Premesse: il titolo della raccolta,
“Di Astri e Gioielli” si
riferisce a quelli che saranno i protagonisti di tutte le oneshot,
ovvero Fine,
Rein, Shade e Bright. “Astri” è un
richiamo al regno del Sole e della Luna,
mentre “Gioielli” ovviamente si riferisce al regno
omonimo XD
La raccolta conterrà tutte
oneshot, quindi capitoli che di
volta in volta non sono collegati fra loro.
Credo che saranno tutte ShadexFine e
BrightxRein, ma se mi
verrà lo sfizio di scrivere su qualcun altro lo
farò!
Le ambientazioni potranno essere
diverse di storia in
storia, ma dirò le premesse importanti per capire
all’inizio di ogni capitolo
ovviamente!
Ma ora basta premesse. Enjoy my first ShadexFine! È
ambientata nella serie Gyu, quindi i
nostri beniamini sono a scuola!
Lasciate un
commentino please!
Chocolate
Path
La
campanella risuonò in
tutto l’istituto, annunciando la fine delle lezioni per quel
giorno.
“Per
oggi finiamo qui. Non
dimenticatevi i compiti!” l’insegnante
balzò giù dal tavolo e uscì di corsa
dall’aula.
Non mi sorprende che vada
sempre di fretta: piccola
com’è, chissà quanto ci
metterà a passare da un posto a un altro! Pensò Fine,
lasciando spazio ad un’espressione
divertita sul viso.
Cavoli, devo muovermi! Ho
troppo da fare oggi,
troppo! Nonono no no, nononono, no no… si perse a ballare la solita e
ormai nota No No Dance, quando sentì
qualcuno alle sue spalle chiamarla.
“Fine!”
si voltò di
scatto, regalando un sorriso radioso – di quelli unici, solo
per lui – al suo
interlocutore.
“Shade,
sono di fretta! È
urgente?” gli domandò mentre si affrettava a
raccogliere le sue cose.
“No,
tranquilla, ma vorrei
parlarti oggi. Magari a pranzo?”
“Scusa
ma devo proprio
fuggire, mangerò qualcosa al volo poi devo correre al club
di calcio: gli servo
assolutamente per una partita! Ne riparliamo poi, va bene?” e
senza aspettare
una risposta dal ragazzo fuggì verso la porta, consapevole
di essere già in
ritardo “Ciaoooo”
Shade
la vide urtare
qualcuno lungo il corridoio, scusandosi alla meno peggio, e gli venne
spontaneo
sorridere alla genuinità di quella ragazzina. A dire la
verità, aveva notato, e
gli avevano fatto notare -maledetto quel
Bright che si accorge di tutto quello che faccio- che da
quando aveva
cominciato a frequentare la principessa dai capelli rossi sorrideva
molto più
spesso.
E
non solo: la vicinanza
di Fine l’aveva spinto sempre di più ad aprirsi
con gli altri, facendo cadere
definitivamente l’immagine da principe scostante che aveva
sempre dato di sé.
All’inizio
le era stato
grato – e senza dubbio lo era ancora, per tante cose
– ma poi si era accorto
che la gratitudine non bastava. Sentiva di doverle di più,
per questo aveva
assunto la costante mania, seppur altamente gradita, di proteggerla da
tutto e
tutti. E durante questo ‘compito’ non poteva fare a
meno di sfiorarla ogni
volta che gli fosse possibile, e si accorgeva di essere geloso, o
peggio,
possessivo, se qualcun altro le porgeva le stesse attenzioni che lui le
riservava.
Fortuna che Bright adesso
pensa a Rein, se no temo
che non si ritroverebbe più le sue manine principesche se
avesse osato posarle
anche solo sulla spalla di Fine.
Sbuffò
mentalmente al
pensiero che aveva appena fatto: la solita, aggressiva
protettività.
Una
volta scoperto di
provare questi sentimenti, si era chiesto da cosa dipendessero.
In
realtà probabilmente
sapeva già la risposta, ma ammetterlo senza averne la
sicurezza sarebbe stato
da pazzi, come imprigionarsi senza essere sicuri di avere colpa. Non
voleva
legarsi a qualcosa che poteva essere solo illusione.
Così,
un pomeriggio, aveva
chiesto consiglio al principe dei Gioielli.
