Take her, keep her and make her yours

di martiland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26-27 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 28-29 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 30-31 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 32-33 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


~~Ciao a tutti!! Questa è la prima storia che pubblico quindi chiedo scusa per eventuali errori. Questa è una storia che ho tradotto, ha moltissimi capitoli, che pian piano tradurrò e pubblicherò. Spero di essere abbastanza puntuale con la pubblicazione, lavoro permettendo!!! Accetto molto volentieri le critiche, anzi più ne fate meglio è!!! scherzo, vabbè tornando a noi, spero che la storia vi piaccia, buona lettura!!!

Capitolo 1

Oliver era stato scortato nell'ufficio del capitano, e sapeva che c'era qualcosa che non andava, anche perchè il capitano non ha mai voluto vedere nè lui nè chiunque altro della sua famiglia . Rimase seduto li cercando di capire cosa aveva o non aveva fatto per farlo chiamare li . Lui  era la persona che meno apprezzava al mondo. Si guardò attorno nell'ufficio, e c'erano foto del capitano con la  sua famiglia e i  suoi uomini. C'erano alcuni trofei dei suoi giorni di gloria al liceo e tonnellate di disegni che le sue figlie avevano fatto durante gli anni. Il capitano sarà  uomo severo, ma è pur sempre un padre, affettuoso e devoto.

Quando la porta si aprì Oliver saltò  sulla sedia. Una volta ricomposto si alzò per stringere la mano del capitano. Per non insultare l'uomo Oliver ridusse  la sua presa, perchè era molto forte. " Per favore Queen  siediti". Il capitano andò  dietro la sua scrivania e si accomodò . "Immagino che tu ti stia chiedendo  per quale motivo ti abbia chiesto di venire qui?" Oliver annuì, era troppo nervoso per parlare.
"Mettiamo in chiaro le cose, tu non mi piaci ragazzo, non mi piaci affatto"."Dopo aver frequentato Laurel, e aver spezzato il cuore di Sara, io avrei voluto ucciderti, purtroppo tuo padre è ben rispettato, e quindi la cosa mi è stata negata". Oliver deglutì, allora era un ragazzo giovane e stupido, lui non amava Laurel, e lei gli faceva pressioni sul matrimonio. Sara invece era una ragazza ribelle e piena di vita.
"Ma rispetto il modo in cui tu tieni al sicuro le cose che ti appartengono e le persone che ami con qualsiasi mezzo. Ed è per questo che ho proposto ha tuo padre un affare, ma lui ha rifiutato." Oliver si sta chiedendo per quale motivo suo padre abbia rifiutato l'offerta, ma soprattutto se lui era li per essere ucciso.
Il capitano offrì un drink ad Oliver, ne aveva davvero bisogno, " Ti sto proponendo un affare, sarei dovuto venir da te fin da subito". Oliver prese un altro sorso del drink." Io rispetto tuo padre, ma lui è uno stronzo".Il capitano mandò giù tutto in una volta il drink " scusa avevo bisogno di coraggio per dirti quello che sto dire..... Io ti sto offrendo la mano della più giovane delle mie figlie".
Oliver era sotto shock, nessuno si era mai avvicinato alla figlia più piccola del capitano Lance, era stata nascosta nelle scuole private più prestigiose, giravano voci sul fatto che era una ragazza brutta ma piena di talento ed era per questo che i suoi genitori la tenevano nascosta. Oliver aveva bisogno di un altro drink, se rifiutava l'offerta del capitano significava andare incontro a morte certa, ma accettare come moglie una ragazza brutta gli avrebbe fatto desiderare la morte. Non c'era nessuna vittoria!!Poteva comunque  tradirla, molti uomini sposati andavano a puttane, ma non sapeva se poteva farlo sapendo che lei era a casa. Lui ha sempre tradito le ragazze con cui stava, ma era ben diverso dal tradire la propria moglie.
"Tu sposerai Felicity e io pian piano cederò tutte le mie aziende, i miei averi, le mie ricchezze e i mie subalterni a te". Oliver deglutì, questo era un grosso affare, che ha reso la ragazza brutta non più così brutta.
"Qual è il trucco?" Oliver non era convinto. Quentin Lance  rise di Oliver.
"Il problema è che lei è nei guai, lei è un'attivista, è un hacker ha fin di bene!. Il capitano elogiò la figlia con orgoglio e divertimento."Lei ha dei nemici, e io ho dei nemici che vogliono usare il suo....Io ho bisogno che tu la tenga al sicuro". Il capitano si alzò in piedi andando alla finestra .
"Non dovrei dirlo, ma Felicity è la mia figlia prediletta, lei è preziosa per me, e vi darò qualsiasi cosa purchè tu la sposi e la tenga al sicuro." Disse queste ultime parola con velo di tristezza negli occhi. Oliver sa che lui lo odia e per buonissime ragioni.
"Perchè io? Tu mi odi, e non siamo di certo compagni di pesca ? Il capitano rise di Oliver.
"Perchè ti odio, e lo sanno tutti, così penseranno che questo è vero amore! Gli uomini muoiono e uccidono tutti i giorni per amore."Oliver annuì." E poi tu sei spietato, ti ho visto uccidere per la Bratva, ti ho visto mutilare una persona per avere insultato tua madre o tua sorella, io voglio questo per felicity." Oliver si fermò  a pensare, in alcun modo lui lo farà, lui non può uccidere per una ragazza che non conosce, in alcun modo  starà con la figlia del capitano, sa come sono viziate le sue figlie e sicuramente lo sarò anche lei. Nel momento in cui stava  per parlare, venne interrotto dal bussare della porta.
"Avanti". La porta si aprì lentamente e la vide, una giovane ragazza, non una minorenne, ma abbastanza giovane che entrò dalla porta. Io ho  28 anni, questa ragazza non ne avrà più di 21. Lei entrò timidamente nella stanza, Oliver chiese rapidamente a Lance se fosse la cameriera o qualcosa del genere. Lo sguardo di orgoglio sul volto di Lance gli disse che questa è l'altra figlia, quella tenuta nascosta. Oliver si girò verso di lei, fissandola con incanto.
"Volevi vedermi papà?" Lui sorrise e l'invitò a entrare, e si riaccomodò alla scrivania. Oliver si alzò in piedi,  sua mamma gli ha insegnato che ci si alza in piedi quando entra una donna.
Felicty indossava una gonna grigia con una camicia rosa, aveva  le labbra più fucsia che abbia mai visto e una penna rossa bloccata nella sua bocca, mentre si avvicinava  una parte di lui voleva  baciare quelle labbra,dovevano essere molto succose.. Oliver deglutì. Lui non sapeva di avere un debole per  il look da bibliotecaria nerd fino quel momento. I suoi capelli ricci e biondi erano  fermi in una semplice coda di cavallo bassa.  Non gli sono mai piaciute le bionde. Lance si schiarì notando  che Oliver si era  imbambolato a fissare Felicity.
"Felicity tesoro!" Lei alzò gli occhi verso Oliver. Lui si girò verso di lei e le sorrise:" Felicity Lance, ciao io sono Oliver Queen, il tuo fidanzato". La penna che aveva in bocca fino a quel momento cadde per terra. Lei  basita si girò verso il  padre.
" No, tu non sei il mio fidanzato". Nel momento in cui lo disse non lo guardò neanche negli occhi, era  troppo impegnata a fulminare suo padre.
Lance " Felicity tu sei la sua fidanzata"."Divertente, nessuno me lo ha chiesto!"Si girò verso Oliver, "Mi dispiace Mr Queen..." "No, no Mr Queen è mio padre, io sono Oliver" Lei lo guardò esasperata. " io non ti voglio sposare Oliver, io non lo sposerò" disse queste ultime parole guardando suo padre.
" Felicity è già stato deciso, non rendere le cose più difficili", lei scosse le spalle e guardò entrambi gli uomini" Mi rendo conto che devi scegliere un marito per me, dato che abbiamo questo strano stile di vita, ma lui?Davvero? Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?" Si girò verso di Oliver e disse subito " senza offesa", lui annuì. Lei lo aveva appena insultato e dovrebbe essere lui quello sconvolto qui.
"Felicity, Oliver è molto ben voluto tra i nostri gruppi. Lui provvederà a te e ti terrà al sicuro". Lei scosse  le mani in aria e camminò calpestando il pavimento verso suo padre.

"Tenermi  al sicuro? Dovrò  fare sesso con lui, fare il mio dovere  'coniugale', e io sono pronta a scommettere che "SICURO" e lui non si conoscano  bene". Si girò verso di lui "ancora senza offesa". Oliver fa cenno un'altra volta col capo. Questa  ragazza continua ha  insultarlo e lui stava lì senza dire niente.

"Basta!" Soffiò Lance.
"Tu sposerai Oliver, o io ti taglierò i soldi per la tecnologia". Felicity fece un passo indietro sussultando." Mi toglieresti i miei bambini?" Lui annuì. Nel frattempo Oliver decise di intervenire, " Io non ho mai accettato di sposarla.....non avevamo raggiunto un accordo".Lei si girò verso di lui fulminando con lo sguardo, si avvicinò e lo colpì al petto " Io non ti sposerò... oh...wow...è duro, veramente duro....." fece un passo indietro e andò verso suo padre, " Non lo farò......sono disposta a lasciarti  i miei bambini se pensi che mi terrà al sicuro ma......" iniziò a tempestare fuori dall'ufficio dicendo " non lo sposerò!!non accadrà mai!!!!!"Uscì dall'ufficio sbattendo la porta.
Oliver fissò la porta chiusa." Lo farò". Lance " che cosa?"
"La sposerò, accetto la tua proposta!", sorrise all'uomo. Non è sicuro del perchè abbia accettato l'accordo, ma qualcosa dentro di lui voleva  proteggere la piccola diavoletta bionda, ma anche mettere le mani sul patrimonio del capitano.
"Queen, non puoi battere mia figlia!! Se ti permetterò di sposarla tu dovrai: trattarla bene, so che tu non la ami come io amo mia moglie, ma lei è una brava ragazza, io voglio che lei sia felice, se lei vorrà  avere dei bambini tu glieli darai. Ho bisogno che lei sia al sicuro, che sia protetta e possibilmente amata, ma so che questo non sarà fattabile."
" Lo farò, e io prenderò tutto le tue cose che hanno a che fare con la Bratva?" Lance annuì.
Oliver perplesso chiese " perchè non le lasci sposare qualcuno che le piaccia?"
Lance ridacchiò," I suoi ultimi due fidanzati, Barry Allen, è un genio, ma è  un ragazzo così debole e patetico. Poi c'è stato  Ray Palmer, alto e virile, ma completamente inetto a tutto ciò che era tecnologia. La mia bambina merita un uomo che sappia prendersi cura di lei, e soprattutto che sappia vivere questa vita. Non avrebbero potuto farlo....... a Felicity piacciono i pappamolle!!Lui e Oliver si misero a ridere.
"C'è ancora una cosa, la sua guardia del corpo personale rimane attiva. La pagherò io, ma dove vai lei va anche lui. MI fido di lui, e sinceramente non so quanto posso fidarmi di te." Oliver scosse la testa. " Ho capito, dovrò guadagnarmi la vostra fiducia." Lance chiamò qualcuno e la porta si aprì, un uomo enorme entrò  nella stanza.
" Oliver Queen questo è Jhon Diggle, la guardia del corpo di Felicity." Oliver deglutì. Quest'uomo era  tutto muscoli e le sue braccia avevano  le dimensioni dei cannoni. "Sig Diggle questo è Oliver Queen, e sarà il futuro marito di Felciity." Jhon guardò entrambi incredulo. Appena annuì Lance lo congedò. "Allora è  ufficiale..." prima di poter confermare, Felicity entrò nuovamente dalla porta quasi buttandola giù.
"Voi seriamente mi state dando via ad un uomo che si è scopato non una ma entrambe le mie sorelle?" Lance la  guardò immobile, lei si girò verso Oliver "Te le sei scopate tutte e due giusto?» Lui annuì lentamente. Non riusciva a credere che stava accadendo.
"Hai un fratello?" Lui annuì ancora una volta. "Sai parlare?"  "Ho un fratello, Tommy e una sorella Thea." lei considerò questo per un momento. "Io non sono Sara, io non vado con le ragazze... almeno non penso di..... Voglio dire, potrei incontrare una bella ragazza domani e decidere di averla, ma finora mi piacciono i ragazzi...... comuque stavo dicendo....... ah e Tommy?
Oliver sentì qualcosa di simile alla gelosia leccare nella suo ventre. Non gli piaceca dove questo argomento stava andando . Lance intervenne,"Felicity, Tommy non è un'opzione per il matrimonio. È un secondogenito e non fa parte della  Bratva, almeno non ancora. " Lei si toccò le labbra con un dito. Lui voleva prendere quel dito e succhiarglielo--... Da dove arrivava questa cosa?
 "Stavo pensando visto che lui si è scopato le mie sorelle, perchè non posso avere suo fratello, prima del matrimonio, naturalmente!".Continuò a guardare avanti e indietro entrambi gli uomini. Oliver ne aveva avuto abbastanza, lei sembrò molto orgogliosa e fiera di se stessa.
Oliver praticamente ruggì " Mia moglie non scoperà con nessun altro che non sia io, chiaro".
"Ho detto prima di diventare tua moglie......o forse la tua  fidanzata." Lei lo guardò in cagnesco.
"No, tu sei mia d'ora in avanti!!!"nè mio fratello, nè  alcun altro uomo starà fra queste gambe". Disse afferrandole i fianchi e tirandola a sè. Lei ansimò e tentò di schiaffeggiarlo, ma lui le bloccò la mano." Inoltre, tu non mi colpirai, perchè io non voglio colpirti, capito!""Lei sorrise dolcemente e lui pensò di aver vinto. Lei lo guardò  negli occhi e poi alzò il piede e sbatte il tallone nel suo piede, Ed uscì.

Due ore più tardi Oliver uscì dalla porta anteriore della casa, la sua guardia del corpo e migliore amico era appoggiato  contro la sua Ashton Martin. "Be, che cosa hai fatto stavolta?".Chiese Slade Wilson . Oliver si sedette   nel sedile del conducente e mise gli occhiali da sole, Slade si mise  sul sedile del passeggero. Oliver avviò la macchina e si rivolse a Slade, "io sto per sposarmi !" Sorrise allontanandosi dalla casa.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


~~Capitolo 2

Dopo la sfuriata Felicity andò  a cercare sua madre. Sicuramente Dinah Lance potrebbe convincere suo padre a farle sposare qualcun altro. Chiunque altro, ma non Oliver Queen. Andò in giardino, Dinah era estremamente orgogliosa dei suoi lussureggianti giardini, ma lei non si trovava li. Andò in cucina, chiedendo al cuoco se aveva visto sua madre, ma la risposta fu negativa.  Sbuffò e salì le scale fino al terzo piano, piano  che i suoi genitori occupavano.

Una volta raggiunta la cima delle scale andò avanti indietro per il corridoio, la stanza dei suoi genitori era vuota, le cameriere non avevano ancora fatto le pulizie  . Su tutto il piano c'erano diverse stanze , c'era una palestra, la sala tv, l'ufficio di  sua madre, una sala giochi per uomini, e un paio di camera da letto. Felicity si diresse nell'ufficio di sua madre, ripetendo mentalmente " ti prego, ti prego, TI PREGO, mamma stai dalla mia parte". Bussò alla porta e subito arrivò la risposta "Avanti".
Sentì la voce di sua madre molto allegra, non poteva fare a meno di sorriderle, sua madre era il centro della loro famiglia, intelligente, bella e amorevole. Dinah era seduta sul divano intenta a leggere dei documenti. Dinah le sorrise " Tesoro, che piacere averti qui, a cosa devo la tua visita", Dinah mise subito da parte i documenti, le sue bambine venivano prima di tutto, beh prima  si, ma non di suo padre. Felicity attraversò la stanza e si gettò sul divano appoggiando la testa sulle gambe della madre, aveva bisogno di coccole.

" Tesoro, che cosa succede?"
Felicity sospirò: "Papà mi ha scelto un marito." Dinah sorrise a sua figlia, mentre con le dita le pettinò i capelli." E' magnifico!, è giovane?, è bello?" Felcity capì che suo padre non aveva informato la madre dei suoi piani, non era sicura se fosse un bene o un male.
"Chi ha scelto, tesoro? Sono sicuro che non può essere così male."Felicity si alzò dal suo comodo posto  e la guardò con tale tristezza . Dinah era preoccupata quanto male poteva essere?.
''Oliver Queen!!...... Lui si è scopato tutte e due le mie sorelle!! Puoi immaginare mamma? Perchè io non  posso!" Dinah rimase a bocca aperta. Sicuramente, c'era  stato un errore. "Sei sicura che  tuo padre non stesse scherzando? Che non ti stesse prendendo in giro?"
"Oliver era qui, non credo che siano diventati amici di bevute!" mormorò Felicity. Dinah si alzò e iniziò a camminare per la stanza, tale madre/tale figlia.
"Parlerai a papà, per favore?" Dinah stava per risponderle quando Quentin entrò nella stanza. Dalle facce che avevano Felicity e Dinah, sapeva che stavano parlando del matrimonio. Nel momento in cui Dinah iniziò  a parlare, Quentin alzò le mani in segno di fermarsi. Si avvicinò a lei, le mise le mani sulle spalle e gli baciò la guancia, poi si rivolse a Felicity "non avresti dovuto trascinare tua madre in questa situazione, ormai è stato deciso, l'accordo è stato firmato, tu sposerai Oliver Queen!!"
Felicity seduta sul divano stordita, aveva gli occhi colmi di lacrime che  minacciavano di scendere come un fiume in piena. Fece un respiro profondo, raddrizzò le spalle e se ne andò.
Sia Dinah che Quentin guardarono Felicity con un senso di stupore e rammarico, avrebbero di gran lunga sperato che Felicity si sposasse per amore, ma le sue recenti azioni avevano dimostrato che non potevano farlo se volevano tenerla al sicuro. Quentin si girò verso la moglie e l'abbracciò, "Ho fatto del mio meglio, Queen la terrà al sicuro. "
"Sicura  ma infelice non dice molto, amore mio." Lui annuì. "Potrei sbagliarmi, ma le scintille che ho visto volare......Penso che potrebbe trasformarsi in un matrimonio d' amore."
"Sia come sia, ha dormito con entrambe le sue sorelle. Ha tradito ogni ragazza che ha avuto e lui non sembra di buon cuore, ha bisogno di gentilezza Quentin. E' per questo che ho stabilito delle regole!!" Lui la baciò, "e chi può resistere al calore di Felicity?" Entrambi sorrisero, era straordinaria. Dinah sperò solo che Oliver veda il modo in cui è fatta Felicity.
Felicity si precipitò giù per la rampa di scale che separano il piano dei suoi genitori da quello suo e delle sue sorelle. Vide Sara seduta nella zona comune dove stava leggendo una rivista e si accorse che Felicity stava  piangendo, le fa cenno di sedersi accanto a lei. "Cosa c'è che non va, sorellina? Felicity quasi sorrise. Si raggomitolò sul divano, con le ginocchia tirate fino al petto, con le lacrime  pronte a cadere, " Papà ha organizzato il mio matrimonio!"
Sara sbuffò in modo schifato, tutte e tre le ragazze hanno sempre saputo che c'era una possibilità che loro padre facesse una cosa del genere, ma hanno sempre sperato di poter scegliere con chi sposarsi. " Prima di Laurel?, ci sarà da ridere quando lo scoprirà," disse ridendo Sara. Felicity questa volta non riuscì a  fermare le lacrime "Oh tesoro non piangere" disse abbracciandola. " Chi è il fortunato? E' sexy?..... Per favore non dirmi  che è Carter!!" Felicity rabbrividì e scosse la testa. " E' peggio" disse tra i singhiozzi.
" Non credo possa andare peggio di così, a meno che lui non sia vecchio? Papà non lo farebbe mai..." Sara si avvicinò a  Felicity, mettendogli una mano sulle ginocchia, "Chi è?"
Felicity seppellì  la testa tra le sue braccia e disse " E' Oliver Queen". Sara rimase a bocca aperta per alcuni secondi.... "PAPA' TI PERMETTE DI SPOSARE OLIVER? PERCHE'?" Laurel era in piedi di fronte a loro, con le mani sui fianchi, e la rabbia che traboccava  in lei. " OLIVER E' MIO ! E' SEMPRE STATO MIO". Laurel piangendo corse verso le scale per andare dai genitori e  urlando disse   " TU PUTTANELLA NON PUOI LASCIARMI NIENTE?".
 " Pensi che papà cederà? Felicity chiese speranzosa verso la sorella.
Sara lentamente scosse la testa e disse "Devi farlo!"- " Perchè?" chiese Feicity.
"Abbiamo bisogno dei Quenn dalla nostra parte nel caso dovesse  scoppiare una guerra tra le famiglie! E tu ti sei fatta dei nemici con quel cyber hackeraggio che hai fatto!! Hai buttato tanta benzina sul fuoco nell'organizzazione!" Felicity lo sapeva , ma non da dover arrivare a sposare qualcuno." Felicity, papà ha bisogno di lui per tenersi al sicuro...ha bisogno di sapere che tu sei al sicuro per potersi concentrare su come mantenere se stesso al sicuro!"
"Perché lui? Non c'era nessun altro?..... Ha un fratello... perché non lui?". "Tommy è bello e divertente, ma lui non fa parte della Bratva. Oliver è protettivo... lui farà quello di cui papà a bisogno." Felicity guardò Sara e annuì,  tutte queste cose erano  vere.
"Ma Oliver......" Parlò in modo bambinesco.." lui... c'è...insomma... per te... uffa...... mi dispiace Sara." Sara rise, " va tutto bene, io non ho mai amato Oliver! Volevo averla vinta su Laurel per una volta, e in più lui una volta  aveva chiesto di me quando aveva chiamato, e Laurel gli disse che io avevo il ragazzo!" Felicity rimase a bocca aperta, sapeva che Laurel era innamorata di Oliver da anni, ma non che fosse caduta così in basso. " Perchè!"
" Voleva diventare la signora Queen, un grande affare per la città e per l'organizzazione". Sara affermò, e questo era  un fatto ben noto.

"Non sarà affatto male. Lui è un ottimo amante!" Sara scherzò, Felicity afferrò un cuscino da mettere sopra la sua testa., " Amante, quella parola è raccapricciante."
" Forse, ma Oliver è bravo a farlo, sarai soddisfatta..." Felicity guardò la sorella, "prima di tutto, il fatto che puoi dirmi che tipo di amante sarà mio marito fa schifo, in secondo luogo io sarò soddisfatta come lo è metà Starling city, e  terzo ewwwww stop!" Sara guardò con simpatia la sorella, " mi dispiace Fel, ma lui è veramente bello e  non solo a letto, voglio dire lui è un bravo ragazzo, non ti picchierà, non ti venderà e non ti violenterà in questa vita!" Entrambe rimasero in silenzio perchè sapevano quanto vere fossero le sue parole. Felicity si asciugò gli occhi,  abbracciò  Sara e andò in camera sua ed entrando si chiese per quanto tempo questa sarà ancora la sua stanza, la sua casa..... si buttò sul letto e pianse.
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Oliver e Slade arrivarono  a casa Queen, entrarono dalla porta sul retro della cucina dove c'era Raisa che stava facendo lo stufato. Lo stomaco di Oliver brontolò e lei gli sorrise, lui contraccambiò dandole un bacio sulla guancia. Si fecero  strada fino alla stanza di Oliver e dopo che chiusero la porta Slade si rivolse ad Oliver " Una moglie?, tu e Laurel alla fine vi sposerete?" Il sorriso di Oliver lasciò il suo viso per la prima volta  da quando uscì dalla casa di Lance.
" No". Slade non capì perchè Oliver era  così sconvolto ne perchè rispose così duramente.
"Oohh....... Sara! Bello!!! Slade tirò una pacca ad Oliver ma lui si allontanò, " Cazzo cè?" Oliver si buttò sul letto e mise le braccia dietro la testa, " E' quella giovane!" disse a Slade, e quest'ultimo disse" La racchia di Starling city? Devi davvero averla combinata grossa  per farti punire in questo modo!!!" Slade si mise sulla sedia di fronte al letto di Oliver. " Io non sono stato punito, ho accettato il matrimonio!" Slade rimase a bocca aperta, " Perchè?" Oliver sorrise, " Lei è bellissima, è sexy ed è calda come l'inferno, con un corpo che è costruito per commettere  peccato". Slade rise a squarciagola. " Me l'ha avevi quasi fatta, pensavo fossi serio!" disse Slade continuando a ridere. " Ma io sono serio, lei è bellissima e c'è qualcosa in lei...... LA VOGLIO" Slade lo fissò stupito dicendo poi" Non devi sposarla per averla, le sorelle sono la prove di questo!" Oliver lo  guardò e si zitti, Slade non vedeva l'ora di incontrarla, qualsiasi ragazza che potesse fare questo effetto ad Oliver doveva essere qualcosa unico.
Qualcuno bussò alla porta, era Raisa con il suo stufato e con il suo pane fatto in casa. Oliver si diresse al suo mini-frigo e prese due birre, mangiarono e prima che Slade uscisse dalla stanza decisero che si sarebbe incontrati più tardi. Ancora nella sua stanza Oliver pensò a tutta la situazione, ma fu distolto dai suoi pensieri dalla chiamata dall'interfono della casa dove lo informarono che era atteso nell'ufficio di suo padre. "Fantastico, proprio quello che mi serviva!!! Oliver si diresse verso l'ufficio del padre, bussò alla porta e Robert gli disse di entrare. Nel momento in cui entrò Oliver non poteva fare a meno di confrontare il modo in cui Lance  guardò Felicity, al modo in cui il padre lo guardò entrare in ufficio. Suo padre lo guardò  con disprezzo, l'unica cosa di cui Robert era orgoglioso era  quando Oliver torturava  o uccideva qualcuno. Amore Paterno.
"Ho appena saputo che oggi eri a casa di Quentin Lance, Perchè?"Oliver si sedette. " Mi ha fatto un 'offerta che non potevo rifiutare...." Robert non era contento." Sono serio Oliver!!" non voglio che tu ti metta con sua figlia illegittima, tu meriti un erede......... legittima!!" Oliver era disorientato, "Che cosa intendi?". "Anni fa Dinah lasciò  Quentin, lui senza di lei era perso, così abbiamo deciso di farlo distrarre e lo abbiamo portato a Las Vegas. Li Quentin incontrò una donna, e l'unica cosa che sappiamo è che rimase  incinta e che il padre fosse Quentin. La donna ebbe una bimba, e abbandonò sia lei che Quentin lasciandoli soli. Dinah saputo l'accaduto ritornò dal marito insieme alle figlie, innamorandosi della piccola bimba, Felicity." Oliver pensò a tutto quello che suo padre gli disse, giungendo ad una conclusione.....
" Non mi interessa, io la sposo lo stesso," Robert si alzò di scatto dalla poltrona e con voce grossa disse " Ti proibisco di farlo!!!! se lo farai verrai cacciato......dalla casa e dalla famiglia!!"
Oliver si alzò in piedi e uscì dalla stanza. Sa che non avrà bisogno di suo padre o di qualsiasi cosa abbia a che fare con lui. L'unica cosa di cui si pentirà sarà di lasciare Tommy e Thea con quell'uomo. Oliver si diresse verso la porta d'ingresso, quando sua madre lo chiamò,"Oliver?". Sa che sua madre  era spietata, ma lui aveva  un debole per lei........"Si?", lei lo abbracciò, e per una volta lui ricambiò l'abbraccio," parlerò con Robert, si tratta di un buon matrimonio, sono orgogliosa di te e che vedi questo matrimonio  come un'alleanza che può servire alla famiglia. Vorrei soltanto che fosse Laurel, e non la figlia più giovane." Oliver sa che a sua madre era  sempre piaciuta Laurel, loro si assomigliano molto. Moira Dearden voleva Robert Queen e non si è fermata fino quando non l'ha "conquistato"." Sono contento che non si stratti di Laurel", gli disse Oliver uscendo di casa. "Oliver!", lo chiamò un'altra volta Robert, "Non sposare quella ragazza". Oliver lo ignorò e andò da Slade. Oliver non riuscì a non pensare al fatto che Quentin e  Dinah abbiano amato una bambina che non fosse di Dinah, i  suoi genitori non avrebbero potuto farlo, o si?. Questo cambia il modo in cui vede Felicity? Ci pensò su ma, NO, lei rimane una bellissima rottura di palle!! Sorrise al  solo pensiero di lei. Il lato positivo era  che lei non è una Lance completa  e quindi potrebbe non essere una pazza. Oliver si diresse al solito bar dove lui e Slade rimorchiavano le ragazze, ragazze che erano sempre ben  disposte a fare qualsiasi cosa loro volessero .
Mentre scese dall'auto il suo telefono iniziò a suonare, guardò verso il display.........era Lance.
"Pronto"
"Oliver, ho sentito che tuo padre lo sa, la nostra offerta è ancora valida?" Lance sembrò curioso e un po' preoccupato....
" Perchè non mi hai detto che lei era una figlia illegittima" ?" Oliver ascoltò il respiro scioccato di Lance....  "Il fatto che tu lo sappia ti fa fatto cambiare idea?""

"Forse, non lo so, non ci ho pensato. Il Pakhan potrebbe non approvare il fatto che condividiate la ricchezza con il marito di una illegittima"!! Avere una illegittima è una cosa, sposarne una è un'altra!" Lance rispose  subito" Ci vediamo domani in centro città, c'è qualcosa di cui dobbiamo discutere, qualcosa di molto più importante della madre naturale di Felicity." Oliver era curioso, ma voleva  anche entrare nel bar, quindi acconsentì subito.
Aveva bisogno di ubriacarsi e di scopare...... e non in questo ordine.


P.S  il pakham è una specie di "padrino" della mafia russa.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


~~Capitolo 3
La testa di Oliver lo stava uccidendo, non avrebbe dovuto bere così tanto la sera prima, è stata una serata "hot" ricca di bellissimi momenti, ma la testa oggi lo stava proprio uccidendo e doveva incontrare Lance. Dopo  una lunga doccia e due aspirine, Oliver si diresse nel ristorante dove avevano concordato di incontrarsi. Entrò e prese un tavolo, dopo cinque minuti arrivò Lance accompagnato dal suo secondo in comando, Frank Bertinelli che si accoodò a qualche tavola di distanza da loro. Una volta Frank lavorava con Robert, ma dopo una discussione andò via, e adesso per richiesta del pakham lavora con Lance.
" Notte movimentata?" chiese Lance sorridendo.

"mmm.....si.....diciamo movimentata!" rispose Oliver con un sorriso da ebete sul viso ripensando alla nottata. Comunque ritornando con i piedi per terra, " Di cosa dobbiamo parlare?" chiese Oliver.
Lance guardò Oliver con qualcosa di simile al rispetto, non avrebbe mai pensato Oliver di vedere quel tipo di sguardo in Lance,ma soprattutto rivolto a lui. " Capisco le tue preoccupazioni riguardo la mia eredità e Felicity, ma voglio assicurarti che nessuno potrà usurpare l'eredità che erediterai."
"Come puoi essere così sicuro?, il Pakham può fare quello che vuole!" disse Oliver, tutti erano soggetti ai desideri e ai capricci del Pakham.
"Vieni con  me!" disse Lance. Uscirono dal ristorante e camminarono, " Oliver sto facendo un gioco, un gioco che se si fermerà mi metterà in una posizione di massimo potere." Oliver era stordito, sa che cosa significava questo,  che stava andando a uccidere e a prendere il potere.
Oliver era fiducioso, il fatto che lo facesse partecipare a questo significava che lo rispettava e che iniziava a considerarlo parte della famiglia.
" Hai bisogno di una mano?" disse Oliver, lui sapeva che una mossa del genere richiedeva la presenza di molti uomini e una grossa pianificazione. Lance sorrise " No, ho solo bisogna che tu ti prenda cura di Felicity, a prescindere da ciò che accadrà, lei è la mia debolezza e lo sanno. Lei è anche molto preziosa per loro, le sue competenze informatiche con tutto quello che è on-line può essere per loro preziosa o loro nemica, ma di recente è stata vista da loro come nemica. Le sue sorelle non possiedono le sue abilità, abilità che possono essere usate contro di noi. Ti prego di capire, io amo tutte le mie figlie...."
"Ma Felicity occupa un posto speciale, ho capito!" Quentin l'osservò , lui lo ha scelto perchè sa che Oliver è senza cuore quando si tratta dei suoi nemici, non ha scrupoli a far del male a coloro che feriscono le persone che ama o che sta proteggendo. Guardando il sangue freddo che possedeva, notò che si preoccupa pi ù di quello che vuol fare vedere, notando anche la preoccupazione che ha per sua figlia.
"Quando la sposerò?" chiese Oliver, sapendo che non spetta nè a lui nè a Felicity la decisione, ma alle persone che stanno in alto." Presto, ma non dopo aver fatto questo......" questo significava meno rischi per Oliver. Tutti i Lance volevano la sua parola che avrebbe protetto Felicity, a discapito di quello che succederà. Bastò un semplice sguardo tra i due per capirsi.
"Dovresti venire da me!, tu e Felicity dovreste parlare,  dovreste conoscervi meglio." Oliver guardò Lance allibito, è impazzito? Quella ragazza lo avrebbe ucciso!!!. Lance rise di lui " Sembri spaventato.......lei è un piccola ragazza, penso che tu possa gestirla!!" Oliver fece un sorrisetto, ma la sua mente andò altrove, aveva una domanda," Felicity sa che sua madre non è sua madre biologica?"
"No, non glielo abbiamo mai detto", Oliver annuì. Lui conosce appena quella ragazza ma avrebbe fatto schifo scoprirlo, e non dalla sua famiglia. Sara e Laurel dovrebbero saperlo, Laurel aveva sette anni quando nacque Felicity, e Sara ne aveva cinque, erano abbastanza grandi per realizzare che la loro mamma non era incinta. Ora era  abbastanza intelligente per capire cosa era successo. Forse si sbagliava su Sara e Laurel, forse non sono così viziate, un segreto come questo potrebbe fare un sacco di danni a Felicity e a tutta la famiglia.
" Chi è la sua madre naturale?"
" Una cameriera di Las Vegas, Donna Smoak. Era bella, amorevole e gentile, un po' come Felicity, era così piena di vita e di risate, esattamente quello che mi serviva all'epoca. Poi lei rimase incinta, voleva essere madre, ma quando Dinah è ritornata...... io ho preso Felicity e me ne sono andata, senza mai guardarmi indietro
." Oliver non sapeva cosa dire, gli sembrava crudele portar via un bambino dalla madre, ma anche crudele non stare con la persona che si ama. Non che lui sapesse cosa volava dire, non era mai stato innamorato, lussurioso si, innamorato mai.
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Oliver arrivò presso casa  Lance e gli fece venire in mente quando andava a prendere Laurel per i loro appuntamenti. Gli appuntamenti con Sara invece non erano il tipo da dover andare a prendere la ragazza davanti alla porta. Suonò il campanello e la cameriera gli aprì, entrò e aveva il sospetto che sarebbe dovuto rimanere a cena, infatti gli fu chiesto di accomodarsi in sala da pranzo. Era contento di indossare un completo. Nessuna ora del cocktail, pensò tristemente.
Oliver si diresse verso mr and mrs Lance seduti alle due stremità del tavolo. Sara era seduta alla sinistra del padre, accorgendosi poi che nè Felicity nè Laurel erano presenti.
"Oliver, sono contenta che tu sia venuto, Felicity sarà qui fra un minuto", Sara ridacchiò e Oliver non capì il motivo del suo ridere. Dinah sospirò e si alzò da tavola superando Oliver, e fu allora che capì il motivo della sua risata, era arrivata Laurel. Dinah parlò con Laurel e la fece accomodare di fianco a Sara. Oliver sorrise, sperando che quello che fece fosse un sorriso, accomodandosi di fronte a Laurel.
"Oliver come stai?" chiese Laurel dolcemente iniziando a fare il piedino a Oliver. " Bene, tu?", lei si strinse nelle spalle " sono  da sola", rispose sorseggiando il suo vino. Entrambi i suoi genitori osservarono lei e Oliver, quest'ultimo non sapeva proprio cosa dire o fare. Lui sorrise, sarà pure da sola , ma non è così stupido da ritornarci insieme, per fortuna Felicity arrivò. La bocca di Oliver si seccò e il suo cuore iniziò a battere all'impazzata e si chiese se qualcuno potesse sentirlo.
Lei era bellissima, questa volta non aveva gli occhiali e riusciva così a vederle i  suoi bellissimi occhi azzurri, un uomo potrebbe annegare in quegli occhi!!!!!! Oliver scosse la testa per quello che aveva pensato, che cazzo gli stava succedendo? Lui non è quel genere di uomo!!.
Dopo essersi seduta di fianco a Oliver, iniziò a sorseggiare il suo vino, tutti e due si salutarono pronunciando il nome dell'altro "Felicity" "Oliver". Quentin rise " ora che tutti conosciamo i rispettivi nomi, Mangiamo?" Mangiarono il primo e il secondo in assoluto silenzio, gli unici a parlare erano Quentin e Dinah. Il fatto di non parlare non dispiacque a Oliver, fino a quando Laurel chiese "Oliver, esattamente cosa ti ha promesso per sposare Felicity?" Oliver la fulminò, e prima che potesse pensare ad una risposta Quentin intervenne" Non discuteremo dei nostri affari a tavola, ma soprattutto con persone che non sono coinvolte!"
Laurel sbuffò e si scolò un altro bicchiere di vino, Oliver si chiese quando avesse incominciato a bere così tanto, continuò a fissarla, non vedeva più la ragazza che conosceva una volta, si era ancora bella ma le sue azioni no. Il piede di Laurel continuava a massaggiare la gamba di Oliver, lui stava cercando di non rabbrividire. Stufo allontanò la gamba e accidentalmente colpì Dinah, lei lo guardò e lui capì che Dinah sapeva cosa stava succedendo. Se lei incolpa lui o Laurel non lo sa.
"Quentin penso che Oliver e Felicity dovrebbero prendere il dessert da soli? magari nel giardino? è molto bello e romantico". Oliver sapeva che questo non era un suggerimento, guardò Felicity e capì che lo sapeva anche lei. Entrambi si alzarono e si incamminarono.
Felicity gli fece strada e uscirono dalle porte francesi; Oliver era sollevato di essere lontano dagli sguardi attenti dei genitori e di Laurel. Quando arrivarono in giardino, lei fece un respiro profondo " è stato orribile!" disse guardando le stelle. Lui la guardava incantato "si" disse sorridendole, lei girò la testa per guardarlo, ma non ricambiò il sorriso. S'incamminò verso il dondolo  appeso all'albero, lui la seguì perchè cos'altro poteva fare? e si sedettero.
Felicity guardò le stelle, e le vennero in mente in nomi delle costellazioni, cercando di non pensare a quello che ha avuto in testa tutto il giorno. Lei sentì che Oliver la stava guardando, aspettò che iniziasse a parlare, ma non lo fece, il non parlare la stava uccidendo perchè  a lei piace parlare.  Sentì Oliver prendere un respiro profondo " A cosa stai pensando così intensamente? lei lo guardò per un attimo e poi gli chiese" hai mai desiderato essere una stella?"La guardò un attimo pensando alla risposta.... "certo".
"Mai sentito il detto "fai attenzione a ciò che desideri, perchè potrebbe avverarsi!" Rise Oliver. " No, ma sembra strano" disse Felicity scuotendo la testa.
"No,  è completamento esatto, ad un certo punto nella tua vita un desiderio potrebbe essere l'unica cosa che desideri.... per dopo..... è una maledizione". Lui la guardava , e sapeva che lei è una profonda pensatrice, cosa che lui non era!. Lui desiderava baciarla, in quello era molto bravo, almeno così gli era sempre stato detto. Baciare, essendo una cosa fisica era più facile per lui che comunicare come faceva lei.
"Mi sono perso, se io voglio qualcosa che voglio..." Felcity sorrise, ed era un sorriso quasi di pietà o forse qualcos'altro che non può nominare.
"Bene ti dirò......quando avevo sette anni sei venuto qui per incontrare i miei genitori. Tu e Laurel avevate quattordici anni e avete iniziato ad uscire insieme. Mi ricordo del tuo arrivo, ti ho osservato dal pianerottolo di sopra" disse sorridendo al ricordo di quella notte " "Non ho potuto partecipare alla cena perchè ero troppo piccola, ero così arrabbiata, ma poi ti ho visto....." Lei si concentrò sul suo volto per un momento " eri così bello, pensavo fossi il principe azzurro che ha preso vita, ero così gelosa di Laurel!!!! tu eri tutto quello di cui lei parlava!" Lei rise, e lui rise con lei, ma non per lo stesso motivo.
"Poi tu hai spezzato il suo cuore tradendola!. Vi avevo visto intorno a casa, ma Laurel mi aveva dato l'ordine di rimanere nascosta.......... lei tipo mi odia". Felicity si rattristò, era ferita, si vedeva  chiaramente, " lei significava qualcosa per te, ma era esigente ed autoritaria, io ho sempre incolpato lei per  il tuo tradimento......ero una bambina stupida!!! dio cosa avevo nove anni?. Ma poi compì dieci anni e fui mandata in una scuola " speciale", ma mi son sempre  ricordata di te!"
Si guardarono negli occhi, lei si ricordava del ragazzo che era una volta e cosa ha rappresentato per lei. Oliver sapeva che gli stava dicendo queste cose perchè era ubriaca, ma è contento che stessero parlando, è bello che lei non stesse urlando. Il momento però finì troppo presto, l'incantesimo si ruppe.
"Comunque" disse facendo svolazzare le mani," Voi due eravate  fuori da così tanto che decisi  di smettere di prestare attenzione, faceva male. Poi scoprì di te e Sara, io avevo all'incirca sedici anni, e le mie sorelle stavano combattendo per te e i miei genitori erano sconvolti. Ti ho odiato per questo." Sembrava triste adesso......
Oliver si schiarì la voce, era più emotivo del solito, anzi a dirla tutta era da tanto tempo che non gli capitava. Lui la fissò in attesa che lei elaborasse, ma lei non lo fece " Sai ogni volta che ho gettato un penny nella fontana per il mio compleanno aspettavo le 11:11 ed esprimevo un desidero verso le stelle!" lei guardò il cielo e sorrise tristemente...  tutte le volte desideravo che tu un giorno potessi essere mio" disse queste ultima parola guardandolo. Oliver si sentì come  se qualcuno gli stesse strappando le viscere per poi rimettergliele nel modo sbagliato. Si guardarono l'un l'altro, lui sospirò mentre lei deglutì.
"Ora ti ho... in qualche modo!!! Ma perchè? Come? Perchè io sono un hacker che ha fatto arrabbiare delle donne facoltose  rubandogli dei soldi.......va bene un sacco di soldi, ma che ho dato ha donne che ne avevano bisogno?" disse, aggiungendo poi " Mio padre è un criminale, e tu sei la nostra miglior scommessa per rimanere in vita!!!. Ho ottenuto il mio desiderio....peccato.........non è quello che voglio."

Oliver in un primo momento fu  triste, lei stava cercando di fare del bene ed era stata punita ingiustamente, ma  poi era stato ferito, non sa nemmeno come e perchè sia stato ferito e adesso era arrabbiato. La rabbia era l'unica emozione con cui era in contatto. Oliver si alzò e si  buttò su di lei, le braccia finirono ai lati della testa che era appoggiata sul dondolo, "Mi dispiace, ma io non sono il principe azzurro della tua infanzia che prende vita, sono fottutamente dispiaciuto che tu sia cresciuta e che abbia scoperto che  la vita fa schifo". Fa per andarsene quando lei gli afferrò il gomito, " Oliver mi dispiace, non volevo farti del male ..... anche se mi dispiace che il mio desiderio ti abbia incasinato la vita. Ho desiderato questo e ho fatto qualcosa che sapevo che mi avrebbe fatto punire.....non ho mai pensato che qualcun altro sarebbe stato trascinato in tutto questo." Oliver la guardò negli occhi.....
"La mia vita..... era gia incasinata ancora prima di questo, Felicity.!!! Questo? Questo è niente!"    Lei annuì." Comunque... mi sento male..... L'ho fatto...... a te!!"
Si mise di nuovo giù, lui voleva dirle che lei non aveva fatto nulla a lui e che questa era la vita che viveva, ma non lo fece, questo avrebbe portato a cose a cui lui non era pronto. Lei lo seguì e si mise di fianco a lui, " Oliver, possiamo essere amici?".Lui la guardò, questa piccola ragazza, questa ragazza di cui era incaricato di proteggere, era piena di innocenza e gentilezza. Ora sapeva che quello che fece  aveva causato  tanti guai e lui non può aiutarla ma la rispetta. Oliver annuì.
" Sara dice che sei un bravo ragazzo..... beh ha detto più di questo, ma io sicuramente non voglio andare in "quella"direzione". Felicity rise, era probabilmente la prima risata vera da ieri, da quando lei si fidanzò. Felicity era soltanto contenta che Oliver non la guardava più con lo sguardo freddo e duro. Questo era una cosa che sperava di non vedere più, soprattutto rivolto a lei.
"Whoa, aspetta penso di voler assolutamente parlare di quello!" Lui la prese in giro e lei gli diede una spallata " assolutamente no". "Okay", la fece cadere dal dandolo e si mise sopra di lei, " di cosa vuoi parlare?"
Lei lo prese sul serio " Non  mi picchierei o violenterai, vero?" Oliver sentì la rabbia ribollire, non per quello che avesse detto  Sara, ma che Felicity avesse paura di lui!!! " Voglio dire non che io pensa che tu lo voglia, ma potresti.... lo sapiamo entrambi..... sarò più una proprietà che una persona". Le sue parole lo colpirono al cuore, lui odiava quella parte di questa vita, anzi lui odiava la maggior parte di questa vita, ma il modo in cui  erano trattate le donne era particolarmente disgustoso nella sua mente. Pensò a sua mamma e a Thea, e di come Thea potesse finire con marito orribile.
Oliver scosse la testa e toccò la guancia di Felicity, " io non alzerò mai le mani su di te per rabbia, non potrò mai impormi su di te." Una lacrima scese già dalla guancia di Felicity e lui la pulì con il pollice. Lui sa che sarebbe morto prima ancor di poterle fare del male. Lui non aveva  mai picchiato una donna, ma soprattutto non le aveva mai violentate e non avrebbe di certo iniziato ora.  Felicity annuì e accettò la risposta.
"Grazie....mmm non mi venderai neanche giusto? chiese Felicity.......quasi come un bambino che sta per chiedere una seconda porzione di dolce!!. " Nooo!!!! questo è disgustoso, non potrei mai farlo!!".
Sono silenziosi, Oliver lascia cadere la sua mano dalla guancia di Felicity, la sua mano è fredda senza il suo calore. "Oliver?...... che cosa ti aspetti da me? Ho bisogno di sapere!"
Oliver non ha idea di cosa aspettarsi da lei e dal resto, " Non lo so....non ho pensato a questo o al dopo matrimonio!!!" Felicity annuì tristemente dicendo poi " io credo che....... sarò una buona moglie Bratva e ...... forse un giorno madre!" Oliver scrollò le spalle " Cos'altro posso chiederti?" disse, ma lui aveva bisogno di chiederle la stessa cosa..." Tu cosa ti aspetti da me?"
 Felicity deglutì si alzò e incrociò le braccia, come se si stesse abbracciando o cercando di tenersi insieme. Qualcosa in Oliver non le piaceva, come la faceva sentire, si girò dove era seduto Oliver e disse " Ho solo due richieste, visto che abbiamo altre cose al di fuori di questa vita: so che tu avrai altre donne!" disse ridacchiando, era divertente tanto che ridacchiò anche Oliver. Tornando seria disse " Per favore non umiliarmi e fai attenzione,dal momento che avrò i tuoi figli....... ah e io non ho malattie!!" Oliver annuì, lui è sempre attento.....questo non sarà un problema. " E l'altra richiesta?"
Felicity raccolse il suo coraggio " So che non ho alcun diritto di chiedere e che non ho alcuna influenza essendo una figlia Bratva, so che avere influenza è necessario nelle trattative....." Oliver sorrise al suo evidente nervosismo. Lui si alzò e si mise di fronte a lei toccandole le spalle, " Dimmi".
" Le altre donne..... per favore non le mie sorelle!!!! Ti chiedo non fare sesso con loro, fino a quando io sarò tua!"
Il primo pensiero di Oliver fu disgustoso, non voleva nessuna delle due. Era giovane e stupido all'epoca, era un giocherellone con le ragazze per vedere quanto avrebbe potuto farla franca e quanto lontano sarebbero andati. Loro saranno la sua famiglia una volta sposata Felicity.
No, loro saranno off-limits!!!
La seconda cosa che lo colpì fu come lei ha riconosciuto di essere sua.... Possono gli uomini avere le farfalle nello stomaco? Se è così è appena successo, e l'erezione che gli era venuta non era del tutto sgradita!! Lei è sua!!  e una volta sposati questa sensazioni  qui gli piaceranno molto!!

"Sono d'accordo non toccherò Sara o Laurel, non avrò molto tempo e non lo farò....finchè sarai mia!!" Felicity sorrise, e questo sorriso era diverso da tutti gli altri, questo.......questo era un sorriso che vuole vedere più spesso. Oliver sta per avvicinarsi per baciarla, quando la cameriera interrompe il "momento" con il dessert. Oliver sospirò. era così vicino dall'assaporare quelle bellissime labbra. Mangiarono il loro dessert in silenzio, finito il tutto Felicity accompagnò Oliver alla porta d'ingresso, e quest'ultimo disse " Felicity ti sei resa conto che non mi hai urlato contro per tutta la serata?"
"Mi sono risparmiata per la prossima volta" disse Felicity prendendolo in giro. Oliver non riesce a togliere gli occhi dalle sue labbra, pensa che potrebbe riprovarci ma Laurel li interrompe " stavi andando via senza salutare?" chiese Laurel. Oliver a malapena controllò se stesso, si mosse lontano da Felicity e si diresse verso la soglia della porta, " Volevo dare la buonanotte al mio appuntamento!"
" Vuoi dire al primo appuntamento, sappiamo tutti che finito qua andrai ad un altro appuntamento!!" Laurel sorrise e se ne andò.
Oliver vide gli occhi di Felicity lampeggiare brevemente con tristezza prima che lei girò lo sguardo.

Felicity aveva ottenuto e perso nuovamente le sue speranze, per un breve istante pensò questo..... questa cosa fra di loro era normale. Lei avrebbe voluto che la baciasse. " buonanotte Oliver, ho passato una bella serata", disse senza guardarlo negli occhi, ma la sua voce tradì il suo dolore. Entrò in casa e chiuse la porta.
Oliver rimase li a fissare la porta. Non sapeva se la cosa che lo faceva incazzare di più era quello che aveva detto Laurel davanti a Felicity riguardo l' appuntamento, che se doveva essere sincero non era andato così male  come si era immaginato o come aveva sperato o......  di aver fatto male a Felicity, cosa che ha lui non piaceva, o il fatto che Laurel avesse ragione. Lui dopo l'appuntamento con Felicity avrebbe dovuto incontrarsi con Shado.
Cazzo, è uomo adulto, può fare quello che vuole. Salì in macchina per prendere il suo cellulare e mandò un messaggio a Shado annullando la serata. Decise di non pensare per quale motivo lo fece, dava la colpa alla stanchezza e al fatto che era ancora un po' sbronzo.

Ma in alcun modo questo aveva a che fare una bellissima biondina che stava risvegliando l'umanità dentro di lui.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


~~Capitolo 4

Felicity fu impegnata, in segreto, per oltre due settimane. Oggi era il giorno in cui Oliver e i suoi genitori,Felicity e suoi di genitori, avrebbero deciso la sua intera vita  Post-matrimonio, forse non tutta la sua vita dopo il matrimonio ma la maggior parte di esso. Felicity voleva soltanto indossare un paio di pantaloni e un maglione , ma sua madre aveva altre idee, le ha detto che avrebbe dovuto indossare un bel vestito per l'occasione. Scelse un tubino lilla con tacchi neri, sua madre aveva anche posto il divieto di indossare un abito nero dicendole “Felicity si tratta di accordi matrimoniali non di un funerale!” Felicity  si diresse verso il salotto, dove i suoi genitori erano gia li insieme ad Oliver che a quanto pare era da solo.
Dove sono il signore e la signora Queen?” Chiese Felicity appena entrò nel salotto.
“Non ho bisogno di genitori che dcidano il mio fututo, ho chiesto a loro di non partecipare. Mia mamma sarà contenta di aiutare con la pianificazione del matrimonio, se te e tua madre siete d'accordo.” A Felicity non poteva fregar di meno della cerimonia o di chi la programmasse , lei si strinse nelle spalle e sua madre fece  cenno a lei di sedersi sul divano di fianco ad Oliver. Lei alzò gli occhi a cielo, ma andò comunque di fianco ad Oliver; anche se il loro ultimo incontro, la cena di famiglia, era andata meglio del loro primo incontro. Felicity non era ancora contenta di questo matrimonio, inoltre non era ancora venuta a  patti con quell'ondata di gelosia che l'ha colpita quando Laurel ha ricordato a loro che Oliver aveva altri piani dopo il loro appuntamento. Questa sarebbe stata la sua vita, Oliver avrebbe avuto altre donne. Questa era una pillola amara di ingoiare.
“Oliver ed io abbiamo deciso la maggior parte dei termini del contratto prematrimoniale e del contratto matrimoniale. Quello che vorremmo è la tua opinione per fare eventuali modifiche.” Felicity inspirò, sapeva che stavano discutendo il suo futuro, il suo futuro con suo marito, un marito che non aveva scelto lei.  Felicity stava cercando di non avere un attacco di panico, guardando loro tre si sentiva come un animale in gabbia. Si alzò in piedi e cominciò a camminare per la stanza. Come ha fatto  la sua vita ad arrivare a questo, come possono i suoi genitori che conoscono l'amore e che adorano lei  farle questo?.
“Felicity, tesoro? Stai bene?” Disse sua madre con una voce quasi in preda al panico.
Siiii.” Felicity stava riacquistando la sua compostezza, ritornò a sedersi di fianco ad Oliver incrociando le braccia al petto come un bambino petulante.
Che cosa avete deciso? Quanti bambini dovrò spingere fuori? Come reagirò al suo ultimo scandalo? Oh! Lo so.... come dovrò essere obbediente, tipo un cane addestrato.”
Lei guardò suo padre pregandolo di sfidarla, ma non era suo padre che reagì, lui la guardava con preoccupazione, mentre sua madre sembrava preoccupata per lei.
Ma che cazzo.....? L'ultima volta che abbiamo parlato le cose andavano meglio fra noi? Ora torni indietro su queste stronzate? Abbiamo chiesto il tuo parere!!!! Molte ragazze non hanno questa fortuna!.” Era incazzato, Felicity si sentiva in trappola “ Oh mi dispiace di non essere abbastanza grata che tutto il mio futuro sia stato deciso da due uomini e che solo in seguito io sia stata consultata....... colpa mia!” Entrambi si alzarono e andarono  all'estremità opposte della camera.
Dinah e Quentin si scambiarono un'occhiata, uno sguardo molto complice. Dinah silenziosamente aveva riconosciuto che Quentin avesse ragione prima, c'era qualcosa fra questi due. Avevano sentito i commenti di Laurel sull'appuntamento di Oliver e sapeva che questo avesse causato dolore a Felicity. Dinah oltretutto aveva raccontato a Quentin che da bambina aveva una cotta per Oliver. Quentin pensava che questo avrebbe reso le cose più facili, ma forse si sbagliava (forse).
Felicity ricordò improvvisamente ciò che le disse Sara, avevano bisogno di Oliver, di questo matrimonio non solo per tenerla al sicuro, ma per tenere al sicuro la sua famiglia per aiutare suo padre. Lei per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche sposare un uomo che una volta le piaceva...molto, anche se in modo infantile  innocente, ma che ora detestava in modo molto cresciuto. Felicity aveva bisogno di mettere da parte i propri meschini problemi con il suo appuntamento ed essere la figlia che avevano cresciuto.
Felicity sbuffò, “ Bene.... che cosa  è stato deciso?” Lei era di fronte alla libreria con le braccia incrociate e un atteggiamento da ribelle. Oliver si voltò e la vide di schiena, voleva avvicinarsi a lei e farla girare per guardarla negli occhi, lui odiava  le persone che gli davano le spalle , inoltre non si fidava di questa nuova “accettazione”.
Oliver era ansioso di vederla, queste due settimane senza di lei erano state sorprendentemente sconvolgenti per lui.  Era stato fuori città per lavoro e il suo primo  pensiero al suo ritorno fu  quello di venirla a trovare, non Shado come era sua abitudine. La rabbia e la sfida che Felicity aveva verso di lui erano sconvolgenti. A lui piaceva la sua audacia.
Oliver ed io abbiamo deciso che voi due dovreste uscire qualche volta insieme per conoscervi meglio, la grande raccolta fondi di tua madre sarà la vostra prima uscita ufficiale,poi uscirete un paio di volte e dopo di che il vostro fidanzamento sarà annunciato. Un matrimonio nell'anno nuovo mi  sembra un ottima idea”. Quentin aspettava che Felicity dicesse qualcosa, appena inchinò la testa Oliver pensò che stesse piangendo, "Ci sposeremo fra sei mesi....?”
Si, abbiamo pensato che sia presto, ma non troppo da creare sospetti.” Ancora niente.
Dianh decise di parlare,” Felicity, tesoro abbiamo bisogno di sapere cosa fare per rendere  questo meglio per te.” Felicity si girò e  guardò Oliver...
Oliver conosce le mie uniche richieste, niente che negozieremo può davvero cambiare le cose”. Oliver sentì il cuore spezzato, era come se loro avessero rotto l'anima di Felicity. Certo lui le aveva urlato contro e lei gli aveva urlato in risposta, questo era come aveva funzionato fra di loro, ma questo di adesso no....... lui non voleva questa ragazza calma e compiacente, lui voleva la donna ardente di pochi minuti fa.

Quentin guardò Oliver “ Bene ragazzo, quali erano le richieste di mia figlia? Ho bisogno di saperle in modo che gli avvocati possano metterli nei documenti.” Oliver scosse la testa “ Sono tra noi due, ho dato la mia parola e la manterrò.”
Felicity lo guardò e lui le sorrise, ma lei non ricambiò il sorriso, “c Vuoi he tuo padre li metta nel contratto?” Lei scosse la testa.

“Okay.... il prossimo punto...... i bambini.” Felicity fulminò con lo sguardo Oliver e poi disse “ Papà possiamo decidere questo più tardi?” Chiese con un tremito nella sua voce. “ Potremmo, ma te lo sconsiglio, non vuoi bambini Felicity?” Lei annuì con le lacrime agli occhi.
Signor Lance, siamo d'accordo sull'avere dei figli, il numero lo possiamo decidere più avanti.” Lei lo guardò con gratitudine, non può occuparsi di questo adesso. Lei ha sempre voluto avere una famiglia, è solo spaventata dall'averla con lui. Che tipo di padre sarà? Che tipo di marito sarà? Lei non vuole portare i bambini in una zona di guerra.
Dinah parlò, “Quentin possiamo per favore chiedere che abbiano una casa nelle vicinanze e che non la mandi in Russia?” Oliver guardò Dianah, lui aveva sentito sempre e solo cose belle di lei, si chiede che razza di mostro pensa che sia lui? “ Non manderò mai Felicity in Russia” Affermò Oliver. Lui era stato mandato in Russia per imparare il mestiere, l'ultima cosa che vorrebbe era quella di mandarla li. Dinah e Quentin fecero entrambi cenno del capo, si accorse che Lance lo mise nel contratto. Non può arrabbiarsi  se loro vogliono proteggerla.
Quentin si schiarì la voce e chiese ad Oliver con trepidazione nella sua voce “  Quindi..... ehm... vuoi che lei faccia un esame? Quentin guardò Oliver  che era completamente all'oscuro dell'esame che intendeva. Oliver si accorse che Quentin stava evitando lo sguardo di Felicity, Oliver la guardò e notò che divenne tutta rossa, ed era sulla buona strada per diventare viola! Lei stava per esplodere “ Quale esame?”.....non lo ammetterà mai, ma lo ha chiesto per lo più per vedere se sarebbe esplosa, era appesa a un filo.
uuh, figliolo, un esame per assicurarsi che sia in grado di avere figli, che lei sia sana insomma che non abbia malattie e  che nulla possa ostacolare una gravidanza.” Quentin si schiarì la voce, “ una volta alcuni chiedevano se le loro spose fossero vergini.”  Diceva sul serio? La gente faceva questo? Oliver guardò Felcity  che da viola era tornata rossa, cercò il suo viso  e vide che era imbarazzata, un lampo di emozioni attraversò il suo viso. Oliver stava  avendo problemi respiratori pensando a cosa potesse significare.
"Sei... ehm....? Oliver si bloccò e la guardò. Sentì i gemiti di Quentin e i rantoli di Dinah. Un secondo più tardi si rese conto che aveva appena chiesto a Felicity della sua vita sessuale davanti ai suoi genitori, poi si accorse delle loro reazioni e si rese conto che involontariamente la fece esplodere.
SONO COSA?” Lei lo sfidò a chiederglielo. Beh tesoro, non mi tiro mai indietro da una sfida pensò Oliver. “ Sei vergine?”Lui la sentì farfugliare qualcosa, come se stesse contando alla rovescia da dieci.
Vi lasciamo da soli...” Disse Dinah afferrando il marito per la mano mentre si guardò indietro e mise in guardia loro due sul fatto di non rompere le sue cose.
Felicity ed Oliver non riuscivano a guardarsi negli occhi, i loro sguardi erano fissi verso il pavimento.
Felicity ti ho fatto una domanda” Lui guardò le sue emozioni attraverso il suo viso, incredulità, shock, indignazione e poi c'era rabbia. La rabbia era vicino alla passione, e amava come lei era appassionata. “ Stai scherzando? Che diritto hai di chiedermi una cosa del genere?”
Oliver sorrise, “ Ho tutto il diritto, come tuo futuro marito, hai sentito tuo padre, posso chiedere un esame....se volessi.” Felicity deglutì, era così sconvolta dalle sue parole. Dannazione ama farla irritare, a lui davvero non importava se lei era o non era vergine, lui sarà il suo ultimo uomo ed era questo che contava per lui. “ C'è..... ma il coraggio che hai di chiedermi una cosa così?" Felicity si avvicinò a lui puntando il dito sul suo petto. Dannazione, è così sexy quando è sconvolta.
Oliver afferrò la sua mano destra e la mise dietro alla schiena tirandola poi verso di se. Lei inspirò e lo spinse bruscamente con la mano sinistra, “lasciami andare Oliver.” Oliver prese la sua mano e la tenne al petto, “No,” disse Oliver contestandola. Lei aprì la bocca per dire qualcosa  ma Oliver la baciò, fece scorrere la sua lingua nella bocca di lei. Si staccarono e il respiro di Felicity era affannoso. Oliver continuò, aspettando che Felicity rispose al bacio, e quando lo fece , era certo di aver trovato il SANTO GRAAL.  Lui aveva a baciato un mucchio di donne nella sua vita, ma questo bacio? Questo era una bacio che avrebbe ricordato per tutta la vita.
La lingua di Oliver stava accarezzando la sua facendole uscire un gemito di piacere, iniziò a indietreggiare fino a quando la sua schiena non colpì la libreria, facendo cadere le cose che entrambi ignorarono. Oliver lasciò andare le sue mani e lei le mise subito sulle spalle di lui, scivolandole poi sul collo e infine le sue dita  tirarono delicatamente i capelli. A questo gesto Oliver emise un gemito, prese la mano libera e cominciò lentamente a risalire la coscia, lei inclinò la testa indietro e approfondirono il bacio. Oliver sarebbe felicemente morto per questa privazione di ossigeno. Oliver continuò a far scorrere delicatamente la sua mano fino alla sua biancheria trovando la meta che stava cercando. Lei era così bagnata, vorrebbe strapparle le mutande e immergersi in lei. Appena le mise un dito dentro lei incominciò a gemere ed era sul punto di strapparle le mutande quando lei lo spinse via.
No, non possiamo.” Entrambi stavano ansimando e lui aveva davvero bisogno di liberarsi. Felicity sembrava spaventata.
Certo che possiamo, siamo fidanzati, i tuoi genitori probabilmente sono dall'altra parte della casa. Chiudo la porta.” Disse Oliver mentre si incamminò, chiuse e tornò indietro  da lei sorridendole.  Quando sì avvicinò Felicity indietreggiò “ Felicity, dai! Stavo scherzando prima, volevo vedere cosa avresti fatto. Non mi interessa.... ok!! Mi interessa che tu abbia avuto altri amanti, ma hai ragione visto il mio record, chi sono io per giudicare!!!” Oliver sfoderò il suo miglior fiducioso e rassicurante sorriso.
 Felicity non riusciva a guardarlo, così il suo sorriso era sprecato. Oliver continuava a pensare che andava bene il fatto che abbia avuto altri amanti. Felicity continuava a pensare e alla fine esplose “ Non va bene! Non ho mai avuto degli amanti, neanche uno, zero, niente di niente, ZERO”. Lei si allontanò e nascose il suo viso. Beh almeno lo ha zittito. Sta per andarsene ma Oliver la fermò “ Dici sul serio?” Lui era entusiasta ma allo stesso tempo spaventato a morte di fronte alla prospettiva che lei era davvero vergine. Chi lo è  al giorno d'oggi a quest'età?
“Si” sussurrò, poi rapidamente diede una spiegazione, “ fino al liceo sono stata sempre in scuole femminili, poi mio padre è un gangster o qualunque cosa sia, io ho  davvero, davvero, davvero un cattivo gay radar!” Felicity prese un respiro” Chi mai mi vorrebbe?Hai visto le mie sorelle? Duh... naturalmente le hai viste.... che schifo, è peggio di quanto pensavo che  sarebbe stato..... poi ho pensato ehi, voglio aspettare di innamorarmi sul serio, cosa che non è mai successa. Adesso ho ventun anni e ho una guardia del corpo enorme che metterà alla prova  la sua capacità di non rompere le ossa a chiunque si avvicini troppo a me . Jhon è a dir poco iper protettivo, è con me da quando avevo dodici anni..... beh...yeah. Non è mai successo”. Si sentiva come la più grande perdente al mondo, e perchè aveva detto tutte queste cose a lui...... “ E per rispondere alla tua domanda di prima, SI SONO VERGINE!!”
Oliver era fermo li, stava elaborando tutto quello che le aveva detto. Felicity aveva una gran voglia di tiragli un pugno, e il suo cervello  in questo momento la stava odiando, ma lei continuò,  continuò... "Adesso guardami.... una perdente che sta per sposare il più grande puttaniere che sia mai esistito” Lei continuava a guardarlo, lui era una statua, immobile, cosa che non aiutava il cervello di lei  a filtrare la sua bocca.  “ Voglio dire, quel bacio.....quello che abbiamo appena condiviso?beh Si..... il bacio più bello che io abbia mai dato e che si è avvicinato al sesso da.... beh, probabilmente mai. C'è  ho cercato di sedurre Barry, ma lui aveva troppa paura della mia famiglia.... Poi con Ray ci è mancato poco, non credo che lui ne sapesse più di me, abbiamo provato veramente.....eravamo nudi e tutti.......” il resto andò perso quando Oliver riacquistò le funzioni e  la baciò nuovamente e... oh... la sua lingua sembrava aver preso residenza nella sua bocca. Era bellissimo!!!! pensò Oliver.
Si staccò da lei “ Stabiliamo  una nuova regola, non si parla di come tu sia stata nuda con altri ragazzi. Non voglio dover dare la caccia ad uomo e ucciderlo per l'averti visto nuda, ok?” Lei annuì, non sa per quale motivo a lui interessi, ma annuì comunque, per lo più sperando che la baciasse di nuovo.
Altra regola, io sarò l'unico uomo che potrà baciarti in questo modo, e sarò l'unico  che potrà vederti nuda.” Lei annuì ancora e con un' ulteriore prova il cervello la odiava e la voleva  umiliare completamente.....
Ho un problema con l'ultima regola, tu non mi hai mai vista nuda …. uh non che mi stia offrendo in questo momento , ma è solo un dato di fatto” Lei  non riuscì  a credere a quello che aveva  appena detto. “ Il mio cervello pensa seriamente ai peggiori modi possibili per dire le cose , e le cose peggiori da dire!”
Felicity era sconvolta, Oliver si avvicinò sollevò il mento di lei e la baciò ancora. Questa volta il bacio fu casto.
Qualcuno bussò alla porta, Oliver si allontanò da lei  e andò a sbloccare la porta. Lance entrò, “ Nessun esame”. Affermò Oliver. Quentin annuì, poi vide che la sua libreria era  incasinata, la sua scrivania in disordine e Felicity non aveva più il rossetto... aspetta era su Oliver. Quentin sorrise e guardò Dinah e poi annuì a Oliver.
Penso che tutto sia in ordine, successivamente dobbiamo cercare una casa per voi due.” Oliver guardò Felicity che era ancora scombussolata ed eccitata  dalla serie di baci che si erano appena dati. Oliver gongolò, era orgoglioso di quello che aveva fatto.

“Successivamente , Felicity dovrà incontrare la mia famiglia” disse Oliver a Quentin, poi guardò Felicity , “E' il tuo turno di  incontrare la famiglia.” Disse con un sorriso rassicurante. Oliver lo stava facendo solo perchè sua madre  ha insistito e perchè Thea lo ha pregato per incontrarla. Felicity sembrava come se qualcuno gli avesse sparato, Oliver sorrise, ci sarà da divertirsi nel vederla nel suo ambiente pensò, fino quando non si ricordò che suo padre sarà li.  Sarà meglio portare la sua pistola e chiedere alla guardia del corpo di lei di partecipare alla cena.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


~~Ciao a tutti!!!! Volevo chiedervi scusa per non aver pubblicato ieri, ma sono stata fuori tutto il giorno e alla sera quando sono rientrata ero in K.O tecnico. Buona lettura

Capitolo 5
Ieri sera Oliver invece che uscire fuori a festeggiare dopo l'incontro con Felicity e i suoi genitori, era  rimasto a casa e con stupore di Raisa ha iniziato a pulire la sua stanza, aveva persino nascosto la maggior parte delle sue riviste porno, non era il caso che Felicity le vedesse. Oliver non era sicuro che sarebbe venuta in camera sua, ma per sicurezza le ha tolte, non voleva che lei pensasse a lui come un pervertito. Ad Oliver non era mai interessato a cosa pensassero le donne che portava in camera sua. Nascose persino la droga che teneva solo per uso personale.
Si guardò attorno e la stanza gli sembrava ok, sperava che fosse ok anche per lei.
Oliver  camminò lungo il corridoio verso la stanza di suo fratello Tommy, voleva parlargli della serata, ma soprattutto voleva fargli della domande. Oliver bussò alla sua stanza ed entrò, Tommy stava lavorando al computer. Oliver gli sorrise, era contento che avesse trovato qualcosa che lo appassionasse, voleva aprire un club ed Oliver lo ha convinto a prendere i suoi soldi per poterlo aprire.
Ultimamente Tommy era sempre sul suo computer a lavorare per rendere il suo club attivo e funzionante. Oliver lo fissava sorridendo, a volte era geloso del fatto che Tommy non facesse parte della Bratva, che non avesse degli ordini da eseguire, che fosse libero.
Hai da fare?” Oliver disse appena si coricò sul letto di Tommy, “Non per te! Che succede?” disse Tommy.

Cosa pensi che faranno i nostri genitori? Disse Oliver, odiava  il modo in cui  sembrava giovane immaturo. Tommy sorrise “ mamma è entusiasta che stai per sposarti, non gli interessa con chi..... ha lei interessano i nipoti che verranno.” Oliver sospirò e Tommy ridacchiò, “papà......è arrabbiato, ma sembra che vada meglio adesso......cosa che non promette niente di buono!”. Questa cosa  ha richiamato l'attenzione di Oliver “ quando è incominciato ad andar meglio?” Tommy si strinse nelle spalle , “dopo l' incontro con Bertinelli”. MERDA. Ciò significava che Lance lo aveva informato del suo piano. Questo vuol dire che suo padre userà lui e Felicity come leva. Come cazzo faceva a tenere lui, ma soprattutto Felicity  al sicuro, con tutto quello che stava succedendo.
Oliver si ricordò dell'altro motivo per cui era li, ” Tu sei mai andato...... con una vergine?” Tommy rise , ma poi si fermò “ Oh.... dici sul serio?” Oliver si alzò, “ dimentica che te l'abbia chiesto.” Tommy seguì Oliver fino alla stanza di lui, rimanendo sorpreso “ la tua stanza è pulita!” Oliver lo fissò mentre Tommy girava e si guardava attorno, non aveva mai visto la sua stanza così pulita, poi capì “ lei è vergine e stai cercando di impressionarla, oh questo è classico!” Oliver prese a pugni il fratello “ va bene, va bene, basta violenza!”
Si, una volta sono andata con una vergine....l'amavo un sacco.” Tommy ripensò a quel periodo per un attimo, scosse la testa e ritornò in se, “ fai attenzione con lei, vai piano e sii gentile..... ma mi rendo conto che tu fai schifo con queste cose.” Oliver sapeva  che Tommy aveva  ragione, lui fa  veramente schifo con quelle cose.
Hai intenzione di aspettare fino al matrimonio, giusto?” Oliver annuì, presume che stiano aspettando. Loro non ne avevano parlato.    "Utilizza il tempo per capire cosa  essere  e di cosa lei abbia bisogno.” Con queste ultime parole Tommy uscì dalla stanza. Come poteva essere qualcosa di cui avevano bisogno oltre al killer?
Doveva prestare più attenzione su come Tommy trattasse le donne, è rimasto amico con quasi tutte le sue ex. Tutte le ragazze lo adoravano al liceo e adesso le donne si ammassavano a lui.
Oliver si ricordò improvvisamente che Raisa le aveva chiesto di fare qualcosa.  Ha bisogno di chiamare Felicity e di chiederle se aveva qualche allergia per la cena di stasera.
Il telefono squillava....... Felicity rispose al terzo squillo:
Ciao?” Oliver si rese conto che era la prima volta che chiamava Felicity.
Ehi, Felicity, sono Oliver....... Raisa la nostra cuoca mi ha chiesto di chiederti se sei allergica ha qualcosa?”
Lei rise, “ Noci, io sono allergica alle noci..... una volta al college ho mangiato un brownie alla marijuana e ho avuto una brutto shock anafilattico, ed ho scoperto poi di essere allergica alle noci. Questo è stata la mia unica e sola incursione nelle droghe.” Felicity rise e lo fa con gusto, solo lei può scherzare su queste cose, dopo essere stata vicino alla morte.
Lo farò sapere a Raisa, ci vediamo alle sei.” Solo sentire la sua voce calmò i suoi nervi.
Oliver sorrise come un idiota mentre si dirigeva in cucina da Raisa, le raccontò tutta la storia e rise. Quando si allontanò dalla cucina Raisa scrollò la testa e continuò a ridere, il suo ragazzo era innamorato perso e non se ne rendeva conto. Spero di poter incontrare questa ragazza stasera.

Felicity non aveva mai incontrato la famiglia Queen, essendo stata in collegio e al riparo dai suoi genitori le uniche persone dell'organizzazione che conosce sono i Bertinelli. La sua migliore amica da quanto si ricorda è sempre stata Helena Bertinelli. Felicity decise di chiamarla per chiederle aiuto, Laurel l'avrebbe sabotata  e Sara era fuori con la sua nuova ragazza.
Helena si diresse subito al piano di sopra, Felicity le aveva già detto che il matrimonio era già stato fissato.
Helena è sempre stata una roccia per lei, e capiva perfettamente questa vita.
Helena entrò nella stanza, le sorrise e si accomodò di fianco a Felicity non prima di averla abbracciata, come era di loro abitudine quando dovevano consolarsi l'un l'altra. “Di cosa hai bisogno?” Helena si augurava che suo padre le avrebbe lasciato scegliere il proprio sposo.   “ Ho bisogno di sapere cosa indossare......cosa dire....... come essere una buona figlia Bratva.” Helena iniziò a ridere, adorava la sua migliore amica, lei era  intelligente, bella  e terribilmente timida ed ingenua. I Queen la mangeranno viva, pensò fra se e se Helena.
Helena saltò giù dal letto e si precipitò all'armadio mettendolo sottosopra non trovando niente che le piacesse. Non avevano abbastanza tempo per fare dello shopping. Se Oliver non avesse scopato con sua sorella potevano  rovistare nel suo armadio, beh potrebbero in quello di Sara, anche se aveva scopato con lei, ma almeno non era una cagna  di grado A come Laurel. Alla fine optò per un abito da cocktail verde, era lungo ma non troppo senza sembrare da signora vecchia. “ Ecco indosserai questo, tireremo su i capelli e metterai le lenti, è necessario che il tuo sguardo sia sofisticato”. Felicity rimase seduta li sul letto..... lei non era pronta per questo.
Una parte di lei voleva implorare i suoi genitori ad accompagnarla, ma l'altra parte le diceva che era un'adulta e che aveva bisogno di imparare a gestire i suoi nuovi suoceri. Prese un respiro profondo.
Felicity aveva girato tutto il paese con la scuola quando era giovane e lo aveva  gestito, si era  laureata al MIT per la miseria, può gestire una Cena di Famiglia, giusto? Oh, dio, era così nervosa. Helena la riportò con i piedi per terra dal suo monologo interno. Grazie al cielo.
Il signore e la signora Queen  saranno gentili, ma mai abbassare la guardia, alla signora piace fare giochetti mentali a al signore gli piace scopare le ragazze giovani, quindi non rimanere MAI sola con lui.” La carnagione di Felicity da rosa stava diventando bianca spettrale. Helena  uscì dalla stanza e tornò con una bottiglia di vodka e due bicchierini, verso il contenuto in esso e se lo scolarono in un colpo solo.
Thea è una bellissima ragazza ma un po' snob. Ad un certo punto potrebbe diventare un po' impertinente, tu ignoralo. Poi c'è Tommy........ lui è un Queen decente, è divertente, intelligente, affascinante e sexy come l'inferno. Non flirtare con lui è impossibile.” Helena  aveva iniziato a lavorare sui capelli di Felicity, ottenere queste informazioni mentre lei le toccava i capelli le calmarono i nervi, insieme ovviamente alla vodka. Una volta acconciati i capelli Helena passò al trucco e l'aiutò poi a vestirsi, il tutto mentre continuava ad istruirla su come comportarsi con i Queen. Felicity iniziava a sentirsi meglio o forse era l'effetto della vodka.
Helena si sentiva come se stesse conducendo un agnello al macello, questa vita a volte faceva schifo. Felicity non dovrebbe essere costretta a sposare uno dei membri più giovani della Bratva, lei dovrebbe poter scegliere il suo sposo, un uomo buono e gentile. Helena non conosceva Oliver ma lo aveva visto in azione contro degli uomini e non era stato piacevole. Lei sa che possiede un lato gentile, una volta è stato gentile con lei quando stava passando un brutto periodo.......... ma lui aveva il male dentro di lui.
Sospirò, concluse la trasformazione di Felicity.....ed era incredibile, i Queen l'adoreranno.
Alle sei in punto Oliver arrivò a casa di Felicity, Helena aprì la porta mentre Felicity prese il suo cappotto, “ Oliver!” “Helena”, lui era sorpreso di vederla li. Uscì dalla porta Helena e si diresse alla sua macchina. Oliver la guardò andar via. Dopo qualche secondo si rivolse a Felicity che era li in piedi pronta a partire. La osservò incantato, il verde era il suo colore preferito e su di lei stava davvero bene, “Pronta?”. Lei sorrise timidamente, Oliver le porse il braccio e le baciò la guancia.
Aprì la portiera dell'auto e l'aiutò a salire, lui fece il giro e salì in macchina, “ sei davvero bella stasera!”.Mise in moto l'auto e partirono.

Oliver guidava un po' troppo veloce secondo lei, almeno ascoltava della buona musica. Durante il viaggio non parlarono un gran che, più che altro della famiglia di lei e del tempo, almeno fino a quando entrarono nel portone della casa di Oliver, era enorme, probabilmente tre volte la dimensione della sua casa. Parcheggiò l'auto di fronte alla casa, uscì e aprì la portiera a Felicity aiutandola ad uscire. Chiuse la porta ma non si mosse. “ Prima di andare, sento che ti devo preparare.... mia mamma...... può essere una vera stronza. Tommy....ha lui piace flirtare, non scappare con lui.” Disse Oliver puntando il dito contro di lei per poi picchiettarlo sul naso di lei. Risero entrambi spezzando la tensione che si era creata. “Thea può essere difficile, fino a quando non ti conoscerà meglio.” Oliver si bloccò e si passò le mani trai capelli,   "L'ultimo, ma più importante , non rimanere MAI da sola con mio padre, lui.... non farlo. Farò del mio meglio per non lasciare mai il tuo fianco, ma in ogni caso, MAI.” Lei annuì, due persone l'ha avevano avvertita...... era spaventata adesso.

Entrarono in casa, Oliver la condusse in giro, lei sapeva benissimo che in nessun modo lei sarebbe riuscita ha trovare la porta d'uscita senza il suo aiuto. Entrarono nel soggiorno, Moira Queen era seduta al pianoforte  giocando con esso, senza riprodurre musica reale. Thea era seduta su divano a leggere una rivista, e presume che quello al telefono sia Tommy. Tutti loro sembravano distanti fra loro, era strano e diverso rispetto a come era la sua famiglia. Si guardò in giro e non vi era traccia del signor Queen.

“Ciao a tutti.” disse Oliver in modo brusco, lui sembrava preoccuparsi molto della sua famiglia. Moira si alzò e andò ad abbracciarlo  "presentaci Oliver”, disse ad Oliver rimproverandolo e picchiettandolo  sulla sua spalla. Thea e Thommy si avvicinarono anche loro.
Mamma, ti presento Felicity Lance, la mia fidanzata.” Oliver le mise il braccio attorno e le sorrise con orgoglio. Felicity ricambiò il sorriso dimenticando per un attimo che questo era solo una messa in scena. Lui non la amava, tutto questo era per l'organizzazione e per tenerla al sicuro, su richiesta di suo padre.
Felicity lei è mia madre Moira Queen”, Felicity allungò il braccio per stringerle la mano, ma la signora Queen allargò le braccia e l'abbracciò. Felicity goffamente ricambiò l'abbraccio “ Signora Queen”.
Tesoro, io sarò la tua mamma, quindi chiamami mamma o Moira!”
Moira”. In alcun modo lei chiamerà qualcuno che non sia sua madre “mamma”. Felicity le sorrise.
Thea  si avvicinò ulteriormente, “ Questa è la mia sorellina Thea” disse Oliver ridendo. Thea abbracciò Felicity, questo non era un abbraccio strano ma comunque inaspettato. “ So che diventeremo ottime amiche, e avrò finalmente una sorella! Non hai dea da quanto tempo desideravo averne una.” Thea l'abbracciò nuovamente. Dopo averla lasciata andare, Oliver la girò leggermente, “ Questo è mio fratello Tommy”, Tommy le sorrise e l'abbracciò anche lui. Helena aveva ragione , è bello, sexy e gentile. “ Ehi, spero non ti dispiaccia, ma non ho alcuna intenzione di chiamarti sorella” le disse facendola fare una giravolta. Oliver gli diede una pacca, “ stai alla larga da lei, lei è MIA”. Tommy alzò un sopracciglio
Vedo che il nostro ospite è arrivato!” La stanza diventò fredda, il signor Queen entrò. Felicity sentì un brivido percorrerle lungo la schiena. Tommy girò l testa verso la finestra, Thea invece si avvicinò al padre con fare adorante mentre Moira si congedò per andare a controllare la cena. Oliver tirò a se Felicity.
Papà, lei è Felicity la mia fidanzata.” Lo disse in un modo che sembrava quasi avvertimento,suo padre incontrò il suo sguardo e sogghignò.  Felicity aveva il cuore in gola. “So benissimo di chi è figlia e  che presto sarà il nuovo membro della famiglia!”. Il signor Queen la guardava come se fosse un bicchiere d'acqua che non vedeva l'ora di bere, inoltre sembrava come volesse spogliarla li. Velocemente Felicity guardò Oliver che prontamente le accarezzò la schiena che la fece sentire meglio. “ Felicity, lui è mio padre Robert Queen.”. Il cuore di Oliver sembrava volesse dire qualcos'altro. Robert prese la mano che Felicty gli offrì  e la tirò a se  abbracciandola e lei rimase  di pietra.
Mentre l'abbracciava le annusò i capelli, sussurrandole all'orecchio che aveva un buon odore. In quel momento l'unica cosa che riusciva a pensare era “che schifo”. Lei sussultò  quando Oliver la tirò via dalla presa del padre “Giù le mani vecchio!”
Moira ebbe un tempismo perfetto “la cena sarà servita in sala da pranzo”. Oliver prese Felicity per mano e la condusse nella sala. Oliver prese un respiro profondo prima di portarla fuori dal salotto per condurla in una speciale cena infernale con la famiglia QUEEN.
Entrarono nella sala e la  fece accomodare di fianco a lui, quando suo padre prese la parola “ Oliver falla sedere di fianco a me.” Oliver non aveva alcuna intenzione di farlo, ma non sapeva cosa fare, se sfidava suo padre le ripercussioni sarebbero inevitabili. Il non proteggere Felicity era un qualcosa ha cui non avrebbe potuto convivere.
Prima di poter dire qualcosa Thea parlò “ Assolutamente no papà, la mia nuova sorella si siederà tra me e Ollie, non siamo pronti a condividerla”. Oliver la guardò in segno di apprezzamento. Thea amava suo padre, ma non era cieca sui suoi difetti.
Tutti si accomodarono, Tommy si sedette di fronte a lei, Moira invece all'estremità del tavolo come Robert. La prima portata fu servita e Robert chiese a Felicity “ Vai a scuola? Lavori?” Pensò  a come rispondergli mentre sorseggiava il suo vino.
Ho frequentato MIT, mi sono laureata lo scorso maggio.......... ero stata accettata al loro master, ma mi sto per sposare....” disse con disinvoltura verso Robert. Lui sorrise. “ Non vedo alcuna ragione per non tornare a scuola, giusto Oliver?” Oliver capì che lo stesse sfidando. Gli sorrise , accettando la sfida, “ Se Felicity vuole tornare al MIT, allora credo che ci trasferiremo li.” Felicity rimase a bocca aperta chiudendola poi di scatto. Lei sapeva che non era veramente lui a dire quelle cose, stava solo mostrando a suo padre che poteva batterlo nella loro sfida a chi pisciava più lontano. Nessuno di loro sembrava incazzato, lei parlò “non chiederei mai ad Ollie di trasferirsi li, preferirei andarci da sola!” sorrise a entrambi gli uomini. “ Ho Jhon con me, la mia guardia del corpo, sarei abbastanza al sicuro con lui”

Oliver era stato colpito da tre cose, la prima era che doveva parlare con Jhon, la seconda era  che odiava che lei lo chiamasse Ollie, suonava in modo strano detto da lei, terza cosa lei non starà mai così lontana da lui, gli faceva male come lei sarebbe in grado di stare così lontano da lui per così tanto tempo. “ Non penso proprio,tesoro!” Il suo modo di dire tesoro non era né dolce né accattivante, ma è stato abbastanza da farle capire quale fosse il suo posto. Felicity sorseggiò altro vino, la cena proseguì senza altri incidenti di quel genere. Questa volta a parlare fu Moira “ Felicity, quanti nipoti mi darete te ed Oliver?

Thea prese questo come suo segnale per andarsene, lei sapeva che a sua madre non importava la risposta, tanto troverà qualcosa che non andrà. Thea decise che più tardi avrebbe chiesto ad Ollie il numero di Felicity. “Con permesso io andrei, ho dei compiti da finire!” Nessuno le prestò attenzione e lei uscì tranquillamente. Finalmente aveva ottenuto una sorella e non aveva intenzione di rinunciare al divertimento.
Non lo sappiamo, abbiamo lasciato aperto questo argomento!”
Cosa?”
Mamma , ti prego lascia perdere!”
Oliver, questo non è qualcosa da lasciare in sospeso, io voglio dei nipoti, questo è quello che ci si aspetta. Cosa succederebbe  se lei decidesse che la sua figura è più importante di te ? Della famiglia?”

Felicity si sentiva ribollire, lei non è una fattrice  per l'amor del cielo, è una donna adulta. Oliver afferrò la sua mano sotto il tavolo per calmarla, ma era troppo tardi, esploderà se non uscirà da lì, “ Se volete scusarmi, devo usare il bagno”. Felicity uscì dalla stanza senza che nessuno le abbia dato indicazioni. Felicity non era abituata a questa interferenza dei genitori, era cresciuta facendo da se le proprie scelte.
Sembra che i genitori di Oliver gli diano la libertà solo su cose di poca importanza come bere e andare a puttane.
Dopo cinque minuti si rese conto che si era irrimediabilmente persa, entrò in quella che sembrava una biblioteca, “ Beh , esistono camere peggiori in cui perdersi!” scherzò lei fra sé e sé . Iniziò a guardarsi attorno fra le varie mensole quando  la porta si aprì, si bloccò di colpo ricordandosi che non dovrebbe andare in giro da sola, MAI. Cosa succederebbe se fosse il padre di Oliver....merda,merda......doppia merda. Si girò lentamente e vide Tommy....grazie al cielo. Gli sorrise, pensando a come ers  bello, sexy e gentile come i suoi occhi, con un po' più  di umorismo sempre presente in essi.

Ollie mi ha mandato a cercarti!!! sai stanno parlando del tuo utero, e della sua capacità di produrre nipoti” Tommy rise, lei un po' meno. Lo sguardo di Felicity puntava al pavimento, era molto interessante..... “Ehi”Tommy le si avvicinò e le sollevò il mento, “ Cosa c' è che non va ? Io non sono Ollie, con me puoi parlare!”Tommy si diresse verso il bar e preparò drink per entrambi. I figli Queen o i ragazzi sembravano avere davvero una grande affinità con l'alcol. Probabilmente lo saprebbe se avesse vissuto con loro. Tommy si sedette sul pavimento “ Queste sedie sono così scomode, io credo che sia il nostro modo di tenere i genitori fuori da qui e lontano dal buon alcol!” Si sedette accanto a lui e si sfilò le scarpe, “ Allora, dimmi perchè ti sei nascosta qui?”
“Mi ero persa.”. Tommy le lanciò uno sguardo dove intuì che lei aveva capito che nessuno di loro credeva a questo. “ Non sei obbligata a parlarne, ma forse potrebbe aiutarti, io sono un buon ascoltatore!”

“La bella Queen!” disse Borbottando Felicity ” Non mi piace pensare ad avere bambini con Oliver, ma veramente mi ero persa...... uscire da quella conversazione era necessario.”
Perchè non ti piace pensare ad avere dei bambini con Ollie? La maggior parte delle donne avrebbe ucciso per avere dei bambini da lui!” “Io non sono la maggior parte delle donne”. Sospirò Felicity.
Lo avevo notato......” Tommy versò un altro bicchiere e lei accettò volentieri, prendendo mentalmente nota di cercare segni distintivi dell'alcolismo perchè temeva per la sua sobrietà futura visto alle  quantità elevate di alcol che stava bevendo ultimamente.
Oliver......io e Oliver...... non è amore, non è passione, chi lo sa se noi possiamo fare bambini per tua madre......... se noi non scopiamo? Tommy sputò fuori il suo drink.

Tesoro conosco mio fratello.... tu sei una bellissima, veramente una splendida ragazza, mio fratello non avrà alcun problema in quel settore.” Lui rise al solo pensiero.
Grazie, ma lui non vuole avere bambini” disse soprattutto per se stessa e lui ignorò saggiamente quel commento, “Io so che noi possiamo fisicamente fare sesso e concepire bambini..... se riuscisse ad andare oltre le cose.....”
“Cose?” Tommy si chiedeva sinceramente quale universo avesse messo Felicity in questa vita. Lui vuole bene ad Ollie, gli vuole bene veramente ma Ollie la mangerà viva!!!!! Lui era  troppo spinto  e troppo freddo!.
Lui è stato con entrambe le mie sorelle, non allo stesso tempo....almeno.....non penso però......lui non lo ha fatto, vero?” Tommy rise “ Oh. Lui lo farebbe, ma non lo ha fatto” Felicity sospirò. Tommy sorrise alla ragazza seduta di fronte a lui, aveva imparato molto tempo fa che la vita è ingiusta, e che solitamente Ollie otteneva  le cose migliori.
Lui non era geloso, ha solo accettato il suo destino.
Ti da fastidio....... Ollie e le tue sorelle?”
Certo.” Felicity prese la bottiglia e se ne versò di più questa volta,” Sai quanto offensivo e umiliante sia avere le tue sorelle che letteralmente di dicono quanto impressionante sia il tuo futuro marito? E' mortificante e dimostra che io e lui non siamo una buona “partita”, ma cosa posso farci?” Tommy rimase in silenzio per un minuto, vorrebbe rendere questo più facile per lei, la vita era  ingiusta, e lei pagherà il prezzo più grande. “Offrirei me stesso per pareggiare i conti.....ma mio fratello mi ucciderebbe, non in senso figurato.” Tommy la prese in giro con un ghigno malvagio sul volto. “Si, so che lo farebbe, glielo avevo suggerito anche io.” Tommy sputò nuovamente il suo drink, questo era dell'ottimo alcol, odiava sprecarlo, ma dannazaione “ Gli hai suggerito di scoparmi per pareggiare i conti?” Lei annuì, stava morendo dal ridere, si sdraiò persino sul pavimento tenendo una mano sul petto. Dopo qualche minuto si sdraiò anche lui di fianco a lei. “Dimmi, avresti fatto questo a mio fratello?” Felicity distolse lo sguardo e arrossì.

Felcity scosse la testa “ Va bene.....lascio perder, ma un giorno me lo dirai, promesso?” “Un giorno.......un giorno non tanto presto però!” “ D'accordo, mi piace davvero il tuo spirito.” Lei arrossì ed era adorabile. Tommy sperava veramente che suo fratello non distruggesse questa ragazza.
Qualcuno si schiarì la voce.... Ollie.
Quando Tommy guardò Oliver, lui non aveva lo sguardo da  “ non scherzare con il mio giocattolo”, ma uno sguardo da predatore. E in oltre Oliver stava guardando Felicity, non lui. Interessante.
Hey fratellone, stavo soltanto intrattenendo la tua ragazza!”
Sul pavimento?” Oliver si avvicinò e guardò in basso verso lei. “ Dovrei preoccuparmi?”. Tommy guardò Felicity, che si era tirata su rimettendosi i tacchi. “Preoccupato?” Chiese Felicity con voce innocente, che quasi addolorò Tommy. Tommy conosceva suo fratello, e sa che lui era sospettoso con le persone nuove e.... oh mio dio!!! Oliver era geloso e preoccupato.
 Tommy sorrise “ Ti assicuro che lei è nella stessa condizione di quando sono entrato....nella stanza.”
A Felicity non piaceva questo, lei odiava che Oliver pensasse di poter controllare tutto quello che la circondasse, come il fatto che stava cercando di intimidire il proprio fratello. Dovrebbe pisciarle sulla gamba per marcare il fatto che lei era sua!!!!!.
Basta pensò Felicity “ Stavo giusto dicendo a Tommy di come ti ho proposto di poter far sesso con lui per  pareggiare i conti, visto che ti sei scopato entrambe le mie sorelle!”. Felicity sorrise dolcemente ad Oliver, Tommy deglutì e in quel momento  ritirò tutte le belle cose che  gli ha detto, stava cercando di farlo ammazzare!!
Felicity rise........“ Oliver davvero? Sei preoccupato per......”
Oliver non prese bene la battuta...... C'era una tempesta nei suoi occhi, poteva sentire il cambiamento nella stanza.
Sei preoccupato che io..che lui.....che noi? Questa è pazzia!!!” Guardò Oliver e lo vide stringere i pugni e la mascella, i suoi occhi facevano paura. Felicity si sentì offesa, “ Si Oliver, ci stiamo facendo un drink post orgasmo..... lui mi ha affascinato e ho pensato che diavolo, questa cosa della verginità deve comunque andare....... mi ha scopato qui contro la libreria!” Felicity accarezzò uno dei ripiani, “ A quanto pare gli uomini Queen, le librerie ed io siamo una cosa.......” Tommy si stava godendo lo spettacolo, ora era quasi certo che Ollie non lo avrebbe ucciso o mutilato.
Da parte sua, Felicity non ha idea del livello di gelosia che Ollie stava trattenendo probabilmente per la prima volta.
Dio, come gli piacerebbe tirar fuori il cellulare e registrare tutto questo.
Sembra che abbiate fatto qualcosa con  la libreria.....e tu eri parzialmente svestita!!” disse Oliver in modo brusco e secco.
Non indossavo le scarpe, questo mi ha reso molto sexy!!! Oh non mi ricordo in che secolo siamo?” chiese sarcastica lei toccandosi le labbra.  “ Cavolo Ollie cresci!!!! stavamo solo parlando, stiamo diventando amici” Felicity iniziò a girare attorno ad Oliver fermandosi poi di fronte a lui “ Non chiamarmi mai più Ollie!!”
Oliver era di pietra, questo fu il primo pensiero di Tommy, cominciò a preoccuparsi per la loro sicurezza. Suo fratello non li avrebbe uccisi li probabilmente.....Felicity sussultò e annuì.......brava ragazza!!
Tommy, esci da qui!” “Ollie, non è successo niente!!!! Che ne dici se torniamo tutti in sala da pranzo e....” Mamma e papà sono impegnati a discutere, Thea è in camera sua e la cena è finita, VAI...TOMMY.... ADESSO!” Tommy sa che deve uscire, ma Ollie è fuori controllo motivo per cui non può andare, non può lasciarli qui con lui.
No.” Per la prima volta da quando Oliver era entrato nella stanza, il suo sguardo lasciò Felicity e puntò al suo. “ Cosa?”
Io non la lascio qui con te!” Oliver si bloccò, prese un respiro profondo e si pizzicò il naso, “ non ho intenzione di farle del male, ho bisogno di parlare con lei” Tommy guardò entrambi perplesso, fino a quando Felicity ruppe il silenzio “ va tutto bene Tommy, grazie per avermi trovato ed essere stato mio amico stasera” Tommy annuì e se andò sperando che Oliver non gli chiedesse  di scavare un buco e di fornirgli un alibi. Potrebbe sbagliarsi , ma pensò che Felicity potrebbe far fare ai soldi di Oliver un giro nel reparto dei testardi.
Tu e Tommy avete fatto una bella chiacchierata?” Oliver si accorse della freddezza nella propria voce, non gli piacque, inoltre non ama il fatto che sia stata da sola con il “buono della famiglia”. Tommy era la migliore persona con cui stare da sola rispetto a suo padre , ma lo stesso non gli piaceva.
“Si è stato gentile con me, a differenza di alcune persone  che non posso nominare” Felicity si stava nascondendo dietro al sarcasmo, soprattutto perchè quando guardava Oliver lui era  spaventoso.
Poi si ricordò di una cosa, “perchè non posso chiamarti Ollie? Le mie sorelle lo fanno, tua sorella lo fa, i tuoi genitori lo fanno e anche Tommy lo fa......” Felicity vide la mascella di Oliver irrigidirsi, ha ciò che lei ritiene “faccia arrabbiata”.
Ooooookay, dimentica quello che ti ho chiesto.....mi porti a casa o devo chiamare Jhon?”
Ti porterò a casa quando sarà il momento” Felicity continuava a guardare la mascella di Oliver.
“Per rispondere alla tua domanda non mi piace che tu mi chiami Ollie, suona sbagliato, io non sono lui, non con te
“Cosa?” Lei era davvero confusa
Ollie è il ragazzino che ero prima, era il ragazzino che ha messo le tue sorelle l'una contro l'altra. Che si ubriacava e si drogava sette giorni su sette. Io non sono lui, non voglio essere il cattivo ragazzo/playboy...non con te” Oliver si avvicinò a lei le prese il viso tra le mani “Mai con te”. Lui la baciò e lei rispose al bacio. Come potevano andare dalle liti ai  baci passionali in un secondo?. Lei non ne aveva idea, ma preferiva i baci, i suoi baci erano diventanti come il gelato alla mente......creavano dipendenza. Oliver si staccò e Felicity mise il broncio.

Ti porto a casa!” Si fermarono nel salotto per salutare Moira, che si scusò per le domande che le aveva rivolto, e sapeva benissimo che era stato Oliver a dirle di chiedere scusa, ma lei le accettò comunque. Felicity non vide altri membri della famiglia, così si fecero strada  verso la porta, per questo lei era grata questa famiglia è estenuante. Il viaggio di ritorno era dominato dal silenzio, entrambi erano persi nei propri pensieri. Felicity voleva chiedergli a cosa stesse pensando ma non voleva rischiare l'ennesima battaglia.
Una volta arrivati, Oliver scese dalla macchina per primo e andò ad aprirle la portiera e poi l'accompagnò alla porta. Era sorpresa che nonostante tutti problemi della serata riusciva a comportarsi da gentiluomo, soprattutto visto che l'appuntamento era finito. Perchè fingere?
Lo sai che non mi aspetto che tu faccia sempre il perfetto fidanzato, vero?” Oliver si sentiva come se lei gli avesse tirato un pugno. “Io voglio fare questo, tu sarai mia moglie e meriti rispetto.” Felicity scrollò le spalle e si avviò su per le scale d'ingresso, si fermò girandosi per salutarlo e lui era proprio li che la fissava, la stava guardando in modo sexy. Oliver fece uno dei suoi soliti sospiri, che faceva di solito quando la guardava  intensamente. Questo rese le ginocchia di Felicity traballanti....
Oliver le afferrò i fianchi e la tirò verso di lui, la baciò come sapeva fare lui........Felicity fece dei miagolii imbarazzanti. Oh caro, questo non va bene, pensò Felicity prima che lui iniziasse a sfregare la lingua sul suo labbro inferiore facendole poi aprire la bocca. Oliver spinse la lingua ancora più in profondità, era deliziosamente intrappolata. Smise di baciarle la bocca e si spostò giù al collo, ma doveva pensarci meglio prima  perchè Felicity protestò, facendolo ritornare alle sue labbra e nella sua bocca. La sua giacca in pelle, la sua colonia e il suo profumo naturale erano inebrianti,mentre lo stava pensando Felicty iniziò ad arrampicarsi su Oliver come un albero, la porta si aprì e caddero dentro alla casa, con precisione Oliver atterrò su Felicity continuando a baciarla. Oliver si alzò staccandosi da lei a malincuore, si guardò in giro per vedere se era tutto a posto e sicuro, ma l'unica cosa che vide fu Laurel sulle scale a bocca aperta. Oliver sussultò e poi offrì la mano a Felicity per aiutarla a rialzarsi. Rimasero per qualche secondo a guardarsi, poi Felicity iniziò a ridere trascinando con se anche Oliver. Laurel li guardava a braccia incrociate
Mi dispiace Laurel, stavi  uscendo?”Felicity conosceva sua sorella, era la cosa giusta da dire.
Si stavo andando in un negozio!”
“A quest'ora?” chiese Oliver. Felicity sapeva dove si stava dirigendo, per negozio intendeva negozio di liquori.
Oliver e Felicity fecero  questa conversazione con Laurel senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra senza perdere i loro sorrisi. Laruel alzò gli occhi al cielo, “ si .... Oliver tu non hai un secondo appuntamento a cui andare?” disse in modo secco. Felicity abbassò il suo sguardo e Oliver si maledì sotto il suo respiro. L'incantesimo era rotto. Laurel sorrise ed uscì.
Felicity si mosse verso la porta e la tenne aperta  per Oliver “ Grazie per avermi accompagnato a casa e per l'appuntamento.” disse senza guardarlo. “Felicity.....” lei continuava a non guardarlo, “Fe-li-ci-ty?” niente. “Io non sono......” Felcity nascose il viso tra le mani, “ Non mi devi spiegazioni Olli...Oliver.” Lui uscì dalla porta e lei la chiuse bloccando la serratura.
Oliver salì in auto per tornare a casa, questa volta non mandò nessun messaggio a Shado per farglielo sapere. Cazzo. Dovevo dirglielo che non avrebbe visto Shado. Oliver sapeva che avevano dei piani ma..... che sempre di più non rispettava. Quando li rispettava loro non facevano sesso, loro giocavano ai video giochi  e lei faceva i compiti per la sue lezioni serali. Oliver si avviò verso casa facendo mille giri...continuava a pensare a Felicity, “MALEDIZIONE!” disse picchiando violentemente il volante.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


~~Capitolo 6
Felicity stava cenando con Helena, facendole un' analisi completa del suo incontro con la famiglia Queen. Ridevano e scherzavano su come lei si sia persa, ed Helena puntualizzò che solo lei poteva finire sdraiata sul pavimento con Tommy senza farci niente. Felicity raccontò dell'intrusione di Oliver e di come non capisse quale fosse il suo problema.
Davvero non lo sai?” Felicity guardò Helena scuotendo la testa, “ a meno che non si tratti del fatto che io sia di sua proprietà, il che è disgustoso anche se in parte è vero!” Helena le sorrise “ lui si preoccupa per te.....ed è geloso” “Di me? Con Tommy? Dai ! Non è che possa scappare con lui o cose del genere,ho un contratto da.....rispettare!!” disse Felicity mentre sorseggiava del  vino, “ I contratti vengono distrutti ogni giorno!” rispose Helena sperando  che Oliver fosse geloso perchè provava qualcosa per Felicity.
Helena sapeva  che la cotta di Felicity per Oliver si stava trasformando in qualcosa di più, loro hanno trascorso molte notti insieme dove Felicity fantasticava su lui. Helena le sorrise consapevole della confusione di Felicity.
Helena all'improvviso  diventò seria, “ Ci sono due ragazzi che ci stanno guardando!! non guardarli o li incoraggerai”. Felicity scrollò le spalle “ io non sono ancora ufficialmente fidanzata, questa potrebbe essere l'ultima volta che un ragazzo si interessi a me ….ho solo 21 anni e la mia vita sentimentale è già stata decisa.” Felicity mise il broncio, non era seria, ma le sarebbe piaciuto sentirsi apprezzata e voluta anche solo per pochi minuti.
I ragazzi si avvicinarono......
Signore!” disse uno  mentre l'altro rimase un po' indietro, “ io sono Chip e lui è Brent” Felicity  ed Helena sorrisero e fecero segno a Jhon che le stava guardando che era tutto sotto controllo. Helena sospirò, Felicity aveva ragione lei era giovane ed Oliver non era di certo il ragazzo più emozionante del mondo. “Perchè ragazzi non vi unite a noi?”
Immediatamente si accomodarono, Chip si avvicinò a Felicity “ sei bellissima” Felicity gli sorrise, non aveva bisogno di quel tipo di complimento, ma era bello sentirselo dire.
Grazie, non sei niente male neanche te!” e non lo era davvero, ha i capelli biondi e occhi verdi, è alto e muscoloso..... ma Oliver era  decisamente meglio.
Felicity rabbrividì, da dove usciva questo commento? Lei non può pensare ad Oliver in quel modo, lei non può, no no. Felicity ritornò in se, “Che cosa fai Chip?” prese un sorso del suo Whisky “ io sono un agente di cambio qui a Starling city, è noioso ma paga bene” lui le sorrise, è un sorrise falso, ma che lei restituisce comunque “ e tu Felcity cosa fai?” “Io mi sono appena laureata MIT e......” Felicity si fermò quando vede Jhon avvicinarsi al tavolo, ma prima che potesse parlare..... “ ed è fidanzata stronzo!!!” urlò Oliver continuando a fissarli.
Non vedo nessun anello al dito amico, e lei era interessata” Chip sorrise ad Oliver, ma lui non ricambiò, lo alzò letteralmente dalla sedia e lo sbatte sul tavolo, facendo cadere tutto quello che c'era sul tavolo, “ LEI NON E' UN GIOCATTOLO” Oliver colpì il ragazzo in faccia due volte prima che Felicity si aggrappasse al suo braccio “ OLIVER! FERMATI!” ma Oliver non l'ascoltava, riuscì a colpire il ragazzo altre due volte prima che Jhon e Slade lo tirassero  via. Felicity capì che Oliver aveva dei seri problemi ha controllare gli impulsi.
Tommy porse dei soldi al cameriere ed al ragazzo, “questo dovrebbe coprire i danni al tavolo e alla tua faccia”, Tommy si girò verso Felicity e le afferrò il braccio, Helena si chiedeva se doveva telefonare  al Signor Lance o no. “ Prendo in mano io la situazione” le disse Jhon. Helena li seguì fuori, la cena era decisamente finita, tanto vale tornare a casa, Felicity l'avrebbe chiamata il giorno dopo.
Slade portò Oliver nel parcheggio dove quest'ultimo prese a pugni l'auto facendo scattare l'allarme, Jhon invece abbracciava Felicity cercando di calmarla. Tommy si avvicinò a lei “ Che cosa stavi facendo?” Felicity lo guardò male, si sentiva ferita, lei non stava facendo niente di male.
Non rispondere, so cosa stavi facendo....dannazione” Tommy si passò una mano tra i capelli “ ho capito tu sei giovane e bella, ti meriti di bere  e mangiare  e mio fratello.......mio fratello è un idiota.....un idiota che si preoccupa per te” disse Tommy guardando Oliver.
Ha uno strano modo di dimostrarlo” disse Felicity sulla difensiva, lei non era ancora fidanzata ufficialmente, forse aveva sbagliato, ma cavolo voleva una notte per se.
Sono d'accordo... su andiamo” esclamò Tommy. Felicity si incamminò tenendo le braccia avvolte su se stessa, il vento le scompigliava i capelli e il vestito. Cavoli avrebbe dovuto prendere su una giaccia.
Jhon stava valutando la situazione, si avvicinò ad Oliver e Slade. Oliver aveva un aspetto selvaggio, come un animale. Felicity inciampò e Tommy l'afferrò stabilizzandola, lei lo guardò, il suo volto non era rassicurante, ma almeno l'allarme dell'auto si spense, ne era grata.
Oliver si avvicinò a Felicity “ Che cosa stavi facendo? Avevi intenzione di andare a casa con lui? Volevi scopartelo?” Oliver tremava, aveva paura , non riusciva neanche a toccarla, continuava a muovere le dita come fa quando è arrabbiato. Felicity sapeva  di dover fare marcia indietro e lasciarlo raffreddare.
Appena si allontanò Jhon si mise tra loro due dando le spalle ad Oliver per potere guardare Felicity, in quel momento Jhon e Felicity intrapresero una conversazione silenziosa.
Oliver si avvicinò a Slade , lui non era contento di  questo, vorrebbe  poterle parlare in un luogo un po' più privato.
Felicity fece un respiro profondo gli si avvicinò ed iniziò a rispondergli a tono, “ Che cazzo stavo facendo?...... IO.......?  Io stavo cenando con la mia migliore amica e un paio di ragazzi si sono uniti a noi. Non avevo intenzione di scoparmelo” Felicity si avvicinò ancora di più mettendosi in punta di piedi sfidandolo faccia a faccia “ ho tenuto la mia verginità così a lungo che ................ che differenza fa con chi la perdo? Sai la tua preoccupazione sulla mia verginità è a dir poco strana!”Felicity indietreggiò, “ Lui, te.... o qualche altro ragazzo......un cazzo è sempre un cazzo! Forse voglio decidere io questa cosa!!! Io non ti ho mai promesso la mia verginità Oliver, capisco quello che ci si aspetta da me..... ma non pensare neanche per un minuto di avere il controllo su questo o su di me!!!!”

Felicity l'ho aveva colpito e affondato, lampeggiò rapidamente, non poteva occuparsi anche di questo. Si avvicinò a Jhon “ portami a casa”, Oliver la fermò  “ dobbiamo parlare”, Felicity scosse la testa  era stanca di tutto questo. Oliver si girò verso Jhon “ la porto io a casa” “ No, assolutamente no, tu sei arrabbiato e fuori controllo” disse in modo secco Jhon  facendo salire Felicity sul sedile posteriore dell'auto e partirono. Durante il tragitto Jhon si accorse che  li stavano seguendo “ Oliver ci sta seguendo”.

“Fantastico, sto per sposare un uomo di neanderthal!!” borbottò Felicity spostandosi sul sedile anteriore, la manovra non era molto facile indossando una gonna corta. Felicity non sapeva davvero come far funzionare questa relazione, “ quel ragazzo è pazzo di te” disse Jhon, Felicity continuava a scuotere la testa “ NO, lui non lo è, è semplicemente pazzo!!!!
Jhon sorrise, “ Si, lui lo è. Ho visto la sua faccia quando ti ha  visto parlare con quel tipo, era ferito. Ha gestito male la situazione, molto male, ma questo non nega il fatto che lui ci tenga a te.” Felicity sospirò, “ Accosta, voglio parlare con lui senza  i mie genitori e le mie sorelle intorno.” Jhon accostò davanti ad un locale aperto tutta la notte.
Non appena l'auto si fermò Oliver aprì la porta posteriore in cerca di lei, ma lei uscì dalla porta davanti. Si fissarono a lungo, Jhon scosse la testa e si diresse insieme a Tommy e Slade nel locale, lasciando a loro un po' di privacy per parlare, questo  parcheggiò era abbastanza sicuro.
Quei due ragazzi sono pazzi e pazzi l'uno dell'altro, peccato che siano troppo spaventati per ammetterlo.
“Mi dispiace Oliver”, Felicity fu la prima a parlare, era appoggiata all'auto con lo sguardo sui suoi piedi. “ Non ho considerato te o i tuoi sentimenti...... ho solo.....”Lui era in piedi davanti a lei fissandola, “ tu cosa?”
Volevo sentirmi....sentirmi importante, che ero abbastanza brava, che ero carina e ...voluta. Non un'altra responsabilità”. Oliver la stava fissando, sentì la tensione e la rabbia uscire dal proprio corpo.

Felicity,... sei importante, non riesco a pensare a nessun altro che mi piacerebbe sposare.” Oliver le si avvicinò e notando che tremava presupponendo che fosse per il freddo le sfregò le spalle, si tolse poi la giacca e l'avvolse attorno a lei. “ Sei troppo buona per me Felicity, più che abbastanza buona.... Ti voglio.” Sussurrò queste parole chiudendo la distanza tra loro.
So che vuoi scoparmi, non è un grosso problema......non sei conosciuto per essere indifferente riguardo le donne” Oliver sospirò   "Non volevo dire questo.....perchè è così difficile?” Oliver rise, mentre Felicity arrossì.
Felicity io ti voglio, ma ti voglio sessualmente sicura. Mi piace parlare con te, mi piace stare insieme a te.......io VOGLIO stare insieme a te.
Secondo l'accordo, non devo vederti fino alla nostra uscita “ufficiale”, ma voglio stare insieme a te. Dannazione ti ho cercato stasera solo per dirti ciao”

“Davvero?” Lui rise “Si”.
“Perchè hai picchiato quel ragazzo?”
Perchè...ugh.....perchè l'ho hai guardato.....gli hai sorriso, gli hai fatto un vero sorriso.... tu non mi hai mai guardato così!” Disse Oliver allontanandosi da lei, ma Felicity gli afferrò il braccio..
Oliver....io...io... io sento di dover essere protetta da te, io non ti conosco, su di te so solo che avevo una cotta per te quand'ero bambina, ma cosa so davvero sull'uomo adulto? E' più facile parlare con un estraneo o anche con Tommy...” Felicity sospirò, cazzo, che diavolo di differenza faceva, “ Ho trascorso la maggior parte della mia gioventù a fantasticare  su di te... e adesso, come ho detto prima tu sei mio, solo....... che non sei MIO”
Io sono più tuo più di quanto lo sia mai stato di nessun altra, so che non è abbastanza......ma dannazione ci sto provando!”

“Abbiamo solo bisogno di conoscerci l'un l'altro e lasciare che il passato sia passato.....Prometto di provarci, va bene?” Oliver annuì  "Anche io

“E non picchiare più estranei innocenti, OK?”
Non prometto niente, e poi dipende dalla tua idea di “innocenti” perchè le sue intenzioni non erano innocenti”.
“Affare fatto”

Oliver gettò le sue braccia attorno a lei, “ Forza, andiamo a mangiare del cibo qualche schifezza, ”. Felicity rise, era il suono migliore della terra!.
Si unirono a Jhon, Tommy  e a Slade, seduti in un tavolo appartato. Felicity scivolò di fianco a Jhon, mentre Oliver prima di sedersi si guardò intorno per assicurarsi che nessuno potesse vederli, pensando che quel coglione che avevano incontrato era una stupido. Era contento che Tommy avesse risolto la situazione.
Jhon, da quanto tempo lavori con la miglia Lance?” domandò Oliver aprendo la conversazione. Jhon ingoiò il suo hamburger e rispose, “Quentin ed io eravamo nell'esercito insieme, mi sono unito alla sua squadra di sicurezza poco prima della nascita di Felicity. Sono la sua guardia del corpo da quando aveva undici anni.” Jhon sorrise a Felicity.
Oliver era preoccupato che ci fosse qualcosa fra loro due, ma ora riuscì a vedere che il rapporto fra loro era come un vecchio zio e la sua adorabile nipote che adora lo zio.
Povero Jhon, doveva venire ai gruppi di danza delle scuole medie, gite nei centri commerciali e poi al Mit. Ho pensato che potesse abbandonarmi! Nessuno lo avrebbe biasimato.” disse Felicity appoggiata alla spalla di Jhon. “ Mai, tu sei bloccata con me.”Jhon guardò verso Oliver “ il che significa che adesso sei bloccato anche tu con me” Oliver annuì, non poteva pensare a destino peggiore.
Felicity si scusò e andò al bagno. Oliver la guardò allontanarsi, mentre Jhon, Tommy e Slade condivisero uno sguardo. Quando Oliver tornò “tra loro” notò che gli altri stavano sogghignando, ma lui li ignorò. “ Signor Queen, mi sento in dovere di dirti che che se le farai del male, io ti ucciderò!” Disse Jhon secco.
Chiamami Oliver, Mr Diggle.” “Puoi chiamarmi Digg”
Non voglio farle del male” Oliver capì che Jhon vedeva quello che lui non vedeva. Era molto facile ferire Felicity, inoltre lei ha avuto una cotta per lui fin da quando era una ragazzina, e che credeva ancora  nelle favole, nel vissero per sempre felici e contenti.
Oliver congedò Tommy e Slade per rimanere da solo con Jhon.
Immagino che sia il mio turno  adesso?” Entrambi risero.
Dimmi Jhon, perchè non sei nella fratellanza?” Jhon rise, ha coraggio questo è sicuro.” Se lo fossi sarei limitato!”
Limitato?” disse Oliver perplesso.
Se qualcuno le fa del male, deve andare dal capo che deve poi approvare le tue azioni o altrimenti potresti essere ucciso. Io posso andare ad uccidere il figlio di puttana, distruggere il corpo e le prove, la Bratva non può farmi del male sulla base di ipotesi, non faranno del male alla mia famiglia per timore della legge. Loro possono prendere la tua vita o la tua famiglia....... Quindi limitato” Oliver annuì pensando su ciò che gli aveva appena detto.
“Questo è il tuo modo di dirmi che se le faccio del male, tu puoi uccidermi,nascondere il corpo e nessuno ti farà un cazzo!” Oliver sorrise, a lui piaceva Jhon. “Questo è il mio modo di dire che chiunque fa del male a Felicity, loro moriranno. E nessuno farà domande.
Annotato!!!.” Oliver alzò gli occhi e notò Felicity camminare verso di loro, sembrava stanca. Oliver si alzò ed andò a pagare il conto. Si vestirono e Oliver mise il suo braccio attorno a Felicity incamminandosi verso la macchina.
Oliver sperò che Jhon accompagnasse a casa prima Felicity, ma non lo fece. Arrivarono a casa Queen, Felicity scese anche lei dalla macchina
Quando sono in giro con Jhon sto sempre sul sedile davanti.... non ero a caccia della buonanotte...o qualunque......non sono contraria a baciarti........mi piace baciarti, ma non mi aspetto questo......” Felicity stava balbettando di nuovo. Oliver sorrise, lui amava il suo balbettare, “Non stavo pensando a quello.” Lei inclinò la testa e gli fa il suo “davvero” sguardo?”
Ok stavo pensando a quello, volevo chiederti di uscire dalla macchina così da poterti baciare.”Oliver sollevò il  mento di Felicity con un dito, si inclinò con la testa fino a toccargli appena le labbra con le sue. Oliver si tirò indietro e le sorrise, “ Ci vediamo domani?” Felicity sorrise e annuì e poi Oliver entrò in casa.
Felicity salì in macchina. Jhon le sorrise, “E' stati un bel bacio?
Sta zitto!!! disse nascondendo il volto tra le mani. Stava conoscendo tutti i diversi baci che Oliver aveva nel suo  arsenale. Finora li amava tutti.

Tu sai , che io so che ti piace..... e puoi raccontarmi tutto...puoi raccontarmi tutto adesso,senza però entrare nei dettagli su certe cose.....” A entrambi vennero i brividi.
A me...a me piace Jhon!”
“Lo dici come se fosse una cosa negativa. Lo stai per sposare!”
Sono consapevole di questo, ma so anche che lui ha un'amante....aspetta, è un'amante anche se noi non siamo ancora sposati?” La sua testa era strana, ci stava pensando sul serio prima di scrollarsi di dosso quel pensiero. “ Prendersi cura di lui come qualcun altro che protegge me e la mia famiglia potrà solo che finire male. Oliver non è il tipo d'uomo che si innamorare di ragazze come me e non credo possa prendersi cure di me, anche se lo volesse.....”
Forse si , forse no”. Lei guardò oltre l'uomo che conosceva da tutta la vita, l'uomo incaricato di prendersi cura di lei, l'uomo di cui suo padre si fida ciecamente. Felicity aspettò che Jhon intervenisse, come fa sempre, Jhon è un grande persona. “ Penso che abbia bisogno di qualcuno che veda il vero lui.........come hai fatto quando eri più giovane, per vedere il buono in lui, non solo il guerriero. So che lo vedi ancora, è il motivo per cui hai tentato di fermarlo stasera....... e il motivo per cui hai continuato a guardarlo, quando pensavi che nessuno ti vedesse. Lui può essere un brav'uomo......solo che nessuno lo ha mai trasformato in quella parte di se stesso.... " Felicity si era persa nei suoi pensieri e parlando liberamente “Io voglio esserci per lui.....ma ho paura Jhon. Questa vita.....che ho accettato potrebbe distruggerci tutti e due.”
In questa vita o non in questa vita, l'amore è in grado di distruggerti o di renderti invincibile. A volte è necessario combattere per qualcosa per sentirsi vivi!”
E se io non sono abbastanza brava per lui? Io non sono il suo tipo Jhon. Potrei innamorarmi follemente di lui ed esplodere a causa di..... siamo onesti, perchè io sono un'intelligente malvagia.....sono testarda e balbetto e dico un sacco di cose sbagliate....un sacco di volte.” lei sorrise.
“Felicity, non vedi chiaramente te stessa e chiaramente non vedi come a lui piacciono queste cose di te. Lui cerca sempre di toccarti, quando non ti sta toccando lui ti fissa”Jhon aveva l'opportunità di guardarla, ma doveva essere veloce perchè stava guidando. Felicity stava guardando fuori dal finestrino. Si girò e lo guardò e jhon annuì, fra di loro non c'era bisogno di comunicazione, lei sapeva che lui aveva capito tutto. Lei sapeva che Jhon a sempre ragione.
Come arrivò a casa il suo telefono squillo due volte.
Fammi sapere quando sei a casa al sicuro. -O
Ehi! Ollie mi ha dato il tuo numero. Abbiamo bisogno di pranzare insieme al più presto :) Thea
Felicity si diresse in camera sua e si buttò di pancia sul letto, prese il telefono dalla tasca ed iniziò a rispondere...
Sono al sicuro a casa, non c'è bisogno di inviare una squadra di ricerca! :) -F
Che ne dici di mercoledì prossimo? -F
Felicity aspettò la risposta di Thea. Il telefono suonò, rispose senza guardare lo schermo pensando che fosse Thea....
“Mercoledì prossimo non va bene per te?
Va bene... ma cosa stiamo facendo?” Felicity si tirò su immediatamente “Oliver! Mi aspettavo qualcun altro e prima di andare in modalità grrr, intendevo  Thea. Mi ha chiesto di andare a pranzo insieme!"

Oliver rise “ Hai imparato a conoscermi così bene.” Fece una pausa e Felicity lo sentì respirare . Faceva quella cosa dei respiri anche al telefono? Era davvero sexy. “ Lo è? Buono a sapersi.”
Oddio, l'ho detto a voce alta!” Oliver rise a crepapelle e Felicity sprofondò il suo  viso nel cuscino.
Credo che avrò bisogno di chiamarti e darti la buonanotte ogni sera”. Felicity si alzò con il viso sconvolto...... “hai intenzione di chiamarmi ogni sera prima di dormire?”
Si, voglio sentire la tua voce come ultima cosa..... va bene?” Felicity sorrise  e tirò un pugno all'aria. “ Certo... va benissimo.”
Buona notte Felicity!”
“Buona notte Oliver

Felicity andò in bagno, si lavò i denti, si mise il pigiama e poi ritornò nel suo confortevole letto. Dopo qualche minuto si tirò su di scatto.... e si mise a sedere, “ ha detto  l'ultima cosa che sentiva? Cosa significa? E i suoi.... “appuntamenti”?” Ricadde sul letto e meditò fino a quando non si addormentò.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


~~Capitolo 7

Oliver e Felicity andarono ad un altro appuntamento. Oliver sperava di poter parlare con lei di loro e del loro futuro insieme. Questo appuntamento non era come gli ultimi due, non riguardava gli altri e i loro pensieri e sentimenti. Riguardava solo loro. Questa volta la stava portando fuori e non a casa dei suoi genitori.
Oliver arrivò a casa di Felicity e bussò alla porta. Era nervoso.....non era mai nervoso agli appuntamenti. Si dondolava avanti e indietro sui talloni fino a quando la cameriera, Lucy non aprì la porta e la seguì nell'atrio. Felicity arrivò balzando giù dalle scale. Oliver sospirò e una parte di lui si mise sull'attenti. Felicity era bellissima, indossava dei jeans con una maglietta viola in abbinamento al cardigan e alle converse ai suoi piedi. Le aveva detto serata tranquilla e lei lo aveva ascoltato. Felicity gli si avvicinò e gli baciò la guancia. Oliver odiava le formalità, gli piaceva quando si erano baciati solo perchè lo volevano.
Dove stiamo andando?” gli chiese Felicity mentre prendeva la borsa seguendolo poi fuori. Si fermò e si fermò anche lui a guardandola, “Non stiamo andando su quello, vero?” Oliver rise, nella sua esperienza con le donne di solito loro amavano il rischio della moto. Oliver la tirò verso la moto e tirò poi fuori un secondo casco.
Oliver sei certo che sia sicuro?” Felicity guardava lui e la moto, “Si Felicity, non ti farei salire sulla moto se non fosse stato sicuro.” Felicity si tolse gli occhiali per indossare il casco, dandogli un cipiglio molto scettico. Oliver assicurò la cinghia sotto il mento di lei, le mise gli occhiali in tasca  e le spinse giù la visiera. Indossò a sua volta il casco  e salì sulla moto porgendole po la mano per aiutarla a salire. Felicity era seduta troppo distante, quindi le afferrò le gambe e la tirò fino a quando non fosse a filo con il suo culo. Oliver gemette, aveva dimenticato questa parte. Delicatamente mise le sue braccia sui fianchi di Oliver, ma lui gliele tira via sapendo che era spaventata, le fa avvolgere le braccia  strettamente attorno a lui. Oliver sorrise, accidenti questo funzionava meglio del previsto.
Oliver si diresse verso il lago. Stavano andando nella casa dei suoi sul lago. Chiese  ai custodi di procurarsi del cibo, avevano intenzione di passare una giornata di relax per conoscersi reciprocamente.
Arrivarono circa un'ora più tardi. Per tutto il tragitto Felicity era rimasta con la testa appoggiata sulla schiena di Oliver e lui non poteva negare che gli piaceva, gli piaceva avere lei contro di lui, fidandosi di lui.....era rilassante. Girò su una strada privata ed arrivò ad un cancello, vi entrò ed una volta davanti alla casa  spense la moto. Scese ed aiutò lei a scendere. Si tirarono via il casco e lei fece una smorfia al casco. Tirò fuori gli occhiali e se li mise. Stava per chiederle della sua smorfia quando parlò per prima lei, “ Di chi è questo posto?”
Dei miei genitori....non ti preoccupare sono ad una raccolta fondi a Coast city”.Oliver le prese la mano e la portò sulla veranda dove aprì una lanterna e tirò fuori le chiavi. Aprì la porta e fece entrare prima lei.  La casa era molto grande, c'erano cinque camere da letto e tre bagni, un ampio soggiorno, una cucina componibile e un portico che si affacciava sul lago con molo privato. Lui amava stare li, era un posto in cui veniva per rilassarsi dove poteva essere se stesso. Sentiva di doverla portare  qui per farle vedere il vero lui e forse conoscerla meglio.
In quel momento tutti i pensieri di quante donne abbiano indossato quel casco prima di lei e di come potrebbe prendere i pidocchi o altri insetti che potrebbe far significare la rasatura completa della testa erano stati dimenticati quando notò che la casa era isolata dal mondo. Felicity era impressionata e spaventata. Questa era una grande casa che si presentava come un rifugio o come un ottimo posto per uccidere qualcuno e sbarazzarsi del corpo. Cercava di non pensare a quest'ultima cosa ma a quella precedente.......ma non ci riusciva.
Oliver?”Felicity si girò verso di lui mentre era stato per tutto il tempo a fissarla, “Hmmm?”, Oliver le stava fissando le lebbra. Ed era un buon segno.....o no? “ Perchè siamo qui?”Oliver le si avvicinò e le mise le braccia attorno attorno a lei e lei glielo lasciò fare. Sii carina con il ragazzo che ti vuole uccidere, giusto? “Siamo qui per conoscerci meglio, senza l'intromissione dei genitori o fratelli pazzi!” “ Oh, che sollievo! Pensavo che mi avessi portata qui per uccidermi!” Felicity rise e poi impallidì, “ Cazzo....L'ho detto ad alta voce vero?” Oliver annuì, “ Felicity, non voglio farti del male. Ho pensato che avessimo fatto progressi ieri sera ?”
Li abbiamo fatti. Lo so.....  la maggior parte di me sa che non mi farai del male.....è solo che.....ho sentito delle persone che parlavano di come tu abbia ucciso un uomo nel the Glades e di come lui ti abbia supplicato di risparmiargli la vita......o di quell'uomo che hai ucciso in Russia torturandolo...... è che tu puoi essere spaventoso a volte......soprattutto  sapendo che sei “bloccato” con me...... ed io non ti piaccio..... voglio dire ti piaccio........come persona, ma non ti piaccio.” Oddio, per favore fammi  stare zitta!!!!! Felicity iniziò a contare nella sua testa come le aveva insegnato sua madre.
Oliver era così confuso. Era arrabbiato per il fatto che lei avesse ascoltato quelle persone, anche se era vero.  Era ferito, come poteva pensare che lui potesse  farle del male.... e CAZZO chi le aveva detto che ha lui non le piaceva? Quando era ritornato alle scuole medie? probabilmente quando ha iniziato a pensare ai modi in cui poteva impressionarla e quando aveva smesso di dormire in giro.......il giorno in cui l'ha incontrata. Oliver si avvicinò al mini bar e prese un drink.
Quell'uomo di the Glades che mi pregò di risparmiargli la vita? Aveva appena ucciso venti persone con la sua droga”. Oliver mandò giù in una volta il suo drink e se ne versò un altro, “Ucciderlo non era servito a niente, un altro bastardo prese il suo posto”. Oliver mandò giù un altro  drink. Felicity sperava che potessero tornare a casa, ma pensava che Oliver fosse troppo ubriaco per guidare... “ L'uomo in Russia.... si l'ho fatto. Fidati di me, se lo meritava.” Oliver trangugiò un altro drink, non ha voluto dirle che l'uomo che ha torturato aveva cercato di ucciderlo. Questo era personale, era una parte di lui che voleva tenere lontano da lei. Si versò un altro drink e lo trangugiò, rifacendolo per altre tre volte. Odiava ricordare queste cose.
“Oliver non volevo offenderti. So che hai ucciso, ha ucciso anche mio padre, Jhon ha ucciso,ho capito. Alcune persone devono combattere così che altri non lo facciano. E' solo che.... tu sei tu. E' spaventoso pensare che tu sei quel ragazzo e il ragazzo che vedo con i miei occhi.” Oliver si mosse attorno al bar, ma non vicino a lei.
In che modo ti faccio paura?” Felicity tirò le labbra nella sua bocca e guardò il soffitto. Oliver rise quasi di lei, ma lei lo fulminò con lo sguardo. “ Sei ubriaco, vero?” Lui annuì.
Oliver non gli dirà mai quanto ci voleva per farlo ubriacare sul serio, un paio di drink o un sacco non bastavano.
Oliver le fece credere di essere ubriaco, sapeva  che se non lo fosse lei non gli direbbe mai queste cose sapendo che poi non le ricorderebbe. Sapeva che era sbagliato.... si scuserà con lei più tardi.
Voleva conquistare facilmente la su fiducia, ma la curiosità ha avuto la meglio su di lui.
Va bene....mi fai paura. Ti ho detto che ti amavo quando ero una ragazzina........ o ho avuto una cotta per te.....” Felicity sbuffò, “ Ho paura che potrei amarti come adulta. Qualcuna come me? Amare qualcuno come te? E' tragico. Qualcuno come te, amare una come me? Impensabile”
Io non lo vedo come impensabile!”
Felicity lo guardò per vedere se lui avesse compreso questo.  Lei scosse la testa in segno di resa, “sei ubriaco....... sei un brav'uomo che la vita ti ha dato scelte di merda.... poi aggiungere il fatto che sei fottutamente sexy e ben...... tu mi fai paura. Ho paura per il mio cuore e anche per la mia anima.”. Felicity era contenta per quello che aveva appena detto e doppiamente contenta per il fatto che lui non si ricorderà niente.
Oliver annuì, non poteva dirle che lei lo aveva fottutamente spaventato. Lei era intelligente e bella, che solitamente era uguale a guai. Lei era forte, compassionevole e passionale, cosa che non aveva mai visto prima in una donna. Lei aveva una forte volontà e questo lo spaventava. Lui non sarà in grado di proteggerla. Lei era anche testarda, divertente e completamente irritante tutto allo stesso tempo, la maggior parte del quale lei  gli faceva venir voglia di essere un brav'uomo. Non un buon fratello della Bratva, ma un brav'uomo. Uno che torna a casa alla sera, che la baciava e che la amava. Uno che gli da dei bellissimi bambini e una vita perfetta. Lui però non era quell'uomo, non importa quanto cattivo potesse essere per lei, quella parte di lui se né andata o se mai l'avesse avuta.
Lui poteva far del suo meglio per lei, poteva proteggerla dai membri della fratellanza che avrebbero usato le sue abilità, da quelli che volevano farle del male per poter arrivare a suo padre. Aveva bisogno di conoscerla per sapere come farlo e come guadagnarsi la sua fiducia. Voleva conoscerla meglio, voleva sapere tutto di lei. Questo bisogno  che lui aveva del suo tempo e della sua attenzione era nuovo per lui e gli faceva paura.
Loro erano entrambi spaventati a morte.

“La tua anima?” Felicity si stava mordendo le unghie, era un tic nervoso. Alzò gli occhi al soffitto implorandolo con lo sguardo di cadere. Fece un respiro profondo “ la mia anima, penso che ….. se dovessi innamorarmi , se permettessi che ciò accada...ci sarebbe una buona possibilità che darei la mia  anima per salvarti.....per amarti. Non che io pensi che il mio amore possa salvarti......ma questo potrebbe essere intenso....per me."
Oliver andò a prendere una migliore marca di Tequila e due nuovi bicchierini. Le fa cenno di seguirlo e si accomodarono davanti al camino “ giochiamo a verità o bevi”. Felicity lo guardò stranita “ Verità o bevi?” Lui rise, “ Ognuno di noi farà una domanda all'altro e o dirà la verità o berrà. Più si beve più si versa”. Felicity lo guardò attentamente, lui era già ubriaco, non ricorderà niente.....quindi perchè no? “Ok”.

Lui annuì, “prima le signore!” Ognuno di loro versò un drink. Felicity continuò a morsicarsi il labbro inferiore..... “Va bene, quante donne hai avuto?” Oliver la stava guardando negli occhi. Era decisamente ossessionata da questo! Lui sorrise “ un sacco, non posso darti un numero preciso.”
Uno stadio?”
“Oltre un centinaio, meno di un migliaio.....probabilmente
”. Felicity strabuzzò con gli occhi “veramente uno stadio!” Lui adorava il suo sarcasmo.
Tocca a te!”
Quanti ragazzi hai baciato?” Felicity bevve, “seriamente non puoi rispondere a questa o non vuoi?”
Non rispondendo nemmeno dovrò bere un altro drink? Oliver annuì. Non era vero, ma lui aveva bisogno che lei bevesse  per sciogliere la tensione. “Tocca a me!”
Quante volte ti sei innamorato?” Oliver sbuffò, “mmm... Mai”. Felicity lo guardò con  grandi occhi tristi. Lui voleva abbracciarla perchè non era mai stato innamorato?. Cosa diavolo c'era di sbagliato in lui? “ Stai mentendo? Non sei mai stato innamorato?” “ Mai... bramoso mille volte, Amore....No”
Te quante volte ti sei innamorata?” Lui poteva dire che lei stava pensando di bere, ma voleva sapere la risposta, aveva bisogno di sapere. “Senza contare il mio amore giovanile per te?”

“Contiamo!!”Lui voleva disperatamente contarli.
Felicity distolse lo sguardo e a malapena sussurrò “ una”. Per qualche strano motivo questo lo rese molto felice. Lo guardò e notò il suo sorriso arrogante, gli fece la linguaccia.
Il più grande errore della tu vita, non contando l'accordo che hai accettato con mio padre!”
Che non è un errore!!” disse Oliver. “ Va bene... il tuo più grande errore?”
Prima di incontrarti, direi che ho fatto del male a Tommy. Gli ho dato del fifone per non essere un uomo. L'ho preso in giro per mesi. Lui era un tipo intelligente, ma che non partecipava.” Felicity sospirò “dopo l' incontro con me?” Oliver considerò di bere , ma non andrebbero da nessuna parte così. “ Che si fottano le tue sorelle,mi tratterresti in modo diverso se non fosse per quello
Ti... Ti ho trattato male?” disse Felicity perplessa. Oliver la guardò ma cambiò subito argomento....
Tocca a me!”
Il peggiore giorno della tua vita?”
Il giorno in cui ho scoperto che mi avrebbero mandata via da scuola”. Lo disse con leggerezza, ma si vedeva che era stato difficile. "Penso di essere stata fortunata però, la maggior parte delle persone hanno avuto di peggio  di  “ giorno peggiore di sempre””
“Ti ho trattato male?” ribadì Felicity. Non si arrendeva.......

Hmmm......NO,  solo che mi vedi in modo diverso. Non saresti così cauta con me.”
Felicity bevve il suo drink , “Felicity non ti ho fatto una domanda”
“Lo so..... ne avevo solo bisogno
”. Ne prese un altro.
Ti era piaciuto stare lontano da scuola?”
No.... mi piaceva stare insieme ad altri bambini intelligenti, ma odiavo essere lontano dalle mie sorelle. Io-Io....” Felicity buttò giù un altro drink.
Tu cosa?” Felicity lo guardò e gli mostrò il suo drink che poi prese. “ So cosa hai fatto....ma voglio ancora sapere”
So quello che diceva la gente di me..... che io ero la sorella brutta..... che ero il gobbo di Starling City......e che i miei genitori si vergognavano di me ed era per questo motivo che mi mandarono via. Io non sono bellissima come Laurel o affascinante come Sara ….... mi sentivo inadeguata.....”
Oliver deglutì, come può sentirsi inadeguata? “Tu non sei inadeguata!”

Felicity rise, “ Vedremo si dirai ancora questo dopo la nostra prima notte di nozze!” Un secondo dopo averlo detto le sue orecchie recepirono il tutto........chinò la testa e poi lo guardò. Dallo sguardo che aveva capì di aver parlato ad alta voce...... Grande.
“E' il mio turno giusto?” Lui scosse la testa, “Non ancora”. Oliver la guardò,spostò la bottiglia e i bicchierini, prese il suo viso tra le mani e la baciò.
Le sue labbra sapevano di alcol, cioccolato e di paradiso. Si staccò da lei e la guardò negli occhi “ Non sarai mai inadeguata.” Felicity arrossì  e si mordicchio le labbra.
Decise di fare un'altra domanda.
Ti Piace essere nella fratellanza?”
Oliver pensò a cosa dire. Se non poteva dire alla sua futura moglie la verità, chi poteva dirgliela?
No, mi piaceva quando ero giovane. Il senso di fratellanza, di appartenenza......mio padre era fiero di me. Era inebriante. Poi le donne, l'alcol e la droga........ era fantastico.” Oliver sospirò “ Ora so che tutto ha un prezzo”
Quale prezzo?” E non era il suo turno. Entrambi lasciarono andare. Oliver pensò che finalmente stava facendo progressi con lei.
La mia anima.” Felicity ansimò, non aveva mai visto Oliver così vulnerabile. Felicity gli si avvicinò e gli accarezzò il viso “ tu hai ancora la tua anima.....lo vedo. Hai un cuore buono e ti preoccupi delle persone.” Come vorrebbe crederle......come vorrebbe che fosse vero.....come vorrebbe essere la persona che vede, l'uomo che potrebbe renderla felice e non solo cercare di non renderla infelice che era probabilmente la miglior cosa che poteva fare. Si chinò verso di lui e lo baciò dolcemente. Un bacio che sapeva di promessa.
“Forse una piccola parte mi è rimasta,ma la fratellanza otterrà anche quella”.Voleva essere onesto, non voleva che si illudesse... per lui, essere una sorta di principe azzurro. Lei lo guardò e gli sorrise,” Non lascerò che la prendano. Quella parte della tua anima? E' mia!!! Quando diventerò tua moglie sarà mia e loro non l'ha prenderanno.” Felicity annuì con determinazione. Era straordinaria. Oliver le sorrise, voleva crederle, ma c'erano tante cose che lei non sapeva di lui, sulla fratellanza e anche su se stessa.

