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di keyra89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 - parte 1 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Allora questa è la mia prima fan fiction RoyAi ..spero che vi piaccia!!!

Piccola precisazione: non ho scelto un momento preciso in cui collocare  la storia..dico solo che Elycia ha 3 anni e Hughes è ancora vivo (è ho intenzione di farcelo restare XD)

 

 

-Colonnello!... Colonnello mi sta ascoltando?

-Ma certo tenente, io la ascolto sempre!

-Bene allora si sbrighi a firmare questi documenti

 

-Non vi sembra che il colonnello oggi sia un po’ troppo distratto? Voglio dire, non si è girato nemmeno quando è entrata la nuova centralinista! – esclamò Havoc dopo che il tenente Hawkeye uscì dalla porta per sbrigare le faccende che l’alchimista di fuoco in quel momento non era in grado di eseguire.

-Nah, è solo annoiato e svogliato come al solito, non ci vedo niente di strano Havoc – e con quell’affermazione tutti annuirono e tornarono al lavoro.

----

Quel pomeriggio tardi

-Tenente, domani mi prendo un giorno di permesso, buona serata – detto questo Roy Mustang, Alchimista di Fuoco, detto anche Eroe di Ishibar, si dileguò dall’ufficio, lasciando i suoi sottoposti sbigottiti dalla velocità della sua ritirata.

Un ora dopo il suddetto colonnello, vestito di tutto punto, aspettava impaziente all’interno della stazione l’arrivo del treno,  man mano che il tempo passava  Roy dimostrava sempre più nervosismo, tanto che cominciò a sfregare convulsamente le dita (fortuna che non aveva i guanti XD Ndme).

Quando il treno si fermò e i passeggeri cominciarono a scendere il nervosismo del colonnello aveva raggiunto soglie critiche e chiunque lo vedeva girava al largo per evitare di essere arrostito.

-Roy-chan!!!

Roy si girò di scatto verso l’origine della voce e  sfoggiò il più grande dei sui sorrisi verso la ragazza che gli stava correndo incontro.

-Electra! Finalmente sei arrivata…cominciavo a pensare che il treno si fosse  perso.

-Scusa, ma che ci posso fare se quell’idiota del macchinista ha deciso di superare il record per il tragitto più lungo con il treno più lento di tutta la storia di Amestris??

-Certo certo, lasciamo perdere..dammi la valigia, ho parcheggiato la macchina qua fuori.

-Agli ordini! – disse scattando sull’attenti.

 

***

Quella sera

-Ragazzi, andiamo a farci un goccetto al bar? Tenente viene anche lei? – chiese Breda guardando i colleghi.

-Ci sto.

-Certo

-Volentieri

-Ecco, non saprei..

-Eddai tenente! Non vorrà stare qui con tutte queste carte? Se il colonnello non fa il suo lavoro, mica deve per forza finirlo lei – esclamò Fuery.

Quattro facce si voltarono, in contemporanea, verso quello che doveva essere, per forza di cose, un invasore alieno  che si era impossessato del corpo del loro collega.

-Voglio dire…beh.. ecco … insomma smettetela di fissarmi!

-Credo che accetterò sottotenente Breda – disse Riza continuando a fissare il povero Fuery, che ormai era diventato rosso come un peperone.

Al suo assenso tutti uscirono e andarono al loro bar abituale (Guarda che io non ce l’ho un bar abituale! NdRiza..la storia la scrivo io quindi ti adegui NdMe..Click.Dicevi NdRiza..Cambio subito! Ma rimetti la sicura..-.-‘’’NdMe)

 

Fine primo capitolo!

Spero vi sia piaciuto..prossima settimana posto il secondo.. ah già quasi dimenticavo..non sarà una storia molto lunga (x ora) 3-4 capitoli  al massimo, forse 5..

A presto!

Me lo lasciate un commentino???

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Prima di tutto ringrazio che mi hanno lasciato un commento…e ora ecco il chappy

 

Capitolo 2

 

Nel frattempo a casa Mustang

-Royuccio, dove mi porti di bello questa sera? Eh? Andiamo da qualche parte, vero? Non voglio stare chiusa in casa tutta la sera!! Allora? Dove andiamo? Su!

-Ma che… ho lavorato tutto il giorno (si si certo .. Ndme), mi spieghi perché dovrei portarti fuori?

-Eddai! Ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego TI PREGO!

- Uff.. e va bene.. preparati, ti porto a fare un giro, ma che sia chiaro.. mi rifiuto di andare in discoteca!

-Grazie! Te l’ho mai detto che ti adoro? –  Electra corse in bagno per prepararsi, dopotutto sarebbe stata la sua prima serata a Central City.

 

…Un’ora dopo

-ELECTRA! Esci da quel bagno!

-Ma mi sto preparando!

-Se erano 10 minuti ti stavi preparando, anche 20 potevano andare.. ma qui siamo di fronte ad un vero e proprio lavoro di restauro! Se non esci entro 30 secondi restiamo a casa!

-Eccomi eccomi.

-Bene ed ora andiamo, che prima usciamo prima torniamo.

***

 

-Avanti Fury, forza, bevi!

I sottoposti del colonnello si stavano godendo una bella serata in compagnia cercando di far ubriacare il tenente (con scarsi successi) e Fury.

-Hic.. dai ragassi.. non volgio.. hic.. sapete non reggio ..l’alcol – Fury stava cercando di salire sul tavolo per ballare la polka – poi.. hic.. non riescio a .. eseguire come .. hic .. si deve la poska .. no ..polta .. o beh insomma.. avete hic capito no?

-La polka è un ballo tradizionale russo che.. – il dizionario personale della squadra cominciò ad informare tutti i presenti della storia della polka dal 500 d.c., venendo bellamente ignorato dai presenti impegnati ad assecondare Fury (nel caso di Havoc), a bere la sua decima birra accompagnata da patatine (Breda) e a guardarsi in torno in cerca di una via di fuga da quella banda di matti.

-Ragazzi propongo un gioco! Hihi ..si si un bel giochetto..

-Ah si? Che gioco intendi? –  chiese Havoc  che nel frattempo era riuscito a far sedere Fury, che ora stava fissando la finestra incredulo.

-Allora ecco in cosa consiste…

-Ragazzi.. hic .. ditemi che .. hic ..sono ubriaco..

-Certo che sei ubriaco, è da un po’ che te lo diciamo.

-Ah beh allora .. hic.. è tutto a posso.

-Tutto a posto cosa? Sergente? Non credo sia una bella cosa essere ubriachi.

-No no .. non.. hic.. capite .. pensavo di aver.. hic.. visto il colonnello assieme ..hic.. ad un ragazza..hic ..ma evidennemenne è ..hic..tutto futto della mia… hic immaginazione…

-Dove?? – Havoc si girò di scatto per controllare che quel dongiovanni del suo capo non gli avesse fregato, di nuovo, la ragazza.

-Là, vicino .. hic … alla porta e ora ..hic ..stanno per entrare..hic .. ma tanno non ..hic potete vederli, sono solo..hic una visione..

In quel momento la porta del locale si aprì ed il colonnello entrò assieme ad una ragazza.

***

 

-Buona sera colonnello! – esclamò allegro Breda che nel frattempo aveva finito le patatine.

Nel sentire quella voce Roy si girò e tutti poterono vedere un’espressione piuttosto allarmata dipingersi sul suo volto, a cui si sostituì subito una più serena e distesa. “Forse riesco ad evitare guai” pensò.

-Roy-chan! Non me li presenti i tuoi amici?

“Come non detto” –Electra, non disturbare, su. Ragazzi voi continuate pure la vostra serata, noi togliamo il disturbo – e , arpionata la ragazza, usci a velocità supersonica dal bar.

-Da quando il colonnello esce con ragazze così giovani? – disse Falman esprimendo i pensieri shockati di tutti.

***

 

-Roy..Roy..che cavolo..vuoi fermarti?

