Perfezione

di JKEdogawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una cugina di troppo ***
Capitolo 2: *** L'importanza di chiamarsi Dark ***
Capitolo 3: *** Un fulmine a ciel sereno ***
Capitolo 4: *** Pinguini Imperatori ed Imperatori Pinguini ***
Capitolo 5: *** Una famiglia allargata chiamata Royal Academy ***
Capitolo 6: *** La solitudine degli indecisi ***
Capitolo 7: *** Quasi tutto trova un senso... oppure no ***
Capitolo 8: *** La cattiveria umana è più viscida e strisciante di Nagini ***
Capitolo 9: *** Il nemico del mio nemico è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve mettersi in coda ***
Capitolo 10: *** L'essere perfetto non esiste ***
Capitolo 11: *** Dark VS Quinto Settore ***
Capitolo 12: *** L'inutilità dei sentimenti ***
Capitolo 13: *** Una nuova energia pinguinesca ***



Capitolo 1
*** Una cugina di troppo ***


Aprì piano gli occhi bianchi vedendo il cielo azzurro sopra di se. Non l'aveva mai visto prima di allora e le sembrò splendido. Piano piano iniziò a percepire la terra sotto le mani, fine terra chiara. Il rumore dell'acqua raggiunse le sue orecchie ed il vento soffiò delicato sul viso trascinando un foglietto con alcune indicazioni stradali. Si alzò a sedere e guardò le lettere in alfabeto katakana che sapeva leggere.
<< Raimon Jr. Hight.>> disse inespressiva<< Superare la stazione per raggiungere la scuola.>> guardò dritto davanti a se<< Cos'è una scuola?>>.

1-Una cugina di troppo
[musica]

<< Ah! Che bella giornata!>> esclamò Arion con la borsa in spalla<< Il calcio sarà felice se oggi ci alleniamo.>>.
<< SHERWIND!>> urlarono due voci arrabbiate dietro di lui. Fece appena in tempo a voltarsi che Michael e Victor gli saltarono addosso con tutta l'intenzione di ucciderlo<< La vuoi smettere con questa storia?>>.
<< Perché? Non pensate che il calcio sarà felice?>>.
<< Il calcio non ha sentimenti.>> lo ammonì Victor alzandosi<< Non cambierai proprio mai, vero?>>.
<< Già, sono un caso disperato.>> ammise Arion<< Che ci volete fare, io sono il vento della rivoluzione.>>.
<< Questa storia ti ha montato la testa, credi a me.>> sorrise Michael scompigliandogli i capelli.
<< Inquadramento soggetto.>> disse qualcuno dietro un angolo.
<< L'avete sentito?>> domandò Victor.
<< Cosa?>> domandò Arion<< Il calcio che ci chiedeva di giocare?>>.
<< No, idiota!>> sbuffò<< Sarà stata una mia impressione.>>.
<< Ehi, ragazzi.>> salutò Riccardo dall'altro lato della strada.
<< Capitano!>> lo salutò Sherwind.
<< Ciao.>> sorrise Michael, Victor si limitò ad un cenno vago.
<< Pronti per una grande giornata?>>.
<< Sempre se non ti metterai a piangere come al solito.>> ghignò Aitor spuntando da dietro.
<< Cretino.>> lo rimproverò Gabi dandogli una pacca sulla testa.
<< Tranquillo, sarai tu ad asciugargli le lacrime con i tuo codini, vero, Gabriel?>>.
<< Doppiamente cretino!>> gli dette direttamente la cartella sulla testa.
<< Smettetela, il calcio ne soffrirà.>> li pregò Arion prima di correre via inseguito da Michael e Victor.
<< E così comincia una nuova giornata alla Raimon.>> commentò Adé con la sua solita canna da pesca sulla spalla<< Proprio come tutti i giorni Gabi fa a botte con Aitor mentre Victor e Michael tentano di uccidere Arion.>>.
<< Già.>> ammise Riccardo<< Secondo te andranno avanti così per sempre?>>.
<< Fino al terzo anno sicuro, ma temo che anche in nazionale avranno dei problemi.>> si guardò attorno<< Ma manca qualcosa.>> Eugene li superò correndo come un matto ed urlando<< Ecco cosa, la crisi di panico mattutina di Eugene.>>.
<< Ehi, ragazzi.>> sorrise Samguk raggiungendoli<< Come va?>>.
<< Come sempre, Sam.>> ammise Adé.
<< Bene, dai.>> rispose Riccardo.
<< Adattamento alla situazione.>> disse qualcuno nascosto.
<< Hai detto qualcosa?>> domandò perplesso.
<< Come sempre, Sam.>> ripeté Adè<< Andiamo, forza! Le lezioni iniziano.>>.
<< Pista!>> gridò Lucian raggiungendoli e superandoli in velocità.
<< Luke, non sei in... troppo tardi.>> sospirò Sanguk<< Il solito, che pensa di essere in ritar...>> Wanli li fece ruotare su loro stessi passando velocissimo<< E Wanli che gli corre dietro per avvertirlo.>>.
<< Quindi adesso meglio se ci spostiamo.>> ammise Adé appena prima che Subaru si schiantasse contro Riccardo che non si era allontanato in tempo<< Honda come sempre super eccitato.>>.
<< No, oggi è giovedì.>> lo redarguì Sam<< Ed il giovedì è super arrabbiato.>>.
<< Scusa, Riccardo.>> disse Subaru scrocchiandosi le dita<< Hai visto quel rompiscatole di Arion?>>.
<< È andato di...>> provò a rispondere, ma Honda era già partito ad aiutare Victor e Michael<<… là.>>.
<< Chi manca a questo punto?>> domandò Sam.
<< Fred e George... em, volevo dire Hugh e Shun.>> notò Adé<< Ma se li conosco come credo di conoscerli saranno già in classe.>>.
<< PISTA!>> esclamò Ryoma arrivando in bicicletta e travolgendo Samguk<< Ops, scusate, Yatta!>>.
<< Ti eri dimenticato il combina guai su due ruote.>> sbuffò il portiere<< Inoltre manca anche JP.>>.
<< L'ho visto passare prima.>> sorrise Rosie raggiungendoli ed iniziando a fare foto a Riccardo che fece finta di non essere scocciato da quelle attenzioni<< Stava andando in classe per ripassare, hanno una verifica oggi nella loro classe.>>.
<< Acquisizione soggetto più simile possibile.>> disse qualcuno dietro il muro<< Acquisizione completata, cercare abbigliamento consono.>>.
<< Avete visto Jade?>> domandò Ryoma.
<< No.>> ammise Rosie<< Forse è già in classe.>>.
<< Jade? No.>> disse Riccardo<< Sarà a picchiare qualche bullo.>>.
<< Perché la cerchi?>> domandò Adé.
<< Aveva detto che voleva farmi vedere una mossa di karate prima di entrare.>> rispose Nishiki.
<< Sì, certo!>> gli fece l'occhiolino Samguk dandogli una gomitata<< C'è altro, vero?>>.
<< Altro?>> Ryoma iniziò a pensare al cibo, ma Jade cucinava non proprio benissimo. Successivamente pensò al karaoke, ma non si faceva certo a scuola. Infine pensò al calcio, ma lei non giocava a calcio<< No, non credo ci sia dell'altro.>>.
<< Non posso dire di essere un'esperta.>> ammise Rosie prima di guardare sognante Riccardo<< Ma posso affermare che quando una ragazza come Jade parla di karate con uno come te intende un incontro appartato e romantico. Virtuoso, verresti a sentire un concerto di violino con me?>>.
<< Quando?>> domandò con un sopracciglio alzato.
<< Sabato sera.>>.
<< Sono impegnato.>> mentì spudoratamente dopo un minuto, poi s'incamminò rapidamente verso la scuola<< Le lezioni cominciano, devo andare.>>.
<< E anche oggi non ha funzionato.>> sospirò la ragazza<< Ma non demordo, riuscirò a conquistarlo.>>.
<< È più facile che Victor si metta con Skie che tu con Riccardo.>> commentò Adé prima di ricevere una pacca sulla testa da Samguk<< Em... volevo dire...>>.
<< Quindi devo far mettere Victor con Skie per sperare di riuscire con il Virtuoso.>> sorrise<< Ci si può riuscire.>>.
<< Se ci riesci non pesco per una settimana.>>.
<< La prendo come una sfida, Adé.>> iniziò a saltellare in avanti<< Inizia a metterla via, per una settimana non ti servirà.>>.
<< Non ci conterei.>> la campanella suonò<< Muoviamoci, le lezioni iniziano!>>.
<< Entrare nell'organizzazione, creare contatti.>> disse qualcuno nascosto nell'ombra.

<< Aaaaah! Quanto mi è mancata la sede del club!>> esclamò Arion accarezzando le poltrone della stanza della prima squadra.
<< Diamine, l'abbiamo vista solo ieri! Neanche fosse la tua fidanzata!>> brontolò Victor<< E poi dovremmo parlare dell'allenamento e della prossima partita, se mai ci sarà.>>.
<< Giusto.>> annuì Michael<< Allora, Capitano, cosa dobbiamo fare?>> Sherwind non rispose<< Oh, Arion! Sei in casa?>>.
<< Ah, già! Sono io il capitano.>> rispose l'interessato e tutti si dettero una manata sulla faccia<< Dunque... aspettiamo l'allenatore Evans.>>.
<< Capitan Ovvio.>> ghignò Aitor.
<< Strano, Jade non si è vista nemmeno in classe.>> disse Ryoma<< Inizio a preoccuparmi.>>.
<< Jade è forte.>> sorrise Rosie<< Magari è malata, ma niente di più.>>.
<< Però avrebbe avvertito, non pensi?>> domandò Skie.
<< Mm... forse... Ma sai com'è, ha un carattere rigido, un po' come Victor.>>.
<< Victor non è come Jade, decisamente.>> la guardò perplessa<< E poi cosa c'entra Victor?>>.
<< Oh, niente.>> iniziò a scrivere<< Nota: Skie diventa rossa appena si parla di Vic. 1 a zero per Rosie.>> qualcosa si mosse nell'armadietto della stanza.
<< Vuoi scommettere che si è nascosta?>> disse la Blue<< Magari vuole farci uno scherzo.>>.
<< Jade non è tipo da fare scherzi.>> notò Ryoma.
<< Ehi! C'è qualcuno lì?>> domandò Victor avvicinandosi.
<< Trovare risposta.>> sibilò qualcuno<< Negativo.>>.
<< Certo.>> e con ciò aprì l'armadietto trovandosi davanti una ragazzina dai capelli color corda scura e gli occhi bianchi venati di nero come fossero stati di marmo<< E tu chi sei?>>.
<< Trovare risposta.>> disse guardandolo inespressiva, poi indicò Lucian che s'impietrì.
<< Cosa c'entra Lucian adesso!>>.
<< Lucian... trovare risposta.>> guardò Victor<< Io sono Luce.>>.
<< Piacere, Luce, hai anche un cognome?>> domandò Arion sorridendo.
<< Trovare risposta.>>.
<< Smettila di scherzare.>> brontolò Michael.
<< Luce opposto di Ombra... io sono Luce Dark.>>.
<< Luce Dark, molto bene.>> sospirò Victor, poi guardò Lucian<< Hai una sorella gemella?>>.
<< Sono sua cugina.>> disse inespressiva alzandosi in piedi<< Io sono figlia di Ray Dark.>>.

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Capitolo 2
*** L'importanza di chiamarsi Dark ***


2- L'importanza di chimarsi Dark
[musica]

<< Tu ne sapevi niente, Lucian?>> domandò Victor.

<< Onestamente no.>> rispose Dark guardando la ragazzina<< Mai vista.>>.
<< Mio padre mi ha cresciuta all'insaputa di tutti.>> disse Luce<< Voleva evitare che avessi ritorsioni per quello che faceva.>>.
<< A me sembra sincera.>> sorrise Arion.
<< A me no.>> ammise Victor guardandola<< A partire dal fatto che è vestita come Jade.>>.
<< Ladruncola!>> esclamò qualcuno dalla porta, così tutti si voltarono e videro la Green in intimo con le mani sui fianchi.
<< Mamma mia.>> commentò Adé mentre Eugene di fianco a lui si puliva gli occhiali. Michael alzò la frangia per vedere con entrambi gli occhi, mentre Ryoma svenne dietro alle poltrone della sala.
<< Jade, copriti!>> esclamarono Skie e Rosie parandosi davanti all'altra manager che però le spostò e raggiunse Victor che aveva preso un colorito rosso ed imbarazzato (insolito per lui).
<< Sentimi bene, tu!>> disse<< Non so come hai fatto a mettermi fuori combattimento per tutte e sei le ore di scuola, ma sappi che non la passi liscia. Ed ora ridammi i vestiti.>>.
<< Trovare risposta.>> disse Luce<< Non qui.>>.
<< L'importante è che me li restituisci.>> le prese il braccio e fece per trascinarla fuori.
<< Aspetta.>> esclamò Lucian<< Jade, aspetta.>>.
<< Che vuoi?>>.
<< Ecco... lo so, ti sembrerà strano, ma lei è mia cugina.>> tutti rimasero sorpresi da quell'affermazione<< Lo so, l'ho scoperto adesso anch'io, ma... ma le credo e voglio capire perché...>> deglutì<< Perché ti ha rubato i vestiti.>> guardò Luce negli occhi<< Ti sei appena trasferita?>>.
<< Affermativo.>> rispose inespressiva.
<< Quindi non hai la divisa scolastica ancora?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Skie, sai dove possiamo trovare una divisa da studentessa?>>.
<< Oh... em... possiamo chiedere alla Professoressa Hills.>> rispose rossa in volto<< Vero Rosie?>> la Red annuì.
<< Bene, allora andate a cercarla, intanto Jade e Luce andranno nel bagno delle ragazze a cambiarsi.>> spiegò Lucian.
<< Nessuno ha chiesto il tuo parere.>> sbuffò Jade<< Ma va bene, forza, andiamo.>>.
E così uscirono non prima che Luce sibilasse un “Grazie” nell'orecchio di Lucian.
<< Perché lo hai fatto?>> domandò Victor<< Neanche la conosci.>>.
<< Mio padre mi ha sempre insegnato una cosa.>> rispose<< “Per quanto un Dark sia corrotto resta sempre un Dark e la famiglia si aiuta sempre, nella buona e nella cattiva sorte.”. Zio Ray non ha mai chiesto aiuto e mai lo chiederà, ma Luce ha bisogno e non la posso lasciare sola.>>.
<< Sei più saggio di quanto sembri, ma sappi che d'ora in avanti è un problema tuo.>>.
<< Bé, che succede qui?>> domandò Mark Evans entrando<< E perché Jade era in intimo con una ragazzina che indossava i suoi vestiti?>>.
<< Storia lunga, allenatore.>> sorrise Arion.
<< Allora me la racconterete un'altra volta, ora ad allenarvi.>>.

Luce era rimasta tutto il tempo a cercare una divisa per lei con Skie, Rosie, Jade e la Professoressa Hills. Per arginare il problema le avevano dato una divisa da calcio, poi erano andate alla ricerca per tutta la scuola e alla fine la Professoressa aveva tirato fuori quella che usava lei durante gli anni scolastici. A parte l'odore di naftalina era ancora messa bene, inoltre stava benissimo a Luce che però si limitava a dire “Affermativo” e “Negativo” e che ogni tanto chiedeva “Quando torniamo da Lucian?”. Celia aveva promesso che avrebbe parlato di quella ragazzina al consiglio dei docenti e che probabilmente sarebbe stato utile assegnarle un'insegnante di sostegno almeno per i primi giorni.
Mark, una volta saputa la storia, aveva consigliato di spostarla nella classe del cugino e che avrebbe potuto osservare gli allenamenti della squadra quando voleva. Non era uno studioso di psicologia, ma pensava che qualcosa non andasse nella ragazzina. Una malattia mentale dovuta dal vivere con Ray Dark? Un raro caso di autismo? Non sapeva spiegarlo, ma sentiva che la vicinanza con il cugino l'avrebbe aiutata.
<< Ehi, Luce.>> sorrise Lucian salutandola e vedendo che camminava per strada da sola<< Abiti da queste parti?>>.
<< Affermativo.>> rispose inespressiva.
<< Allora possiamo fare un po' di strada assieme.>>.
<< Negativo.>> ed indicò il centro del campetto vicino al fiume<< Io abito qui.>>.
<< È impossibile!>> la guardò preoccupato<< Non hai una casa?>>.
<< Definire casa.>>.
<< Bé, un posto dove vivi.>> indicò nuovamente il centro del campetto<< Un posto coperto, con un tetto.>>.
<< Tipo quella?>> indicò un'abitazione poco distante.
<< Esattamente, quella è una casa. Tu non hai una casa?>>.
<< Negativo.>>.
<< E dove sei stata per tutto questo tempo?>>.
<< Io...>> s'irrigidì<< Errore, errore. Aaaah!>> si prese la testa ed iniziò a scuoterla<< Errore, non lo so. Errore.>>.
<< Calma, calma.>> provò a tranquillizzarla Lucian<< Facciamo così, vieni a stare da noi.>>.
<< Da voi?>> rispose calmandosi.
<< Sì, da noi. Mio fratello, cioè il tuo altro cugino Jean, è all'estero per lavoro. Sei una Dark ed i Dark non si abbandonano mai.>> allungò la mano.
<< I Dark non si abbandonano.>> ripeté stringendo le dita del cugino.
<< Bene.>> continuarono a camminare<< Cosa ti piace?>>.
<< Definire “cosa ti piace”.>>.
<< È difficile da definire... facciamo così, io ti dico una cosa e tu mi rispondi sì o no, va bene?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Lo prendo per un sì. Ti piace il calcio?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Un punto in comune. Ti piace il cielo?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Ed il pesce?>>.
<< Definire pesce.>>.
<< Quegli esseri che nuotano nel mare o nei fiumi.>>.
<< Negativo.>>.
Continuarono così per tutto il tragitto ed il più delle volte Lucian doveva spiegarle cos'era una certa cosa per avere risposta. Il fatto che sapesse benissimo cos'era il calcio o la matematica, ma che ignorasse cosa fosse un bagno o gli spaghetti in brodo lo lasciava perplesso. Pensare inoltre che non aveva la minima idea di cosa fosse una casa, ma che non avesse esitato a dire che era sua cugina lo inquietava e non poco.
La famiglia Dark viveva nel quartiere Beika a Tokyo(If you know what i mean) e Lucian prendeva il treno tutti i giorni per raggiungere la scuola, per questo molto spesso era in ritardo. Quando entrò in casa con Luce al seguito, suo padre Kristoff rimase perplesso, così il ragazzino gli raccontò quello che era successo.
<< Il solito Ray!>> esclamò Kristoff infine<< Mai chiedere aiuto, vero?>>.
<< Può dormire nel letto di Jean?>> chiese Lucian quasi come una supplica.
<< Non credo ci siano problemi, ma dovresti chiedere a tua madre. E magari anche a sua madre. Sa che sei qui?>>.
<< Negativo.>> rispose Luce<< Mia madre non può saperlo, lei non c'è più.>>.
<< Oh, mi dispiace. Allora puoi fermarti qui quanto vuoi, immagino.>>.
<< Grazie, signore.>>.
<< Chiamami Zio Kris, preferisco.>>.
<< Affermativo, Zio Kris.>>.
<< Vieni, ti accompagno in camera.>> sorrise Lucian prendendola per mano.
Quegli occhi.” pensò Kristoff Dark “Dove li ho già visti?”
La stanza di Lucian e Jean era una collezione di poster calcistici attaccati su ogni superficie possibile. Muri ed armadi, persino le testiere dei letti non erano state risparmiate ed avevano preso la forma di due grandi palloni bianchi e neri. Due poster erano addirittura incorniciati, uno era il Football Frontier di dieci anni prima e l'altro era il Cammino Imperiale di quell'anno.
<< Quinto Settore.>> lesse inespressiva<< Cammino Imperiale.>>.
<< Già. Avremmo potuto vincere, ma non ci sono riusciti.>> disse Lucian<< Io non ero ancora entrato in squadra quando hanno perso.>>.
<< Perché sei entrato?>>.
<< Perché mi piace il calcio e volevo imparare.>>.
<< Anche se avevano perso?>>.
<< Già.>>.
<< Le squadre che perdono sono deboli.>>.
<< No, sono solo meno preparate.>>.
<< Quindi più deboli.>>.
<< Pensala come vuoi.>> si buttò sul suo letto, ma si rialzò subito<< Dovremmo cambiare le lenzuola! Vado a chiedere a mamma dove sono, così ti faccio il letto.>> uscì e scese le scale il più in fretta possibile. Luce rimase a studiare i poster che si trovavano della camera.
<< Calcio.>> disse<< Giocare a calcio.>>.

<< Luke.>> lo chiamò suo padre<< Come hai conosciuto Luce?>>.
<< Cosa?>> chiese il ragazzino con le lenzuola ben piegate in mano.
<< Come l'hai conosciuta?>>.
<< Oh, è venuta a scuola da noi, ha rubato i vestiti ad una nostra manager e si è nascosta nell'armadietto del Club di Calcio. Ma te l'avevo già detto.>>.
<< E non hai notato niente di strano?>>.
<< Parla come un automa. L'allenatore Evans dice che potrebbe essere una specie di malattia mentale, mentre la Professoressa Hills sostiene che si tratti di autismo. Hanno anche detto che la vicinanza della famiglia potrebbe aiutare, in fondo sono dieci anni che vive da sola.>>.
<< Il fatto che Ray non me ne abbia parlato mi da fastidio.>> sospirò<< Non lo capirò mai il fratellino, perché tenere nascosta una figlia anche quando è in carcere e sa che siamo disposti ad aiutarlo su qualsiasi cosa.>>.
<< Pensi che portare Luce dallo zio potrebbe aiutarla?>>.
<< Non posso dirlo io, ci vorrebbe un medico psichiatrico, immagino.>>.
<< Capisco. Va bé, io vado a fare il letto.>> e così iniziò a salire le scale.
Chissà Ray come la prenderebbe a sapere sua figlia da noi.” pensò finendo di sistemare la tavola.

<< Mark.>> lo chiamò Celia<< C'è un problema.>>.
<< Di che tipo?>> domandò Evans perplesso.
<< Si tratta di Luce Dark. Non risulta iscritta alla Raimon. Non risuta iscritta in nessuna scuola, come se non esistesse.>>.

Angolo Autrice: E sono sbarcata al secondo capitolo... cavolo... temevo che non prendesse. Il punto è che penso che dietro ad ogni uomo "negativo"(Gyan Cinquedea, Ray Dark, Frank Wintersea...) ci sia un padre amorevole e protettivo... e temo di essere l'unica con questa idea! Non chidetemi perché, ma sono convinta di ciò! Quindi spero che nessuno mi denunci per questa fic vi saluto!
Grazie a Marina Swift che ha recensito e ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa

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Capitolo 3
*** Un fulmine a ciel sereno ***


3-Un fulmine a ciel sereno
[musica]

<< Cosa? Luce non può frequentare i corsi?>> domandò Lucian<< Com'è possibile?>>.

<< Non è iscritta e non possiamo inserire i suoi dati senza il consenso dei genitori o dei suoi tutori.>> disse la Professoressa Hills<< Inoltre non sappiamo molto di lei, sembra spuntata dal nulla improvvisamente.>>.
<< Tutori sono quelli che ce l'hanno sotto il proprio tetto?>>.
<< No, tutori legali, Lucian. Al momento il suo tutore credo sia Ray Dark.>>.
<< Quindi se avessimo la sua autorizzazione Luce potrebbe venire qui a studiare.>>.
<< Sì, ma tuo zio non acconsentirà mai a farla venire qui.>>.