Rimasero seduti li per un po', nessuno di loro parlò o se ne andò o urlò o litigò. Non era imbarazzante e per questo Felicity ne era grata. Lui poteva non ricordarsi della serata, ma lei.....questa era marchiata nella sua memoria. “ Posso farti un'altra domanda?”
Certo, spara!” Lui le sorrise con sorriso che lei aveva visto raramente.
“E' la mia di voce che senti prima di andare a letto quando mi chiami?”
Si.” Questa volta era lei quella con un sorriso che raramente le aveva visto.
Questo non dovrebbe farle venire le vertigini, ma lo fece. Non gli chiese ulteriori dettagli, voleva solo esserne sicura, ma sapeva anche che loro potevano farsi male e per oggi...... voleva godersi questo Oliver, quello per cui aveva una cotta e che probabilmente aveva ancora se doveva essere onesta.
Oliver, non c'è modo che tu possa portarci a casa”. Oh lui poteva, eccome!!! Non era ubriaco, ma preferirebbe rimanere qui con lei, sarebbe rimasto ovunque con lei. Forse potevano parlare ancora un po'. Sarebbe bello.
No , non posso.”
Potrei  chiamare Tommy? Verrebbe a prenderci!”  Oliver scosse la testa , “ No. Tommy è impegnato stasera con l'inaugurazione  del suo club. Possiamo solo stare qui...non succederà nulla.”
Felicity annuì, “ ho bisogno di chiamare mia madre e dirglielo.” Si alzò e prese la sua borsa dirigendosi  fuori sul portico. Oliver la vide parlare e annuire molto. Tornò dentro.
Va tutto bene?”
Lei diventò rossa.....era adorabile. “ Si, mamma voleva assicurarsi che fosse tutto ok.”
E sei diventata rossa come un'aragosta?.” Felicity rise e scosse la testa “ il suo OK voleva dire avete i preservativi  e se tu ti stai prendendo cura di me. Dinah Lance, madre dell'anno!”.
Oliver riusciva a vedere l'amore e l'affetto che aveva verso sua madre. Avrebbe voluto avere qualcosa di simile con sua mamma.
Le ho assicurato che non è come sembra...... ma non credo mi abbia creduto” Lui non le avrebbe creduto.
La sua reputazione e Felicity stavano bene, Felicity..... e i suoi genitori avevano ogni diritto di preoccuparsi.
Oliver era improvvisamente preoccupato. Si schiarì la voce e andò in cucina a vedere che cibo  avevano portato.
Controllò e c'era roba per fare gli  hamburger alla griglia, per fare l'insalata e patate al forno. A Felicity andava molto bene. Decisero che lui si sarebbe occupato degli hamburger mentre lei si occupava dell'insalata. Si muovevano su entrambi i lati della cucina come se fosse routine e questo fece ridacchiare Felicity, “ siamo molto domestici!” Oliver sorrise , aveva ragione  e gli piaceva più di quanto pensasse. La vita coniugale potrebbe essere divertente.
Erano a metà cena  e qualcosa la colpì, loro sarebbero rimasti li per la notte. Guardò Oliver che aveva già bevuto due birre dalla fine del gioco “verità o bevi”. Loro ovviamente non sarebbero andati a casa. Le ha promesso che non sarebbe successo niente e lei si fidò di lui. Lei non voleva che succedesse niente, giusto? Bevve il suo drink e ricaricò il bicchiere. Oliver la guardò, sperava che  Laurel fosse l'unica sorella con il problema dell'alcol. Alzò il sopracciglio verso di lei “Cosa?”
Stai bene?”
Si, ho appena.........noi resteremo  per la notte. QUI......INSIEME.”
Prometto di tenere le mani a posto.” Il telefono di Oliver suonò e rispose fuori.
Queen.”
“Ollie, papà ti sta cercando, pensa che tu abbia preso Felicity e siate fuggitivi. Ha. chiamato Thea , e lei gli ha detto che eravate ad un appuntamento.” MERDA. “ Grazie, lo chiamerò.”
“Ollie..... è troppo tardi, ha inviato Merlyn li da voi. E' convinto che tu l'abbia sposata e che siate...”
Dannazione , volevo trascorrere un po' di tempo da solo con lei, pensavo che a papà gli andasse bene?” Sospirò. Tommy ridacchiò, “papà non è contento quando non ha tutto sotto controllo, e lui sa che non può controllare questo e che presto non potrà controllare niente di te.”
Grazie per avermi avvisato. Ci vediamo domani.”
Oliver guardò verso Felicity, se lui improvvisamente si mette a guidare lei saprà che le ha mentito, se invece rimane li Merlyn arriverà. Fanculo tutto. Prima di entrare in casa da Felicity, Merlyn bussò alla porta. Felicity urlò e corse verso Oliver. Si assicurò che si trovasse dietro di lei.
Merlyn!”. Non aveva una pistola o qualsiasi altra arma, ma solo le sue  mani. Sembrava disarmato e di questo Oliver ne era grato.
Tuo padre mi ha mandato per portare a casa te e la ragazza.” Merlyn sogghignò “ vedo che sei vestita... questo è un bene, oppure no.” Felicity rabbrividì e si strinse ancora di più dietro ad Oliver, ragazza intelligente.
Ollie non vedo un anello al dito. Immagino che tu non l'abbia sposata o lei non è così economica e facile.” Oliver andò verso di lui, ma Felicity cercò di trattenerlo, inutilmente.

Tutto quello che lei vide era il loro muoversi e i pugni che andavo a segno. Poi Oliver atterrò Merlyn  e in modo ripetitivo gli sbatté la testa al pavimento. “ Oliver! Oliver! Fermati! Così lo ucciderai!” Lui si fermò e la guardò. MERDA. Chiuse gli occhi cercando di calmarsi. Aveva detto a se stesso  nessuna violenza di fronte a lei. Oliver mollò la presa su Merlyn, mentre lei continuava a fissarlo. Oliver poteva sentire ancora l'adrenalina scorrergli nelle vene, voleva prendere a calci Merlyn fino a sentire il suo ultimo respiro, ma tuttavia  voleva che Felicity si sentisse al sicuro e che si fidasse di lui un po' di più.
Come Oliver camminò verso Felicity, lei iniziò ad urlare confondendolo, finché Merlyn non gli mise una corda al collo iniziando a soffocarlo. Oliver non poteva liberarsi di lui. Vide Felicity appena fuori dal suo campo visivo, era grato che lei fosse abbastanza intelligente da correre via e nascondersi. Se Merlyn lo uccidesse lei sarebbe stata al sicuro. Oliver la sentì dietro a Merlyn “lascialo andare!”, ma non lo fece. Merlyn non la guardò neanche, e questo fu un grosso errore. Sentì improvvisamente Merlyn urlare e gemere, e immediatamente il cavo si allentò dal suo collo lasciando andare Oliver. Cadde in avanti mettendo le mani sulle ginocchia e tossì.
Oliver si girò e vide che.....PORCA PUTTANA! Lei lo aveva colpito in testa con un ceppo del camino. Si alzò e la guardò impressionato. Felicity corse tra le sue braccia, “ mi dispiace, non riuscivo a fermarlo.!” Oliver la tirò contro il suo petto.
Vattene” Merlyn si levò in piedi e iniziò ad andare verso la porta, barcollando tenendosi la testa. Felicity si divincolò dal suo abbraccio, “ Di al signor Queen, che la prossima volta che ci vuole vedere, ci può chiedere  di andare da lui!!! E noi verremo.....se vogliamo.” Loro tre sapevano che Robert Queen non rischierebbe l'ira di suo padre. Lui potrà non essere completamente a favore per questo matrimonio, ma non era così stupido da iniziare una guerra con Lance.

Merlyn uscì di casa, e lui e il suo autista se ne andarono. Oliver si rivolse a Felicity, “ Stai bene?”
Lei annuì e lui le baciò la testa, “ Cazzo, lo hai colpito con un ceppo!” Lui rise e dopo un attimo rise  anche lei. “ Era piccolo!” Oliver gettò la testa indietro continuando a ridere. “ Piccolo?.... ma buono!”
Non volevo ucciderlo, ma solo fermarlo. Sapevo che avresti potuto farlo tu, se necessario.”

Oliver la guardò negli occhi e vide che lei si fidava di lui per fare quello che serviva. Felicity lo vide.... il vero lui, e lei si fidava. Oliver  cercò nei suoi occhi e lo vide. Lei lo amava. Sono una squadra. Oliver guardò lontano.... era pronto per amare qualcuno? Era pronto a far parte di una squadra con lei? Era pronto per lei? Lui non lo sapeva. Una domanda interruppe quella valanga di pensieri.
Rimaniamo qui per la notte?” Entrambi sanno che era sobrio. “ Vuoi andare a casa?”. Lei scosse la testa, “ No, se credi che noi siamo al sicuro!”
Non voleva stare lontano da lui, non dopo quello che era successo. Non riusciva a spiegarselo.
Siamo al sicuro.”
Felicity decise di andare a fare la doccia. Oliver decise di andare a prendere la pistola in cassaforte per sicurezza.....lui poteva tenerli al sicuro. Oliver era nella camera padronale dove Felicity stava facendo la doccia, quando uscì con addosso solo un asciugamano.
QUESTO era il karma era per tutte le donne con cui era uscito e scopato, non è vero? Pensò Oliver. “ Non ho il pigiama!”
Felicity fissò il pavimento, mentre lui stava avendo dei pensieri molto dettagliati  su di lui e lei sul quel grande e comodo letto. Dannazione. Si schiarì la voce e andò in camera di Thea per prendere un paio di pantaloni e una maglia. Rientrò in camera e glieli porse. Andò ad indossarli e lo ringraziò.
Tornò ad armeggiare con la cassaforte e quando si girò verso di lei, era vestita, ma non indossava il reggiseno. Lui poteva farlo, ne era onorato, ma  doveva  fare la cosa giusta e aspettare fino a quando loro non si sarebbero conosciuti meglio...... per lei.
Felicity uscì dalla stanza, “ Ehm, dormo sul divano.....o in camera di Thea?” Lui scosse la testa e si mosse verso lei tirandola per un braccio, “ No, possiamo entrambi stare qui.” Felicity sussultò “ Uh...Cosa?”
Entrambi dormiremo qui, ho bisogno di proteggerci entrambi. Non credo che qualcuno stia per arrivare, ma non sono disposto a correre questo pericolo.” Lei annuì e andò verso il letto, tirò giù le coperte e alcuni cuscini. Oliver invece andò verso l'altro lato del letto e fece la stessa cosa. Si coricarono e Felicity rimase distante da lui. Spense la luce Oliver e si mise di schiena.

Dopo pochi minuti, Oliver sentì il letto tremare. Oliver guardò Felicity, la luce lunare era sufficiente per lui per vederla chiaramente. Si avvicinò al lato del letto di Felicity, “Stai piangendo?”
Lei tirò su con il naso,” No?”
Oliver ridacchiò, “ Era una risposta o una domanda?”
“Entrambi!”

Cosa c'è che non va?” Potevano essere un sacco di cose, perciò non voleva presupporre cosa fosse. “ Non avevo mai ferito qualcuno prima....” Felicity singhiozzò, “ Non ho mai neanche combattuto fisicamente con le mie sorelle...”

Mi dispiace che hai dovuto farlo......” Lei si girò verso di lui, “ No...No...” Si alzò e si mise a sedere, “ Non mi pento di averti aiuto. So che avresti potuto occupartene, che saresti riuscito a liberarti di lui..... è solo che non riuscivo a guardare.” Iniziò a piangere di nuovo. Oliver la guardò con un espressione preoccupata. “ Non riuscivo a  guardarlo mentre di faceva del male.”
Stai piangendo perché pensi che mi abbia fatto del male? O perché gli hai fatto del male?” Felicity scrollò le spalle, “ Entrambi credo, ma lo rifarei ancora!” Si mise a sedere anche lui e la fissò “ Cazzo, tu sei straordinaria Felicity Lance. Io sto bene, ho avuto di peggio e Merlyn..... chi se ne frega?” L'abbracciò e la fece stendere di fianco a lui.
Felicity gli sorrise e tornò sul suo lato del letto. Non riusciva a credere che era disposta a fare del male a qualcuno per impedire di fare del male ad Oliver.  Fu onesta, lo avrebbe fatto di nuovo.
Felicity non riusciva a liberare la sua mente da quei pensieri, dal fatto che sarebbe disposta a farlo di nuovo, o di quando ha visto Oliver tentare di uccidere Merlyn, ma fermarsi appena lo chiamò. No, non penserò a questo. Felicity si raggomitolò su se stessa.

Oliver continuò a fissare il soffitto dopo che Felicity si addormentò. Felicity era disposta a fare del male a qualcuno per lui. Si fidava e credeva in lui. Questa era una rarità nella sua vita. Oliver la guardò, era straordinaria. Si accigliò ricordandosi  di come si era fermato quando stava per uccidere Merlyn, cosa che non doveva succedere. Lui si era fermato perchè glielo aveva chiesto lei. Questo non andava bene.  Si era fermato perchè non poteva lasciare che la violenza che c'era in lui fosse vicina a Felicity. Non permetterà a lui di cambiarla. Si girò per cercare di dormire o riposare e non pensare a come la sua volontà faccia quello che era meglio per lei.  Assistere ad un'uccisione l'avrebbe cambiata, e  non poteva essere la persona responsabile di quel cambiamento.

 

Bene bene, siamo arrivati al capitolo 7 di questa bellissima storia!!!!! Che ne pensate di questi capitoli? Oliver e Felicity ce l'ha faranno?
Laurel cagna Lance smetterà di rompere le palle? NO ve lo dico subito.
Beh spero che vi piaccia come sto traducendo, lo so non sono bravissima, faccio qualche errore, ma ce l'ha sto mettendo tutta. Spero di migliorare a forza di scrivere :)
Ah, prima di dimenticarmi volevo avvisarvi che la settimana prossima sarà un casino per me con il lavoro e le feste dai parenti quindi mercoledi non riuscirò a pubblicare il capitolo.
Pubblicherò il capitolo 8 domenica 27. Chiedo scusa per questo, ma purtroppo è dura la vita.
Scherzo!!! Oddio si forse la vita è un po' dura e adesso sto delirando, scusate sarà la stanchezza.
Spero almeno di tirarvi un po' su dicendovi che sto iniziando a tradurre il capitolo 11. (la trama si sta facendo interessante e MOVIMENTATA, non so se mi spiego. Alla prossima.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


~~Capitolo 8

La mattina dopo quando Oliver si svegliò, si accorse che erano aggrovigliati l'uno sull'altra  e questo lo fece sorridere. Felicity si era accoccolata sul petto di Oliver, le sue gambe erano  aggrovigliate sulle sue.
Giocò con i suoi capelli, gli piaceva questa cosa, gli piaceva veramente, veramente tanto questa cosa. Lui non aveva MAI trascorso la notte con una donna, aveva delle regole su questo. Ma lei stava per diventare sua moglie...... e se tutto andava come voleva, loro si sarebbero sempre svegliati in questo modo.
Oliver si accorse che si era svegliata...... lei sospirò beatamente, ma poi si irrigidì e sussurrò “ OH NO....... OH MERDA, MERDA, MERDA, MERDA.....”
Buongiorno anche a te boccuccia di rosa.” Oliver ridacchiò. Felicity si spostò e Oliver voleva così tanto tirarla indietro, ma non lo fece, la lasciò andare.  “Perchè non mi hai spostato? O non mi hai spinto fuori dal letto? Ti stavo praticamente molestando.!” Oliver trattenne il sorriso, “No, non mi stavi molestando........ anzi era bello, mi è piaciuto.”
“Ti è piaciuto?”

Felicity si alzò dal letto e andò in bagno mormorando “Ha detto che gli è piaciuto...” Oliver si rimise i jeans, aveva dormito solo con i boxer e la maglia.
Felicity uscì dalla camera.......
Colazione?” lei annuì. “Caffè?” Oliver le porse una tazza e bevvero in silenzio. Oliver aveva un enorme sorriso stampato in viso che Felicity notò...... era confusa.
“Indovina?” lei lo guardò, la caffeina aveva a malapena preso a calci in faccia la sua faccia irritabile.  “ Cosa?” “ Era la prima volta …... Non avevo mai passato la notte con una donna prima d'ora!!”
Scusami?” Oliver ridacchiò. La sonnolenza di Felicity e la sua carenza di caffeina in circolo erano carini.
Io non mi sono mai svegliato con una donna nel mio letto, figuriamoci tra le mie braccia. Mi piace.” Disse con un cenno affermativo della testa. Lei lo fissò e basta.

Dopo un'altra tazza di caffè, Oliver prese alcune barrette proteiche che aveva nella moto, le portava sempre con se per sicurezza. Gliene porse una e mangiarono in silenzio.
Si avviarono alla moto..... “ Vuoi fare una sosta per  fare una vera colazione?”
Non credo che sia una buona idea.”
“ Stai già cercando di liberarti di me?”

Divertente... No, se qualcuno ci vedesse, noi non abbiamo ancora ufficializzato la nostra reazione.” Oliver annuì, aveva ragione.
Credo che abbiamo capito chi è il cervello in questa operazione!!!”
Tu puoi essere i muscoli.... Io sono pessima a spostare le cose e peggio ancora ad aprire i barattoli! Io tendo a farli cadere o a lanciarli per frustrazione.....io sono disordinata!”
Oliver la portò a casa e la lasciò dopo un bacio veloce. Oggi aveva del lavoro da fare e lei aveva dei piani oggi.

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Felicity trascorse il resto della giornata con Sara e la sua ragazza, Nyssa. Si trovavano tutte nell'appartamento di Nyssa, suo padre era il Pakhan della Bratva.
Dovevano mantenere questa relazione segreta, la gente sapeva di Sara, ma Nyssa non era uscita alla luce del sole, per intenderci. Entrambe sapevano che se scoperte sarebbero potute morire. Il mondo in cui vivevano non era così “aperto” come la maggior parte della società. Le donne nella Bratva sono degli oggetti, loro devono adeguarsi e andare  contro le regole poteva spesso provocare la morte. Il Pakhan era ancor meno progressista.

Felicity le invidiava, la parte dell'essere innamorate non del nascondersi, e neanche la parte dell'essere minacciate di morte, solo per stare con la persona che si ama. Felicity non era così stupida da pensare che loro non avrebbero pagato il prezzo per andare contro la tradizione. Questo era un altro motivo per cui loro avevano bisogno di Oliver dalla loro parte. Per proteggere Sara quando la sua relazione verrà alla luce. Loro padre era indulgente e amorevole, ma tutti sapevano che se avesse lasciato correre troppo questa cosa, qualcuno avrebbe potuto  usarlo contro di lui. Potrebbe perdere la sua posizione, la sua fortuna o la sua vita. La debolezza equivaleva  alla morte.
Le ragazze stavano guardando un film. Sara e Nyssa sono raggomitolate sul divano, mentre Felicity era seduta sul pavimento con la schiena appoggiata al divano. Sentirono bussare alla porta, un bussare molto urgente. Nyssa si alzò di corsa per andare a vedere. Felicity sentì del trambusto e poi Oliver entrare nel piccolo soggiorno.
Oliver? Che cosa ci fai qui?”Felicity si alzò per andargli incontro. Oliver le afferrò la mano e la tirò verso l'entrata dell'appartamento. “Prendi la tua roba, ce ne andiamo.” Felicity vide che Oliver era sconvolto, il suo respiro era pesante, la mascella era tesa e continuava a fare quella cosa con le dita. “Perchè?” Qualcuno sta male!” “No, prendi la tua roba!”
“No !!! Non finchè mi dici  il perchè!”

Stavano avendo un altro faccia a faccia. Oliver si chiedeva perchè questa ragazza non poteva mai fare quello che gli chiedeva.! Perchè era tutto così fottutamente difficile. Due passi avanti e uno indietro, ogni singola volta.

Nyssa e Sara  stanno per andare contro il Pakhan, lui lo scoprirà e agirà. Lo sappiamo entrambi. Ed io non voglio che tu stia intorno a loro quando lui arriverà e le ucciderà.” Felicity vide Oliver freddo e senza cuore.
“Sara è mia sorella. Non puoi dirmi che non posso vederla!”. Oliver si leccò le labbra prima di parlare, “Si, tu puoi vederla quando è a casa vostra, ma non qui!”
A Felicity non interessava “ Io vado dove mi pare e piace, capito?”
No, non lo farai. Tu sei mia moglie e io ti terrò al sicuro.
“Uh, notizia flash... IO NON SONO ANCORA TUA MOGLIE! E per quanto riguarda,  il mondo non  sa neanche che ci conosciamo.”
Felicity girò i tacchi e andò verso il salotto facendo sbattere la sua lunga coda di cavallo sul petto di Oliver. Felicity sorrideva di gusto, aveva avuto la meglio su di lui.
Oliver aprì la porta dell'appartamento, “ Lasciala aperta!” disse a Slade “ e tienila d'occhio. Io torno subito!” Slade fece come gli aveva detto, non poteva fare a meno di chiedersi cosa il suo amico stesse progettando. Osservò Oliver e prima che Felicity si possa sedere lui la issò sulle sue spalle. Felicity cominciò a battere i pugni sulla schiena di Oliver “ Oliver Queen mettimi subito giù!”
No, non succederà.” Oliver guardò Sara e Nyssa “ Voi due potreste pure avere un desiderio di morte, ma non coinvolgerete Felicity, capito!” Entrambe le ragazze rotearono gli occhi e risero.
Ollie è perfettamente al sicuro qui. Smettila di essere drammatico.” Oliver era di ghiaccio. Il sorriso di Sara svanì dal suo volto. Non aveva mai visto questo lato di lui.
Se lei dovesse venire ancora qua, io verrò per lei, e quando verrò non ci saremo soltanto io e Slade. Hai capito?”
Hai sentito Felicity!” Lei non disse niente. Oliver le mise una mano sul culo, “ Hey! Smettila!” Lui rise e si diresse alla porta. Quando Slade li vide sgranò gli occhi. Sapeva che Oliver aveva fatto cose pazzesche , ma portare Felicity fuori di li in quel modo, le vinceva su tutte.
Oliver si fermò  di fianco a Slade “ dal momento che mi ero dimenticato di presentarvi l'altra sera.....Slade lei è Felicity  o dovrei dire il suo culo...!” Oliver si girò così Felicity vide Slade “ Felicity lui è Slade, il mio braccio destro.”
Il viso di Felicity divenne rosso. Voleva colpire la schiena di Oliver, ma non era così stupida, aveva visto il suo sguardo e  lei sapeva che lui non le avrebbe mai fatto del male, ma visto in che posizione si trovava letteralmente, non voleva rischiare. “ Ehm, ciao, piacere di conoscerti!” disse Felicity porgendogli la mano a Slade, cosa che poi ricambiò “anche per me è un piacere conoscerti!”. Slade stava morendo dal ridere.
Oliver scese le scale del condominio. Felicity aveva una presa mortale sulla camicia di Oliver. Slade scosse la testa ancora divertito e salutò poi le ragazze “ Signore!”, chiuse la porte e scese anche lui le scale.
Quando arrivarono fuori, Oliver mise giù Felicity e appena lo fece lei gli tirò un pugno, “ non farmi mai più una cosa del genere! Mi hai sentito? Io non sono un sacco di patate e non sono ancora tua moglie! E anche quando lo sarò...... Io sono un essere umano!” Oliver stava li e sorrideva sperando che lei iniziasse a balbettare. Slade la guardava affascinato. Non aveva mai visto Oliver così sconvolto per una donna. Era sorpreso che ad Oliver importasse dove si trovava  Felicity e di come lei l'ho abbia messo al tappeto quando eravamo  arrivati qui per lei.
Felicity sali in macchina. Adesso ti porto a casa!” Felicity non si mosse, “ Non voglio andare a casa. Avevo programmato di passare la giornata con mia sorella.” Oliver sospirò e si allontanò un attimo per riprendersi.
 Quando si girò nuovamente verso di lei, lui aveva la sua faccia affascinante “ Per favore, sali in macchina! Ti porteremo a casa!”
 “I tuoi genitori o forse.... la tua bambinaia ti hanno fatto sbattere la testa quando eri un bambino?” Oliver era confuso, “ No!” si girò verso Slade che rise, “ Ti ha dato dello stupido, amico!”. Oliver la guardò e a giudicare dal suo sorriso, lei gli aveva dato dello stupido. Questa donna stava cercando di ucciderlo. Stava per causargli un attacco di cuore. Oliver poteva sentire la sua pressione sanguigna aumentare. Non era sufficiente che lui la volesse disperatamente, e che stava cercando di essere una bravo ragazzo. Non era sufficiente che lui si preoccupasse per lei solo per le cose di tutti i giorni. Ora lei andava volentieri a mettersi in pericolo
Oliver la sollevò e la mise sul sedile posteriore. Fece cenno a Slade di entrare in macchina, ma sul lato del passeggero. Slade dovrebbe essere l'autista, ma Oliver era un maniaco del controllo e insisteva nel guidare lui.
Oliver vide Jhon dirigersi verso di loro “MERDA”. Felicity saltò fuori dall'auto e corse verso l'uomo, “Jhon, finalmente. Grazie a dio!”
Jhon camminò lentamente verso il veicolo. Jhon aveva una strana sensazione  e per quello decise chiamare Sara per sapere come andava visto che Felicity avrebbe passato tutta la giornata con lei. Quando Sara gli raccontò cosa stesse succedendo si precipitò li. Ah questi ragazzi!!! Non potevano solo ammettere che si volevano l'un l'altro e incontrarsi li come persone normali? Jhon guardò e vide Felicity, stava bene ma era arrabbiata. Oliver aveva scoperto che lei si trovava li e si era incazzato. Jhon capiva, e capiva fin troppo bene il punto di vista di Felicity.
Jhon , sto per portare a casa Felicity..... e lei non tornerà PIU' qui!” Jhon lo ignorò “ Che cosa vuoi fare?” Felicity guardò lui e poi Oliver. Era combattuta. Da un lato voleva trascorrere del tempo con Sara e la sua ragazza, Sara non era quasi mai a casa perchè veniva qui, e dall'altro lato, non amava lo sguardo omicida sul volto di Oliver. Loro stavano dando spettacolo, cosa che potrebbe attirare l'attenzione e che potrebbe ferire Sara. Inaccettabile.  Conosceva abbastanza bene Oliver da sapere che non se ne sarebbe mai andato senza di lei.
Si appoggiò sul petto di Jhon, lui chinò la testa così da poter permettere a lei di sussurrargli nelle orecchie.  Rialzò il volto quando Felicity finì e rise, “Si!!!” Jhon entrò nel condominio e si diresse da Sara e Nyssa per dirgli che stava bene e che a Felicity piacerebbe uscire ancora insieme. Felicity si diresse verso Oliver e Slade, li guardò entrambi “ Vengo con te , MA non pensare che stia facendo questo per essere ubbidiente, lo sto facendo solo per fare trascorrere a mia sorella e alla sua ragazza una bella giornata e questa scena che abbiamo messo su potrebbe ferire Sara........lo sto facendo solo per lei, non per te.” Entrambi gli uomini le fecero cenno con la testa guardandola un po' spaventati. “Ancora una cosa Queen, se tu farai ancora l'uomo delle caverne con me!! Io  rilascerò la tua intera cronologia dei porno!! Capito?”
Oliver deglutì a fatica. Potrebbe romperle il collo con poco, senza nessuno sforzo, potrebbe spararle o soffocarla facilmente, eppure in qualche modo lui aveva paura di lei. “ Chi dice che io ho una cronologia dei porno sul mio computer?” Felicity rise “ Perchè ho già hackerato il tuo computer....hai bisogno di una password migliore.” Lui la guardò scioccato mentre Slade rideva a crepa pelle.
“Hai hackerato il mio porno?” Felicity annuì, “ e lo rilascerò ai media.......Immagina se scoprissero che ti piace.......”
Si, ho capito.” Slade continuò a ridere e Felicity si girò verso di lui e gli puntò il dito sul petto “ lo stesso vale per te! E ti metto nell'elenco delle persone non autorizzate a volare, capito?” Il sorriso di Slade svanì ed annuì a lei.
Felicity salì in macchina. Slade si girò verso Oliver “ Capisco cosa ci vedi in lei. E' molto bella...... Pensi che abbia veramente hackerato il mio computer?” Oliver annuì e cambiò argomento.
“Lei è anche off-limits. LEI? Non la condivido con nessuno.” Slade rise “ beh, posso vedere l'attrazione......ho capito.” Entrambi si mossero verso la macchina, Slade bloccò il braccio di Oliver per fermarlo “ Ancora una cosa amico, se hai bisogno di me armato fino ai denti per un'altra missione, sarà meglio che lei sia veramente in pericolo, io non sto....... lei mi fa paura” Oliver lo guardò per un momento “ Lei spaventa anche me!” Salirono entrambi in auto sperando che lei si sia calmata.
Anche se Oliver non lo disse, Slade sapeva che lui non aveva solo paura della rabbia di Felicity, ma aveva paura perchè questa ragazza poteva fargli provare sensazioni. Slade sapeva che Oliver non vedeva Shado da settimane. Lui o annullava l'appuntamento o semplicemente non si presentava. Nemmeno le altre ragazze lo hanno visto. Sembrava che Oliver fosse caduto sotto l'incantesimo della figlia più piccola di Lance. Slade rise, mentre Oliver lo guardava con aria interrogativa . Slade gli fece cenno di lasciar perdere. Ci sarà da divertirsi.
Oliver stava portando Felicity a casa, ma decise di portarla con sé a vedere un nuovo appartamento che gli hanno proposto. Era già in ritardo e voleva vederlo oggi. Oliver girò in direzione del centro città e non in periferia “Dove mi stai portando?” Felicity sembrava nervosa. Vide il sorrisetto di Oliver dallo specchietto. Oh come vorrebbe schiaffeggiare quel sorrisetto compiaciuto. Oliver scosse la testa, lei sapeva che lui la stava prendendo in giro, gli piaceva giocare a questi giochetti. Felicity si ricompose, si rifiutava di stare al gioco.
Dopo un po' guardando fuori dal finestrino, riconobbe la zona, erano vicino al centro. Si sentiva un po' meglio. Non pensava che la stesse portando da qualche parte per ucciderla, era preoccupata che la stesse portando da qualche parte per poi lasciarla. Aveva ancora dei problemi di abbandono da quando i suoi genitori la portarono via da scuola e non realizzando che loro non sarebbero rimasti con lei, fino a quando non se ne ero andati.
Passarono per un garage sotterraneo che si trovava sotto un enorme condominio. Oliver trovò il livello di cui avevano bisogno e vide il suo agente immobiliare..... Scesero dalla macchina e Felicity seguì Oliver e Slade fino ad una donna dal bell'aspetto. “Carrie! E' così bello rivederti!” Lei abbracciò Oliver e gli sorrise, “Oliver penso di aver trovato il tuo nuovo appartamento da scapolo, o  delle tue sveltine pomeridiane o la tua casa lontana da casa. Moira non sarà  contenta che tu lasci il nido.” Lo prese in giro la donna.
Di certo non l'avrebbe portata a vedere il posto in cui aveva intenzione di portare le sue “donne”. Felicity si guardò attorno nervosamente, cercando di convincere se stessa a non piangere. Continuava a dire a se stessa che il loro matrimonio non era reale, per smettere di essere arrabbiata sulle cose che non poteva controllare. Lui le aveva detto che la sua voce era l'ultima cosa che sentiva ...... Questo non significa che non le veda di giorno...... sveltine pomeridiane. Stupida Felicity. . Carrie finalmente si accorse di Felicity.
“Ciao, devi essere la fidanzata di Mr Wilson!” Felicity le sorrise con garbo. Ora, lei aveva un modo per affrontare la situazione. Meccanismi di difesa in atto.
Felicity accettò la mano di Carrie e la strinse mettendo in atto la messa in scena “ Si sono io... è bello conoscerti.” La donna sorrise a lei e a Slade “Hai scelto bene”. Si girò e camminò di fronte a loro mentre Felicity “casualmente” afferrò la mano di Slade. Slade ridacchiò e scrollò le spalle quando Oliver li guardò
Era la corsa in ascensore più lunga della sua vita, pensò Oliver. Felicity e Slade si trovavano al lato opposto al suo sussurrando fra di loro. Sembravano una giovane coppietta innamorata. Oliver voleva distruggere i bottoni dell'ascensore, invece mantenne la calma e continuò ad annuire a Carrie  che continuava ad informarlo su ciò che l'appartamento poteva offrirgli.
Questo è un ascensore privato, in modo che non dobbiate preoccuparvi che le altre persone vedano i vostri ospiti. Non c'è bisogno di preoccuparsi di ospiti indesiderati in quanto per entrare è necessaria una chiave magnetica!” Sorrise ad Oliver.
Oliver invee continuava a fare facce strane verso quello che stava per diventare ex-migliore amico e la sua presto fidanzata ufficiale. Carrie non sembrava non notare la reazione che i due facevano ad Oliver. Naturalmente, Oliver notò che Carrie era troppo occupata a fargli il check-out. Non aveva mai notato prima questo lato di Carrie.
Il ding dell'ascensore annunciò il loro arrivo. La porta si aprì  e la prima cosa che si notò erano le finestre sul lato opposto che davano una vista mozzafiato della città. Oliver vide Felicity sussultare, “ Wow, che vista pazzesca!” Si incamminò verso le finestre.
Carrie iniziò a parlare dell'appartamento.
“Il salotto, la sala da pranzo e la cucina sono un unico spazio aperto con pilastri ovunque. Il pavimento è in legno scuro e con le pareti bianche.” Carrie fece  notare che Oliver poteva scegliere qualsiasi colore che gli piacesse.
Oliver non la stava ascoltando, veramente non stava proprio prestando attenzione sui vantaggi di questo posto, continuava a fissare Slade e Felicity intenti a  guardare il panorama. A quanto pare Felicity aveva fatto una battuta che fece ridere entrambi. Erano troppo vicini l'uno all'altro. Oliver digrignò i denti.
Adesso passiamo alla zona  degli ospiti o all'ala,” Carrie rise “ dell'appartamento”. Oliver aspettò fino a quando non vide Slade e Felicity muoversi verso Carrie.
Carrie mostrò a loro che su entrambi i lati c'erano due corridoi che portavano ad aree più private. “ A sinistra ci sarebbe la camera degli ospiti, se non vuoi condividere la tua. Ci sono tre camere da letto. Non sono sicura di cosa possa farsene un uomo single, ma se servono ci sono”. Carrie gli sorrise intenzionalmente, “Ogni camera ha un proprio bagno!”
Come entrarono dentro una delle camere Slade disse qualcosa a Felicity e lei annuì e mormorò “ Io credo?” Oliver non riuscì a contenere la sua curiosità “ Cosa?” Slade e Felicity lo guardarono sorpresi “stavo dicendo alla mia ragazza” Slade vide il fuoco negli occhi di Oliver e continuò mettendole il braccio intorno a lei, “ che questa potrebbe essere un' ottima sala tv con alcune tende oscuranti, è troppo lontana per essere la camera dei bimbi!”
Carrie rise, “ perchè Oliver Queen avrebbe bisogno di una camera per i bambini?” Carrie si spostò verso un' altra stanza e tutti la seguirono.
Da questa parte abbiamo una camera normale,  l'inquilino precedente l' ha utilizzata come nursery, ma per uomo potrebbe essere un grande ufficio” Loro osservarono la stanza, era piccola ma potrebbe essere una bellissima nursery e ha anche un bagno annesso. Felicity spese un momento per osservare con nostalgia la camera..... lei non se ne accorse ma entrambi gli uomini la guardarono prima di uscire dalla stanza. Felicity abbracciò se stessa e sospirò, poi si unì al resto del gruppo. Slade era su un lato mentre Oliver sull'altro. Felicity automaticamente andò verso Oliver finchè ricordò cambiando subito direzione.
Oliver la guardò con la coda dell'occhio......era diretta verso di lui. Dannazione. Felicity sembrò triste per il cambio di direzione. Slade le mise una mano sulla spalla e si chinò verso il basso. Felicity annuì. Oliver fissava attentamente quella mano sulla spalla....  MA CHE CAZZO?. Una mano sulla spalla e lui contemplò di uccidere il suo migliore amico? Oliver si passò una mano tra i capelli e restituì la sua attenzione a Carrie.
Poi abbiamo questa camera!” Carrie aprì la porta e la seguirono all'interno “ la camera padronale..... è molto grande come si può vedere, con una vista fantastica. Le tende sono elettriche per la privacy...o non”. Disse con un pizzico di allusioni nella sua voce, praticamente fece  le fusa. “ con annesso bagno fornito di vasca idromassaggio per due persone, angolo doccia con doccino multiplo, lavandino doppio e una piccola sauna!” Oliver guardava tutto. Lui dovrebbe pensare a come questo potrebbe o non potrebbe funzionare come loro casa, invece l'unica cosa che pensava era a tutti i posto in cui lui e Felicity  avrebbero scopato. Oliver si schiarì la gola, e voleva che il suo cazzo ormai duro come una roccia facesse marcia indietro. Era in pubblico.

Carrie si diresse al soggiorno per dare a loro il tempo di guardarsi intorno.
Slade e Felicity iniziarono a seguirla. Appena Slade fu fuori dalla stanza, Oliver tirò indietro Felicity, chiuse la porta e la spinse contro di essa.
Tu stai giocando un gioco molto pericoloso” le disse. Oliver la intrappolò mettendole le braccia su entrambi i lati della testa. Oliver abbassò gli avambracci e  appoggiò il suo corpo contro il suo. Felicity si leccò le labbra, “ Non so di cosa tu stia parlando” Oliver fa scivolare le labbra sul suo collo fino a raggiungere l'orecchio sussurrandole “ Bugiarda, bugiarda....” Scivolò giù e la baciò con passione.
Con fatica si staccò da lei quasi strappandole la bocca, “ Non mi piace che tu tocchi altri uomini”. Felicity per un secondo rimase stordita....
Non mi piace dover venire a vedere il tuo nido d'amore e sentire parlare delle tuoi “ospiti”. Oliver la guardò e sorrise, “Sei gelosa!”. Felicity iniziò a scuotere la testa “ No, ho accettato che tu diventi mio marito e farai quello che farai.... ma non voglio sapere in quale camera te le farai!” Lo spinse ma lui non si mosse di un millimetro.
“STRONZATE, tu sei gelosa. Usare Slade per farmi ingelosire è stata una cattiva idea!” Felicity gli sorrise “ Come credi, Oliver!!!”
Oliver la baciò di nuovo, solo che questa volta quando le leccò le labbra lei non rispose al bacio. Oliver si tirò indietro, “ Non intendevo cattiva per te, tesoro.” Lei lo guardò e lui vide in quello sguardo tanta innocenza. Lei era tutto il buono e il puro che c'era nella sua vita. Lui non poteva distrarsi, se lo facesse lei potrebbe morire. Si spostò da lei e le si mise di fianco, spalla contro spalla.
Non va bene per lui. Slade o qualunque coglione tu usi. Gli farò del male si ti toccano”! Felicity sentì il veleno nella sua voce, vide la sua mascella irrigidirsi, e lo sguardo nei suoi occhi era letale.
Dici sul serio?” Picchieresti un tizio per avere tenuto la mia mano e sussurrato nel mio orecchio?”
“E toccato la tua spalla....”
“Sul serio? Una spalla?”

“Si, anche Slade. So cosa stava pensando. Tu sei bellissima, potresti un giorno sentirti sola e chiamarlo, e lui verrebbe correndo. Qualunque uomo verrebbe”.
Oliver si spostò da lei e si diresse verso le finestre, “ non permetterò che questo accada. Li ucciderò. Tu sei mia, Felicity!”
Felicity perse un battito, ogni volta che lui le diceva  che era sua, la sua...... gli faceva venire le farfalle nello stomaco. Questo la spaventava e le faceva mettere in dubbio tutto ciò che credeva su se stessa, perchè..... gli piaceva. E non dovrebbe.
Puoi venire qua con le tue donne? Con Shado?” Oliver si girò, come cazzo fa lei a sapere il suo nome? “ E io dovrei stare a casa e cosa Oliver? Lavorare a maglia?Giocare al solitario? Non abbiamo neanche una casa nostra!” Oliver andò verso di lei, “ Non dire mai il suo nome.  Mi hai sentito? Chi te l'ha detto?” Felicity sussultò, ma non indietreggiò. Non era arrabbiato, lei conosceva la sua faccia arrabbiata, e questa non lo era. Non riusciva a capire cos'era quella.
Me l'ha confermato Jhon, dopo che me l'ha detto Laurel l'altro giorno.” Oliver sembrava lontano con la testa. Fanculo Laurel e la sua bocca grande. Fanculo Jhon  e la sua facile amicizia con lei e i suoi modi per proteggerla. Fanculo tutto. Oliver andò verso la porta per uscire  dalla stanza, “ per la cronaca , io voglio questo posto per noi. Non potevo presentarti, non siamo ancora ufficialmente fidanzati!” Aprì la porta e ad aspettarli c'era una confusa Carrie e un sogghignante Slade.

“Già fatto?” Prese in giro Slade. Oliver lo fulminò e si diresse verso la zona giorno. Quando Felicity arrivò con Slade a seguito, Oliver le chiese, “ Felicity? Lo vogliamo si o no?” Oliver la guardò, e con la coda dell'occhio vide l'espressione shoccata di Carrie, “ E' bello! Quello che vuoi, Oliver”. Lui annuì, “Lo prendiamo.!”

Ok!” Carrie camminò verso Felicity, “ Mi dispiace se sono stata maleducata. Pensavo che stessi con Mr Wilson. Poi tutti i miei commenti sulle “ospiti” di Oliver- Io non ti giudico..... Vorrei scoparmelo e lasciarti anche comprare l'appartamento!” Lasciò Felicity a bocca aperta, voleva dirle qualcosa ma non ci riuscì, non aveva idea di cosa dirle. Nessuno si era mai avvicinato chiamandola puttana e volendo poi scoparsi  un ragazzo per un appartamento.
Camminarono verso l'ascensore.
Carrie disse a loro durante la discesa che quando potevano, di venire nel suo ufficio per firmare le carte. Si salutarono e si diressero all'auto.
Mentre uscirono dal garage Slade disse a Felicity, “ Beh, è stato divertente essere il tuo finto fidanzato!”
Grazie. E' stato divertente essere la tua finta fidanzata!” Felicity incrociò lo sguardo di Oliver nello specchietto per un secondo prima di continuare, “ E' stato più divertente quando Carrie ha creduto che io fossi una delle tante puttane di Oliver. Ovviamente io sono speciale, lui mi sta comprando un nido d'amore per i servizi resi.” Oliver quasi inchiodò la macchina.
Cosa?” Felicity scrollò le spalle e guardò fuori dal finestrino.
Non ti preoccupare, lei non stava giudicando me.... perchè sa che io non mi preoccupo del suo giudizio. Ti avrebbe scopato anche per l'appartamento....... beh se sei interessato!” Disse tutto questo con disinvoltura come se stesse parlando delle previsione del tempo guardando fuori dal finestrino.
Carrie potrebbe perdere la sua attività dopo questo. Felicity poteva lasciar scivolare la faccenda, perchè lei era una brava persona, lui non lo farà. Oliver picchiò  la mano sul volante, aveva bisogno che questa relazione venisse resa pubblica, adesso. Non voleva che altri uomini venissero da lei e sicuramente non voleva che le altre donna la scambiassero per una puttana.
Quando la vita è diventata così complicata? Si domandò.
Oliver la guardò nello specchietto retrovisore e sapeva esattamente quando la sua vita era diventata così complicata. Un giorno  una ragazza dagli occhi innocenti si incazzò perchè doveva sposarsi con lui, lo insultò senza insultarlo e chiese di poter scopare con suo fratello.
In quel giorno pensa di essersi innamorato di quell'innocente ragazza.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


~~Capitolo 9
Quando Oliver e Felicity arrivarono a casa Lance, Oliver l'accompagnò dentro, aveva bisogno di parlare con Quentin. Si diresse al suo ufficio, “Oliver? E' successo qualcosa?” Lance gli fece cenno di accomodarsi.
Voglio uscire pubblicamente con Felicity......stasera!”. Lance si appoggiò allo schienale della sedia, guardò fisso Oliver, “ Perché?” Oliver sospirò.......fanculo, era solito recitare con i suoi genitori, ma  ormai era cresciuto, gli dirà la verità, “ Sono stanco del mio passato che viene vomitato addosso a Felicity, perchè la gente non sa chi o cosa lei sia per me. Sono stanco che degli uomini che ci provano con lei perchè non è impegnata pubblicamente.” Lance considerò la sua richiesta.

Ancora una settimana!” Oliver fu distrutto da questa risposta, non voleva andare contro Lance, ma era......distrutto. Questo non doveva essere così difficile, non doveva essere  difficile per tutti. Poi di nuovo, non avrebbero dovuto essere coinvolti i sentimenti, “ Perchè una settimana?”
Ho bisogno che sia ancora la mia bambina per un' altra settimana. Quando ufficializzerete il fidanzamento, dovrò allontanarmi per renderlo credibile. Cambieremo i piani, voi due vi incontrerete alla festa per il mio compleanno, e farete il grande debutto alla raccolta fondi di Dinah.” Quentin cercò di ammorbidire il colpo, Oliver sembrava distrutto, “Trascorrerete del tempo insieme qui!”
Oliver sospirò, “ Con tutto il rispetto signore, ma Laurel non ci farà avere un divertente appuntamento” Lance annuì, “ A casa dei tuoi genitori?” Oliver scosse la testa in segno di negazione, “Vorresti Felicity intorno a mio padre?”  Lance sbiancò.
Oliver stava cercando di trovare un luogo adatto da portarla che non sia pubblico.
Potrei portarla a casa nostra, l'abbiamo scelta oggi. E' privata  e Carrie, l'agente immobiliare è in debito con noi!” Lance ci pensò su un momento........ “Per me va bene, meglio chiederglielo a lei!”

Oliver uscì dall'ufficio e andò a cercare Felicity, trovandola in compagnia di Laurel.
Oliver sentì per caso Laurel chiamarla insignificante e stupida per fidarsi di lui.
Oliver entrò in cucina  e si diresse verso Felicity, che si trovava seduta su uno sgabello, le appoggiò una mano sulla schiena, si chinò e la baciò. Senza mai interrompere il contatto con le loro bocche, Oliver le girò attorno mettendosi tra le sue gambe , tirandola più vicino a se. Sentì Laurel schiarirsi la gola, si staccò e sorrise ad una Felicity stordita.

Mi dispiace!!!! Non ti avevo visto!!!” disse Oliver a Laurel.
“Ehi..... che ne dici se stasera  cenassimo nella nostra nuova casa? Solo io e te? Nessuno ospite a sorpresa!” Felicity lo guardò, cercando sul suo volto un ulteriore motivo per questa richiesta, “ Va bene..... sei sicuro?” Oliver annuì.

Prima o dopo il tuo appuntamento con Shado.” disse acida Laurel. Oliver aveva fatto del suo meglio per essere gentile e per comportarsi bene. “ Laurel, Laurel, Laurel........ questi non sono affari tuoi, ma visto che hai domandato.......non vedo più Shado, non da quando ho incontrato tua sorella.” Oliver si girò verso Felicity e sorrise vedendola a bocca aperta. Oliver si chinò e le sussurrò all'orecchio, “Io amo la tua bocca.......ma ho bisogno che tu la chiuda prima che la mia travolgente voglia di sentirla attorno al mio cazzo prende il sopravvento!” Felicity la chiuse di scatto e Oliver sorrise. E' così carina quando è imbarazzata.
Mentre stava per andarsene Oliver le disse “Passo a prenderti alle sei! Possiamo guardare un film e cenare!”
Oliver? La tua casa non ha mobili o tv!” Felicity urlò alle sue spalle. Oliver si girò “ la nostra casa.......e prima di stasera sarà attrezzata di tutto!” Oliver se ne andò lasciando le due Lance scioccate.

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Oliver trascorse il resto del pomeriggio a raccogliere le chiavi magnetiche e a comprare cose per la serata. Arruolò Slade per aiutarlo con la nuova tv, da collegare al lettore blu ray, creando un' ottima zona d'intrattenimento. Slade durante tutto il collegamento continuava a sorridere, trovava divertente come Oliver si sbatteva per questa ragazza.
Disposero  il divano componibile di fronte alla tv, “ E se lei odia mobili e come li metto? Oliver guardò Slade e aggrottò le sopracciglia Slade a stento nascose una risata, “ Rimettiamoli come erano prima e lasciamo decidere a lei!”  Entrambi gli uomini sembravano soddisfatti di tale soluzione. Oliver si diresse al bagno padronale per sistemare alcuni asciugamani e altre necessità. Slade gli porse un kit di primo soccorso. Slade scrollò le spalle, “ Tra noi del settore, l'ho diamo sempre come inaugurazione per la  casa!”

Tu fai regali di benvenuto per la casa?” Oliver era stordito
Non siamo animali Oliver.” Entrambi risero.
Ho parlato con Shado, mi ha detto che non vai più a  trovarla come prima. E' a causa della tua fidanzata?” Slade lo disse in modo scherzoso. Oliver sapeva che non era uno scherzo, “No, non proprio. Ho solo bisogno di concentrarmi per mantenere le cose in ordine.” Slade rise e scosse la testa. “ Mi chiedo se tu stia mentendo a me o a te stesso.” Slade picchiettò sulla spalla di Oliver, “ Vedo il modo in cui la guardi, vedo il modo in cui ti comporti quando sei con lei. Il tuo segreto è al sicuro con me, ma  dovresti renderti conto che tutti noi lo abbiamo visto...... tranne lei.” Pochi minuti dopo lasciarono l'attico.

Mentre erano in ascensore Oliver ripensava alle parole di Slade, si chiedeva cosa gli altri vedevano esattamente.
Nel parcheggio del garage Slade si rivolse a Oliver, “ Ti dispiacerebbe se iniziassi a vedere Shado?” Oliver lo guardò, sapeva che lui era preoccupato, in fondo Shado era stata la sua amante per molto tempo e quindi non c'era motivo per smettere di vederla solo perchè era sposato.
Oliver scrollò le spalle “ Fai quello che vuoi, se lei vuole stare con te per me va bene
Oliver salì sulla moto e se ne andò, aveva bisogno di andare a casa e di cambiarsi, ma soprattutto di vedere se Raisa  aveva qualcosa che lui poteva usare per conquistare Felicity.
Oliver arrivò a casa e si fermò in cucina.......

Non c'era traccia di Raisa. Dannazione. Oliver iniziò ad frugare in frigo e nella dispensa.....
Che cosa stai facendo?” Oliver si girò e trovò Raisa a fissarlo con disapprovazione. Oliver le fece il suo migliore sorriso da ragazzino innocente, “sto cercando del cibo da portare con me stasera.”
Raisa  non si lasciò impressionare , “Dove?” Oliver le si avvicinò e le mise un braccio attorno alle spalle, “ Felicity ed io abbiamo trovato una casa oggi, un attico. Le ho chiesto di cenare con me.....ma sappiamo entrambi che non so cucinare così bene come te......” Raisa sorrise.
Ti importa di lei....” Oliver si accigliò di nuovo, “Io...Io sto facendo la mia parte per rendere al meglio la situazione.” Raisa gli sorrise, “Mi piace quella ragazza......”
“mmmmmmmmm, Ok Oliver, ti preparerò del cibo  e te lo impacchetterò”. Oliver stava per andarsene “ Ah, ancora una cosa, sai che capisco quando mi stai mentendo....... anche quando stai mentendo a te stesso, io so la verità.” Oliver non la guardò mentre si allontanò.
Mentre si  diresse al piano superiore per andare a fare la doccia e cambiarsi, pensò al fatto che due persone in meno di un'ora lo hanno richiamato sul suo affetto per Felicity.

Quando entrò in camera, trovò suo padre ad aspettarlo. Oliver lo stava evitando dall'incidente sulla casa al lago. Sapeva quello che sarebbe successo, e sapeva che in nessun modo poteva evitarlo, almeno non ancora. Si tolse la maglietta e si diresse al bagno. Suo padre lo seguì, “ Hai fatto male a Malcolm, questo è inaccettabile.” Oliver lo guardò, tecnicamente era stata Felicity a fargli del male , ma Oliver decise di non condividere questo fatto con lui. Oliver rimase li a fissare suo padre, ormai il suo viso era addestrato a sembrare  perfettamente indifferente  a tutto ciò che diceva o faceva suo padre.

L'ho fatto, e allora? Non avrebbe dovuto trovarsi li.” La sua voce non tradiva nulla.
Ci sono delle regole. Malcolm stava facendo le mie veci......voi due dovevate trattarlo come fareste con me.”
Oliver sorrise, “oh, lo abbiamo fatto.” Sapeva che era la cosa sbagliata da dire, ma soprattutto mostrare un atteggiamento così beffardo. Oliver aveva bisogno di terminare questa faccenda di merda, in modo da poter andare da Felicity.
Quando la rivedrai?”
“Stasera.”
Bene.” Suo padre gli fece un sorrisetto che Oliver conosceva bene. Sapeva cosa fare.
Si girò e mise le mani sul bancone.
Lei li ha già visti? Le hai mostrato quanto debole sei?” Gli sussurrò all'orecchio Robert.
Oliver non reagì. Aveva spento le sue emozioni anche per questo.
Robert tirò fuori una frusta e lo colpì tre volte. Tutte e tre le volte andarono a segno sulla schiena.
Questo dovrebbe fargli male, ma Oliver era diventato immune al dolore. Quando finì, Robert lo guardò dallo specchio... “ Mi chiedo se lei penserà ancora che tu sei così bello, forte e il suo protettore quando vedrà queste cicatrici, quando apprenderà che sei una femminuccia ”
Oliver continuò a fissarlo, in attesa che lasciasse le stanze. Robert guardò il corpo sfregiato e martoriato di Oliver,” Forse quando le vedrà, vorrà avere un vero uomo....e non un ragazzo.” Robert sorrise leccandosi poi le labbra. In quel momento Oliver sapeva  che non si trattava di essere stato disobbediente, riguardava Felicity e la famiglia Lance.

Robert uscì dal bagno e dalla stanza sbattendo la porta.
Un minuto dopo entrò Tommy con il kit di primo soccorso. Cominciò a pulirgli le ferite, “Buone notizie, non c'è bisogno di punti.” Oliver grugnì. Tommy lo guardò dallo specchio, “E' un cazzone Ollie, lo sai!” Oliver annuì.
Perchè gli permetti di farla franca? E perchè cazzo hai ferito Merlyn? E' una delle regole più importanti da rispettare.” Oliver lo guardò “ Ho lasciato fargli questo a me, così lascia  mamma, Thea e te in pace. E anche Felicity.” Continuarono a guardarsi dallo specchio.....
E' stata Felicity a colpire Merlyn...... per salvare me.”  Tommy rise e poi realizzò che Oliver era serio.
Lei lo ha colpito per salvarti? Dannazione.” Oliver sorrise ricordandolo, “lo ha colpito con un ceppo del camino colpendolo in testa.” Tommy aggrottò le sopracciglia, mentre Oliver continuava ad annuire. “ Le ho  domandato del ceppo, e in sua difesa lei ha detto che era piccolo” Entrambi risero spezzando la tensione.
Ollie, QUESTE, non cambieranno quello che lei prova per te . Neanche papà può cambiarlo.” Oliver scosse la testa, prese una bottiglia dal bancone e la lanciò. “Lei mi odia  per questo contratto matrimoniale. La pietà? Non è un' opzione migliore. Quando le vedrà sarà esattamente quello che che sentirà.” Tommy scosse la testa. “Felicity non è così. Ho trascorso solo poche ore con lei, ma tu mi hai detto che lei è forte,intelligente e una tipa tosta. Ha combattuto per proteggere te, Ollie.Una ragazza come lei non gli interessa. Falla entrare, Ollie.” Tommy finì di bendargli le ferita, “ lei non ti odia, a lei importa di te, più di quanto sai.....più di quanto sappia lei.”
Hai finito?” Tommy annuì chiudendo il kit e se ne andò. Oliver si fece la doccia, facendo attenzione a non bagnare le bende. Pensò di annullare l'appuntamento, ma non voleva sembrare un idiota. Ma sapeva che vederla lo avrebbe fatto sentire meglio. Sapeva che non appena sposerà Felicity e non appena avrà l'appoggio di Lance, lui potrà abbattere Robert. Per ora, lui prendeva e botte. Meglio lui , lui può sopportarlo,gli altri non erano come lui.
Oliver finì di prepararsi. Prese il cibo e andò a prendere Felicity.
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Arrivarono all'attico. Felicity era deliziata dai mobili che Oliver aveva scelto. Oliver le aveva assicurato che potevano cambiarli, ma Felicity  lo ignorò.
Lei aveva portato con se un film, l'ultimo capitolo di “ Fast and Furious”. Oliver fu impressionato dalla sua scelta, possedeva quel genere film!!!
Mi piace!” gli disse, aggiungendo poi, “ Ho questa cosa per i ragazzi sexy e le auto veloci!”

Meno male che sono sexy e che possiedo una macchina veloce. Ti porterò a farci un giro quando usciremo ufficialmente.” Oliver amava il prendersi in giro e le battutine che avevano iniziato a scambiarsi recentemente fra di loro. I pensieri della  loro lotta su Sara erano acqua passata. Sapeva però che non era finita.
I mobili  componibili che aveva preso li posizionarono rendendo il tutto un enorme salotto.
Si sparpagliarono al centro  per fare una specie di pic-nic appoggiandosi contro il divano per guardare il film. Entrambi mangiarono guardando il film. Quando Felicity finì di mangiare si coricò a pancia in giù. Oliver cercò di rimanere concentrato sul  film, ma lei aveva un gran bel culo. Oliver conosceva molto bene i sederi e il suo era impressionante. Dopo che assecondò per qualche minuto i suoi pensieri decise che questa era una strada che non poteva permettersi di imboccare. Almeno non adesso.
E' stato un bel film.. pensò Oliver quando finì.
Felicity afferrò il telecomando,spense la tv e si tirò su girandosi e si mise a  sedere. Oliver si tirò su, passò  davanti a lei e andò a spostare la roba che c'era sul divano, quando all'improvviso sentì Felicity ansimare. Oliver si girò. Felicity gattonò verso di lui tirandosi poi su  e lo fece girare, “Cosa diavolo ti è successo?” Prima che potesse pensare o dire qualcosa Felicity aveva già tirato su la sua maglietta. Merda.
Oliver cercò di muoversi non riuscendoci, la mano di Felicity era sulla sua schiena. Lentamente Oliver si girò. Felicity aveva gli occhi spalancati e la bocca aperta. I suoi occhi si mossero dal torso fino al petto, facendo poi incontrare i loro occhi. Oliver ancora in piedi guardò in basso verso il suo naso. Oliver respirò pesantemente, stava aspettando il disgusto, la sua pietà o il suo rifiuto. Invece Oliver vide il dolore nei suoi occhi. Felicity gli si avvicinò  e lo abbracciò.
Non so cosa abbia causato tutto questo....... Mi dispiace che tu abbia dovuto passare questo.” Oliver sentì le lacrime sulla sua spalla nuda e l'abbracciò. Improvvisamente la sentì baciare il punto in cui era stato ferito anni fa, poi la sua stella Bratva. Felicity lo guardò, “Tu sei l'uomo più forte, più coraggioso che io conosca.” Oliver scosse la testa .
Si tu lo sei.” Felicity gli afferrò il volto, “Non dubitare mai di me quando ti dico questo”, gli afferrò il volto e spostò la sua fronte sulla sua. Rimasero fermi così per alcuni istanti. Lei aveva accettato lui e le sue cicatrici.
Oliver lentamente veniva curato da lei e dalle sue lacrime.
Abbiamo un kit di primo soccorso?” lui annuì. Chi sapeva che il regalo di Slade sarebbe stato d'aiuto durante la prima notte nella casa.

Felicity lo prese per mano e lo portò al loro bagno. Lo fece accomodare, bagnò un asciugamano e gli lavò il sangue di dosso. Oliver la guardava dallo specchio. Felicity era così delicata con le sue ferite... “ Non voglio chiederti cosa sia successo con uno qualsiasi di loro......ma quando ti fiderai abbastanza di me per dirmelo, io ti ascolterò” Oliver annuì, lui voleva dirle tutto, ma non poteva, almeno non ancora.
Oliver non era sicuro se era spaventato dal fatto che lei conoscesse cosa gli era successo o dal pensiero che lei lo considerasse  una femminuccia come suo padre aveva detto. Dicendoglielo, potrebbe perderla.
Felicity fini di ripulirlo, si spostò poi tra le sue gambe. Oliver appoggiò la guancia sul suo stomaco e le mise le braccia attorno alla sua vita. Felicity mise le sue intorno alle sue spalle. Oliver si sentiva così protetto..... Questa ragazza, di cui non aveva diritto di starci insieme, e se il mondo fosse giusto, lei starebbe con qualche bel ragazzo invece di vivere in questo mondo. Lei era lei e rendeva tutto migliore.
Trovando la sua voce, “Grazie”. Felicity iniziò con le unghie a fare i grattini in testa ad Oliver. Era rilassante. Oliver si scostò ma non dal suo abbraccio, quel poco per poterla guardare negli occhi. “ Prometto che non ti farò mai del male......Io so come sembro...... ma io non sono.....Io non posso.......non ti farò del male. Te lo prometto.” Felicity gli sorrise, lei sapeva che lui non gli avrebbe mai fatto del male, almeno non fisicamente. Lei non era mai stata preoccupata seriamente per quello. Quello che a lei preoccupava  era il suo cuore. Pensò che vedendo  lui così vulnerabile, vedendo il dolore che nascondeva e sapendo come lui si prendesse  cura delle persone che ama...... l'ha aveva semplicemente fatta cadere. Il suo amore per Oliver Queen era vero ed era cresciuto.
Oliver si alzò e la riportò nel soggiorno rannicchiandosi sul divano. Non c'era alcuna lampada, solo le luci della città che illuminavano la stanza. Oliver la tenne stretta a se, stando attendo a non fare pressione sulle ferite. Rimasero così per ore. Oliver continuava a giocare con i suoi capelli, mentre lei tracciava cerchi immaginari sul suo petto.  E' stata la cosa più intima che lui abbia mai condiviso con una donna.
Oliver si tirò su, “ Ho bisogno di portarti a casa.” Felicity sospirò e iniziò a seguirlo. Ogni fibra del suo essere voleva rimanere li con lui. Lei lo guardò e scosse la testa, “Possiamo rimanere qui, per favore?  Oliver voleva sapere il perchè, ma non glielo chiese. “ E' il caso di chiamare tua madre?”
Felicity scosse la testa, “ Sanno dove mi trovo e che sono con te, e va bene.” Oliver rimase a pensare un attimo e si chiese cosa avrebbe fatto Tommy. Oliver non aveva la minima idea, ma aveva un piano, “ Torno subito, ho alcuni vestiti di ricambio in macchina.” Oliver afferrò la chiave magnetica e le chiavi della macchina, si rimise la maglietta e si diresse all'ascensore. Tornò in meno di cinque minuti. Buttò sul divano una borsa da palestra, l'aprì e tirò fuori diverse magliette , due paia di mutande e due paia di pantaloncini. Felicity lo guardò perplessa, “ E' la mia borsa per quando lavoro fino a tardi e per la palestra.” Felicity sorrise, entrambi sanno a cosa lei stesse pensando, e lei sapeva che aveva bisogno di stare meglio con tutto questo.
Oliver le porse una sua maglietta, “ Puoi dormire con questa.” Lei la prese e si diresse alla camera da letto. Oliver si calò i pantaloni e si mise su un paio di pantaloncini. Era dubbioso se togliersi la maglietta , ma lui sapeva come sembrava il suo corpo e non voleva spaventarla. Quando Felicity ritornò con addosso la sua maglietta Oliver rimase di sasso. Non aveva idea che avrebbe reagito così  nel vederla  con indosso i suoi vestiti. Era primitivo e naturale e lui la voleva. Oliver distolse lo sguardo, pensando a nulla che non fosse lei e il sesso. Gattini, bambini, nonna..... ok meglio.

Felicity salì sul divano e Oliver era molto grato di aver comprato questo divano.
Tirò fuori una coperta dalla borsa, e lei gli fece uno sguardo interrogativo “ Raisa insiste che noi viaggiamo con una coperta, nel caso succeda qualcosa.” Lo disse con affetto. Felicity sapeva quanto  Oliver tenesse molto alla sua cuoca. Oliver si accomodò di fianco a lei e  sparpagliò su di loro la coperta. Aprì le sue braccia e Felicity senza esitare si accoccolò in esse. Oliver le sorrise e le baciò la testa, poi lei tirò su la testa e lo baciò sulle labbra.

Il primo pensiero di Felicity fu a quanto buono fosse il suo sapore, la seconda era quanto vicina si sentisse  a lui emotivamente, la terza era che la sua mano fosse andata sotto la maglietta che indossava, facendola irrigidire. Oliver tirò indietro la testa senza rimuovere la sua mano, “ Non sta per accadere niente, so che non sei sicura di quello..... voglio soltanto toccarti.” Lei lo guardò e Oliver poteva dire che era nervosa, “ Ho promesso di non farti del male e di non spingerti in qualcosa che potrebbe fartelo.” Felicity gli fece  quel raro sorriso che le illuminò tutto il  viso.
Ritornarono a baciarsi.
Oliver le leccò le labbra iniziando poi a mordicchiarle. Si stava così bene, pensò Felicity......OK..... era accettabile. La prossima cosa che lei sapeva era che la lingua di Oliver stava massaggiando la sua, e si domandava perchè a lei non era mai piaciuto baciare in questo modo prima di adesso, di solito questa era una cosa disgustosa che le faceva venire i conati di vomito....... Poi tutti questi pensieri vennero nuovamente persi quando sentì la mano di Oliver che dal torace si spostò sul seno, toccando delicatamente con il  pollice il suo capezzolo.  Felicity si tirò indietro da lui e gemette. Oliver iniziò a baciarle il collo affinché lei possa godere pienamente di lui che venerava il suo corpo.
Mentre risalì di nuovo sulle sue labbra continuò ancora a toccarla. Felicity tirò le sue labbra sulle sue, aprì la bocca per lui facendolo immergere completamente. Non intendeva farlo o forse si, sta di fatto che Oliver iniziò a muoversi sopra di lei, appoggiando il peso sugli avambracci. Felicity aprì le gambe e iniziò a gemere quando Oliver trovò il punto giusto. Si spostò dalle sue labbra e andò verso la mascella. Si spostò poi sul fondo della maglietta e utilizzò il naso per spingerla sopra i seni. Abbassò lo sguardo e nel bagliore delle luci della città lei era bellissima e impeccabile. Baciò un seno e poi l'altro,  “Sei così bella.” Felicity deglutì.
Oliver baciò via la sua timidezza.

Una volta che Felicity si rilassò nuovamente, Oliver ritornò ai seni  gloriosi. Felicity iniziò a tirargli su la maglietta e Oliver si fermò a guardarla, “Sei sicura? So come appaiono, non voglio spaventarti.” Felicity scosse la testa e rise, “ Oliver, queste ti rendono l'uomo straordinario che sei e io voglio sentirti....... e tu sei sexy, le cicatrice non tengono lontano l'idea dei tuoi addominali.”
Oliver non poteva negarle nulla, si alzò sulle ginocchia e si tolse la maglietta in una sola mossa.
Prese un respiro profondo per calmarsi  e poi si rigettò sulle sue labbra. Non aveva mai assaggiato delle labbra così dolci e sexy. I suoi baci erano innocenti e pieni di passione, una combinazione molto elettrizzante. Scese giù sul collo e Felicity gemette quando le leccò labbra  mordendole nuovamente.  Oliver aveva ritrovato ancora la sua casa tra le sue gambe.
Mentalmente aveva deciso che nessuno di loro avrebbe perso i vestito dalla vita in giù. Non era così forte o coraggioso o masochista.
Mentre Oliver continuava a  baciare ogni centimetro del suo viso, lei iniziò a dondolarsi contro il suo cazzo cercando l'attrito e il sollievo che lui poteva offrirle. Oliver iniziò scivolare su di  lei , era sicuro che questo era come ritornare alle scuole medie , ma con Felicity era il migliore sesso della sua vita.
Si trasferì sui capezzoli e li succhiò, mentre lei si avvicinava sempre di più all'orgasmo.
Felicity non aveva mai sentito niente di simile prima d'ora. Tutto il suo copro si sentiva come se fosse deliziosamente in fiamme. Lo voleva più vicino a lei, iniziò a dondolare i fianchi più forte su di lui e lui iniziò a strofinarsi  sempre di più. Oliver continuò a baciarla,e lei non aveva idea dove finisse lui e dove iniziasse lei, erano un' unica cosa.  Felicity voleva di più, sentiva il suo orgasmo alle porte, e si aspettava che arrivasse lentamente, come succedeva quando lei si toccava, ma quando Oliver pizzicò il suo capezzolo strofinando su di lei più forte, Felicity venne.
Oliver continuava a strofinarsi mentre lei iniziava a tornare con i piedi per terra.
La prima cosa che riuscì a percepire in modo coerente furono gli urli di Oliver, “Oh cazzo.....cazzo.....cazzo......Felicity!!!!” Felicity guardò in alto su suo viso e lui le schiacciò le labbra con le sue. Dopo un paio di minuti si spostò da lei.
io....ehm..... ho bisogno di fare la doccia.” Lei gli guardò i pantaloncini e notò che erano bagnati. Lui le fece uno sguardo severo, “ Si.....  una cosa del genere non succedeva dall'età di dodici anni..... E non diremo a nessuno quello che è successo stasera”. Felicity gli sorrise ed arrossì. Oliver si chinò nuovamente e la baciò.
Prese il borsone e si diresse in bagno. Rovistò dentro e trovo un paio di mutande aderenti, facendolo ridere. Felicity andò in uno degli altri bagni per darsi una rinfrescata. Si tirò via la biancheria di Oliver facendola cadere giù lungo le cosce. Li girò in qualche modo e legò poi le estremità sui fianchi, come si farebbe con un bikini, utilizzando il materiale in eccesso.
Quando Felicity tornò in soggiorno Oliver sembrava  spaventato.  Quando Oliver la vide corse da lei e l'ha avvolse tra le sue braccia.
Cosa c'è che non va?” Mentre lei parlava Oliver continuava a tenerla stretta, “Pensavo di essermi spinto troppo oltre e che tu mi avessi lasciato!”
Felicity si scostò, “Tu noi hai spinto....... ero io quello che spingeva sulla nudità. Sei stata molto......ehm corretta  a riguardo.” Felicity rise, “Stai insinuando che sono una puritana.” Felicity scosse la testa divertita. “ No, corretta.” Entrambi si divertivano a prendersi in giro.
So che non ho nulla da paragonare con questo.......ma è stato bello.....davvero, davvero bello. Alcuni potrebbero dire grandi.....almeno dal mio punto di vista.” Oliver rise.
E' stato ovviamente fantastico per me, sono venuto nei pantaloni come un ragazzino eccitato.” Felicity sorrise. “ Oh,  adesso chi era tutto pieno di se!” Oliver la prese per mano e si accomodarono sul divano. Si coprirono con la coperta,  e poco prima di addormentarsi le disse, “ Tu con addosso solo i miei vestiti sarà probabilmente la seconda cosa preferita in cui vederti” Mezza addormentata gli chiese, “Seconda?” Oliver ridacchiò e lei sentì il rombo del suo petto che la fece sorridere, “ Abito di compleanno.... anzi nuda sarà la prima.” Felicity rise, e dopo poco entrambi si addormentarono.
La mattina successiva non c'era il tempo di prendersi il loro tempo.
Loro rapidamente iniziarono a vestirsi, poco prima di uscire Oliver le consegna due chiavi magnetiche, “Io ne ho anche altre due, una per me e l'altra per sicurezza è  Tommy.” “ Io darò la mia a mia madre”. Oliver la guardò perplesso, “Non ti preoccupare la userà solo nelle emergenze” disse Felicity tranquillizzandolo.

Mentre entrarono nell'ascensore privato, Oliver si ricordò quello di cui aveva bisogni di dirle, “Ho parlato con tuo padre per ufficializzare la nostra relazione. Volevo farlo ieri sera.” Felicity era scioccata, voleva farlo, ed era scioccata che suo non lo avesse permesso, “Perchè?”

Voglio che la gente sappia che tu sei già impegnata, voglio che sappia che tu stai con me.” Oliver le accarezzò la guancia, “Solo te.” La tirò verso di se in un abbraccio. Le porte si aprirono e la magia della loro bolla evaporò. Oliver le sussurrò all'orecchio una promessa, “ la nostra casa sarà il nostro rifugio. Qui è dove saremo solo io e te.....nessuna delle altre stronzate.” Felicity annuì, “Il nostro posto sicuro sulla terra.” “Si.”

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


~~Capitolo 10

Oliver riaccompagnò a casa Felicity. Voleva accompagnarla dentro, ma Felicity insisti che non lo facesse. Questo sarebbe stato abbastanza brutto anche senza di lui li ad esserne testimone.
Felicity varcò la porta d'ingresso e guardò su verso le scale con desiderio. Sarebbe molto più facile salire su evitando tutto questo. Sospirò.
Meglio farla finita subito. Si diresse in cucina  dove i suoi genitori e le sue sorelle stavano facendo colazione.
Quando entrò entrambi i suoi genitori alzarono gli occhi da ciò che stavano leggendo, suo padre stava tenendo il giornale lasciandolo vedere anche anche a Dinah. L'amore che provavano reciprocamente colpì molto Felicity, desiderava anche lei questo nella sua vita.
Laurel stava sorseggiando  del caffè, probabilmente stava smaltendo l'ennesima sbornia. Sara da sopra la sua tazza dimenava le sopracciglia per farle capire che lei “sapeva”, facendole poi l'occhiolino. Felicity alzò gli occhi al cielo.....
Bene, bene......Guarda chi sta facendo la camminata della vergogna, sta mattina!!” Scherzò Sara.        Dinah colpì sua figlia, “Lascia in pace tua sorella.” Laurel invece come al solito la guardò con uno sguardo ardente, pieno di odio. Splendido.
Quentin appoggiò il giornale sul tavolo, “me ne vado, sicuramente non voglio ascoltare questo genere di conversazioni.......”. Si chinò e baciò Dinah, passando poi alle due figlie sedute. Quando arrivò a Felicity l'abbracciò, “stai bene? Devo uccidere il ragazzo?” Felicity rise, “sto bene papà, sono una ragazza grande e poi lo hai scelto tu, ricordi."
Non ricordarmelo..........Io posso lo stesso fargli del male.”
Felicity guardò il padre allontanarsi, chiedendosi per un attimo cosa gli avrebbe fatto se Oliver le avesse  fatto del male. Le venne in mente che fece sparire Ray dalla sua vita, preoccupandosi ancora se lui avesse fatto veramente qualcosa di sbagliato.
Si aspettò che la prossima ad uscire fosse Laurel, invece rimase li a fissarla. Felicity prese una tazza di caffè sedendosi vicino a Sara e alla madre, sentendosi tutti gli occhi su di lei, mettendola a disagio.
Non è successo niente, va bene?” disse spezzando la tensione. Detto questo Laurel si alzò e uscì dalla cucina in silenzio. La guardarono uscire, “ è dura per lei, non prenderla sul personale.” Le disse Dinah cercando di rassicurarla. Felicity era cresciuta con l'odio di Laurel verso di lei, solo che questo era un motivo concreto.

Andiamo, vuota il sacco! Sei finalmente diventata una donna?” Sara era eccitata. Dinah guardò entrambe le sue ragazze, erano entrambe donne mature, non era a disagio, ma si chiedeva se era il caso di parlare di questo. “No! E se lo fossi diventata, non sarebbe comunque affar tuo.” Disse arrossendo.
“Le tue labbra dicono no....maaaaaaaaaaaa....il tuo rossore dice che qualcosa è successo!”
“Non parlerò di questo! Sono rimasta con lui ieri sera......”
disse Felicity
“.........e la sera prima, ma chi le conta.....” disse Sara

Tu a quanto pare” disse Felicity in modo scherzoso, “Oliver è stato un perfetto gentiluomo. Va bene?” Sara rise di cuore, “ Aspetta! Dici sul serio?”
Si.....” Felicity era in imbarazzo, forse stava interpretando tutto in modo sbagliato e non si trattava del suo benessere, ma del suo disinteresse per lei sessualmente. Le ha detto che aveva interesse....... e la scorsa notte era........ Felicity sorrise.
“Mamma! Guardala, direi che quello non è un rossore da ho passato la notte con un perfetto “gentiluomo”.” Dinah si alzò e mise i piatti nel lavandino, “Ragazza fate le brave!!!! Devo andare a lavorare su un caso.” Baciò entrambe le ragazze e uscì dalla cucina. Sara appena la madre uscì salto sullo sgabello di fianco a Felicity, “bene!! Sono andati tutti via....... lo hai fatto?”
Sara...ti rendi conto di quanto sia sbagliata questa conversazione, vero?” Sara ci pensò su un attimo, “Bene.....ma se cambiassi idea.....”
Felicity lasciò la sorella per andarsi a fare una doccia e prepararsi per la giornata.
Non riusciva a smettere di pensare alla sera prima, sia le parti belle che quelle brutte. Vedere le cicatrici di Oliver fu un grosso problema per lei. Pensava  che forse poteva essere un segno, che forse stava iniziando a fidarsi di lei, e sapendo che lui aveva sofferto, non le si spezzava solo il cuore , ma la faceva incazzare. Odiava che Oliver avesse conosciuto questo tipo di dolore.
Felicity si strofinò subito gli occhi prima che le lacrime iniziassero a cadere. Sapeva che doveva abituarsi  a vedere Oliver soffrire, faceva parte di questa vita che conducevano, eppure quelle cicatrice sembravano andare oltre  questa vita.
Il bello della scorsa notte era che si sentiva più vicina a Oliver.
Prima lo vedeva come una cotta giovanile, come quel ragazzino che faceva visita a sua sorella e che considerava un principe. Sorrise ricordando tutti i momenti in cui pensava che fosse il suo principe azzurro. Per tutto il liceo e gran parte del college, confrontava ogni ragazzo con lui facendoli sentire tutti inferiori. Non erano alti come lui, non avevano le sue fossette e a volte  loro non le trasmettevano la fiducia che riusciva a tramettere lui.
Invece adesso, lei non vedeva nessun principe, ma un uomo straordinario, un uomo tormentato, un uomo con le cicatrici. Un uomo che le faceva sentire cose che non era sicura di dover sentire.
Certo, le farfalle erano belle e molto ben accolte, visto che non le aveva mai sentite prima d'ora.
Le piaceva che fosse giocoso, come la prendeva in giro a volte. Rendeva tutto più facile essergli attorno. Poi c'era questo suo lato protettivo, “mia” e picchiare le persone. Se doveva essere sincera con se stessa, e lo era, lei si era  divertiva  nella sua protettività...... ad un certo punto.
Lei detestava la violenza che stava per usare su “quei interessanti momenti di vita”. Ma quando le aveva detto che lei era sua.........  lei era da una parte eccitata e dall'altra mortificata.
Era sollevata di essere stata lontana da questa vita desiderando di essere più una moglie per qualcuno..... eppure, Oliver....... le faceva venire voglia di cose completamente diverse.
Per lo più cose da cui è fuggita per la maggior parte della sua vita, come l'amore e il desiderio, senza il bisogno di sentirsi come se appartenesse a qualcuno.
Felicity era stata sempre sensibile e parte di questa la rendeva consapevole di cosa lei era e non era. Fino a un paio di giorni fa pensava di non essere capace di usare la violenza con qualcuno, poi ha colpito Merlyn alla testa. Gli ha detto che mai e poi avrebbe lasciato che gli uomini si comportassero come gli uomini delle caverne con lei........ma non era stato abbastanza. Era riuscito a portarla fuori sulle spalle e non aveva proprio cercato di fermalo.
L'unica cosa che stava facendo finora e che  per fortuna aveva sotto controllo era la propria gelosia.
Lei non era mai stata gelosa, non lo era stata quando Barry aveva incominciato a passare tutto il suo tempo con una studente di medicina che si chiamava  Caitlin, Lei era felice e lui era felice. Poi quando si lasciarono e Barry si mise con Caitlin era ferita, ma non gelosa. Poi quando Ray aveva dormito con la sua amica, cogliendoli sul fatto....... lei era più arrabbiata con la sua amica che con Ray. Gli amici non fanno queste cose! Lei non era affatto gelosa, solo triste per aver perso un amica.
Era preoccupata che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei prima  e anche adesso.
La sua unica esperienza con la gelosia  fu quando vide Laurel con Oliver. Quando Laurel voleva mostrarle i gioielli che Oliver le aveva regalato o quando loro si baciavano mentre li stava spiando, rendendola poi triste. 
Ma adesso con Oliver è una storia diversa. Quando Laurel le aveva detto di  Shado, aveva pianto per ore. Non dovrebbe, ma le fece male. Quando poi John aveva ammesso che c'era una ragazza e che il suo nome era Shado, sentì ancora più male, sentì il torace stringerle talmente forte da pensare di poter avere un infarto. Ha odiato Oliver, e poi ha odiato Shado. Logicamente non c'era alcun motivo per odiare lei o lui. Ha avuto Oliver molto prima di Felicity, e in questa vita...... gli uomini hanno le amanti. Quando Felicity aveva hackerato il computer di Oliver aveva trovato delle foto di Shado, non riuscendo a smettere di confrontare se stessa con questa donna, donna di cui Oliver importava.

Felicity aveva trascorso ore a guardare le varie immagini. Shado era bella, il suo amore per Oliver o per il fotografo era evidente nei suoi occhi e nel suo sorriso. Dopo un po' Felicity voleva strapparle i capelli, ma poi era prevalso il sangue freddo, non si poteva perdere qualcuno che non era mai stato tuo........dicendolo a se stessa ripetutamente.
Ma poi quando Oliver aveva detto che non la vedeva più, la gioia che invase il suo corpo era come come una droga. Era felice che non la vedesse più, ma realisticamente ce ne sarebbe state delle altre.
Poi c'era Laurel. Oliver era suo e nella sua mente lui continuava ad esserlo e sempre lo sarò.
Laurel l'ha sempre odiata, ma ora era più intenso questo odio.
Con Sara era sempre un fare battute e divertirsi, ma con Laurel era angosciante.
Felicity era vestita e pronta per la giornata, più o meno.
Si incamminò fuori e si diresse alla stanza di Sara, ma prima di pensare a quello che stava per fare bussò.....
Avanti!” disse Sara a squarciagola.
Sei qui per dirmi i dettagli sporchi?” le chiese Sara mentre era sul pavimento con il suo computer sul suo grembo. Felicity si si coricò sul letto di Sara e iniziò a fissare il soffitto, “ No. Sono qui per ottenere alcuni dettagli sporchi.” Sara chiuse il computer e saltò sul letto, “ non sono sicura che Nyssa apprezzerà che.....” Sara scherzò.

Felicity girò la testa in direzione di Sara, “ Volevo dire......Oliver. Voglio sapere di te e Oliver.”Sara non sembrava scioccata. Felicity invece, pensava che lo sarebbe stata, “No, tu non vuoi....!”
Si.....voglio, ho BISOGNO di sapere. Forse non i dettagli sporchi ma..... perchè l'hai fatto? Laurel, potrà non essere la miglior sorella ma....... è nostra sorella. Mi sento male per essere legata ad un contratto matrimoniale con l'uomo che ama.” Sara sospirò.
Lis, Oliver non è l'amore della sua vita, fidati.” Felicity  guardò Sara con cautela, “Lo sei tu?”
Sara rise, “ NO.”
Lis.... nessuno in questa storia ne esce bene. Eravamo tutti degli stupidi bambini che giocavano a fare i grandi.”Sara sperò che questo bastasse a farla mettere. La conosceva abbastanza bene da sapere che lei odiava non sapere le cose. Nel mondo di Felicity i misteri dovevano  essere risolti. In un modo o in un altro lei avrebbe messo insieme i pezzi.
Due cose prima di iniziare: nessuno di noi due uscirà bene in questo drama, come ho detto prima.
Seconda cosa: il tuo Oliver non è l'Ollie che conoscevo e con cui sono stata, OK?” Felicity ci pensò su un attimo e poi annuì.
Tutto è  iniziato con l'ennesima rottura tra Laurel o Ollie. Laurel era arrabbiata con lui per essere stato bocciato da un altro college. Lui non era interessato alla scuola. Il suo unico interesse erano le ragazze e l'alcol. Laurel voleva sistemarsi, vivere insieme e sposarsi.” Sara ridacchiò.
Dopo un paio di settimane,  Laurel fu irremovibile e questa volta per sempre. Mi sono sentita male per lui, sembrava sconvolto. Col senno di poi, Laurel lo stava prendendo in giro, e credo che lui fosse arrabbiato per il fatto che suo padre lo fosse.”
Sara la guardò cercando di assicurarsi che volesse ancora sapere.
Poi quando ebbi 19 anni, avevo bisogno di QUALCOSA, e Ollie..... sembrava la persona giusta per aiutarmi...” Sara la guardò per vedere se avesse capito.......ma lei non capì.
Oh, Lis..... ero confusa sulla mia sessualità e avevo bisogno di esplorare le cose con gli uomini e scegliere lui......Non riuscivo a lasciar andare il pensiero che lui fu quello che mi aveva aiutato  a decidere, stupido vero?” Sara guardò Felicity che le sorrise rassicurandola. Sara rise di come allora fosse stata giovane, stupida e ingenua.
Sembrava perfetto, bello, realizzato e si diceva in giro che lui fosse dannatamente bravo. Gli ho chiesto di scoparmi. Proprio così!” Sara nascose il suo viso, “ Ero una tale seduttrice, ma disse di no e non rise neanche di me. Un bravo ragazzo. Ascoltò il perchè di questa richiesta e mi disse che non volevo fare del male a Laurel in quel modo.” Fece a Felicity un sorriso triste, “ Non mi sarebbe importato di far del male a Laurel. Invece ho fatto del male a Ollie. Non intendevo farlo”
Come gli hai fatto del male?” Il travolgente bisogno di Felicity di proteggerlo iniziava a farsi sentire. Aveva davvero bisogno di tenere questa merda sotto controllo.
Gli disse che Laurel aveva chiuso con lui e che non ritornerà indietro.” Sara si alzò e prese la sua vodka. Aveva bisogno di un drink per dirle quanto cagna fosse stata con Laurel e Oliver.
Ne versò un po' in una tazza, poi alzò le spalle e lo buttò giù in un colpo solo, facendo lo stesso con gli altri che ne seguirono, ignorando la faccia sconvolta di Felicity.
Ho detto a Ollie che non era l'unico con cui stava nostra sorella....... ma soprattutto con chi era in quel momento.” Sara bevve un altro drink, bere prima di mezzogiorno era tosto anche per lei. Felicity non disse nulla.
“Ollie non mi credette, così lo portai a casa e lo portai nella stanza di Laurel per fargli vedere...... ero ubriaca, ma questo non cambiò quello che feci.” Sara distolse lo sguardo rimanendo in piedi sul lato opposto della stanza.
Chi era?” chiese Felicity con la  bocca secca e sensazione di paura per la risposta. Sara la guardò, “Tommy Queen, il Queen buono in carne ed ossa.” Felicity ansimò, Oliver scherzava sul fuggire con Tommy, ma si arrabbiò quando passò del tempo con lui, ora era tutto più chiaro.
Non volle comunque scoparmi. Rimase li fermo  guardarli, era come se non riuscisse a crederci..... era come guardare la vita scivolare fuori da qualcuno....”. Sara aveva uno sguardo perso negli occhi, “Laurel fece ad Oliver un ghigno diabolico sopra la spalla di Tommy, poi Tommy si accorse di lui e fu scioccato. Si alzò per........chissà cosa? Ed Ollie  uscì sbattendo la porta.”
Felicity stava digerendo tutto questo. Laurel e Tommy? Allora perchè Laurel era così incazzata per lei ed Oliver? Ovviamente, Laurel non lo voleva più. Sara si schiarì la gola e Felicity la guardò, “Non è tutto!”
Per un paio di mesi tra Oliver e me non successe niente, fino a quando una nostra cameriera non raccontò di quella notte. Tommy e Laurel giravano furtivamente e Oliver iniziò a bere molto. Poi iniziarono a girare voci sul fatto che Laurel avesse scelto Tommy invece che Ollie. Ollie era incazzato, all'epoca era così preso dalla sua immagine. A Robert piaceva vantarsi delle prodezze di Ollie....... era malato.” Sara  e Felicity smisero di guardarsi, sapevano che quello che avrebbero detto  avrebbe potuto cambiare il loro rapporto per sempre. Felicity deglutì e Sara continuò a parlare.
“Ollie, venne da me...... e mi disse che lo avrebbe fatto. Sapevo che  la gente l' avrebbe scoperto, e cos'era più credibile? Ollie Queen ,  ragazzo cattivo si è scopato Sara Lance, o che due bravi ragazzi lo avessero tradito? Fu hot, ma privo di emozioni.” Sara vide imbarazzo e vergogna nelle sue azioni, “ Ho così capito che mi piacevano sia le ragazze che i ragazzi, ma non gli ex di mia sorella. Ho lasciato poi che tutti pensassero che fosse una cosa romantica a lungo termine.....Ma , Lis, non era niente, assolutamente niente, paragonato a quello che tu hai con lui.” Sara andò da lei e l'abbracciò.
“Ti prego dimmi che mi ami ancora? Non posso sopportarlo,  se tu mi volti le spalle.” Sara la implorò. Felicity ricambiò l'abbraccio, “ Tu sei mia sorella, ti amo nonostante tutto.” Continuarono ad abbracciarsi e a pianger per qualche minuto.

“Perchè hai fatto del male a Laurel? E' pur sempre nostra sorella.”
So che questo suonerà meschino.... Lei non lo amava, amava solo l'IDEA di essere una Queen. Era eccitante per lei..... Ha sempre parlato di come lui l'adorasse e di come lui sarebbe SEMPRE tornato da lei. Ero....gelosa. Nessuno era mai ritornato per me.....fino a Nyssa.” Sara sorrise.
Pensava che riunendo le famiglie, i Queen e i Lance, l'avrebbero fata diventare una sorta di principessa.” Felicity stava studiando il viso di Sara, cercando di capire come si sentisse a riguardo.
Sara disse sospirando, “ Non credo che Ollie l'amasse, non credo neanche gli piacesse la maggior parte del tempo, che tradiva così tanto la persona che dovrebbe amare con qualcuno. Ma Tommy? Tommy era suo fratello, il suo migliore amico, il suo tutto. Loro non sono più  gli stessi, sono vicini , ma non più come prima.”
Felicity era sopraffatta da tutto questo sapere. “Lis, te l'ho detto solo perchè so che lui non lo farà. Non perchè lui non ti ami e o non si fidi di te. Questa è la mia storia nella sua mente. Le MIE esigenze sono state soddisfatte. Il mio segreto” Felicity sorrise, non capiva come tutte queste persone potessero danneggiarsi l'un altro in quel modo. Stava ancora imparando, non puoi sapere cosa fare finchè non ti trovi in quella posizione.
Felicity guardò le sue mani giunte sul grembo, “ Penso che potrei essere innamorata di lui..... è così stupido?” Sara prese le mani di Felicity, “No, tu sei la persona più intelligente che conosco. Vuoi sapere un segreto?” Felicity la guardò, “Già so che sei innamorata di lui.” Sara si fermò li, sa che Lis non è ancora pronta per sapere che anche Oliver è innamorato di lei.
Felicity.... Se avessi saputo prima della tua cotta per lui o che avessi questi sentimenti, io non mi sarei mai avvicinata a lui.” Sara disse questo con convinzione nella sua voce. “Perchè no?” Sara guardò la sua dolce e così innocente sorella, “Perchè tu non l'ho avresti mai fatto a me. Perchè quello che ho fatto con lui rende la situazione più difficile per te. Farei qualsiasi cosa per tornare indietro.”
Grazie per avermelo detto.” Sara le sorrise, sapeva che Felicity aveva bisogno di tempo per pensare a tutto questo. Non meritava di essere nel mezzo a questa tempesta di merda, nessuno di loro lo meritava davvero.
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Oliver e Slade stavano guardando alcune delle nuove reclute che cercavano di guadagnarsi da vivere. Questo gruppo lavorava nei call-center, dove attualmente stavano truffando le persone  in diversi paesi. Mentre Oliver e Slade camminavano avanti e indietro per i corridoi del magazzino, sentirono almeno sette lingue diverse.
Come vanno le cose con la bella Felicity? Bell'appuntamento?” Slade chiese prendendolo in giro. Oliver lo guardò con uno sguardo no-comment. “ Mi racconti sempre delle tue donne!”
“Lei è diversa....sarà mia moglie.” Slade ridacchiò “ il che la rende speciale?”
Si.” Sibilò Oliver.
E' stato divertente l'anno scorso  quando Bertinelli ha iniziato a inviarti informazioni, la  tua opinione di Helena non è cambiata.” Sottolineò Slade, “ Tu  non segnasti punti, ma non erano comunque tranquilli sul tempo che passavi con lei.”
“Che tempo?Non siamo mai usciti insieme.  Ci siamo seduti nell'ufficio di suo padre con in nostri genitori, ed io ho lasciato l'incontro a metà.”

Vero, ottima cosa. Riesci ad immaginarti a spiegare quello alla bella Felicity?”
Smettila di chiamarla così, e poi perchè dovrebbe importargli?”
Helena è la sua migliore amica, Oliver. La sera che abbiamo interrotto  l'appuntamento, non hai visto la ragazza con cui era Felicity?” Oliver scosse la testa, tutto quello che vide era un tizio che ci stava provando con lei . MERDA. Per una volta era contento che suo papà e Frank non li avessero lasciati da soli nell'ufficio perchè altrimenti l'avrebbe scopata.
Stava per dire qualcos'altro quando il telefono suonò, era un messaggio.

Lis mi ha chiesto di noi. Le ho detto tutto. Mi dispiace. -S
“Cazzo!” Slade si girò verso Oliver, “ Cosa?” Oliver le rispose....
Perchè????? -O
Sara ha detto tutto a Felicity” Fece un respiro profondo e si passò una mano in faccia.
Come poteva una giornata iniziato in modo fantastico scendere nell'inferno così velocemente?
Oliver camminò avanti e indietro pensando fra se e se.
Loro hanno un contratto, non può lasciarlo....giusto? Forse doveva andare da Quentin e assicurarsi che lei non lo avrebbe lasciato. Lui non voleva Felicity solo per il contratto, non più. Non che si farebbe scrupoli ad usarlo se fosse l'unico modo per non lasciarla.
Il suo telefono suonò ancor....
Me l'ha chiesto. Lei è pur sempre mia sorella. -S
Non fece in tempo a risponderle che gli arrivò un altro messaggio
Lei ti ama, lei comprende. -S
Lei mi ama? Poteva solo desiderare che fosse vero. Oliver sapeva che lei si preoccupava per lui, avevano condiviso alcuni momenti intimi, ma amarlo? Ha imparato molto tempo fa di non credere più nell'amore e di non pensare  per un momento di essere una persona amabile.
Oliver non si sarebbe sentito meglio fino a quando la vedrà, fino a quando non guarderà nei suoi occhi e troverà calore in essi.
Oliver pregava solo di poter vedere ancora quello sguardo che che gli fece questa mattina.
Non voleva essere ritenuto responsabile  delle  sue azioni se dovesse perderla. Ad Oliver piaceva Sara, ma lei avrebbe dovuto lasciargli gestire a lui la situazione quando sarebbe stato pronto.
Oliver avrebbe voluto lasciare la fabbrica  da ore, ma la vita e  piani altri avevano altre idee. Quando ormai fu libero era tardi. Slade lo guardò, Oliver riusciva a sentire il giudizio di Slade venire fuori. Quando girarono nella via di casa Lance, Slade ruppe il ghiaccio, “ Ti rendi conto che le probabilità di vederle sono basse. La sicurezza ti terrà fuori dalla proprietà e se sono abbastanza stupidi da lasciarti entrare, Lance non te l'ha farà vedere.”
Oliver grugnì. Aveva chiamato Diggle per chiedergli, o meglio pregarlo di fare un'eccezione. Accettò spiegandogli alcune cose . Per quanto riguarda Lance, non era sua intenzione suonare il campanello.
Quando arrivarono la sicurezza si trovava in giardino, gli fecero segno di entrare  Parcheggiò la macchina lontano da casa per non svegliare la famiglia. Scese dalla macchina e Slade lo seguì, “ Il tuo compito è quello di stare di guardia qui fuori!”

E tu cosa farai? Oliver sorrise, “ Mi arrampicherò su quell'albero di fronte alla sua stanza.”
Tu sai che quella è la sua stanza?  Incontrare la ragazza sbagliata sarebbe davvero brutto. DAVVERO pessimo.” Oliver lo guardò, “ sono ben consapevole. La tua mancanza di fiducia in me? Fa male!” Oliver scherzò prima di arrampicarsi. Mai nella sua vita aveva scalato un albero per una ragazza. Per sgattaiolare fuori? Certo. Per poi ritornarci  dentro ? Naturalmente. Ma per una ragazza? Non lo aveva mai fatto.

I rami erano resistenti e la salita abbastanza facile. Camminò poi sulla parte più sottile verso la finestra. Aprì con cautela la finestra più ampia. Era aperta, avrebbe parlato più tardi di questo con Lance. In quel  momento, questo giocava a suo favore. Entrò dentro, era sollevato di trovarla,soprattutto vicino alla finestra. Rimase in silenzio. Poteva vedere la sua sagoma mentre dormiva. Sorrise, poteva inoltre sentire il suo respiro. Decise di guardarsi in giro.
Nell'angolo vicino alla finestra c'era una sedia , sembrava che lei li ci leggesse. Aveva una lampada da terra di fianco a alla sedia e un ripiano alto con impilati i libri. Si voltò di nuovo, sembrava comoda. Notò inoltre una libreria piena di libri e foto. La maggior parte delle foto, raffiguravano lei con la famiglia, alcune di lei con Helena, e una con un ragazzo e una ragazza in abiti matrimoniali. Dei libri che aveva non ne conosceva nessuno, forse era il caso che iniziasse a leggere qualcosa per tenere il passo con lei. Si avvicinò al letto, e ai piedi di esso c'era uno scrigno enorme, come quello dei pirati. Sorrise domandandosi cosa contenesse. Infine si accomodò sul letto ed immediatamente si svegliò di soprassalto. Grazie a dio non gridò. Spiegargli questo, sarebbe uno schifo.
Felicity lo guardò confuso, “Oliver?”
Ehi!”
Che cosa ci fai qui? Va tutto bene?Oh mio dio, stai bene?” disse mentre stava raggiungendo la lampada e prima che potesse risponderle, Felicity si voltò di nuovo verso di lui e lo guardò ancora per rassicurare se stessa che lui stesse bene.
Avevo bisogno di vederti. Sto bene, promesso.” Felicity sembrava soddisfatta quando le disse che stava bene. “ Perchè avevi bisogno di vedermi?” Oliver si accorse che Felicity si stava mordendo il labbro. Era nervosa. Oliver le fece cenno di spostarsi e lo fece. Si tolse le scarpe e si mise con la schiena contro la testiera del letto. Felicity si accoccolò su di lui come se fosse la cosa più naturale del mondo, e forse lo era.
Sara mi ha mandato un messaggio per dirmi che ti ha detto.....” Aveva quasi detto “noi”, ma il solo “noi” che voleva riconoscere era quella con la donna accanto a lui.
“Oh”
“Questo è tutto? Oh. Non hai domande? Accuse?” Felicity girò appena la testa per guardarlo, “Risponderesti a quelle, se te le facessi?”
“Si.” Non poteva approfondire perchè non aveva niente da dire a proposito. Non vorrebbe negarle niente, anche risposte del peggior momento della sua vita.
Felicity pensò a quali parole usare per  la sua domanda, “ Sara ha detto che tu l'avevi presa male.... Laurel e Tommy, era perchè l'amavi e lui ti distrusse?” Olive si mise a ridere. Non voleva ridere e non stava ridendo di lei.
No, l'ho presa male  perchè Tommy....” Fece una pausa. E' tempo di agire o di morire, Queen. “ Sono stato male   perchè Tommy conosceva il mio unico modo di soddisfare  nostro padre, o mi univo alla Bratva o sposavo Laurel. Non avrei mai sposato qualcuno che avesse scopato con mio fratello."
Oh, davvero?” Chiese Felicity.
Abbiamo stabilito molto tempo fa che sei una persona migliore di quanto lo sia io.” Oliver si chinò e le baciò il naso. “ Sapevo che sarei entrato nella Bratva, ci sarei entrato a prescindere da quello che successe quella notte. Ora lo so. Ma poi ho pensato che lui mi ah fregato per una ragazza, una ragazza con cui non potevo stare e lui lo sapeva.”  Aspettò che lei gli urlasse o sbattesse fuori.
Non sei andato spontaneamente alla Bratva.... vero?” Oliver scosse la testa, non riusciva a dire le parole, non a lei. “ Oliver.... tuo padre....... ti ha fatto alcune di quelle cicatrice, vero?”Oliver annuì nuovamente e nascose il viso tra i capelli di lei. Solo il suo odore riusciva a calmarlo. Felicity non gli chiese più niente, sapeva che lui non poteva sopportare altro.
Felicity? Dopo quello che Sara ha condiviso....... la scorsa notte è stata l'ultima che ho passato con te?” Oliver non riusciva a pensare ad un altro modo per dirlo, senza risultare senza speranza e pazzo innamorato che era.
“Perchè questo cambierebbe qualcosa? Ho saputo di te e di mia sorella.... E tu sei stato gentile con lei da quello che mi ha detto. E tu mi hai appena confermato che lo sei. E' una cosa che rende felice? No, ma questo è successo prima di questa cosa tra di noi.” Oliver poteva sentire il petto scoppiargli di felicità. La guardò e i suoi occhi avevano ancora lo stesso sentimento della mattina. Una parte di lui sperava che fosse amore.
Oliver, Io non sono certo una debole che cambierà facilmente idea. Fintanto che tu sarai onesto con me e potrò fidarmi di te.....allora non vedo perchè non possiamo costruire quello che abbiamo.”
Oliver rimase li seduto tenendola accanto ancora un po'. Sapeva che doveva andarsene, ma tenerla e stare con lei fu l'unica volta che lo fece sentire vivo. Quando le disse che Slade lo stava aspettando, Felicity lo rimproverò per essere stato crudele a lasciarlo la fuori. Oliver si avviò alla finestra, ma prima di uscire la tirò a se e la baciò dolcemente. Felicity iniziò a spingerlo fuori dalla finestra. Oliver se ne andò. Sapeva che avrebbe usato di nuovo questo albero.
Mentre si avviò al suo suv, Oliver pensò alla conversazione con Felicity. Poi qualcosa lo colpì, lui non era stato onesto con lei, riguardo ai suoi sentimenti e sulla sua madre biologica. Aveva bisogno di parlarne con Lance appena possibile. Non avrebbe potuto tenerle questo segreto più a lungo di quanto fosse necessario. Non poteva assolutamente perderla.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


~~Capitolo 11

Ciao a tutti scusate se ultimamente non sono molto puntuale nelle pubblicazioni, ma ultimamente sono sempre impegnata e faccio fatica a pubblicare. Ma state tranquilli un capitolo forse  due a settimana riuscirò sempre a pubblicarli, su quello potete sempre contarci.
Dunque tornando a noi siamo arrivati al capitolo 11 e la strada è ancora lunga non siamo nemmeno a metà. Comunque  volevo avvisare che questo capitolo ci sarà una scena un po' FORTE e quindi mi sembrava giusto avvisarvi.
Che altro dire fatemi sempre sapere cosa ne pensate.
BUONA LETTURA


Felicity arrivò al pranzo prima di Thea. Era nervosa. Normalmente, John avrebbe calmato i suoi nervi con il suo magico modo  di sapere la cosa giusta di dire, ma purtroppo aveva degli affari da sbrigare.
La cameriera l'accompagnò al tavolo.
Felicity nell'attesa ordinò un bicchiere di vino per calmare i suoi nervi. Era preoccupata che incontrare Thea prima che la relazione fra lei ed Oliver fosse resa pubblica non fosse una buona idea, ma tutti le avevano assicurato che sarebbe andato tutto bene, in fondo erano entrambe figlie Bratva.
Thea Queen, il suo appuntamento per il pranzo, potrà essere più giovane di lei, ma rimane comunque una ragazza intimidatoria. L'ansia di Felicity impennò nuovamente. Guardò Lawton, la sua guardia del corpo della giornata e lui le sorrise.
Dopo dieci minuti, vide un sacco di gente intorno alla porta d'ingresso e poi la intravide, la piccola Queen. Indossava un maglione e degli skinny jeans neri, portava i capelli sciolti e mossi sulle spalle, una borsa che sembrava più grossa di lei e infine un paio di occhiali da sole. Felicity le sorrise. Thea ovviamente era abituata all'importanza che aveva il  suo cognome e alla posizione famigliare che portava.
Felicity sapeva che non appena la sua relazione sarà resa pubblica anche lei avrà tutta quest'importanza.
Thea si accomodò di fronte a lei, “ Io non faccio finti abbracci e quella cosa dei baci.!” dato di fatto che venne confermato. Felicity le sorrise, “ Nemmeno io....è pretenzioso!” Il viso di Thea si illuminò, “Esattamente.” Thea si sfilò gli occhiali da sole.
Sapevo che mi saresti piaciuta.” Felicity le sorrise, “Penso che anche tu mi piaccia !”
Il cameriere si avvicinò e prese l'ordinazione. Thea lo guardò attentamente, cosa che Felicity notò alzando un sopracciglio verso di lei, “Cosa? Posso ammirarlo, vero?” Felicity annuì e le sorrise. “OK,  stavo più che ammirarlo. Lui è il motivo per cui  ho scelto questo posto. Il suo nome è Roy”. Thea sospirò nella direzione in cui scomparve Roy.
E' sempre educato, non ha mai provato ad impressionarmi o addirittura darmi un'occhiata. Non sono carina?”
Tu sei bellissima. Forse è spaventato. Tu sei Thea Queen dopo tutto.” Thea scosse la testa, “ Non credo che sia per questo, non credo che il mio cognome lo impressioni.” Thea appoggiò le braccia sul tavolo e avvolse il viso in esse guardando Felicity, “ E' presto per farti fare la sorella, e scoprire che cosa devo fare per convincerlo a chiedermi di uscire?” Felicity la guardò, sapeva che questo sarebbe stato un problema.
Non hai Oliver Queen  per fratello? Quel ragazzo probabilmente  sa che tuo fratello lo ucciderebbe. Letteralmente!” Thea  alzò gli occhi al cielo, “ Ollie è un orsacchiotto sotto sotto”.
Felicity sbuffò e Thea la guardò  con quel Queen sguardo, che Felicity conosceva molto bene.
Pensi che non lo sia?”
Felicity scosse la testa, “ No.... almeno non con quel ragazzo. Penso che avrebbe fatto scappare quel ragazzo in un batter d'occhio.” Thea si appoggiò allo schienale della sedia e mise il broncio, dopo qualche secondo sul viso le spuntò un sorriso, “ Ollie è un orsacchiotto con te?”
“Ha i suoi momenti.” Thea sorrise e fece una piccola danza sulla sedia, “ E' cambiato da quando avete iniziato a frequentarvi”. Felicity sorseggiò il suo vino e studiò la giovane donna di fronte a lei.
“Thea tu lo  sai che Oliver e io non stiamo insieme. Ci stiamo preparando per un matrimonio che nessuno di noi vuole.”  Thea spalancò gli occhi e scoppiò in una enorme risata, “Felicity, nessuno ha costretto Oliver a sposarti,  non lo sapevi? Certo, le due famiglie si uniranno, ma papà non ha organizzato il matrimonio.” Felicity era senza parole....... ma perché mai Oliver avrebbe accettato di sposare una sconosciuta? Avrebbe potuto avere chiunque volesse del suo mondo o al di fuori.

Su col morale! Potrebbe non essere iniziato come un matrimonio d'amore, ma si sta dirigendo li.”
Felicity non riusciva ancora a crederci....... “ So che Oliver era d'accordo, ma pensavo che intendesse con suo padre e con il mio........ ha davvero deciso questo?” Thea annuì, a lei piaceva un sacco la sua nuova sorella, riusciva a vedere cosa ad Ollie piacesse di lei.
Thea la studiò, era gentile, dolce e carina, ma sotto tutto questo c'era una ragazza forte, una durezza che non ti aspetti. Era perfetta per Ollie.
Roy tornò per consegnare le loro insalate, Thea lo guardò  e lo ringraziò. Quando Felicity non si mosse, Roy la guardò e le chiese se stesse bene, ma lei non rispose. Thea allora, “ Ha appena ricevuto delle notizie sorprendenti.....starà bene. Grazie.” Roy annuì e le sorrise.
“Felicity, hai spaventato il cameriere!!! Dovresti probabilmente tornare alla realtà.” Felicity scosse la testa e prese in mano la forchetta, ma non mangiò.
Parliamo di qualcos'altro....... tipo te.” Felicity annuì appena. Ancora non vedeva cosa si era persa.
Aspetta..... Thea perché Oliver era d'accordo con questo? Se mio padre ha bisogno di lui e sappiamo che è così, perchè non gli ha offerto Laurel o Sara.....odio come suona, ma sai cosa voglio dire.....”
Thea la guardò, “ Non sei cresciuta con noi, vero?” Felicity bevve un altro sorso di vino e poi se ne versò un altro po,Thea rise. “ No, mi hanno mandato via da scuola.”
Perchè sei tornata? Hai detto a cena che eri stata accettata in grosso programma!” Thea prese un enorme boccone di insalata.
Ancora stordita Felicity rispose come poteva, “ sono tornata perchè avevo usato le mie abilità di hacking per fare del bene, solo che mio padre e gli altri non la vedono allo stesso. Codice Bratva è tutto.”
“Oooooohhhh.....sembra interessante. Che cosa hai fatto?”

Ho hackerato uno dei conti bancari di un altro capitano Bratva, ho impostato un conto off-shore, e con esso ho acquistato una casa, dei biglietti aerei ed ho aiutato sua moglie e sua figlia a fuggire dalla brutalità che lui gli infliggeva ogni giorno..... ma a quanto pare ho oltrepassato il limite.”
SEI STATA TU?.....Oh mi ricordo. E' stato epico. Le persone erano fuori di sangue. Nessuno si alza per un capitano e aiuta le donne e i bambini......Non mi meraviglio che tu abbia bisogno di Ollie.” Felicity si strinse nelle spalle, “ Non è successo niente.”
La fratellanza se lo ricorda ancora. Accidenti, sei intelligente, bella e coraggiosa!!! Non mi meraviglio che mio fratello sia pazzo di te.”
Thea... torniamo al vero problema..... perchè non Laurel o Sara? Certo ho hackerato, ma ancora …..non può essere un grosso problema. Questa è ancora l'America.”
Thea annuì, “ certo che lo è...... finchè sei in questa vita. Poi è il terzo paese del mondo per le donne in questa vita, e sappi che Ollie non è un problema!”
“Oggi, proprio qui, lui c'è per me. E sai perchè?”

Thea sospirò e si appoggiò nuovamente  allo schienale delle sedia, “ a parte le attività criminali, direi che lui non sposerebbe mai Laurel, non dopo quello che è successo l'ultima volta che stavano insieme. Per quanto riguarda Sara?” Thea iniziò a ridere, “Ollie e Sara sono perfetti sulla carta, ma completamente pessimi l'uno per l'altro, loro nutrono la bestia che c'è in loro stessi e poi sai, c'è tutta quella cosa che a lei piacciono le ragazze.”

Felicity stava pensando a quello che le aveva detto Thea e Sara.... entrambe probabilmente avevano ragione. Voleva credere che al fatto che Oliver avesse accettato l'accordo perchè forse provava qualcosa per lei o qualcosa del genere.......No, aveva bisogno di sapere cosa suo padre gli abbia promesso. Perchè adesso gli importa? Non le era mai importato prima  quello che lui avrebbe ottenuto con l'accordo. Felicity si rispose da sola, perchè prima pensava che il Signor Queen avesse fatto l'affare e Oliver era per lo più innocente e imprigionato in esso. Lei avrebbe dovuto saperlo quando Oliver si presentò ai negoziati da solo! Mai poi aveva ipotizzato che il padre di Oliver gli avesse lasciato decidere alcune delle proprie condizioni.
Thea la guardò con grandi, aspettative, non aveva idea se farle altre domande.

Thea  continuò a guardarla, poteva dire che la sua nuova amica stava cercando di capire la sua prossima mossa. Pensò Felicity.
Thea era brava a leggere le persone, e lei sapeva di cosa avesse bisogna questa situazione, “ Non dobbiamo uscire tutti insieme la settima prossima?” Felicity annuì, “ Si, papà e credo Oliver abbiano deciso che il momento giusto per ufficializzare la nostra “relazione” sia alla festa di compleanno di  mio padre.”  Felicity alzò gli occhi al cielo, era contro questa cosa, quello sarà il grande giorno di suo padre. Loro lo trovavano divertente, gli uomini Bratva a quanto pare avevano un'attitudine per il dramma. La figlia, quella mandata via, incontra il bad-boy che fa parte della Bratva, e si innamorano follemente. Felicity sbuffò.
“Dovremmo andare a fare shopping per il vestito insieme!  Non è una cosa che fanno le sorella?” Forse è una cosa che fanno, ma lei non l'ha mai fatto che nessuna delle sue sorelle. Con Helena di sicuro, ma Laurel e Sara, NO.
“Certo, sembra divertente.”
Ottimo! Dopo pranzo possiamo prendere l'auto e andare in centro per negozi e fare una giornata di shopping!” L'entusiasmo di Thea era contagioso. Felicity in realtà, era contenta che lei avesse acconsentito a questo pranzo.
Entrambe decisero di non prendere il dessert prima di fare shopping. Felicity guardò la sua nuova sorella andare in estasi per il cameriere quando lei lo stava guardando mentre lui  stava perdendo tempo con un suo amico prima che il gestore gli ordinasse di ritornare al lavoro.
Felicity ebbe pietà della ragazza e agì, quando il cameriere consegnò a loro il conto Felicity lo afferrò per il braccio. Thea rimase a bocca aperta.
Roy, giusto?” Lui annuì guadando la sua mano sul suo braccio, “ Mio padre sta farà una grande festa di compleanno, è l'evento della stagione.....”
“Non mi è permesso di accettare lavori esterni.” le disse finalmente guardandola in faccia. Felicity gli sorrise rassicurandolo. “Va bene....... la mia amica qui, Thea ha bisogno di un accompagnatore..... tu sei giovane, e suppongo single e lei è bella.....”
“Io non ho uno smoking.” Roy guardò in basso. Thea finalmente prese piede nella conversazione, “Posso  prestarti uno smoking di mio fratello Tommy!” Roy guardò entrambe le ragazze, Felicity rimosse la sua mano. “ Va bene, dove e quando?”
Thea si schiarì la voce, “non ti preoccupare, io e il mio autista possiamo venirti a prendere a casa tua diciamo alle 7.30 di sabato. Dammi solo il tuo indirizzo!” Roy impallidì. Felicity vide quello che Thea non riusciva a vedere. “ Oppure vi potete trovare direttamente in hotel. La festa si svolge nella sala da ballo. Dai a Thea il tuo numero così ti dirà i dettagli.”  Roy le sorrise con sollievo scritto sul suo viso.
Quando uscirono dal ristorante, Thea fermò Felicity, “Perchè, non mi hai permesso di andarlo a prendere?” Felicity le sorrise, Thea ha vissuto nella bolla della Bratva così a lungo..... non che Felicity fosse da meno, ma conosceva i ragazzi che non avevano genitori ricchi e famosi.
Non vuole che tu veda dove abita.... lui era imbarazzato e in procinto di far marcia indietro con l'invito.”
Sei seria?” Felicity annuì. Thea le gettò le braccia al collo, “Grazie, per aver salvato il mio appuntamento..... e per averlo organizzato in primo luogo! Stiamo per diventare BFF!!”(best friends forever/ migliore amiche per sempre).
Fuori dal ristorante Felicity disse a Lawton che sarebbe andata a fare shopping con Thea. Lawton non era contento del cambio di piani o dello shopping. Lei poteva dire ancora una volta che le mancava John.

Thea le fece provare almeno cinquanta abiti nelle ultime due ore. Thea stranamente trovò il suo vestito a cinque minuti dal loro arrivo.
Thea? Credo che uno qualsiasi dei vestiti che ho provato prima vada bene!!” disse dal camerino. Felicity aveva provato OGNI stile e OGNI colore immaginabile....lungo, corto, senza spalline,  con profonde scollature e nessuno di loro sembrava “giusto” per Thea. Ora le stava facendo provare  un altro vestito, un vestito color oro. Felicity aprì la tenda e sfilò davanti a Thea.
Il volto di Thea si illuminò, “ecco!”. Thea saltellò su e giù battendo le mani. “ Nessuno metteràin dubbio che questo vestito attirerà l'attenzione di Oliver. Nessuno metterà in dubbio te e o il fatto che tu sia sexy, e saranno messe a tacere le voci sul gobbo ti Starling city.” Felicity si guardò allo specchio. L'abito era corto e lasciava ben poco all'immaginazione, ma non era trash. Si girò per vedere il suo culo, il vestito per  quello faceva miracoli. Felicity tirò le labbra in bocca e si studiò allo specchio. Era davvero questo il vestito? Guardò Thea e decise di prenderlo. Felicity annuì.
Abbiamo bisogno di scarpe!” Thea urlò alla commessa.
Due ore più tardi, Felicity aveva un vestito e un paio di scarpe.

Porterai i i capelli sciolti di sicuro!” disse Thea di fianco a Felicity.
Il telefono di Thea suonò e lei rispose. Felicity iniziò ad ascoltare la musica sul cellulare. Pensò al vestito e se aveva coraggio di metterlo. Venne poi alla conclusione che poteva soltanto se usava il coraggio liquido.
Si accorse dopo poco che non si stavano dirigendo a casa sua. Si tolse gli auricolari e si girò verso Thea.
Mamma ti ha invitato a cena.....ed io ho accettato. La famiglia ha bisogno di conoscere il nostro nuovo membro.” Felicity annuì.
 "Oliver sarà li?”
No, lui e Tommy stanno facendo cose per il club. Stanno facendo delle ricerche  alias bevendo in altri bar e club.” Felicity si ricordò di tutti gli avvertimenti  di Oliver. Non poteva tirarsi indietro visto che aveva già accettato, Thea o aveva fatto per lei.
Felicity guardò Lawton sul sedile anteriore e sembrava d'accordo con esso. Lawton le sorrise e basta.
Felicity decise di scrivere ad Oliver.
Con tua sorella sto andando a cena a casa tua. -F
Oliver stava bevendo con Tommy e Slade, parlando della nuova apertura del club.
La grande apertura sarà fra due settimane, erano  entusiasti per questo . Il suo telefono suonò, “Oh, Ollie! Dai è la serata dei ragazzi. Lascia la fratellanza e le ragazze in pace.” Tommy lo prese in giro.
Oliver lesse il messaggio e subito si innervosì. CAZZO. Thea a fatto questo di proposito per permettere ai nostri genitori di conoscerla meglio.
Oliver chiamò Thea, ma lo fece andare in segreteria, probabilmente di proposito. Nascondere la verità a Thea stava diventando sempre più difficile. Forse è il momento di smettere di proteggerla così tanto. Oliver rispose al messaggio di Felicity....
Sto arrivando , NON rimanere da sola con lui!!! Stai il più vicino a Thea o mamma. -O
“Devo andare!” Oliver si alzò e gettò alcune banconote sul bancone.

Aspetta! Perchè?” Tommy chiese come lui e Slade lo seguirono. Oliver uscì fuori  dalla porta dirigendosi verso il suv. Avrebbe dovuto venire in moto. CAZZO.  Salì in auto e i ragazzi fecero lo stesso. Oliver mise in marcia e i pneumatici sgommarono come uscirono dal parcheggio. Oliver stava infrangendo ogni legge del codice stradale, andando a zig zag per il traffico, passando addirittura con il semaforo rosso. Infine Tommy che stava temendo per a sua vita finalmente gli chiese, “ Non voglio morire stasera, puoi per favore rallentare.”
Oliver non disse nulla, continuò  a guidare.
Ollie!”
Amico, dai.....hai quasi fatto fuori un'auto, laggiù.” Disse Slade guardando dietro di loro per assicurarsi che nessuno fosse rimasto ferito.
Stiamo andando a casa?” Tommy indagò sempre fissando Oliver.
Si.” disse in un sussurro. “Mamma e Thea  stanno bene?” Oliver annuì appena. Non riusciva a parlare. Non riusciva a pensare a nient' altro che raggiungere lei.
Il cellulare di Oliver suonò, era un messaggio.
Che cosa dice?”
Ho paura. Ti prego fai in fretta. -F
Tommy gli lesse il messaggio. Stava iniziando a capire, “ Thea a portato Felicity a casa e papà è li?” Oliver annuì.
“Merda Ollie. Mi dispiace.”  Tommy sapeva in prima persone come Oliver si sentiva in quel momento.
Arrivarono al cancello.
Il cancello era a malapena aperto quando lo attraversarono. Oliver lasciò l'auto li davanti e uscì di corsa, con le chiavi nel cruscotto e il motore ancora acceso. Sali gli scalini ed entrò come una furia in casa.
Se le avesse fatto qualcosa, o soltanto messo le mani addosso, Oliver lo avrebbe ucciso, lentamente e nel modo più doloroso possibile. Aprì le porte sbattendole.
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Stavano facendo un aperitivo quando Thea dovette andare  a cambiarsi dopo che si versò il drink addosso, e poi Moira ricevette una telefonata andandosene . Quello fu il momento in cui Felicity inviò il messaggio ad Oliver dicendo che aveva paura. Lei continuava a ricordare  a se stessa che Lawton era proprio li fuori dalla porta. Brevemente si chiese perchè avesse inviato il messaggio ad Oliver e non a suo padre...... Lei sperava che fossero solo chiacchiere e che il Signor Queen  non fosse un mostro. Sperava di non essere così ingenua.
Felicity come stai? Vai d'accordo con mio figlio?” Felicity era in piedi sul lato opposto della stanza, mentre lui si era vicino alla porta, chiudendola. Sicuramente Lawton l'aprirà. Poi..... lei potrebbe sbagliarsi, ma pensa  che lui l'abbia chiusa a chiave. Felicity deglutì. La sua mente iniziò  a correre...... Lei era consapevole che Thea adorasse suo padre, così per lei era normale lasciarla li con lui......ma Moira?Lei lo sapeva.  Quale donna lascerebbe un'altra da sola  con lui?
Decise di provare solo per assicurarsi che tra lui e lei ci fossero dei mobili.
Bene, signore. E' stato gentile. Un perfetto gentiluomo.” Felicity bevve il suo drink come lui si avvicinò. Felicity si allontanò ulteriormente.
Era come un animale selvatico a caccia della sua preda.
Felicity iniziò canticchiare nella sua testa “sbrigati, Oliver.....ti prego sbrigati....”
“Povera ragazza. Nessuna ragazza vorrebbe un perfetto gentiluomo.....” Felicity cercò di ridere, ma le uscì forzata. “ Io lo voglio.” Decise che forse rafforzando Oliver e la sua perfezione avrebbe inacidito l'interesse che aveva per lei il Signor Queen.
“Signor Queen, ha cresciuto un ragazzo fantastico! Lui è gentile con me. So che a volte può essere un po' troppo esagerato con la sua veemenza e la  grrr...!” Felicity fece il gesto di una zampa di animale con la mano libera dal drink.
Chiamami Robert..... Dopo tutto presto saremo una famiglia.” Ora si trovava di fronte a lei, in qualche modo si muoveva come un esperto, cosa che probabilmente era. “ Come stavo dicendo Signor QUUEN, Oliver è tutto ciò che una ragazza può desiderare....alto,bello, duro come una roccia.....qualcosa.... è decisamente un uomo.” Robert le toccò i capelli e gli annusò. Le venne da vomitare.
Parlando di cose dure....” le susurrò Robert
“ Per favore, non mi toccare.” disse Felicity. Robert le sorrise.....
“Non c'è bisogno di essere formali. Siamo solo io e te...... possiamo essere molto informali......”
Felicity fece un passo indietro e lui la seguì a ruota.
Thea improvvisamente bussò alla porta. Robert girò la testa in direzione della porta. Felicity fu sollevata fino a quando lui si rigirò e le tappò la bocca con la sua mano. La paura inondò il suo corpo.
Felicity gli lanciò il suo drink addosso, ma lui non si scompose.
Va via Thea. Papà ha del lavoro da fare......” Robert sghignazzò verso Felicity. Chi sapeva che era lei il lavoro doveva fare. “ Dov'è Felicity?”.
Non lo so tesoro. Chiedi a tua madre.” Felicity gli morse la mano. Robert la tirò via e la schiaffeggiò, “ Thea! Aiutami!”. Ma  Niente. Lei sapeva che Thea se ne era già andata ancor prima che potesse dire qualcosa, allora urlò, “ LAWTON!”
Puttanella! Mi hai morso.....”  Felicity iniziò  a mettere le cose tra loro, cercando di farsi strada verso la porta. Aveva sentito storie di ragazze che erano troppo belle e che sono diventate vittime a causa di questo. Ha sempre pensato di essere troppo sveglia per questo. Beh, si, non tanto a qunanto pare.
Non pensavo che ti piacesse violento! Oliver non è bravo in questo.....  a essere sottomesso, dominato.” Robert cercò a di afferrarla e questa volta la prese.
“Vieni qui e fai la brava. Non ti farò del male.....  non molto.”
Se Oliver non poteva combattere contro di lui, che possibilità aveva lei? Avrebbe dovuto mandare il messaggio a suo padre..... dove si trova Lawton? John non  avrebbe mai lasciato la porta senza sorveglianza.
Felicity era in procinto di lasciar vincere la paura, quando si rese conto che stava per reagire. Robert non aveva alcun diritto di fare questo a lei, e lei non aveva intenzione di arrendersi. A qualcosa serviranno tutte quelle lezioni di autodifesa che John le aveva impartito.
Quando Robert  avvolse le sue braccia attorno a lei e nel processo le si strappò la maglietta, tenne i suoi arti molli come una gelatina, permettendole così di scivolare sul pavimento quando lui perse la presa.
Robert si mosse davanti a lei, “ Già sul pavimento, mi piace!”Felicity tirò indietro la gamba e lo prese a calci nei coglioni. Quando cadde dalla sedia al pavimento, prima di dirigersi verso la porta lo prese di nuovo  a calci. Mentre  lo colpì, Oliver colpì con un calcio la porta ed entrò. Felicity si girò e corse fra le sue braccia. In quel momento realizzò che Oliver era il suo posto sicuro. Felicity sospirò, e finalmente lasciò le lacrime libere di cadere.
Oliver prese in mano la situazione.
Suo padre era riverso sul pavimento con le mani su suo cazzo urlando dal dolore. Oliver vedeva rosso, voleva andare li e picchiarlo fino alla morte a mani nude. Poi però vide Felicity tra le sue braccia.......lei aveva bisogno di lui, lei è più importante.
Si girò verso Tommy, “ trova Thea, e poi mamma.” Si girò poi verso Slade, “ Ci serve un piano.” Slade superò Robert e andò nella scrivania all'angolo e in un cassetto tirò fuori delle manette e qualche corda. Stronzo. Slade pensò a se stesso prima di legare Robert.
Oliver condusse Felicity fuori dalla stanza e le mise sulle spalle il suo giubbotto di pelle. Aveva bisogno di lui in quel momento, per quanto volesse uccidere suo padre, lei era la sua prima priorità.

Vuoi andare?” Felicity annuì. “Ok.” Oliver si fidava di Slade, lui si sarebbe assicurato che suo padre fosse incapace di muoversi per le prossime ore.
Oliver prese Felicity e la portò verso la sua auto. La fece accomodare davanti e le mise la cintura. Poi fece il giro e salì dalla parte del conducente. “Casa?”Felicity si girò verso di lui, “Nostra casa.”
Oliver le sorrise e le accarezzò la guancia. Al tocco lei sibilò. Non aveva visto il livido.
Oliver guidò verso il centro.
Quando arrivarono , lei scese dall'auto, “Felicity, aspetta!” Oliver fece il giro dell'auto, la prese e la portò all'ascensore. Durante la salita Felicity appoggiò la testa sulla sua spalla.
Quando le porte si aprirono, la portò in camera da letto, e poi al loro bagno.
Felicity si sedette sul bancone, “ Possiamo chiamare la polizia, se vuoi.....” Felicity scosse la testa. Ai poliziotti non importava di loro, sono criminali, e lei lo sapeva bene. “ Va bene, vuoi che ti pulisca o.... ti lascio da sola?”

“Non mi ha violentato.....” Oliver la guardò negli occhi. Oh grazie a dio!! “Non l'ha fatto?”
Felicity scosse la testa, “Ci ha provato, ma io ho combattuto contro di lui. Non potevo permettergli di prendere quello da me... da noi....Io ero così spaventata, ma ho combattuto contro di lui proprio come mi ha insegnato John.” Felicity guardò in basso. Oliver con il dito le sollevò il mento, “ sono contento”. Felicity pianse di nuovo, stava singhiozzando. Oliver non sapeva cosa fare. Decise allora di abbracciarla, per cercare di calmarla.
“Vorresti..... mi vorresti ancora, se lui mi avesse violentata?” Oliver le prese il viso tra le mani, vide il livido e la rabbia prese il sopravvento un secondo. “ Si. Nulla può cambiare il modo in cui ti voglio , o il modo in cui io mi sento con te. Nemmeno lui. Non in questa vita. Nulla.” Felicity gli sorrise.
Immagino che siamo bloccati l'uno con l'altro.” Felicity cercò di sdrammatizzare la situazione.
“Immagino.” Rimasero così , lei sul bancone e lui in piedi di fronte a lei per pochi minuti.
Dovrei darmi una ripulita, posso farmi una doccia?”
“Ti ricordò che è casa nostra.
!” Prese in giro Oliver, “ Vuoi che vada in salotto?” Felicity scosse la testa, “ Resta qui, Ok!”
Felicity andò dietro la parete della doccia. Oliver vide i suoi vestiti e notò la maglietta strappata. La prese e venne travolto dalla rabbia. Questa volta.... lui pagherò per questo. Questa volta Oliver gliela farà pagare.
Mise la maglietta nel suo borsone. Andò all'armadio e prese per lei una maglietta delle sue. Non voleva che lei rivedesse quella maglietta. I lividi sono già abbastanza un promemoria.
Successivamente, Oliver voleva John con lei 24h su 24, nessun altro. Questo non sarebbe dovuto succedere.
Quando uscì dalla doccia, Oliver era appoggiato al bancone, con una mano sul mento, era pensieroso. Si fermò a guardarlo, lui era così bello!!! Oliver la notò e lei spostò subito lo sguardo, “ Ti ho portato  una delle mie magliette.”
Sto facendo una bella collezione. Potresti non riaverla indietro.....”
Quando ti trasferirai qui..... verranno anche loro, lo sai!!” Oliver uscì dal bagno per permetterle di vestirsi. Oliver parlò attraverso la porta, “Forse, dovresti iniziare a portare alcune cose qui.” Felicity aprì la porta, “forse!”
Oliver aveva bisogno di portarla a casa, aveva bisogno di vedere suo padre, e di occuparsi del suo.
Ho bisogno di portarti da tuo padre.” Oliver riusciva a vedere nei suoi occhi, lei voleva restare qui, con lui. Anche lui lo voleva.... “ Non vuoi tornare a casa, vero?” Felicity scosse la testa e  distolse lo sguardo imbarazzata, “Io sono a casa.” Oliver sospirò e lei sorrise. Oliver tirò fuori il suo telefono e chiamò Lance, chiedendogli di venire qui e di portare anche la Signora Lance, le aveva una chiave magnetica. Oliver e Felicity li aspettarono in cucina.

Pochi minuti più tardi sentirono l'ascensore. Entrambi resero un respiro profondo. I suoi genitori gridarono e Oliver disse a loro di andare in cucina. Entrambi sorrisero, quando si accorsero di Felicity e Oliver, in primo luogo furono sorpresi, poi quando videro il livido sul viso di Felicity, Quentin trasferì il suo sguardo a Oliver, “ Io ti uccido!” Tirò fuori la pistola dalla fondina. Felicity si piazzò di fronte a Oliver, “Papà non è stato lui, non sarebbe così stupido da invitarti qui se fosse stato lui, non credi? Abbiamo stabilito che lui non la lampadina più luminosa dell'insegna, ma questo sarebbe stupido persino per lui.” Felicity sorrise girandosi verso di lui, “senza offesa!”
Sapeva che l'umorismo era il suo modo di affrontare  le cose, così lasciò perdere. Questo gli ricordò del loro incontro.
Quentin le mise  una mano sulla spalla, “Chi?”
“Mio padre!” Quentin tirò indietro la pistola, “hai lasciato mia figlia da sola con quel bastardo?” Felicity mantenne la posizione, “Papà ti prego, la mia notte a fatto abbastanza schifo. Oliver non si trovava li. Thea mi ha invitato e io sono stata così stupida da andare. Pensavo che niente di male sarebbe successo con Thea li. E Lawton.... ma chi lo sa dove lui era o è. Non lo vedo da ore.”
Tuttavia è successo!” Urlò Quentin.
Thea se ne era andata  e le cose si sono messe male. Lo so sono stata stupida e ho mostrato scarse capacità decisionali......” Dinah si avvicinò a Felicity e l'abbracciò, “ Tesoro, non è colpa tua! Tu avevi  il diritto di trascorrere del tempo con la tua amica senza che quello stronzo ti attaccasse ! E' colpa sua.”  Dinah guardò gli uomini da sopra la spalla di Felicity, che stavano permettendo che Felicity incolpasse se stessa.
Lasciarono entrambe e si diressero all'ufficio di Oliver. Si sedettero entrambi di fronte alla scrivania. Dopo pochi secondi di riflessione, Oliver si alzò e prese ad entrambi un drink. Si riaccomodò e mise la bottiglia in mezzo a loro sul pavimento.
Ho intenzione di ucciderlo!” Quentin guardò Oliver, sapeva che cosa significasse questo.
Si, Lo farai, ma non ancora.” Oliver lo guardò, “ Non puoi farlo, non ancora. Dovrà essere dopo il matrimonio!”
“Perchè non posso farlo ora? Ha attaccato la mia fidanzata!” Quentin scosse la testa, “ Per quanto riguarda la fratellanza sai che lei non è niente per te. E' mia figlia, io posso e avrò vendetta. Se farai qualcosa  diventerà pericoloso e metterai tutti noi a rischio!”
Oliver si alzò e sbatte la mano sulla scrivania, “ Non ti importa di lei per niente? Questo non può rimanere impunito!! Che tipo di messaggio invierai a lei?”
Quentin si alzò in piedi, “ lei capirà e lui sarà punito...... non ucciso, non ancora. Pazienta.”
Come? Cosa potrai mai fargli per rendere la situazione migliore?”. Bussarono alla porta e John entrò nella stanza. Sembrava sconvolto, non riusciva a credere che lui non fosse li con lei. Dinah deve averlo avvisato.
Sono pronto.” Quentin gli lanciò le chiavi. “ Per quanto riguarda le persone interessate...... Thea ha portato Lis a casa sua, Robert l'ha aggredita , Felicity ha combattuto contro di lui e il Signor Wilson l'ha portata a casa.” John annuì, e incrociò le braccia e sorrise, “Per quanto riguarda Queen?”
Sai che chiunque tocchi le mie figlie senza il loro permesso sarà punito.”
“E la moglie e la figlia?”

Oliver penserà a loro.” John si girò per andarsene, “ Ancora una cosa, assicurati che Robert sia spaventato e altrettanto indifeso come mia figlia.” John si fermò a pensare e guardò Oliver, “ Certo, ci vediamo li?” Lance annuì e John uscì.
“Un'altra cosa Oliver. Non posso permettere che questa ostinata ignoranza succeda di nuovo..... hai capito?” Oliver annuì e andò a vedere  Felicity prima di andarsene.
Felicity era nella loro stanza con Dinah. Oliver bussò dolcemente e  sentì Dinah dirgli di entrare.
Felicity era coricata sul letto, quando guardò sopra la sua spalla per vedere chi fosse, si alzò immediatamente e corse fra le sue braccia. “Tornerò dopo che vi siate salutati.” disse Dinah.
Mi dispiace Oliver.”
Oliver si scostò e prese il suo viso nelle sue mani, “ Shhhh, non hai niente di cui scusarti, non è colpa tua.”
Papà ha annullato il fidanzamento?”Il cuore di Oliver si fermò. Voleva che lo facesse? “ No, tu desideri che venga annullato?” Felicity ci pensò su. Una settimana fa lei avrebbe fatto qualsiasi cosa per uscirne, ma ora lei vorrebbe già essere sposata con lui. “No, tu vuoi?”
MAI.” Felicity sorrise.
Ti ho deluso, non ti ho protetta.... Come vuoi stare con me in questo momento?”
Non riesco a smettere di volerti e di aver bisogno di te. Ho bisogno di te, Oliver. Come una parte di me, come il mio Dna.” Felicity si alzò in punta di piedi e lo baciò.
Oliver non riusciva a capire come qualcuno di così buono, così amorevole e così straordinaria desiderasse uno come lui. Non sapeva cosa avesse mai fatto per meritarsi una come lei, ma lo avrebbe rifatto ancora un milione di volte per un solo giorno con lei, guardandolo come se lui fosse degno di lei.
Oliver sapeva che doveva andare, aveva degli affari di cui occuparsi, nel frattempo l'accompagnò al loro letto e la mise sotto le coperte. Si sedette di fianco a lei e lei mise la sua testa sul grembo di Oliver e lui le passò le mani tra i capelli finchè non si addormentò. Delicatamente le prese la testa e la appoggiò sul cuscino. Prima di andarsene si chinò e le diede un bacio. “Non posso dirti questo quando sei sveglia..... sono un codardo quando si tratta di queste cose..... Ti amo, Felicity. Ti amo più di ogni altra cosa o di chiunque altro.”
Uscì dalla stanza per trovare i genitori di lei seduti sul pavimento fuori dalla loro stanza. Dinah si alzò e entrò dentro. Quentin si alzò anche lui, “ Ci vediamo là!” Porse ha Oliver un pezzo di carta, lo prese e si diresse alla villa.

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


~~Capitolo12

Oliver salì sul suo suv e iniziò il viaggio di ritorno a casa.
Sapeva che al momento John  e i suoi uomini avevano preso suo padre. Era rimasto abbastanza a lungo da non avere a che fare con quello, per lo più  era rimasto perchè non poteva lasciarla. Oliver sapeva controllare la sua rabbia ma sarebbe stato più difficile, e la sua famiglia non aveva bisogno di vedere il suo desiderio per la morte del padre e se per questo neanche Felicity.
Riusciva ancora a sentire la rabbia sotto la sua pelle.  Non era arrabbiato solo con suo padre ma anche con sua madre e sua sorella. Sua madre SAPEVA come era Robert e Thea  fingeva di non sapere. Entrambe l'hanno lasciata da sola con lui.
Oliver non riusciva a perdonarle e a dimenticare. Lui non era il tipo d'uomo che colpiva le donne, ma se lo fosse questo sarebbe il momento. Invece presto lui picchiarà qualcuno fino alla morte. Oliver strinse il volante cose forte che le nocche gli diventarono bianche . La rabbia stava ribollendo in lui.
Prese un paio di respiri profondi. Era quasi libero da questo schifo. Quasi libero da quel tiranno che chiamava papà.
Oliver accostò la macchina e  entrambe le donne corsero fuori dalla porta di casa. Tommy rimase sulla porta.
Thea corse tra le sue braccia, “ Ollie, hanno preso papà! Devi riprendertelo.” Oliver spostò le braccia di Thea da lui e andò verso la porta. Thea era confusa. Lei e  Moira lo seguirono dentro. Tommy chiuse la porta scuotendo la testa. Andarono tutti allo studio.
Non hai intenzione di riprenderti tuo padre, Oliver?”  Oliver prese un drink e se ne versò uno doppio bevendolo. “No.” Oliver era sempre andato per suo padre, quando qualcosa andava storto, lui aveva sempre la schiena coperta. Aveva ucciso per suo padre, picchiato e abusato di persone per lui, ma adesso non più. Ha oltrepassato un limite che aveva cambiato tutto per Oliver.
Sedetevi tutte due.” Entrambe le donne lo guardarono e poi si guardarono reciprocamente. Non lo avevano mai visto così prima d'ora. Entrambe si sedettero. Le espressioni sui loro visi erano identiche, erano confuse.
Il momento di fingere che lui non sia un mostro è finito. Ha cercato di violentare Felicity, stasera!” Thea iniziò a scuotere la testa. Oliver scaraventò la bottiglia di liquore contro il muro. “Ollie.....io non penso che pa...” Oliver la fulminò con lo sguardo mettendola a tacere. Tommy rimase fermo li.
Non solo ha attaccato la mia fidanzata, ma ha aggredito la figlia di un potente capitano. Un capitano con più uomini, più soldi e più potere di noi. Una volta eravamo potenti, ma ora non più. Tutti voi dovete venire a patti con questo. Fino a quando non sarò sposato, noi saremo deboli.!”
Oliver si passò una mano tra i capelli, la sua mente ritornò a Felicity, “lui pensava che lei glielo avrebbe permesso. Che lei sarebbe stata zitta.... e tutti noi  sappiamo che entrambi sarebbero rimasti zitti.” Oliver li guardò con disgusto. Lui le amava  entrambe, ma la loro riluttanza nel vedere Robert per il mostro che era non poteva essere ignorata. Sapeva che non doveva essere così duro con loro, in passato era rimasto zitto lo stesso. Forse la maggior parte della sua ira era rivolta a se stesso. Se avesse aiutato Tommy quando voleva uccidere il loro padre anni fa........
“Che cosa succederà adesso, figliolo. Lui tornerà?” Oliver guardò sua madre, lei sembrava quasi piena di speranza che lui non sarebbe tornato da lei. “ Lui tornerà, per il momento.” Moira annuì, lei conosceva questa vita, era cresciuta in questa vita. Lo uccideranno, non hanno scelta. Thea  era stata protetta da alcune delle parti più oscure di questa vita. Oliver guardò Thea. Per tutta la sua vita ha fatto di tutto per lei, per tenerla  al riparo, dal proteggerla dalla realtà di questa vita e il suo posto in essa. Ma non più. Oliver si passò la mano tra i capelli.
“Quanto a te..... ho finito di proteggerti da tutto questo. Tu sai chi è e come è fatto, e tu lo stesso l'hai portata qui?” Sputò fuori Oliver. I suoi occhi erano velati di lacrime, “Come hai potuto?” Thea iniziò a piangere. Voleva consolarla , ma non ci riuscì, non in questo momento.
Ho finito di proteggervi entrambe. Non posso più farlo.... e non lo farò. Vuoi essere la ragazza di papà, bene. Vuoi essere la moglie del capitano, fai pure. Io ho chiuso.”
Oliver uscì dallo studio e Tommy lo seguì affrettando il passo per raggiungerlo.
Che cosa volevi dire che hai smesso di proteggerla?” Oliver si fermò e lo guardò, “ significa che la prossima volta che papà  farà lo psicopatico con me, lascerai che lo guardino. Non mi importa cosa Lance abbia in serbo per lui, lui se la prenderà con me. Sappiamo entrambi che lo farà.”
Tommy iniziò a scuotere la testa, “ Ollie... io non posso.... Sono mamma e Thea.... andiamo!”
Tu lo farai. Devono capire perchè ho intenzione di ucciderlo e lo ucciderò Tommy.” Oliver salì le scale e si diresse alla sua stanza.
Il suo telefono vibrò. Era John che gli diceva che era il momento. Oliver per un attimo si chiese se lui lo stesse portando alla sua morte.
Scartò all'istante quel pensiero, tornò indietro e si diresse al suo suv. Era tempo per Robert Queen di essere punito.

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Quando Felicity si svegliò da un incubo, c'era sua madre di fianco a lei, “ dov'è andato?” Dinah le spostò i capelli dal viso, “ Tuo padre l'ha mandato fuori per degli affari!” Felicity annuì, sperava che fosse rimasto qui.
Hai avuto un incubo?”
“Si, ho sognato che non riuscivo a smettere......lui......”
Felicity seppellì il suo volto nel cuscino. Dinah le massaggiò la schiena, “ Tesoro, lo hai fermato. Stai bene.” Felicity continuò a piangere, “ Sono una debole per piangere?” Dinah scosse la testa, “ Assolutamente no. Piangere e sentire le tue emozioni sono tratti di coraggio, tesoro mio.”
Dinah guardò la figlia e le disse dolcemente, “ le tue sorelle sanno cosa ti è successo. Le ho avvisate.”
Vogliono vederti.” A Felicity piacerebbe vedere Sara, ma Laurel era complicata il più delle volte.
Questo non era sicuramente il miglior momento, “ Non ancora”. Dinah annuì, lei capiva la riluttanza di Felicity. Era anche consapevole che Sara si sarebbe intrufolata in qualche modo, mentre a Laurel non importava abbastanza da preoccuparsi.
Thea, Moira e Tommy sono qui per vederti.” Felicity scosse la testa. “Mammina.” Felicity regredì a suoi giorni da bambina, “ per favore, non farmeli vedere. So che non posso biasimare Moira o Thea, ma.... Non posso.”
Shh, tesoro mio. Capisco. Dirò a loro che le vedrai alla festa di compleanno. Per quanto riguarda Tommy?” Felicity ci pensò per un momento, “ Dopo che mi sarò fatta un'altra doccia.” Dinah accettò, e lasciò  Felicity trattare con l'ospite.

Quando finì di fare la doccia, si mise su un paio di pantaloni da yoga e una maglietta di Oliver, insieme ai calzini e un paio di scarpe. Tirò su i capelli in uno chignon disordinato e rinunciò al trucco.
Si diresse al salotto. “Folletto!” Tommy sorrise e aprì le sue braccia  e lei le accettò.
Come stai?” Felicity scrollò le spalle, “ Dov'é Oliver?” Tommy le fece un sorriso triste, “ non lo so.... anche se lo sapessi, non posso dirtelo anche se lo volessi”.
E' al sicuro?” Tommy distolse lo sguardo, “ Sicuro come chiunque può essere?”
Lei e Tommy rimasero seduti sul divano per diverso tempo. Tommy non le fece pressione a parlare o a condividere. Rimasero li seduti, fianco a fianco.
Alla fine Felicity parlò, “ Hai mai tenuto profondamente a qualcuno a cui lui ha fatto del male?”
Tommy si girò verso di lei,gli occhi di Felicity erano colmi di lacrime, “ Si, l'ha distrutta.” Felicity annuì appena. Il silenzio era stranamente rilassante.
All'ora di pranzo, Tommy se ne andò con la promessa che sarebbe tornata il giorno dopo a trovarla.

