Star trek assemble: ep .74 : L'ossessione di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la Exeter ***
Capitolo 2: *** i vecchi ***
Capitolo 3: *** risveglio ***
Capitolo 4: *** riunione di classe ***
Capitolo 5: *** Mary Bowman ***
Capitolo 6: *** il pianeta misterioso ***
Capitolo 7: *** non è come sembra ***
Capitolo 8: *** i Q ***
Capitolo 9: *** amnesia ***
Capitolo 1 *** la Exeter ***
“Diario del capitano ,parla il capitano della USS Exter, Ron Tracey. Abbiamo avvistato un pianeta non segnato sulle rotte, che sembra perfettamente abitabile. La cosa è talmente strana che abbiamo deciso di mandare una navetta ,con a bordo una squadra di esploratori, che raccolga informazioni sul pianeta.”
””Capitano abbiamo un problema con i motori.“ Riferì il pilota ,con tono allarmato, pochi istanti dopo che erano entrati nell’atmosfera del pianeta.
Gli altri occupanti della navetta, il capitano Tracey , e altri quattro ufficiali che costituivano la squadra di sbarco, potevano sentirlo da soli che qualcosa non andava per il verso giusto. La navetta prese a sussultare e gli occupanti furono sballottati contro le pareti. Doveva essere una missione tranquilla non avevano messo in conto una simile emergenza.
“Che succede ?” Chiese al pilota.
”Capitano , perdiamo quota .I motori sono privi potenza, qualcosa nell’atmosfera ha intasato gli sfiati dello scarico del plasma. Precipitiamo!”
”Tutti al vostro posto allacciate le cinture.”Ordinò il capitano .
Gli ufficiali si affrettarono ad assicurarsi alle poltroncine ma la navetta aveva accelerato la sua discesa e stava ormai precipitando senza controllo.L’impatto era ,infine, inevitabile e fu tremendo. La navetta si accartocciò sul suo equipaggio .Chiunque avesse visto l’incidente da fuori sarebbe stato certissimo che non potevano esserci stati sopravvissuti.
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Il capitano Tracey aprì gli occhi e cercò di mettere a fuoco molte cose. Innanzi tutto i ricordi. L’ultima cosa che gli tornava in mente era la maledetta navetta ,su cui lui e i suoi uomini , stavano scendendo sulla superficie del pianeta. Poi i rumori assordanti. L’allarme rosso che suonava incessante, le grida disperate dei suoi compagni, poi il fragore assordante delle lamiere ,della navetta, che si contorcevano su di loro. Ora c’era silenzio, un silenzio inquietante. Spalancò gli occhi.Aveva paura. Se lo avevano tirato fuori dalle lamiere ,dopo un impatto così spaventoso, in che stato poteva essere ridotto? .Eppure non sentiva alcun tipo di dolore. Anzi il suo corpo era pervaso da una piacevole sensazione di benessere. Che tipo di farmaci gli avevano somministrato per farlo sentire così ?
