Gelosia danzante

di FunnyYoungMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bowling ***
Capitolo 2: *** Colazione insieme ***



Capitolo 1
*** Bowling ***


Quando Jonghyun e Taemin avevano deciso di tornare dalle loro famiglie a vivere non dicemmo niente, anche se ci dispiaceva che se ne andassero. Eravamo comunque ancora un gruppo e non significava che non ci saremmo più visti.
Nel dormitorio rimanevamo io, Onew e Key. È vero, stavamo più larghi però… non c'era tantissimo rumore. La casa sembrava mezzo vuota.
Il colpo di grazia arrivò quando Key ci annunciò che sarebbe andato a vivere da solo. Quello significava che io e Onew saremmo stati gli unici nel dormitorio. Anzi, nell’appartamento. Non eravamo arrabbiati con Key per quella decisione. Insomma, se voleva vivere da solo avrebbe dovuto fare ciò che voleva. Ma non potevo nascondere il fatto che mi sentivo solo. Certo, con me c'era Onew però… lui è un tipo abbastanza silenzioso, che se ne sta per le sue, che quando è a casa preferisce rimanere in camera sua piuttosto che guardare un film con me.
Inoltre, non aiutava molto il fatto che le attività come gruppo fossero molto ridotte. Avevamo tutti qualcosa da fare: Onew girava drama o cantava per delle OST; Jonghyun aveva la sua carriera da solista, la radio; Key era occupato in sfilate, come MC; Taemin anche lui aveva la carriera da solista, oltre che collaborare con altri cantanti. Io non ero da meno, avevo anche io i miei impegni. Ma quando finivo, anziché tornare a casa, uscivo sempre con qualcuno o andavo in viaggio di “lavoro” con altri.
Avevo parlato a Kyuhyun di questa situazione e lui mi aveva risposto dicendo che era normale, che l'aveva provato anche lui quando i suoi hyung avevano deciso di andare a vivere da soli o erano tornati dai genitori. Inoltre aveva detto che era normale che gli altri volessero indipendizzarsi, per cui era la stessa cosa per i miei compagni; ognuno cercava il proprio equilibrio.
 
Fu con questi pensieri che mi ero svegliato questa mattina. Ero solo in casa perché Onew era impegnato con delle riprese che lo mantenevano molto spesso fuori casa. Key, Jonghyun e Taemin non erano rimasti a dormire la sera prima quindi, tutto solo, andai a fare colazione e mi vestii. Anche se, stranamente, avevo la giornata libera, non volevo starmene chiuso in una casa vuota per cui avevo deciso di andare da Suho, che quel giorno, anche lui, era libero.
Ero a metà strada tra il nostro appartamento e il dormitorio degli EXO quando il mio telefono suonò. - Pronto?-
-Ehi Minho, come va?- domandò il Maknae, troppo eccitato per i miei gusti.
-Va bene. Ma non era questa la domanda per cui mi hai chiamato.-
-Eheh mi hai scoperto. Senti, io, Kai e altri EXO andremmo a giocare a bowling. Ti va di venire?-
Ma sempre con Kai doveva uscire?! D'accordo che sono amici da anni ma.. Ehilà, siamo o non siamo noi i tuoi compagni di gruppo?? E poi anche il fatto che uscisse con gli altri EXO non mi andava giù. Preferiva la loro compagnia alla nostra?! - C’è anche Suho?-
-Suho? Eh? Non so. Potrebbe venire anche lui.- rispose Taemin, parecchio indispettito.
-…. Va bene, vengo anche io. Dimmi dove.- risposi dopo un po’.
Dopo aver concordato luogo e ora, chiamai Suho e lo avvisai del cambio di programma. Era da tanto tempo che io e Suho non stavamo un po’ insieme e dopo Fluttering India cercavo sempre di stare un po’ con lui. Per fortuna lui riusciva sempre a trovare un buco per me durante il quale parlavamo di tutto e di più.
 
Io e Suho concordammo di trovarci mezz'ora prima nel bar di fronte al bowling, per parlare un po’ prima di trovarci con gli altri. Pensavo di essere troppo in anticipo ma Suho mi stava già aspettando seduto ad un tavolo, lontano da sguardi indiscreti.
