci ancora un po’-

-E perché mai dovrebbe dispiacermi?- le rispose lei -Gli amici di Elf sono anche amici miei, perciò in quanto amica e Maga di Fairy Tail farò tutto il possibile per dare una mano-

-Molto bene, allora…- li interruppe Fir -Se siete così decisi nel voler fermare gli Ice Devil, allora dichiaro formalmente il proseguimento della vostra missione! Conto su tutti voi!-

-Si, signore!- esclamarono i Maghi all’unisono, risvegliando inavvertitamente Cam.

-Hm? Che succede? Mi sono perso qualcosa?- domandò il gatto col foulard.

-Dopo ti spiego- si limitò a dirgli Leek prima di prenderlo in braccio ed uscire dall’ufficio insieme agli altri.

-Vi auguro buona fortuna, ragazzi… ne avrete bisogno- mormorò Fir prima di tirare un breve sospiro e poi rilassarsi sulla sedia del suo ufficio -Per voi sarà una bella responsabilità da affrontare, ma come per la minaccia di Bloody Wyvern, voglio comunque puntare sul vostro successo…- aggiunse prima di chiudere gli occhi e riposarsi un po’, concedendosi il tempo di una piccola preghiera di buon augurio prima del sonno.

***

-Mh? Avverto di nuovo quella strana sensazione di molto tempo fa…- disse Natasha tra sé e sé, in quel momento già pronta a bagnarsi nel lago -Ma cosa sarà? E perché la natura è così inquieta a riguardo?- si chiese ancora, rivestendosi subito con uno schiocco di dita e incamminandosi verso una collina non molto distante da quell’immensa massa d’acqua -Quale che sia la verità, non posso ignorarla…- aggiunse aumentando il passo del tutto incurante di essere a piedi nudi in mezzo alla neve.

Camminando a passo spedito, la donna raggiunse nel giro di pochi attimi la cima della collina, la quale presentava una sorta di quasi rudimentale capanna di legno. Entrando al suo interno e non facendo caso né al limitato mobilio costituito da letto, tavolo e sedie né alle enormi quantità di libri disposti su entrambe le pareti laterali, Natasha si limitò a prendere solo poche cose prima di andar via: un piccolo pendente d’oro bianco, un consumato foulard rosso, un piccolo pugnale dalla lama incrinata e un nodoso bastone alto quanto lei recante una testa di lupo intagliata sulla cima e decorato fino in fondo da numerose quanto misteriose incisioni. Non appena uscì di casa, si guardò intorno, poi chiuse gli occhi e si concentrò per individuare un qualche indizio che potesse darle conferma. Attese sul chi vive per almeno 5 minuti, poi riaprì gli occhi e tirò un sospiro annoiato.

-Niente…  nessun nemico, nessun Potere Magico ostile…- proferì la donna, rientrando nella capanna e posando tutto ciò che aveva preso -Sarà stata la mia immaginazione?- aggiunse mentre si spogliava dei pochi abiti che aveva e si stendeva sul letto pensierosa, ignara di esser osservata da una misteriosa ed evanescente figura dai capelli rossi…

E nel mentre la donna si perdeva nelle sue riflessioni, altrove, più precisamente in un altro paese, si era scatenato il caos più totale. Nelle strade imperversava il terrore più puro, le case erano ridotte ad un cumulo di macerie fumanti, e una moltitudine di cadaveri, uccisi nei più brutali dei modi, giacevano ammucchiati in malo modo qua e là. E in mezzo a tutto quel massacro, vi erano i diretti responsabili… sette misteriosi individui, le cui figure erano distorte dalle fiamme e di conseguenza irriconoscibili alla vista.

-Mh, adoro l’odore della distruzione e della desolazione la sera presto…- disse uno di loro, armato di pistole e con in testa quello che sembrava un cappello da cowboy -Sa come di… vittoria-

-Puoi dirlo forte- gli diede ragione un secondo, dall’imponente stazza e la voce profonda -Sono attimi come questo che ti fanno sentire vivo!- aggiunse prima di lasciarsi andare ad una risata di gusto portando in alto un’ascia dalla lama spaccata al centro ancora fresca di sangue.

-Già… è un peccato che anche chi ci ha ospitato non possa godere di tale spettacolo- se la rise anche un terzo uomo, il quale sembrava armato di frusta.

-Vorrei ben vedere… se sei morto non puoi mica ridere, ah ah ah ah ah- si aggiunse quello che doveva essere il più giovane del gruppo, dalla voce squillante e munito di un paio di kriss.

-Sarà, ma io mi sto annoiando… capo, quand’è che torniamo a Shirobuki a fare la festa a quella sgualdrina?- borbottò il quinto di loro, facendo ondeggiare seccato le braccia, ricoperte da un paio di gauntlet.

-Non avere fretta… ormai manca poco…- disse quello che doveva essere il capo, armato di una gigantesca spada bastarda -E faranno meglio a tenersi pronti… i Diavoli stanno tornando… e non saranno i soli…-

-…- annuì silenziosa colei che doveva essere unica donna di quel gruppo, dal volto mascherato e lunghi capelli rossi, ma curiosamente priva di armi di sorta, mentre il suo sguardo fissava le fiamme divampare.

Fine Cap.4

**L'Angolo dell'Autore** E dopo un po' di azione, ecco a voi anche il momento dell'esposizione della trama... ad essere sincero, non ho molto da commentare a riguardo, se non che mi sembrava giusto darvi un po' di nuove informazioni riguardo il nemico che i nostri dovranno affrontare in questa storia... i misteriosi Ice Devil, che come avrete notato sono gente da non sottovalutare. Non temete, però, in futuro farò in modo di farli apparire in maniera più chiara e "alla luce del sole", ma per adesso... godetevi con calma l'aura di mistero che ho lasciato nel finale di questo capitolo u.u

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Capitolo 6
*** Lupi solitari e lupi in branco ***


Cap.5:
Lupi solitari e lupi in branco

Erano passati solo pochi giorni dall’incontro con Natasha e dal nuovo accordo stretto con Master Fir, ma sia il team di Nate che quello di Leek non erano rimasti con le mani in mano e si erano messi fin da subito al lavoro per prepararsi al meglio in vista della possibile comparsa degli Ice Devil. Mentre le ragazze studiavano il fascicolo dedicato ai nemici, Nate si impegnava giorno e notte per affinare le sue tecniche in vista di una probabile rivincita con l’ex Maga di Classe S, “aiutato” anche da Yue e White.

-Aaaah!- urlò il ragazzo cercando di schivare l’ennesimo colpo di bazooka del Gerofante -Non vorrei dubitare del vostro aiuto, sua santità… ma è proprio sicuro che questo mi possa tornare d’aiuto?-

-Altroché, ragazzo!- disse con orgoglio il Tarot dai capelli viola -Uno dei segreti per vincere una battaglia è lo schivare i colpi avversari come se ne andasse della propria vita-

-E questo mi va bene, ma è da quasi un’ora che continua a spararmi a piena potenza!- gli fece notare il ragazzo dai capelli argentati -Cosa pensa che potrebbe succedermi se venissi colpito per sbaglio?-

-Rilassati, White non usa mai munizioni letali… a meno che non venga provocato, ovviamente- spiegò Yue, che nel frattempo era impegnato ad osservare i due all’opera -E in ogni caso, il Purifying Shot si limita a rabbonire il target solo per un po’ di tempo, quindi anche nel caso ti trasformassi in un bravo ragazzo torneresti te stesso ancor prima dell’ora di cena-

-Ma io sono già un bravo ragazzo- replicò Nate evitando altri due colpi con un salto -E se tanto mi dà tanto, scommetto che non sentirei alcun effetto proprio come è successo con la signorina Natasha-

-Uuuh… perché me lo hai ricordato?- fu la reazione da parte di White non appena sentì quel nome, assumendo una posizione depressa e stringendo a sé la sua arma -Prima di allora il mio bazooka non aveva mai fallito in vita sua- aggiunse versando fiumi di lacrime.

-Oh, ma andiamo, stai ancora a pensarci?- gli domandò il Tarot della Luna, apparendo proprio vicino a lui e a ben pochi centimetri dal suo viso -Voglio dire, un uomo di chiesa come te dovrebbe lasciare che certe sciocchezze gli scivolino via come l’acqua santa-

-Non provocarmi come tuo solito, Yue- rispose il Gerofante scoccandogli un’occhiata torva -Non ti piacerebbe vedere un santo quando gli scappa la pazienza-

-Ma come, sei già tornato il solito e noioso White?- ribatté la Luna mostrando un improvviso carattere civettuolo e mellifluo -Che peccato, mi sarebbe piaciuto vederti ancora un po’ umile e di poche parole-

-Te la do io un po’ di umiltà, maledetto lupo vestito da agnello!-

-Accomodati, tanto ho tutto il giorno libero…-

-Ehm, ragazzi? Non credo sia saggio mettervi a sfidarvi proprio qui- cercò di fermarli Nate -Vi ricordo che siete in una zona abitata e…-

-Non preoccuparti, piccolo…. tanto per noi due scambiarsi litigi è ordinaria amministrazione…- lo rassicurò con falsa sicurezza la Luna mentre il suo braccio si anneriva -Quasi come respirare-

-Spera che questo non sia il tuo ultimo respiro, allora- disse invece il Gerofante, già pronto a sparare.

-Ok… credo che io… andrò… a ripararmi dentro casa… adesso…- fu l’ultima cosa che disse il ragazzo prima di rientrare immediatamente in casa, raggiungere il soggiorno in fretta e furia e ripararsi sotto al tappeto.

-Fammi indovinare… quei due stanno per darsele di nuovo?- suppose Leek, il cui sguardo però era rimasto concentrato su alcune pagine sparse sul tavolo della cucina.

-Già… e se fossi in te li richiamerei all’ordine… seduta stante- disse il ragazzo.

-Nah, non preoccupartene- si limitò a dire la bionda, non staccando gli occhi dal suo lavoro -Ormai li ho ripresi così tante volte che mi sono rassegnata-

-Ah, posso immaginare…- disse invece Heather, anche lei impegnata come la Maga di Fairy Tail -Persino la mia Lynx di solito provocava qualche grattacapo data la sua natura… impetuosa-

-Non mi dire... è proprio vero che le personalità più variegate risiedono ovunque, Spiriti o Tarot che siano- commentò la giovane Blackberry, osservando qualche altra pagina -Lo stesso non si può dire riguardo questi… mercenari… abitudini fin troppo tipiche, obiettivi piuttosto classici, personalità a stampino…-

-In compenso possiedono Magie degne di nota, altrimenti non sarebbero in grado di ridurre in ginocchio così tante città nel giro di pochi giorni- ribatté l’altra annotando più cose possibili -Oh, ma guarda… sembra che qui ci sia qualcosa di interessante- aggiunse indicando un paio di foto in mezzo al mucchio.

-Hm? In che senso?- domandò Nate, avvicinandosi alle ragazze e buttando l’occhio sulle due foto, strabuzzando gli occhi non appena vide ciò che sembrava differenziarle -Oh, caspita…-

-Non avrei saputo dirlo meglio… questo sì che è strano- intervenne Cam, balzando sul tavolo e notando anche lui quelle due foto -Anzi, più che strano… è sospetto- proseguì posando la zampa su un altro paio di foto che presentavano quel particolare -Anche troppo sospetto-

-Dovremmo informare il Master? No, perché se fosse vero potrebbe tornarci utile- chiese Nate.

-Si può fare. Con un’informazione così preziosa, poi…- rispose Leek, prendendo un paio di foto e riponendole con cura dentro una tasca della sua tuta -Possiamo dividerci i compiti: io andrò a passare questa informazione al vostro Master, mentre voi due potete fare altrettanto con la signorina Natasha-

-Pensi che se le mostrassimo queste potrebbe aiutarci?- le chiese Heather, prendendo l’altro paio con sé.

-Non ne sono sicura, ma se il vostro Master ha detto che occorre il suo aiuto per fermare quei folli, tanto vale fare un tentativo- rispose l’altra, abbozzando poi un sorriso e dire -E poi, sono sicura che se non basteranno quelle, avrete un’arma segreta su cui contare- mentre portava lo sguardo su di Nate.

-Mh? Perché guardi proprio me? Ho qualcosa sulla faccia, a parte il mio tatuaggio?- esclamò il ragazzo, toccandosi il viso con fare perplesso, scatenando una lieve risata delle ragazze.

-No, tranquillo- lo rassicurò la Maga degli Spiriti, schioccandogli un piccolo bacio sulla guancia -Ma in compenso hai qualcosa che di sicuro lascerà di stucco la signorina-

-Davvero? E che cos’è?-

-Eh no, questo è un segreto… ma lo capirai a tempo debito-

-Così mi hai già incuriosito, però… oh beh, speriamo solo che la signorina sia contenta di rivederci-

***

-Che cosa ci fate di nuovo qui?- fu la prima domanda da parte della donna, ancora una volta immersa nell’acqua del lago fino all’addome e con le braccia conserte a coprire in parte il suo generoso seno.

-Ecco, so che le avevamo promesso di non farci più vedere, ma…- provò a spiegarsi Nate, venendo però sbalzato via da un’improvvisa coltre d’aria gelida.

-Se lo sapevi allora perché siete venuti comunque?- chiese ancora l’ex Maga di Classe S, osservandolo con sguardo accusatore e mostrando una certa ostilità nella sua voce -Vi avevo detto che ormai non ho più niente a che fare con Moon Wolf o i suoi Maghi… io sono un’eremita…-

-Sì, sì, sappiamo anche questo…- la interruppe Heather, avvicinandosi alla sponda del lago quel che basta per non caderci dentro -Ma prima che ci cacci via, almeno ci permetta di mostrarle queste- aggiunse tirando fuori le due foto e porgendole alla donna.

-Mh? Che cosa sono?- domandò lei, prendendole entrambe e osservandole, per poi lasciarsi andare ad un inaspettato e sorpreso -Oh, miei Dei…- non appena riconobbe di chi si trattava -Sono... gli Ice Devil…-

-Già… sono proprio loro… e pare vogliano tornare a causare caos qui sull’isola- disse Nate, rialzandosi con tutta calma nonostante la botta -Ma a parte ciò non nota anche lei qualcosa di strano tra una foto e l’altra?-

-In effetti…- mormorò Natasha, osservando nuovamente le due foto -Il loro settimo membro… è diverso…-

-Proprio così- disse Yuki -Non è un po’ strano, tutto questo? Di solito gruppi come loro non cambiano i loro membri senza un motivo apparente… a meno che il settimo originale non sia morto, ovvio-

-No, lo escludo…- ribatté pensosa la donna, portandosi due dita sul mento -Certo, sono sicuramente gente crudele, ma dubito che i loro componenti muoiano o vengano rimpiazzati così facilmente…-

-Allora che ne dice, signorina?- si fece avanti il giovane Pine -Sarebbe disposta a collaborare con noi per scoprire questo mistero e magari scacciare via quei maledetti una volta per tutte?- aggiunse mostrando alla donna un gran bel sorriso e un’aria sicura.

-E cosa ti fa credere che basti questo per convincermi?- domandò invece Natasha, scoccando un’occhiata gelida e apatica al ragazzo dai capelli argentati -Puoi anche insistere per l’eternità, ma la mia risposta è e rimarrà “no”…- proseguì prima di congelare le due foto e poi ridurle in pezzi come se niente fosse.

-Ah, ma davvero?- ribatté lui, mostrandole uno sguardo vagamente irritato -Quindi, nonostante lei sia consapevole che la nostra isola potrebbe passare guai seri preferisce continuare a lavarsene le mani?-

-Non te l’ho già detto? Ormai non ho più nulla a che fare con la vostra Gilda…- proferì l’eremita.

-Questo non significa niente!- insistette ancora il ragazzo -Anche se ormai l’ha lasciata, sono sicuro che buona parte dei ricordi trascorsi lì le siano rimasti nel cuore, o no?-

Nel sentire tali parole, la donna sentì nuovamente quella strana sensazione avvertita giorni fa, e davanti alla figura di Nate se ne sovrappose una più evanescente, alta, vestita di bianco e dai capelli rossi, aspetto a lei molto familiare, seguita da frammenti di ricordi sparsi qua e là nella sua mente riguardanti tale persona. Colta di sorpresa da ciò, la donna trasalì per un breve istante, ma poi le bastò strizzare un attimo gli occhi per riprendersi e vedere nuovamente la giovane figura di Nate davanti a sé.

“Ma quella era… Sasha?” si domandò la donna, fissando il vuoto con aria quasi spiritata.

-Va tutto bene, signorina?- le chiese il ragazzo.

-Eh? Sì… credo di sì…- rispose lei, tornando alla realtà grazie alla domanda di Nate e appoggiandosi una mano sulla fronte -Devo aver avuto un capogiro…-

-Vuole che la aiutiamo ad uscire dall’acqua?- domandò invece Heather.

-No, no… faccio da sola…- si limitò a dire la donna, avvicinandosi alla sponda del lago e, una volta uscita, usare il suo solito schiocco di dita per rivestirsi -Ad ogni modo… proprio non capisco perché ci teniate così tanto a volere il mio aiuto… dopo tutto, io sono solo un lupo solitario…-

-Beh, a parte tutta la faccenda della missione, crediamo che il vedervi in azione possa solo giovare alla causa della nostra Gilda…- rispose timidamente il ragazzo.

-E oltre a ciò, con la vostra esperienza sul campo e la vostra forza potreste essere un’ottima guida per le nuove generazioni che si uniranno ad essa- aggiunse Heather, cercando di essere più convincente possibile.

-Un’ottima guida? Giovare alla causa della Gilda? Io?- ripeté Natasha, voltandosi verso i due -E che vantaggio potrebbe mai darvi la guida di una come me, che non è stata nemmeno capace di aiutare una propria compagna?- aggiunse mentre il suo tono si faceva improvvisamente cupo -Queste mani… non sono fatte per proteggere qualcuno… possono solo causare dolore…-

-Ma signorina…- provò a parlarle Nate, non sapendo cosa dire.

-Ora basta parlare… lasciatemi sola…- lo interruppe la donna, la cui voce continuava a farsi cupa.

-Non possiamo… anche se lo volessimo, non possiamo proprio farlo- ribatté il giovane Pine -Almeno non finché non saremo riusciti a convincervi-

-E dimmi, Giovane Lupo, come pensi di fare?- domandò lei, facendo apparire alcuni cristalli di ghiaccio sui palmi di entrambe le mani -Nel caso tu voglia passare al confronto diretto, ti ricordo che il divario tra noi due è a dir poco abissale…-

-Lo so, e se ben ricordo volevate evitare di avere una giovane vita sulla coscienza…- ribatté ancora il ragazzo -A dispetto di questo, però, ho notato che nonostante la forza travolgente del vostro gelo, non ho avvertito alcuna sensazione di pericolo…- aggiunse facendo mente locale su quanto successo giorni fa -Può essere che in realtà vi siate trattenuta?-

-Osi forse dubitare della mia forza? Io ho fatto sul serio fin dall’inizio- replicò ancora l’eremita, lasciando perdere i cristalli di ghiaccio e mettendosi a braccia conserte -Tuttavia, mi stupisce che tu sia riuscito a resistere nonostante tutto…-

-In effetti… ne sono sorpreso quanto voi- commentò il ragazzo, ripensando a come era riuscito a scamparla nelle varie situazioni in cui aveva rischiato grosso -E non è nemmeno la prima volta che succede-

-Non è nemmeno la prima volta?- ripeté la donna, rimanendo vagamente stupita, per poi portare lo sguardo verso Heather e chiedere -Dimmi, Fanciulla Stellare, finora quante volte il Giovane Lupo si è ritrovato ad affrontare situazioni più grandi di lui?-

-Hm… da quello che ricordo sarà successo qualche decina di volte, perché?- rispose Heather.

-E malgrado questa tua buona forza e resistenza non hai ancora ottenuto la Classe S? Strano…- commentò Natasha con tono ancor più stupito -Di solito i giovani come te non si lasciano scappare certe occasioni…-

-Beh, è una lunga storia, a dire la verità…- si limitò a rispondere il ragazzo, massaggiandosi la nuca con fare un po’ imbarazzato -Ma le basti sapere che non sono ancora un Classe S sia perché devo migliorare sia perché voglio fare qualcosa di incredibile per meritarmela, ecco…-

-Ammirevole… ma solo l’impegno e il prodigarsi per ottenerla non è l’unico modo…- disse invece la donna, abbassando improvvisamente lo sguardo e tornando nuovamente fredda e apatica -Bisogna essere sempre disposti a rischiare la vita, dimostrare di potercela fare anche in situazioni disperate… ed essere disposti a fare sacrifici molto più grandi di noi stessi…- continuò mentre i suoi freddi occhi grigi fissavano il vuoto.

-Ma se per essere un Classe S servono tutte queste qualità, oltre ovviamente alla propria Magia, allora perché avete smesso di rischiare?- domandò Nate, portandosi direttamente sul suo campo visivo.

-Cosa vorresti insinuare, Giovane Lupo?- fu invece la domanda da parte di Natasha, alzando un sopracciglio.

-Lo ammetto, non ho idea di cosa vi abbia portato a diventare così… eremitica... e per rispetto a voi e alla vostra compagna, non indagherò oltre- premise lui, avvicinando e stringendo a sé Heather e Yuki -Ma se c’è qualcosa che so… è che nessun “Lupo” viaggia solo… noi siamo un branco unito, e lo saremo per sempre!-

-Un branco unito…- ripeté la donna, prima di ritrovarsi a fare mente locale tra i suoi ricordi e, con sorpresa, versare qualche lacrima silenziosa per poi dire, con tono calmo ma alquanto emotivo -Ma io… io non ne faccio più parte… come posso viaggiare con voi?-

-Ma questo non è assolutamente vero- replicò ancora Nate, ignaro del fatto che ora l’evanescente figura dai capelli rossi era apparsa alle spalle del trio -Anche se avete lasciato Moon Wolf, voi siete e rimarrete sempre un membro di essa…-

-Sono e rimarrò sempre… un membro di Moon Wolf?- ripeté nuovamente la donna, notando come la misteriosa figura avesse iniziato ad annuire a tali parole ed appoggiare le mani sulle spalle dei ragazzi, mostrandole anche un sorriso fiducioso -Sasha… vuoi dunque che vada con loro?- mormorò quasi spaesata, lasciando leggermente confusi Nate e i suoi.

Chiamata per nome, la misteriosa Sasha non disse nulla, ma si limitò unicamente ad annuire, regalarle un bacio volante e sorriderle nuovamente prima di svanire del tutto dalla sua vista. Pur ancora stupita da quanto successo, Natasha ci mise poco a riprendersi, e una volta asciugatasi le lacrime, ritornò a fissare Nate con i suoi occhi grigi, non più con diffidenza ma al contrario con vago interesse.

-Dimmi solo una cosa, Giovane Lupo…- cominciò a parlare, riprendendo a poco per volta il suo carattere solito e tornando quindi fredda e distante -Se accetto di tornare con voi… e di aiutarvi… mi prometti che, una volta concluso tutto quanto… farete tutto ciò che vi chiedo?-

-Assolutamente- rispose Nate, pur sentendo non poca soggezione davanti a quello sguardo -Se promette la sua collaborazione, io e il mio team soddisferemo qualsiasi favore vorrete richiederci-

-“Io e il mio team”? Ma se hai fatto tutto tu il lavoro di persuasione!- commentò Yuki.

-Via, via- la calmò Heather -Quel che conta è che ora sia dalla nostra parte, no?-

-E sia, allora…- si limitò a dire la donna -In tal caso… voglio che soddisfiate tre mie condizioni…-

***

-Dunque, mi state dicendo che il settimo membro degli Ice Devil non è mai stato lo stesso nonostante siano passati 10 anni?- domandò il Master Fir una volta ascoltato ciò che il gruppo di Leek gli aveva riferito.

-Proprio così…- rispose la giovane Blackberry, appoggiando le due foto che aveva confrontato -E come può notare, infatti, in questa foto di 10 anni fa il loro settimo membro aveva i capelli chiari e gli occhiali da sole, mentre in questa più recente ha i capelli scuri e il volto coperto da una maschera-

-Quindi, a meno che non abbia cambiato look, abbiamo ragione di credere che il loro ultimo membro sia stato in qualche modo rimpiazzato- aggiunse Yue.

-Mh… in effetti mi sembrava ci fosse qualcosa di strano…- disse l’anziano Master con fare pensoso, facendo mente locale riguardo a quei lunghi anni -E a quanto pare i miei sospetti erano fondati, a giudicare anche dalla differenza dei loro modus operandi…-

-Eh? Dice sul serio?- intervenne White -Ma allora perché non ce l’ha detto subito?-

-Non potevo esserne così sicuro, considerando che buona parte dei rapporti e delle testimonianze più recenti sembravano vaghi e contraddittori- spiegò il Master -D’altronde, nessun Master con un minimo di buon senso manderebbe i membri della sua Gilda allo sbaraglio contro qualcuno di così misterioso-

-Non ha tutti i torti, mi sa…- miagolò Cam, in quel momento intento a stiracchiarsi mentre girovagava per l’ufficio del Master -Ad ogni modo, resta da capire come potremmo muoverci, visto che malgrado quanto abbiamo appreso sui Diavoli possiamo contrastarne solo sei su sette totali-

-Bella domanda…- ribatté Yue, fattosi improvvisamente pensoso -Effettivamente il sapere di questo misterioso individuo cambia le carte in tavola, ma che importa? Male che vada ci inventeremo qualcosa-

-Sì, nella speranza che prima non ti mettano a nanna- lo provocò velatamente il Gerofante.

-Ma senti chi parla… io scommetto che tu e il tuo giocattolo non durereste un secondo contro di loro-

-Primo, il mio Holy Bazooka non è un giocattolo. Secondo, non ci metterei comunque niente ad abbatterli-

-Ragazzi… per favore, contegno…- li riprese Leek, salvo poi vederli già pronti ad azzuffarsi -Ah, mi arrendo… siete senza speranza…- sospirò la ragazza, per poi tornare a rivolgersi al Master -Parlando d’altro, per caso le risulta se ci sono state altre notizie riguardo gli Ice Devil?-

-Sì… e parecchie- mormorò Fir, il cui sguardo si adombrò mentre tirava fuori una busta -Questa è l’ultima delle lettere che ci hanno mandato…- aggiunse, girandola sul retro e mostrando una scritta di sangue che diceva “La fine è vicina” -Riassumendone il contenuto in breve… la nostra isola ha i giorni contati-

-Come, come, come?!- esclamò White, interrompendo il suo battibecco -Ho sentito bene?-

-“La fine è vicina”? “Giorni contati”?- fece altrettanto Yue -Più chiaro di così si muore…-

-Oh mio Dio…- fu l’unica cosa che riuscì a dire Leek, sgranando gli occhi inquietata -Questo significa che…?-

-Esatto…- mormorò il Master, incupendosi ancora di più -Fra due settimane esatte… i Diavoli saranno qui…-

Fine Cap.5

**L'Angolo dell'Autore** Il tempo passa e la trama incomincia ad avanzare, anche se poco per volta... e in questo capitolo infatti potete essere contenti di quante cose sono già accadute, vero? Ma dove ci sono risposte ci sono anche domande, e sì, so già che vi starete chiedendo chi è questa misteriosa "Sasha" che, in maniera quasi simile ad un fantasma, è apparsa davanti agli occhi di Natasha, o perché i Devil si sono limitati a fare un ultimatum... ma abbiate pazienza e anche questi quesiti verranno risolti

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Capitolo 7
*** L'avvento dei Diavoli ***


Cap.6:
L’avvento dei Diavoli

Quando il Master ebbe detto tali parole, Leek e il resto dei presenti stentò ancora a crederci, anche se considerando l’aspetto di quell’ultima lettera ricevuta c’era poco tempo per dare adito a eventuali dubbi. Pur essendo calato il silenzio nell’ufficio, la tensione era ancora papabile, e ora nuovi interrogativi si ponevano all’interno delle loro menti ancora inquiete… sapevano come affrontarli, ma avrebbero avuto qualche possibilità vera per fare ciò? E oltre a ciò, avrebbero anche avuto il tempo per prepararsi a dovere? Da qualunque punto la si guardava, era chiaro che con quella lettera avevano già dato il via ad una situazione di stallo.

-Ha detto “fra due settimane”, giusto? Allora non c’è tempo da perdere- esclamò Leek, ancora un po’ inquietata dalla situazione -Anche se è un breve lasso di tempo, dovrebbe bastare per riorganizzarci e allenarci in vista del loro arrivo sull’isola…-

-Ne dubito fortemente, Principessa- intervenne Yue, mostrando un atteggiamento alquanto cupo -Certo, un po’ di allenamento ci farebbe comodo, ma non è detto che ciò possa davvero bastare a fermarli-

-Cos’è tutto questo improvviso disfattismo, Yue?- gli domandò White -Di solito prendi le cose con molta più leggerezza… non è da te-

-Beh, chiamalo intuito o istinto di conservazione, ma ho il timore che quei sette potrebbero rivelarsi così ostici che al confronto affrontare la Carta del Mondo era una passeggiata di salute-

-Starai scherzando, mi auguro! Da quello che abbiamo letto riguardo a loro, le Magie che utilizzano sono tutte di tipo Holder come la nostra, e quindi facilmente contrastabili. Ergo, dubito davvero che possano mettere in difficoltà noi o Nate-

-E se non fossero solo quelle le loro abilità? Da quel che ne sappiamo nel giro di dieci anni è anche probabile… o meglio, possibile, che abbiano sia migliorato le loro abilità primarie che sviluppato qualche nuovo asso nella manica-

-Beh, su questo non potresti avere tutti i torti, ma a meno che non siano diventati Maghi di alto livello da un giorno all’altro, ritengo difficile che possano avere così tanto Potere Magico da poter controllare più di una Magia come se nulla fosse-

-Ma in ogni caso, congetture o meno, che si fa?- li interruppe Cam, balzando improvvisamente sulla scrivania del Master -Ci riorganizziamo comunque oppure li aspettiamo al varco?-

-Almeno per il momento, credo che l’idea migliore sia il prepararsi come se non ci fosse un futuro… ma avere comunque l’intenzione di lottare per esso- proferì il Master Fir, il cui tono si era fatto così solenne da far venire i brividi al micetto -Perché quei dannati possono anche venire sull’isola fra due settimane oppure decidere di venire domani… ma se si aspettano che noi di Moon Wolf resteremo davvero con le mani in mano, si sbagliano di grosso!-

-Allora qual è il piano, signore?- domandò subito dopo Leek, il cui timore era stato sostituito da una già rinnovata fiducia nei confronti dell’anziano Mago del nord -O meglio, ha già pensato a qualche strategia?-

-Spero per lei che non sia un qualcosa come “lo spaccare tutto” nello stile di Fairy Tail… è troppo volgare e privo di fantasia per i miei gusti- commentò White.

-Se la mia memoria è ancora buona, e finora non mi ha mai tradito, forse ho già in mente qualcosa- rispose il Master, mostrando un lieve sorriso sul volto prima di aggiungere -Per cominciare, voi potete anche andare a riunirvi col team di Nate, io intanto organizzerò una riunione di emergenza con il resto della Gilda e inizierò a mettere a punto qualche preparativo-

-D’accordo… allora ci affidiamo a lei, signore- ribatté la giovane Blackberry, per poi aggiungere -Come lei si impegnerà sicuramente nel difendere questa bella isola, noi di Fairy Tail faremo in modo di contribuire al successo di questa missione… anche se su questo non vi era dubbio alcuno, vero?-

-No, affatto… in ogni caso, non posso che rinnovarvi i miei migliori auguri di buona fortuna…-

-Grazie, signore- rispose all’unisono il team di Leek, per poi salutare il Master e uscire dal suo ufficio.

E intanto che a Shirobuki si incominciava ad organizzare una controffensiva contro gli Ice Devil, altrove, più precisamente sopra un’enorme naviglio nero e dalla bandiera recante un teschio azzurro stilizzato, i sette Maghi mercenari stavano già da non pochi giorni navigando a vele spiegate attraverso il mare.

-Aaaah, che noia… questa bagnarola non può andare più veloce?!- si lamentò tuttavia uno di loro, vestito con un giaccone aperto sul petto nudo e pantaloni neri in pelle, i lunghi capelli neri raccolti in un codino e le braccia avvolte da un paio di gauntlet -Io voglio lottare, cazzo! Altrimenti va a finire che mi addormento!-

-Rilassati, Mark…- lo riprese invece un altro dai corti capelli biondi, gli occhi azzurri e il pizzetto il cui vestiario, consistente in jeans, camicia a quadri sotto un poncho di tela e cappello dalla tesa un po’ larga, ricordava in tutto e per tutto quello dei cowboy -Tanto ne abbiamo di tempo prima di raggiungere quell’isola, no? Nessuno ci corre dietro- aggiunse lucidando le sue armi, un paio di revolver a sei colpi.

-Tu la fai troppo facile, Charles- replicò invece un terzo, un gigante brizzolato di circa due metri coperto da una spessa armatura vichinga, le cui giunture erano decorate da diversi spunzoni affilati e sulla cui schiena riposava una grossa ascia dal becco spaccato proprio nel mezzo -Quando il sangue di un guerriero inizia a ribollire c’è poco da fare… e modestamente ne so qualcosa, Wa ah ah ah ah!-

-Oh, su questo non ci piove, Olaf, tra noi sette sei sicuramente quello più sanguinario e crudele- disse Mark in tutta risposta -Anche se ciò non cambia il fatto che ci aspettano giorni di pura noia, porca puttana!- aggiunse con rabbia tirando un pugno contro l’albero maestro -Io a malapena resisto senza combattere per un’ora, figuriamoci due fottute settimane!-

-Eh, e che saranno mai?- la prese con filosofia un altro dei Devil, il cui aspetto era quello di un uomo di mezz’età dai capelli verdini e l’aria viscida, vestito di una tunica color smeraldo -Male che vada ammazzeremo il tempo assaltando isole vicine- aggiunse accarezzando la frusta che aveva tra le mani.

-Questa sarebbe un’ottima idea, signor Fyodor- concordò quello che doveva essere il più giovane del gruppo, dalla pelle abbronzata e i capelli rossicci, vestito con abiti vagamente mediorentali: corti calzoni bianchi, un gilet smanicato, scarpe arabe ai piedi, turbante e un paio di kriss legati ad un fianco -Qualche piccolo massacro prima del grande massacro sarebbe l’ideale… non sei d’accordo, Siegfried… cioè, capo?-

-Ovviamente, Alì- gli rispose l’interpellato, i cui lineamenti erano celato da una lunga cappa blu munita di cappuccio, intento a fissare l’orizzonte -Anche se dubito che alcuni di noi si accontentino di simili trivialità… vero, Stinger?-

-…- fu la “risposta”, sotto forma di silenzioso cenno d’assenso, da parte dell’unica donna del gruppo, dai lineamenti coperti da una maschera simile a quella di un ninja ma dai lunghi capelli rossi, e vestita da capo a piedi di una tuta nera aderente alla sua splendida figura, completa di guanti e stivali col tacco.

-In ogni caso, capisco che ognuno di voi abbia le proprie esigenze da sfogare…- riprese a parlare il misterioso Siegfried, togliendosi il cappuccio e rivelando il volto di un giovane uomo dai capelli azzurri lunghi fino alle scapole e gli occhi grigi, con il destro attraversato da un grosso squarcio in diagonale che partiva dalla fronte e finiva alla base del collo -Ma ricordatevi che, oltre a vendicarci di Moon Wolf, abbiamo anche un altro obiettivo a cui pensare…-

-Lo sappiamo, lo sappiamo- replicò Mark con tono impettito -Però potevamo andare da quei campagnoli del Nord anche subito anziché dargli un ultimatum del cazzo… ora è chiaro come il sole che prenderanno chissà quali provvedimenti per fermarci-

-Capirai… nelle altre isole in cui siamo stati le loro difese erano parecchio buone…- intervenne Alì, messosi a fare la verticale -Peccato che non siano servite in ogni caso… così come non serviranno a Moon Wolf-

-Ben detto, ragazzo- gli diede ragione Fyodor -Potranno anche difendersi quanto vogliono, ma nulla li salverà dalla nostra esperienza, dalla nostra furia… e anche dalla nostra arma segreta- aggiunse prima di osservare l’enigmatica Stinger con la coda dell’occhio, che dal canto suo lo ignorò -Non possiamo fallire-

-Sei in errore, mio caro- ribatté il leader, gettando via la tunica e rivelando una sorta di bianca corazza integrale simile a quella di Olaf, ma dalle forme molto più affusolate e delicate, decorata da intricati fregi raffiguranti Draghi araldici -Da che ho memoria, il nostro gruppo non ha mai fallito una volta… e se mai è capitato, allora si è trattato di un semplice incidente di percorso... proprio come dieci anni fa…-

-Già, hai ragione… è stato solo un incidente di percorso…- sembrò concordare l’uomo in verde -Ma non si ripeterà… non questa volta che abbiamo le spalle coperte da qualcuno più in alto-

-Oh sì… e se oseranno metterci i bastoni tra le ruote… BANG!- aggiunse Charles, che dopo aver finito di sistemarli, si rigirò tra le dita i suoi revolver e mimò l’atto di sparare verso un bersaglio invisibile.

-Oppure basterà dar loro una “botta di vita”…- disse invece Mark, schioccando sonoramente le nocche corazzate -Tanto sono così annoiato che lotterei in coppia perfino con Olaf-

-Vuoi forse insinuare che non sarei adatto a fare ciò?- domandò il diretto interpellato.

-Considerando la tua forza e sete di sangue… beh, è un miracolo se siamo ancora tutti vivi- gli rispose Alì.

-Peccato che rimani comunque un gigante rabbioso- lo provocò sottilmente il guerriero con i gauntlet.

-Te lo do io il gigante rabbioso!- tuonò lo stesso Olaf mettendo mano alla sua ascia.

-Che c’è, ti sei arrabbiato?- commentò il moro -Meglio così, magari lottando con te mi passerà la noia!-

-Accomodati pure, piccolo bastardo!- replicò l’altro, pronto a vibrare un colpo verso il “collega”.

-Vedete di non fare troppi danni…- disse loro Siegfried, rimanendo ad ammirare l’orizzonte -Sarà un lungo viaggio… dobbiamo essere pronti a tutto…- aggiunse invocando a sé una lunga e possente spadona bastarda, dalla lama piatta e molto affilata e l’impugnatura decorata sulla guardia con un enorme rubino rosso, portandola poi sopra la testa ed esclamare -Che i Diavoli dispieghino le loro gelide ali!-

-Ora e per sempre!- dissero in tutta risposta i suoi compagni, tranne Stinger che invece si limitò ad un altro silenzioso cenno d’assenso.

E nel mentre gli Ice Devil continuavano il loro viaggio verso la meta prestabilita, quella stessa sera il gruppo di Leek aveva avuto modo di incontrarsi nuovamente con il team di Nate per discutere delle ultime novità, e se da una parte i ragazzi del Nord avevano di che essere stupiti dell’ultimatum nemico, la reazione dei tre di Fairy Tail, soprattutto quella di Leek, andò ben oltre la semplice sorpresa.

-Come, ho sentito proprio bene?! La signorina Natasha collaborerà con noi?!- esclamò infatti la bionda, i cui occhi erano strabuzzati -Ma… come hai…? Pensavo che dopo l’ultima volta non volesse più vederti-

-Beh, a quanto pare questa volta sono riuscito a convincerla, in qualche modo…- si limitò a rispondere il ragazzo, seppur con fare un po’ timido -Certo, per un attimo ammetto di aver rischiato grosso, ma per fortuna ora è dalla nostra parte, e ci ha assicurato che collaborerà con noi-

-Anche se poi ha aggiunto che farà le cose a modo suo…- aggiunse Yuki.

-A modo suo?- ripeté Cam -In che senso?-

-Nel senso che ha posto tre precise condizioni- rispose Heather -La prima riguardava il lavorare da sola e agire a modo suo, qualsiasi cosa sarebbe successa-

-Un po’ contraddittorio considerando il suo passato in un team…- commentò Yue -Ma ci può stare, sì-

-La seconda condizione invece riguardava il cambiare “temporaneamente” la sua umile dimora…- spiegò poi Yuki, andando a sistemarsi nella sua cuccia -Praticamente ha detto che, siccome avrebbe collaborato solo per questa volta, l’idea di trasferirsi qui non sembrava tanto malvagia…-

-E fino a qui ci può stare, dato che per pianificare tutto quanto ci serve comunque una base- aggiunse anche Nate -E la fortuna vuole che sappiamo già con chi farla alloggiare-

-Se pensi di farle dividere la camera degli ospiti con la Principessa, scordatelo!- lo interruppe White, già pronto a usare il suo fedele bazooka -Non lascerò che quella donna contamini la sua mente pura-

-Si rilassi, santità… non credo che succederà mai una cosa del genere- lo rassicurò il giovane Pine, spostando da un’altra parte la canna dell’arma magica -Anche perché la persona che avrà la fortuna di convivere con lei sarà qualcuno che voi conoscete molto bene-

-In che senso, giovanotto?- domandò il Gerofante con tono incuriosito -Vuoi forse dire che la lascerai nelle mani della signorina Weiss? Ma così facendo ti ritroveresti a dormire sul divano-

-Ehm… non esattamente… per quanto non mi dispiacerebbe come idea…- rispose timidamente l’altro.

-Ma se non ci penserà lei, allora chi…- insistette il Tarot, per poi scuotere la testa e dire -Oh, cielo…-

-Già…- annuì il Mago del Nord -La terza condizione prevede che io faccia compagnia alla signorina…-

-Ho… sentito bene?- domandò uno stupito Yue -Ha detto proprio ciò che credo abbia detto?-

-Già…- rispose semplicemente Yuki -Mi sa che ne vedremo delle belle, poco ma sicuro…-

Fine Cap.6

**L'Angolo dell'Autore** Le settimane passano, le feste sono quasi alle porte e il nuovo capitolo è già qui, come sempre. Su questo non ho molto da dire, se non che, come promesso, ho portato nuove info per quanto riguardano nomi, aspetto e personalità dei terribili 7 Maghi mercenari, con ciascuno di loro che darà sicuramente un gran da fare ai nostri eroi... che nel frattempo non solo dovranno pensare alla strategia migliore per batterli, ma anche ad accogliere un'altra ospite sicuramente più gradita. Cosa succederà? Beh, per scoprirlo basterà attendere il prossimo capitolo

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Capitolo 8
*** Un'ospite glaciale ***


Cap.7:
Un’ospite glaciale

-Ok, sarò del tutto franco con te…- premise White con tono abbastanza pacato, pur avendo sentito da pochi secondi quella scioccante notizia, per poi esclamare a gran voce -Ma ti sei bevuto il cervello?!- e agguantarlo per la maglietta prima di aggiungere -Ti rendi conto del guaio in cui ti sei cacciato?-

-Ehm… più o meno…- cercò di giustificarsi il ragazzo -So bene che forse non sono quello più adatto per una cosa del genere, e infatti l’ho pure spiegato alla signorina Natasha, ma lei non ha voluto sentire ragioni-

-Ah, splendido… decisamente splendido… adesso decide pure per gli altri!- replicò impettito il Gerofante, mollando la presa su Nate e riprendendo mano al suo Holy Bazooka, iniziando a lucidarlo con precisione quasi maniacale -Sento che in questi giorni mi divertirò parecchio… oh, se mi divertirò-

-Eh? Ma come, pensavo che la vostra arma non avesse effetto su di lei- fece notare Heather.

-Certo, questo è vero- ribatté il Tarot, ancora assorto nel lavoro di lucidatura -Ma poi ci ho riflettuto con calma ho pensato “Se un colpo non basta, chissà come si comporterebbe se gliene sparassi di più”-

-Oh, no… adesso che ha riacquisito la sua autostima chi lo ferma più?- mormorò Yue, battendosi una mano in faccia dall’irritazione, per poi scuotere la testa e aggiungere -Ah, giusto, il sottoscritto!-

-Osa solo fermarmi dalla mia crociata e ti cancellerò dalla faccia della Terra, mio caro- lo avvertì il sacerdote dai capelli viola, scoccandogli un’occhiata di sbieco.

-Mi dispiace per te, ma io ubbidisco solo a tre cose: la Principessa, la Luna, e me stesso- ribatté il Tarot della Luna, mostrando un sorriso sardonico -Di conseguenza, se nell’eseguire la tua crociata coinvolgerai troppo anche Nate, potrai dire addio alle tue sacre chiappe-

-Ah, sì? Vogliamo provare già adesso?-

-Non vedo perché no… alle fine della fiera, è sempre bello usarti come sacco per l’allenamento-

-Eh no, miei cari, questa volta niente risse- li interruppe sul nascere Leek, tirando fuori i Tarocchi e richiamando i due litiganti al loro interno -Mi dispiace, ma abbiamo solo due settimane per prepararci all’arrivo dei nostri nemici, perciò nessuno farà a botte con nessun altro senza motivo-

-Ma Principessa…- provarono a discutere i due.

-Niente “ma”. O state buoni o vi sigillerò per sempre all’interno delle vostre carte!- disse la giovane scoccando ad entrambi un’occhiata piuttosto contrariata -Sono stata chiara?-

-Cristallina…- disse White alzando bandiera bianca.

-Se è questo ciò che vuole…- aggiunse Yue.

-Perfetto!- disse subito dopo la ragazza, mettendo al sicuro i due Tarocchi -Adesso però non perdiamo tempo, dobbiamo mettere tutto in ordine prima che arrivi la nostra nuova coinquilina!-

-Ehm… fino a prova contraria, la padrona di casa sarei io…- la riprese Heather -Apprezzo l’entusiasmo, ma ti ricordo che anche tu sei una coinquilina, mia cara-

-Oh, già… scusami…- disse un’imbarazzata Leek -Però non ho tutti i torti, sai? Ad una come lei dubito piaccia vedere del disordine in giro-

-Questo non possiamo mica saperlo con certezza- ribatté la Maga del Nord, per poi aggiungere -Tra l’altro, non abbiamo neanche idea di quanto possa metterci ad arrivare fin qui, soprattutto senza farsi notare…-

-Beh, stiamo pur sempre parlando di una ex Maga di Classe S, di sicuro troverà un modo per venire qui passando anche inosservata- disse invece un Nate piuttosto ottimista.

-E cosa ti fa pensare che non sia già arrivata… Giovane Lupo?- disse una voce fin troppo familiare dietro di lui, rivelandosi essere proprio Natasha, vestita della sua solita mise e appoggiata allo stipite della porta.

-Ma che…?!- esclamò Heather.

-S-Signorina?!- fece eco Nate.

-Ma che ci fa già qui?! Anzi, come ha fatto a...?!- domandò la giovane Blackberry.

-Un’eremita come me può contare su molte risorse…- rispose semplicemente la donna, il cui tono apatico sembrava tradire una certa sicurezza, per poi guardarsi intorno e aggiungere -Non è male come dimora… ha uno stile semplice, ma elegante allo stesso tempo- 

-Ehm… grazie?- domandò la Maga dai capelli biondo platino -Cioè, in quanto padrona di casa, sono contento sia di vostro gradimento…- aggiunse timidamente -Ma a parte questo, avete già in mente come…-

-Un passo per volta, mia cara…- la interruppe l’ex Maga di Classe S -Per ora voglio solo sistemare le poche cose che mi sono portata e farmi un bagno rilassante…-

-Eh? Ma ne è sicura, signorina?- domandò invece Nate -Voglio dire, tra due settimane arrivano i Devil e…-

-Un, passo, per, volta…- ripeté la donna, voltandosi verso il ragazzo e mostrandogli i suoi gelidi occhi grigi con fare quasi intimidatorio -Se vi fiderete di me, sfrutteremo come si deve ogni giorno che abbiamo-

-Anche per allenarci e pianificare qualche strategia efficace?- chiese lui

-Sì, diciamo pure così…- rispose lei con tono distante -Ma per adesso, come ho detto, ho bisogno di disfare i bagagli e fare un bagno… mi indicheresti dove si trova la tua camera?-

-Eh? Oh, ma certo- ribatté ancora il giovane Pine -Però non vedo i vostri bagagli-

-Ha ragione, in effetti sembra che siate venuta a mani vuote- aggiunse Heather, salvo scuotere la testa e proseguire dicendo -A meno che…-

-Indovinato…- si limitò a dire la donna, schioccando le dita e facendo apparire dal nulla un libro e un paio di occhiali da lettura -Onde evitare trasporti inutili, ho utilizzato la Magia nota come “Requip” per stoccare in una dimensione a parte tutto ciò che mi serve… come i libri-

-Caspita, questo sì che è un uso intelligente di tale Magia- commentò Leek.

-Eh già… intelligente e pratico- si aggiunse Cam -E per caso avete portato altro oltre i libri?-

-Libri e altri effetti personali…- rispose ancora la donna -Ma ora basta parlare, il bagno mi attende…-

-Aspetti…- intervenne ancora una volta Nate, porgendo alla donna una piantina della casa -Nell’eventualità ho preparato questa per voi, in caso vogliate visitarla un po’ meglio più tardi-

-Ne farò buon uso…- si limitò ad annuire Natasha, per poi dare le spalle ai presenti e dirigersi verso le scale.

-A più tardi, allora- la salutò Nate, per poi assicurarsi che si fosse allontanata e tirare un sospiro di sollievo, e subito dopo esclamare -Oh, cielo… meno male che come primo approccio è andato tutto bene… per un attimo mi sono sentito mancare…-

-Che esagerato, guarda che sei andato benissimo- gli disse Heather, dandogli una pacca sulla spalla.

-Ha ragione, sai?- aggiunse Leek, facendogli il pollice in su -Una performance impeccabile!-

-Grazie… ma non nascondo che ogni volta che vedo quei suoi occhi così freddi mi sento quasi paralizzato…- spiegò timidamente il ragazzo -Praticamente è come se mi stesse scrutando l’anima fin dal profondo…-

-In effetti, un po’ di soggezione ne mette, è vero- commentò Cam, prima di rivolgersi a Yuki e chiederle, con tono incuriosito -Tu che ne pensi? Può darsi che faccia così perché non si fida ancora-

-Chissà…- mormorò la Lupa Guardiana -Per il momento accontentiamoci del fatto che ha accettato di unirsi a noi per questa missione, poi staremo a vedere-

-Nel frattempo, che facciamo?- domandò Nate -Prepariamo già la cena oppure…?-

-Sì, è un’idea… qualcuno di voi vuole qualcosa in particolare?- si propose Heather, iniziando già a prendere il suo grembiule preferito -In caso contrario posso anche improvvisare!-

-Beh, sei tu la cuoca… puoi solo stupirci- se la rise invece il suo ragazzo -Anche se mi spiace davvero tanto lasciarti sola soletta per stare con la signorina- aggiunse abbracciandola teneramente.

-Non preoccuparti, caro, non sono gelosa- fu la risposta più che comprensiva da parte dell’altra -E poi, se la signorina vuole davvero affidarsi a te avrà sicuramente le sue buone ragioni-

-Tu dici? Secondo me alla peggio mi userà come suo servetto… e vorrei evitare-

-Non possiamo mica saperlo, questo… ma ora basta con questi pensieri, pensiamo alla cena-

-Si, hai ragione. Leek, vuoi darci una mano?-

-Volentieri, lasciate fare a me!-

E nel mentre Nate e i suoi si davano da fare per preparare la cena, Natasha aveva già raggiunto il bagno e si era già immersa nella vasca, rilassandosi mentre sentiva il calore dell’acqua sulla sua pelle candida e allo stesso tempo si crogiolava nella propria solitudine e nelle proprie riflessioni. Pur specchiandosi nell’acqua e osservando la sua solita espressione fredda e impassibile, il suo sguardo sembrava tradire ben altro sotto la superficie... e a riprova di questo pareva quasi che il suo riflesso le stesse sorridendo, cosa che la fece trasalire per un istante prima di specchiarsi nuovamente e notare che era tutto normale.

-Che me lo sia immaginato?- si domandò la donna con fare interrogativo, salvo scuotere la testa subito dopo ed aggiungere -Sì, non deve esserci altra spiegazione… la stanchezza mi starà giocando qualche…-

Ma prima ancora che Natasha potesse concludere la frase e riprendere il suo bagno con tutta calma, all’improvviso sentì uno strano brivido attraversarle la schiena, e subito dopo vide apparire davanti a sé l’evanescente figura dai capelli rossi incontrata tempo fa, come sempre vestita di un candido abito bianco e appoggiata alla vasca, che la fissava con un lieve sorriso stampato sul viso.

-Buona sera, mia cara… spero di non averti disturbata- esordì lei con voce alquanto cordiale.

-Tu cosa dici, Sasha… o forse dovrei dire… Alexandra?- domandò invece l’ex Maga di Classe S, per niente stupita da tale evento e continuando comunque a lavarsi come se niente fosse -Comunque, a cosa devo questa tua… “visita”, se così la si può definire? O meglio, com’è possibile che tu…-

-Sia uno spettro e tutto quanto?- la interruppe la rossa -Beh, non dovrebbe essere ovvio, scusa? Se muori e hai qualche rimpianto o altro, diventi un fantasma, tutto qui… è elementare, no?-

-Non intendevo questo…- commentò Natasha, il cui tono si era fatto meno apatico -Io… pensavo che non ti avrei mai più rivisto, se non nei miei ricordi…-

-E io pensavo che avrei vegliato su di te dall’Alto dei Cieli, ma a quanto pare il Creatore, il Destino o chi per loro dovevano avere altri piani per me… e non chiedermi quali perché non ne ho idea-

-Lo immaginavo… se vogliamo già azzardare un’ipotesi, è probabile che ciò possa essere collegato al ritorno in scena degli Ice Devil…-

-Può darsi… o è così o forse ho ancora qualche faccenda in sospeso con te che bisognerebbe risolvere…-

-Mh, considerando che l’ultima volta che mi sei apparsa davanti mi sono tornati alla mente i ricordi più preziosi che ho creato con te, è una possibilità da non escludere…-

-Ah, senti… riguardo quello… se ce l’hai con me perché per poco non ti facevo imbarazzare davanti a quei giovani Maghi, ti dico subito che non era mia intenzione…-

-Non sarebbe stata la prima volta che mi metti in imbarazzo, se ci pensi bene…-

-Ad ogni modo, cosa conti di fare, adesso?-

-Non è forse ovvio? Aiuterò quei ragazzi nella missione e poi ritornerò al mio eremo… erano questi gli accordi che ho preso con loro… niente di più, niente di meno…-

-Sicura di non voler tornare alla Gilda a tutti gli effetti, invece? Sono sicuro che il Master Fir ti riaccoglierebbe a braccia aperte senza pensarci due volte-

-Mi conosci, Sasha… quando prendo una decisione difficilmente torno sui miei passi…-

-E ti pareva… ma di che mi stupisco, sei sempre stata così… metodica, precisa, e sempre pronta a rischiare al minimo in ogni situazione… ma poi un giorno sono arrivata io e a poco a poco sei diventata più intraprendente e attiva…-

-E come darti torto, con una dall’argento vivo addosso come te era difficile non farsi trascinare… ma ogni volta che eri con me mi sentivo in grado di fare qualsiasi cosa nonostante gli scenari più sfavorevoli…-

-E potresti ancora farlo, lo sai? Se tu ritrovassi quella stessa verve che provavi quando eri con me, forse…-

-Lo sai che è impossibile, Sasha... tu eri l’unica che riusciva a tirare fuori il meglio di me… ma ormai le cose sono cambiate… i tempi sono cambiati… e anch’io sono cambiata…-

-Capisco… quindi non c’è  modo di farti cambiare idea, vero?-

-Proprio così… ora, se non hai altro da dire… gradirei finire il mio bagno…-

-Va bene, ti lascio sola, allora… ma in caso tu voglia fare altre due chiacchiere, sai dove trovarmi… Tasha…-

Dette tali parole, al fantasma dai capelli rossi bastò quasi un niente per svanire e lasciare Natasha nuovamente immersa nel suo bagno e nei suoi pensieri, o più precisamente nei ricordi che la vedevano protagonista insieme a Sasha. Pur finendo con tutta tranquillità di lavarsi, però, la donna rimase così assorta in questi suoi pensieri che solo il bussare alla porta del bagno su ciò che la riportò subito alla realtà.

-Signorina, va tutto bene?- disse la voce di Nate da dietro la porta -Mi scusi il disturbo, ma volevo solo informarle che la cena è pronta e stiamo aspettando solo voi-

-Mi piacerebbe unirmi a voi, Giovane Lupo…- rispose l’ex Maga di Moon Wolf, uscendo dalla vasca e avvolgendosi dentro un candido asciugamano -Ma non credo di avere molto appetito, al momento…-

-Ne siete sicura?- domandò invece il giovane -No, perché stasera Heather ha preparato una zuppa che sembra una vera delizia… e poi dovevamo discutere il punto della situazione-

-Apprezzo l’ospitalità, ma…- cercò di spiegarsi la donna, ora intenta ad asciugarsi i capelli.

-E via, non sia così timida- provò ad insistere il ragazzo, in quel momento appoggiato al muro vicino alla porta del bagno -Una buona cena tra compagni di missione non ha mai fatto male a nessuno… no?-

-Non ho mai detto che vi avrei già considerati miei compagni…- fu la replica da parte di Natasha, il cui tono tradiva una certa nota di indifferenza -Per tanto, anche se collaboriamo…- aggiunse una volta finito di sistemarsi i capelli, per poi aprire la porta e ritrovarsi faccia a faccia con Nate, mostrandogli il suo solito sguardo gelido -Non è detto che dobbiamo per forza stare insieme per tutto il tempo…-

-Quindi… immagino che questo sia un no?- chiese Nate.

-Esatto…- disse lei prima di rivestirsi con il suo classico schiocco di dita -Credo che adesso mi ritirerò a riposare…- aggiunse prima di sorpassare Nate e ricominciare ad incamminarsi -Buona cena…-

-No, aspetti!- provò a fermarla lui -Va bene lo stesso se vi tengo da parte un po’ di zuppa?-

-Non giocare con la mia pazienza, giovanotto!- esclamò la donna, voltandosi verso il ragazzo e rilasciando della lieve aria gelida sul posto, spaventando il ragazzo e costringendolo ad arretrare da lei, per poi calmarsi ed aggiungere, con tono vagamente dispiaciuto -Lasciami sola, per favore…-

-V-Va bene…- ubbidì il ragazzo -Se però ha bisogno non esiti a chiamare- aggiunse prima di andarsene.

E una volta rimasta di nuovo sola, Natasha si diresse verso la camera dove avrebbe alloggiata, trovandola con sua sorpresa molto pulita e ordinata. Messi a posto i suoi libri e accomodatasi sul letto, la donna si concesse ancora qualche minuto di riflessione, ma prima ancora che potesse provare a pensare ad un qualsiasi argomento, la stanchezza ebbe comunque la meglio su di lei, che quindi si addormentò…

Fine Cap.7

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che Natasha si rifece viva, questa volta come ospite più o meno gradita ... assieme ad una guest star piuttosto inaspettata... più o meno xD Inizialmente pensavo di tenere Alexandra, o Sasha che dir si voglia, come ricordo vago nelle reminescenze di Natasha, oppure come protagonista di uno spin off con Natasha stessa... ma poi mi sono detto che avere una sorta di "spirito che solo tu puoi vedere" alla fine non sembrava una cattiva idea, considerato che in Fairy Tail difficilmente trovi cose poco soprannaturali, e quindi eccola qui! Nella speranza che la sua presenza sia gradita quanto quella di Leek o dei litigiosi Yue e White, vi do' il mio saluto al prossimo capitolo e, già che ci sono, anche gli auguri di buone feste!

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Capitolo 9
*** Preparativi e allenamenti ***


Cap.8:
Preparativi e allenamenti

Il giorno dopo l’arrivo di Natasha a casa di Nate e Heather non tardò molto a sopraggiungere, e complice anche i primi raggi di sole che entravano dalla finestra, per la donna non fu poi molto difficile svegliarsi, senza fretta e col dovuto tempo, dal suo sonno senza sogni. Con sua sorpresa, però, mentre si stiracchiava  Natasha notò due principali differenze rispetto ai suoi risvegli solitari. La prima fu Nate che, sdraiato a pochi centimetri vicino a lei, riposava con espressione rilassata e quasi sorridente. La seconda invece fu il vedere quello che sembrava una scodella di zuppa, ben coperta da una pellicola trasparente, appoggiato vicino sulla cima di una delle sue pile di libri. Sopra il bordo della scodella vi era anche attaccato un piccolo post-it con su scritto “Per la signorina Natasha”, mentre vicino ad essa vi era appoggiato un cucchiaio.

-Ma pensa un po’…- commentò con voce quasi sussurrata mentre si alzava dal letto e, dopo aver messo Nate sotto le coperte, si recava a recuperare la scodella -Dovevi tenerci davvero molto…- aggiunse togliendo via la pellicola e odorando per un po’ il profumo di quella pietanza, per poi mettere mano al cucchiaio e sussurrare un flebile -Beh, buon appetito a me…-

Fu un attimo, molto breve, quello in cui la donna assaggiò la zuppa, e non seppe dirsi se era per via del gusto in sé o del fatto che fosse ancora calda, ma dovette comunque ammettere che era buona, al ché non perse molto tempo e, dopo essersi seduta sul letto in modo da non intralciare il sonno di Nate, riprese a mangiare in tutta tranquillità, fino a quando non si assicurò di aver finito fino all’ultima goccia di zuppa.

-Non mi ero sbagliata, allora…- mormorò nuovamente Natasha, per poi posare tutto, prendere uno dei suoi libri e uscire in punta di piedi dalla stanza -Era davvero buona…- aggiunse prima di scendere le scale e notare che, a differenza del ragazzo dai capelli argentati, Heather e Leek erano già in piedi.

-Allora si fa come ci siamo accordate ieri sera, quindi?- esordì la Maga di Fairy Tail, intenta a farsi una buona colazione a base di latte e biscotti.

-Certo che sì, amica mia- annuì invece la Maga del Nord, che invece stava preparando per lei e per Nate una prima colazione degna di tale nome, a base di uova con pancetta, pane integrale con tonno e salmone e succo di mirtilli -Non ho mai provato ad allenarmi in questo modo, ma se funziona allora saremo a cavallo-

-Beh, speriamo in bene, allora- disse ancora la giovane Blackberry, per poi notare Natasha avvicinarsi al tavolo e dirle, con tono parecchio cordiale -Oh, buon giorno, signorina… dormito bene?-

-Sì, penso di sì…- si limitò a dire l’ex Maga di Classe S prima di prendere posto a tavola, aprire il suo libro e iniziare a leggerlo -Mi auguro che il mio arrivo non abbia interrotto il vostro dialogare…-

-Assolutamente no, signorina- le disse Heather, finendo di preparare la tavola e sedendosi anche lei, iniziando già a favorire di ciò che aveva preparato -Io e Leek stavamo discutendo su una maniera un po’ nuova per allenarci in vista dell’arrivo degli Ice Devil…-

-Una maniera un po’ nuova, dici?- ripeté la donna, non staccando per un istante gli occhi dalla sua lettura, quasi come se ne fosse stata catturata fin da subito -E cosa avreste pensato?-

-Beh, a dire il vero non è nulla di così eclatante- rispose Leek, finendo la sua tazza di cereali -Ma abbiamo solo pensato che, in quanto entrambe Maghe di tipo Holder, sarebbe molto più utile allenarci insieme ai nostri Spiriti e Tarot, anziché lasciare che siano sempre loro a pensare a tutto quanto-

-Quindi vorreste tentare un approccio più pragmatico? Intrigante…- commentò ancora Natasha, abbozzando un lieve sorriso soddisfatto da dietro il volume che le celava il volto -E come intendete procedere, se mi è lecito chiedere?-

-Vorremmo concentrarci principalmente sulla resistenza fisica e sul corpo a corpo- spiegò Heather, una volta mangiate un paio di uova e bevuto un po’ di succo di mirtilli -In questo modo, nel caso i nemici vogliano già metterci K.O. tramite magie o attacchi fisici non ci faremo trovare impreparate-

-Dunque vorreste puntare su ciò che l’oppositore non si aspetterebbe…- mormorò Natasha, abbandonando un momento la lettura per osservare le due con i suoi freddi occhi grigi e aggiungere -Sarò sincera, come logica ci siamo… ma voglio solo augurarmi che ciò non diventi l’unico punto della vostra strategia…-

-M-Ma certo che no- disse Leek, in qualche modo intimidita da quello sguardo

-Oltre a quella strategia faremo in modo di alternarne altre più incisive- aggiunse Heather, che nel frattempo aveva allungato verso la donna un po’ di pane e salmone -Vuole favorire?-

-Hm, non vedo perché no…- disse la donna accettando il cibo e assaggiandolo -Però… è buono quanto la zuppa che ho avuto modo di gradire poco fa… non mi sorprende che il Giovane Lupo parli così bene di te-

-Oh, ma dai, così mi farete arrossire… non sono così eccezionale come cuoca- disse invece la Maga degli Spiriti Stellari, arrossendo visibilmente e cercando di nascondersi dietro il grembiule da chef.

-Tu dici? Ma se finora nessuno di noi è rimasto deluso dai tuoi manicaretti- le disse Leek -Persino Cam si è leccato più volte i baffi- aggiunse, prima di scuotere la testa e aggiungere -Ma ora che ci penso, dov’è finito Nate? Di solito scende a colazione senza problemi-

-Al momento sta ancora dormendo…- si limitò a rispondere per loro l’ex Maga di Classe S, ritornando quasi subito alla sua lettura -Ma non preoccupatevi, non appena si ridesterà provvederò subito ad allenarlo- aggiunse mostrando una certa sicurezza malgrado il tono alquanto distante della sua voce -E sia chiaro, anche se ha potenziale non vuol dire che mi limiterò a trattarlo con riguardo o altro…-

-Caspita… è esigente la signorina- commentò Cam, saltando sulle gambe di Leek per qualche carezza.

-No, io non credo… può darsi che dica così per via del fatto che contro i Devil ci sarà poco da scherzare- fu la risposta da parte di Leek, che si mise già a fare qualche grattino dietro l’orecchio del gatto.

-E ne fai bene a dire ciò, Ragazza dei Tarocchi- ribatté invece Natasha, il cui tono si fece improvvisamente grave e cupo -Uomini spietati come loro non sono gente da prendere sotto gamba… occorrerà essere preparati e cauti… un solo errore, e ne pagheremo tutti quanti…-

-Ci assicureremo che ciò non accada, allora- disse Heather, tornando subito a finire la sua parte di colazione con tutta calma, seppur un po’ turbata dalle parole della veterana -Ha la nostra parola…- aggiunse prima di rivolgersi a Leek e chiederle -Che ne dici, andiamo a prepararci per l’allenamento?-

-Sì, forse è meglio…- rispose la bionda, alzandosi da tavola insieme all’amica -Dobbiamo anche decidere chi ci farà da maestro- aggiunse prima di salutare Natasha con un semplice -Allora, a più tardi, signorina…-

-E non strapazzi troppo Nate- fece eco Yuki, che nel frattempo aveva fatto salire Cam sulla groppa e ora si stava dirigendo fuori casa assieme alle ragazze.

-A più tardi…- si limitò a rispondere la donna, ancora con gli occhi sul libro.

-Non vorrei azzardare un’ipotesi... ma mi sa che quelle due le hai spaventate per bene- commentò lo spirito di Sasha, apparendo di sorpresa alle spalle di Natasha una volta rimasta sola.

-Io ho solo detto la verità…- disse invece la donna, per niente stupita da quell’apparizione -Ti aspettavi forse che li supportassi con allegria e con parole dolci?-

-No di certo, tesoro… però potevi comunque  avere un po’ più di tatto, sai?- ribatté la rossa, avvicinando la testa vicino alle spalle di lei -Voglio dire, alla fine della fiera vogliono solo fare del loro meglio per questa missione, no? Non dovresti essere così dura con loro già dal primo giorno-

-E perché non dovrei? I giovani come loro se non stanno attenti rischiano di rimetterci la vita… e io e te lo sappiamo fin troppo bene, purtroppo…-

-Tasha… tutti i ragazzi sono così… non puoi pretendere che crescano già coscienti del fatto che una volta raggiunta la maggior età dovranno fare i conti con responsabilità più grandi… devi dare loro tempo…-

-Se gliene concedessi anche troppo finirebbero con l’impigrirsi… e considerata la minaccia che affronteremo, non posso permetterglielo-

-Ammetto che non hai tutti i torti, ma… oh, forse è meglio che vada, il ragazzino lunare sta venendo qui!-

E senza neanche aspettare un minimo saluto, la ragazza fantasma svanì subito nel nulla e lasciò sola la Maga veterana, la quale si limitò a chiudere il libro e a portare lo sguardo verso Nate, che era appena sopraggiunto e, non appena vista la colazione, aveva già iniziato a servirsi.

-Hm? Qualcosa non va?- chiese infatti il ragazzo, che poi scosse la testa e aggiunse -Oh, è vero… ma dove ho la testa?- per poi schiarirsi la voce e dire -Buon giorno, signorina…-

-Buon giorno a te…- esordì invece la donna -Mi auguro che il tuo riposo sia stato sereno…-

-Beh, sì… anche se ieri sera mi avete un po’… spaventato- rispose semplicemente il giovane Pine, per poi guardarsi intorno e chiedere incuriosito -Dove sono le ragazze?-

-Ad allenarsi…- rispose la veterana, prima di chiudere gli occhi un attimo gli occhi e aggiungere -Ma non preoccuparti, appena avrai finito di mangiare io e te ci metteremo subito all’opera…-

-Eh? Vuol dire che ci penserete voi ad allenarmi?!- esclamò il ragazzo con tono sorpreso -Ma… siete sicura?-

-Io dico sempre sul serio…- replicò la Maga, riaprendo gli occhi e fissando il suo giovane interlocutore con fare quasi solenne e autoritario -E dato che l’altra volta hai mostrato del buon potenziale, ma hai ancora diverse lacune, ritengo sia mio dovere far sì che esse vengano colmate-

-Ah, capisco… e ha già in mente cosa dovrò fare?-

-Ogni cosa a suo tempo… per ora pensa solo a goderti il tuo pasto-

-D’accordo… chissà di cosa si tratterà, però…-

-Pazienta il giusto, Giovane Lupo… e lo scoprirai molto presto-

***

-Ma… è uno scherzo, vero?- domandò Nate non appena vide che non solo Natasha l’aveva riportato in camera, ma si era anche messa seduta a gambe crociate sul pavimento e aveva chiuso gli occhi.

-Affatto…- si limitò a rispondere la donna, rimanendo ferma dov’era -Sarà questo il nostro allenamento-

-Cioè… dovrò allenarmi nel dormire in quel modo?- chiese ancora il ragazzo -No, perché quella è una cosa che so fare anche troppo bene-

-Questo non è dormire, Giovane Lupo… è meditazione- precisò lei, rimanendo dov’era -Grazie a essa, chi ne fa uso può acquisire una maggiore padronanza delle attività della propria mente, facendo quindi in modo che l’interno della mente stessa divenga quieta e pacifica…-

-Capisco… quindi non si tratterà di un allenamento fisico?- fu la terza domanda da parte del ragazzo.

