Le furie robotiche

di Lord Gyber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tesori sepolti ***
Capitolo 2: *** Come farsi massacrare ***



Capitolo 1
*** Tesori sepolti ***


« Dove saranno mai? » un uomo nascosto nell'ombra stava da tempo tastierando sulla console di un enorme computer, all'interno di un laboratorio sotterraneo, nella vana ricerca di qualcosa « Dove!?! » e ciò incrementava di più la sua rabbia. Ci aveva messo giorni per trovare il laboratorio ipertecnologico e tutta quella fatica stava cominciando a sembrare inutile, spingendolo quasi a rinunciare « BINGO!!! »

O forse no...

Sullo schermo davanti a lui apparvero tre figure rappresentanti tre uomini diversi circondati da una lunga serie di dati che ne descrivevano gli aspetti, i difetti e la forza, ma ciò non parve interessare il sabotatore che pose un dito su un tasto della tastiera « Invio...»

Non si poteva immaginare quale disastro da li a poco sarebbe avvenuto.

 

Canterlot

Era quasi mezzogiorno e in quella frenetica città migliaia di pony altolocati andavano allegramente in giro per compiere le loro faccende. Anche se le loro faccende comprendevano per lo più andare a feste davvero noiose e far finte di essere amici di altri nobili. Ma la nostra attenzione viene attratto al castello dove abitavano la due principesse, dove Celestia e Luna erano alle prese di questioni della massima importanza.

« Cosa ne dici di questo? » chiese la maggiore mostrando la foto di un grazioso abito da cerimonia con ornamenti in oro e moltissimi fronzoli « Troppo stucchevole. » rispose la sorella « E invece questo? » che andava più sul diretto con un vestito nero attillato per mettere in risalto le proprie curve. La principessa del giorno alzò lo sguardo al cielo « Per una principessa non è adatto, abbiamo bisogno di un vestiario molto più sobrio. » « Si forse hai ragione. » ammise un po' sconsolata Luna.

Celestia la guardò sottecchi per un attimo e con un sorriso malizioso le domandò se non avesse scelto quel vestito per fare colpo su un certo ragazzo dai capelli albini e dagli occhi rossi. A quella insinuazione la regina della notte divenne rossa come un pomodoro e si mise a sbraitare « SMETTETELA CON QUESTA STORIA FRA ME E GYBER!!! »

Purtroppo per lei, e fortunatamente per Celestia, nella sala arrivò una guardia reale impedendo alla più giovane delle sorelle di utilizzare un tavolo come corpo contundente. Luna si rese conto di che figura stesse facendo e posò il mobilio, fece un finto colpo di tosse e infine parlò « Che c'è soldato? » lo stallone sembrava agitato ed era un tantino titubante a parlare dell'accaduto « Ecco, credo che sia meglio che andiate di persona a vedere. »

Le due si scambiarono un'occhiata confuse.

Cosa era successo?

 

Era questa la domanda che si erano posti tutti gli abitanti di Canterlot, quando dalla piazza era spuntata dal terreno una capsula cilindrica di colore bianco. L'unica cosa che presentava era uno sportello con su incisa una decalcomania di una “G” nera. Una delle guardie accorse per assicurarsi della salute pubblica si avvicinò lentamente a quella strana...cosa. Nel breve tragitto, di si e no 5 metri, mandò giù litri di saliva per la gola, spaventata da ciò che sarebbe potuto succedere.

Con la punta della sua lancia sfiorò leggermente lo sportello e...non successe niente « Meno male...» si disse tirando un sospiro di sollievo...prima di saltare per aria dalla paura quando questo emise un getto di vapore e si aprì verso l'alto. Ciò che vi era all'interno del cilindro venne leggermente illuminato dal Sole dimostrandosi come un essere davvero enorme.

Dopo un paio di secondi di immobilità i suoi occhi si illuminarono di verde e con grandi passi uscì fuori dal suo “letto” così che tutti ebbero la possibilità di vederlo meglio.

Era un uomo di colore alto circa due metri e mezzo e dal fisico davvero muscoloso ben bilanciato con la sua stazza. In testa aveva solo una cresta nera ed una folta barba hipster. Indossava dei pantaloni neri con enormi scarponi dello stesso colore, una maglietta senza maniche rosse ed un gilè di cuoio, dei guanti sempre di cuoio senza dita ed infine era ornato con varie collane d'oro, un orecchino sul lobo destro e degli spessi occhiali da sole.

