Nice to meet You

di KurryKaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come nelle fiabe (Prologo scemo) ***
Capitolo 2: *** Non voglio vederti soffrire ***
Capitolo 3: *** Io non provo sentimenti ***
Capitolo 4: *** Tu sei la mia donna! Piacere di conoscerti! ***



Capitolo 1
*** Come nelle fiabe (Prologo scemo) ***


Questa fanfic l'ho scritta diversi anni fa ma ne sono molto affezionata! Chiedo quindi di perdonare gli errori!


Si era ormai da poco trasferito a casa dei Brief, invitato da Bulma.
Aveva accettato volentieri l'invito, non aveva nessun'altro posto dove andare; e poi in quella casa erano dei geni, avrebbero potuto costruirgli tutto ciò che lui voleva!
- Ehi! Qualcuno dica al grande Saiyan che è pronto a tavola!- Gridò una voce femminile scocciata.
Ok, non sembra, ma erano dei geni, credetemi!
La signora Brief si avvicinò alla camera del principe e bussò.
Toc toc
Mrs. Brief:- Vegeta, caro, è pronto a tavola! Ti stiamo tutti aspettando.-
Il saiyan allora si alzò dal letto e senza dire niente si avviò verso la sala da pranzo dove c'erano tutti, ma proprio tutti che strafogavano chi più chi meno.
Vegeta pensò:- Quasi sia mi stavano aspettando!-
In casa non erano solo lui, Bulma e suoi genitori, c'era anche un altro ragazzo. Yamcha diceva di chiamarsi.
Era il suo ragazzo, cioè più o meno, si lasciavano e si rimettevano, poi si rilasciavano e poi si rimettevano!
Perché faceva questi discorsi? Ma cosa pensate?! 
Non era geloso, a lui non piaceva per niente quella donna! Gli serviva soltanto! E neanche sapesse cucinare poi!
Bulma:- Perché quella faccia dopo che hai assaggiato il mio purè di patate??-
Eppure la notte la sognava sempre!
Vi racconto un sogno tipo:

è notte, è giorno.
E' pomeriggio. (E' un sogno, non ha senso.)
Lui è seduto sotto un albero di peschi in fiore.
Guarda il vuoto davanti a lui.
Poi da lontano vede avvicinarsi lei. (Bulma?)
No, la madre di lei, che gli rompe i coglio, le scatole, su quanto è carino, gli offre una tazza di tè e se ne va.
Poco dopo un'altra figura. (Bulma?)
No, il padre di lei, che si avvicina, lo fissa e poi se ne va. (Questo gli fa paura.)
Poco dopo ancora un'altra figura.
Lei, bella come non mai.
Si avvina e gli sussurra nell'orecchio... indovinate cosa?
Bulma con voce dolce:- Lo sai che ore sono?-
Il saiyan fa cenno di no e poi si sveglia.

Bulma:- Sono le 10:30 passate! Ti sembra ora di svegliarti?!-
E lui, voltandosi dall'altra parte:- No, infatti mi hai svegliato tu!-
Finito di mangiare il saiyan si alzò dalla sedia e si allontanò.
Bulma arrabbiata:- Dove credi di andare?!-
Lui senza degnarla di uno sguardo:- Ad allenarmi ovviamente!-
Bulma:- Era sottointeso! Ma non lo sai che è maleducazione alzarsi da tavola mentre ancora gli altri stanno mangiando?!-
Mrs.Brief:- Suvvia tesoro, lascialo andare, avrà i suoi motivi!- Disse sempre sorridente.
Bulma saltando sul tavolo:- Suoi motivi un corno!! Spero che vomiterai tutto quanto mentre ti alleni!!-
Yamcha, Mr.Brief:- Lei è molto educata nel salire sul tavolo invece!-
Bulma arrabbiata:- Me ne vado in camera mia!-
Tutti:- Ecco, dice a lui ma non mi sembra molto diversa!-
In camera sua.
Bulma:- Chi si crede di essere?! Il principre dei Saiyan?! Ah giusto! Lui è il principe dei sayan! Va beh! 
Ma questo non giustifica il fatto che può comportarsi in quel modo! Anzi, se è un principe dovrebbe comportarsi come tale!-
Yamcha entrando in camera della ragazza:- Credi ancora nelle fiabe?-
Bulma si voltò, lo guardò un po' e poi gli tirò un cuscino sopra:- Tu altro! Tu sei il principe dell'educazione! Non si entra in camera degli altri senza bussare!-
Yamcha:- Sì, sì, scusami hai ragione!- Poi atteggiandosi da grande playboy:- Volevo solo vedere come stavi!- 
Sedendosi sul letto:- Come mai ti sei arrabbiata tanto? Cioé... non è che Goku fosse molto più educato quando si trattava di cibo!-
Bulma abbracciandosi al cuscino:- Lui è diverso, totalmente diverso, troppo diverso!!- Disse quasi sputando fuoco.
Yamcha indietreggiando e uscendo dalla stanza:- Sì, hai proprio ragione. Ti... lascio sola... ok?- Poi scappò gridando:- Chiamate uno psichiatra!!-
Dopo un po'(circa un'ora) si calmò.
Cominciò a pensare:- Yamcha ha ragione, perché me la sono presa tanto? La verità, anche se non lo voglio ammettere è che volevo che restasse un altro po' con me. Nonostante abitiamo nella stessa casa, lo vedo così poche volte!
Si allena sempre! Un giorno lo chiuderò in quella stanza gravitazionale! Uff! Ma perché l'ho inventata?! Ah, già, mi ha costretta!-
Poi coprendosi il volto con il cuscino:- Uff, ma perché l'ho invitato a casa?!-