<< Hai bisogno di un'autorizzazione per mia figlia?>> domandò perplesso<< Potresti fare prima ed aspettare che esca di qui.>>.
<< Il solito, vero Reyrey?>> rispose Kristoff<< Mi chiedo come poi tu possa essere ancora suo tutore. Sei in qui in carcere come detenuto!>>.
<< Per questo paese le persone come lei sono degli oggetti, quindi legalmente è ancora mia.>> sbuffò<< Stupide leggi stupide. Non che mi dispiaccia, anzi, ma lasciarla da sola per così tanti anni. Non mi sorprende che sia confusa.>>.
<< Me la dai questa autorizzazione sì o no?>>.
<< Farò di meglio.>> sbuffò<< Odio chiedere favori, ma è per il suo bene.>>.
<< Finalmente parliamo la stessa lingua, spara.>>.
<< Potresti diventare suo tutore per i prossimi tre mesi?>>.

Lucian rimase ad osservarla perplesso. Il fatto che la situazione si fosse risolta in meno di due ore lo lasciava stupito. Forse che la Hills avesse chiamato immediatamente il padre di Lucian e che lui si fosse precipitato in prigione a parlare con Ray Dark aveva velocizzato le pratiche. Quelli si che erano tempi burocratici da record!
<< Lei è Luce Dark.>> disse l'insegnante<< D'ora in poi sarà vostra compagna di classe, spero che facciate amicizia.>>.
<< Salve a tutti.>> salutò la ragazzina con un inchino.
<< Il tuo posto è vicino a Lucian, spero ti troverai bene nella nostra scuola.>> Luce prese posto sempre inespressiva<< Ed ora proseguiamo la lezione.>>.
La mattinata passò con la ragazzina che prendeva appunti ad una velocità inumana e Lucian che temeva che il foglio prendesse fuoco. Successivamente scoprì che era riuscita a ricopiare ogni singola parola del Professore, compresi i rimproveri agli studenti. Riuscire a spiegarle che non tutto era importante fu un'impresa quasi più complicata del capire chi fosse. Una cosa era certa: le domande aperte erano da evitare. Con le domande “vero o falso” non sembrava avere problemi, ma se una domanda era libera del tipo “Da dove vieni?” o “Come ti è sembrata la scuola?” entrava nel panico ed iniziava a dire “Errore, errore.”. Capendo questo aspetto era facile mantenerla tranquilla e capire qualcosa di più su di lei. Per esempio aveva scoperto che aveva vissuto con il padre fino al suo arresto, che era stata al FFI a Liocott e che le piaceva la musica classica.
La sorpresa più grande, però, fu la sua reazione durante gli allenamenti. Stava seduta in panchina con le altre manager a guardare i ragazzi che si allenavano quando il pallone fu lanciato verso Victor.
Fu un lampo. Si scagliò in campo intercettando il passaggio, poi iniziò a correre verso la porta scartando velocissima gli avversari anche se la gonna volteggiava nei suoi movimenti. In quel momento a tutti sembrò di vedere un giocatore perfetto intento a scatenare la sua mirabile bravura. Gabi provò a fermarla, ma la ragazza lo superò con un'elegante dribbling a destra, poi stoppò la palla sotto al piede guardando JP che si preparava a fermare il tiro.
<< Luce!>> la chiamò Jade, ma Mark la fermò prima che entrasse in campo.
<< Voglio vedere cosa fa.>> rispose serio.
<< Analisi della situazione.>> disse Luce<< Analisi completata.>> sgranò gli occhi e caricò il tiro dopo un fischio<< Pinguino Imperatore!>>.
<< Non passerai!>> esclamò JP evocando Atlante<< Mano del Colosso.>>.
<< Identificazione Spirito Guerriero. Riuscita della parata, negativo.>> infatti il colpo era talmente potente e preciso che la palla finì in rete<< Goal riuscito, Resistenza annientata.>> si spostò i capelli e tornò a sedersi come se non fosse successo niente.
<< Wow.>> commentò Arion nel silenzio generale<< Cavolo, è stato fantastico.>>.
<< Veloce come il vento.>> disse Victor cupo<< Solida come la montagna, elegante come l'albero, spietata come il fuoco.>> guardò Luce dritto negli occhi<< Ora più che mai non mi fido di lei.>>.
<< Victor sembra interessato alla nuova.>> sbuffò Rosie iniziando a scrivere<< 1 a 1 per Adè.>>.

<< Oggi passiamo da casa dello zio, okay?>> chiese Lucian.
<< Affermativo.>> rispose guardando in basso.
<< Oggi sei stata fantastica. Non avevo mai visto la squadra così sorpresa, ma immagino che ti abbia allenato lo zio. Sembrava che il campo non avesse segreti per te.>> sorrise<< Un automa creato per vincere.>>.
<< Lo sono.>> mantenne lo sguardo<< Un automa che vince sempre.>>.
Lucian la guardò perplesso, poi scoppiò a ridere:<< No! Tu sei una persona umana!>>.
<< Chi lo dice?>>.
<< Fai così.>> si strofinò le mani e lei seguì il suo esempio<< Senti la pelle?>>.
<< Definire pelle.>>.
<< È quella patina che ci ricopre, la senti? È morbida, vero?>>.
<< Affermativo.>> si guardò le mani<< Pelle.>>.
<< Quindi se la senti non sei un automa.>> sorrise<< Sei brava, certo, ma sei una persona in carne ed ossa proprio come me e tutti gli altri.>>.
<< Io... persona...>>.
<< Ah, non di nuovo!>>.
<< Cosa?>>.
<< Quella cosa dell'errore.>>.
<< No, non viene. Io sono una persona e le persone non hanno errori.>>.
<< Ti darei torto, ma siamo arrivati!>> estrasse un mazzo di chiavi ed aprì la porta dell'edificio ormai decadente<< Ti ricordi questo posto?>>.
<< Affermativo.>>.
<< Papà ha detto che dobbiamo prendere ciò che ti serve per stare da noi, dove dormivi?>>.
<< Definire dormire.>>.
<< Te l'ho spiegato ieri! Quando chiudi gli occhi e sogni.>>.
<< Capito.>> indicò le scale<< Su.>>.
<< Allora andiamo su.>> ed iniziarono a salire al piano superiore. C'erano almeno tre centimetri di polvere ad attutire i loro passi ed ad ogni passo le molecole si alzavano facendoli tossire. Lo scricchiolare del legno sotto i loro piedi riecheggiava in quel silenzio irreale mentre continuavano a salire. Quando raggiunsero la stanza di Luce, però la trovarono completamente sottosopra, come se qualcuno ci avesse fatto lottare dei cani rabbiosi dentro.
<< Cos'è successo qui?>> domandò Lucian, ma poi si corresse<< È successo qualcosa qui?>>.
<< Affermativo...>> rispose con gli occhi sgranati dalla paura<< Affermativo!>> si prese la testa<< Torneranno, torneranno! Non posso scappare per sempre, torneranno!>>.
<< Chi tornerà, Luce? Ehi, Luce, calmati!>> la ragazzina lo prese per il braccio e lo trascinò in un'altra stanza<< Ma cos...>>.
<< Sono qui. Non se ne sono mai andati. Siamo in pericolo... non voglio tornare là, non voglio.>>.
<< Dove? Luce, fai un respiro profondo e calmati.>>.
<< Loro sanno di me... nessuno doveva sapere, ma loro sanno. Io sono sbagliata, io non dovrei esistere, io...>> iniziò a prendere respiri profondi, poi scoppiò a piangere<< Non voglio tornare là, non voglio che ti facciano del male, cugino. Andiamocene prima che tornino.>>.

<< Quindi ha avuto una crisi di panico quando è entrata nella casa?>> domandò Kristoff a Lucian.
<< Esatto, continuava a ripetere che non voleva tornare non so bene dove e che la stavano cercando.>> spiegò il ragazzino<< Solo quando siamo arrivati qui si è tranquillizzata.>>.
<< Dev'essere successo qualcosa negli ultimi dieci anni, e lei era sicuramente molto piccola. Più che altro mi lascia perplesso quello che mi ha detto Ray.>>.
<< Cioé?>>.
<< “Per questo paese le persone come lei sono degli oggetti”, ma non riesco a capire come sia possibile. Da avvocato non riesco proprio a spiegarmelo, per questo sto cercando una risposta a tutto ciò, anche fuori dagli iter burocratici. Luce adesso come sta?>>.
<< È di sopra che dorme, credo che non scenderà per cena.>>.
<< Meglio se si riposa, se poi domani non se la sente può restare a casa.>>.

Angolo Autrice: Ciao a tutti. Lo so, non aggiorno da molto, ma ho avuto da fare. Tipo l'immatricolazione all'università. Ma non sono qui per raccontare la storia della mia vita, bensì quella di Luce Dark. Cosa le sarà successo? Perché per lo stato lei non esiste? Quando tutto ha iniziato a cambiare? Ci vorrà u po' per rispondere a queste domande, spero abbiate pazienza.
Ringrazio come sempre Marina Swift che ha recensito lo scorso capitolo e tutti voi che continuate a seguirmi.
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

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Capitolo 4
*** Pinguini Imperatori ed Imperatori Pinguini ***


4-Pinguini Imperatori ed Imperatori Pinguini
[musica]


I giorni passarono più tranquilli da quel momento in poi. Mark aveva chiesto a Luce di fare un provino per entrare in squadra e come aveva predetto lo superò senza troppe difficoltà. Riusciva a bloccare e rubare qualsiasi pallone, il controllo era perfetto, il dribbling e il tiro spettacolari. L'unica cosa era che ragionasse come un robot e non come una ragazzina di tredici anni.

I progressi, però, non mancavano. Lucian era riuscito a farle smettere di dire “affermativo” e “negativo”, sostituendoli con un “sì” e “no”. In classe era riuscita a mantenere una conversazione senza entrare nel pallone anche se ogni tanto diceva “Trovare risposta” almeno non iniziava a gridare “Errore, errore!”. Lo psicologo scolastico dopo un'accurata analisi era giunto alla conclusione che vedere il padre le avrebbe fatto bene e che non capiva come lo stato avesse lasciato una ragazzina con i suoi problemi da sola per tutto quel tempo.
Victor era l'unico che la guardava di sottecchi mentre il resto della squadra faceva l'amichevole senza troppi problemi. C'era qualcosa che lo preoccupava in quella ragazzina, come se l'avesse già vista da qualche parte, inoltre la sua perfezione gli faceva tornare in mente l'addestramento da Imperiale. Quello non era l'unico problema, il fatto che Rosie prendesse appunti su di lui e lo fotografasse lo lasciava perplesso. La Red non si era mai interessata ad un ragazzo così tanto ad eccezione del Virtuoso, e Riccardo faceva il finto indifferente a tutto ciò. Il finto disinteresse di Di Rigo faceva ridere tutti, eccetto Luce, perché si vedeva benissimo che stava fingendo. Non l'avrebbe mai ammesso, ma le attenzioni di Rosie gli piacevano, Rosie gli piaceva. Jade usciva ufficialmente con Ryoma, ma quella non era una novità quindi a nessuno interessava.
<< Luce.>> disse Victor incrociandola nel corridoio dopo l'allenamento. Lei stava aspettando che Lucian uscisse dallo spogliatoio, lui era appena uscito<< Ci siamo già conosciuti, vero?>>.
<< Non mi sembra.>> rispose inespressiva.
<< Davvero?>> incrociò le braccia<< Eppure mi sembra di averti già visto.>>.
<< Può essere, ma io non mi ricordo.>>.
<< Sai cosa sono gli Imperiali?>>.
<< Lucian me lo ha spiegato.>>.
<< E tu sei un'Imperiale?>>.
<< No, non credo. Da come lo ha detto Lucian io non sono un'Imperiale.>>.
<< Strano, perché credo di averti visto al Giardino Imperiale.>> la ragazzina s'irrigidì<< Un luogo che solo gli Imperali conoscono.>>.
<< Pinguini.>> disse guardando davanti a lei<< Pinguini Imperatore.>>.
<< Sì, ma certo!>> si dette un pugno sul palmo della mano<< Tu eri la ragazza del Pinguino Imperatore. Lo sapevo, tu eri la giocatrice perfetta!>>.
<< Giocatrice perfetta, Pinguino Imperatore.>> sgranò gli occhi<< Alex Zabel!>>.
<< Il Grande Imperatore, già.>>.
<< L'Imperatore Pinguino!>>.
<< Cosa?>>.
<< Sì, mi ricordo di averlo visto... io ricordo... ricordo ogni cosa.>> si prese la testa<< Tu... tu sei Victor Blade, poi c'era L'Imperatore Pinguino Alex Zabel, poi... poi... aaaaaah!>> cadde a terra raggomitolata sul fianco destro<< Loro non dovevano sapere, io non dovevo essere lì! Mi hanno trovata, sono ancora qui, loro mi stanno cercando! Non voglio, non voglio!>>.
<< Luce, ehi, Luce, calmati.>> provò a dire Victor sconvolto<< Tu non ricordavi per davvero.>>.
<< Loro sono qui, lui è qui! Tu sei dalla sua parte!>> si allontanò di slancio stringendosi contro il muro<< Non voglio tornare là, io non faccio del male. Luce non fa del male, Luce vuole solo vivere.>> iniziò a piangere<< Luce vuole solo vivere.>>.

<< Te la senti?>> chiese Kristoff guardandola amorevolmente.
<< Sì, Zio Kris.>> rispose inespressiva guardando il carcere. Aveva superato l'incontro con Victor da appena un paio d'ore, ma si sentiva pronta a qualsiasi cosa.
<< Allora entriamo.>> sorrise facendola passare<< Lucian vuoi...>>.
<< Certo!>> rispose il ragazzino<< Se succede qualcosa voglio esserci.>> non aveva mai visto il figlio così serio ed in un qualche modo gli fece piacere. Entrarono e chiesero di vedere il carcerato Ray Dark. Luce ebbe un leggerissimo fremito quando lo vide. Non lo vedeva da tempo e fu normale come reazione. Lui aveva i capelli bianchi ed una cicatrice sull'occhio destro, come un'enorme spaccatura scura.
<< Ciao, papà.>> disse.
<< Ciao, piccola mia.>> sorrise l'uomo<< Hai fatto quello che ti ho chiesto? Direi di sì, visto che sei ancora intera.>>.
<< Ho fatto tutto, come mi avevi detto.>>.
<< E ti trovi bene con zio Kris e Lucian?>>.
<< Sì.>>.
<< Sono felice per te, spero di poter tornare presto a casa.>>.
<< Anch'io.>> lo strinse sulla pancia<< Mi sei mancato tanto in questi anni, non sapevo come venire, inoltre tu mi avevi detto di non uscire di casa.>>.
<< Va bene, va bene. Non ti preoccupare.>> le accarezzò i capelli<< Hai sentito Giulio o Caleb negli ultimi tempi?>>.
<< Non di recente, no. Forse dovrei avvisarli.>>.
<< Forse?>>.
<< Lo farò appena tornata a casa.>>.
<< Paolo e Jude?>>.
<< Niente, però Angelo è venuto in Giappone sette anni fa.>>.
<< Oh, e lo hai visto?>>.
<< Sì, ti cercava, sai? Mi ha chiesto come stavi, è cresciuto tanto.>>.
<< Immagino che non sia più il piccolino che avevamo lasciato sull'Isola di Liocot.>> la prese in braccio<< Sei più leggera o è una mia impressione?>>.
<< Sei tu che sei più forte.>>.
<< Probabile, qui c'è una rissa quasi ogni giorno.>> risero<< Continui ad allenarti, vero?>>.
<< Adesso che sono alla Raimon ci alleniamo ogni giorno, vero Lucian?>>.
<< Ah, quindi sei allenata da Mark Evans, vecchia canaglia.>> sorrise<< Almeno non sei allenata da qualche Imperiale del Quinto Settore. Certo, sarei più felice se fossi alla Royal Accademy, ma...>>.
<< Rayray?>> lo riprese Kristoff.
<< Capito, capito. Non si parla di scelte scolastiche.>> le bisbigliò nell'orecchio<< Però quando torno a casa si va alla Royal.>>.
<< Ci sarà anche David?>> domandò la ragazzina.
<< Credo sia un po' cresciuto in questi anni.>>.
<< Come Jude?>>.
<< Già, ma sai com'è, si cresce a questo mondo.>> la guardia fece cenno che era ora di andare<< Ah, è finito il tempo.>> la mise giù<< Sono felice di aver visto la mia piccolina, tornami a trovare, mi raccomando.>>.
<< Si può fare, zio Kris?>> domandò Luce.
<< Certo! È sempre un piacere vedere il fratellino.>> sorrise Kristoff.
<< Ti ricordo che sono più grande di te.>> lo rimproverò Ray<< Vieni qua e fatti abbracciare.>>.
<< Tu che mi proponi un abbraccio? La prigione ti fa male.>> scoppiarono a ridere prima di stringersi<< Torna presto, campione.>>.
<< Cercherò di non cacciarmi nei guai, ma tu devi proteggere Luce, okay?>>.
<< Certo! Siamo a due richieste, cavolo, non me lo aspettavo da te.>>.
<< Se non fosse per lei non te lo chiederei mai.>>.

<< Fare la spesa.>> disse Luce portando la sporta<< È divertente, fare la spesa.>>.
<< Già.>> sorrise Lucian<< Sopratutto quando si è in compagnia.>>.
<< Compagnia. Definire compagnia.>>.
<< Quando si sta assieme, si è uniti.>>.
<< Fusi?>>.
<< No! Assieme, in gruppo. Per esempio quando ci alleniamo siamo in compagnia perché siamo in tanti.>>.
<< Capito.>> rimase un attimo in silenzio<< Dopo passiamo da casa mia?>>.
<< Va bene, te la senti?>> annuì<< Allora ci andiamo.>>.
Portarono la spesa a casa, poi si diressero verso l'abitazione abbandonata. Le loro impronte erano ancora ben visibili e non sembrava che ci fosse stato nessun altro.
<< Potresti andare su tu?>> domandò Luce<< Io non me la sento.>>.
<< Va bene, vuoi che ti prenda qualcosa?>> rispose Lucian.
<< Una scatola di attrezzi sotto il letto.>>.
<< Okay, vado e torno.>> e così salì le scale. Appena fu scomparso la ragazzina si diresse verso una porticina sotto le scale mimetizzata con il muro e vi entrò prima che qualcuno la notasse.

<< Trovata!>> esclamò Lucian tornando giù<< Ma dov'è andata. Ehi, Luce?>> nessuna risposta<< Dove sei? Ho trovato quello che mi hai chiesto, possiamo andare.>> bussarono alla porta<< E adesso chi è? Forse papà si è preoccupato perché ci stavamo mettendo troppo.>>.
<< Non aprire.>> disse Luce spuntando all'improvviso<< È lui.>>.
<< Chi, scusa?>>.
<< È lui.>> Lucian fece per aprire la porta<< Non lo fare, è ciò che si aspetta.>>.
<< Magari è papà, non pensi?>>.
<< Non è zio Kris.>>.
<< Ma dovremo uscire prima o poi.>> aprì la porta e si trovò davanti niente meno che Alex Zabel<< Gra... Gra... Grande Imperatore.>>.
<< È lui, è lui!>> esclamò Luce nascondendosi dietro al cugino<< L'Imperatore Pinguino è venuto a prenderci.>>.
Alex rimase a guardarli un po', poi chiuse la porta e se ne andò via come se non fosse successo niente.
<< Imperatore Pinguino?>> domandò Lucian.
<< Lui è l'Imperatore Pinguino, era venuto a prenderci per portarci in quel posto. Non voglio tornarci, non voglio. Luce vuole solo vivere.>>.
<< Va bene, va bene. Adesso torniamo a casa e si sistema tutto.>>.
<< Tornerà, mi ha visto. Devo sparire.>>.
<< Cosa?>>.
<< Non voglio che vi faccia del male a causa mia, io voglio solo vivere come una persona normale.>> si mise a piangere<< Io voglio solo essere una bambina vera.>>.

<< L'hai trovata?>> domandò schietto.
<< Buongiorno anche a te.>> rispose dal suo trono.
<< Ti ho fatto una domanda.>>.
<< Non l'ho trovata, va bene. Quella casa è abbandonata da anni e lei non è andata lì... e guai a te se tiri fuori di nuovo quello stupido costume da pinguino!>>.

Angolo Autrice:  Bentrovati. Spero di non aver toppato con questo capitolo(non credo, anche rileggendolo mi sembra buono... a parte alcune cose che non mi convincono), ma non tocca a me commentare la mia storia, bensì a voi.
Se non si era capito le ultime quattro battute sono tra Alex Zabel(Axel Blaze) e Gyan Cinquedea e l'angolo "innamorati"... non fateci caso, è che odio aprire delle sottotrame senza chiuderle!>.<
Grazie infinite a Marina Swift e Grandius98 per aver recensito lo scorso capitolo e grazie mille a voi che mi continuate a seguire o che avete anche solo letto questa mia ultima follia.
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

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Capitolo 5
*** Una famiglia allargata chiamata Royal Academy ***


5-Una famiglia allargata chiamata Royal Academy
[musica]


Era un mese che Luce frequentava le lezioni e si allenava con la squadra di calcio. Victor aveva smesso di essere guardingo nei suo confronti e Rosie era sempre più presa dalla sua missione. Adé sembrava essersene dimenticato, ma non la Red. Il suo conteggio ora era sul due a uno per Kébé, ma sentiva che ci sarebbe stata una possibilità di rivincita. Lucian aveva parlato del loro strano incontro con Alex Zabel a tutti e dell'Imperatore Pinguino che voleva portare via Luce. Mark aveva preso molto sul serio la cosa, tanto che aveva chiesto alla Resistenza di fare delle ricerche più approfondite ritenendo che fosse un nome in codice per qualcosa di losco. La ricerca non aveva riscosso risultati, ma Evans non demordeva. Luce aveva avuto a che fare con degli Imperiali ed il connubio tra Ray Dark ed il Quinto Settore non poteva essere che la risposta ai problemi comportamentali della ragazzina, almeno così sosteneva lui.

