Fiamme di vita

di narden91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'alba della battaglia ***
Capitolo 2: *** Il sigillo ***
Capitolo 3: *** Leggi di tempo e spazio ***
Capitolo 4: *** La mia scelta ***
Capitolo 5: *** We Believe in you ***
Capitolo 6: *** Oltre ogni legame ***
Capitolo 7: *** L’ultima battaglia ***
Capitolo 8: *** Destino ***
Capitolo 9: *** EXTRA-Il sentiero delle fate ***



Capitolo 1
*** L'alba della battaglia ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
L’alba della battaglia
Questa Fanfic è dedicata a Beatrice Dragneel Cannata, con la quale ho perso una scommessa
 
Magnolia, anno X792, erano ormai passate alcune ore da quando master Makarov aveva rivelato all’intera gilda di Fairy Tail quanto aveva scoperto nell’anno ad Alvarez,  Zeref, il male assoluto era il sovrano, i 12 Spriggan, maghi potentissimi al suo servizio, un esercito sconfinato ai suoi ordini e il motivo per cui Zeref bramasse disperatamente Lumen Histoire, il corpo del primo Master Mavis. Nessuno sapeva quando avrebbero attaccato, ma sapevano che la battaglia per proteggere la gilda, Magnolia e l’intera regione di Fiore sarebbe stata imminente e non priva di perdite.
Il tramonto era ormai prossimo, gli ultimi rossi raggi di sole splendevano dalla grande finestra circolare della gilda, creando all’interno un suggestivo gioco di sfumature, era quasi del tutto vuota, tutti si erano recati nelle proprie case per prepararsi al meglio all’ormai incombente battaglia; ad un tavolo della gilda, tuttavia, era ancora seduto un ragazzo alto, con i capelli rosa e spettinati, era Natsu e insieme a lui c’era il suo inseparabile amico Happy.
Happy sedeva sul tavolo e consumava allegramente la sua quotidiana dose di pesce crudo, Natsu invece, scrutava pensieroso il soffitto della gilda, appoggiato comodamente sullo schienale della panchina e con le mani raccolte dietro la nuca.
Happy raramente lo aveva visto pensare, non era nella sua indole, quindi consumò velocemente il pesce che stava mangiando ed esordì:
-“Cosa c’è che non va Natsu?”
-“mmh…?” il ragazzo sembrava così assorto nei suoi pensieri da non prestare attenzione alla domanda che gli era stata rivolta, destando la preoccupazione di Happy.
-“Oi Natsu mi senti? Non è da te rimuginare in questo modo” esclamò deciso.
Natsu chiuse gli occhi, scostò lo sguardo dal soffitto e disse, con fare rassicurante e sul volto un palese sorriso forzato:
-“Niente di che Happy, sono solo concentrato sulla battaglia”.
Happy si accorse immediatamente che quella non era la verità, erano ormai tanti anni che lo conosceva, sapeva che qualcosa lo turbava, ma assecondò la sua bugia con un sorriso , si alzò in piedi prese il piatto ormai pieno delle sole lische e si incamminò verso la cucina.
Appena Happy era lontano, il sorriso sul volto di Natsu si spense e divenne nuovamente cupo, pensieroso come se di li a poco qualcosa di irreparabile potesse accadere. Una infinità di cattivi pensieri roteavano insistentemente nella sua mente e in men che non si dica quei pensieri iniziarono a trasparire anche all’esterno, i muscoli tesi, i pugni serrati la tipica espressione sulla bocca di chi prova una rabbia incommensurabile… All’improvviso sulla sua spalla destra sentì posarsi una mano,  di colpo i suoi pensieri si bloccarono, si voltò con fare curioso e la vide, una ragazza alta, con lunghi capelli argentati, resi splendenti dagli ultimi sprazzi di sole della giornata, raccolti per metà in una semplice coda e per metà sciolti fino ad arrivare a metà della schiena, con il suo tipico sorriso e il lungo vestito rosso; era Mirajane, la più bella della gilda,  Natsu la considerava come una vera e propria sorella maggiore,  recava nella mano destra un piatto pieno di fiamme , il cibo preferito di Natsu,  glielo porse davanti e con la sua tipica eleganza raccolse il lungo vestito e si sedette di fronte. Natsu si era un po’ disteso ma il suo sguardo rimbalzava freneticamente tra il piatto, nel quale le fiamme continuavano a bruciare, e un punto immaginario sul tavolo, non sapeva che dire; d’un tratto Mirajane esordì:
-“ Di un po’ Natsu.. “
Prima che potesse finire la frase alzò lo sguardo verso di lei, era proprio dinanzi a lui, con la testa leggermente flessa verso sinistra e l’immancabile sorriso.
-“cosa c’è che non va ?” finì la maga.
Natsu , come colto alla sprovvista, esclamò celermente:
-“ Ehm niente” distogliendo lo sguardo dal viso di Mirajane che incalzò, sapendo che la sua risposta non era sincera:
-“ Sei preoccupato per la battaglia?”
Natsu era pronto a rispondere con l’ennesima frase fatta, ma qualcosa lo bloccò, sapeva che Mirajane non l’avrebbe bevuta e che in un modo o nell’altro lo avrebbe incalzato di domande e alla fine avrebbe ottenuto ciò che voleva, quindi espulse l’aria che aveva accumulato fino ad allora, con fare liberatorio, e guardando negli occhi Mirajane disse:
-“ Si, questa non è una battaglia come le altre, è in ballo il nostro futuro, il futuro del nostro mondo, della nostra gilda, della nostra famiglia di…” si bloccò all’improvviso.
Mentre parlava gli passò nella mente tutto ciò che gli era caro, Fairy Tail, i suoi amici, Igneel…. Lucy.
Stranamente tra tutte le cose care, la sua mente si fermò al pensiero di Lucy, ma prima che potesse continuare il discorso, omettendo il nome di Lucy, Mirajane continuò la sua frase ed esclamò:
-“ di Lucy” con un sorriso malizioso di chi sa di cosa sta parlando.
Natsu si bloccò, distolse velocemente lo sguardo dal volto di Mirajane e visibilmente arrossito disse a mezza bocca:
-“ oh si di Lucy”
Mirajane scoppiò in una dolce risata , lei sapeva ciò che Natsu inconsciamente aveva cercato di sopprimere fino ad allora, aveva notato come la guardava , come aveva cercato di proteggerla in ogni situazione e in ogni battaglia che avevano combattuto fino ad allora, per lei era palese.
La risata di Mirajane andò via via scemando finché non torno al suo classico sorriso e portandosi le mani al volto in modo da sorreggerlo disse:
-“ Sei in ansia per ciò che potrebbe accaderle?”
Natsu riprese il controllo e cercando di guardarla negli occhi disse con fare sincero:
-“Si, onestamente non so cosa potrà accadere domani, non so cosa succederà in futuro, il mio obiettivo è quello di proteggere tutti, ma loro sono numericamente superiori a noi, inoltre non avremo una seconda possibilità”
Mirajane raccolse le mani e si adagiò sullo schienale della panchina, comprendeva le preoccupazioni di Natsu, erano anche le sue, ma si fece forza e tornando a fissarlo negli occhi, dissipando ogni sorta di dubbio che sarebbe potuto trasparire dal suo volto, disse:
-“ È normale avere paura Natsu, tuttavia in una battaglia più che la numerosità di un esercito a fare la differenza sono gli ideali per i quali si combatte, le persone diventano più forti se hanno qualcuno da proteggere, non è per questo che ci siamo allenati durante questo anno?”
Natsu nel sentire quelle parole, pensò al duro anno di allenamento al quale si era sottoposto, a tutti gli sforzi fatti per diventare più forte e pian piano sul suo volto la preoccupazione lasciò spazio al suo tipico sorriso, prese una delle fiamme del piatto ed esclamò:
“Assolutamente”
Mirajane aveva capito che era riuscita nel suo intento, si alzò e prima di andarsene in cucina con il piatto di Natsu ormai vuoto,  gli porse di nuovo la mano sulla spalla e disse:
-“Vinceremo anche questa battaglia insieme”
Natsu rispose:
-“Certamente” con un determinazione ritrovata.
-“ Bè credo che dovresti fare visita a Lucy non trovi?” come se più che un suggerimento fosse un vero e proprio appello accorato, Natsu visibilmente colto di nuovo alla sprovvista esclamò timidamente:
-“Ehm si forse lo farò” cercando un improbabile punto nella gilda che non gli facesse guardare negli occhi Mirajane che elegantemente si incamminava verso la cucina.
Attese che Happy tornasse e uscirono dalla gilda,  si incamminarono verso casa, quando Happy, incuriosito dal sorriso stampato sul volto di Natsu esclamò:
-“ Ehi Natsu cosa ti ha detto Mira?” esordì con fare curioso.
-“ Ah nulla di che, mi ha solo ricordato i motivi che mi spingono ad andare avanti e a proteggere tutti” sogghignando
-“Inclusa Lucy? ” esclamò il gatto blu cercando di soffocare una risata fragorosa.
-“ Tch , certo anche lei fa parte della gilda”  disse con voce sorpresa.
-“ Si certo, ma sappiamo entrambi cosa provi per lei no?!” disse con tono soddisfatto.
-“aaaa dannato Happy” era ormai rassegnato, sapeva che era come un libro aperto per Happy
-“ Be è anche per lei che mi sono allenato quest’anno, per proteggerla e tenerla al sicuro, in modo che non debba più vivere esperienze traumatiche”
-“ Aye, che ne dici di andare da lei questa sera? Dopotutto potremmo dormire a casa sua, la nostra è tutta in disordine” esclamò Happy.
-“Concordo Happy , ma prima passiamo a casa devo fare una cosa” concluse .
Così i due corsero con una fretta mai vista a casa, mentre percorrevano una città calma e allegra, del tutto ignara del pericolo che incombeva.
Era ormai sera quando i due arrivarono dinanzi all’appartamento di Lucy,  aprirono così delicatamente la porta che Lucy, seduta alla scrivania non se era minimamente accorta di nulla, quindi con passo felpato si avvicinarono a lei e cominciarono a leggere ciò che stava scrivendo, e lo ripeterono a gran voce , Lucy balzò sulla sedia, visibilmente rossa in volto urlò talmente forte che la sua voce riecheggiò per tutta la città ormai deserta, prese tutto ciò che le capitava per le mani e iniziò a lanciarlo verso i due, con fare violento, ma Natsu e Happy evitarono tutti gli oggetti, l’allenamento era servito anche a questo, finché Lucy, visibilmente affannata e insoddisfatta per non averli colpiti con nemmeno un oggetto, placò la sua rabbia e ansimante disse:
-“Di nuovo in casa mia senza permesso? Dannati”
-“E dai Lucy non fare così , il Master ha detto di riunirci in piccoli gruppi in modo da non stare soli ricordi?” esordì soddisfatto Natsu
-“ Si ha ragione , e poi questa è come la nostra seconda casa, aye” disse Happy
Lucy prese fiato e si calmò, il fatto che i due fossero li non poteva che farle piacere, non le piaceva stare da sola, soprattutto dopo esserlo stata per così tanto tempo, quell’anno di solitudine l’aveva distrutta.
-“ D’accordo potete rimanere” cercando di mascherare la sua felicità.
-“Ma dormirete sul divano  e guai a te se mi rovini il muro con le tue dannate zampe Happy”
-“ Aye, Lucy” esclamò diabolicamente il gatto.
Passarono la sera raccontandosi tutto ciò che non si erano detti fino ad allora, ridendo e scherzando, Natsu e Happy fecero un bagno ristoratore, invitarono anche Lucy ma rifiutò categoricamente, mangiarono alcuni dolci avanzati alla gilda che Mirajane aveva dato a Lucy e poi andarono a dormire.
Quella notte Natsu, come temeva, non riusciva a prender sonno, l’adrenalina per la battaglia dell’indomani l’aveva pervaso, il recondito pensiero della perdita di qualcuno di caro lo faceva impazzire; decise di alzarsi dal divano e fare due passi per la stanza, badando di non svegliare Happy che dormiva beatamente abbracciato  ad una lisca di pesce; all’improvviso, sentì l’urgenza di andare in bagno, il che rendeva il passaggio davanti la camera  di Lucy obbligatorio, così con passo felpato badò bene di non svegliare Lucy. Di ritorno dal bagno notò che la porta della camera di Lucy era socchiusa, non l’aveva notata prima, forse per la troppa concentrazione nel non fare rumore, decise che se l’avesse aperta delicatamente probabilmente Lucy non avrebbe sentito nulla e avrebbe potuto mettere in atto uno dei suoi soliti scherzi; così senza fare alcun rumore, aprì così delicatamente la porta che non si udì nemmeno il minimo cigolio, così sul suo volto si stampò un ghigno malefico di chi sta per commettere uno scherzo perfetto… Quando la porta fu completamente aperta , quel ghigno all’improvviso sparì e sul volto prese posto un’espressione di stupore.  Lucy era li, seduta sul letto, le gambe raccolte al petto, la testa chinata, i lunghi capelli sciolti dalla tipica coda che era abituato a vedere, la veste rosa trasparente e il volto, solcato da due fiumi di lacrime resi scintillanti dai raggi della luna che incidevano dalla finestra.
Natsu rimase immobile, sulla soglia della porta, combattuto tra il proferire parola o rimanere in silenzio, non ebbe bisogno di scegliere, Lucy si girò verso di lui e sibilò con voce tremante:
-“Na.. tsu” riusciva a malapena a parlare.
-“Cosa c’è che non va Lucy?” disse Natsu mentre una espressione seria prendeva posto sul suo volto.
-“Ho… paura sigh” singhiozzò la ragazza.
Natsu non sapeva che dire, era rimasto attonito alla vista di Lucy in lacrime, così prese coraggio e si avvicinò al suo letto, si sedette, le prese la mano, quella dove aveva impresso il marchio della gilda e guardandola dritta negli occhi disse:
-“Non devi averne” con un sorriso che Lucy aveva visto moltissime volte, “ Questo marchio non è il simbolo di una gilda, ma il simbolo di una famiglia, vinceremo anche questa guerra, per poter proteggere chiunque ci è caro”
Il pianto di Lucy si placò, non sapeva come, ma Natsu era in grado di dissipare tutte le sue paure, era già accaduto in passato molte volte, a Tenroujima, durante i giochi Magici e durante l’invasione dei draghi, lui era sempre li, per lei, pronto a sostenerla e ad aiutarla, non importava quanto disperata fosse la situazione, lui riusciva a vedere un barlume di speranza anche nella situazione più disperata.
Lucy era conscia dei suoi sentimenti per lui, dalla prima volta che si incontrarono, anche Mira glielo disse, quell’incantesimo d’amore non si dissolse per puro caso, solo se avesse incontrato l’anima gemella sarebbe potuto sparire, ma non era sicura che Natsu la contraccambiasse, temeva di perdere un amico, il primo da quando era fuggita di casa per unirsi a Fairy Tail; tuttavia , il fatto che quella poteva essere una delle ultime  volte in cui sarebbero stati insieme la corrodeva, doveva dirgli ciò che provava e a quel punto tutte le problematiche legate ad un probabile rifiuto si dissiparono, prese coraggio, ma prima che potesse proferir parola, vide Natsu scrutare fuori dalla finestra della sua camera, si girò anche lei e vide che stava nevicando, come a voler diradare quell’alone di disperazione che aleggiava nella città e nelle loro menti.
Prima che potesse girare nuovamente lo sguardo si senti afferrare le spalle, Natsu la strinse a se, lei assecondò quell’abbraccio improvviso, non le erano chiare le sue intenzioni; decise allora che quello era il suo momento, si distaccò dolcemente dal suo abbraccio e mise amorevolmente le sue mani al volto di Natsu, i due erano li ormai uno vicino all’altra , quando improvvisamente Natsu la bloccò, Lucy aprì gli occhi, e vide comparire una espressione di serietà sul suo viso, quindi disse:
-“Cosa c’è Natsu?”
-“Sono qui..” disse con tono serio il ragazzo.
Natsu balzo dal letto, strinse il pugno e urlò:
-“Happy svegliati” mentre si recava nel soggiorno
Lucy era impaurita, il momento tanto atteso era giunto, le prime navi dell’impero di Alvarez stavano invadendo Fiore, aveva inoltre percepito alcune grosse fonti di magia, alcuni degli Spriggan erano sulle navi, la battaglia stava per iniziare.
Natsu si vestì di fretta, lui faceva parte dell’avanguardia doveva intercettare le prime navi, non aveva tempo da perdere, Happy era già fuori dalla finestra che lo aspettava, Natsu stava per balzare fuori quando Lucy lo bloccò.
-“Ti prego Natsu sta attento, torna sano e salvo” disse mentre si asciugava le ultime lacrime dal viso.
Natsu si bloccò, sul suo viso comparì un sorriso di rassicurazione e mostrando il braccio bendato esclamò:
-“Non ti preoccupare Lucy, ho la mia arma segreta ricordi? Ucciderò Zeref e tornerò vivo e vegeto, proteggerò tutti”
Lucy non disse nulla, fissò il pavimento per alcuni secondi e prima che potesse fare qualunque cosa, Natsu l’avvolse in un caldo e dolce abbraccio, quindi le sussurrò:
-“Tornerò da te a tutti i costi” con un sorriso tale da farle tornare nuovamente il sorriso.
Lucy si fece forza, mostrò il suo sorriso più bello e rispose:
-“  Ok Natsu, va ora , stendili tutti”
Natsu sciolse l’abbraccio e volò fuori dalla finestra, come era solito fare tutte le volte che fuggiva da casa di Lucy, lei si affacciò alla finestra, mentre lentamente vedeva i due allontanarsi all’orizzonte, il sole ormai stava sorgendo come una debole fiamma che attende di divampare, si rassicurò e corse in camera per prepararsi anche lei alla battaglia.
Prima che arrivasse in camera sua, il suo sguardo andò a finire per puro caso sulla scrivania, affianco a ciò che rimaneva della chiave di Acquarius c’era una lettera, era certa che fosse di Natsu, aveva riconosciuto l’illeggibile calligrafia, la prese e sul retro c’era una scritta che recitava:
“ Nel caso non tornassi”
 