-Esattamente- confermò ancora una volta lei, aprendo lentamente gli occhi e fissando il giovane Pine prima di aggiungere -Come ben saprai, il segreto della Magia risiede in un perfetto equilibrio tra corpo e mente… di conseguenza, se vuoi diventare più forte dovrai affinare non solo il primo, ma anche la seconda…-

-In che senso, mi scusi? Non credo di aver capito bene-

-Ricordi il nostro primo incontro, quando ti dissi che avevi talento ma dovevi ancora maturare?-

-Sì, e ricordo anche che eravate intrigata da quanto ero determinato… ma cosa c’entra? Pensavo di avervi fatto una buona impressione della mia abilità-

-E così è stato… tuttavia, per quanto la scelta degli incantesimi da usare sia ben ponderata e la velocità di reazione accettabile, ho notato che tendi quasi sempre ad attaccare a testa bassa...-

-Beh, su questo punto non posso darvi torto… sono sempre stato un po’… impetuoso…-

-Oltre a ciò, ho notato che in almeno due occasioni impieghi anche fin troppo tempo per raccogliere il Potere Magico sufficiente per gli incantesimi più forti… e ciò non va bene, in quanto un nemico potrebbe approfittarne per colpirti mentre tieni la guardia abbassata-

-Eh… sì, anche questo è vero, in effetti… purtroppo, per quanto siano potenti ho comunque bisogno di almeno qualche minuto di tempo e concentrazione prima di usare l’Ululato o l’Onda di Luce-

-Ed è per questi due motivi in particolare che ritengo che l’allenarti nella meditazione possa essere una buona soluzione per te… così facendo elimineresti i pensieri inutili, valuteresti con molta più attenzione le azioni da intraprendere, e soprattutto manterresti la calma e la freddezza in qualsiasi situazione-

-Mh… da come la mette sembra che sarà molto difficile come sfida-

-Se vuoi tirarti indietro sei libero di farlo…-

-Vorrà scherzare, mi auguro. Se mi arrendo ancor prima di provarci che figura ci farei? E poi, solo perché la meditazione è una prospettiva tutta nuova non vuol dire che dovrà essere per forza noiosa, o no?-

-In poche parole, vuoi comunque metterti alla prova?-

-Sì, è così-

-Bene… allora incomincia a sederti a gambe incrociate davanti a me, poi chiudi gli occhi e assicurati di seguire attentamente ciò che ti dirò nell’arco della prossima ora…-

-Va bene… ma prima di cominciare posso farvi una domanda?-

-Ti ascolto…-

-Posso solo chiedervi come mai avete deciso di allenarmi così, di punto in bianco? Pensavo che l’idea di allenare qualcuno non rientrasse nelle vostre priorità-

-Ieri sera hai detto tu stesso che siamo compagni di missione… per tanto, anche se non sono più un membro di Moon Wolf, posso comunque concedermi di aiutare come posso una nuova leva come te…-

-Quindi, posso già iniziare a chiamarvi “maestra”?-

-Vedremo… ma per adesso pensa solo a sederti e chiudere gli occhi… stiamo per iniziare…-

E nel mentre Nate cominciava il suo particolare allenamento con Natasha, le ragazze intanto erano già impegnate da circa mezz’ora con il loro, che consisteva in una sorta di “incontro di boxe”, con tanto di ring improvvisato, guantoni, protezioni, Hermit e Altar come arbitri e, quasi a farlo apposta, anche i secondi, rappresentati dalla “vivace” Lynx per la parte di Heather e dal Tarot Strength per quella di Leek. Quest’ultimo, rappresentante il Tarocco della Forza, aveva l’aspetto di un ragazzo dal viso vispo ricoperto di lentiggini e la pelle abbronzata, i lunghi capelli arancioni raccolti in una treccia e il numero romano “VIII” tatuato su una spalla, vestito con un semplice paio di pantaloni stile arabo color terra di Siena, decorati con una fascia rossa legata in vita.

-Avanti, Heather, fatti valere! È solo il terzo round, hai ancora molto da dare!- esclamò lo Spirito della Lince, agitando continuamente le braccia per spronare la propria Maga -Finta di più, maledizione!-

-Coraggio, Principessa, può fare molto meglio di così!- disse invece il Tarot della Forza, in quel momento intento a gustarsi un cosciotto di pollo bello fumante -Tenga la guardia più alta e poi attacchi di destro!-

-Rispiegami com’è che siamo finite in questa situazione…- sussurrò la Maga del Nord mentre cercava di mandare a segno un qualche colpo verso Leek -No, perché me ne sto già pentendo-

-Pentendo, dici? E perché?- ripeté invece la bionda, schivando gli attacchi e poi scagliando due colpi leggeri ai fianchi dell’altra -A me piace come tipo di allenamento, e se l’ha consigliato Strength possiamo fidarci!-

-Ma finora sei tu quella in vantaggio, non è giusto!- protestò lei, evitando almeno il secondo pugno e poi cercando di fintare come poteva per evitarne altri -E poi, non ho mai detto che avremo fatto sul serio!-

-Via, via, guardala più sul lato positivo- ribatté la giovane Blackberry, tenendo ancor più serrata la guardia e affondando un bel jab sul fianco sinistro dell’amica -Almeno così ti forgerai un po’ di più il carattere e dimostrerai al nemico che non sei da sottovalutare-

-Se lo dici tu…-  disse Heather ancor poco convinta, indietreggiando un po’ a causa del jab ricevuto.

-Oh oh oh, tempo scaduto, ragazze! Tornate pure ai vostri angoli- esclamò improvvisamente il Tarot dell’Eremita, fermando in tempo il cronometro che aveva in mano.

-Come da prassi, provvederò a curare entrambe- annunciò invece Altar, avvicinandosi al centro del ring e, dopo aver battuto tre volte sul pavimento il suo bastone, rilasciare da esso la propria Magia Curativa.

-Caspita… non pensavo di dirlo, ma Leek non è affatto male in fatto di corpo a corpo- commentò Yuki mentre fuori ring osservava sia la diretta interessata che Heather mentre si riprendevano grazie a Altar.

-Beh, sì…- annuì Cam -Non sarà forzuta come Erza, per esempio, ma diciamo che i rudimenti dei vari tipi di combattimento li ha appresi molto bene… lotta fisica con Strength, scherma con il nostro Asso di Spade, qualche tattica strategica con White o Yue… chi più ne ha più ne metta-

-Oh, capisco… considerando però ciò che le nostre padroncine hanno in mente, presumo che per Heather sarà una bella sfida- replicò la Lupa Guardiana con tono vagamente preoccupato -Spero solo che Leek non la massacri troppo anche nel prossimo round-

-Massacrare? Esagerata…- ribatté il gatto dal manto maculato -Sarà anche più forte di Heather, ma la Principessa non si azzarderebbe mai e poi mai a calcare troppo la mano contro chi considera un amico-

-Questo non lo metto in dubbio, però Heather non ha mai avuto così tanta resistenza… anzi, possiamo dire che sia una sorta di miracolo se è in grado di evocare fino a tre Spiriti in battaglia e mantenerli fino alla fine-

-Ah, quindi è per questo che sei preoccupata? Temi che in caso volesse combattere insieme ai suoi tre Spiriti il suo corpo non reggerebbe lo stress fisico?-

-Più o meno… ma non è proprio una preoccupazione, solo il fatto che se dopo queste due settimane sarà in grado di lottare con uno Spirito senza svenire prima del tempo sarei molto più sollevata…-

-In tal caso non hai comunque niente da temere! Da che ho memoria, Hermit e Strength sono sempre la scelta migliore per allenare qualcuno-

-Speriamo in bene…-

-Bene, signorine, siete pronte? Sta per iniziare il quarto round!- esclamò improvvisamente il sopracitato Tarot dell’Eremita, facendo ripartire il cronometro -Mettetecela tutta, oh oh oh!-

-Coraggio, Heather, puoi farcela!- fu ciò che disse Lynx per incitare la ragazza dal suo angolo -Fa’ vedere a quella signorina che neanche tu non sei da meno se ci dai dentro come si deve!-

-Questo sarà tutto da vedere- fu la replica da parte di Strength, il quale stava già agitando con fierezza il suo cosciotto, incurante di star spargendo olio qua e là -Continui come ha fatto finora, Principessa, ormai avete la vittoria in pugno!-

-Non montarti troppo la testa, Faccia di Lenticchia- lo avvertì lo Spirito della Lince, lanciandogli un’occhiata di sfida piuttosto intensa -Scommettiamo che in questo round le cose si ribalteranno?-

-Ah, ma davvero? Allora facciamo così, Micetta…- disse il Tarot della Forza con tono irriverente mentre schioccava le ossa del collo -Se vince la Principessa potrò gonfiarti il faccino, in caso contrario lo farai tu-

-Per me va benissimo- ribatté ancora lei, iniziando a sgranchirsi le dita artigliate -E comunque, io non sono una micetta, ma una lince!- aggiunse con tono parecchio irritato.

-Oh, ma guarda… sembra che anche Lynx e Strength siano entrati in competizione- commentò Yuki.

-Eh già…- annuì Cam, abbassando le orecchie con fare intimidito -Sarà un lungo allenamento, me lo sento…-

Fine Cap.8

**L'Angolo dell'Autore** E che l'allenamento abbia inizio, signore e signori. In una saga che si rispetti non può di certo mancare una cosa del genere, sapete? Ma scherzi a parte, non sarà molto lunga come cosa... in compenso, come avete avuto modo di vedere i nostri non se ne stanno affatto con le mani in mano, e sono più che determinati nel voler essere il più pronti possibile contro gli Ice Devil. Ah, visto che ci sono, vi informo solo che la guest star per questo capitolo è Strength, il Tarot della Forza, apparso anche lui nella fanfic "XXI. The World". Non fatevi però ingannare dal bell'aspetto e il carattere sfrontato... è parecchio forte, e nella storia citata ha dato giusto qualche problemino a Natsu... il che è tutto dire. Ad ogni modo, divagazioni a parte, spero che il capitolo vi sia piaciuto, che abbiate passato delle buone feste nell'attesa e... beh, al prossimo aggiornamento.

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Capitolo 10
*** Come ti alleno un Mago alleato ***


Cap.9:
Come ti alleno un Mago alleato

-Ancora non riesco a crederci…- disse un Nate piuttosto giù di morale mentre mangiava con calma la propria parte di colazione -Chi si aspettava che meditare fosse davvero così difficile? Ma che dico, è proprio un mondo tutto nuovo…- aggiunse con voce parecchio intristita.

-Beh, non ti credere che anche a noi sia andata tanto meglio…- rispose invece Heather che, con fare dolorante, cercava di sforzare al minimo ogni movimento del proprio corpo -Io sono tutta acciaccata…-

-Su, su, guardatela dal lato positivo, ragazzi- fu la reazione di Leek, che al contrario dei due Maghi del Nord sembrava fresca come una rosa appena colta -Se non altro è già tanto se siete riusciti a compiere un doloroso ma necessario primo passo del vostro allenamento speciale, no? Dovreste esserne fieri-

-Detto da te mi sembra un controsenso enorme…- la riprese Yuki, fissandola sospettosa -Com’è possibile che tu non senta così tanto i postumi di ieri? E dire che avete fatto gli stessi identici esercizi-

-Oh, ma questo è presto detto- intervenne Cam con fare laconico -Ricordi ciò che ti ho spiegato ieri riguardo le precedenti esperienze di allenamento di Leek?-

-Certo… e con ciò?- chiese ancora la Lupa Guardiana.

-Beh, ciò che mi ero dimenticato di accennare era il fatto che grazie a tali esperienze ha sviluppato un buon grado di endurance fisica, e di conseguenza sente di meno la fatica- spiegò il gatto con l’occhio bendato, per poi scuotere la testa e aggiungere -Ah, ma ciò non vuol dire che da ieri si è già messa sotto a pieno regime, sia chiaro… prima di quello le ci vorranno almeno un altro paio di giorni-

-Un altro paio di giorni?- ripeté uno stupito Nate

-In che senso?- aggiunse Heather.

-Beh, mi vergogno un po’ a dirlo…- fu l’inizio della risposta della giovane Blackberry -Ma il fatto è che sono sempre stata un po’ pigra in fatto di queste cose, perciò prima di ingranare sul serio mi ci vuole un bel po’-

-Ah, quindi è così che stanno le cose…- disse la Maga degli Spiriti -Oh beh, in tal caso potresti sempre farmi da maestra oltre che da compagna di allenamento… sempre se vuoi, ovvio-

-Non vedo perché no- rispose l’altra, mostrandole uno sguardo carico di fiducia -Male che vada potrò ritornare in forma molto più velocemente- aggiunse prima di concedersi una breve risata divertita.

-Speriamo solo che i nostri Spiriti e Tarot non entrino troppo in competizione…- disse poi Heather con tono un po’ pensieroso riguardo alle prossime sessioni di allenamento -No, perché Lynx vuole già la rivincita dopo quello che è successo dopo il nostro incontro di boxe… anzi, vuole proprio vendetta-

-Ah, non preoccuparti di quello… se serve Strength sa come tenere a bada eventuali rivali- la rassicurò Leek, per poi portare lo sguardo verso Nate e notare che il ragazzo aveva gli occhi chiusi -Hm? Che stai facendo?-

-Non si vede, faccio pratica per meditare- rispose il ragazzo -Visti i risultati di ieri è meglio non abbassare troppo la guardia, altrimenti la maestra Natasha penserà che sto battendo la fiacca-

-Ora che mi ci fai pensare, non ci hai ancora detto com’è andata con lei- disse Heather.

-Beh… ammetto che sulle prime ne sono rimasto un po’… spiazzato- spiegò il giovane dai capelli argentati, tenendo comunque gli occhi chiusi -Però… non è stata male come prima esperienza… anche se il massimo che sono riuscito a raggiungere come concentrazione dopo aver svuotato la mente è stato circa tre minuti-

-Tre minuti, hai detto?- ripeté Yue, apparendo alle spalle di Nate senza alcun preavviso -In effetti non sarà il massimo, ma almeno è un buon inizio, dai-

-Infatti è quello che mi ha detto anche la maestra, ma non sono sicuro che fosse così soddisfatta- ribatté il ragazzo, prima di tirare un lieve sospiro e riaprire gli occhi -Tra l’altro mi ha anche detto che oggi avremmo pensato a qualche modo per affinare al meglio la mia concentrazione… dite che devo preoccuparmi?-

-Non ne ho idea, sai?- rispose Heather -Considerando che ieri ha fatto presente che non avrebbe avuto alcun riguardo nell’allenarti, potrebbe avere in mente qualunque cosa-

-Già, ma dobbiamo tenere conto che quello in cui ha coinvolto Nate non è qualcosa di fisico come flessioni o piegamenti…- si aggiunse anche Leek -Può anche darsi che voglia mettere alla prova la sua mente-

-E infatti è proprio così…- esordì con tono solenne la voce di Natasha, la quale era appena giunta in salotto portando con sé diversi libri -Per far sì che la mente del Giovane Lupo si affini tramite, essa deve essere allenata e ampliata al meglio delle possibilità-

-Perciò… dovrò allenarmi anche sui libri?- domandò il ragazzo, iniziando a sudare freddo nel vedere i vari volumi in mano alla Maga veterana -Oh, accidenti…-

-Perché tentenni così? Non avrai mica timore di qualche semplice libro…-

-Non mi fanno paura i libri, maestra… ma l’alta possibilità che finisca con l’addormentarmi su di essi…-

-In tal caso penseremo anche a come evitare che ciò accada… ma non cambia comunque il fatto che la lettura rappresenterà una chiave fondamentale, seppure indiretta, per aiutarti nel meditare…-

-Dice sul serio?-

-Io dico sempre sul serio… ma ora basta con le premesse…- disse la Maga dai freddi occhi grigi, posando i libri sul tavolo in modo da formare due pile orizzontali -Scegli un libro qualsiasi, cominciamo subito-

-Eh? Ma come, iniziamo adesso? E proprio qui?- esclamò Nate con tono di sorpresa.

-Esatto- fu la risposta di Natasha -Il segreto per una mente allenata consiste anche nel sapersi adattare a qualsiasi situazione, anche la più imprevista…-

-Ah, capisco... quindi è tutto collegato… mica male come idea- commentò il ragazzo prima di prendere il secondo libro a partire dalla destra della prima pila -Ho scelto questo, e adesso?-

-Voglio che tu lo legga fin dove riesci- iniziò a spiegare la donna -Fatto questo, chiudilo e poi cerca di concentrarti su quanto hai letto finché non riesci ad estrapolare le informazioni più importanti-

-Ok… e una volta fatto questo?-

-Riprendi da dove ti sei interrotto e ripeti lo stesso schema finché non lo finisci, e poi passi ad un altro libro-

-Eh?! Devo fare così per tutto il libro?! Ma che senso ha come allenamento?-

-Fossi in te non mi fermerei troppo alle apparenze…- fu la risposta da parte della Maga veterana -Anche se ti sembrerà inusuale, questo tipo di insegnamenti ti tornerà molto utile in futuro-

-Ne siete sicura?- domandò Nate, ancora un po’ dubbioso a riguardo.

-Osi forse dubitare della mia esperienza?- ribatté Natasha.

-Affatto… è solo che… come dire, mi sembra davvero un po’ troppo… preciso e specifico per un allenamento che durerà solo due settimane…- si spiegò timidamente il ragazzo.

-Oh… capisco…- fu la risposta della donna -Dunque preferiresti procedere per gradi come sicuramente faranno la Fanciulla Stellare e la Ragazza dei Tarocchi?- aggiunse indicando le due interessate, in quel momento impegnate sia a osservare la scena che a dare un’occhiata ai vari volumi sul tavolo.

-Beh… sì?- disse il ragazzo ancor più timidamente, sentendosi come se il suo corpo si stesse rimpicciolendo dalla vergogna e dalla soggezione dello sguardo di lei.

-Ascoltami bene, allora, perché te lo dirò solo una volta…- disse l’ex Maga di Classe S, appoggiando le mani sulle spalle del giovane Pine -Apprezzo il fatto che tu sia così propositivo e voglia anche provare ad allenarti un passo per volta…- proseguì fissandolo intensamente negli occhi -Ma come mi hai detto tu stesso quando sono arrivata qui, tra due settimane i Devil verranno qui, e perciò non abbiamo molto tempo…-

-In parole povere… dobbiamo ricavare il massimo da quel poco che abbiamo?-

-Esattamente… perciò, anche se la tua proposta non è del tutto errata… il mio regime di allenamento non cambierà solo perché me lo hai chiesto… divenire forti vuol dire anche adattarsi, e questo nonostante si presentino situazioni che potrebbero non piacerci…-

-In effetti… se la mettete così, non avete tutti i torti… pensi che il mio precedente maestro era uno scatenato quanto sboccato Dragon Slayer… e malgrado tutte le botte che ci siamo scambiati siamo rimasti buoni amici, tutto sommato-

-Un… Dragon Slayer?- ripeté la donna, il cui sguardo era passato da freddo e apatico a stupito ed emotivo nel giro di pochi secondi -Mi stai dicendo che, prima di me, ti sei fatto allenare da uno di loro?-

-Già…- rispose il ragazzo -E dopo di lui ho avuto modo di passare un giorno di allenamenti con un Mago di Fairy Tail fissato con l’essere un vero uomo- proseguì con tono fattosi un po’ più sicuro -Certo, per poco non rischiavo di tornare a casa con le ossa rotte, ma è stato comunque divertente misurarmi con lui-

-Tu… sei un ragazzo piuttosto temerario, lo sai?- fu la domanda che gli fece subito dopo la donna, per poi portare di nuovo lo sguardo verso le ragazze e chiedere loro -E nonostante tutto è ancora vivo e vegeto?-

-Eh sì…- rispose Heather accennando un timido sorriso -A volte Nate è così intraprendente che è difficile sapere cosa potrebbe essere in grado di fare-

-Io lo conosco solo da poco, ma non posso che confermare con ciò che ha detto Heather- aggiunse Leek con voce piuttosto sicura -E se quello che mi hanno raccontato è vero, alcune volte è una sorpresa continua-

-Pensi che è persino scampato per tre volte ad una morte certa per mano di un nemico che tempo fa si era infiltrato tra le nostre fila- commentò anche una laconica Yuki -Non sappiamo dire se sia stato anche baciato dalla fortuna in almeno un paio di occasioni, ma il nostro Nate ha la pellaccia dura… per così dire-

-Scampato alla morte certa per tre volte?- ripeté nuovamente la Maga veterana con tono ancor più stupito, prima di fissare nuovamente il ragazzo e aggiungere -Ma… com’è possibile?-

-Oh, quella è una lunga storia, in realtà…- si limitò a dire il giovane Pine -Ma magari ve la posso raccontare tra una lettura e l’altra, se volete-

-Non credo che rientri nei miei maggiori interessi, ma penso possa valerne la pena…- rispose la donna.

-Ne varrà sicuramente, mi creda…- continuò ancora Nate con tono piuttosto sicuro -Ma dato che non si fa nulla per nulla, inizierò subito con la lettura- aggiunse subito dopo aprendo il libro scelto e dando il via al suo primo nuovo approccio con i libri… finendo però con l’addormentarsi dopo aver letto appena due righe.

-Mh… sembra che dovremo lavorare davvero molto su questo punto…- commentò la veterana, la cui voce era tornata apatica e impassibile, prima di mettere via il resto dei libri col Requip e poi prendere in braccio il ragazzo -Voi andate pure ad allenarvi… ho  tutto sotto controllo- proseguì prima di tornare in camera assieme all’allievo addormentato.

-È solo una mia impressione o il piccolo Raggio di Luna ha preso le redini del discorso a suo favore?- fu la domanda che invece fece Yue, appena riapparso all’improvviso vicino a Cam e Yuki.

-Può anche darsi…- rispose la Lupa Guardiana, vagamente stupita dalla situazione creatasi.

-Speriamo solo che non finisca nei guai…- disse Leek, inarcando un sopracciglio preoccupata.

-Già… speriamo…- aggiunse Heather, anche lei vagamente preoccupata, per poi scuotere la testa e aggiungere, con tono un pelino più ottimista -Ma alla fine della fiera, Nate è pur sempre Nate, no? Sono sicura che in qualche modo se la caverà, e passate queste due settimane riuscirà a stupirmi… come sempre-

-Allora non serve ricordarti che nemmeno tu dovrai essere da meno, vero?- le domandò Yuki , mostrandole un’espressione vagamente sorniona -Certo, di sicuro non diverrai una vera amazzone come Erza, ma se sopravvivrai all’allenarti con Leek potrà già essere un gran bel passo in avanti per te, non credi?-

-Beh, sì… e poi, chi ti ha detto che voglio diventare “amazzone”?!- replicò imbarazzata la Maga -Ad ogni modo, non perdiamo altro tempo e andiamo a farci le ossa pure noi!-

-Non me lo faccio dire due volte, amica mia!- esclamò Leek -Ma farai meglio a tenerti pronta, perché non ho alcuna intenzione di farmi battere da te-

-Questo dovrei dirlo io, in realtà… ma se la metti così, sfida accettata!-

-Elf sarà sicuramente fiera di me… sento che mi divertirò un sacco!-

Fu quindi così che, malgrado la mattinata un po’ “insolita”, Nate e le ragazze diedero inizio alla loro seconda giornata di allenamento, durante la quale non solo ebbero modo di impegnarsi molto di più rispetto al giorno prima, ma furono anche in grado di organizzarsi una sorta di “programma” su come esercitarsi con costanza senza però rischiare di affaticarsi in maniera pesante. Se però questo fu un bene per le due Maghe, nel caso del giovane Pine invece le cose furono leggermente diverse, dato che Natasha dovette passare buona parte della giornata a tenere d’occhio l’allievo in caso finisse con addormentarsi di nuovo.

-Non capisco…- commentò la donna -Di solito in casi come il tuo ci si mette molto di più per finire addormentati tra le pagine di un libro… ma finora non ho mai visto nessuno farlo più volte di fila… e sempre dopo aver letto solo poche righe, per giunta- aggiunse osservando sospettosa Nate.

-Sono stupito quanto lei, signorina- disse invece il ragazzo, cercando invano di tenere gli occhi il più aperti possibile mentre leggeva una nuova pagina del volume che aveva scelto -Heather una volta ha teorizzato che ciò possa essere colpa di una bassa soglia dell’attenzione o qualcosa del genere…-

-Se è quello il caso, allora potremmo provare a farti fare qualche esercizio di analisi logica e grammaticale prima di passare direttamente al riassumere un libro- propose lei, richiamando col suo Requip una matita e diversi fogli di carta -In questo modo, se ti concentrassi su una frase per volta non dovresti avere problemi-

-E se invece provassimo con qualcosa di più “stimolante” come il leggermi una parte di libro e poi interrogarmi a sorpresa per capire fin dove ho seguito?- domandò invece Nate, prima di aggiungere -No, perché di solito era così che faceva Heather quando ero ancora un “ragazzino selvaggio”-

-Un… ragazzino selvaggio?- ripeté con sorpresa la Maga veterana, perdendo nuovamente la propria flemma, salvo ricomporsi subito e domandare anche -Lo sai, vero, che mi dovrai non poche spiegazioni su come hai vissuto finora?-

-Sì, lo so… ma sa com’è, è il bello del fare conoscenza tra compagni- si limitò a rispondere il ragazzo, per poi scuotere la testa e aggiungere -Ma tornando a noi, pensa che il mio suggerimento possa andare bene?-

-Come ti ho già detto stamane, Giovane Lupo, allenarsi vuol dire anche adattarsi…- rispose la donna.

-Questo è vero… e siete stata molto chiara nel dirmelo- ribatté il ragazzo, mostrando alla sua interlocutrice uno sguardo e un sorriso sicuro -Però, non ha mai detto “come” o in che modo adattarsi... e poi, visto che come ha detto lei “il tempo stringe”, non penso sia molto utile fermarsi solo su schemi fissi… o no?-

Come il ragazzo finì di parlare, Natasha passò alcuni minuti buoni a fissarlo, e altrettanti a riflettere su quanto aveva detto. Da una parte il ragazzo aveva ragione, ma dall’altra la donna sapeva fin troppo bene che un buon allenamento non permette mai molte eccezioni, soprattutto se si tratta di allenarsi in un lasso di tempo piuttosto breve e contro nemici piuttosto spietati. Vedendo però la luce sicura nello sguardo di quel giovane Mago, la veterana si sentì vacillare… che il fantasma di Sasha non avesse tutti i torti?

-E sia, Giovane Lupo…- riprese a parlare la donna dopo aver tirato un breve sospiro, prima di prendere dalle mani di Nate il libro che stava leggendo e aggiungere -Visto che insisti così tanto, procederemo per gradi e seguiremo, almeno per un po’, i tuoi suggerimenti… ma solo per questa volta…-

-E una volta finita quest’avventura non vi chiederò più nulla…- concluse per lei il ragazzo -Non si preoccupi, ricordo benissimo la mia parte di promessa-

-Molto bene… allora, se sei pronto, possiamo incominciare-

-Certo, signora maestra-

-Oh, sembra che i ruoli si siano invertiti…- commentò divertita Sasha, che in quanto fantasma poteva osservare la scena senza essere notata -Chissà chi apprenderà di più, se l’allievo o la maestra… oh beh, solo il tempo ce lo dirà con certezza…- aggiunse prima di svanire come suo solito e lasciare in santa pace i due.

Fine Cap.9

**L'Angolo dell'Autore** Anno nuovo, vita nuova... e anche capitolo nuovo, come avete avuto modo di vedere. In questo capitolo, non tanto diverso dal precedente, gli allenamenti dei nostri eroi continuano, ma in compenso le brevi e fugaci chicche non sono affatto mancate. Non preoccupatevi, però, perché dal prossimo la trama tornerà ad avanzare più rapidamente di prima e... beh, lo vedrete voi stessi. Nel frattempo, al prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** Il vero inizio della missione ***


Cap.10:
Il vero inizio della missione

Prima che Nate e gli altri se ne potessero accorgere, nonostante i primi due giorni iniziali alla fine le due settimane di allenamenti passarono rapide come un lampo, e seppur nel giro di poco tempo i risultati iniziavano già a vedersi, con le ragazze che potevano vantare un buon grado di abilità fisica e Nate che, pur non avendo ancora molta dimestichezza nel meditare, a giudicare dall’espressione più vispa sul volto sembrava essere molto più sereno e rilassato del solito. Malgrado questo, però, i ragazzi continuarono comunque a perseverare e ad impegnarsi seriamente, fino a quando non giunse l’ultima sera…

-Cavoli, tutto ciò è incredibile- commentò Nate, mostrando a Natasha un sorriso non poco felice -Mi sento come se la mia mente ora fosse molto più aperta a una miriade di possibilità… e dire che mi è bastato concentrarmi per lo più su pensieri positivi come mi ha consigliato!-

-È una cosa naturale, Giovane Lupo- spiegò invece la donna -Attraverso la meditazione non è solo il corpo a rilassarsi, ma anche la mente, soprattutto se hai un punto da cui partire… ovviamente sei ancora lontano dal concentrarti e lo svuotare la mente per più di un’ora, ma direi che per te sia più che sufficiente…-

-Dice che potrei migliorare ancora di più se lo volessi?- domandò poi il giovane Pine.

-Certamente…- rispose la Maga veterana -Ma per fare ciò ti servirà molto più tempo e pazienza-

-Capisco… e immagino anche che non basterà solo ripetere tutti gli esercizi che mi ha indicato di svolgere durante questi giorni, non è vero?- ipotizzò il ragazzo.

-Proprio così…- rispose ancora la veterana  -Se vorrai continuare ad allenare la mente dovrai trovare anche un modo tuo per farlo, e oltre a ciò dovrai ampliare ancora di più le tue possibilità di pensiero… in questo modo, otterrai una mente molto più elastica e adattabile-

-Mh… lo ammetto, non ci ho capito molto, ma se lo dice lei allora voglio fidarmi- concluse il ragazzo, per poi aggiungere -Ma in ogni caso continuerò comunque ad esercitarmi, che non si sa mai-

-Buon per te…- proferì invece Natasha, per poi notare Leek e Heather rientrare, affaticate ma soddisfatte, dalla porta di casa -Oh, ben ritrovate, fanciulle… vi siete impegnate a fondo come al solito, oggi?-

-Beh, sì… visto che era l’ultimo giorno abbiamo deciso di dilungarci un po’ più del solito- spiegò Leek, per poi indicare e abbracciare affettuosamente la Maga degli Spiriti -E anche se non me l’aspettavo, Heather si è rivelata una buona allieva e rivale… sono proprio fiera di lei!-

-Oh, ma andiamo, io non ho fatto nulla di speciale…- disse la diretta interessata, arrossendo un po’ dall’imbarazzo -E poi, sei tu quella che ha saputo insegnarmi un sacco di cose in questi giorni-

-Eh eh, non per niente ho imparato da uno dei migliori rissaioli di Fairy Tail- ribatté la bionda gonfiando d’orgoglio il petto -Tra l’altro, ammetto che agli inizi mi ero sentita un po’ a disagio visto che era la prima volta che allenavo qualcuno, ma alla fine è stata proprio una bella esperienza-

-Capirai, per buona parte abbiamo assistito a Lynx e Strength che se le davano peggio di Yue e White…- commentò Cam con profondo sarcasmo.

-O a Heather che si faceva battere più volte…- si aggiunse anche Yuki -Se quello puoi chiamarlo allenarsi…-

-Ehm… sì… anche questo è vero…- disse la giovane Blackberry con un visibile imbarazzo -Però a parte quello la tenacia e la voglia di mettersi in gioco non le è mancata!-

-Già!- concordò Heather stessa, ancora chiusa nell’abbraccio dell’altra -E poi, fino a prova contraria ci sono state anche occasioni in cui sono riuscita a vincere-

-Vero, ma rimane il fatto che il divario tra te e Leek è ancora piuttosto ampio- continuò a punzecchiarla la lupa dal candido manto bianco -Fossi stata nei tuoi panni mi sarei impegnata ancora di più-

-Detto proprio da te, che non hai fatto altro che commentare in maniera così pungente…- la riprese Cam, scoccandogli un’occhiata di disappunto -Mi sembra proprio il colmo-

-Non che tu abbia fatto di meglio, mio caro…- replicò ancora la lupa -A parte usare il tuo sarcasmo per contrastare il mio, di sarcasmo…-

-Touché…- miagolò il gatto con la benda sull’occhio, abbassando le orecchie con fare scoraggiato.

-Quindi siete diventate più forti, eh?- domandò Nate, piuttosto contento nel sentire la notizia -Allora non vedo l’ora di vedervi all’opera-

-E io vedrò di non tradire le tue aspettative- ribatté Heather, facendogli l’occhiolino.

-Ad ogni modo, andando dritti al punto…- riprese a parlare la Maga veterana -Immagino sappiate anche voi che giorno è oggi, dico bene?-

-Certo che lo sappiamo, signorina- rispose la Maga degli Spiriti, ora libera dall’abbraccio di Leek -Con oggi sono passate esattamente due settimane…-

-Il che significa… che domani è il gran giorno- aggiunse Nate, fattosi subito più serio.

-E che da quel momento in poi avrà inizio tutto quanto- fece eco anche la Maga di Fairy Tail.

-Esattamente… per tanto, dovremo essere preparati a tutto- proferì Natasha, prima di schiarirsi la voce e aggiungere, con tono solenne -Se ciò che mi avete riferito corrisponde a verità, il Master ha fatto predisporre alcune difese in caso la Gilda potesse diventare il bersaglio principale dei loro attacchi-

-Proprio così- confermò Heather -Durante questi giorni io e Leek siamo state informate tramite Hermit e Altar che oltre a quello in Gilda hanno anche organizzato diversi rifugi per gli abitanti e i commercianti-

-Per quanto utile però, il resto di alcune abitazioni non è stato ancora sgombrato del tutto…- puntualizzò invece Leek, tradendo una certa preoccupazione nella sua voce -Spero solo che riescano a farcela in tempo-

-Oh, ma di questo non devi preoccuparti…- la rassicurò Yuki -Anche se non sembra, gli abitanti di quest’isola sanno badare a loro stessi, perciò sapranno cavarsela anche se partiranno in ritardo-

-Ah, tanto meglio per noi allora- intervenne anche Cam -In questo modo potremo affrontarli senza preoccuparci troppo di eventuali feriti o ostaggi-

-Questo è vero, ma dobbiamo anche considerare il fatto che la Gilda rimarrebbe comunque scoperta in caso mandassero uno o due di loro ad attaccarla- fu l’intervento da parte di Nate, prima di guardare con la coda dell’occhio Natasha e chiederle -Lei cosa ne pensa, dovremmo dividerci anche noi oppure…-

-Non è forse ovvio, Giovane Lupo?- rispose la donna -Gli Ice Devil non sono gente qualunque, perciò occorrerà tenersi pronti ad ogni evenienza-

-Allora immagino che dovremo tirare a sorte per decidere chi si occuperà di chi?- la buttò un po’ sul ridere il ragazzo dai capelli argentati -Si, insomma, in caso attacchino qui, alla Gilda o alla costa…-

-Un metodo classico, invero… ma non credo che occorrerà…- ribatté ancora l’ex Maga di Classe S, accennando un tenue sorriso -Se attaccheranno la Gilda, la difenderò io… e io soltanto-

-Eh? Da sola? Ma ne è sicura?- domandò lui.

-Io sono sempre sicura, Giovane Lupo- rispose lei -Devo forse ricordarti le mie condizioni?-

-No, non serve…- disse il ragazzo con tono un po’ deluso -Anche se avrei preferito lottare con lei…-

-Non prenderla troppo sul personale…- fu ciò che rispose la donna -Ma ormai sono abituata a lavorare da sola… e anche ad agire da sola- aggiunse prima di osservare uno ad uno i giovani Maghi davanti a lei e proseguire dicendo -Ed è ciò che dovreste fare anche voi, domani…-

-Però stiamo pur sempre parlando di un gruppo di mercenari- fece notare Leek -Perciò è poco ma sicuro che non giocheranno secondo le regole-

-La Principessa ha ragione- intervenne White, apparendo vicino alla giovane Blackberry -Bisognerà essere davvero molto cauti per impedire la loro avanzata-

-Di conseguenza, se vogliamo fregarli forse dovremo giocare sporco anche noi…- si aggiunse anche Yue, che a differenza del Gerofante apparve direttamente vicino a Nate -Non che la cosa mi turbi, ovvio-

-A me turba molto di più il fatto che ti sia così tanto “affezionato” a me- commentò invece il ragazzo, schivando abilmente un abbraccio da parte del Tarot della Luna.

-E perché mai? Te l’ho detto che ti dimostro affetto solo perché siamo Lune affini…- replicò Yue.

-Ti ricordo che non tutti sono ben disposti ad accettare questo tipo di affetto, mio caro- lo riprese White.

-Suvvia, amico mio… se sei così geloso posso riempire di attenzioni anche te-

-Fallo e ti riduco ad un groviera a suon di proiettili magici!-

-Sempre se prima non ti impedisco di mettere mano al bazooka-

-Oh, oh… meglio filare…- esclamò il ragazzo, allontanandosi dai due e nascondendosi direttamente dietro Natasha, alla quale disse -Mi perdoni se invado il vostro spazio vitale, ma è per una buona causa…-

-Non c’è problema…- disse la donna con tono piuttosto indifferente assisteva al già accesso battibecco tra i due Tarot -Dopo 10 anni passati in totale solitudine certe cose non mi toccano più di tanto…- aggiunse mentre la voce assumeva una sfumatura malinconica -Buona parte delle mie emozioni sono quasi vuote, ormai…-

-Ed è un bene… o un male, come cosa?- fu la domanda da parte del ragazzo.

-Dipende dai propri punti di vista, Giovane Lupo…- proseguì la donna -Da una parte puoi sentirti… libero, e privo di dubbi e preoccupazioni inutili… ma dall’altra… è come se ti stessi annullando…-

-Delinquente!- esclamò improvvisamente un adirato White.

-Cretino ecclesiastico!- ribatté Yue, anche lui visibilmente irritato.

-Sei solo un essere frivolo e opportunista!-

-E tu un saccente rompiscatole!-

-Per favore, ragazzi, calmatevi… così state rovinando l’atmosfera!- cercò di farli ragionare Cam.

-Capirai, se una volta tanto saltiamo le solite “frasi di rito” non muore mica qualcuno, sai?- commentò Yuki.

-Non hai tutti i torti, però è pur sempre una cosa fighissima- ebbe da ridire Leek -In Fairy Tail sono soliti dirle parecchie volte-

-Che coincidenza, anche da noi di solito capita così- le disse Heather -Solo che scorrono più fiumi di birra che grida di esultanza-

-Vuole che andiamo a parlarne da un’altra parte, signorina?- propose poi Nate -No, perché ho l’impressione che tra poco la situazione incomincerà a farsi pesante-

-Fossi in te accetterei un consiglio del genere… potresti sentirti più a tuo agio, dopo- incalzò Sasha, che da brava fantasma comparve proprio vicino al giovane Mago della Luna.

-Apprezzo il pensiero, ma credo che sarà per un’altra volta…- declinò la Maga veterana, per poi allontanarsi da tutti i presenti e salire silenziosamente le scale.

-Eh? Ehi, no, aspetti!- esclamò il ragazzo, provando a seguirla.

-Non seguirmi, Giovane Lupo…- l’avvertì la donna -Voglio stare un po’ da sola, per il momento…-

-Ma è sicura di non voler parlare un po’?- insistette il ragazzo.

-Te l’ho detto anche prima… io sono sempre sicura…- disse lei.

-Bah… sei sempre la solita orgogliosa…- commentò il fantasma dai lunghi capelli rossi -Cosa ti costa chiedere o accettare un po’ di aiuto ogni tanto?-

-Non preoccuparti… non è grave…- fu ciò che disse poi la veterana con tono falsamente rassicurante, ponendo il tono in modo che anche Sasha potesse sentirla -Entro domani sarò di nuovo in me…-

-Se lo dite voi…- disse Nate con tono abbastanza preoccupato.

-Sarà, ma a me sembra che tu voglia convincere più te stessa che gli altri…- ribatté la ragazza spettrale, poco convinta delle parole dell’ex compagna.

-In ogni caso, domani sarà il gran giorno…- continuò a parlare la donna, oltrepassando l’evanescente figura di Sasha prima di arrivare in cima alle scale -Nemmeno io sono certa di come andrà a finire… ma se sei un vero lupo di Moon Wolf, dovrai batterti con tutto te stesso fin dall’inizio-

-Questo lo so bene, signorina- fu ciò che rispose il ragazzo -E sappia che non la deluderò!-

-Belle parole, non c’è che dire…- commentò ancora Sasha -Rimane solo da capire se saranno vere o meno-

Incurante delle ultime parole del fantasma, Natasha non disse più nulla, ma si limitò a dirigersi in camera e a distendersi sul letto, fissando pensierosa il soffito. L’indomani sarebbe stato il gran giorno, e grazie ai giorni passati con Nate e compagnia poteva anche sperare che quei ragazzi potessero cavarsela molto più di prima contro gli Ice Devil… ma allora perché in quel momento si sentiva così malinconica? Temeva forse che, malgrado tutte le precauzioni, la storia potesse ripetersi come accaduto 10 anni fa? O forse c’era qualcos’altro che dal profondo del cuore la stava turbando, magari legato alla strana sensazione di inquietudine che aveva percepito diversi giorni fa? Sommersa da questi e altri interrogativi, la donna non seppe darsi una risposta precisa, ma prima di prendere sonno volle solo augurarsi che quel giorno sarebbe  stato l’ultimo in cui avrebbe sentito il nome di quei maledetti mercenari…

***

-Terraaaaaa! Ragazzi, terraaa!- esclamò Alì, quella mattina, scendendo dal punto di vedetta del galeone per avvisare i propri compagni -Terra in vista! Ed è la cara vecchia Shirobuki!-

-L’abbiamo vista anche noi, coglione!- lo riprese Mark, adirato già di prima mattina e quindi sicuramente pronto per menare le mani -Ma grazie comunque per avercelo ricordato- aggiunse ghignando sadico.

-Finalmente ci siamo, eh?- disse Olaf, che aveva appena finito di lucidare la sua fidata ascia -Non vedevo l’ora… adesso sì che ci divertiamo sul serio, Wa ah ah ah ah!-

-Nelle isole in cui siamo sbarcati durante queste due settimane ci siamo trattenuti anche troppo- commentò Charles, aggiustandosi il cappello in testa -Ma se si tratta di Shirobuki… beh, le cose cambiano-

-Ben detto, mio giovane compagno- disse invece Fyodor, lisciandosi i brizzolati capelli prima di rivolgere la parola a Siegfried, intento a fissare l’orizzonte come al solito -Allora, procederemo come da accordo con i nostri benefattori?-

-Proprio così- annuì l’uomo dai capelli azzurri -L’obiettivo della nostra missione dovrebbe trovarsi “in quel certo posto” sull’isola… dobbiamo solo raggiungerlo e recuperarlo- proseguì impugnando deciso la spada.

-E per quanto riguarda quegli stronzetti di Moon Wolf? O di quella donnaccia che ci ha intralciato in passato? E dei vari isolani che incontreremo? Che dobbiamo farne di loro?- domandò Mark, che tra i sette era quello più ansioso di sbarcare.

-Quello che facciamo sempre…- rispose ancora il leader dei Diavoli, mentre sul suo volto si dipingeva un inquietante sorriso mefistofelico -Se oseranno intralciarci in qualche modo, li annienteremo tutti…-

-Oh bene… era proprio ciò che volevo sentire- disse il mercenario armato di gauntlet, sfregandosi le mani con aria soddisfatta -Finalmente avrò qualcuno da massacrare con tutto il cuore…-

-Assicurati di lasciarne qualcuno anche per noi, eh, altrimenti non c’è gusto- lo avvertì Alì.

-Ma allora tanto vale fare una gara… il primo che ammazza più gente ha vinto!- propose Olaf, prima di aggiungere -Ma sia chiaro… la sgualdrina di Moon Wolf o qualcun altro di quella Gilda vale doppio!-

-Sembra un’ottima idea… accetto volentieri la sfida!- disse Mark, battendo sonoramente i pugni corazzati.

-Anch’io!- si aggiunse subito il mercenario col turbante -E’ da un po’ che non faccio sul serio- aggiunse, per poi voltarsi verso Stinger e chiederle -Che ne dici, vuoi partecipare anche tu?-

-…- “rispose” con indifferenza la diretta interessata, facendo prima un cenno di diniego con la testa e poi andando dall’altro lato del ponte ad osservare il mare.

-Ma che…?- commentò Alì con fare piuttosto stupito -Mi ha totalmente ignorato-

-Non che sia la prima volta, sai?- gli rispose Olaf -Per quanto sia un membro molto più valido di quella mezza tacca che avevamo 10 anni fa, nessuno di noi ha mai capito cosa le passi per la testa-

-Non so se sia giusto definirla mezza tacca…- puntualizzò l’altro -Voglio dire, Siren era una chiacchierona ma ti scagliava certi attacchi sonori che erano una bellezza-

-Già… peccato che sia morta come la cogliona che era…- fu il duro commento da parte di Mark -Troppo concentrata a farsi la splendida ogni minchia di volta… mi dava davvero sui nervi-

-Non che le cose siano cambiate tanto, eh- si intromise un irriverente Charles -Qualunque cosa, per te, è un invito a farti uscire dai gangheri… compreso il volto sotto la maschera della nostra compagna!-

-No, non “compreso”… “soprattutto” quel volto!- lo corresse proprio Mark -Certo, è una fortuna che possiamo usare questa cosa anche a nostro vantaggio, ma… Dio, che nervi a fior di pelle!-

-Non me ne parlare, Mark- si aggiunse anche Olaf, mettendo minacciosamente mano all’ascia -Ogni volta che la vedo mi verrebbe voglia di farla a pezzi…- aggiunse con tono ancor più cupo.

-Già… peccato che poi ti ricordi i nostri giuramenti e ti passa tutto-

-Non che abbia altra scelta, Alì. Per quanto voglia togliermi una certa soddisfazione, finirei comunque per farci diminuire di numero… e Siegfried è uno che ci tiene a cose del genere-

-Non hai tutti i torti...-

-Non vorrei interrompere troppo le vostre riflessioni, miei cari…- si intromise Fyodor -Ma ormai siamo quasi arrivati e stiamo per attraccare… fossi in voi inizierei a prepararmi-

-Sì, sì… adesso facciamo tutto- rispose pigramente Mark, prima di stiracchiarsi e aggiungere -Beh, l’avete sentito, ragazzi… andiamo a fare un po’ di morti anche questa volta-

Senza quindi aggiungere altro, ben presto i sette fecero attraccare il galeone, e gettata l’ancora, scesero a terra uno dopo l’altro, rimettendo piede sul suolo innevato di Shirobuki dopo ben 10 lunghi anni dalla loro ultima “visita”. Dopo aver osservato brevemente il panorama che gli si affacciava di fronte, il gruppo non perse altro tempo incominciò ad incamminarsi verso la meta del loro piano, quando…

-Fermi dove siete!- li ammonì una voce, il cui proprietario si rivelò essere White Hierophant, che armato del suo inseparabile bazooka, era apparso dal nulla davanti agli Ice Devil -Fate un altro passo e non garantirò affatto per la vostra incolumità-

-E fossi in voi farei come dice…- si aggiunse anche Yue, seguendo l’esempio del Gerofante -Il mio amico qui sarà anche un santo, ma non credo vi convenga farlo arrabbiare… oh, e lo stesso vale per me, ovviamente-

-Eh? Ehi, Siegfried, sai mica chi sono questi due pagliacci?- commentò Mark, voltandosi perplesso verso il suo capo -No, perché non ricordo ci fosse gente così strana da queste parti-

-A giudicare dal loro aspetto e dal loro accento, non sembrano essere gente del posto…- suppose l’uomo con la cicatrice -Può darsi quindi che si tratti di alleati di Moon Wolf?-

-Esattamente!- fu la pronta risposta di White, che con orgoglio aggiunse -Io sono White Hierophant, il Gerofante, Tarot al servizio di Leek Blackberry, Maga di Fairy Tail-

-E io sono Yue, la Luna… come sopra- si presentò anche l’altro, facendo un lieve inchino.

-Fairy Tail, ho sentito bene?- ripeté Alì con fare stupito -Non è il nome di quella Gilda piena di Maghi famosissimi e fortissimi? Se è così, allora…-

-Esatto, mio giovane amico- gli rispose Charlie, tenendo pronte le pistole -Sembra che questa missione ci frutterà molto più del dovuto, eh eh eh-

-Beh, non per vantarci, ma io e il delinquente qui vicino siamo piuttosto forti- ribatté White, tenendo pronta la sua fidata arma da fuoco -Perciò non sottovalutateci…-

-E anche se non siamo proprio dei Maghi di quella Gilda, bensì dei semplici Tarot, sappiamo bene come difenderci… e come attaccare- aggiunse Yue, rimboccandosi le maniche della giacca.

-Ok, non ci ho capito molto, ma sembra che questi due coglioni agghindati a festa abbiano già molta voglia di morire… e anche molto male- commentò nuovamente Mark, schioccando sonoramente le nocche ben coperte dai suoi gauntlet -Col tuo permesso, Siegfried, vorrei occuparmene di persona… assieme a Charles-

-Oh? Come mai questa scelta?- gli domandò il leader -Non è da te collaborare con qualcun altro-

-Non è ovvio? Perché se facessi come mio solito me lo rinfacceresti di continuo…- spiegò il moro -E poi, hai visto come Charles ha adocchiato quella sorta di prete col bazooka, no? Mi ci gioco la testa che non vede l’ora di misurarsi con lui a chi spara più colpi-

-Oh, puoi dirlo forte, compare…- confermò il biondo col cappello da cowboy, raggiungendo immediatamente il compagno -E puoi stare certo che, dovessi scaricargli addosso tutte le munizioni, una doppia pallottola in mezzo agli occhi non gliela leva nessuno-

-In tal caso… se le cose stanno così, non abbiamo scelta- concluse Siegfried, per poi alzare in alto la sua spada e gridare -Miei Diavoli, dividiamoci e conquistiamoli!-

-Agli ordini!- esclamò il resto del gruppo, tranne ovviamente Stinger, prima di separarsi e correre ciascuno in direzioni diverse, svanendo rapidamente dalla vista dei presenti.

-Oh, si sono sparpagliati…- commentò Yue, in apparenza per niente toccato dalla cosa -Una tattica piuttosto classica ma efficace, non trovi?- domandò poi rivolto a White, che invece schiumava di rabbia.

-Classica ma efficace un corno!- ruggì infatti il Gerofante -Senza di noi la Principessa è in pericolo!-

-Rilassati, la Principessa sa badare a se stessa- puntualizzò la Luna -E poi, dimentichi una cosa importante…-

-E cioè?-

-Quei due pensano di averci in pugno… ma in realtà non hanno ancora idea di ciò che li aspetta…-

Fine Cap.10

**L'Angolo dell'Autore** ...volevate l'azione, no? Beh, non è ancora il momento adatto, come avete visto in questo capitolo, ma ehi, le parole finali di Yue e l'arrivo degli Ice Devil fanno promettere bene, alla fine della fiera. Il perché dico questo? Perché nel prossimo avrete modo di vedere i due Tarot litiganti in azione e farvi una vera idea della loro forza effettiva... ma altro non aggiungo in quanto sarebbe troppo spoiler. In compenso, fatevi tutte le teorie o tutti i pronostici che volete e... al prossimo capitolo

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Capitolo 12
*** Tarot contro Diavoli - Prima parte ***


Cap.11:
Tarot contro Diavoli - Prima parte

-No, aspetta… ho sentito bene?- fu ciò che domandò Mark rivolto a Yue -Hai appena detto che io e il mio socio non abbiamo idea di ciò che ci aspetta?-

-Proprio così- rispose Yue, mostrando una sorridente faccia di bronzo -Lo dico per la vostra sicurezza, ma preferirei che vi arrendeste subito senza fare storie-

-E perché mai dovremmo darti retta, sentiamo?- domandò invece Charles.

-Perché rischiate davvero grosso…- gli rispose White, il cui sguardo sembrava seccato quasi quanto il suo attuale tono di voce -Noi non siamo comuni umani come voi… bensì esseri magici definiti Tarot, le cui abilità sono di gran lunga superiori… di conseguenza, rischiate di tornare a casa ridotti malissimo…-

-Oh, capirai che rischio…- sbuffò il mercenario col cappello da cowboy -Ma se è per questo, umani o esseri magici, nemmeno voi avete una vaga idea di chi state per affrontare… noi non siamo criminali di terza fascia, bensì mercenari di alto livello… dei pezzi da novanta, insomma-

-Non per guastarvi la festa, ma sappiamo bene chi siete- replicò ancora il Tarot della Luna -Mark Ronberg, detto “Jaggernaut”, e Charles McGilles, conosciuto anche come “Crazy Coyote”- spiegò indicando col dito i due mercenari -Il primo armato degli omonimi gauntlet, capaci di decuplicare la forza fisica, e il secondo munito dei revolver “Wild Gun”, capaci di sparare sia pallottole normali che magiche-

-Ma pensa te… sembra che qualcuno abbia fatto bene i compiti, qui- commentò Mark, schioccando sonoramente il collo -Peccato che sapere come agiamo non vi salverà comunque dalla nostra furia-

-Ben detto, compare…- aggiunse anche Charles -Anche perché, rispetto a 10 anni fa, ora siamo molto più abili ed equipaggiati di prima-

-Allora perché perdiamo ancora tempo a parlare? Diamoci una mossa!- disse sbrigativamente White, tornando a puntare l’arma contro i due e sparare una raffica di colpi magici.

-Se proprio insisti, White caro…- ribatté Yue, le cui braccia ora scoperte si annerivano visibilmente e diventavano più lucide della lacca -Andiamo a fargli il culo!-

-Mi hai tolto le parole di bocca!- gridò di rimando Mark, schivando qualche colpo di White e prendendo già di mira il Tarot della Luna.

-Yeehaw! Diamo inizio al rodeo!- si lasciò trasportare anche Charles, schivando anche lui i colpi nemici e iniziando a sparare anche lui.

Fu quindi così che, tra spari e scambi di pugni, lo scontro tra le due “curiose” coppie poté cominciare, aprendo le danze con una lunga e parecchio intensa schermaglia in cui i picchiatori e i “pistoleri” di entrambi gli schieramenti, pur non iniziando ancora a ferirsi o fare sul serio, ebbero in qualche modo l’occasione di farsi un’idea reciproca sulla loro forza effettiva.

-Però… non è da molto che non faccio a botte con qualcuno, ma devo dire che non sei male- commentò infatti Yue, in quel momento impegnato in una “prova di forza” con Mark.

-Potrei dire lo stesso di te, damerino…- replicò il mercenario coi gauntlet, cercando di prevalere sul Tarot della Luna con tutta la forza che aveva -Abbiamo appena iniziato, ma mi sto già divertendo da matti…-

-Sul serio? Allora farò in modo che il divertimento si moltiplichi ancora di più- se la ghignò Yue, imprimendo ancora più forza nelle braccia al punto da riportarsi in vantaggio -Ti piace così, caro?-

-Bah… nella prigione da cui mi hanno tirato fuori ho affrontato di peggio- lo provocò Mark, reagendo con ancora più forza di prima -Se non vuoi diventare la mia puttanella dovrai fare molto più di così!-

-Vedi di non tirarla troppo per le lunghe, amico- lo riprese Charles, intento a ricaricare le sue rivoltelle prima di sparare un altro paio di colpi contro White -Abbiamo una missione da compiere-

-Ma che coincidenza, anche noi ne abbiamo una- fu ciò che replicò proprio White, schivando abilmente le pallottole e preparando il suo fedele Holy Bazooka ad un nuovo utilizzo -E sappi che, nel mio caso, non ho alcuna intenzione di abbandonarla per favorire le vostre malefatte-

-Tipico pensiero di un Mago Legale…- commentò il pistolero -“Il bene vincerà sempre”, “la giustizia trionfa” e tutto il resto… sapessi quanti ne ho uccisi di questi simpaticoni… tu di certo non farai eccezione-

-Beh, può anche darsi, ma devo correggerti…- replicò ancora il Gerofante, tenendo pronto uno dei suoi caratteristici Purifying Shot -Come ti ho già detto, io non sono un Mago, ma un Tarot!- aggiunse prima di fare fuoco e travolgere Charles a piena potenza -Perciò dovrai fare molto di più per uccidere un essere magico come me o quell’altro impiastro che sta lottando col tuo socio-

-Mh? Stavi forse parlando con me, White?- si sentì chiamato in causa Yue, che in quel momento aveva appena steso Mark mollandogli un cazzotto in pieno volto -No, perché non credo di aver sentito bene-

-Perché, vedi qualcun altro che si fa lo splendido, qui?- disse sarcastico il Tarot dai capelli viola, tenendo pronto un altro colpo di bazooka -Se non ti conoscessi bene direi che ti stai trattenendo un po’ troppo-

-Tu dici? Io mi sto a malapena riscaldando- replicò il moro mentre, senza nemmeno voltarsi, provvedeva a tirare un altro pugno in faccia ad un Mark appena rialzatosi, al quale disse -Certo che per essere dei mercenari temuti ovunque la vostra forza non è pari alla vostra fama-

-Fossi in te… non canterei vittoria così presto…- rispose il mercenario coi gauntlet, rialzandosi a fatica mentre mostrava al nemico un sorriso strafottente -Dopo tutto… siamo solo all’inizio, no? Il bello per noi, così come il peggio per voi… deve ancora arrivare…- continuò prima di girare lentamente una manopola posta su entrambi i guantoni, i quali incominciarono ad emettere improvvisi sbuffi di vapore dalle giunture

-Ben detto, compare…- gli diede ragione Charles, il quale si liberò sia dei proiettili usati che di cappello e poncho, mostrando in bella vista diverse cartucciere colme di curiose biglie variopinte, che usò poi per riempire i tamburi di entrambe le sue pistole -Per quanto mi dia fastidio l’idea di giocare a carte scoperte, sembra che questi due vogliano la guerra…-

-Oh? Devo dunque dedurre che il riscaldamento sia già finito?- domandò Yue con falsa ingenuità.

-Perché, quelle preparazioni che hanno appena fatto ti sembrano altro?- ribatté un sarcastico White, mettendosi comunque in posizione di guardia -Temo che questa volta ci toccherà essere prudenti-

-Beh, in tal caso che vengano pure, io non ho alcuna pa…-

Ma come Yue fu sul punto di concludere la sua frase, all’improvviso Mark si lanciò nuovamente su di lui e, a sorpresa, lo colpì con un pugno in faccia così potente da farlo volare per un paio di metri e farlo cadere con la faccia sul terreno ricoperto di neve. White non ebbe nemmeno il tempo di chiedersi cosa fosse successo che una nuova scarica di proiettili da parte di Charles gli arrivò subito addosso, ferendolo in più punti.

-Ma che diamine…?!- esclamò il Gerofante, che però non fece in tempo ad aggiungere altro in quanto il pistolero era già pronto a sparare di nuovo -Oh no!-

-Oh sì! Ora comincia il vero rodeo- ghignò soddisfatto il mercenario con le pistole -Balla, baby, balla!-

-Maledizione!- imprecò White, imbracciando rapidamente il bazooka per difendersi, ma solo per sentirsi misteriosamente intorpidito -Eh? Ma cosa…?!- aggiunse prima di ritrovarsi nuovamente sommerso da un’altra fitta serie di pallottole e cadere malamente di schiena.

-Pallottole Paralizzanti e Proiettili Perforanti… due dei tanti equipaggiamenti magici per le mie rivoltelle- spiegò il cowboy, mentre con un calcio allontanava via da White il proprio bazooka -Sarai anche un essere magico, ma gioiellini come questi possono comunque ferirti… e senza la tua arma sei del tutto inutile-

-Sei… davvero un infame…- sibilò il chierico a denti stretti -Ma aspetta solo che mi riprenda e…-

-Riprenderti? E perché mai dovrei aspettare?- lo interruppe l’altro, sparandogli un altro paio di pallottole e godendosi le sue grida di dolore -Sarà più divertente vedere quanto riuscirai a resistere alla mia tortura…-

-Oh no… W-White…- disse Yue con un filo di voce mentre cercava di rialzarsi a fatica.

-Eh no, mio caro, non ho ancora finito con te!- gli disse Mark piantandolo di nuovo sul terreno con un altro pugno, questa volta diretto allo sterno -Cos’è che dicevi? Che la nostra forza non è pari alla nostra fama?- aggiunse prima di iniziare a prenderlo a calci -E invece no, stronzetto! Siamo forti sia forti che temuti, e questo è ciò che ti meriti per avermi sottovalutato… ti pesterò a sangue finché non griderai pietà!-

-E pensi davvero… che mi abbasserei a tanto?- disse sprezzante il Tarot della Luna, mostrando un sorriso piuttosto sornione davanti al suo nemico -Pensavo volessi fare di me la tua “puttanella”-

-Oh, e lo diventerai…- replicò il mercenario, sollevando il Tarot per il colletto e tenendo pronto un altro pugno serrato nelle nocche metalliche -Ma non prima che ti abbia restituito tutte le botte che mi hai dato!-

E una volta detto questo, sia Mark che Charles passarono il tempo che seguì nel torturare con violenza e sadismo puro i due Tarot, finiti loro malgrado alla loro mercé. Non volendo risparmiarsi neanche un po’, Mark si divertì e trasse pura gioia e goduria nel pestare Yue, rincarando la dose ogni volta che girava le manopole dei suoi gauntlet e il vapore sbuffava più volte. Charles, invece, seguendo un approccio più “tranquillo” rispetto al collega, preferì assistere alle diverse smorfie di dolore e sofferenza che White poteva mostrare ad ogni singolo sparo che subiva, osservando il tutto con una certa soddisfazione.

-Oh sì… questa è vita, cazzo!- commentò Mark, tirando l’ennesimo cazzotto in faccia a Yue, il cui volto era ormai una maschera di sangue -Potrei continuare per tutto il giorno-

-Lo stesso vale per me, compare- gli diede ragione Charles, sparando l’ennesimo proiettile sul corpo di White, visibilmente ridotto ad un colabrodo ma ancora vivo -Non ho idea di cosa tenga in vita questi cosiddetti “Tarot”, come si fanno chiamare, ma tornerebbero piuttosto utili per allenarsi-

-Puoi dirlo forte, ormai è da quasi un’ora e mezza che andiamo avanti e ancora non tirano le cuoia… ma la cosa non mi dispiace affatto!- disse ancora il mercenario picchiatore, assestando altri pugni sul povero Yue.

-La cosa… non ti dispiace?- ripeté il Tarot della Luna, prima di mettersi a ridere all’improvviso -No, dico, ma l’hai sentito, White? Sembra che non gli dispiaccia che siamo ancora vivi-

-Questo l’ho capito anch’io, razza di idiota…- borbottò il Gerofante, cercando di stringere i denti per non sentire il dolore lancinante che stava ancora patendo -Peccato, però, che il tuo avversario non ha ancora capito che sta correndo un rischio enorme… soprattutto se continuerà a picchiarti così a lungo-

-E io potrei dire lo stesso del tuo, mio caro White…- ribatté la Luna -Sarai anche paralizzato e con più buchi di un gruviera, ma c’è ancora qualcosa che un pretino capoccione come te può fare… anche senza armi-

-Eh? Come sarebbe a dire “un rischio enorme”?- ripeté con sorpresa Mark.

-E in che senso “anche senza armi”?- fece lo stesso Charles.

-Ma guarda, sembra che abbiamo attirato la loro curiosità…- notò Yue, sul cui volto ora si stava facendo viva la solita espressione sorniona e nel mentre non solo le braccia, ma anche il resto del suo corpo iniziava ad annerirsi del tutto -Che dici, White, li facciamo contenti?-

-Bah… per quanto detesti darti ragione, e per quanto disprezzi dover fare “quella cosa” contro soggetti come questi… mi sa che per questa volta dovrò mangiarmi l’orgoglio- si limitò a dire il Gerofante, il cui corpo si stava illuminando di una curiosa quanto abbagliante luce bianca.

-Non ho idea di cosa stiate tramando, ma sappiate che non funzionerà!- esclamò il pistolero, il quale era già pronto per usare ancora una volta le sue pallottole speciali.

-Ben detto, socio!- gli fece eco il picchiatore -Basteranno ancora un paio di colpi ben assestati e per voi due stronzi sarà…-

-Hierophant Holy Halo!- esclamò all’improvviso White.

-Dead Moon Night!- fece la stessa cosa Yue.

Come i due Tarot dissero quelle frasi, ciò che accadde subito dopo su un evento così rapido da rasentare l’incredibile: la luce accumulata dal corpo di White venne rilasciata senza alcun preavviso, risultando in una sorta di onda d’urto a forma di aureola che in un colpo solo travolse i mercenari e polverizzò del tutto le loro armi peculiari. Contemporaneamente, Yue si rialzò in piedi e, quasi come se fosse un vero e proprio lampo nero, non ci penso due volte a colpire ripetutamente i due nemici, dando sfoggio di una forza fisica che sembrava trascendere il sovrumano e “condendo” il tutto con un sorriso che di umano aveva ben poco.

-Ma com’è possibile…?- domandò Mark, completamente travolto da quella potenza.

-Come possono essere tanto forti…?- si chiese invece Charles, ugualmente sopraffatto da tutto ciò.

-Se ve lo dicessi, poi dovrei uccidervi…- disse invece Yue, i cui occhi e il cui sorriso erano avvolti da un’aura più inquietante della sua pelle d’ebano, per poi ridersela e aggiungere -Nah, non è nel mio stile… in ogni caso, buona notte e... incubi d’oro~- con falsa serenità prima di tirare un ultimo pugno ad entrambi.

Fine Cap.11

**L'Angolo dell'Autore** ...no, non è un'allucinazione, cari lettori. Ciò a cui avete appena assistito è una dimostrazione effettiva di due Tarot che, se coinvolti in una lotta seria e senza troppi giri di parole, possono rivelarsi una minaccia autentica e genuina anche per due esperti nell'uso delle armi magiche come Mark e Charles, che sì, forse sono stati seccati troppo rapidamente, ma che volete farci, è colpa loro che hanno voluto sfidarli apertamente. Anche se i poteri di Yue e White sono meglio spiegati nella fiction di Kymyit da cui provengono, il succo è questo: Yue, come una vera e propria Luna, ha le sue "fasi", e quando la sua pelle si annerisce è sia più forte che più feroce ed imprevedibile, e oltre a questo può aumentare la sua forza facendo sì che sia pari o anche superiore come il suo avversario, ma solo dopo averne gradualmente assorbito parte della forza; White invece può usare l'energia sacra che gli è propria anche senza ricorrere ad armi di sorta, ma questo è comunque un azzardo perché se ne usa troppa rischia di affaticarsi troppo o di schiattare. Riguardo invece le capacità dei due Diavoli... beh, li avete visti voi stessi all'opera, no? Non saranno nulla di speciale in fatto di armi, ma ciò non li rende meno pericolosi o sadici, e Yue e White lo hanno appreso a loro spese. Ad ogni modo, sperando che il sorriso finale del Tarot della Luna non vi abbia traumatizzato, ci vediamo al prossimo aggiornamento

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Capitolo 13
*** Tarot contro Diavoli - Seconda parte ***


Cap.12:
Tarot contro Diavoli - Seconda parte

-E voilà, ecco fatto- esclamò un Yue tutto giulivo dopo aver legato come salami sia Mark che Charles, ancora privi di sensi -Adesso se ne staranno un po’ buoni senza fare storie-

-E speriamo bene, perché se si riprendono subito io non sprecherò altra energia sacra- si lamentò White, che nel frattempo era tornato nella sua carta e si stava riposando nel taschino della giacca del Tarot della Luna -Se ne consumo troppa senza usare un’arma rischio la pelle, e non è uno scherzo-

-Ma alla fine ha comunque funzionato, no?- gli chiese Yue, prendendo la carta e parlandoci con tono piuttosto serio -E poi, non credere di essere l’unico infastidito, qui. Hai una vaga idea di quanto mi siano girati i cosiddetti nell’aspettare il momento giusto e ripagare quel bruto di tutte le botte ricevute?-

-Questo perché vuoi sempre prenderti il tuo tempo quando è chiaro che, vista la tua abilità speciale di assorbire la forza nemica, ci avresti messo anche solo due secondi per metterlo K.O.- ribatté il Gerofante.

-Ma se avessi scoperto le mie carte fin dall’inizio poi non ci sarebbe stato gusto…- provò a giustificarsi la Luna, falsamente offeso -Voglio dire, è sempre bello vedere lo sguardo intimorito di chi pensava di avermi messo alle strette, quando in realtà ero io quello in vantaggio fin dall’inizio…- aggiunse con tono sognante.

-C’è comunque da dire che, vantaggio o meno, ce le hanno suonate sul serio…- rifletté White -Certo, questo era proprio nulla in confronto a quella volta contro Padron Vinegar, ma… santi numi, farsi crivellare di colpi così, a sangue freddo… non lo auguro a nessuno…-

-E io che dovrei dire, scusa? A momenti quello scoppiato coi gauntlet mi faceva più nero della mia stessa Forma Novilunio…- ribatté la Luna -Penso sia solo un miracolo se siamo riusciti a resistere per così tanto…-

-Preghiamo solo che la Principessa non si cacci nei guai…-

-Oh, andiamo, White… non ti ho già detto che lei sa cavarsela da sola? Abbi più fiducia in lei, su-

-E va bene… ma se mi riprendo o sento che è in pericolo andiamo subito da lei, e non c’è santo che tenga! Sono stato chiaro, delinquente lunare?-

-Chiaro e cristallino... pretino del cavolo…-

***

-Mh… tu dici che è questo il luogo dove si trova ciò che cerchiamo?- domandò Alì, che insieme a Olaf aveva da poco raggiunto un centro abitato ed insieme erano giunti davanti a quella che, ad un’attenta occhiata, doveva essere una biblioteca.

-Non ne ho la minima idea… i nostri committenti non sono stati molto chiari a riguardo- si limitò a rispondere l’omaccione in armatura, mettendo mano all’ascia -Però, questo è uno degli unici due posti dove, a quanto pare, si potrebbe andare a cercare, perciò…-

-Perciò l’idea sarebbe quella di radere al suolo tutto quanto?- capì al volo l’altro -A me non dispiacerebbe… anche se c’è qualcosa che non mi quadra…-

-In che senso?- chiese Olaf.

-Non trovi sia un po’… strano che nonostante ci troviamo in un villaggio non c’è quella solita atmosfera da “Oh no, scappate! Tutti al riparo!” tipica di tutti i nostri assedi?-

-Ora che mi ci fai pensare… hai ragione! È da quando siamo arrivati qui che non c’è anima viva!-

-Beh, i casi sono due allora… o hanno fatto evacuare l’isola… oppure quei vigliacchi di popolani si stanno nascondendo altrove, sicuri di poter riposare tranquilli mentre i loro “eroi” li difendono…-

-Il problema ovviamente è il “dove”… ma forse non sarà un gran problema se riduciamo in macerie tutta la zona finché non troviamo sia ciò che dobbiamo recuperare sia qualche vittima da fare a pezzi, vero?-

-In teoria sì… sarebbe una buona idea- esclamò Hermit, apparendo davanti alla scalinata della biblioteca.

-In pratica… beh, non avete tenuto conto che ci siamo anche noi “eroi”- disse con sfrontatezza Strength, comparendo dal nulla grazie ad un turbine di sabbia insieme a Leek e Cam

-E mi spiace per voi, ma in quanto eroi saremo più che lieti di fermarvi!- incalzò la Maga dei Tarot, ripulendosi dalla sabbia finitale addosso e aggiungere con ardore -Perché è questa la maniera di Fairy Tail!-

-Fairy Tail?- ripeté Alì, mettendosi in allarme e tirando fuori i suoi kriss.

-Ma pensa che fortuna… non abbia trovato Lupi o civili, ma solo Fate…- si lamentò invece Olaf, per niente stupito dalla comparsa dei tre nemici -Poco importa, li faremo a pezzi nel giro di pochi minuti!-

-Tu devi essere Olaf Bjorn, giusto?- gli domandò Strength, osservandolo bene -Se ciò che mi hanno detto su di te è vero, possiedi un’ascia magica ritenuta una delle più potenti del mondo-

-Proprio così!- fu la risposta da parte dell’omone -Non mi piace vantarmi, ma la mia Warpath ha questa bella fama… e lo sai perché? Perché la sua lama è stata ricavata da un raro minerale che l’ha resa più affilata di un rasoio e resistente quanto la corazza che indosso-

-Allora perché è spaccata nel mezzo? L’hai forse trattata così tanto bene che si è rotta da sola, oh oh oh?- fu ciò che domandò invece Hermit con evidente sarcasmo.

-Oh, questo? Nulla di che, tutta colpa di una donnaccia che 10 anni fa ha voluto ferirmi nell’orgoglio…- ribatté Olaf, mostrando un certo disprezzo nel tono di voce -Ma se fosse ancora viva vorrei proprio vedere chi si ritroverebbe ferito… in più punti e ricoperto di sangue…- proseguì con crescente irritazione.