Il soldato che precedentemente aveva sfiorato il cilindro era rimasto immobile, terrorizzato, davanti a quella imponente figura che non sembrava essersi accorta della lancia puntata in faccia, fino a quando non decise di parlare « F-f-f-fornitemi la vostra i-i-i-identità s-s-s-signore...»

L'omone abbassò lo sguardo verso l'esserino tremolante. Lo fissò per in secondo e poi afferrò la parte superiore della sua lancia sollevando sia quella sia colui che gli stava attaccato portandoselo all'altezza del suo sguardo « Sparisci microbo. » e, con un movimento della mano, lanciò dietro di se il poveraccio che, con la lancia, finì per schiantarsi e rimanere appeso come una bandiera ad una delle torri del castello.

Il misterioso uomo alzò lo sguardo al cielo e sui suoi occhiali passarono in rassegna una serie di dati « Coordinate tracciate. » l'essere si alzò in volo e molto velocemente arrivò a circa cento metri di altitudine e sempre tenendo lo sguardo davanti a se fece qualcosa di inaspettato « Hipster Gun. » ebbene si, dalla punta della sua cresta sbucò fuori una piccola bocca di cannone che, dopo essersi caricata per qualche secondo, sparò un devastante raggio che creò nel cielo un buco nero rosso, nel quale il bestione entrò senza troppi indugi.

In quel momento, sul luogo dove l'uomo si era risvegliato, arrivarono le due principesse di Equestria che ormai non potevano fare nient'altro che osservare quell'essere sparire nell'etere.

 

 

« Ehm, qualcuno può portarmi giù? » domandò la guardia appesa all'asta della sua lancia nel tentativo di non cadere.

 

 

Baltimora

Uno squadrone di polizia aveva circondato una banca dove, poco prima, era avvenuta la stessa cosa. Nel centro di un salone della struttura era comparsa un'altra capsula e così un altro strano individuo, completamente diverso dal primo esaminato.

Questo era alto solo un metro e cinquanta, se non meno, e vestiva con una camicia bianca leggera e dei pantaloni marroni, entrami quasi coperti da un poncho marrone scuro alla cowboy. Portava degli stivali con gli speroni ed un cappello da pistolero degli stessi colori degli indumenti. Quest'ultimo gli copriva gli occhi, mostrando della faccia solo parte inferiore, coperta da una sottile barbetta ed un sigaro cubano che si fumava con foga. Lo prese in mano e tirò una profonda boccata « Diamo inizio allo spasso! »

« Com'è la situazione? » domandò un poliziotto armato di fucile appostato dietro la sua auto ad un altro vicino a lui « Abbiamo fatto evacuare tutti i civile e gli addetti della banca. Quando uscirà fuori lo prederem...» purtroppo le porte della baca che saltarono in aria coprirono le ultime vocali. Il pistolero ne uscì senza problemi, portando nella mano destra una pistola e in quella sinistra una bottiglia di liquore che si mise a scolare a grandi sorsi, ignorando le forze dell'ordine che gli stavano urlando di arrendersi.

Finito il suo ultimo sorso, si mise a fissare i poliziotti sorridendo « Provate a fermarmi se ci riuscite! » puntò la pistola contro una volante e sparò. Bastò un singolo proiettile e la vettura esplose con terribile potenza senza, fortunatamente, ferire nessuno.

« FUOCO!!! » tutta la squadra cominciò a sparare contro l'omuncolo che, per nulla preoccupato, riuscì con estrema rapidità e velocità a deviare tutti i proiettili usando quelli della sua arma che sembrava averne a disposizione una quantità infinita. Tutti lo guardarono meravigliati e spaventati allo stesso tempo « E' giunto il momento che io vada. »

Sparò un'ultima cartuccia di colore cremisi che, invece di esplodere, creò un buco nero, sempre di colore rosso, che cominciò ad aspirare tutto ciò che era nelle sue vicinanze, come auto o cartacce, le persone invece furono costrette ad attaccarsi ai pali della luce per non venire risucchiati « Adios gringos! » quando l'omino vi si lanciò dentro, esso si chiuse.

