Star trek assemble: ep .74 : L'ossessione

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la Exeter ***
Capitolo 2: *** i vecchi ***
Capitolo 3: *** risveglio ***
Capitolo 4: *** riunione di classe ***
Capitolo 5: *** Mary Bowman ***
Capitolo 6: *** il pianeta misterioso ***
Capitolo 7: *** non è come sembra ***
Capitolo 8: *** i Q ***
Capitolo 9: *** amnesia ***



Capitolo 1
*** la Exeter ***


“Diario  del  capitano ,parla il  capitano  della USS Exter, Ron  Tracey. Abbiamo  avvistato un pianeta non segnato  sulle rotte, che sembra perfettamente abitabile. La cosa è talmente strana che abbiamo  deciso  di mandare una navetta ,con a bordo una squadra di  esploratori, che raccolga  informazioni  sul pianeta.”
””Capitano abbiamo un problema con i motori.“ Riferì il pilota ,con tono  allarmato, pochi  istanti  dopo  che erano entrati  nell’atmosfera del  pianeta.
Gli altri  occupanti  della navetta, il  capitano  Tracey  , e altri  quattro  ufficiali  che costituivano  la squadra di  sbarco, potevano  sentirlo  da soli  che qualcosa  non andava per  il  verso  giusto. La navetta prese a sussultare e gli  occupanti  furono  sballottati contro  le pareti. Doveva essere  una missione tranquilla non avevano messo in conto una simile emergenza.
 “Che succede ?” Chiese al  pilota.
”Capitano  , perdiamo  quota .I motori  sono privi  potenza, qualcosa nell’atmosfera ha intasato  gli  sfiati dello  scarico  del plasma. Precipitiamo!”
”Tutti al  vostro  posto  allacciate le cinture.”Ordinò il  capitano .
Gli ufficiali si  affrettarono  ad assicurarsi  alle poltroncine ma la navetta aveva accelerato la sua discesa e stava ormai  precipitando  senza controllo.L’impatto era ,infine, inevitabile e  fu  tremendo. La navetta si  accartocciò  sul  suo  equipaggio .Chiunque avesse visto l’incidente da fuori  sarebbe stato  certissimo  che  non potevano  esserci  stati  sopravvissuti.

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Il  capitano  Tracey  aprì gli occhi e cercò  di  mettere a  fuoco  molte cose. Innanzi  tutto i  ricordi. L’ultima cosa che gli  tornava  in mente era la maledetta navetta ,su  cui lui  e  i  suoi  uomini , stavano scendendo  sulla superficie del pianeta. Poi i rumori  assordanti. L’allarme rosso che suonava incessante, le grida disperate  dei  suoi  compagni, poi  il  fragore  assordante delle lamiere ,della navetta, che si  contorcevano  su  di loro. Ora c’era  silenzio, un silenzio inquietante. Spalancò gli occhi.Aveva paura. Se  lo  avevano  tirato  fuori  dalle lamiere ,dopo un impatto  così  spaventoso,  in che stato poteva essere ridotto? .Eppure  non sentiva alcun  tipo  di  dolore. Anzi il  suo  corpo  era pervaso  da  una piacevole sensazione di  benessere. Che tipo  di  farmaci  gli  avevano  somministrato  per  farlo  sentire così ?

