Kamikaze Boys

di moonlightriver
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Indifferente ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 : Spolverini, moto e yanki... ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Inizio?! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Soprannomi, Famiglie e Amici... ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Confessioni alcoliche... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Risvegli bagnati, incontri non molto fortunati! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Litigare e fare pace ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Terzo principio della dinamica ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Case e Sensei invadenti ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Attimi di anormale quotidianità ***
Capitolo 11: *** Capitolo Special: Kamikaze Boys' Xmas Carol ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Indifferente ***



Questa storia nasce prende spunto un film che ho adorato "Kamikaze Girls"
di Testuya Nakashima; ovviamente dato che il film trattava di due ragazze la storia è stata 
rimodificata quasi completamente...spero che sia uscito qualcosa di buono ^^. Avverto che in ogno capitolo
sono presenti citazioni tratte dal film (giusto per non farmi bannare subito ^^)
Ovviamente è una Sasu/Naru ( Chi mi conosce sa che non avrei potuto scrivere altro neppure volendo);
al momento il rating è arancione ma forse verrà innalzato successivamente (dipende da come mi girerà *ghigno malefico*)
l'aggiornamento sarà settimanale o bisettimanale ma spero comunque di rimanere costante...
é la prima fanfiction che pubblico su EFP e anche su Naruto quindi siate clementi con me povera suramiella e se vi va lasciate un commentino sarà sicuramente gradito!  
Disclamer: questi personaggi non sono miei ma appartengono a Nasashi Kishimoto fortunato lui, 
fosse per me non esisterebbero esseri dai dubbi capelli rosa e lo yaoi vigerebbe sovrano.
questa storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro diletto di una mente bakata.

Capitolo 1: Indifferente

Indifferente: aggettivo attribuito a colui che non prova, non sente e non esprime particolari interessi o emozioni nei riguardi di qualcosa o qualcuno.

 

Sotto questa definizione nel dizionario dovrebbero inserire una mia foto. Sasuke Uchiha esempio lampante di persona indifferente.

Non ho passioni da coltivare, tesi da difendere tenacemente, persone care da proteggere … A mala pena esprimo emozioni, ammesso e concesso che ne abbia.

La mia vita scorre come un fiume: lenta, inesorabile, fine a se stessa.

Mi preoccupo solo ed esclusivamente di me stesso e sto bene così. Non voglio legami né stupide convenzioni sociali, non saprei che farmene.

Vivo con mio fratello Itachi in un paesino sperduto nel nulla a circa 70 km da Tokyo, Konoha.

Il posto in cui vivo non fa che acuire la mia apatia. La fauna locale è composta per lo più di gente sgraziata e rozza che di certo non mi fa rimpiangere la vita sociale.

Con chi dovrei parlare? Con l’idiota che vende i cavoli all’angolo, tale Kiba Inuzuka, che ho il piacere di avere in classe?

Oppure con una delle innumerevoli oche che mi tartassano ogni santo giorno, di cui non voglio neppure provare ad immaginare il nome?

Detesto questa cittadina.

Una volta abitavamo a Tokyo. Ho dei ricordi vaghi di quel periodo ma credo mi piacesse vivere lì.

L’estate in cui ho compiuto 6 anni, i miei genitori sono stati uccisi. Malgrado la giovane età, il fatto non mi ha colpito molto. Ero già un bambino indifferente, insensibile e scontroso.

Capivo più di ciò che gli adulti credevano. Mio padre, Fugaku Uchiha, era un grosso esponente della yakuza e mia madre era l’unica figlia di un capo banda piuttosto influente all’epoca.

Erano il bersaglio perfetto. Mi stupisco che siano vissuti tanto da mettere al mondo due figli.

Comunque io e mio fratello Itachi, che all’epoca aveva 16 anni, siamo stati sballottati qui e là dall’assistenza sociale, finché non siamo finiti in questo posto dimenticato da Dio.

Inutile dire che la polizia ha sequestrato tutti i nostri beni e che, quindi, siamo senza il becco di un quattrino.

Sembra che la cosa non importi a mio fratello dato che continua a scialacquare il denaro come crescesse sugli alberi.

Itachi vive in un mondo tutto suo. A 8 anni ha deciso che avrebbe fatto lo stilista invece che il killer come tutti i nostri parenti. Ha cominciato usandomi come modello delle sue creazioni, confezionando abiti uno più bizzarro dell’altro e sottoponendomi al supplizio di indossarli.

A 10 anni si è iscritto ad un corso di ricamo. Mio padre ha quasi avuto un infarto. Probabilmente, se non l’avessero ucciso con 4 colpi di pistola, ci avrebbe pensato il mio fratellone con una tovaglia ricamata a punto croce. A quello sono seguiti corsi di taglio e cucito, lavoro a maglia, uncinetto e disegno sartoriale. In uno di questi ha incontrato Shisui.

Com’è finita? Hanno aperto insieme un negozio a Daikanyama: Baby the stars shine bright!

Il titolo dice tutto. Piccolo negozio d’elitè che fatica a sbancare il lunario ed è perennemente sull’orlo del fallimento.

Nonostante tutto, Itachi vive la vita con gli ideali di un nobile del 700. Vediamo solo nuvolette rosa, arcobaleni e unicorni.

Lui e Shisui passano il tempo a scopare (ho accennato al fatto che mio fratello è gay?), confezionare inutili vestiti che nessuno comprerà mai, spendendo tra l’altro tutti i miseri guadagni che riportano, e passeggiare mano nella mano per il parco ( facendosi arrestare 2 volte per atti osceni in luogo pubblico).

Se non tenessi io la contabilità di casa saremmo già morti di fame.

 

“ Otouto!!!”

Itachi si fionda in camera mia senza bussare come al solito. Indossa una camicia che sembra di seta. Lo guardo sospettoso.

“ Itachi è seta quella camicia?” chiedo, il tono della mia voce è piatto come al solito ma il mio fratellino sembra piuttosto agitato.

“ Questa vecchia cosa?” chiede con aria innocente “ ma cosa dici…è raso.”

Shisui entra allegro e pimpante reggendo alcune buste “ Sasu-chan! Guarda che tessuti splendidi abbiamo trovato!” dice mostrandomi una serie di stoffe dagli improbabili colori e motivi.

“ E la camicia di Itachi non è stupenda? Pensa che l’abbiamo pagata solo 70.000 yen! È seta indiana!”

Itachi suda freddo mentre Shisui snocciola tutta questa serie di informazioni. Quanto a me, sto già meditando come far quadrare il bilancio irrimediabilmente compromesso di questo mese, quando Shisui stoppa il suo flusso di parole.

“Sasuke” chiede serio fissando intensamente la mia felpa nera. “ Dove hai preso quella felpa?”

Alzo le spalle noncurante “ Da Jusco … era in offerta per  780 yen”

“ J-Jusco?!” balbetta Itachi che ha quasi una sincope. “ Quell’orrendo centro commerciale che vende abiti dozzinali a peso come le bistecche?”

“E’ vicino ed è economico” commento piatto.

Tutto ciò che mi interessa dei vestiti è che siano comodi e abbiano colori neutri, l’esatto contrario di ciò che crea Itachi.

A quanto pare però, mio fratello ne fa una questione di stato, una specie di alto tradimento.

“ Come puoi vestirti in quel luogo di perdizione quando due stilisti emergenti disegnano per te fior fiori di collezioni?!” esclama esasperato.

La mia testa comincia a pulsare. Credo sia ora di andare a fare un giro. Mi alzo e me ne vado in cucina con l’intento di preparare la cena. Itachi non sembra capire l’antifona e mi segue continuando a deprecare il mio comportamento assassino nei confronti della moda, mentre Shisui tenta di calmarlo.

Fin da bambino, quando una conversazione prendeva una piega poco gradevole, estraniavo la mia mente pensando ad un motivo rilassante. In questo momento il valzer di Delibes risuona nel mio cervello.

La voce di Itachi è solo un eco lontano. Penso che mi preparerò un’insalata di pomodori.

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 : Spolverini, moto e yanki... ***


ECCOMI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO!! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO IL PRECEDENTE ^^

SONO FELICE VI ABBIA COLPITO COME STORIA...CONTINUATE A SEGUIRMI E NE VEDRETE DELLE BELLE!

BACIOTTI PAT

AHHHH....FERMI TUTTI! DEVO RINGRAZIARE LA MIA BETA TERA CHE OGNI SERA SI SORBISCE LE PATURNIE DELLA MIA MENTE BACATA!

AZZUSAM ( PRIMA O POI LA SCRIVEREMO QUELLA FF SU RAMOSO E FELPATO^^), NIHON CHE MI HA DETTO DI DARMI ALLA COMICITà XD E TUTTE LE RAGAZZE DEL FORUM DI ISTRY...VI LOVVO DI BENE BIMBE !

CAPITOLO 2: SPOLVERINI, MOTO E YANKI...

“ Ma insomma Uchiha! Chi ti credi di essere?”

Il tizio che sbraita è il venditore di cavoli, Inuzuka. Non sembra aver preso bene l’idea che non mi va assolutamente di far parte del club di basket. È l’inizio di un nuovo hanno scolastico e, come ogni dannatissimo anno, devo difendermi dagli assalti dei vari club che cercano di accaparrarsi il numero maggiore di iscritti.

Odio le attività extra scolastiche. Sono una totale perdita di tempo ed energie.

“ Non ho intenzione di frequentare nessun club” dico atono “ Men che mai uno dove il massimo obbiettivo è tirare una palla in un canestro”.

La faccia di Inuzuka sta assumendo una pericolosa colorazione cianotica. Anche l’espressione non è delle migliori.

“ Ti consiglio di respirare. L’ossigenazione dei neuroni è importante. Specie quando ne rimangono pochi come nel tuo caso.” Suggerisco tranquillo.

“ MA IO TI AMMAZZO!!!!”

Beh almeno ha ripreso fiato.

Il suo amichetto con la testa ad ananas lo afferra prima che possa fare un qualche gesto inconsulto.

“ Shika lasciami! Giuro che lo uccido con le mie stesse mani quel pallone gonfiato!” continua ad urlare.

“ Lascialo perdere… non ne vale la pena. Cavoli suoi se vuole stare solo a vita…” dice trascinandoselo via.

Mi accomodo al mio posto impassibile e ripasso la lezione aspettando il prof.

Nara non sa niente! A me piace stare solo. Non capisco perché gli esseri umani debbano interagire fra loro. Amicizia. Famiglia. Amore. Tutte parole senza alcun senso, sono solo stupide convenzioni.

La verità è che nasciamo, viviamo e moriamo soli. Perché sprecarsi a costruire legami inesistenti?

Io voglio essere solo. Mi sta bene così. Forse è per questo che il mio cuore è marcio.

“ Sasuke-kun?!”

La voce di Haruno mi distoglie dai miei pensieri. Sakura Haruno è la miglior studentessa della scuola, i più la giudicano anche bellissima. A me sembra assolutamente insipida.

I capelli sono di un’improbabile rosa, lunghi fino alla schiena, gli occhi di un verde sciatto. Il fisico a pera. Beh, si commenta da solo e la sua voce è acuta ed irritante.

Uhm…direi che più che insipida è ributtante.

“ Ecco mi chiedevo se…se più tardi ti andrebbe di tornare a casa insieme?” chiede esitante attorcigliandosi una ciocca di capelli fra le dita.

Si vede lontano un miglio che la timidezza che ostenta è tutta una falsa.

“ No.” Dico senza alcun coinvolgimento.

Lei resta qualche secondo a fissarmi incredula poi abbassa lo sguardo e torna al suo posto con la coda fra le gambe.

Domani sarà di nuovo qui a scocciarmi ne sono certo. Deve avere una certa tendenza al masochismo.

Sento gli sguardi dei miei compagni trapassarmi da parte a parte, probabilmente c’è persino qualcuno che mi maledice. Il professor Orochimaru entra e comincia la sua lezione di algebra.

La mia mente ancora una volta si estranea e comincia a vagare.

Qualche settimana fa ho messo un annuncio sul giornale:

 

vendesi abiti di stilista emergente prezzi stracciati. Mai usati.

Per informazioni…

 

Del resto la casa ormai straripa degli abiti invenduti di Itachi. Ho pensato che vendere le sue collezioni passate fosse la cosa più logica per cercare di arginare il deterioramento delle nostre finanze.

Itachi e Shisui ovviamente non sanno nulla della mia idea. Credo potrebbero anche morire se sapessero che vendo le loro opere su e-bay.

Comunque circa 3 giorni fa mi è arrivata la risposta da un certo Naruto Uzumaki che sembra estremamente interessato ai capi.

A giudicare dal linguaggio utilizzato sarà un ragazzino delle medie o giù di lì. Meglio, sicuramente riuscirò a spennarlo come si deve.

Ci siamo messi d’accordo per incontrarci oggi pomeriggio.

“ Vuoi dirmi la risposta al quesito Uchiha?” il professore interrompe il mio flusso di pensieri

La sua espressione è divertita. Sicuramente è convinto di trovarmi impreparato.

“ x = 2a+b  con a ≠ 0” rispondo tranquillo

Il Orochimaru sensei perde la sua espressione divertita e torna a spiegare.

La scuola è proprio una noia.

 

***********************************************

L’idiota con cui avevo appuntamento ha già 40 minuti di ritardo! Dico 40 minuti di ritardo!!

Spero almeno si faccia vedere. Ho passato metà pomeriggio a trascinare scatoloni dal garage allo sgabuzzino!

Almeno abbia la decenza di presentarsi!

Mi siedo sui gradini davanti alla porta e mi metto a fare le parole crociate. Sarà una lunga attesa la mia.

Un rombo interrompe il mio passatempo dopo neppure 5 minuti. Alzo gli occhi e vedo una moto nera e rossa frenare a qualche metro da me.

Sull’ intera fiancata un intreccio di rovi e fiamme avvolge un drago dorato dagli occhi azzurri.

Se non fossi troppo scioccato potrei dire che è inquietante.

ohayou!!” esclama allegro il proprietario della moto.

Stacco gli occhi dal drago per rivolgere lo sguardo a lui.

Il ragazzo che mi sta sorridendo sembra avere la mia età, il corpo snello e asciutto e la pelle bronzea. Capelli biondo oro ricadono scompigliati sulla fronte a coprire leggermente gli occhi di uno splendente azzurro.

Resto imbambolato per qualche secondo. Troppi colori tutti insieme. Troppa luce.

Improvvisamente noto che indossa uno spolverino arancione.

Spolverino da kamikaze. Motocicletta. Draghi infuocati.

Splendido! Ho di fronte uno yanki! Ci mancava solo questa!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Inizio?! ***


Capitolo 3: Inizio?!

Ciao a tutti!!! eccomi con un nuovo aggiornamento! Sono felicissima che vi sia piaciuta l'entrata in scena di Naruto!!  ringrazio tanto chi mi ha recensito...io adoro le recensioni ^o^!!
Per rispondere a miiky:  con la parola yanki in giappone definiscono giovani arrabbiati e in aperto contrasto con la società tradizionalista e rigida che spesso sono delinquentelli di strada e formano bande. La parola deriva da Yankee modo poco carino per definire un americano:
yaoi4life: Scoprirai mia cara che il nostro Naru malgrado sembri uno strafigo non è poi cambiato molto...comunque potrei anche pensarci a renderlo seme...chi losa ^^
Regina Oscura: Borsa di studio in che senso? Monetaria oppure per andare in una scuola di più alto livello? nel primo caso Sasuke ne ha una in quanto studente bisognoso ma come avrai capito bilanciare le spese folli di Itachi non è facile XD. Nel secondo caso come avrai capito Sasuke è troppo apatico e indifferente per interessarsi a certe cose...non ha alcun tipo di ambizione per cui non ha bisogno di impegnarsi più di tanto...