 

 

Villa di Gyber

Lelq sbirciò fuori dalla porta valutando di non essere visto da nessuno. I corridoi erano deserti. Gyber e Giuly erano usciti a fare spese e non sarebbero tornati presto, ma era meglio essere previdenti. Sgattaiolò fuori e si diresse verso l'uscita tenendo in mano una mazzetta di soldi « Gyber non si accorgerà mai di questi soldi mancanti, proprio quelli che mi mancano per comprare la nuova console! »

Ovviamente il musicista glieli avrebbe poi restituiti anche se non se lo sarebbe meritato, il suo amico antracia non gli prestava neanche un centesimo, a meno che non accettasse dei tassi di interesse da usuraio, quindi erano questi i mezzucci che erano necessari per racimolare un po' di soldi « Sono troppo intelligente! »

Appena girò l'angolo fu sul punto di rivalutare la sua affermazione quando si ritrovò davanti l'albino che, stranamente non indossava la sua camicia bianca, ma solo i pantaloni e che lo osservava con gli occhi di un essere senza anima. Inutile dire che Lelq per poco non urlò dallo spavento a ritrovarselo faccia a faccia sapendo già quali torture gli avrebbe fatto patire per il suo scherzetto.

« Oh, ciao Gyber...» cominciò a dire, sudando freddo « Stavo giusto riportando questi soldi che ho trovato casualmente per terra nella loro cassaforte che io NON ho scassinato. » il ragazzo però non dimostrava ne caldo ne freddo cosa che smorzò la paura del compositore, bens' facendogli nascere un dubbio « Ehm, Gyber? Non dici niente? Non sbraiti? Non mi minacci con un seghetto arrugginito per via dei soldi? »

L'albino parve solo in quel momento prenderlo in considerazione e gli rispose « Non mi frega niente dei soldi! » « TU NON SEI GYBER!!! » lasciò cadere la mazzetta e fece per prendere la sua Dubstep Gun ma la creatura fu più veloce e lo afferrò per la gola sollevandolo dal pavimento. Così facendo Lelq poté vedere una capsula che aveva infranto il terreno.

 

« Adoro lo shopping! » disse Giuly con in mano una borsetta nuova « Già, soprattutto se pago io! » si lamentò Gyber che portava un migliaio di pacchi che gli erano costati fior fior di quattrini. I due attraversarono il cancello d'oro purissimo che dava sull'immenso viale della villa. Giuly lo guardò storto « Non ti lamentare razza di Scrooge, abbiamo comprato solo l'essenziale. » « DUECENTO TRUCCHI E CREME DI BELLEZZA, SCARPE E VESTITI FIRMATI SAREBBERO L'ESSENZIALE!?! »

L'atmosfera però si fece più tranquilla quando la ragazza fece intravedere l'ombra della sua temibile padella che lo fecero subito zittire. Gyber tirò un sospiro « Spero almeno che Lelq non abbia fatto uno dei suoi soliti guai. »

L'entrata della villa saltò in aria con abbastanza potenza da buttare giù i due guerrieri, facendo spargere di qua e di la vari detriti ed accessori d'alta moda. Quando i due si accorsero dell'accaduto ebbero azioni abbastanza simili « I MIEI VESTITI!!! » « LELQ!!! »

I due, rimesso in piedi, cercarono di entrare nell'abitazione ma una figura gli sbarrò la strada « Occhio Giuly! » Gyber riuscì appena in tempo a spingere via la sua amica prima che un raggio energetico azzurro la colpisse, al costo di venire preso lui e scaraventato al suolo « Gyber! Io ti ammazzo brutto.....Gyber? » la ragazza si zittì quando dalla ormai distrutta entrata uscì fuori la creatura che poco prima aveva attaccato Lelq e che ora si ritrovava svenuto, trasportato sulla spalla del suo aggressore che, capendosi di potersene liberare, lo lanciò fra le braccia della ragazza che gridava il suo nome cercando di farlo rinvenire.

La copia di Gyber si alzò in volo arrivando sulla sommità della villa. In contemporanea, ai suoi lati, si aprirono i due portali dai quali uscirono la copia di Mr. T e quella di Clint Eastwood.

« Shooter presente! » disse il pistolero « Wipe Out è qui e vi farà male! » lo seguì l'uomo di colore « Heir Gyber in piena funzione. I tre androidi sono stati riuniti e sono pronti con la loro missione. » concluse la copia del miliardario.