Continua….
 

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Capitolo 2
*** Il sigillo ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Il sigillo
 
Il sole era ormai quasi del tutto sorto, i suoi raggi facevano delicatamente capolino tra le ormai sparse nubi, le stesse che la sera prima sembravano presagire una di quelle nevicate che Magnolia ben poche volte aveva visto e che in altri tempi sarebbe stata accolta in modo lieto da tutti i cittadini. In quel cielo, Natsu e Happy sfrecciavano a tutta velocità verso un non precisato punto verso ovest della città, come gli era stato ordinato telepaticamente dallo spirito del primo Master Mavis, avrebbero dovuto intercettare le prime navi dell’Impero di Alvarez, e impedirne l’avanzata nella città.
Quel tragitto da casa di Lucy sembrava infinito, l’espressione di Natsu era vuota, impassibile, mentre osservava la città sotto di lui passargli davanti come un treno in corsa, Happy, nonostante non potesse vedere la sua espressione, percepì che qualcosa non andava, solitamente prima di una battaglia era lui a dirgli che avrebbero vinto senza problemi, ma questa volta Natsu era muto, da quando avevano lasciato la casa di Lucy non aveva proferito alcuna parola, si era rinchiuso in un silenzio che non gli era mai appartenuto e lui lo conosceva troppo bene per lasciar correre la cosa, senza provare a chiedergli spiegazioni o quantomeno a tirarlo su di morale, dopotutto una durissima battaglia incombeva e partire con uno spirito già rassegnato non avrebbe per nulla giovato.
Happy rallentò così bruscamente che Natsu sobbalzò così violentemente da rischiare di sfuggirgli dalle mani, quindi procedette lentamente , così lentamente da costringere Natsu a parlare:
 -“Oi Happy perché hai rallentato così di colpo? Sbrighiamoci ad arrivare sul campo di battaglia” disse con tono poco convinto.
Il gatto fece finta di non sentire.
-“Oi Happy mi hai sentito?” disse con tono più deciso Natsu.
A quel punto Happy rispose:
-“Andrò più veloce solo quando saprò che a parlarmi è il Natsu che conosco” tuonò Happy
Natsu era scosso, Happy aveva ragione , non era in lui, il pensiero che qualcosa potesse andare storto lo tormentava, dopotutto non erano semplici nemici, erano maghi potentissimi, Zeref era al loro comando, anche se avesse sconfitto Zeref con la sua arma segreta sarebbe rimasto Acnologia, lo sconforto lo avvolse…
All’improvviso sentì la presa di Happy farsi sempre più debole e in men che non si dica si ritrovò a fluttuare in caduta libera nel cielo, d’un tratto tutto ciò sul quale stava rimuginando sparì, strinse i pugni e gridò:
-“Happy prendimi! Che diavolo fai….” la sua voce riecheggiò per tutta la città.
Happy scese di quota e lo afferrò saldamente, dopo un istante di silenzio Natsu disse, con tono pacato:
-“Perché mi hai lasciato andare?” cercando un punto all’orizzonte.
Happy fece un sorriso così grande che era possibile vedergli ogni singolo dente e allegramente rispose:
-“Stavi rimuginando troppo e volevo dimostrarti che per quanto la situazione possa sembrarti buia e senza via di scampo, se credi veramente nelle persone che fino ad ora ti hanno sostenuto, loro verranno in tuo soccorso, non importa come o quando… questo significa essere amici!”.
Per un istante Natsu l’aveva dimenticato, eppure l’aveva ripetuto migliaia di volte ai suoi amici in passato, sarebbero stati per sempre li, pronti a sostenersi l’un l’altro; quelle parole sortirono l’effetto che Happy sperava, Natsu si riprese, il suo volto si adornò del suo tipico sorriso, quello che precedeva ogni battaglia e disse:
-“Grazie Happy, l’avevo dimenticato,  in fin dei conti è per momenti come questo che ci siamo allenati così duramente quest’anno no?!”
-“Aye” disse il gatto con allegria ritrovata.
-“Bene allora… Andiamo!” urlò Natsu a squarciagola.
Happy usò la Max Speed e in men che non si dica raggiunsero il punto di ritrovo stabilito il giorno prima da Mavis per la Squadra Drago Alato; Wendy e Gajeel erano già li, sospesi in aria grazie a Charle e Lily, quando gli videro arrivare Gajeel, con un tono di scherno e sfida esordì:
-“ In ritardo come sempre eh Salamander?!”
-“ Non sono in ritardo bastardo, ho solo avuto un contrattempo” disse Natsu prontamente.
-“Piantatela voi due e concentratevi, dobbiamo abbattere quelle navi, sono tantissime” disse Charle con tono severo
-“Suvvia ragazzi l’importante è che siamo qui ehh” disse Wendy cercando di fare da paciere.
Non era tempo di convenevoli, una delle navi era pronta a far fuoco sulla città, prima che il trio potesse entrare in azione il colpo di cannone fu sparato, ma la città rimase in piedi grazie alla barriera allestita da Freed; quello era il momento propizio, nell’attimo di esitazione del nemico che seguì la mancata distruzione della città, i tre colpirono le navi più avanzate e le abbatterono, dando cosi tempo a Bisca di caricare il cannone Jupiter, che sembrò andare a segno; era una illusione, il colpo era stato deviato,  su una delle navi infatti c’era uno dei 12 Spriggan, Ajeel, che Natsu e gli altri avevano incontrato ad Alvarez; seguirono la strategia del Primo e atterrarono sulla nave dove c’era Ajeel, ma in men che non si dica la Cinetosi prese il sopravvento sui tre dragon slayer, fu un errore di Mavis, aveva dimenticato i problemi dei dragon slayer legati ai mezzi di trasporto, un errore imperdonabile che aveva messo i tre in completa balia dello Spriggan.
Prima che Ajeel potesse anche solo alzare un dito sui tre, un rumore si udì in lontananza, come un sibilo, d’un tratto la nave fu tagliata in due, Ajeel fu sorpreso, non pensava esistesse qualcuno in grado di distruggere una nave con un solo fendente di spada, eppure lei poteva, Erza, apparve davanti agli occhi strabuzzanti di Ajeel come un cavaliere dall’armatura splendente, resa scintillante dai caldi raggi del sole; Erza ordinò ai tre Exceed di portare via i tre dragon slayer, se ne sarebbe occupata lei.
Charle, Happy e Lily portarono via i tre dalla nave e atteso che si riprendessero, scesero sulla terraferma , davanti all’ orda di soldati che stava per invadere la città da ovest, quello sarebbe stato il loro nuovo campo di battaglia, mentre Grey, Juvia, Elfman e Mirajane avrebbero tenuto a bada l’altra orda che stava marciando da est.
Lucy era ancora li, impietrita davanti alla lettera lasciata da Natsu, quella frase all’esterno l’aveva scossa, esigeva delle risposte, si fece coraggio e accostatasi al muro di fronte la scrivania cominciò a leggerla; mentre scorreva freneticamente le righe di quella lettera e decifrava l’ormai nota ma incomprensibile scrittura di Natsu, scese pian piano fino al pavimento e sul finire della lettera si ritrovò distesa sul pavimento, con il suo bellissimo sorriso, bagnato da fiumi di lacrime,  non erano lacrime amare di disperazione, di paura o di rassegnazione, erano lacrime dolci, di una dolcezza indescrivibile, avrebbe voluto che non finissero mai, stringeva ancora nella mano destra la lettera di Natsu, le era tutto chiaro, quel salotto non le era mai sembrato così piccolo. Doveva andare, si alzò di scatto, andò di corsa in camera da letto, si cambiò così velocemente che gli abiti parvero volteggiare nella stanza, era pronta a tutto, quella lettera le aveva dato una carica che non aveva mai provato prima, era felicissima; prese la collana con la chiave di acquarius ed era li lì per lasciare la stanza quando si bloccò di colpo e si fece seria, avvertì un’imponente fonte di potere magico, le era familiare, aveva già sperimentato quella pressione magica, sembrava provenire dal bagno, cautamente si avvicinò alla porta, sentì l’acqua del suo bagno scorrere come quando era solita rilassarsi nell’acqua calda; aprì violentemente la porta, sperando di cogliere alla sprovvista chiunque fosse li dentro, ma così non fu, entrando vide realizzarsi il suo timore più grande, Brandish era li, nuda nella sua vasca e con lei, ridotto in miniatura c’era anche Marin il suo tirapiedi.
Rimase di sasso, non riusciva a capire perché una dei 12 Spriggan fosse li e per giunta nuda nella sua vasca, in una frazione di secondo le più disparate ipotesi le passarono nella mente, ma non era il momento di pensare, avrebbe potuto attaccarla in qualunque momento, doveva stare attenta; le due si scrutarono per alcuni secondi, che a Lucy parvero interminabili, finché Brandish si alzò dalla vasca, chiuse il miniaturizzato Marin in un cofanetto in modo che non sbirciasse, prese lo sgabello che Lucy aveva nel bagno, si sedette sopra e indicando la sua schiena disse:
-“Potresti lavarmi la schiena?” con un tono che sembrava tutt’altro che una richiesta, ma una vera e propria imposizione.
Lucy era incredula, per alcuni istanti rimase muta, ma Brandish incalzò con tono minaccioso:
-“Sai benissimo quali sono i miei poteri e di cosa sono capace, quindi ti consiglio di fare ciò che dico”
Sapeva benissimo di cosa era capace, aveva visto l’intera isola di Caracole ridursi ad uno scoglio davanti i suoi occhi, non poteva rischiare che facesse una cosa del genere anche a Magnolia, quindi si spogliò e iniziò a lavarle la schiena.
Sperava che in qualche modo abbassasse la guardia, d’altronde doveva avere anche lei un punto debole, mentre rimuginava sul da farsi, Brandish la sorprese di nuovo:
-“Sei la figlia di Layla, vero?” bisbigliò.
Era raggelata, come poteva saperlo, come aveva capito chi fosse, l’aveva incontrata solo una volta e non si erano scambiate molti convenevoli… Non ebbe nemmeno il tempo di replicare, quel lungo silenzio nel quale si era immersa fu solo una conferma per Brandish che si voltò e le rivolse uno sguardo intriso di rabbia e collera; Lucy rimase immobile senza proferir parola, fu solo grazie a quel silenzio e per puro caso vide che le pareti del suo bagno stavano lentamente rimpicciolendo, Brandish stava usando la sua magia, afferrò il cofanetto in cui era stato rinchiuso Marin, fuggì di corsa nel salotto, poi nelle scale fino a fuori, il suo appartamento era ormai ridotto ad una casetta per bambole.
Di fuori si ritrovò Brandish nuovamente di fronte, non capiva il motivo di tale astio nei confronti della madre:
-“Cosa è successo tra te e mia madre?” chiese con tono incalzante.
-“Nulla che ti riguardi” risposte lo Spriggan freddamente.
Era ormai rassegnata alla battaglia con la Spriggan, prese il cofanetto, lo sbattè per terra , Brandish era sorpresa, nella confusione non aveva notato che avesse preso il cofanetto, cercò di fermarla ma un turbinio di carte magiche glielo impedirono, Cana era li, Lucy ebbe il tempo di schiacciare Marin e annullare quindi il blocco sullo spazio magico, ciò le permise di evocare lo stardress di Aries
-“Oh vedo che nemmeno  a te ti piace combattere nuda eh Lucy” disse Cana.
-“Non è questo il momento Cana” rispose Lucy visibilmente arrossita.
La battaglia tra le tre stava per cominciare, quando all’improvviso un cumulo di sabbia invase la città, Brandish iniziò a starnutire, era il momento perfetto, Cana la colse alla sprovvista e la tramortì facendole perdere i sensi; si trattava di un nemico potentissimo, che magari poteva avere informazioni importanti su Zeref o gli altri Spriggan, decisero così di imprigionarla con delle manette antimagia e portarla alla gilda.
Lucy era sollevata, era sopravvissuta ad un incontro faccia a faccia con uno Spriggan, ma soprattutto era felice di andare alla gilda, avevano respinto il primo assalto di Alvarez , non c’erano state vittime, Erza e Bisca avevano sconfitto Ajeel e Brandish era sotto la loro custodia.
Più di ogni altra cosa, il pensiero che veramente la rendeva felice era che avrebbe rivisto Natsu, nonostante fossero passate poche ore le erano sembrate un’eternità,  aveva tanto da dirgli dopo aver letto quella lettera e a quel pensiero il suo volto, dapprima teso e preoccupato si distese,  mentre guardava felice il sole alto nel cielo.
Lucy e Cana giunsero alla gilda, andarono di corsa nelle segrete per rinchiudere Brandish, dopodiché tornarono nella sala principale dove c’era anche il resto della gilda, riuniti li su richiesta di Mavis per pianificare il prossimo piano d’azione.
 Erano tutti presenti, il cuore di Lucy cominciò a battere all’impazzata, doveva trovare Natsu, chiese in giro ma nessuno sapeva dove fosse, d’un tratto Wendy dal fondo della grande sala la fermò:
-“Lucy-san stai cercando Natsu-san?” disse con il tono pacato e gentile che la contraddistingueva.
-“Si Wendy, sai dov’ è?” chiese timorosamente.
-“È con Erza-san, è rimasta ferita durante lo scontro e la sta accompagnando qui alla gilda” rispose la giovane dragon slayer.
Lucy fu sollevata, il solo fatto che stesse bene le aveva spento quella flebile fiamma di preoccupazione, le bastava attendere ancora poco e lo avrebbe rivisto nuovamente.
Natsu era sulla via della gilda, portava con se Erza sulle spalle, lo scontro con Ajeel l’aveva mal ridotta, era priva di sensi ma fuori pericolo di vita.
Quando erano lontani ormai pochi isolati dalla gilda, Erza rinvenne, sussultò sulle spalle di Natsu così violentemente da farlo barcollare rischiando di cadere.
-“Oh ti sei ripresa Erza” disse felice Natsu.
Erza non rispose,  una espressione di paura si dipinse sul volto deturpato dalla feroce battaglia, gli occhi sgranati e la bocca aperta.
-“Ei Erza mi senti?” disse Natsu con un tono leggermente preoccupato mentre riprese lentamente la via per la gilda.
Erza lo fermò e con le poche forze che le rimanevano si divincolò dalla presa di Natsu, cadde per terra.
Aveva dei ricordi confusi della battaglia, cercò in tutti i modi di ricordare cosa era successo prima che Ajeel svenisse, era una cosa troppo importante, si portò le mani alla testa e d’un tratto le tornò in mente, prima che cadesse sotto i colpi di Jupiter Ajeel bisbigliò:
-“Questo è solo l’inizio del divertimento Fairy Tail, quando la vostra amichetta biondina sarà nostra conoscerete il significato di disperazione ahahaha”.
La voce di Ajeel andò via via scomparendo, il ricordo era sparito, il timore prese il posto sul volto di Erza e prima che Natsu incalzasse con qualunque domanda  Erza prese tutto il fiato che aveva in corpo e urlò:
-“Avverti la gilda Natsu, Lucy è in pericolo”
Il volto di Natsu si fece serio:
-“Cosa vuoi dire?”
-“È lei il vero obiettivo di questo primo attacco, vogliono rapirla” 
-“Sono tutti alla gilda come è possibile? È al sicuro” domandò preoccupato.
-“Non lo so, ma usa una lacrima e contatta gli altri”.
-“Non ho una lacrima, è andata distrutta nella battaglia”.
-“Allora va corri e tenete Lucy al sicuro”
Natsu era furioso, si premurò di lasciare Erza in buone mani e corse alla gilda con tutte le forze che aveva.
Quei pochi istanti che impiegò per arrivare alla gilda gli sembrarono un’eternità, appena vide le porte della gilda vi si fiondò così violentemente che sbatterono ai muri laterali, l’intera gilda tutti lo guardò impietrita come se fosse successo qualcosa di grave.
Natsu era ansimante, non riusciva a parlare, si guardò intorno freneticamente , i suoi occhi andavano a destra e a sinistra come le palline di un flipper, cercò di prender fiato, ma prima che potesse parlare Mavis lo anticipò con tono sorpreso:
-“Cosa c’è Natsu?”
-“Do..do.. dov’è…” rispose ancora ansimante.
-“Chi?” domandò di nuovo Mavis
-“Dov’è Lu…Lucy?”
Si guardarono tutti intorno, l’avevano vista pochi istanti fa, era stata li in mezzo a loro per tutto quel tempo; d’un tratto Mirajane disse:
-“Credo che fosse insieme a Cana nelle segrete per fare delle domande alla prigioniera”
Il viso di Natsu per una frazione di secondo sbiancò, il cuore rallentò a tal punto che sembrava quasi fermo, strinse così forte i pugni che tutte le vene del braccio erano visibili, gli occhi si serrarono come quelli di un serpente che sta per attaccare la sua preda, prese lo slancio e si fiondò nelle segrete.
Corse così velocemente che inconsciamente iniziò a rilasciare fiamme ardenti in tutti i sotterranei, il suo unico obiettivo era proteggerla; giunse ai piedi delle scale, davanti le celle, nell’angolo a destra c’era Cana stramazzata al suolo , con una profonda ferita sul braccio, visibilmente provata, in fondo Brandish, sulle spalle il corpo immobile di Lucy, sul volto un ghigno tetro e inquietante di chi sa di aver raggiunto il suo obiettivo, e alla sua destra Marin, a grandezza naturale, anch’egli sogghignava maleficamente.
Natsu era furioso, il suo corpo, già coperto di fiamme, cominciò ad aumentare di temperatura, era così caldo che era impossibile stargli vicino, sembrava lava,  cominciò lentamente ad avanzare sopravanzando Cana in modo tale da non coinvolgerla nel suo prossimo attacco, quindi colmo di rabbia esclamò, scandendo :
-“La..scia….te…la”
Il suo sguardo minaccioso era rivolto verso Brandish, la quale non fece altro che scoppiare in una risata tipica di un pazzo.
-“Lasciatela ho detto” questa volta Natsu urlò così forte che tutta la gilda lo sentì e fu come un richiamo per gli altri membri che cercarono di raggiungerlo più velocemente che potessero.
Brandish placò la sua risata e sibilò:
-“fufufufu, la tua amichetta viene con noi “
Non ci vide più, quelle parole non fecero altro che farlo infervorare,  aveva solo quell’occasione
-“Non devo sprecarla” pensò tra se e se.
Caricò senza alcun preavviso verso i due con tutta la ferocia che aveva in corpo, era li,  a pochi centimetri dai suoi avversari, se gli avesse presi, pensò, gli avrebbe fermati e avrebbe salvato Lucy…..Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ad altro e i due si dileguarono in un sordo *puff*,Marin aveva usato la sua magia per sparire.
Natsu si guardò intorno, invano, disperatamente , sperando che fosse solo un diversivo, per poterlo attaccare alla sprovvista, lo avrebbe preferito, avrebbe preferito subire tutti i peggiori attacchi, piuttosto che vedersi portar via Lucy… ma così non fu… erano spariti del tutto, avevano portato via Lucy con loro, non poteva crederci, crollò sulle ginocchia, sul suo volto, solcato da due fiumi di lacrime comparve un espressione vuota, come ciò che era rimasto del suo cuore, ormai in mille pezzi; Cana era li aveva assistito alla scena impotente, si alzo barcollando, camminò claudicante verso Natsu, si inginocchiò, lo strinse a se e gli bisbigliò:
-“La ritroveremo e la porteremo indietro Natsu”
Quelle furono come le parole di rassicurazione di una madre per Natsu, che strinse forte Cana e si lasciò andare in un pianto liberatorio, mentre il resto della gilda era appena arrivata  nei sotterranei e osservava attonita la scena in lontananza.
Lucy si svegliò frastornata, era legata mani e piedi, quasi del tutto svestita,  cercò di orientarsi non sapeva cosa fosse successo, ricordava solo di trovarsi nei sotterranei della gilda, era imprigionata con delle catene antimagia, cercò in tutti i modi di divincolarsi ma ogni sforzo era inutile, non riusciva a fare alcuna manovra che le permettesse di agire sulle manette,
La porta della cella si aprì in un tetro cigolio tipico delle porte di ferro mal oleate,  un’onda di terrore la pervase, non era per colpa di Brandish, ma della losca figura che le era accanto… Zeref era li sorridente, la osservò dalla testa ai piedi e disse:
-“ Sei tu quindi Lucy Heartphilia?! La figlia di Layla”
Lucy pensò di non rispondere, ma capì che non avrebbe accettato il suo silenzio, così rispose a mezza bocca:
-“Si”
Zeref scoppio in una risata tetra, si mise la mano sull’occhio destro ed esclamò:
-“Finalmente abbiamo il secondo sigillo…”
Si girò, riaprì la porta della cella e scoppiò di nuovo a ridere, poi bisbigliò tra se e se:
-“ Così stai per sorgere eh, END”.
 
