Vacanze

di Kay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 nell'albergo ***
Capitolo 2: *** 2 il primo giorno di vacanza ***
Capitolo 3: *** 3 tutti pazzi per Aì ***
Capitolo 4: *** 4 l'ex ragazza di Kei ***
Capitolo 5: *** 5 l'unica che abbia mai amato ***
Capitolo 6: *** 6 quattro coppie sotto il tetto di un hotel ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** 1 nell'albergo ***


CAPITOLO 1 NELL’ALBERGO Alcuni blader, che hanno partecipato al terzo torneo mondiale di beyblade, avevano deciso di trascorrere una vacanza in un hotel in Russia. In una bellissima cinquecento sporting blu con le strisce rosse, quattro ragazzi parlavano… Aì: si può sapere quando arriveremo a destinazione? Takao: con la velocità a cui viaggia Kei, dovremo arrivare all’hotel tra un mese o due! Kei: spiritoso! Manca solamente un quarto d’ora per tua informazione! Erano arrivati ad un semaforo, quando incrociarono un’auto a loro familiare. La fiat punto di Lai. Lai: ehilà! C’incontriamo già prima di arrivare? Kei: ma guarda un po’! Rei(sbucato da un finestrino): non è che potete darci un passaggio? La nostra benzina comincia a scarseggiare, e pensavamo che tu… Takao: certo salite pure! Kei: “perché non ti ho più ammazzato?!” d’accordo, ma quanti siete? Lai: quattro. Kei: andiamo bene! Aì sveglia Yuri e digli di fare spazio! I quattro ragazzi entrarono nell’auto di Kei (che faceva fatica a camminare! ndKei). Alla guida c’era Kei, a fianco Lai, dietro, seduti una sopra l’altro, Aì e Yuri, Mao e Rei e Hilary e Takao. Mancavano dieci minuti, quando Takao notò un’auto della polizia che li seguiva. Takao: non per qualche problema, ma ci sarebbe un’auto della polizia che vuole che accostiamo. Hilary: ma come fai a vederla se non la vedo io che sono sopra di te? Takao: dallo specchietto di Lai! Kei: andiamo bene! Se quelli ci beccano ci rifilano una multa perché siamo otto in una cinquecento e un’altra per guida senza patente! Aì: ma non potevi portare la tua Alfa Romeo 156!? Kei: era dal meccanico. Aì: la Golf? Kei: c’è l’ha mio padre. Mao/Hilary: Kei! Semina quell’auto!!! Lai/Yuri/Takao: ci sta raggiungendo! Dopo tanti sforzi, Kei riuscì a seminare l’auto della polizia, a lasciare gli amici ad una fermata d’autobus e a ripartire senza danni alla cinquecento. Kei: sia lodato Gesù Cristo! Aì/Yuri: oggi e sempre sia lodato! Kei: ora andiamo a quel dannato hotel! Qual era la strada giusta? Takao: forse ce la vuole dire lui. Tutti: lui chi?! Fecero in tempo a voltarsi, per rivedere l’auto della polizia di prima affianco a loro. Questa volta, Kei fu costretto a fermarsi. Dall’auto scese un poliziotto con gli occhiali da sole. Boris(ovvero il poliziotto): bene, bene, volevate fare i furbi? Scendete tutti dalla macchina! I ragazzi scesero uno per uno mentre il poliziotto li contava. Boris: allora, uno… due… tre… quattro… e… egli altri dove li avete messi? Nel cofano?! Kei: molto spiritoso da parte sua! Boris: ma sta zitto! Ti becchi una multa per non aver obbedito ad un poliziotto, una per eccesso di velocità e una per guida senza patente! Ah mi dispiace “caro mio”! Tutti: caro mio?! Aì: non è che sei gay? Boris: ma cosa ti salta in mente?! No! Takao: e perché gli hai detto “caro mio”? Boris: vabbè niente multe, potete andare. “ci manca solo che questi vadano a dire in giro che sono gay! Che figura ci farei con il comandante che non accetta al lavoro uomini così?!”. Finalmente i quattro ragazzi arrivarono all’hotel con mezzora di ritardo. C’erano tutti: Lai, Gao, Rei, Mao, Hilary, Daichi, il professore, Max, Emily, Steave e Eddy. Li stavano aspettando. Lai: che vi è successo? Yuri: è una storia lunga! Tutti e quindici entrarono nell’hotel alla reception, dove li accolse un uomo, l’alberghiere. Alberghiere: siete voi i ragazzi che hanno prenotato per dieci giorni? Tutti: si. Alberghiere: bene, fanno 900.000 rubli. Tutti: che cosa?! Kei: niente sconti? Alberghiere: o pagate in contanti o ve n’andate! Kei: quanto avete? Tutti: zero euro, rubli, lire, franchi o quello che sono! Alberghiere: allora? Kei: ho capito! Pago io! Va bene la carta di credito? Alberghiere: hai un conto corrente tutto tuo? Kei: è di mio nonno, il presidente della Hito, il signor Hiwatari, per informazioni rivolgetevi al monastero di Vorkov. Alberghiere: stanza n. 30, 31, 32, 33 e 34. Kei: grazie! Alberghiere: se si rompesse qualcosa la paghereste voi! Le stanze erano le uniche quattro su un corridoio, anzi, su un piano. Kei: allora, nella 30 ci andranno io e Takao; nella 31 Max e Rei; nella 32 Mao, Hilary, Aì ed Emily; Eddy, Yuri e Steave nella 33 e nella 34 il professore, Lai, Gao e Daichi. Siccome era tardi, i ragazzi entrarono nelle proprie camere e si prepararono per andare a dormire. Nella n. 30… Takao: decidiamolo in modo definitivo! Kei: hai ragione! Al mio tre! Takao/Kei: carta, sasso… Takao: forbici! Oh no! Hai buttato sasso! Kei: si, quindi entro prima io! Takao: ma il phon? Kei: me lo ha prestato Aì. Takao e Kei avevano deciso di farsi la doccia e, mentre si giocavano a chi dovesse entrare per primo, avevano lasciato aperta la doccia per aspettare che diventasse fredda. Purtroppo al box non c’erano gli sportelli, quindi tutta l’acqua era caduta sul pavimento! Loro due, nel frattempo, si erano spogliati. Kei: ormai dovrebbe essere calda! Io vado, tu aspetta qui e non provare ad aprire la porta! Takao: certo e tu vedi di non finirti l’acqua calda, lo so come sei abituato a casa tua, ore e ore nella vasca da bagno, t’immergi e non continuo! Kei: se tu hai la vasca da bagno piccola non è colpa mia! Ora vado. Kei entrò nel bagno, fece due passi e scivolò sull’acqua a terra sbattendo la testa al bidè. Takao vide la scena e quando stava andando verso Kei sentì bussare, anzi tirare calci, alla porta. Tutti(da fuori): Takao! Kei! È successo qualcosa?! Takao: nulla mi è caduto il phon nel lavandino! Tutti tornarono nelle loro camere. Aì era rimasta a disfare le valigie e Mao le raccontò tutto quando torno (pettegola! ndTakao). Aì andò su tutte le furie, sfondò la porta della camera 30 e… Aì: allora chi ha f… ah! Takao copriti immediatamente! Takao si legò velocemente un asciugamano alla vita. Aì: si può sapere cosa ci facevi senza niente addosso?! (si voltò verso il bagno) e perché Kei è anche n-nudo e s-senza v-vestiti?! Takao: volevamo farci una doccia, ma quando lui è entrato è scivolato, ora ha perso i sensi! Aspettami qui che vado a prendere una bottiglietta d’acqua sotto al bar. Aì: no, aspetta Takao! Takao era ormai sceso. Aì cercava di svegliare Kei, quando passarono Rei e Max e la videro. Rei: ma cosa fai? Aì: che ho fatto? Max: avete la porta aperta! Rei: almeno potevate mettervi sul letto e chiudere a chiave la stanza! Aì: no, non è come credete! Max: si, certo e Draciel è una tartaruga di fuoco! Aì: ma è svenuto! Rei: non credevo facessi quest’effetto! Aì: teste di rapa è scivolato perché c’era il pavimento bagnato, ha sbattuto e ha perso i sensi! Kei in quel momento si svegliò e si trovò accanto Aì. Divenne più rosso dei capelli di Yuri, quando si accorse d’essere nudo. Kei: oh! Aì scusami, i-io n-non pensavo che t-tu… Max: oh mio buon samaritano, ma l’avete sentito? Bastava alzarsi, prendere un asciugamano e legarsela alla vita! Takao era entrato in quel momento. Aì: io vado, ci vediamo! Takao: il phon non era rotto comunque! Aì: ok! Notte! La ragazzina rientrò nella sua camera.