*flashback*
“Senti
Bright…” il
principe biondo alzò gli occhi dal libro di Arte che era
intento a sfogliare,
per posarli sull’amico, che sembrava molto evidentemente
corrucciato da
pensieri importanti.
“Ma
tu come l’hai capito
di essere innamorato di Rein?” Bright alzò un
sopracciglio, sospettoso.
“Fammi
indovinare: una
certa principessa dai capelli rossi ti dà il
tormento.”
“Tu
rispondi e basta!” lo
incitò Shade, un lieve rossore gli imporporava le gote.
“Supponendo
che la cosa
debba essere applicata a te, facciamo una prova” chiuse
definitivamente il
libro, per concentrarsi maggiormente sull’amico.
“Rispondimi
d’impulso, mi
raccomando. La cerchi in ogni ragazza che vedi?”
“Si.”
“Vorresti
tagliare le mani
a chiunque la sfiori?”
E questa come fa a saperla?
Deve leggermi nel
pensiero… saprà che l’ho pensato anche
di lui? eheh…
“Si.”
“Speri
di sognarla ogni
volta che ti addormenti?”
“Si.”
“Dimmi
il primo colore che
ti viene in mente”
“Scusa
ma questo che
centra?” gli domandò, insicuro sul dove volesse
parare quella domanda.
“Rispondi
e basta!
Veloce!”
“Rosso”
Bright
sollevò un
sopracciglio e sorrise irrisorio, quasi a volerlo prendere in giro.
“Rosso,
eh?” scoppiò in
una fragorosa risata, e solo allora Shade si rese conto a cosa
conduceva il
rosso – o meglio, a chi
–
“Amico
mio…” Bright gli
appoggiò una mano sulla spalla, “… sei
fregato!”
*fine
flashback*
Già, sono proprio
fregato… ammise sconsolato Shade,
ripensando a quel giorno
in cui aveva dovuto ammettere di amarla.
Dopo
quella volta, aveva
deciso di volersi confessare. Le cose fra lui e Fine andavano
già bene, e
forse, aprendosi definitivamente con lei, avrebbe dato una svolta
importante al
loro rapporto.
“Ne
riparliamo, eh?”
domandò a se stesso, ricordandosi le ultime parole della
principessa prima di
schizzare via, “Non so se poi ne avrò
più il coraggio…” sospirò,
avviandosi
senza fretta alla mensa.
***
Seguiva
ogni suo movimento
al centro del campo, dove ancora una volta mostrava di essere la
migliore
nell’ambito delle attività fisiche.
L’arbitrò
fischiò la fine
della partita di calcio, annunciando la vittoria – del tutto
scontata,
ovviamente – della squadra di Fine.
Tutti
i compagni corsero
verso di lei per abbracciarla, facendo scattare in piedi il principe
della
Luna.
Brutti piccoli impertinenti,
giù le mani o ve le ta- bloccò subito quel
pensiero ostile, decretando di
non avere tempo per le vendette personali.
Tanto poi vi becco tutti nei
dormitori, maledetti.
Era
venuto a vedere la
partita per cercare di parlarle subito dopo – si, doveva
ammetterlo, anche per
ammirarla in tenuta sportiva – ed era intenzionato a non
lasciarsela sfuggire.
La
intercettò all’uscita
del campetto, sulla strada che portava alle stanze.
“Fine!”
“Shade,
ciao!” lo salutò
allegramente, come al solito.
“Senti,
visto che la
partita è finita, pensavo di poterti parlare un
second-”
“Scusa
Shade ma proprio
non posso adesso! Ho promesso a Rein che sarei corsa subito da lei per
aiutarla
con le riprese del prossimo servizio per la tv della scuola! Ne
riparliamo più
tardi, ok?” gli
sorrise ancora, per poi
fuggire via in un lampo.
Tutto, se mi fai quel sorriso.
Pensò,
imbambolato a fissare il punto in cui era
svanita.
***
“Grazie
Fine, sei la
sorella migliore che potessi avere!” Rein
abbracciò la rossa affettuosamente,
per poi abbandonarla in mezzo al giardino e dirigersi verso la
biblioteca.
Chissà
com’è di recente passa sempre più tempo
fra
i libri… immagino che ci sia un certo Principe Perfetto ad
aspettarla là
dentro!
Alzò
lo sguardo sull’orologio
della scuola.
Sono già le quattro
e mezza! Devo sbrigarmi!