-Ehi Minho.- disse Suho mentre prendevo posto davanti a lui.
-Ciao Joonmyeon.-
-Ho ordinato per te. Allora, che mi racconti?-
-Le solite cose. Lavoro, riprese, audizioni.. solitudine.-
-Non è cambiato niente?-
Incrociai le braccia sul tavolo e vi appoggiai la testa. - Esatto.-
-Minho.. Sai che il dormitorio degli EXO è sempre aperto per te.- puntualizzò lui. - E invece per… sì insomma, con Taemin?-
-Niente da fare. Non riesco mai a parlargli e.. Beh, sono geloso di Jongin. Sono sempre insieme loro due.-
-Ma dai! Sai che Jongin.. Beh, insomma.. Sì, ecco, è impegnato.- disse lui arrossendo leggermente.
-Capisco ma.. mi pare così lontano, così indifferente verso il gruppo e verso di me.-
Suho non disse niente. Sapeva che qualunque cosa mi avesse detto, io avrei avuto da ridire.
Siccome sapevamo entrambi che quell'argomento non avrebbe portato a nulla, parlammo dei progetti a cui stavamo lavorando in questo periodo e lui si sfogava anche sui suoi compagni.
Avevamo perso la cognizione del tempo e quando guardai l'orologio, notai che eravamo in ritardo di mezz'ora.
-Merda!- esclamai, richiamando l'attenzione di Suho che in quel momento era perso nei suoi pensieri. - Siamo in ritardo.-
Non aggiunsi altro. Pagai il conto e, insieme a Suho, uscì diretto al bowling. Entrammo correndo e, quando vidi Taemin di spalle, rallentai il passo. Ci avvicinammo proprio quando toccava a lui tirare la palla.
-Scusate il ritardo.- esordì Suho sedendosi sulla prima sedia vuota che trovò.
-Era ora. Vi stavamo dando per dispersi e non sapevamo se chiamare o meno i nostri manager.- scherzò Chanyeol.
Taemin, dopo aver lanciato la palla, anziché venire a salutarmi andò direttamente da Kai e si sedette al suo fianco. Kyungsoo, seduto alla destra di Kai, fece una smorfia, si alzò e sparì dalle piste, dicendomi di sostituirlo.
-Ah, ciao Minho hyung.- salutò Kai con un sorriso a trentadue denti. Taemin storse impercettibilmente la bocca, come se gli desse fastidio che fossi lì.
-Ciao Kai.- dissi semplicemente, girandomi a guardare Suho e a parlarci.
Mentre davo loro le spalle, li sentivo parlare a bassa voce tra di loro, ogni tanto facendo dei versi strani. Non dovevo prestare attenzione a loro; avrebbero fatto sì che io perdessi la calma e non volevo.
Dopo un paio di partite Baekhyun mi ordinò di accompagnarlo a prendere delle bibite per tutti. Era strano che lui volesse passare del tempo con me per cui non mi stupì quando si fermò in mezzo al corridoio e si girò verso di me.
-Tu e Taemin. Perché siete così… come posso dire.. uhm, indifferenti l'uno verso l'altro?-  domandò assottigliando gli occhi.
-Devo risponderti? Perché sai, non è che siamo così vicini io e te..-
-Sì, devi rispondere perché il vostro comportamento mi dà sui nervi.-
D'accordo, con il nostro atteggiamento potevamo mettere in difficoltà gli altri ma non mi sembrava una cosa così tragica. Anche perché, eravamo noi due quelli che si ignoravano, non loro. Stavo per rispondergli ma dei fischi provenienti dalle piste mi interruppero. I fischi provenivano esattamente dalle due piste che noi stavamo usando, e precisamente dai nostri amici che stavano apprezzando la vista davanti a loro.