-Non finchè non saremmo arrivati a casa

-Ma…

-Niente ma.. e ora cammina non ho voglia di trascinarti per tutto il tragitto.

-Niente un corno, ora mi spieghi! – e detto questo si aggrappò ad un lampione impedendo a Roy di spostarla (potevi sempre sradicare il lampione no? Ndme.. Mica sono il maggiore Amstrong! NdRoy).

-Che c’è ora?

-Si può sapere perché diavolo siamo usciti da quel bar? Io volevo bere qualcosa!

-Beh io no, e visto che sono io che comando , e soprattutto che pago, ho deciso di andarmene.

-E poi hai anche piantato in asso i tuoi colleghi, e io volevo conoscerli. Soprattutto Riza.

-Ti ho già detto che non.. Che centra il tenente ora?

-Non fai altro che dire “Che brava Riza di qua”,  e “Che lavoro perfetto di là”, ecc ecc.. volevo conoscerla.

-Non credo sia una buona .. – cominciò a dire Roy con un leggero tic all’occhio destro.

-Oh io invece credo proprio di si, e credo anche che lei ti piaccia.. – buttò li Electra con una faccia d’angelo degna di Hughes, mentre si staccava dal lampione e si incamminava a casa.

*** (ricordatevi di leggere il contenuto extra del capitolo)***

 

 

Due giorni dopo

 

BANG

-Colonnello è in ritardo di 2 ore 4 minuti e 47 secondi

Il colonnello, che si era appiattito contro il muro, andò a sedersi alla sua scrivania – Scusi tenente, ieri ho avuto una giornata pesante.

-Se la sua vita privata non le permette di svolgere il lavoro come dovrebbe, forse avrebbe bisogno di organizzarsi meglio – sbuffò Riza appoggiando, poco delicatamente, un centinaio di foglio sulla scrivania del suo superiore.

-Cos’è tutta ‘sta roba?

-E’ il lavoro di ieri e quello di oggi, signore.

A quelle parole Roy si guardò intorno in cerca di vie di fuga, ma, non trovandole, iniziò a lavorare.

***

 

DRIN DRIN

-Ufficio del Colonnello Mustang……certo signore ora glielo passo. Colonnello è per lei.

Roy alzò lo sguardo e prendendo la cornetta ringraziò Havoc – Mustang.

-ROOOY..allora che mi racconti??

-Ciao Hughes.

-Ehi ma che entusiasmo.. vedo che siamo davvero di buon’umore questa mattina! Ma non preoccuparti ho qui un rimedio universale..delle bellissime foto di Elycia mentre fa colazione. Te le por..

Roy sbattè il telefono in faccia all’amico, ma..

DRIN DRIN

-Che diavolo c’è ancora?

-Ma Roy..non si risponde così al telefono..e se fosse stato il Fuhrer?

-Non mi sembra tu sia il Fuhrer quindi non vedo il problema.

-Ah..sei un caso disperato, amico mio. Se vai avanti così non ti troverai mai una moglie.

-Sto per chiudere di nuovo la chiamata.

-D’accordo, d’accordo la smetto. Ma sappi che..

-Maes

-Va bene.. va bene..ti ho chiamato per un’altra cosa.

-Dimmi

-Chi è quella ragazza che abita con te?

-COOSAAAA? Chi diavolo ti avrebbe detto un cosa simile?

-Suvvia, lavoro al reparto investigazioni.. è il mio lavoro sapere le cose.

-Comunque questi non sono affari tuoi!

-Ah..Roy Roy ..con il tuo caro amico Maes puoi conf..

SBAM

-Che avete da guardare voi? Tornate a lavorare.

***

 

DRIN DRIN

DRIN DRIN

DRIN DRIN

-Signore farebbe meglio a rispondere. Il tenente colonnello Hughes non è tipo da arrendersi per una chiamate senza risposta, inoltre sta disturbando tutto l’ufficio.

-Ha ragione tenente – Roy alzò la cornetta – La smetti di disturbare il mio lavoro?

-Ma Roy..quante volte devo dirtelo? E se non ci fossi stato io, ma qualcuno di più importante?

-Che vuoi?

-Freddo come sempre..sicuro di essere l’alchimista di fuoco?

-Hughes..-con una voce minacciosa

-Va bene , arrivo al dunque..

-Sarebbe anche ora.

-Questa sera tu e la tua coinquilina siete invitati a cena a casa mia.. Glacier ha preparato il suo delizioso sformato . Non accetto un no come risposta. Ci vediamo dopo.

-Non ho nessuna intenzione di venire.

-Se non puoi guidare fino a casa mia, vi vengo a prendere io. Ciao.

-Maes che..

TU TU  TU TU  TU TU

-Dannazione!

***

 

Un’ora dopo…

-Sono io

-No.. non farò mai una cosa del genere….vuoi ascoltar……se non la smetti metto giù… Bene…questa sera andiamo a cena da Maes..vedi di farti trovare pronta..si alle sette…bene a dopo.

-Stava parlando con la ragazza dell’altra sera signore?

-Non credo siano affari tuoi Havoc e ora se non ti spiace..vado a bermi un caffè. Se torna il tenente dille che arrivo subito – detto questo il colonnello uscì per cercare di trovare una soluzione all’uragano che, lo sentiva, stava per abbattersi su di lui.

***

 

Fine capitolo

 

 

.:Contenuto Extra:.

Dal diario segreto di Roy Mustang

 

Caro diario,

vorrei tanto sapere che ho fatto di male in vita mia.. certo oltre ad Ishbar.. e sto ancora pagando per aver eseguito gli ordini. Dimmi..perchè? perché devo capitare tutte a me? Ieri sono uscito con Electra e dimmi..fra tutti i bar che poteva scegliere..indovina dov’è voluta andare? Esatto proprio la..nel bar dove vanno i militari..e indovina un po’? esatto! C’erano tutti i miei sottoposti..ma proprio tutti! Ora penseranno chissà cosa..fortuna che per oggi ho preso un giorno libero..ho il tempo di escogitare qualche scusa. E poi c’è sempre la possibilità che io muoia oggi. Mai scusa sarebbe migliore..certo non potrei far avallare la legge sulle minigonne ma almeno eviterei di dover passare ancora del tempo con Electra..

Perché!!! Che ho fatto di male?? Oh no..sta bussando..come diavolo fa ad essere già pronta? Si è svegliata solo un’ora fa..non ha avuto il tempo materiale per prepararsi..

Ah no ..falso allarme..voleva solo sapere dov’era il phon..per un po’ sarò ancora solo e in pace.. Allora diario..che mi consigli? Un giorno intero in giro per Central a fare shopping con una “da poco non più adolescente”..hai qualche idea su come farmi sopravvivere? O anche magari a come non farmi fumare la carta di credito?

Aaaaaaaaaaaah non mi viene in mente niente..ah che fine indegna per il grande, mitico, perfetto, favoloso, eroico, eccezionale, intrepido alchimista di fuoco. (‘mazza ma quanti ne mette Ndme.. Che ci vuoi fare se sono grande, mitico, perfetto, favoloso, eroico, eccezionale  e intrepido NdRoy,…Convinto te Ndme).

Ecco mi sta chiamando..bene addio mondo crudele, addio diario..addio sogni e speranze..vado incontro alla morte a testa alta!

Fine

 

Angolino autrice:

Ringrazio Ilaria8, Piccola Tammy e Shatzy per avermi lasciato un commento.

X Shatzy: non ho resistito a quella piccola conversazione con Roy.. ehehehe..dal prossimo capitolo non le metto più, promesso!!

Fatto! Spero vi sia piaciuto e di aver mantenuto i personaggi abbastanza IC!

Prossima settimana il prossimo capitolo!

Grazie ancora a chi segue la mia storia!

A presto!!!

