Lezione 5: Soddisfa Ogni Uomo
Dylan's pov
Mi svegliai a casa mia e mi misi una maglia larga con dei pantaloncini corti.
"Dylan vieni giù, la colazione è pronta."
Vado giù, ignori mia madre e afferro l'acqua. Torno su e mi lavo, mi metto un top corto e degli skinny jeans strappati sbiaditi.
Mi misi a spalle lo zaino e stavo per andarmene. Mia madre mi ferma.
"Perché stai indossando quello? Sembri una puttana."
Impazzii, tanto. Non sembravo una puttana. Cercai di rendermi al minimo un po' presentabile. Sbuffai e poi la ignorai perché stava diventando solo scortese con me e io volevo avere una giornata felice.
Andai verso la macchina e ci entrai per guidare fino a scuola.
Quando entrai le ragazze mi guardarono e anche i ragazzi. Non so perché ma immagino sia ok. Poi vidi il ragazzo più bello della nostra scuola. Michael Clifford. Iniziò a parlare ai suoi amici poi mi guardò mordendosi il labbro.
Sentii la campanella suonare e venni improvvisamente spinta contro la la porta dell'edificio. "Pensavo fosse una bugia. Stai davvero benissimo con questo outfit." Mi disse Michael.
Annuii e arrossii. "Grazie Michael." Dissi e sorrisi.
"Cosa ne pensi se ti porto fuori stasera? Ti faccio divertire un po'. Magari ci vediamo un film?" Annuii e lui già sapeva che avrei detto di sì. Annuii e gli diedi il mio numero e lui mi lasciò un bacio un bacio sulla guancia. Realizzai di essere in ritardo per le lezioni così continuai a dirigermi verso la classe.
"Sei in ritardo alla lezione Dylan." Sentii la professoressa dirmi. Alzai le spalle e mi sedetti.
Dopo che finii scuola ricevetti un messaggio da Ashton per vedere se avremmo avuto lezione quel giorno, dissi di no perché avevo un appuntamento chiedendomi come l'avrebbe presa.
Una volta arrivata a casa mi sedetti e stetti con gli stessi vestiti per il mio appuntamento. Poi ricevetti un messaggio da Michael che diceva che era per strada.
Risposi con un semplice okay e aspettai che arrivasse. Abbastanza presto suonò il campanello ma non era chi pensavo che fosse. Era Ashton.
"Ashton hey perché sei qui?"
"Voglio mostrarti che nessuno può trattarti come faccio io." Disse e mi spinse contro il muro.
"Ashton fermati per favore." Chiesi con voce piccola ma lui mi ignorò. Continuai a chiedergli di fermarsi. Allora lo spinsi via e gli diedi uno schiaffo.
"Per cosa l'hai fatto?" Chiese coprendosi il viso dove c'era un'impronta rossa della mano.
"Ho detto di no diverse volte Ashton, no significa no!" Urlai e il campanello suonò.
Aprii la porta ed era Michael, sorrisi.
"Stai bene?" Mi chiese. Annuii.
"Sì lui se ne stava andando. Ciao Ashton ti scrivo domani." Lo abbracciai e lo spinsi fuori dalla porta.
"Okay andiamo." Mi sorrise con quella bellissima e perfetta faccia.
Sorrisi e annuii. Entrai nella sua Ferrari nera, era brillante. "Bella macchina." Sorrisi.
"Grazie. Ci ho messo 5 anni per risparmiare per questa." Annuii.
La conversazione continuò e prima che ce ne accorgessimo eravamo al ristorante. Sorrisi ed entrai tenendolo per mano. Lui fece incrociare le nostre dita.
"Come potrei aiutarvi?" Ci chiese il cameriere.
"Prenotazione sotto Michael." Rispose educatamente al cameriere.
"Ah sì, di qua." Sorrise e ci portò al nostro tavolo situato nel retro con delle candele sopra le nostre teste (wtf non so come immaginarle).
"Cosa vorreste bere?" Ci chiese.
"Io una coca cola, lei una...."
"Sprite per favore." Sorrisi e annuì per prendere le nostre bevande.
"Quindi dimmi qualcosa su di te." Disse Michael.