Taemin e Kai stavano ballando sulle note di “Playboy” - la canzone degli EXO - con la loro stessa coreografia. Gli altri ragazzi fischiavano perché i due ballerini erano troppo vicini e le mani si fermavano per troppo tempo dove non dovevano. Ero scioccato ma soprattutto geloso. Erano le dancing machine di entrambi i gruppi, avevano la stessa età, erano molto amici e avevano gli stessi interessi; insomma, erano intimi. Nonostante io fossi nello stesso gruppo di Taemin, lo avessi sostenuto quando a scuola lo prendevano in giro, lo avessi coccolato come se fosse la cosa più preziosa al mondo.. non aveva mai ballato così con me. Perfino con Jonghyun aveva ballato “Internet War” ed erano stati i peggiori minuti della mia vita! Figurarsi ora che si stava toccando con Kai, che non era un nostro compagno. Avrei anche potuto uccidere qualcuno in questo momento.
Kyungsoo anche lui era immobile, con lo sguardo puntato sulla coppia. Non sembrava molto felice e il viso era più rabbuiato del solito.
Molte ragazze si fermarono a guardare, strillando alla vista dei due che si scatenavano e stavano anche per riprenderli con i cellulari ma Suho si avvicinò a tutte, chiedendo loro di non filmare niente. Ciò non significava che si sarebbero allontanate; anzi, rimasero lì per vedere se avrebbero ballato qualcos'altro. Quando i due ballerini tornarono a sedersi, le fan sparirono, lasciando il nostro gruppo a ridere tra di loro e a complimentarsi con i due ragazzi.
-Eccovi qui!- esclamò Chanyeol avvicinandosi a me, Baekhyun e Kyungsoo. - Avete visto che roba?-
-Sì Yeollie, abbiamo visto. Hanno visto.- sottolineò Baekhyun indicando me e D.O con la testa.
Chanyeol spalancò gli occhi e stava per dire qualcosa ma Kyungsoo si mosse prima e si allontanò da noi, diretto al suo posto. Quando si sedette vicino a Kai tenne lo sguardo puntato sulla pista, senza degnare della sua attenzione Jongin, che continuava a chiamarlo.
Chanyeol e Baekhyun tornarono ai loro posti e io li seguì, dritto da Suho che era già pronto ad accogliermi con un sorriso dolce sul viso. Presi posto al suo fianco e, siccome ogni tanto passavano delle fan e non volevamo far diffondere qualche scandalo, lui posò semplicemente la sua mano sul mio ginocchio per mantenermi calmo e farmi sapere che lui era con me.
Io, per non finire sui giornali per aver ucciso - o almeno tentato di uccidere - un membro degli EXO, non degnai uno sguardo a Taemin e Kai, facendo anche finta di non sentirli parlare tra loro o ridacchiare tra loro.
Dopo un’ora decidemmo che era giunto il momento di tornare a casa. Uscimmo dal locale e, visto che ero l'unico che prendeva una direzione diversa, cominciai ad incamminarmi dopo aver salutato tutti - Taemin e Jongin esclusi - ma una mano mi fermò. Mi girai e vidi che Suho, seguito dagli altri EXO e da Taemin, mi aveva fermato.
-Io e i ragazzi prendiamo una strada diversa da quella di Taemin ma non voglio che lui cammini per strada da solo, senza qualcuno che lo accompagni.- disse lui lanciandomi uno sguardo significativo: “Parla con lui. Scusa!” ecco cosa mi stava comunicando.
-…. D'accordo.- risposi senza guardare Taemin, che nel frattempo si era avvicinato piano a me.
Suho e gli altri si girarono e si incamminarono verso il loro dormitorio, lasciando me e Taemin fermi sul marciapiede. Senza guardare verso di lui, cominciai a camminare diretto a casa sua, sapendo che mi stava seguendo.

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Capitolo 2
*** Colazione insieme ***


Suho e gli altri si girarono e si incamminarono verso il loro dormitorio, lasciando me e Taemin fermi sul marciapiede. Senza guardare verso di lui, cominciai a camminare diretto a casa sua, sapendo che mi stava seguendo.

-Posso dormire nell'appartamento?- chiese Taemin, interrompendo il silenzio dopo dieci minuti che camminavamo.
-Perché?-
Non rispose subito ma parlò dopo qualche minuto. - I miei non ci sono stasera e mio fratello esce con la sua ragazza.-
-Fai come vuoi.- fu la mia unica risposta.
