They are back again

di FunnyYoungMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima dell'arrivo ***
Capitolo 2: *** Ci incontriamo di nuovo ***
Capitolo 3: *** A notte fonda ***
Capitolo 4: *** Inaspettato ***



Capitolo 1
*** Prima dell'arrivo ***


Non mi piaceva svegliarmi quando il dormitorio era silenzioso. Mi faceva sentire solo. Per  questo, quel mattino, mi svegliai triste: gli altri ragazzi o erano usciti o avevano degli impegni. Mi alzai dal letto e andai in cucina a mangiare qualcosa. Mentre aprivo il frigorifero, trovai un memo attaccato allo sportello.
“È passato il manager e voleva parlarti. Ha detto di chiamarlo. Buongiorno! Da: Baozi.”
Sospirai, presi una mela e, tirato fuori il cellulare dalla tasca della felpa, composi il numero del manager.
- Sì?- domandò l'uomo dall'altra parte del telefono.
- Mi ha detto Minseok che mi hai cercato.- dissi addentando la mela.
- Sì, è esatto. Uhm...come posso dirlo…- cominciò l'uomo.
- Basta che lo dici il più rapidamente e semplicemente possibile per il mio cervello.- ribattei con calma, aspettando che la conversazione terminasse per poter andare a lavarmi.
- Va bene.- replicò sbuffando. Preso un respiro, riprese - Kris, Luhan e Tao domattina tornano al dormitorio.- buttò fuori tutto d'un fiato.
La mela mi andò di traverso e cominciai a tossire in cerca d'aria. Non era possibile che avesse appena detto quelle parole. Non ora che stavamo tornando a vivere come se non fosse successo niente!
- Cosa?!?- urlai al telefono.
- Gli avvocati dei tre ragazzi e quello della compagnia hanno trovato un’intesa e un contratto che soddisfacesse entrambe le parti. Kris, appena ha sentito che poteva tornare con un nuovo contratto, si è interessato e ha chiesto al suo avvocato di informarsi.- rispose il manager. - Che sia chiaro che nessuno dei tre è stato obbligato a firmare il contratto. Dillo agli altri appena vi vedete tutti insieme, ok? Ciao.- e con queste parole mise giù.
Non ero in grado di formulare un pensiero razionale. L'unica cosa che riuscii a fare fu quella di mandare un messaggio sulla chat di gruppo: “Riunione. Subito!”. Mi sedetti sulla poltrona, ancora scosso dalla telefonata, e cominciai a pensare al discorso da fare ai ragazzi. Ma quali parole avrebbero mai placato i loro animi appresa la notizia? Ero sicuro che sarebbero stati tutti reticenti e che nessuno avrebbe reagito positivamente per completo. Insomma, gli ex membri se n'erano andati via, lasciandoci per seguire le loro carriere; come avremmo potuto dimenticare quell’atteggiamento? Soprattutto Kris! Era l'unico che se n’era andato senza prima avvisarci, AVVISARMI, e mi aveva spezzato il cuore.
Mi massaggiai le tempie e sussultai quando mi resi conto che i ragazzi erano radunati attorno a me; ero talmente perso nei miei pensieri, da non aver sentito la porta aprirsi.
- Joonie, qualcosa non va?- domandò Lay, avvicinandosi cauto alla poltrona sulla quale ero seduto e inginocchiandosi di fronte a me. Che compagni amorevoli che avevo. Erano sempre dietro a preoccuparsi per gli altri.
- No.. Cioè, sì… Insomma..- non sapevo come dirglielo, come addolcire la pillola. Per cui optai per essere il più diretto possibile. - Kris, Luhan e Tao tornano domani.-
Tutti i ragazzi spalancarono gli occhi. Sehun, che era il più vicino al corridoio delle stanza, scappò nella sua camera e sbatté la porta, senza chiedere niente. Xiumin, che di solito era il più pacato, si alzò dal divano e uscì dal dormitorio. Gli altri rimasero ai loro posti, sconvolti dalla notizia. Il primo a prendere la parola fu Lay, che in quel momento non stava esprimendo niente né con lo sguardo né con il viso.
- Perché? Chi l'ha deciso? Chi l'ha detto?- domandò, alzandosi in piedi e allontanandosi da me, come se io avessi preso la decisione.
- Glielo chiederemo domani. Ora io...io devo..- non riuscii a finire la frase perché scappai in camera mia, dove mi accolse, dall'altra parte della stanza, il letto che aveva utilizzato Kris quando ancora era un EXO. 
Mi ero sempre ritenuto uno dei più “razionali” del gruppo ma vedere il letto di Kris dopo aver appreso la notizia, e dopo averla dovuta comunicare anche agli altri, mi fece infuriare. Presi il materasso e lo buttai giù dalla struttura di legno, andai all’armadio e buttai a terra tutti i vestiti che Kris aveva lasciato indietro, andai a cercare il suo maledetto pupazzo che aveva comprato durante “EXO Showtime” e lo scaraventai dentro la nostra, la MIA, stanza. Nessuno degli altri ragazzi osò dirmi niente; non sapevano cosa dire e neanche il perché avrebbero dovuto consolami quando anche loro avrebbero voluto fare come me.

