Perdono per il mostruoso ritardo, ma ho avuto prima dei
contrattempi (io odio i dottori, ve l’ho
mai detto?) e poi la mia ispirazione ha deciso di andare in vacanza (da me accorciata)
e poi in sciopero (per colpa della vacanza). Non ho mai odiato così tanto i
sindacati..
Roy: vorrei farti notare che non esistono sindacati per
l’ispirazione.
K: ..mmmh… mi sta venendo
l’ispirazione per una RoyXRebecca
Roy: (sudando freddo) sai..Penso di odiarli profondamente
anch’io!
K: ecco bravo.. vedi che se vuoi andiamo d’accordo!
Allora .. piccola premessa.. mentre scrivevo il capitolo mi
sono accorta che non ho la più pallida idea di quanti anni abbia Riza.. ^^‘’ ..
quindi presupponendo che Roy ne abbia 29 (e fino a qui sono sicura) direi che Riza ne ha più o meno 4 in meno..quindi 25.. e poi dico
anche che Electra ne ha 20.. se ho sbagliato con gli anni dei primi 2 ditemi
che correggo, ma veramente non me lo ricordavo!! Ehm.. eheh..sorry..
Capitolo 4
Black Hayate
abbaiò quando sentì che la porta di casa si stava aprendo, contento che la sua
padrona era tornata a casa prima del previsto.. chissà, magari l’avrebbe
portato a fare una passegg.. no aspetta, chi è la
tizia con lei? Incuriosito si avvicinò per conoscerla.
-OOOOh!! Ma che cariiinooooo! È ancora meglio di quanto pensassi..che puccio! - disse
Electra mentre cominciava ad accarezzare la testa di Hayate,
il quale dal canto suo pensò che l’amica della sua padrona era davvero simpatica.
-Ehm si in effetti è proprio un bravo cane.. ma ora potresti
dirmi che siamo venute a fare a casa mia?
-Ma che domande mi fai? Mica vorrai accompagnarmi in giro
vestita con l’uniforme? Sai senza offesa ma, non è che ti doni molto.. allora,
dimmi, dov’è l’armadio? Di la? – disse Electra dirigendosi verso la porta più
vicina.
-E’ la seconda porta sulla sinistra.. –e Riza
la seguì, dopo aver accarezzato a sua volta Hayate.
-Bene bene.. allora vediamo che hai di bello qui dentro.. –
e con questo la ragazza cominciò a lanciare vestiti fuori dall’armadio,
cercando qualcosa da far indossare alla futura moglie del fratello – Allora..
questo no.. quest’altro nemmeno.. neanche questo qui.. questo lo butterei..
questo è il costume di carnevale..ma che diavolo è sta roba?.. ecco!! Questo è
perfetto! - e tirò fuori un completo
gonna-camicia, mostrandolo a Riza.
-Su indossalo.. non voglio passare tutta la giornata chiusa
in casa, dai!
-Ma veramente.. – e si bloccò vedendo lo sguardo di Electra,
che non prometteva nulla di buono, e pensando che era meglio non farla
arrabbiare. – Lo indosso subito..
-Perfetto! Io ti aspetto di la..fai veloce mi raccomando!! –
ed uscì dalla stanza, con un sorriso a trentaquattro denti. “Fase uno
completata”.
Pochi minuti dopo Riza ed Electra
uscirono dall’appartamento, dirigendosi verso il centro città.
***
-Allora dove potremmo andare prima? Io dovrei prendere
alcuni souvenir, conosci qualche negozio che ne vende?
-Non da questa parte della città. Dovremmo prendere
l’autobus e..
-No no.. non ho voglia di allontanarmi troppo da casa.. non
ne conosci nessuno nelle vicinanze? Proprio no? Beh allora.. – e si avviò verso
il bar li vicino in cui cinque ragazzi niente male stavano giocando a carte.
-Scusa ma dove stai andando? – chiese Riza,
intuendo l’obbiettivo della ragazza.
-Ma che domande! Vado a chiedere a qualche fusto se conosce
un negozio nelle vicinanze! Su forza andiamo. – e cominciò a trascinare
un’alquanto recalcitrante Riza.
“Oggi non è proprio la mia giornata”
-Ehi salve ragazzi!
Cinque teste si voltarono in contemporanea pensando “Questa
è Assolutamente la mia giornata!!”.
***
Ufficio del
colonnello Mustang
20 minuti.. non era mai successa una cosa del genere..
doveva, per forza, essere accaduto qualcosa di devastante, anzi catastrofico!