Azzusam e Tera ormai siete il mio faro nella notte XD. vi adoro bimbe!!

Alla prossima

Lo yanki smonta dalla moto con un movimento fluido. Si avvicina continuando a sorridere. Ma cos’ha una paresi facciale?

“ Cerco Sasuke Uchiha. È in casa?” dice.

Ha la voce squillante. Mi fa venire in mente i campanelli d’argento natalizi. Cosa diamine avrà poi da ridere non lo capisco. Gli yanki non dovrebbero essere tutti incazzati con la società?

Mi da sui nervi.

“ Ehi! Parlo con te! Non è carino ignorare la gente!” sbuffa scocciato assumendo un’aria imbronciata. Con questa espressione assomiglia ad un pesce palla.

Lo squadro poco convinto, ma che razza di soggetto mi è capitato?

“ Sono io Sasuke Uchiha” dico cercando di mantenere un’espressione neutra.

Il tipo mi guarda a dir poco sorpreso “ Starai scherzando spero! Non hai la faccia di uno stilista!” esclama.

Non mi scompongo più di tanto alla sua affermazione. Vedendomi di certo non si direbbe che sono un tipo creativo.

“ Sentiamo ne hai mai visto uno?” dico leggermente irritato.

Il biondino si gratta il naso pensieroso e poi sorride imbarazzato “ effettivamente no!”

“ Tzk! Dobe”

“ Cosa? Dobe a chi, brutto teme!! Io sono Naruto Uzumaki! Detto la kitsune di Shimotsuma e futuro capo di tutte le bande del Giappone!”

Ma bene, anche megalomane. Di bene in meglio.

“ See see come ti pare…” dico annoiato alzandomi dai gradini “ Allora vuoi vedere i vestiti si o no?”

Il dobe megalomane sembra riprendersi dallo stato di trans in cui era entrato “ Ma certo ‘ttebayo!” esclama seguendomi.

Ma dove sono andato a pescarlo uno così?

Lo accompagno allo sgabuzzino dove ho messo in mostra la merce. Non appena entra nella stanza esclama un gridolino di giubilo. E questo sarebbe il futuro conquistatore del Giappone?

“ Waah guarda questi! Bellissimi!” esclama fiondandosi su un improbabile paio di pantaloni di pelle neri. “ E questa è una figata!” la ‘figata’ in questione sarebbe una camicia rosso vinaccia trasparente con dei ricami arancioni.

“ Ma che razza di gusti ha?” borbotto tra me e me. Il dobe sembra sentirmi e si gira sorridendomi.

“ Mi piacciono le cose colorate!” dice tranquillo. “ Sei uno stilista molto bravo!”

“ In realtà è mio fratello che realizza questa roba” rispondo storcendo il naso.

“Mi parevi troppo anonimo” mugugna lui impegnato a selezionare vestiti. “ senti, hai una giacca?” mi chiede all’improvviso “devo andare ad un matrimonio e mio nonno vuole che mi vesta bene” dice pensieroso.

Alzo le spalle e comincio a cercare fra gli scatoloni, intanto lo osservo meglio. Non sembra affatto un giapponese. Ha dei tratti estremamente occidentali. Sulla guancia ha tre cicatrici, sembrano dei baffetti. Forse per questo lo chiamano kitsune.

Ma che me ne frega poi? Concentrati sulla giacca Sasuke. L’unica che riesco a trovare è una giacca arancione con delle passamanerie dorate. Sembra uno di quei giacconi che usano i direttori di circo.

“ Toh!” dico lanciandogliela.

La osserva curioso e se la prova. Sembra un’imitazione di un domatore di leoni ma a quanto pare è soddisfatto.

“ Mi piace! ‘ttebayo!” esclama “ Ha stile!” e mi propina un altro dei suoi sorrisi.

Sarà un tic nervoso?

“ Quanto vuoi per questa?” mi chiede sospettoso.

Gli mostro due dita. Direi che 2000 yen per quell’oscenità possono bastare.

“ Chee?? Cavoli!” dice frugandosi nelle tasche e tirando fuori 200.000 yen

“ Ehi dobe! Guarda che sono troppi. Non sai contare?”

Lui si imbroncia immediatamente.

“ Sei tu che hai detto 200.000!” esclama.

Io scuoto la testa esasperato “ Intendevo 2000 yen usuratonkachi!”

Sbarra gli occhi sorpreso “ cosa?? Vendi queste belle cose per così poco?? Ma sei matto?” esclama

“ E non chiamarmi Usuratonkachi, brutto teme!!”

“See see…allora dobe la compri?”

Mi porge i 2000 yen offeso. Io afferro una maglietta e dei pantaloni che sembravano piacergli e glieli tiro.

“ Prendi anche questi…omaggio per il primo cliente”

Farei di tutto per togliermi di torno questa robaccia. Lo yanki sorride radioso.

“ Grazie teme!”

Lo accompagno alla porta. È stato un pomeriggio decisamente stancante.

“ Senti” dice il dobe prima di andarsene “ Grazie per lo sconto! Se hai bisogno di qualcosa chiedi di Naruto dei Bijuu.”

“ Cosa sono i Bijuu?” chiedo

“ La banda più figa di tutti i dintorni! Ricordati io non dimentico mai i miei debiti!” sorride.

Mentre lo osservo andare via mi rendo conto che è lo yanki più atipico che abbia mai visto.

Bah, probabilmente non lo rincontrerò mai più.

La kitsune di Shimotsuma. Ma che razza di soprannome è?

 

**************************************

Credevo non avrei mai più rivisto Naruto Uzumaki. A quanto pare mi sbagliavo.

Dopo quella volta è venuto a casa tutti i giorni. Ormai persino Itachi e Shisui si sono abituati ad averlo intorno, anzi, il mio stupido fratello, dopo aver scoperto quanto Naruto apprezzi il suo stile, ne ha fatto la sua personale bambola con corredo.

La mia serenità è stata intaccata da uno stupido yanki con i capelli biondi.

Il dobe fa tutto da solo: si auto invita, parla da solo, litiga con un mio omonimo evidentemente invisibile…

Una vera scocciatura.

Persino ora che non vorrei altro che leggere tranquillamente il mio libro non fa che scocciarmi.

“ Sasuke teme? Ma tu non hai un hobby?”

“ No” rispondo secco “ non mi piace impegnarmi nelle cose. È una perdita di tempo”

“ Ma sei scemo?! Nella vita bisogna impegnarsi anima e corpo per raggiungere i propri sogni ‘ttebayo!”

Eccolo che riparte con la modalità fervore giovanile. Potrebbe far compagnia a Gai sensei durante le ore di educazione fisica.

“ Non ho alcun sogno in particolare. Nessuna ambizione. Voglio solo vivere la mia vita in pace” dico sfogliando il mio libro.

“ Ma avrai pure un sogno!” sbotta il dobe strappandomi di mano il romanzo e piantandomi quei dannati occhi azzurri in faccia.

“ Nessuno” dico sostenendo lo sguardo.

“ Ma neppure da bambino?”

Scuoto la testa annoiato. Per quel poco che mi ricordo da bambino non mi interessava nulla. Le mie tate erano esasperate dalla mia totale apatia.

Naruto si siede sul pavimento a gambe incrociate pensieroso. Magari ora sta zitto così io posso leggere.

“ A me piacciono le moto!” dice improvvisamente.

“ Non te l’ho chiesto”

Mi fulmina con lo sguardo prima di tornare a parlare “ la mia passione sono i disegni con l’aerografo. Quelli sulla fiancata della mia moto l’ho fatto io.”

“ Ma davvero?” dico disinteressato stiracchiandomi leggermente.

Il dobe annuisce. Credo non abbia capito che era una domanda retorica.

“ E’ un’allegoria” dice sorridendo.

“ Ma non mi dire sai cosa vuol dire allegoria?” chiedo sarcastico.

Lui mette il broncio “ Certo che lo so brutto teme!! Non sono mica idiota!” esclama.

“ Su questo ho i miei dubbi”

“ Ti disintegro sai!”

“ Tzk”

Restiamo in silenzio per un po’. Io a sfogliare il mio libro lui a fissare il soffitto della mia camera.

“ Allora? Cosa rappresenta questa allegoria?” chiedo. Non so neppure perché faccio la domanda.

Il dobe si gratta la guancia  “ il fuoco rappresenta la mia banda. I Rovi sono la società e le sue regole”

Lo guardo scettico. “ il drago…è mio padre.” Continua.

Alzo le sopracciglia sorpreso “ Tuo padre?”

Naruto annuisce abbracciandosi le ginocchia e poggiandoci il mento “ non l’ho mai conosciuto. Tutto quello che so è che sulla sua moto c’era dipinto un drago dorato.”

Per qualche secondo sembra triste, poi sorride come se nulla fosse “ diventerò un grande biker come lui!” esclama.

Scuoto la testa sconcertato. Questo ragazzo soffre di schizofrenia bipolare.

“ Sasuke?”

“ mmm?”

“ di chi è la moto in garage?” chiede tranquillo il dobe.

Alzo gli occhi sorpreso “ Era di mio padre da giovane.” Non so neppure perché Itachi abbia insistito tanto a tenere quella ferraglia

Il dobe sembra eccitarsi “ Tuo padre era un motociclista?”

“ Mio padre era uno yakuza” dico secco.

“ E’ in prigione ora?” chiede curioso.

“ L’hanno assassinato quando avevo 6 anni” dico tranquillo come parlassi del tempo.

Naruto mi fissa sconvolto. Probabilmente si chiede come si possa parlare così della morte di un genitore. Tra poco urlerà qualcosa sul fatto che io sia un bastardo insensibile.

“ Ti farebbe piacere se la aggiustassi?”

Lo guardo sconvolto. Ma da che universo viene? “ Parli della moto?” chiedo stupito.

Lui annuisce tranquillo “ Magari potresti prendere la patente! E poi avresti qualcosa che ti ricorda tuo padre, no?” ridacchia.

Qualcosa che mi ricorda mio padre….che sciocchezza!! Non ho bisogno di inutili legami.

“ Fa come ti pare.” Dico rimettendomi a leggere.

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Soprannomi, Famiglie e Amici... ***


capitolo 4

Ciao a tutte!!! scusate l'ora tarda di aggiornamento ma abbiate pazienza ho una mole di lavoro indicibile nel nuovo lab dove faccio tirocinio T^T... Sono strafelice che la storia raccolga consensi e vi faccia divertire! Come al solito ringrazio tutte le commentatrici per le recensioni che mi danno tanta carica!  

Regina Oscura: allora la differenza fra uno yanki e uno yakuza più o meno è la stessa che intercorre fra una banda di teppistelli e una cosca mafiosa. Gli yakuza infatti sono esponenti della mafia Giapponese. Molti Yanki a causa dei loro trascorsi diventano una volta cresciuti affiliati della yakuza. Il padre di Sasuke era l'equivalente di un padrino mafioso! ^^

Spero di essere stata chiara nella spiegazione ^^. prima che mi dimentichi vorrei anche ringraziare BebyChan  che mi ha aggiunto fra i preferiti!! Un ultima cosa: il prossimo capitolo è in lavorazione perciò è possibile che il prossimo aggiornamento sia fra 2 settimane ( voi pregate affinchè finisca in tempo)! Baci a tutti!!!^^

Capitolo 4: Soprannomi, Famiglie e Amici...

“ Una moto inforcai e nella notte io scappai! Volevo andare via, lontano via di là…”*

Ucciderò quel dobe inutile che canta a squarcia gola disturbando il mio sonno. Mi alzo infuriato come un’ape e spalanco la finestra che dà sul cortile.

“ Non hai una dannatissima casa usuratonkachi?!” urlo inviperito.

Il dobe se ne sta al centro del cortile con quei chiassosi capelli biondi più scompigliati del solito, indossa una maglietta sformata verde acqua e dei pantaloncini gialli. I piedi nudi sono immersi nella pozzanghera di acqua e sapone che ha creato lavando l’ammasso di ferraglia che dovrebbe essere la moto di mio padre. Alza il viso verso di me schermandosi il volto dalla luce con la mano che regge la spugna, finendo per sbrodolarsi completamente. Dio che razza di demente!

“ Ben svegliato Teme!” urla rivolgendomi uno dei suoi stupidi sorrisi.

“ Ti rendi conto che sono solo le 10 del mattino ed è domenica?” bofonchio estremamente irritato dal suo buon umore.

“ Non strapazzare Nacchan, otouto!” esclama Itachi, uscendo dal garage seguito da Shisui che regge un annaffiatoio.

“ Già! Sei tu che sei un pigrone Sasu!” gli da man forte il decerebrato che lo segue.

“ Non osare chiamarmi Sasu!” lo minaccio.

Questa storia del Sasu è nata dalla mente brillante del dobe, ha cominciato a chiamarmi così e a quanto pare l’idea di storpiare il mio nome ha avuto un discreto successo.

Per non parlare poi della geniale intuizione secondo cui io assomiglierei ad un gatto.

“ Sei solitario permaloso e pigro. Sarai mica la rincarnazione di un gatto, teme?” ha detto un giorno l’idiota.

Inutile dire che Itachi ha preso la palla al balzo.

“ Lascialo stare Shisui-kun è il suo lato neko che prende il sopravvento” ridacchia quell’inutile kitsune.

Ora scendo e lo strozzo con le mie mani! Stupido essere fastidioso ed inutile!

Mi vesto alla bella e meglio ed esco di fretta dalla stanza. Faccio le scale a due a due ma arrivato di sotto, vedendo la scena che mi si para davanti, preferirei tornare sotto le coperte.

C’è un che di agghiacciante nel vedere Shisui con guanti da giardinaggio rosa a pois turchesi e un enorme cappello a tesa larga in testa, annaffiare i fiori e parlargli come se fossero dei bambini.

“ Adesso papà vi dà l’acqua fresca! È buona l’acqua, eh?”

Itachi poco più in là sta seduto a cucire non voglio neppure sapere cosa. Se mai dovessi diventare cieco questo è il momento migliore.

“ Teme vieni a darmi una mano!” esclama Naruto lanciandomi una spugna bagnata.

La schivo per un pelo “ Non ci penso neppure” rispondo sedendomi sul portico.

Il dobe mette su il suo solito broncio “ Ma è la tua moto!” si lamenta.

“Tzk. Non te l’ho chiesto io di aggiustarla…”

“ Bel ringraziamento! E io che ci perdo pure tempo!”

“ ti ripeto che hai fatto tutto da solo”

“ Sei un insensibile Teme!!” sbotta facendomi la linguaccia.

“ ma pensa… non lo sapevo!” replico sarcastico.

La scoperta dell’acqua calda!

“ In effetti ho sempre pensato che mancassi di una certa filantropia” sospira drammatico mio fratello continuando a cucire. I capelli lunghi sono raccolti in una crocchia e lo fanno sembrare una balia che rammenda.

“ Perché ti sei conciato in quel modo?” chiedo fissandolo.

“ I miei capelli sono così sensibili…si stressano”.

Forse era meglio non chiedere. Sposto lo sguardo su Shisui che continua a dialogare con i suoi vasi di fiori.

La demenza deve essere una malattia professionale degli stilisti.

Torno a rivolgere le mie attenzioni al dobe intento a ripulire le cromature della moto.

“ Ma non hai qualcosa da fare con la tua banda? Che so pestare qualcuno…” chiedo indifferente.

Naruto alza la testa e ridacchia  “ La nostra banda non fa pestaggi senza motivo. Devono provocarci e al momento nessuno l’ha fatto” .

Lo fisso scettico  “si può sapere che razza di banda siete?”  chiedo.

