Dream no more

di LaRagazzaImpossibile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oblivia ***
Capitolo 2: *** Dave e Sara ***
Capitolo 3: *** 20 ore ***
Capitolo 4: *** rettili mandriani ***
Capitolo 5: *** più vicino ***
Capitolo 6: *** le verdi luci di Oblivia ***
Capitolo 7: *** Paura ***
Capitolo 8: *** fine ***



Capitolo 1
*** Oblivia ***


Dream no more
 

Lo sai perchè la sto dedicando a te, vero?
Oh sì che lo sai, questa fanfiction è nostra, va avanti da tempo,
ed ora che è conclusa, la dedico a te: Eleonora, il mio fuoco nell'acqua
 


"...e poi c'era...quella bionda, anzi più che bionda direi opalescente. Si chiamava...Mary, no Larry.."
"Marilyn?"
"oh sì! Marilyn!" esclamò il Dottore schioccando le dita e puntando verso Clara.
"Hai sposato Marilyn Monroe?!" chiese lei incredula.
"Andiamo Clara, te l'ho detto, a volte nemmeno io so quello che faccio, poi ero giovane, bello, avevo 4 kili di sopracciglia in meno...spostati tutti nel mento a quanto sembrasse"
"In effetti hai ragione".
Il Dottore stava smanettando i comandi del TARDIS mentre questa conversazione si evolveva con Clara che era seduta su un sedile nella sala della consolle.
Ad un tratto si voltò verso di lei e la fissò, aggrottò la fronte e alzò un sopracciglio.
"Trovi che abbia delle...sopracciglia importanti?" chiese avvicinandosi al sedile poggiandosi alle ginocchia con le mani.
"Oh Dottore, e cosa non è importante di te?" chiese Clara con tono sarcastico.
Il Dottore si fece serio: "Stai cercando di comprare il mio ego?"
"Io? Dottore, non mi permetterei mai! -continuò a fissarla accigliato, come se non capisse cosa stesse dicendo, Clara avvicinò il suo viso a lui- "Dottore: sarcasmo".
"Si.. -bisbigliò facendo finta di capire,annuì e tentò di sviare il discorso-...Clara..."-continuando a fissarla.
"Si?"
"C'è qualcosa che non va in te" Clara indietreggiò la testa e sbarrò gli occhi preoccupata:
"Di cosa stai parlando?".
Il Dottore infilò gli occhiali sonici, poggiò indice e medio sulle tempie di Clara,
"Clara, da quanto tempo non dormi?"
"Oh beh..-Clara fissò il pavimento- effettivamente un po', ma non mi sento stanca!" sorrise pensando fosse positivo.
Il Dottore si allontanò da lei, si avviò ai comandi e fece per impostare delle coordinate nuove.
"è il TARDIS, il viaggio nel tempo è trascendentale alla tua vita, -cominciò a gesticolare in quel modo assurdo che a Clara piace tanto- modifica i logaritmi psichici e ogni lato della routine viene sconvolto, in pratica, viaggiando nel tempo attraverso i giorni, è come se sorvolassimo anche le notti, il TARDIS dà per scontato che tu abbia già dormito, essendo notte, in quelle notti sorvolate, così la tua mente riposa, ma il tuo corpo no".
"e questo significa...che.."
"niente, hai bisogno di riposo, come possiamo ben vedere"
"ben vedere? Aspetta, che vuol dire?"
"Hai delle occhiaie orribili, insomma, gli Slitheen le hanno così, o i panda se preferisci".
"D'accordo, ho capito!" Clara alzò la mano per fermare il Dottore dal produrre altri imbarazzanti esempi sulle sue occhiaie.
"Andiamo a casa" e il TARDIS si fermò.
"no Dottore! -Clara si alzò dal sedile e si lanciò sulla porta del TARDIS sbarrandola- non a casa"
"non fare storie, ho il dovere di prendermi cura di te"
"lo so, lo so ma..dai, non esiste un qualche posto..dove ci si rilassa? dove si dorme...sempre?" cosa aveva appena detto??
"mh, in effetti c'è un posto, ma vedi non so se.."
"andiamo!" Clara afferrò la leva per partire, sperando di abbassarla insieme al Dottore.
Il Dodicesimo non riesce mai a resistere al suo sguardo da cerbiatta desiderosa di avventura, nemmeno con le occhiaie, cambiò ancora una volta le coordinate e afferrò la leva.
"Oblivia, il pianeta dormiente".
E la leva si abbassò.

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Capitolo 2
*** Dave e Sara ***