Felicity andò nella sua stanza. Dinah dopo pochi minuti la raggiunse dicendole che era arrivata Sara. Lei entrò nella stanza e si coricò sul letto insieme a lei. Sara la sentì tremare, sapeva che stava piangendo, “stai bene?”
“Non sto piangendo per quello che il Signor Queen ha cercato di farmi.”
Sara era confusa. “Allora per che cosa?” Felicity continuò a piangere per diversi minuti, “sto piangendo......perchè non credo di essere abbastanza forte per questa vita!” Felicity si tirò su e scese dal letto e iniziò a camminare e parlare, “ tutto quello a cui continuo a pensare è che se lui fosse riuscito a...........a........, a nessuno sarebbe importato. Io sono solo una donna........., poi penso ad Oliver e a come la mia vita lo guarderà e lo aspetterà. Guardare lui nel dolore, guardarlo combattere e in attesa che lui torni a casa da me. In attesa che lui non torni a casa a da me. Come posso farlo Sara? Come posso vivere in un mondo dove io non sono importante? In un mondo dove mio marito potrebbe morire brutalmente? E per cosa? Per niente........” Felicity iniziò a singhiozzare, “E' troppo.!!”
Sara si precipitò dalla sorella, “Lis! Felicity.....oh, stai zitta, sorellina!!!” Sara le spostò i capelli dal viso, “ tu sei importante . Papà si occuperà di questo, perchè tu sei importante. NOI siamo importanti per lui......”
“Non voglio che nessuno si faccia del male per me!” disse trai singhiozzi.
“Che si tratti della Bratva o dei poliziotti, tutti pagheranno. Lui avrebbe dovuto pagare molto tempo fa..... questo non è colpa tua, è sua e delle sue scelte.”
Felicity pensò alle parole di Sara. Aveva ragione. Lui avrebbe pagato. In un mondo ideale sarebbe andato davanti al tribunale, ma il loro mondo esiste al di fuori di quel mondo.

Per quanto riguarda Oliver …... tesoro, tu lo ami. E' naturale preoccuparsi e in questa vita, è più un problema.” Sara guardò sua sorella con preoccupazione, “Felicity stai pensando di lasciarlo? Di non sposarlo?” Felicity scosse la testa, “ NO. Io non posso.....Mi preoccupo solo di essere abbastanza forte.”
Tu sei più forte di quanto pensi.....” Sara si morse il labbro, “Oliver?”
“Non posso allontanarmi da lui. Io, io, IO LO AMO e.... Non posso immaginare di vivere la mia vita senza di lui.”
Sara le sorrise. “Credo che lui si senta allo stesso modo.....e so che non posso vivere senza mia sorella!” Si abbracciarono. Felicity era contenta di averle parlato, lei si preoccupava ancora che lei non fosse tagliata fuori da questa vita. Si preoccupava che lei non potesse essere a moglie di cui Oliver avesse bisogno al suo fianco. Per aiutarlo a salire nell'organizzazione.
Si morse il labbro e decise di fare quello che faceva sempre, fare delle ricerche su come essere una buona moglie Bratva.
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Oliver arrivò a destinazione. Era un rifugio molto simile a quello della sua famiglia.
Entrò e sbatté la porta. Sentì subito Robert urlare. Oliver mise in pratica gli insegnamenti e tirò fuori un'espressione indifferente, una faccia da gioco. Preparò se stesso per tutto ciò a cui andrà in contro dietro a quella porta. Sapeva che qualunque cosa fosse, non rimedierà  per quello che suo padre ha fatto e che ha cercato di fare a Felicity. La sua Felicity.
Arrivò fino alla veranda  dove due uomini erano di guardia . Oliver presuppose che fosse colleghi di Diggle. Uno di loro gli aprì la porta e gli fece cenno di entrare. I due uomini lo seguirono poi dentro. Per un breve istante Oliver pensò che questo fosse un'altra trappola  di Lance, per ucciderlo per non aver protetto Felicity. Non poteva biasimarlo se lo fosse.
John era appoggiato ad uno sgabello al centro della stanza. Robert era appeso con le braccia sopra la testa, con i piedi che a malapena toccavano il pavimento, solo le dita lo toccavano. Stava sanguinando dalla guancia, dal naso e dalla bocca. Aveva uno squarcio sulla fronte, e il busto ferito e malconcio. Suo padre sembrava esausto, torturato. Oliver faceva del suo meglio per nascondere il suo sorriso.
Quando Robert si accorse di lui, alzò la testa e parlò, “ Figliolo, devi aiutarmi.” L'espressione di Oliver non cambiò. Camminò verso di lui, “No.” Lo disse così freddamente e poi si avvicinò a delle sedie e si sedette. Non fece nessuna mossa per aiutarlo.
Non ho fatto sesso con lei! Cazzo! L'ho toccata ok. Certo l'ho colpita, ma è soltanto una ragazza! Non è niente.” John andò verso di lui e lo colpì allo stomaco, Oliver lo seguì e si mise davanti al padre, “Stavi per stuprare la donna che amo, la donna che ho intenzione di sposare!” Robert dondolò la testa e iniziò a ridere, “Tu la ami?” Robert ridacchiò, “ Tu non sai come amare qualcuno! Non è nemmeno possibile.....” Si fermò, “ Pensi che lei ti ama? Avanti figliolo, lei è una puttana proprio come loro. Sei come uno  stipendio.” Oliver ne aveva abbastanza, lo colpì in faccia, gli ruppe il naso. Voleva rompergli la mascella. John lo fermò prima che potesse colpirlo.
John non l'ho aveva mai visto con quello sguardo così freddo. Sembrava letale.
Gli fece cenno di seguirlo, andarono nel lato opposto del grande salone. Oliver si accorse che Robert era legato alla seconda sbarra del balcone. Sorrise. Robert gli aveva fatto la stessa cosa. La vendetta è una cagna.
Ascolta, non so perchè Quentin ti voglia qui. Forse dovresti andartene.” Oliver lo guardò con degli occhi freddi come l'acciaio, che se John fosse un principiante, l'avrebbe fatto correre. “No. Qualunque cosa stai per fargli, io sarò qui per questo.” John lo guardò, Oliver era ancora giovane ma così agguerrito. Forse troppo per Felicity. Oliver si prese un momento,  si diresse alla porta che conduceva fuori. John lo seguì.
Quando si fermarono, Oliver si girò verso John e fece cadere la maschera che stava indossando, “ quando sono arrivato ieri sera, ho pensato che fosse troppo tardi. Pensavo la parte migliore della mia vita fosse stata distrutta dalla persona che odio di più in questo mondo.” Oliver si fermò e distolse lo sguardo, “ Ho bisogno di lei. Quando le ho visto la maglietta strappata, quando le ho visto il livido sul viso......Volevo ucciderlo. Lo voglio morto. Non ho intenzione di fermarti. Non ho intenzione di avere improvvisamente pietà di lui o di aver qualche fuorviante momento paterno con lui."
La ami davvero?” Oliver sorrise, non voleva ammetterlo con chiunque, ma lui pensa che sa vero. “ Lei è l'unica cosa buona che mi sia successa da quando sono entrato nella fratellanza. Forse l'unica cosa buona che sia successa in tutta la mia fottuta vita. Morirei per lei. Vorrei uccidere per lei. Ho pensato...... Ho pensato di averla delusa. Diavolo, l'ho delusa.” Si girò e rimise su la maschera. Oliver era il membro più spietato e freddo della Bratva.  Entrambi rientrarono.
Oliver non aveva mai chiesto quale prezzo avrebbe pagato suo padre. Sapeva che sarebbe rimasto vivo, per il momento, ma a avrebbe pagato un caro prezzo. Tutto quello che sapeva era che la madre e la sorella non avrebbero pagato. Oliver sentì una macchina arrivare, gli uomini entrarono, “il dottore è qui.”
Dottore, lui fra pochi minuto sarà un tuo paziente...” disse John.
Robert venne liberato dalle cinghie e fu trascinato in cucina. Fu messo sul tavolo e spogliato dai vestiti. John prese un coltello dal suo borsone  e proprio in quel momento il suo telefonò suonò. Rispose mettendo in viva voce, era Lance “ Prima dobbiamo occuparci del tuo uomo, John!”

Altri due uomini entrarono trascinando con loro un terzo  uomo. L'uomo era stato picchiato, aveva un occhio gonfio, ferite su tutto il viso e sulla parte superiore del corpo. Oliver non riuscì a vedere neanche un piccolo strato di pelle che non fosse malconcio o contuso. Lo misero a sedere su una sedia con le mani legate dietro alla schiena.
Lawton?” Qual è  la regola per proteggere le mie figlie?” L'uomo tossì e sputò sangue, “Tenere un occhio su di lei in ogni momento.”
Molto bene. Quanti erano su Felicity?”
Mi dispiace, signore.......Ho pensato che sarebbe stata al sicuro. Ero andato fuori un attimo per chiamare la mia ragazza.” John gli diede un pugno in faccia, “ Mentre la MIA ragazza che veniva attaccata.....”
Quentin chiese a John di consegnare a Oliver il telefono, “ non ti farò far del male a tuo padre per dimostrarmi la tua lealtà. Voglio darti la possibilità di ferire Lawton.” Le parole uscirono fuori come una sfida..... “ se lo vuoi!”
Oliver sapeva che questa era una prova, una prova sulle sue capacità di fare il suo lavoro, una prova della sua dedizione alla Bratva, ma soprattutto  una prova sui suoi sentimenti per Felicity. La sua devozione per lei era l'unico motivo per cui lui era ancora li.
Lance voleva assicurarsi che lui farebbe di tutto per proteggerla. Oliver non aveva alcun problema a fare questo test.
Lo farò. Cosa vuoi che faccia?” Oliver prese il coltello che era in possesso di John. Lance non disse nulla....... Oliver attese fino a quando non capì lui stesso cosa fare.
Si avvicinò e si mise di fronte all'uomo che doveva proteggere Felicity. Immaginò lo sguardo di Felicity quando prese a calci la porta per entrare. Immaginò i suoi lividi. Immaginò lei sotto su padre, urlando per lui su ciò che sarebbe potuto succedere se lei non fosse sfuggita via da lui.
Quell'ultima parte lo spronò all'azione.
Oliver spinse indietro la fronte di Lawton, prese il coltello e lo inserì nella sua orbita oculare e tirò fuori l'occhio. Non sapeva se questo era il modo giusto di farlo, non gli importava se a lui sarebbero rimaste delle cicatrice o se sarebbe sopravvissuto.
Lawton si dimenò ed urlò dal dolore. Poteva sentire la paura che irradiava fuori da lui, e poteva sentire se stesso tremare dal dolore per quello che gli stava facendo. Oliver non si fermò neanche una volta, non si fermò mai a considerare di pentirsi. A lui non piaceva , ma accettava il fatto che dovesse succedere.
Lance aveva detto a Lawton che doveva tenere sempre un occhio su Felicity  e quest'occhio era stato su di lei.
Quando lo estrasse si girò verso John che stava sorreggendo una borsa, e lo buttò dentro.
L'uomo sarà effettivamente cieco fino a quando non guarirà dall'altro occhio gonfio.

Dopo che finì, John slegò l'uomo e lo portò in stile vigile del fuoco fuori dalla stanza. Oliver presuppose, dal momento che il dottore lo seguì, che fu portato al piano di sopra per medicarlo.
All'uomo non fu data la condanna a morte, ma solo una punizione, grave ma necessaria.
Più tardi avrebbe parlato con Lance di Lawton , sul fatto che non sarebbe più stato la guardia di Felicity.
Oliver si avvicinò a Robert, che era rimasto in attesa li guardando quello che accadeva.
Robert deglutì, aveva la paura scritta sulla faccia, lui sapeva più di chiunque altro di cosa Quentin Lance e i suoi uomini erano in grado di fare. Robert si trovava con Quentin quando  in passato aveva ucciso e torturato persone.
Questa volta lui si trovava nella parte sbagliata di uno dei più pericolosi membri della Bratva e della sua squadra d'esecuzione, che ora includeva il proprio figlio, cresciuto per diventare un killer. Un figlio che aveva torturato e insegnato a sua volta a torturare. Oliver sorrise alle ovvie paure di suo padre.
John fece cenno ai suoi uomini di far mettere in piedi Robert.....Ad un altro uomo gli era stato detto di tenere un braccio e Oliver prese l'altro. John si avvicinò e vide la paura e la confusione sul volto di Robert. John sapeva che probabilmente Felicity aveva sentito le stesse cose ieri sera, “ questo è per aver messo le mani addosso a Felicity, figlia di un capitano della Bratva......” John sogghignò  e gli rimosse il suo testicolo sinistro. PORCA PUTTANA. Oliver non distolse mai lo sguardo, non batté nemmeno ciglio. Guardò come lo stesso coltello che aveva appena usato, era stato metodicamente usato per tagliare il testicolo di suo padre.
John era bravo in questo. Lo aveva già fatto prima, quando qualcuno sotto la sua protezione era stata violentata. Mentre Oliver dubitava che a John piacesse , sapeva che lui era bravo a farlo e che lui proteggeva solo le persone che amava. Proprio come Oliver. John aveva ucciso e torturato, aveva la precisione di un chirurgo......un chirurgo del medioevo.
Quando John lo mise in un barattolo e lo passò a un altro uomo, un uomo che Oliver non conosceva, “Portalo a Lance, come ricordo.” Oliver sapeva che questo era per dimostrare  che era stato fatto. Sapeva anche che era simbolico per suo padre, Lance lo aveva per le palle. Il dottore arrivò e si mosse per fermare l'emorragia e ricucirlo.

John parlò, “l'unica ragione per cui tu sei ancora vivo, per cui tu hai ancora il tuo cazzo, è perchè ucciderti adesso non sarebbe una buona opzione. Tu non parlerai mai di questo.”
Oliver guardò giù verso Robert che era stordito. Oliver pensò che non gli sia stato dato niente per il dolore, probabilmente era sotto shock.
Tu prova soltanto a superare il limite anche solo una volta, e perderai l'altra palla.......o il tuo cazzo....” Detto questo John si avvicinò a Oliver.
Stai bene?” John chiese a Oliver.
Oliver non si preoccupò di rispondere, “Chi lo porterà a casa?” Oliver si preoccupava di suo fratello, di sua sorella e di sua madre.
“Fra un paio di giorni, uno dei miei uomini. Ha bisogno di essere a casa in tempo per la festa di compleanno. Per ora, “veglieremo” su di lui.” Andarono all'esterno a parlare.
Ecco perchè non sei della Bratva. Non avremmo potuto fare questo......non senza una pena pesante..”
Si, QUESTO è il motivo per cui sono indipendente. Io  posso prendermi cura di Dinah e delle ragazze in un modo che Quentin non può.” Oliver dovrebbe sentirsi male, invece l'unica cosa che sentì era il rammarico che nessuno avesse mai fatto questo per le altre ragazze. Oliver non poteva soffermarsi su questo, non è che lui avesse potuto  aiutarle. Lui era una pedina in questo gioco, quasi quanto lo sono loro.
Se lui toccherà chiunque altro ancora una volta, anche nella sua famiglia, noi torneremo da lui.” Gli disse John. Non era un avvertimento o una minaccia, ma un dato di fatto. Oliver conosceva Robert, lo punirà, ma non disse nulla. “ Sai come sta Felicity oggi?” John scosse la testa.
Lei sa che sei in viaggio d'affari e che starai fuori fino alla fine della settimana.” Oliver annuì, “Posso chiamarla?” John gli sorrise, “Si naturalmente, credo che le piacerebbe.” Sarebbero stati  due giorni lunghissimi per John, con Oliver di cattivo umore per la mancanza di Felicity. Poi Quentin sarà tutto sconvolto  perchè Felicity sarà triste per la  mancanza di  Oliver. Accidenti, aveva bisogno di un aumento.
********************************************************************************
Dopo che Sara  lasciò Felicity riposare, quando si risvegliò Laurel era nella stanza.
Si mise a sedere rapidamente, “Laurel cosa ci fai qui?” Non le piaceva Laurel nella loro camera da letto e poteva dire che Laurel stava curiosando anche se non c'era molto da curiosare. “ non può una sorella maggiore controllare la sua sorella minore?” Felicity sapeva che loro potevano ma Laurel no, mai.
Laurel si avvicinò e si sedette sul letto ai suoi piedi. Sospirò, “ Ho saputo che Sara ti ha detto di me e Ollie. Poi  su di me e Tommy.” Felicity annuì intontita. Questo era surreale. Era stata aggredita e Laurel si preoccupava  che Sara gli avesse detto la verità?
Sara probabilmente lo ha fatto sembrare come se io stessi giocando con loro mettendoli l'uno contro l'altro. Ma non l'ho fatto. Avevo bisogno che Ollie capisse cosa stesse perdendo. E lo ha fatto. Poi in modo tipico di Ollie, ha fatto qualcosa di stupido unendosi alla Bratva.” Si soffermò, “ avremmo potuto risolvere tutto, anche dopo Sara......potremmo ancora risolvere tutto se tu dicesse a papà che non vuoi più sposarlo.”
Felicity stava ancora recuperando.
Laurel stava cercando far sembrare la sua situazione con Oliver come un gigantesco malinteso.
Lei sapeva che non era così.
Oliver  risolverebbe i suoi problemi con Laurel se lei si facesse da parte? Se dicesse a suo padre che non voleva sposarlo? Tutto in lei e tutto quello che lui le ha detto di lei no, ma non disse nulla a Laurel di quello.
Laurel saltò giù dal letto, “Pensaci. Hai tempo fino alla festa di compleanno per decidere......anche di più, se ne ai bisogno.” Laurel le sorrise. Si diresse alla porta e come iniziò ad uscire, “ Felicity, Ollie ed io siamo anime gemelle. Non importa cosa pensi di avere con lui..... Io sono il suo primo amore. Tu non puoi superare questo.” Felicity era ben consapevole di questo, non pensa di aver mai smesso di amarlo. Anche se era solo una cotta adolescenziale, lui non aveva mai veramente lasciato il suo cuore.
Laurel guardò fuori dalla porta e poi di nuovo Felicity, “ lui potrebbe e dovrebbe rifiutarti.......sei il motivo per cui stanno torturando Robert.  Hai sempre reso coloro che ti circondano infelici.”
Quando Laurel uscì, Felicity si buttò sul letto. Come diavolo faceva a occuparsi di tutto questo? La vita era molto più semplice quando lei era al MIT.  Lei non pensava di rendere le persone infelici.... Sapeva che Laurel stava giocando sulla sua insicurezza riguardo al suo andar va da scuola.
Felicity rotolò di lato e pianse. Le mancava Oliver.
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Non appena  poté andar via, Oliver si fece strada al piano superiore per chiamare Felicity.
Quando rispose, Oliver si sentiva ancora vivo e  riuscì a respirare, “ Hey, bellissima.” Oliver riusciva a sentire il suo sorriso. “ Oliver....” Felicity sospirò, disse il suo nome come una preghiera.
Mi manchi.”
“Mi manchi anche tu, tesoro.”

Il primo pensiero di Oliver era che quando le troverà un soprannome e lo userà, come lei reagirà......  Oliver aspettò nervosamente, ma lei non reagì e sospirò, rideva, “ stai facendo ancora quella cosa sexy con il tuo respiro.....” Oliver sorrise.
“Come stai?”
“Bene. Tommy è venuto a farmi visita. E' stato carino. Anche tua mamma e tua sorella sono venute.... Ma non ho voluto vederle, non ancora.”
Oliver poteva dire che lei era preoccupata che lui fosse turbato,“ Qualsiasi cosa tu abbia bisogno di fare, falla.” Non gli piaceva che lei stesse attorno a Tommy , ma aveva bisogno di fidarsi di lei. Lei non aveva mai fatto nulla che dimostrare che quello che sente per lui fosse più di una semplice amicizia.
“Grazie. E' piuttosto bello avere un fratello...... va bene se penso a lui come un fratello?” Dio lei era troppo dannatamente dolce. Ringraziandolo per essere un decente fottuto essere umano. E aspetta cosa? Tommy come un fratello, “Si, sono sicuro che amerà avere un'altra sorella.” Grazie a dio lei vede Tommy come un fratello. Forse non vorrà più strangolare Tommy ogni volta che starà con lei.

Rimasero ad ascoltare il respiro dell'altro per alcuni minuti. “Oliver?”
Si.”
“ Ti va bene, se mentre non c'eri.... Ho forse trascorso un po' di tempo qui, all'attico?”
Oliver sorrise a se stesso, “Intendi alla NOSTRA nuova casa?  Certo. Non devi chiedere.” Aspettò per vedere se lei si spiegasse. “ Mi sento più vicino a te qui.... e più al sicuro.” Felicity fece una pausa , e poi lui la sentì piangere. “Tesoro, cosa c'è che non va?”
Tu mi odi? So che probabilmente avrai fatto qualcosa di terribile a lui a causa mia.....mi dispiace tanto...... è tuo padre e io cosa sono? Una ragazza che per contratto devi sposare a causa di ideali barbarici di un'organizzazione criminale? E' come ha detto Laurel, dovresti rifiutarmi, io mi rifiuterei.” Cazzo perchè lui era qui e lei la? Perchè cazzo Laurel non può stare zitta e soprattutto, come può farla smettere di piangere?
Spostò lontano per un attimo il telefono, era determinato a non gridare. “Felicity, ascoltami..... Non me ne frega un cazzo di Robert o della sua punizione.” Si fermò e fece un respiro profondo, voleva fare questo di persona, ma ecco qui, “ Lui voleva farti del male e lui deve pagare per questo. Lui fa del male a tutte le persone che gli stanno intorno. Era il momento che pagasse”
Minaccia  la mia famiglia ed io ho tollerato i suoi modi e le sue punizioni. Fino a te. Non può farti del male. Tu sei off-limits per lui, e per tutti. Lo avrei ucciso io stesso, ma tuo padre non avesse mostrato una falla nel mio piano.” Felicity stava piangendo, e adesso non sapeva se era per lei o per lui. Lui aspettò, non aveva finito , ma aveva bisogno di sentirle dire qualcosa. Quando lo fece, ancora una volta lei mostrò quanto straordinaria fosse, “ Vorrei averlo ucciso ieri sera.”

Oliver sorrise. Questa era la mia ragazza ed era una combattente. Pensò Oliver.
Felicity.....Devo confessarti una cosa”
“Oooookay.”
Poi sussurrò, “ per favore non spezzarmi il cuore.”
“MAI.”
Disse con assoluta convinzione.
Nessuno mi ha costretto ad accettare l'accordo.” Felicity ansimò. “A Thea è sfuggito ieri sera prima.....”
Avrei potuto mollare e senza mai guardami indietro.” Fece una pausa, pensando di allontanare le lacrime da lui, “ certo, tuo padre ha fatto una un affare molto dolce.... Sarei stato  stupido a resistere.....e se si fosse trattato di Laurel o Sara, avrei rifiutato. Come ai sottolineato, io non sono l'uomo più intelligente che sia...” Oliver sorrise ricordando il suo arrivo, “ ma poi sei entrata con quelle labbra incredibilmente rosa e quella penna rossa bloccata tra esse e insultandomi.....senza offesa.”
Entrambi risero al ricordo. “ Ho accettato perchè tu.....mi hai incuriosito. Tu mi hai attirato e portato fuori qualcosa da me......” Pianse ancora una volta, “ MERDA,mi dispiace era la cosa sbagliata da dire? Faccio schifo in queste cose!”
No..... sono lacrime di gioia!Lacrime di gioia, amore mio.” Entrambi erano di nuovo in silenzio.
Entrambi pensarono a lei che lo chiamò “amore”, e lui ammise che non era il contratto , ma lei che lo voleva.
Anche io ho una confessione.” Oliver ingoiò improvvisamente la bile nella sua gola, “ va bene...”
“Puoi non ricordarti di questo, ma quando abbiamo giocato a verità o bevi?
“Si. Mi ricordo tutto di quella notte.

“Ti ho detto che non mi sono mai sentita come se io appartenessi ........ non con la mia famiglia, non a scuola..... ma ora......con te, a casa nostra, questo è il primo posto che io abbia mai sentito come se fossi a casa, a cui appartengo.” Oliver nascose le sue lacrime di gioia, si chiarì la voce prima di rispondere, “ Tu appartieni a quel posto con me. Tu sei mia.”

 


**Ciao a tutti!!! Scusate per l'attesa!!! Ma adesso eccoci qua. Quante cose che sono accadute....
Spero sempre che la storia vi prenda ancora!!! Vi prometto che le cose stanno iniziando a scaldarsi.....
Comunque ho appena finito di tradurre un capitolo e sono morta dal ridere. Hanno definito, senza dirvi chi, Laurel una donna intelligente!!!!! c'è ma il coraggio!!! Dopo tutto quello che ha fatto e che FARA', perchè ne farà di cose...... e il vostro odio per lei aumenterà in modo pazzesco..
 Comunque alla prossima pubblicazione.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


~~Capitolo 13

Uscire allo scoperto.
Felicity aveva un cerchio in movimento che le stava passando in testa. Poteva gestire tutto questo. Lei voleva veramente che tutto questo fosse già finito. Sarebbe una bugiarda se dicesse che non era nervosa.
Felicity era da quasi una settimana che non vedeva Oliver, dalla notte sua sfortunata cena a casa Queen, va bene erano solo tre giorni , ma sembrava molto, molto di più. Comunque Oliver la chiamava ogni notte per darle la buonanotte e per assicurarsi che stesse bene dopo tutto quello che era successo.  Oliver aveva degli affari da sbrigare e Felicity stava recuperando.
Stasera però, stasera  ci sarà la festa di compleanno di suo padre e usciranno in pubblico....Oh cavolo, era nervosa.
Loro non arriveranno insieme. Entrambi arriveranno con le loro famiglie.
Felicity voleva venire con Oliver, ma tutti dicevano che non era una buona idea. Qualunque cosa voglia dire, lei pensava che suo padre stesse posticipando le cose il più possibile. Non capiva il perchè, in quanto questa era stata una sua idea, innanzitutto. Sembra che nel momento in cui lei accettò, suo padre iniziò  a fare marcia indietro.

All'ultimo minuto, Laurel decise che andrà via prima  visto che avrà  un appuntamento e non voleva che lui la venisse a prendere li. Sara arriverà in ritardo a causa del suo lavoro e probabilmente vorrà vedere Nyssa. Felicity non poteva biasimarla per quello.
Alla fine lasciarono arrivare Felicity con Quentin e Dinah, facendola sentire come se fosse all'asilo.
Arrivarono con le loro guardie, mentre camminarono attraverso le porte di vetro, un'altra ondata di ansia la colpì. Felicity fece un respiro profondo, lei poteva contare sulla sua mano il numero di grandi partiti Bratva che erano presenti. Lei di solito li evitava a meno che non si trovassero nella sua casa.  Come si fecero strada dentro, il telefono di Felicity iniziò a suonare, raggiunse la tasca del cappotto, ma si distrasse quando suo padre le prese il cappotto per consegnarlo all'addetto. Felicity gli sorrise e poi lesse il messaggio di Helena che le diceva che era in ritardo.

Oliver era nervoso. Slade e Tommy erano su entrambi i suoi lati, e tutti e tre appoggiati al bancone del bar  di fronte all'entrata principale. Oliver aveva insistito che avevano bisogno di un drink, tuttavia Slade e Tommy sapevano che lui voleva vedere Felicity. Nessuno dei due glielo disse in faccia, perchè gli piacevano i loro visi al loro posto.
Era un' enorme ingresso dove si entrava dalle porte principali, una sorta di piattaforma. Se si facevano tre passi giù si entrava in una sala  più piccola che portava ad  una enorme sala da ballo. Intorno agli ingressi c'erano due bar, i bagni e una porta che conduceva al guardaroba che veniva costantemente aperta e chiusa, e poi c'era un'altra stanza che era riservata ai fumatori.
Era enorme, ma Oliver rimarrà li fino a quando non vedrà entrare Felicity. Aveva bisogno di vederla.
Tommy sorrise sopra al bicchiere di champagne, “ Non ti preoccupare Ollie, non ti ha dato buca!” Oliver lo fulminò con lo sguardo e Tommy fu improvvisamente interessato alle persone che entravano. Tommy sorrise, “ Ehi, principe azzurro, cenerentola è appena arrivata con mamma e papà.” Tommy usò la mano che teneva lo champagne per indicare Felicity che era.... PORCA PUTTANA , pensò Tommy quando la vide. Suo fratello sarà arrestato prima ancora che la serata finisca.
Oliver seguì Tommy con lo sguardo. Sospirò, lei era qui. Poi Lance le rimosse il cappotto e PORCA PUTTANA. Cosa stava indossando? Stava cercando di ucciderlo o di fargli uccidere qualcun altro. Si guardò intorno e vide diversi uomini prendere nota di lei. Felicity indossava un vestito cortissimo, che abbracciava quel bellissimo corpo, il vestito era color oro con tacchi abbinati. Non portava gli occhiali e i capelli mossi lasciati liberi sulle spalle.  Cattivi o davvero bei pensieri iniziarono a prendere il via nella sua testa. Il suo sangue aveva lasciato il suo cervello e si sentiva attratto da lei. Si mosse verso di lei. Sentiva sia Slade e Tommy ridere. Slade gli mise una mano sulla spalla, “non è ancora il momento.”
Fanculo il tempo. Vedete questi ragazzi?” Così come le parole uscirono dalla sua bocca, Carter Bowen si avvicinò a lei. Oliver si chiese per un secondo se aveva sentito se adesso era sposato. Non ne aveva idea di cosa avesse sentito , ma lei gli sorrise e scosse la testa. Felicity seguì i suoi genitori al loro tavolo. Sembrava nervosa, notò Oliver.  Felicity stava cercando con non chalance  tra la folla. Oliver sperava che stesse cercando lui.
Thea si presentò di fronte a Oliver, “ Hey, fratellone!” Oliver le sorrise brevemente, “devi ringraziare me per quel vestito. Sapevo che avrebbe ottenuto la tua attenzione, e nessuno metterà in dubbio la tua ossessione per lei.” Oliver guardò la sua ben intenzionata sorella e sorrise, “ Si Thea. La mia attenzione e quella i ogni altro uomo a sangue caldo nella zona.” Thea sorrise, scrollò le spalle e si diresse alla sala da ballo. A lui piaceva il vestito, voleva solo che gli altri uomini nella zona fossero ciechi. Si accorse che Carter stava ancora guardando l'entrata,come se stesse aspettando la riapparizione di Felicity.
Quindi, Slade. Dove nasconderemo il corpo di Carter dopo che Ollie lo avrà ucciso con quello sguardo?” Slade rise. “ Guarda  fratellino che protesti esserci  tu in una tomba senza nome.” Tommy rise. Era divertente prendere in giro Oliver sulle donne. Stava per trarre il massimo vantaggio dalla situazione poiché non era mai accaduto prima e mai accadrà di nuovo.
Andarono al loro tavolo, poiché non era ancora per loro il momento di incontrare la ragazza. Oliver a malincuore li seguì, preferiva andare da Felicity. Lui era felice di essere di nuovo  nella stessa stanza con lei.
Oliver continuava a guardarla, “ Hey, Ollie...... ottimo lavoro a giocare al fico. Sei totalmente Rico Suave.” Oliver lo colpì sulla parte posteriore della testa. Tommy rise.
Ragazzi!” Moira li ammonì come arrivarono al loro tavolo. Entrambi la guardarono  dispiaciuti e lei lo accettò.
“Oliver, voglio che Tommy chieda a Felicity di ballare per primo.” Disse Robert con una smorfia. Il vecchio era ancora molto dolorante. Oliver nascose il suo sorriso compiaciuto, sapeva che l'uomo si stava ancora riprendendo e sarebbe ancora a letto se non fosse che aveva paura di perdere più rispetto se fosse rimasto a casa rischiando di offendere le persone.
Oliver guardò suo padre, “PERCHE'?” A malapena riusciva ad essere civile verso di lui e se fossero d'ovunque...., ma li lo avrebbe semplicemente ignorato.
Lance ed io abbiamo deciso che sembrerebbe più reale in questo modo. Felicity ha avuto la possibilità con il figlio buono, ma ha scelto il ragazzo cattivo.” Thea ridacchiò. “ Ha senso, le brave ragazze amano i cattivi ragazzi.” Thea  ridacchiò ancora, poi notò che i suoi fratelli e i suoi genitori la stavano guardando, “ così ho sentito dire!” Thea notò poi tra la folla Roy, si scusò   e si allontanò.
Tommy guardò il fratello e agitò le sopracciglia. Oliver non lo trovò divertente.
Non ti preoccupare fratellone, prometto di non pestarle i piedi e di convincerla a scappare con me.” Oliver gli ringhiò e Tommy rise più forte. Slade ebbe pietà di Oliver e gli porse un drink.
Oliver si augurò che Tommy stesse scherzando sul fuggire con Felicity. Tommy, probabilmente si fermerebbe se sapesse quanto preoccupato fosse Oliver riguardo a quello che stava per accadere.
Se scappasse con te, sarebbe perchè ha bisogno del suo fratellone.” Oliver sorrise prese un drink. Tommy finse di essere ferito al cuore.
“Oliver. Tommy danzerà per primo con lei. Tu poi li interromperai” Oliver guardò verso suo padre con disprezzo a malapena nascosto. “Oh, davvero?” Robert annuì, “ Quentin ed io abbiamo deciso che sarebbe meglio per lei accettare con te dopo essere stata interrotta in un ballo.” Oliver si attestò a trovare Quentin.
Buon compleanno Signore.” Disse Oliver a Quentin, mentre stava sorseggiando dello champagne.
Oliver. Robert ti informato del piano.?” “Si, solo non gli ho creduto.”
Buon istinto.”  Quentin si allontanò lasciando Oliver per conto suo. “ Ollie.” Si girò e vide Laurel. Oliver le fece cenno con la testa in segno di saluto. Non aveva tempo per le sue cazzate stasera.
Vuoi ballare?”
No.” Iniziò ad incamminarsi, “ Dovresti sapere........Sara l'ho ha detto a Felicity.”
Detto cosa?” Disse Oliver mentre si diresse verso di lei, “ A proposito di noi....... di te e Sara...... Lei sa tutto....” Laurel sorrise e sorseggiò il suo vino, “ poi  le ho detto quanto Tommy fosse un amante migliore....” Laurel si girò e si allontanò. Oliver la seguì, non gli interessava della cosa di Tommy, ma conosceva Laurel, “ so che le hai detto che dovrei rifiutarla...... ma io ho accettato l'accordo, non i miei genitori. Ho accettato solo perchè si trattava di lei.” Oliver odiava come Laurel la trattava e dirle quanto migliore fosse Tommy, mostrava quanto poco conoscesse sua sorella. Beh sorellastra. Per Felicity il sesso era amore, non lussuria. Lei è molto meglio di così, il suo cuore era puro.
Oliver si girò e vide Tommy e Felicity ballare insieme, sia lui che Laurel li fissarono.
Felicity rise per qualcosa che Tommy le disse. Tommy aveva tutto quel fascino stava lavorando per lui. Tommy è buono, in fondo al suo cuore, era solo un bravo ragazzo che aveva fatto degli errori. L'opposto di lui. Oliver non era mai stato geloso di quella parte di lui fino ad ora. Oliver amava Tommy, lo avrebbe protetto con la sua stessa vita. Una parte di lui voleva essere buono, onesto come Tommy era per lei. Laurel andò via arrabbiata. Slade si avvicinò e guardò Laurel incazzata con un sorriso sul suo volto, “ non è ancora il momento. Tuo padre vuole che loro ballino ancora un paio di volte prima fare la tua mossa.” Oliver fece marcia indietro verso il bar e ordinò uno shot di tequila. “ Non è una buona idea, amico.”
“Non mi interessa.” Oliver buttò giù altri dure shot mentre Slade si allontanò, incazzato.
Sara si avvicinò, “Ollie, balliamo.” La seguì senza pensarci troppo.
Una volta sulla pista da ballo, fissò il muro dietro di lei. Sara iniziò a parlare, “sono felice per te, Ollie. Lis è la migliore e tu ti meriti il meglio.” Oliver la guardò, “ lei merito di meglio.” Sara scosse la testa, “ lei ti merita. Voi due portate fuori il meglio dall'altro. Tu rendi lei più forte e lei ti fa.......beh più umano.” Sara sorrise. Lei era sempre piena di vita, sempre sorridente. Oliver non poteva aiutare, ma rispose al sorriso. Sara lo conosceva in un modo che pochi altri facevano. Lei lo aveva visto in uno dei suoi momenti peggiori della sua vita. Ha sempre potuto dirle cose che lui non poteva dire agli altri, fino a Felicity.
Sono felice anche  per te, anche se la tua felicità ti farà uccidere.”
Moriremo tutti prima o poi, Ollie. Non è meglio morire per amore che per altri motivi per cui la gente muore ? Soldi, fama o orgoglio? Penso che sia così. L'amore è l'emozione più potente. E' l'unico motivo per cui vale la pena morire o vivere.”  Sara gli sorrise.
Oliver si chiese quando Sara era diventata così profonda.
La canzone finì e loro andarono in direzioni diverse.
Oliver si guardò intorno e trovò Felicity. Era in un angolo a parlare a ridacchiare con Helena.
Si accorse che il livido sul viso non era più visibile. Meno male. Non sa però se era guarito o se fosse nascosto con il trucco.
Guardò le sue braccia muoversi mentre parlava con Helena. Si fermarono e poi scoppiarono a ridere. Sembrava così giovane, c'è lui sapeva che lei era più giovane di qualche anno rispetto a lui, ma adesso sembravano distanti di decenni.
Carte le si avvicinò e le chiese di ballare e lei accettò. Helena  guardò verso Oliver e gli sorrise. Oliver le si avvicinò, “ Ti va di ballare?” Lei annuì, “ lo so che me l'hai chiesto solo per tenere d'occhio Felicity.” Lo prese in giro Helena.
Forse.” Helena rise più forte alla sua risposta, “nessun forse. E' vero.... ed è dolce.” Oliver girò attorno a loro, “ dolce? Il bacio della morte!” Prese in giro lui questa volta. Questo sarà perfetto per i gossip, ballare e flirtare con lei.” Fai il bravo con lei, Queen, o avrai a che fare con me.” Oliver annuì seriamente, “ Si, signora.”
Sono così contento che non sia venuto fuori il discorso del matrimonio per noi.”
“Anche io....  Ne ho già avuto abbastanza da spiegare a lei.”
Helena rise, “ questo è vero.”
Helena guardò sopra la spalla di Oliver e vide Tommy , “Tommy non interromperci, questo è un ballo a due !!!!! Avanti il prossimo tocca a te!” La canzone  terminò poco dopo. Helena corse da Felicity e l'afferrò. Si fecero strada al buffet. Oliver guardò divertito le loro buffonate. Si nutrivano a vicenda con cose diverse facevano facce strane a seconda se piacevano o meno.
Si girò verso la pista da ballo e notò i Lance ballare. I suoi genitori invece erano seduti al tavolo, rigida uno accanto all'altro. Si chiese se avrebbe vissuto una vita più simile a quella di  Sara se avesse avuto dei genitori come i Lance.
Vide poi Tommy ballare con Laurel. Tommy era stupido. Poi notò un'altra coppia. MERDA, CAZZO, CHE DIAVOLO.  Oliver aspettò di fianco a loro fino a quando la canzone finì, e poi fece segno a Slade di seguirlo. Uscirono fuori sul portico, “ Perchè hai portato Shado? A cosa diavolo stavi pensando?”
“ Perchè non dovrei portare la ragazza che sto vedendo
?” disse Slade
Perchè la gente pensa che lei sia la mia PUTTANA. Perchè Felicity sa stavo vedendo lei e ultimo ma non meno importante,  questa è la festa di compleanno del mio futuro suocero!” Slade impallidì, non aveva pensato a niente di tutto questo. “ Solo la mancanza di rispetto potrebbe portarci entrambi a farci uccidere.”
Vado a prenderla e ce ne andiamo.” Oliver annuì ed entrambi rientrarono, ma Shado era sparita. Oliver si guardò intorno ma non la vide da nessuna parte. Poi notò che anche Helena e Felcity erano sparite. “ PORCA PUTTANA” Slade si girò verso Oliver, “ Anche Felicity è sparita. Le ragazze e i bagni.” Entrambi si diressero  a passo veloce verso i bagni. Lungo la strada Oliver trovò Thea. Le afferrò il braccio, “ Scusala, tornerà subito.....” Poi si fermò e  ritornò dal ragazzo, “ Io e te dopo parliamo.” Il ragazzo deglutì.

Una volta che i tre arrivarono davanti al bagno delle signore si fermarono, “ devi andare li e vedere se Felicity è li dentro. Se è così, portala qui fuori.”
Ollie, non è ancora il momento.” Oliver le lanciò un'occhiataccia e Thea  cambiò faccia ed entrò dentro.
Felicity? Sei qui dentro?” Vide una ragazza in piedi di fronte ai lavandini che si stava ritoccando il trucco.
Sii... Thea?” Felicity venne da dietro l'angolo. Camminò verso i lavandini e si lavò le mani. Guardò Thea dallo specchio
C'è qualcosa che non va?” Thea si strinse nelle spalle, “ io non lo so. Ollie, mi ha staccato da Roy ed ha insistito che io venissi qui da te.... Io voglio scusarmi.....” Felicity le prese la mano, “ Va bene..... ma non qui.....ok?” Thea annuì.
Helena!Sbrigati. A quanto pare sono stata convocata.”
Dovresti abituarti a questo!” Helena gridò in risposta. Tutte risero.
Thea, davvero qual è il suo problema?”
Non lo so. Si tratta di Ollie. E' sempre arrabbiato.” La ragazza accanto a Felicity chinò la testa, “ Penso che si tratti di me.”
Helena, arrivò anche lei da dietro l'angolo mettendosi a posto il vesto. Tutte e tre le donne chiesero, “ Te?” Helena andò ai lavandini e si lavò le mani.
Shado prese un respiro profondo e le guardò, “ Slade mi ha portato, ma non avrebbe dovuto. Non dovrei essere qui.”
“Perchè no?” Chiese Thea. “ Mi chiamo Shado....” Tutte e tre le ragazze rimasero a bocca aperta. Helena e Thea guardarono Felicity. Thea era in procinto di intervenire quando Felicity fece un passo avanti e le offrì la sua mano, “ Ciao! Io sono Felicity Lance.” Shado la guardò confusa, “ tu sai chi sono giusto?” Felicity la guardò e sorrise, “si,  certo”
“Non credo...... che sia appropriato.....” Felicity rise, “ Non preoccupare sull'essere appropriato. Penso che quella nave sia salpata molto tempo fa.” Felicity non la odiava, lei era incuriosita da lei i gossip Bratva dicono che lei sta uscendo con Slade Wilson, in questo momento. Non era colpa sua se Oliver dormiva con lei, guardandola? Se ci fosse ancora qualcosa tra di loro, Felicity conosceva abbastanza bene questa vita da sapere che sarebbe solo un'altra pedina nel gioco della Bratva. Le donne avevano poche scelte.
Detto questo, si è fidata di Oliver quando le ha detto che non si vedevano più da molto tempo. Le malelingue dicono che Slade e Shado stavano  insieme da molto tempo, ma entrambi temevano o ferire Oliver o la sua ira . Certo, una parte di voleva stapparle gli occhi , ma le cose stavano cambiando....con lei e Oliver e Slade era importante per Oliver e per la sua sicurezza. Aveva bisogno di uno Slade felice.
Le quattro ragazze uscirono  e trovarono li ad aspettarle Slade e Oliver che era appoggiato contro il muro. Entrambi gli uomini avevano lo sguardo fisso quando videro le quattro ragazze insieme. Slade si avvicinò a Shado, “ Dobbiamo andarcene.” Lei annuì e si incamminarono,   “non vedo perchè dobbiate andarvene. Per quanto tutti siano preoccupati , questa è una situazione perfettamente verosimile. Inoltre, lei mi piace.” Felicity si girò verso Oliver e gli sussurrò, “ non abbastanza da condividerti..... ma mi piace.”  Felicity le sorrise e Shado contraccambiò il sorriso.
Oliver era scioccato nel vedere Shado e Felicity insieme. Oliver aveva concluso le cose con Shado e prima ancora di quello aveva smesso di dormire con lei. Poi Felicity iniziò a parlare di a posto con questo e che Shado le era simpatica. Quando si voltò e gli sussurrò, “ Non abbastanza da condividerti....” Era così eccitato. Lei stava rivendicando lui come suo, solo suo. Mentre lui le aveva spesso detto che lei era sua, lei glielo aveva detto solo una volta. Oliver non avrebbe mai dimenticato quella notte, alla casa al lago. Ma adesso, vedendo quello sguardo nei suoi occhi, era davvero una svolta. Oliver la tirò dalla parte.
“Cosa?” Chiese lei. “  C'è qualcuno in bagno?”  Felicity lo guardò come se fosse impazzito.... “uhm No.” Oliver le fece un sorriso, che era pieno di sottintesi. “ Slade, guarda la porta per un paio di minuti.” Slade sorrise, “solo un paio di minuti. Condoglianze Felicity.” Oliver prese la mano di Felicity e la trascinò dentro.
Felicity non capì perchè Slade le fece sue condoglianze. Stava per chiederglielo, ma l'unica cosa che sapeva al momento era che le labbra di Oliver erano premute sulle sue. E che lei stava camminando all'indietro in bagno. Oh. Gli mancava questo. “ Va bene....dopo?” Felicity annuì e ritornò a baciarlo. Oliver rise nella sua bocca. Felicity amava essere di nuovo tra le sue bracia e i suoi baci erano un balsamo magico per lei.
“Mi sei mancata, Miss Lance.” Oliver sorrise contro le sue labbra. “ Mi sei mancato anche tu, Signor Queen.” La baciò nuovamente.
Ragazzi.” Disse Thea. “ Qualcuno sta arrivando e voi non vi conoscete ancora....” Felicity mise il broncio quando Oliver si spostò dalle sue labbra. Oliver le baciò la fronte e si abbottonò la giacca per coprire la sua erezione. Felicity fece un sorrisetto compiaciuto e lui sorrise solo a guardarla. Oliver uscì, mentre Felicity si ritoccò il trucco, poi uscì per unirsi a Thea ed Helena.
I suoi genitori le fecero cenno di avvicinarsi. Loro erano li con Tommy Queen.
“E' il momento.” le disse Quentin. Lei annuì a suo padre. Dinah la interruppe, “Felicity, ho visto te e Shado.....”
“Si!”
“Felicity, non è appropriato che tu sia vista con l'ex amante di Oliver.” Felicity rise, “ se questo è vero, allora le festività saranno interessanti dal momento che non posso parlare con una delle mie sorelle......  farai tre differenti feste di compleanno ogni anno?” Dinah guardò la figlia con esasperazione e  qualcosa simile all'orgoglio. Quentin prese un metodo diverso, “Felicity, ti prego comportati come la persona che abbiamo cresciuto.” Dinah prese le parti di Felicity, “ Sapevamo che avrebbe tentato di cambiare e agitare le cose.  E questo è quello che ha fatto.” Dinah disse questo con orgoglio. Tommy si stava godendo la famiglia Lance, ma sapeva che Oliver stava fremendo che le cose si muovessero.
Mi faresti l'onore di questo ballo?” Felicity arrossì ed annuì. Prese il braccio di Tommy e lasciò che la condusse sulla pista da ballo per il loro terzo ballo. “ Come sta andando la tua serata?” Tommy indagò, “ bene. Mi sto divertendo un sacco.” Guardò sopra la spalla di Tommy e vide Robert che stava sogghignando a lei. Felicity sospirò.  Tommy si girò a guardare, “ Lui non ti darà più fastidio.” Felicity scosse la testa, “ Non è per me.... Io sono preoccupata.... per tutte le altre ragazze che verranno dopo di me.”
“ Ci siamo preoccupati di questo, non ti preoccupare.”
Oliver guardò lo scambio. Poteva dire che lei era infelice. Lui voleva piombare li e rendere tutto migliore. Non gli piaceva neanche che Tommy fosse quello a cui lei  si stava appoggiando. Infine, Quentin diede il segnale. Oliver marciò a grandi passi, e poteva vedere che tutti lo stavano fissando. Si fermò, picchiettò sulla spalla di Tommy, “ Ti dispiace , se mi intrometto?”
No, se non dispiace a lei. Per te va bene, Felicity?” Felicity guardò in basso per nascondere il suo sorriso, “ Si, va bene. Grazie Tommy.”  Tommy sorrise e diede una pacca sulla schiena di Oliver.
Felicity passò alle braccia di Oliver. Poteva finalmente respirare di nuovo. “ Non te l'ho detto, ma ai un aspetto fantastico. Sei bellissima e incantevole.” Felicity gettò indietro la testa ridendo, “ E' tutto?”
Per ora si, il mio vocabolario è limitato quando il sangue sta scorrendo altrove.” Felicity picchiettò gentilmente la spalla di Oliver. Non riuscivano a togliersi gli occhi di dosso. Nessuno in quella stanza  sarà sorpreso nel vederli insieme. Nessuno metterà in questione il loro matrimonio, perchè questi due avevano occhi solo per l'altro. Quentin  rimase fedele alla loro storia, ma sembrava sconvolto e  arrabbiato, poteva sembrare reale. Poteva dire che lui stava dando via sua figlia. Dinah lo confortò meglio che poteva. Felicity e Oliver ballarono altre due canzoni, fino all'arrivo della torta.
Il brindisi di Quentin iniziò. Felicity e Oliver continuarono a cercarsi l'un l'altro dai loro rispettivi tavoli. Molte delle donne più anziane lo notarono e sospirarono. Le donne più giovani invece, erano gelosissime. Gli uomini vecchi e giovani apprezzavano il buon gusto di Oliver, ma resero inquieta la sua sanità mentale e sicurezza.
Dopo che tagliarono la torta, le danze ripresero, e Oliver andò subito da Felicity che accettò subito.
Quando la festa era agli sgoccioli, Oliver chiese se poteva portarla a casa. Felicity era entusiasta. Finalmente potevano essere visti insieme in pubblico. Felicity trovò sua madre, “ Oliver sta per portarmi a casa.” Dinah che sedeva da sola guardando il marito, spostò fuori la sedia accanto a lei e le fece cenno di sedersi. “ La nostra o vostra di casa?” Felicity arrossì. “ La tua. Sarebbe  rozzo essere visti andare insieme al suo attico la prima sera che ci siamo incontrati.” Scherzò Felicity.
Vero, ma l'amore è  amore. E' difficile lasciarlo, non è vero?” Felicity sorrise, “ Si, voglio stare con lui tutto il tempo.”
Vai, fai quello che vuoi. Troppo in questa vita ci è stato impostato, soprattutto alle donne. Sii felice , mia cara.” Dinah l'abbracciò. Felicity  saltò su , fece per andare verso Oliver , ma si fermò. Non dovrebbe lei a fare la prima mossa, non ancora almeno. Decise di ritornare a sedersi con Helena ed aspettare.
Quando Felicity la vide le sorrise, “ amichetta!” si abbracciarono.” Come va finora?” Felicity si sedette di fianco a lei, “ bene, mi sta per portare a casa. Non appena avrà finito con gli affari o qualsiasi altra cosa.” Helena distolse lo sguardo e aggrottò le sopracciglia, “ mi piacerebbe andare con chiunque.”
Felicity si girò e vide Oliver con una ragazza, “ chi è lei?”
“Mckenna Hall.”
“Devo sapere?”
“Probabilmente no.”
Entrambi si girarono, Oliver e Mckenna stavano ridendo e lei li stava toccando il braccio. Felicity per un attimo si chiese se lei poteva farla uccidere. Poi si ricordò che non doveva essere gelosa. Oliver era suo....giusto?
Oliver era sorpreso di vedere Mckenna alla festa. Erano usciti insieme seriamente per poco tempo.
Gli era importato di lei, fino a Felicity, pensava di aver perso il suo vero amore, perchè aveva lasciata.
“Oliver!” Mckenna gli sorrise. Lei era ancora molto bella. “ Mckenna, come stai?”
Mckenna gli prese la mano. Non ci furono scintille, come un tempo. “ Io sto bene, sono tornata a Starling City. Forse potremmo incontrarci?” Oliver conosceva bene quello sguardo e quel tono di voce. Lui rise  e guardò dove dovrebbe essere seduta Felicity, ma lei non c'era. Iniziò a guardarsi attorno, “ penso che sarò impegnato nel prossimo futuro.” Oliver continuò a cercarla, cercando di non andare troppo nell'occhio, ma fallì.
“ Con la ragazza con cui Tommy ha ballato per la maggior parte della serata?” chiese, ma c'era  del nervosismo nel suo tono. Oliver la guardò, “ forse.” Oliver non le doveva alcuna spiegazione. “ Ancora , rincorri quelle che preferiscono Tommy?”
Chi preferisce Tommy?” Chiese Felicity quando afferrò il braccio di Oliver avvolgendo entrambe le braccia sul suo. Felicity gli fece un sorriso smagliante che Oliver ricambiò all'istante, “ Mckenna pensa che tu preferisca mio fratello.”
pfft.....assolutamente no. Io adoro Tommy, ma incontrarti stasera.....beh.....” Felicity si staccò e rise maliziosa, stava recitando alla perfezione la parte. Poi guardò Mckenna, “ Ciao, io sono Felicity comunque.”
“Hall Mckenna, ex di Oliver.” Felicity rise, “ Chi non lo è?”
“Immagino che sarai presto un membro del nostro club
.” Sorrise a Felicity, ma non era carino.
Forse si, forse no.” Guardò Mckenna e poi Oliver, “ io sono pronta per andare, ancora sei del'idea di portarmi a casa?”Oliver si accorse che Felicity stava già indossando il cappotto.
Si.” Oliver non distolse mai lo sguardo da Felicity, “ Se ci vuoi scusare, Mckenna.” Oliver non aspettò la sua risposta. Condusse Felicity fuori dalla pista da ballo.
Il valletto gli condusse alla sua auto, aprì la porta a Felicity e l'aiutò a salire, come se lei aspettasse che un paparazzo gli scattassero delle foto. Oliver gli fa un 'occhiataccia e il il ragazzo si strinse nelle spalle.
“Dove siamo diretti?”
“Casa dei miei genitori
. Ci sono troppi occhi su di noi per tornare a casa con te.” Entrambi erano tristi per questo, a entrambi mancava passare del tempo insieme. “ Hai concluso i tuoi affari?”
Si, ma questo è tutto quello che posso dirti, Felicity.”
“Lo so
.” Il silenzio prese piede in macchina.
Arrivarono presso casa Lance. Oliver scese dall'auto e fece il giro per aprire la porta a Felicity. L'aiutò a scendere, e si incamminarono alla porta d'ingresso. Oliver gli afferrò il suo bracciò e lei si girò, “ Felicity, usciresti con me domani?” Felicity sorrise, “un appuntamento? Un vero appuntamento?....possiamo farlo ora!” Lei era così felice che saltò tra le braccia di Oliver. Oliver gemette, questa ragazza era una tale luce nella sua vita.
Felicity lo baciò, “ Si, mi piacerebbe uscire con te, Oliver.” Rimasero fermi così. Lei tra le sue braccia. Oliver sorrideva, poi all'improvviso il viso di Felicity si fece serio, “ Oliver?”
Oliver divenne serio anche lui, “ Penso di essermi innamorata di te...” Oliver sospirò, fece il suo respiro sexy, “ BENE.” Oliver la baciò, sapeva che presto le avrebbe detto che lui voleva che questo fosse più di un contratto tra di loro. Felicity scivolò giù dal suo corpo e camminarono verso la porta. Si dissero Buonanotte.
Oliver si affrettò a tornare casa per poterla chiamare. Si sentiva come un adolescente malto d'amore.
Aveva accettato di stare a casa Queen stasera,  ma Felicity avrebbe desiderato che andassi all'attico..... lui avrebbe voluto andarci con lei.
Aveva accettato di stare li, solo nel caso le cose fossero andate male.
Arrivo a casa e suo padre lo stava aspettando in salotto, “Oliver?” Oliver entrò, “si”.
Suo padre era seduto sul divano a bere. Per un attimo si preoccupò del alcol mescolato con le pillole per il dolore, ma poi si rese conto che era solo preoccupato per il fatto che lo priverebbe di uccidere personalmente quel bastardo.

Oliver, so che pensi di aver vinto. Stai per ottenere il supporto di Lance, ti stai per liberare di me e stai per ottenere  una bellissima moglie che tu ami.” Lui rise alla parola amore. “ Ma ti sbagli, anche quando mi uccideranno, Lance non ti accetterà. La Bratva non lo farà....e pensi che tu possa rimanere con lei anche dopo che lei saprà che le hai nascosto una cosa ?” Robert  finì il suo drink, “ lei odierà tutto di te. Sarò morto, ma non c'è dubbio che io riderò all'inferno quando lei si allontanerà da te.”
Tommy entrò, “ Ollie andiamo, non lo ascoltare.”
Quella ragazza sarà più simile a sua madre di quanto tu pensi e cosa ne sai di lei?”  I ragazzi uscirono. Tommy mi il suo braccio intorno a suo fratello maggiore, “ Felicity è una donna straordinaria. Non ascoltarlo. Lei si preoccupa per te..... avresti dovuto vedere quanto gli mancavi quando eri via.” Oliver era ancora arrabbiato per quello che gli aveva detto suo padre,” Si, ma ha trovato conforto con te, e tu l'hai trovato in lei?”  Oliver si sfogò su di lui  e lo sapeva.
Tommy sembrava come se lo avessero schiaffeggiato, “Ollie, non è così. Non  te lo farei mai....un'altra volta. Sicuramente non con Felicity.” Tommy tirò via il braccio da lui, “ Farebbe qualsiasi cosa per evitare di farti del male, Ollie. Dimentica papà. Vai di sopra e chiama la tua ragazza. Ci sentiamo tutti meglio quando lo fai.”
Oliver andò al piano di sopra e sbatté la porta della camera da letto. Si tolse la giacca da smoking e si tolse  la cravatta. Si sedette sul letto e si tolse le scarpe e la camicia.  Tutto il tempo cercò di non lasciare suo padre giocare con la sua mente. Se raccontasse a Felicity di sua madre biologica, lui potrebbe perderla e sicuramente farebbe incazzare Lance. Far incazzare Lance poteva provocare grandi danni fisici. Perdere Felicity? Questo lo avrebbe ucciso. Dirglielo o non dirglielo, in entrambi i casi lui la perderà. CAZZO. Oliver si coricò e afferrò il suo cellulare, stasera aveva solo bisogno di sentire la sua voce e far finta che erano solo due persone innamorate.

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


~~Capitolo 14

Ciao a tutti!!!! Stiamo entrando nel vivo di questa storia. Preparatevi per questo capitolo, perchè questo è “IL CAPITOLO”. Quello che tutti stavano aspettando da tanto tempo.
Volevo solo avvisarvi che nel tradurlo ho avuto difficoltà a tradurre una mini frase, ho cercato d'ovunque ma non sono riuscita. La frase è “go-to move.” è una specie di modo per dire una botta via, ma non è una botta e via. Mi sono fatta venire mal di testa a forza di cercare.
Io l'ho comunque tradotto come una botta via. Quindi chiedo scusa se non dovesse essere molto coerente. Chiedo venia.
Se qualcuno sa come tradurlo chiedo gentilmente di comunicarmelo così da poter correggere. Grazie.
Comunque sto traducendo il capitolo che segnerà un cambiamento!!! preparatevi ad arrabbiarvi a piangere, arrabbiarvi e piangere di nuovo.
BUONA LETTURA.


Felicity poteva a stento contenere la sua felicità e le sue paure.
Oggi avrebbe avuto il suo primo appuntamento come coppia con Oliver, beh stasera e lei stava continuando a fare avanti e indietro. Era nervosa, cosa che non pensava di sentire. Lei ed Oliver erano già stati e usciti insieme prima, ma questo era diverso. Questo lo rendeva reale.
Felicity fece un piccolo urlo che fece scuotere la testa di Helena.......era pazza.
Helena non ne poteva più e decise di aiutarla, “ Lis smettila di andare avanti e indietro, cosa c'è che non va?” Felicity si fermò e si sedette sul letto di fianco all'amica. “ Sto per uscire con lui.....STASERA, in pubblico.!!!! Cosa c'è che non va?” Helena osservò il suo nervosismo e vide la paura nei suoi occhi, “ perchè non va bene? Vi ho visti insieme alla festa, ai chiaramente dei sentimenti per lui e anche lui per te.”
Lo so.... è la stampa, i membri della Bratva e....la sua ex. So che io vivo con due di loro, ma.....cosa succede se mi imbatto in loro come è successo con Shado?”
Helena l'abbracciò, aveva l'anima più dolce di chiunque lei conosca , “ le tratterai come ai fatto con Shado e Mckenna. Cazzo è tuo Oliver, chi se ne importa?” Entrambe risero, “ la stampa è la stampa. Non c'è niente che possiamo fare con loro. Loro trovano questa di vita “glamour” per qualche motivo.....lasciali fare.” Felicity guardò Helena e annuì. Sapeva che era astuta su queste cose.
“La Bratva sarà interessata. Verranno unite due famiglie, è inevitabile che si interesseranno. Saranno affascinati come tutti e se non potrai affascinarli, lascia che Oliver sbatta la merda su di loro!” Entrambe risero a crepapelle cadendo poi su letto.
Sto facendo la cosa giusta?”
“Onorando il contratto?”

No........innamorarmi di lui?” Helena girò la testa verso verso di lei  e la guardò negli occhi. Si guardarono a vicenda per un minuto.
Felicity, ho imparato che l'amore non è giusto o sbagliato. Semplicemente quando lo troverai?...... PRENDILO, anche se avrai il cuore a pezzi,  ne sarà valsa la pena.”
“Si?”
“SI!”

E se lui mi spezzasse il cuore?”
Lo ucciderò!” Entrambe risero. Felicity era davvero fortunata ad avere un'amica come Helena.
Ora, dovrei andare, papà è in agitazione con il trovarmi un marito!” Helena scese dal letto e Felicity la seguì, “ chiamami domani e raccontami tutto!” Si abbracciarono ed Helena se ne andò.
Dopo che Helena se ne andò, Dinah chiamò Felicity giù.
Dinah era in piedi sulla parte inferiore delle scale, “ Moira Queen è qui e vuole parlare con te.” Felicity annuì e si diresse in biblioteca. Potrebbe cercare di evitarlo, ma lei sarà la sua futura suocera, era inevitabile.
Moira stava guardando fuori dalla finestra che dava in giardino.
Signora Queen?” Felicity entrò nella stanza tenendo le mani davanti a lei. Era nervosa.
Moira si girò, “ Felicity, cara! Come stai?” Si avvicinò  a lei con le braccia allargate e l'abbracciò. Felicity non ricambiò l'abbraccio. Lei non disdegnava Moira, era solo che non si fidava di lei.
Le sue buone maniere uscirono a calci, “ Vuole sedersi?”
Si incamminarono verso i divanetti di fronte alla libreria. Moira la guardò stranamente.
Felicity odiava il silenzio e sperava che iniziasse a parlare presto o altrimenti inizierà  con il suo epico balbettio.
Felicity, ti devo delle scuse. Lasciandoti  in quel modo, è stato sbagliato. So che no puoi perdonarmi, ma quando avrò spiegato le mie azioni....beh, cosa fare con quelle informazioni dipenderà da te.” Si guardarono per un po', a Felicity vennero i brividi, sapeva che quello che dirà non sarà bello. Non le darà dei sentimenti d'affetto  che sperava un giorno di ottenere dalla proprio suocera.
Non c'è nessuno scusa per averti lasciato da sola, ma c'è un motivo.” Moira fece una pausa e Felicity poteva quasi vederla raccogliere la sua forza e la sua determinazione, Moira si mise diritta, “l'ho fatto per proteggere mia figlia. Lei ha l'età che piace a Robert. Finora,  l'ha lasciata in pace a patto che io gli fornisca delle distrazioni.” Felicity inspirò, buon dio, che razza di famiglia era questa. “ E' sua figlia!” Moira rise amaramente.
A lui non importava o non voleva, ma lei non è sua figlia. Ho avuto una relazione che ha dato vita ala mia bellissima ragazza........Non rimpiango questa decisione.” Felicity era stordita, le mogli Bratva non si allontanavano. Era una regola. O implicava una condanna a morte o potevi essere catturato. Lei non poteva non essere molto pratica di queste cose Bratva, ma anche lei era a conoscenza di questa regola. “Il signor Queen lo sa e ancora..... non è morta?”
Un'altra risata amara, “ Oh lui sa. Non mi ha ucciso per un motivo. Lui teme che tutti scoprano chi è il vero padre di Thea. Come apparirebbe.....” Moira si fermò e fissò Felicity rendendola molto nervosa. “ Suo padre è Malcolm Merlyn” Felicity rimase a bocca aperta e prima che lei potesse pensarci meglio parlò, “ Sei andata da un uomo malvagio ad un altro? Perchè?”  Moira questa volta rise genuinamente.
Oh, tu sei così giovane e innocente. Malcolm può essere gentile e dolce, quando vuole qualcosa e lui mi voleva, e così mi sono innamorata di lui. Questa vita rende, anche la donna più forte, debole. Vedrai.” Moira le fece un'occhiata, sfidandola a contraddirla.
Felicity scosse la testa, più imparava a conoscere com'era questa vita, soprattutto per le donne, più desiderava scappare da questo. La mente correva cercando di riunire  tutte queste informazioni e poi quindi usarle. Thea non era una Queen e Moira aveva imposto  giovani ragazze per proteggere sua figlia. Felicity capì la necessità mantenere al sicuro la proprio figlia, non personalmente, ma lei lo capì. La sua mente non riusciva a comprendere che gli altri si facessero male.
Come hai potuto sposare una persona così? Rimanere sposati?” Felicity non capì, lei era un genio, ma niente di tutto questo poteva essere conciliato per lei. Moira le fece uno sguardo, di preoccupazione, “ io non l'ho scelto. Lui è stato scelto per me, proprio come Oliver è stato scelto per te. La mia famiglia si era indebolita e necessitava di diventare più forte, cosa che è avvenuta unendoci con  la famiglia Queen, così mi è stato offerto Robert. Avevo sedici anni e lui trent'anni. Non avevo scelto e non ho tutt'ora scelta.” Felicity si alzò in piedi, abbracciò se stessa cercando di tenere se stessa insieme. Moira era stata costretta a sposare uno psicopatico stupratore, che faceva sentire Felicity dispiaciuta per la donna. Ora era costretta a..... “ Felicity, una madre farebbe qualsiasi cosa per proteggere i propri figli.... qualsiasi. Lo imparerai un giorno.” Felicity scosse la testa. No, no, lei non lo farà. Si rifiutava di portare una vita innocente in questo mondo. Se avesse avuto un maschio, sarebbe stato costretto a diventare un killer oppure potrebbe essere ucciso. Se avesse una femmina sarebbe costretta a sposare qualcuno oppure usata e abusata. NO. Lei non avrà mai un bambino. Felicity si girò verso Moira.
“C'è qualcos'altro .” Affermò come dato di fatto, non come una domanda.
Non ti volevo per Oliver, ma l'ho accettato. Io volevo Laurel. Questo matrimonio, questa unione delle nostre famiglie, garantisce la sicurezza di Thea e la mia libertà da Robert. Sto sacrificando mio figlio a te, per salvare mia figlia.”
Felicity era ferita che Moira preferisse Laurel a lei, ma lei era che confusa, “ sacrificio? Non farò del male a Oliver. Ha deciso di fare questo con me.”
Sono consapevole. Oliver è uno uomo stupido. Lui vede la tua innocenza e la tua bellezza...... lo attrai. E' molto simile a suo padre.” Moira la guardò e le sorrise, un sorriso freddo. “ Non lo renderai felice e lui non renderà felice te. Non capisci la nostra vita.” Felicity scosse la testa
Posso vedere il modo in cui lo guardi. Tu lo ami. In questa vita, questo lo farà ammazzare. Lui farà di tutto per mantenere quello sguardo nei tuoi occhi per lui anche quando non lo ricambierà.” Felicity guardò Moira con le lacrime agli occhi, “ i miei genitori si amano e mio padre è il capitano più forte nella Bratva.”
Moira si avvicinò a lei e le mise le mani sulla spalla, “ non sono sempre stati innamorato. Se lo fossero stati, non saresti qui, cara.” Felicity era ora ancora più confusa e non pensava che fosse possibile. “ Che cosa significa?” Moira si tirò indietro, “ Niente di cui ti devi preoccupare.”
Con questo Moira stava per andarsene, all'ultimo secondo si girò, “ dirai ad Oliver di quello che abbiamo discusso?” Poi lei sorrise, “ so che non lo farai. Tu vuoi disperatamente che lui ti ami e se tu gli dirai tutti i piccoli sporchi segreti.....  lui non lo farà. Oliver ti odierà.” Detto questo uscì.

Felicity rimase seduta in biblioteca per moltissimo tempo. Era devastata da tutto ciò che aveva scoperto. Anche quando pensavi di essere responsabile della tua vita, in questa vita, tu sei ancora una pedina che veniva mossa da un esperto. Felicity non aveva altra scelta che sposare Oliver.
Felicity pianse, lei lo amava, ma poteva l'amore sopravvivere a questa vita?
Pianse per i suoi sogni che non si avvereranno mai. Non conoscerà mai il tocco di un uomo che l'amava veramente. Non conoscerà mai la sensazione di portare un bambino in grembo. Non conoscerà mai l'amore di un bambino. La sua vita sarà  un dovere ed un obbligo. Lei non soddisferà il suo obbligo e il dovere di diventare una madre, ma tutto il resto lo farà.
Guardando come avevano fatto male a Oliver e come lui lo faceva agli altri, sarà imperturbabile quando lui avrà un'amante. Farà la cieca quando le sue amanti gli daranno dei figli che lei non gli darà. Alla fine, lei imparerà a non sognare, a non sperare e a non volere qualcosa che non sarà mai suo....Infine lasciò la biblioteca e sentì come se avesse lasciato parte della sua anima lì.

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Oliver aveva pianificato il loro primo appuntamento pubblico diverse volte con varie destinazioni.
Ma nessuna di loro sembrava giusta. Per settimane, voleva portarla fuori e ora che finalmente era giunto il momento, voleva Felicity tutta per se stesso.
Oliver si preparò e pensò a come questo fosse l'ultimo primo appuntamento della sua vita. Come questa sia la ragazza  che diventerà sua moglie. Anche se non era davvero un primo appuntamento, era l'inizio di una nuova vita. Decise di portarla in un piccolo bistrot, ma prima la porterà da qualche altra parte, un luogo che nessun'altra donna aveva visto con lui prima d'ora. Sperava anche di riportarla qui dopo cena. Non voleva farle pressione, ma se lei stasera decidesse che era la notte che loro avrebbero...... lei non aveva ancora chiarito a sufficienza quel punto con lui...... voleva che tutto fosse perfetto: lenzuola nuove sul letto, candele intorno alla stanza che poteva accendere se necessario, champagne nel frigo, gli snack preferiti di Felicity per il dopo e........preservativi. Aveva anche una copia dei suoi esami più recenti se fosse necessario. Sperava che lei si fidasse di lui, ma lui sapeva che Felicity aveva più di un motivo per preoccuparsi per il suo passato.

Oliver guardò per un'ultima volta intorno a sé, poi guardò se stesso allo specchio e si avviò.
Decise di prendere su l'auto sportiva. Felicity aveva detto che lei amava le auto veloci. Stava cercando di impressionarla con la sua Chevy Camaro del 1969, come quella del film che le piaceva.
Si, lui stava tirando fuori tutte le sue carte per impressionarla, aveva messo persino la giacca in pelle, le donne lo trovavano sempre entusiasmante, e messo su u buon profumo. Poteva dire che non si era mai disturbato più di tanto per un appuntamento.

Si fermò davanti a casa Lance, prese i fiori che le aveva comprato e si avviò. Aveva chiamato Dinah e le aveva detto che Felicity amava le margherite. Ne aveva prese tre dozzine.
Suonò il campanello e il Capitano Lance gli aprì, “Oliver.” Si strinsero la mano e lui lo seguiì nel suo ufficio.
Stasera inizierai ad uscire ufficialmente con mia figlia. Ci sono alcune regole di base: se distruggerete la sua reputazione e quindi  decidere di annullare il contratto, ti ucciderò.” Oliver ridacchiò, “ non era una battuta, figliolo. Chiedi pure a Lis in merito a Ray.......nessuno sa dove sia.” Oliver deglutì e guardò Lance, era morto sul serio. Questa storia era vera, aveva fatto in modo che quel tizio scomparisse...... “ Se le spezzi il cuore in qualche modo, io ti spezzerò tutte le ossa del tuo corpo, due volte.” Oliver lo fissò ad occhi aperti e annuì. “Ultima cosa,  mi fido di te, figliolo. Non fare di me uno sciocco. Lei si preoccupa per te, potrebbe ancora essere innamorata di te. Esci immediatamente , se non sei sulla stessa pagina.” Oliver rimase li, e Lance gli sorrise, “Bene.”

Si alzarono e si diressero nell'atrio. Felicity era venuta giù per le scale in un semplice prendisole e sembrava bellissima. Era color giallo pallido con le spalline che si legavano sulle spalle. Arrivava appena sopra il ginocchio. I suoi capelli cadevano sulle spalle e poi giù per il petto, e il suo viso era libero dagli occhiali. Ai piedi aveva un paio di sandali con la zeppa. Sembrava come il sole.
Quando arrivarono in fondo ai gradini, Oliver le porse i fiori. Lei gli sorrise e lo baciò sulla guancia. Felicity arrossì e Oliver lo notò, c'era qualcosa di strano in lei. Oliver cercò di catturare i suoi occhi, ma lei lo evitò.
Sei pronta?” Chiese Oliver. “ Un secondo solo.”Porse a sua mamma i fiori e poi andò  alla sedia accanto alla porta. Indossò un cardigan corto e bianco e afferrò la borsa. “Pronta.”
Oliver le si avvicinò e la prese per mano.
I suoi genitori stavano guardando, facendo sentire Oliver come un dodicenne.
Oliver aprì la porta e le mise la mano sulla sua schiena per dirigerla fuori. Felicity si fermò quando vide l'auto, “ragazzo sexy su una macchina veloce! Malvagio. Ho vinto.” Oliver rise. “ Malvagio?” Oliver le aprì la portiera e lei salì, apprezzando l'auto. C'era qualcosa  che non andava con la sua ragazza, “MIT....Boston. Penso che sia una cosa di Boston che ho preso quando vivevo là.” Oliver annuì e chiuse la portiera. Oliver strinse i pugni quando fece il giro dell'auto. Salì in auto e si girò verso di lei, si avvicinò e la baciò.
Si tirò via e lei si succhiò il labbro inferiore nella sua bocca. Non era una mossa timida o una mossa da rifiuto, era una mossa da ho paura. Oliver si domandò cosa stesse succedendo nella testa di Felicity.
“Dove siamo diretti?”
prima voglio portarti in un posto speciale per darti un regalo. Poi cena in un bistrot e poi.....staremo a vedere.”
Suona bene.” Felicity si sedette meglio e si godette il giro.
Si diressero in una zona della città dove lei non era mai stata, “ dove siamo?” Oliver le prese una mano e gliela  baciò prima di far tornare la sua mano sul suo grembo, così da poter cambiare la marcia. Quando arrivarono vide un cartello, “ Penso che non sia ancora aperto.” Oliver fece un ghigno diabolico, “ non lo è. Tommy ha fatto l'inaugurazione, e la prossima settimana ci sarà l'apertura effettiva". Oliver trovò uno spazio e parcheggiò, aiutò Felicity e si incamminarono dentro al Verdant. Attraversarono la cucina e la zona bar. I pochi dipendenti che stavano lavorando li salutarono o li riconobbero facendo cenno con il capo. Andarono ad un 'enorme porta di metallo. Oliver le lasciò la meno e inserì un codice per aprire la porta.
Oliver aprì la porta e iniziarono ad entrare. Felicity gli mise il braccio sotto il suo, erano immersi nell'oscurità, “ Oliver?” La porta si chiuse. Oliver si mosse attorno a lei e con cautela laconducce giù per le scale. Quando arrivarono in fondo, Oliver accese le luci. I suoi occhi si presero un attimo per abituarsi alla luce.
Era come una palestra sotterranea. C'erano tappetini, ogni tipo di attrezzatura, un piccolo angolo cottura, un divano, un tavolino e una tv su un mobile nell'altro angolo e infine un letto.
Si girò verso Oliver per una spiegazione. Lui era rimasto tutto il tempo a guardarla, poteva dire che lei era nervosa e qualcos'altro......
Questo.....Quando Tommy ed io eravamo piccoli, nostro padre aveva un'attività al piano di sopra. Qui è dove io e Tommy venivamo a giocare. Quando Tommy cercava un posto per il club, abbiamo comprato il posto da mio nostro padre. Ho tenuto questa parte per me.....è il mio spazio privato. Nessuno lo sa, ma Tommy e adesso tu, si.” Oliver la guardò per vedere se capì che questo era un grosso affare. E lei lo capì. “ Qui, questo è il codice. Voglio che tu lo abbia. Se avessi mai bisogno di nasconderti, qui è dove io verrei a nascondermi.....ma non voglio nascondermi da te.” Felicity sorrise e per la prima volta durante la serata, era un vero sorriso. Pieno di speranza e forse di amore?
Felicity si avvicinò a Oliver, e lui si chinò a baciarla, “grazie.....per avermi affidato  questo.” Oliver fece toccare le loro fronti , “ ti affido la mia vita.” Oliver la baciò nuovamente rapidamente.  Felicity si chiese se era una buona idea.
“Ora, perchè ti ho portata qui....” Improvvisamente era molto nervoso. Questo sembrava una buona idea poche ore fa, ora sembrava stupido. Prese un respiro profondo e poi sospirò. Felicity rise, “ stai facendo quella cosa sexy con il tuo respiro, di nuovo.......” Oliver rise.
Ti ho portata qui per darti un regalo.”
“Pensavo che venire qui, fosse il mio regalo.”

No.” Tirò fuori qualcosa dalla tasca della giacca.  Aveva fatto delle prove, non dovrebbe essere così nervoso.
Felicity, fra poche settimane, vorrei darti un anello di fidanzamento. Tutto di quello  sarà deciso per noi. Il carati, lo stile, tutto. Sarà un anello Bratva.” Oliver sospirò ancora e si passò un amano tra i capelli, “non voglio essere che avremo sia solo della Bratva. Non voglio che la nostra promessa si su di loro.....Voglio che sia su di te e me. Solo noi.” Felicity gli sorrise, “mi piace l'idea. Un sacco.” Oliver sorrise con sollievo.
Felicity era combattuta.....si ricordava cosa le avesse detto Moira, ma il suo cuore.....Oliver era il suo cuore. Solo perchè Moira, che non conosceva il vero amore, pensava che fosse una cattiva idea  non renderlo vero .....giusto?
Bene.” Oliver aprì la scatolina , “ ho comprato questo per te. Ho chiesto a tua madre la misura del tuo dito. Lo puoi indossare sulla mano destra e noi sapremo che questo è su di noi. Sulla mia promessa per te........di prendermi cura di te, di rispettarti sempre, per essere la persona migliore che ci possa essere.......e sul MAI spezzarti il cuore.” Le infilò l'anello al dito e entrambi lo guardarono. Oliver le prese la mano e le baciò l'anello.  Felicity gli sorrise, “ non ho niente per te......” Felicity era sopraffatta. Si ricordò cosa le avesse detto Helena e cosa le avesse detto Moira. Il suo stomaco le diceva di andare con questo......di fidarsi di lui. Fin da bambina era stata attratta da lui.  Fanculo Moira e le sue parole su di loro. Lei non conosceva Felicity e probabilmente conosceva parti  di Oliver.
Felicity lo sentì parlare
Va bene.....Questo è abbastanza.” Felicity stava facendo una faccia. Poi sorrise, “ aspetta!”
Felicity corse verso la sua borsa e tirò fuori il portafoglio. Stava per dargli i soldi? Tirò fuori qualcosa. Camminò verso di lui, “ questo! Voglio che tu abbia questo.”Lui lo guardò e non aveva idea di cosa fosse. Felicity gli spiegò, “ ricordi quando ti ho detto che vorrei gettare le monetine in una fontana e desiderando..... beh te?” Oliver sorrise e annuì guardando la sua mano. “Ho tenuta questa e ho deciso di tenerla per sempre, perchè il mio desiderio non si sarebbe avverato. Stavi con Sara....... L'ho presa e gli fatto fare un buco in essa. Vedi? Poi metterlo su questa catenina.”

Oliver la presa e guardò la monetina, aveva un piccolo foro in essa e una catenina sottile passava attraverso di essa. “ Avevo deciso di indossare questo ultimo centesimo, di tenerlo vicino al mio cuore fino al giorno in cui avessi incontrato il ragazzo giusto, il ragazzo che meritava il desiderio per....” Felicity arrossì raccontandogli questa sua sciocca fantasia,il giorno che ti ho parlato dei miei desideri  per te, l'ho tolta. Non importava più o almeno così pensavo. Ma adesso... Voglio che tu lo abbia.” Lei lo guardò con tanta speranza  e paura? Felicity aveva paura?
Se vuoi....Voglio dire puoi indossarla o gettarla....o possa tenerla.....qualunque cosa....” Felicity si allontanò......Oliver si mosse intorno a lei, “ No, mi piace.” Felicity gli fece un sorriso timido. “Davvero?” Oliver annuì lo amava. Felicity lo desiderava da anni, e adesso lui era colui che otterrà il desiderio che diverrà realtà.
Felicity esitò solo un attimo prima di dirgli che cosa c'era nel suo cuore.... “Oliver, voglio che tu lo tenga perchè sei il mio desiderio, il mio sogno si avvera, e questa è la mia monetina portafortuna....che ti ha portato a me.”
Accidenti lei era così dolce e  carina come l'inferno.
Oliver la sollevò, e lei avvolse le sue gambe intorno alla sua vita e lui la baciò. Entrambi sapevano che cosa si erano detto li giù, in questo oscuro, umido e fresco seminterrato, rimarrà per sempre il giorno in cui si sono impegnati veramente l'uno con l'altro. Queste parole significavano più di ogni altra cosa che diranno l'uno all'altro per la Bratva.
Oliver....siamo una squadra, giusto?Noi contro di loro?” Oliver sorrise e si avvicinò al divano. Si sedette e Felicity si mise a cavalcioni su di lui. Oliver voleva davvero limonare, ma la sua faccia era troppo seria, “ Si, te ed io.” Felicity iniziò a tirarsi via e a spostarsi da lui, ma Oliver le afferrò le cosce e la tenne ferma li, “ cosa c'è? Puoi dirmi tutto.” Felicity guardò giù verso le sue mani che la tenevano ferma. Oliver contemplò di spostarle, ma non lo fece. Felicity lo guardò negli occhi e c'erano lacrime negli occhi di Felicity.

“Felicity....va tutto bene. Ti prego dimmelo.” Felicity appoggiò la testa sulla sua spalla. Felicity lo stava spaventando. Gli mise le braccia attorno al collo, questo primo appuntamento non stava andando come previsto.

Felicity era aggrappato a lui per la vita. Non voleva perderlo, non voleva che i suoi sogni morissero. Lei voleva amare Oliver con slancio. Voleva stare al suo fianco, voleva essere in grado di essere se stessa con lui. Voleva questa vita per essere qualcosa di più, come gli aveva detto.....  Felicity lo guardò....
Tua mamma è venuta a trovarmi oggi.” Oliver annuì. Questo non andava bene. “ Lei mi ha detto alcune cose...alcune grandi......alcune piccole....... la maggior parte di quelle”  Felicity cercò di scendere da lui , ma Oliver la tenne ferma. Sentiva come se perdere il contatto fisico con lei, lui l'avrebbe persa. Non poteva rischiare questo.
Mi ha detto..... che con questo matrimonio lei si libererà da tuo padre.” Oliver non era sicuro dove tutto questo fosse diretto, “ lo farà, ma questa non era il motivo principale di questo.” Oliver attese che lei continuasse. Felicity era preoccupata, lei perderà Oliver , le importava ancora. Si, lo farà. Non c'era solo il suo cuore in pericolo, ma anche la sua famiglia.  Felicity guardò nei suoi occhi, lui poteva rifiutarla se gli diceva tutto. Oliver si chinò e la baciò e poi le sussurrò, “ ti prego, tesoro.........dimmelo. Non posso sopportare di avere dei segreti.....”
 

Mi ha detto molte cose. La cosa più grande è che Thea non è figlia di Robert.” Oliver stava per alzarsi, ma si ricordò che lei era sul suo grembo. Aveva bisogno di fare qualcosa, ma sapeva che rompere il contatto fisico con lei......non sarebbe un buon piano. “Di chi è?” Felicity lo vide impostare la mascella, e il suo corpo era diventato teso, lo sentiva, “ lo sospettavo da un po', ma adesso...”
Felicity era scioccata, ma non del tutto sorpresa.  Gli raccontò di Merlyn e dell'affare o di quanto lei era a conoscenza. Oliver non ruppe mai il contatto visivo con lei.
Aveva sospettato di lui da tanto tempo.
Quando finì con quella parte, pensò che avessero finito, “ Qualcos'altro?”
Ti vuole con Laurel. Ma lei mi ha accettato. La cosa strana è stata quando ho menzionato i miei genitori dicendole  non tutti i matrimoni Bratva sono senza amore, mi ha detto che il matrimonio dei miei genitori un tempo lo era..... cosa strana  visto che loro hanno sempre detto che sono stati innamorati fin dall'inizio.”
Oliver annuì. MERDA.  La cosa della madre. Sua madre lo sapeva. Decise di far scivolare via la cosa, “ era gelosa. Ignorala. Per quanto riguarda Laurel, loro sono molto simili. A lei è sempre piaciuta Laurel, più di come io abbia fatto.” Oliver poteva dire che non era tutto, “ qualcos'altro?”
Penso che lei pensi che io sarò a tua morte......tipo per davvero.” Oliver rise, “Oh non ho dubbi. Non vedo l'ora di poterti scopare in 1 milione di modi diversi. Potrei morire di disidratazione o esaurimento!”Oliver rise, ma lei non si unì, “ Felicity, mi rendi più forte non più debole. Non solo,il matrimonio garantirà lavoro a più uomini, denaro e potere..... Come posso finire male, con te al mio fianco?” Oliver la baciò, era in procinto di spingersi oltre quando il suo cellulare suonò, era un promemoria. Oliver sospirò e si staccò da lei.
La nostra prenotazione. Dobbiamo andare.” Felicity si alzò dal suo grembo, a malincuore Oliver si alzò anche lui. Iniziarono ad avviarsi , quando lui la tirò verso di se, “ grazie, per esserti fidata di me con queste informazioni e per non avermele tenute nascoste. Felicity possiamo collaborare, possiamo avere tutto.” Felicity annuì. Oliver fece finta di credere che lei gli credesse. Cosa diavolo le aveva fatto sua madre? Oliver poteva dire che lei VOLEVA credere in loro, e che lei aveva i suoi tempi, ma era spaventata.

In un primo momento loro non si accorsero che il bistrot era affollato, tuttavia la maggior parte delle persone si accorsero di loro. Camminarono al tavolo, che si trovava all'angolo.
Felicity iniziò a notare che le persone stavano bisbigliando e fissando. Si sbilanciò verso Oliver e sussurrò, “ questo è strano, tutte queste persone che ci fissano. Credo di aver dimenticato quanto famoso sei!” Prese in giro Felicity facendolo arrossire. “ Io non sono famoso, sono un infame ma per tutte ragioni sbagliate. Probabilmente pensano che io ti abbia rapita.” Entrambi risero.
Il sommelier arrivò e consegnò il vino che Oliver aveva ordinato in precedenza, “ Signorina posso vedere la sua carta d'identità!” Felicity prese la borsa e consegnò il documento. Il sommelier annuì, non fece in tempo a girarsi che Oliver lo trattenne per il braccio, “ se stai pensando di vendere il suo nome alla stampa, ricordati chi sono io.” L'uomo visibilmente impallidì, annuì e si allontanò. Felicity scosse la testa, “ io ho solo ventun anni Oliver, era opportuno per lui controllare.”
Oliver sapeva questo, o  qualcosa del genere. Oliver sapeva la sua età, era che a volte se lo dimenticava. Lei sembrava molto più matura della sua età.
Felicity sorseggiò il suo vino e si guardò intorno, “ vieni qui spesso, Oliver?” Lui scosse la testa, “no, perchè?” Felicity si girò di nuovo verso di lui, guardando lui al lume di candela che si trovava nel mezzo del loro tavolo. “ Sembra un posto dove le persone prenderebbero qualcuno con cui vorrebbero fare sesso, sai  una botta e via.
Oliver sorrise a Felicity, “NO, questa è la mia prima volta qui. Non faccio delle botte e via qui, come le chiami tu.” Felicity, strinse gli occhi e inclinò la testa, “ non lo fai? Non ci credo.” Dannazione era difficile starle dietro, “ va bene, non farò una botta e via con te. E' tutto naturale e non sono mai stato qui prima d'ora. Ho chiesto a Tommy dove porterebbe una ragazza come te. “ Felicity sorrise e arrossì.
Oliver non sto uscendo con Tommy. Sto uscendo con te. Dove mi porterai?” Oliver distolse lo sguardo e rise, “ non sono mai uscito con qualcuno come te...... dove porterei le altre donna? A casa mia.” Felicity corrucciò la fronte, “ non intendo casa nostra. Intendo casa dei miei genitori, o in auto o in un vicolo......non mi importava perchè loro non mi  importavano. Per quanto riguarda una mossa, di solito basta solo il mio sorriso e dire il mio nome.”

“Lasciano cadere le mutandine.” Felicity sorrise tristemente e poi aggrottò la fronte, “ Sembra molto “freddo”.”
Sono freddo .......fino a quando mi hai portato alla luce del sole per riscaldarmi. Wow sembrava sdolcinato.” Felicity rise e vide un Oliver giovane e innocente. “ Non è sdolcinato, è carino.”
Ugh,  mi hai chiamato carino.....come un cucciolo.”
No. Niente di te è come un cucciolo. Sei tutto uomo.” Gli occhi di Oliver si scurirono, voleva baciare quella stupidina in questo momento. Oliver si appoggiò al tavolo e sussurrò, “ non  te lo dimenticare.” Felicity rise e gettò indietro la testa. Oliver le sorrise con amore.
E se mi dimenticassi, prometti di ricordarmelo?” Felicity lo disse scherzosamente, ma lo sguardo nei suoi occhi lo eccitò.
Il cameriere arrivò a prendere l'ordine. Entrambi ordinarono senza mai distogliere lo sguardo l'uno dall'altro.
So che ho detto che non volevo sapere......” Felicity sorseggiò il suo vino guardando lui contorcersi, “ Ho una mossa?..... Ovviamente no.”
Volevo sapere , tu hai molta esperienza nelle uscite a cena? Chiese Oliver
No, ho molta esperienza in shot e nel limonare.” disse tranquillamente Felicity
“Sono sorpreso che  Diggle ti abbia permesso così tanto.” Felicity quasi si strozzò con il vino, “ Diggle ogni tanto si è preso qualche giorno di permesso e gli altri che prendevano il suo posto non erano così rigidi. Tuttavia, non mi hanno mai lasciato andare troppo lontano. Mio padre li ha terrorizzati.”
Bene!”
“Bene?”Che egoista
!” Prese in giro Felicity. “ No, è salvaguardia. Vorrei ucciderli! So che è sessista, ma....non posso farci niente.” Oliver si prese un momento,  “ il mio passato di da fastidio?”
Felicity ci pensò su un attimo, “ In certo modo si, ma non nel modo che pensi tu. Pensi che mi piaccia vedere così tante ex del tuo passato? Non è una bella sensazione, ma tu non stai con loro......stai con me.” Felicity prese un altro sorso del suo vino e  Oliver aspettò il resto, “ mi preoccupo per la mia mancanza di esperienza contro la tua abilità di livello avanzato.” Oliver rise a crepapelle e si mise una mano sul petto, “ Bel modo per dirlo!”
Felicity arrossì, “ l'hai chiesto tu!” Non poteva credere quanto felice era solo stare vicino a lei.
Finirono la cena e decisero di non prendere il dessert. Felicity affermò che era troppo piena e Oliver non era amante dei dolci. Felicity lo prese in giro dicendogli che era attento con quello che metteva in corpo e immediatamente Oliver arrossì.
Si fecero strada verso l'auto. Oliver l'aiutò a salire, fece il giro dell'auto e salì anche lui, non avendo ancora idea di cosa fare dopo.
Dove ti porto?” Chiese Oliver. Lui sapeva dove voleva andare, ma doveva essere una decisione di Felicity. “ E' piuttosto presto...... che ne dici dell'attico?” Oliver sorrise e avviò l'auto. E casa sia!! Disse a se stesso Oliver, questo non significava niente. Aveva trascorso un paio di notti insieme dove non era successo niente. Ma il suo cazzo aveva altre idee.
Arrivarono all'attico e si diressero verso l'ascensore. La fece entrare per primo. Si stavano tenendo per mano.
Oliver la guardò e Felicity si  leccò le labbra. Oliver era partito.
Immediatamente si chinò su di lei e la baciò. Felicity gemette e dannazione se questo non era la cosa più sexy che ci sia. Felicity si tirò indietro, “telecamere. Io posso cancellare i filmati dopo, ma se sono in diretta.....” Oliver si tirò indietro, non condivideva questo.
Appena arrivarono all'appartamento, le labbra di Oliver trovarono le sue come i missili a  infrarossi.
Felicity si tirò via cercando di riprendere fiato. Oliver la guardò con quegli occhi scuri e bellissimi.
Era pronta per questo? Dopo tutto quello che aveva scoperto oggi? Felicity lo guardò negli occhi e sapeva che non le importava cosa le riservasse il futuro, volevo questo con lui, stasera.
Felicity tirò la sua faccia verso di lei.
Oliver si tirò indietro. Non voleva andare troppo veloce.
Felicity al suo gesto si spostò e si girò dall'altra parte, questo non poteva accadere ancora. Cosa c'era di sbagliato in lei.
“Hey.....Felicity.....parlami?” Si girò verso di lui, “ Niente......penso che dovrei tornare a casa adesso.” Felicity si avviò all'ascensore, “Fe-li-ci-ty.”, disse afferrandole la spalla e girandola, “Cosa c'è che non va?”
Felicity non disse niente, si guardò intorno, “ puoi dirmi tutto....”
“Perchè  ti sei fermato, Oliver? Sono io? C'è qualcosa che non va in me?  Aveva...ragione lui? Sono un pesce lesso
?” Oliver vide rosso, “ chi? Chi te l'ha detto....”

Uh.....non è questo il punto! Lo sono?”
NO....mi sono fermato perchè voglio che tu sia sicura. Voglio che questo sia giusto per noi...” Felicity lo guardò strano. “ Tu sei quello con esperienza qui...” Oliver sospirò, “ Si, a livello avanzato come hai detto tu, ma ….non ho mai......non sono mai stato con una vergine e non ho mai fatto l'amore prima , OK?”
Oliver arrossì e Felicity gli sorrise, “ Non hai.....?”

“Sesso, fottere, scopare. Certo, un sacco di volte. Ma con te è diverso.”  Felicity gli sorrise e gli gettò le braccia al collo e iniziò cospargerlo di baci sul viso. Oliver rise e lei si alzò.
Allacciò le gambe intorno alla sua vita e i suoi sandali caddero per terra.
Oliver la portò con se nella loro camera da letto.
La fece sedere sul letto e poi lei si tolse il cardigan, “ Ho preso delle candela.” Tirò fuori un accendino e le accese. Felicity rimase seduta in mezzo al letto a guardarlo.
Prese poi il telecomando per lo stereo e lo accese, spegnendo poi le luci, lasciando la camera a lume di candela.
Felicity strisciò sul bordo del letto dove si era posizionato Oliver.
Oliver slegò le spalline del suo vestito.
Deglutì.
Felicity gli sorrise, era nervoso  quanto lei.
Felicity ebbe pietà di lui e raggiunse l'orlo del vestito e se lo tirò via da sopra a testa.
Era rimasta in reggiseno e mutandine di pizzo. “Tu sei troppo vestito.”
Si tolse velocemente la giacca e poi la camicia, “ normalmente rimango in camicia.....” Felicity scosse la testa, “ Tu sei bellissimo....voglio vedere tutto di te.”
Si tolse le scarpe, e poi passò alla cintura dei jeans. Oliver la guardò, a male pena respirò.
Felicity gli sorrise nervosamente.
Gli fece scivolare giù per le gambe i jeans e con un calcio Oliver li scostò.
Oliver si chinò su di lei, le prese il viso e delicatamente la baciò.
Si mossero insieme e caddero sul letto.
Oliver iniziò a baciarle il collo, quando raggiunse la giugulare delicatamente succhiò lasciandole il segno.
Felicity gemette e Oliver quasi ringhiò.
Le lasciò una sci di baci fino al suo reggiseno. Notò che si allacciava dal davanti e glielo sganciò.
Oliver la guardò....era perfetta. Le baciò delicatamente un capezzolo e poi passo all'altro.
Oliver le sorrise e vide i suoi occhi chiusi. Oliver sogghignò.
Delicatamente tirò un suo capezzolo in bocca facendo rotolare la lingua su di esso. Felicity al gesto inarcò la schiena, “ OH...wow.” Continuò a stuzzicarlo e poi passò all'altro, passando da uno all'altro per un po'.
Questa volta le piaceva tanto.
Oliver mise le mani sul letto  su entrambi i lati di Felicity e iniziò a baciarla giù  verso il ventre. Oliver si fermò al suo ombelico e rapidamente ci infilò la lingua, prima di andare più in basso.
Quando raggiunse le mutandine si sedette fino a sfilargliele. Felicity alzò il sedere per aiutarlo.
Oliver iniziò a baciarle la sua coscia lentamente, facendosi strada fino al suo sesso.
Oliver si fermò, “ va bene? Non voglio fare nulla per cui tu non sia pronta per...” Felicity si levò sulle sue braccia, lo guardò e annuì. Oliver tornò a baciarla.
Felicity era persa nelle sensazioni che lui stava creando con le sue mani e con la sua bocca.
Felicity poteva  non essere felice che lui avesse fatto tanto sesso, ma lei stava decisamente raccogliendo i frutti di tutta quell'esperienza.
Proprio come stava pensando, Oliver la travolse con tutta la sua lingua nella sua fessura. ODDIO.
Oliver le aprì le gambe un po' di più. Si chiese per un attimo se dovesse essere imbarazzata, ma poi lui arrivò al suo clitoride e lei perse coscienza dei suoi pensieri.
Quando Felicity tornò sulla terra ferma, Oliver stava riposando il mento sulla sua pancia mentre le sue dita erano......OH....MIO....DIO.....lentamente mise un dito dentro e fuori, e poi ne aggiunse un secondo.....tutto mentre la stava guardando.
Non interruppero mai il contatto visivo.
Felicity stava davvero godendo e poi le fece un sorriso malizioso e curvò le sue dita facendola perdere nuovamente.
Felicity venne intorno alle sue dita mentre continuavano a guardarsi.
Oliver tirò fuori le dita e Felicity gliele leccò.
Oliver la baciò e lei poté gustare se stessa su di lui. Ha sempre pensato che lo avrebbe trovato disgustoso, invece era eccitante.
Smise di baciarle il collo, cosa che la stava facendo davvero godere, e si abbassò per togliersi i boxer. Poi ritornò a baciarla.
La monetina che le aveva dato pendeva dal suo collo,  rimanendo appoggiata al petto di Felicity.
Oliver mosse il suo cazzo verso la sua entrata e lo bloccò li.... “ Dannazione, il preservativo.”
Fece per spostarsi, ma lei lo bloccò “ prendo la pillola, e ovviamente  sono pulita...” Oliver ridacchiò, “Si....sei sicura?” Felicity annuì, “ non voglio niente tra di noi.....soprattutto la mia p rima volta.”
Oliver si appoggiò e la baciò.
Ho sentito che questo farà male.”
Si tirò via per un secondo, “ lubrificante......ti farà sentire meno dolore.”
Andò in bagno e ne prese alcuni . Li aveva usati quando si era fatto una sega l'altra giorno. Tornò in camera, “ era in bagno...... avevo bisogno di farmi una sega......possiamo parlarne più tardi?” Felicity rise e Oliver si ributtò sul letto. Delicatamente ne mise un po' nella sua entrata e poi si spalmò su di lei. Non aveva idea di come fare questo, pensò Oliver. Tornò a baciarle le labbra, il collo e poi quando sentì che era di nuovo rilassata, infilò delicatamente la punta in lei, facendola irrigidire. Oliver iniziò mentalmente a imprecare e dicendo a se stesso non andare oltre. Ma dannazione lui voleva immergersi.
Oliver si spostò e iniziò a succhiarle il capezzolo, passando poi all'altro fino a farli diventare duri come un sasso. Felicity gemette e mosse l'altra  mano sul suo clitoride iniziando a lavorarlo e poi in un unico movimento entrò dentro di lei. Felicity non urlò, più o meno, ma non era senza dolore.
Felicity stava respirando pesantemente e Oliver rimase fermo immobile. Entrambi erano in attesa che il corpo di lei si abituasse alle sue dimensioni. Oliver le sussurrò all'orecchio, “mi dispiace tanto......mi dispiace tanto......” Oliver era sul punto di piangere. Felicity gli prese il voltò e lo tirò sul suo, “ va tutto bene. Sapevamo entrambi che avrebbe fatto male.” Felicity lo baciò e poi mosse i suoi fianchi lentamente.
Va......molto meglio adesso.” Disse come lei mosse di nuovo i suoi fianchi. Oliver lo prese come un segno. Tirò fuori completamente il suo cazzo e poi lo rinfilò lentamente dentro di lei. Entrambi gemettero di piacere come lui continuò questo movimento lento ed esasperante, “casa.....tu sei la mia casa....” Oliver stava cercando di usare ogni pezzetto di forza di volontà  e di controllo, fino a quando lei gli disse, “ più veloce, ti prego! Oliver.... ti voglio.....” Oliver si fermò e la guardò negli occhi, voleva essere sicuro che questo era per lei non per lui. Oliver vide in lei la disperazione e così iniziò a muoversi più velocemente. Era sicuramente una mossa rischiosa da parte sua perchè riusciva a malapena tenere a bada il suo orgasmo. Iniziò a muovere la mano sul suo clitoride, e poco dopo Felicity venne attorno a lui. Oliver la seguì a ruota,  “MIA.” Lo disse dolcemente.........lei adesso era veramente sua.
Oliver uscì da lei e la tirò poi vicino a se, mentre cercava di riprendere il controllo del proprio respiro. Si alzò, andò in bagno e aprì l'acqua della vasca. Tornò in camera e la prese in braccio trasportandola in bagno. La fece sedere sul bancone e la pulì. Quando la vasca fu piena chiuse il getto e entrarono entrambi dentro.  Oliver si  appoggiò con la schiena contro la vasca e Felicity con la schiena contro il petto di Oliver. Appena si sedettero furono entrambi contenti e felici.
Oliver giocò con i capelli di Felicity strofinandole poi le spalle, mentre lei con le dita disegnava cerchi immaginare sulle gambe di lui.
Felicity si girò nell'acqua, ora lei era seduta lateralmente tra le sue gambe, “grazie, è stato meraviglioso e bello e tutto dovrebbe essere una la prima volta.” Felicity lo baciò.
Ti merito il meglio..... Ho dimenticato lo champagne....” Oliver osservò. Felicity rise, “ forse la prossima volta?” Appoggiò la testa sul suo petto. Oliver in questo momento potrebbe morire e essere l'uomo più felice della terra.
Felicity iniziò a giocare con la monetina attorno al suo collo, “ quando ero più giovane , ho sempre immaginato, sognato e pregato che la mia prima volta fosse con te....Penso che, anche se avevo detto che avevo rinunciato a te..... una piccola parte di me ancora, ha voluto preservarsi per te. Lo so è stupido e folle.....” Felicity rise. Oliver le alzò il mento, “ è la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai detto. Grazie., grazie per avermi aspettato, per avermi dato un dono così prezioso....per esserti fidata di me. Ti amo.”

Felicity con le lacrime agli occhi, “Ti amo anche io.”

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


~~Capitolo 15

Felicity aveva cercato di calmarsi.
Nella sua mente, la scorsa notte aveva  perso la sua verginità, ma non aveva nessuno a cui raccontarlo, in quanto Helena oggi era impegnata. Poi si sentì in colpa, non aveva ancora detto ad Oliver o... ugh...... chiesto circa la sua attività...che aveva già iniziato a sua insaputa.
Dopo due ore a fare avanti indietro, hackerare, alleviava il suo stress, codificare, un altro sollievo per il suo stress, ma decise che aveva bisogno di rilasciare questo stress fisicamente. Chiamò John e decisero di andare a correre.
Prima di arrivare alla fine del vialetto, John si girò verso di lei e le chiese, “ Cosa c'è che non va?” Felicity mantenne il passo, sapeva che non poteva ingannare John, lui la conosceva meglio di chiunque altro, ma forse adesso anche Oliver.
Felicity lo guardò e si chiese cosa dirgli, sicuramente non gli dirà di ieri sera, “ io sono nervosa riguardo a dire a Oliver che ho iniziato la mia attività.....potrebbe fermarmi......se lo volesse.” Lasciò la sua frasi affievolirsi....
Perchè dovrebbe fermarti?”  Felicity si fermò e così anche lui. Ripresero, ma invece che correre camminarono. John  la consigliava sempre.
Lui è della Bratva e loro non sono esattamente noti per consentire alle donne di lavorare o di essere indipendenti......  A papà sta bene se mamma lavora, ma questo è un caso raro.... So che Moira lavora e che ha un'attività, ma Oliver potrebbe arrabbiarsi.” John le sorrise  e  si fermò, Felicity andò avanti ancora un po' prima che se ne accorse. “ Felicity, Oliver è pazzo di te. Se  lavorare ti rende felice lui sarà felice e ti lascerà lavorare.” Felicity arrossì.
“Felicity?” Lei abbassò la testa per nascondere il viso. John fece un lamento... “ OH.....immagino che le cose siano diventate più serie,adesso?” Felicity annuì appena senza guardarlo, “ John! NON parlerò con te di questo! Sei come un secondo padre.....”  John l'afferrò per la testa, “ Grazie.... tu sei come una figlia per me!”
Mi ha detto che mi ama....” Infine gli disse appena si sedette sul bordo del marciapiede. John si avvicinò e si sedette accanto a lei, “ gli ho detto che lo amo anche io....ed è vero, John. Lo amo davvero. So che è già successo, con lui quando ero una bambina, ma questa......Questa cosa che c'è fra noi è diversa.....eccetto.....”
Eccetto?” John la guardò , cercando di farla parlare . Lui aveva questo sguardo che la faceva sempre parlare di tutto. “ Ieri ho parlato con Moira.....mi ha fatto paura.... sull'avere figli in questa vita..... Come potrei fare questo a un bambino? Al mio bambino?”

I tuoi genitori l'hanno fatto...... . Mi piacerebbe dirti cosa fare, ma io non lo so.” Gli fece un finto broncio. “ Tu e Oliver dovrete decidere  per voi stessi, ciò che volete , insieme.”
Felicity arrossì e annuì, “ Non gliel'ho ancora detto.” John annuì, “ lo farai.”
Corsero per altre cinque miglia.
Quando ritornarono a casa, Oliver era li per un altro incontro con suo padre. Felicity camminò verso la moto di Oliver e lasciò scivolare la sua mano sulla sella, guardandola con desiderio.
Sentì una risata, alzò gli occhi e trovò Oliver in piedi sul portico, “ vorrei che mi accarezzassi come hai fatto con quella sella. Sto diventando geloso.” Oliver la prese in giro dall'uscio della porta. Felicity fece un piccolo salto e corse verso di lui. “ desideravo che fossi TU non la tua moto.  Pensavo che fossi impegnato con il lavoro.” Oliver si mosse fuori dalla porta e mise le braccia attorno alla vita di Felicity. “ Oliver sono tutta sudata.” Oliver la baciò, “ lo so....ed è sexy.” Le sussurrò all'orecchio.  Felicity lo spinse e fece un passo indietro.
Non sapevo che corressi.” Felicity si strinse nelle spalle.
Sara uscì fuori dalla porta, “ Corre solo se è inseguita o stressata.” Sara disse in modo scherzoso baciando poi la guancia di Felicity.
Oliver la guardò, “ Cosa c'è che non va?” Felicity generò verso sua sorella un sguardo omicida. “ Grazie Sara!!! Sono indebito con te.” Sara si strinse nelle spalle, “ Ooooops.”  e  scese le scale del portico e si diresse alla sua auto per poi andarsene, probabilmente da Nyssa.
Felicity la guardò allontanarsi, poi ritornò ad Oliver. Oliver aveva un sopracciglio alzato. Felicity cercò di guardare da un'altra parte, ma lui vinse, “ ugh....va bene.” Felicity si sedette sui gradini, raggiungendola subito dopo anche lui. Erano fianco a fianco, guardando l'enorme vialetto. Alla fine Felicity ruppe il silenzio, “ sono nervosa e stressata sul.....dirti o forse chiederti una cosa...” Ora non era il momento di discutere di bambini. Felicity era appoggiata coi gomiti sulle ginocchia, guardando verso di lui.
Se mi stai chiedendo qualcosa, è tuo o lo farò.” Oliver le sorrise, ma Felicity tenne gli occhi chiusi, “Voglio dirti che....ho iniziato la mia attività. Sto facendo sicurezza informatica...... che era il mio corso di laurea al college....sono una freelance...”Oliver stava sorridendo, “è fantastico! Qual è  la cosa che mi devi dire o chiedere a parte questo?” Felicity aprì gli occhi e lo guardò, “ pensavo che dovevo chiederti il permesso......poi mi sono preoccupata che avresti detto di no.”
Oliver sembrava triste, “ ti ho detto che non voglio la loro idea di matrimonio. Riguarda noi, essere noi e fare a modo nostro. Non hai bisogno del mio permesso di fare nulla.” Felicity lo studiò per un attimo, sapeva che lui intende veramente quello che ha detto , lui vuole essere più come Quentin e Dinah, rispetto alle altre famiglie che conoscono. Felicity gli sorrise, “ grazie, Oliver.”
Oliver le si avvicina e le metta un braccio attorno, “ non mi ringraziare per qualcosa che dovrebbe essere normale. Sono orgoglioso di te. Sono orgoglioso che tu abbia una laurea e che tu voglia costruire un 'attività. Ti amo, tesoro.” Oliver si appoggiò e la baciò. Era in procinto di parlare dei bambini, ma sentì qualcuno schiarirsi la gola.
“Va bene piccioncini, smettetela. Queen , abbiamo degli affari da sbrigare.” Rimasero ancora seduti per un attimo e prima di alzarsi si diedero un rapido bacio. Entrarono in casa e Oliver si diresse all'ufficio di Lance e Felicity in camera sua.
Va bene, Oliver. Perchè hai chiesto incautamente di incontrarci?” Lance era dietro alla sua scrivania che lo fissava. Oliver deglutì e poi parlò, “ Voglio dire a Felicity di sua madre biologica.!”
NO, abbiamo finito?” Quentin si alzò in piedi.
Con tutto il rispetto, signore..... lei ha tutto il diritto di sapere. Questo segreto sta per uscire e lei ha bisogno di sentirlo da me.....Per favore? La supplico.....lasci che che glielo dica!!” Quentin si sedette sulla sedia. Lui ammirava il ragazzo e la sua devozione per sua figlia, “No, mi dispiace, Oliver. Quando tu e Lis vi sarete sposati, faremo una riunione di famiglia e glielo diremo. Non prima.”
Oliver si alzò e picchiò la mano sulla scrivania, “ E se fosse troppo tardi? Poi cosa? Ci odierà? Ci odierà per averglielo tenuto nascosto....ma...” Oliver si girò per un attimo, “ Io la perderò se non mi permette di dirglielo.” Si girò verso Quentin, “ le ho promesso proprio adesso, che noi saremo diversi. Non vuoi questo per lei?”
Quentin considerò le parole del  ragazzo per un attimo, “ siediti.” Oliver si sedette, “ ho vissuto con questo per ventun anni. La gente lo sa e mi teme, questo è ciò che lo mantiene segreto.” fece un respiro profondo e guardò la foto delle sue ragazze, poi guardò verso Oliver, “ Lo so Lis si farà male, ma voi sarete sposati. Lei sarà sistemata. Io so cosa è giusto per mia figlia. Fino a quando lei non sarà tua moglie, tu onorerai la mia decisione.”
Oliver si pizzicò la punta del naso, e poi fece un respiro profondo, “ mai madre le ha quasi rivelato tutto l'altro giorno. Le ha messo dei pensieri in testa......e le ha anche detto di Thea.....”
“Thea?” Quentin non lo sapeva, non riusciva a crederci. Il segreto era rimasto vicino alle persone coinvolte. “ Thea non è figlia di mio padre......è di Merlyn.” Quentin cercò di nascondere lo shock, ma non ci riuscì. “ Quando Felicity lo ha scoperto e me l'ha detto, ci siamo ripromessi di essere onesti l'uno con l'altro...... Ho promesso di non spezzarle il cuore e questo glielo spezzerà!”
Oliver. Mi dispiace. Questi sono affari Bratva.”
“In che modo sua madre biologica riguarda la Bratva? Qui si tratta di Felicity e del suo diritto di sapere la verità. Ho BISOGNO di dirglielo.”
Qualcuno bussò alla porta, “ VA VIA!!” La persona smise di bussare.
Riguarda la Bratva e la famiglia. Te lo proibisco.” Quentin si avvicinò a Oliver e si chinò verso di lui, “ se glielo dirai, non solo ti taglierò la lingua...... mi assicurerò che l'attività di duo fratello chiuda entro la fine della settimana, e lo terrò vicino a tuo padre, e non ti aiuterò con tua sorella e con la fuga di tua madre. Mi costerà mia figlia Queen....... e io distruggerò tutte le persone che ami.” Prima che Oliver possa reagire la porta fu aperta all'improvviso.
                                                                          **

Felicity era nella sua stanza, stava lavorando su un programma senza fare progressi.
Il suo telefono iniziò a suonare. Felicity distrattamente rispose, “ Ciao?”
Felicity.....sono Thea....Sai dove si trova Ollie?” Felicity poté sentire la paura nella sua voce e poi sentì delle urla e dei gemiti. “ Thea cosa sta succedendo?”
E' Tommy.....papà lo sta uccidendo! Io non so cosa fare!” Era isterica. Felicity afferrò le chiavi e il portafoglio. Normalmente, direbbe di chiamare il 911, ma non ora. “ Thea,  sto arrivando.” Felicity mise giù il telefono e si diresse all'ufficio del padre. Fece per entrare ma era chiusa a chiave, bussò un paio di volte ma ricevette come risposta un Vai via.  CAZZO!
Corse fuori senza guardie. Dannazione. Per una volta che ne aveva bisogno!!!!!
Salì in macchina.
Prima di uscire dal vialetto si imbatté in Lawton. Gli urlò dal finestrino, “ Vado a casa Queen, chiama John!” Lawton cercò di raggiungerla, ma era troppo veloce.
Mentre entrò in casa chiamo John. Non si preoccupò nemmeno di bussare, diede direttamente un calcio alla porta, “ Felicity è appena uscita......sta andando a casa tua.” Disse Lawton a Oliver, “ L'attico?” Lawton scosse la testa, “ No.” Quentin, Oliver e Lawton corsero fuori di casa. Oliver prese la sua moto, mentre Quentin e Lawton lo seguirono in macchina.
Dopo essersi immessa sulla strada Felicity fece una telefonata, “Qui Wilson.”
Slade sono Felicity.....si sono dei problemi a casa Queen. Ho provato a mettermi in contatto con Oliver, ma non ci sono riuscita.....”
“ Ci sto andando. Felicity tu non sei li vero?”

No.”
“Bene, Oliver mi avrebbe ucciso.”
“Volevo dire, non ancora.” Felicity mise giù il telefono, non aveva tempo per i sensi di colpa. La sua famiglia era nei guai per l'amor del cielo.
Felicity arrivò a casa Queen, aprì il baule dell'auto ed estrasse una mazza da baseball. Aveava imparato a portarsela al college, perchè non si sa mai. Anche se aveva John e la sicurezza, era pur sempre una giovane donna e aveva bisogno di sentirsi al sicuro.
Corse alla porta d'ingresso ed entrò iniziando a guardarsi intorno.
Sentì delle urla provenire dal piano superiore. Erano le suppliche di Thea e i lamenti di Tommy, poi sentì il signor Queen ridere.  Sapeva cosa il signor Queen gli stesse facendo,perchè era quello che aveva fatto a Oliver. Cosa che la fece infuriare. Non aveva alcun diritto di fare del male alle persone. Felicity salì le scale a due scalini per volta.
Una volta arrivata di sopra iniziò a determinare da dove arrivassero i rumori e li trovò.
Felicity afferrò la mazza.
Aveva sentito che per quello che le aveva fatto gli avevano staccato una palla. Sperò che la storia fosse vera.
Entrò nella stanza e trovò Tommy a terra, in posizione fetale con le mani che coprivano la testa. Thea era in ginocchio vicino a suo padre  pregandolo di fermarsi. Stava colpendo Tommy a fior di calci nello stomaco.
Per prima cosa si avvicinò lentamente “VAFFANCULO”. Corse e lo colpì in testa con la mazza di metallo. Quando cadde in ginocchio, lei lo colpì nuovamente in testa. Quando cadde sul fianco lo prese a calci sulla schiena. Lo colpì tre volte sul cazzo prima che qualcuno l'afferrasse per la vita bloccandole poi le braccia.
“Sono d'accordo con te, ma tuo padre e il tuo fidanzato un po' meno.” Gli sussurrò all'orecchio John, “ lo hai fermato....shhhhh.” Si rese conto solo dopo che lei stava piangendo. Lasciò cadere la mazza e John la prese al volo. John si avvicinò al signor Queen e si assicurerò che stesse respirando, ed era così. Proprio in quel momento Slade entrò. Felicity corse da Tommy, gli fece appoggiare la testa sul suo grembo. “Oh, Tommy....” Felicity gli accarezzò la testa. Thea le si avvicinò e le appoggiò la testa sulla spalla, “ non lo sapevo, Lis....non lo sapevo...” Felicity con 'altra mano accarezzò la coscia di Thea, “ va tutto bene, sei al sicuro ora.”
Mi sbagliavo. Tu sarai un'ottima moglie e madre Bratva.” Moira Queen era in piedi sulla porta. Felicity si alzò e aiutò Tommy ad alzarsi. Thea si alzò un attimo dopo, “ ti sbagliavi su una cosa....non  dovresti fare di tutto solo per i tuoi figli, dovresti per la tua famiglia. Tu eri qui e non hai fatto niente.....che ne è del fare qualsiasi cosa per proteggere i tuoi figli.” Moira incorciò le braccia, “ i bambini hanno bisogno d'imparare a difendersi da soli.”
Lui stava per uccidere Tommy! Tommy stava dormendo e  lui è venuto qui ed ha iniziato a picchiarlo!” Urlò Thea a sua madre.
Thea , tesoro....Tuo padre sta solo cercando di insegnargli la disciplina. Avremo bisogno di Tommy quando Oliver ci lascerà per sempre.” Thea scosse la testa.  Tommy non aveva un bell'aspetto.
Felicity chiese aiuto, “John! Ha bisogno d'aiuto.” John si avvicinò all'uomo e lo mise sul letto. Iniziò a perlustrarlo. Quando decise che stava bene per muoversi, lo aiutò ad alzarsi.
Spostati Moira. Ce ne andiamo. Tutti noi ce ne andiamo.” le disse Felicity.
Ti ho già permesso di portarmi via uno dei miei figli, ed è tutto ciò che otterrai.” Moira la fissò con occhi pieni d'odio.
Se mia figlia dice che se ne sta andando..... vuol dire che se ne sta andando, e lei sta portando  i tuoi figli con se.” Disse Quentin tranquillamente e pieno di veleno da dietro di lei.
Moira guardò il pavimento e si spostò di lato.
Oliver entrò e aiutò John con Tommy. Thea mise entrambe le braccia attorno a Felicity e uscirono da li. Quentin le seguì a ruota dopo aver istruito Slade per lasciare nel caos Moira.
I ragazzi Queen andarono a casa Lance. Tommy fu portato nel seminterrati dove si trovavano i rifornimenti medici così da permettere a John di curargli le ferite. Felicity portò Thea in camera sua e la mise a letto. Lei si sedette accanto a lei. La guardò dormire, ripensando a quello che le aveva detto Moira, lei sarà una buona moglie Bratva. Non perchè sarà spietata, ma perchè farà tutto il possibile per mantenere quelli che ama al sicuro.
Ci fu un leggero bussare alla porta e poi Oliver fece capolino. Felicity si mosse lentamente fuori dal letto per non disturbare Thea. Uscirono e andarono al piano di sotto. Una volta che arrivarono al giardino, Oliver la fece roteare su se stessa e la baciò. Non era sicura da dove proveniva questo...... decise di assecondarlo. Oliver si fermò, si allontanò e si girò dandole la schiena. UH oh.... i suoi muscoli dorsali erano tesi, stava facendo quella cosa con le dita e stava facendo quella cosa di non guardarla. Felicity si morse il labbro.
Oliver si girò, “prima di tutto.......guardarti proteggere la mia famiglia..... è stato caldo come l'inferno. MI sono perso la maggior parte della scena,ma dannata donna!!!!” Oliver le fece un piccolo sorriso, “ ma Felicity a che CAZZO stavi pensando? Potevi essere uccisa!” Oliver le si avvicinò e le mise le mani sulle spalle, “ hai idea di quanta paura ho avuto quando Lawton mi ha detto che eri andata a villa Queen?”
SI, è come mi sento sempre io. Paura che non vuoi tornare a casa.....Oliver...... ci ho provato. Papà mi ha detto di andare via. Non poteva permettere che facesse del male a Thea o a Tommy. Anche loro sono la mia famiglia o lo saranno presto. Mi dispiace....” Oliver la tirò in un abbraccio. “ Lo so, tesoro.....lo so.” Felicity tirò su col naso. Oliver aveva le braccia attorno alla sua vita e il mento appoggiato sulla sua testa, “ tutto quello a cui pensavo erano le tue cicatrici e di come lo stesse facendo a Tommy e se la prossima fosse stata Thea...... e se le avesse fatto del male come aveva cercato di fare a lei...... poi mi sono arrabbiata che nessuno l'abbia mai fermato per te e.....” le ginocchia le cedettero e lui la sorresse. Oliver la prese in braccio e si sedette con lei sull'altalena. “ Se non fosse comparso John...... lo avrei ucciso, Oliver.” Felicity gli mise le braccia attorno al collo e seppellì la testa nell'incavo del collo e pianse.
Questa straordinaria ragazza era  disposta a fare qualsiasi cosa per le persone che ama. Lei amava la sua famiglia come se fosse la propria. Aveva affrontato l'uomo che ha cercato di farle del male con solo una mazza da baseball per salvare i suoi fratelli. Il suo cuore si gonfiò di orgoglio e amore per lei. Felicity lo guardò e non riuscì a decifrare l'espressione sul suo volto, “ Mi stai giudicando?” Oliver sorrise, “ no stavo pensano che sono fiero di te. Sei proprio tosta.” Oliver la vide sorridere, “ devo esserlo se diventerò tua moglie.” Rimasero li per un po'. Semplicemente stando insieme.

Troppo presto, Quentin chiamò dentro Oliver.
Oliver sperò che fosse perchè aveva cambiato idea e che lo lasciasse  dire la verità a Felicity.
Presero posto nell'ufficio, “ Abbiamo bisogno di parlare della tua famiglia.” Dannazione tutto qui, pensò Oliver.
Tuo fratello e tua sorella non dovrebbero ritornare a casa, e se vuoi io e Dinah possiamo prenderi cura di Thea.  E' stata un tantino selvaggia ultimamente.”Oliver lo guardò confuso.
“Oliver la ragazza è stata arrestata più volte per possesso di droga. Robert ha comprato i poliziotti. E' stata vista con un uomo  con il doppio della sua età.” Oliver era sconcertato. Non aveva idea che Thea stesse uscendo con qualcuno. Il ragazzo del party non era così male, tutto considerato.
“Io e Dinah la vogliamo mettere in una delle camera al piano delle ragazze. Per quanto riguarda Tommy.....Non posso farlo stare qui con le mie ragazze e dubito  che tu lo voglia qui con  Lis.” disse scherzosamente l'ultima parte.
No, non lo so. Posso convincerlo a prendere un appartamento nel mio palazzo. Per stasera li porto a casa con me.”
Oliver....  So che vuoi lasciare Tommy fuori da tutto questo.....ma non sono sicuro che sia possibile.” Oliver fissò l'uomo, non poteva chiedergli di mentire a Felicity e di trascinare suo fratello in questa MERDA. “ Oliver , penso che tuo padre userà Tommy per farti del male, la cosa migliore da fare è coinvolgerlo. Poi potrai fare di lui il tuo secondo e proteggerlo.” Oliver si alzò, “che cazzo!!!! come fa ha fatto a fare  una merda del genere!” Suo padre avrebbe ucciso il proprio figlio per ferire l'altro figlio. Era un malato figlio di puttana. Uccidere Tommy o Thea  sarebbe i modo perfetto per farlo soffrire. Solo  con Felicity avrebbe potuto fargli più male, ma Robert non è così stupido.
“Robert è il tipo d'uomo che fa questo. Tommy ha bisogno di protezione. Merlyn proteggerà Thea e io lo ucciderò se proverà a far del male a Lis....Tommy è un punto debole, e sappiamo cosa succede a punti deboli.” Oliver so sapeva fin troppo bene. Annuì. “Parlerò con lui. C'è qualche possibilità che possiamo rendere tutto questo più semplice per lui?”
Vuoi una scorciatoia che potrebbe portarlo alla morte? C'è un motivo se facciamo le cose nel modo in cui le facciamo.” Quentin capiva i sentimenti del ragazzo. Tommy era un brav'uomo, era affascinato da lui. “ Oliver....Tommy è forte e il suo cuore è buono. Lui può mantenerlo e essere uno della Bratva soprattutto se lo lasci fuori da tutto questo il più possibile....” Oliver annuì e se andò.
Oliver sperò  che Tommy potesse rimanere Tommy e far parte di questo mondo.
Infine Oliver avrebbe ricoperto un ruolo più importante quando Robert se ne andrà, finalmente...
Come Oliver se ne andò, Dinah entrò nell'ufficio del marito. Gli si avvicinò e gli si siede in grembo. “ E' tragico come Moira si è rivelata e cosa permetta  che accada  ai suoi figli.” Quentin annuì, “ non ha tutti è permesso di sposare qualcuno che si ama.”
“Cara, penso che Oliver abbia ragione,  Lis ha bisogno di sapere prima piuttosto che dopo.”

Quentin sembrò stordito, “ Come lo sai?” Dinah indicò l'interfono, “ lo hai lasciato accesso in modo che io potessi ascoltare, ricordi? Riguardava il futuro di nostra figlia.” Quentin si alzò no appena Dinah lasciò il suo grembo, “ No, Dinah. Io so di cosa ha bisogno Felicity, ha bisogno di essere al sicuro con Oliver  e noi abbiamo bisogno che la Bratva le si tolga di dosso.” Dinah scosse la testa. Lei amava suo marito, lui era incredibilmente intelligente, ma a volte faceva delle cose stupide, “ non credo che possiamo mantenere il segreto ancora per molto......consideralo  intuito di madre. Laurel sta per fare qualcosa a Felicity e qual miglior modo di farle del male se non rivelarglielo?” Quentin scosse la testa, “ Laurel è una donna intelligente, lei non rischierebbe mai la mia ira, la rabbia di Oliver o il codice Bratva rompendolo. Lei lo sa bene.”
Davvero? Noi abbiamo protetto le ragazze, le loro intere vite. Laurel è un procuratore, Quentin. Una figlia Bratva che lavora per il nemico! Sara è innamorata di Nyssa, che è praticamente una condanna a morte e Felicity ha hackerato un Capitano Bratva e aiutato poi la famiglia a lasciarlo.... le nostre ragazze è concesso più libertà rispetto ad altri, senza conseguenze....” Quentin la guardò, e parte di lui sapeva che aveva ragione, ma l'altra parte voleva mantenere Felicity vicino il più possibile. Non voleva che lei gli chiedesse di Dinah e della sua separazione, non voleva parlare con lei di Donna, la donna che ha deluso e che non ha potuto proteggere. Non voleva perderla. Una volta che lei saprà lui potrebbe perderla  e lui aveva bisogno di controllare quando ciò accadrà.
“No. Dinah. Questa è la mia ultima parola. Pensa a Donna e alla sua famiglia!  Abbiamo bisogno di più tempo.” Dinah annuì accettando la sua risposta sapendo che aveva ragione.  Dinah aveva discusso sul dire la verità a Felicity, ma non riusciva  a vedere lo sguardo nei suoi occhi....il suo cuore rompersi sapendo quello che le aveva fatto. Forse, lei era debole come Moira. Forse lo sono tutti......
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Oliver andò a trovare Tommy.
John aveva curato le sue ferite. Quattro costole rotte, diverse lacerazioni sulla schiena e un livido sul viso. Robert era bravo a non lasciare troppi lividi nelle aree più visibili. Tommy alzò gli occhi dal tavolo medico ad Oliver, “ Stai bene?” Tommy annuì.
Come ha i fatto a sorbire questo per così tanto tempo?” Oliver fece spallucce, “ Mi sono abituato al dolore dopo il primo anno o giù di li.” Tommy si lamentò. “ Cosa facciamo adesso?”
“Andiamo da Thea e faremo una riunione di famiglia.”  gli disse Oliver, mentre John ripulì gli strumenti che aveva usato. “ John  era un militare, lo sapevi Oliver?” Oliver annuì.
“Lo sapevo, e ne sono estremamente grato che sia la guardia del corpo di Felicity.” John sorrise, “ e quello non mi aveva preparato per una ragazza adolescente. A proposito di questo me lo devi!!! Sai quanti innumerevoli ore ho trascorso a sentir parlare di te?” Oliver sorrise e arrossì.
Oh John, hai fatto arrossire mio fratello!!! Dimmi di più!” Oliver era contento di vedere Tommy tornare alla normalità, era così felice che lasciò John continuare. Beh, forse lui l'ha lasciato continuare perchè voleva sentire storie su Felicity.
Felicity parlava di quanto bello fosse Oliver...... e di come lui avesse gli occhi più belli....” John scosse la testa, “ è andato tutto bene fino a quando lo ha visto in costume da bagno!” Tutti risero. Oliver desiderava averla incontrata prima, forse la sua vita sarebbe stata completamente diversa. Si era sempre chiesto perchè non gli sia mai stato permesso di incontrare la più piccola delle sorelle Lance.
John diventò serio, “ adesso..... devo imparare che avete fatto il passo successivo, e che NON posso ucciderti.” Oliver sorrise lievemente, Felicity glielo aveva detto? Tommy rise, “ Oh voi due..... basta! Fa morire dal ridere.” Sembravano tutti interessati per un secondo, “ ti ha davvero detto che lei e mio fratello.......um?...Perchè  lui non ha detto ancora una parola su quello.....” Guardò Oliver con aria accusatoria.
John studiò entrambi gli uomini, “ non l'ha fatto, ma lei continuava ad arrossire e a distogliere lo sguardo. Esattamente come fa sta facendo lui, in questo momento.” John lo studiò per un momento. Oliver non era sicuro di essere abbastanza buono per Felicity.
Bene....bene....bene... me l'hai tenuto nascosto.” Tommy sorrise a lui. “ E continuerò a farlo, quello che facciamo NON è affar tuo.”
Me ne vado. Ho delle cose da fare. Se uno di voi avesse bisogno di qualcosa me lo faccia sapere.” John diede una pacca sulle spalle di Oliver e se ne andò.
Sono contento di sentirlo.” gli disse Tommy. Era felice di vedere suo fratello innamorato. Era anche un po' geloso. Si ricordava cosa voleva dire amare qualcuno così tanto. “ Dobbiamo andare, ce l'ha fai a camminare?” Tommy delicatamente si alzò dal tavolo. Lentamente si fanno strada fino al piano principale. Thea era li che li aspettava. Oliver voleva portarli all'attico stasera stessa.
Si chiese per un attimo dove fosse Felicity, ma aveva bisogno di portare i suoi fratelli fuori da li. Lawton si offrì di accompagnarli, visto che Oliver era in moto.
Quando arrivarono all'attico, sia Tommy che Thea rimasero impressionati.
Oliver aiutò Tommy a sedersi e Thea andò a prendergli un po' d'acqua. Dopo che tutti furono sistemati, Oliver si alzò, “ le cose sono cambiate.” Oliver guardò un Tommy malconcio e una Thea con gli occhi iniettati di sangue. “ Papà è fuori controllo. Non ho alcun dubbio che Lance e i suoi uomini siano con lui in questo momento.” Thea tirò su con il naso. Oliver la guardò con tristezza.
Ollie abbiamo semplicemente abbandonato li mamma?” La capacità di Thea di preoccuparsi della donna che li ha resi infelici  era oltre la sua comprensione. “ No. Ha preso la sua decisione oggi quando a deciso di dire a Felicity che non poteva  portare voi due fuori da li.  Non è sicuro.” Oliver prese un respiro profondo e si sedette accanto a lei, “Thea.... Tommy , ho bisogno di dirvi una cosa che non vi piacerà.” Entrambi annuirono, “ la mamma ha detto a Felicity che papà non è il tuo padre biologico.... se non ti avessi portata fuori da li......” Oliver buttò fuori un po d'aria e poi mise un braccio attorno alla sorella che continuava a scuotere violentemente la testa, “ Lui ti farà quello che ha cercato di fare a Felicity.” Thea pianse sulla sua spalla.
Poco più di un sussurro Tommy aggiunse, “quello che ha fatto a Isabel.” Oliver e Thea sussultarono. Tommy non parlava mai di Isabel. Si  rivolsero a lui, “ non puoi permettere che lo faccia anche a lei, Ollie. Non possiamo rimandarla indietro.”
“D'accordo.”
Thea li guardò entrambi, “Chi è mio padre?” Oliver sperava di evitarlo, “Malcolm Merlyn.” Tutti e tre i fratelli erano cresciuti con la paura di lui. Era il più stretto alleato di loro padre e il suo amico più diabolico, che era tutto dire riguardo Robert Queen.
Io sono la progenie di due mostri.” Thea pianse più forte. Oliver la cullò.
Thea, non importa. Merlyn o Robert....Un violentatore o un sadico assassino.” Tommy disse scherzosamente. Risero entrambi debolmente. “ Tutti in questa vita sono la progenie del male, se ci pensate. La cosa che possiamo decidere è se permettere al male dentro di noi di toccarci.” Thea lasciò le braccia Oliver e andò in quelle di Tommy.
“Facciamo un patto, di non lasciare che il male dentro di noi ci controlli.” Thea e Tommy erano entrambi d'accordo. Oliver si chiese se era già dentro di lui. Ha fatto già cose orribili. Oliver notò che Thea e Tommy lo stavano fissando, “ è troppo tardi per me, ma farò del mio meglio per mantenere voi due fuori dal mio destino."
“Ti sbagli.”
gli disse Tommy, “ hai fatto del male, ma non sei il male. Ci hai protetto da papà, ci hai tenuto al sicuro dalla Bratva e il modo in cui ami Felicity? Gli uomini malvagi non amano, consumano.” Oliver sorrise al fratello e pregò con tutte le sue forze  a un Dio che non era sicuro di credere...... cambiò argomento. “ Thea, questo non cambia niente, OK? Sei ancora la nostra sorellina e che dio ci aiuti una Queen. Siamo una famiglia.” Thea sorrise ai suoi fratelli, accettò il loro amore e che erano ancora una famiglia, “ grazie, Ollie. Per avermelo detto, per fidarti di me. Ho ancora bisogno di vivere con i Lance?” Oliver  la ascoltò era come essere preso a pugni nello stomaco.
Aveva bisogno di rispondere alla sua sorella, “ Oh si. Lance mi ha raccontato del tuo ragazzo prima di Roy Harper..... della droga...... Tommy ed io non siamo attrezzati per gestire tutto questo... loro lo sono.” Thea mise il broncio, ma lo accettò. Tommy incoraggiò Thea, “guarda il lato positivo, avrai Felicity li e potrai portare  Ollie alla follia, raccontandole storie e sai passare del tempo con lei......è davvero geloso” Thea e Tommy risero.
Thea si scusò con loro e si allontanò. Aveva bisogno di chiamare il suo ragazza e raccontargli cosa stava succedendo e dove si trovava adesso.
Oliver guardò il fratello. Dovrà spezzare il cuore di Tommy. Non era preparato per questa merda.
Qualunque cosa sia Ollie, sputa il rospo.” Oliver lo guardò, “ Ho provato Tommy, l'ho fatto davvero, ma....” Oliver si alzò e prese qualcosa da bere. Si versò un po' di whisky e poi scaraventò il bicchierino.
Devo unirmi alla Bratva, vero?” Oliver annuì, “Si.” Tommy lo guardò negli occhi, “Lo voglio fare. Non l'ho fatto allora perchè Isabel voleva qualcuno che non fosse coinvolto con la Bratva...... ma forse se lo avessi fatto.....”  Tommy si fermò e rimase in silenzio per un minuto.
Mi allenerai?” Oliver scosse la testa, “ no, non voglio essere io farlo....ho un piano, ma prima hai bisogno di guarire e riposare.” Tommy guardò il fratello e iniziò a discutere e poi si fermò. Tommy distolse lo sguardo, poi gli fece una domanda da cui ha voluto una risposta  per anni, “ quando diventerò un fratello.....posso vedere Isabel?” Oliver trattenne il respiro.
“Quello sarà un compito di Rochev.” Oliver si versò un altro whisky e aspettò che Tommy gli facesse un' altra domanda, “ Se farò abbastanza bene, se mi muoverò abbastanza velocemente.....” Oliver sapeva cosa stava cercando di chiedergli Tommy, ormai lo conosce da anni, lui voleva espiare i propri peccati e conquistarla. “ Tommy..... Non lo so, so che suo padre si sta muovendo velocemente tra i ranghi in Russia.....” Tommy annuì.
Oliver prese la decisione di scoprire se Isabel avesse ancora sentimenti per Tommy. Riusciranno a superare quello che Robert le aveva fatto? Tommy non ha mai amato nessuno come amava Isabel. Fino all'incontro con Tommy era una puttana dal cuore gelido. Oliver sorrise, era proprio come lei prima d'incontrare Felicity. Aveva davvero bisogno di trovare un modo per aiutare suo fratello, ma prima Tommy aveva bisogno di riposare.
Era contento che Felicity avesse insistito a preparare due camere per gli ospiti, per sicurezza.
Oliver portò Tommy nella stanza che non stava occupando Thea.
Oliver iniziò a fare delle chiamate. La prima, al proprietario  dell'edificio per vedere se ci fosse un' appartamento libero per Tommy, e c'era. Poi chiamò Rochev, ma che non volle parlare con lui. Aveva bisogno dell'aiuto da Lance, quindi chiamò John per un incontro.  Si sarebbero incontrati in un locale che John amava.

Quando Oliver arrivò, John era già seduto. Oliver si sedette di fianco a John e rimasero in silenzio per un attimo, poi Oliver parlò, “ mio fratello deve unirsi alla Bratva. SE non lo farà potrebbe morire. Dovrebbe farlo comunque...... nessuno sfugge davvero.” Oliver aveva sperato che il matrimonio con Isabel avrebbe funzionato. Suo padre voleva per lei un uomo non della Bratva, ma le azioni di Robert cambiarono tutto. Tommy avrebbe potuto avere il suo amore e la libertà.
Che cosa ha a che fare con me? Io sono un affiliato non un membro.”
Vorrei che tu lo allenassi. Ha bisogno di più dell'addestramento che gli daremo. Non voglio che vada nelle torture e nelle uccisioni  impreparato come lo ero io......tu eri un militare....” John lo guardò. Si ricordò che aveva pensato che fosse senza cuore, non abbastanza buono per Felicity, ma si sbagliava, o forse il suo amore per lei lo aveva cambiato, chissà. “ Ho bisogno di parlarne con Lance, questo mi porterà lontano dai miei doveri, non completamente da tutti......ma la mia fedeltà è rima di tutto a lui.”
Oliver lo guardò, in quel momento vide qualcosa. John conosceva i segreti di tutti i Lance. Probabilmente anche di.... “ Tu conosci sua madre, vero?” John lentamente appoggiò il caffè. “ Si, ma non ti dirò niente su di lei.” Oliver annuì.
Lance non mi permette di dire di lei a Felicity..... si rifiuta. Ha detto che avrebbe ritirato la sua protezione e mi avrebbe tagliato la lingua.” John lo guardò e gli disse, “ non è il tuo segreto da raccontare. Inoltre non è saggio andare contro di lui.”
Lei mi odierà” John annuì. “ Ne sono consapevole, lei odierà anche me. Odio dover tenerglielo segreto. Lo odio.” John si guardò attorno, “ Sto tenendo questo segreto a una ragazza che amo come una figlia perchè, Oliver.... non riguarda solo lei. Ci sono altre persone che potrebbero essere ferite o uccise. Quentin a volte è un coglione, ma questo..... si tratta di una situazione delicata. Non possiamo sacrificare tante vite per farle conoscere la verità.” Oliver annuì, non ci aveva mai pensato. Questa donna, non sapeva che aveva dato la vita a una delle donne più incredibili del mondo.... potrebbe avere  un marito, altri  bambini.....  una vita che potrebbe finire con  figli feriti o uccisi per arrivare a Lance. CAZZO.
Oliver dobbiamo sperare che la ragazza che entrambi amiamo, anche se in modo diverso, avrà nel suo cuore la forza per perdonare tutti noi. Che veda il pericolo e che guardi oltre le bugie.”
“Perchè mio padre  non ha usato questo?Sono sicuro che lui sappia della donna
.” John ridacchiò, “ Oh avrebbe potuto provarci, ma non è abbastanza forte per arrivare a lei, non più. Se fosse, non saresti per sposare Felicity e lei sarebbe già morta. Tutto ciò che fa Quentin è proteggere coloro che ama e quelli che gli sono affidati.”
“E tu lo stai aiutando on quello.”

“ Morirei per le stesse persone per cui  lui ucciderebbe. Quindi si, lo aiuto, e aiuterò te.... se posso.”
John finì il suo caffè e se ne andò. Oliver rimase li per un po'. Voleva raccontare tutto a Felicity, ma John aveva ragione. Oliver potrebbe perdere la sua lingua, la protezione per la sua famiglia e innocenti potrebbero morire. Oliver deve avere fede che Felicity capirà e lo perdonerà, perdonerà tutti.
Si diresse a casa per controllare che Thea e Tommy si stessero entrambi riposando.
Stava per dirigersi nelle loro stanza quando sentì il suono dell'ascensore. Si fermò e rimase in attesa con le braccia incrociate e i piedi di fronte all'ascensore. Quando le porte si aprirono il suo cuore si gonfiò. Felicity.
Stava trafficando con il cellulare, quando le porte si aprirono tirò sul sguardo lo vide e gli sorrise.
In un attimo lei era tra le sue braccia, “ Volevo stare con te..... va tutto bene?”
“Tutto è a posto quando sei qui.”
Oliver non la lasciò  andare per qualche minuto. Dopo poco Felicity si scostò, “ Oliver? Stai bene?” Lui annuì. Voleva più di ogni altra cosa  portarla nella loro camera da letto e fare l'amore con lei per tutta la notte. Ma pensò che non dovrebbe con Thea e Tommy qui. Felicity gli prese la mano e lo condusse nella loro camera. Si coricarono sul letto e lui la tenne stretta a se, “ Felicity?”
“mmmmm?”

“Pensi che avremo mai qualcosa di bello e normale?”
Se lo vogliamo, lo faremo accadere. Ricordati che vivremo  secondo le nostre regole.” Oliver ingoiò il grumo in gola come le lacrime punsero gli occhi. Se vivessero secondo le sue regole, lui le direbbe la verità, le direbbe tutto.
Oliver? Che cosa c'è?” Felicity si spostò quel poco riuscire a vedere la sua faccia, nascosta nel buio. Oliver la guardò e che dio lo aiuti, capì cosa voleva dire Lance. Dicendoglielo lei potrebbe lasciarlo e se  fossero sposati  sarebbe più difficile.
Oliver sapeva che permettendole di andare, lui l'avrebbe amato lo stesso , ma perderla? Oliver perderà la sua anima perchè non molto tempo prima nella casa sul lago dei suoi genitori, le ha dato una parte della sua anima, come aveva detto lei quella parte apparteneva a lei.  Era sua e senza di lei..... sparirebbe  e lui potrebbe anche morire.
“Sono solo stanco. Giornata lunga.”


