Attimi

di Liliah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ballo in maschera: Clarine FE6 ***
Capitolo 2: *** Bellezza: Serra FE7 ***



Capitolo 1
*** Ballo in maschera: Clarine FE6 ***


Salve a tutti!
Dunque, che dirvi? E' la prima fanfiction su Fire Emblem che scrivo e ho voluto cominciare con un personaggio che adoro: Clarine di FE 6. Secondo me è un personaggio su cui si trova poco e ho voluto dare il mio piccolo contributo...
Ho descritto il lato più dolce di questa ragazza; forse sono andata un po' OoC, ma non mi piace considerarla solo un'isterica ragazzina viziata... perciò vedete voi!
Probabilmente ho sbagliato a scrivere il nome della sua casata, ma non ricordo bene, scusatemi ^^".

Note:
E' ambientata il giorno della festa di compleanno di Clarine, un anno prima della storia di FE 6 ed è una LancexClarine (coppia assolutamente sottovaluta çvç).

Spero vi piaccia! =^_^=
(Se non è degna di questo fandom perdonatemi!)
~~~~

Dozzine di dame e cavalieri riempivano la stanza, colorandola con i loro sfarzosi vestiti, mentre la musica guidava i loro passi.
La ragazza era affascinata da quello spettacolo, luccicante ai suoi occhi, ma cercava di nascondere la sua meraviglia: non poteva permettersi un comportamento da bambina.
Dalla folla apparve una figura maschile che le si avvicinò; il volto mascherato, come quello di tutti gli invitati.
– Siete Lady Clarine di House Reglay? –
– Sì... –
Il ragazzo dagli insoliti capelli verdi le porse il braccio e sorrise.
La bionda accettò l'invito quasi istintivamente; qualcosa di quella figura l'attraeva... e forse era quell'alone di mistero che la avvolgeva.
I due ballarono, senza proferire parola; eppure lei voleva sapere.
Chi era quel ragazzo?
Perché l'aveva invitata a ballare senza nessun motivo apparente?
Tuttavia ogni domanda le moriva in gola: non aveva il coraggio di essere così sfacciata. Non con lui.
Messo da parte ogni proposito di interrogarlo, si lasciò andare alla dolce melodia delle arpe e dei fiati.
Assaporò ogni nota, ogni passo e ogni secondo, chiudendo gli occhi, come per sognare.
Sembrò un bellissimo attimo eterno: una strana e alquanto buffa sensazione, degna solo di una favola.

Poco dopo la musica terminò e con essa anche quel sogno.
– Per favore, ditemi chi siete... – supplicò la giovane, vedendo che il suo cavaliere sembrava dover scappare.
– Il mio nome non ha importanza, ma sappiate che sono un cavaliere di Pherae. –
Fece un inchino.
– Vi porto i più sentiti auguri di Lord Eliwood, Lady Clarine. Ora perdonatemi, devo andare. –
Le baciò la mano e tra la folla, esattamente come era arrivato, scomparve.
"Un bel regalo di compleanno per lo meno..." pensò. E già sospirava, sperando di poterlo, un giorno, incontrare nuovamente.

Non immaginava certo che, un anno dopo, il suo desiderio sarebbe stato esaudito... in un campo di battaglia.

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Capitolo 2
*** Bellezza: Serra FE7 ***


Salve!
Ecco la seconda storiella di questa raccoltina...
Questa volta il personaggio trattato è Serra (altro personaggio che adoro) in un momento di sconforto, perché capita a tutti di averne.
Sarò andata OoC anche questa volta?

Note:
Si colloca in un momento imprecisato della storia ed è ambientata vicino ad un laghetto.

Spero vi piaccia!
(Vi ricordo: perdonatemi se questa fanfic non è degna!)
~~~~

Un grazioso riflesso le sorrideva, come al solito, mentre i capelli rosa, leggermente ondulati e sciolti, ricadevano in avanti coprendole buona parte del viso.
La ragazza toccò con un dito la superficie del laghetto in cui si stava specchiando e numerose ondine distorsero l'immagine, rendendola brutta e sgradevole.
Il sorriso si trasformò in una smorfia.
"Perché tutto ciò che è bello deve svanire?" si chiese mentre un'altra Serra si ricomponeva davanti ai suoi occhi senza quell'espressione felice.
"Sarebbe perfetto se tutte le cose belle restassero tali per sempre! Così la mia bellezza non sfiorirebbe!"
Tuttavia dicendo ciò già sapeva di mentire a sé stessa... non era la bellezza che le importava: voleva solo essere apprezzata, amata e lodata. Tutto qui.
Eppure, nonostante quel visino pulito, la sua intelligenza e tutta la buona volontà che metteva in ogni sua azione, nessuno le si era mai avvicinato troppo.
Forse era dovuto all'eccessiva sicurezza che mostrava...
"Gli uomini non capiscono nulla!" pensò "Vanno tutti appresso alle fanciulle indifese e riservate, ma non comprendono la vera bellezza! Del resto i grandi geni, come me, sono perennemente incompresi!"
E con ciò un nuovo sorriso si era dipinto sulla sua bocca.
Un sorriso pieno di sicurezza, quella che pareva aver perso per pochi minuti.
Un sorriso soddisfatto che rendeva il suo volto splendido.
Capitano i momenti di debolezza, l'importante è non cedere.

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