 
Continua….
 
 

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Capitolo 3
*** Leggi di tempo e spazio ***



Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
LEGGI DI SPAZIO E TEMPO

 

Era ormai mezzodì, il sole inebriava di un lieve torpore l’intera Magnolia, un leggero vento muoveva delicatamente le fronde degli alberi producendo soavi sibili che echeggiavano solitari nella città.  La gilda di Fairy Tail, solitamente caotica era silenziosa, colma di un alone di rabbia e preoccupazione che nemmeno una bellissima giornata come quella sarebbe riuscita a far dissipare; nella sala grande i maghi erano divisi in piccoli gruppi silenziosi, nessuno sembrava proferir parola, come assorti in un sofferto silenzio forzato, Mavis era al centro della stanza, davanti ad una lacrima enorme, vigile nel monitorare le mosse del nemico, che di li a poco avrebbe effettuato la sua inevitabile rappresaglia.

In un lato della sala principale, la vecchia Porlyusica e Wendy stavano  a medicando le ferite di Erza, duramente provata dallo scontro vittorioso con Ajeel, il corpo completamente pervaso da graffi più o meno grandi, il volto segnato da una espressione mista tra sofferenza e fatica, e lo sguardo vuoto rivolto verso il soffitto della gilda.

Nell’angolo opposto Natsu era seduto sul pavimento, con le gambe incrociate, le spalle rimesse e le mani sul volto così da non poter far notare a chi gli era intorno, quella piccola lacrima che di tanto in tanto delicatamente usciva dai suoi occhi e celermente asciugava, Happy era a pochi metri di distanza, immobile con lo sguardo perso sul pavimento e rifletteva sulla frase giusta da dire al suo amico, ma mai come quella volta non gli venne in mente niente di adatto che potesse tirarlo su di morale e dunque preferì un rumoroso silenzio.

D’un tratto sulla lacrima cominciarono a comparire dei puntini rossi, il nemico stava avanzando e anche in gran numero,  ciò nonostante Mavis rimase impassibile, non sapeva come comunicare una notizia del genere in quel clima  di rassegnazione e silenzio, tuttavia cercò di farsi coraggio, prese un profondo respiro e cercò di parlare, ma fu interrotta sul nascere, Makarov si era alzato, procedeva con passo deciso verso Natsu, quando fu ad una distanza tale da attirare la sua attenzione disse:

-“Natsu, è ora di reagire, rimanere qui a disperarsi non servirà a nulla” con tono serio e impassibile.

Natsu inizialmente alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, poi lo distolse velocemente verso un angolino della gilda, come in un gesto totale di rassegnazione.

Makarov sapeva che Natsu era testardo, lo aveva visto crescere, quindi strinse il pugno e questa volta urlò così forte che la sua voce fece scattare tutti i maghi nella sala:

-“Naaatssuuuu!!!”

Natsu non voleva voltarsi, non voleva sentirsi dire nulla, avrebbe voluto solo che tutto ciò finisse, avrebbe voluto solo rivedere Lucy, ancora una volta; Happy si avvicinò, gli mise una mano sulla gamba e a quel punto si voltò, quella piccola figura , con due grandi baffi era ancora davanti a lui, che gli tendeva la mano, nello stesso momento in cui si voltò Makarov disse nuovamente:

-“Natsu, posso capire cosa stai provando, ma devi reagire, tutti noi dobbiamo farlo, Alvarez non aspetterà i nostri comodi, ricorda per quale motivo è iniziata questa guerra”

-“Nessuno può capirmi, nessuno..” disse con tono disperato

-“Certo che posso capirti, ti è stato portato via un’amica, un pezzo della tua vita, ma ricorda che tutti voi siete anche miei figli,  quindi come creda che dovrei sentirmi dopo che una delle mie figlie mi è stata portata via sotto il naso?”

Natsu tornò in se, quella frase lo aveva fatto rinsavire, d’altronde era per quello che avevano sempre combattuto, per difendere la gilda, la loro casa, la loro famiglia; si asciugò gli occhi lucidi, prese la mano che Makarov ancora gli tendeva dinanzi, con un balzo felino scattò in piedi e disse con sorriso ritrovato:

-“Hai ragione nonnino, l’avevo dimenticato, faremo di tutto per trovare Lucy e portarla indietro”

Makarov aveva finalmente dinanzi il vero Natsu, così con tutto il fiato che aveva urlò in modo che tutti nella gilda lo potessero sentire:

-“Ascoltate mocciosi, una delle miei figlie è stata rapita, non permetteremo che questo rimanga impunito, combatteremo Alvarez e nel frattempo cercheremo Lucy per toglierla dalle grinfie del nemico, capito?!”

Quell’urlo fu un toccasana, via via che la voce di Makarov si propagava nella stanza i maghi si alzavano in piedi, eliminando dai propri volti qualsiasi espressione crucciata o preoccupata; quando tutti furono in piedi Makarov prese di nuovo la parola e alzando l’indice e il pollice al cielo urlò:

-“Per Fairy Tail, per la nostra famiglia!”

-“Siiiiiiiii” quell’urlo si levò così forte da far vibrare i vetri della gilda.

Quando tutti ebbero ripreso finalmente la classica euforia, Mavis illustrò meticolosamente la strategia che avrebbero seguito da li in poi; tutta la gilda si sarebbe divisa in piccoli gruppi nei vari punti della città per impedire l’avanzata del nemico e degli Spriggan che avrebbero imperversato, mentre un secondo team si sarebbe dedicato alla ricerca e al salvataggio di Lucy.

Mavis rifletté a Lungo e poi decise che Natsu, Happy e Mest avrebbero fatto parte del team per salvare Lucy, tuttavia prima che potesse iniziare a spiegare ai tre una valida strategia, fu interrotta, su tutte le lacrima della gilda scomparvero i radar per localizzare il nemico e una figura nera apparve, era Zeref.

Un caotico brusio si levò tra i maghi di Fairy Tail, erano sopresi, ma prima che potessero avanzare una qualsiasi ipotesi su ciò che volesse o sul come avesse fatto ad interferire con i loro sistemi, Zeref parlò:

-“Gilda di Fairy Tail, come ben sapete tra poco tempo la vostra città, il vostro continente verranno spazzati via dal mio esercito, ma forse vi piacerebbe sapere che uno dei vostri membri è nelle mie mani”

Natsu divenne rabbioso, si incamminò verso la lacrima più grande accanto a Mavis e sbottò:

-“Se solo le hai torto un capello, me la pagherai bastardo” le vene sul collo pulsavano come un cuore in fibrillazione.

Zeref sogghignò, aveva ottenuto il suo scopo, far innervosire Natsu, quindi tranquillamente replicò:

-“Be perché non vieni qui nel mio castello e lo vedi con i tuoi occhi?!”

-“Lo farò!”

La trasmissione si chiuse all’improvviso, la rabbia di Natsu non fece che aumentare negli istanti successivi a quello scambio di battute e in men che non si dica, come era solito fare, iniziò a correre verso l’ingresso della gilda senza aver riflettuto abbastanza, ma prima che potesse varcare la soglia Grey lo fermò di forza:

-“Dove credi di andare idiota?”

-“Tu dove credi? A salvare Lucy”

-“E come pensi di raggiungere il castello di Zeref? Hai dimenticato tutto ciò che abbiamo dovuto fare per giungere nel regno di Alvarez?! Solo un’idiota come te potrebbe agire così di impulso”

-“Troverò un modo” sbottò Natsu mentre si divincolò violentemente dalla presa di Grey

-“Hai il cervello vuoto per caso? Non puoi partire per un Continente nemico senza una strategia sensata”

Prima che i due passassero alle mani Cana si interpose tra i due picchiandoli violentemente sulla testa con la mano destra mentre con la sinistra reggeva una bottiglia ormai finita di vino:

-“Piantatela voi due,  mancate solo voi tra i nostri problemi”

Natsu e Grey si calmarono, rimasero immobili per alcuni secondi, quando all’improvviso Mavis disse sorridente:

-“Ho un’idea ragazzi, badate, non sarà senza rischi, ma dovrebbe funzionare, ma ci servirà un piccolo aiuto esterno quindi ascoltate”.

