Per sempre, per me.

di Russian Sonia 1992
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Casa nuova, vita nuova ***
Capitolo 2: *** Giorni uguali, ma non troppo! ***
Capitolo 3: *** Giusto o sbagliato? ***



Capitolo 1
*** Casa nuova, vita nuova ***


29 agosto 2014

Ci sono dei momenti in cui un viaggio, lungo o breve che sia, non è solo un semplice viaggio.

A volte serve per dimenticare un brutto episodio, a volte per cercare noi stessi, a volte, come nel mio caso, simboleggia l'inizio di una nuova vita.

Proprio così: da domani, la qui presente Magali Tereccio sarà ufficialmente un'abitante di Livorno.

Avevo giurato a me stessa che non mi sarei mossa da Genova, quella Genova che mi ha accolto come se fossi sua figlia, ma, alla luce degli ultimi avvenimenti, posso dire di aver trovato la mia nuova città d'adozione.

E di questo posso ringraziare una persona in particolare; inutile dire che sto parlando dell'uomo che ha sconvolto la mia vita e il mio equilibrio psicofisico in senso positivo. Parlo di colui che mi ha detto "ti amo" pensandolo veramente, colui che con un sorriso è riuscito a donare un lato positivo alle mie giornate peggiori, colui che, da circa tre settimane, definisco "il mio fidanzato".

Posso dire con certezza di essere felice di questa convivenza che mi attende.

Quando ho finito di preparare l'ultima valigia, sento suonare il campanello e corro subito ad aprire.

Alla vigilia della partenza, infatti, ho deciso di dare una festicciola d'addio, invitando mio fratello, mia cognata e i miei amici più stretti.

Dirò addio alla mia casa, ma dirò arrivederci a loro, pronti ad appoggiare questa mia iniziativa.

"Ma cosa sarà di questa casa?" domanda Lucia in preda al dubbio.

"Domani contatteremo un'agenzia immobiliare e cercheremo di metterla in vendita." risponde Sveva tra un boccone di riso e l'altro.

"E se nessuno volesse comprarla?" chiede Michele preoccupato.

"Noi si cercherà di affittarla!" risponde Luc imitando la parlata toscana, aggiungendo poi: "La mia sorellina parlerà così per il resto della sua vita o sarà solo una mia impressione?"

"Questo è ancora da vedere, caro il mio fratellone!" replico in tono di sfida.

"Grazie per l'ottimismo sfoggiato!"

"Non c'è di che!"

"Ma domani chi ti accompagnerà?" domanda Ursula noncurante del nostro battibecco.

"Come l'altra volta, lo farà Viviana; stasera non poteva venire a causa del suo turno, ma domani sarà pronta per scortarmi! In più, verrà anche Stefano, così avrò sicuramente delle braccia maschili pronte ad aiutarmi nel trasporto bagagli."

In tutto questo, il diretto interessato domanda: "Sei sicura di far entrare tutte le tue valige nell'auto di Viviana?"

"Dimentichi che ho giocato molto a Tetris e che so come impilarle!"

"Che ne dite di fare un brindisi?" propone Sveva brandendo il suo bicchiere di plastica.

"È una buona idea!" risponde Renata entusiasta.

In tutta risposta, Sveva pronuncia il suo discorso: "Alla mia travolgente e imprevedibile cognata Magali, che possa trovare piacevole la sua nuova avventura e che ci mancherà un sacco!"

"Non disperatevi, miei cari: ogni tanto verrò a trovarvi e voi farete lo stesso con me. Mi fate questa enorme promessa?"

"Certo, cara! E faremo il possibile per mantenerla."

E dopo il brindisi, ci congediamo tutti quanti, scambiandoci auguri e speranze per il mio domani.

No, non state sognando: sto davvero iniziando il seguito di PSEPB!

Ovviamente è necessario aver letto prima quella per poter leggere questa, ma spero che vi diano entrambe le stesse emozioni e che questo non sia un seguito deludente.

Attendo impaziente i vostri commenti.

Russian

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Capitolo 2
*** Giorni uguali, ma non troppo! ***


30 agosto 2014

È tutto uguale a quella giornata marzolina: lo stesso orario di partenza, la stessa area di sosta, più o meno lo stesso orario d'arrivo.

Persino io indosso gli stessi vestiti di quel giorno: la stessa maglietta verde oliva, la stessa gonna nera, le stesse Superga bianche e lo stesso giubbotto di jeans.

Sì, è lo stesso giorno, ma ci sono delle piccole differenze.

La prima e la più evidente è che Viviana non è la mia sola compagna di viaggio; infatti Stefano si è unito a noi in quest'impresa, aiutandoci con i bagagli e scherzando con noi a più non posso.