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Capitolo 2
*** Non voglio vederti soffrire ***


Intanto Vegeta nella camera gravitazionale:- Forse quella donna aveva ragione! La prossima volta faccio una bella dormita dopo aver mangiato.- (Sale il vomito.)
Uscì dalla stanza per andare a farsi una doccia ma durante il corridoio incrociò il suo sguardo.
Bulma arrabbiata e stufata:- Hai già finito di allenarti?!-
Vegeta fece cenno di no:- Vado a farmi una doccia e poi torno ad esercitarmi!-
Bulma arrabbiata:- Vado?! Questa non è casa tua devi chiedere o a me o ai miei se vuoi andare a farti una docc...-
Il principe la bloccò:- Però il brunetto può! E se non mi sbaglio lui non abita in questa casa!-
Bulma:- E' diverso! Tu sei un assassino pentito lui è solo un ladro!- (Ah beh.)
Vegeta:- Ti sbagli!-
Bulma arrabbiata:- Su cosa?!-
Vegeta:- Non sono pentito!- Disse spingendola e avvicinandosi alla porta del bagno.
Bulma lo fissò un po' e poi:- Cosa era una minaccia?!-
Vegeta non disse niente e fece per entrare in bagno.
Bulma aveva paura, ma era arrabbiata, e si sa quando è arrabbiata chi la ferma più:
- Se non fosse per me staresti in mezzo alla strada sporco saiyan!-
A quelle parole Vegeta esplose si avvicinò a Bulma e la prese per il collo:- Tu mi hai proposto l'invito e io ho accettato! Ma avrei potuto vivere in qualsiasi altro posto con o senza usare la forza!
Avrei potuto avere tutto il denaro che mi pare rubando a chi mi capita a tiro!-
Bulma aveva paura, era finita, pensava, stava per morire, non avrebbe dovuto provocare quel... quel... quel mostro!
Vegeta:- Quindi stai più attenta la prossima volta!-
Bulma pensò:- La prossima volta? Vuol dire che...-
Vegeta la lasciò andare e si recò in bagno.
Bulma rimase a fissarlo spaventata e con le lacrime agli occhi.
Yamcha:- Bulma! Sai dov'è la marmellata di arachid... Bulma!!- Gridò vedendo la ragazza a terra che piangeva.
Yamcha scuotendole le spalle:- Stai male? Chi è stato? E' stato quel Saiyan?!-
Bulma:- No... s... sono caduta, sono svenuta e ho fatto un incubo!-
Yamcha spaventato:- Hai sognato Crilin?! Io lo sogno ogni notte! Mi tormenta!- Disse piangendo e abbracciando la fidanzata.
Bulma lo guardò perplessa e lo consolò con qualche pacca sulla spalla.
Yamcha ripresosi:- Cosa hai sul collo?- Chiese poiché Bulma si copriva il collo con la mano.
Bulma:- Niente, un po' di mal di gola!-
Intanto Vegeta aveva sentito tutto e rimase perplesso:
- Perché non gli ha detto che sono stato io? Forse voleva difenderlo! Lui di sicuro avrebbe cercato di attaccarmi e sarebbe morto! Voleva difenderlo!-
Intanto Bulma era in camera sua davanti allo specchio e guardava il segno che il saiyan le aveva lasciato sul collo.
Come lo copriva? Era estate! Però aveva detto di avere mal di gola, poteva usarla come scusa e coprirsi con una sciarpa.
Per tutto il giorno Bulma era rimasta chiusa in camera sua e non era uscita neanche per mangiare.
I genitori erano un po' preoccupati, Yamcha più di loro poiché non aveva creduto poi tanto alla storiella della caduta!
La stessa notte.
Bulma dormiva nel suo letto, la finestra era aperta e faceva entrare nella stanza una leggera luce azzurra.
Lei indossava una camicia da notte nera. (Insomma la solita camicia da notte sexy!)
Le coperte stavano sparse per il letto e i suoi lunghi capelli azzurri si muovevano al ritmo del vento.
Qualcuno entrò nella stanza in silenzio, piano piano, per non fare rumore, si avvicinò al comò cercando di aprirlo piano piano ma prima di farcela si ritrovò una freccia nei capelli.
L'abat jour si accese:- Chi va la?!- Gridò Bulma.
Vegeta:- S... sono io!- Disse con la freccia in mano. (Ma che misure di sicurezza hanno in questa casa?)
Bulma:- Non lo sai che non si entra nelle camere degli altri?! Lo sapevo! Scommetto che voi Saiyan siete dei maniaci, pervertiti! Ci scommetto!!-
Vegeta interessato:- E quanto scommetteresti? Perché io volevo solo prendere un asciugamano!- Disse con l'asciugamano in mano.
Bulma:- Ah! E a cosa ti serve?-
Vegeta:- Vado ad allenarmi!-
Bulma:- A quest'ora?-
Vegeta:- Sì, sta mattina ho avuto degli imprevisti!- Disse andando verso la porta.
Bulma seria, triste e arrabbiata:- E uno di quelli imprevisti era strozzarmi?-
Vegeta si voltò:- Quel segno sul collo? Sono stato io?-
Bulma:- No la mia vicina, era gelosa del mio collo e me l'ha ridotto così!-
Vegeta accennò un sorriso, si riavviò verso la porta:- Non lo avrei ucciso! So che ti sta a cuore e non voglio farti soffire!-
Bulma perplessa lo fissò e pensò:- Parla di Yamcha? Non vuole farmi soffrire? E allora perché cavolo mi ha strozzato?!-