Mavis spiegò dettagliatamente ogni punto della sua strategia e tutti i maghi ne erano estasiati, così , quando ognuno ebbe perfettamente capito il proprio ruolo, Mavis ordinò l’inizio del suo piano.

-“Andate, attenetevi al piano”

-“Siiiii” gridarono tutti mentre uscivano dalla gilda.

-“Spero che la strategia funzioni” disse Mavis rivolta a Makarov

-“Lo spero anche io, ma d’altronde è una sua strategia quindi si rivelerà sicuramente vincente” replicò Makarov.

-“Si, oltretutto era la meno pericolosa e con la maggiore percentuale di successo”

-“Non si preoccupi Primo, tutto quello che ora dobbiamo fare è avere fede nella nuova generazione di Fairy Tail”

-“Si “ Mavis sorrise, ripensando al periodo in cui fondò la gilda.

Lucy si destò, non riusciva a rendersi conto di quanto tempo fosse passato, le sembrarono giorni che era legata in quella maniera così infida, inerme, come un condannato che attende inesorabile la fine, era sfinita, avrebbe voluto che tutto ciò finisse , in un modo o nell’altro; la porta della cella si aprì con un tetro cigolio, Zeref entrò con passo deciso e silenzioso, con il suo solito sguardo innocente ma allo stesso tempo intimidatorio, al suo seguito c’era Brandish, vestita con un elegante mantello piumato e una catena dorata che le cingeva il collo.

I due si fermarono davanti a Lucy, la scrutarono minacciosi, poi Zeref sospirò e con un tono di voce dall’aria estremamente tranquilla e rilassata disse:

-“Lucy Heartphilia, tu sei l’ultimo ostacolo che impedisce la resurrezione di END, sai il perché?”

-“Non ho nulla a che fare con te e con END, non ne so niente” esclamò Lucy con le poche energie che le rimasero

-“Oh ti sbagli, e non sai nemmeno quanto ahaahahah” rispose Zeref scoppiando in una risata da brividi

-“Vedi tua madre Layla è la responsabile dell’ultimo sigillo apposto sul corpo di END per impedire che si risvegliasse”

-“Non è vero stai mentendo!” Lucy era sgomenta, non immaginava che la madre potesse essere coinvolta con Zeref o uno dei suoi demoni più forti

-“Tua madre ha creato un sigillo potentissimo, e lo ha impresso sul libro di END in modo da impedirne la resurrezione e ha poi nascosto la chiave di questo sigillo in modo che nessuno potesse mai più trovarla”

-“Se pensi che possa sapere dove si trovi questa chiave ti sbagli di grosso!”

-“Ahahahah, non voglio sapere dove si trova, anche perché ce l’ho davanti i miei occhi, sei tu, Lucy”

La faccia di Lucy si fece bianca dalla paura, non riusciva a crederci, in quel momento tutto ciò che uscì dalla sua bocca fu:

-“Non può essere…”

-“Tua madre nascose la chiave per il sigillo nel tuo corpo… Adesso prenderò questa chiave per poter far sorgere nuovamente END e dare distruzione e disperazione a questo mondo….”  Replicò Zeref.

D’un tratto Zeref aprì la mano verso l’alto e il libro di END apparve, lanciò un incantesimo su Lucy che la bloccò totalmente, come un blocco di cristallo, Zeref avvicinò la mano allo stomaco di Lucy, una luce fortissima si sprigionò nel punto in cui Zeref l’aveva toccata, la estrasse e aperto il libro di END pose la luce su una pagina, il libro si chiuse e scomparve di nuovo, lasciando Lucy svuotata di tutto il potere magico che le era rimasto, quindi Zeref si voltò, sempre con quel ghigno malefico stampato sul volto e rivolgendosi a Brandish disse:

-“La chiave è stata estratta, fa di lei ciò che vuoi”

-“Certamente” rispose lo Spriggan obbedientemente.

Zeref uscì dalla cella, Brandish si avvicinò ad un tavolo della stanza, osservò con disprezzo Lucy ormai inerme, prese la chiave rotta che Lucy era solita portare al collo , agitò il braccio facendo sparire le catene che tenevano incatenata Lucy, che cadde rovinosamente sul pavimento come un oggetto inanimato, lanciò il pezzo della chiave di Acquarius dall’altra parte della stanza e furibonda esclamò:

-“Questa chiave è stata una disgrazia per mia madre Grammy, lurida puttana, se non fosse stato per Layla sarebbe ancora viva… Mia madre è stata uccisa  da Layla, era una sua serva , ha dovuto subire una umiliazione indescrivibile per colpa sua… Adesso però io la vendicherò… Ti ucciderò Lucy Heartphilia”

Brandish era fuori di se, si accanì contro Lucy , le mise le mani al collo e iniziò a strangolarla; Lucy non poteva far nulla, era completamente in balia della furia omicida di Brandish, tutto era sul punto di sparire, le tenebre stavano ormai per prenderla, quando d’un tratto vide un barlume di luce, Brandish fu sbalzata via, aprì l’occhio destro con le ultime forze che le erano rimaste, vide che era coperta da un manto di acqua e di fianco c’era lei Acquarius.

-“A..cqu..arius” sibilò ormai allo stremo Lucy, mentre una lacrima le rigava il viso

-“Tch, non ce la fai proprio a cavartela senza di me, eh mocciossa” rispose lo spirito stellare

-“Oh così ci sei anche tu Acquarius, bene, così prenderò la mia vendetta anche su di te” esclamò Brandish mentre si rialzava in piedi.

La furia di Brandish raggiunse l’apice e scagliò un’onda d’urto magica contro le due, Acquarius si interpose davanti a Lucy per farle da scudo con l’acqua, tuttavia sapeva che non avrebbe potuto resistere molto, aveva percepito l’immenso potere magico dello Spriggan, così mentre ne teneva a bada gli attacchi, Acquarius si rivolse a Lucy:

-“Lucy non posso resistere molto, è troppo forte e il tuo potere magico praticamente è azzerato, se rimanessi rischieresti solo la vita”

-“Non mi importa Acquarius, ti prego non voglio perderti di nuovo” rispose Lucy in lacrime coperta ancora dallo scudo dello spirito stellare

-“ Tch, non sarà un addio questa volta, se sono riuscita ad intervenire questa volta, potrò farlo di nuovo, tuttavia se adesso non chiudo il mio portale potresti morire, quindi ti darò parte del mio potere per difenderti fino al suo arrivo”

Sogghignò Acquarius

-“Lui chi?” rispose Lucy.

Si bloccò non riusciva a capire cosa volesse dire, ma non ebbe tempo per pensare, Acquarius scomparve, il manto d’acqua che la circondava si espanse di quasi mezzo metro ed entrò in contatto con il potente attacco di Brandish, l’effetto durò una trentina di secondi, poi scomparve, era scoperta e vulnerabile agli attacchi del nemico.

-“È la fine per te Lucy Heartphilia ahahah” ormai Brandish era in preda alla sua sete di vendetta e delirio

-“Questa è la fine” pensò Lucy tra sé e sé.

Un bagliore rosso scarlatto si interpose davanti all’attacco dello Spriggan, Lucy si sentì sollevare e si ritrovò ad alcuni metri di distanza dal pezzo della chiave di Aquarius con gli occhi chiusi, non aveva il coraggio di aprirli; d’incanto udì una voce familiare che le parlò:

-“Lucy stai bene?”

Aprì gli occhi, Brandish era lontana, era tutta intera , alzò adagio lo sguardo e d’un tratto quella voce familiare divenne un volto familiare, Natsu l’aveva salvata, di nuovo, scoppiò in un pianto liberatorio, gli si avvinghiò al petto e disse:

-“Na.. tsu grazie mille”

-“Non c’è bisogno che mi ringrazi, è mio dovere proteggerti ricordi?” rispose il ragazzo con i capelli color ciliegio

-“Ora però devo occuparmi di alcune faccende Lucy, parleremo dopo”

-“Ok…”

Lo sguardo di Natsu si fece serio, posò delicatamente Lucy sul pavimento e urlò:

-“Ora ragazzi!”

Dal nulla Happy, Mest e Minerva apparvero dal nulla, questi ultimi si portarono alle spalle di Brandish e assestatole un colpo deciso dietro la nuca, le fecero perdere i sensi.

-“Tutto secondo i piani” disse Mest

-“Devo dire che non pensavo che avrebbe funzionato, che ne facciamo di lei?” esclamò sorpresa Minerva

-“Lasciamola li ormai è indifesa, non darà fastidio” disse Happy

-“Va bene, ora prendete Lucy e portatela immediatamente alla gilda per curarla “ disse Natsu

-“E tu che farai ?” rispose preoccupato Happy

-“Ho una faccenda da sistemare”

-“Siamo in territorio nemico Natsu non è il momento di fare improvvisazioni” esclamò Mest

Natsu ormai aveva deciso, era impossibile fargli cambiare idea,  se ne accorsero tutti, decisero quindi di rispettare la sua scelta , presero Lucy in spalla e stavano per scomparire quando Lucy gli fermò:

-“Non … voglio andarmene… voglio rimanere qui”

-“Sei troppo debole Lucy,  gli saresti solo di peso” disse preoccupato Mest

Natsu si girò verso Lucy, le sorrise ed esclamò:

-“ Ci ritroveremo alla gilda molto presto Lucy, ora va e fatti curare le tue ferite”

-“Posso fidarmi vero Natsu?” disse con tono titubante

Natsu le prolungò il sorriso mostrandole il pollice all’insù esclamò:

-“Certo Lucy”

Lucy si rassicurò e prese le chiavi che erano sul tavolo, come in un lampo i quattro sparirono, Natsu abbassò delicatamente il braccio, tornò nuovamente serio e si incamminò verso la sala grande; era una sala enorme, adornata di colonne altissime e arazzi alle pareti, il soffitto era incredibilmente alto e sul fondo della stanza, dopo una piccola rampa di scale di marmo c’era un trono, interamente rivestito di stoffa rossa, in tinta con il lungo tappeto che si estendeva per tutta la sala; sul trono sedeva Zeref, era in attesa di Natsu, lo aveva percepito a miglia di distanza prima che arrivasse al castello:

-“Così alla fine sei davvero venuto nella mia umile dimora eh Natsu?” chiese con tono poco sorpreso Zeref

-“Piantala, sono venuto qui per mettere fine una volta per tutte al male che stai creando, non ti perdonerò mai per quello che hai fatto a Lucy”

-“Oh , be vediamo se sarai in grado di uccidermi”

Zeref si alzò dal trono , scese le scale e giunse a circa 5 metri da Natsu, che nel frattempo aveva inizato a srotolare le bende che aveva sul braccio destro.

-“La farò finita con un unico attacco e farò finire questo clima di terrore che stai cercando di instaurare Zeref!”

Finite di srotolare le bende sul braccio era visibile un marchio nero di un drago, Natsu lo mostrò soddisfatto a Zeref ed esclamò:

-“Mi ci è voluto molto tempo, ma sono riuscito ad accumulare tutto il potere residuo che Igneel ha lasciato in me, e questo potere sarà quello che ti distruggerà Zeref”

Zeref era sorpreso e socchiudendo gli occhi con fare rassegnato sibilò:

-“Forse finalmente sarai in grado di uccidermi, Natsu”.

 

Continua….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** La mia scelta ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
LA MIA SCELTA

 