Intanto quest'ultimo si rialzò faticosamente da terra e vide i tre riuniti sopra il tetto della sua casa e per poco non gli prese un colpo « Merda...»

« E la nostra missione è...» H.Gyber guardò verso la sua copia « Distruggere il nostro creatore. Distruggiamo Gyber! »

 

 

 

Anglo autore:

Ebbene si, non sono sparito per sempre u.u

Perdonatemi se non scrivo da così tanto è che avevo perso la voglia di scrivere.

Ma ora mi sono rimesso in carreggiata e non vi preoccupate, fra poco riprenderò la storia su Drol :D

Comunque, per questa storia mi sono ispirato al film “Super Android 13” di TFS, se volete lo trovate anche in italiano sottotitolato.

Alla prossima, Lord Gyber.

 

P.S: Ti prego Giuly non uccidermi per aver fatto picchiare Lelq D:

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Capitolo 2
*** Come farsi massacrare ***


Le tre macchine puntarono le loro mani contro Gyber e, con perfetta sincronia, spararono tre raggi di energia di colore rosso che si fusero in uno più grande e potente, abbastanza da mettere in agitazione l'antracia che riuscì a salvarsi riuscendo a teletrasportarsi un secondo prima di essere vaporizzato insieme al vialetto della sua villa.

Neanche il tempo di riprendere fiato che dovette parare con il braccio un calcio della sua copia robotica, rimanendo però scoperto su un lato beccandosi un poderoso calcio di Wipe Out nello stomaco che lo fece volare proprio contro Shooter che lo colpì sulla schiena con uno dei suoi proiettili potenziati, causando un'esplosione che lo lasciò faccia a terra sul terreno inerme. Heir Gyber gli si avvicinò e con un calcio nelle costole lo rimise a pancia in su.

« Da tempo aspettavo questo momento. Per quanti anni ci hai rinchiusi in quelle stupide capsule? » « 17 anni, 7 mesi e 9 giorni. » rispose in lontananza l'androide di colore, che si beccò un'occhiataccia dal suo capo « La mia era una domanda retorica! Comunque, abbastanza affinché tu diventassi arrugginito. Non ti ricordavo così debole. » il vero Gyber aprì gli occhi e rispose per le righe, anche se con fatica « E io non mi ricordavo che tu fossi così stronzo! »

H. Gyber sorrise per un momento prima di creare una sfera rossa con cui si augurava di fare a pezzi il suo creatore « Non ti preoccupare sentirai appena un bruciatura...poi l'inferno! » quando fu sul punto sullo scagliargliela contro l'albino sparì di nuovo in una nuvola di polvere, sparendo dalla vista dei tre per qualche secondo, che si guardavano intorno cercando di localizzarlo « Dov'è finito quel bastardo!?! » gridò furente Wipe Out.

Come risposta ottene una ginocchiata nello stomaco che lo fece accasciare a terra da parte di Gyber. Prima che il pistolero potesse spararli addosso questo si teletrasportò di nuovo e lo stese con un pugno sulla guancia ed infine sparì di nuovo. L'ultimo androide rimasto in piedi cercò invano di capire dove si trovasse e ringraziò di non essere stato programmato per la paura, cosa però su cui dovette ricredere quando si ritrovò Gyber con le mani puntate contro il suo petto « Chi è l'arrugginito? » H. Gyber socchiuse gli occhi e disse « Sei furba...» prima che Gyber creasse due sfere nere per poi scaraventarlo via con un raggio del medesimo colore.

Con due ultimi rapidi movimenti afferrò Giuly e Lelq per la vita « Meglio andarsene. » e con un ultimo sforzo si teletrasportò il più lontano possibile, sapendo che presto i tre sarebbero tornati a dargli la caccia.

 

Il musicista rinvenne pochi minuti dopo di essere stato messo in salvo. Gli faceva male la testa e la gola ancora di più, quel coso per poco non gli aveva staccato la testa dal collo « Era ora che ti svegliassi. » la voce di Giuly aiutò a calmarsi e a riportarlo in uno stato di coscienza maggiore. A fatica riuscì a rimettersi in piedi, aiutato anche dalla ragazza, e la prima cosa che vide fu Gyber che scrutava l'orizzonte di attesa di qualcosa...o di qualcuno.