 

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


 

Ecco qui il terzo capitolo della storia.. e già che ci sono inserisco i disclaimer che ho dimenticato nei capitoli precedenti (ehm..e la vecchiaia che avanza, che ci posso fare?)… comunque i personaggi non mi appartengono, sono di Hirumo Arakawa (che le si faccia un tempietto in suo onore), che ne possiede i diritti, tranne Electra che è frutto della mia mente bacata.. e ora ENJOY THE FAIRY STORY!!

 

Capitolo 3

 

Ore 18:35, Casa Mustang

Una ragazza dai lunghi capelli castano chiaro e gli occhi blu notte si stava fissando allo specchio, pensando che il nuovo vestito che si era fatta comprare le stava davvero d’incanto, quando un uomo piuttosto agitato entrò in camera sua, disturbando la quiete che c’era.

Il suddetto uomo in questione non era altri che Roy Mustang, in prenda ad una “quasi sicura” crisi isterica.

-Allora Electra hai capito come devi comportarti? Ricordati che..

-Punto 1: non dire a Maes, in nessun caso, se ti può mostrare le foto della figlia/moglie; punto 2: se Maes comincia a mostrarti le foto della famiglia, dileguati il più presto possibile con la scusa di aiutare Glacier in cucina; punto 3: se vedi che il suddetto maniaco della famiglia inizia a tediarmi con foto e simili, chiamami in disparte con una scusa qualsiasi; poi l’ ultimo ma più importante, punto  4: non fare ASSOLUTAMENTE allusioni su ragazze, matrimoni, figli e qualsiasi cosa abbia a che fare con la tua vita sentimentale; ho riassunto correttamente Roy?- chiese Electra annoiata, continuando a rimirarsi allo specchio e ad aggiustandosi leggermente il trucco – è da un’ora e mezza che mi rompi con sta storia..ho capito! Chiaro?

-Bene, ma vedi di lasciarmi finire di parlare..e qui propongo di aggiungere un altro punto riguardo la priorità di chi deve parl..

-Roy..se vuoi che non faccia allusioni sulla tua vita sentimentale ti conviene non finire la frase.

-Frase? Quale frase? Io ero zitto!

***

 

Ore 18:50, Casa Hughes

Il tenente colonnello Maes Hughes, vestito in semplici abiti civili, stava fissando il vuoto con un sorriso  sospetto dipinto in faccia, quando una bambina di circa tre anni entrò nel salotto, portando con sé una bambola.

-Vieni qui tesoro del papà! Allora hai capito cosa devi fare questa sera?- la mente geniale di Maes aveva già escogitato un piano,  a suo parere perfetto, per convincere definitivamente Roy ad accasarsi.

-Certo papino… devo lamentarmi, dicendo che sono stufa di giocare con le bambole e chiedere allo zio Roy quando ha intenzione di regalarmi un cuginetto con cui potermi divertire!

-Esatto tesoro! Ma ti ho mai detto quanto sei intelligente, carina, e letteralmente stupenda!

-Maes smettila di tormentare la piccola e vieni ad aiutarmi ad apparecchiare la tavola.

-Ma certo mogliettina mia adorata! Arrivo subito da te!

“Ma che razza di marito mi sono scelta?” – si chiese Glacier mentre vedeva il marito correre da lei inseguito da un’aura di cuoricini cangianti.

***

 

Ore 18:55, cespuglio fuori casa Hughes

-Qui Kate.. mi sentite?

-Forte e chiaro, collega.

-Bene.. fra 5 minuti avrà inizio l’operazione “SCELRDCM” (Scopriamo Chi E’ La Ragazza Del Colonnello Mustang) Sincronizziamo gli orologi... … Che l’operazione abbia inizio!

-Kate, solo una cosa..

-Dimmi Jacqueline.

-La prossima volta il nome dell’operazione lo scelgo io.

***

 

Ore 19:00, automobile fuori casa Hughes

-Ok ci siamo.. questa sarà la più estenuante missione mai eseg..

-Roy.. si può sapere perché stai parlando, di nuovo, da solo? Dai muoviamoci.

-Certo certo..dai scendi.

***

 

“speriamo bene…ho la sensazione che questa serata sarà una catastrofe… “, “oddio.. lo so..questa sera sarà un inferno..”questi erano i pensieri che stava attraversando la mente di Roy, mentre percorreva il vialetto che lo avrebbe portato al patibolo all’ingresso della casa del suo migliore amico.

 

DIN DON

-Odd… Electra! Si può sapere perché hai suonato?

-Ehm.. sai, nel caso non lo sapessi, il campanello serve a questo. Non è messo li solo per bellezza.

-Ma che… guarda che so perfettamente a che serve un campanello.. ma perché l’hai suonato? Avevo bisogno di prepararmi psicologicamente prima di ..

(S)fortunatamente per Roy la porta di ingresso si aprì in quel momento, rivelando il padrone di casa.

-Ah Roy! Sei arrivato, finalmente! Pensavo che te la fossi svignata, ero già pronto a venirti a prelevare di peso da casa. Ma tu devi essere Electra! Che piacere conoscerti.. e dimmi quanti anni hai? Ti piacciono i bambini? Hai progetti per il tuo immediato futuro? Che ne dici di un..

-Maes, ci fai entrare o restiamo qui fuori per tutta la sera?

-Ma suvvia Roy, stavo cercando di fare la conoscenza di questa adorabile ragazza.. vedi di non essere troppo scontroso, come ti ho detto migliaia di volte dovresti saperlo che così non troverai mai una moglie.

-Oh ma allora lei è quel il suo migliore amico che vuole sempre rifilargli una moglie!

-Cosa? – Roy rifilò un’occhiata di fuoco a Electra, che dal canto suo lo ignorò candidamente.

-Ma allora Roy ti ha parlato di me! E dimmi che altro ti ha riferito?

-oh beh non molto.. solo che è un maniaco della famiglia, che gli rompe le scatole ad ogni santa ora del giorno, che ha tentato di procurargli appuntamenti al buio con numerose ragazze di buona famiglia e che prova in tutti i modi di fargli ammettere i suoi sentimenti per il tenente Hawkeye.

-COOSAAA? Maes non ascoltarla..sta dando fuori di matto come al suo solito, vedi io non ho mai detto cose del genere, cioè si .. le ho dette ..  ma senza cattiveria .. insomma..

-Ma vedo che allora mi conosci già bene! Ma prego entrate.. non vorrete cenare sulla porta?

-Grazie – e detto questo Electra e Maes entrarono in casa, lasciando un alquanto perplesso colonnello fuori dalla porta. “Accidenti.. è anche peggio di quanto avevo immaginato”.

 

Ore 19:05, cespuglio fuori casa Hughes

-Qui Bredina.. che è successo?.. potresti dirci che cosa si sono detti?

-Qui Kate... credo che il colonnello abbia trovato un degno avversario.. quella ragazza è capace di gestire il capo come solo il tenente sa fare, e senza nemmeno l’utilizzo di pistole!

-Qui Jacqueline.. Ragazzi ma si può sapere che cavolo sta succedendo? Uffa! Non abbiamo l’audio interno.. passiamo al piano B. Tra 3 minuti vi voglio tutti in posizione.

-Subito!

 

Nel frattempo all’interno

Meas entrò nella casa, seguito a ruota da Electra, che gli diede il cappotto che venne appeso subito all’attaccapanni. Mentre aspettavano che Roy si decidesse a non fuggire e consegnare anch’egli il suo cappotto, il padrone di casa presentò la famiglia.

-Glacier questa adorabile ragazza è Electra, Electra questa è la mia incantevole, divina e perfetta mogliettina.

-Piacere di conoscerla signora.

-Mentre quest’angioletto disceso dal cielo è la mia bellissima, stupenda, meravigliosa e splendida figlioletta, Elycia.. su tesoro saluta la signorina.

-Ciao signorina, io sono Elycia.

-Ciao piccola, è davvero un piacere conoscerti, ma chiamami Electra.

-D’accordo! – le regalò uno dei suoi sorrisi.

-Oh ma com’è carina!!