3 giorni dopo.
Vegeta andò in camera di Bulma.
La ragazza stava dormendo, ormai il segno sul collo le era passato.
Vegeta si avvicinò piano alla ragazza cercando di svegliarla, sicuro che avrebbe gridato "Maleducato! Non si entra nelle stanze degli altri senza bussare!"
Bulma si svegliò, Vegeta pronto rispose:- Io ho bussato! Ma tu non hai sentito!-
Bulma sbatté le palpebre con sguardo interrogativo.
Vegeta pensò:- Che figura del cavolo!-
Bulma:- Che cosa vuoi?-
Vegeta:- Tua madre ha detto di svegliarti, vuole andare a fare un picnic con tutti!-
Bulma:- E tu vieni?-
Vegeta arrabbiato:- Certo che no! Cioè, tua madre ha provato a convincermi, ma ovviamente io ho rifiutato!-
Bulma:- Suo tipico!-
Vegeta si avvicinò alla finestra silenzioso (perché solitamente è un gran chiacchierone), la aprì:- Io me ne vado!-
Bulma si voltò verso di lui sempre seduta sul letto col suo bel pigiamino rosa con gli orsacchiotti (lo alterna alla camicia da notte sexy) e disse:
- Te ne vai? E dove? Quando torni?-
Vegeta:- No, non hai capito. Me ne vado e non torno più!-
Bulma rimase indifferente.
Vegeta che si aspettava un commento disse sempre guardando fuori dalla finestra:
- Ehm, dico che non ci rivedremo mai più. Cioé... vado ad allenarmi in un altro posto. Qui non va bene, addio per sempre.-
Bulma sempre indifferente:- Addio allora!-
Vegeta rimase un po' scosso, si aspettava qualche emozione, tristezza, ma anche felicità e invece niente! Era indifferente, "beh" pensò poi "meglio così" aggiunse:
- Dì a Kakaroth di prepararsi da parte mia!- E volò via dalla finestra.
Nel frattempo gli altri erano quasi pronti per uscire di casa.
Mrs.Brief:- Cara, dove è il bel fusto?-
Bulma:- In giardino!-
Mrs.Brief:- No, non quel "fusto" quell'altro fusto!-
Bulma:- Ah! Se n'è andato!-
Mrs.Brief:- Come se n'è andato??-
Bulma:- Sì, è andato ad allenarsi da un'altra parte!-
Mrs.Brief:- Ma... tornerà!-
Bulma fece cenno di no:- No! Ha detto di no! Ora andiamo?- Disse sempre con molta calma.
Yamcha la guardava incredulo.
Mrs.Brief:- E tu... lo dici come se niente fosse!-
Bulma:- E come lo devo dire? Tanto per me lui era niente!-
Tutti la fissavano mentre si avviava all'auto.
Mr.Brief:- Mi aspettavo che si arrabbiasse!-
Mrs.Brief piangendo:- Mi aspettavo tristezza!-
Yamcha:- Mi aspettavo felicità!-
Tutti:- E invece niente, indifferenza!-
Trovato il bel posticino in campagna, si fermarono e iniziarono a preparare i panini.
Bulma disse:- Vado a farmi una passeggiata, torno presto!-
Mr.Brief:- Beh, avresti anche potuto darci una mano!-
Bulma:- Non mi va!- Disse incamminandosi verso il bosco.
Mr.Brief:- Che non ti andava l'avevamo capito!-
Arrivata nel bosco si inginocchiò ai piedi di un albero, sembrava triste e pensava:
- Non hanno portato il pollo! A me piace tanto il pollo!- Disse stufata.
Poi continuando:- ...anche a Vegeta piaceva il pollo.-
Bulma alzandosi e guardando tra le chiome degli alberi il pezzo di cielo che si vedeva continuava a pensare:
- Chissà come sarebbe cambiata la giornata se ora fosse qui!-
Anche il giorno dopo si affacciò al suo balcone, guardò il cielo e pensò:
- Chissà come sarebbe stato se ora fosse qui!-
E così tutti i giorni, finché un giorno si accorse...
Bulma:- Mi manca!-
Mrs.Brief:- Chi? Yamcha? Allora perché l'hai lasciato??-
Bulma:- No, non Yamcha!-
Mrs.Brief:- Ah! Ma non preoccuparti papà tornerà domani, sta fuori per lavoro!-
Bulma:- No, non papà!-
Mrs.Brief prendendo in braccio il gattino nero:- Il gatto l'abbiamo ritrovato.-
Bulma:- Uff!! Quanto ci vuole a capirlo!Mi manca Vegeta!!-
Mrs.Brief rimase un po' perplessa poi iniziò a piangere e abbracciando la figlia:- Sì, tanto anche a me!!-
Bulma triste:- Però quel giorno ha detto che non sarebbe più tornato...-

