La nostra sinfonia

di Butterflix2002
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sei tanto più bella quando sorridi ***
Capitolo 2: *** Altro che invincibile ... ***



Capitolo 1
*** Sei tanto più bella quando sorridi ***


Siamo così, siamo nati per risplendere
C’è più magia, quando voliamo insieme
Sognava con te, questo giorno ora è qui
Le mani su e il cuore fra le stelle”
(Magnifiche Winx)
Orlando:
Solo Dio poteva sapere quanto era bella. 
Stava ballando sulle sue note, da sola.
Da sola nel senso che c’erano solo degli Animali Fatati a farle compagnia.
Tutte le altre fate erano con i loro presuppongo ragazzi.
Mi sentivo a disagio, erano tutti così diversi da me.
E poi, avevano una monotonia nel vestirsi, erano quasi completamenti identici fra loro.
Ma lei … lei no. Lei restava unica.
Quella frangetta le stava d’incanto. Per non parlare dei vari gioielli.
Ai miei tempi avrebbero ucciso per averli. Io invece ucciderei per avere lei.
Mentre danzava fingeva un sorriso. Era evidente che non fosse reale, o almeno secondo me.
Si muoveva magnificamente … Vi sfido a trovare una fata come lei che sappia ballare, cantare, suonare e recitare così bene da togliervi il fiato.
La guardavo. Non facevo altro. Oltre a sorridere, s’intende.
Ma sembrava davvero che dentro stesse per scoppiare.
Dovevo aiutarla.
Ho inspirato profondamente e mi sono diretto piano piano.
Arrivare è stato un po’ difficoltoso. Troppa gente … troppi animali … troppa tensione.
Nel frattempo lei continuava a seguire il suo canto, accompagnata da un simpatico magilupo che le saltellava attorno. Lei gli sorrideva.
Poi mi guardò.
E io giuro, sarei crollato subito in quell’istante.
Era sbalordita penso.
Mi ha guardato entusiasta.
Poi è corsa ad abbracciarmi.
Mi stringeva.
E lo giuro, sarei voluto rimanere così per sempre.
Era un po’ sudata, e infatti dopo un po’ si è sentita in imbarazzo.
Avrei voluto dirle che era stupenda, ma oramai ero andato in tilt già da un po’.
Musa:
Ero strafelice di rivederlo! Pensavo che non ci saremmo incontrati mai più.
Sorrideva in un modo dolcissimo.
Sì, eravamo in imbarazzo entrambi.
Mi sono staccata, e non sapendo cosa dire gli ho chiesto la prima cosa che mi è venuta in mente:
-Orlando!! Che ci fai qui??-
-Musa … *arrossisce* Sai … La tua preside ha notato che forse ti saresti divertita di più anche con qualche amico umano, e così con un incantesimo, mi ha portato qui.-
Mi sono girata verso Faragonda.
Ci stava già guardando, e mi sorrise.
Uh, che figura …!
Anche io le ho sorriso, poi mi sono voltata verso Orlando.
Era davvero carino.
Mi sono sistemata un po’ i capelli e ho cercato lo sguardo delle altre.
Erano tutte troppo prese a farsi belle con il ragazzo.
Non le critico, certo. Ma da quando è iniziata la festa mi hanno sempre lasciata sola … Non ci siamo mai scambiate nemmeno una parola.
Ero delusa.
Ma per fortuna c’era Orlando.
Orlando … che nome melodioso.
Ho notato che aveva portato con sé la sua chitarra.
Che idea! Perché non cantare?
Gliel’ho proposto immediatamente.
-Ehi, Orlando. Ti va di cantare?-
-Cantare cosa?-
-La tua canzone, quella delle fate.-
-Ti va davvero?!?-
-Se non mi andasse non te l’avrei chiesto, no?? Vieni!!-
Orlando:
E mi ha preso per mano.
Correva entusiasta verso una meta.
Era davvero bellissimo vederla così allegra.
Dopo un po’, capii che stavo sembrando troppo un tipo incantato.
Dovevo tornare in me.