"Scusi, signorina Bacciocchi, può farmi la cortesia di cambiare stazione radio?" domanda Stefano non appena parte "La pioggia è uno stato d'animo".

"È quello che stavo facendo senza che tu me lo chiedessi!" risponde Viviana in tono scocciato, aggiungendo poi: "Non ne posso più di loro e di questa canzone!"

"Fammi indovinare: si tratta dell'ultima ossessione di Ester?" ipotizzo senza pensarci.

"Risposta esatta, braccino-corto! Da quando ha scoperto l'esistenza di questi Caro Giacomino, la mia dolce sorellina non fa altro che parlare di loro, trascurando così i suoi compiti per le vacanze. E non è finita qui: lei vuole che l'accompagni a Milano per il loro concerto!"

"Immagino che speri di avere il turno serale." continuo a ipotizzare.

"Immagini non bene, benissimo! È l'unica speranza che mi rimane, visto che il mio babbo e la mia matrigna hanno già declinato l'offerta!"

"E non hai pensato a contattare tua madre?" s'intromette Stefano.

"Non la vedo da tre anni e ci sentiamo solo per il mio compleanno e le feste comandate." Proprio durante questa discussione, assistiamo ad una scena alquanto sconvolgente.

Al casello, sfortunatamente in fila davanti a noi, troviamo un signore intento a rivolgere frasi senza senso allo sventurato casellante. Come se non bastasse, il pazzoide parla a lui scambiandolo per una donna.

"E chi poteva beccare davanti a sè un individuo del genere? Noi, che domande!" tuona un'esasperata Viviana.

"Perché sta succedendo questo?" domando sconvolta.

"È la legge di Murphy, tesoro! Pura e semplice legge di Murphy!" risponde la nostra chauffeuse*.

Quando quel tizio si è finalmente defilato, anche grazie all'intervento della polizia stradale, possiamo pagare il pedaggio e giungere alla meta.

Ed è proprio al nostro arrivo che si riscontrano le altre differenze: tanto per cominciare, non salgo da sola, sempre per la questione dei bagagli da trasportare; in secondo luogo, non mi toccherà pagare per alloggiare qui.

Ed ecco la differenza più importante di tutte, introdotta da una voce che dice: "Sto arrivando!"

Appena apre la porta, il proprietario della voce assume un'espressione basita.

"Magali! Che piacere vederti!"

"Perdonami se non ti ho avvisato, ma volevo che il mio arrivo fosse una sorpresa."

"Se devo essere sincero, non c'è e non ci sarà sorpresa migliore di questa!" Così dicendo, Cristian mi prende in braccio e mi bacia con tutta la dolcezza esistente.

"Non sai con quanta impazienza ho aspettato questo giorno!" mi sussurra tra un bacio e l'altro.

"Lo so, lo so! Non vedevo l'ora che arrivasse!" replico emozionata.

"Rimandiamo le smancerie a dopo: ora c'è del lavoro da fare!" protesta Viviana.

"Scusaci, ma la lontananza ci fa fare queste cose." rispondo imbarazzata.

"Dovresti perdonare la sua trasformazione in tellina, ma abbiamo avuto tutti un momentaccio." interviene Stefano in mia difesa.

Mentre sistemiamo le mie cose, io racconto a Cristian dell'uomo del casello, svelando anche i particolari più scabrosi.

"Mamma mia! Mi auguro che non ti capiti più una cosa del genere!" commenta scioccato.

"Lo speri tu, lo spera lei e lo speriamo anche noi due!" gli fa eco Viviana.

"Già. Un'esperienza da non augurare neanche al nostro peggior nemico." aggiunge Stefano.

"Allora, che ne dite di fermarvi qui stasera? L'appartamento accanto è liberissimo e voi siete molto stanchi." propone Cristian.

"In effetti, non è una cattiva idea!" risponde Viviana, poi si rivolge a Stefano dicendogli: "Non pensare di dormire nel mio stesso letto!"

"Non c'è problema! So instaurare un rapporto con tutti i divani del mondo!" risponde il mio amico con una linguaccia.

"Toglimi una curiosità: loro bisticciano sempre così?" chiede Cristian.

"Da quando li conosco, sì. Lei fa così anche con gli altri miei amici." rispondo con rassegnazione.

"Speriamo di non fare la loro stessa fine una volta sposati!"

"Tranquillo: non arriveremo mai a questo punto."

* Il termine giusto è "chauffeur", ma essendo Viviana una donna, ho usato il corrispettivo femminile.

Salve a tutti!

Lo so che scrivere un seguito non è facile, ma ci sto mettendo tutto l'impegno possibile per far sì che piaccia come la prima parte.