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Capitolo 3
*** Io non provo sentimenti ***


Squillava un telefono.
Yamcha spense la radio e rispose:- Pronto?-
Bulma:- Yamcha sono io!-
Yamko:- Bulma!- Poi pensò con faccia da maniaco:- Si vuole rimettere con me!- 
Dice:- Come mai mi chiami?-
Bulma:- Per dirti di aprire la porta cretino! Sto qui fuori da mezz'ora ma tu non ci senti!!-
Yamcha si affacciò alla finestra del suo nuovo appartamento, c'era Bulma in una cabina.
La ragazza entrò.
Yamcha:- Come mai sei venuta?-
Bulma:- Cosa c'è nell'armadio?-
Yamcha:- Eh? Niente!-
Bulma:- Sento dei rumori!- Aprì.
Yamcha:- Bulma no!-
Ragazze:- Aiuto!!- Cadendo fuori dall'armadio.
Bulma:- E loro chi sono?!-
Yamcha pensò:- Addio speranza di rimetterci insieme!-
Bulma- Sentite carine, ora sparite! Io e il vostro amico dobbiamo fare cose importanti!-
Yamcha al settimo cielo iniziò a spogliarsi ma Bulma gli tirò uno stivale sopra.
Yamcha:- Ahio!-
Bulma:- Cosa hai capito maniaco?!-
Yamcha:- Scusa, e allora che intendevi?-
Bulma:- Devi aiutarmi a trovare Vegeta!-
Yamcha:- ...-
Bulma:- Su, dai! Cerca di trovare la sua cosa!-
Yamcha:- Cosa?-
Bulma:- La laurea, dai! Mi hai capita!-
Yamcha:- Intendi aura?-
Bulma:- Sì, sì quella lì! Forza!-
Yamcha:- Ma perché vuoi trovare Vegeta?-
Bulma:- Eh?! Eh...- guardò giù triste poi esclamò:- Non sono fatti che ti riguardano! Su! Cerca cerca.-
Yamcha:- Uff, va bene, se ci tieni tanto- pensò:- io quello lo ammazzo! Che invidia!!-
Bulma:- Allora lo hai trovato?- Disse impaziente a braccia conserte.
Yamcha concentrato:- Eh no! Aspetta un attimo...-
Bulma:- Uffa!! Come fai schifo! Lui ti avrebbe trovato da un pezzo!-
Yamcha:- Sì, ma io non sono Vegeta e soprattutto se tu parli non riesco a concentrarmi!!-
Bulma:- Non ci riusciresti ugualmente!!-
Yamcha:- Uff... Trovato!!-
Bulma esclamò felice:- Sì?! Dove?-
Yamcha piegandosi:- A terra!!-
Bulma:- ??-
Yamko prendendo l'anello da terra:- L'avevo perso! Non sapevo più cosa dire a Melany!-
Bulma con un nervo sulla fronte:- Grr... Yamcha!!-
...
Yamcha con un bernoccolo in testa e Bulma sulle spalle volava verso Vegeta:- E' stato difficile, ma alla fine sono riuscito a rintracciarlo!-