-E’ vero? Lo dico sempre io che non esiste creatura più splendida, solo Glacier potrebbe rivaleggiare con lei, no dico, hai visto che splendido faccino innocente? E che aura positiva sprigiona? E com’è..

-Maes abbiamo capito ora basta.

-Roy, ma come sei guastafeste oggi.. piuttosto.. in che rapporti siete vuoi due?

-Ma che.. ti sembrano domande da fare? – Roy raggiunse uno strano colorito rossastro, mentre una vena iniziò a pulsargli nervosamente in fronte.

-Oh giusto che sbadata.. non mi sono presentata come si deve.. io sono Electra Evelyn Mustang – si presentò la ragazza porgendo la mano a Maes.

-Mustang? Hai detto proprio Mustang? Roy! Non sapevo che ti fossi già sposato!

-COOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAA???? Io ???????? Sposato con questo impiastro??? Ma stai scherzando, vero?

-Credo ci sia stato un fraintendimento.. io e Roy siamo imparentati, è vero, ma io sono sua sorella.

***

 

Ramo dell’albero di casa Hughes

Jean Havoc, conosciuto anche come Jacqueline durante le missioni sotto copertura ,stava fissando l’interno della casa, provvisto di binocolo in modo da poter leggere il labiale dei presenti. Purtroppo la visuale migliore gli impediva comunque di vedere in faccia il colonnello e la ragazza.

-…

-…

-Jacqueline? Jacqueline, mi senti? Che sta succedendo? Potresti informare anche noi?

-…

-Jacqueline?

-Vanessa, vai a controllare se è successo qualcosa al sottotenente.

-Non serve, ci sono.

-Ah bene.. allora che dicono?

-Beh ecco ..se ho interpretato bene il labiale del tenente colonnello Hughes, quella ragazza dovrebbe essere la moglie del capo…

***

 

Nel frattempo, dentro casa

-Oh ma che barba! E adesso come diavolo gliela trovo una moglie! – chiese Maes, fattosi prendere dallo sconforto dopo aver saputo che l’amico era ancora più single di prima.

-Vede se non le andrebbe male io avrei qualche ideuzza su chi far sposare al mio fratellone.. per esempio c’è quel tenente.. Riza.. mi pare che Roy gradisca molto la sua presenza.. potrebbe and..

-Adesso basta! Se avete intenzione di parlare tutta la sera della mia vita privata me ne vado.. e quanto a te signorina, se non sbaglio avevi promesso che..

-tecnicamente non ho promesso che avrei seguito le tue regole.. ma solo che le avrei ascoltate.. quindi non interromperci.. Bene stavamo dicendo?

E detto questo Electra e Maes si diressero in soggiorno, sempre parlando fitto tra loro, lasciando Roy a bocca aperta, mentre Glacier si diresse in cucina per togliere dal forno la loro cena.

Dopo qualche minuto il colonnello si riprese dallo shock e entrò in soggiorno; forse, con molta fortuna, sarebbe riuscito ad evitare gravi danni alla sua salute mentale. Entrato, però, si accorse che Maes era solo ed Electra ed Elycia stavano aiutando Glacier con i piatti.

-Allora? avete già finito di confabulare voi due? – domandò all’amico.

-Confabulare? Ma così mi offendi! Stavamo solo prendendo in considerazione qualche candidata per le tue nozze! Purtroppo abbiamo idee troppo differenti.. peccato, pensavo che con le nostre forze congiunte saremmo riusciti a farti sposare, ma a quanto sembra non è destino.

“SIIII, oh grazie dio dei single! Prometto che da oggi ti pregerò tutte le sere!!”

-Roy che diavolo sta facendo? Smettila di fissare il soffitto e vieni a mangiare.

-Arrivo!

***

 

Ore 19:15 albero fuori casa Hughes

-Qui Jacqueline.. dichiaro chiusa la missione SCELRDCM. Allontanatevi dalle vostre postazioni in silenzio. Ci troviamo tra mezz’ora a casa di Kate.

-Sissignore!

***

 

Ore 23:17, entrata di casa Hughes

-E’ stata davvero una bella serata, spero di rivedervi presto!

-Io no – borbottò talmente piano Roy che nessuno ci fece caso.

-Anche noi tesoro, solo peccato per la nostra piccola divergenza prima..

-Già..ma a quanto pare abbiamo idee troppo contrastanti..mi rassegnerò all’idea di non diventare zia tanto presto..che peccato.

-Più che altro io direi che fortuna! Ora se non vi spiace togliamo il disturbo.

-Certo! Allora ci vediamo domani a lavoro.. e Roy?

-Si Maes?

-Non preoccuparti non mollerò finchè non ti troverò una moglie!

-Spero di non vederti per molto tempo, persecutore!- e detto questo Roy si allontanò dirigendosi alla macchina, non notando lo sguardo d’intesa che passò fra Electra e Maes.

“Intervento Far Ammogliare Roy, Iniziato”pensò Electra e con un sorriso malizioso si sedette al posto del passeggero.

***

 

Venerdì, ore 10:30, ufficio del Colonnello Mustang

Riza Hawkeye si chiese perché il suo superiore si dovesse comportare sempre come un bambino, non solo aveva degli arretrati da finire, ma aveva anche da compilare importanti documenti da consegnare assolutamente al generale Hakuro entro la giornata, e nonostante tutto era scappato appena lei era uscita dall’ufficio per consegnare il lavoro svolto. Delle volte si domandava perché lo seguisse ancora.

Ormai erano passati più di quindici minuti dal suo rientro, se entro altri 10 non sarebbe tornato sarebbe andata a cercarlo, costringendolo a tornare a lavoro.

Mentre era immersa nei suoi pensieri la porta si aprì e lei, che si aspettava di vedere il colonnello con il suo solito sorrisino di scusa, rimase perplessa vedendo la ragazza con cui il suo superiore usciva che la salutava con la mano.

-Ciao! Tu devi essere il tenente Riza Hawkeye vero? Piacere io sono Electra, Roy mi ha detto che sei la figlia del suo maestro, è vero? E anche che sei tu che lo costringi sempre a finire il suo lavoro, giusto? Ed inoltre..

Riza fissava stordita la ragazza, capendo a malapena la marea di parole che fuoriuscivano dalla sua bocca “Ma quanto parla?” non  fu in grado di non pensare il tenente, mentre la ragazza continuava a subissarla con aneddoti sulla sua vita e sul suo lavoro. Più la guardava e meno riusciva ad essere gelosa nei sui conf..no aspetta, ma che sta pensando.. lei gelosa di una ragazza del colonnello? Doveva aver preso un colpo di sole per pensare ad una cosa del genere..

-Scusa posso farti una domanda?- chiese usando volutamente il tu, non le sembrava il caso di dare dal lei ad una ragazza di neanche vent’anni.

-Ma certo..oh scusa ti ho subissato di commenti..devi dirmelo se parlo troppo.. è un po’ il mio difetto principale..

-Oh no figurati non è per questo.. volevo chiederti.. perché sei qui?

-Come?? Roy non te l’ha detto? Aveva promesso di portarmi a fare un giro per la città ma, sapendo di non poter chiedere ferie solo per accompagnarmi, ha detto che avrebbe assegnato a te, come missione per oggi, di scortarmi in giro per la Central, inoltre, essendo una donna avresti potuto consigliarmi cosa visitare, e magari possiamo anche fare shopping!

Riza ora era davvero confusa, portare la ragazza a fare un giro turistico per Central? Missione per quel giorno? Ma che diavolo stava succedendo? E mentre pensava a queste cose non si accorse che la ragazza in questione l’aveva già trascinata fuori dall’ufficio e si stava dirigendo verso gli ascensori, chiedendole dove abitasse, che gusti avesse in fatto di vestiti e se il suo cane giocasse con gli estranei.