Lucy era cosciente ma si sentiva strana , aprì lentamente gli occhi e davanti a se si trovò uno sconfinato mare di stelle, si guardò intorno per cercare qualche riferimento che potesse indicarle dove si trovasse, si toccò freneticamente lungo il corpo e con sua somma sorpresa notò che al posto delle gambe aveva una coda come una sirena, si pizzicò le guance per scongiurare l’ipotesi che potesse trattarsi di un sogno e come unico risultato ottenne una guancia gonfia; dopo alcuni istanti vide avvicinarsi una figura, man mano che questa si avvicinava gli occhi di Lucy iniziarono a riempirsi di lacrime, quindi, quando la figura era ben definita e alla sua portata, le corse incontro e l’abbracciò in lacrime, era Acquarius.  
-“Acquariuuussss”
-“Ciao Lucy, piagnucolona come sempre eh” disse lo spirito stellare  mentre le accarezzava i capelli.
-“Sono così contenta di vederti” continuò Lucy ancora avvinghiata allo spirito.
-“Già anche io”
Lucy sciolse lentamente il caldo abbraccio e asciugandosi le lacrime con il dorso delle mani chiese:
-“Dove siamo Acquarius?”
-“Siamo in una dimensione particolare, nella quale vengono conservate le memorie degli spiriti stellari, questa in particolar modo, è la mia”
-“Oh ecco perché ho le sembianze di una sirena”
-“Si esatto”
-“Perché mi hai portato qui Acquarius?”
-“Per due motivi, il primo è per metterti al corrente di ciò che avvenne alcuni anni fa, il secondo per mostrarti che tua madre Layla non ha mai ucciso la madre di Brandish”
-“Capisco…”
-“Tutto cominciò 400 anni fa… La tua antenata Anna Heartphilia ideò con Zeref un piano per sconfiggere Acnologia; il piano prevedeva di sfruttare il portale Eclipse per mandare nel futuro dei guerrieri che avrebbero potuto abbattere definitivamente Acnologia, per far ciò era necessario che il portale fosse sostenuto contemporaneamente da due maghi degli spiriti stellari con tutte le chiavi in due diverse epoche, quindi la famiglia Heartphilia fu designata come la protettrice del portale, con il preciso scopo di aprirlo in un preciso momento, quel momento si concretizzò nell’epoca di tua madre Lucy”
-“Quindi mia madre ha aperto Eclipse..”
-“ Si proprio così, per farlo necessitava di tutte le chiavi dello zodiaco, ma sfortunatamente, per uno strano susseguirsi di eventi la mia chiave non era reperibile in tempi brevi, quindi tua madre sfruttò il proprio potere magico per sopperire alla mancanza di tale energia…la mia chiave era nelle mani della madre di Brandish, Grami…”
-“Quindi la madre di Brandish era la tua precedente proprietaria….”
-“Si… quando Grami seppe ciò che era successo si sentì in colpa e giunta al capezzale di tua madre, le disse che avrebbe affidato la mia chiave a te Lucy… tuttavia Zoldeo pugnalò Grami, ritenendola colpevole della morte di Layla…”.
-“Oh no….Dovremmo dirlo a Brandish….Magari capirebbe che non è stata colpa…” Lucy scoppiò in lacrime
-“Le ho mostrato tutta la vicenda… Ha pianto più di te… ha deciso di lasciare le fila di Zeref e allontanarsi dal conflitto per redimersi dei suoi errori….”
-“Capisco…” disse mestamente
-“C’è un’altra cosa che dovresti sapere….uno dei guerrieri mandati dal passato era davvero troppo potente… Quindi Anna gli applicò due sigilli magici… Uno fu applicato al corpo del guerriero, l’altro fu inciso su un libro che fu spedito nel futuro insieme a lui, mentre la chiave per sciogliere i sigilli e liberare tutto il potere del guerriero fu tramandata di generazione in generazione nella famiglia Heartphilia… “
-“Chi era questo guerriero?...” chiese Lucy sconvolta
-“Ehm…purtroppo non ne ho idea, la mia memoria in questo punto sembra essere offuscata…. Ma ciò che devi sapere è altro…Quando il guerriero attraversò il portale insieme al libro, entrambi l sigilli apposti inesorabilmentesi dissolsero a causa del viaggio temporale, così tua madre fu costretta a ricrearli nel minor tempo possibile,  quindi dapprima ricreò quello sul corpo del guerriero, in seguito cercò di ricreare anche quello del libro, tuttavia in circostanze misteriose esso. Per mantenere sigillata l’altra metà del potere del guerriero fino ad allora mantenuta dal libro,  Layla fu costretta a crearne uno nuovo e ad inserirlo dentro di te Lucy..”
-“Quindi questo è ciò di cui parlava Zeref….  Be purtroppo lo ha estratto dal mio corpo…”
-“Si lo so…. Ma l’altro sigillo per ora è ancora intatto…”
-“Come fai a dirlo?”
-“Perché se fosse stato rimosso, adesso sareste in guai seri… In realtà uno dei guerrieri mandati nel futuro era uno dei demoni di Zeref, E.N.D”
-“N..non può essere…” il viso di Lucy si fece scuro
Ci furono alcuni istanti di silenzio, mentre intorno le stelle cadenti sfavillavano  nel cielo profondo, Acquarius guardava sorridente  Lucy negli occhi.
-“Il tempo a mia disposizione sta per finire Lucy… La mia chiave si è riformata nel vostro mondo…”
-“Dici davvero Acquarius?” chiese Lucy speranzosa.
-“Si… ma non ti posso dire dove si trova… è la politica degli spiriti stellari” replicò la sirena
-“Immaginavo, ma non importa, anche se dovesse volerci tutta la vita ti troverò Acquarius e saremo di nuovo insieme con Natsu e gli altri”
-“Lo spero vivamente, arrivederci Lucy”
-“Arrivederci Acquarius”
Lo spirito stellare si voltò e lentamente si allontanò dalla ragazza, mentre tra sé e sé pensò:
-“Forse non averle detto di Natsu è stata la cosa migliore…Spero che per quel giorno tu sarai preparata Lucy…”
Lucy vide la sua prima amica allontanarsi nuotando verso una luce bianca, dopodiché tutto il cielo stellato che la circondava sembrò collassare su di lei e all’improvviso si destò con un lungo sospiro.
Lucy era finalmente sveglia, si guardò intorno per capire dove si trovasse, girò lentamente la testa a destra e a sinistra, realizzò di trovarsi nell’infermeria della gilda quindi spostò con un colpo secco le coperte, poggiò i piedi sul pavimento, infilò le ciabatte e si diresse verso la porta; non ebbe il tempo di arrivare alla maniglia che Cana aprì la porta, vide Lucy in piedi e con delle lacrime accennate ai lati degli occhi abbracciò l’amica, togliendole quasi il fiato:
-“Sei sveglia finalmente Lucy” urlò Cana mentre la stringeva ancora più forte
-“Cana… Così… mi soffochi..” replicò Lucy con una flebile voce
-“Oh si scusa, vado a dare agli altri la buona notizia”
Cana allentò la morsa nella quale aveva  avvolto Lucy fino a pochi secondi prima, quindi corse fuori per chiamare gli altri membri rimasti nella gilda.
Lucy si sentiva debole, quindi decise di sedersi nella grande poltrona posta vicino al letto nel quale riposava fino a poco prima; dopo alcuni istanti Porlyusica, Cana , Makarov e Happy entrarono nella stanza.
-“Grazie al cielo stai bene Lucy” urlò Happy che si fiondò piangendo nel florido petto della ragazza.
-“Happy… non sono mai stata così contenta di vederti” replicò Lucy sorridente.
-“Te la sei vista davvero brutta ragazza” disse con il suo solito tono serioso Porlyusica
-“Mmm grazie per avermi curato Porlyusica-san” disse Lucy mestamente.
-“Non ringraziarmi, è stato un dovere in quanto medico consulente della gilda” rispose Porlyusica facendole un accenno di occhiolino.
-“Me la pagheranno cara per aver toccato uno dei miei mocciosi…” disse Makarov furioso mentre stringeva con forza il bastone che recava in mano.
Lucy per un istante si senti felice, poi realizzò di non aver visto ancora Natsu, quindi seppur molto titubante sul chiederlo o meno  disse:
-“Ragazzi… dov’è Natsu?”
Per un istante i quattro si guardarono in faccia con una espressione tetra, quindi Makarov prese coraggio e abbassando la testa rispose:
-“Natsu non è ancora tornato… mi dispiace  Lucy”
-“Co.. co come non è ancora tornato?” rispose Lucy visibilmente preoccupata.
-“Mi dispiace non abbiamo sue notizie da quando ti hanno portato in salvo”
-“Be perché non siete tornati indietro a prenderlo?”
-“Ha deciso di combattere con Zeref e ha voluto che nessuno fosse con lui quando avrebbe usato la sua mossa segreta”
-“Come da solo?! E voi lo avete assecondato?!” il tono di Lucy si fece sempre più apprensivo
-“Mi dispiace Lucy ma non ho potuto far nulla per fargli cambiare idea”
Lucy afferrò con forza i braccioli della poltrona, fece leva su di essi e cercò di alzarsi, nonostante non fosse ancora perfettamente in forze.
-“Cosa intendi fare Lucy?” chiese sgomenta Cana
-“Le tue ferite potrebbero riaprirsi se non ti riposi per un altro po’” seguitò Porlyusica
-“ Non mi importa niente, lui è sempre venuto in mio soccorso, sempre… Per quanto la situazione fosse disperata lui è sempre venuto per me…. Questa volta io non sarò da meno.. andrò a salvare Natsu”
-“Lucy…” disse happy mentre piangeva copiosamente.
-“Non dire sciocchezze Lucy nelle condizioni in cui sei non puoi fare nulla” incalzò Makarov
Lucy cadde rovinosamente sul terreno, ma questo sembrò non fermare la sua volontà, quindi continuò verso l’ingresso della stanza trascinandosi adagio:
-“Non mi importa… anche se dovessi…. andare da sola, anf, anf”
-“Sii ragionevole Lucy…” replicò Cana mentre cercava di aiutare l’amica a rialzarsi.
-“No…sigh… se non provassi almeno a salvarlo… sigh… non me lo perdonerei per tutta la vita” Lucy iniziò a piangere.
-“La prego Master….. mi lasci andare….sigh”
-“Non posso permetterti di andare in quelle condizioni Lucy…”  rispose Makarov dandole le spalle e osservando fuori dalla finestra.
All’udire quelle parole Lucy chinò la testa in segno di resa, ma Makarov continuò:
-“Manderò qualcun altro a recuperare quel moccioso impudente… D’altronde siamo una famiglia no?! Non posso permettere che uno dei miei figli  non faccia ritorno a casa… giusto Lucy?” Makarov si girò verso Lucy e le rivolse un gran sorriso che la ragazza contraccambiò, mascherato dalle lacrime che ancora le rigavano il volto.
Natsu e Zeref erano uno davanti all’altro, la tensione nell’aria era così intensa che era quasi palpabile, tutto intorno vi era un silenzio surreale, che all’improvviso fu rotto; Natsu si mise in posizione di attacco,  il marchio nero del drago ben visibile sull’avambraccio destro e urlò:
-“Arrivo Zeref”
-“Vieni pure, se hai coraggio” ribatté Zeref
Natsu si gettò con tutta la spinta di cui era capace verso il nemico, Zeref fu colto di sorpresa dalla velocità dell’attacco e subì in pieno volto  il pugno sferratogli da Natsu che lo spedì dietro il trono, dopo alcuni istanti Zeref replicò con delle sferzate di magia nera che tuttavia non andarono a segno, perché Natsu le bruciò, quindi incalzò il mago nero con una serie di attacchi coadiuvati da fiamme incandescenti che iniziarono a bruciare i vestiti di Zeref.
-“Tutto quello che sai fare è qualche bruciatura sui miei vestiti?”
Natsu sogghignò con sicurezza quindi replicò alla provocazione:
-“Eh eh non scherzare, con questo attacco ti distruggerò Zereeeeeffff, Modalità re dei draghi di fuoco”
Natsu fu avvolto da un muro di fiamme così dense e calde che tutti gli ornamenti del grande salone iniziarono a sciogliersi come ghiaccio:
-“Questa è l’eredità lasciatami da Igneel, con questo potere di distruggerò”
Natsu concentrò tutte le fiamme nella mano destra, quindi si diresse con tutte le forze rimanenti verso il mago nero e lo colpì violentemente scaraventandolo verso la parete,  avvolto in un misto di fiamme rosse di diverse tonalità e una nube di polvere
Natsu era ansimante, ridotto allo stremo delle forze, il marchio di Igneel stava quasi per sparire, si disse che quello sarebbe stato il colpo decisivo, quindi si concentrò per accumulare le ultime forze e scagliarle contro il nemico, quando dalla nube di polvere, quasi ormai diradata, emerse Zeref  sghignazzando:
-“Ahahahha ahahaah sei diventato forte Natsu, devo ammetterlo, forse sarai in grado di uccidermi con il prossimo colpo”
-“Certo che ti ucciderò Zeref”
-“Oh bè se dici così permetti che ti dica una cosa, caro fratellino”
-“Fratellino??” chiese Natsu sbigottito.
-“Già, o dovrei dire E.N.D?” replicò Zeref con in volto il solito ghigno malefico disegnato.
-“Cosa stai dicendo?”
-“Proprio ciò che ho detto, tu sei il mio amato fratellino, ma sei anche il mio più potente demone, E.N.D”
-“Stai mentendo, non mi bevo queste stronzate”
-“Non sto mentendo… Tu e i tuoi amichetti Dragon Slayer non siete di questa epoca, ma siete nati 400 anni fa, inoltre tu sei un etherious caro il mio Natsu, ti ho riportato in vita io dopo che sei morto”
-“Dire questo mare di cazzate non ti salverà Zeref!!!” Natsu era sempre più preda della collera.
-“Non c’è bisogno di dire alcuna bugia, questa è la pura verità.. E indovina.. La tua cara amichetta Lucy mi ha appena fornito uno dei due sigilli per permettere il tuo risveglio come demone”
-“Cosa c’entra Lucy ora?”
-“Oh be sua madre Layla ha sacrificato la sua vita per apporre nuovamente il sigillo che si era indebolito, e per farlo ha usato la sua amata figlia come veicolo”
Natsu rimase basito, non voleva credere a quelle parole, si sentì vuoto e confuso, non riusciva a credere che era in parte responsabile della morte della madre di Lucy.
-“Inoltre vuoi sentire un’altra cosa interessante?! Per far si che potessi tornare in vita ho usato parte del mio potere quindi adesso la mia vita e la tua sono legate indissolubilmente l’una all’altra…Quindi se io dovessi morire anche tu moriresti”
Quell’ultima frase l’aveva distrutto, si era allenato così intensamente durante l’anno per proteggere tutto ciò che riteneva importante e all’improvviso tutti i suoi sforzi  sembrarono dissolversi come neve al sole, per giunta il problema era lui, era sempre stato lui; rimase immobile alcuni istanti, che sembrarono durare un’eternità, a pensare con una espressione vuota e a fissare il pavimento, consapevole che il potere di Igneel si stava ormai esaurendo, gli passarono davanti tutti i ricordi, le avventure con i compagni della gilda, le risse, i pranzi in compagnia, i giochi della magia, Happy e infine Lucy.
Il pensiero andò inesorabilmente a lei, da quando la vide la prima volta era stato il suo pensiero fisso, aveva
più e più volte immaginato un futuro felice con Lucy, ma alla luce di quelle rivelazioni sparirono, non riusciva più ad immaginare come avrebbero potuto coesistere, lui era un demone , lei aveva perso la madre a causa sua, inoltre finché sarebbe rimasto in vita anche Zeref lo sarebbe stato; le tenebre sembrarono inghiottirlo sempre più, ormai avvolto in una infinita spirale di disperazione.
-“Cosa c’è Natsu? Hai perso tutta la voglia di combattere ora?”
Come un fulmine a ciel sereno Natsu si ricordò della lettera che aveva lasciato a Lucy il giorno prima, il ricordo di ciò che le aveva scritto e delle ragioni che lo avevano spinto sempre al limite per proteggerla lo fecero rinsavire e capì finalmente:
-“Non mi importa, ti distruggerò qui e ora Zeref , anche se ciò dovesse costarmi la vita, perché finché sarai in vita non potrà mai esserci un futuro e se il destino ha voluto che fossimo legati l’un l’altro, bè lo abbraccerò con il sorriso… Preferisco vedere i miei compagni felici dall’aldilà piuttosto che scontenti da vivo”
Mentre diceva quelle parole, tutte le avventure vissute con Lucy, tutte le missioni e tutti i momenti in cui si erano divertiti insieme gli passarono davanti come un film.
-“Hai fatto la tua scelta quindi”
Natsu si fiondò a tutta velocità verso Zeref con l’unico scopo di finirlo, ma per sua sfortuna il marchio di Igneel si dissolse prima di quanto avesse previsto e prima che potesse sferrare il colpo decisivo, ritrovandosi inevitabilmente sul pavimento e senza forze in balia del nemico.
-“Pare che la tua indecisione ti sia costata cara Natsu”
-“Tch dannazione”
-“Bene, ora che sei inoffensivo estrarrò il secondo sigillo “
Zeref aprì la mano in aria, il libro di E.N.D apparve come per magia, lo colpì innescando una fitta di dolore in Natsu, dopodiché lo aprì e una spirale di luce nera ne fuoriuscì dirigendosi sull’inerme corpo del fratello; passarono alcuni secondi e il vortice magico si dissolse man mano verso il libro che si chiuse.
-“Bene il secondo sigillo è sciolto, ora basterà che porga la chiave sigillo sul tuo addome e E.N.D si sveglierà”
-“No ti prego… Non voglioooo” urlò Natsu inutilmente.
Zeref si inginocchiò di fianco al suo corpo ansimante, gli sorrise, tese il palmo della mano sinistra sul quale vi era apposto uno strano simbolo circolare verso l’addome e ve lo pose sopra, ma prima che potesse invocare qualunque incantesimo il corpo di Natsu si dissolse davanti i suoi occhi, cogliendolo di sorpresa.
-“Mph, così ve lo siete ripreso eh… ahahaha fa niente, presto … molto presto… E.N.D sorgerà di nuovo, ormai è inevitabile… “ concluse Zeref in una tetra risata che riecheggiò nell’intero castello.