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Capitolo 2
*** 2 il primo giorno di vacanza ***


CAPITOLO 2 IL PRIMO GIORNO DI VACANZA Il giorno dopo, i ragazzi scesero alle 7.00 am a fare colazione, tutti tranne Kei e Takao. Rei: ma che fine hanno fatto quei due? Eddy: sono andati ad imboscarsi! ^__^ Aì: si, come no? Takao starà ancora dormendo e Kei… Yuri: ne starà approfittando! Ah ah ah! (XD°°°) Ahia! Perché l’hai fatto! Aì: Kei si starà ancora lavando o starà tentando di svegliare Takao! Yuri, se non vuoi anche l’altro occhio nero devi solo stare zitto! è.é Intanto, nella camera n. 30… Kei: no, no, no e no! .///. Takao: ma perché? Kei: perché no! o///o Takao: cosa ti costa farlo? Kei: la vita! Takao: dai, ora scendiamo sotto e gliele chiedi. Kei: no! Takao: senti, io ho fame! Quindi andiamo giù, chiedi scusa ad Aì per ieri e poi non mi rivolgi più la parola! Quando ho fame, ho fame! Kei: e lasci perdere gli amici anche se sono nei guai. -__- Takao: ti ha solo visto nudo! Kei: non puoi capirmi… -__- I due scesero a fare colazione. Tutti avevano già finito di mangiare. Kei/Takao: buongiorno! Yuri: com’è andata? Kei ti ha…! Ahia! Aì grazie a te ho due occhi neri ora! Aì: no, è colpa tua! Parli sempre a vanvera e critichi Takao perché non pensa mai a quello che dice!? Ti sei mai fatto un esame di coscienza? Yuri: scusa. Takao: ecco, hai visto Kei? Yuri non ci ha messo tanto a scusarsi! Kei: ok, ora glielo dico! Kei si avvicina ad Aì. Kei: Aì, i-io volevo chiederti s-scusa per ieri sera… o///o Aì: ti ho già detto che non fa niente! Eddy: che è successo ieri sera? Takao: le ha rotto il phon! ^__^ Emily: che vogliamo fare stamattina? Mao: giochiamo al gioco della bottiglia! Gao: io vado ad ordinare dei panini. Tutti: perché? Gao: pranzeremo a panini in una camera, così potremo giocarci tutto il giorno! Tutti: ottima idea! Gao tornò dopo mezz’ora con i panini. Ce n’erano una trentina! Poi raggiunse gli altri, che erano riuniti nella camera sua, perché era la più spaziosa. Hilary: raga c’è troppo disordine in questa camera! Mise tutti gli oggetti in circolazione sotto un letto. Dopo un po’ ci si sedette sopra! CRACK! Hilary: ops! Che ho rotto? Tutti: bo! è__é Si erano disposti tutti a cerchio, poi. Eddy era quello che girava per primo la bottiglia. Aveva scelto “schiaffo” ed era capitato a Gao. Quest’ultimo fece girare di nuovo la bottiglia scegliendo “bacio rosso”(cioè sulle labbra) ed era capitato a Steave! Tutti: bacio rosso a Steave! Gao: c’è un’altra possibilità? Yuri: si, puoi cedere a qualcuno! Gao: bene, Daichi cedo il mio posto a te! ^_^ Daichi: ma io non voglio! O.o? Yuri: quante storie! Entrate in bagno e fate finta di baciarvi! I due, malvolentieri, entrarono in bagno e Yuri, Eddy e Kei li chiusero dentro! Daichi/Steave: fateci uscire! Tutti: no! I due sfondarono la porta a tal punto da farne staccare un pezzo dal muro! Gao, intanto, che si era seduto sul letto, aveva rotto una gamba di questo perché dallo spavento era caduto; il professore lanciava le bucce di banana addosso a quelli che si disperavano; Steave, per calmare gli altri, aveva dato ad ognuno di loro dei Kinder Bueno; Hilary aveva rotto un altro oggetto, una bajure! Mao: ora chi li paga? Kei: io non sgancio più un rublo, euro, franco, marco, sterlina o yen o che so io! Yuri: tirchio! Kei: rimborsami la tua parte dei soldi che dovevi dare all’albergo! Eddy: raga ho un’idea! Datemi una mano ad infilare la porta! Eddy, Yuri, Kei e Aì cercarono di rimettere a posto la porta prendendola a calci, ma non ottennero buoni risultati. Takao: spostatevi, ci penso io! Takao: convinto di saper fare di meglio, si lanciò contro la porta, ma peggiorò la situazione! Emily: ci conviene tornare ognuno nella propria camera. Siamo qui dalle 10.00 am e ora sono le 22.00 pm! Tutti già, notte! Ognuno ritornò nella propria camera. Durante la notte, verso le 3.00 am, nella camera n. 32… Mao: Rei diventa ogni giorno più bello! Tutte: oh! Povere noi! Emily: Max di più! Hilary: per favore! Aì: uno bellissimo io lo conosco. È alto, magro, ha gli occhi marroni/bordeaux, a volte è maleducato, asociale, ma allo steso tempo dolce e affettuoso! Tutte: Kei?! Aì: no! Quella crapa insopportabile di Antonio! Mao: lo conosco anch’io! Dimmi, come fa a piacerti!? Ha le orecchie a parafango! Hilary: lo conosco anch’io. Le orecchie però sembrano più antenne paraboliche! Aì: risparmio sull’abbonamento a sky! -__- Emily: io andavo alle elementari con lui. Avete ragione, un po’ somiglia a Kei. Mao: in effetti, se non fosse per le orecchie, sarebbe la sua fotocopia! Tutte: ah, ah, ah! Hilary: ok, notte ora. Sono le 3.15 am! Tutte: notte! Non era passato neanche un quarto d’ora, che dal muro sopra i letti di Mao ed Emily si sentirono dei rumori! Aì: raga’ bussano alla porta. Hilary: ora vado! Hilary si alzò in camicia da notte e andò ad aprire la porta. Hilary(incazza*a): allora chi è che non vuole farci dormire?! Da una porta uscì la testa di Rei. Rei: ma che hai? O.o? Hilary: oh! Nulla, scusa se ti ho svegliato! “Che figura di mer*a!” o///o Hilary ritornò nella camera e si coricò. Dopo cinque minuti si risentirono i colpi. Emily: ma vengono dal muro sopra di noi! Mao: accidenti! Questi sono Yuri, Eddy e Gao! Ora ci penso io! Hilary: fai piano però, c’è gente che vuole dormire! Mao tirò cinque gomitate al muro, ma gli altri dall’altra parte glie ne restituirono il triplo! Aì: tirategli qualcosa addosso, por*a putta*a! è.é* Emily: ho un’idea! ^_^ Emily prese una delle sue ciabatte in pelle di coccodrillo e la sbatté addosso al muro, tanto da lasciarci il segno dell’impronta! Emily: non l’avete capito?! Noi vogliamo DORMIRE! Perciò vedete di finirla con i vostri gomiti!!! Hilary: ma hai lasciato l’impronta! O.o? Intanto, nella n. 30… Takao: se domani vi alzate tardi battete due colpi! Caso contrario uno! TUM! TUM! Takao: se avete finito battete un colpo, se no due! TUM! Kei: hanno finito! Alleluia! Takao: sono a pezzi! Ho il gomito e una parte di spalla rotta! Kei: dopo che ti sei buttato contro una porta! Takao: hai ragione come al solito. Kei: senti, ti piace qualcuna delle ragazze? Takao: una volta Hilary, adesso comincia a piacermi Aì. A te? Kei: nessuna, lascio il pianeta ragazze per sempre. Takao: ma se puoi averne a volontà! Chissà quante sono le tue fan! Kei: … Takao: quante ex hai avuto? Kei: dall’età di sei anni… una sessantina, forse. Takao: sei ogni anno! Vorrei essere come te. Kei: la maggior parte stava con me solo per i soldi… Takao: ehi! Non stiamo più litigando! Kei: già, ma ora dormiamo.

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Capitolo 3
*** 3 tutti pazzi per Aì ***