Lui mi fissa serissimo “ abbiamo delle regole precise. Primo niente droghe, omicidi e prostituzione, solo risse e lotte pulite. Secondo non ostentiamo mai la forza con chi è più debole di noi, non ha senso. Terzo, e non meno importante, ognuno è la famiglia dell’altro, per un tuo compagno si muore se è necessario” dice solenne.

“ Che sciocchezze” sbuffo scostandomi una ciocca di capelli dalla faccia.

Un gruppo di estranei che si riuniscono e si chiamano famiglia. Non ha alcun senso.

Il dobe lascia cadere la pelle di daino a terra e mi fissa furibondo.

“ Non è una sciocchezza!” ringhia.

Alzo le spalle incurante “ come ti pare…” dico.

Naruto fa due respiri profondi e poi torna a fissarmi, sembra più calmo anche se è ancora arrabbiato.

“ Kyuubi si è preso cura di me quando non c’era nessun altro. Non mi aspetto che tu capisca ma non insultare mai più la mia famiglia!” dice.

Non so chi sia Kyuubi, ma il modo in cui pronuncia il suo nome mi infastidisce. Neanche il tipo in questione sia un dio in terra.

Non capisco come possa affidarsi tanto ad una persona.

Afferro un sasso e lo lancio stizzito. Itachi e Shisui devono essere rientrati a preparare il pranzo.

Naruto non parla ne canta più. Lavora in silenzio.

Non capisco cos’è questa sensazione. Perché sono così irritato? Il dobe non si era mai infuriato così tanto per una mia osservazione.

“ Non volevo giudicare la tua vita…” bisbiglio quasi senza pensare.

Naruto si volta a sorridermi “ non potresti permettertelo teme!”. 

 

***************************

 

Detesto l’autunno. Forse perché non mi piace il freddo.

Non mi piace neppure quella sensazione di ineluttabilità che danno le foglie che cadono.

Il viale che devo percorrere per tornare a casa da scuola, è fiancheggiato da alberi sempre più secchi. Ogni santa volta mi ritrovo con una pioggia di fogliame marcio che galleggia tutt’intorno.

Non c’è motivo di essere allegri l’autunno.

Soprattutto se un dobe più scatenato che mai decide di rapirti quando stai per raggiungere la tua agognata coperta termica e il tuo tanto desiderato cruciverba.

“ Andiamo Sasuke Teme!!!” urla esagitato strappandomi quasi un braccio.

“ Si può sapere dove mi stai trascinando?” chiedo esasperato. Probabilmente oltre ai capelli si è ossigenato pure il cervello.

Il dobe ghigna in modo inquietante “ Ne, sai che giorno è oggi?” chiede con un brilluccichio sospetto negli occhi.

“ 10 ottobre?” dico svogliato alzando un sopracciglio.

Un enorme sorriso gli appare sul volto. Beh ma cosa ho detto?!

“ Esatto!! È il mio compleanno oggi!” esclama su di giri.

Non riesco a immaginare come il dobe sia potuto nascere in una stagione così morta. Ha troppa vita in corpo. Dovrebbe essere un tipo che nasce d’estate. Si l’estate è la sua stagione: fastidiosa ed appiccicosa e…calda.

“ Quindi?” dico indifferente.

“Andiamo a festeggiare!!”

Sono alquanto scettico sul concetto di “Festa” che ha Naruto. Una settimana fa si è presentato con un labbro spaccato e un occhio nero. Secondo la sua versione, lui e la sua banda di svitati erano stati a festeggiare con una banda rivale.

“ Non ho intenzione di farmi pestare” dico secco.

Il dobe mi fissa per un attimo sconcertato e poi scoppia a ridere.

“ Macchè! Ti porto nel mio posto preferito!”

“ Non ci penso neppure…” dico alzando il mento.

“ Ma ho intenzione di portarti da Ichiraku!! Il miglior ramen della città!!” esclama sconvolto.

Preferisco farmi pestare che mangiare quella robaccia. Naruto ha una maledetta mania per quello schifo…probabilmente è quello che gli ha  fuso i pochi neuroni restanti.

“ Non mangerò quella robaccia solo per festeggiare il tuo malaugurato genetliaco!”

Il dobe spalanca la bocca e gli occhi, fissandomi quasi stessi scuoiando dei cuccioli vivi.

“ TU! ESSERE DEMONIACO!!! COME OSI INSULTASRE IL RAMEN? QUELLA DIVINA CREAZIONE….” Ulula puntandomi un dito addosso.

Alè, è partito per la tangente…ce lo siamo perso. Addio yanki idiota, è stato un piacere.

“ Senti, vacci con la tua banda, no?” dico seccato “ Perché torturi me?”

Mi afferra la spalla con fare confidenziale “ Ma noi siamo amici Sasu…” dice facendomi gli occhi dolci.

Per un attimo mi sento quasi avvampare. Ma cosa si è messo in testa quel dobe inutile?

Io non ho mai avuto amici. Nessuno vuole essere mio amico. E soprattutto io non voglio amici.

Scanso la mano  cercando di sembrare infastidito “ e quando lo saremmo diventati?”

Il dobe boccheggia “ Ma…ma se stiamo sempre insieme!”

“ Sei tu, dobe, che ti sei appiccicato a me!” sbuffo.

“ Perché siamo amici, è evidente!” esclama lui guardandomi come fossi un celebro leso a cui bisogna spiegare le cose più elementari. Mi chiedo se ci sia o ci faccia…perché non si può essere tanto dementi...

“ Che poi” mi chiede con la faccia stralunata “ Cosa diamine è un genetliaco??”

Rettifico: ho la prova che la demenza non ha limiti.

“vabbè non ha importanza… Allora ci andiamo all’Ichiraku??”

Ma allora non ha capito nulla!!!

“ NO” sbotto. Mi blocco per strada sgranando gli occhi. Ho appena urlato?! Ho appena perso il controllo per una cosa che non mi interessa affatto? Anzi per un tizio di cui non mi potrebbe fregare di meno??

Calma Sasuke…sei solo stressato. Non sta succedendo nulla.

“ Ma dovresti farmi un regalo!” piagnucola il dobe ossigenato.

I miei occhi cadono sul un banchetto all’angolo. Sogghigno tra me e me e mi avvicino lasciandomi alle spalle un dobe più confuso che mai.

Il banco di frutta e verdura è gestito da una donna corpulenta. Osservandola bene ha gli stessi occhi dorati di quell’inutile ameba di suo figlio. Sembra sveglia però. Suppongo che Inuzuka abbia preso dal cane.

“ Mi da un cavolo?” chiedo educatamente trattenendo una risatina.

L’ameba che poco più in là sta sistemando una cassetta di castagne digrigna i denti…brutta cosa la coda di paglia.

Dopo aver pagato, torno quasi giulivo dal dobe che mi fissa ancora confuso.

“ Ecco” dico porgendogli il cavolo “ Questo è il mio regalo, nonché il tuo nuovo amico. Avete molto in comune spero vi divertiate!”

Il povero dobe resta a bocca aperta quasi non avesse percepito il concetto mentre io mi allontano tranquillo. Coperta termica sto arrivando…

Un cavolo volante mi colpisce alla nuca e qualcuno mi afferra per il colletto della maglia.

Dannato dobe insistente che non accetta no come risposta.

“ Ti hanno ossigenato il cervello!?” sibilo inviperito.

“ Ho i capelli naturali io!! E comunque detesto i cavoli! Teme!” mi risponde continuando a trascinarmi.

“ Oh mio dio…finirò per ritrovarmi a giocare a pachinko!” mugugno.

Il volto del dobe si illumina a festa. Ho un brutto presentimento.

“ E’ una splendida idea, Sasu!!! Ramen e pachinko!”

Ok è ufficiale. La mia vita ha preso la via per l’inferno…almeno lì fa caldo.

 

N.d.a : * canzone cantata nel film "Kamikaze Girls" dalla protagonista Anna Tsukiya

Pachinkogioco a metà fra il flipper e la slot machine in cui piccole palline di metallo scorrono attraverso degli ingranaggi in movimento. Lo scopo è far arrivare le palline in fondo, sbloccando altre palline, che possono essere convertite in soldi. é un gioco molto popolare in giappone ed è tipicamente associato al proletariato ( in poche parole a gente poco raffinata)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Confessioni alcoliche... ***


 

 Salveee! come avevo già annunciato ho saltato l'ultimo aggiornamento ( me moolto dispiaciuta!)  però ho deciso date le splendide recensioni che ho avuto di aggiornare oggi e poi anche mercoledì ^^...allora; deco dire che questo capitolo è uno dei miei preferiti ( e chi se ne frega? direte voi?).

voglio ringraziare ovviamente tutte le fedelissime che recensiscono!

Animenight89:  anche mia sorella e mia zia sono stiliste per cui ahimè parlo con cognizione di causa...continua a seguirmi e ne vedrai delle belle!

Quistis18 e ryanforever:  sono felice che troviate la mia storia esilarante e vi piaccia il mio teme!!*o*  come potete vedere ho aggiornata il prima che ho potuto. Naru e il suo cavolo sono micidiali in effetti^^

Regina Oscura:  L'altra volta mi hai chiesto se naru è più grande di sasu...a dire la verità hanno la stessa età. credo di non aver fatto intendere bene la cosa. Shisui e i suoi adorati fiori...hihi, hai notato i suoi guanti? 

Cussiola: grazie!!! l'essere originale è uno dei più bei complimenti che ho ricevutio!!

erinsama: grazie per le recensioni acurate e per avermi inserito tra i tuoi preferiti! continua a seguire le vicende della famiglia Uchiha e dello yanki associato!

Azzusam: ma che ti devo dire amorino?? le tue recensioni sono come sempre il mio faro XD

Al prossimo aggiornamento!! ^^

 Capitolo 5: Confessioni alcoliche...

“ Benvenuto a Yanki-Land!! Al prossimo ingresso il pestaggio è in omaggio!” mugugno non appena entro nel famoso chiosco.

Ora capisco perché il dobe ne parla come fosse la terra promessa: simile riconosce simile.

Cavolo qui dentro persino il proprietario sembra un ex yanki.

“ Ehi tu teppistello! Era ora che ti facessi vedere!” strepita da dietro il bancone grattandosi la cicatrice che gli sfregia il naso. Sarà il souvenir di qualche rissa…

“Ohayou Iruka!! Eddai è il mio compleanno…” ride l’inutile ameba che ho di fianco.

Resto in disparte occhieggiando le possibili vie di fuga mentre il proprietario sfregiato mi squadra incuriosito.

Certo in confronto ai suoi clienti sembro un mosca bianca. Magari con un paio di tatuaggi, mezza dozzina di piercing e la tendenza a vestirsi a metà fra lo straccione e il pappone potrei confondermi…

“ Lui è Sasuke teme! Un amico…” lo precede il dobe stravaccandosi con delicatezza degna di un guidatore di autotreni obeso su uno sgabello.

Sbuffo infastidito “ Ma non puoi metterti seduto composto per una volta nella tua vita?”

Il dobe alza gli occhi al cielo “ ma sto comodo così!” si lagna prima di raddrizzarsi un po’

“ Anche io starei comodo a casa mia…senza te! Ma non mi è stata concessa tale grazia, non vedo perché per te dovrebbe essere diverso!” replico indignato.

Se non posso stare in pace io non vedo perché lui debba averla vinta!

Il dobe mi guarda a metà fra il confuso e l’imbronciato.

“ Ma che cacchio di discorso è? “ sbotta “ e poi perché cavolo devi parlare come fossi il principe del Galles?”

Alzo il sopracciglio “ Tu non sai neppure dov’è il Galles, dobe…stai ancora cercando il tuo cervello!” dico atono.

Come prevedibile sul suo volto spunta l’inconfondibile broncio “ Non cambiare discorso adesso! Ecco ho perso il filo…” dice inalberandosi.

“ Dicevamo che sei alla ricerca del tuo cervello.”

Il dobe salta su come una molla “ Io ti ammazzo sai??!” strepita.

Alzo gli occhi al cielo “ Tzk! Provaci” dico senza prenderlo neanche sul serio.

Il proprietario sfregiato sghignazza di fronte al nostro teatrino.

“ Sasuke eh?! Non sembri proprio uno di quei tipi con cui gira di solito Naru” dice grattandosi di nuovo il naso. Penso sia una specie di tic, magari ha problemi ad accettare l’orrore che ha sulla faccia. Una cosa è certa, è sveglio più o meno come il dobe il che è un tutto dire.

Dico, mi pare evidente che non sono un povero motociclista sfigato! Io e uno yanki ci assomigliamo più o meno quanto Wagner e il pifferaio magico!

“ Ma va?! Da cosa l’ha capito?” sbuffo sarcastico incrociando le braccia al petto.

Una volta ho letto che il linguaggio del corpo in questa posizione indica disappunto. In questo momento sono pieno di disappunto.

Lo sfregiato si volta verso il dobe “ simpatico il tuo amico!” dice facendo una smorfia         “ Come una badilata sui denti!”

Il dobe scoppia in una risata fragorosa. Quasi cade dallo sgabello per il troppo ridere.

Io sono appena stato paragonato ad un badile e lui ride!!

 

“Lascia stare Iruka” singhiozza fra una risata e l’altra “ il neko che è in lui si è rifatto vivo stasera”

Non posso credere che l’abbia detto!!! Lo fulmino con lo sguardo più indispettito che mai.

Giuro che eliminerò i gatti dalla faccia del pianeta! Addio Felix domesticus, benvenuta vendetta!

“ Oddio Sasu! Dovresti vedere la tua faccia!” continua a ridere quell’imbecille. Ora lo scortico vivo.

“ VUOI DARCI UN TAGLIO!?”

Il dobe si blocca all’istante e mi guarda stupito così come Iruka e metà dei clienti presenti.

“ Wow! Che caratterino!” fischia Iruka ammirato.

Visto sfregiato? Non basta una cicatrice per fare il duro. O mio Dio…mi sto yankizzando!

Sospiro disperato e mi siedo su uno sgabello. Se non fosse per il fatto che sospetto contagio di malattie veneree sbatterei la fronte sul bancone. Sarà una lunga serata…

“Allora cosa vi porto?” chiede Sfregiato sensei

“ Una dose di cianuro? Una semiautomatica? Una lametta per tagliarmi le vene?” rispondo beccandomi un’occhiataccia da parte del dobe.

“ 2 Ramen Delux!!” esclama.

“ Io non lo voglio il ramen” borbotto e ovviamente nessuno mi da retta. Che bello sono diventato invisibile! Magari riesco a tornarmene a casa…

“ Portaci anche due birre belle fredde!” bercia il dobe in direzione di Iruka.

“ Io non bevo” dico.

Il dobe mi fissa confuso “ Sono astemio” continuo.

Ovviamente l’idiota tenta in tutti i modi di trattenere la risata che gli intasa la gola.

“ Mia signorina Uchiha, per lei ordinerò un succo di mora...” sghignazza.

Ma pensa i suoi neuroni sono così vitali che riescono perfino ad elaborare una presa in giro ai miei danni…ma io non ci casco dobe. Sono Atarassico. Tzk !

“ Preferirei di pomodoro” dico neutro.

A questo punto il dobe proprio non ce la fa a trattenersi “ Ahhhahhhahh! Succo di pomodoro?!! Ahhahahaha”

Ok. Al diavolo l’atarassia!! Vuoi la guerra dobe inutile? L’avrai!!!

“ TU!” urlo verso Iruka “ una birra grande!!”

 

**************************

Non capisco perché la stanza continua a girare così…mi sta venendo il mal di mare.

Cerco di mettere a fuoco il dobe solo che non vuole stare fermo accidenti a lui!