-Olaf, calmati… se perdi già il controllo così poi sarà dura farti calmare…- lo avvertì Alì appoggiandogli una mano sul braccio, per poi voltarsi verso i nemici e aggiungere -Ah, ma se conoscete il mio amico qui vuol dire che sapete anche di me, giusto?-

-Naturalmente… Alì Ben Saub- gli rispose il Tarot dell’Eremita, ora fattosi serio -Eri ben noto per essere un semplice ladruncolo mediorientale-

-Ma poi un giorno ti sei fatto una fama di terribile predone del deserto dovuta al fatto che possedevi alcuni manufatti che si dicono appartenuti ad un Djinn… o almeno così dicono- proseguì Leek.

-È così, è così!- confermò lo stesso Alì, battendo le mani in segno di giubilo -Certo, ai tempi li possedevo tutti e cinque, ma ora, purtroppo, ho solo queste armi di poco conto…- aggiunse poi con tono triste indicando i kriss che aveva in mano -Ma non è tutto un male, sapete, perché grazie ai segreti del Djinn posso comunque usare le Sabbie Nere-

-Le Sabbie Nere, hai detto?- ripeté Strength, incupitosi -Non starai parlando di QUELLE Sabbie Nere…-

-Può darsi di sì… come può darsi di no- rispose ambiguamente il ragazzino, sorridendo sornione -Ma se vuoi puoi sempre batterti con me per averne conferma… che ne dici?-

-Dico che possiamo procedere anche subito- fu la pronta risposta del Tarot, prima di rivolgersi a Hermit e chiedergli gentilmente -So che potrebbe essere un po’ troppo per te, ma… non è che potresti occuparti tu del bestione mentre io penso al ragazzo?-

-Ehi, a chi hai detto bestione?!- si irritò Olaf, impugnando l’ascia e preparandosi a calarla su Strength -Ora ti faccio a pezzi, poco ma sicuro!- aggiunse in preda alla rabbia.

-Mi dispiace, ma sono io il tuo avversario, oh oh oh- si intromise Hermit, apparendo davanti alla lama e bloccandola con il solo ausilio di un pollice, e senza neanche graffiarsi.

-Che cosa?! Ma stiamo scherzando?!- esclamò sorpreso il guerriero -Da quando in qua i vecchi incartapecoriti si mettono a combattere? Non temi di romperti il menisco o perdere la dentiera?-

-Oh oh oh… sembra che qui qualcuno manchi di buone maniere ed educazione…- disse con tono sarcastico l’Eremita, per niente toccato da quelle provocazioni -Meriteresti una bella sculacciata, sai?-

-Te la do io la sculacciata, vecchiaccio!- si irritò ancora di più Olaf, iniziando a menare fendenti d’ascia a destra e a manca contro l’anziano Tarot, che in tutta risposta si limitò a schivarli tutti.

-Oh oh oh, devo dire che la forza e la giusta coordinazione non ti mancano, mio caro… ma dovresti mirare meglio, altrimenti non mi prenderai mai- lo canzonò Hermit.

-Aspetta che ti prenda sul serio e vedremo se avrai ancora voglia di ridere!- ringhiò il guerriero in armatura, iniziando quindi ad inseguire il suo “insolito” avversario continuando a fendere l’aria con la sua arma.

-Bene, e mentre il nostro nonnino di fiducia tiene impegnato il gigantone, io mi occuperò del suo amico- disse invece Strength, il quale si voltò poi verso Leek e le disse -E voi cosa aspettate, Principessa? Non volevate mettervi alla prova?-

-Pensavo che non me l’avresti più chiesto, guarda- rispose sarcastica la bionda, mettendo a terra Cam e raggiungendo subito il Tarot della Forza -E comunque, mi sarei aggiunta anche senza chiedere, lo sai-

-Siate prudenti, mi raccomando- disse invece Cam, andando a ripararsi da qualche parte -Ricordatevi che potrebbero avere qualche asso nella manica-

-Non preoccuparti- disse la giovane Blackberry -Vedrai che riusciremo a finirli prima ancora che abbiano l’occasione di svelarli!- aggiunse prima di lanciarsi all’attacco assieme ai due Tarot.

-Fatevi pure avanti, allora. Io sono pronto quando volete!- li sfidò Alì, iniziando già a schivare qualche calcio e pugno da parte della Maga e del Tarot, per poi iniziare a sferzare qualche colpo con i suoi kriss.

-Mi raccomando, Principessa, faccia molta attenzione- disse Strength mentre, insieme a Leek, evitava abilmente le lame del nemico -Se veniste ferita da uno di questi pugnali sarà difficile medicarvi-

-E che ti credi, che non lo so?- rispose la bionda, allontanandosi visibilmente dal raggio d’azione del nemico con un paio di balzi all’indietro -Voglio dire, lo si capisce pure dalla forma della lama-

-Cercate il combattimento a distanza? Una scelta saggia, ma nulla a cui non possa rimediare…- commentò il ragazzo col turbante, prima di girare su sé stesso un paio di volte e lanciare le sue armi contro i due… ma solo per venire bloccate ed assorbite da un muro di sabbie mobili eretto da Strength -Oh, e andiamo!-

-Che ti aspettavi, non siamo mica dei sempliciotti- replicò il Tarot della Forza.

-E questo è solo l’inizio- aggiunse Leek, che dopo aver fatto abbassare il muro di sabbia a Strength si lanciò contro a Alì e ingaggio un intenso corpo a corpo -Non credere di cavartela contro di noi solo perché non siamo i vostri rivali storici!- aggiunse riuscendo ad appioppare almeno un paio di pugni e calci al ragazzo, che venne distanziato non poco -Adesso, Strength!-

-Ricevuto!- ubbidì la Forza, invocando a sé una buona quantità di sabbia utile per creare un piccolo turbine con il quale travolse duramente il nemico.

-Ehi, ma che figataaaaa!- fu l’unica cosa che urlò Alì mentre si vedeva letteralmente sbalzato via dal turbine, salvo poi finire col cadere rovinosamente a terra -Ahia… ma perché le cose fighe sono quelle più dolorose?- si lamentò massaggiandosi il sedere dolorante -Oh beh, direi che forse è meglio se attacco anch’io-

-Non aspettavo altro… ma dubito te lo lasceremo  fare!- replicò Strength, ripartendo all’attacco dopo aver preparato una serie di fruste di sabbia su entrambe le mani, con le quali colpì duramente l’avversario senza dargli nemmeno uno spiraglio di reazione -Agisca ora, Principessa! Non diamogli respiro!-

-Consideralo fatto, amico mio!- rispose la giovane Blackberry, eseguendo una serie di salti mortali in avanti prima di raggiungere nuovamente Alì, in quel momento ancora stordito dalle fruste di sabbia, e colpirlo con agilissime mosse di capoeira -Che te ne pare? Mica male per una ragazza come me, vero?-

-Beh, sì… davvero niente male- rispose il ragazzino, cercando di difendersi come poteva, prima di mostrare un sorriso poco raccomandabile e aggiungere -Peccato solo che, da adesso, per voi saranno guai grossi…-

Ma prima che la bionda maga di Fairy Tail potesse chiedergli altro, dal corpo del ragazzo col turbante iniziò a fuoriuscire un’enorme quantità di sabbia nera, la quale la travolse senza alcun preavviso e, subito dopo, iniziò a ricoprirla gradualmente per tutto il corpo. Inquietata da ciò, la ragazza fece il possibile per scrollarsela di dosso, ma più ci provava e più la sabbia aumentava, fino a quando non venne ricoperta da capo a piedi, e solo a quel punto la sabbia si solidificò e mutò la povera ragazza in una vera e propria statua, il tutto mentre Alì si lasciava andare ad una sadica risata. Vedendo tale spettacolo, Strength sgranò gli occhi, sgomento: il suo sospetto su ciò che aveva detto il nemico qualche attimo fa era fondato!

-Perfetto… e con questo siamo ad un nemico in meno per noi- se la rise ancora il ragazzo.

-Oh, no, Principessa!- gridò con tutte le forze Cam, uscendo fuori dal suo nascondiglio -Maledetto, che cosa le hai fatto?! Ora te la vedrai con me!- aggiunse in preda alla rabbia e tenendosi pronto a graffiarlo.

-Rilassati, micetto… ben presto la raggiungerai anche tu, se è questo ciò che vuoi- si limitò a rispondergli Alì, tenendo pronta un’altra dose di sabbia nera e lanciandola apposta contro il gatto col foulard… che però venne invece salvato in extremis dal Tarot della Forza.

-Lasciami andare, Strength, devo vendicare la Principessa!- si lamentò il felino, dimenandosi come un matto nel tentativo di liberarsi dalla presa del Tarot.

-Sì, e magari lasciarti diventare una statua com’è successo con lei? Ma non essere ridicolo!- replicò invece il rosso dalla pelle abbronzata -Non credere di essere l’unico che vorrebbe fargli la pelle… ma dobbiamo restare calmi, altrimenti faremo solo il suo gioco!- aggiunse poi, portando il micio davanti a sé e dirgli ancora -Quindi fammi il favore di calmarti e ascoltarmi come si deve, ok?-

-Ma Strength…- miagolò l’altro -Leek è la mia padroncina… come posso stare calmo in momenti del genere? Se lei morisse… non me lo potrei mai perdonare… e non potrei nemmeno guardare in faccia White… quello come minimo mi scomunica a suon di bazooka!-

-Non sei l’unico, in realtà… quando White si arrabbia sono guai per tutti noi…- gli disse Strength, per poi scuotere la testa e dire -Ma non è questo il punto! Forse ho una mezza idea su come aiutare la Principessa, ma dovrai fidarti di me e non dare assolutamente di testa, ok?-

-Va bene…- annuì il gattino, salvo indicare con la zampa qualcosa dietro il Tarot -Anche perché mi sa che c’è già qualcun altro che sembra piuttosto fuori di sé-

-Eh? Ma di chi stai parlando?- domandò la Forza, per poi voltarsi e notare che Olaf, ormai completamente rosso di rabbia in volto, stava ancora inseguendo Hermit.

-Torna subito qui, vecchiaccio, devo farti a fette!- urlò infatti il guerriero, continuando a collezionare attacchi a vuoto e senza successo.

-Oh oh oh, ma non sei ancora stanco, mio caro nemico? Pensavo fossi uno capace di prendere le cose con molta più filosofia- lo canzonò l’anziano Tarot, il quale dopo l’ennesima schivata si schiarì la voce ed aggiunse -Ad ogni modo, direi che mi sono svagato abbastanza, perciò possiamo anche finirla qui…-

-“Svagato”? “Finirla qui”?- ripeté il gigantesco mercenario, irritandosi ancora di più -Cosa pensi, che tutto questo sia un gioco, vecchiaccio della malora?!-

-Affatto…- rispose l’Eremita -Però nello schivare i tuoi attacchi ho notato che sprechi energie preziose facendo movimenti poco consoni al tuo stile di combattimento- proseguì subito dopo con tono molto più calmo e serio rispetto a prima -E oltre a questo non possiedi la calma e il sangue freddo necessari per affrontare uno scontro prolungato… se accetti un consiglio, faresti meglio a ritirarti-

-Ritirarmi, io?! Ma tu sei tutto matto!- fu la replica da parte di Olaf -Un guerriero forte e potente come me non si ferma né si ritira!- proseguì, alzando nuovamente la sua ascia e tenendosi pronto a colpire -Io vivo solo e unicamente per la battaglia e il sangue! Io sono un barbaro, e come tale…-

-Te ne andrai a nanna, e anche subito, perché mi hai già scocciato!- lo interruppe Strength, il quale non solo bloccò la sua arma all’ultimo minuto, ma provvide anche a stenderlo duramente con solo un calcio al torace e un pugno ben piazzato sul volto, spaccandogli sia l’armatura che la faccia.

-Lo sai, vero, che potevo anche farcela da solo?- gli domandò Hermit, per niente felice di tale intervento.

-Ma come, ti salvo la vita e tu mi ringrazi così? Non sei mica corretto…- ribatté la Forza, leggermente offeso per non avere ottenuto il risultato sperato.

-Ce l’avrei fatta anche da solo… o almeno credo- si giustificò l’anziano Tarot, il quale scosse subito dopo la testa ed esclamò -Oh oh oh, ma ora che ci penso, dov’è finita la Principessa?-

-È laggiù, intrappolata da quell’altro…- gli rispose Cam, indicando con la coda Alì, che nel frattempo aveva preso in ostaggio la povera Leek, ancora trasformata in statua di sabbia nera.

-Oh cielo… e adesso che si fa?!- fu ciò che chiese Hermit.

-Non ne ho idea… ma Strength ha detto che ha un piano, perciò…- disse ancora il gatto.

-Strength ha un piano, hai detto?- ripeté l’Eremita -Oh oh oh, allora se ha tutto controllo posso anche andarmene a riposare. Buona fortuna!- aggiunse prima di svanire e tornare dentro il suo Tarocco, che magicamente andò ad infilarsi dentro una tasca del Tarot della Forza.

-Ma pensa te che scaricabarile...- commentò il gatto, per niente felice di quella decisione.

-Non prendertela così, Cam. Anche se fosse rimasto non è che avrebbe combinato molto, visto che le sue abilità di supporto non sono fatte per gli scontri- disse Strength con tono invece con più calma prima di rimettersi in posizione da battaglia -E poi, sono io quello più adatto per affrontarlo-

-Solo perché anche tu sai usare la sabbia per combattere? Ne dubito- gli rispose Alì, tenendosi ben stretta la statua del suo ostaggio -E detto tra noi, pensi davvero di essere nella co…-

Ma prima ancora che Alì potesse finire di parlare, un gigantesco pugno di sabbia si abbatté su di lui, travolgendolo e facendogli mollare la presa sulla statua di Leek. Non contento, una volta raggiuntolo con un paio di balzi Strength scatenò un’impetuosa combinazione di calci, pugni, gomitate, ginocchiate e raffiche di sabbia, il tutto in una successione così rapida che il mercenario non riuscì a capire nemmeno lontanamente cosa stava succedendo, al punto che non riuscì a reagire o a tentare una singola ripresa.

-Ma che cavolo…?! Potevi almeno lasciarmi finire di parlare, scusa!- protestò Alì, rialzandosi a fatica.

-Mi dispiace per te, ma non sono il tipo che crede molto alla tattica dei ricatti e degli ostaggi…- gli disse invece il Tarot, il cui sguardo si era fatto a dir poco torvo e cupo -Soprattutto se l’ostaggio e il ricatto riguardano qualcuno a me molto caro…- aggiunse mentre iniziava a schioccare sonoramente il collo e intorno a lui iniziavano ad elevarsi diverse colonne di sabbia -Preparati a pagarla cara-

-E-Ehi, no, aspetta!- provò a farlo ragionare Alì -Se sai cosa sono le Sabbie Nere, allora non ha alcun senso uccidermi, lo sai? Se mi togli la vita la tua amica si dissolverà nel nulla-

-Quello se ti tolgo la vita, certo…- rispose la Forza, continuando ad avvicinarsi minaccioso -Peccato per te che non ho intenzione di ucciderti… ma solo di metterti a nanna- disse poi mentre le colonne di sabbia vicino a lui si univano e, dopo molto vorticare, prendevano la forma di un gigantesco e minaccioso Djinn.

-Eh? Ma cosa... che diavolo è quella roba?!- esclamò il ragazzo, completamente impaurito.

-Un piccolo dono a tema, da parte del qui presente Tarocco della Forza…- si limitò a spiegare Strength, per poi schioccare le dita e aizzare il Djinn di sabbia contro il nemico, il quale venne brutalmente picchiato al punto che, non appena finì a terra privo di sensi, le sabbie nere che avvolgevano Leek si dissolsero.

-Ehi, ma… sono libera! Ma che è successo?- disse la bionda, guardandosi intorno un po’ stranita e notando prima Olaf e poi Alì mentre giacevano a terra, sconfitti -Mi sono… forse persa qualcosa?-

-È una lunga storia, Principessa- si limitò a dire Strength -Ma le basti sapere che abbiamo vinto-

Fine Cap.12

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene, anche in questa seconda parte i Tarot si sono fatti valere, ma come vi ho detto nel capitolo di ieri, c'è poco da fare quando ti metti contro degli esseri magici come loro. Sì, lo so, molti di voi avrebbero voluto vedere Hermit fare tante cose, ma credetemi, l'anziano Tarot non è così forte come potrebbe sembrare (infatti è proprio mingherlino e deboluccio di fisico) e quindi avrebbe fatto una bruttissima fine contro quell'energumeno di Olaf. Strength, d'altra parte, ha fatto una bellissima figura in quanto, come avete visto, oltre ad essere il forzuto tra i Tarot è anche un esperto nell'uso della sabbia, ed è specializzato principalmente nelle sabbie mobili. Ovviamente se Leek non fosse stata in pericolo avrebbe fatto molto peggio, quindi per Alì è stata una vera fortuna ottenere questa sua "sconfitta tramite ironia". Comunque, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e... al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 14
*** Interludio con i Diavoli ***


Cap.13:
Interludio con i Diavoli

-Ora basta con i giochetti, furfanti!- esordì White, minacciando con il proprio bazooka Mark e i suoi colleghi, adesso legati tutti insieme -Sputate subito il rospo o giuro che vi spazzo via tutti!-

-Perdi solo il tuo tempo…- rispose Mark, sprezzante -Puoi minacciarci quanto vuoi, ma noi non parliamo-

-Ben detto, compare- aggiunse Charles -Saremmo pure dei criminali, ma di certo non veniamo a spifferare gli affari nostri ai primi che capitano…-

-Preferisco morire piuttosto che rimanere prigioniero di schifosi Maghi Legali come voi!- urlò invece Olaf.

-Non è che così la situazione in cui ci troviamo cambierà di molto, sai?- disse poi Alì, che tra i quattro sembrava essere quello più tranquillo e mansueto -E poi, se gli dicessimo solo un paio di cose magari…-

-No, niente “magari”, mio caro- lo interruppe Strength -Diteci ciò che sapete e forse vi risparmieremo il lusso di andare in prigione con qualche dente in meno-

-Solo se lasci che quella signorina dai capelli a cipolla venga a fare parte del mio harem personale-

-Risposta sbagliata… White, preparati a fare fuoco-

-Con molto piacere, Strength…- ghignò il Gerofante.

-No, no, no, no, state sbagliando tutto!- si intromise Yue -Non era questo ciò che avevo in mente quando si parlava di “sbirro buono e sbirro cattivo”-

-E poi, se li menate di nuovo addio informazioni- aggiunse Cam.

-Senza contare che non possiamo mica tornare dagli altri a mani vuote- concluse infine Leek, la quale si avvicinò ai quattro e aggiunse -Sentite, visto che i nostri alleati non vantano un buon rapporto con voi, non sarebbe più semplice se ci diceste qualcosa in più su cosa avete intenzione di fare?-

-A parte distruggere tutto quanto?- replicò il mercenario col turbante -Beh, ci sarebbe questo libro importante che…- aggiunse, per poi interrompersi ed esclamare -Eh no, io più di così non dico!-

-Ah no, adesso tu dici tutto quello che sai, hai capito?- lo intimidì Strength, minacciandolo con entrambi i pugni serrati e uno sguardo piuttosto inquietante.

-Mi dispiace, ma adesso ci dobbiamo ritirare…-

E come il ragazzino disse questo, un’improvvisa tempesta di sabbia nera irruppe senza alcun preavviso, travolgendo tutti i presenti. A Strength, White e Yue bastò relativamente poco per disperderla, ma non appena lo fecero videro che i quattro si erano letteralmente dati alla macchia, e di loro rimaneva unicamente la corda con cui erano stati legati.

-Ok… devo dire che questa era davvero inaspettata come mossa- commentò uno stupito Yue.

-Maledizione! E dire che c’eravamo quasi!- protestò White, gettando a terra e con rabbia la propria arma.

***

-Ma guarda, sembra che alla fine non sarai la sola a difendere la Gilda- commentò Sasha, osservando come Natasha e il team di Nate fossero già ai loro posti vicino all’edificio della Gilda stessa.

-Io volevo agire da sola…- disse la Maga veterana, indifferente -Sono loro ad essere venuti senza chiedere…-

-Magari volevano solo assicurarsi che andasse tutto bene-

-Andrebbe tutto bene anche senza il loro aiuto… se incrociassero le lame con chi so io potrebbero correre rischi più grandi di loro… anche nonostante le due settimane di allenamento-

-Santi numi, Tasha… io non ho mai avuto problemi con ragionamenti realisti come questo, ma per una volta non faresti molto meglio ad essere meno disfattista e provare a pensare positivo?-

-È dalla tua morte che non vedo o provo più nulla di positivo…-

-Strano… eppure mi sembravi così sorridente e contenta di passare del tempo insieme al ragazzino lunare-

-E questo cosa c’entra, scusa? Sono due cose diverse…-

-Certo, certo… ammettilo che sotto sotto ci tieni a lui-

-Solo perché è stato un mio allievo per un po’ non vuol dire che mi ci sia affezionata… credo…-

-Con chi state parlando, signorina?- si intromise la voce di Nate, il quale era da poco sopraggiunto -Io non vedo nessuno qui…-

-Come mai hai lasciato la tua postazione? Eri preoccupato per me?- gli domandò invece la veterana

-Un pensiero carino, non trovi?- commentò la fantasma dai capelli rossi.

-A dire il vero volevo solo informarvi che non si è ancora fatto vivo nessuno…- si spiegò il ragazzo -Poi però vi ho sentito parlare da sola e…-

-Ahi ahi, sembra che ci abbia scoperto… e adesso che gli rispondi?-

-E da quando in qua è un male parlare da soli? Temi stia perdendo la testa, per caso?- fu la domanda che seguì da parte di Natasha.

-Beh… no, però alcune volte, dopo i nostri allenamenti, ho notato che sussurravate qualcosa a qualcuno… come se nella stanza non ci fossimo solo io e voi- rispose invece il Mago dai capelli argentati -Mi dica la verità, mi state nascondendo qualcosa, non è vero?-

-Tu cosa ne dici, Giovane Lupo?- ribatté ancora la veterana, voltandosi vero il ragazzo e mostrandogli una nuova occhiata gelida -Anche se ti dicessi la verità, mi crederesti?- aggiunse con tono piuttosto solenne e austero -O penseresti che vivere lontano dalla gente abbia influito troppo sulla mia psiche?-

-Ehi, ehi, calma, non faccia così tante domande!- rispose Nate, preso un po’ in contropiede -Guardi, tanto per cominciare, non credo affatto che vivere come un’eremita vi abbia reso pazza o altro…- aggiunse dopo qualche secondo di silenzio -E in secondo luogo, voi in questi giorni non avete fatto altro che ripetermi che “dite sempre sul serio”… perciò che motivo avrei di dubitare delle vostre parole?-

-Mh… la sua logica non fa una grinza, sai? L’hai proprio allenato bene- si intromise di nuovo Sasha, questa volta apparendo vicino al giovane Mago ancora ignaro della sua presenza.

-Ma anche partendo dal fatto che dico sempre sul serio, cosa ti fa credere che ti dirò la pura verità e non qualche semplice bugia?-

-Mh… non credo ci sia un motivo preciso, sa? Forse il fatto che nonostante tutto mi ispirate fiducia!-

-F-Fiducia? Io?- ripeté Natasha, improvvisamente imbarazzata -M-Ma cosa vai a pensare?-

-È così, si fidi- continuò il ragazzo -Certo, non nascondo che mi mettete ancora un po’ di soggezione, ma ho ragione di credere che sotto tutta quell’aria gelida che vi portate dietro si nasconda un animo gentile… altrimenti per quale altro motivo avreste deciso di allenarmi o di partecipare a questa missione?-

-Te l’ho già detto, no? Io mi sono unita a voi solo per essere lasciata sola…-

-Sarà, ma questo non vi ha certo fermata dal voler passare diverso tempo con noi, o insegnarmi come si medita, o leggermi tante di quelle bellissime storie racchiuse nei vostri innumerevoli libri… si, insomma, per essere un’eremita siete piuttosto socievole-

-L’ho già detto che adoro questo ragazzo? No? Allora lo dico adesso: adoro questo ragazzo!- esclamò il fantasma di Sasha svolazzando tutta contenta intorno ai due -Sembra che tu abbia trovato pane per i tuoi denti, Tasha cara… anche se non è la prima volta che succede, ovvio-

-Già… hai ragione… Sasha…- mormorò Natasha, lasciandosi sfuggire un sorriso

-Sasha? E chi sarebbe?- domandò confuso il giovane Pine -Io sono Nate… o il Giovane Lupo, non si ricorda?-

-Certo che mi ricordo, non allarmarti… stavo solo parlando con una vecchia amica… o meglio, qualcuno che, per me, era molto più di un’amica…-

-Una vecchia amica? E dove sarebbe, io non la vedo…-

-È una lunga storia… ma forse, appena finito tutto quanto, potrei anche raccontartela…-

Ma come l’eremita dai lunghi capelli argentati finì di parlare, all’improvviso la misteriosa sensazione che aveva percepito tanto tempo fa si fece risentire, questa volta in maniera molto più vivida e accompagnata dal sentore di uno o due Poteri Magici piuttosto familiari… anche se erano passati diversi anni, la donna non aveva alcun dubbio… si trattava di “loro”. Senza perdere nemmeno un minuto, prese con sé Nate e raggiunse immediatamente l’entrata della Gilda, dove Heather e Yuki si erano già messe in posizione per “accogliere” gli “ospiti attesi”, che altri non furono che Stinger, Fyodor e Siegfried.

-Mh… pare che solo noi tre siamo giunti fin qui- constatò l’uomo dai capelli brizzolati -E a giudicare dal livello del loro potere magico, sembra che i nostri si siano già ritirati…-

-Se lo hanno fatto vuol dire che i loro avversari erano degni di nota- gli rispose invece il leader, prima di posare lo sguardo verso chi aveva davanti -Rimane solo da vedere se lo saranno anche loro…-

-Se pensi che vi lasceremo fare tutto senza fiatare…- cominciò Heather.

-Ti sbagli di grosso- continuò Yuki, mostrando già gli artigli e le zanne.

-Se noi di Moon Wolf vi abbiamo sconfitti una volta, possiamo farlo di nuovo- concluse invece Nate, salvo vedere Natasha pararsi davanti a lui e dire, imbarazzato -Ehm… signorina, guardi che così non vedo nulla-

-Non ve l’ho forse detto?- replicò lei -Se attaccheranno la Gilda, ci penserò io a loro- aggiunse, prima di invocare a sé il suo misterioso bastone con le incisioni -Non me ne vogliate troppo, giovani leve… ma con loro ho un conto che voglio saldare a tutti i costi… ed è ciò che ho intenzione di fare da sola-

-Oh? Ma guarda chi si rivede… Natasha Solve…- esordì Siegfried con tono indifferente non appena vide e sembrò riconoscere la Maga veterana -Ne è passato di tempo… dall’ultima volta che ci siamo visti-

-Dieci anni esatti, per l’esattezza- rispose la donna con voce atona e distante -Ma devo dire che nemmeno tu sei cambiato tanto…- aggiunse osservando con freddezza il leader dei Diavoli -Tuttavia, ciò non cambia il fatto che siamo nemici… e che userò tutto ciò che è in mio potere per fermarvi-

-Curioso, perché anche quei due misteriosi individui che abbiamo incontrato appena sbarcati erano dello stesso identico parere…- commentò il mellifluo Fyodor -Ma tanto, che tu sia da sola o abbia degli alleati non ha molta importanza, soprattutto se alla fine morirete tutti quanti-

-Non se ci penso io a fermarvi- ribatté ancora Natasha, prima di voltarsi verso il team di Nate e dire loro, mentre rilasciava la sua gelida Aura Magica -Mettetevi al riparo e osservate bene, giovani leve… state per vedere all’opera un’autentica Maga di Classe S-

-Siete sicura di non volere una mano, invece?- gli chiese Nate -No, perché tre contro uno mi pare un po’…-

-Niente discussioni, Giovane Lupo…- fu la gelida risposta da parte della donna -Se ci tieni davvero nel voler proteggere la tua Gilda, e se ciò che mi hai detto poco fa è vero… fa come ti dico… e fidati di me…-

-Ma io…- cercò di replicare il ragazzo, salvo sospirare e dirle un semplice -Va bene, ma sia prudente-

-Nate, tu ti preoccupi troppo- commentò Heather, la quale lo prese in braccio a forza e andò a nascondersi con lui vicino a qualche cespuglio limitrofo.

-Se ha detto che vuole occuparsene lei, c’è poco da fare…- aggiunse Yuki, seguendoli a ruota -E c’è da dire che pur non facendo più parte della Gilda sa ancora essere bella autoritaria, vero?-

-Eh già…- dovette ammettere Nate, pur non nascondendo una certa inquietudine nel vedere Natasha, ancora ferma dov’era, sola contro ben tre nemici -Speriamo solo che vada tutto bene-

-Vedo che nemmeno il tuo carattere è cambiato di una virgola- commentò Siegfried -Sempre decisa a  lottare da sola pur di non coinvolgere gli altri… hai decisamente un cuore d’oro-

-Anche se è un nemico, ha proprio ragione, sai?- commentò Sasha -Malgrado tu insista con l’essere distaccata, in quanto a pensare agli altri non sei seconda a nessuno-

-Non fatevi strane idee- replicò atona la donna -Avrei comunque scelto di affrontarvi anche se fossi stata veramente da sola-

-Sì, sì, è assai probabile- disse invece Fyodor, prima di schiarirsi la voce e aggiungere -Peccato, però, che il tempo passa per tutti, e ben consci delle tue abilità abbiamo anche pensato a delle contromisure…- mentre faceva cenno a Stinger di farsi avanti -Dimmi, mia cara, te la sentiresti di lottare contro di lei?-

-…- “rispose” con un cenno la donna dai capelli rossi, per poi avvicinarsi a Natasha e fissarla.

Fine Cap.13

**L'Angolo dell'Autore** E dopo una lunga assenza, riecco Nate e il suo gruppo che riprende la scena, anche se ovviamente i riflettori sono solo leggermente puntati su Natasha, che ora è già pronta  ad affrontare la misteriosa Stinger mentre i nostri eroi dovranno, purtroppo, stare nelle retrovie... ma sarà davvero una cosa così facile? Quali altri misteri nascondono i Diavoli? E quale sarà il loro vero obiettivo, malgrado continuino a ballarci intorno? Questi e forse altri quesiti veranno (forse) risolti nel giro dei prossimi capitoli. Nel frattempo... alla prossima!

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Capitolo 15
*** La Lupa Eremita e lo Scorpione Nero ***


Cap.14:
La Lupa Eremita e lo Scorpione Nero

-Dunque sarebbe lei il vostro nuovo membro?- domandò la Maga veterana -Non credevo foste davvero capaci di “rinnovarvi” nel giro di pochi anni… né di trovare qualcuno più quieto- aggiunse con tagliente sarcasmo prima di mettersi in posizione e prepararsi allo scontro.

-Beh, non sarà… “vivace” quanto Siren- riprese a parlare il mercenario dai capelli brizzolati -Ma ciò non toglie che la qui presente Stinger, detta “Lo Scorpione Nero”, sia comunque tanto efficiente quanto letale… qualità che per entrare nel nostro gruppo sono assai fondamentali-

-Non so te, ma questa qui non mi piace, né promette nulla di buono…- disse invece Sasha, divenuta stranamente inquieta dopo aver dato una rapida occhiata alla misteriosa rossa dal volto coperto -E poi, non trovi che abbia un’aria un po’ troppo… familiare?-

-Sembri avere un’alta opinione riguardo a lei, Fyodor…- commentò la “Lupa Eremita” -Rimane solo da scoprire se sarà davvero meritata…-

-Ovviamente…- disse di rimando l’uomo, per poi preparare le dita come per schioccarle e dire -Ma ora basta parlare… Stinger, procedi!-

Non appena Fyodor schioccò le dita, la silenziosa donna dai capelli rossi non perse tempo e, dando sfoggio di un’incredibile rapidità, cominciò a tempestare di assalti Natasha, che di riflesso prima tenne la guardia serrata proteggendosi col suo bastone e poi creò davanti a sé una barriera composta da diversi cristalli di neve uniti uno sopra l’altro. Anche vedendo quella difesa, però, la rossa non si scompose e, a sorpresa, avvolse le mani in quelle che parevano fiamme verdi e ripartì all’attacco, sciogliendo la barriera in pochi attimi e bruciando parte dei logori vestiti dell’avversaria, che in tutta risposta la spazzò via scagliandole addosso una gelida quanto potente tormenta a distanza ravvicinata.

-Hai visto che roba? È agile e scaltra… ma quelle fiamme verdi…- commentò il fantasma di Sasha, insospettitasi visibilmente dopo aver visto quella rossa in azione.

-Già… non può essere… solo una persona conosce quel tipo di Magia…- rispose Natasha, strappandosi una manica ormai annerita della propria camicia e facendo lo stesso con la sua gonna, accorciandola quel che basta per non intralciarle i movimenti -Qui c’è qualcosa che non quadra…-

-Qualunque cosa sia questo “qualcosa” è meglio se non ci pensi troppo, perché sta per tornare alla carica!-

E infatti, non mostrando alcun tipo di danno visibile, Stinger ripartì alla carica e, ancora con le mani avvolte dalle misteriose fiamme verdi, provvide a tentare un’altra lunga serie di assalti contro la Maga veterana, che in tutta risposta non solo li evitò come poteva, ma in almeno un paio di occasioni riuscì a contrattaccare lanciandole prima una serie di stalattiti di ghiaccio e successivamente un’altra tormenta. Purtroppo, però, la mercenaria dai capelli rossi riuscì a superare anche quei due nuovi ostacoli grazie alle fiamme verdi, questa volta lanciate a mo’ di fiammata dalle mani. Cominciando a sentirsi già in crisi nonostante lo scontro fosse iniziato solo da poco, Natasha provò a lanciare qualche nuovo incantesimo tramite il suo bastone, ma Stinger fu più veloce di lei e le scagliò addosso una vera e propria palla di fuoco, incenerendole sia il bastone che un’altra buona parte dei vestiti, oltre che regalarle diverse bruciature su tutto il corpo prima di assistere silenziosa alla sua caduta di faccia sulla neve.

-Tasha!- gridò a squarciagola Sasha, svolazzando vicino all’ex Maga di Classe S -Stai bene, tesoro? Ti prego, dì qualcosa! Qualsiasi cosa!-

-Che… potenza…- si limitò a mormorare la donna, cercando di rialzarsi a fatica, ma venendo atterrata da un calcio in viso da parte di Stinger, la quale si riavvicinò a lei e la prese poi per ciò che rimaneva della sua malconcia e ingiallita camicia -Com’è possibile… che tu sia così forte?-

-Non è forse ovvio, mia cara Natasha? La nostra Stinger è così forte perché è forte quanto te…- fu Fyodor a prendere la parola per risponderle, mentre la rossa la stendeva nuovamente a terra con un semplice pugno e si ritrovava in mano il resto della camicia di lei -E questo perché l’abbiamo personalmente addestrata facendole studiare a fondo gli stili di combattimento usati da te e la tua defunta compagna Alexandra… condendo il tutto anche con la Magia che era propria di quest’ultima…-

-Ma com’è possibile…?- fu ciò che domandò la veterana, per niente preoccupata di essere a seno nudo davanti a tutti -Quel tipo di Magia del Fuoco… Soul Flame… era una specialità che era propria solo ed unicamente di Alexandra… era praticamente unica nel suo genere… a meno che…- aggiunse mentre si rialzava nuovamente in piedi, per poi sgranare gli occhi ed esclamare -No… no, non può essere…-

-Oh, sì, invece…- replicò il viscido mercenario, voltandosi verso Stinger e dicendole -Avanti, mia cara, sii gentile e mostra a questa povera stupida il tuo bel visino-

-…- annuì la rossa, abbassandosi lentamente la maschera e mostrando a Natasha un viso completamente identico a quello di Sasha, solo dai lineamenti molto più affilati e un paio di occhiaie piuttosto pronunciate.

-Eh?! Ma quella… sono io?!- esclamò il fantasma di Sasha, totalmente spaesata da quell’inquietante e improvvisa rivelazione -Ma… come posso essere lì quando in realtà sono qui?!-

-Sa… Sasha?!- fu ciò che esclamò invece la bionda, sgranando ancora di più gli occhi e cercando di avvicinare una mano sul suo viso, ma finendo solo col venire brutalmente pestata dalla rossa.

-Vorrei poterti dire che si tratta proprio di lei, mia cara Natasha…- riprese a parlare il mellifluo Fyodor, assistendo con un certo gusto a quella scena -Ma in realtà non è affatto così…- aggiunse mentre in quel momento Stinger aveva iniziato a prenderla a calci un po' ovunque.

-Co… come sarebbe?!- chiese l’ex Maga di Moon Wolf, cercando invano di reagire -Ha il suo volto, i suoi capelli, la sua Magia… come può non essere lei?-

-Forse perché io sono proprio qui vicino a te?- domandò sarcastica la rossa spettrale mentre la sua controparte vivente continuava ad assalirla -Ma a parte questo, è davvero strano!-

-Oh, ma la risposta è molto più semplice, in quanto si tratta di un clone- continuò il mercenario -Certo, ci è costato tempo e fatica farla nascere e sviluppare per bene dal materiale genetico madre, così come l’adottare gli accorgimenti necessari per evitare che ci tradisse… ma il risultato è stato soddisfacente-

-Un clone… hai detto?- ripeté la donna, provando a fermare la nemica con una barriera di ghiaccio, ma senza alcun successo, e finendo picchiata ancor più violentemente da Stinger -Ma come è possibile… il corpo di Sasha è stato cremato… come potete… averla clonata… così facilmente?-

-Beh, ci sono molti modi per lasciare tracce di DNA, a vuole può trattarsi di sudore, a volte di capelli…- spiegò ancora l’uomo, per poi fare una pausa e aggiungere, ghignando maligno -A volte il sangue…-

-Sangue?- ripeté Natasha, cercando di resistere e contrattaccare come poteva -Ma le uniche tracce di sangue lasciate da lei sono state quando… oh, no…-

-Proprio così… Stinger è nata usando il sangue che la tua compagna ha versato durante quella missione 10 anni fa…- confermò Fyodor, il quale iniziò ad allontanarsi per dirigersi verso l’entrata della Gilda.

-Considerati onorata, però… per la tua ultima battaglia avrai occasione di morire per mano di qualcuno a te molto caro...- aggiunse il leader dei Diavoli, voltandosi un’ultima volta verso Natasha prima di proseguire.

-No… non posso permettervi… di avanzare…- cercò di opporsi la maga veterana, iniziando un disperato contrattacco contro gli assalti di Stinger e riprendere a difendersi, ma bloccandosi non appena cercò di tirarle un pugno sul viso -Ma cosa…?!-

-…- l’assassina dai capelli rossi non rispose, ma si limitò ad un lieve sorriso strafottente e, approfittando di quell’attimo riprese il vantaggio sulla sua avversaria, ricorrendo sia ai soliti assalti che alle fiamme verdi, regalandole quindi un misto di ferite, lividi e nuove ustioni su tutto il corpo.

-Tasha, no!- gridò disperata la fanciulla spettrale -Ti prego, Tasha, rialzati! Non puoi perdere contro di me, anche si tratta solo di un clone!-

-Questo… lo so…- rispose l’altra, cercando di rialzarsi ancora, ma scivolando malamente sulla neve, ormai diventata sporca e fangosa -Lo so bene… eppure… non ce l’ho fatta a toccarti…- aggiunse mentre la voce iniziava ad incrinarsi e le lacrime a scendere -Credevo di essermi data pace… e invece…-

-Tasha…-

-Perdonami… Sasha… perdonami davvero, ma… io… ti ho già persa una volta… e ho sofferto così tanto… non voglio… che mi capiti ancora… non voglio… non… voglio…-

-Tutto ciò è ironico, non trovi?- commentò Fyodor, per niente toccato da ciò che stava sentendo mentre ormai mancavano pochi passi davanti all’entrata di Moon Wolf, mentre metteva mano alla frusta.

-Già… è un vero peccato che anche i migliori come lei cadano così in basso…- gli rispose Siegfried, facendo altrettanto e tirando fuori la sua spadona -Ma ora basta parlare di lei… abbiamo un lavoro da fare!-

E senza aggiungere altro, i due mercenari si lanciarono verso l’entrata della Gilda, pronti a sfondarla con un semplice assalto, mentre Stinger, vedendo la propria avversaria ormai ridotta ad uno stato davvero pietoso, era già pronta a darle il colpo di grazia davanti ad un’impotente e sgomenta Sasha, che essendo un fantasma poteva fare ben poco… ma poi, proprio quando i tre Diavoli stavano per dichiarare la loro vittoria, accadde l’impensabile: un’improvvisa tempesta di neve si abbatté in tutta la sua potenza su Siegfried e Fyodor, respingendoli. Allo stesso tempo, proprio quando Natasha era sul punto di lasciarsi andare, un paio di falci di luna energetiche si intromisero davanti alle due, obbligando l’assassina a distanziarsi. Alzando lo sguardo, Natasha vide con sorpresa che Nate si era appena schierato in sua difesa.

-G-Giovane Lupo?!- esclamò debolmente la donna -Ma… perché…?-

-Se volete sgridarmi, signorina, vi consiglio di farlo più tardi- si limitò a dire lui -Perché adesso ho solo voglia di fare tre cose: combattere, proteggervi… e dare una lezione a questi maledetti!-

Fine Cap.14

**L'Angolo dell'Autore** ...paura, eh? Effettivamente, in questo capitolo, intenzionalmente o meno si può respirare un'atmosfera piuttosto cupa, data la forza di Stinger e la scoperta della sua vera identità, così come il terrore genuino provato da Natasha... il punto è: basterà solo l'intervento di Nate a ribaltare la situazione? E i Diavoli ci sveleranno che diamine cercano, una volta tanto? Per scoprire questo e altro, abbiate pazienza ancora per un po' e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 16
*** Lupi al contrattacco ***


Cap.15:
Lupi al contrattacco

-Una barriera magica che si attiva al primo sentore di un nemico, eh?- commentò Siegfried, rialzandosi e scrollandosi di dosso la neve -Quel vecchio del loro Master ha pensato proprio a tutto… malgrado gli anni passati sa essere ancora un ottimo tattico-

-Già… e come se non bastasse i ragazzini che erano con Natasha si sono fatti rivedere- disse invece Fyodor, osservando Nate, pronto a lottare contro Stinger -Credo che dovremmo ridefinire le priorità della nostra missione… e liberarci anche di loro…-

-Tu dici? A me sembra che sia lei ad avere tutto sotto controllo- rispose il leader dei Diavoli, prendendola con filosofia e ritirando via la sua spada -E poi, potrebbe essere interessante vedere cosa sa fare questa nuova generazione di Moon Wolf… chissà se non otterrai qualche nuovo dato per te-

-Mh… a questo non ci avevo pensato, in effetti- soppesò l’uomo in verde -Volendo potrei creare anche dei nuovi cloni per la nostra causa!-

-Questo sarà tutto da vedere- intervenne Yuki, mostrando le zanne e incominciando a latrare verso i due.

-Avete già rovinato qualcuno in quel modo, non vi permetteremo di farlo ancora- aggiunse Heather, tenendo pronte le sue Chiavi d’Argento.

-Ah, ma davvero? Vorrei proprio vedere come farete ad ostacolarci- esclamò di rimando Fyodor, prima di schioccare le dita e dire -Stinger, arrostisci queste due scocciatrici!-

-Eh?!- esclamarono le due, prima di vedere la rossa ubbidire e lanciargli contro una palla di fuoco verde.

-Heather, Yuki!- gridò Nate, vedendo le sue compagne in difficoltà e, dopo aver usato il Moon Slide per raggiungerle, saltare in loro difesa ed ergere il Moon Shield, disperdendo così l’attacco -State bene?-

-Sì, per fortuna…- rispose Heather, per poi voltarsi e notare che Siegfried e Fyodor erano spariti -Ma a quanto pare quei due si sono già dati alla macchia-

-Mi sa che abbiamo un problema molto più grande a cui pensare…- disse invece la lupa, notando che dopo aver attaccato le due Stinger era nuovamente pronta a dare il colpo di grazia a Natasha.

-Oh, accidenti!- esclamò il ragazzo, cercando subito di raggiungerla -Ragazze, non serve che mi ripeta, ma dobbiamo assolutamente proteggere la signorina!-

-Consideralo già fatto... Altar, ci serve il tuo aiuto!- non se lo fece ripetere due volte la Maga Stellare, invocando subito lo Spirito dell’Altare -Non c’è tempo per spiegare, ma limitati ad aiutarci, per favore!-

-Procedo volentieri, milady!- disse la diretta interessata, agitando il proprio bastone e creando una sorta di cerchio magico protettivo, con tanto di barriera luminosa, intorno a Natasha, che per la seconda volta venne salvata dall’assalto della rossa.

-E questa… cosa sarebbe?- domandò la maga veterana, non nascondendo una certa sorpresa

-La Barriera dell’Altare- commentò il ragazzo, riconoscendo quella sorta di incantesimo -In questo modo sarete al sicuro e riprenderete le forze allo stesso tempo- aggiunse prima di intercettare la mercenaria dai capelli rossi e ingaggiare subito il corpo a corpo con lei -Al resto ci penso io, non si preoccupi!-

-Ma se quella donna… è riuscita a mettere persino me in difficoltà, come puoi credere che possa cambiare qualcosa se sei tu il suo avversario?- gli chiese ancora Natasha.

-Beh, non posso mica saperlo se prima non ci provo, no?- fu la risposta da parte di Nate, il quale schivò con agilità qualsiasi attacco da parte di Stinger prima di rilasciare il Moon Shine, abbagliandola -E poi, ho una certa voglia di mettere alla prova quanto ho appreso da voi!-

E a riprova di questo, il giovane Pine impugnò le sue armi, le Zanne di Luna, e ripartì immediatamente all’attacco, sfoderando in rapida sequenza le Lame di Luna Crescente, il Moon Cross e, a sorpresa, anche l’Onda di Luce Lunare, non dando alcun respiro alla misteriosa nemica e atterrandola malamente a terra. Malgrado questo, però, pur iniziando a mostrare qualche danno, la rossa non si scompose, e in tutta risposta scagliò dalla bocca un vero e proprio vortice di fiamme verdi contro il ragazzo, il quale si riparò ergendo subito il Moon Shield e successivamente si lanciò ancora una volta su di lei, girando vorticosamente su sé stesso e finendola con la Danza del Plenilunio.

-Accidenti…- commentò Heather, letteralmente sbalordita dalla performance del suo ragazzo -Non ho mai visto Nate così… è agile, pensa in fretta, e ogni mossa che esegue è praticamente perfetta…-

-A quanto pare l’allenamento con la signorina deve avergli fatto bene- disse anche Yuki, per poi notare il ragazzo usare il Moon Slide per indietreggiare spensierato dal luogo dello scontro -Forse anche troppo…-

-Non preoccuparti, Yuki… non mi sto ancora rilassando- disse invece il diretto interessato, che una volta raggiunte le due e la sua “maestra” era tornato subito sul chi vive -Tra l’altro, se quello che ha detto quel vecchietto è vero, dubito che una simile scarica di mosse possa davvero averla messa a nanna-

-Infatti…- gli diede ragione Natasha -Anche se quella donna è solo un clone, le sue abilità sono comunque tali e quali alla mia defunta compagna… vale a dire l’equivalente di una Maga di Classe S-

-Tecnicamente non sono così “defunta”, ma non importa…- commentò imbronciato il fantasma di Sasha.

-E come tale un solo errore nell’affrontarla potrebbe essere fatale, giusto?- ribatté il ragazzo, osservando poi la rossa mentre si rialzava senza alcuna fatica e faceva schioccare sonoramente il collo -Non è certamente un avversario alle mia portata… ma farò ciò che posso per fermarla, ha la mia parola!-

Detto questo, il ragazzo tirò un sospiro profondo e si lanciò nuovamente all’attacco, pronto ad un altro rapido quanto intenso round con Stinger. Sia lui che il resto delle presenti, però, era del tutto ignaro del fatto che Siegfried e Fyodor, anziché darsi alla fuga, si erano invece abilmente celati dietro ad un incantesimo di invisibilità, e ora stavano osservando Nate con evidente interesse.

-Affascinante… affascinante…- commentò intrigato il mercenario in verde -Malgrado la giovane età, questo ragazzo ha indubbiamente talento da vendere-

-E la sua Magia non è da meno, invero…- aggiunse anche il leader dei Diavoli, vedendo come riusciva a tenere testa agli attacchi della silenziosa donna dai capelli rossi -Se passasse dalla nostra parte potremmo ricavarne un guerriero di tutto rispetto-

-Oppure potremmo ricorrere al mio solito metodo…- propose l’altro.

-Potrebbe essere un’idea… ma per il momento assistiamo al resto di questo incontro e poi si vedrà…-

-Come vuoi, Sieg… speriamo solo che Stinger non mi si riveli inutile dopo questa missione-

-In caso succeda sappiamo molto bene cosa fare…-

-Ovviamente… anche se un po’ mi dispiacerà fare questo alla mia adorata… o forse no?-

E mentre Fyodor si perdeva in elucubrazioni tutte sue, Siegfried pensò invece di tornare con gli occhi fissi sul combattimento, il quale nel giro di poco tempo prese una piega ancora più intensa del previsto, con Stinger che usando le sue fiamme per il corpo a corpo era riuscita ad arrecare qualche danno a Nate, anche se in maniera più superficiale rispetto a Natasha, e lo stesso Nate che, deciso a voler chiudere quello scontro il più in fretta possibile, rilasciò la sua Aura Magica e, senza perdersi in altre cerimonie, si lanciò contro la nemica, massacrandola a piena forza con l’Impeto del Novilunio. La rossa, completamente travolta da quell’assalto, cadde nuovamente a terra, e nonostante qualche secondo dopo sembrasse sul punto di rialzarsi, mise un piede in fallo e si ritrovò col cadere di faccia sulla neve. Dopo aver assistito all’esito di tale scontro, entrambi i Diavoli si resero conto di non poter più continuare la loro missione e, non curandosi nemmeno di recuperare la loro alleata, invocarono un varco oscuro e se ne andarono.

-Ho… ho vinto?- si domandò Nate, ancora stupito di ciò che aveva appena fatto -Ci sono riuscito sul serio?-

-Non saprei… perché non ti dai un pizzicotto, giusto per sapere?- disse Yuki con evidente sarcasmo.

-A me ne servirebbe più di uno… perché tutto ciò mi lascia davvero senza parole- disse Heather, con gli occhi letteralmente spalancati dallo stupore.

-Da non credere…- commentò invece la maga veterana -Io non ho potuto nulla contro di lei… eppure lui…-

-Eh sì…- aggiunse lo spettro di Sasha, anche lei visibilmente sorpresa -A quanto pare è riuscito a fare nera la mia controparte cattiva nel giro di… che ne so, circa due quarti d’ora? È davvero bravo, questo tuo allievo-

-A quanto pare… devo averlo sottovalutato…- ribatté Natasha, la quale si alzò da terra ed uscì dalla Barriera di Altar e si avvicinò al ragazzo -Mi hai davvero stupita, Giovane Lupo… chi si aspettava che saresti riuscito in un’impresa così rischiosa?-

-Guardi, sono stupito quanto lei, signorina- rispose il diretto interessato, il quale si voltò poi verso Stinger e aggiunse -Non sono così sicuro se i miei attacchi le abbiano fatto chissà quale danno, però… devo dire che giusto qualche filo da torcere me lo ha dato-

-E ora che abbiamo vinto… che si fa? Facciamo rapporto al Master?- intervenne la Lupa Guardiana.

-Per adesso attendiamo il ritorno della Ragazza dei Tarocchi, e da lì…- rispose Natasha, prima di notare che la vista le si stava appannando e la testa le stava girando, oltre ad avere le gambe sul punto di cedere.

-Uh? Signorina, va tutto bene?- domandò Nate, facendole subito da sostegno.

-Sì, sono solo un po’ stanca… e affaticata… ma nulla di grave…- rispose lei, prima di voltarsi verso il giovane Pine e dirgli, accennando un tenue ma stanco sorriso -E inoltre… credo di doverti delle scuse… e anche non poche spiegazioni…-

-Mi dirà tutto a tempo debito, ma che ne dice se prima di quello torniamo a casa?-

-Sì… forse è meglio…- annuì la donna, seguendo lentamente i passi del ragazzo -Torniamo… a casa…-

Fine Cap.15

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che, grazie a Nate e un po' della sua fortuna, l'attacco dei Diavoli venne scongiurato. Ma se pensate che sia tutto finito qui vi sbagliate di grosso, visto che ci sono ancora molte cose da scoprire e molte altre imprese da affrontare... ma i nostri eroi ne saranno davvero pronti? Speriamo di sì, altrimenti questa storia non avrebbe motivo di esistere xD Detto ciò, al prossimo capitolo!

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Capitolo 17
*** Calma ***


Cap.16:
Calma

-Signorina? Signorina? Andiamo, si svegli…- echeggiò una voce familiare alla maga veterana, spingendola ad aprire gli occhi e notare che a chiamarla non era altri che Nate -Oh, meno male, vi siete ripresa-

-Uh? Giovane… Lupo?- domandò spaesata la donna, prima di guardarsi intorno e notare che, oltre ad essere “vestita” solo di bende un po’ su tutto il corpo, si trovava nella camera del ragazzo -Ma… non eravamo vicino alla Gilda? Come ci sono arrivata qui? E perché sono nuda?!- aggiunse ancor più spesata e confusa.

-Ma come, non si ricorda?- la interruppe il giovane -Dopo che avete detto “torniamo a casa” siete svenuta all’improvviso, e quindi ci è toccato chiedere ad Altar di trasportarci fin qui per capire meglio cosa avevate-

-E poi… cosa è successo?- chiese la donna.

-Beh, premettendo che di diagnosi mediche ci capisco poco…- rispose timidamente lui -A quanto pare oltre alle ferite fisiche durante la lotta con quella Stinger vi siete sforzata troppo fisicamente e mentalmente, al punto che il vostro corpo ha ceduto e vi ha regalato un bel po’ di febbre e tutta la stanchezza accumulata-

-F-Febbre, hai detto?- ripeté lei strabuzzando gli occhi -Ma… non è possibile… è da quando sono diventata maestra nella Magia del Ghiaccio che non mi è più venuta…-

-E invece è successo… al punto che oltre a scottare parecchio avete pure delirato nel sonno…- spiegò ancora il giovane Pine -Più e più volte-

-Ho addirittura… delirato?- ripeté ancora la donna dai capelli argentati, prima di arrossire visibilmente, nascondere il viso dietro le mani e i capelli e aggiungere -Oh, mio Dio… spero di non aver detto qualche parola di troppo mentre ero in quello stato… magari vi ho persino offeso…-

-A dire la verità non avete fatto altro che ripetere “Sasha, Sasha… non mi lasciare” e cose di questo tipo…- precisò in realtà Nate, anche lui arrossito, prima di aggiungere -Il tutto mentre senza accorgervene mi tiravate a voi e mi tenevate abbracciato alle vostre… ehm… forme…-

-Oh… ho fatto solo quello, quindi? Ma pensa…- fu ciò che disse Natasha subito dopo, pur non tradendo un certo imbarazzo -Allora… non ho rischiato di offendere te o i tuoi amici o il Master?-

-Affatto… mi avete solo abbracciato credendomi questa fantomatica Sasha…- annuì Nate.

-Ti… chiedo scusa per quanto successo, allora…- disse lei con tono dispiaciuto -Mi auguro solo che la Fanciulla Stellare non si sia… sai, ingelosita troppo-

-Nah, può stare tranquilla, anche se io e lei siamo fidanzati, Heather non morde mica per certe cose… anche se ci è mancato poco, in effetti…- la tranquillizzò Nate, per poi scuotere la testa e aggiungere -Ehi, aspetta un momento… ho sentito bene? Avete appena detto scusa?-

-Sì… perché?- domandò l’ex Maga di Classe S -C’è forse qualcosa di strano nel chiedere scusa?-

-Beh, no… però è la prima volta che vi vedo così… come dire?-

-Così… come? Emotiva?-

-Socievole… anche se, a giudicare dalle vostre reazioni, forse avete ragione voi-

-Capisco… quindi, suppongo sia la prima volta che vedi la vera me stessa- riprese a parlare lei, ora con voce più calma e rilassata -Così aperta, così vulnerabile…-

-Così affettuosa e prona ad abbracci calorosi…- aggiunse Nate con tono sarcastico -Ma a parte gli scherzi, sono contento che vi siate ripresa così in fretta, anche se avete dormito praticamente tutto il giorno… al punto che tutti stanno già dormendo…-

-Dovevo essere ridotta piuttosto male se ho riposato così tanto…- commentò Natasha, per poi osservare le bende in cui era avvolta e aggiungere -E a giudicare dal lavoro che avete fatto per curarmi, è stato così-

-Già… quella Stinger era un vero mostro di potenza, anche se non mi aspettavo che… beh, si trattasse di un clone della vostra ex compagna di team- ribatté il giovane, serrando irritato i pugni -Quei maledetti… come possono giocare così con la vita delle persone?-

-A quanto pare possono… e lo hanno fatto in maniera impeccabile…- rispose la veterana con tono amaro, stringendosi tra le proprie spalle -Dato che dieci anni fa io e Sasha… o meglio, Alexandra, siamo riuscite a mettergli bastoni tra le ruote, quei sette hanno voluto vendicarsi su entrambe…-

-E in questo modo, sapendo che non avreste avuto il cuore di uccidere qualcuno a voi caro, loro avrebbero poi avuto la strada spianata per dare una dura lezione anche alla nostra Gilda?- domandò ancora Nate.

-Può darsi…- disse la donna con tono ancora più grave -Ma se volevano vedermi piegata e in lacrime, ci sono riusciti benissimo- aggiunse, per poi voltare lo sguardo verso il giovane e dirgli, mostrandogli un tenue ma sincero sorriso -Però… se non fosse stato per il tuo intervento ora non sarei qui… e te ne sono grata-

-D-Dice sul serio?- esclamò lui, sorpreso da quell’improvvisa affermazione -Non siete arrabbiata perché vi ho disobbedito anziché restare in disparte come avevate detto?-

-E come potrei essere arrabbiata con chi mi ha salvato la vita?- replicò lei, avvicinando una mano verso i capelli del ragazzo e scompigliandoglieli un po’ -In casi come questo hai solo fatto la cosa giusta… e questo malgrado ti avessi dato un ordine preciso in quanto tuo superiore-

-Ah, bene, questo mi consola…- disse ancora lui, accennando una timida risata -Comunque, se vi state chiedendo cosa vi siete persa mentre stavate dormendo… beh, oltre a voi ci siamo portati dietro Stinger, sperando che malgrado tutto potesse rivelarci qualcosa riguardo gli Ice Devil-

-E avete avuto successo?-

-Purtroppo no… dopo mezz’ora passata ad interrogarla in più modi, abbiamo scoperto che la causa del suo mutismo è un brutto sfregio alla gola… e quindi addio informazioni-

-Avete provato a farle scrivere qualcosa su un foglio, in alternativa?-

-Certo, ma col solo risultato che ci ha scritto “andate tutti quanti a farvi…”-

-Sì, sì, hai reso l’idea… ma passando ad altro, come avete fatto a tenerla buona ed evitare che attaccasse?-

-Ho solo usato una tecnica che volevo provare da parecchio, ovvero il Moon’s Bind! Catene di energia lunare che si avviluppano al nemico e lo intrappolano per un po’-

-Semplici catene di energia? Ma Giovane Lupo, Stinger ha comunque la forza di una Classe S, avrebbe potuto liberarsi anche subito!-

-Non in questo caso, dato che possono assorbire l’energia fisica del prigioniero ogni volta che questi cerca di dibattersi o liberarsi… sa com’è, ho creato questa mossa tenendo presente che in futuro potrei ritrovarmi ad affrontare avversari molto più forti di me…-

-Oh… ma allora hai pensato proprio a tutto…-

-Ho solo imparato a considerare apertamente ogni possibilità… proprio come consigliava sempre durante il nostro allenamento insieme-

-E la cosa non può che rendermi fiera di te… anche se non sei un mio allievo ufficiale-

-Grazie…- rispose Nate, mostrando un timido sorriso alla donna -Però adesso rimane comunque il fatto che siamo al punto di partenza, visto che forse non sapremo mai cosa hanno in mente quel Siegfried e i suoi…-

-Una mia vecchia conoscenza diceva sempre che fin che c’è vita c’è speranza…- ribatté Natasha, il cui sguardo ora sembrava mostrare una luce diversa dal solito -Per tanto, se continueremo a perseverare forse riusciremo a trovare una soluzione-

-E in che modo?- domandò il ragazzo -Avete già qualche idea?-

-Forse, ma per far sì che funzioni avremo bisogno di un piccolo aiuto da parte di Sasha…-

-In… che senso?- disse dubbioso il giovane Mago del Nord -Lo sapete anche voi, vero, che la vostra compagna non è più tra noi? Voglio dire, l’avete confermato voi stessa-

-Forse il suo corpo non è più qui, è vero…- rispose l’ex Maga veterana -Ma la sua anima, o meglio, il suo spirito, potrebbe darci una mano non indifferente in questa missione- aggiunse, per poi alzare lo sguardo verso il soffitto e dire -Sasha? Sei ancora qui, non è vero? Se è così puoi anche smetterla di nasconderti-

-Signorina, ma che state…?- esclamò Nate, salvo interrompersi non appena vide, in tutta risposta, palesarsi davanti a lui e alla sua “maestra” una spettrale e biancovestita figura dai capelli rossi -Ma che cavolo…?!-

-Giovane Lupo… anche se avrei preferito parlartene in un altro momento… ti presento la mia vecchia compagna di avventure… nonché mio… beh, antico amore…- disse poi Natasha, tradendo una certa nostalgica malinconia nella voce -Alexandra Brann… detta anche Sasha-

-Ehi, piano con le parole- protestò il fantasma dai capelli rossi, voltandosi verso Natasha -Anche se ora sono un fantasma non c’era bisogno di darmi dell’antica- aggiunse con tono falsamente offeso, per poi notare Nate con la coda dell’occhio e dire, ora con voce più calma -Ad ogni modo… piacere di conoscerti, ragazzo-

-P-Piacere mio, signorina Sasha…- disse il diretto interessato facendo un breve inchino -Cavoli, questa è la prima volta che incontro qualcuno di così… trasparente- aggiunse osservando l’evanescente figura della nuova arrivata -Ah, mi perdoni se non le stringo la mano, ma sa… non potrei farlo neanche se volessi-

-Non preoccuparti, piccino, una volta che si è come me certe cose diventano un’abitudine- sembrò prenderla con filosofia la rossa -Ad ogni modo, se te lo stai chiedendo… sì, sono io colei che di tanto in tanto faceva parlare da sola la tua maestrina… anche se non era intenzionale- aggiunse con tono un po’ imbarazzato.

-Beh, effettivamente avevo iniziato a nutrire qualche dubbio…- rispose lui -Però la signorina mi aveva comunque promesso che un giorno mi avrebbe parlato di voi, perciò… ah, posso farvi solo una domanda?-

-Ma certo… dimmi pure-

-Quando ha detto “mio antico amore”… intendeva proprio… in quel senso?-

-Certo… quando ero ancora in vita io e la mia dolce Tasha siamo state insieme… ed eravamo anche una gran bella coppia!- disse con un certo entusiasmo la rossa, per poi svolazzare vicino a Natasha e mimare un bacio sulla guancia di lei, facendola un po’ arrossire -Beh, non così grande, però… ci volevamo molto bene-

-Perché, è forse un problema amare qualcuno?- domandò la veterana, visibilmente in imbarazzo malgrado l’espressione calma e rilassata che ora le si era dipinta in volto.

-Ma figuriamoci se rappresenta un problema- replicò subito il ragazzo -Voglio dire, l’amore non ha forma o colore, per cui perché mai dovrebbe essere una cosa da nascondere o tacere?-

-Beh… non tutti possono essere di questa idea, purtroppo…- rispose la fantasma.

-E di conseguenza, Giovane Lupo, una relazione come la nostra potrebbe risultare… “strana” o “immorale” agli occhi della gente…- aggiunse Natasha, per poi scuotere la testa e, dopo essersi schiarita la voce, proseguire dicendo -Ad ogni modo, non è questo ciò di cui parleremo oggi-

-Ah no? Peccato, mi sarebbe piaciuto raccontare al ragazzo la nostra bella storia-

-Purtroppo dovrà aspettare visto che, al momento, ci servirà il tuo aiuto per trattare con Stinger-

-E pensi che, magari, possedendo il suo corpo potrei costringerla a vuotare il sacco? Sarebbe una buona idea, in effetti… peccato però che non credo sia fattibile-

-Come non è fattibile?!- esclamò uno stupito Nate -Pensavo che voi fantasmi poteste fare tutto-

-Purtroppo non potrei farlo neanche se lo volessi, piccino…- spiegò la rossa, mimando il gesto di accarezzargli affettuosamente la testa -In primis perché non sono quel tipo di spettro, e in secondo luogo perché se ci provassi la mia personalità e quella della posseduta potrebbero… cozzare-

-Ah, capisco…- disse con tono dispiaciuto il ragazzo -Insomma, siamo punto e daccapo…-

-Tuttavia, come dice un vecchio detto, “tentar non nuoce”… dico bene, Tasha?-

-Certo… però non siamo sicuri se riuscirai ad entrare ed uscire facilmente dal suo corpo…- suppose Natasha, torturandosi dubbiosa una ciocca dei suoi lunghi capelli -E poi, conoscendo il tuo modo di fare, potresti finire col venire facilmente sottomessa dalla personalità di quella donna-

-Non se agirò con la dovuta prudenza e uscirò dal suo corpo una volta trovate le informazioni, però- precisò Sasha, mantenendo un sorriso certo sul volto -Vedrai, risolverò la questione in quattro e quattr’otto-

-Oppure, se la signorina Sasha riuscisse a vincere lo scontro tra personalità… potremmo prendere due piccioni con una fava!- teorizzò invece Nate -E in questo modo avremo un vantaggio contro gli Ice Devil-

-Lo sai, vero, che questo metodo potrebbe essere ancor più rischioso?- domandò la veterana.

-Certo che lo so…- rispose il ragazzo -Ma se vogliamo le informazioni, dobbiamo tentare ogni mezzo- aggiunse, prima di porgere la mano a Natasha e dirle, sorridente -E poi, cosa abbiamo da perdere?-

-Uh, sembra che qualcuno qui sia in minoranza~- pigolò sarcastica Sasha -Allora, Tasha, cosa rispondi?-

Fine Cap.16

**L'Angolo dell'Autore** E dopo le mazzate, a gran richiesta ritorna un vero e proprio momento di calma, proprio come il titolo di questo capitolo. Non ho molto da dire a riguardo, se non che mi sono divertito parecchio nello scrivere una Natasha molto più "socievole e accogliente" rispetto al suo solito piglio freddo e distante... e la cosa non è dispiaciuta né a Nate che alla spettrale Sasha, che adesso può farsi vedere anche da altri, come avete potuto vedere. Oh, e se volete scoprire come e se i nostri riusciranno a far "parlare" Stinger, restate sintonizzati e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 18
*** Parlaci, Stinger! ***


Cap.17:
Parlaci, Stinger!

-Buon cielo… mi sembra ancora tutto così irreale- fu ciò che commentò uno stupefatto White dopo che Nate non solo aveva convinto Natasha a fare colazione tutti insieme, ma aveva anche spiegato agli altri ciò che era successo la sera precedente -Non ho proprio parole…-

-Riguardo a cosa, mio caro?- fece lo gnorri Yue, in quel momento concentrato sul prepararsi qualche fetta biscottata con la marmellata -Lo spiegone del nostro giovane alleato o il fatto che una volta tanto siamo tutti a tavola?-

-Penso entrambe le cose… e forse anche il fatto che abbiamo anche un ospite un po’… inatteso…- si limitò a rispondere il Gerofante, osservando poi un certo fantasma dai lunghi e vividi capelli rossi conversare allegramente con gli altri -Chi l’avrebbe mai pensato che gli spiriti esistessero davvero?-

-Amico mio, non capisco il perché tutta questa sorpresa…- replicò la Luna -Voglio dire, viviamo in un mondo magico dove puoi ammazzare Draghi, congelare ogni cosa, tramutarti in mostri… e ti stupisci se incontriamo per la prima volta un fantasma vero?-

-Ti devo forse ricordare che io sono una carta basata su concetti di religione e fede?- disse ancora White con tono visibilmente impettito -Mi ci vuole un po’ di tempo per abituarmi alla cosa…-

-Non ha tutti i torti, sai? È un’occasione più unica che rara- si aggiunse anche Cam, intento a bersi un po’ di latte da una scodella fatta su misura -E tra l’altro, se quanto ci hanno detto è vero, forse riusciremo a far collaborare la nostra taciturna prigioniera-

-Non siamo proprio certi che funzionerà, a dire il vero…- ribadì Natasha, ora vestita con un paio di pantaloncini e una maglietta azzurra da cui si potevano ancora intravedere le sue bende, mentre si limitava a mangiare qualche tartina al salmone -Possiamo dire che è una sorta di scommessa…-

-Ma a proposito di questo…- esordì invece Sasha, osservando Stinger ancora imprigionata dall’incantesimo di Nate ma addormentata sola in un angolo -Secondo voi come potrebbe reagire al fatto che… beh, c’è un’altra lei nei paraggi?-

-Non saprei- le rispose Yuki -Ma se sa già che lei è te e viceversa dubito si stupirà tanto-

-Già… al massimo sarà come guardarsi allo specchio- aggiunse Nate.

-Uno specchio che dà su un altro mondo, visto il modo in cui lottava- disse anche la Maga Stellare.

-Puoi dirlo forte, era davvero scatenata- intervenne Leek -Ma non oso pensare cosa succederebbe se capitasse anche a noi… potrebbe essere una vera sfida, sapete? Nessuno vorrebbe affrontare se stesso-

-Questo è vero- riprese a parlare l’ex Maga veterana -Ma anche se doloroso, è un passo che chiunque dovrebbe fare per crescere e andare avanti nella propria vita…-

-Già, peccato però che io in questo caso non ho più una vita in cui andare avanti, ma solo un Aldilà in cui vivere e osservare la gente dall’alto- ci scherzò sopra la rossa spettrale, prima di incappare nello sguardo triste di Natasha e aggiungere -Scusa… forse era meglio se stavo zitta…-

-Ma no, non preoccuparti…- si limitò a rispondere l’altra, fingendo di accarezzarle il viso etereo -Alla fine è comunque bello averti qui al mio fianco, anche se per poco tempo-

-Vedrai, una volta finito questo casino ci faremo una bella chiacchierata- replicò la rossa, mimando in tutta risposta un bacio volante -Sempre se lo vorrai, ovvio~-

-Non vorrei interrompere il vostro bel quadretto, ma abbiamo una rossa da svegliare, delle informazioni da raccogliere e un branco di mercenari pazzi da fermare, quindi…- si intromise White.

-Oh, scusa… cominciamo subito!- si scusò la fantasma dai capelli rossi, la quale svolazzò davanti alla mercenaria ancora addormentata, per poi voltarsi verso Nate e dirgli -Ah, ma prima di procedere, non sarebbe meglio che tu annullassi il tuo incantesimo?-

-Vorrà scherzare, spero!- replicò il ragazzo, stupito da quella richiesta -Se sciolgo il Moon’s Bind…-

-Ma l’hai detto tu stesso che non abbiamo nulla da perdere, no?- ribatté lei -Perciò sii gentile, annulla l’incantesimo e fidati di me…-

-Ok… ma in caso tengo le dita incrociate- ubbidì il giovane, annullando il suo nuovo incantesimo su Stinger e lasciandola nuovamente libera.

-Mi raccomando, Sasha… sii prudente- la avvertì Natasha.

-Non preoccuparti, tesoro… ci parlo, ottengo le informazioni e siamo tutti contenti!- disse con sicurezza la rossa spettrale, per poi avvicinarsi lentamente al viso di lei e sussurrarle con voce dolce -Sorgi e splendi~-

“E adesso chi è che disturba…” si limitò a “dire” nei suoi pensieri la mercenaria, aprendo lentamente gli occhi e ritrovandosi davanti quella che doveva essere una versione più evanescente di se stessa, vestita di bianco e dai lunghi capelli rossi “Ma cosa… e questa chi è?!” fu il suo secondo pensiero.