CAPITOLO 3 TUTTI PAZZI PER AI’ Il mattino seguente, davanti la tv della hall una ragazza stava sdraiata sulla poltrona. Era Aì. Aì: uffa! Non c’è mai niente in televisione d’estate! Ed è solamente l’1 giugno! -__- Takao: noia? Aì: che ci fai tu qui? Takao: non riuscivo a dormire. Aì: ma se sono le 7.45 am! Takao: lo so, scherzavo! Se vuoi posso prestarti qualcosa da leggere. Aì: no, non preoccuparti! Vado a chiedere la colazione, se vuoi unirti a me ti conviene cambiarti visto che sei in pigiama! Takao: si, vado. ^_^ Takao andò in camera, buttò giù dal letto Kei e tirò fuori tutti i vestiti che aveva portato! Kei: che diamine ti è preso?! Takao: quale vestito dovrei indossare? Kei: perché? Takao: Aì mi ha invitato a fare colazione con lei! Kei: uccidetemi voi, prima che decida di suicidarmi! (-__-) Mettiti quello che ti metti tutti i giorni! Intanto, da Aì era andato Yuri. Yuri: ehi! Aì! Aì: che vuoi?! è.é* Yuri: scusa per ieri sera, era Eddy che voleva cimentarvi! Aì: ti perdono solo perché ti conosco da tanto tempo e so che non ripeterai l’errore. Yuri: grazie. Ah! Senti, non è che… cioè, volevo dirti, vuoi metterti con me? Aì: ecco, vedi… “veramente a me piaceva anche un’altra persona, ma anche Yuri mi piace, dopotutto! Ora che gli dico?” Posso darti la risposta prima della fine della vacanza? Yuri: certo, tanto ho aspettato dieci anni per chiedertelo, altri sette o otto giorni che vuoi che siano?! Aì: sei innamorato di me da quando vivevo con te, Kei, Boris e gli altri al monastero?! Yuri: già. In quel momento arrivò Takao. Era vestito in modo normale, come tutti i giorni. Takao: allora? Aì: si, aspettami un attimo, vado sopra a prendere una cosa. Aì andò in camera sua. Aì: raga! Yuri si è dichiarato! Mi ha fatto la dichiarazione! Mao/Emily/Hilary: auguri! Aì: grazie! Mao: cosa gli hai risposto? Aì: ancora non gli ho dato una risposta. Il fatto è che io lo consideravo solo un amico. Ora comincia a piacermi perché mi ha detto che mi ama. Mao: dammi retta, io sono un’esperta, dichiarati! Emily: si vede che sei una maestra, infatti lei che è l’allieva ti ha superato! Mao: che vuoi insinuare?! Hilary: tu non hai concluso niente con Rei. Mao: sgrunt! Nella hall… Yuri: dimmi una cosa. Takao: si? Yuri: ti piace Aì, vero? Takao: anche se fosse?! Yuri: lascia perdere. Lei ama me. Takao: non è vero! Yuri: io, al contrario di te, mi sono dichiarato. Takao corse in camera sua e incrociò Aì nel corridoio. Takao: A-aì! Aì: Takao! Allora andiamo? Takao: scusa, ma improvvisamente mi è venuto un terribile mal di stomaco e non è per la fame. Aì: come vuoi. Aì scese da Yuri e Takao entrò in camera sua. Takao: perché non mi hai detto niente! Kei: di che? Takao: del fatto che Yuri andava dietro ad Aì! Kei: dopo dieci anni! Allora era ancora infatuato di lei! Takao: da quando? Kei: te l’ho detto, da dieci anni; da quando vivevamo al monastero in Russia. Ora si è dichiarato, dunque. Takao: sì. Avevi ragione tu. Kei: vale a dire? Takao: lascerò stare le ragazze, vivrò scapolo per sempre. Kei: tanto loro e Aì non si sarebbero perse niente di te! Takao: che ne sai?! Kei: ho più esperienza di te, ho avuto sessanta ragazze! Takao: ah! Già, hai ragione… scusa. Kei: andiamo sotto? Takao: d’accordo. Ormai tutti e quindici i ragazzi erano sotto a fare tutti colazione. Tutti meno Aì avevano toccato cibo. Kei: Aì ti senti male? Non hai toccato nulla! Aì: no, non preoccuparti! Yuri: sei sicura? Se vuoi ti do… Takao: ma lasciala stare! Non ha fame evidentemente! Yuri: quando non serve la cacci la grinta, eh?! Takao: fatti gli affari tuoi! Yuri: vuoi dire che lei non lo sa? Takao: smettila, Yuri! Mao: lei chi? Yuri: mi riferisco ad Aì. Aì: cosa dovrei sapere? Yuri: non lo sai? Kei: Yuri basta! Stai esagerando! Yuri: hai ragione, è meglio che glie lo dica Takao stesso. Takao si alzò dalla tavola e ritornò in camera n. 30 e Kei lo seguì. Takao: è uno stron*o! Se vuole sfidarmi ha tutto da perdere! Kei: a beyblade magari. Lascialo perdere! Takao: ma che dici?! Io non mi arrendo! E pensare che eri tu quello che non voleva mai arrendersi davanti a niente! Mi sembra strano sentirtelo dire! Kei: io sbagliavo a comportarmi in quel modo! E poi, tu non avevi detto che avresti lasciato perdere? Takao: hai ragione! Scendiamo dagli altri? Kei: finalmente! Ora ti riconosco! In quel momento, Aì entrò nella camera. Aì: scusa Kei, puoi lasciarci soli un attimo? Kei: uh? Sì certo! “perché vuole parlargli?” Kei uscì e chiusa la porta cercò di origliare. Takao: cosa c’è? Aì: scusami. Io non sapevo che tu ti fossi innamorato di me. Takao: non fa niente! Come l’hai capito? Aì: dal modo in cui hai reagito. Ma sei sicuro che non fa niente? Takao: si, ma a quanto so, tu dovevi dare una risposta a Yuri, corri a dargliela! Aì: si, grazie Takao! Aì uscì dalla porta, ma nell’aprirla fece sbattere Kei al muro schiacciandogli la faccia! Aì: ops! Scusa Kei! Kei: di niente! Aì: che facevi dietro la porta? Kei: io? Ecco… stavo… entrando! Aì: te l’abbuono. Kei: dove vai? Aì: da Yuri! Ciao! Aì corse da Yuri, che era su una panchina nel giardino dell’hotel. Aì: Yuri! Yuri: Aì! Cos’è successo? Aì: ho deciso! Voglio essere la tua ragazza! Yuri: wow! Non me l’aspettavo così presto una risposta, ma infondo è meglio così! Intanto Takao fu acchiappato da Mao ed Emily, che lo portarono nella loro camera. Takao: che vi è preso?! Mao: devi dirci la verità! Emily: Rei e Max ci vogliono? Takao: ecco, vi considerano belle, ma io non sono né l’uno e né l’altro! Casualmente i due ragazzi di cui si parlava erano dietro la porta e stavano andando nella loro camera, Takao riuscì a fermarli, dopo essere uscito dalla camera n. 32. Li portò da Mao ed Emily, poi se ne andò e li lasciò soli. Rei/Max: dovevate parlarci? Mao: veramente… Rei, io ti piaccio? Rei: Mao?! Emily: Max?! Max: Emily, io…? Mao/Emily: allora?! Rei/Max: insomma… si, siete carine. Mao/Emily: volete essere i nostri ragazzi? Max e Rei si guardarono. Rei/Max: ok! Hilary aveva incrociato Takao nel corridoio. Hilary: Takao! Takao: si? Hilary: ecco, ora che siamo soli, io ti attiro? Takao: oddio, che vocaboli! Comunque, si. Aspetta so già cosa vuoi dirmi, fa’ parlare me! Vuoi essere la mia ragazza? Hilary: come facevi a saperlo? Takao: è una storia lunga! Si era fatto mezzogiorno e tutti erano andati a pranzare. Ormai nel gruppo c’erano quattro coppie: Mao-Rei, Emily-Max, Takao-Hilary e Yuri-Aì. Scherzarono, mangiarono, poi andarono fuori a parlare.

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Capitolo 4
*** 4 l'ex ragazza di Kei ***