***

 

Ore 11:00 corridoio fuori dall’ufficio di Roy Mustang

Il colonnello stava correndo verso il suo ufficio cercando disperatamente una scusa che reggesse al suo enorme ritardo. Possibile che Maes avesse potuto tenerlo occupato così tanto? Eppure lo sapeva che il tenente si sarebbe arrabbiata se al suo ritorno non lo avesse trovato nel suo ufficio a firmare scartoffie. 

“Oh diamine, e ora che mi invento?”

Aprì lentamente la porta, sfoderando il suo sorriso migliore e aspettandosi di ricevere in cambio un caricatore svuotato contro, quando si accorse che l’ufficio era completamente vuoto.

 

***fine capitolo***

 

 

Angolino Autrice:

Ecco che Maes fa la sua entrata trionfale nella storia (non solo attraverso un telefono ;) ..), non posso fare previsioni su cosa succederà perché per ora non lo so nemmeno io.. ma di sicuro Roy dovrà preoccuparsi per la sua saluta (sia fisica che psichica!).. spero solo di non strapazzarlo troppo!

Per il prossimo capitolo mi sa che dovrete aspettare un po’ più di una settimana, mi sono arrivati degli impegni che non posso modificare e avrò meno tempo libero..comunque ci metterò solo qualche giorno in più per aggiungerlo!

Ora passiamo ai ringraziamenti.. GRAZIE a tutti coloro che seguono  la mia storia, che la commentano, che la inseriscono nei preferiti o che la leggono e basta! Grazie!! Un grazie speciale a Valentina, che ha sopportato i miei scleri da “Word non mi vuole salvare in HTML” e che mi ha aiutato a capire come si fa e a Domi che ha fatto altrettanto!  Scusate se non vi ho ringraziato prima! Sorry!! Chiedo umilmente perdono..

Inoltre ancora un grazie a Domi (sempre lei) e Syra che mi hanno consigliato di aggiungere qualche descrizione alla fic (che ne era totalmente sprovvista).. spero che quelle inserite vadano bene! Mi raccomando fatemi sapere!

Inoltre 2 un grazie anche a Shatzy, ilaria8 e piccola Tammy.

 

Me lo lasciate un commentino vero?? Please!!

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Perdono per il mostruoso ritardo, ma ho avuto prima dei contrattempi  (io odio i dottori, ve l’ho mai detto?) e poi la mia ispirazione ha deciso di andare in vacanza (da me accorciata) e poi in sciopero (per colpa della vacanza). Non ho mai odiato così tanto i sindacati..

Roy: vorrei farti notare che non esistono sindacati per l’ispirazione.

K: ..mmmh… mi sta venendo l’ispirazione per una RoyXRebecca

Roy: (sudando freddo) sai..Penso di odiarli profondamente anch’io!

K: ecco bravo.. vedi che se vuoi andiamo d’accordo!

Allora .. piccola premessa.. mentre scrivevo il capitolo mi sono accorta che non ho la più pallida idea di quanti anni abbia Riza..  ^^‘’ .. quindi presupponendo che Roy ne abbia 29 (e fino a qui sono sicura) direi che Riza ne ha più o meno 4 in meno..quindi 25.. e poi dico anche che Electra ne ha 20.. se ho sbagliato con gli anni dei primi 2 ditemi che correggo, ma veramente non me lo ricordavo!! Ehm.. eheh..sorry..

 

Capitolo  4

 

Black Hayate abbaiò quando sentì che la porta di casa si stava aprendo, contento che la sua padrona era tornata a casa prima del previsto.. chissà, magari l’avrebbe portato a fare una passegg.. no aspetta, chi è la tizia con lei? Incuriosito si avvicinò per conoscerla.

-OOOOh!! Ma che cariiinooooo! È ancora meglio di quanto pensassi..che puccio! -  disse Electra mentre cominciava ad accarezzare la testa di Hayate, il quale dal canto suo pensò che l’amica della sua padrona era davvero simpatica.

-Ehm si in effetti è proprio un bravo cane.. ma ora potresti dirmi che siamo venute a fare a casa mia?

-Ma che domande mi fai? Mica vorrai accompagnarmi in giro vestita con l’uniforme? Sai senza offesa ma, non è che ti doni molto.. allora, dimmi, dov’è l’armadio? Di la? – disse Electra dirigendosi verso la porta più vicina.

-E’ la seconda porta sulla sinistra.. –e Riza la seguì, dopo aver accarezzato a sua volta Hayate.

-Bene bene.. allora vediamo che hai di bello qui dentro.. – e con questo la ragazza cominciò a lanciare vestiti fuori dall’armadio, cercando qualcosa da far indossare alla futura moglie del fratello – Allora.. questo no.. quest’altro nemmeno.. neanche questo qui.. questo lo butterei.. questo è il costume di carnevale..ma che diavolo è sta roba?.. ecco!! Questo è perfetto! -  e tirò fuori un completo gonna-camicia, mostrandolo a Riza.

-Su indossalo.. non voglio passare tutta la giornata chiusa in casa, dai!

-Ma veramente.. – e si bloccò vedendo lo sguardo di Electra, che non prometteva nulla di buono, e pensando che era meglio non farla arrabbiare. – Lo indosso subito..

-Perfetto! Io ti aspetto di la..fai veloce mi raccomando!! – ed uscì dalla stanza, con un sorriso a trentaquattro denti. “Fase uno completata”.

Pochi minuti dopo Riza ed Electra uscirono dall’appartamento, dirigendosi verso il centro città.

***

-Allora dove potremmo andare prima? Io dovrei prendere alcuni souvenir, conosci qualche negozio che ne vende?

-Non da questa parte della città. Dovremmo prendere l’autobus e..

-No no.. non ho voglia di allontanarmi troppo da casa.. non ne conosci nessuno nelle vicinanze? Proprio no? Beh allora.. – e si avviò verso il bar li vicino in cui cinque ragazzi niente male stavano giocando a carte.

-Scusa ma dove stai andando? – chiese Riza, intuendo l’obbiettivo della ragazza.

-Ma che domande! Vado a chiedere a qualche fusto se conosce un negozio nelle vicinanze! Su forza andiamo. – e cominciò a trascinare un’alquanto recalcitrante Riza.

“Oggi non è proprio la mia giornata” 

-Ehi salve ragazzi!

Cinque teste si voltarono in contemporanea pensando “Questa è Assolutamente la mia giornata!!”.

 

***

Ufficio del colonnello Mustang

20 minuti.. non era mai successa una cosa del genere.. doveva, per forza, essere accaduto qualcosa di devastante, anzi catastrofico! Il tenente non aveva mai fatto tardi, ne era mai uscito dall’ufficio senza una buona ragione, ma soprattutto, nel caso fosse successo, aveva sempre lasciato un messaggio, in modo che si sapesse dov’era.. ma ora..

Roy Mustang sbattè un pugno sulla scrivania, facendo volare tutte le scartoffie che erano appoggiate sopra e facendo girare tutti i suoi subordinati, che lo fissarono perplessi.

-Ehi colonnello, tutto bene?

-Certo Havoc perché mi fai questa domanda?

-Beh vede, non per disturbarla ma.. se continua a premere così tanto finirà per..

CRACK.. la penna in mano al colonnello si spezzò in due di netto.

-Come non detto capo..

***

 

-Rooooyyy! Tu sei il mio migliore amico vero? – Maes entrò nell’ufficio del colonnello con un’aria da cane bastonato, facendo preoccupare non poco Roy.

-Che succede Hughes, hai perso una foto di Elycia? – chiese provando a sdrammatizzare, odiava vedere il suo amico in quello stato.

-Macchè..quelle le tengo sempre vicino al mio cuore! A proposito.. hai visto la foto di lei sulla bicicl…

-Maes..vieni al punto.

-Ah..sisi va bene..uffa.. Devo comprare un regalo a Glacier, sai per ricordarle quanto meravigliosa, perfetta,  stupenda ed incantevole sia, e per farle capire che resterà sempre la compagna della mia vita, la luce dei miei occhi, la ..