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Capitolo 2 *** i vecchi ***
Quando il capitano Tracey si decise ad aprire gli occhi la prima cosa che mise a fuoco fu il suo corpo. Pareva tutto d’un pezzo. Le gambe erano due e si muovevano. Sollevò le braccia, si fissò le mani, dieci dita, ed erano prive di ferite. Era stupito. Eppure......Poi volse lo sguardo intorno a se. I suoi uomini. C’erano tutti. Giacevano come lui, addormentati su un lettino spartano, coperto da un lenzuolo bianco. Anche loro non presentavano ferite di sorta. Si abbandonò a un sospiro di sollievo. Si trovavano in una stanza spoglia priva di altri arredi. Si arrischiò a varcare la porta e si ritrovò in un altro ambiente altrettanto povero.Seduti attorno a un tavolino c’erano due vecchi. Erano magri , con i capelli grigi, e coperti solo da una tunica di cotone grezzo. Alzarono gli occhi su di lui fissandolo con sguardo vacuo.”Sono il capitano Tracey della Exeter.”Si presentò lui. Parevano veramente dei primitivi! La prima direttiva , pensò il capitano. Ma ormai era tardi. Avevano già contaminato queste persone solo con la loro presenza. ”Noi siamo Ayelborne e Trafayne. “Si presentò uno di loro, per nulla stranito da un ‘ospite che avrebbe dovuto sembrare perlomeno insolito ai suo occhi. .”Siete stati voi a tirarci fuori dai rottami?”Chiese Tracey.”Rottami?”Il vecchio pareva perplesso. Indicò col mento la finestra priva di vetri che permetteva la vista dell’esterno. In mezzo alla radura, totalmente brulla ,c’era la sua navetta ed era completamente intatta.Tracey rimase a fissarla ammutolito .Era stato solo un sogno dunque? Si voltò a chiedere più dettagli ai due vecchi , ma tutto quello che ottenne fu un alzata di spalle. I suoi due ospiti erano veramente strani e decisamente poco socievoli! Prima di tutto erano chiaramente dei primitivi .Vivevano in questo villaggio poverissimo,ai limiti dell’indigenza. Si capiva che erano ,probabilmente, pastori o agricoltori , ma il terreno brullo e inospitale non poteva offrire loro i mezzi per vivere dignitosamente. E ovviamente in queste condizioni non potevano aver sviluppato nozioni di fisica o astronomia. Nonostante questo non pareva minimamente sconvolti dalla vista di una navetta spaziale e di individui ,che pur simili a loro, erano chiaramente alieni. Neppure li sorprendeva la loro tecnologia avanzata o la possibilità che avessero intenzioni aggressive nei loro confronti. Forse l’apatia era un tratto distintivo della loro razza...o forse erano troppo ingenui per comprendere che potevano essere in pericolo.
”Devo chiamare la mia nave.“ Fece presente Tracey .“La nave che ho in orbita al vostro pianeta.”Aggiunse non sapendo quanto potevano capire.”Mi serve il comunicatore ,un apparecchio che avevo alla cintura...”
Tracey stava pensando a come descriverlo quando uno dei due vecchi gli indico un tavolino posto sotto la finestra. |
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Capitolo 3 *** risveglio ***
Sopra al tavolino c’erano le loro armi e i loro comunicatori .Tracey era sbigottito perchè aveva guardato poco prima in quella direzione ed era certo che non ci fosse nulla. Forse era ancora stordito per ciò che era successo. Afferrò uno dei comunicatori e uscì all’esterno. C’erano poche casupole, quattro mura e un tetto di paglia. Ogni tanto delle pecore attraversavano la via polverosa e qualche vecchio passeggiava con aria assente, non degnando neppure di un’occhiata i nuovi arrivati. Vecchi. Tutti vecchi....dove erano i giovani? Dalla casa di Ayelborne e Trefayne uscirono i suoi uomini avevano anche loro un aria confusa e si stavano ponendo le sue stesse domande. Gli vennero incontro sperando che lui avesse delle risposte , ma anche lui non capiva e non poteva offrire loro nessun conforto.
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Tracey tentò di aprire gli occhi. Le palpebre erano pesanti. Rimase immobile. Dolore. Sentiva un forte dolore , ovunque. Non avrebbe dovuto .Nella sua testa rimbombavano delle voci. Dove era finito quel silenzio quasi spettrale, ma comunque rassicurante. Un pò alla volta mise a fuoco le voci .Una era quella del dottor Ryder. Non aveva portato con se il dottor Ryder quando era sbarcato sul pianeta. Pianeta....perchè ricordava di essere sbarcato su un pianeta? E poi quale pianeta? Quando finalmente tornò in se vide che si trovava in infermeria. C’erano molti feriti nei lettino accanto al suo. E tutto il suo staff medico impegnato nel medicarli. La testa gli doleva e tutto gli girava vorticosamente attorno. Alzò una mano a tastarsi. Aveva la testa fasciata. Cerco di parlare al dottore ma era troppo impegnato. Il suo attendente Mary Bowman si avvicinò premurosa al suo letto.
”Non si alzi capitano, è ferito.”Gli spiegò spingendolo giù con delicatezza. I due vecchi mi avevano assicurato che non mi ero fatto niente nell’impatto pensò Tracey con rabbia. O così credeva. Invece aveva pronunciato quelle parole a voce alta.