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Capitolo 2
*** Ci incontriamo di nuovo ***


Rimasi in camera tutto il giorno e non uscii neanche per pranzare e  assicurarmi che i ragazzi mangiassero; io non ero in vena di cibo e penso neanche loro. Verso le sette mi chiamò il manager per dirmi che il giorno dopo l'arrivo dei tre, avremmo avuto una conferenza dove avremmo annunciato il ritorno degli ex membri, loro si sarebbero scusati e avremmo annunciato anche la ricostituzione degli EXO-M. Non dissi niente e il manager non chiese niente; aveva capito come era, più o meno, la situazione nel dormitorio in quel momento.
- Joonie?- chiamò Chen dal corridoio.
- Entra.- risposi semplicemente.
- Senti… So che la situazione attuale non è delle migliori però.. Stavo pensando che domani all’aeroporto, quando andremo a prenderli, ci saranno di certo i paparazzi e dovremo..fingere di essere felici.-
- E allora?- replicai alzandomi dal pavimento sul quale ero sdraiato da ore.
- Allora credo che dovremmo cenare. Se li accogliamo con gli occhi rossi, il viso pallido e la stanchezza dipinta sul viso, non credo che i giornalisti saranno clementi con noi.- notò lui indicando lo specchio.
Aveva ragione; in questo momento, sembravo tutto fuorché felice. Gli sorrisi e annuii. Aveva proprio ragione. Uscimmo dalla stanza e bussammo alle porte di tutti, dicendo loro di venire a cenare. Mi rallegrai nel vedere che Xiumin era tornato ed era tornato ad essere il suo solito, così come Sehun era tornato a comportarsi da maknae.
Riuniti tutti in cucina, dopo aver guardato tutti uno per uno, mi alzai dalla sedia. - Domani tornano loro tre e, anche se l'idea non è bella, dobbiamo fingere di esserne contenti, d'accordo? Ciò non toglie che non possiamo comportarci come vogliamo una volta chiuse le porte del dormitorio in faccia ai giornalisti.- annunciai loro, serio in volto. Poi aggiunsi. - Inoltre, possiamo riorganizzare le stanze come vogliamo. Per cui loro tre li mettiamo nella stanza che Jongdae e Yixing stanno condividendo e voi due andrete, rispettivamente, in camera di Minseok e di Chanyeol e Baekhyun. Domande?-. Nessuno fiatò però vidi che erano d'accordo con me.
Dopo aver mangiato andammo ognuno nella propria stanza, preparandoci mentalmente all’incontro del giorno dopo. Prima di addormentarmi, però, misi a posto la stanza; non volevo dare la soddisfazione a quel pallone gonfiato di notare quanto la sua uscita dal gruppo e il suo ritorno mi avessero colpito.
 