-Dream no more-



"Oblivia! Che tipo di pianeta è?" Chiese Clara appena atterrarono.
"oh beh, un pianeta calmo, tranquillo..piuttosto notturno direi, temperature di 24 gradi celsius, atmosfera composta da ossigeno, azoto bla bla bla...uff benvenuta".
Detto questo il Dottore aprì le porte, davanti a loro, si mostrò uno scenario buio, un cielo stellato vestiva quel pianeta, le case erano scavate nelle montagne, le strade deserte e non c'era un filo di vento.
Il Dottore e Clara si avviarono verso il centro del paesino silenzioso che era davanti a loro.
"sembra notte fonda Dottore...perchè le luci sono tutte accese?"
"perchè non è ancora ora di andare a letto"
"no? saranno almeno le 3 di notte"
"Clara.." il Dottore la guardò
"si?"
"qui è sempre notte, volevi riposare, no?" gli diede un colpetto sulla spalla e proseguì.
Clara affrettò il passo, le sue gambe erano talmente corte rispetto a quelle del Dottore, che anche due passi in più andavano recuperati in corsa "sempre sempre notte?"
"effettivamente no, l'unico momento di luce è l'alba, ma dura circa 3 o 4 minuti, a causa del filtro subsferico, i neutrini si interrompono, quindi l'alba è verde"
"Deve essere uno spettacolo"
"come ogni cosa" disse lui provocandole un sorriso.
"allora, che si fa?" si fermarono davanti al paesino.
"io propongo semplicemente di dor..."
"NO! AIUTO!" delle urla attirarono la loro attenzione. Una donna con un bambino sdraiato a terra, gridava disperatamente aiuto, ma tutti si scansavano.
Non vi erano solo umani, ma alieni di ogni genere.
Nessuno si avvicinò, tranne loro due che in corsa raggiunserò al donna, il Dottore si gettò in ginocchio per esaminare il ragazzo.
"Che succede?" chiese Clara.
"Thomas, si è addormentato" la donna era in lacrime, tentava di svegliarlo, in quel momento, l'idea di dormire in quel luogo a Clara non piaceva più.
Il Dottore infilò gli occhiali sonici e lo osservò.
"Qual è il problema? Perchè non deve dormire?"
"rischia di...oddio, può morire"
"Com è possibile?" chiese Clara spaventata.
"è morto" diagnosi finale del Dottore.
"Cosa?? è morto? Thomas.."
"Signora, mi ha appena detto che se lo aspettava e ora reagisce così? è morto"
"Dottore!" Clara gli diede uno schiaffo sulla spalla.
La donna strinse a sè il corpo di Thomas, Clara e il Dottore si allontanarono domandandosi sulla situazione.
"Dottore, conosci le cause?"
"non ne sono sicuro, ma come possiamo vedere, la signora sapeva che sarebbe morto addormentandosi, pertanto lunico modo per scoprire cosa succede è chiedere".
Lasciarono piangere la donna qualche istante, il Dottore fece per avvicinarsi, ma Clara lo fermò;
"no! Faccio io Dottore, fidati, è meglio" e si avvicinò alla donna.
"Signora, mi dispiace davvero per la sua perdita, ma noi siamo qui per aiutarla, ci sono stati casi simili?" la donna annuì in lacrime.
"Sono arrivati da tempo, non ci permettono di dormire, stiamo morendo uno dopo..uno dopo l'altro e ora...hanno preso il mio bambino"
"Vuole portarci a casa sua? Le daremo una mano".
Quel pomeriggio ci furono i rituali di sepoltura di Thomas, Clara e il Dottore parteciparono.
"Clara..osserva -bisbigliò il Dottore- non sono tristi per la perdita, sono spaventati, terrorizzati oserei dire, sai cosa penso?"
"che tutti sanno cosa succede"
"esatto".
"Salve, io sono Dave, il cugino maggiore di Thomas, voi avete aiutato sua madre Sara, oggi...io vivo con lei, perchè i miei genitori sono morti tempo fa..." un ragazzo si fermò davanti a loro alla fine del funerale, per ringraziarli dell'aiuto.
"Sì, io sono il Dottore -mostrò la carta psichica- e lei è Clara la mia.."
"emh..coinquilina c'è scritto qui -disse Dave- e comunque..Dottore Chi?"
"Dottore Dottore".
"mh sì! Sono proprio io Clara, la sua coinquilina" intervenne la compagna con un tono interrogativo, la sbalordiva sempre quale pensiero poteva scorrere nella mente del Dottore e imprimersi sul documento.
Clara strinse la mano di Dave per presentarsi, ma gliela prese con entrambe le sue piccole mani subito dopo, sa bene quanto il Dottore sa mostrare empatia, quindi cominciò:
"Dave, ci dispiace molto, ti assicuriamo...che faremo tutto il possibile per aiutarti".
Dave annuì e abbassò lo sguardo, il Dottore non ama i sentimentalismi, nemmeno ora, così prese in mano la situazione per voler mettersi subito al lavoro;
"Dave, parlando con tua zia sembra che sappia esattamente cosa sta succedendo qui"
"ehm...ma veramente tutti lo sanno...Dottore" Clara e il Dodicesimo si guardarono perplessi, era vantaggioso certo, potevano avere più informazioni possibili sulla situazione.
Dave accompagnò la zia a casa e uscì dall'abitazione con i due viaggiatori per parlare.
"Vedete...questo è un luogo tranquillo, lo è sempre stato, noi umani riusciamo a coinvivere con svariate specie di ogni parte del mondo, molti vengono qui per riposare o dimenticare un passato...doloroso. Ma ultimamente, da tempo ormai, dormire è diventato un pericolo"
"perchè Dave, cosa succede?" chiese il Dottore seccato.
"ci uccidono...nei sogni"
"cosa?" chiese Clara;
"ci sono delle creature, venute su Oblivia, che...si intromettono nei nostri sogni, assumono la forma di ciò che più ci spaventa e loro..beh...ci uccidono";
"come li fermiamo, Dottore?" Clara era sempre più stupita, il Dottore guardò a terra, stette in silenzio e poi aggiunse:
"non c'è alcun modo per fermarli?"
"oh sì, bisgona svegliarti, se ti svegli prima che  ti prendano, sei salvo, ma non puoi andare avanti così insomma...tutti abbiamo bisogno di dormire"
"avete mai pensato di andare via?" chiese Clara, il Dottore la guardò cinicamente, non le ha mai insegnato ad andare via.
"e come?? -rispose Dave- qui dorme tutto e tutti, i mezzi non partono siamo letteralmente...dormienti".
"aspetta! Hai detto, tutto e tutti, anche i mezzi?" il Dottore era preoccupato, Dave annuì, senza pensarci due volte il Dodicesimo corse vero il TARDIS.
"Dottore? Dottore!" Clara lo inseguì e Dave fece lo stesso.
Corsero a perdifiato verso il TARDIS, il Dottore infilò le chiavi con la mano tremante e il fiatone, fece irruzione, letteralmente, quasi ruzzolò a terra.
Smanettò i comandi, bottoni e tutto quanto.
"Dorme! Clara, il TARDIS sta dormendo!"
"Cosa? com è possibile?"
"Eh..ragazzi, cos è questa...o questo?" Dave si guardò intorno con lo sguardo spaurito, all'esterno era una cabina! Come può esserci un mondo dentro?
"Oh quanto tempo.. -sussurrò il Dottore- T.A.R.D.I.S. Tempo e Relativa Dimensione Interna allo Spazio, macchina del tempo e del luogo, tridimensionalmente trascendentale, camaleontizzata come una cabina telefonica 1940, infinita...bla bla bla" il TARDIS emise un sussulto "okay, scusa!" confessò il Dottore.
"Il nsotro mezzo di trasporto!" aggiunse Clara
"fermo e dormiente" continuò il Dottore.
"viaggiate nel tempo? Wow! è il mio sogno da sempre viaggiare... -si zittì un attimo- posso venire con voi?" Clara lo guardò sorridendo, poi guardò il Dottore che non sorrideva affatto, finche non emise un secco "no".
"Perchè?"
"Vai da tua zia, Dave..ha bisogno di te".
Senza rispondere nulla, Dave andò via, salutò Clara e uscì dal TARDIS.
"Dai Dottore, non pensi potrebbe farlo?" il Dottore la guardò severo, ma non rispose, era evidentemente preoccupato, ma non per Dave.
"Dottore?" si mise una mano alla bocca e l'altra al fianco, un attimo di silenzio per poi puntare il dito verso la minuta figurina di Clara:
"Io penso che dovremmo andarcene -cominciò a voce bassa- non è posto per te Clara, non adesso, ho sbagliato" detto questo si mise le mani tra i capelli.
"Dottore, io non capisco"
"perchè ti ho portata qui? avevi bisogno di dormire! Ricordi cosa ti ho detto riguardo al sonno nel TARDIS? -Clara annuì mentre il Dottore sospese le mani all'aria e il suo volto si riempì di paura- se restiamo bloccati qui, per giorni con il TARDIS che non riparte, non posso permetterti di sorvolare una notte, quindi non saresti riposata, e se ti addormenti qui poi.." 
"Dottore... -Clara si avvicinò al Dottore, gli prese i polsi e lo tranquillizzò, accennando uno dei suoi bellissimi sorrisi -...se addormentarmi ti preoccupa, non lo farò".
Il Dottore sospirò, non era affatto tranquillo:
"Clara, sono un Signore Del Tempo, posso dormire a comando, lo faccio sempre quando gli altri parlano, posso stare sveglio anni e anni e decidere di dormire cinque minuti se voglio ma...tu sei un'umana, dormire è una necessità e un bisogno primario e non posso portarti via da qui io.."
le sue parole vennero interrotte da un abbraccio di Clara, le sue braccia si aggrapparono alla schiena del Dottore che rimase con le mani a mezz'aria senza toccarla, la bocca spalancata e gli occhi persi, i suoi cuori battevano senza controllo, guardò il volto di Clara, lo abbracciava sempre ad occhi chiusi e con un sorriso accennato.
Il Dottore non potè fare altro che metterle le braccia intorno alle sue spalle e ricambiare l'abbraccio, senza stringere.
Abbracciare qualcuno stringendolo vuol dire fare una promessa, lui non stava promettendo affatto.
Stava solo nascondendo la faccia.