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Capitolo 2
*** i vecchi ***


Quando il  capitano  Tracey  si  decise ad aprire gli occhi la prima cosa che mise a fuoco  fu il  suo  corpo. Pareva tutto  d’un  pezzo. Le gambe erano  due e si  muovevano. Sollevò  le braccia, si  fissò  le mani, dieci  dita,  ed erano prive di  ferite. Era stupito. Eppure......Poi volse  lo  sguardo intorno  a se. I  suoi  uomini. C’erano  tutti. Giacevano  come  lui, addormentati  su  un lettino  spartano, coperto  da  un lenzuolo  bianco. Anche  loro non presentavano  ferite di sorta. Si  abbandonò  a  un sospiro  di  sollievo. Si  trovavano in una stanza spoglia priva di  altri  arredi. Si  arrischiò  a varcare la porta e si ritrovò in un altro  ambiente altrettanto povero.Seduti attorno  a  un tavolino  c’erano due vecchi. Erano  magri , con i  capelli  grigi,  e  coperti  solo da  una tunica di  cotone grezzo. Alzarono  gli occhi  su  di lui fissandolo  con sguardo  vacuo.”Sono  il  capitano  Tracey della Exeter.”Si presentò  lui. Parevano  veramente dei primitivi! La prima direttiva , pensò il  capitano. Ma ormai  era  tardi. Avevano già  contaminato  queste persone solo  con  la  loro presenza.  ”Noi  siamo Ayelborne e Trafayne. “Si  presentò uno  di loro, per  nulla stranito da  un ‘ospite che avrebbe dovuto sembrare perlomeno insolito  ai  suo  occhi.  .”Siete stati voi a tirarci  fuori  dai  rottami?”Chiese Tracey.”Rottami?”Il  vecchio pareva perplesso. Indicò col mento la finestra priva di vetri  che permetteva la vista dell’esterno. In mezzo  alla radura, totalmente brulla ,c’era la sua navetta ed era completamente intatta.Tracey  rimase a fissarla ammutolito .Era stato  solo un sogno dunque? Si  voltò  a chiedere  più  dettagli  ai  due vecchi , ma  tutto  quello  che ottenne fu un alzata di  spalle. I suoi  due ospiti erano  veramente strani e decisamente poco  socievoli! Prima di  tutto erano  chiaramente dei primitivi .Vivevano  in questo  villaggio  poverissimo,ai  limiti  dell’indigenza. Si  capiva che erano ,probabilmente, pastori  o  agricoltori  , ma  il  terreno  brullo e  inospitale  non poteva  offrire loro i  mezzi per vivere  dignitosamente. E ovviamente  in queste condizioni  non potevano  aver sviluppato  nozioni di  fisica  o astronomia. Nonostante questo non pareva minimamente sconvolti dalla vista di una navetta spaziale e di  individui ,che  pur simili  a loro,  erano  chiaramente alieni. Neppure  li  sorprendeva la loro  tecnologia avanzata o  la possibilità che  avessero intenzioni aggressive  nei loro  confronti. Forse  l’apatia era  un tratto  distintivo  della loro razza...o  forse erano troppo ingenui per comprendere che  potevano  essere in pericolo.
”Devo chiamare la mia nave.“ Fece presente Tracey .“La nave che ho in orbita al  vostro pianeta.”Aggiunse non sapendo  quanto potevano capire.”Mi  serve il comunicatore ,un apparecchio  che avevo  alla cintura...”
Tracey  stava pensando  a come descriverlo  quando uno  dei  due vecchi gli indico un tavolino posto  sotto la finestra.

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Capitolo 3
*** risveglio ***


Sopra al  tavolino  c’erano le loro  armi  e  i loro  comunicatori .Tracey  era sbigottito  perchè  aveva guardato poco  prima in quella direzione ed era certo che  non ci  fosse  nulla. Forse era  ancora stordito per ciò  che era successo. Afferrò uno  dei  comunicatori e uscì  all’esterno. C’erano poche casupole, quattro  mura e un tetto di paglia. Ogni  tanto delle pecore attraversavano la via polverosa e  qualche vecchio passeggiava con aria assente, non degnando neppure di un’occhiata  i nuovi  arrivati. Vecchi. Tutti  vecchi....dove erano  i  giovani? Dalla casa di  Ayelborne e Trefayne uscirono  i  suoi  uomini avevano  anche loro  un aria confusa e si  stavano ponendo le sue stesse  domande. Gli  vennero incontro  sperando  che lui avesse delle risposte  , ma  anche lui non capiva e non poteva offrire  loro  nessun  conforto.