E siamo al capitolo 15!!! Siamo praticamente anzi quasi a metà storia. Le cose iniziano a farsi interessanti........ma vi dico che il capitolo che darà una svolta a tutto sarà il 18......quello metterà diciamo le carte in tavola. Dopo di quello ci sarà un po' di sofferenza per i nostri olicit. Ma non preoccupatevi........ sono forti.
Spero che vi sia piaciuto il capitolo. Io sto continuando a tradurre e una volta che mi sarò portata pù avanti inizierò a pubblicare con più frequenza, tempo permettendo. ciao ciao



 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


~~Capitolo 16

Erano passate due settimane “dall'incidente”, così era stato chiamato.
Felicity passava il suo tempo ad aiutare Tommy ad arredare il suo appartamento. Felicity aveva un sacco di tempo, poiché la sua attività era abbastanza nuova e i lavori che aveva erano stati facili. Tommy invece, aveva pochissimo tempo visto che quella sera il suo club aprirà e sembrava che ultimamente spendesse  parecchio del suo tempo con John.  Felicity cercava di non dare troppo peso a quello..... sperava che Tommy potesse sfuggire a questa vita. Non era stupida , sembrava sempre di più che lui si stesse per unire alla Bratva. Questo le spezzava il cuore.
Felicity stava appendendo delle tende nell'ufficio in casa di Tommy, quando lui arrivò, “ ma guardati come sei tutta domestica!” Felicity si voltò e gli sorrise. “ invece guarda te come stai li a guardare la donna che fa tutto il lavoro!!” Tommy rise e le si avvicinò per aiutarla. Una volta finito, andarono in salotto e si sedettero sul nuovo divano in pelle. L'appartamento era piccolo e comodo. Il soggiorno era diviso dalla cucina da un mini bar, e di fianco al soggiorno c'erano due camere da letto e un bagno.
Una volta che furono entrambi a proprio agio, Felicity iniziò a parlare, “ sei pronto per stasera?” Tommy le sorrise, “ Si, credo. Mi sono divertito abbastanza da riconoscere un gran club quando lo vedo. Questo club? E' un gran club!” Tommy era pieno di orgoglio. I lividi erano a malapena visibili dalla notte in cui suo padre lo attaccò mentre stava dormendo, il che era stato veramente un colpo basso.
Rimasero li seduti per un po'.
Come vanno le cose con Ollie?” Felicity si strinse nelle spalle, “ bene, credo. E' stato molto occupato con gli affari.” Felicity appoggiò la testa sul divano. Lei davvero pensava o forse sperava che fossero gli affari e non qualcosa di personale.....o lui che fosse già stufo di lei.  O forse lei aveva fatto schifo a letto,ma........ dannazione lascia che la ragazza faccia pratica.
Si girò verso Tommy, “ E' questa vita.....”
Cosa? Posso dirti che sta succedendo qualcosa. Qualcosa  di più di questa vita!!” Felicity lo guardò. Dovrebbe dirglielo? Potrebbe chiedergli? Poteva gestire la cosa  se fosse un'altra donna.
Oliver è stato distante. Non mi ha visto da...... quella notte.” Tommy annuì, “ fino ad oggi ho vissuto lì, forse voleva privacy?” Tommy fece agitare le sue sopracciglia verso di lei facendola ridere. “ Forse. Non lo so.... Sento che c'è qualcosa che non va. Non posso fare le cose meglio se non so cosa c'è che non va. Avremmo potuto uscire...o non so stare nella stessa stanza?” Lei voleva solo sentirsi nuovamente vicino ad Oliver. La stava uccidendo la distanza che lui stava tenendo ultimamente.
“Sono sicuro che sono gli affari. Sai come sono e poi c'è il club....Thea....e  nostro padre è scomparso...” Felicity lo guardò, “ va bene hai ragione. Oliver non la vede come cosa negativa.”
Mi dispiace. Non dovremmo discutere di questo.....  Come stai gestendo la sua scomparsa?”
“Non mi interessa. Sono solo preoccupato che lui torni e che la passi liscia. Ma ora che vivo qui... mi sento al sicuro.”
Felicity gli sorrise, era grata che i ragazzi vivessero in un edificio sicuro.
Tommy perchè la vita è così complicata? Non dovrebbe essere facile per noi. I fratelli più piccoli hanno meno responsabilità, così dice la gente? Il peso del nostro mondo non dovrebbe essere sulle nostre spalle....” Felicity scherzò.
Io continuo a dire ad Ollie, dato che io sono il più giovane e il figlio di mezzo bisognoso, e  lui è invece un rigido primogenito, che dovrei sposarti... lui dice....”
Dovrai passare sul mio cadavere, fratellino.” Entrambi si girarono e videro Oliver  fermo li in piedi. Aveva un aspetto letale. Entrambi deglutirono. Normalmente, Felicity  sarebbe volata dal divano alle sue braccia , ma in questo momento? Avrebbe preferito che il divano la inghiottisse. Non le piaceva la faccia arrabbiata di Oliver.
Felicity stava tremando, il suo cuore e ad altre parti del suo corpo mancava  Oliver. Oh si, era ancora il più bel esemplare di maschio che ci sia.
Tommy parlò per primo, “Hmmm?” Tommy guardò Felicity, “potrebbe essere valsa la pena!” Oliver fece un rumore gutturale e Tommy spostò la sedia dall'altra parte della stanza. Prevenire che...morto.

Felicity guardò Tommy spostarsi. Desiderava che Oliver non facesse le cose così. Vide il suo sguardo verso il basso e il suo atteggiamento da maschio. Felicity roteò gli occhi, “ vado a casa, ho delle cose da fare prima di stasera.” Felicity era quasi alla porta quando Oliver la fermò e mise la mano  sulla porta per tenerla chiusa. Felicity non si girò, “ devo andare. Togli la mano per favore.” Non lo fece. Prese l'altra mano e la collocò sulla spalla e la girò verso di lui, “ stavi per andartene senza dire nulla?”
Ho detto che dovevo andare.” Oliver scosse la testa e le si avvicinò senza spostare  la mano dalla porta. Mosse l'altra mano dalla spalla al fianco, “ non è quello che volevo dire.”
Felicity si prese un secondo per raccogliere i suoi pensieri e poi lo guardò negli occhi. “ Per quanto ne so posso dire che non ti sei preoccupato di vedermi, così me ne sto andando.” Dovrebbe stare zitta ma non lo fece, “ e scappare con Tommy sta iniziando ad essere una buona idea, è meglio che essere ignorate.” La sua voce si ruppe alla fine, e maledì se stessa in silenzio per essere sembrata insicura. Lo ha detto solo per farlo arrabbiare. Quant'è patetica.
Oliver irrigidì la mascella, “ TU SEI MIA!”Oliver la guardò e mormorò, “ Tommy è fortunato che non l'abbia preso a calci nel sedere.” Oliver afferrò la mano destra di Felicity, “ quest'anello.....lo dice. Dice che tu sei mia!” Felicity tirò via la sua mano dalla sua, “ tu non mi hai visto perchè quella notte è scoppiato il finimondo.....noi parliamo soltanto di notte, e ultimamente quella è solo una buonanotte.....” Felicity si girò verso la porta per nascondere le lacrime. Lei odiava la sensazione di insicurezza, ma non tollererà essere anche ignorata.
Oliver le afferrò le spalle e la girò nuovamente tirandola in un abbraccio, “ mi dispiace. Sono stato uno stronzo. Avrei dovuto fare.....fare qualcosa.”
Hai idea di come mi hai fatto sentire?” Oliver deglutì, sentiva che stava per scoprirlo.
Abbiamo fatto l'amore  o penso che l'abbiamo fatto! Capisco che la tua famiglia abbia avuto una crisi, ma tu lo sai come ci sente a dare te stessa a qualcuno che poi sparisce?Lo sai?” Felicity si fermò e poi spalancò la bocca, “ oh mio dio.” Bisbigliò.
“Cosa?”
Sono solo un'altra ragazza che hai scopato e che poi hai mollato..... certo, devi sposarmi ma tu..... mi hai semplicemente lasciato. Come Sara....come Shado. Tu hai chiuso ..... tu hai.......tu mi hai semplicemente lasciato prima perchè...”
Whoa...whoa....whoa....whoa. Io non ti ho scaricato. Non ti sto abbandonando e tu non sei assolutamente come loro . Te l'ho detto.... tu sei diversa.”
“Lo sono?”

Cazzo! Oliver sapeva che si stava allontanando. Aveva paura di perderla , e invece di proteggere se stesso aveva fatto del male a lei. Cazzo. Era quella cazzo di verità che lui non poteva dirle sulla sua dannata vita....
Oliver la tirò vicino a se e la baciò. Era un tipo di bacio che le  diceva tutto quello che non riusciva dire con le parole. Oliver si staccò e mise la sua fronte sulla sua, “ mi dispiace. Mi dispiace tanto. Faccio davvero schifo con le relazioni e ugh.....ho incasinato tutto.” Oliver si rese conto che era un stronzo. Avevano fatto l'amore e lei aveva donato se stessa a lui.... poi lei ha protetto la sua famiglia e poi era scomparso . Aveva fatto qualche merdata degna di un idiota prima, ma questa era la più grande.
Ma stare lontano da lei era quasi più facile che mentirle e sapeva che nascondere la verità ha lei era una bugia.
Abbiamo appena avuto la nostra prima reale discussione nel nostro rapporto....Non mi piace.” Oliver rise non appena le disse questo. Era vero però, non amava discutere con lei. Questa lotta non era piena di passione e calore come quando si erano incontrati la prima volta per il matrimonio.
Oliver la baciò delicatamente e aprì la porta. Sapeva che Lawton era sul pianerottolo che la aspettava.
Tommy aspettava in salotto , “guai in paradiso?” Tommy ridacchiò, “ NO...SI....Non lo so.” Oliver si sedette sul divano e mise la testa tra le mani, “ questo è complicato.”
“L'amore lo è sempre.”
“Sarebbe d'aiuto se non le avessi offerto di scappare con lei
.” Oliver lo fulminò con lo sguardo.
Lei è innamorata di te. Stavamo parlando di TE.” Oliver fece spallucce. “ Per ora. Le cose cambiano di continuo."
Non un amore del genere.”
Oliver si sentiva totalmente fuori dal suo elemento, così decise di cambiare argomento, “ Come sta andando l'allenamento con John?” Tommy tremò, “ non farò mai il militare. Porca puttana.” Oliver rise, “sto mangiando più proteine e  buttando giù più frullati di quanto sia possibile. Non ho mai lavorato così tanto in vita mia.....ma mi sento bene.” Tommy si fermò e guardò il fratello, “ dice che se la sta prendendo comoda con me!”
Probabilmente si, sono solo due settimane. Vedrai che diventerà più intenso. Sei già andato al poligono?” Tommy si alzò e prese un bicchiere d'acqua e ne offrì uno anche ad Oliver. “ Si, una volta. Dice che ho bisogno di concentrarmi sulle altre cose prima, come il corpo a corpo.” Oliver annuì.
Allora, Ollie, sei pronto per stasera?”
“Perchè non dovrei? E' solo un club. L'ho fatto un milione di volte.”

Tu sei così stupido a volte...” Tommy rise e scosse la testa, “ Felicity. Sto parlando di Felicity in un club..... Una scena da club dove il tuo passato le sarà spiattellato in faccia ogni secondo per tutta la serata....e se ho sentito correttamente.... tu hai trascurato la povera ragazza...” Tommy sorrise ad Oliver, “ ci saranno uomini li che vorranno dare una botta alla ragazza di Oliver Queen.... e loro non la trascureranno...” Oliver si alzò e uscì dalla porta. Tommy rise, “ Addio, fratellone. Ci vediamo stasera...” Disse ad un appartamento ormai vuoto.
Ma Tommy lo seguì, sapeva che stava andando da Felicity.
                                                                              **
Questo era soltanto il secondo appuntamento in un luogo pubblico. Felicity aveva bisogno di mantenere la serata leggera e semplice, giusto? Stasera sarebbero andati in pubblico, ad un evento per cui Oliver era famoso: un club..... Stasera, Felicity sarebbe entrata nel mondo reale con Oliver, il suo mondo. Continuava a dire a se stessa che questo non era un grosso problema. Certo, i paparazzi saranno lì, così come le sue ex. Le innumerevoli donne che sono venute prima di lei, e quelle che vorranno venire dopo di lei.
Felicity scosse la testa  per liberare se stessa da quel pensiero. Aveva bisogno di correre con John, ormai era diventata una loro cosa. Felicity lo chiamò per vedere se era impegnato con Tommy, ma non lo era.
Come facevano di solito, iniziarono a correre, quando John sentì che le aveva dato abbastanza tempo per rimuginare nelle sua testa rallentò, “cosa c'è che non va?” Felicity sospirò e fece una faccia, “ stasera....ugh!! Odio questo essere....insicura? Bisognosa? Oh mio dio, sono quel genere di ragazza.....John prendi la pistola e uccidimi!”Smisero di correre e camminarono lentamente.
“Cosa c'è di così speciale stasera?” John dovrebbe saperlo, visto che  era nel suo servizio di protezione per la serata, ma si vede che non aveva controllato la lista delle sorveglianza.
John, stasera io entrerò in “mondo Ollie”, così lo chiamiamo io ed Helena.” Felicity rise alla loro battuta, John invece no. “ Tu lo sai che non sono andata a molti party a scuola. Non ho potuto... è stato piuttosto difficile con te che stavi sempre con me! Adesso un'apertura di un club? Questo non potrà finire bene.” Felicity rise, ma non si trattava di una vera risata. Lei continuò, “ Oliver....... questo è quello per cui è conosciuto, il playboy festaiolo della Bratva. Che cosa sono io? La ragazza che rovinerà la sua bella serata? La ragazza che finirà per essere al suo fianco mentre ...gli altri...”
John fermò la loro camminata e la fece girare verso di lui, “ TU sarai la ragazza al suo fianco. La ragazza di cui lui è pazzo, la ragazza che sta rendendo quel ragazzo un uomo.” Felicity gli sorrise, “ tu pensi?” John sorrise, “Si, lui è pazzo di te, e quelle ragazze? Significano meno di niente. Per quanto riguarda l'essere adeguata...... se voleva una di quelle ragazze, starebbe con una di loro.”
John smise di parlare e si guardò intorno pensando se dire altro o no, “ potrebbe stare  con loro. Nessuno dice che non può, ma la sua coscienza e il suo amore per  te si.”
Sii?” Felicity sorrise a John.
SI!” disse John.
Voi due avete bisogno di parlare tra di voi, e io ho bisogno di un aumento  per essere il tuo strizzacervelli personale!” John la prese in giro. John iniziò a pensare che lei a volte era così simile a sua madre che non poteva fare a meno di sorridere.
Fecero le loro 5 miglia e poi tornarono di corsa a casa.
Oliver era sui gradini con Tommy.
Lavorerai con Tommy questo pomeriggio?” John scosse la testa, “ Penso che lui abbia degli affari con tuo padre.” Felicity  annuì.
John si avvicinò a Tommy e gli disse qualcosa, andando poi dentro in casa.
Oliver guardò Felicity, “Hai corso di nuovo?Cosa c'è che non va?” Felicity alzò gli occhi al cielo, “ devo ancora a Sara  per questo particolare.” Oliver alzò un sopracciglio come segno di domanda.
Ero preoccupata per l'apertura del Verdant di stasera.” Felicity sperò che bastasse, ma non fu così. “Cosa?”
Sapeva che John aveva ragione, aveva bisogno di parlare con lui, “ ero preoccupata per l'essere adatta nella tua vita..... nel tuo club. Mondo Ollie.”
Oliver sembrava confuso, ed era così adorabile quando faceva la faccia da cucciolo smarrito, “ mondo  Ollie? Che diavolo è?”
Sai.... il tuo mondo. Feste glamour, un sacco di alcol e donne.... Helena  ed io lo chiamiamo mondo  Ollie.” Oliver fece una faccia come se avesse annusato qualcosa di disgustoso e che poi fa cadere.
“Non vuoi venire con me?”
“Non è per quello.... io sono preoccupata di vedere quella parte della tua vita. La parte che ho sempre visto sui giornali e sui siti web. Il consumo di alcol, tutte le feste...tutte le donna.... Non so  dove mi inserirò.”
Felicity lo guardò.
TU sei giusta, proprio qui.” Oliver le mise le braccia attorno a lei facendola appoggiare sulle sue costole. “Anche io ero preoccupato per quello, non lo avevo capito fino a quando Tommy non l' ha detto ad alta voce... che tu saresti venuta nel mio mondo, nel mio vecchio mondo.”
Eri?”
Si. Portandoti li ti permette di vedere parti di me di cui non non ne vado più fiero. Il bere, la baldoria, le donne.....in quel momento era divertente, ma ero vuoto e stupido. E Felicity?”
Si.”
Quelle donne non significavano niente. Non significano niente per me. Ti voglio li al mio fianco. Ho bisogno che tu sia li.” Felicity si girò verso di lui. Rimasero semplicemente a guardarsi negli occhi per diverso tempo, poi Oliver si chinò e la baciò. Tommy uscì dalla casa e se ne andarono. Oliver le promise di venirla a prendere più tardi.
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Felicity era pronta per andare. Oliver stava venendo a prenderla così da poter  arrivare al club insieme. Felicity pensò che Oliver avesse paura  e che sarebbero tornati indietro. In effetti ci pensò, ma non è così che è lei e di come volesse il loro rapporto.  Le sue sorelle saranno entrambe la. Sara in realtà è l'appuntamento della serata per Tommy. Lui aveva bisogno di qualcuno e lei aveva bisogno di essere vista con un ragazzo. Felicity sospirò, odiava le bugie in cui dovevano vivere. Lei voleva soltanto che sua sorella fosse felice e che potesse stare con la persona amava. Sperava che in futuro Sara potesse vivere apertamente con la persona che amava. Vivere in una menzogna, dover stare sempre in guardia suonava come l'inferno per lei.
Qualcuno bussò alla porta, “ Oliver è qui, tesoro.” Sua madre entrò nella stanza, “ sei fantastica.” Felicity si guardò allo specchio. Indossava un abito verde scuro che arrivava a metà coscia, e la schiena era scoperta. Indossava le lenti a contatto e i capelli erano  tirati di lato sopra la spalla destra in una treccia e infine ai piedi aveva  i suoi tacchi neri preferiti. Pensava di essere adatta per l'apertura di un locale. “ Mamma?” Dinah la guardò dallo specchio, “ sto abbastanza bene per essere li con Oliver Queen? La gente potrebbe pensare che sia un appuntamento compassionevole?” Felicity odiava l'insicurezza nella sua voce. Ottenere il tuo amore infantile ti faceva sentire come se fossi ancora una imbarazzante dodicenne.
Dinah abbracciò la figlia e le appoggiò il mento sulla spalla, “ mia cara non potresti mai essere un appuntamento compassionevole. Sei bellissima, intelligente e lui è un uomo fortunato!” Felicity sorrise a sua madre, lei aveva sempre la cosa giusta da dire. “ Che cosa farei senza di te? Mi fai sempre sentire meglio.” Felicity le diede un bacio sulla guancia.
Felicity andò al letto e afferrò la borsetta nera. Prese un respiro profondo e si diresse al piano di sotto.
Oliver era in piedi accanto alla porta  parlando con suo padre e John di chi oltre a Lawton avrebbe fatto da guardia. Oliver indossava una smoking nero ed era bellissimo. A volte pensava che lui non fosse vero e che non potesse essere suo. Tutti e tre gli uomini si girarono verso di lei. Erano gli uomini più importanti della sua vita e lei li amava.
Oliver stava parlando a  John e a Lance della sicurezza di Felicity per la serata.
Poi lui la vide. Sembrava una dea. Oliver le sorrise e Quentin e roteò gli occhi. Oliver le andò incontro fino alla parte inferiore della scale, “ tu sei.....wow.” Felicity sorrise timidamente.
Dinah scese le scale e andò nelle braccia di Quentin, “ voi due divertitevi stasera!” Oliver si girò verso di loro, “ siete entrambi i benvenuti. Vi posso mettere sulla lista?” Quentin rise,” siamo troppo vecchi per questo, ma voi divertitevi. John terrà la nostra ragazza al sicuro.”
“Lo farò.” Detto questo uscirono. John li avrebbe accompagnati con la limousine.
                                                                      **

Arrivarono al club e c'era un tappeto rosso. Aveva volutamente dimenticato questa parte.
Oliver le prese la mano e si chinò su di lei, “ andrà bene. Io sono qui.” Felicity prese un respiro profondo e annuì. John aprì la porta e Oliver fu il primo a scendere. Le telecamere erano accecanti, era tutto quello a cui riusciva a pensare Felicity. John le porse la mano e la aiutò a scendere. Tutto quello a cui riusciva a pensare era “per favore niente scatti della mia patatina e sto indossando delle buone mutandine, per sicurezza? Aspetta..... sto indossando le mutandine?” John le sorrise e lei si sentì un po' meglio. John c'è stato per quasi tutti i suoi grandi momenti. Uscì dall'auto  e sentì alcune persone che chiedevano  chi fosse  e chi si  credeva di essere.
In questo momento non poteva rispondere alle due domande. Oliver la prese per mano e la portò nel primo set di fotocamere. Oliver le sussurrò, “ abbiamo bisogno della stampa per il club, ma non troppa da attirare l'attenzione sull'altra parte della nostra vita.” Felicity brevemente si chiese se volesse dire la loro vita privata e sugli affari di Oliver. Felicity annuì e sorrise e poi lui le baciò la guancia.
La giornalista li stava aspettando. Felicity la riconobbe, era Bethany Snow. Fantastico.  Fece un sorriso enorme ad Oliver e gli strinse la mano.  Felicity alzò lo sguardo  verso Oliver e lui le sorrise. La giornalista fece la sua prima domanda, “ Ollie, sei eccitato per l'apertura del club?” Oliver rise con la sua falsa risata e le fece il suo falso sorriso. “ Ovviamente! Io non faccio niente che non mi ecciti....” La frase era piena di insinuazioni e Felicity rise quasi per l'assurdità. Invece, si guardò intorno per vedere chi altro si stesse sforzando a fare questo.
Vide Tommy e Sara davanti a loro e Moira in arrivo. Non poteva mancare alla grande serata dei suoi figli.
Ollie, chi è questa ragazza? Sai almeno il suo nome?”  Bethany sbatté le ciglia ad Oliver. Felicity rimase a bocca aperta, ma rapidamente la richiuse e mise su un sorriso. Stasera era la grande serata di Tommy e Oliver.
Oliver mise il braccio attorno a lei, “ lei è Felicity Lance e lei è tutto.” Oliver le baciò la guancia. Felicity sorrise con il suo sorriso falso. Hmm..... Quando aveva ottenuto un sorriso falso?
Lance?Alcuna  relazione con Laurel e Sara Lance?” Chiese a Oliver e non a Felicity. Che maleducata. Felicity era in procinto di risponderle quando ci pensò su due volte. Gliene frega davvero qualcosa di cosa pensasse questa donna? No. Voleva fare una scenata? Sicuramente no.
Felicity è la sorella minore, la figlia più giovane di Lance.”
Bethany ridacchiò, molto, “ Oh, Ollie.... vedo che ti stai lavorando tutta la famiglia!” A Felicity al commento le si raddrizzarono i peli, ma sapeva che sarebbe arrivata una domanda del genere. Oliver, tuttavia non era rilassato, Felicity lo sentiva teso, sapeva che stava per esplodere, lo vedeva nei suoi occhi. Bethany era stupida per rendersene conto. Felicity fece un passo in avanti, “ Ha tenuto il meglio alla fine!” Sorrise dolcemente alla stupida giornalista, “ se vuole scusarci.” Felicity lo prese per mano e saltarono il resto dei set della stampa.
Quando arrivarono all'interno, Oliver la tirò in una stanza nascosta. Pressò la sua fronte sulla sua, “ mi dispiace. Non avresti dovuto dirlo.....avresti dovuto lasciarmi prendermi cura della situazione.” Felicity scosse la testa, “ assolutamente no. Tu eri assetato di sangue. Sapevamo che questo sarebbe successo.......è successo e adesso andiamo avanti.” Oliver la baciò, “ Io non ti merito, Felicity.”
Certo che si. Ho aspettato a lungo per averti.”Oliver era in procinto di baciarla di nuovo quando sentì Tommy, “ perchè siete filati via dal red carpet?” Oliver chiuse gli occhi per un attimo, prima di girarsi verso Tommy, “ Bethany Snow ha detto delle cazzate.” Sara che era dietro a Tommy, “ tipo quali?” Felicity cominciò a strofinare la schiena di Oliver, “ è stata meschina sul fatto che Oliver si stia lavorando tutta la famiglia Lance.” Sara rise, “ si.... ha chiesto se cambiamo i fratelli ai cambi di stagione” Sara scosse la testa, “ cosa vorrebbe dire?” Tutti lasciarono la stanza nascosta e si mescolarono con la folla. Felicity era aggrappata ad Oliver. Poteva ammettere almeno a se stessa che era sopraffatta.
Oliver continuò a introdurla sempre a più persone. Molti di loro le diedero un'occhiata. Gli uomini la guardarono mentre le donne la ignorarono battendo le ciglia ad Oliver.
Alla fine trovarono Slade e Shado. Gli uomini si strinsero la mano, “ ti stai divertendo?” Chiese Shado a Felicity mentre Oliver e Slade discussero di affari. “Non proprio. Questa non è il mio ambiente, e tu e mia sorella siete le uniche donne che conosco in questo momento, e le sole due che non si stanno scopando con gli occhi il mio appuntamento.....” Felicity batté la mano sulla sua bocca, “  il filtro del mio cervello che va alla mia boccia non sta funzionando....mi dispiace.” Shado sorrise, “ va tutto bene. Hai ragione.” Shado sorseggiò il suo drink, “ sei una manna dal cielo. Lo tieni con i piedi per terra.”
Grazie.” Felicity le sorrise, le piaceva. “  tu e Slade sembrate felici.” Shado fece un sorriso così luminoso che non potevi fare a meno di ricambiare il sorriso. “ lo siamo, vuole sposarmi!” Felicity abbracciò Shado, “ ma è fantastico!” I ragazzi tornarono e poi Slade e Shado si spostarono alla pista da ballo.
Ti stai divertendo?”  Felicity mise su una faccia. Le persone dovevano smettere di chiederglielo, “io sono felice con te. Divertendo? Non è il mio ambiente.” Oliver aveva il braccio attorno a lei e la tirò in un bacio, “ sei sempre così onesta.” Felicity scrollò le spalle, “ perchè dovrei mentire?” Oliver sorrise appena, non voleva rovinare la serata.
Oliver era dovuto andar via per una specie di emergenza del club.
Felicity cercò Helena  che le aveva mandato un messaggio dicendole che era arrivata.
Alla fine vide Helena, che stava agitando le braccia come una fanatica per attirare la sua attenzione.
Entrambe iniziarono a dirigersi l'una verso l'altra. Quando finalmente si raggiungono si abbracciarono. “ Balliamo!” Felicity annuì. Le sue poche escursioni nei club sono state con Helena.
Andava nei bar con Iris dopo scuola, ma questo era sicuramente niente di simile.

Trovarono un posto e iniziarono a ballare. Felicity si stava divertendo molto. Non riusciva a crederci, amava ballare con Helena e sentirsi libera. Poco dopo si accorse che Lawton si stava assicurando che nessuno si avvicinasse troppo. Dovrebbe essere arrabbiata...... fanculo, lei si stava divertendo. Lei ed Helena ballarono in modo un po' sexy, e poi a Felicity si strappò un pezzo del vestito. Felicity urlò. Helena si accorse e si diressero in bagno. Non c'era fila. Deve essere ancora troppo presto o le bevande non hanno ancora fatto effetto.
Trovarono un angolo abbastanza rintanato  ed Helena  iniziò ad aggiustare il vestito di Felicity. Entrambe ridacchiarono dall'alcool che avevano consumato. “ Credo  che  Oliver non dovrà sforzarsi troppo per strappare questo dal tuo corpicino.” Felicity arrossì, sapeva che lei la stesse prendendo in giro, ma poi Helena si fermò, “ Oh mio dio. L'hai fatto e non me l'hai detto!!!! Domani a pranzo e un mimosa discuteremo di questo.” Helena l'abbracciò e strillò di nuovo, “ dimmi solo.....è stato bello, vero? Si è preso cura di te?” Felicity divenne ancora più rossa. Helena rise, “ lo prendo come un si, Lis.”
Erano in silenzio  mentre Helena cercava di fare qualche magia. Grazie al cielo lei ha sempre con sé un kit da cucito da viaggio nella borsetta.  Helena era nient'altro se non preparata.
Sentirono alcune ragazze entrare.
“Mckenna.... pensavo che saresti stata l'appuntamento della serata di Ollie.”
Lo ero, ma Felicity ha insistito per venire. E' così assurdo, Ollie la sposerà per salvare la sua famiglia. Lui non la sopporta. Lui meriterebbe un Academy award per le cazzate che le vende.” Helena sta per uscire dall'angolo, ma Felicity la fermò.
“Ti stai vedendo ancora con lui?”
Mckennna rise, “assolutamente. Abbiamo trascorso ieri tutto il giorno nel suo incredibile attico nel suo letto, è enorme e molto confortevole. Le finestre ti danno una splendida vista della città, c'erano anche le tende, ma non ci interessava se il mondo intero ci guardasse scopare.” Mckenna ridacchiò, “  e la doccia?  Abbiamo azionato tutti e tre i doccini con impostazioni diverse e ne abbiamo fatto buon uso!!” La bocca di Felicity tremò e gli occhi le si riempirono di lacrime. Come potrebbe sapere questo Mackenna a meno che non fosse stata li?
Risero e se ne andarono. Helena finì di aggiustare il vestito e l'abbracciò. Questo era il motivo per cui non bisognerebbe mai origliare, si scoprono sempre cose che preferisti non sapere. Helena le baciò la tempia  e rimasero ferme li.
Alcuni minuti dopo Felicity si asciugò gli occhi e guardò Helena, “ sono pronta.” Helena senza dire niente la seguì semplicemente.

Si incamminarono verso l'uscita del club.
Felicity notò Oliver parlare con Mckenna. John era vicino ma non troppo. Tommy e Sara stavano ballando. Perfetto. Felicity si incamminò verso Lawton, “ voglio andare via. Non mi piace qui.” Lawton che si sentiva ancora in colpa per l'incidente con Robert, era facile da convincere.
Felicity si sentì colpevole, ma solo per un secondo. Helena li seguì fuori. “ Lis, dove stiamo andando?” Felicity ci pensò su un attimo. Oliver andrà da Helena, e lei sarà costretta a dirgli dove si trovasse...... non può andare a casa e affrontare quel.... gli unici suoi amici erano a Boston o a Central city, entrambi troppo lontani.
Da John.” Molto tempo fa, John le aveva dato una chiave.  La lascerà stare li fino per tutto il tempo di cui avesse bisogno per “guarire”. Lawton prese posto al volante  e portò le ragazze da John. “ Felicity, penso che dovresti dire ai tuoi genitori dove starai.” Felicity considerò le sue opzioni e chiamò i suoi genitori.
“Mamma?” La sua voce tremò. Perchè  perdeva sempre la voce quando sentiva la voce di sua madre? Si chiese, ma sapeva la risposta. Perchè una mamma rendeva tutto migliore. “ Felicity? Cosa c'è che non va?” Come dovrebbe dirlo a sua mamma?
“E' successo qualcosa. Io sto bene! Promesso. Ho solo bisogno di tempo.” Felicity tirò su con il naso.
“Felicity cos'è successo?”
“Non posso parlarne. Io sono con Lawton e Helena. Tornerò a casa fra pochi giorni e vi dirò tutto, va bene?”
Felicity aspettò, conoscendo sua madre voleva renderlo migliore, “ per favore mamma. Ne ho bisogno.” Poteva dire che sua madre era preoccupata.
Lissy, dimmi dove sei e io verrò così possiamo parlarne.” Felicity fece un respiro profondo. Oh come voleva  sua madre per  rendere le cose migliori. “ Non puoi rendere questo migliore mamma. Ti amo. Ti prego non costringere Lawton a dirti dove mi trovo. Farai comportare bene papà?"
Ci fu una lunga pausa. “ Va bene. Di a Lawton di stare con te. Questo è l'unico modo per fermare tuo papà. Tu e Lawton sarà meglio che mi chiamerete tutti i giorni....”
Lo faremo. Di al signor Bertinelli, che Helena è al sicuro con me.” Dinah sospirò, “ lo farò....”
Riagganciarono.
Felicity si appoggiò ad Helena.
“Ricordi quando mi avevi detto che l'amore vale sempre la pena?”
“Si...”

“Ricordami perchè?” Helena prese la mano dell'amica e la strinse. Lei ucciderà quel fottuto di Oliver Queen.
Arrivarono da John e Felicity tirò fuori le chiavi. Lawton le prese e entrò per primo. Programmò l'allarme e poi andò alla macchina. Lawton sapeva che la casa di John era sicura come una fortezza.
Felicity si guardò intorno. Si sentì male per questa intrusione, ma aveva bisogno di un posto in cui stare che non si trasformasse in un pasticcio. Helena probabilmente stava chiamando il suo  nuovo fidanzato.
Felicity si  guardò intorno nel  piccolo soggiorno. Era stata li solo una volta o due. Si diresse al camino. Sulla mensola del camino c'era una foto di una bella bionda. Sembrava una bellissima star del cinema,  sorrideva  verso la fotocamera con un sorriso così caldo. Felicity la prese in mano e notò che aveva degli occhi davvero belli. Spostò lo sguardo e notò altre tre foto nel quale in ognuna di esse c'erano tre ragazzi diversi. Sembravano degli adolescenti, molto belli. Prese la foto con il ragazzo più grande che le ricordava John. Si chiese se fosse suo nipote. Poi notò la foto con un uomo una donna e un bambino. Pensò che  QUELLO era su nipote.
Andò a sedersi sul divano e aspettò. La sua mente era alla deriva. Stava cercando di capire in quale possibile modo Mckenna potesse sapere così tante cose sulla loro....no sua casa, senza esserci stata.
Per favore, fa che si sia una spiegazione logica.
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Oliver aveva cercato d'ovunque Felicity. Non riusciva  a trovare neanche Helena o Lawton. Stava per iniziare a fare delle telefonate quando Laurel gli si avvicinò, “ devo dirti  Felicity non si è sentita bene e che se ne è andata. Tu puoi dire al signor Diggle che può tornare a casa.” Laurel si girò e se ne andò. E' proprio da Felicity pensare  che andare via con lei avrebbe rovinato il suo divertimento. Tutto quello che voleva  era stare con lei.
Trovò John  e gli disse che Felicity se ne era andata con Lawton. John poteva rimanere o andare via, ma lui optò per andare via. Non poteva biasimarlo.
Oliver rimase e fece la sua parte. Bevve, ma non troppo. Voleva essere abbastanza sobrio da poter vedere Felicity.
Un 'ora prima della chiusura Laurel gli chiese di ballare e lui accettò. Lei si comportava meglio ultimamente, e sarebbe stato scortese non accettare. Ballarono, ma solo a metà canzone si accorse che era la “ loro canzone”impostato su un ritmo ballabile. CAZZO.
Te la ricordi?” Oliver distolse lo sguardo, “ si.”. Quando la canzone finì, Oliver uscì rapidamente dalla pista da ballo.  Si nascose nel suo ufficio fino alla chiusura. Ormai dovrebbe sapere che  tutto quello che riguardava Laurel non poteva mai finire bene.
Dopo aver contato gli incassi delle serata, Tommy trovò Oliver.
Ollie, vai a casa o vai a vedere Felicity. Posso farcela.”
A Sara serve un passaggio?” Tommy rise, “ è andata via con Nyssa circa un' ora fa.” Oliver sorrise e uscì dalla porta.
Laurel era appoggiata contro il suo suv. CAZZO. Oliver camminò verso di lei.
“Hai bisogno di qualcosa?” Laurel rise e praticamente gli si buttò addosso, “ un passaggio..... un passaggio a casa...... qualsiasi cosa.” Oliver si accorse che era ubriaca, cosa che non lo sorprese.
Laurel cercò di baciarlo, ma lui si allontanò. Non poteva lasciarla li.
Si girò, era sicuro di aver sentito qualcosa, ma non c'era niente. Oliver la mise sul sedile del passeggero e si guardò intorno, ancora cercando qualche minaccia. Ma non trovò niente.
Laurel si rivolse a lui, “ potremmo andare a casa tua.....non lo dirò a nessuno.” Oliver sbuffò, “ non accadrà. Ti porterò a casa e darò un' occhiata Felicity.” Laurel rise e borbottò, “ quello potrebbe essere difficile.” Oliver tolse gli occhi dalla strada e la guardò per un secondo. “ E questo cosa significa?” Laurel scosse appena la testa.
Arrivarono a casa Lance e lui la seguì . Dinah e Quentin stavano urlando fra di loro.
OH HO! Mamma e papà stanno litigando...forse dovremmo andare a casa tua.” Oliver scosse la testa e lei aprì la porta.
TU!” Un Quentin furioso andò versò Oliver sbattendo la porta del suo ufficio dietro di lui, “ te lo avevo detto! Che se la distruggevi io ti avrei ucciso......e ho intenzioni di ucciderti.” Oliver fece un passo indietro e alzò le mani nello stesso momento che Dinah afferrò il braccio di suo marito. “ Quentin non sappiamo ancora cosa sia successo.. Ha detto di darle tempo.”
Si girò verso la moglie, “ tempo? Tempo per cosa? Hai detto che stava piangendo....lui le ha fatto del male. Perchè altrimenti starebbe piangendo?” Oliver guardò entrami i Lance. Dinah sembrava triste, Quentin uno che era sul punto di uccidere qualcuno.....lui. Laurel sembrava stranamente contenta.
Non ho idea di cosa stia succedendo. Laurel mi ha detto che Felicity è tornata a casa perchè non sentiva bene.” Tutti la guardarono, “ ho mentito, Ollie. Non ho idea di dove sia andata. L'ho vista andare via con Lawton. Penso che avessero una cosa....” disse quest'ultima cosa quasi come un sussurro. Lei sapeva  che di solito  Oliver aveva un caratteraccio e che sarebbe esploso.
“Che cosa? Perchè?” L'ultima volta che le aveva parlato le cose andavano alla grande. Non diede peso alla cosa di Lawton. “ Dove si trova?”
Quentin ritornò a ribollire, “ non lo sappiamo.” Quentin spiegò quello che le aveva detto a Dinah e di come nessuno sapesse. Dopo un acceso dibattito Oliver disse a Quentin che non se ne andrà fino a quando lei non sarà tornata a casa. Continuò a chiamarla al cellulare, ma andava sempre in segreteria. Stessa cosa con Helena.
Oliver chiamò John e stranamente andò in segreteria.
Si rese conto che questa sarà la prima volta che lui non le parlerà  prima di andare a letto.
Non dormì. Dove si trovava? Perchè era scappata da lui?

                                                                            **
John arrivò a casa e trovò Lawton nel vialetto di casa sua.
Felicity ha insistito per venire qua. Non so cosa sia successo. Mi ha supplicato di non dire ai suoi genitori dove si trovasse. Anche la signorina Bertinelli è qui.” John annuì ed entrò in casa.
Le ragazze erano sedute sul divano. Felicity stava piangendo tra le braccia di Helena. Quando la porta si chiuse, entrambe le ragazze saltarono dal divano.
Felicity guardò John e un secondo dopo era tra le sue braccia , “cos'è successo?” le chiese. Helena sparì in cucina lasciandoli da soli per poter parlare.
H-hhheeee, mi ha tradito John. Lui ha qualcun'altra.” John si tirò indietro e le asciugò il viso, “ come lo sai?” Felicity andò al divano e lui la seguì. Gli parlò di Mckenna e del bagno. “ John ho solo bisogno di tempo per pensare. Risolverò tutto e verrò a patti con questo. Non potevo farlo a casa.” John capì. “ Puoi rimanere quanto vuoi.” John andò di sopra per preparare la stanza degli ospiti per le due donne.
Quando ritornò al piano di sotto Felicity era in possesso di una foto. John ingoiò il groppo in gola. Felicity continuò a rigirarsi la foto, “ chi è lei John?” Lui si avvicinò e prese la foto, “ un'amica.” Felicity inclinò la testa, “ una buona amica?” John rise, “ qualcosa di simile, si” Felicity rise. “ Beh, è bella da morire. Sei un uomo fortunato. E' simpatica?”
“Molto.”
“La ami?”
John la guardò, “ Si, molto.” Felicity sorrise, “ sono felice per te. Potrò incontrarla un giorno?” John si rattristò un attimo e Felicity fece un passo indietro, “ Oh....voglio dire.....va tutto bene.....è morta?” John  la fermò, “ Felicity, spero che un giorno tu possa incontrarla. Spero che voi due possiate diventare buone amiche.”
La tua camera è pronta. Spero che a voi due non dispiaccia condividere il letto.” Disse come Helena entrò in soggiorno. “ Lo abbiamo fatto per la maggio parte della nostra vita.” Si diressero in camera. Passarono delle ore prima che Felicity trovasse il sonno.
Quando Felicity si svegliò la mattina successiva, andò al piano di sotto alla ricerca del caffè. Entrò in cucina e vide due tazze sul bancone accanto alla caffettiera. Benedetto John Diggle.
Guardò fuori dalla finestra e vide John parlare con Lawton. Felicity sorrise e si diresse al tavolo. Il giornale era li. Il titolo di copertina, “ I ragazzi Queen giocano con le sorelle.” C'era una foto di Tommy e Sara, poi una di Oliver e di Felicity al loro arrivo e poi sotto un'altra con Oliver e Laurel con la didascalia che recita “Ollie non riesce a decidere quale sorella sia meglio!” Felicity mise giù il giornale. Non finirà in lacrime.
Aveva deciso ieri sera che piangere per Oliver Queen non le farà alcun bene. Non si trattava di Laurel, Sara o Mckennna....si trattava di lei Sapevo che questo sogno non era il suo e che era morta con quello. Lei lo deve sposare, ma non gli permetterà di farle del male, non gli darà il suore cuore. Felicity guardò in basso e vide il suo anello al dito. Pensò di toglierlo, ma non poteva, non ancora almeno.
Felicity si ridestò dai suoi pensieri, quando John rientrò, “ ho parlato con i tuoi genitori. Non gli ho detto dov'eri.” Lei si rilassò. “ Dovresti sapere che.... Laurel ha mentito a Oliver e che questa foto è un falso.” Felicity sorseggiò il suo caffè, “  così lui dice.” John la guardò “io dico che è un falso. Laurel lo ha incastrato quando ti ha vista uscire con Lawton. Oliver pensava che te ne fossi andata  perchè non stavi bene.”
In un certo senso si.” John  non le domandò niente e lei non disse niente. “ penso che sia stata un ultimo disperato tentativo di tua sorella o spero ultimo disperato sforzo per farvi lasciare. Ha funzionato?”
“Noi non possiamo lasciarci. Devo sposarmi con lui. Se mi stai chiedendo se le cose sono cambiate, SI. Ma non a causa di Laurel.”
“Felicity non credo che lui abbia fatto questo.... Io semplicemente non credo che il ragazzo sia in grado di farti del male in questo modo. Non ha senso."
Non credo che sia così.....altrimenti come potrebbe sapere del letto, delle finestre e della doccia?”
Felicity sentì come se dovesse vomitare.
Non promette niente di buono, ma forse c'è un motivo.”
Felicity scosse la testa, “ John, perchè Mckenna dovrebbe mentire? Dubito che avesse saputo che ero li in bagno. Non avrebbe potuto inventarsi questo! Perchè vorrebbe  farmi del male? Questo fa male a me, non a lui.”
Helena arrivò in cucina e Felicity la guardò. Lo dissero all'unisono, “ LAUREL!” Felicity azionò la testa, “ John ho bisogno di un computer.” John andò a prenderlo e glielo porse. Felicity lo accese ed entrò nel suo piccolo mondo. John disse ad Helena che gli uomini di suo padre le avevano portato dei vestiti  ed andò a cambiarsi. John si diresse fuori.
John discusse brevemente  prima di chiamare Oliver.
So che stai impazzendo.....Felicity sta bene. Qualunque cosa sia successa.....è stata Laurel.”
John. Abbiamo bisogno di andare a casa.” Helena era sul divano di fianco a lei. In nessun modo l'avrebbe lasciata andare da sola.
Nel tragitto, alcune decisione furono prese. John non era d'accordo, ma tenne la bocca chiusa. Felicity aveva bisogno di fare ciò che era meglio per lei.
                                                                                  **
Quando John parcheggiò l'auto, Felicity uscì fuori da essa con Helena al seguito correndo. John si affrettò perchè voleva assistere a quello che sarebbe successo. Felicity aprì la porta.
Nel corridoi all'entrate c'era i suoi genitori, le sue sorelle ed Oliver. Si fermò. Aveva deciso di fare questo con Laurel privatamente. Fanculo.
So cosa hai fatto!” Felicity si avvicinò a Laurel che le sorrise, “ e che cosa avrei fatto?” ridacchiò. Pensava davvero che Felicity avrebbe lasciato perdere, ancora una volta.
Ho hackerato le telecamere. Mckenna non è mai andata all'attico.”  Tutti tranne Helena ansimarono.
Oliver vide rosso. Quentin imprecò e Dinah iniziò a piangere. Sara parlò, “ Che cosa hai fatto Laurel?” Felicity rispose per lei, “ quello che ha fatto è stato di far dire a Mckenna  che si era scopata Oliver a casa nostra. Con tutti i dettagli di casa nostra....dettagli che ha ottenuto solo perchè fingeva di preoccuparsi quando Robert ha cercato di violentarmi...... Hai preso una tragedia sfiorata   e l'hai usata contro di me....Laurel.... TU SEI MIA SORELLA!!” Felicity si asciugò gli occhi. Non voleva piangere di fronte a lei.
Era il momento.... Non poteva più tenerselo dentro....
Ti ho sempre coperto le spalle Laurel....sempre... Non ho mai detto a mamma e papà tutte le cose orribili che mi avevi  fatto.....Sai perchè Laurel? Perchè ti amavo. Tu sei la mia sorellona! Quando mi avevi fatto mangiare le noci, così da poter usare la siringa di epinefrina su di me, io sono stata zitta. Avevo cinque anni e mi avevi torturato.” Felicity si fermò. Dinah stava piangendo in silenzio. Quentin si allontanò incapace di trattenere la rabbia. Sara guardò sua sorella con odio.
Prima che continuassero la loro lotta Felicity parlò, “ anche se odio gli aghi e avevo paura di morire...Volevo soltanto che tu mi amassi! Tutto quello che ho sempre voluto era che mia sorella desiderasse stare con te . Volevo soltanto..... avevo bisogno che tu mi amassi. Avevo cinque anni Laurel!” Felicity si fermò per tenere le sue emozioni sotto controllo.
Nessuno si mosse, nessuno tentò calmare le cose.
“....Ho odiato quando mi avevano mandato via in una scuola privata, ma onestamente? Mi sono resa conto un giorno...... che è stato sentire dire quanto brutta io fossi e di come nessun ragazzo mi avrebbe mai trovato attraente.  Sentire dire che avevo bisogno di mettere un sacchetto sopra la testa e che non avrei mai fatto sesso... Ero così spaventata..... poi con Barry non potevo lasciare che mi toccasse.... poi con Ray....e sono venuta a chiederti aiuto. Ti ho raccontato dei suoi problemi e tu mi dicesti che ero così orribili che non gli si sarebbe alzato....”
Oliver ripensò alla notte che in erano insieme e di quanto lei fosse spaventata da un suo rifiuto. Ora capì. Poi pensò ad una innocente e indifesa Felicity......che semplicemente desiderava essere amata dalla sorella. Era solo una bambina. Oliver voleva ucciderla, voleva farla sentire ogni briciola di dolore che Felicity aveva sopportato.
“Tutto quello che volevo era che tu te ne rendessi conto. Ma io ho chiuso Laurel. Ho smesso di essere il tuo zerbino. Ho smesso di cercare di ottenere il tuo amore, affetto..... se tu non fossi mia sorella avrei smesso di lottare molto prima. Oggi, io..... Non ho intenzione di colpirti, di attaccarti o anche di provarci, perchè Laurel tu sei patetica. Tu pensi che ottenendo Oliver, e per la cronaca lui non ti vuole, tu abbia vinto? Ma cosa avresti vinto? Un  uomo che non ti ama?” Laurel rimase li stordita. Felicity non avrebbe mai pensato che la più piccola avrebbe resistito a lei...oh lei pagherà per questo!
Felicity si girò verso i suoi genitori, “ mi dispiace  di non avervelo mai detto. Volevo solo che mi amasse e ho pensato che l'avrebbe fatto.....forse un giorno....” Helena si chinò su di lei e le sussurrò, “ è stato epico! E' stato un epico smackdown senza un vero e proprio smackdown.”
Oliver la guardò Felicity come si sedette sulle scale. Lei era ovviamente sotto shock.
Si girò poi verso Laurel. Il ghiaccio nei suoi occhi la spaventò da farle fare un passo indietro, “ hai davvero fatto quella merda a lei?” Oliver sollevò le mani, “l'hai fatto, lei non mentirebbe.” Oliver si passò una mano tra i capelli e agitò la mascella come un pazzo. “ Hai torturato tua sorella! Che razza di animale sei?” Oliver non poté trattenere la rabbia dalla sua voce o dal suo sguardo di disgusto dalla sua faccia. “Stai lontano da me e da lei. In caso contrario, non mi terrò responsabile di quello che ti farò.”
Quentin intervenne, “figliolo siamo tutti sconvolti su ciò che abbiamo scoperto oggi, ma dobbiamo calmarci. Laurel è in ogni modo mia figlia  come Felicity......” Laurel sbuffò, “ sono più tua figlia di......” Dinah intervenne e la schiaffeggiò sul viso, “ non dirlo mai più. Lei è nostra figlia.   Ti abbiamo deluso in qualche modo durante la crescita, ma abbiamo deluso anche Felicity perchè non l'abbiamo protetta. Eravamo così occupati, assicurandoci che le sue esigenze accademiche fossero soddisfatte che ci siamo dimenticati dei suoi sentimenti.”Dinah si girò dall'altra parte e pianse, si avvicinò a Felicity e l'abbracciò. Quentin la prese e la portò in salotto.
Oliver fece un passo nello spazio personale di Laurel e in un primo momento lei sorrise. Oliver non poteva fare a meno di pensare a come lei sia completamente all'oscuro. Poi Oliver parlò senza alcuna gentilezza, ma in tono basso in modo che i suoi genitori non sentissero, “ se tenterai ancora di creare disagi tra di noi, se cercherai ancora di farle del male in qualche modo? Io ti farò del male.”
Laurel ansimò. Le ci volle un attimo prima di prendere il coraggio di rispondergli, “ non puoi. Papà non te lo permetterà.” Oliver sorrise e si avvicinò ancora di più, “ due cose di ricordo Laurel. Primo lui non vivrà per sempre, secondo mi ha promesso di iniziare a girarmi le sue cose a me prima che muoia....” Laurel deglutì e poi sorrise, “ non mi spaventi. Tu mi ami. Non potresti mai ferirmi veramente, Ollie.”
Oliver si allontanò e rise, con quella risata fredda che lei odiava, “ tu pensi che io mia sia unito alla Bratva per colpa tua? Questo è quello che dici alla gente?” Lei annuì senza distogliere lo sguardo dal suo, “ non è così. Mi sono unito perchè volevo un modo per non essere costretto a sposarti. Perchè quello sarebbe stato peggio della morte.” Oliver sorrise, “ scoparti Tommy? Quello ha fatto del male solo alla mia reputazione. Mio fratello che aveva subito il tuo fascino, quello mi ha fatto male per lui, ma tu non mi hai fatto male.”
Oliver si incamminò verso le scale. Avevano bisogno di parlare.
Mi dispiace.” Gli disse Felicity.
Ti rendi conto di quanto ci scusiamo?” Entrambi risero. “ Mi dispiace però, non avrei mai dovuto credere a Mckenna.....Io ti conosco e so quanto sia importante il nostro appartamento.... quanto NOI siamo importanti per te.” Oliver la guardò con il sorriso che riservava solo a lei, “ nessuno ha mai creduto in me.”
Io crederò sempre in te! Anche quando combatteremo o litigheremo. Ho creduto in te anche quando pensavo che fossi andato a letto con lei. Ho continuato a sperare che ci fosse un'ottima ragiona perchè lei sapesse queste cose.”
Le prove erano abbastanza schiaccianti, ma ho bisogno di chiederti una cosa.” Lei annuì.  “ Avresti creduto in me se non ci fosse stato il video?” Felicity era sbalordita dalla sua domanda, “ Si. Non era su di te. Si trattava di Laurel, essendo l'unica spiegazione logica. Lei avrebbe cercato di difendersi in qualche modo. E' un avvocato.”
Oliver annuì. “ Oliver, anche quando ho pensato che fosse vero, il mio cuore continuava a dirmi di fidarmi di te, di fidarsi di noi..... è solo..... io sono una persona logica analitica..... è difficile fidarsi del mio cuore a volte.” Oliver le mise il braccio attorno, “ siamo una bella coppia. Abbiamo questa fortuna che ci ha permesso di trovare l'amore  con il nostro matrimonio combinato e noi continueremo a fare così.”
Felicity rise, “ ti amo e amo che tu mi tiri fuori il mio lato pazzo....” Oliver sorrise, “ amo il tuo lato pazzo..... e il tuo lato B.....Oh sicuramente il tuo lato A......” Oliver le baciò la guancia, “ TI AMO..... amo tutto di te.”


Ciao a tutti, scusate se non ho pubblicato ma non ho avuto tempo.....per farmi perdonare fra un paio di giorni pubblicherò un altro capitolo.
Torniamo a noi....Laurel è la cagna di tutte le cagne!!!! Non si smentisce mai!!!!
Mckenna è decisamente la compagna di Laurel!!!
Scippo di brutto Tommy e Sara....peccato che lei preferisca la patata!!!!
Tommy avrà anche lui una storia........
Prossimo capitolo OLICITY HOT.



 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


~~Capitolo 17

Era passato un mese da quando il Verdant aveva aperto. Felicity lentamente si stava trasferendo nell'attico. Lei e Oliver avevano suscitato clamore  con i media per quanto riguardava le immagini di lui e Laurel. La curiosità delle persone sul fatto che loro stavano  insieme era strana. Perchè  si preoccupavano?
Mentre da una parte Felicity era felice di trascorrere più tempo con Oliver, dall'altra era triste perchè non poteva sopportare di stare a casa sua. Vedendo Laurel le si spezzava il cuore. Pensa che finalmente  Laurel ha accettato le cose, ma comunque Felicity non riusce a voltare pagina. Ci sta provando, ed è anche più facile non avere Oliver vicino a Laurel. Praticamente sputa  fuoco quando vede Laurel.
Quella mattina Felicity arrivò all'attico con un'altra scatola di roba.
Sa  che Oliver poteva trovarsi li, doveva essere tornato a  casa presto dal lavoro visto che hanno dei piani perla serata......e poi lei sentì qualcosa di strano.
CLANK “ ugh” CLANK “ugh” CLANK “ugh” CLANK “ugh”....... Felicity appoggiò la scatola e seguì il suono.  Si diresse verso una stanza e come si avvicinò il rumore divenne più forte, CLANK “ugh”. Aprì la porta.... e quasi svenne. Non ha idea di cosa sia quella cosa a cui Oliver è appeso, ma dio benedica chi ha inventato quel coso.
La suo bocca si seccò e altre parti del suo corpo si bagnarono. Oliver non sta guardando verso di lei, ma il soffitto. Felicity riuscì a vedere tutto di lui, ogni muscolo, ogni muscolo sudato. Si leccò le labbra, lui è senza maglietta, indossa solo un paio di pantaloni cargo. Chi si allena con i pantaloni cargo? Fanno cose davvero belle per il suo culo. Pensò tra sé e sé inclinando la testa.
Deglutì e poi si sedette sul pavimento per godersi lo spettacolo.
Oliver continuò per altri cinque minuti prima di cadere a terra. Si asciugò il viso con l'asciugamano e poi si girò verso di lei. “Ti è piaciuto lo spettacolo?” Felicity diventò rossissima, “ sapevi che ero qui?” Lui rise e camminò verso di lei, “ si, ho fatto qualche giro extra  solo per vederti tutta rossa.” Oliver si chinò e la baciò, ma decise che non è sufficiente e continuò fino a quando non fu totalmente sopra di lei. “ Sei veramente sudato....” Oliver sorrise, “ si lo sono.....vuoi fare la doccia con me?” Oh come vorrebbe farlo Felicity.
Non possiamo.” Oliver iniziò a baciarle il collo, “ possiamo fare qualsiasi cosa vogliamo.” Felicity gemette ed era quasi pronta a cedere, “ Slade stasera si sposa.” Oliver si fermò, “ cazzo.” Si alzò e aiutò anche lei. Iniziarono a camminare verso la loro camera da letto. “ Che cos'è quella?” Moriva dalla voglia di chiederglielo, per poter inviare all'inventore una nota di ringraziamento. “ Salmon ladder, cerco di allenarmi con quella ogni giorno.”
“Davvero? Quando più o meno?”
“Ogni volta che vuoi...
.” Felicity sorrise. “ E' meglio che vedere la tv!” Come entrarono nel soggiorno, Oliver vide la sua ultima scatola e sorrise. Lui ama che lei si stia trasferendo li. E' così da lei farlo lentamente. Oliver si chinò e prese la scatola, “ dove va questa?” Felicity mise il broncio. Che carina. Oliver sa che lei preferisce fingere di non vederli, “ non sono sicura.....sono vecchi album fotografici, annuari e cose simili.” Oliver guardò la scatola, sicuramente ne parleranno in un altro momento. La portò nella loro camera.
Oliver guardò l'ora . Sperava di poter fare la doccia insieme, ma questo  avrebbe portato al sesso e ciò significa arrivare in ritardo e lui è il testimone. Sospirò.
Sono entrambi pronti per andare. Slade e Shado si sarebbero sposati a casa Queen. E' consuetudine permettere ai propri uomini di sposarsi nella casa di famiglia del capo. Promuoveva la fratellanza e l'atmosfera familiare. Oliver avrebbe voluto farlo altrove. Suo padre è tornato e purtroppo sta ancora respirando. Non sapeva cosa gli avessero fatto, ma in qualche modo sembra  diverso. Oliver non gli piace questo, sa  che loro l'hanno lasciato tornare solo per il fidanzamento/matrimonio, ma questo non cambia, lui lo vuole morto.
E' a di farla finita, rifletté. Non è che lui non sia  felice per il suo amico, è solo che non vuole trattare con suo padre. Non vuole  che Tommy e Thea abbiano  a che fare con tutto questo. Per fortuna, loro sono stati  lasciati fuori dai guai. Thea è  una bambina e Tommy fa parte della Bratva....non ancora almeno.
Mentre si fanno strada all'interno di casa Queen, Oliver vide Quentin e Dinah. Di solito i “superiori” non partecipavano, ma visto l'imminente matrimonio, Lance decise di parteciparvi. E' una vera manna per Slade, potrebbe aiutarlo ad avanzare di grado.
Felicity si avvicinò ai suoi genitori. Oliver sa  che le cose tra loro sono tese quando Laurel è nei dintorni, così è contenta di non vederla presente.
Oliver andò da Slade che si trova nella sua vecchia stanza. Oliver notò che sua madre ha lasciato tutto com'era tranne per le cose che lui si era  portato via, che probabilmente non erano molte. Non voleva che quelle cose turbassero la sua vita con Felicity.
Sei nervoso?” Domandò Oliver vedendolo fin troppo calmo. Slade scosse la testa, “ solo nel senso, che si sta realizzando un sogno. Come posso non essere nervoso ed eccitato per questo?” Oliver rise  gli diede una pacca sulla spalla. Lo capì perfettamente, sa che si sentirà allo stesso modo il giorno del suo matrimonio. Qualcuno bussò alla porta. Robert e Lance entrarono, “congratulazioni Slade. Sembra una ragazza incantevole.” Disse Lance. “ Ecco un po' di soldi per farvi iniziare. E' da parte delle nostre due famiglie Bratva  per  te e la tua sposa.” Slade prese i soldi, “ grazie, grazie ad entrambi. Shado ed io ne faremo buon uso.”
Oliver?” Oliver guardò Lance, “ si.” Lance sospirò, “  E' stato deciso che dopo che Shado e Slade se ne saranno andati, tu e Lis annuncerete il vostro matrimonio.” Oliver deglutì, non riescì a crederci. Sapeva che si stava avvicinando il momento, ma oggi? Oliver si rivolse a Slade, “  ti va bene questo?” Slade gli ricambiò la pacca di prima, “ puoi dirlo forte. Era ora!” Con tutti gli uomini al piano di sotto, è il momento per Slade di vedere la sua sposa. Oliver pensò a  cosa accadrà. Dopo stasera le cose cambieranno, non subito, ma il cambiamento avrà inizio.
Dopo la cerimonia c'erano musica e balli. Tutto era fantastico. Felicity continuava a pensare alle sue nozze e giunse alla conclusione che non gli importava cosa avrebbero mangiato, o la musica o i fiori. Lei voleva soltanto Oliver.
Le tradizioni iniziarono.
Felicity afferrò il bouquet e sorrise.
E' grata di aver potuto trascorrere del tempo con i suoi genitori senza doversi preoccupare di Laurel.
Come si diresse verso il bagno, persa nei suoi pensieri, Moira l'afferrò per un braccio, “ posso parlare con te?” Felicity annuì e la seguì.
Non ho visto Thea qui, stasera....” Felicity lo sa già. Thea aveva pianto sulla sua spalla molte volte per questa situazione. “ Mi dispiace. Spero che un giorno lei possa perdonarti.” Moira sembrò colpita, “ ho fatto quello che era meglio, ma questo non è il motivo per cui voglio parlarti. Voglio sapere...... è felice? Con i tuoi genitori?” Felicity considerò di non risponderle.
Si,credo di si. Ha delle regole da rispettare che a lei non piacciono, ma penso che lei sappia che è perchè si preoccupano per lei. Sta ancora uscendo con Roy, lui l'adora.” Moira sorrise.
In quel momento, Felicity lo vide, vide la madre che ama  i suoi figli.  Come si può  amare un bambino e portarlo in questa vita? Felicity decise di chiederglielo, “ come hai fatto Moira?” Moira fu ridestata dai suoi pensieri.
“Fare cosa, cara?” Felicity sta  attorcigliando le mani dal nervosismo. “ Come  hai portato dei bambini in questa vita? Voglio dire, sapevi che i ragazzi sarebbero entrati nella Bratva e che tua figlia sarebbe stata probabilmente data in sposa.” Moira le sorrise, “ non abbiamo scelta, è quello che ci aspetta. Poi tu li ami e speri, preghi ma poi lo accetti. Questa è la nostra vita.” Felicity annuì.
Non credo che vorrò dei figli.” Moira ansimò e Felicity continuò, “ io amo Oliver. Lo amo con tutta me stessa... ma portare un bambino in questo mondo? Non sono sicura di essere abbastanza forte per questo.” Moira attraversò la stanza e l'abbracciò, “ tu sei più forte di quanto pensi. Più forte di quanto io pensassi. Non avere figli, loro prenderanno un dazio dal vostro amore, per tutti e due.”
Felicity è confusa, “ Come?”
La Bratva dedurrà che Oliver non potrà avere figli. Lui sarà considerato meno di un uomo e te meno di una vera donna. Ci saranno chiacchiere.” Felicity annuì. La Bratva gira su tre cose: soldi, violenza e pettegolezzi. Moira l'abbracciò ancora una volta e Felicity ne trasse beneficio. Sua madre non capirebbe mai. “ Poi Oliver farà dei figli con altre donne per dimostrare che non è colpa sua. Potrai gestirlo questo?” Felicity è colpita.
Moira si ammorbidì nei riguardi della ragazza. “ Voglio che tu sappia...... che io ti accetto. Il modo in cui ti sei alzata contro di me e dicendo la verità ad Oliver, hai rischiato di perdere il suo amore.....ma c'è l'hai fatta. Il modo in cui hai protetto Tommy e Thea. Il modo in cui li ami......io sono grata che loro ti abbiano.” Felicity è ammutolita. Lei non riuscì credere a quello che sta sentendo e non gli sta piacendo. “Quando avrai un bambino, lo amerai e lo proteggerai nello stesso modo che hai fatto con i miei figli. Gli insegnerai ad essere forte....più forte di questa vita.”
Anche se non ci credette lei annuì. Le sta offrendo una sorta di ramoscello d'ulivo. “ Voglio che tu sappia …...che ti capisco.  Voi siete intrappolati in modo che non riesco ad immaginare. Mio padre non avrebbe mai fatto un incontro per me come i tuoi.  Ho avuto Oliver che mi ha dato così tanto e che mi ama senza condizioni.” Moira sorrise alla sua nuova figlia, “ basta che ti ricordi........che entrambi  siete intrappolati in questa vita. Aggrappatevi l'uno con l'altro anche quando sembra che lui non è dalla tua parte......lui lo sarà.” Felicity era davvero confusa adesso.
Non capisco.”
“Un giorno capirai. Ti ricorderai di questa conversazione e capirai.”
Felicity conosce se stessa e Moira, non saranno mai vicine, ma è contenta di non essere nemiche. Felicity rifletté che massacrando di botte Robert ha guadagnato il suo rispetto.
Qualcuno bussò alla porta. Era Oliver che sta cercando Felicity. Lei si avvicinò a lui e lo abbracciò. Oliver vide sua madre, “ stai bene?” Chiese Oliver mentre guardò sua madre, “ perfettamente. Abbiamo ottenuto una sorta di tregua.” Entrambe risero e Oliver scrollò le spalle. “ Sei pronta? I tuoi genitori se ne stanno andando e vogliono parlare con te.”
Felicity camminò per la sala da ballo. Slade e Shado stanno per andarsene. Tutti stanno soffiando delle bolle da piccoli contenitori di bolle che sono state consegnate non appena loro avessero attraversato la sala da ballo.
Dopo che se ne andarono Felicity è così eccitata per loro, sembrano  davvero felici. Vide il signor e la signora Queen e poi i suoi genitori dal quartetto che sta suonando. Il signor Queen prese il microfono. Felicity guardò Oliver che sorrise e annuì verso suo padre. “Posso avere l'attenzione di tutti? Quelli di voi presenti stanno per essere i primi a sapere che mio figlio Oliver Queen ha chiesto alla figli minore di Quentin di sposarlo! E lei ha stupidamente ha accettato.” Tutti risero. Felicity e Oliver si abbracciarono e si baciarono. Tutti applaudirono. Da quest'ora domani tutti a Starling City sapranno che lei è impegnata e che Oliver era suo. Felicity non sapeva che era possibile essere così felice.
I suoi genitori si avvicinarono a lei e  e abbracciò entrambi. Oliver e Quentin  si allontanarono per discutere di affari. Dinah abbracciò Felicity ancora una volta, “ ora possiamo cominciare ad organizzare la festa di fidanzamento e il matrimonio!” è eccitata come lei per il fidanzamento e il matrimonio, ma lo èancora di più per diventare la moglie di Oliver per sempre. “ Quando faremo la festa di fidanzamento?” Dinah guardò la figlia, e sa che Felicity non vede l'ora di sposarsi, questo le scaldò il cuore. “ Il mese prossimo, e dopo un paio di mesi il matrimonio.”
“Mamma?” Felicity è ansiosa di dire una cosa a sua mamma, “ non voglio Laurel alla mia festa di fidanzamento. E' già tanto che abbia acconsentito alla sua presenza al matrimonio.” Dinah è sconvolta, sa  quello che le aveva  fatto Laurel è agghiacciante ed aveva segnato Felicity, ma sa che le ragazze avrebbero cercato di risolvere e sarebbero almeno riuscite a stare l'una vicina e all'altra “ Capisco, tesoro.” Forse aiutare ad organizzare la festa le avrebbe riavvicinate.....
Oliver si diresse verso Felicity, “ devo andare, sono gli affari. Mi dispiace. John ti porterà a casa.”Oliver le baciò la guancia. Dinah vide Quentin avvicinarsi a loro per sicuramente dirle la stessa cosa. Si baciarono e Dinah disse una preghiera silenziosa per entrambi.
John e Felicity salirono in auto e si diressero all'attico. John a aspettò che lei dicesse qualcosa, “ mi sto davvero per sposare, John!” Praticamente urlò e John non poteva fare a meno di sorridere, “ lo so e sono molto felice per te.” Felicity guardò fuori dal finestrino e poi verso John, “ non avrei mai pensato di sposarlo..... e che lui mi avrebbe amato....” John sorrise, per lungo tempo aveva pensato che il ragazzo fosse un idiota, ma adesso vedeva che era un uomo innamorato.
Arrivarono all'attico.
John salì con lei per controllare che tutto fosse a posto.
Entrambi si sedettero in cucina e lei gli offrì del caffè, “ok John, sputa il rospo.” Sospirò, è il suo sospirò da sono deluso. Quello che lei odiava. “ Perchè non mi ha detto di Laurel?Le cose che ti ha detto e fatto? Avrei potuto.....diavolo, avrei dovuto proteggerti.” Felicity gli sorrise e gli prese la mano, “ perchè John...... che cosa avresti potuto fare? Dirlo a papà? Amo mio padre, ma tu ed io sappiamo come è veramente e sappiamo che l'avrebbe punita......non abbastanza però  da fermarla. Quando si tratta delle sue figlie è troppo indulgente. Laurel avrebbe potuto fare di peggio e poi tu ti saresti sentito peggio e intrappolato come me.” Felicity distolse lo sguardo borbottando, “ volevo anche essere forte come il resto di voi...”
“Tu sei forte! Quella ragazza non aveva alcun diritto di fare e di dire quelle cose.....Avrei dovuto proteggerti! L'ho promesso!”

John, tu mi proteggi sempre. Ho soltanto gestito questa cosa nei miei tempi e a modo mio.” John annuì malvolentieri. L'ha fatto ancora, aveva rotto le promesse più sacre per l'unica persona a cui aveva giurato di non romperle. Chiacchierarono e poi si diresse a casa.
                                                                            **

Felicity si diresse verso la loro camera e si preparò per andare a letto. Le mancava Oliver. Raramente si trovava li da sola. Di solito Oliver era li e se lui non era li c'era Helena a farle compagnia.
Felicity si aggirò per l'attico, andò nella camera “nursery”. Stare li le fece ricordare il giorno in cui aveva visitato l'attico, e di come nella sua testa aveva dipinto le pareti di un luminoso sole giallo, con una culla bianca, una sedia a dondolo nell'angolo. Di come aveva pensato di portare il suo bambino a casa, in questa camera.  Ma adesso, non sapeva se potrà mai farlo e si chiese se era giusto  nei confronti di Oliver. Dovrebbe dirglielo? O aspettare fino a quando non sarebbe stata sicura. Non dovrebbe avere voce in capitolo nel suo futuro?
Sentì l'ascensore e corse da lui, sapeva che era lui.
Oliver uscì dall'ascensore. Sembrava stanco. Felicity rimase ferma li, “ stai bene?” Oliver la guardò e vide che era in piedi nel buio. “ Adesso si. Avevo paura che fossi tornata a casa con i tuoi genitori.” Felicity lo portò dentro al soggiorno. Oliver non indossava più il vestito del matrimonio, indossava una maglietta e dei pantaloni color kaki. Oliver ha lo sguardo fisso sul pavimento, non era sicuro di come poter stare con lei dopo una missione e cosa succederà se lei riuscisse a vedere le cose orribili che ha dovuto fare?
Questa è casa. Volevo essere qui …..con te.” Oliver la guardò all'improvviso, i suoi occhi sono pieni d'amore e passione e cercò quindi  i suoi occhi per vedere se sono sulla stessa pagina e lo sono.
Si tolse le scarpe e iniziò ad avvicinarsi di più a lei togliendosi la maglietta. Quando fu vicino da sentire praticamente il suo respiro su di lui le slegò la veste che indossava che si aprì totalmente. Il suo respiro si bloccò, era nuda sotto di essa. La fece scivolare dolcemente  senza mai interrompere il contatto con i suoi occhi.
Prima di lei aveva sempre evitato il contatto visivo con i suoi partner e poi considerava il sesso un modo semplice di svagarsi non una dimostrazione del suo amore per la sua donna.

Felicity raggiunse la cintura dei suoi pantaloni e la slacciò. Sbottonò i pantaloni e tirò giù la cerniera facendo scivolare verso il basso i pantaloni. Con un calcio Oliver li allontanò.
Felicity guardò in basso, “ sull'attenti.......bene.......molto efficiente.” Felicity alzò lo sguardo e gli sorrise, “  lo sono qui  per compiacerti.” le disse Oliver.
Oliver si chinò e la baciò. In un primo momento lentamente e poi lei gemette e si mosse per approfondire il bacio. Camminarono continuando a baciarsi fino a che  lei toccò con il ginocchio l'enorme divano. Quello era il primo posto in cui erano stati intimi.
Oliver la sollevò e dolcemente la fece coricare sul divano.
Dalle labbra si spostò con baci languidi al collo. Lui ama  il sapore della sua pelle, il suo odore.....lui ama tutto ciò che riguarda stare con lei.  Tempestò di baci la sua clavicola facendola gemere. Non smise mai di baciarla è attratto da lei come una falena verso le fiamme.
Oliver si sollevò leggermente, “ sei così fottutamente perfetta.” Si riabbassò e le prese un capezzolo in bocca. Come ha mai potuto pensare  che il sesso fosse solo del buon sesso? E' fottutamente fantastico.
Si trasferì lentamente sull'altro capezzolo. Oliver gemette dal piacere di darle piacere.
Si mosse lentamente con baci languidi verso il basso ventre perfettamente piatto e poi passò al suo sesso. OH DIO. Nessuno è mai stato così dolce. Pensò Oliver.
Oliver le sorrise prima di baciarle le cosce. La sta torturando e lei lo sapeva. Lentamente si avvicinò inalando il suo profumo. Non può prenderla in giro ancora per molto.
Iniziò a leccarla e a succhiare. Lui giurò che si stava ubriacando di lei.
Felicity gli afferrò i capelli e lo tenne giù su di lei. Oliver sorrise, brava ragazza.
Felicity è molto più esigente questa volta ed è eccitante, “ Oliver per favore.....”Le sta succhiando il clitoride  spingendo prima una e poi due dita dentro di lei facendole inarcare la schiena. Continuò a succhiarla e a scoparla con le dita a un ritmo esasperante fino a a farla venire.
Ama questo, stare con lei in questo modo. Rendeva le cose che doveva fare, sopportabili.
Ricominciò a baciarle il corpo e quando raggiunse le labbra lei assaporò il suo sapore sulle sue.
Oliver è pronto a possederla quando lei improvvisamente  li capovolse. Oliver non se lo aspettò...non dalla sua ragazza. Le sorrise e lei perfidamente restituì il sorriso, “ ora è il mio turno!”
Iniziò a baciargli il corpo graffiando con le unghie il suo petto. Oliver era in stato di shock......certo Felicity era esuberante e passionale ma pensava che avrebbero dovuto far pratica su....oh....merda....ah....Oliver guardò in basso  e la vide situata tra le sue gambe con il suo cazzo fra le mani. Accidenti, era così fottutamente bella. Felicity si mordicchiò le labbra, “ non devi.....” Prima che potesse finire la frase Felicity iniziò a succhiarglielo. OH PORCO CAZZO. E' brava anzi fantastica. “ Dannazione , tesoro.......... faaaaaaaaaantastica per una principiante.” Felicity ridacchiò.
Felicity lo prese più in profondità. Mentre lei andò su e giù e poi leccandoglielo, Oliver è sempre più vicino ad esplodere. Felicity si fermò, “ ero vergine Oliver. Questo non significa che non ho mai usato la testa.” Oliver annuì e lei riprese a leccare su e giù il suo cazzo......aspetta “COSA?” Felicity lo guardò con il suo cazzo ancora in bocca, in quelle belle labbra rosa... “ può aspettare...” Felicity annuì e riprese a fare quello che stava facendo facendogli cadere la testa all'indietro sul divano dal piacere. Ritornò al suo ritmo esasperante per portarlo al limite e poi si fermò.
Lei stava per ucciderlo, pensò Oliver. Quando si fermò e iniziò ad usare le mani..... Oliver ne aveva avuto abbastanza. Si tirò su e la tirò sul suo grembo. IL suo cazzo stava strofinando proprio nel posto giusto facendola gemere.
Oliver stava per spostarsi quando lei glielo afferrò e lo posizionò nella sua entrata, “ posso?” Oliver sorrise, “ piccola, non devi mai chiedere!” Felicity sorrise e si abbassò lentamente su di lui. Entrambi gemettero. Si Questo è fottutamente perfetto. Felicity si fermò per un attimo lasciando abituare se stessa alle sue dimensioni e per sentirlo dentro di lei. Poi lo baciò e iniziò a muoversi su e giù su di lui. Olive strappò le sue labbra da lei, “ OH.....CAZZO.....SI...... piccola  proprio così....” Continuò a muoversi solo che questa volta iniziò a muoversi anche lui insieme a lei andando ad un ritmo che  li fece inseguire l'oblio. Oliver spostò una mano e iniziò a strofinarle il clitoride. Felicity usò le spalle di Oliver come appoggio per salire e scendere su di lui.  Quando Oliver sentì le pareti di Felicity stringersi attorno al suo cazzo iniziò a succhiarle un capezzolo facendolo diventare duro. Continuò a succhiarglielo dolcemente e quando sentì che stava per venire posizionò le sue mani sui suoi fianchi e iniziò a muoverla più forte su e giù fino a quando non venne anche lui, “ Felicity.......OH DIO....ti amo, piccola .”
Il sesso non è mai stato così prima di lei, era solo un mezzo per raggiungere un fine, ma adesso.....è  tutto.
Oliver cadde indietro sul divano portandola con se. Felicity rimase sopra di lui per qualche minuto accoccolandosi, erano entrambi senza fiato. Oliver le accarezzava la schiena mentre lei disegnò cerchi immaginari sul suo petto.
Quando Oliver era entrato nell'attico, si sentiva come un animale, le cose che aveva fatto stasera, le cose che aveva visto....... sebbene non fossero cose nuove, erano cose che comunque distruggevano  la sua anima.
Continuò a ricordare a se stesso la promessa che gli aveva fatto Felicity, che parte della sua anima era sua. Lei poteva mantenerlo umano.......lei era il suo posto felice.
E poi quando la vide lui lo sapeva.......sapeva che senza di lei..... se dovesse perderla.......potrebbe morire.
Una volta che il suo respiro tornò normale, Felicity lo guardò, “ se avessi saputo che il sesso..... dopo la prima volta sarebbe stato così? Avrei consegnato la carta della verginità molto tempo fa.” Felicity ridacchiò, mentre Oliver non si unì a lei. Felicity si fermò e lo guardò, “ Cosa? Cosa c'è che non va? Ho fatto....?” Oliver scosse la testa non facendole finire la frase, “ No tu sei stata perfetta, fidati. E' solo che non mi piace pensare a te con qualcun altro.”
Per tua fortuna non lo sono stata.” Felicity abbassò la testa sul suo petto. “ E Oliver......giuro su dio che se menzioni ancora le mie abilità orali,  non le riceverai mai più. E per  il sesso ci sarà una lunga attesa......”  Oliver ingoiò le parole, stava per menzionarle. Felicity ha ragione, lui non ha alcun diritto di dire niente, anche se lui volesse saperlo.
Oliver pensò che lui voleva sapere, era come se lei riuscisse a leggergli nella mente, “ no Oliver, tu non vuoi sapere, va bene!! Ero solo una ragazza che stava sperimentando. Ho avuto fidanzati.........lascia perdere!!” Oliver annuì. A un certo punto sentirono freddo e allora si diressero alla loro camera per la notte.
Quando Felicity si svegliò la mattina dopo Oliver non era nel letto.
Si diresse verso la doccia quando sentì di nuovo il suo suono preferito CLANK. Felicity rise e si diresse verso la mini palestra. Sulla strada trovò la sua vestaglia e se la mise. Lentamente entrò in palestra e lo vide fare quella cosa. Le piaceva un sacco.
Oliver la vide entrare di nascosto.
Felicity si sedette sul pavimento e lo guardò. Oliver decise di fare alcuni giri extra. Gli piaceva che lo guardasse. Gli piaceva sapere che lei apprezzasse il suo corpo, non importandole delle cicatrice.
Quando alla fine cadde a terra sui suoi piedi, Felicity gridò e applaudì. Oliver rise e le si avvicinò, “ ti sei goduta lo show?” Oliver prese una bottiglietta d'acqua e si sedette accanto a lei, “ quasi quanto ti è piaciuto mettere su lo spettacolo.....” beccato.
“Quali sono i tuoi piani per la giornata?” Felicity alzò gli occhi al cielo e si rovesciò indietro sul pavimento, “ pianificare la nostra festa di fidanzamento con le nostre madri....” Oliver si rovesciò anche lui, “ poverina!!”  Oliver la prese in giro, “ Oliver, non importa cosa devi  fare oggi.....non potrà essere peggio della pianificazione di questa festa.....” Oliver non ne dubitò nemmeno per un secondo, preferiva aver a che fare con una spedizione di armi piuttosto che stare con sua  mamma e Dinah. Un pensiero lo colpì, “ dove si svolgerà la pianificazione?” Non la voleva a casa con suo padre ancora in giro. E sicuramente non a casa di Felicity  con Laurel.
“Stanno venendo qui. Mamma ha una chiave magnetica, così sta andando a prendere tua mamma.” Felicity guardò l'orologio a muro, “ ho bisogno di lavarmi e vestirmi prima che arrivino qui.” Felicity si alzò e Oliver la seguì, “ non stiamo per fare la doccia insieme Oliver.....mia mamma potrebbe arrivare qui fra pochi minuti.” senza perdere un passo si girò e andò verso la cucina. Non era il caso di andarci dentro dopo. Sarebbe una tortura.....una dolce tortura, ma una tortura.
Decise di mangiare un po' di cereali e di guardare “Sports Center.”

L'ascensore suonò.
Sua mamma e Dinah entrarono e lui  le accolse.
Moira aveva le lacrime agli occhi, “ cosa c'è che non va?” Moira l'abbracciò. Oliver stava cercando di comportarsi meglio con lei. “ Il mio bambino ha il proprio appartamento. Adesso sei un uomo.” Oliver rise, “ lo sono da un po'.” “ No figliolo. Eri un bambino nel corpo di un uomo adulto. Solo adesso stai diventando un uomo.” Oliver distolse lo sguardo e diventò rosso. Dinah gli sorrise e poi sentì una porta aprirsi e Felicity arrivare.
“Mamma.” Felicity l'abbracciò e poi salutò Moira. Era in procinto di farle accomodare nella nuova sala da pranzo quando il telefono di Dinah suonò, “ Oh le tue sorelle sono qui.” Andò all'ascensore a recuperarle.
Oliver prese dalla parte Felicity, “ Laurel sta venendo qui?”  Le sussurrò. Felicity si strinse nelle spalle e si mordicchiò il labbro inferiore.    “ Penso che che Dinah volesse dire Sara e Thea. Potrei sbagliarmi. Dinah voleva che tutte voi ragazze andiate d'accordo.”
Felicity si girò sul petto di Oliver, “ dovresti vestirti e svignartela.” Oliver le strofinò le braccia, “ vado a fare una doccia e a vestirmi, ma io non ti lascio sola con lei.” Felicity sospirò, “ Oliver sono una ragazza grande. Posso gestire mia sorella.” Moira è affascinata nel vedere Oliver così forte ma così premuroso nel confortare la sua futura moglie.
Moira parlò, “ Oliver vuoi davvero discutere di abiti per la festa di fidanzamento? O il menù? O la disposizione dei tavoli?” No. Ma lo farò.” disse Oliver facendo ridere Felicity.
Vai a fare la doccia. Hai del lavoro da fare oggi....” Oliver aggrottò le sopracciglia. Aveva ragione e entrambi lo sapevano.
L'ascensore arrivò e uscirono Laurel, Thea, Sara e sua mamma.

Thea si diresse verso Oliver  e l'abbracciò. “ Mi sei mancato.” Oliver ricambiò l'abbraccio e le baciò la testa, “ anche tu.” Oliver andò a fare la doccia e le donne iniziarono le loro discussioni.
Quando ritornò, loro stava discutendo, ma al tavolo non vide Felicity. Si guardò intorno e la trovò vicino alla finestra presa a guardare fuori. Oliver le si avvicinò, “ cosa c'è che non va?”
Prima che lei risponda Moira urlò a loro, “ grazie a dio, Oliver! Dille che lei non può invitare i suoi amici alla festa.” Felicity lo guardò, “ voglio invitare i miei amici della scuola, ma mi hanno detto che non posso.” Oliver aggrottò le sopracciglia e le prese la mano e andarono al tavolo. “ Può invitare chiunque lei voglia.” Moira e Laurel entrambe scossero la testa.
Oliver. Si tratta di una festa di fidanzamento Bratva e loro non fanno parte del nostro mondo.” Oliver guardò Felicity che stava combattendo con le lacrime. “ Lei può invitarli.....ha sacrificato abbastanza. E' la nostra festa........Invitali!” Felicity gli sorrise e gli gettò le braccia al collo, “ grazie di stare dalla mia parte.”
“Sempre.”
“Non vedo il motivo per cui li vuoi qui. Barry ti ha mollato per Caitlin e Iris è quella che te l'ha fatto conoscere
.” Oliver ebbe dei flash,  “il tuo ex fidanzato? Barry?” Felicity annuì e si sedette di fronte a Laurel.
Iris è la mia migliore amica e Barry è suo fratello a tutti gli effetti.”
“Ti ha scaricata!” Laurel praticamente le ha dato della stupida e tutti lo sanno. Felicity sorrise, “ Si, l'ha fatto ed ero devastato in quel momento. Ma adesso l'ho superato e ho capito.....” Felicity si fermò e si ricordò con un sorriso, “ mi sono resa conto che se lui mi avesse amato, non si sarebbe mai innamorato di Caitlin......ed io l'ho amavo e proprio perchè l'amavo volevo che fosse felice anche se non era con me...... e alla fine ho visto quello che ha visto e  mi piace Caitlin.”

Laurel rimase li seduta, “ L'hai amato?”
Molto in quel periodo.....o quello che pensavo fosse amore, ma poi vedendolo con Caitlin ho capito che non l'ho amavo, non come avrei dovuto. E sicuramente non come amo Oliver, adesso.” Felicity sorrise ad Oliver.
Oliver si sentì infinitamente meglio su questa situazione di Barry. L'ama ancora di più adesso rispetto a cinque secondi fa. Era straordinaria.
Oliver guardò Laurel, “ perchè sei ancora qui?”
Laurel guardò sua mamma, “ la mamma pensa che ho bisogno di espiare i miei peccati aiutando e che questo renderà le cose più facili per tutti noi, costringendomi poi ad accettarti nella nostra famiglia come suo marito.” Laurel roteò gli occhi in segno di disappunto. Dinah la trattava ancora come una bambina e  questo lo odiava. Lei è li solo per vedere se le cose tra di loro sono così magnifiche come tutti dicono.
Papà  darà l'approvazione finale.” Disse Laurel malignamente. “ Ollie a te sta bene che venga il suo ex?” Oliver le sorrise falsamente, “ io non ho niente di cui preoccuparmi. L'hai sentita non c'è paragone.”
Oliver baciò Felicity ed uscì per andare al lavoro. Era dannatamente felice di essere uscito da li.
                                                                         **

Oliver arrivò presso il porto per incontrare Slade, che aveva avuto solo una notte libera, e Quentin.
Oliver sapeva che Bertinelli era ancora in Russia.
Mentre aspettavano Oliver sentì di dover mettere i guardia Lance, “ le ragazze stanno per chiamarti.” Lance lo guardò perplesso, “festa di fidanzamento.” Lance annuì, “ che cosa  ha a che fare con me?” Oliver scosse la testa, “ Felicity vuole invitare i suoi amici di scuola. Laurel e mia mamma hanno detto di no.”
Tua madre e mia figlia non hanno voce in capitolo. E tu che cosa  hai detto?” Oliver sorrise e distolse lo sguardo. Slade rise, “ lascerà avere a Felicity tutto quello che vuole!” Lance li guardò entrambi, “ ottima risposta.”
Il loro contatto arrivò e avevano bisogno di cominciare a fare sul serio.
                                                                          
                                                                               **

Felicity salutò la sua famiglia e corse a prendere il suo telefono.
La prima che chiamò fu Iris.
Lis! Non ti sento da settimane. Come va?”
Sto per sposarmi! Tu ed Eddie dovete venire alla mia festa di fidanzamento.” Eddie è un poliziotto come il padre di Iris, ma andrà bene. Nessuno avrebbe parlato di affari. “Non sapevo che uscivi con qualcuno!” Iris è felicissima. “ Aspetta, prima che dica qualsiasi altra cosa coinvolgiamo Caitlin su questo!”
Lis? Come stai? MI manchi!” Felicity e Iris risero. “ Anche tu Iris.”
Sto bene. Come stavo dicendo ad Iris......sto per sposarmi e vi voglio tutti alla mia festa di fidanzamento, e voglio tutte e due al matrimonio!”  Tutte e due strillarono.....è quello che le migliori amiche fanno. “ Non sapevo che uscivi con qualcuno.”
Ragazze. Siete entrambe sedute?”
“Si!”
“E' Oliver Queen. Si Iris quel Oliver Queen..”
Felicity e Iris trascorsero molte notti a discutere di Oliver Queen e dell'ossessione di Felicity per lui.
Felicity raccontò a loro una versione della loro frequentazione. Non del loro contratto, ma che si sono incontrati e che avevano iniziato a vedersi segretamente e poi si sono fidanzati.
Caitlin , che è quella razionale parlò per prima, “ non frequentava tua sorella e poi è andato a letto con l'altra?” Felicity rabbrividì, “Si, lo so. Ma lui è cambiato. Lui non l'amava, ma ama me.” Caitlin emise un rumore di disapprovazione. Iris prese parola, “ lo vedremo noi stessi Caitlin. Sapremo se lui ama la nostra ragazza e se ne è degno!” Iris era la mediatrice.
“Hai ragione. Sono sicura che sia cambiato e che ti adori, Lis.” Disse Caitlin, ma entrambe sanno che è sospettosa. Caitlin come Iris voleva il meglio per Felicity.
Entrambe accettarono di farle da damigella, anche se sarà Iris la damigella d'onore.
Felicity non è mai stata così felice in vita sua. Finalmente si sentiva come se fosse giusta e non solo il terzo incomodo. In un paio di settimane, le sue due migliore amiche arriveranno li. Avrà la sua festa di fidanzamento e ci saranno tutte le persone che ama. Aveva fatto pace con Moira e lei ed Oliver sono felici ed innamorati....... Una ragazza non potrebbe essere più fortunata di così.
Aveva iniziato la giornata guardando allenarsi e la stava terminando aspettando che tornasse a casa da lei.
La vita è bella.

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


~~Capitolo 18
RAGAZZE PREPARATEVI

Oliver era  in piedi accanto a Felicity mentre aspettavano che i suoi amici sbarcassero.
Felicity saltellò sui suoi tacchi con entusiasmo. Oliver le mise un braccio attorno e  non poteva fare a meno di sorriderle. Oliver non era neanche lontanamente eccitato, incontrerà Barry, il suo ex. Gli era stato detto che non poteva intimidirlo o picchiarlo, cosa che sembrava ingiusta.
Felicity gli aveva assicurato che Barry era bello e che gli sarebbe piaciuto, ma pensò che non gli sarebbe comunque piaciuto.  Non ti può piacere qualcuno che vorresti uccidere....lo sapeva per esperienza.
Felicity strillò e si divincolò dalla sua presa.
Oliver la vide abbracciare due ragazze e due uomini dietro di loro. Si chiese quale dei due fosse il suo ex. Il biondo? O quello nerd? Le tre ragazze continuarono ad abbracciarsi fino a quando uno dei due uomini disse qualcosa  e Felicity andò tra le sue braccia. Quello nerd. Lui deve essere Barry.
Oliver lo fissò, non gli piaceva ....no,no.
Felicity infine , si girò verso Oliver e gli fece cenno di avvicinarsi. “ fai uno sforzo!” disse Oliver a se stesso. Ha bisogno di farsi piacere queste persone perchè significavano tanto per Felicity.
Felicity era tra le due ragazze, “ ragazze mi piacerebbe presentarvi Oliver... Oliver?” Felicity indicò con il mento la prima ragazza, “ lei è Iris, la mia migliore amica dai tempi del liceo.” poi si girò verso l'altra ragazza, “ lei invece è Caitlin. Mia altra migliore amica, da quando  mi ha rubato il ragazzo.” Tutti si girarono e risero verso il ragazzo nerd.  Il ragazzo nerd era l'ex.
Iris si mosse per prima e abbracciò Oliver che ricambiò l'abbraccio.
“Benvenuto  nella nostra disfunzionale ma amorevole famiglia.” Quando lei fu abbastanza vicino al suo orecchio gli sussurrò “ falle del male e non mi importa chi tu sia.....Caitlin ed io ti uccideremo..... lei è una scienziata conosce un sacco di veleni.” Iris si staccò e gli sorrise  come se non avesse appena minacciato la sua vita. Gli piaceva Iris!
Caitlin si fece avanti e lo abbracciò, e proprio come Iris gli sussurrò, “ per favore non farle del male.....ne ha passate così tante e richiederà una notevole fatica  ucciderti.” Caitlin sospirò, poi si tirò indietro e gli sorrise.
Va bene le minacce di morte erano finite.
Si chiese per un attimo se loro sapessero cosa faceva per vivere? Dovrebbe essere infastidito invece si ritrovò ad ammirare la famiglia che Felicity si era creata.
Felicity si mosse tra le braccia di Oliver. “ Questo è Eddie, il ragazzo di Iris.” Oliver si girò versò di lui e sussurrò “un poliziotto...” Oliver lo fissò. Poi ritornò a Felicity.
Felicity si svincolò dalle sue braccia e agganciò un braccio attorno al nerd, “ lui è Barry! Il mio ex ragazzo, fratello di Iris e marito di Caitlin.” Felicity rise. Oliver strinse la mano a Barry che fece una faccia. Felicity lo guardò male. Oliver lasciò la mano con una scrollata di spalle.
Non l'aveva picchiato, questa Felicity poteva definirla una vittoria.
Oliver li portò fuori a cena.
Sembrarono  tutti molto legati. Parlarono del liceo (Iris e Barry), poi del college dove andarono tutti.
Helena entrò con il suo nuovo fidanzato, “ signore!” Le ragazze saltarono su e l'abbracciarono. Non aveva idea che tutti si conoscessero l'uno con l'altro. Helena si rivolse a Iris, “ così....mi hai battuto per il ruolo di damigella d'onore! Dovrei odiarti!” Iris le sorrise e poi tutti ritornarono all'enorme tavolata. “ Io ho più scheletri nell'armadio su di lei di te.” Helena sorrise, “ raccontami!”
Iris si guardò intorno, “ non lo so....forse più tardi.” Felicity sembrò interessata “ cosa potresti avere su di me?” Iris guardò Oliver che stava sorridendo, a lui non interessava  di cosa si trattasse. Iris si strinse nelle spalle, “ due parole Cooper Sheldon.” Felicity quasi si soffocò con il vino così come Barry e Caitlin che morirono dal ridere. Helena saltò su, “ Sheldon Cooper?” Helena pensò un attimo, “ Aspetta! Lui è il motivo per cui ho conosciuto tutti voi!” Iris, Barry e Caitlin fecero cenno con il capo. Felicity nascose il suo volto.
Helena stava morendo dal ridere. “ Mi ricordo di essere venuta in città perchè la povera Lis era chiusa nella sua stanza rifiutandosi di uscire. Il che era stupido. TUTTI noi avevamo capito. Forse non Barry.”
Ragazzi , non credo che dovremmo parlare di questo....Oliver.” Caitlin disse mentre lo guardò. Oliver le sorrise, “ non vedo il problema.” Barry rise, “ e poi sicuramente tu non avrai sentito parlare di Coop, che ha senso dal momento che Lis non vuole che suo padre lo sappia!” Disse Barry guardandola e sorridendole. Felicity alla fine parlò, “ non è stato niente. Solo bambini che facevo i bambini. Cambiamo argomento.” Adesso Oliver era incuriosito.
Ora voglio sapere!” Oliver mise il suo braccio attorno a Felicity, “ raccontami.” Felicity scosse la testa. Tutti la guardarono incoraggiandola. “ ' una storia divertente, Lis.” Felicity scosse la testa. “Fidati di me. Oliver non vuole sentirlo.”  Helena guardò tutti, “ Lis ha ragione. Oliver ha problemi con questo genere di cose.”
Oh davvero?” Iris lo guardò, “ farlo o sentirne parlare?” Helena rise e le diede il cinque. “Sentir parlare di Lis fare.... quelle cose.” Oliver  si girò verso Helena e la guardò. Aspetta? Si tratta di sesso?Oliver si girò verso Felicity che nascose il viso sulla spalla di Barry. Un'altra cosa con cui Oliver aveva problemi. Pensò fra sé e sé aggrottando le sopracciglia.
                                                                         **
Tutti decisero di andare all'attico.
Sara e Nyssa  li avrebbero incontrati li, così come Tommy, Slade e Shado.
Felicity e Oliver presero  in considerazione questa loro reale festa di fidanzamento, che erasul loro essere giovani e innamorati, non sul loro impegno a questa vita.
Helena e Iris decisero di giocare a un gioco alcolico. Come sempre, Felicity era la più ubriaca di tutti mentre Oliver non era  nemmeno brillo. Oliver si sta godendo nel vedere  Felicity nel suo elemento. Felicity parlò di scienza con Caitlin e Barry, mentre con Iris di moda e del suo vestito da sposa. Poi sentì Felicity dire qualcosa......
Perchè finisco sempre per giocare a giochi alcolici in cui faccio schifo? Chiedetemi di hackrare un database federale o risolvere un problema di matematica.....anche chiedermi di aprire delle manette con una forcina e posso farlo.....senza mani!”
Nyssa si mise a sedere, “ puoi farlo?” Oliver si accorse che Tommy aveva preso  nota della conversazione. Felicity sembrò confusa, “ quale parte?Voglio dire, si posso fare tutto questo!” Nyssa  si alzò e si girò attorno , “ ho bisogno di manette! Sara! Helena! Manette!” Sara gridò in risposta  da qualche parte nell'attico, “ per fare cosa?”
“Per ammanettare tua sorella...” Sara uscì, “ scusami?” Nyssa le spiegò e Sara rise, “ Helena hai della manette?” Helena andò alla sua borsetta e ne tirò fuori un paio, “ Cosa c'è? Una ragazza a certi bisogni.....”
“Ecco.” Helena le diede a Nyssa che le mise a Felicity. Helena glielo aveva già visto fare e sapeva che quando lei ci riuscirà, sarebbe iniziato il divertimento.......per lei.


Nyssa si assicurò che fossero chiuse bene e poi mise in mano a Felicity una forcina. Tutti la guardarono , i suoi amici glielo avevano già visto fare, ma non potevano fare a meno di ridere. Shado sembrò affascinata da questa cosa, invece Tommy e Slade si chiesero se fosse davvero possibile.
Con le mani ammanettate davanti a lei, Felicity si mise la forcina in bocca e con forza staccò la copertura di plastica della forcina. Poi la riposizionò in bocca tra i denti ma in modo morbido da poter lasciar la lingua lavorare. Mise la la punta della forcina dentro la serratura delle manette e trenta secondi dopo le manette furono aperte. Le tenne nella mano destra  e fece un inchino dal momento che tutti  applaudirono.
Helena guardò Oliver che era esterrefatto e secondo lei vederla in azione con la sua lingua, doveva essere stato dannatamente sexy per Oliver.
Helena decise di divertirsi un po', “ Lis tesoro!Di a tua sorella, a  Nyssa, ad Oliver e ai ragazzi come hai imparato questo trucco!” Helena sapeva che Felicity non aveva  notato il modo in cui Oliver la stesse guardando, quando lui pensava che nessuno lo stesse guardando. Helena sapeva  inoltre che Felicity era abbastanza ubriaca per parlare in scioltezza, dal momento che l'intera storia Helena l'aveva sentita da Iris,  sentì  che doveva essere condivisa con tutti. E sapeva  anche che Oliver meritasse un po' di vendetta per la foto con Laurel sul giornale. Helena gli sorrise e lui fece una smorfia. Helena si avvicinò ad Oliver e lui le chiese “ è questa la storia di qualche ora fa? La storia che ha fatto vincere Iris come damigella d'onore?” Helena sorrise e annuì.
Felicity rise e si sedette sul pavimento. Guardò Oliver e gli sorrise, “ questo sarà bello .....” Oliver la guardò.
Uscivo con Coop.” Immediatamente Oliver si mise dritto in piedi. “ Lui era bello e ribelle....era come James Dean.” Felicity sospirò, “ sapeva che ero vergine e un giorno decise che avremmo dovuto  “esplorare l'un l'altro.” Ad Oliver già non piaceva questa storia, per niente. “ Ero andata a fare shopping e quando sono tornata al mio appartamento, Coop era ammanettato al mio letto.” Oliver era infuocato, Helena potrebbe sbagliarsi ma le era parso di sentirlo ringhiare. Rise.
Lui era tutto “ fai quello che vuoi con me”. Ero mortificata. Come facevo a sapere cosa fare? Il mio contatto con i maschi è stato limitato, giusto Barry.” Felicity rise e si girò sul fianco. Barry rise ed abbracciò Caitlin. Helena guardò Oliver che sembrò angosciato. “ Dopo un po', non entrerò nei dettagli tristi.” Ridacchiò e si rimise seduta bevendo poi un altro shot, “ Sono andata per liberarlo....ma lui aveva perso  la chiave. Ho cercato dappertutto, ma fu inutile.” Felicity nascose la testa tra il cuscino che era sul pavimento “ Ho dovuto scassinarle ......ecco come ho imparato...”
Helena si allontanò da Oliver, “ NO...No... tutta la storia.” Quando Felicity vide la sua migliore amica con il volto rosso come un pomodoro e scuotendo  la testa, Helena prese il sopravvento, “ Coop ha dato alla nostra piccola Lis il suo primo orgasmo quando ha dovuto sedersi sul suo volto  per capire come farlo. E la nostra cara e dolce Lis era nuda poiché stava “esplorando”.......” Nyssa e Sara morirono dal ridere. Tommy guardò Oliver e mosse in modo ridicolo le sopracciglia. Oliver lo fulminò con lo sguardo e Tommy rise. Slade fece finta di niente, gli piaceva essere vivo. Shado ridacchiò verso Oliver che scosse la testa facendole distogliere lo sguardo. Helena si avvicinò ad Oliver, “la prossima volta che vorrai fare il carino con altre donne o portare a casa Laurel.... ricordati che lei ha delle opzioni, fidanzati o sposati.....lei ha delle opzioni.”
Helena continuò a parlare con il gruppo.
Dopo aver sperimentato le abilità orali di Coop, la nostra ragazza era terrorizzata dal donarsi a lui! Lei si stava preservando per qualcun altro.....” Tutti risero. Oliver fece un sorriso arrogante, sapendo che era lui quella persona. Tommy lo guardò e sollevò il bicchiere verso di lui. Felicity fece alla sua migliore amica il dito medio nascondendo ancora  il viso. “ Le ho promesso che sarebbe andato tutto bene e che Coop avrebbe capito. Ma mi ero incredibilmente sbagliata. Oops. Comunque, ha lasciato finalmente il suo letto.”
Cosa è successo a Cooper?” chiese Sara. Oliver diede a Sara uno sguardo da “ma che cazzo”.
“E' ancora in giro, e quando l'ho sentito era ancora pazzo di Lis. Ma il suo stile di vita non è compatibile con il suo.” Helena alla fine sospirò e Felicity sollevò la testa, “ mi ha scaricato non molto tempo dopo di quella notte.....” Oliver capì ancora una volta perchè era nervosa  nel loro stare insieme. Coop era un idiota....e Oliver era geloso dell'idiota. Oliver si scolò il resto della sua birra.
Oliver voleva andare laggiù e caricarla sulle spalle, ma non poteva. L'ultima volta che si era comportato come un uomo delle caverne si era arrabbiata molto, ma capì  perchè Helena lo aveva fatto. Helena sapeva  che Felicity era devastata quella notte,  portando poi a casa Laurel. Anche se non era successo niente si sentiva ancora malissimo per non essere stato li, di non essere stato con la donna che ama.  Oliver quasi rispettava Helena per questo, quasi. Ora, qual era il cognome di quel tizio? Iniziò a pensarci. Forse, potrebbe chiedere a Barry alla festa di domani. Voleva sicuramente prenderlo a calci nel culo e Felicity non glielo avrebbe vietato.
La notte continuò con Iris che raccontava storie del liceo su Felicity: il suo non rendersi conto che un ragazzo aveva una cotta per lei. Felicity nascose la faccia e rise.
Sara si avvicinò ad Oliver, “ grazie per avermi permesso di portare Nyssa.”
E' una festa. Nessuno sospetterà.” Disse Oliver non distogliendo mai lo sguardo da Felicity. “ E' interessante vederla con i suoi amici di scuola.....” Oliver annuì, “ Si, lo è. Aveva una vita completamente diversa al di fuori di questa merda.” Sara lo guardò, “ ti voleva comunque, però.”
Forse, sbaglia a volere me?” Oliver li guardò interagire. “ Guardali, Sara. Così giovani e spensierati. Eravamo tutti così?  La sto trascinando all'inferno così da non essere qui da solo?” Sara mise una mano sul suo braccio, “ No, Ollie. Lei ti ama. E sicuramente tu sei innamorato di lei.” Caitlin li guardò e Sara se ne accorse e scosse la testa. “ Lei pensa che tu potresti scoparmi, Ollie.” Oliver prese un altro sorso della sua birra, “ Si.......Lei pensa  che io non sia all'altezza per la sua amica.”
Ollie, tu sei un brav'uomo. Felicity ti ama, ogni parte di te.” Sara ritornò da Nyssa come Felicity si diresse verso loro. Giusto o sbagliato, lui non può abbandonarla.
Ti stai divertendo?” Oliver sorrise, “ adesso si.” Felicity lo baciò. Quando lui era con lei tutto era migliore. “Grazie per stasera. E' stato fantastico. Ho i miei amici, mia sorella e il mio amore......tutti nella stessa stanza!” Oliver non poteva  farne a meno e la baciò di nuovo.
Iris e Caitlin  si scambiarono uno sguardo. Lui l'ama. Non si poteva fingere il modo in cui la guardava. Entrambe erano  sollevate che la loro amica avesse trovato il vero amore con l'uomo dei suoi sogni.
La notte successiva.....

Oliver e Felicity erano  quasi sopraffatti  dalla felicità, che significava  tanto  per Oliver. Lui sapeva che presto avrebbe potuto dire la verità a Felicity smettendo così di preoccuparsi. Presto, sarebbe diventata sua moglie e forse avrebbe smesso di preoccuparsi sul capire che lei meritasse un uomo migliore di lui.
Stasera,  avrebbero celebrato il loro fidanzamento.
Felicity era bellissima nel suo abito lungo color rosa con i capelli tirati su. Avrebbe voluto che indossasse gli occhiali, ma lei gli aveva detto che stava meglio con le lenti a contatto.
Nelle tradizioni delle loro famiglie,  Oliver avrebbe dovuto darle l'anello e suo padre avrebbe dovuto dargli la sua benedizione. Oliver si sentiva inarrestabile. Sarebbe salito più in alto all'interno dell'organizzazione, sarebbe stato libero da suo padre così come la sua famiglia, e avrebbe avuto Felicity al suo fianco e nel suo letto.
La vita non aveva ottenuto risultati  migliori di questi.
Per quanto riguarda Felicity, lei aveva trovato un posto felice all'interno della sua nuova vita.
Lei ed Oliver avevano accettato che la loro vita e il loro matrimonio non dovesse essere come quello dei genitori di Oliver. Avrebbero fatto le proprie regole, almeno in privato, mentre in pubblico lei avrebbe giocato a fare la moglie ubbidiente. Lei aveva   la sua attività freelance, la sua famiglia attorno a lei( ad eccezione di Laurel..., ma non si poteva avere tutto), i suoi migliori amici e l'amore di Oliver.
Felicity lo guardò, la sua bellezza riusciva  ancora a rubargli il fiato. Era così bello nel suo smoking. Per poco non ci rimase  secca quando lo vide in quelle bretelle. Oliver le sorrise e lei si sciolse. Lui era  il suo intimo e confidente migliore, il suo amico, il suo amante e presto suo marito. Felicity gli sorrise con tutto l'amore che aveva nell'anima.
Quando le era stato  ordinato di rientrare a casa, non avrebbe mai potuto immaginare che questa sarebbe stata  la vita che l'aspettava.
Le porte si aprirono ed entrarono trovando le persone che gli sorrisero.
Felicity ed Oliver andarono di fronte alla camera dove i loro genitori erano li ad aspettarli . Oliver le porse il braccio che lei accettò volentieri. Notarono a malapena  chiunque altro.
I suoi genitori erano da una parte e quelli di Felicity dall'altra. Oliver camminò verso i suoi genitori dopo aver lasciato Felicity dai suoi.
Robert Queen andò di fronte al microfono, “ Signori e signore, benvenuti! La famiglia Lance insieme a mia moglie ed io vi diamo il benvenuto a questa serata più significativa. Stasera, mio figlio Oliver Jonas Queen” Robert puntò il dito contro Oliver che era in piedi di fianco alla madre, “ chiederà a Felicity Meghan Lance di fargli l'onore di diventare sua moglie.” Il pubblico applaudì. Robert si avvicinò ad Oliver e gli porse la scatola con l'anello. Lo prese e baciò entrambi i suoi genitori sulle guance. Oliver odiava giocare a questo gioco, ma alla fine lui avrebbe ottenuto la ragazza.
Oliver si diresse al microfono, “ Capitano Lance, desidero chiedere la mano di tua figlia, ho la tua approvazione?” Lance fece una faccia, che per un momento fece temere ad Oliver una sua risposta negativa. Poi Lance sorrise, camminò al fianco di Oliver e gli diede una pacca sulla spalla, “ ne sarei onorato......naturalmente lei deve ancora dire di si!”La folla rise e Felicity arrossì.
Quentin si diresse verso sua figlia e la portò da Oliver. Si inginocchiò e tirò fuori l'anello, “ Miss Felicity Meghan Lance, mi faresti l'onore di diventare mia moglie?” Oliver la guardò negli occhi e vide le lacrime. Felicity guardò in quelli di Oliver e li vide pieni di amore. Felicity era così sopraffatta che non riuscì a parlare. Scosse solamente la testa in segno di consenso. Tutti risero. Lance parlò nel microfono, “ tesoro abbiamo bisogno di una risposta verbale” Felicity disse “SI
Oliver le mise l'anello al dito, si alzò e si baciarono. I loro genitori li guardarono con felicità.
Felicity pensò che finalmente si sentiva come se appartenesse veramente a questa vita.
Entrambe le famiglie erano   in attesa di abbracciare la coppia. Oliver continuò a baciarla fino a quando sentì Lance schiarirsi la gola in modo forte.
Dopo che la parte ufficiale della serata finì, c'era il buffet, camerieri in giro con lo champagne, un open bar e musica. Più tardi ci sarebbe stato il brindisi e le congratulazioni alla coppia felice.
Molti degli anziani Bratva  diedero dei soldi alla giovane coppia e ne avrebbero dati nuovamente in occasione del matrimonio.
Felicity trovò Barry e Caitlin seduti con un Eddie molto scomodo e una Iris felice, “ sono così felice che siate  venuti!”  Felicity gli abbracciò, “non ci saremmo mai persi né la festa né il matrimonio. Mi sorprende che abbiano lasciato entrare i non iscritti.” Barry si guardò intorno e Caitlin gentilmente lo colpì. Eddie annuì in accordo. “ Sul serio ragazzi, basta essere felici per Lis!” Iris esortò agli uomini.
Di solito no.” Felicity odiava discutere della Bratva o del suo farne parte. Guardò Barry e si ricordò quando loro gli avevano detto che provavano dei sentimenti l'uno per l'altro......prima Caitlin e successivamente Barry. Felicity era gelosa perchè voleva qualcuno. Ora, lei aveva qualcuno ed era  così felice, non era  stata insensibile con loro, non aveva lasciato che il suo orgoglio la privasse di loro perchè ora sono i suoi migliori amici.
Felicity sapeva che avrebbe potuto perdere Iris, perchè se fosse stata costretta a scegliere, Iris avrebbe scelto Barry.
Felicity continuò  a mescolarsi tra la folla. Improvvisamente qualcuno la fermò, “ Miss Lance?” Si girò e vide una bella donna bruna, “Si.” La donna era un po' fredda e forse un po' snob. “ Mio padre mi ha chiesto di dare questo a lei ed a Oliver.” Felicity le sorrise , ma si accorse che stava guardando Tommy, “ Conosci Tommy?” La ragazza si rattristò un attimo, “ l'ho fatto una volta. Ho pensato che forse.... lascia stare. Spero che abbiate un matrimonio lungo e felice.” Si girò e se ne andò. “ Aspetta, tu sei lei vero?”
“Lei?”
“Isabel. La Isabel di Tommy
.” Lei annuì e un  sorriso maligno  comparve sul suo viso. Felicity era così felice di averla incontrata, “ non posso credere che tu sia qui! A Tommy sei mancata.” Si guardò attorno e notò Tommy parlare con alcune ragazze. Felicity si rattristò per un attimo, “ non significano niente per lui. Tu hai il suo cuore....”
“Mi hai chiamato Isabel di Tommy.....perchè?”

Non lo sei?......Lui ti ama.....Tu sei la ragione per cui lui è single....” La ragazza sorrise e quando sorrideva era  piuttosto bella. Felicity era quasi gelosa e preoccupata, aveva parlato e  detto fin troppo. “ Lo sa che sei qui?” Isabel scosse la testa, “ siamo venuti perchè tuo padre ha detto che sarebbe un insulto non partecipare dopo essere stati invitati e che Robert non avrebbe provato a guardami.” Felicity capì completamente.
Vieni! Ti porto da Tommy.” Isabel scosse la testa, “ non posso...... E se.....non mi vedesse più allo stesso modo.” Felicity mise le braccia attorno alla ragazza più grande, “ fidati di me, lui ti guarderà come se fossi il suo paradiso personale sulla terra.” Isabel non era molto  convinta ma la seguì.
Arrivarono alle spalle di Tommy. Felicity picchiettò sulla sua spalla e lui la scrollò via, “ non ora Lis. Sono occupato.” Felicity lo toccò nuovamente e poi fece uno sguardo alle ragazze che diceva sparite. “ Cazzo, mi stai rovinando tutto? Mio fratello non approverà.” Tommy si  girò verso di lei e poi vide.... “Issy?”Felicity annuì. Tommy non riuscì a smettere di guardarla.
Lei era  più bella di quanto si ricordasse. “ Di niente.....Tommy....” Non si accorsero neanche quando Felicity andò via. Tommy toccò  la fronte di Isabel come se stesse toccando la cosa più preziosa sulla terra. Isabel pianse.
Felicity tornò dai suoi amici e Oliver l'accolse tra le sue braccia. “ Sei stata brava.” Felicity gli sorrise.
All'improvviso qualcuno parlò al microfono. Di solito a queste feste si tenevano discorsi, ma Felicity non pensava   che stessero già incominciando.
Tutti si girarono e videro Laurel, aveva  il microfono in una mano e una bottiglia di vino nell'altra barcollando, era chiaramente ubriaca.
Felicity era preoccupata per la sorella, la trovava peggiorata dopo averla vista apparentemente stare meglio.
Felicity si sentiva male per lei e vorrebbe rendere questo più facile per lei, ma non aveva idea se questo fosse ancora possibile.
Scusatemi! Mi piacerebbe dire qualcosa.” Nella stanza cadde il silenzio e tutti gli occhi furono su Laurel. Quentin e Dinah pregarono che fossero parole gentili, ma entrambi avevano  paura che lei avrebbe detto qualcosa di orribile a sua sorella. “ Lo sapevate che sono uscita io per prima con Ollie? No?Beh si. Lo amavo.....no aspettate, io lo amo con ogni fibra del mio essere....ma a qualcuno importava? Non proprio, perchè Felicity lo voleva......Anche lui mi ama, ma non lo vuole ammettere.”
Laurel cominciò a ondeggiare e quasi cadde. Diverse persone iniziarono a sussurrare e guardare Oliver che tirò  Felicity più vicino a sé. Quentin iniziò a muoversi verso Laurel, ma Felicity gli afferrò il braccio, “ no papà. Ha bisogno di sfogarsi.” Felicity pensava veramente che se sua sorella si fosse sfogata avrebbero potuto andare avanti. A volte era  necessario lasciare uscire il dolore prima di poter guarire.
Felicity avrebbe voluto che fosse più privato, ma il dolore di Laurel era troppo grande per essere privato. Se questo era ciò di cui Laurel avesse bisogno, allora così sia. Felicity era troppo felice per preoccuparsi. Cosa poteva farle Laurel per ferirla?
Ma poi la piccola Felicity decise che voleva il MIO Ollie. Noi avremmo potuto  risolvere i nostri problemi......e  poco dopo........Papà l'ho comprò per lei. Si, l'ha comprato.”Laurel prese un altro drink, “ non pensavo che fosse un puttano, ma.....ehehe, credo di si!” Laurel rise, “ quante donne qui dentro Oliver si è scopato mentre usciva con me?Oltre a mia sorella? Quante da quando sta vedendo Felicity?” Laurel rise ancora. “ Sappiamo tutti che la famiglia Queen è una spirale discendente...... Papino da i soldi a Ollie e la piccola Felicity ottiene il MIO uomo. Ollie doveva far finta di essere infatuato del piccolo troll.” Laurel sbuffò e rise, “ spero che tu sappia Ollie che quello che otterrai.......lei lo distruggerà ! Ha distrutto la nostra famiglia! La mia vita......la vita di sua madre....” Felicity si mosse in avanti. Oliver tentò di fermarla.
Laurel! Mi dispiace per qualsiasi cosa io ti abbia fatto, veramente. Ma io amo Oliver.”  Felicity allungò la mano verso Oliver che la prese, “ mi dispiace ma non posso.... non cambierò le cose.....non vorrei  anche se potessi.”  Felicity guardò Oliver e gli sorrise. Oliver non poteva fare a meno di sorriderle a sua volta.
Oh davvero? Non lo faresti? Anche se ti sta nascondendo un segreto? Anche se tutti stanno mentendo, ti stanno mentendo e lui lo sapeva? E non gli importa  così tanto da dirtelo.....” Laurel la guardò con un sorriso compiaciuto sul suo volto, “ Oliver ed io non abbiamo segreti.” Laurel rise così forte che quasi cadde, ma Lawton l'afferrò e la rimise in equilibrio. Lawton guardò Lance per vedere se la debba portare fuori, ma Lance non si accorse di Lawton era  troppo concentrato su Felicity. “ Forse Oliver  dovresti portare Felicity fuori di qui.” disse Lance, ma  Felicity non era della sua stessa idea, “ no, è la nostra festa, non ho intenzione di andarmene.”
Laurel iniziò a parlare ancora.
Credo che dovresti sapere che mamma non è la  TUA vera mamma....... sei la bastarda di papà e della sua puttana, e il tuo prezioso Oliver......lo sapeva fin dall'inizio, ha ottenuto incentivi supplementari  per sposare la figlia bastarda.”  Laurel sorrise  compiaciuta. “Papà  ha offerto molto, molto di più  per sposare la figlia della puttana di Las Vegas. Tutti sanno che Ollie doveva sposarti o altrimenti! Quanto era in più?” Felicity guardò sua sorella e si chiese come poteva   dire una tale menzogna.  Perchè qualcuno dovrebbe fare una cosa simile.
Felicity guardò Oliver che a sua volta la guardò. Poteva vederlo nei suoi occhi, era spaventato e nervoso...... guardò i suoi genitori, nella speranza che gli avessero dato solo un'occhiata che diceva che Laurel stava mentendo....... ma vide lo stesso sguardo nei loro volti. La paura, il nervosismo......poi vide Sara che cercò  di trascinare Laurel via da li, “Sara! Fermati, non ho finito!.........TUA mamma ti ha gettato via e io mi sono ritrovata con una piagnucolosa puttanella viziata per sorella. Avevo  fatto tutto il possibile per liberarmi di te......e poi finalmente mamma e papà ti mandarono   a fare le valigie. Sei una vergogna per noi.....e adesso per Ollie. NESSUNO ti ha mai voluto, nemmeno tua madre.” Laurel bevve un altro un po'.
Felicity si allontanò da tutti loro scuotendo la testa.
Questa volta Lawton aiutò anche senza le istruzioni del suo capo e Sara la portò fuori dalla porta laterale.
I Lance  erano troppo scioccati per muoversi. Felicity  se ne stava li ferma in piedi senza batter ciglio. Felicity pensava di essere sotto shock.
Tutti fissarono  la ragazza nel bellissimo vestito, la ragazza che era così felice soli dieci minuti fa. Alcuni avevano   il volto sconvolto, altri compassionevole e altri come Mckenna Hall,trionfante. Come ha potuto ..... perchè? Oh mio dio.... ogni paura che avesse mai avuto era diventata  di fatto una realtà.
Oliver non l'aveva mai amata, i suoi genitori l'avevano mandata via perchè non l'amavano come Sara e Laurel....oh mio dio......I MIEI GENITORI NON SONO I MIEI GENITORI.........
Oliver iniziò a dirigersi verso Felicity e questo la risvegliò dalla sua trance. Felicity iniziò ad indietreggiare e a scuotere la testa. NO, no, no...... Questo non poteva   essere vero, la sua mente era in guerra con se stessa...... Questo non poteva accadere.
I suoi genitori sono i suoi genitori. Oliver la ama, va bene c'era un contratto ma..... lui la ama .....tutti la amano. Poi quella brutta voce le ricordò come le cose fossero iniziate con Oliver. Lui la odiava, le cose orribili che le aveva detto, gli scontri. Poi lei pensò  a suoi genitori che l'avevano mandata via, di come non l'ho aveva  mai accettato.
Guardò Oliver.....come poteva  Oliver amarla quando poteva avere una splendida Laurel, non il troll. Il gobbo di Starling City.
Guardò i suoi genitori, ripensò a tutte le persone che avevano fatto commenti maligni sul matrimonio dei suoi genitori. Oddio....Laurel stava dicendo la verità. Nessuno l'amava, nessuno la voleva . Lei non apparteneva a qui o  in nessun luogo,  e tutti lo sapevano. Le lacrime iniziarono a scorrere....
E' la verità?” Felicity domandò urlando. I suoi genitori e Oliver vennero verso di lei in quel momento. Oliver la raggiunse per primo. Si accorse che Slade e Tommy stavano portando le persone fuori dalla sala da ballo.
Oliver raggiunse il suo viso e lo tenne tra le mani. Felicity iniziò a scuotere la testa, Oliver non la lasciò andare, “ piccola.....piccola guardami?” Felicity si rifiutò e guardò il pavimento, “ va bene lo sapevo, ma non cambia il fatto che ti amo......per favore.” Oliver cercò ti tirarla nel suo petto ma lei lo colpì costringendolo ad allontanarsi. Avrebbe potuto obbligarla ad andare da lui, ma non l'avrebbe fatto a lei. Non ora, non prendendo la sua ultima goccia di energia da lei.
“Ti ho detto TUTTO.... anche quando avevo scoperto i segreti della tua famiglia.... io te l'ho DETTO.” Felicity pianse in maniera incontrollata. Oliver le prese la mano, ma lei la scostò, “ MI FIDAVO di te.......ti ho AMATO.....io...” Felicity crollò sul pavimento come un sacco. Oliver le si avvicinò e lei urlò, “ NON MI TOCCARE, non ti azzardare a toccarmi! Oddio.....come ho potuto farmi  toccare da te? Come ho potuto credere che tu.......mi volessi......che mi amassi.” Oliver la guardò andare nella sua testa, sapeva che quelle insicurezze stavano entrando in gioco.
Oliver cominciò a passarsi le mani tra i capelli e poi fece quel suo tick delle mani. Questo non poteva   succedere, era  tutto quello a cui riusciva a pensare....... Lui non poteva perderla. Oliver chiuse gli occhi sperando che nel riaprirli tutto questo fosse un brutto incubo.
Lei aveva detto  che mi ha amato .......tempo passato. Lui non poteva ....... non voleva  perderla. Lei era l'unica cosa nella sua vita che aveva senso per lui. Aveva   bisogno di prendere questo dolore da lei. Non sopportava di vederla così.
Oliver aprì gli occhi e lei era ancora ai suoi piedi. Dinah e Quentin cercarono di parlare con lei, ma lei diede a loro le spalle. John si avvicinò e lei gli chiese, “ Lo sapevi?” John annuì semplicemente. “Chiunque NON sapeva  che ero soltanto una bastarda che avete portato qui come un cane randagio?"Felicity urlò a tutti loro. Sara ritornò  e tentò....ma  Felicity scosse la testa verso di lei. TUTTI LORO SAPEVANO. Tutti si saranno fatti una bella risata su di lei, sul suo amarli, il suo volere appartenere a loro. Eppure, sapeva nel profondo che lei non apparteneva che .....non aveva mai sentito di appartenere a qualcuno fino …...ad Oliver. Felicity scosse la testa, no......neanche lui la voleva. Si trattava solo di soldi e potere.
Felicity pianse per pochi istanti mormorando, “ tutti sapevano....tutti voi avete cospirato per mentirmi....per nascondere questo a me.” Con un urlo forte chiese “ è stato divertente? Mentendomi, facendo pensare alla patetica nerd  che potesse essere amata.....” Felicity sembrò  così ferita e confusa. Dinah si avvicinò per abbracciare la sua bambina, “ no, mamma....” Felicity sorrise, “mamma? Non sei nemmeno mia madre....solo la buona  e fedele moglie Bratva.” Dinah le afferrò le spalle, “ NO!Io sono tua madre e ti amo. Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto. Amarti non era per tuo padre o per la Bratva, riguardava solo te, tesoro.” Felicity scosse ancora la testa, “non ti credo.” Felicity se ne andò.
Oliver la guardò e lo sapeva ......la conosceva  molto bene. Felicity aveva  trovato  la sua forza e aveva  preso la sua decisione. Una donna come lei non sarebbe rimasta giù per molto, lei non avrebbe fatto la vittima. Lei sarebbe rinata dalle ceneri  attorno a lei. Tutto quello che poteva fare era guardare. Lei è  stata tradita da tutti loro e non permetterà a loro di portarla giù.
Felicity raddrizzò la schiena, si asciugò le lacrime e si girò verso di loro. “ Non voglio vedere nessuno di voi.” Lo disse calma, troppa calma. Si incamminò verso i suoi amici Caitlin e Barry, “potete portarmi da qualche parte?” Entrambi fecero cenno con il capo. Iris e Eddie se ne erano andati, o probabilmente Slade aveva fatto andar via il poliziotto.
Quentin si mosse in avanti, “ Lis, Lis, devi portarti la sicurezza.” Felicity guardò John, “ non lui. Lawton. Voglio Lawton.” Quentin, John e Oliver iniziarono a scuotere le teste, “o lui o nessun altro.” Lawton fece un passo in avanti ed accettò di andare. “ Prometto che non permetterò che le accada qualcosa.”
I quattro si avviarono verso l'uscita. Oliver la seguì, non poteva lasciarla andare in quel modo. Lui la conosceva , conosceva le  sue insicurezze e sapeva che Laurel aveva giocato con ognuna di esse. Oliver doveva convincerla a rimanere.
Nel parcheggio, Oliver la fermò. “ Per favore! Felicity...... ti prego parla con me, piccola.....” Felicity si girò verso di lui, “ non chiamarmi piccola. Io NON sono la tua bambina. Io non sono il tuo niente....Ogni volta  che mia hai detto “MIA”” Felicity emise un suono selvaggio e avvolse le braccia intorno a se, come se stesse cercando di tenersi insieme. Oliver vide il dolore crescere sul suo viso, e i suoi occhi scurirsi. “ e mi hai chiamato tua......era una bugia.” Felicity fu colpita come un mattone. Ogni volta che era entusiasta di quella parola, era soltanto un'altra bugia. Un altro stratagemma, “ era un'altra  terribile bugia in cui aveva  voluto disperatamente credere.”
Felicity guardò in alto verso le stelle nel cielo tenendosi abbracciata. “ Volevo così tanto che tu mi amassi che mi sono permessa di crederci.......ma era tutto per i soldi, il potere. La Bratva del cazzo...”  Felicity fece per andarsene ma si girò verso di lui, “ ti ho davvero amato. Avrei...Avrei fatto qualsiasi cosa...per te....” Felicity lo guardò negli occhi con occhi pieni di lacrime, “mia”, sussurrò. Si sentiva  come se stesse avendo una esperienza extracorporea...... “ La prima volta che mi hai detto che per me.......che tutto quello che volevo..... era essere tua. Solo tua per sempre...Quello è stato il momento in cui ho deciso di credere in te, non importava come........Per essere degni di essere tua....per essere tua......e nella mia anima io era tua.” Oliver la guardò negli occhi cercando qualcosa, qualcosa a cui aggrapparsi......ma erano distanti e tristi.
“Felicity...” sussurrò
Felicity lo guardò e scosse la testa, “ TI ODIO.” Felicity vide il suo centesimo attorno al suo collo e glielo strappò, “ questo non è mai stato tuo. Non sono mai stata tua. Ero solo un'altra delle tue ragazze.” Felicity si sentiva come se l'avessero presa a pugni pensando di aver fatto l'amore con lui. Il modo in cui la teneva e al modo in cui lei si sentiva amata...... “ Cazzo ti ho dato me stessa....ed è stato  tutta una bugia.” Sussurrò l'ultima parte.
Felicity si accovacciò su stessa e avvolse le braccia attorno alle gambe. Era come se lei non fosse più li. Era così ferita.
Oliver l'afferrò e la tirò verso di lui, “ NO, NO, NO. Non siamo  una bugia. Fare l'amore con te non è stata una bugia. Trascorrere il tempo con te, sono stati i momenti migliori della mia vita. Portandoti alla fonderia facendo quei voti......Quello è stato il momento più prezioso della mia vita....per favore....” Felicity si scostò da lui, “  Tu e Laurel avete riso su questo?” Oliver era confuso. “ la stupida Lis da a Oliver la propria verginità e il suo amore..... fa promesse e voti in un seminterrato!” Felicity rise senza allegria. “ Ti ho detto tutti i miei segreti......sui momenti peggiori della mia vita....” Felicity lo guardò con le lacrime che ripresero a scendere, “ il tutto mentre hai preso i soldi per farmi credere che tu mi amassi. TI ha dato un extra per il sesso?” Oliver scosse la testa, lo stava aggredendo. Il dolore la stava divorando. Il tradimento.
Felicity sapeva che doveva smettere, ma il dolore la stava abbracciando. Era come se un buco nero stesse inghiottendo la sua anima. Una volta Oliver le disse che la Bratva aveva preso una parte della sua anima.....ora si stava prendendo una parte della sua.
Sentiva  come se la stessero  mangiando.....questa vita, queste  bugie. Non c'era nessun su o giù. Nessun giusto o sbagliato. Nessuna verità solo bugie. Tutta la sua vita del cazzo era una bugia.
Oliver le afferrò le spalle, “ Felicity...io e te, non è una questione di soldi. Il sesso sicuramente non è stato una questione di soldi. Riguardava te, piccola.”  Oliver tenne la sua mano nella sua, “ a proposito di quanto ti amo. Non ho mai amato nessuno, ma tu..... sapevo del segreto dei tuoi genitori. Questo è tutto. Tutto  il resto che ti ha detto è una bugia.” Oliver lasciò andare la mano  e combatté con le lacrime mettendo le mani sugli occhi chiusi nella disperazione.
Ti ho mostrato le mie cicatrici.... ti ho detto che nessuno lo sapeva....... non era la MIA bugia...... . Non era il mio segreto da raccontare. Non mi ha permesso di dirtelo!”
Felicity lo guardò e voleva credere in lui. Come voleva credere in lui, ma una volta che menti..... come potevi ancora credergli? Oliver abbassò le mani.
Felicity lo guardò negli occhi, “ ma io pensavo di essere tua Mi sa che abbiamo sbagliato entrambi, Ollie.” Oliver si sentì come se lo avessero pugnalato. Fece un passo indietro.
Felicity sapeva che odiava quando lo chiamava  Ollie.
Tutto il mondo, o tutto il suo mondo era appena caduto intorno a lei e tutti coloro che avrebbero dovuto amarla, avevano contribuito a distruggere l'unica felicità che avesse mai conosciuto.
Felicity pianse . Si girò e si incamminò verso Caitlin che le mise un braccio intorno a lei. Lawton si avvicinò “ mi prenderò cura di lei.” Oliver lo fulminò con lo sguardo, “ non lasciare che le accada qualcosa, o io ti ucciderò.” Lawton annuì e si avvicinò al trio.
Oliver infuriato ritornò dentro e spalancò la porta della sala da ballo, “ Dov'è?” Urlò a Quentin, che scosse appena la testa. “ Con la sicurezza.” Oliver fece per andarsene, “ Oliver! Non puoi fare del male a mia figlia!” Oliver si girò verso di lui, “ intendi all'altra tua figlia, perchè tua figlia, la mia fidanzata è appena stata distrutta pubblicamente. Lei mi odia.....mi ha detto che mi odia. Ho mantenuto il segreto, ti ho detto che questo sarebbe accaduto e non mi hai ascoltato....e hai lasciato che tua figlia distruggesse la donna che amo.....Lei deve pagare!”
Pagherà, ma si tratta di una questione di famiglia. E tu non sei della famiglia....” La porta della sala da ballo si aprì........era Felicity. Per una frazione di secondo Oliver si sentì meglio, ma poi vide il suo viso e Lawton al suo fianco.
Felicity si incamminò verso lui e Quentin. Dinah si avvicinò a loro e afferrò entrambe le loro mani. Nessuno di loro aveva un buon presentimento. Felicity camminò  con determinazione. Oliver sapeva che qualcosa sarebbe accaduti e che a lui non sarebbe piaciuto.
Felicity era determinata. Aveva acconsentito a questa farsa del matrimonio per proteggere se stessa e la sua famiglia. Adesso poteva andarsene a nascondersi. Queste persone non sono la sua famiglia e poi Laurel adesso poteva  avere Oliver e “ loro” sarebbero ancora protetti. Non c'era bisogna che lei rimanesse qui, mai più. Aveva  solo bisogno di dirglielo.
Sono tornata per dare ad entrambi questi.” Si avvicinò a Quentin e gli diede l'anello Bratva che lui e Robert avevano pagato e ottenuto per Felicity. “Lis.... questo è il tuo anello di fidanzamento.” Felicity guardò suo padre, “ i bastardi Bratva non sposano i primogeniti. Non è così che funziona nel TUO mondo? Questo mondo in cui vivi. "Quentin sentì il  cuore spezzarsi. Gli stava dicendo addio.
Quentin non lo prese e allora Felicity lo appoggiò sul tavolo. Si rifiutò  di tenerlo, faceva  parte della vita che lei stava  lasciando andare. Quentin fissò l'anello, sapeva che stava perdendo la sua bambina. Aveva mosso il cielo e la terra per lei, e ora lei si stava  allontanando da lui. La parte peggiore è  che sapeva che lui se lo meritava.
Dinah si mosse per parlare con la figlia, “ tesoro, ti prego. Sei una figlia Bratva. Oliver ha scelto te. Ricordati che ha deciso di sposarti. Per favore, parliamone. Laurel ha detto un sacco di bugie e  un sacco di cose sbagliate.” Felicity guardò l'unica mamma che avesse mai conosciuto, “ Sei mia madre?” Dinah scosse la testa. “Perchè....lascia perdere non mi interessa perchè mi hai portata qui. Chi è lei? Chi è mia madre?” Dinah fece un passo indietro. Sapeva che questo giorno sarebbe arrivato, anche se sperava che sarebbe stato in circostanza migliori. Dinah non rispose.
Fu John a parlare,” Donna Smoak. Mia moglie!”
Felicity lo guardò sconvolta. “ Quentin.....” Tutti gli altri fecero un forte respiro, “ si è scopato tua moglie?” John scosse la testa, “ No.....e mostra rispetto signorina, Donna  era la sua donna.” Felicity guardò John e poi Quentin, “ vuoi dire la sua puttana?” John si avvicinò, “ capisco che sei incazzata e ferita, ma è di mia moglie che stai parlando....” Felicity fece un passo indietro. “ Dopo che si separarono, ci siamo innamorati, e ci siamo sposati e abbiamo avuti tre figli, i tuoi fratellastri.” Questo la fece pensare. Aveva dei fratelli.
Scosse la testa e si rivolse a Oliver.
Oliver si mosse per toccarla, ma lei si scostò dal suo tocco. Il suo tocco era solo un 'altra bugia, non poteva   più sopportarlo. Lei voleva che fosse reale..... Tirò fuori il loro anello , quello che le aveva dato nella fonderia. Quello che.....aveva promesso di non togliersi mai. “  Prendilo.”
No. E' tuo, è nostro..... E' un simbolo di noi.” Oliver la supplicò . Lei scosse la testa, “ non c'è nessun noi. C'è un mucchio di bugie e un contratto. Ecco tutto.”
Felicity voleva  tornare indietro a quando  era felice. Voleva  correre tra le sue braccia e lui avrebbe reso tutto migliore. Voleva  perdere se stessa in lui......ma era tutto una bugia.
Per favore.....tienilo. Non ridarmelo........” Oliver stava perdendo il controllo, il dolore era peggio di qualsiasi cosa che suo padre, la Bratva o i suoi nemici gli avessero mai fatto. “ Per favore....... se ho significato qualcosa per te, tienilo.” Felicity guardò con occhi pieni di lacrime.
Alla fine Felicity se lo mise in tasca. Lui era tutto per lei.
Il pensiero di lui  di non essere suo la fece star male fisicamente. “ Non lo indosserò.”  Oliver sospirò con sollievo. Fece  ancora male, ma può lavorare su questo. “ per favore, basta che lo tieni. Finchè lo terrai......c'è speranza.” Oliver si avvicinò e lei lo lasciò fare. Sapeva che era sbagliato, ma voleva  soltanto sentirlo vicino un'ultima volta.
Oliver si avvicinò e appoggiò la sua fronte sulla sua e sussurrò, “mi dispiace tanto.....mi dispiace tanto....non volevo.....” Felicity ricordò la prima volta in cui fecero l'amore.....sesso..... scopare .... Lui era così gentile e così preoccupato sull'averle fatto male...... Felicity si scostò  e si allontanò. Non poteva   farlo....... stava   per vomitare. Il dolore era rivolto alla vera repulsione fisica.
Passò davanti a Tommy  nell'andar via. Lui l'afferrò e la tirò in un abbraccio, “ mi dispiace, Lis.” Felicity ricambio l'abbraccio.  Lasciò cadere il centesimo che aveva dato a Oliver e Tommy lo raccolse. Potrebbe sbagliarsi, ma lui pensò che l'avesse fatto cadere apposta. Forse, Oliver aveva qualcosa a cui aggrapparsi, sperò.  Tommy la guardò uscire.
Oliver era  fermo con le mani dove erano quando lei era con lui. La sua fronte pendeva ancora. Questa potrebbe essere stata l'ultima volta che la toccò. Pensò. Come cazzo era   potuto succedere a loro. Si sedette sul pavimento.

C'era speranza. Lei aveva tenuto il loro anello. C'era speranza. Era  tutto quello a cui riuscì a pensare. Lei non glielo aveva ridato indietro, l'aveva tenuto.
Slade si avvicinò, “ vieni, andiamo.” Slade praticamente trasportò il suo migliore amico fuori dalla sala da ballo.
Andarono all'attico.
Oliver mantenne viva la speranza che lei si sarebbe presentata. Sperò  entrando di trovarla li e che gli avrebbe detto che lo perdonava e che avrebbero parlato. Invece si ubriacò. Slade portò a letto Oliver circa alle 4 del mattino, e Tommy arrivò alle 8.. Entrambi gli uomini avevano paura di come potesse reagire se perdesse  del tutto Felicity.


 

Eccoci qua!!!! La verità è venuta fuori!!!! Laurel ha fatto la sua cazzata!!!( e vi posso dire che ne farà delle altre.) Felicity è distrutta sia fisicamente che mentalmente. Saranno capitoli molti tristi quelli futuri, ma non sempre.
Oliver lontano da Felicity darà di matto, è un uomo totalmente devastato.
Come sempre grazie per chi recensisce e per chi mi legge in silenzio.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Chiedo sempre scusa per eventuali errori.
Altre cose accadranno, il capitolo di oggi è solo l'inizio. Ciao Ciao.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


~~Capitolo 19


Felicity era sul retro dell'auto a noleggio di Barry. Lawton stava guidando con Barry sul sedile del passeggero. Caitlin era seduta di fianco a lei tenendole la mano. “Lis, forse dovresti venire all'hotel con noi, hai bisogno di stare intorno alle persone, persone che ti amano.” Felicity ci pensò.
Questo sembrava come la notte dell'apertura del Verdant. Aveva un senso di deja vù. Solo che questa volta era peggio. Molto peggio. Questa volta era vero. Questa volta lei non poteva chiamare sua mamma Dinah o andare da John. Non poteva fare nulla di quelle cose. Felicity considerò l'offerta di Caitlin, ma decise di rifiutare. Questo non era solo una cosa di famiglia, questo potrebbe ritorcersi contro dalla Bratva. Felicity  poteva non capire tutto di questa vita, ma sapeva che poteva essere cattiva e crudele. Non voleva che i suoi amici venissero  coinvolti in questo.
“Lawton, per favore, portami da Helena.” Lui annuì. Caitlin e Barry si scambiarono un'occhiata, ma non dissero niente. Quando arrivarono Felicity si scusò per tutto e disse a loro che dovrebbero ritornare all'hotel e di mandare ad Iris i suoi saluti.
Lis, sai che Barry ed io ti vogliamo bene. Non devi scusarti, non è colpa tua.”  Caitlin l'abbracciò e poi anche Barry. Li guardò andare via e si rivolse a Lawton, “  Dovresti andare con loro.” Lawton scosse la testa, “ loro sono civili, nessuno li toccherà.”
Felicity si fida di Helena e lei saprà cosa fare.
Felicity e Lawton suonarono. Fortunatamente era già a casa. Salirono.
Lawton entrò con lei. Stranamente non voleva stare senza di lui, non era sicura del perchè. Forse perchè lui era l'ultima connessione che aveva con la sua famiglia o con la gente che pensava fosse la sua famiglia.
Helena la tirò in un abbraccio. Era il primo abbraccio che Felicity accettava da.........
Felicity ricambiò l'abbraccio. Helena la portò al divano. Felicity si sedette ed Helena si mise sul tavolino di fronte a lei tenendole le mani.
“Mio dio, Lis. Sono così maledettamente dispiaciuta.” Felicity guardò la sua amica, la sua unica vera amica all'interno della Bratva. “ Tutti sapevano.....Tutti quelli che credevo di amare, sapevano di questo e me l'hanno tenuto nascosto. Ho sempre saputo che non era il mio posto.” Helena l'abbracciò forte. “ Laurel è una STRONZA. Lei è una miserabile, patetico essere umano....” Felicity scosse la testa, “no....io non capisco questa vita. L'ho lasciata all'età di dieci anni.....i Lance  mi hanno mandata via. Lo sporco segreto è stato  nascosto.” Ora, non era il momento di discutere con lei. Avevo bisogno di sfogarmi e sapere che tutto sarebbe andato  bene.
La mente di Felicity era in subbuglio, le ricordò la volta che aveva mangiato un brownie all'erba avendo poi  una reazione allergica.
Il suo cuore si sentiva morto dentro, ma anche come se stesse martellando fuori dal petto. Piuttosto la dicotomia si riflesse su se stessa. La sua mente fece luce su una cosa così terribile  per poi passare ad un'altra in continuazione, come se fosse guasta. Poi  un pensiero la colpì duramente . “ Come può qualcuno intelligente come me, in teoria, non saperlo ....non sospettarlo .  Sono sempre alla ricerca delle cose, cercando  di capire le cose e non sapevo di questo?” Felicity chiese ad alta voce.
Helena rise ed era sollevata che Felicity volesse parlare e parlare di qualcosa a cui lei poteva rispondere. “ Lis.... Perchè mai avresti dovuto pensare che Dinah non fosse tua madre?” Felicity si sentiva come se le stesse dicendo “ sei ridicola”.
Quando non hai ragioni di sospettare qualcosa, non vai alla ricerca della verità, che pensavi di conoscere. Ora, puoi scoprire tutto o chiedere.....ai tuoi genitori o a Oliver.” Felicity pensò......Forse si....Forse no.  Molte volte si era chiesta perchè sembrava diversa , o portava gli occhiali, o aveva allergie. Poi di nuovo non aveva difficoltà ad ottenere un certificato di nascita, ad  ottenere la patente, o il passaporto. Felicity rifletté, sarebbe stato abbastanza facile trovare qualcuno che falsificasse i documenti quando nacque. Poi nessuno avrebbe sospettato o suo padre Quentin avrebbe potuto pagare  le persone oppure ucciderle. Che razza di vita conduceva. Almeno conosceva  quell'uomo del tutto?
Felicity continuò a fissare le loro mani intrecciate “ tu...tu lo sapevi?” Helena scosse la testa, “ NO.........Insomma, crescendo avevo sentito delle voci, ma pensavo che fossero su il tuo essere “troll” o il gobbo di Starling City. Sapevo  che quelle non erano vere così ho supposto che anche queste non lo fossero.” Felicity annuì e iniziò  a piangere di nuovo. Helena si spostò di fianco a lei. “ Vuoi un drink?” Felicity annuì. “ Qualcosa di forte.” Helena si alzò e prese per entrambe un whisky. Stanotte era la notte da whisky. Tutte e due ne bevvero un bicchierino.