Bulma esclamò:- Eccolo laggiù! Fammi scendere!-
Yamcha:- Come vuoi!- Lasciò scendere Bulma e poi corse via tornando a casa.
Bulma:- Eh?! Yamcha! Dove vai?!-
Vegeta che si stava allenando venne distratto dalle urla della donna:- Bulma?!- Esclamò incredulo.
Bulma:- Sigh. Ve... Vegeta. Ehm, ciao!-
Vegeta:- Cosa diavolo ci fai qui?!-
Bulma arrossendo:- Ehm, ecco... io ero venuta... per il cielo!-
Vegeta:- Per il cielo?-
Bulma:- Ehm, sì, ho saputo che in questo luogo si vedono benissimo le stelle!-
Vegeta:- Ma è giorno.-
Bulma innervosita:- E beh?! Diventerà notte prima o poi!-
Vegeta accennò un leggero sorriso, poi:- Ora dimmi la verità...-
Bulma:- Quanto è buono il baccalà!-
Vegeta:- E smettila!! Dimmi cosa cavolo vuoi e poi vattene!-
Bulma:- Voglio te!-
Vegeta:- Eh?-
Bulma:- Voglio il tè!-
Vegeta:- Come?-
Bulma:- Mia madre...-
Vegeta:- Vuoi tua madre?-
Bulma:- Voglio il tè di mia madre!-
Vegeta:- Quindi?-
Bulma:- Anche tu vuoi il tè di mia madre!-
Vegeta:- Non è vero!-
Bulma:- Sì, lo vuoi!-
Vegeta:- No!-
Bulma:- Sì!-
Vegeta:- No!-
Bulma- No!-
Vegeta:- Sì! Cioé!-
Bulma:- Torna a casa...-
Vegeta:-...-
Bulma:-...Lassie.-
Vegeta:- Ma cosa diavolo stai dicendo? E soprattutto perché diavolo ti sto ascoltando?!-
Bulma:- Appunto!-
Vegeta:- Appunto che?-
Bulma:- Ecco... se io fossi stata un'altra cosa tu mi avresti tolto di mezzo perché ti davo fastidio e invece sono io! 
Per questo non mi fai niente perché mi ami!-
Vegeta:- No!-
Bulma:- Sì!-
Vegeta:- No!-
Bulma- No!-
Vegeta:- Sì! Cioé!-
Vegeta:- Senti donna, non so cosa ti sia preso ma oggi sei più scema del solito! Ora sparisci prima che ti ammazzi sul seriooh!!-
Bulma:- Scema a chi rimbambito?!-
Vegeta con un bernoccolo in testa (e vuole essere il più forte della galassia):- Eccoti tornata...- poi serio:
- Ora sparisci sul serio prima che mi arrabbi!- La sua voce si fece un po' triste:
- Io non so cosa mi prende quando sto con te donna, ma ricordati una cosa...- la spinse facendola cadere a terra "ahi" disse la donna.
Vegeta continuò:- Io non provo sentimenti!-