-Ho capito Hughes! Ma io che centro?

-Beh vedi.. la mia adorabile mogliettina e troppo buona e io so che, anche se non me lo ha fatto notare, l’ultimo regalo che le ho fatto non le è piaciuto molto.. così..mi chiedevo.. vista la tua esperienza..potresti aiutarmi?? -  e sfoggiò i suoi migliori occhi da cucciolo, collaudati in tutti gli anni di venerato matrimonio con la più perfetta donna sulla terra.

Roy iniziò a riflettere, aiutare Maes sarebbe stato un grosso rischio, gli avrebbe lasciato campo libero nel fare commenti ed allusioni sulla vita matrimoniale, provando a fargli capire che lo sposarsi è la ragione di vita di ogni uomo sano di mente e che la vita da scapolo incallito, probabilmente, lo avrebbe portato alla tomba, quando un fidanzato scaricato si sarebbe incavolato troppo. Guardò l’amico che ancora lo fissava con uno sguardo sconsolato, che avrebbe fatto facilmente concorrenza con quello di un condannato a morte. D’altro canto, Maes è il suo migliore amico, che lo sostiene è che lo capisce meglio di tutti, tranne Riza, e non l’ha mai visto così giù, dopotutto lo ha sempre aiutato, lo aiuta tutt’ora e lo aiuterà in futuro.. quindi, magari, potrebbe sacrificarsi.. giusto per questa volta..

Mentre il colonnello combatteva questa guerra interna, Hughes manteneva la faccia più triste, scoraggiata e sconsolata che conosceva, pensando che la vita da militare era sprecata per lui.. Altro che tenente colonnello! Avrebbe potuto ottenere un premio per la recitazione quando e come volesse!!

-Capo.. credo che questa volta potrebbe aiutare il tenente colonnello.

-Ha ragione Havoc signore.. Non l’ho mai visto così giù di morale -  confermò Breda.

“Altro che semplice premio, qui dovrebbero darmi direttamente un Nobel, fatto appositamente per me!”

Roy, visto che anche i suoi sottoposti percepivano il grande sconforto di Hughes, si decise.

-D’accordo andiamo. Ragazzi se il tenente ritorna ditele che sono uscito in missione speciale con il tenente colonnello. – si alzo dalla sedia e indossò il cappotto. Dopo aver aperto la porta si fermò e guardò i sottoposti  - Magari evitate di dirle l’obbiettivo della missione.

Così Roy uscì , seguito da un trionfante Maes, che iniziava già ad immaginarsi la statua che sarebbe stata costruita in suo onore.

Dopo un tempo ragionevole, ormai sicuri che il superiori non fossero più a portata d’orecchio Havoc chiese:

-Qualcuno di voi si è fatto venire in mente un’idea di che accidenti stia succedendo fra il colonnello, sua moglie e il tenente?

***

 

Nell’ufficio del colonnello i suoi sottoposti erano molto impegnati a non lavorare.

-Magari il tenente è geloso della moglie del capo.. per questo motivo l’altra sera è scappato. Non voleva ritrovarsi vedovo. E sinceramente non vedo come dargli torto.. quando il tenente si arrabbia.. – un brivido passò tra tutti i presenti.

-No no- disse Falman – il colonnello è uno stratega, non avrebbe mai portato la moglie in un posto dove avrebbe avuto buone possibilità incontrarci.

Breda scosse la testa, girandosi verso il compagno e afferrando il panino.

-Ma io non riesco a capire.. c’è sempre stata una certa “tensione” tra il tenente e il colonnello, si vede che ognuno prova dei sentimenti per l’altro, anche se non lo ammetterebbero mai.

-Potrebbe essere.. – l’interruppe Fury -  si insomma.. e se il colonnello fosse stato costretto, per qualche motivo, a sposare la ragazza? E ora si accorgesse di voler stare con il tenente?

Contemporaneamente a questa rivelazione Breda rischiò di soffocarsi, Havoc vide il bisogno d’aiuto dell’amico e si precipitò, un po’ troppo velocemente, ad aiutarlo, inciampando nell’enciclopedia di 20 volumi che Falman aveva appena acquistato e appoggiato sul pavimento, cadendo addosso a Breda che cercò di salvarsi aggrappandosi a Falman, che.. non avendo niente su cui aggrapparsi cadde addossi ai due compagni.

-Ma questo farebbe del tenente.. – iniziò Havoc, cercando di scrollarsi di dosso i due colleghi.

-L’amante del colonnello! – finirono per lui Falman e Breda.

***

 

Roy e Maes stavano percorrendo la strada principale diretti in centro città, dov’erano sicuri di trovare qualche regalo da fare a Glacier. Hughes non aveva più parlato da quando erano usciti dall’ufficio, ne fatto accenni sulla sua vita sentimentale, inoltre aveva un sorriso idiota stampato in faccia e Roy cominciava a sentire una certa preoccupazione.

-Allora Hughes, che pensavi di prendere a Glacier?

-Ma non saprei, te l’ho detto, l’ultimo regalo non le è piaciuto molto, così pensavo di trovare qualcosa di totalmente diverso.. tipo delle rose o cose del genere..

Roy si girò perplesso verso l’amico.

-Maes, normalmente si regalano rose alle donne.. si può sapere che regalo “normale” le hai preso?

-Ma che domande! Una cornice di 150x100 cm con dentro tutte le foto migliori di lei ed Elycia!

Poco mancò che il colonnello cadesse in mezzo alla strada.

-Ehi Roy, che ti prende? Perché ti sei fermato?

-Ah no no, niente. Su andiamo, non ho voglia di sprecare tutto il giorno.

***

 

Ufficio del colonnello Mustang

Dopo una decina di minuti tutti i sottoposti del colonnello si erano ripresi dallo shock della scoperta e ora erano piuttosto indignati del comportamento del superiore.

Havoc, particolarmente , si sentiva molto nervoso. Non era possibile che il capo, il miglior scapolo, dongiovanni, seduttore, playboy e casanova di tutta Amestris si fosse fatto accalappiare da una ragazzina senza una scusa valida. Ci aveva pensato e l’unica opzione che gli veniva in mente era che la ragazza fosse incinta o cose del genere. Poi non riusciva a capacitarsi del fatto che stesse ancora “giocando” con il tenente, ferendone i sentimenti, visto che, probabilmente, mai e poi mai avrebbe lasciato moglie e pargolo per stare insieme. In effetti, l’ipotesi dell’amante di Fury sembrava la più auspicabile ed era possibile che il colonnello provasse una cosa del genere, dopotutto era risaputo che giocava con i sentimenti delle sue spasimanti.

Nella mente degli altri si stavano aggirando idee simili, interrotte da un pugno di Havoc sulla sua scrivania, che fece girare tutti i presenti.

-Non possiamo permettere che accada una cosa del genere! Il tenente non si merita una cosa del genere!

-Lo sappiamo ma.. – risposero in coro i restanti tre componenti del quartetto (dell’ave maria).

-Questo si chiama giocare sporco e non solo il tenente ne rimarrà ferito, ma anche la ragazza, la cui unica colpa è quella di aver incontrato un uomo del genere!

-Sbaglio ho hai qualcosa in mente Havoc? – chiese Breda, mentre apriva il volto in un sorriso malefico.

-Non solo ho qualcosa in mente, ho già un piano predefinito. Smaschereremo il colonnello e lo faremo pentire di aver solo pensato ad una cosa del genere.

E detto questo si avvicinò ancora di più hai compagni, spiegando loro il piano nei minimi dettagli.

***

 

-Ehi Maes, ma quanto dobbiamo girare ancora? – chiese Roy, avevano già cambiato tre fiorai, sotto insistente pressione di Hughes, che trovava tutte le pecche possibili ed immaginabili nei fiori presenti.

-Voglio trovare il fiore perfetto!

-Hughes.. i fiori che hai visto finora ERANO perfetti!! – la vena in fronte cominciò a pulsargli paurosamente.