”Capitano, ci hanno attaccato i romulani mentre pattugliavano il confine della zona neutrale non ricorda?” Lo informò Bowman.”Dopo che siamo tornati dal pianeta?”Chiese allora Tracey.
La ragazza boccheggiò perplessa. La botta in testa doveva essere stato più forte del previsto visto che il capitano delirava. La donna afferrò il polso del dottore. “Il capitano sembra aver perso la memoria.” Gli fece presente.
Il dottor Ryder sospirò .”Ok , Ron sono subito da te vedrai che andrà tutto a posto.”Lo rassicurò.
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Capitolo 4 *** riunione di classe ***
Ma non era la memoria del capitano Tracey ad essere sbagliata era quella degli altri. O almeno di ciò lui era fortemente convinto. La data astrale diceva che era passato un anno. Aveva consultato freneticamente i diari di bordo. I suoi , e quelli dei suoi ufficiali .Ma niente! Nessun accenno al pianeta misterioso e all’incidente .Eppure lui ricordava chiaramente. Anzi ora ricordava molto più chiaramente. Lo schianto c’era stato , ed era stato tremendo. Nessuno avrebbe mai potuto uscirne vivo. Eppure loro si erano risvegliati perfettamente in salute. Poi la loro memoria era stata cancellata perchè non ricordassero l’incidente e il pianeta. Come e da chi? Era chiaro che il trauma cranico gli aveva fatto tornare i ricordi . Nei giorni che seguirono la domanda continuò a martellargli nel cervello fino a diventare il suo chiodo fisso.
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Quando il capitano Kirk aveva ricevuto l’invito non era stato molto entusiasta. Le riunioni di ex alunni lo annoiavano. Non era mai stato un alunno modello. Cioè era brillante, intelligente ma in condotta non raggiungeva mai la sufficienza. Passava gran parte delle lezioni fuori dalla porta in castigo. Questa volta però era diverso. Nessuno di coloro che avevano frequentato l’accademia con lui comandava un ‘astronave. Di sicuro non l’ammiraglia della flotta astrale. Era la sua grande occasione per pavoneggiarsi con i suoi compagni davanti al suo ragazzo, che avrebbe portato come suo accompagnatore. La festa si teneva su Deep Space K7 e non mancava veramente nessuno. Comprese persone che Kirk non avrebbe più voluto rivedere. Come quel tale Finnengan ,il bullo che lo tormentava a scuola ,con cui si era battuto in epiche scazzottate. Ma chi aveva avuto la pessima idea di invitarlo? Kirk decise di dirottare verso il tavolo dei salatini prima che il chiassoso individuo lo notasse tra la folla. Non voleva attaccare briga , come al solito , e mettersi in ridicolo davanti a Loki.
”Ehi , ma sei proprio tu Jim Kirk ! “ La voce se la ricordava .
Si voltò lasciando perdere le tartine , per trovarsi davanti una formosa brunetta. Era Mary Bowman con cui aveva avuto un breve flirt durante quegli anni. Non che ci fossero delle ragazze con cui non ci avesse provato all’epoca. Kirk lanciò un ‘occhiata imbarazzata a Loki mentre baciava sulle guance la sua ex.
”Lui è il mio fidanzarsi,il comandante Loki.”Aggiunse poi.
Mary ridacchiò. “Scusa sai ma hai tempi in cui ti frequentavo io, non mi sembravi così ansioso di sistemarti.”lo canzonò.
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Capitolo 5 *** Mary Bowman ***
L’imbarazzo per Kirk era palese. Loki fingeva di trapassarlo con lo sguardo indignato, ma in realtà non gli importava del passato di Jim anche perchè il suo passato era decisamente più sconvolgente. La conversazione , superato questo momento di difficoltà, proseguì piacevolmente, con la rievocazione delle numerose marachelle di Kirk all’accademia. Poi però prese una piega diversa, più drammatica.
“Ron Tracey ....il mio capitano , ha lasciato la flotta astrale. “Spiegò Mary.