Vide la figura del ragazzo dondolare credendo di essere ancora stordito, ma ebbe una bella sorpresa quando si accorse che quel movimento era dovuto al fatto che erano appoggiato su un pezzo di ghiaccio in mezzo all'oceano mosso dalle onde. Si guardò in giro e vide di trovarsi in una terra completamente occupata dai ghiacci « Ehm, cosa è successo? »

« E' la stessa cosa che mi stavo domando anch'io! Ehi, Gyber! Vuoi dirci che cosa sta succedendo? O vuoi forse che te lo faccia sputare fuori a suon di padellate? » Gyber ebbe in brivido dovuto non al freddo e si voltò verso i suoi due compagni con uno sguardo estremamente serio « Vedete, circa vent'anni fa, prima che incontrassi voi, credevo di essere l'unico essere in grado di difendere l'universo da qualsivoglia minaccia. » Lelq alzò un sopracciglio « Vent'anni fa? Scusa, ma quanti anni hai? »

« Temendo che un giorno non ci sarebbe stato nessuno a difendere gli innocenti decisi che avrei avuto degli eredi. » continuò l'albino, fregandosene della domanda « Costruii dei robot affinché combattessero contro il male. » « Saresti anche un esperto di robotica? E non mi hai ancora detto quanti anni hai!?! » « Purtroppo fu un fiasco, ciò che creai era violento e pieno di difetti, dovetti disattivarli e credetemi se vi dico che non è stato facile. » « Perché ci hai portato nell'Artico? »

A questa ennesima interruzione l'antracia gli si avvicinò e gli gridò in faccia « Ma la vuoi smettere di interrompermi!?! Sto cercando di fare un discorso serio ed anche figo! » venne bloccato sul nascere dal mettergli le mani addosso da Giuly « Allora, vuoi arrivare al punto!?! » « Insomma, ora si vogliono vendicare, speravo di ripararli un giorno ma...» i due si sporsero in avanti per sentire chissà quale orribile verità « Me ne sono dimenticato. » i due cascarono con la faccia sul ghiaccio per poi riprendersi ed urlargli contro « Come si può dimenticare una cosa del genere!?! » « Sei un irresponsabile! E rispondi alle mie domande! »

« Va bene, si, sono abbastanza bravo in robotica, sono molto più vecchio di quanto possa dare a vedere e per finire....non siamo nell'artico. Questa era un'isola che mi volevo comprare, non so perché sia ricoperta di ghiaccio. »

« E adesso che facciamo? » domandò Giuly « Aspettiamo che arrivino, da solo non posso batterli. » Lelq si diede una strofinata ai capelli « E quanto credi che ci metteranno a trovarci? » « Direi...» « 7 minuti e 53 secondi esatti. » al suono di quella voce alzarono lo sguardo al cielo e videro i tre robot sospesi in aria.

H. Gyber prese la parola « Scusaci, saremmo arrivati 33 secondi prima, ma qualcuno si è voluto fermare a prendere da bere. » disse rivolto a Shooter che si stava scolando una bottiglia di alcool « Tu e il tuo problema del bere. » « E' un problema solo quanto rimango senza! » controbatté lui staccandosi dalla bevanda « Inoltre posso smettere quando voglio! Anche adesso!...Nah, facciamo lunedì! » e si rimise a trincare con la solita foga.

Wipe Out si fece un facepalm « Amico, che figura ci fai fare? Lasciamo perdere. Allora capo, possiamo iniziare? » H.Gyber sorrise e si fece da parte « Distruggetelo. »

 

I due sottoposti si lanciarono contro Gyber « Ti farò a pezzi! » gridò l'uomo di colore pronto a colpire il suo creatore, il quale si era messo in posizione di difesa, con un pugno, ma venendo intercettato in primis da Giuly, che parò il poderoso gancio con la sua padella « Scusa amico, ma solo noi possiamo fare del male a Gyber. » fece roteare la sua arma e colpì in faccia il bruto con abbastanza forza da lanciarlo qualche metro più in là « Io mi occupo del gorilla. »

Il bestione riuscì a rimettersi in piedi in tempo per afferrare il braccio della ragazza prima che lo colpisse ancora con la padella « Mi dispiace bellezza. » cercò di colpirla con un pugno ma lei riuscì ad evitarlo alzando il bacino e a liberarsi colpendolo in faccia con i piedi uniti. Fece roteare ancora qualche volta la padella, perché faceva figo, e si lanciò alla carica.