Skie sosteneva di averla vista con un cacciavite in mano che si avvitava qualcosa sulla spalla, ma Rosie le aveva risposto con un “Sei gelosa perché Victor le presta attenzioni.” e così anche quel fatto insolito era scivolato via come una visione dovuta all'amore. Amore che vedevano solo Rosie e tutto il resto della squadra eccetto Adé. L'incontro tra Victor e Luce aveva lasciato perplessi molti e Mark non passava giorno senza provare a capire quella ragazzina così strana. A Luce non davano fastidio le attenzioni dell'allenatore, anzi, le faceva piacere che tanta gente si preoccupasse per lei. Però quel preoccuparsi la metteva anche in ansia e se poteva diceva di non ricordare o sviava l'argomento dicendo che aveva da fare. Smettere di parlare da robot l'aveva resa quasi più chiusa ed introversa. Un enigma nell'enigma.
Come rendimento scolastico era impeccabile, inoltre sembrava diventare un'altra ragazzina quando vedeva il padre. Ray Dark dal canto suo cercava di essere il più affettuoso e sorridente possibile, cosa che gli veniva straordinariamente bene con Luce. Anche Lucian aveva ripreso a parlare con lo zio e si divertivano tutti assieme, Kristoff compreso, a parlare del più e del meno. Spuntavano aneddoti ironici sull'infanzia dei fratelli Dark, oppure si parlava di ciò che era avvenuto a scuola. Per la prima volta Lucian non si vergognava a dire che Ray era suo zio e tutto grazie a Luce. Però tutto stava per essere oscurato da un'ombra lunga a forma di V che non avrebbe risparmiato nessuno.
<< Sei stata grande, Luce.>> sorrise Arion dandole una pacca sulla spalla<< Non solo sei fortissima, ma stai anche migliorando alla velocità della luce!>>.
<< Grazie.>> rispose inespressiva<< Faccio solo quello per cui sono stata programmata.>>.
<< Non sei un robot.>> puntualizzò Adé prima che Eugene lo trascinasse via.
<< Non dire così, potresti ferire i suoi sentimenti.>> lo ammonì.
<< Prego? Non credo proprio.>>.
<< Smettetela!>> esclamò Jade dietro di loro scrocchiando le dita<< Oppure vi faccio smettere io.>>.
<< Capito, Jade.>> tremarono i due allontanandosi rapidamente.
<< Ehi, Luce, hai da fare oggi?>> domandò mettendo una mano sulla spalla della ragazzina.
<< Em... sì... io e Lucian dobbiamo andare a casa mia per... una cosa...>> rispose stranamente intimorita dalla domanda.
<< Davvero?>> domandò Victor che aveva sentito tutto.
<< Già, e poi c'è papà che ci aspetta... vero, Lucian?>>.
<< Scusa, ma non me lo ricordo.>> ammise il ragazzino.
<< Sì, gli avevamo promesso che lo andavamo a trovare, ricordi?>>.
<< Vero! Che sbadato, Zio Ray ci aspetta.>>.
<< Posso venire con voi?>> domandò qualcuno dietro di loro e la ragazzina fece un largo sorriso vedendo quell'uomo.
<< Jude!>> sorrise<< Che bello rivederti!>>.
<< Luce?>> domandò perplesso Sharp<< Sei davvero tu?>>.
<< Certo, chi mai potrebbe essere?>> mise il broncio<< Non ti sei fatto vivo per giorni, sai che mi è dispiaciuto molto? Almeno una lettera potevi mandarmela.>> sorrise nuovamente<< E David? Come sta? Caleb l'ho sentito un po' di tempo fa, ha detto che un giorno o l'altro verrà a trovare papà, forse c'è andato quando non ci sono andata io.>>.
<< Non sei cambiata per niente.>> notò Jude<< No, forse hai cambiato taglio di capelli.>> sorrise<< Se per voi non è un problema verrei a trovare... Ray Dark... >> fece fatica a dire quel nome<< Devo fare quattro chiacchiere con lui.>>.
<< Ne sarà felice! Chiede spesso di te, vero Lucian?>>.
<< Già.>> annuì il cugino prima di tossire appena e prendere una voce più grave<< “Jude si allena ancora? Jude è il solito vendicativo? Ah, Jude non cambia mai. Jude non è con il Quinto Settore, vero?”. Quando ha saputo che lei allena la Royal credo abbia fatto i salti di gioia.>>.
<< Posso immaginare.>> disse Sharp fingendosi neutrale. In realtà non aveva alcuna intenzione di andare da Ray Dark, ma Mark gli aveva chiesto di torchiarlo su Luce e lui non poteva certo rifiutare, soprattutto dopo aver visto quella ragazzina di tredici anni.
Luce non era chi diceva di essere, perché Luce andava a scuola con loro dieci anni prima.

<< Chi non muore si rivede.>> disse Ray vedendo entrare Sharp<< Se sono usciti tutti devi dirmi qualcosa d'importante, Jude. Spara, qual buon vento ti porta?>>.
<< Nessun buon vento quando si tratta di te.>> rispose freddo. Fortunatamente conosceva già Kristoff Dark e non era stato difficile mettersi d'accordo in modo che Luce e Lucian non sentissero il discorso tra Ray e Jude.
<< Non mi hai comunque detto cosa ti ha spinto a venire.>> lo guardò dritto negli occhialini da aviatore<< C'entra Evans, vero?>>.
<< Può essere.>>.
<< Mai a farsi gli affari suoi. Ah, non cambia mai.>> rise poi aggiunse piano<< Fa bene ad essere così rompi scatole.>>.
<< Sai com'è, Luce è nella squadra che allena.>>.
<< Ah, quindi vuoi sapere di Luce. Tu? Andiamo, siete andati a scuola assieme per due anni!>>.
<< Appunto.>> incrociò le braccia<< Nel frattempo ne sono passati dieci.>>.
<< Ti preoccupa che sia ancora così in salute? Guarda che si sa gestire, è una brava bambina.>>.
<< Il fatto che non sia cresciuta!>> Ray ebbe un attimo di esitazione<< Io sono cresciuto, Mark è cresciuto, anche Caleb(non mentalmente) è cresciuto. Lei no.>>.
<< Cavolo.>> si sistemò gli occhiali da sole sul naso<< Possibile che non te lo avessi detto?>>.
<< Detto cosa?>>.
<< Sono sicuro di averlo detto a Caleb e Giulio. Un po' meno a Paolo, ma non ho passato molto tempo con la Nazionale Italiana.>>.
<< Vuoi dirmelo sì o no? Se è no posso anche andarmene!>>.
<< Va bene, va bene...>> lo intimò di avvicinarsi in modo da bisbigliargli nell'orecchio<< Luce è...>>.

Luce stava facendo dei passaggi con Lucian mentre Kristoff li guardava giocare. Lui e Ray da piccoli erano come loro. Non c'era situazione che tenesse, ogni momento era buono per giocare a calcio. Ad esempio erano riusciti ad indire un torneo anche durante il matrimonio della cugina di vent'anni.
<< E voi come mai siete da queste parti?>> domandò qualcuno vicino a loro prima di sedersi.
<< Caleb? Cos'è, vi state riunendo?>> sorrise Kristoff<< Cavolo, prima Jude ora tu, devo pensare che Rayray voglia combinare qualcosa di losco.>>.
<< Jude? Qui?>> rise<< Non è il tipo da venire a trovare il Capitano.>>
<< Eppure è dentro che parla con lui e anche da un bel po'.>> gli dette una pacca sulla spalla<< Non ci si vede da quanto? Otto anni? Insomma, da quando mi avevi fatto quella strana richiesta.>>.
<< Non era strana! Tu sei avvocato, tuo fratello era sotto processo e ho pensato che fosse una buona cosa proporti di difenderlo in tribunale. Chi lo sapeva che il Capitano non avrebbe mai voluto il tuo aiuto.>>.
<< Dai, è acqua passata. Adesso dobbiamo pensare a quando uscirà e a sua figlia.>>.
<< Già, Luce.>> sorrise<< Dov'è quella piccola peste? Mi ha fatto prendere un colpo qualche anno fa, poi ho visto Axel e ho detto “Poteva andarle peggio.”.>>.
<< Axel?>>.
<< Axel Blaze, la vecchia guardia, insomma.>> Kristoff non capì<< Mister Capelli Ossigenati.>>.
<< Ah, il Bomber di Fuoco.>> rise<< Lo sa che lo chiami così?>>.
<< No e non lo deve sapere.>> Luce gli saltò addosso<< Ecco la piccola peste!>>.
<< Ehi, ho tredici anni!>> lo riprese la ragazzina<< Non sono piccola.>>.
<< Bé, per me lo sei.>> le spinse la fronte con un dito<< Sei cresciuta.>>.
<< Scemo!>> guardò in basso<< Lo sai che quelli come me non possono crescere.>>.
<< Perché si cresce solo fisicamente?>>.
<< Infatti tu sei l'esempio che qualcuno non matura mai.>> disse una voce dietro Caleb, così il ragazzo piegò la testa all'indietro e si ritrovò Jude che lo guardava<< Potevi dirmelo.>>.
<< Cosa? Che non mi piacciono gli uomini? Credevo di essere stato chiaro con l'invito al matrimonio.>> rispose con un ghigno.
<< Idiota, sai bene cosa.>> notò solo in quel momento che c'erano Luce e Kristoff<< Ma possiamo parlarne un'altra volta.>>.
<< Ehi, Luce!>> la chiamò Lucian<< Muoviti, mi sto annoiando da solo!>> la ragazzina schizzò via a giocare con il cugino.
<< Come mai da queste parti, Juditte?>> chiese Caleb<< Ah, vero, sei stato dal Capitano.>>.
<< Infatti, Calendula.>> fece un lieve sorriso poi tornò serio<< Dovevo chiedergli alcune cose. E tu perché sei qui?>>.
<< Sono venuto a trovarlo e riportavo alla mente vecchi ricordi con Kris.>>.
<< Ricordi felici?>>.
<< Tipo quando mi ha chiamato come avvocato difensore.>> rise Kristoff prima di dare una pacca sulla testa di Caleb<< Quest'imbecille.>>.
<< Io mi ricordo quando il Capitano aveva convinto Jean a giocare con noi.>> disse Jude<< La sua faccia fu impagabile... oltre alla sfuriata che gli ha fatto.>>.
<< Aveva nove anni e voleva allenarlo con dei quattordicenni.>> spiegò Kris<< Quella volta sì che mi ha fatto arrabbiare.>>.
<< Jean? Oh, il topino che ogni tanto veniva da noi!>> esclamò Caleb<< Cavolo, vedeva il Capitano come un dio. Lucian non è come lui, però.>>.
<< Già, è l'esatto opposto.>> sorrise Kristoff<< Non so se è un bene o un male, però sono felice che giochi a calcio. Lo vedo meglio, meno sbadato.>>.
<< Giocare nella Raimon migliora tutti, vero Juditte?>>.
<< Calendula ha ragione.>> ammise Jude guardando i due cugini giocare assieme<< La Raimon migliora tutti.>>.

<< Pronta?>> domandò Lucian con lo spolverino in mano come una mazza.
<< Pronta.>> rispose Luce ruotando la scopa<< Io inizio dal corridoio e mi occupo del piano di sotto.>>.
<< Allora io il piano di sopra.>> si mise in posizione di combattimento<< Polvere, sto arrivando!>>.
Già, il loro nemico era la polvere che in quegli anni si era sedimentata sul pavimento e sugli oggetti. Erano entrati già due volte, ma quel sabato Luce aveva proposto di ripulire però chiedendo che potesse venire solo Lucian.
<< Quando vivevo lì pulivo sempre.>> aveva detto<< Non so perché per cinque anni non l'abbia fatto, ma adesso bisognerà riprendere le vecchie abitudini. Quando papà tornerà dovrà essere tutto in ordine!>>.
Così si trovavano armati di spolverino, aspirapolvere, scopa e stracci per riportare a nuovo quel posto. Lucian aveva proposto di dividersi in piano superiore e piano inferiore e che lui si occupasse del primo in modo che Luce non avesse nuovamente una delle sue crisi. Lei aveva condiviso in pieno l'idea del cugino.
La mattinata passò con una prima spazzata ovunque e con l'apertura delle finestre, quel posto non vedeva il sole da secoli, forse addirittura da prima che Ray fosse arrestato. L'odore di marcio sembrò quasi felice di trovare un'uscita da quel posto che piano piano riacquistava una parvenza normale. L'umidità fortunatamente non aveva intaccato gli apparecchi sensibili o la struttura dell'abitazione, ma dovettero imparare a fare il bucato con la lavatrice che si trovava in bagno. Modello con un ampia apertura sopra così da poter lavare trapunte e cuscini direttamente in casa. Il detersivo in polvere, però era diventato un blocco colloso inutilizzabile. Una scatola marmorea con scritto Deox perfetta da dare in testa agli intrusi ma pessima per lavare la biancheria. L'unica soluzione fu tornare a casa di Lucian a prendere del detersivo liquido e sperare che bastasse un lavaggio di quattro ore. Il frigo era straordinariamente vuoto e pulito per essere stato abbandonato all'improvviso, mentre piatti e bicchieri dovettero essere rilavati tutti a causa della polvere.
A metà pomeriggio metà casa splendeva e l'altra metà era in fase di sistemazione. Lucian si era dovuto fermare molte volte, mentre Luce non sembrava sentire la stanchezza, ma alla fine il risultato sembrava promettente.
Fu proprio in quel momento che suonarono alla porta. Fu Lucian che andò ad aprire.
<< Allenatore Sharp?>> domandò perplesso, l'uomo lo guardò allo stesso modo.
<< Ah, ti confondi con Jude.>> rispose con un sorriso rassicurante<< Io sono...>>.
<< Giulio!>> esclamò Luce raggiungendoli<< Che bello rivederti! Sei diventato grande.>>.
<< E tu sei la piccola peste di dieci anni fa.>> le toccò appena il naso<< Non sei cambiata per niente.>> guardò Lucian<< E lui chi è? Il tuo ragazzo?>>.
<< No! Lui è mio cugino Lucian!>> sorrise<< Però potevi avvisare prima, siamo in piena fase di pulizie.>>.
<< In realtà eravamo venuti a salutare il Capitano.>> sorrise un altro uomo spuntando dietro di lui<< Abbiamo visto le finestre aperte ed abbiamo pensato fosse tornato.>>.
<< Paolo!>> esclamò Luce<< Anche tu sei cresciuto.>>.
<< Dici?>> la ragazzina annuì<< Non vedi Angelo da molto, vero? È diventato più grande di me. C'è tuo padre?>>.
<< No, è ancora in carcere.>>.
<< Em... Luce...>> la richiamò Lucian<< Potresti...>>.
<< Ah! Vero! Loro sono Giulio Acuto e Paolo Bianchi della Nazionale Italiana.>> rispose<< Papà li ha allenati prima di essere arrestato. Come mai siete qui?>>.
<< Abbiamo un'amichevole contro la Nazionale Giapponese.>> spiegò Giulio<< Io faccio solo da supporto, il lavoro grosso lo fa questo tipetto qui.>> dette una pacca sulla spalla a Paolo<< Potreste venirci a vedere domani.>>.
<< Sarebbe bello, ma probabilmente abbiamo da fare.>> alzò le spalle Luce<< Inoltre ci vorranno i biglietti.>>.
<< Che noi abbiamo.>> sorrise Lucian<< Non ti ricordi? Ce li ha dati l'allenatore dicendo “Dovete esserci, saremo un buono spunto”.>>.
<< Saremo?>> domandò Paolo.
<< Sono allenati da Jude.>> alzò le spalle Giulio.
<< No, da Mark Evans.>> spiegò Lucian.
<< Ah, il buon vecchio Mark.>> sorrise Paolo<< Allora ci rivederemo domani. Adesso vi lasciamo altrimenti non riusciamo ad arrivare per tempo al carcere.>> li salutò ed aspettò che chiudessero la porta, poi prese il telefono.
<< Sicuro che sia la cosa giusta da fare?>> domandò Giulio mettendo una mano sullo schermo, da gioviale era diventato serio.
<< No, ma ritengo sia la più saggia.>> rispose Paolo dubbioso. Nel frattempo nell'ombra qualcuno li osservava serio.

<< Uff! È stata un faticata, ma ce l'abbiamo fatta!>> sospirò Lucian lasciandosi cadere su un cuscino appena lavato ed asciugato<< Come ti senti?>>.
<< Ho tutti i circuiti a pezzi.>> brontolò Luce scivolando su un altro cuscino<< Le giunture mi fanno malissimo.>> Lucian rise<< Che c'è?>>.
<< Continui ad usare termini da robot quando tu sei una persona normalissima.>> sbadigliò<< Però sei migliorata. Sei più umana di prima, insomma.>>.
<< Più umana?>> era troppo stanca per guardarlo dubbiosa.
<< Sì, arrossisci più facilmente, sorridi e ridi quasi sempre, ti diverti e non guardi più con quell'aria quasi assente.>> sbadigliò nuovamente<< Stai proprio diventando una bambina vera.>>.
Luce sorrise nel vederlo che si addormentava:<< Fosse così semplice, Lucian. Fosse così semplice.>> e si addormentò anche lei.
Kristoff li trovò così, assopiti su quei due cuscini con i colori della Royal Academy e non ebbe il cuore di svegliarli.
<< Avevi ragione Ray.>> bisbigliò<< In fondo una famiglia ce l'hai. Si chiama Royal Academy.>>.

Angolo Autrice: Ciao a tutti. Vi sono mancata? Spero di sì.
Perché ho aspettato così tanto per aggiornare? Semplice: da quando vado all'università non ho più tempo! >.<
Ma tranquilli, non mi sono dimenticata di voi... solo perché pubblico più spesso in altri fandom non significa che non vi pensi. Anzi, penso ad Inazuma Eleven fin troppo! esempio banale: Lucca Comix. Poi vederete cosa abbiamo combinato mia sorella Giuliz ed io! XD
Grazie infinite a Marina Swift e Grandius98 per le recensioni e ovviamente a tutti voi che avete messo la storia tra seguite/ricordate/preferite o che avete anche solo letto le castronerie che scrivo! ^w^
Ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa

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Capitolo 6
*** La solitudine degli indecisi ***


6- La solitudine degli indecisi
[musica: Ita Ver - Eng Ver - Nihon Ver - Multilanguage Ver]


<< Ehi, Luce!>> esclamò Jade dandole una pacca sulla schiena<< Come va?>>.

<< Bene.>> rispose dopo essere sobbalzata dallo spavento. Tenne lo sguardo in basso, poi aggiunse<< Volevo chiederti scusa, per... insomma... per averti preso i vestiti.>>.
<< Ci hai messo due mesi, ma le accetto.>> mise il broncio, poi sorrise<< Vuol dire che stai guarendo.>>.
<< Guarendo?>> la guardò perplessa.
<< Sì, insomma. Hai quasi smesso di ragionare come un computer.>> le raggiunsero Rosie e Skie<< Stai capendo che sei come noi.>>.
<< Come voi?>> riportò alla mente un ricordo di suo padre.
<< Non potrai essere come gli altri, voglio che tu lo sappia.>> le aveva detto<< Però voglio che tu ci provi, okay? Voglio che tu viva come una ragazzina qualunque anche sapendo che non lo sei, d'accordo?>>.
<< Allora, ti muovi! Gli allenamenti stanno per cominciare!>> la richiamò Jade. Si era bloccata mentre le altre manager avevano proseguito.
<< Sì, io sono come voi.>> sorrise raggiungendole<< Io sono una ragazzina come voi!>>.
Potrei finire qui la fic, ma rimangono troppe cose aperte, quindi...
<< Attento, Arion!>> esclamò JP mentre un pallone si dirigeva verso le ragazze<< ATTENTE!>>.
Qualcuno spinse Skie, poi colpì il pallone e prese la manager prima che battesse la testa. L'eccitazione di Rosie fece capire che si trattava di Victor.
<< Tutto bene?>> chiese il ragazzo.
<< Sì, grazie.>> rispose lei bordeaux.
<< Evviva! Due pari per Rosie!>> esclamò la Red prendendo appunti.
<< Due pari?>> domandò Jade.
<< È una partita di calcio?>> chiese Luce.
<< Aspetta, questo vale due! Quindi siamo tre a due per me!>> sorrise Rosie.
<< Non barare Rosie, è due pari.>> la riprese Adé.
<< Ma di che state parlando?!>> esclamò Victor.
<< Di voi due, ovvio.>> sbatté le ciglia la Red<< Si vede che siete perfetti insieme.>>.
<< Cosa?!>> domandò Skie<< E Victor, potresti lasciarmi?>>.
<< Oh, em... scusa.>> rispose aiutandola a mettersi in piedi<< Questo non vuol dire che stiamo insieme!>>.
<< Già, Victor e io? Non siamo proprio tagliati.>> aggiunse Skie rossa.
<< Come volevasi dimostrare.>> alzò le spalle Adé<< Quindi continuerò a pescare.>>.
<< C'è una possibilità di riuscita.>> disse improvvisamente Luce<< Secondo i miei calcoli avete il 65% di possibilità di mettervi insieme.>>.
<< Evviva!>> sorrise la Red<< Questo non esclude che possano fidanzarsi!>>.
<< Ma non lo conferma nemmeno.>> la redarguì Adé.
<< Ragazzi, lasciate perdere.>> sbuffò Victor<< Non possiamo basarci su calcoli e congetture.>>.
<< Ma le hai salvato la vita!>> esclamò Rosie.
<< L'avrei fatto anche con te.>>.
<< Come scusa?>> domandò Riccardo dietro di lui, non sembrava felice dell'affermazione<< Se qualcuno deve salvare Rosie quello sono io!>> tutti lo guardarono perplessi e lui divenne bordeaux<< Di... direi questo se mi piacesse Rosie. L'allenatore mi chiama.>> e schizzò via.
<< Spiegatemi.>> domandò Adé<< Cosa c'entra questo con la trama?>>.
<< Niente.>> alzò le spalle Luce<< Ma all'autrice piace fare l'avventura e poi ricordarsi dell'amore all'ultimo secondo e metterlo in un capitolo unico.>>.
<< Capisco.>>.
<< ALLORA, VI VOLETE MUOVERE!?>> gridò Jade<< GLI ALLENAMENTI STANNO PER COMINCIARE!>>.
<< Arriviamo!>> rispose Victor, poi guardò Skie e pensò “Io e la Blue? No. Anche se...”.
Nel frattempo dietro un angolo qualcuno guardava la situazione tra il curioso ed il preoccupato, poi si allontanò con un passo felino in direzione di Tokyo.

<< Ah! Questo allenamento è stato fantastico!>> sorrise Arion.
<< Lo dici sempre.>> gli fece notare Michael con le mani in tasca<< Diventi noioso.>>.
<< Perché ogni allenamento con l'allenatore Evans è fantastico.>>.
<< Pensala come vuoi?>>.
<< Non ti sei divertito?>>.
<< Sì, sopratutto quando Luce ti ha scaraventato in porta da centrocampo dove ti trovavi.>>.
<< Che simpatico.>> si mise pensieroso<< Devo ammettere che è molto forte per essere una ragazza.>>.
<< Ve l'ho già detto.>> disse Victor raggiungendoli<< Lei è il giocatore perfetto allenato dal Quinto Settore.>> qualcuno gli si appoggiò sulle spalle e si lanciò su Arion<< Visto, è agile, forte e spietata.>>.
<< Non... respiro.>> boffonchiò Sherwind stringendo i polsi della ragazza<< M... mi... sta... strangolando...>>.
<< Luce!>> esclamò Lucian raggiungendoli e provando a tirare via la cugina<< Cosa ti prende?!>>.
<< Eliminare Rivoltosi.>> rispose stringendo le mani ancora di più attorno alla gola di Arion<< Eliminare il Vento della Resistenza.>>.
<< Ma di che parli!>> esclamò Victor cercando di aiutare Lucian mentre Sherwind prendeva un preoccupante colorito viola<< E poi non puoi ucciderlo, quello è compito mio.>>.
<< La Rivolta è morta, non l'hai ancora capito?>> esclamò Michael aiutando gli altri due e riuscendo finalmente ad allontanarla.
<< Sherwind! Ehi, Sherwind!>> esclamò Victor notando che il compagno non si alzava<< Cavolo, l'ha ammazzato davvero.>>.
<< Lo dico poi io!>> esclamò una ragazza con i capelli grigi a caschetto spingendolo via<< Lascia fare a me, ho fatto un corso di pronto soccorso.>> iniziò a fargli il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca<< Coraggio, stupido idiota strafigo!>> sembrò riprendersi.
<< Sei un angelo?>> domandò Arion ancora mezzo rimbambito.
<< Si è ripreso e no, non sono un angelo, Sherwind.>> si alzò e salutò con un inchino<< Speriamo di vederci in circostanze migliori.>>.
<< Chi era?>> domandò Michael.
<< Non credo sia quello il problema.>> disse cupo Victor guardando i due cugini. Lucian stava tenendo ferma Luce provando a guardarla negli occhi.
<< Luce! Ehi, Luce! Che ti prende?>> domandava cercando di farla calmare<< Non è da te! Non sei così violenta.>>.
<< Violenta.>> rispose seria, poi sbatté un po' le palpebre e guardò il cugino<< Io... io lo stavo per uccidere!>> iniziò ad ansimare<< No, non voglio fare del male.>> si guardò le mani agitata, poi le strinse al petto e guardò Lucian con gli occhi lucidi<< Sono pericolosa!>> si alzò e corse via.
<< Luce!>> esclamò il cugino allungando un braccio<< Cosa le è preso?>>.
<< Non lo so.>> disse Victor<< Tu sei veloce e sai dove può essere andata. Vai a cercarla, noi intanto ci occupiamo di Arion.>>.