"Io non provo sentimenti!"
Bulma si alzò da terra non incrociando lo sguardo del principe. Dopo un po' si voltò:
- Capito, scusami- si incamminò neanche lei sapeva dove, Yamcha se ne era andato, come tornava a casa?
Ma non le importava, non le importava più di niente, all'improvviso si voltò verso Vegeta:- Come farai a vivere?-
Vegeta la guardò e poi scoppiò a ridere:- Non mi sembra un problema! Chi non darà un po' di pane a un assassino spietato?-
Bulma rimase a fissarlo con gli occhi che si facevano sempre più lucidi pensando:
- Assassino, già. Non è altro che un assassino, un lurido, sporco, dolce, intelligente, bello e assassino.-
Perché? Si domandava perché il suo cervello lo vedesse come l' uomo terribile che era mentre il suo cuore lo vedeva come il principe azzurro che era.
Bulma diede le spalle al Saiyan:- Io non potrei mai amare un assassino.-
Vegeta:- Allora sparisci!-
Bulma:- Certo- disse un po' triste e si incamminò in cerca della città più vicina.
Però dopo un po' si bloccò ancora.
La giovane donna si voltò e, guardando negli occhi il suo amato, disse:- Uccidimi!-
Vegeta rimase perplesso! Non credeva a quello che gli aveva appena chiesto quella splendida ragazza che aveva di fronte.
Vegeta:- Scusa?-
Bulma:- Hai capito bene! Uccidimi! Come più ti aggrada! Su!- Disse impaziente.
Vegeta si innervosì:- Stupida donna! Cosa credi?! Che non sia capace di farlo?!-
Bulma sicura di sé:- Precisamente.-
Vegeta non poteva sentire altro! Come si era permessa?! A quelle parole, arrabbiato come non mai nei suoi confronti, si scagliò su di lei senza pietà!
O perlomeno avrebbe voluto farlo.
Si bloccò a pochi millimetri dal suo volto.
Bulma non si era mossa, era rimasta lì, anche se poco dopo cadde tra le braccia del principe svenuta; per quanto sicura di sé, aveva avuto molta paura!
Vegeta la teneva ancora tra le sue braccia mentre anche lui si domandava "perché?"
Perché non l'aveva uccisa? Perché il suo cervello avrebbe voluto farla fuori mentre il suo cuore ha voluto che il braccio si fermasse! Perché?!
Perché il suo cuore si sarebbe fermato se il braccio l'avesse colpita?
Perché?
Perché??
Perché?!
Perché provava sentimenti per quella donna che gli dormiva tra le braccia?
Sentimenti per quella donna così crudele. Sì, perché per lui lei era davvero crudele! Più di quanto lo fosse stato lui in tutta la vita!
Lei era crudele, perché lo faceva piangere!
Ma non piangere con le lacrime degli occhi, ma con le lacrime del cuore!
Sì, perché lui amava quella donna! Lo sapeva, lui amava ed aveva paura!
Bulma si svegliò:- V... Vegeta. Vegeta!-
Vegeta:- Che c'è?!-
Bulma che arrossì appena si accorse di stare tra le sue braccia:- Che... che è successo?! Ah sì! Ora ricordo!-
Vegeta:- Che ricordi?! Non ricordare!!- Fece per darle un'altra botta in testa per farla dormire ancora!
Bulma lo bloccò:- Ma che fai?!-
Vegeta si voltò dall'altra parte facendo l'indifferente.
Bulma:- Tu mi hai salvato!-
Vegeta:- Io non ti ho ucciso, è diverso! Totalmente diverso!-
Bulma seria:- Ho visto la rabbia nei tuoi occhi, era rabbia vera! Se io fossi stata un'altra mi avresti ucciso, vero?-
Vegeta rimase in silenzio, ma che senso aveva quel silenzio?
- Sì- rispose poco dopo.
Bulma arrossendo e distogliendo i suoi occhi da quegli del Saiyan:- Vegeta, io ti amo.-
Vegeta ebbe un sussulto.
Bulma ribatté:- Io non potrei mai amare un assassino.-
Vegeta capì quello che intendeva la donna: voleva che lui smettesse di uccidere, voleva che lui dimenticasse il suo passato, voleva che lui diventasse un umano!
Vegeta:- Io non sarò mai quello che tu vuoi che sia!-
Bulma arrabbiata:- Ma perché?!-
Vegeta:- Perché no! Non posso!-
Bulma:- Non puoi o non vuoi?!-
Vegeta non seppe rispondere.
Bulma sospirò:- Probabilmente hai ragione. Tu sei il crudele, spietato, principe dei Saiyan. Non puoi provare sentimenti poiché il tuo cuore è più duro del marmo e più freddo del ghiaccio.
Che sciocca io che credevo di potertelo scaldare.-
Si staccò dalle braccia forti del suo amato e questa volta se ne andò via sul serio.
Vegeta rimase immobile a fissarla, una parte di lui voleva seguirla e dirle che la amava! La amava! La amava!
Ma il suo orgoglio non lo voleva ammettere! Allora non era il suo cuore ad essere freddo! Ma il suo orgoglio.
Vegeta si decise per un istante e solo per quell'istante di mandarlo al diavolo, l'orgoglio.
Seguì la ragazza e la riportò a casa.

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Capitolo 4
*** Tu sei la mia donna! Piacere di conoscerti! ***