Le urla delle fan sovrastavano le voci degli uomini della sicurezza che ci stavano scortando al gate d'arrivo dei tre ragazzi. Ci fecero accomodare nel salotto VIP, ad aspettare che atterrasse l'aereo e i tre ragazzi ci raggiungessero. Dire che eravamo nervosi era un eufemismo: Xiumin e Sehun continuavano ad andare avanti e indietro per la stanza; Lay aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e il capo chino; Chen, Chanyeol e Baekhyun erano intenti a cercare di calmare il Maknae e il più anziano tra noi; D.O e Kai erano seduti sul divano con il viso indecifrabile. Io davo le spalle alla porta dalla quale sarebbero dovuti entrare e guardavo fuori dalla finestra della stanza. Non volevo che i tre vedessero la mia espressione per prima cosa; non era molto...piacevole.
Sentimmo delle voci avvicinarsi alla stanza. -...e quindi domani siete già impegnati in una conferenza.- disse il manager entrando nella stanza, seguito dai tre ragazzi. Viste le espressioni degli altri membri, che si erano paralizzati, il manager vide bene di sparire per un po’. - Beh, vi lascio un po’ da soli.- aggiunse uscendo dalla stanza.
Il silenzio era snervante, ma penso che nessuno avesse intenzione di parlare per primo e io non volevo ancora girarmi. Il più “calmo” tra noi decise di aprire bocca e spezzare quel momento di imbarazzo.
- Ehm… Ciao Kris, Luhan, Tao.- sentii dire a Chanyeol.
- Ciao Chan, come va?- domandò Luhan.
- Tsk, va bene. Come dovrebbe andare?!- sbottò Baekhyun.
Tornò il silenzio. Di certo non era il miglior modo per ricominciare la nostra avventura insieme, mi ritrovai a pensare. Però comunque dovevano farsene una ragione, se per ora eravamo freddi e distaccati; non potevano chiederci di abbracciarli e di darli un caloroso benvenuto. Pregai affinché nessuno di loro mi rivolgesse la parola ma, ovviamente, era  impossibile.
- Suho..- sentii pronunciare il mio nome dall’ultima persona che volevo parlasse. E ciò fece solo aumentare il mio subbuglio interiore.
Mi voltai di scatto, trovandomi davanti, a pochi metri da me, Kris. Vidi che nel suo sguardo c'era rimorso, un profondo rimorso, ma non potevo lasciarmi ingannare. Non dovevo, per il bene del gruppo. Gli girai attorno e guardai anche Luhan e Tao, che mi sembrava stessero tremando. Sicuramente non mi avevano mai visto arrabbiato o sull’orlo di una crisi di nervi. Sospirai.
- Benvenuti..di nuovo.- dissi tra i denti. - Scusateci se siamo un po’...diffidenti ma credo capiate il perché, no?- domandai, guardando i tre malcapitati.
- C-certo.- balbettò Tao, cercando di farsi più piccolo.
- Bene. Credo sia ora di andare. Ah! Prima che me ne dimentichi..- ripresi, questa volta guardando l'uscita - alcune fan non hanno preso bene la notizia, quindi non aspettatevi incoraggiamenti, una volta usciti da qui.-
Prima che uno di loro dicesse qualcosa, uscii dal salotto, seguito dagli altri membri. Sapevo che Chanyeol camminava di fianco ai tre e noialtri fingevamo sorrisi forzati. Le fan erano accalcate ai nostri lati e le loro voci si accavallavano una sull'altra, ma riuscii comunque a captare alcuni incoraggiamenti e molte ingiurie. Mi sentii male per loro tre - era nella mia natura essere buono e comprensivo - ma, se fossi stato un fan, non avrei reagito molto bene a questo loro “volta faccia”.
Superammo la folla di fan incolumi, anche se Kris, Tao e Luhan tremavano per la paura. Sbuffai e mi avvicinai a loro e col sorriso sul volto mi affiancai a Luhan, quello verso il quale non ero tanto arrabbiato.
- Di agli altri due di non comportarsi da conigli; né noi né le fan vi mangiamo.- sussurrai, mettendogli il braccio sulle spalle.
Giunti al dormitorio, salutammo il manager e finalmente ci chiudemmo nel nostro mondo privato, consci che qualcosa sarebbe successo una volta riuniti tutti in salotto. E fu così.
- Bene. Ora che siamo rimasti da soli, vi dirò due cose.- annunciai guardando i tre ragazzi. - Le disposizioni delle stanze le abbiamo cambiate: voi tre dormirete in quella che era la stanza di Yixing e Jongdae. Inoltre, non aspettatevi che ci comportiamo da “migliori amici per sempre”, capito? E soprattutto...non lamentatevi.- declamai senza guardare nessuno in particolare.
- Suho, non ti sembra un  po’..- cominciò a dire Kris.
- “Un po’” cosa, Yifan? Estremo? Cattivo? Beh, mi dispiace ma voi non siete certo le persone adatte a dirmi questo, no?- replicai, quasi urlando. - Soprattutto tu, Yifan.- sussurrai.
Purtroppo la mia voce si incrinò e sentii una lacrima che cercava di farsi strada. E anche Kris se ne rese conto e cercò di avvicinarsi a me, ma non lo lasciai fare perché andai a chiuderni in camera. Merda! Gli avevo mostrato che in realtà ero debole, e quello era l'ultima cosa che volessi mostrargli. Soprattutto visto che era palese che ero ancora innamorato di lui.
Come il giorno prima, mi rifiutai di mangiare, nonostante vari dongsaeng fossero venuti a bussare alla mia porta per invitarmi ad uscire. Voltai lo sguardo verso Eurongie, il pupazzo di Kris, e cominciai a ricordarmi il periodo di EXO Showtime, uno dei più bei periodi della nostra carriera.