<< Immaginavo di trovarti qui.>> sorrise Lucian raggiungendo Luce sulla collina vicino al fiume. Era seduta a guardare l'acqua che s'increspava nella corrente e sembrava aver ritrovato la calma. Lui si sedette di fianco a lei che non fece una sola mossa<< Vuoi parlarne?>>.
<< Ho scelta?>> rispose continuando a guardare il fiume.
<< Giusto.>> annuì<< Cosa ti è preso?>>.
<< Mi credi se ti dico che non lo so?>>.
<< Sì, ma almeno una vaga idea devi averla.>>.
<< So che l'ho fatto. Ero cosciente mentre... mentre... ecco...>>.
<< Mentre strozzavi Arion?>> annuì<< Però non sai perché lo hai fatto.>>.
<< Esattamente.>> si raggomitolò a uovo nascondendo la faccia<< Mi prenderai per pazza.>>.
<< Dopo tutto quello che è successo nei mesi scorsi? Naaa.>> le mise una mano sulla testa<< Diciamo che sei una cuginetta che ha bisogno d'aiuto e io glielo voglio dare.>>.
<< Anche ad una pazza assassina?>> alzò appena la faccia.
<< Te l'ho detto! I Dark non si abbandonano mai.>> la guardò serio<< Comunque vorrei capire perché hai detto “Eliminare Rivoltosi”. La Resistenza non esiste più, non lo sapevi? No, te l'avevo detto.>>.
<< Sono un mostro.>> ributtò la faccia tra le ginocchia.
<< No, sei solo una cuginetta con cui non ci si annoia mai.>> alzò le spalle.
<< Mi arresteranno per quello che ho fatto?>>.
<< Arion è comprensivo(almeno credo), al massimo ti teniamo lontana da lui.>> si alzò ed allungò la mano<< Ora forza, andiamo a vedere come sta poi torniamo a casa, va bene?>>.
<< Va bene.>> rispose prendendogli le dita.

La notte era calata nel quartiere Beika e tutti stavano dormendo. Aprì piano la porta e poi salì le scale.
“Dorme nel mio letto, che fifone.” pensò guardando chi stava sotto le coperte “Qui ci vuole uno scherzetto.” si appostò di fianco al letto, poi iniziò a punzecchiare chi stava dormendo.
<< Luky, sveglia! Il Quinto Settore è arrivato, vogliono portarti via!>> gridò facendo sobbalzare chi era sia in quel giaciglio che nell'altro<< Ma cos...>> non ebbe il tempo di reagire che chi aveva punzecchiato si alzò con uno scatto felino bloccandolo a terra mentre la luce di accendeva.
<< Riconoscimento facciale.>> disse Luce con una mano puntata sul nuovo arrivato pronta a perforargli il cranio. Aveva i capelli blu come Lucian, ma erano più lisci ed aveva due dread che gli incorniciavano il viso, inoltre gli occhi erano rosso mattone e doveva avere diciannove anni.
<< Jean?>> domandò il cugino raggiungendoli.
<< Ehi, Luky!>> sorrise il ragazzo<< Potresti dirmi chi è lei?>>.
<< Lei è Luce, nostra cugina.>> rispose prima di guardarla<< Cosa fai?>>.
<< Riconoscimento facciale.>> rispose seria<< Impossibile identificare il soggetto. Possibilità di Rivoltoso mascherato 3%. Eliminazione del soggetto annullata.>> sbatté le palpebre notando la situazione<< Cos'è successo?>>.
<< Hai quasi ammazzato mio fratello.>> spiegò Lucian<< Come mai sei qui, Jean?>>.
<< Sorpresa! Sono tornato adesso e non ho potuto fare a meno di farti uno scherzo.>> sorrise Jean<< Credevo dormissi tu nel mio letto, potevate dirmelo.>>.
<< E tu potevi avvisare che tornavi.>>.
<< Pensavo di venire a dormire e poi domani mattina mi facevo trovare a ronfare beatamente da te. Mamma e papà lo sanno che tornavo, li ho avvisati quando ci siamo sentiti l'ultima volta.>>.
<< Che è stato due mesi e mezzo fa e Luce non era ancora arrivata.>> alzò le spalle<< Questo spiega tutto. Luce, potresti alzarti da sopra Jean?>>.
<< Va bene.>> rispose la ragazzina<< Scusami per ciò che ho fatto.>>.
<< Nulla, semplicemente conoscendo Luky pensavo avrebbe urlato come una femminuccia.>> spiegò Jean<< Sei forte, piccoletta. C'è davvero il rischio che il Quinto Settore venga a penderti.>> a quel punto Luce scattò su Lucian bloccandolo a terra<< Cavolo.>>.
<< Luce, che fai?>> domandò il ragazzino.
<< Riconoscimento facciale.>> rispose seria<< Riconoscimento riuscito. Subaru Honda, giocatore della Raimon Jr. Hight. Eliminazione Rivoltosi.>> si preparò ad attaccare.
<< Luce! Ehi, Luce! Sono Lucian, non Subaru!>> sembrava non funzionare<< E poi la Resistenza è morta.>> la ragazzina scosse la testa confusa.
<< Oh, no! Di nuovo!>> esclamò alzandosi.
<< Di nuovo cosa?>> domandò Jean.
<< Storia lunga.>> disse Lucian<< Non è niente, Luce. Vedi, sto bene.>>.
<< Adesso.>> iniziò ad ansimare Luce<< Non posso stare qui, potrebbe succedermi di nuovo.>> prese qualcosa dal comodino e corse fuori dalla stanza, poi corse in bagno ed aprì la finestra.
<< No, Luce!>> esclamò Lucian correndole dietro inseguito da Jean.
<< Stai lontano!>> rispose lei<< Non voglio farvi del male.>> si buttò nel buio della notte.

Appoggiò la testa contro il muro ansimante, poi si guardò le mani tremanti.
Quella non era fatica, quella era paura.
Paura di quello che era in grado di fare, di cosa poteva causare se perdeva il controllo. Prima Arion, poi Jean e adesso Lucian. Non poteva permettersi che succedesse di nuovo, quindi finché non avesse trovato la causa non si sarebbe mossa da quella casa, per il bene di tutti. Si massaggiò il collo pensierosa, poi raccolse le gambe abbracciandole.
<< Ti capita spesso di sentirti fuori posto?>> domandò qualcuno dalla parte opposta del corridoio facendola sobbalzare ed allontanare con un balzo<< Non ti preoccupare, capita anche a me.>> sorrise notando lo sguardo spaventato e perplesso della ragazzina.
<< Imperatore Pinguino.>> disse con la voce soffocata facendo diventare il ragazzo rosso. Era seduto quasi di fronte a lei, solo più a destra altrimenti le gambe non ci sarebbero state, inoltre non sembrava un tipo pericoloso.
<< Potresti evitare? Odio quel costume da pinguino.>> sospirò e strinse le gambe<< E poi spero di non essere Imperatore ancora per molto.>>.
<< Come mai è qui?>>.
<< Passavo e ho visto che ti sei rifugiata qui.>> alzò le spalle.
<< Perché era da queste parti?>>.
<< Facevo una passeggiata senza che si sapesse... sai com'è, il Grande Imperatore non può andare dove vuole senza essere riconosciuto.>> alzò lo sguardo al soffitto<< Di chi è questa bella casa?>>.
<< Lo sa benissimo.>>.
<< Vero.>> sorrise guardandola<< Speravo di smorzare la tensione.>>.
<< Non funziona troppo.>>.
<< Non mi hai ancora attaccato.>>.
<< Non lo ha fatto nemmeno lei.>>.
<< Perché dovrei?>>.
<< Non è venuto per portarmi via?>>.
<< Certo che no!>> la guardò<< Sono qui per parlare.>>.
<< Parlare?>>.
<< Sì.>> sospirò<< Credo che tu ed io siamo simili. Ci sentiamo entrambi fuori dal mondo dove viviamo.>>.
<< Lei è una persona normale, questo è il suo mondo.>>.
<< Ma nel Quinto Settore mi sento una pecora grigia che è stata scambiata per un lupo ed è entrata nel branco per grazia ricevuta. Non capisco cosa fare, non so a cosa pensare, ma conosco la mia situazione e cerco di capire come sopravvivere.>>.
<< Può continuare a nascondersi.>>.
<< Non durerà per sempre.>>.
<< Potrebbe parlarne con un amico.>>.
<< Se ne avessi ancora. Mi credono un traditore, non mi crederebbero.>>.
<< Io le credo.>> inclinò la testa<< Insomma, mi sembra sincero.>>.
<< Visto com'eri sulla difensiva prima, è un grande risultato.>>.
Rimasero in silenzio.
<< Prima mi hai proposto di parlarne con qualcuno, ma tu ci hai pensato?>> chiese l'Imperatore.
<< Non mi crederebbero, pensano ch'io sia una ragazzina normale.>> rispose Luce appoggiando la bocca sulle ginocchia.
<< Ci hai mai provato?>>.
<< E lei ci ha mai provato? Magari i suoi amici stanno solo aspettando sue notizie.>>.
L'Imperatore non rispose stringendosi le ginocchia mestamente.
<< Non le ho ancora chiesto come si chiama.>> disse Luce<< La conosco solo come Imperatore Pinguino.>>.
<< Alex Zabel, ma puoi chiamarmi solo Alex.>>.
<< Va bene, Signor Alex.>>.
<< Sicura di non saperlo?>>.
<< È un nome che ho già sentito.>> qualcuno aprì la porta facendola sobbalzare.
<< Immaginavo fossi qui.>> sorrise Lucian<< Tutto bene?>>.
<< Sì, credo.>> guardò dove un secondo prima c'era Alex Zabel<< Em... dovrei dirti una cosa.>>.
<< No, non te ne andrai via perché non sei pericolosa.>>.
<< Non quello.>>.
<< Bene, perché papà ci aspetta. Jean ha detto che dorme sul divano per stanotte, poi domani tiriamo fuori il letto per gli ospiti.>>.
<< Domani allora ti farò vedere alcune cose, va bene? Credo che sia utile per capire cosa mi succede.>>.
<< Certo!>> sbadigliò<< Ma domani, ora vorrei solo rivedere il letto.>>.
<< Certo, certo.>> si alzò in piedi<< Anch'io sono stanca.>> si voltò solo un attimo verso il corridoio e bisbigliò<< Grazie, signor Alex.>> poi uscì con Lucian fingendo di chiudere la porta.
<< Sei un mostro.>> bisbigliò Alex nell'ombra<< Dov'è finito il ragazzino che giocava con Mark?>>.

Angolo Autrice: Rieccomi!
Lo so, lo so. Ci ho messo un po', ma capitemi: era INCOMPRESIBILE senza pubblicare il capitolo 12 di Medusa Revolution a meno che non facessi un mega Spoiler sull'altra fic, e non era mia intenzione. Quindi ho optato per ritardare la pubblicazione all'inverosimile.CHIEDO PERDONO! >.<
E non solo per quello, ma anche per la canzone di questo capitolo, sopratutto per chi non ha visto il film ed è andato subito sulla versione Italiana. Forse non l'avete capito oppure vi ho fatto uno spoiler enorme. Non so. Fatto sta che per me era la canzone più adatta per questo capitolo. ;)
Dunque: cosa abbiamo capito con l'ultimo aggiornamento? Che Luce è pericolosa, che Alex Zabel ha dei seri problemi e che io mi sono sciroppata troppo Frozen! XD
Grazie mille a Marina Swift e Grandius98 per le recensioni, grazie a chi si è messo la storia tre seguite/preferite/ricordate e anche a chi si è solo fermato a dare una sburciatina! :3
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa

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Capitolo 7
*** Quasi tutto trova un senso... oppure no ***


7- Quasi tutto trova un senso... oppure no
[musica]

<< Riproviamo.>> disse serio Lucian<< Pronta?>>.
<< Pronta.>> rispose Luce<< Pronto Jean?>>.
<< Prontissimo... anche se non ho ancora capito cosa dobbiamo fare.>> ammise il diciannovenne.
<< Perfetto.>> Lucian prese un respiro profondo<< Quinto Settore.>> Luce s'irrigidì all'istante, poi fece per colpire il cugino, ma Jean la teneva ben ferma<< La Resistenza è morta.>> la ragazzina si riprese scuotendo la testa vigorosamente un paio di volte<< Interessante.>>.
<< Cosa?>> chiesero Luce e Jean assieme.
<< Semplice: è ipnosi. Se senti “Quinto Settore” diventi una macchina assassina, se senti “La Resistenza è morta” torni normale.>> nel frattempo Luce era entrata in trance ed era tornata la timida Dark di tredici anni<< Basta non farti sentire le prime due parole, non in presenza della squadra, almeno.>>.
<< Perché ti riconosco come Subaru Honda?>> domandò Luce con una mano sulla fronte.
<< Non lo so, come non so perché hai quest'ipnosi, ma ci penseremo dopo scuola.>>.
<< Ma hai detto che devo evitare di sentire quelle parole in presenza della squadra.>>.
<< Non di venire a scuola o agli allenamenti.>> sorrise<< Dai, Zio Rey ci tiene!>>.
Non ci volle molto per convincerla, il più fu spiegare agli altri di non pronunciare Quinto Settore in sua presenza. Dovettero fare una prova mettendo Arion davanti come cavia e Victor a tener ferma Luce. Alla fine della dimostrazione Aitor volle provare, ma con lui la reazione fu diversa. Luce sembrò studiarlo, poi negò che facesse parte della Resistenza e tornò in se. A quel punto Lucian decise che era opportuno prendere appunti sulla cugina. Incidenti fortunatamente non ce ne furono per il resto della giornata, anche se Luce preferì evitare gli allenamenti e aspettare il cugino al campo al fiume calciando il pallone per conto suo.
Nel frattempo non troppo distante dalla Raimon due personaggi di nostra conoscenza stavano avendo un'accesa discussione.
<< Sei un idiota! E sai cosa!? Sono più idiota io ad essermi fidato!>> esclamò Alex dandosi una mano sulla fronte.
<< Cosa potevo fare? Dimmelo tu!>> rispose Paolo stringendo i pugni<< E poi sei tu che me lo hai chiesto.>>.
<< Cosa!? No, no, no! Io ti ho detto “Vai a casa di Dark” non “Esegui gli ordini di Cinquedea”!>>.
<< Ripeto: cosa potevo fare? Non è colpa mia se un pazzoide è venuto a controllare il vostro calcio.>>.
<< Fammi riflettere.>> si pinzò la radice del naso<< Ti ricordo che l'Italia fa parte dell'UE e... novità! Ne fa parte anche la Germania.>>.
<< Come se avessi mai potuto fare qualcosa.>> sbuffò<< E comunque non mi aveva dato scelta.>>.
<< Dirgli no?>>.
<< Non mi sembra che tu gli abbia mai detto no, o sbaglio?>>.
<< Okay, sei appena arrivato.>> fece un respiro profondo<< Ti spiego un paio di cose: io sono il Grande Imperatore.>>.
<< Scusi, sua altezza.>> s'inchinò<< Ah, poi dimenticavo che tu non hai nemmeno il coraggio di dirgli il tuo vero nome.>>.
<< Sentimi bene. Speravo fossi dalla mia parte.>>.
<< Per cosa? Per tenere in libertà una ragazzina con quei problemi? Per lasciarti piegare alle partite truccate. Ho visto Calciopoli, bello! Non è stato piacevole.>>.
<< Appunto perché hai visto pensavo non avresti ceduto a quel... quel...>>.
<< Crucco bastardo?>>.
<< Crucco bastardo.>>.
<< Invece l'ho fatto e sai perché? Mi ha promesso una partita pulita contro il Giappone.>> fece per andarsene<< Io non lo voglio deludere Mark.>>.
<< Così fai l'esatto opposto! Sai cos'hai fatto?>>.
<< Ho avvisato della sua posizione.>>.
<< No, hai attivato una spietata assassina.>> incrociò le braccia<< Una spietata assassina che potrebbe fare fuori Mark proprio in questo momento.>>.

Trascinò letteralmente Lucian dentro casa e gli mostrò la porta segreta.
<< Caspita.>> commentò il ragazzino<< Sapevo che lo zio era strano, ma non pensavo avesse un seminterrato segreto.>>.
<< Vieni, ti faccio vedere dove sono nata.>> disse Luce tirandolo dentro.
<< Ma abbiamo solo tredici anni!>> arrossì mentre scendevano le scale e si ritrovavano in... quella che sembrava un'officina meccanica<< Che posto è? Ma che fai?!>>.
<< Olio le giunture.>> rispose smettendo di bere da quello che sembrava un biberon di olio per motori<< Altrimenti divento un palo, non è il massimo.>>.
<< Non sei un... o caspiterina!>> si dette una mano sulla fronte, poi guardò i disegni che c'erano appesi alla bacheca<< Questi sono progetti. Progetti per macchine.>>.
<< Già. Qui papà lavorava.>> indicò tre fogli incorniciati<< Io sono lì.>>.
<< Ora capisco perché ti credi un robot.>>.
<< Ti ho detto che lo sono.>> sbuffò<< Vedi, pelle e capelli sono reali. Mia mamma era appassionata di genetica e mio papà di meccanica.>>.
<< Continuo a non capire.>>.
<< Come temevo.>> alzò le spalle, poi si diresse alla postazione computer che si trovava in fondo alla stanza, accese l'apparecchio ed estrasse dal cassetto sottostante un cavetto USB.
<< Che vuoi fare?>>.
<< Farti capire.>> iniziò a digitare sulla tastiera, poi si spostò i capelli sulla spalla<< Da sola non posso vedere lo schermo, tu dovrai osservare attentamente ciò che ti mostrerò.>>.
<< Se questo ti farà capire che non sei un ro...>> Luce si era infilata un'estremità del cavo nel collo, anche analizzando da vicino era chiarissimo che era all'interno della pelle<< È uno scherzo.>>.
<< Dici?>> sfilò il cavo mostrando una porta USB.
<< O Santa Polenta!>>.
<< Sapevo che avresti reagito così. Ora ti darò la prova che sono un'androide.>> ricollegò i cavi e si mise a sedere<< Da questo momento io vedrò solo nero, come se fossi cieca, ma tu dovrai guardare le immagini sullo schermo. Salta dove ritieni sia insignificante, sono comunque dieci anni di registrazione praticamente continua.>>.
E le immagini c'erano eccome. La prima fu una sequenza di 011010010110 color blu elettrico su sfondo nero, poi un paio di occhi che si aprivano sulla faccia di Ray Dark.
<< Prova. Funziona?>> la registrazione si spostò a desta e a sinistra<< Ce l'ho fatta! Ehi, mi vedi?>> la registrazione sembrò annuire<< Magnifico!>> Ray sorrise<< Io mi chiamo Ray Dark, ma per te sarò papà.>> la visuale s'inclinò a destra<< Mi capisci?>>.
<< Mmm...>> rispose... Luce? A Lucian sembrava impossibile, ma stava guardando attraverso gli occhi della cugina.
<< Vero, sei come una bambina che deve imparare.>> Ray s'indicò<< Io papà.>>.
<< Papa.>> la visuale tornò diritta.
<< No, papà.>>.
<< Papà.>>.
<< Fantastico! Vediamo se riesci a camminare, ti va?>>.
<< O cavolo...>> pensò ad alta voce Lucian<< E questo come lo spiego a papà?>>.

La prima risposta che trovò a quella domanda fu “Gli faccio vedere quello che ho visto io”. La seconda gliela dette Luce dopo quattro ore di registrazione ed un paio di salti.
Non dirglielo. Certo, zio Kris non doveva saperlo. Tutti dovevano continuare a credere che Luce fosse una ragazzina di tredici anni. Lei si stava impegnando a fare in modo che nessuno lo capisse e dopo i primi tempi di confusione, dovuta a non capiva ancora bene cosa, ora sapeva esattamente di dover mantenere quel segreto.
<< Non capisco il perché.>> disse Lucian pensieroso mentre tornavano al piano terra<< Insomma, nessuno si scandalizzerebbe.>>.
<< Non è quello.>> fece un respiro profondo Luce<< Papà mi ha sempre detto di tenerlo nascosto. Parlava del Giocatore Perfetto e che nessuno doveva saperlo. Che quel progetto era la causa della morte della mamma.>>.
<< Quindi te ne ha fatto una colpa?>>.
<< Cosa? No!>> sorrise amaramente<< Per un po' l'ho creduto anch'io, poi mi disse “Sei il regalo più bello che potesse lasciarmi”. Sarò una macchina, ma i pezzi organici sono opera di mia madre. Io sono il frutto del loro lavoro. Insieme.>>.
<< Questo spiega apparentemente perché tenesse tanto a te, ma ancora non capisco perché ti ha tenuta nascosta alla sua stessa famiglia.>> le prese la mano<< Potevamo proteggerti. I Dark non si abbandonano.>>.
<< Credo che l'abbia fatto per proteggervi.>> si bloccò improvvisamente.
<< Oh, no.>>.
<< Erano venuti.>> corse su per le scale ed entrò in camera sua<< Erano venuti, poi... poi...>>.
<< Luce calma, respira.>> la cugina seguì il suo consiglio<< Bene, ed ora...>>.
<< Mi hanno preso.>> lo guardò seria<< Sono stata al Giardino Imperiale, ma non so per quanto.>> si fece pensierosa<< Quando è arrivato Victor io ero là da molto tempo.>>.
<< Dai, non pensiamoci adesso.>>.
<< Ma potrebbero tornare. Dobbiamo trovarci pronti.>> chiuse le mani a pugno e piegò le braccia sul petto determinata<< Il Quinto Settore è malvagio.>>.
<< Non sarò io a negarlo, ma ora andiamo. Papà ci aspetta.>>.
<< Giusto. Zio Kris ci aspetta.>> scesero nuovamente le scale ed uscirono dall'abitazione.
<< Una cosa.>>.
<< Dimmi.>>.
<< Possiamo rendere partecipe di questa cosa anche Jean?>>.
<< È affidabile?>>.
<< Abbastanza.>>.
<< Andata, ma se dice qualcosa non mi prendo la responsabilità di eventuali “incidenti”.>> Lucian rabbrividì<< Dai, scherzo.>>.
<< Ma lui no.>> indicò qualcuno dietro un muretto mentre con un balzo lo superava e li raggiungeva.
<< Se ci tenete, non venite più qui.>> disse Alex Zabel prima di allontanarsi<< Loro vedono tutto, purtroppo.>>.
<< Grazie, signor Alex.>> lo salutò Luce.
<< Ma... ma... ma...>> tremò Lucian<< Aah! Ora sì che sono confuso!>>.