Il tenente non aveva mai fatto tardi, ne era mai uscito dall’ufficio senza una
buona ragione, ma soprattutto, nel caso fosse successo, aveva sempre lasciato
un messaggio, in modo che si sapesse dov’era.. ma ora..
Roy Mustang sbattè un pugno sulla scrivania,
facendo volare tutte le scartoffie che erano appoggiate sopra e facendo girare
tutti i suoi subordinati, che lo fissarono perplessi.
-Ehi colonnello, tutto bene?
-Certo Havoc perché mi fai questa
domanda?
-Beh vede, non per disturbarla ma.. se continua a premere
così tanto finirà per..
CRACK.. la penna in mano al colonnello si spezzò in due di
netto.
-Come non detto capo..
***
-Rooooyyy! Tu sei il mio migliore
amico vero? – Maes entrò nell’ufficio del colonnello
con un’aria da cane bastonato, facendo preoccupare non poco Roy.
-Che succede Hughes, hai perso una foto di Elycia? – chiese provando a sdrammatizzare, odiava vedere
il suo amico in quello stato.
-Macchè..quelle le tengo sempre
vicino al mio cuore! A proposito.. hai visto la foto di lei sulla bicicl…
-Maes..vieni al punto.
-Ah..sisi va bene..uffa.. Devo
comprare un regalo a Glacier, sai per ricordarle quanto meravigliosa,
perfetta, stupenda ed incantevole sia, e
per farle capire che resterà sempre la compagna della mia vita, la luce dei miei
occhi, la ..
-Ho capito Hughes! Ma io che centro?
-Beh vedi.. la mia adorabile mogliettina e troppo buona e io
so che, anche se non me lo ha fatto notare, l’ultimo regalo che le ho fatto non
le è piaciuto molto.. così..mi chiedevo.. vista la tua esperienza..potresti
aiutarmi?? - e sfoggiò i suoi migliori
occhi da cucciolo, collaudati in tutti gli anni di venerato matrimonio con la
più perfetta donna sulla terra.
Roy iniziò a riflettere, aiutare Maes
sarebbe stato un grosso rischio, gli avrebbe lasciato campo libero nel fare
commenti ed allusioni sulla vita matrimoniale, provando a fargli capire che lo
sposarsi è la ragione di vita di ogni uomo sano di mente e che la vita da
scapolo incallito, probabilmente, lo avrebbe portato alla tomba, quando un fidanzato
scaricato si sarebbe incavolato troppo. Guardò l’amico che ancora lo fissava
con uno sguardo sconsolato, che avrebbe fatto facilmente concorrenza con quello
di un condannato a morte. D’altro canto, Maes è il
suo migliore amico, che lo sostiene è che lo capisce meglio di tutti, tranne Riza, e non l’ha mai visto così giù, dopotutto lo ha sempre
aiutato, lo aiuta tutt’ora e lo aiuterà in futuro.. quindi, magari, potrebbe
sacrificarsi.. giusto per questa volta..
Mentre il colonnello combatteva questa guerra interna,
Hughes manteneva la faccia più triste, scoraggiata e sconsolata che conosceva,
pensando che la vita da militare era sprecata per lui.. Altro che tenente
colonnello! Avrebbe potuto ottenere un premio per la recitazione quando e come
volesse!!
-Capo.. credo che questa volta potrebbe aiutare il tenente
colonnello.
-Ha ragione Havoc signore.. Non
l’ho mai visto così giù di morale -
confermò Breda.
“Altro che semplice premio, qui dovrebbero darmi
direttamente un Nobel, fatto appositamente per me!”
Roy, visto che anche i suoi sottoposti percepivano il grande
sconforto di Hughes, si decise.
-D’accordo andiamo. Ragazzi se il tenente ritorna ditele che
sono uscito in missione speciale con il tenente colonnello. – si alzo dalla
sedia e indossò il cappotto. Dopo aver aperto la porta si fermò e guardò i
sottoposti - Magari evitate di dirle
l’obbiettivo della missione.
Così Roy uscì , seguito da un trionfante Maes,
che iniziava già ad immaginarsi la statua che sarebbe stata costruita in suo
onore.
Dopo un tempo ragionevole, ormai sicuri che il superiori non
fossero più a portata d’orecchio Havoc chiese:
-Qualcuno di voi si è fatto venire in mente un’idea di che
accidenti stia succedendo fra il colonnello, sua moglie e il tenente?