“ Ti vuooi fermare sctupido dobe?”

“ teme io sono fermo” ride.

Mi piace la sua risata. Assomiglia al rumore di…come si chiamano quei cosini che tintinnano? Si insomma quelli…però tanti messi insieme…

“ Credo tu sia ubriaco, teme” sghignazza il dobe.

Scuoto la testa energeticamente…oddio. Pessima idea. Ora il mal di mare è aumentato.

“ Non sciono ubbriaco!” gemo,

Stavolta il dobe ride più forte “ certo come no! Hai solo fatto indigestione di birra”

La risata mi scappa via prima che riesca a fermarla. Ora il dobe mi fissa preoccupato

“ Accipicchia! L’hai presa brutta se ti metti pure a ridere!”

Aggrotto le la fronte nel tentativo di concentrarmi “ non ho risooo” biascico imbronciandomi. Io non rido mai. È il dobe a essere ubriaco non io..

“ See see “ mi risponde alzandosi e afferrandomi sotto il braccio

Provo a divincolarmi. Ugh riecco il mal di mare…

“ Cosa fai???” protesto leggermente.

“ Ti riporto a casa teme prima che combini qualche guaio”

Casa…si voglio tornare a casa però le gambe vanno di qua e di la! Cavolo state ferme!!

Il dobe mi trascina fuori dal locale urlando un saluto ad Iruhi..no si chiama Ikura..no neanche… mmm vabbè non me ne frega niente…

Fuori fa freddo, non mi piace il freddo!!

“ Io odio il freddo!!” mi lamento stringendomi addosso al dobe. Lui è caldo come una stufetta.

Sento il dobe ridacchiare e le vibrazioni del suo torace si propagano lungo il mio fianco.

“ Mi piasce quando ridi…” mugugno.

Naruto arrossisce come un peperone. Adesso proprio non sembra uno yanki.

“M-Ma cosa dici, teme?!” esclama.

È talmente buffo che le risate partono da sole. Il dobe mi guarda stupito e forse meravigliato…

Alzo il volto verso il cielo ed inspiro profondamente l’aria fredda e umida. I miei bronchi protestano furiosamente e comincio a tossire stile malato terminale.

“ Sasu cacchio stai bene?” chiede allarmato il dobe.

No, che non sto bene mi pare ovvio! Mi sto strozzando con l’aria!!

Mi stringo nella felpa blu in preda al panico.

Il dobe mi massaggia la schiena dolcemente “ Shh. Calmati. È solo un po’ di tosse…” mi dice cercando di tranquillizzarmi.

Nascondo il volto fra le frange che spiovono ai lati del volto “ Ho il cuore a pezzi” sibilo.

Non so perché l’ho detto. È solo uscito…

Non mi stavo confidando. È stato solo un momento di debolezza…una frase solitaria che la mia mente ha elaborato…

“ Non preoccuparti…lo rincollerò per te” mi dice dolcemente Naruto.

Ed è come una cucchiaiata di cioccolata e marshmallows. Calda e confortante.

E anche se non l’ho chiesto, è bello. Puoi continuare a darmi la cioccolata dobe?

“ Grascie “ biascico accoccolandomi meglio nel suo abbraccio.

“Cos’altro ti piace, Sasu?” mi chiede all’improvviso..sembra divertito..

“ il Crusciverba” sbadiglio.

“ Giusto!” ride Naruto “ e il caldo e leggere stupidi libri…”

“ E James Bond! Daniel Craig è Sexy..” ridacchio.

Il dobe mi guarda sorpreso “ Ti piacciono i maschi?” mi chiede.

Veramente non ci ho mai pensato…non lo so…

“ Solo se hanno la pistola e un Hugo Boss fatto su misura!”

Appoggio la testa sulla sua spalla. È morbida la spalla di Naruto. Non riesco al tenere gli occhi aperti.

“ Posso dirti un segreto?” mi sussurra.

Annuisco e sbadiglio di nuovo…ho tanto sonno…

“ Sei il mio migliore amico Sasu”

Sorrido contro la sua spalla “ Anche tu…”

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Risvegli bagnati, incontri non molto fortunati! ***


Come promesso eccomi qui con un nuovo aggiornamento! sono molto felice che abbiate apprezzato il mio Sasuke brillo ^^ ( lo so povero sasu sono sadica!) ed ecco a grande richiesta il seguito dell'avventura alcolica!!

prima di lasciarvi al capitolo vorrei ringraziarvi per le spendide recensioni! E un Grazie speciale a chi commentava per la prima volta, sono felice che la storia vi piaccia e vi rallegri ^^ non chiedevo di meglio! continuate a seguirmi e io farò del mio meglio per non deludervi!! Alla prossima settimana!!

baci

Capitolo 6: Risvegli bagnati, incontri sfortunati!


Oh mio dio! Qualcuno sta suonando un concerto rock nella mia testa. Giuro che non berrò mai più! Neppure per il brindisi di capodanno.

Il mio stomaco sta chiedendo vendetta e ho la lingua attaccata al palato. Dannato dobe! Dannata birra!

“Sasuke teme sei sveglio!!!”

Ditemi che è un incubo! Ma possibile che non mi possa godere un dopo sbronza in santissima pace?

“Dobe” biascico a fatica “ Perché diamine sei qui? E soprattutto perché sei così dannatamente rumoroso?”

Il dobe si siede sul mio letto e incrocia le braccia imbronciato “ Bel ringraziamento dopo che ho trascinato il tuo corpo intriso di alcool fino a casa sano e salvo!” brontola.

“Non ero ubriaco…”

Il dobe sghignazza vistosamente “ Oh si che lo eri! Comunque sono venuto a vedere come stavi… Itachi ha detto che potevo entrare” dice.

Appunto mentale: scorticare vivo Itachi, possibilmente con le sue forbicine da ricamo.

“Non era necessario” dico atono, voltando la testa che mi scoppia tra parentesi.

Il dobe non sembra dello stesso avviso “certo che era necessario! E poi sono il tuo migliore amico” ridacchia.

Ma che diamine…

“Chi ti ha messo in testa questa scemenza?” chiedo.

Il sorrisino del dobe ora si allarga ancora di più “ Proprio tu...”

Sento il sangue fluire alla faccia...io non ho mai detto una cosa del…

Oh mio dio! Oh mio dio! Non posso averlo detto!! È stato l’alcool che ha ottenebrato il mio cervello. È l’unica spiegazione possibile!

Il dobe gongola soddisfatto. Vai al diavolo dannato yanki! Guarda cosa mi fai fare!!

Ero un tipo tranquillo io! Mi godevo la mia solitudine! Non andavo a mangiare schifezze o ad ubriacarmi!! Il mio massimo svago era la settimana enigmistica!

E ora guarda come sono ridotto…steso su un letto in preda ai postumi di una sbronza con uno stupido yanki gongolante che sostiene di essere il mio migliore amico!

IO NON HO AMICI!!

Cerco di tirarmi su a sedere. Ovviamente il mio intero corpo protesta e un’ondata di nausea mi sale alla gola.

Sto per vomitare. Splendido! Morirò affogato nel mio vomito con un dannato dobe che sostiene di essermi amico.

Il dobe deve essersi accorto del mio malessere “Trattieniti Sasu!” esclama afferrandomi per la cintola e trascinandomi in bagno.

Il movimento aumenta la nausea…voglio morire…

L’idiota mi ficca sotto la doccia con i vestiti e tutto, un getto di acqua gelida mi colpisce.

Ma quel pazzo ha intenzione di uccidermi?!

“IO DETESTO IL FREDDO!” strepito cercando di divincolarmi dalla sua stretta.

Morirà lentamente e dolorosamente.

“Lo so, teme” ride il dobe “ ma credimi non c’è nulla di meglio contro le sbronze”.

La maglietta verde fosforescente che indossa è completamente zuppa e aderisce al suo torace. Non pensavo che il dobe avesse tanti muscoli.

Probabilmente lui e la sua banda giocano al ‘Fight club’, anche Brad Pitt aveva una buone dose di muscoli e lividi.

Ma dico, Uchiha, sei scemo? Sei sotto una doccia gelida e paragoni il dobe a Brad Pitt?

Cerco di uscire dalla doccia, ma il dobe mi tiene fermo con una mano mentre con l’altra afferra il mio shampoo alla menta e me lo spreme in testa.

“Cosa diamine fai?” sibilo strappandogli di mano il flacone, è il mio shampoo, per la miseria! È la mia vita questa! Non può invaderla così accidenti!

Il dobe mi guarda come se fossi un bambino capriccioso “ Ti faccio lo shampoo, teme! Ti schiarirà le idee” dice.

“Io ho già le idee chiare!!” sbuffo io “Voglio uscire di qua! Ho freddo, mi fa male la testa e…e poi perché mi tratti come un bambino?”

Non ho bisogno di una balia. Sono perfettamente in grado di badare a me stesso.

Un rivolo di acqua saponata mi entra nel naso e nella bocca. Comincio a sputacchiare a destra e a manca.

“Vedi cosa succede quando fai i capricci?” ride il dobe “ Punizione divina!”

Sei tu la mia punizione, dannata piattola. Sapessi almeno che reato ho compiuto per meritarmi questo.

Questo è ridicolo! Sto facendo la doccia vestito, con il dobe che mi fa lo shampoo.

“Così Daniel Craig è sexy, eh?” sghignazza il dobe.

Oddio, quale altra assurdità è uscita dalla mia bocca l’altra sera?

“Fa silenzio!” ringhio.

“Non c’è nulla di male ad essere attratto dagli uomini…”

Arrossisco furiosamente. Ma cosa si è messo in testa il dobe maniaco?

“Pensa ai tuoi capelli ossigenati!” ribatto lanciandogli addosso una saponetta.

“Io non ho i capelli ossigenati!”

Sogghigno alzando il sopracciglio “Ma se ti si vede la ricrescita”.

Il dobe spalanca la bocca indignato “Non è affatto vero!”

Senza sapere come, cominciamo a schizzarci e a lanciarci addosso flaconcini vari.

Ad Itachi verrà un infarto quando vedrà il bagno. Magari riesco a togliermelo di torno una buona volta.

Riesco a sfuggire alla presa del dobe ed esco dalla doccia completamente zuppo e con la pelle d’oca. È strano però, non sento freddo per nulla.

Il dobe mi lancia un asciugamano “Ti verrà la polmonite sennò” bofonchia.

Mi asciugo alla bella e meglio e mi levo di dosso il pigiama che ormai è diventato una specie di seconda pelle.

Solo quando resto in boxer mi ricordo che il dobe è ancora qui.

Lo guardo sottecchi. Mi sta fissando in modo strano. Rabbrividisco e mi copro con l’asciugamano.

“Dico, hai bisogno di un documento in carta bollata per lasciarmi un po’ di privacy?” chiedo sarcastico cercando di nascondere l’imbarazzo.

Il dobe sembra riscuotersi “Sei un cafone, teme!” esclama uscendo dal bagno.

Sospiro di sollievo e osservo il mio riflesso allo specchio. Sapevo di essere bianco come una patata cruda, ma la sbronza mi ha reso ancora più pallido. I capelli sono appiccicati sulla fronte e sembrano rivoli di inchiostro. Se non altro fanno pandan con quelle occhiaie orrende.

Ok, ho appurato che faccio schifo. Aspetta: è un sorriso quello?

No, ma che vado a pensare? È uno spasmo muscolare dovuto al freddo ne sono certo.

Mi infilo i vestiti asciutti che il dobe ha portato non so bene quando e rientro in camera.

Ovviamente lui è ancora qui. Magari se chiudo gli occhi e conto fino a tre sparisce.

“Sasu teme! Ma perché ti vesti sempre con quei colori morti?” chiede con una smorfia disgustata osservando il maglioncino grigio perla che indosso.

“ Guarda che hai scelto tu questi vestiti” sbotto. Ma tu senti se devo persino ascoltare i consigli di moda di uno che pensa che il viola acceso sia un colore sobrio!

“E’ la cosa più colorata che ho trovato nel tuo armadio”  dice “ pare che il tuo colore preferito sia il nero o tutto ciò che gli somiglia”.

“Sempre meglio dell’arancione!” sbotto.

Il dobe mi guarda sorpreso e poi sorride. Ma cosa ha da sorridere sempre dico io?

“ Cosa?” chiedo confuso.

“Conosci il mio colore preferito!” esclama il dobe entusiasta.

Solo un cieco non se ne accorgerebbe. Sembra un’arancia ambulante! Lo abbina con tutto. Pare che a Yankiland l’arancione sia il nuovo nero.

“Adesso non ti esaltare” dico indifferente.

“Ma non capisci, Sasuke?” continua lui “ vuol dire che ti sei interessato a me!”.

“ No dobe, vuol dire che non sono daltonico”.

Ovviamente ignora la mia ultima affermazione e si lancia nei suoi monologhi altamente inutili e incomprensibili.

Ma dove sarà finita la mia settimana enigmistica?

 

*************************************************

Quanto poteva durare la mia pace? Poco ovviamente. Il dobe ha deciso che passo troppo tempo con i cruciverba e così mi ha trascinato in una sala gioco Pachinko.

Piena di gente rozza e di yanki ovviamente. Ma tanto ormai la mia vita ha preso la deriva.

Ho persino cominciato a rivalutare questo gioco idiota, soprattutto quando ho scoperto di essere assolutamente portato.

Stavo vincendo alla grande quando il dobe ha avuto la brillante idea di farsi cacciare per aver preso a pedate una macchinetta.

Probabilmente si è reso conto che era più intelligente di lui.

Comunque il punto è che ora ci ritroviamo in mezzo alla strada senza nulla da fare.

“Potremmo andare in un'altra sala pachinko” propone l’idiota.

“Certo” ribatto sarcastico “ per farci cacciare di nuovo grazie al tuo nuovo hobby”

Il dobe si imbroncia istantaneamente “ è stata colpa della macchinetta” mugugna.

Ovvio. È colpa di un ammasso di ferro ed ingranaggi se il tuo cervello è rimasto nell’utero quando sei nato.

“Come no” dico atono calciando un sassolino.

“Ti dico che-“ il dobe blocca la frase a metà e fissa un punto neanche avesse visto un fantasma.

Volgo lo sguardo verso lo stesso punto.

Un tizio sta seduto sulla su una moto viola parcheggiata. I capelli, bianchi con della meches rosso fuoco, spiovono lunghi su uno spolverino da kamikaze nero. Gli occhi affilati e tendenti al cremisi sono pesantemente truccati.

 Non so perché ma un senso di inquietudine mi attanaglia lo stomaco.

“ Kyuubi…” sussurra Naruto accanto a me.

Quindi quel bel tipo è Kyuubi, il fantastico capo della banda di matti.

Stringo le labbra in una morsa. Non bastava uno yanki, eh? Qualcuno lassù deve proprio volermi bene.

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Litigare e fare pace ***


Salve a tutte!! Mi scuso per il ritardo con cui ho aggiornato ma purtroppo non solo ho dovuto dare un esame di Statistica inferenziale ( un vero tormento) e in più non riesco a contattare la mia beta T^T . Il capitolo che sto postando  è stato betato dalla mia adorata Azzusam. Ti lovvo di bene ciccina!! Spero di aver fatto un buon lavoro e che il capitolo vi piaccia ^^.  Oddio la mia storia ha 62 Preferiti!!!!! O_O!!! GRAZIE!!!!!!! Questo per me è il regalo più grande! Ringrazio davvero di cuore tutti...  scusate se non posto l'intero elenco ma non so come si fa *_*6  ( vi prego non prendetemi per scema...)

