Di che colore sono gli occhi tuoi

di Ernil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Albus ***
Capitolo 2: *** Harry ***
Capitolo 3: *** Lucius ***
Capitolo 4: *** Draco ***
Capitolo 5: *** Lord Voldemort ***
Capitolo 6: *** I morti ***
Capitolo 7: *** Severus ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Albus ***


Azzurri. Allegri. Frizzanti. Inarrestabili.
Decisi, fermi, sicuri.
Saggi.
E, per me, buoni. Come quelli di nessun altro.
Paterni. Benevoli. Amati.
E io li ho chiusi, io li ho accecati.
Guardando dritto nel tuo sguardo. Dritto nella tua mente.
Eppure, nel tuo ultimo istante, nessun rammarico in essi.
Nessun rimpianto di pensieri nascosti. Nessun odio, rancore, ripensamento sul tuo ultimo sacrificio.
Erano felici di chiudersi per me, sotto il mio lampo verde che ha cancellato ogni colore.
Che ha scolorito il tuo sguardo quanto il mio.
Che ti ha chiuso la porta sul mondo... lasciando aperta la mia.
Oh, perdonami, Albus.

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Capitolo 2
*** Harry ***


Un verde travolgente. Intenso e profondo. Quel verde che assocerò sempre, per sempre, al mio unico, perduto amore. Intenso e profondo.
Verdi.
Come quelli di Lily.
Ma senza la loro risata allegra alla mia ironia, senza il loro silenzioso rimprovero per la mia sconsiderata, stupida audacia. Solo odio, sospetto, dubbio.
Alcuni affermano che assomiglino a quelli di tua madre, che abbiano una simile sfumatura di verde scuro, che ci sia in loro una molto simile sfaccettatura, che vi brilli una luce che li ricorda.
Stronzate. Sono uguali.
Come spieghereste altrimenti l’atroce dolore che mi coglie ogni volta che li incrocio?

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Capitolo 3
*** Lucius ***


Un grigio metallo che faceva impazzire le ragazze. Soprattutto quando ammiccavi. Quando alzavi appena il sopracciglio ben curato e il tuo grigio metallo scintillava, scintillava.
Ora mi viene da chiedermi cosa sia rimasto di quella giovinezza che avevi detto non si sarebbe mai allontanata dai tuoi occhi.
Adesso le tue iridi sono spaventate. Che fine abbia fatto la tua spavalderia, infallibile playboy, non c’è bisogno di domandarselo. Sepolta, sparita dal tuo sguardo. Fuggita lontano a rincorrere i ricordi delle tue occhiate fatali. Quando nei tuoi occhi c’era sicurezza e potere.
Ora abbassi lo sguardo.
Lucius Malfoy, sei caduto anche tu.

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Capitolo 4
*** Draco ***


Una sfumatura di grigio più morbida di quella di tuo padre. Mi ha sempre ricordato lo scintillio vago, argenteo e affascinante delle pietruzze inafferrabili sui fondi dei torrenti di montagna. Da non tentare di afferrare per non perderle.
Ti vedo alzare lo sguardo, ora, a cercare quello del tuo idolo caduto. I tuoi occhi sono smarriti, terrorizzati. Ricordo quando li alzavi fiero del tuo cognome e destino. Adesso è chiaro dalla paura che li anima che hai capito infine in quale infame raggiro sei caduto. (1)
Avrei dovuto salvarti. Salvarli. Ma ora pare che qualcuno abbia inquinato l’acqua dei tuoi torrenti.



(1) “In che infame raggiro ero caduto?” è un verso di Charles Baudelaire (dalla raccolta “Quadri parigini”)

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Capitolo 5
*** Lord Voldemort ***


Ah, i suoi occhi! Popolano i miei incubi più di quelli verdi e azzurri.
Laghi di sangue in cui annegare.
Rossa malattia che si è inerpicata sulla mia pelle come un cancro, un’edera inestirpabile stretta attorno al mio braccio.
Inumani. Fessure, spiragli spalancati sull’inferno.
Crude ferite verticali. Talvolta mi chiedo da quale profonda forra siano usciti, da quale incubo fanciullesco. Ma è chiaro che io e i miei compagni marchiati li abbiamo forgiati nel sangue delle nostre folli libagioni, legandoci a filo doppio al suo sguardo scarlatto. Abbiamo corteggiato un demonio dagli occhi di bragia. (1)
Ora... mosche intrappolate. Inutile dimenarsi.


(1) “Occhi di bragia” è una caratteristica del Caronte dantesco che si trova nella Divina Commedia, Inferno, III Canto

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Capitolo 6
*** I morti ***


Tanti, troppi. Eppure, li ricordo tutti. Ogni gradazione del dolore, ogni accusa silenziosa.
Sentivo i loro occhi gridare la mia condanna. La gridano ancora. Continueranno a gridarla finchè il sangue insisterà nel riscaldare il mio corpo gelido e il cuore si ostinerà a battere, tenace.
Lo faccio per loro. Perché la loro vendetta possa compiersi su me e i miei dannati compagni, io continuo a camminare.
Le mie notti sono le loro. Nel buio vedo nuovamente i loro sguardi persi, nell’ultimo istante infinito, destinato a imprimersi indelebile nella mia memoria.
Ma non temete. Abbiate pazienza. Verrà anche il mio tempo.





Note dell'autrice:
GRAZIE a tutti per le recensioni... siamo quasi alla fine XD

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Capitolo 7
*** Severus ***


Neri. Basterebbe questa parola, declinata in tutte le sue accezioni, per descrivere i miei occhi. Ho smesso da tempo di guardarmi allo specchio, ma li vedo comunque, sempre, riflessi nelle maschere argentee degli altri. Li vedo. Oh, Dio, sostengo a stento l’accusa che vi leggo per me. Lì han trovato il loro gelido, eterno rifugio tutti gli sguardi ch’io ho spenti, tutte le vite bruciate, tutti gli strappi che ho inferto alla mia anima.
I miei occhi... perché parlarne? Ho perso la luce. Ho perso chi diceva di vederne una. Sono solo, infine, nel buio, nel silenzio assordante... nel nero.

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


Caduto. Nei suoi occhi, rossi, nessun rimorso. L’ultimo sguardo, la mia maledizione.
Vorrei chiudere gli occhi, appoggiare il mio capo, esausto, starmi ad ascoltare mentre muoio.
Ma riprendo la lotta per la lucidità... lui mi è davanti. Mi guarda, coi suoi occhi verdi. Come la speranza.
Si inginocchia.
Devo afferrarlo... afferrare una speranza. Ancora, non la mia.
« Prendi... prendi... »
Lascio scorrere la mia vita. Lascio che la prenda. Infine, sento le forze abbandonarmi. Un angelo deve avermi dato quelle per resistere finora, ma, adesso, sono stanco.
Mi resta un desiderio. Vedere un diverso ultimo sguardo.
« Guar...da...mi ».

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