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Capitolo 3
*** A notte fonda ***


Dovevo essermi addormentato perché quando aprii gli occhi, la stanza era immersa nel buio. Mi trovai sdraiato sul letto, con sopra le lenzuola e la cosa mi disturbava parecchio, visto che ero conscio di essermi seduto alla scrivania dopo aver chiuso la porta. Allungai la mano verso il comodino, per controllare sul cellulare che ore fossero ma non trovai l'oggetto. Al suo posto c’era un vassoio con del cibo e un biglietto piegato. Mi tirai su a sedere e presi il pezzo di carta. Sopra c'era scritto solamente “Suho”.
“Prima di fare qualunque cosa, mangia. Baozi ha detto che non stai quasi toccando cibo. Inoltre, per quanto possa valere...grazie.”
 
Non diceva chi fosse il mittente ed era scritto anche al computer, quindi non potevo sapere chi fosse stato. Ma se mi aveva messo a letto doveva essere forte. “Grazie tante! Hai dei compagni forti!” pensai prima di alzarmi dal letto. Mi stiracchiai e mi diressi verso la porta, aspettando di essere accolto dal solito chiacchiericcio che regnava nel dormitorio ma sentii solo silenzio. Le porte delle stanze erano chiuse, per cui doveva essere tardi e per avere la conferma mi bastò guardare l'orologio a muro che c'era in cucina; era l’una di notte. Cavolo, avevo dormito un intero pomeriggio. Solo mentre mi stavo girando verso il frigorifero per prendere dell'acqua notai un biglietto.
“Non va bene svegliarsi nel cuore della notte! Va bene che sei più giovane di me, ma fa male a tutte le età. Detto ciò, ti ho fatto portare del cibo in camera quindi mangia quello. Anzi, lui insisteva col farti portare del cibo… Comunque, appena finito, non dormire subito ma aspetta un’ora, per la digestione. Ciao, Baozi.”
 
Sorrisi. Xiumin a volte era così...tenero! Ma sapevo anche che quando si arrabbiava, diventava cattivo, quindi avrei fatto come aveva ordinato. Prima di tornare in camera, dove c'era il vassoio, andai al frigorifero a prendere l'acqua. Dopo aver chiuso lo sportello, feci cadere il bicchiere.
-Merda!- esclamai chinandomi a raccogliere i pezzi di vetro, ignorando la causa del mio gesto.
-Lascia che ti aiuti.- mormorò Kris, piegandosi anche lui, dandomi una mano con quello che restava del bicchiere.
Dopo aver raccolto i frammenti del bicchiere, Kris asciugò il pavimento con della carta assorbente e infine raccolse quello che rimaneva per terra con la scopa. Io ero rimasto fermo ad osservarlo, maledicendolo per avermi spaventato.
 