-Ben svegliata, mia cara…- disse ancora Sasha con tono accogliente e quasi materno -Mi auguro che tu abbia dormito bene, perché oggi passeremo un po’ di tempo insieme- aggiunse, per poi notare lo sguardo sul chi vive dell’altra e proseguire dicendo -Oh, già, ma dove ho la testa? Io sono Sasha, lieta di conoscerti-

“Sasha? Questo nome non mi è nuovo…?” si disse ancora tra sé e sé Stinger, diventando ancor più sospettosa, salvo poi scuotere la testa e aggiungere “Ah, giusto… è la donna da cui Fyodor mi ha creata… ma come può essere ancora viva? A meno che... non sia un fantasma?”

-I miei amici mi hanno detto che, per un motivo o per un altro, non puoi o non vuoi parlare con loro… ma da quanto vedo io il tuo linguaggio del corpo sembra voler dire tutt’altro… o sbaglio?-

Nel sentire ciò, i sospetti di Stinger aumentarono ancora di più e, riducendo il suo sguardo a due fessure sottili, guardò di sbieco il gruppo di Nate e i suoi amici, che dopo aver finito di mangiare ora stavano assistendo incuriositi a quell’insolita scena. Che si trattasse di un loro nuovo piano per interrogarla? O forse dopo averla tenuta prigioniera speravano che si aprisse con loro di sua sponte? A prescindere da quale fosse la verità, lei non avrebbe ceduto, soprattutto se ciò sarebbe equivalso a tradire i suoi compagni, i quali sicuramente non avrebbero permesso che il loro fiore all’occhiello rimanesse da sola in terra nemica. Fu però in quel momento che la rossa assassina si ricordò che, oltre alle fiamme verdi, poteva contare anche su un’altra Magia, con la quale avrebbe finalmente dato voce ai suoi pensieri e fatto chiarire a quel gruppo di infimi Maghi Legali chi era il capo e chi era invece il sottomesso: la Telepatia.

“E sia… visto che insistete così tanto, parlerò con voi…” disse all’improvviso una nuova voce, dal tono piuttosto profondo e graffiante, che si era fatta subito strada nelle menti di tutti quanti “Ma badate bene che anche così io, Stinger, non vi dirò assolutamente nulla…”

-Fedele fino alla fine, eh?- commentò Yue, per nulla toccato da tale affermazione -Devono averti addestrata molto bene se sei così determinata a non parlare…-

“E perché mai non dovrei essere fedele?” replicò la voce di Stinger “Sono stata creata per essere la guerriera perfetta tra gli Ice Devil, e la mia fedeltà a loro è ricambiata solo dalla fiducia che nutrono in me”.

-Pare però che tutta questa fiducia sia malriposta, o almeno a senso unico, visto che non si sono fatti scrupoli ad abbandonarti una volta sconfitta- disse invece White.

“Sono tutte calunnie!” ribatté ancora la rossa, alzandosi da terra e fulminando tutti con lo sguardo “La loro è stata solo una ritirata strategica, e potete stare certi che non appena avranno studiato un nuovo piano, per voi e questo posto sarà la fine… e finalmente ci vendicheremo!”

-E una volta fatto questo, cosa farete?- le domandò invece Natasha, avvicinandosi a lei e lanciandole uno sguardo di sfida -Continuerete a portare terrore e caos ovunque, incuranti delle vite che toglierete?-

“Beh, se ci pagano bene chi se ne importa se ci andrà di mezzo qualche innocente?” rispose sprezzante la mercenaria, mostrando dal canto suo uno sguardo altrettanto presuntuoso “Siamo mercenari, non santi…”

-Già… peccato che tu in realtà sia molto più di questo…- intervenne nuovamente Sasha, osservando con sguardo quasi malinconico la figura di Stinger.

“Ma questo dovrebbe essere ovvio…” replicò ancora la rossa vestita di nero, gonfiando il petto d’orgoglio e aggiungendo “Sarò anche un tuo clone, ma rimango comunque una guerriera eccelsa e di alto livello.”

-Già... così eccelsa che ti sei fatta battere da uno come Nate- commentò sarcastica Yuki.

“La tipica fortuna del principiante… se non mi avesse colta di sorpresa avrei fatto la festa sia a lui che a questa miserabile donna…” ribatté ancora Stinger, prima di posare il suo sguardo su Natasha “Peccato però che vi siate rivelati entrambi più ostici del previsto… anche se le tue lacrime sono state impagabili”

-Mai quanto quelle che farò versare ai tuoi compagni se e quando si rifaranno vivi- fu l’algida quanto minacciosa risposta da parte dell’ex Maga veterana -A meno che tu non ti decida a parlare… e subito-

“E perché mai dovrei farlo?” replicò la mercenaria ancora più sprezzante di prima “Ve l’ho già detto e lo ripeterò fino alla nausea… da me non saprete un bel niente!”

-Nemmeno se ti faccio questo scherzetto?- replicò il fantasma di Sasha, entrando senza preavviso dentro il suo corpo, bloccando ogni suo movimento e tenendosi pronta a tuffarsi dentro il suo inconscio… ma venendo rigettata fuori subito dopo nel giro di pochi secondi -Ma che diavolo…?!-

“Desolata, cara la mia fantasmina” riprese a “parlare” Stinger “Ma pare che le mie difese mentali siano un po’ troppo… fortificate per permettere letture di pensiero o cose come questa” aggiunse con una certa sicurezza nella sua “voce”, per poi puntare una delle sue mani già fiammeggianti contro Natasha.

-Ah no, questo no… Moon’s Bind!- intervenne Nate, lanciando il suo nuovo incantesimo e avviluppando nuovamente la malefica rossa all’interno delle catene lunari, vanificando il suo assalto.

“Maledizione… liberami subito, piccolo ficcanaso!” protestò la mercenaria, dimenandosi invano mentre le catene le si stringevano attorno con forza.

-Mi dispiace ma non ne ho la minima intenzione- replicò il ragazzo -Non dopo tutto ciò che hai fatto ieri alla mia maestra per farla soffrire sia fisicamente che mentalmente…-

“E cosa speri di fare, tenermi imprigionata finché non cambio atteggiamento? Continua a sognare, piccolo”

-Sembra che il nostro piano di riserva sia andato in fumo prima ancora di cominciare…- commentò Sasha, mostrando uno sguardo dispiaciuto alla sua compagna e al resto dei presenti -Mi dispiace… a quanto pare siamo proprio a corto di opzioni, a parte la tortura… ma non sarebbe nemmeno nel nostro stile…-

“Infatti… voi Maghi Legali siete troppo buoni e giusti per abbassarvi a certe cose” se la rise Stinger, il cui sguardo era ora quello di qualcuno col coltello dalla parte del manico “Voglio proprio vedere come farete a cavarvela in una situazione di stallo così intricata…”

-Beh, se c’è qualcosa che l’esperienza mi ha insegnato è che tutto è possibile, se ci credi davvero…- ribatté Nate, mostrando in tutta risposta un sorriso carico di sicurezza -E poi, se abbiamo fermato un vostro assalto limitandoci a dividerci e aspettarvi al varco, trovare un accordo per farti parlare non sarà difficile-

“Non sperarci… se ti aspetti un qualcosa come fare la brava bambina in cambio della libertà o altre stronzate di questo tipo sei solo un povero illuso”

-Un povero illuso che però ti ha comunque messo a nanna senza problemi-

“Se solo lo volessi potrei carbonizzarti vivo anche in questo stato, lo sai?”

-Preferirei essere cotto a puntino e col contorno di patate al forno, a dire il vero…-

“Non azzardarti a prenderti gioco di me! Io sono Stinger!”

-E io sono Nathan Pine, tanto piacere! Ma se ci tieni così tanto a sfidarmi di nuovo, accetto la sfida!-

“A me va benissimo, ma ad una condizione: se vinco dovrete lasciarmi libera e permettermi di uccidere quella dannata Natasha!”

-D’accordo, ma se vinco io resterai con noi senza fare storie e ci dirai tutto quello che sai!-

“Oh, ma andiamo… sai benissimo che non succederà mai”

-Ma vale la pena provarci, no? A meno che tu non abbia paura di perdere…-

“Paura, io? Ma non scherzare!”

-Sono solo io o il Giovane Lupo…- fu sul punto di domandare Natasha, stupita dallo scambio di battute tra i due litiganti, se così si potevano definire.

-No, non siete l’unica, signorina…- le rispose subito Heather -A quanto pare Nate ha appena trovato un compromesso con quella pazza… anche se è un po’ troppo pericoloso come compromesso-

“Speriamo in bene…” fu il pensiero collettivo che passò per le menti del resto dei presenti.

Fine Cap.17

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene, dopo una lunga attesa durata quasi tre mesi, rieccomi qui ancora una volta con un nuovo capitolo di questa storia, nel quale come avete potuto vedere i nostri sono impegnati in una parte "molto complicata" della loro missione... ovvero far vuotare il sacco alla loro prigioniera, che dopo aver rivelato di saper usare anche la Telepatia per ovviare al suo mutismo è determinata più che mai a non parlare proprio e restare fedele ai suoi compagni, e a quanto pare è stata creata così bene da non subire nemmeno la "possessione spiritica" da parte di Sasha... grazie al cielo, però, Nate è in qualche riuscito a convincerla a collaborare. Come andrà a finire, adesso? Se volete scoprirlo, aspettate il capitolo di domani e lo saprete u.u

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Capitolo 19
*** Scontro tra Luna e Fiamme ***


Cap.18:
Scontro tra Luna e Fiamme

“Oh, ma cosa vedo, una pianura selvatica priva di gente o edifici…” “commentò” quello stesso pomeriggio una sarcastica Stinger, una volta che il gruppo di Nate la condusse verso il luogo dove si sarebbe tenuto il combattimento accordato diverse ore fa “Cos’è, temevi finissimo col fare del male a dei poveri innocenti?”

-Sì e no…- si limitò a rispondere Nate, prima di allontanarsi dalla rossa prima di aggiungere -Diciamo che a parte evitare di coinvolgere troppo i civili volevo anche un posto dove potessimo lottare entrambi al meglio delle nostre capacità, senza preoccuparci troppo dell’ambiente circostante-

“Questo spiega perché i tuoi amici si sono messi al riparo” replicò ancora la mercenaria, indicando dietro di sé Heather e gli altri adeguatamente riparatisi dietro una barriera eretta poco prima da Altar.

-Non preoccuparti per noi, Nate- disse con tono rassicurante Heather -Tu pensa a scatenarti quanto ti pare-

-Lo farò senz’altro!- fu la risposta da parte del giovane Pine.

-E vedi di non perdere in nessun modo altrimenti ti impallino sul serio!- lo ammonì invece White, tenendo già pronto il suo fidato bazooka.

-Rilassati, amico- fu di altro avviso il Tarot della Luna -Ormai abbiamo passato tanto tempo con lui, dovresti sapere fin troppo bene di cosa è capace se vuole-

-Certo che lo so, Yue- ribatté il Gerofante -Ma sai, non si può mai essere troppo sicuri…-

-Io credo mi limiterò a fare il tifo per lui…- disse invece Leek, prima di sbracciarsi ed urlare -Forza, Nate!-

-Fatti valere!- gli fece eco Cam, accovacciato vicino a Yuki.

-Preghiamo davvero che non si faccia ammazzare- commentò laconica la Lupa Guardiana -Altrimenti siamo davvero fregati questa volta-

-Nah, se la caverà di sicuro…- provò a prenderla con filosofia la spettrale Sasha -Certo, ammetto che mi fa ancora un po’ paura vedere una “me” così… oscura, però…-

-Non sei l’unica…- la interruppe Natasha, ben coperta da un cappotto pesante -Non mi piace molto l’idea di perdere la vita dopo che mi è stata salvata dal Giovane Lupo… anzi, sarebbe davvero ironico- aggiunse, prima di interrompersi e lasciar apparire un sorriso sul volto -Ma voglio comunque fidarmi di lui…-

-Tasha…? Sei davvero sicura di essere tu?- domandò una stupita Sasha, incredula davanti a tali parole.

-Che c’è? Si nota così tanto che ora sono più positiva?- domandò sarcastica l’ex veterana.

-Beh, sì… ma la cosa non mi dispiace affatto, anzi. Si vede che la vicinanza col piccino ti ha fatto bene-

-Può darsi… o forse saranno state anche le tue continue apparizioni a smuovermi un po’… tu che dici?-

-Ah, se non lo sai con certezza tu, come posso saperlo io?-

-Anche questo è vero… ma ora è meglio osservare un po’ cosa saprà fare il Giovane Lupo…-

“Mh… a giudicare dagli sguardi dei tuoi amici, sembra che contino parecchio su di te…” commentò Stinger, cominciando a mettersi in posizione per lottare “Chissà che delusione se qualcuno… non so, ti uccidesse proprio durante questa sfida…”

-Beh, non per vantarmi, ma ho la pelle dura- replicò Nate, tirando già fuori le proprie lame -Di conseguenza dovrai impegnarti sul serio se proprio vorrai battermi-

“Lo stesso vale per te… cerca di farmi almeno un po’ di male se vuoi che ti dica ciò che vuoi sapere…”

-Su questo non posso esserne così sicuro, ma posso comunque provare-

“Allora prova ad affrontare questo!”

E come disse queste parole, Stinger non perse tempo e, dopo aver disegnato un cerchio con un paio di movimenti delle braccia, scagliò una rapida sequenza di palle di fuoco verdi contro il giovane avversario, che in tutta risposta non si fece pregare e le contrastò con una raffica di Lame di Luna Crescente, causando una miriade di esplosioni contenute ma comunque travolgenti. Una volta che il polverone sollevatosi si diradò, i due contendenti si lanciarono a capofitto in un acceso corpo a corpo, l’una con le mani avvolte da fiamme verdi e l’altro pronto a usare le sue lame come “affilati tirapugni” per contrastarla. Per un attimo sembrò che i due fossero alla pari, ma la rossa mercenaria decise di cambiare le carte in tavola prima tirando una ginocchiata all’addome del giovane Pine, e poi distanziandolo a sorpresa con un calcio rotante.

-Ehi, questo è giocare sporco!- protestò Nate, massaggiandosi la mascella dolorante.

“Non ho mai detto che sarebbe stato un incontro leale” disse dal canto suo la rossa, prima di abbassarsi la maschera e rilasciare dalla bocca l’ardente vortice verde usato la scorsa volta contro di lui.

-Oh, ma andiamo!- si lamentò ancora il Mago del Nord mentre attivava il Moon Slide e, mostrando una serie di acrobazie improvvisate, schivava l’attacco a più riprese -Non sai fare niente di meglio? No, perché se è questo il livello a cui può arrivare un clone di un Classe S…-

“Ah, ma questo è solo l’antipasto, moccioso argentato…” lo interruppe lei, lasciando perdere le fiamme dalla bocca e cominciando ad assumere un’espressione vagamente inquietante “Tieniti pronto a fare testamento, perché tra poco arriva il piatto principale!”

Senza aggiungere altro, Stinger non perse tempo e rilasciò dal suo corpo una vera e propria vampata di fiamme verdi che si avventò rapida e improvvisa contro il suo avversario che, colto di sorpresa, ne venne completamente travolto, al punto che una volta passato tutto quanto si ritrovò a terra, dolorante, coi vestiti mezzi bruciacchiati e una miriade di bruciature su tutto il corpo.

-Ah… ah… ah… che potenza…- commentò il ragazzo, rialzandosi a fatica e gettando via il suo gilet, che da candido come la neve era diventato nero come la cenere che lo ricopriva -E chi si aspettava che fosse capace di una cosa del genere? Se non sto attento quella è davvero capace di incenerirmi!-

“Allora? Niente male per un clone di un Classe S, vero?” fu ciò che le domandò invece la rossa “Ma puoi stare tranquillo, anche se questa è la mia mossa più forte non l’ho lanciata ad alta intensità…”

-Oh, cavoli… non oso pensare cosa mi accadrebbe se la subissi a potenza massima-

“Nel migliore dei casi? Finiresti ridotto in cenere”

-E nel peggiore dei casi?-

“Non esiste il peggiore dei casi… ed è proprio questo il bello, soprattutto se la si usa contro qualche povero innocente pronto a scappare invano… ma ora basta parlare di me, vediamo quanto riuscirai a resistere ora che ti ho reso consapevole di quanto sono forte”

-Fai pure del tuo peggio, tanto io non ho alcuna intenzione di arrendermi!-

“Non sfidare troppo la sorte, ragazzino!”

-E allora tu non sottovalutarmi!-

Fu quest’ultimo scambio di battute a scatenare una nuova parte di scontro tra i due, i quali senza dirsi più nulla non solo ripresero a confrontarsi in un altro corpo a corpo, visibilmente più intenso del precedente, ma si ritrovarono a dare il massimo durante le poche occasioni in cui, al minimo accenno di una guardia scoperta, potevano scatenare i loro incantesimi migliori e prevalere l’uno sull’altra. Malgrado l’impegno e la buona volontà, però, le bruciature sul corpo di Nate si fecero sentire man mano che si sforzava di replicare ai quasi incessanti attacchi di Stinger, obbligando la stessa rossa ad approfittarne e colpirlo duramente in un vero assalto a base di pugni infuocati. Sovrastato dalla forza di lei, Nate cercò di replicare con un paio di finte e provando ad usare l’Impeto del Novilunio, ma la mercenaria glielo impedì scagliandogli qualche palla di fuoco a bruciapelo, per poi riprendere a pestarlo brutalmente senza dargli respiro.

-Buon cielo, ma questo non è uno scontro… è un massacro…- commentò Heather, vedendo come il suo ragazzo stesse venendo letteralmente soverchiato dalla sadica rossa , prima di voltarsi verso il fantasma di Sasha e domandarle -Mi dica la verità… anche da viva eravate così… terribile?-

-Terribile, io? Ma non scherziamo!- rispose l’evanescente fanciulla -Ammetto che in vita ero piuttosto... vivace e devastante con gli attacchi, ma non mi sono mai permessa di umiliare così i miei avversari o di approfittare delle loro debolezze in battaglia-

-Beh, sembra che il vostro clone non sia affatto di questo parere- disse Yuki con velato sarcasmo, mentre osservava Stinger travolgere Nate con un’altra vampata -Anzi, sembra che tutto questo la diverta-

-Che si tratti di un’avversaria leale o meno c’è poco da fare…- commentò invece Natasha -La situazione del Giovane Lupo rimane comunque disperata… a meno che non gli venga in mente qualcosa, ovvio-

-Con le ferite che si è preso dubito possa fare molto- disse un poco convinto White.

-Mai dire mai, mio caro White…- ribatté in tutta risposta Yue -Chissà, da un momento all’altro potrebbe stupirci come solo lui sa fare e…-

Ma prima che il Tarot della Luna potesse finire di parlare, la figura ormai stanca e gravemente ferita di Nate finì col rimbalzare davanti alla barriera eretta da Altar, per poi cadere a terra esanime e priva di forze. Quasi a voler aggiungere la beffa al danno, Stinger raggiunse subito il ragazzo e, dopo averlo afferrato per i capelli, non esitò neanche per un attimo a lanciarlo nuovamente contro la barriera, per poi ripetere il tutto lanciandolo una terza volta davanti agli sguardi di coloro che erano dall’altra parte.

“Avete visto tutti, no?” disse la mercenaria, prima di afferrare il ragazzo per la collottola e farlo sbattere di piena faccia contro quella barriera “Osservate pure i danni che gli ho fatto, perché non appena avrò finito di giocare con lui… voi sarete i prossimi”

-Oh mio Dio… Nate!- disse una preoccupata Heather, osservando il viso pesto e insanguinato del ragazzo.

-Da non credere…- fu l’unica cosa che riuscì a dire Leek.

-Giovane Lupo…- mormorò una sconvolta Natasha

-Maledetta… se solo avessi ancora il mio corpo gliela farei vedere io!- esclamò Sasha digrignando i denti.

-Sta decisamente superando ogni limite…- cominciò a latrare Yuki -Tenetevi pronti, non appena io e Heather daremo il segnale usciamo da qui e la facciamo nera!-

-Consideralo già fatto- annuirono sia Yue che White, incuranti di aver parlato all’unisono.

“Oh, ma com’è commovente… tutti uniti per vendicare il proprio amico” se la rise la rossa mercenaria, posando lo sguardo verso la sua vittima e riprendendo a picchiarlo ancora più forte “Sai, se non fosse così patetica come cosa riderei a crepapelle”

-Ah… sì?- disse con un filo di voce il giovane Pine -Che… peccato…-

“Puoi dirlo forte… quando mai mi ricapiterà di divertirmi così tanto?” gioì ancora di più la rossa, cominciando poi ad afferrare il collo di Nate con entrambe le mani e dirgli “Allora, moccioso… hai ancora qualche ultima parola da dire prima che ti dia un ardente bacio della buona notte?”

-Ne ho… solo due… Moon Shine!-

E quasi come se fosse un miracoloso fulmine a ciel sereno, Nate emise la propria Aura Magica dal corpo e scatenò così il suo caratteristico fascio di accecante luce lunare, costringendo la sua nemica a mollare la presa. Approfittando di questo, il ragazzo non perse tempo e, pur sentendo le ferite fargli un male lancinante, concentrò tutta la propria Aura Magica nella mano destra e la rilasciò immediatamente, scagliando addosso alla mercenaria un Ululato del Lupo Lunare a bruciapelo. Colta letteralmente di sorpresa, la mercenaria non poté far altro che finire travolta dal feroce lupo d’energia che, esplodendo come un’onda d’urto, per la prima volta sembrò arrecarle danni seri su tutto il corpo.

-Eh eh… non pensavi… che anch’io avrei giocato sporco… vero?- commentò con un sorriso il ragazzo, mentre cadeva in ginocchio sulla neve a causa di fatica e ferite -Accidenti… è stato un vero azzardo… ma ho vinto… o almeno credo-

“Devo riconoscerlo, sei tenace…” echeggiò ancora la voce di Stinger, la quale dopo aver subito l’attacco migliore di Nate aveva sia la tuta lacerata e strappata in più punti che una miriade di ferite più o meno gravi a decorarle il corpo statuario “Ma non credere che parlerò sul serio solo perché mi hai fatto tanto male”

-Eh? E che questo che vorrebbe dire? Ti ho battuta, no? Ora dovresti collaborare e…- protestò lui.

“Mi dispiace distruggere i tuoi sogni, ragazzino” replicò invece lei, aprendo alle sue spalle una sorta di varco oscuro con uno schiocco di dita “Ma come si dice, mai fidarsi di una serpe… e ora, se vuoi scusarmi…”

-No, ferma!- cercò di raggiungerla invano il giovane Pine, finendo però col cadere rovinosamente a terra.

“Non preoccuparti, piccolo lupacchiotto…” lo rassicurò falsamente la rossa, entrando del tutto dentro il varco prima di aggiungere “Quando ci rivedremo lotteremo quanto vuoi… e questo vale anche per Natasha”

Fine Cap.18

**L'Angolo dell'Autore** E proprio quando scocca la mezzanotte, anche il nuovo capitolo si fa vedere in tutta la sua magnificenza... certo, vedere Nate malmenato così gratuitamente da Stinger è un po' meno "magnifico" di quanto ci si aspetterebbe, ma bisogna comunque ammettere che è stato un gran bello scontro, vero? E poi, Nate ha davvero la pellaccia dura, perciò non preoccupatevi troppo e presto lo rivedrete più pimpante che mai. Stinger invece ha deciso di lasciare il campo e tornare da Siegfried e gli altri... ma loro saranno davvero così contenti di vederla? E i nostri eroi troveranno un altro modo per tenersi informati sulle mosse dei Diavoli? Restate sintonizzati per domenica prossima e, se tutto va bene, scoprirete la risposta a questi e altri quesiti.

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Capitolo 20
*** Riorganizzazione ***


Cap.19:
Riorganizzazione

-Dunque… stando a quanto mi avete raccontato, sembra che malgrado tutti i nostri sforzi la missione sia ancora lontana dal compiersi…- esordì con tono solenne il Master Fir, il quale aveva appena finito di ascoltare da Heather un lungo e piuttosto dettagliato rapporto su quanto successo negli ultimi giorni.

-È proprio così, signore…- confermò la stessa Maga del Nord -Purtroppo la donna chiamata Stinger si è rivelata più ostinata di quanto credessimo… e a causa sua Nate, anche se non ha riportato ferite gravi, è chiaro che anche dopo un primo soccorso di Altar gli ci vorrà tempo prima di guarire-

-E oltre a ciò, è anche riuscita a fuggire… dico bene?- aggiunse l’anziano Master.

-Sì, Master…- rispose con tono amaro la ragazza -Se fossimo riusciti a fermarla in tempo… o meglio, se avessimo anche avuto il buon cuore di fermare Nate dallo sfidarla, forse tutto questo…-

-Non crucciarti troppo, ragazza mia- ribatté un più comprensivo Fir -Ammetto che avete certamente sbagliato e dovevate essere più cauti… ma dato che si tratta degli Ice Devil, non dovete lasciare che questa esperienza gravi troppo sul vostro animo. Al contrario, dovete solo imparare da essa e andare avanti-

-Ma Master, con tutto il rispetto, come possiamo andare avanti se non sappiamo nemmeno dove andare a stanare quei maledetti?- fu la diretta risposta, piuttosto emotiva, da parte di Heather -Non dimentichiamoci che è per colpa loro se la signorina Natasha ha sofferto così tanto-

-Questo lo so bene… e mai dimenticherò lo sguardo ormai privo di speranze e sogni che aveva quella povera ragazza quando mi disse che avrebbe lasciato la Gilda… ma questo mi ha mai fermato dal fare il mio dovere di Master di questa Gilda?-

-Certo che no…-

-Parimenti, quanto accaduto sia durante l’attacco dei Diavoli che con la fuga di Stinger non dovrebbe fermarvi dal continuare a perseverare come avete sempre fatto... e scommetto che soprattutto Nate e Natasha sono ancora più decisi a riprendersi la loro rivincita, o sbaglio?-

-Beh… la signorina nonostante la pacatezza mi è sembrata molto più propositiva del solito, e Nate… beh, è semplicemente Nate. Puoi anche riempire di bende le sue ferite e consolarlo se ha fatto qualcosa di sbagliato, ma dopo poco tempo riesce sempre a tornare col sorriso sulle labbra…-

-Appunto… da che ho memoria il vostro Team, aiutato o meno, ha sempre conseguito buoni risultati… perciò dubito che un paio di sconfitte morali o meno possano fermarvi…-

-Sì… sì, avete ragione… forse mi sto preoccupando troppo, in effetti-

-Non che sia un male, ragazza mia… comunque, ho riflettuto a lungo riguardo all’andamento di questa difficile e pericolosa missione, e alla luce del fatto che a quanto pare i nostri nemici si sono rivelati piuttosto pericolosi rispetto a dieci anni fa… direi che forse è arrivato il momento di richiamare anche “loro”…-

***

-E questo è quanto si è limitato a dirmi prima di congedarmi da lui- finì di raccontare la bionda platinata, da poco tornata a casa dopo la visita al Master -Ma non dopo avermi mostrato una lettera che ha tirato fuori dal cassetto della sua scrivania-

-Una lettera?- commentò Nate, vestito solo di bende e accappatoio mentre a tavola si godeva del buon stufato di cervo -E ti ha detto di che lettera si trattava?-

-Purtroppo no- si spiegò la Maga Stellare -Però sono sicura che, qualsiasi cosa ci sia scritta, o a chi la dovrà consegnare, ci tornerà senz’altro utile-

-Auguriamoci che sia così, allora- intervenne Natasha, anche lei vestita come Nate, ma più intenta a mangiarsi una semplice insalata di pesce -In ogni caso, non appena io e il Giovane Lupo torneremo nel pieno delle forze, ci rimetteremo al lavoro per allenarci-

-E già che ci siamo possiamo procurarci anche una nave per viaggiare- si aggiunse pure Sasha -Sì, insomma, non vorrete mica che siano solo i Diavoli ad avere questa esclusiva-

-Beh, per la nave non ci sono problemi, visto che ne abbiamo già una- rispose Heather, ricordandosi la nave che il Master aveva messo a disposizione dei due ai tempi della crisi con Bloody Wyvern -Ma dovremmo pensarci una volta scoperto cosa stanno cercando-

-Oh, e dovremo ricordarci anche di trovare qualche vestito decente per la signorina… non vorrai che si appropri del tuo guardaroba per tutto il resto della sua permanenza qui, vero?- puntualizzò Yuki.

-Sì, sì, penseremo anche a quello, non preoccuparti…- la tranquillizzò la Maga del Nord accarezzandole con dolcezza il candido pelo, per poi voltarsi verso Leek e il suo gruppo, stranamente silenzioso quella mattina, e chiedergli -Ragazzi, va tutto bene? Oggi non vi vedo molto attivi…-

-Lo so, e mi dispiace…- prese la parola Leek -Ma il fatto è che ieri ci è arrivata una lettera dalla Gilda… e le notizie non sono affatto buone, purtroppo-

-Perché, che è successo?- domandò Nate, il cui tono si era subito fatto apprensivo.

-A quanto pare…- questa volta fu Yue a rispondere -Durante l’Esame per la Classe S, il Master e buona parte dei membri più noti della Gilda sono stati attaccati da un Drago… ma non da un Drago qualsiasi…-

-Bensì dal famigerato e temuto essere noto come “Il Drago dell’Apocalisse”… Acnologia- concluse White.

-A-Acnologia, hai detto?- ripeté il giovane Pine, ora inquietatosi al punto da aver iniziato a tremare -Natsu e i suoi sono stati presi di mira da un mostro del genere?!-

-N-Non può essere… loro sono forti, non è possibile che…- disse invece Heather.

-Stando a quanto è stato comunicato dal Concilio Magico, quando il Drago ha attaccato, dell’isola dove si trovavano i membri di Fairy Tail non ne è rimasta neanche l’ombra- riprese a parlare il Tarot dai capelli viola, pur tradendo una certa amarezza nella voce -In pratica, nessun sopravvissuto…-

-Non ci credo… davvero un Drago è così potente?- commentò sbigottita la rossa spettrale.

-Ma se così fosse… allora che ne sarà della vostra Gilda, adesso?- domandò Natasha -Voglio dire, dubito che i vostri compagni finiranno allo sbando o si lasceranno prendere dallo sconforto così facilmente, o sbaglio?-

-Beh, di questo non possiamo esserne certi, dato che tra i membri scomparsi c’erano diverse persone a noi molto care… per non dire preziose…- le rispose Leek, ripensando a quanto Elfman aveva fatto per lei in passato -Ma oltre a questo, ci è stato detto che, almeno per ora, si terrà una riunione con tutti i membri rimasti per decidere il da farsi-

-Per tanto, anche se non lo facciamo per cattiveria… vi toccherà arrangiarvi senza di noi- disse anche Cam, che per la prima volta mostrava anche lui un’espressione non poco abbattuta.

-Capisco…- disse Nate con voce piuttosto cupa, una volta che i quattro di Fairy Tail ebbero finito di spiegare.

-Ovviamente sappiamo che il doverci separare da voi così, senza alcun preavviso, sia un colpo basso, e per questo vi chiediamo scusa- premise Leek, il cui sguardo si era fatto sbarrato -Ma purtroppo, in quanto membri di Fairy Tail, non possiamo ignorare ciò che accade alla nostra Gilda-

-Ma questo lo capisco bene…- ribatté il ragazzo, avvicinandosi a Leek e alzandole il volto -Alla fine della fiera, la vostra è un’emergenza a cui non potete sottrarvi, no?- aggiunse mostrandole uno dei suoi soliti sorrisi gioviali -Perciò non preoccupatevi per noi, e partite pure quando volete-

-Eh?! N-Nate, sicuro di sentirti bene?- domandò una stupita Heather, tastandogli la fronte per controllare che non avesse la febbre -Di solito in casi come questi ti metti a fare il nostalgico e preghi che la gente non se ne vada, com’è che adesso fai l’esatto contrario?-

-Perché penso che sia meglio così- rispose semplicemente lui -Certo, mi dispiace non poco che non possano divertirsi ancora un po’ con noi, però farei uno sbaglio enorme se gli vietassi di tornare alla Gilda, specie se ora si trova in una situazione così delicata e in cui bisogna restare uniti…-

-Nate…- fu l’unica cosa che riuscì a dire la Maga di Fairy Tail, quasi toccata nel profondo da tali parole.

-Sei davvero sicuro di tale decisione?- intervenne Yue -Se ce ne andiamo ora, non potremmo più essere in grado di aiutarvi nel momento del bisogno-

-E soprattutto non potrai più vedermi all’opera mentre cerco di purificare la tua maestra- aggiunse White.

-O, più in generale, divertirti come un matto in nostra compagnia- concluse Cam.

-Beh, ammetto che con voi non mi sono annoiato di certo- si spiegò il ragazzo, accennando poi un altro sorriso sul volto -Però, come ho già detto, mi sentirei davvero un ingrato e un egoista a non farvi andare… perciò piuttosto che preoccuparvi perché non tifate per il nostro successo?-

-Buon cielo, tutto questo ottimismo mi lascia perplesso- si limitò a rispondere il Gerofante, non ancora convinto del tutto -Anche se… detto tra noi, più che tifare preferirei pregare, considerati i nemici-

-Però devi riconoscere che ha comunque ragione…- si intromise Leek, prima di alzarsi da tavola e questa volta mostrare uno sguardo molto più convinto -Tergiversare così non serve a nulla… e oltre a questo nemmeno noi faremmo bella figura se continuassimo a stare qui mentre la nostra Gilda è nei guai-

-Ben detto, Principessa, ben detto- annuì il Tarot della Luna -Allora, se è tutto deciso, possiamo cominciare a fare i bagagli e poi chiedere un passaggio per Fiore- aggiunse, prima di voltarsi verso Nate e abbracciarlo senza alcun preavviso -Ma prima, lascia che ti conceda un ultimo abbraccio come regalo d’arrivederci!~-

-Y-Yue, guarda che non è necessario, sul serio!- provò a replicare Nate, finendo però quasi stritolato dal “dolce gesto” del Tarot -E poi, non sono ancora guarito del tutto!- aggiunse tentando di divincolarsi.

“Quel Yue… non cambierà mai” fu il pensiero che ebbero in quel momento sia Heather che Leek e White cercando di separare come potevano i due, il tutto mentre Natasha preferiva concedersi una buona tazza di té e Sasha se la rideva divertita.

Fine Cap.19

**LAngolo dell'Autore** E come ogni settimana, eccomi pronto per deliziarvi con un nuovo capitolo, in cui come avete potuto vedere anche dal titolo le cose hanno preso una piega così improvvisa che, purtroppo, è necessario riorganizzarsi come si deve, e se da una parte il Team del Nord è già pronto, dall'altra Leek e il suo entourage, causa eventi di forza maggiore (anzi, di catastrofica forza maggiore e anche di trama) sono costretti a lasciarci e tornare a ciò che rimane di Fairy Tail dopo ciò che è accaduto all'Isola Tenrou... ma non temete, miei cari lettori, perché questo eveneto non fermarà di certo i nostri eroici Maghi del Nord... e manco a dirlo, il Master Fir sembra aver in mente anche un piano di riserva... ma di cosa tratterà la misteriosa lettera di cui ha parlato Heather lo scoprirete molto più avanti. Nel frattempo, al prossimo capitolo e... occhio a non farvi abbracciare troppo da Yue u.u

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Capitolo 21
*** Domande e risposte ***


Cap.20:
Domande e risposte

-Arrivederci, ragazzi!- esordì Leek, sbracciandosi vivacemente mentre la nave per Fiore su cui era salita insieme al suo gruppo cominciava a partire -Anche se per poco, è stato un vero piacere stare con voi!-

-Lo stesso vale per noi!- ribatté Nate, che ora sembrava rimessosi in sesto dopo altri tre giorni di riposo.

-Buona fortuna per tutto, amica mia!- aggiunse Heather -E a presto!-

-Non preoccupatevi, se saremo fortunati un giorno ci rivedremo ancora!- ribatté invece Cam.

-Non vediamo già l’ora, guarda…- commentò Yuki col suo solito sarcasmo, per poi smuovere un po’ il muso e aggiungere -Scherzo, tornate pure quando volete, la nostra porta è sempre aperta!-

-Alla prossima, Nate!- esclamò invece Yue -Mi mancheranno i nostri abbracci e la tua compagnia, e ovviamente mi rincresce il non aver impiegato il nostro tempo per allenarti un po’, ma di certo la tua nuova maestrina saprà svolgere al meglio tale compito!-

“È ciò che mi auguro anch’io… se mai la signorina mi riconoscesse come allievo” pensò il giovane Pine mentre si limitava ad annuire e sorridere un po’ nervoso.

-A me dispiace solo il non aver visto quella donna in preda a vergogna o altro…- disse White con tono deluso, salvo aggiungere, dopo una breve pausa -Ma forse, visto ciò che ha passato con quella rossa, sarebbe come aggiungere la beffa al danno… e io, in quanto uomo di Chiesa, non mi permetterei mai-

-Disse quello che è il primo a suonare la carica col suo bazooka…- commentò sarcastico il Tarot della Luna.

-Non che tu sia tanto meglio, in realtà…- replicò il Gerofante -Ma non importa, a casa facciamo i conti-

-Sarà un vero piacere… pretino idiota-

E nel mentre il gruppo di Nate si impegnava a salutare un’ultima volta i loro preziosi alleati, a casa del Team del Nord Natasha era invece intenta, immersa sia dentro la vasca che nei suoi pensieri, a provare a fare un suo punto della situazione riguardo a quanto era accaduto durante l’attacco dei Diavoli. Escludendo il considerevole trauma a cui era stata sottoposta contro Stinger –e che stava ancora smaltendo– o la pericolosità dei mercenari in sé, c’erano ancora diversi punti che non le tornavano, tra cui il motivo del loro ritorno in scena e il cosa stavano cercando di così interessante sull’Isola del Nord.

-Proprio non riesco a capire…- mormorò tra sé e sé mentre si lavava con la dovuta calma -Se Siegfried e i suoi sono gli stessi esseri spietati di dieci anni fa, non ci avrebbero messo nemmeno tre giorni a distruggere Shirobuki e uccidere i suoi abitanti…-

-Se ciò che ci ha raccontato quella ragazza di nome Leek corrisponde al vero, prima di fuggire uno di loro ha accennato qualcosa riguardo un libro in particolare- aggiunse Sasha, svolazzando qua e là per il bagno mentre osservava con dolcezza l’amata -Ma a proposito di Leek, come mai non sei andata a salutarla?-

-Non è forse ovvio?- si limitò a ribattere la Maga veterana -La Ragazza dei Tarocchi è amica del Giovane Lupo e della Fanciulla Stellare, e di conseguenza quei tre si conoscono da più tempo… anche se fossi andata mi sarei sentita… come dire… fuori posto-

-Ah, capisco… beh, auguriamoci che la salutino anche da parte nostra, altrimenti sai che spreco?-

-Conoscendo quei ragazzi, è altamente probabile… ma a parte quello… non sono andata perché, a parte qualche vestito prestatomi dalla Fanciulla Stellare, non avevo nulla di mio da mettermi… sarebbe stato imbarazzante, per lei o i suoi Tarot, salutarla senza niente addosso-

-Disse colei a cui piace tanto stare nuda… quando eravamo insieme non ti facevi questi problemi-

-E questo che c’entra? Quando eravamo insieme eri tu quella che proponeva sempre di coccolarci sotto le coperte… e a volte mi ingannavi con la scusa che senza vestiti ci scaldavamo meglio-

-Touché… ma tornando al punto principale, se la cosa del libro è da prendere alla lettera, allora ciò spiegherebbe il perché hanno cercato di attaccare sia la Gilda che la biblioteca-

-Ma a che pro spingersi a tanto solo per un libro?-

-Non chiederlo a me, perché a parte i soliti motivi alla “questo libro è un volume importante e potente” non me ne vengono altri… e detto tra noi, da che ho memoria la libreria del Master contiene sì molti libri, ma da quello che so nessuno di essi è mai parso potenzialmente pericoloso… a meno che non l’abbia nascosto!-

-No, lo escludo… il Master è sempre stato onesto con noi… non si sognerebbe mai di nasconderci fatti o notizie così delicate… e poi, esiste pure l’eventualità che abbia bruciato questo fantomatico libro…-

-Sì, hai ragione… ma se dobbiamo rimanere qui a roderci il fegato a suon di dubbi tanto vale chiedere direttamente a lui, non credi?-

-Non hai tutti i torti… se non sbaglio in questa casa dovrebbe esserci un Lacrima di Comunicazione, e forse il Giovane Lupo e gli altri non si arrabbieranno se lo uso un po’…-

E come disse questo, la Maga veterana si alzò dalla vasca e, dopo essersi giustamente asciugata e “vestita” solo di un asciugamano, si procurò il suddetto Lacrima e, dopo essersi concentrata quel che bastava per contattare il Master, attese qualche minuto e subito dopo si ritrovò davanti a sé il riflesso del viso solenne ma vagamente sorpreso di Fir, in quel momento intento a fumarsi la pipa.

-Oh? Ma guarda chi si rivede… Natasha- esclamò l’anziano Mago.

-B-Buon pomeriggio, Master… è da tanto che non ci si vede, vero?- domandò timidamente lei, sentendo una certa vergogna dentro e fuori di sé -Mi perdoni se non sono… presentabile come vorrebbe… e anche per il fatto che mi sia fatta viva solo ora… ma avrei delle domande da chiedervi riguardo la missione e…-

-Non preoccuparti di queste cose, adesso…- replicò il Master, dal canto suo, con un tono a metà tra il tranquillo e il solenne -Considerando tutto ciò che ti è successo, è giusto che ti senta a disagio… ma come hai accennato tu stessa, hai delle domande per me, e per tanto sono quelle la priorità, per ora-

-V-Vi ringrazio per la comprensione, Master…- rispose ancor più timidamente la veterana, prima di prendere un respiro profondo e aggiungere, ora più calma -Durante l’attacco dei Diavoli, la nostra alleata di Fairy Tail ha saputo da uno di loro riguardo ad un libro che stavano cercando… lei ne sa qualcosa?-

-Un libro, dici?- ripeté il Master, interrompendo la sua fumata -E hanno detto che genere di libro?-

-Questo ancora non lo sappiamo… ma riteniamo… anzi, ritengo che probabilmente ci sia sotto qualcosa di grosso se, oltre al volermi fare fuori, si sono messi a cercare una cosa del genere…-

-E non hai tutti i torti, ragazza mia… perché forse ho una vaga idea di cosa stiano cercando…-

-Dite sul serio?-

-Ah, lo sapevo!- esclamò Sasha con tono di trionfo -Lo sapevo che il buon vecchio Master sapeva qualcosa!-

-Premettendo che si tratta solo di un’ipotesi- passò a spiegare il Master -È assai probabile che gli Ice Devil siano alla ricerca, per conto loro o di altri, del Tomo di Yggdrasill…-

-Yggdrasill?- ripeté Natasha -Ma quello non è il nome di un immenso e leggendario albero che si dice rappresenti l’equilibrio naturale e cosmico del mondo?-

-Esattamente- confermò l’anziano Capo Gilda, prendendo un’altra boccata dalla sua pipa -Si dice che quello stesso albero, oltre a svolgere il suo compito, fosse capace di compiere incantesimi miracolosi nei confronti di chiunque vi si trovasse sotto le sue fronde-

-Un albero… miracoloso? Ma… come può essere…?- esclamò una stupita Natasha.

-Misteri del mondo magico, suppongo…- rispose Fir -Ma così come per la cosiddetta Unica Magia, non vi sono prove tangibili che Yggdrasill o i suoi incantesimi siano veri, se non diverse leggende passate di generazione in generazione, molte delle quali teorizzano l’esistenza di un Tomo che racchiuda quest’ultimi-

-E lei pensa che questo… fantomatico libro possa esistere davvero?- domandò la donna.

-Beh, non nego di averne sentito parlare molte volte e di aver tentato la sua ricerca, quando ero giovane… ma come molti prima di me, ho dovuto rinunciare, poiché mi ero reso conto di quanto fosse un inutile spreco di tempo ed energie preziose- spiegò Fir, mettendo via la pipa ormai priva di tabacco.

-Capisco… però forse è un sollievo che non sia capitato in mano vostra, vero?- chiese ancora Natasha.

-Vero, anche perché una persona umile come me non avrebbe saputo cosa farsene di un sedicente libro che racchiude in sé chissà quali poteri e incantesimi… non mi ci sarei trovato proprio.- ammise l’anziano Master, prima di schiarirsi la voce e aggiungere -Tuttavia, che si tratti di una leggenda o meno…-

-Sì, lo so bene…- ribatté subito l’ex Maga di Classe S -Non possiamo permettere che un artefatto del genere cada in mani sbagliate… soprattutto se si tratta di gente come i Diavoli- aggiunse, prima di portare una mano sul petto ed esclamare -Io, Natasha Solve, giuro che farò tutto ciò che in mio potere per impedire ciò-

-Mi fa piacere sentirtelo dire- annuì Fir, sorridendo a tali parole -Ma ricordati che per fermare i loro piani non basteranno solo la tua esperienza e la tua abilità-

-Oh, ma io non sono sola, Master…- replicò la donna, sorridendo di rimando prima di aggiungere -Non più… ora che ho un branco di Lupi a cui affidarmi-

-Bene… allora in quanto Master non posso che farti i miei migliori auguri e sperare che anche i rinforzi che ho chiamato possano in qualche modo aiutare…- fu l’ultima cosa che disse l’anziano Capo Gilda prima di chiudere il contatto -Conto su di voi-

-Non la deluderemo… Master…- disse infine Natasha, chiudendo anche lei la comunicazione e scambiandosi uno sguardo di intesa con Sasha -Pensi anche tu quello che penso io?-

-Penso proprio di sì- replicò lo spettro dai capelli rossi, sorridendo a trentadue denti verso la sua amata -D'altronde, se l’avventura chiama, non possiamo mica ignorarla-

Fine Cap.20

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che, per bocca del sempre affidabile Master Fir, venne a galla il secondo motivo per cui i Diavoli, apparentemente, avevano deciso di andare a rompere le scatole ai nostri amati Lupi... e mentre con questo capitolo, come avete visto all'inizio, Leek e i suoi si riconfermano per l'arrivederci, i Lupi incominciano pian piano a riorganizzarsi come si deve per la loro prossima avventura... ma i nemici saranno così mansueti da starsene con le mani in mano? Beh, rimanete sintonizzati anche per il prossimo capitolo, che arriverà subito dopo di questo, e lo scoprirete!

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Capitolo 22
*** Oscure alleanze ***


Cap.21:
Oscure alleanze

Era passato non poco tempo da quando, complici diversi fattori esterni, la missione degli Ice Devil era risultata nella sconfitta di buona parte dei loro membri e la conseguente ritirata dall’Isola del Nord, e pur essendosi ristabiliti quel tanto che bastava per tornare a menare le mani in qualche altra isoletta scovata durante il loro viaggio di ritorno, il caso volle che Siegfried venisse contattato da uno dei loro misteriosi committenti e benefattori per fare ritorno nel loro quartier generale per fare rapporto e discutere della prossima mossa da compiere. Ben consapevoli che, nave a parte, non avevano altri posti dove andare, i mercenari accettarono senza opporsi troppo e, seguendo un varco oscuro aperto tramite un Lacrima specifico innestato nel pennone del vascello, raggiunsero la destinazione, rappresentata da una tetra isola perennemente immersa nel buio e nella nebbia, con tanto di castello diroccato e cadente costruito su un lugubre altopiano e preceduto da almeno un centinaio di lapidi e tombe vuote.

-Casa dolce casa… anche se non è proprio nostra- commentò Fyodor, il cui sguardo tradiva una certa nostalgia mista a felicità nel muoversi in tale atmosfera -Chissà se un giorno avremo anche noi una dimora simile, così da lasciare quell'isola così selvaggia che abbiamo come covo-

-Una cosa per volta...- si limitò a dirgli Siegfried, guidando gli altri verso il castello -Prima pensiamo alle cose più formali e poi vedremo se goderci altri "sfarzi"...-

-Io spero che invece ci facciano anche mangiare qualcosa… ho una fame che non ci vedo- borbottò Olaf.

-Questo però non sarebbe successo se giorni fa non ti fossi sbafato l’intera cambusa- lo punzecchiò Charles.

-Un guerriero della mia stazza può permettersi questo ed altro!- protestò l’energumeno.

-Già, come permettersi di perdere contro un vecchietto e un rosso dalla pelle abbronzata- lo canzonò Alì prima di ridersela, salvo smettere dopo aver ricordato ciò che aveva passato anche lui -Oh, giusto…-

-Beh, almeno voi due non vi siete fatti fare il culo da un prete e un damerino- si aggiunse anche Mark, calciando via un teschio qualunque mentre camminava -Anche se, a dirla tutta, non so cosa sia effettivamente peggio, considerando anche i poteri che avevano…-

-Mah, di certo non sarà nulla paragonabile a ciò che ci faranno “loro” per aver fallito la missione- suppose il pistolero dai capelli biondi -Anche se, da quello che ho capito, la nostra ben nota sgualdrina glaciale ha comunque visto l’inferno contro Stinger-

-Esattamente… ed è stato assai impagabile…- confermò Siegfried, una volta arrivato davanti al portone del misterioso quanto inquietante castello -Tuttavia, l’abbiamo dovuta abbandonare per… cause di forze maggiore, se sai a cosa alludo- aggiunse con tono sottilmente sadico -Ad ogni modo… è ora di entrare-

Come disse queste parole, il leader dei Diavoli bussò un paio di volte al portone, dietro al quale fece subito capolino una figura coperta da capo a piedi da una tunica nera con cappuccio, che dopo averli riconosciuti li fece entrare senza dire una parola e li accompagnò fino a quella che sembrava una sala da pranzo abbandonata, con tanto di tavola decorata con una tovaglia ormai consumata, sedie, candelabri e bicchieri. Ad attenderli vi erano altre tre figure vestite come la prima, due in piedi e l’altra seduta a capotavola, impegnata a mangiare quella che sembrava una pregiata bistecca al sangue a lume di candela.

-Vi porgo i miei ossequi, Diavoli…- disse la figura a capotavola con tono accogliente mentre faceva cenno ai suoi ospiti di accomodarsi a tavola -Vi stavo aspettando…-

-Ma non mi dire…- commentò sarcastico Mark, venendo però prontamente zittito da Charles prima di prendere posto come gli altri.

-Dama Eludarc…- esordì invece Siegfried con voce piuttosto servile -Malgrado i nostri più alti propositi, la missione a Shirobuki è stato un mezzo successo… la donna nota come Natasha è stata sì soverchiata e quasi uccisa dalla potenza della nostra Stinger, ma siamo stati costretti ad abbandonare la ricerca del libro…-

-Pff… e dire che ci avevate assicurato che avreste fatto entrambe le cose…- commentò piuttosto risentita una delle figure in piedi -Vatti a fidare degli uomini…-

-Non essere così scortese, Willow- la riprese l’altra figura -Evidentemente hanno trovato non pochi ostacoli durante il loro cammino, e perciò non hanno potuto fare altro-

-Pur essendo i più feroci mercenari conosciuti? Mi riesce difficile da credere, Francine…- replicò ancora la figura di nome Willow -Anche se, pensandoci bene, forse non abbiamo perso molto…-

-Hm? In che senso, se posso chiedere?- domandò Alì, incuriosito da tale affermazione.

-Nel senso che le informazioni che vi abbiamo dato sui possibili nascondigli del Tomo erano false…- rispose la misteriosa Dama Eludarc, continuando il proprio pasto -Certo, vi era un 20% di possibilità che si trovasse davvero a Shirobuki, ma…-

-“Ma” un bel niente, cazzo!- protestò ferocemente Mark, tirando un pugno sul tavolo -Mi state dicendo che ci siamo fatti un lungo viaggio in mare e abbiamo lottato contro dei fottuti Maghi Legali, finendo tra l’altro col culo per terra per quanto erano forti… e tutto questo casino per niente?!-

-Non esattamente, mio irascibile amico…- prese la parola la figura di nome Francine -Perché vedi, c’è una ragione molto precisa per cui vi abbiamo mentito-

-E spero per voi che sia davvero valida- si intromise Olaf, mettendo già mano alla propria ascia e balzando sul tavolo -Altrimenti non basteranno abbastanza colpi per fare a pezzi voi stronze e ritenermi soddisfatto a nome di tutti quanti!-

-Tanto per cominciare, modera i termini…- rispose dal canto suo Francine, per niente toccata da tali parole mentre dalle maniche della sua tunica iniziavano a partire delle piccole scariche elettriche -E poi, da quando in qua si parla così ai propri committenti? Meriti di essere punito-

-Tsk… fate ciò che volete, un vero barbaro come me sopporta qualsiasi tortura- se la rise Olaf.

-Interessante… chissà, allora, come te la cavi con qualche “piccola” scossa…- disse minacciosa l’altra, mentre le scariche sembravano farsi molto più intense.

-Oppure con qualche leggera artigliata- aggiunse Willow, mostrando un paio di unghie affilate.

-No, ragazze… non sarà necessario…- le fermò la Dama, dal cui cappuccio facevano capolino due inquietanti occhi rossi come il sangue -Perché adesso il nostro ospite si calmerà e tornerà al suo posto…- aggiunse fissando l’energumeno in maniera intimidatoria -Dico bene… Olaf il barbaro?-

-S-Sì… si, signora- si limitò a rispondere lo stesso Olaf, avvertendo un agghiacciante brivido lungo la schiena mentre Francine e Willow lo riaccompagnavano a sedere -Mi scusi…-

-Per questa volta sei perdonato… ma che non succeda mai più- ribatté la misteriosa Dama, i cui occhi scomparvero di nuovo all’interno del cappuccio -Tornando a noi… la ragione per cui vi abbiamo mentito è perché avevamo bisogno di testare la vostra lealtà e la vostra fiducia…-

-Ah, quindi era tutto un pretesto per verificare le nostre capacità o cazzate del genere?- domandò Mark.

-E perciò, sconfitte ingloriose e costrizioni alla ritirata a parte, possiamo dire di aver superato le vostre aspettative, a dirla tutta?- chiese invece Charles.

-In un certo senso… sì- rispose la Dama, finendo anche gli ultimi bocconi del suo pasto -Tuttavia, stando a quanto abbiamo visto grazie ai Mini Lacrima di Sorveglianza che abbiamo nascosto nei vostri abiti, pare che solo uno di voi non abbia superato il nostro test segreto…-

-Ma pensa, quindi ci tenevate d’occhio fin dall’inizio- esclamò Alì -Non so se esserne lusingato… o provare una certa paura per tutta questa cura nei dettagli-

-Io sarei solo curioso di sapere chi è lo stronzo che ha mandato tutto a puttane- disse un Mark piuttosto seccato da tutti quei giri di parole -Quindi che ne direste di arrivare subito al punto?-

-Abbi ancora un po’ di pazienza, testa calda, perché è qui che viene la parte migliore, e la nostra piccola Nadia sarà ben lieta di illustrarvela per filo e per segno- disse Willow con tono rassicurante, per poi indicare la figura che li aveva fatti accomodare e dirle -A te l’onore, tesoro-

-Grazie- disse con entusiasmo l'interpellata, per poi schiarirsi la voce e dire -Innanzitutto, stando al piano della Dama, per chiunque abbia fallito è prevista una sessione di tortura e “rieducazione mentale”, col solo obiettivo di piegare la volontà del suddetto ai nostri scopi~-

-In questo modo vi potrete assicurare che non compia più alcuno sbaglio, giusto?- intuì Fyodor.

-Esattamente!- rispose Nadia -Grazie a questo intenso trattamento, qualsiasi tentativo di ribellione verrà stroncato sul nascere… anche se non ci assumiamo responsabilità per danni cerebrali e affini~-

-Sarebbe un destino peggiore della morte, in effetti- rabbrividì Olaf, ancora visibilmente shockato dallo sguardo ricevuto poco fa -Speriamo solo che non capiti proprio a me…-

-Non credo che tu sia l’unico che non voglia sorbirsi quella roba…- disse Charles, iniziando a sudare freddo.

-Oh, ma potete stare tranquilli, miei graditi ospiti~- riprese a parlare la misteriosa Nadia -Perché si dà il caso che nessuno tra voi sei si ritroverà a subire questo trattamento…- aggiunse facendo schioccare le dita e aprendo un varco oscuro, dal quale fuoriuscì una Stinger più trascurata e malconcia del solito.

“Liberatemi, maledette cagne!” fu ciò che “gridò” la mercenaria dai capelli rossi, convenientemente legata e imprigionata da catene e catenacci “Giuro che ve la farò pagare!”

-Awww! Non è adorabile?~- domandò Nadia ai presenti, sorda a tali minacce -Chissà se avrà ancora voglia di ribellarsi non appena l’avremo “trattata” a dovere!~ Scommetto che non vedete l’ora~-

“Io non vedo solo l’ora di sgozzarvi una per una” protestò ancora la rossa “Vi farò pentire di esservi messe contro una come me… aspettate solo che mi liberi e…”

-Mh… prospettiva interessante- ci scherzò sopra l’altra -Ma dubito tu sia nella posizione per dire o fare certe brutte cose~- aggiunse prima di avvicinarsi a lei e, nel giro di pochi secondi, tramortirla a suon di calci.

“Male…dizione…” fu l’ultimo pensiero di Stinger prima di perdere del tutto i sensi.

-E questo, signore e signori, è quanto~- concluse quindi Nadia, prima di afferrare il clone di Sasha e trascinarla malamente per i piedi -E ora, se volete scusarmi, vorrei iniziare a rieducarla prima di subito- disse subito dopo prima di voltarsi verso la Dama -Sempre se non voglia pensarci lei, mia signora-

-Per adesso portala nelle tue stanze e fanne ciò che vuoi…- si limitò a rispondere l’interessata con tono quasi materno -Dopo tutto, è anche giusto che la mia piccola assistente si svaghi un po’-

-Bene, allora buon proseguimento~- rispose pimpante l’altra, aprendo un altro varco oscuro ed entrandovi assieme all’ancora incosciente mercenaria.

-Ma che cazzo è appena successo?- commentò Mark, visibilmente disorientato.

-Non ne ho la più pallida idea- gli rispose Charles -Mica è così facile capire le espressioni facciali di qualcuno che ha il volto coperto da un cappuccio!-

-Io mi chiedo se Stinger starà bene in loro compagnia- disse un Alì pensieroso.

-Bah, se come dicono loro la renderanno più mansueta noi non possiamo che gioirne- disse invece Olaf.

-Io vi dirò…- proferì Fyodor -Non è esattamente ciò che avevo pensato di farle in caso Stinger si rifacesse viva, ma quest’idea pensata dalla Dama è stata proprio una manna dal cielo-

-Hai ragione, in effetti…- annuì Siegfried, che per tutto il tempo era rimasto impassibile e ora mostrava un sorriso per niente rassicurante -Perché sostituirla con un altro clone quando possiamo utilizzarla ancora un po’ per i nostri scopi, soprattutto se Natasha è ancora viva?-

-Vi vedo alquanto appagati, miei ragguardevoli ospiti- notò la misteriosa Dama Eludarc -Ma penso ne abbiate tutto il diritto, alla fine dei fatti… anche se ci sarebbe un’altra cosa di cui informarvi-

-Di che si tratta?- domandò il leader dei Diavoli.

-Solo della vostra prossima missione… o meglio, di quella vera- rispose la Dama, facendo uscire dalla manica della tunica quella che sembrava una piccola agenda -Qui sopra sono segnati i nomi di diverse persone che si presume abbiamo avuto a che fare con il Tomo, e tre di loro sono in possesso di una mappa per trovarlo-

-Interessante…- disse Fyodor, prendendo il quadernetto al posto del leader e mettendoselo in tasca dopo averci dato una breve occhiata -Certo, sarà difficile rintracciare tutti quei nomi, ma contate su di noi-

-Penso sia superfluo dire che se troverete le parti di mappa troverete anche il Tomo, vero?-

-Dite bene, mia signora… ma, come ho detto, potete contare su Sieg e noialtri per questo-

-Allora sarà meglio che ci mettiamo subito all’opera- concluse lo stesso Siegfried, prima di fare cenno ai suoi di muoversi e tornare alla nave -Coraggio, miei prodi… la missione riprende-

-Ma come, di già? E che cazzo, siamo appena arrivati!- protestò tra sé e sé Mark, alzandosi di malavoglia e raggiungendo gli altri.

-Buon viaggio…- li salutò cordialmente la Dama, mentre da sotto il cappuccio i suoi occhi rossi ricominciavano a brillare più vividi che mai -E possano le Tenebre vegliare sempre su di voi…-

Cap.21

**L'Angolo dell'Autore** Ahi, ahi, ahi, le cose si complicano... e non poco, signore e signori. I Diavoli hanno svelato l'identità di chi li ha assunti, a sorpresa si viene a sapere che il Tomo che cercavano è altrove e, manco a farlo apposta, Stinger è finita nella mani di queste distinte e misteriose signorine ancora incappucciate... quale sarà il loro vero ruolo in questa storia? Cosa tramano realmente insieme agli Ice Devil? E i nostri, ignari o meno dell'esistenza di queste curiose fanciulle, come si comporteranno? Come al solito, queste e altre domande troveranno risposta solo nei prossimi capitoli, perciò restate sintonizzati... e non fidatevi troppo di chi ha degli occhi rossi che brillano sotto un cappuccio u.u

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Capitolo 23
*** Rinforzi ***


Cap.22:
Rinforzi

-Uffa... finalmente se ne sono andati- commentò Willow sospirando -Non so voi, ma per poco non mi veniva voglia di tagliare la gola a quel barbaro con l'ascia...-

-Non dirlo a me, io volevo giusto folgorarlo un po' solo per ciò che ci ha detto...- aggiunse Francine, in quel momento intenta a sparecchiare la tavola -Ma dato che alla Dama servono tutti vivi, c'è poco da fare...-

-Bah, uno in più, uno in meno, che differenza fa?- continuò l'altra con tono abrasivo -Tanto ci serve solo il Tomo... o almeno la mappa per poterlo scovare!-

-Questo è vero, ma non possiamo permetterci colpi di testa inutili- replicò ancora Francine.

-E oltre a quello, non possiamo mica liberarci di loro così su due piedi~- esclamò giuliva Nadia, da poco uscita da un altro varco oscuro -Sì, insomma, dobbiamo esercitare cautela, altrimenti la nobile dama non sarà affatto contenta~-

-Esattamente, mia cara- ribatté la misteriosa Dama Eludarc, i cui occhi rossi continuavano a brillare sinistri assieme ad una coppia di canini affilati -Ovviamente, so che ciascuna di noi brama di liberare i propri istinti... ma vi prego di avere ancora un po' di pazienza-

-Oh, ma quella ce l'abbiamo...- le rispose Nadia, accoccolandosi al suo fianco mentre anche lei sembrava mostrare un paio di canini -Il vero problema è che non sappiamo cosa finirà prima... se la pazienza di aspettare o la nostra sete di sangue...-

-Ogni cosa a suo tempo, piccola mia...- la rassicurò la Dama, avvicinando le labbra a quelle dell'altra ragazza incappucciata prima di baciarla con passione -Ma a proposito di tempo, quanto pensi ci occorrerà per "chiedere" a Stinger di sposare la nostra causa?- domandò poi.

-Oh, questo non so dirlo con certezza- rispose l'altra -Ma lasci fare a me e vi prometto che non sarete affatto delusa- aggiunse prima di leccarsi le labbra e spingere la Dama a darle un altro bacio, richiesta che venne accettata più che volentieri…

***

-Ci stanno mettendo parecchio, non trovate?- commentò Nate, che insieme al suo Team e a Natasha era da poco arrivato al porto per aspettare i tanto decantati rinforzi.

-Beh, non è che arrivare qui sia facile, lo sai- disse Heather -Voglio dire, da qui a Fiore e viceversa ci volevano circa tre giorni di viaggio in nave-

-E questo contando anche sulle condizioni atmosferiche favorevoli- aggiunse Yuki, prima di voltarsi verso una Natasha in jeans, camicia bianca, stivali e giaccone grigio e chiederle -Per caso il Master vi ha detto qualcosa in più l'altro giorno che l'avete chiamato?-

-Purtroppo no- rispose la maga veterana, sistemandosi meglio la giacca -Da quello che ho potuto capire ne sapeva quanto noi...-

-In compenso, però, le informazioni che ci ha dato sul Tomo di Yggdrasill sono state una vera e propria manna dal cielo...- disse anche Sasha -Quasi quanto il gentile contributo di Heather nel comprare nuovi vestiti per la mia dolce Tasha... è stato proprio un bel pensiero-

-Ma dai, non ho fatto nulla...- replicò timidamente la giovane Weiss, arrossendo -Diciamo solo che non mi andava che la signorina si fregasse tutti i miei vestiti e col passare del tempo li sformasse col suo bel corpo e...- aggiunse prima di ritrovarsi la stessa Natasha che l'abbracciava.

-Rimane comunque il fatto che è stato un bel gesto... e di ciò ti ringrazio ancora- si limitò a dire l'ex Maga di Classe S, accennando un tenue sorriso -Il Giovane Lupo è davvero fortunato... ad avere una ragazza così altruista e generosa come te...-

-Per favore, non dica certe cose che sennò arrossisco ancora di più!- ribatté ancora la ragazza, ora visibilmente imbarazzata -E poi, non teme di far ingelosire Sasha?-

-Ma figuriamoci- fu ciò che esclamò il fantasma dei capelli rossi -Se non ho fatto storie nemmeno quando l'hai spogliata e decorata con le garze mediche, puoi stare tranquilla...- aggiunse prima di notare una nave pronta all'attracco -Oh, sta arrivando qualcuno!-

E come Sasha indicò la nave, tutti i presenti smisero di fare ciò che stavano facendo e attesero che il naviglio potesse avvicinarsi meglio al punto di attracco. Malgrado il vedere le modeste dimensioni della nave facessero presupporre ai Maghi del Nord che avrebbero avuto un numero considerevole di alleati, in realtà il massimo che scese a terra furono solo due persone, ovvero un ragazzo e una ragazza. Il primo era alto e con la pelle molto abbronzata, dai corti capelli castani e gli occhi nocciola, vestito con un paio di pantaloni color crema e una camicia a quadri rossi e bianchi, coperta da un giaccone marrone e una sciarpa bianca. La ragazza invece era l'esatto opposto: pelle rosea come una pesca, capelli verdi lunghi fino alla base del collo, occhi blu scuro e vestita con maglia gialla e una salopette aderente ad un fisico asciutto ma con forme generose, soprattutto il seno.

-Accidenti... hai visto che roba, Cuja?- disse la ragazza coi capelli verdi, guardandosi intorno con aria quasi sognante e curiosa -Questo posto non è cambiato di una virgola, nonostante siano secoli che non veniamo più qui-

-Beh, ma è naturale, Rin, visto che è sempre stata un'isola dal clima invernale- disse invece il ragazzone, cedendo il giaccone all'altra per evitare che prendesse freddo -Peccato però che questo non sia il momento per fare i nostalgici-

-Sì, hai ragione- ribatté lei, accettando la giacca e alzando il pugno con determinazione -Non ci resta che trovare i ragazzi di cui ci ha parlato il Master Fir e poi partire subito all'avventura!-

-Potete anche risparmiare tempo e fatica, visto che io e i miei compagni siamo già qui- si intromise Yuki, indicando con un semplice cenno del muso Nate e gli altri.

-Hai visto, fratellone? Quel lupo ha appena parlato, è incredibile!- fu ciò di cui si stupì di più la ragazza di nome Rin, mettendosi subito ad accarezzare la lupa -E guarda che pelo soffice...-

-Buon cielo, ma perché succede sempre così? Non sono come i cani, io...- mormorò seccata la stesse Yuki, pur non potendo evitare di accettare di buon grado quelle carezze affettuose.

-Non ci credo, ci ha completamente ignorati- commentò Nate.

-Non che sia una novità... Yuki fa sempre questa prima impressione, a volte- aggiunse Heather.

-Lo credo bene, non capita tutti i giorni di incontrare un Lupo Guardiano...- disse anche Natasha, vagamente stupita dalle attenzioni rivolte a Yuki -Né di coccolarlo come se nulla fosse...-

-Non credo fosse quello il punto, sai?- le fece notare Sasha.

-Ehm... vi prego di scusarla- si fece avanti un quasi imbarazzato Cuja -Sapete, nell'isola dove viviamo io e Rin ci sono un sacco di animali, e lei tende ad intenerirsi facilmente-

-Ah, non si preoccupi di questo, signore- lo rassicurò Nate -Tra l'altro non è nemmeno la prima volta che Yuki apprezza cose del genere-

-Oh, buono a sapersi- disse ancora il ragazzone, prima di porgere una mano al ragazzo in segno di saluto -E comunque non sono un signore, anche se ho 25 anni. Mi chiamo Cuja, mentre la ragazza che ha perso la testa per il vostro lupo è Rin, mia cugina-

-E io sono Nate Pine, molto piacere- disse il Mago del Nord ricambiando la stretta prima di indicare anche il resto del gruppo e aggiungere -Loro sono invece Heather e la signorina Natasha e... beh, in realtà Yuki sarebbe una lei-

-Nate... intendi dire proprio QUEL Nate?!- ripeté una stupita Rin, lasciando perdere le coccole alla lupa prima di fiondarsi subito su Nate e abbracciarlo a sorpresa, finendo però col farlo cadere a terra nell'intento -Non ci credo, sei proprio tu! Il vero e autentico Nate!-

-Eh?! M-Ma ci conosciamo?!- fu ciò che domandò il ragazzo.

-Tu no, ma io sì!- rispose la verdina -Il come è una lunga storia, ma sappi solo che sono una tua grande fan- aggiunse prima di tirare fuori da una tasca una sorta di lavagnetta con tanto di pennarello -Potrei avere un tuo autografo una volta finita questa missione?-

-Volentieri... ma prima non sarebbe meglio se ci spiegaste un po' di cose... e magari mi lasciassi un secondo per riprendere fiato?- replicò il giovane dai capelli argentati, cercando di liberarsi dal dolce peso di lei.

-Un po' di cose? In che senso?- chiese Rin, togliendosi subito da Nate

-Nel senso che vogliamo sapere come fate a conoscere il nome del Master Fir, per esempio- le rispose Heather, aiutando il suo compagno e fidanzato a rialzarsi.

-O come fate a conoscere il Giovane Lupo- si fece avanti anche Natasha -E da come parlavate dell'isola sembra che anche voi siate nativi di essa, o sbaglio?-

-Sì e no... siamo nati qui, ma viviamo a Summer Hills, un'isola a est da qui- rispose Cuja, prima di sbottonarsi la camicia e, oltre a mostrare un fisico allenato, indicare un simbolo ben noto stampato su un fianco -Allo stesso tempo, però, potete considerarci come dei vostri pari-

-Ma... quello non è il marchio della nostra Gilda?- domandò Heather sgranando gli occhi.

-L'unico e originale...- rispose Rin, girandosi di schiena e mostrando anche lei lo stesso simbolo, che nel suo caso era alla base del collo ma nascosto dai capelli -Datoci dal Master in persona-

-Qualcosa mi dice che ci dovete una marea di spiegazioni- commentò Yuki.

-Una marea? Io direi più una nevicata, visto anche dove ci troviamo- ci scherzò sopra Nate.

-Pensandoci bene... se questa fosse una storia per un libro, la loro comparsa significherebbe una svolta interessante...- rifletté invece Natasha.

-Già... peccato che qui non siamo in un libro, ma nella vita reale- puntualizzò Sasha, prima di scuotere la testa e aggiungere -Anche se devo darti ragione... è proprio una svolta, questa!-

-Beh, non avete tutti i torti, ma lo stesso vale per voi- disse Cuja, riprendendo il discorso mentre si risistemava la camicia -Il Master ci ha chiamati, è vero, ma sulla lettera non ci è stato accennato niente-

-Ma... ma come? Pensavo sapeste già tutto!- esclamò Nate, stupita da tale affermazione.

-E invece no- replicò ancora il ragazzo dalla pelle abbronzata, tirando fuori da una tasca la tanto citata lettera e mostrandola al giovane Pine -Il massimo che c'è scritto qui sono alcuni convenevoli, il fatto che l'isola e la Gilda sono in pericolo e degli auguri di buona fortuna...-

-Ah... capisco...- disse imbarazzato il Mago della Luna.