Lis.....Vuoi parlarne?” Felicity osservò la sua amica, “ cosa c'è da parlare? Dinah non è mia madre. John è il mio patrigno. Il mio fidanzato o ex fidanzato a quanto pare ama mia sorella, ma deve sposare me..... le mie sorelle sono le mie sorellastre, e io sono un'indesiderata, e una vera.......vergogna. Cosa c'è da dire?” Felicity prese il whisky e si scolò un altro bicchierino. Helena era sollevata che era ancora auto sarcastica. Questo era un bugno segno.
Ma....Helena era però preoccupata per il bere e per il suo allontanarsi da Oliver. Doveva essere dura per lei.........dal momento che lo ama così tanto.  Helena guardò Lawton, che scrollò le spalle.
Felicity gridò, “ Come ha potuto Oliver nascondermi questo?” Helena vide il dolore che aveva dentro, così tanto dolore  che saltava da ferita a ferita senza nemmeno rendersene conto. Come può qualcuno  di così gentile soffrire così tanto? Come fa una persona  a tornare indietro da un così enorme tradimento da così tante persone?
Helena si morse il labbro cercando di decidere cosa dire e decise di buttarsi, “ guarda tuo padre cosa ha fatto a Lawton, Lis?” Entrambe si girarono verso di lui che stava li fermo guardando davanti a se senza mai guardarle. “ Ha perso il suo occhio per non averti guardato, se chiunque, incluso Oliver te lo avesse detto...... Cosa avrebbe preso da Oliver? La sua lingua? Un occhio? Il suo cazzo?....... Tuo padre può essere un vero stronzo.”
Felicity era sconvolta, suo padre avrebbe potuto fare del male ad Oliver in quel modo? “ Oppure Lis avrebbe potuto portarti via da lui. Invalidando il contratto e mandarti via........ annullando il matrimonio. Oliver non poteva rischiare!”
Helena aveva ragione. Lawton ha perso un occhio per non averla guardata, Robert ha perso una palla per aver cercato di violentarla. Oddio. Avrebbe ucciso Oliver....... “ Oliver poteva dirmelo e avremmo potuto tenere il segreto insieme.” Helena sorrise, “ ti voglio bene Lis, ma tu sei una pessima bugiarda.  Abbiamo rubato il cognac di tuo padre e tu glielo hai detto il giorno dopo! Quando hai saltato  la scuola a migliaia di km di distanza, li hai chiamati e gli hai detto persino che il preside non avrebbe fatto la spia!” Felicity annuì era tutto vero. Lei era pessima nel mantenere i segreti. “ Ho mantenuto un segreto di Cooper .... che era questione di vita o di morte.  Avrei potuto fare la stessa cosa con Oliver.”
Helena scosse la testa, “ tu non vivi con i tuoi genitori, come puoi sapere che Dinah non è tua madre naturale e non trattarla in modo diverso? Senza fare domande?” Helena le prese un'altra volta la mano, “ Lis, abbiamo sempre sparato dritto su tutto ...... Prima pensavo che Oliver fosse uno stronzo e che lui non fosse abbastanza buono per te da leccarti le scarpe...... Ma tu l'hai cambiato. Non ha voluto rischiare di perderti o di perdere il supporto di tuo padre. Ne ha  bisogno per proteggere Thea e Tommy.” Felicity la guardò e ricominciò a piangere.
E' stato devastante stasera, Lis. So anche ….. che se lui te lo avesse detto..... Pensi davvero che tuo padre avrebbe continuato a proteggere Thea? O Tommy?” Oh mio dio. Felicity era ancora più confusa. Avrebbe potuto suo padre  voltare le spalle alla famiglia di Oliver lasciandolo da solo e non protetto?  Felicity lo considerò per un attimo......e si lui l'avrebbe fatto. Guarda cosa ha fatto ha sua figlia....e a sua madre. Se glielo avessero chiesto cinque ore fa, la sua risposta sarebbe stata completamente diversa.
Lawton puoi andare. Lis rimarrà qui.” Lawton annuì, “ starò qui fuori.” Helena sorrise.
Felicity saltò giù dal divano e lo seguì, “ non voleva dire niente con quello....sui tuoi occhi......Helena è.......” Lawton alzò la mano, “ ho perso di vista te. Sono fortunato  che me ne sia rimasto uno. Se Robert........se ci fosse riuscito...... mi sarei ucciso da solo.”  Lawton allungò la mano e le spostò dei capelli dal suo viso. “ Mi dispiace. Mi dispiace per quella notte e per quello che ha fatto tua sorella stasera.” Felicity gli sorrise debolmente, “ non è colpa tua, in entrambe le notti.” Con questo lei ritornò dentro  per continuare a parlare con Helena. Lawton la guardò rientrare. Forse lei non se ne era resa conto, ma era l'unica persona decente in questo gruppo, e non ne farne parte era una buona cosa. Lawton si appoggiò al muro in attesa delle chiamate che sarebbero arrivate.
Dopo che Lawton se ne andò, Helena chiuse a chiave, e mantene sempre un occhio su Felicity. Afferrò una bottiglia di whisky e alcuni bicchierini e portò Felicity in camera sua. Si misero il pigiama e si infilarono nel suo letto. La luce era spenta e l'enorme letto era comodo. Felicity iniziò di nuovo a piangere e d Helena la tenne stretta a se.
Lo amavo così tanto.”
“Mi dispiace deluderti, ma tu LO AMI ancora.”

".......Laurel.....” Laurel è una puttana bugiarda.”
Felicity pianse per pochi minuti. “ Lena? Pensi che lui sia innamorato di Laurel come ha detto lei? E che papà lo ha pagato per stare con me.....” Helena era contenta di essere giunta a  a questa parte del problema, perchè ancora una volta lei può risponderle, “ NO.LIS. Come ti ho già detto tu l'hai cambiato.....Credo che quell'uomo si pazzo di te da un bel po'. Tutto  sarà pure iniziato in quel modo.....ma no, lui ti ama più di quanto abbai mai visto un uomo amare qualcuno.”
Felicity pianse più forte. Come voleva crederci. “ Laurel vuole Oliver che la vuole, e lei vuole farti del male. Tutto questo è su di lei e sui tuoi genitori.” Felicity sapeva  che Helena aveva ragione, ma allo stesso tempo....Oliver..... non ha mai creduto  che lui l' avrebbe amata, non proprio. Ragazze come lei non ottengono ragazzi come lui. Tragico.....

“Laurel ha detto che ha ottenuto degli incentivi extra, e lui non l'ha negato.” Rimasero in silenzio per alcuni minuti. “ Penso che forse ero troppo concentrato su altre cose........problemi più grandi. Sai la ragazza che ama  stava venendo distrutta davanti ai propri occhi.  Aveva altre cose d'affrontare. Comunque, se l'avesse fatto?”
Felicity smise di respirare per il  dolore di sapere che era stato pagato di più.
Helena continuò, “Ai quei tempi lui non lo sapeva. Lui sapeva  soltanto che si stava allontanando da suo padre e che stava per sposare una ragazza che non è stata esattamente carina il primo giorno........ una capsula di petri vivente, ti dice qualcosa?"
Felicity sorrise, “ Stava badando a se stesso e ai vostri futuri figli.” Helena le afferrò la mano, “ adesso lui ti ama e ti adora.  Stava facendo ciò che fa Oliver Queen, si stava prendendo cura di ciò che è suo.... combatterà come un dannato per te e farà del suo meglio per proteggerti.”

Felicity si sentiva meglio e peggio, Helena  aveva  dato un senso. Poi di nuovo sentendo il suo riferirsi a lei come  ferita di Oliver, la stava  così confondendo. Lui amava Laurel? E' lo sporco segreto che nessuno voleva? Ha importanza se gli hanno dato un incentivo extra per sposarla? Era completamente sopraffatta ed esausta.
Dormi, tesoro. Domani parleremo di questo. Magari chiamiamo Oliver......” Helena  afferrò la mano di Felicity, “ supereremo anche questo.”

Ci fu silenzio per qualche minuto mentre Helena aspettava di sentire Felicity sputare il rospo ..... “ sto pensando di lasciare Starling City e la mia famiglia.” Helena  inalò acutamente. “ OH.” Non poteva dire nient'altro. Ha appena riottenuto la sua migliore amica e potrebbe perderla. “Penso che starebbero meglio se me ne andassi di nuovo. Penso che potrei essere felice per conto mio. Posso farmi una nuova vita  per me stessa e loro sarebbero al sicuro e protetti.”
Felicity pianse di nuovo, “ ma non  avrebbero te....”
Non gli è importato negli ultimi dieci anni. Perchè a loro dovrebbe importare, adesso?
Felicity si addormentò piangendo. Helena la guardò per un po' e poi uscì dalla stanza.
Chiamò Slade e Tommy.  Entrambi le dissero che Oliver era ubriaco fradicio. “ Non se la sta cavando bene. Abbiamo preso le pistole e i coltelli, compresi quelli in cucina,  e stiamo facendo i turni per controllarlo."
Pensi che si sarebbe ucciso?.” Tommy sbuffò, “ Abbiamo pensato che avrebbe potuto uccidersi o uccidere qualcun altro.....vale a dire Laurel. Come sta Felicity?”
Lei è confusa,  vuole fidarsi di Oliver,ma Laurel ha fatto un grossa cazzata con la sua mente.......Lei vuole andarsene da Starling City e da tutti noi.”
Caaaaazzo.” Era il massimo che riuscì a dire. Non sapeva cosa avrebbe fatto  Oliver. “ Pensi  che parlerà prima con lui o semplicemente sparirà?” Helena ci pensò su, “  lei scomparirebbe e nessuno di noi avrebbe sue notizie.” Tommy era al tappeto, Oliver non sarebbe sopravvissuto. Avrebbe bevuto come una spugna e si sarebbe fatto ammazzare. “  Non possiamo farglielo fare...”
Non sono sicura che abbiamo molta scelta, Tommy. Le bugie di Laurel l'hanno confusa. Penso che lei voglia fidarsi di noi, ma come può....... tutte queste bugie la stanno annientando. Se si trattasse solo della sua nascita  avrebbe trattato in qualche modo , ma Laurel ha giocato con le sue insicurezze. Lei sta annegando nella paura in questo momento.” Tommy sospirò, “ Laurel è sempre stata così stronza.” Helena prese un sorso dell'alcool più vicino a lei. “ Questo è un dato di fatto.”
Felicity vacilla tra il quasi  vedere che Oliver non ha colpa al  pensare  che lui starebbe meglio senza di lei e con Laurel.”
“Cosa che non accadrà mai. Lui ama troppo Felicity. Penso che vorrà uccidere Laurel se si arriverà a quel punto.” Helena concordò. Oliver Queen non era  qualcuno  con cui prendersela  quando si trattava di queste cose. “ Tommy.....combatterà per lei?”
“Si. Una volta che riusciremo a liberarlo dall'alcool, penso che lo farà.” Helena sorrise al telefono. “ Bene. A proposito, ho visto Isabel stasera. Voi due sembravate intimi. Complimenti.” Helena poteva praticamente sentire il suo sorriso. “ Grazie, Helena. Non posso credere che sia tornata.”
Entrambi chiusero la chiamata, preoccupati  di cosa avrebbe portato la mattina dopo.
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Il ritorno a casa per Quentin e Dinah fu silenzioso. John li stava conducendo e Sara era seduta tra i suoi genitori. Laurel era stata portata a casa dal signor Bertinelli insieme a Thea. Quentin non sapeva come risolvere questo problema. Non poteva uccidere nessuno e i soldi non avrebbero risolto il problema. Se non fosse sua figlia, Laurel sarebbe morta, se  non altro perchè aveva umiliato la famiglia.
Dinah piangeva in silenzio dall'altro lato di Sara. Povera Sara, era bloccata in mezzo a questo casino. “ Papà? Pensi che Lis ci potrà mai perdonare?” Quentin  abbracciò la figlia, “ si, siamo la sua famiglia.” John sbuffò e Quentin gli fece un'occhiataccia. Per anni John gli ha detto che avrebbe dovuto dirglielo.
Arrivarono a casa.
Laurel uscì di casa per salutarli. Quentin iniziò a sospettare che Laurel avesse più di un problema con l'alcolismo.
Laurel guardò oltre la sua famiglia, “ dov'è Ollie? Non è venuto con voi?” Dinah passò davanti alla figlia. Non era in grado  di gestire questa cosa, adesso. Aveva bisogno di un po' di spazio.
Sara si avvicinò a lei, “ la mia ipotesi è che Ollie sta cercando la donna che ama. Indizio:NON SEI TU!” Sara si incamminò  dentro la casa.  Quentin afferrò per il braccio Laurel e la trascinò in casa e poi nel suo ufficio.
A che diavolo stavi pensando? Hai una minima idea di quello che hai fatto?Ti importa almeno?” Quentin gridò contro a sua figlia. Laurel gli sorrise, “ mi hai insegnato di cercare di prendere quello che volevo e di non preoccuparmi di quello che pensano gli altri. Con qualunque mezzo. E' quello che ho fatto.” Laurel sorrise con orgoglio.
Ti ho anche detto,  che proteggiamo i nostri. La famiglia prima di tutto.”Disse Quentin e si chiese cosa ci fosse di sbagliato in lei. “ Ho messo la famiglia al primo posto. Quel troll, non è la mia famiglia.” Quentin girò attorno alla sua scrivania e la tirò via dalla sedia. Sapeva che gli avrebbe lasciato il segno. “ Lei è MIA figlia e la amo. Lei fa parte di questa famiglia.”
Laurel si ributtò sulla sedia, “ Tu hai iniziato a mettere in giro le voci, vero?Sul suo essere un troll.....il gobbo di starling City e noi l'abbiamo mandata via a causa di questo, non è vero?”
Laurel sorrise con orgoglio. “ Si.”  Quentin rabbrividì. Come poteva non vedere ciò che aveva davanti, “perchè?” Laurel scrollò le spalle, “ Tutti non facevano altro che parlare di quanto fosse intelligente e dotata e io l'odiavo. Ho detto ad un amico che era stata mandata via perchè era un troll ed è andata a finire li.” “L'hai tenuta nascosta, non è stato difficile dedurre che è stato perchè ti vergognavi. Vergogna per la tua puttana e vergogna per la tua bastarda.”
Quentin era senza parole. Non riusciva a credere a niente di tutto questo. “ Questo non è come io e tua madre ti abbiamo cresciuta. Ti abbiamo cresciuta con amore e compassione.... eppure hai fatto questo a tua sorella....” Laurel si alzò, “ per l'ultima fottutissima volta, lei non è mia sorella!” Quentin la guardò con uno sguardo che aveva rotto uomini di gran lunga più forti della sua ribelle figlia. Laurel si mise seduta.
“Questo non può essere spazzato sotto il tappeto, Laurel.” Lei sorrise, “ che cosa hai intenzione di fare,  portarmi via la cena? Mandarmi in camera?”
Quentin si accomodò tranquillamente e la guardò negli occhi, sfidandola ad opporsi a quello che dirà. “ No. Laurel. Sto organizzando il tuo matrimonio.” Laurel sorrise. “ Non sarà qualcuno di Starling City. Sto pensando ad un mio amico russo.” Laurel si alzò, “ non puoi....non me ne andrò. Ollie verrà per me. Vedrai.”
“Ti rendi conto che mi hai fatto apparire  debole, stasera? Come se non riuscissi a gestire la mia famiglia.? Questo potrebbe scatenare l'inferno su l'intera famiglia e su tutti quelli fedeli a noi.” Non aveva idea di chi verrà dopo di loro o di chi starà accanto a loro. Aveva del lavoro da fare.
Laurel  era momentaneamente scioccata. “Abbiamo la famiglia Queen, Merlyn e gli uomini di Bertinelli.....Ollie ci proteggerà. Questo non cambierà.” Laurel si girò e se ne andò. Quentin si chiese se dovrebbe organizzare un matrimonio o un soggiorno in un reparto mentale.
Iniziò a fare piani per tenerli tutti al sicuro.
Quentin alzò gli occhi e vide Dinah in piedi sulla porta.  Aspettava questo momento.
Non ho mai voluto mentire. Mi importava solo di te. Del tuo orgoglio. Se perderò mia figlia, non potrò mai perdonarti.” Dinah fece una pausa e le lacrime iniziarono a scendere. “ Ti avevo detto che Laurel era una bomba a orologeria. Ma tu hai rifiutato di ascoltare.” Dinah si fermò e distolse lo sguardo. Era incapace di stare a guardarlo. “ Io ti amo con tutto quello che ho, ma avrei dovuto dirglielo io. Starò sul piano delle ragazze, nella camera di Felicity.” Con questo lasciò l'ufficio. Quentin mise la testa nelle sue mani. Stava perdendo tutti quelli che amava. Decise di chiamare Lawton per un aggiornamento, forse questo lo avrebbe aiutato.
Non si sentì molto meglio dopo aver riagganciato. Felicity non la stava gestendo bene, ma almeno lei era con Helena.
John bussò alla porta. Questa notte stava peggiorando di minuto in minuto. “Ho bisogno di dirlo a Donna. Lei ha il diritto di sapere....” Quentin annuì. “ Lei mi odierà, John.”
Odierà tutti noi. Ho infranto la promessa che le ho fatto  . Ho promesso di proteggere Felicity come se stessi proteggendo lei stessa ....... e ho fallito.” John si alzò, “ dovresti aspettare di sentirlo da Donna. So che l'accordo era che lei e Dinah interagissero, ma non credo che basterà.” Quentin scosse la testa, “ no, non credo che sarà così. Entrambe vogliono la mia testa servita su un piatto d'argento.”
John annuì ed uscì. Lui vuole bene a Felicity tanto quanto ai suoi ragazzi. Stasera, vederla perderla, vedere il mondo di Felicity  crollare, è stato uno dei momenti peggiori della sua vita.
Dire a Donna che sarebbe stata seconda per poco.......Lui ama Donna e il suo atteggiamento peperino, ma quando le dirà che l'aveva  delusa,  lei sarebbe esplosa su di lui.
Quentin era in procinto di far fuori il proprio alcool, quando qualcuno bussò alla porta. Chi era rimasto?
Sara sporse la testa, “ papà?” Quentin sorrise. Sara entrò e si mise a sedere, “ rinuncio a Nyssa e sposerò chi hai scelto.... Non mi interessa chi, se significa far tornare a casa Lis. Non hai bisogno di Ollie per aiutarti a proteggere me, e lei può scegliere lui o no......Laurel può averlo...... non lo so.......voglio soltanto indietro la mia famiglia.” Sara pianse. Quentin le si avvicinò e la tirò in un abbraccio.
Oh bambina dolce. Dovresti stare con la persona che ami. Ti terrò al sicuro, te lo prometto.”
Quentin le accarezzò la schiena, poteva almeno fare una delle sue ragazze felici. “ Non credo di avere abbastanza denaro o potere  per far sposare Oliver con Laurel.”  Scherzò, in parte.
Per quanto riguarda Lis, lei tornerà da noi. Noi l'amiamo. Siamo una famiglia.” Non riuscì a credere a nient' altro. Non poteva immaginare una vita senza la sua figlia più piccola. Non poteva e non voleva pensare a una cosa del genere.
Sara si tirò indietro, “ Laurel ha detto cose terribili e Lis ci ha creduto. Ho visto il suo viso.....Non credo che potrà avere di nuovo fiducia in noi........” Sara contemplò se dire a suo padre l'altra parte, “ ho parlato con Tommy......Helena gli ha detto.....Papà? Lis sta pensando di lasciarci e di non tornare mai più. Fuggire dove non potremmo trovarla.” Sara lo abbracciò forte e seppellì il viso in lui.
Quentin non lo permetterà. Ci dovrà essere un modo per tenerla qui. Deve sapere che le vogliamo bene e che glielo abbiamo tenuto nascosto per amore.  E' stato uno stupido e un uomo orgoglioso. Oliver gli aveva detto che avrebbero dovuto dirglielo e che non poteva continuare a nasconderglielo. Donna voleva dirglielo molto tempo fa. E Dinah, la dolce Dinah gli aveva detto che Laurel stava per esplodere. Credeva di potere controllare tutto e tutti.
Thea Queen aveva  visto questa famiglia auto distruggersi in una notte. Thea  è stata per lo più guardata come se dovesse cadere a pezzi. Roy aveva voluto portarla a casa, ma lei non voleva agitare le acque. Questa famiglia significava  molto per lei. Aveva  imparato ad amare Dinah come un seconda mamma, forse come una prima. Moira  c'era, ma non era proprio materna, non era il tipo da coccole. Le piaceva Sara e la sua ragazza. Non l'aveva mai fatta sentire come una bambina o un intruso. Certo, Laurel era una cagna di grado A, ma ormai lo sapeva da molto tempo. Quentin era un osso d'uro, ma lui ama le sue ragazze,  è sempre stato disponibile e gentile con lei, e a volte la faceva ridere con il suo sarcasmo.
Dopo tutto quello che aveva passato con i suoi genitori, aveva invidiato Felicity. Sembrava che lei avesse tutto. Era intelligente e bella, Ollie che l'adora, due genitori che la amano e sostengono e due sorelle......c'è  una sorella e una cagna. Aveva tutto e stasera aveva l'intero mondo ai suoi piedi, fino a quando Laurel  era esplosa.

Thea era seduta sui gradini che portano dal piano delle ragazze al soggiorno principale.  Poteva sentire Dinah piangere, Sara che parlava con Nyssa e raccontarle tutto, Laurel che camminava e beveva, poteva persino sentire Quentin parlare con uno dei suoi uomini. Tutti loro erano preoccupati per Felicity. Tutti eccetto Laurel che credeva davvero che Ollie l'amasse. Illusa.
Questa è una famiglia . Una vera famiglia. Thea si alzò dalla sua postazione  e andò nella sua stanza. Domani andrà a vedere Felicity. Loro due hanno più cose in comune adesso rispetto a prima e dovrebbero sostenersi a vicenda.  Sapeva che era stata Felicity a raccontare ad Ollie che Merlyn è suo padre. Era stata Felicity a proteggerla  e l'aveva  aiutata chiedendo a Roy di uscire con lei..... Lei è sua sorella, la sua famiglia. Poteva parlarle di Ollie e di come l'abbia cambiato e di quanto lui l'amasse...... Forse potrebbero aiutarsi l'un l'altra a lenire le loro sofferenze. O se lei se ne andasse....forse potrebbe prenderla con lei.
Non voleva lasciare Roy o i suoi fratelli, ma non poteva lasciarla andare via da sola. Lei non mi avrebbe mai lasciato andar via da sola. Pensò fra se e se.
Al piano terra Quentin prese una decisione. Chiamò Ivo, il suo più temuto sicario. Ivo arriverà domani dalla Russia. Lui farà parte del team di sicurezza di Laurel, e si assicurerà che lei resti fuori dai guai e lontano dalla sorella. E poi fra  poche settimane, dopo che il polverone si sarà calmato, Laurel e Ivo si sposeranno e se si comporterà bene rimarranno qui, altrimenti verranno spediti in Russia. Ivo non era l'uomo migliore, ma lui poteva  tenerla sotto controllo, sperando che questo avrebbe  risolto  tutti i suoi problemi con lei. Poteva  solo sperare che i suoi nemici vedano questo come il suo prendere il controllo e non come un altro punto debole.

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La mattina dopo Oliver si svegliò e per un breve momento pensò che la notte prima fosse  stata solo un incubo. Poi vide Tommy seduto sul pavimento vicino alla porta e capì che era  tutto vero. Felicity se n'era andata.
Oliver saltò fuori dal letto determinato. Tommy lo seguì in bagno. Oliver si spogliò strada facendo verso  la doccia. Tommy non disse nulla. Oliver si fece la doccia e sapendo  che Tommy era dall'altro lato del bagno in attesa. Si fece una doccia rapida formulando nel mentre un piano. Finita la doccia aveva  un piano.
Uscì dalla doccia e andò al lavandino e si lavò i denti. Tommy non disse ancora nulla lo guardò e basta.  Andò in camera e si vestì. Infine si girò verso Tommy mentre si stava mettendo le scarpe. Indossò jeans neri e un maglioncino nero e degli stivali. Guardò Tommy, “Cosa?" " Sarai la mia ombra tutto il giorno?” Tommy inclinò la testa, “ si, voglio assicurarmi che tu non faccia qualcosa di stupido. Qualcosa da cui non si può tornare indietro.”
Oliver dopo aver indossato gli stivali si alzò in piedi e uscì dalla camera da letto. Andò all'armadio dell'entrata e tirò fuori il suo giubbotto di pelle. “Prenderò la mia moto.” Tommy scosse la testa, “ non credo che dovresti. Nella migliore dell'ipotesi hai i postumi della sbornia, nella peggiore delle ipotesi sei ancora ubriaco.” Oliver lo fissò per un momento, “ non me ne frega un cazzo di cosa pensi.” Spinse il pulsante dell'ascensore ed entrambi entrarono. Quando arrivarono al garage Oliver guardò Tommy e salì sulla moto, mentre Tommy salì in macchina. Entrambi gli uomini sapevano  che Tommy avrebbe fatto  del suo meglio per seguirlo.
Quando arrivò a casa Lance, Oliver aspettò Tommy. Guardò nel vialetto e vide l'auto di John, di Sara e di Laurel, ma non quella di Felicity. La sera prima era venuta a prenderla quindi la sua auto potrebbe essere in garage. Tommy arrivò e andò verso di lui, “ per la cronaca, Felicity è da Helena. Te l'avrei detto se fossimo venuti insieme. E' a pezzi.” Tommy fece una pausa  e guardò verso la casa. “Non siamo qui per uccidere qualcuno, vero?” Oliver sorrise. Il pensiero gli era passato attraversato la mente, ma alla fine il suo amore per Felicity gli impediva di uccidere chiunque lei amasse. Solo il cielo sapeva  perchè lei amasse Laurel, ma quest'ultima  no, o non l'aveva  mai fatto. Chi lo sapeva.
Lo uccideva  il sapere che Felicity stava male e che non era con lei, ma soprattutto che lei non lo volesse vicino, sapendo poi che aveva causato il dolore o avuto un ruolo in esso, gli faceva ancora più male.
“No.”E' tutto quello che disse a Tommy. Suonò il campanello e Lucy, la cameriera gli aprì. Li accompagnò in salotto dove il signor e la signora Lance erano  seduti. John era in piedi vicino alla finestra, Sara seduta sul pavimento accanto ai suoi genitori e Laurel invece  sua una sedia da sola.
Lance si alzò in piedi, “ Oliver.” Si strinsero la mano. “ Di che cosa hai bisogno?”
Oliver voleva dirgli la testa di Laurel su una lancia, ma sa che questo lo porterebbe da nessuna parte. “ Di Felicity ed ho un piano.” Tutti lo guardarono. “ Ma prima, ho bisogno di parlare con Laurel.....in privato.” Lance iniziò a scuotere la testa, ma Dinah parlò per primo, “Naturalmente.” Dinah guardò suo marito, “ Ha distrutto anche la sua di vita la  scorsa notte, glielo dobbiamo, visto che era il nostro di segreto che stava mantenendo.”
Olive guardò Lance, “ non le farò del male.......fisicamente.” Lance annuì  e tutti eccetto Laurel lasciarono la stanza. Laurel si  alzò in piedi e nella sua mente  “ci siamo.” Oliver poteva dire che Laurel stava pensando che sarebbero tornati insieme. Lui si chiese che cosa avesse mai fatto per farle credere che lui amasse. Quale piccolo dettaglio si era perso, che lei aveva coltivato in questa ossessione.
Laurel gli sorrise e gli si avvicinò mettendo le braccia intorno a lui. Oliver rimase completamente fermo, con le braccia lungo i fianchi. “Ollie.....l'ho fatto per noi. Papà ha dovuto vedere che siamo fatti l'uno per l'altra e Felicity non può ottenere tutto quello che vuole.” Laurel si tirò indietro e poi andò  per baciarlo, ma Oliver spostò la testa, staccò le sue braccia dal suo collo.
Oliver mantenne le le sue mani nelle sue, così non lo avrebbe  colpito. Non picchiava le donne....ma se lei dovesse colpirlo potrebbe perdere la sua  a malapena calma. “ Ascoltami Laurel. TU ed IO? Non succederà. MAI PIU'.” Laurel iniziò a scuotere la testa, “ non ti ho mai amato. Mi dispiace, so di essere stato una merda con te. Ti ho usata , ti ho mentito e ti ho tradito. Il perchè tu mi ami o pensi di farlo va oltre la mia comprensione.”
Laurel continuava a sorridere, perchè sorrideva. “ Ollie. Eravamo dei bambini. Ora siamo degli adulti. Entrambi primogeniti. Dovremmo sposarci. Sarebbe grandioso e tutti vorranno essere noi. Possiamo trasferirci a villa Queen, avere dei bambini ed essere i più famosi della città, vedrai.”
Tutti tranne me. Tutti vorranno essere noi, ma non io. Non ti amo Laurel. Ogni gentilezza che ho avuto per te, l'hai distrutta quando hai messo su la sceneggiata di ieri sera.....” Oliver si prese un momento per ricomporsi. “ Non me ne frega un cazzo dei primogeniti o dei figli illegittimi.... IO LA AMO......E' il mio motivo di essere qui. E' il motivo per cui mi alzo la mattina e il motivo per cui cerco di essere un uomo migliore ogni giorno.” Il sorriso di Laurel diminuì, cercava nel suo volto un punto debole, ma non c'era  alcun punto debole quando si trattava del suo amore per la sorella.
Lei non ti ama. Non ti ha mai amato. Questo è tutto per arrivare a me! Quella che è rimasta con i propri  genitori. Io sono quella che tutti guardano.....quella con il potenziale,l'avvocato. Non lo capisci? Ti ha fatto credere a tutte le sue fantasie.” Laurel era disperata.
Oliver mise la mano sulla sua spalla, “ No, Laurel. Ti sbagli. Lei mi ha fatto credere di essere degno di amare. Che io sono più di Ollie Queen. Più di un sicario di mio padre...... qualcuno che vale la pena di amare.....mi ha fatto credere nell'amore. E Laurel....” Fece una pausa “ Io la amo. Se lei mi perdonerà o no …..se lei mi ama o no. Il mio cuore apparterrà a lei, solo a lei. Per sempre.”
Cazzate Ollie. Io ti conosco. Io ti conosco meglio di chiunque altro! So cosa provi per me e questa.....cosa con lei non sei tu.” Laurel gli sorrise speranzosa, “ meriti qualcuno di meglio di lei....”Laurel sospirò, “ non lo capisci?”
Oliver la guardò con freddezza, “ capisco che lei è la cosa migliore che mi sia mai accaduta.”
No. Ti sbagli, Ollie. Ti perdono per tutto, possiamo stare insieme.”
Oliver si chiese dove fosse finita la ragazza brillante che una volta conosceva. “ Laurel, la amo. Io sono stato  completamente fedele a lei, lo sapevi? Io non ho mai flirtato con  un'altra donna  dal giorno in cui l'ho incontrata.” Laurel sembrava ferita, “ cosa?” Sembrava colpita.
Non voglio nessun altro. Solo lei.” Laurel si girò. Oliver pensò che finalmente  l'aveva capita. “ Laurel , io la seguirò fino ai confini del mondo. La seguirei volentieri all'inferno. Farò di tutto  per riaverla indietro, e intendo qualsiasi cosa.”  Laurel si girò e lo fissò.
Perchè mi stai facendo del male in questo modo?” Oliver rise freddamente, “perchè? L'hai distrutta nel modo più crudele e più pubblico possibile. Hai preso la serata  che avrebbe dovuto essere una delle più felici della nostra vita e ci hai mandato all'inferno!” Oliver prese un respiro profondo, “NOI. Felicity ed io. Non hai fatto questo soltanto a lei, l'hai fatto anche a me. E a tutti coloro che la amano.” Laurel non lo guardò più.
Non ti ho ucciso solo per un motivo e una sola ragione: Felicity.” Laurel lo guardò interrogativa, “ lei ti ama, che dio l'aiuti, lei ti ama. Vuole che tu la ami. Se ti uccidessi, non mi guarderebbe più allo stesso modo. Sia ben chiaro, io non ti odio e l'odio è un'emozione. Non me ne importa un accidente se vivi o muori.”
Con questo Oliver iniziò a uscire. Quando raggiunse la porta si girò e ritornò da lei. Non poteva  lasciar perdere. La tirò a se e lei si avvicinò facilmente, e  le sussurrò all'orecchio, “ Se lei non dovesse perdonarmi, se lei dovesse lasciare tutti noi..... Io verrò ad ucciderti. So che Lance mi ucciderà, ma vivere  senza di lei è peggio della morte.” Oliver si staccò ed  uscì.
Vi prego aiutatemi.....” Oliver sentì il suo lamento come uscì. Non batté nemmeno ciglio. Era stato onesto, non gli importava. Laurel aveva oltrepassato un linea da cui non c'era ritorno, non con lui.

Oliver uscì per trovare Dinah, John, Tommy e Quentin, che avevano ascoltato dall'interfono della casa. Era contento sussurrò alle sue minacce. Dinah si avvicinò a lui e lo abbracciò. “ Grazie. Sei stato gentile più di quanto lei si meriti. Grazie.” Oliver ricambiò l'abbraccio. Dinah andò a controllare sua figlia più grande, l'aveva sentita piangere. Quentin lo guardò, “ il tuo piano per riavere la mia Lis?” Quentin non riusciva a pensare a Laurel o al suo dolore in questo momento. E' stata solo colpa sua.
Voglio portare qui sua madre naturale o portare Felicity la da lei. Lei vorrà incontrarla. Dobbiamo agevolarla così saprà che le daremo tutto l'amore e il supporto possibile.  E che non è un segno del suo essere “difettosa”  per noi.” John parlò, “ non lo so. So che Donna vuole vederla, ma questo potrebbe  mettere lei e i ragazzi  in pericolo. Io amo Felicity......ma Donna e i mie ragazzi......”  John non poteva  perdere la sua famiglia e questo potrebbe mettere un bersaglio sulla loro schiena.
Quentin prese la parola, “ ci deve essere un modo per portare Donna qui e tenerla al sicuro.” Oliver guardò Quentin, “ Io potrei portarla li....con John ovviamente.” Dinah entrò arrivò in quel momento nel corridoio e fece un rumore. Oliver sapeva  che questo  le avrebbe spezzato  il cuore. Quentin si avvicinò alla moglie e le mise un braccio attorno a lei, “ Felicity ti ama. Tu sei sua madre. Donna è la sua madre biologica. Dobbiamo lasciarglielo fare, Dinah.” Annuì, ma pianse lo stesso.
Oliver uscì di casa ed salì sulla moto, quando sentì Lance chiamarlo. Si fermò e vide Lance andargli incontro, e si preparò per essere  colpito o sgridato. “ Tu la ami. La mia Felicity..... quando ho iniziato tutto questo.....speravo solo che tu la tenessi al sicuro per i soldi.” Quentin guardò a terra e poi verso Oliver, “ ma tu ami veramente la mia bambina.” Oliver sorrise, non poteva farne a meno. Gli basta pensare a lei  per renderlo più felice. “ Si, signore. Darei la mia vita per lei.....gratuitamente.” Lance rise. “ Portala a casa. Avrei dovuto ascoltarti, ragazzo. Quando mi avevi detto di dirglielo. Avrei dovuto.....” Quentin si fermò e tornò dentro. Oliver vide Sara e aspettò.
“Puoi dirle che la amo quando la vedi. Che la sua biologia non mi è mai interessata..... vorrei solo.....” Cominciò a piangere. Oliver l'abbracciò, “ lo farò.” Glielo promise. Sara mise le braccia attorno alla sua vita, “ Ollie......Oliver, grazie per amarla abbastanza da inseguirla. Non credo  che ascolterà nessun altro.....” Le fece cenno con il capo come indosso il casco. Non poteva  far altro che amare Felicity e sperare che fosse abbastanza. Salì sulla moto e si diresse a casa di Helena.
Quando arrivò al suo piano, dopo aver giurato sulla sua vita che non avrebbe mai fatto del male a Felicity e che erano tutte bugie, Helena lo fece salire. Oliver trovò Lawton in piedi fuori dalla porta. Oliver annuì e Lawton rispose a sua volta annuendo e prima che potesse  bussare, Lawton parlò, “Queen spezzale il cuore...... e ti ucciderò. Non mi importa se morirò dopo averlo fatto. Lei si merita di meglio di questa merda.” Lawton gli disse tutto questo senza mai guardarlo, ma Oliver sapeva che stava dicendo la verità. Oliver sospettò che anche Lawton fosse caduto sotto l'incantesimo di Felicity. In circostanza normali, Oliver gli avrebbe fatto del male, ma questa volta lo fece sentire meglio sapere che Lawton si preoccupava molto per lei.
Bussò ed Helena aprì la porta.
Dov'è?” Helena ridacchiò. “ Buongiorno anche a te, raggio di sole!” Oliver non rise e lei smise di ridere. “ E' sotto la doccia. Ha avuto una nottataccia.” Helena sarà anche per il risolvere la cosa, ma lei era  Team Felicity per tutta la vita.
Helena lo fece entrare e lo fece accomodare. Il povero stronzo sembrava una merda. “ Caffè?” Oliver scosse la testa. “ Vorrei offrirti qualcosa di più forte....ma non credo che tu ne abbia bisogno.” Entrambi saltarono  quando sentirono aprirsi una porta nel piccolo corridoio. In pochi secondi, Felicity fu in piedi nel salotto con addosso solo un' asciugamano. “ Helena?”Non ho nessun vestito e non voglio rimettermi il mio vestito  mi.... Oliver?”  Oliver rimase fermo li.
Era così bella anche con il dolore chiaramente inciso sul suo viso. Era la  più bella ragazza su cui avesse mai  messo su gli occhi, ed era in un piccolo asciugamano. Oliver deglutì. Ora non era il momento di pensare al sesso. Ovviamente il suo cazzo non l'ho ascoltò.
“Felicity.” Disse il suo nome così dolcemente che Helena sospirò, “ scusate, è così dolce.” Helena si avvicinò a Felicity, “ posso darti  alcuni vestiti.” Helena li guardò entrambi.  Felicity si girò verso la sua amica, “ per favore dei vestiti.” Helena sospirò e camminò lungo il corridoio con Felicity alle calcagna. Arrivarono alla sua stanza e le diede un paio di leggins, un maglione, un reggiseno ( sono di corporatura abbastanza simili che sarebbero andati bene) un paio di calze e gli stivali. La lasciò  e ritornò da Oliver.
Ho intenzione di andare e fare....qualcosa. Spero di non vedere nessuno di voi quando ritornerò. Buona fortuna.” Oliver annuì. Helena afferrò la giacca e uscì. Era una buona amica per entrambi.
Felicity arrivò pochi minuti dopo. I suoi capelli erano  ancora bagnati e non aveva  alcun trucco sul viso. Gli occhiali erano  a posto e lui poteva  dire che lei non l'aveva  ancora perdonato. Si chiese brevemente se fosse andata all'attico per i suoi occhiali, ma poi si ricordò che lei portava sempre con sé un paio extra.  Era così  adorabilmente preparata.
Dov'è Helena?” Felicity si guardò attorno. “ Fuori. Voleva darci un po' di privacy.” Felicity sembrava  nervosa  e spaventata. Oliver odiava questa distanza tra di loro. Si chiese se lei fosse spaventata da lui.... Oliver aspettò. Felicity non disse nulla.
 Alla fine Oliver ruppe il ghiaccio, “ mi dispiace. Volevo dirtelo....L'ho quasi fatto un paio di volte... ma Lance ….tuo padre..... Non è una buona scusa. TU sei l'unico mio amore. Avrei dovuto dirtelo.” Sono in piedi fermi nella  stanza l'uno di fronte all'altro, ma potrebbero sembrare distanti miglia.
Felicity voleva più di chiunque altro correre nelle sue braccia., per dirgli che lo amava e che capiva. Si sentì troppo grezza. Chiunque lei amasse le aveva mentito. Il dolore era ancora fresco.
Felicity iniziò a piangere. Meno male che non si era  truccata, o sarebbe colato tutto sul suo viso.
Felicity. So che queste sono solo parole, ma.....Voglio dimostrarti quanto mi dispiace.” Felicity inclinò la testa  con uno sguardo da “sul serio”? E Oliver si rese conto di cosa lei stesse pensando. “Non così. Voglio portarti  a farti conoscere Donna, tua madre biologica. Ho organizzato per farlo succedere.... se vuoi andare.” Felicity lo guardò stupita.
Posso davvero incontrarla?”
“Se lo desideri si .”
Felicity annuì. “Ma Quentin, la Bratva....” Oliver scosse la testa e le si avvicinò, “ per quanto ne sa la gente, io e te stiamo andando via per chiarire dopo  la nostra brutta litigata.” Felicity considerò la sua proposta.........e semplicemente annuì. “ Quando partiamo?” Oliver dentro di sé sospiro con sollievo.
Non appena John organizzerà  il tutto in modo sicuro. E' preoccupato per la moglie e i figli.” Anche lei voleva assicurarsi che loro fossero al sicuro. In fondo i suoi fratelli sono i figli di John. Si chiese se i ragazzi volessero incontrarla? L'accuseranno per il fatto che John è stato  via così a lungo?
Felicity alzò il viso e lo guardò, “ Hai visto Laurel?”MERDA. “Si.”Felicity deglutì. “ Ho dovuto dirle che io e lei non torneremo insieme. L'ho invitata a farsi aiutare.” Felicity annuì  e il suo cuore volò alto. “Davvero non la vuoi?Non sei più innamorato di lei?” Oliver sembrava sconvolto. “ No, piccola. Non sono mai stato innamorato di lei e NON voglio stare con lei. Questo è tutto nella sua testa.” Felicity sorrise e anche Oliver sorrise. Forse stanno facendo progressi.

Hai visto i miei genitori?” Oliver annuì. “ Si, ti mandano il loro amore e Sara mi ha chiesto di dirti che lei ti ama indipendentemente dalla biologia.” Felicity sorrise debolmente. Lei ama Sara.
“Felicity......” Oliver si avvicinò a lei, “ Io...Io.... non ti ho mai mentito su nient'altro.” Oliver poteva sentire il profumo del suo shampoo, non aveva mai pensato che sarebbe stato di nuovo così vicino a lei.  Il suo cuore stava battendo così forte  che si chiese se lei potesse sentirlo. “Sappi che  ho fatto l'amore con te perchè ti amo. Solo te. Ho fatto un sacco di sesso, ma ho sempre e solo fatto l'amore con te. Sono sempre stato solo e veramente intimo con te.” Oliver vide il suo labbro tremare e l'emozioni che infuriavano dietro ai suoi occhi. Lei voleva  veramente credere a lui, Oliver poteva sentirlo, ma lei era spaventata.
Il problema  con le bugie Oliver, è che una volta detta una bugia.......come puoi fidarti di qualcuno ?” Oliver soffiò fuori l' aria dai suoi polmoni. “ Giuro che era l'unica.” Felicity distolse lo sguardo.
Oliver cercò allora un altro approccio. “ Una volta mi hai detto che sei una persona logica e analitica.” Felicity si girò verso di lui confusa e annuì. “ Dal momento che non sono con Laurel, io non la amo e non voglio stare con lei.” Felicity sorrise, “ si....”
Quale sarebbe lo scopo  di ogni altra cosa? Altre bugie?” Oliver le si avvicinò di più e le mise le mani sulle spalle e lui sorrise quando glielo lasciò fare. “ non avrei dovuto dirti che ti amo.....ma  io ti amo ed è così, ma non dovevo farlo. Non c'è alcun motivo logico per farlo. Il contratto era valido indipendentemente che noi ci piacessimo l'uno con l'altra.”
Oliver la guardò  e le sorrise con quel sorriso che era  solo per lei. “ E sin dal  primo giorno mi sei piaciuta  ancora di più.” Felicity sorrise timidamente. “ Non avevo bisogno di corteggiarti o di fare quelle promesse nel seminterrato o di darti quell'anello.” Oliver vide la sua voglia di crederci e sapeva che questo era  l'approccio giusto. Si accorse anche del suo pollice destro che andò al suo anulare, dove dovrebbe esserci l'anello. Oliver mentalmente si diede il cinque.
Oliver vide il suo pensare bene su questa cosa, la sua bellissima mente stava cercando di analizzare il tutto, cosa che lo fece sorridere.
Felicity stava cercando di trovare la strada per tornare da lui.
Avrei potuto scopare con qualsiasi ragazza che volevo e a cui nessuno sarebbe importato..... era quello che ci si aspettava......ma ho smesso di vedermi con Shado, ho smesso di fare sesso con chiunque tranne che con me stesso finché tu non fossi stata pronta. Dal giorno in cui ti ho incontrata fino alla notte in cui abbiamo fatto l'amore, non c'è stata nessun'altra. Perchè farlo? Per quale ragione, a parte l'amarti?” Oliver le prese il viso tra le mani, “ e io ti amo.”  Le lacrime le scesero giù lungo le guance e lui le spazzò via.
Felicity era così confusa.
Vedo quello che stai dicendo ma …..Oliver..... Voglio crederti che volessi dirmelo..... So che dicendomelo ci sarebbero state delle conseguenze..... la mia testa sa tutto questo, ma il mio cuore......il mio cuore è rotto e non riesce a fidarsi.” Oliver sorrise, poteva  lavorare su questo.
Felicity, ricordi quella notte, quando mi hai detto che una parte della mia anima era tua?” Lei annuì con cautela e Oliver continuò. “Avevi ragione. E' tua e così anche il mio cuore. Ho bisogno di te. Semplice e allo stesso tempo complicato. Non posso tornare ad essere quello che ero prima che tu  arrivassi in quella stanza insultandomi. Non posso.”

Felicity era  sopraffatta. Potrebbe lui....potrebbe chiunque amarla così tanto? Aveva  bisogno di pensare. Aveva  bisogno di stare da sola e riflettere. Lei voleva credere in lui.
Quella piccola bambina insicura che era  stata tradita, presa in giro  e trattata in modo orribile si chiedeva come poteva amarla.
Accidenti a te, Laurel. Quelle voci sono colpa sua ….. tutto questo era colpa sua.
“Dovresti andare. Ho bisogno di …..ho bisogno di pensare.”
“Torna a casa. Ti lascerò in pace e ti lascerò pensare. Io dormirò nella stanza degli ospiti.”
Prima che lei potesse rispondere Lawton aprì la porta lasciando entrare Thea, che corse tra le braccia di Felicity. “ Mi dispiace per ieri sera, per Laurel e per la situazione con tua mamma..... è tutto uno schifo! Lo so per esperienza personale.” Thea infine prese fiato ma né Oliver o Felicity ebbero  tempo di parlare che lei iniziò ancora una volta. “ So che stai pensando di scappare via da tutti,  se lo fai, per favore portami con te! Ti voglio bene e sei mia sorella a prescindere che tu ti sposi con Ollie o no. Ho bisogno di te, e adesso mi sento una vera stronza perchè sono contenta che è stato qualcun altro ha mandare all'aria la famiglia.....” Felicity l'abbracciò più forte.
Non credo che me ne andrò da qualche parte. Almeno non fino a quando avrò incontrato Donna.” Disse da sopra la testa di Thea mentre guardava Oliver, notando il suo visibile sollievo.
Felicity si tirò indietro e guardò Thea negli occhi, “ grazie per voler scappare via con me. Tu sei la sorellina migliore che una ragazza possa mai avere.” Thea si illuminò e riprese a parlare.
Prima di te e della tua famiglia, ero una mocciosa viziata, e entrambe lo sappiamo...” Felicity non sussultò alla parola famiglia riferito ai Lance. Felicity sarà sempre grata per come si siano occupati di Thea e per come l'avevano  aiutata. “ Se ti portassi via con me, Roy Harper non me lo perdonerebbe mai, e hai bisogno di stabilità nella tua nuova vita.” Thea l'abbracciò di nuovo e poi notò Oliver, “ Ollie.....oh merda. Ho interrotto la riappacificazione.....la pomiciata?” Felicity arrossì. “ No. Oliver stava cercando di dirmi la sua versione della storia.”
Per tua informazione tutti sono preoccupati per te, Felicity. E ho sentito tua mamma e tuo padre parlare....”
“Stavi origliando?”
Thea rise, “ Si. Ollie poteva dirtelo. Nessuno poteva, ma tutti avrebbero voluto...se  l'avessi saputo.... Te l'ho avrei detto, proprio come avevi detto ad Ollie su di me .”
In quel momento il ghiaccio scorse nelle sue vene. Quentin le avrebbe fatto del male,  chiunque glielo avrebbe detto, sarebbe morto. Nessuno tranne il suo maniacale padre.
Oliver?” Oliver sorrise a Thea e poi guardò Felicity, “ io ti credo. Io ci credo che tu non abbia potuto dirmelo , ma...... a proposito di tornare a casa...”
Felicity si sentì sopraffatta. Va bene. Oliver non poteva dirglielo. Solo Quentin poteva controllarlo.... ma  lei non era pronta a fidarsi o a lasciar entrare qualcuno.  Felicity era grezza, spaventata e terrorizzata dall'essere debole. Non poteva essere debole. “ Non posso.” Oliver sospirò.
Accidenti a te Laurel.  Le aveva  fatto davvero un bel lavaggio del cervello. “ La tua casa è con me. Nel nostro appartamento.” Felicity scosse la testa, “ non posso stare li....” Felicity si sentì sotto pressione e tutti i sentimenti la stavano opprimendo  un 'altra volta. Oliver le si avvicinò, “ è il nostro posto. Per favore, se stiamo entrambi li, possiamo risolvere la cosa.” Felicity scosse la testa, “ non posso.”
Felicity andò alla sua borsetta , quella piccola che aveva la sera prima, e tirò fuori la chiave magnetica. Oliver scosse la testa, “ smettila di darmi indietro piccoli pezzi della nostra vita, Felicity!Non li voglio. Voglio la nostra vita. Io ti voglio, solo te.” Felicity la rimise nella borsetta. Ricominciò a piangere.
Perchè non poteva semplicemente perdonarlo, tornare a casa con lui ed essere NORMALE? Che cosa c'era di sbagliato in lei?
Io voglio credere che tu mi voglia, che tu mi ami.....ma quelle parole.... il contratto.......ho bisogno di pensare, va bene?Ho solo bisogno di tempo  per elaborare il tutto” Oliver annuì e capì.
Non potevi  distruggere la tua intera vita e essere pronta ad andare avanti dodici ore più tardi. Oliver si ricordò di quando gli aveva detto che il suo amarlo era stato tragico e il suo ricambiarla era stato impensabile.
Quella ragazza  spaventata era la persona con cui aveva  a che fare in questo momento. Oliver aveva bisogno di amarla  abbastanza da permetterle di superarlo. Anche se era una specie d'inferno per lui. “Capisco.”
Quando se ne andò vide Lawton in piedi fare la guarda. Aveva  così tanta voglia di dargli un pugno anche se lui non aveva fatto niente di sbagliato,  eccetto che essere la persona  che Felicity voleva  per proteggerla. Stronzo.
Thea si rivolse a Felicity, “ lui ti ama, ti ama davvero.” Felicity annuì senza commentare, osservando la giovane ragazza che appariva così più vecchia di lei e sapeva che era in grado di capire.
Ho bisogno di essere sicura di poter gestire le cose. Mi sono sempre sentita come se non fosse il mio posto, Thea. Mi sono sempre sentita come se tutti mi avessero abbandonata....e  ho bisogno di assicurarmi di potercela fare da sola.”
Thea in quel momento sapeva che se Felicity fosse ritornata da Ollie, sarebbe stata dominata dalla paura.  Aveva perso tutto la scorsa sera, aveva bisogno di stare per conto suo  per un minuto.
Non aveva mai conosciuto qualcuno di forte come Felicity e sapeva che lei sarebbe riuscita  a trovare la strada per ritornare da suo fratello, ma adesso aveva bisogno di trovare se stessa.
Thea sapeva  che quando aveva scoperto di Merlyn, aveva bisogno di decidere come quello avrebbe influenzato la sua vita e si rese conto  che non era  stato così. Uno stronzo o un altro altrettanto stronzo  come padre? Qual era la differenza? Ma Felicity aveva  una grande mamma e adesso aveva bisogno di scoprire chi era adesso, e che la fuori aveva un'altra mamma. Thea decise di andare dicendo a Felicity che si sarebbero viste  presto. Thea sperò che Felicity non ci mettesse troppo tempo. Ollie aveva bisogno di lei.... tutti loro avevano bisogno di lei.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


~~Capitolo 20


Dopo che Thea se ne era andata , Felicity si era seduta per scrivere una lista di cose che doveva fare. E'  una pianificatrice e come pianificatrice aveva bisogno  di un buon piano. Aveva bisogno della sua auto, dei suoi vestiti e anche di pensare a cosa mettere in valigia per il suo incontro con Donna. Come ci si vestiva per incontrare la propria madre biologica? Ci stava pensando quando  qualcuno bussò alla porta. Era Lawton.
“Felicity.” La guardò con un tetro e dispiaciuto sguardo. “  Tua ma...la signora Lance è qui per vederti. Devo mandarla via o...” Felicity era combattuta. Lei voleva  vederla, ma non era sicura di essere ancora pronta. Sicuramente non voleva  mettere Lawton  nella posizione di rifiutare  la moglie del suo capo. “ Falla entrare.” Lawton sorrise debolmente ed annuì. Qualche secondo dopo, Dinah Lance entrò nell'appartamento con la sua solita grazia.
Felicity si sentiva stordita e con un nodo allo stomaco.
Per prima cosa Felicity vorrebbe correre  tra le sue braccia , poi scappare da lei, e infine urlarle contro. Come aveva  potuto ferirla in questo in modo? Come aveva potuto mentirle per tutta la sua intera vita, affermando di amarla?
Dinah guardò la figlia, sembrava già più magra. Poteva un giorno fare così tanta differenza? Aveva le borse sotto gli occhi. Dinah vorrebbe più di ogni altra cosa prendere Felicity tra le sue braccia e abbracciarla. Prepararle della minestra e farla stare meglio. Ma come potevi farla stare meglio quando  tu le avevi causato il dolore? “ Tesoro.”
Gli occhi di Felicity piansero.  Dinah chiamandola tesoro era sempre stata una delle sue cose preferite.  Felicity fece cenno alla donna di sedersi e lei prese un 'altra sedia. “ Tesoro, come stai?” La mente di Felicity si disconnesse per un attimo. “Cosa ne pensi?” Felicity aggiunse velocemente dopo che realizzò che era suonato molto duro, “ confusa. Sono confusa.” Dinah guardò come Felicity stesse lottando con le sue emozioni. La sua bambina faceva  fatica ad essere cattiva con chiunque. Erano  stati bravi con lei.
“Per favore posso spiegarti? Quello che è successo, il perchè, e il mio coinvolgimento in questo?” Felicity annuì, “si.”
Dinah guardò in basso verso le sue mani incrociate e iniziò a raccontare la storia. Questo sarebbe stato più facile se fosse venuto fuori anni fa. “Per prima cosa, è necessario che tu capisca bene....io credo che tu lo sappia  già ,che io non sono perfetta e neanche tuo padre.” Dinah alzò lo sguardo e vide Felicity fissarla. “ Per favore? Posso tenerti per mano. So che non ho alcun diritto di chiedertelo....” Felicity si avvicinò e le prese la mano, “ grazie, tesoro.”
Credo che dovrei iniziare dalla separazione. Amo  tuo padre, l'ho sempre amato.” Si fermò. Era  vero l'ha sempre amato, ma lei non poteva  perdonarlo finché e a condizione che Felicity la perdoni. Giusto o sbagliato, era come si sentiva Dinah. “Volevo disperatamente un altro figlio, ma non potevo. Il dottore ci disse che non avrei potuto. Dopo Sara  ho perso un bambino e quasi la mia vita.” Dinah si asciugò una lacrima con la mano che era libera.  Si mise diritta e fece un respiro profondo per stabilizzarsi. “ Volevo un altro figlio, volevo dare a Quentin un maschio. Tutti gli uomini non desiderano  un figlio maschio? Tuo padre disse che non gli importava e che noi eravamo abbastanza.” Dinah tirò su con il naso. “ Abbiamo lottato  finché un giorno..... ho scoperto il suo bluff o pensavo di averlo fatto. Ho preso le tue sorelle e  sono andata a casa dei miei genitori.”Dinah alzò gli occhi e diede a Felicity  un sorriso e una scrollata di spalle.
Pensavo che Quentin  stesse per arrendersi. Ma lui rifiutò di rischiare la mia vita  in modo da avere un figlio. Ma sapevo che avremmo dovuto avere tre figli. E' quello che ho sempre immaginato.” Sorrise a Felicity che ricambiò il sorriso.
Avevo  presentato istanza di divorzio e lui  perse la testa. Lui non pensava  che l'avrei  fatto, che volessi divorziare da lui. Era depresso. Avevo sentito che era andato completamente e che correva  rischi inutili con la sua vita e con i suoi amici.  Io ero altrettanto triste e depressa, ma volevo un altro figlio  e volevo vincere. Il che era sbagliato.” Guardò Felicity per qualche segno, ma non ce n'erano. “ hai le ragazze ha cui pensare, mi dissero i miei genitori. Potremmo dire che sono testarda.”
Non ti dirò cosa è successo tra Donna e Quentin, quella non è la mia storia da raccontare. Posso dirti che ho sentite parlare di lei e che ero arrabbiata.” Sorrise timidamente, “ era mio marito, come avevano  osato? Pensai. Mi aveva fatto male. Così tornai  a casa con le ragazze e tuo padre ed io facemmo pace, ma poi............mi disse che lei era incinta. Ero praticamente sconvolta.”
Volevi che lui mi abbandonasse?” Dinah scossa la testa, “ Certo che no. Non ero felice, un'altra donna gli aveva dato quello che non potuto dargli io, ma non ti ho mai incolpato.”
Dopo la tua nascita, Quentin andò da Donna, ma ritornò subito. Giurava che era solo per vedere te e io gli ho creduto. Poi Donna si ammalò, in un primo momento, tuo padre assunse una baby sitter e persino una tata, ma questo  gli stava spezzando il cuore. Così gli disse di portarti a casa.” Dinah sorrise e le strinse la mano. Felicity era troppo spaventata da fare qualsiasi cosa, ma rimase li a fissarla. “Non mi piaceva vederlo così.....Laurel, Sara ed io stavamo cenando quando tuo padre  arrivò insieme a te. Eri minuscola e avvolta nella coperta dormendo.” Dinah sorrise al ricordo di vedere quella bambina e di come innamorato fosse il marito cosa che le strappò il cuore, ma che la fece innamorare di lui ancora di più. “ Era così orgoglioso di metterti in mostra! Sara credeva che fossi un nuovo giocattolo. Laurel, beh.....Laurel era Laurel.”
Mi odiava e mi accusava per l'allontanamento di Quentin.” Dinah distolse lo sguardo e poi annuì. Così era  iniziata così, pensò Felicity. “ Quentin assunse una tata per quando lavorava. Quando non lavorava stava con te. Laurel era gelosa. Sara invece si intrufolava ed io....io non vedevo l'ora di  prenderti in braccio.”
Rendendo Laurel sempre più  risentita nei miei confronti.”
“Si.” Affermò Dinah. “ Poi un giorno avevi bisogno del biberon e la tata non era li. Ti ho preso ed è stata fatta. Ti ho guardato nei tuoi bellissimi occhi e  lo sapevo.....sapevo che eri mia. Eri il terzo figlio che avevo  sognato.” Dinah pianse, e Felicity non poteva fare a meno di piangere anche lei. “ Ti ho tenuto con me tutto il tempo. Mi sono perdutamente innamorata di te. Non riuscivo ad immaginare la mia vita senza di te. Sei ancora così preziosa per me.” Dinah le sorrise calorosamente e Felicity ricambiò con lo stesso sorriso.  Felicity amava questa donna, difetti e tutto.
“Donna migliorò e ti portarono via da me. Dovevi tornare dalla....tua madre biologica. Oh quanto l'ho odiato. Ti amavo abbastanza da lasciarti andare, se fosse stata la cosa migliore.”
Dinah accarezzò i capelli di Felicity, “ poi un giorno accadde qualcosa.” Dinah la guardò negli occhi, “ non so cosa, non me l'hanno mai detto e non mi interessava chiederlo. Tuo padre ti ha portato a casa. Mi ha detto che se ti volevo ancora, tu saresti stata nostra. Ha fatto fare i documenti e poi sei stata mia.” Sorrise dolcemente alla figlia. “ E' stato uno dei giorni più felici della mia vita. Ho riavuto la mia bambina indietro.”
“Perchè non dirmelo prima? Lasciarmi incontrare Donna?"
"Tesoro, volevo dirtelo!  Pensavo che tenertelo nascosto fosse sbagliato, ma tuo padre è un uomo orgoglioso. In un primo momento, era a causa della vicenda.  Non l'avevo  mai incolpato, me ne ero semplicemente  andata. Poi beh, Donna ed io decidemmo di non dirtelo.”

Felicity si alzò, “ Cosa?”
Tesoro, ti prego! Avevi problemi ad integrarti. Sembrava che ti tenessi in disparte. Poi con l'adolescenza.... sei diventata strana e sembrava che non volessi tornare a casa.” Felicity si rimise a sedere. In un certo senso aveva ragione. “ Donna ed io volevamo dirtelo dopo il diploma del  liceo, ma tuo padre si rifiutò .”  Dinah distolse lo sguardo, ovviamente per la vergogna, non l'aveva  sfidato.
Perchè non dirmelo allora? Avresti potuto. Perchè non voleva dirmelo?” Felicity si sentiva di nuovo persa nelle sue emozioni. Come avevano  potuto permetterle di continuare a pensare che la propria  vita fosse sua? Come avevano  potuto dirlo a tutti tranne che a lei?
 Dinah sospirò, “ perchè.... eri il prodotto di una scappatella nella sua mente , che avresti avuto una bassa stima di lui e che lui  non sarebbe più stato il tuo eroe. Felicity lui  riuscì  a malapena a contenere le sue emozioni quando realizzò che  ti eri innamorata di Oliver. Non eri più la sua bambina....”  Felicity iniziò a fare avanti e indietro. Non riusciva a  capacitare la sua mente su questo,  pensava che lei avrebbe avuto meno stima in lui? Meno  di quella che aveva adesso? Felicity si mordicchiò le unghie e continuò a fare avanti e indietro per un po' prima che Dinah riprese a parlare.
“Lo so che avrei dovuto dirtelo allora,  se non allora, almeno quando  tornasti a casa, ma tu eri così nervosa e così arrabbiata con tuo padre e la fratellanza Bratva che era arrabbiata perchè tu  avevi aiutato quella donna a fuggire.... sembrava  il momento sbagliato.” Felicity annuì, aveva ragione su questo.
“ Poi tuo padre ha organizzato il tuo matrimonio. Lo odiavi.......e odiavi Oliver. Avevamo entrambi paura che saresti scappata da noi. Lasciare tutti. Ti eri costruita una vita lontano da noi e saresti potuta ritornarci. Così abbiamo aspettato. Oliver ci aveva  detto di dirtelo, ci aveva  supplicato di lasciarglielo dire a lui. Ma tuo padre si rifiutava.”
Perchè tutti pensano che me ne andrei? Non capisco.”
Dinah cercò il volto della figlia. Alcuni momenti le ritornarono in mente:
Felicity aveva imparato a camminare e ad essere determinata a farlo da sola. Il suo primo giorno di scuola materna chiese di andare da sola perchè lei non era più una bambina. La piccola bambina aveva fatto a pezzi il computer del papà e che l'aveva rimesso di nuovo insieme in poche ore all'età di otto anni. La piccola bambina che aveva lasciato la scuola per una scuola avanzata per bambini dotati all'età di dieci anni. La timida adolescente  che non voleva essere la studentessa modello se questo significava essere al centro dell'attenzione. La ragazza che odiava i suoi genitori e che  si vantava della sua borsa di studio al MIT. Quella ragazzina ora era  una donna adulta che non vedeva se stessa in modo chiaro. Sua sorella l'aveva  colpita così in basso che non vedeva  quanto stupefacente fosse come persona.
Perchè? Perchè Felicity sin da bambina non hai mai avuto bisogno di noi!  Sei andata a scuola  e ti sei fatta una vita. Sei diventata questa persona  indipendente e auto-sufficiente. Pensi di  essere debole, bisognosa e persa nel mondo.” Dinah scosse la testa, “ ma tu non lo sei. Ti sei persa nel mondo della Bratva perchè ti sei fatta una vita al di fuori di noi e di questa di vita. Tra tutti noi, tu sei quella che potrebbe lasciarsi tutto questo alle spalle e crescere bene al di fuori di questo.”
Felicity pensò a quello alle parole della madre Era questo quello che aveva  fatto andando via da scuola? Scegliendo MIT invece che le scuole più vicine? Aveva  creato una famiglia per conto suo con i suoi amici. E adesso, doveva decidere di abbracciare la Bratva e questa vita o andarsene per la sua strada dopo che incontrerà  Donna.
Si soffermerà su questo più tardi, per adesso si chiedeva  di Oliver e di ciò che Dinah le aveva detto sul suo volerglielo dire, sul suo pregare di dirglielo.
Felicity ritornò indietro a quella notte, su un Oliver che giurava che voleva dirglielo e che avrebbe voluto dirglielo.
“Felicity, avremmo dovuto permettere ad Oliver di dirtelo. E' stato da egoisti aspettare.” Felicity si chiese come avrebbe potuto gestirlo, se Oliver glielo avesse detto. Gli avrebbe creduto? Li avrebbe avvicinati ancora di più o li avrebbe distrutti?  Le piaceva pensare che li avrebbe legati proprio come quando gli aveva detto del padre di Thea.
Dinah si alzò in piedi, “ dovrei andare. Sono solo venuta per dirti la mia versione della storia e dirti quanto mi dispiace. Mi dispiace di non avertelo detto e mi dispiace che Laurel te l'abbia detto in un modo così crudele.” Si girò per andarsene e per nascondere le proprie lacrime.
Felicity si raddrizzò preparandosi a lasciarla andar via. Non aveva  bisogno di nessuno, non voleva  aver bisogno di nessuno. Dinah le aveva mentito per tutta la sua intera vita.
Poi, all'ultimo momento, “ mamma?” Dinah si girò e Felicity corse tra le sue braccia, “ per favore non andare. Ho bisogno di te, mamma.” Felicity accolse il caldo abbraccio della madre. Voleva  la sua mamma, non voleva  perdere questa donna. Non le importava  quello che le aveva fatto o che non era riuscita a fare, Felicity aveva  bisogno di sua madre.
“Oh, tesoro mio, mai.” Dinah abbracciò lì in piedi per qualche minuto, poi si sedettero sul divano. Dinah non voleva lasciarla andare. “ Oh mia bellissima ragazza, ti amo così tanto. Non sei figlia del mio seno, ma sei sicuramente la bambina del mio cuore.”
Dinah la baciò sulla fronte e Felicity si accoccolò nel suo abbraccio. “ Tu sei mia mamma, sempre. Non mi importa se  Donna mi ha dato alla luce. Ti voglio bene, mamma.” Rimasero così fino a quando scese la notte ed Helena ritornò. Quando le vide, Helena sorrise.
Dinah si alzò in piedi e si diresse alla porta. Felicity non voleva che lei se ne andasse. Si sentiva come una bambina che aveva bisogno che la mamma le baciasse la bua, facendola sentire meglio. Dinah si rivolse a lei, “ Lis, voglio dirti una cosa ed è importante.” Il cuore di Felicity rallentò, quale altra bomba esploderà nella sua vita?
 Dinah le accarezzò la guancia, “piccola mia, so che stai per incontrare Donna. Non c'è problema se lei ti piacerà e se anche le vorrai bene.” Dinah le sorrise e Felicity annuì appena , “ non vorrei mai che a te non piacesse o che non l'amassi. Tu sei una parte di lei e lei è stata così gentile, che e ti amava abbastanza da permettermi  di crescerti.”
“Ma...”
“No. Ascolta, ho parlato a Donna nel corso degli anni, scritto lettere e infine anche email. Lei mi piace, è una brava persona. Tra noi non c'è amarezza. Il nostro rapporto è stato costruito sul nostro amore per te. Non trattenerti....non a causa mia. Lo so che mi ami.” 
Dinah l'abbracciò forte.
“Che cosa aveva detto Laurel  che nessuno ti voleva?Beh, non c'è niente di più lontano dalla verità. Io ti volevo. Tuo padre ti voleva, e anche Donna ti voleva. Tutti noi ti amavamo abbastanza da fare quello che ritenevamo fosse meglio per te. Tu eri così voluta.”
Felicity pianse. “ Tu appartieni a noi. Appartieni alla nostra famiglia ed  appartieni ad Oliver. Non dubitarne mai.”
Okay..... Lei non potrà mai sostituirti. Non importa cosa. Te lo prometto.” Dinah sorrise, un sorriso che Felicity sapeva  che indicava il suo amore incondizionato per i suoi figli. Non le importava quali segreti Dinah avesse mantenuto, non le importava quanto facesse male, Dinah l'ha sempre amata. L'amava così tanto che non aveva mai sospettato che lei non fosse la sua vera madre. Questo era  vero amore materno per sua figlia.
Felicity si asciugò le lacrime, “ ti amo, mamma.” “ Ti amo anche io.”
Dinah e Felicity si dissero addio. Felicity sorrise.
Aveva  perdonato sua mamma. Non capiva completamente alcune delle decisione che aveva preso, non capiva  il volere un bambino così tanto, da rischiare di perdere l'uomo che ama. Non capiva davvero come aveva potuto prendere così facilmente  il frutto della relazione di suo marito. Non capiva veramente l'amore di una madre, biologica o non, che poteva  avere per un bambino perchè lei non era una madre, ancora. Felicity si chiese come il suo perdonare sua mamma, significasse per il suo perdonare Oliver.
********************************************************************************
Oliver tornò all'attico. Sua madre lo aveva chiamato per dirgli che poteva venire alla villa, ma lui le disse che era l'ultimo posto in voleva essere. Suo padre era lì, e l'ultima cosa che voleva era sentirlo parlare del disastro in cui si trovava e di come lui sapesse che Oliver sarebbe finito in questo modo.
Arrivò all'attico e si cambiò. Decise che aveva bisogno di allenarsi. Non aveva da lavorare oggi, visto che nessuno si fidava di lui con in mano una pistola o intorno alla gente in generale.
Sollevò pesi, colpì manichini vari e poi usò la Salmon ladder. Pensò che lo farà fino a quando non si schianterà sul pavimento e forse dopo sarebbe riuscito a dormire. Dopo due rampe smise. Tutto quello che lui riusciva a pensare era Felicity e di come lei amasse guardarlo fare la salmon ladder. Gli mancava  dannatamente. Decise di andare a correre, forse  questo avrebbe distolto  la sua mente da lei.
Dopo la corsa ritornò all'attico ed iniziò subito a bere. La corsa non aveva funzionato.
Come hanno potuto  le cose diventare così incasinate, così velocemente.....Laurel. Solo Laurel poteva fare tutto questo casino in così poco tempo.
Cercò di ricordare di quando era un quattordicenne disperatamente innamorato della splendida ragazza del primo anno di liceo. I genitori di Oliver approvavano  la ragazza perchè anche lei era della Bratva. Lui pensava che la sua bellezza e l'approvazione dei suoi genitori fosse l'unica cosa che a lui piacesse persino dopo.
Oliver scosse la testa per liberarsi dei pensieri di Laurel, che lo portavano a pensieri di morte, la sua morte, la  voleva uccidere.
Ma poi pensò a Felicity, la sua Felicity. Sentiva che Felicity sarebbe tornata a casa da lui.
Lo fece davvero, ma poi sentì anche il senso di colpa. Un sacco di senso di colpa. Felicity sarebbe ritornata  a casa da lui, anche se non sentiva  di meritare lei o il suo amore.
La conosceva  abbastanza bene da sapere che lei era amorevole e fedele. Il suo cuore era  così grande che lei avrebbe potuto perdonarlo. Se fosse stato un uomo migliore, l'avrebbe allontanata e l'avrebbe lasciata  trovare qualcuno migliore di lui. Non era un uomo migliore, era  Oliver Queen, uno stronzo egoista.
Oliver girovagava per l'attico, bevendo. Aveva  fatto una cazzata non dicendoglielo. Sarebbe dovuto essere disposto a rischiare l'ira di Lance. Aveva già sofferto prima. Perchè non aveva fatto questo per lei?
Era già stato picchiato per delle donna prima. Non ti scopi la moglie di un uomo, facendoti scoprire da lui e non pagando per questo. Era stato torturato, ovviamente sopravvivendo. Che cosa gli avrebbe fatto Lance che potesse  far male più del perderla, o dello sguardo nei suoi occhi quando aveva  realizzato che glielo aveva nascosto anche lui.
L'unica persona che lo aveva  amato, che gli aveva  dimostrato l'amore e l'inferno, che aveva attaccato Merlyn per lui.
Felicity ha  il cuore più puro e aveva dato quel cuore a lui? Lui che aveva ucciso, mutilato e torturato persone, eppure lei lo ama.
Lei aveva  giurato di aver visto del buono in lui, era stata la prima ad averlo visto più di un sicario o di un buon scopatore. E come l' aveva  ripagata? Tenendole  il più grande segreto. Aveva lasciato che la bugia andasse avanti non proteggendola poi da Laurel.

Sapeva anche che lei dubitava del suo amore per lei. Sapeva che cosa pensava di lui e Laurel e che confrontava se stessa con Laurel e che nella sua mente lei ne usciva come perdente.
Quante volte lei aveva parlato del suo non appartenere.
Oliver fece una smorfia. Gli aveva detto che non apparteneva  a nessun posto sino a lui e a questo attico.
Oliver colpì lo specchio in bagno. Forse suo padre aveva ragione, non meritava l'amore.
Andò a prendere un'altra birra. Aveva ormai  perso il conto di quante ne aveva prese.
Avrebbe potuto fare tante cose per rassicurarla che Laurel non aveva nessun posto nella sua vita e mai nel suo cuore. Avrebbe dovuto fare qualcosa di più per farla sentire come se fosse l'unica persona che conta  perchè lei è l'unica persona che conta.
Sentì l'ascensore e il suo primo pensiero andò a Felicity. Arrivò velocemente alla conclusione che non era lei e ne era grato. Non voleva  che lo vedesse  in questo modo. Si incazzerebbe,  gli urlerebbe e sarebbe delusa da lui. Sarebbe tutta stizzita e lui sarebbe finito sorridente facendo  tutto quello che lei voleva.
Tommy e Isabel uscirono dall'ascensore. Oliver rimase fermo li a guardarli. Era  felice per suo fratello  e per una poco gradita Isabel visto che lo rendeva  felice.
Tommy si bloccò quando lo vide.
“Bere da solo?E' sano e costruttivo.” Oliver lo fulminò con lo sguardo. Tommy si girò verso Isabel, “ forse, dovresti andare.” Lei scosse la testa, “ no. Ci siamo dentro insieme. Se ci sposeremo, questo renderà  lui famiglia....triste, disfunzionale, ubriaca famiglia. Ma famiglia.” Oliver aveva dimenticato  ciò che una cagna condiscendente poteva essere di  tutto, ma Tommy.....era l'unica ragione per cui la tollerava.
“Non ho bisogno della babysitter.” Tommy lo guardò tristemente mentre Isabel si guardò intorno e rispose, “ No, chiaramente hai bisogno di sguazzare nel tuo dolore e bere.” Oliver le sorrise, poteva essere una donna difficile, ma aveva  detto la verità.
Tommy la guardò e scosse la testa. Isabel alzò gli occhi al cielo. Tommy si avvicinò ad Oliver, “ sta tornando, lo so . Thea ed io le abbiamo parlato. Felicity ha soltanto bisogno di un po' di tempo."
“Lo so....Penso che tu abbia ragione.”
“Allora perchè la festa dell'autocommiserazione
?” Oliver guardò Isabel, non voleva  parlare davanti a lei. Per una volta si comportò da  umana, “ ritornerò nella camera degli ospiti visto che presumo che staremo di nuovo qui.”
Isabel guardò Tommy e poi Oliver, “  è una ragazza dolce, merita  qualcuno migliore di te, ma per incomprensibili e sconosciute ragioni lei vuole te. Quindi riprenditi, smaltisci la sbornia e cerca di essere una persona decente prima che lei ritorni.”  Isabel sorrise con presuntuosità e con calma si diresse alla camera degli ospiti. Tommy la guardò, e poi si girò verso Oliver e gli sorrise. Fantastico. Una ramanzina.
Voi due potete andare. Sono perfettamente in grado di bere da solo.” Tommy guardò le bottiglie sui tavoli, “ ovviamente. Ollie perchè stai facendo questo? Tutti pensano che voi due possiate  sistemare le cose anche Issy, e potresti avere buone possibilità se fossi sobrio.” Oliver terminò la sua birra e andò in cucina per prenderne un'altra.
Lei non dovrebbe tornare. Se è intelligente e lo è..... dovrebbe correre via  a gambe levate da me, da suo padre, da questa fottuta vita. Lei è migliore di questa vita.” Tommy lo fissò, sapeva  che suo fratello la ama, ma non aveva realizzato quanto. Rinuncerebbe a lei per il suo bene.
“Ollie, lei ti ama.” Oliver lo fissò. “ Suo padre non la lascerebbe andare  a prescindere che lei lo voglia, e tu lo sai. Quindi lei potrebbe benissimo decidere di stare con l'uomo che ama e tu moriresti  per proteggerla?”
“Non la merito Tommy. Ho nascosto questo segreto a lei. Lo sapevo che l'avrebbe distrutta e io ho tenuto la bocca chiusa, perchè? Così Lance non mi avrebbe fatto male? Avrebbe potuto farmi male peggio di quanto mi abbia fatto papà? Peggio che  perderla?”

Tommy lo guardò solenne quando rispose, “ si,  avrebbe potuto farti male peggio di papà.” Oliver convinto, “Probabilmente no.”
Tommy  attraversò lo spazio che li separava in un lampo, gli afferrò le spalle e lo scosse  guardandolo negli occhi, “ lui avrebbe potuto dare lei a qualcun altro. Forse  un bravo ragazzo, forse un ragazzo forte, forse un ragazzo amorevole, ma  non saresti te. Puoi dire che questo tizio potrebbe amarla più di te? Potrebbe proteggerla meglio di te? Io  non la penso così e caro fratello, questo la ucciderebbe cosa che ucciderebbe te."
Oliver guardò Tommy scioccato. Avrebbe ucciso lei e lui. Lance ama sua figlia e voleva  soltanto il meglio per lei. Oliver certamente non era il migliore, ma lui la ama con tutto quello che ha ....Lance non l'avrebbe fatto, avrebbe perso.......ma Felicity l'avrebbe persa in entrambi i casi. Oliver fissò il fratello.
Vedendola con qualcun altro, sapendo che era infelice. Sorrise al fratello, “Lance non l'avrebbe fatto.”
“No?” “No. Ucciderei chiunque posi una mano su di lei.” Con questo afferrò un'altra birra e si sedette sul divano a guardare la tv e bevendo per dimenticare. Tommy lasciò la stanza. Sarà un'altra lunga giornata e nottata dal proteggere Oliver da se stesso. Oliver è in modalità autocommiserazione, e questa volta era  innamorato.
Oliver stava per andare a prendere un 'altra birra, quando l'interfono suonò. Era  la portineria che gli diceva che aveva  un visitatore. Diede l'okay all'uomo di far salire l'ospite. Pensava  che fosse  madre o Thea.
Si avvicinò all'ascensore e si appoggiò al muro di fronte.
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Il giorno dopo John andò da Helena per vedere Felicity. Lei sapeva  benissimo che questo sarebbe stato  imbarazzante. La persona che è stata li per lei per tutto, fidanzati, ragazze che la odiavano, il suo primo ciclo (anche se lui aveva chiamato sua madre) e l'innamorarsi di Oliver. Lei aveva  contato su di lui per oltre metà della sua vita e ora sembrava come un estraneo.
Lo fece entrare.
John pensava solo al lavoro, “Abbiamo preparato quasi tutto per te ed Oliver per venire a Las Vegas con me.” John si guardò intorno al piccolo appartamento, “ sarebbe meglio se voi foste almeno visti insieme prima del viaggio. Non voglio niente che faccia insospettire.”
Te l'ha detto Oliver di farlo?” John scosse la testa, “no, è troppo ubriaco per pensare a questo. Sto suggerendo questo per mantenere mia moglie e i miei figli al sicuro. Sto prendendo ogni precauzione possibile Felicity.” Lei annuì, sapeva  già che lei avrebbe fatto quello che le chiedeva . Lui era  John, il suo protettore e per lungo tempo il suo migliore amico e secondo padre.
So quello che stai facendo, signorina.” Felicity alzò lo sguardo verso di lui. Lei sapeva  che stava facendo la bambina petulante. “ Oh, e cosa starei facendo vecchio?” John sorrise. Stanno tornando ad essere come erano prima, il che era bello. Entrambi sanno che alla fine ne parleranno, ma lo faranno a modo loro.
Lo stai allontanando. Hai paura che lui non ti ama e che i tuoi  problemi di abbandono stiano  aumentando il suo allontanamento. Tu lo stai lasciando prima che lui possa lasciarti.” Felicity era sconvolta, lui lo sapeva . “ Allora, se fosse così? E' di Oliver Queen che stiamo parlando. Non è noto per il suo rimanere nei paraggi. E io non sono la ragazza.....”
John scosse la testa, dovrebbe veramente chiedere un aumento.
“Lui non ti sta lasciando. Questa separazione sta uccidendo il povero stronzo. E se il ragazzo è così stupido da uscire, chi se ne frega. Tu sei più forte di questo. Non diventerai la ragazza che non può vivere senza un uomo. Tu farai come hai già fatto prima e passerai oltre. Oliver Queen non è l'unico uomo al mondo.”
Felicity pensò a quello che le ha detto e aveva  ragione. Lei era già sopravvissuta ad un amore perduto, certo Oliver era  un amore che ti capita una volta nella vita, ma lei non era  una di quelle donne che aveva  bisogno di un uomo specialmente di uno che non la voleva .
Si ricordò anche dell'altra cosa che le ha detto, ed era preoccupata, “ Sta bene?”
Perchè non vai a casa a scoprirlo! Smettila di  fare la sciocca, e vai a casa dal tuo uomo.”
Detto questo se ne andò. Felicity era combattuta. Voleva  fare tutto il possibile per proteggere John e la sua famiglia. Sapeva  che la gente li stava osservando e non andrebbe mai via con lui dopo un litigio. John aveva  ragione su questo, e i suoi problemi con lui no erano per la bugia..... le mancava Oliver. Le mancava così tanto che il suo cuore le faceva male solo a pensare a lui.
Andrà a stare all'attico, trascorrerà del tempo con Oliver, e forse questo l'aiuterà a guarire il suo cuore. L'attico era l'unico posto che lei aveva  veramente sentito come casa. Sorrise a se stessa come chiamò Helena per dirglielo.

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


~~Capitolo 21
La notte prima:
Oliver attese pazientemente e quando le porte si aprirono sapeva che c'era qualcosa di sbagliato.
Ho bisogno di una pistola. Ho bisogno che tu mi dia una pistola.” Oliver la guardò entrare e superarlo, “ ciao, come stai?Io? Sono un po' ubriaco, non come lo ero cinque minuti fa. Mi stai chiedendo una pistola? Sai sto smaltendo la sbornia.........Non voglio essere sobrio.”Sara si girò e lo guardò esasperata.
Ciao, Ollie. Non sto bene e vedo che non stai bene, ma ubriaco........Ho bisogno di una pistola. Tu hai le pistole. Posso averne una, per favore?”
Oliver si  passò una mano sopra la testa e si diresse verso il divano e si sedette. Sara rimase ferma davanti a lui, “ perchè pensi di aver bisogno di una pistola?”
Sara sbuffò e si sedette di fianco a lui, “ Laurel. Non ha finito, Ollie. L'ho sentita oggi. Papà non l'ha punita abbastanza e io sono l'unica che può fermarla e.......sopravvivere.” Oliver la guardò, sapeva  che avrebbe ucciso Laurel.
Uccidere qualcuno cambia ciò che sei. L'essenza di chi sei veramente cambia. Uccidere tua sorella non è qualcosa da cui potrai tornare indietro.” Sara lo guardò per un momento e poi distolse lo sguardo. Quando lo guardò nuovamente, le lacrime si riunirono nei suoi occhi. “Non si fermerà, Ollie. Non fino a quando avrà distrutto Lis e la mia famiglia.....e adesso tu.....Tommy e Thea.”
Cos'è successo?” Chiese Oliver sospirando. Non voleva  saperlo, ma aveva  bisogno di sapere. Se significava  proteggere Felicity, doveva  sapere.
Stava  iniziando a pensare che Sara aveva ragione, Lance non poteva  o non voleva controllare Laurel. Qualcuno doveva controllarla o qualcuno l'avrebbe uccisa. Non potevi essere fuori controllo in questa vita.
Non gli importava  se qualcuno la uccidesse, era solo preoccupato per i danni collaterali per  quelli che amava
L'ho sentita parlare a Mckenna di come nessun piano abbia funzionato, il convincere Felicity del tuo tradimento e poi il raccontarle tutto. Erano entrambi piani Ollie, lunghi piani.”
Oliver non era sorpreso. Si chiese perchè Sara lo fosse. Era ovvio che Laurel lo avesse pianificato, con l'aiuto di qualcosa,  cosa che non lo sorprese. Laurel non era  abbastanza indipendente da lavorare da sola.
Sai il loro prossimo piano?” Sara scosse la testa. “ Laurel stava parlando per enigmi. Sono certa....o sospetto che abbia un finanziatore. Qualcuno della Bratva o vicino. So che lei è disposta a sacrificare qualsiasi cosa. Continuava a dire che i suoi amici l'avrebbero protetta e che i suoi amici avrebbero pareggiato i conti. So anche che papà ha un uomo per lei e lei ha detto che avrebbe “gestito la cosa”.”
Oliver rifletté. Ci sono un sacco di persone che odiano Lance. Anche Felicity aveva qualche nemico. Merda. “ Non sono sicuro che fermando Laurel, si fermerà tutto  questo, se è qualcuno all'interno dell'organizzazione.”
“Non posso farle del male.” Borbottò Sara facendo sorridere Oliver. Aveva ragione. Uccidere  un figlio della Bratva era  punibile con la morte.
 Questo era probabilmente il motivo per cui nessuno aveva toccato Felicity quando aveva  aiutato a fuggire  una moglie e un bambino. “Dobbiamo scoprire tutto il possibile.” Sara si alzò in piedi, “ E io ho bisogno di una pistola.” Oliver scosse la testa, “ NO.” Non voleva darle una pistola. Sara si rimise giù e mise quasi il broncio.
“Sara, anche se volessi  non potrei dartela.” Si voltò verso di lui scioccata, “ non hai una pistola? Tipo da nessuna parte in questo posto?”
Io sono ubriaco....Sono incazzato e sto male. Mi daresti una pistola?” Rise e scosse la testa. “ No, non lo farei.”
“Ci serve un piano.”
“Abbiamo bisogno che lei ci perdoni. Poi dobbiamo neutralizzare Laurel, dato che Papà non lo farà.....”
Sara si rattristò. “ Oggi ha perdonato la mamma. Hanno fatto  una lunga e bella chiacchierata. Ovviamente, rimanere arrabbiato con la mamma, è impossibile.” Oliver sorrise. Rimanere arrabbiata non era  qualcosa in cui Felicity era brava. “Questo è un bene. Rende le cose più facili.”
No. Penso che questo farà di nuovo arrabbiare Laurel.  Era furibonda che avessero chiarito del tutto. Lei vuole i nostri genitori tutti per se o almeno senza Felicity di mezzo. Sembra star bene con Thea. La maggior parte delle volte.”
Non è un po' vecchia per la rivalità tra sorella?” Entrambi risero, anche se non era  divertente. “ Ollie, devi tenere Felicity al sicuro.” Oliver annuì, “lo farò.”
Hai bisogno di smaltire la sbornia.”
“Lo farò.”
“Ha bisogno di te sobrio e insomma in grado di proteggerla
.” Ribadì Sara dal momento che lui  era ubriaco e che forse  non lo avrebbe ricordato.
Abbiamo bisogno di un piano..... dobbiamo scoprire se ha qualcuno all'interno dell'organizzazione e se è così di chi si tratta. Dobbiamo scoprire il suo piano e dobbiamo assicurarci che Felicity sia al sicuro.”
“Terrò un occhio su di lei. Farò del mio meglio per scoprire i piani di Laure
l.” Ad Oliver non piaceva , ma non aveva molto scelta. “ E Ollie, troverò una pistola..... se sarà necessario, non puoi fermarmi. Nessuno può.”
Oliver la guardò, e sapeva  che stava dicendo la verità. Ucciderà per proteggere la sua famiglia. Non si trattava solo di Felicity, anche Dinah e Quentin erano in pericolo. La famiglia di Oliver era a rischio. Quentin èera  il rischio più grande. Se  visto come un debole, gli avvoltoi avrebbero girato  in circolo. Toccherà ad Oliver tenerli al sicuro. Una piccola parte di lui pensava che Quentin se l'era cercata, ma una grande parte di lui pensava che era  ora di porre fine a questo.
Oliver se ne preoccuperà dopo. In questo momento voleva dormire, aveva  bisogno di dormire. Aveva  bisogno di tenere la mente e il corpo in ordine. Doveva essere pronto per qualsiasi cosa stesse per succedere.
Sara se ne andò. Oliver sapeva  che lei sarebbe andata da qualche altra parte alla ricerca di una pistola. Non era  stupido. Oliver chiamò Slade e gli disse che per nessun motivo avrebbe dovuto darle una pistola. Non potevano  permettere che una figlia di Lance venisse coinvolta in questo. Se  avesse preso  questa piega, loro non potevano essere coinvolti. Oliver sperava che lei  lasciasse  gestire tutto a loro.
Sara pensava che Lance avrebbe avuto  la possibilità di scegliere l'esito di questo, ma non era così, non fino a quando lui sarà  il Pahkan. Sara stava cercando problemi che avrebbero avuto  ripercussioni per tutti loro.
Sara era  incazzata, Ollie non poteva darle una pistola. In un modo o nell'altro lei avrebbe trovato  una pistola. Era  così stanca degli uomini Bratva che le dicevano cosa fare, che dicevano  ad ogni donna cosa fare.
Lei avrebbe protetto  la sua famiglia ad ogni costo anche da minacce interne. Lei conosceva suo padre, non avrebbe preso la situazione di  Laurel in mano e non l'avrebbe punita  per aver fatto quello che andava fatto.
Sara andò da Nyssa lei avrebbe capito, avrebbe lavorato con lei. Nyssa era l'unica persona di cui Sara poteva fidarsi veramente.
                                                                           **
Lawton aveva recuperato l'auto di Felicity  e adesso erano diretti all'attico.
Il tragitto fu silenzioso. “ Io ti aspetto qui. Nel caso in cui avessi bisogno di qualcosa.” Entrambi sapevano  che lui poteva  andare a casa o in qualsiasi altro posto, ma lui non voleva. Si sentiva responsabile per lei.
Avrebbe quasi voluto che fosse andato a casa. Si sentiva male che lui avesse lavorato così tanto per colpa sua.
Andò verso l'ascensore privato e passò la sua chiave magnetica. Oliver aveva ragione a fargliela tenere. Quando arrivò il posto era  un disastro. Felicity aveva  bisogno di una casa ben organizzata e pulita per funzionare correttamente. C'erano sono bottiglie di birra in ogni dove.
Decise di pulire, non solo l'attico sarà pulito, ma avrebbe bruciato  tensione nervosa.
Iniziò dalla camera degli ospiti. Il letto era  in disordine, Oliver doveva aver dormito qui o la guardia o Tommy? Liberò il letto e mise le lenzuola in lavatrice. Spazzò e lavò il pavimento. La stanza fu la sua palestra. Sembrava che fosse stato qui. Trovò asciugamani e più bottiglie, questa volta acqua e birra. Portò gli asciugamani in lavatrice e le bottiglie nel cestino. Come poteva  un uomo fare così tanta confusione in soli due giorni? Si chiese mentre rise.  Era davvero bravo.
Successivamente si diresse nel proprio ufficio. Era intatto. Che bello. Aveva  rispettato la sua privacy. Oliver era sempre stato premuroso del suo spazio.
Prossima fermata il soggiorno. C'erano  almeno una cinquantina di bottiglie di birra. Evidentemente Oliver aveva bevuto molto o aveva dato una festa pazzesca. Una persona poteva sopravvivere a tutto questo alcool? Mise questo gruppo di bottiglie sul bancone della cucina dal momento che il cestino era pieno. Spazzò e lavò il pavimento. Infine senza altre stanze da pulire si diresse alla camera padronale.
Entrò in camera. Sembrava che Oliver avesse  provato o aveva dormito qui.
Altre bottiglie.
I suoi vestiti erano  ovunque, gettati a casaccio.  Guardò il bagno e gli asciugamani erano sul pavimento. C'era la possibilità di trovare degli asciugamani puliti in questo posto?
Alcune bottiglie, non di birra e vetri rotti erano attorno alla stanza. Cercò di specchiarsi, ma ansimò. Lo specchio era  in frantumi. Sembrava che qualcuno avesse  colpito lo specchio a suon di pugni. Oh Oliver. Non pensava  che sarebbe stata così dura per lui.
Come poteva accorgersene? Le lacrime cominciarono a scendere. Felicity si trovava al centro del pavimento circondata da vetri. Stava attenta a non tagliarsi.
Non aveva intenzione di essere crudele, aveva soltanto bisogno di tempo. Sentì l'ascensore e si diresse in soggiorno.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono sentì delle risate. Vide Oliver con il braccio attorno..... “Isabel?” Entrambi la guardarono. Oliver immediatamente spostò il braccio e si avvicinò a Felicity. “Felicity......che cosa ci fai qui?” “ Come hai potuto fare questo a Tommy? A me. Lo so che sono stata involontariamente crudele con te.......ma Tommy la ama!” Oliver guardò intorno e poi ritornò su di lei, “ cosa ho fatto a Tommy?” Felicity scosse la testa e si avviò verso la camera da letto, “ per fortuna hai una camera degli ospiti. Io starò nella nos...mia camera......voi due potete avere la camera degli ospiti.”
Oliver si girò verso Isabel, “ cosa diavolo è successo?” Isabel guardò Oliver con tristezza, potrà non piacerle molto Oliver , ma sapeva  che stava soffrendo parecchio.
Pensa che noi due abbiamo una relazione. Non sono sicura di quale sia la parte più sconvolgente che lei pensi che verrei a letto con te o che tradirei Tommy....” Oliver passò lo sguardo da Isabel alla porta chiusa. “ No.......non lo farebbe......lei sa.......oh merda.” Isabel aggrottò le sopracciglia e fece una faccia strana,
le prospettive sono poco incoraggianti considerando la tua reputazione.”
Considerando la sua reputazione e le insicurezze di Felicity in prima fila e al centro dopo la festa di fidanzamento gli faceva ancora male. Lei pensava che lui  l'avesse tradita e con Isabel?
Oliver aveva gusti migliori  di....okay non c'è l'aveva.
Oliver avanzò verso la porta battendo i pugni su di essa e gridò, “NON MI STO SCOPANDO ISABEL!!!! Mi sono fatto male allenandomi in palestra, un ragazzo  mi ha colpito. Mi  hanno detto di non guidare visto che pensano che sia ancora ubriaco ma sono soltanto sbronzo tutto qui ....E' venuta con Tommy per accompagnarmi......lui sta parcheggiando l'auto......FE-LI-CI-TY...... te lo giuro. Non ho toccato lei o chiunque altra donna.......Apri questa dannata porta.”
NO! E tu sembri stare perfettamente bene per me.....” Doveva  essere la donna più irritante del pianeta.?Perchè non si era  innamorato di una di quelle donne che facevano qualsiasi cosa lui chiedesse? Sarebbe stato bello.......ma  noioso, pensò.  Bussò ancora una volta, “ non ti sto tradendo!” Isabel si avvicinò e bussò, “ è stato ferita alla testa, è logico che  sembra star bene, non è niente di grave.”
Isabel sorrise dolcemente ad Oliver che alzò gli occhi al cielo. Poi continuò, “ Felicity? Lo so che non ci conosciamo benissimo, ma credimi.....Non sto facendo sesso con lui che...” Isabel guardò Oliver dall'alto verso il basso, “ che è ew. NO. Non succederà mai.” Isabel gli sorrise e si allontanò. Oliver non la sopportava proprio, ma se Felicity le crederà , potrebbe  essere più gentile con lei in futuro. Forse.
Felicity sapeva che questo non era da lei. La razionale. Quella buona. La ragazza che odiava i drammi. Eppure, lo stava facendo. Nascondendosi in una stanza supponendo che il suo fidanz......il suo ragaz.... Oliver la stesse tradendo. La stava tradendo? Che cosa le stava succedendo? Lei non era così. Poi ancora, non era mai stata prima d'ora  veramente innamorata e non aveva  mai saputo prima di essere stata adottata.
Stava per alzarsi  quando ci fu un forte tonfo.
Fanculo, pensò Oliver. Oliver fece un passo indietro e aprì la porta a calci.
Quando entrò in camera la vide seduta sul pavimento, “ perchè t'importa se l'avessi fatto? Hai restituito l'anello di fidanzamento....”
Felicity lo guardò incredula, “... Mi importa se tu sei stato con Isabel perchè Tommy la ama.” Felicity si girò dall'altra parte, rimanendo seduta sul pavimento con le braccia incrociate.
Dannazione era  carina quando faceva  la risoluta. Oliver aggrottò le sopracciglia, “ solo a causa di Tommy?” Oliver le sorrise in modo arrogante, “ sei gelosa.”
No ti sbagli. Ero preoccupata per Tommy.” Felicity sapeva  che stava mentendo, ma il suo orgoglio era  ferito.
Si guardò attorno e vide Tommy e Isabel. Tommy le parlò, “ dal momento che sei qui, noi andiamo giù al mio appartamento. E voi due ragazzi divertitevi! E Lis? Grazie per avermi coperto le spalle...Sorella!” Felicity gli sorrise e poi si girò con le spalle al muro.
Sei ritornata da me?” Si, lei pensò, ma sospirò: “ sono qui perchè John mi ha detto che sarebbe meglio se noi fossimo visti insieme  prima di Las Vegas. Non voglio mettere a rischio la famiglia di John.” Non riuscì a nascondere il dolore.
Felicity sentì la rabbia scemare e mormorò, “ E  potresti forse essermi mancato..... fino a quando  ho visto le sembianze in cui era questo posto!” Non voleva più ferirlo, più di quanto gli avesse  già fatto. “ Ho intenzione di farmi una doccia e di indossare i miei vestiti per la prima volta da giorni.” Oliver le sorrise mentre si allontanava.
Te li porterò. Adesso che sei qui a casa...... ti convincerò che noi siamo reali  e che ti amo.” Felicity scosse la testa e chiuse la porta del bagno. Attraverso di essa gli urlò, “  sarà meglio che aggiusti la porta che hai appena rotto.”
Felicity prima di fare la doccia ripulì il bagno da tutti i vetri dello specchio. Continuò a pensare ad un Oliver continuamente ubriaco. Non lo voleva  triste o ubriaco. Voleva  che fosse felice.
Il suo corpo traditore si era eccitato nel vederlo sfondare la porta. Spazzò l'ultimo pezzo di vetro e lo gettò nel cestino. Si tolse i vestiti di Helena che le avrebbe  restituito ed entrò in doccia. Le era mancata questa doccia.
Quando uscì dalla camera da letto vestita  e pronta per iniziare la sua giornata, anche se  era mezzogiorno, trovò Oliver seduto sul divano e che la guardava.
Non dovresti smaltire la sbornia? O il tipo di ferita alla testa non ti permette di dormire?” Oliver la guardò, “ no. Non mi hanno detto che non potevo dormire.” Prima di ritornare a guardare la tv disse, “ se vado a dormire tu potresti andartene.” Felicity era  preoccupata per la ferita alla testa, ma non indagò ulteriormente. Sapeva  che lui era strano sulle sue ferite.
Non me ne andrò.  Te lo prometto.”  Oliver la guardò. “ Davvero? Non ti fidi di me?” Oliver scrollò le spalle. “ So che ti ho fatto del male, non mi devi niente.” Si sedette accanto a lui, afferrò un cuscino e se lo appoggiò sul grembo. Guardò la tv con lui.
Dopo alcuni minuti parlò, “ C'è sempre qualche evento sportivo, non è vero?” Oliver non rispose. Felicity lo guardò e lo vide dormire.  Lo tirò verso di se e gli mise la testa sul suo grembo e lo fissò. Per lei era  l'uomo più bello al mondo, anche se aveva  bisogno di rasarsi e di farsi la doccia.
In questo momento era  anche un uomo puzzolente. Felicity arricciò il naso... Iniziò a toccargli il volto con le punta delle dita e poi le sue labbra. Si ricordò della prima volta che l'aveva baciata. Pensava che sarebbe morta dal calore delle sue labbra. La scintilla e la voglia e che aveva sentito non l'aveva mai provata prima ...... Aveva sentito quel bacio fino alla punta dei piedi.

Felicity guardò verso di lui, il suo bel corpo. Oliver si era tolto la maglietta. Ovviamente aveva qualcosa contro l'indossare le magliette quando lei era  in giro. Il suo corpo ne aveva passate tante. Suo padre aveva abusato di lui, torturandolo. La Bratva e la pericolosità di stare li. Sua madre non l'aveva mai protetto. Aveva  dovuto combattere per tutta la sua vita per tutto..... questo la colpì, non aveva mai avuto pace o sicurezza. Non a casa, non nel mondo. Lei aveva ottenuto la pace stando lontana da questa vita, aveva Iris, Barry e Caitlin. Tutto quello che lui aveva era Tommy e il cercare di tenerli al sicuro.
Aveva un'intera vita al di fuori di questa follia,  qualcosa che lui non potrà mai avere. Aveva  sofferto così tanto, ma era ancora un brav'uomo. Certo, indossava una maschera  per essere il fratello playboy della Bratva, ma questo non era chi era  veramente.... Era forte, amorevole, dolce....Era  l'uomo che amava. Si asciugò le lacrime prima che potessero cadere sul suo volto.
L'interfono suonò. Delicatamente spostò la testa di Oliver e l'appoggiò sul cuscino. Andò all'interfono, “ si?” “ Signorina, c'è una signora qui sotto che vorrebbe vedere il signor Queen.” Felicity guardò Oliver, oh davvero? “ Falla salire.” Attese pazientemente tenendo un occhio su Oliver.
Quando e porte si aprirono, constatò che era Moira. Felicity si mise un dito davanti alla bocca per farle segno di silenzio. Oliver Aveva  bisogno di riposo e un po' di pace in questo momento. Le fece segno di seguirla, e andarono nel suo ufficio.
Si accomodarono, “ Moira. Mi dispiace, Oliver si è appena.......è importante? Ok vado a svegliarlo.....” Moira sorrise a Felicity. “ No. Sono venuta a vedere te o a chiedere ad Oliver dove trovarti.”
Perchè?”
“Volevo ricordarti qualcosa..... Ti ho detto una volta che avresti dovuto ricordare ad Oliver che è intrappolato tanto quanto te.....lui è stato intrappolato in quella bugia
.” Si alzò e si avvicinò alla finestra. “ Ha dovuto mantenere il tuo segreto. Io te l'ho quasi detto, soltanto per alleviare lo stress del mio ragazzo.” Felicity ripensò alla notte nella biblioteca “ mi ricordo.... perchè non l'hai fatto?” Moira si girò verso Felicity, “ perchè ti avrebbe spinto da lui. Non mi piacevi, ma ti avevo detto che avevo visto il modo in cui lo guardavi. Quello che non ti ho detto è che...... Avevo anche visto il modo  in cui lui ti guardava.” Felicity le si avvicinò.

Se te l'avessi detto, mi avresti odiato. Sei il tipo di persona che non si mette tra una madre e un figlio. Lui ti avrebbe perso, e poi io avrei perso lui....” Felicity le prese la mano, “ grazie per essere stata onesta. Credo di aver superato quella parte. Solo che...... credere che lui possa amarmi, è difficile.”
Oh bambina, io amo il mio ragazza, ma lui non è un premio. Ha una montagna di problemi e la maggior parte di loro sono stati causati da suo padre e da me. Lo so questo. E' difficile avvicinarsi a lui, ma amarlo è facile. Lui lo rende difficile.” Felicity sorrise tristemente, “ Lui ti ama, è andato contro suo padre per te, non è più un donnaiolo per te....... lui è l'unica cosa di cui non dovresti dubitare.” Felicity la guardò, e le lacrime minacciarono di uscirle.  Più di ogni altra cosa lei avrebbe voluto potersi fidare di questo, che lui possa amarla, che lui la ami veramente, e che non l'avrebbe lasciata.
Sentirono all'improvviso un forte rumore ed entrambe si diressero in soggiorno. Felicity per un attimo si chiese se qualcuno possa essersi intrufolato nell'attico,  e se così fosse dovevano  aiutare Oliver. Stava dormendo, incapace di difendersi al momento.
Slittò fino a a fermarsi quando raggiunse il soggiorno. Oliver stava lanciando le cose, stava lanciando tutto quello che riusciva a trovare prendendo a pugni cose che non poteva prendere a pugni.
Era  come un animale selvaggio libero nell'appartamento. Prese un vaso che i suoi genitori gli avevano regalato e lo lanciò contro il muro. Prese a pugni la tv e lo schermo si ruppe. Era fuori controllo e questo la spaventò. “ Oliver!” Urlò Felicity. Niente. Ancora più pazzia. Gli si avvicinò con cautela, non troppo, “ Oliver! Oliver? Fermati, mi stai spaventando!” Oliver si girò e la fissò respirando affannosamente, tenendo i pugni stretti lungo i suoi fianchi.
La tristezza, non rabbia, che lui emanava la sorprese. Infine Oliver sospirò, “ non te ne sei andata. OH DIO, non mi hai lasciato.....” Fece tre lunghi passi verso di lei senza mai distogliere lo sguardo da lei.  Quando la raggiunse cadde in ginocchio e avvolse le sue braccia attorno alla sua vita appoggiando la testa contro il suo stomaco. Felicity lo lasciò fare e gli mise una mano sulla sua spalla e l'altra tra i suoi capelli accarezzandoglieli. Gli occhi di Felicity si riempirono di lacrime, “ ti ho promesso che non l'avrei fatto. Non lo avrei mai fatto.......lasciarti svegliare in un appartamento vuoto. Andarmene senza dirtelo.....” Felicity lo calmò. Oliver si guardò intorno e vide sua madre, “ tua madre è arrivata. Non volevamo svegliarti così siamo andate a parlare nel mio ufficio.”
Il cuore di Moira si riempì di amore. Come madre tutto quello che voleva  per i propri  figli era di amare e di essere amati. Felicity amava suo figlio ferocemente e lui la amava con devozione.
Si sentì come intrusa  per essere qui in questo  momento intimo, “ vi lascio da soli. Ricordati cosa ti ho detto.” Felicity girò la testa verso Moira, “ grazie.....per quello che hai detto....mi ha aiutato.” Entrambe sorrisero e Moira se ne andò.
Oliver si alzò e la tirò tra le sue braccia, “ mia madre ti ha aiutato?”
Si.” Felicity ritornò al divano prendendolo per mano e lui la seguì. Felicity si raggomitolò sul divano. “ Vuoi condividere con il resto della classe?” Felicity sorrise, e non con il suo triste sorriso.
Il cuore di Oliver prese il volo. “ Tua madre...... e Helena quella notte.......mi hanno ricordato che sei intrappolato tanto quanto me. La Bratva e mio padre hanno gestito le nostre vite. Moira me l'ha detto settimane fa....” Felicity si fermò e gli prese una mano.
Il cuore di Oliver batté all'impazzata. “ Mi ha detto che avevo bisogno di ricordare che tu sei dalla mia parte anche quando non lo sembra, perchè tu sei intrappolato.” Oliver sembrò confuso. Felicity gli sorrise, sorrise al suo  bellissimo uomo confuso. “ Lei potrà aver fatto un sacco di errori Oliver, ma ti ama.” Era  ancora confuso.
Non potevi dirmelo. Loro non potevano dirmelo. Mio padre  è l'unico  che avrebbe potuto dirmelo e non l'ha fatto.” Oliver iniziò a sperare, “ significa che mi hai perdonato?”
Si........MA......Oliver.”  Il cuore di Oliver si fermò. “ Ho bisogno di imparare ad aver fiducia in me stessa.....Credevo di essere loro figlia e ho bisogno di capire come questo condizionerà me e la mia vita...... Ho bisogno di distinguere nella mia testa la realtà dalla finzione........Ho bisogno di orientarmi in questo nuovo mondo........Lo so che mi ami, ma è difficile fidarmi di me stessa, ma io ti amo Oliver.”
Ti amo e  farò qualsiasi cosa per migliorare la situazione, Felicity. Qualsiasi cosa.”  Oliver riuscì a vedere che lei stava  pensando a qualcosa. Aspettò e sperò che lo avrebbe condiviso con lui.  Felicity si allontanò da lui e si mise a sedere.
C'è una cosa...... Lo so che hai dovuto mantenere il suo segreto. L'ho capisco......ma......Oliver, come hai potuto farlo? Era così facile mentirmi?” Oliver sbuffò, “ NO. Ti ricordi quando mi avevi fatto  notare che  ti stavo  evitando? Dopo che avevamo fatto fatto l'amore, dopo la fonderia?”
Lei annuì. “Sono andato da tuo padre e l'ho di nuovo supplicato di consentirmi di dirti la verità, ma mi ha detto di no. Mi sentivo come una merda non dicendoti  verità.” Oliver la guardò cercando una sua reazione. Felicity sembrò scioccata. “ Tu hai rischiato tutto. Abbiamo fatto delle promesse e ho dovuto romperle. Tu mi hai dato tutto e io ti ho tenuto nascosta questa enorme cosa. Stare lontano da te.....pensavo che sarebbe stato più facile che mentirti. Alla fine, io avevo bisogno di te. Ti ho amato e ho cercato di convincermi che ti avrei fatto meno male in questo modo.”
Felicity si riavvicinò a lui, coccolandosi l'uno con l'altro. Oliver pensava che non sarebbe più riuscito a tenerla di nuovo in questo modo. “ Ho potuto tenere nascosto da te il segreto di Thea per un paio d'ore e mi aveva  quasi distrutto..... Mi dispiace che tu sia stato messo in quella posizione Oliver.” Oliver scosse la testa, “ NO. Non devi scusarti. Sei tu l'unica che è stata ferita.”
Siamo entrambi stai feriti. Tu hai dovuto mantenere il suo segreto.  Sono stata tenuta all'oscuro..... e Laurel, ci ha distrutto entrambi. Presumo che lei sapesse che tu sapevi e che era il modo migliore per ferirmi, per farci lasciare.....e ha quasi funzionato.” Felicity si accoccolò maggior mente nel suo petto. Lei era  pronta a lavorare su questo, ma non era  pronta per il fidanzamento, almeno non ancora. Aveva  ancora bisogno di lavorare su alcune cose. Avevano bisogno di lavorare su alcune cose.
Ho bisogno di prenderla con calma e di fare retromarcia sul fidanzamento. Ti-Ti va bene?” Oliver sorrise tra i suoi capelli, “ Si. Voglio che tu sappia ......che giocherò sporco per riconquistarti.” Felicity sorrise, “ va bene, lo accetto.”
Non intendevo dirlo, Oliver.” Oliver le baciò la testa, “ Dire cosa?” Felicity iniziò a piangere, “ quando ho detto che ti odiavo......Non l'ho mai fatto. Non l'ho pensavo quella notte. Ho odiato le bugie, ho odiato l'umiliazione......Ho odiato il tradimento.....ho odiato il non essere una Lance.” Oliver si spostò per guardarla negli occhi, “ va tutto bene. Hai tutto il diritto di odiarmi. Avevi ragione. Nel momento in cui ti ho detto che tu eri mia, era il momento in cui avrei dovuto fare qualcosa, qualsiasi cosa per proteggerti, per proteggere noi.”
Dannazione. Le aveva  parlato onestamente, che significava che lui doveva  dirle il perchè. Doveva essere completamente onesto su tutta la situazione del  suo ruolo in questo. “ Mi dispiace. Avrei dovuto dirtelo ed essere stato pronto a prendere qualsiasi punizione. Ho tradito te e noi.”
 Felicity si mosse fuori dalle sue braccia, “ No, ti avrebbe ucciso. Adesso lo so.  Lui non è......lui non è chi pensavo che fosse.”
Oliver prese un respiro profondo e confessò la sua parte, “ in un primo momento, non mi importava che tua madre era o non era tua madre, non mi importava. Stavo per sposarti e tu mi odiavi.  Stavo per ottenere l'aiuto di tuo padre, quello era il mio obbiettivo e tu eri il mezzo per raggiungere un fine.” Si fermò e aspettò. Felicity non disse nulla così lui continuò. “ Il suo potere, il suo denaro e i suoi uomini. Sarebbero stati miei. La tua vita, il tuo problema era il mio mantra.”
Oliver distolse lo sguardo triste  per quanto egoista fosse prima di incontrare lei. “ Vorrei averlo messo nel contratto, che lui avrebbe dovuto dirtelo o avermi permesso di dirtelo......ma ero troppo egoista.” Oliver la guardò, vide per un attimo il dolore sul suo volto. “ Poi ho iniziato ad affezionarmi......mi sono innamorato di te o ulteriormente innamorato di te e ho implorato tuo padre per lasciarmi dirti tutto. Ogni volta diceva no.” Felicity annuì e riprese a piangere. “ Quando ho capito di amarti e che potevo ammetterlo a me stesso, sapevo anche che non mi importava chi ti avesse messa al mondo.” Felicity lo guardò e Oliver vide speranza sul suo volto, “ non mi importa se tua madre è Dinah Lance o Donna Smoak o Minnie Mouse......sei tu, io amo....te.”
Felicity non si rese conto fino a quel momento quanto lei fosse preoccupata per questo, che la sua nascita fosse un problema per Oliver.
Qualcuno ha mai avuto intenzione di dirmelo?” Oliver fece un altro respiro profondo. “ Il piano era  che dopo il matrimonio, ci saremmo seduti e ti avremmo detto  l'intera storia.” Oliver le asciugò le lacrime e poi la baciò e lei lo lasciò fare. “ So che la storia che ti ha detto Laurel non è la storia che mi è stata detta, ma penso che tu dovresti chiederlo a Donna.” Felicity era  d'accordo.
“Per quanto riguarda essere una Lance, tu sei una Lance. Non che sia importante, presto sarai una Queen.”  Oliver la guardò e lei sorrise debolmente. Oliver sapeva  che non era  ancora pronta. Va bene, ci sarebbero arrivati . Felicity sapeva  che lui la amava, sapeva che ha lui non glie ne fregava un cazzo di chi siano i suoi genitori. Avevano fatto progressi.
Oliver? Quando l'hai saputo? Di Donna e mio pa—Quentin?” Oliver  sperava che gli avrebbe chiesto  qualsiasi altra cosa al mondo. “ La notte in cui ho firmato il contratto.”
Te l'ha detto quella notte?” Oliver scosse la testa, “ No. Quando ero tornato a casa dopo il nostro primo incontro, mio padre mi ha proibito di sposarti.” Felicity sembrò scioccata, “ poi mi ha detto che Dinah non era tua madre biologica. Ho incontrato tuo padre il giorno dopo e mi ha raccontato la storia.”
Oh.” Oliver darebbe qualsiasi cosa per sapere a cosa stesse  pensando Felicity in questo momento. Questo avrebbe cambiato le cose che sapeva da tempo? In meglio?Va bene? Loro sono ok? Quando era diventato un coglione insicuro?
Felicity non riuscì a credere che lui lo sapesse da così tanto tempo. Si ricordò  tutto quello che le aveva detto Moira. Oliver era stato intrappolato. Oliver aveva deciso di stare con lei pur sapendo che non era legittima, sapendo  che avrebbe potuto invalidare tutto. Aveva detto che lui la amava e che era tutto quello che gli importava. Sapeva  che era stato un rischio enorme da parte sua  specialmente per il modo in cui l'aveva trattato.
Felicity voleva sapere una cosa, “ quali extra ti sono stati promessi per sposarmi?” Oliver sospirò, “ non ci è mai arrivato. Ha detto che mi avrebbe dato qualsiasi cosa e io non ho mai chiesto niente.” Oliver pensò attentamente, “ non volevo niente di extra. Ho avuto quello che mi serviva da lui. Forse probabilmente mi stavo già innamorando di te. Ho un debole per le donne che mi insultano.”
Oliver la prese in giro facendola sorridere. Questo rese le cose più facili per lei, sapendo che lui non aveva chiesto di più. Sapeva  che le persone avrebbero dedotti  che lui era  stato corrotto o pagato per lei . Alla fine, loro sapevano la verità e quella era la cosa più importante.
Grazie per essere stato sincero. Per avermi detto tutto....”
Alla fine, scesero dal divano. Prepararono la cena e mangiarono. Portò fuori dal ripostiglio la tv di riserva e guardarono un po' di tv. Guardarono uno show di cui Felicity era  pazza.....un ragazzo in una cabina telefonica  blu..... Oliver non lo conosceva.
Quando arrivò il momento di coricarsi a letto, Oliver l'aspettò, dipendeva tutto da lei. Parlarono di chi avrebbe dovuto prendere il divano, e vinse lei più o meno.
Al mattino, Felicity lo trovò sulla poltrona di fianco al divano. Prima che avesse  il tempo di svegliarlo, l'interfono suonò. John era  qui.
Sono contento di vedere che voi due stiate sistemando le cose.” Disse quando li vide in pigiama. Sperò che stessero  risolvendo le cose. Nessuno dei due gli rispose,  quindi potrebbe essere a suo favore. “ Perchè sei qui, Diggle?”Stavano  evitando di rispondergli. Questi due lo stavano  uccidendo. “ Domani partiremo. Sono venuto a dirvelo e a vedere se avete qualche domanda?”
Per prima cosa, voleremo in prima classe. Lawton e Slade ci accompagneranno per protezione. Avrei voluto più persone, ma questo è il massimo che posso fare. Se fosse un normale viaggio d'amore ci sarebbe il protocollo. Lavoreremo con quello che abbiamo.” Guardò i suoi appunti. “Oliver è necessario che prenoti per loro due una stanza?”
“Si. Credo che dovrei prendere anche per loro due una stanza in quel hotel
” John annuì e guardò Felicity. Poteva  dire che era  nervosa, irrequieta. “ Vuole vedermi?” Felicity chiese timidamente. “ Si. Tanto quanto i ragazzi.” John le sorrise per rassicurarla. Se solo sapesse quanto volevano vederla.
Prima incontrerai Donna in hotel, e successivamente incontrerai i ragazzi a casa nostra. Vuole una cena di famiglia.” Felicity era raggiante. John era  sollevato, aveva paura che fosse una vendetta per lei. Sapeva  che lei non era  una persona crudele, ma era stata comunque ferita.
“Sanno di me? Intendo i ragazzi.”
Si. Credo che dovrei darti  qualche informazione.”  Oliver li interruppe, “Vuoi che rimanga?” Oliver la guardò e lei annuì. Si diressero tutti in salotto e si sedettero. “ Il più grande Sam, è il figlio che ho avuto dalla mia prima moglie. E' stata uccisa.” Felicity deglutì. “John non ne avevo idea.....mi dispiace.” John scrollò le spalle, “ è stato tanto temo fa. Sam ha diciotto anni. E' figlio di Donna nello stesso modo in cui tu sei figlia di Dinah. Non vede l'ora di conoscerti. E' serio, intelligente ed è al college.”
“Il prossimo è JJ. John Junior. Un'idea di Donna. Lei ci teneva molto. JJ ha sedici anni.  E' preoccupato che a te lui non piacerà. E' divertente e sarcastico.  Vorrebbe portarti fuori in macchina......Non lo farei. Non è molto bravo.”
John rise. Si può capire quanto John ami i suoi ragazzi. La rende felice vedere questo lato di lui.
Il più piccolo è Mike .  Mike ha dodici anni. E' il nostro bambino.”  John sorrise dolcemente. “ Non vedo l'ora di incontrarli! Sono così eccitata.” Felicity gli sorrise. Senza farci caso Felicity afferrò la mano di Oliver. “ John? Puoi dirmi qualcosa di Donna? Niente di troppo personale, ma qualcosa?” Questa ragazza assomiglia così tanto a Donna. Cosa potrebbe dirle per farle vedere quanto straordinaria sia la donna che le aveva dato la vita.
Donna è la donna che hai visto nella foto in casa mia.” Felicity era sbalordita, “ è bellissima ed ha gli occhi dolci.” John annuì con entusiasmo. “ Lei è molto gentile, generosa. Donna è Donna. E' difficile da descrivere, ma è molto simile a te, è impossibile non amarla.” Felicity arrossì.
Oliver sorrise, “ Non vedo l'ora di conoscerla, sempre che tu voglia?”
“Vorrei incontrarla da sola, magari dopo. OK?” Oliver sorrise, “ qualsiasi cosa tu voglia.” Oliver potrebbe dargli qualsiasi cosa lei volesse . Dovrebbe saperlo ormai. John li lasciò con un richiamo, di non essere in ritardo domani. Entrambi annuirono.
Dopo che furono  entrambi vestiti e pronti, Oliver volle andare a casa Lance. Chiese  a Felicity se le piacerebbe andarci  e lei sembrò ansiosa, fino a quando lui non le chiese di  farlo per lui. Felicity accettò. Presero la sua auto.
Quando arrivarono e come scesero dall'auto Felicity gli chiese, “ Gli hai detto che sarei venuta?” Oliver scosse la testa, “ ho soltanto chiesto un incontro con  tuo...”Felicity gli lanciò un'occhiata. “ Con Quentin.” Si diressero alla porta, “ Abbiamo bussato?” Lei annuì. Non si sentì a casa.
Lucy aprì la porta e quando vide Felicity urlò e l'abbracciò. Lucy adorava  Felicity e il sentimento era reciproco. Felicity ricambiò l'abbraccio, “siamo qui per vedere Lance.” Disse Oliver alla cameriera. Lucy li condusse al suo ufficio. Oliver bussò alla porta e afferrò la mano di Felicity. Non  aveva ancora nessun indizio del perchè fosse  li.
Avanti.” Oliver aprì la porta e lasciò entrare per prima Felicity. Lance era occupato a leggere qualcosa, “ che cosa vuoi Queen?” Non lo guardò neanche.
Voglio recidere il contratto originale del matrimonio.” Felicity deglutì e Lance alzò lo sguardo. Il voto di Lance si illuminò quando vide Felicity finché lei non si nascose dietro ad Oliver.
Era il suo modo di fargli sapere che lei era  qui soltanto per Oliver.  Lance si alzò, “ che cosa vuoi aggiungerci?”
Non voglio aggiungerci niente. Voglio che Felicity decida di sposarmi come una coppia normale. Abbiamo fatto la “normale” prassi della Bratva. Mi va bene avere una cerimonia tradizionale, ma non voglio che sia un affare. Se ci sposeremo: voglio che sia nei piani di Felicity, a modo suo e alle sue condizioni.”
Oliver questa è follia! La tua famiglia ha bisogno di protezione  e lui può offrirtela e la potenza....di cui hai bisogno.” Felicity cercò di ragionare con lui.
No. Io ho solo bisogno di te. Nessuna promessa Bratva. Non lo faccio per i soldi, per il potere o per altro. Io lo sto facendo per te, per noi.”  Oliver le prese il viso tra le mani, “ quello che voglio sei tu, per sempre.” Lance era  scioccato. Sapeva che il ragazzo l'amava, ma questo amdava  oltre ogni cosa che pensava di sentire. “ Se ti lasciassi fuori dal contratto, come faccio a sapere che tu proteggerai mia figlia? Che non le farai del male?” Felicity aspirò una forte quantità d'aria. Si sentì come se l'avessero presa a pugni. Oliver era  arrabbiato.
Guarda vecchio, che hai scelto me per un motivo.” Non aveva mai sentito provenire da Oliver quel tono di voce. Non l'aveva mai visto così.....letale. Felicity deglutì.
Felicity si mosse davanti a lui per cercare di attirare la sua attenzione. Oliver fissò Quentin. Si trattava di Oliver il sicario. “ Non mi serve questo.” Felicity  lo raggiunse e gli toccò il viso. Oliver abbassò lo sguardo verso lei e si ammorbidì, “ okay? Ci sto lavorando........ci stiamo lavorando. Mi sta bene il contratto.”
Quentin li guardò entrambi, “ scusatemi? Sono io quello che comando. Sono io a decidere.”
Entrambi lo guardarono. “ Facciamo un compromesso. Visto che nessun incentivo supplementare è stato aggiunto al contratto originale, manteniamo il contratto, ma è tra me e te, figliolo. Consegnerò  il potere, il denaro e gli uomini a te. Quello che voi due farete dopo il matrimonio riguarderà voi due.”  Oliver annuì.
Poi  potrete avere un accordo pre- matrimoniale o no. Un matrimonio vero o no.” Quentin la guardò e lei rispose, “ credo che dovresti mantenere il contratto originale. Pensiamoci su, okay?”
Perchè non ti fidi di me?.....Mi piacerebbe avere la Bratva, ne ho bisogno, ma non significa niente senza di te.”
Felicity scosse la testa, “ mi fido di te, davvero! Ma mi sembra strano invalidare tutto  quello per cui hai lavorato. Tutto quello di cui avevi bisogno per tenere la tua famiglia al sicuro.”
“Felicity, posso tenere la mia famiglia al sicuro. Posso tenerti al sicuro.”
Va bene, ci penseremo mentre saremo via. Quando ritorneremo decideremo se stracciare il contratto o no.” Felicity sapeva che era stupida, ma una parte di lei era preoccupata che se avessero rotto il contratto....lui l'avrebbe lasciata. Sapeva di essere pazza, ma quella voce nella sua testa non voleva stare zitta. Dannata Laurel.
Oliver ci pensò. Potrebbero utilizzare il viaggio per incontrare Donna  e lavorare sul contratto. Oliver vide che Felicity era  irrequieta. Quentin parlò prima che Oliver potesse chiederle se era  pronta per andare. “  Io sono quello che comanda, Felicity. Che ti piaccia o no.... Io sono tuo padre deciderò chi e quando sposerai.......in questo caso Oliver. Fai parte della Bratva. Sono il tuo superiore, mettersi contro di me può avere delle conseguenze.”
Felicity fece un passo di fronte a lui, “ sposerò chi voglio io e quando vorrò io. Io non sono di tua proprietà. Se cercherai  di farmi piegare alla tua volontà, attento a cosa potrebbe succedere .” Felicity incrociò le braccia al petto e sorrise. “ Pensi che Laurel ti abbia causato problemi? Pensa a quello che posso fare e che farò.” Felicity si girò verso Oliver.
Oliver voglio andarmene prima di vedere LEI o chiunque altro.” Oliver strinse la mano a Lance se ne andarono rapidamente. Felicity aveva gettato il guanto di sfida che tutti stavano aspettando. Oliver sapeva che se avessero fatto una mossa contro Lance avrebbero potuto perdere.
Felicity era contenta di andarsene prima che Quentin provasse a parlare o a minacciare lei ancora di più. Prima che le cose si complicassero con Laurel o Sara.
In macchina Oliver la guardò. Perchè lo stava guardando come se stesse per piangere. Lei odiava essere barattata così lui aveva  voluto rompere il contratto. Oliver non voleva  le accuse di Laurel sopra le loro teste. Lui voleva  fare questo per loro e per i loro sentimenti per oh...oh....cazzo.
Oliver accostò la macchina sul lato della strada, “ non ti sto lasciando. Quello non si trattava di trovare una via d'uscita.....era per dimostrare a tutti che io voglio te, solo te. Che non sono stato acquistato per te. Tu non hai bisogno di un contratto per avermi.” Oliver le si avvicinò e le prese il viso tra le mani, “ se tu mi vuoi, finchè mi vorrai...io sono qui.” Felicity sorrise, non era  in grado di formare parole di senso compito in questo momento. Era ancora troppo spaventata da lasciarlo entrare completamente e lui continuava...... continuava ad amarla. Felicity tirò su con il naso, “ io non ti merito.” Oliver le fece l'occhiolino. Sapeva che le parole  non avrebbero importanza in questo momento. Se andare nell'ufficio  di Lance aveva dimostrato qualcosa, era che lei lo amava ancora profondamente. Felicity ed Oliver si guardavano  le spalle a vicenda. Sono una squadra. Sono sulla strada per tornare l'uno verso l'altro.

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


~~Capitolo 22

Oliver osservò la gamba di Felicity saltellare su e giù, osservò il suo masticarsi le unghie nervosamente. Oliver si appoggiò sul bracciolo e le prese la mano, “ non hai niente di cui preoccuparti, lei ti amerà.” Felicity gli sorrise, “ e se lei non mi amerà? Se lei è felice di avermi dato via? E se lei pensa........che io sia una persona orribile?........o se lei disapprovasse i miei capelli, o i miei vestiti, o il mio trucco?” Oliver rise, “ Oliver non ridere! Le mamme lo fanno!” Improvvisamente deglutì e si avvicinò di più ad Oliver, “ e se lei non approvasse te? O noi due che viviamo insieme?” Oliver poteva  dire che Felicity stava davvero lavorando per farsene una colpa.
Felicity lei ti amerà, è impossibile non amarti!” Oliver le baciò la mano, “ Laurel non mi ama.”
“Lei non è umana. I demoni non contano.” Felicity rise, “ Basta prendermi in giro.” Ma Oliver non la stava prendendo in giro, era solo  onesto. “ Donna ti amerà, e lei approverà tutto. Anche me....probabilmente. I genitori mi amano!”  Felicity lo guardò interrogativo, “ Oh davvero? Non hai un buon rapporto con le mie figure parentali.” Felicity  guardò John acutamente ed entrambi sapevano  che lui non era un suo fan. Oliver deglutì.  Felicity aveva un argomentazione molto valida, “L'affascinerò.”Felicity annuì appena, almeno  l'aveva distratta dalla sua paura di non piacere a Donna.
Trascorsero il resto del volo discutendo su cosa fare quando non saranno con la sua nuova famiglia. Oliver vorrebbe giocare, Felicity invece vorrebbe vedere uno o due spettacoli. Prima che potessero decidere atterrarono.
 Una volta sbarcati, John andò a ritirare l'auto che aveva affittato. Non voleva  guidare la sua auto, non con Felicity e Oliver al seguito. Lawton, Oliver e Felicity andarono al ritiro bagagli e poi si rincontrarono con John.  Felicity diventò nuovamente nervosa, non poteva  farne a meno, stava  per incontrare la persona che le l'aveva  abbandonata o più precisamente che l'aveva mandata via.
La prima persona che l'aveva mandata via, la persona che potrebbe, in teoria, rifiutarla in questo momento. Cosa potrebbe fare per i suoi problemi?
Raggiunsero l'hotel.
 Lawton andò al suo piano. John andò da Donna. Oliver e Felicity andarono nella loro suite. Felicity si cambiò mentre Oliver camminò avanti e indietro per la camera. Adesso era preoccupato che a Donna non sarebbe piaciuto. Lei probabilmente sapeva tutto di lui, dal momento che John ers  suo marito. Probabilmente sapeva  anche che Felicity non era entusiasta all'inizio di stare con lui  . MERDA. Questo potrebbe farli tornare indietro.

Felicity uscì dal bagno. Si era  cambiata e si era messa  un prendisole, lo stesso che aveva indossato al loro primo appuntamento. Lo ricordò con affetto. Le sorrise e le si avvicinò per abbracciarla, “ sei bellissima. Mi  piace questo vestito.” Felicity sorrise timidamente, “ E' appropriato per incontrate mia madre naturale?” Oliver annuì. “ Vado , così tu e Donna potete avere un po' di privacy. Mandami un messaggio se hai bisogno di me.” Le baciò la fronte e se ne andò.
Dieci minuti più tardi, dieci minuti pieni in cui Felicity si mordicchiò le unghie o ciò che restò di loro, raschiando lo smalto dalle unghie, quando il ritmo fu interrotto da un bussare alla porta.
Si bloccò e deglutì. Ci siamo. Prese un respiro profondo, si aggiustò il vestito, i capelli, raggiunse la porta e la aprì. La sua mascella si spalancò nel vedere una versione più vecchia di se stessa. WHOA. Donna indossava un abito da cocktail e tacchi altissimi. Las Vegas era  avvolta in questa donna. Non era.......per niente come se la immaginava, assolutamente. Lei era bellissima, piena di vita e stava quasi tremando dall'emozione. Felicity si aspettava qualcuno più simile a Dinah.
John era  in piedi di fianco a lei. WOW. John si schiarì la voce, facendo ridestare Felicity, “prego accomodatevi.” Finalmente Felicity parlò.
“Donna Smoak ti presento Felicity Lance.” Si guardarono a vicenda e poi Donna iniziò saltellare e tirò Felicity in un abbraccio. Era  starno abbracciare un estraneo, uno sconosciuto che ti aveva  dato la vita. Donna si tirò indietro quando sentì John toccarle  la schiena. John baciò Donna e si avvicinò a Felicity mettendole una mano sulla spalla e sussurrandole “puoi farcela.”
Le donne lo guardarono andar via.
Felicity propose a Felicity di accomodarsi sul divano, “ vuoi qualcosa da bere?” Donna scosse la testa e Felicity si sedette di fianco a lei. Era  imbarazzante. Entrambe rimasero sedute guardando di fronte a loro, erano  entrambe nervose.
Infine Donna si voltò verso la figlia, “ sei bionda.... voglio dire Dinah mi ha inviato delle foto e John ti ha descritto, ma da bambina avevi i capelli scuri......e adesso......sei bionda! Come me!” Donna era  eccitata. Felicity non poteva  fare a meno di sorridere. John aveva  ragione, non potevi fare a meno di amarla.

Veramente mi tingo.” disse senza pensarci. “ Mi chiedo se inconsciamente.....cioè.... non posso ricordarmi te, giusto? Questo è così strano......voglio dire prima scopro che la mia intera vita è stata una bugia. Ho creduto  che la mia intera vita fosse una bugia....ma è così? E' vero? Poi ho creduto che forse avresti potuto dirmi come sono e cosa sono...... ma poi tutti mi hanno detto che ho creato io la mia vita... e adesso sono qui con te ...... e l'unica cosa che hai detto è qualcosa sui miei capelli......mi dispiace sto vaneggiando, ti prego farmi stare zitta!”
 Donna non la zittii, ma rispose al suo farfugliare con il proprio ….. “ Hai preso da me. Anche io farfuglio...... mi innervosisco e perdo tutto il senso dell'essere appropriata.....ovviamente. Prima ti ho abbracciata! Continuavo a dirmi non farlo e poi BAM! L'ho fatto comunque..... l'auto controllo non fa per me..” Donna guardò Felicity come se fosse il sole, la luna e tutte le stelle. Era finalmente di nuovo con la sua bambina.
Felicity era scioccata. Qualcuno che farfugliava  tanto quanto lei. Non si meravigliò che non avesse mai dato fastidio a John.  John forse sospettava che sarebbe diventata così ancora prima di conoscerla.
In questo momento Felicity stava  farfugliando nella sua testa, poi Donna la chiamò ridestandola.
Felicity.....So che hai delle domande puoi chiedermi qualsiasi cosa. Mi sono preparata come se fosse un colloquio di lavoro....”  Donna scherzò. Si  sistemò sul divanetto e sorrise alla figlia. Felicity le sorrise, era adorabile. Okay si concentrò, cosa chiederle per primo........ “ Mi volevi? Quando hai scoperto che eri incinta?”
Donna fece un enorme sorriso, un sorrisone. “ Si.”  Donna batté le mani da quanto fosse eccitata ricordando quel momento della sua vita. “ Ti volevo, bambina mia....mi dispiace. Credo che non dovrei chiamarti così. Io ho solo e sempre pensato a te come la mia bambina.”
Donna sorrise timidamente e Felicity si mordicchiò il labbro. “Ti ho amata. Ti ho voluto dal momento in cui ho fatto il test. Ho fatto in modo di mangiare in modo corretto, di dormire molto. Ho persino smesso di mettere i tacchi.” Donna affermò con orgoglio. “ Ero un fascio di nervi, certa che avrei fatto qualcosa di sbagliato. Ti ho comprato un sacco di vestitini  e tutto ciò di cui un bambino avesse bisogno e poi alcuni........  o Q era al settimo cielo. Eravamo così.....così felici. E' per questo che ti abbiamo chiamato Felicity.....” Donna sorrise ancora brillantemente, era praticamente un esplosione di emozioni. “ Tu sei la felicità. Sei  così incredibile. Anche da bambina...” Felicity si spezzò e  distolse lo sguardo.
Stava metabolizzando tutte queste informazioni. Sua madre naturale l'ha voleva. Non era  stata un errore. Poi qualcosa la colpì, “ Q? Lo chiami Q?” Felicity non riuscì a conciliare come  l'uomo che l'aveva cresciuta avesse un nickname. Donna sorrise, “ Si. Lo amavo. Era la mia vita, per un breve momento, poi mi ha dato te.” Felicity vide il dolore, “ e poi  mi ha portata via.” Mormorò a se stessa.  Ha mai conosciuto veramente l'uomo che l'aveva  cresciuta?
Come l'hai conosciuto? Come ti sei innamorata di lui?” Aveva  così tante domande, che le stavano saltando in testa. Era difficile  tenere il passo con loro. Voleva  così tante risposte.
Donna si schiarì la voce e Felicity la guardò, “ ho incontrato Q mentre facevo la cameriera. Lui e alcuni dei suoi amici arrivarono. Affari e piacere, dissero scherzando.” Felicity annuì per farle capire che era  ancora li con lei. “ Mac.....Ehm Malcolm? Merlyn? Ci provò  con me una sera , ma l'ho rifiutai ..... e lui diventò  violento." Felicity improvvisamente desiderò averlo colpito  più forte con quel ceppo.
E Q mi disse  di andarmene. Dopo il mio turno mi chiese  di uscire, e io accettai. Lui era sempre così gentile, persino educato con me ! Una cameriera!” Donna sorrise e Felicity vide la giovane donna che era allora e come lei fosse rimasta affascinata dall'uomo. Poteva persino vedere l'attrazione di Donna.
In tempi brevi mi raccontò di Dinah e delle ragazze. Mi sentivo male per lui. Lui le amava intensamente e questo mi attraeva molto. Lui sembrava essere così sincero....... E quella notte siamo finiti a letto. Q era bello, ricco e affascinante! Cosa c'era che non mi piacesse?.....ehm cosa che  a te non serve o non vuoi sapere.......... Se ne andò, ma ritornò ogni weekend. Dopo due mesi scoprì di essere  incinta.” Donna giocherellò con le sue mani dal nervosismo, come faceva Felicity.
Gliel'ho dissi e lui si emozionò subito . Eri la sua seconda possibilità. Poi qualche mese dopo Dinah ritornò e lui mi disse che era finita.” Felicity poteva  sentire il dolore nella sua voce. Sarà  dura essere incinta e abbandonata. “ E' stata colpa mia. Sapevo che l'amava e che erano ancora sposati...... Mi spediva denaro e veniva a trovarti, ma noi? Avevamo chiuso.” Donna lottò con le lacrime.
Questo sembra crudele.” Donna scosse la testa, “ Se mi avesse mentito sarebbe stato meglio? Fingendo di amarmi? Non credo proprio.” Disse a Felicity e quest'ultima poteva  dire che era sincera e improvvisamente si rattristì  “amava.....ama Dinah.....Lo sapevo, non mi ha mai mentito. Credo.....penso che mi amasse, ma in modo diverso, capisci?” Felicity sembrò confusa. Donna si prese un attimo.
Dinah è l'amore della sua vita. Non ci sarà mai qualcuno alla sua altezza per lui. Ero la donna che avrebbe potuto amare e bene, ma non sarei mai stata Dinah.”
Non ti ha fatto arrabbiare? Ti ha usato? Eri sacrificabile?” Donna le sorrise, “ No. All'inizio faceva male. Mi sentivo come se fossi morta. Ma ti ho avuta! E adesso ho John e i ragazzi.” Donna rise e afferrò la mano di Felicity, ma la lasciò, temendo di aver oltrepassato di nuovo i limiti. “ Mi sentivo usata. Ma poi.... ho capito che non volevo essere un ripiego. Non volevo essere un amore noioso, ma un amore scintillante.”  Felicity sorrise, era  la stessa cosa che pensava di se stessa. “ Volevo essere il motivo per cui un uomo si alzasse al mattino e il motivo per cui era  felice di ritornare a casa la sera. Non lo sarei mai stata per Q. E tu meriti di vedere più di questo. D'imparare cos'è l'amore......il vero e reale amore.” Felicity iniziò a piangere, in modo molto simile a come si sentiva quando Caitlin e Barry si misero insieme. Forse era  un po' simile a Donna.
Capisco la parte in questa situazione  meglio di chiunque altro.”
“Non mi pento di aver amato Q. Nemmeno un po'. Mi ha dato te e anche se non ti ho cresciuto......Ho avuto una parte nel creare la persona straordinaria che tu sei.” 
Felicity rifletté . Donna era  proprio una mamma per non rendersi conto che Felicity non era così incredibile....... le piaceva molto Donna, ma lei amava Dinah. “ Perchè non mi hai tenuto? Era perchè.......papà.....voglio dire Quentin, ti aveva fatto del male? Ti aveva minacciato?”
Donna scosse la testa, “ non mi ha fatto del male. Almeno non nel modo in cui pensi tu. Era così complicato e così tante innocenti persone erano  state ferite. Forse era  stato egoistico lasciarti andare, ma pensavo che fosse la cosa migliore. Tenendoti  sembrava ancora più egoistico..... era un periodo molto confuso per me.” Felicity trattenne le lacrime. Come poteva la propria madre biologica pensare che era meglio lasciarla? Laurel aveva  ragione? Era così indesiderata?  Non voleva  piangere di fronte a questa donna. NO. Andò avanti.
Perchè? Come poteva essere meglio?”
“Dopo la tua nascita, ero così eccitata. Nel frattempo Dinah e Q erano tornati insieme, una famiglia felice...... avevo capito, ma ebbi te. La mia felicità.”
Donna ha le lacrime agli occhi. “Q mi disse che sarebbe venuto a trovarci . E' stato bello, andava bene. Ma poi..... il post-parto mi colpì. Prima ero triste.......Ho avuto problemi a legarmi con te.... non eri te.....si trattava di me.” Donna la rassicurò rapidamente.  “ Ero spaventata, così giovane e sola. Poi  i miei pensieri divennero oscuri....davvero oscuri.”
 Donna la guardò tristemente, “ mi dispiace. Non ho mai voluto....... poi ho pensato a te e alla tua vita, ero sicura che la Bratva e quella vita ti avrebbero distrutta. Così dolce, così piccola, così bella.....poi ho pensato che Q ti avrebbe fatto sposare qualche vecchio...... l'oscurità, i pensieri erano orribili.” Donna prese un respiro profondo, “ ho cercato di ucciderci.” Felicity ansimò. Può vedere il rimpianto, la paura e il dolore sul volto di Donna. Questa donna vibrante deve aver passato l'inferno. “ Non volevo, davvero...... pensavo nella mia mente, che in quel modo ti stessi salvando...... John ci salvò quel giorno.” Donna iniziò a piangere e Felicity si fece un appunto mentale di chiedere a John di quel giorno. “ Q venne e ti portò via. Ti portò a casa con se mentre io andai in ospedale.”
Felicity era  scioccata. Donna continuò a piangere. Felicity si mosse e mise un braccio intorno a lei. “Ti amavo.......Ti amo. Non eri  te.....ero io. Mi sono fatta curare, e Q ti ha riportata da me.” Donna sorrise tristemente, mentre Felicity era  completamente sopraffatta da questa storia, la sua storia.
Eri triste. Avevi soltanto sei mesi, ma eri triste me ne sono accorta. Ti mancavano....” Donna si guardò intorno, stava combattendo con altre lacrime. “ Ci provai , ci  provai  duramente....poi Q venne a trovarti. Mi disse  che avevamo bisogno di più protezione...... che i suoi nemici erano ovunque. Altre due guardie rimasero con noi. Non erano carini o gentili. John era l'unico a cui importava....” Si fermò un attimo per ricomporre se stessa, per spiegarle i suoi punti  e per nascondere il disprezzo nella sua voce.
“Avrei potuto tenerti......ma non saresti mai stata al sicuro. Q continuava ad avvertirmi. Ogni nemico di tuo padre sarebbe potuto venire e prenderti. Tenerti qui con me sarebbe stata la cosa più egoistica , o così pensavo .....che pensammo ........ cosa potevo fare. Avevi così tanta protezione a Starling city..... Sai Q avrebbe consegnato volentieri qualsiasi cosa, persino la sua vita se qualcuno ti avesse portato via da noi..... lasciando le ragazze e Dinah da sole...... Ho fatto quello che era meglio per tutti noi. Ho dovuto sacrificare i miei bisogni egoistici per il bene di tutti....” Le lacrime caddero a dirotto. “ Dinah e Q  ti hanno dato tutto ciò che fosse una buona famiglia.”
Felicity era  così sconvolta. Mentre lei amava Dinah e aveva  avuto una bella vita, come aveva  potuto Quentin manipolare una donna malata? Felicity poteva sentire quelle parole uscire dalla bocca di Donna, ma  sapeva  che erano di Quentin. Sapeva che lei aveva quei pensieri oscuri e aveva  giocato con quelli per convincerla a cedere la sua bambina. Felicity vide con chiarezza. Lui l'aveva  portata via da questa donna. Certo, non l'aveva  proprio rapita, ma l'aveva  comunque rubata a lei.
Spinse questa cosa da parte.
Ora come ora, voleva  risposte così da poter andare avanti. Donna continuò, “ quando avevi.....nove mesi......sei ritornata a casa loro diventando la loro bambina.” Donna sorrise tra le lacrime, era  molto più forte e più amorevole di quanto Felicity pensasse.