Ma in me ora c’era solo lei.
Ci siamo seduti all’interno di una delle torri di Alfea.
-Sai- disse malinconica. –Questo è il posto in cui solitamente mi reco quando sono un po’ giù, o quando voglio semplicemente stare da sola. La maggior parte delle volte racconto a mia mamma quello che mi succede, e quello che mi turba. Diciamo che questa torre è una specie di casa per me-
-E mi permetti davvero di entrare in luogo così importante?-
-Ma certo!-
Lì, le è scappata una risata. Si capiva benissimo che era forzata.
-Musa … Cosa è che ti turba?-
-Io??? Ma io sono felicissima, guardami!-  sorrideva.
Ma ormai sapevo tutto. L’ho guardata con disapprovo.
Detestavo vederla così.
Volevo che suonasse una delle sue sinfonie più belle e felici.
Avrebbe voluto pure lei, ma a volte credo che dobbiamo affidarci al dolore.
Musa:
Subito dopo, sono scoppiata a piangere.
Non capisco perché mi è preso, so solo che è successo.
Ci ho riflettuto.
“Cosa è che ti turba?”.
Tutto.
Mi mancano le mie amiche.
Mi manca mio padre.
Mi manca mia madre.
Mi manca Riven.
Se n’era andato senza un valido motivo. Non può nemmeno immaginare quanto ci sto male.
Era l’amore della mia vita.
Era solo uno str****, mi ripetevo.
Eppure mentre lo facevo mi brillavano sempre gli occhi.
Mi manca la mia vita.
Lo so, potrei sembrare strana e lunatica, ma a volte mi sembra davvero di essere già morta dentro.
La mia musica non era più la stessa.
Orlando mi guardava con quegli occhi pieni di bontà …
Una bontà che io avevo perso …
Mi sono affacciata.
Guardavo le mie amiche Winx.
Forse ho già tutto, ma tutto questo a volte non mi basta.
Perché non ti abbraccia mai nessuno quando ne hai bisogno???
Piangevo.
Stavo esagerando, ma non riuscivo a fermarmi.
Sono crollata a terra.
Si è avvicinato a me, e mi ha abbracciata.
-Non piangere … sei tanto più bella quando sorridi-
Mi ha accarezzata la guancia piano piano, asciugandomi qualche lacrima.
-Che è successo?-
Gli ho spiegato tutto, tranne il fatto di Riven, ovvio.
Ha annuito.
Inizialmente non ha aggiunto niente, ma a volte un solo sguardo può dire molto più di quello che possono fare le parole.
-Musa, ci sono io-
Gli brillavano gli occhi.
Mi ha preso le mani.
Io lo guardavo, e mi sono riscese altre lacrime.
Mi sentivo meglio con lui.
-Sai, forse la musica a volte è ciò che più può aiutarci- detto così, prese la sua chitarra, l’accordò un attimo, si sistemò un po’ e iniziò a suonare.
Abbiamo cantato insieme.
“Chi siete voi, creature alate?
Chi siete? Chi siete?
Siete delle fate”
Cantando con lui, mi sono sentita subito meglio.
Stavolta, gli occhi mi brillavano per lui.
E il cuore iniziava a farmi brutti scherzi.
Orlando:
Ero davvero emozionato.
Cantare con Musa era un sogno.
Da questo punto in poi, c’è stata un lungo scambio di sguardi.
Poi un miagolio ci ha interrotti.
Era Critty!
-Ciao, Orlando!-
-Cosa???-
Non ci potevo credere. Critty stava parlando!!
Musa sorrise. –Beh … storia lunga! Magari te la spiego più tardi-.
Continuava a sistemarsi i capelli.
Tornai a Critty.
Mi era salita sulle gambe.
Accarezzai il suo morbido pelo … Era così soffice.
-Mi sei mancata davvero tanto, Critty.-
Ed ecco un super-iper-mega-grosso sbaglio.
A Critty ho detto che mi era mancata e a Musa niente.
Dio, che stupido che sono!
Ma ero ancora in tempo.