Shooter, che era rimasto tutto il tempo a guardare, capì che forse era meglio fare qualcosa « Che ragazzina impudente. » tirò fuori la sua pistola e sparò un proiettile esplosivo « Non così in fretta! » ma che venne fatto esplodere da un...pentagramma. L'omino abbassò lo sguardo e vide Lelq con in mano la Dubstep Gun ancora fumante « Guai a chi prova a colpire Giuly alle spalle! » e, detto questo, prese la rincorsa e fece un grande salto contro il nemico, aiutato dalla sua fedele arma, sparando un colpo a terra per avere più spinta « Tu sei mio! »

Il cowboy tirò fuori l'altra sua pistola e cominciò a fare fuoco parando i colpi di Lelq, e viceversa.

Gyber si tolse la camicia e gli occhiali « Immagino che a me tocchi il meglio. » disse riferito alla sua copia, che era scesa di quota atterrando a poca distanza da lui « Mi dispiace dover rovinare un così bel faccino. » continuò, stringendo i pugni. H.G sorrise. I due si lanciarono l'uno contro l'altro iniziando a sferrarsi una serie micidiale di colpi.

 

Wipe Out venne scaraventato a terra con estrema violenza, ma rimettendosi subito in piedi dimostrando alla ragazza di essere un osso duro « Devo ammetterlo, sei davvero resistente. » ammise Giuly, con fare non intimidito « Però mi deludi, pensavo fossi più forte. Che c'è? Hai paura di fare male ad una ragazza? » a quella insinuazione si gonfiò una vena artificiale sulla fronte dell'uomo « Non mi frega se sei una ragazza! Io massacro tutti alla stessa maniera! »

Giuly notò che il corpo dell'avversario stava cominciando ad emettere fumo « Ora ti faccio vedere io! » i muscoli di Wipe Out entrarono in tensione e con un movimento talmente rapido riuscì a sganciare un diretto nello stomaco della ragazza, che non aveva avuto il tempo di difendersi. Non accontentatosi l'afferrò per le spalle e le mollò una poderosa craniata che la lanciò contro un ghiacciaio, abbattendone una parte.

Giuly cadde a terra ansimante e con una riga di sangue che gli usciva dal labbro « Merda, non ho valutato questa evenienza...» sentì uno strano rumore e, capendo di cosa si trattasse, rotolò di fianco ed evitò per un soffio di venire schiacciata dagli scarponi dell'androide che gli stava precipitando addosso.

Giuly si rialzò, anche se un po' a fatica, e prese la sua padella « Iniziamo a fare sul serio. » e l'utensile da cucina si trasformò in una falce mentre un paio di ali spuntavano a chi la impugnava.

I colpi di Lelq ormai stavano andando a vuoto, Shooter era estremamente veloce e i colpi di pentagramma non servivano a niente « Cazzo, sta fermo! » urlò sparando a vuoto cercando invano di prenderlo « Certo, come no! » rispose il nanetto evitando un altro colpo sparendo nel nulla.

« Bubusettete! » Shooter comparve sopra di lui e lo centrò con un calcio sulla testa che lo fece precipitare al suolo. Lelq si alzò a fatica massaggiandosi la povera e dolorante testa, non potendo neanche compatirsi che dovette evitare di essere centrato da un altro calcio e fu decisamente fortunato. Intravide sulla suola degli stivali dell'avversario degli speroni appuntiti che agivano come seghe circolari, se l'avesse colpito non se la sarebbe cavata con un po' di contusioni.

Riuscì anche a bloccare un pugno usando la sua pistola come scudo, ma quando lui provò a sferrarne uno l'androide lo evitò muovendosi di lato avendo così la possibilità di colpire Lelq con una gomitata sul naso « Hasta la vista gringo! » creò una sfera rossa nelle mani e lo colpì a bruciapelo creando una gigantesca esplosione.

Gyber sputò sangue a causa della ginocchiata nel torace data dalla sua copia, seguita poi ad un pugno a martello sulla nuca che lo fece sprofondare nel ghiaccio. H.Gyber lo afferrò per i capelli portando la sua faccia vicina alla sua « Rispondi ad una domanda Gyber. » « Quale? » domandò debolmente al robot con lo sguardo sadico « Che sapore ha un cazzotto? » e con un pugno fracassò il teschio di Gyber con una forza tale da lanciarlo contro una montagna di ghiaccio, lasciando nelle mani della macchina solo qualche ciuffo di capelli bianco.