CONTINUA…

 

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Capitolo 5
*** We Believe in you ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
We Believe in you

 

La giornata volgeva lentamente all’imbrunire, i combattimenti e le urla del giorno cessarono con il lento calar del sole dietro le verdi ed alte montagne.
Nonostante il sole non fosse ancora tramontato del tutto, la gilda di Fairy Tail era già da un pezzo avvolta dall’ombra dei monti circostanti, nell’enorme salone le luci iniziarono ad accendersi magicamente in sequenza partendo dal portone d’ingresso,  mentre un silenzio surreale, rotto soltanto da un impercettibile brusio di sottofondo, lo faceva da padrone.
Lucy era seduta su una delle panchine al centro del grande salone, con le mani sulle ginocchia, visibilmente impaziente e con un’espressione cupa in volto mentre scrutava inebetita il pavimento sotto i suoi piedi, al suo fianco c’erano Happy e Cana, anche quest’ultima era visibilmente  preoccupata ma cercava di calmare l’amica scuotendole leggermente le spalle:
-“Ehi Lucy, dovresti calmarti, andrà tutto bene, fidati” disse Cana gentilmente tra un sorso ed un altro di alcol.
-“Non ci riesco Cana, tutto questo è troppo per me… Perché sta succedendo tutto ora… perché??”
-“Devi farti forza Lucy, non è colpa nostra se Zeref ha deciso di invaderci, possiamo solo sperare che tutto ciò si concluda al più presto”
-“Non riesco a sopportare tutto questo ”
-“Le cose non vanno mai come da programma, ma dobbiamo fare del nostro meglio per riportare la pace, non trovi? Se ci facessimo prendere dalla disperazione saremmo già sconfitti e questo non è nello stile di Fairy Tail, dico bene?” rispose Cana afferrando Lucy per le spalle.
Lucy la fissò, gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime, ma prima che potessero riversarsi sulle rosee guance le asciugò con un rapido gesto delle mani e rispose:
-“Hai ragione Cana,  non è da F…”
Non ebbe tempo di concludere la frase, un sonoro *crac* tuonò nel bel mezzo della stanza, tre figure apparvero dal nulla, erano Mest, Minerva e Natsu, quest’ultimo era incosciente sul pavimento con il corpo che emanava vapore dalla testa ai piedi; non appena ebbero visto Natsu, Lucy e Happy corsero verso di lui, ma prima che potessero avvicinarsi Mest e Minerva gli bloccarono:
-“Fermi non vi avvicinate… anf anf…” urlò Mest affannato mentre teneva Happy per la coda.
-“Che succede?” chiese Lucy spaventata mentre cercava di divincolarsi dalla presa di Minerva.
-“Non sappiamo cosa gli sia successo, ma il suo corpo emana un calore assurdo, è impossibile avvicinarsi senza rimanere ustionati” replicò Minerva
-“Già… per trasportarlo fin qui mi sono bruciato quasi un braccio, aspettiamo a debita distanza e vediamo cosa succede” continuò Mest dolorante.
-“Non mi importa lasciami andare” urlò Lucy che con un rapido gesto sfuggì dalla presa di Minerva e si inginocchiò di fianco all’inerme corpo di Natsu.
Allungò delicatamente la mano verso il cuore di Natsu, ma non ebbe nemmeno modo di appoggiarvela che fu costretta a ritrarla, il suo corpo sembrava lava incandescente.
-“Che facciamo? “ chiese Lucy con tono strozzato.
-“Fermi tutti allontanatevi da lui” disse Makarov mentre si dirigeva verso il corpo del ragazzo.
Makarov disegnò velocemente con due dita strani simboli di luce in aria davanti al corpo di Natsu, quando ebbe finito dei minuscoli raggi di luce sfavillanti colpirono il ragazzo che d’un tratto smise di emanare vapore.
-“Mph, bene, ora trasportatelo in infermeria”
-“Si certo Master” replicarono in coro Mest e Cana
-“Co.. co.. cosa ha fatto Master?” chiese Lucy con tono irresoluto.
-“Sembra che il corpo di Natsu non fosse più in grado di confinare al suo interno il suo enorme potenziale magico, come se avesse perso ogni limitazione, fortunatamente sembra che questo stato fosse solo temporaneo, starà bene Lucy, ha solo bisogno di riposo”
Lucy era visibilmente sollevata, ringraziò il Master con un veloce inchino e corse verso l’infermeria.
Mancavano poche ore all’alba, Natsu era esanime nello stesso letto d’infermeria dove fino a poco tempo prima si trovava Lucy, delle vistose fasciature gli avvolgevano l’addome, il braccio sinistro e la testa; Lucy e Happy erano al suo fianco, lo osservavano con lo sguardo speranzoso che da un momento all’altro si sarebbe svegliato.
Gli occhi di Lucy erano fissi sul volto del ragazzo apparentemente disteso, sul quale vi era una fresca e profonda ferita, dopodiché lentamente lo sguardo le scivolò sul braccio destro, il quale, da quando si erano rincontrati nella capitale, era sempre stato coperto da delle bende, mossa quindi da una irrefrenabile curiosità si rivolse ad Happy, sicura che avrebbe avuto delle informazioni a riguardo.
-“Di un po’ Happy, cosa nascondeva Natsu sotto le bende?”
Il gatto blu rimase in silenzio alcuni istanti e poi rispose:
-“C’era un marchio… Era l’ultima goccia di potere di Igneel, Natsu si è allenato per un anno intero per accumularlo e poterlo usare contro Zeref”
-“Oh wow davvero impressionante” replicò Lucy sorpresa
-“Tuttavia credo che non sia stato sufficiente… È una tecnica che poteva usare un’unica volta, quindi adesso non sappiamo più come sconfiggere Zeref” continuò Happy con lo sguardo vuoto fisso verso il braccio di Natsu
Lucy abbassò nuovamente lo sguardo e posò delicatamente la mano su quella di Natsu e la strinse delicatamente.
-“Capisco, bè troveremo un modo, tutto questo deve finire, Natsu ci ha sempre protetti spingendosi al limite, ora è tempo che noi ricambiamo il favore”
-“Aye” urlò Happy determinato.
Sentirono rumori di passi avvicinarsi dal corridoio, d’un tratto Cana aprì delicatamente la porta e rimasta ancora sull’uscio dell’infermeria disse:
-“Ragazzi, venite un attimo nella sala grande, il Master vuole vederci “
-“D’accordo” risposero Lucy e Happy in coro
I due si alzarono e si incamminarono verso la sala grande, chiudendo dietro di loro delicatamente la porta dell’infermeria; quando ebbero chiuso la porta, sul volto di Natsu prese posto un’espressione di ansia e preoccupazione , iniziò a girarsi freneticamente nel letto e a sudare freddo, con la mano destra iniziò a toccarsi il petto in corrispondenza del cuore e in uno scatto di paura si ritrovò seduto sul letto,  ansimante e l’unica parola che uscì dalla sua bocca fu:
-“Anf.. Anf… Acnologia….”
Dopo un’oretta circa Happy e Lucy tornarono in infermeria per controllare Natsu, ma aperta la porta trovarono la finestra aperta e le bende che Natsu aveva sulle ferite, disposte caoticamente sul letto dove lo avevano lasciato.
-“Dove è andato Natsu?” chiese Lucy
-“Non ne ho idea” Rispose Happy
-“No… non dirmi che è tornato sul campo di battaglia… con quelle ferite cosa spera di fare?”
-“Non lo so Lucy, ma se ha deciso di andare avrà avuto i suoi buoni motivi….”
-“È un irresponsabile come sempre”
-“Si bè è di Natsu che stiamo parlando” rispose Happy stringendo le spalle rassegnato
-“Già… be purtroppo noi dobbiamo attenerci agli ordini del Master e rimanere di guardia alla gilda”
-“Aye”
-“Ma appena me lo ritroverò a tiro gli insegnerò le buone maniere pff”
-“In che senso?”
-“Andarsene così senza dire nulla! Mph che maleducato e io che sono stata in pensiero per lui per tutto questo tempo”
-“Fidati anche lui lo è stato per te, sei stato tu il suo pensiero fin dall’inizio Lucy..” rispose Happy che lentamente svolazzò verso il corridoio
-“Gia… lo so…” bisbigliò Lucy tra sé e sé accennando un sorriso mentre osservava dalla finestra i primi raggi del nuovo giorno.
Ad est, dove i primi raggi di sole dell’alba avevano fatto capolino già da un pezzo, Acnologia era giunto sul campo di battaglia, la sua sete di sangue era già iniziata, God Serena era stato abbattuto con un unico colpo, senza nemmeno il tempo di potersi difendere, i quattro maghi sacri erano a terra, increduli e in pessime condizioni dopo lo scontro contro God Serena,  August  e Jacob avevano percepito l’enorme potere magico di Acnologia e decisero di non provare nemmeno ad attaccarlo.
-“Ah mi aspettavo qualcosa di meglio da un ex mago sacro.. pff” esclamò Acnologia mentre contraeva le dita della mano.
Nessuno ebbe modo di parlare, tutto intorno vi era un silenzio onirico, anche la natura sembrò essere irretita da tutta quella potenza.
-“State tranquilli, per ora non ho intenzione di attaccarvi, sono altre le mie priorità”
Acnologia si girò verso la città, iniziò a fiutare insistentemente l’aria ad occhi chiusi ed esclamò:
-“Bene coloro che cerco sono nei paraggi, comincerò con il Dragon slayer più piccolo” finita la frase aprì nuovamente gli occhi e si dileguò in un battito di ciglia.
Wendy e Chelia erano riuscite a sopraffare Dimaria, lo scontro le aveva stremate, si stesero per riprende un po’ di forze per continuare i combattimenti, d’un tratto una figura alta e con i lunghi capelli neri apparve alle spalle della piccola Dragon Slayer.
-“Mph sei tu la Dragon Slayer del cielo… dico bene?”
Wendy non rispose, si girò lentamente e vide solo un braccio protrarsi con ferocia verso di lei, chiuse d’istinto gli occhi conscia del fatto che probabilmente non sarebbe sopravvissuta, una infinità di pensieri le baluginarono in mente.
Rimase alcuni secondi con gli occhi chiusi, si toccò il corpo per assicurarsi di essere ancora intera, gli aprì, si girò verso Chelia e notò sul suo volto un’espressione di sbigottimento,  quindi si girò dove lo sguardo dell’amica era rivolto e vide una figura alta, discinta e con i capelli rosa a lei familiare, ergersi imperiosa davanti i loro occhi.
-“Na…Na..Natsu-san” esclamò Wendy gioiosamente mentre delle lacrime iniziarono a riempirle gli occhi.
-“Anf anf, stai bene Wendy?” chiese Natsu serio in volto.
Wendy annuì in cenno di assenso.
-“Bene, allora prendi Chelia e fuggite via di qui”
-“Natsu-san non ti lascerò combattere contro Acnologia da solo, è troppo forte anche per te!”
-“Fa come ti dico Wendy!” replicò Natsu duramente.
Wendy abbassò lo sguardo in segno di resa, Chelia le mise una mano sulla spalla e le disse:
-“Fidati di lui Wendy, dopotutto non è quello che hai sempre fatto?”
-“Già… Hai ragione…” Wendy si alzò in piedi e fuggì lontano con l’amica come le era stato detto.
Acnologia era volato alcuni metri lontano dopo il calcio di Natsu sollevando un enorme polverone e ancora avvoltovi disse:
-“Ah mi hai colto di sorpresa, figlio di Igneel, sei migliorato dall’ultima volta che ci siamo visti… Presi la vita di tuo padre quella volta dico bene??”
Un’espressione vivida di rabbia prese posto sul volto di Natsu, ogni singola vena del collo iniziò a pulsargli:
-“Già, ora sono qui per vendicarlo”
-“Ahahhaah vendicarlo? E come? Con il tuo inutile potere magico?” apostrofò Acnologia.
-“Esattamente bastardo”
-“Ahahahah non farmi ridere moccioso, non sei al mio livello, non sei nemmeno in grado di farmi il solletico” replicò Acnologia con alterigia.
-“Staremo a vedere, Modo Raienryū
-“Ooooh interessante… Va bene… Non ti ucciderò subito, voglio divertirmi un po’ con te ragazzo”
Il corpo di Natsu era completamente avvolto da un manto di fuoco e fulmini che saettavano senza freno, si diede uno slancio così potente da scavare un solco profondissimo sotto i suoi piedi e caricò Acnologia, che, con un semplice gesto della mano, bloccò l’attacco e lo scaraventò a metri di distanza; Natsu si rialzò velocemente e proseguì la sua serie di attacchi, nessuno dei quali andò a buon fine, il nemico riusciva a prevedere e a bloccare ogni suo attacco, quindi allontanatosi a debita distanza, Natsu ansimante esclamò:
-“Bene, vedo che sei un osso duro, ricorrerò al mio attacco migliore”
-“Ruggito del drago del fulmine di fuoco cremisi”
Uno scintillante raggio rosso cremisi, con intorno dei fulmini accecanti , uscì dalla bocca del ragazzo e investì in pieno Acnologia.
-“Anf… anf…Forse ce l’ho fatta”
Ma il briciolo di speranza che nutriva fu subito dissipato dal vedere in piedi, dinanzi a se e senza nemmeno un graffio, quella figura cosi imponente.
-“Mph e questo lo chiami un ruggito? Si vede che Igneel non ti ha insegnato bene”
Natsu era atterrito, non sapeva più ciò che fare, abbassò lo sguardo in segno di resa.
-“Permettimi di dimostrarti com’è un vero ruggito di un drago” Acnologia inspirò profondamente.
-“Ruggito del drago Nero”
Dalla bocca del nemico uscì un fascio di magia nero con fulmini argentati che investì inesorabilmente il ragazzo dai capelli rosa, il quale si ritrovò senza forza al tappeto; Acnologia si avvicinò lentamente e ridacchiando al suo corpo, si abbassò verso di lui e sibilò:
-“Avevo intenzione di lasciare il dessert per ultimo e cominciare dalla tua amichetta Wendy, ma tu hai deciso di sconvolgere i miei piani… Quindi inizierò con il prendermi la tua vita… Figlio di Ig…”
Un fulmine investì completamente Acnologia che barcollò all’indietro, un sonoro boato echeggiò tutto intorno.
-“Oh vedo che morite tutti dalla voglia di andare al creatore prima del tempo eh ahahahha”
Dinanzi a lui si prostrarono tutti gli Dragon Slayer.
-“Natsu-san stai bene?” chiese Wendy che gli si avvicinò prestandogli le prime cure.
-“Pe…Perché sei tornata?” chiese Natsu senza quasi esanime.
-“Non ti avremo mai lasciato da solo, noi siamo una famiglia” replicò Wendy con gli occhi umidi
-“Lui vi.. ucciderà tutti… Non avete alcuna speranza, sigh” asserì Natsu mentre una lacrima cadeva rovinosamente sulla terra.
-“C’è sempre speranza, Natsu-san…Combatteremo come abbiamo sempre fatto… insieme”.
Acnologia era ancora in piedi, sogghignante esclamò:
-“Bè? Chi ha intenzione di essere il primo? O avete intenzione di attaccarmi tutti insieme? Vi suggerirei di adottare la mia ultima proposta… Voi non siete al mio livello… “
-“Be…” rispose Laxus mentre il corpo iniziò ad avvolgersi di fulmini “Questo è tutto da vedere”
Sting, Rogue e Wendy, allontanatasi dal corpo di Natsu, entrarono in Modalità dragon force, Gajeel attivò la modalità Drago d’ombra d’acciaio e insieme a Cobra tutti i dragon slayer attaccarono contemporaneamente il nemico; il campo di battaglia era un completo susseguirsi di attacchi da tutti i lati, laser e fulmini che si mescolavano, getti di veleno e trombe d’aria da ogni parte ma nessuno di essi riuscì a scalfire Acnologia, che rimase impassibile di fronte ad ogni attacco e annichilendo i Dragon slayer .
-“Be direi che è il mio turno di attaccare no?”
Con una rapidità disarmante Acnologia afferrò Sting e Rouge e colpendo l’uno con l’altro gli tramortì facendoli cadere rovinosamente al suolo, afferrò per la testa Wendy e Cobra lanciandoli a metri e metri di distanza creando dei crateri nei punti di impatto dei loro corpi e infine con un ruggito del drago nero colpì contemporaneamente  Gajeel e Laxus che caddero sulle ginocchia ansimanti.
-“Ahahaha bè che ve ne pare? Cosa vi avevo detto?? Non siete in grado di potermi sconfiggere poppanti ahahah”
I dragon slayer si rialzarono a fatica, pronti ad incassare un inevitabile prossimo attacco da parte del nemico
-“Sapete…voglio premiare la vostra determinazione, vi eliminerò in un colpo solo, nella mia forma finale”
Come in un processo di mutazione, l’alta figura davanti i loro occhi iniziò a cambiare lentamente aspetto, la mano e i piedi cominciarono a diventare delle zampe con unghie affilate, il busto iniziò a gonfiarsi fino ad espandersi all’inverosimile , il volto sogghignante si trasformò lentamente in una faccia con i denti aguzzi e sulla schiena apparvero due grosse ali nere che non appena si mossero generarono un vortice di aria che sbalzò tutti via.
-“Ah ah ah, quest’oggi si compirà il festival del re drago e io diventerò l’unico signore della distruzione di questo mondo… nemmeno Zeref potrà più ostacolarmi “
-“Questa è la fine ragazzi” esclamò Sting.
-“Tch dannato bastardo” continuò Gajeel.
-“Oh no… che facciamo…” disse Wendy disperata.
-“Ascoltatemi ragazzi!” tuonò Natsu che a malapena si reggeva in piedi.
-“Che cosa hai in mente Natsu?” chiese Laxus
-“Ho un’idea… rivolgete le vostre ultime forze in un unico attacco verso di me, cercherò di assorbire la vostra magia”
-“Rischieremo di ucciderti se non riuscissi ad assorbirla Natsu-san”
-“Questo è l’ultima speranza che ci rimane ragazzi, dobbiamo correre il rischio” replicò Natsu determinato
-“Mph ha ragione… E poi non mi dispiacerebbe darti una bella lezione Salamander ghi ih”
-“ Eh eh magari questo sarà la tua unica opportunità di battermi Gajeel” replicò Natsu sorridendo
-“Bene, ora ragazzi”
I Dragon Slayer concentrarono le ultime energie rimaste in un unico colpo , dopo alcuni metri i singoli attacchi si fusero in un unico agglomerato magico dai mille colori sgargianti che investì Natsu in pieno.
-“Ahahah voi bambocci siete dei pazzi se pensate che questo possa aiutarvi ahaha”
-“No”
-“Mmmm? Che succ..” Acnologia rimase senza parole.
I dragon Slayer caddero tutti a terra, coscienti ma completamente svuotati del loro potere magico.
-“Quel maledetto ce l’ha fatta dunque, tch è sempre il solito fortunato” disse sarcastico Gajeel flebilmente
-“Siamo tutti con te Natsu-san” sibilò Wendy stremata a terra.
Natsu era riuscito ad assorbire tutti gli elementi, era circondato da un alone di luce bianca abbacinante, tutte le ferite subite iniziarono a rimarginarsi a vista d’occhio, osservò dunque se stesso incuriosito dal potere che aveva acquisito ed esclamò:
-“Noi non siamo pazzi, ciò che ci da la forza per andare avanti sono i nostri legami. Legami che ora tu e quel pazzo di Zeref volete recidere per i vostri empi scopi….Be io non ve lo permetterò”
Lentamente la luce in cui Natsu era avvolto iniziò a dissiparsi, dai suoi piedi fuoriuscì una spirale di color arcobaleno che in men che non si dica iniziò a vorticare intorno al suo corpo, avvolgendolo completamente, quindi Natsu, con tono calmo e sicuro di sé enunciò la sua nuova forma:
-“Modalità Nova Dragon, Niji Form
Natsu alzò lo sguardo al cielo verso l’enorme drago nero.
-“Questa sarà la tua fine bastardo”
“Igneel…. Sto per vendicarti….”