***
Nell’ufficio del colonnello i suoi sottoposti erano molto
impegnati a non lavorare.
-Magari il tenente è geloso della moglie del capo.. per
questo motivo l’altra sera è scappato. Non voleva ritrovarsi vedovo. E
sinceramente non vedo come dargli torto.. quando il tenente si arrabbia.. – un
brivido passò tra tutti i presenti.
-No no- disse Falman – il
colonnello è uno stratega, non avrebbe mai portato la moglie in un posto dove
avrebbe avuto buone possibilità incontrarci.
Breda scosse la testa, girandosi verso il compagno e
afferrando il panino.
-Ma io non riesco a capire.. c’è sempre stata una certa
“tensione” tra il tenente e il colonnello, si vede che ognuno prova dei
sentimenti per l’altro, anche se non lo ammetterebbero mai.
-Potrebbe essere.. – l’interruppe Fury
- si insomma.. e se il colonnello fosse
stato costretto, per qualche motivo, a sposare la ragazza? E ora si accorgesse
di voler stare con il tenente?
Contemporaneamente a questa rivelazione Breda rischiò di
soffocarsi, Havoc vide il bisogno d’aiuto dell’amico
e si precipitò, un po’ troppo velocemente, ad aiutarlo, inciampando
nell’enciclopedia di 20 volumi che Falman aveva
appena acquistato e appoggiato sul pavimento, cadendo addosso a Breda che cercò
di salvarsi aggrappandosi a Falman, che.. non avendo
niente su cui aggrapparsi cadde addossi ai due compagni.
-Ma questo farebbe del tenente.. – iniziò Havoc, cercando di scrollarsi di dosso i due colleghi.
-L’amante del colonnello! – finirono per lui Falman e Breda.
***
Roy e Maes stavano percorrendo la
strada principale diretti in centro città, dov’erano sicuri di trovare qualche
regalo da fare a Glacier. Hughes non aveva più parlato da quando erano usciti
dall’ufficio, ne fatto accenni sulla sua vita sentimentale, inoltre aveva un
sorriso idiota stampato in faccia e Roy cominciava a sentire una certa preoccupazione.
-Allora Hughes, che pensavi di prendere a Glacier?
-Ma non saprei, te l’ho detto, l’ultimo regalo non le è
piaciuto molto, così pensavo di trovare qualcosa di totalmente diverso.. tipo
delle rose o cose del genere..
Roy si girò perplesso verso l’amico.
-Maes, normalmente si regalano
rose alle donne.. si può sapere che regalo “normale” le hai preso?
-Ma che domande! Una cornice di 150x100 cm con dentro tutte
le foto migliori di lei ed Elycia!
Poco mancò che il colonnello cadesse in mezzo alla strada.
-Ehi Roy, che ti prende? Perché ti sei fermato?
-Ah no no, niente. Su andiamo, non
ho voglia di sprecare tutto il giorno.
***
Ufficio del
colonnello Mustang
Dopo una decina di minuti tutti i sottoposti del colonnello
si erano ripresi dallo shock della scoperta e ora erano piuttosto indignati del
comportamento del superiore.
Havoc, particolarmente , si
sentiva molto nervoso. Non era possibile che il capo, il miglior scapolo,
dongiovanni, seduttore, playboy e casanova di tutta Amestris
si fosse fatto accalappiare da una ragazzina senza una scusa valida. Ci aveva
pensato e l’unica opzione che gli veniva in mente era che la ragazza fosse
incinta o cose del genere. Poi non riusciva a capacitarsi del fatto che stesse
ancora “giocando” con il tenente, ferendone i sentimenti, visto che,
probabilmente, mai e poi mai avrebbe lasciato moglie e pargolo per stare
insieme. In effetti, l’ipotesi dell’amante di Fury
sembrava la più auspicabile ed era possibile che il colonnello provasse una
cosa del genere, dopotutto era risaputo che giocava con i sentimenti delle sue
spasimanti.
Nella mente degli altri si stavano aggirando idee simili,
interrotte da un pugno di Havoc sulla sua scrivania,
che fece girare tutti i presenti.
-Non possiamo permettere che accada una cosa del genere! Il
tenente non si merita una cosa del genere!
-Lo sappiamo ma.. – risposero in coro i restanti tre
componenti del quartetto (dell’ave maria).
-Questo si chiama giocare sporco e non solo il tenente ne
rimarrà ferito, ma anche la ragazza, la cui unica colpa è quella di aver
incontrato un uomo del genere!