”Cosa gli è successo ?”Chiese Kirk stupito.
”Un incidente durante un attacco romulano. Un grave trauma cranico .Ma il dottor Ryder diceva che era guarito. Invece aveva sicuramente qualcosa che non andava. Faceva strane domande e spulciava ossessivamente i rapporti delle missioni passate. Alla fine è come se fosse scoppiato. Ha mollato tutto e si è licenziato.”
“Siete rimasti in contatto ?”Chiese Loki.
Mary scosse il capo .”Nonostante tutto mi ero affezionata a lui e sono decisamente preoccupata per la sua sorte.”
Kirk cominciava a capire come mai Mary fosse all’’improvviso così cordiale nei suoi confronti. Dopotutto non si erano lasciati bene. Lui l’aveva cornificata con una certa Bambi che faceva la cheerleader. E Mary all’epoca l’aveva presa malino.Era penetrata nel suo alloggio e gli aveva tagliuzzato tutte le sue magliette preferite! Mentre ora pareva tutto dimenticato.E ora capiva perchè : la ragazza era in cerca di aiuto per ritrovare il suo capitano. Loki intuì la situazione.
”Hai conservato traccia dei file che cercava nei diari il tuo capitano ?”Chiese.
”Sicuro ho tutto !”La ragazza sorrideva entusiasta. Li aveva incastrati.
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Kirk aveva chiesto il trasferimento temporaneo di Bowman sull’enterprise e lei si era trasferita armi , bagagli e files.Ora Loki stava analizzando i dati in suo possesso.
”Leggendo i diari , che Tracey consultava ossessivamente, possiamo stabilire una rotta. Non ricordi su cosa si basasse la sua ossessione?”
”Quando si risvegliò dopo il trauma cranico non rammentava più l’attacco dei romulani, ma era convinto di essersi schiantato su un pianeta, con una navetta, insieme alla squadra di esplorazione.””Hai parlato con l’ipotetica squadra di sbarco?”
”Certo ma tutti loro , cinque persone , negavano di ricordare quella particolare missione di esplorazione. Non si era mai svolta.Era tutta nella testa di Tracey”.
”Che strano ....come avrà sviluppato un simile trauma? Comunque il pianeta che lui credeva di aver localizzato è proprio sulla nostra rotta. Niente ci vieta di controllare se fosse solo la sua immaginazione o ci fosse un qualche fondo di realtà.”Propose Loki.
Bowman sorrise soddisfatta : in un modo o nell’altro aveva ottenuto ciò che cercava.
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Capitolo 6 *** il pianeta misterioso ***
"Capitano ,c’è un pianeta davanti a noi e non è segnato sulle carte.” Spock osservava i suoi strumenti più indispetitto che sorpreso.
La scoperta di qualcosa che contraddiceva le sue informazioni e volendo anche la logica ,lo infastidiva sempre.
”Il pianeta di Tracey ?” Chiese Kirk portandosi alle spalle del vulcaniano.
”Dati insufficenti .“ Rispose Spock laconico .”Comunque la situazione è quella descritta nei suoi deliri. Un pianeta non segnato sulle carte che compare all’improvviso sui sensori. E secondo le prime rilevazioni un pianeta abitabile.”
”Se quelli di Tracey non fossero stati deliri, se fosse stato l’unico a ricordare un avvenimento che a tutti gli altri è stato cancellato dalla memoria?”Ipotizzato Kirk.
”Ma per quale motivo ?” Spock non riusciva a dare una spiegazione a quel mistero sempre che ce ne fosse uno, che tutto non si riducesse a un triste caso di malattia mentale.
”Scendiamo ,Spock prendi il comando. Uhura avverti Loki di aspettarmi in sala teletrasporto. "
”Jim voglio venire con voi .“Mary Bowman aveva assistito alla discussione con una certa apprensione. Ora non pensava più che Tracey fosse impazzito , ma che fosse realmente su quel pianeta. E che fosse in pericolo. Kirk sospirò . Mary era un tipo in gamba , ma non l’aveva mai vista in missione , non era certo di poter fare affidamento su lei .Tuttavia la missione era stata una sua idea , non aveva diritto di lasciarla a bordo .”Ok , andiamo “ Cedette infine.