Sinceramente, ero ancora arrabbiato con lui per il ballo in coppia con Kai. Che ballasse con Yixing era più tollerabile! Non aiutava il fatto che mi camminasse dietro di qualche passo, come se avesse paura di me.
-Allora vengo da voi. Onew non c'è stasera, quindi il letto sarà libero.- dichiarò Taemin.
È vero! Onew non c'era. Quindi saremmo rimasti solo noi?? Oh cielo! Come avrei fatto a passare la notte senza fare qualcosa di indicibile non lo sapevo. Speravo che Key o Jonghyun all'ultimo minuto decidessero di venire a passare la notte all'appartamento perché sapevano che avrei dovuto essere da solo.
Ero immerso talmente tanto nei miei pensieri che non mi ero reso conto che Taemin mi aveva preso sottobraccio. Feci per liberarmi dalla sua presa ma lui non mi lasciò. Arrivati  all'appartamento, andai subito in camera per cambiarmi, lasciando Taemin da solo a fare quello che voleva.
Quando uscii dalla stanza, trovai Taemin in cucina, intento a cucinare qualcosa per la cena. Senza che lui dicesse niente, apparecchiai la tavola e poi mi misi ad aiutarlo. Non parlammo molto, a parte le dritte su cosa cucinare e come.
Dopo mezz'ora la cena era pronta e noi stavamo già mangiando. Quando finimmo, andammo insieme a lavare i piatti e i tegami utilizzati e, finito anche quello, andammo a guardare la televisione. Taemin appoggiò la testa sul mio grembo, nonostante io gli avessi detto di non farlo, e rimase lì per tutta la durata del programma che stavamo guardando.
Beh, guardando… Io stavo messaggiando con Suho e Kyuhyun. Secondo il primo, avrei dovuto parlare seriamente con Taemin e dichiararmi perché era ora che lo facessi. Il secondo invece reputava più opportuno che io saltassi addosso a Taemin e non gli lasciassi scampo, per poi farlo finalmente mio.
“Tu sei pazzo”, scrissi a Kyuhyun.
“ Yah! Ci sono passato anche io e guardami ora: sto insieme alla persona più meravigliosa che ci sia”, rispose lui.
“Il fatto che Yesung hyung non ti abbia ucciso quando ti sei dichiarato mi sorprende sempre di più”, commentò Suho.
“Vabbeh, domani saprete cosa avrò deciso di fare”, dissi mentre sogghignavo. In realtà avevo già deciso come agire ma non glielo avrei detto fino alla mattina seguente.
“In bocca al lupo!” risposero entrambi.
Proprio in quel momento il programma terminò e io mi resi conto che Taemin stava dormendo.
-Taemin-a.- cominciai a ripetere, continuando a punzecchiargli la guancia.
-Ugn.. Hyung.- biascicò lui, strofinandosi gli occhi e alzandosi.
-Dobbiamo parlare. Ti va?-
Si prese qualche minuto prima di rispondere. - D'accordo.-
-Tu.. Mi odi? Non mi sopporti? Ho fatto qualcosa di male?- elencai notando come, ad ogni domanda che facevo, lui spalancava sempre di più gli occhi e la bocca.
-Mi sono reso conto che ultimamente mi tratti con freddezza, se non addirittura con indifferenza. Non passi mai per l'appartamento, quando siamo insieme agli altri non mi guardi né mi parli, non mi chiami né mi messaggi. Tutto questo mi preoccupa perché non so come comportarmi e mi piacerebbe che tu.. mi trattassi come un tuo hyung, come un tuo amico e non come.. come uno che non conosci.- dissi senza guardarlo mentre torturavo le mani.
Lo lasciai un attimo pensare e credevo che mi avrebbe detto qualcosa, anche negativa ma non aprì bocca. Preferì invece abbracciarmi mentre singhiozzava e mi passava la mano tra i capelli.
-Aish babo! Come potrei mai odiarti? Sei.. Sei tutto per me!- esclamò, lasciandomi parecchio sorpreso. - Per rispondere alle tue domande.. Non so come comportarmi con te, mi piaci talmente tanto che ho paura di fare o dire delle scemenze..-
-Cos'hai appena detto?- domandai, interrompendo il suo sproloquio e allontanandolo da me.