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Capitolo 3
*** 20 ore ***


-Dream no more-




                                                                                      

Il Dottore si staccò dall'abbraccio, per una volta salvare il pianeta non era una priorità, nemmeno salvare le sue genti, ma lo era proteggere Clara.
"Libro, mi serve un libro" si avviarono verso la biblioteca del TARDIS;
"Dimmi Clara, cos è che accomuna ogni creatura?"
"La vita.."
"si..poi?"
"ehm..la morte, la fame.. -interruppe il passo- i sogni!"
"esattamente! Hai presente quando sogni qualcosa, lo racconti e qualcuno può risponderti 'l'ho sognato anche io'? -Clara annuì, arrivano nella biblioteca e il Dottore spiegò- io credo, che essendo i sogni una realtà che ci accomuna...ci accomuna anche il loro contenuto, tutti fanno incubi e sogni, esistono leggende accomunate al tuo futuro se sogni..che so...qualunque cosa che le vecchiette ti dicono porterà sfortuna"
"quindi pensi che per sconfiggere queste creature, che invadono i sogni e uccidono, ne basti sconfiggere uno solo?"
"Esatto, ci basterà..intervenire nei sogni altrui"
"in che senso? come si fa a controllare un sogno? Anzi, entrare nel sogno di qualcun altro e controllarlo...sono confusa" concluse Clara portandosi una mano alla fronte.
Il Dottore si avvicinò a lei, le prese una mano e ne scrutò attentamente il palmo:
"non ti farà male" detto questo, prese la punta di una siringa e iniettò il contenuto nella mano di Clara.
"ahia!"
"ho mentito" e riprese a cercare il libro.
"Dottore, cos è?"
"ti impedirà di dormire per un po', hai qualche ora di vantaggio sul sonno arretrato" salì su una scala e cominciò a cercare;
"Sonno arretrato? Ma se non sento il bisogno minimo di dormire!"
"Clara ti ricordo che sei nel TARDIS, ma tra qualche ora fuori da qui, sentirai la differenza, hai almeno 12 ore di sonno arretrato, te ne ho date 8, vuol dire che alla fine delle 20 ore fuori dal TARDIS, ti addormenterai, è un conto alla rovescia, ti ho dato qualche ora in più"
"ah Dottore, non ho mai passato 20 ore di seguito fuori dal TARDIS"
"non di seguito, ma in totale, hai 20 ore di veglia e basta, o meglio, ne avevi 12, ore ne hai...20" prese un libro e scese dalla scala e si avviò verso l'uscita della biblioteca.
"Dottore... -chiese Clara senza guardarlo- e se mi addormento?" lo guardò negli occhi ghiacciati, il Dottore le mise una mano sul capo;
"Oh Clara, Clara, Clara...davvero credi che abbia bisogno di più di 20 ore per risolvere questo mistero? Sono troppo coinvolto ora" Clara sorrise e si avviarono verso la consolle.
Bugiardo, bugiardo ancora una volta, era gonfio di sicurezza, sa sempre che lui avrà la meglio, ma stavolta... è troppo coinvolto, quello che era successo su Skaro lo aveva segnato, sapere di poter perdere Clara gli aveva legato le mani, quindi aveva deciso: o risolvi immediatamente la situazione, Dottore, o perirai in ciò che non hai potuto fare mai.
"Vediamo...sonno, sognatore, sognante, sognato...sogno, fa vedere...mh...matrice Oblivia...sogno su Oblivia...2341, eccolo...non dice niente riguardo a queste creature..no aspetta!"
"cosa c'è scritto?"
"dunque! 'oblivia, 2341, un difetto sinaptico disturba i sogni degli abitanti, i cosiddetti 'Synix' (da Olbiviano antico = sogno, creaure sognanti, intrusi dei sogni) sono essere sinistri che si introducono nei sogni di chi dorme, sottoforma delle sue più grandi paure sono in grado di uccidere nel sonno il soggetto vittima, sono tutti collegati tra loro, ne esistono in quantità in base a chi sta dormendo, l'unico modo per liberarsi di un Synix è portarlo alla 'realtà-alterata' o meglio, alla veglia' " il Dottore chiuse il libro, non trovando più nulla di utile.
"trascinarli fuori dal sogno?"
"esatto" sussurrò con quel tono riflessivo che lo invadeva ogni voltà che il suo cervello elaborava e lavorava sulla soluzione: come fare?
"come puoi tirare qualcosa fuori dal sogno?"
"mh, hai presente quando dormi, sogni di abbracciare qualcuno e ti svegli...abbracciato ad un peluche? -Clara annuì- forse basta questo, un contatto fisico con loro, ti svegli e...si svegliano con te"
"a quel punto dovrebbero morire e basta, giusto? Insomma, trovandosi fuori dal sogno ed essendo il sogno l'unico luogo dove vivono, dovrebbero morire e basta"
"credo funzioni così, dovremmo provare...dobbiamo cercare qualcuno di molto assonnato"
"cerchiamo una cavia??"
"tranquilla, ora sappiamo cosa fare"

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Capitolo 4
*** rettili mandriani ***


-Dream no more-

 
"Dottore! Presto, dovete aiutarmi" Sara fece irruzione nel TARDIS terrorizzata;
"Che succede Sara?" disse Clara avvicinandosi, le mise una mano sulla spalla per tranquillizzarla;
"è Dave... -Sara cominciò a singhiozzare- si è addormentato".
Corsero a casa del giovane, Sara non voleva perdere quello che per lei, era un altro figlio, Clara non voleva perdere un'altra vita, il Dottore non voleva perdere un'occasione per avvicinarsi ad un Synix.
Entrarono in casa di corsa, Dave dormiva placido sul divano, ignaro del pericolo.
"ha resistito così a lungo -piangeva Sara- ma non ce l'ha fatta";
"Sara ascoltami, faremo di tutto per salvarlo, non è finita" la tranquillizzò Clara.
La figura bionda di Dave, suscitava terrore, dormiva, i suoi occhi azzurri erano chiusi e correvano il rischio di non aprirsi più, da un momento all'altro.
"Dave, Dave, Dave! Mi senti? -il Dottore cominciò a schiaffeggiarlo sulla guancia ripetutamente per svegliarlo- andiamo svegliati! Dave! Non si sveglia -smise di schiaffeggiarlo e guardò Sara, poi Clara per poi concludere- Clara, ascoltami bene, io mi provocherò una fase REM controllata, devo entrare bel sogno di Dave, magari con un contatto sonico -guardò Sara- prenderemo il Synix, e quando ti farò un segnale -guardò di nuovo Clara- tu mi sveglierai" detto questo tirò fuori gli occhiali sonici.
"No, Dottore, aspetta! -lo interruppe Clara- vado io"
"Cosa? Non se ne parla"
"Dottore, non posso svegliarti se entri con un aparecchio sonico, se non ci riuscissi? Io posso addormentarmi, entrere nel sogno di Dave, a quel punto tu mi sveglierai con un contatto sonico"
"non posso lasciarti andare, non sappiamo cosa troveremo"
"solo tu sai come svegliarmi -silenzio- lasciami andare" il Dottore guardò Clara senza dire nulla, acconsentì a quella scelta per lui troppo amara.
Clara si sedette accanto al divano, prese la mano di Dave e il Dottore le diede alcune istruzioni:
"Allora, vai, trova Dave, trovate un Synix, ricorda che è Dave a doverlo toccare, perchè il sogno è suo, aiutalo, appena avrete finito, mi basta un segnale per svegliarti"
"D'accordo"
"Clara...se entro 15 minuti non mi avverti, io ti sveglio, o anche prima, chiaro?"Clara annuì, detto questo il Dottore infilò gli occhiali sonici, prese il viso di Clara tra le mani e avvicinò la sua fronte a quella della compagna: 
"Mi fido di te" dopo aver sussurrato queste parole, Clara si addormentò tra le sue braccia e il Dottore la poggiò delicatamente a terra.
"ed ora?" chiese Sara;
"aspettiamo...Clara è sempre eccellente in questi casi2 sospirò per distribuire la tensione ed aspettarono.