CAPITOLO 4 L’EX RAGAZZA DI KEI Kei, però, non era andato con loro. Era salito in camera, si era sdraiato sul letto ed oziava. Ad un tratto bussarono alla porta della sua camera. Erano Steave, Eddy, Lai, Gao, Daichi e il professore. Kei: cosa c’è? Eddy: noi ce ne andiamo a casa. Kei: perché? Lai: dobbiamo sbrigare delle faccende, in ogni caso Rei, Mao, Max, Hilary, Takao, Emily, Yuri ed Aì rimarranno. Kei: ok, spero di rivedervi! Tutti: ciao! I sei ragazzi se ne andarono dall’hotel. Kei li guardava dalla finestra della camera n. 30, ma notò anche una persona a lui molto familiare, ovvero la sua ultima ex. Scese subito sotto nella hall e la incontrò. Kei: Eles! Eles! Eles: Kei? Kei: si, sono io! Eles: ma cosa ci fai qui? Credevo stessi in Italia! Kei: “era la scusa che avevo inventato per mollarla, se la ricorda ancora!” ecco, mio padre si è trasferito in Giappone dopo una settimana e io sono andato con lui, ora sono qui con degli amici. Eles: c’è anche quella Aì? *INIZIO RICORDO* Due ragazze, di circa quindici anni, stavano discutendo ad alta voce in un giardinetto. Eles: chi ti credi di essere?! Aì: mi chiamo Aì. Lascia in pace Kei! Tanto lo so che lo tradisci! Eles: vuoi un consiglio? Non t’impicciare dei miei affari con Kei! E poi scusa, perché ci tieni a lui, non ti vuole mica! Aì: e chi dice che io lo difendo perché mi piace?! Eles: hai qualche altro motivo per farlo? Aì: è uno dei miei migliori amici e non ti permetterò di farlo star male! *FINE RICORDO* Kei: si, deve essere qui intorno con Yuri Ivanov, il suo fidanzato. In quel momento, Aì e Yuri scesero dove c’era Kei ed Eles. Aì notò la ragazza. Aì: tu qui?! Yuri: vi conoscete? Kei: parli del diavolo e spuntano le corna! Aì: che ci fa lei qui?! Eles: mi porti ancora rancore? Perché non prendi esempio da Kei, lui dimentica in fretta. Aì: ma sta zitta! Yuri: oh! Basta voi due! Eles: Kei, vuoi rimetterti con me? Kei: … Aì: Kei, no! Yuri: Aì! Eles: allora? Kei: beh, per ora… d’accordo. Kei ed Eles si allontanarono, lasciando Aì e Yuri da soli. Verso gli ultimi due si stavano avvicinando Takao, Max, Rei e le loro ragazze. Aì: non la sopporto! Ora perché è tornata? Per rovinare tutti?! Yuri: Aì! Prova a parlare con lei, magari è cambiata. Aì: no! Le persone come lei non cambiano! Takao: quali persone? Aì: persone tipo Eles! Rei: che sarebbe? Yuri: l’ex ragazza di Kei. Ora si sono rimessi assieme. Tutti: che cosa?! Takao: aspettate, Kei non voleva rimettersi con nessun’altra! Me lo aveva detto! Max: io ho perso il discorso, puoi ricominciare da capo? Aì: quella ragazza, mentre stava con Kei stava con un altro, lo tradiva! Emily: e tu come facevi a saperlo? Aì: ecco, io… ehm… Mao: non dirmi che ti piaceva Kei?! Aì: no, ma gli volevo bene come se fosse mio fratello, insomma, un giorno le ho parlato faccia a faccia, ma lei si ostinava a negarlo, allora l’ho detto a Kei. All’inizio neanche lui ci voleva credere, ma poi, vedendo le prove, l’ha lasciata. Emily: magari è cambiata! Rei: Emily ha ragione, ti ricordi come tre anni fa fecero i White Tigers con me, pensavano che io li avessi traditi, invece no. Max: concordo! Aì si convinse e andò a cercare Eles per scusarsi. Lei e Kei stavano parlando seduti su una delle panchine del giardino dell’hotel. Aì: Eles! Else: che vuoi? Aì: scusami, io non avrei dovuto dirti quelle cose poco fa. Eles: oh! Prima o poi ci sfideremo a braccio di ferro! Aì: vedi “Smallville”? è il mio telefilm preferito! Eles: sì, anche il mio! A gennaio ricominceranno i nuovi episodi, sai? Aì: mi ero dimenticata che tutte le persone possono cambiare. Eles: amiche allora! Aì: e così sia! Kei: finalmente! I tre rientrarono nella hall, dove li aspettavano gli altri amici. Aì: abbiamo fatto pace! Tutti: finalmente! Aì: allora, lei è Eles. Yuri: io sono Yuri. Takao: io Takao, detto fra Tak. Mao: io sono Mao! Emily: io Emily. Max: io Max! Rei: io Rei. Hilary: e io sono Hilary! Emily: ehi! Ora che non c’è più aria di tempesta, cosa ne dite di andare a mangiare una pizza?! Tutti: ottima idea! Eles: d’accordo, io vado a cambiarmi, comincia a fare caldo. Mao/Hilary/Emily/Aì: andiamo anche noi! Yuri: ci vediamo qui alle 20.00 pm. Tutti: ok! Nella camera n. 32… Mao: cosa dovrei mettermi? Aì: mettiti un top con una gonna di jeans lunga. Emily: e io? Aì: una maglietta a mezze maniche con una mini gonna. Hilary: a me? Aì: top e mini gonna. Ma io sto pensando a voi, mentre a me chi ci pensa? Mao: maglietta a giro maniche. Emily: scaldamuscoli. Hilary: e jeans a bassa vita. Aì: d’accordo, ma senza offesa per Emily, credo che siccome fa caldo gli scaldamuscoli potranno aspettare! Anche Aì si vestì. Aì: ok, possiamo uscire! Anche i maschi erano tirati a lucido e anche Eles. Andarono alla pizzeria “Lux”, all’aperto con un bel giardino. Cameriere: l’ordinazione? Takao: quattro stagioni e coca cola. Max: gamberetti e aranciata. Rei: margherita con prosciutto e coca cola. Yuri: frutti di mare e coca cola. Takao: frutti di mare? Yuri: qualcosa non va? Takao: un ragazzo che vive nella neve mangia una pizza frutti di mare? Yuri: non vedo il problema. Takao: hai ragione! Yuri: -____-“ Emily: gamberetti e aranciata. Mao: gamberetti e coca cola. Hilary: margherita e coca cola. Eles: wrustel e coca cola. Kei: gamberetti e coca cola bianca. Cameriere: coca cola bianca? Vuole forse dell’acqua? Kei: no, volevo dire… Aì: intende sprite. Io prendo wrustel e sprite, poi. Cameriere: provvedo. Takao: Kei, ma che ti è preso? Kei: … possiamo parlarne in bagno? Così i due andarono in bagno. Takao: allora, che ti prende? Kei: ecco, vedi, da quando Aì mi ha visto nudo, mi sono invaghito di lei. Takao: stai scherzando, vero? Kei: no, pensa che non riesco ad esprimermi meglio di prima. Takao: ma non puoi metterti con lei perché sta con Yuri e poi tu stai con Eles! Kei: cosa posso fare? Takao: per ora aspetta, poi ne discutiamo meglio quando torniamo all’hotel in camera. Kei: ok. I due tornarono dagli altri che stavano già iniziando a mangiare, visto che le pizze erano già arrivate. Rei(bisbigliando a Takao): cos’ha Kei? Takao: niente, non preoccuparti.

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Capitolo 5
*** 5 l'unica che abbia mai amato ***


CAPITOLO 5 L’UNICA CHE ABBIA MAI AMATO I ragazzi tornarono tutti all’hotel ed entrarono nelle loro stanze. Aì e Yuri erano ancora nel corridoio del pianerottolo. Yuri: ti sei divertita? Aì: si, spero di poter uscire ancora con te! Yuri: anche io, buonanotte. Yuri diede ad Aì un bacio sulle labbra, e lei contraccambiò. Aì: buonanotte anche a te. I due si guardarono dolcemente, poi entrarono nelle proprie camere. Kei, intanto, stava origliando con un bicchiere dalla porta e Takao era disperato per lui. L’ossessione dell’amico era diventata la sua, non sapeva come fare per fargli smettere di pensare ad Aì. Kei: accidenti! Non ho sentito niente! Takao: vuoi finirla! Cosa direbbe Eles se ti vedesse?! Kei: nulla. Takao: cosa?! Kei: l’ho lasciata di nuovo, anzi, ci siamo lasciati assieme. Takao: scommetto di sapere il perché, lei sapeva che a te piaceva Aì! Kei: non è vero, doveva partire e non voleva mantenere un rapporto a distanza. Takao: ok! Ma non ti sei neanche cambiato. Dai, muoviti a metterti il pigiama e ad infilarti nel tuo letto, così poi ne parliamo. Kei si cambiò il più in fretta possibile, e s’infilò sotto le coperte del suo letto. Kei: allora, secondo te che dovrei fare?! Takao: finché non si lascia con Yuri, ammesso che si lascino, niente. Kei: tutto qui?! Takao: si, che altro ti devo consigliare? Kei: e poi sarei io quello che parla poco. Nella stessa stanza, durante la notte, Kei era agitato. *INIZIO SOGNO* Kei era nella sua camera, sdraiato sul letto. Si alzò non appena vide Aì, che stava entrando. Kei: Aì! Aì: uh? Kei?! Kei: devo… dirti una cosa! La ragazza si avvicinò a lui. Aì: spara pure! Kei: io ed Eles… ci siamo lasciati. Aì: mi dispiace… Kei: veramente io l’ho lasciata perché… io ti amo Aì! Aì: ma che dici? Kei l’abbraccio a se, e la baciò sulle labbra. In quel momento comparve Yuri. Yuri: Aì! Kei sei un por*o! Approfitti delle mie assenze per spassartela con la mia ragazza?! Kei: sai cosa m’importa di quello che pensi tu! Aì: Kei, ma cosa stai dicendo? Yuri: e tu Aì? Non fai nulla per respingerlo?! Aì: ma io… Kei: lasciala stare! È lei a decidere con chi stare! Yuri: ma lei è già la mia ragazza! Kei andò su tutte le furie, si gettò addosso a Yuri. Cominciarono entrambi a darsele di santa ragione, finché… Aì: basta! Smettetela! I due si fermarono. Aì si avvicinò a loro e tirò ad entrambi uno schiaffo. A Kei uscì del sangue dal naso, perciò corse in bagno a lavarselo, Aì tornò nella sua camera e Yuri lo raggiunse in bagno. Yuri: spero che tu sia soddisfatto! Kei: non si vede! Yuri. E già! Come potevi non esserlo dopo essere riuscito a baciare Aì?! Kei: ora non ricominciare! Yuri: ma se è questo fatto il nocciolo della questione! *FINE SOGNO* Takao si era svegliato da un pezzo e aveva scrollato Kei, che era ancora agitato. Takao: Kei! Svegliati! Kei: cosa c’è?! Takao: eri agitato! Cos’avevi? Kei: ho sognato di… b-baciare Aì, poi arrivava Yuri che ci aveva visto, ci siamo picchiati e… Takao: avrei dovuto immaginarlo. Kei: … Takao: senti, continuiamo a dormire, domani ne parliamo con calma. Kei: se ti piacesse… se ti trovassi nei miei panni, cosa faresti? Takao: glie ne parlerei per sapere cosa ne pensa, ma non credo che tu riuscirai a farlo senza picchiarti a sangue con Yuri. Kei: a proposito, ho sognato anche che per farci smettere Aì ci aveva tirato uno schiaffo l’uno e che a me era uscito sangue dal naso. Takao: sai che quando uno sogna il sangue gli si avvera un desiderio? Kei: per me ci vorrà un miracolo! Takao: d’accordo, notte. Il giorno dopo, Takao era sceso sotto a fare colazione e Kei era rimasto sdraiato sul suo letto ad oziare. Ad un tratto la porta della sua stanza bussò e Kei scattò in piedi. Entrò Aì. Kei: “che ci fa qui?!” Aì: Kei, sai dov’è Takao? Kei: era sceso a fare colazione. Perché? Aì: così, volevo parlargli. Kei: posso dirti una cosa? Aì: dimmi. Kei: puoi avvicinarti di più? È una cosa privata… La ragazza ubbidì. Kei la fissò negli occhi, poi l’abbracciò e la baciò. Aì era talmente sconvolta da quel gesto, che non sapeva cosa fare; nemmeno Yuri l’aveva mai baciata in quel modo passionale, esprimendo tutto l’amore che provava per lei. Alla fine Kei interruppe il contatto, ma l’abbracciava ancora. Kei: scusa, non volevo. Non te l’ho mai detto, ma… io ti amo. Aì: Kei. Tu hai Eles e io ho Yuri. Kei: ci siamo lasciati, per motivi suoi. Aì: d’accordo, ma io ho sempre Yuri per ragazzo! A Kei cadde una lacrima dal viso, che andò a finire in un occhio d’Aì, poi quest’ultima si sciolse dall’abbraccio e disse a malincuore… Aì: Kei, io amo Yuri. Ti prego, fa come se oggi non fosse successo nulla. Kei: … Aì: Kei, mi dispiace, ma è così, io non volevo ferirti… Kei: … Aì: Kei… ? Kei: possibile che non te ne renda conto? Io ti amo! Il mio amore non è paragonabile a quello di Yuri e Takao messi assieme! Tu non te ne sei accorta; anzi, lo stavi ignorando fino a poco fa! È incredibile, a volte sei più insensibile di me! Se non lo sai, ogni persona ha dei sentimenti! Aì: ora basta! Non voglio sentirti più! Ti odio! Kei: beh anch’io! Il ragazzo uscì dalla stanza e corse nell’hall dagli altri amici. Piangeva. Aì si sdraiò sul letto di Kei, anche lei era di pessimo umore. Aì: “ma cosa ho fatto?! Lui mi ama e io lo tratto in quel modo?! Sono proprio una stupida! Avrei potuto usare altri modi per fargli capire che amo Yuri!”. Nella hall… Mao: Kei! Ma cosa ti è successo?! Kei: … Emily: ti senti bene?! Kei: … Rei: Emily e Mao dicevano a te! Kei: … Takao: vuoi parlarne in privato? Kei: si. I due andarono in giardino su una panchina. Kei: io ho… baciato Aì... Takao: cosa?! Kei: …e lei mi ha respinto, poi abbiamo litigato e ora non ci parliamo più. Takao. E ti stupisci? Senza offesa, ma si vede che ama Yuri follemente. Kei: lo so, ma io… Takao: niente ma. Kei: no, aspetta. Devi sapere che anche io, come Yuri, sono innamorata di Aì da quando eravamo al monastero. È l’unica ragazza che abbia mai amato, ma era troppo irraggiungibile! Takao: dovresti andare a scusarti con lei. Kei: non né ho il coraggio. Takao: ancora con la storia che non vuoi chiederle scusa! Questo non è il Kei che conosco! Forza, torniamo di là! I due ritornarono nella hall. Aì, che era scesa poco prima che Takao e Kei uscissero, stava piangendo e Yuri cercava di consolarla abbracciandola e stringendola a sé. Gli altri tentavano di calmarla. Kei: cos’è successo? Mao: Yuri deve partire. Max: Aì non vuole, è giù di morale da quando l’ha detto. Non vuole lasciarlo. Aì: spero che tu ora sia contento! La ragazza guardava male Kei, che aveva fatto un’espressione mista fra lo stupore e la tristezza. Yuri: ma che dici? Calmati, sei agitata per la notizia, è meglio che tu salga in camera tua. Ragazzi, per favore, lasciatela un po’ sola, ha bisogno di riposo. Aì: voglio accompagnarti. Yuri: no, non preoccuparti. Tu dovrai rimanere qua, non puoi venire. Aì: questo significa che ci lasceremo? Yuri: purtroppo si. Addio Aì! I due si baciarono per darsi l’ultimo addio, poi Aì salì in camera sua.