Nel giardino di casa Brief.
Bulma in braccio al saiyan:- Perché hai cambiato idea?-
Vegeta:- Basta con i perché! Non voglio mai più chiedermi perché!-
Bulma gli sorriSe:- In questo momento tu stai provando sentimenti lo sai? In questo momento io ti ho scaldato il cuore.-
Vegeta la guardò. Quanto aveva ragione! Aveva infinitamente ragione! Lei aveva sempre ragione!
Vegeta fece per poggiare Bulma a terra ma lei lo bloccò:- Aspetta! Non c'è nessuno in casa, lo sai?-
Vegeta non capiva cosa volesse dire la sua amata.
Bulma:- Vedi quella finestra?- Indicò una finestra al secondo piano.
Vegeta:- Sì, è quella della tua camera da letto.-
Bulma sorrise:- Vola fin lassù!-
Bulma intuì che Vegeta aveva capito quando lo vide diventare a poco a poco color peperone.
Si fece sera.
Bulma si svegliò, di fianco a lei c'era ancora Vegeta che dormiva profondamente.
Si alzò dal letto per sedersi davanti allo specchio.
Iniziò a parlare a Vegeta sapendo che stava ancora dormendo:- Amore mio- una lacrima:- dimmi che non mi abbandonerai. Dimmi che ti ho cambiato. 
Dimmi che ti ho realmente scaldato il cuore- scoppiò in lacrime:- ti prego! Dimmelo!- Si coprì il volto con le mani.
Vegeta sentendo i singhiozzi della donna si svegliò, Bulma però non se ne accorse. Si avvicinò piano alla sua amata e l'abbracciò. Bulma sussultò spaventata:
- Ve... Vegeta sei tu! Sei sveglio!-
Vegeta rimanendole abbracciato ma fissando il vuoto:- Io sono un Saiyan, il mio unico scopo di vita è combattere, io non sarò mai umano!-
Bulma lo guardava e non capiva, cosa intedeva? Vuol dire che l'aveva usata? Vuol dire che si era solo divertito e ora se ne andava per sempre?
Glielo chiese:- Che... che intendi? Che vuoi dire?-
Vegeta continuando a fissare il vuoto:- Non lo so. Io... io devo battere Kakaroth!-
Bulma arrabbiata e piangendo:- Batte Goku è più importante della mia felicità per te?!-
Vegeta:- Sì- rispose schiettamente.
Bulma si sentì il cuore spezzato, poi abbassò lo sguardo:- Sì, tu non sarai mai un umano e io mi sono illusa di averti scaldato il cuore.-
Vegeta si staccò da lei:- Me ne vado un'altra volta. Io però non ti abbandonerò.-
Bulma alzandosi e sbattendo la mano sul comò:- No! Non voglio più avere niente a che fare con te, Saiyan!-
Vegeta la guardò per pochi istanti, poi allungò la mano verso il suo volto avvicinandoselo al suo.
Le diede un bacio.
Bulma:- Cosa vuoi da me?-
Vegeta:- Voglio te!-
Bulma gli chiese ancora:- Battere Goku è più importante della mia felicità?-
Questa volta il principe non rispose, avvicinò le sue labbra al suo orecchio e le sussurrò:- Ricorda, tu sei la mia donna!-
Detto questo si avvicinò alla finestra e prese il volo.
Bulma si voltò per guardarlo ancora una volta, chissà quando sarebbe tornato?
"Tu sei la mia donna."
Non sapeva neanche lei se quelle parole le avevano fatto piacere o se le sentiva come delle catene che la inchiodavano con la forza al cuore di Vegeta!
Già, non lo sapeva. Non sapeva se amava quell'uomo o se aveva paura di quell'uomo.
E neanche Vegeta lo sapeva. Non sapeva se amava realmente quella donna o se le serviva per non sentirsi solo; ma in fondo forse è proprio questo l'amore.
E' il trovare una persona che non ti lasci solo. E lui che aveva fatto? Lui l'aveva lasciata sola!
Sola.
Il suo cuore era colpito da forti scosse ogni volta che la pensava sola e abbandonata, ma il suo orgoglio le aveva molto più forti sapendo che Goku era più forte di lui!
Bulma voleva odiarlo! Bulma lo odiava! Eppure non riusciva a staccarsi da lui!
Anche se lui le aveva detto chiaramente che non sarebbe mai stato umano, il suo cuore continuava a sperare, continuava a sperare di poterlo cambiare, e forse, forse in fondo l'aveva già cambiato!

Due settimane dopo.
Bulma tornò a casa dopo essere stata dal medico.
Mrs.Brief:- Allora cara?-
Bulma con uno sguardo che esprimeva sia gioia che tristezza corse ad abbracciare la madre.
Dentro sé cresceva un fiore, un fiore che forse sarebbe riuscito a scaldare il cuore del suo amato Saiyan.
Dentro sé cresceva suo figlio, suo e di Vegeta.
Doveva dirglielo!
Doveva rintracciarlo!
Doveva dirgli quanto lo amava, e il piccolo era ciò che le avrebbe dato la forza di farlo!