-Ho detto che non ti odio.-
-Dopo di quello.-
-Che ho paura di dire delle scemenze.-
-Prima.-
-Che mi…- cominciò a dire, interrompendosi quando si rese conto di quello che aveva appena detto.
-Taemin…- dissi piano avvicinandomi piano a lui.
Lui non si spostò ma mi guardava con gli occhi spalancati e trepidanti. Mi stava aspettando, voleva anche lui quello che volevo io, lo vedevo dal  luccichio che vidi nei suo occhi e dal respiro che si era quasi fermato. Continua ad avvicinarmi piano, per paura che scappasse nonostante tutto quello che mi aveva detto.
Lui mi venne incontro a metà strada, mettendo le mani dietro il mio collo e guidando le labbra sulle mie. Ma quello che iniziò il bacio e che lo controllava ero io.
Continuammo a baciarci fino a quando non ci staccammo per riprendere fiato. Ne approfittai per dirgli la cosa più importante di tutte. - Tu non sei di Jongin né di nessun altro. Tu per me sei la persona più importante al mondo, perciò se non vuoi accollarti questa responsabilità, allontanati ora prima che andiamo più a fondo nella relazione.-
Taemin, in tutta risposta, riprese a baciarmi fino ad allontanarsi un attimo. - Non ho nessuna intenzione di scappare finché ci sei tu al mio lato.- mormorò a un soffio dalle mie labbra.
Lo baciai di nuovo, questa volta con più passione, fino ad alzarmi dal  divano. Lui incrociò le gambe alla mia vita, aggrappandosi con le mani dietro il mio collo.
Mi diressi alla mia stanza, senza mai staccarlo da me. Lo appoggiai al letto, lanciandogli uno sguardo significativo.
-Non ti fermare.- disse semplicemente, aspettando che facessi la mia scelta.
Per tutta risposta mi tolsi la camicia che indossavo d'un colpo e mi chinai sopra di lui. - Ogni tuo desiderio è un ordine.- commentai, riprendendo a baciarlo.
 
Ring ring. Allungai la mano sul comodino per spegnere la sveglia. Trovai l’aggeggio infernale e lo schiacciai.
Ring ring. “Ma che…? La sveglia non l'ho forse spenta?”, pensai aprendo gli occhi e guardando sul comodino. La sveglia era spenta e il suono proveniva da fuori dalla stanza. Infatti, era il campanello che suonava. Mi alzai in fretta, rendendomi conto che ero in boxer perciò prendendo una tuta dall’armadio e indossandola mentre andavo alla porta.
Aprì la porta e mi trovai davanti Key che senza neanche salutare entrò nell'appartamento. Non mi rivolse nemmeno una parola mentre si dirigeva a passi rapidi verso la mia stanza. Entrò in camera, chiudendo la porta dietro di sé e lasciandomi fuori.
Dalla stanza giunse il suo urlo prima che la porta venisse aperta e mi trovassi Key davanti che mi puntava un dito sul petto.
-Tu, brutto figlio di…- cominciò a strillare, guardando me e poi la mia stanza. - Come hai potuto fare questo al mio bambino???-
Ero confuso. L'unico che Key chiamava “il suo bambino” era Taemin ma non capivo cosa c’entrasse Taemin in tutta questa scena. Stavo per rispondere che non capivo di cosa stesse parlando quando dalla mia stanza uscì Taemin, indossando una mia maglia sopra i boxer e con i capelli tutti scompigliati. I ricordi della sera prima mi investirono e sbiancai in volto. “Ah, ecco a cosa si riferiva Key”, pensai alzando le mani, come se avesi davanti un poliziotto.
Ma davanti a me avevo Key, che era peggio di un poliziotto. Si stava comportando come una madre che sta strillando contro il ragazzo che ha appena deflorato la figlia, il che è vero da un certo punto di vista. Solo che Key non era sua madre, Taemin non era una ragazza e io amavo troppo Taemin per lasciarlo dopo una scenata di Key per quello che avevamo fatto.
-Kibum, perché sei così arrabbiato?- domandai cauto, senza mai abbassare le mani
-Perché?? Sei andato a letto con Taemin! Senza neanche stare insieme!- strillò lui, abbracciando il maknae.