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Capitolo 6
*** 6 quattro coppie sotto il tetto di un hotel ***


CAPITOLO 6 QUATTRO COPPIE SOTTO IL TETTO DI UN HOTEL Yuri se ne andò e Kei, siccome si sentiva in colpa per il malumore di Aì, decise di andarla a consolare; nonostante l’ex ragazzo di quest’ultima avesse detto a tutti di lasciarla riposare un po’. Kei la trovò distesa sul letto della sua camera in lacrime. Kei: Aì? Aì: che vuoi ancora?! Vattene! Se c’è qualcuno che voglio vedere, quello non sei certo tu! E poi aveva detto che non mi avresti più parlato! Kei: scusami, non avrei dovuto comportarmi in quel modo… Aì: “vorrei perdonarti Kei, tu eri il mio migliore amico; ma mi hai portato via Yuri, mi dispiace…!” è un po’ tardi per le scuse… Kei: ti prego, perdonami! Aì: non credo sia giusto, ma… visto che ti sei pentito, sì. Kei: non è un sì sincero. Aì, si gettò tra le braccia di Kei. Aì: prima di partire, Yuri mi aveva detto che se se ne fosse andato, avrei dovuto dimenticarlo subito. Io però non ce la faccio! Kei: spero che non ti metterai con me per questo motivo solamente. Aì: e chi ha detto che mi metterò con te? Kei: pensavo volessi farmi intendere questo. Aì: per favore! Non credo che… non lo so, se mi metto con qualcuno ho paura di tradire Yuri. Kei abbracciò ancora di più Aì, poi si guardarono negli occhi. Kei: Aì, non te l’ho mai detto ma, io avrei voluto essere il tuo ragazzo fin da quando eravamo al monastero, da più tempo di Yuri; visto che sono arrivato là prima di lui. Non ti ho mai dimenticato, nemmeno quando ho perso la memoria. Perderla mi ha insegnato che se qualcuno ci tiene veramente ad una persona o ad una cosa non la dimentica facilmente. Aì: senti, io non volevo che andasse a finire così, comunque anche tu mi sei sempre stato simpatico, però pensavo che tu non mi volessi come ragazza; perciò ho cominciato a considerarti come una specie di fratello, poi siamo diventati migliori amici, dopo tanto tempo siamo entrati nei Bladebreakers, abbiamo viaggiato molto e non ci ho più fatto caso. Non so neanche cosa pensare… Kei: e allora non pensare. Chiudi gli occhi. Kei baciò Aì. Quel bacio durò molto più del primo. La ragazza questa volta non rimase di sasso, anzi lo abbracciò e lo strinse forte a sé, come a non volerlo perdere com’era successo con Yuri. Si staccarono assieme… Kei: ti senti meglio? Aì: mi hai fatto tornare felice. Kei: allora andiamo dagli altri. Erano tutti sui divanetti, seduti a coppie, quando Kei e Aì scesero da loro nella hall. Kei: ehi! Siamo qui! Mao: vi siete messi assieme?! Kei: come lo sai? Mao: dalle vostre facce felici si nota tutto! Aì: l’ho perdonato. Takao: perfetto! Perché non dormiamo a coppie stanotte? Hilary: e come? Takao: siamo quattro coppie, abbiamo non quattro, ma addirittura cinque stanze per dormire, dov’è il problema? Ogni coppia prenderà una stanza! Kei: io prendo la 30. Rei: io la 31. Max: I take number 33. Takao: io la 32. La 34 possiamo anche ridarla, oppure possiamo usarla per giocare al gioco della bottiglia! Mao: aspettate, nella 34 possiamo dormire noi! Rei: abbiamo detto che dormiamo a coppie. Emily: in pratica letti uniti, stesse camere? Max: sì, perché? Hilary: perché noi abbiamo un problemino. Aì: noi dobbiamo lavarci e cambiarci. Rei: voi avrete dei problemi con noi, ma Aì non deve preoccuparsi. Aì: perché? Rei: insomma, tu lo hai già visto nudo Kei, ora tocca a lui vederti. Aì: Rei? Rei: si? Aì: se vuoi tenerti gli occhi sani, non dire fesserie. Emily: d’accordo, però non dovete fare i pervertiti! Rei/Max/Takao: ok! Kei non aveva risposto. Hilary: Kei? Guarda che Emily si riferiva a tutti i maschi! Kei: … come?! Ah! Sì, certo! Takao: Kei? Ci sei? Ce la fai? Sei connesso? Kei: senti Tak, non è che puoi passare dalla mia stanza verso le 3.00 pm? Takao: perché? Kei gli disse una cosa a bassa voce nell’orecchio all’amico. Takao: pensavo qualcosa di più grave! Mi hai fatto credere chissà che! Kei: scusa se sei un ritardato! Takao: ehi! cmq non puoi fare da solo? Rei: guarda che puoi chiedere ad Aì di farti… cosa ti deve fare Takao? Rei si ritrovò steso a terra con due occhi neri. Mao/Aì: pensa prima di parlare! Depravato! Mao: in ogni caso, cosa proponete di fare stasera? Rei: rimanere chiusi in camera! Mao: maniaco! Rei: era una battuta! Max: giochiamo al gioco della bottiglia col bacio nero? Aì: per me va bene! “basta che non mi capiti Max! Che dico, spero mi capiti Kei!” Kei: ok “non si sa mai se capita Aì!”. Takao: ok anche per me “tanto l’unica brutta è Emily”. Hilary/Mao/Rei/Emily: anche per noi! Alberghiere: è ora di pranzo! I ragazzi, dopo aver mangiato, andarono a spostare i loro bagagli, e Takao andò nella camera di Kei all’ora stabilita. Takao: perché devo aiutarti io? Kei: perché da solo non ci riesco! Takao: se ti fai male non mordermi, urla! Kei: ok. Takao: comunque, come mai ti è venuta questa cosa di togliertele? Kei: mi sono stancato di tenermele. Takao: contento tu. Takao prese un panno, lo bagnò di latte detergente e la strofinò sulle guance di Kei per togliergli le strisce blu. Max e Rei erano fuori il corridoio e, quando sentirono le grida di Kei, si avvicinarono alla porta per origliare. Kei: ahia! Takao fai piano! Takao: se non esce non è colpa mia! Non potevi fartele da solo?! Kei: ti ho già detto che non ci riuscivo! Max e Rei capirono ben altro e andarono a riferirlo ad Aì e Hilary. Hilary/Aì: come gay?! Max: e voi chiamate Rei pervertito! Rei: almeno io lo faccio con le donne! Tutti e quattro andarono ad origliare. Takao: finalmente abbiamo finito! Kei: io non potrò più farmi vedere! Mi hai conciato malissimo! Takao: io ho le mani rotte! Non convincermi più a fare una cosa del genere! Kei: sarà capitata anche a te. Takao: no! Kei: le esperienze si fanno crescendo. Takao: ora pulisci tu questa roba, però. Kei: ok, tanto sono poche gocce. Rei e gli altri erano rimasti di sasso. Hilary: ho sempre sospettato che Takao avesse qualche problema! Aì: il mio ragazzo è gay! Al massimo può farmi concorrenza a chi ha avuto o avrà più ragazzi! Max: noi ve l’avevamo detto, poi l’avete sentito anche voi, quindi… Le due ragazze scapparono piangendo e Kei e Takao uscirono appena in tempo per vederle. Kei: che è successo? Rei: non fate i finti tonti! Max: lo sappiamo che siete gay! Takao: cosa? Rei: vi abbiamo sentito! Kei che si lamentava, tu che avevi le mani rotte! Takao: guarda che stavo cancellando le strisce a Kei! Rei/Max: le s-strisce? Kei: le strisce blu sulla faccia! Max: ma allora…! Rei: mi sembrava di notare che mancava qualcosa a Kei, ora che è uscito! Kei: esiste certa gente al mondo…! Ora uno di voi deve andare a dirlo alle ragazze. Vai Rei. Rei andò a cercarle, intanto… Takao: Max, ma cosa ci facevate dietro la porta? Max: abbiamo sentito Kei gridare Kei: potevate bussare! Max: non violiamo la privacy altrui. Kei: l’ho sempre detto che tu non andavi bene come carabiniere, ma come scaricatore di porto! Takao: concordo. Max: hanno parlato il relatore delle sorti del mondo che riesce a salvarlo, senza spettinarsi i capelli, e colui che riesce a salvarlo senza evitare di non toccare cibo! Takao/Kei: ? quelli erano complimenti un po’ strani per noi! Max: allora hanno parlato Clark Kent e Lex Luthor! Kei: lo erano anche questi! Max: non sapevo cosa dire. Intanto erano tornati Rei, Hilary e Aì. Aì: scusateci, noi non sapevamo che… Kei: lo so, non preoccupatevi! Aì: sei sporco! Kei: dove? Aì: qui! Aì diede un bacio a Kei. Takao: era la scusa più banale del mondo e lui c’è cascato come un pollo! Hilary: ahia! Takao: che c’è? Hilary: ho qualcosa nell’occhio! Takao: fa vedere! Hilary baciò Takao. Rei: ecco! Se Kei è un pollo, lui è un’anatra arrostita! Max: ok. Riposiamoci, così riusciamo a stare svegli fino a tardi stasera! Tutti: d’accordo! Kei: sa solo rovinare i momenti belli! Max: quello di prima in camera era bello? Kei: quello di pochi secondi fa con Aì, sì! Ognuno andò nella propria camera a dormire.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