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Il pianeta lasciò decisamente perplessi i tre federali. Era una campagna desertica con pochi cespugli che rotolavano spinti dal vento. Alcuni cactus simili a saguari si innalzavano tra la sabbia con i loro bracci spinosi.Sparuti greggi di animali somiglianti a capre pascolavano emettendo versi simili a belati. I tre si chiesero di cosa potessero cibarsi vista la desolazione di quelle pianure. Il clima era caldo e secco. In lontananza videro quello che cercavano. Il villaggio. Era un gruppo di casette bianche col tetto piatto ,prive di finestre con solo dei teli svolazzanti a proteggere le porte .Ricordava loro un villaggio messicano dell’800. Un posto di gente primitiva , ingenua e bucolica. Gente sicuramente innocua. Cosa poteva volere Tracey da persone così. Ma soprattutto si rendeva conto che stava violando apertamente la prima direttiva o la sua follia lo aveva accecato al punto di non rendersi conto di ciò che stava facendo?
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Capitolo 7 *** non è come sembra ***
I tre se ne stavano al riparo dietro una duna, dove erano certi di non essere visti. Non avevano ancora deciso come comportarsi. Se manifestarsi agli indigeni oppure cercare di recuperare Tracey senza farsi scoprire. Loki tirò fuori un binocolo e cominciò a passare al setaccio il villaggio che vedeva in lontananza.
"C'è una navetta ,proprio in mezzo alle case .." Confermò dopo qualche secondo.
Se ne stava li ,totalmente fuori luogo ,un ‘artefatto moderno in mezzo a quelle casette anacronistiche.
"Tracey sta infrangendo la prima direttiva." Commentò Kirk preoccupato.
"E' una cosa che hai fatto anche tu se non ricordo male , sul pianeta Nibiru."Obbiettò Loki riferendosi a quando Kirk , contro il parere di tutti,compreso Spock ,aveva impedito l'eruzione di un vulcano per salvare una civiltà primitiva.
Poi era stato scoperto , e ora probabilmente i nativi adoravano un 'enorme cometa scintillante a forma di tortiera che era comparsa nel cielo per poi inabissarsi nell'oceano. Cioè l'enterprise!
"Si ma non in modo così smaccato. Poi comunque io l'ho fatto per una buona causa, l'ho fatto per salvare quelle persone .Tracey lo fa per risolvere la sua personale ossessione!" Replicò il capitano indispettito.
Non si era mai pentito di aver agito impulsivamente per salvare quelle persone inconsapevoli dal loro catastrofico destino ,ma era maturato. Erano passati almeno tre anni e l'esperienza gli aveva insegnato a moderare i suoi istinti, anche se ovviamente non li aveva domati.
"E ora che cosa facciamo? Interveniamo , violando anche noi la prima direttiva?" Si domandò Mary perplessa.
Kirk rimase per un attimo in silenzio a riflettere. Che scelta aveva? Doveva per forza contaminare questa cultura. Doveva sapere che cosa stava combinando Tracey ed eventualmente tentare di riportarlo alla ragione.
"Andiamo ." Ordinò muovendosi con circospezione verso il villaggio .
Quando furono vicini incontrarono delle persone anziane fasciate da semplici tuniche che camminavano placidamente per le vie polverose. I tre trattennero il fiato : sicuramente i nativi avrebbero preteso delle spiegazioni sulla loro identità e sulle loro intenzioni. Invece con loro grande sorpresa furono accolti dalla totale indifferenza. I vecchi si limitarono a lanciare loro un'occhiata vacua e tirarono oltre senza porsi alcuna domanda.
"Ma che sta succedendo, queste persone ci ignorano non è normale !" Commentò Mary quasi scioccata.
Loki aveva tirato fuori il suo tricorder e stava analizzando i dintorni. Non valeva la pena nascondere la loro tecnologia visto che c'era una navetta parcheggiata sulla piazza principale del piccolo villaggio.