<< Luce, Luce, Luce.>> ripeté pensieroso camminando avanti ed indietro.
<< Che hai Victor?>> domandò Vladimir preoccupato per il fratello<< C'entra il Quinto Settore?>>.
<< No, cosa vai a pensare.>> lo sguardo del fratello era eloquente<< E va bene, riguarda il Quinto Settore.>>.
<< Ti hanno minacciato? Aah! Julia mi aveva promesso che non l'avrebbero fatto.>>.
<< Infatti non l'hanno fatto.>> sbuffò<< E chi è Julia?>>.
<< Giù alla reception, che vai a capire.>> aveva trovato una scusa all'ultimo momento, ma non poteva certo dire a suo fratello chi lo veniva a trovare<< Comunque, qual è il problema?>>.
<< Ti ricordi che ti ho parlato della nuova giocatrice?>> si sedette sulla sedia degli ospiti tenendo lo schienale davanti a lui<< Ebbene, era al Giardino Imperiale con me.>>.
<< Un attimo. Tu non mi hai mai parlato del Giardino Imperiale.>>.
<< Imperturbabile! Ma sei sordo?>> anche lui aveva cambiato il significato all'ultimo momento<< Sai quel parco appena fuori Inazuma.>>.
<< Sì, credo.>> avrebbe ammesso che la luna terrestre girava intorno a Marte pur di scucire qualche informazione a suo fratello<< Dai, racconta.>>.
<< Temo che il Quinto Settore l'abbia mandata alla Raimon con uno scopo ben preciso, ma non capisco cosa. Insomma, a parte cercare di eliminare i ribelli non sembra avere altri piani.>>.
<< Quindi la tua vita è in pericolo?>>.
<< È una ragazza. Mi so difendere.>> il fratello lo guardò eloquentemente<< No, non è in pericolo. È come se fosse sotto ipnosi. Scatta se sente “Quinto Settore”, analizza la situazione ed attacca. Se sente “La Resistenza è morta” o non riconosce nessuno di rivoltoso si calma e ritorna una ragazzina normale.>>.
<< Non farmi preoccupare, va bene?>>.
<< Pensa alla tua salute che io penso alla mia.>> sbuffò, poi guardò l'ora<< Meglio se torno a casa, domani ho scuola.>>.
<< Stai attento, non vorrei averti come compagno di stanza.>>.
<< Perché? Posso essere di ottima compagnia.>>.
<< Sì, ma dovrei sorbirmi la tua fobia per i gatti.>> sorrise<< Inoltre averti qui vorrebbe dire che ti hanno fatto male.>>.
<< Ci si vede.>> fece per uscire, ma si affacciò nuovamente<< Solo come visita, ovvio.>>.
Uscito però notò una cosa insolita, una cosa che lo costrinse a nascondersi dietro un muro.
<< Tu non me lo avevi detto.>> diceva il ragazzo<< Tu non mi avevi avvisato delle conseguenze, ne tanto meno cosa avrei fatto veramente.>>.
<< Non sei tenuto a sapere tutto, Paolo.>> rispose un uomo dai capelli castani come i baffi e gli occhi neri. Portava una giacca rosa salmone molto appariscente come il colletto di piume bianche. Non c'erano dubbi, quello era Pinkus Mountbatten del Giardino Imperiale<< Tu non sei un Imperiale, nemmeno un giocatore del nostro paese.>>.
<< Dovevate dirmelo. Sono io che ho premuto quel pulsante.>>.
<< E te ne siamo molto grati, non saremmo mai riusciti a trovarla senza un ex-Dark come te.>> gli dette una pacca sulla spalla come vecchi amici.
<< Sapevate dove trovala, non c'era bisogno di prendere in giro Giulio e me.>> incrociò le braccia serio.
<< No che non lo sapevamo, e ancora adesso è difficile incrociarla. Puoi capire che andare alla Raimon è impossibile per uno come me.>>.
<< Nessuno di voi può entrare alla Raimon, ed onestamente è meglio così.>> Pinkus sembrò vedere un movimento nell'ombra e Victor trattenne il respiro per paura di essere scoperto.
<< Ma non ce n'è nemmeno bisogno, sai, Paolo?>> disse l'uomo a volume così alto da volersi far sentire<< Non te l'ho detto? Lei lo sa. Anzi, ti dirò di più, lei è dalla nostra parte.>> Victor s'irrigidì nervoso<< Già, Luce Dark ormai è un'Imperiale infiltrata a tutti gli effetti, mille volte meglio di quel traditore di Blade. Molto, molto meglio.>>.

Angolo Autrice: Ciao a tutti e grazie mille.
Ebbene sì, Luce è un Androide! Ve lo aspettavate?(Tutti: -.-)
Ecco, appunto... va bé, chi non lo sapeva ora lo sa! ^^
Cosa succederà ora? Luce è veramente un'Imperiale? Cosa c'entra Paolo Bianchi con il Quinto Settore? Cosa farà Victor?
Questo ed altro solo se continuerete a seguire! ;)
Grazie mille a Grandius98 e Marina Swift per aver recensito la volta scorsa, chi ha messo la storia tra Seguite/Ricordate/Preferite e tutti voi che vi siete fermati a leggere le mie nefandezze ciò che scrivo.
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa

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Capitolo 8
*** La cattiveria umana è più viscida e strisciante di Nagini ***


8- La cattiveria umana è più viscida e strisciante di Nagini
[musica]

Victor guardò Luce negli occhi, poi ricominciò ad andare avanti e indietro serio. Lucian stava in un angolo aspettando il verdetto del compagno intimorito da entrambi. Blade era arrivato la mattina presto chiedendo loro di andare a scuola assieme. Con le aule deserte si era messo a fare un vero e proprio interrogatorio a Luce spaventandola non poco e lasciando sorpreso Lucian. Possibile che la ragazzina fosse un'Imperiale infiltrata? No, era impossibile. Luce non l'avrebbe mai fatto, ne era assolutamente certo. Però al sentire il nome di Pinkus Mountbatten si era irrigidita, segno che lo conosceva. Inoltre aveva parlato di un lavoro che lui le aveva chiesto. La posizione della ragazzina si aggravava poi con il saluto così confidenziale che aveva avuto con il Grande Imperatore.
<< Victor, giuro, non so perché lo conosco.>> disse Luce stringendo i pugni sulle cosce<< Probabilmente era il periodo del Giardino Imperiale. Mi ricordo come ci sono finita, mi ricordo l'Imperatore Pinguino, quando sei arrivato, ma molto mi è vuoto.>> si massaggiò la fronte sembrando ancora più umana di prima<< Mountbatten era un allenatore, se non sbaglio, ma non ricordo cosa mi aveva detto di fare.>>.
<< Ieri ha detto che tu lo sai, che sei d'accordo con loro.>> rispose Victor serio<< E non parlava con una persona qualsiasi. Era Paolo Bianchi il suo interlocutore.>> toccò a Lucian fare un singhiozzo di sorpresa<< Che hai?>>.
<< Sbaglio o Paolo ci è venuto a trovare prima dell'amichevole Italia-Giappone?>> domandò alla cugina<< È stato prima che tu diventassi... ecco... pericolosa.>>.
<< Sì, ma Paolo è un amico. Era uno dei giocatori che papà preferiva.>> rispose Luce ancora più turbata.
<< Il fatto che fosse uno dei preferiti di Ray Dark non è un bene.>> notò Victor dubbioso<< Ma lui ha anche detto che lo avevano preso in giro, quindi non è da escludere che lo abbiano usato. Sei stata contattata da qualcuno?>>.
<< Del Giardino Imperiale no.>>.
<< Ieri hai salutato come un vecchio amico Alex Zabel.>> notò Lucian sempre più dubbioso.
<< Ma ci ha anche detto che ci tengono d'occhio e ci ha consigliato di non tornare a casa mia. Non è cattivo, lui... almeno credo.>> guardò in direzione di Victor come avere una conferma.
<< Alex Zabel ha tanti difetti, uno di questi è che non sa ancora bene da quale parte stare.>> disse il ragazzo serio<< Può essere che sappia qualcosa e ti voglia aiutare come, invece, sia in missione per il Quinto Settore. Ma dubito che usino il Grande Imperatore a tale scopo.>>.
<< Quindi mi credi?>> chiese Luce accennando ad un lieve sorriso tirato.
<< No.>> lei abbassò lo sguardo amareggiata<< Non posso permettermi di fidarmi vista la situazione, comunque non dirò niente alla squadra, per ora.>>.
Non c'era bisogno che dicesse niente alla squadra. Già sapevano.
Il primo a parlare fu Riccardo serio stringendo la fascia da capitano che teneva sul braccio poco prima di allenarsi:<< Tu ci hai mentito.>> le sue parole furono taglienti come un coltello appena arrotato<< Credevamo di poterci fidare, ma sei solo come tutti gli Imperiali.>>.
<< Grazie tante.>> sbuffò Victor, ma non si mise a prendere le difese della ragazzina.
<< Andiamo, Riccardo...>> provò a calmarlo Arion<< Magari è come Victor, forse l'hanno minacciata...>>.
<< Ti ha quasi ucciso.>> scandì quelle parole come se l'amico non potesse capire<< Come puoi prendere le sue difese?>>.
<< Vero, però...>> guardò la ragazzina<< Insomma, da quel che ho capito era sotto ipnosi. Scoperta la causa è diventata meno pericolosa.>>.
<< Senti.>> si pinzò la radice del naso<< So cos'ho sentito, okay? Gabi era con me, può confermare.>>.
<< Già, e la fonte era uno interno al Quinto Settore. Molto interno.>> annuì il ragazzo serio<< E non siamo gli unici ad aver sentito, vero?>> più di metà della squadra alzò la mano con sguardo serio.
“Tutti vicino all'Ospedale ieri sera? Seriamente?” pensò Victor che stava per esprimere quel dubbio ad alta voce, ma Luce lo anticipò.
<< Avete ragione.>> ammise la ragazzina facendo un respiro profondo<< Sono pericolosa, lo so. Quindi...>> fece un altro respiro profondo<< Me ne vado, non posso permettermi che vi facciate del male.>>.
<< Luce.>> disse Lucian quasi in un soffio<< Aspetta, Luce. Cosa significa?>>.
<< Che non posso stare qui, semplice.>> alzò le spalle sistemandosi la borsa sulla spalla<< Ma cosa potevo sperare? Un Dark alla Raimon? Sapevo che sarebbe successo qualcosa prima o poi.>>.
<< Aspetta!>> le prese la mano prima che uscisse<< Io credo in te, non saresti capace di...>>.
<< Lucian, non capisci!>> si voltò a guardarlo con gli occhi pieni di lacrime<< È una maledizione, un destino che mi porto dietro da quando sono nata. Non posso farci niente. Credi che non ci abbia provato? Credi che non abbia creduto che era possibile? Ma ora ricordo. Ricordo come sono nata, perché sono così, cosa è successo negli anni con mio padre libero. Chiedi all'allenatore se non mi credi.>> strattonò il polso facendo abbandonare la presa al cugino<< Non c'è posto per i Dark a questo mondo. Da nessuna parte.>>.

Sbuffò togliendosi la maglietta sudata.
L'allenamento era stato silenzioso e cupo. Con l'allenatore Evans non era mai stato un allenamento così, eppure quel giorno era calata un'ombra cupa su tutta la squadra. Forse era Luce, o forse le parole di Lucian. Peggio, forse il comportamento di Riccardo nei confronti di Dark. Oppure l'inevitabile realtà che si stava avvicinando rapidamente.
La Raimon avrebbe chiuso.
Ancora pochi mesi, ma era inevitabile.
“E allora?” si disse aprendo l'acqua della doccia “Io continuerò a giocare a calcio, come ho sempre fatto. Qualsiasi scuola andrà bene, così il calcio sarà felice.”.
<< Arion?>> domandò Jean-Pierre dalla doccia accanto<< Arion, sei tu?>>.
<< Sì.>> rispose cercando di darsi un aria contenta. Il tentativo fallì miseramente.
<< In quale scuola andrai?>> lo sentì appoggiarsi contro la parete divisoria.
<< Non lo so.>> fece la stessa cosa<< Non ne ho idea. Forse tornerò ad Okinawa.>>.
<< Così lontano?>> sembrava dispiaciuto<< Io andrò alla Supermegaedera, mi sentirò un po' piccolo con tutte quelle piante attorno così grandi.>>.
<< Sei già andato a vederla?>>.
<< Sì, mia madre voleva farmela vedere. È da quando sono entrato alla Raimon che parla di quella scuola.>> l'acqua continuava a scorrere inesorabile<< Non voglio andare via, Arion.>>.
<< Nemmeno io.>> rispose<< Nemmeno io, JP.>>.
<< Cosa? Piangete già?>> brontolò Aitor da fuori<< Andiamo, gente! Mancano ancora molti mesi, godetevi quello che c'è finché potete.>>.
<< Certo, come se fosse facile.>> brontolò Arion<< Saremo in scuole diverse, con compagni diversi.>>.
<< Sì, ma ripeto: tra molti mesi. Cavolo! L'allenatore ha anche parlato di una partita tra poco, potrebbe essere un modo per metterci forza. “L'ultima partita della Raimon”, volete sprecarla a piangervi addosso?>>.
<< Certo che no! Il calcio ne soffrirebbe.>> esclamò Arion<< Ma ci stiamo già sfaldando.>>.
<< Parli di Lucian? Lo andremo a recuperare, no? E anche Luce, lei ci farebbe comodo in squadra.>>.
<< Ma Luce non è un'Imperiale?>> domandò JP.
<< Ci avete creduto? Che babbei. Si vedeva lontano un chilometro che non era possibile.>>.
<< E perché non hai detto niente, scusa?>> chiese Arion.
<< Che domande! Ho sentito anch'io quel tizio. Peccato che fosse in orari e luoghi completamente diversi rispetto a quelli degli altri e che sembrasse molto interessato a farlo sapere a mezzo condominio. Per quando riguarda me era nell'atrio del mio palazzo. Non c'avrei fatto caso, ma è stato inevitabile sentirlo nella tromba delle scale.>>.
<< E tu come...?>>.
<< Ho sentito Victor che discuteva con il Capitano su ciò che era successo, anche un idiota ci sarebbe arrivato.>> percepì che i due compagni non l'avevano seguito<< Pronto? Ha fatto in modo di farsi sentire dai giocatori della squadra per isolarla, non ci vuole mica Einstein.>>.

Un rumore al piano superiore attirò la sua attenzione.
Passi piccoli e leggeri, quasi da pinguino.
Lucian.
Aspettò in silenzio, poi lo sentì:<< Luce? Ehi! Luce, sei qui? Non è vero che i Dark non possono andare alla Raimon, l'allenatore me lo ha spiegato. Sono cose che si mette in testa qualcuno, tipo lo Zio Rey, ma non è vero. Inoltre non crede che tu sia un'Imperiale e sai perché?>>.
<< No, perché?>> domandò andando verso il piano superiore, ma non arrivò risposta<< Lucian, perché?>> quando arrivò il ragazzino era steso a terra<< Ma che...>> sentì qualcuno che le tappava la bocca, poi si fece tutto buio.

Angolo Autrice: Ed iniziamo il BOMBARDAMENTO DI EFP da Perfezione. Cronologicamente mi sembra pure giusto. v.v
Comunque... bel casino, vero? Insomma, perché isolare Luce? Cos'è successo a Lucian? Perché sono così dannatamente perfida?
Queste ed altre risposte nel prossimo capitolo(si spera). v.v
Chiedo venia per la scorsa volta, avevo scrirro Paolo Rossi invece di Paolo Bianchi, ma si può!? O.o
Comunque ho già rimediato ed ho sistemato l'errore appena letti i commenti. A proposito, grazie a Marina Swift e Grandius98 per aver recensito lo scorso capitolo così tempestivamente. Grazie mille anche a chi ha messo la storia tra preferite/seguite/ricordate ed a voi che vi siete fermati a leggere le mie castronerie. Per il prossimo capitolo ci metterò un po' perché non è ancora finito(chiedo venia, ma non potevo non pubblicare OGGI.).
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

P.S.: Ah! Oggi compio vent'anni, ma credo che a nessuno importi. ^^'

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Capitolo 9
*** Il nemico del mio nemico è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve mettersi in coda ***


9- Il nemico del mio nemico è mio nemico, quindi chi è contro Evans deve mettersi in coda
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La testa le faceva male come se gliela avessero smontata e rimontata da un'altra parte. L'ultima cosa che ricordava era Lucian che dormiva sul pavimento di Casa Dark, non proprio l'idea del buon giorno.
<< Lucian!>> si alzò di scatto scoprendo che il cugino stava ancora dormendo accanto a lei. Iniziò a scuoterlo<< Lucian! Ehi, Lucian! Svegliati!>> il ragazzino aprì appena gli occhi.
<< Luce...>> disse ancora insonnolito. Si stiracchiò, si stropicciò gli occhi e si guardò attorno puntellandosi con il braccio<< Dove siamo?>>.
<< Non lo so, ma ho paura di esserci già stata.>> dei passi riecheggiarono nell'oscurità<< È una cella.>> fece un singhiozzo, poi deglutì<< Lu... Lucian...>>.
<< Sì?>>.
<< Siamo al Giardino Imperiale.>>.
Quell'informazione ci mise un po' ad arrivare nel cervello di Lucian, ma quando ci arrivò il ragazzino esclamò:<< E cosa ci facciamo qui?!>>.
<< Non lo so... e preferirei non scoprirlo.>>.
<< Non voglio morire! Non ho ancora uno Spirito Guerriero!>> iniziò a tremare come una foglia.
<< Sarà sempre meno di quanto farà papà a zio Kris.>>.
<< Ma è in prigione.>>.
<< Ti ricordi che giorno è oggi?>>.

Kristoff Dark stava facendo avanti ed indietro torturandosi le mani. La polizia non aveva ancora dato notizie e sapeva già che Rey avrebbe fatto di testa sua. E la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stato come minimo seppellirlo vivo!
Fece un respiro profondo e guardò Jean che parlava con Caleb. Qualche anno prima li avrebbe separati, ma quella era una situazione così strana che preferiva lasciar perdere. Inoltre la situazione era cambiata, molto cambiata. Probabilmente stavano parlando di Lucian e Luce, della loro scomparsa misteriosa e di cosa potessero fare per ritrovarli senza usare la strada burocratica. Kristoff aveva fatto della legalità il suo baluardo, anche in difesa del fratello Rey. Sapere che Jean stava tramando qualcosa fuori dagli schemi della giustizia lo inquietava.
Rey Dark uscì dalla prigione come se niente fosse, una piccola valigetta di effetti personali in mano.
Kristoff sopirò e lo raggiunse, in un modo o nell'altro glielo avrebbe dovuto dire.
<< Ciao, Rey.>> disse accennando ad un sorriso, non gli riuscì troppo bene<< Pronto per una nuova vita?>>.
<< Che domande fai?>> rispose il fratello con le mani sui fianchi<< Adesso voglio solo trovare un lavoro onesto e vivere la mia vita con Luce. A proposito, dov'è?>>.
<< Ecco... lei e Lucian sono scomparsi.>> gli occhi di Rey si fecero di fuoco anche dietro gli occhiali da sole<< Ma ho già avvisato la polizia, li troveremo pres...>>.
<< Ho un fratello cretino.>> sbuffò prendendolo sotto il braccio<< La polizia è controllata dal Quinto Settore, tra poco ti diranno che non ci sono indizi.>> passò di fianco a Jean e Caleb<< Caleb, ho bisogno di te. Dobbiamo richiamare la vecchia squadra.>>.
<< Certo, Coman... che!?>> rispose l'interessato.
<< Situazione di emergenza, l'onestà dovrà aspettare ancora qualche giorno.>> sembrava capace di sradicare un albero dalla rabbia e dalla determinazione<< Chi è nemico del mio nemico è mio nemico.>>.
<< Quindi hai molti nemici.>> ipotizzò Kristoff.
<< Esattamente. Questa è una gara e non ho intenzione di correre dietro ad Evans.>>.
<< Cosa diamine c'entra Evans!?>>.
<< Prima regola di Rey Dark, c'è sempre un Evans di mezzo.>>.

<< Io non abbandono i miei giocatori.>> disse Mark serio camminando spedito e a passo pesante<< Dobbiamo scoprire dove li hanno portati.>>.
<< Ci starà già pensando Dark.>> sbuffò Jude a braccia conserte seguendolo di malavoglia<< Non potremmo pensare ad altro?>>.
<< No.>> bussò con forza ad una porta di metallo dietro alla Sala Giochi.
<< Senti, quando c'è Dark di mezzo...>>.
<< Quello era il passato, ora Luce e Lucian sono giocatori della Raimon e non ho intenzione di starmene con le mani in mano.>> bussò nuovamente.
<< Non lo nego, ma è uscito di prigione. Dovremmo indagare su di lui.>> si fece pensieroso<< Sento che sta già architettando qualcosa di pericoloso.>>.
<< Pregiudizio?>>.
<< No, sesto senso.>>.
<< Certo, come no.>> bussò per la terza volta<< DANNAZIONE! WILLY, APRI LA PORTA!>>.
<< Aspetta. Vuoi cercare dei Dark chiedendo aiuto a Willy!?>> chiese Jude<< Allora non mi devo preoccupare.>>.
<< Che simpatico.>> la porta si aprì<< Finalmen... Artist?>>.
<< Ciao, Mark.>> sorrise il ragazzo. Da quando giocava nella Otaku non era cambiato: soliti capelli biondi legati in uno chignon fermato da un pennello ed una matita ed il basco da pittore francese<< Cosa ti porta qui?>>.
<< Cercavo William.>> rispose serio<< Ho bisogno del suo aiuto.>>.
<< Willy? È uscito un'oretta fa, ha detto che gli avevano dato un incarico importante.>>.
<< E sai dove posso trovarlo?>>.
<< Temo di no. È uscito con un sorriso raggiante dicendo che le sue capacità di hacker sarebbero finalmente state utili a recuperare qualche soldo.>> alzò le spalle<< Da quando non insegna più ha molti problemi.>>.
<< E sai chi lo ha contattato?>>.
<< Lo ha scritto su un foglio assieme all'indirizzo, ma forse...>> tornò dentro, prese un bloc notes che tenevano sulla scrivania e si tolse la matita dai capelli. Iniziò ad annerire il foglio con delicatezza, infine sorrise<< Ecco il committente, un certo... Kad Erry. Vive a Tokyo, quartiere Beika.>>.
<< Graz... cosa!?>> sgranò gli occhi<< Oh, ma andiamo!>>.
<< Ah!>> sbuffò Jude<< Poi non venirmi a dire che non ti avevo avvertito.>>.

<< Dunque, niente panico.>> sospirò Lucian<< Sono sicuro che ci faranno uscire prima o poi.>>.
<< Ceeerto. Per allenarci come macchine da guerra.>> sbuffò Luce<< Aaah! Quanto sono stata stupida!>> si dette una manata sulla faccia<< Dovevo accorgermene, dovevo ricordare prima e invece no!>>.
<< Ti è tornata la memoria?>>.
<< Un po'... ricordo che mi hanno messo qualcosa nel collo.>> si massaggiò quel punto sovra pensiero.
<< Una USB?>>.
<< Non lo so.>> Lucian era così concentrato che si potevano vedere le rotelle muoversi nel suo cervello, e lui era l'umano dei due.
<< Potrebbero averti inserito un virus con una chiavetta USB.>> ipotizzò ad alta voce.
<< Ma ha iniziato a funzionare solo molti mesi dopo la mia...>> si bloccò<< Fuga. Io sono fuggita da qui.>>.
<< E quando sei arrivata non ricordavi niente.>> continuò a riflettere andando avanti e indietro<< Dev'essere successo qualcosa da quando sei scappata a quando sei arrivata qui.>>.
<< Non lo sapremo mai, posso mostrarti la mia memoria solo tramite una postazione computer.>>.
<< Vero, ma forse possiamo arrivarci di logica. Dov'eri quando ti sei ripresa?>>.
<< Ero al campetto sul fiume.>>.
<< L'acqua potrebbe essere la causa?>>.
<< La mia pelle è come quella umana, impermeabile.>> si mise a pensare<< Forse ho preso una scossa, ma ricordavo come mi chiamavo, chi era mio padre e...>> incrociò le braccia pensierosa<< Mi ricordavo di te.>>.
<< Di me?>>.
<< Sì... oppure di Jean, non saprei.>>.
<< Bé, Jean mi assomigliava quand'era piccolo, ma lo hai visto ora. Confonderci è difficile.>>.
<< Non se fossi rimasta praticamente dormiente e avessi calcolato male i tempi. Ricorda che l'ho conosciuto dieci anni fa.>>.
<< Questo però non spiega perché tu ti sia dimenticata praticamente tutto.>>.
<< Forse ho voluto dimenticare.>> iniziò a fare avanti e indietro<< Forse ha a che fare con mio padre.>>.
<< Perché?>>.
<< Non lo sai? Lui odia chiunque voglia diventare la nemesi principale.>>.
<< Non ti seguo.>>.
<< Lui odia il Quinto Settore da prima che andasse di moda.>>.
<< Ooh. Aspetta, cosa!?>>.