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Tracey tentò  di  aprire gli  occhi. Le palpebre erano pesanti. Rimase  immobile. Dolore. Sentiva un forte  dolore , ovunque. Non avrebbe dovuto .Nella sua testa rimbombavano  delle voci. Dove era  finito  quel  silenzio quasi  spettrale, ma comunque rassicurante. Un pò alla volta mise a fuoco le voci  .Una era quella del  dottor Ryder. Non aveva portato  con se  il  dottor Ryder quando  era sbarcato  sul pianeta. Pianeta....perchè ricordava di essere sbarcato  su un pianeta? E poi  quale pianeta? Quando finalmente tornò in se  vide che si   trovava  in infermeria. C’erano molti feriti nei  lettino  accanto  al  suo. E tutto il suo  staff medico impegnato  nel medicarli. La testa gli  doleva e tutto gli  girava vorticosamente attorno. Alzò una mano  a tastarsi. Aveva la testa fasciata. Cerco di parlare al  dottore ma era troppo impegnato. Il suo  attendente Mary Bowman si  avvicinò premurosa al suo letto.
”Non si  alzi capitano, è ferito.”Gli spiegò spingendolo giù con delicatezza. I due vecchi mi  avevano  assicurato che  non mi  ero  fatto  niente nell’impatto pensò  Tracey  con rabbia. O  così credeva. Invece aveva pronunciato  quelle parole a voce alta.
”Capitano, ci  hanno  attaccato i  romulani  mentre pattugliavano il  confine della zona neutrale  non ricorda?” Lo  informò  Bowman.”Dopo  che siamo  tornati  dal pianeta?”Chiese allora Tracey.
La ragazza boccheggiò  perplessa. La botta  in testa doveva essere stato più  forte del  previsto visto  che  il  capitano  delirava. La donna afferrò  il polso  del  dottore. “Il  capitano  sembra aver perso  la memoria.” Gli  fece presente.
Il  dottor Ryder sospirò .”Ok  , Ron  sono  subito  da te vedrai  che andrà  tutto  a posto.”Lo  rassicurò.

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Capitolo 4
*** riunione di classe ***


Ma  non era la memoria del capitano  Tracey ad essere  sbagliata era  quella degli  altri. O  almeno  di  ciò  lui  era fortemente  convinto. La data astrale diceva che era  passato un anno. Aveva consultato  freneticamente  i diari  di  bordo. I  suoi  , e quelli  dei  suoi  ufficiali .Ma niente!  Nessun  accenno  al pianeta misterioso  e all’incidente  .Eppure  lui  ricordava chiaramente. Anzi ora ricordava molto più chiaramente. Lo  schianto  c’era stato , ed era stato  tremendo. Nessuno  avrebbe mai  potuto uscirne vivo. Eppure  loro si  erano  risvegliati perfettamente  in salute. Poi la loro memoria era stata cancellata perchè non ricordassero l’incidente e il pianeta. Come e da chi? Era  chiaro  che  il  trauma cranico gli  aveva  fatto tornare i ricordi . Nei  giorni  che seguirono  la  domanda continuò  a martellargli  nel  cervello  fino  a diventare  il suo  chiodo  fisso.

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Quando il  capitano  Kirk  aveva ricevuto l’invito non era stato  molto entusiasta. Le riunioni  di  ex alunni  lo  annoiavano. Non era mai  stato un alunno modello. Cioè era brillante, intelligente ma in condotta non raggiungeva mai  la sufficienza. Passava gran  parte delle lezioni  fuori  dalla porta  in castigo. Questa volta però  era  diverso. Nessuno  di  coloro  che avevano  frequentato  l’accademia con lui  comandava  un ‘astronave. Di  sicuro  non l’ammiraglia della flotta astrale. Era  la sua grande occasione per pavoneggiarsi  con  i  suoi  compagni  davanti  al  suo  ragazzo, che avrebbe portato  come suo  accompagnatore. La festa si  teneva su  Deep  Space K7 e  non mancava veramente nessuno. Comprese persone che Kirk non avrebbe più  voluto  rivedere. Come quel  tale Finnengan ,il  bullo  che  lo tormentava a scuola ,con cui si  era battuto in epiche scazzottate. Ma chi  aveva avuto  la  pessima  idea di  invitarlo? Kirk  decise di  dirottare verso  il  tavolo  dei  salatini  prima che il  chiassoso individuo lo  notasse tra la folla. Non  voleva attaccare briga , come al  solito , e mettersi in ridicolo  davanti  a Loki.
”Ehi , ma   sei  proprio tu Jim  Kirk ! “ La voce  se  la ricordava .
Si  voltò  lasciando perdere  le tartine  , per trovarsi  davanti una formosa brunetta. Era  Mary  Bowman  con cui  aveva avuto un breve flirt   durante quegli  anni. Non  che ci  fossero delle ragazze con  cui  non ci  avesse  provato all’epoca. Kirk  lanciò un ‘occhiata imbarazzata a Loki  mentre baciava sulle guance la sua ex.
”Lui è il mio  fidanzarsi,il  comandante Loki.”Aggiunse poi.
Mary  ridacchiò. “Scusa sai  ma  hai  tempi in cui  ti  frequentavo io,  non mi  sembravi così ansioso di   sistemarti.”lo  canzonò.