CONTINUA...

     

 

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Capitolo 6
*** Oltre ogni legame ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Oltre ogni legame

Acnologia era a mezz’aria, come una figura imponente sul campo di battaglia, le gigantesche ali nere, sinonimo di distruzione e paura, sbattevano incessantemente creando folate di vento improvvise, tali da far scuotere alberi a decine di metri di distanza e sollevando banchi di polvere tutt’attorno; davanti ad Acnologia si ergeva una giovane figura dai capelli rosa, avvolto da un manto iridescente che emanava una luce abbacinante, Natsu era calmo e rilassato, era consapevole di aver raggiunto un livello di potere oltre ogni immaginazione:
-“E così credi che accenderti come una lampadina possa esserti utile in qualche modo?” chiese Acnologia cercando di schernirlo
-“Questa è la forma definitiva di un Dragon slayer che ha assorbito tutti gli elementi”
-“Ahahaah un Dragon slayer non potrà mai abbattere un drago”
-“Ti sbagli… è per questo che siamo stati addestrati… Per distruggerti”
-“Davvero credi che tutto ciò possa servirti a qualcosa? Non farmi ridere… Sei solo uno stupido umano”
-“Sarò anche uno stupido umano…..”
-“Uhm?”
-“Ma sarò colui che ti sconfiggerà”
Natsu sparì in un battito di ciglia, Acnologia provò a guardarsi intorno nella speranza di riuscire a intercettarne l’attacco, ma non vi riuscì, Natsu colpì il drago allo stomaco con tale violenza da farlo ruggire dal dolore, sparì di nuovo , lo centrò dritto sulla gigantesca mascella facendolo volare all’indietro a mezz’aria, dopodiché con un colpo a mani giunte lo colpì sul dorso, facendolo carambolare a terra in un gigantesco cratere.
Quando l’immensa nube di polvere sollevata dallo schianto si dissipò, Acnologia prontamente tornò in volo, ansimante e visibilmente dolorante per i colpi subiti dal Dragon Slayer.
-“Bei colpi devo ammetterlo, ma ci vuole ben altro per battermi stupido moccioso”
-“Ne sono ben consapevole stupido drago, per questo darò tutto ciò che ho nei miei prossimi attacchi”
-“Ahahah non farmi ridere, nemmeno Igneel è riuscito ad uccidermi, che speranze hai tu? È riuscito a malapena ad amputarmi uno stupido braccio”
-“Bè allora…”
-“Mmmm?”
-“Farò in modo che il suo contributo non sia stato vano”
Natsu si concentrò al massimo, il bagliore iridescente che lo avvolgeva iniziò ad espandersi dal suo corpo, ma prima che potesse partire nuovamente all’attacco del nemico, Acnologia lo anticipò buttandosi in picchiata su di lui.
-“Non ti permetterò di fare i tuoi comodi”
-“Mph non ce ne sarà bisogno, aspettavo solo questo, stupido drago”
Acnologia spalancò le fauci per colpire il ragazzo, che prontamente le evitò e colpì il drago in pieno atterrandolo per la seconda volta .
-“Anf anf… Che oltraggio… che oltraggiooooooo… Io … Il grande Acnologia messo al tappeto da uno stupido moccioso inutile… Noo non ci sto…”
Acnologia si rialzò, prese uno slancio così feroce e prorompente dal terreno che in men che non si dica si ritrovò a svariati metri di distanza, ma ciononostante proseguì la sua repentina ascesa nel cielo, volando furiosamene così in alto che a stento era visibile da Natsu e gli altri; dopo alcuni istanti si fermò, si rivolse verso il terreno e gridò:
-“Così credi davvero di poter sconfiggere il re dei draghi… Bè non importa, ti spazzerò via insieme a questo insulso mondo, figlio di Igneel, muahahah”
La voce di Acnologia echeggiò in tutta la regione, gli animali erano spaventati, la natura stessa sembrava lasciar trasparire una sensazione di paura , sui vari campi di battaglia calò un silenzio surreale e per alcuni istanti il tempo sembrò fermarsi, tutto il mondo sembrava prepararsi ad un cataclisma imminente ed inevitabile.
-“Che succede Erza-san?” domandò Kagura
-“Credo che sia Acnologia…”
-“N..non ci credo… cosa dovremmo fare?”
-“Non possiamo fare nulla”
-“Ma… ma .. io non intendo andare all’altro mondo senza combattere” disse Kagura mentre cercò di muoversi verso un punto imprecisato.
Erza la prese per mano, bloccandola e puntando il dito nella direzione di un piccolo punto luminoso, quindi le disse, sorridendo fiduciosa:
-“Abbi fiducia Kagura, se ne stanno già occupando “
Kagura guardò nella direzione indicatole da Erza, rassicurata e fiduciosa da quelle parole replicò:
-“D’accordo Erza-san… se tu hai fiducia , allora l’avrò anche io”
Erza la fissò negli occhi, sorrise e annui decisa, infine tra sé e sé sussurrò:
-“Natsu….”
Il giovane ragazzo era rimasto impassibile davanti a tutto il discorso di Acnologia, aveva osservato senza battere ciglio tutta la risalita del nemico verso il cielo e in un modo del tutto naturale aveva iniziato a prepararsi a qualunque cosa il drago avesse in serbo per lui.
-“Farò in modo che questo ruggito vi distrugga tutti, moscerini”  tuonò Acnologia furibondo mentre ispirò così profondamente da spostare anche delle nuvole.
-“Ō kokuryū no hōkō
Un imponente fascio di magia nera uscì dalla bocca del perfido drago, era di un colore così tetro che sembrò eclissare perfino il sole, sembrava che la notte fosse scesa di colpo tutt’intorno.
Natsu rimase impassibile, concentrò tutto il potere magico che aveva in corpo e urlò a squarciagola:
-“Non si tratta di solo potere, questo colpo porta con se tutti i nostri legami e la nostra rabbia verso di te, drago dei miei stivali, non mi interessano le tue ambizioni, ma nessuno può privarci di coloro che ci stanno a cuore”
Natsu chinò la testa in avanti, concentrò il suo intero potere magico in un unico punto, alzò lo sguardo al cielo, mentre l’attacco del nemico si avvicinava pericolosamente a terra e in un abbagliante attacco intriso di luce iridescente esclamò:
-“Shinseina nijiryū no hōkō
Il colpo era molto più veloce di quello di Acnologia, in men che non si dica i due attacchi collisero a circa 50 metri da terra, ne scaturì un suono assordante, accompagnato da scariche magiche di ogni colore, rimasero in una fase di stallo per alcuni secondi finché il colpo di Natsu non surclassò quello del nemico che inevitabilmente fu investito:
-“Non … ci … credo…. Battuto da uno stupido moccioso”
Nei suoi ultimi istanti di vita, Acnologia sembrò vedere all’interno di quell’attacco una sagoma a lui familiare, Igneel, quella era la sua vendetta.
-“Ah ah ah… e così hai avuto la tua rivincita…Igneel” sussurrò Acnologia prima di sparire per sempre sotto forma di milioni di particelle magiche nel cielo sereno.
-“È finita… questa battaglia è finita… visto Igneel…” il viso di Natsu iniziò a rigarsi di lacrime  “ti ho vendicato… papà” dopodiché cadde rovinosamente a terra stremato.
Zeref era seduto sul suo trono, con una gamba a cavalcioni su uno dei due braccioli, deformato dall’ultimo scontro con Natsu, il viso appoggiato annoiatamente sulle nocche della mano:
-“E così.. Acnologia è morto.. devo farti i complimenti Natsu… sei riuscito a sconfiggerlo senza nemmeno sbloccare END….ahahah bè è ora di finire con i giochi…”
Un tetro sogghigno si stampò sul volto di Zeref
-“È ora che mi prenda ciò che è mio di diritto”
Zeref si alzò in piedi, scese i pochi gradini che portavano al suo trono, schioccò le dita e d’incanto sparì, lasciando l’immenso salone del suo castello.
-“Chissà cosa è successo… un momento fa sembrava scesa la notte…” chiese Cana seduta su una delle panchine nel grande salone di Fairy Tail
-“Non saprei… “ replicò Lucy in apprensione
Entrambe si guardarono in faccia per alcuni istanti, poi la loro attenzione fu catturata dall’espressione sul volte del Master Mavis, quindi accorsero al centro della stanza e chiesero in coro:
-“Cosa succede Master? “
-“No..non… ci credo…” Sibilò Mavis mentre alcune lacrime iniziarono ad uscirle dagli occhi
-“Oh no.. è successo qualcosa di grave? La prego ce lo dica” replicò Lucy, mentre il cuore le batteva a mille.
-“Natsu…lui….è..”
Il cuore di Lucy sembrò fermarsi all’improvviso, era una di quelle notizie che avrebbe preferito non sentire, una sensazione di terrore la pervase bloccandole quasi del tutto la parola, riuscendo solo a proferire due parole:
-“Natsu… è..”
Mavis scosse la testa, le lacrime iniziarono a scenderle sempre più copiosamente, fece un sorriso rassicurante e disse:
-“Natsu ha sconfitto Acnologia”
Il silenzio scese nella stanza, ci vollero alcuni secondi per metabolizzare la notizia, dopodiché un più che scontato clima di gioia pervase tutti i maghi presenti, che iniziarono ad abbracciarsi in segno di festa, Lucy strinse a se Happy e Cana mentre piangevano a dirotto dalla felicità.
-“Ok ragazzi calmatevi, so che è una bellissima notizia, ma non dimentichiamoci che ci sono ancora nemici pericolosi la fuori, non possiamo permetterci di abbassare la guardia noi…”
Makarov non ebbe modo di finire la frase, fu interrotto dal rumoroso battito di mani di Zeref proveniente dall’ingresso della gilda e lentamente si avvicinava al centro del salone; di colpo tutti i presenti assunsero la posizione di combattimento, l’aria si fece immediatamente elettrica e carica di tensione.
-“Bel discorso Makarov… “
-“Cosa ci fai qui Zeref?”
-“Oh be credevo di avertelo detto no?! Voglio Fairy Heart”
-“Non te lo permetterò mai, anche a costo della vita”
I maghi di Fairy Tail si lanciarono all’attacco, ma nessuno di loro, incluse Lucy e Cana ebbero modo di attivare alcun incantesimo, con un semplice gesto della mano Zeref aveva steso tutti ad eccezione di Makarov.
-“Bene.. ora che i piccoli sono a nanna ce la vedremo noi due vecchio”
-“Non mi lasci altra scelta”
Makarov gettò il bastone per terra, sapeva che doveva fare sul serio fin dall’inizio per avere anche la minima chance, quindi si mise in posa e concentrò tutto il potere magico per attivare uno dei tre incantesimi di Fairy Tail, Fairy Law, ma non ne ebbe il tempo, Zeref lo afferrò con forza alla gola e iniziò a stritolarlo:
-“Credevi davvero che avresti potuto anche solo farmi il solletico con quell’incantesimo? L’ho insegnato io a Mavis..”
Makarov guardò stupito Zeref.
-“Ora … dimmi dove si trova Fairy Heart”
-“M..m…mai” disse Makarov vicino all’essere soffocato
-“So che sei qui Mavis”
Mavis era a pochi metri da Zeref ed era rimasta sorpresa del fatto che l’avesse percepita.
-“Intendi startene qui a vedere uno dei tuoi amici morire o preferisci farmi dire dov’è Fairy Heart?”
-“Makarov… diglielo”
-“No…primo…”
-“Fallo Makarov… Ho già perso troppo in passato… se dovesse prenderlo troveremo un modo per neutralizzarlo”
-“Ok ..”
Makarov rivelò l’ubicazione a Zeref, che appresa l’informazione, lanciò Makarov lontano tramortendolo.
Zeref iniziò a scendere le scale, quando fu arrivato in fondo aprì il gigantesco portone che gli si poneva dinanzi e proseguì fino al cristallo contenente il corpo di Mavis.
-“Purehito ha fatto un gran bel lavoro, vero Mavis?!”
Zeref allungò la mano verso il cristallo, lo toccò, vi scaturì uno sfolgorante impulso magico che investì l’enorme sala:
-“Oh… così è questo il potere magico che aveva il tuo esile e piccolo corpo Mavis… Davvero formidabile… Dalla prima volta che ti ho incontrato ho avuto la sensazione che noi due fossimo complementari, i nostri poteri ora sono uniti, come Yin e Yang… Ora ho il potere … per eliminare questo mondo…”
-“Anf.. anf.. non te lo permetterò” una voce affannata fece capolino dai piedi delle scale.
-“Oh.. di nuovo tu… Lucy Heartphilia”
-“Lascia stare … anf .. quel cristallo Zeref”
-“Non sei in grado di darmi ordini, stupida ragazzina…”
Lucy era appoggiata sul telaio del gigantesco portone di ingresso, stremata dalla corsa per accorrere nei sotterranei, si diede un breve slancio, rovistò nella custodia delle sue chiavi alla ricerca del giusto spirito stellare da evocare e disse:
-“Apriti portale del Leo…”
Fu bruscamente interrotta, senza che potesse accorgersene Zeref le si era palesato a pochi centimetri di distanza, le si avvicinò adagio all’orecchio e le sibilò:
-“Credi davvero di avere la benché minima speranza contro di me?! Conviene che ti arrendi e mi segui senza fare storie”
-“Non lo farò mai, non mi arrenderò mai finché… uooo “ le parole di Lucy furono strozzate da un pugno di Zeref nello stomaco.
-“Te lo saresti risparmiato se non fossi stata così stupida, ma ammiro la tua tenacia, per questo voglio farti dono di alcune piccole notizie prima che tu svenga del tutto… Il tuo amato Natsu, è mio fratello… Lui è il demone END”
All’udire quelle parole il volto di Lucy si fece scuro, incredulo e come in un brutto incubo tutto ciò che le era intorno fino a pochi istanti prima sparì, mentre era in procinto di accasciarsi inerme sul braccio di Zeref pronta a sorreggerla da una inevitabile e rovinosa caduta.