<< Aspetta, cosa!?>> esclamò Kristoff<< Tu sapevi già del Quinto Settore?>>.
<< Tra cattivi ci si ritrova, sai?>> spiegò Rey<< Quelli che voi chiamate “gruppi di recupero”.>>.
<< Esistono gruppi di recupero di cattivi?>>.
<< Sai quel genere di cose dove vai e dici “Ciao a tutti, io sono Dark e voglio distruggere la Raimon”. Il calcio era il mio campo, mi ero fatto anche una certa notorietà, poi è arrivato quel novellino di Cinquedea e quell'altra drag queen o come si dice.>>.
<< Cos'hai fumato in carcere? No, giusto per curiosità.>>.
<< Papà, guarda che è vero.>> disse Jean dal sedile posteriore<< Sogghigno non era male e anche Leon Bronev.>>.
<< Ooh, Bronev.>> sorrise Rey nostalgico<< Siamo finti in cella assieme, è stato un spasso.>>.
<< Aspetta.>> lo stoppò Kristoff<< Tu hai portato mio figlio ad un raduno di cattivi?!>>.
<< Un paio di volte ed ha sempre insistito lui.>>.
<< Erano simpatici.>> alzò le spalle il ragazzo<< E comunque voglio fare il botanico, non sono certo tipo da diventare cattivo.>>.
<< Uno gioca nella Raimon, l'altro vuole fare l'ambientalista. Ed io che speravo di lasciarvi in eredità tutti i miei studi.>>.
<< Sono pur sempre i miei figli, Rey.>> lo riprese Kristoff<< Comunque, qual'è il piano?>>.
<< Uno, scoprire dove li hanno portati. Due, rimettere su la vecchia squadra. Tre, mettere i bastoni tra le ruote ad Evans.>> spiegò il fratello parcheggiando dietro un garage. Un ragazzo dai capelli castani e gli occhiali stava davanti alla saracinesca abbassata ed ogni tanto bussava, ma nessuno gli rispondeva<< In realtà il terzo punto è appena cominciato. Jean, fai il giro ed aspetta il mio segnale.>>.
<< Sì, signore... cioè, zio.>> e scomparve dietro il capannone.
<< Tutto ciò non mi piace.>> commentò Kristoff seguendo il fratello<< Non mi piace per niente. Ed io che speravo nelle olimpiadi degli avvocati. Mi daranno come minimo l'ergastolo.>>.
<< Non l'hanno dato a me, figurati a te.>> brontolò Rey.
<< Per i sequestri di persona ci si va vicini, sappilo.>>.
<< Rapire gente è da perdenti e tartarughe giganti sputa-fuoco. No, io non sono ad un livello così basso.>> il ragazzo che stava aspettando s'irrigidì di botto, poi lesse il nome sul foglietto che teneva i mano e sbiancò. Senza nemmeno fare domande fece per allontanarsi<< Placcalo, Jean!>> il ragazzo spuntò all'improvviso facendo tremare l'occhialuto.
<< Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.>> iniziò a dire terrorizzato<< Cosa volete da me?>>.
<< Rilassati Glass.>> disse Rey<< Ti ho chiamato per un lavoro, nulla di più.>>.
<< Farò tutto quello che vuole.>> piagnucolò<< Anche gratuitamente, ma la prego non mi uccida.>>.
<< Cosa? No! Ti pagherò come abbiamo pattuito al telefono. Ti ho chiesto una prestazione, è il minimo che possa fare.>> il ragazzo lo guardò tra il sorpreso e lo spaventato<< E non guardarmi così!>> aprì la saracinesca<< Forza, meglio se ne parliamo dentro. Vuoi una tazza di caffè o tè? Spero che sia ancora tutto buono, o quantomeno decente. Non vengo qui dentro da anni.>>.
<< Dieci anni.>> specificò Kristoff<< E non credo che troverai qualcosa di commestibile.>>.
<< Giusto. Oh, bé. Me li procurerò.>>.
<< Ancora non capisco la tua logica.>>.
<< Io non sequestro persone, le ingaggio prima che Evans possa usarle ed avvantaggiarsi.>>.

<< Quindi Dark ha rapito Willy.>> sentenziò Jude<< Sentiremo la sua mancanza.>>.
<< Cosa? No! Dark non è tipo da rapire persone.>> rispose Evans, ma l'amico gli lanciò un'occhiataccia<< Okay, forse un po'.>>.
<< Forse?>>.
<< Ascolta, noi volevamo Willy per identificare la posizione di Luce e Lucian, mi sembra logico pensare che lo voglia anche lui.>>.
<< Lui ne sarebbe capace da solo. No, Willy gli serve per un piano malefico, me lo sento.>>.
<< Sei troppo pregiudizievole, sai?>>.
<< Te l'ho detto! È il mio sesto senso, come Ai quando sente odore di Uomini in Nero.>>.
<< Certo, come no.>>.
<< Scusate se disturbo.>> disse una voce che conoscevano<< Ma avrei bisogno di parlare con Juditte.>> sorrise<< Anche se so già che mi dirà di no.>>.

Angolo Autrice: Ciao a tutti, vi sono mancata? ^^
Spero di sì perché questo capitolo è stato un vero e proprio travaglio. O.o
Mi spiego meglio: l'ho scritto, l'ho finito, mi ha convinto. Faccio per pubblicarlo e ho di dubbi, quindi lo rileggo e lo faccio leggere dalla mia lettrice di fiducia(GiulizTheBat). Mi convince e faccio per pubblicarlo quando... di nuovo il panico.
Morale della favola l'ho dovuto leggere tre volte per decidermi a pubbliare, spero che non sia uno schifo. TT^TT
Lo ammetto, è molto confuso e pieno do cross-over (amo i cross-over. -w-), però spero si capisca. ;)
Come sempre ringrazio Marina Swift per la recensione, chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite ed ovviamente voi che vi siete fermati a leggere! :D
Chiedo scusa per il titolo così lungo, ma ci tenevo tanto. :3
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa

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Capitolo 10
*** L'essere perfetto non esiste ***


10- L'essere perfetto non esiste
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Era ormai mezz'ora che avevano portato via Lucian e lasciato lei nella cella. Iniziava a preoccuparsi temendo per la salute del cugino.
I ricordi di quel posto ricominciavano a tormentarla incessantemente. Si vedeva a colpire sagome di legno, allenare portieri a tiri potentissimi e altri giocatori a scontri molto duri e incessanti. Si ricordava di aver fatto da esempio per molti Imperiali, troppi per ricordarseli tutti, soprattutto con la confusione che aveva ancora in testa.
Un imperiale spinse Lucian nella cella con aggressività costringendo Luce a prendere il cugino di peso. Il ragazzo sembrava privo di sensi, coperto di lividi e tagli.
<< Lucian! Lucian, rispondimi!>> esclamò stendendolo a terra.
<< Auch.>> rispose serrando ancora di più le palpebre<< Ohi, ohi, ohi. Dannatissimo allenamento intensivo.>>.
<< Come ti senti?>>.
<< Tutto rotto.>> la guardò aprendo appena appena gli occhi e sorrise appena<< Però mi sento più forte.>>.
<< Sei troppo positivo.>> lo redarguì<< Questo posto ti distrugge. Ne hai mai parlato con Victor?>>.
<< Ti sembro tipo da parare di certe cose? Con Victor, poi?>>.
<< Effettivamente. Però non puoi permettere che ti facciano così.>>.
<< Perché? Finché mi allenano è un bene, no?>> sorrise<< Se mai capitasse di giocare contro di loro conoscerei tutti i loro punti deboli.>>.
Lo guardò seria e perplessa, poi disse:<< Stare con Evans ti ha rammollito. Un Dark non direbbe mai così.>>.
<< Sicura?>> sorrise notandola in difficoltà<< Anche Zio Rey direbbe così. Certo, non lo direbbe con il sorriso e magari anche un po' arrabbiato, però lo direbbe.>> chiuse gli occhi<< E poi io ragiono come un umano straordinariamente positivo.>> iniziò a ronfare pesantemente.
<< Stupido cuginetto positivo.>> sbuffò sedendosi accanto a lui ed accarezzandogli i capelli<< Sei proprio un umano te, potessi essere come te.>>.
<< Già, potessi essere come lui.>> disse qualcuno fuori dalle sbarre facendola scattare in piedi sulla difensiva<< Lui almeno ha capito chi è che comanda.>>.
<< Cosa vuole, Mountbatten?>> ringhiò Luce serrando i pugni.
<< Quello che volevo cinque anni fa, mi pare ovvio.>> rispose l'uomo<< La tua forza, la tua straordinaria abilità tra le fila del Quinto Settore.>>.

<< Sicuro che possiamo fidarci, Comandante?>> domandò Caleb serio<< Insomma, è pur sempre Glass.>>.
<< TI HO SENTITO!>> esclamò Willy dalla postazione computer.
<< Ho piena fiducia in lui.>> alzò le spalle Rey Dark<< Se mai dovessi allenare la nazionale lo vorrei come manager.>>.
<< E io non accetterei.>> brontolò Glass.
<< Prego?>>.
<< Niente!>> si sistemò un po' gli occhiali sul naso<< Ho qualche riscontro.>>.
<< Davvero?>>.
<< Non è proprio preciso. In realtà capto le radiazioni che sua figlia ha lasciato in questi anni in giro per Tokyo ed Inazuma, però è un inizio.>>.
<< Rilascia radiazioni? Non l'avevo mai notato.>>.
<< Non proprio da quando è stata creata, ad occhio e croce direi otto anni. Però posso provare ad isolare il punto dove si trova ora. Temo solo che ci vorrà molto tempo.>>.
<< Quanto?>>.
<< Dalle ventiquattro alle settantadue ore.>>.
<< Ho il tempo di organizzarmi. Caleb, ho bisogno di te.>>.
<< Se è per Jude mi ha già detto di no ed è un miracolo che non mi abbia dato un calcio nel sedere.>> rispose prontamente il ragazzo.
<< Altri della Royal Academy o dell'Absolute?>>.
<< Molti sono andati all'estero ed altrettanti mi hanno detto di no.>>.
<< Le cose si complicano, a meno che...>> guardò il fratello che se ne era rimasto seduto a sbuffare tutto il tempo.
<< Non contare sul mio aiuto.>> gli rispose serio<< Qualsiasi cosa sia contro la legge scordatela.>>.
<< Neanche se si tratta di Lucian? Mi sorprendi.>> guardò Jean che sembrava non aspettare altro<< Tu sei con me vero, nipote?>>.
<< Tutto pur di aiutare il fratellino.>> sorrise l'interessato<< Cosa devo fare?>>.
<< Andare a casa mia e a casa vostra e recuperare tutti i numeri possibili dei Dark sparsi nel mondo. Nostra sorella come sta?>>.
<< Ci ha rinnegato e ha adottato il nome del marito.>> brontolò Kristoff.
<< Cercherò di convincerla ad aiutarci, ma ho bisogni dei numeri.>>.
<< Conta su di me, zio!>> sorrise Jean prima di schizzare via.
<< Kris, invece avrei bisogno che tu mi prendessi del detersivo per indumenti e dell'acqua distillata.>>.
<< Come, scusa?>> rispose il fratello.
<< Cielo, non potremo certo giocare con la divisa che puzza di umidità, no?>>.

<< Cosa!? No, no, no! Adesso mi sente quel figlio di...>> ringhiò fumando di rabbia.
<< Calma, Jude.>> cercò di sedarlo David<< Avrà le sue buone ragioni.>>.
<< Lavora con Dark! DARK! Ti ricordi quel tizio che ci ha rovinato l'esistenza!?>> fece un respiro profondo<< Come puoi liquidare tutto con un semplice no?>>.
<< Perché finché non riguarda i miei giocatori va tutto bene.>>.
<< E se prendesse il controllo? Se rendesse i tuoi giocatori un'armata al suo servizio?>>.
<< Mi arrabbierei, ma dubito che lo farà.>> accennò ad un sorriso<< Inoltre non mi ha chiesto i giocatori, ha chiesto che ci andassi io.>>.
<< Questo è il primo passo. Controlla l'allenatore e controllerai la squadra.>> Semford scoppiò a ridere<< Che c'è?!>>.
<< Che questo è proprio impossibile.>> cercò di trattenere l'ilarità che lo stava invadendo<< Quella è la mentalità del Quinto Settore, non certo di Dark.>>.
<< E chi ti dice che non stiano cooperando?>> sbuffò<< Mi sembri Mark. Dannazione, nessuno vede la pericolosità di tutto ciò?!>>.
<< Non riesci proprio a vederlo come un padre ed uno zio preoccupato per sua figlia e suo nipote, vero?>>.
Jude rimase in silenzio, abbassò lo sguardo cupo, poi disse:<< A te... a te capita mai di avere incubi?>>.
<< Come a tutti.>> rispose David.
<< E su di lui?>>.
<< Non più da tempo.>> sbatté le palpebre<< Aspetta un attimo...>> l'amico gli saltò al collo piangendo<< Jude...>>.
<< Non riesco a mandarlo via.>> singhiozzò<< Sono anni che mi perseguita e adesso che è ritornato è anche peggio. Assieme a lui vedo il Quinto Settore, tutto il male che sta facendo allo sport che amo. Li vedo come due facce della stessa medaglia, due schemi della stessa partita.>> si spostò gli occhiali per asciugarsi gli occhi<< Non sono forte come sembro, non sono bravo o arguto come tutti pensano. Non sarò mai capace si battere due avversari in una volta sola.>>.

<< Qualche novità, Isaac?>> domandò titubante Mark.
<< Mi metti pressione, calmati!>> rispose l'interessato cercando di non distrarsi dal monitor del computer<< Mio fratello è un genio nel non farsi trovare, secondo te come ha fatto a scappare per tutto questo tempo al Quinto Settore?>>.
<< Effe... aspetta. Il Quinto Settore lo cerca?>>.
<< Altro che sì.>> fece un paio di clic con il mouse<< È l'unico giocatore della Raimon di cui non riescono a monitorare gli spostamenti. Praticamente è la loro spina nel fianco.>>.
<< Quindi mi stai dicendo che...>>.
<< Il vostro Covo della Resistenza? Prff. Lo conoscono da anni, ormai.>> digitò qualcosa sulla tastiera<< Non che fosse difficile trovarlo, è una di quelle cose che facciamo cercare ai nostri studenti alla Otaku. O meglio, facevamo.>>.
<< Dark non mi sembra ci abbia messo molto.>> si appoggiò allo schienale della sedia di Isaac con le braccia tese.
<< Ovvio.>> scrocchiò le dita<< Ha usato i suoi stessi mezzi, migliorandoli quel tanto che bastava per sviare il Quinto Settore e chi più ne ha più ne metta. A Dark devono essere piaciute le sue migliorie, per questo lo ha ingaggiato. A proposito, non avevi l'indirizzo dell'appuntamento?>>.
<< Ritengo sia una pista sbagliata, Dark non darebbe appuntamenti a casa sua per una cosa del genere, no?>>.
<< Immagino di no... Oh, ho un riscontro.>> si aprì una schermata video<< Questo è strano.>>.
<< Qui William Glass.>> iniziò la voce di Willy con come sfondo delle onde sonore<< Sto lavorando a qualcosa di grosso. Di molto grosso. Se state ascoltando questa registrazione sono scomparso a causa di questo qualcosa di molto grosso... ah, sono pessimo con le parole. Facciamola breve: andate da Bianca, lei saprà cosa dirvi... spero, insomma... sempre se non se l'è scordato.>>.
<< Bianca?! Cosa diamine c'entra Bianca!?>> esclamò Isaac mentre la schermata si spegneva.
<< Domanda veloce.>> disse Mark<< È quella Bianca che credo io?>>.
<< Sì, temo proprio di sì.>>.

<< Pinguino Imperatore X!>> esclamò tirando in porta. La palla fu bloccata senza il minimo sforzo<< Accidenti!>>.
<< Si vede che non ti sei allenata con noi.>> commentò Mountbatten dalla panchina<< Oppure è perché non sei del tutto convinta come un tempo.>>.
<< Ci devo riuscire.>> si preparò nuovamente per colpire la palla<< Pinguino Imperatore X!>> ancora nulla.
<< Sai, tuo cugino ha abbattuto quasi subito il portiere. Possibile che lui sia più forte di te?>>.
<< Dubito che lui abbia usato il Pinguino Imperatore, il Pinguino Impeartore n°2 ed il Pinguino Imperatore X, a meno che non fosse con qualcun altro.>>.
<< Vero, ma ha comunque abbattuto la difesa.>>.
<< Lui non giocherà per voi.>> le venne fuori quasi come un ringhio mentre si preparava a colpire nuovamente il pallone.
<< Te l'ho spiegato. O tu o lui. Lucian ha delle potenzialità straordinarie, potenzialità che potrebbe sviluppare solamente qui.>>.
<< Non è vero!>> calciò la palla senza tecniche verso la porta riuscendo a superare il portiere colto di sorpresa<< Ci sono altri metodi. Modi che gli ho visto usare in altre situazioni e in modi che neanche immaginate. Tecniche di allenamento che lo potrebbero...>>.
<< Portare molto in alto? Non lo nego, ma lentamente.>>.
<< Ognuno ha i suoi tempi.>>.
<< Nessuno nasce con le tue doti, suppongo.>>.
<< Ascolti bene.>> lo guardò dritto negli occhi<< Io giocherò per voi, Lucian deve starne fuori.>>.
<< Non ti ricordavo così agguerrita.>> sorrise appena<< Dov'è la timida ragazzina che aveva bisogno di vedere i pinguini per sentirsi protetta?>>.
<< Sono cresciuta.>> colpì il pallone facendo una parabola colpendo il portiere in piena faccia che barcollò e cadde a terra<< Ora posso combattere per ciò in cui credo.>>.
L'allenamento fu stoppato una ventina di minuti dopo.
<< Non sono stanca.>> disse Luce determinata andando verso la panchina<< Voglio continuare ad allenarmi.>>.
<< Non c'entra l'essere stanca.>> rispose Montbatten<< Tu sei antica, bisogna lasciare spazio a chi ha bisogno di allenarsi davvero.>>.
<< Come, scusi!?>> proprio in quel momento Lucian fu scortato nel campo<< Ehi! Mi avevate promesso che non lo avreste allenato!>>.
<< Andavi bene qualche tempo fa, ma i tempi sono cambiati.>> sorrise<< Non sarai mai all'altezza di tuo cugino.>>.
<< Non erano questi gli accordi.>> fece per entrare in campo, ma due imperiali la bloccarono<< Questi non erano i patti!>>.
<< La situazione non ci permette fare accordi con te. Sembravi una così grande atleta qualche anno fa, sembravi così promettente. La tua tecnologia adesso è obsoleta, ancorata a vecchi criteri del passato.>> le puntò un dito sulla fronte<< Tu non sei più di alcuna utilità.>>.
Luce rimase immobile a guardarlo sconvolta. Aveva passato mesi ritenendosi il giocatore perfetto, colui che possedeva tutti gli elementi, che sapeva muoversi in qualsiasi posizione. L'esperimento meglio riuscito di intelligenza artificiale ed ora tutto le crollava addosso.
Gli Imperiali fecero per portarla via quando qualcuno gridò:<< Aspettate.>> Lucian si avvicinò alla panchina, poi incrociò le braccia<< Io non mi alleno senza Luce, il nostro è un pacchetto completo.>>.
<< Non sei nella posizione di decidere, ragazzino.>> rispose Montbatten.
<< Dice?>> lo guardò sicuro<< Non potete costringermi agli allenamenti.>> iniziò a camminare avanti e indietro<< Da quel che ho capito le piacciono gli accordi, molto bene. Ne ho uno per lei: sarò a vostra completa disposizione a patto che mi facciate allenare con mia cugina.>>.
<< Completa?>>.
<< Completa, dove mai potrebbe andare un Dark?>>.
<< Lucian, no!>> s'intromise Luce<< Ho fatto questo errore io, non lo devi fare anche tu!>>.
<< Non era un errore.>> borbottò Montbatten<< E sia, potrete allenarvi assieme, ma dovrai convincerla a collaborare un po' di più.>>.
<< Ci proverò.>> prese Luce per mano<< Tra imperfetti ci si comprende.>>.