Suonò un campanello.
Yamcha aprì la porta:- Bulma!!- Disse entusiasta.
Bulma:- Yamcha, caro, quando la smetterai di illuderti? Con te non ci torno!-
Yamcha:- Snif, cosa vuoi allora?-
Bulma:- Quello che volevo l'altra volta, devi rintracciare il mio Vegeta!-
Yamcha pensò infastidito:- Il mio Vegeta. Ok, per me non c'è proprio più speranza!- Poi si rivolse alla ragazza:- Ok, ok, cerco di rintracciartelo, tu silenzio però!-
Bulma scocciata:- Va bene, va bene sto zitta!-
Yamcha:- Trovato!!-
Bulma:- Così in fretta?!- Chiese incredula.
Yamcha:- Te l'avevo detto che era colpa tua se non riuscivo a trovarlo l'altra volta!-
Bulma:- Ok, scusami! Ora portami da lui!-
Come l'altra volta Yamcha la prese in spalla e la portò dal Saiyan.
Così...
Bulma:- Vegeta!-
Vegeta, distratto dalle urla della donna, distrusse per sbaglio 3 alberi sradicandoli dal terreno.
Vegeta:- Ops.-
Bulma:- Ehm.-
Il principe si voltò verso la donna:- Cosa diavolo ci fai qui?!- Disse arrabbiato.
Bulma lo raggiunse:- Devo assolutamente dirti una cosa! Poi ti prometto che me ne andrò e non ti romperò più le scatole!-
Vegeta continuando ad allenarsi:- Tsz, non mi interessa ciò che hai da dirmi donna! Vattene subito!-
Bulma arrabbiata:- Ascoltami!!-
Rivedere Bulma era stato come un colpo al cuore per Vegeta! In queste 2 settimane era riuscito a togliersela dalla testa, ma eccola che ricompare!
Vegeta:- Che palle!- Pensò.
Ripeto, in queste 2 settimane era riuscito a togliersela dalla testa, ma eccola che ricompare, oltretutto con una notizia scioccante:
- Sono incinta!-
A quelle parole Vegeta si bloccò rimanendo di stucco.
Era incinta... di lui! (O almeno sperava.)
Vegeta la guardò:- E ora che dovrei dirti? Che mi comporterò come un padre e ti aiuterò nei lavori domestici?-
Bulma:- I lavori domestici non li faccio neanche io a dire il vero. Comunque no, tu puoi rimanere benissimo qui ad allenarti se ti va! 
In fondo è questa la tua indole, giusto Saiyan?-
Vegeta non sapeva che dire.
Bulma:- Volevo solo avvertirti di questo, e sopratutto...- sorrise:- ...dirti grazie.-
Lo sguardo di Vegeta si illuminò.
Perché gli diceva grazie? Cosa aveva fatto lui?
Vegeta:- G... grazie? Perché?-
Bulma gli mise l'indice sulle labbra:- Shh. Avevi detto che non ti seresti mai più chiesto perché!- Gli dise dolcemente.
Vegeta arrossì, il suo cuore, il suo cuore lo sentì in fiamme.
Ora capiva, capiva cosa si provava, ora il suo cuore era caldo.
Quella donna, quella che gli stava di fronte, gli aveva scaldato il cuore, aveva sciolto il ghiaccio che non lo faceva palpitare.
Ora lui amava. Ora lui stava amando. Stava amando immensamente.
Vegeta non sapeva cosa dire, guardava i suoi occhi senza saper dire nulla. 
Si avvicinò al suo volto, le diede un bacio e poi le disse:
- Vattene.-
Bulma annuì e, questa volta "armata" di capsule, salì sul suo scooter e partì verso casa.
Anche Bulma aveva capito, il suo Vegeta non l'avrebbe mai abbandonata! Sarebbe tornato da lei!
Sì, sarebbe tornato da lei con il cuore riscaldato da un'emozione fortissima, da un'emozione bellissima; sarebbe tornato da lei con il cuore colmo d'amore.
Bulma:- Yahooo!- Corse ad abbracciare la madre.
Mrs.Brief:- Tesoro! Cosa è successo?!-
Bulma piangendo di gioia:- Mammina cara, ho avverato il tuo desiderio!!-
Mrs.Brief:- Hai vinto un panda alla lotteria??-
Bulma:- No, l'altro desiderio!-
Mrs.Brief quasi piangendo:- Hai conquistato il bel fusto?!-
Bulma annuì felice!
Il padre della ragazza si avvicinò:- Ehi ehi voi due! Cos'è tutta questa felicità?-
Bulma:- Papà! Si è avverato il mio sogno!!-
Mr.Brief:- Hai trovato uno stafilococco nella spazzatura?!-
Bulma:- No! L'altro sogno!-
Mr.Brief:- Hai scaldato il cuore di Vegeta??-
Bulma:- Sì sì!-
Che gioia quel giorno a casa Brief. (E che tristezza a casa di Yamcha.)
Col cuore stracolmo di gioia la giovane donna pensò:- Oh Vegeta! Ringrazio non so quale Dio di averti incontrato quel giorno!
Vegeta, piacere di conoscerti!-

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