"E' assurdo , le uniche forme di vita del pianeta sono localizzate in questo villaggio e non rilevo alcuna fonte di energia. Non ci sono i presupposti perchè si sviluppi una civiltà ne perchè si possa sostentare." Riferì.
"Cosa stai cercando di dirmi?" Kirk aveva vissuto in questi tre anni avventure talmente assurde che era pronto ad accettare spiegazioni così improbabili che prima non l'avrebbero neppure sfiorato.
"Che forse le cose non stanno così come le vediamo ." Loki stava chiaramente meditando qualcosa .Kirk sapeva che non doveva mettergli fretta , sarebbe stato inutile .Era meglio lasciargli elaborare le sue teorie. |
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Capitolo 8 *** i Q ***
Tuttavia c'era una cosa su cui Kirk poteva contare. Il sesto senso del suo ragazzo che gli permetteva di avvertire la falsità delle persone.
"Dimmi , personalmente, avverti qualcosa di pericoloso emanare da queste perone?"
Loki scosse il capo ."No, per quel che avverto sono individui del tutto innocui e pacifici, ma se è vero ciò che penso , non sono quelli che sembrano."Aggiunse sibillino.
Ormai avevano raggiunto la navetta di Tracey. Kirk estrasse il phaser e fece loro cenno di seguirlo , ma in silenzio. Sbirciò al’interno con estrema cautela, ma la navetta era vuota. Kirk allora rivolse la sua attenzione alla prima casupola. Da qualche parte dovevano pur iniziare per trovare il loro ex collega. Fece cenno agli altri di andargli dietro e si avvicinarono.Quando furono sulla soglia della porta schermata solo da un lenzuolo svolazzante, Mary sussultò .Si udivano delle voci e , una di quelle ,era del suo capitano.
Toccò una spalla di Kirk e sussurrò. "E' lui."
Kirk strisciò contro il muro con l'arma spianata. Loki aveva ragione . Niente di ciò che vedevano aveva un senso. La casa era praticamente spoglia , eccenzion fatta per qualche sedia e qualche tavolino .Non era certamente abitabile in quelle condizioni. Quindi non era reale.La scena che si presentò agli occhi di Kirk era comunque sconvolgente.Tracey aveva afferrato un fragile vecchietto al col collo e lo stringeva a se minacciandolo con un phaser. Un altro vecchio osservava la scena seduto poco più in là .Sembrava totalmente indifferente. Chiunque fosse per lui l'altro uomo pareva che la sua sorte non lo toccasse minimamente.Per la verità neppure l'ostaggio pareva troppo scosso dalla possibilità che Tracey perdesse completamente la testa e lo vaporizzasse.
"Metti giù quell'arma e lascia andare il vecchio." Gli intimò Kirk cercando di imprimere una certa autorità nella sua voce.
L'altro sussultò sorpreso e aumentò la presa intorno al collo dell'ostaggio. Lo fissò per un istante ,confuso, poi parve riconoscerlo.
"Kirk ...tu ...cosa....Mary!" Concluse vedendo la ragazza dietro i due uomini e capendo chi li aveva condotti fino a lui.
"Lascia quel povero vecchio, cosa vuoi da lui?" Chiese Kirk .
Tracey esitò per un attimo. Doveva forse delle spiegazioni a questi tizi?
" Voglio la verità!" Esplose alla fine.
"Io non sono pazzo! Ma gli altri mi guardano come se lo fossi. Io ricordo cose. Sono reali non me le invento, non sono un prodotto della mia fantasia o la conseguenza di una malattia mentale!" Urlò ormai in preda al furore.
"Qualcosa è andato storto ." Mormorò infine il vecchio che se ne stava seduto.
"Così pare." Concordò il vecchio che era tenuto in ostaggio.
"Chi siete ?" Chiese Kirk sorpreso dal sentirli finalmente parlare.
Loki decise di intervenire."Voi non siete umanoidi come sembrate. La vostra è solo apparenza. Percepisco un 'enorme potenza racchiusa nei gusci mortali che abitate."
Tracey guardava Loki allibito chiedendosi di cosa parlasse.