 Alla Prossima spero in tempo ^^

Capitolo 7: Litigare e fare pace

Chissà se il capo yanki è paragonabile ad un capo gorilla. Beh direi che quanto a ridicolaggine lo scimmione e il travestito se la competono. Mi chiedo se di notte faccia la drag queen: se non altro si spiegherebbe il trucco.

Il dobe però non sembra pensarla affatto come me. Corre incontro all’imitatore di Marilyn Manson come un cane che risponde al richiamo del suo padrone. Patetico.

“ Ohyahu Kyu!” lo saluta sorridente. Noto però che non sorride come quando sta con me, al momento assomiglia ad una triglia lessa.

Stupido yanki! E vorrebbe diventare il capo di tutte le gang del Giappone, lui che scodinzola dietro un essere insulso con la vecchiaia precoce?!

Dico ha i capelli bianchi!!! Se non puoi permetterti una tinta decente almeno metti un cappello!

“ Ciao chibi” risponde l’altro. Persino la voce ha da travestito!

“ Sono venuto a vedere di persona il motivo che ti tiene lontano dalla banda” continua squadrandomi quasi disgustato.

Rispondo ampiamente all’occhiata. Se crede di intimorirmi si sbaglia di grosso.

Il dobe sembra imbarazzato. Si gratta la testa e struscia i piedi a terra come un bambino che è stato colto con le dita nella marmellata.

“ Ma dai Kyu! Sono mancato solo qualche volta…” biascica.

Non mi piace lo sguardo che gli rivolge quel tipo e non mi piace il modo in cui Naruto si sottomette a lui.

Stringo i pugni continuando a fissarlo con astio. Lo yanki mi guarda brevemente per poi spostare lo sguardo verso il dobe.

“ Vedi di non mancare stasera chibi!” sibila prima di rimettere in moto il suo trabiccolo e sgasare via.

Il dobe torna indietro come un cane bastonato. Quell’espressione è insopportabile. Mi da sui nervi!

“ Corri chibi, il tuo padrone ti chiama!” dico squadrandolo disgustato.

Non so perché sento tutto questo fastidio. Il dobe mi fissa sorpreso.

“ C-cosa?”

Mi scosto una ciocca di capelli dal viso e incrocio le braccia.

“ Ho detto corri dal tuo branco! Non sia mai che tu manchi per stare con uno come me.” sibilo

“ Questo è assurdo! Perché cavolo ce l’hai con me adesso?” si imbroncia il dobe.

Possibile che non capisca? È più idiota di ciò che sembra.

“ Io trovo davvero assurdo” dico avanzando fino a trovarmi i suoi occhi azzurri a pochi passi “  il fatto che, uno che vuole fare il leader, si faccia mettere sotto come una mezza tacca!”

“ Tu non capisci!” ringhia.

“ Cosa? Che se il grande Kyuubi parla tu gli lecchi il culo?”

“ Stai zitto! Tu non sai niente di me!”

La faccia del dobe è rossa di rabbia e lui stringe i pugni convulsamente quasi stesse per scoppiare da un momento all’altro.

“ Ma davvero?!” dico sarcastico”Hai una bella opinione del tuo migliore amico…”

“Ti ho detto di farla finita Sasuke!!”

“ Se no cosa? Chiami kyuubi e mi fai pestare?”

Qualcosa esplode improvvisamente sul mio zigomo…cavolo fa male!!

Cado seduto a terra reggendomi la guancia. Alzo gli occhi e fisso astioso lo yanki che ho di fronte.

Ha ancora il pugno alzato e il respiro affannoso. Sembra sconvolto per ciò che ha appena fatto.

La faccia mi brucia da morire e la bocca mi si riempie di sangue. Devo essermi morso l’interno della guancia.

Il sapore salato e ferroso mi da il voltastomaco.

Sputo per terra e mi asciugo la bocca con la mano.

“ Sasu io non…” prova a dire lo yanki

“ Non osare chiamarmi in quel modo!” sibilo cattivo.

Nessuno, da quando sono nato, ha mai osato colpirmi. Voglio fargli male. Voglio ferirlo…

“Sei patetico!” dico alzandomi faticosamente “ credi di essere al di sopra della società solo perché indossi quello straccio ricamato, ma la verità è che sei un ipocrita! Vivi rinchiuso nelle regole della tua stupida banda che ti dice anche dove sputare! Mi fai pena!” gli sputo addosso.

Non me ne frega un tubo di quello sguardo ferito! Può anche andare al diavolo lui e gli imbecilli a cui va dietro.

“Sparisci. Non so cosa farmene di uno come te…” sussurro stanco.

Voglio andare a casa. Lo yanki resta immobile in mezzo alla strada. Io me ne vado…

Non capisco perché le mie mani tremino. Non è certo un dramma!

Finalmente tornerò alla mia vita di sempre. Niente amici, niente legami, niente stupidi sentimenti che prendono il sopravvento.

Devo proprio fare qualcosa per queste mani.

*****************************

“Ho finito” dico atono poggiando le bacchette sul tavolo.

Itachi mi guarda sospettoso “Ma otouto! Hai a mala pena toccato la cena”

Scrollo le spalle e faccio per alzarmi.

“ è successo qualcosa Sasuke?” chiede Shisui con quella voce smielata.

Mentre fa la domanda occhieggia il cerotto che copre il livido sullo zigomo sinistro.

“ no sto benissimo” rispondo indifferente.

Shisui aggrotta le sopracciglia. Ma bene, pare siano in modalità ‘mamma’ stasera.

“ Hai litigato con Naruto?” ancora voce smielata. Ma cos’è!?  Si è mangiato un intero barattolo di sciroppo d’acero??

Scrollo le spalle come se non importasse. Quello yanki non è di certo così importante!

“Otouto è normale litigare, specie se ci si vuole molto bene” dice con fare saputo Itachi.

Lo lascio parlare. Da qualche parte ho letto che bisogna dare ragione ai matti.

“ Io e Shisui litighiamo spesso, ma la parte migliore è fare la pace!” sogghigna occhieggiando malizioso il barattolo di miele.

“ Vi prego, tenetemi fuori dai vostri ricordi pornografici!” dico sarcastico prima di alzarmi.

Vado nella mia stanza. Io non ho amici e non ho litigato con nessuno. Litigare implica avere un rapporto bidirezionale, per quel che ne so io e lo yanki non avevamo nulla a che spartire.

Le mie mani non hanno smesso di tremare da oggi pomeriggio.

***********

Non riesco a dormire. La stanza è pervasa da uno strano profumo.

Mi libero delle coperte e mi infilo la prima felpa che trovo sopra il pigiama.

La casa è silenziosa mentre scendo le scale e mi dirigo in cortile. Passando davanti la camera di Itachi sento dei rumori sospetti. Pare che i due pazzi stiano facendo pace.

Esco fuori a piedi nudi. Rabbrividisco per il freddo…sono proprio masochista ultimamente.

Perché la porta del garage è aperta?

Mi sembra anche illuminato dentro. Magari il fantasma dei rottami si è fatto vivo.

Entro e scorgo una familiare chioma bionda china sulla moto di mio padre.

Il mio cuore salta in gola. Ovviamente è il freddo.

“ Cosa ci fai qui?” chiedo atono.

Lui sobbalza sorpreso, poi si volta incerto e mi guarda appena.

“ Aveva bisogno di un nuovo carburatore” dice indicando la moto.

Questo di certo non spiega perché in piena notte è nel garage di casa mia.

“ Non dovresti essere con la tua banda?” domando alzando il sopracciglio.

“ Si” risponde grattandosi la testa “ però… ho litigato con una persona molto importante e non riesco a stare tranquillo” sorride debolmente.

Stai zitto idiota di un cuore! Smetti subito di cantare. Non ho alcuna intenzione di riprendermi quel dobe! Mi hai sentito!?

“ Oh” dico atono “ e cosa c’entro io?”

Il dobe mi guarda serio “ Mi dispiace Sasuke. Tu non sei come me…” dice piano avvicinandosi “ non sei abituato ad usare i pugni per risolvere ogni cosa.”

Mi sfiora leggermente lo zigomo ferito “ Non dovevo colpirti.”

Mi ritraggo al suo tocco “ Già. Non dovevi…” sibilo

E tu cuore fai silenzio! Non ho intenzione di cambiare idea!

I suoi occhi si fanno tristi. Stupido dobe.

“ Ma infondo io non dovevo provocarti.” Mugugno. Immagino debba far finta di aver un po’ di colpa anche io.

La sua espressione cambia immediatamente, si accende come una lampadina.

“Ti ho portato un’offerta di pace” dice sorridendomi e porgendomi una rivista.

1001 cruciverba per esperti.

Ok sgolati pure cuore! Ho deciso di riprendermelo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Terzo principio della dinamica ***


* moon nascosta fra i cespugli* Eahm...sono tornata!^^ Vi prego non uccidetemi, lo so ho ritardato con  l'aggiornamento. Il punto è che mi sono lasciata con il mio ragazzo e praticamente ho avuto altro per la testa^^. Ora però sono tornata più pimpante che mai!! Ringrazio i miei adorati recensionisti che mi scrivono sempre tanti bei complimenti! Azzusam che ha curato il betaggio anche stavolta ( ciccina che farei senza di te?) e i 69 che mi hanno aggiunto ai preferiti!! Graazieee!!!! vi lascio al capitolo che spero apprezzerete. Baci e al prossimo aggiornamento!


 Capitolo 8: Terzo principio della dinamica

Sono due giorni che il dobe non si fa vedere. Non è che sia preoccupato, solo non vorrei illudermi di essermelo tolto dalle scatole per poi ritrovarmelo di fronte.

Anche il nervosismo che mi imputano Itachi e Shisui è un caso, voglio dire chi non ha la luna storta di tanto in tanto? Io, poi, con la luna storta ci sono nato!

L’unica cosa che mi infastidisce riguardo l’intera situazione è che abbia detto “ Ci vediamo domani”.

Ora, evidentemente per il suo cervello bacato un giorno dura 48 ore e non 24! Ma dico almeno poteva avvertire!

Sasuke ho da fare ci vediamo fra un paio di giorni. Non mi pare così difficile neppure per un’ameba come lui!

Non che mi importi comunque, solo non sta bene far aspettare la gente così. E poi si può sapere che razza di impegno lo tiene occupato per 48 ore?

Probabilmente sarà con Kyuubi e soci. Vai a dare retta ad un dobe ed ecco il risultato.

“ Allora Uchiha?”

Ora cosa vuole questo? Non stava spiegando qualcosa sui treni e le velocità?

“ Allora cosa?” chiedo atono fissando il professore di fisica.

“ A quale velocità va il treno A?” continua a chiedermi cercando nel frattempo di nascondere il ghigno che si va formando sul volto.

Lo guardo stralunato, come se avessi tempo per i treni io!

“ Cosa vuole che ne sappia io? Mi ha scambiato per un impiegato delle ferrovie?” rispondo sarcastico.

Il pover uomo è senza parole e tutti in classe mi fissano bisbigliando. Che vadano al diavolo, non mi interessa assolutamente di ciò che pensano.

“ Sappi Uchiha che ti aspetto in sala insegnanti dopo le lezioni!” ringhia il professore.

“ Come le pare”

Dio che stress! Ci mancava solo l’insegnante impiccione!

 

******

 

Il dobe pagherà anche questa! IO Sasuke Uchiha ho ricevuto una punizione!

Da non crederci, ma dove andremo a finire? Per cosa poi? Per non aver risposto ad un quesito infimo.

Così sono costretto a realizzare una relazione sulle tre leggi della dinamica. Come se non avessi altro da fare.

Un lampo biondo attira la mia attenzione, sta seduto sul portico di casa mia con un enorme sorriso stampato in faccia e i soliti vestiti chiassosi e di dubbio gusto.

“ Bentornato teme!!”  sbraita come se nulla fosse.

Carico il braccio e gli tiro una cartellata in pieno viso con tutta la forza che ho. Stupido, dannatissimo idiota di un dobe!!

“ Ma dico sei impazzito???” urla alzandosi in piedi “ volevi sfigurarmi?”

“ Pensavo di rimettere in moto l’unico neurone che hai, ammesso che sia ancora vitale!” replico sarcastico.

Ovviamente il dobe si infuria e comincia a sbraitare lamentandosi della mia bastardaggine e totale assenza di sensibilità.

Sento tutto il nervosismo scivolare via, come se improvvisamente riuscissi a respirare meglio.

“ Hai capito Uchiha? Tu non mi meriti!!” termina il suo sproloquio il dobe

Sbuffo scuotendo la testa “ quello che dico anch’io! Non merito un simile tedio!”

“ Nacchaaan!! Sei tornato!” Itachi si getta come un avvoltoio sul dobe con tanto di occhi lucidi.

Ma da dove è uscito fuori?! E perché indossa un kilt??

“ Itachi-kun non sono mica andato in guerra!” ride il dobe.

“ Insomma Itachi! Così rovini il modello!” esclama Shisui uscendo di casa con le braccia incrociate al petto e un grembiule da sarta indosso.

Ma cos’è oggi la fiera dei matti?

“ Itachi perché indossi quella cosa?” chiedo indicando disgustato un kilt dagli improbabili toni.

Dubito che in scozia esista un clan i cui colori sono fucsia, verde acido e oro.

Finalmente mio fratello mi degna della sua attenzione “ Oh Sasu, sei già qui!” ridacchia cercando di prendere tempo “ Ti presento un capo della nostra nuova collezione: Sunshine!”

“ Wow è carino!” approva il dobe “ Sei un genio Itachi-kun!”

Ma dico è impazzito?

Incrocio le braccia al petto squadrando mio fratello “ sentiamo, chi dovrebbe comprare un kilt in Giappone? E perché soprattutto?” chiedo scettico

“ Ma Sasu non capisci? È questo il punto! Perché indossare un kilt? Perché è Kawaii!” esclama concitato Shisui.

Insomma un’altra collezione sballata e invendibile che ci butterà sul lastrico. Mi passo una mano sugli occhi cercando di non perdere il controllo.

“ ma sentite la parte migliore, sarete voi due a sponsorizzare la nuova linea!”

“ COSA??” urliamo insieme io e il dobe.

Itachi annuisce compiaciuto “ Abbiamo pensato a voi disegnando i nuovi abiti. Unione di contrasti!”

Unione di contrasti un piffero! Non andrò a fare il pagliaccio in giro con quella roba fluorescente!

Vuole vedere i contrasti? Io direi che il sangue rosso che scorrerà dopo che l' avrò sgozzato farà un meraviglioso contrasto con la pelle blu per le legnate!

“ Io non mi metterò mai quella roba!” sibilo indignato. Piuttosto la morte.

“ Ma Sasu…”

“ Ma Sasu un corno Itachi!! Se ti avvicini a meno di 300 metri da me con quell’orrore giuro che ti impicco con il metro!” urlo “ E tu dobe dì qualcosa maledizione!”

Il dobe sembra imbambolato in una specie di trans “ Farò il modello. Farò il modello…” ripete  con gli occhi sognanti.

Lo afferrò per un braccio e lo trascino via dai due matti.

“ Dove vai Sasuke? Devo prenderti le misure!” urla Shisui mentre mi allontano.

Rabbrividisco al pensiero. Parola mia non metteranno mai le mani su di me!

 

**************

Nota mentale: mai portare uno yanki in un negozio di ferramenta. Rischia di farsi venire una sincope.

“Waa! Proprio quello che mi serviva!” esclama per la centesima volta il dobe afferrando una confezione e infilandola nel cestino.

“ Dobe, siamo qui per la mia punizione di fisica non per fare shopping sfrenato” dico alzando gli occhi al cielo.

“Lo so ma Sasu! È un vero affare!” replica facendomi gli occhi dolci “ un set di cacciaviti per soli 900 yen!”