Stava
per andarsene anche
lei, quando sentì qualcuno afferrarla per un braccio.
“Fine,
non dirmi che mi
scappi ancora dalle mani.”
Oddio, ho fatto arrabbiare
Shade.
Rimase
sorpresa quando, voltandosi,
non vide altro che l’ormai usuale sorriso gentile, sul volto
del principe.
“Scusa
Shade, ma ho
promesso a Chiffon che avrei-”
“Certo
certo, ho capito.
Oggi sembra la tua giornata da volontariato.”
Fine
arrossì a quella che
sembrava una ramanzina, ma che non era altro che un complimento.
“Ma
promettimi questo:
alle cinque e mezza vieni alla mia serra.” La
guardò speranzoso, ma senza
premere per una risposta positiva, non voleva di certo costringerla.
“Va
bene, te lo prometto.”
Confermò Fine con un sorriso. “Ci vediamo
lì, ok?”
E
ancora una scomparve
dalla sua vista in un lampo.
***
Fine
chiuse il libro di
matematica e si stiracchiò, contenta di aver terminato
finalmente tutti i
compiti e gli impegni della giornata.
Indecisa
sul da farsi –
avere impegni fa comodo ogni tanto, se non sai cos’altro fare
– guardò
l’orologio sulla sua scrivania.
Sono le sette…
potrei andare a mangiare un po’
prima questa sera… la sua mente
vagò a vuoto per qualche secondo.
LE SETTE?!?
“Oh
no, Shade!”
Si
precipitò alla porta e
la spalancò con energia, buttandosi a getto nel corridoio.
Frenò bruscamente
quando per terra davanti a sé vide un cioccolatino; era al
latte, il suo gusto
preferito. Si guardò attorno, in cerca di qualcuno che
potesse averlo perso, ma
non scorgendo nessuno se lo mise in tasca.
Si voltò verso le scale, e rimase stupita al
notare che un altro
cioccolatino, questa volta fondente, la attendeva proprio sul primo
gradino. E
guardando più avanti riusciva a vederne un altro, e un altro
ancora un po’ più
in giù. Cominciò a raccoglierli tutti,
scordandosi il motivo iniziale per cui
era uscita dalla stanza.
E
non si accorse che piano
piano, cioccolatino dopo cioccolatino, si avvicinava sempre di
più ai giardini
che Shade coltivava con amore.
“Ce
n’è ancora uno lì!”
esclamò fra sé e sé entrando nella
serra del principe della Luna, e
raccogliendo l’ultimo cioccolatino della scia.
“Sono
contento che l’unico
modo per attirare la tua attenzione sia il
cioccolato…”
qualcuno l’abbracciò da dietro,
facendole
cadere tutti i dolciumi dalle mani.
Fine
si voltò di scatto,
pronta a scusarsi per la sua dimenticanza.
“Scusa
Shade, dovevo fare
i compiti e me ne sono proprio scor-”
Non
riuscì a terminare la
frase, che Shade le aveva già intrappolato le labbra. Era un
bacio dolce, in
tutti i sensi; sapeva di cioccolato – al latte, ovviamente
– ed era senza
dubbio il gusto più buono che avesse mai assaggiato in vita
sua.
Shade e cioccolato…
Si
staccarono, inebriati
da quell’aroma zuccherato, che sapeva semplicemente di loro.
“Scusa…
la prossima volta
dovrò decisamente darti
ascolto
prima.”
---
Et
voilà! La mia prima
ShadexFine!
Ho
voluto cominciare con
qualcosa di romantico, ma non eccessivamente sdolcinato.
Avviso,
per chi non lo sapesse, che Shade nella serie Gyu si vedrà
impegnato in diversi
episodi a coltivare un giardino. È molto dolce come
immagine, mostra il suo
lato sensibile ^o^
Mi
è piaciuto sottolineare
alcuni aspetti di questi due personaggi, come la golosità
estrema di Fine, ma
anche il suo buon cuore, visto che si mette sempre a disposizione per
gli altri
e non sta mai ferma.
Shade
invece lo vedo molto
come il ragazzo intimidito da certi argomenti, ma sotto sotto maniaco
(aspetto
che uscirà spesso nelle prossime oneshot)
Spero
che vi sia piaciuta!
Per
ogni consiglio e
critica, lasciate una recensione please!
Se
ne ricevo abbastanza
potrei aggiornare in fretta ù.ù
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