Clara si svegliò su un prato, al buio, focalizzando pian piano che si trattava di una foresta nebbiosa, si alzò, si ripulì dalla polvere e ricordò cosa doveva fare.
"Dottore, non so se mi senti -cominciò a parlare tra sè e sè- ma questo non è affatto un sogno...Dave! Dave? Dave dove sei?" si incamminò alla ricerca di Dave, era nella notte, ma non c'era freddo o altro, forse perchè era un sogno.
"Clara?" la voce di Dave si materializzò nella nebbia, Clara corse verso di lui per spiegargli cosa dovevano fare;
"Oh Dave, ti ho trovato"
"che succede?"
"ti sei addormentato, sono entrata nel tuo sogno ma ascolta, non abbiamo tempo, neanche un po', dobbiamo trovare un Synix"
"quelle creature?2
"esatto, devi prenderne uno, basta un contatto, io avvertirò il Dottore, anche se non so come -si fermò un attimo- e lui ci sveglierà, portando un Synix fuori dal sogno possiamo distruggere tutti i restanti"
"oh, d'accordo..2
"dimmi, cos è che ti fa più paura?" neanche il tempo di finire la domanda, che un rumore si avvicinò, un fremito misto tra un ruggito e un ringhio.
Clara e Dave si voltarono con cautela, stupiti entrambi da cosa videro: una creatura irriconoscibile, nemmeno Clara l'aveva mai vista.
"Cosa diavolo è?" chiese Clara;
"bè, da piccolo c'era una leggenda in questa foresta che mi aveva spaventato, riguardava i rettili mandriani"
"vuoi dire... -Clara cominciò a indietreggiare, riuscendo a distinguere la creatura apparsa davanti a loro-...dei..serpenti bipedi...enormi-nemmeno lei credeva a ciò che erano-... con della mani, no aspetta, mani con dita di lame...serpenti con delle lame al posto nelle dita?!" urlò Clara contro Dave, come ad incolparlo di una tale paura.
"in teoria, corrono, molto velocemente.."
"Dave... -Clara e il giovane si guardarono- Corri!" cominciarono a correre a perdifiato, senza sapere nemmeno dove stessero andando, i rettili mandriani li seguivano, alti come un uomo, armati delle loro lame e con i loro ghigni terrificanti.
"Dottore! Dottore!" Clara cominciò ad urlare all'impazzata, non sapendo se il Dottore potesse sentirla.
Il suo corpo dormiente emise un sospiro, il Dottore le si avvicinò e si inginocchiò vicino a lei;
"Clara...-sussurrò, squadrandola dalla testa ai piedi in attesa di un segnale, le prese una mano tra le sue- andiamo Clara..parlami, parlami Clara parlami, parla parla parla parla parla" continuò a sussurrarle, cercando un messaggio sul suo corpo disteso.
Intanto, la corsa di Clara e Dave continuava, ad un certo punto, la foresta si fece fitta, troppo per permettere ancora ai due di correre.
Si fermarono.
"Dave, devi prenderlo"
"non posso Clara, non ce la faccio"
"no invece, devi farlo" Clara cominciò ad alzare il tono della voce, andò vicino a Dave e gli prese il volto, nonostante fosse più alto di lei e avesse i suoi stessi anni.
"Dave, non ti farà nulla, te lo prometto io e anche il Dottore, vai, devi prenderlo", Dave guardò sopra la testa di lei "Clara!" gli urlò, la ragazza si voltò alzò le braccia per difendersi ma un rettile mandriano le afferrò il polso.
Clara sbiancò, anche se il rettile sembrò non attaccarla, cominciò a sussurrare.
"Dave...devi prenderlo...ora..."
"non posso" indietreggiò.
"Non mi attacca, non mi conosce...non è questa la mia più grande paura...no...non ho paura, non ho paura...non ho paura vero?" il rettile ruggì in faccia a Clara che chiuse gli occhi per lo spavento :"Dave!".
"non ci riesco!" urlò Dave piangendo.
Il rettile alzò l'altra mano, puntò le lame verso Clara e le incise dei tagli sul braccio.
"Dave!" urlò Clara dolorante, non riusciva a liberarsi dalla morsa.
Il Dottore continuava a tenere la mano di Clara, ma il suo corpo non reagiva.
"D'accordo io la sveglio"
"Dottore no...c'è anche mio nipote lì"
"Sara, non posso perdere Clara, io..." il suo discorso venne interrotto dalla mano inerme di Clara che divenne insanguinata, il Dottore si accorse che il braccio le sanguinava e che la ferita era profonda, ma non si svegliava perchè era un sonno provocato dagli occhiali sonici.
"Ohh! Clara! -lasciò la sua mano e prese il suo viso tra le mani, le sporcò il volto con il sangue e cominciò a smuoverla- Clara Clara! Clara! Svegliati Clara andiamo!"
"Dottore! è il sogno di Dave, forse se sveglia lui!" intervenne Sara terrorizzata dalla situazione.
Il Dottore guardò Dave e infilò gli occhiali sonici: "Stupido budinocerebrato -imprecò mentre li indossava- svegliati!" gli urlò e Dave spalancò gli occhi, scattando seduto e respirando faticosamente.
Clara fece la stessa cosa, scattò seduta andando a collidere contro il petto del Dottore, il dolore della ferita era così forte che sbattè un pugno contro la spalla di lui. Tremava, tremava incontrollata.
Il Dodicesimo le prese il polso tranquillizzandola, Clara respirava a fatica, tremava e piangeva, spaventata dalla sua ferita.
"è tutto a posto, Clara..è tutto finito" la calmò il Dottore mettendole una mano tra i capelli e poggiandole la testa alla sua spalla. 
Anche lui per lo spavento respirava a fatica, Sara strinse Dave, c'era tanto terrore in quella stanza.
Clara guardò il suo braccio, cominciò a piangere "Dottore.." singhiozzò.
Da Signore Del Tempo qual era, si tolse la giacca nera e la avvolse intorno al braccio di Clara.
"Clara..andiamo al TARDIS, dobbiamo pulire il braccio" Clara annuì, non potè fare altro che lasciarsi guidare da lui, era stordita.
Il Dottore aiutò Clara ad alzarsi, senza dire nulla agli altri due, uscì dalla stanza e si diresse al TARDIS.
Visibilmente molto, molto infuriato.