-Comincio a pensare che il Master sia tanto generoso come persona quanto tirchio in fatto di rivelare o dare dettagli- commentò Yuki.

-Non facciamone un dramma, basterà prenderci il tempo che serve per riassumere il tutto e poi possiamo anche partire- disse invece Heather.

-Si potrebbe fare, ma anche se poi partissimo ci mancherebbe il punto preciso dove rintracciare quei dannati- puntualizzò Nate -No, perché a quest'ora potrebbero essere chissà dove a causare Dio solo sa quanti danni...-

-Oh, ma è qui che ti sbagli, tesoro- replicò la Maga Stellare mentre tirava fuori da una tasca un taccuino pieno di appunti -Grazie alle varie informazioni prese dal dossier del Master, e ad un po' di pazienza in generale, rintracceremo la loro rotta poco per volta-

-Caspita, questa sì che è un'idea geniale!- commentò Rin con un certo entusiasmo -In questo modo catturare chiunque stiamo cercando sarà un gioco da ragazzi...- aggiunse, prima di interrompersi e dire -Ma chi stiamo cercando, esattamente?-

-Lunga storia... ma vi diremo tutto strada facendo- le rispose Natasha con tono conciso prima di rivolgersi a Nate e Heather e dire loro -Se non sbaglio mi avevate accennato che qui nei dintorni c'era una nave che usavate per andare in missione, giusto?-

-Sì, dovrebbe essere ormeggiata qui vicino, perché?- domandò il ragazzo.

-Fatevi aiutare con i preparativi necessari...- rispose l'ex Maga veterana -Tra poco si salpa-

-Eh? Ma come, si salpa subito? Ma se siamo appena arrivati, uffa!- sbuffò Rin.

-Non possiamo farci nulla, sorellina- disse invece Cuja, prendendo la notizia con filosofia mentre accarezzava la testa all'altra -Alla fine della fiera, siamo comunque in missione... e poi, non so perché ma credo che ci divertiremo molto in loro compagnia-

Fine Cap.22

**L'Angolo dell'Autore** E puntuale come un orologio svizzero, il nuovo capitolo per questo week end arriva rapido e spedito, portando con sé delle grosse e succose novità, prima tra tutte la presenza dei rinforzi già citati in precedenza in un paio di capitoli... signore e signori, date il benvenuto a Rin e Cuja, due nuovi personaggi la cui paternità e maternità è sia mia che di Kymyit, e di conseguenza sono due personaggi che, in certo senso, abbiamo creato assieme. A parte, ovviamente, la gioia nel vederli muovere per la prima volta, vi informo che pur sembrando a prima vista due semplici ragazzi potete stare tranquilli che, quando verrà il momento, mostreranno di che cosa sono davvero capaci. Intanto, a inizio capitolo le donne misteriose continuano a tramare nell'ombra... e mostrare atteggiamenti vagamente "V.M. 18"... che il trattamento che vogliono riservare a Stinger non sia davvero ciò che hanno detto ai Diavoli? In ogni caso, se volete scoprire questo e altri misteri, ci rivediamo al prossimo capitolo. Oh, e mi raccomando, se incontrare dei fan (com'è successo con Nate) ricordatevi sempre di accettare di fare autografi xD

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Capitolo 24
*** Mosse da tre fronti ***


Cap.23:
Mosse da tre fronti

-Quindi... vediamo se ho capito bene- provò a riassumere Cuja -Un gruppo di Maghi mercenari, sparito dalla circolazione per 10 anni, è ora tornato alla carica con l'intento di vendicarsi della Gilda e, già che c'è, trovare un antico libro per conto di terzi... è tutto?-

-Già- gli rispose Nate -La situazione attuale è proprio questa-

-E da come ce l'avete raccontata, pare ve la siete vista brutta- disse Rin, rigirandosi tra le dita una caramella al limone prima di posare lo sguardo su Natasha, in quel momento al timone -Soprattutto la signorina... non deve essere stato facile affrontare così tanti spettri del suo passato da sola-

-Sarò franca, Fanciulla Verde- le rispose la diretta interessata, cercando di concentrarsi sulla rotta da seguire grazie agli appunti di Heather -Quell'evento è stato... un vero trauma per me... e ad essere sincera non so ancora se potrò affrontare di nuovo quella donna senza dover frenare la mia mano... o i miei incantesimi- aggiunse con tono vagamente amaro.

-Questo sarà un bel problema, allora...- mormorò la ragazza con la salopette -Se quel clone ha la faccia della vostra amata, difficilmente la prendereste a pugni, vero?-

-Ed è proprio qui che casca l'asino, ragazza- si intromise Sasha, rendendosi visibile anche alle due nuove conoscenze -Dato che Stinger è praticamente la sottoscritta, Tasha non si sognerebbe mai di colpirmi, poiché questo sarebbe sputare sulla mia memoria...-

-Aaaah, un fantasma!- esclamò spaventata Rin, andando a rifugiarsi dietro Cuja -Ti prego, non prenderti la mia anima! Sono troppo giovane per morire!-

-Rilassati, non sono uno spirito maligno- sbuffò lo spettro dai capelli rossi, prima di rassicurare la verdina e aggiungere -Certo, ammetto che in vita per un po' sono stata una pirata, ma per il resto di essa sono stata dalla parte dei buoni-

-Eravate una pirata? Ho sentito bene?- ripeté Nate con tono stupito -Caspita, questo spiegherebbe il perché ci tenevate così tanto a viaggiare per mare-

-Beh, sì...- disse Sasha con un po' di orgoglio -E non nascondo che io e Tasha abbiamo svolto diverse missioni per mare... con buona parte di esse molto avventurose, oh sì-

-Possiamo tornare un secondo all'argomento principale?- li interruppe Cuja, che al contrario di Rin sembrava piuttosto tranquillo alla vista di una fanciulla fantasma -No, perché magari potremmo pensare insieme ad una soluzione-

-Non credo che sia così facile, sai? Una volta ho provato a possedere il suo corpo, ma mi ha subito cacciata via causa difese mentali inattaccabili...- disse lo spettro con tono abbattuto.

-E oltre a quello sia io che la signorina abbiamo avuto dei brutti momenti nell'affrontarla- ricordò il giovane Pine, memore della pesante e dolorosa batosta ricevuta contro la rossa nel loro "secondo round" -Se solo non l'avessi liberata dal Moon's Bind...-

-E come potevamo prevedere che sarebbe stata così insidiosa, scusa?- disse Heather appoggiandogli una mano sulla spalla -Stinger si è rivelata un'incognita per tutti noi, nessuno escluso... e c'è da dire che è stata creata pronta a tutto-

-A me dispiace solo che "Lassù nell'Alto dei Cieli" non mi abbiano donato un corpo temporaneo... altrimenti gliele avrei suonate di santa ragione, poco ma sicuro!-

-Ma anche se fosse stato così ci sarebbe comunque il problema principale per l'eventuale nuovo scontro con quei criminali...- commentò Yuki.

-E sarebbe?- domandò Rin.

-Che gli Ice Devil sono sette esseri umani, mentre il nostro gruppo, non contando me e la signorina Sasha, ne include solo cinque- spiegò la Lupa Guardiana -Anche contando la forza singola di ciascuno o le mie "armi naturali", potremmo tirarla molto per le lunghe-

-E allora dove sarebbe il problema? All'occorrenza la signorina Sasha potrebbe balzare da un corpo all'altro per aiutare chi di noi è in difficoltà- ribatté Nate.

-Apprezzo l'idea, ma dubito che nel mio caso possa aiutare... il massimo che posso fare come spettro è vagare tra i vivi finché non assisto alla risoluzione delle mie faccende in sospeso... e nient'altro-

-E non c'è modo per arginare tale regola?- chiese il Mago della Luna.

-A quanto pare no, piccino... sono letteralmente con le mani legate- rispose la rossa spettrale.

-Che sfiga... allora siamo davvero fregati- commentò Rin.

-Non vorrei contraddirvi, giovani promesse della Gilda, ma in realtà non è tutto perduto- disse Natasha dal canto suo -Soprattutto nel caso della Lupa Guardiana-

-Eh? Che intendete dire con questo?- fu ciò che domandò Nate.

-Mi sa che siete voi quella che si contraddice, signorina- ribatté invece Yuki -Anche se siamo abbastanza intelligenti da parlare la lingua umana nonché più forti e agili rispetto ad un lupo normale, io e la mia specie non siamo creature magiche-

-Non stando a ciò che ho letto una volta su di voi...- disse l'ex Maga di Classe S -In realtà, voi Lupi Guardiani non siete semplici lupi capaci di parlare... bensì un'antica tribù capace, se necessario, di trasformarsi in tale animale e viceversa-

-No, no, aspetti!- la interruppe Heather -Se ciò che dite corrisponde al vero... allora questo significa che Yuki era un essere umano?!-

-Ma... ma com'è possibile?! Yuki era un cucciolo quando si è unita a noi...- disse un Nate piuttosto confuso da tali informazioni -E poi, l'aspetto e il comportamento sono uguali a quelli di un comune lupo, anche se piuttosto addomesticato...-

-Su questo non ci piove, l'aspetto e le maniere sono quelli...- proseguì la donna -Ma ciò non cambia che in realtà la vostra adorabile lupa non è altri che un'umana, le cui capacità magiche non aspettano che il momento adatto per ridestarsi... o mi sbaglio?-

-No, signorina... non vi sbagliate- parve confermare la stessa Yuki, prima di voltarsi verso Nate e Heather e dire loro -Mi dispiace non avervene parlato prima, ma... beh, ciò che vi ho raccontato sul mio passato era una mezza verità-

-Solo mezza? E l'altra quale sarebbe?- domandò Rin -Anzi no, mi sa che mi sono persa un passaggio o due...-

-Lunga storia...- le rispose Heather -Ma per farla breve, si dice che la specie di Yuki sia esistita fin da prima della scoperta di Shirobuki, e che debba il suo nome all'essere molto territoriali, al punto da considerarli i veri custodi dell'isola-

-Col passare del tempo però i cacciatori di frodo se ne sono fregati altamente, e li hanno cacciati come prede rare...- aggiunse Nate -Questo finché il Master Fir non si è schierato a loro favore e ha contribuito a salvarli dall'estinzione-

-Beh, fin qui nulla di strano, mi pare- disse Cuja -Ma se i Lupi Guardiani cacciati in realtà erano davvero dei poveri uomini e donne mutati in lupi, allora...-

-Esatto... è proprio questo il punto...- rispose Yuki -Vedete, fin dai tempi antichi la mia tribù era una della poche stirpi pacifiche che popolavano l'isola, ed erano ben noti nell'uso della Magia della Neve, che usavano sia per difendere che attaccare...-

-Yuki, la Maga della Neve...- commentò Heather -"Omen nomen", come si dice in questi casi-

-Già, piuttosto calzante nel mio caso- ci scherzò sopra Yuki -Ad ogni modo, un giorno la tribù scoprì per puro caso che, in casi di assoluta emergenza, poteva anche trasformarsi in animali, per la precisione in lupi delle nevi.-

-Ma certo! Quindi la vostra era una più una sorta di Magia di Trasformazione!- esclamò Nate.

-Non esattamente...- ribatté la Lupa -In realtà si trattava di una sorta di rituale di trasformazione che effettivamente ci rendeva molto più forti rispetto ai lupi comuni, ma per contro richiedeva una certa quantità di Ethernano per poter tornare normali... o un certo grado di controllo-

-Ah... quindi, se tanto ci dà tanto, è per questo motivo se per poco non rischiavate l'estinzione, dato che non potevate tornare umani subito? Non mi sorprende se poi è dovuto intervenire il Master- commentò Heather.

-Perciò, se non si sanno controllare i poteri di quel rituale o non si ha abbastanza essenza magica in corpo... siete condannati a restare dei lupi per sempre?- fu ciò che chiese Cuja.

-Più o meno, ma questo aspetto di lupo ci è tornato molto utile in passato, specie contro climi invivibili agli essere umani o altri pericoli- confermò ancora Yuki -E tra l'altro, la quantità di Ethernano da riacquisire e il grado di controllo variano di persona a persona, e di certo buona parte della mia gente ora avrà sicuramente imparato a cambiare forma liberamente...-

-Ma questo non è affatto il tuo caso, vero?- chiese invece Rin -Altrimenti scommetto che avresti già fatto una bella sorpresa ai tuoi compagni di team, vero?-

-Sì e no... se solo lo volessi potrei rivelare il mio vero aspetto e prendere a calci tutti quanti con la mia Magia della Neve...- riprese a spiegare Yuki -Però nemmeno il mio aspetto attuale è tanto male, se ci pensate bene- aggiunse prima di accucciarsi per stare più comoda.

-Questo è vero, però non credi che in forma umana avresti più possibilità di vittoria contro uno dei Diavoli?- domandò Heather.

-Certo che lo credo...- rispose la Lupa Guardiana -Ma tu invece non pensi che, semmai dovessi tornare al mio vero aspetto umano, potremmo rimpiangere tutti i quanti i bei momenti passati a coccolare la mia pelliccia o ad assistere a come lotto con gli artigli e con le zanne?-

-E dove sarebbe il problema, scusa?- disse semplicemente Nate -Che tu sia umana o meno, rimani e rimarrai comunque la nostra solita Yuki di sempre... o sbaglio?-

-Beh... neanche tu hai tutti i torti, in effetti...- dovette ammettere la lupa.

-Quindi cosa farai, Lupa Guardiana?- le domandò Natasha, ancora impegnata nel guidare la nave -Resterai ancora con la pelliccia, oppure tornerai nel regno di noi umani?-

-Per adesso preferisco godermi il viaggio... e poi si vedrà- si limitò a rispondere Yuki -Ma a proposito di viaggio, siamo a buon punto oppure manca ancora molto?-

-Stando agli appunti, siamo quasi vicini alla prima isola- replicò la donna -Quindi sarà meglio se iniziamo a prepararci... dato che sarà la prima di molte altre isole che visiteremo-

***

-Mh... forse sono solo io, ma c'è qualcosa che non mi convince- mormorò Mark, in quel momento disteso sul ponte della nave a fissare il cielo.

-Che cosa non ti convince, compare?- gli domandò Charles, intento a sistemarsi il poncho e il cappello nuovi che si era procurato -Il nuovo incarico che ci hanno dato le committenti?-

-Nah, quello era roba relativamente facile, soprattutto se abbiamo la fortuna di trovare i pezzi di mappa... ciò che non mi torna è perché non ci hanno direttamente chiesto di tornare ad accoppare quei lupi del cazzo...-

-Sfido io, forse vogliono solo aspettare di avere quel loro tanto decantato libro prima di procedere con il massacro finale- ipotizzò Alì, intento a compiere alcuni esercizi di yoga per ingannare il tempo -O è così oppure vogliono prima aspettare che ci siamo tutti e sette-

-Potrebbe essere un'idea...- parve concordare Olaf -Alla fine dei fatti, il nostro gruppo è formato da sette membri, e anche se Stinger ha lo stesso viso di quella sgualdrina che abbiamo affrontato dieci anni fa non sarebbe corretto divertirsi senza di lei-

-Soprattutto se a fine missione ci libereremo di lei definitivamente... magari uccidendola assieme a quell'altra donnaccia di Natasha- aggiunse Mark -Sarebbe il massimo, ammettilo-

-Rimane solo da capire se e quando la Dama ce la restituirà- si intromise Fyodor -Il mio piano era quello di liberarci di lei in caso non fosse riuscita ad uccidere Natasha... o almeno aspettare che la degenerazione cellulare facesse il suo corso...-

-A quanto pare, però, se è tornata dalla Dama prima di noi vuol dire che ci considera ancora suoi compagni...- proferì Siegfried, che dal canto suo stava contemplando la sua spada -Una lealtà degna di nota, la sua... ma chi può dirci come reagirà non appena scoprirà la verità?-

-Ah, non ne ho proprio idea- disse il mercenario dai capelli brizzolati, mostrando la sua inseparabile frusta con fare minaccioso -Ma in ogni caso, sarò pronto a prendere seri provvedimenti e a porre fine alle sue inutili sofferenze...-

-Sarà meglio che sia così, allora- proferì ancora il leader dei Diavoli -Dopotutto, lei è una tua creazione, e come ne disponi è affare tuo e di nessun altro...- aggiunse, prima di rimettere mano al quadernetto ricevuto dalla Dama e consultare la loro prossima tappa.

***

-Senti, senti... sembra che qualcuno che non si fidi affatto di te~- sembrò gongolare Nadia, la quale assieme ad una Stinger ancora incatenata stava seguendo le mosse dei Diavoli tramite un'enorme Schermo Lacrima, installato nella sua stanza e collegato direttamente ai Mini Lacrima di Sorveglianza.

"Quindi... per loro sono solo uno strumento sacrificabile per la loro causa..." commentò la voce mentale della mercenaria dai capelli rossi "Che bastardi... uno dopo l'altro..."

-Proprio vero, eh? Vatti proprio a fidare degli uomini~- disse ancora l'altra con tono giulivo prima di abbassarsi il cappuccio e mostrare un pallido viso incorniciato da lunghi capelli corvini e un lugubre paio di occhi rossi -Mi sa che la nobile dama ha fatto bene a volerti tenere con noi-

"Non che avessi avuto altra scelta, dato che mi avete colpita a tradimento e poi catturata" precisò il clone di Sasha "E non parliamo poi della vostra rieducazione... pensi davvero che bastino le botte di una nanetta come te per azzerare la mia personalità?"

-Oh, ma quello è solo il livello base, tesoro~- rispose ancora Nadia, prima di levarsi la tunica con cappuccio e rivelare un'esile figura femminile abbracciata in quello che sembrava un monocromatico abito da gothic lolita -Il bello deve ancora venire~-

"E cosa vorresti farmi, sentiamo... darmi consigli su come vestirmi o altre stronzate?" sibilò sarcastica la mercenaria "Perché se è così ti avverto che hai sbagliato persona"

-Vestirti? Oh, no, no, no... è qui che ti sbagli...- replicò ancora la ragazzina, che in quel momento aveva iniziato a spogliarsi anche dei suoi abiti -Infatti i vestiti sono l'unica cosa che NON serviranno per tutto il tempo che resterai qui con noi~-

"Che cosa?! Oh, no, questo te lo puoi scordare..." cercò di protestare lei, venendo tuttavia spinta di peso da una delle catene che la tenevano ferma e ritrovandosi poi tramortita da una semplice pedata in faccia da parte di Nadia stessa, ora rimasta con solo l'intimo addosso.

-Mi dispiace, tesoro, ma non dipende da me~- disse semplicemente la ragazza, prima di avvicinarsi alla prigioniera e, dopo averle tolto le catene, iniziare a spogliare anche lei -E poi... non vorrai mica negarti così facilmente un po' di meritata compagnia femminile, vero~?-

“Se ti aspetti che cederò a certe proposte… ti sbagli di grosso” provò a replicare ancora la rossa, che pur volendo ribellarsi all’altra per qualche strana ragione non riusciva a farsi valere.

-Certo, certo, dicono tutte così- disse Nadia con tono vagamente mellifluo e seducente -Ma non preoccuparti, cercherò di trattarti con il dovuto riguardo… dopotutto, è la tua prima volta~-

Fine Cap.23

**L'Angolo dell'Autore** Sì, lo ammetto e non lo nascondo, il finale di questo capitolo è piuttosto "fanservice" e tutto il resto, ma a parte questo, come si può intuire dal titolo, in questa storia abbiamo ben tre fronti a confronto, ovvero gli eroi, i cattivi... e chi invece sembra molto più cattivo e intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote a eroi e cattivi... insomma, un intreccio piuttosto classico, ma piuttosto funzionale, non trovate? Ad ogni modo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e, come al solito, vi do' appuntamento al prossimo aggiornamento. E ricordate... scegliete sempre da chi parte stare!

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Capitolo 25
*** Trame nell'ombra ***


Cap.24:
Trame nell'ombra

Nel mentre Nadia era "impegnata" con Stinger, nella sala da pranzo del castello la misteriosa Dama Eludarc e le sue altre due servitrici erano impegnate nel discutere piuttosto animatamente su come organizzare le loro prossime mosse... o almeno in teoria, dato che a discutere ci stavano pensando solo Willow e Francine mentre la loro signora, una bellissima donna dai lunghi capelli neri e le forme mozzafiato avvolte in un lungo abito da sera nero con tanto di guanti lunghi fino al gomito, se ne rimaneva in silenzio ad assistere al tutto, sorseggiando di tanto in tanto un bicchiere di vino.

-Ma porca...- imprecò irritata la prima, che ora senza il cappuccio si era rivelata essere una ragazza dai capelli violacei, vestita con pantaloni e giacca in pelle rossa aperta sul davanti da cui si intravedeva una maglietta bianca -Dammi una sola ragione valida per cui avrei torto-

-Solo una?- replicò la seconda, una ragazza piuttosto alta dai capelli neri striati di bianco e i cui abiti civili erano pantaloni verde scuro, canotta grigia e due guanti caratterizzati da una banda circolare con sopra incastonato un Lacrima -Tu sei un torto che cammina, ed è un dato di fatto-

-Esagerata... solo perché voglio che eliminiamo subito quei sei coglionazzi non vuol dire che sia automaticamente nel torto!-

-E invece lo sei visto che, come ti ho già detto, alla Dama gli Ice Devil servono vivi e vegeti ancora per un po'... ma no, tu sei ancora convinta che ucciderli nel bel mezzo di un incarico che gli abbiamo affidato sia una buona idea!-

-Ed è una buona idea, scusa! Se finora quei sei stronzi non sospettano un bel niente nulla ci vieta di raggiungerli, ucciderli, tenerci la loro unica donna finché si può, riprenderci gli appunti della nostra signora e continuare da sole la nostra ricerca-

-Non ho mai detto che non è una buona idea... ho detto solo che sei nel torto se speri che quelli di Moon Wolf o altre Gilde Legali se ne staranno zitti zitti all'idea che ci siamo appena rivelate al mondo... ci sarà un motivo se ci chiamiamo Noche Tenebrosa!-

-Però agire nell'ombra non è il mio forte, lo sai! Io voglio massacrare gente nella maniera più cruenta e spettacolare possibile... e già che ci sono ululare alla Luna mentre mi faccio il bagno nel loro sangue!-

-Cielo, che orrore... non preferiresti un approccio molto più scientifico e razionale, e che magari implichi l'uso improprio ma giusto di bisturi, sutura e chissà quali sostanze chimiche da sperimentare sui malcapitati?-

-Fammi pensare... no, preferisco gli sbudellamenti vecchio stile!-

-Allora fai proprio ribrezzo, lasciatelo dire-

-Disse colei che più di una volta ha provato a folgorarmi o a farmi un'iniezione letale mentre eravamo sotto le coperte!-

-In primis, quelle erano siringhe di sedativo, utili per evitare che la bestia che è in te mi regali un motivo per suturarmi la pelle... e in secondo luogo, pensavo ti piacessero le scosse dei miei guanti-  

-E mi piacciono, infatti... ma non quando aumenti il voltaggio di tua iniziativa!-

-Allora scusami tanto... vorrà dire che la prossima volta farò più attenzione-

-Sarà meglio, altrimenti ti farò conoscere un mondo di dolore... stronzaccia di una stangona!-

-Già...peccato che io non lo sento più da tempo... volgare selvaggia dei boschi-

-Ragazze, datevi un contegno- intervenne la Dama Eludarc, mettendo da parte il suo bicchiere e avvicinandosi alle due, folgorandole con il suo sguardo cremisi -Capisco che il vostro sia un rapporto di amore e odio, ma state comunque deviando la conversazione!-

-Ci scusi, mia signora...- sembrò calmarsi Willow -Di solito sono più mansueta, lo so...-

-E io di solito attendo molto di più prima di perdere il mio raziocinio...- fece lo stesso Francine.

-La prego, non ci punisca!- dissero poi entrambe in tono di supplica, mettendosi subito in ginocchio davanti alla loro signora.

-E perché mai dovrei farlo?- disse la Dama con tono sensuale mentre accarezzava i visi delle due -Non vi farei mai del male...- aggiunse prima di dare un bacio sulle labbra prima ad una e poi all'altra -Siete insostituibili... per non dire uniche-

-Noi... non siamo degne di tali parole, mia signora- disse timidamente la viola vestita in pelle.

-Ma sappiate che vi seguiremo in qualunque impresa vogliate intraprendere- aggiunse invece la ragazza dai capelli bianchi e neri -Ci dia un qualsiasi ordine e noi lo eseguiremo...-

-Lieta di sentire tali parole, o mie fedeli servitrici...- disse ancora la Dama, prima di far rialzare le due e tornare subito a sedersi -Tornando al nostro argomento principale, non nego che abbiate entrambe ragione... tuttavia, esiste anche una terza ipotesi che non avete considerato-

-Una terza ipotesi?- ripeté Francine.

-E quale sarebbe?- aggiunse Willow.

-Non è forse ovvio? Sto parlando del nostro asso nella manica...- spiegò quindi la dama in nero, finendo di bere il proprio vino -Vale a dire quella umile e deliziosa fanciulla che abbiamo "accolto" tra noi 10 anni fa?-

-Non starete mica parlando di "lei"?- parve capire Francine.

-Ma... ne siete sicura?- domandò invece Willow, per niente tranquilla -Attualmente è in missione segreta con le nostre altre tre fedeli serve...-

-Allora richiamate solo "lei"...- disse la Dama -Se vogliamo liberarci di entrambi i nostri problemi, una carta matta come lei è l'ideale per rendere questo gioco molto più eccitante...-

***

-Ehi, Tasha? Va tutto bene?- domandò Sasha, svolazzando come il fantasma che era vicino alla sua amata ancora viva, in quel momento immersa nei suoi pensieri -Tasha?-

-Hm?- parve cadere dalle nuvole l’interessata, voltandosi verso la rossa spettrale e chiedendole -Hai detto qualcosa, per caso?-

-Come no, è da un quarto d'ora che te ne stai ferma a fissare il vuoto- sbuffò offesa l'altra, prima di scuotere la testa e aggiungere -Pensavo che fare questi lavori di ricerca includesse anche il parlare, di tanto in tanto-

-Scusami... ma non posso fare a meno di pensare a Stinger... o agli ultimi eventi passati in generale- si limitò a spiegare l'ex Maga veterana -Certo, ammetto che fa un certo effetto fare parte di un gruppo o di una Gilda dopo tanto tempo, però...-

-Hai paura ad integrarti, forse?- azzardò la fanciulla fantasma -Strano, a me sembra che, malgrado gli inizi un po' "gelidi", tu ti sia sciolta non poco-

-Su questo non posso darti torto, in effetti...-

-E allora cos'è che ti blocca, tesoro? Ormai hai passato così tanto tempo con quei ragazzi che dovrebbe risultarti facile fidarti di loro-

-Non è questione di fiducia o meno, lo sai... io non voglio perderli come ho perso te... hai visto come quella Stinger ha ridotto male il Giovane Lupo, quella volta...-

-Me lo ricordo, sì... ma ciò non lo ha mica fermato dal reagire, sopravvivere come poteva alle sue angherie e soprattutto sopportare la convalescenza-

-E se la prossima volta non fosse così fortunato, Sasha? Rifletti, anche togliendo il tuo clone dall'equazione, il resto dei Diavoli non è una passeggiata, e noi lo sappiamo bene...-

-Vero, ma so anche che, sempre durante il nuovo scontro tra il piccino lunare e quella stronza del mio clone, tu hai detto che ti saresti comunque fidata di lui... non vorrai mica rimangiarti tali parole e passare l'intera missione lacerata dai dubbi-

-Certo che no, però... che male c'è se mi preoccupo di qualcuno che mi è caro?-

-Nessuno... e infatti è una cosa bellissima... ora però che ne dici se mettiamo da parte tutti questi dubbi e continuiamo con la nostra ricerca?-

-Ma certamente... dopo tutto, anche questo fa parte della nostra missione-

***

-Ancora non riesco a crederci... tra tutte le persone che abbiamo a disposizione, la nostra signora vuole usare proprio "lei"- disse una Willow poco convinta.

-Beh, ma se ci pensi ha senso- le disse Francine, mentre insieme a lei si preparava ad accogliere la persona di cui stavano parlando -Come si dice in questi casi, è la persona giusta al momento giusto-

-Io spero solo che non dia troppo fiato alla lingua malgrado la sua voce melodiosa...-

-Fossi in te non mi preoccuperei solo di quello... non abbiamo nemmeno idea di come reagirebbe Stinger se la incontrasse-

-Allora auguriamoci che vadano d'accordo, Fran... perché se così non sarà dubito riuscirò a tenere a freno i miei artigli-

-Beh, se è per questo, Will, io sono già pronta a sperimentare su entrambe... in tutti i sensi...-

-Fossi in voi eviterei di dire certe cose- disse una voce alle loro spalle, costringendole a voltarsi e notare che apparteneva a Nadia, vestita solo di una vestaglia nera -Sapete, gli alleati di questa Gilda sono preziosi in più di un senso... e sarebbe un vero peccato perderli...-

-Oh, eri solo tu... che spavento...- sopirò una sollevata Willow non appena la vide.

-Ma che ci fai qui? Non dovevi "rieducare" Stinger?- chiese invece Francine.

-L'ho fatto, e infatti ora dorme come un angioletto, avvolta dalle coperte del mio letto e con i segni dei miei canini sul collo~- rispose Nadia con tono alquanto spensierato -Sapeste quante me ne ha fatte passare durante i preliminari... per poco non mi dava fuoco sul serio-

-Oh, quindi l'hai già morsa... è una buona notizia- commentò la ragazzona dai capelli bicolore -Questo significa che non appena si sveglierà sarà sotto il tuo controllo, giusto?-

-Ovviamente...- confermò l'altra -Da adesso in poi seguirà ogni mio comando o capriccio-

-Perfetto... allora, se tanto ci dà tanto, non avrai problemi nel convincerla ad andare d'accordo con l'altra tua fedele servitrice, vero?- fu la domanda da parte di Willow.

-Ma certo che no, dovrebbe essere facile- ribatté Nadia -Perché me lo chiedi?-

-Perché sono appena tornata... e gradirei delle spiegazioni- disse una nuova voce, appartenente ad una ragazza alta e dai lunghi capelli rosa, vestita con quello che sembrava un elegante completo maschile nero e con indosso un paio di occhiali scuri -E che siano spiegazioni decenti, grazie-

-Oh, Siren~- la riconobbe subito Nadia, andando subito a gettarsi tra le sue braccia -Ma ciao, tesoro mio... mi sei mancata tanto, lo sai~? Mi sentivo così sola senza te~-

-La cosa è reciproca...- disse l'altra, ricambiando più che volentieri l'abbraccio prima di accendersi una sigaretta -Ma gradirei comunque le mie spiegazioni, altrimenti non collaboro... anche se stare qui è sicuramente molto meglio che insieme a Sieg e i suoi...-

-Non aver timore, mia cara, adesso ti racconterò tutto quanto~- replicò ancora Nadia, rimanendo abbracciata alla donna dai capelli rosa -Vedrai, ne sarai davvero sorpresa~-

-Da quando sono con voi non c’è più nulla che mi sorprenda, in realtà…- disse ancora la donna ben vestita, aspirando una bella boccata dalla sua sigaretta e creando qualche anello di fumo -Ma provaci pure…-

-Premetto che questa è una versione piuttosto stringata degli ultimi eventi, ma…- cominciò a spiegare la ragazzina dai capelli neri -I tuoi ex compagni, gli Ice Devil, stanno avendo alcuni problemi con quei brutti antipatici dei vostri vecchi rivali, Moon Wolf… ma dato che ora sono impegnati con altro… beh…-

-Ah, capisco…- dise con tono alquanto comprensivo Siren -Quindi, visto che Sieg e i suoi non ci sono avete scelto di affidarvi a me medesima per l’ingrato compito di togliere di mezzo i Lupi… interessante-

-Già, ma il bello è che per questa missione non sarai affatto da sola… bensì verrai accompagnata da una nostra nuova ragazza che abbiamo da poco reclutato~-

-Ah, ma davvero? Una nuova missione per voi e una nuova recluta? La cosa si fa davvero interessante…-

Fine Cap.24

**L'Angolo dell'Autore** E a sorpresa, i rilettori si questa storia sono tutti per le misteriose Maghe capitanate dalla Dama Eludarc... e anche per un'ospite a sorpresa piuttosto inaspettata, ovvero la precedentemente citata Siren, che altri non è che il settimo membro degli Ice Devil prima che subentrasse la nostra già nota Stinger. Chissà per quale motivo, però, anziché essere morta è viva e vegeta e anche al servizio delle "tenebrose" nemiche neutrali di questa storia. Come andrà a finire? E cosa stanno davvero tramando queste misteriose e ambigue signorine oscure? E perché Nadia sembra così "intraprendente" in tutti i sensi? Per scoprirlo, continuate a seguire questa storia, aspettate i prossimi capitoli e... guardatevi da eventuali signorine come Nadia u.u

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Capitolo 26
*** Quando i Lupi cercano i Diavoli... ***


Cap.25:
Quando i Lupi cercano i Diavoli...

-Trovato nulla, ragazzi?- fu ciò che domandò Nate ai suoi compagni una volta finito di esplorare la prima isola del loro itinerario.

-Solo desolazione, cadaveri e terra bruciata...- rispose Heather -Hanno distrutto tutto quanto...-

-Ed erano solo in sette...- commentò Yuki -E scommetto quello che volete che a Shirobuki avrebbero fatto di peggio-

-Questo è poco ma sicuro...- parve darle ragione Natasha, fissando malinconica il paesaggio ormai ridotto ad un vero e proprio deserto di cenere e lapilli -Gente come loro non merita di ridurre il mondo e chi ne fa parte in questo modo...-

-Non preoccuparti di questo, mia cara...- provò a rassicurarla Sasha -Forse non ci penserà subito, ma sono certa che la Natura riuscirà a ristabilirsi anche questa volta-

-Voglio proprio sperarlo, Sasha...- ribatté l'ex Maga veterana -La Natura è troppo bella e affascinante perché venga abusata e ferita così...-

-Beh, se è questo il problema, allora posso pensarci io- si fece avanti Cuja, poggiando le mani sul terreno e iniziando a concentrarsi -Mh... sembra che questo terreno ne abbia viste tante, sia negli anni passati che nel presente, ma la voglia di crescere non gli manca ancora-

-Quindi lo si può ancora salvare?- le domandò Rin.

-Certo, basterà dargli la giusta spinta e...- rispose di nuovo il ragazzone, premendo con forza sul terreno e, dopo essersi concentrato di nuovo, incominciare a far gradualmente rifiorire una buona parte di esso -Ecco fatto, ora nel giro di un paio d'ore dovrebbe tornare tutto apposto-

-Ma... come hai fatto?- domandò Nate, vedendo che il verde spuntato dal punto in cui Cuja aveva messo le mani stava lentamente espandendosi anche sul resto dell'isola.

-Magia delle Piante, la mia specialità- spiegò il diretto interessato mentre si ripuliva con cura i palmi delle mani -Oltre al controllarle posso anche manipolare il terreno in modo da renderlo nuovamente fertile, il tutto usando solo una parte del mio Potere Magico-

-Ma è geniale! Scommetto che in estate o nelle stagioni dei raccolti deve essere il massimo!- aggiunse ancora il giovane Pine, visibilmente stupito da quella spiegazione.

-E lo è- si aggiunse anche Rin -Infatti a casa nostra non abbiamo solo un orto, ma anche un nutrito numero di alberi da frutta, e tutto grazie alla Magia del fratellone!-

-Alla faccia dell'utilità mondana...- commentò Heather, prima di voltarsi verso la ragazza dai capelli verdini e chiederle -Ma ora che ci penso... anche se abbiamo accettato il vostro aiuto non vi abbiamo nemmeno chiesto di che cosa siete capaci tu e Cuja!-

-Cavoli, è vero!- aggiunse Nate, battendosi una mano sulla faccia -Ma dove abbiamo la testa quando si tratta di queste cose, accidenti!-

-Via, non mi sembra il caso di farne un dramma, cose del genere possono capitare- si limitò a dire Rin, per poi aggiungere -E comunque, se la cosa vi farà stare più tranquilli, anch'io possiedo una Magia simile... anche se è più orientata sulla frutta che sulle piante-

-Incredibile... e come si chiama questa tua Magia?- domandò ancora Nate.

-Fruits Style, e malgrado il nome buffo è piuttosto versatile, dato che mi consente l'accesso ai poteri della frutta- iniziò a spiegare Rin, tirando fuori da una tasca della salopette una scatoletta di caramelle gommose alla frutta -Ma forse è meglio una dimostrazione pratica-

E come disse ciò, la ragazza dai capelli verdi tirò fuori dalla scatoletta una caramella al limone, per poi gustarsela e, subito dopo, circondarsi di scariche elettriche e iniziare a correre all'impazzata per tutto il paesaggio, compiendo almeno tre giri di corsa in pochi secondi prima di fermarsi proprio davanti a Nate.

-Wow... e per fare tutto questo ti è bastata solo una caramella al limone?- fu la nuova domanda da parte del giovane Mago di Moon Wolf.

-Proprio così! E non hai idea di cosa posso fare anche con gli altri gusti!- rispose Rin, iniziando a parlare a raffica -Ad esempio, con l'arancia posso diventare più resistente, con i mirtilli ho una vista mica da ridere, la mela mi rende più forte...-

-Ehi, ehi, calma!- la fermò Heather -Guarda che non possiamo mica capire che cosa dici se parli così velocemente... e mostri quella capigliatura così... appariscente- aggiunse mentre notava che i capelli di Rin erano diventati ritti e vaporosi.

-Scusate... è un piccolo effetto collaterale del limone- si scusò la ragazza, mentre riprendeva fiato e già che c'era si rimetteva a posto la chioma -Ad ogni modo, è questo ciò che so fare con la mia Magia... e sì, non sarà mitica o utile come quella del fratellone, però...-

-Ogni Magia può diventare utile, se si sa come usarla- la interruppe Natasha -E se come hai detto tu il segreto di essa risiede nella versatilità, allora non ha senso fare paragoni inutili...-

-Beh, questo lo so anch'io, però...- replicò la ragazza dai capelli verdi -Non so se potrebbe davvero aiutare in questa missione...-

-Questo non puoi saperlo con assoluta certezza...- le disse ancora la donna -Ognuno di noi nasconde in sé potenzialità pressoché infinite... ma sta solo a noi scoprire cosa può aiutarci a sbloccarle e utilizzarle al meglio...-

-Ok, ma... detto in termini più semplici?-

-Abbi più fiducia in te e nelle tue capacità... solo così potrai comprendere la tua vera forza-

-Caspita, queste sì che sono parole profonde- commentò la stessa Rin, prima di schiarirsi la voce e aggiungere -Nessun problema, allora. Farò come mi consiglia e mi impegnerò al massimo!-

-Bene, allora visto che siamo tutti d'accordo e abbiamo scoperto cosa sanno fare i nostri due rinforzi, che ne dite di partire verso la prossima isola?- si intromise Sasha.

-Non ce lo facciamo di certo ripetere due volte- le rispose Yuki, iniziando a dirigersi per prima verso la nave ormeggiata -Coraggio, il viaggio continua!-

-Ma quello volevo dirlo io...- disse un offeso Nate.

-Tranquillo, tranquillo- lo consolò Heather -Magari sarà per la prossima volta-

Fu quindi così che l'allargato Team del Nord ritornò alla propria imbarcazione e ripartì in vista della prossima isola da esplorare, nella speranza di trovare qualche indizio concreto che li avrebbe sicuramente aiutati a rintracciare la rotta intrapresa dai Diavoli. Malgrado queste aspettative, però, nei 6 lunghi giorni di viaggio che seguirono le aspettative dei ragazzi vennero infrante più volte in quanto gli scenari mostrati durante gli sbarchi nelle isole successive non erano per niente dissimili dal primo visto in precedenza: morte, desolazione e un'aura di disperazione e paura erano ciò che impregnava tali luoghi, e quasi a voler aggiungere la beffa al danno, i segni del passaggio dei Maghi Oscuri diventavano via via più crudi, soprattutto nei casi in cui al posto di preziosi indizi venivano invece trovate pile di cadaveri mutilati nelle più svariate maniere. Alcuni di essi, come ebbero modo di scoprire Heather e Rin, sembravano essere quelli di poveri bambini, mentre altri erano probabilmente carcasse della fauna locale.

-Non ho parole per descrivere tutto ciò...- commentò Natasha, concedendosi qualche minuto di silenzio per i poveri caduti per mano degli Ice Devil.

-Io ne avrei...- disse invece Rin, serrando i pugni con forza mentre il suo sguardo sembrava inumidito da delle lacrime pronte a sgorgare -Ma sono troppo arrabbiata... e angosciata... per poter aggiungere altro...- aggiunse mentre la sua voce assumeva un tono amaro.

-Auguriamoci che siano morti senza soffrire...- la consolò Cuja, avvicinandosi a lei e stringendola tra le sue forti braccia -Perché se così non è stato, saremo noi a far soffrire quei dannati...-

-Non sei l'unico a pensarla così- gli fece eco Nate, il cui sguardo si era fatto torvo e il tono di voce aveva assunto un paio di note gravi -Ovunque si trovino quei maledetti, puoi stare certo che li troveremo, li batteremo... e vendicheremo tutta questa povera gente...-

-Ti sbagli, Giovane Lupo- lo smentì Natasha, la quale aveva già finito di pregare- La nostra non è una crociata basata sulla vendetta... ma solo sulla giustizia... giustizia che sarà fatta solo quando il nostro Branco non li avrà sconfitti uno dopo l'altro...-

-Ben detto, amore, ben detto!- le diede ragione Sasha -Allora cosa aspettiamo, torniamo alla nave, proseguiamo con la nostra indagine e staniamo una volta per tutte quei bastardi!-

-Non nego sia un buon proposito, ma dubito ci siano rimaste altre isole da controllare- le disse Yuki, guardandosi intorno -Stando a quanto ci ha detto Heather, questa dovrebbe essere l'ultima della lista... e senza indizi siamo punto e daccapo-

-E nel frattempo quelli staranno già causando danni altrove- suppose Nate -Di questo passo, anche se utilizzassimo il potere di Altar per stargli alle calcagna, non li raggiungeremo mai...-

-Cosa vogliamo fare, allora?- domandò Cuja -Torniamo indietro e pianifichiamo una nuova strategia oppure continuiamo a cercarli per conto nostro?-

-Bella domanda... forse facciamo prima a contattare il Master- disse invece Heather, tirando fuori un Lacrima di Comunicazione dalla tasca -Magari in questi giorni gli saranno arrivate delle novità a proposito dei Diavoli-

-Desolata, ma la vostra indagine finisce qui...- disse all'improvviso una voce femminile alle loro spalle, la quale fece voltare di scatto tutti quanti e rivelare a chi apparteneva, una ragazza dai capelli rosa e gli occhiali da sole, vestita con un elegante completo maschile.

 -E tu chi saresti? Un amico o un nemico?- domandò Rin, mettendosi già in guardia.

-Beh, considerando il tono con cui ci ha rivolto la parola, dubito sia così amichevole- disse Yuki con tono piuttosto sarcastico, per poi osservarla bene e aggiungere -Scusa Heather, ma... non trovi che abbia un aspetto un po' troppo familiare?-

-Familiare?- ripeté la Maga Stellare, per poi osservare anche lei la nuova arrivata -Ora che mi ci fai pensare... capelli chiari, occhiali da sole...-

-Ma certo, quella è la tipa che era assieme ai Diavoli prima di Stinger!- disse uno stupito Nate, intuendo di chi si trattasse -Se non sbaglio si chiamava... ehm...-

-Siren...- rispose per lui Natasha -Vero nome Sienna Royal, un tempo era una promettente cantante lirica... finché non ha scoperto le potenzialità della propria voce e ha deciso di diventare una Maga Oscura...-

-Vedo che ti ricordi di me, Natasha...- sembrò confermare la donna ben vestita -Però, non mi aspettavo di rivederti, malgrado questi dieci anni in cui mi hanno pure rimpiazzata-

-Potrei dire lo stesso di te... pensavo fossi morta...- ribatté Natasha.

-Ma che coincidenza... anch'io pensavo che per me fosse finita, ma invece che andare all'Inferno eccomi ancora qui, allegra in mezzo ai vivi...- si limitò a dire l'altra, per poi aggiungere -Ma tornando al perché sono qui... beh, diciamo solo che devo uccidervi-

-Oh, che originalità... mai una volta che sia qualcosa di diverso- commentò una sarcastica Sasha, la quale si era volutamente resa visibile solo ai suoi compagni -In ogni caso, se volete affrontarla suggerisco a tutti voi di usare la dovuta prudenza... e dei tappi per le orecchie-

-Sicura di volerci affrontare tutti quanti?- fu ciò che le chiese Rin -Non so se lo hai notato ma noi siamo un bel gruppo di Maghi mentre tu sei da sola-

-Oh, ma l'ho notato, infatti... per questo mi sono portata un'amica- rispose Siren, mostrando un sorriso sghembo pieno di sicurezza prima di schioccare le dita.

Come la donna dai capelli rosa fece ciò, all'improvviso si aprì vicino a lei un varco oscuro, dal quale uscì fuori la statuaria figura di Stinger avvolta in una nuova tuta aderente che, a differenza della precedente, possedeva un paio di bracciali lunghi fino all'avambraccio, una cintura legata in vita e una nuova maschera che oltre a coprirle parte del volto era anche munita di una sorta di collare metallico munito di un vistoso Lacrima circolare incastonato al centro.

-Certo che ce ne hai messo di tempo...- disse, con stupore di tutti i presenti, proprio Stinger, che ora sembrava in grado di parlare grazie al Lacrima del collare, dal quale fuoriusciva una voce artificiale dai toni piuttosto distorti -Ancora un po' e ti avrei raggiunta a piedi...-

-Sono un’artista, io…- si giustificò Siren -Dovevo pur scaldare il pubblico prima di presentarti come mia graziosa assistente al massacro, no?-

-A parte che io non sono una tua assistente bensì una tua socia…- precisò la rossa, scoccandole un’occhiata di sbieco alquanto irritata -A chi vuoi che freghino certe cose in un combattimento?-

-A me fregano, mia cara… per me combattere facendo sì che lo scontro sia il più elegante o spettacolare possibile è un fattore essenziale… è l’essenza del mio essere- spiegò la donna dai capelli rosa.

-Sarà, ma io preferisco un approccio che sia il più brutale, violento e sanguinario possibile- replicò ancora la mercenaria, prima di indicare sia Natasha che Nate e aggiungere -E quei due lo sanno molto bene, dato che nonostante la loro tenacia gli ho dato una lezione indimenticabile…-

-Che faccia tosta… il solo pensiero che sia stata creata da me mi disgusta alquanto- commentò Sasha.

-Il passato è passato, Stinger…- si limitò a replicare Natasha -Ma se vuoi sfidarmi di nuovo io sono pronta-

-E lo stesso vale per me- si aggiunse Nate, tirando fuori le sue Zanne di Luna.

-Ti correggo, Nate…- si intromise Heather, già con le sua Chiavi in mano.

-Questa faccenda riguarda tutti noi- proferì Yuki, già pronta a tirare fuori gli artigli.

-E non scordatevi anche di noi!- conclusero, all’unisono, Rin e Cuja.

-Ma che bello… tanti piccoli Maghi da trucidare e così tanta scelta… mi piace- commentò rapita Siren.

-Hai ragione… ma la loro formazione è un po’ diversa da come me la ricordavo…- notò invece Stinger, indicando per l’appunto i due cugini -Infatti quei due non assomigliano affatto ai Maghi di Fairy Tail che erano con loro l’ultima volta che li ho visti-

-Ci dispiace deluderti, cara assassina, ma i nostri amici di Fairy Tail avevano da fare- le rispose Heather.

-Ma per rimediare abbiamo scoperto di avere altri Maghi di Moon Wolf su cui contare- aggiunse Nate.

-Dunque non siamo state le sole a riorganizzarci… la cosa si fa davvero interessante- commentò Siren con tono vagamente intrigato, per poi esclamare -Allora, signore e signori... fatevi pure avanti. Chi vuol essere il primo, o anche la prima, a voler affrontare sia l'elegante sottoscritta che la nuova e migliorata Stinger?-

-“Nuova e migliorata”?- ripeté il giovane Pine -In che senso? Tuta nuova a parte mi sembra sempre la solita-

-Non guardare troppo le apparenze, moccioso lunare- si limitò a dire la stessa Stinger -Potresti pentirtene come è successo durante il nostro ultimo scontro-

-Lo stesso vale per voi due- replicò ancora il ragazzo dai capelli argentati.

-Se pensate di ucciderci così facilmente vi sbagliate di grosso- aggiunse Natasha.

-Oh, ma noi non vogliamo uccidervi…- disse ancora Stinger -Non ancora, almeno…-

-Vogliamo solo farvi molto, molto male… umiliarvi… e infine uccidervi- concluse Siren, mentre sul suo volto si dipingeva un sorriso inquietante -Ma ad ogni modo, io non amo ripetermi… chi vuol farsi avanti?-

-E decidete in fretta- mormorò la rossa -Perché altrimenti saremo noi a venire da voi!-

Fine Cap.25

**L'Angolo dell'Autore** Signore e signori, rullino i tamburi e squillino le trombe, perché dopo un paio di capitoli di assenza i nostri Lupi preferiti sono tornati, più pronti che mai a fare baldoria e botte... e quale occasione migliore se non affrontando due nemiche che rappresentano la vecchia e la nuova scuola degli Ice Devil? xD Ma a parte questo, visto che qualcuno del pubblico si sarà sicuramente chiesto di cosa sono capaci Rin e Cuja... ebbene, in questo capitolo il mistero è stato parzialmente svelato, ma rimarrà da scoprire se e quando i due faranno parte dell'azione o chi saranno i fortunati nel voler affrontare sia Siren che Stinger. Per scoprirlo vi basterà solo continuare a seguirmi, attendere il nuovo capitolo e... beh, augurarvi di non incontrare mai e poi quelle due assassine u.u

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Capitolo 27
*** Due fratelli alla riscossa ***


Cap.26:
Due fratelli alla riscossa

-Ma bene, sembra che stiano per cominciare...- commentò Francine, che insieme alle altre si trovava in una sorta di laboratorio e stava seguendo le azioni di Siren e Stinger tramite uno Schermo Lacrima -Devo dirlo, è stata proprio una buona idea donare a Siren uno dei Mini Lacrima usati sui Diavoli-

-Puoi dirlo forte- annuì Willow -Grazie ai dati registrati nel loro tragitto per Shirobuki e a qualche ricordo di Stinger è stato un gioco da ragazzi rintracciare quei Maghi... anche se ancora mi sfugge il perché dovremmo immischiarci in faide inutili come questa-

-Oh, ma è molto semplice, mia cara- ribatté Nadia -Dato che i nostri "alleati" sono impegnati con una missione piuttosto "delicata", nulla ci vieta di rallentare almeno un po' i loro nemici-

-E più li rallentiamo più gli impediremo di raggiungere i Diavoli o il loro quartier generale- concluse la Dama Eludarc, accarezzando dolcemente la testa alla fedele Nadia -E oltre a questo, valuteremo con calma se Moon Wolf è davvero degna della propria fama-

-Considerando che hanno già un precedente per aver fermato Bloody Wyvern, può darsi che effettivamente meritino una certa attenzione, mia signora- fece notare Willow -Ma se vuole confermare di persona io non sono nessuno per impedirvelo-

-Shh, fate silenzio, sembra che qualcuno si sia già offerto volontario- disse ancora Francine, indicando sullo Schermo Lacrima le figure di Rin e Cuja che si facevano avanti.

***

-Siete davvero sicuri di quello che fate, ragazzi?- fu ciò che domandò Nate ai due -No, perché Stinger è piuttosto coriacea... e pericolosa. Farà di tutto per mettervi alle strette e assalirvi a più non posso sia con il corpo a corpo che con le sue fiamme verdi-

-Siren invece non è molto forte rispetto ai suoi compagni- si aggiunse anche Natasha -Ma se si mette ad usare la sua Magia del Suono è la fine...-

-Apprezzo che vi preoccupiate per noi, ma non avete nulla da temere- li rassicurò Cuja.

-Il fratellone ha ragione- aggiunse anche Rin, tirando fuori le sue caramelle gommose -Anche se non sembra noi due siamo parecchio forti-

-Non ne dubitiamo, ma Stinger è forte quanto la Classe S da cui è stata creata- ribatté Yuki -E se Nate ha dovuto faticare per metterla a nanna, chissà quanto ci metterete voi...-

-In parole povere... siate prudenti, a qualsiasi costo- concluse Heather.

-Certo- annuì la ragazza dai capelli verdi.

-Lasciate fare a noi- aggiunse il ragazzo dalla pelle abbronzata.

-Oh... quindi sarete voi il nostro antipasto...- commentò Stinger -Due giovani sconosciuti che sembrano tenerci non poco a volersi gettare nel vuoto del pericolo-

-Non so cosa lodare di più se il vostro coraggio o la vostra stupidità- aggiunse Siren, squadrandoli da capo a piedi mentre si accendeva una sigaretta -Soprattutto contando che siete facce nuove pure per me…-

-Oh, allora scusateci tanto se, pur essendo anche noi di Moon Wolf, non siamo così “famosi”- cominciò Rin.

-Ma potete stare certe che vi daremo comunque un gran bel da fare- disse anche Cuja.

-Questo sarà tutto da vedere, miei cari...- disse la donna dai capelli rosa per niente sorpresa, prima di voltarsi verso la collega e dirle -A te la prima mossa, tesoro, sono tutti tuoi-

-Con molto piacere...- ubbidì la rossa, squadrando i due con fare minaccioso -Fatevi sotto, Lupi... questo Scorpione ha voglia di mietere vittime- aggiunse prima di lanciarsi verso i due.

-Se ci vuoi, dovrai prima prenderci...- ribatté Rin, mangiandosi una caramella gommosa al limone e attivando così la sua Magia, che proprio come aveva mostrato tempo prima a Nate, in quel caso la rese agile e scattante in modo da evitare gli attacchi nemici.

-E oltre a ciò, dovrai fare i conti col nostro lavoro di squadra...- aggiunse Cuja, il quale mise le mani a terra e, dopo alcuni secondi, chiamò a sé una fitta serie di rovi, con i quali poté respingere per un po' la carica di Stinger prima di bloccarla con dei rampicanti -Ora, Rin!-

-Subito!- capì al volo la ragazza dai capelli verdi, affidandosi nuovamente alla sua velocità per colpire a più non posso la mercenaria -Che te ne pare? Mica male per due giovani sconosciuti come noi, vero?- domandò mentre, una volta attaccato, si allontanava per distanziarsi.

-Ammetto che non siete male... ma non sperate che basti così poco per fermarmi!- si limitò a dire la diretta interessata, prima di rilasciare dal proprio corpo una vera ondata di fiamme verdi con le quali non solo si liberò di rovi e rampicanti ma travolse anche i due ragazzi.

-Rin, Cuja!- lì chiamò un preoccupato Nate.

-Non preoccuparti, stiamo bene- gli rispose il ragazzone, rialzandosi da terra -Per fortuna l'esplosione ci ha solo sbalzati via per un po'-

-Siamo solo agli inizi, perciò figurati se cadiamo così facilmente- gli fece eco Rin, prima di mettere mano ad un'altra caramella, questa volta alla mela -Cuja, proviamo un altro tipo di approccio, che ne dici?- chiese poi al "fratellone" scambiandosi uno sguardo d'intesa.

-Ottima idea- rispose Cuja, chiamando a sé una fitta serie di rami che, intrecciandosi, avrebbero creato un'enorme barriera a più strati dietro a cui ripararsi.

-Ma come, dopo aver attaccato passate subito alla difesa?- commentò Stinger, creando dalle mani un numero considerevole di palle di fuoco verde -Vi credevo molto più furbi- aggiunse mentre procedeva a scagliare le sfere contro la difesa di Cuja, incenerendola in un attimo.

-Oh, ma noi due siamo furbi...- replicò Cuja, il quale invocò diversi piccoli arbusti per arginare il piccolo incendio che si era appena creato e subito dopo fece da appoggio a Rin per lanciarla in aria e permetterle di raggiungere la nemica.

-Anzi, siamo molto più furbi di quanto tu creda- aggiunse la stessa Rin, che dopo aver mangiato la nuova caramella ora sfoggiava un paio di lucenti occhi verdi -E ora te lo dimostreremo- aggiunse prima di atterrarle in piena faccia con un calcio in picchiata.

-Ahia... questo fa male- commentò Siren, prima di fare un tiro di sigaretta e dire -Se vuoi che ti dia una mano basta solo chiedere, eh-

-Ti ringrazio, ma ne faccio a meno- le rispose la rossa, rialzandosi subito da terra prima di ricevere un altro calcio da parte di Rin, questa volta diretto al fianco, e finire con lo schiantarsi contro un albero nelle vicinanze -Ah... razza di piccola...-

-E non ho ancora finito... assaggia il potere della forza della mela!- ripartì alla carica la ragazza dai capelli verdi, attaccando la nemica con una rapida serie di calci ben assestati a viso, addome e fianchi, per poi concludere il tutto con un calcio rotante -Che te ne pare, eh?-

-Devo dire che nonostante il tuo corpicino così esile picchi forte... ma dimentichi che, a differenza vostra, io so giocare sporco!- si limitò a proferire Stinger, prima di calciarle un po' di terriccio negli occhi e approfittarne per colpirla più volte ad un fianco.

-Ah... maledetta...- imprecò Rin, ritrovatasi a terra e a sputare sangue.

-Lo prendo come un complimento- disse Stinger con tono "apatico", per quanto la sua nuova voce glielo potesse permettere, prima di smuovere i polsi e attivare da ciascuno dei bracciali della sua tuta un paio di lame a scatto simili alle chele di uno scorpione -Ma ora, muori...-

-Non pensarci nemmeno!- intervenne prontamente Cuja, il quale aveva chiamato a sé altri rovi e li aveva usati a mo' di lazo per bloccare le braccia di Stinger -Tocca la mia sorellina e te ne pentirai!-

-E tu ti sei già dimenticato che le tue piantine non mi fanno nulla, a quanto vedo...- replicò la rossa, usando comunque le braccia bloccate per tirare con forza dall'altra estremità e lanciare in aria il povero ragazzo, assistendo quindi alla sua rovinosa caduta a terra -Bene, e ora...-

-Ti sei scoperta!- la interruppe Rin, alzandosi di scatto quel tanto che bastava per rifilarle una testata in pieno addome, per poi riprendere le distanze e aggiungere -Te l'avevo detto che siamo furbi-

-Piccola insolente...- "sibilò" la voce elettronica di Stinger, mentre usava le lame dei suoi bracciali come tramite per le sue fiamme verdi -Giuro che questa me la paghi!-

-Oh oh... questo immagino farà male, non è vero?- domandò la ragazza dai capelli verdi, avvertendo una certa pericolosità in quella combinazione.

-In realtà è la prima volta che la provo...- precisò il clone dai capelli rossi -Ma non credo mi dispiacerà usarla su di te e vedere che cosa succede!- aggiunse iniziando a fendere l’aria con le lame ricoperte di fiamme mentre si avvicinava minacciosa alla sua giovane avversaria.

-Ah, ma prima dovrai prendermi!- replicò Rin, mandando giù una terza caramella e, a sorpresa, schivare per miracolo un affondo diretto a lei -Oh, peccato, non mi hai preso- la canzonò mentre ne schivava un altro paio -Ritenta, sarai più fortunata- aggiunse mentre continuava a schivare e i suoi occhi diventavano gialli.

-Smettila di muoverti e fatti colpire!-

-Lo farei, ma ogni volta che mangio una caramella al gusto banana i miei riflessi si affinano e non riesco a  stare ferma nemmeno se lo volessi-

-Questa non è una buona scusa per prenderti gioco di me!-

-Ma io ti sto prendendo sul serio… è solo che non voglio farmi colpire o rischiare di venire coinvolta da un eventuale fuoco amico-

-Fuoco amico? Ma di che stai parlando?-

-Fossi in te darei un’occhiata a dove hai messo i piedi, mia cara assassina-

E non appena Stinger abbassò lo sguardo notò con sua enorme sorpresa che, mentre era impegnata a cercare di colpire Rin, ai suoi piedi si erano appena avviluppati un modesto quantitativo di rampicanti, ma prima che potesse liberarsene il terreno incominciò a tremare all’improvviso, per poi aprirsi e fare largo ad un’immensa pianta carnivora che, spalancando le “fauci”, non perse neanche un secondo ad attaccare e poi intrappolare la mercenaria dai capelli rossi al suo interno, la quale cercava invano di liberarsi.

-Ti piace la mia piccolina?- si fece avanti Cuja, rialzandosi a fatica da terra mentre osservava tutta la scena con un certo divertimento -Grazie al cielo non morde né uccide, ma penso che per intrappolare un peperino come te sia l’ideale-

-Maledetto, quindi è opera tua- sibilò Stinger, dibattendosi ancora di più prima che le fauci della pianta carnivora la intrappolassero del tutto, lasciandole libera solo la testa -Ma quando hai avuto il tempo per…?-

-Nello stesso istante in cui mi hai lanciato via, non accorgendoti dei semi che avevo seminato alle mie spalle qualche secondo prima- spiegò semplicemente il ragazzo dalla pelle abbronzata mentre si faceva raggiungere da Rin -Ovviamente non basterà a fermarti, ma finché riesce a tenerti occupata ben venga-

-Tanto è solo questione di tempo… aspetta solo che invochi le mie fiamme e…- insistette la mercenaria, per poi interrompersi non appena vide che la sua vista si stava annebbiando e allo stesso tempo tutto intorno a lei stava incominciando a girare -Ma… che succede? Cosa…?-

-Oh, ma guarda, mi ero dimenticato di dirti dei rovi…- disse ancora Cuja, notando lo sguardo visibilmente perso della nemica -Per quanto a prima vista possano sembrare innocui, le loro spine contengono una sostanza che, assorbita attraverso la pelle, può confondere i sensi del nemico per un po’-

-E dato che l’effetto, oltre a causare anche una certa sonnolenza, è destinato a durare per circa tre ore, dubito avrai tutto il tempo del mondo per cercare di uccidere me o i nostri amici- aggiunse Rin.

-Maledizione…- fu l’unica cosa che riuscì a dire Stinger mentre, sentendosi effettivamente gli occhi pesanti, finiva col cadere in un sonno profondo, mentre la pianta carnivora restava lì dov’era e teneva le fauci ben serrate per impedirle di scappare.

-Caspita… non pensavo di dirlo ma sono stati davvero fantastici- commentò Nate, che per tutto il tempo era rimasto con il fiato sospeso.

-Questo è vero, ma è ancora presto per i festeggiamenti- disse invece Natasha, osservando Siren con fare circospetto e aggiungere -Il vero pericolo deve ancora arrivare…-

Fine Cap.26

**L'Angolo dell'Autore** E a gran sorpresa, ecco Rin e Cuja in azione dopo tanto bel parlare sulle loro abilità, abilità che sono poi state messe alla prova contro Stinger, che malgrado tutto si è riconfermata ostica e pericolosa come al solito, soprattutto nel mostrare le sue nuove "armi". Intanto, Siren ha ben pensato di godersi lo spettacolo... e con lei anche le Tenebrose, che apparentemente ne sanno una più del diavolo. Scherzi a parte, però, la sfida con è ancora finita... e nel prossimo capitolo, infatti, vi anticipo subito che vedremo in azione anche la misteriosa Siren. Riusciranno i due cugini ad averla vinta anche contro di lei? Per saperlo, ci vediamo al prossimo aggiornamento. E mi raccomando... non sottovalutate mai il potenziale della frutta o del pollice verde XD P.S. malgrado il titolo del capitolo, Cuja e Rin sono effettivamente cugini, ma si danno del "fratello e sorella" perché sono cresciuti assieme proprio come fratello e sorella.

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Capitolo 28
*** La voce della Sirena ***


Cap.27:
La voce della Sirena

-Non c’è che dire, sono stupita…- commentò Siren, accennando un lieve sorriso sul volto -Se questo fosse stato uno spettacolo teatrale, vi avrei ricompensati con un “bravo” e un meritato applauso- aggiunse mentre finiva la propria sigaretta e la gettava via con noncuranza -Ma dato che siamo nemici, beh…-

-Scommetto che ci attenderà un altro tipo di ricompensa, non è vero?- le domandò Rin, mettendosi nuovamente in posizione di guardia.

-Apprezziamo il pensiero, ma dubito potrebbe piacerci- aggiunse Cuja facendo altrettanto.

-Ma se non sapete nemmeno di cosa si tratta, come potete rifiutarla?- replicò la donna dai capelli rosa, calpestando quel che restava del mozzicone che aveva gettato.

-Beh, forse perché non ci fidiamo dei nemici- le rispose la ragazza dai capelli verdi, mettendo ancora una volta mano alla sua scatola di caramelle.

-E anche perché, se quello che ha detto la signorina Natasha sulla tua voce è vero, allora non abbiamo tempo da perdere…- disse invece il ragazzone dalla pelle abbronzata, il quale si stava lentamente rimboccando le maniche -Dobbiamo fermarti, e subito!-

-Ah, davvero? E ditemi, pensate sul serio che delle caramelle magiche e qualche erbaccia da potare possano impensierire una  grande e rinomata artista come me?-

-Vedila così… se riusciamo a tapparti la bocca, penso proprio di sì. Sei pronta, Rin?-

-Quando vuoi, fratellone!-

-Allora via!-

Come diede quell’ordine, Cuja appoggiò subito le mani sul terreno e, dopo avervi infuso in esso il proprio Potere Magico, diede vita ad una miriade di radici e viticci pronti ad assalire Siren, mentre Rin si limitò a sfrecciare a piena velocità contro la nemica dopo aver mangiato un’altra caramella al limone. Siren dal canto suo non si scompose affatto, e mostrando dei buoni quanto pronti riflessi riuscì a schivare sia le rapide mosse di una che le piante dell’altro. Non dandosi ancora per vinti, i due cugini continuarono ad attaccare a più non posso cercando di mettere a segno almeno un colpo, ma invano. Mostrando quindi un sorriso divertito, la mercenaria coi capelli rosa si decise a fare sul serio e, dopo aver preso un bel respiro, rilasciare un vero e proprio urlo sonico che ebbe l’effetto di travolgere entrambi i suoi giovani avversari, respingendoli con la stessa forza di una folata di vento.

-Che potenza… sono letteralmente senza parole- commentò Rin mentre cercava di rialzarsi

-Come dici?- fu ciò che chiese Cuja, leggermente disorientato -Parla più forte, mi fischiano le orecchie-

-Ho detto che il suo urlo è stato davvero potente- disse la ragazza a voce un po’ più alta -E se non facciamo subito qualcosa ho paura che diventeremo sordi prima del tempo-

-Sordi prima del tempo? Addirittura? Ma se mi sono appena scaldata le corde vocali- ribatté Siren con tono alquanto ironico e sarcastico -Il vero spettacolo deve ancora cominciare, mia cara-

-Grazie per l’informazione, ma non credo mi piacerà assistervi- le rispose a tono Rin.

-Permettimi di dissentire, tesoro…- disse ancora la donna ben vestita, prima di prendere di nuovo fiato e rilasciare all’istante un urlo più forte del precedente, con il quale scagliò via la povera Maga di Moon Wolf e la fece sbattere duramente contro un albero nelle vicinanze -Chiunque ama i miei spettacoli-

-Oh no, Rin!- gridò un preoccupato Cuja, andando subito in soccorso della cugina.

-Non preoccuparti, bel fusto, ce ne è anche per te- mormorò la donna dai capelli rosa, intercettando il ragazzo e approfittandone prima per stordirlo con un urlo a bruciapelo poi tramortirlo con una rapida serie di calci, facendo in modo che cadesse letteralmente ai suoi piedi -Visto? Faccio contenti tutti, io-

-Accidenti…- imprecò il ragazzo, cercando di rialzarsi.

-Ah, no, tu non mi scappi, carino- lo fermò sul nascere Siren, calpestandogli una mano e premendo bene il tacco della scarpa -Anche se Stinger ha fallito per colpa della propria arroganza, ciò non significa che lascerò andare così facilmente colui che l’ha sconfitta-

-Sconfitta? Semmai l’ho rallentata per qualche ora… c’è differenza- spiegò lui, cercando di non fare caso al dolore alla mano -E poi, hai visto anche tu che non ho fatto tutto da solo-

-Lo so, ma è proprio per questo che voglio prima liberarmi di te- proseguì lei mentre continuava a calpestare la mano di Cuja -Da quello che ho visto, tu e la verdina siete piuttosto affiatati… ma non ci vuole una scienza per capire che, se tolgo uno di voi dall’equazione, l’affiatamento ne risentirà-

-E visto che io sono quello con la Magia più insidiosa, sono il candidato perfetto, giusto?-

-Proprio così… ma non preoccuparti, cercherò di allietare le tue sofferenze con un bel requiem…-

-Perché non allieti un po’ QUESTO, invece?-

E senza perdere altro tempo, Cuja appoggiò la mano libera a terra e, nel giro di pochi secondi, chiamò a sé una nuova serie di rampicanti che non persero tempo ad intrappolare Siren. Approfittando di questo, Cuja si rialzò in piedi e corse subito in aiuto della cugina. Come ebbe modo di notare lui stesso, la ragazza non sembrava avere nulla di rotto, ma non appena cercò di aiutarla a rialzarsi vennero entrambi travolti da un nuovo urlo, la cui potenza questa volta ebbe l’effetto sia di “sbriciolare” i rampicanti che la bloccavano sia di fare piazza pulita di tutto il verde della zona, rendendola arida e deserta, al punto che le uniche cose ancora in piedi erano la stessa Siren, i due cugini notevolmente ammaccati, una Stinger ancora dormiente ma libera dalla pianta carnivora e il team di Nate che si era prontamente riparato dietro il Moon Shield.

-Che ti serva di lezione, bel fusto… la prossima volta che intrappoli qualcuno, assicurati che abbia anche la bocca tappata- si mise poi a ridere Siren, soddisfatta non poco del proprio operato.

-Per la miseria… ok che gli attacchi sonori sono potenti, ma così è troppo!- commentò stupito il giovane Pine, abbassando la sua barriera personale una volta assicuratosi che fosse tutto ok.

-E scommetto che 10 anni fa era ancora peggio, non è vero?- chiese Heather.

-Sarò sincera, non è cambiata di una virgola…- si limitò a rispondere Natasha.

-Confermo, rumorosa era e rumorosa è rimasta- aggiunse Sasha, prima di posare lo sguardo preoccupata su Rin e Cuja e dire -E ho paura che se non facciamo qualcosa quei due non resisteranno ancora per molto-

-E come pensi che potremmo intervenire, se un suo urlo può spazzare via tutto?- le chiese Yuki.

-Non... preoccupatevi per noi…- provò a rassicurarla una malconcia Rin, rialzandosi a malapena mentre sorreggeva anche Cuja -Qualcosa ci inventeremo…-

-Dovete solo fidarvi di noi… e andrà tutto bene…- aggiunse il ragazzo dalla pelle abbronzata.

-Sicuro che non vogliate fare cambio, invece?- disse Nate, visibilmente preoccupato per le ferite che ora decoravano i corpi e gli abiti dei due -No, perché anche se vi conosco da poco tempo non ho alcuna intenzione di stare a guardare mentre vi fanno la festa… o peggio….-

-Puoi stare tranquillo, piccoletto- gli sorrise Cuja, accarezzandogli dolcemente la testa -Io e mia cugina abbiamo sia la testa che la pellaccia dura, no? Vedrai che gliele suoneremo anche da parte tua… soprattutto adesso che ho una mezza idea su come fermarla-

-Eh? Sul serio?- esclamarono sia lui che Heather.

-Certamente- disse il ragazzo con voce sicura -Ma avrò bisogno di un ultimo piccolo aiuto da parte di Rin per metterla in pratica- aggiunse mentre si scambiava uno sguardo d’intesa con la stessa Rin.