Angolo Autrice: Lo so, queto non è dei capitoli migliori della Fic. Ci ho provato, ma non è un granché. Anche il brano musicale l'ho messo molto a caso. Sigh. TT^TT
Ma non temete, nel prossimo mi rifarò alla stragrande( o almeno lo spero).
Grazie mille a Marina Swift per la recensione, a chi ha messo la storia tra seguite/preferite/ricordate e a voi che vi siete fermati a leggere la mia fic. :D
Ci leggiamo presto, ciao ciao. ^^
JKEdogawa

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Capitolo 11
*** Dark VS Quinto Settore ***


11-Dark VS Quinto Settore
[musica]

Quanti giorni erano chiusi lì? Quattro giorni? Una settimana? Luce faticava a tenere il conto. Si ricordava momenti in cui era stato semplice, ma adesso anche quell'abilità sembrava averla abbandonata.
Come se piano piano si stesse sgretolando in tanti piccoli pezzi, un mosaico che non si sarebbe più rimontato. Non essere l'essere perfetto l'aveva quasi fatta cadere in depressione, anche le parole di Lucian non aiutavano molto. Si sentiva inutile, senza più una ragione di esistenza.
Era insopportabile.
Come era insopportabile Pinkus Mountbatten e le sue frasi demoralizzanti, frasi che le stava dicendo anche in quel momento: « Non sei e non sarai mai il giocatore perfetto, ma puoi continuare ad essere utile. ».
« Io non voglio collaborare a niente che non sia calcio. » rispose.
« Peccato che non sia tu a decidere. Non ti libererai mai di me, sono io che ti ho trasformato in quello che sei. Nella macchina anti-resistenza che ci serviva. ».
« Io non farò mai più ciò che mi chiederai. ».
« Oh, sì. Che ti piaccia o no, non potrai mai fuggire, ed alla fine ti arrenderai al Quinto Settore, Luce.» la sua voce iniziò a mutarsi e a diventare più acuta « Ehi, Luce. » iniziò a sentire qualcuno che la scuoteva per la spalla « Luce, svegliati, dobbiamo andare. ».
« Non voglio! Non voglio! Io non sono una marionetta! » spalancò gli occhi, poi notò il cugino che la guardava con un sorriso a trentadue denti.
« Siamo liberi, Luce. Ci hanno trovati. » disse il ragazzino spostandosi e mostrando i loro genitori e Jean sulla soglia della cella.
« Papà. » notò ancora assonnata, poi fece un grande sorriso e corse alle sbarre « Papà! Zio Kris! Jean! Che bello vedervi. ».
« Mi hai fatto prendere un colpo. Non credevo ti facessi catturare così facilmente. » sbuffò Ray prima di sorridere « Ma sono felice di vedervi bene. Temevo peggio. Sopratutto per lui. » ed indicò Lucian.
« Mio figlio è forte, Ray. Non dimenticarlo. » commentò Kristoff « Molto più forte di quello che pensi. ».
« E poi quello che fa il lavoro sporco è il più grande della nuova generazione. » sbuffò Jean « Per fortuna non sono geloso. » la serratura fece uno scrocchio e la cella si aprì « Visto, un gioco da ragazzi. ».
« Ho paura a chiederlo: da chi lo hai imparato? » domandò Kristoff.
« Ai raduni dei cattivi di zio Ray. ».
« Perché la cosa non mi sorprende? ».
« Ho sempre pensato fossero costruttive. » commentò l'interessato « Ora ne sono sicuro. » Luce gli saltò praticamente addosso abbracciandolo « Ho capito che sei felice di vedermi, ma non è il momento adatto. » lo strinse ancora di più « Dobbiamo andare. Potrebbero arrivare da un momento all'altro. ».
« Ricevuto. » rispose la ragazzina sorridendo, poi s'incupì « Ma dopo questa cosa tornerai in prigione? ».
« Col cavolo! Se vengo arrestato finisco qui! Non ho intenzione di diventare il prigioniero per delle pseudo nemesi. ».
S'incamminarono lungo i corridoi bui dove non c'era l'anima di una guardia, oppure le avevano già sistemate i fratelli Dark con l'aiuto del nipote, e raggiunsero quello che sembrava il campo da calcio.
« Dunque, secondo i miei calcoli e la mappa fatta da Glass l'uscita è oltre il campo. » disse Ray.
« Allora andiamo. » sorrise Lucian avanzando.
« Aspet... » tardi. Il ragazzino aveva già appoggiato il piede sul campo ed era partita una sirena di allarme. Le uscite vennero sbarrate in un attimo mentre Mountbatten spuntava da una piattaforma a centrocampo.
« Bene, bene, bene. » disse « Cosa abbiamo qui? La famiglia Dark al completo? Quale onore. ».
« Come immaginavo, il campo aveva dei sensori. » alzò le spalle Ray.
« Senta, noi vogliamo solo prendere i nostri figli ed andarcene. » disse Kristoff buttando la questione sul diplomatico « Ce ne andiamo e non sentirete più parlare di noi. ».
« Ho un'idea migliore. » propose Mountbatten mentre si accendevano le luci su una squadra di undici elementi « Una partita. Se vincete voi sarete liberi di andarvene, ma se vinciamo noi sarete tutti nostri graditi ospiti ed i più giovani verranno allenati da Imperiali. ».
« Affare fatto. » disse Ray « Ma se vinciamo, oltre che lasciarci liberi, non ci cercherete mai più. ».
« E sia, ma non sono responsabile per le scelte personali. ».
« Em... Ray. » lo chiamò Kristoff « Non per fare il guastafeste, ma non abbiamo una squadra. ».
« Il mio fratellino ingenuo. Credi che non sia venuto preparato? » si voltò verso gli spalti « OKAY, GENTE! È IL VOSTRO MOMENTO! ».
Dall'ombra delle tribune scesero rapide e scattanti sette figure ben distinte. Portavano tutte una divisa grigia con le spalle rosso scuro ed una D nera sul petto, ma ciascuna aveva età e sesso diversi.
« Ragazzi, vi presento la Dark Family, la squadra di calcio della famiglia Dark. ».
« Io sono qui solo perché non mi piace che trattino male i miei nipoti normali. » sbuffò una donna dai capelli albini e gli occhi calamitosi « E poi perché il Quinto Settore non mi piace. ».
« Andiamo, mamma! » esclamò un ragazzo di diciassette anni dai capelli biondi e gli occhi profondi come quelli della madre « Alla fine ci divertiremo un mondo! ».
« Engil ha ragione, Fianna. » sorrise un arzillo anziano dai capelli ingrigiti dal tempo concentrati nella zona sopra le orecchie e gli occhi color mattone « Sarà come ai vecchi tempi. ».
« Che forza! Io sono pronto. » commentò carico un bambino di sette anni mettendosi in posizione di combattimento dai capelli biondi e gli occhi color rame« Chi è il primo cattivone da battere? Light è pronto a darvele di santa ragione! ».
« Ah! L'odore del campo da calcio, quanto mi è mancato. » commentò una ragazza di vent'anni dai capelli color corda corti con un ciuffo blu elettrico e gli occhi calamitosi dietro gli occhiali rettangolari prendendo un respiro profondo « Amo le riunioni di famiglia! ».
« Fény? » chiese sorpreso Lucian « Credevo abitassi in Italia ade... ».
« Cuginetti! » squittì una ragazza di trent'anni anni castana correndo ad abbracciarlo con Luce. Fu seguita a ruota da un ragazzo identico a lei « Che bello rivedervi! ».
« Cavolo, siete cresciuti. Tu Lukino in modo particolare! » sorrise il ragazzo senza lasciarli.
« Solas, Lumină! » li riconobbe Luce « Ci state soffocando. ».
« Scusate. » disse la ragazza sciogliendo l'abbraccio « Pronti a giocare? ».
« Certo! » sorrise Jean prima che i due ragazzi gli saltassero addosso per abbracciarlo.
« Cuginetto, Jean! » esclamò Solas « Che bello vederti! Credevo fossi all'estero. ».
« Zio Ray non ve lo ha detto che sono tornato, vero? ».
« Mi sarà passato di mente. » sbuffò l'interessato.
« Zio Albert, e tu da dove spunti? » domandò Kristoff rivolgendosi all'anziano.
« Stavo facendo bungee jumping nel Fujisan quando Jean mi ha chiamato. » sorrise l'uomo dando una pacca sulla schiena di Kris che per poco non si ribaltò « Mi ha anche proposto di avvisarlo quando lo rifaccio. » il padre guardò male il figlio.
« Doveva restare un segreto. » brontolò l'interessato incrociando le braccia.
« Voglio venire anch'io! » esclamò Light.
« Non ci pensare nemmeno. » lo riprese Fianna « Senza contare che tu starai in panchina. ».
« Ma voglio giocare contro i cattivoni, mamma. » brontolò, poi guardò Ray « Ah, Zio Ray! Sai che ho imparato il Pinguino Imperatore N°5? ».
« Tutto mio nipote. » sorrise l'uomo, poi si rivolse alla figlia, al fratello ed ai nipoti « Su, andate a cambiarvi voi. Non vorrete certo giocare senza divisa, no? ».
« Divisa? » chiese Kristoff. Per tutta risposta Engil gli lanciò un borsone da palestra.
« Zio Ray ce li ha lasciati prima di entrare. » spiegò con un sorriso « Forza, facciamogli vedere che siamo i migliori. ».
« Tu sei troppo carico. » lo riprese la madre « Sei ancora minorenne, chiaro? ».
« Voglio usare la Mano dei Pinguini. » incrociò lo sguardo con lo zio, poi dissero in coro « Ora che l'ho perfezionata la mia porta è sigillata. ».
« Devo pensare che vi vediate di nascosto? ».
« Sono appena uscito di prigione, Fianna. » commentò Ray « Spiegami come avrei po... ».
« Non mi sorprende niente di te. ».
« Scusate se disturbo la riunione di famiglia. » disse Mountbatten « Ma avremmo una partita da giocare. ».
« Ci fai cambiare o il Quinto Settore vole essere stracciato in abiti civili? ».
« Ne parli come se fosse una divisa da esercito. » commentò Kristoff.
« Kris, non so se lo hai capito, ma questa è una guerra. Una guerra tra nemesi. ».

« Bene. A cosa pensi stesse lavorando Willy? » chiese Mark ad Isaac.
« Non ne ho idea, ma magari Bianca... » ipotizzò prima che una ragazza occhialuta gli piombasse addosso vestita da antica greca « Parli del diavolo... ».
« Ops, scusate. Non vi ho visto. » rispose alzandosi ed inchinandosi molte volte per scusarsi.
« Perché porti la divisa della Zeus? » domandò Mark perplesso.
« Oh! Raduno della vecchia squadra, un'idea di Byorn. » sorrise raggiante « Ci alleniamo un po' con le divise, poi proponiamo a qualche squadra passata di giocare con noi. Otaku, Royal, Farm. Voi Raimon siete ancora in contatto tra di voi? ».
« Non siamo qui per giocare a calcio. ».
« Ah, no? » lo guardò perplessa.
« Sai niente di un progetto segreto di William? » domandò Isaac.
« È nei guai? » sbuffò « Quell'incosciente. Gli avevo detto di stare attento, ma mi ha ascoltato? No. Oh, ma appena lo becco mi sente. Aaah! Che ci volevamo anche sposare. ».
« Al momento è solo stato ingaggiato da Ray Dark, ma non sappiamo molto di più. » spiegò Mark « Abbiamo trovato solo un video dove diceva di cercare te. ».
La ragazza lo guardò preoccupata, poi perplessa, infine scoppiò a ridere e fece un sospiro di sollievo: « Temevo che il Quinto Settore stesse cercando di Deprogrammarlo. Mi avete fatto prendere un colpo. Se è Ray Dark non c'è da spaventarsi. ».
« Secondo Jude sì. ».
« Sono stata allenata da Dark come lui, perché non sono così ansiogena? ».
« Ci sono tante ragioni. Forse una è che tu sei una pazza ossessiva? » ipotizzò Isaac « Non mi sorprenderebbe se lo stessi aiutando. ».
« A tenere rinchiuso il mio Willy Batufolino? Devi proprio odiarmi. » sospirò « Comunque se proprio volete sapere a cosa stava lavorando Willy parlatene con... » si bloccò « No, meglio che non ne parliate con lui. Molto meglio di no. ».
« Con chi? » chiese Mark « Lo conosciamo? ».
« Molto bene, ed è meglio che non vi dica più niente. » si guardò il polso come se avesse avuto un orologio « Oh! È tardissimo, meglio che vada. » e scattò via come un maratoneta.
« E chi la prende più. » sospirò Mark.
« Chi sarà questa persona misteriosa? » chiese Isaac.
« Qualcuno che conosciamo molto bene. » si fece pensieroso « A me viene in mente solo una persona. ».
« Qualcosa di brutto? ».
« Molto brutto. » e s'incamminò a passo pesante « Andiamo a trovare un biondino dai capelli piastrati e tinti, ti va? ».

« Le regole le abbiamo dette. » disse Mountbatten « Le condizioni pure, direi che possiamo iniziare. ».
« Quando vuoi. » scrocchiò le dita Ray sulla linea della difesa « Quando vuoi. ».
« Domanda veloce. Perché io sono qui? » chiese qualcuno da centro campo.
« Perché ci serviva un arbitro, Alex. » gli rispose Mountbatten.
« E perché sono vestito da pinguino? ».
« Perché così siamo tranquilli che non farai preferenze. » sorrise Ray « I pinguini sono un nostro marchio di fabbrica e tu sei il Grande Imperatore. Saremo sicuri dell'imparzialità. Inoltre così Light sta tranquillo. ».
« Vai Pinguino Gigante! » esclamò il bambino dalla panchina.
« Me la pagherete tutti e due. » ringhiò Alex, poi fece un respiro profondo « Va bene, allora. Ma sarò implacabile. » e fischiò l'inizio della partita.
La palla era per la Dark Family che schierava Lucian, Luce e Jean in attacco, Albert, Solas e Lumină come centrali, Ray, Kristoff, Fianna e Fény in difesa. Engil difendeva la porta lanciando occhiate di sfida agli avversari. In panchina Light sorrideva raggiante facendo il tifo un po' per i parenti ed un po' per l'arbitro.
Dal canto la Fifusu Sekutaa era composta da Bailong e Tezcat in attacco, Bigfoot, Mountbatten, Sabel e Swartz centrali, Onyx, Obscura, Daye e Blank in difesa. White stava in porta scrocchiandosi le dita sotto i guantoni, mentre in panchina stava un certo (ed annoiato) Thomas Woodcoffin. Sbuffava come se fosse stato trascinato lì con la forza.
Luce passò a Jean che lanciò indietro a Lumină. Tiro alto per Lucian che si preparò a tirare verso la porta con il Pinguino Imperatore N°7. Tezcat gli rubò la palla come un fulmine d'ombra, poi con uno scatto repentino la passò a Bailong che si trovava tra centrali e difensori.
« Uragano Bianco. » disse spostando da sinistra a destra il braccio davanti a se. La palla si alzò dal terreno, poi sia lei che l'attaccate furono spinti verso l'alto da un turbine e lui tirò verso la porta. Queloo che sembrava un vortice di luce si stava abbattendo sui difensori della Dark Family.
« Non passerai! » esclamò Fény incrociando le braccia davanti a se, fischiò con due dita in bocca, poi tirò i gomiti indietro con tutta la forza che aveva « Testata del pinguino arrabbiato! » un enorme pinguino color turchese, spuntando dal terreno, si parò tra lei e la palla mentre quest'ultima correva rapida verso la porta. La fronte del pinguino si scontrò con essa come a volerla fermare, ma fu sopraffatto e spinto indietro dalla potenza del tiro.
« Non ci pensare nemmeno! » ringhiò Engil portando la mano in alto. Creò un cerchio con indice e pollice e se lo portò alla bocca in modo da produrre un fischio. Cinque pinguini rossi arrivarono in picchiata mordendogli il bracco destro a formare una specie di fiore attorno alla mano aperta a prendere il tiro.
« Mano dei Pinguini! » esclamò mentre la palla arrivava e cercava di entrare in porta. Per fortuna era già stata rallentata da Fény e lui riuscì a fermarla « Tua, zio Kris! ».
Kristoff la stoppò di petto, poi la passò a Jean che la passò a Luce. La ragazzina si trovò bloccata da Mountbatten. Con uno scatto Luce fece una capriola in aria atterrando a gambe piegate.
« Grande Illusio... » provò a dire, ma l'uomo prese la palla e la superò con un balzo « Non è possibile. ».
« Rassegnati. Tu non sei l'essere perfetto. » disse l'uomo scartando una serie di avversari e passando la palla a Tezcat. Il ragazzo scoccò un occhiata a Bailong che gli rispose sicuro. Fecero un salto ed iniziarono a caricarsi di energia bianca e nera mentre la palla si innalzava a raggiungerli fermandosi tra di loro.
« Zero Magnum! » esclamarono tirando in porta in un fascio di luce celeste.
« Adesso! » esclamò Ray guardando i fratelli. Fischiò richiamando una decina di pinguini color ambra attorno a se. Si abbassò piegando braccia e gambe mentre i fratelli gli atterravano sulle mani aperte. Li spinse verso l'alto dove i pinguini iniziarono ad andare incastrandosi come come una grande muraglia volante.
« Pinguino Imperatore Dark Defence Tre! » esclamarono Kristoff e Fianna colpendo la palla uno con il piede destro e l'altro con quello sinistro. Provarono a resistere alla potenza, ma senza successo. La prima linea di difesa fu spinta indietro ed il tiro proseguì la sua corsa.
« Mano dei Pinguini! » provò nuovamente Engil richiamando i cinque pinguini rossi di prima. Questa volta il tiro era molto più potente ed anche la sua difesa su soppressa. La palla entrò in rete decretando l' 1 a 0.
Il primo goal era per il Fifusu Sekutaa e non era quella l'unica vittoria di Mountbatten.

Angolo Autrice: Rieccomi qui bella gente! :D
Vi sono mancata? Spero di no. E spero non vi sia mancata Luce perché inizia un cammino difficile per la nostra protagonista.
Riassunto del capitolo: Triste-Esilarante-Trsite-WTF!? Ma ve lo avevo detto che era uno dei migliori, no? v.v
Okay, fatemi sapere cosa ne pensate(anche un "mi fa schifo" è ben accetto).
Curiosità: i nomi della famiglia Drak (eccetto Kristoff, Fianna ed Albert) significano tutti luce in diverse lingue(grazie google traduttore). E la musica doveva essere un'altra, ma all'ultimo momento ho optato per questa. u.u
Conclusione: grazie mille a Marina Swift, Shadow Wolf e Grandius98 per le recensioni, a tutti coloro che si sono messi la storia tra seguite/preferite/ricordate ed a tutti voi che vi siete fermati a leggere.
Ci leggiamo presto, ciao ciao. ^^
JKEdogawa

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Capitolo 12
*** L'inutilità dei sentimenti ***


12-L'inutilità dei sentimenti
[musica]

Luce rimase immobile a guardare inerme quella potenza di tiro che entrava in porta. Non solo si era fatta rubare la palla benché usasse una Tecnica Speciale. Quell'errore era costato anche un goal per gli avversari ed aveva diminuito le sue difese emotive.
Lei era l'essere perfetto. Implacabile ed inflessibile, capace di battere un'intera squadra del miglior livello. Com'era possibile che in dieci anni la sua situazione fosse così cambiata? Come poteva essere diventata così debole in solo dieci anni? Era veramente quello il suo destino? Invecchiare senza vivere ed essere scaricata senza poter sperare di essere migliorata? Quello era veramente quello che l'attendeva? Essere sostituita perché obsoleta?
« Luce? » la chiamò Lucian « Ehi, Luce. Tutto bene? ».
« Gli ho permesso di rubarmi la palla. » rispose guardando in basso senza vedere « Gli ho permesso di andare in vantaggio. ».
« Non sei stata tu. » sorrise il cugino « A tutti poteva capitare, giusto? ».
« Non a me. » lo guardò negli occhi e capì improvvisamente qual'era il problema.
Non era lei, non era il Quinto Settore, non erano i suoi programmi.
Il problema era Lucian. Per tutti quei mesi l'aveva trattata come un essere umano che non era facendole nascere dentro delle emozioni, facendola ridere ed insegnandole a vivere nel modo più naturale possibile.
Ma lei non era un essere umano. Non lo sarebbe mai stata. Ed adesso non voleva più esserlo. Era una spietata macchina da guerra, quella era la sua vocazione. Nel suo corpo di ingranaggi e bulloni non c'era spazio per i sentimenti inutili. Non c'era spazio per la compassione o l'etica, doveva cancellare l'amicizia e la solidarietà. Doveva restare un guscio vuoto programmato per distruggere e vincere a qualunque costo. Il guscio che era all'inizio, il guscio che aveva cercato di nascondere per tutto quel tempo sotto strati di futili congetture.
Doveva tornare una serie 1 e 0 come alle origini.
Lei era solo logica matematica.
Lei era solo una macchina.
Si fece scura in volto e tornò a posizionarsi dove sarebbe dovuta stare senza dire più niente mentre il cugino la guardava perplesso.
Palla per la Dark Family. Luce passò a Lucian che la tirò al fratello Jean. Finta per scartare Bailong e si preparò a tirare quando Luce gli rubò la palla con uno scatto inumano, quasi felino.
« Hei! » esclamò il ragazzo, ma la quattordicenne si era già lanciata in attacco veloce come un fulmine raggiungendo in pochi secondi la porta della Fifusu Sekutaa. White era talmente spiazzato che a lei bastò colpire delicatamente la palla di interno per fare goal.
Fu a quel punto che Mountbatten sorrise.

« Non so dove sia mio fratello. » sbuffò incrociando le braccia la ragazza.
« Per l'ennesima volta, Julia. » sospirò Mark « È importante. ».
« E io ripeto che non ne ho idea. Non sono la sua balia, anzi, a volte temo che sia il contrario. ».
« Ma è l'unico che potrebbe sapere cos'è successo a mio fratello Willy. » disse Isaac « Se tuo fratello fosse nei guai immagino ti preoccuperesti anche tu, no? ».
« Sì, ma chiamerei Temperance Brennan, non certo voi. ».
« Perché un'antropologa forense? » chiese Mark.
« Perché se mio fratello si mettesse nei guai farebbero in modo di far sparire il suo corpo dopo l'omicidio. Non lo terrebbero certo rinchiuso. ».
« Mi stai dicendo che Willy potrebbe essere morto?! » esclamò Isaac prima di scoppiare a piangere « E pensare che l'ultima cosa che gli ho detto è stata “Prova a chiedermelo di nuovo e sei morto.”. ».
« No, Willy non è il tipo di persona che chi so io vorrebbero morto. » Isaac sospirò « Prima lo torturerebbero per sapere cosa sa e cosa sta creando. Ah, e come è sfuggito al Quinto Settore per tutto questo tempo. ».
« Sembri molto informata. » indagò Mark.
« Pronto!? Mio fratello è il Grande Imperatore. Ora scusate, ma dovrei andare. ».
« Stai andando in Ospedale? ».
« E se anche fosse? ».
« Non stai lavorando per... ».
« Sentite, se avete problemi con il Quinto Settore parlatene con Austin, non con me, chiaro? Il mio ragazzo mi ha appena detto che suo fratello non c'è e non vorrei rischiare che rientri, okay? » e se ne andò a passo spedito.
« Altro buco nell'acqua. » piagnucolò Isaac.
« Stavo pensando al suo ragazzo. Ha detto che suo fratello se n'è appena andato, quindi... » ipotizzò Mark ad alta voce « Naah! Impossibile sia lui... questo è Perfezione, mica Soccerbook. Forza, ora andiamo a cercare Austin. Lui non potrà non sapere, giusto? ».