-Ma in realtà… stiamo insieme.- ribatté lui a bassa voce.
-E da quando?-
-Da ieri sera.- rispose lui tranquillamente.
Key rimase un attimo in silenzio, poi allontanò Taemin per guardarlo meglio. - Stai bene? Ti ha fatto male?-
Taemin arrossì e scosse il capo, rispondendo con un bassissimo “sto bene”.
Allontanai Taemin dalle grinfie di Key e lo avvicinai al mio petto. Stavo per dire a Key di tornare a casa ma in quel momento Onew entrò nell'appartamento. Appena si rese conto della scena che gli si presentava davanti - io in tuta a petto nudo, Taemin in boxer e una maglia larga coi capelli arruffati e Key che aveva uno sguardo assassino - non ci mise molto a capire cosa stesse succedendo e scoppiò a ridere. Noi lo guardammo confusi, aspettando a che si calmasse.
-Era ora che vi decideste. Pensavo che sarei morto prima di vedervi insieme.- commentò andando verso la sua stanza dopo aver lanciato uno sguardo significativo a me e Taemin.
-Il fatto che Jinki sia d'accordo con questa storia non ti dà il diritto di portartelo a letto ogni volta che ne hai voglia, capito??- dichiarò Kei guardandomi torvo.
-Non glielo permetterò.- gli promise Taemin.
Lasciai Taemin con Key - che gli aveva promesso una colazione da re - mentre andavo in camera. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Suho, Kyuhyun e Changmin, che nonostante fosse al servizio militare mi aveva fatto promettere di scrivergli ogni tanto.
“Ragazzi, ci sono riuscito. Io e Taemin abbiamo fatto ‘pace’”.
“ L'ho sempre detto che ci si dichiara così”, commentò Kyuhyun mandando anche una foto di lui con a fianco Yesung che dormiva.
“Hyung! Evita di mandare foto di te e Yesung-ssi su questo gruppo; non penso sarebbe contento se lo scoprisse. Comunque bravo Minho, sono contento per te!”, rispose Suho mandando un emoticon felice.
“Sono via da un po’, non scrivete da un po’ su questo gruppo… e Minho si è dichiarato a Taemin?! Ragazzi, aggiornatemi ogni tanto; questi, tutti insieme, sono un colpo duro da metabolizzare!” replicò Changmin mandando una faccina piangente.
“Scusa hyung, è stato improvviso. Adesso vi saluto. Kibum sta preparando la colazione e vuole castrarmi mentre invece Jinki continua a ridacchiare come se fosse impazzito”.
“Ciao Minho. Tienici aggiornati” risposero i tre in coro.
Tornai in cucina, dove trovai ad aspettarmi non solo Key, Onew e Taemin ma anche Jonghyun, fermo dietro Key mentre lo abbracciava. Jonghyun mi rivolse un sorriso a trentadue denti.
-Bene Jonghyun, mi devi 10000 won.- commentò Onew, porgendogli la mano.
Jonghyun prese dal portafogli i soldi e glieli posò sul palmo. - Aish Minho, potevi aspettare fino a Natale.-
-Perché?- domandò Taemin dandomi la mano quando mi sedetti vicino a lui.
-Perché aveva detto che Minho si sarebbe dichiarato a Natale.- dichiarò Onew mentre guardava Jonghyun.
-Aigoo, voi due sempre dietro a scommettere. E poi, perfino sulla felicità del mio bambino.- commentò acido Key mentre continuava a fare pancake.
Jonghyun lo baciò sul collo. - Beh, ma adesso è più felice di prima.-
Taemin annuì, regalandomi il sorriso più sincero che gli avessi visto in questi ultimi due anni.
Ero veramente contento di essermi dichiarato o comunque che ci fossimo decisi a fare quel passo. Sembrava che, facendo così, avessimo fatto tornare il gruppo agli inizi, quando vivevamo tutti insieme. Ovviamente, Key, Jonghyun e Taemin avrebbero continuato a dormire nelle rispettive case ma ci saremmo ritrovati altre mattine a fare colazione insieme, a ridere insieme e a comportarci, di nuovo, come un gruppo. Come gli SHINee.

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