Alla fine, forse vennero tutti feriti dalle menzogne, dalla segretezza e per la   maggior parte vennero feriti  da un uomo che aveva manipolato  tutti loro.
Perchè? Perchè non dirmi la verità fin dall'inizio?E' solo che non capisco, perchè lui non ha mai voluto che lo sapessi? Lo so mia mamma......mi dispiace.” disse Felicity. “ Ha detto che volevi dirmelo che anche lei voleva. Perchè gli  hai permesso di tenermi lontano da te?”
Felicity mi dispiace che stai male.” Felicity non reagì. “ Non potevo dirti.....” Felicity la guardò, “ che avevi paura di lui.” Donna scosse la testa, “non per me, ma per te, per John. Tiene entrambe le vostre vite nelle sue mani.” Felicity le prese la mano, “ qualsiasi cosa  mi dirai, posso proteggerti. Fidati di me.”
Donna la guardò studiandola, “ bambina mia certo che mi fido di te, completamente. Q.....è un uomo complicato. Non prende il tradimento alla leggera. Chiunque te lo dicesse , avrebbe pagato a caro prezzo.” Donna la guardò per assicurarsi che avesse capito. “ Ti ha tenuta lontano da me....perchè temeva che l'avresti lasciato. Nessuno lascia Quentin Lance. Dinah  l'aveva  fatto una volta  e  non avrebbe rischiato che accadesse di nuovo. E inoltre.....io ero una debolezza. La donna di cui si era innamorato al di fuori del matrimonio. Si vergognava. Poteva far finta che io non sia mai esistita se tu non sapevi di me. Avrei potuto essere allontanata...... Non era  cattivo, Felicity. Faceva  solo cose cattive e quello era spaventoso. Per le persone cattive fare del male è normale. Una brava persona fa del male?  Questo fa paura, soprattutto quando è un uomo come Q. Un uomo che passerà su chiunque per ottenere ciò che vuole. Su chiunque.”
Felicity era  infuriata....tutto questo per il suo ego? Facevano  sul serio? Tutto questo per poter mantenere le apparenza? Tutto questo per tenerli sotto la sua morsa. Laurel era proprio come loro padre, “ mi avrebbero dovuto permettere di vederti  e di conoscerti. Forse...... tutte le cose che Laurel mi aveva fatto crescendo non mi avrebbero fatto così male. Forse non penserei che tutti possano lasciarmi! Forse e dico forse, avrei potuto amare Oliver completamente e senza lasciargli alcune parti di me così lasciandoci  non sarei  completamente caduta a pezzi.” Felicity iniziò a piangere. MERDA. L'avevano davvero incasinato la testa.

Mi dispiace, bambina mia....” Donna le gettò le braccia attorno e la confortò. Felicity la lasciò fare.
“Mi hai abbandonato? Ti sei allontanata da me.....”
“Cos'altro potevo fare? Ero una cameriera da cocktail senza risorse. Nascondendomi da un uomo con contatti in tutto il mondo.”
Donna sembrò spaventata anche adesso, “ hai idea di quello che poteva farmi? Sarei morta mille volte per te, bambina mia. Solo.....non potevo rischiare che ti facesse del male...... se avessi saputo che quella marmocchia ti avrebbe...... sarei scappata via con te.” La testa di Felicity saltò su, “ hai pensato di scappare via  con me?”
“Si. Ero pronta a fuggire via con te. Ero intrappolata.” Felicity scosse la testa, “non lo  siamo tutti?” Ancora una volta si ritorna indietro al loro essere  intrappolati. Intrappolati da Quentin, dalla Bratva e dal suo stupido codice.
Felicity si alzò e girò per la stanza prima di sedersi di nuovo, la tensione nervosa stava prendendo il sopravvento, così decise di cambiare argomento. “ Tu e John?” Donna rise e arrossì, “ è stato la mia scorta per anni. Poi sua moglie lo lasciò con Sam.  Preferiva la sua carriera militare che fare la mamma. Lo aiutai e...... poi Lyla......fu uccisa. Fu un periodo orribile...... Poi Q lo chiamò, aveva bisogno che lui ritornasse a Starling City e a John occorrevano più soldi. Mi sono presa cura di Sammy mentre John era via .”
 Felicity sorrise con affetto, poteva  vedere l'amore che provava per suo figlio. “Poi un giorno ritornò a casa e il mio migliore amico si trasformò nel mio amante.” Felicity arricciò il naso alla parola amante, ed era  peggio associarlo a John. EWWWWW.
Sammy aveva diciotto mesi. John ed io ci innamorammo perdutamente . Ci sposammo e poi sfornai  due bambini. Sono molto fortunata ad averlo.” Felicity rise, “ sto cominciando a pensare che loro siano fortunati ad avere te!” Donna rise illuminandosi.
Perchè è venuto con me a scuola? Perchè è diventato la mia guardia del corpo?”
Q gliel'aveva  chiesto, ma io lo implorai del tutto . Sapevo che John ti avrebbe tenuto al sicuro.....ma più di questo, ti avrebbe amato al mio posto.  Ti avrebbe guidato  e soprattutto..... ti avrei conosciuta attraverso lui.”Le disse Donna, “ ma ti ama anche lui, a prescindere  da me o Q.” Felicity pianse. Tutti affermano di amarla e volevano dirglielo. Eppure, nessuno l'aveva fatto. Tutto a causa di un uomo. Prima o poi avrebbe avuto bisogno di confrontarsi con lui. Avrebbe avuto bisogno di risolvere questo mistero. Per ora, si sarebbe concentrata su Donna e la sua famiglia.
Decisero di andare al piano di sotto. Trovarono John ed Oliver giocare a pocker, ovviamente. Non rischiavano  già abbastanza tutti i giorni?
Donna fece cenno a John che se ne stava andando. Donna prese con se uno degli uomini di Las Vegas di John. Oliver guardò Felicity andare al bar con Lawton subito dietro di lei. Oliver si concentrò sul gioco, voleva  superare John.
Felicity si accomodò ad uno dei tavoli e tirò fuori il suo telefono. Lawton invece si appostò al bancone del bar visto che non era  affollato. Poteva  così controllarla lasciandole comunque un po' di privacy. Il bar aveva  diversi tavoli collocati intorno al bancone. Il bar era  aperto così da poter vedere il casinò dalla maggior parte dei tavoli.
Dal tavolo in cui era , Felicity dava le spalle al casinò, riuscendo lo stesso a vedere Oliver.
Felicity stava mandando degli sms a Helena quando sentì qualcuno avvicinarsi, “ Lissy?” Felicity non alzò la testa. Non poteva  essere vero ..... No...... Era  un brutto sogno. “ Piccola Lissy Lance?”
Oh merda, lo era.
Felicity alzò la testa quando il suo ospite si sedette. Lawton in un secondo fu al suo fianco, “ va tutto bene Lawton. Lui è.... non mi farà del male.” Lawton si sedette al tavolo dopo, non voleva  rischiare di fare più strada dal bancone in caso dovesse intervenire. Felicity lo vide tirare fuori il cellulare, probabilmente fece  un controllo.
Cooper Sheldon. E' da tanto tempo che non ci vediamo.” Disse Felicity. Non poteva  credere che lui era qui e che aveva il coraggio di parlarle. “ Non posso credere che tu sia nel mio casinò.  La Bratva non sta tra di loro?” Felicity si guardò intorno per assicurarsi che nessuno avesse  sentito. Felicity non disse niente, lo fissò e basta. “ Non dovresti essere ancora in fuga?” Cooper rise.
Andiamo Lissy è stato anni fa. Avevo perso la testa, mi dispiace.” Cooper si avvicinò e le toccò la mano, “ so che ti ho ferito...... persino spezzato  il cuore. Ma non possiamo dimenticare il passato?” Cooper sorrise,  quel sorriso che usava per farle sciogliere il cuore. Ora,  le faceva rivoltare lo stomaco. Felicity spostò la mano, “ Va bene, pietra sopra, adesso addio, sparisci.” Felicity tornò sul suo cellulare e Cooper rise.

Dio, mi sei mancata Lissy.” Cooper si avvicinò con la sedia e le mise una mano sulla coscia, “ scommetto che anche io ti sono mancato.....” Si avvicinò per baciarla sulla guancia, ma la sua faccia incontrò un grande palmo.
“Togli la mano dalla mia fidanzata prima che te la stacchi dal braccio.” Oliver tenne il viso di Cooper con la sua mano. Cooper si divincolò subito dalla sua presa, “ Scusami? Ho dato un'occhiata e non ho visto nessun anello al dito.” Oliver guardò Felicity, “sul serio? Dov'è il tuo anello?  Dobbiamo farlo di nuovo? Non mi importa di difendere il tuo onore e tutto il resto, ma indossa quel maledetto anello!” Felicity rise, sa che la stava prendendo in giro. Dio come le era mancato questo, persino gli attacchi da uomo delle caverne.
L'ultima volta non stavano uscendo......pubblicamente. Questa volta......non so dove sia.” Oliver la guardò con un' espressione severa.  Felicity alzò la mano destra, si sfilò l'anello che aveva messo su prima di partire e lo spostò sulla mano sinistra. Oliver aggrottò le sopracciglia e lei fece spallucce, “ forse mi piace quando fai l'uomo delle caverne? E' sexy.....” Oliver sorrise verso di lei.
“Scusami? Chi diavolo è questo tizio?” Entrambi si girarono verso di lui, “ Sheldon Cooper ti presento Oliver Queen, il mio fidanzato in un certo senso.” Oliver aggrottò di nuovo le sopracciglia e lei scrollò nuovamente le spalle. “ Aspetta......il ragazzo per cui ti stavi preservando? Oh  questa è fortuna!! Com'è andata?” Felicity scrollò le spalle, “ dannatamente bene, a mio parere. Oliver?” Oliver sorrise, “ fottutamente fantastico!” Oliver sorrise a Cooper. Poi si ricordò......Aspetta un secondo, questo era  il figlio di puttana che le aveva  fatto del male......e che le aveva  dato il suo primo orgasmo. Oliver strinse i pugni.
Pensavo che si fosse scopato  tua sorella? O sorelle? L'hai davvero fatto? Non  ho mai pensato chi ti piacessero quel genere di cose.” Oh bene, ha dato ad Oliver un motivo.  Oliver quasi lo sollevò quando John lo fermò, “ non puoi farlo. Non in questo viaggio.” Oliver lo guardò, cazzo aveva  ragione, Donna e i suoi figli. Oliver lo lasciò risedere sulla sedia.
Cooper si alzò e si sistemò il vestito, “ stavo per chiamare la sicurezza. Questo è il mio hotel e casinò.” Oliver e John entrambi guardarono Felicity che mimò con la bocca “ mafia”. Cazzo.  Sono in un casinò della mafia e cazzo......l'ex di Felicity è coinvolto con la mafia italiana.
Oliver afferrò il braccio di Felicity e la trascinò via con John e Lawton al seguito. “ Oliver, cosa c'è che non va?”  Cooper li fissò. Cazzo potrebbe chiamare con una squadra di sicari. Cazzo.

Quando arrivarono nella loro camera cercò dappertutto delle  microspie. Avrebbe dovuto indagare meglio. Desiderava aver portato con se Slade, ma all'ultimo minuto aveva deciso che era meglio lasciarlo a casa con Shado. Avrebbero dovuto essere dentro e fuori senza problemi........niente microspie. “ Il tuo ex è un  principe della mafia?” Felicity sussultò...., “ Beh....si …...credo.”
E non l'hai mai detto a tuo padre o a me? O a John?” Oliver si girò verso John, “ Come potevi non sapere di questo?” John guardò Felicity, “ gliel'ho tenuto nascosto. Barry mi veniva a prendere e poi  ci incontravamo con Cooper. Dopo Barry ha incontrato  Caitlin e ... Ho usato una lunga serie di altri ragazzi. Gli pagavo per venirmi a prendere. Nessuno lo sapeva tranne i miei amici: Barry, Caitlin, Iris, Helena.......sapevamo che non dovevamo stare insieme....  ma lo rendeva più romantico.  Come Romeo e Giulietta.”
“Felicity, non ho studiato Shakespeare, ma persino io so che alla fine LORO muoiono. Non è una bella cosa
.” Oliver impacchettò le sue cose, mentre Lawton chiamò altri alberghi e John rimase di  guardia. Potrebbero arrivare da un momento all'altro.  Perchè non avevano  cercato meglio? Oh giusto,  era una fuga romantica, niente di cui preoccuparsi......fino all'arrivo del ex. Come aveva  potuto non dirglielo? Questo era  un grosso fottuto problema nel loro mondo. Avrebbero potuto ucciderla anche solo per essere associata con un principe della mafia, figuriamoci per esserci uscita insieme.

Lawton saltò su, “ ho trovato un posto, ho preso poche camere, per sicurezza.” Oliver annuì, “ andrò giù e farò il check out, incontriamoci la.” Tutti uscirono.
Una volta in macchina Felicity si rivolse ad Oliver, “ non credevo  che fosse  un così grosso problema. Eravamo soltanto fermi li e Coop ci stava semplicemente dicendo ciao.” Oliver la guardò male, “ un amichevole ciao?” Oliver emise un rumore  simile ad un ringhio. Okay. Rimase in silenzio.
Dopo essere arrivati nel nuovo hotel, controllarono per essere sicuri che nessuno li avesse seguiti.
Felicity sapeva  che durante il viaggio verso casa, riceverà  una lunga ramanzina da John sull'avergli tenuto dei segreti. E sapeva inoltre  che Oliver le darà  una severa ramanzina su: indossare l'anello, non parlare con gli ex, non lasciare che gli uomini la tocchino e se aveva sentito il suo borbottio correttamente, qualcosa sul lasciarlo prendere a calci nel sedere Cooper, mafia o non. Sarà un lungo viaggio verso casa.
                                                                                   **

Starling city.
Lance decise che era  il momento. Felicity era lontano e al sicuro. Dinah e Sara erano  andate dai suoceri. Thea stava  dal suo ragazzo, anche se lei giurava di essere a casa di una sua amica. Laurel era  con Sebastian nel suo appartamento e ci starà per tutta la notte. Perchè mai quell'uomo usciva  ancora con lei dopo quello che aveva fatto??
Tutti erano  al sicuro, più o meno.
Avevano  un piano, e lo stavano organizzando. Gli ci vorranno ore  per preparare tutto....
….
Erano  le 3 del mattino. Era in piedi fuori dalla casa dell'amante del Pahkan. Nelle case Bratva le mogli e i figli erano sacri, le amanti e le loro case no.
I suoi uomini circondarono  la casa. Merlyn e Queen avevano  accettato di aiutare. Ognuno di loro disponeva di un gruppo. Bertinelli aveva  il suo gruppo.
Al segnale di Lance  presero d'assalto il posto.
Sui collegamenti di comunicazione Lance gli avvisò che stava per entrare . Gli altri erano  intorno alla piccola casa come rinforzo se necessario. Lance e i suoi uomini si avvicinarono rapidamente  dai loro nascondigli. C'erano  dodici uomini che circondavano  la casa, Lance ruppe il collo a due uomini uccidendoli silenziosamente.  Entrarono poi dalla porta principale.
Si fece strada lungo il corridoio, li poteva  sentire fare sesso. Non era  una bella fine, rifletté Lance.
Prese a calci la porta e la aprì. La puttana corse e si nascose, come se questo l'aiutasse a sopravvivere. Il Pahkan guardò Lance, “ cosa vuoi? Una delle tue marmocchie ha fatto delle cazzate, di nuovo?”  Si avvicinò velocemente al tavolo per prendere qualcosa, ma Lance gli sparò alla mano, “ NO, sono venuto per ucciderti. Una volta mi hai detto che era l'unico modo per ottenere il potere.” L'uomo rise di lui, “ non hai le palle per uccidermi!” Lance rise, “ ti sei dimenticato di quante persone ho ucciso per farti arrivare qui. Hai dimenticato un sacco di cose....cose che mi uccidono....come te.” E gli sparò in testa, morendo nudo e solo.
Questo avrebbe inviato  un messaggio agli altri membri della Bratva. Non si scherzava con il nuovo leader . “ Porta la puttana con noi. La useremo per premiare gli uomini........e  poi uccidetela.” La puttana urlò disperata.
Lance andò alla sua macchina. Bertinelli adesso era  il suo autista. Ora era a tutti gli effetti il PAHAKAN. Il capo.
Merlyn e Queen salirono in macchina. Merlyn saltò su per primo, “ è necessario  far uscire  la famiglia del vecchio capo dalla tua nuova casa. Organizza il tutto. Se non lo farai...... altri potrebbero cercare di eliminarti.” Lance annuì e guardò Merlyn, “fallo, ma non uccidere o violentare  nessuno. Hanno già perso la loro protezione. Sii gentile. Potremmo aver bisogno di loro. Spostali in una casa sicura fuori dal paese.”
Oliver prenderà la mia vecchia casa. Lui e Felicity vivranno li.” Queen annuì. Sapeva che lui non era più utile oramai. Probabilmente verrà ucciso dopo il matrimonio, se ci sarà un matrimonio.
“So a cosa stai pensando.” Queen lo guardò, “davvero?”
Si. Ti stai chiedendo quando ti ucciderò. Presto.  Presto di ucciderò. Ti stai anche chiedendo se consentirò comunque ad Oliver e Felicity di sposarsi......Non lo so. Mi ha voltato le spalle. Ho bisogno di riportarla indietro. Ho bisogno che lei sappia che ha bisogno di me per la sua sicurezza. Ho bisogno delle mie figlie, tutte loro.”
Stanotte, le loro vite  sarebbero cambiate........

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


~~Capitolo 23

Oliver e Felicity erano diretti a casa di John e Donna. Lawton alla guida dell'auto seguì un percorso irregolare per evitare che qualcuno potesse seguirli. John tramite telefono diceva a Lawton dove e quando girare. Sarebbe stato un lungo viaggio.
Oliver era ancora arrabbiato con Felicity.
Per quanto continuerai ad avercela con me?” “ non lo so...... essere quello arrabbiato è una cosa nuova per me.” Oliver si girò verso di lei e vide che  stava piangendo. Sospirò, “ non sono arrabbiato. E' che non riesco a credere che tu sia uscita con lui. Tutto qui....  Il pericolo in cui eri disposta a metterti mi terrorizza.” Felicity guardò fuori dal finestrino, “ mi dispiace. A scuola lontano da tutto questo......il pericolo sembrava ingigantito da tutti.” Oliver annuì.
“Io..Io volevo qualcosa di mio......Cooper sembrava quel qualcosa, almeno per un po'.” Oliver continuò a guardarla, “ perchè?”
Perchè.......Cosa?”
“Perchè avete rotto?”
Felicity lo guardò, “ pensavo che non ne avremmo parlato?” Oliver le fece un'occhiataccia per farle sapere che ne avrebbero parlato. “Non lo so.....  aveva sentito delle voci su Ray......un 'altra persona di cui non parleremo soprattutto riguardo la sua scomparsa. E' iniziato dopo che io gli ho confessato ….... della Bratva. Per un po' ci ha portato più vicini. La cosa del niente sesso è stata un grosso problema per lui.” Oliver sorrise all'ultima parte, non riuscì credere che lei gli avesse detto della Bratva.
 “ Ti ha detto della sua famiglia?” Lei annuì, “ poi un giorno poof! Lui sparì. Mi ha detto che non mi amava e che non mi voleva.” Felicity si girò, “ me l'ha detto tramite messaggio..... non ti amo, Lissy. Non voglio stare con te.” Felicity tirò su con il naso.
Oliver voleva ucciderlo per averle fatto del male. Oliver  si allungò e le prese la mano
Si tennero per mano. Felicity  ripensò a quel periodo, non era  che non lo amasse, pensava di farlo..... era soltanto un 'altra persona che non l'ha voleva. Ancora una volta  il suo non sentirsi all'altezza.
Oliver la tirò via dai suoi pensieri, “ per favore non piangere, va bene? Mi dispiace. Sono solamente geloso e lui essendo chi lui è........sono soltanto preoccupato del pericoli in cui eri.”
Va bene. Coop non è così.” Oliver distolse lo sguardo e sogghignò. Coop. Ugh. Un nome da animale domestico, un soprannome. Non gli piaceva proprio il cretino.
Lasciamo perdere per il momento, voglio che stasera vada bene.” Felicity gli sorrise. “ Grazie.”

Arrivarono presso la piccola casa a due piani.
Camminarono verso il portico e Donna era li che li aspettava.
Abbracciò Felicity e poi si rivolse a Oliver, “ tu devi essere colui che sposerà la mia bambina?” Oliver guardò Felicity che non reagì, “ si, Oliver Queen. Sig.ra Diggle.” Donna rise, “ ho mantenuto il nome da nubile e puoi chiamarmi Donna.” John arrivò dal lato della casa, “Oliver vieni ad aiutarmi con il grill.” Oliver baciò Felicity e andò da John con Lawton al seguito.
E' davvero una gran bella prelibatezza.” Commentò Donna guardando Oliver allontanarsi, cosa che fece arrossire Felicity. “ Dovresti vederlo senza maglietta.” Entrambe risero. “ Vieni dentro, i tuoi fratelli non vedono l'ora di conoscerti.!” Entrarono e Felicity era stupita di sentirsi come a casa. Non dovrebbe sentirsi strana ad essere li?
La casa  era  molto piccola rispetto a dove era cresciuta, ma si poteva  sentire che era una casa felice, non  che la loro casa non lo fosse ma era.....diverso. Dappertutto c'erano foto di  famiglia. Disegni fatti dai ragazzi e poi lo vide, incorniciato all'ingresso, “ questo è mio..... l'ho disegnato all'asilo!” Donna sorrise, “ Dinah me l'ha inviato. E' rimasto li fin dal giorno in cui è arrivato.” Felicity  si girò verso Donna e adesso aveva la conferma  che lei l'aveva veramente voluta. Tutte le sue paure erano  inutili. Le due donne la amavano.  Loro la amavano abbastanza da formare un legame di amicizia per lei, da condividerla  ed entrambe avevano  cercato rendere questo più facile. “Hai parlato con mia mamma?” Donna sorrise, “ si mi ha chiamato ieri sera. Lei è a casa dei tuoi nonni. Era sollevata che le cose siano andate bene. Dovresti chiamarla.”
Non poteva  immaginare quanto doveva essere stato difficile per Donna avere un bambino, un bambino che amava e che voleva , ma che non poteva avere. Felicity abbracciò la donna, “ grazie.” Donna sembrò confusa, “ per cosa?”
Per amarmi. Per amarmi abbastanza per aver fatto quello che pensavi fosse meglio, lasciando che mia mamma diventasse tua amica......per tenermi nel tuo cuore.”
Donna pianse, “ non c'è stato  un momento della tua vita in cui io non ti abbia amato.” Ci fu un trambusto e Donna alzò gli occhi , “ragazzi! Vostra sorella è qui. Facciamo finta  di conoscere le buone maniere.”
Andarono in salotto  e tre bellissimi giovanotti erano  li ad aspettarle. Ognuno di loro cercò di sembrare innocente avendo più o meno successo. Felicity  sorrise a loro. Adesso in un certo senso riuscì a capire  quanto sia stato difficile per Donna venire all'hotel. Era davvero nervosa.
Ragazzi, vi presento Felicity.” Tutti loro la salutarono, “ Felicity lui è Sam, il più grande e colui che dovrebbe dare  un buon esempio ai  suoi fratelli.” Donna era amorevole ma severa. Si poteva  dire che lei adorava i suoi ragazzi. Il più giovane in questione abbassò lo sguardo, “scusa mamma. Ciao Felicity.”
“Ciao.”
“ Questo che ha cercato di nascondere i compiti che ha rubato ha suo fratello è JJ
.” Sembrò sorpreso, poi passo i compiti  all'altro giovanotto, “ ciao!”
“Ciao:”
“Ultimo ma non meno importante è Mike o il mio Mikey.”
Donna l'abbracciò e lui alzò gli occhi. “ Ciao Felicity. Ti prego dimmi che essendo la più grande li farai smettere di prendersela con me!” Mike guardò i suoi fratelli sorridendo. Tutti risero.
Non sono sicura di poterlo fare, ma ci proverò.” Felicity cercò di sembrare autorevole. I ragazzi la guardarono e sorrisero. Aveva  ovviamente fallito. Felicity scrollò le spalle e Mike scrollò le spalle a sua volta, “ valeva la pena tentare.” Donna rise dei suoi figli.
Devo  finire di lavare i piatti e raggiungere tuo padre fuori. Voi ragazzi intrattenete vostro sorella per me.” Donna uscì dalla stanza e nessuno di loro pensò di  discutere con lei. Felicity si sedette sul divano, “ così......Felicity....come ci si sente ad avere tre fratelli più piccoli terribilmente belli?” Felicity rise, “ non lo so come ci si sente ad avere una sorella più grande bella ed intelligente?”
Sam rispose, “ come  uscire con la tua bellezza, ma non come amici intelligenti!”Tutti risero.
In fretta iniziarono a parlare di video giochi, film e musica.  Felicity aggiustò persino il computer di Mike.
Prima di quanto pensasse vennero chiamati a mangiare.
Mangiarono fuori in una grande tavola da picnic sotto ad un tendone. Era davvero bella, pensò. Individuò Oliver e andò verso di lui. Oliver le prese la mano con la mano libera dalla birra e le baciò la guancia.
I ragazzi gironzolarono fino a li, “ hai baciato nostra sorella?” Oliver sorrise a Felicity e poi guardò i ragazzi, “ si e ho intenzione di farlo un sacco di volte.” Tutti si guardarono tra di loro, “ e se noi non approvassimo?” Oliver sorrise, “ in quanto figlio  maggiore e so che lei è la maggiore in questa situazione, non mi  importa cosa pensano i più piccoli. Ma per rassicurarti, noi siamo fidanzati.”
Tutti guardarono il dito. UH-OH. Lo fece anche Oliver, “ e che diavolo, Felicity? Ho persino messo l'altro anello li....” Felicity sembrò in imbarazzo, “ L'ho tolto per lavarmi le mani, è in casa.” Felicity corse in casa con lui che le urlò, “ lo puoi indossare quando ti lavi le mani, lo sai.”
Oliver si girò verso i due figli più grandi, “ E' così tua amico.” gli disse JJ, “ ne sono ben consapevole.” Oliver sorrise e sorseggiò la sua birra. Quando ritornò si sedettero  tutti a tavola a mangiare. I ragazzi parlarono della loro giornata e Donna li ascoltò adeguatamente. John li guardò tutti e sorrise.
Perchè i ragazzi hanno il cognome di Donna?” Chiese Felicity a John. “ Sono più sicuri in questo modo. Più lontano sono da me, meglio è. Anche se io non faccio parte della fratellanza sono comunque connesso.” Felicity annuì, lo capiva. Avere il cognome Lance la rendeva sempre un bersaglio.
Felicity che cosa fai adesso che hai finito la scuola?” Chiese Sam, “ho un'impresa di sicurezza informatica. In questo momento sono una freelance, ma spero di farla crescere.” Sam annuì, “  e tu che studi hai intenzione di seguire?” Sam guardò i suoi genitori, “medicina. Voglio fare il dottore.” Felicity era impressionata, sia John che Donna sorrisero.
Felicity si accorse che durante tutta la cena John e Donna si erano tenuti per mano. Si scambiarono questi sguardi che dicevano così tanto l'uno all'altro. Felicity voleva  questo con Oliver, conoscerlo così bene. John e Donna erano  chiaramente innamorati, erano completamente gli opposti, eppure funzionavano.
Dopo aver finito di mangiare, Donna  disse a Mike di aiutarla con i piatti. John, Oliver e Lawton parlarono, probabilmente del ritorno a casa. JJ e Sam  portarono Felicity nel vialetto per fare qualche tiro a canestro. Non l'aveva mai fatto prima...... ed era bello. Furono pazienti con lei mentre le insegnavano  le basi, ma la presero comunque in giro. Fratelli! Li amava. Era più semplice stare vicino a loro rispetto che con le sue sorelle. Potrebbe essere perchè lei era nuova qui?
Dopo uno dei suoi tentativi più imbarazzanti  Felicity disse a loro, “ mi piace avere dei fratelli. E' molto meno drammatico rispetto che con delle sorelle.” Sam la guardò divertito, “mamma ci ha detto..... di tua sorella.” Felicity annuì, “ non le piaccio molto.”  Felicity sperò che fosse tutto quello che gli avessero detto. Non voleva che loro se la prendessero con Oliver per il suo passato con le sue sorelle.
E' lei che ci perde.” Disse Sam come JJ si allontanò. Felicity si accorse che il cielo iniziava a scurirsi. “ Lo sai.......che non sono di Donna.”
Me l'ha detto. E' strano non è vero.......un estraneo  che ti ama così tanto.” Sam considerò per un attimo  le parole di Felicity, “ si,  è come  “cosa ho fatto per farmi amare così tanto?”” Sam lanciò la palla e fece canestro. Toccò a Felicity ma non fece canestro.
Mamma ti ama molto. Noi abbiamo sempre saputo di te, ci mostrava sempre le lettere e le foto che riceveva.” Sam palleggiò e poi fece un'altra volta canestro, “ io credo che il suo amore ci abbia fatto  anche noi amare te..” Sam le lanciò la palla. Felicity era attonita, “ si, i fratelli sono decisamente meglio.” Entrambi risero.
Dopo un paio di minuti Felicity si rivolse a Sam, “ vi ho appena conosciuto......ma vi amo già anche io. E' strano ma bello.” Sam annuì. Donna arrivò in giardino e si sedette sui gradini e li guardò.
Giocarono per un altro paio di minuti e finalmente Felicity riuscì a fare canestro! Fecero una danza della vittoria. Troppo presto arrivò  il momento di andare. Felicity abbracciò i suoi fratelli e Donna. Felicity pianse, li avrebbe visti il giorno dopo per il brunch, ma si era già affezionata a loro. Lei li amava, erano  diventati come una seconda famiglia per lei. Forse quello che aveva fatto Laurel è stata una benedizione sotto mentite spoglie.
                                                                               **
Tornarono in hotel. Lei ed Oliver condivisero il letto. Era bello, disorientate ma bello. Ne parlarono, erano  adulti in fondo, avrebbero preso le cose con calma, avrebbero solo dormito.
Felicity fu svegliata dal cellulare di Oliver che rispose spostandosi per lasciarla continuare a dormire.
Felicity lo sentì urlare, “ Cosa? Quando? Aspetta un attimo, mia mamma è sull'altra linea......”
Si, Slade me l'ha detto. Va bene. Questa è una fottuta stronzata! Non può farlo!......si, mamma....... ho capito!”
Slade? Mia madre ha detto......merda. Va bene. Grazie.” Non appena Oliver ritornò verso il letto Felicity si tirò su. “ Che cosa è successo?” Felicity accese la luce. Oliver era arrabbiato e incazzato, molto arrabbiato e molto incazzato. Indossò i jeans e la maglietta che aveva durante il giorno. Frugò nella  sua valigia, “ dannazione. Ho bisogno di una pistola.” Felicity si spaventò nel vederlo mettersi le mani tra i capelli tirandoli e nel sentirlo imprecare in russo.
Oliver si girò verso di lei, “ tuo pa...Lance. Ha fatto fuori il Pahkan. Slade, mio padre, Tommy, Merlyn e Bertinelli l'hanno aiutato. Adesso lui è il Pahkan.” Felicity ingoiò la bile che le era venuta su.
Iniziò ad uscire dal letto, ma Oliver la fermò mettendole una mano sulla spalla. “ devo chiamare Nyssa, lui è......era suo padre e Sara …...oh dio, Oliver......Sara.......... Sara e Nyssa. Che cosa gli causerà tutto questo?” Felicity pianse. Oliver si sedette e l'abbracciò. Era proprio da lei preoccuparsi per gli altri.

Felicity.... c'è un altro problema.” Felicity lo guardò, “ quale?”
Ha detto che potrebbe distruggere il contratto. Sta dicendo alla gente che sono stato io a chiedere di farlo, cosa che ho fatto, ma non per......liberarmi di te.....lui.....” Felicity ansimò e terminò la frase al suo posto, “ potrebbe farmi sposare qualcun altro, qualcuno più conveniente.  Dal momento che lui non ha bisogno di te per proteggermi.....” Felicity ritornò giù senza batter ciglio e dando voce ai suoi timori, “ potrebbe farmi sposare chiunque.....e lui.....non è chi pensavo che fosse e …....oh dio, Oliver?” Felicity strisciò tra le sue braccia e pianse silenziosamente.

Oliver ruppe il silenzio, “ ho bisogno di chiamare John. Questo mette la sua famiglia in pericolo.” Felicity lo guardò, “ che cosa intendi?” Oliver la guardò e sapeva che le avrebbe spezzato il cuore, “ Felicity vuole che tu obbedisca. Userà loro per arrivare a te.”
NO,no,no,no......no,no....non può.....non lo farebbe.” Oliver si alzò e chiamò John. I suoi pensieri st corsero, come poteva tenerla al sicuro?Come poteva convincere Lance a farli restare  insieme? Avrebbe fatto di tutto, avrebbe ucciso  chiunque , sarebbe diventato chiunque Lance voglia che lui sia.....per lei, potrebbe fare qualsiasi cosa, essere chiunque. Oliver la guardò, non si muoveva. Se ne stava semplicemente ferma li pensando a tutto questo.
Oliver ritornò nella stanza. “ Felicity vestiti.” Lei non si mosse, “ tesoro? Hai bisogno di vestirti. Stiamo andando da John e Donna. Dobbiamo muoverci, adesso.” Finalmente Felicity si alzò e andò verso di lui.
“Oliver?” Si girò verso di lei, “ dimmi , piccola.”
Sposiamoci stasera....oggi. Qui a Las Vegas.”  Oliver lasciò cadere i vestiti che aveva in mano. “Cosa?”
Tu vuoi sposarmi, giusto?” Annuì in silenzio. “ Io voglio sposarti...... se ci sposeremo, annunceremo...... che lui non può fermarci.” Oliver sorrise, accidenti lei era intelligente. Questo li avrebbe tenuti  insieme, ma potrebbe  anche essere una condanna a morte, almeno per lui.
Stare senza di lei sarebbe una morte più lenta e dolorosa.
Sei sicura?” Lei annuì, “ se non lo facciamo adesso...... potremmo non essere più in grado di farlo. Dobbiamo sposarci adesso e poi  lavorare su le altre cose.... vuoi farlo, vero?”
Oliver si avvicinò di più a lei, le afferrò il mento e fece incontrare i loro occhi, “ mi sono solo lamentato della mancanza di un anello al tuo dito per tutto il giorno e quindi credo che siamo entrambi d'accordo che io voglio sposarti.” Oliver la baciò, un  bacio maledettamente passionale.
STAVA PER SPOSARSI!!!!!!
Oliver le sorrise con quel sorriso che lei amava da impazzire.
Poi Oliver ritornò serio.
“Felicity , la tua famiglia non ci sarà. Nessun dipendente. Nessuna grande festa.....nessun vestito.” Lei sorrise, “  avrò te, tu sei la mia famiglia. John, Donna e i ragazzi ci saranno. Certo, mi mancherà avere le mie sorelle, mia mamma.....ma dobbiamo farlo. Possiamo fare qualcosa di più grande o qualsiasi altra cosa, più avanti. Quando sarà sicuro.” Oliver vide la convinzione nei suoi occhi. Lei voleva  farlo......lei lo voleva. Sapeva che potrebbe essere un enorme pezzo da pagare per questo, non stava solo disobbedendo a suo padre, ma al Pahkan, il loro leader. Ma Oliver sapeva che era disposto a rischiare qualsiasi cosa per lei. La guardò negli occhi e vide che per lei era la stessa cosa.
Felicity lo guardò e vide nei suoi occhi il dubbio, aveva paura di metterla in pericolo, “ Oliver, è la mia vita, la mia scelta. Io voglio stare con te.”
Allora organizziamo un matrimonio.” Impacchettarono la loro roba e fecero il check-out. Dopo il matrimonio sarebbero ritornati a Starling city.
Un'altra lunga corsa  verso la  casa di John e Donna.
Questa volta Felicity poggiò la testa sulla spalla di Oliver. Nel frattempo lui chiamò Slade, Tommy, i suoi genitori e Thea.
Quando arrivarono, John insieme a diversi uomini gli andarono in contro e li scortarono all'interno della casa. I ragazzi erano  tutti in salotto con le valigie pronte. Donna si stava muovendo intorno a loro mettendo le ultime cose nelle scatole. Era un caos organizzato. “ Il camion arriverà presto, ragazzi. Assicuratevi che tutto quello di cui avete bisogno sia pronto.” Donna si girò e vide Felicity e andò ad abbracciarla.
Oliver si guardò attorno, “ che cosa sta succedendo?” Donna si rattristò, “ sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato. Andiamo a nasconderci. Lontano dalla Bratva.....e da John.” Felicity trattenne il respiro e si girò verso John che era sconvolto. Oliver guardò le sue dite intrecciate con quelle di Felicity. Non poteva  immaginare di dover dire addio a Felicity. Sapeva che se dovesse andare storto qualcosa, lui potrebbe trovarsi nella stessa posizione di John, di nascondere  coloro che ama, in questo gioco malato e contorto chiamato comunemente nascondino.
Oliver decise di informarli delle loro notizie, “ Felicity ed io ci sposiamo........a Las Vegas......Oggi.”
Il viso di Donna si illuminò come le lucine di natale, “ sono così felice per voi.” John sogghignò, “ non esserlo. Lo stanno facendo perchè Quentin le farà sposare qualcun altro.” Donna per la prima volta da quando aveva incontrato Felicity sembrò arrabbiata.
COSA?”
“Ci saremmo sposati comunque, ma dobbiamo farlo adesso. Prima che Quentin possa barattarmi  di nuovo.” Felicity cercò di scherzare. Donna stava ribollendo dalla rabbia, cercò di nasconderlo dietro al suo sorriso, “ allora facciamolo. Le più belle in fretta e furia nozze che Las Vegas abbia mai visto.” Donna afferrò il cellulare e iniziò a chiamare, “ ciao sono Donna. Mi serve un favore e sai che me lo devi.” Donna si diresse al piano di sopra. Oliver notò John fargli segno con gli occhi di seguirlo e andarono fuori.
“Non sarai in grado di nasconderti per tanto tempo....e dovrai separarli perchè funzioni, anche per un po'. Lo sai.” John annuì, “ non ho scelta.” Oliver lo guardò, “ si che ce l'hai. Sei della famiglia adesso. Portala con te, porta lei e i ragazzi a Starling City.” John scosse la testa, “ non è sicuro. Quentin conosce bene la mia casa.”
Portala nel nostro palazzo. Ci sono appartamenti sicuri.”
“Non posso metterli così in pericolo.”
“John, lo sei in questo momento. Se lui non userà Donna per far tornare Felicity,  lui userà lei per arrivare a te. Arrivare a uccidermi o rapire lei o entrambi. Pensa a cosa farà a Donna e ai ragazzi
.” John imprecò e colpì un albero.
Pensi che Laurel sapesse questo, cosa avrebbe scatenato?” Oliver scosse la testa, “ dubito.”
“Ho bisogno di proteggerli.” Sussurrò John.
“Li proteggeremo
..... farò tutto il possibile per proteggere te e la tua famiglia.” John vide questo ragazzo in una luce completamente nuova. Non era più il presuntuoso marmocchio viziato che aveva incontrato la prima volta. Era  diventato un uomo pronto a comandare. Un uomo con cui John avrebbe combattuto per proteggere quelli che entrambi amavano. Lo guardò, “ la mia lealtà va per prima alla famiglia. E hai ragione, ora siamo una famiglia.....” Era  fatta. Adesso erano una squadra.
John! Dove ti sei cacciato?” John sorrise e l'abbracciò. “Oliver ed io avevamo bisogno di parlare.” Donna spostò lo sguardo tra i due, “va tutto bene?” John sorrise nei suoi capelli, “ Si. Ne parleremo più tardi.” Annuì verso di lui.
Abbiamo trovato un posto per il matrimonio. Ho ordinato del cibo e ora ha solo bisogno di un vestito. Oliver tu hai un vestito?” Lui annuì all'uragano Donna. “ Bene.” Sentirono Felicity chiamare Donna, “ posso indossare un dei tuoi vestiti?......Non m'importa com'è, ho solo bisogno dii qualcosa da indossare.”
No. Voglio dire......si, ma dovresti indossare qualcosa di speciale. Saccheggeremo i negozi del casinò. Tu hai bisogno di qualcosa di speciale da indossare.” Donna si avvicinò a lei, “ porteremo la sicurezza con noi.  Abbiamo due ore ragazzi. Vi aspetto tutti la.  Mi avete sentito figlie miei?” Tutti risposero rapidamente e affermativamente. Nessuno si metteva contro mamma. John  si accordò con la sicurezza. Donna conosceva il personale del casinò e  farà in modo di ottenere la miglior sicurezza. John voleva intorno a loro tutto il team di Las Vegas sul posto.
                                                                                  **
Felicity e Donna insieme ad alcune  guardie erano in un negozio alla ricerca di abiti. Donna pianse e Felicity la guardò confusa “ cosa c'è che non va?”
Non ho mai pensato che sarei venuta a fare shopping con te per il tuo abito da sposa..... poi mi preoccupo che sto rubando questo momento a Dinah." Felicity sorrise, “ tu non lo stai rubando. Lei ha vissuto un sacco dei miei momenti.....lei capirà.”  Dopo che trovarono il vestito si diressero alla piccola cappella.
Felicity non ha mai pensato che il suo matrimonio sarebbe stato a Las Vegas e in men che non si dica con Oliver. Oddio se deve essere sincera.......Certo, aveva sperato per anni che sarebbe stato con lui, ma pensava che fosse un sogno ad occhi aperti di una giovane, pazza ragazza.

Adesso era qui  in piedi nel suo vestito bianco.
Era carino, uno chiffon bianco con il pizzo sovrapposto, senza maniche corto come i vestiti da tea. I capelli erano  sciolti e lasciati mossi sule spalle, indossava solamente una fascia. Si girò per guardarsi il dietro, ed era perfetta. S'infilò i suoi tacchi blu di Tiffany che erano in tinta alle unghie appena colorate. Era il suo qualcosa di blu. Aveva  preso in prestito le perle di Donna che erano della mamma di Donna. Qualcosa di vecchio erano  i suoi orecchini, che sua madre le aveva  dato per il suoi sedici anni e infine qualcosa di nuovo che era il suo vestito da sposa.
Qualcuno bussò alla porta, “ Avanti.” Si girò e vide John al quanto nervoso. Si chiese se era a causa di quello che succederà a casa. “ Stai bene?” John annuì. “ Si. Solo.....ehm...Donna pensa che dovrei accompagnarti all'altare.” Felicity sorrise e corse tra le sue braccia, “grazie. Ho paura di farlo da sola.” Felicity si scostò, “ questo è strano per te?”
“No. Ho deciso di fare le cose in modo diverso. Saranno tese a prescindere.” Felicity aggrottò le sopracciglia, “ hey, niente di tutto ciò! Stai per sposare il ragazzo che volevi e l'uomo che ami.” Felicity cercò di sorridere, ma le uscì proprio un sorriso, “ sto facendo la cosa giusta John?” Entrambi sanno che lei è preoccupata per le ripercussioni di questa decisione.
Lo ami?”
“Più di ogni altra cosa.”
“Allora, si. Stai facendo la cosa giusta
.” Qualcun altro bussò alla porta e la testa di JJ spuntò dentro, “ la mamma dice che è il momento. Oliver  sta perdendo il controllo.” Entrambi risero e JJ andò via.
John guardò la donna che aveva davanti ricordandosi la piccola bambina che aveva incontrato anni fa.
John le tese  il braccio e Felicity lo accettò.

Oliver stava diventando nervoso, o più nervoso. Stava per sposarsi. Lei era tutto quello che voleva. Era  nervoso perchè lei meritava  qualcuno migliore di lui. Lei meritava di più della vita che lui le avrebbe dato, la vita che lei odiava. Forse  avrebbe dovuto dirle che avrebbero aspettato? Donna si avvicinò, “è il momento. Sei pronto?” Lui annuì.
Oliver, so che la ami.” Oliver era contento che lei veda quanto  lui amasse sua figlia, “ ti prego metti lei per prima nella tua vita, prima anche della Bratva. So che la tua lealtà dovrebbe andare prima alla fratellanza.....voglio solo che lei abbia più di questo.” Oliver annuì, lui l'aveva già messa al primo posto. “ Lo farò. Finché riuscirò a tenerla al sicuro. Ci saranno momenti in cui la sua sicurezza dipenderà dalle mie azioni e lei potrebbe non vederla come me.” Donna lo sapeva. Aveva  soltanto bisogno di sapere che lui la amasse più della fratellanza.
Donna alzò gli occhi e vide John e Felicity. “ Che lo spettacoli inizi....”
Oliver si girò e la vide. Il suo angelo, la sua ragione di vita..... Sua moglie, fra pochi minuti. Oliver sorrise e cacciò le lacrime in dietro.  Felicity gli sorrise e lui seppe che questo era il momento più perfetto della sua vita. Guardarla camminare verso di lui era come guardare tutto della vita aprirsi per lui. Con lei al suo fianco poteva  fare qualsiasi cosa.
Quando arrivarono all'altare, l'ufficiante chiese a John chi la stesse dandno  in sposa, “ la sua famiglia.” John sorrise a loro due e poi la baciò sulla guancia e strinse la mano ad Oliver semi abbracciandolo, “ falla soffrire e non troveranno mai il tuo cadavere.”
Come la mano di Felicity si spostò da quella di John  in quella di Oliver, lei prese un respiro profondo.
Non riusciva a credere che stava per sposarlo. Non le importava  di essere in una cappella  in un casinò. Non le importava che i suoi amici e la sua famiglia non fossero presenti. Tutto quello che le importava era dell'uomo che le stava sorridendo come se fosse la cosa più preziosa dell'intero universo. Felicity piagnucolò, Oliver la guardò confuso, “ lacrime di gioia.” Oliver sospirò con quel sospiro  che lei amava tanto e le sorrise mentre le asciugò le lacrime con i pollici.
L'uomo davanti a loro gli chiese di recitare i loro voti e lo fecero.  Donna chiese se volessero scrivere i propri voti, ma loro li avevano già fatti in privato, nella fonderia. Questo era solo per scopo legale,  questo era per tenerli insieme. Quando fu il momento di scambiarsi gli anelli, Oliver la sorprese con un nuovo anello. “ Cerca di tenerlo al dito.” Oliver la prese in giro e lei  iniziò a piangere. “ Oliver.....quando hai avuto il tempo?” Oliver scosse appena al testa. Quando fu il turno di Felicity  di mettere l'anello al dito di Oliver, anche lui rimase sorpreso dall'anello. Donna lo aveva comprato per loro. Oliver sorrise e lei si sporse verso di lui, “ è indistruttibile......spero che tu lo sia!!.” Felicity rise.
Oliver attese pazientemente la parte del bacio. Era pur sempre un uomo, un uomo che voleva baciare la ragazza. Finalmente l'ufficiante gli disse che poteva baciare la sposa. Oliver le avvolse le braccia attorno e lei ci si tuffò dentro. Si baciarono fino a quando i suoi fratelli non iniziarono a fischiare mentre  Donna cercò di  zittirli.
Questo è stato un gran bel bacio, signora Queen.”
“Hai maledettamente ragione, signor Queen
.” Entrambi erano euforici.
Certo,   fino a pochi giorni fa  loro non si parlavano o lei non gli voleva parlare. Adesso, nel giro di una notte tutto era cambiato e avevano dovuto decidere di stare insieme o di essere fatti a pezzi. Non c'era scelta da fare. Pensò fra se e se Felicity.
John, Donna e i ragazzi gli lanciarono addosso dei glitter non appena uscirono dalla cappella. Tutti loro si diressero verso una sala per il pranzo, che Donna aveva allestito per loro. Oliver si rivolse a Felicity, “ Glitter?” Felicity rise, “ Donna dice che ogni ragazza dovrebbe brillare nel giorno delle proprie nozze!” Oliver la baciò, troverà glitter su se stesso per almeno un mese. Lo sapeva perchè era stato attorno ad abbastanza spogliarelliste. Ma quello era decisamente un altro periodo della sua vita.

Dopo una piacevole cena a buffet, Donna informò John e Sam  che avevano  bisogno di fare un brindisi.
Oliver, non ti conosco da molto, ma sapevo di te da anni. Ho saputo tutto di quanto bello fossi, di come il tuo sorriso potesse illuminare tutta Starling City. Poi ti ho incontrato...... e non sono rimasto affatto colpito.” Tutti risero, “ poi ti sei fidanzato con la nostra ragazza....e sei cambiato. Ho visto il marmocchio viziato diventare un uomo. Ho visto il tuo temperamento diventare più controllato.....tutto per amore.”  John sorrise a Felicity “ il ragazzo che eri non la meritava, ma l'uomo che sei adesso, si.....”
Felicity, tu sei la figlia che ho sempre desiderato. Ti ho visto crescere, trasformandoti da una spilungona adolescente ad una giovane e straordinaria donna. Sei intelligente, bella, amorevole e con l'anima più gentile che io conosca. Ho provato a guidarti ed a insegnarti, ma tu mi hai insegnato di più. Così, come faccio sempre il mio miglior consiglio è quello di amarvi a vicenda, mettere la vostra fede e fiducia l'uno nell'altro e di non arrendersi  mai. Non importa come le cose sembrino....... mai arrendersi.” Alzarono in alto i calici:
Ad Oliver e Felicity!”
Sam gridò, “ al signore e la signora Queen!”  Tutti sorrisero a Sam, “ vi ho conosciuto soltanto due giorni fa, ma è chiaro quanto voi due vi amiate.......E' uno schifo che voi due l'abbiate fatto in fretta, ma forse era destino che succedesse così..... abbiamo perso così tanto della nostra sorellona......ma  adesso abbiamo potuto testimoniare al suo matrimonio il suo amore per l'uomo che ama. Abbiamo condiviso il giorno più bello della sua vita, e a mio parere è stato fantastico.” Sam alzò il calice, “ a mia sorella e al mio nuovo fratello!”  Tutti sorrisero contenti.

Oliver sapeva che questo non era il matrimonio dei loro sogni, ma era stato comunque un matrimonio perfetto. Avevano  fatto quello che doveva essere fatto. Avevano tracciato il proprio percorso...... “Rimpianti?” Chiese Oliver a Felicity, “ no, nessuno. Te?”
Nessuno.”
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Una volta che furono in un hotel diverso, visto che avevano programmato un veloce matrimonio. Finalmente furono soli. Oliver controllò tutto. Adesso  aveva anche una pistola o che lui comunque non nascondeva più, Felicity non era sicura quale delle due.
Oliver si sedette sul comodino e Felicity si avvicinò sedendosi di fianco a lui, ma sul letto.
Alla fine la colpì il fatto che avevano disobbedito al Pahkan. L'uomo, il soggetto, che le avevano insegnato di temere più di tutti. Si girò verso Oliver e si appoggiò contro la sua spalla, “ ci ucciderà....” sussurrò Felicity.
Oliver la prese tra le sue braccia, “ non permetterò che ti faccia del male. Te lo prometto.” Felicity scosse la testa, “farti del male, portarti  via da me, mi ucciderà.... non torniamo a Starling City. Scappiamo. Posso darci nuove identità. Posso farci ottenere dei soldi....” Felicity si mosse contro il suo petto. Stava piangendo.
“Felicity....piccola......tesoro, io andrei ovunque per te, con te.....ma pensi davvero che potresti essere felice con lui che ci da la caccia? Con la Bratva che terrebbe in ostaggio le persone che amiamo? Io potrei , ma tu?....” Felicity scosse la testa e si scostò, “forse.....forse dovremmo ottenere l'annullamento? Saresti al sicuro.” Oliver si spostò e le prese il viso tra le mani appoggiando la fronte contro la sua, “ preferirei stare con te, in pericolo.” Felicity lo baciò delicatamente e in un attimo si trasformo in pura passione.
Si  spostò sul suo grembo e si mise a cavalcioni su di lui. Oliver si tirò indietro per guardarla, “ti prego!” Come se potesse negare qualcosa a questa bellissima donna. Come lui iniziò a baciarle il collo lei gli allentò la cravatta. I baci  si fecero sempre più affamati e disperati. Felicity rimosse la cravatta e gli strappò la camicia facendo volare i bottoni in ogni direzione. A nessuno di loro importava. Le sfilò il vestito da sopra la testa e ritornò a baciarla.
Felicity gli baciò il petto, senza mai lasciare il posto dal suo grembo. Oliver gettò indietro la testa, non si abituerà mai ai suoi baci o a come riscaldassero il suo sangue. Oliver la afferrò per i gomito e lei si fermò. Oliver iniziò a baciarla tra i seni, i suoi seni perfetti di cui non ne aveva mai abbastanza. Le slacciò abilmente il suo reggiseno senza spalline in pizzo e lo lanciò da una parte.
Iniziò a impastarne uno mentre l'altro iniziò a succhiarlo fino a falla gemere.  Oliver la guardò e le sorrise, poi passò all'altro. Quanto amava sentire quel suono provenire da lei.
Ohhhhh.....Oliver, ti amo....” Si fermò, “ ti amo anche io.....” Si alzò con lei ancora avvolta intorno a lui e la stese sul letto. Felicity si alzò sugli avambracci . Oliver la tirò sul bordo del letto e lui si mise in ginocchio. Le tolse lentamente le mutandine e lei cadde sul letto al gesto. Oliver sorrise, adorava come lei non provasse minimamente a combatterlo, lei semplicemente si arrendeva.
Le baciò la gamba destra fino a raggiungere il suo centro. Oliver alzò lo sguardo verso di lei  e le sorrise leccandosi poi le labbra. Felicity arrossì e si morse il labbro. Dio, era perfetta.
Si tuffò letteralmente e iniziò a leccarla, succhiarla e a morderla fino a farla urlare. Poi immerse le sue dita in lei e la fece venire. Le succhiò il clitoride facendola ritornare con la testa. Oliver si accorse che era di nuovo al limite e  lappò con  la lingua sul suo clitoride gonfio e lei esplose di nuovo. Succhiò fino all'ultima goccia. Poi si alzò in piedi e si pulì le dita mentre lei lo guardava.
Si slacciò la cintura mentre guardò lei che lo guardava. Si sbottonò i pantaloni e fece scivolare lentamente la cerniera. Lei continuò a guardarlo senza muoversi. Oliver spinse i pantaloni e i boxer giù lungo le gambe e con calcio li calciò via. Quando si avvicinò al letto, Felicity si alzò sulle ginocchia e lo baciò sul tatuaggio della Bratva. Poi alzò lo sguardo verso di lui, “ MIO. NON LORO. MIO.” Oliver fu sopraffatto dall'emozione, “TUO. PER SEMPRE.” Oliver la baciò senza mai fermarsi spingendola lentamente sul letto fino a quando non fosse completamente sulla schiena e sotto di lui. Oliver la baciò con tutto quella che aveva , tutto quello che aveva era suo.  Oliver sapeva che questa potrebbe essere la loro ultima volta. Questa potrebbe essere.....

Oliver....”  Oliver si posizionò davanti alla sua apertura e lei avvolse le gambe attorno al suo bacino e lo fece entrare. Entrambi gemettero. Felicity lo guardò negli occhi, “ tu sei mio. Solo mio.” Oliver iniziò prima a muoversi lentamente e poi sempre più veloce. .Voleva farlo durare il più a lungo possibile, ma era passato così tanto che lui aveva un disperato bisogno di lei.  Continuò a montarla ad un ritmo sfiancante facendo cigolare il letto.
In men che non si dica Felicity venne e grazie a Dio lui la seguì a ruota. Mentre riversò il suo seme  caldo in lei, “ Mia.......Ti amo così tanto....” Rimanendo dentro di lei iniziò a baciare ogni parte del suo corpo che poteva raggiunge senza lasciarla.
Ti amo, signor Queen..... non importa cosa...... ti amo. Solo te..” Oliver sorrise  verso di lei, “ Ti amo signora Queen. Senza rimpianti.”  Uscì da lei e si mise di schiena trascinandola tra le sue braccia.  Aspettò che lei si addormentasse prima di poterle  di baciare la fronte.

 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


~~Capitolo 24
Felicity si trovava a bordo dell'aereo noleggiato per ritornare a Starling City.
Oliver e John parlavano  nella parte posteriore dell'aereo. Donna invece, parlava  con Mike che era arrabbiato perchè aveva dovuto lasciare la sua casa e i suoi amici. Sam era seduto accanto a Felicity mentre JJ si era addormentato dall'altra parte.
Sam chiese a Felicity, “ci uccideranno? So che sono pericolosi. Lo so questo....” Felicity guardò suo fratello minore e chiedendosi quanto questa situazione sembrava incasinata per lui, quanto incasinata fosse questa vita. “ No. Non permetteremo che lui ti faccia del male. A nessuno di voi.”
Sam le sorrise. “ Mamma è preoccupata.... ho lasciato la scuola e tutto.....E' solo che non potevo  vivere senza di loro. Non potevo sopportare di essere lasciato indietro.” Felicity poteva dire che il cuore di Sam si era spezzato. Era stata una scelta impossibile. Lasciare che la tua famiglia affronti uno livello ignoto di pericolo senza te o affrontarlo con loro ma rinunciando così ai propri sogni?
Lo capisco. Sono stata mandata in una scuola lontana ed è stato difficile stare lontano da tutti....” Rimasero in silenzio per qualche minuto e quando si girò si accorse che Sam si era addormentato.

Felicity tirò fuori il suo tablet ed iniziò a guardare siti di notizie e gossip. Trovò quelle che cercava, notizie su di loro.
C'erano foto e articoli che la stampa aveva rilasciato. Alcuni parlavano della loro fuga d'amore, altri si chiedevano se c'era un bambino in arrivo. La stampa non parlò minimamente del colpo di stato di suo padre. Tutti i giornali approvavano le due famiglie Bratva che si erano fuse. Sospirò. Era fatta. Qualsiasi cosa sarebbe accaduta era contenta di essere la signora Queen. Poteva ffrontare qualsiasi cosa con lui al suo fianco.
Questa mattina Oliver  si era chiesto se lei avesse cambiato idea, ma non fu così. Lei lo ama. Certo era  ancora arrabbiata per averle mantenuto un segreto, ma lei sapeva che non era  stata una sua scelta. Era sicura che Oliver glielo avrebbe detto se non fosse stato preoccupato per la sua famiglia.
Suo padre ( e Laurel ma questo era un qualcosa di cui non era  pronta d'affrontare) era l'unico da incolpare per questo. Quando aveva chiamato e detto ad Helena cosa avevano fatto, lei chiese a Felicity se si fidasse di Oliver..... Se sentiva che questo era un buon modo per iniziare un matrimonio. Non era l'ideale, ma lei lo amava e si fidava di lui. Oliver l'aveva  sposata senza riserve. Nessun contratto e temendo la morte. Se c'era una cosa di cui ormai Felicity era sicura, era del suo amore per lei. E del suo per lui.

Felicity prese il telefono dell'aereo. Oliver la guardò interrogativo  e lei gli sorrise. Compose il numero di Caitlin. “ Hey, Cait. Puoi introdurre Iris in questa chiamata?”
“Certo.” In pochi click la collegò e si sentì  la voce allegra di Iris. “ Lis! Ti sei sposata!” Felicity rise, “ SI.....e Cait smettila di preoccuparti. Io amo lui e lui ama me.” Caitlin emise un rumore mentre Iris strillò. “ Cait.....ha dovuto tenermelo nascosto.....mio padre...... Sono sicura che avrai  letto quello che è successo a Starling City....”
Si ho letto.....sei al sicuro, Lis? Voglio dire la tua famiglia è...... dimmi sta bene.” Felicity sospirò. Non aveva mai mentito a loro due. Sorvolava sui problemi, ma non aveva mai mentito, “ non lo so.” Non sapevano nulla, potevano solo assumere che le cose ….....che fossero tutti al sicuro. “ Verrò a trovarti appena mi sarà possibile. Vi voglio bene!” Riagganciarono e Felicity si asciugò le lacrime. Felicity non sapeva  se le avrebbe mai riviste di nuovo o se avrebbe avuto altri domani. Sperava che suo padre le volesse abbastanza bene da poter risparmiare tutti loro. Decisamente non era una certezza. Oliver la guardò e lei sorrise. Adesso era sicura, poteva  assolutamente dire che Quentin non lo aveva comprato.

Il capitano parlò all'interfono avvisando tutti che in dieci minuti sarebbero atterrati. Sam si svegliò e ritornò al  suo precedente posto. Oliver si riaccomodò di fianco a Felicity e le prese la mano, “ rimpianti?” Le baciò delicatamente la mano, “ nessuno.”
Come scesero dall'aereo due auto vennero verso di loro. Oliver, Lawton e John andarono verso le auto e da li uscirono Tommy e Slade. Si poté praticamente sentire i sospiri di sollievo provenire dai tre uomini.

Tommy fu il primo a parlare, “ CONGRATULAZIONI. Posso baciare la sposa?” e poi scivolò direttamente nelle braccia di Felicity e le diede un bacio sulla guancia. Tommy si girò verso Oliver, “ è solo la guancia, scialla ragazzo!” Tutti risero.
Slade strinse la mano ad Oliver, “ congratulazioni........mi dispiace, ma uh.......Il Pahkan ti vuole nel suo ufficio. Tu e John.” Entrambi gli uomini fecero cenno con il capo. John abbracciò Donna.

 Entrambi erano consapevoli di cosa potesse  significare. Oliver si avvicinò a Felicity, le spostò via qualche ciocca di capelli dalla faccia, si chinò e la baciò. Quando si tirò via vide il fuoco nei suoi occhi. Sospirò, “ Cosa?”
Felicity andò verso Slade, “ vado con loro.” Slade scosse la testa mentre Tommy sorrise. “ Non puoi. Vuole vedere sono John e Oliver.” Felicity raddrizzò la schiena e lo guardò negli occhi  e cercando di fare una buona impressione come sorella, “ TU? Mi stai dicendo cosa fare? Non credo proprio.” Si avvicinò alla macchina e prima di salire in macchina, “ Tommy, tu e Lawton portate Donna e i miei fratelli a casa nostra.” Si girò verso Donna e le sorrise, “ Presto saremo di ritorno.”

Slade guardò Oliver in cerca di aiuto, ma lui fece spallucce e la seguì in macchina. Slade e John li seguirono a loro volta.
Quando arrivarono, non nella casa in cui Felicity era cresciuta, ma nella casa di Nyssa.....o meglio dire la casa dell'ex Pahkan.  Adesso casa sua. Era un rituale malato.

Tutti scesero dall'auto. Felicity si guardò attorno e vide guardie d'ovunque. Due su entrambi i lati della porte principale. Questa casa faceva sembrare casa Queen come una portineria.

Una volta dentro percorsero un lungo corridoio, poi passarono attraverso la cucina e poi su per le scale. Slade bussò alla porta e Lance gli diede il permesso entrare.John e Oliver entrarono per primi.  Lance  fu sorpreso di vederla. L'ufficio era molto diverso rispetto a quello di casa......la loro vecchia casa. Questo era scuro, nessuna foto di famiglia o disegni. C'erano solo armi d'ovunque.
Felicity si accomodò su una sedia di lato  mentre John e Oliver sulle sedie davanti alla scrivania. Felicity si guardò intorno, niente di tutto questo le ricordava l'uomo che l'aveva cresciuta, il primo uomo che avesse mai amato. Questo non era il suo papà.
C'erano  libri d'ovunque, ma non dei suoi. C'erano armi e tonnellate di monitor che non sembravano solo far vedere il giardino e la casa, ma anche altri edifici. Questo era strano. Li hackererà più tardi, se mai lei....

Lance guardò Felicity e poi ritornò a due uomini, “ A che cosa stavate  pensando? La prima cosa che voi due fate è di disobbedirmi direttamente? Potrei e dovrei uccidervi per questo.” Oliver si chiese se lo avrebbe ucciso davanti a Felicity. Sperava di no. Non voleva che questo fosse l'ultimo ricordo che avrebbe avuto di lui. Preferiva che si  ricordasse del lui di ieri: felice di averla sposata, e nel modo in cui avevano fatto l'amore.

Oliver rischiò di guardarla, si stava mordicchiando le labbra, era spaventata. Maledizione.
In tutta onestà, signore...... non ci hai mai ordinato di non sposarci.” Lance lo guardò come se lui fosse un completo idiota. “ Non l'ho fatto?.....Beh non ti ho neanche  detto di sposarla, giusto?” Oliver sorrise, “ Si l'hai fatto  quando abbiamo firmato il contratto.” Lance  scosse la testa, “ tu? Chiudi il becco!” Oliver sorrise, stava cercando di giocarla in questo modo per il bene di Felicity.
John? Loro due capisco, sono giovani e stupidi. Ma tu? Come hai potuto permetterlo?” John lo guardò negli occhi, “ si amano. Loro meritano di essere felici.” Lance sollevò le braccia in aria, distolse lo sguardo e poi ritornò su di loro.

“Non posso lasciar correre. Ho bisogno di essere visto come leader forte.......come posso essere forte se non riesco nemmeno a controllare mia figlia, la sua guardia del corpo o il suo fidanzato.?” Felicity sbuffò, “ quella nave è salpata con Laurel e con i suoi capricci.” Lance la guardò tristemente, “ comunque sia....”

Lance fece il girò della scrivania, “ in piedi.”
Entrambe gli uomini si alzarono. Le punizioni si prendevano  sempre in piedi.

Oliver guardò Felicity. Aveva le lacrime agli occhi, ma che non voleva versare. La conosceva abbastanza bene da sapere che stava accumulando la propria forza. Se Lance pensava che sua figlia se ne sarebbe rimasta li ferma a guardare fargli del male, non aveva assolutamente idea di chi era e di cosa fosse in grado di fare.

Entrambi dovrete pagare per avermi sfidato. John.....devo portarti dentro. Deve sembrare  che io te l'abbia imposto....” John annuì. “Una volta che sarai dentro.....Potrai trascorrere il prossimo anno in Russia per me. Nessun contatto con la mia o con a tua famiglia.” John  deglutì, non mostrando mai le sue emozioni al di là di questo. Felicity ansimò, come poteva fare una cosa del genere?
Lance passò ad Oliver, “ verrai rimosso della tua posizione nella Bratva, del tuo posto nella fratellanza. Il tuo matrimonio sarà annullato.” La faccia di Oliver vacillò, ma solo per un momento. CAZZO NO. Felicity si avvicinò a loro mettendosi tra il marito e il padre, “ sei impazzito?”

Lance la guardò, “ questi sono affari Bratva. Non dovresti neanche essere qui.”
“Non hai risposto alla mia domanda.”
Te l'ho detto,non poso essere visto come un debole!” Felicity roteò gli occhi, “ allora non essere debole! Vuoi che le persone ti rispettino? Vuoi essere forte?” Quentin non le rispose e lei continuò, “ allora lascia le cose così come sono. Per quanto ne sanno gli altri, TU ci hai mandato via per farci sposare. Dopo l'orribile spettacolo fatto da mia sorella, hai voluto garantire che noi ci sposassimo. Hai inoltre voluto tenere Laurel a distanza.” 

Felicity gli sorrise, “poi essendo il padre protettivo che sei...... hai fatto la tua mossa mentre eravamo tutti fuori città, a parte Laurel. Ci hai tenuto tutti al sicuro e fornito un diversivo. La stampa è stata così  più focalizzata sul nostro matrimonio che della tua presa di potere.” Felicity si sedette sulla scrivania, “ rendendoti così un genio e signore dell'universo....... noi siamo i tuoi burattini e tu il burattinaio.”
Lance la guardò e si illuminò, “ dannazione questo.......questo potrebbe funzionare...... Continua a non piacermi che ti sia sposata con lui. Voglio l'annullamento.”
“No.” Felicity scosse la testa, “ ti farà sembrare uno smidollato. C'era un contratto. Non abbiamo fatto niente contro il contratto.” Lance la guardò con l'orgoglio evidente sul suo volto, “ se tu fossi un ragazzo saresti già un capitano Bratva” Felicity gli sorrise, “ma ho già  detto a tutti che ho rotto  il contratto.”

Felicity saltò giù dalla scrivania affiancandosi poi ad Oliver accarezzandolo, “ ed  io ti  ho supplicato di lasciarmelo tenere …....lui è così carino, bello e forte..... non posso tenerlo papino? Per favore?” Felicity guardò Oliver e gli fece l'occhiolino. Poi spostò di nuovo lo sguardo verso Lance facendo la faccia imbronciata. Lance sapeva che lei stava giocando con lui e come sempre, le avrebbe dato quello che voleva.
Lance voleva il suo perdono e nuovamente il suo amore. Prendendole  Oliver garantirebbe una spaccatura permanente tra di loro. Sospirò.

“Va bene. Hai vinto. Ma hanno ancora bisogno di essere rimproverati. Lo sanno molto bene. Il codice è stato rotto.” Felicity lo guardò con la testa inclinata, “ okay. Tieni presente che hai mantenuto tanti segreti, lasciare  che mia sorella mi umiliasse pubblicamente e mandare  Oliver ad eseguire i tuoi ordini........ cosa proponi?” Non poteva fare a meno di sorriderle. Era brava. Gli era mancata la sua bambina. Lei giocava sempre come se avesse la mano vincente. Questa volta però non poteva lasciarla vincere.

“Felicity loro sono tutti con me, ma va bene. Per quanto riguarda Oliver, tu farai tre lavori. Niente domande. Niente marcia indietro o ti manderò via.” Felicity guardò Oliver preoccupata, non le piaceva.  Oliver annuì, farà qualsiasi cosa.
Lance guardò la figlia, “ e tu giocherai alla moglie e alla figlia obbediente. Se non lo sarai.....Non vorrei proprio vedere quali mansioni darò al tuo sposo.” Si girò verso di lui. Indurì la mascella, poi fece  un respiro profondo  e sorrise, “ certo papà. Tutto quello che vuoi.”

Un nipotino. Questo matrimonio ha bisogno di sicurezze. Il futuro della nostra Bratva dipende da quello.....” Felicity iniziò ad annuire quando Oliver la toccò, “ no, non voglio un figlio.” Lance era scioccato, così come Felicity. Pensava che Oliver volesse molti bambini. Lance lo guardò, “ ti rendi contro di quello che stai dicendo?”  Oliver annuì. Per il momento Lance decise di lasciar perdere.
Un'ultima cosa, non appena riesco a far uscire Laurel.......voi due  vi trasferirete nella nostra vecchia casa. Oliver sarà il mio secondo. John..... spero di poter ancora contare sulla tua amicizia e sulla tua guida.” John annuì, era suo amico e adesso era diventato un  suo soldato.

Oliver..... tu ed io abbiamo bisogno di discutere dei tuoi nuovi uomini, delle tue nuove responsabilità e dei doveri.” Oliver annuì. Felicity intervenne, “ dopo che ci saremmo sistemati? Giusto papà? Non vorremmo che la gente pensasse che questa non è stata tutta una tua idea......” Lance le fece una smorfia ma alla fine concordò. “ Ho bisogno di parlare con mia figlia.” John ed Oliver la guardarono e lei sorrise per far sapere a loro  che andava bene. Felicity guardò l'uomo che l'aveva cresciuta, non vedendo molto di lui nell'uomo di fronte a lei.

Lance si sedette alla sua sedia facendo cenno a Felicity di sedersi anche lei, “ come sta Donna?” Felicity era scioccata dalla domanda, “ bene. E' felice. E' una donna straordinaria. Vedo quello che hai visto in lei.”
“Ho visto le stesse cose che vedo in te..... un'anima bella con un grande cuore.” Che cosa poteva dire a tal proposito? Era contenta che fosse stato un legame d'amore, ma era triste per sua mamma. “Nient'altro?” Lance la guardò con disapprovazione. Tirò fuori dalla scrivania il suo whiskey e ne bevve un bicchierino. “ Pensavo che saresti diventata una brava e figlia e ubbidiente.”

“In pubblico.” Sospirò. Naturalmente avrebbe dovuto saperlo. Mentre la guardò bevve un altro bicchierino. Felicity non si agitò sotto il suo sguardo come faceva una volta. Mantenne il contatto visivo con lui, “ potrei ucciderlo, lo sai. Potrei mandarlo via o fargli sposare Laurel.” Lance non si spiegò perchè l'avesse detto, non le farebbe mai questo. La amava. Cosa cazzo c'era di sbagliato in lui? Era così arrabbiato che tutto fosse andato completamente fuori controllo.

“Potresti provarci. Ma che impressione daresti? E quanti tuoi uomini ti si rivolterebbero contro?” Felicity lo affermò come dato di fatto non come domanda. Lei sapeva già che i suoi uomini stavano avendo problemi con  Laurel,  Lance avrebbe dovuto saperlo che lei avrebbe valutato la situazione sapendo già come gestirla. “Sappiamo entrambi che tu hai bisogno di un uomo forte per essere il tuo secondo. John non può esserle visto che  è nuovo, Bertinelli è più interessato ha divertirsi che a comandare, Robert lo devi uccidere, Merlyn è leale, ma solo a se stesso..... ci restano il signor Steel ed Oliver.” Felicity sorrise dolcemente. “ Preferiresti avere un figlio per aiutarti a comandare.......per mantenere la tua famiglia al sicuro.”  Lance la guardò, lo conosceva così bene. Solo Dinah lo conosceva meglio. L'aveva sottovalutata. Sarà un' ottima moglie per Oliver. Potrebbe aver bisogno di guardarsi le spalle più attentamente o potrebbe essere spodestato così velocemente di  come aveva ottenuto questa poltrona.

Felicity si alzò per andarsene, “ Felicity?” Si risedette . “ So quello che mi serve . E' la ragione per cui ti ho offerto a lui...... la domanda è: Potrai essere la moglie Bratva di cui avrà bisogno per comandare?” Lance conosceva  la risposta, ma lei? Si chiese. Felicity si alzò nuovamente appoggiandosi alla scrivania e guardandolo negli occhi, “ sarò qualsiasi cosa di cui mio marito avrà bisogno. Io mi prendo cura di quello che è mio..... dovresti ricordare alla tua figlia più grande di questo, e far portare il suo culo fuori da casa mia!”
Si girò e si diresse alla porta, ma prima di uscire si rigirò, “non abbiamo finito. Questa cosa tra noi.....Io non te l'ha perdono......ma farò di tutto per tenere Oliver al sicuro, persino fingere di amarti ancora.” Si girò....
Quentin  si sentiva come se l'avesse preso a pugni, “ io ti amo Felicity. Tutto quello che ho fatto.... è stato per te. Per la nostra famiglia. Per proteggere ciò che è mio.”

Felicity uscì senza mai voltarsi appoggiandosi  alla porta chiusa. Oggi non era per loro il giorno di discutere di quello che le aveva fatto, quello che le aveva nascosto. Adesso aveva  bisogno di essere la moglie di cui Oliver aveva bisogno. Lui sarà il secondo di suo padre. Era  pericoloso, lo avrebbe reso  potente e gli avrebbe dato  più nemici che mai. Avrebbe messo in pericolo lui e lei ........ e per questo dovrà essere forte per lui....... aveva  bisogno di rendere questo il più semplice possibile per lui. Lui si sarebbe preoccupato  di lei e della sua sicurezza.
Felicity pensava che la ragione per cui lui si sia opposto all'idea di avere dei bambini era  perchè aveva paura. L'aveva anche lei, ma aveva  bisogno di essere forte per lui.

Mise a posto  le pieghe inesistenti del vestito, fece un respiro profondo per calmarsi e raggiunse gli altri.
I tre lasciarono la casa insieme.....

Nessuno di loro disse una sola parola durante il viaggio verso l'attico. Slade li riaccompagnò.
Quando arrivarono all'edificio appena prima di entrare nell'ascensore Felicity li fermò, “Slade, sei ancora fedele ad Oliver?” Tutti la guardarono, nessuno di loro aveva pensato di chiedere questo, di assicurarsi che lui fosse  ancora fedele. Slade le sorrise, “  se non lo fossi? Non sarei qui................mi stai facendo cagare sotto dalla paura.” Slade si avvicinò, “ sono abbastanza sicuro  che tu sei l'unico motivo per cui questi due siano qui........” Felicity sorrise, “ quindi sei fedele a me? Forte.” Felcity si girò e andò verso l'ascensore.”
Slade sorrise, “ sei un fortunato bastardo, Queen.” Oliver sorrise, lo sapeva  molto bene.

Quando arrivarono Donna fu la prima a vederli. Lei corse e gettò le braccia attorno a John che era altrettanto contento di vederla. I ragazzi li corsero incontro e abbracciarono il loro papà. Nessuno avrebbe parlato  di quello che era successo.
C'erano  anche Tommy e Isabel. “ Ho comprato a  loro un appartamento nel piano sotto  di questo. Quattro camere da letto,massima sicurezza e nessuna domande.”

Oliver diede una pacca sulla schiena al fratello, “grazie. Per ora va bene. Quando io e Felicity ci trasferiremo, John ….. voglio te e la tua famiglia qui e Tommy e Isabel al vostro piano. Slade?”
Lo so. Shado ed io abbiamo bisogno di un posto più sicuro. Me ne sto occupando.” Oliver era sollevato. “ Anche voi due avete bisogno di stare qui nel palazzo. Vi voglio tutti insieme......per sicurezza.”

Ognuno stava scegliendo una parte. Lance al momento era tranquillo, ma tutti sapevano che  in qualsiasi momento potrebbe scoppiare una guerra. Se Oliver spostasse tutti nella loro nuova casa avrebbe fatto insospettire Lance, ma mettendoli  tutti nello stesso edificio dovrebbe essere sufficiente, per ora.

Oliver guardò Felicity, oggi aveva salvato sia lui che John.  Sventolando una soluzione e il suo amore per lui  di fronte a suo padre come una carota. Gli aveva  impedito di ucciderli  entrambi.
Lo aveva ingannato alla perfezione.
Oliver per una attimo si chiese se dovrebbe essere spaventato da sua moglie. Aveva  sempre saputo  che lei era più intelligente di lui, ma adesso sapeva che lei aveva  una spina dorsale d'acciaio e una vena mortale. Lance aveva ragione, che se fosse stata un uomo sarebbe già un capitano Bratva, avrebbe potuto dirigerla con i giusti sicari ad aiutarla. Oliver sorrise, pensare che aveva pensato di aver ottenuto  una giovane ragazza chiacchierona  e passiva. Quanto si sbagliava.......grazie a dio.

Dopo aver mangiato qualcosa  Isabel e Tommy se ne andarono dicendo  a Donna e ai ragazzi che se avessero bisogno di qualsiasi cosa di non farsi problemi a chiamarlo  al telefono. Anche Slade se ne andò  per stare con Shado.
Felicity aiutò Donna a sistemare l'appartamento per poter essere pronto per la notte. Sia Oliver che Felicity gli offrirono di rimanere li, ma John e Donna preferirono andare nel loro nuovo appartamento.
John si sedette di fianco ad Oliver sul divano , “ tutto è cambiato, eppure sento che non è cambiato niente. Tranne che la mia famiglia è qui.” Oliver era d'accordo.
“Stasera ci ha salvato. Ma cavolo......tre missioni? Ti farà fare qualcosa.....” Oliver lo guardò, “ non m'importa di quello che mi chiederà, per lei lo farò.” John lo guardò, Oliver avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, ma non voleva si trasformasse in qualcuno che lei non potesse amare.
L'ascensore si aprì, “ Donna mi ha detto di dirti che tutto è pronto per quanto possa essere tutto pronto in poche ore.” John si diresse all'appartamento, voleva stare il più possibile con la sua famiglia prima di diventare  ufficialmente parte della fratellanza, prima di diventare un soldato di Lance.
Felicity si avvicinò ad Oliver e allungò la mano che lui accettò molto volentieri. Si diressero alla loro camera e si prepararono per andare a dormire.
Una volta a letto Felicity si rannicchiò tra le braccia di Oliver e lo guardò, “ qualunque cosa ti farà fare, non cambierà i sentimenti che provo per te.” Oliver la guardò intensamente, prima di poterle rispondere Felicity aggiunse, “ ti amerò sempre.......... Ma voglio che tu faccia qualsiasi cosa QUALSIASI per tornare a casa da me. CAPITO?”
Si.” Oliver la baciò sulla fronte e presto Felicity si addormentò.
Al contrario Oliver non riuscì a prendere sonno, la sua mente correva all'impazzata. Continuava a pensare che la prima cosa che Lance gli chiederà di fare sarà quella di uccidere Robert. Quello poteva farlo tranquillamente senza perdere il sonno. Erano altre due le cose che lo preoccupavano. Non aveva dubbi sulle sue capacità di farlo, aveva solo dubbi che Felicity potesse ancora amarlo dopo. Felicity era una persona amorevole, gentile, generosa ed innocente. Lei avrebbe capito......... ma potrà veramente capire quello che dovrà fare? Quanto male farà a lui? A loro?
Oliver cadde in un sonno agitato.
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Quentin era seduto al buio in soggiorno. Laurel si rifiutava ancora di lasciare la casa. Era convinta che lei ed Oliver avrebbero vissuto li. Non sapeva ancora che lui avesse sposato la sorella. CAZZO.
Lance si passò una mano tra i capelli.  Come avevano potuto non notare il suo perdere il contatto con la realtà?
Lance si alzò in piedi e prese un altro drink. Sentì all'improvviso la porta d'ingresso aprirsi, come vide la guardia del corpo muoversi tra lui e la porta che conduceva al soggiorno estrasse la pistola.
Che cosa hai fatto?”  Era Dinah con Sara al seguito. Le lacrime stavano invadendo il viso di Sara. Dinah si presentava come una leonessa che proteggeva il suo cucciolo. Lei era ancora la donna più bella del mondo, la sua donna.......la sua donna molto arrabbiata. “ Aspetta fuori.” Disse Lance alla guardia.
“Benvenuta a casa!” Dinah si guardò intorno, “ mi piaceva la nostra vecchia casa.” Quentin aggrottò le sopracciglia. Dinah era la sua più critica severa e allo stesso tempo la sua più accanita fan. “Beh se questo ti fa incazzare  allora hai bisogno di sapere......che Felicity ed Oliver si sono sposati.” Il viso di Dinah mutò, si avvicinò a Quentin e lo schiaffeggiò. Sara ansimò, “ Sara vai......in qualsiasi  stanza tuo padre ha preparato per te.” Sara annuì e corse via dalla stanza.
Senza di me? Come hai potuto farmi una cosa del genere?”
“Non l'ho fatto.”
Dinah era confusa.

Come? Perchè? Quando?” Dinah era faccia a faccia con suo marito. “ Sono adulti, ecco come.....Perchè.... ho detto alla  gente che non gli avrei permesso di sposarsi e loro si sono sposati.....ieri.....a Las Vegas.” Dinah crollò sul divano. “ La mia bambina si è sposata senza di me....” Dinah iniziò a piangere. Lance iniziò a pensare che era fuori dai guai, “ cosa intendi con perchè ho detto alle persone che non li avresti fatti sposare? Che cosa hai fatto?”
Lance si sedette di fianco a lei, “ stavo pensando di farle sposare qualcun altro. Non credo che l'avrei fatto......  Ho solo........Voglio il meglio per lei.” Dinah lo guardò duramente ma poi......il suo viso si ammorbidì, “ Quentin sono innamorati. Non puoi sempre minacciare.....” Dinah distolse lo sguardo e fissò il muro, “ abbiamo delle foto del matrimonio?” Lance scosse la testa, “ non che io sappia......non è esattamente felice con me.” Dinah annuì, “ lo so.”

Lance sbuffò, questo finirà male, “ c'è dell'altro......o nuovi motivi.” Dinah lo guardò e poi inclinò la testa, “ e....”
Ho minacciato di uccidere lui e John. Poi ho detto a loro di annullare il matrimonio.” Dinah si alzò in piedi e agitò le mani in aria, “ come hai potuto farlo? Stai cercando di convincerla a lasciarci?” Lance scosse la testa, “ c'è di peggio.” Dinah lo guardò con uno sguardo alla “ sei serio?”. Dinah si sedette, “ sento che ho bisogno di stare seduta.” Lance  mise una poltrona fra di loro. Una volta quando era arrabbiata con lui gli aveva lanciato addosso un vaso di vetro colpendolo in testa ferendolo.

Ho detto che se volevo potevo fargli sposare Laurel.....” Dinah si alzò e si incamminò verso di lui, “ NO!”  Lance la guardò con il senso di colpa scritto su tutta la faccia. “ COME HAI POTUTO FARLO?” Lance scrollò le spalle, “ sembrava una cosa sensata al momento.” Dinah scosse la testa. “ Ti amo, ma a volte sei incredibilmente un coglione.”
Entrambi si sedettero l'uno accanto all'altra con la testa persa nei ropri mondi.

“Hai bisogno di parlare con Sara. Lei è devastata per Nyssa, sul fatto che è andata via o se Nyssa vorrà mai parlare ancora......dopo.....” Dinah lo guardò tristemente, entrambi sapevano che Sara era profondamente innamorata e adesso era terribilmente ferita. “ Dov'è Laurel?” Quentin alzò gli occhi al cielo, “ nella vecchia casa. Si rifiuta di lasciarla. Lei “sa” che Oliver verrà per lei.” Dinah inalò bruscamente. “ Non lo sa?” Lance scosse la testa, “ le ho tenuto nascosto i giornali, le ho tagliato internet e le ho portato via la tv.” Dinah si mosse tra le sue braccia, “ questa cosa dei genitori non diventerà mai più semplice.”

Lance le sorrise e le baciò la guancia, “no è questa vita a complicarla.” Entrambi risero rimanendo così per un po' fino a quando qualcuno bussò. Sara fece capolino. Essi le fecero cenno di venire e si sedette tra di loro facendosi abbracciare da entrambi. “ Chiamerò Nyssa e vedrò dove si trova.” Disse Quentin alla figlia. Sara rimase in silenzio piangendo. Entrambi continuarono ad abbracciarla. Almeno una delle loro figlie era li con loro, potevano offrirle un po' di conforto. Loro traevano conforto dal sapere che lei aveva Oliver. Ma Laurel.......Cosa faranno con Laurel?

 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


~~Capitolo 25
Erano passate due settimane dal matrimonio e tra altre due settimane si sarebbero trasferiti  nella casa in cui Felicity era cresciuta, per ordine di suo padre.
Si sentiva come se quello che avesse sempre fatto fosse fare a e disfare i bagagli.
Le mancherà questo posto, non era che non volesse lasciare la loro prima casa, ma  disobbedire ai suoi genitori era un qualcosa che non poteva fare in questo momento.
Sua madre avrebbe capito e c'era un tempo in cui anche suo padre l'avrebbe fatto. Ma quel tempo ormai era passato. Sapeva che aveva fatto pressione su alcune cose con lui.
Sapeva che aveva bisogno di essere la figlia obbediente, per il momento. Era venuta a patti con il fingere che era tutto a posto con lui, cercando di andare d'accordo con lui, eppure lasciare questo posto le sembrava sbagliato. Vivere nella sua casa d'infanzia non era un qualcosa che vedeva l'ora di fare.
Le mancava anche Oliver. Era spesso fuori. Quando era a casa parlavano a malapena. Non è che avessero problemi, era più che altro che c'erano troppe cose nelle loro teste da condividere con l'altro. Voleva connettersi con lui, per stargli  più vicino, ma probabilmente era colpa sua. Senza probabilmente era colpa sua.
Aveva condiviso con lei che doveva allenare Roy, cosa che non avrebbe dovuto dirle ma che aveva fatto comunque. Entrambi sapevano che a Lance non sarebbe stato contento che glielo avesse detto, ma sicuramente lei non gli avrebbe detto che lo sapeva.
Felicity non voleva questa vita per Roy. Sperava che Thea avrebbe trovato una via d'uscita da questa vita, che lei e Roy avrebbe potuto scappare da questa vita.
                                                                             **

Felicity si incamminò verso l'ascensore per aspettare sua mamma, sua mamma  che stava arrivando per vederla e per “parlare” e per “parlare” intendeva discutere del matrimonio e di quello che si era persa. Non la vedeva dal giorno della chiacchierata nell'appartamento di Helena.
La porta si aprì, ma non era sua mamma. “ Sara...dov'è mamma?” Sara sorrise debolmente, non era sicura di quanto bene sarebbe stata accolta dalla sorella. “ E' al telefono con papà e mi ha mandato avanti. Stanno cercando di non litigare davanti a me......essendo l'unica figlia a casa, credo che abbiano paura che possa scappare anche io.......non che tu sia scappata via....... Il tuo blaterare è contagioso?” Sara sorrise speranzosa verso la sorella.
Felicity sorrise alla sua sorellona, “ oh, stanno ancora litigando?” Sara scrollò le spalle, “ lei  è arrabbiata, lui è arrabbiato perchè lei è arrabbiata.” Odiava quando i suoi genitori litigavano, l'aveva sempre fatta sentire strana. Da bambina le causava dolori allo stomaco, ma adesso le faceva solo venire voglia di stare lontano da loro.
Felicity si spostò sul divano e le fece cenno sul divano di sedersi di fianco a lei, “ indovina, abbiamo bisogno di parlare....” Sara si avvicinò e si sedette e poi si girò trovandosi faccia a faccia con lei. “ Mi dispiace Lis. Lo....lo so che è stato orribile tenertelo nascosto.....ho solo.......” Sara fece un respiro profondo, “ non mi è mai importato , Lis. MAI. Che mamma fosse la tua vera mamma o no.......tu sei mia sorella e ti voglio bene. Ti ho sempre voluto bene.”
Felicity era lacerata, guardò la sorella e vide che ere stata completamente onesta con lei. Lei aveva sempre sentito che Sara l'amasse e che sarebbe morta per proteggerla. Ma rendersi conto che Sara era una di quelle persone  che le aveva tenuto il segreto era stata dura. Pensava  che si sarebbero sempre supportate a vicenda.
“In tutta onestà, Lis..... anche tu mi hai tenuto nascoste delle cose.” Felicity la guardò sorpresa,         “ cosa?No non l'ho fatto.” Sara la guardò con disapprovazione, “ non mi hai mai detto delle orribile cose che ti aveva fatto Laurel. Se lo avessi saputo forse avrei potuto darti delle motivazioni per le sue azioni. Sicuramente l'avrei picchiata. Tu hai tenuto nascosto questo segreto a tutti noi.”
Felicity inclinò la testa  per guardare la sorella. “ Forse.....non lo so. Immagino che tu abbia ragione. Tutti noi nascondiamo segreti in questa famiglia, e abbiamo bisogno di smettere.” Faceva ancora male però. Lei avrà pure tenuto nascosto un suo segreto da Sara, ma Sara le aveva tenuto nascosto una parte della sua vita. Un segreto era  meglio di un altro? Probabilmente no. Un segreto era un segreto.
Non pensi che avrei dovuto saperlo?” Sara scrollò le spalle, “ non ci ho mai pensato molto. Ti voglio bene  e questo è tutto ciò che contava allora e che conta adesso.  Tu eri e sei la mia perfetta Felicity, la sorellina che adoro, non aveva importanza allora e non ha importanza adesso. Non cambia chi tu sei o cosa significhi per me.”
Felicity la guardò....... A Sara non  importava veramente e Felicity non capiva perchè fosse un problema per lei. Sara  era un sacco di cose, non tutte belle, ma ha  un grande cuore amorevole. Non vedeva davvero un problema. Felicity riteneva che per Sara questo era solo un affare Bratva e un qualcosa di cui lei  non doveva preoccuparsi.
Sapevi cosa Laurel stesse progettando?” Sara con veemenza scosse la testa, “ NO! Se l'avessi saputo l'avrei fermata.” Come Felicity la guardò sulla sua faccia intravide del senso di colpa, “ MA.....” Sara si alzò in piedi cercando di trovare le parole giuste da dire, se le trovava. Sara la guardò e Felicity poteva dire che la sua sorellona era pronta per sputare il rospo, era tempo di smettere di mantenere segreti.
So che è stata aiutata..... So anche che non ha finito. Ero venuta a parlare con Oliver quando voi eravate separati.....voleva che la spiassi, ma non ho trovato niente, ancora.” Felicity aggrottò le sopracciglia. Sara non voleva che pensasse che fosse una Psyco-sorella, ma una super-segreta-sorella. In più Laurel ultimamente non stava bevendo molto. Normalmente questa sarebbe una buona cosa, ma in questa situazione era una grossa bandiera rossa.
Cos'altro potrebbe fare? Sono sposata adesso e …...” Felicity si fermò a metà frase  pensando Laurel non era una minaccia prima ed era finita in un disastro. “Non possiamo sottovalutarla.”
Sara annuì, “ concordo. Lei è pazza!”
“Sara?” Sara la guardò curiosamente, “ siamo ancora sorelle. Ti voglio bene.....” Sara le gettò le braccia al collo, “ Lissy! Sono così felice! Mi sei mancata così tanto. Con Nyssa  che se né andata...... e papà e mamma che litigano......Ho bisogno di mia sorella.”
Beh, ce l'hai fatta. Mi dispiace di non esserci stata per te in tutto questo....” Felicity poteva aggrapparsi alla sua rabbia, ma cosa avrebbe potuto fare Sara? Dirglielo e rischiare la collera di loro padre? Certo, ma poteva dire con Sara non era mai importato, non era un grosso problema.
Perdersi era quello il grosso problema per Sara e Felicity non voleva perdere sua sorella.
Felicity sapeva che Sara era sua sorella, una sorella che stava guardando da bordo campo come la loro famiglia stava cadendo a pezzi. Il tempo e la distanza le avevano dato un punto di vista della situazione. Loro erano una famiglia e in una famiglia si litigava, si perdonava e si andava avanti.
Dinah arrivò ed entrambe le ragazze sorrisero alla loro mamma. Era contenta che le sue ragazze avessero fatto pace.
In una mano Dinah aveva il cellulare ed era esasperata, “ Felicity...... devi parlare con tuo padre. Questa situazione lo sta uccidendo.” Uscì dall'ascensore e Felicity aggrottò le sopracciglia.
Sapeva che i suoi genitori si amavano e non voleva essere il motivo dei loro litigi, ma allo stesso tempo non poteva trattare con lui. Essere la figlia ubbidiente e amorevole in pubblico era il meglio che potesse fare.
Mamma. Gli ho detto che sarò una figlia ubbidiente e amorevole.....in pubblico.... non posso..... non sono pronta a sentire la sua parte della storia.”  Odiava deludere sua madre.
Dinah si avvicinò e si sedette in mezzo alle due ragazze e le abbracciò. Felicity sentiva che era  in arrivo la predica di Dinah Lance. Sua madre raramente la faceva, ma quando la faceva lei si aspettava di essere ascoltata e che i suoi pensieri fossero considerati con molta importanza.
Ragazze, gli uomini non sono le creature più ragionevoli. Loro fanno un mucchio di errori e in genere si aspettano di essere perdonati senza scusarsi molto. Sono creature orgogliose...” Dinah guardò verso Felicity , “ tuo padre sa di aver fatto un errore non dicendotelo e l'intera situazione Laurel sa.........sa di averti deluso.” Dinah le sorrise, “ ma lui ti vuole bene. Spera solo che un giorno tu capirai. Oliver farà qualcosa e tu dovrai superare i limiti del tuo amore e del tuo perdonare.”
 Dinah sperava che sarebbe stato qualcosa di semplice non come Dinah aveva superato il flirt tra Quentin e Donna. “ Solo...considera di parlare di nuovo con tuo padre.” Felicity annuì, più per compiacere sua madre e per mettere fine alla predica. L'atmosfera nella stanza era tesa. Felicity lo perdonerà se  lei deciderà di perdonarlo e a modo suo e nei suoi tempi.
Sara ridacchiò, “ gli uomini, sono contenta che mi piacciano le ragazze......sono molto più ragionevoli...” Felicity e Dinah entrambe girarono la testa verso di lei e dopo un attimo iniziarono tutte a ridere.
Dinah fu la prima a fermarsi, “ Lis, io e tuo padre vorremo organizzare per te ed Oliver  un ricevimento o una festa nuziale.” Le ragazze smisero di ridere e Felicity scosse la testa, “  questa non è una buona idea. Ricordi l'ultima festa in nostro onore?NO, non accadrà.” Felicity si alzò dal divano e guardò verso la madre.”
Sarà diverso. Sarà a casa Queen con qualche amico e socio di famiglia. Tutto qua. Ti prego tesoro?” Come poteva chiederle questo? “ Ci sarà Laurel? Dinah deglutì, “ lei è pur sempre tua sorella.”
NO.”
Felicity scosse la testa, amava il dolce e gentile cuore di sua madre e la sua natura indulgente, ma questo era troppo.
Dinah guardò Sara in cerco di aiuto. Sara scosse la testa, ma Dinah continuò a guardarla facendo una silenziosa conversazione con gli occhi, fino a quando Sara non cedette, “ Lis, Olli ne ha bisogno per la sua posizione. Potrà essere una festa nuziale e un'uscita ufficiale come secondo di papà.” Felicity guardò Sara che le sorrise in modo incoraggiante. Lei sapeva che dovevano fare qualcosa per celebrare ufficialmente la sua ascesa e con questa festa avrebbe preso due piccioni con una fava. Maledizione. Perchè la fratellanza doveva avere tanti rituali?
Felicity guardò Dinah, “ va bene, ma sarà meglio che qualcuno tenga Laurel al guinzaglio o non sarò ritenuta responsabile per quello che farà Oliver...... o quello che farò io.” Felicity non aveva intenzione di essere di nuovo il giocattolo di Laurel.
“Naturalmente, tesoro.” Dinah sorrise per aver vinto.

(mio pensiero, “DINAH SEI CAGNA COME TUA FIGLIA. Dopo tutto quello che Laurel le ha fatto hai il coraggio di invitarla alla festa e di rimarcare il fatto che è sua sorella.!! SERIOUSLY!!)

Voglio che ci siano anche i miei fratelli, John e Donna........so che potrebbe farti male......ma loro sono la mia famiglia.”  Dinah sorrise, “ hai ragione sono la tua famiglia. Dovrebbero partecipare. Donna ed io abbiamo un rapporto cordiale che mette al primo posto le tue necessità, tesoro.  Non ho problemi se lei partecipa.” Felicity abbracciò la madre, era una ragazza fortunata. Aveva due donna che mettevano da parte i proprio problemi per lei.
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Oliver stava svolgendo il suo primo incarico per Lance. Considerando come andavano le cose cattive, aveva fatto di peggio, molto peggio.
Gli era stato incaricato di rapire un ragazzino . Beh non proprio un ragazzino, un ragazzo molto giovane.
Lance aveva deciso che il ragazzo di Thea doveva far parte della fratellanza in un modo o nell'altro. Questo gli sarebbe costato sua sorella se mai lo scoprisse. Thea  voleva bene ad Oliver, ma torturare il ragazzo che amava oltrepassava una linea che gli faceva chiedere quanto sua sorella lo amasse per perdonarlo?

Oliver aveva il ragazzo legato nel bagagliaio. Si diresse in una casa sicura o in una delle case della tortura a seconda degli eventi dei giorni.
L'evento di oggi sarà probabilmente quest'ultimo.
John si era offerto di aiutare, ma Oliver lo mandò con Tommy a fare qualche giro d'esplorazione al molo per assicurarsi che le cose stessero filando lisce come l'olio.
Loro avevano bisogno di stare lontano da questa roba. Nessuno dovrebbe avere a che fare con questa roba. Oliver sapeva che John conosceva personalmente questa roba, lo aveva già fatto prima e probabilmente in modo migliore, ma  comunque non voleva coinvolgerlo. Non voleva anche che John lo vedesse in quel modo. Lawton era niente in confronto a quello che oggi potrebbe chiedergli . Potrebbe fare qualche stronzata perversa.
Quando arrivarono alla casa sicura, Oliver si prese un momento per guardarsi attorno, per concentrarsi. Sapeva che c'era una buona possibilità che avrebbe torturato il ragazzo della sorella.
Fece un respiro profondo. Questo era lo stesso ragazzo con cui aveva aiutato Thea ad uscirci. A Felicity piaceva Roy, lo considerava quasi come un fratello onorario.
Fece un altro respiro, ma questa volta pieno di rammarico, ed uscì dal suv. Tirò fuori Roy dal bagagliaio, se lo caricò sulle spalle e si diresse verso al veranda...... Aprì la porta ed entrò nella casa rurale. Odiava questo posto. La chiamavano “casa delle torture”, perchè questo era il posto migliore per torturare qualcuno. Era enorme, isolata e aveva l'aspetto di una di quelle case da film dell'orrore. Di conseguenza era un luogo di cui Oliver faceva spesso uso. Era dove suo padre gli aveva insegnato a torturare gli sconosciuti.
Robert aveva sempre torturato Oliver a casa, ma qui gli mostrava quanto depravato lui fosse veramente e Oliver sapeva quanto terribile fosse.
Mise giù Roy sul tavolo della cucina e poi chiuse a chiave la porta. Roy non sarebbe scappato anche se ci avesse provato, ma meglio prevenire che curare.
Prima di portarlo li lo aveva legato.  Le sue mani erano legate dietro alla schiena, le sue gambe legate insieme alle caviglie ed era bendato e imbavagliato. Oliver lo guardò per un minuto. Roy non aveva pianto o lamentato o non si  era pisciato addosso, ancora. Oliver era leggermente impressionato. Cazzo. Era ora di iniziare.
Gli slegò le gambe e poi gli afferrò le mani legate e lo spinse verso la porta  seminterrato. “Stiamo per scendere circa una ventina di gradini.” Oliver li appoggiò una mano sulla spalla e giunti alla fine si fermarono.
Oliver si avvicinò alla parete e accese le luci. Prima di slegargli le mani e rimuovergli il bavaglio gli tirò via la benda sugli occhi, in questo modo la sua prima reazione cioè l'urlo nel vedere dove si trovavano non sarebbe stato così assordante. Oliver odiava le urla, le persone invece pensavano che a lui piacessero perchè aveva imparato a sorridere a loro. Sorrideva per nascondere le smorfie per mantenere le distanze dagli eventi. Aiutava anche se la persona torturata  pensava che a te piacesse il “gioco” che stavi facendo......
Roy spostò lo sguardo velocemente all'interno della stanza. C'erano tutti i tipi di strumenti per la tortura appesi al soffitto. C'erano due congelatori di dimensioni umane e l'odore di sangue era quasi schiacciante. Questo posto doveva essere stato usato di recente e la pulizia  non era all'altezza dei suoi standard.
Oliver lasciava sempre il posto più pulito e profumato di questo.
Il ragazzo sembrava spaventato a morte. Oliver si rivolse a lui, “ adesso ti tirerò via il bavaglio.” Oliver lo guardò negli occhi, “ puoi urlare quanto vuoi. Nessuno può sentirti.” Gli occhi di Roy si spalancarono.
Perchè? Perchè sta succedendo tutto questo? Che cosa ho fatto?” Oliver lo guardò freddamente, bloccando tutte le proprie emozioni e la propria umanità. “Lance ti vuole. Ti vede come un buon candidato per diventare un sicario. Il mio lavoro è quello di farti vedere che questa è una buona idea, quindi insegnarti il mestiere.”
Roy era confuso. “ Stai dicendo che vuoi che faccia parte della Bratva?” Oliver nel frattempo si era  seduto su uno sgabello ed aveva iniziato ad affilare una freccia. Oliver lo guardò, “ sto dicendo che Lance ti vuole nella Bratva. In un modo o nell'altro.”
Oliver ritornò al lavorare sulla freccia.
Ci furono un paio di minuti di silenzio che vennero interrotti dalla risata di Roy. Oliver alzò un sopracciglio stranito, chiedendosi se Roy avesse perso la testa.
Va bene. Ci sto. Voglio farne parte. Voglio essere in grado di provvedere a Thea, di proteggerla.” Oliver appoggiò la freccia sul tavolo, sapeva che si stavano frequentando, ma non si era mai reso conto che Roy l'amasse veramente.
Lance potrebbe non permetterti di stare con lei.” Roy scrollò le spalle, “ in un modo o nell'altro staremo insieme.” Oliver sorrise, ammirava il ragazzo. Era anche contento di non doverlo torturare. Era un sollievo che Roy non ci avesse pensato a lungo. Il suo allenamento sarebbe stato un inferno. Roy poteva  farcela? Dovrebbe farlo? Oliver scosse la testa, non aveva importanza. Lance lo voleva. Lo avrebbe avuto e Oliver lo avrebbe aiutato. Non aveva altra scelta.
La sua mente guizzò subito a Felicity. Lei valeva  qualsiasi prezzo che era costretto a pagare.
Roy? Hai qualche idea su quello che dovrai fare? Quello che farà a te?” Roy rifletté sulle sue parole per un attimo e poi parlò, “ se  questo è l'unico modo per poter stare con Thea. L'unico modo per proteggerla dagli orrori che questa vita può fare ad una ragazza come lei............. E' nata in tutto questo, non c'è  nessuna via d'uscita per lei. Quindi ci sto. Non mi interessa che effetto avrà su di me.....fintanto che lei sarà al sicuro.”
Cazzo. Questo ragazzo era molto simile a lui. Al diavolo se non era quasi come lui. Roy farà di tutto per Thea. Oliver non poteva chiedere di più dal ragazzo. C'era solo una cosa che lo preoccupava.....
Che succederà se.....” Oliver aveva paura di esprimere la sua più grande paura. “ Che succederà se ti trasformerai in qualcuno che lei non potrà amare?” La faccia di Roy divenne seria, la faccia più seria che Oliver avesse mai visto, “ Allora.....me ne occuperò. Ma lei  sarà al sicuro perchè posso fare in modo che accada. Lei troverà la felicità altrove. Potrà uccidermi......ma il suo essere non protetta o in pericolo? Quello SI CHE MI UCIDERA', non c'è alcun dubbio nella mia mente a tal proposito.”
Oliver sospirò rumorosamente. Questo è come si sentiva su Felicity. Sapeva che avrebbe allenato questo ragazzo per essere il miglior sicario che ci sia. Gli avrebbe insegnato tutti i trucchi del mestiere. Lo avrebbe guidato e avrebbe coltivato il suo talento naturale perchè per Oliver.....questo ragazzo era lui. Questo ragazzo era anche il futuro di Thea. Aveva bisogno di assicurarsi che lui potesse prendersi cura di Thea.
Iniziamo. Per prima cosa.......andiamo e troviamo il traditore che ha fatto la spia.” Roy annuì.
Trovarono il ragazzo e lo portarono alla casa sicura. Lo legarono alle travi e se ne andarono.
Andarono in auto, “ e adesso?” Oliver si affacciò sul parabrezza e il suo volto non tralasciava alcun indizio.
Rimarrà qui tutta la notte per pensare. Ha bisogno di rimuginare sulle sue opzioni. Adesso ti riaccompagno a casa e porterai mia sorella fuori a cena. Io andrò  ai miei incontri e poi andrò a casa da mia moglie.” Roy annuì.
Oliver mise in moto l'auto e si avviarono.
Non era stato male come primo giorno. Aveva Roy come Lance voleva, avevano trovato il traditore e stasera sarebbe tornato a casa  per vedere la moglie. Oggi stava andando meglio del previsto.
Domani estorceremo le informazioni da lui. Scopriremo cosa conosce e poi lo uccideremo.” Oliver guardò Roy per vedere una sua reazione, ma non ne ebbe. “ Lui sa tutto questo, ma ci dirà quello che vogliamo sapere.” Roy guardò Oliver confuso, “ se lui lo sa che morirà  in entrambi i casi.....perchè dircelo?” Oliver diede un 'occhiata a Roy, “ in modo da ucciderlo. Così metteremo fine al dolore che gli provocheremo. Ci supplicherò di ucciderlo e noi lo accontenteremo, in cambio di risposte.” Oliver vide il ragazzo impallidire e deglutire.  L'uomo nella casa non era l'unico che aveva bisogno di venire a patti con la sia situazione. Roy poteva  aver pensato di conoscere questa vita, ma no la conosceva veramente fino a quando Oliver non gli aveva spiegato questo primo passo a lui.
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Oliver lungo il tragitto verso casa pensò a Felicity.  Ultimamente era stata distante, o forse  lo era stato lui. Cercavano di vedersi il più possibile , ma non sembravano connessi. Condividevano i pasti e il letto........non facevano sesso da Las Vegas. Oliver sospirò.
Roy lo guardò e Oliver scosse la testa. Non aveva cercato di fare sesso, non si era proprio avvicinato a lei in quello senso. Non sapeva veramente il perchè, lui la amava,la voleva con tutto se se stesso, ma si sentiva che le sue avance non sarebbero state accolte. Forse stasera dovrebbe parlare con lei.
Lasciò Roy e si diresse al suo numero infinito di incontri.
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Oliver tornò a casa dopo una lunga serata di incontri. Non aveva mai pensato che salendo di grado nell'organizzazione significasse più lavoro. Il rapimento di Roy era stato più semplice dei suoi incontri e delle altre persone che gli baciavano il culo. Perchè improvvisamente queste persone lo ritenevano degno di attenzione quando sino a due settimane fa lo schernivano? Era una delle molte cose che lo facevano impazzire di questa vita. Due settimane fa lo chiamavano “ il piccolo Queen”, il quale era un insulto su così diversi livelli  da volerli uccidere tutti. Sospirò profondamente.
Entrò nell'attico trovandolo tranquillo. C'era solo una lampada accesa nel soggiorno e il resto era tutto spento. Oliver andò alla ricerca della moglie, aveva solo bisogno di vedere il suo viso sorridente.
Entrò nella loro camera da letto e sentì la doccia andare. Oliver sorrise, vorrebbe unirsi a lei, ma non era sicuro se era il caso. Questa situazione di stallo fra di loro sembrava trattenerli.
Si tolse la giacca e la cravatta, poi iniziò a sbottonarsi la camicia come entrò nel bagno.
La doccia in cui si trovava attualmente la moglie era dietro al muro. Il box doccia in se era completamente aperto, ma localizzato al sicuro dietro una parete dove dovevi girarci attorno per entrarci. Purtroppo per lui non vide niente. Poteva solo immaginarsela nella sua mente.
Oliver si spogliò del resto dei suoi vestiti e si lavò la faccia quando sentì uno strano ronzio. Alzò la testa stranito, cercando di capire che cosa e da dove venisse il rumore. Non pensava che fosse un intruso, come avrebbe fatto ad entrare?
Lo sentì ancora e si avvicinò alla moglie, voleva essere in grado di difenderla.
Sentì Felicity fare emettere un gemito  e lui SAPEVA benissimo cos'era quello, ( o quello che pensava che fosse) UN VIBRATORE. Sua moglie si stava masturbando. Certo, probabilmente pensava che stessi ancora al lavoro, ma perchè  avrebbe dovuto farlo quando lei aveva lui..... Oliver girò intorno alla parete per affrontarla. Non facevano sesso da settimane, per essere esatti da due settimane.....per essere ancora più precisi da diciotto fottutissimi giorni.
Oliver si fermò quando le vide il culo nudo. Dannazione, aveva davvero un bellissimo culo.......praticamente un 'opera d'arte, avrebbe potuto guardarlo tutto il giorno. Da quando l'aveva conosciuta lo aveva fissato molto.
Poi sentì di nuovo il ronzio e si incazzò. Sapeva di essere irrazionale, ma al momento non gli importava, “ hai un perfettamente disposto e ti assicuro NORMODOTATO marito e tu utilizzi un vibratore?” Oliver ribolliva dalla rabbia, non era nemmeno sicuro del perchè! Non aveva niente contro il masturbarsi, lui personalmente lo aveva fatto moltissime volte, non aveva alcun problema se  lo faceva anche lei. Aspetta...... era geloso di un fottuto vibratore. Oliver scosse la testa.......si lo era, ma preferiva non ammetterlo, nemmeno con se stesso.
Felicity era sconvolta.  Per prima cosa lui era tornato a casa, e secondo lui aveva un problema con lei che utilizzava un vibratore. Felicity si girò dimenticando di essere nuda, poi alzò l'oggetto che chiaramente aveva offeso il marito, “ è un impianto di lavaggio del viso.....per pulire a fondo i pori.”
Felicity glielo allungò per farglielo veder meglio, ma lui non lo guardò. Era concentrato  a fissarle le tette, ed erano bellissime. Bagnate ed insaponate.......pimpanti che chiedevano di essere toccate da lui.
Oliver deglutì e tornò a guardarla in viso. Lei era nuda e tutta bagnata nella doccia. I suoi capelli appena lavati e la sua pelle bella pulita. Lei sembrava così giovane e bella, così innocente e pura. Lei era tutto quello che voleva e lui la voleva adesso.
In tre semplici passi la raggiunse e la tirò a se per i fianchi e la baciò. Un bacio pieno della sua voglia e del suo bisogno di lei. Era passato troppo tempo. Felicity ricambiò il bacio con lo stesso bisogno di averlo da far quasi gridare Oliver con sollievo. Era sollevato di sapere che a lei era mancato nello stesso modo, se non più di quanto non gli fosse mancata a lui.
Felicity era stata arrabbiata con lui per aver accettato di allenare Roy ( come se avesse avuto scelta) e lui, in un primo momento era rimasto lontano solo per lasciarla sbollire.
Oliver tirò via le sue labbra dalle sue e iniziò a scendere baciandole il collo, arrivando poi al seno prendendo in bocca un capezzolo mentre con la mano accarezzava l'altro, invertendosi poi per dare la stessa attenzione ad entrambi. Erano entrambi perfetti.  Oliver gemette, aveva un sapore così buono. Gli era mancato così tanto. Il suo corpo aveva voglia di lei.
Iniziò a baciare scendendo giù per lo stomaco, spingendola contro il muro. La doccia era ancora in funzione sparando acqua da diverse direzioni, aggiungendo intensità al momento.
Le sollevò la gamba destra e la fece ancorare sulla sua spalla.  Iniziò a leccare su e giù nella sua entrata, dannazione era inebriante. Poi lentamente iniziò a massaggiare il clitoride con la lingua. Felicity gemette e si appoggiò totalmente al muro. Oliver ridacchiò e le vibrazioni la fecero venire. CAZZO. Oliver bevve i suoi umori come se fosse l'ultima cosa che potrà mai gustare. Felicity afferrò i capelli di Oliver e ora li stava tirando mentre continuava ad aiutarla a  cavalcare il suo orgasmo.
Quando Felicity parlò Oliver era perso, “ per favore.......Oliver.....io......ho bisogno di te.....” Oliver la guardò negli occhi e lo vide, vide la sua voglia e il desiderio  che rifletteva la propria.
Questo gli rese il cazzo ancora più duro. Non pensava che fosse possibile.
Oliver si alzò e la baciò duramente. Poi la girò così facendo le sue tette furono schiacciate contro il muro facendola gemere. Le divaricò le gambe ed entrò dentro di lei, velocemente, senza preavviso in un'unica spinta mordendole delicatamente il lato del collo. Amava la sensazione di stare dentro di lei con niente che li separasse.
Prima di venire dovrà uscire da lei, doveva ricordarsi della sua questione  del controllo delle nascite. L'effetto della pillola era svanito,  fin da prima che partissero per Las Vegas.........
Felicity rabbrividì alle sue azioni.......
Oliver iniziò a muoversi dentro e fuori di lei costruendo un ritmo mentre con una mano le accarezzava le tette.
Come Oliver si avvicinò all'orgasmo mosse una mano in basso verso il clitoride strofinandolo mentre l'altra continuava a massaggiare le tette.
Felicity si sentiva così bene. Si stava avvicinando, Oliver riusciva a sentire le sue pareti stringersi attorno al suo cazzo. Felicity iniziò a gemere sempre più forte ad ogni spinta, “ per favore......OH DIO.....” Una parte di lui voleva che durasse per sempre, mentre l'altra parte insisteva nel venire. Felicity venne attorno al suo cazzo e dopo un paio di spinte Oliver ruggì riversandosi in lei.
Oliver cercò di riportare il suo respiro sotto controllo come  lei si appoggiò contro il muro. Oliver coprì il suo corpo con il suo ricoprendola di baci lungo le spalle. Adorava le sue spalle. Fino a lei, non aveva mai pensato che le spalle fossero sexy, ma le sue erano sexy come l'inferno.
Dopo aver finito di baciarle spalle, prese il doccino della doccia e risciacquò entrambi. Finito prese gli asciugamani e si asciugarono. Poi la prese in braccio in stile nuziale e la portò a letto. Nudi.
Oliver sperava in un secondo round, ma non voleva spingere la sua fortuna.
L'appoggiò giù e lei scattò nella sua parte del letto. Oliver la seguì e la tirò nelle sue braccia. Oliver non era mai stato un tipo da coccole, ma con Felicity lo era.....in realtà con lei  era un sacco di cose che non era prima.
Oliver?” Oliver la sentì parlare nel suo petto prima di sentirla effettivamente. Sorrise, amava questo essere vicino a lei.
“Si.” Oliver si bloccò, non sembrava il tono da chiacchiere. Anche se probabilmente sembrava rilassato, in quel momento non lo sembrava affatto. Era sdraiato di schiena con un braccio dietro la testa mentre l'altro giocava con i capelli di Felicity che giaceva sul suo petto.
Felicity con le unghie delle dita disegnava cerchi immaginari sui suoi addominali, “ se avessi saputo che un vibratore ti avrebbe fatto ingelosire.......... lo avrei portato veramente .” Oliver rise, era sollevato  che lei non si fosse pentita di quello che era appena successo prima di realizzare quello che aveva appena detto. “ Hai un vibratore?” Felicity annuì. “ Dove?” Felicity si tirò su e lo guardò negli occhi, “ perchè?”
Oliver sorrise maliziosamente, “ ho bisogno di eliminare la concorrenza.” Felicity scherzosamente lo colpì e poi tornò ad appoggiarsi sul suo petto.
Oliver potrebbe morire di felicità in questo momento.
Improvvisamente Felicity si irrigidì sotto di lui facendolo preoccupare. Poi la sentì ansimare fortemente e spostarsi velocemente da lui. Iniziò a correre nuda fuori dalla stanza. Oliver la seguì trovandola nel suo ufficio.
Oooh..... stiamo per giocare qui dentro.” Oliver la raggiunse e poi vide lacrime nei suoi occhi.
Tesoro? Piccola? Cosa c'è che non va?”  Felicity teneva tra le mani un calendario con scritto su una grossa e grosso O. Oliver sorrise, “ Stai tenendo il conto dei tuoi orgasmi?”  Oliver la guardò con  un ghigno arrogante. Lentamente Felicity scosse la testa mentre le lacrime iniziarono a scendere.
Erano in piedi nel suo ufficio, nudi e ora lei stava piangendo.
Oliver la prese tra le sue braccia e la cullò. “ Non capisco. Cosa c'è che non va?”
Abbiamo fatto sesso. Senza preservativo.” Oliver lo ricordò.....amorevolmente. “ E?”
Oggi sto ovulando...... il mio controllo delle nascite....”
E.....?”
“Oliver?” 
Felicity si tirò indietro e lo guardò. “ Abbiamo.....probabilmente.....forse.....potremmo aver......concepito  un bambino........Un bambino che hai detto di non volere.” Felicity lasciò le sue braccia. Felicity guardò fuori dalla finestra con le braccia avvolte attorno a se stessa.
Oliver era sconvolto, come aveva potuto essere così stupido? Lui sapeva che lei non era pronta per essere madre.  L'aveva sentita dire a sua madre che lei non poteva portare un bambino in questo mondo, il loro mondo. MERDA. Aveva promesso di aspettarla e se mai avesse voluto avere dei figli, lui non avrebbe avuto problemi con quello.
Avrebbe dovuto proteggere il suo sguardo,da  ciò che il suo desiderio di averla le aveva fatto. Potrebbe averla messa incinta di un bambino che lei non voleva, mettendola in una situazione come questa.
Oliver scaraventò il fermacarte giù dalla scrivania. Come ha potuto essere così imprudente e stupido.
Felicity al gesto di Oliver si spaventò e le lacrime iniziarono a cadere più velocemente.
Oliver non sapeva cosa fare. Si pizzicò la gobba del naso per spremersi le meningi.
Se lo sarai.....ce ne sbarazzarcene.” Felicity ansimò fortemente, “ tu...tu vuoi che me ne “sbarazzi”?” Oliver annuì lentamente. Qualcosa gli diceva  che era la risposata sbagliata, ma l'aveva sentita dire a sua madre che non era sicura di poter essere madre, che questa vita e i bambini non erano compatibili, che non voleva portare un bambino in questo mondo. Non era questa la miglior soluzione?  A quanto pare no da come lei uscì furiosa dall'ufficio attraversando l'attico. Oliver la seguì lentamente, fino a quando la vide entrare nella loro camera da letto, chiudendo la porta a chiave.
Oliver bussò: “Felicity? Tesoro? Lasciami entrare....”
No.”
Oliver si lamentò, “sono nudo.”
E quindi ” Disse Felicity e Oliver poteva dire che lei.......era arrabbiata.
Fa freddo.” Cercò di giocare con la sua compassione.
“Quindi?”
Era arrabbiata. Oliver non era sicuro del perchè, ma vorrebbe parlarne. Invece di essere intelligente e dire questo se ne uscì con, “ ho bisogno almeno di qualche fottuto vestito!”
NO!” Oliver appoggiò l'orecchio alla porta e la sentì parlare a se stessa e piangere. MERDA.
Oliver andò al divano, accese la tv e si coprì con una coperta. Sperava che lo lasciasse entrare prima  dell'arrivo di Slade l'indomani. Non sarebbe divertente spiegare questo al suo amico.
La mattina dopo si svegliò quando Felicity gli lanciò addosso i vestiti. Oliver saltò su e si mise i boxer e i pantaloni. Si accorse che non gli aveva dato una camicia e sorrise , fino a quando vide il suo sguardo mortale. Si avvicinò a lei e notò che era vestita, “ dove stai andando?” Oliver la seguì verso l'ascensore. “ A vedere Donna.”
 Oliver la girò verso di lui, “ sono confuso, Felicity. Ti ho sentito dire a mia madre che non volevi bambini e ora sei incazzata perchè mi sta bene questo.” Felicity si rigirò verso l'ascensore, “ dannazione, parla con me.”
L'ascensore si aprì e Slade e Tommy erano entrambi sorpresi di vederli li in piedi. Poi si resero conto che stavano litigando. Felicity, era evidentemente arrabbiata con Oliver che la stava guardando ferito e confuso.
Vuoi che parli con te?Va bene!” Felicity iniziò a puntare il dito contro il suo petto, “ non voglio dei figli. Sentivo che era sbagliato portare in questo mondo dei bambini....ma adesso.....adesso che potrebbe esserci un bambino tu vuoi che semplicemente me ne sbarazzi.” Oliver era completamente confuso, “ io lo voglio....se c'è un bambino. So che è sbagliato ma......ho sempre sognato di essere una mamma.” Oliver fece un passo verso di lei e la avvolse tra le sue braccia, “ allora lo terremo.....se c'è un bambino. In caso contrario, se vuoi possiamo provare ad avere un bambino. SE questo è ciò che vuoi........io voglio solo te.” Felicity si sollevò e lo baciò.

Tommy e Slade li guardarono. Tommy si sporse verso Slade e sussurrò, “ dovremmo tenere del popcorn in questo ascensore.” Slade ridacchiò e annuì.
Grazie, so che sembro pazza e stupida......è solo che da quando ho scoperto di Donna.......ho cambiato idea. Da quando ho iniziato ad amarti.......ho visto cosa voleva dire Moira sui bambini. Forse prima ero troppo spaventata.....ma noi... insieme possiamo farlo, giusto? Dare ad un bambino una bella vita.” Oliver le sorrise, “ insieme possiamo fare qualsiasi cosa.”
Tommy si schiarì la voce, “ dobbiamo andarcene? Lungi da me,  interrompervi nella creazione di mio o mia nipote......”

Senza mai distogliere lo sguardo l'uno sull'altra, “ VA VIA” Felicity e Oliver lo dissero all'unisono.
Slade e Tommy decisero di fare colazione senza Oliver.

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Capitolo 26
*** Capitolo 26-27 ***


~~SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,
SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE.
Sono di un ritardo mostruoso. Chiedevo scusa, ma tra il lavoro, la mancanza di tempo nel tradurre e pubblicare, e problemi con la connessione internet ( dio ti ringrazio che almeno sul cellulare riuscivo a leggere) non sono riuscita a pubblicare. Per rimediare almeno un po' oggi due capitoli. Domani o domenica altri due capitoli e poi non so che giorno ma sicuramente della settimana prossima  altri due capitoli. Ormai manca poco alla fine.
Chiedo scusa ancora e chiedo scusa per eventuali errori. Buona lettura.

Capitolo 26
Oliver avrebbe voluto rimanere a casa con sua moglie. Purtroppo, la vita aveva altri piani.
Aveva la responsabilità della Bratva e di Roy. Aveva bisogno di iniziare il suo addestramento e anche di ottenere informazioni dal ragazzo che avevano catturato.
Oliver guidò verso l'appartamento di Roy.
Aveva affittato un piccolo appartamento in un piccolo condominio nel Glades.
Oliver si guardò attorno. Non era una zona sicura, persino per un ragazzo che era cresciuto li.
Vide Roy uscire dalla porta principale per poi chiuderla a chiave. Oliver notò la tenda muoversi. Probabilmente era sua sorella. Dannazione.
Oliver uscì dall'auto, Roy si girò e notò la sua faccia arrabbiata, “ ritorna dentro e portala fuori, non la lascio qui da sola.” Roy aprì la porta e rientrò nell'appartamento seguito da Oliver.
Portarono Thea a casa sua, lasciandola in compagnia di Felicity. Thea era tutt'altro che contenta e si lamentò per tutto il viaggio. Oliver chiamò in portineria per vedere se c'era un appartamento libero per Thea e Roy.
Quando ritornarono in auto Roy si rivolse ad Oliver, “ non posso permettermi quel posto.........So che Thea ha i soldi, ma non voglio essere mantenuto da lei e dai suoi soldi.”
Oliver si fermò a guardarlo. Beh, diavolo se non aveva ottenuto il suo rispetto. Non aveva nemmeno pensato che lui potesse farlo a Thea. Roy si preoccupava abbastanza da volere che  nessuno pensasse che Thea lo avesse comprato, Oliver lo capiva.
 Le persone, persone stupide, pensavano che Lance lo avesse comprato per Felicity. Loro non vivevano con i soldi di Felicity, non che avesse importanza, ma capiva l'orgoglio maschile ed era una brutta bestia.
Non ti preoccupare. Sarai pagato per il tuo lavoro svolto con noi. Quindi, quando diventi un fratello,  noi ci prendiamo cura dei nostri. Tu provvederai per lei.”
Oliver mise in moto l'auto e si avviarono. “ Andiamo.....abbiamo un appuntamento con uno schifoso, bugiardo e traditore.”
Una volta che arrivarono alla casa della tortura, Oliver mise su la sua faccia da sicario.
Regola numero uno di questo “gioco”, non devi mai provare compassione. E' necessario che tu spenga le tue emozioni, i tuoi sentimenti. Non pensare alla tua famiglia o a Thea o a qualsiasi cosa che possa farti provare compassione per quella melma.” Roy annuì e poi fece una smorfia, “ cosa?” Roy pensò a come rispondergli.
Come faccio a spegnerle?” Oliver fece a sua volta una smorfia. Non aveva mai addestrato qualcuno di innocente come Roy, per questa parte del lavoro. “ Per me, ho un'altra personalità, per modo di dire, che io abbraccio. Mi chiamano cuore di pietra. Divento lui. Tu troverai la tua strada. Per adesso, rimani concentrato su quello che stiamo per fare.”
Uscirono dall'auto ed entrarono dentro. Oliver riuscì a sentire l'uomo piagnucolare. Aveva avuto abbastanza tempo per rendersi conto della situazione.
Prima di dirigersi al piano di sotto, “ cerca di non reagire a qualsiasi cosa. Se quello che farò diventerà troppo. ESCI. Non lasciargli vedere la tua debolezza e non perchè lui potrebbe dirlo a qualcuno, ma perchè non devi preoccuparti che possa accadere di nuovo.”
Oliver aprì la porta e andarono giù per le scale.
L'odore li colpì per primi. L'uomo si era pisciato addosso un paio di volte. Oliver si avvicinò e si posizionò davanti a lui guardandolo dall'alto verso al basso.
Nottataccia?” Chiese Oliver. Poi si diresse verso gli strumenti che erano appesi e ne prese diversi. Li posizionò sul tavolo di fianco all'uomo.
Oliver si tirò via la camicia. Guardò Roy, “ togliti la camicia. Il sangue sulla camicia farà incazzare la tua piccola donna quando tornerai a casa.” Roy annuì e se la tolse.
L'uomo incatenato si girò abbastanza da guardare Roy, “ non è della Bratva.” Oliver guardò l'uomo e poi Roy, “ lo diventerà. Naturalmente sarai all'inferno per allora.” Oliver sorrise e l'uomo sembrò spaventato, ma solo per un momento. L'uomo era troppo calmo. Ad Oliver non piaceva.
Oliver per prima cosa prese un coltello e iniziò a colpirlo. “ Iniziare sempre lasciando  ferite superficiali. E' come dare alle terminazioni nervose una svegliata.” Quando finì di ricoprire il petto dell'uomo di ferite, facendolo assomigliare ad una mappa stradale, ma di sangue, gli fece la prima domanda. “ Chi ti ha assunto?” L'uomo lo guardò, “ FOTTITI!” Oliver sorrise. “ Cosa vogliono?” L'uomo sorrise, “ non te lo dirò.”
Oliver gli conficcò un paletto nello stomaco. Finchè rimarrà dentro, il sangue non scorrerà fuori, permettendogli di morire. Era dolorante. L'uomo iniziò a farfugliare, ma non a piangere.
Oliver decise allora di usare un 'altra tattica, “ che ne dici se te lo chiedessi gentilmente?” L'uomo gli sputò addosso. Oliver decise di usare l'agganciatrice. La prese e iniziò ad agganciarlo sul petto attorno al paletto per rendere il dolore più forte.
Dopo poche ore, Oliver si stancò decise usare le maniere forti.. Iniziò a usare l'uomo come sacco da boxe. L'uomo non urlò, sputò un paio di volte le sue budella, ma ancora niente. Oliver non voleva passare al lato oscuro alla prima volta di Roy. Sospirò violentemente. “ Non costringermi a spogliarti......sai cosa accadrà......” L'uomo deglutì.
Poi era come se qualcosa succedesse dentro di lui.
Puoi violentarmi e uccidermi piccolo Queen, ma questo non salverà tua moglie.....” GROSSO ERRORE.
Oliver si trasformò quando l'uomo parlò di Felicity. Roy lo guardò e vide nessuna umanità dentro di lui. Era come se gli occhi di Oliver fossero diventati bianchi, come se la sua anima lo avesse lasciato. Era qualcosa di strano.
Oliver prese il saldatore che si stava scaldando sul tavolo. Roy lo guardò, era preoccupato di cosa Oliver avrebbe fatto. Si trattava pur sempre di Felicity.
Questo....riguarda.....mia...moglie?” La voce di Oliver era controllata, troppo controllata. L'uomo sorrise, “ si piccolo Queen.” L'uomo sputò fuori altro sangue. Stava morendo. Lentamente.
Spinse il saldatore sul volto dell'uomo e quest'ultimo emise grida disumane. Oliver toccò solo la pelle per il momento, doveva assicurarsi che i ricettori del dolore dell'uomo non collassassero o non gli avrebbe detto più niente.
Che cosa sai di mia moglie? Sai che è la figlia del Pahkan?” L'uomo tenne gli occhi chiusi e sorrise, “ oh....lo sappiamo.....ci divertiremo con lei.” Roy  sospirò.
Non prima di essermi divertito con te..... adesso dimmelo.” L'uomo lo guardò, “ NO. Potrò non vivere abbastanza a lungo per gustarmela …...per sentirla succhiare il mio cazzo, ma i miei uomini potranno.....” Oliver tirò la sua testa indietro e  mise il saldatore sulla sua gola facendolo urlare dal dolore.
Oliver non aspettò, stava andando fuori di testa. Prese un coltello e iniziò a pugnalarlo. Roy sapeva che le cose gli erano sfuggite di mano. Afferrò Oliver e lo trascinò via. “ Dobbiamo chiamare Lance. Ha bisogno di sapere.” La spia  stava aiutando per prendere Felicity. Oliver lanciò a Roy il suo telefono, “ chiamalo tu. Tu dammi il tuo, ho bisogno di chiamare Felicity.” Roy fece come gli aveva detto.

Oliver spalancò la porta sul retro ed uscì fuori. Aveva bisogno di sentire la sua voce. Aveva bisogno di sapere che stava bene.
Roy chiamò Lance.  L'uomo rispose subito visto che era il telefono di Oliver, “ Queen? Cos'hai per me?” Roy inghiottì la sua paura, “ signore, sono Roy Harper. Oliver mi ha chiesto di chiamarla.” Sentì Lance grugnire, “ perchè?” Roy fece un respiro profondo, “ la spia.... Sta aiutando qualcuno per catturare  Felicity.....Signore. Non sappiamo perchè.” Lance iniziò a imprecare  e poi ad urlare, “ passami Queen al telefono.” Roy sapeva che questa era una prova, ed era in procinto di fallire, “ signore è al telefono con Felicity. Lui...lui.....” Lance sospirò, “ ha bisogno di sapere che mia figlia stia bene. Capisco. Quando avrà finito digli di chiamarmi.”
Oliver era fuori dalla casa nel suv, era dura cercare di controllare il suo impulso di prendere e andarsene e andare da lei...... stava suonando. Oliver pregò che lei rispondesse, “ ti prego......ti prego......ti prego rispondi.” Alla fine sentì una risata, “ ehi fratellone, non puoi darle qualche ora lontano da te?” Thea rise.
Oliver? Ehi!” Oliver lasciò andare un grosso respiro che non sapeva di star trattenendo. “ Hey bellissima.” Oliver era così sollevato, ma  non nascose la sua paura abbastanza velocemente, “ cosa c'è che non va?” Oliver sospirò.
Ho bisogno che tu stia in casa oggi, ok? Sta succedendo qualcosa di brutto e io........e io ho bisogno di sapere che tu sia al sicuro.”
“Va bene. C'è qualcosa che posso fare?”
Oliver poteva sentire la sua preoccupazione attraverso il telefono. “ Semplicemente stai in casa. Tieni Thea vicino.”
Va bene. Per te, qualsiasi cosa.” Scherzò Felicity. Era ancora eccitata dalla loro attività mattutina che sembrava una vita fa per Oliver.
Ti amo, Felicity Queen.” Felicity ridacchiò, “ ti amo anche io, Oliver Queen.  Ti amo più di quanto pensavo fosse possibile amare qualcuno.” Oliver sorrise e poi riagganciarono.
Aveva bisogno di un momento uno per ricomporre se stesso, due per rimettere su la faccia da sicario.
Pochi minuti più tardi Oliver ritornò dentro alla casa e davanti alla porta del seminterrato c'era Roy ad aspettarlo , “ Lance vuole parlare con te.” Oliver annuì afferrò il cellulare e lo richiamò.
Lance gli disse di fare tutto ciò che era necessario e lo informò che stava per arrivare John. Oliver sapeva cosa voleva dire. Stasera non avrebbero ucciso semplicemente l'uomo.
Roy continuò a guardare da Oliver alla porta del seminterrato. Oliver sapeva che il ragazzo era nervoso, era normale essere nervosi. Roy era spaventato e nervoso. E questo non era una ottima combinazione.
Oliver sapeva che Roy era spaventato perchè lui  era spaventato ed era per questo che non era ancora andati giù per le scale. Non era sicuro di poter controllare se stesso …...o la situazione.
Si sedettero e rimasero li per un bel po'.
L'uomo al piano di sotto continuava ad urlare.
Sentirono un auto arrivare. Roy si alzò in piedi e guardò fuori. “ Chi è?” Roy guardò verso Oliver. La rabbia e la paura erano a malapena contenuti all'interno di Oliver.
Il signor Diggle e il Signor Wilson.” Oliver ritornò per un attimo con la testa, “ non sei più il loro cameriere. John e Slade. Fratelli. Presto tuoi fratelli.”
Entrarono in casa. Fecero cenno a Roy e andarono verso il tavolo dove era seduto Oliver. Era ancora fermo come una statua. Slade conosceva abbastanza bene Oliver da sapere che questo Oliver, era quello sotto controllo all'esterno. Appare silenzioso e distaccato, ma all'interno era una furia. Poteva scattare e lo avrebbe fatto , in qualsiasi momento. Era come un leone in gabbia, in attesa di balzare in un secondo dopo aver trovato un punto debole.
Slade si avvicinò lentamente, “ scopriremo cosa sta succedendo e la proteggeremo.” Oliver alzò il viso  verso il suo amico, “ davvero? Quell'uomo non ci ha detto niente.” Slade sorrise e fece il suo sguardo da predatore, “ ti sbagli amico mio. Ci ha detto che c'è un piano. Il piano è fare del male a tua moglie..... e adesso lo sappiamo. Adesso, possiamo pianificare il nostro attacco.”
Detto questo i quattro uomini scesero le scale nell'inferno che Oliver aveva creato personalmente.
In primo luogo scopriranno i suoi segreti, poi lo uccideranno in modo lento e doloroso assicurandosi che le persone dietro questo piano sappiano cosa sarebbe accaduto.

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Felicity si stava divertendo con Thea. Stavano per andare a fare shopping, ma Oliver le aveva chiesto di  rimanere in casa e lei aveva prontamente accettato. Sapeva che non si trattava del suo essere iperprotettivo o di cercare di tenerla chiusa in casa. C'era qualcosa che non andava e si fidava di Oliver e di qualsiasi cosa doveva fare. Il minimo che poteva fare era di rimanere a casa e tenere la mente di Oliver tranquilla. Aveva imparato la differenza tra la testardaggine iperprotettiva e quando qualcosa stava realmente accadendo e adesso stava realmente accadendo qualcosa.
Poteva preoccuparsi o poteva fidarsi di lui. Oliver avrebbe fatto il necessario e il suo preoccuparsi avrebbe peggiorato solo le cose.
Felicity fu scossa dai suoi pensieri, “ come va la vita coniugale?” Thea chiese scherzosamente. Felicity sorrise pensando al risveglio della mattina. “ EW! Lis è mio fratello....”
Felicity rise, “ l'hai chiesto tu! Il matrimonio è divertente. Mi piace più di quanto potessi immaginare.” Felicity la guardò negli occhi. Erano sedute sul pavimento sfogliando l'album della famiglia Queen. Thea  le sorrise, poi Felicity guardò in basso  per vedere una foto di Oliver da bambino. Sorrise commossa. “ Piangi per Oliver bambino?” Thea scoppiò a ridere e poi si fermò, “ sei......”
Felicity scosse la testa, “ no, non credo.......ma  abbiamo deciso di provarci.” Thea urlò dalla gioia e l'abbracciò. “ Sarò zia. Non vedo l'ora di comprare delle piccole minuscole scarpe!”
Felicity rise, amava l'entusiasmo di Thea, “ so che dovremmo aspettare di essere sposati da più tempo , ma.....voglio....questo.”
“Felicity aspettare in questa vita è stupido. In ogni vita..... si vive una volta sola.”