-Sai, di solito si rende nota la propria presenza. Non ci si nasconde dietro lo sportello, nel bel mezzo della notte e con le luci spente.- brontolai evitando di guardarlo negli occhi. Cosa assai difficile visto che lui aveva finito col suo lavoro ed era di fronte a me, immobile, che mi fissava.
-Ecco...scusa? Non sapevo fossi tu; Luhan è uscito dalla stanza qualche minuto fa e quindi...credevo fosse venuto a bere.- farfugliò mentre mi rendevo conto che aveva le guance leggermente arrossate. Lui abbassò lo sguardo e io ne approfittai per lasciar vagare il mio sguardo su di lui. Cavolo se mi erano mancati il suo viso senza make-up e i suoi capelli scompigliati. Mi diedi un ceffone mentalmente.
-Torno in camera. Tu continua a cercare Luhan.- dissi atono, mentre mi facevo strada verso il corridoio. Con la coda dell'occhio vidi che stava sorridendo. Il mio cuore fece una capriola nel petto e non potei fare a meno di pensare che, dopotutto, avremmo potuto riprendere la nostra relazione da dove lui la aveva interrotta.
Passando davanti alla stanza di Xiumin sentii delle risatine, che riconobbi essere quelle del maggiore e di Chen, e dalla stanza di fianco - quella di Baekhyun e Chanyeol - si sentivano dei versi attutiti dalle lenzuola; inorridii, capendo di cosa si trattava e sperando che Lay fosse andato a dormire in salotto. Prima di entrare in camera mia guardai dentro la stanza del Maknae per assicurarmi che le attività notturne di D.O e Kai non lo traumizzassero. Mi sorpresi nel trovarlo sdraiato sul suo letto con un braccio attorno alla vita di Luhan. Beh, avevano fatto pace in fretta...e l'altra coppia non stava facendo niente, per fortuna.
Tutta questa storia mi incuriosii, perciò andai a controllare anche Tao...che in quel momento era accucciato contro la schiena di Lay. Non era cambiato una virgola in quel periodo che era stato lontano da noi. Sorrisi, contento perché i ragazzi stavano riallacciando i rapporti con Tao e Luhan, come se non fosse successo niente. Non si poteva dire lo stesso di me; non volevo perdonarli così facilmente.
Stavo chiudendo la mia porta quando qualcuno la fermò. Mi girai a vidi Kris che, col capo chino e un piede tra la porta e l'uscio, giocava con l'orlo della maglia.
-Ho trovato Luhan.- sussurrò, senza guardarmi.
-Ehm, vuoi un premio o cosa?!- sbuffai infastidito.
-No! Io… Vedi.. Non voglio dormire in camera con un panda che si accoccola di fianco ad ogni fonte di calore.- puntualizzò Kris, alzando lo sguardo e guardandomi negli occhi. Mi sentivo profondamente intimidito e..beh sì, anche eccitato.
-Non è un mio problema.- gli feci notare, spostando il suo piede e cominciando a chiudere la porta.
-Sì che lo è. Sei il leader, e come tale devi preoccuparti per i tuoi membri, quindi dovresti fare sì che tutti, nessuno escluso, si sentano a proprio agio dappertutto… Anche a letto.-
-Quindi cosa vuoi che faccia? Svegliare Tao e mandarlo a dormire in salotto? O farti dormire per terra in una stanza? Perché se vuoi, posso farlo.- replicai acido.
-Suho..- farfugliò guardandosi i piedi e poi tornando a piantare i suoi occhi nei miei -..fammi dormire in questa stanza, sul mio letto.-
Mi morsi il labbro. Davvero mi aveva chiesto di lasciarlo dormire nella mia stessa stanza?? Per poco non scoppiai a ridergli in faccia. - D’accordo.- dissi lasciandolo entrare.
Dopo che lui si fu accomodato sul suo letto, meravigliandosi che Eurongie vi fosse appoggiato sopra, presi il mio cuscino, le mie lenzuola e, senza una parola, andai a dormire sul divano in salotto. Ero o non ero un leader magnanimo? Mi pentii, però, di aver lasciato il vassoio col cibo nella stanza. Avrei mangiato solo appena svegliato che, dato il posto nel quale dormivo, era una cosa che sarebbe capitata presto.
Prima di addormentarmi, però, constatai che Kris non mi aveva seguito e quello, più di tutto il resto, mi fece male. Un sacco.



N.d.A: Magari non ve lo aspettate come prosegue.. E se non incontro le vostre aspettative, chiedo scusa in anticipo.
 
 
 

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Capitolo 4
*** Inaspettato ***


ATTENZIONE: Linguaggio un po'... colorito in alcuni punti.