"Questo è diverso , capisce. " Borbotto Aylborne vagamente seccato.
"Non è come gli altri ."Confermò Trefayne incuriosito.
Poi in un battito di ciglia non era più prigioniero di Tracey ma seduto accanto a suo fratello.L'ex capitano non credeva ai suoi occhi. Kirk approffitò del suo smarrimento per saltargli addosso.Dopo una feroce ma breve colluttazione gli strappò la pistola e lo stordi con un gancio che lo mandò al tappeto, rendendolo inoffensivo.
"Non era necessaria tanta violenza."Sussurrò Trefayne finalmente scosso .
"Voi siete Q." Loki decise che era giunto il momento di arrivare al sodo.
"Voi avete conosciuto uno di noi."Ne dedusse Ayelborne che leggeva nel loro pensiero.
"Un buffone di nome Trelane ." Rispose Kirk che ormai aveva capito tutto.
I due vecchi annuirono , Trelane era uno nome tristemente noto anche nella loro comunità.
"Cosa è questa pagliacciata?" Chiese Kirk ormai spazientito.
I due vecchi inarcarono un spracciglio .
"Non è una pagliacciata .Non aspettavamo visite . Ma già che le abbiamo avute abbiamo dato al nostro pianeta un aspetto meno ostile " Rivelò finalmente Ayelborne. |
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Capitolo 9 *** amnesia ***
"Noi non abbiamo bisogno di tutto questo capitano. Stavamo solo cercando di essere ospitali." Aggiunse semplicemente Trefayne.
"Avete salvato la vita alla squadra precipitata sul pianeta ma poi avete cancellato loro la memoria perchè pensavate fosse meglio per loro. Ma Tracey l'ha riacquistata a causa di un incidente." Ne dedusse Loki.
I due vecchi annuirono. "Ma questa volta faremo un lavoro più preciso. " Gli assicurò Trefayne.
"E radicale. " Aggiunse Ayelborne con convinzione.
"Volete cancellare le nostre memorie ? Non rappresentiamo un pericolo per voi" Obbiettò Loki.
"E semplicemente che non siete ancora pronti per noi.Siete una razza così giovane .Incapace di agire razionalmente.Siete impulsivi e aggressivi . "Si lamentarono i due Q .
"Non siamo tutti così .Tracey è stato un cattivo esempio per voi. Ci sono individui di ogni genere nella nostra società. Come lui , peggio di lui , ma anche meglio.Se ci escludete dalla vostra esistenza non potrete mai conoscerci. "Kirk cercava di perorare la causa dell’umanità , anche se dentro di se la percepiva come una causa persa.
"Noi non abbiamo bisogno di voi per esistere.Siete voi umani quelli che hanno sempre avuto la necessità di adorare entità supeirori , quelli che voi chiamate impropriamente dei. Ma noi dei esisteremo comunque.E' la curiosità che ci spienge a volte a voler seguire il corso delle vostre brevi e piccole vite. " Replicò Ayelborne.
"Io credo ...." Kirk non era ancora convinto e tentò di ribattere, ma il vecchio alzò una mano.
"Il concetto glielo potrà spiegare meglio il suo compagno, capitano"
" Come ?" Kirk era confuso.
Ma ormai era tardi .Era bastato un battito di ciglia di Trefayne.
"Spero , stavolta tu sia stato più accurato. " lo rimproverò Ayelborne.
"Non dubitarne ,ho risolto la questione alla radice. La exeter non troverà mai il nostro pianeta e niente di tutto ciò sarà mai accaduto. Dopotutto siamo stati noi a commettere l’errore primario che ha causato questa catena di sfortunati eventi."
"Non è stato un ‘errore solo una valutazione troppo ottimistica. Pensavamo fossero più evoluti,ma non lo erano. A parte quel giovane semidio." Concordò Trefayne.
"Forse tra un millennio o due...."Borbottò Ayelborne.
"Nel frattempo , ci toccherà annoiarci...." Concluse Trefayne con un sospiro , mentre i loro corpi svanivano e loro tornavano a essere quello che erano sempre stati :entità di puro pensiero! |
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