-Mi sei mancata pure tu, Musa-
È arrossita.
Era davvero irresistibile e adorabile.
Pure Critty.
Ma Musa era il Paradiso.
Critty mi faceva le fusa, e ho capito che dovevo rimettermi a suonare.
Musa, con un suo incantesimo, ha fatto apparire anche la sua di chitarra.
Era color viola, piena di “adesivi”, così mi ha detto che si chiamano.
Abbiamo suonato insieme.
Anche Critty era rimasta entusiasta.
-Bravi!!!-
L’abbiamo ringraziata arrossiti tutti e due.
Poi siamo tornati a guardarci, senza dire niente.
E Critty mi sa che mi ha beccato …
-Dai, vi lascio soli piccioncini!-
E lei ridendo:
-Ma quali piccioncini?-
Wow. Ora eravamo definiti dei piccioncini.
Critty se n‘era andata, e noi siamo rimasti in silenzio.
E nel silenzio riconobbe una canzone.
-Orlando!! Ma questa canzone è stupenda!! Andiamo a ballare!!-
Si alzò di scatto, mi ha ripreso per mano, e siamo di nuovo corsi verso la festa.
Mi stavo letteralmente sciogliendo.
Ancora ballare mancava alla lista delle cose fatte assieme a lei.
Magari con un po’ di fortuna, alla prossima ci saremmo dati un bacio.
Cavoli, quanto mi piacerebbe!
Musa:
Era partita una delle mie canzoni preferite, “Solo noi”.
“Guardami, tienimi
Mi sembra di volare
Questo amore
Un passo a due
Mentre tocchiamo le nuvole
Siamo io e te”
La musica mi stava portando.
Riuscivo a sentire tutta me stessa.
Sentivo anche il respiro di Orlando …
Era molto profondo.
Le sue mani erano tese …
I suoi capelli si erano scompigliati …
Ma il suo sorriso era insostituibile.
Emanava quasi più luce di una qualsiasi magia di Stella!
Orlando era un po’ maldestro, ma anche così carino!
Eravamo molto vicini l’un l’altro.
È stata davvero un’esperienza stupenda.
Eravamo noi le stelle che risplendono.
In quei pochi minuti, mi pareva che nel mondo ci fosse solo lui.
In quel momento c’eravamo solo io e Orlando che ballavamo.
Flora e Tecna, finito il ballo, mi abbracciarono.
Si erano preoccupate.
Le altre, insieme agli Specialisti, erano venuti a cercarmi.
Quanto sarò sciocca, mi chiedo!
Erano state davvero carine con me, e io che mi facevo tutti quei problemi …!
-Ragazze, non vorrei rovinare questo momento tanto commovente, ma credo proprio che dovremmo andare ad avvertire gli altri.-
-Giusto, Tecna!-
Aveva Ragione.
Mi sono girata verso Orlando.
Ho sorriso.
Orlando:
Mi ha sorriso.
E il cuore mi batteva più che mai.
 

 

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Capitolo 2
*** Altro che invincibile ... ***


Bloom:
Avevamo cercato dappertutto ormai.
Musa non si trovava proprio da nessuna parte.
Siamo riusciti solo a capire che la sua chitarra era stata utilizzata.
Nulla di più.
E per giunta avevo pure perso l’occasione per ballare con Sky.
“Ma dove si sarà cacciata?”
Sky mi diceva di non preoccuparmi.
Ma era difficile, anche perché ero un po’ seccata.
Ma finalmente ci venne un’idea!
Cioè, in realtà è venuta a Roxy, ma fa niente.
Magari Critty sapeva la sua posizione!!
Con il mio potere speciale Butterflix e con l’aiuto della fata degli animali, abbiamo chiesto alle varie creature che si trovavano ad Alfea se sapevano dell’irtogatto.
Lo abbiamo ritrovato a giocare con Helia.
-*Sospira seccata* Uff … questi ragazzi sono sempre gli stessi.- diceva Stella.
Io ho ridacchiato, ma in realtà la penso diversamente.
Sky è così perfetto … Non credo proprio che sia uguale agli altri!