- Shhh! Sta dormendo.- sussurrò una voce dietro di me.
Maledissi chiunque fosse entrato in camera a svegliarmi e mi girai a guardare chi fosse il pazzo. Mi resi conto, però, che non ero in camera mia, bensì nel salotto e che chi cercava di non svegliarmi era D.O che sgridava Kai e Sehun, intenti a lottare per l'ultima mela rimasta nel cesto della frutta.
- Bah, è inutile zittirli.- constatai tirandomi su a sedere. D.O mi lanciò uno sguardo preoccupato.
- Ehm, Joonie hyung...hai pianto?- domandò avvicinandosi a me.
- Eh? Cosa?- replicai alzandomi e guardandomi allo specchio appeso in salotto. Avevo delle scie di lacrime secche lungo le guance. Avevo pianto mentre dormivo?? Era capitato solo una volta: quando Kris se n'era andato.
Corsi in bagno, senza rispondere né rassicurare a D.O, e mi sciacquai il viso con furia, reprimendo l'urlo che minacciava di uscire. Dopo essermi calmato, uscii dal bagno e mi scontrai contro qualcuno che bloccava il passaggio. Resomi conto di chi fosse, incrociai le braccia.
- Spostati.- ordinai con il tono più autoritario che avessi e senza guardarlo.
- Suho, non ti sembra di comportarti da bambino? Affrontiamo le cose da adulti!- esclamò posando le mani sulle mie spalle.
Il suo intento era quello di farmi ragionare, lo sapevo, ma il tono con cui l'aveva detto mi fece infuriare e risposi nell'unica maniera che conoscevo che non l'avrebbe portato sull'orlo della morte a causa mia: gli diedi uno schiaffo. Kris spalancò gli occhi e si portò la mano sul punto colpito, sorpreso non dal dolore ma dal fatto che lo avessi picchiato.
- Non devi mai più, e sottolineo MAI PIÙ, osare farmi una paternale e dirmi cosa fare.- dissi freddamente. Tutte le porte delle stanze erano aperte e dieci paia di occhi erano piantati su di noi, su di me.
Lo oltrepassai e andai in cucina a fare colazione. Non avrei permesso che il suo ritorno mi negasse l'opportunità di stare con gli altri.
 
Un'ora dopo, il manager venne a prenderci per portarci alla conferenza e, mentre ci diceva quello che avremmo dovuto dire, Kris cercò di avvicinarsi a me ma io mi allontanai. Il manager, che aveva la vista lunga, sottolineò che avremmo dovuto essere tutti felici e che non dovevamo litigare o fare gli indifferenti con il ritorno degli EXO-M. Io sbuffai e il manager, che non voleva sentire scuse, mi ordinò di sedermi, durante la conferenza, accanto a Kris. Scoppiai a ridergli in faccia e mi rifiutai categoricamente, portandolo alla minaccia che, se non facevo come mi veniva detto, lui e le alte sfere avrebbero deciso cosa fare di me. Non dissi niente e seguii i ragazzi verso le auto che ci avrebbero portati all'agenzia. Mi trovai seduto di fianco a Kris, che faceva di tutto per rilassarmi mettendo una mano sulla gamba, che continuavo a muovere,e, con l'altra mano, mi accarezzava il braccio. Nonostante lo scoppio di prima, mi sentivo benissimo sotto il suo tocco e speravo che quel viaggio non finisse mai; ma, come al solito quando le cose belle succedono, dopo pochi minuti arrivammo a destinazione.
Ci fecero accomodare dietro un lungo tavolo. Dietro di noi c'erano dei pannelli che ci ritraevano all’era di Growl mentre davanti c'erano le sedie dei giornalisti e, dietro quest'ultimi, c'erano le fan che urlavano i nostri nomi, alcune felici e altre sull'orlo delle lacrime.
 
Non so perché, ma ero nervoso. Nervoso di cosa avrebbero scritto i giornali e cosa le riviste di gossip, di cosa avrebbero detto le fan una volta l'annuncio fosse stato reso ufficiale. Kris, seduto alla mia destra, prese la mia mano e la strinse fra le sue, dandomi una stretta che mi fece subito calmare. Riusciva sempre a calmarmi solamente toccandomi. Con la coda dell'occhio vidi che sorrideva e il mio cuore perse un battito. Mamma mia, era bellissimo e avrei tanto voluto baciarlo qui, ora, davanti a tutti e far sapere al mondo intero che, qualunque cosa fosse successa dopo questa conferenza, almeno avrei avuto al mio lato qualcuno come Kris.
Di fronte agli occhi dei miei compagni sarei potuto sembrare uno un po’ lunatico in questi ultimi tre giorni, visto che continuavo a comportarmi in modo strano, ma non me ne importava;  avrei fatto quello che mi sentivo di fare. Mi sporsi verso Kris e gli sussurrai all'orecchio un timido “grazie”, solleticandolo col mio respiro. Lui spalancò gli occhi, come aveva fatto quando l’avevo picchiato, e la bocca, arrossendo violentemente.
Stava per dirmi qualcosa ma la conferenza iniziò. Fu più semplice di quel che pensavo e non fecero domande scomode e appena i tre ragazzi chiesero scusa a tutti, chinandosi di novanta gradi per un bel po’, le fan applaudirono e noi con loro.
Tornati alle macchine, ci rendemmo conto che i tre stavano piangendo ma non fiatammo. Sapevamo che, una volta arrivati al dormitorio, ci avrebbero spiegato tutto. E fu così.
Riuniti tutti nel salotto, invitai loro tre a parlare, intimando a tutti di non interromperli e lasciarli fare.
 