-Ma no.. i primi erano troppo smorti, il colore dev’essere più brillante, i secondi invece erano troppo piccoli, mentre quelli che voglio per lei devono essere grandi per dimostrarle quanto immenso sia il mio amore, nell’ultimo invece c’erano delle piccole macchioline nei petali, e questo non va assolutamente bene.

Nel frattempo continuavano a camminare lungo la strada principale, avvicinandosi al quarto negozio. Ad un certo punto Maes disse:

-Ehi Roy, ma quelle non sono Riza ed Electra?

***

 

Riza cominciava a divertirsi ad andare in giro con Electra, certo era un po’ eccentrica e aveva un ego smisurato, mentre altre volte si comportava esattamente come il tenente colonnello, chiedendole come mai fosse ancora single, ma per il resto era davvero una persona con cui non ci si annoia mai. Persino l’idea di andare a chiedere a dei perfetti sconosciuti di aiutarle alla fine si era rivelata un’ottima intuizione. Si stavano divertendo molto ed il senso di fastidio provato per essere stata catapultata fuori a fare da “baby sitter” era stato presto sostituito, ormai cominciava a pensare ad Electra come ad un’amica.

-Ehi ragazze, che ne dite se vi prendiamo dei fiori? – chiese Will, un ragazzo di circa 28 anni.

-Non vorrei dist.. – cominciò a declinare Riza.

-Oh ma dai.. ce li prendereste veramente?Ma che gentili.. però non vogliamo pesarvi troppo, facciamo così, li scegliamo noi, così non spendete troppo! – la interruppe Electra, aggrappandosi al braccio di Will e così facendo spinse Riza, che rischiò di cadere, ma due braccia intervennero a salvarla.

Lei si girò e vide Jessie, un altro dei ragazzi che la reggeva.

-Grazie – mormorò, ritrovando l’equilibrio.

-Figurati, quando vuoi. – e la sospinse verso il negozio di fiori, dove Electra e gli altri stavano già dando un’occhiata.

***

 

-Ehi ma quel tizio ci sta provando con mia sorella! Non posso permettere che accada una cosa del genere! Nessuno può sfior.. QUEL TIZIO STA TOCCANDO IL MIO TENENTE!!

Roy fissava esterrefatto la scena.. quel gruppo di bell’imbusti stava importunando le donne a lui più care. Non glielo avrebbe permesso, nessuno poteva avvicinarsi così tanto a loro!

-La sta abbracciando, la sta toccando, è troppo vicino..ora lo ammazzo! – Roy si infilò i suoi fedeli guanti d’accensione e cominciò ad avvicinarsi al gruppetto di ragazzi.

Maes, vedendo la reazione dell’amico decise di mettersi provare a fermarlo e farlo ragionare, non sarebbe stato così semplice spiegare un arrosto di bell’imbusti, nemmeno se avessero trovato testimoni che dichiarassero che le vittime stavano pesantemente molestando le ragazze.

-Roy datti una calmata! Un barbecue all’aperto non risolverà niente! E poi te le sentiresti anche da Riza. Sta fermo, ROY! – inutile, Roy aveva messo in pratica una mossa di judo imparata chissà dove e, atterrato Maes, si stava dirigendo a grandi passi verso il gruppo.

Fortunatamente per loro Electra si accorse in tempo del pericolo e si chiamò a gran voce il fratello, cosicché tutti si girarono verso di lui.

Riza, nel vederlo, si allontanò di scatto dall’uomo che le stava accanto.

“Ma guarda guarda” pensò Electra a cui non era passato inosservato il movimento del tenente.

-Roy, che ci fai qui? Pensavo che avessi da lavorare. – chiese Electra.

-Esatto signore, non credo che abbia già firmato e controllato tutti i documenti - le diede aiuto Riza, a cui non era scappato lo sguardo assassino presente negli occhi del superiore.

-Sono fuori in missione. Voi piuttosto, che ci fate qui? E chi sono questi idioti?

-Ehi! Hai qualche problema amico?

-Direi proprio di si. State importunando queste ragazze. Quindi sloggiate!

-Oh non ci pensiamo proprio. Quello che sta infastidendo qui sei tu. Perciò smamma vecchio.

Questa fu proverbiale la goccia che fece traboccare il vaso. Roy alzò la mano per schioccare le dita ed abbrustolire quei tizi, quando venne fermato da Riza da una parte ed Electra dell’altra.

Dopo essersi assicurata che il colonnello non potesse nuocere alla salute di quei poveretti, Electra disse:

-Ragazzi, forse è meglio se andate. Non riusciremmo a trattenerlo per molto.

-Se vuoi lo stendiamo – si offrì Will.

-No no, tranquilli. Il mio fratellone fa sempre così quando conosco nuovi ragazzi.. tra un paio d’ore gli passerà la gelosia da fratello maggiore e non ci saranno più problemi. Mi hai lasciato il numero, ti chiamo io, ok?

-Sicura? – il volto di Will esprimeva ancora una certa ansia per la ragazza, alimentata dal fatto che quell’uomo stava ancora cercando di liberarsi e le ragazze dovevano impegnarsi al massimo per tenerlo fermo.

-Si certo! Ci vediamo. – lo congedò Electra e Will, a malincuore, se ne andò, seguito dagli altri.

Riza non riusciva a capire, Fratellone? Gelosia del fratello maggiore? Ma che centravano? Quella ragazza era una delle tante conquiste del colonnello, ma allora perché lo trattava così da .. sorella?? I suoi pensieri furono interrotti da un altro scossone proveniente dal loro prigioniero, cosicché dovette concentrarsi solamente sul tenerlo fermo. Accidenti, non si era mai accorta di quanto fosse fisicamente forte il colonnello.

Dopo che ragazzi ebbero raggiunto una distanza di molto superiore a quella di sicurezza Electra e Riza lasciarono Roy che, dal canto suo, cominciò a lisciarsi l’uniforme. Nel frattempo furono raggiunti da Maes, che aveva un gran ematoma sul viso.

-Accidenti a te Roy.. ma che gli hai fatto? – esclamò Riza, mettendosi a controllare le condizioni di Hughes, che si teneva una mano sul viso.

-Stava per rosolare a puntino quei tizi e quando ho provato a fermarlo mi ha atterrato. Ma si può sapere dove diavolo hai imparato quella mossa? Ahia! – rispose per lui Maes, sobbalzando quando Electra gli passò la mano sul punto leso.

-Bisogna metterci del ghiaccio sopra. Senti fratellone noi andiamo a chiedere a quelli del bar se ce ne danno un po’. Tu resta qui e vedi di non fare altri danni. Riza, per favore, controllalo tu.  – e detto questo si allontanò assieme ad un Hughes piuttosto dolorante.

-Signore, potrei farle una domanda? Oltre a questa si intende- chiese  Riza.

-Certo tenente dimmi.

-In che rapporti è con Electra? Voglio dire.. prima e adesso l’ha chiamata fratellone.

-Electra e io siamo imparentati. Quand’eravamo bambini ho cercato di venderla ma nessuno l’ha mai presa, quindi è ancora mia sorella. La più giovane per l’esattezza.

-Capisco. Grazie per avermi risposto colonnello.

-Figurati, e Riza? Quando non siamo in ufficio chiamami per nome, ci conosciamo da una vita e signore e colonnello mi fanno sembrare vecchio.

Riza esitò – D’accordo.. Roy.

***

 

-Una grigliata non era in programma.. si può sapere chi erano quei tizi?

-Er..scusa Maes ma quando li ho visti.. ho pensato che una bella scenata di gelosia poteva far ammettere a Roy ciò che prova per il Riza, non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato a tanto.. deve amarla veramente molto.

-Già.. Ahia! Puoi fare piano per favore?

-Ah si scusa.

 Electra e Maes erano seduti su di un tavolino del bar e, mentre Electra applicava degli impacchi di ghiaccio a Maes, osservavano la coppia che ora parlava dall’altro lato della strada.