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Capitolo 5
*** più vicino ***


-Dream no more-

In silenzio, il Dottore sfilò la giacca dal braccio di Clara e cominciò a pulire il sangue e disinfettare, erano 4 evidenti tagli, come i graffi di un enorme felino.
Clara guardava il Dottore prendersi cura di lei, la minuziosità delle sue mani segnate che la curavano, le provocò un sorriso, tutta la tensione precedente...svanì.
"Ecco, dovrebbe andare" sospirò il Dodicesimo ancora sotto shock, più di lei probabilmente.
Clara guardò soddisfatta la fasciatura e si complimentò "però, bel lavoro!"
"sono pur sempre un dottore, no?" aggunse lui mettendo via la giacca insanguinata.
"vado a prendere una maglia, niente camicia bianca e gilet" Clara annuì, il Dottore ha sempre tenuto alla sua immagine, l'ultima cosa che voleva erano tracce di sangue sulla camicia bianca.
Bussarono al TARDIS, Clara esitò un momento, schioccò le dita e aprì le porte ricordando quanto potesse trovarsi al sicuro lì dentro.
"Dave.."
"Clara..ciao...come stai?" imbarazzatissimo,
"meglio, stai tranquillo, tu?"
"io...oddio Clara, mi dispiace, sono imperdonabile"
"hei, tranquillo, davvero"
"Clara, che ne.." il Dottore tornò nella sala centrale, intenzionato a chiedere il parere di Clara sulla sua maglia nera, la presenza di Dave lo irritò profondamente.
Dave non sapeva cosa dire: "Dottore...io.."
Il viaggiatore guardò Clara visibilmente agitato, si incamminò verso Dave con aria minacciosa.
"Dottore... -Clara lo seguì-..Dottore, fermo!" lo prese per il braccio e fermò la sua camminata che chissà in cosa sarebbe sfociata.
Dave si spaventò e indietreggiò senza dire nulla, sentiva addosso a sè tutta la colpa dell'accaduto: chiedere scusa è inutile.
Il Dottore prese un respiro marcato e lo avvertì "Sai..Dave, perchè non ti lascerei mai e poi mai viaggiare con noi? -Dave abbassò lo sguardo e il Dottore fece un altro passo verso di lui parlando lentamente per scandire ogni lettera- perchè dopo la dimostrazione della tua stupidità e codardia..."
"Dottore, smettila.." lo ammonì Clara, ma il Dottore continuò : "sai solo abbassare lo sguardo davanti a me, io non porto con me chi abbassa lo sguardo, chi non affronta le proprie paure e chi vive nei sogni -Dave alzò lo sguardo e il Dottore concluse- ma non sai fare neanche quello a quanto pare". 
Concluse il discorso.

Clara abbassò lo sguardo e poi guardò Dave che aggiunse:
"Scusa Dottore, ho appena perso mio cugino...scusa se ho paura" con un tono di arroganza, come se stesse per riprendersi la parte della ragione che gli spettava.
"Fuori-dal-mio-TARDIS" sillabò, a queste parole Clara sospirò e chiuse gli occhi.
"Adesso" dopo quest'ultima parola minacciosa del Signore Del Tempo, Dave annuì e uscì dalla cabina.
Il Dottore lo seguì con lo sguardo finchè non fu fuori, si girò e riprese il libro tirato fuori qualche ora prima, si avviò verso la biblioteca per metterlo a posto.
"Dottore.." Clara si voltò e cominciò a seguirlo attraverso i corridoi.
"Dottore...aspetta" ancora una volta lo afferrò per il braccio e lui si fermò permettendole di continuare a parlare: "Dottore, ha ragione...ha perso suo cugino, non puoi essere arrabbiato con lui..."
"Clara, se non te ne fossi accorta hai corso un rischio, un rischio nasce da un pericolo, un pericolo nasce dalla disattenzione o stupidità di qualcuno, Dave è lo stupido, mi arrabbio con lui, fine" fece per incamminarsi di nuovo verso la biblioteca e Clara continuò a parlare;
"non puoi biasimarlo perchè è spaventato...dal...restare solo";
Il Dottore fermò la sua corsa, non si voltò verso Clara, ma la rispose dopo interminabili secondi di silenzio:
"Lo sono anche io" detto questo andò in biblioteca, ma Clara non lo seguì.
Di nuovo nella sala centrale, tutti e due, il Dottore lavorava ai motori sotto la consolle, Clara stava seduta sulle scalette a osservarlo lavorare.
è sempre indaffarato il Dottore, ha sempre qualcosa da fare, a volte Clara si chiede, se anche lui avesse voglia di staccare un attimo, fermarsi a pensare 'aspetta'.
Proprio perchè è sempre al lavoro, Clara non potè fare a meno di chiedergli:
"Cosa stai facendo?"
"La sveglio"
"posso esserti utile?"; il Dottore posò gli attrezzi, sospirò e la guardò, con il volto segnato tra la vergogna e il dispiacere, forzò un sorriso e disse :"certo! Vai fuori, quando avvertirai dei bagliori violacei in cielo, torna qui e chiamami";
Clara sorrise, alzò un sopracciglio stupita, "Perchè?".
Il Dottore la guardò sorridendo ancora una volta, "Perchè c'è l'alba di Oblivia, non possiamo perdercela".
Clara sorrise e uscì.
Poco lontano dal TARDIS c'era Dave, seduto sul prato, sapeva che si sentiva in colpa così decise di andare a parlargli.
"Aspetti l'alba?"
"Clara..si, mi piace sempre guardarla" Clara si sedette accanto a lui, incredibile come la sua figura, risultasse minuta anche vicino ad un coetaneo.
"Ascolta..lui sembra scontroso, anzi...a volte sa esserlo davvero bene -Dave annuì guardando il cielo- ma fidati...ha un grande cuore, talmente grande che direi che uno non gli basta" Clara sorrise.
Il vento cominciò ad alzarsi, piacevole e leggero, Dave la guardò e gli sorrise.
"gli vuoi molto bene?"
"mh...si" Clara non spegne mai il sorriso quando parla del Dottore.
"sicuramente è molto fortunato ad averti"
"oh lo è, ma non per me, è molto fortunato ad avere chiunque...credo che da solo non riuscirebbe a fare molto"
"avere chiunque, in che senso?"
"vedi, io sono una passeggera di turno.." i suoi occhi fissarono il cielo, quasi ferita da quelle parole, oh Clara, Clara Oswald: finirà tutto anche per te, ma non ora.
"sembri triste.."
"è che...mi spaventa l'idea di doverlo...dover smettere tutto questo, noi viaggiamo, vediamo cose che probabilmente nessuno vedrà in mille anni di quanto facciamo noi in pochi giorni..."
"hai mai pensato che lui viaggiasse con te solo per compagnia? Che sarà pronto da un momento all'altro a sostiturti?"
"sostituirmi? -lo sguardo di Clara si fece cupo- Dave, non stiamo parlando di merce, sono anzitutto sua amica e ora sono io a viaggiare con lui adesso...non viaggia con persone per compagnia per poi sostiturile, lui vuole offrire la possibilità di scoprire meraviglie"
"non intendevo questo...scusa"
"lasciamo stare".
Un attimo di silenzio scese tra i due.