"Okay. Ho 16 anni, ne avrò 17 tra poco, sono single e mio padre ci abbandonò quando avevo 3 anni e ci lasciò poveri. Eravamo una normale famiglia ricca e lui prese tutti i soldi, mi piace qualcuno mi piacciono le band, sono una ragazza, mi piace il colore blu zaffiro, mi piacciono i pinguini perché sono estremamente adorabili, mi piacciono le commedie non quelle romantiche, sono davvero schizzinosa nei vestiti perché il mio corpo è disgustoso e non so nemmeno perché pensi che io sia carina ma vabbé. Questa sono io, abbastanza."
Sembrò sconcertato dall'ultima dichiarazione su di me. "Sei bellissima come puoi non vederlo?" Arrossii.
Prima che potessi rispondergli il ragazzo arrivò coi nostri drink. "Cosa posso portare a questa bellissima coppia?"
"Oh noi non siamo-"
"Grazie per l'adorabile complimento. Vorrei una Fettuccini Alfredo (mi sa di qualcosa di italiano ma non sono esperta di cibo quindi sinceramente non so cosa sia)."
"Sì anche a me per favore."
Il cameriere di none Bill se ne andò con le nostre ordinazioni.
"Adesso dimmi qualcosa di te." Gli dissi."
"Mi chiamo Michael, mi piacciono i cani ma i gatti sono più carini. Mi tingo i capelli mensilmente, o 19 anni, mi piacciono le band, il cibo e uscire con i miei amici e la famiglia, anche a me piace qualcuno. È seduta davanti a me proprio ora." Arrossii quando lo disse.
"Basta l'hai già detto." Arrossii ancora di più quando scosse la testa adorabilmente.
Il cibo arrivò e io mi abbandonai ad esso immediatamente e gemetti quando iniziai a mangiarlo.
"È buono huh?" Chiese e annuii.
Lui iniziò a mangiare e per tutta la cena passammo il tempo parlando e cercando di conoscerci meglio.
Una volta che l'appuntamento finì mi portò a casa mia. Si chinò verso di me. "Mi sono divertito parecchio e spero che possiamo vederci di più che solo a scuola." Disse io annuii.
Si appoggiò e mi baciò sulla bocca e io ricambiai. Il mio primo vero bacio. Indugia in quel momento.
Quando ci allontanammo rimasi senza fiato e ansimai. Sorrisi e aprii la porta. Andai al piano di sopra nella mia camera, chiusi la porta e mi tolsi la maglia per cambiarmi. "Divertita?"
Sospirai e rimisi la mia maglia. "Ashton non puoi apparire così nella mia camera!"
"Ti sei divertita?"
Annuii e mi baciò rudemente. "Non può trattarti nel modo in cui lo faccio io." Lasciò dei succhiotti sul mio collo e mi tolse i vestiti e quando arrivò ai pantaloni iniziò a toccarmi.
"Ashton fanculo fa qualcosa!" Gemetti e alla velocità della luce iniziò ad assaggiarmi e succhiare il mio clitoride e fece entrare in me un dito. Gemetti e mi zittii perché mia madre poteva essere al piano di sotto per quanto ne sapessi.
Fece entrare in me un altro dito rudemente e io gemetti più forte. "Lui può farti questo?" Chiese.
Scossi la mia testa. "Ashton sono vicina." Gemetti poi venni attorno le sue dita e la sua bocca e lui continuò ad assaggiarmi mentre ero all'apice del piacere. Piagnucolai quando tirò fuori le sue dita.
"Credo sia ora della lezione 5: Soddisfa ogni uomo." Mi disse e io annuii.
"Okay quello che dovrai fare sarà fondamentalmente solo toccarlo e lui sarà sensibile a tutto."
Mi misi dei pantaloncini. "Così?" Iniziai a sfregare i miei fianchi contro i suoi, velocemente e rudemente.
Annuì con la testa gemendo. "Così. Ora fermati prima che io venga nei miei jeans." Sorrisi e annuii.
"Ashton dovremmo smettere di fare questo. È sbagliato."
"Solo perché sei andata a un appuntamento con Michael non significa niente." Mi disse.
"Bhé continua a non essere giusto." Gli dissi.
Lui annuì e mi circondò con le sue braccia abbracciandomi.
"Credo dovremmo fermarci per un po' di tempo Ash. Scusa ma devi andartene." Gli dissi. Lui capì e scese passando dalla finestra lasciandomi ai miei pensieri.
Ricevetti un messaggio da Michael che chiedeva se andava bene vederci il Venerdì dopo. Risposi con un okay e sorrisi.
Mi addormentai sognando un ragazzo con una bellissima testa rossa di nome Michael.
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