-Comunque Riza si è accorta che Roy non faceva tutta quella scenata per me, inoltre penso che lo aiuterà a dichiararsi.

-Dici? Non mi sembra tipa da fare un cosa del genere, inoltre Roy ha avuto appuntamenti con un mucchio di ragazze finora. Non vedo perché dovrebbe scoprirsi.

-Chiamala intuizione, istinto femminile o come ti pare ma per me lo farà. Inoltre quando Roy si è avvicinato lei si è scostata di scatto da Jessie, se avesse voluto avrebbe potuto restare vicina a lui e invece si è allontanata di almeno mezzo metro.

-Non ci resta che pregare allora. Altro per ora non possiamo  fare.

- Già..Aaaaaah.. Accidenti! Sapevo che avrei dovuto portare il libro con i santini della nonna!!!!

-Quelli ci avrebbero aiutato … ehi ehi.. guarda un po’! Sembra che dopotutto non ci servano …

Dall’altro lato della strada Roy aveva preso la mano di Riza, che sembrava piuttosto felice, e continuava a stringerla. Un istante dopo Riza era tra le braccia di Roy, che la stringeva come se fosse l’unica cosa che gli permetteva di restare vivo.

 

*fine capitolo*

Roy: credo che dovrai brontolare ancora con i sindacati, la tua ispirazione mi ha fatto fare la figura dell’uomo estremamente geloso, ed io non sono così

K: ho appena visto il panettiere della strada qui dietro offrire a Riza il pane, senza farglielo pagare e sembra che l’abbia invitata a bere un caffè…

Roy: (infilandosi i guanti) dov’è quell’imbecille che lo griglio per benino!!!

K: come volevasi dimostrare.. -.-

 

Angolino Autrice:

Finalmente sono arrivata alla fine del capitolo!! *tira fuori le bandiere Royai e comincia a sventolarle

.. comunque scusate se non ho detto che si dicevano Roy e Riza, ma l’unica dichiarazione decente che mi veniva includeva una cena a lume di candela e un’isola deserta, perciò per ora rimane così. Ci penserò su e poi la metterò come contenuto speciale alla fine della fic.

Anticipazioni: nel prossimo capitolo il quartetto dell’ave maria metterà in atto il suo piano diabolico per “smascherare” Roy e far allontanare la nostra coppia preferita. Io spero che la mia ispirazione non mi abbandoni di nuovo.. L

Adesso passiamo alla parte migliore del mio mini angolino: i ringraziamenti!!

X Ilaria8: visto che alla fine ho fatto arrabbiare Roy? Quando scrivevo quel pezzo mi è venuta una certa fame, a forza di pensare dei sinonimi di arrostire! Poi ho obbligato mia mamma a prepararmi hamburger per cena!

X Domi: mi raccomando aspetto tutte le critiche che ti vengono in mente! Spero che il capitolo ti sia piaciuto.

X Syra: non ho mai scritto così tante descrizioni in vita mia, spero  vadano bene! Aspetto anche le tue critiche! Poi..sorella, cugina, zia, nipote..che importa?? Tanto sempre parente è! All’inizio non sapevo nemmeno io che parente fosse di preciso (protendevo per sorella e cugina), poi ho pensato “il ruolo delle sorelle minori è quello di rompere le scatole!” e da qui è diventata sorella. Per l’equivoco qui c’è un piccolo accenno.. nel prossimo capitolo sarà sviluppato meglio.

X Swwtcicia: ecco la mia ispiratrice! Colei che ha corrotto i sindacati! Mi hai aiutato davvero tantissimo nel periodo di crisi perciò GRAZIE!! (enorme a caratteri cubitali).. grazie mille davvero! L’unica cose che mi spiace è di non aver potuto inserire “la banana dorata” :P XDXDXD..

X Piccola Tammy: ecco finalmente il capitolo! Mi spiace per la lunga attesa! Spero ti sia piaciuto.

Ed ora un grazie a tutti coloro che seguono la mia fic!!!!!

 

Dopo aver scritto un romanzo vi lascio! Ci sentiamo al prossimo capito!!

 

Commentino?????

 

 

 

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Capitolo 5
*** capitolo 5 - parte 1 ***


Capitolo 5 - parte 1



Il sole illuminava una meravigliosa giornata primaverile, formando dei strani riflessi sulle due persone che si abbracciavano. O almeno così sembrava ai due che li fissavano sbigottiti. La ragazza fu la prima a riaversi e lo stupore presto divenne un sorriso a trentadue denti, l’uomo al suo fianco invece continuava a fissare imbambolato la scena davanti ai suoi occhi.
Una gomitata lo raggiunse al fianco, facendolo risvegliare.
-Stai vedendo anche tu quello che vedo io, o sto semplicemente sognando ad occhi aperti? – commentò Electra, additando al fratello e alla subordinata, ancora strettamente avvinghiati.
-Lo sto vedendo anch’io, ma se preferisci ti do un pizzicotto giusto per esserne cer-AHIA! – si lamentò Maes quando il pizzicotto in questione arrivò a lui – li vedo ancora! Non stiamo sognando!
Electra aveva quasi le lacrime agli occhi per la commozione. Quello scapestrato del fratello aveva finalmente realizzato che quella era la donna per lui. Oh gioia! Tamburi rullate! Trombe suonate! Persino il sole sembrava felice.
 
 
Nel frattempo la coppia era ancora stretta in quell’eterno abbraccio. A Riza doleva ammetterlo, ma non le dispiaceva per niente avere della braccia forti che la stringevano, specialmente quelle determinate braccia, appartenenti a non altri che Roy Mustang, bellissimo e carismatico uomo, amico d’infanzia, e suo attuale superiore. Quel pensiero la fece risvegliare di colpo. “Che diavolo sto facendo?” pensò, “non devo illudermi”.
Con un leggero colpo di tosse richiamò l’attenzione del colonnello, che non sembrava essersi accorto dell’improvvisa e maggiore rigidezza del suo corpo.
-Signore, penso che per ora possa bastare, sua sorella e il tenente colonnello stanno già lievitando ad un metro da terra – si costrinse a dire.
Roy sembrò non accorgersi che aveva parlato, visto che la teneva ancora ben stretta.
-Signore – lo richiamò lei.
Questo secondo avvertimento sembrò richiamarlo sulla terra, mentre lasciava cadere le braccia lungo i fianchi.
-Si scusi tenente, stavo pensando. Sa, si insomma, ad un piano – disse quasi sussurrando a se stesso.
-Beh signore, lei ha avuto l’idea di dargli quello che vogliono, io non sono molto esperta in queste cose. Però di una cosa sono certa – disse il tenente – Ora lei torna in ufficio e finisce tutte le scartoffie, mentre io continuo il mio giro con Electra.
Quest’ultime due frasi furono dette con un tono talmente autoritario che al colonnello corse un brivido giù per la schiena.
-Si certo tenente! Mi precipito! Corro! Ma prima.. – e qui sfoggiò il suo caratteristico sorriso da playboy- .. si ricordi che questa sera sei mia ospite a cena, Riza. Abbiamo molto su cui discutere.
Un soffice sorriso albergò sulla faccia della donna per pochi secondi, subito rimpiazzato dalla solita espressione. “Non avete idea contro chi vi siete messi, cari i mie Cupidi” fu il suo pensiero mentre si avvicinava ad Electra e Maes.
Arrivata disse ad Electra che era pronta a continuare il giro, mentre a Hughes che Roy lo stava aspettando per tornare al quartier generale.



-o-o-o-o-o-

Vi prego non uccidetemi!!! 
Vorrei vedere il prossimo compleanno di mia figlia *_*
Comunque ecco un assaggino del capitolo, avevo intenzione di farlo più lungo ma la pupa la notte non dorme e così ne è uscita solo sta robetta.
Sperando di riuscire a continuare presto!!
Grazie a chi leggerà e commenterà ^^

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