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Capitolo 5
*** Mary Bowman ***


L’imbarazzo per  Kirk  era palese. Loki  fingeva di  trapassarlo  con  lo  sguardo indignato, ma  in realtà  non gli importava del  passato  di  Jim  anche perchè il  suo  passato  era  decisamente  più sconvolgente. La conversazione , superato  questo momento di  difficoltà,  proseguì piacevolmente, con  la rievocazione delle numerose marachelle di  Kirk  all’accademia. Poi  però  prese  una  piega diversa, più  drammatica.
 “Ron  Tracey ....il  mio  capitano , ha  lasciato  la flotta astrale. “Spiegò  Mary.
”Cosa gli  è successo ?”Chiese Kirk  stupito.
”Un incidente durante un attacco romulano. Un grave trauma cranico .Ma il  dottor Ryder diceva che era guarito. Invece aveva sicuramente qualcosa che  non andava. Faceva strane domande e spulciava ossessivamente i rapporti  delle  missioni passate. Alla fine è come se fosse scoppiato. Ha mollato  tutto  e si è licenziato.” 
“Siete  rimasti in contatto ?”Chiese Loki.
Mary scosse  il  capo .”Nonostante tutto mi ero  affezionata a lui  e  sono  decisamente preoccupata per  la sua sorte.”
Kirk  cominciava a capire  come mai  Mary fosse all’’improvviso  così cordiale nei  suoi  confronti. Dopotutto non si  erano  lasciati  bene. Lui  l’aveva cornificata con una certa Bambi  che faceva la cheerleader. E Mary  all’epoca l’aveva presa malino.Era  penetrata nel suo  alloggio  e  gli  aveva tagliuzzato  tutte le sue magliette preferite! Mentre  ora pareva tutto  dimenticato.E  ora capiva perchè  : la ragazza era  in cerca di  aiuto  per ritrovare il  suo  capitano. Loki  intuì la situazione.
”Hai  conservato  traccia dei file che cercava nei  diari  il  tuo  capitano ?”Chiese.
”Sicuro  ho  tutto !”La ragazza sorrideva entusiasta. Li  aveva  incastrati.

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Kirk  aveva chiesto il trasferimento  temporaneo  di  Bowman  sull’enterprise e lei  si era trasferita armi , bagagli  e files.Ora Loki  stava analizzando  i  dati in suo possesso.
”Leggendo  i diari , che Tracey  consultava ossessivamente, possiamo stabilire  una rotta. Non ricordi  su  cosa si  basasse  la sua ossessione?”
”Quando  si  risvegliò dopo il  trauma cranico  non rammentava più l’attacco  dei  romulani, ma era convinto  di  essersi  schiantato  su un pianeta, con una navetta, insieme alla squadra di  esplorazione.””Hai parlato con l’ipotetica squadra di  sbarco?”
”Certo ma tutti loro  , cinque persone , negavano  di  ricordare  quella particolare  missione  di  esplorazione. Non si  era mai  svolta.Era tutta nella testa di  Tracey”.
”Che strano ....come avrà  sviluppato un simile trauma? Comunque il pianeta che lui  credeva di  aver  localizzato è  proprio  sulla  nostra rotta. Niente ci  vieta di  controllare se  fosse solo  la sua immaginazione o ci  fosse  un qualche fondo  di  realtà.”Propose Loki.
Bowman sorrise soddisfatta : in un modo  o  nell’altro aveva ottenuto  ciò  che cercava.