Oddio come si può vivere senza un set di cacciaviti scadenti e tra l’altro inutili? Sembra una casalinga incapace di resistere al 3x2. scuoto la testa annoiato e continuo a cercare il materiale per la mia relazione. Sto valutando il prezzo di una tavola in sughero quando la voce del dobe mi distrae nuovamente.

“ Teme guarda!” urla il dobe sbattendomi in faccia dei barattoli.

Faccio appena in tempo a spostarmi dalla traiettoria degli oggetti contundenti mentre il cretino continua il suo delirio.

“Quale colore preferisci per la moto? Crazy violet o Electric blue?”

“ Perché non nero- non me ne frega un accidente?” replico sarcastico.

Io neppure la voglio quella stupida moto! Figurati poi se la pittura di violetto!

“ Come sei banale teme! Comunque se la volevi nera bastava dirlo” si imbroncia il dobe.

“ Ho temuto che il tuo cervello non registrasse l’informazione”

“ Sei un antipatico teme!”

“Tzk!” sbuffo chiudendo il discorso.

 “ Ehi dov’è finita la tua moto?” chiedo improvvisamente facendolo sobbalzare.

“ ecco...si è guastata così l’ho portata in officina” risponde.

Sta mentendo, del resto è totalmente incapace di raccontare bugie. Se ne accorgerebbe pure uno stupido. Faccio finta di nulla. Cavoli suoi se non vuole dirmi la verità.

“ Per questo non ti sei fatto vedere?”

“ Avevo da fare” dice con voce fievole evitando di guardarmi in faccia.

Sento di nuovo la rabbia montarmi nelle vene. Detesto quando fa così, anche quando il travestito gli parlava aveva quell’espressione fra l’imbarazzato ed il contrito.

“ Smettila” sibilo gelido

Il dobe sgrana gli occhi sorpreso “ Di fare cosa?”

“ Di dire boiate!” esclamo “ Tanto me ne sono accorto! L’ho visto il livido alla base del collo”

“ Non so di cosa tu stia parlando!”

Incrocio le braccia e lo guardo serio “ terzo principio della dinamica: ad ogni azione corrisponde una reazione.” dico

Non finisco neppure la frase che il dobe mi abbraccia, nel bel mezzo della ferramenta. Vorrei ribellarmi e staccarmelo di dosso. Io detesto il contatto fisico.

“ L’ha distrutta” sussurra e solo ora mi accorgo del fatto che sta tremando.

Quasi senza rendermene conto gli passo le mani fra i capelli. E ho voglia di piangere.

Io che non ho versato una lacrima davanti alla tomba dei miei genitori, ho voglia di piangere per una stupida moto di uno stupido dobe.

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Case e Sensei invadenti ***


Lo so ho fatto tardi di nuovo! Però un vecchio detto dice meglio tardi che mai no?^^ . Come una povera idiota ho finito le ore di connessione disponibile e non ho potuto aggiornare ( me tapina). Purtroppo non ho tempo di rispondere alle recensioni perchè fra 4 ore esatte devo sostenere un esame e devo ancora finire di ripassare metà del programma. Cmq giusto per fare un po' di pubblicità gratuita XD andate a leggere la mia nuova fanfic "!2 hours" è una shot ci mettete due minutini. fatemi felice plez XD. Ora torno a sclerare sui libri.

Besos!!!! alla prox!

Capitolo 9 : Case e Sensei invadenti

Siamo ancora abbracciati al centro della ferramenta quando il telefonino del dobe comincia a squillare. Mio dio ma quale persona sana di mente ha “Dancing Queen” degli Abba come suoneria? Smettila di farti domande inutili Sasuke, qui è del dobe che stiamo parlando.

Lo stesso dobe che ora mi lancia un sorrisino stiracchiato mentre si scioglie da questo strano intreccio di sensazioni e braccia.

“Pronto, qui è Naruto!” risponde tentando di dare un tono allegro alla sua voce.

Riesco solo a sentire una voce gracchiante provenire dall’altro capo. Non mi interesso alla conversazione telefonica, sono troppo impegnato a riprendermi dallo shock.

Ho abbracciato il dobe. Ho quasi pianto.

Deve essere in giro un’influenza che colpisce la materia grigia lobotomizzando l’ammalato e rendendolo privo di volontà. È l’unica possibilità razionale per spiegare il mio comportamento.

Si, ho l’influenza. Ecco spiegati la tachicardia e il rossore che sento salirmi in volto.

Una commessa del negozio mi guarda stranita, gli lancio un’occhiataccia correlandola con uno sbuffo. Cos’è non ha mai visto una persona influenzata??

“ I giovani d’oggi…non hanno più decenza” mormora stizzita.

Sto per risponderle palesemente scocciato di farsi “un tazza di cavoli suoi!” ma il tono della voce del dobe mi distoglie dai miei propositi.

“ Ma non è giusto! Cosa dovrei fare quindi??” urla.

Mi volto a fissarlo e scorgo un’espressione a metà fra la rabbia e l’assoluta incredulità. Cosa mi sono perso?

“ Arrangiati. Non è affare mio…” sento dall’altro capo.

Il dobe sgrana gli occhi “Ma…ma…” Tutututu…solo il rumore della telefonata interrotta.

Il dobe sta in silenzio guardando incredulo lo schermo del telefonino. Senza rendermene conto trattengo il respiro. Non so cosa sia successo, ma di sicuro non è niente di buono.

Quando rialza lo sguardo, Naruto mi propina una di quelle espressioni false e odiose. Ho già detto che detesto quando lo fa?

“ Pare che debba cambiare casa…” ride.

Sembra quasi isterico mentre lo fa, che il dobe stavolta sia completamente uscito di senno?

“ Ti hanno cacciato dobe?” dico

“ No…No” continua a ridere “ è solo…” non riesce a finire la frase.

Sospiro ed alzo gli occhi al cielo. Devo essere nel pieno dell’influenza per fare ciò che sto per fare.

“ Andiamo” dico afferrandogli  la mano e conducendolo verso le casse.

A casa dovrò imbottirmi di aspirina e vitamina C.

*****************

 

“ Ho detto che posso farlo da solo!” esclama per la quarta volta il dobe.

Ma per favore! Non è in grado neppure di allacciarsi da solo le scarpe! Ho deciso che toccherà a me risolvere la faccenda. Se non altro per non dover più sorbirmi le sue lagne. Ho una vita mia io, non ho né tempo né intenzione di sorbirmi tutti i problemi esistenziali del dobe. Ecco perché li risolverò personalmente! Così finalmente avrò la mia agognata pace.

“ no, sei troppo idiota per farlo da solo. Devo controllare che non inciampi sui tuoi piedi” rispondo atono

Ovviamente il dobe dà in escandescenza “ TEMEEE! Per la cronaca me la sono sempre cavata da solo!”

Lo squadro “ Visto il risultato non lo andrei a sbandierare in giro” dico sarcastico.

Il dobe apre la bocca per rispondermi e poi si blocca. Ed ecco ancora quello sguardo. Non so perché ma ogni volta che quello sguardo appare sul suo volto, sento il sangue ribollire. Non è del dobe quell’espressione affranta. Non gli si addice.  

“ io ho fatto del mio meglio…” sibila affranto.

Accidenti a te Sasuke e alla tua boccaccia! Ora ti ritrovi un dobe in piena crisi depressiva!

“ Non metterti a frignare ora! Risolveremo tutto” sbuffo.

Il dobe mi fissa con quegl’occhioni azzurri neanche fosse una damigella in difficoltà ed io il cavaliere dall’armatura scintillante, poi abbassa lo sguardo imbarazzato.

“ Comunque non c’è bisogno che mi accompagni lì sai?” sussurra piano

Oh Gesù! Ma cosa ho fatto per meritarmi una simile scocciatura?

“ ridillo dobe e giuro che sarà la tua ultima frase!”

“ Dannato teme credi di farmi paura??” ribatte tornando il dobe di sempre.

Continuiamo a battibeccare per tutto il tempo finchè il dobe non si ferma di fronte ad una costruzione.

“ Siamo arrivati” Mugugna imbarazzato.

Fisso incredulo quella specie di catapecchia. Il palazzo è costruito in mattoni rossi e ha l’aria piuttosto traballante, tutto lì ha un’aria di vecchio e marcio. Ma come diavolo fa a vivere qui?? Anche i topi schiferebbero il posto!

“ tu vivi qui?” chiedo retoricamente

Il dobe si gratta la testa imbarazzato e annuisce. Sento i brividi corrermi lungo la schiena, questo posto pullula sicuramente di germi e batteri. Mi pare di vederli ballare la macarena su ogni superficie utilizzabile. Mi chiedo come il dobe non sia morto di dissenteria…

“ Fa alquanto schifo” dico freddo

“ Ehi! È casa mia!” esclama il dobe incrociando le braccia al petto.

“ Naruto, abbiamo concezioni molto diverse di casa”

“Vai al diavolo Sasuke teme!” sbotta irritato.

 

“ Ah sei tu!” una voce interrompe la nostra discussione.

Mi volto curioso verso il nuovo arrivato mentre il dobe sorride in sua direzione.

Ovviamente un’altra faccia da yanki. Figurati se conosce qualcuno di normale !

Il tizio non ha più di 30 anni ma probabilmente si è fatto trapiantare i capelli di un sessantenne, sono completamente grigio argento. È pure guercio! Ha una stupida benda calata su un occhio stile ‘Pirati dei caraibi’.

“ Salve Kakashi sensei!” esclama il dobe andandogli incontro.

Lo seguo guardando il guercio con circospezione, non si sa mai avesse un uncino nascosto da qualche parte.

“ Ciao Naruto, è triste vederci in una situazione del genere…” risponde il tipo con un sorrisino che non mi piace per nulla.

Lo vedo lanciarmi uno sguardo curioso, beh che diamine vuole?

Stranamente non fa domande ma torna a rivolgere attenzione al dobe.

“ Ho spostato le tue cose nel magazzino, sai tuo zio non ci ha lasciato molto tempo” dice.

Il dobe annuisce “ è triste pensare che questo palazzo verrà demolito, comunque grazie sensei”

Triste? Ma se tra un po’ crolla da solo! Sbuffo impaziente trattenendomi dal replicare.

Il guercio mi fissa di nuovo con l’occhio sano “ Non sono più il tuo sensei da tempo Naruto, puoi anche smetterla di chiamarmi così” dice e intanto continua a scannerizzarmi. Ma oltre che guercio è pure strabico?

Il dobe continua a sbrodolare stupidi convenevoli e io ho deciso che ne ho abbastanza.

“ Dobe muoviti a prendere la tua roba!” sbotto incrociando le braccia “ non ho tempo da perdere mentre tu prendi il thè con il tuo amico”

“ Teme dannazione! Cos’è hai bevuto aceto a colazione? Non puoi aspettare cinque minuti?” urla inferocito.

“ma certo! Vuoi che ti porti dei pasticcini all’arsenico?” dico sarcastico.

“ per carità! Non sprecare il tuo sangue per me!”.

Ma sentitelo! Fa pure lo splendido!

“ Mi fa piacere che il tuo unico neurone sia tornato dall’oltretomba” ghigno

“ Vai all’inferno teme!” sbraita

A questo punto il guercio interviene prima che la situazione degeneri.

“ Tu sei Sasuke vero?” mi chiede sorridendo

“ No sono Madonna” Ma chi diavolo dovrei essere? Perché mi fanno sempre domande così idiote?!

Il sensei-yanki non si scompone più di tanto e ignora la mia rispostaccia.

“ Naruto non fa che parlare di te. Sasuke di qua, Sasuke di là…” continua.

Certo che parla di me, lo scopo della sua vita è disturbarmi e poi l’ho sempre detto che il dobe ha tendenze paranoiche.

Il dobe arrossisce fino alla punta dei capelli e incespica delle parole sconnesse.

“ Certo che non sei malaccio. Oddio non mi sembri il tipo di Naru ma sai com’è de gustibus”

Fermi tutti. Ho capito bene quello che ha detto?? Fisso il dobe sconcertato.

Inutile dire che quell’idiota ora è di un vigoroso color aragosta.

“ Sensei!!!!” ringhia

Il tipo in questione ci osserva stupito “ Oddio! Non gliel’hai detto Naruto??” chiede al dobe poi si rivolge a me “ Tu non sei il nuovo ragazzo di Naru?”

Per poco non mi strozzo e il dobe mi viene dietro.

“ Sensei dannazione!!!” urla non appena si riprende vagamente.

Ora si spiega la sua insana passione per i vestiti di Itachi. Era evidente! Nessun sano di mente li indosserebbe così tranquillamente.

“ Credo sia proprio ora che vada!” indietreggia il tizio seguito dallo sguardo di fuoco del dobe “ vienimi a trovare Naru! Anzi venite tutti e due! Ciao ciao”

Non ho mai visto qualcuno sparire tanto velocemente.

Rimango a fissare il dobe che impreca contro ‘quel degenerato di un sensei che spiattella i suoi fatti in giro’.

“ Quindi non sono il tuo tipo” dico atono incrociando le braccia al petto.

Il dobe si volta verso di me e deglutisce “ Ehm Sasu io…”

“ Mi sento seriamente traumatizzato” continuo.

Il dobe assume un’espressione strana, della serie ‘mi fustigherò a sangue se me lo ordinerai’.

“ immagino per te sia un problema” dice piano

“ oh si…non ci dormirò la notte”

Il volto del dobe si fa ancora più cupo.

“ Non siamo più amici?” pigola quasi.

“ sai di cosa mi stupisco? Della tua più completa deficienza dobe!! se non ci avessi fatto caso mio fratello è leggermente gay” sbotto “ non hai il senso dell’ironia!”

“ Teme! Quella non è ironia! È gusto del macabro!!”

“ di macabro c’è solo il vuoto pneumatico della tua scatola cranica dobe, e smettila di usare parole che non conosci”

Il dobe si imbroncia come suo solito “ Sei un dannato teme!”

“ see see” replico alzando gli occhi al cielo “ ci sbrighiamo a recuperare i tuoi averi?”

“ma si può sapere che hai in mente? Non mi hai ancora spiegato niente” chiede l’idiota.

“ voglio trovarti una casa. Possibilmente decente”

Il dobe sgrana gli occhi “ e dove?”

Oh Gesù dammi la pazienza! So già che mi pentirò…

“ Pensavo sull’Himalaya, ma l’uomo delle nevi non accetta altri animali rari nel suo territorio.” Dico sarcastico “ dovrai accontentarti della stanza degli ospiti”

Il dobe sembra davvero sorpreso “ Ma a casa tua??!”

Ok. Mi sono già pentito…

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Attimi di anormale quotidianità ***


È con somma gioia e commozione che torno con questa storia. Non potete capire cosa significhi per me riprendere “Kamikaze Boys”.

A tutti quelli che hanno amato e amano questa storia devo un profondo e sincero ringraziamento.

Dovete sapere che a causa di un dolore incredibile che ha colpito la mia famiglia avevo perso la voglia di scrivere e anche di ridere. In quel momento più di ogni altra ho odiato questa storia perché mi è sembrata troppo luminosa e viva e spensierata, ma io ero troppo immersa nel buio per non sentirmi ferita. Volevo cancellarla. Dimenticarla. La consideravo il parto di una mente sciocca ed infantile che si diverte a costruire universi paralleli e non vuole affrontare la realtà che fa schifo.