-Sai che puoi sempre contare su di me, fratellone- rispose l’altra, per poi gridare -Ehi, Sirenetta! Sicura di volerci uccidere e basta? No, perché finora stai solo facendo “tanto rumore per nulla”-

-Come hai detto?- fu ciò che domandò la mercenaria, visibilmente punta sul vivo -Osi forse paragonare la mia arte vocale a dei miseri rumori, ho capito bene?-

-Beh, il senso era quello, mia cara…- rincarò la dose la ragazza dai capelli verdi -E come vedi, se il massimo che hai saputo fare è stato distruggere un po’ tutto e spazzarci via, forse non sei così forte come pensi-

-Ma come ti permetti?!- esclamò la donna dai capelli rosa, il cui tono si stava facendo via via più adirato e acuto ad ogni singola parola -Se pensi che io sia più debole rispetto a Stinger o al resto dei miei compagni ti sbagli di grosso, ragazzina! Io sono una star, io sono una celebrità… io sono Siren!-

-Ah, sul serio? Allora perché non ci delizi con il tuo urlo migliore- si aggiunse anche Cuja -Magari sarà anche a volta buona che ci distruggi tutti quanti con un colpo solo-

-Ma vi ha dato di volta il cervello?! Se quella accetta siamo tutti nei guai!- esclamò Nate, incredulo davanti alle parole appena dette dai due.

-Mh… sembra una proposta interessate- ci pensò sopra Siren, per poi schioccare le dita e aggiungere con tono alquanto arrogante -E sia… solo per voi, vi stupirò con il mio capolavoro migliore… un urlo così potente che vi distruggerà i timpani in maniera definitiva…- disse ancora, prima di prendere fiato un’ultima volta.

-Eccolo, è il momento che aspettavo!- esclamò Cuja, battendo un piede per terra e facendo crescere rapidamente una piccola famiglia di cactus, i quali senza perdere altro tempo spararono una miriade delle loro spine contro Siren -Avanti, miei piccoli, fatele vedere chi siete!-

-Ma che diamine…?! Ahi, ahi, ahi… così non riesco a prendere fiato!- esclamò la nemica, finendo inevitabilmente travolta dalla pioggia di aghi -Ahi… maledetti… ma giuro che questa me la pagherete…-

-Permettimi di dissentire, tesoro…- fu ciò che le disse Rin, alla quale bastò un’ultima caramella al limone, un’ultima corsa per raggiungerla e una rapida scarica di pugni per metterla a tacere una volta per tutte.

Fine Cap.27

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che anche Siren finì col mordere la polvere, regalando una nuova vittoria ai cugini campagnoli. Sì, so già cosa state pensando... "Ma Siren non aveva tattiche migliori per usare la sua voce?". La rispota è "sì e no", poiché la sua specailità nella Magia del Suono riguarda lanciare attacchi sonici la cui intensità varia a seconda di quanto fiato prende prima di ogni attacco. Come si è potuto notare, però, se la si interrompe mentre è pronta a cantare il gioco è fatto... ed è proprio questo ciò che aspettava Cuja malgrado l'aver subito due-tre volte una nenia sonica che per poco non lo assordava. Per il resto, spero che come al solito questo capitolo vi sia piaciuto e vi do' appuntamento al prossimo... e ricordate, se vi capita di ascoltare vostro malgrado rumori assordati... tappatevi le orecchie xD

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Capitolo 29
*** Quiete ***


Cap.28:
Quiete

Come Rin diede l’ultimo colpo, caratterizzato da un montante ben assestato, Siren venne letteralmente sbalzata in aria, disegnando addirittura una traiettoria a parabola prima di atterrare malamente a terra, col completo ormai stropicciato e in disordine, diverse ferite sparse ovunque e le lenti degli occhiali da sole leggermente incrinate. Almeno inizialmente, per un attimo sembrò che la donna dai capelli rosa volesse rialzarsi, ma il vederla poi accasciarsi a terra, esanime e senza più un briciolo di forze, parve invece confermare il contrario, oltre al sancire senza troppe cerimonie la vittoria da parte dei due cugini.

-Ma quindi… abbiamo vinto?- domandò Nate, leggermente dubbioso.

-Sembrerebbe… di sì…- disse Heather, anche lei un po’ sul chi vive.

-E stranamente, questa volta noi tre non c’entriamo proprio nulla…- commentò Yuki.

-Incredibile… non so se siete dello stesso parere, ma quei due sono stati davvero grandiosi- fu ciò che disse invece Sasha, ricominciando anche lei a parlare dopo tutta l’azione a cui aveva assistito -Ma no, che dico, più che grandiosi… sono stati fantastici!-

-Puoi ben dirlo…- sembrò dello stesso parere Natasha -Nonostante le difficoltà, quei due sono comunque andati avanti e sono riusciti a trionfare fino alla fine… e questo pur sapendo di star affrontando avversari di un certo calibro…- proseguì poi mentre osservava i due interessati prima di dirgli -Ottimo lavoro-

-Oh, ma grazie…- disse una lusingata Rin, arrossendo lievemente -Però non è che abbia fatto poi molto… buona parte del merito è anche di Cuja…- aggiunse con tono molto umile.

-Questo è vero, e non lo nascondo…- ribatté subito Cuja -Ma tra noi due sei tu quella che vanta un approccio più attivo e intraprendente durante i combattimenti… io sono solo di supporto-

-Ma che stai dicendo, non è affatto vero!- replicò la cugina dai capelli verdi -Se sei solo di supporto allora come spieghi il fatto che buona parte delle piante che evochi e usi sono per lo più offensive?-

-Forse perché il mio è un tipo di supporto adattabile ad ogni situazione?- ci scherzò sopra Cuja.

-Mh, forse…- concluse Rin poco convinta, per poi voltarsi verso gli altri e domandare -E adesso… che si fa?-

-Non saprei… prima dell’arrivo di quelle due pazze eravamo già indecisi sul da farsi- le rispose Yuki.

-Dato che la nostra indagine, a quanto pare, si è conclusa con un nulla di fatto e un agguato nemico sventato per un soffio… forse sarebbe meglio cambiare aria e riorganizzarci di nuovo- propose Nate.

-È un’idea, in effetti…- disse invece Natasha -Ma anche se decidessimo di tornare a Shirobuki potremmo metterci comunque parecchio tempo, con la nave-

-E allora dove andiamo?- fu ciò che domandò invece Sasha -Cioè, ammetto che farci un bel giro per mare mi attira, ma dopo tutti questi giorni passati a cercare ininterrottamente indizi e quant’altro occorrerà cercare un luogo dove sostare, almeno per un po’, e poi consultarci col Master-

-Non vedo perché no…- ribatté Heather -Dopo tutto, non è la prima volta che il nostro team viaggia fuori dall’isola per più di qualche giorno… solo, dovremmo capire dove andare di preciso-

-A questo proposito, io avrei in mente il luogo perfetto dove potremmo rilassarci- si fece avanti Rin, tirando fuori dalla salopette quella che doveva essere una sorta di mappa e mostrandola ai compagni.

-Ma… quella non è la mappa di casa nostra?- domandò uno stupito Cuja, riconoscendo la mappa.

-Indovinato- annuì la ragazza dai capelli verdi, per poi aggiungere -Che ne dite, ragazzi? Non avete nulla in contrario se io e il fratellone vi invitiamo a soggiornare per un po’ sulla nostra isola, vero?-

-“Summer Hills”… già dal nome sembra un posto interessante- commentò Nate leggendo il nome dell’isola scritto sul bordo della mappa, per poi voltarsi verso Natasha e chiederle -Lei che dice, ci andiamo?-

-Non saprei, Giovane Lupo…- rispose un po’ dubbiosa la donna -Non nego che un po’ di relax dopo tutti questi lunghi giorni ci farebbe comodo… ma abbiamo anche una missione da compiere, e non possiamo tenere la guardia troppo abbassata…-

-Oh, andiamo, signorina- insistette il giovane Pine -Cosa vuole che sia qualche giorno di riposo? E poi, in caso ci serva qualche aiuto, possiamo sempre contattare il Master per tenerci aggiornati, no?-

-Non ha tutti i torti, sai?- si intromise di nuovo il fantasma dai capelli rossi -E poi, indagini o missioni che siano, le provviste a bordo sono quasi finite, sia tu che gli altri state incominciando ad avere l’aria piuttosto provata e stanca… e i nemici che volevano farci la festa sono… beh, stati conciati per le feste, eh eh-

-E poi, non capita tutti i giorni che qualcuno della nostra stessa Gilda ci inviti da qualche parte, no?- insistette anche Heather -Sì, insomma, la veda anche come una possibilità per riprendere a viaggiare per il mondo, attraverso lidi nuovi e sconosciuti…-

-Veramente, non è che Summer Hills sia così tanto sconosciuta…- precisò Cuja -Però, se Rin ci tiene così tanto e la maggioranza di voi vorrebbe darci un’occhiata, sarò ben lieto di farvi da guida!-

-Beh, se non abbiamo proprio altre alternative… tanto vale farci una visita- ammise Yuki.

-Allora cosa stiamo aspettando, ragazzi?- disse un’entusiasta Rin -Tutti alla nave, si parte per casa mia!-

-Aspetta…- la bloccò subito Cuja, per poi indicare sia Siren che Stinger ancora prive di sensi -Non dimentichi qualcosa di importante, prima?-

-Ehm… no?- fece la gnorri la ragazza dai capelli verdi -A meno che tu non voglia portarle con noi, si intende… chissà, magari se le interroghiamo potrebbero dirci delle cosine interessanti-

-Stinger prigioniera? Dio ce ne scampi…- fu ciò che disse Sasha -Abbiamo già provato questo approccio, e se avete ascoltato bene la nostra storia… beh, da quella rossa non caverete un ragno dal buco-

-Però se le lasciassimo qui è solo questione di tempo prima che riprendano i sensi- aggiunse Nate, il quale usò subito il Moon’s Bind per imprigionare le due, legandole insieme -Io, giusto perché non si sa mai, propongo di prolungare la loro permanenza su quest’isola ancora per un po’-

-Questa è un’ottima idea, in effetti- si trovò subito d’accordo Cuja, appoggiando le mani sul terreno e dando vita ad un vero e proprio bozzolo composto da rampicanti e rovi dentro il quale intrappolò ulteriormente le due mercenarie -Ecco fatto, così non potranno scappare-

-Meglio non esserne troppo sicuri…- si fece avanti anche Natasha, concentrandosi e, facendo appello alla propria Magia del Ghiaccio, creare una perfetta sfera di ghiaccio intorno al bozzolo -Ora ci siamo…-

-Caspita… alla faccia della sicurezza- commentò Rin.

-Mh… sarò scettica io, o forse solo realista…- disse invece Yuki, non del tutto convinta del lavoro svolto dai tre Maghi -Ma dubito che pure una combo del genere basterà a fermarle-

-Per una volta sono d’accordo con te…- le diede ragione Heather, allontanandosi con molta calma e facendo cenno al resto del gruppo di fare altrettanto -Ma per nostra fortuna prima che si riprendano ne dovrà passare di tempo… e prima di allora noi saremo già lontano a partire da… adesso!-

E come la Maga degli Spiriti Stellari disse tali parole, il ben nutrito team di Maghi del Nord non ci pensò due volte prima di alzare i tacchi, raggiungere la nave, levare l’ancora e salpare finalmente da quell’isola in cui anziché indizi avevano trovato soltanto guai. Contemporaneamente, nella stanza di Francine, Willow aveva già avuto modo di sfogare il proprio disappunto scagliando un’artigliata sullo Schermo Lacrima e mandandolo in mille pezzi in un gesto di stizza.

-Ma porca di quella…- sbraitò la ragazza dai capelli viola -Tutto questo gran da fare per richiamare Siren, presentarla a Stinger, farle andare d’accordo e organizzare un bell’agguato a quei Lupi… e cosa otteniamo, sia Siren che Stinger K.O., i Lupi che vincono e nemmeno una carneficina… Dio, che nervi!-

-Beh, guarda il lato positivo, almeno ci siamo fatte una mezza idea di ciò che sono capaci~- ribatté Nadia, che per tutta la durata dello “spettacolo” era rimasta abbracciata alla Dama -Certo, ne abbiamo visti solo due in azione e sappiamo che il resto di loro non è da sottovalutare, ma si è capito il concetto, no?~-

-Io ho solo capito che qualcuno qui mi dovrà uno Schermo Lacrima nuovo- disse invece una contrariata Francine, guardando di sbieco la collega mentre osservava ciò che era rimasto dello schermo -Hai una vaga idea di quanto costa un gioiellino di questo tipo, razza di selvaggia?-

-E a me cosa me ne frega, scusa? Tanto non è mio- la punzecchiò l’altra.

-Infatti… così come non sarà più la tua faccia se ti metto le mani addosso- la minacciò la ragazzona.

-Non mi sfidare, pazza di una scienziata… ti ricordo che i miei artigli fanno un male cane- ribatté Willow.

-Signore, vorrei richiamarvi all’ordine!- echeggiò imperativa la voce della Dama, rimasta fino a quel momento in silenzio -Non nego che il nostro piano non abbia sortito gli effetti sperati… ma vorrei anche rimembrarvi che, per quanto ben studiato, era comunque un diversivo…-

-Sì, ma… avete visto anche voi quello che hanno fatto a quelle due, no?- provò a ribattere Willow.

-Senza contare che molto presto Siegfried e i suoi concluderanno la loro missione e vorranno riavere Stinger prima di subito…- aggiunse Francine -Anche se io preferirei tenerla con noi e basta…-

-Vi siete dimenticate che non siamo così sprovvedute?- disse invece Nadia, mostrando un’espressione compiaciuta dipinta sul volto -Tanto per andare a recuperare quelle due possiamo sempre contare su Rachel, Jacqueline e Cleo… e comunque, prima che i Diavoli tornino cercheremo di rientrare nei tempi~-

-E per quanto riguarda i Lupi?- domandarono all’unisono le due.

-Per adesso li lasceremo tranquilli- si limitò a dire la Dama, facendo ondeggiare la sua fluente chioma d’ebano mentre i suoi occhi rossi brillavano sinistri -Ma non temete… un giorno irretiremo anche loro…-

Fine Cap.28

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che l'agguato di Stinger e Siren venne sventato e i nostri Lupi preferiti decisero di telare via per andare a rilassarsi un po'... e tutto mentre le misteriose donne capitanate dalla Dama Eludarc continuano ancora a tramare e a non perdere la calma riguardo i loro piani. E a proposito di piani, è davvero tanto tempo che Siegfried e il suo gruppo non si fanno vedere, vero? Ma non temete, prima o poi anche loro torneranno a far parlare di sé. Nel frattempo, vi anticipo che per i prossimi capitoli avverranno eventi molto più "soft e tranquilli" ma comunque importanti... di cosa si tratterà? Beh, aspettate con calma i prossimi aggiornamenti e lo saprete u.u

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Capitolo 30
*** Rinascita ***


Cap.29:
Rinascita

In seguito alla loro non così fruttuosa ricerca su i Diavoli e al conseguente agguato teso da Siren e Stinger, alla fine l’allargato Team di Moon Wolf aveva optato per la saggia decisione di deviare almeno per un po’ dalla loro missione e scegliere di rilassare le loro stanche membra dirigendosi quindi verso Summer Hills, una ridente isola dal clima e l’atmosfera prettamente estivi, caratterizzate per lo più da una spiaggia dalla sabbia finissima, una modesta città che includeva anche un mercato all’aperto e un panorama circondato da verdi colline e altipiani. Come Nate e il suo team ebbero modo di scoprire, era proprio vicino ad una di queste colline che si stagliava la dimora di Rin e Cuja, caratterizzata da una ben lavorata capanna a tre piani in cui il primo includeva ingresso, soggiorno e tinello, il secondo il bagno e le camere da letto e il terzo una vera e propria mansarda con tanto di balcone da cui affacciarsi. Il vero fiore all’occhiello però fu il retro della capanna stessa, che includeva un immenso orto e un rigoglioso frutteto entrambi finemente curati. Ma le sorprese non erano finite, e infatti poco lontano da quella casetta…

-Ah… che meraviglia~- esclamò Heather mentre, avvolta in un asciugamano e immersa fino alle spalle dentro quella che sembrava un’enorme fonte termale dall’acqua color verde chiaro e circondata ovunque da fiori e foglie fresche, si rilassava come mai prima d’ora -Questo bagno medicinale è favoloso~-

-Concordo con te, mi sento come rinato~- aggiunse Nate, seduto e accomodato proprio vicino a lei.

-Vero? Non per vantarci ma è una delle specialità di Cuja… la Vasca di Cura alle Erbe- le disse Rin, anche lei in asciugamano, intenta a sguazzare dentro quella particolare acqua -Utile per lavare via fatica e stanchezza, curare qualsiasi tipo di ferita, lenire il dolore e ripristinare gradualmente il Potere Magico-

-Il tutto grazie anche ad una miscela di erbe scelte con cura dal sottoscritto- spiegò anche Cuja, il cui fisico ben messo non sembrava passare molto inosservato agli occhi delle due ragazze presenti.

-Ah… capisco…- commentò la Maga Stellare, arrossendo alla sola vista di tale spettacolo prima di scuotere la testa imbarazzata e abbracciarsi a Nate -Non è come pensi… ho avuto… un momento di debolezza…-

-Rilassati, Heather, non sono mica geloso- la rassicurò lui, accarezzandole la schiena -E poi, lo so bene che ci sono solo io nel tuo cuore… - aggiunse mentre le regalava prima un sorriso e poi un bacio sulla fronte.

-Cuja, va bene che sei bello ma cerca di darti un contegno!- disse invece Rin, incurante di avere un rivolo di sangue che le esce dal naso -Così rischi di far venire un infarto alla nostra ospite-

-E io che colpa ne ho se la pubertà mi ha fatto questo effetto?- ci scherzò sopra lui -Tu, piuttosto, dovresti fare attenzione a non attirare attenzioni indiscrete, considerato che neanche tu non scherzi come fisico-

-Eh? Ma dai, non è che sia così attraente, alla fine della fiera…- disse imbarazzata lei -Voglio dire, se vogliamo fare un confronto la signorina Natasha è molto affascinante… non posso proprio competere-

-Apprezzo il sentito complimento… ma temo di essere io quella che non può competere- le disse Natasha, immersa non molto lontano dai quattro ragazzi -Io potevo essere valutata bella dieci anni fa… i canoni di adesso saranno cambiati un bel po’ mentre ero via-

-Lei dice, signorina?- le chiese proprio Rin, voltandosi per osservarla  quasi rapita e arrossendo visibilmente nel vedere anche lei in asciugamano -Da quello che posso vedere a me sembrate… ben messa e tutto il resto. Non so quanti anni abbiate, ma ci vorrei la firma ad arrivare alla vostra età ed essere così bella-

-Oh, capisco…- disse poi l’ex Maga di Classe S -Non sei proprio la prima che mi dice tali parole, ma grazie…-

-Per chi non lo sapesse, la prima a dirle che era bella sono stata io, eh eh eh- si intromise Sasha, apparendo a sorpresa davanti ai presenti -Avreste dovuto vedere la sua faccia quando glielo dissi… era così carina-

-Sasha… non mi pare il momento per dire certe cose…- replicò un’imbarazzata Natasha.

-E perché? Tanto ci stiamo rilassando, e quando ci si rilassa si può fare quello che si vuole-

-Lo so, ma pensavo che aneddoti come quello rimanessero… sai, segreti tra noi due soltanto…-

-E fin qui non ci piove, ma ti ricordo che è solo questione di tempo prima che la nostra missione finisca… e io non voglio andarmene prima di aver detto al mondo intero quanto eravamo innamorate… ah, e se solo avessi un corpo tutto mio non mi farei problemi a coccolarti per tutto il dì~-

-Sarebbe magnifico… se solo sapessimo come fare a donarvene uno- la interruppe Yuki, accovacciata ad uno dei bordi della “fonte termale” -Anche se purtroppo c’è quella “regola da fantasma” che vi costringe a vagare come spettro finché non avete risolto le vostre questioni in sospeso…-

-Già…- disse Sasha -Se solo ci fosse davvero un modo per farmi tornare in vita, anche solo per un po’…- aggiunse, prima di scuotere il capo e dire -Aspetta… “per un po’”? Ma allora…-

-Già… un modo in cui, come nel caso di Stinger, basterebbe usare anche solo una parte di te…- rifletté Natasha, per poi esclamare -Aspetta… “una parte di te”? Ma allora…-

-Ma certo! È proprio questa la soluzione!- dissero entrambe all’unisono subito dopo.

-Uh? La soluzione?- fu ciò che domandò Nate -E a che cosa?-

-Siamo proprio due stupide… perché non ci abbiamo pensato prima- disse la rossa spettrale battendosi leggermente una mano sulla fronte -E che cavolo, l’Aldilà deve avermi fatto male…-

-E avevamo pure il coraggio di chiamarci Maghe di Classe S… ma pensa te…- mormorò invece la donna dai lunghi capelli argentati, prima di alzarsi dalla vasca termale e aggiungere -Andiamo, Sasha!-

-Ti seguo a ruota, amore mio~- non se lo fece ripetere due volte l’altra, svolazzandole vicino.

-Ma… che diamine è appena successo?- domandò un Nate ancor più confuso.

-Non vorrei sbagliarmi, ma sembra che le due signorine abbiano avuto un’idea…- ipotizzò Heather.

-E sembrerebbe qualcosa di grosso- sospettò la Lupa Guardiana -Che ne dite, andiamo a vedere anche noi che cosa hanno in mente di fare quelle due?-

-Sì, buona idea- concordò Cuja, prima di prendere la cugina a mo’ di principessa e dire -Permetti?-

-Ehm… non mi pare il caso, ma… ok- rispose Rin, accettando di buon grado il “passaggio”.

***

-“Rebirth”?- fu ciò che chiese Nate dopo aver ascoltato la breve spiegazione di Natasha, in quel momento intenta a trascrivere sopra il pavimento dell’ingresso della casa di Rin e Cuja un cerchio magico circondato da curiose quanto affascinanti rune -Sarebbe questa l’idea che vi è venuta in mente?-

-Esattamente, Giovane Lupo- rispose l’ex Maga di Classe S mentre continuava col suo compito -Si tratta di un particolare incantesimo, tanto raro quanto unico nel suo genere, in cui io, Sasha e il Master ci imbattemmo diverso tempo fa durante una missione atta a fermare i membri di un culto malvagio…-

-Un culto malvagio?- ripeté Heather -Come quelli che venerano lo Stregone Oscuro Zeref?-

-Proprio così, anche se questo era piuttosto nella norma, per così dire…- le rispose Sasha, che nel frattempo si era posta al centro esatto del cerchio -In realtà si trattava dei membri di una Gilda Oscura che miravano a far resuscitare il loro antico fondatore in modo da avere una possibilità contro le Gilde Legali…-

-Ah, un classico già visto, insomma- commentò Yuki con tono sarcastico -Chi non vorrebbe riportare in vita pazzi criminali o assassini, al giorno d’oggi?-

-Sta comunque di fatto che, una volta interrotto in tempo questo rituale e assicurati i criminali alla giustizia, venimmo a sapere che esisteva anche un’applicazione benigna per questo incantesimo- riprese a spiegare Natasha una volta finito di tracciare il cerchio magico.

-Davvero? E quale sarebbe la differenza?- fu ciò che chiese Rin.

-Questo incantesimo può permettere la resurrezione di una persona e offrirle un corpo temporaneo in cambio di offerte del medesimo valore- rispose ancora Natasha, prima di schioccare le dita e far apparire col Requip un pendente d’oro bianco, un consumato foulard rosso e un pugnale dalla lama incrinata.

-Il tipo di offerte però può cambiare da persona a persona…- continuò Sasha, rimanendo ferma dov’era e guardando poi  Natasha mentre si avvicinava e posava al centro del cerchio i tre oggetti -Per essere precisi, se si vuole resuscitare una persona malvagia e pericolosa occorrono i suoi resti e il sangue dell’evocatore-

-Mentre se si vuole invece far tornare, almeno per un certo lasso di tempo, una persona a noi cara, occorrono tre oggetti che simboleggiano l’anima di quella persona- concluse Natasha.

-E cosa succede dopo?- domandò Cuja, incuriosito non poco da quella spiegazione.

-Oh, ma questa è la parte migliore- disse Sasha -Una volta recitato l’incantamento, i tre oggetti vengono polverizzati, l’essenza vitale racchiusa in essi si raccoglie dentro il cerchio magico e… puf, il corpo temporaneo è già pronto per essere usato-

-E in questo modo la persona scelta torna in vita… sì, tutto quadra, in effetti…- mormorò Rin -Ma se la signorina Sasha ritornerà in vita, cosa succederà al suo fantasma?-

-Semplice, dato che tornerò in vita la mia essenza di fantasma verrà assimilata dentro il nuovo corpo, e di conseguenza non avrò più bisogno di passare attraverso le pareti o scomparire dalla vostra vista-

-Ah, ecco… beh, a pensarci bene ha senso. Non sei d’accordo, Cuja?-

-Altroché, Rin… speriamo solo che funzioni sul serio-

-C’è solo un modo per scoprirlo… sei pronta, Sasha? Cominceremo subito-

-Sono prontissima, amore mio… procedi pure!-

-Perfetto… allora iniziamo…-

E come disse tali parole, Natasha si mise davanti al cerchio magico, unì le mani come per pregare e, concentrandosi al massimo, recitò l’incantamento “O Natura, O Tempo… mi appello a voi… ascoltate la mia voce… e riportate in vita quest’anima pura che cerca conforto nel mondo terreno”. Fatto ciò, il cerchio magico incominciò a brillare di luce propria, la quale abbagliò i presenti e, proprio come aveva detto Sasha, polverizzò i tre oggetti che rappresentavano la sua anima, rilasciandone l’essenza vitale racchiusa in essi. Quest’ultima, rappresentata come una piccola sfera di color verde scuro, si avvicinò poi al corpo etereo della fanciulla dai capelli rossi, e quando l’una e l’altra entrarono in contatto un nuovo bagliore di ancor maggior intensità investì sia l’intera che i presenti, abbagliandoli di nuovo e impedendogli di vedere qualunque cosa. Non appena la luce si attenuò e il cerchio magico sembrò scomparire così com’era stato creato, laddove prima si trovavano un fantasma dai capelli rossi e tre oggetti ora c’era una ragazza alta e dalle forme sinuose, i lunghi capelli rossi, gli occhi verdi e il volto lentigginoso, vestita solo di un semplice abito bianco, lungo fino alle caviglie e tenuto fermo da una semplice fascia di colore azzurro chiaro. Nel vederla, tutti i presenti rimasero a bocca aperta e con gli occhi spalancati dallo stupore, mentre Natasha sembrava invece così emozionata al punto da tremare e ritrovarsi con gli occhi che già versavano calde lacrime di gioia.

-S-Sasha… sei proprio tu… non è vero? Non sei un fantasma… vero?- disse la donna dai capelli argentati, cercando di mantenere una voce calma malgrado il nodo alla gola che le stava venendo su.  

-Beh, a giudicare da come mi sento in questo momento… direi proprio di sì- le disse la rossa, prima di guardarsi dalla testa ai piedi e mostrarle un sorriso a trentadue denti prima di mettersi a correre verso di lei e saltarle addosso con un bell’abbraccio -Vieni qui e fatti abbracciare, Tashaaaaa~-

-Sasha… mi sei mancata tanto…- si limitò a dire l’altra in lacrime, aprendo le braccia e prendendo al volo la sua amata prima di farle fare una giravolta e ricambiare quel tenero abbraccio, stringendola a sé come se fosse la cosa più preziosa che il Cielo le avesse donato -Finalmente… siamo di nuovo insieme…-

-Già… anche se solo per questa missione… ma poco mi importa…- replicò la rossa, avvicinando le labbra a quelle dell’ex Maga di Classe S e donandole un bacio a fior di labbra tanto tenero quanto appassionato.

-Ma quindi… la signorina ci è riuscita sul serio?- disse un ancora stupito Nate.

-Già… così sembrerebbe… è incredibile…- le rispose una Heather altrettanto stupita.

-Sono d’accordo con te… quello non era un incantesimo, ma un vero e proprio miracolo- aggiunse Yuki.

-Rebirth… un incantesimo che fa rinascere… davvero notevole, vero?- commentò Rin.

-Beh, come si dice in questi casi, “il mondo magico è bello perché è vario”…- provò a risponderle Cuja mentre le accarezzava dolcemente la testa -E quelle due Maghe veterane ce lo hanno appena dimostrato-

-Non sei contenta, amore mio? Ora potrò assisterti in questa missione tutte le volte che lo vorrai- sussurrò Sasha mentre, dopo quel tenero bacio, ora era stretta dolcemente nel suo abbraccio con Natasha.

-Lo sono eccome, tesoro…- le disse di rimando Natasha -E non potrei essere più felice…-

-Dici che dovremmo festeggiare questo lieto evento?- replicò la rossa con tono malizioso -Oppure vogliamo aspettare stasera stessa? Sai, sarò viva da poco tempo ma sento già un certo “stimolo”…-

-Oh, Sasha… sei sempre la solita- se la rise l’altra, limitandosi a sorridere alla sua amata.

Fine Cap.29

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene sì, signore e signori... dopo tanto penare e tanta nostalgia dell'Aldiquà, Sasha ottiene finalmente un corpo fisico (anche se temporaneo) con il quale, ovviamente, potrà aiutare la sua adorata Natasha e le nuove giovani promesse della Gilda nella loro difficile e insidiosa missione. Cosa accadrà da adesso in poi? Semplice, lo scoprirete solo nel prossimo capitolo, che come questo promette solo tante altre meritate sorprese. Detto questo, al prossimo aggiornamento u.u

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Capitolo 31
*** Natasha e Sasha ***


Cap.30:
Natasha e Sasha

-Ancora non mi sembra vero… sono viva!- fu ciò che esclamò Sasha il giorno seguente alla sua “rinascita” mentre, insieme a Nate e compagni, si godeva la colazione di Cuja -Era da secoli che non provavo una sensazione del genere… questo se non contiamo, ovviamente, anche quelle provate ieri sera, eh eh eh-

-Sasha, non dire certe cose a tavola…- disse timidamente una Natasha dal volto leggermente arrossito, intuendo bene a cosa si riferisse la rossa -Ma a parte tutto, sono proprio contenta che Rebirth abbia funzionato sul serio- aggiunse subito dopo prima di riprendere a mangiare.

-Questo dovremmo dirlo noi… per un attimo pensavamo che qualcosa sarebbe andato storto- disse Yuki.

-Già… ma malgrado tutto ora la signorina Sasha è di nuovo tra noi vivi…- disse invece Nate -Anche se forse l’incantesimo non è fatto per durare per sempre, non è vero?- chiese poi con tono dubbioso.

-In effetti, ora che ci penso non sappiamo nemmeno quanto duri un corpo temporaneo- aggiunse Heather.

-Stando a quello che abbiamo letto in passato, in caso si faccia resuscitare una persona cara il corpo creato può durare all’incirca un mese al massimo… giorno più, giorno meno- spiegò la stessa Sasha.

-E non c’è qualche controindicazione in particolare, che voi sappiate?- domandò Rin.

-Mh, in genere mi pare che ci voglia del tempo prima che l’anima si adatti al nuovo corpo…- rispose la rossa.

-E cosa succederebbe se il corpo venisse ferito?- fu ciò che chiese invece Cuja.

-Se si tratta di ferite di poco conto posso comunque sanguinare e guarire come un normale umano…- spiegò ancora l’ex fanciulla spettrale -Tuttavia, se mi colpissero a morte o esaurissi l’essenza magica che mi tiene in vita… il corpo cadrebbe a pezzi e io tornerei ad essere un fantasma-

-Una bella gatta da pelare, quindi…- mormorò la ragazza dai capelli verdi -E considerando quanto i nostri nemici ci vanno pesante, sarà dura tenervi viva-

-Non è detto, mia cara- disse Sasha con tono sicuro -Non appena mi sarò riabituata a questo corpo e avrò ripreso confidenza con la mia Magia, per quei dannati sarà finita ancor prima di incominciare…- aggiunse, prima di prendere il suo piatto e dire -Nel frattempo… posso fare il bis di questa zuppa? Era buonissima!-

-Oh, ma certamente- rispose Cuja, provvedendo a servire nuovamente la rossa -Ma a proposito di “riprendere confidenza”, non sarebbe meglio se chiedesse alla signorina Natasha di aiutarvi?-

-Io e Tasha, eh?- disse la rossa con tono vagamente sorpreso, per poi posare lo sguardo sulla sua amata e dire, mostrando un lieve sorriso -Non vedo perché no, ottima idea!-

-Ottima idea? Io direi invece pessima idea…- ribatté la donna dalla chioma argentata -Non so se ti ricordi, Sasha, ma io e te, ai tempi della nostra generazione, eravamo due Maghe di Classe S di pari livello… praticamente eravamo alla pari sia in forza che in abilità magiche-

-Oh, sì, me lo ricordo bene… ma tu invece dimentichi che, malgrado questa parità, c’erano momenti in cui io vincevo contro di te e viceversa…-

-A quel tempo formavamo praticamente un equilibrio perfetto, non è vero?-

-Già, puoi dirlo forte… fuoco e ghiaccio… due elementi e due personalità perennemente in conflitto tra loro, ma allo stesso tempo anche in perfetta armonia… cavoli, al solo pensiero ti sale la nostalgia, vero, Tasha?-

-Non me ne parlare, Sasha… quelli sì che erano bei tempi… ma non cambia il fatto che, se ci sfidassimo adesso, nessuno potrebbe prevedere che cosa accadrebbe-

-Ma finché non ci proviamo non potremo mai saperlo, no?-

-Non lo so, Sasha… ammetto che l’idea di una sfida contro di te mi intriga, però…-

-Oh, andiamo, Tasha… te lo chiedo per favore… e poi è da tanto tempo che non ci alleniamo insieme-

-Ma Sasha, io…-

-Non vorrai mica dire di no alla tua pirata preferita… vero?-

-Tu… non cambi proprio mai, vero?-

-Sono fatta così, che vuoi farci… se mi metto in testa una cosa non cambio idea così facilmente-

-Fossi in voi accetterei, signorina Tasha- si intromise all’improvviso Nate -Non so perché ma l’idea di vedere in azione due veterane come voi sembra piuttosto interessante-

-Ma come, Giovane Lupo, ti ci metti anche tu, adesso?- commentò una stupita Natasha.

-Beh, vi ricordo che ciò a cui aspiro di più è diventare un Classe S… e quindi farò tutto ciò che è necessario per realizzare questo obiettivo- si spiegò brevemente il ragazzo, mostrando il suo solito sorriso.

-Pare che tu sia di nuovo in minoranza, Tasha cara- disse la rossa con tono canzonatorio -Cosa farai, ora?-

-Se insistete così tanto… non ho scelta…- mormorò la donna dai capelli argentati, prima di tirare un lieve sospiro ed aggiungere -E va bene, Sasha… accetto la tua sfida… ma solo perché serve un po’ di allenamento ad entrambe e dobbiamo dare l’esempio ad un Mago promettente come il Giovane Lupo-

-Evviva! Ora ti riconosco, Tasha!- esultò improvvisamente la Maga dai capelli rossi, prima di abbracciare intensamente la propria dolce metà -Non te ne pentirai, ne sono certa! Sarà proprio come ai vecchi tempi-

***

-Uno scontro tra due Maghe di Classe S, eh?- commentò Yuki, che insieme al resto dei suoi compagni si era messa comoda sotto le fronde di un albero del frutteto di Cuja -Un evento più unico che raro, in effetti-

-Già…- aggiunse Heather -Soprattutto se si tiene conto che entrambe le dirette interessate non possiedono più quel titolo da parecchio tempo-

-Oh, cielo! Sta succedendo veramente, non ci credo!- disse invece un Nate visibilmente emozionato mentre osservava Natasha e Sasha prendere posizione -Finalmente vedremo all’opera le due signorine! E faranno anche sul serio! È tutto così bello che potrei mettermi a piangere- aggiunse poi con voce quasi commossa.

-Mi sa che succederà comunque… hai già le lacrime agli occhi- gli fece notare Cuja.

-E allora? Sono lacrime di felicità, ho tutto il diritto di versarle!- replicò il giovane Pine, incurante di avere già il volto rigato da quelle suddette lacrime -Finalmente assisterò ad uno scontro con la S maiuscola!-

-Cavoli, deve tenerci proprio tanto a diventare un Mago di Classe S, se fa così…- notò Rin, leggermente imbarazzata dal vedere il suo “idolo” comportarsi in quel modo.

-Non ti stupire troppo, Nate è fatto così…- la rassicurò Heather -E lacrime a fiumi a parte, posso assicurarti che sa essere molto passionale quando vuole-

-Oh, ma non lo metto in dubbio, questo… e se sa combattere come sa essere passionale allora vuol dire che la Gilda del Master Fir è in buone mani- ribatté la ragazza dai capelli verdini -Anche se delle sue prodezze ne ho solo sentito parlare, purtroppo-

-Non temere, non appena si presenterà l’occasione vedrai tu stessa di cosa è capace il nostro Nate… sempre se in caso non finiamo con l’incontrare qualcuno di davvero forte, si intende- le disse Yuki.

-Santo cielo, certo che in fatto di ottimismo sei proprio il massimo, vero?- commentò Cuja.

-Sono solo molto realista, che vuoi farci…- si limitò a dire la Lupa Guardiana, per poi posare lo sguardo sulle due Maghe veterane ed esclamare -Oh, sembra che stiano per cominciare… o almeno credo-

-Allora, Tasha…- esordì la rossa, la cui chioma ondeggiava leggermente smossa dal vento -Sei pronta?-

-Io sono sempre pronta… Sasha- rispose di rimando la donna dai capelli argentati -Soprattutto se si tratta… di noi due in particolare- aggiunse timidamente mentre il suo volto arrossiva leggermente -Ma sappi che non mi tratterrò contro di te… per nessun motivo!- disse poi, creando dei cristalli di ghiaccio intorno a sé.

-Lo stesso vale per me, tesoro…- fu ciò che disse subito dopo Sasha, schioccando le dita e facendo apparire sul palmo della sua mano destra una fiamma verde -E poi, sarebbe un vero peccato visto che, scherzi a parte, ho davvero bisogno di rimettermi in gioco dopo 10 anni- aggiunse con tono vagamente scherzoso.

-Allora cosa stiamo aspettando?- le domandò Natasha, mentre i suoi cristalli di ghiaccio iniziavano a roteare in maniera tanto elegante quanto minacciosa -Cominciamo!- disse un attimo dopo, raggruppando quegli stessi cristalli e poi lanciandoli in massa contro l’avversaria.

-Non aspettavo altro!- replicò Sasha, la quale lanciò la fiamma verde in cielo e la divise in altre fiamme molto più piccole da scagliare contro i cristalli di ghiaccio, sciogliendone buona parte senza problemi -E non ho finito…- aggiunse prima di creare e lanciare una palla di fuoco contro il resto dei cristalli

-Sei troppo prevedibile…- commentò l’altra, raggruppando i cristalli di ghiaccio rimanenti per creare e disporre davanti a sé una piccola ma robusta barriera, con la quale incassò l’attacco e lo rispedì al mittente.

-Ehi, Nate, ma quella non era la mossa che aveva usato contro di te?- notò Heather ad un certo punto.

-Già, è proprio quella…- confermò lo stesso Nate, riconoscendola subito -In questo modo la signorina Natasha si porterà subito in vantaggio… ma chissà se la signorina Sasha glielo permetterà davvero-

-Mh? In che senso, scusa?- domandò Rin, prima di notare che Sasha aveva intercettato la sua stessa palla di fuoco e, oltre al fermarla, l’aveva resa tre volte più grande prima scagliarla nuovamente contro Natasha, che dal canto suo si spostò dalla sua barriera prima che questa cedesse -Oh… non importa, ho capito-

-Accidenti… se questo è solo l’inizio dello scontro, non oso immaginare il resto- commentò Cuja, osservando poi Natasha ripartire all’attacco e rilasciare dalle mani un’intensa folata gelida contro Sasha.

-Mettiamoci comodi, allora…- la prese con filosofia Yuki, vedendo come Sasha aveva appena disperso la folata girando su se stessa e materializzando una barriera di fuoco -Mi sa che ne vedremo delle belle-

Infatti, nello stesso momento in cui Yuki disse tali parole, le due veterane smisero di scambiarsi gli attacchi, si fissarono intensamente negli occhi e, dopo alcuni attimi di silenzio, rilasciarono senza preavviso le loro Aure Magiche, rispettivamente di color azzurro pallido per Natasha e verde chiaro per Sasha. Tale vista, per quanto potesse risultare affascinante, in realtà era per tutti un chiaro segno che di lì a poco le due Maghe avrebbero cominciato a fare sul serio, cosa che successe non appena le due si lanciarono l’una contro l’altra e, al posto della Magia, cominciarono invece a combattere in un serrato corpo a corpo. Come nel caso dello scambio di colpi magici, però, né l’una né l’altra sembrò prevalere sull’altra nonostante alcuni calci di Natasha o pugni di Sasha mandati a segno. Ad un certo punto, quasi come se volesse rendere le cose ancora più interessanti, Sasha si avvolse nelle sue stesse fiamme verdi e riprese ad attaccare con molta più intensità di prima. Natasha, in quello stesso momento, decise di fare altrettanto e, nel suo caso, chiamare a sé una sorta di velo di ghiaccio per proteggersi e aumentare la sua forza offensiva. Nella nuova schermaglia che seguì, entrambe diedero il massimo per primeggiare l’una sull’altra ancora una volta, dando anche l’impressione di star letteralmente danzando assieme alle loro Magie.

-Ma guarda…- mormorò l’argentata con tono vagamente sorpreso mentre schivava l’ennesimo pugno da parte di Sasha e si allontanava con un balzo da lei -Anche a distanza di anni, le abilità si equivalgono-

-Già… come al solito, del resto- le rispose la rossa, prendendo anche lei le distanze -Nonostante il tempo e alcune… circostanze spiacevoli per entrambe, non siamo cambiate affatto, non è vero?-

-Direi proprio di sì…- disse Natasha, accennando un lieve sorriso sul volto mentre il velo di ghiaccio che l’avvolgeva svaniva gradualmente -E nonostante tutto, anche provando a fare sul serio, nessuna di noi due ha mai prevalso davvero sull’altra-

-No, aspetta…- replicò Sasha, disperdendo a sua volta il suo velo di fiamme verdi -Questo lo dici contando anche le volte in cui mi hai messa K.O…. o quelle in cui io ti ho messa K.O.?- aggiunse con tono scherzoso.

-Sasha…- disse l’ex Maga di Classe S, scoccandole un’occhiata severa -Cosa ti avevo detto?-

-Di non interromperti mai quando stai facendo un discorso serio… lo so, lo so…- si scusò la rossa mentre si avvicinava pian piano alla sua dolce metà -Ma potrei sempre farmi perdonare se tu mi dessi un…-

-Ah, no… non ci casco, mia cara- ribatté la donna dai capelli argentati, posando leggermente due dita sulle labbra della rossa per interromperla -So già come andrà a finire… tu mi chiederai di baciarti, io accetterò e poi, quando meno me l’aspetto mi colpirai senza preavviso, ti sdraierai sopra di me e dirai “Ho vinto~”-

-Eh? Ma dai, pensi davvero che potrei…- provò a ribattere l’altra, prima di incontrare nuovamente lo sguardo gelido e severo della compagnia, davanti alla quale disse solo -Sì, hai ragione, lo farei senz’altro…-

-Appunto… se proprio ci tieni a farti perdonare dovrai pensare a qualcosa di meglio-

-Qualcosa di meglio, dici? Tasha, così mi metti in seria difficoltà… lo sai che una pirata come me…-

-Ex pirata…-

-Ok… che una “ex pirata” come me non è fatta per pensare in grande… io adoro improvvisare, e parecchio!-

-E allora improvvisa come sai fare solo tu… altrimenti che senso avrebbe conoscermi da una vita intera?-

-Hm… non hai tutti i torti, in effetti… ma prima di fare questo che ne dici se concludiamo la nostra sfida?-

-Non saprei… per me si può già considerare conclusa-

-Hm? E perché dici così?-

-Perché sei appena caduta nella mia trappola… tesoro-

-Cosa?!-

Prima ancora che la rossa potesse aggiungere altro, Natasha portò la mano destra verso di lei e le rilasciò a bruciapelo un vero e proprio tifone gelido, la cui forza travolgente fu tale da scagliarla così lontano da farla andare a sbattere, con gran sorpresa da parte dei presenti, contro uno degli alberi da frutta di Cuja, più precisamente un melo. Quasi a voler aggiungere la beffa al danno, l’impatto con la corteccia del melo fu così forte che nel giro di pochi secondi tutte le mele sui rami caddero addosso a Sasha, sommergendola nel vero senso della parola e regalandole anche qualche leggera botta in testa.

-Oh… che bello… vedo tante Tasha… venite qui che vi bacio tutte~- fu l’unica cosa che riuscì a dire Sasha, leggermente stordita da tutte quelle botte in testa, prima di perdere del tutto i sensi.

-Accidenti, che finale inaspettato…- commentò Nate, osservando la rossa perdere i sensi -Per un attimo ho creduto che si sarebbero strette la mano-

-Non sei l’unico… io pensavo si sarebbero baciate, nella migliore delle ipotesi- disse invece Rin.

-Io invece pensavo ad un pareggio… o al massimo ad un doppio K.O.- disse Yuki con tono laconico.

-C’è da dire che è stato comunque un bello scontro- aggiunse Cuja, prima di voltarsi verso Natasha, che in quel momento li stava raggiungendo, e dirle -Spero non sia troppo affermare che la vostra forza è stata degna della vostra fama, signorina-

-Adulatore… nemmeno Sasha era così male, alla fine- si limitò a dire la veterana.

-Lei che dice, se aveste continuato a lottare sarebbe finita alla pari?- fu ciò che le chiese Heather.

-Non saprei, Fanciulla Stellare- rispose Natasha -Se c’è una cosa che ho imparato durante i miei vari trascorsi con Sasha è che con lei poteva succedere proprio di tutto… perciò anche se volessi non posso darti una risposta precisa a questa domanda…-

-Ah, ma no, non si preoccupi- le disse ancora Heather, prima di posare lo sguardo su Sasha e chiedere -Ad ogni modo, pensa che quando la vostra compagna si riprenderà continuerete ad allenarvi con lei?-

-Beh, è un’idea, considerando che abbiamo ben 10 anni di tempo da recuperare- disse la veterana, dirigendosi subito verso Sasha e iniziando a liberarla dal mucchio di mele per poi aggiungere -Tuttavia, penso che una volta tanto non mi dispiacerebbe allenarmi insieme a tutti voi…-

-Come, come? Ho sentito bene?- esclamò uno stupito Nate -Voi volete davvero…?-

-Sì, Giovane Lupo, hai sentito bene- confermò la donna, voltandosi verso di lui e mostrandogli uno sguardo piuttosto sicuro di sé -Penso sia giunta l’ora di consolidare il nostro Branco di Lupi una volta per tutte…-

Fine Cap.30

**L'Angolo dell'Autore** E fu così che... beh, il pubblico esultò di gioia nel vedere in azione (più o meno) due valenti Maghe Veterane come Natasha e Sasha, che dopo le lacrime del capitolo precedente (e forse anche qualche piccolo momento privato fuori scena, eh eh eh...) hanno deliziato la nuova generazione di Lupi con uno scontro alla pari dedicato unicamente a loro, e io parimenti ho dedicato loro un capitolo che mostrasse quanto si vogliono bene, quanto sono forti ecc... Dato che però non si fa mai niente per niente, alla fine la Lupa Eremita ha FINALMENTE scelto di giocare la carta dell'allenamento di gruppo, così da non farsi trovare impreparata contro i Diavoli. Cosa succederà? Facile, aspettate il prossimo aggiornamento e lo scoprirete. E mi raccomando... non fidatevi (quasi) mai della vostra dolce metà... potrebbe essere una trappola XD

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Capitolo 32
*** Si torna in azione! ***


Cap.31:
Si torna in azione!

Pur essendo in quello che doveva considerarsi un breve periodo di riposo in un’isola tranquilla come Summer Hills, il Team del Nord non si era affatto scordato di trovarsi nel bel mezzo di una missione importante per contro della Gilda, e infatti non ci volle poi molto tempo prima che ciascuno di loro organizzasse il proprio regime di allenamento in vista di un nuovo incontro con gli Ice Devil. Tuttavia, se da un parte poteva essere un buon incentivo a far sì che Cuja e Rin affinassero le loro promettenti capacità, dall’altra rappresentava non pochi problemi per Nate, visto che durante il primo giorno si era ritrovato ad essere “conteso” tra Heather e Yuki e Sasha e Natasha. Dando però mostra di una buona elasticità mentale appresa proprio da Natasha, il giovane Pine riuscì a trovare subito una soluzione proponendo di  farsi allenare a giorni alterni sia dall’una che dall’altra parte. Sistemato questo piccolo grattacapo, alla fine gli allenamenti poterono cominciare, e ciascuno dei presenti si mise all’opera fin da subito, a cominciare da Rin, la quale durante quello stesso giorno di inizio aveva deciso di svelare a tutti un suo piccolo segreto.

-Quindi fammi capire bene… la tua Magia non è solo di supporto?- domandò Natasha.

-Proprio così- le rispose Rin armeggiando con una fetta di limone -O meglio, in battaglia mi potenzia e tutto il resto, ma non si tratta solo di questo…- aggiunse mangiando un po’ di quella stessa fetta di limone e, improvvisamente, ritrovandosi coi capelli ritti e circondata da scariche elettriche -Bensì di questo!-

-Ma è lo stesso aspetto dell’altra volta… non noto così tanti cambiamenti- commentò Nate

-No, no, non fermarti alle apparenze- spiegò l’altra, schioccando le dita e generando una piccola sfera elettrica in una delle sue mani -Io mi riferivo a questo-

-Magia dei Fulmini?- esclamò una stupita Heather -Ma come…?-

-Bella, vero?- prese invece la parola Cuja -E questo è solo uno dei tanti poteri in più che le si attivano ogni volta che mangia un frutto… ad esempio, il limone le dona la Magia dei Fulmini e una velocità fenomenale-

-Oh, ma pensa… questo spiegherebbe il perché contro Siren e Stinger sembrava così forte- commentò Yuki.

-Però è strano che tu non ce l’abbia detto subito o non l’abbia rivelato…- disse invece Sasha -Voglio dire, in questo modo avresti fatto ancor più scintille contro quelle due… giochi di parole a parte, si intende-

-Secondo me ha fatto la cosa migliore- ribatté invece Natasha -Ovviamente poteva informarci prima, questo è vero, ma contro nemici come i Diavoli non bisogna mai abbassare la guardia… e detto tra noi, sarebbe stata una leggerezza non indifferente spiegare al nemico come funziona la propria Magia-

-Già, se contiamo che magari il nemico potrebbe anche approfittarne, buona notte a tutti- aggiunse Yuki.

-Eh? Ma come, non siete arrabbiati per il fatto che vi ho tenuta nascosta questa cosa?- domandò Rin.

-E perché mai? Siamo compagni di Gilda, no?- rispose semplicemente Nate -Se qualcuno di noi ha i suoi buoni motivi per tenere segreti o non fare altre cose, nessuno li obbliga a parlarne- spiegò subito dopo prima di tirare nuovamente fuori le sue lame e dire -Ma adesso che ne dite se iniziamo ad allenarci?-

-Non me lo faccio ripetere due volte- disse la ragazza dai capelli verdi -Mettiamocela tutta, ragazzi!-

***

-Mh… curioso…- commentò Leek, osservando i suoi Tarocchi disposti in una maniera alquanto particolare.

-Qualcosa non va?- fu ciò che le chiese Cam, accoccolato vicino a lei -No, perché ti vedo pensierosa-

-Beh, guarda tu stesso- rispose la Maga di Fairy Tail, indicando le carte sul tavolo -Quando siamo andati via da Shirobuki ho provato a predire il futuro di Nate e i suoi, e assieme alle carte che li rappresentano, ovvero “La Luna”, “La Stella”, “La Forza” e “L’Eremita”, era apparsa anche “La Ruota della Fortuna”…-

-Quella che rappresenta le possibili svolte?- domandò il gatto col foulard.

-Esattamente… vedendola spiccare tra quelle ho pensato che molto presto Nate e il suo team avrebbero avuto un avvenire ricco di sorprese… e non mi sono sbagliata, se noti le carte che si sono aggiunte ora-

-“Il Matto”, “Il Carro” e “Il Mago”? Strano, non riconosco nessuno di loro in esse-

-Ma è proprio per questo che è curioso… di chiunque si tratti, posso solo supporre dalla posizione a faccia in su che si tratta di alleati, o almeno di qualcuno di cui Nate e i suoi si possono fidare…-

-Però “La Ruota della Fortuna” ti è uscita capovolta, adesso… il che significa che in futuro prossimo…-

-Già… non ho idea di cosa stiano passando, ma voglio solo augurarmi che se la cavino-

-Suvvia, Principessa, non crede di esagerare un po’?- disse Yue parlando proprio dalla sua carta -Voglio dire, chi meglio di noi sa di che pasta sono fatti Nate e il suo team?-

-Ha ragione, sa?- si aggiunse anche Strength, sorridendo sicuro dal suo Tarocco -Vedrà che se la caveranno-

-E poi, hanno dalla loro la forza di una ex Classe S come quella Natasha, oh oh oh- disse invece Hermit.

-Non lo metto in dubbio, ma i Diavoli si sono rivelati un vero pericolo e…- provò a ribattere Leek.

-Non la facevo così tentennante- si intromise persino White, apparendo alle spalle di lei -Che vi prende, ora che quei casinisti di Natsu e gli altri sono scomparsi avete perso lo spirito combattivo?-

-Ma certo che no!- replicò l’altra -Il fatto è che desidero solo che per loro vada tutto bene-

-E andrà tutto bene, ne sono sicuro…- la rassicurò il Gerofante -Dobbiamo solo avere fede in loro…-

***

-Magnifico… davvero magnifico…- commentò la Dama Eludarc mentre osservava compiaciuta i “doni” che gli Ice Devil le avevano portato dopo la loro missione -Nonostante le varie difficoltà siete riusciti nell’intento e avete davvero recuperato i frammenti della mappa per il Tomo…-

-Beh, era solo naturale che ci saremmo riusciti, no?- commentò Mark -Dopo tutto, chi è meglio di noi nell'eseguire certi incarichi?-

-Ma se ti sei lamentato tutto il tempo mentre accoppavamo i nostri target- lo punzecchiò Charles.

-Dettagli, collega, dettagli…- sorvolò il mercenario picchiatore -Soprattutto se consideri che ora abbiamo finito di fare i galoppini a queste qua e possiamo tornare a dedicarci alla nostra missione principale-

-Bada a come parli, bello- lo riprese Willow -Se siete di nuovo sulla bocca di tutti è anche merito nostro-

-E vi ringraziamo… ma adesso, da questo momento in poi, preferiremmo cavarcela da soli- replicò il moro.

-Non ha tutti i torti, sapete?- si intromise Alì -Voglio dire, è un sollievo che ci abbiate fatto “variare” un pochino, ma la nostra sete di sangue ha bisogno di nuovi stimoli…-

-Sì, e la voglia di farla pagare una volta per tutte a quei lupi bastardi è tanta!- si aggiunse Olaf.

-Ci fa piacere sentirvelo dire- ribatté invece Francine, aprendo un varco oscuro e facendovi uscire una decina di forzieri colmi di ricchezze -Perché si dà il caso che, in occasione del vostro successo, ora potete godervi una meritata ricompensa… e non solo-

-Ben detto, ben detto~- esordì  la sempre giuliva Nadia, comparendo da un altro varco oscuro accompagnata da Stinger -Perché oltre a tutto quel sonante ben di Dio ci vogliamo rovinare e vi restituiamo anche la vostra assassina, che ci mancherà tanto tanto~- aggiunse baciando la rossa sulla guancia.

-A me non mancherete affatto, invece…- “disse” di rimando Stinger, dando sfoggio della sua nuova voce elettronica davanti ai suoi compagni mercenari -Ciò che mi interessa è seguire Sieg e gli altri fino alla fine…-

-Seguirci fino alla fine? Questa è musica per le mie orecchie- ripeté Fyodor, porgendo una mano al clone di Sasha e rimanendo ugualmente sorpreso dal vederla accettata da lei senza fiatare -Oh, e sembra che ora la mia bambina sia molto più ubbidiente del solito-

-Beh, non per vantarci, ma la nostra “terapia” fa miracoli con chi osa ribellarsi~- si limitò a dire Nadia.

-E l’abbiamo migliorata di parecchio, come puoi vedere- aggiunse Francine, mostrando un sorriso sornione prima di indicare più e più volte la rossa -Armi innestate nei bracciali, una tuta molto più comoda, un sintetizzatore con Lacrima Vocale incorporato… e le solite migliorie fisiche e mentali di rito-

-Affascinante… a quanto pare non è stata una cattiva idea affidarvi Stinger…- commentò Sieg, fino a quel momento rimasto in disparte a godersi la scena -Ad ogni modo, penso sia giunta l’ora di rimetterci in viaggio e concludere ciò che abbiamo iniziato…-

-Oh? Quindi torneremo a Shirobuki e la raderemo al suolo?- domandò Mark, in quel momento intento a riempirsi le tasche di oro e gioielli insieme ai suoi compagni -Oppure rintracciamo i Lupi e li uccidiamo?-

-Un passo per volta, mio caro Mark, un passo per volta…- gli rispose il leader -Prima dobbiamo far fruttare come si deve le ricchezze di quei forzieri, dopodiché richiedere a Stinger un rapporto dettagliato sugli ultimi sviluppi che ci siamo persi e infine tornare a Devil’s Island per organizzare la prossima mossa…-

-Non possiamo pensarci un’altra volta a certe cose? Io ho voglia di massacri, e subito!- insistette l’altro.

-Ha ragione, e non credere che accoppare quei dannati che abbiamo interrogato sul Tomo ci abbia soddisfatto così tanto, maledizione!- aggiunse anche il mercenario con l’ascia.

-Non possiamo fare qualche eccezione, solo per questa volta?- disse infine Alì.

-Niente eccezioni!- esclamò Siegfried con tono piuttosto grave, sguainando la propria spada e puntandola minacciosamente contro i tre interessati, zittendoli in un istante -Abbiamo rimandato fin troppe volte questa missione… e penso sia giunta l’ora che i Diavoli banchettino con i Lupi una volta per tutte…-

Fine Cap.31

**L'Angolo dell'Autore** Sarà anche estate, ma le novità arrivano più fresche che mai per questa storia che, aimé, sta quasi per arrivare alle battute finali. C'è chi si allena, chi cospira come al solito, chi è pronto a far trionfare il Male... e anche chi, invece, osserva le carte e prova a vedere cosa mai accadrà nel futuro. Io, essendo autore, lo so bene, ma per motivi logistici ovviamente non poso rivelarvi tutto adesso, altrimenti addio sorpresa. Ma mentre aspettate il prossimo aggiornamento, voglio fare un bel gioco con voi... provate ad indovinare a quali personaggi corrispondono le Carte dei Tarocchi lette dalla cara Leek nel suo breve ma meritato cameo. Ovviamente non si vince nulla, ma voglio solo vedere chi di voi riuscirà ad indovinarne buona parte. Detto questo, al prossimo capitolo ^^

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Capitolo 33
*** L'invito ***


Cap.32:
L’invito

-No, no, no, no, noooo!- esclamò Nate mentre, nonostante l’invocazione del proprio Moon Shield, veniva travolto senza pietà dalla forza combinata di una vampata di fiamme verdi e di una tormenta gelida, finendo con la barriera distrutta e col cadere malamente a terra -Santo cielo… che forza…-

-Beh, è naturale, no? Noi due siamo comunque delle veterane malgrado gli anni passati- disse Sasha.

-Perciò non dovrebbe sorprenderti il fatto che siamo così forti- aggiunse Natasha.

-Sarà come dite- disse il ragazzo mentre si rialzava e si rimetteva in posizione -Ma io non mi sono ancora rassegnato all’idea di diventare forte quanto voi e guadagnarmi la Classe S-

-Allora dovrai impegnarti ancora di più, piccino- disse la rossa mostrando un sorrisetto sfrontato.

-Anche perché, come di certo saprai… due come noi non fanno sconti a nessuno- proferì invece l’argentata.

-E io non vedo affatto dove stia il problema…- ribatté il giovane Pine -Avanti, ricominciamo!-

-Cerca di non stancarti troppo, Nate- lo avvertì Heather -Altrimenti domani potrei batterti persino io!-

-Oh, ma a chi vuoi darla a bere?-le disse Yuki -Nate è un pezzo di pane, non si azzarderebbe mai a colpirti-

-Tu dici? Eppure contro Stinger è stato una vera sorpresa- ribatté la Maga degli Spiriti Stellari.

-Sì, ma affrontare un nemico donna è un conto… affrontare la propria ragazza è un altro- precisò la lupa.

-Allora che vorresti fare, offrirti tu come volontaria? Magari svelandoci il tuo vero aspetto umano?-

-Eh? Ma non scherzare! E poi se mai tornerò umana lo farò quando mi ritroverò in una situazione così disperata da essere obbligata a farlo come ultima opzione-

-Ah, va bene… però, considerando che una volta finito di allenarci torneremo a cercare i Diavoli forse dovresti riconsiderare il tuo concetto di “situazione disperata”-

-A meno che non siano loro a cercare noi…-

-Oh, in tal caso dovranno proprio ingegnarsi, visto che non abbiamo detto a nessuno dove siamo- disse Rin, in quel momento intenta a raccogliere alcuni frutti dal frutteto -Praticamente siamo in una botte di ferro-

-Questo è vero… ma ormai saranno passate tre settimane da quando abbiamo iniziato- notò Cuja, anche lui impegnato con la frutta -Non sia pensate sia giunto il momento di rimetterci al lavoro?-

-Mh… hai ragione, però Nate ha detto che non si sentiva ancora del tutto pronto- gli spiegò Heather.

-E ha pure aggiunto che non si sarebbe mosso da qui fino a quando non avrà affinato le sua abilità con l’aiuto delle signorine- disse anche Yuki, prima di riportare lo sguardo sul diretto interessato e notare quanto stava tenendo testa alle due veterane -Anche se a mio parere sembra già ben messo….-

-Voi due invece non vi allenate?- domandò invece Heather rivolgendosi ai due cugini -No, perché qualche giorno fa sembravate così motivati e tutto il resto-

-Beh, se c’è una cosa che ci hanno insegnato è che non bisogna strafare troppo- le rispose Rin -E io ad essere sincera non sono fatta per allenamenti a lungo termine-

-Io invece mi alleno quel tanto che serve per mantenermi in forma… e sfrutto il resto del tempo per occuparmi dell’orto e del frutteto- spiegò invece Cuja -E se serve chiedo a Rin di dare una mano-

-Ah, capisco…-

-Se non avete altro da fare, vi andrebbe di darci una mano? Più tardi Cuja farà la macedonia per tutti-

-Davvero? Sicura? Voglio dire, ci state già offrendo molta ospitalità…-

-Andiamo, non essere timida! Un po’ di sano lavoro di campagna non ha mai fatto male a nessuno-

-Se lo dici tu, Rin…-

-Io non so quanto potrei aiutare avendo solo quattro zampe, ma contate pure su di me-

-Non preoccuparti, Yuki… se mi dai un attimo prendo due cestini da legarti ai fianchi, così ci aiuti meglio-

-Oh… questa sì che sarebbe una bella idea, Cuja-

-Beh, faccio questo “mestiere” da parecchio, perciò so bene cosa fare in certe situazioni-

-Sento che questo sarà l’inizio di una bella amicizia… o il mio nome non è più Yuki!-

***

-Ho sentito bene, Master?- esclamò una stupita Natasha dopo aver senti la notizia da un Fir che li aveva da poco contattati via Lacrima -I Diavoli ci hanno appena mandato una nuova lettera?-

-Proprio così- sembrò confermare l’anziano Master, indicando la missiva che aveva tra le mani -Stando a quanto qui riportato, vogliono invitarvi a Devil’s Island per regolare i conti una volta per tutte-

-Devil’s Island… questo nome non mi è nuovo- disse Sasha con tono pensieroso, per poi scuotere un attimo la testa ed esclamare -Ma certo, è il covo degli Ice Devil… ma chi ci assicura che non sia una trappola?-

-Il fatto che questa volta sono stati così “gentili” da allegare le coordinate per raggiungerla- spiegò ancora il Master di Moon Wolf, mostrando una parte della lettera evidenziata da alcuni numeri -In ogni caso, come vi dico sempre, non abbassate la guardia e siate prudenti-

-Non si preoccupi, Master- disse Heather con tono rassicurante mentre senza perdere tempo trascriveva velocemente le coordinate sul suo taccuino.

-Abbiamo già avuto un agguato da parte loro di recente, ma ne siamo usciti vivi, perciò sappiamo già come comportarci in casi come questo- disse Nate, già intrigato all’idea di un nuovo viaggio.

-E oltre a questo abbiamo avuto anche la decenza di allenarci tutti insieme- si aggiunse Cuja.

-Perciò stia tranquillo e lasci fare a noi- disse anche Rin.

-Bene… conto su di voi- concluse il Master, chiudendo la comunicazione.

-Sembra che il gran momento sia arrivato… vero?- fu ciò che domandò Sasha.

-Già…- le rispose Natasha -Se si sono disturbati persino nel dirci dove dobbiamo andarli a cercare, questo vuol dire che sono davvero pronti a farla finita e chiudere per sempre questa storia-

-Però chi ci assicura che non si tratti di una nuova trappola?- chiese Yuki.

-C’è solo un modo per scoprirlo…- rispose invece Heather, osservando le coordinate prima di dire -E cioè verificare di persona-

-Oh… questo vuol dire che dovremo prepararci ad un nuovo viaggio?- fu la domanda che fece Nate.

-Mi sa proprio di sì- gli rispose Cuja -Se volete possiamo partire anche subito, così ci togliamo il problema una volta per tutte e mettiamo fine alle loro scorribande-

-Aggiudicato!- rispose Sasha senza esitare -Ho una voglia matta di prendere a calci quella mia brutta copia, e non mi darò pace finché non ci sarò riuscita-

-Sicura di voler avere questo onore?- le domandò Natasha -Dopotutto, te la dovrai vedere con te stessa-

-Non preoccuparti, in qualche modo me la caverò- le rispose la rossa, accennando poi un sorriso.

-Ma se la signorina Sasha pensa a Stinger… agli altri sei Diavoli poi chi ci pensa?- esclamò poi Nate.

-Ma ha davvero così importanza?- commentò Yuki -Voglio dire, anche se scegliessimo non sappiamo con certezza se anche loro saranno dello stesso parere… cosa di cui dubito fortemente-

-Ha importanza, invece!- ribatté Nate -Ognuno di noi deve fare la propria parte in questa missione, no?-

-E allora cosa avresti in mente, sentiamo?- domandò la Lupa Guardiana.

-Non è ovvio? Sceglieremo i nostri avversari in base alla compatibilità con i nostri poteri!- rispose il Mago dai capelli argentati, la cui risposta contribuì a rilasciare non poca perplessità tra i presenti.

-Compatibilità? In che senso?- fu ciò che domandò Heather -Intendi dire che dovremmo sceglierci un avversario a seconda del vantaggio che potremmo avere sulla sua Magia?-

-Beh, sì… all’incirca è quella l’idea- annuì il ragazzo -Pensateci bene, ci sarà pure qualcuno tra quei sei che potrebbe essere il vostro avversario ideale, no?-

-Mh… il nostro avversario ideale…- rifletté Cuja, provando a fare mente locale su quanto gli era stato raccontato da Nate e compagni riguardo la forza e le abilità dei nemici -Se non sbaglio uno di loro è un guerriero armato d’ascia, giusto? Penso di portelo gestire, se tutto va bene-

-Come se non fosse ovvio, scusa…- gli disse Rin -Allora se tanto mi dà tanto io potrei sfidare quel ragazzino di nome… Alì, giusto? Non so perché ma sembra il tipo adatto a provare tutte le combo dei miei frutti…-

-Fai solo occhio alle sue Sabbie Nere, però, sembrano piuttosto ostiche… o almeno così ci aveva detto la nostra amica Leek- la avvertì Yuki -Anche se io non dovrei dire nulla dato che stavo pensando affrontare da sola il loro pericoloso pistolero… pare che sappia usare parecchi tipi di proiettili-

-E non parliamo del suo amico coi guantoni- si intromise Heather -Anche se ho appreso un po’ delle basi del corpo a corpo e ho diversi Spiriti fisici dalla mia parte, sarà dura tenerlo buono… ma posso sempre provarci-

-Ora rimangono solo Fyodor, che ha creato Stinger, e Siegfried, il loro capo…- notò Sasha -E dato che io e Tasha abbiamo già in mente di affrontare Stinger, questo vuol dire…-

-Che io mi occuperò anche di Fyodor, mentre il Giovane Lupo potrà pensare a Siegfried- la interruppe Natasha.

-Eh? Sta forse dicendo che vuole lasciare a me l’onore di affrontare il loro leader?- domandò un Nate alquanto stupito -Ma… ne siete davvero sicura?-

-Io sono sempre sicura, Giovane Lupo…- rispose la donna, prima di appoggiargli una mano sulla spalla e aggiungere -E voglio che tu sappia che, anche se non sembra, io ho fiducia in te, e sono certa che se farai tesoro di questi nostri giorni passati ad allenarci potrai diventare ancora più forte…-

-Caspita... ma allora questo vuol dire che mi volete bene sul serio?- chiese lui.

-Ma certo…- rispose lei, sorridendo sinceramente.

-Anche se mi addormentavo parecchio durante i primi allenamenti?-

-Ovviamente…-

-E persino quando…-

-Per favore, Giovane Lupo, non rovinare questo bel momento…-

-Mi scusi… ma grazie comunque per le sue parole… le apprezzo molto-

-Lo so… e io ringrazio te per avermi fatto riscoprire quanto è affascinante fare parte di un gruppo-

***

-Terra in vista, ragazzi!- esclamò Cuja, indicando dalla vedetta della nave la sagoma di Devil’s Island, che complice la montagna a forma di volto demoniaco e la fitta vegetazione difficilmente sembrava passare indisturbata nel panorama marino -Pare che le coordinate fossero giuste, alla fine-

-Già… e tanto per tenere fede al suo nome, quel luogo sembra non promettere nulla di buono- disse Yuki.

-Tenetevi pronti a tutto, giovani promesse della Gilda- fu l’unica cosa che disse Natasha, facendo cenno di attraccare e gettare l’ancora vicino alla spiaggia -Questa è la proverbiale calma prima della tempesta-

-Non si preoccupi… qualsiasi cosa abbiano in mente i Diavoli, noi l’affronteremo- la rassicurò Rin.

-Mh… tu dici che aspettarci al varco valga come tattica?- le domandò Nate, il quale indicò col dito un punto preciso della spiaggia mentre si avvicinavano -No, perché sembra che ci siano tutti e sette-

-Penso proprio di sì…- rispose Heather -Anche se mi sembra un po’ strano per dei mercenari come loro…-

-Teniamo gli occhi aperti in ogni caso, allora- suggerì Sasha, che durante il viaggio si era cambiata d’abito e ora indossava jeans, una camicetta rossa sopra una giacca elegante nera, mentre i capelli rossi erano ora legati in una coda alta -Con i Diavoli non c’è mai da stare tranquilli… e io parlo per esperienza-

-Non sei l’unica, mia cara…- le disse Natasha, avvertendo un brutto presentimento -Non sei l’unica…-

Fine Cap.32

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene, un passo per volta ci si avvicina al finale... e no, non ho molto da dire per questo capitolo, se non che, insieme al prossimo, fa da preludio a ciò che accadrà nelle fasi finali tra Lupi e Diavoli. Di cosa si tratterà? Aspettate il prossimo appuntamento e lo scoprirete voi stessi u.u

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Capitolo 34
*** I termini della contesa ***


Cap.33:
I termini della contesa

-Dunque avete accettato il nostro invito… membri di Moon Wolf- cominciò a parlare Siegfried non appena vide i Maghi del Nord scendere uno ad uno dalla loro nave e mettere piede sull’isola -Come avrete certamente notato, questa è Devil’s Island… il nostro quartier generale… nonché la vostra futura tomba-

-Mh… un po’ troppo “selvaggia” per i miei gusti…- disse Yuki con tono sarcastico -Non so voi ma io avrei preferito un qualcosa di più elegante-

-Mi dispiace, cara la mia lupa parlante, ma dovrai accontentarti di quel che passa il convento- replicò Mark, iniziando a far schioccare le nocche ben serrate dei suoi gauntlet, che a quanto pare erano stati ricostruiti.