CAPITOLO 7 KEI E AI’: TUTTO IN UNA NOTTE

I ragazzi si svegliarono che erano le 18:00 pm e si riunirono tutti nella camera 34 per giocare al gioco della bottiglia.

Takao: allora, questo è il nuovo gioco! Uno fa girare la bottiglia e sceglie qualcosa; si fa rigirare la bottiglia e chi esce deve fare quello che aveva scelto la persona prima!

Iniziò Emily, scegliendo verità. La bottiglia andò da Rei.

Emily: io ti devo chiedere qualcosa, ma tu mi devi dire la verità. Quando hai dato il tuo primo bacio?

Rei: ancora mai.

Emily: non ci credo! Takao: nemmeno io, in ogni caso a risposto. Cosa scegli, Rei?

Mao: non bisogna rigirare la bottiglia per vedere chi deve scegliere un’opzione?

Takao: no, può scegliere la ‘vittima’.

Rei: obbligo!

Rei fa girare la bottiglia, che si ferma su Kei.

Kei: che devo fare?

Rei: ehm… fammici pensare… ah si! Dà un bacio sulla guancia ad Aì!

Takao: ehm, ehm!

Rei: cosa c’è?

Mao: ehm, ehm!

Rei: che ho detto?!

Emily: usa il cervello!

Rei: vale a dire?

Mao: lo dico io al suo posto. Kei devi dare un bacio ad Aì sulle labbra.

Rei: ah! In quel modo! Ma certo, sì, ok…

Kei: d’accordo.

Aì: dai!

Kei: cosa?! Alzatiti tu e vieni qui!

Aì: non ci penso nemmeno!

Tutti: e datevi una mossa!

Kei/Aì: ok!

I due si baciarono. Aì continuò a giocare solo per altri dieci minuti, dopodiché…

Aì: ragazzi, io credo che tornerò in camera mia, mi gira un po’ la testa.

Kei: vengo con te, non si sa mai.

Takao: vengo anch… ahia! Hilary, lasciami l’orecchio!

Hilary: lasciali soli!

Max: d’accordo, ma ricordatevi che domani dovete alzarvi presto perché dobbiamo andare al mare.

Emily: forse è meglio se ci ritiriamo anche noi.

Mao: senza Aì dov’è il gioco?

Kei: vi ringrazio per la considerazione che mi date.

Aì: perché se non ci sono io non si gioca?

Max: d’accordo, andiamo tutti a dormire.

Detto ciò, ognuno si ritirò nella propria camera. Nella stanza n. 30 Aì e Kei si stavano cambiando, poi s’infilarono nel letto, che avevano già unito in precedenza.

Kei: ti senti meglio?

Aì: si, non preoccuparti, era un semplice mal di testa.

Kei la strinse forte a se e la baciò al collo. Aì si girò verso di lui.

Aì: ma cos’hai?

Kei: niente.

Kei aveva cominciato a baciarla anche sulla bocca.

Aì: accidenti! Chiama questo tuo impulso niente!

Kei: scusami e che io…

Aì: tu cosa?

Kei: ehm… è una cosa un po’…

Aì: dai, parla, prometto di non criticare ogni tua singola parola.

Kei: vuoi farlo con me?

Aì: c-cosa? M-ma sei sicuro c-che io, che tu, che noi, insomma…

Kei: devi dire solo sì o no.

Aì: beh…

Nella camera n. 31…

Mao: senti, tu hai detto che non hai mai baciato nessuna ragazza, ma daresti un bacio a me?

Rei: se sei tu a chiederlo, allora sì.

Mao: credi che reggerà il nostro rapporto?

Rei: non ci pensiamo.

Mao: aspetta un attimo! Non ti sarai innamorato di Salima mentre non c’ero, due anni fa?!

Rei: no, è che mi ricordava te.

Mao: allora è tutto a posto!

Rei: come facevi a sapere di Salima?

Mao: “Takao! Vatti a fidare di uno come lui!” non ti ricordi? Me lo hai raccontato tu quando sei tornato al villaggio!

Rei: davvero? Non ricordo…

Mao: io non mi dimenticherei di un tuo racconto!

Rei: ho capito! Notte!

Mao: notte!

I due si addormentarono. Intanto nella n. 32…

Hilary: perché abbiamo unito i letti?

Takao: avevamo deciso di dormire assieme o no? E poi l’hanno fatto tutti!

Hilary: non che mi fidi di uno come te, ma…

Takao: senti, non fare la rogna!

Hilary: ok! Scusami fra Tak!

Takao: sgrunt!

Anche loro si addormentarono. Nella camera 33…

Max: cosa farai quando ce n’andremo?

Emily: la tua ragazza.

Max: era ovvio! Intendo dove andrai, cosa farai.

Emily: lavorerò al PPB, come sempre.

Max: allora ti verrò a trovare ogni giorno!

Emily: senti Max, ma è vero che ti eri fidanzato con Mariam due anni fa?

Max: no, chi te lo ha detto?

Emily: “se pesco Rei e Takao li ammazzo!”

Il giorno dopo, Rei era andato a bussare alla camera n. 30.

Rei: ragazzi?! State dormendo un po’ troppo! Ricordate che dobbiamo andare al mare?!

Kei si svegliò.

Kei: uh? Sì certo, al mare… -_- al mare?! O.o?

Fece un movimento brusco, che fece cadere sia lui che Aì dal letto, uno sopra l’altra.

Aì: ma che stai facendo?!

Kei: ops, scusami! È colpa di Rei, si è messo ad urlare e mi sono spaventato!

Rei(da fuori la porta): sì ok, ma ora muovetevi a vestirvi! Vi stiamo aspettando sotto!

Kei ed Aì si alzarono da terra. Aì, poi, avvertì un dolore sul collo: aveva un morso; anche Kei se n’accorse. I due si guardarono.

Aì: e ora come si fa?

Kei: a quello… ehm? Mettiti una maglietta, con quella non si vede.

Aì: già e quando mi metterò il costume?!

Kei: mettiti un top sopra e fatti il bagno con il top. Ah! Non dire niente di…

Aì(ironicamente): non vedo l’ora di gridarlo al mondo intero che l’ho fatto con te a sedici anni!

Kei le tappò la bocca con una mano.

Kei(bisbigliando): sh! Abbassa la voce! Rei potrebbe essere ancora dietro la porta!

I due si vestirono e scesero dagli altri nella hall.

Takao: buongiorno dormiglioni! Che avete fatto ieri sera per svegliarvi a quest’ora?