"Io non sostituirei mai una come te... -Clara lo guardò, infastidita ma non troppo- ...come compagna di viaggio intendo" Clara rispose con un sorriso cinisco e forzato.
D'improvviso, le luci violacee popolarono il cielo, Clara si alzò e corse verso il TARDIS senza dire nulla.
"Dottore!" urlò entusiasta spalancando le porte del TARDIS;
"Si?" rispose lui da sotto il motore;
"Le luci viola!" si sentì qualche rumore, il Dottore salì di corsa gli scalini, si pulì le mani con uno strofinaccio, lo lanciò all'aria e corse all'esterno con Clara.
I due chiusero la porta del TARDIS dietro di loro con gli occhi al cielo, Clara si appoggiò alla macchina e il Dottore guardava il suo viso illuminato dal violaceo caldo che colorava il firmamento.
Dopo anni, Clara guarda sempre tutto come una bambina e il Dottore ama questo lato di lei;
"Vuoi vederlo più da vicino?" chiese a voce bassa;
"il TARDIS può ripartire?" chiese Clara entusiasta;
"mh...solo piccole distanze"
"andiamo!" Clara tornò dentro e il Dottore la seguì.

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Capitolo 6
*** le verdi luci di Oblivia ***


-Dream no more-

"Okay, direi qualche piede in alto nel cielo...ci siamo" abbassò una leva, e il dolce suono del TARDIS ricominciò a farsi sentire, pochi secondi di viaggio.
Il Dottore guardò Clara e sorrise "a te l'onore".
La ragazza sorrise di rimando e corse ad aprire le porte.
Il TARDIS era sospeso nel cielo, talmente in alto che le luci sembravano essere sotto di loro.
Il Dottore aprì l'altra porta ed entrambi si sedettero sul pavimento del TARDIS con i piedi all'esterno.
"eccole, le luci verdi di Oblivia, famosissime in tutto l'universo conosciuto"
"E in quello non conosciuto?" chiese Clara mentre erano seduti, con uno sei suoi sorrisetti più dolci che potesse sfoggiare;
Il Dottore alzò le spalle "Non lo so, non ho ancora chiesto a nessuno del posto";
Sorrisero.
"Dottore, come sconfiggiamo i Synix?"
"Dovremmo riprovare con Dave o con chiunque altro...ma stavolta vado io"
"Dai smettila"
"Clara..."
"perchè sei così? Ho l'impressione che tu non abbia più fiducia in me, sembre che ti spaventi mandarmi...come posso dire...'all'attacco' è per quello che è successo su Skaro?"
"vedi...ho messo in pericolo tropper persone, ma tu -la guardò- no, non te"
"Dottore, non saresti mai capace di mettermi in pericolo"
"...non che io non abbia fiducia in te...è che vedi, a volte tutto questo mi stanca, in 2000 anni o non so quanto, hanno rischiato troppe persone per me, per la mia stupidaggine o codardia, ho due cuori, uno conservato sempre per loro, ma non so per quanto ancora riusciranno ad entrarci tutti quelli che...mi lasciano, sento che potrebbe esplodere da un momento all'altro specialmente se...-la guardò qualche istante e poi distolse lo sguardo- se ci etrassi tu...io mi fideo di te, davvero"
"allora lascia andare me nel sogno di Dave, o di chiunque altro".
Il Dodicesimo abbassò lo sguardo e sospirò, dopotutto lui sa che Clara è indiscutibile, ha imparato tanto dai loro viaggi, ha la testa dura e lei non dice mai di no ad un obiettivo che si è imposta.
Clara tiene sempre le mani in tasca, come a volerle nascondere, il Dottore ha le tasche più grandi all'interno, tutto quello che ne tira fuori sorprende sempre quella ragazzina, è come se le tasche dei loro indumenti, conoscessero per bene tutti i loro viaggi.
Il Dottore ne estrae oggetti assurdi, bambole, carte, palline da tennis, cucchiai.
Come se l'abbandono di Clara lascerà uscire da quelle tasche solo la polvere, è questo che resterà di entrambi: solo polvere.
La verdi luci di Oblivia popolano il firmamento, come un'aurora boreale, non ci sono rumori, forse solo quelli dei pensieri, meravigliose luci fredde e luminosissime.
Rimasero incantati a guardare lo spettacolo fino a che i bagliori non sparirono in violacee sfumature.
Tante sfumature.
"Bene...-il Dottore abbassò lo sguardo-andiamo", si diede una spinta con le mani e tornò nel TARDIS seguito da Clara.
"Oh Dottore, mi stupisci ogni volta, sono spettacolari!" il Dottore sorrise, lo compiaceva sempre vedere Clara stupita.
Tirò un respiro profondo e, ripensando al dialogo precedente concluse:
"Non Dave, Clara, ci serve qualcuno di più coraggioso o più scaltro"
"vado io?"
"d'accordo" sospirò rassegnato il Dottore.
Il TARDIS tornò a terra, poco distante da dove Dave stava guardando l'alba, ma non c'era.
Anzi, tutta la folla adunata per guardare l'alba non c'era.
Clara e il Dottore si incamminarono lungo il prato, Dave li vide da lontano e gli corse incontro.
"Hei! Pensavo ve ne foste andati!" Clara lo guardò scettica, come per correggerlo
"Siamo andati a vedere l'alba...da un altr' punto, appena corsa via da te..poco fa"
"poco fa?? Clara sono almeno due giorni che siete via!".
Clara aggrottò la fronte e il Dottore spalancò gli occhi, un brivido di terrore percorse la sua schiena, socchiuse la bocca e indietreggiò.
"Dottore? -Clara si voltò verso di lui, il Dottore la fissò terrorizzato- Dottore mi spaventi...".
Il Signore Del Tempo tirò fuori gli occhiali sonici, li indossò e prese la mano di Clara.
"40 minuti -sibillò tremante- hai 40 minuti di veglia" la fissò e Clara sfoggiò uno sguardo di pitetra specchiato negli occhiali sonici.
40 minuti Dottore.
40 minuti per trovare un Synix e tirarlo fuori.
40 minuti per salvarla.
 

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Capitolo 7
*** Paura ***


-Dream no more-

"D'accordo, clama....calma calma calma..." gesticolava il Dottore agitato.
Clara non voleva spaventarlo, cercò di restare calma, ma la sua voce tremava.
"Dottore...dobbiamo entrare nel sogno di qualcuno...adesso"
"sto pensando, sto pensando" cominciò ad irritarsi.
"Cerchiamo qualcuno che ha sonno" guardò i due, afferrò la mano di Clara e la avvertì:
"Dobbiamo correre Clara, ora più che mai" la ragazza impossibile annuì.
Cominciarono a correre, il Dottore non lasciò la sua mano neanche un istante, Dave li seguiva.
Cercarono, ma nessuno voleva aiutarli, troppo spaventati da ciò che poteva accadere.
20 minuti.
Gli abitanti erano come allenati a non dormire, dormivano pochi minuti e si svegliavano con i mezzi più forti, spegnevano fiammiferi sulla pelle o si provocavano dolore.
10 minuti.
Arrestarono la loro corsa, Clara lasciò la mano del Dottore e si fermò barcollando e respirando a fatica.
"Dottore, io non ce la faccio", il Dottore fece qualche passo verso di lei, le prese il volto e la incitò ad ascoltarlo, ma Clara ciondolava tra le sue mani.
"Clara ascoltami...-la scosse-non devi, chiaro? Non puoi, non abbandonarmi, la tua vita non dipende da me, dipende da te, dipende adesso, resisti, lo so che puoi farcela andiamo..."
Clara sospirava, le palpebre erano come due piume legate ai sassi, il desiderio di lasciarsi andare e dormire il più possibile si era impossessato di lei, non desiderava altro che un dolce, intenso e lungo sonno...
"Clara! -urlò il Dottore- sei la mia ragazza impossibile, resta sevglia!".
Non capiva nulla, tranne quelle bellissime parole.
"Proviamo con Sara" propose Dave,  il Dottore lo fissò, si portò un braccio di Clara alle spalle, senza metterla in braccio per paura di farla addormentare prima, corsero a casa sua.
"Sara! Sara!" chiamò il Dottore trascinando Clara insonnolita.
Sara allarmata corse alla porta dal piano di sopra, il Dottore affidò Clara a Dave.
"Che succede? oh Dottore, siete tornati!"
"Sara, Clara è in pericolo, devi addormentarti, solo tu puoi aiutarci, ti scongiuro"
Il Dodicesimo che ancora una volta, torna a scongiurare, a scongiurare per la sua Clara.
Sara era come pietrificata, ma voleva aiutarli "ecco io..."
"Dot..Dottore" il sospiro strozzato di Clara attirò il suo sguardo.
"Vieni a....prendermi" detto questo Clara cadde a terra.
Addormentata.