- È difficile da dire e per voi da ascoltare. So che in questo momento state pensando ai modi per farmela pagare e farmi sentire uno schifo. Beh, state tranquilli, mi sento già una merda e mi sentivo così già appena vi ho abbandonati.- cominciò a dire Kris, con le lacrime agli occhi. - Sono stato un pessimo leader per avervi lasciato indietro e aver pensato solo al mio bene, alla mia salute e al mio futuro. Vi ho tradito nel peggior modo possibile e non c'è niente che io possa fare per tornare a quel giorno ed evitare di prendere quella decisione, soprattutto senza prima averne parlato con tutti voi. Durante la mia piccola carriera da solista, mi sono sempre chiesto su di voi, su cosa stavate facendo, su come avreste reagito. E ho visto che ve la cavavate. Ma io sentivo comunque un vuoto nel mio cuore ed era difficile stare da soli dopo aver condiviso tanto con voi. So che non potete perdonarmi facilmente, neanche io lo farei, ma vi chiedo di darmi un'altra possibilità. Voi siete una famiglia per me e quando uno sbaglia, gli altri membri lo aiutano a rialzarsi.-
 
Non appena ebbe finito di parlare, si chinò a terra, chiedendo perdono nel modo più rispettoso che conosceva. Sapevo che stava piangendo, lo si vedeva dai singulti che facevano tremare le sue spalle, e per questo andai di fianco a lui e lo tirai su da terra, lo presi per mano e lo feci sedere accanto a me, vicino a Xiumin che gli diede una pacca sulla spalla.
 
- Credo tocchi a me, ora.- annunciò Luhan, facendo vagare il suo sguardo su di tutti, fino a fermarsi su Sehun. - Sono un grandissimo, perfetto coglione. Me ne sono andato pensando che quanto FanFan aveva detto fosse vero, dalla prima all'ultima parola. Mi sono lasciato guidare dall'ambizione che, da solo, avrei fatto di più che stando insieme a voi, sia dal punto di vista economico che da quello salutare ed emotivo. Mi sono detto “stai facendo la cosa giusta, non mancherai a nessuno e potrai vivere nel tuo paese natale!”. Ma mi sbagliavo. Non ero mai a casa e se c'ero, non c'era nessuno con cui scherzare, giocare o perfino pianificare scherzi. Sentivo che mancava qualcosa, che mancava qualcuno. Vi guardavo su internet e vi invidiavo perché senza di me, e senza Kris, stavate comunque andando bene; ma la cosa più importante è che, nonostante foste tristi, avevate tante persone su cui contare. L'unica cosa che posso chiedervi ora è che accettiate la mia presenza; non vi chiedo di perdonarmi ma di farmi vivere una vita insieme alle persone più importanti per me.- detto ciò, anche lui fece come Kris e si chinò a terra, scosso e piangente.
Sehun, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che guardarlo negli occhi, si alzò immediatamente dalla poltrona e gli pose una mano sulla spalla, facendolo alzare. Lo prese dal braccio e lo fece sedere su di sé, mormorandogli all'orecchio qualcosa che lo fece calmare.
 
Ci girammo tutti a guardare Tao che giocava con l'orlo della sua camicia. Teneva il capo chino e gli occhi puntati sul tappeto mentre cominciava a parlare. Strinsi la mano di Kris tra le mie, per fargli capire di non intervenire in aiuto del piccolo. Se la sarebbe cavata alla grande.
 
- Io...io non so cosa dire. S-so-sono..dispiaciuto per tutto. Mentre Fan e Lu non hanno detto nessuna parola quando se ne sono andati, io ho detto delle brutte cose sul periodo passato in gruppo con voi.- disse guardandoci a tutti, trattenendo le lacrime. - Non è vero niente di quello che ho detto, volevo solo delle scuse per andarmene. Ma non perché vi odiassi ma perché mi sentivo solo, era come se fossi l'unico cinese rimasto - Xingie, sembri più coreano che cinese - e mi sentivo escluso, dato che eravate timorosi che me ne potessi andare via anche io. Quando ho saputo che Fan e Lu stavano ricominciando la loro carriera da solisti ho avuto paura che si dimenticassero di me. So che le mie potranno sembrarvi parole vuote ed egoiste ma se avessi saputo che andarmene avrebbe significato Baozi che chiudeva Instagram, reazioni di disgusto e parole di disapprovazione da parte vostra, allora non vi avrei mai lasciato. Prometto che, se mi accettate, non mi lamenterò più di nulla, non vi darò fastidio...non vi chiederò di farvi la doccia insieme a me! Perdonatemi.- si chinò a terra.
 