Pensi che sia egoistico a volere questo? A volere un bambino?” Thea scosse la testa, “ NO. E' la natura umana.” Lasciarono cadere l'argomento. Nessuno in questa vita spendeva troppo tempo a pensare a questo genere di cose. Qual era il punto?
Felicity cambiò argomento, “ come vanno le cose con Roy? So che Oliver proprio oggi vi ha trovato un appartamento qui.” Thea alzò gli occhi al cielo. I suoi iperprotettivi fratelli. “ Bene. Lui si unirà alla Bratva.” Thea distolse lo sguardo  cercando di nascondere il proprio dolore. Felicity capiva fin troppo bene quel dolore.
Sai perchè lui si unirà?” Felicity chiese veramente preoccupata alla sua nuova sorella. “ No. Non voglio che lui diventi come come gli uomini della mia famiglia. Lo odio per Tommy e adesso lo odio per Roy.....voglio dire lo odio per Oliver, ma lui sembra fatto apposta per questo!” Felicity annuì.
Oliver all'esterno sembrava fatto per questa vita di criminalità, di dolore e di uccisioni, ma lei sapeva che quella era una facciata. Decise di non dire nulla a Thea.
Roy è un uomo adulto. Deve decidere per se stesso.”
Thea la guardò severamente, “ pensi che abbia deciso per se stesso? Non credo.” Felicity sorrise gentilmente, “ da quello che mi ha detto Oliver si, credo che abbia deciso lui. Lui sa che questa vita è la tua vita e lui la vuole.....vuole farne parte per te.”
Thea sospirò e si alzò in piedi, “ lo so..... me l'ha detto. E' solo.... ha combattuto per tutta la sua intera vita  per rimanere fuori da questa merda nel Glades e adesso  si trova in questa? Sembra così ingiusto. Tutto a causa mia.....” Thea iniziò a piangere, “ sono andata da tuo padre, quando è diventato il Pahkan,  e gli avevo quasi chiesto di trovarmi qualcuno, chiunque per salvare Roy....alla fine.....io sono una stronza egoista proprio come mia madre. Non potevo rinunciare a lui....”
Felicity velocemente le si avvicinò e l'abbracciò, “ tu lo ami, pensi davvero che ti avrebbe lasciata da sola? No. Non più di Oliver. Lui ti avrebbe guardato e protetto da lontano. Sarebbe come un malato e contorto fata madrina....” Entrambe risero, ed entrambe sapevano che Felicity aveva ragione. Roy non avrebbe scelto diversamente. Il dado era tratto quella prima sera.
Thea sapeva che era diverso con Roy. Le aveva tenute la mano mentre aveva guardato  Felicity e Oliver “incontrarsi”.  Roy le aveva sorriso e lei seppe che era un sorriso pieno  di promesse per il domani. Poi alla festa di fidanzamento, la tenne mentre lei pianse  per suo fratello. Rimase con lei  mentre si lagnava  su Laurel e il suo essere cagna rimanendo al telefono con lei  per tutta la notte e rimase con lei  mentre si lamentava di come questa vita rendeva le persone.
Roy era il suo “una volta nella vita”. Sperava soltanto di avere una lunga vita.
Passarono le successive ore ad esaminare il nuovo appartamento. Poi iniziarono a visitare diversi siti di arredamento lasciando praticamente arredare a Thea l'appartamento rimanendo sempre di fianco a Felicity.
Risero un sacco su come avrebbe reagito Roy al bagno rosa. Thea ne aveva sempre desiderato uno.
Parlarono del colore della cucina, essendo molto importante come le persone consumassero il cibo. A quanto pare a Thea lo aveva letto su una rivista.
Thea chiamò persino alcuni pittori par farli venire li. Era una ragazza in missione. Poi Thea alzò lo sguardo verso Felicity, e il suo sguardo era pieno di malizia.
Si alzò e allungò una mano verso Felicity, “ andiamo a vedere la tua futura nursery.” Il viso di Felicity si illuminò. Saltò su e la segui.
Camminarono nella piccola stanza e Felicity fu subito in pace. “ Qualche idea, sorella?” Felicity la guardò con lacrime di gioia, “ SI!”
Si diresse al centro della stanza, “ la voglio verde.  In questo modo non avremmo bisogno di sapere il sesso..... voglio che sia verde muschio. Voglio i mobili di legno scuro, ma con degli accenni di bianco.”
Felicity sorrise e si girò su stessa, “ voglio una finestra che sia anche un murale . Pensi che sia possibile?”  Thea inclinò la testa e la guardò, “ certo. Avrai un murale e mamma può  dipingerti tutto quello che vuoi.”
Felicity si girò verso di lei, “ Moira è un'artista?” Thea annuì, “ lei è incredibile. Per il suo primo nipote, probabilmente non ti farà nemmeno pagare!” Entrambe risero.
Qual è il tema?” Felicity sorrise, “ riderai di me!” Thea scosse la testa, “mai.”
La foresta di Sherwood, Robin Hood.” Thea sorrise, “ era il libro preferito di Ollie di quando era bambino!” Felicity annuì. Lo era anche il suo. Dovrebbe tirare fuori il suo poster e metterlo qui.
Rimasero sedute per un po sul pavimento quando Donna arrivò.
“Ciao! Ehi la?” Felicity sorrise. “ Siamo qui Donna!” Avevano dato a lei e a John una chiave magnetica. Gliela avevano data da neanche un giorno che lei aveva già iniziato ad usarla.
Ho portato del cibo! Cosa state facendo belle signore?” Thea le sorrise e iniziò ad annusare come un cagnolino per via del cibo. “Stavamo discutendo della futura nursery.”
Donna sorrise ampiamente e poi fece la sua piccola danza che mostrava quanto fosse eccitata, “ Sei incinta?” Felicity scosse la testa, “ non che io sappia, ma ci stiamo provando!” Disse Felicity mentre si alzava dal pavimento. Non appena fu in piedi Donna l'abbracciò, “ sono così eccitata per te!”
Andarono verso la cucina quando sentirono l'ascensore aprirsi. John, Roy e Oliver uscirono da esso. Avevano un aspetto esausto. Tutte e tre le donne sorrisero e andarono ad abbracciare i propri uomini.
Cenarono tutti insieme. Gli uomini cenarono in silenzio.
Oliver non sapeva come comportarsi  con questa merda. Lo aveva già  fatto prima  molte volte, ma la posta in gioco non era mai stata così alta. Almeno non a livello personale.
L'uomo non gli aveva detto niente. Gli avevano fatto di tutto, ma ancora  resisteva  alle loro torture. Slade e Tommy rimarranno con l'uomo per tutta la notte. Dovevano assolutamente scoprire il piano. Quest'uomo era bravo. Sapeva che non lo avrebbero  ucciso fino a quando non sapranno tutto.
Adesso,  avevano bisogno che lui si rimettesse un po' per poterlo ferire ancora di più. Una cosa così non era mai successa prima.
Dopo che ebbero finito di mangiare, gli uomini si diressero verso l'ufficio di Felicity. Entrambi condividevano l'ufficio, ma ancora si riferivano ad esso come il suo.
Le donne decisero di tornare alla nursery per misurare la grande finestra per il murale . Oliver si soffermò a guardarle. Felicity parlava animatamente con Donna e Thea. Si accorse che non stavano andando alla loro camera ma nella vuota, la camera che lei segretamente voleva usare come nursery. Non poteva fare a meno di sorridere. Non pensava che sarebbero mai arrivati a questo punto. Non quando si erano incontrati, non dopo la festa di fidanzamento e nemmeno dopo il loro matrimonio lampo.
John diede una pacca sulla spalla di Oliver, “ andiamo rubacuori, dobbiamo parlare di strategie.” Dopo averle guardate un' ultima volta si diresse nell'ufficio.
Roy e John si sedettero sul piccolo divano. Oliver invece guardò fuori dalla finestra, “ John voglio che tu stia con Felicity in ogni momento in cui lei non è con me.” John scosse la testa, “ NO.” Oliver si girò verso di lui sconvolto, “ NO?”
No. Roy, Tommy e né Slade possono controllarti. Posso farti vedere  la strada giusta ......loro non si opporrebbero a te. Hai bisogno di me qui. Ecco come posso proteggerla.” Oliver era sottosopra. John aveva ragione, ma la sicurezza di Felicity era più importante. “ Ho bisogno di sapere che sia al sicuro.”
Chiamerò Lawton. Nessuno la guarderà meglio all'infuori di me o te.”Oliver si girò nuovamente verso la finestra, pensieroso. Lawton morirebbe per Felicity. Oliver pensava che Lawton fosse innamorato di  lei, cosa che avrebbe giocato a loro favore. Lawton aveva anche abbastanza paura di Oliver da non provarci con Felicity. Oliver era sicuro dell'amore che Felicity provava per lui, ma preferirebbe che non avesse proposte  da altri uomini. Sapeva di non meritarla e sperava veramente che lei non lo scoprisse mai.
La lealtà di Lawton era indiscussa, cosa che era un altro vantaggio.
Oliver si ridestò dai suoi pensieri, “ va bene, chiamatelo. Lo voglio qui stasera per aggiornarlo e istruirlo. “ John si alzò e lo chiamò nel giro di pochi secondi.
Roy, prendi Thea e andate nel vostro nuovo appartamento. Sono sicuro che avrà già fatto acquisti online per tutto il giorno e sarà già a metà strada.” Roy sorrise  al pensiero delle  competenze  di Thea con lo shopping e della sua tenacia. Si alzò per andarsene, “ inoltre fermati nell'appartamento di Tommy e Isabel e assicurati che a lei vada bene stare da sola stanotte.....in caso contrario, invitala  a stare da voi due.” Roy annuì senza mai mettere in discussione l'autorità di Oliver.
John parlò, “ sarà qui in venti minuti. Vuoi che parli io con Lance?” Oliver ci pensò su un attimo, non voleva trattare con Lance, ma doveva . Lui era il secondo in comando e Felicity era pur sempre sua figlia. “ Ci penso io. Tu e Donna potete tornare a casa, se vuoi.” John andò alla ricerca di Donna.
Avevano bisogno di tornare a casa dai ragazzi, che avevano sicuramente  un milione di domande sulla loro nuova vita.
Oliver prese il telefono e chiamò l'unico uomo che poteva rendere la sua vita un vero inferno.
Oliver dimmi che hai le informazioni.” Oliver inchinò la testa, “ no. Non parlerà mai. Abbiamo preso una pausa......lo lasceremo guarire e poi lo tortureremo di nuovo.” Lance imprecò.
Qual è il piano?”
“Slade e Tommy stanotte faranno alcuni giochetti mentali con lui. Domani torneremo la a vedere la situazione e se non parlerà ancora lo tortureremo nuovamente ma più pesantemente. E' bravo. E' fedele alla sua gente.”
Oliver non riusciva a credere che stava fallendo. L'unica volta che gli fregava davvero qualcosa  delle informazioni di cui aveva bisogno, lui stava fallendo.
Lance si schiarì la voce, “ Ivo sta arrivando. Non appena arriva lo manderò la.” Oliver inghiottì la bile in gola. Detestava Ivo. Aveva avuto a disposizione Ivo una sola volta e non aveva dimostrato niente. Oliver era combattuto tra il suo odio per Ivo e il suo amore per Felicity. Vinse lei, lei avrebbe sempre vinto, ma Ivo era un sadico, provava piacere dal dolore che infliggeva.
“E' stato veloce.” Osservò Oliver, non credeva che l'avrebbe coinvolto nuovamente, in fondo Lance non aveva mai trattato personalmente con lui.
Lo convocato per Laurel. Si sposeranno.” Oliver deglutì. Lui odiava Laurel, ma nessuno meritava Ivo come compagno. Nessuno. Lance riagganciò e Oliver andò da Felicity. Aveva bisogno di sentirla vicino.
Si recò nella loro camera e la trovò già a letto. Aveva il tablet appoggiato alle ginocchia e nel mentre stava mangiucchiando una penna, una penna rossa. Oliver si appoggiò contro lo stipite della porta sorridendo. Avrebbe potuto guardarla per sempre. Lei era così bella.
Felicity alzò gli occhi, poi li riabbassò e poi lo riguardò. “ Hey!Pensavo che fino a tarda notte non venissi a letto.” Oliver si costò dalla porta e andò ai piedi del letto. Scivolò sul materasso fino a raggiungerla, mentre lei spostò il tablet sul comodino allungando poi le gambe.
Si coricò su di lei appoggiando la testa sul suo grembo e poi Felicity iniziò a passare le dita tra i capelli. Rimasero tutti e due in silenzio. Sapeva che lei voleva chiedergli di quello che era successo oggi, ma sapeva anche che non avrebbe potuto dirle niente.
Oliver la guardò negli occhi. Dio come amava i suoi occhi. Oliver le sorrise, ma non con uno dei suoi soliti sorrisi.
Felicity aggrottò le sopracciglia, sapeva che c'era qualcosa che non andava. “ Lawton sta per arrivare. Lui sarà la tua nuova guardia del corpo. Ho bisogno che tu stia con lui. Non  ti voglio fuori dalla sua vista. Hai capito?” Felicity annuì e poi sospirò.
E' sorta una minaccia alla tua sicurezza. Ecco tutto quello che ti posso dire. Troverò la persona dietro tutto questo e sarà eliminato. Ho bisogno che tu sia al sicuro.....” Oliver seppellì la sua testa nel suo grembo. Felicity continuò  ad accarezzargli la testa.
 L'interfono suonò troppo presto. La portineria li avvisava che c'era un ospite.
Oliver si alzò, le diede un bacio casto e si avviò alla porta. Prima di uscire Oliver si girò verso di lei...........lei era il suo tutto. Niente di tutto questo significava qualcosa per lui senza di lei.
Andò ad aspettare Lawton all'ascensore e nel frattempo Felicity si addormentò.


Capitolo 27

L'unica cosa che poteva fare era aspettare. Oliver sembrava passare tutto il suo tempo ad aspettare. Aspettare. Aspettare. Aspettare.
Slade continuava a dirgli che lo avevano torturato notevolmente e che  se non volevano  ucciderlo ( e non volevano, non ancora almeno) l'uomo aveva bisogno di guarire. Aveva bisogno di stare meglio per poter sopportare ulteriori torture. Era quasi ridicolo. Oliver si sarebbe fatto due risate, ma l'uomo gli  aveva detto che questo riguardava Felicity. Sospirò.
Nel frattempo, Tommy si stava prendendo cura delle sue ferite. Avevano deciso di provare a “conquistare” l'uomo con la gentilezza. Per Oliver sembrava stupido, ma era in minoranza.
Iniziò la versione Bratva del poliziotto buono e poliziotto cattivo.
Tommy era un incantatore e Oliver si fidava di lui, ma lui voleva soltanto avere quelle dannate informazioni. Come gli era stato sottolineato, non potevano fare nient'altro.
Con oggi erano passate due settimane, l'attesa era quasi finita. L'indomani avrebbero potuto ricominciare.
Oliver sperava di poter ritornare nel seminterrato e riprovare. Non prima di aver ottenuto l'ok da John e Slade.
Erano entrambi convinti che l'uomo fosse guarito a sufficienza. Da allora ad Oliver non gli era stato permesso di andare laggiù.
Oliver attualmente stava aspettando per o con Felicity.
Entrambi stavano aspettando di vedere dove andavano le cose. Bambino o senza bambino. Non parlavano di questo. Aveva paura per scaramanzia mentre Felicity aveva paura di deluderlo. Oliver continuava a dirle che lei non avrebbe mai potuto deluderlo e diceva sul serio. Lei era il suo tutto.
Un bambino non farebbe altro che incrementare la loro gioia, ma andava bene anche rimanere solo loro due. Eppure continuavano ad evitare di parlare di gravidanza e bambini. Per due volte in realtà ci aveva pensato, ma aveva così tanto da affrontare che lo faceva vergognare.  Non dovrebbe pesargli la prospettiva di avere una moglie incinta, giusto?
In questo momento, anche se stava aspettando fuori dall'ufficio di Lance, continuava a camminare avanti e indietro come un animale in gabbia. Si sentiva come un animale in gabbia. Lance lo aveva chiamato un'altra volta per incontrarsi.
Lance gli diede il permesso di entrare e lui entrò, “ domani ci riproveremo? Oliver annuì. “ Ho bisogno di sapere chi c'è dietro a questo e perchè.” Oliver lo guardò, e  se fosse uno scommettitore e lo era,  i suoi soldi sarebbero  puntati tutti su Laurel...... tranne per il fatto che non c'erano connessioni. La fedeltà non era una di quelle cose che Laurel poteva garantire. Bisognava  essere leali per ottenere la fedeltà e Laurel era fedele solo alle sue illusioni e fino a poco tempo fa all'alcool.
Aveva considerato anche suo padre, lui era una mina vagante e un morto che cammina. Nessuno con un po' di buon senso avrebbe collaborato con lui. E se fosse stato lui, lui non avrebbe nulla da offrire e non rimarrebbe in giro per ripulire il pasticcio.
Ho pensato a mio padre e a Laurel......ma non sono abbastanza intelligenti, abbastanza leali o non hanno abbastanza potere.” Lance annuì, “ ho pensato anche io alla stessa cosa. Ho anche pensato al signor Reston.” Oliver era sconvolto. “ Reston sarebbe perfetto. Lo sto facendo portare. Voglio sapere......ho bisogno di sapere.” Oliver concordò.
Reston aveva molti motivi per odiare Felicity. Lei aveva aiutato la moglie e la figlia a fuggire da lui e dalla sua tirannia. Gli aveva dato dei soldi, dei passaporti e una nuova identità.
Per questo motivo Lance l'aveva fatta ritornare a casa, così da poterla proteggere da un vendicativo Reston ed anche per questo che aveva chiesto ad Oliver di sposarla.
Oliver deve a Reston un po' di gratitudine per essere un coglione facendo in modo che la moglie lo lasciasse. Certo è un coglione e concretamente Oliver non avrebbe fatto nulla, a meno che lui non fosse la persona dietro a questa minaccia e se lo sarà lo avrebbe distrutto. Uccidendolo lentamente e metodicamente.
Come sta?” Oliver in un primo momento lo guardò confuso. Oh si vero, Felicity non gli parlava ancora. “ Sta bene. E' ancora arrabbiata perchè stai cercando farci  traslocare....” Lance lo guardò. Entrambi sapevano che Lance avrebbe dato qualsiasi cosa per farla parlare con lui. Pubblicamente appariva come la figlia perfetta Bratva, in privato a mala pena conteneva il suo disprezzo. Non lo perdonava. “ Tutto quello che deve fare è chiedere.” Sussurrò Lance. Entrambi sapevano che lei non lo avrebbe fatto. Felicity era fin troppo orgogliosa per chiedergli di permetterle di vivere dove voleva lei.
Oliver è necessario che mostri che sei potente e al comando. So che è stupido ma la casa simboleggia questo. La manterrà al sicuro o più al sicuro.”
Non vuole vivere li, ma lo capisce.” E lo faceva, ma ancora rabbrividisce pensarci. “ Ho uomini che stanno cambiando tutte le serrature e stanno mettendo un nuovo sistema di sicurezza.” Lance sembrava sorpreso, “ perchè? E' all'avanguardia e nessuno a parte la famiglia ha le chiavi.” Oliver sbuffò, “ SiiiiiLaurel ha le chiavi. Ottimo piano signore.” Lance lo guardò male. Dannazione aveva ragione. Pessima idea.
Comunque ti ho chiamato qui perchè ho un secondo incarico. Abbiamo trovato una spia nel nostro “ovile”. La spia ha dato informazioni ai nostri nemici e forse alla polizia.” Oliver si sedette, “ è collegato alla sicurezza di Felicity? Il dare informazioni ai nostri nemici?” La faccia di Lance si indurì, “penso......ma spero di no. Indipendente da questo, la minaccia deve essere eliminata. Nessuna tortura. Una cosa semplice.”
Oliver non capiva. Alle spie non veniva mai concessa una morte semplice. MAI. Faceva parte del codice.
“Perchè?”
“Lei è una figlia Bratva
.” Oh, merda. Ecco perchè aveva detto spia e non traditore. Una spia non era uno di loro, ma un traditore era un fratello. Questo non va bene.
Qualcuno bussò alla porta, “ avanti.” Oliver si girò sulla sedia. OH doppia fottuta merda. “ Hall, conosci Queen?” L'uomo guardò Oliver, “ si è uscito con Mckenna per un periodo. Se possiamo chiamarlo uscire...” Oliver si rigirò imbarazzato. Oliver guardò Lance. “ Sai perchè sei qui?”Lance fece cenno a Hall di sedersi.
So benissimo che tu stai pensando che Mckenna sia una spia......” Lance tirò fuori il tablet e gli mostrò un video. Era un video su Mckenna che stava incontrando un membro di un gruppo rivale. Oliver non riuscì a riconoscere l'uomo, ma la guardia del corpo dell'uomo era qualcuno con cui aveva avuto problemi in passato. Un italiano. Oliver rabbrividì. Ecco un cosa che pochi avrebbero il coraggio di fare. Andare contro gli italiani. Hall sottovoce imprecò.  I suoi occhi erano pieni di lacrime e la paura era evidente sul suo volto. “La vita! Ti prego risparmiale la vita....” La voce di Hall era debole e spaventata. Oliver era combattuto. Si sentiva male per lui, poi si ricordò che questo potrebbe avere a che fare con Felicity. Lance scosse la testa, “ NO.” Hall annuì. Fece per andarsene, ma Lance lo fermò, “aspetta.”
Hall si girò con le lacrime agli occhi, “ non puoi andare a casa da solo. Dobbiamo prelevarla....”
Hall scosse la testa. Tutti sapevano che se, se ne fosse andato da solo l'avrebbe fatta scappare. Era quello che farebbe qualsiasi uomo per la propria figlia.
Due guardie entrarono e lo portarono fuori, lo avrebbero accompagnato a casa. In questo modo Mckenna non saprà niente fino a che Oliver non si presenterà a casa. Oliver si girò verso Lance, “ sai che uccidendola lo cambierà. Non sarà più un fratello fedele.” Lance fissò la porta, “ ne sono consapevole, ma non è riuscito a controllarla.”
Hall non aveva niente a che fare con quello che sua figlia stava facendo, morirà  comunque. In un modo o nell'altro morirà. Lui non riusciva a controllarla. Non era riuscito a badare correttamente alla sua famiglia, come poteva badare alla fratellanza? Perdere un figlio avrebbe portato qualsiasi uomo  alla follia, chiunque lo sapeva.
Nel frattempo, Laurel era ancora viva.
Lance guardò Oliver, “l'iniziazione di Tommy sarà quello di uccidere.....Mckenna.”  Oliver ingoiò il groppo in gola che gli si era formato in gola. Oh dio!!! Non pensava che Tommy potesse uccidere, tanto meno una donna......una donna che conosceva e con cui era stato.  Oliver guardò Lance, ma nel suo sguardo non c'era nessuna pietà, nessuna via d'uscita. La faccia di Lance era determinata e Oliver sapeva che non gli avrebbe dato nessuna via d'uscita. Questa era la sua penitenza per aver sposato Felicity a Las Vegas. Questo.....questo li avrebbe fatti a pezzi. Lance iniziò a parlare, “ questo è un onore che gli sto dando. La sua prima uccisione sarà un'alta minaccia, così lo sposteranno ai ranghi più alti velocemente. Faccio questo solo per la famiglia.”
Oliver fece un lieve cenno del capo. Sapeva che questo avrebbe aiutato  Tommy, ma in realtà no. Questo potrebbe distruggerlo, potrebbe distruggere Oliver e il suo matrimonio. Lance sapeva tutto questo. Oliver aspettò per un'altra disgrazia...... sapeva che stava arrivando.
Oliver, il tuo lavoro è quello di ucciderla se lui non ci riuscisse.... e se non ci riuscirà....” Lance non finì la frase. Se non riuscisse a ucciderla Oliver avrebbe dovuto ucciderlo. Era come le cose venivano fatte. Tommy sarebbe visto come una vergogna e  indegno per essere un fratello. MERDA. Ok, poteva mentire. Cazzo era Oliver Queen, lui mentiva tutto il tempo.
Lance continuava a fissarlo, “ John verrà con te.” Dannazione. John non avrebbe coperto una cosa del genere......bella mossa capo.  Bella mossa.
Oliver si alzò e lasciò l'ufficio. Non poteva restare più a lungo. Si sentiva in trappola.

Andò a casa. Aveva bisogno di vedere John, aveva bisogno di prendere Tommy e sbrigare sta cazzata. Ma prima di tutto aveva bisogno di vederla.
Salì per l'attico, aveva bisogno di vederla, di tenerla un'ultima volta prima che per loro vada tutto a pezzi.
Felicity era coricata per terra. Si girò verso di lui con un enorme sorriso sul volto. Oliver ricambiò il sorriso. Oliver disse a Lawton di andare da Tommy. Lo chiamerà quando avrà finito di parlare con sua moglie. Lawton sorrise, “ parlare?E' così che lo chiamano i ragazzi?” Oliver lo guardò male e Lawton se ne andò.
Felicity si tirò su mentre Oliver rapidamente le si avvicinò e la prese in braccio. Felicity avvolse le gambe attorno a lui e si baciarono. Oliver approfondì il bacio facendola gemere.
Oliver si staccò dalle sue labbra.
Come sta andando la tua giornata?” Felicity sorrise, “ piuttosto noiosa fino a cinque secondi fa.”
Felicity si appoggiò a lui e iniziò a baciargli il collo. “ Fe-li-ci-ty.....non posso rimanere...” Sospirò. Conosceva tutti i suoi punti, lo conosceva molto bene.
Si tirò via dal suo collo e iniziò a sollevargli il maglione. Si sollevò da lui quanto basta per tiragli via il maglione.
Ok. Poteva fare tardi.
Iniziò a muoversi verso la loro camera da letto, “ abbiamo tempo per questo?” Chiese Felicity. “ Tecnicamente no.” Lei annuì e si tirò via la canotta e successivamente il reggiseno. Oliver si sedette sul divano con lei a cavalcioni su di lui. Oliver continuò a baciarla, cercava di metterci così tanto in questo momento. Felicity si spostò da lui e si alzò mentre lui cercava di seguirla con la sua bocca, “ così avido, Queen.” Felicity ridacchiò.
Si girò e si piegò in avanti dandogli una vista perfetta del suo culo. Dannazione era un culo perfetto.
Si tolse le scarpe e poi si girò con la testa verso di lui. Oliver smise di fissarle il culo giusto in tempo per vedere il suo sorriso malizioso.
Era ancora piegata, quando improvvisamente si alzò e spinse  i suoi pantaloncini da yoga giù per le gambe. Oliver deglutì. CULO NUDO. Il SUO CULO NUDO.
Oliver si alzò e in tempi record si levò i pantaloni e le scarpe.
Si spostò e si mise dietro di lei. Spostò la sua coda di cavallo dalla sua strada ed iniziò a baciarle il retro del collo, “ sei una monella, lo sai?” Felicity sorrise, “ solo per te.....” Girò attorno a lei e la sollevò di nuovo tra le sue braccia. Si spostò verso la colonna al centro della stanza e la spinse contro di esso.
Oliver le baciò il collo e nel frattempo in un'unica spinta entrò dentro di lei. Entrambi ansimarono.
Sapeva che doveva essere dolce, sapeva che lei se lo meritava. Oliver si fermò e poi le afferrò il mento con la mano e la guardò negli occhi,   “non mi romperò. Te lo prometto. Adesso......SCOPAMI prima che decida di tirar fuori quel vibratore.” Oliver ridacchiò, “ si signora.”
Oliver uscì da lei e con un unico movimento si spinse dentro di lei. Felicity ansimò e gli sorrise, “ ANCORA.....” Oliver fece come le chiedeva. Oliver non poteva fare a meno di sorridere, era così bella.
Felicity iniziò a dimenarsi ed Oliver riprese a muoversi seguendo il ritmo e lei si unì subito a lui. Erano entrambi vicini all'orgasmo quando l'ascensore all'improvviso si aprì, “ Lis? John ed io siamo..... OH MIO DIO!” Felicity urlò mentre Oliver imprecò.  Oliver girò la testa per vedere John e Donna li fermi in piedi. John distolse lo sguardo e nello stesso momento coprì gli occhi di Donna, “ stiamo andando.....eh si...... ci vediamo tra un po' Oliver....”  John girò entrambi verso l'ascensore.
Oliver li guardò entrare dentro ed andarsene.
Felicity seppellì la testa nella spalla di Oliver. Oliver rise mentre Felicity un po' meno.
Oliver mettimi giù..... la voglia se né andata!” NOOOOOOOOOOOOO......gridò Oliver nella sua testa.
Allora Oliver mosse i fianchi e Felicity gemette. Oliver sorrise alle sue fusa, “ vuoi ancora smettere?” Felicity scosse la testa e in un attimo ritrovarono il loro ritmo.
Stavano arrivando al culmine.............Oliver con la mano destra iniziò a strusciarsi sul clitoride facendola urlare come se non ci fosse un domani. In un attimo venne e gli morse la spalla. Subito dopo Oliver liberò il suo seme dentro di lei. Rimasero per qualche minuto fermi in quella posizione ansimando l'uno nell'orecchio dell'altro. Rimanendo ancora dentro di lei si allontanò dal pilastro tenendola stretta a se e si sedette sul divano con lei a cavalcioni su di lui rannicchiandosi.
“Dovresti tornare a casa più spesso durante la giornata......” scherzò Felicity facendolo sorridere. Vorrebbe farlo. Oggi era  tornato a casa solo per ricordare a se stesso il motivo per cui stava facendo tutto questo. LEI.
Oliver le spostò i capelli dal viso e la baciò. “ Ti amo.” Felicity sorrise, “ anche io ti amo..... Stai bene?” Oliver annuì.
Quando eravamo venuti a vedere questo posto.......ho avuto delle fantastiche visioni di sesso sfrenato contro quel pilastro." Oliver sollevò le sopracciglia dalla sua confessione, era sorpreso, “ oh davvero? Non me l'avevi  mai detto.”
Felicity lo guardò assonata e scrollò le spalle, “ era un sogno lontano e quel giorno..........pensavo che questo fosse il tuo nido d'amore.”
Oliver si ricordò di quel giorno. Era stata una lotta infernale. La desiderava così tanto che ci aveva messo tutto se stesso per non farla sua quel giorno.
Oliver guardò verso l'ascensore, “ dobbiamo togliere la chiave magnetica a Donna.” Disse Oliver in modo scherzoso. “ Penso che in futuro sarà più prudente o forse potremmo non scopare qui.”
Oliver la guardò con severità, “mi piace scopare dovunque noi vogliamo!!” Felicity sorrise sentendosi debitamente  ammonita, “ si signor Queen.” Oliver la baciò.
Aveva bisogno di andare a prendere John e di occuparsi del loro problema con Mckenna.
Spostò Felicity da sopra di lui facendola sussultare per la mancanza di lui dentro di lei. La coprì con una coperta e poi si alzò e andò a farsi una doccia. Felicity rimase accovacciata sul divano avvolta dalla coperta.
Quando ritornò la trovò addormentata. Sembrava così tranquilla. La baciò sulla fronte e poi chiamò Lawton dicendogli di ritornare.
Al suo arrivo Oliver gli disse cosa stava succedendo e di assicurarsi che Felicity stesse attorno solo  a persone di cui si potevano fidare.
Lawton annuì e prese il suo posto accanto all'ascensore.
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Oliver si diresse nell'appartamento di John.  Non stava cercando questo e l'essere scoperto adesso? Era davvero una cosa brutta. Oliver disse a se stesso che era un uomo adulto con problemi più grandi dall'essere scoperto a fare sesso. SESSO SFREANATO.
Oliver bussò alla porta e gli aprì JJ, “ è l'uomo che ha profanato nostra sorella.....” JJ gli fece cenno di entrare. Oliver scosse la testa ed entrò.
Nel soggiorno tutti e tre i ragazzi erano seduti sul divano, ognuno dei quali gli diede uno sguardo preoccupato. “ Sul serio amico?” Sam parlò. “ Ehi i tuoi genitori avrebbero dovuto chiamare prima!” Oliver arrossì. Questo gli ricordò di lui e Tommy.
John uscì, “ sei pronto?” Oliver annuì e guardò Donna. John rise, “ si è nascosta. Vuole che tutti noi facciamo finta che non sia mai successo.” Oliver alzò un sopracciglio, “ l'hai detto a questi tre e vuoi che questo venga dimenticato?”John si girò verso i ragazzi e tutti e tre sparirono. “ Problema risolto. Andiamo.”
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Quando arrivarono all'ingresso Oliver fermò John per il braccio.  Si guardò attorno e si appoggiò contro il muro e sospirò pesantemente. “ Sai  in che cosa consisterà oggi il nostro lavoro?” John scosse la testa, “ Lance mi ha appena detto di andare con te.”  Oliver lo guardò con uno sguardo che gli diceva non gli sarebbe piaciuto, “ noi dobbiamo affrontare una spia. Tommy dovrà occuparsene.” John sospirò bruscamente, sapeva che Tommy non era pronto per questo. Il ragazzo era troppo buono e gentile.
Oliver distolse lo sguardo e poi tornò su John, “ una spia femmina.”
MERDA.” Mormorò John.
John si appoggiò al muro di fianco ad Oliver. “Il mio lavoro?” Oliver sospirò bruscamente, “ se Tommy non dovesse o non volesse farlo...... Lo dorò fare io....... E poi Tommy non sarà uno di noi....” John si spostò dal muro ed iniziò a camminare avanti e indietro, “ tu....” Si guardò attorno gli si avvicinò e gli sussurrò, “ dovrai ucciderlo......e se tu non ci riuscirai.....lo dovrò fare io.” Oliver fece un rapido cenno con il capo. “ Si e poi dovrai uccidere anche me. Lo sai.”
Oliver non avrebbe permesso a nessuno di uccidere suo fratello. Persino John.
Se John non dovesse farlo, Quentin avrebbe ucciso la sua famiglia. Maledizione. Ancora una volta, erano tutti pedine in questo gioco malato.
John scosse la testa.
Andiamo.” Oliver lo seguì. Andarono per l'appartamento di Tommy.
Isabel aprì la porta, “ Tommy! Il neardenthal è qui con il suo baby-sitter.” Isabel gli sorrise e Oliver ricambiò con un sorriso sarcastico mentre John ridacchiò scuotendo al testa. Tommy uscì  finendo di mettersi la maglietta.
Ehi.” Sia Oliver che John lo salutarono facendo cenno con il capo.
Tommy si avvicinò ad Isabel, “ ciao piccola. Ci vediamo più tardi.”  Isabel lo baciò e guardò Oliver, ma lui distolse lo sguardo. Non riusciva a guardarla. Isabel sussultò. Oliver la riguardò e glielo leggeva  negli occhi. Lei sapeva, non tutto ma abbastanza. Isabel tirò Tommy in un abbracciò e gli sussurrò all'orecchio, “ qualsiasi cosa vogliano farti fare....tu falla! Ritorna a casa da me....” Tommy sorrise, “ certo dolcezza.” Isabel guardò Oliver supplicandolo con gli occhi. Lui annuì appena. Avrebbe fatto del suo meglio.....
Uscirono ed Oliver fu l'ultimo ad uscire chiudendosi la porta alle spalle, sentì Isabel gridare. Lei lo sapeva, era cresciuta in tutto questo, sapeva cosa avrebbe dovuto fare.....e sapeva  che se non lo avesse fatto lui non sarebbe tornato da lei.

Guidarono verso casa Hall.
Tommy parlò con John sulle “attività” del weekend. A quanto pare Donna e Isabel stavano progettando di passare il fine settimane insieme. Ad Oliver non gli importava per niente. Aveva solo bisogno di superare questi giorni.
Uscirono fuori dall'auto e il signor Hall uscì dalla casa, “Queen!” Oliver gli strinse la mano, “ Hall.....dov'è lei?” Hall distolse lo sguardo. Oliver vide lacrime nei suoi occhi, "lo sai che questo non è giusto! Laurel  ha fatto di peggio.....Laurel è colei che la messa in questo....... dovresti occuparti di sua figlia prima della mia.”
Oliver rimase stoico mentre silenziosamente  concordò con lui. Aveva ragione.
Laurel non era una minaccia solo per Felicity, ma per l'intera famiglia e la Bratva. Lance non lo vedeva ed era lui al potere. Finchè sarà al comando o fino a quando colpirà qualcuno a cui a Lance non interessava, lei sarebbe rimasta viva.
Oliver sospettava in qualunque cosa fosse coinvolta Mckenna, Laurel l'aveva guidata su questa strada. “ Ho bisogno di lei......ADESSO.” Hall fece segno di seguirlo. Le guardie che aveva inviato Lance erano posizionate nella casa. Nessuno guardò chiunque presente negli occhi. Uccidere una donna non era un qualcosa che facevano spesso. Tutti sospettavano che fosse Oliver a doverlo fare. Nessuno lo invidiava per questo, provavano compassione per lui e lui lo sapeva.
“Mckenna. Vieni qui subito.!” Qualche secondo dopo, Mckenna Hall apparì. Era vestita come se dovesse fare una sfilata di moda. Vide Oliver e sorrise, ma lui non ricambiò il sorriso. Si accorse poi di John e Tommy e il suo sorriso svanì. “ Papà?” Hall si avvicinò alla figlia, “ ti amo. Ho provato di tutto, davvero.....” Hall l'abbracciò. “Papà?” Hall la spinse versò Oliver e si allontanò, “ PAPA'!” Mckenna guardò Oliver che ignorò i suoi occhi supplichevoli.
La fecero salire in macchina.
Ad Oliver era stato detto di farlo fare a Tommy e di farglielo fare in fretta. Lo farà.
Guidò verso la casa delle torture. John e Tommy continuarono a guardarlo sconcertato.
Quando arrivarono Mckenna cercò di scappare, ma Oliver facilmente la bloccò. Slade e Roy uscirono dalla casa, “ cosa sta succedendo?” Oliver si avvicinò a loro trascinando per un braccio Mckenna, “ prendete il prigioniero!”
Slade guardò John e Tommy. Entrambi scrollarono le spalle, non avendo idea di cosa stesse facendo. Una volta che tutti scesero nel seminterrato Oliver diede   Mckenna a Slade.
Legò il prigioniero alla sedia e poi gli indicò Mckenna. “ Questa è la signora Hall. Suo padre è un capitano Bratva. E' potente, ma non potente quanto me o il padre di mia moglie. Lei ha tradito la fratellanza.” Mckenna ansimò. “ Qualcuno le ha dato delle informazioni o forse le ha rubate.....chi lo sa? Forse le ha comprate o le ha date così. Sta di fatto che adesso lei morirà. “ Mckenna iniziò a piangere. “ Questo non è giusto! Anche altri lo hanno fatto!” Oliver la guardò freddamente. Le suppliche e i piagnistei non l'avrebbero salvata.

L'uomo non distolse lo sguardo da Mckenna. “ La Bratva non uccide le donne.” Oliver iniziò a ridere. I suoi uomini  si resero conto che era entrato nella modalità tortura, “ si che lo facciamo.”
Mckenna iniziò a gridare.
Vedi non mi interessa. Una volta me la sono persino scopata. Si è stato bello......ma ha fatto del male a mia moglie. Adesso le morirà.......certo, morirà  perchè è una spia, ma non ho alcun problema con questo.....” Lasciò l'uomo e la spia qualche minuto per pensare a cosa sarebbe successo.
Oliver si avvicinò a Tommy e lo spostò dal semicerchio di uomini in cui era. Nessuno di loro era a proprio agio nell'uccidere una donna. Oliver gli consegnò una pistola. “ Lance ha deciso che sarai tu ad ucciderla. Sarà la tua iniziazione Bratva.”  Tommy deglutì. Si rese conto che era per questo che Isabel era così spaventata. Gli aveva detto detto di fare qualsiasi cosa..... di fare quello che gli avrebbero chiesto.......di ritornare a casa da lei. Tommy distolse lo sguardo  cercando di controllare le proprie emozioni.
Se non lo facessi?” Oliver ingoiò la bile nella sua gola, “ morirai.” Tommy annuì, “ penso che potrei essere d'accordo con questo.” Oliver vide rosso. Lo spinse ancora più in fuori dal seminterrato. “ sei impazzito? Perchè io non lo sono! Se non vuoi farlo per te o per me, fallo almeno per Isabel Cazzo! Lei ti ama e lei verrà data a qualcun altro.”
Tommy strabuzzò gli occhi, “ esatto. Lance può fare di lei qualsiasi cosa. E' il prezzo che pagano le donne. Non è giusto e non è corretto, ma è come stanno le cose....... Pensaci! Isabel è il motivo per cui devi farlo! Mckenna ci ha tradito.”
Tommy cercò di deglutire, ma era troppo tardi, si girò e vomitò tutta la sua colazione. Oliver lo guardò. Non era giusto che la prima uccisione di Tommy fosse una donna. Non è che non volesse, ma non c'era niente che potesse fare per aiutarlo. Oliver aveva bisogno di trattare Tommy come chiunque altro.
Si avvicinò a Tommy e gli mise una mano sulla schiena, “ Isabel sarà un premio. Potrebbe andare a qualche coglione che potrebbe abusare di lei, stuprarla, venderla......” Gli occhi di Tommy si riempirono d'odio.
Oliver sapeva che stava funzionando. “ O forse lei sarà soltanto una delle donne con cui ogni fratello può andare per farsi una bella scopata........è già accaduto con altre donne.”
Tommy era una così buon'anima e questo lo stava ferendo e Oliver lo odiava.
Era il momento di tirare fuori le grosse armi.
Ricorda...... lei è vista come la rovina del padre.....forse Lance permetterà di vederla......almeno prima che lui muoia.....” Tommy ruggì ed estrasse la pistola. Avanzò verso Mckenna e le sparò dritto in mezzo agli occhi prima che lei potesse realizzare cosa stesse succedendo.
Dopo aver premuto il grilletto lasciò cadere la pistola. Oliver lo trascinò via. Il prigioniero non poteva vederlo perso, debole altrimenti avrebbero perso qualsiasi controllo che avevano ottenuto con il prigioniero.
Slade rimase li con il corpo inerte di Mckenna tra le braccia. John e Roy lo fissarono e basta. Nessuno di loro pensava che sarebbe successo questo.
Roy gurdò John, “ non dovremmo dovuto almeno chiederle cosa le avevano dato e chi era coinvolto?” John continuò a fissare la ragazza morta, “ Forse.  Oliver non era dell'umore giusto.....” Roy annuì poi spostò lo sguardo tra Slade e John, “ e se lei era il suo collegamento a noi?” Slade depositò il corpo, si avvicinò al prigioniero e lo schiaffeggiò, “ era lei?” Il prigioniero momentaneamente scioccato scosse la tessa mentre continuava a fissare la ragazza morta.
Oliver trascinò il fratello fuori nel cortile.  Tommy aveva i conati di vomito. Oliver lo guardò, cercava di tenere sotto controllo le proprie emozioni.  Stava guardando suo fratello perdere la testa e non c'era niente che potesse fare per proteggerlo. Ma era anche geloso  perchè  non poteva scomporsi, non poteva permetterselo.
Quello che era appena accaduto lo avrebbe cambiato per sempre.
Oliver continuò a pensare al proprio obiettivo. Felicity.
Oliver guardò Tommy, “ hai fatto la cosa giusta. Per te. Per Isabel.” Tommy lo guardò disgustato. Si alzò e si allontanò da lui. Oliver rimase fermo e lo guardò.
Ha dovuto farlo. Non c'era alcuna scelta. Tommy ha dovuto farlo per se stesso, per Isabel e persino per Oliver.

Oliver decise di seguirlo, lo fermò per un braccio e lo costrinse  a guardarlo. “ Ascolta. Dovevi farlo. Se non lo avessi fatto.......io avrei dovuto ucciderti! Ed io non sarei stato in grado di farlo. Allora sarebbe toccato a John …..... ed io non l'avrei permesso. Lo capisci? La tua morte avrebbe ucciso Isabel che avrebbe ucciso me e che avrebbe di conseguenza ucciso  la mia donna.......doveva succedere.”
Tommy scosse la testa. Oliver gli prese la testa con le mani facendo in modo che si guardassero, “ SI TOMMY. Potremmo davvero lasciare Felicity e Isabel da sole per Mckenna Hall?”  Oliver stava ansimando, “ Potresti Tommy?”
Tommy si divincolò dalla sua presa, “ NO! Non potrei, va bene.............Ma  Ollie......” Tommy iniziò a piangere e Oliver sentì le lacrime bagnarli le guance. Non erano per Mckenna, ma per Tommy.
L'ho uccisa Ollie.... L'ho fottutamente uccisa come se fosse un insetto che avevo bisogno di schiacciare.”
Oliver appoggiò le mani sulle spalle del fratello, “ ascoltami, hai dovuto farlo. Lei ha tradito tutti noi. Sarebbe morta a prescindere. Tu vivrai. Questa era una parte di questa vita e lei lo sapeva. Pensava che essendo donna questo l'avrebbe salvata.....non è stato così.”
Tommy annuì. Oliver spostò le mani dalle sue braccia continuando lo stesso a guardarlo.
Dopo qualche minuto Tommy si ricompose.
Tornare dentro.
Slade si occupò del corpo. Lo avrebbe portato al Signor Hall. Avrebbe potuto farne quello che voleva. Poteva dire alla gente che era stato un incidente. Una bara chiusa e nessuno lo avrebbe saputo, solo un sospetto.
Roy sarebbe rimasto con il prigioniero. John, Tommy e Oliver si diressero all'auto  per poter tornare a casa. Il viaggio fu abbastanza silenzioso fino a quando arrivarono in città. John si schiarì la voce, “ Lance ha chiamato e gli ho detto che è stato fatto.....da Tommy.” Oliver non distolse lo sguardo dalla strada. Tommy deglutì, mentre John sospirò. “ Stanotte è stata l'iniziazione di Tommy.” Nessuno degli uomini reagì. Continuarono a non guardarsi.
Quando arrivarono al palazzo tutti scesero dall'auto e si diressero verso l'ascensore. Ma all'improvviso Tommy si  fermò e parlò, “ con che faccia mi presento a lei?” Oliver e John si fermarono e si girarono verso di lui, “ entri in casa, vai da lei e lasciati amare da lei. Hai fatto quello che lei ti ha chiesto. Sei tornato a casa da lei. Fai l'amore con lei e dimenticati del resto.”
I tre uomini entrarono nell'ascensore. Fu una salita silenziosa. Il primo ad uscire fu John. Salutò con un cenno i fratelli si diresse alla sua porta. Non vedeva l'ora di tornare a casa dalla sua famiglia.
Arrivarono al piano di Tommy. Prima che lui uscisse Oliver prese parola, “ Tommy puoi farcela. Lei è una figlia Bratva. Lo sa.  Lei ti ama.” Tommy annuì e si diresse alla sua porta. Oliver rimase fermo li con l'ascensore fino a quando non vide Isabel aprire la porta e trascinare Tommy dentro.
Isabel sorrise tristemente ad Oliver. Sapeva che per quanto lui la odiasse, lei era giusta per suo fratello. Si sarebbe presa cura di lui.
Oliver lasciò che le porte dell'ascensore si chiudessero e lasciò l'ascensore salire al suo piano.
Estrasse la sua chiave magnetica ed entrò nell'attico. Aveva bisogno della sua donna.

Quando entrò nell'attico la trovò in cucina. Donna le aveva insegnato a cucinare. Felicity aveva dei precedenti di 50 su 50 piatti andati a male.
Oliver guardò Lawton che gli sorrise e gli sussurrò, “buona fortuna!” Poi alzò la voce, “ ci vediamo domani signora Queen!” Felicity fece un rumore strano, “ va bene! E chiamami Felicity!”
Detto questo Lawton se ne andò. Oliver entrò in cucina.
Lucy! Sono a casa!” Felicity si girò verso di lui che iniziò a ridere. Felicity aveva farina sul naso, sugli occhiali e i suoi capelli erano mezzi fuori dalla coda. Era adorabile e indossava....” E' un grembiule quello che vedo?” Felicity gli sorrise e gli si avvicinò, “ si Ricky.” Oliver sorrise e la baciò.
Cosa c'è per cena?” Chiese Oliver guardandosi attorno. “ Questa non è la nostra cena..... mamma ha chiamato. Mckenna Hall è stata uccisa oggi. Questo è per la sua famiglia.”  Il sorriso di Oliver svanì e si allontanò. Felicity lo guardò stordita. Si girò verso i fornelli e li spense e corse da Oliver.
Era nella loro stanza. Si stava spogliando. Felicity si fermò a guardarlo.
Oliver? So che hai avuto …..una cosa con lei....stai bene?” Oliver la fissò e basta. Non riusciva a parlare, non adesso almeno. Non con lei.
Si infilò i pantaloni della tuta e la superò andando verso al palestra.
Felicity non era sicura di cosa fare. Scrollò le spalle e lo seguì. Quando arrivò alla palestra trovò la porta chiusa. Poteva sentire che stava facendo la salmon ladder. Decise di rispettare il suo bisogno di spazio.
Tornò in cucina e riaccese i fornelli. Finì la casseruola. La mise sul bancone e andò a cambiarsi. Indossò un abito nero con scarpe dello stesso colore.
Tornò in cucina per impacchettare la casseruola e si ritrovò Oliver di fianco alla casseruola ansimante per l'allenamento.
Non puoi andarci. Non puoi portare questo.”
“Perchè no? E' il protocollo. Non l'ho bruciato o altro.....per una volta.”
Oliver sospirò.
“Non puoi e basta. Dovrei venire con te ma non posso.” Felicity lo guardò. Il suo telefono squillò e lei rispose. “ Si. Sarò giù in un attimo.” Si girò verso Oliver che stava bevendo , “ mamma  è qui. Lei, io ed Isabel andremo  a casa Hall.” Oliver sputò fuori l'acqua. Non poteva credere che Lance gli permetteva di farlo. Era malato. Oliver scrollò le spalle e se ne andò nella loro stanza. Felicity lo guardò allontanarsi pensierosa.
Felicity andò con le altre donne a casa Hall. Erano strano e sgradevole incontrare il signor Hall. Sembrava arrabbiato. Felicity notò che si comportava così solo con loro.
Felicity ripensò al ritorno a casa di Oliver ed al suo bisogno di lei. Ripensò a quando era uscito e a quando ero rientrato a casa e alla sua reazione. OH DIO...... Oliver. Felicity ansimò.
Si girò verso sua madre e le altre, “ ho bisogno di andare via......adesso!”
Prese la macchina e prima che partisse sua madre le disse che avrebbero trovato un modo per ritornare a casa.
A malapena parcheggiò l'auto prima di correre verso l'ascensore.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono corse fuori, “ OLIVER!OLIVER!”
Oliver alle sue grida uscì di corsa dalla palestra, “ Felicity cos'è successo?”  Felicity corse tra le sue braccia, “ mi dispiace tanto.....non avrei dovuto lasciarti. Sapevo che c'era qualcosa che non andava.......mi mi mi dispiace tanto..... è stato per causa mia vero? Ti ha costretto!” Oliver si tirò indietro per guardarla negli occhi e le prese il viso tra le mani, “ NO.”
Felicity scosse la testa, “ come no?” Entrambi sapevano che lui non poteva dirglielo o non dovrebbe dirglielo. Oliver lasciò cadere le mani e se le passò sulla testa. DANNAZIONE.
Oliver la guardò nuovamente. Non poteva mentire, sopratutto non a lei.
Ha chiesto a Tommy di farlo. Se non lo faceva …....” Felicity ansimò, “ se non l'avesse fatto tu avresti dovuto ucciderlo......oh dio, Oliver.”  Felicity lo abbracciò. Adesso proprio qui era l'unico posto in cui si sentiva amato. L'unico posto  in cui poteva essere se stesso. Tutte le diverse parti di lui erano qui con lei .
Felicity sciolse l'abbraccio, lo prese per mano e lo portò nella loro camera da letto. Lo mise a letto.
Si tolse i tacchi e il vestito e poi si distese anche lei. Si accoccolarono l'uno sull'altra silenziosamente. Rimasero così per tutta la notte.
Oliver iniziò a piangere e lei come solo lei poteva fare lenì il suo dolore.
Oliver aveva dovuto fare cose impensabili per tenerla al sicuro, per stare con lei.
Il cuore di Felicity si spezzò per lui.
Non sapeva per quale motivo Mckenna era stata uccisa e se doveva essere sincera non le importava anche se questo la rendeva una persona orribile. Tutto quello che le importava  era che suo marito stava soffrendo. Suo cognato  ha dovuto farlo. Questo avrebbe cambiato Tommy. Pianse anche lei per lui.
Questa notte Felicity era forte per lui. Doveva esserlo. Promise a se stessa mentre Oliver finalmente si era addormentato con fatica accanto a lei, che avrebbe fatto in modo di essere l'unica persona su cui Oliver potesse contare. L'unica persona  per cui lui non doveva essere sempre forte e che non importava cosa, lei lo avrebbe sempre amato.
Felicity si chinò e lo baciò, “ MIO........” Bisbigliò.
Non gli permetterò di portarti via da me.....”

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Capitolo 27
*** Capitolo 28-29 ***


~~Altri due capitoli!!!!
Capitolo 28
Oliver non riusciva a distogliere la mante da suo fratello. Le cose non erano mai state così tese fra di loro. Niente di così serio era mai diventato un problema. Certo, avevano litigato per delle ragazze quando erano ragazzini e per delle donne da adulti. Persino da bambini litigavano ma per i giocattoli. Chi non lo farebbe?
Avevano avuto anche una discussione su Felicity, ma  non erano mai stati così a lungo senza parlarsi. Non erano mai stati così distanti.
Oliver sospirò. Odiava tutto questo.
Aveva bisogno che Tommy lo perdonasse, che gli parlasse. L'unica cosa di cui parlavano erano degli affari della Bratva.
Oliver picchiò forte la mano sul volante del suv. Stava guidando in direzione della casa delle torture.
Era combattuto tra l'essere preoccupato dal far parlare l'uomo e dal far parlare suo fratello con lui.
Non rimpiangeva di aver fatto diventare Tommy un assassino, non voleva nemmeno pentirsene. A quest'ora sarebbero entrambi morti così come lei. Il prendere solamente le  loro vite non l'avrebbe salvata. Perchè Tommy non riusciva a vederlo?
Oliver controllò l'indicatore di benzina e decise di fermarsi a fare rifornimento prima di arrivare sulla provinciale che conduceva alla casa.
Scese dall'auto e attaccò la pompa all'auto. Nel mentre entrò nella stazione per prendersi una bottiglietta d'acqua. Entrando notò due uomini appartenenti alla mafia italiana, di cui aveva un loro uomo chiuso nel seminterrato. Non andava bene.
Si guardò attorno, poteva tranquillamente farli fuori entrambi, ma non senza essere visto o senza coinvolgere il cassiere nel fuoco incrociato.
Un tempo non gli sarebbe importato del cassiere...........MERDA. Avrebbe dovuto controllare il parcheggio, ma era troppo preso dal preoccuparsi per Tommy.
Oliver pagò per la benzina e per la bottiglietta d'acqua. Si diresse fuori, ma si accorse che i due uomini lo seguirono. Sperava che avessero deciso che fosse troppo rischioso andare contro di lui.
Era quasi all'auto con una mano sulla pistola, pronto a fare fuoco. Non sentì niente ma solo la sensazione. Si girò verso di loro sentendo solo il dolore aumentare. Afferrò la pistola e iniziò a far fuoco. Uno degli uomini era in macchina dirigendosi verso il suo compagno, quello che aveva sparato ad Oliver. Oliver sparò verso l'uomo colpendo il pneumatico. La macchina continuò a muoversi. Il cassiere uscì fuori dicendo di aver chiamato il 911.
Oliver salì in macchina, prese il cellulare e chiamò Slade dicendogli di essere stato colpito, ma non era in pericolo di vita. Gli disse di essere sulla strada verso la casa e che da li a poco sarebbe arrivato.
Dopo aver chiuso la chiamata, partì e guardò freneticamente gli specchietti controllando di non essere inseguito, anche se loro erano fuggiti via per primi. Non vide nessuno ma per sicurezza parcheggiò l'auto in un fienile, non voleva rischiare che scoprissero della casa o di dove tenessero il loro uomo.
Se fossero stati intelligenti si sarebbero dovuti nascondere nel retro della stazione, seguendolo per poi liberare il loro uomo. Era grato che quegli uomini fossero stati degli idioti in quel momento.
Slade era in attesa di Oliver. Quando lo vide arrivare corse subito verso l'auto. Aprì la portiera e lo tirò fuori e tutto per Oliver divenne nero. MERDA.
********************************************************************************
Felicity era determinata. Una volta che Oliver uscì di casa iniziò a lavorare sulla nuova normalità per la sua vita. Il suo compito era quello di essere il suo braccio destro, la sua ragazza.
Felicity sapeva che oggi Oliver lavorava con Tommy, quindi oggi sarebbe stato un buon giorno per “rompere il ghiaccio”. Aveva deciso di prendere in mano la situazione con quei due. Gli uomini sono testardi e a volte avevano bisogno di una spinta nella giusta direzione.
Oliver e Tommy avevano bisogno di una gigantesca spinta. Sono Queen, il che significava  che erano ancora più testardi.
Prese l'ascensore e scese fino al piano di Tommy. Suonò il campanello ed Isabel aprì la porta. Felicity era preoccupata per come l'avrebbe ricevuta.
Isabel le sorrise e la invitò ad entrare. Felicity emise un sospiro di sollievo. Almeno le donne potevano andare d'accordo ed andare avanti. C'era speranza!
Si sedettero sul divano, “ sono venuta a parlarti di quello che sta succedendo tra Oliver e Tommy.”
Isabel sorrise con simpatia. “ Sono fratelli, hanno bisogno di parlare.....hanno bisogno di riparare il danno.” La voce di Felicity si affievolì nel dirlo. Il dolore era chiaro.
“Sono d'accordo. Odio vedere questa spaccatura tra di loro..... Sai cos'è successo?” Felicity si morse il labbro. Lo sapeva, ma era preoccupata che Isabel non lo sapesse ed non era sicura di poter spifferare i segreti.
Isabel notò la sua esitazione, “ lo so. Ha dovuto uccidere qualcuno. L'ho capito nel momento in cui lo sono venuti a prendere che questo era il piano. L'ho capito dalla faccia di Oliver.” Isabel le sorrise, “ sarebbe un pessimo giocatore di poker!” Isabel e Felicity scoppiarono a ridere. Isabel aveva ragione, lui lo sarebbe........almeno le parti di lui che lei conosceva.
So anche.... o almeno mettendo insieme i pezzi,  che la persona che ha ucciso era Mckenna Hall.” Felicity annuì ed entrambe distolsero lo sguardo. Erano entrambe a disagio e capendo quanto questo pesasse sulla loro famiglia.
Tommy non ne parla.” Uccidere era già abbastanza difficile. Era una terribile croce da sopportare per chiunque, ma uccidere una donna? Una figlia Bratva, una donna con cui eri stato e di cui ti era importato rendeva le cose più difficili.
Sia Oliver che Tommy avevano entrambi condiviso una storia con Mckenna rendendo le cose più difficili per loro.

Nemmeno Oliver.”  Non le raccontò della notte in cui era successo e di come Oliver si era aperto con lei. Da allora non uscì una parola su quell'argomento. “ Penso che tocchi a noi farli  rimediare a questo..... o almeno indurre loro a farlo.” Isabel concordò, erano dentro in questo assieme. “Come?”
Non ne sono ancora sicura. Penso che forse dovremmo farli sedere e dirgli che non li permetteremo più di continuare? Prenderli a calci  finchè non lo faranno? Dargli un ultimatum?" Rise anche se non era affatto divertente.
Non glielo permetteremo?” Isabel era confusa. “ Si....” Iniziò ad elaborare un piano quando il suo telefono iniziò a suonare. Era Thea.  “Devo rispondere.” Felicity si alzò e si allontanò dal salotto.
Thea? Dimmi!”  Felicity la sentì piangere.
Sta bene, ma Oliver è stato colpito...”
“Cosa?”
“Dov'è?”

Fuori città. Roy sta venendo a prenderti......” Felicity chiuse la chiamata, “ Isabel..... io-io-io devo andare..... hanno sparato ad Oliver.” Cercò la sua borsetta e beh non era sicura di cos'altro stesse cercando. “ Devo andare. Continueremo la chiacchierata più tardi, va bene?” Isabel annuì, “ mi dispiace Felicity. Ti prego fammi sapere se c'è qualcosa che posso fare.” Felicity abbracciò Isabel, “ lo farò, grazie.”
Uscì dalla porta.
Lawton era li fuori ad aspettare. Sembrava confuso. “ Roy sta venendo a prenderci. Oliver è stato ferito. Ho bisogno di andare da lui.”
Lawton le afferrò il braccio e si diressero all'ascensore. Nel mentre Lawton telefonò a Lance per informarlo dell'accaduto.
Lawton era preoccupato nel vedere Felicity preoccupata. Lawton continuò a guardarsi intorno anche se erano da soli all'interno dell'ascensore.
Uscirono al piano del garage e videro arrivare Roy a tutta velocità sgommando di fronte a loro. Uscì dall'auto velocemente ed aprì la portella dietro facendo salire Felicity seguita a ruota da Lawton.
Cos'è successo?” Felicity guardò Lawton, ma era troppo preso a guardare Roy per notarlo.
Non ne sono sicuro. Ha chiamato dicendo a Slade di essere stato colpito. E' arrivato da noi e poi è svenuto.”
Felicity sentiva la nausea venirle su. Com'era potuto succedere. Oliver era sempre così attento. Controllava sempre ciò che lo circondava. Lui non si lasciava distrarre da niente, ma quest'uomo...........gli aveva sparato. Com'era potuto succedere?

“Sta bene?” Felicity non riconobbe la propria voce. Sembrava così fragile, piccola e spaventata.
Roy incatenò il suo sguardo nello specchietto retrovisore.
Sorrise, “ si. Non è sveglio, ma John dice che ce l'ha farà..... vogliamo solo che tu sia li quando si sveglierà.”
I suoi occhi strabuzzarono, “ non si è ancora svegliato?” Roy fece cenno di no con il capo.
Felicity si mordicchiò il labbro. Non era un medico, ma quello non era una buona cosa. Non dovrebbe essere sveglio? Se non fosse stato grave non avrebbe dovuto essere sveglio o forse.....non svenire?
Quando Felicity  guardò nuovamente fuori dal finestrino, notò che erano su una strada di campagna che puntava verso una vecchia casa colonica.
Era confusa, ma allo stesso tempo le veniva quasi da ridere nel vedere Lawton con la mascella rigida come faceva Oliver.
Dove siamo?” Roy e Lawton si guardarono a vicenda avendo una conversazione silenziosa. Felicity alzò lo sguardo spostandolo da uno all'altro.
John uscì dalla casa e Felicity gli corse incontro buttandosi tra le sue braccia. Poi John l'afferrò per le spalle, “ ascoltami...... se la caverà.”
“Questo posto......... non è un posto in cui dovresti stare......MAI. Ma questa è un' emergenza. Abbiamo paura che andrà fuori di testa, quando si riprenderà......... l'ha già fatto in passato...........tu lo puoi calmare. Non sappiamo cosa sia successo prima......” Felicity annuì per tutto il tempo.
John fece un respiro profondo, “ questo è un posto dove.......portiamo i traditori, dove sono inflitte le pene e dove vengono portati i prigionieri....” Felicity deglutì e continuò a spostare lo sguardo tra John e la casa. Aveva sentito parlare di questo posto. Non sembrava come se lo immaginava. Sembrava un'innocua casa di campagna.
Casa delle torture...” Sussurrò Felicity. “ E' quello che è questo posto, giusto?” John  annuì. “ Come diavolo facevi a saperlo?” Felicity sorrise timidamente, “ ero solita origliare  quando ero bambina. Ho sentito persone parlarne.” John aveva sempre saputo che lo faceva, ma non quando si trattava di affari Bratva.
“Si è la casa della torture. Oliver è all'interno....”  John si girò e vide Slade fuori dalla porta, “Lissy?Anche l'uomo che ha fatto  minacce contro di te si trova all'interno. E' importante che tu ascolti tutti noi, ok?” Felicity annuì e ingoiò il cuore. Le veniva anche da vomitare. Si, lei stava per....... si girò e corse dietro all'auto e vomitò tutta la la sua colazione. John le si avvicinò e le tirò su i capelli. Le accarezzò delicatamente la schiena, “ stai bene?” Lei annuì. Le porse una bottiglietta d'acqua che uso per risciacquarsi al bocca.
Si alzò e si pulì la bocca, “ portami da mio marito.” John sorrise.  Questa era la ragazza esuberante che tutti loro conoscevano.

Felicity entrò nella casa. Vide candele accese d'ovunque, cosa strana che le fece alzare un sopracciglio.  Roy la guardò imbarazzato, “ ho pensato potrebbero aiutarti con l'odore.” Felicity si accorse dell'odore. Si tappò la bocca con la mano. Roy aprì la porta dietro di lui e le fece cenno di correre dentro. Era una bagno. Felicity vomitò un paio di volte. L'odore era terribile. Si alzò e prese un altro sorso d'acqua.
Non stava andando molto bene.
Felicity si sciacquò il viso e poi si guardò allo specchio. Prese poi un respiro profondo ed uscì dal bagno. Poteva farcela......lei doveva farcela, per Oliver. Lei doveva essere forte per lui, per loro.
John la condusse al secondo piano.
Sul piano c'era un lungo corridoio con quattro porte su entrambi i lati e un'altra in fondo al corridoio.
Felicity fu portata all'ultima porta.
John le aprì la porta e la fece entrare per prima. Felicity si guardò intorno.
Oliver era nel mezzo di un grande letto a petto nudo..
Felicity entrò lentamente. Oliver era coperto fino alla cintura da una coperta e la spalla sinistra bendata.
Felicity si girò verso John, “ Non volevano ucciderlo?” John scosse la testa, “ no, era un soltanto un avvertimento. Sanno che abbiamo il loro uomo. Volevano farci sapere che possono arrivare a noi.”
Felicity annuì e poi si girò nuovamente verso Oliver. Si avvicinò al letto e John uscì dalla stanza.
Si sedette di fianco a lui e gli prese una mano nella sua.
Devi svegliarti.......” Felicity lo disse piangendo. “ Lo so che parlo molto, ma......non zittirmi con un bacio se non sei sveglio.....”  Oliver non si mosse.
Felicity tirò su con il naso e si asciugò il viso con l'altra mano. “ Non ho intenzione di dire che sei incosciente, perchè quello suona molto peggio........Mi limiterò a dire “ smettila di dormire”, per favore.”
Ma a me piace sentirti parlare.......” la voce di Oliver era rauca, ma a lei non importava. “OLIVER!” Felicity guardò in basso verso lui.
Oliver sorrise ad occhi chiusi........Poi aprì gli occhi guardandosi intorno. Era confuso.
Dove siamo?” Felicity si chinò e lo baciò. Oliver iniziò a muoversi verso di lei facendo una smorfia.  Oliver stava iniziando ad agitarsi. Si guardò intorno freneticamente.
L'ultima cosa che ricordo sono quegli uomini.......mi hanno sparato.....” Felicity lo osservò e poteva  dire che lui stava continuando a pensare e a pensare che loro siano a stati rapiti.
“Non muoverti......sei ferito.” Felicity lo spinse delicatamente indietro.
“Siamo nella casa delle torture. Sono stata portata qui per te.”
Il viso di Oliver si oscurò. Felicity deglutì, non aveva mai visto quello sguardo su Oliver. Era arrabbiato. Certo, lo aveva già fatto arrabbiare prima d'ora ovviamente.......ma questo era peggio. Tanto peggio. Felicity si raddrizzò.
Ti hanno portato qui......con lui?Con me? A cosa diavolo stavano pensando!” Oliver si alzò mentre Felicity cercò di fermarlo, ma era inutile. Anche se era stato ferito lui era lo stesso più forte di lei.
Oliver.....ti hanno sparato. Dovresti riposarti.” Oliver si guardò attorno.
Che cosa stai cercando?” Si girò verso di lei  facendo una smorfia di dolore, “ la mia maglietta.”
“Potrei sbagliarmi.....ma probabilmente te l'hanno strappata.......e probabilmente sarà ricoperta di sangue.”
Oliver la guardò, aveva ragione.
Oliver si strinse nelle spalle,  ritornò verso il letto per poi  afferrarla per il gomito, “va bene. Andiamo.”
“Dove
?”
Attraversarono il corridoio e arrivarono alle scale. Felicity voleva solamente che lui si fermasse e che si riposasse.
Non qui. Non dovesti essere qui. Non dovresti assolutamente essere qui con me.”
Felicity si sentì ferita. “ D'ovunque tu sarai .....Io ci sarò .” Oliver si girò verso di lei e sospirò.
Le accarezzò la guancia. “Non qui.....mai. Questa parte di me è una parte che non ho mai voluto farti vedere. Questa è la mia vita segreta e deve rimanere così, rinchiusa lontano da te.”
Perchè?  So che qui dentro accadono brutte cose..... Conosco questa vita.  Fai cose che non vorresti fare.”
Oliver scosse la testa, “ NO. Qui io sono qualcun altro......qualcos'altro. Qualcuno che non dovresti mai vedere. Non voglio che tu lo veda...... me.......lui.  Ho intenzioni di ucciderli per averti portato qui.” Felicity si fermò in cima alle scale facendolo fermare.
Andiamo!” Felicity lo guardò dall'alto verso il basso essendo qualche scalino più in alto di lui.
Oliver non m'importa dell'altro te....”  Oliver salì  un paio di scalini trovandosi così alla stessa altezza, “ si che t'importerà. Lui non è bello, non è gentile.....lui.......lui è chi ero prima di incontrare te.”
Oliver mise una mano dietro al collo di Felicity, “ lui è crudele. Lui.....lui uccide le persone. Le tortura...... Non dovrebbe  nemmeno conoscere qualcuno di così luminoso e amorevole come te.”
Oliver l'avvicinò appoggiando la sua fronte sulla sua, “ ti prego......andiamo.” Disse quest'ultima parola sussurrando
Rimasero così per diversi secondi prima che lui riprese a scendere le scale con lei al seguito.
Entrarono in cucina.
Tutti voi siete nei guai. Guai seri!” Disse Oliver entrando in cucina.
Come hai potuto portarla qui?” Come terminò la frase tutti loro udirono un urlo provenire dal seminterrato e poco dopo Tommy uscire dalla porta.
“Non gli piaceva la colazione.” Disse Tommy nascondendo subito la ciotola dietro la schiena non appena si accorse di Felicity. Felicity sussultò guardando poi tutti gli uomini presenti nella stanza notando che nessuno di loro aveva il coraggio di guardarla in faccia.
Felicity si girò verso Tommy e si diresse verso di lui con l'intenzione di superarla, ma Oliver le afferrò il braccio, “ oh no!!! Non ci provare!”
Oliver la allontanò dalla porta e lei lo guardò incrociando le braccia al petto. “ Voglio vederlo. Sono il motivo per cui lui è qui. Io sono quella che vuole.....”
DIAVOLO NOOO!!” Oliver  gridò mentre scosse la testa.

E' la mia vita che sta minacciando.” Oliver non distolse mai lo sguardo da lei.
Felicity si girò verso gli altri che la ignorarono. “ Nessuno di voi pensa che dovrei vedere l'uomo  che mi sta minacciando?”
Tutti scossero il capo. “ No, non lo pensano. Quello che succede laggiù non è un qualcosa che tu debba vedere. Che ogni donna non dovrebbe vedere.”  Oliver spalancò gli occhi. Sapeva che non avrebbe dovuto dirlo.

E' la MIA VITA.....e  quello era assolutamente sessista. NESSUNA DONNA dovrebbe vedere? Sul serio? Puoi tenermi al sicuro, vero?” Entrambi si fissarono. Entrambi si rifiutarono di fare marcia indietro. Entrambi sanno che lei è perfettamente al sicuro, questo era soltanto Oliver e il suo essere un cazzone  iperprotettivo.
Lasciala andare.”  Tutti spostarono lo sguardo verso la porta che conduceva fuori. Lance.
Se Lis pensa che dovrebbe vederlo allora lasciala fare.” Oliver stava per iniziare a controbattere ma poi ci ripensò. Lance aveva ancora il controllo delle loro vite. Discutere con lui avrebbe solo peggioratole cose.
Oliver fece un'occhiataccia a Lance non appena aprì la porta. “ E' vestito?” Lo avevano spogliato prima di iniziare a torturarlo. Slade annuì
Oliver si avvicinò a Lance, “ Sei impazzito vecchio? Lei non dovrebbe vedere tutto questo?” Lance sogghignò, “ Lei non dovrebbe vederlo o vedere di cosa TU  sia capace?”
Oliver deglutì, “ Entrambi.”
Quando Lance aveva dato l'ordine di far uccidere Mckenna a Tommy, Oliver aveva pensato che Lance stesse cercando  di distruggere il suo matrimonio, ma adesso ne era convinta e non c'era niente  che lui potesse fare a riguardo.

Lance guardò Felicity e le fece cenno con la testa di andare. Scese giù le scale con suo padre e con Oliver dietro di lei. Sentì le sedie raschiare il pavimento e presuppose che gli altri avesse deciso di seguirli.
Felicity riusciva a sentire la tensione che proveniva da Oliver.
Si fermò in fondo. Era buio. C'era una sola lampadina al centro della stanza.
Le finestre del seminterrato erano state coperte con della carta, per non far entrare la luce. Si girò e vide i congelatori. Decise non pensare a cosa potesse esserci dentro di essi. La bile iniziò a salire su nella gola, ma questa volta la controllò.
Si guardò attorno vedendo tutti i diversi tipi di cose da cui  poteva dedurre fossero armi o strumenti di tortura. Fece un passo indietro e si scontrò con il petto di Oliver. Le afferrò le spalle e stringendogliele. Era rassicurante.
Sei pronta ad andare?” Felicity  scosse la testa.  Voleva farlo, aveva bisogno di farlo. Aveva bisogno di dimostrare ad Oliver che lei poteva farcela.
Oliver fece un gesto con la mano e tutti gli uomini si dispersero in cerchio nella stanza principale.
Felicity li seguì.
Nel centro, per lo più nascosto dietro ad un palo, legato ad un tubo che veniva giù dal soffitto c'era una uomo.
L'uomo li guardò attraverso gli occhi insanguinanti e gonfi, “PORCA PUTTANA piccolo Queen!!! Un'altra ragazza da uccidere?” La sua voce era piena di disprezzo. La guardò, “ Quanto giovani le uccidi?  Tu fottuto bastardo.... quanto ha? Sedici.....forse diciotto anni?” L'uomo la guardò con pietà scioccandola.
Felicity fece un passo avanti, ma Oliver le avvolse un braccio attorno alle spalle in un abbraccio imbarazzante sussurrandole nell'orecchio, “no”. Quest'uomo stava per morire. Oliver non voleva che lo conoscesse, che piangesse per lui. Oliver non realizzò che lei non lo avrebbe fatto. Felicity si scrollò di dosso Oliver e si avvicinò all'uomo, “ ciao.” L'uomo sorrise con un bel sorriso. “ Per la cronaca ho ventun anni.”  L'uomo rise. “ Una bambina.”
L'uomo inclinò la testa  per vederla meglio, “ hai un aspetto familiare.” Le disse con tanta gentilezza. Felicity guardò suo padre. L'uomo seguì il suo sguardo, “ il Pakhan? Sono io la persona che morirà oggi?” Nessuno disse niente.
Ti prego uccidimi prima della ragazza......non posso.....non ancora. Lei........lei sembra un angelo........come la mia Cara.” L'uomo distolse lo sguardo.
Oliver emise un rumore. Felicity si girò verso di lui. Quest'uomo aveva il buonsenso di essere dispiaciuto e di distogliere lo sguardo. Lei non voleva piangere per quest'uomo, ma pensava che il suo amore per Cara dovrebbe essere almeno rispettato.

Felicity si mosse attorno a lui così da poterlo vedere meglio, “ io sono Felicity....Lance....Beh ora Queen.” Felicity sorrise ad Oliver.. “ Sono il motivo per cui tu sei qui......Beh, le persone che mi vogliono fare del male...... e tu sei uno di loro.....Credo che tu sei il motivo per cui tu sei qui......Mi dispiace a volte farfuglio.” L'uomo la guardò scioccato e poi sorrise.
Vuoi un po' d'acqua?”  L'uomo la guardò e sorrise ancora, “ cara ragazza, non vogliono darmi l'acqua.  Questa non è un incontro di piacere.. Non dovresti  darmi l'acqua. Siamo nemici.”
Felicity si diresse verso il bancone e prese un bicchiere e poi aprì il rubinetto del lavandino. Era un lavabo da biancheria, ma disponeva comunque di acqua corrente.

Si avvicinò per metterglielo sulle labbra e Oliver sibilò, “ NO. Roy....” Il ragazzo si mosse e diede lui da bere all'uomo. L'uomo sorrise a Felicity e poi le sputò l'acqua addosso. Oliver si mosse velocemente e gli diede un pugno, “ malato del cazzo.” Felicity si asciugò il viso con il fondo della sua maglietta. Lei capiva, “ è stato stupido sprecare l'acqua. Non voglio farti del male e l'acqua non può far male se non al mio orgoglio.” Felicity scrollò le spalle. L'uomo la guardò divertito.
Felicity pensa che forse la creda pazza.
L'uomo si girò verso Oliver, “ io? Io sono un malato del cazzo? L'hai portata tu qui?Lei non lo sa vero?” Oliver gli si avvicinò per mettergli un bavaglio sulla bocca. Felicity afferrò il suo braccio, “ no voglio sapere....dimmi. Cosa non so? Questa è la tua occasione. Dimmi.”

L'uomo guardò Oliver e sorrise con un sorriso pieno d'odio. Oliver si irrigidì. Sapeva che potrebbe dirle cose che avrebbero fatto cambiare la sua opinione su di lui. Che potrebbe farle cambiare il suo amore per lui.
Tu sei sua moglie?”
Si!” Lo disse con orgoglio e con un sorriso sul volto.
Lui mi ha fatto questo!” Felicity lo osservò. Indossava solo dei pantaloni, dei pantaloni strappati. Aveva molte ferite, cicatrici, tagli e lividi su tutto il petto.
Mi ha spogliato e poi mi ha torturato.......mi sta facendo morire di fame........di sete........ha ucciso quell'innocente ragazza di fronte a me, per farmi vedere cosa erano in grado di fare.”
Tommy emise un gemito di dolore.
L'uomo attese che Felicity si sgretolasse, tutti nella stanza aspettavano che iniziasse a piangere. Felicity non era un persone forte. Non era una persone che aveva visto questa parte di vita. Felicity si avvicinò di più, “ quella ragazza non era innocente. Ha tradito la Bratva mettendo tutti quanti in pericolo.” L'uomo continuò a fissarla, non asi aspettava una risposta del genere.

Felicity fece un altro passo avanti, “ e cosa hai fatto per farti portare qui? Per farti questo?”
L'uomo espirò bruscamente. Felicity riusciva a vedere sul suo volto un pizzico di rispetto per lei. Felicity non gli sorrise, rimase distaccata. Questo era per Oliver, per fargli vedere che poteva contare su di lei. Che gli copriva le spalle, sempre.
Faccio parte di un gruppo rivale. Gli italiani.” Felicity inclinò la testa, “quindi?”
Abbiamo un piano. Lo sapeva e mi ha portato qui. Non aveva idea che aveva a che fare con te.....” Felicity non interruppe mai il contatto visivo con lui, “ così te e la tua gente avevate intenzione di prendermi?” L'uomo annuì. “ Uccidermi?” L'uomo distolse lo sguardo per primo.
“Ti ho fatto una domanda.”
Permettermi di farti una domanda, tu lo ami? Questo mostro?” Felicity scosse la testa, “ due domande differenti.......se lo amo? Si con tutta me stessa. Se amo questo mostro? Lui non è un mostro. Amo tutto di lui, anche la parte che alcuni troveranno difficile da accettare, perchè quella parte di lui?”  Felicity si avvicinò ulteriormente, “ quella parte di lui, mio marito? É il motivo per cui io sono viva.....il motivo per il quale sono al sicuro e sono protetta e il motivo..... per cui non sarai così fortunato.” Felicity si girò e si allontanò. Aveva fatto quello che doveva fare  e si rifiutava di rimanere in quella stanza un minuto di più.
Tutti gli uomini rimasero a bocca aperta. Lawton sorrise e la seguì.
Il viso di Lance era colmo di orgoglio, “ questa è la mia ragazza!”  Disse all'uomo ed uscì dalla stanza.
L'uomo rise, “ piccolo Queen, sei un fortunato figlio di puttana. Lei è una gran donna. E' un peccato che la fede, l'amore e la fedeltà siano sprecati su di te.”
Oliver stava ancora sorridendo dietro a Felicity, poi si girò verso l'uomo, “ no, non lo sono. Farei qualsiasi cosa per lei.”
Si diresse verso le scale e prima di salire, “ tiratelo giù. Per oggi abbiamo finito. Puoi ringraziare la natura dolce e gentile di mia moglie. Una natura che non condivido.”
Tommy lo spinse sulla sedie e lo legò lasciandolo solo per la notte.
Quando  furono tutti in cucina, “ Ho bisogno di parlare con Oliver e Tommy, per favore!” Lance si avvicinò a Felicity e le baciò la guancia. Glielo permise perchè erano in semi pubblico.
Lance lo apprezzò.
Tutti uscirono dalla stanza in attesa di istruzioni.
Voi due dovete smetterla con tutto questo. Di battervi tra di voi...... di prendervi a calci nel culo nell'anima. Non mi interessa, ma questo deve finire.”
Felicity era in piedi di fronte a loro seduti, “ Oliver, dimmi che non eri distratto da tutto questo?” Oliver distolse lo sguardo. Tommy lo guardò sconvolto. Oliver non si distraeva mai.
Pensaci Tommy. Ti ama più di ogni altra cosa?” Nessuno disse o fece una qualsiasi mossa.
Felicity piegò le braccia, “ bene. Fino a quando voi due non risolverete questo problema, non potete tornare a casa. Isabel ed io vi abbiamo entrambi cacciato.” Felicity si girò e se ne andò.
Telefonò ad Isabel dalla macchina e le raccontò tutto quello che aveva fatto. Isabel fu totalmente d'accordo, era un piano geniale.
Agli uomini Queen non piaceva stare lontano dalle loro donne. Entrambi sapevano anche che  gli uomini erano stati avvisati, non sarebbero stati i grado di affrontare gli irritabili e meditabondi uomini Queen. Inoltre lasciando le donne con altre persone nella loro mente era come lasciarle senza protezione. Era davvero un piano geniale. A volte Felicity era un genio del male.
Tommy e Oliver rimasero li a guardarsi.
Ad un certo punto Tommy si alzò e andò al piano di sotto. Preferiva la compagnia dell'ostaggio che di suo fratello.
Oliver sospirò.
Slade entrò nella stanza e rise di entrambi, “ per quanto tempo puoi lasciare Felicity da sola?” Oliver lo guardò storto, comunque non per molto e tutti lo sapevano, inclusa lei.

Era mezzanotte passata. Oliver e Tommy vagavano entrambi per la casa come bestie in gabbia.
Slade sorrise e continuò a giocare al solitario. Oliver aveva fatto rimanere anche Slade facendolo brontolare su questo. Era la sua notte libera, e sperava vivamente di poter andare a casa da Shado.
Erano seduti in salotto quando Tommy entrò. Slade si alzò dal tavolo e si diede alla fuga, sperando che questi due idioti alla fine avrebbero parlato.
Tommy si sedette, “ mi manca Isabel quindi.....va bene, parliamo!” Oliver sorrise, “ a me manca Felicity....” Entrambi rimasero li ed iniziarono a guardare  una partita di hockey in tv.
Lo sapete che possono resistere molto più a lungo di quanto possiate fare voi due, quindi datevi da fare!” Urlò Slade dalla cucina. Tommy e Oliver  si guardarono l'un l'altro e scoppiarono a ridere.

Oliver divenne serio tutto d'un colpo, “ ho dovuto fartelo fare.... non potevi salvarla.” Tommy lo guardò solennemente e poi annuì, “ non potevamo salvarla, ma dovevo per forza ucciderla? Non potevamo.....non so.....”
Oliver sospirò, “ no Tommy. Noi non avremmo potuto fare nulla. Questa vita.....non ci da la libertà di scegliere. O fai come ti si dice oppure muori. Semplice.  Questa è l'unica scelta che hai a disposizione.”
Oliver si passò la mano tra i capelli, “ se non l'avessi uccisa.......avrei dovuto ucciderti.  Tu non saresti stato un fratello Bratva.” Tommy lo guardò. Quello che Oliver gli aveva detto lo spaventò. Lo aveva spaventato anche quel giorno.
Mi avresti ucciso? Mi avresti sparato?” Chiese Tommy con un reale senso di dolore nella propria voce. Oliver scosse la testa, “ no. E' per questo che John era lì........Se non ci fossi riuscito, e non ci sarei mai riuscito.......Lui avrebbe dovuto uccidere entrambi.” Oliver prese un sorso della sua birra, “ e John l'avrebbe fatto per proteggere la sua famiglia. Non avrebbe avuto scelta.”
Entrambi guardarono la tv per qualche minuto prima che Tommy si schiarì la voce, “ Lance avrebbe fatto del male a Isabel?” Oliver non distolse mai lo sguardo dalla tv, neanche quando gli rispose, “ non lo so......” Fece una pausa, “ non so più di cosa sia capace!” Tommy annuì. Essi continuarono a far finta di guardare la partita.
Potreste voi due frocetti baciarvi e fare pace? Poi andare a casa dalle vostre donne così  potete sostituirmi domani e finalmente posso stare con la mia di donna?” Slade ovviamente sapeva  che loro avrebbero risolto.
Tommy sorrise ad Oliver, “mi dai un bacio?” Oliver gli tirò un pugno in modo affettivo.
Siamo a posto?” Oliver aveva paura della risposta.
Si, ma Oliver.....”Tommy si interruppe e si girò sul divano per guardare Oliver, “ mi dispiace. Mi dispiace che hai dovuto passare tutto questo e per essere stato arrabbiato con te. Hai fatto la cosa giusta.”
Oliver sorrise egli fece cenno con il capo, “ io sono tuo fratello, Tommy. Ti coprirò sempre le spalle. Non potrò sempre fare la cosa giusta, ma cercherò sempre di agire per il tuo bene.”
Entrambi si alzarono dal divano  e si abbracciarono.
Adesso bacialo!” Slade li prese in giro dalla porta d'ingresso. Slade li guardò sorridenti.
Le cose stavano ritornando alla normalità.
Oliver e Tommy si diressero verso casa ansiosi di vedere le loro donne.
Erano durati dodici ore. Un nuovo record per Oliver. Non era mai rimasto così lontano da Felicity da quando era rimasto nella cabina, quando avevano torturato suo padre ed aveva strappato l'occhio di Lawton. Oliver rabbrividì. Si era quasi pentito di aver preso un occhio da Lawton. Lui da allora c'era sempre stato per Felicity,  dimostrando di essere un'ottima guardia del corpo.
Entrò a casa e trovò Lawton sul divano, “ Torna a casa.” Lawton sorrise e guardò il suo orologio, “ dodici ore. Ha vinto la nostra scommessa.”  Oliver ridacchiò.
Una volta che Lawton uscì, Oliver si diresse verso la sua stanza. Felicity stava dormendo profondamente. Le si avvicinò e notò che stava indossando una sua maglietta. Sorrise mentre si sedette accanto a lei.
Felicity si girò e si svegliò, “ Oliver?” Oliver si chinò e le baciò al guancia, “sarà meglio!” Felicity ridacchiò, “ che ore sono?”
Oliver guardò il suo orologio, “ Un po' dopo l'una.”
Ho vinto!”
Ho sentito. Grazie per averci fatto parlare. Noi non siamo grandi parlatori nel caso non te ne fossi accorta.” Felicity si tirò su , “ lo so. Mi fa piacere......sei arrabbiato........ con me, sul fatto che ho voluto vedere quell'uomo?”
Oliver si spostò e si andò a sedere  con la schiena contro la spalliera del letto e tirò tra le sue braccia Felicity, “ lo ero, ma adesso no. Avevi bisogno di farlo per te stessa.”
Felicity scosse la testa, “ l'ho fatto per noi. Ora sai che non ho problemi con te......con tutto quello che riguarda te. Hai capito?”
Oliver annuì aveva capito. Lei era più forte di quanto pensasse. Lei era la sua altra metà e accettava il male che faceva pur amandolo. Lei sapeva del male che faceva, ma non era di fatto male.
Non mi interessa quello che devi fare per  poter tornare a casa da me......mi interessa solo il prezzo che devi pagare.......mi interessa dell'uomo, non del fratello Bratva......mi interessa solo che tu venga a casa. Potrebbe fare di me una persona orribile.......” Oliver la baciò. “ Non potresti mai essere una persona orribile, Felicity.” Non aveva idea Oliver di quanto lei potesse amarlo. Non aveva mai pensato di aver trovato qualcuno che lo avrebbe amato, che poteva amarlo. Era così grato di aver trovato lei.


Capitolo 29
Dall'incidente nel seminterrato, Oliver era costantemente preoccupato.
Quando le era attorno le era praticamente addosso, cosa che lei  non voleva. Era “leggermente”distratto quando lei le stava attorno. Era come se la sua mente fosse piena di così tante cose che cercava di tenerle lontano da lei.
Per quanto  lei ne sapeva, Oliver non sapeva ancora niente. Lance  aveva insistito che  mollasse la presa su quell'uomo, lo aveva trattenuto a sufficienza.
Oliver malvolentieri aveva rispettato l'ordine. Felicity dal canto suo faceva finta che tutto andasse bene attorno a lui, per lui. Non voleva che avesse altre cose in più di cui preoccuparsi.
Thea, Helena, Sara, Isabel e Felicity stavano facendo shopping per la grande festa. Sarebbe la prima festa da quando Lance aveva preso il comando sulla Bratva. Era una cosa importante.
Dinah era ossessionata che tutto fosse perfetto, mentre l'unica preoccupazione di Felicity era sua sorella e adesso lo era diventato anche il trovare il giusto vestito.
Thea ovviamente aveva trovato il vestito nel primo negozio in cui era entrata. Thea sapeva esattamente cosa le piaceva e cosa le stava meglio addosso. Indecisa era un aggettivo che non potrebbe mai essere usato per descriverla.
Il vestito Thea era grigio, lungo e stretto. Era sorprendente sul suo corpo.
Felicity era gelosa. Stava provando il suo terzo vestito nel loro quarto negozio.
Sara all'improvviso strillò.........bene anche lei aveva trovato il suo vestito. Fantastico.
Felicity uscì dal camerino con un altro pessimo vestito per vedere Sara con addosso il più bel vestito blu che avesse mai visto in tutta la sua vita. Sara era perfetto in esso.
Sara si girò verso la sorella, “ ti piace?” Felicity annuì, “ mi piace un sacco! Sei stupenda!”
Felicity  ritornò nel camerino. Helena le si avvicinò da dietro, “ darei la sensazione di essere in lutto se indossassi un abito nero?” Disse seriamente Helena. Felicity iniziò a ridere, “ lo sei?” Helena appoggiò un dito sulle labbra con fare pensieroso, “ beh, no. Non più almeno......” Entrambe risero.
Helena aveva trovato un tubino stretto in pelle. Era stupenda in nero.
Felicity mise il broncio. Non riusciva  ancora a trovare qualcosa che  le piacesse e che fosse adatto alla serata. Guardò il soffitto cercando di non piangere. Perchè stava piangendo per un vestito?
Thea si avvicinò a lei e l'abbracciò, “ troveremo qualcosa.”
Isabel uscì con addosso un vestito viola che avrebbe fatto sbavare Tommy.
Thea si guardò attorno e poi sorrise brillantemente. “ TROVATO!!!” Felicity si girò per vedere cosa avesse visto e........eccolo un bellissimo vestito verde. Aveva una profonda scollatura sia nella parte davanti che dietro. La gonna era ampia e arricciata in vita. Ti prego fa che sia adatto!!! Pregò silenziosamente.
Felicity iniziò a piangere, per l'ennesima volta questa settimana.
Uscì dal negozio piangendo. Le altre donne la guardarono con compassione e con un po' di allegria.
Felicity tornò all'attico.
Lawton rimase fuori mentre Felicity si diresse nella camera da letto. Si gettò sul letto. Era sempre stata il tipo di persona sempre in movimento, ma adesso era stanca, aveva bisogno di un pisolino. Era anche un po' piagnucolosa. Le mancava tanto Oliver.
Cosa c'era che non andava in lei? Lo aveva visto questa mattina! Faceva parte della sua nuova vita? Era questa la vita matrimoniale? Si raggomitolò sul se stessa in posizione fetale e pianse finchè non si addormentò.
Quando più tardi si risvegliò sentì delle persone nel soggiorno.
Sara e Sam stavano giocando ai videogiochi. Sam alzò lo sguardo, “ hey bella addormentata!” Sam sorrise mantenendo l'attenzione sul gioco.
Felicity vide Helena e Isabel in cucina.
"Thea?"
Aveva un appuntamento con Moira.” Le disse Helena.
Felicity si chiese perchè fossero tutte li. Si guardò attorno e notò il vestito verde appeso sulla porta dell'armadio d'ingresso.
Ti abbiamo preso una taglia in più.” Felicity non riusciva ancora a capire perchè fosse preoccupata per il vestito! Certo aveva preso un paio di chili!! Succede. Felicity sentì nuovamente le lacrime farsi strada.
Sara ridacchiò.
Non è divertente Sara.” Sara raggiunse il telecomando e spense la tv. Si avvicinò a Felicity e le mise un braccio attorno. “ Si che lo è....... Lis sei incinta e stai prendendo peso per il piccolino.” Felicity ansimò. Sapeva che c'era una possibilità, ma l'ho aveva ignorato . Era così occupata a preoccuparsi di Oliver e ad ascoltare sua madre che era preoccupata per la festa che lo aveva del tutto allontanato dalla sua testa. Fece un rapido calcolo mentale e poi deglutì. OH.
Helena le si avvicinò, “ dovresti prendere un test.” Felicity era presa dal torturare il suo labbro.
Si dovrebbe prendere un test, ma non poteva semplicemente uscire e andarlo a prendere. I paparazzi ultimamente la seguivano e anche se non la seguivano qualcuno potrebbe riconoscerla. Potrebbero mandare la notizia ai giornali e le persone che volevano farle del male potrebbero trovarla e dare a loro un ulteriore incentivo e più potere.
Felicity si toccò il ventre con fare protettivo. Le altre si guardarono sorridendo.
Come faccio a prendere un test? I paparazzi continuano a seguirmi.......seriamente non hanno una vita?”  Felicity arricciò il naso. “ Tu Sara non puoi andare.....”
Isabel saltò su, “ potrei andarci io. Nessuno mi conosce e posso volare sotto i radar....” Felicity scosse la testa, “ non sotto come pensi. Tu vivi con un Queen. Qualcuno potrebbe riconoscerti e i paparazzi si butteranno  come squali sulla preda.”
Posso farcela. Io e Tommy stiamo bene. Quando  nessuna pancia apparirà, se ne faranno una ragione."
Grazie, Isabel. E' solo che non voglio incasinarvi. Voi due ne avete già passate tante.”  Felicity sorrise ad Isabel. Non farebbe mai niente per turbare il loro rapporto.
Era contenta di vedere Tommy così felice. Lo vedeva finalmente sorridere di nuovo come una volta. In alcun modo Felicity vorrebbe compromettere tutto questo. Sapeva che Tommy sarebbe stato d'accordo con Isabel, ma non voleva comunque rischiare.

Sam  si alzò, “ mi devi un favore sorellona.” Felicity lo guardò stranita. Di cosa stava parlando? Sam guardò le donne, “ nessuna di voi può andare. Riflettori e tutto........Lasciate fare a me o Lawton.”
Lawton arrossì e scosse la testa, “ io devo restare qui con la signora Queen.” Sam sospirò, “ okey, lasciate fare al fratellino il lavoro sporco......” Si diresse all'ascensore.
Non ne ho mai comprato uno prima d'ora, quindi quale devo prendere?” Felicity guardò le altre donne che scossero tutte la testa. “Prendine uno di ogni tipo!” Felicity decise che era la soluzione  più pratica. Sam scosse la testa, “ Mi devi un favore enorme!” Felicity si girò e lo abbracciò, “ ti ripagherò con uno grandissimo. Te lo prometto.”
Sam era fuori da ormai quasi un'ora, quando suonò il citofono. La portineria le chiedeva il permesso di far salire Sam e JJ.
Le ragazze se ne  erano andate via una mezzora prima, lasciandola da sola in pace e in ansia.
Felicity aspettò Sam davanti all'ascensore.
Quando le porte si aprirono afferrò al volo la borsa e corse subito in bagno urlando, “ sei il migliore Sam!”
JJ assistette alla scena e poi guardò Sam, “ io le voglio bene, davvero..........ma non pensavo che avrei dovuto comprarle uno di quei cosi, tanto meno più di uno!!! Oliver ce lo deve. Avrebbe dovuto fare lui questa roba!!!” Sam annuì e ritornarono in ascensore.
Sul bancone del bagno Felicity aveva appoggiato allineati perfettamente sette test di gravidanza. Aveva fatto pipì su ognuno di loro e impostato sette volte il timer del telefono.
Ora tutto quello che doveva fare era aspettare. Aveva deciso di non guardare nessuno dei test fino a quando non fossero tutti pronti.
Continuava a mangiucchiarsi le unghie quando sentì Oliver chiamarla, “ Felicity?”
Delicatamente bussò alla porta. Felicity si avvicinò e aprì la porta sbirciando fuori, “ si?”
Oliver le sorrise, “ ti stai nascondendo? La porta era chiusa.” Felicity scosse la testa.
Oliver si appoggiò alla porta e si chinò verso il basso per vedere meglio. “ Hey! Ehi.....tesoro cosa c'è?” Oliver le spostò i capelli dal viso. Felicity si spostò permettendogli di entrare. Felicity lo guardò entrare e poi esplose, “ sono in ritardo......” Oliver annuì confuso, “ in ritardo per cosa?” Felicity sbuffò e Oliver divenne ancora più confuso. Felicity sorrise per la sua faccia, ama la sua faccia da cucciolo smarrito.
Il mio ciclo, Oliver!” Felicity gli indicò il cellulare e i test allineati  come soldatini giocattolo.
Oliver guardò lei e i test due volte prima di avvicinarsi a loro, “ non toccarli! Non li guarderò finchè non saranno tutti pronti.” Oliver ridacchiò e alzò le mani in segno di resa. “ Va bene. Aspetterò con te.” Oliver si avvicinò a lei prendendole la mano e la trascinò con se sullo sgabello facendola sedere sulle sue gambe.
Questo potrebbe cambiare tutta la nostra vita.” disse Felicity, “ Se sarà positivo.....”Oliver sorrise e intrecciò le loro mani, “ SI!!!! Non vedo l'ora!” Felicity si spostò a sufficienza per poterlo guardare bene, “ davvero?” Oliver annuì.
Felicity,  con te tutto è possibile. Un bambino che sembrava una cosa impossibile mesi fa........adesso non lo è più. Voglio tutto con te. Una casa, dei figli, un cane......tutto quanto.” Felicity sorrise e lo baciò.
Il telefono iniziò a suonare. Dopo sei sveglie si alzarono.
Felicity li guardò tutti e poi si girò verso Oliver, “ STIAMO PER DIVENTARE GENITORI!!”
Oliver la prese in braccio e Felicity avvolse le gambe attorno alla sua vita. Era così così felice che lui fosse felice. Stavano per diventare genitori. Stava per avere il suo bambino.
Quando Oliver la mise giù notò che Felicity stava piangendo, “ lacrime di gioia?” chiese.
Di felicità.” Oliver la baciò e poi si inginocchiò davanti a lei. Le tirò su la maglietta e le baciò il ventre, “MIO.”  Felicity gli sorrise, “ nostro.” Oliver si rialzò e la baciò, “ nostro........Ti amo.”
Passarono la notte raggomitolati insieme parlando di possibili nomi. A loro non importava se fosse un maschio o una femmina, volevano soltanto che fosse sano.
Pensarono ai padrini.
Oliver..... Voglio John e Donna, per favore? So che tu pensavi a Thea e Tommy..........magari loro lo saranno la prossima volta.....” Oliver sorrise, prossima volta?
Penso che sia un'ottima idea. Pensi che i tuoi genitori saranno arrabbiati?” Felicity scrollò le spalle. “ Domani gli dirò che sono incinta. Anche se dovremmo aspettare fino a quando non sarò in dodici settimane.” Ad Oliver non importava, qualsiasi cosa volesse a lui andava bene.
Caddero tutti e due in un sonno profondo l'uno nelle braccia dell'altro.
Oliver fece una promessa silenziosa per scoprire cosa sapeva l'uomo della casa delle torture per tenere la sua famiglia al sicuro. Adesso aveva una famiglia e  avrebbe fatto di tutto per tenerla al sicuro.
                                                                              **
La mattina dopo fecero colazione insieme e poi Oliver uscì. Adesso era ancora più teso. Felicity lo ignorò perchè questo era quello che faceva per lui. Ora come ora Oliver aveva bisogno del suo spazio e lei glielo avrebbe dato volentieri.
Felicity si preparò per dirigersi verso casa dei suoi genitori con Lawton ovviamente al seguito.
“Credo che presto avremmo bisogno di un seggiolino auto, vero?” Disse Lawton.
Oliver quella mattina glielo aveva detto. Voleva assicurarsi che lui fosse ancora più attento del solito. Felicity sorrise, “ si! Sto per diventare mamma......riesci a crederci?” Praticamente gridò con entusiasmo facendo sorridere Lawton. “Oh si. Sarai bravissima.”
Arrivarono all'enorme tenuta dei genitori. Felicity la odiava. Le mancava la sensazione confortante che le dava l'altra casa, questa non lo era per niente.
La casa che sentiva che doveva essere dei suoi genitori, era quella in cui dovrebbe già abitarci, ma continuava a rimandare. Non voleva andarci.  Ne avrebbe discusso con suo padre. Forse  potrebbe negoziare una tregua.
Felicity entrò e si diresse all'ufficio di suo padre. Tenne gli occhi aperti per Laurel anche se dovrebbe essere al lavoro.
Bussò. “ Entra.” Lentamente aprì la porta sbirciando dentro. “ Lis?” Felicity sorrise e chiuse la porta dietro di lei. “ Sono contento di vederti!” Le disse Lance prima di aggiungere con cautela, “ ma che ci fai tu qui?”  Felicity gli fece cenno di sedersi e lui annuì. Felicity si mise comoda mettendosi i piedi sotto di lei.
sono venuta per darti alcune notizie......” Lance sembrò preoccupato. “ Stai bene? Ti ha fatto del male?”  Lance scattò in piedi e girò attorno alla scrivania trovandosi così di fronte a lei. “ No, no. Naturalmente no. Non mi farebbe mai del male!” Lance sembrò sollevato. La sua natura iperprotettiva la portò indietro con i ricordi.
Papà..... Sono incinta.” Felicity si morse il labbro e distolse lo sguardo. Non voleva vedere la rabbia o la delusione sul suo volto. Non erano più così vicini come una volta, era ancora arrabbiata con lui, ma la sua approvazione o disapprovazione era ancora importante per lei.
Sentì un forte sospiro, “ stai bene?” Felicity annuì, “ OH Lissy.....sono così felice per te!” Lance si avvicinò a lei e lei si alzò in piedi facendosi poi  abbracciare. Felicity ricambiò l'abbraccio. Questo dovrebbe essere un momento felice e non voleva che i loro problemi li ostacolassero.
A volte una ragazza  ha soltanto bisogno del proprio padre, “ non sei arrabbiato?” “ No, lo avevo suggerito....” Felicity si ricordava.
So che è sbagliato..........ma ho bisogno di un favore.” La voce di Felicity era timida e vergognosa. Non era decisamente da lei.
Gli aveva appena detto che stava per diventare nonno, poteva chiedere qualsiasi cosa. “ Possiamo non trasferirci nella vecchia casa.......almeno per adesso. Voglio portare il mio bambino nella nostra casa. Nella casa che io ed Oliver abbiamo creato........è importante per me.”  Lance la guardò pensieroso. “ Che cosa ne pensa Oliver?”
Non gliel'ho chiesto....... Lo sto chiedendo a te.....” Felicity sapeva che il gioco era nella sua mano.
Lance voleva essere importante per lei. Oliver lo era Felicity non voleva dare ad Oliver qualcos'altro di cui preoccuparsi
Lance ritornò dietro alla sua scrivania, “ se tuo marito sarà d'accordo, allora puoi aspettare........Felicity , è importante che Oliver vada in quella casa....... è la sua casa come secondo al comando. La sua autorità potrebbe essere messa in discussione.”
Lo so. E' solo.........che noi amiamo la nostra casa.......e voglio portare il nostro bambino in essa.” Lance sorrise alla sua bambina, “dovresti dirlo a tua madre......” Felicity lasciò la poltrona come un fulmine “Dovresti venire anche tu....... lo sai come le piace che tu ci sia sempre nei suoi grandi momenti di vita.” Lance rise, lo sapeva eccome.
Si diressero in cucina trovando Dinah, Stava facendo una torta. Li vide e si fermò.
“Tesoro, non sapevo che saresti venuta oggi!” Felicity sorrise a sua madre, “ quel è l'occasione?” Chiese come saltò sul bancone per guardare sua madre.
Dinah sorrise, “ chi ha bisogno di un 'occasione per avere una torta?”  Dinah iniziò a ridere trascinando con se anche Felicity. Poi Dinah tornò seria come Felicity  e si scambiò delle occhiate con suo padre.
Le cose con lui erano ancora tese, ma per adesso erano dentro a tutto questo insieme. Le mancava questo rapporto semplice con lui, “ potrei avere un motivo per festeggiare.....”
Dinah smise di versare la pastella nella teglia, “ oh davvero? Allora spara!” Si pulì le mani su uno straccio e si mise di fianco alla figlia guardandola speranzosa.
Ho scoperto..........di essere incinta.”  Dinah ansimò, “ OH MIO DIO tesoro!!! Sto per diventare nonna!” Dinah pianse e rise nello stesso tempo. “ La mia bambina sta per avere un bambino!” Pianse lacrime di gioia.
COSA?” Si girarono tutti per vedere Laurel sulla porta della cucina. Felicity saltò giù dal bancone, “ sono incinta.”  Affermò chiaramente. Laurel era a bocca aperta con gli occhi pieni di rabbia.
Ecco perchè ti ha sposato! L'hai ingannato...... ti sei fatta mettere incinta così lui ti avrebbe sposato.”
Lance si avvicinò mentre Dinah guardò attentamente le sue ragazze.  Sapeva che prima o poi sarebbe dovuto succedere. Loro due avevano bisogno di  esprimere le loro divergenze.
No. Non era incinta quando ci siamo sposati Laurel. Ma se questo rende la cosa più semplice per te, allora fallo."
Felicity si portò le mani sul ventre. Non sapeva perchè, ma sentiva la necessità di proteggere il suo a malapena visibile pancino.
Gli occhi di Laurel seguirono le mani di Felicity e poi la fulminò con lo sguardo. “Stronzate. Ha dovuto sposarti.”
Felicity alzò gli occhi al cielo, “ NO Laurel.” Felicity si girò verso suo padre.  Lance sapeva che le stava chiedendo il permesso di poter dire la verità a Laurel. Lance acconsentì anche se dovesse dirlo al mondo intero, nessuno le avrebbe creduto. Era andata troppo oltre ormai per quello.
Siamo andati a Las Vegas per incontrare Donna, mia madre biologica.” Si girò verso Dinah e le sorrise, “ ti ricordi? Quello che mi hai detto..........Mentre eravamo li abbiamo sentito che papà stava pensando di revocare il contratto...........Così ho chiesto ad Oliver di sposarmi. Lui ha detto si.........questo è tutto non c'è nient'altro da dire........ha chiesto a papà di strappare il contratto e......”
Felicity si fermò e si prese un momento come si ricordò di quella mattina, “ sapevamo che se non ci fossimo sposati c'era una possibilità che non saremmo potuti stare insieme.......NOI abbiamo deciso INSIEME di sposarci Laurel. Mi dispiace se questo ti fa male.”
Era davvero dispiaciuta che sua sorella stesse soffrendo. Non era mai stata sua intenzione farle del male.
“Non ti credo.” Sussurrò Laurel.
Laurel.....” Felicity sospirò, “ lui ama me. Io lo amo e so che è difficile per te. E' per questo che siamo stati lontani....... ma c'è un bambino a cui pensare adesso. Ti prego, basta.”  Il cuore di Felicity sprofondò quando Laurel scosse la testa.
Poi Laurel girò attorno a Felicity arrivando al lavandino. Afferrò un bicchiere, aprì il rubinetto, lo riempì e poi ne bevve un sorso.
Felicity iniziava a rilassarsi. Forse questo era finito. Dinah si spostò per controllare la sua torta.
In un secondo Laurel ruppe il suo bicchiere e lo conficcò nello stomaco di Felicity. Lance si precipitò afferrando Felicity nel momento in cui stava per cadere. La vista del sangue aveva sempre fatto svenire Felicity.
Lance guardò in basso verso sua figlia e poi guardò verso l'altra, “ che cosa hai fatto?” L'unica cosa che fece Laurel era sorridere nel vedere il vetro conficcato nel ventre di Felicity. “ Avresti dovuto sbarazzarti di lei anni fa.”
Sara arrivò ed afferrò Laurel strappandole poi il pezzo di vetro dalle mani buttandolo lontano dai lei.
Stupida puttana! A cosa stavi pensando?”Sara scaraventò Laurel al pavimento posizionandosi sulla sua schiena tirandole poi i capelli sbattendole la testa sul pavimento. Laurel gridava mentre Dinah provava a staccare Sara dalla sorella. “ Lasciami andare.........mamma aiutami!”
Gli uomini sentendo il trambusto arrivarono di corsa. Uno di loro afferrò Sara tirandola giù da Laurel portando quest'ultima via da li. Nessuno di loro aveva bisogno di sapere di chi fosse la colpa. Sapevano che Laurel aveva perso la ragione molto tempo fa.
Quando Lawton entrò in cucina e vide del sangue fuoriuscire da Felicity la prese subito in braccio e corse velocemente alla macchina con Sara e Dinah al seguito.
“Il bambino!” Continuò ad urlare Felicity. “ Per favore non il mio bambino!” Dinah le accarezzò i capelli cercando di confortarla. Non aveva crampi o perdite di sangue dalla suo utero che era un buon segno. Così gli disse Lawton. Felicity cercò di trarre conforto da quelle parole.
Se Laurel aveva ucciso il suo bambino, lei l'avrebbe uccisa con le proprie mani. Nessuno l'avrebbe fermata.
Felicity pianse contro il collo della madre, “ per favore non il mio bambino.....”
Arrivarono all'ospedale e Lawton la trasportò in braccio con al fianco Dinah. Sara corse avanti in cerca di aiuto.
Felicity fu condotta subito in una stanza per essere visitata. Sara e Dinah presero posto  nella sala d'attesa ascoltando come Lawton minacciava di smembrare chiunque cercasse di allontanarlo da Felicity.
Dinah sorrise debolmente a Sara spingendola verso di lei in un abbraccio.
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Oliver ci stava andando piano con il ragazzo.
Lance gli aveva chiesto di andarci piano con lui. Oliver non sapeva per quale motivo.
Oliver era combattuto tra l'ottenere informazioni e che cosa avrebbe dovuto fare per ottenerle. Era preoccupato che diventando l'uomo, l'uomo che alla fine avrebbe ottenuto le informazioni, lo avrebbe reso una persona che Felicity non dovrebbe amare. Certo, gli aveva detto che amava tutto di lui ed Oliver si fidava di lei. Non era sicuro che diventando la persona di cui aveva bisogno per ottenere quelle informazioni sia qualcuno a cui Felicity dovrebbe stare attorno.........Poi la scorsa notte aveva scoperto che sarebbe diventato padre. Aveva una famiglia da proteggere.
Oliver tagliò un pezzo di pelle dall'uomo. Lo stava praticamente scuoiando vivo lentamente.
Si rifiutava ancora di parlare. Aveva maledetto tutti loro  facendo solamente Oliver. Oliver quasi quasi ammirava la sua lealtà, ma quasi. Se non si trattasse di Felicity lo avrebbe davvero ammirato per questo. Il telefono iniziò a suonare e Roy guardò il display. “ E' Lance.” Oliver fece uno squarcio a livello della gola dell'uomo e poi gli fece cenno, “ mettilo in viva voce.”
Roy lo prese e fece come gli aveva detto.
John era in piedi  nella stanza insieme a Slade. Stavano discutendo della prossima mossa per ottenere informazioni da quell'idiota. Entrambi smisero di parlare e si girarono verso Oliver.
Tutti erano in attesa di informazioni.
Oliver?” Immediatamente Oliver aveva la sua completa attenzione, non gli piaceva il suono della voce di Lance. “ Si.” La voce di Oliver era controllata, “ sei in viva voce.”
Oliver sentì la voce di Lance incrinarsi, “ devi......... venire subito al Starling General.” Oliver appoggiò  il coltello che aveva in mano.
Perchè?” Chiese calmo e con cautela.
Felicity........Laurel......... l'ha pugnalata.........il bambino.”
Oliver gettò in aria le cose ed iniziò a togliersi la tuta di gomma che a volte indossava per evitare di sporcarsi di sangue. Sotto la tuta era nudo.
Afferrò i suoi vestiti. Roy, John e Slade lo guardarono. Erano tutti in attesa della sua esplosione.
Roy terminò la chiamata.
Oliver si girò verso il prigioniero, “ in tutto questo tempo sono stato di buon umore......dubito che lo sarò quando ritornerò. Pensaci e riflettici attentamente........se mia cognata è coinvolta...........parlare sarà nel tuo interesse.” Si abbottonò i jeans e si infilò la maglietta mentre corse su per le scale.
John li portò all'ospedale.
Gli uomini trovarono Dinah e Sara nella sala d'attesa del reparto di ostetricia.
Entrambe le donne quando arrivarono si alzarono e lo abbracciarono, “ come sta?” Dinah scosse la testa, “ non lo sappiamo. Non ci hanno detto niente.”
Oliver si guardò intorno, “ dove cazzo è Lawton?” Dinah fece un sorriso triste, “ si è rifiutato di lasciare il suo fianco. E' la dietro probabilmente minacciando il personale.” Oliver annuì. Abbracciò rapidamente la suocera e si fece strada verso sua moglie.
Diverse infermiere cercarono di fermarlo, ma le raggelò con un solo sguardo. Le guardava e immediatamente scappavano. Nessuno poteva impedirgli di andare da sua moglie, non ora.
Finalmente la trovò.
Era coricata di lato dando le spalle alla porta. La osservò e vide il normale movimento di su e giù delle spalle calmandosi all'istante sapendo che era viva. Tornò a respirare per la prima volta dopo la telefonata. Lei stava bene. Sorrise.
Lawton era di fianco ai piedi del letto non togliendo mai gli occhi da Felicity.
Oliver pensò che doveva aver imparato la lezione sul non guardare Felicity.
Oliver si accorse che un medico stava scrivendo qualcosa su un tablet.
Si fermò un attimo, aveva bisogno di ricomporsi.
Lei era viva. Fece un sospiro di sollievo.
Fece un respiro profondo ed entrò nella stanza. “ Felicity?” Si voltò verso di lui lentamente con il dolore inciso sul volto.  Oliver fece un respiro strozzato.
Felicity lo guardò tristemente, “ OLIVER!”
Si tirò su e in un attimo si ritrovò tra le sue braccia. In tre semplici falcate si trovò al letto.
Il medico li guardò. Lawton si scusò ed uscì.
Il medico iniziò a parlare. “ Come stavo dicendo alla signora Queen, il vetro ha mancato tutti i suoi organi. Ha qualche danno al tessuto, ma è stata fortunata. Non ci sarebbe nemmeno bisogni dei punti, ma per sicurezza glie ne darò qualcuno.”
Oliver era quasi sicuro che Felicity avesse insistito.
Il viso di Felicity era sepolto nel petto di Oliver. Aspettò ma nessuno parlava. “ E.....il bambino? Lei è incinta.....” Oliver deglutì, “ lo abbiamo scoperto ieri sera.”
Il dottore alzò gli occhi e cominciò a parlare, ma qualcuno li interruppe. “ ah eccovi, siete qua.” Il dottore  sorrise allo specializzando.
Il dottore si avvicinò all'ecografo e lo azionò. Sorrise calorosamente alla giovane coppia, “ come stavo dicendo a sua moglie il bambino sta bene. Non ci sono crampi o perdite. Entrambi un buon segno. La ferita sul fianco non è vicina all'utero e non è una ferita profonda. Tuttavia, sua moglie....” Il dottore ridacchiò e Oliver riconobbe che l'uomo era stato affascinato da Felicity, come molti uomini. “ Vorrebbe esserne sicura.” Oliver era completamente d'accordo.
E' stata insistente. Qualcosa su come lei signor Queen mi avrebbe infilzato con un coltello da burro se avessi rifiutato la sua richiesta........ cosa che le sue parole non la rendeva proprio una richiesta.” L'uomo raccontò la storia con fare giovanile.
Oliver era orgoglioso. Oliver spostò lo sguardo dal dottore a Felicity. “ Oh lo farei. Basta una sua parola." Felicity si staccò dal petto di Oliver e sorrise.
“Bene.......adesso andremo a vedere come sta il vostro bambino.”
Il medico rise e configurò al macchina pronta per esaminare. Si girò verso lo specializzando e gli fece cenno di spegnere le luci.
Il gel sarà un po' freddo, mi dispiace.”
Felicity era  distesa di schiena con il camice da ospedale tirato su e le coperte messe in modo da coprire la parte inferiore del corpo.
Appena il gel colpì la pelle tremò. Cavolo era davvero freddo.
Oliver le strinse la mano.
Il medico prese la sonda ed iniziò a muoverla sul ventre regolandosi con alcuni pulsanti. All'improvviso , udirono un bellissimo suono........ta-tonfo....ta-tonfo.....ta-tonfo...... estremamente veloce. “ E' normale?” Oliver sussurrò. “ Si, signor Queen. Il vostro piccolino ha un buon e costante battito cardiaco.” Il medico mosse la sonda ancora po', “ e qui.......ecco che abbiamo il suo piccolino, signora Queen. Può vedere il battito cardiaco proprio li.....” Il medico indicò un puntino sullo schermo che si muoveva. Felicity iniziò a piangere.
“Prenderò alcune misure e vi dirò quando dovrebbe nascere il piccolino.”
Felicity riusciva a fare solamente un cenno con la testa, era troppo affascinata dal guardare il battito cardiaco. Il suo bambino.......il bambino di Oliver.......il loro bambino. Continuò a piangere.
Si girò verso Oliver che sorrideva brillantemente. Erano così vicini che i loro nasi si toccarono “ il nostro bambino.......” sussurrò a lui.  Oliver si spostò per baciarla, ma invece gentilmente le baciò il naso con il suo in un bacio eschimese. “ Il nostro bambino......signora Queen.”
Il dottore si schiarì la voce, “ bene.....signora Queen ho fatto una stima e lei è di dieci settimane e due giorni. Tutto sembra nella norma.” Felicity era scioccata, “ signora Queen? Sta bene?”  Oliver la guardò, “ Felicity? Tesoro?”
Felicity guardò Oliver, “ significa.........Las Vegas! La nostra notte di nozze.” Oliver la guardò in modo strano, “ siii....” Felicity sorrise, “ non dopo la lite sul vibratore...... ma la notte che ci siamo sposati. E' una storia perfetta.....”
Oliver si mise la mano al petto ridendo. Il dottore era confuso, “ Felicity, nessun bambino vuole sentire parlare della notte in cui è stato concepito. Fidati.” Felicity scrollò le spalle, “ forse no......”
Il dottore li guardò entrambi e scrollò le spalle sorridendo.
“Signora Queen, la terremo qui stasera in osservazione.” Oliver si girò verso di lei, “ se tu rimani rimango anche io.” Il dottore iniziò a stampare delle copie dell'ecografia per loro e poi uscì dalla stanza.
No. Hai da lavorare e sei già stanco. Va a casa e riposati.” Oliver scosse la testa e si sedette sul letto con lei, “ no io rimango. Non mi riposerei a casa, sarei solo preoccupato per voi due.” Oliver gli mise la mano sul suo ventre ed iniziò a pulirla dal gel. Voi due.....aw. “ Hai vinto, ma vai a dire ai miei genitori che sto bene e che anche il piccolino sta bene.” Le baciò la guancia ed uscì trovando Lawton fuori dalla porta.
Ti devo un favore amico.” Lawton scosse la testa, “ no.....non avrei mai dovuto lasciare il suo fianco.......avrei dovuto anche sparare a quella donna.” Oliver scosse la testa, “ quella donna è anche la figlia del nostro capo.” Lawton guardò dritto davanti a se, “ dev'essere comunque fatto.”
Oliver non poté controbattere a questa logica.
Diede una pacca sulla spalla di Lawton e si diresse alla sala d'attesa. Trovò Dinah, Lance e Sara. Trovò anche sua madre, Thea, Roy e Slade in piedi tutti in attesa.
Come arrivò Donna e i ragazzi uscirono dalla porta. John si precipitò verso di lei. Oliver si schiarì la voce e tutti lo guardarono. “ Sta bene. Sta riposando. Hanno bisogno di tenerla per la notte in osservazione. " Si avvicinò e porse a sua madre a Dinah e Donna una copia dell'ecografia. “ Ecco il bambino. Il bambino sta bene, ha un battito cardiaco sano.”   Tutte e tre le donne non lo stavano ascoltando. Donna e Moira avevano soltanto dei sospetti, ma adesso  sapevano che era incinta.
Tutti guardarono le foto del bambino con le lacrime agli occhi. Oliver sorrise a tutti loro facendo poi  cenno a Lance in un angolo di unirsi a loro.
“Ci sono stati degli sviluppi con l'uomo?” Oliver scosse la testa, non voleva parlarne adesso.
“Laurel. Voglio che venga sistemata. Ha messo a rischio la MIA famiglia.” Lance sospirò, “ lo so. In questo momento è rinchiusa nella sua stanza.  Ho bisogno di tempo.” Oliver lo fissò. Non pensa che il tempo sia una soluzione. Lance si avvicinò a sua moglie e poi se ne andarono non senza aver dato un'occhiata a Donna e ai ragazzi. Imbarazzante.
John si avvicinò, “ Cosa ha detto Lance su Laurel?” Oliver continuando a guardare le persone nella stanza, “ stessa merda, giorno diverso.” John sospirò, “ che cosa vuoi fare?” I suoi occhi incrociarono per un attimo John, “ ancora non lo so.”
Dopo aver salutato tutti promettendo che se ci fossero stati dei cambiamenti li avrebbe avvisati tornò nella camera di Felicity trovandola ancora sveglia.
Ehi. Pensavo che te ne fossi andato.” Disse assonnata. Oliver sorrise, era troppo adorabile. “ Mai.” Si avvicinò a lei e l si stese di fianco. “Sai che le infermiere disapproveranno?” Felicity gli sorrise, “Io lo so...... ma so anche che tu farai la tua faccia arrabbiata e vincerai ogni discussione.” Oliver le baciò la testa. Oh si lo farà. Se lei lo vorrà o ne avrà bisogno,  allora sarà quello che avrà.
Si addormentarono così. Quando un'infermiera venne da lei, non ebbe il coraggio di  svegliarli. Sorrise e poi chiuse la porta.

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Capitolo 28
*** Capitolo 30-31 ***


~~Capitolo 30

Quando Oliver uscì Felicity stava dormendo. Le baciò la fronte sorrise al pancino appena visibile. La sua famiglia. Sua.
Quella mattina Oliver l'aveva portata a casa dall'ospedale e  Felicity si addormentò subito. Gli aveva detto che ultimamente era sempre così stanca. Tutto era questo per la gravidanza.
Oliver sorrise, non era facile creare un nuova  vita, così replicò a lei.
Oliver non aveva mai pensato che sarebbe stato un uomo che dona il suo cuore ad una donna........ma lo aveva fatto e adesso loro stavano per diventare una famiglia.
Prima di uscire per andare a parlare a Lawton la guardò un' ultima volta.
Diede istruzione a Lawton che chiunque non fosse della famiglia, non doveva avvicinarsi a Felicity. Lui dovrebbe essere un reale ostacolo tra lei e gli altri. Lawton concordò appieno.
Oliver non si illuse a credere che l'acconsentimento di Lawton fosse perchè glielo aveva ordinato lui o per la sua lealtà alla Bratva, ma perchè amava  Felicity.
Lui era effettivamente innamorato di lei. Fino a pochi mesi fa a questa scoperta Oliver lo avrebbe ucciso oppure gli avrebbe fatto prendere l'altro occhio, ma adesso lui capiva che questo sentimento era difficile da evitare e il suo essere innamorato di Felicity la teneva al sicuro.
Oliver credeva che questo fosse   una cosa chiamata crescita personale o almeno era quello che diceva Felicity.
Oliver si diresse alla sua auto e trovò John ad aspettarlo. Entrambi silenziosamente entrarono in auto.

“In un modo o nell'altro, oggi morirà. Ne ho abbastanza.”

John annuì e capì. Oliver era stanco di giocare. Non gli importava cosa Lance diceva o cosa avrebbe fatto per aver disobbedito. Non permetterà a nessuno di fare del male alla sua famiglia. Non poteva toccare Laurel, ma poteva  fermare gli italiani. Si accontenterà del loro sangue fino a quando non potrà avere quello di Laurel.
Oliver chiamò Slade  per dargli un ordine diretto. Raramente dava ordini diretti, ma oggi non era assolutamente un giorno qualunque.
Oliver osservò John e sapeva che lui non era felice degli eventi di oggi. Sapeva anche che non c'era niente che potesse fare.
Anche Slade era scontento della piega che avevano preso gli eventi. Entrambi gli uomini si erano resi conti che la posta in gioco era salita.
Arrivarono alla casa delle torture e senza dire una parola entrarono nel seminterrato in attesa di Slade.
Oliver si avvicinò all'uomo e si spogliò.

Oggi rinunciava alla tuta.

Oggi andrà fino in fondo.

Oggi finirà tutto.

Oggi vincerà.

Oggi si riconnetterà all'uomo che era prima di incontrare Felicity. L'uomo che Lance aveva assoldato per proteggere sua figlia più giovane. Per farlo, Oliver avrebbe fatto qualcosa  che non pensava avrebbe mai fatto.
Oggi vincerà questa guerra contro l'uomo di fronte a lui.

Pregò che le cose non vadano così lontano per quanto sia possibile, ma preparò se stesso al peggio.

L'uomo ancora una volta era incatenato al soffitto con la testa a penzoloni di lato, sorridendo quando vide Oliver spogliarsi, “ faremo ancora la nostra danza , piccolo Queen”
Oliver sapeva di aver perso il rispetto di quest'uomo.

Oliver rise, “ no, faremo un nuovo ballo oggi. Un ballo che non credo ti goderai tanto......” L'uomo rise.
IL telefono di Oliver iniziò a suonare, rispose e si avvicinò di più all'uomo, “ si.......bene. Falla scendere.”
“Un'altra ragazza?”  Disse l'uomo con tristezza. “ Ancora tua moglie?” quest'ultima frase la disse con triste speranza e forse rispetto.

L'unica cosa che fece Oliver fu sorridere.
Un altro traditore...... hai davvero un problema con le tua donne, eh Queen?”
Si lasciò sfuggire una risata dolorante.

Oliver  guardò l'uomo. Aveva degli strati di pelle mancanti, ferite da taglio che sgorgavano infezione da ogni parte. Le spalle  slogate e c'era una buona possibilità che il suo braccio abbia perso flusso sanguigno necessitando di essere amputato. Amputazione? Dovrebbe farlo  il prima possibile. Loro erano li......Era il piano che aveva scelto.
Oliver si mise di fronte all'uomo. Incrociò le braccia al petto e poi si passò  un dito sulle labbra  con fare pensieroso guardando l'uomo per vedere la sua reazione a quello che gli avrebbe detto.

Ho deciso...... una moglie per una moglie.....”
L'uomo alzò lo sguardo verso Oliver, “ questo è contro le regole! Dannato Queen!”
All'improvviso quest'uomo non era poi così debole. Tirò le catene. Se avesse potuto avrebbe ucciso Oliver. Quest'ultimo glielo vedeva negli occhi.
Si avvicinò all'uomo, “regole? Dov'erano le tue regole  quando si trattava di MIA moglie.........Mi hai insultato con le stesse cose che tu e i tuoi uomini avreste fatto a mia moglie........beh, la tua è qui.....”

Oliver si spostò così che l'uomo avesse una chiara visione di sua moglie, legata, imbavagliata  e trascinata giù dalle scale da Slade.
Oliver si accorse dell'occhiata che gli diede Slade. Non era contento di questo compito o di dove questo lo avrebbe portato.

L'uomo impallidì alla vista della moglie. I suoi occhi si spostarono dal culo della moglie al soffitto e poi agli uomini presenti in stanza. Emise un lamento doloroso, inumano. Oliver rabbrividì internamente mentre all'esterno sorrise.
L'uomo iniziò a gridare in italiano, “ amore mio bello!” La donna si dimenò. Sapeva di essere nei guai. La fecero stendere sul freddo tavolo di metallo.
Oliver fece cenno con la testa a Slade. Entrambi pregarono in silenzio che questo non si dilungasse troppo a lungo.
 

Oliver sapeva che si sarebbe spinto d'ovunque pur di poter salvare Felicity. Sarebbe persino diventato  l'uomo che lei non poteva amare pur di proteggere lei e loro figlio.
Oliver gridò un ordine. La donna fu legata al tavolo. L'uomo deglutì duramente. L'aria nella stanza era tesa. Roy e John erano in piedi l'uno di fianco all'altro. Entrambi guardando ed impotenti di cambiare il risultato della giornata.
L'uomo gridò a suo moglie, “ amore mio!” La donna si girò al grido, ma non parlò.
Oliver si avvicinò all'uomo, “ che cosa avevi detto che avrebbero fatto i tuoi uomini a mia moglie?” L'uomo spostò lo sguardo da sua moglie ad Oliver.

Oliver sapeva che l'uomo come lui si era sposato per amore non per dovere. Per lui questa donna era tutto. Ed è per questo che Oliver contava su questo, che l'adorazione che aveva per questa donna avrebbe impedito ad Oliver di farle del male. Oliver contava che il loro amore avrebbe permesso a quest'uomo di sacrificarsi,nello stesso modo che avrebbe fatto Oliver se i ruoli fossero stati invertiti.
E poi Oliver pensò che forse  quest'uomo potrebbe non essere così forte e la sua lealtà forse potrebbe essere agli italiani e non alla moglie.
Non lo faresti piccolo Queen. Tutti sanno che tua moglie ti ha ammorbidito.....” Oliver sogghignò. Lui non era uno stupratore o un normale assassino o un torturatore di donne. Questa era l'eccezione. Felicity era l'eccezione.

Oliver si chinò e indicò se stesso, “ sono già nudo.......potrei anche spendere meglio il mio tempo......” L'uomo guardò dritto davanti a sé stringendo la mascella, cercando di placare le sue emozioni.
Oliver lo guardò deglutire, guardò il suo pomo di adamo andare su e giù. Riuscì a vedere le lacrime crearsi nei suoi occhi, “ cosa penserebbe la tua comprensiva moglie se sapesse che hai violentato una donna indifesa?”
Oliver scrollò le spalle, “ spogliatela.” L'uomo iniziò ad urlare non appena  Oliver si incamminò e spinse il tavolo verso un angolo buio. La donna iniziò a gemere.

Oliver non voleva pensare a cosa Felicity potesse pensare di lui. A come sarebbero cambiate le cose tra di loro. Nella sua testa, lei sarebbe stata viva per essere delusa da lui, per odiarlo. A lui andava bene qualsiasi cosa fintanto che vivrà.
Slade lo guardò preoccupato. John si avviò verso di lui per allontanarlo dal tavolo, “ amico non puoi farlo.” Oliver lo travolse con la sua occhiata glaciale. “ Va bene, allora vai a casa e di a Donna che il tuo moralismo è il motivo per cui sua figlia non è al sicuro! Dille  quanto ti dispiace quando questo bastardo e i suoi uomini faranno di molto peggio a Felicity.” Oliver guardò Jonh. Si vedeva chiaramente quanto fosse sconvolto. La sua bussola morale era forte e  non riusciva a gestire questa situazione. John era di natura buona.
 

Oliver avrebbe seguito il suo esempio, ma si trattava di Felicity. Non c'era alcun limite. “ Cosa dirai a Donna quando si alzerà di fronte alla bara di sua figlia? Mi dispiace, ma non potevo permettere  che le mogli di persone sconosciute si facessero del male? Non sopportavo di essere l'uomo che mi avrebbe permesso di proteggere tua figlia?” Oliver vide il fuoco negli occhi di John.
John scosse la testa, “ sono abbastanza uomo. Sono due volte l'uomo che tu pretendi di essere.....Non è giusto.. Oliver noi possiamo proteggere Felicity...... Non dobbiamo farlo! Non prenderò parte a questo.”
Oliver sogghignò verso di lui.
Che cosa faresti per Donna?” John si fermò e alzò le mani. Non c'era alcun limite che non avrebbe superato per  Donna e tutti loro lo sapevano.

Oliver aveva un problema, un enorme problema nel suo piano: lui non era uno stupratore. Questo non glielo faceva venire duro. Lui non era come suo padre. Questo non lo faceva eccitare.
Oliver decise di giocarsela, di mettere in pratica quello che aveva imparato, di mettersi nei panni del  padre. “Allora.....cosa potrei farle fare per primo? Cosa volevi che facesse la MIA? Ah giusto..... le avresti fatto succhiare il tuo cazzo.....”
Oliver si avvicinò al tavolo senza mai guardare la donna. Non poteva. Forse non era così forte, forse non era l'animale che aveva sempre creduto di essere......o che credeva prima di Felicity.

Sentì l'uomo piagnucolare e poi, “ aspetta.........ti prego!” Oliver sorrise, nascondendolo quando si girò verso l'uomo. Aveva vinto. La donna non era nemmeno stata toccata, i suoi vestiti erano ancora intatti sul suo corpo.

Oliver aveva pregato che quel semplice ordine bastasse e così era stato. Grazie a dio non aveva superato il limite. Oliver chiuse gli occhi per un secondo. “ Parla!”
Il nostro ….....il nostro padrino........il nostro leader!!!!........suo figlio, ha perso la testa per tua moglie. Il padrino gli ha detto di lasciar perdere, ma lui non l'ha fatto. Ha una spia.......la sorella.” Oliver sibilò, “ Laurel? Laurel Lance?” L'uomo annuì, “ sta aiutando Cooper  per fargli ottenere la ragazza. La vuole. Solo lei e nient'altro.” Oliver aveva lo guardo omicida.
E....”
“Rapiranno tua moglie. Cooper la porterà lontano. Lui ha case e soldi messi da parte per farsi una bella vita.”

 

L'uomo rise, “ il ragazzo è stupido. Prima di incontrarla mi ero chiesto di lei di........ beh è troppo forte per un bamboccione. Lei lo distruggerà.” L'uomo quasi ridacchiò. “ Tua moglie è il suo primo amore sostenendo di essere ancora innamorati....” Oliver diede un pugno all'uomo, “ ehi non sto dicendo questo. Ho visto tua moglie, lei ama solo te.”  Oliver sorride a quell'affermazione.
Cooper non si fermerà finché non non si sarà impossessato di lei.”
“Qualsiasi cosa succederà a mia moglie, che tu sia vivo o morto succederà anche a tua moglie.”
Il sorriso dell'uomo svanì. “Non puoi dire sul serio!”

Oh si, eccome.” Oliver glielo assicurò. Solo con lo sguardo senza parlare impartì un ordine ai suoi uomini.  Se dovesse morire, loro si sarebbero assicurati ti mantenere la promessa che Oliver gli aveva fatto.
Non sarai in grado di farlo....tuo padre......lui sta finanziando il ragazzo. Ci sono dentro insieme......e tutti sanno che tu temi il vecchio. Lui ti tiene al guinzaglio, tutti noi lo sappiamo.....”
Oliver alzò un sopracciglio e poi guardò la moglie dell'uomo. L'uomo sospirò e continuò, “ lui vuole scoparsi tua moglie, è l'unica cosa che ha chiesto, una notte. Sapendo che avrebbe preso da te l'unica cosa che ami al mondo.” L'uomo spostò la testa di lato, “ tuo padre è un malato figlio di puttana.” Su questo Oliver era d'accordo.
Oliver prese il suo telefono, “ chiama i tuoi uomini. Digli di fermarsi.”
“Non posso!”

Oliver si avvicinò all'orecchio dell'uomo, “ allora anche tua moglie trascorrerà una notte con mio padre. Adesso la porterò da lui.” L'uomo ingoiò la sua bile. Si  aveva capito quanto fottuto forse Robert Queen e di cosa fosse capace.
Hai vinto!”

Per una volta aver quel malato bastardo come padre giocava a suo favore.
L'uomo chiamò i suoi uomini dicendo a loro che l'affare con Cooper era saltato e che non dovevano niente a Robert Queen. Era troppo grande il prezzo da pagare per il lavoro richiesto.
L'uomo dall'altra parte del telefono concordò. I suoi uomini non erano mai stati totalmente a favore di questa missione, aveva accettato solo per la loro lealtà verso di lui.
Oliver terminò la chiamata dell'uomo e lanciò il telefono contro il muro rompendolo.
Perchè e a chi sei così leale?” L'uomo scosse la testa facendo ringhiare Oliver. L'uomo sapeva benissimo di essere spacciato e che i suoi uomini avrebbero fatto del loro meglio per proteggere sua moglie e i suoi figli.

Cooper.......mi ha detto che se facevo quello che mi aveva chiesto......mia figlia Cara.........lei non avrebbe dovuto sposarlo. Il padrino la vuole per suo figlio.......se non lo facevo, lui l'avrebbe sposata. Avrebbe abusato di lei, l'avrebbe torturata e l'avrebbe distrutta lentamente.........la mia bambina......” L'uomo pianse in silenzio.
Oliver si allontanò. CAZZO. Una settimana fa non avrebbe capito la devozione di un padre per un figlio, ma adesso che stava per diventare padre.........se non si trattasse della sua famiglia lo avrebbe lasciato andare.

La proteggerò. La tua Cara......se lo vuoi.” L'uomo guardò Oliver con rispetto e apprezzamento.
L'uomo sapeva che i suoi uomini non potevano salvarla, ma forse uno sconosciuto si.
L'uomo annuì.
Oliver non poteva lasciare che un'innocente ragazza pagasse per l'ossessione di Cooper per Felicity. Fece un voto silenzioso in cui prometteva che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere la figlia di quest'uomo.

Oliver sciolse e tirò via il bavaglio dalla moglie dell'uomo. La moglie saltò giù dal tavolo e gli sputò addosso. Oliver non si aspettava niente di meno.
Ti darò cinque minuti per dirgli addio prima che lo uccida.”

Roy, John, Slade e Oliver si diressero al piano superiore.
L'uomo fu slegato così da poter abbracciare la moglie per consolarla e per dirle addio.
Gli uomini una volta al piano superiore non dissero nemmeno una parola.
Oliver stava pensando in quanti modi poteva uccidere Cooper e Laurel.

Chiamò Lance e gli disse che avevano bisogno di incontrarsi, ma Lance voleva sapere, “ che cosa hai fatto? Ti avevo detto che non era ancora il momento!” Oliver riagganciò. Non sapeva quale fosse il problema di Lance e non gli importava. Aveva bisogno di proteggere sua moglie e suo figlio. Il giorno prima li aveva quasi persi.........non avrebbe permesso che una cosa del genere si ripetesse.
Quando il tempo di esaurì si diresse al piano inferiore e fece portare di sopra la moglie e poi sparò alla tempia dell'uomo.
La donna al suono dello sparo cadde per terra disperata.
Oliver non voleva più vederla.
Slade le bendò gli occhi e la portò vicino a zone abitate da italiani.

Oliver era quasi disgustato da quello che era appena successo. Era fermamente convinto che i non-membri non  dovrebbero essere usati come leva per queste cose. Se avesse avuto scelta o tempo avrebbe fatto  le cose in modo diverso.
Sapeva che adesso aveva un nuovo nemico, ma aveva anche la possibilità di salvare la sua famiglia e aveva anche bisogno di trovare un modo per proteggere la figlia dell'uomo.
Roy e John si occuparono di sbarazzarsi del corpo e di pulire il seminterrato. L'uomo era stato chiuso li dentro per molto tempo. Lo sarebbe ancora se non avessero rapito sua moglie.
                                                                         **

Oliver arrivò alla casa del Pahkan.
Entrò e nessuno degli uomini tentò di fermarlo. Avevano visto la sua mascella dura e il suo sguardo omicida che decisero di non ostacolarlo.
In casa c'erano una tonnellata di persone che stavano preparando la casa per la festa che si sarebbe svolta da li a poche ore.
Entrò nell'ufficio senza bussare, “ dove si trova Laurel?” Lance alzò lo sguardo, “ nel suo ufficio, perchè?”
“Sta lavorando con l'italiano per fargli ottenere Felicity. Cooper vuole Felicity e Laurel è una spia e noi sappiamo cosa facciamo alle spie.”

Lance annuì. “ Mi occuperò io di lei.” Oliver sbatté il pugno sulla scrivania chinandosi alla sua altezza, “ NO!! Non lo farai! Questo è il problema! Tu non ti occuperai di lei.” Lance lo guardò con il fuco negli occhi, “ non ti azzardare a dirmi come comportarmi con la mia famiglia. Ivo la sposerà e se ne andrà.”
“Non è sufficiente.”
“E' tutto quello che ti darò.”
Lance si alzò in piedi, “ non dimenticare chi sono. Posso ucciderti o posso portarmi via mia figlia.”

Oliver ricompose la sua figura trovandosi alla stessa altezza di Lance e poi sorrise, “ provaci. Non sono io la persone che dovrai  temere se lo farai. Felicity non ha paura di te!”
Oliver si precipitò fuori. Lui sapeva benissimo che Lance aveva tenuto strettamente al sicuro. Le guardie che la tenevano sotto controllo erano quelle più estremamente leali a Lance o altrimenti sarebbe andato a darle la caccia.
Decise di tornare a casa, voleva passare del tempo con sua moglie.
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Felicity aveva trascorso gran parte della giornata a parlare con i suoi amici di scuola. Aveva chiamato Iris per dirle della gravidanza. Sapeva che doveva aspettare, ma non poteva. Era troppo eccitata.
Avevano parlato della festa del bambino e su come Iris insisteva sull'essere la zia Iris. Non insistette su far diventare Eddie “zio” e Felicity era grata per questo. Risero molto e Felicity le promise di aggiornarla settimanalmente sull'evolversi della pancia. Iris era più eccitata di quanto pensava.
Poi decise di chiamare Caitlin. Era felicissima, ma cauta. Felicity le aveva assicurato che le cose stavano andando bene con Oliver, ma Caitlin non era affatto convinta. Aveva visto da vicino quanto le cose si erano incasinate dopo la festa di fidanzamento.
Caitlin le fece una tonnellata di domande sulla gravidanza e verso fine chiamata le cose sembravano andar meglio. Le disse di riposare e di non preoccuparsi troppo, cosa più facile a dirsi che a farsi.
                                                                           **

Felicity era seduta sul divano alla ricerca di qualche sito sui bambini, cercando quei siti dove parlano di “ questa settimana il tuo bambino è grande come un.....”. Voleva essere informata.
All'improvviso sentì il suono dell'ascensore e saltò su con la speranza che fosse Oliver. Lawton si mise di fronte a lei.
Stasera ci sarebbe stata la festa a casa dei suoi genitori, forse Oliver era tornato a casa presto per prepararsi. Oliver non era molto contento che Felicity partecipasse all'evento. Era preoccupato e iperprotettivo nei migliori dei casi e questo non era proprio il momento migliore.
Felicity guardò da dietro le spalle di Lawton pensando di dire ad Oliver che questo non era necessario. Lawton bloccava qualsiasi accesso diretto a lei cosa un po' esagerata.
Lawton le aveva detto che Oliver aveva insistito.

Lawton si girò verso lei facendole una smorfia e poi ritornò a guardare l'ascensore. Felicity ridacchiò facendolo rivoltare e lei scrollò le spalle.
Quando la porta si aprì fu spinto all'interno dell'appartamento un Tommy picchiato e privo di conoscenza.
Felicity urlò cercando di avvicinarsi a lui. Lawton fece per prendere la pistola ma fu troppo lento e lo colpirono. Felicity urlò ancora più forte. Alzò gli occhi e vide Sheldon Cooper.
Ciao amore mio......” Due uomini uscirono dall'ascensore e l'afferrarono. Lei cercò di svincolarsi ma aveva troppa paura di fare del male al bambino se reagisse sul serio contro di loro.
Si diressero all'auto. All'interno dell'auto c'era Laurel.

Bene. L'hai presa.” Laurel sogghignò verso Felicity, “ Voglio che lei non ritorni MAI più in questo paese. Ci siamo capiti?”
Cooper sorrise, “ naturalmente. Adesso lei è mia. La terrò tranquillamente al sicuro. Lei è la mia principessa, vero amore?” Cooper tirò vicino a se Felicity e le baciò la tempia.
Felicity lo guardò, perchè aveva ancora male dove Laurel l'aveva colpita o altrimenti gli avrebbe fatto il culo a strisce.
Poi guardò Laurel.

“Papà non te lo permetterà.....Oliver ti ucciderà!” Laurel sorrise dal sedile davanti, “ papà non mi farà del male. Non lo farà mai. Oliver........Oliver.......Io e lui staremo insieme.........è il destino. Siamo anime gemelle. Non importa cosa........siamo anime gemelle.” Lei annuì  con la testa come se dovesse convincere se stessa e non Felicity.
Oliver ti odia! Brutta stronza!.” Cooper la schiaffeggiò. “ Non parlarle in quel modo. E non voglio sentire MAI più il nome di Oliver.” Laurel si girò indietro. Stavano andando verso il Glades.

Sai Felicity......mi assicurerò che Oliver sia felice in ogni modo.” Sorrise a Felicity. “ Sono stata il suo primo amore, la sua prima ragazza, la sua prima amante........E' davvero un peccato che tu abbia cercato di ottenerlo in quel modo.” Laurel si girò nuovamente verso di lei, “ ma ti perdono. E' tutto chiarito adesso.” Sorrise.

(QUESTA è PAZZA RAGAZZE!!!!! IL MANICOMIO NON è SUFFICIENTE)

Porca puttana Laurel, hai davvero perso la testa!Lui non ti sopporta. Con o senza di me, lui non verrà da te. Come......come può una persona essere così incredibilmente egocentrica da non vedere che qualcuno ti odia.?”
Laurel le lanciò un'occhiataccia, “ lui non mi odia. QUESTO........tutto questo proverà a lui quanto io lo amo. Lo farò come eccellente moglie Bratva.” Felicity la fissò e basta. L'alcool aveva davvero ucciso ogni cellula del suo cervello. Questo suo pensiero rimase solo un pensiero.
Portarono Laurel alla sua auto.

Laurel si girò verso di lei e per un breve momento Felicity sperava nel suo aiuto , ma Laurel scrollò le spalle e salì nella propria auto.
Felicity non poteva fare a meno di piangere. Pianse per se stessa, per il suo bambino, per Tommy e per Lawton. Gli uomini potrebbero essere morti. Potrebbe morire, il uso bambino potrebbe morire OH DIO il suo bambino........Cooper non lo sapeva. Laurel non glielo aveva detto.

Cooper le afferrò il viso e le fece una carezza, “ non piangere. Mi dispiace che siamo stati così violenti. So che tu detesti la violenza, ma uno dei miei uomini è stato catturato e abbiamo sentito che potrebbe aver parlato.....” Continuò ad accarezzarle la guancia. Felicity al gesto si allontanò e Cooper iniziò ad arrabbiarsi, “ va tutto bene......lo so che mi ami ancora. Laurel me l'ha detto.”
Laurel è una pazza psico-cagna. Non ti amo Cooper. Io amo mio marito.”
Cooper fece un grosso respiro, “ NO.........Tu non ami quel neanderthal. LUI NON E' DEGNO DI TE!” Felicity si voltò e guardò fuori dal finestrino. Oliver l'avrebbe trovata............lui sarebbe venuto per lei......per loro.