Poi il dolore si è fatto meno intenso, per lo meno sopportabile. Ho cominciato a pensare che forse i miei mondi paralleli non erano stupidaggini, che forse mi aiutano ad andare avanti, che sono una parte cosi radicata in me che non posso farne a meno. E ho ricominciato a scrivere. Ma solo storie cupe e piene di rabbia e frustrazione, quella che permiava il mio cuore e che dovevo sfogare…

Poi la svolta. Qualche sera fa, senza un perché comincio a rileggere Kamikaze un capitolo dopo l’altro e le recenzioni che mi inviavate. Ho sentito dentro al petto una gioia e una serenità che quasi non potete immaginare. Ho ricordato la me stessa che scriveva quei capitoli, ridendo e arrabbiandosi e disperandosi perché i suoi personaggi non rispondevano ai suoi ordini. E ho capito che dovevo continuare, non potevo lasciarla morire così….

Siete stati voi la mia forza, il mio spunto, la mia luce. Per questo questo capitolo è per voi.

Così come vostra è questa immensa e noiosissima introduzione.^^

Ad Azzurra,

per essere l’amica speciale e dolcissima che è,

per ascoltare i miei scleri assurdi su Felpato, Ramoso e fratelli di vita,

per aver amato questa storia più di quanto l’ho amata io.

Ladies and gentlemen: The Show must go on!

Capitolo 10: Attimi di anormale quotidianità 

 

Ho caldo. Il che non è normale se si considera che siamo a metà novembre.

Mi sento scoppiare, non ce la faccio più. Devo trovare qualcosa, una cosa qualunque che mi liberi da questo tormento. Mi scrollo le lenzuola e il piumone di dosso, ma la situazione non migliora. Il mio corpo si contorce in cerca di sollievo e improvvisamente sento un vuoto allo stomaco, una sensazione di benessere assoluto e sono…

Cazzo sono bagnato!!

Spalanco gli occhi uscendo velocemente dal mio stato di dormiveglia. Cosa diamine è successo?

Inutile dire che il mio cervello non fa in tempo a darsi una risposta.

La prima cosa che vedo sono due enormi occhi azzurri che mi fissano sorpresi. A quanto pare il dobe non ha ancora capito che la sua cuccia non è questa.

“ Cosa…che..” borbotto ancora incapace di comprendere che sta succedendo.

Il dobe incredibilmente è arrossito fino alle orecchie, il suo sguardo continua a spostarsi dal mio volto alle coperte.

“credevo avessi un incubo” biascica il dobe imbarazzato “invece, sei…sei venuto”

Il mio cervello ci mette qualche secondo ad elaborare le parole di quell’idiota.

Non è possibile.

Non posso averlo fatto sul serio…OH MIO DIO!

“ CHE COSA?!!” urlo leggermente isterico mentre mi catapulto fuori dal letto travolgendo il dobe.

Calmati Sasuke, questo è solo un brutto, imbarazzatissimo e bagnatissimo sogno. Ora ti sveglierai e tutto tornerà alla normalità.

Itachi e Shisui irrompono nella mia camera attirati dal mio urlo. Oh mio dio, perché quest’incubo non fa che peggiorare?!

“ Otouto…” esclama quell’idiota di mio fratello prima di bloccarsi ad osservare il cavallo del mio pigiama e portarsi le mani tremanti alla bocca spalancata.

Shisui, dietro di lui, mi guarda con due occhi lucidi e commossi, neanche fosse una mamma il primo giorno di scuola della figlia.

Un brivido freddo mi attraversa la schiena. Sta per succedere qualcosa di tragico…

“ Il mio otouto è diventato grande! La sua prima pullulazione notturna!!” esclama Itachi con una dannata vocetta stridula.

Il dobe si gira e lo fisso interdetto “ Pullu che?” chiede aggrottando le sopracciglia.

Non è un dannato sogno.

 

****

“ Sasu? Vuoi tenermi il broncio per sempre?” chiede il dobe con quella sua stupida voce lagnosa.

No, solo finche non trovo un metodo abbastanza doloroso per ucciderti. Dannato dobe traviatore di menti e corpi!

Finchè questo stupido yanki non è venuto a vivere con noi, il mio corpo si è sempre comportato in modo più che dignitoso.

Niente risvegli traumatizzanti o improvvisi attacchi di calore.

È tutta colpa sua dannazione!

“ E dai Sasu!! Non l’ho mica fatto a posta! Che ne potevo sapere che da lì a poco…”

“ Non dirlo!” ringhio stringendo la cinghia della cartella tanto da sbiancarmi le nocche “un’altra parola e giuro che ti strappo la lingua”

La mia occhiata velenosa non sembra sortire alcun effetto perché il dobe imperterrito continua ad infierire.

“ Guarda che anche a me è capitato! Non devi sentirti mica imbarazzato sai?” dice con quel suo stupido sorrisino stampato in faccia.

“ Gradirei non sapere altro sulla tua vita sessuale grazie…” strascico cercando di concentrarmi sui ciottoli della strada e non sull’immagine mentale del dobe in una pozza di…oh che schifo! Ora dovrò scartavetrarmi il cervello per cancellare quel pensiero!

Da quando quest’idiota ha invaso definitivamente casa mia non ho più pace.

 Lascia i suoi vestiti ovunque, si ostina ad addormentarsi nel mio letto o a saltarci sopra la mattina, con l’amorevole intenzione di svegliarmi secondo il suo cervello bacato, provocando seri danni al mio sistema cardiocircolatorio.

 Morirò di infarto precoce. O sbalzato fuori dal mio letto per l’onda d’urto. O entrambe le cose.

Come se non bastasse, sembra che i miei ormoni si siano risvegliati improvvisamente e io assomiglio ad una dannata ragazzina col ciclo e con un corpo ingestibile!

E infine lo spettacolino di stamattina.  Quell’idiota di Itachi ha persino tentato di farmi una lezione sul sesso; ho dovuto minacciarlo di dar fuoco alla sua ultima collezione per farlo smettere.

“ Sasu?”

“ Cos’altro vuoi?!” ribatto acido al cataclisma che ho affianco.

“ Pensavi a Daniel Craig stamattina?” mi chiede assolutamente innocente l’idiota.

Sento la vena della tempia pulsare pericolosamente.

 Sto per commettere un omicidio. Probabilmente riceverei anche un premio per aver liberato il mondo dall’ennesimo idiota.

Sfortunatamente per il premio il cancello della mia scuola si staglia a pochi metri. Dovrò rimandare il tutto.

Come sempre da quando vive con noi, il dobe mi accompagna fino all’entrata ciarlando del nulla.

Mi sembra di essere quel tizio idiota con quel cane iperfedele. Lassie, se non sbaglio, quella che torna sempre a casa.

Peccato che di tutte le qualità di quel sacco di pulci, il dobe abbia preso solo questa.

“ Buona giornata teme!” sbraita sorridendo da orecchio ad orecchio.

Ha una faccia ridicola quando fa così.

“ see see…sparisci dobe” rispondo.

Ovviamente si imbroncia “ Ehi brutto teme! E io che ti accompagno pure!”

“come se fosse una mia richiesta” ribatto atono

Il dobe boccheggia indignato prima di voltarsi con fare offeso e allontanarsi; lo osservo girare l’angolo prima di entrare.

******

Non è che io abbia preso l’insana abitudine di non poter stare lontano dal dobe, è solo che non riesco, sinceramente, a capacitarmi del fatto che quell’ameba possa essere di qualche utilità al genere umano con un lavoro.

Per questo da quando ho scoperto come passa le sue giornate, escludendo il tempo che passa ad invadere il mio spazio vitale, mi sono preso la briga di andare a dare un’occhiata.

Il fatto poi che sia tornato tutti i giorni nelle successive due settimane, finita la scuola, è un punto del tutto irrilevante e trascurabile dettato da una serie di coincidenze che non è il caso di analizzare al momento.

E dove poteva spendere la sua inutile esistenza? Ma in un’officina meccanica ovvio!

La prima volta che ho messo piede nel “favoloso mondo delle yanki-amebe rombanti” , sono stato accolto da una serie di individui che hanno fugato ogni mio dubbio…quell’idiota non poteva che lavorare lì.

La proprietaria è una yanki femmina, tale Tsunade, un’ubriacona tettuta e iraconda, con la fissa per il gioco d’azzardo. Solo due giorni fa gli ho vinto per la sesta volta l’equivalente dello stipendio del dobe a poker.

In pratica mi paga per demolire la sua dignità.

“Uchiha!!” urla appena mi vede oltrepassare la saracinesca brandendo un’enorme ventaglio di carta di riso “la fortuna è dalla mia parte oggi! Ti spillerò fino all’ultimo centesimo!”

Quella donna è pazza. Deve aver inalato troppo Monossido di Carbonio.

“ Tzk! Lo dici così spesso vecchiaccia che ormai dovresti essere milionaria.” Ribatto freddo.

“ Come osi!! Io ho solo 35 anni!”

Certo come no! E io sono la fata turchina.  Lancio uno sguardo ironico sulla povera mentecatta. Oggi ha acconciato la chioma biondo platino in due codini e indossa fuseux rosa shocking coordinati ad una camicia hawaiana. Devono averle tagliato la luce in casa perché nemmeno Itachi sarebbe in grado di accostare tanta assurdità con l’ausilio di una fonte luminosa.

“ troppo tardi per lo stile Lolita ma giusto in tempo per il Botox…” borbotto sarcastico poggiando la cartella su l’unica sedia che sembra priva di grasso.

Questo posto annega nel sudiciume,  ma non lo puliscono dal 15-18?!

“ COSA HAI DETTO MOCCIOSO??” sbraita saltando sulla sedia.

Ovviamente la ignoro e mi dirigo verso il box dove lavora il dobe.  L’estate di Vivaldi nella mia mente copre le urla della yanki femmina.

Qualcuno dovrebbe dirle che urlare in quel modo le fa venire le rughe…

Il dobe sta lavorando su quello che rimane della sua moto. Non si è ancora deciso a darle l’addio finale.

Per quel che mi riguarda la corona funebre è già pronta, con un bel fiocco viola corredato di biglietto:

il mio più sincero cordoglio per la dipartita del tuo encefalo.

Cordialmente

Sasuke Uchiha.

 

Del resto fra i due la moto era di sicuro la mente della coppia.

“ Ciao teme! Mi passeresti la chiave esagonale?” dice il dobe propinandomi uno dei suoi stupidi sorrisi.

“Mi hai scambiato per il tuo assistente? E poi perché dovrei sapere com’è fatta una chiave esagonale?” ribatto incrociando le braccia al petto.

Il fatto che mi degni di venire in questo posto dimenticato da Dio e intriso di Gas e olio, non implica che io abbia attitudine o volontà alcuna  di infilare le mie mani in un motore.

“ Anch’io sono felice di vederti. Grazie non devi disturbarti faccio da solo…” borbotta il dobe afferrando un ferro dalla cassetta lì vicino.

“ Il rombo dei motori ti ha rimbecillito del tutto?”

“No teme! Basta la tua presenza indisponente!” rimbecca occupato a stringere un bullone.

Mi chiedo se le sue sinapsi siano andate in corto per imparare una parola così complicata.

“ Hai mangiato la pagina I del dizionario insieme alla brodaglia che ingurgiti di solito, oppure la tua mente annacquata ha partorito da sola questa metamorfosi linguistica?” chiedo saccente.

Il dobe sbuffa imbronciato “ Idiota di un Teme, smettila di usare paroloni per confondermi!”

Gli scocco un’occhiata vagamente divertita “ Non è colpa mia se non ti sei evoluto come tutti gli esseri umani e sei rimasto al livello di un australopiteco.”

Il dobe mi fissa sconcertato “ Un che?”

Sospiro esasperato. Ma perché spreco fiato con una forma di vita tanto inferiore?

Ha il naso sporco di unto, le mani completamente nere e quello straccio, che osa chiamare tuta da lavoro, che da rosso ha assunto una tonalità violacea.

Ma dico si può essere più ridicoli e completamente indifferenti alle regole di igiene personale?

Estraggo dalla tasca un pacchetto di Kleenex e mi sotto il suo sguardo sorpreso gli ripulisco il naso.

“ Fai schifo dobe! Ma cos’è hai due anni?” borbotto.

L’idiota sorride raggiante illuminandosi tutto. Se avesse la coda mi farebbe le feste ma inaspettatamente non dice nulla di irreparabilmente inutile.

Almeno per i successivi 5 minuti.

“ Sasu? Posso dirti una cosa?”

“ Se non puoi farne a meno” rispondo sarcastico.

Il dobe si morde il labbro esitante “ E se poi ti arrabbi?”

Come se normalmente invece quello che blatera abbia l’effetto di un barbiturico su di me!

“ Dobe parla prima che cambi idea e decida di ignorare te e la tua mente deprivata!”

“ Eribellostamattina” biascica rendendo incomprensibile qualunque cosa abbia detto.

“ So che per te è un concetto difficile, ma se non apri la bocca dubito che uscirà un qualche suono comprendibile dalle tue labbra…” dico inarcando il sopracciglio.

Il dobe fa un respiro profondo e poi mi guarda come se stesse per andare al patibolo, o per rimettere il pranzo.

Per qualche arcano motivo le due immagini si sommano e, nella mia mente, il dobe si incammina verso l’impiccagione rimettendo ramen.

Comincio a credere che l’idiozia sia contagiosa. Deve esserci una fuga di gas in questo posto.

“ Tu…tu…eri bello stamattina!” sputa fuori il dobe strappandomi dai miei pensieri assurdi.

Sento il volto andarmi in fiamme mentre lo osservo sconvolto.

Ha appena detto…

Cosa diamine ha detto quel dobe maniaco??

“Mi…mi passeresti la chiave inglese?” tenta si sviare vigliaccamente.

Il sangue mi romba nelle orecchie.

Gliela tiro in testa la sua chiave inglese!

Devo solo scoprire come è fatta…

 


N.d.a: A chi interessa la mia personale discesa ad inferos potete leggere "Never Again"^^.

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Capitolo 11
*** Capitolo Special: Kamikaze Boys' Xmas Carol ***


k Ciao a tutti!!! Innanzi tutto volevo ringraziarvi per le splendide recensioni che mi avete inviato^^...ero strafelicissima (*moon si commuove ç__ç*). Purtroppo non posso rispondere in questo momento ma non manchero di farlo prossimamente ( A costo di inviarvi una ad una delle email )^^. Questo Capitolo non era previsto in realtà ed è una specie di Special, fa comunque parte della storia ma non so dirvi di più...prendetelo così com'è XD! Mi sentivo in pieno spirito natalizio ed ecco qui... è il mio regalino di Natale per voi che mi seguite e avete messo Kamikaze fra i preferiti ( Siamo oltre i 100 *__* GRAZIE!!). Questo sarà l'ultimo aggiornamento del 2009 per quanto riguarda questa FF, ci rivedremo tutti nel 2010.
Per cui a tutti voi  BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!
Baci natalizi
Moon.


Kamikaze boys Christmas’ Carol:

Rockin’ around the Christmas tree (Have yourself a yanki crazy Xmas!)

 

“Sasuke-teme che mi regali per Natale?” sono tre giorni che quello yanki idiota non fa che chiedermelo.

“ Dobe la mia risposta è la stessa di 5 minuti fa…assolutamente niente” rispondo irritato sfogliando la mia rivista.

Il dobe fa per protestare ma lo blocco sul nascere “ E tanto per la cronaca, la risposta continuerà a essere questa per il prossimo secolo, quindi cambia disco.”

Ovviamente mette su quel suo stupido broncio “ Sei un teme! Non lo sai che a Natale si dovrebbe donare agli altri?” borbotta stizzito.

“ Ti faccio il dono di sopportarti, non è abbastanza?” replico ironico “ Certo potrei regalarti un cappio con il quale mettere fine alla tua inutile esistenza, ma l’istigazione al suicidio è ancora un reato…purtroppo.”