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Capitolo 6
*** il pianeta misterioso ***


"Capitano ,c’è un pianeta davanti  a noi  e  non è  segnato sulle carte.” Spock osservava i suoi  strumenti più indispetitto che sorpreso.
La scoperta di  qualcosa  che contraddiceva le sue informazioni e volendo  anche la logica ,lo  infastidiva sempre.
”Il  pianeta di  Tracey ?” Chiese Kirk  portandosi alle spalle  del  vulcaniano.
”Dati insufficenti .“ Rispose Spock  laconico .”Comunque la situazione è  quella descritta nei  suoi  deliri. Un pianeta  non segnato  sulle carte che compare all’improvviso  sui  sensori. E secondo le  prime rilevazioni  un pianeta abitabile.”
”Se quelli  di  Tracey  non fossero  stati  deliri, se  fosse stato l’unico  a ricordare  un avvenimento  che a tutti  gli  altri è  stato  cancellato  dalla memoria?”Ipotizzato  Kirk.
”Ma per quale motivo ?” Spock  non riusciva a dare una spiegazione a quel mistero  sempre che ce ne fosse  uno, che  tutto  non si  riducesse a  un triste caso  di  malattia mentale.
”Scendiamo ,Spock prendi  il  comando. Uhura avverti  Loki  di  aspettarmi in sala teletrasporto.  "
”Jim  voglio  venire con voi .“Mary  Bowman aveva assistito alla discussione con una certa apprensione. Ora  non pensava più  che Tracey  fosse  impazzito , ma che fosse realmente  su  quel  pianeta. E che fosse  in pericolo. Kirk  sospirò . Mary era  un tipo in gamba  , ma  non l’aveva mai  vista  in missione  , non era certo  di poter fare affidamento  su lei .Tuttavia la  missione era stata una sua  idea  , non aveva diritto  di  lasciarla a bordo .”Ok  , andiamo “ Cedette infine.

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Il pianeta lasciò decisamente perplessi  i  tre federali. Era una campagna desertica con pochi  cespugli  che rotolavano spinti  dal  vento. Alcuni  cactus simili  a saguari  si  innalzavano tra la sabbia con i  loro bracci  spinosi.Sparuti  greggi  di animali  somiglianti  a capre  pascolavano  emettendo  versi  simili  a belati. I   tre si  chiesero di  cosa potessero  cibarsi  vista la desolazione di quelle pianure. Il  clima era caldo  e secco. In lontananza videro  quello  che cercavano. Il  villaggio. Era  un gruppo  di  casette bianche col  tetto  piatto ,prive di  finestre con solo  dei  teli  svolazzanti  a proteggere le porte .Ricordava loro  un villaggio  messicano  dell’800. Un posto  di  gente  primitiva , ingenua e bucolica. Gente sicuramente  innocua. Cosa  poteva volere Tracey  da persone così. Ma soprattutto  si rendeva conto  che stava violando  apertamente la prima direttiva  o la sua follia lo  aveva accecato  al  punto  di non rendersi  conto  di  ciò  che stava facendo?