Hilary: ma pensi mai a quello che dici?! Non ti riguarda ciò che fanno!

Kei: il fatto è che Aì si è sentita male fino alle due, poi, quando si è sentita meglio, siamo andati a dormire.

Rei: dalle facce non si direbbe e… cos’hai sul collo Aì?

Rei aveva notato il morso sul collo dell’amica. Aì gettò velocemente uno sguardo maligno a Kei.

Aì: niente “meno male che Kei aveva detto che non si vedeva!”.

Max: ieri sera non lo avevi!

Aì: ecco…

Kei: …se l’è fatto mentre si vestiva.

Takao: o stanotte?

Mao/Emily/Hilary: fatela finita!

Takao: neanche per scherzo! Andremo fin in fonda a questa faccenda!

Max: ma come hai fatto a farti male mentre ti vestivi?

Aì: …

Rei: Kei, rispondi tu?

Kei: …

Takao: non risponde neanche lui! A questo punto direi che…

Aì/Kei: sì! È come pensate! Siamo andati a letto assieme!

Tutti i presenti rimasero stupiti. Hilary sputò il latte, che stava bevendo, addosso a Max; che fece cadere, dandogli accidentalmente uno spintone, Takao dalla sedia. Lui fece cadere a sua volta Rei, tirandogli, per non cascare, dalla sua maglietta. Rei tirò una gomitata ad Emily; la quale sputò i biscotti in faccia a Mao, che emise un urlo di disperazione, siccome le si era sporcato il completo. Aì guardò Kei.

Aì: prendiamo un caffè?

Kei: ok!

Takao e gli altri si erano ripresi.

Rei: ma vi rendete conto che così facendo… insomma…

Kei: …?

Max: vuole dire, siete andati a letto assieme, avete fatto bene?

Aì: che significa se abbiamo fatto bene?! L’abbiamo deciso assieme!

Rei: si, ma…

Kei, vedendo i loro amici discutere su ciò che avevano fatto, si alzò e se n’andò in camera, arrabbiato. Aì lo seguì. Gli altri se ne accorsero.

Aì e Kei entrarono in camera. Questo si era seduto sul letto. Aì si sedette accanto a lui e l’abbracciò, accarezzandogli i capelli, per consolarlo. Kei si accoccolò tra le sue braccia.

Kei: che stupidi! Ogni volta che succede qualcosa che non hanno fatto loro, devono criticare!

Aì: lasciali perdere! Non fare così, vedrai che poi verranno strisciando a chiederti scusa.

Kei: dovrebbero chiederle anche a te. Come fai a non incavolarti?!

Aì: non ci penso.

Nella hall…

Takao: dite che lo rifaranno ancora?!

Max: andiamo a spiarli!

Hilary: che begli amici che siete! Loro due si sono offesi e voi pensate di spiarli!

Mao: Hilary ha ragione.

Rei: mi hanno convinto, dobbiamo fare qualcosa.

Emily: l’unica è andare a scusarsi.

Takao: d’accordo, andiamo.

I sei ragazzi salirono nella camera n. 30 e bussarono alla porta.

Aì: avanti.

Entrarono quando Aì finì la risposta.

Kei aveva un po’ gli occhi lucidi e li guardava con pieno di rabbia, che ovviamente era rivolta a loro.

Kei: che volete?!

Takao: abbiamo sbagliato. Ci potete scusare?

Aì: chiedetelo a Kei. Io farò come farà lui.

Tutti: Kei?

Kei: …

Tutti: allora?

Kei: e va bene! Tanto, alla fine, sareste riusciti a convincermi!

Aì: aggiudicato!

Takao: meno male. Grazie alle ragazze abbiamo capito di aver sbagliato e…

Kei: mi sembrava strano il fatto che, voi maschi, ci foste arrivati soli…!

Aì/Emily/Mao/Hilary: ah! Ah! Ah! Se non ci fossimo noi femmine, voi maschi andrete persi!

Max: cosa vogliamo fare ora? Sono le 11:00, non possiamo andare al mare a quest’ora! È troppo tardi!

Aì/Kei: scusateci…

Mao: facciamo una passeggiata.

Emily: sono d’accordo con lei!

Aì: dopo tre anni non litigate più voi due.

Rei/Max: meno male! Se no noi due non ci saremo più potuti parlare!

qualche giorno fa, per sbaglio era stata pubblicata una copia di questo capitolo per sbaglio, in realtà ho scelto per sbaglio aggiungi una storia al posto di anteprima... scusate!

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


CAPITOLO 8 DISAVVENTURE

Gli otto ragazzi si prepararono per uscire. Nel momento in cui misero piede fuori era una bella giornata con qualche nuvoletta.

Takao: che cosa ne pensate se ci prendessimo un gelato?

Kei: è una buona idea!

Tutti si voltarono per fissare il ragazzo, increduli.

Kei: che cos’ho detto?

Max: tu vuoi prenderti un gelato?

Kei: e allora?

Rei: ma non avresti mai ammesso che ti piace il gelato.

Kei: sono una persona come le altre, non ho nulla d’anomalo!

Aì: non vi saranno tornati in mente i dubbi di tre anni fa!

Takao: quali?

Kei: lasciamo perdere, andiamo.

Così andarono alla prima gelateria più vicina.

Prima di arrivare, un vecchietto li fermò.

Vecchietto/nonno J: salve!

Tutti: salve!

Nonno J(da vecchietto mendicante): scommetto che voi siete giovani, poveri e vorreste queste quattro sacche di gioielli, banconote, diamanti e monete d’oro!

Kei: veramente non siamo poveri!

Takao: parla per te!

Rei: quali sono le condizioni?

Nonno J: dovrete dire delle parole, che vi dirò io, per sempre.

Kei: no, è una truffa. Io non ci sto.

Takao/Max/Rei: noi sì!

Kei: a pensarci bene, però… ok, accetto anch’io; ma prendo quella con le banconote!

Mao/Aì/Emily/Hilary: aspettate, non fate sciocchezze!

Ormai era troppo tardi. Il vecchietto aveva dato ai ragazzi le sacche, ma prima aveva detto loro che avrebbero dovuto dire per sempre “Ti spacco il muso”(Takao), “Tutti e quattro”(Max) “Non c’importa”(Rei) e “Poi se ne parla”(Kei).

In seguito, il mendicante se n’andò. I ragazzi si diressero alla gelateria; purtroppo le ragazze decisero di fermarsi in un negozio e dissero ai primi di ordinare loro i gelati. Questi accennarono col capo ed entrarono nella gelateria.

Il gelataio si rivolse a loro dando le spalle.

Gelataio/Sergey: cosa volete?

Takao: ti spacco il muso! “Non sono riuscito a dire cono al cioccolato?!”.

Il gelataio si voltò di scatto.

Sergey: come? Chi è stato?!

Max: tutti e quatto! “Ma io volevo dire Takao! Perché ho detto così?!”.

Sergey: non è educato sapete?!

Rei: non c’importa! “Perché ho risposto in quel modo? Avevo in mente di dire che lo sapevamo!”.

Sergey: vi manderò in tribunale!

Kei: poi se ne parla! “Veramente volevo dirgli che non è il caso di andare davanti al giudice, ma anche la risposta che mi è venuta va bene”.

Sergey: l’avete voluto voi!

Il gelataio chiamò il giudice, che portò sia lui che i quattro ragazzi in tribunale. Mao, Aì, Emily e Hilary li raggiunsero non appena lo seppero.

Tutti presero i posti.

Giudice/Zagart: cos’è successo?!

Vorkov: lo chieda a loro quattro!

Zagart: cosa avete detto a quel signore?!

Takao: ti spacco il muso “Oh no! Un’altra volta!”.

Max(bisbigliando nell’orecchio di Takao): tutti e quattro! “ma cosa sto dicendo? Volevo dire solo la parola ‘Takao’”

Zagart: chi glie l’ha detto?

Max: tutti e quattro “ormai è chiaro per dire Takao dico questa frase!”.

Zagart: lo sapete che è un termine molto volgare?!

Rei: non c’importa “ma che cosa bisogna fare per dire che lo sapevamo?”.

Zagart: complimenti vi siete comportati da veri maleducati! Per punizione pulirete i marciapiedi della città a partire da…

Kei aveva alzato la mano.

Zagart: … vuoi aggiungere…?

Kei: poi se ne parla “volevo dire che non poteva farlo! È ingiusto! Non può rovinarci la vacanza!”.

Zagart: molto bene! Vi condanno ad immediata pulizia dei marcia…//???: aspettate!

Un vecchio era appoggiato alla porta del tribunale e teneva le braccia conserte. Era quello che aveva dato loro le sacche colme di ricchezze.

Zagart: vuole aggiungere qualche altro vocabolo volgare anche lei?

Nonno J: no, questi ragazzi sono sotto la mia responsabilità, chiedo di lasciar perdere per la punizione.

Zagart: io no lo so più! Che deve fare un povero giudice per essere rispettato? Qui ognuno fa i comodi suoi! ... Annulliamo questa maledetta punizione, sperando che siate tutti più contenti!

Il vecchio tirò fuori da una sacca che portava con sé un oggetto.

Nonno J: se vuole posso farle una proposta! Le regalerò questo bel burattino robot/Zeo senza fili e lei in cambio dovrà dire per sempre “Pinocchio!”. Accetta?

Zagart: certo! È bellissimo!