-E in ogni caso, è inutile fare gli schizzinosi, perché una volta morti non potrete più lamentarvi- aggiunse Alì.

-Vedremo chi si lamenterà dopo che vi avremo conciato per le feste- ribatté Rin, la quale posò lo sguardo su Stinger e aggiunse -Mh? Che strano, non vedo Siren con voi… ha forse scelto di non venire, per caso?-

-Siren? Intendi la nostra vecchia compagna?- esclamò un confuso Charles -No perché lei è morta da tempo, quindi è naturale che non ci sia-

-Strano, perché mentre noi eravamo alla vostra ricerca la vostra adorata Stinger una volta ci ha teso un’imboscata proprio insieme a Siren- puntualizzò Cuja.

-Siren e Stinger insieme? Questa è proprio bella- se la rise di gusto Olaf -Stinger è nata dopo la morte di Siren, quindi è impossibile che si conoscano e… ehi, aspetta un attimo!- aggiunse prima di interrompersi e notare una figura familiare tra i Maghi di Moon Wolf -Ragazzi, ma quella non è Sasha?-

-Uh, complimenti per essertene accorto subito, amico…- disse la rossa con tono sarcastico.

-Oh… hai ragione, è lei…- notò anche Fyodor, prima di avvicinarsi a Stinger e chiederle -Curioso, però, stando a quanto ci avevi raccontato lei doveva essere solo un fantasma-

-E infatti dovrebbe esserlo, in teoria…- fu ciò che le rispose la mercenaria dai capelli rossi, prima di fulminare con un’occhiataccia sia la sua controparte buona che Natasha -Ma a quanto pare qualcuno deve averla aiutata a ritornare tra i vivi-

-Non è del tutto esatto, mia cara- fu la replica da parte dell’ex Maga veterana -Certo, la mia Sasha è di nuovo fra noi… ma solo fino a quando questa missione sarà finita- aggiunse mentre stringeva a sé la sua adorata rossa in un abbraccio -E sappi che fino ad allora sarò più che felice di averla al mio fianco-

-E non siete la sola, signorina Natasha- si aggiunse Nate, sfoderando già le sue lame -Finché noi sette lotteremo uniti, nessun Diavolo o clone che sia ci fermerà-

-Ehi, adesso non esagerare…- lo riprese Heather -Aspetta di cominciare a fare sul serio prima di metterti a dire certe parole così altisonanti-

-Ma Heather, almeno così creo l’atmosfera giusta!- disse lui in sua difesa.

-Tornando a noi- riprese a parlare Fyodor dopo essersi schiarito la voce -Apprezzo il fatto che ciascuno di noi non veda l’ora di combattere… tuttavia, non è questo né il luogo né il momento-

-Come sarebbe?- chiese Sasha -Pensavo che avremmo regolato i conti qui, sulla vostra isola-

-E infatti così sarà- continuò a spiegare il mercenario dai capelli brizzolati aprendo con un singolo gesto un enorme varco oscuro -Tuttavia, anziché ricorrere al solito stratagemma del dividerci per ammazzarvi uno per uno, ho voluto optare per qualcosa di meglio…-

-Qualcosa di meglio? E cosa?- domandò Natasha, sciogliendo l’abbraccio con la sua amata -Una trappola?-

-No, no, no… qualcosa che è molto meglio di una trappola, mia cara Natasha…- disse Fyodor prima di fare cenno a tutti i presenti di seguirlo dentro il varco, oltrepassato il quale vi si trovava quella che doveva essere un’arena ormai abbandonata e in rovina, decorata più volte col simbolo degli Ice Devil.

-Caspita… è piuttosto suggestivo come luogo… ma che cos’è?- fu la domanda da parte di Cuja.

-In principio? Un'antica arena dove gli indigeni di quest’isola deliziavano gli Dei con battaglie all’ultimo sangue… oggi è invece il nostro cazzutissimo quartier generale- spiegò Mark.

-Insomma, ci avete già risparmiato la fatica di trovare la vostra base…- notò Heather -Ma a che pro?-

-Non è forse ovvio? Per liberarci subito di voi- le rispose Charles.

-E anche perché Fyodor vuol fare le cose in grande stile- aggiunse Alì.

-“In grande stile”?- ripeté Rin -Quindi volete coinvolgerci in una sorta di battle royale?-

-Purtroppo no- replicò un contrariato Olaf -Piuttosto che contare su una competizione a suo dire “fin troppo dispersiva e sanguinaria” il nostro collega ha pensato di fare una sorta di torneo… bleah-

-Un torneo?- ripeté uno stupito Nate.

-Esattemente… un torneo senza limiti di forza, tempo e pietà…- disse infine Siegfried -L’unica posta in gioco sono le vostre vite… batteteci e sarete salvi… in caso contrario, morirete tra atroci sofferenze…-

-E non solo quelle, ovviamente…- intervenne Stinger, iniziando già ad “infiammare le mani” -Ho un certo conto in sospeso con parecchi di voi, e intendo saldarlo il più presto possibile-

-Una cosa per volta, piccola mia… una cosa per volta- si limitò a calmarla Fyodor, per poi aggiungere con tono grave e ancor più mellifluo -Devo ancora informare i nostri ospiti i termini di questa contesa… prima di tutto, si tratterà di una serie di scontri uno contro uno-

-Beh, fin qui nulla di particolarmente difficile… ma dov’è la fregatura?- chiese Yuki, sarcastica come sempre.

-Nessuna fregatura- proseguì il mercenario brizzolato -Poi, man mano che si va avanti dovrete affrontarci uno dopo l’altro… senza possibilità di curarvi o scambiarvi… finché non ci avrete sconfitti tutti-

-Quindi sarà una gara di resistenza… o una di logoramento?- domandò Nate.

-Possiamo dire entrambe, ragazzo lunare… ma a parte questo, l’ultima regola fondamentale è che si può fare o usare tutto ciò che si vuole per vincere… tranne interferire con le lotte in corso, ovvio- fu l’ultima cosa che disse Fyodor prima di domandare ai presenti -Detto questo… chi vuol farsi avanti per primo?-

Fine Cap.33

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene sì, signore e signori, per il gran finale ecco a voi una serie di battaglie finali tra Lupi e Diavoli a mo' di torneo da battle shonen di vecchia guardia... ma andrà tutto secondo le regole, conoscendo pure chi lo ha pensato? Beh, staremo a vedere... nel frattempo, sperando che mi perdonerete per il capitolo abbastanza corto e questo cantuccio di fine capitolo altrettanto corto... al prossimo capitolo, da cui finalmente ripartiranno, si spera, le mazzate serie u.u

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Capitolo 35
*** Il coraggio di Heather ***


Cap.34:
Il coraggio di Heather

-Andrò io…- fu ciò che disse Heather subito dopo aver sentito la domanda di Fyodor, cosa che stupì buona parte dei presenti -Mi sono allenata anch’io come tutti gli altri miei compagni di Gilda… ed è giunta l’ora di mostrare di cosa sono capace-

-Molto bene, allora- si limitò a dire il mercenario brizzolato mentre indicava un enorme cerchio che simboleggiava il ring dell’arena -Accomodati pure, cominceremo subito- aggiunse prima di voltarsi verso Mark e dirgli -Datti pure alla pazza gioia, giovanotto-

-Con molto piacere…- disse il diretto interessato mentre già si pregustava la prima vittoria -Sarà un vero piacere sistemare questa debole donna…- aggiunse prima di lanciarsi subito contro Heather.

-Sii prudente, Heather- fu ciò che le disse Nate -Se ciò che ci ha raccontato Yue è vero, questo picchia forte-

-Non preoccuparti… cercherò di stancarlo il più possibile- disse la bionda platinata con tono sicuro mentre tirava già fuori una delle sue Chiavi d’Argento -Lynx, tocca a te!-

-Oh sì, finalmente vengo evocata seriamente!- fu ciò che esclamò lo Spirito della Lince mentre senza perdere tempo scagliava subito il suo Lynx Flare contro il nemico  -Fatti sotto, ragazzone… ho una voglia di farmi gli artigli che neanche immagini!-

-Mi dispiace, gattina… ma non sei tu il mio bersaglio…- fu ciò che replicò il mercenario dai capelli neri, disperdendo le fiamme della Lince con la mano destra e poi usando la sinistra per colpirla duramente con un pugno all’addome -Bensì la bella bionda che ti ha appena evocato…-

-Aaagh… che… potenza assurda…- fu ciò che mormorò Lynx piegandosi dal dolore prima di ricevere un altro pugno devastante, questa volta diretto in volto -Maledetto bastardo…- sibilò a denti stretti prima di voltarsi verso Heather e dire -Perdonami, ma ho paura che dovrò già ritirarmi… questo stronzo è forte-

-Va bene, fai con comodo, allora…- replicò la Maga Stellare mentre chiudeva il Portale di Lynx e subito dopo metteva mano alla Chiave del Cigno -Cygnus, ti prego, cerca di bloccarlo!- disse poi, facendo apparire l’elegante Spirito del Cigno al suo cospetto.

-Sarà fatto, Milady- rispose il Cigno, invocando a sé le sue piume e raccogliendone a gran quantità per scagliare addosso a Mark il Turbine del Cigno Bianco, riuscendo in qualche modo a travolgerlo.

-Sì! Ben fatto, Cygnus!- esultò Heather nel vedere a terra il proprio avversario, salvo notare che, una volta disperse le piume bianche, era ancora in piedi e aveva solo pochi danni addosso.

-Mi dispiace, tesoro…- disse il mercenario con i gauntlet, sogghignando malevolo -Ma dubito basti qualche piuma a farmi male…- aggiunse prima di scattare in avanti e stendere con un solo pugno il povero Cygnus.

-Oh, no… Cygnus!- gridò la ragazza mentre lo Spirito Stellare svaniva dalla sua vista.

-Mi dispiace, Milady… sono stato inutile…- si rammaricò il Cigno mentre tornava nel suo mondo.

-Allora, mia cara…- disse Mark con tono alquanto indifferente mentre incominciava ad avvicinarsi ad Heather e già che c’era girava un paio di volte le manopole dei suoi gauntlet, facendoli sbuffare peggio di una locomotiva a vapore -Adesso che ho tolto di mezzo gli scocciatori, che ne dici di fare sul serio?-

-Non pensare di avermi già in pugno solo  perché hai messo K.O. due dei miei Spiriti…- ribatté Heather mentre, malgrado iniziasse a sudare freddo, mostrava il suo mazzo di Chiavi d’Argento -Come puoi vedere ho ancora molti altri amici dalla mia parte, e sappi che non saranno i tuoi pugni a fer…-

Ma proprio mentre la Maga Stellare stava per continuare il suo discorso, Mark la interruppe scattando subito verso di lei, la agguantò per la gola con una mano corazzata e la sollevò di forza, assistendo poi ai suoi vani tentativi di respirare o prendere fiato. Se c’era una cosa che il mercenario dai capelli neri odiava parecchio oltre alla noia erano gli scontri noiosi, e in quei pochi minuti di “scontro” con Heather aveva già capito che a lungo andare la sua sete di sangue si sarebbe attenuata, perciò tanto valeva farla finita subito e liberarsi di una scocciatura in meno. Ma in quel momento…

-Ah… Apriti… Portale del…- cercò di dire con un filo di voce Heather mentre cercava di usare la Chiave d’Argento del Cacciatore “Ti prego, devo evocare almeno lui…” pensò speranzosa.

-Ah, no… non si fa…- disse Mark prima di rifilarle un pugno nello stomaco e interrompere così la sua formula di evocazione -Mi dispiace per te, queste le prendo io- aggiunse prima di fregarle il mazzo di chiavi usando la mano libera -Game over, bella mia-

-Questo… questo lo dici tu…- replicò la bionda platinata prima di rifilare a Mark un inaspettato calcio nelle “parti basse”, cosa che lo obbligò a mollare la presa e farla finalmente respirare.

-Tu… maledetta…- esclamò il mercenario, noncurante di avere la voce ora ridotta in falsetto, mentre a denti stretti cercava di non dare peso al dolore -Io però ho ancora le tue Chiavi… e senza di esse sei più utile di una forchetta per il brodo-

-Magari sarà anche come dici… ma se non posso usare le Chiavi posso sempre ricorrere al corpo a corpo per riprendermele e allo stesso tempo darti una bella lezione-

-Povera… illusa… se pensi di tenere testa ad un genio del corpo a corpo come me… sei solo un’illusa! Aspetta solo che mi passi il male alle palle e vedrai che ti combino, maledetta…-

Ma proprio quando Mark fu sul punto di finire di parlare, Heather scattò verso di lui e gli rifilò un abile quanto mirato calcio in volto, seguito poi da un calcio rotante all’addome e da un altro diretto ad un fianco. Seppur ben eseguiti e tirati con forza, però, i calci della ragazza non diedero l’effetto sperato contro il mercenario, che al contrario sorrise in maniera sadica e rifilò all’avversaria una miriade di calci allo stomaco, per poi atterrarla con un colpo a martello diretto alla testa.

-Allora cosa fai? Ti arrendi?- chiese poi il moro vedendo Heather a terra -Fossi in te sarebbe la scelta migliore, ma così facendo rischieresti di non recuperare più le tue Chiavi…-

-Arrendermi, hai detto? Piuttosto la morte…- replicò a denti stretti la ragazza, il cui sguardo tradiva ancora una certa sicurezza mista a determinazione mentre si rialzava a fatica.

-Fa’ molta attenzione a ciò che dici, bella mia…- disse ancora Mark, puntandole il dito contro -Potrei ucciderti anche in questo istante se lo volessi… e mi basterebbe un solo, singolo pugno per rovinare per sempre il tuo bel faccino…-

-Allora perché non ci provi? Voglio proprio vedere fino a quanto riesci a spingerti… caro il mio Jaggernaut-

-Ah, quindi vuoi il Jaggernaut, eh? E allora ti accontento subito, dannata cagnaccia del Nord!-

E come disse tali parole, Mark si avventò su Heather e, senza alcuna pietà, la tempestò di pugni tanto rapidi quanto pesanti, provocandole un misto di ferite, lividi e lesioni ad ogni colpo. Sentendo poi un certo livello di appagamento nel fare ciò, il mercenario girò al massimo la manopola dei suoi guantoni e riprese a colpire la sua povera avversaria non appena la vide rialzarsi, atterrandola poi con un singolo pugno in volto tra gli sguardi sgomenti da parte di Nate e compagni. Non appena vide Heather rialzarsi ancora una volta, però, Mark incominciò seriamente ad innervosirsi, e sperando di vedere la disperazione negli occhi della nemica, aumentò ancora di più la raffica di pugni, cosa che causò ferite ancor più pesanti sul corpo della povera Heather, che ormai si reggeva a malapena in piedi.

-Non… mi sono… ancora arresa…- disse la ragazza mentre strisciava verso l’avversario -Devo… farcela…-

-Ah, quindi non vuoi ancora mollare, eh?- commentò Mark con tono visibilmente seccato -Non so se sei più tenace o più stupida… ma nel dubbio opterei per la seconda, visto che ti basterebbe dire “mi arrendo” per evitare che ti uccida sul serio-

-Dì pure… ciò che vuoi… ma non intendo… cedere…- replicò lei con audacia, cercando di avvicinarsi al mercenario pur consapevole di essere pesantemente debilitata -Devo… dimostrare a Nate… e ai miei compagni… che anch’io… posso valere qualcosa… se mi impegno sul serio…-

-Un gesto davvero nobile, lo ammetto… peccato che di certe cose non me ne freghi proprio un cazzo- disse il moro in tutta risposta mentre allontanava da sé la ragazza con un calcio ad un fianco -Puoi impegnarti quanto ti pare e dire tutte le stronzate idealiste che vuoi… ma rimarrai per sempre una nullità!-

-Io… non sono… una nullità…- cercò di controbattere Heather, venendo però nuovamente calciata via dallo spietato Mark -Non sarò forte come Nate… o abile come la signorina Natasha… ma anch’io faccio parte di questa Gilda… e ho tutta l’intenzione di dimostrare il mio coraggio-

-E ci sei riuscita… infatti hai dimostrato che il tuo coraggio vale meno di zero- ribatté ancora una volta Mark, sollevando la ragazza per i capelli prima di aggiungere -E visto che ora abbiamo capito questo, che ne dici di dire le parole magiche e lasciare che di queste cose se ne occupi un vero uomo?-

-Va’… all’Inferno…- sibilò a denti stretti lei.

-Errato, bella mia… all’Inferno ci finirete solo voi inutili Lupi…- fu l’ultima cosa che disse Mark prima di rifilare a Heather un ultimo e decisivo pugno allo stomaco, facendole perdere i sensi -Bene… un Lupo andato, ne rimangono sei- aggiunse prima di lanciare malamente la ragazza fuori dal ring.

-Heather!- esclamò uno sconvolto Nate mentre prendeva al volo la sua ragazza -Heather, come ti senti? Heather, rispondimi!- disse mentre cercava di smuoverla, ma invano -Ti prego… dimmi qualcosa…-

-Non preoccuparti per lei… non è ancora morta, per ora…- fu ciò che gli rispose Mark mentre, mostrando un sorriso sornione, giocherellava con le Chiavi di Heather -Fossi in te la porterei da un dottore, però… uno che sia bravo a curare i rifiuti come lei che non sanno nemmeno riprendersi cose come questa…-

-Razza di…- replicò un irritato Nate, appoggiando a terra la povera Heather prima di iniziare ad incamminarsi verso il ring -Ora ti faccio vedere io chi è il rifiuto!-

-No, Nate... non sarai tu a vendicare Heather…- gli sbarrò la strada Yuki -A lui ci penso io…-

Fine Cap.34

**L'Angolo dell'Autore** E il torneo comincia... anche se non nel migliore dei modi dato che, come avete potuto vedere voi stessi, nonostante la buona volontà e il coraggio dimostrati, Heather si è fatta letteralmente massacrare da un Mark più incavolato che mai, cosa che ha scatenato la rabbia non solo in Nate ma anche in Yuki, che a quanto pare è decisa a voler scendere in campo... ce la farà? Solo il prossimo capitolo ce lo dirà con certezza, perciò... al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 36
*** Yuki in azione ***


Cap.35:
Yuki in azione

-Cosa?! Ho sentito bene, Yuki?- domandò Nate dopo aver sentito ciò che aveva detto la lupa -Vuoi davvero andare a sfidare quello squilibrato?-

-Proprio così- disse la stessa Yuki con tono di conferma -Penso che sia finalmente giunta l’ora di dare sfoggio del mio vero potere-

-I-Il tuo vero potere?- ripeté il giovane Pine -Yuki, non vorrai mica…?!-

-Beh, hanno detto che si poteva usare qualunque cosa pur di vincere, no? E direi che questa sia l’occasione giusta per fare “quella cosa”…- rispose semplicemente la lupa mentre si dirigeva verso il ring.

-Ma come, prima una debole donna e adesso un lupo? Cazzo, e io che speravo di confrontarmi con qualcuno più degno…- si lamentò Mark mentre osservava Yuki raggiungerlo sul campo di lotta.

-Non fermarti troppo alle apparenze, socio…- lo avvertì Charles da fuori ring -Può darsi che quella lupa si riveli più forte di quanto pensiamo-

-Sì, come no…- ribatté il moro, prima di mulinare un po’ le braccia e aggiungere -In ogni caso, se proprio vuoi affrontarmi, sono tutto tuo… ma poi non piangere se ti farò male com’è successo con la tua amica-

-Fossi in te darei retta a ciò che dice il tuo collega- si limitò a dire la Lupa Guardiana -Non puoi mai sapere quali sorprese possa riservarti l’avversario che hai davanti-

-Bla, bla, bla… perché non la fai corta e mi mostri subito cosa sai fare, eh?-

-D’accordo, ma ricordati che l’hai voluto tu…-

E come la Lupa Guardiana finì la frase, improvvisamente il suo corpo si circondò prima di alcuni misteriosi simboli recanti quelle che sembravano essere rune, e poi di un’intensa luce bianca che la avvolse completamente e per un po’ abbagliò sia Mark che il resto dei presenti. Quando la luce iniziò a scemare, al posto della lupa vi era invece la figura minuta ma snella di una giovane donna dai corti capelli color miele e i profondi occhi color ambra, il cui unico capo di vestiario erano una semplice gonna di pelliccia, una sorta di reggiseno di tela e un paio di braccialetti in metallo che le cingevano polsi e caviglie.

-Non ci credo… quella sarebbe la vera Yuki?!- domandò uno stupito Nate.

-Così pare… ed è più carina di quanto mi aspettassi, in effetti- commentò Rin, osservando un po’ troppo rapita il nuovo aspetto di quella che poco fa era una sarcastica lupa parlante.

-Beh, almeno abbiamo avuto la conferma che non stava scherzando…- disse invece Cuja, il quale ne approfittò per chiedere a Yuki -Ah, nessun problema se mi occupo io delle cure per Heather, vero?-

-Ma certo che no, fai pure con calma- rispose lei, prima di mettersi in posizione e aggiungere -Anzi, direi che possiamo fare gioco di squadra… tu ti occupi delle sue ferite fisiche, e io penso a vendicarla-

-Mi raccomando, Yuki! Sistemalo anche da parte mia!- aggiunse Nate.

-Non preoccuparti…- disse l’altra con tono piuttosto sicuro di sé -Magari da adesso in poi non avrò più le zanne, gli artigli o la pelliccia bella morbida… ma questo non mi fermerà dal dare il meglio di me-

-Allora, ci muoviamo sì o no?- disse un già spazientito Mark mentre mostrava ancora una volta il mazzo di Chiavi d’Argento di Heather -Ti avverto che se non mi attaccherai subito spaccherò queste Chiavi una per una, così la tua debole compagna perderà per sempre la sua Magia e piangerà amare lacrime-

-Ah, davvero? Ma che bella minaccia…- disse Yuki con tono piuttosto indifferente prima di richiamare una modesta quantità di neve su entrambe le mani -Peccato che non è che così che funziona… se vuoi che un Mago degli Spiriti Stellari non usi più la sua Magia devi ucciderlo-

-Oh… questo non lo sapevo, in effetti- disse con sorpresa il moro mentre si metteva in tasca le Chiavi -Allora vorrà dire che prima le spaccherò le Chiavi e poi, una volta finita questa pantomima di torneo, provvederò io stesso a toglierle la vita-

-Dovrai passare sul mio cadavere!- gridò subito dopo la ragazza scagliando addosso a Mark una vera e propria ondata di neve, con la quale lo travolse e lo seppellì con un colpo solo -Ma che…?! Non era così che volevo attaccare!- disse poi osservandosi le mani leggermente tremolanti -Oh, fantastico…-

-Ah! E questo me lo chiami un attacco?! Non mi hai fatto nulla!- fu ciò che gridò l’avversario pur uscendo da quella coltre di neve già visibilmente ammaccato -Ma se hai già finito ti faccio vedere io come si attacca!-

-Non credo proprio!- fu ciò che replicò la “non più lupa”, muovendo le proprie braccia in maniera circolare e chiamando a sé una raffica di palle di neve, che non mancò di lanciare contro il nemico “Non sono più abituata a questo corpo… ma se riesco a mandarlo giù prima che se ne accorga, forse…”

-Ma come, prima la bufera e ora le palle di neve?- commentò il mercenario coi gauntlet, schivando agilmente buone parte di quelle palle -Mi sa che qui c’è qualcuno non mi sta prendendo sul se…- fu sul punto di aggiungere prima di venir zittito a sorpresa da una nuova raffica, che lo spinse via con forza.

-Stavi dicendo qualcosa, per caso?- replicò Yuki con velato sarcasmo -No, perché mi sono distratta un secondo e non ho sentito un bel niente-

-M-Maledetta…- imprecò Mark, ripulendosi come poteva dalla neve che aveva addosso -Adesso mi sono proprio rotto i coglioni…- aggiunse prima di girare le manopole dei suoi guantoni in maniera quasi maniacale e non curandosi del fatto che gli sbuffi erano diventati costanti e non solo occasionali.

-Ma che vuoi fare, sei pazzo?- gli gridò Charles, intuendo dove volesse andare a parare il moro -Guarda che se usi tutta quella forza finirai con lo spezzarti entrambe le braccia!-

-E allora? Tanto questi fottuti Lupi ci servono morti- ribatté l’altro, iniziando a scagliarsi contro Yuki -E perciò poco importa se per ucciderne un paio non userò più le braccia… almeno potrò dire che ne è valsa la pena!- aggiunse tenendosi pronto a colpire la ragazza usando entrambi i pugni corazzati.

-Mi dispiace per te, ma morire non rientra nei miei programmi…- si limitò a dire Yuki, abbassandosi quel tento che basta per schivare i pugni di Mark, per poi puntargli due dita allo sterno e dire -Non adesso che sono di nuovo umana, per lo meno- prima di scagliargli una vera e propria tormenta di neve a bruciapelo.

-Merda…- fu l’unica cosa che riuscì a dire il mercenario prima di venire letteralmente spazzato via dal nuovo attacco di Yuki, ritrovandosi per la seconda volta in vita sua con i gauntlet distrutti e il corpo pieno di ferite ingenti e pesanti, oltre che sconfitto e con la testa fuori dal limite del ring -Porca… puttana…-

-A quanto pare ho vinto… che bello- disse Yuki prima di avvicinarsi a Mark e dirgli -Coraggio, ora fa’ il bravo e restituiscimi le Chiavi che hai rubato alla mia amica…-

-Restituirle? Vorrai… scherzare?- sibilò il moro -Piuttosto che ridare il mio trofeo di guerra ad una cagna come te preferisco farmi baciare il…- fu tentato di aggiungere prima di ricevere un’ultima palla di neve dritta in volto, la cui distanza ravvicinata gli fece perdere i sensi.

-Bah, gli uomini… i soliti orgogliosi…- commentò con tono indifferente l’ex lupa mentre recuperava le Chiavi di Heather e successivamente tornava dal suo lato del ring -Mai una volta che qualcuno decide di arrendersi e accettare umilmente la sconfitta… ma no, meglio continuare a far prendere aria alla bocca-

-Cavoli, chi si immaginava che Yuki fosse così forte?- fu ciò che commentò invece Nate una volta finito di assistere allo scontro -No, sul serio, è una vera forza della natura-

-Ora non esagerare, Giovane Lupo- gli disse invece Natasha -Certo, la forza e l’abilità non le mancano, ma dovresti fare conto che è appena tornata umana dopo tanto tempo, perciò potrebbe aver ancora bisogno di tempo per dare il massimo-

-Lei dice?- fu ciò che domandò Rin con tono poco convinto -A me è sembrato che sia partita a tutta forza fin da subito, altrimenti non mi spiego il perché abbia usato attacchi così… incisivi-

-Forse perché non vuole che il nemico se ne accorga e ne approfitti- suppose invece Sasha, notando che Mark era stato adeguatamente trascinato fuori dal ring e ora al suo posto si era fatto avanti Charles, il quale stava già tenendo pronte le inseparabili pistole -Oh, grandioso… ora tocca a lui-

-Hm? Perché dice così, signorina? Teme possa rappresentare un pericolo?- chiese Nate, prima di notare Yuki lanciargli le Chiavi di Heather, cosa che lo spinse ad afferrarle al volo e metterle in tasca.

-In linea di massima no, dato che come saprete predilige gli attacchi a distanza- rispose la rossa.

-Tuttavia, dato che possiede proiettili di vario genere per le sue pistole, il suo schema di attacco potrebbe variare più e più volte- aggiunse Natasha, per poi voltarsi verso Cuja e chiedergli -Come vanno le cure della Fanciulla Stellare?-

-Direi bene- rispose il ragazzone, mostrando Heather avvolta dentro gigantesche foglie verdastre -Grazie al primo intervento del mio Involucro Terapeutico sono riuscito a curarle buona parte delle ferite, ma ci vorrà del tempo prima che si riprenda-

-Signorina, lei crede che dovrei…?- fu ciò che chiese Nate rivolgendosi a Natasha, osservando ancora preoccupato il viso privo di sensi di Heather.

-Ovviamente… lei è la tua amata, o sbaglio?- rispose la donna accennando un lieve sorriso -Dovresti stare al suo fianco in momenti come questi-

-Ha ragione, sai?- si intromise Sasha, pizzicando leggermente le guance al ragazzo -E poi, sarebbe carino se la prima cosa che vedesse una volta sveglia fosse questo tuo bel faccino-

-Eh? Ma dai, così mi mette in imbarazzo- replicò il Mago della Luna arrossendo visibilmente, salvo poi interrompersi non appena sentì degli spari provenire dal ring -Ma che cavolo…?!- aggiunse voltandosi e notando con stupore che Yuki era già stata ferita parecchie volte da Charles.

-Maledizione…- imprecò Yuki, sentendo non poco dolore a causa delle ferite da arma da fuoco subite ad un braccio, ad una spalla, al fianco destro e alle gambe -Speravo di colpirti con un attacco di neve, e invece…-

-E invece così facendo hai abbassato la guardia- replicò il cowboy, facendo volteggiare la pistola con cui aveva da poco sparato -Stando a quanto ho visto contro Mark ti serve una posa specifica per scagliare i tuoi incantesimi, giusto? Allora immagino che il problema non si ponga se ti impedisco di posare… eh eh eh-

-Oh, povera me, mi hai già scoperta… ma che sfortuna- replicò tagliente la ragazza dai capelli color miele, cercando di rimettersi in piedi come poteva -E adesso che farai? Mi ridurrai ad un colabrodo man mano che mirerai ad altre parti del mio corpo?-

-Beh, il piano è quello, in teoria- rispose Charles, prima di puntare entrambe le pistole contro Yuki e aggiungere -Ma sai, se sparassi contro un bersaglio che si muove sarebbe una bella fregatura, perciò…-

-Ti sei già portato avanti col lavoro… astuto…-

-Che vuoi farci, modestamente sono molto più sveglio di Mark se si tratta di strategie-

-Ah, immagino… ma hai già pensato a come contrastare una strategia come questa?-

E come disse tali parole, Yuki fece un lieve gesto con l’indice e il medio della mano destra e, a sorpresa, scagliò contro il pistolero degli Ice Devil buona parte della neve che era rimasta sul ring dopo lo scontro con Mark, colpendolo alle spalle. A differenza dell’avversario precedente, però, il cowboy non era uno sprovveduto, e infatti una volta rialzatosi riprese a spararle addosso, costringendola a invocare uno scudo di neve per proteggersi. Per niente preoccupato, Charles ricaricò subito le pistole con delle nuove munizioni e ritornò a sparare con molta più veemenza di prima.

-Se speri di creare una breccia con delle normali pallottole hai sbagliato avversario- disse la Lupa Guardiana, cercando di far fronte al dolore per le ferite e al non ancora completo controllo del suo vero corpo per aumentare gradualmente le dimensioni e la densità della sua difesa.

-Oh, ma queste non sono pallottole normali, mia cara… qualunque cosa tu sia- replicò il pistolero, smettendo di sparare dopo un po’ -Bensì Proiettili Incendiari… e non credo serva spiegarti cosa fanno-

-Proiettili Incendiari? Oh, no…- fu l’unica cosa che disse Yuki prima di vedere il suo muro sciogliersi e iniziare a produrre scintille prima di creare un’esplosione che la travolse in pieno e la sbalzò via di un paio di metri.

-Visto? Sono uno che pensa a tutto, io- riprese a parlare il mercenario con le pistole mentre si avvicinava ad una malconcia Yuki -Non importa chi sia il mio avversario… se ho i proiettili giusti posso battere chiunque-

-Sono stata… un’ingenua…- disse invece Yuki, cercando di rialzarsi ma invano “Gli anni passati a vivere come una lupa devono avermi arrugginita… e non poco” disse poi tra sé e sé, prima di osservare la sua mano ancora tremante “E il mio corpo ancora non vuole collaborare… devo escogitare qualcosa, e subito”

-E adesso non fai più la splendida come prima, eh?- disse Charles, caricando nuovamente le sue pistole e puntandole entrambe verso la testa della ragazza -Nessuna battutina, nessun colpo alle spalle… sei già a corto di idee nonostante questo sia il tuo secondo combattimento? Che delusione…-

-Ma durante lo scontro con il tuo collega hai detto che potevo riservare non poche sorprese e che non andavo sottovalutata… come mai questo cambio d’idea così repentino?- domandò lei.

-Come mai, dici? Beh, perché vedendoti all’opera sia contro Mark che contro di me ho notato che sai usare molto bene la tua Magia della Neve- spiego lui -Passi dalle semplici palle di neve alle più forti tormente nel giro di pochi attimi, crei muri difensivi, puoi manipolare neve già usata… ma immagino sia tutto qui, vero?-

-Che intendi dire?-

-Intendo dire che se questo è il massimo che sai fare, allora sappi che per me è molto poco… soprattutto se nel giro di poco tempo sono bastati pochi semplici proiettili magici e non per metterti già alle strette-

-Questo è vero… ma chi ti dice che io non sappia fare anche altro?-

-Ah, no… non ci casco in questo trucco. Tu vuoi che mi avvicini a te così che io finisca col subire uno dei tuoi attacchi a distanza ravvicinata, giusto? Beh, mi dispiace, ma non intendo darti corda-

-Trucco? Darmi corda? Non capisco di cosa tu stia parlando…-

-Ma a chi vuoi darla a bere? Pensi davvero che uno sano di mente si metterebbe a parlare con qualcuno che sta per sparargli non uno ma ben due proiettili in fronte?-

-A parte che sei stato tu a cominciare il discorso… non credi che se avessi avuto in mente qualcosa mi sarei già messa all’opera fin da subito?-

-Mh… hai ragione, in effetti… ma sì, lasciamo perdere queste chiacchiere e facciamola finita-

-Sì… ben detto… facciamola finita… e subito!-

E proprio quando Charles fu sul punto di premere il grilletto e la vittoria sembrava favorire gli Ice Devil, Yuki decise di lasciar perdere il dolore delle ferite e i rischi del suo corpo umano e tentò un’ultima mossa. Schioccando infatti le dita la Lupa Guardiana prima rilasciò una folata di vento e neve che sbalzò via il pistolero, e poi invocò a sé un’enorme quantità di neve da sotto i suoi piedi, plasmandola poi in un golem di neve che, dopo aver appoggiato la sua padrona su una spalla, provvide a calciare via il mercenario cowboy con una singola e potente pedata, così forte che per frenarlo ci vollero le Sabbie Nere di Alì.

-Per mille vacche da marchiare…- imprecò Charles, visibilmente ammaccato a causa dell’inaspettato attacco del golem -Dicevo tanto di non sottovalutarla, e invece…-

-Ti sei fatto fregare come un pollo- gli disse Alì, per poi voltarsi verso Fyodor e chiedergli -Non credi sarebbe molto meglio per tutti noi se risolvessimo la faccenda aizzandogli addosso le mie Sabbie Nere, Stinger o il Leader in persona?-

-Non sia mai, mio giovane Alì…- ribatté il mercenario dai capelli brizzolati -Anche se sono effettivamente forti, anche dei Maghi come i Lupi hanno i propri limiti… e lo scopo di questo “torneo” è solo un modo come un altro per sfiancarli e attendere il momento giusto per calare il colpo di grazia-

-Ma se ci sconfiggono tutti quanti questa stronzata non ha il minimo senso!- si intromise un irritato Olaf, prendendo mano alla propria ascia e iniziando a camminare verso il ring.

-E adesso dove credi di andare, di grazia?- gli chiese Fyodor con falsa curiosità.

-Non si capisce, vecchiaccio? Vado a massacrarli uno dopo l’altro!- rispose il gigantone in armatura.

Fine Cap.35

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene sì... per farmi perdonare di questa lunga attesa di due settimane, ecco a voi la vera Yuki in tutto il suo splendore e la sua potenza... e come avete anche notato malgrado tutto è riuscita a primeggiare sia contro Mark che contro Charles... ma ora la attende un nemico ancora più forte e sanguinario, ovvero il gigantesco Olaf. Riuscirà a farcerla anche stavolta? Oppure verrà spazzata via dall'ascia invincibile del gigantone in armatura? Aspettate stasera e lo scoprirete voi stessi. Esatto, stasera posterò un secondo capitolo, perciò... a presto!

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Capitolo 37
*** Rin, tocca a te! ***


Cap.36:
Rin, tocca a te!

-Ah, grazie al cielo Yuki ce l’ha fatta anche stavolta…- commentò Nate mentre tirava un sospiro di sollievo dopo aver visto la sua compagna di Gilda cavarsela più che egregiamente.

-Già… ma viene da chiedersi fino a quanto a riuscirà a tenere duro…- aggiunse Sasha, osservando poco tranquilla sia Yuki e la sua creazione di neve che Olaf, pronto a scendere in campo -Per fortuna il golem sembra stabile, ma l’ascia di quel bruto è così affilata che potrebbe farlo in mille pezzi… la vedo grigia-

-Pensi che la Lupa Guardiana sia già giunta al capolinea? Non è da te essere così disfattista, Sasha- le disse Natasha con tono vagamente scherzoso.

-A dire il vero è più timore che altro- ribatté la rossa, la cui voce tradiva una certa insicurezza -Dopotutto, sono stata io quella che ha avuto abbastanza coraggio da spaccargli l’ascia… e temo che non sarà soddisfatto finché non mi avrà uccisa… a meno che non ci pensi prima Stinger-

-Ah, ma davvero?- replicò la donna dai capelli argentati, avvicinandosi alla rossa prima di stringerla in un caloroso abbraccio -Allora sappi che se vogliono ucciderti dovranno prima fare i conti con me!-

-Tasha?-

-Ti ho già persa una volta, ed è stato 10 anni fa… non intendo perderti di nuovo…-

-Sono proprio una bella coppia, vero?- commentò Rin rivolgendosi a Nate -Devo dire che un po’ le invidio… vorrei metterci la firma per avere una relazione come la loro-

-Già… fanno tenerezza- aggiunse il ragazzo del Nord, prima di allontanarsi da lei e raggiungere Heather e Cuja -Scusami se ti lascio da sola a seguire lo scontro, ma credo che la mia dolce metà abbia bisogno di me-

-Non preoccuparti, farò il tifo anche da parte tua- disse la ragazza coi capelli verdi prima di tornare con lo sguardo sul ring e notare che Olaf era già partito all’attacco.

-Oh, vedo che non perdi tempo- commentò Yuki col suo solito tono sarcastico -Ma siamo davvero sicuri che la tua arma possa mettere in difficoltà il mio golem?- aggiunse prima di fare cenno alla sua creatura di metterla giù e successivamente intimargli di attaccare il mercenario con l’ascia.

-Non sottovalutarmi, donnaccia!- ribatté il gigantone, impugnando con forza la propria arma e, con un solo fendente, tagliare in due il pugno dell’omone di neve, che pur non sentendo dolore non esitò a tentare di colpire con l’altro pugno -La mia ascia non la ferma nessuno!- aggiunse distruggendo anche l’altro arto.

“E si vede… ha tagliato le braccia al golem come se niente fosse” disse mentalmente l’ex lupa, impressionata dalla forza dell’arma nemica “Quell’ascia è sicuramente all’altezza della sua fama…”

-E ora che il tuo pupazzo di neve è inoffensivo, direi che è ora di farlo cadere!- disse Olaf ripartendo alla carica e usando la sua ascia prima per tagliare entrambe le gambe al golem e poi per dargli il colpo di grazia con un fendente dritto nel “petto” della creatura -Visto? Pochi fendenti ed è già finita-

-Ho visto, ho visto… ma siamo sicuri che sia stata la scelta migliore da fare?- fu ciò che chiese Yuki, indicando il suo golem di neve che aveva sì iniziato a cadere e sfaldarsi, ma non nella direzione che forse aveva in mente il mercenario, che infatti si ritrovò travolto da un’immensa e candida distesa nevosa.

-Evvai, e con questo siamo arrivati a tre Diavoli in meno!- esultò Rin dopo aver assistito alla scena.

-Fossi in te aspetterei ad esultare, Ragazza della Frutta- le disse una Natasha non del tutto convinta.

-Già, se l’Olaf che ci ricordiamo io e Tasha è rimasto lo stesso di 10 anni fa, dubito che sia uno che vada giù così facilmente- aggiunse Sasha, anche lei piuttosto sospettosa a riguardo -E anche se non lo da a vedere è ormai evidente che Yuki non ce la fa più… se quell’energumeno si riprende è finita-

-Che dovremmo fare, quindi? Aspettare che Yuki le prenda e dica “mi arrendo”?- domandò Rin.

-Per quanto sia crudele ammetterlo, è l’unica soluzione possibile, dato che non si possono fare cambi e non si può intervenire per aiutare chi è sul ring- le rispose la rossa con tono amaro -Hanno pensato a tutto-

-Però, se ciò che mi aveva detto una volta la Principessa dei Tarocchi è vero, forse abbiamo davvero una speranza se Olaf non si rialza- ribatté Natasha, osservando più volte il cumulo di neve.

-Sì, ma quella volta era diverso perché era andato giù con due soli colpi fisici- disse ancora Sasha -Cosa ti fa pensare che anche un golem di neve che ti si sfalda addosso possa fermarlo?-

-Penso fiducia nella capacità della Lupa Guardiana, un po’ di speranza… e anche il fatto che 10 anni fa tu stessa, dopo aver tentato invano di colpirlo, hai usato la sua ascia come tramite per un tuo attacco fiammeggiante e già che c’eri gliel’hai pure spaccata- spiegò semplicemente l’ex Classe S.

-Oh… già è vero! E dopo aver preso quel colpo non si era più rialzato, in effetti- si ricordò la rossa, prima di mettere le mani in preghiera e aggiungere -Ti prego, fa che non si riprenda… fa che non si riprenda…-

Fu quindi così che, nei lunghi minuti che seguirono, entrambe le parti attesero in un misto di ansia e curiosità un probabile proseguimento di quello scontro, ma almeno in apparenza dall’enorme coltre di neve che aveva seppellito Olaf non si smosse nulla. Avendo approfittato di quella lunga attesa per riprendere fiato, Yuki fu sul punto di rialzarsi, seppur a fatica, e dichiararsi vincitrice, quando…

-AAAAAH!- urlò Olaf sbucando senza alcun preavviso dalla neve -ORA SONO DAVVERO INCAZZATO! NE HO ABBASTANZA DI TUTTO QUANTO, MALEDIZIONE!- aggiunse mentre, ormai fuori di sé dalla rabbia, impugnava ancora una volta la sua ascia e si preparava ad attaccare Yuki, ma…

-Mi hai tolto le parole di bocca, sai?- replicò infatti la Lupa Guardiana con voce scocciata, schivando per un soffio l’attacco d’ascia del gigantone e aggiungendo -Beccati ‘sto colpo e vattene a nanna…- prima di puntargli addosso una palla di neve che esplose subito in una tremenda bufera, spazzandolo via dal ring.

-Da non credere, persino Olaf non ha potuto nulla…- disse uno stupito Alì, il quale si prodigò subito a spostare l’enorme collega dal bordo ring usando le Sabbie Nere e successivamente a scendere lui stesso sul campo di battaglia, aggiungendo con orgoglio -Ma non temere, vendicherò te e gli altri in un secondo e…-

-Mi ritiro!- esclamò improvvisamente Yuki, cosa che provocò lo stupore generale da parte di tutti i presenti.

-C-Come hai detto, scusa?- domandò il più giovane dei mercenari -Non credo di aver capito bene…-

-Ho detto che mi ritiro…- ripeté nuovamente la ragazza dai capelli color miele, lasciandosi andare ad uno sbuffo quasi annoiato -Sono stanca, ho bisogno di cure e a furia di fare così tanto la splendida sono rimasta quasi a corto di Potere Magico… mi dispiace, ma io mi chiamo fuori-

-Ma… ma come? Che senso ha se mi fai vincere così a tavolino, scusa?- ribatté Alì -Non è giusto-

-Non ti preoccupare, sono sicuro che il prossimo sfidante ti piacerà di sicuro- si limitò a rispondergli l’ex lupa, per poi dargli le spalle e camminare lentamente fino a  bordo ring, dal quale scese e subito dopo aggiunse -E con questo adesso non venite a dirmi che non vi ho aiutato, eh-

-Ma… Yuki…- disse Nate con tono deluso -Stavi andando così bene, perché rinunciare?-

-Non è forse ovvio?- ribatté lei, prima di raggiungere Heather e mettersi a gambe incrociate -Se avessi continuato a combattere prima o poi avrebbero scoperto il mio punto debole… e poi, mica scherzavo nel dire che sono davvero stanca e bisognosa di cure- aggiunse indicandosi le ferite lasciategli da Charles.

-In tal caso posso aiutarti io- si fece avanti il ragazzo dalla pelle abbronzata, porgendole quelle che sembravano essere delle foglie d’aloe -Se mi dai qualche minuto posso fare a pezzi queste foglie e prepararti un unguento che ti farà sentire un po’ meglio… che ne dici?-

-Non vedo perché no… sei tu il medico, qui- rispose la Lupa Guardiana, per poi portare lo sguardo verso Rin e dirle -Senti, Rin, non è che potresti farmi un favore?-

-Ma certo, dimmi pure- rispose subito la ragazza dai capelli verdi.

-Ammetto che è molto rischioso, ma… posso affidare a te o a Cuja le prossime battaglie?- le domandò Yuki.

-Eh? Vuoi dire che i prossimi a combattere saremo io o Cuja?- disse l’altra, stupita -Ma… ne sei sicura? No, perché ammetto che io e mio cugino siamo forti, però… non sarebbe molto meglio lasciare che siano Nate o le signorine veterane a pensare al resto?-

-Non nego che sia una buona idea… ma il punto è un altro- spiegò Yuki -Se vogliamo arrivare a sconfiggere tutti e sette quei maledetti abbiamo bisogno che i più forti di noi vadano per ultimi, perciò anche se volessimo non possiamo permetterci di far sprecare energie preziose a Nate o alla signorina-

-Su questo posso darti ragione- disse invece Cuja -Ma dobbiamo anche tenere presente che i primi tre avversari affrontati, anche se non erano dei pezzi grossi, rappresentavano comunque un pericolo-

-E il bimbetto delle Sabbie Nere non fa alcuna eccezione, infatti- si intromise Sasha -Anche se possono causare danni come le sabbie normali, le Sabbie Nere di Alì possono comunque rivelarsi insidiose dato che possono intrappolare chiunque al loro interno e, se non ci si libera in tempo, tramutarlo in statua-

-Sì, sì… l’abbiamo già sentito da Leek e i suoi Tarot, questo- la interruppe Yuki -Però… se esse sono consistenti quanto le sabbie normali, dubito che qualcuno in grado di usare le piante possa rappresentare pochi pensieri per lui, o sbaglio?-

-Ed è qui che entrano in gioco i due cugini, giusto?- domandò Natasha.

-Esatto!- annuì l’altra -Se in qualche modo riuscissimo a distrarre e sfiancare quel bimbetto, poi non ci sarebbe alcun problema nell’usare un qualsiasi incantesimo a base di piante per metterlo K.O.-

-Quindi… praticamente mi stai dicendo che dovrò fare da esca?- riassunse Rin in poche parole.

-Beh… sì- rispose senza mezzi termini l’ex lupa -Come ho detto, però, questa è una cosa molto rischiosa da fare, quindi se vuoi tirarti indietro sappi che sei libera di farlo e non te ne farò una colpa per questo… e lo stesso vale anche per Cuja, ovviamente-

-Hm… sai che ti dico? Anche se è un’idea rischiosa… perché no? Accetto più che volentieri!- rispose Rin.

E fu quindi così che, dopo alcuni minuti buon per prepararsi, Rin si fece avanti e salì sul ring, raggiungendo quindi Alì che, nel frattempo, si era tenuto impegnato facendo qualche esercizio. Non volendo perdere tempo in inutili chiacchiere, la ragazza dai capelli verdi tirò fuori una caramella al limone, iniziò a masticarla e, nonostante i capelli sparati in aria, gli occhi gialli e alcune scariche elettriche che la circondavano, partì subito all’attacco contro il mercenario col turbante, che in tutta risposta le aizzò contro le Sabbie Nere. Consapevole del fatto che ora non aveva scuse per trattenersi, Rin fece prima affidamento sulla velocità, riuscendo quindi a schivare più volte le Sabbie Nere, e poi al vero “potere del limone”, col quale circondò di elettricità gambe e pugni e tempestò Alì di colpi rapidi e precisi, ma anche ad alto voltaggio.

-Ahia…- si lamentò il ragazzo, rialzandosi dopo l’attacco della Maga di Moon Wolf -Diamine, quando Stinger ci ha parlato di questo tuo potere non  ha mai accennato a cose del genere-

-Beh… sorpresa, adesso lo sapete- si limitò a dire la stessa Rin, prima di mettere mano ad un’altra caramella e poi mangiarsela -Il potere della frutta che possiedo non mi concede solo fantastiche abilità fisiche, ma anche Magie elementari e non… nel caso del limone, velocità e Magia del Fulmine-

-E adesso che mi hai “fritto”, cosa pensi di fare?- domandò Alì, notando che dopo la seconda caramella gli occhi di Rin erano ora diventati verdi -Mi mostrerai quanto sono pericolose le ciliegie?-

-Sbagliato, mio caro… ora conoscerai la forza della mela-

-Eh?-

E prima ancora che potesse chiedere altro, Alì vide Rin correre verso di lui e tirargli un pugno così forte non solo da sbatterlo duramente a terra ma anche da fargli saltare almeno due o tre denti. Irritato da questo affronto, il giovane mercenario tentò di rialzarsi e di usare le Sabbie Nere, ma alla ragazza bastarono altri pugni e un paio di pedate ben assestate per impedirglielo e fargli nuovamente “mangiare la polvere”.

-Wow… Rin ci sa davvero fare, quando vuole- commentò uno stupito Nate.

-Beh, non per vantarci, ma è ciò che sa fare meglio quando usa sul serio il Fruits Style- disse Cuja,in quel momento impegnato a passare l’unguento d’aloe sulle ferite di Yuki.

-Sarà, ma questa improvvisata non era prevista in ciò che avevo in mente- si lamentò l’ex lupa, lasciandosi andare ad uno sbuffo seccato -Però se sta ugualmente pestando quella peste tanto meglio per noi, alla fine-

-Io non ne sarei così sicura…- si intromise Natasha -Anche se riuscisse a sconfiggere Alì, è poco ma sicuro che il prossimo sarà Fyodor-

-Ma stando a quanto abbiamo letto nel dossier del Master Fir, la sua unica arma è la frusta, no?- disse Nate, non così convinto dalle parole della sua “maestra” -Una volta tolta quella sarà facile batterlo-

-Questo è vero- confermò Sasha -Ma ciò che ci preoccupa di lui non è tanto la sua frusta quanto la sua mente malata… per questo sarebbe meglio non sottovalutarlo-

-Sicure di non starvi preoccupando troppo?- domandò Cuja -Conosco Rin fin da quando eravamo piccoli, e se c’è una cosa che so bene è che sa essere molto versatile in combattimento- aggiunse con tono piuttosto sicuro di sé -Perciò lasciate fare a lei e vedrete che in qualche modo risolverà anche il “problema Fyodor”-

Fine Cap.36

**L'Angolo dell'Autore** Ogni promessa è debito, e infatti dopo il cap. 35 di stamattina, ecco a voi anche il cap.36, in cui avete avuto un ultimo assaggio di Yuki versione umana e un altro po' di "Rin in azione" dopo la sua bella performance di qualche capitolo fa insieme a Cuja... due action girl al prezzo di uno, signore e signori... ma se vi state chiedendo se questo torneo continuerà a procedere per il meglio... beh, continuate a seguirmi come avete sempre fatto e lo scoprirete voi stessi che cosa accadrà da questo momento in poi. Detto questo, al prossimo capitolo!

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Capitolo 38
*** Anarchia tra Diavoli ***


Cap.37:
Anarchia tra Diavoli

Nonostante i continui tentativi di invocare le sue insidiose Sabbie Nere, Alì si ritrovò letteralmente travolto, per non dire soverchiato, dalla forza e dall’imprevedibilità della Magia di Rin, la quale dopo la caramella alla mela era passata ad una ai mirtilli, e oltre ottenere un bel paio di occhi blu scuro aveva anche iniziato a colpire il giovane mercenario col turbante usando potenti e molto precisi getti d’acqua, usandoli per contrastare anche gli attacchi di sabbia. Per quanto banale, la tattica si rivelò molto efficace, poiché a contatto con l’acqua la sabbia nera era diventata umida e difficilmente manipolabile, portando quindi Alì a tentare con il corpo a corpo… ma fallendo in partenza non appena la ragazza schivò abilmente un suo pugno e replicò tirandogli calci e pugni ricoperti d’acqua. Intuendo che ormai la situazione per lui non era delle migliori, a quel punto gli rimase solo una cosa da fare: inginocchiarsi ed arrendersi.

-Mi dichiaro sconfitto…- disse il ragazzino -Ero sicuro che usando le mie Sabbie Nere ti avrei sconfitta subito e usato come possibile ricatto per far arrendere il resto dei tuoi compagni… ma a quanto pare mi hai praticamente messo i bastoni tra le ruote per tutto il tempo-

-Quindi... non vuoi nemmeno provare a farmela pagare per ciò che io o i miei compagni abbiamo fatto ai tuoi colleghi?- domandò una perplessa Rin -Voglio dire, prima quando sei salito sul ring eri tutto contento di volerli vendicare e tutto il resto…-

-Beh… il fatto è che volevo principalmente fare bella figura davanti al Leader, e speravo davvero che magari, impegnandomi a fondo, sarei riuscito ad uccidervi e vendicare gli sforzi di Olaf e gli altri...- spiegò ancora Alì -Peccato, però, che a quanto pare siete stati un po’… troppo per noi quattro-

-E questo lo dici perché hai visto in azione me e Yuki oppure…?-

-Lo dico per questo e anche per il fatto che, prima di voi, anche i Maghi di Fairy Tail che abbiamo incontrato a Shirobuki ci hanno dato serio filo da torcere… e sinceramente, anche condividendo la sete di sangue dei miei colleghi, non sono nemmeno sicuro di voler ripetere l’esperienza, perciò scusami ma io mi arrendo-

E fu quindi così che, dopo aver detto tali parole, Alì diede le spalle a Rin e scese direttamente dal ring, venendo tuttavia accolto dagli sguardi delusi e per niente contenti di Mark, Charles e Olaf, ripresisi da poco mentre il ragazzo delle Sabbie Nere stava lottando con Rin. Prima che i tre potessero dire  o fare qualcosa, però, Fyodor li atterrò malamente insieme al loro giovane “collega” con degli agili e ben mirati colpi di frusta, per poi cominciare a squadrarli uno per uno.

-Se stavate pensando di dare il ben servito al caro Alì per dimostrargli quanto è stato patetico, mi sa che allora avete scelto il momento sbagliato per farlo…- disse con voce piuttosto seria mentre elargiva altri colpi di frusta a tutti e quattro -E lo sapete perché? Perché siete stati TUTTI patetici, nessuno escluso-

-Beh, i casi sono due… o siamo davvero patetici o quegli stronzi di Maghi Legali forse sono davvero troppo forti per noi- disse Mark con tono alquanto sfrontato.

-Già, soprattutto quella tizia lupo è riuscita a farci la festa senza troppo problemi- aggiunse Charles

-Rimane comunque un affronto serio per il nostro gruppo, e questo è chiaro- disse invece Olaf.

-Guarda il lato positivo- provò a dire la sua Alì -Se riusciamo ad ucciderli puntando unicamente su Fyodor, Stinger o il Leader forse avremo una qualche possibilità in più…- aggiunse prima di venire frustato di nuovo.

-Ma è proprio questo il punto, mio caro Alì- riprese a parlare il mercenario con la frusta, il cui tono celava in malo modo una certa irritazione -Il senso di questo torneo era riuscire a logorare e uccidere più membri di Moon Wolf possibili impiegando il minimo della fatica e delle risorse possibili… e voi che avete fatto?-

-Semplice… hanno perso tempo a giocare col loro nemico o a sottovalutare ciò che erano in grado di fare se spinti alle strette o sufficientemente motivati- rispose per lui Stinger, anche lei evidentemente contrariata, mentre si avvicinava tranquillamente al suo “creatore”.

-Esattamente, mia cara- ribatté Fyodor -E malgrado il possesso di buone armi Magiche o Magie piuttosto rare e insidiose, siete comunque riusciti a rovinare tutto!- aggiunse prima di mostrare una faccia adirata e regalare nuove scudisciate ai quattro mercenari, prima di ricomporsi e dire -Ma non è tutto perduto-

-Ah, no?- intervenne invece il Leader Siegfried, prendendo subito la parola -E come pensi di rimediare al fatto che ormai siamo rimasti meno della metà a combattere i nostri nemici?-

-Non è forse ovvio?- rispose l’altro con voce compiaciuta -Non appena metterò piede su quel ring l’esito di questa sfida si capovolgerà nel giro di pochi secondi-

-Davvero?Interessante- disse la rossa mostrando un “tono” alquanto intrigato -Allora perché aspettare… quando possiamo procedere anche subito? Non vorrai mica far aspettare i nostri “ospiti”?-

-Ma certo che no, mia cara… sarebbe un vero peccato se non mostrassi a quegli sciocchi cosa so fare-

-Oh sì… ma sai cos’altro sarebbe un vero peccato? Che tu muoia… qui e ora… per mano mia… assieme al resto della tua lurida banda di bastardi traditori!-

E senza aggiungere altro, Stinger attivò a sorpresa la lama a scatto del suo bracciale destro e trafisse Fyodor dritto al cuore, il quale non ebbe nemmeno il tempo di chiedersi il perché di tale gesto che si ritrovò subito arso vivo dal soffio di fuoco della rossa, che lo incenerì in un istante senza lasciare tracce. Dopo aver visto tale scena, Olaf prese mano alla sua ascia e tentò di calare un fendente contro di lei, ma Stinger fu più furba e, dopo aver evitato tale assalto, si limitò a poggiare una mano sull’armatura del gigantone e a scagliargli addosso un’enorme palla di fuoco verde, uccidendolo all’istante e lasciandogli un enorme buco nel petto.

-Ma che cazzo…?! Che significa tutto questo, Stinger?- fu ciò che gli chiese un ora intimorito Mark, indietreggiando come poteva.

-Pensavo che noi sei fossimo tuoi compagni!- aggiunse Charles, facendo altrettanto.

-Lo pensavo anch’io… ma poi ho aperto gli occhi e ho capito che siete solo dei miserabili ipocriti che non aspettavano altro che mi sciogliessi come il clone che sono…- si limitò a spiegare lei, prima di schioccare le dita ed invocare due colonne di fuoco che ridussero i due mercenari in cenere fumante.

-M-Ma questo non è assolutamente vero!- cercò di spiegarsi Alì, sentendo che lui sarebbe stato il prossimo a lasciare il mondo dei vivi -Il piano originale era lasciarti sola a morire, oppure ucciderti in caso ti fossi fatta rivedere… e solo in casi estremi aspettare che la degenerazione facesse il suo dovere…-

-E come mai mi dici cose che già so, confermando tra l’altro quanto ho detto poco fa?- replicò con “tono” lugubre la mercenaria, per niente convinta da ciò che aveva detto il ragazzo col turbante.

-Perché… ecco… io… noi… tu…- provò a difendersi lui, ma invano perché visibilmente terrorizzato.

-Tempo scaduto… è stato bello conoscerti- lo interruppe lei, mettendo entrambi le mani sulla testa del ragazzo e aggiungere con velato sarcasmo -Quando arrivi all’Inferno… sempre ammesso che esista… porta i miei saluti anche agli altri- prima di girargli la testa con forza e spezzargli il collo -Ah… ora mi sento meglio-

-Davvero?- disse Siegfried, apparentemente l’unico dei Devil ancora in vita -Hai appena fatto fuori quelli che fino a pochi secondi fa erano tuoi… anzi, nostri compagni… e tutto ciò che hai da dire è “ora mi sento meglio”? Questa sì che è una sorpresa…- aggiunse poi con tono intrigato -Chissà da quanto tempo…-

-Mi tenevo tutto dentro, ti chiedi?- completò la frase per lui Stinger -Beh, potrei dire “fin da quando quel porco di Fyodor mi ha creata” ma suonerebbe come una bugia… la verità è che dopo essere stata dalle nostre committenti ho scoperto cosa pensavate davvero di me… e poi mi sono unita a loro-

-E ti sei “unita” per tua “volontà”… o magari solo perché sei stata “convinta” da loro?- chiese il Leader dei Diavoli, sentendo come la sensazione che tutto stava incominciando a quadrare -In ogni caso, mi sembrava che tu fossi diventata un po’ troppo “mansueta” quando siamo tornati a prenderti…-

-Guarda, se ti dicessi la verità, poi dovrei ucciderti… anche se vista la situazione potrei farlo comunque- disse la rossa, facendo scattare le lame anche dell’altro bracciale e tenendosi pronta allo scontro -E poi, una volta fatto ciò, penserò a vendicarmi di Natasha e dei suoi maledetti amici…-

-Sicura di non voler fare il contrario, invece?- propose Siegfried, tenendo comunque pronta all’evenienza la sua inseparabile spada -Potresti avere la tua vendetta contro i Lupi e poi dedicarti totalmente a me...-

-Proposta interessante…- rispose Stinger, vagamente intrigata -Ma se accettassi non credo che le mie nuove compagne sarebbero tanto d’accordo… ormai ciò che avete fatto per loro l’avete fatto, perciò non gli servite più e tanto vale liberarsi di voi seduta stante!-

-Ma se tu ti occupi solamente di me, nulla vieterà ai Lupi di approfittarne per attaccarci entrambi…-

-Ma chi, quella banda di smidollati? Sii serio, Sieg, fanno parte di una Gilda Legale… dubito si sognerebbero mai di approfittare di una lotta intestina tra nemici… è nella loro natura-

-Mh… non hai tutti i torti, in effetti… e va bene, dato che a quanto pare non c’è modo di convincerti e ormai siamo rimasti solo tu ed io, direi che possiamo anche concludere questa farsa di torneo e mostrare a quei miserabili dei Lupi cosa vuol dire combattere seriamente…-

-Fammi pure strada, io ti seguo-

E dopo essersi scambiati tali parole, i due ex compagni si diressero verso il ring, dove un’ancora sconvolta Rin, che aveva assistito a tutta la scena con le mani nei capelli e gli occhi spalancati dallo sgomento, diede ascolto al suo istinto e tornò subito dal resto dei Maghi di Moon Wolf senza fiatare. E mentre la ragazza dai capelli verdi faceva questo, sia Siegfried che Stinger si misero in posizione, pronti a lottare.

-Lascia che ti dica questo…- si limitò a proferire il Leader dei Diavoli -Affrontarmi così a viso aperto sarebbe come fare testamento davanti al Diavolo stesso… sei ancora sicura di ciò che vuoi fare?-

-Mai stata così sicura in vita mia, Sieg- rispose Stinger, più sicura che mai -Fammi vedere cosa sai fare-

-E sia… ma prega che queste che mi hai appena detto non si rivelino le tue ultime parole…-

Fine Cap.37

**L'Angolo dell'Autore** Sorpresa, cari lettori e care lettrici. Proprio quando il "torneo" stava iniziando a divertire, ecco un bel colpo di scena che forse nessuno si sarebbe aspettato.... Stinger ha gettato la maschera e, laddove i nostri erano riusciti unicamente a fargli del male a fatica.... beh, lei ci ha messo pochissimo tempo per decimarli quasi tutti senza battere ciglio e sconvolgere come si deve la povera Rin. Reazione diversa è stata quella di Siegfried, che mostrando un qualche distorto senso di cameratismo verso gli altri cinque (?) è ora disposto a fare la festa al clone di Sasha. Ci riuscirà sul serio? Oppure la rossa si rivelerà superiore? Per sapere questo e altre risposte non perdetevi il prossimo aggiornamento!

P.S. So cosa state pensando... Fyodor, a parte qualche informazione di base, non ha ricevuto lo spazio che meritava, e mi dispiace... per tanto sfrutterò questo spazio per rivelarvi che, almeno inizialmente, volevo renderlo una sorta di sadico e amorale scienziato/alchimista/necromante, e questo dato il fatto che era riuscito senza problemi a creare un clone grazie solo a poche tracce di DNA tramite sangue e in uno dei capitoli precedenti accennava al fatto che poteva anche creare altri cloni... purtroppo, dati alcuni fattori come l'aggiunta alla trama delle Tenebrose e di Rin e Cuja non ho avuto le idee o il tempo materiale per sviluppare ulteriormente il suo personaggio o anche solo la voglia di farlo lottare contro Heather e dargli una lezione di umiltà su come si dovrebbe trattare la vita in generale, autentica o artificiale che sia. Considerando però la fine che ha fatto in questo capitolo (ucciso brutalmente dalla sua stessa creatura) si può dire che il karma l'abbia ugualmente punito, no?

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Capitolo 39
*** Confronto tra Diavoli ***


Cap.38:
Confronto tra Diavoli

-Cioè, fatemi capire- esordì Yuki -Siamo venuti fin qui per battere i Diavoli, giusto? Ma poi, ad un certo punto, Stinger impazzisce, rivela di essere una doppiogiochista, fa fuori quasi tutti i suoi compagni e ora decide pure di affrontare il Leader dei Diavoli?-

-Già…- le rispose Rin, ancora evidentemente sconvolta da ciò che aveva visto -E mi sa che questo è uno di quei momenti per cui non si sa per chi tifare…- aggiunse ricercando Cuja per un abbraccio.

-Mi duole ammetterlo, ma hai proprio ragione- disse lo stesso Cuja, accettando di accogliere e stringere tra le sue forti braccia la cugina -Qualunque sarà il risultato, ci aspetteranno momenti bui-

-Tu che dici, Tasha?- domandò Sasha rivolgendosi alla sua compagna -Credi che Stinger potrebbe avere qualche possibilità contro Siegfried?-

-Non ne ho proprio idea…- disse con franchezza l’altra, osservando dubbiosa i due contendenti ancora intenti a fissarsi l’uno con l’altra -Certo, è indubbio che Stinger sia davvero forte, ma Siegfried sicuramente non sarà da meno, considerando che è il Leader…-

-Pensa ci sia la possibilità, almeno nel peggiore dei casi, che finiscano con l’uccidersi a vicenda?- fu ciò che chiese invece Nate, incuriosito ma allo stesso tempo intimorito all’idea di vedere due Maghi Oscuri di quel livello pronti a sfidarsi in quello che si preannunciava un duello mortale.

-Può darsi di sì, come può darsi di no, Giovane Lupo…- rispose la donna dai capelli argentati -Per quanto ne so, Siegfried è un vero mistero in fatto di abilità-

-In che senso, scusi? Guardi che nel dossier del Master viene detto più volte che la sua spadona, Gram, gli permette di sferrare attacchi a base di Magia del Ghiaccio- replicò dubbioso il ragazzo.

-Questo è vero… ma combattendo con lui 10 anni fa io e Sasha abbiamo notato che, forse, il segreto della sua forza non giace solo nella sua arma…- proferì ancora lei.

-Il segreto della sua forza?- ripeté Nate -Mi state forse dicendo che, al tempo in cui l’avete affrontato, quel Siegfried non ha mai fatto sul serio?!-

-Esatto…- rispose per lui la rossa -E dato che, probabilmente, questo sarà il momento in cui deciderà di fare sul serio, non oso immaginare cosa potrebbe succedere…-

E infatti, come Sasha finì di parlare, i due Maghi Oscuri smisero di studiarsi e cominciarono a combattere, con Stinger che attaccava con il suo soffio di fiamme verdi lanciato dalla bocca e Siegfried che, rimanendo nella sua compostezza, si limitava prima a schivare l’attacco e poi a controbattere alzando la sua spadona e scagliando una fitta serie di fendenti glaciali contro la mercenaria. Sfoggiando quindi i suoi ottimi riflessi, Stinger riuscì ad evitarne una buona parte (che si andò ad infrangere contro un Moon Shield di Nate provvisoriamente eretto a difesa del suo gruppo) e a scongelare i rimanenti usando le fiamme verdi. Mostrando un’espressione non ancora soddisfatta, il Leader dei Diavoli decise allora di piantare la spada a terra e creare un vero e proprio percorso di stalagmiti di ghiaccio contro la rossa, ostacolo che però riuscì a superare con successo usando un misto di acrobazie e lanci di palle di fuoco verde prima di scagliarne una gigante contro il suo affascinante ma comunque pericoloso avversario, costringendolo a difendersi con la lama della sua fidata spada, che all’occorrenza creò un muro di ghiaccio abbastanza spesso per fermarla.

-Devo dire che sono molto sorpreso, Stinger… sei migliorata parecchio- si complimentò lui, sorridendo.

-Sai com’è, non puoi rimanere solo “forte” per tutta la vita… è necessario crescere e imparare cose nuova man mano che si migliora- replicò lei, invocando a sé almeno una decina di palle di fuoco verde -E diciamo anche che le nostre committenti hanno avuto modo di… “potenziarmi” come si deve-

-Quindi non è tutto qui ciò che sai fare… interessante…- disse Siegfried con tono intrigato -Allora mostrami cosa sai fare e dimostrami di essere un’avversaria alla mia altezza-

-È quello che ho intenzione di fare!- gridò successivamente la voce artificiale del clone, che in un attimo riunì tutte le palle di fuoco per crearne una molto più grande e successivamente lanciarla contro Siegfried.

-Mh… all’apparenza sembra l’attacco di poco fa- commentò lui con tono sarcastico -Vediamo se magari è così o mi sbaglio…- disse ancora, prima di allargare le braccia e tenersi pronto a ricevere la sfera infuocata senza nemmeno abbozzare la minima difesa.

Come la sfera di fiamme verdi impattò contro il suo corpo, essa esplose non una, non due ma ben dieci volte consecutive, tante quante le sfere usate per crearla. Di fronte ad una tale potenza, Siegfried ne venne irrimediabilmente travolto, al punto che una volta concluso l’attacco si ritrovò con l’armatura pesantemente danneggiata e la spada incrinata in più punti, ma malgrado tutto era ancora vivo, in piedi e pronto a continuare quello scontro che fin dai primi minuti si era fatto incredibilmente serio.

-Dunque avevo ragione… era un attacco diverso dall’altro- commentò lui, osservando i danni subiti dal suo equipaggiamento -Devo dire che la creatività non ti manca, Stinger… ma fossi stato nei tuoi panni avrei usato molte più palle di fuoco… o forse non sai fare di meglio?

-E chi ti dice che non posso?- replicò subito lei, incassando le braccia davanti a sé e circondandosi di una quantità esagerata di fiamme verdi -Se è più fuoco che vuoi, allora lo avrai, bastardo!- aggiunse prima di rilasciare a tutta potenza l’immensa vampata che aveva usato tempo addietro contro Nate.

E per la seconda volta consecutiva, Siegfried venne colpito e poi travolto dalla potenza esplosiva delle fiamme verdi della rossa, ricevendo un’altra serie di danni piuttosto pesanti e, intuita la pericolosità, arrivando al punto di farsi scudo con la propria spada pur di avere qualche possibilità di sopravvivere, ma invano in quanto fu solo questione di tempo prima che le fiamme verdi riuscissero ad avvolgerlo completamente e a trasformarlo in un falò vivente.

-Ora non fai più tanto il duro, vero?- se la rise di gusto il clone di Sasha -Considerando il tuo elemento, però, non potevi richiedere una fine migliore: il Mago con la spada del ghiaccio che finisce abbrustolito da delle potenti fiamme verdi… piuttosto ironico, non trovi?- disse ancora, godendosi quell’ardente spettacolo.

Ma prima ancora che la rossa potesse aggiungere altro, all’improvviso le fiamme che avvolgevano il corpo di Siegfried cominciarono ad ardere di meno, salvo poi iniziare a congelarsi gradualmente fino a diventare una bizzarra scultura di ghiaccio, che successivamente cadde a pezzi e mostrò il Leader dei Diavoli che, nonostante la spada ormai ridotta ad una lama spezzata e l’armatura visibilmente a pezzi, era ancora illeso.

-No… non può essere… quello era il mio incantesimo più forte…- esclamò Stinger, visibilmente sconvolta.