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Capitolo 7
*** non è come sembra ***


I  tre se  ne stavano al riparo  dietro una duna, dove erano  certi    di non essere visti. Non avevano  ancora deciso  come comportarsi. Se manifestarsi  agli indigeni oppure cercare di  recuperare Tracey  senza farsi  scoprire. Loki  tirò fuori un binocolo  e cominciò  a  passare al  setaccio  il  villaggio  che vedeva  in lontananza.
"C'è una navetta ,proprio in mezzo  alle case .." Confermò dopo  qualche secondo.
Se ne stava li ,totalmente fuori luogo ,un ‘artefatto moderno in mezzo  a quelle casette anacronistiche.  
"Tracey  sta infrangendo la prima direttiva." Commentò  Kirk preoccupato.
"E' una cosa che hai  fatto  anche tu  se  non ricordo  male  , sul pianeta Nibiru."Obbiettò  Loki riferendosi  a quando  Kirk , contro il  parere di  tutti,compreso  Spock ,aveva  impedito l'eruzione di un vulcano per salvare  una civiltà primitiva.
Poi  era stato  scoperto , e ora probabilmente  i nativi adoravano un 'enorme cometa scintillante a forma di  tortiera che era comparsa nel  cielo  per  poi inabissarsi  nell'oceano. Cioè  l'enterprise!
"Si  ma non in modo  così  smaccato. Poi  comunque io  l'ho  fatto  per  una  buona causa, l'ho fatto per salvare quelle persone .Tracey  lo  fa per risolvere la sua personale ossessione!" Replicò  il  capitano indispettito.
Non  si  era  mai  pentito  di  aver agito impulsivamente per salvare quelle persone  inconsapevoli  dal  loro catastrofico  destino  ,ma  era maturato. Erano  passati almeno tre  anni  e  l'esperienza gli aveva insegnato a  moderare  i  suoi  istinti, anche se  ovviamente non li  aveva domati.
"E ora che cosa facciamo? Interveniamo  , violando  anche  noi  la  prima direttiva?" Si  domandò Mary  perplessa.
Kirk rimase  per  un attimo in silenzio  a riflettere. Che scelta aveva? Doveva per forza contaminare questa cultura. Doveva sapere  che cosa stava combinando  Tracey ed eventualmente tentare di  riportarlo  alla ragione.
"Andiamo ." Ordinò muovendosi  con circospezione verso  il  villaggio .
Quando furono vicini incontrarono delle persone anziane fasciate da semplici tuniche che camminavano placidamente per  le vie polverose. I  tre trattennero il  fiato : sicuramente i nativi avrebbero preteso  delle spiegazioni  sulla  loro identità  e  sulle loro  intenzioni. Invece con loro  grande sorpresa furono  accolti  dalla totale indifferenza. I  vecchi  si  limitarono  a lanciare  loro  un'occhiata vacua e  tirarono  oltre senza porsi  alcuna domanda.
"Ma  che sta succedendo, queste  persone ci  ignorano  non è normale !" Commentò  Mary quasi  scioccata.
Loki  aveva tirato  fuori  il  suo  tricorder  e stava analizzando  i  dintorni. Non valeva la pena nascondere  la loro  tecnologia visto  che c'era  una navetta parcheggiata sulla piazza  principale del piccolo  villaggio.
"E' assurdo  , le  uniche  forme di  vita del pianeta sono  localizzate  in questo  villaggio e  non rilevo  alcuna fonte di  energia. Non ci  sono  i presupposti  perchè  si  sviluppi una civiltà  ne  perchè  si  possa sostentare." Riferì.
"Cosa stai  cercando  di  dirmi?" Kirk  aveva vissuto in questi  tre anni  avventure talmente assurde che era pronto  ad accettare  spiegazioni  così improbabili  che prima  non l'avrebbero  neppure sfiorato.
"Che forse  le cose  non stanno  così  come  le vediamo ." Loki  stava chiaramente meditando  qualcosa  .Kirk  sapeva  che  non doveva mettergli  fretta , sarebbe stato inutile .Era meglio  lasciargli  elaborare  le sue teorie. 