Nonostante i consigli dei ragazzi (che facevano i segni muti per evitare di dire qualcos’altro al posto di dire di no), il giudice prese il burattino robot e da quel momento si sentì strano.

Zagart: Pinocchio! Pinocchio! Pinocchio! (traduzione: mi sento un po’ strano… ?).

Burattino robot/Zeo: papà!

Zagart: Pinocchio! (traduzione: ha parlato!)

Zeo: papà Geppetto!

Zagart: Pinocchio! (traduzione: non sono Geppetto!)

Zeo: papà Geppetto!

I quattro ragazzi andarono dalle proprie ragazze, anche il vecchietto.

Takao: ti spacco il muso! (trad: Hilary!)

Kei: poi se ne parla! (trad: aiutateci, fate qualcosa!)

Nonno J: scusate! Ora pronuncio le formule magiche solo per voi quattro. ‘Rotola la balena, la mangia la pantera, che i quattro ragazzini ritornino cretini!’.

Rei: quanto fa due per due?

Max: nove.

Takao: cosa vuol dire Takao? Di chi è questa mano attaccata al braccio, che è attaccato alla spalla, che è attaccata al collo, che è attaccato alla testa… ?

Aì: li hai resi cioti al massimo!

Kei: ce ne vogliamo mangiare via? ... No, non era il verbo giusto, devo caderne un altro…

Aì: se Kei non riesce ad usare i verbi corretti, figuriamoci gli altri!

Nonno J: ora ci riprovo! ‘con il potere a me conferito da questa giornata…’

Mao: guarda che non si deve sposare nessuno!

Nonno J: se mi fate finire… ! 'col potere a me conferito da questa giornata, io vi faccio ritornare i ragazzi che eravate oggi quando vi siete svegliati!’.

Kei: mi è venuto mal di testa!

Rei: ora ricordo chi è stato!

Max: già! È colpa di quel vecchio!

Takao: gli spacco… mh!

Hilary tappò la bocca a Takao.

Hilary: hai parlato anche troppo oggi!

Emily: perché non andiamo a fare una passeggiata?

Rei: se siete d’accordo, possiamo dividerci in coppie!

Hilary: dobbiamo fare tutto a coppie?

Takao/Max/Rei/Kei: sì!

Gli otto ragazzi si divisero in quattro coppie e andarono a fare una passeggiata in quattro diverse direzioni.

In un bel parco, seduti a mangiare un gelato, c’erano Hilary e Takao.

Hilary: è bello stare vicino a te, sai?

Takao(arrossendo): d-davvero?

Hilary: è da quando ti ho visto per la prima volta, che ho cominciato a provare qualcosa per te. L’unico problema è che pensavo che tu non mi volessi, così per non farlo notare ho cominciato a comportarmi male con te.

Takao: senza offesa, ma la parte ti è uscita benissimo, perché io ci sono cascato in pieno!

Hilary: “vorrei che questo momento con te durasse per sempre!”.

Takao: Hilary?

Hilary: …si?

Takao: ti sei addormentata?

Hilary: no, scusami.

Rei e Mao stavano passeggiando per negozi.

Mao: guarda com’è bello quel vestito!

Rei: scommetto che ti starebbe benissimo!

Mao: veramente?

Rei: ti ho mai detto una bugia?

Mao: che dici se me lo compro?

Rei: entriamo, te lo pago io!

Mao: non c’è bisogno. Ho abbastanza soldi!

Rei: dai!

I due entrarono nel negozio, dove Mao, dopo aver provato il vestito lo comprò; nel frattempo su una collinetta (la stessa dov’era Kei nella puntata n. 41 della prima serie di Beyblade) Emily e Max guardavano il fiume di fronte loro, che scorreva lentamente.

Emily: Max, senti io…

Max: si?

Emily: con le ragazze stavamo progettando di andare a vivere assieme in una città dove c’è il mare, tutti e quattro in quattro villette a schiera…

Max: è una buona idea!

Emily: ci stavamo chiedendo cosa ne pensaste voi ragazzi; noi volevamo organizzare anche un matrimonio a quattro, ovviamente con voi, e…

Max: “scommetto che è stata un’idea di Mao e Hilary!” se vuoi parlerò io con gli altri.

Emily: faresti questo per le mie amiche?

Max: non per loro, ma per te!

Emily: oh Max!

Emily aveva le lacrime agli occhi, per questo motivo Max la baciò. Kei e Aì erano andati a prendere un gelato e si erano seduti ad un tavolino. Aì era soprappensiero.

Kei: Aì?

Aì: …

Kei: pronto, terra chiama Aì?

Aì: … ah! Sì, come?!

Kei: ehi, che ti prende?

Aì stava pensando a Yuri e anche a Kei. Entrambi l’amavano, ma alla fine, per i problemi sorti, si era messa con Kei. E Yuri? Che fine aveva fatto? L’amava ancora? Lei amava follemente Kei, ma sentiva anche qualcosa per Yuri. Si chiedeva chi amasse dei due. In un certo senso vinceva Kei, però con Yuri si sentiva un po’ più a suo agio. Forse perché con Yuri, al monastero, andavano più d’accordo nonostante fosse Kei il suo migliore amico. Tuttavia, con quest’ultimo era andata a letto assieme.

Kei: Aì, ti senti bene?

Aì: sì. Stavo solo riflettendo.

In quel momento una goccia di pioggia cadde sul naso di Aì. Kei gliel’asciugò come se fosse una lacrima.

Aì: forse è meglio tornare indietro. Sta iniziando a piovere e l’albergo è abbastanza lontano da qui.

Kei: come vuoi. Hai ragione.

Takao, Hilary, Max, Emily, Rei e Mao erano ritornati all’albergo. Mao aveva addosso il suo vestito nuovo, non aveva resistito all’idea di aspettare un altro minuto per indossarlo. Hilary ed Emily non finivano di dire che era bello. Max parlava con Takao e Rei riguardo l’idea delle ragazze.

Aì e Kei erano stati bloccati dalla pioggia.

Kei: rifugiamoci lì!

Aì: ma non c’entriamo entrambi! È un tubo (tipo quello dove si era riparato Andrea di Kiss me Licia nella prima puntata).

Kei: riparati solo tu, allora.

Aì: ma Kei, ti prenderai una polmonite stando sotto la pioggia! Dai vieni anche tu, ti faccio spazio.

Kei: non c’è bisogno.

Aì: dai!

I due rimasero lì dentro per molte ore. Kei dalla noia si mise addirittura a cantare “Scende la pioggia” di Gianni Morandi.

Aì: uffa!

Kei: ti stai annoiando anche tu, vero?

Aì: che possiamo fare? Fuori piove e noi siamo dentro un tubo, mentre gli altri staranno cenando!

Kei baciò Aì.

Aì: Kei! Ma che ti salta in mente!

Kei: ti sei dimenticata che stiamo insieme?

Aì: no, ma…

Lei aveva ancora i dubbi, su Kei, di prima.

Kei: non ti sto chiedendo il mondo, solo un bacio!

Aì: … Kei: ma si può sapere che ti prende? Se non mi ami più basta dirlo!

Aì: se è così che la pensi possiamo anche lasciarci!

Kei: d’accordo!

Kei si alzò e se n’andò.

Kei: “Sai cosa m’importa se è arrabbiata con tutto il mondo! Non c’è bisogno di fare il quel modo!”.

Aì era rimasta nel tubo.

Aì: “che egoista! Come faceva a piacermi?! Non aveva niente in comune non me ed io tanto meno con lui! Vorrei sapere ora che diavolo gli era preso per comportarsi in quel modo! … forse è colpa mia; forse… ma cosa sto pensando! Non ci sto capendo niente neppure io ora ed è tutta colpa sua!”.

La ragazza era rimasta ancora lì. Era passata mezz’ora e Kei non era tornato.

Aì: “forse non era solo colpa sua, anzi è tutta colpa mia; se io non avessi pensato a Yuri e a paragonare lui a Kei e viceversa non avrebbe reagito in quel modo.”.

Anche Kei aveva dei rimorsi.

Kei: “dovrei tornare da lei. L’ho lasciata sola per una stupidaggine, sono stato un cretino!”.

Kei si alzò, era seduto su uno scalino ed era bagnato fradicio. Cominciò a correre verso il tubo dove aveva lasciato Aì. Anche quest’ultima era andata a cercare Kei. Entrambi avevano paura di non trovarsi. Ormai avevano quasi perso la speranza di ritrovarsi, finché non s’incrociarono.

Aì: Kei!

Kei: Aì!

Si riabbracciarono. Aì stava piangendo. Sotto la pioggia, i due si baciarono.

Kei: sei ancora convinta che dobbiamo lasciarci?

Aì: lascia perdere quello che ho detto prima; ho sbagliato, è stata tutta colpa mia.

Kei: no, sono stato uno stron*o a dirti quelle cose!

Aì: lascia perdere!

Kei: posso chiederti cos’avevi?

I due, siccome ormai si stava facendo giorno andarono sulla collina con il fiume di fronte. Il sole sorgeva mentre loro si abbracciavano.

Kei: allora?

Aì: pensavo a noi e… a Yuri.

Kei: vale a dire?

Aì: sono stata una sciocca. Ho pensato di paragonare te a Yuri e mi sono confusa. Mi perdoni?

Kei: non hai fatto nulla di male! Era normale che tu ci paragonassi.

Aì:forse hai ragione…

Kei: allora rimedio!

Il ragazzo prese Aì in braccio.

Aì: che vuoi fare?

Kei: ti porto in albergo in braccio!

I due tornarono in albergo ridendo.

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