-Sbaglio ho hai qualcosa in mente Havoc?
– chiese Breda, mentre apriva il volto in un sorriso malefico.
-Non solo ho qualcosa in mente, ho già un piano predefinito.
Smaschereremo il colonnello e lo faremo pentire di aver solo pensato ad una
cosa del genere.
E detto questo si avvicinò ancora di più hai compagni,
spiegando loro il piano nei minimi dettagli.
***
-Ehi Maes, ma quanto dobbiamo
girare ancora? – chiese Roy, avevano già cambiato tre fiorai, sotto insistente
pressione di Hughes, che trovava tutte le pecche possibili ed immaginabili nei
fiori presenti.
-Voglio trovare il fiore perfetto!
-Hughes.. i fiori che hai visto
finora ERANO perfetti!! – la vena in fronte cominciò a pulsargli paurosamente.
-Ma no.. i primi erano troppo smorti, il colore dev’essere più brillante, i secondi invece erano troppo
piccoli, mentre quelli che voglio per lei devono essere grandi per dimostrarle
quanto immenso sia il mio amore, nell’ultimo invece c’erano delle piccole
macchioline nei petali, e questo non va assolutamente bene.
Nel frattempo continuavano a camminare lungo la strada
principale, avvicinandosi al quarto negozio. Ad un certo punto Maes disse:
-Ehi Roy, ma quelle non sono Riza
ed Electra?
***
Riza cominciava a divertirsi ad
andare in giro con Electra, certo era un po’ eccentrica e aveva un ego
smisurato, mentre altre volte si comportava esattamente come il tenente
colonnello, chiedendole come mai fosse ancora single, ma per il resto era
davvero una persona con cui non ci si annoia mai. Persino l’idea di andare a
chiedere a dei perfetti sconosciuti di aiutarle alla fine si era rivelata
un’ottima intuizione. Si stavano divertendo molto ed il senso di fastidio
provato per essere stata catapultata fuori a fare da “baby sitter”
era stato presto sostituito, ormai cominciava a pensare ad Electra come ad
un’amica.
-Ehi ragazze, che ne dite se vi prendiamo dei fiori? –
chiese Will, un ragazzo di circa 28 anni.
-Non vorrei dist.. – cominciò a
declinare Riza.
-Oh ma dai.. ce li prendereste veramente?Ma che gentili..
però non vogliamo pesarvi troppo, facciamo così, li scegliamo noi, così non
spendete troppo! – la interruppe Electra, aggrappandosi al braccio di Will e così
facendo spinse Riza, che rischiò di cadere, ma due
braccia intervennero a salvarla.
Lei si girò e vide Jessie, un
altro dei ragazzi che la reggeva.
-Grazie – mormorò, ritrovando l’equilibrio.
-Figurati, quando vuoi. – e la sospinse verso il negozio di
fiori, dove Electra e gli altri stavano già dando un’occhiata.
***
-Ehi ma quel tizio ci sta provando con mia sorella! Non
posso permettere che accada una cosa del genere! Nessuno può sfior.. QUEL TIZIO STA TOCCANDO IL MIO TENENTE!!
Roy fissava esterrefatto la scena.. quel gruppo di
bell’imbusti stava importunando le donne a lui più care. Non glielo avrebbe
permesso, nessuno poteva avvicinarsi così tanto a loro!
-La sta abbracciando, la sta toccando, è troppo vicino..ora
lo ammazzo! – Roy si infilò i suoi fedeli guanti d’accensione e cominciò ad
avvicinarsi al gruppetto di ragazzi.
Maes, vedendo la reazione
dell’amico decise di mettersi provare a fermarlo e farlo ragionare, non sarebbe
stato così semplice spiegare un arrosto di bell’imbusti, nemmeno se avessero
trovato testimoni che dichiarassero che le vittime stavano pesantemente
molestando le ragazze.
-Roy datti una calmata! Un
barbecue all’aperto non risolverà niente! E poi te le sentiresti anche da Riza. Sta fermo, ROY! – inutile, Roy aveva messo in pratica
una mossa di judo imparata chissà dove e, atterrato Maes,
si stava dirigendo a grandi passi verso il gruppo.
Fortunatamente per loro Electra si accorse in tempo del
pericolo e si chiamò a gran voce il fratello, cosicché tutti si girarono verso
di lui.
Riza, nel vederlo, si allontanò di
scatto dall’uomo che le stava accanto.