Roxy:
Critty era così carina, ma anche così agguerrita con la carta!
Appena vista, l’ho presa in braccio e lei mi ha fatto una smorfia.
Anche se ha una gran testa dura, Critty rimane irresistibile!
Io e Bloom le abbiamo chiesto di Musa.
Lei ha detto di non saperne nulla …
Avevamo girato a vuoto.
Un’altra strada sbagliata.
Ma perlomeno ho potuto tenere un irtogatto, e credo di aver fatto passi da gigante!
Il nostro gruppo era formato da me, Bloom, Sky e Timmy.
Quest’ultimo ha proposto di rintracciarla con il computer.
A nessuno sembrava una buona idea, dato che mi sarebbe sembrato di stalkerarla se così avessimo fatto.
Ci siamo fermati a pensare …
E poco dopo ci avevanoraggiunti gli altri, ossia: Daphne, Thoren, Nex, Aisha, Stella e Brandon.
-Non ne posso più!- si lamentava la fata del Sole e della Luna.
-E dai, Stella! È tutto adesso che ti lamenti …- diceva con disapprovo la principessa di Andros.
Nex ci ha domandato se l’avevamo trovata.
-Ancora no.- ha risposto Bloom.
Stella continuava a sbuffare, e Brandon cercava di consolarla.
-Forse dovremmo seguire un’altra strada …- sosteneva preoccupata Daphne.
Suo marito concordava e io pure.
Eravamo davvero in pensiero per la nostra amica …
Ma per fortuna a Stella venne un’idea!
-Ehi, ragazzi! E se organizzassimo una sfilata? Musa verrebbe certamente a vederla!-
-Che ideona, Stella! E se organizzassimo un piccolo concerto? La troveremo facilmente in questo modo.- aveva proposto la fata della Fiamma del Drago.
Tutti eravamo d’accordo.
-Grazie, grazie. E voi che dubitate della mia intelligenza!- si vantò Stella.
Tutti abbiamo riso.
Musa:  
Tecna stava ancora localizzando la posizione di Timmy col suo magicphone.
Ciò significa che avevo più tempo per stare con Orlando.
Continuavo a guardarlo.
Lui ricambiava.
Inizialmente le altre non se ne accorsero, ma purtroppo quando è che hanno capito che pensavo ad altro (non rispondevo alle loro domande), si sono girate e lo hanno visto.
Flora è andata a salutarlo, e mi ha spinta con lei.
La vedevo felice di rivederlo.
Tecna era rimasta a fissare lo schermo del suo magichpone … è la solita!
Da una parte ero felice di poter parlare nuovamente con lui, dall’altra mi dispiaceva il fatto che oramai non c’eravamo solo noi due.
-Orlando! Sono davvero felice di rivederti! Come stai?- gli chiedeva Flora.
-Ciao, amiche! Io sto bene, grazie. E voi?-
-Non c’è male … più o meno. Le Trix sono tornate … -
Lui è rimasto perplesso. È vero! Non gli avevo spiegato nulla …
Ma ora che sono costretta, può darsi che se ne ritorna al Medioevo … non sapevo che pensare.
Mi sono rattrista. E poi gli ho spiegato la situazione, e gli ho anche dato un po’ di informazioni su quelle maledette streghe.
Era molto preoccupato. Lui non era abituato a queste cose …
Se ne andrà sicuramente.
I due tornano a parlare d’altro. Io mi sono messa le mani nelle tasche e testa bassa a riflettere.
Non volevo che se ne andasse.
Non volevo che un’altra persona uscisse dalla mia vita.
Orlando ogni tanto mi lanciava un occhiatina.
Io fingevo di ascoltare.
Per fortuna Tecna pochi minuti dopo è riuscita a trovare Timmy.
E così siamo andati da loro.
Flora ha chiesto a Orlando se aveva voglia di conoscere i nostri amici.
Lui ha annuito.
Le altre erano corse sotto il palco.
Noi ci siamo fermati un attimo.
-Sei preoccupato?- gli ho chiesto.