Un cuore fermo, in quell'istante di terrore.
"Clara...-sospirò inginocchiato accanto a lei cercando di svegliarla...- Clara...-prese il suo viso tra le mani e cominciò a chiamare a gran voce- Clara! No Clara, andiamo...svegliati Clara!".
Shiaffeggiò delicatamente, scuoteva, scrollava, la apriva le palpebre.
Ma chi ti sveglia da 20 ore di sonno arretrato?
"Ho sbagliato coordinate, ho messo l'alba del giorno dopo- cominciò a disperarsi senza mai smettere di guardarla- non te Clara, non te..."
Ricordava Amy e Rory, quell'abbraccio preoccupato prima di arrivare a Manhattan, prese la testa di Clara e la portò al suo petto con gli occhi lucidi.
"Oh Clara...la mia Clara" strinse gli occhi e capì che doveva darsi da fare.
Tirò fuori gli occhiali sonici.
Dave e Sara lo guardono preoccupati.
"Andrò io nel suo sogno, sono l'unico in grado di farlo -Dave si risentì, il Dottore si alzò in piedi e lo guardò- tu, appena ti faccio un segno, indossa gli occhiali, guarda Clara e pensa alla parola... -deglutì, chiuse gli occhi e concluse-...Soufflè".
"D'accordo".
Detto questo il Dottore si sedette accanto a lei e si avvicinò al volto di Clara, dopo averla sistemata a sedere sul pavimento.
Poggiò la fronte alla sua e cercò di addormentarsi, ma non funzionò.
Si conoscevano da troppo tempo per un semplice contatto.
Timidamente, il Dottore capì cos era necessario: le prese il volto con le mani, respirò tremante e le sfiorò le sue morbide labbra, per poi spingerle contro le sue.
Il suo corpo cadde addormentato ma si svegliò nel sogno di Clara.
Erano svegli, vicinissimi e con le labbra ancora toccate.
ll baciò durò qualche istante nel sogno, perchè sembrava che entrambi volessero prolungarlo, per poi rendersi conto della situazione.
Quando le labbra si fermarono, entrambi spalancarono gli occhi, il Dottore staccò le mani dal volto di Clara e come due corpi con la stessa carica elettrica, si respinsero, imbarazzati.
Il Dottore rimase con la bocca oscchisa e le braccia spalancate, Clara aveva lo stesso identico sguardo che aveva appena si era rigenerato.
"Mi hai...baciata" disse lei incredula, occasione per il Dottore di rifare l'imbarazzo.
Si sistemò la maglia e si schiarì la voce.
"Tu hai arrossito" aggiunse picchiettandole il naso.
Clara sorrise brillantemente e si lanciò tra le sue braccia, sapeva che il Dottore non l'avrebbe abbandonata, il suo compagno ricambiò il gesto sorridendo.
"Sei venuto a salvarmi" disse lei
"Come sempre, Clara Oswald" rispose con un tono soddisfatto.
Erano in una stanza grandissima e luminosa, completamente piastrellata da mattonelle bianche candide, non vi erano luci, nè finestre, ma era comunque luminosa.
"Dove siamo?" chiese lei.
"beh, questo è il tuo sogno, non il mio, dimmelo tu"
"non mi conosco bene Dottore...aspettiamo il Synix?"
"Suppongo di sì, a meno che tu...non abbia paura...-si guardò intorno sarcastico- di piastrelle e...stanze bianche? Prendiamo una mattonella!"
Clara alzò gli occhi e guardò il Dottore scuotendo il capo.
All'improvviso sul fondo della parete sinistra alcune piastrelle si aprirono, era il momento.

"Andiamo, Ragazza Impossibile, cos è che ti fa più paura?" si domandò il Dodicesimo, fissando quel punto della parete e bloccando la lingua tra le labbra, impaziente.

In effetti era un lato di Clara che lo incuriosiva molto.
Ma purtroppo, non stavolta.
Una figura venne fuori da quella crepa.
Slanciata come lui.
Oscura, come lui.
Il Signore del Tempo, come lui.
Il Dodicesimo, venne fuori da lì, provocando stupore e delusione.


Ecco il Dottore, il Dodicesimo: la più grande paura della Ragazza Impossibile.