Xiumin - che stava piangendo?!?- lo tirò su e gli scompigliò i capelli. - Aigoo, cosa dobbiamo fare con te?!-
D.O, l'unico che sapeva che avevo pianto la notte prima, sussurrò a Kai qualcosa, che si girò verso Baekhyun a dirgli qualcosa e così via, fino a quando Sehun non si girò a guardare me e Kris con un’espressione maliziosa.
 
- Voi leader dovete parlare. Dovete chiarirvi tra di voi e Suho devi spiegare a Kris come sono le cose ora. Quindi, andate in camera. Noi rimarremo qui.- annunciò mentre ci tirava su dal divano e ci spingeva verso la camera più in fondo al corridoio, quella che io avevo destinato a Kris, Luhan e Tao.
 
Alle nostre spalle sentii delle risatine e poi un “mi raccomando, siate silenziosi!” urlato da Chen che mi fece arrossire come un pomodoro. Sehun ci spinse dentro la stanza e chiuse la porta, senza dire niente. Io e Kris eravamo fermi, intenti a guardare dappertutto tranne davanti a noi.
Kris fu quello che spezzò quell’imbarazzo, prendendomi una mano e inginocchiandosi davanti a me.
 
- Kim Joonmyeon, sei una persona alle volte lunatica, pignola e insistente. Ma sei anche una persona estremamente attenta, affettuosa e gentile. In questo periodo di lontananza mi sono reso conto che la cosa, la persona anzi, che mi mancava di più….eri tu e non ho fatto altro che pensarti tutto il tempo, giorno e notte. So che ti ho spezzato il cuore andandomene via e ti chiedo sinceramente perdono per quanto ho fatto. Ma sono qui, inginocchiato, a chiederti che tu mi dia una seconda possibilità. Io ti ho amato, ti amo e ti amerò, qualunque decisione tu prenda ora. Sarò sempre qui a proteggerti e a sostenerti.- terminò guardandomi negli occhi.
 
- Wu YiFan.. Sei..sei un grandissimo stronzo egoista. Mi hai lasciato indietro, a prendermi cura di un gruppo che, alle volte, non riesco a gestire da solo. Mi hai spezzato il cuore e mi hai portato sull'orlo della depressione.- sbarrò gli occhi e formò una “o” con la bocca. Cercò di liberarmi la mano ma io lo fermai, prendendogli entrambe le mani con le mie. - Ciononostante non ho mai smesso di pensare a te...né ho smesso di amarti.- sorrisi guardandolo arrossire e alzarsi in piedi.
 
Mi strinse in un abbraccio e girò nella stanza. Teneva la testa premuta sopra la mia e ogni volta che respirava, sentivo delle scariche elettriche attraversarmi il corpo. Mi baciò più volte i capelli ed infine scese al viso. Titubò quel tanto che bastava perché lo prendessi per le guance e lo baciassi con forza. Si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e sorrise contro le mie labbra. Dopo qualche secondo riprese a baciarmi appassionatamente e avremmo continuato - arrivando anche...beh, diciamo che saremmo finiti sul letto - se non fosse stato che bussarono alla porta.
 
- Yah! Non voglio traumatizzarmi a vita.- strillò Tao aprendo la porta. Io e Kris sorridemmo. - Ha detto Kyungsoo che è pronto.-
- Arriviamo.- risposi, prendendo la mano di Kris e uscendo dalla stanza. Lui sfilò la sua mano dalla mia e mi circondò la vita.
- Con questo, sappi che sei mio.- sussurrò al mio orecchio.
- Non mi lamento.- replicai, strizzandogli il sedere.
Lui mi sorrise e io allargai il mio sorriso. Speravo fosse serio, perché non avevo intenzione di lasciarlo andare nell’immediato futuro. “Stai attento Wu YiFan: questa volta sarà difficile lasciarmi indietro”, pensai malizioso.


N.d.A: Ditemi cosa ne pensate perché io avevo pensato di lasciare questo capitolo come fine ma, ad esempio, nell'altra pagina mi hanno chiesto in tante di allungare la storia.

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