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Capitolo 8
*** i Q ***


Tuttavia c'era  una cosa su  cui  Kirk  poteva contare. Il  sesto  senso  del  suo  ragazzo  che gli  permetteva di  avvertire la falsità  delle persone.
"Dimmi , personalmente, avverti  qualcosa di  pericoloso emanare  da  queste perone?"
Loki  scosse  il  capo ."No, per quel che avverto  sono  individui  del  tutto innocui  e pacifici, ma  se  è  vero  ciò  che penso , non sono  quelli che sembrano."Aggiunse sibillino.
Ormai  avevano  raggiunto  la navetta di  Tracey. Kirk  estrasse il  phaser e fece loro  cenno  di  seguirlo , ma  in silenzio. Sbirciò  al’interno con estrema cautela, ma la navetta era vuota. Kirk allora rivolse la sua attenzione alla prima casupola. Da qualche parte dovevano  pur  iniziare per trovare il  loro  ex collega. Fece cenno  agli  altri  di  andargli  dietro   e  si  avvicinarono.Quando  furono  sulla soglia della porta schermata solo  da  un lenzuolo  svolazzante,  Mary sussultò .Si udivano  delle voci e , una di  quelle ,era del  suo  capitano.
Toccò una spalla di  Kirk  e  sussurrò. "E' lui."
Kirk  strisciò  contro il  muro  con l'arma spianata. Loki  aveva ragione . Niente di  ciò  che vedevano aveva  un senso. La casa  era praticamente spoglia , eccenzion fatta per  qualche sedia e qualche tavolino .Non  era certamente abitabile  in quelle condizioni. Quindi  non era reale.La scena che si  presentò  agli  occhi  di  Kirk era comunque sconvolgente.Tracey  aveva afferrato un fragile vecchietto  al  col collo  e lo stringeva a se  minacciandolo  con un phaser. Un altro  vecchio osservava la scena seduto  poco più in là .Sembrava totalmente  indifferente. Chiunque fosse  per  lui  l'altro  uomo  pareva che la sua sorte  non lo  toccasse  minimamente.Per la verità  neppure  l'ostaggio  pareva troppo  scosso  dalla possibilità  che Tracey  perdesse completamente la testa e  lo  vaporizzasse.
"Metti  giù quell'arma e  lascia andare il  vecchio." Gli  intimò Kirk  cercando  di  imprimere  una certa autorità  nella sua voce.
L'altro  sussultò  sorpreso  e aumentò  la presa  intorno  al  collo  dell'ostaggio. Lo  fissò  per  un  istante ,confuso,  poi  parve riconoscerlo.
"Kirk ...tu  ...cosa....Mary!" Concluse vedendo la ragazza dietro i  due uomini  e  capendo  chi  li  aveva condotti  fino  a lui.
"Lascia quel  povero  vecchio, cosa vuoi  da  lui?" Chiese Kirk .
Tracey  esitò per  un attimo. Doveva forse delle spiegazioni  a  questi  tizi?
" Voglio  la verità!" Esplose alla fine.
"Io  non sono pazzo! Ma gli  altri  mi  guardano  come se lo  fossi. Io  ricordo  cose. Sono  reali  non me  le  invento, non sono un prodotto  della mia fantasia o  la conseguenza di una malattia mentale!" Urlò ormai  in preda  al  furore.
"Qualcosa è  andato  storto ." Mormorò infine  il  vecchio  che se ne stava seduto.
"Così pare." Concordò il  vecchio che era tenuto in ostaggio.
"Chi siete ?" Chiese Kirk sorpreso  dal  sentirli finalmente parlare.
Loki decise di intervenire."Voi non siete  umanoidi come sembrate. La vostra è  solo apparenza. Percepisco un 'enorme potenza racchiusa  nei  gusci  mortali  che abitate."
Tracey  guardava Loki  allibito  chiedendosi  di  cosa parlasse.
"Questo  è diverso , capisce. " Borbotto  Aylborne vagamente seccato.
"Non è come gli  altri ."Confermò Trefayne incuriosito.
Poi in un battito  di  ciglia non era più prigioniero di  Tracey  ma seduto  accanto  a suo fratello.L'ex capitano non credeva ai suoi  occhi. Kirk  approffitò  del  suo  smarrimento per saltargli  addosso.Dopo  una feroce ma breve colluttazione gli  strappò la pistola e lo stordi  con un gancio che  lo  mandò  al  tappeto, rendendolo inoffensivo.
"Non era necessaria tanta violenza."Sussurrò Trefayne finalmente scosso .
"Voi  siete Q." Loki  decise che era giunto il momento di  arrivare al  sodo.
"Voi  avete conosciuto uno  di noi."Ne dedusse Ayelborne che leggeva nel loro pensiero.
"Un buffone di  nome Trelane ." Rispose Kirk  che  ormai  aveva capito tutto.
I due vecchi  annuirono , Trelane  era  uno  nome tristemente noto  anche nella loro  comunità.
"Cosa è  questa pagliacciata?" Chiese Kirk ormai  spazientito.
I  due vecchi  inarcarono un spracciglio .
"Non è una pagliacciata .Non aspettavamo  visite . Ma già  che  le  abbiamo  avute  abbiamo  dato al  nostro  pianeta  un aspetto  meno  ostile " Rivelò finalmente Ayelborne.