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Oliver chiamò l'ascensore. Mentre lo aspettava arrivò la polizia.
“Queen!” Oliver si girò. Non aveva davvero bisogno oggi di trattare con la loro intromissione del cazzo! “Si.”
Abbiamo bisogno che tu venga con noi.” Non c'era in alcun modo che loro sapessero dell'italiano morto. La moglie non parlerà e il corpo probabilmente non era ancora stato nascosto.
Perchè?” L'ascensore arrivò e Oliver lo vide ricoperto di sangue. “ Ma che cazzo?” Oliver entrò dentro e due poliziotti lo seguirono.
Salirono al piano di sopra.
Quando arrivarono Oliver vide Tommy e Lawton, “ le telecamere dell'ascensore hanno ripreso tuo fratello entrare con due uomini, e lui non sembrava stare molto bene....... sembrava essere trascinato dentro....” Oliver  alzò lo sguardo dal punto in cui si era inginocchiato di fianco a Tommy, “ PENSI ?” Disse Oliver sarcastico e poi,  “CHIAMA IL 911!!! PORTA I PARAMEDICI QUI!” Disse  urlando.

Il poliziotto più giovane comunicò alla radio di far venire un'ambulanza. Oliver teneva fra le braccia Tommy, “ ti prego non morire.......ti prego non morire.” Oliver spostò lo sguardo verso Lawton e poi si precipitò da lui e lo strattonò, “ DOVE CAZZO è MIA MOGLIE?”  Il poliziotto più anziano lo guardò, “ la ragione per cui siamo stati chiamati riguarda l'altro filmato, dove tua moglie viene trascinata fuori da qui........Signore, pensiamo che sua moglie sia stata rapita.”

L'intero mondo di Oliver si fermò.
NO.........NO-NO-NO-NO-NO-NO-NO-NO-NO-NO..........QUESTO NON STA SUCCEDENDO. Non lei. Non adesso.
Oliver cadde per terra. Non poteva perderla.....non poteva perderli.........  “E' appena stata dimessa dall'ospedale......lei è incinta.” Mormorò Oliver.
Il poliziotto più giovane lo guardò, “ signore..... sta dicendo che vuole che noi andiamo a cercarla?” Oliver si girò verso di lui, “ CAZZO CERTO!! Voglio che tutti cerchino mia moglie!”
Il poliziotto era scioccato. Se c'era una cosa che conosceva sulla Bratva era che loro non volevano il coinvolgimento della polizia. Guardò Oliver e in lui non vide il playboy cazzuto della Bratva, ma un uomo devastato dalla scomparsa della moglie incinta.

Il poliziotto gli appoggiò una mano sulla spalla, “ faremo tutto il possibile.....”. L'uomo conosceva bene Felicity gli aveva dato ripetizioni quando lei era a casa durante le vacanze estive quando lui doveva frequentare la scuola estiva. Era una ragazza molto dolce, troppo dolce per questo tipo di vita.

Si inginocchiò verso Oliver e gli sussurrò all'orecchio, “ se la troveremo per primi, vuoi che ti chiami per primo?” Oliver guardò il poliziotto come se stesse parlando latino. Oliver semplicemente annuì. Il poliziotto sorrise, “ conosco tua moglie, non dovrebbe soffrire.”
Oliver iniziò ad azionare il pilota automatico. Tutto il suo corpo era in piena allerta. Doveva ritrovarla, doveva ritrovarla, doveva ritrovarla, doveva ritrovarla......... MALEDETTA FOTTUTA LAUREL!!! Oliver si mise la testa tra le mani tirandosi poi i capelli. Era disperato.
CAZZO. Cosa cazzo ti farà   questa volta?

Sapeva che lei aveva saputo e appreso da loro i loro piani  e da quelli aveva fatto la sua mossa.
La sua ipotesi era che uno degli uomini di Lance aveva alimentato le sue informazioni. In questo momento non era una sua priorità.
Ingoiò giù la bile. Suo padre in questo momento potrebbe avere Felicity. OH DIO.
Oliver tirò fuori il cellulare e chiamò Lance, “ l'hanno presa.... Laurel.....li ha aiutati.....lo sapevo.........LA UCCIDERO'.” Lance fece un urlo disumano. “ Felicity potrebbe essere con mio padre...........TI RENDI CONTO DI CHE COSA HAI FATTO?” Oliver terminò la chiamata. Chiamò John e Slade. Aveva bisogno di loro per cercarla.
                                                                                                                    **

Donna era con John quando lo scoprì. Donna aveva gli occhi pieni di lacrime, “ che cosa è successo alla mia bambina?” John glielo disse, l'abbracciò e poi se ne andò. Voleva rimanere , ma Donna lo implorò di andare a cercare la sua bambina. Donna non crollò, non questa volta. Questa volta si sarebbe confrontata con la persona responsabile di tutto questo. Questa volta non si nasconderà come la giovane ragazza che era quando gli avevano portato via la sua bambina. Lei adesso non era così facilmente manipolabile e questa volta non avrebbe dubitato di se stessa.
Quando i ragazzi videro Donna prendere le chiavi e il cappotto la seguirono. Nessuno di loro fiatò, salirono in macchina e si diressero a casa Lance.
Quando arrivarono, prima di entrare Donna si prese un momento per ricomporsi.

Uscì dall'auto con i ragazzi al seguito.
Si precipitò dentro come se la casa fosse sua. Le guardie conoscevano John e non provarono a fermare sua moglie. I ragazzi la osservarono e quasi si dispiacevano per la persona che aveva guadagnato l'ira della loro madre. Ne sapevano qualcosa riguardo al crollare. Donna non gli aveva mai detto che Felicity le mancava. Non ne aveva il coraggio.
Donna trovò Dinah, Quentin e Sara nel salone, “Che cazzo ha fatto la tua marmocchia a mia figlia?” Quentin si girò verso di lei, stava ribollendo . “ Questi NON sono affari tuoi! Esci da casa mia!”
Donna si mise le mani sui fianchi, “Ah non lo sono? Lei ha torturato la mia bambina, l'ha umiliata e adesso l'ha rapita...... Non sarò forse il genitore dell'anno, ma i miei figli sono sani di mente!”
Sam intervenne, “ mamma, cerchiamo di non esagerare.....la sanità mentale è  un terreno pericoloso. Mickey non è......” Donna lo guardò e lui si zittì. Questo non era il momento di scherzare. Dinah si avvicinò a Quentin, “ Donna siamo tutti preoccupati, dovremmo cercare di lavorare tutti insieme per trovare Felicity.”

Donna sorrise debolmente, “ non finisce qui. Quella ragazza deve pagare per quello che le ha fatto. Ha ferito la mia bambina per l'ultima fottuta volta, Quentin. Sto dicendo sul serio. La porterò fuori io se stessa se sarà necessario.....”
Sara sbuffò, “ potresti doverlo fare.. Papà avrebbe dovuto rinchiudere Laurel molto tempo fa.”
Tutti la guardarono, “ lo abbiamo pensato tutti.  Ivo è qui da un mese e non ha fatto niente..... tu hai lasciato che succedesse, papà. Hai lasciato che Laurel prendesse Felicity e qualsiasi cosa accadrà a lei sarà colpa tua.”
Detto quello Sara si diresse alle scale. Non aveva bisogno di trascorrere del tempo con loro. Aveva bisogno di trovare Nyssa. Entrambe avrebbero lavorato insieme per riportare indietro sua sorella.
Sara dopo la festa di fidanzamento aveva imparato che il non fare nulla non portava da nessuna parte.

Aveva preso il controllo della propria vita.
“Nyssa dove sei?”
“Sto seguendo Robert Queen........come mi hai chiesto.”
Sara sorrise. “ Mia sorella è con lui?” Nyssa grugnì, “ certo che no.”
Sara si lascio sfuggire un sospiro di sollievo. Sara stava tirando fuori tutte le sue informazioni e le sue armi. Come Sara tirò fuori le sue informazioni e le sue armi la porta d'ingresso fu spalancata.
Ti prego dimmi che hai qualcosa, qualsiasi cosa per me......” Sara sussultò quando si girò e vide Oliver. Aveva uno sguardo selvaggio e possessivo. Aveva bisogno di Felicity più di tutti loro messi insieme. Sara terminò la chiamata.

“Ho qualcosa!” Oliver l'afferrò per il braccio e la trascinò nell'ufficio del padre. Normalmente Sara l'avrebbe fatto smettere, ma non oggi. Lei capiva perfettamente.
Quando vi entrarono trovarono Slade, John e Roy.
“Dicci tutto quello che sai.” Sara vide su suo padre una faccia scioccata. “ Lis non è con Robert Queen.” Il sollievo di Oliver era palpabile.

“Come fai a saperlo?” Sara evitò lo sguardo del padre, “ Nyssa l'ha seguito. Abbiamo il sospetto che sia coinvolto. E' uno stronzo del cazzo. Abbiamo fatto a turno per tenerlo d'occhio.”
Oliver concentrò il suo sguardo su di lei in modo che lei capisca la sua sincerità, “ grazie.......te lo devo.” Sara sorrise con orgoglio.

“Sara, tesoro questo è pericoloso.” La voce di Lance era strozzata, “ lo so papà........ma mia sorella......tutte quelle con la vagina stanno soffrendo e vivono nella paura a causa sua....... tu non l'hai eliminato.......... e quindi noi ci proteggiamo”
Vuoi dire che altre persone sono coinvolte?”
“Solo Helena.....Nyssa ed io.”
Lance scosse la testa, “ Questa cosa finisce adesso.” Sara scosse la testa, “ NO. Noi abbiamo il diritto di difenderci, soprattutto quando nessun altro lo fa...”

Oliver le sorrise. Aveva ragione. Non l'ho avevano eliminato, non le avevano protette quindi con quale diritto le vietavamo di proteggersi?
Oliver gli interruppe, sua moglie era la priorità, ne avrebbero parlato una volta che l'avranno ritrovata.
Qualcos'altro?” Sara distolse lo sguardo, “ da settimane Helena sta pedinando Sheldon Cooper. Ma oggi l'ha perso...... Pensiamo che sia un opzione......Helena si è scopata uno dei suoi uomini per ottenere informazioni.” Cazzo. Ce l'avevano loro. Almeno Nyssa era su suo padre.
Lance si sedette sulla sua sedia.
Tutti loro lo guardarono e aspettarono.“Non pensavo che potesse succedere una cosa del genere.....” Oliver scosse la testa, “ John, voglio che tu ti occupi di Robert Queen. Voglio che lo porti alla casa delle torture.” John annuì, “ non vedo l'ora.”

Sara si alzò, “ Oliver.....perchè non me lo fai portare a me? John dovrà andare ad armi spianate......io posso portarlo senza armi......” Lance scosse la testa, “ NO. Assolutamente no!” Nessuno lo ascoltò. “ Fallo. Slade vai con lei per coprirle le spalle.” Aggiunse rapidamente Oliver. Non era sicura che lei potesse gestirlo.
Questo avrebbe tenuto Felicity lontano dalle sue grinfie.

Roy voglio che utilizzi i tuoi contatti al Glades. Vedi se si trovano li o nei dintorni della città..... se qualcuno sa qualcosa. Fai rapporto a me e poi vai da Helena e proteggila. Potremmo aver bisogno del suo contatto.” Roy annuì e uscì.
Oliver si girò verso John, “ tu vieni con me. Lo cerchiamo e lo uccidiamo. Ma prima, troviamo Laurel.” John sorrise.
Oliver stava per riavere sua moglie. Doveva riaverla. Non c'erano alternative.
Ucciderà chiunque si metta sulla sua strada.

Oliver guardò nuovamente Lance. Era ancora perso nei suoi pensieri.
Come diavolo aveva fatto a cadere tutto a pezzi così velocemente? Scosse la testa per far dissipare dove i suoi pensieri erano diretti. Fece cenno a John ed entrambi lasciarono l'ufficio senza nemmeno aspettare il permesso di Lance.
Non appena uscirono Dinah entrò.
Intanto che Oliver aspettavo John all'ingresso, Sam gli si avvicinò, “ JJ è molto bravo con i computer. Forse può trovare qualcosa?” Oliver annuì, “ certo, se vuole!”
Oliver era impaziente.
Voglio venire con voi o fare qualcosa.....” Oliver iniziò a scuotere la testa, “ Oliver lei è mia sorella!”
E lei è mia moglie. Non lascerò che il suo fratellino venga coinvolto in questa fottuta vita. Capito?” Sam annuì. Entrambi sapevano che questo non era un discorso chiuso.

Sam aveva rinunciato al college e alla scuola di medicina per trasferirsi qui. Lui vedeva questa come sua nuova vita. Oliver invece non la vedeva affatto come vita. Non voleva peggiorare la tragedia.
John arrivò ed abbracciò suo figlio. I due uomini uscirono, sperando di trovare la ragazza che li aveva uniti.
 

~~Capitolo 31

In questo momento erano esattamente 36 ore che Felicity era stata presa da Cooper.
Si erano spostati da hotel a hotel ogni dodici ore circa. Cooper era paranoico, aveva timore di essere catturato. E doveva esserlo. Oliver non avrebbe MAI e poi MAI rinunciato a lei.
La Bratva aveva posti di blocco nelle zone più “buie” della città mentre la polizia bloccava zone “legali” della città.
Felicity era impressionata che la polizia la stesse cercando. Si chiese chi avesse acconsentito di coinvolgere la polizia..........forse non c'era neanche da chiedere.......sicuramente era stato Oliver. Suo padre non l'avrebbe mai coinvolta.
Come sentì qualcuno alla porta spostò il suo sguardo su Cooper. Aveva ordinato il servizio in camera.

Se non fosse incinta avrebbe cercato di liberarsi dalla prigionia, ma aveva troppa paura di far del male al suo piccolino.
“Grazie! Io e mia moglie stiamo morendo di fame.” Disse Cooper al dipendente dell'hotel che ricambiò con una piccola risata. Felicity alzò gli occhi al cielo a quella sceneggiata. Erano in una suite matrimoniale e quindi il dipendente avrà  presupposto che il loro appetito era dovuto ad altro.
Sogna bello, sogna!!!!!Non accadrà mai.
Una volta chiusa la porta Cooper rimise la sua pistola  in vita.

Felicity scosse la testa. Cooper non era mai stato bravo con la violenza, alla routine da mafioso.
Non riusciva a credere che una volta lo trovava adorabile e imbranato. La prima volta che lo aveva incontrato l'aveva affascinata. Le sembrava così mondano. Lei era giovane , ingenua e probabilmente disperata a connettersi a qualcuno.
Felicity si avvicinò alla tavola che Cooper aveva preparato. Le versò del vino. Non poteva berlo. Non poteva. Aveva paura di cosa le avrebbe fatto se avesse scoperto del bambino.

Cooper le passò il bicchiere, “ non bevo più vino.” Cooper inclinò la testa, “ perchè?” Felicity scrollò le spalle, “ non lo bevo e basta. Mi fa venire mal di testa.” La scrutò per un attimo e poi scrollò le spalle e bevve al posto suo. Felicity si sedette ed iniziò a mangiare. Il bambino aveva bisogno di nutrimento e lei aveva bisogno di essere in forza per potere uscire da li.
Posso farti una domanda?” Cooper le sorrise con indulgenza. “ L'hai appena fatta, Lissy.” Lei sorrise, almeno sperava che fosse un sorriso.
Certo, chiedimi qualsiasi cosa.” Felicity fece un respiro profondo, “ perchè? Perchè me? Perchè stai creando tutti questi problemi per ME?”

Cooper sbatté le palpebre un paio di volte, “ Oh Lissy. Chiaramente non ti sei mai vista........e non hai mai visto il mio amore per te.” Felicity odiava quando le persone insinuano che lei non conosca il suo valore, perchè lei non lo faceva assolutamente. Felicity non disse nulla e non replicò.
Cooper era sempre piaciuto essere il leader e che le sue parole fossero le uniche. Era sempre stato assecondato per tutta la sua intera vita e si aspettava che tutti lo placassero. Non si stupiva che lui e Laurel andassero così d'accordo.
Non ho mai voluto lasciarti......non al college e neanche quel giorno a Las Vegas.” Sorseggiò il suo vino guardandola da sopra il suo bicchiere, in quel modo in cui lei pensava che per lui significasse essere sexy. Le si rivoltò lo stomaco.
Cooper posò il bicchiere, “ ho dovuto lasciarti andare. Ho dovuto lasciare andare l'idea di noi insieme. Poi un paio di mesi fa sono dovuto venire a Starling City con mio padre. Uno dei nostri uomini era nei guai.  Ho visto Laurel.......e mi ha detto del tuo matrimonio combinato e che eri triste. Di come hai cercato di convincere tuo padre ad annullarlo.” Si avvicinò di più al tavolo e le prese una mano. Felicity combatté con tutta se stessa per non tirarla via.

Mi ha detto che dovevo salvarti. Che io sono l'unico che poteva salvarti ed aveva ragione, lo sono.” Cooper la guardò con orgoglio. 
Da allora abbiamo parlato e complottato. Ho davvero pensato che fosse più di un gioco........e poi ti ho visto con quel.........neanderthal e sapevo che per te non lo era. Laurel aveva ragione che lui non andava per te e non era abbastanza per te.” Cooper scosse la testa, “ il modo in cui voleva farti indossare il suo anello......... è stato disgustoso, il suo senso di possessione per te!!!” Cooper le strinse la mano.
Naturalmente, Laurel  era dietro a tutto questo, per mesi lo era stata!
Laurel aveva giocato con il bisogno di Cooper di essere un eroe.

Adesso, nella sua testa pensava che le stesse salvando. Se non odiasse Laurel, potrebbe essere davvero impressionata della sua abilità di far in modo che tutti eseguissero le sue richieste.
“Dopo averti visto a Las Vegas, sapevo che era destino. Ho chiamato Laurel e abbiamo escogitato  questo piano. Un vero e proprio piano.......LUI che ti ha sposato  ci ha fatto quasi deragliare.... ma non potevo lasciarti soffrire.” Cooper le posò una mano sula guancia, “ non potevo lasciarti con lui. Sarebbe stato disumano. Laurel ed io eravamo d'accordo su questo. Tu mio amore meriti il meglio.”
Cooper rimosse la mano dal suo volto e prese un morso del suo cibo mentre lei lo fissò chiedendosi come la sua vita  si fosse incasinata. E del perchè non si fosse accorta quanto pazze fossero le persone attorno a lei.
Un paio di settimane fa, Laurel mi ha fatto incontrare Robert Queen.” Felicity ansimò. Robert? Questo non andava bene. Per niente.

Lui è il nostro finanziatore. Lui non è più ricco come una volta, ma lo è abbastanza per finanziarci. Ci ha dato l'ultima sua fortuna per aiutarci. Ha detto che è  un uomo morto che cammina. Ha anche preso Tommy, in quanto aveva bisogno di lui per entrare nell'edificio. Oliver  ti aveva rinchiuso come rapunzel.”

Cooper rise e scosse la testa. Felicity sentiva le lacrime nei suoi occhi al pensiero di Tommy. Povero Tommy. Felicity s' immaginava di come Robert avesse utilizzato uno dei fratelli di Tommy o Isabel come leva. Tommy affronterebbe l'inferno per le persone che ama.
Felicity fu scossa dai suoi pensieri dalla parole di Cooper, “ ti amo Lissy..... adesso possiamo stare insieme. Non avrei dovuto lasciarti al college.  Avrei dovuto convincerti a scappare via con me. E adesso sarei già stato sposato con te.” Cooper sorseggiò il suo vino,
Siamo come Romeo e Giulietta.” Felicity distolse lo sguardo avendo paura che potesse vedere il suo guardo di disgusto. Romeo e Giulietta? Sospirò interiormente. Lui era pazzo come Laurel. Chi vorrebbe essere Giulietta? Dal momento che alla fine dell'opera muore?

Felicity continuava a mangiare, contenta che lui non si aspettasse gratitudine o che chiedesse niente in cambio.
Cooper era noto per la sua presuntuosità, per il suo essere bambino viziato. Hmmm.......Aveva molto in comune con Laurel.
Cooper continuava a tenere d'occhio il cellulare.
Aspetti una chiamata?” Cooper alzò lo sguardo verso di lei, “ si, avrebbe dovuto chiamarmi ieri, ma sicuramente lo farà oggi.”
Felicity mise un altro boccone di pollo in bocca continuando a guardare a Cooper attentamente.
“Chi dovrebbe chiamarti?” Cooper abbassò lo sguardo verso il suo piatto. Felicity si accorse che il suo sguardo si rattristò e poi scosse le spalle riprendendosi.
Felicity continuava a mangiare lentamente.

Non odiarmi Lissy....” Felicity lo guardò stranita, “ perchè dovrei odiarti?”Cooper la guardò, “ ho dovuto fare un accordo per poterti liberare da lui, da quel mostro.” Felicity fece del suo meglio per nascondere la rabbia mordendosi l'interno della guancia per stare calma. Oliver non era un mostro.
Ti avevo già detto che ho dovuto fare un accordo........un accordo orribile....” Felicity fece cadere la sua forchetta. “Che cosa hai fatto, Cooper?” Felicity aveva le lacrime agli occhi.
Cooper si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra. Le tende erano state lasciate chiuse, a lei  non era stato permesso di aprirle. Si chiese se le avrebbe aperte, ma non lo fece.......dannazione.
Cooper si girò verso lei.

Gli ho detto........gli ho detto che avrebbe potuto passare una notte con te. Solo una. Te lo prometto..... E' per questo che non abbiamo ancora fatto l'amore. Gliel'ho promesso.” Felicity ansimò, “ a chi?” Forse quella persona potrebbe aiutarla? Forse c'era una via d'uscita da tutto questo?
Cooper le si avvicinò si inginocchiò ai suoi piedi e appoggiò la testa sulle sue gambe, “ Robert Queen.”
In un primo momento Felicity fu sorpresa. Poi quando sentì il suo nome il gelo che le attraversò il corpo avrebbe dovuto avvertirla che una cosa del genere era possibile. Felicity lo aveva respinto e lui per ferire Oliver lo aveva aiutato a rapirla.  Avrebbe dovuto prevederlo.
Adesso era arrabbiata.
Si alzò in piedi e Cooper perse l'equilibrio e cadde per terra. Cooper si raggomitolò su se stesso.
“PERCHE'?”

Dalla sua posizione fetale le parlò, “ desiderava passare una notte con te e di fare ciò che voleva. Ed io ho accettato.” Cooper si alzò e si avvicinò a lei, “ è solo per una notte, Lissy. Poi passeremo il resto della nostra vita insieme e tu sarai lontana da suo figlio........ Mi ha detto di quanto freddo  e cattivo sia stato con te, e con tutti. Lui non ha sentimenti, Lissy. Lui non ti ama. Non ti ama nel modo in cui dovresti essere amata........solo per una notte......Te lo prometto.”
Felicity sapeva che se Robert fosse riuscito a toccarla, quella sarebbe stata l'ultima notte della sua vita. Lei e il suo bambino sarebbero morti. Cooepr era pazzo se pensava di poter resistere a Robert Queen. Non erano allo stesso livello.

“Perchè hai accettato di condividermi?Con suo padre? E' da malati.....”
Cooper iniziò a piangere “ LO SO!!! Ero disperato e in quel momento lo ha fatto sembrare ragionevole......” Felicity non riusciva a credere che era lui quello stava piangendo!!! E' la sua vita che stava distruggendo!!!

Felicity prese una decisione.
Decise che aveva solo un'opzione. Distrarlo, giocare con lui e escogitare una via d'uscita da questo pasticcio.
Felicity corse verso la camera da letto e chiuse la porta sbattendola. Finse di essere un'amante sconvolta.
Cooper picchiò i pugni sulla porta come lei aveva previsto. La implorò di perdonarlo.
Felicity sorrise. BECCATO.
Sapeva che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei pur di farsi perdonare. A Cooper non piaceva che le persone fossero arrabbiate con lui.

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Erano passate 36 ore e Oliver stava andando fuori di testa. Era tutto quello che sapeva.

36 ore senza di lei..............Aveva così tanta rabbia in corpo e senza nessuno sfogo.
12 ore fa John, Slade ed Oliver avevano catturato quattro italiani. Non sapendo niente gli avevano uccisi con un colpo in testa.
Oliver stava rapidamente esaurendo le opzioni.
Non c'era rimasto nessuno da ferire. Nessuno da uccidere. Non c'era nessun modo da far uscire quella rabbia che aveva dentro. Lei era l'unica che riusciva a calmarlo.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime, se non riuscirà a riaverla........ sapeva che non poteva andare avanti. Non senza di lei. Il suo cuore e la sua anima erano con lei e con il loro bambino.
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Il piano di Sara stava funzionando perfettamente.

Aveva incontrato Robert. Gli raccontò che voleva passare una notte con un vero uomo e che voleva il pericolo.
Robert si offrì di portarla alla casa delle torture. Sapeva che a volte portava  delle donne li dentro. Sciocco.
Quando arrivarono, Oliver e John erano li ad attenderlo.
Adesso, Robert si trovava appeso al soffitto del seminterrato e  Sara voleva farla finita con........voleva sua sorella indietro.
John camminava avanti e indietro per la cucina. Sara era seduta sul tavolo della cucina che guardava John e Oliver invece era in soggiorno. Era a mala pena efficiente.
Tutti si muovevano attorno a lui, come se potesse impazzire in qualsiasi momento. Potrebbe e tutti loro lo sapevano. Aveva bisogno di Felicity. Era come guardare un animale in gabbia. Potevi sentire la sua rabbia, la sua disperazione e il suo tenue legame con la sua sanità mentale. Non si era lavato e non si era sbarbato da quando era stata rapita.
John, devi parlare con lui. Questa famiglia sta cadendo a pezzi per non parlare della Bratva. Papà è chiuso nel suo ufficio. Oliver è un relitto sul punto di esplodere. Di questo passo speriamo che la polizia riesca a trovarla perchè noi non ce la faremo.” John la guardò, aveva ragione. Tutta questa faccenda si stava disgregando.
Fece un altro paio di giri e poi si diresse verso il soggiorno.

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Oliver notò John avvicinarsi a lui. Dopo aver indugiato per qualche minuto iniziò a parlare, “ Oliver. Capisco è tuo padre. Lo capisco ma....... Lascia che ci pensi qualcun altro ad ottenere le informazioni.  Dobbiamo andare avanti. Questa attesa non fa bene e nessuno!!” Oliver lo guardò scioccato. Si alzò e girò attorno al divano per averlo di fronte, “ pensi che non lo sappia? MIA moglie è scomparsa.........e quello stronzo figlio di puttana l'ha aiutato!” Oliver scaraventò il bicchiere contro il muro.

Allora facciamo qualcosa!” Oliver scosse la testa, “ non posso. Non ha paura di me. Anche se ritornassi nell'oscurità più possibile.........lui non ha niente e nessuno che significhi ancora qualcosa per lui. Nemmeno la propria vita. Sa di essere morto. Lui ed Ivo mi hanno insegnato tutto quello che so. Non posso più sorprenderlo. Mi ha supervisionato da vicino. Non ho più niente.”
Sara era sulla soglia della porta.

“Ho un'idea. E' un'idea orribile, ma geniale.”
Oliver guardò John che scrollò le spalle in risposta. Entrambi la guardarono, “ Isabel. Lei è stata addestrata  per fare del male agli uomini. E' stata addestrata da Ivo come te Oliver. E odia tuo padre. Sappiamo tutti cosa le ha fatto prima ….... perchè è stata addestrata da Ivo.......perchè le è stato permesso.......” Oliver era scioccato mentre John era impressionato.
Oliver si girò verso John, “ é morto e lo sa. Lasciamolo soffrire prima. E non dimentichiamoci che stava per fare di molto peggio a Felicity.” E con quest'ultima frase Oliver annuì convinto.
Sara uscì per andare a prendere Isabel.
Adesso finalmente avrebbero ottenuto qualcosa.

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Sara trovò Isabel nella camera di Tommy.
Tommy era affetto da un gran senso di colpa.
Tutti sapevano che lo avevano aggredito. Il suo stesso padre lo aveva incastrato e tutti sapevano perchè........ Codardo. Pensavano che delle tre persone che avevano la chiave lui era la soluzione migliore. Sapevano che attaccare una donna avrebbe fatto piovere l'inferno su di loro. Quello che non sapevano era che prendere sua sorella avrebbe portato satana in persona su di loro.
Oliver li avrebbe uccisi, ma prima di farlo  li avrebbe fatti supplicare di essere uccisi. E Sara di questo non ne aveva dubbi.
Sara sorrise. BENE. Oliver lo avrebbe fatti supplicare.
Tutti sapevano anche che Robert Queen avrebbe fatto soffrire i propri figli in ogni modo possibile.
Era un malato bastardo.
Sara bussò alla porta della camera dell'ospedale in cui si trovava Tommy.

Tommy e Isabel la videro. Le sorrisero e lei entrò. Si fermò e chiuse la porta. Sentì entrambi respirare bruscamente.
“Non si tratta di Felicity.......non direttamente almeno.” Entrambi  sospirarono di sollievo.
Prese una sedia e si avvicinò al lato del letto dove era seduta Isabel.
Sara osservò Tommy. Oggi sembrava stare molto meglio. Il suo colorito era tornato normale e adesso poteva stare seduto. Infondo non erano passati neanche due giorni.  Pensava davvero che fosse spacciato. Ma stava decisamente meglio del povero Lawton.

“Di cosa hai bisogno Sara?” Fu Tommy a parlare. “Non sono nelle condizioni per aiutare.....” Tommy si rattristò.
Sara gli sorrise, “ ho bisogno dell'aiuto di Isabel.” Tommy ed Isabel la guardarono entrambi perplessi. Sara iniziò a pensare che forse questo piano non era così buono......NO.......spinse subito il dubbio lontano. Dovevano riportare a casa Felicity.
Dopo che Robert..........ti ha attaccato.....”

Che mi ha violentato. Su forza non indorare la pillola. Sminuisce me, non lui o lo stupro.”
Sara annuì. “ Dopo che Robert ti ha violentato.........gira voce che tu sia stata addestrata al combattimento e alla tortura con Ivo..... è vero?” Isabel sorrise tristemente ed annuì.
Si. Papà voleva assicurarsi che io potessi essere un membro Bratva a tempo pieno..... se accettassero le donne. Voleva comunque che fossi capace di difendermi da sola.....” Isabel strinse la mano di Tommy.
Bene. Abbiamo bisogno di te.” Tommy iniziò a scuotere la testa e Isabel appoggiò la mano sul suo braccio, “ per cosa? Farò qualsiasi cosa per aiutare.”

Oliver sa che Robert non ha paura di lui. Robert sa benissimo di essere un uomo morto...... non abbiamo alcuna leva. Non proprio.....ma tu.......tu e il tuo dolore, tu e la tua......”
Vendetta?” Isabel chiese con un'espressione piuttosto omicida. Sara annuì.

Sei una sconosciuta per lui. Non può prevedere te o i tuoi metodi.........o il tuo  livello di abuso.”
Isabel si girò verso Tommy con uno sguardo interrogativo sul volto.
Tommy le sorrise, “ Ne abbiamo parlato....”
Si, ma è stato quando pensavamo che non sarebbe mai successo....” sussurrò. Tommy portò le loro mani intrecciate alle labbra e le baciò. “ Vai e rendimi orgoglioso! Ho intenzione di avere la moglie più cazzuta della Bratva.” Isabel sorrise. “ Tommy Queen, questa non era una proposta adeguata!”
Tommy arrossì, “ quando sarò dimesso da questo posto..... Miss Rochev sarai invitata a cena e ti sarà fatta una proposta......adeguata.” Isabel si chinò versò di lui e lo baciò, “ sei sicuro?”  Chiese Isabel come se si stesse tirando indietro.

Tommy  le fece un sorriso malizioso, quel sorriso che lei adorava tanto. “ Certo. Io voglio sposarti donna!” Isabel cambiò espressione, “voglio dire che se io faccio questo......tu puoi......staremo bene?” Tommy sorrise, “ NIENTE potrà cambiarci. Robert non può farci del male.”
Isabel si girò verso Sara ed annuì.
“Per prima cosa noi ragazze lo porteremo li...... lo abbiamo tenuto sotto sorveglianza e adesso otterremo la verità da lui.........attenzione fratellanza........la sorellanza sta prendendo il sopravvento!” Sara scherzò.

Isabel baciò nuovamente Tommy ed uscirono dalla stanza.
Sara nel frattempo chiamò Thea per dirle di venire a tenere compagni Tommy mentre Isabel sarà impegnata con con alcuni “affari”.
Attraversarono la hall dell'ospedale e incontrarono Thea sorridendosi. Thea stava morendo dalla voglia di aiutare di più.....

                                                                            **
Isabel non vedeva l'ora. Finalmente la sua vendetta  sarebbe diventata realtà e avrebbe aiutato la donna che le aveva riportato Tommy da lei. Isabel praticamente galleggiava fuori dall'ospedale.

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C'era una donna che vegliava su Floyd Lawton.
Dinah, come moglie del Pahkan aveva portato dei fiori per il giovane che aveva rischiato la vita per una moglie e figlia Bratva. Per sua figlia.
Guardò all'interno della stanza e vide una giovane donna e sorrise. Le fece cenno di avvicinarsi, “ potrebbe dare questi al signor Lawton?” L'infermiera li guardò e poi guardò verso la porta.
Può ricevere visite, signora.” Dinah sorrise calorosamente. “ Lo so è che non voglio disturbare.” L'infermiera le sorrise e poi prese i fiori.
Volevo sapere, come sta il signor Lawton?” Dinah vide il conflitto interno che la colpì quando notò il modo in cui la guardò l'infermiera.

“Si sta riprendendo come abbiamo previsto. Il proiettile è passato senza colpire la maggior parte degli organi e delle arterie principali. Si è svegliato ed è reattivo. Sono sicura che fra qualche giorno verrà dimesso.”
L'infermiera si girò e se ne andò. Dinah riguardò dentro la stanza e dal riflesso della finestra vide che Lawton stava dormendo. Sorrise. Se lo conosceva bene ed era così, Lawton avrebbe lasciato l'ospedale entro la fine della giornata. Gli uomini  avrebbero trovato la figlia e lui sicuramente vorrà esserci.
Dinah vide la ragazza di fianco al suo letto. Lo amava. Dinah sorrise. Bene. Lawton potrà essere innamorato di Felicity, ma il suo cuore  apparteneva saldamente ad Oliver.
Dinah avvicinò la testa ed ascoltò. Sentì Helena  pregarlo di svegliarsi.

Dinah si girò e notò Nyssa di fianco a lei. “ Ciao Nyssa.” Signora Lance.”
Posso esserti d'aiuto?” Nyssa la guardò per un momento e poi parlò, “ sono qui per Helena. Abbiamo del lavoro da fare.”
Dinah era sorpresa, “ mio marito ti ha dato un lavoro?” Nyssa scosse la testa, “ no. Oliver me l'ha dato. Dobbiamo trovare Laurel.”
Dinah fece un rapido respiro. Sapeva che Laurel avrebbe pagato, ma Oliver stava chiaramente prendendo l'iniziativa. Non ci sarà alcuna pietà per sua figlia, e di questo ne era certa.  Sapeva che questo sarebbe successo , ma come ci si preparava a perdere la propria figlia?

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Lance era nel suo ufficio. Bevendo. Non doveva succedere in questo modo. Aveva un piano. Un ottimo piano. Ci stava lavorando da quando Oliver aveva deciso di andare dall'uomo e di farlo parlare.
A cosa stava pensando il ragazzo? Certo, Lance lo voleva come suo secondo, suo successore,ma agire per conto proprio? A cosa stava pensando? Doveva fermarlo prima che tutto questo andasse  completamente fuori controllo. Aveva bisogno di rimettere le cose in carreggiata. Tornare a com'erano prima in modo da poterle concludere. MALEDIZIONE. Lance appoggiò la testa sulla scrivania e sospirò pesantemente.
Il telefono iniziò a suonare. Guardò il display.......SHELDON. Lance rispose, “ qui Lance.”

Sono Sheldon. Tu hai mio figlio e lo rivoglio indietro, illeso.” Quentin rise, “ la tua progenie ha rapito mia figlia dalla propria casa. Ha sparato ad uno dei miei uomini e ne ha picchiato uno.” Sheldon disse qualcosa in italiano e Quentin poteva assumere che non era qualcosa di carino.
Mi dispiace. Sapevo che era pazzo di tua figlia.....adesso, vedo che è solo un pazzo.”
Mia figlia pazza lo ha aiutato a rapire sua sorella.....” Sheldon ridacchiò, “ Pensavamo che il nostro mondo ci avrebbe ucciso, ma mi sembra che saranno  sufficienti i nostri figli......” Quentin rise e concordò.

Sheldon ritornò serio, “ se hai ucciso mio figlio......Esigerò sangue per sangue.” Quentin sospirò. Sapeva che sarebbe successo, ma sperava che potessero raggiungere un accordo.
Capito.” Quentin affermò chiaramente. Non c'era bisogno di mezzi termini, “ esigerò una punizione per il rapimento di mia figlia e per il male fatto ai miei uomini.”
Naturalmente. Per prima cosa, troviamo i nostri figli.”
Terminarono la chiamata. Dopo qualche minuto Lance si alzò. Aveva bisogno di andare alla casa delle torture e assicurarsi che le cose ritornassero  in carreggiata. La sua carreggiata. Sapeva come sarebbero andate a finire le cose. Aveva solo bisogno di assicurarsi che nessun altro perdesse la vita.

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Roy e Slade stavano pattugliando la città alla ricerca di Laurel.
Lei era troppo intelligente per tornare a casa e era ormai evidente che aveva un buon posto per nascondersi.
Roy aveva connessioni con i ragazzi di strada di Starling city e speravano di riuscire ad ottenere qualcosa.
Slade aveva imparato molto sui ragazzi di strada. Proprio in quel momento ne stavano per incontrare uno.  Roy aveva organizzato l'incontro in un bar squallido del Glades.
L'attesa stava facendo diventare ansioso Slade. Sapeva benissimo che il suo migliore amico era sul punto di fare in mille pezzi la città pur di trovare sua moglie e sapeva che avrebbe addirittura bruciato la città per trovarla.

La porta del bar si aprì ed entrò un giovane ragazzo........no una ragazza. Entrò e si diresse verso il bancone. Aveva capelli neri e corti e indossava abiti neri.
Ordinò qualcosa e quando la servirono si girò si sedette con la schiena contro il bancone. Sorrise a lui e poi si diresse verso di loro.

“Abercrombie......” Roy si girò, “ Sin finalmente!! Ho bisogno di alcune informazioni.” Si sedette all'indietro sulla sedia. Slade nascose a malapena il suo sorriso. Gli piaceva questo comportamento nella ragazza. “ Su?” Roy le disse quello che poteva: la figlia del suo capo era stata rapita. Chi l'aveva presa e perchè. Non l'intera storia ma il necessario.
Si li ho visti........ si  stavano dirigendo in quell'hotel giù al porto. Per quanto riguarda la sorella lei non c'era. Posso chiedere in giro se volete.”
Slade le diede una mazzetta che mise subito in tasca.  La ragazza si alzò, ma prima di andarsene Slade le afferrò un braccio, “ si?”

Se vedi qualcos'altro chiamaci subito. E non dire a nessuno che noi eravamo qui.” La ragazza annuì e Slade le lasciò il braccio.
Slade si girò verso Roy, “ possiamo fidarci?” Roy annuì, “ è una ragazza di strada, ma non è una bugiarda o un'artista della truffa.” Aspettarono un paio di minuti  e poi si diressero verso l'hotel.

Cooper e Felicity avevano lasciato l'hotel un paio d'ore prima. CAZZO.

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Robert si stava chiedendo quando suo figlio avrebbe iniziato a provare ad ottenere informazioni da lui. Era uno stupido se pensava che avrebbe ottenuto qualcosa da lui. Sapeva benissimo che la sua lealtà non era  a lui, non più almeno. Non da quando quella ragazza era entrata nella sua vita.
Robert la pensava allo stesso modo verso suo figlio....anzi, veramente non era mai stato leale verso suo figlio, per lui Oliver era solo un altro giocattolo da usare e poi da scartare.
Era già stato torturato prima, questo non avrebbe funzionato. Sapeva benissimo come operava suo figlio.
Robert  avrebbe giocato con le emozioni di suo figlio. Sogghignò. Questo non sarebbe stato difficile.
Sapeva che Lance sarebbe venuto e lo avrebbe ucciso. E questo gli andava bene.
Sentì qualcuno scendere le scale............Oliver. Sogghignò a lui, “ Figliolo.”


Oliver lo guardò mentre a grandi passi lo sorpassò mettendosi di fronte a lui.
“Siccome sei il  donatore di metà del mio DNA, ti darò un ultima possibilità per dirci dove si trova mia  MOGLIE.”
Oliver fece un passo indietro ed incrociò le braccia aspettando.
Robert rise, “ non so dove sia, ma se lo sapessi non te lo direi. Tu piccolo, debole pezzo di merda.”
Oliver gli sorrise freddamente e si avvicinò al suo orecchio, “speravo che lo dicessi.”

Robert lo guardò, “ datti una mossa stronzo!” Oliver si girò, “ hai sentito l'uomo! Datti una mossa stronza.” Robert guardò le scale e vide Isabel.
Oh dolcezza!! Desideri un altro assaggio del maestro prima di sistemarti con un uno dei miei figli inetti?” Isabel non ruppe mai il passo verso di lui e nel mentre afferrò un piedi di porco dal tavolo.
Lo oscillò avanti e indietro e poi con tutta la forza che aveva in corpo lo colpì allo stomaco ripetutamente.

Oliver sorrise compiaciuto. Poté sentire le costole rompersi ad ogni colpo. “Volevi dire stronzetta. Non è così vecchio?” Oliver prese una sedia e si sedette gustandosi la scena. Aveva aspettato un' intera vita per vedere i peccati del padre ritorcersi contro di lui. Voleva quasi registrarlo, immortalare il momento per coloro che non erano li ad assistere.
Sara si sedette sugli scalini e guardò. Pensava che Oliver non l'avesse notata, invece si. Oliver conosceva bene Sara. Anche se erano stati amanti per poco tempo erano prima di tutto amici.
Sara aveva più grinta in lei e oscurità di quanto le persone pensassero. Vedevano la ridente e sciocca ragazza e non guardavano mai oltre quella facciata.  Sarebbe stata un ottimo soldato se solo fosse stato maschio.
Lance non permetterà mai alle donne di cimentarsi in qualsiasi tipo di ruolo. Se Oliver fosse stato in carica lo avrebbe permesso.

Oliver sorrise a se stesso al pensiero che qualcuno si sarebbe fidato di lui o del suo comando.
Oliver le fece cenno di avvicinarsi, “ potresti guardare il tuo duro lavoro ripagato. Se non per te per chiunque sappia cosa lui ha combinato fino adesso.” Sara prese un'altra sedia. Era nervosa e Oliver se ne accorse. Non si tirò indietro.
Puoi andartene quando vuoi.” Lei annuì. Entrambi sapevano che non lo avrebbe fatto.
La calma esteriore di Oliver nascondeva una rabbia bollente. Non poteva cedere alla rabbia proprio adesso altrimenti suo padre ne avrebbe tratto vantaggio. Il vecchio avrebbe sofferto per ore se questo significasse  far soffrire anche lui. Finse di essere calmo. Si assicurò che nessuno sapesse cosa si nascondesse sotto quella calma apparente. Fece un respiro profondo.

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Isabel si fermò dal colpire Robert. Doveva togliersi il maglione rimanendo così in jeans e canotta.
Rilassò le spalle e scrocchiò il collo un paio di volte.
Isabel sorrise, “ Cazzo se fa sentire bene!!” Robert gemette. Sul suo torace stavano già iniziando a formarsi delle contusioni.
Isabel sorrise compiaciuta. BENE.
Ricordò di quando continuava a vedersi  tutti i lividi che aveva sul corpo finchè un giorno non ruppe ogni specchio della casa. Il vedersi i lividi la faceva sentire usata e debole. Due cose che non sarà mai.

Ricordò della sensazione della mani di Robert sul suo corpo che la toccavano, che la invadevano.
Ricordò del suo piangere, del suo supplicare.
Ricordò delle risate di Robert e del suo implorarlo di fermarsi di smetterla di farle del male.
Ti ricordi quello che mi avevi detto? Quando mi stavi picchiando?Te lo ricordi?” Robert scosse la testa, “ no. Tu sei stata una di una lunga serie di amanti.”
“NON SONO STATA LA TUA AMANTE!” Gli urlò contro.

Mentre mi stavi colpendo mi avevi detto che te lo stavo facendo rammollire.....ed io iniziai a piangere  più forte e  tu iniziasti a ridere e poi mi ficcasti la lingua in bocca.......”Isabel afferrò il piede di porco a modi mazza da baseball e lo colpì duramente sui coglioni. Il suo corpo cercò di schivarlo ma non ci riuscì. Aveva una spalla fuori.
Poi mi hai detto di come fossi una bellissima farfalla e di come mi avresti tagliato le ali.....di come avresti posseduto la mia anima........ma tu.......tu....non hai mai avuto niente di me!”
Isabel lo colpì nuovamente.
Per aver solo un coglione.......ti fa ancora male, vero?”Isabel rise. Oliver a disagio continuò a spostarsi sulla sedia.

Dov'è Felicity......Se me lo dici mi fermo. La troviamo e ed io smetterò con questo.....” Robert scosse la testa, “ NO. Nessuna donna mi spezzerà.” Isabel scrollò le spalle.
OKAY.” Si girò verso Oliver, “ Direi ti staccargli anche l'altro e poi .........poi gli taglieremo  il cazzo e lo rilasceremo. Tanto senza cazzo non può far del male a nessuna.” Disse  contenta.
Oliver guardò prima lei e poi Robert.

Scegli......morire con il tuo cazzo? O morire senza ?” Robert guardò lui e poi Isabel.
Oh....Lo farò. Non dubitare di me. Posso vederlo nei tuoi occhi che pensi che non possa farlo. Beh non farlo. Ho sognato di tagliartelo fin da quando quel coso orrendo e disgustoso me l'hai ficcato dentro....” La voce di Isabel era stracolma di odio.
Oliver prese dei coltelli e si avvicinò a lei porgendoglieli. Alzò quello nella mano sinistra, “ questo è tagliente. Taglia in modo pulito e farà il lavoro velocemente.” Alzò poi la mano destra, “ Questo è smussato. Farà male. Taglia in modo grossolano e sarà molto lento........per tutti e due.”
Isabel guardò da una mano all'altra.

Robert cercò di vedere quale dei due coltelli scelse. Isabel scelse quello della mano destra....quello smussato.
Tu mi hai ferito lentamente, metodicamente..... hai cercato di uccidere una parte di me......e adesso io ucciderò una parte di te.”
Oliver prese l'altro coltello, si sedette ed aspettò.
Isabel considerò le sue opzioni, “ come desidero farlo?” Isabel ci pensò mentre continuò a giragli attorno.

Robert si pisciò addosso, “ Okay......io non sono dove sia. Io dovevo soltanto chiamare Cooper, e poi avremmo organizzato un incontro  in un posto sicuro per lei e per me dove avremmo trascorso la notte.....” Oliver ruggì come un leone. Con ancora il coltello nell'altra mano Oliver scattò per pugnarlo, ma Isabel si parò davanti a lui, “ non puoi..... deve prima chiamare Cooper e organizzare l'incontro.......poi puoi ucciderlo.” Oliver annuì e le sussurrò, “ grazie.”
Oliver andò a prendere il cellulare di Robert.

Gli sciolse un bracciò e gli allungò il cellulare, “ prova a fare qualcosa.......qualsiasi cosa..... e ti ucciderò così lentamente da farti provare le pene dell'inferno.” Robert guardò fisso negli occhi suoi figlio. Per la prima volta in tutta la sua vita aveva paura di suo figlio.
Prese il telefono e compose il numero di Cooper. Parlarono. “ Mi richiamerà per stabilire luogo e ora .”
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Felicity sentì suonare il cellulare di Cooper. Lo sentì supplicare e poi piangere. Poi alla fine lo sentì dire a Robert che lo avrebbe richiamato per dirgli luogo e ora.
Cooper bussò piano alla porta, “ Lissy......Mi dispiace.....era.....era lui. Dobbiamo trovare un posto per voi.... per farmi passare la notte insieme.” Cooper tirò su con il naso, “ mi dispiace.” sussurrò.

La mente di Felicity iniziò a correre. Ci doveva essere qualcosa che poteva fare. Qualcosa che la facesse uscire da questo pasticcio.
Pensa Felicity.....Pensa..... Sei un genio. Appoggiò le sue mani sul suo ventre. Per adesso doveva combattere per qualcun altro.
I suoi pensieri continuarono ad andare ad Oliver, di quanto le mancasse, di quanto lo amasse. Di come avessero iniziato.....oh....oh...oh....oh.  Alzò un pugno verso l'alto.


Felicity si avviò alla porta e la aprì. Cooper si alzò subito da terra, “ so che è orribile.....ma.....” Felicity lo fermò subito, “ è solo una notte. Lo capisco, e poi staremo insieme per sempre giusto?” Cooper annuì, “ Sapevo che avresti cambiato idea.” Cooper l'abbracciò e Felicity cercò di non vomitargli addosso.
Doveva farlo per il suo bambino, per Oliver e per se stessa. Poteva fare qualsiasi cosa per la sua famiglia.
Ho un paio di richieste...... mi darai ciò che chiederò?” Cooper annuì, “ Qualsiasi cosa. Amore mio.”
Voglio scegliere io il posto okay?” Lui annuì, “ d'accordo, ma deve essere isolato e niente guardie.” Felicity annuì. Non aveva bisogno di loro e stava andando tutto per il meglio.
E voglio chiamare......mio marito per dirgli che è finita. Addio.” Cooper lo considerò per un attimo.

Ti prego. E' la cosa giusta. Non voglio alcun bagaglio del mio passato che possa ferire il nostro futuro.” Felicity si accarezzò il ventre.  Sperava che lui vedesse quel gesto come un problema di stomaco  e non come il suo istinto materno che prendeva corpo.
Va bene Lissy. Accetto i termini.” Felicity gli sorrise. “E poi staremo insieme per sempre.” Le ricordò.
Cooper andò a prendere il suo cellulare e poi glielo passò a lei. Non pensò nemmeno di avvertirla su come comportarsi.
Si sedette dall'altra parte della stanza e la guardò.

Felicity chiamò Oliver pregando che lui le rispondesse.

Parla Queen.” Sentì la sua voce e le lacrime iniziarono a formarsi negli occhi. Oh Dio quanto lo ama, quanto le mancava. Felicity sorrise tra se e sé.

“Ehi Queen.”
Oliver era stordito.
Felicity? Oh mio dio.......Dove ti trovi piccola?”

Oliver si sentiva come se non sentisse la sua voce da un milione di anni. Era viva per fortuna.

Ti chiamo per dirti.......che......me ne vado. Mi sono resa conto che sono ancora innamorata di Cooper.”

Si girò verso di lui e gli sorrise, mentre pregava in silenzio che Oliver non le credesse.

Cosa?.....Lui ti sta facendo dire questo vero?”
“Si, mi hai sentito me ne vado.”
Felicity sospirò e sperava che lui capisse.
Va bene....... lui ti sta facendo dire questo, ma non può sentirci giusto?”
“Esatto. E' finita Oliver.”

Oliver cercò di pensare alle frasi da formulare in modo che lei potesse rispondere alle sue domande.
Ho solo una cosa da fare prima che io e Cooper  possiamo stare insieme per sempre.......”
Ehm.....Mio padre! Dovresti andare con lui, dovresti ......” Oliver soffocò le sue parole.
Giusto. Farò tutto il necessario, compreso tuo padre, per tornare alla vita che merito.” Felicity abbassò la sua voce e si voltò, “ ti amo.......noi stiamo bene.” Si rigirò verso Cooper.

Era così contento di essersi innamorato  e di aver sposato un genio.

Ti amo anche io piccola. Tutti e due.” Oliver sorrise anche se lei non riusciva vederlo.
Cooper dovrebbe chiamarlo e dirci dove e quando. Io sarò li piccola, te lo prometto.” Le parole di Oliver erano piene del suo amore per questa donna, la sua donna.
Si, si lo so. Cooper mi ama comunque.  Ho accettato il suo piano finché io passa scegliere il luogo........ un luogo molto speciale.” Oliver si spremette le meningi......un posto speciale.
Voglio che la mia relazione con te finisca......come è  in quel posto oscuro e si concluderà nello stesso modo...” Felicity abbassò la voce, “ ti prego cerca di capire......ti prego....”
Ci sto provando......un posto oscuro........dove abbiamo iniziato......non casa nostra, non casa dei tuoi genitori....”
“Oliver......sei come un brutto penny......un penny che vorrei buttare via.......che ho desiderato di buttar via, peccato......”


Cooper afferrò il telefono e riattaccò. “ Basta. E' troppo stupido per capire che gli stai dicendo addio.”
Cooper le baciò la guancia.
Felicity poteva solo sperare che Oliver avesse capito tutti gli indizi.  Dove arrivare prima di lei o altrimenti sarà tutto finito. Robert l'avrebbe uccisa oppure Cooper.....

                                                                    **

“FELICITY? FELICITY!” Maledizione. Si girò verso la stanza.
“Dobbiamo far venire Roy e Slade. So do avverrà il loro incontro. Dobbiamo arrivare li per primi e tendergli una trappola. E poi..............li uccideremo tutti.” Si girò verso Robert, “ tu morirai.”
Oliver finalmente aveva speranza. Sapeva dove Felicity avrebbe incontrato suo padre. Loro arriveranno prima e stabiliranno una trappola. Una volta che Felicity e Cooper arriveranno, avrebbe ucciso lui e riportato a casa sua moglie e suo figlio.
Tutto questo finirà presto...

 

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Capitolo 29
*** Capitolo 32-33 ***


  ~~Capitolo 32

La presenza di Lance nella casa delle torture era sgradita rendendo tutti quanti nervosi........John e Sara si girarono entrambi verso Oliver  per vedere cosa avrebbe fatto e cosa loro avrebbero dovuto fare. Lance notò i loro sguardi, ma non commentò.
Oliver non aveva ancora capito che lo stavano guardando in cerca di ordini.
Hai delle novità?” Oliver indurì la mascella, la rabbia stava fluendo in lui. La maggior parte delle persone dovrebbero essere spaventate nel vedere un'emozione così cruda soprattutto la rabbia, proveniente da un uomo  come Oliver Queen. Chiunque potrebbe dire che preferirebbe masticare chiodi piuttosto che dirgli che lui sapeva come riprendersi Felicity.

Si, ma non lo condividerò con te.” Oliver non ruppe mai il contatto visivo. Voleva proprio che Lance lo sfidasse.
Lance rispose con tono alto, “SCUSAMI, figliolo? E' mia figlia!”  Lance gli lanciò un occhiataccia, ma che a quanto pare non trasmise alcun timore ad Oliver, non aveva alcuna intenzione di fare marcia indietro.
Sara e John si trovavano tra i due uomini, in piedi ai loro lati con le loro teste che andavano da una parte all'altra come una partita di tennis. Entrambi si chiesero in quale parte avrebbero dovuto schierarsi se dovesse rendersi necessario.
Lei è mia moglie.” Oliver questa volta non voleva farsi da parte. Lo aveva già fatto riguardo a Donna, con Laurel.........ma non lo farà con Cooper. Non gli importava cosa Lance gli avrebbe fatto, ma  avrebbe ucciso chiunque si fosse messo sulla sua strada. Lance  lo voleva perchè proteggeva ciò che era suo e sua moglie e suo figlio era in cima alla lista. Dovrebbe saperlo.

Si ne sono consapevole, ma adesso.......Dove si trova mia figlia?” Oliver stava diventando rosso, cercò di controllare il suo temperamento immaginandosi il bel sorriso di Felicity, i suoi bellissimi occhi quando gli diceva che lo amava e di quando si era addormentata l'ultima volta che l'aveva vista.
Cercò di placare la sua rabbia. Andare contro suo suocero, che era anche il suo capo era davvero una pessima idea, ma era ancora contrario a farlo. Sapeva che stava camminando sul filo di un rasoio. Aveva bisogno di placare Lance ma anche di mantenere sua moglie al sicuro.
Non so dove si trovi........so dove sarà e quando sarà li, ed io le coprirò le spalle.....” Lance annuì concordando con il piano di Oliver.
Dobbiamo  far tornare Cooper dalla sua famiglia.......vivo!” Oliver scosse la testa, “ NO!!! ha rapito mia moglie!”
Oliver si avvicinò a Lance. Questa non era negoziabile per lui.
Se il ragazzo dovesse morire.........scoppierà una guerra. Pensi che potremmo vincere una guerra contro gli italiani?” Oliver  sorrise, “ mi sembra di non aver avuto nessun problema nell'eliminarli.....” Lance si avvicinò ulteriormente ad Oliver con uno sguardo mortale, “Cosa vuol dire?”
“Significa che chiunque, e intendo chiunque si metterà tra me e mia moglie morirà. Chiunque pensa di farle del male morirà.”


Lance fece un passo indietro.

L'atmosfera nella stanza iniziò a cambiare di nuovo.
Quello che non era stato detto era che Oliver non avrebbe esitato ad uccidere Lance se  si fosse messo sulla sua strada.
John e Sara sapevano che Lance si era appena tirato indietro. Oliver aveva vinto un piccolo confronto contro il maschio alpha.
Ecco perchè ho scelto te per lei............., ma questo significa guerra.......e morte.” Disse Lance.
Oliver non si mosse. Questa vita era fatta di sopravvivenza e solo quelli che erano disposti ad uccidere e a proteggere le persone che amavano sopravvivevano.
“Qual è il tuo piano Oliver?”Oliver sbatté le palpebre diverse volte. John si schiarì la voce riportando Oliver al presente.
Il ragazzo che non vuoi che venga ucciso........ha offerto Felicity a mio padre. Felicity l'ha manipolato in modo da permetterle di chiamarmi e di poter farle scegliere il posto dell'incontro. Ha scelto il club di Tommy.” Oliver si avvicinò agli armadi e tirò fuori della vodka. Ne versò un bicchierino e lo tracannò tutto in colpo.
“Io sto per andare la per organizzare le cose così da poter riottenere mia moglie illesa. Quando  sarà il momento.......andremo la e riprendercela.” Lance annuì. Pensò al piano di Oliver cercando di escogitare un modo per tutti loro per poter uscire vivi da li.
C'era ancora una cosa che poteva non garantire la realizzazione della missione. Potrebbe cercare di negoziare con gli italiani ma questo significherebbe farlo sembrare debole. Se andranno in guerra, non potevano essere visti come deboli.
Quando arriveranno il ragazzo e Felicity pensò che sarebbe meglio aspettarli li. In questo modo possiamo portarli entrambi fuori da li vivi.” Oliver sbatté il bicchierino sul tavolo. “Che cazzo hai con questa cosa di lasciare tutti vivi?” John e Sara continuarono a guardare con ansia tra i due uomini.
“Che problema hai con questo?......Intendi Laurel vero?” Oliver lanciò un occhiataccia.
Tutti sapevano cosa intendesse. Lui non riusciva a capire perchè Lance non avesse ucciso  Laurel. Perchè non l'avesse mandata via  o fatto qualcosa, qualsiasi cosa per proteggere Felicity. Per proteggere suo nipote. Se avesse agito allora, Felicity sarebbe a casa dove lei apparteneva e non intrappolata con un pazzo e delirante amore passato.

Ci sono cose che un padre deve fare........ci sono scelte che un leader deve fare.... e nessuno di questi deve esserti spiegato.” Oliver  si sedette su una sedia e si mise le mani tra i capelli. Non sapeva cosa fare. Aveva bisogno di riportare sua moglie a casa sana e salva. Avrebbe dato qualsiasi cosa per questo.
Sara si sedette accanto a lui e gli toccò delicatamente la spalla. “ la riporteremo a casa.” Alzò la testa e la guardò. Entrambi sorrisero debolmente. Sarebbe stata una lunga notte.
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Felicity guardò Cooper. Era seduto accanto a lei.
“Sono stanca. E' qui dove dormiremo stanotte?” Cooper le sorrise, “ Si amore. Vai a riposare. Domani........beh domani.......... è il giorno in cui soffriremo per poter vivere il resto della nostra vita insieme.” Cooper si chinò e le baciò la guancia.
Felicity si alzò e si diresse verso la camera da letto. Cooper la seguì.

La sera prima l'aveva lasciata da sola!!!! MERDA. Felicity si fermò alla porta e si girò verso di lui, “tu non dormirai con me.......potrò aver accettato quello che hai fatto....con Robert. Ma.....non ti ho perdonato. Ci vorrà del tempo Cooper.”  Detto questo sorrise tristemente e chiuse la porta. Cooper non discusse.
Felicity si appoggiò contro la porta chiusa e sospirò. Una notte....solo una notte.....e poi  sarà di nuovo da suo marito. Sarà avvolta tra e le sua braccia e il suo mondo ritornerà alla normalità.
Felicity guardò in basso verso il suo ventre e lo accarezzò. Si mosse verso il letto e si sdraiò sul fianco, “ domani piccolino saremo ancora con papà......Domani. Dobbiamo solo arrivare a lui e poi sistemerà tutto.” Continuò ad accarezzarsi il ventre fino ad addormentarsi.
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Finalmente Slade e Roy avevano una pista su Laurel. Adesso che Oliver aveva un piano per recuperare Felicity, l'obbiettivo principale dei due uomini era quello di trovare Laurel.
Slade voleva strangolarla personalmente, ma non voleva togliere il piacere al suo amico. Oliver si era guadagnato il diritto di ucciderla.
Stavano camminando per la strada quando la ragazza del giorno prima gli sbucò davanti, “ trovato la vostra ragazza.” Roy si girò verso Slade che stava ringhiando.
Dove?” Ringhiò Slade.
La ragazza, Sin, guardò Roy intimorita, “ dov'è Sin?”
Si guardò intorno per assicurarsi che nessuno la vedesse. Sospirò, “ è con uno spacciatore di droga, il Conte. Si sta nascondendo nella sua tana con lui.” Roy e Slade erano scioccati, sapevano che era una ubriacona, ma le droghe? “ Sei sicura che sia Laurel?” Sin annuì, “si. Ero con un amico a prendere della droga dal Conte e lei era sul divano. Ha iniziato a parlare di come lei  e il suo Ollie sarebbero stati presto insieme e che non aveva bisogno delle droghe e del Conte. Poi mi sono ricordata che mi avevi parlato del tuo capo e tutti noi sappiamo  che è Oliver Queen.....Ollie.”
Direi che era Laurel. Slade  pensò senza dirlo ad alta voce. Laurel pensava ancora che Oliver l'avrebbe salvata, che tenesse ancora a lei.
Slade sbuffò, “ gli importava qualcosa di lei quando aveva sedici anni. AHAH, che stupida donna.” Slade scosse la testa e Roy annuì. Sin scrollò le spalle.
Slade tirò fuori il portafogli e tirò fuori un centone, “ ne avrai di più se ci condurrai dalla donna.” Sin sorrise, “ qualunque cosa, amico.” Annuì e poi scomparse.
Slade chiamò Oliver, “ abbiamo una pista. Stiamo andando a prendere Laurel. Si trova nel covo di uno spacciatore, abbiamo bisogno di rinforzi.” Slade attese, poteva sentire Oliver prendere dei respiri profondi. Una cosa era odiare qualcuno, un'altra era uccidere qualcuno. Se Oliver dava il via libera, sarebbero andati a prenderla e qualcuno l'avrebbe uccisa.....prima o poi.

Vi manderò degli uomini, dove vi trovate?” Slade gli diede la posizione e poi riattaccarono. Roy e Slade andarono e aspettarono i rinforzi. Oggi sarebbe stato il giorno in cui Laurel avrebbe finalmente iniziato a pagare per i suoi peccati.
Slade non invidiava  la ragazza. Una volta era stato nel mirino di Oliver e non era decisamente un luogo in cui stare, per chiunque. Roy guardò Slade, “ ci andranno piano con lei visto che è una donna ed la figlia più grande di Lance?” Slade si girò verso Roy, così giovane eppure così ingenuo nel mondo in cui era entrato per amore. “ Oliver non ci va leggero con nessuno, specialmente con chi lo tradisce. Sarà veramente brutto, specialmente per la donna che ha portato via la sua Felicity da lui.”
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Oliver era seduto al tavolo. Lance invece era andato al piano di sopra a chiamare Dinah.
Oliver guardò Sara e John, “ era Slade. Sanno dove si trova......Laurel.” Il silenzio echeggiò nella stanza.
Sara era divisa tra la giustizia e l'amore per la sua famiglia. John sapeva che questo avrebbe pesato sui suoi amici. Voleva anche bene a Felicity, ma Laurel questa volta aveva oltrepassato il limite.
Oliver non aveva alcun problema con questo. Laurel era una minaccia e come tale doveva essere fermata. Tutti e tre avrebbero discusso su quello che stava per accadere.
“Devo chiamare Bertinelli e mandare una squadra a Slade. Dobbiamo recuperarla e portarla qui.......è ora che paghi per i suoi peccati.”  John e Sara si sedettero e rimasero in silenzio per alcuni minuti.
Questo era dove doveva finire. E tutti loro lo sapevano.
Sara guardò Oliver. Prese un respiro profondo, “ dove si trova?” Quasi bisbigliò. Oliver la osservò chiedendosi se dovrebbe dirle fino dove sua sorella era caduta.
A Sara non era mai piaciuto essere protetta dalla realtà della vita, così decise di dirle la verità.
E' con un trafficante di droga. Il Conte Vertigo. Questo è il soprannome con cui gli piace farsi chiamare.”
Sara distolse lo sguardo cercando di nascondere le lacrime. “  so che stai mandando i tuoi uomini per ucciderlo.....ma cosa farai con mia sorella?” Oliver la guardò tristemente. Sapeva che lei amava entrambe le sue sorella. Ma non poteva salvare la sorella. Nessuno poteva o avrebbe potuto. Sapeva anche come si sarebbe sentito se fosse Thea a morire. Lui la amava incondizionatamente anche se dovrebbe odiare le sue azioni.
La porteranno qui.....e poi decideremo chi la ucciderà e come. Ma comunque lei morirà, Sara.” Sara abbassò lo sguardo, “ lo so.....” Rialzò lo sguardo verso Oliver, “ dovremmo andare noi a prenderla.”
Noi?” In alcun modo Oliver sarebbe entrato in quell'inferno di covo, in alcun modo lui l'avrebbe incontrata in un luogo pubblico. No, si sarebbe fatto da parte. Lei potrebbe pensare che lui sia venuto a salvarla e questo era l'ultima cosa che voleva che lei pensasse o che chiunque pensasse.
Il suo obbiettivo era Felicity ed è l'unica cosa a cui deve pensare.
Helena, Nyssa ed io.....forse Isabel. Quando ha preso Felicity ha tradito tutte le donne Bratva. Quindi dovrebbero essere le donne a consegnarla alla giustizia.” Oliver la fissò, non riusciva a credere che volesse fare una cosa del genere, “ Sara....questo non sarà piacevole. Sarà brutale, anche se non la ucciderai. Sarai la persona che la guiderai alla sua fine.... “ Sara annuì, “ lo so. Come ho detto ha tradito tutti noi, non solo te e  Felicity. Lei ….. lei è quella che ha chiamato Moira spingendola a uscire dalla stanza lasciando Felicity e Robert da soli quella volta. Me l'ha detto lei........l'ha fatto alla propria sorella. Per lei un tradimento come quello non può essere perdonato, nemmeno ad una sorella.”

Oliver guardò John che scrollò le spalle. Oliver si alzò in piedi e camminò per la stanza guardando fisso il pavimento. Premette le dita sulle tempie pensando e poi alzò lo sguardo verso Sara, “ va bene. Tuo padre mi farà il culo per questo, ma va bene. Hai ragione, in un modo o nell'altro ha tradito tutti noi.”
Sara attraversò la stanza per abbracciarlo, “ grazie, Oliver.”
Ma.......Slade condurrà questa missione. Tu farai come ti dirà lui. Rimarrai fuori dalla linea di fuoco e non farai niente senza copertura. Non posso portar via due figlie dai tuoi genitori.” Sara annuì. Prese la sua giacca e il cellulare e si diresse fuori.
Oliver guardò John, “ sono fottuto, vero?” John scrollò le spalle, “ non credo..... hanno bisogno di aver un po' di controllo sulle proprie vite. Hanno bisogno di sapere che c'è giustizia all'interno della fratellanza anche per i non fratelli. Loro non l'ha uccideranno, la porteranno soltanto qui. Lance potrebbe ucciderti, però....”
“Lo so.”

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Sara andò a cercare Isabel. Era sicuramente con Tommy e dopo il lavoretto di oggi, stare con Tommy era dove doveva essere. Sara la capiva. Tommy e Isabel stavano lavorando sodo per lasciarsi il passato alle spalle e avevano bisogno l'uno dell'altro stasera.
Nyssa era già per strada, Sara l'aveva chiamata mentre si stava dirigendo all'ospedale.
Sara era al piano di Lawton. Entrò nella stanza lentamente e vide che era sveglio, “ hey ragazzi.....posso parlare con Helena un minuto?” Lawton le sorrise, “ certo.” Lawton fece l'occhiolino a Helena e lei arrossì.
Helena seguì Sara fuori dalla stanza.
“ Che cosa è successo?” Sara si guardò intorno e spinse Helena più di lato, “ Oliver ci ha permesso di andare a prendere Laurel.” Il viso di Helena si illuminò, “ come hai fatto a convincerlo?”

Sara ridacchiò, “ giocando con il suo senso di giusto e sbagliato. Lui non ha potuto  ribattere sul fatto che Laurel avesse tradito  le donne Bratva,  e quindi noi dovremmo avere il permesso di aiutare.  Dobbiamo lasciare che sia gli uomini a comandare, ma almeno........li stiamo aiutando. E' un inizio!” Le due ragazze si diedero il cinque.
Nyssa sta arrivando. Isabel ha supplicato di lasciarla fuori, la sua parte l'ha già fatta.”

Sara l'aggiornò sulla giornata di Isabel.

Le donne stavano per ritornare in camera quando Sara le afferrò il braccio, “ tu e Lawton?” Helena scrollò le spalle, “ mi piace......mi piaceva da un po' ormai.”
Davvero?” Helena annuì e sorrise.
Quando lui e Lis  sono rimasti con me dopo la festa di fidanzamento...... è stato così.....dolce, gentile e anche grrrrrrr. E' sexy sotto ogni aspetto...... Sai?” Sara abbracciò la sua amica, “ yeah, ma lui sa cosa provi?” Helena scosse la testa, “no. Pensa che io sia qui per Lis. Come sua migliore amica......” Helena distolse lo sguardo per nascondere le lacrime, poi dopo averle ricacciate dentro si rigirò, “ lo sai, lui è innamorato di lei.”

“Lui non può averla. Oliver lo ucciderebbe.” Helena distolse ancora lo sguardo, “ lo sa. E' solo..... che non voglio essere il suo piano di riserva o la sua seconda scelta.....”
Sara le mise un braccio attorno a la condusse all'interno della stanza. Non appena entrarono Sara disse, “ non potresti mai essere per un uomo un piano di riserva o una seconda scelta! Giusto Lawton?” Sara sorrise all'uomo seduto sul letto, “ tu? Una riserva?” Lawton rise, “NO, MAI. Se è un vero uomo si farà avanti.”
Le due donne si guardarono e scoppiarono a ridere.

Sara guardò Lawton con un'espressione interrogativa, “ tu sei abbastanza uomo?” Helena smise di ridere, “ SARA!”
Cosa?” Lawton le guardò entrambe. Sara rise, “ non ti preoccupare, campione. Hai tutto il tempo di pensare a come conquistare il suo cuore. Noi andiamo a prendere Laurel per poi portarla alla casa delle torture.”
“Cosa?” Lawton non poteva credere che Lance le avesse dato il permesso.
Sara guardò Helena, “ è sempre stato così lento? Hai un debole per quelli lenti?” Helena le tirò una pacca sulla spalla. Sara si girò versò Lawton, “ Oliver ci ha permesso di darle la caccia......dal momento che abbiamo aiutato.”

E tu andrai con loro Helena?” Helena sorrise, “ si. In realtà sono molto brava con questo tipo di cose. Chi lo sapeva?”
A Lawton non  piaceva l'idea, affatto. Non era mai stato così preoccupato per una donna che non fosse specificatamente sotto la sua protezione. “stai attenta, va bene.”
Helena si avvicinò al suo letto, “ non c'è niente di cui preoccuparsi.” Helena si chinò verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia. Lawton al gesto arrossì e la guardò uscire dalla stanza.
Accidenti......Non si era mai accorto di che bella donna fosse Helena Bertinelli e di quanto fosse sexy come l'inferno in quei pantaloni.
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La squadra che Oliver aveva mandato con le tre donne erano fuori dall'edificio fatiscente che il Conte utilizzava come sua base operativa.
Bertinelli non era molto contento che sua figlia facesse parte della missione, ma sapeva che doveva tenere la bocca chiusa. Più tardi lo avrebbe detto a Lance. Era ridicolo lasciare che le “donne” li aiutassero.

Slade aveva mandato un compratore all'interno per assicurarsi che Laurel fosse ancora li.
Una volta che il ragazzo uscì confermandogli che Laurel era all'interno, tutti aspettarono l'ordine di entrare da Slade.
Slade parlò a Roy, “ vai dentro e silenziosamente iniziare ad evacuare l'edificio. Non voglio che siano coinvolti degli innocenti.”
Sara che era di fianco a Roy, “ possiamo aiutare.” Slade ci pensò su un attimo e poi acconsentì, “ l'edificio a quattro piani, ognuno di voi prenderà un piano, e poi riporterete i vostri culi qui. Se avete problemi chiamate Roy.” Slade si rivolse poi a Roy, “ tu farai l'ultimo piano. Se hanno bisogno di te........ porterai il tuo culo giù da loro.”  Roy annuì.

Slade fece cenno a loro di entrare e aspettò. Era notte fonda, questo poteva richiedere un po' di tempo.
Lance ha acconsentito che sua figlia e la mia facessero parte di questa missione?” Slade si girò verso Bertinelli, “ non lo so. Non ero li. Non vedo quanto possa importare.” Bertinelli grugnì.
Slade era quasi certo che ci fosse Oliver dietro tutto questo, ma vedeva la necessità di dirlo a Bertinelli.
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Quando i quattro ritornarono, Slade fece segno agli uomini di entrare.
Quando arrivarono al piano superiore, dove si trovava la base del Conte, Slade prese il comando e sparò dei colpi alla porta per buttarla giù ed entrò urlando.
Slade rise, non perchè era un sadico, ma perchè godeva nel sentire il suono nel vincere uno scontro.
Gli uomini all'interno si arresero subito senza problemi, proprio come gli piaceva.
Slade fece segno a Sara, Nyssa e Helena di venire su.

C'erano cinque uomini seduti sul pavimento con le mani sopra le proprie teste, mentre Laurel era seduta sul divano.
Il Conte uscì fuori, “ ma che cazzo succede?” Slade gli sorrise, “ è una cazzo di retata, coglione. Sei fuori dal mercato e la ragazza viene con noi.” Detto questo Sara, Helena  e Nyssa entrarono.
Laurel corse verso la sorella, “ Sara chiama papà.” Sara le afferrò il braccio e la portò fuori da li guardando tristemente Slade.
Il Conte entrò nella stanza guidato da Bertinelli, “ non mi interessa della ragazza, ma lasciate stare i miei affari....” Slade sorrise sparò all'uomo proprio in mezzo agli occhi.

Oliver aveva detto di non lasciare nessun testimone.
Guardò gli uomini sul pavimento e poi sparò ad ognuno di loro. Questo avrebbe rallentato il traffico di droga nel Glades per qualche giorno.
Lasciarono l'edificio nello stesso modo in cui erano entrati. Quando raggiunsero l'esterno molti dei residenti dell'edificio gli ringraziarono.
Bertinelli e i suoi uomini andarono verso casa.
Slade, Roy e le quattro ragazze si diressero verso la casa delle torture.
Laurel era seduta tra Sara ed Helena, mentre Nyssa era dietro di loro con la moto. Lei odiava stare all'interno delle auto.
Laurel continuava a piangere perchè voleva suo padre. Né Sara né Helena fecero niente per confortarla. Sarà un viaggio molto lungo.
                                                                               **
Quando arrivarono Oliver uscì di casa  e rimase sulla veranda.
Laurel tentò di scappare da Helena e Sara che la tenevano per le braccia.
Lasciami andare......Ollie!” Oliver si allontanò dalla veranda e si avvicinò a lei. Anche con il buio si poteva vedere quanto era incazzato. Si riusciva a sentire la rabbia che proveniva da lui. Persino Laurel se ne accorse.
Laurel smise di dimenarsi e di parlare. Oliver si girò verso le ragazze, “ portatela nel seminterrato.” Laurel ansimò ed iniziò ad urlare. Oliver si girò verso al veranda trovandoci Lance.

Cosa cazzo sta succedendo?”
Stiamo per occuparci del traditore......nel modo in cui trattiamo i traditore.” Oliver avanzò verso la veranda con Laurel al seguito, trascinata dalle due donne. Laurel provò ancora una volta, “ papà......digli di smetterla.....papà?”
Lance guardò Laurel tristemente per poi spostare di nuovo il suo sguardo verso Oliver, “ mi hai disobbedito.” Oliver scosse la testa, “ il mio giuramento è per la fratellanza, non a te. Ho fatto un voto a mia moglie, non a te. Io onorerò il mio giuramento e i miei voti.”
Oliver sorpassò Lance.
Sara guardò suo padre, ma prima di entrare dentro con Laurel abbassò lo sguardo. Lance guardò entrambi gli uomini al seguito e nessuno di loro lo guardarono negli occhi.
Una volta entrati tutti Lance sorrise. Era sollevato che tutto stesse procedendo secondo i piani.
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Felicity si svegliò.
Si stiracchiò e sorrise pensando che era soltanto un incubo, fino a quando realizzò che non lo era. Lentamente si tirò su. Fantastico. Un altro giorno a fingere di non odiare il suo rapimento. Magnifico.
Accarezzò il suo ventre, “ oggi è il giorno, piccolino. Vedremo papà.” Sorrise guardando giù verso il piccolo rigonfiamento.
Entrò nella  sala principale della suite. Cooper era seduto a tavola facendo colazione. Felicity era grata che le sue nausee mattutine erano diminuite. Non sarebbe divertente trovare delle risposte alle domande di Cooper.
Cooper la guardò sorridendo, “ grande giorno.” Felicity gli sorrise e si sedette di fronte a lui.
Felicity ricordò a se stessa che doveva essere convincente, “ siii. Non vedo l'ora che sia tutto finito.” Cooper le prese le mani, “ anche io, amore mio. Ci siamo quasi e poi potremmo andar via da qui e iniziare la nostra nuova vita insieme.” Felicity guardò la propria colazione piuttosto che rispondergli. E meno male sembra non notarlo.

Dopo aver fatto colazione ci dirigeremo verso il club. Non possiamo prendere la sicurezza. Mi dispiace per questo...”
mmmmm......sarai con me?” Cooepr sorrise con affetto e scosse la testa, “ no amore mio. Io ti accompagnerò e mi assicurerò che Robert capisca le regole e poi vi lascerò. Ma io sarò li non appena sarà tutto finito.” Felicity distolse lo sguardo. Oliver sarà li...... e poi tutto questo finirà.
Finì la sua colazione e aspettò Cooper. Una volta pronto andarono verso la sua auto nel parcheggio e si diressero verso il Verdant.
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Oliver si era svegliato prima dell'alba, per preparare tutto.
Stava mettendo l'ultima borsa nell'auto quando vide Lance. “ Io vengo con te.” Oliver iniziò a scuotere la testa, “ NO.”
Non hai scelta. John sarà fuori insieme a Slade e Roy. Tu ed io entreremo insieme.” Oliver guardò John. Ebbero una conversazione silenziosa tramite sguardi.  Oliver acconsentì alla richiesta di Lance. Era una richiesta e tutti sapevano che se Oliver gli avesse tenuto testa tutti lo avrebbero seguito.
Oliver si diresse verso la casa e scese giù per le scale.
Laurel era legata ad una sedia nella stessa stanza dove si trovava Robert.

Oliver li guardò entrambi.

Vado a riprendermi mia moglie. Dopo che sarà sana e salva, io ritornerò qui ed entrambi voi morirete. Non sono sicuro di come vi ucciderò, ma posso promettervi che sarà doloroso.”
Robert fece una smorfia di dolore. Stava ancora soffrendo dove Isabel lo aveva colpito. Laurel gli sorrise e poi guardò oltre lui trovando suo padre. “ Papà.....papà.....di ad Ollie di lasciarmi andare. Questo è così ridicolo.” Lance camminò verso di lei. Oliver fece un respiro profondo. Se dovesse slegarla potrebbe ucciderlo.
Lance si inginocchiò davanti alla figlia, “ mi dispiace così tanto Laurel. Ti ho deluso come padre, come uomo e come leader della Bratva.” Si rialzò in piedi, si chinò per baciarle la testa e poi uscì da li. “PAPA'!!!!!”
Oliver lo guardò allontanarsi.
Sara e Nyssa scesero le scale, “ voi due assicuratevi che non scappino. Non mi interessa cos'altro facciate, soltanto non uccideteli!” Oliver gridò l'ultima parte mentre iniziava a salire le scale.
                                                                        **
Il viaggio verso il Verdant fu tranquillo. Lance e Oliver erano in un auto, mentre gli altri uomini in un' altra.
Quando arrivarono, dopo aver scaricato il suv Roy prese l'auto e la parcheggiò a qualche isolato di distanza.
Quando arriverà Cooper dovrà pensare di essere arrivato per primo.
Lance e Oliver andarono giù per le scale.
Quel posto li fece venire subito in mente quel giorno in cui venne li con Felicity. Al ricordo sorrise e Lance notandolo lo guardò stranito.
“Qui è dove Felicity......ha....... dove siamo........dove ci siamo innamorati. Dove ci siamo fatti i nostri voti personali l'uno all'altro.” Oliver afferrò il penny che aveva al collo. Quando Felicity glielo aveva tolto era stato il momento peggiore della sua vita. Lui non andava mai da nessuna parte senza il penny.

Oliver al buio posizionò le pistole in tutto il seminterrato riposizionando l'attrezzatura, non voleva che lei si facesse del male.
Fece poi un nascondiglio per se stesso in un lato  del seminterrato e un altro dall'altra parte per Lance.
“Tu la ami, vero?” Oliver lo guardò da sopra il posto del pavimento dove stava frugando nella borsa di coltelli che aveva portato.
“ Perchè continui a dubitarne? Pensavo che dopo la festa di fidanzamento avessi capito quanto la amo.”
“L'ho capito......... è solo......che pensavo  che se lei si fosse messa tra te e i tuoi voleri, esigenze o desideri......lei sarebbe venuta per ultima.” Oliver scosse la testa, “ LEI E' IL MIO TUTTO.”
Oliver si alzò in piedi e guardò suo suocero. Scrollò le spalle e al diavolo, “ prima di lei non mi fregava un cazzo di nessuno, me compreso. Della Bratva o del mio posto in questo mondo.Lei.......lei mi ha cambiato. Lei ha visto del buono in me e non ha smesso fino a quando non l'ho visto anche io...... Adesso, stiamo per diventare genitori e sacrificherei tutto per loro due.”
Detto questo ritornò a posizionare i coltelli in giro per il seminterrato.
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Felicity e Cooper entrarono al Verdant. Non c'era alcun dipendente. Ovviamente Oliver si era sbarazzato di loro.
Felicity guardò nervosamente Cooper che non sembrava accorgersi del fatto che il locale fosse aperto, ma senza dipendenti.
Felicity lo portò al seminterrato. Digitò il codice e poi lui le sorrise, “ vuoi davvero che Oliver sappia che tra voi due è finita.” Felicity lo guardò e aprì la porta. Cominciarono a scendere le scale e notò che tutto era stato spostato.
Quando arrivarono in fondo alle scale vide Oliver.

Cooper afferrò la sua mano, “ mi dispiace per tutto questo Lissy....... ho dovuto farlo a per arrivare a te. Per salvarti.” Felicity non disse o fece nulla. Lo ascoltò e basta. “Ti amo Lissy.” Cooper l'afferrò e l'abbracciò e poi si bloccò. Felicity pensava che avesse visto Oliver.
Quando si tirò indietro, la guardò negli occhi e mise una mano sul suo ventre, “ che cosa diavolo è questo?” Felicity deglutì. Non poteva mentire, non era così stupido. Il suo ventre era duro, non morbido come se fosse ingrassata.
“Il mio bambino.”  Cooper spostò lo sguardo dal suo volto al suo ventre e poi la schiaffeggiò facendola cadere a terra. In una frazione di secondo Oliver gli saltò addosso....

“FIGLIO DI PUTTANA!”

Cooper fece per salire le scale, ma Lance gli si parò davanti.
“Figliolo, sto per portarti da tuo padre. E tutti di noi dimenticheremo quello che è successo.”
Oliver si chinò su Felicity, l'aiutò ad alzarsi e la portò al divano. Poi si diresse dove aveva nascosto in precedentemente una pistola. Aveva lasciato cadere la sua nel momento in cui si era avvicinato a Felicity.
Cooper tirò fuori una pistola e mirò a Felicity. Oliver lo vide gli puntò contro la pistola e premette il grilletto.
Lance urlò, “NOOOOOOOOOO!! Oliver NO.!” Era troppo tardi. Oliver aveva estratto la pistola dal nascondiglio e aveva sparato.

Lance tirò fuori la sua pistola e sparò nello stesso momento.

Cooper mancò Felicity. Si girò verso Oliver all'ultimo minuto  e sparò ad Oliver.
Oliver pensò di aver avuto la peggio, ma poi guardò verso Cooper e vide Lance spostato verso di lui con la pistola puntata.
E' morto. Ho ucciso l'erede della mafia italiana....”
Oliver deglutì, “ potrei essere stato io.”  MERDA.
Si girò verso Felicity e corse verso di lei. Si inginocchiò guardandola attentamente, “ sto bene Oliver. Davvero.......Cooper è morto? "E'.....morto?” Oliver sospirò, “ si.”
Oliver guardò il corpo senza vita di Cooper .
Lance o lui aveva ucciso il figlio del padrino della mafia italiana..... stava per morire.  In alcun modo è stato Lance a sparare quel colpo. Lui non era così bravo.

Oliver fece un respiro profondo. Gli era sempre andato bene il fatto di dover morire, lo era sempre stato, ma adesso..........il lasciare Felicity e.......oh dio, il bambino. Stava per lasciarla da sola con il loro bambino.
Oliver la guardò, sentì le lacrime riempirgli gli occhi. Il lasciarla era il suo unico rimpianto.
Oliver si alzò.
Almeno loro erano vivi. Sua moglie e il suo bambino erano vivi........Ma il bambino stava bene? CAZZO. Cosa accadrebbe se lei perdesse lui e il bambino?
Il bambino sta bene?” Le chiese Oliver e lei annuì.
Oliver si portò le mani sopra la testa. Felicity era una donna forte poteva farcela. Poteva crescere il bambino da sola. Lei avrebbe comunque l'aiuto di John, Donna e dei ragazzi. John e Tommy saranno degli eccellenti modelli per il suo bambino.
Oliver!Oliver!” Lance urlò. Oliver guardò il volto di suo suocero che sembrava così tranquillo. Perchè era così tranquillo? Forse non capiva la situazione.

Oliver si sedette sul pavimento. Non credeva nella preghiera, ma in quel momento pregò che Felicity vivesse una lunga vita e che il loro bambino stesse  veramente bene nel suo grembo.
Felicity si sedette accanto a lui intrecciando le mani con le sue.
Oliver!” Lance si chinò urlandogli in faccia, “ Figliolo va tutto bene.  Questo era il mio piano.” Oliver annuì senza capire veramente le parole dell'uomo in un primo momento.
Poi collegò le parole, “ un tuo piano?Tu volevi che accadesse questo?” Oliver si alzò lasciò la mano di Felicity e afferrò Lance per la camicia, “ questo era un tuo piano? Per farci entrambi uccidere? Per quasi uccidere tua figlia........ per forse aver ucciso tuo nipote?”
Oliver lo spinse verso il basso. Ormai non aveva più nulla da perdere.

Lance si alzò in piedi e guardò il ragazzo che ora mai amava quasi come un figlio. L'uomo che aveva scelto di condurre non solo la sua famiglia, ma anche la Bratva. Era il momento di vuotare il sacco.
Si. Oliver. Questo era tutto un mio piano. Ogni singola cosa che è successa da quando la scorsa estate Felicity aveva aiutato Reston a fuggire è stato parte del mio piano.”
Oliver lo guardò sbalordito..........potrebbe essere in stato di shock. Quentin pensò a se stesso, ma non disse niente per il momento. Oliver si girò verso Felicity che aveva lo sguardo fisso su suo padre.

Ho scelto te per lei. Felicity....... sapevo che lei aveva una cotta per te da ragazzina. L'ho osservata fantasticare su di te. Poi l'ho vista  con il cuore a pezzi, ma ancora........nonostante tutto si preoccupava che tu ti preoccupassi di te stesso.....che ti volessi bene.
Vedevo le sue orecchie ravvivarsi tutte le volte in cui Sara o Laurel ti nominavano. John mi aveva detto come paragonava i ragazzi con cui usciva, dicendo che non erano niente in confronto a te. Non c'erano paragoni con il “suo” Oliver
," Quentin ridacchiò.
Era stata carina e preoccupante la sua devozione per un ragazzo con cui non aveva mai parlato.
Poi ha fatto quello che ha fatto. La cosa sbagliata per i giusti motivi, portando quelle donne lontano da quel psicopatico.” Scosse la testa. Il suo coraggio era una delle cose che amava di più nella sua bambina.

Sapevo che avevo bisogno di qualcuno di forte per sposarla, per prendere il comando......Sapevo che avevo bisogno di salire al potere e poi di cederlo. Per proteggerla, per proteggere Dinah e le ragazze.”
Oliver lo guardò all'improvviso dritto negli occhi. “ Si, Oliver. Oggi morirò e tu no. Toccherà a te.”
Oliver scosse la testa. Era forte. Avrebbe presto accettato la situazione, Quentin lo sapeva.
Oliver farà qualsiasi cosa per Felicity anche ucciderlo e salire al potere.
No.....Papà. Ti prego........ci dovrà pur essere un modo.......” Felicity lo abbracciò e seppellì la testa sul suo petto come quando era bambina. Le accarezzò i capelli.

Voleva da tanto che ritornasse ad amarlo e adesso non desiderava altro che avere più tempo. Lance da sopra la testa Felicity osservò Oliver.
sapevo che avresti accettato la mia offerta. Ho sempre sospettato e sperato che ti saresti innamorato della mia bambina. E ragazzo l'hai fatto.” Lance morbidamente ridacchiò e le baciò la testa.
Quando era venuta nel mio ufficio e mi aveva insultato........ero preoccupato, ma poi ho visto come la guardavi, il modo in cui lei ti fece illuminare gli occhi. Era come se ti avesse riportato alla vita........... Si avevo ragione. Nessuno, nemmeno il playboy della Bratva poteva resisterle..”
Lance sorrise, un sorriso vero ricordandosi  di quanto fiero fosse di lei quel giorno. Nessuno poteva resistere alla sua bambina. Nessuno, nemmeno Dinah, la moglie che aveva tradito poteva resisterle. Solo Laurel.....Laurel.
Sapevi che Laurel sarebbe arrivata fino a questo punto?” Gli chiese un ancora stordito Oliver accarezzando la schiena di Felicity.
Quentin annuì, “ …..si.......sapevo cosa stava tramando. L'ho fatta spiare e ho tenuto sotto controllo il suo telefono e il suo computer....... Sapevo che avrebbe fatto quello che ha fatto alla festa di fidanzamento e che avrebbe detto tutto.” Felicity lo guardò ricevendo in cambio un sorriso dispiaciuto.

Felicity iniziò a piangere di nuovo e seppellì ancora una volta la testa sul suo petto. Lance sapeva che lei pensava di non essere abbastanza forte da poterlo perdere, ma lei si sbagliava.
Gli occhi di Oliver diventarono di ghiaccio, “ tu le hai permesso di farlo?Di umiliare Felicity? Avevamo  quasi perso Felicity per sempre!”
Quentin scosse la testa, “ Oliver, figliolo. Conosco mia figlia. Sapevo che sarebbe tornata. Si avrei dovuto lasciarti dire la verità a Felicity, ma non volevo che si accorgesse che l'avevo scoperta.
Sapendo quello che stava succedendo potevo proteggere tutti.”

Quentin poteva dire di non essere stato abbastanza convincente. Scrollò le spalle e riprovò.
Sapevo che cosa avrebbe fatto Laurel. Sapevo  che Felicity ti amava e ti ama  abbastanza da superarlo, ma non era un TUO segreto. Ero l'unico che rischiava di perderla....... Ero disposto a sacrificare il suo amore, l'amore di Dinah per loro, per averle entrambe vive e al sicuro.........e lo rifarei di nuovo. Laurel era disposta a sacrificare chiunque  e tutti per “vincerti” da sua sorella. Per essere la figlia favorita.”
Quentin pensò alla sua bellissima moglie. Presto sarà vedova.
Felicity si scostò dal suo abbraccio, “ papà.....non hai mai perso il mio amore. Il mio rispetto.....ma.......Non capivo  e non lo sapevo.......” Quentin l'azzittii  e l'abbracciò.
Va tutto bene, tesoro. Conoscevo il rischio e ho fatto quello dovevo fare. Laurel doveva credere di essere anti-proiettile e quello mi avrebbe permesso di farti del male.” Lance le sorrise, sorrise alla sua bellissima bambina.

Guardò verso Oliver.

Oliver quando prenderai il comando........ti prego di essere  buono con la mia Dinah. E' una brava donna.......se lei vorrà.......trovale un brav'uomo.” La sua voce si ruppe pensando a Dinah con un altro uomo.
Felicity pianse più forte.
Oliver solamente scosse la testa. Quentin sperava che superasse lo shock e che non rifiutasse le sue richieste.
Lance si consolò sapendo che Felicity amava Dinah e che avrebbe combattuto per lei.
Quentin aveva bisogno di spiegare tutto, ma il loro tempo stava per scadere.
Sapevo che avresti portato Lis ha conoscere Donna. Faresti qualsiasi cosa per lei....... Avevo anche programmato il colpo di stato  per quando voi due eravate a Las Vegas, così da tenervi fuori.
In questo modo la tua ascesa come Pahkan non poteva essere messa in discussione. Nessuno dubiterà della catena di comando.”

Quentin era leggermente impressionato del suo proprio genio.

Dovevo poi assicurarmi che le persone mi sentissero dire che te l'avrei portata via e che quindi Lissy sarebbe stata data in sposa ad un miglior partito.........Sapevo che l'avresti sposata. Lo sapevo, Queen. Non l'avresti mai lasciata andare.”
Lance rise, “ anche se il suo proporsi a te.......quello mi aveva colpito.” Sua figlia era unica nel suo genere.
Le mancherà vederla come una mamma. Sospirò. Sarà un'ottima mamma per il suo o i suoi bambini. Ne valeva la pena......perdersi quella parte della sua vita. Era al sicuro quello era l'unica cosa che importava.
L'abbracciò più forte.
Erano tutti al sicuro. Adesso poteva morire sapendo che la sua famiglia era al sicuro.
Oliver.....figliolo. Sapevo che avresti soggiornato nell'hotel di Cooper. E' dove stavi sempre. Sapevo che avresti invitato John e Donna a stare qui a Starling City.” Oliver gli fece uno sguardo interrogativo.

Quentin sapeva che Oliver stava cercando di capirlo.

Vedi Oliver, avevi bisogno di un buon braccio destro. Uno di cui potersi fidare. Uno per aiutarti a comandare. Slade ti avrebbe soltanto seguito. Tommy e Roy sono nuovi nel nostro mondo. Lawton è innamorato di tua moglie. Bertinelli , Steel e Merlyn sono vecchia scuola.......ma John.......lui è perfetto. Lui ti coprirà sempre le spalle e ti farà notare le tue stronzate. Lui potrà aiutarti a navigare nelle acque infide. Ti terrà al sicuro. Tutti voi.”
Lance sorrise a suo genero. “ Ti terrà sulla retta via e al sicuro.”


Quentin ripensò a quando Oliver e Felicity  erano andati via, “ho rischiato di perdere Dinah più di una volta......ma sono sicuro che con il tempo le dirai tutto. Ma assicurati che lei non si senta colpevole, Oliver. Questo la terrà al sicuro. Posso sopportare qualsiasi cosa se la mia famiglia sarà al sicuro, anche il loro odio.” Sorrise tristemente. Lo avevo quasi ucciso per essere state così arrabbiate con lui. Perdere  il rispetto dei suoi uomini per il non aver ucciso Laurel era niente in confronto alla delusione di Dinah, Sara e Felicity.

Ti ho persino chiesto di prendere l'uomo, l'italiano.....colui che ci ha detto la verità. Laurel era troppo subdola. Le cose stavano per sfuggirmi, ma sapevo..........sapevo  che quando Laurel ti aveva attaccata, quello non faceva parte del piano............... Oliver ti ho persino  lasciato andare un po' per assicurarmi che potevi controllare te stesso......e l'hai fatto.”
Lance sorrise ad Oliver che continuava a scuotere la testa. “ avevo bisogno di un'ultima piccola prova per assicurarmi che fossi perfetto per condurre la Bratva. Hai controllato te stesso e i tuoi uomini, sei stato perfetto.” Lance abbracciò più forte Felicity e le baciò la testa e poi ritornò a guardare Oliver.
Adesso eccoci qui............devi uccidermi adesso.” Felicity iniziò a piangere scuotendo la testa.
Oliver continuò a strofinarle la schiena per calmarla mentre Quentin la strinse ancora più forte.
Dovrai sacrificarmi.........sangue per sangue agli italiani. Sarò morto, ma almeno la mia Lissy è al sicuro da quello psicopatico e da sua sorella.”
Oliver lo guardò, “ avrei dovuto sparargli io, non tu. Ho sottovaluto il tuo amore e il tuo impegno per la mia bambina. Ho anche sottovalutato Cooper.” Meditò Lance. Ormai quello che era fatto era fatto.
Oliver continuò a scuotere la testa, “ come?perchè?” Quentin lo guardò con affetto. “ Cooper non ha mai superato Lis. Suo padre aveva scritto una lettera per lei. Cooper voleva lei e solo lei. Il frutto proibito  è il più dolce. Lei era proibita.”
E Laurel?”
Quentin fece una smorfia, “ Laurel ha saputo di Cooper  quando Felicity era ritornata a casa. Laurel aveva origliato le sue conversazioni con Iris.”
Non credeva che lui pensasse che fossero ragazze che facevano solo le stupide. Se solo avesse puntato i piedi allora. “ Non hai mai ceduto alle avance di Laurel o ai suoi piani. Avevi solo occhi per Lis.” Sorrise e scosse la testa, "il ragazzo era spacciato. Quando Lis era ritornata a casa per sempre, Laurel lo chiamò......sperando che venisse per Lis......ma non lo fece, non poteva. Suo padre gli aveva organizzato un incontro con una donna e non era con una ragazza della Bratva."

“Poi ti sei innamorato di Lissy.  Laurel gli disse ora o mai più.  Gli disse che tu eri cattivo e manesco.  Ha giocato alla piccola psicopatica. Mckenna iniziò a prendere informazioni di qua e di là.  Avrebbe fatto qualsiasi cosa per impressionare Laurel. Cooper nel frattempo iniziò a reclutare uomini.”
Oliver lo interruppe, “ no. Ha iniziato a ricattare uomini. Aveva detto all'italiano che avrebbe fatto male a sua figlia se fosse stato costretto a sposarla.” Gli occhi di Quentin si riempirono di rabbia. Una figlia non dovrebbe mai essere usata contro un uomo. Guardò il corpo morto di Cooper provando l'irrefrenabile voglia di ucciderlo di nuovo.
Quentin continuò con il suo racconto.

Poi Robert.......Laurel gli ha detto di lui.......e si, gliel'ha detto. Lei è stata la persona che ha chiamato Moira quella notte, la notte in cui Lis è stata aggredita. Pensava  che tu  avresti voltato le spalle a Felicity  se Robert gli avesse fatto del male.” Oliver gemette.
Si era formato il diabolico trio.” Scherzò Felicity.
Robert ci metteva i soldi, Laurel otteneva le informazioni e Cooper faceva il lavoro sporco. Cooper otteneva Felicity, Laurel otteneva te e Robert.......”  Lance aggrottò la fronte.
Robert otteneva una notte con Felicity.......o così pensava.” Il volto di Oliver trasudava disgusto e paura. Felicity rabbrividì tra le braccia di suo padre.
Uccidilo lentamente, Oliver.” Oliver annuì.
Ora lo sai. C'erano alcune cose  che non sono riuscito a controllare. Ma in generale questo era il mio piano.”
“Hai fatto tutto questo per tenerla al sicuro?”

Per tenere lei e tutti gli altri al sicuro. Tutti noi. Ho rubato il potere e ora tu l'avrai.  Potrai  tenerli al sicuro. John ti aiuterà. Potrai anche avere Roy, Tommy e Slade. Insieme  si potrete avere una Bratva diversa........potrete rendere la Bratva migliore.”

Quentin sciolse l'abbraccio  e si avvicinò di pochi passi ad Oliver tendendogli la mano.

Ora, devi spararmi.....devi uccidermi. Poi inviare la prova della mia morte agli italiani. Assicurato che essi sappiano che sono morto. Inoltre, assicurati che non trovino mai il corpo di Cooper.”
Oliver iniziò a scuotere la testa, “ non posso ucciderti. Non posso. Non meriti di morire!” Quentin afferrò il suo viso, “ si che puoi farlo Oliver. E' l'unico modo tenere quelli che ami in vita. Al sicuro. Pensa a tuo figlio. Non moriresti per lui o per lei?” Oliver annuì. “ Beh io sto morendo per i miei figli e mi sta bene così.”
Quentin costrinse Oliver a prendere la pistola. Si girò e e si allontanò di qualche passo prima di rigirarsi. “ Devi farlo!” Oliver scosse la testa guardando verso il basso.
Felicity spostava lo sguardo tra i due uomini che sono stati tutto per lei nel corso della sua intera vita. Insieme a John a sono stati la prova che gli uomini buoni esistevano.

Fece girare velocemente le rotelle del suo cervello cercando disperatamente di trovare una soluzione a tutto questo, un piano migliore...........ma niente non poteva salvare suo padre. Non poteva finire così. Aveva bisogno di più tempo con suo padre per fargli sapere che lo perdonava. Sapeva anche che il suo bambino aveva bisogno di suo nonno.
Papà.......ti prego, ci deve essere un altro modo. Non posso perderti. Ho bisogno d te. Il mio bambino avrà bisogno di te......ti prego.”
Felicity abbracciò se stessa. Quentin la guardò tristemente, “ tesoro, promettimi di non avercela con Oliver. Lui deve farlo. E' l'unico modo.”  Gli occhi di Quentin si riempirono di lacrime. Sapeva che stava facendo la cosa giusta, ma lasciarla così era molto più difficile di quanto pensasse. Non aveva previsto nel suo piano che lei avrebbe assistito.

Felicity corse verso di lui, “ no, papà.......ti prego......io..io non posso perderti. Non posso. Ho bisogno che tu mi insegni ad essere genitore. Ho bisogno che tu insegna a mio figlio tutte quelle canzoni pazze che canti e a suonare i cucchiai......”  Felicity singhiozzò e pianse. Era diretta verso l'isteria.  Quentin cercò di calmarla, “ ti prometto che non avrai bisogno di me, bambina. Sarai una mamma fantastica.”
Quentin la accompagnò sul divano e l'aiutò a sedersi, poi ritornò dov'era prima.
Guardò suo figlio, perchè adesso Oliver era suo figlio.
Se non lo farai verranno a cercarci. Ci troveranno e ci uccideranno. Lis e il tuo bambino saranno alla mercè di chi vincerà la guerra che si verificherà. Soltanto uccidendomi eviterai questa guerra. Eviterai di perdere tua moglie e tuo figlio.” Oliver lo guardò e poi guardò il metallo freddo che aveva nella sua mano.
Come poteva uccidere il padre di sua moglie? Oliver la guardò la seduta sul divano con le ginocchia tirate al petto dondolandosi avanti e indietro cercando conforto.
Come poteva uccidere il suo capo? Certo sono stati ai ferri corti, ma c'era comunque un profondo legame.
Aveva ucciso molti uomini..... questo non dovrebbe essere difficile.  Doveva soltanto sollevare la pistola e premere il grilletto. Semplice.  Solo che era tutto fuorché semplice.


FALLO!” Oliver alzò la mano che teneva la pistola. Gli occhi gli si riempirono di lacrime. Era difficile vederlo così, “ CAZZO, QUEEN FALLO!!! Oliver delicatamente premette il grilletto, “ mi dispiace cazzoooooooo......”

 

NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” Oliver si girò per vedere Felicity li in piedi accanto a lui. Si rigirò per vedere se lo aveva colpito e poi di nuovo verso di lei.
Papà!” Felicity urlò. Oliver cadde sulle ginocchia.


~~Capitolo 33

Erano passate quattro settimane da quando Oliver aveva salvato Felicity da Cooper.
L'aveva portata fuori dal Verdant, portandola poi subito in ospedale piangendo e pregandola di perdonarlo......... che sarebbe andato tutto bene.
Sapeva di averla delusa. Non era riuscito a proteggerla.
Li informarono che il bambino stava bene facendoli tutte e due tirare un sospiro di sollievo.
Oggi, avrebbero fatto un'altra ecografia e avrebbe potuto scoprire il sesso del bambino. Oggi era anche il giorno in cui si sarebbero trasferiti in quella che Felicity chiamava “la grande casa”.

Oliver non era sicuro se questo era in riferimento alle sue dimensioni o al fatto che entrambi si sentivano come se fossero diretti in una prigione.
Ad ogni modo, oggi sarebbe diventata la loro casa. Oliver sarebbe diventato ufficialmente il Pahkan.
Sapeva che i capitani non era tutti a bordo con il suo nuovo ruolo di leader, e ad essere onesti non era suo agio in quel ruolo, ma avere quel ruolo significava mantenere i suoi cari al sicuro.
Quando vide il camion dei traslochi avvicinarsi si avviò e in pochi passi fu sotto al portico.
I traslocatori avrebbe scaricato le poche cose che Felicity aveva deciso di portare nella casa nuova. Il negozio di mobili avrebbe poi consegnato le cose che avevano acquistato.

Più tardi, John e Slade lo avrebbero aiutato a spostare alcuni oggetti più piccoli e più personali per Oliver che i traslocatori non dovevano vedere. John e Donna  si trasferirono in una casa più grande a poche case di distanza dalla loro. Tecnicamente si avrebbero dovuto trasferirsi nella vecchia casa Lance, ma Donna non voleva mettere piede in quella casa e non l'avrebbe mai fatto, tanto da puntare i piedi e imprecando diverse volte quando Oliver glielo aveva proposto.

Oliver ridacchiò al ricordo. Le aveva persino offerto casa Queen, ma anche quella non andava bene.
Allora si trasferirono Tommy e Isabel. Né Moira né Thea non voleva avere niente a che fare con quella casa.
All'inizio Oliver era un po' scioccato che ad Isabel andasse bene trasferirsi li. Lei aveva addirittura scherzato dicendo che avrebbero avuto bisogno di un esorcismo........ma non era sicuro che stesse scherzando..........

Thea e Roy erano felici nel loro piccolo appartamento. Slade e Shado erano nel loro stesso condominio , aiutando Oliver a dormire la notte.
Felicity lo prendeva in giro dicendo che se avessero fatto a modo suo avrebbero vissuto tutti sotto lo stesso tetto come nelle telenovela degli anni 80.
Oliver non poteva contraddirla perchè aveva ragione, lo farebbe. Continuava ancora a pensare  che potrebbero rendere la casa una tenuta così da tenere tutti vicini e al sicuro.
Oliver aveva insistito nel tenere il loro attico. Era loro. L'unico posto dove il loro mondo non li aveva toccati.
Felicity stava allestendo una nursery così come “la grande casa”. Era inoltre impegnata nell'installazione dei sui computer nella “grande casa” e aveva impegnato diverse stanza per i suoi bambini non umani.

Oliver si girò quando sentì qualcuno schiarirsi la gola, scoprendo sua moglie sulla soglia della porta, “ Hai intenzione di seguire ogni loro mossa vero?” Oliver era seduto di fronte ai monitor e quando la sentì non poteva fare a meno di sorridere. Felicity si avvicinò e lui la tirò verso di se. Felicity non se lo fece ripetere due volte si sedette sulle sue gambe avvolte dalle sue braccia.
Ovviamente. Non voglio che tu scappi con il postino sexy.” Felicity rise e si accoccolò di più tra le sue braccia. Oliver mise la mano su sul ventre accarezzandoglielo, “ si è mosso?” Felicity scosse la testa, “ non ancora. Quando lo farà ti prometto che te lo dirò.” Oliver la baciò sulla fronte. Non vedeva l'ora di sentire il loro piccolino muoversi.”
                                                                                                                    **
Il camion dei traslochi si fermò davanti alla casa. Un uomo piuttosto grosso scese e si avvicinò ad Oliver con una cartellina, “ Oliver Queen?” Oliver annuì e diede un'occhiata alle scartoffie.
Una volta firmate le carte , prese la mano di Felicity e si fecero da parte lasciandoli fare il loro lavoro.
Fuori faceva freddo, Oliver desiderava che lei andasse dentro, ma sapeva che lei non voleva. Nell'ultimo mese aveva a mala pena lasciato il suo fianco. A lui non importava, era solo preoccupato per lei. I suoi incubi si stavano placando e le sue borse sotto gli occhi non erano più marcate. Oliver darebbe qualsiasi cosa per portarle via tutto il dolore.

Oliver ripensò al mese appena trascorso.

Il funerale di Quentin Lance era stato imponente. Tutti coloro che erano qualcuno a Starling City partecipò. Gli ex compagni di liceo e di università di Felicity parteciparono offrendole sostegno.
Da un lato lo guardarono male e non poteva biasimargli. Era stata tutta colpa sua. Avrebbe dovuto sapere che sarebbe successo, avrebbe dovuto essere più attento.
Oliver sospirò e Felicity alzò lo sguardo verso di lui. Lui scosse la testa e la tirò più vicino a se. Felicity non gli chiese niente perchè sapeva come si stava sentendo.
Alcune persone chiesero dove si trovasse Laurel e Dinah  come c'era da aspettarsi tirò fuori una scusa appropriata. Non aveva mai chiesto ad Oliver dove si trovasse Laurel o suo marito.

Quando Felicity la informò che Quentin era morto, Dianh pianse e si scusò andandosene.

Dopo che i traslocatori se ne andarono era arrivato finalmente l'appuntamento con il dottore.
Felicity saltellava dalla felicità, mentre Oliver era nervoso. Si avvicinò al suo lato e le prese la mano. Felicity si girò verso di lui e gli sorrise. Il loro autista non si girò mai a guardarli. L'autista era una cosa nuova per quando sono insieme. Il suo nome era Michael, espressamente consigliato da Lawton. Oliver voleva solo i meglio per sua moglie e Lawton non riusciva a concentrarsi sulla sua sicurezza durante la guida. E in più gli piaceva l'idea di avere rinforzi  per ogni evenienza.

Arrivarono all'ufficio del dottore e attentamente uscirono dall'auto. L'ufficio era stato ripulito prima del loro arrivo. Gli potevano dire che non c'era alcuna guerra  in corso, ma ancora lui non gli credeva. Aveva inoltre dei rivali nella Bratva, alcuni dei propri uomini lo stavano cercando.
Non voleva rischiare la sicurezza della sua famiglia. Era una situazione incasinata ma si stava assicurando che suo figlio venisse al mondo in tutta sicurezza.
Entrarono nella piccola sala d'aspetto ed uscì subito il dottore pronto per loro. Oliver rimase vicino alla porta. All'esterno vi erano Slade e Roy. Erano arrivati prima per controllare la zona e ripulire il posto.

Il dottore, una signora imponente guardò Oliver con un pizzico di paura. Oliver fece solo cenno con la testa.
La dottoressa guardò Felicity e le sorrise.
Va bene, signora Queen. Vediamo se il bambino è pronto per collaborare.” Sorrise a Felicity che cautamente sollevò la camicetta. Il suo ventre adesso era più tondeggiante. Oliver sorrise nel vederlo.
La dottoressa  depositò il gel sulla sua pancia e Felicity squittì. “ E' freddo!!”. La dottoressa sorrise, “ si, cara. Lo è sempre anche se lo riscaldo.” Ridacchiò ed iniziò a muovere la sonda. In poco tempo iniziarono a sentire il battito cardiaco.
Felicity allungò la mano verso Oliver.
Oliver si girò versò la porta e poi verso la mano di Felicity. Si avvicinò di qualche passo e le prese la mano. Felicity lo trascinava sempre verso la luce.
Entrambi guardarono lo schermo.
Ecco.....quello è il vostro bambino.”La dottoressa digitò qualcosa al computer e poi spostò di nuovo la sonda. Oliver notò che il bambino rispetto all'ultima volta era molto più grande.
Tutto sembra a posto. Due braccia, due gambe. Il battito è  perfetto. Tutti gli organi si stanno sviluppando bene.” La dottoressa iniziò a ridere facendo girare entrambi incuriositi verso di lei.
Scusate... il vostro piccolino sta succhiando il pollice.....” Spostò ancora un paio di volte la sonda, “ volete sapere il sesso?” Oliver e Felicity entrambi si guardarono e sorrisero ed annuirono entrambi con la testa.
Siiii, vogliamo saperlo.” Disse Felicity con un po' troppo entusiasmo facendo ridacchiare Oliver, ricevendo in riposta un pugno su braccio.
“E' una femminuccia.” Oliver si girò per guardare Felicity, “ Volevi un maschietto?” Oliver scosse la testa. Non gli importava del sesso, voleva solo avere un bambino con lei. Voleva una famiglia con lei.

La dottoressa stampò alcune immagini e lasciò la stanza.
Felicity si pulì dal gel e poi Oliver l'aiutò a rimettersi seduta.
Non appena scese dal tavolo, Oliver si chinò su di lei appoggiando la fronte sulla sua e le sussurrò, “ grazie.” Per cosa?” Oliver le baciò la punta del naso, “ per questo.” E mise la mano sul suo ventre, “per amarmi........per aver voluto me, ma soprattutto per essere te.” Felicity gli sorrise e poi lui la baciò.

Dopo aver lasciato lo studio della dottoressa ritornarono al suv.

“Ho del lavoro da sbrigare. Dirò all'autista di portarti a casa e io andrò con Slade e Roy.”
Oliver si spostò per dire all'autista di accostare quando Felicity gli afferrò il braccio. Scosse la testa, “ voglio venire con te.”
Oliver sospirò per le sue parole, “ Oliver, so dove stai andando. So che non è ancora stato fatto.......per favore. Ho bisogno di vederla. Devo essere io a dirglielo.”

Oliver la guardò per un attimo cercando di capire quello stava provando e poi acconsentì.
Disse al conducente dove andare e poi chiamò Slade per informarle del cambio di piano.

Quando arrivarono alla casa delle torture, Felicity notò che c'erano un sacco di macchine. Sapeva che la sicurezza sarebbe stata più stretta, ma non così stretta.
Sara uscì dalla casa e l'abbracciò. Felicity le sussurrò all'orecchio, “ femmina.” Sara strillò e l'abbracciò in modo più energico. Oliver sorrise alle due sorelle.
Camminarono insieme con Oliver, Slade e Roy al seguito. Felicity non si fermò in cucina, ma si diresse dritta verso il seminterrato.
Sara si fermò, “ Lissy.......non voglio che tu venga laggiù.”
Si invece. Oggi glielo dirò. Voglio che mi veda viva e che veda il mio bambino.” Disse toccandosi il ventre.
Sara spostò lo sguardo verso Oliver che annuì. Oliver non era mai andato laggiù, nessuno per suo ordine le aveva mai detto niente.

Sara accettò la sua decisione e si avviarono alla porta.

Felicity fece un respiro profondo, posizionò meglio la borsa sulla spalla, aprì la porta e iniziò a scendere le scale verso “l'inferno”.
La prima cosa che Felicity notò o sarebbe meglio dire sentire era l'odore. Era terribile. Le venne il volta stomaco. C'era odore di sangue, di decomposizione, di pipì e di paura.
La seconda cosa che vide era una......gabbia? Un'enorme cuccia per cani, pensò.
Seduta all'angolo della gabbia......Laurel.
I vestiti a brandelli, i capelli un disastro, sporca.
Nell'altro angolo della gabbia c'era un secchio enorme. Felicity presuppose che fosse per i suoi “bisogni”. Non c'era nient'altro nella gabbia. Nessuna comodità, nemmeno una coperta.
Felicity si avvicinò.
Laurel era ricurva con la testa contro le catene della gabbia.
Laurel la vide e strisciò verso di lei. “ Felicity.......chiama mio padre.....aspetta......che ci fa tu qui?”
Felicity lottò con le lacrime. Lei non voleva più bene a Laurel. Non la odiava.......Perchè odiarla vorrebbe dire sprecare energie e non voleva che Laurel gliele prendesse, aveva un bambino a cui pensare.
A proposito del bambino, Felicity tirò fuori dalla borsa le sue cuffie senza fili e il suo ipod. Le posizionò sulla pancia e fece partire la musica. Meglio prevenire che curare. Non voleva che il suo bambino.....che la sua bambina sentisse queste cose.
Felicity vide da sotto le ciglia come Laurel notò la sua pancia. Come vide la prova del suo bambino e dell'amore che avevano creato lei ed Oliver.
Felicity sorrise. Non era vendicativa, ma voleva che capisse finalmente che lei non poteva separarli.
Sono qui per dirti addio. Tu non lascerai mai questa stanza, Laurel.”
Laurel le sorrise, con quel sorrise condiscendente, “ Felicity....tesoro, non sei un assassina. Ollie non mi ucciderà, papà non glielo permetterà.”
Felicity sorrise tristemente, “papà non è qui. Lui non è più al potere ormai. Oliver è il Pahkan. Lui decide chi vive e chi muore.......E ha deciso che tu morirai.”

Felicity passò le mani sopra la gabbia come iniziò a camminare lentamente attorno ad essa, “ Oliver potrà non ucciderti personalmente, ma l'ordine verrà da lui.” Laurel scosse la testa, “ non ti credo.” Felicity scrollò le spalle, “ sono venuta qui per dirti..... che sono scappata da Cooper. Che Oliver ed io avremo il nostro bambino.” Felicity guardò in basso verso la sua pancia ormai evidente e si passò le mani sopra, accarezzando la sua piccolina facendo attenzione di non spostare le cuffie.

Alzò la testa verso Laurel, “ volevo amarti. Ho provato ad amarti e ad essere tua sorella......... ma mi hai sempre fatto del male. Ero una bambina innocente che non aveva niente a che fare con i peccati dei nostri genitori......ma mi hai fatto pagare lo stesso per i loro peccati. Oggi, spero che pagherai per i tuoi.”
Laurel si diresse verso Felicity, “ non sei abbastanza forte per essere la moglie di cui Oliver ha bisogno.” Felicity rise, “ ooh fidati lo sono eccome. Starò al suo fianco, gli coprirò le spalle e se qualcuno cercherà di mettersi tra di noi li ucciderò. Non sono più la dolce ragazza che ero una volta, adesso sono una moglie Bratva, la moglie del Pahkan e madre. Il tuo errore è stato quello di cercare di portare via la mia famiglia da me.”
Felicity guardò verso la porta, “uscirò da qui, andrò a casa da mio amorevole marito e dimenticherò che tu sia mai esistita. Sarà come se tu non fossi mai esistita.....”

Guardò un'ultima volta la sorella, “ pensavi che avresti potuto portarmi via Oliver......ma non hai mai capito che Oliver è mio. Non devo manipolarlo o fare giochetti. Non ho bisogno che papà lo paghi o lo minacci per farlo stare con me.......non ho mai dovuto perdonarlo per avermi tradito perchè lui non mi ha mai tradito e non mi tradirà mai perchè non vuole nessun altro oltre me.”
Felicity girò i tacchi e si avviò alla porta passando davanti a Robert, non preoccupandosi mai di guardarlo. Si incamminò su per le scale e sentì dietro di lei Laurel urlarle contro.

Entrò in cucina, tolse le cuffie e l'ipod e li mise in borsa. Si ricompose e sorrise.
Oliver, sono pronta ad andare a casa.” In un baleno fu al suo fianco. “ Tua mamma sta arrivando. Sara è andata a prenderla..... vuole dirle addio. Se non vuoi che lei........posso dirle di no.” Felicity scosse la testa, “ se mamma vuole farlo, dobbiamo rispettare la sua volontà.” Oliver la tirò tra le sue braccia e le baciò la fronte. Camminarono verso il salotto e aspettarono.
Dinah Lance arrivò.
Quando entrò tutti nella casa si ricomposero e mostrarono rispetto. Suo marito potrà non essere più il leader, ma tutti l'amavano e la rispettavano. Felicity entrò in cucina e abbracciò sua madre.
Voglio vederla......ho bisogno di vederla.” Felicity si girò verso Oliver che aprì la porta per lei, “ mamma.....Vuoi che venga con te?” Dinah scosse la testa, “ no. Tesoro tu riposati. Il bambino ha bisogno di riposo.”
Lei.....lei ha bisogno di riposo.” Dinah sorrise tra le lacrime alla sua bambina. La sua bambina stava per avere una bambina.
Poi si girò verso la porta e si avviò. Oliver si bloccò e chinò la testa non appena gli passò davanti. Era in imbarazzo per come vedrà quanto le cose siano diventate laggiù. “Oliver , ragazzo mio non abbassare la testa. Hai fatto quello che un buon leader dovrebbe fare. E' mia figlia.......ma ha fatto tutto da sola.” Gli toccò una spalla e scese le scale.

Dinah mentre si avviava lentamente verso la figlia trattenne le lacrime.

Si fermò, “ Robert. Felice di vederti soffrire.” L'uomo grugnì.
Dinah guardò la figlia, “ MAMMA. Grazie a dio.”  Per un attimo le vennero in mente tutti i momenti felici trascorsi con Laurel. La sua primogenita, la sua preziosa ragazza. Come si era arrivati a tutto questo?
“Io non sono qui per liberarti.”
Laurel la guardò confusa. Dinah cercò di sorridere, ma non ci riuscì.
Sono qui per dirti addio. Sono qui per lasciarti andare....”
“Mamma! Io sono tua figlia non permettere che questo accada!”

Io non sto permettendo niente, Laurel. Non ho alcun potere qui, ma se lo avessi.......Non ti permetterei di vivere. Conosci questa vita,  sapevi benissimo cosa stavi facendo. Speravi che il nostro amore per te ti avrebbe risparmiato....... ma hai sperato male.” Dinah vide come Laurel iniziò a realizzare ciò che stava per accadere, “ morirò qui sotto.....” La sua voce si affievolì.
Si. Non so cosa dirti. Non so come dirti addio.......tu sei la mia primogenita.  Ti abbiamo amato così tanto. Abbiamo messo i nostri cuori e le nostre anime dentro di te..... e te....” Dinah iniziò a piangere e distolse lo sguardo, “ hai rapito tua sorella! Come hai potuto farlo?”
Laurel si avvicinò alla madre, “ lei non è mia sorella. È la bastarda di papà. Non avrebbe mai dovuto venire a Starling city......qui con noi!” Dinah scosse la testa, “ lei è mia figlia. Io la amo....” Laurel sbuffò.
“Laurel....il mio amore per Felicity non ha mai portato via il mio amore per te. Il cuore di una madre cresce ad ogni bambino che nasce. Soprattutto per i bambini l'amore è infinito. Perchè non riesci a vederlo?”
Hai finito?” Dinah fissò per un momento la figlia. “ Si, ho finito. Ti voglio bene.” Laurel non la contraccambiò. Incrociò le braccia al petto e distolse lo sguardo.

Dinah lasciò il seminterrato sapendo che niente avrebbe potuto salvare la figlia.
Entrò in cucina e subito Felicity l'abbracciò. “ Mi dispiace.......”
Dinah le pettinò e le accarezzò la testa spingendole indietro i capelli, “ tesoro, non hai fatto niente di male. Laurel.....Laurel non riusciva ad accettare la vita.......non riusciva ad accettare che noi potessimo amare nello stesso modo lei e Sara. L'abbiamo viziata....”
Oliver  guardò entrambe le donne, “ signora Lance, non credo che questo avesse niente a che fare con lei o con suo marito. Laurel......lei è egoista. Voleva che tutti si inchinassero davanti a lei, che eseguissero i suoi ordini e che amassero solo lei.” La sua voce si affievolì. Felicity sorrise a suo marito vedendo inoltre il senso di colpa stampato sul suo viso.
Oliver chiese a Roy di portare Dinah e Sara a casa. Sara non voleva dirle addio.
Dopo che uscirono, Oliver si avvicinò a Felicity, “ ho biogno di vederla....”
Lo so..”
“Vuoi venire con me?”
Felicity scosse la testa, “ no, mi fido di te. Non ho bisogno di vederla di nuovo e non ho bisogno che lei ci veda insieme. Io aspetterò fuori. Ho bisogni di prendere un po' d'aria.....questo posto....” Oliver le sorrise e la baciò. Capiva perfettamente.
Questo era un luogo oscuro a cui lei non apparteneva. Effettivamente era sollevato che lei non volesse ritornarci.
Aveva del lavoro da fare a cui preferiva che lei non partecipasse.
                                                                               **
Oliver scese giù per le scale. Suo padre lo guardò e lui lo ignorò.
Laurel quando lo vide corse subito verso di lui, meglio dire arrivò fin dove la gabbia le permetteva di arrivare.
Ollie......mi sei mancato....” Oliver grugnì.
Felicity ha detto......ha detto......che papà se ne è andato e che adesso sei tu in carica.”
Si.” Poteva dire che lei non gli credeva, poteva inoltre vedere la faccia abbattuta di suo padre.
Laurel non aveva mai creduto a quello che le diceva, non poteva certo biasimarla per questo, non gli era mai importato di dirle la verità.
Sei venuto per me vero? Sapevo che saresti venuto per me.” La guardò per un attimo, “ mi sento in parte responsabile per questo..... mi chiedo se avessi potuto fare le cose in modo diverso......forse....”

Oliver espirò, “ non ti ho mai amata. Non ho mai voluto stare con..... non ti mai amato e forse avrei dovuto essere più deciso, più fermo. Sono stato uno stronzo egoista....Mi dispiace per questo. Forse avrei dovuto accertarmi che tu avessi capito....”
Capito? I tradimenti? L'ho fatto.... davvero. Ho capito la violenta e fredda persona che tu sei e  ti capirò sempre...... e poi lei è arrivata prima che noi potessimo  risolvere le cose.” Laurel sorrise, “ va tutto bene..... puoi farmi uscire e tutto andrà bene. Io ti perdonerò come faccio sempre e possiamo andare avanti.......dimenticarci dell'esistenza di Felicity.”
E il mio bambino?” Non aveva alcuna intenzione di lasciare sua moglie e il suo bambino. Era curioso di sapere come si sarebbe comportare con il bambino, “lo manderemo via con Felicity..... o ci sbarazzeremo di lui.” Laurel gli sorrise mentre. Oliver quasi vomitò. Oliver per un attimo si chiese se potesse permetterle di vivere e mandarla via, ma sapeva con assoluta certezze che lei avrebbe ucciso sua figlia se le venisse data la possibilità.

Il suo volto si oscurò, privò di ogni emozione.

No Laurel. Sono venuto per dirti che oggi tu morirai.” Laurel scosse la testa.
Tu sei il motivo per cui sono morte così tante persone. Il motivo per cui potremmo andare in guerra.”
Oliver guardò le proprie mani sulla gabbia posizionate all'altezza della testa, “ potrei perdonare..... le cose che sono successe. Sono stato uno stronzo con te.....MA tu hai messo mia moglie e mio figlio in pericolo. E non ci sono scuse per questo. Tu morirai per questo e solo per questo. Non pensare di illuderti che stia dando l'ordine per un motivo diverso da quello che hai fatto a mia moglie, di quello avresti potuto fare a mio figlio. Di quello che avresti potuto fare se ti fosse data la possibilità.”
Ti sta facendo fare questo, vero? Proprio come ti aveva ingannato con il matrimonio.” Oliver ringhiò, in capace di controllare la sua reazione.

Si mosse verso la porta della gabbia e l'aprì. Laurel si allontanò. Lui continuò ad avvicinarsi a lei come un animale che da la caccia alla sua preda. Quando le fu di fronte avvolse la grande mano attorno al suo collo costringendola a guardarlo, “ tu hai fatto del male all'unica persona che io abbia mai amato......hai cospirato con quell'uomo.” Oliver annuì verso suo padre, “ per farle del male nel modo peggiore  in cui una donna può essere ferita. Poi l'hai umiliata davanti al mondo, ma non eri ancora soddisfatta. Hai cercato di ucciderla, l'hai fatta rapire e l'hai quasi portata via da me.”
Laurel parlò con la voce rauca per lo strangolamento, “ Mi..mi dispiace.” Oliver si avvicinò al suo orecchio, “ sappiamo entrambi che tu sei dispiaciuta soltanto per aver fallito....” Oliver ritornò a guardarla, “ non ti ho mai amato. MAI. Non siamo anime gemelle e si mi ha detto quello che le hai detto. Non abbiamo segreti.......... Io amo tua sorella con tutto come stesso. Lei è mia. Lei sarà sempre mia e neanche la morte lo cambierà.” Oliver la spinse via e lei cadde a terra. Oliver si girò e si allontanò.

Laurel strisciò verso di lui e gli afferrò la gamba, “ ti prego....Ollie....non lasciarmi.” Oliver guardò in basso verso di lei, “ non c'è niente per me qui.” Oliver uscì dalla gabbia, la chiuse e la bloccò.
Ancora incatenato sulla sedia, Oliver si fermò di fronte al padre, “ mi hai torturato per tutta la mia intera vita. Mi hai picchiato, hai mutilato il mio corpo e mi hai convinto che fossi un mostro. Mi hai reso una macchina della morte, mi hai insegnato che non potevo amare e che nessuno mi avrebbe mai amato.” Oliver sputò su di lui  e sorrise.

Si abbassò per  essere alla sua stessa altezza, “ poi Lance mi ha offerto sua figlia....... la sua incredibile figlia più giovane. Ha portato la luce nell'oscurità. Ha illuminato il mondo malato che tu avevi creato per me. Ha cacciato lontano i mie fantasmi. Non mi sono MAI sentito così prima d'ora....... ha combattuto per me, accanto a me e con me."

Oliver rise ricordando alcune delle loro lotte.

Ma non ha mai rinunciato a me, non ha mai visto il mostro che tu hai creato......senza nemmeno sapere che ha rinchiuso in una gabbia quel mostro con il suo amore e con la sua luce.” Oliver si alzò in piedi e si avvicinò al tavolo delle armi.
Ritornò poi lentamente verso l'uomo che gli aveva dato la vita che l'aveva resa infelice.
Oggi quella parte di me....quel mostro freddo come la pietra, che hai reso un killer, verrà fuori a giocare con te...... Volevi violentare mia moglie..............volevi usarla nei tuoi contorti, disgustosi e malati giochi........volevi portar via da lei e da me la sua luce........” Oliver tirò via la sicura sulla pistola e gliela puntò contro, “ non permetterò mai che accada, malato del cazzo. Spero che tu  marcisca all'inferno......” ---------
Sparò un colpo in mezzo agli occhi dell'uomo che era responsabile dei suoi incubi.
Con calma si avvicinò e posò la pistola sul tavolo e se ne andò. L'urlo di Laurel lo seguì fin sopra le scale.
                                                                               **
Gli uomini era tutti riuniti in cucina.
La voglio morta. Non mi importa chi sarà a farlo, ma voglio che sia fatto entro stasera.”
Detto questo uscì dalla casa trovando sua moglie e l'autista ad aspettarlo.
Aveva bisogno di portare le sue ragazze a casa.
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John congedò tutti eccetto Slade, Tommy e Lawton.
I tre si guardarono l'uno con l'altro finché John si alzò e iniziò a parlare, “ sarò il suo secondo, quindi credo dovrei essere io a farlo.” Gli altri capirono che lui non voleva.
Tommy sapeva che non poteva farlo, una volta amava quella donna. Nel momento in cui Slade si stava per offrire volontario Lawton lo precedette. “ Lo faccio io. Lei è la ragione per cui mi hanno sparato, la ragione per cui ho perso un occhio..... glielo devo.”
Gli altri sapevano benissimo quello che che non era stato detto.................. lui era era l'uomo che amava Felicity quasi quanto Oliver.
Acconsentirono e Lawton si diresse verso il seminterrato canticchiando e con il sorriso stampato in faccia.

Si avvicinò a Laurel, “ ciao! Ti ricordi di me?” Lei lo guardò dall'alto verso il basso, “no dovrei?”
Laurel continuò a guardarlo e lui non disse niente.
Oh aspetta.....tu sei lo “schiavetto”. Quello innamorato di Felicity....” Lawton fu momentaneamente buttato fuori dal suo gioco, chiedendosi come lei facesse a sapere quello che provava per Felicity.
Scrollò le spalle e ritornò in pista.
“Io pensavo più al tipo ha cui hai fatto sparare.” Laurel non disse nulla, continuò a guardarlo come se niente fosse. Lei pensava di essere migliore di lui, più di quanto potesse mai essere. Questo era il motivo per cui  le persone amavano Felicity, lei vedeva il buono nelle persone. Lei amava tutti in ugual modo.
Questa cagna invece odiava chiunque ritenesse inferiore a lei e secondo il suo parere tutti lo erano.
Cosa vuoi?”
“Sono qui per ucciderti..... Sarò quello che libererà Felicity e il mondo intero da te. Mi sono persino offerto
.” Laurel sussultò. “.... hai paura Laurel?”

La signora Lance ......di te? No. Tu non sei nessuno.......NESSUNO.”

Lawton gettò indietro il capo ridendo, “ beh questo nessuno sta per ucciderti...”
Laurel guardò le scale e poi spostò lo sguardo verso Robert.
Non c'è NESSUNO a salvarti....” Lawton inclinò la testa la testa di lato verso di lei, notando che il suo battito cardiaco era accelerato. Era sicuramente spaventata. Il suo respiro era irregolare e iniziò anche a sudare.
Lawton sorrise.....oh si aveva decisamente paura.
Mi piace che tu abbia paura......”
“Tu sei malato.”
Questa volta Lawton rise più forte.
Non ho fatto rapire mia sorella nel tentativo di vincere un uomo che non mi sopporta.... questo è malato e stupido.” Laurel ridacchiò.
Così stupido come l'amare una donna che è innamorata di un altro uomo....un uomo migliore come il tuo capo.”
Sono perfettamente consapevole di tutte queste cose. Non proverei mai a fare del male alla loro relazione. Io la amo e voglio solamente che sia felice. Anche se sta con lui.”
Tu credi davvero che sia amore? Che uomo stupido.”
Lawton si guardò attorno, “ non sono un uomo stupido, sono solo un uomo che fa il suo lavoro. Un lavoro che mi piace.” Laurel pensò per un attimo alle sue parole.
Non credo che tu mi ucciderai. Io sono una donna.”
Ma io non ti considero una donna. Sei stata un cancro per la tua famiglia, per la Bratva e specialmente per Felicity. Un cancro che voleva uccidere sua sorella.”

Laurel urlò, “ NON é MIA SORELLA! Perchè nessuno lo capisce!”

Lawton scosse la testa e la guardò, era inquieta.
Volevo torturarti per prolungare di più questa cosa, per farti provare tutto il dolore che hai inflitto. Un mese in isolamento non è sufficiente. A te non importa quello che hai fatto a tuo padre, quello che hai fatto ha tutta la tua famiglia..... come potrebbe infliggerti dolore quando non ti ferisce in alcun modo quello che hai fatto?”
Hai finito? Tu non hai alcuna intenzione di uccidermi. Io sono la figlia del Pahkan. Non puoi uccidermi.” Lawton sorrise e poi scosse la testa mostrando un'espressione triste sul volto, “ tu sei la figlia dell' ex Pahkan. Adesso sei la cognata di quello attuale.” Laurel deglutì duramente.
Non era una bugia?” Lawton scosse la testa.
Io..Io.. sto per morire?” La sua voce tremò sull'ultima parola. Lawton annuì.
Non la renderò lenta o particolarmente dolorosa....non per causa tua o per chi era tuo padre.....ma...”Lawton si passò una mano tra i capelli, “ ma per lei. Io non posso guardarla sapendo di aver fatto del male a qualcuno che lei una volta amava. Io farò il mio dovere, ma la tua morte non sarà veloce e indolore per te......ma per lei.”

Lawton aprì la gabbia.

Laurel cercò do oltrepassarlo, ma facilmente Lawton l'afferrò per il braccio e la mise all'angolo.
Tirò fuori il coltello, “ ti prego..... mi disp--” in un secondo le tagliò la gola.
Il suo sangue rigolò giù per il braccio di Lawton. Lawton l'afferrò e la stese per terra.
John uscì dall'ombra, “ amico hai fatto la cosa giusta. Doveva morire e l'hai fatto umanamente. Non credo che io sarei riuscito a farlo...” John gli mise una mano sulla spalla e Lawton lo guardò.
A volte i gesti valevamo più di mille parole.
Felicity è tua figlia. Nessuno si aspetterebbe che tu lo facessi umanamente.”
I due uomini avvolsero il corpo in teli di plastica per potersene sbarazzare.
Non ci sarebbe stato alcun funerale. Per quanto riguardo il mondo esterno Laurel era scappata perchè non era in grado di sopportare che il suo ex sposasse sua sorella e la prematura morte del padre.
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La grande casa era piena di persone.
Felicity notò che c'erano solo donne e bambini. Gli uomini erano andati tutti in cantina a fare qualunque cosa dovessero fare per mettere ufficialmente Oliver in carica.
Sara si diresse verso Felicity, “ ehi! Voi due ragazze state bene?” Felicity sorrise, “ si sorellona. Stiamo benissimo. Mmmm...quindi tu e Nyssa? State ufficialmente insieme?” Sara sorrise brillantemente, “ SI!!!! Oliver ha detto che andava bene. Sotto il suo comando non ci saranno più “mentalità antiche”.” Felicity abbracciò la sorella.
Anche se non è abbastanza per te, vero? Vorresti essere un membro effettivo della Bratva.” Il sorriso di Sara vacillò, “ tu lo sai?” Felicity annuì in risposta.
Voglio essere un membro. So che non potrei essere un membro ufficiale, ma vorrei fare qualcosa.” Felicity sorrise tristemente alla sorella. Capiva il suo voler fare qualcosa di più, ma lei temeva per la sua sicurezza. Era grata che questa fosse una decisione di Oliver  e non sua.
Felicity chiacchierò con qualche moglie e con alcune amanti. Continuava ad odiare quell'aspetto di quella vita.
Vide sua madre e notò che era triste. Si sentì terribilmente in colpa.
Le si avvicinò, “ dopo che avranno fatto qualsiasi cosa dovessero fare, prima che tu vada Oliver ha bisogno di vederti nel suo ufficio.” Dinah la guardò confusa.
Felicity era sempre stanca e sperava che questa festa finisse alla svelta. Aveva nostalgia del suo letto e di Oliver.
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Avendo ucciso il capo, Oliver si era assicurato il posto in prima fila nella Bratva. Avrebbero votato comunque per richiesta di Merlyn. Oliver sapeva benissimo che stava cercando di cacciarlo prima che prendesse il potere.
John contò i voti che furono a favore di Oliver. Solo quattro votarono contro di lui e poteva quasi sicuramente dire anche chi erano.
Ringraziò tutti e iniziarono a parlare dei piani per il futuro.

Dopo che la maggior parte degli uomini se ne andarono, rimasero John, Slade, Roy e Tommy e tutti insieme brindarono con la vodka.
Qual è il vero piano?” chiese Slade.
Dobbiamo essere gentili con gli italiani. Non abbiamo bisogno di una guerra, ma non dobbiamo neanche sottrarci ad essa se dovesse succedere. Ho bisogno di trovare la figlia dell'uomo. Ho giurato che l'avrei protetta ed anche se Cooper è morto potrebbero lo stesso farle del male. Voglio assicurarmi che i quattro che hanno votato contro di me vengano neutralizzati. Poi...” Oliver si scolò un altro bicchierino, “ vedremo dove saremo......la sicurezza della nostra famiglia è la nostra priorità.” Tutti fecero cenno con il capo.
Man mano tutti se ne andarono tranne John, “ John? Puoi mandarmi giù Dinah per favore?”

                                                                            **
Dinah arrivò e Oliver le fece cenno di accomodarsi.
Dinah sembrò preoccupata.
C'è qualcosa che non va? Si tratta del bambino? Felicity?” Oliver scosse la testa.
Ho bisogno che tu faccia una cosa per me....senza fare domande.”
“Certo, qualsiasi cosa.”

Oliver andò dietro la scrivania, aprì un cassetto e tirò fuori dei documenti.
Si sedette e poi chiamò John , “ è ora.”
John prese delicatamente il braccio di Dinah. Era spaventata.
Oliver le sorrise per tranquillizzarla.
Felicity era fuori dalla porta dell'ufficio in attesa. Quando vide Dinah Felicity l'abbracciò, “ ti voglio bene....fidati di noi, ok?”
Dinah annuì a loro.
Felicity e Oliver guardarono John e Dinah andarsene. “ Ha paura.”
Lo so. Ma ne varrà la pena.”
John portò Dinah all' aereoporto.
Le diede un borsa, “ Te l'ha preparata Felicity. Buon viaggio.”
Salì su un jet privato con la paura di star per morire.
Sicuramente Felicity non farebbe una cosa del genere alla propria madre......anche se le aveva mentito per la maggior parte della sua vita.
Dinah non aveva la minima idea di dove stesse per andare e perchè. L' aereo decollò e l'hostess offrì da bere a Dinah sperando che un po' di alcool  l'aiutasse a rilassarla.

L'alcool funzionò.

L'hostess delicatamente la svegliò avvisandola che erano arrivati.
Dinah fu scortata fuori dall'aereo e poi verso un taxi.
Era in un  posto tropicale. Molto bello. Palme da ogni parte.
Continuò a guardare fuori dal finestrino notando che erano bel lontani dal centro abitato.
Arrivarono nei pressi di una casa. Dopo aver rifiutato i soldi, il tassista le tirò giù la borsa e se ne andò.
Dinah era confusa, non sapeva per quale motivo fosse li.
Si girò verso la casa e si diresse verso essa per vedere se c'era un indizio, un qualcosa che l'aiutasse a capire dove si trovasse quando notò qualcuno sotto il portico.
Si avvicinò di più per capire chi fosse quando lasciò cadere la borsa a terra e si fermò. Lei....... corse a più non posso verso il portico , “QUENTIN!!!!”
Quentin la prese fra le sue braccia.
Ma come? Perchè? Ti amo!” Quentin fermò quel fiume di parole con un bacio.
Oliver non c'è l'ha fatta. Ci ha provato. Ma non poteva farlo. Felicity allora ha escogitato un piano. Inscenare la mia morte ed inviare le prove agli italiani. Io allora sarei venuto qui e tu in seguito mi avresti raggiunto.”
Quentin la ribaciò, “ per quanto riguarda tutti quelli curiosi di Starling city, tu sei in crociera a piangere la mia morte.”
Dinah non riusciva a fare a meno di abbracciarlo, di toccarlo, “ io....non posso credere che tu sia vivo.”
Ancora nelle braccia l'uno dell'altra si diressero all'interno della loro nuova casa.
                                                                      **
Oliver era seduto di fianco a Felicity quando arrivò la chiamata.
Si girò verso di lei, “ è arrivata senza alcun problema e adesso sono insieme.”
Felicity baciò Oliver, “ grazie. So che è  rischioso....ma non potevo.....non potevamo....”
Shh....Lo so... Va tutto bene. E' rischioso, ma posso e terrò tutti noi al sicuro. Te lo prometto.”
 

 Ciao a tutti!!!!!
SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE,SCUSATE.

Chiedo infinitamente scusa per questo grossissimo ritardo nella pubblicazione. Ma sono rimasta indietro con la traduzione e quindi con la pubblicazione, chiedo venia.
Chiedo scusa per eventuali errori di grammatica, verbali, insomma i soliti errori che faccio sempre in ogni capitolo.
Siamo giunti alla fine di questa storia, o per meglio dire di questa prima parte di storia. C'è un seguito di una ventina di capitoli circa. La mia intenzione è quella di tradurli, ma non so quando pubblicherò. Questo giro vorrei prima tradurli tutti e poi pubblicarli così da non rimanere indietro e pubblicarli senza intoppi e pause.

Sto anche pensando di scrivere una storia tutta mia, ma che è soltanto all'inizio ( 2 capitoli) vorrei prima capire la direzione, quanti capitoli fare e poi pubblicarla, ma ancora non so quando.

Grazie a tutte per aver letto, recensito questa storia.                                                          

 


                                             

 

 

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