-Perché questa …?- cercava di spiegare.
Ma è stato interrotto da Tecna. Dovevamo andare.
Mi ha tenuto la mano, e abbiamo seguito le altre.
Lui guardava avanti.
Io guardavo lui.
Orlando:
Eravamo mano nella mano.
Rabbrividisco tutt’ora al solo pensiero.
Purtroppo non mi rallegrava tantissimo il fatto.
Quella domanda mi aveva lasciato perplesso … chissà perché me lo ha chiesto.
Forse mi sto preoccupando per niente.
Forse lo ha domandato tanto per fare.
Non so …
Comunque sia, nel giro di pochi  minuti, abbiamo trovato le altre fate e i loro amanti … è una strana scena vedere tutte loro innamorate tranne che Musa …
Ognuna stava abbracciata al suo ragazzo, tranne una strana tipa con i capelli fucsia che giocava con Critty …
Ah sì, è poi ho notato una loro amica molto affascinante. Era bionda e sorridente, e ci siamo presentati.
Ho fatto conoscenza anche con gli “Specialisti” e i “Paladini” … si vestono tutti in un modo assai strano.
Ma subito la mia mente ritorna alla mia dama … Musa era visibilmente triste e guardava il bosco in lontananza. Le ho agitato il braccio, e con aria perplessa le ho chiesto cosa avesse.
Ora sì, che ero preoccupato …
Lei ha sussurrato di non avere niente.
Ma ormai forse non ha capito con chi ha a che fare.
-Sai, Musa … noi stavamo per salire nel palco. È stata una mia brillante idea per cercare di trovarti, ma eccoti qui! Ahahahah!- ride Stella.
Musa finge la sua solita idea e Bloom precisa che l’idea veramente era sua.
Ma tutt’un tratto, negli occhi della fata della musica si accende una luce.
-Ehi, non sarebbe una cattiva idea! Dai andiamo!-
Musa era super emozionata. Abbracciava e riabbracciava tutte le sue amiche.
-Beh, allora che aspettiamo? Andiamo a cantare!!!- esclama Aisha.
Le “Winx” (ho scoperto che si chiama così il loro gruppo) la seguono, e Musa si ferma prima un attimo per parlarmi. Non me l’aspettavo.
Si è scusata per questo cambio di programmi.
Mi ha fatto così tanta tenerezza ….
Le ho accarezzato la guancia. –Io ti aspetto, non scappo mica. Tu intanto va, e incanta tutti, mi raccomando.-
-Lo farò, te lo prometto, Orlando.-
Ed è salita.
Musa:
Dopo il breve e solito discorsetto di Bloom, faccio un cenno alle altre Winx e iniziamo a suonare!
“Uno sguardo, un sorriso e poi via
Puoi volare tra le stelle insieme a noi
Non c’è niente che ci fermerà!
Sempre insieme, ancora insieme
Invincibili!”
Sul palco mi sentivo super carica.
Le Winx pure.
Il pubblico esaltava … e mentre partiva il mio “Do”, in mezzo alla folla l’ho notato.
Mi guardava.
Era Riven.
Sotto shock, ho smesso di suonare.
Era così sexy … e anche così odioso.
Volevo spaccarlo in due.
O beh, quasi.
Vorrei torturarlo solo dopo aver ricevuto un suo abbraccio.
Fissandomi e vedendo la mia reazione, ha ovviamente sorriso.
Io non sapevo che fare.
Ero in ansia … e sul palco non mi era mai successo.
Flora per fortuna si è accorta del mio disagio, e mi ha nascosta dietro di lei.
Grazie Flora, ti adoro.
Mi sono girata di scatto verso Orlando, che mi guardava perplesso.
Si è accorto della mia azione, e anche lui ha avuto la sua strana reazione.
Ero ancora più tesa … mi sono di nuovo voltata verso Riven.
Ora pure lui era perplesso.
Più confusa che mai (altro che invincibile), sono tornata a cantare e suonare.
Se voglio tranquillizzarmi, solo la musica saprà aiutarmi.
E viva le rime!
 
 

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