Come avete letto, si svolgono più o meno le stesse dinamiche dei capitoli 6 e 7 di PSEPB, ma con qualche variante; per non facilitare il viaggio della nostra allegra combriccola, ho inserito la figura dell'uomo del casello (i cui discorsi sono troppo insensati perché io possa metterli su carta).

Diverso è anche il comportamento di Cristian: se in PSEPB non conosceva Magali ed evitava persino il contatto visivo con lei, qui non esita ad accoglierla a braccia aperte, poiché è la sua fidanzata e i due vivranno nella stessa casa.

Ancora una noticina: Viviana ha un pessimo rapporto con sua madre, talmente burrascoso da non nominarla (a meno che qualcun altro non la tiri in ballo) di fronte ai suoi amici.

Come ultima cosa, vorrei ringraziare frabulous per aver recensito il primo capitolo e Rose6 per aver messo anche questa storia tra le ricordate (che, in quattro anni di attività su EFP, non ho mai capito cosa significhi).

Un bacio.

Russian

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Capitolo 3
*** Giusto o sbagliato? ***


31 agosto 2014

Dicono che il buongiorno si veda dal mattino, che una giornata cominciata bene possa finire ancora meglio e che una iniziata male possa terminare peggio di quanto chiunque sia in grado d'immaginare.

E sentire i propri migliori amici litigare non è certo il modo migliore per iniziare la giornata!

"Perché sei entrato di soppiatto nel mio letto?"

"Perché mi accusi di una cosa che non ho fatto?"

"Non negare l'evidenza, pivello! Stanotte ho sentito la tua forte presenza sopra di me!"

"Tu sogni, zuccherino! Non abbandonerei mai il mio comodissimo divano per rompere le scatole a una zitella inacidita come te!"

"Forse non ci siamo capiti: qui quello acido sei tu! Ora capisco la ragione per cui tu sei ancora single!"

"Perché non ho ancora trovato la donna che fa per me?"

"Perché hai un pessimo carattere!"

In questo momento, con il sonno che incombe ancora sul mio viso, cerco di applicare il "cessate il fuoco!" su Stefano e Viviana.

"Volete tacere per un attimo? Qui c'è gente che sta cercando di dormire!"

Ovviamente quei due disgraziati non mi prestano ascolto, anzi, continuano a litigare urlando più forte di prima, in modo da svegliare anche Cristian.

"Forse questo è un segno che ci invita a non restare a letto ancora per un po'." sussurra tra uno sbadiglio e l'altro il mio uomo.

"Hai ragione. Con loro che disturbano la nostra quiete e la nostra intimità, dormire un'ora in più è tecnicamente impossibile."

"Non preoccuparti, cara: avremo certamente mattine più tranquille di questa." mi rassicura Cristian con un bacio sulla fronte "Domani è domenica e potremo dormire quanto vogliamo."

"Lo spero tanto."

Così, ancora avvolti nei nostri pigiami, ci dirigiamo in cucina, dove i due litiganti erano ancora in azione.

"Ben alzati, miei colombi! Avete dormito bene?" domanda Viviana.

"Prima che voi due vi foste svegliati, direi di sì." rispondo ancora in preda al sonno.

"Comunque, se vi dicessi di non essermi mai alzato dal divano e non aver quindi "molestato" l'arpia qui presente, voi due mi credereste?" domanda Stefano con un tono tra il supplichevole e il patetico.

"Conoscendoti da sei anni e considerando il disastro epocale che sono state le tue ultime relazioni, direi proprio di sì!" gli rispondo nell'atto di preparare il caffè.

"Se non era lui, allora cosa ho sentito sopra di me ieri notte?" domanda preoccupata Viviana.

"Probabilmente avrai sognato un mostro gigante che ti schiacciava fino allo sfinimento." ipotizzo aggiungendo una risata.
"E pensare che fino a poco fa ero io il mostro!" si lamenta Stefano suscitando ilarità nei presenti.

Per nostra fortuna, il clima è tornato sereno, in modo da poter poi salutare i nostri amici senza problemi.

"Mi raccomando: comportatevi bene!" li punzecchio sulla soglia di casa.

"Stai tranquilla: non ci saranno feriti gravi per tutta la durata del viaggio!" mi rassicura Viviana.

Quando i due ex litiganti se ne sono andati, mi rivolgo a Cristian chiedendogli: "Adesso cosa facciamo?"

"Visto che vado al lavoro solo nel pomeriggio e che Giulio ancora non sa che sei qui, potrei... godere per un po' della tua compagnia." propone circondandomi i fianchi "Che ne dici?"

"Come posso dirti di no?" Detto questo, lui mi prende in braccio e mi conduce nuovamente in camera da letto, baciandomi a sazietà.