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Capitolo 8
*** fine ***


-Dream no more-

"No..." sussurrò Clara.
Nemmeno lei riusciva a credere ai suoi occhi color nocciola.
Il viso del Dottore cominciò ad avere spasmi incotrollati, la mandibola tremava, le sopracciglia si aggrottarono e i suoi occhi erano lucidi e gelidi.
Non preoferì parola.
Il Synix era immobile a pochi metri da loro, una copia del Dottore, muta e ferma.
Clara guardò il Dottore, spaventata e terribilmente in colpa, improvvisamente lo sugardo terrorizzato del suo compagno si trasformò in deluso e sconfitto. 
Ma quello è un Synix e va portato via.
"Clara...-sussurrò il Dottore girandosi verso di lei-...Io...-scosse il capo- devi prenderlo, io non posso toccarlo, quella è...la tua paura"
"Dottore, io non so come..."
"Prendilo e basta"
"Dottore..-gli prese una mano e lui la guardò- aiutami"
"no Clara, un Synix riproduce perfettamente una paura, quello è a tutti gli effetti...un... Signore Del Tempo...se io lo tocco insieme a te, ci svegliamo entrambi, non  possono esserci Due Signori del Tempo con la stessa rigenerazione, il paradosso sarebbe invalicabile"
"aspetta, ma uno di noi si sveglia comunque portandolo via, se lo tocco e mi sveglio siete comunque in due ad..."
"Se non lo tocchi non ti svegli e...-la guardò con lo sguardo cattivo- ti uccide"
"se io mi sveglio e lo porto via, cosa succederà al te originale?"
"fallo e vediamo, se mi accade qualcosa va bene così, insomma...hai paura di me, giusto?"
"Dottore io non..."
"fallo e basta, fai ciò che ritieni di fare, -indietreggiò- svegliati, portalo via, sonfiggi tutti i Synix e...non saprai cosa può succedere al vero me, resta a dormire e ti ucciderà" detto qeusto era più distante da lei, lasciandole il campo libero.
Il Synix la guardava, una copia del Dottore la stava guardando, immobile.
Il Dodicesimo era colmo di dolore, come è possibile?
Clara si avvicinò lentamente al Synix, a due passi da lui lo fissò e lui fece lo stesso.
"Andiamo Ragazza Impossibile, uccidi il Dottore" sussurrò il Dodicesimo da lontano.
Clara rimase immobile un istante, 'basta toccarlo e svegliarsi' alzò una mano tremante verso il suo sguardo, il Synix la seguì con gli occhi, Clara sospirò tremante.
La sua piccola mano si avvicinò al volto del Synix-Dottore che continuava a fissarla.
Il Dottore guardava la scena.
Finalmente Clara toccò il volto della sua paura, del suo Dottore.
Il Synix poggiò la mano su quella di Clara adagiata sul suo volto e chiuse gli occhi, era una scena tenera, quanto una paura può non ucciderti.
Preso atto del contatto, il Dodicesimo si diede da fare.
"Dave!" urlò,  il suo corpo dormiente sussultò, immediatamente, Dave prese gli occhiali sonici e guardò Clara.
Clara nel sogno si girò verso il Dottore, senza lasciare il Synix, il Dottore annuì.
"Soufflè".
La ragazza si svegliò, tra due Dottori, uno dormiente, l'altro Synix.
Scattò in piedi e il Synix si alzò lentamente.
"State indietro" disse per proteggere Dave e Sara.
Il Synix si girò verso di lei.
"Perchè il Dottore non si sveglia?"
"Mi ha detto di svegliare solo te" disse Dave.
Il Dottore era ancora in quella stanza, ora era il suo sogno.
Le piastrelle, la luce, la grandezza, sparirono, sostituendosi al buio e al freddo.
Si guardò attorno spaventato e agitato.
"No...no" si accasciò a terra in ginocchio e cominciò a tremare.
"Dottore..." sussurrò Clara dalla veglia.
Il Dottore ha paura, ha paura di quel buio, che altro non è che il disegno della solitudine, la paura più grande del Dottore è restare solo.
Il Synix di Clara cominciò a diventare pallido, Clara cominciò a lacrimare e a supplicare il Dottore di svegliarsi.
"Dottore ti prego....non avverare la mia più grande paura"
Aveva sentito le sue parole dal sogno,si alzò in piedi.
In piedi contro la sua paura.
"D'accordo, stupidi incubi, io sono il Dottore, e non ho paura!" Detto qeusto si concentrò e riuscì a svegliarsi.
Balzò in piedi e il Synix-Dottore si voltò verso di lui.
"Morirà lentamente, guardalo, è già pallido" lo derise.
"Dottore...è un Signore Del Tempo".

Una luce dorata riempì le mani del Synix, il suo volto e i suoi piedi.
"Si sta rigenerando? -si chiese il Dodicesimo- ma certo, muore perchè è fuori dal sogno, ma si rigenera perchè è un Signore Del Tempo...".
"Dottore!" lo richiamò Clara.
"Clara -la guardò- dipende da te, sei tu che devi distruggerlo, puoi farlo solo ora, è vulnerabile durante la rigener..." cadde in ginocchio il Dodicesimo.
Perchè lasciar vivere un Signore Del Tempo, quando può rinascere rigenerato?
Clara si spaventò.
"Clara!- urlò il Dottore agonizzante -la tua paura più grande lo uccide!"
La ragazza infilò gli occhiali sonici, decisa, si avvicinò al Synix, lo tocco, ricordò quando il ragazzino col papillon le disse che tutti noi cambiamo e come cambiano i tempi, anche lui deve.

La tua paura più grande Clara? Abbandonarlo.
Infilò gli occhiali sonici:
"Addio" pensò e il Synix scomparve, il Dottore si accasciò completamente a terra sospirando.
Tutti i Synix sono distrutti.
"Grazie, grazie davvero" si congratulò entusiasta Sara quando tutti si ripresero.
Dave si congratulò altrettanto, erano in quella stanza, tranne il Dottore.
Lui era fuori, immobile, vicino al TARDIS, fissando l'infinito.
Lo raggiunsero.
"Dottore, grazie davvero" disse Dave sorridente tendendogli la mano.
Il Dottore la guardò, annuì, guardò Sara ed entrò in silenzio nel TARDIS.
Clara sorrise ai due.
"Dave, non hai bisogno di viaggiare con noi, lascia che i sogni ti portino lontano"
Dave sorrise, si abbracciarono e Clara entrò nel TARDIS, dove il Dottore era seduto sugli scalini adiacenti all'entrata.

Gomiti sulle ginocchia e labbra slle mani chiuse.
Clara entrò sorridente "Okay, niente di riposante, visto cosa succede se proviamo a riposare, Dottore?".
Istanti di silenzio, si alzò e si avviò ai comandi.
"Sì, ho visto -impostò delle coordinate- per questo non lo faremo più" Clara si fece cupa.
"Aspetta, che intendi?"
"ti porto a casa, non ha senso che tu viaggi con me"
"ma che stai dicendo?".
Di nuovo quello sguardo cattivo si modellò sul suo volto.
Abbassò una leva e le luci del TARDIS pullularono.
"Tu...mi temi -camminò lentamente verso di lei- sono il terrore di molti...-Clara indetreggiò con il cuore a mille- ho sempre trovato qualcuno che mi considerasse terrificante- ancora qualche passo- e ora tu mi temi -alzò il capo minaccioso- vattene da me Clara, prima che tu trovi una ragione valida per temermi davvero".
"Dottore, smettila"
"vattene, non tornare sui tuoi passi, allontanati da me"
"non  avverare la mia più grande paura..."
"lo dissi anche mentre dormivo...perchè? Sono io la tua paura, che ci fai qui?"
"Io non ho paura di te" indietreggiando, si appoggiò alla parete del TARDIS.
"dimostramelo" minacciò lui.
"nel mio incubo c'eri tu, ti ho toccato, non mi hai attaccato, per sconfiggere il Synix ho pensato alla parola 'addio' per svegliarti ti ho chiesto di non abbandonarmi...io non ho paura del Dottore"
"hai paura di questa faccia, hai paura di questi occhi e questa pelle..."
"ho paura di perderti"
Silenzio.

Il Dottore indietreggiò;
"cosa?"
"la mia più grande paura non è il Dottore, ma lo è perderlo...e so che anche tu hai paura di..."
"non ho paura di perderti"
"...di stare solo"
Il suo cuore si calmò, quelli del Dottore anche.
Lui sorrise :"Non sono un grancheè come minacciatore, vero?"
"assolutamente no, ma con un po' di esercizio"
ede entrambi risero.
"D'accordo, un pianeta pieno di vita, energia e bla bla bla, però prima devi dormire"
"ah d'accordo...Dottore?"
"Si?"
"posso confermarti che...Jane Austen era una baciatrice eccezionale, ma tu...lo sei di più"
un nuovo sorriso.

Mentre lui smanettava le coordinate, Clara lo abbracciò da dietro.
"Clara Oswald...non sei più la Ragazza Impossibile"
"Ah no?"
"sei...colei che mi protegge dalla paura"
"Finchè sarai con me Dottore, non posso avere paura"

Finchè saranno insieme, non potranno avere più paura, nè dell'abbandono, nè di restare soli, perchè l'uno...è la paura dell'altro.

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