“Ma guarda guarda” pensò Electra a
cui non era passato inosservato il movimento del tenente.
-Roy, che ci fai qui? Pensavo che
avessi da lavorare. – chiese Electra.
-Esatto signore, non credo che abbia già firmato e
controllato tutti i documenti - le diede aiuto Riza,
a cui non era scappato lo sguardo assassino presente negli occhi del superiore.
-Sono fuori in missione. Voi piuttosto, che ci fate qui? E
chi sono questi idioti?
-Ehi! Hai qualche problema amico?
-Direi proprio di si. State importunando queste ragazze.
Quindi sloggiate!
-Oh non ci pensiamo proprio. Quello che sta infastidendo qui
sei tu. Perciò smamma vecchio.
Questa fu proverbiale la goccia che fece traboccare il vaso.
Roy alzò la mano per schioccare le dita ed abbrustolire quei tizi, quando venne
fermato da Riza da una parte ed Electra dell’altra.
Dopo essersi assicurata che il colonnello non potesse
nuocere alla salute di quei poveretti, Electra disse:
-Ragazzi, forse è meglio se andate. Non riusciremmo a
trattenerlo per molto.
-Se vuoi lo stendiamo – si offrì Will.
-No no, tranquilli. Il mio fratellone fa sempre così quando
conosco nuovi ragazzi.. tra un paio d’ore gli passerà la gelosia da fratello
maggiore e non ci saranno più problemi. Mi hai lasciato il numero, ti chiamo
io, ok?
-Sicura? – il volto di Will esprimeva ancora una certa ansia
per la ragazza, alimentata dal fatto che quell’uomo stava ancora cercando di
liberarsi e le ragazze dovevano impegnarsi al massimo per tenerlo fermo.
-Si certo! Ci vediamo. – lo congedò Electra e Will, a
malincuore, se ne andò, seguito dagli altri.
Riza non riusciva a capire,
Fratellone? Gelosia del fratello maggiore? Ma che centravano? Quella ragazza
era una delle tante conquiste del colonnello, ma allora perché lo trattava così
da .. sorella?? I suoi pensieri furono interrotti da un altro scossone
proveniente dal loro prigioniero, cosicché dovette concentrarsi solamente sul
tenerlo fermo. Accidenti, non si era mai accorta di quanto fosse fisicamente
forte il colonnello.
Dopo che ragazzi ebbero raggiunto una distanza di molto
superiore a quella di sicurezza Electra e Riza
lasciarono Roy che, dal canto suo, cominciò a lisciarsi l’uniforme. Nel
frattempo furono raggiunti da Maes, che aveva un gran
ematoma sul viso.
-Accidenti a te Roy.. ma che gli hai fatto? – esclamò Riza, mettendosi a controllare le condizioni di Hughes, che
si teneva una mano sul viso.
-Stava per rosolare a puntino quei tizi e quando ho provato
a fermarlo mi ha atterrato. Ma si può sapere dove diavolo hai imparato quella
mossa? Ahia! – rispose per lui Maes, sobbalzando
quando Electra gli passò la mano sul punto leso.
-Bisogna metterci del ghiaccio sopra. Senti fratellone noi
andiamo a chiedere a quelli del bar se ce ne danno un po’. Tu resta qui e vedi
di non fare altri danni. Riza, per favore,
controllalo tu. – e detto questo si
allontanò assieme ad un Hughes piuttosto dolorante.
-Signore, potrei farle una domanda? Oltre a questa si
intende- chiese Riza.
-Certo tenente dimmi.
-In che rapporti è con Electra? Voglio dire.. prima e adesso
l’ha chiamata fratellone.
-Electra e io siamo imparentati.
Quand’eravamo bambini ho cercato di venderla ma nessuno l’ha mai presa, quindi
è ancora mia sorella. La più giovane per l’esattezza.
-Capisco. Grazie per avermi risposto colonnello.
-Figurati, e Riza? Quando non
siamo in ufficio chiamami per nome, ci conosciamo da una vita e signore e
colonnello mi fanno sembrare vecchio.
Riza esitò – D’accordo.. Roy.
***
-Una grigliata non era in programma.. si può sapere chi
erano quei tizi?
-Er..scusa Maes
ma quando li ho visti.. ho pensato che una bella scenata di gelosia poteva far
ammettere a Roy ciò che prova per il Riza, non avrei
mai immaginato che sarebbe arrivato a tanto.. deve amarla veramente molto.