Magari, se riesco a irritarlo abbastanza, se ne va e la smette con questa cretinata dei regali. Non siamo neppure cristiani, perché diavolo dovremmo festeggiare il Natale?! E anche se fossi costretto a farlo, perché dovrei sprecare le mie esigue risorse in cianfrusaglie inutili con stupidi panzoni obesi vestiti di rosso e renne dal naso infiammato?

Ma il dobe non sembra dello stesso avviso, anzi ha preso anche troppo seriamente questa festività inutile. Sono giorni che non fa che addobbare la casa con lucine, ghirlande e altre cincinschiaggini insieme a quei due pazzi di Itachi e Shisui. In preda al loro delirio natalizio hanno addirittura deciso di fare un cenone per la vigilia, salvo pio che dovrei essere io quello che sgobba sui fornelli in nome dello spirito delle feste.

Forse in nome di questo tanto decantato spirito potrei menomarli a forza di padellate.

“Sasuke sei un teme odioso e scorbutico!” Sbraita il dobe indignato “ Se continui così, resterai solo!”.

“È quello che mi auguro da quando ho cominciato a intendere e volere…” replico serafico tornando alla mia rivista.

“ Bene allora!” sbotta uscendo dalla mia stanza come un elefante alla carica.

Mi chiedo se le lucine intermittenti non siano deleterie per il suo labile cervello. Non che comunque abbia importanza.

*****

Immagino che non dovrei sorprendermi di vedere il mio stupido fratello avvinghiato al suo amante, stupido quanto lui, sul tavolo della cucina.

In effetti, non è questa la cosa che spinge il mio sopracciglio verso vette mai raggiunte, anche se io su quel tavolo ci mangio e la cosa di certo non mi esalta.

In realtà sto cercando di capire perché Itachi indossa un Kimono rosso bordato di pelliccia bianca, con tanto di berrettino e boxer abbinati, e Shisui un paio di slip a righe verdi e bianche decorati con campanellini.

“ Oh My God! Cosa non sai fare con la tua manina Snowflakes!” geme Itachi.

“ Cosa c’è nel pacco per me Santa Baby?” ridacchia Shisui strusciandosi su di lui.

Ok, è veramente troppo! Credo resterò traumatizzato a vita.

C’è qualcosa d’inquietante nel vedere tuo fratello e il suo compagno che fanno giochetti di ruolo, soprattutto se immaginano di essere Babbo Natale e il suo elfo. Non sono neppure sicuro che un elfo di Natale sia sessuato!

“ Potrei denunciarvi al telefono azzurro per traumi lo sapete?” dico neutro interrompendo il loro perverso passatempo.

Inutile dire che quei due sono assolutamente privi di vergogna e non appena mi vedono, sorridono come i deficienti che sono.

“ La nostra collezione Underwear per le feste!” dice Shisui facendo una piccola giravolta.

Figurati se non architettavano qualcosa di assolutamente inutile e di pessimo gusto. Riesco già a immaginarmi il nome: Porno Xmas and a Fucking New Year!

“ Otouto mi hai già preso il regalo?” chiede con gli occhi sbrilluccicanti Itachi.

“ovviamente…” rispondo aprendo il frigo e versandomi del succo di pomodoro.

Tzk! Povero illuso.

“ Davvero?!” esclama con le lacrime agli occhi. A volte mi chiedo cosa ho fatto di male per ritrovarmi un fratello con l’intelligenza di un Paramecio.

Sorrido assolutamente angelico e falso “ ma certo…che no!”.

Vedo Itachi boccheggiare sconvolto, decido di divertirmi un po’ giusto per vendicarmi di quello spettacolino indecente di prima.

“Potrei prenderti qualcosa da Jusco…” ghigno “ ho sentito dire che c’è uno sconto sui maglioni in misto lana…prendi 10 paghi 2”

Itachi sgrana gli occhi e si tocca il petto come se stesse per avere un infarto mentre Shisui impallidisce all’istante.

“Non oseresti…” sibila il mio caro fratellino.

“ Mettimi alla prova” dico con tono noncurante uscendo dalla stanza “ Ah Shisui…è cellulite quella?”

**********

A quanto pare mi sono trasformato nel Grinch. Pensare che il verde non mi piace neppure come colore.

Comunque secondo gli abitanti di questa casa sono l’essere vivente più spregevole del mondo perché disdegno una stupidissima festa commerciale, e sto inquinando il Karma di tutti con il mio atteggiamento poco collaborativo.

L’unica cosa inquinata sono i loro cervelli bacati.

“Teme, noi andiamo a fare gli ultimi acquisti. Tu rimani pure qui a poltrire e a fare il teme!” mi urla dal piano inferiore il dobe.

Non ci credo. Mi hanno lasciato a casa da solo.

Erano mesi che non riuscivo a godermi un po’ di silenzio.

Mi accoccolo meglio nella mia coperta termica e finisco il cruciverba special che avevo iniziato. Storco il naso leggendo la frase nascosta che si forma: Riceverai tre visite e tosto capirai quanto amato sei, sei stato e sarai.

Bah…queste soluzioni sono sempre più strane.

******

“ Oyahu Sasuke Teme!!” urla la voce di quello stupido dobe nelle mie orecchie.

Sobbalzò sorpreso prima di voltarmi verso l’idiota “ Ma sei impazzito??” ringhio.

Ehi, aspetta un attimo. Perché il dobe galleggia a mezz’aria? E perché è completamente nudo salvo per le mutande rivestite di dolciumi e per la coroncina di candeline in testa?

“ Teme non cominciare a fare il bastardo per favore che sennò perdo il filo…” si imbroncia leggermente il dobe.

Si aggiusta la coroncina e assume una posizione idiota prima di cominciare solenne “Io sono il fantasma del Natale Presente…”

Ma ti prego!

“ Si certo, ed io sono la fata turchina!” sbotto sarcastico.

Il dobe gonfia le guancie irritato “ brutto teme, guarda che io sono un fantasma del Natale con tanto di licenza abilitante! Tiè guarda qua, questa è la mia patente!” borbotta mostrandomi un tesserino dorato.

AFdN (Associazione Fantasmi del Natale) Membro n° 2267, Naruto fantasma del Natale, abilitazione: Linea temporale Presente.

“ Carina, la maestra ti ha dato le forbici con la punta arrotondata per farla?” lo sfotto.

Figuriamoci se credo a questa cretinata del fantasma.

“ Bene, visto che non mi credi, ti faccio vedere!” sbotta offeso afferrandomi il braccio.

“ Ehy dobe cosa diavolo…” non riesco a finire la frase che mi ritrovo catapultato in un centro commerciale.

Il dobe accanto a me gongola soddisfatto della mia faccia stupita. Ok, è ufficiale. Sono impazzito e nessuno me l’ha detto.

“ Così impari a dubitare di me teme!” esclama lo spiritello frutto della mia pazzia.

Assodato che sono matto, cerco di capire perché il mio cervello ha pensato che un’allucinazione ambientata in un centro commerciale decorato con fiocchi dorati, lucette a intermittenza e cori di canzoncine sdolcinate, possa essere l’emblema della mia perduta sanità mentale.

“ Perché siamo qui?” chiedo riacquistando il mio a plombe al dobe-spiritello.

L’allucinazione sorride e mi indica un gruppetto di tre persone poco distanti: Itachi, Shisui e il dobe. Questa deve essere davvero un’allucinazione perché mio fratello non metterebbe piede in un centro commerciale neanche se Coco Chanel in persona tornasse dall’oltretomba per chiederglielo.

“ Ripetimi perché siamo in questo luogo di perdizione” piagnucola rivolto a Shisui.

“ Perché la felpa che piace tanto a Sasu è qui”

Itachi fa una faccia a metà fra lo sconvolto e lo schifato, poi rassegnato annuisce.

“È quella lì!” esclama il dobe indicando una felpa nera con cappuccio e l’allacciatura alla coreana.

Non ricordo neppure di aver detto a quell’idiota che mi piaceva, mi ero limitato a fissarla un paio di volte dalla vetrina.

“ Hai visto? Loro ti vogliono bene anche se tu sei un teme” mi sussurra lo spiritello “ e pensano a te anche se tu non lo fai”.

Sento le guancie imporporarsi leggermente e mi volto dall’altra parte.

“Nessuno gliel’ha chiesto”mormoro.

Sento il dobe spiritello sbuffare divertito prima di riprendermi per mano.

“ehy dobe!” lo chiamo appena mi accorgo di essere di nuovo sotto la coperta termica, ma sembra che dello spiritello non ci sia traccia.

Forse ho solo sognato, forse non sono ancora impazzito.

Certo la strada è corta però, se sogno scemate come questa.

****************

“Otouto! Io sono il fantasma del Natale passato!” ma non è possibile! Mi ero appena convinto di essere sano, magari con qualche propensione ai sogni assurdi ma comunque sano, e mi ritrovo davanti agli occhi Itachi versione spiritello con tanto di mantello nero con un improbabile fantasia a nuvolette rosse.

Osservo scettico il bicchiere d’acqua che sono venuto a prendere in cucina. Magari hanno avvelenato le falde acquifere con, che so, LSD.

“Itachi, di grazia perché indossi quell’affare orribile e galleggi?” chiedo lentamente cercando di trovare una spiegazione logica a queste visioni.

Itachi spiritello mi sorride e mi afferra entrambe le mani “ Ma otouto, te l’ho detto! Sono il fantasma del Natale passato!” risponde “ ora tu non preoccuparti e lascia fare a me!”.

Sgrano gli occhi preoccupato. Non ne uscirò vivo, me lo sento.

Esattamente come prima, improvvisamente mi ritrovo sbalzato in quella che sembrerebbe…la mia cameretta da piccolo!

Guardo il fantasma confuso “ Perché siamo nella mia vecchia camera?” chiedo.

“guarda e capirai” risponde melodrammatico l’altro. Almeno assomiglia decisamente a quell’idiota di Itachi.

Una donna con lunghi capelli neri attraversa la stanza, sembra piuttosto nervosa. Dietro di lei la segue una ragazza con i capelli castani legati in una treccia.

“ Avevo chiesto di non essere disturbata”Sbotta la donna mora. Mi basta una parola per riconoscere la voce mia madre. Dovrebbe venirmi un groppo alla gola ma in realtà non provo nulla.

“ Mi dispiace signora ma il signorino Sasuke…” prova a dire la ragazza.

“Sta zitta Kumiko! Sei solo un’incapace! Ora devo scendere alla festa, vedi di non disturbarmi oltre…” le ordina mia madre uscendo.

Poco dopo un ragazzino con i capelli scuri legati in un codino entra nella stanza.

“Signorino Itachi, non dovrebbe essere qui! Mi metterà nei guai!”esclama vedendolo Kumiko.

“Voglio vedere mio fratello!” ordina Itachi.

“ Ma, è ancora contagioso…”

“Adesso!!”

Kumiko lo conduce accanto al letto dove steso ci sono io. O almeno il me di 14 anni fa.

Sembro avere una di quelle malattie esantematiche.

Itachi si avvicina e mi bacia la fronte poi posa un pacchettino vicino al mio cuscino.

“Buon Natale Sasuke.” Sussurra.

Non ho alcuna memoria di quest’episodio, magari il mio grado di pazzia è tale da inventare totalmente un pezzo del mio passato.

Accanto a me Itachi spiritello singhiozza e si soffia il naso rumorosamente con un fazzoletto ricamato.

“ Com’ero generoso! Sei fortunato ad avermi come fratello Otouto!”

Alzo gli occhi al cielo e  incrocio le braccia al petto. Sono fortunato a non aver tentato il suicidio con un fratello come quello semmai.

“ Quando hai finito di allagare il pavimento, pensi di potermi riportare a casa?” sbuffo indispettito.

Continuando a piangere afferra la mia mano e tutto quello che so, è che sono di nuovo in cucina e dello spiritello piangente non c’è traccia.

******

L’ultima allucinazione non me lo aspettavo proprio così. Shisui travestito da mummia quando Halloween è passato da più di due mesi ha confermato che ormai i neuroni del mio cervello si sono presi una pausa di riflessione.

“ Fammi indovinare” dico ironico “ tu sei il fantasma del Natale futuro”

Shisui annuisce estatico, tenta di parlarmi ma ha la bocca tappata dalle bende.

Almeno qualcosa di buono il mio cervello l’ha fatto stavolta!

“ Perché sei vestito da mummia?” chiedo incuriosito. Voglio dire non ho nulla contro le mummie, ma stanno al Natale quanto il panettone sta a ferragosto.

Shisui scrolla le spalle come a dire che non ne ha idea, poi mi afferra per le spalle e in un attimo mi ritrovo…mi ritrovo nel salone.

Fantastico, questo spiritello è pure incapace di smaterializzarsi!

“ Complimenti Shisui, ti sei dato proprio da fare…” commento ironico beccandomi un’occhiataccia da parte della mummia.

Mi indica scocciato l’albero di Natale addobbato dal dobe l’altro giorno. Pacchetti colorati circondano l’abete, di sicuro sono i regali che hanno comprato gli idioti.

Shisui mi fa segno di avvicinarmi e leggere i bigliettini.

Al mio otouto, con affetto Itachi.

Al teme più teme che ci sia (ma sei comunque il mio migliore amico). Naruto

A Sasuke, il mio fratellino acquisito. Shisui

“Tzk! Un altro po’ di miele e divento diabetico…” borbotto rimettendo a posto i pacchetti.

“ Quindi cosa dovrei fare?” sbotto girandomi verso lo spiritello che è già scomparso. Mi giro verso l’albero e vedo che anche i pacchetti sono spariti.

Sbuffo irritato. Al diavolo fantasmi,allucinazione e materializzazioni improvvise!

Salgo in camera a prendere la giacca e il portafoglio.

Farò quei dannati regali e cucinerò quella stupida cena, così forse eviteranno di scomodare addirittura gli spiriti di questo e quell’altro mondo!

****

Il dobe osserva il suo pacchetto sbalordito “Per me?” pigola quasi con le lacrime agli occhi.

Ho aspettato che Itachi e Shisui andassero a letto per dargli il suo regalo. Non è che mi vergognassi, solo detesto la confusione. Il dobe ne fa abbastanza da solo…

“Apri quel dannato pacco e smettila di fare la traviata!” sbotto concentrandomi sulla fantasia del plaid che copre i miei piedi. Non importa quanto alto sia il riscaldamento, io sento sempre freddo.

“ Va a quel paese teme! Volevo solo assaporare il momento!” esclama offeso mettendosi a stracciare la carta dorata.

Osservo la sua espressione mutare da sorpresa a felice fino a scadere nella commozione, alla vista del piccolo modellino di moto rossa e nera, del tutto simile alla sua vecchia ferraglia.

“S-Sas’ke” singhiozza strofinandosi la faccia con la manica del pigiama “ Grazie!”

Poi da dobe qual è mi si getta addosso facendomi cadere dal divano.

“ Sei un’imbecille dobe!” esclamo cercando di rotolare via dal suo abbraccio.

Nella foga finiamo sotto uno dei tralci di vischio che Itachi ha sparso per tutta la casa. Il dobe lo osserva divertito per poi fissarmi.

“ Sei sotto il vischi teme” dice prima di poggiare le sue labbra sull’angolo della mia bocca.

Arrossisco furiosamente “Ma sei impazzito?” sibilo cercando di alzarmi in piedi. Il dobe,però, mi si accoccola di più contro. Il freddo è un ricordo lontano.

Penso che morirò per auto combustione.

“Buon Natale teme”

“Vai al diavolo dobe!”

Ma nel frattempo, continua a tenermi caldo…

 

 

 

 

 

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