-E a quanto pare non è servito né per sconfiggermi, né per farmi il minimo graffio- disse Siegfried, gettando via ciò che rimaneva della propria spada e mostrando un sorriso quasi sadico -Direi che con questo abbiamo scoperto il limite a cui poteva arrivare la tua forza… e ciò vuol dire che ora potrò fare sul serio-

-Fare sul serio? Come sarebbe?- fu ciò che chiese la rossa.

-Sarebbe a dire, mia cara...- spiegò lui mentre, con molta calma, si privava della parte superiore della propria corazza, ormai irrecuperabile, e si mostrava a torso nudo davanti a lei -Che fino ad ora hai assistito solo ad una piccola parte della mia forza effettiva…-

-Solo una piccola parte?- ripeté lei.

-Esatto…- rispose ancora Sigfried -Vedi, di solito non sono il solito guerriero di tipo Holder a cui basta una spada magica che dona la Magia del Ghiaccio… oh, niente affatto… io sono molto più di questo, in realtà-

-E… chi o cosa saresti, in realtà?-

-Un guerriero possessore di una Lost Magic unica nel suo genere… ma che preferisco usare solo dopo essermi fatto un’idea del mio avversario oppure in circostanze come questa in cui, purtroppo, sono costretto a gettare la maschera e rivelare la mia vera potenza…-

-Una Lost Magic? In un gruppo dove sono quasi tutti Maghi di tipo Holder o di tipo Caster? Assurdo… e pensi davvero che una come me si beva una stronzata del genere?-

-Sta a te decidere se credermi o meno… ma come pensi che abbia fatto a convincere gente del calibro di Fyodor e gli altri a seguirmi? Col solo carisma?-

-Ma… Fyodor e gli altri non mi hanno mai detto nulla a proposito…-

-Questo perché mi rispettavano ma mi temevano allo stesso tempo, e anche perché, avendoti programmata con una sete di sangue non indifferente, sarebbe stata solo questione di tempo prima che, dopo aver ucciso Natasha, il tuo bel cervellino si mettesse a scegliere la sua prossima vittima…-

-E quindi era per questo che contavate di gettarmi via come un rifiuto alla prima occasione o aspettavate che il mio corpo di clone cedesse una volta per tutte?-

-Proprio così… una volta servito il nostro scopo non ci saresti stata più di alcuna utilità-

-Già… peccato che poi avete commesso l’errore di lasciarmi dalla Dama e le altre, mio caro Siegfried…-

-Ammetto che fare ciò sia stato un grave errore… e che ormai sia troppo tardi per tornare indietro… ma se la cosa ti consola, Stinger, la tua morte sarà rapida e indolore… e avverrà per mano di un Drago di Ghiaccio-

E come disse ciò, ad un certo punto il corpo e l’aspetto di Siegfried subirono una lieve quanto inaspettata metamorfosi: le braccia si riempirono di vivide squame azzurro chiaro circondate da piccoli quanto taglienti spunzoni di ghiaccio e le unghie si fecero leggermente più aguzze del normale, mentre i canini si facevano più sporgenti e la pupilla degli occhi diventava sottile come quella di un rettile. A completare il tutto si unì anche un’immensa e visibilmente potente Aura Magica, il cui rilasciò fece impallidire non solo Stinger, ma anche il resto dei presenti a bordo del ring e li spinse a chiedersi cosa fosse appena diventato Siegfried.

-Ma… si può sapere cosa diamine sei?!- fu ciò che riuscì a gridare Stinger, ora in preda alla paura più pura.

-Non è forse ovvio?- disse il diretto interessato, sorridendo maligno prima di portarsi una mano sul petto e aggiungere con tono altezzoso -Io sono Siegfried Iceland… il Dragon Slayer del Ghiaccio-

Fine Cap.38

**L'Angolo dell'Autore** Sopresa, sorpresa! Non ve l'aspettavate una cosa del genere, vero? E invece è tutto vero, Siegfried è un Dragon Slayer del Ghiaccio, e come potete intuire le cose si faranno molto pericolose per il clone di Sasha... ce la farà a vincere? Oppure dovrà soccombere davanti ad una potenza più grande di sé? E in ogni caso, come faranno i nostri a battere un vero mostro fuoriscala come Siegfried? Per scoprirlo, aspettate con ansia il prossimo aggiornamento (come al solito) e lo scoprirete u.u

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Capitolo 40
*** Il Dragon Slayer del Ghiaccio ***


Cap.39:
Il Dragon Slayer del Ghiaccio

-No… non è possibile…- fu ciò che disse Stinger con tono visibilmente sconvolto -Tu sei…?-

-Esatto- confermò ancora una volta il Leader degli Ice Devil -Tanto tempo fa, come ogni ragazzo che sogna l’avventura, desideravo diventare forte… o meglio il più forte di tutti- aggiunse con tono vagamente nostalgico nella voce -Così, una volta trovata l’occasione, mi impiantai un Lacrima del Drago di Ghiaccio…-

-Ed è da allora che sei diventato così forte?- le chiese la rossa.

-Ancora esatto, mia cara…- rispose lui, continuando a sorriderle maligno -E non è tutto: acquisendo questo potere non sono diventato forte, ma inarrestabile, poiché difficilmente esiste qualcuno più forte di un Dragon Slayer, in natura…- continuò a spiegare prima di cominciare ad avvicinarsi verso Stinger.

-Però… anche se ciò che dici è vero… la tua rimane comunque una forza artificiale, no?- cercò di ribattere lei nonostante persino la sua voce sintetica avesse iniziato a “tremare” -Finché c’è la speranza di batterti e ucciderti prima ancora che tu possa attaccarmi, forse…-

-“Se”? “Forse”? Stinger, non è da te usare certe parole…- commentò invece il Dragon Slayer -Non mi dirai mica che la tua spavalderia sta incominciando a lasciare il posto alla paura?-

-I-Io… provare paura? Ma non scherzare…- gli rispose Stinger -Un’assassina come me non può… anzi, non deve abbandonarsi ad un’emozione del genere… altrimenti non avrebbe senso-

-In realtà mi permetto di dissentire, mia cara- replicò ancora il Dragon Slayer, continuando ad avvicinarsi lentamente alla rossa -La tua intera esistenza non ha più un senso, ormai… soprattutto considerando il tuo fallimento nell’uccidere Natasha, l’averci traditi e l’aver letteralmente decimato i miei compagni…-

-E solo per questo la mia vita non avrebbe senso? Certo che hai proprio una bella considerazione di me…-

-E perché mai dovrei invece essere fiero di te? Alla fine dei fatti, tu sei solo un clone… nato dai resti di una povera mentecatta che ha gettato invano la propria vita pur di sconfiggere noi Diavoli... e che presto lascerà questo mondo per mano mia, a meno che la natura non voglia fare il suo corso-

-Pff… voglio proprio vedere come farai… sarò anche un clone, ma dimentichi che le mie abilità…-

-Le tue abilità? Andiamo, Stinger, sei ancora convinta che le fiamme verdi siano una tua prerogativa? Neanche quelle ti sono mai appartenute davvero….-

-Dì solo un’altra parola… dì solo un’altra fottuta parola e sappi che, Drago del Ghiaccio o meno, non ci penserò due volte a strapparti via la giugulare e poi darti fuoco con le fiamme verdi!-

-Se proprio vuoi… accomodati- fu ciò che disse un Siegfried che, ora a distanza ravvicinata, aveva allargato le braccia come in segno di resa ed era rimasto fermo e immobile -Ti darò un vantaggio di dieci secondi… dieci secondi esatti per mettere a segno un colpo…-

-Dieci secondi, eh?- ripeté la rossa -Me ne basteranno anche solo cinque, se tutto va bene-

-Coraggio, allora… dimostrami quanto sai fare sul serio… clone di Sasha-

-Io non sono solo un clone… io mi chiamo Stinger… e tu sei morto!-

Ma come l’assassina dai capelli rossi sguainò le lame nascoste dei suoi bracciali e si preparò a colpire a morte Siegfried, quest’ultimo non solo schivò all’ultimo il suo doppio attacco, ma le bloccò le braccia e le congelò le armi, le quali andarono in frantumi subito dopo come se fossero di vetro. Non volendo arrendersi, Stinger cercò di rimediare tirandogli un calcio, ma il Leader dei Diavoli mollò subito la presa e, dopo essersi allontanato nuovamente, incassò entrambe le braccia all’indietro, come per attaccare.

-Corrente Gelida del Drago di Ghiaccio…- sussurrò prima di riportare le braccia in avanti e lanciare da essa una vera e propria corrente d’aria gelida che travolse a più riprese Stinger, che oltre a diversi danni pesanti si ritrovò con un braccio ed una gamba congelati.

-Merda, non ci voleva!- imprecò la rossa, cercando di liberarsene usando le fiamme verdi, ma invano.

-Puoi provare quanto ti pare, ma sarà tutto inutile…- disse Siegfried -Il ghiaccio creato dal Drago di Ghiaccio è così resistente che nemmeno un fuoco come il tuo può scioglierlo così facilmente- aggiunse, per poi appoggiare entrambe le mani sul terreno e aggiungere -E ora… Supplizio Glaciale del Drago di Ghiaccio…-

Non appena Siegfried nominò tale attacco, una fitta serie di stalattiti di ghiaccio prima apparve davanti al Dragon Slayer e successivamente venne scagliata contro Stinger, che nonostante i suoi deboli tentativi di fuga ne venne letteralmente infilzata in più punti del corpo, subendo un dolore così atroce che, forse per la prima volta nella sua vita, la costrinse a gridare con tutta la forza che aveva malgrado la sua protesi vocale le facesse apparire tali grida piuttosto distorte.

-Ah, questa è musica per le mie orecchie- disse Siegfried con tono piuttosto sadico e compiaciuto -E purtroppo per te, anche questa volta penso di averti dimostrato quanto tu sia completamente inerme dinanzi alla mia vera potenza…-

-Maledetto… bastardo…- imprecò la rossa, cercando di liberarsi ma venendo trafitta da una nuova serie di stalattiti, le quali provvidero a lacerarle via carne e abiti e ad aprire nuove emorragie -Se pensi che ciò basterà a fermarmi… io… io…-

-Ormai è finita…- ribatté ancora lui, avvicinandosi a lei e strappandole con forza sia la sua preziosa protesi vocale che parte della tuta già consumata, mettendo così in mostra le forme piuttosto sinuose di lei -Non ti serve una voce… non ti servono equipaggiamenti… non ti serve un nome… e non ti serve una vita-

“No… non può essere…” pensò la rossa, ormai priva di ciò che la faceva parlare “Io sarò anche un clone, ma ho lavorato come una dannata pur di costruirmi un’identità e adempiere allo scopo per cui sono stata creata… ma allora perché deve finire così?” si chiese ancora tra i suoi pensieri.

-Ammetto che un po’ mi piange il cuore all’idea di ucciderti…- disse rammaricato lui, prendendole il viso tra due dita e osservando un’ultima volta i suoi occhi e i suoi capelli -Ma come ben sai, i traditori non piacciono a nessuno… e il tuo viso rimane comunque quello di una Maga Legale, perciò vai eliminata-

“Detto da uno che voleva che morissi fin dall’inizio mi pare un po’ ironico…” pensò sarcastica la mercenaria, mostrando comunque uno sguardo sprezzante verso il suo ex Leader, che però si allontanò ancora una volta da lei e incominciò a prendere dei bei respiri profondi “E adesso cosa hai intenzione di fare?”

-Gioisci, mia cara…- si limitò a dire lui -Ti ucciderò con la tecnica peculiare di un Dragon Slayer- aggiunse, prima di accumulare ghiaccio dentro la bocca ed esclamare subito dopo -Ruggito del Drago di Ghiaccio!-

Fine Cap.39

**L'Angolo dell'Autore** Nuova settimana, nuovo capitolo, come al solito... e sì, anche se è un po' più corto dei precedenti, mi ha fatto comunque piacere scriverlo poiché volevo far sì che voi lettori aveste un assaggio di quanto potesse essere veramente forte Siegfried... e come sì è potuto vedere, il capo dei Diavoli non è solo forte, ma devastante al punto da mettere in scacco e in serio pericolo la povera Stinger, il cui ardente animo è ormai sul punto di spegnersi per mano della mossa più pericolosa che un Dragon Slayer possa utilizzare contro chi non è preparato ad affrontarlo: il Ruggito! Ma per scoprire come andrà a finire, non perdetevi il prossimo capitolo, mi raccomando!

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Capitolo 41
*** Una gelida resa dei conti ***


Cap.40:
Una gelida resa dei conti

E proprio come aveva annunciato, una volta dichiarato il nome dell’incantesimo Siegfried scagliò dalla bocca un vero e proprio vortice gelido, al cui interno vi si potevano notare anche non pochi frammenti aguzzi di ghiaccio, con il quale travolse un’ultima volta Stinger e la spazzò via dal ring senza alcuna pietà, riducendola ad una vera e propria figura di ghiaccio. Soddisfatto da ciò, il Leader dei Diavoli ne approfittò per scoccare una gelida occhiata a Nate e il suo gruppo, quasi come a dire che i prossimi  della lista, ovviamente, sarebbero stati loro.

-Ed fu così che Stinger ci lasciò per sempre…- si limitò a mormorare con tono algido osservando ciò che aveva “creato” con l’ausilio del suo Ruggito -Ma non temete, cari Lupi, molto presto la raggiungerete anche voi… e una volta che vi avrò tramutato in splendidi trofei di ghiaccio non esiterò a polverizzarvi uno ad uno-

-Se pensi che ci lasceremo tramutare in belle statuine te lo scordi!- si fece avanti Yuki -E se proprio ci tieni ad avere dei trofei dovrai prima guadagnarteli-

-Brava, ben detto!- le diede ragione Rin, mettendosi già in posa da battaglia -Anche se… cavoli, a giudicare dalla potenza con cui ha lanciato quel “Ruggito” se non ci muta in statue come minimo ci lascerà dei geloni non indifferenti… e questo è male-

-Beh, un’idea sarebbe usare “quella cosa” e vedere se riesci a contrastare quel ghiaccio- propose Cuja.

-Ma vorrai scherzare, mi auguro! Lo sai cosa succederebbe se la usassi- replicò la cugina, improvvisamente rossa di imbarazzo -E poi… Nate e gli altri qui hanno già una bella opinione di me, e non intendo rovinarla-

-Ehm, non vorrei interrompere i vostri bei discorsi, ma il nostro amico dei ghiacci sta per attaccare di nuovo, e se non ci sbrighiamo a difenderci saranno guai grossi per tutti!- li avvertì invece Nate, indicando un Siegfried che si stava già preparando per un nuovo Ruggito.

-Dite le vostre preghiere… Ruggito del Drago di Ghiaccio!- disse infatti il diretto interessato, scagliando un’altra volta la mossa primaria di ogni Dragon Slayer e investendo i presenti nella speranza di chiudere subito i giochi… ma col solo risultato di vedere un’enorme barriera ricoperta da quel ghiaccio letale.

-Ah… ah… ti presento il Moon Shield a più strati!- esclamò Nate, pur respirando a fatica -Costa non poco Potere Magico crearlo… ma come vedi ha funzionato per smorzare il tuo incantesimo- aggiunse mentre vedeva alcuni strati del suo incantesimo difensivo sfaldarsi a poco a poco.

-Mossa davvero ingegnosa, devo ammetterlo- si complimentò Sasha.

-Ma avendo visto cosa sa fare Siegfried dubito potrebbe reggere a lungo…- disse invece Natasha -Mi auguro che tu abbia pensato anche ad una qualche controffensiva, Giovane Lupo-

-Non ancora, a dire il vero…- disse il ragazzo -Ma se riusciamo a tenerlo a bada per un po’ possiamo guadagnare tempo per pensarci tutti insieme-

-E in teoria quanto tempo abbiamo guadagnato con il tuo incantesimo?- chiese Rin.

-Tenendo a mente che ho fatto circa 10 strati di Moon Shield e se ne sono andati via 3… direi i 7 strati rimanenti dovrebbero bastarci- spiegò lui, prima di vedere Siegfried spaccare a mani nude un altro strato.

-Hai creato una bella difesa, è vero…- disse il Dragon Slayer, mentre assisteva nel veder svanire lo strato di barriera che aveva distrutto -Tuttavia, non servirà a niente se la distruggo pezzo per pezzo, vero?- aggiunse maligno prima di puntare la mano destra in avanti e dire -Lamine Fredde del Drago di Ghiaccio…-

Nel giro di un istante, dalla mano di Siegfried venne lanciata una piccola ma allo stesso tempo fitta raffica di lame di ghiaccio, che prese singolarmente causarono ben pochi danni al Moon Shield, ma continuando ad abbattersi sulla barriera incominciarono ben presto a fare effetto e a demolire lentamente altri tre strati dell’incantesimo difensivo di Nate, mentre gli ultimi tre vennero invece fatti a pezzi da degli attacchi che, a vederli bene, sembravano la versione “glaciale” di tre attacchi di Natsu che Nate conosceva bene: Pugno di Ferro, Artiglio e Zanna Devastante. Nonostante questa “particolarità”, però, alla fine Siegfried era comunque riuscito a raggiungere i Maghi di Moon Wolf, che ora erano del tutto privi di difesa e, di conseguenza, erano costretti ad affrontarlo faccia a faccia.

-Dunque… chi vuole offrirsi come mia prima vittima?- fu ciò che domandò il Leader dei Diavoli, squadrando uno ad uno i propri avversari -L’ex lupa? La ragazzina con i capelli verdi? Le due veterane? O forse il giovane che prima ha osato bloccare il mio maestoso Ruggito?-

-Perché non decidi tu, magari sarà più divertente- rispose Yuki con tono sfrontato -Scommetto che ci chiedi di fare a turno perché forse temi che se ti attaccassimo tutti insieme finiresti male-

-Errato, mia cara- disse ancora Siegfried -Se provaste ad attaccarmi tutti insieme io rischierei di uccidervi senza alcun rimorso e senza aver prima visto i vostri volti in preda alla disperazione… e questo non posso assolutamente permetterlo- aggiunse mostrando una certa arroganza malgrado il tono pacato.

-Questo sarà tutto da vedere!- replicò ancora l’ex lupa -Se proprio vuoi vederci disperati dovrai sudare sette camicie, perché noi di Moon Wolf non ci arrendiamo mai, perciò figurati se ci disperiamo!-

-Ah, davvero? Allora immagino che se facessi questo tu non batteresti ciglio…- proferì Siegfried con tono provocatorio prima di lanciare una sfera di ghiaccio contro il bozzolo curativo in cui riposava Heather, congelandolo nel giro di pochi secondi -Che mi dici, ora? Ti senti ancora priva di disperazione?-  

-Heather… no…- esclamò Yuki con voce tremante e visibilmente sconvolta, vedendo la sua amica e compagna di Team ridotta in quel modo -Maledetto… falla tornare come era prima, e subito!-

-Perché non facciamo un accordo?- fece il Dragon Slayer del Ghiaccio con tono di sfida -Prima mi batti e prima potrai riabbracciare la tua compagna-

-Perché far scomodare lei quando puoi affrontare direttamente me, razza di vigliacco?!- urlò invece un furioso Nate, sguainando le lame e iniziando a caricare verso il nemico, salvo ritrovarsi con le gambe bloccate nel ghiaccio dopo aver mosso neanche due passi -Ma che…?!-

-Mi dispiace, ma tu sei la portata principale, per il sottoscritto…- si limitò a dire Siegfried -E le regole del galateo impongono che se vuoi mangiare come si deve bisogna cominciare dall’antipasto- aggiunse prima di osservare intrigato Yuki -E il caso vuole che l’antipasto sia composto da Maga Stellare e Lupa Guardiana-

-Tsk… mi auguro di farti venire un’indigestione, perché quando avrò finito con te non avrai nemmeno un dente né per ridere né per sorridere, maledetto!- si limitò a dire Yuki prima di partire all’attacco e scagliargli addosso una vera e propria bufera, che però venne divorata con gusto da Siegfried.

-Hm… di solito mangio ghiaccio, e non neve… ma grazie lo stesso per il pasto- disse lui, impassibile.

-Yuki, ma che combini?! Quello è un Dragon Slayer, ricordi?- disse Nate -E nel suo caso se lo attacchi con incantesimi basati sul gelo stai pur certa che se li papperà senza alcun timore!-

-Accidenti… avrei dovuto pensarci prima…- si diede una pacca sulla fronte lei, per poi mettersi in posizione da combattimento e aggiungere -Beh, a questo punto non mi rimane che…-

-Mi dispiace per te, ma non ho alcuna intenzione di farmi toccare…- la interruppe Siegfried, il quale lanciò immediatamente una miriade di sfere di ghiaccio contro di lei e la congelò all’istante prima ancora che potesse muovere un dito -Bene… e ora passiamo alla prossima portata- aggiunse indicando Rin.

-Ah, no… se vuoi gustarmi dovrai prima acchiapparmi!- replicò la ragazza dai capelli verdi, mangiando una caramella al limone e attivando sia la super velocità che il potere dei fulmini, approfittandone sia per scappare che per lanciare forti scariche elettriche contro il nemico -Visto che roba?-

-Mah… ho assistito ad attacchi migliori…- disse Siegfried con tono impassibile prima di scagliare nuovamente le Lamine Fredde del Drago di Ghiaccio, aumentandone l’intensità quel tanto che basta per far inciampare in corsa la ragazza e, successivamente, congelare anche lei.

-Oh no, Rin!- gridò sgomento Cuja, il quale non fece nemmeno in tempo ad avventarsi sul nemico che finì anche lui congelato, questa volta per colpa di una semplice folata di vento glaciale.

-Bene, e con questo gli antipasti sono finiti…- esclamò lo stesso Siegfried, che ora osservava con sguardo piuttosto intrigato sia Nate che le due Maghe veterane -Ora passiamo a qualcosa di più gustoso-

-Adesso basta, Siegfried!- gli urlò contro Nate, ancora con le gambe bloccate -Hai detto che sono io il tuo piatto forte, no? Allora perché non mi liberi e la facciamo finita?-

-Semplice… perché l’ultima volta che ti ho visto in azione hai smosso il mio interesse- rispose il nemico, limitandosi ad una scrollata di spalle -Ma se ti affrontassi subito non ci sarebbe gusto, e perciò…-

-Preferiresti eliminare qualche pesce piccolo?- replicò il giovane Pine.

-Esattamente… quindi sii gentile e porta ancora un attimo di pazienza mentre regolo i conti con due mie vecchie conoscenze…- aggiunse rivolgendosi nuovamente verso Natasha e Sasha -Sempre ammesso che se la sentano ancora di sfidarmi dopo tanto tempo, ovviamente…-

-Mai dire mai, Siegfried- disse la veterana dai capelli argentati.

-Se ti abbiamo tenuto testa 10 anni fa possiamo farlo anche adesso- aggiunse la rossa, mostrando un sorriso fiero e quasi strafottente nonostante sudasse freddo.

-Fate molta attenzione, signorine!- cercò di avvertirle Nate -Se quello vi congela siamo tutti perduti!-

-Non preoccuparti, Giovane Lupo…- disse Natasha con tono sicuro -Non ci piove che egli sia indubbiamente forte, ma ogni Magia ha un punto debole… e starà a noi due scoprirlo per il tuo bene…-

-Perciò abbi fiducia in noi e guardaci attentamente…- disse invece Sasha, mettendosi in posizione da combattimento insieme alla sua amata e aggiungere -Perché tra non molto daremo vita ad uno spettacolo tanto incredibile quanto unico nel suo genere!-

Fine Cap.40

**L'Angolo dell'Autore** La performance di Siegfried continua... e purtroppo, come avete potuto vedere, a farne le spese non è stata solo Stinger, ma anche buona parte dei nostri eroi, la cui difesa è nulla davanti alla forza del Dragon Slayer. L'unica speranza quindi risiede nelle due veterane Sasha e Natasha e in Nate... ce la faranno? Restate sintonizzati per la prossima settimana e lo scoprirete.

P.S. Lo so, come "Angolo dell'Autore" è piuttosto corto, ma che volete farci, non ho così tanto da dire questa settimana xD

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Capitolo 42
*** Siegfried vs Natasha e Sasha ***


Cap.41:
Siegfried vs Natasha e Sasha

-E quindi, due veterane navigate come voi vorrebbero davvero sfidare me, il Leader degli Ice Devil, malgrado siate consapevoli della forza che ha dimostrato in questi ultimi minuti?- disse Siegfried con voce piatta dopo aver visto le due mettersi in posizione -Non so se siete più coraggiose o più stupide-

-Vuoi che sia sincera? Non lo sappiamo neanche noi!- fu la pronta risposta da parte della rossa.

-Forse sarà la disperazione, o forse sarà la voglia di aiutare fino all’ultimo una promettente leva come il Giovane Lupo…- aggiunse Natasha con tono quasi malinconico -Ma la cosa certa è che questa storia, questo conflitto, e tutto il dolore che ne è conseguito… finiranno con la tua sconfitta-

-Voglio proprio vedere come farete…- replicò Siegfried con tono di sfida -Come ho già detto, il mio ghiaccio non può essere sciolto nemmeno dalle fiamme verdi di Sasha, mentre il tuo, di ghiaccio, può tenerci testa solo di poco se tutto va bene… siete ancora sicure di volermi sfidare?-

-Tu che dici, Siegfried?- replicò Sasha -Dieci anni fa riuscivamo a tenerti testa malgrado tu non fossi alla piena potenza, o sbaglio? Affrontarti ora che sei un Dragon Slayer non sarà così diverso… o almeno credo-

-Fossi in te eviterei di calcare così tanto la mano, Sasha- disse ancora il Leader dei Diavoli, mentre gli spunzoni di ghiaccio sulle sue braccia cominciavano ad allargarsi visibilmente -Non vorrai mica che le tue prossime parole siano anche le ultime… vero?-

-Ma certo che no… anche se questo che vedi è un corpo temporaneo, ci tengo a vivere fino a quando non sarà il momento di tornare nell’Aldilà- ribatté nuovamente la rossa con tono d’orgoglio.

-Passando oltre a queste cose… pensi davvero di essere invincibile?- domandò invece Natasha.

-E perché, non dovrebbe essere ovvio? La Magia Ammazzadraghi è una delle Magie ritenute tra le più potenti del mondo magico, se non la più potente…-

-Ma ogni Magia, per quanto potente, possiede comunque un punto debole… e quella dei Dragon Slayer non farà di certo eccezione-

-E se così non sarà saremo comunque ben liete di prenderti più e più volte a calci nel sedere-

-Accomodatevi, allora… ma poi non dite che non vi avevo avvertito…-

E come Siegfried smise di parlare, sia lui che le due veterane di Moon Wolf si lanciarono subito in un serrato corpo a corpo, che però ebbe vita breve non appena  il Mago mercenario decise di scagliare un Ruggito del Drago a bruciapelo contro le due, costringendole sia ad arretrare che a creare una barriera di ghiaccio e fiamme verdi per ripararsi dall’attacco. Il loro tentativo fu un mezzo successo dato che la difesa a due elementi si spezzò dopo neanche cinque secondi, ma questo le spronò comunque al contrattacco immediato, questa volta scagliando rispettivamente una vampata verde e un’intensa bufera contro Siegfried, il quale congelò con maestria la prima e banchettò con gusto con la seconda prima di usare immediatamente le stalattiti che preannunciavano l’utilizzo del Supplizio Glaciale.

-Oh no, quelle se ci prendono faranno un male cane!- esclamò Sasha.

-Non se riusciamo a difenderci da esse!- disse invece Natasha, pronta ad un nuovo contrattacco.

Infatti, non appena le stalattiti le presero di mira, le due veterane si avvolsero rispettivamente in un velo di ghiaccio e fiamme verdi, aumentando così le loro capacità magiche e fisiche, e successivamente diedero vita ad un’agile quanto spettacolare coreografia a base di attacchi e difese di ghiaccio e fuoco col solo scopo di deviare, sciogliere o rispedire al mittente quante più punte glaciali possibili. Siegfried però, data la sua esperienza, non era uno sprovveduto, e quasi a volerlo fare apposta aumentò di sua iniziativa il numero e il raggio d’azione delle stalattiti, obbligandole non solo ad aumentare con forza il loro ritmo, ma anche a doversi separare quel tanto che basta per evitare che l’attacco coinvolgesse anche i ragazzi di Moon Wolf ancora congelati o addirittura Nate, che seppur bloccato seguiva l’azione in un misto di ammirazione, timore e genuino stupore. E considerando che, alla fine della fiera, stava letteralmente assistendo ad uno scontro epico, come si faceva a dargli torto? Malgrado questo, però, una volta finito quell’assalto e nonostante avessero iniziato a lottare solo da poco, anche al giovane Nate fu evidente quanto Siegfried fosse un avversario ostico e impervio anche per due come Natasha e Sasha.

-Ah… ah… non pensavo di dirlo, ma… tutto questo movimento mi ha appena fatto ricordare quanto sia difficile proteggere se stessi e i propri compagni…- disse Sasha, sentendo già la fatica addosso.

-Lo stesso vale per me… è decisamente faticoso e difficile- le diede ragione Natasha, scostandosi una ciocca di capelli che le era ricaduta sugli occhi -E a pensarci bene facevamo prima a chiedergli di cambiare posto in un luogo solo per noi tre…-

-E lasciare solo il tuo giovane allievo insieme ai suoi amici congelati? Tasha, non ti facevo così insensibile… e poi come facevamo a dirgli il segreto di Siegfried?- replicò la rossa con falso stupore.

-Ci saremmo comunque inventate qualcosa, penso…- si limitò a risponderle l’argentata -Tuttavia, non è ancora il momento per riposarsi sugli allori-

-E dici bene, Natasha…- proferì infatti Siegfried, creando all’improvviso due lunghe lame di ghiaccio da usare come arma -Adesso si ballerà per conto mio… e non avrete scampo, sappiatelo-

-Oh, cacchio… Tasha, secondo te cosa vorrà…?-

-Non lo so, Sasha, ma teniamoci pronte!-

-Danza Tagliente del Drago di Ghiaccio!-

Fu quindi così che, per la terza volta consecutiva, il Dragon Slayer del Ghiaccio ripartì all’assalto, questa volta scagliando dalle sue lame una serie incredibilmente fitta di fendenti di ghiaccio, i quali rispetto alle stalattiti di prima furono ancora più numerosi e, purtroppo, travolsero a più riprese le due veterane senza che queste potessero avere un attimo di tempo per abbozzare una difesa adeguata. Nel vedere le sue antiche nemiche in difficoltà, Siegfried sorrise di gusto, e quasi a voler aggiungere il danno alla beffa, diede sfoggio della sua velocità e, tendendo bene le lame da lui create, ferì duramente entrambe con un paio di fendenti ben mirati, assistendo poi alle conseguenti grida di dolore.

-Oh, sì… questo suono è davvero musica per le mie orecchie…- disse il Leader dei Diavoli lasciandosi andare ad una risata quasi satanica, per poi voltarsi verso le malconce veterane e dire loro -E pensavate davvero di potermi tenere testa? Ma guardatevi… non importa quanto miglioriate, voi siete e rimanete storia antica-

-Non… sottovalutarci…- disse Sasha, cercando di rialzarsi da terra -Moon Wolf… è molto più di questo…-

-Ha ragione…- disse anche Natasha, provando a rimettersi in piedi -Noi… siamo tenaci…-

-E si vede dove vi ha portato questa tenacia… una alla morte e all’altra alla solitudine…- le schernì lui, per niente toccato dalle loro parole, mentre indicava ciò che rimaneva dei loro compagni -Per colpa vostra, quei poveri ragazzi che vi hanno seguito fin qui faranno comunque una brutta fine-

-Tu dici? Allora perché… anziché ucciderli… li tieni ancora sotto ghiaccio?- domandò una sfacciata Sasha.

-Semplice, perché non amo sporcarmi molto le mani… e in generale se uso questo potere preferisco donare ai nemici una morte per congelamento- rispose Siegfried mentre annullava le due lame che aveva creato.

-Ah… ma davvero?- incalzò Natasha -Eppure… non ti sei fatto problemi… ad usare il tuo ghiaccio contro Stinger… o contro noi due…-

-Questo perché siete state avversare degne di assistere alla mia piena potenza, subirla… e morire a causa di essa, del tutto incapaci di affrontarla o sconfiggerla- disse ancora il Dragon Slayer -Tuttavia, anche se rispetto a Stinger avete opposto molta più resistenza… ormai per voi due è comunque finita…-

-Mi dispiace contraddirti, Siegfried… ma non è ancora finita… vero, Tasha?-

-Esatto, Sasha… non è ancora finita, finché abbiamo ancora un Lupo su cui riporre le nostre speranze-

-Oh… vi riferite forse a quello che tu chiami “Giovane Lupo”? In effetti, tolte di mezzo voi mancherebbe solo lui per completare l’opera… e forse sarà meglio che mi sbrighi a darvi il colpo di grazia… a meno che voi due non abbiate qualche ultima parola di commiato da dire…-

-Beh, in momenti come questi ci sarebbero molto “belle paroline” che vorrei dirti…- disse Sasha, prima di voltarsi verso Natasha e sorriderle -Ma data la situazione attuale, preferisco lasciar perdere e accettare il mio destino con dignità… proprio come dieci anni fa…- aggiunse stringendo la mano alla sua amata.

-Sasha…- si limitò a dire una stupita Natasha, ricambiando quella dolce stretta prima di aggiungere -Allora, se le cose stanno così, neanche io ho più nulla da dire… se non che, almeno per questa volta, accetto umilmente la nostra sconfitta e ripongo ancora nel Giovane Lupo le nostre ultime speranze…-

-Signorina Natasha… Signorina Sasha…- mormorò con fil di voce Nate, non potendo fare altro che guardare.

-Fatti forza, ragazzo…-

-Anche se congelate, noi due veglieremo su di te… Giovane Lupo-

E come Sasha e Natasha dissero le loro ultime parole, Siegfried poté procedere con l’ultimo atto, scagliandogli addosso un Ruggito del Drago a bruciapelo e congelandole all’istante. Nonostante questo, però, come poté notare anche Nate, le due non si erano mosse di un millimetro, e anzi erano rimaste con la mano di una stretta con dolcezza in quella dell’altra e, al posto di mostrare un’espressione di dolore o rassegnazione, avevano chiuso gli occhi e sorriso serenamente. Ma se una simile visione poteva in qualche modo stupire e anche intenerire Nate malgrado tutto, agli occhi di Siegfried suonò come un vero affronto, al punto che, visibilmente stizzito, fu dell’idea di ridurre in pezzi le due veterane ormai ridotte in ghiaccio, venendo però fermato all’ultimo da una sorta catena di energia bianco-argentata, il cui proprietario non poteva essere altri che l’ultimo Lupo rimasto ancora in gioco: Nathan Pine.

-Ti avviso fin da subito… azzardati a toccare quelle due o il resto dei miei amici… e te la farò pagare cara!-

Fine Cap.41

**L'Angolo dell'Autore** E alla fine, nonostante gli sforzi mostrati dalle due veterane, Siegfried si è dimostrato ancora una volta un vero osso duro... ormai è rimasto solo Nate ad affrontarlo, e a giudicare dalle parole con cui ha concluso questo capitolo, sembra più che determinato a fermarlo e dargli la lezione che merita. Per sapere se ce la farà o meno, restate in attesa del prossimo capitolo, in cui vedrete finalmente il climax di questa lunga battaglia tra Lupi e Diavoli. Alla prossima settimana!

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Capitolo 43
*** L'ultimo atto ***


Cap.42:
L’ultimo atto

-Oh? Ma pensa che coincidenza…- disse Siegfried con tono vagamente sarcastico, per nulla stupito da quella sorta di attacco lanciato da Nate -Sembra che finalmente sia arrivato il momento di affrontarci… giovane di Moon Wolf. Spero tu possa perdonare questa lunga attesa-

-Beh, hai detto tu stesso che avrei dovuto aspettare che gli altri miei compagni finissero al fresco, no?- replicò il ragazzo, cercando di strattonare il Dragon Slayer verso di lui -Peccato che ciò non doveva includere il fatto che dovevi anche infierire su di loro!-

-E perché mai non dovrei farlo, sentiamo?- replicò l’altro, rimanendo fermo dov’era -Natasha e Alexandra erano le uniche che potevano fermarmi sul serio, e come minimo mi aspettavo che avrebbero affrontato la morte col viso colmo di disperazione… e non con il sorriso sulle labbra!-

-Di che ti sorprendi, non tutte le persone hanno il coraggio di affrontare la fine come hanno fatto loro… e questo perché, forse, ben sapevano che non ce l’avrebbero mai fatta, e da qui la scelta di credere in me e nel mio potenziale- ribatté Nate, continuando a strattonarlo come poteva.

-E sia, allora…- concluse Siegfried, tornando ad usare un tono indifferente e insofferente prima di avvolgere una parte della catena energetica del Moon’s Bind intorno al suo braccio -Dimostrami cosa sa fare questo tuo potenziale, visto che ne parli così bene!-

E come disse quelle parole, il Dragon Slayer tirò uno strattone così forte che non solo Nate si ritrovò finalmente libero dalla sua glaciale prigionia alle gambe, ma anche scagliato in aria nonché facile bersaglio per il suo nemico, il quale non perse tempo e procedette a scagliargli addosso il Supplizio Glaciale. Nate però non si fece prendere dal panico e, pur essendo in piena caduta libera, non gli ci volle molto per annullare il Moon’s Bind e caricare di energia magica la mano sinistra per replicare con le Meteore Lunari, la cui traiettoria multipla riuscì nell’intento di controbattere quanto bastava alle letali stalattiti di ghiaccio. Siegfried tuttavia non si scompose e pensò bene di rimediare lanciando la Corrente Gelida, con la quale travolse il giovane Pine e gli regalò sia una rovinosa caduta che diversi danni su tutto il corpo.

-Avanti, ragazzino… che cosa aspetti a rialzarti?- gli disse Siegfried subito dopo, tenendosi pronto a lanciare un’altra Corrente Gelida -Pensavo volessi darmi un assaggio del tuo potenziale!-

-E lo avrai anche subito!- replicò Nate, caricando e poi rilasciando immediatamente da entrambe le mani l’Onda di Luce Lunare per affrontare la Corrente Gelida, finendo col creare solo una grossa esplosione che fece distanziare entrambi ancora di più -Dammi solo il tempo di riscaldarmi come si deve e vedrai…-

-E perché mai dovrei aspettare, se volendo posso spronarti a modo mio?- ribatté invece l’altro, prendendo un bel respiro per caricare il suo caratteristico Ruggito del Drago.

-Ah no, questo non posso permettertelo! Moon Shine!- intervenne subito Nate, invocando la propria Aura Magica e rilasciando subito dopo un intenso bagliore bianco-argentato dal proprio corpo.

-Oh, cielo… quale banalità…- commentò Siegfried, coprendosi gli occhi per ripararsi da quella luce -E credi davvero che della semplice luce per fermare un Dragon Slayer come me?-

-Ma certo che no, questo è solo un diversivo…- gli dice la voce di Nate, che grazie al Moon Slide si era portato rapidamente alle sue spalle -Il vero assalto arriva ora! Impeto del Novilunio!-

Fu quindi così che il giovane Mago del Nord non perse altro tempo e provvide ad attaccare fisicamente il gelido Dragon Slayer usando un’altra delle sue mosse migliori, consistenti in un quasi inarrestabile assalto composto da calci e pugni sferrati ad una velocità impressionante e con una forza piuttosto incisiva. Sapendo però che ciò non sarebbe ovviamente bastato a ferire Siegfried, Nate decise di impegnarsi a fondo tirando fuori le lame e usando in rapida sequenza anche il Moon Cross e la Danza del Plenilunio, per poi prendere le dovute distanze e concludere lanciandogli addosso una fitta raffica di Lame di Luna Crescente, sollevando un vero e proprio polverone che avvolse la figura del suo nemico colpito in pieno.

-Che te ne pare, eh?- disse Nate -Forse non sarà stata una buona idea andarci così pesante, ma dato che la tua forza non è di certo cosa da poco ho preferito non rischiare e ti ho colpito con i miei attacchi migliori-

-E devo dire che mi ha proprio sorpreso…- fu ciò che disse Siegfried con tono vagamente soddisfatto, emergendo dal polverone che ora si stava diradando e mostrandosi sì col corpo piuttosto malconcio e già pieno di lividi e ferite, ma ancora non del tutto sconfitto -Effettivamente hai davvero del potenziale…-

-Ma immagino che per te non sia ancora abbastanza, vero?- fu ciò che disse Nate rimettendosi in posizione.

-Proprio così…- ammise il Dragon Slayer -Ammetto e riconosco la tua forza, ma anche così dubito tu possa avere qualche chance di sconfiggermi, soprattutto se hai usato così tanti incantesimi in sequenza-

-E allora? Anche se fosse posso ancora usare le forze che mi rimangono per batterti e mettere fine una volta per tutte a questa storia- disse il ragazzo dai capelli argentati, salvo poi dirsi tra sé “Almeno in teoria… allenarmi con la signorina mi ha aiutato, ma se voglio vincere dovrò comunque puntare su un ultimo colpo”

-Fossi in te non farei così lo spavaldo, ragazzo…- ribatté con tono gelido lui -Avrai anche una Magia niente male e una buona forza, ma dimentichi che io rimango pur sempre un Dragon Slayer e un mercenario con diversi anni di esperienza alle spalle… perciò non credere di poter fare la differenza con così poco…-

-Hai ragione… non avrò certo la tua esperienza però ti ho comunque fatto male, o sbaglio?- fu la risposta da parte di Nate -Questo vorrà pur dire qualcosa, no?-

-Ovviamente… ma come hai detto tu stesso… dovrai fare ancora meglio di così se proprio vuoi battermi-

-Allora dovrò davvero impegnarmi come non mai se voglio raggiungere tale obiettivo… sperando che prima non mi si esaurisca tutto il Potere Magico, ovviamente-

-E suppongo che questo sarebbe un problema per te...-

-Oh, non immagini quanto…-

-In tal caso sarà meglio affrettare subito le cose…-

Intuendo già da quelle ultime parole che il Leader dei Diavoli aveva sicuramente in mente qualcosa, Nate provò ad attivare il Moon Slide, ma Siegfried gli lanciò subito una sfera di ghiaccio sulle gambe, congelandogliele nel giro di pochi secondi e precludendogli qualsiasi via di fuga. Deciso in ogni caso a non arrendersi e a provarle proprio tutte, il ragazzo del Nord allora lanciò il Moon’s Bind, creandone una quantità sufficiente per bloccare i movimenti al potente nemico e magari riuscire a prendere tempo.

-Ancora con queste catene?- domandò il Dragon Slayer -Devi essere proprio disperato…-

-Disperato? Forse. Impaurito dalla tua forza? Probabile. Deciso ad arrendermi? Assolutamente no…- si limitò a dire Nate, mostrando al nemico uno sguardo carico di sicurezza e determinazione -Le signorine veterane hanno puntato tutto su di me, e non voglio deluderle-

-Peccato che lo farai comunque, perché non appena mi libererò non mi farò scrupoli a congelare anche il resto del tuo corpo prima di ridurlo in mille pezzi…- lo minacciò neanche troppo velatamente l’altro, cercando di liberarsi con forza, ma senza successo -Ma che diamine…?! Perché non riesco a spezzarle?-

-Sorpreso? Una volta che il mio Moon’s Bind si avvinghia al nemico non si limita solo a bloccarlo, ma anche ad assorbirne gradualmente la forza fisica- spiegò il giovane Pine, osservando come ora il Dragon Slayer si stesse dimenando nel cercare di liberarsi -E ovviamente, più provi a spezzarle e più si stringeranno a te-

-Una mossa interessante, non c’è che dire…- si complimentò Siegfried -Ma se queste catene riescono unicamente ad indebolire fisicamente il nemico, allora non può fare lo stesso con la Magia-

-Ma certo che no, altrimenti sarebbe un incantesimo troppo forte da usare contro chiunque- ribatté Nate, prima di scuotere la testa e aggiungere -Certo, è un’ingenuità gigantesca dato che avrei fatto prima a pensare ad un incantesimo che sigilla in parte la forza magica del nemico… ma sai, non è nella mia natura-

-E quindi preferiresti indebolire fisicamente il tuo nemico anziché puntare a precludergli il Potere Magico o addirittura la propria Magia?- domandò subito dopo il Dragon Slayer, mentre rilasciava la sua gelida Aura Magica e provvedeva a congelare e poi distruggere le catene lunari -Allora sei proprio un ingenuo-

-Un ingenuo che però è riuscito a stupirti…- precisò l’altro, osservando Siegfried mentre si avvicinava lentamente verso di lui -Ammettilo, in tanti anni di battaglie passate sarò stato tra i pochi ad averti fatto male sul serio e ad averti spronato a dare il massimo con il tuo vero potere…-

-Mi dispiace per te, piccolo Mago Legale… ma queste lusinghe non mi incantano- rispose invece il Leader degli Ice Devil, creando nuovamente le sue lame di ghiaccio e, una volta avvicinatosi a Nate, puntarle minacciosamente verso il suo collo -Non nascondo che nostra breve lotta mi abbia divertito, ma…-

-Vuoi comunque andare fino in fondo, no?- concluse per lui lo stesso Nate, che malgrado la situazione non voleva ancora darsi per vinto -Bene, perché in tal caso nemmeno io sarò da meno-

-E come pensi di fare, sentiamo?- fu ciò che chiese Siegfried, tendendo all’indietro le lame e tenendosi pronto a calare il colpo fatale -Ormai hai giocato tutte le tue carte, e anche se per qualche miracolo dovessi riuscire a liberarti dubito avresti abbastanza tempo o forza per colpirmi!-

-Non sottovalutare mai i Maghi di Moon Wolf…- disse Nate prima di esclamare a gran voce -Moon Shine!- e accecare per la seconda volta consecutiva Siegfried con il bagliore tipi di quell’incantesimo.

-E credi davvero che questo diversivo possa salvarti? Sei un vero ingenuo…- disse l’uomo dai capelli azzurri, socchiudendo gli occhi per non farsi accecare -Non capisci che ormai è tutto inutile?- aggiunse prima riaprire gli occhi e notare che la mano destra di Nate stava visibilmente raccogliendo energia magica.

-Forse è tutto inutile come dici… e forse sono un vero ingenuo a sperare di sconfiggerti…- replicò il ragazzo, continuano a raccogliere e concentrare tutto il Potere Magico che possedeva -Ma se c’è una cosa che ho imparato è che non bisogna mai arrendersi… e continuare finché si ha energia in corpo…-

-Quindi riponi le tue speranze in quell’ultimo colpo?- esclamò lui -Ma non te lo permetterò! Ruggito…-

-Ululato del Lupo Lunare!- lo interruppe di colpo il giovane Pine, portando immediatamente la mano destra in avanti e rilasciando così il suo incantesimo più forte in assoluto, rappresentato da un enorme lupo d’energia bianco-argentata pronto ad attaccare -Vai e azzanna!-

Come Nate diede tale ordine, il lupo di energia ululò un’unica volta prima di avventarsi sul Dragon Slayer ed esplodere, rilasciando la potenza di un’onda d’urto che lo travolse in pieno e, oltre a sbalzarlo via di almeno due metri dal suo avversario, gli provocò un’altra miriade di danni ingenti sul corpo prima di finire a terra. Vedendo come il suo attacco a bruciapelo avesse in qualche modo funzionato, Nate fu sul punto di tirare finalmente un sospiro di sollievo, sospiro che però si trasformò in sgomento appena vide che Siegfried, seppur visibilmente malconcio oltre ogni limite, si era rialzato e aveva ripreso a camminare verso di lui.

-Sei proprio una sorpresa continua, lo sai?- fu ciò che disse il mercenario, fermandosi un attimo per osservarsi bene le ferite che aveva subito nel corso di quella lotta -Solitamente, quando venivo affrontato da qualcuno i danni che subivo erano pochi o di poco conto, ma questi… questi sono tutt’altra storia-

-Ma… com’è possibile che tu sia così resistente? Non capisco!- esclamò invece Nate -Ti ho attaccato con i miei incantesimi migliori e non è servito a niente, il Moon’s Bind è servito a poco e persino l’Ululato non ti ha fatto stare giù… ma si può sapere che cosa diavolo sei?!-

-Un Dragon Slayer che ha padroneggiato i propri poteri e ne ha tirato fuori il meglio…- replicò l’altro, facendo schioccare sonoramente il collo almeno un paio di volte -E grazie a essi sono diventato impetuoso come una tormenta e resistente quanto un iceberg-

-E dal cuore gelido come un pezzo di ghiaccio, suppongo- ebbe il coraggio di scherzarci sopra Nate, per poi incassare nuovamente la mano destra vicino al fianco -Ma non temere, magari col prossimo colpo riuscirò a scioglierti per bene e…- aggiunse prima di notare che dalla mano non stava succedendo nulla -Oh, no…-

-Sembra che qualcuno qui abbia esaurito le forze… o sbaglio?- mormorò Siegfried, mostrando un sorriso alquanto diabolico sul volto -Suppongo che per creare quel lupo di prima tu ci abbia messo letteralmente tutto te stesso, dico bene? In tal caso, sarebbe un vero peccato se adesso ti dessi il colpo di grazia…-

“Maledizione, ho strafatto di nuovo…” imprecò mentalmente il giovane Pine, sentendo la fatica farsi già avanti dentro il suo corpo e cominciando a sentirsi stanco e svuotato “Certo, almeno stavolta sono riuscito a tener duro ancora per un po’… ma contro questo mostro come si fa a restare vivi?!”

-Come stavo dicendo prima che tu mi spazzassi via… per quanto breve, la nostra lotta mi ha alquanto divertito, e non lo nascondo… tuttavia, dato che questo nostro conflitto non finirà fino a quando una delle due fazioni non cadrà definitivamente, sono comunque costretto ad ucciderti… a meno che…-

-A meno che… cosa?-

-A meno che tu non decida di unirti a me ed essere il primo di una nuova generazione di Ice Devil-

-Ho capito bene? Tu vuoi che io mi unisca a te?-

-Esatto… con la tua forza e il tuo talento potresti essere un ottimo mercenario e avere anche salva la vita… ma in cambio, ovviamente, dovrai tradire tutti i tuoi cari e ucciderli a sangue freddo…-

-E se, per puro caso, decidessi di rifiutare e mandarti letteralmente all’Inferno? No, perché questa è la mia unica risposta: piuttosto che unirmi a te e vivere di rimpianti preferisco di gran lunga morire e rimanere saldo nelle mie convinzioni fino alla fine!-

-Bene… se questa è la tua risposta, allora non mi rimane altro da fare che rinunciare a malincuore ad un possibile alleato e dire addio al mio unico avversario degno a parte Natasha e Alexandra… così come all’ultimo di una lunga serie di spine nel fianco…-

“Ehi, bastardo glaciale!” esclamò all’improvviso una voce telepatica fin troppo familiare sia per Siegfried che per Nate, obbligando il primo a voltarsi e notare che la fonte di tale voce non era altri che una Stinger ferita, tremante e con la tuta strappata ovunque, ma viva “Io e te abbiamo un conto in sospeso!”

-Stinger?!- esclamarono all’unisono sia il giovane Pine che il Dragon Slayer del Ghiaccio.

“Esatto… proprio io!” confermò con “voce adirata” il clone di Sasha, che per qualche strano motivo ora sfoggiava un paio di lugubri e vividi occhi rossi e la pelle di un pallore quasi innaturale “Non vi aspettavate una sorpresa come questa, non è vero?”

-Come hai fatto a liberarti? Ero sicuro che il mio Ruggito ti avesse colpita in pieno…- disse Siegfried.

“E così è stato infatti… per diversi minuti ho dovuto subire l’agonia e il dolore del gelo che lentamente stava per portarmi alla morte certa…” spiegò la rossa “Ma poi, proprio mentre ero sul punto di accettare il mio destino, qualcosa dentro di me si è come “risvegliato” e mi ha spinta a sopravvivere”

-“Qualcosa dentro di te”? “Risvegliato”?- ripeté il Leader degli Ice Devil, insospettito -Non dirmi che…?-

“Esatto…” sembrò confermare lei “Grazie al trattamento della Dama e delle sue seguaci non ho solo trovato la mia vera ragione di vita… ovvero tutte loro… ma ho ottenuto anche delle abilità latenti che aspettavano solo il momento adatto per risvegliarsi…” aggiunse mentre il suo corpo si ricopriva di fiamme verdi.

-Abilità latenti? Interessante- disse un Siegfried ora vagamente intrigato -Quindi speri di farne uso per provare a fermarmi? Provaci pure, se vuoi… ma se ti ho congelata una volta posso farlo ancora-

“Posso assicurarti che questa volta non succederà… morirai prima ancora che tu possa sfiorarmi”

-Staremo a vedere… Ruggito del…-

Ma prima ancora che Siegfried potesse finire di dichiarare il nome del proprio incantesimo, Stinger diede mostra di una velocità quasi inumana e si portò immediatamente davanti a lui, per poi afferrargli la gola con una sola mano, mozzandogli il fiato, e sbatterlo a terra. Per nulla intimorito, il Dragon Slayer tentò di scagliarle una sfera congelante a distanza ravvicinata, ma la rossa usò la mano libera sia per bloccargli il polso che per torcerglielo fino a spezzarlo, assistendo poi alle sue strozzate urla di dolore. Non ancora soddisfatta, però, Stinger decise di prolungare ancora di più la sua agonia alzandosi da lui e spezzandogli anche l’altro braccio. Questo però fu un errore quasi fatale per lei, dato che Siegfried provò nuovamente ad attaccarla col Ruggito, al quale però replicò prima riparandosi dietro un muro di fiamme e poi travolgendolo con una raffica di palle di fuoco verde. Rialzandosi a fatica, Siegfried provò a pensare ad una strategia per controbattere, ma Stinger fece di nuovo appello alla sua velocità per massacrarlo ripetutamente con le proprie fiamme, non lasciandogli alcuno scampo.

-Ma… cosa diamine le è preso?- si domandò Nate, che privo di forze e con le gambe bloccate nel ghiaccio poteva fare ben poco per intervenire -Questa ferocia… questa forza… non è da lei…-

“Oh no, mio caro… tutto ciò che vedi sono io al 100%” rispose Stinger, continuando ad infierire su Siegfried senza alcuna pietà “Forza! Velocità! Potere Magico! Grazie al Vampirismo ho finalmente raggiunto l’apice delle mie abilità… e nessuno potrà fermarmi!”

-Vampirismo? E che cosa sarebbe?- domandò un inquieto Nate.

“Una meravigliosa Magia che, proprio come accade coi vampiri dell’immaginario collettivo, consente a chi la subisce di acquisire un aspetto da vampiro e allo stesso tempo un quasi sovrannaturale aumento delle proprie abilità… provare per credere” spiegò prima di fermarsi e mostrare due curiosi fori sul collo.

-Oh, santo cielo… questo vuol dire che ora non sei solo un clone ma anche un vampiro?- chiese ancora lui.

"Sì, ma solo di nome… per il resto sono solo me stessa… ma più forte” continuò a spiegare lei prima di travolgere Siegfried un’ultima volta con una potente vampata “Perciò non ti aspettare cose tipo “puoi sconfiggermi solo con un paletto nel cuore o usando armi all’aglio”, perché non è questo il caso!”

-Però rimani ugualmente pericolosa, immagino… e non oso immaginare cosa mi capiterà una volta che avrai finito con Siegfried… mi si gela il sangue al solo pensiero…-

“Ma chi, questo povero stronzo?” replicò la rossa, sollevando da terra il Dragon Slayer afferrandolo per i capelli e aggiungere “Mi dispiace deluderti, ma dopo che avrò finito con lui né te, né tanto meno i tuoi amichetti rappresenterete un problema per me…” mostrando un sorriso sadico e perverso.

-Ah, no? Non vuoi vendicarti di me, delle signorine e dei miei amici?- domandò ancora il giovane Pine.

“Assolutamente no… almeno per il momento, si intende” rispose lei mentre, con assoluta disinvoltura, procedeva a ricoprire la mano libera di fiamme verdi prima di usarla come mezzo per infilzare Siegfried in pieno petto, per poi estrarla subito e mostrare su di essa uno strano Lacrima ricoperto di cristalli di neve.

-I-Il mio… Lacrima…- disse con un filo di voce il mercenario, cercando di raggiungerlo invano con la mano.

“Ora non ti servirà più” fu ciò che “disse” Stinger prima di mollare la presa su di lui e, subito dopo aver mostrato un paio di canini acuminati, morderlo al collo “Così come non ti servirà più il tuo sangue” aggiunse prima di succhiargli letteralmente il sangue e, in pochi secondi, ridurlo ad un cadavere privo di vita.

-C-Che crudeltà…- fu l’unica cosa che riuscì a dire un Nate ancor più sconvolto.

“Bene, missione compiuta, vendetta consumata… e mi sono fatta anche una bella bevuta” “mormorò” la rossa con tono piuttosto seccato prima di aprirsi un varco oscuro e saltarci dentro “Me ne torno a casa”

-Ehi, non vorrai mica lasciare me e i miei amici così?!- urlò Nate -E poi, davvero non vuoi più ucciderci?-

“Rilassati, ora che Siegfried è crepato è probabile che il suo ghiaccio si scioglierà a momenti…” si limitò a “dire” lei, per poi aggiungere, mentre il varco che aveva aperto iniziava a chiudersi “E comunque sì… almeno fino a quando non ci rivedremo di nuovo, potrete dormire sogni tranquilli… per ora”

-No, ferma!- cercò di insistere Nate, per poi notare che il varco oscuro era già svanito -Oh, maledizione!-

Fine Cap.42

**L'Angolo dell'Autore** Che sorpresa, eh? Scommetto che nemmeno voi vi aspettavate un colpo di scena del genere, vero? E con questo, la missione dei nostri -anche se in maniera un po' imprevedibile- si è finalmente conclusa... ma non la storia in sé! Infatti, settimana prossima concluderò il tutto con l'epilogo, in cui assisterete alla meritata fine di questa lunga e avvincente storia che ha visto coinvolte non una, non due, ma ben TRE generazioni di Lupi... Detto questo, ci vediamo per l'epilogo e i saluti finali!

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Capitolo 44
*** Epilogo: Un addio? No, è un arrivederci ***


Epilogo:
Un addio? No, è un arrivederci

In seguito all’addio di Stinger non passò effettivamente così tanto tempo prima che il ghiaccio di Siegfried si sciogliesse del tutto, e infatti dopo neanche una lunga mezz’ora di attesa sia Nate che il resto del Team del Nord poté finalmente liberarsi dalla glaciale prigionia in cui erano finiti. Come ebbe però modo di spiegare subito dopo il giovane Pine, ancora sconvolto dai recenti avvenimenti a cui aveva assistito e visibilmente sfinito dallo scontro con il Dragon Slayer del Ghiaccio, la missione non si era per nulla conclusa come avevano sperato, e anzi aveva dato il via a nuovi interrogativi e presagi per nulla rosei.

-Quindi, se ho capito bene… non solo quella pazza dai capelli rossi era ancora viva, ma adesso è inspiegabilmente diventata più forte e anziché ucciderci ha preferito liberarsi di Siegfried?- domandò Rin, che fu la prima a prendere la parola dopo il lungo riassunto di Nate.

-Esatto…- dovette confermare il ragazzo con tono piatto -A quanto pare, ora è diventata una sorta di… clone vampiro che può sia arrostirti con le fiamme verdi che ucciderti a mani nude….- proseguì mentre vedeva le sue mani tremare -Era come… un mostro inarrestabile… e io non sono riuscito a fermarla-

-E anche se ne avessi avuto la possibilità, cosa avresti fatto?- fu ciò che chiese Yuki -Se come ci hai detto le è bastato poco per battere e uccidere qualcuno che per poco non ci mutava in belle statuine di ghiaccio, dubito che anche col minimo di energie rimaste saresti riuscito a farle un graffio-

-Lo so, però… non volevo che finisse così…- rispose Nate, il cui morale era sceso a terra -E detto tra noi, non so nemmeno se questa possiamo ugualmente definirla una “missione compiuta”-

-Vuoi il mio parere? Secondo me l’abbiamo completata con successo, anche se ovviamente non è andata come volevamo- gli disse invece Cuja -D’altronde, la vita è sempre piena di sorprese e avvenimenti che ci mescolano di continuo le carte in tavola, no? Quindi che importa se ci siamo fatti salvare da un nemico?-

-Non sono molto d’accordo con ciò che hai detto, ma hai ragione- si intromise invece Sasha -Certo, soprattutto a me dà parecchio fastidio che quella mia brutta copia abbia fregato tutti quanti, ma almeno ora ci siamo liberati di quei maledetti… anche se avrei preferito vederli dietro le sbarre…-

-Non sei l’unica, mia cara…- le diede ragione Natasha, osservando con sguardo malinconico ciò che era rimasto di Siegfried -Non sei affatto l’unica… anche se erano dei mostri privi di compassione, è difficile provare pena per la fine che hanno fatto… poco importa se era o meno ciò che si meritavano…-

-Già…- fu l’unica cosa che riuscì a mormorare Nate in tutta risposta.

-Ad ogni modo, imprevisti o meno… la nostra missione è terminata…- disse subito dopo la veterana dai capelli argentati, voltandosi verso i suoi compagni e dicendo loro -Torniamo a casa…-

***

-Dunque è così che sono andate le cose?- fu ciò che domandò il Master Fir una volta che il Team del Nord al completo ebbe finito di fargli rapporto sulla missione -Gli Ice Devil sono stati sterminati da un loro stesso membro che gli si è rivoltato contro? Mi riesce difficile crederlo…-

-Difficile o meno, rimane il fatto che è comunque successo- disse Natasha -Non abbiamo idea di chi possa aver reso così forte Stinger, ma se mai tornerà saremo pronti ad affrontarla-

-Oh, ma questo è poco ma sicuro!- aggiunse Sasha, abbracciando dolcemente Natasha -Nessuno è più forte di noi Lupi del Nord, quando questi si mettono d’impegno!-

-S-Sasha, ti prego… non davanti al Master…- replicò imbarazzata l’altra.

-Ahahahahah, era da tempo che non assistevo ad una scena del genere- se la rise invece l’anziano Capogilda, tradendo però una certa nostalgia nel tono della voce -Comunque, a prescindere dal risultato finale, avete svolto tutti un ottimo lavoro, e di questo sono molto orgoglioso- aggiunse tornando serio.

-Grazie, Master- dissero tutti i presenti all’unisono.

-Per tanto, visti e considerati anche gli ultimi sviluppi, ritengo sia giusto ricompensarvi come si deve- disse subito dopo il Master, alzandosi e avvicinandosi a Nate, Heather e Yuki -Voi tre da adesso avrete un bel mese di ferie meritate da passare dove volete… e Yuki, da oggi sei ufficialmente una Maga della Gilda-

-A dire il vero lo ero già prima di tornare umana, ma non importa- replicò Yuki.

-Un mese di ferie? Tutto per noi?- ripeté Heather -Ma io in questa missione non ho quasi fatto nulla…- aggiunse con voce triste ripensando a tutto quello che era successo in quei giorni -Ho pure perso…-

-E allora? Potrai sempre rifarti nella prossima missione, no?- disse Nate consolandola con un tenero abbraccio seguito da un bacio sulla guancia -E poi, se vuoi diventare più forte ci alleneremo insieme-

-A me sta bene, ma poi come la metti con la signorina?-

-In effetti…-

-Proseguendo…- riprese a parlare Fir, questa volta voltandosi verso Rin e Cuja -Era da tanto tempo che non tornavate in azione, vero? Se è così concederò anche a voi un po’ di ferie… così avrete anche modo per conoscere meglio Nate e i suoi amici-

-Aspetti… ma questo non vuol dire che passeremo le ferie insieme?- domandò Cuja -Il che significa…-

-Che potrò passare ancora un mese col mio idolo preferito! Sìììì!- finì la frase per lui Rin, già andata su di giri all’idea al punto da fiondarsi su Nate e abbracciarlo con forza -Che bello, che bello!-

-S-Soffoco…- fu l’unica cosa che riuscì a dire Nate prima di venire prontamente liberato da Heather e Yuki.

-Ops… scusami, Nate!-

-Non c’è niente da fare, abbiamo una nuova generazione davvero vivace- commentò una divertita Sasha.

-Già… non che la nostra fosse da meno, con te in giro…- le disse Natasha, per poi voltarsi verso il Master e chiedergli -Ma tornando a noi… che genere di ricompensa avete pensato per noi due?-

-Sapevo che me l’avresti chiesto…- rispose lui mostrandole un sorriso e appoggiando una mano sulle spalle delle veterane -Ragazze mie… so bene che la vostra relazione non si è conclusa nel più idilliaco dei modi, e mi dispiace che “quella missione” vi abbia causato così tanto dolore…-

-Lo sappiamo, Master…- disse Sasha.

-E per quanto la vicinanza col Giovane Lupo e i suoi amici e l’incantesimo Rebirth abbiano aiutato, forse è un dolore che impiegherà molto tempo ad andarsene…- aggiunse Natasha -Ma perché ci dice così, e cosa ha che fare con la nostra ricompensa?-

-Non è forse ovvio, mia cara?- rispose il Master, prima di abbassarsi e, lentamente, avvolgere entrambe in un caloroso abbraccio -Anche se forse non basterà, è questa la ricompensa più generosa che posso donarvi-

-Master… io… non so cosa dire…- disse una stupita Natasha, sentendosi le lacrime agli occhi.

-Allora non dire niente e accetta tutto quanto…- le disse Sasha, anche lei sul punto di piangere.

-Bentornate a casa… ragazze mie…- sussurrò lui nell’orecchio di entrambe.

-S-Sì, Master… siamo a casa…- dissero le due veterane, prima di scoppiare in un lungo pianto liberatorio, quasi come se quelle stesse lacrime fossero l’unico modo per purificare e curare quanto patito in dieci lunghi anni di sofferenze e rimpianti -Siamo a casa… finalmente…-

Passò quindi un mese dalla fine della missione contro gli Ice Devil, durante il quale il Team del Nord poté finalmente godersi un lungo e meritato periodo di ferie a Summer Hills, chi a divertirsi come Nate, Rin e Cuja e chi a rilassarsi solamente come Heather, Yuki, Natasha e Sasha. Soprattutto le due veterane passarono gran parte del loro tempo l’una in compagnia dell’altra, a volte facendo lunghe passeggiate in spiaggia davanti al tramonto e altre parlandosi e confidandosi cose mai dette in dieci anni, cosa che di solito accadeva anche durante i loro momenti più intimi. Anche se erano consapevoli che ben presto l’effetto di Rebirth si sarebbe concluso di lì a poco, alle due non importava affatto… ciò che contava davvero per loro era cogliere l’attimo finché ne avevano l’occasione, così da non avere più rimpianti.

-Sai una cosa, Tasha… è proprio strano- fu ciò che disse Sasha durante una di quelle tante passeggiate in spiaggia, mentre fissava l’orizzonte con aria quasi malinconica.

-Cosa è strano?- chiese invece Natasha.

-So bene che ormai mi rimane poco tempo, che questo mio corpo non durerà più e tutto quanto, ma anziché essere spaventata mi sento…  rilassata e sollevata- fu la risposta da parte della rossa -Non so come dirlo bene a parole, ma... è come se ormai la mia anima si fosse placata del tutto-

-Ah, capisco…- disse invece la Maga dai capelli argentati -Forse ti sembrerà incredibile, ma credo di provare anch’io la stessa sensazione- aggiunse mentre si avvicinava a lei e la abbracciava da dietro -Anche se sono consapevole che non ci rivedremo mai più e che piangerò tantissimo… sono felice-

-Felice?- domandò con sorpresa l’altra

-Sì… sono felice di averti rivisto dopo tanto tempo… di averti dedicato le attenzioni che meriti… e di aver lottato, riso e pianto con te un’ultima volta… di aver potuto vedere con i miei occhi il valore delle nuove generazioni della nostra Gilda… e di aver rinnovato il mio amore per te…-

-Tasha… ma è la cosa più dolce che abbia mai sentito da quando ci siamo conosciute…-

-Trovi? Non sono più la ragazza impacciata che conoscevi un tempo…-

-Lo so, sei diventata molto più bella e vivace da allora…-

-E tu non sei cambiata affatto… rimarrai sempre una piccola incosciente… la “mia“ piccola incosciente-

E alla fine, nonostante altri momenti romantici come quello avvenuto in spiaggia e altre occasioni preziose per le due veterane, arrivò la conclusione del mese di ferie, così come l’ultimo giorno di “permanenza terrena” di Sasha. Per l’occasione, tutti i membri del Team del Nord si erano radunati davanti alla casetta di Rin e Cuja, uno vicino all’altro, mentre Sasha si era posizionata davanti a loro in attesta del “momento”.

-Amici… colleghi… e compagni di Gilda…- cominciò quindi la rossa -Come ben sapete, tra non molto l’effetto dell’incantesimo noto come Rebirth svanirà, e io raggiungerò nuovamente l’Aldilà… per tanto, se avete ancora qualcosa da dirmi prima che “parta”, non esitate-

-Va bene, allora comincio io- disse Nate, avvicinandosi per primo alla diretta interessata -Lei, al pari della signorina Natasha, è stata una fantastica compagna d’avventure… e anche se mi mancherà, voglio che lei sappia che non scorderò mai i nostri allenamenti insieme-

-Ti ringrazio, piccolo…-

-Ora tocca a me- si fece avanti Heather per seconda -Ammetto che non vi ho conosciuto così bene, ma sono davvero lieta di aver potuto lavorare con lei, anche se solo per una missione-

-Lo stesso vale per me, Heather…-

-Io… non so cosa dire esattamente…- Yuki fu la terza a parlare -Ma non sei stata malaccio come compagnia-

-Lo so… e penso mi mancherà il tuo sarcasmo così tagliente-

-Sperando che non si arrabbi… mi ci è voluto un po’, ma credo di aver sviluppato una sorta di ammirazione riguardo al rapporto che avete avuto con la signorina- fu il quarto commiato da parte di Rin -E semmai troverò l’anima gemella, proverò a prendere esempio da voi-

-Per me non c’è alcun problema, ma fa attenzione a non morire, eh eh eh-

-Non ho mai avuto modo di parlare tanto con voi…- esordì Cuja, il quinto a dire la sua -Per cui, a parte un “statemi bene anche nell’Aldilà” non so esattamente cosa dirvi-

-Apprezzo comunque il pensiero, ragazzo… e ti ringrazio-

-Bene… direi che tocchi a me, ora…- disse Natasha, avvicinandosi per ultima alla sua amata -Sai, credo che ormai io e te ci siamo dette tutto ciò che c’era da dire… vorrei aggiungere altro, ma non ci riesco…-

-Va bene così, Natasha…- ribatté invece la rossa, il cui corpo iniziava a farsi evanescente -Il tempo che ho passato con te e queste giovani promesse è stato più che sufficiente… così come tutto ciò che ci siamo dette e confidate fino a questo momento… e non lo dimenticherò mai-

-E così… questo è un addio definitivo?- chiese la Lupa Eremita, osservando come la rossa stesse svanendo.

-Beh, non so se è il caso… ma credo sia più un arrivederci, che un addio…- disse scherzosa l’altra, giusto il tempo per accennare un ultimo sorriso sincero -Stammi bene, Tasha… e prenditi cura dei ragazzi-

-Non preoccuparti di questo, Sasha- ribatté lei, ricambiando quel sorriso mentre il corpo della rossa ritornava alla forma degli oggetti usati per il Rebirth e il suo fantasma ascendeva finalmente verso il cielo salutandoli tutti -La nuova generazione di Moon Wolf… così come la sua eredità… giacciono in buone mani-

Fine

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene... ci sono voluti un prologo, un epilogo e circa 40 e passa capitoli più tanta ispirazione mista a voglia di fare, ma alla fine, anche questa è fatta... è stato un lungo viaggio pieno di risate, colpi di scena e momenti di vera tensione, eppure anche questa lunga impresa di Nate e i suoi amici è giunta al termine. Come si dice in questi casi, però, dove una storia si conclude un'altra ne inizia, e certamente sentirete ancora parlare di loro, ma non adesso per lo meno. In ogni caso, restate sintonizzati e tenete d'occhio il mio profilo, perché... beh, non sia sa mai che possa sfornare qualche nuova avventura, così come qualche succoso retroscena su Nate e co. e non solo loro. Detto ciò... alla prossima avventura.

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