L'antracia provò a rialzarsi ma venne bloccato sul nascere dal piede del robot assassino che appoggiato sul suo petto lo bloccò alla parete di ghiaccio « Mi deludi, speravo che mi facessi divertire di più, ma me lo dovevo immaginare. Tutti quegli anni chiusi nelle capsule sono serviti a potenziarci oltre ogni limite. » « Ahhh » si lamentò l'albino « Chiudi quella cazzo di bocca. »

L'androide lo guardò divertito e gli puntò un dito alla testa « Invoca i tuoi santi se vuoi. » sulla punta di esso si creò una piccola sfera. Il volto di H.G divenne truce « MUORI!!! »

Il terreno si mise a tremare costringendo la creatura meccanica a fermarsi « Che diavolo sta succedendo!?! » « Semplice » disse una voce eterea. Un'immensa colonna di fuoco spaccò l'intero monte di ghiaccio e neve « I santi hanno sentito! » e dalla torre fiammeggiante sbucò fuori un ragazzo che con un destro spedì H.G a farsi scorticare la schiena sul ghiaccio sul quale era stato scaraventato.

Gli altri due eroi erano finiti per ritrovarsi sullo stesso campo di battaglia schiena contro schiena « Come va? » domandò Lelq, con in mano la sua Dubstep Gun, a Giuly, che teneva stretta la sua falce, che gli rispose « Una favola, e tu? »

Gli androidi intanto gli avevano raggiunti. Wipe Out si scrocchiò le dita e domandò al suo compagno « Che dici Shooter, morte veloce e indolore oppure lenta e terribilmente atroce? » il pistolero sorrise e fra le sue mani creò un'immensa sfera di energia rossa « E me lo chiedi anche? » il colosso fece la stessa cosa.

« ADDIO!!! » gridarono all'unisono rilasciando i loro colpi mentre i due guerrieri chiusero gli occhi sperando che tutto finisse subito « Non così in fretta! » i due colpi vennero deviati verso l'alto da spuntoni di ghiaccio spuntati dal terreno, facendogli esplodere senza recare danno a niente ed a nessuno.

« Chi è stato!?! » protestò il pistolero tirando fuori la sua arma e mettendogli un colpo in canna pronto a crivellare di colpi colui che si era intromesso, senza accorgersi di avercelo alle spalle « Sono stato io. » l'individuo misterioso lo colpì con un calcio facendo schiantare il robot contro il suo compagno che lo riafferrò usando una sola mano. Wipe Out osservò il nuovo arrivato « Quel ragazzo è...» i suoi occhiali si illuminarono di verde segno che stava sfogliando tutto il suo database in cerca di risposte.

Ma ciò non fu necessario poiché ci pensò Giuly a svelare l'arcano « METEOR!!! »

 

« Tranquillo Lucas ce la faccio da solo. » disse sarcastico Gyber rialzandosi, mentre il suo fumo nero gli rimarginava le ferite « Non c'è di che. » rispose sarcastico il fiammifero.

Gyber, ora guarito, lo affiancò e mosse il collo creando qualche scricchiolio « Si può sapere cosa avete fatto tu e Meteor alla mia isola? » « Ecco, l'avevamo scelta per sfidarci ma ci siamo andati un po' pesanti. » « L'avevo notato. » disse incrociando le braccia in segno di sdegno.

Lucas cambiò discorso « Quindi state combattendo tre androidi in mezzo ai ghiacci? » ci rifletté su un attimo « Perché ciò mi ricorda la trama di un film di Dragon Ball? » « Beh, diciamo che gli ho creati dopo aver visto quel film. » rivelò l'albino che si beccò un sguardo di compatimento « Sei un pirla. Ma ora non ti preoccupare, Lucas è qui...»

Sentirono un fragoroso urlo e poco dopo il ghiaccio esplose mostrando un adiratissimo H. Gyber pronti a farli a pezzi, ma ciò non impressionò il guerriero di fuco, che anzi sembrava ancora di più carico «...e quei bastardelli sono belli che andati. »

 

 

Angolo autore:

Che dire? Sono esausto.

Ringrazio Meteor per avermi lasciato usare il suo personaggio.

Alla prossima, Lord Gyber.

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