-Già.. Ahia! Puoi fare piano per favore?
-Ah si scusa.
Electra e Maes erano seduti su di un tavolino del bar e, mentre
Electra applicava degli impacchi di ghiaccio a Maes,
osservavano la coppia che ora parlava dall’altro lato della strada.
-Comunque Riza si è accorta che
Roy non faceva tutta quella scenata per me, inoltre penso che lo aiuterà a
dichiararsi.
-Dici? Non mi sembra tipa da fare un cosa del genere,
inoltre Roy ha avuto appuntamenti con un mucchio di ragazze finora. Non vedo
perché dovrebbe scoprirsi.
-Chiamala intuizione, istinto femminile o come ti pare ma
per me lo farà. Inoltre quando Roy si è avvicinato lei si è scostata di scatto
da Jessie, se avesse voluto avrebbe potuto restare
vicina a lui e invece si è allontanata di almeno mezzo metro.
-Non ci resta che pregare allora. Altro per ora non
possiamo fare.
- Già..Aaaaaah.. Accidenti! Sapevo
che avrei dovuto portare il libro con i santini della nonna!!!!
-Quelli ci avrebbero aiutato … ehi ehi..
guarda un po’! Sembra che dopotutto non ci servano …
Dall’altro lato della strada Roy aveva preso la mano di Riza, che sembrava piuttosto felice, e continuava a
stringerla. Un istante dopo Riza era tra le braccia
di Roy, che la stringeva come se fosse l’unica cosa che gli permetteva di
restare vivo.
*fine capitolo*
Roy: credo che dovrai brontolare ancora con i sindacati, la
tua ispirazione mi ha fatto fare la figura dell’uomo estremamente geloso, ed io
non sono così
K: ho appena visto il panettiere della strada qui dietro
offrire a Riza il pane, senza farglielo pagare e
sembra che l’abbia invitata a bere un caffè…
Roy: (infilandosi i guanti) dov’è quell’imbecille che lo
griglio per benino!!!
K: come volevasi dimostrare.. -.-
Angolino Autrice:
Finalmente sono arrivata alla fine del capitolo!! *tira fuori le bandiere Royai e
comincia a sventolarle
.. comunque scusate se non ho detto che si dicevano Roy e Riza, ma l’unica dichiarazione decente che mi veniva
includeva una cena a lume di candela e un’isola deserta, perciò per ora rimane
così. Ci penserò su e poi la metterò come contenuto speciale alla fine della fic.
Anticipazioni: nel prossimo capitolo il quartetto dell’ave maria metterà in atto il suo piano diabolico per
“smascherare” Roy e far allontanare la nostra coppia preferita. Io spero che la
mia ispirazione non mi abbandoni di nuovo.. L
Adesso passiamo alla parte migliore del mio mini angolino: i
ringraziamenti!!
X Ilaria8:
visto che alla fine ho fatto arrabbiare Roy? Quando scrivevo quel pezzo mi è
venuta una certa fame, a forza di pensare dei sinonimi di arrostire! Poi ho
obbligato mia mamma a prepararmi hamburger per cena!
X Domi:
mi raccomando aspetto tutte le critiche che ti vengono in mente! Spero che il
capitolo ti sia piaciuto.
X Syra: non ho mai scritto così tante descrizioni
in vita mia, spero vadano bene! Aspetto
anche le tue critiche! Poi..sorella, cugina, zia, nipote..che importa?? Tanto
sempre parente è! All’inizio non sapevo nemmeno io che parente fosse di preciso
(protendevo per sorella e cugina), poi ho pensato “il ruolo delle sorelle
minori è quello di rompere le scatole!” e da qui è diventata sorella. Per l’equivoco
qui c’è un piccolo accenno.. nel prossimo capitolo sarà sviluppato meglio.
X Swwtcicia: ecco la mia ispiratrice! Colei che ha
corrotto i sindacati! Mi hai aiutato davvero tantissimo nel periodo di crisi
perciò GRAZIE!! (enorme a caratteri cubitali).. grazie mille davvero! L’unica
cose che mi spiace è di non aver potuto inserire “la banana dorata” :P XDXDXD..
X Piccola Tammy: ecco finalmente il capitolo! Mi spiace
per la lunga attesa! Spero ti sia piaciuto.
Ed ora un grazie a tutti coloro che seguono la mia fic!!!!!
Dopo aver scritto un romanzo vi lascio! Ci sentiamo al
prossimo capito!!
Commentino?????