« Quello sì che era un goal! » sorrise Lucian cercando di abbracciare la cugina. Per tutta risposta Luce si spostò facendolo cadere a terra « Ma che... ».
« Siamo in una partita. » rispose la cugina seria « Non bisogna distrarsi e farsi distrarre dai sentimenti. I sentimenti sono inutili. ».
« Tutto bene? Non hai mai detto cose di questo tipo. ».
« Questa è la differenza sostanziale tra gli esseri perfetti ed i giocatori normali. Senza emozioni si vince senza sforzo. È per questo che io ho segnato e tu no. » e tornò a posizionarsi in attacco aspettando che l'altra squadra rimettesse la palla in gioco.
Lucian la guardò stranito, poi si posizionò anche lui in campo ed aspettò che Bailong la passasse a Mountbatten. L'uomo la bloccò, poi aspettò pochi secondi e dette delle istruzioni muovendo le dita in un codice che solo lui ed i membri della sua squadra sapevano. Lucian ovviamente non lo capì, così si lanciò verso l'avversario per rubargli la palla. Fu a quel punto che l'uomo la passò a Bailong, molto più vicino a Lucian di lui.
« Viverna Bianca, Serpente Sacro. » disse il ragazzo evocando un dragone bianco dalle ali dorate e ciuffi di pelo rosso sulle spalle e sui gomiti. Lucian sentì una scossa improvvisa ed il suo gioco perse il ritmo. Bailong passò senza nemmeno doverlo scartare, ma invece di dirigersi alla porta passò la palla a Tezcat che si parò praticamente davanti a Lucian e gli tirò una pallonata nello stomaco facendolo riprendere ma scaraventandolo anche a terra.
« Fallo! » fischiò Alex nel suo costume da pinguino « Dovrei ammonirti per questo. ».
« Sì, dovresti! » esclamò Ray mentre Kristoff correva a vedere come stava il figlio.
Luce era immobile a guardare Mountbatten che sorrideva sotto i baffi. Cosa aveva in mente? Cosa voleva veramente? Lei conosceva il significato di quei segni fatti alla Fifusu Sekutaa, ma stava negando a se stessa di seguirli. Non avrebbe avuto senso, a meno che...
« No. » si disse « Devo cancellare i sentimenti e le emozioni da me. La vittoria è solo calcolo. ».
« Come stai, Luke? » chiese Kris « Nulla di rotto? ».
« No. Credo. » rispose il ragazzino « Solo un giramento di testa temporaneo. Adesso passa. » sorrise tranquillo mettendo in crisi Luce.
« Niente sentimenti. » ripeté più determinata « Niente sentimenti. ».
« Per il momento è un cartellino giallo. » disse Alex « Al terzo c'è l'espulsione. ».
« Ma non era al secondo? » chiese Ray.
« Regole del Giardino Imperiale. Teoricamente sarei obbligato ad ammonire Lucian perché “è lui che è andato contro la palla”, ma io sono una persona onesta. ».
« Infatti. » sbuffò Mountbatten, ma i suoi occhi dicevano tutt'altro. Stava scoppiando di felicità, come se un suo malefico piano stesse prendendo vita. La sua espressione cambiò radicalmente quando dalla panchina Woodcoffin commentò con tono annoiato « Uh uh. Vai arbitro. ».
« Non devi incoraggiarlo, Thomas! » lo richiamò l'uomo.
« Senti, stavo per divertirmi con la mia ragazza quando “simpaticamente” mi avete trascinato qui. Io tifo ed incoraggio chi accidenti mi pare. » sbuffò « È già tanto se non mi sono spostato nella panchina di Dark. ».
La partita ricominciò con la palla per la Dark Family. Jean la passò a Luce che si lanciò in attacco scartando Tezcat e Bailong. Swartz la bloccò senza troppa fatica e passò la palla a Tezcat che si piantò davanti a Lucian un'altra volta.
« Flagello Nero, Signore delle Tenebre. » disse evocando una muscolosa figura dai capelli neri con striature bianche e rosse e lunghi, la pelle grigio-viola ed una grande spada in mano dai colori sopra citati.
Lucian sentì nuovamente una scossa che lo paralizzò. Più forte della precedente e quasi più paralizzante. Ma cosa gli stava succedendo? Possibile che qualcosa lo stesse colpendo dall'interno? Forse una Tecnica Extra degli avversari?
Mentre pensava a queste cose Tezcat lo superò e lanciò la palla verso Bailong che tirò in direzione di Lucian come aveva fatto il compagno precedentemente, ma questa volta qualcuno si frappose tra il ragazzino e la palla.
« Non ci provare. » ringhiò Luce mentre la palla si fermava in una nuvola di polvere « Non te lo lascerò fare anche con lui. » e tirò la pallonata al mittente che si ritrovò spinto in porta.
« Due a uno per la Dark Family. » decretò Alex.
« Ma non dovrebbe essere fallo!? » esclamò Mountbatten.
« Legittima difesa. ».
« Forza, Imperatore Pinguino. » commentò senza entusiasmo Thomas dalla panchina.
« Evvai! Siamo i migliori! » esclamò entusiasta Light dalla panchina.
« So che vuoi fare e te lo impedirò. » ringhiò Luce in direzione di Mountbatten.
« Provaci pure, ma non ce la farai. » rispose l'uomo scrocchiando le dita.
« Grande Luce! » esclamarono Lucian e Jean saltando sulle spalle della cugina.
« Niente sentimentalismi. » rispose seria « La partita non è ancora finita e loro possono rimontare in qualunque momento. ».
« Capito. » rispose Lucian prima di andare al suo posto.
« Jean. » disse la ragazzina prima che il cugino si allontanasse « Non lasciare che evochino Spiriti vicino a Lucian e che dopo lo colpiscano. ».
« Ricevuto. Perché? » chiese il ragazzo.
« Se te lo dicessi dopo dovrei ucciderti. ».
« Afferrato il concetto. Evito che facciano male al fratellino. » e tornò a posizionarsi nel suo posto.
Palla per Bailong che passò a Tezcat che allungò immediatamente a Mountbatten.
Lucian si preparò a corrergli contro, ma Luce fu più veloce. Troppo veloce. Mountbatten ebbe il tempo di passare la palla a Swartz, dalla parte opposta.
« Te l'ho detto, non ce la farai mai. » sorrise l'uomo mentre il compagno di squadra si preparava ad evocare il suo Spirito Guerriero.
« Scusa, Luky. » disse Jean, poi mise le mani sugli occhi del fratello.
« Ma che... ti pare il momento di scherzare, Jean!? » rispose l'interessato cercando liberarsi la vista.
« Pedone Bianco! » esclamò l'uomo mentre un guerriero in armatura bianca appariva alle sue spalle.
« Adesso puoi guardare. » disse Jean liberando il fratello che di risposta lo guardò truce distraendosi.
« Lucian! » esclamò Luce facendosi colpire dalla pallonata in arrivo. Anche lei aveva perso la concentrazione e cadde a terra spinta da quella forza.
Mountbatten recuperò la palla, poi si preparò a tirare. Caricò la tecnica mentre la palla si alzava davanti a lui in un vortice di luce gialla, poi iniziò a diventare da prima azzurra come il vento, poi verde con delle foglie attorno, successivamente rossa ed infuocata, infine attrasse a se pezzi di roccia prendendo un colore marrone. Uniti assieme formarono una luce color ombra, vola e nera capace di far bagliore nella sua oscurità.
« Furia Elementale! » esclamò tirando verso la porta dei Dark.
« Testata del pinguino arrabbiato! » rispose Fény incrociando le braccia davanti a se e fischiando. Un enorme pinguino color turchese spuntò dal terreno cercando di bloccare l'attacco, ma invano.
« Pinguino Imperatore Dark Defence Tre! » si aggiunsero Ray, Kristoff e Fianna. Il primo fece da trampolino ai secondi dopo aver fischiato, poi dieci pinguini color ambra si lanciarono verso l'alto a creare una muraglia dietro a Kris e Fianna che colpirono la palla rispettivamente con la gamba destra lui e sinistra lei.
Anche la loro difesa fu sconfitta.
« Ci penso io! » esclamò Engil fischiando. Cinque pinguini rossi arrivarono dal cielo a mordergli il braccio destro come a formare un fiore attorno alla mano, poi lui la portò avanti per parare il tiro « Mano dei Pinguini! ».
Il tiro lo spinse indietro un po', poi il braccio del ragazzo cedette e la palla entrò in rete.
« Due a due per il Fifusu Sekutaa. » disse svogliatamente Alex.
« Uh uh, forza arbitro. » lo raggiunse come un bradipo Thomas. Avevano voglia di stare lì come di prendere pugni da un pugile professionista.
« Possiamo rifarci. » disse Ray guardando i fratelli.
« È già la seconda volta che abbattono la Dark Defence Tre. » commentò Fianna « Non è un buon segno. ».
« E ti vorresti arrendere? ».
« Certo che no! ».
« Allora dovremo trovare una soluzione. » e detto ciò guardò Fény che si stava rialzando più determinata di prima « Abbiamo la difesa a quattro, vero? ».
« Hai fatto tu lo schema e non lo sai!? » esclamò Kris.
« Veramente lo ha fatto Zio Albert. ».
« Che non mi sembra molto attivo come centrale. » tossì Fianna.
« I centrali portano avanti la palla, non può dare molto se noi non la fermiamo. ».
« Zia Fianna ha ragione. » s'intromise Lumină « Non siamo stati molto attivi, inoltre dovremmo rischiare un po'. ».
« Vero, anche se... » iniziò Solas « Non è ancora perfezionata e potrebbe... ».
« Rischiate a qualunque costo, chiaro. » disse Ray « Al momento siamo in pareggio, ma la vostra prova potrebbe essere decisiva. ».
« Ricevuto! » esclamarono in coro, poi tornarono a posizionarsi in campo.
La partita ricominciò con Luce che aveva la palla. La passò a Jean che la tirò indietro ad Albert. L'uomo scattò in avanti scartando con facilità sia Bailong che Tezcat, ma trovandosi bloccato da Bigfoot che di stazza era il doppio di lui.
« E tu vorresti fermare un Dark? » chiese Albert alzando un sopracciglio, poi fece un fischio e cinque pinguini color pesca circondarono l'allenatore dell'Alpine « Squadra d'attacco pinguinesca. » gli animali saltarono addosso a Bigfoot lasciando libero il passaggio per Albert che passò a Lucian scattato in avanti.
Si preparò a tirare, ma il portiere White unì i pugni davanti a se. Un'ombra si creò dietro di lui avvolta dai fiocchi di neve. Un uomo dalla barba praticamente congelata apparve alle sue spalle in un vortice di vento glaciale.
« Borea, Sovrano delle correnti glaciali! » esclamò il ragazzo mentre Lucian sentiva nuovamente una scossa in tutto il corpo. Perse il controllo della palla che fu presa prontamente da Obscura che si preparò a colpire il ragazzo.
« Non te lo lascerò fare! » esclamò Luce mettendosi i mezzo prendendo la pallonata di petto. Il rimbalzo mandò la palla ai piedi di Blank che provò nuovamente a colpire Lucian. Luce prese la pallonata rimandandola verso la difesa « Non vi permetterò di corromperlo! ».
« Se lo dici tu. » alzò le spalle Mountbatten, poi fece un paio di segni ai giocatori della Fifusu Sekutaa. Onyx che aveva la palla la calciò con forza colpendo Luce sulla pancia, ma la ragazza non si scompose. Days intercettò la palla e tirò nuovamente nella sua direzione. Lucian si buttò sulla cugina spingendola a terra e schivando il colpo che divenne un passaggio per Bigfoot, ma invece di passare per avvinarsi alla porta tirò nella loro direzione con tutta la potenza che poteva accumulare. Con un balzo Luce intercettò il colpo prima che colpisse il cugino.
Alex fischiò la fine del primo tempo e la ragazza crollò sulle ginocchia.
« Luce! » esclamò Lucian prendendola prima che cadesse con la faccia a terra, poi la voltò in modo da sostenerle la schiena « Perché lo stai facendo!? ».
« Perché... » iniziò ansimando « ...non voglio... che tu... decida... senza scegliere... » si spense nel modo più umano che lui avesse mai visto, sorridendo serena delle sue azioni.

Angolo Autrice: Dunque, passate bene le vacanze? Io devo ancora riprendermi e tra pochi giorni ho un esame, per cui questa è l'unica cosa che aggiornerò... credo.
Comunque: ebbene sì, Luce è morta, o meglio si è spenta. Quindi come si evolveranno gli avvenimenti? Qual è il piano di Mountbatten? Riusciranno Alex e Thomas a non morire di noia?
Tutto questo e molto altro nei prossimi capitoli. Ormai siamo alle battute finali! ;)
Grazie mille a Shadow Wolf che ha recensito lo scorso capitolo, a chi si è messo la storia tra preferite/seguite/ricordate e a voi che vi siete fermati a leggere i miei scleri la mia storia. -w-
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa

P.S.: Temo che la canzone che ho scelto non sia proprio adattissima, ma non sapevo cosa mettere, mi dispiace. -.-

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Capitolo 13
*** Una nuova energia pinguinesca ***


13-Una nuova energia pinguinesca
[Musica]
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Luce riaprì gli occhi trovandosi davanti la faccia di Ray Dark. Sembrava invecchiato di altri dieci anni, gli occhiali da sole appesi alla maglietta della squadra e l'aria di chi aveva appena fatto un intervento chirurgico di vitale importanza.
« Papà. » disse alzandosi a sedere ancora confusa « Cos'è su... » l'uomo l'abbracciò.
« Temevo di averti persa per sempre. » rispose l'uomo « Temevo che non ti avrei più vista viva. ».
« Non potevo certo spegnermi per sempre. » sorrise « Prima dobbiamo sconfiggere il Quinto Settore. ».
« Tale padre, tale figlia. » sospirò Kristoff « Te la senti di giocare? ».
« Certo! » rispose Luce saltando in piedi ed iniziando a fare dei piegamenti « Mi sento in forma smagliante. ».
« Non ti avevo mai vista così attiva. » commentò Lucian « Sicura di essere Luce? ».
« Certo, solo un piccolo errore nell'hardware, ma una volta che accetti i tuoi difetti è tutto più semplice. ».
« Errore nell'hardware?! » scattò Ray prima di guardare la nuca della figlia « Nulla di grave, spero. ».
« Il Quinto Settore mi aveva convinto che ero il giocatore perfetto. ».
« Tu non sei il giocatore perfetto. ».
« Cosa!? Lei non è il giocatore perfetto!? » esclamò Lucian.
« No! Non è mai nata a quello scopo. O meglio sì, ma ci rendemmo subito conto che non sarebbe stato possibile. » spiegò Ray.
« I miei programmi mi rendono una macchina d'assalto, certo, ma non posso competere con l'allenamento continuo. » sorrise Luce « Sono un computer in fondo, quindi o mi vengono inseriti degli aggiornamenti o rimango sempre allo stesso livello. ».
« Oh. Capisco... quindi il giocatore perfetto... » iniziò Lucian.
« L'unico che io conosca è Jude. La mia creazione migliore, oserei dire. » concluse Ray.
« ALLORA!? Quando pensate di ricominciare a giocare!? » arrivò la voce di Mountbatten.
« Sono io l'arbitro, aspetta ancora un po'. » ringhiò Alex.
« Woh woh. Forza arbitro. » commentò inespressivo Thomas dalla panchina.
« Dai, ricominciamo! » sorrise Ray « Facciamogli vedere chi sono le vere nemesi! ».
« SÌ! » esclamarono tutti i parenti entrando in campo.
« Aspetta, Luce. » disse chiamando la figlia « Hai qualcosa sulla nuca. ».
« A parte la porta USB? » rispose perplessa.
« Sì, fammi vedere. Ah, niente. Era solo una ciocca fuori posto. Torna a giocare. ».
« Okay! » e corse in campo piazzandosi in attacco tra Lucian e Jean.
La partita ricominciò con la palla per la Dark Family. Luce la passò a Lucian che andò immediatamente in attacco. Tezcat si piazzò davanti al ragazzino, ma prontamente Jean si mise tra il fratello ed il giocatore della Fifusu, poi con un colpo di tacco fece arrivare la palla ai piedi di Lumină.
« Ehi! » si lamentò Lucian « Perché lo hai fatto? ».
« Per proteggerti. » rispose il maggiore « Ora giochiamo e facciamogli il didietro a strisce! ».
Nel frattempo Lumină aveva passato la palla a Solas che con una serie di dribbling era giunto in area di rigore.
Si guardarono, poi il ragazzo alzò la palla. La ragazza la raggiunse con un balzo e la colpì in rovesciata rispedendola al fratello. Fischiarono in simultanea richiamando sei pinguini marroni, poi Solas calciò la palla verso la porta della Fifusu in un turbine di pinguini.
« Pinguino Imperatore 6A1! » esclamarono mentre la palla entrava il rete. Troppo positive le aspettative del portiere White che non si era nemmeno preparato ad usare una Tecnica Speciale.
Tre a due per la Dark Family, ma quanto sarebbe durato il vantaggio?

« Austin! » lo chiamarono da dietro, poi un giovane dai capelli castani fermi con una fascia arancione gli spuntò letteralmente davanti « Hai un momento? ».
« Mark? » rispose, poi notò il ragazzo con lui « Willy? Cavolo se ci vedono assieme verrò licenziato! A meno che non ti arresti, ma non ho le manette e sono fuori servizio al momento. ».
« Sono Isaac, il fratello di William. » precisò l'occhialuto prima di prendere Austin per le spalle « Dove accidenti è mio fratello!? ».
« Willy è scomparso? Ahia, non bene. Axel potrebbe fucilarmi a distanza! » tremò Hobbes « E ha una mira veramente buona, una volta ha quasi fatto fuori Blade. ».
« Victor? » chiese Mark sorpreso.
« No, Vladimir. Ma non è questo il momento. Se non sapete cosa gli è successo... ».
« Veramente sappiamo che Ray Dark lo ha ingaggiato, ma crediamo che c'entri con un progetto segreto che aveva, supponiamo, con Axel. » spiegò Mark.
« Oh. » Austin sembrò tranquillizzarsi « Oh, capisco. Bé, in tal caso Caleb o Jude sarebbero più adatti per sapere dov'è Dark, no? ».
« Noi cercavamo Axel. ».
« Oh. » ebbe un momento di dubbio « Mi ha mandato un messaggio strano prima, effettivamente. » prese il telefono ed iniziò a digitare, poi lesse « “Non spaventarti, ma sono stato incastrato in una partita assurda. Potrei fare tardi, ma non temere, sono con Mountbatten e Thomas. Prenditi la giornata libera e non provare a raggiungermi.” ».
« Non hai pensato ad un depistaggio? » chiese Mark.
« No, insomma. Dopo il “So che ti piace mia sorella, se riesci a toglierla dalle grinfie di Blade hai la mia benedizione.” non mi stupisco più di niente. ».
« E adesso potresti chiamarlo? » chiese Isaac.
« Sì, credo. Perché? ».
« Perché so come rintracciarlo. ».

Il telefono gli iniziò a tremare in tasca e la cosa lo irritò più di quanto già non fosse. Provò a prenderlo ricordandosi di essere dentro il costume da pinguino, così tolse un braccio dall'ala ed estrasse il telefono portandoselo all'orecchio.
« Pronto, Grande Imperatore al suo servizio, sono disponibile per compleanni, matrimoni, addii al nubilato e partite di qualsiasi sport, desidera? » rispose. Era talmente stanco di quella situazione che gli sembrava veramente di essere un saltimbanco più che il responsabile del calcio(e non solo) nipponico.
« Scusa se ti disturbo, Alex, ma ecco... » arrivò la voce di Austin. Ci mancava solo il suo amico e consigliere in quel momento.
« Austin, sono un po' impegnato, spero sia important... ».
« DOVE ACCIDENTI SEI, AXEL!? » gli trapanò le orecchie la voce di Mark. Ma proprio in quel momento dovevano chiamarlo?
« Se te lo dicessi dovrei ucciderti, senza contare che io sono Alex Zabel, ma a quanto pare hai la memoria corta, Evans. » fece per mettere giù la chiamata.
« Dark ha ingaggiato William. » disse Austin « Mark ed Isaac volevano sapere dove poteva essere, pensano che c'entri quella cosa. ».
« Ooh, allora ho la soluzione. » scostò il telefono dall'orecchio « EHI, DARK! » tutta la squadra si voltò verso di lui « Ray Dark. » l'uomo lo raggiunse e gli allungò il telefono passando il braccio dal buco della faccia « La vogliono. ».
« E chiamano te? » chiese perplesso, poi prese il telefono « Qui Ray Dark, chi mi desidera? ».
Ci fu un attimo di silenzio poi la voce di Evans lo raggiunse: « Cosa diamine ci fai con Axel? ».
« Quello che dovresti fare tu da allenatore, rintracciare i tuoi giocatori. » rispose « Ehi, come mai mi cerchi? Hai deciso di passare al lato oscuro? ».
« Dov'è William? ».
« Per quanto ne so Glass dovrebbe essere tornato a casa sua illeso, sempre se il Quinto Settore non gli ha giocato un brutto scherzo, ma ne dubito. ».
« Cosa!? ».
« Comunque ci risentiamo, voglio offrire una bella bevuta sia a te che a Smith. La vecchia roccia è ancora viva, vero? Oh, e ovviamente anche a Sweet e Hillman. Non a casa mia, altrimenti pensate che vi voglia avvelenare. » e chiuse la chiamata « Tra poco saranno qui, speriamo di finire in tempo la partita. ».
« Che cosa!? » esclamò Alex.
« Hanno rintracciato la chiamata, ma prima di un'oretta credo che non capiranno dove venire. Per loro qui c'è solo mare. » alzò le spalle prima di tornare in campo « Forza, gente! La partita non è ancora finita! ».
Tezcat la passò a Bailong che si preparò ad evocare il suo Spirito Guerriero davanti a Lucian.
« Felix, Faraone Pinguino! » esclamò qualcuno davanti a lui, poi uno Spirito Guerriero apparve davanti all'attaccante: un ragazzino vestito di lino dai capelli biondi, un pastorale ed un khopesh rispettivamente nella mano destra e nella mano sinistra. Un cappello a pinguino, che stonava con l'aria egizia che aveva, gli copriva la testa. Lo Spirito si lanciò su Bailong e gli rubò la palla facendola arrivare ai piedi di Luce « Jean, tua! ».
« Ricevuto. » rispose perplesso prendendo la palla « Ma come mai hai uno Spirito Guerriero? ».
« Non lo so e al momento dobbiamo mantenere il vantaggio. » rispose la cugina prima di notare Lucian paralizzato « Oh, no! » lo scosse e lui si riprese facendola sospirare di sollievo.
Nel frattempo Jean aveva passato la palla a Lumină che si era trovata bloccata da Mountbatten che le aveva preso la palla.
La sfera si alzò davanti a lui raccogliendo tutti gli elementi: terra, fuoco, foresta ed aria.
« Furia Elementale! » esclamò tirando verso la porta.
« ORA! » esclamò Ray piegandosi con le mani in su dopo aver richiamato dieci pinguini color crema. Kristoff e Fianna usarono le sue braccia come trampolino per salire, poi anche Fény fu spinta in alto dallo zio. Con una rovesciata raggiunse i parenti e si prepararono a colpire la sfera che giungeva verso di loro tutti e tre in contemporanea.
« Pinguino Imperatore Dark Defence Quattro! » esclamarono in coro rispedendo la palla verso il centro del campo. Lucian la stoppò di petto e la passò a Lumină che si trovò nuovamente bloccata da Mountbatten.
« Questa volta non me la farò prendere. » disse la ragazza. Lanciò uno sguardo al fratello e fischiò richiamando cinque pinguini color rame che schiacciarono la palla facendola sparire nel terreno.
« Tanto spunterà dietro di me. » rispose l'uomo voltandosi, ma non trovò niente. In compenso i pinguini spuntarono con la palla dall'altra parte del campo ai piedi di Solas « Che cosa?! ».
« Si chiama Passaggio del Pinguino Talpa. Imparalo bene, bruttone. » rispose la ragazza correndo a coprire la posizione lasciata vuota dal fratello.
« Tua, Luce! » esclamò Solas passando la palla alla cugina che evocò Felix, Faraone Pinguino.
« Tiro di Apophis! » esclamò girando su se stessa mente si alzava in verticale. Colpì la palla mentre un enorme serpente verde si lanciava verso la porta avversaria. Il becco di un pinguino al posto della bocca dai denti acuminati e velenosi.
« Borea, Sovrano delle correnti glaciali! » esclamò White in porta cercando di parare il tiro. L'uomo dalla barba congelata alzò il braccio all'unisono con il suo evocatore mentre un turbine d'aria fredda si alzava davanti a lui « Uragano glaciale! ».
Il tiro di Luce venne deviato verso l'alto e ricadde dolcemente tra le braccia del portiere.
« Tezcat! » esclamò lanciando la palla in avanti. L'attaccante la bloccò di petto e la passò a Bailong scattato in avanti.
« Non passerai! » esclamò Albert Dark fischiando. Un pinguino grassottello saltò in braccio al ragazzo guardandolo dolcemente, poi sembrò mettere il turbo e si trascinò dietro Bailong facendolo volare e permettendo all'uomo di prendere la palla « Pinguino Razzo, o come piace a me, Pinguino Scoreggione. ».
« Che schifo! » commentò il biondo ricadendo a terra « Ehi! Non sarebbe da fallo? ».
« Non ti ha colpito fisicamente, quindi no. » rispose Axel.
« Arbitro venduto. » Blaze lo guardò eloquentemente « Okay, sto zitto. ».
« Jean! » esclamò Albert passando la palla al nipote. Il ragazzo si lanciò in attacco quando un'ombra gli arrivò davanti rubandogli la palla « Cavolo, no! Era il mio mo... Lucian? ».
Il ragazzino stava con la palla sotto al piede destro, lo sguardo basso e cupo poco rassicurante. Si prese il petto, poi gridò mentre un'ombra nera gli usciva dalle scapole. Un enorme pinguino con un elmo da scacchi ed una lancia elettrificata si ergeva dietro di lui. Lucian alzò la palla, poi saltò e la colpì di collo dicendo « Tu non hai visto niente. ».
Il tiro gonfiò la rete della Dark Family sotto lo sguardo attonito di Engil.
Il terzo goal per la Fifusu era di Lucian Dark.

Angolo Autrice: Ebbene sì! Ce l'ho fatta! Ho aggiornato anche questa storia!
Tanti Spiriti che spuntano, tanti umori che variano in questo capitolo, ma non avete visto ancora niente! Cosa sarà successo a Lucian? Perché ha tirato nella sua porta? Non lo saprete se non continuate a seguirci(forse)! ;)
Ringrazio M3K1317 e _Leopardo delle nevi_ per le recensioni, chi ha messo la toria tra seguite/preferite/ricordate e tutti voi che vi siete fermati a leggere le mie nefandezza. Per il prossimo capitolo ci vorrà un po' dato che mi sono accorta di eccori imperdonabli da sistemare. XD
Ci leggiamo presto, ciao ciao! ^^
JKEdogawa

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