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Capitolo 9
*** amnesia ***


"Noi  non abbiamo  bisogno  di  tutto  questo  capitano. Stavamo  solo  cercando  di  essere ospitali." Aggiunse semplicemente Trefayne.
"Avete salvato la vita alla squadra precipitata sul  pianeta  ma poi  avete cancellato loro  la memoria perchè  pensavate fosse meglio per loro. Ma Tracey l'ha riacquistata a causa di un incidente." Ne dedusse Loki.
I  due vecchi  annuirono. "Ma questa volta faremo un lavoro  più  preciso. " Gli  assicurò  Trefayne.
"E radicale. " Aggiunse Ayelborne con convinzione.
"Volete cancellare  le  nostre memorie ? Non  rappresentiamo  un pericolo  per voi" Obbiettò Loki.
"E  semplicemente che  non siete ancora  pronti  per  noi.Siete  una razza così  giovane .Incapace di  agire razionalmente.Siete impulsivi  e aggressivi . "Si  lamentarono i  due Q .
"Non siamo  tutti  così .Tracey  è  stato un cattivo  esempio per voi. Ci  sono individui  di  ogni  genere nella nostra società. Come lui , peggio  di  lui , ma anche meglio.Se  ci  escludete  dalla vostra esistenza  non potrete  mai  conoscerci. "Kirk  cercava di perorare  la causa dell’umanità  , anche se  dentro  di  se  la percepiva come  una causa persa.
"Noi non abbiamo  bisogno  di  voi  per esistere.Siete voi umani  quelli  che hanno sempre avuto  la necessità  di  adorare  entità supeirori , quelli  che voi  chiamate  impropriamente dei. Ma noi  dei  esisteremo  comunque.E'  la curiosità  che ci  spienge a  volte  a voler seguire  il  corso  delle vostre brevi  e piccole  vite. " Replicò  Ayelborne.
"Io  credo ...." Kirk  non era ancora convinto  e tentò  di  ribattere, ma  il  vecchio  alzò una mano.
"Il  concetto  glielo  potrà spiegare meglio il  suo  compagno, capitano"
" Come  ?" Kirk era  confuso.
Ma ormai era   tardi .Era bastato un battito  di  ciglia di  Trefayne.
"Spero  , stavolta tu  sia stato più  accurato. " lo rimproverò Ayelborne.
"Non dubitarne ,ho risolto  la questione alla radice. La exeter  non troverà  mai  il  nostro  pianeta e  niente di  tutto  ciò  sarà  mai  accaduto. Dopotutto  siamo  stati  noi  a  commettere  l’errore primario  che ha causato  questa catena di  sfortunati  eventi."
"Non  è  stato  un ‘errore solo una valutazione troppo  ottimistica. Pensavamo  fossero più  evoluti,ma non lo  erano. A parte quel  giovane semidio." Concordò  Trefayne.
"Forse tra  un millennio  o  due...."Borbottò Ayelborne.
"Nel  frattempo , ci  toccherà  annoiarci...." Concluse  Trefayne  con  un sospiro  , mentre  i  loro  corpi  svanivano  e  loro  tornavano  a essere quello  che erano sempre stati :entità  di puro  pensiero! 

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