Dopo avermi adagiata sul letto, lui è sul punto di togliermi la camicia del pigiama quando, ad un tratto, il telefono inizia a squillare.

"Chi è che ti rompe le scatole sul più bello?" gli domando scocciata.

"Solo una persona è in grado di fare una cosa del genere." afferma Cristian riferendosi al suo socio, nonché migliore amico.

E infatti, finita la telefonata, i suoi sospetti sono stati confermati: "È Giulio: vuole parlarmi di una cosa che gli è successa, ma non vuole farlo urgentemente."

"A proposito di urgenze, forse stamattina non è il momento adatto per... quella cosa che volevi fare! Che ne diresti invece di una passeggiata? Un po' d'aria fresca non può farmi che bene."

"È una buona idea anche per me. In fondo, l'intimità tra noi c'è sempre, ricordi?"

"Ma certo!" rispondo dandogli un rapido bacio e fiondandomi di corsa in bagno.

Finite le mie abluzioni mattutine, prendo un paio di jeans, una canottiera e delle ballerine da mettere addosso; stento ancora a credere di trovare i miei vestiti che condividono l'armadio con i suoi, di avere un set di asciugamani solo per me, persino di scorgere il mio mascara vicino al suo regolabarba. Tutto questo non è che l'inizio della mia nuova e, si spera, duratura esperienza.

Aspetto che anche lui abbia finito di prepararsi, poi possiamo finalmente uscire.

In trentaquattro anni di vita, non avevo mai pensato di fare una passeggiata romantica su un lungomare, mano nella mano con un uomo; ora sono qui, con la brezza di fine agosto che mi scompiglia i capelli, con l'aria fresca che stuzzica la mia pelle e con Cristian che non vuole assolutamente lasciare la mia mano.

Posso dire con certezza di aver avuto un assaggio di ciò che chiamo perfezione.

Tra spuntini, risate e qualche coccola, il tempo è volato ed è arrivato il momento di accompagnare il mio splendido fidanzato al lavoro.

Naturalmente non posso, una volta entrata, non notare Giulio corrermi incontro.

"Ratatouille! La mia Ratatouille! Quanto mi sei mancata! Ma cosa ci fai qui? Sei solo di passaggio? Non vi eravate lasciati?" A giudicare dall'ultima domanda, posso intuire che Giulio non è stato aggiornato sulla situazione sentimentale del suo migliore amico.

"No, non sono di passaggio e no, non ci siamo lasciati; infatti noi due viviamo insieme praticamente da ieri!" rispondo entusiasta.

"Cris, ma come hai potuto tenermi all'oscuro di questa bella notizia per così tanto tempo?"

"Vista la tua situazione altalenante, non ho avuto il coraggio di dirtelo appena l'ho saputo." afferma Cristian.

"Capisco. Comunque sono molto felice per voi e spero che questo mi faccia dimenticare il disastro che ho combinato."

"Che cosa è successo?" domando preoccupata.

"Avete presente l'uscita a cinque di due mesi fa?"

"Impossibile dimenticare quella sera!" esclamo con aria sognante.

"Ebbene, da allora cerco di stabilire un contatto con Marcella; gira che ti rigira, solo due giorni fa si è decisa a rispondermi e stasera usciamo insieme!"

"E perché consideri questo un disastro?" domanda Cristian con perplessità.

"Perché lei non vorrà sicuramente una storia seria e io, forse, mi sto innamorando di lei. Comunque vada, la nostra relazione non avrà futuro e sarà la cosa più sbagliata che possa esistere!" risponde Giulio tremando senza sosta.

"E la reputi sbagliata solo perché tu sei il mio migliore amico e lei la sua peggiore nemica? Guarda noi due: fino a un mese fa il nostro rapporto rasentava il proibito e ora avremo una convivenza pacifica!"

"È facile per te consolarmi, ma non riuscirò a sopravvivere a stasera!"

"Ascoltami: cerca di non pensare a ciò che porta negatività e vivi al meglio questa serata; sono certa che te la caverai benissimo."

"Grazie, Ratatouille. Vedrò di farcela.

Salve, cari lettori!

Per concentrarmi su questa e un'altra storia, ho dovuto, ahimè, sospendere ancora "A scuola di Dramione" per un tempo indeterminato.

Ma passiamo a questo capitolo: come vi sembra il primo giorno di convivenza dei nostri piccioncini? Secondo voi ho reso bene le sensazioni di Magali al primo contatto con questa esperienza?

Ed ecco altre domande per gli sviluppi futuri (oddio, sono peggio di Giulio!): Stefano e Viviana si metteranno insieme? E se sì, come reagiranno gli altri? Quale sarà il futuro del pairing Giulio/Marcella?

Un bacio.

Russian

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