-“Bene… è ora di dare vita all’ultima parte del piano…..muahahahaha”
Zeref caricò sulle sue spalle il corpo esanime di Lucy, si voltò in direzione del cristallo, vi poggiò nuovamente la mano e di colpo sparì portandolo con sé.
-“Natsu-san stai bene?! Natsu-san…”
Natsu era ancora a terra, sfinito dopo il combattimento con Acnologia, a stento riuscì ad aprire gli occhi e a scorgere che Wendy era commossa al suo fianco, con le mani su di lui intenta a curarlo.
-“We…wendy… grazie…” rispose Natsu flebilmente
-“Non parlare Natsu-san, hai consumato molta magia , ci vorranno un paio di minuti affinché ti riprenda”
-“Ok…”
-“Sei stato formidabile Natsu-san” disse Sting che si era inginocchiato a pochi centimetri di distanza.
-“Eh eh è stato anche grazie a tutti voi ragazzi… Non ce l’avrei mai fatta senza di voi…” replicò Natsu sorridente.
-“Sei il solito imprudente fortunato Salamander” replicò Gajeel
-“Tch, sta zitto Gajeel, ahahah”
Scoppiarono tutti in una risata fragorosa, quasi liberatoria, uno dei loro incubi finalmente era stato debellato per sempre.
-“Natsu…..” come un sibilo quel nome sferzò la mente del ragazzo.
-“Chi sei?”
-“Come chi sono? Sono il tuo amato fratellone… “ la nitida e tetra figura di Zeref si immedesimò telepaticamente nella mente di Natsu.
-“Che cosa vuoi?  E tu non sei mio fratello”
-“Oh si che lo sono… Per quanto ancora intendi negarlo?”
-“Non mi interessa ciò che dici”
-“Oh davvero? Non ti interessa nemmeno il fatto che ho rapito nuovamente la tua stupida amichetta Lucy?”
-“Cosa? Di nuovo ? Non ci credo, dovrebbe essere nella gilda insieme a tutti gli altri” replicò Natsu con tono rabbioso.
-“Bè se non mi credi te ne darò la prova”
Per alcuni istanti la figura di Zeref sparì, lasciando spazio al corpo di Lucy che galleggiava in aria inerme, davanti ad un portale molto familiare a Natsu, la cui espressione si fece carica di rabbia, odio e preoccupazione.
-“Se le torcerai un solo capello..”
-“Cosa? Cosa Natsu? Abbiamo già appurato che non sei al mio livello e ora che ho acquisito anche il potere di Fairy Heart non c’è nessuno al mio livello.”
-“Non mi interessa.. troverò un modo per distruggerti”
-“Ahahaha bene… se ne sei convinto ti dirò dove mi trovo… Così una volta giunto qui finiremo la storia una volta per tutte. Sono sul terreno dove una volta sorgeva la villa degli Hearthphilia… credo tu sappia dove si trova.. ti aspetto… fratellino”
L’immagine di Zeref scomparve, Natsu iniziò ad alzarsi seppur a fatica, mentre intorno gli altri ancora erano intenti a gioire e a festeggiare.
-“Che succede Natsu-san?” chiese Wendy accigliata
-“Devo andare alla gilda… Ora… “
-“Ma non ti sei ancora ripreso “
-“Non c’è tempo Wendy… vi prego… Lily potresti darmi un passaggio per favore?”
-“Si non c’è problema”
Lily evocò le ali, afferrò Natsu alle spalle e in un baleno sparirono a tutta velocità all’orizzonte mentre un’unica voce si levò dal punto di partenza:
-“Quello è il mio gatto dannato Salamander”
Passarono alcuni minuti, Lily e Natsu arrivarono precipitosamente a Fairy tail, varcarono la soglia di ingresso e trovarono tutti i maghi a terra svenuti, iniziarono a scuoterli leggermente uno ad uno fino a destarli.
-“Ehi Master, Master?” urlò Natsu mentre scuoteva energicamente il vecchio omino
Makarov lentamente aprì gli occhi
-“Na…natsu… “ bofonchiò Makarov, “Zeref, dove è andato Zeref?”
-“Ha rapito Lucy.. di nuovo… e ha preso Fairy Heart” rispose Natsu mestamente
Il volto di Makarov si fece cupo.
-“Oh no… è una tragedia…”
-“Devo andare Master” replicò Natsu aiutando il master ad alzarsi
-“Dove vuoi andare Natsu?”
-“Dove altro potrei andare?! A salvare Lucy …”
-“Non hai nessuna possibilità, hai già perso una volta…”
-“Non importa… devo andare, anche se ciò dovesse significare morire”
-“Capisco…” Makarov abbassò mestamente lo sguardo
-“Abbi fiducia nella nuova generazione Makarov” tuonò Mavis apparsa davanti l’ingresso della gilda
-“Ci sono cose illogiche a questo mondo, non è una sola questione di forza, a volte gli ideali possono fare la differenza”
-“Mmmm certamente Primo”
Mavis guardò intensamente Natsu negli occhi e vide in lui una fiamma di determinazione e speranza, quindi a gran voce disse:
-“Vai Natsu, farò in modo che tutti i maghi siano pronti ad intervenire in tuo aiuto se dovesse essere necessario”
-“La ringrazio Primo, Happy… Happy dai muoviti andiamo, hai dormito abbastanza”
-“A..aye..” rispose Happy appena destato da Lily e ancora intento a stropicciarsi gli occhi
I due partirono a razzo dalla gilda, librandosi nel cielo.
-“Dove dobbiamo andare Natsu?” chiese Happy
-“A casa di Lucy”
-“Aye”
-“Non nel suo appartamento Happy! Dobbiamo andare dove sorgeva la sua villa!”
-“Oh scusa Natsu sono ancora assonnato”  rispose il gatto serio mentre virava bruscamente in direzione della ex tenuta degli Hearthpilia.
Zeref era davanti al portale Eclipse, quello originale, tramandato gelosamente all’interno della dinastia Hearthphilia, custodi nei secoli di quell’enorme segreto.
Lucy era a mezz’aria, insieme alle sue chiavi degli spiriti stellari, davanti al portale come in un rituale, dal nulla apparvero Invel e August, recando un dono per il loro sovrano.
-“Imperatore Zeref, ecco le due chiavi restanti dello zodiaco, Dradman è stato sconfitto ma siamo riusciti a sottrarle alla maga degli spiriti stellari” disse Invel
-“Grazie mille, è un graditissimo dono il vostro” rispose Zeref cordialmente, che prese le due chiavi, le lanciò in direzione del portale e anch’esse iniziarono a fluttuare a mezz’aria.
-“Mio signore ma non manca una chiave?”
-“Si bè la chiave dell’Acquario sembra dispersa… ma non importa, useremo l’energia vitale della ragazza per sopperire al potere magico mancante”
-“Non ve lo permetterò…” tuonò una voce dal cielo
-“Oh… e così alla fine sei venuto..”
Natsu scese imperioso dal cielo sul campo di battaglia.
-“Natsu…” continuò Zeref
-“Avevi qualche dubbio?!” replicò Natsu iracondo.
-“No, nessuno in vero, ma pensavo che non fossi così stupido da venire da solo”
-“Non è da solo” si levò un urlo da alcuni metri di distanza
Cana, Erza, Mirajane, Grey e tutti gli altri maghi di Fairy Tail giunsero dietro le spalle di Natsu.
-“Ragazzi.. come avete fatto a raggiungermi così presto?”
-“Oh bè Warren ha usato la sua telepatia per avvertirci e Mest ha fatto il resto” replicò Mirajane
-“Be questa volta sarà più interessante, almeno qualcuno ti vedrà morire, ma prima lascia che mi occupi della tua cara amichetta” disse Zeref che si voltò di scatto verso il portale alzando le mani
-“No fermo bastardo” urlò rabbiosamente Natsu  
Invel e August gli si pararono dinanzi impedendogli di proseguire e atterrandolo con un colpo.
-“Sacrificherò Lucy Hearthphilia per attivare Eclipse con l’aiuto di Fairy Heart, così da poter distruggere l’intera umanità ahahahha”
Il portale iniziò ad emettere luci splendenti in modo sequenziale lungo tutta l’arcata, le chiavi degli spiriti stellari iniziarono a vorticare in cerchio attorno al corpo di Lucy e anch’esse iniziarono ad emettere una luce abbagliante, mentre un fastidioso rumore meccanico proveniva dal portale.
All’improvviso tutto sembrò bloccarsi, le luci iniziarono a spegnersi lentamente e il portale sembrò smettere di emettere ogni tipo di rumore, il corpo di Lucy era sparito, si trovava lontano dal punto del rituale, sostenuto da Brandish.
-“Cosa intendi fare Brandish? Hai intenzione di tradirmi?” disse Zeref con tono bilioso.
Brandish non rispose, pose delicatamente il corpo di Lucy a terra e lo scosse con delicatezza, sostenendole la testa,  nel tentativo di destarla dopodiché  le sussurrò:
-“Lucy…Lucy…”
Lucy aprì lentamente gli occhi e si voltò verso la ragazza:
-“Tu…” i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime “Mi dispiace per quello che è successo a tua madre sob… Acquarius mi ha mostrato tutto.. sob…”
-“ No… scusami tu per quello che ti ho fatto, mi dispiace” replicò Brandish visibilmente dispiaciuta e commossa.
-“Cosa ci fai qui?”
-“Sono qui per espiare le mie colpe” replicò Brandish aprendo la mano e porgendo la chiave di Acquarius a Lucy
-“Qu…questa… è la chiave di Acquarius…”
-“Si… voglio che l’abbia tu… dopotutto siete amiche no?”
-“si…” rispose Lucy in preda ad un pianto liberatorio.
-“Sono felice per te… magari potremmo essere am….”
Le parole della ragazza furono interrotte, Zeref aveva messo fine di sua iniziativa all’allegra rimpatriata tra le due, colpendo la sua ex sottoposta al costato, facendola cadere inerme al terreno.
-“Odio i tradimenti Brandish, dovevi saperlo” disse Zeref stizzito
-“Brandish… Brandish.. rispondi …brandiiiiiiisshhh” Lucy era immobile di fianco alla ragazza grondando lacrime sul suo immobile corpo.
Natsu era distante alcuni metri dalle due, aveva lo sguardo perso nel vuoto, come un fantoccio, le uniche parole che fu in grado di dire furono all’indirizzo di Zeref:
-“Era una tua alleata… Era una tua alleata.. come hai potutoooooooooooooooo”
-“Non era una mia alleata, era una mia serva e mi ha tradito, questa è la sua punizione” replicò Zeref con una naturalezza disarmante.
All’udire quelle parole Natsu esplose dalla rabbia, il suo corpo iniziò ad emanare calore in ogni direzione, gli alberi , le rocce, l’erba tutt’intorno iniziarono a prendere fuoco spontaneamente, come una sorta di autocombustione.
-“Cosa sta succedendo a Natsu? “ chiese preoccupata Erza
-“Non ne ho idea ragazzi, ma non è la solita forma di Natsu-san… è qualcosa di diverso” osservò Wendy preoccupata.
Aveva ragione, Natsu era in piena collera, il colore delle fiamme, solitamente di un vivido colore rosso cremisi aveva qualcosa di strano, delle bolle nere iniziarono a fluttuare intorno al suo corpo, lentamente delle macchie rosse e nere iniziarono a invadergli metà del corpo, sulla testa delle corna iniziarono a farsi spazio tra i capelli rosa e gli occhi iniziarono a cambiare colore, la sclera solitamente bianca si tinse di nero e l’iride divenne di un acceso color giallo.
-“Oh…” disse Zeref con tono sorpreso “ Quindi bastava togliere la vita ad un semplice servo per scatenarti eh Natsu? O dovrei dire END? Ahahahaha”
A quelle parole tutti i membri di Fairy Tail furono scossi, rimasero increduli ad osservare Natsu che lentamente si stava trasformando in uno dei loro peggiori incubi.
-“Così sei tu Natsu… sei sempre stato tu… END” osservò Grey iracondo.
Grey non esitò nemmeno un istante, al vedere Natsu in quello stato attivò la sua forma di Devil Slayer del Ghiaccio e rivolgendosi a quello che fino a poco tempo fa era un suo compagno di gilda disse:
-“Non mi interessa ciò che abbiamo vissuto insieme, il nostro legame o altre stronzate, ti annienterò per tutto ciò che hai fatto”
END si voltò verso il ragazzo senza proferir altro che una serie di versi senza alcun senso logico.
-“Ti annienterò END” tuonò Grey fiondandosi verso il demone.

CONTINUA…

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Capitolo 7
*** L’ultima battaglia ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
L’ultima battaglia

 

I maghi di Fairy Tail erano ancora sotto shock, non avrebbero mai creduto che un loro compagno di gilda, che un loro amico, potesse essere l’involucro del demone più potente dell’intera collezione di Zeref.
Grey era andato oltre lo stupore, alla sola vista della trasformazione di Natsu in quella figura demoniaca ricoperta da fiamme nere incandescenti il suo corpo aveva reagito istintivamente in preda ad una collera incontenibile, lanciandosi senza alcuna esitazione verso quello che una volta era il suo migliore amico,  con l’abilità del Devil Slayer attiva.
-“Così eri tu Natsu… sei sempre stato tu.. quando avevi intenzione di dircelo? Quandoooooo?” urlò Grey a squarciagola ormai a pochi metri da Natsu.
-“Fermo Grey, non sappiamo cosa gli è successo, non trarre conclusioni affrettate! “ tuonò Erza dalle retrovie.
-“Grey-sama aspetta” esclamò Juvia.
-“State zitte voi due, Airaaisu akuma” dalla bocca di Grey fuoriuscì una violenta bora di colore nero che colpì in pieno la figura demoniaca che all’istante si congelò.
-“Anf… anf….  Vediamo come te la cavi contro la mia magica del Devil Slayer”
Non ci volle molto che la gigantesca tomba di ghiaccio nero che avvolgeva il demone si incrinasse ed infine si disgregasse in tanti piccoli pezzetti di ghiaccio.
-“Mph, sei un osso duro come immaginavo… bè questo è solo l’inizio” continuò Grey.
-“Fermati Grey, cerchiamo di venire a capo di questa situazione, dopotutto Natsu…”
-“Natsu cosa Erza? Vuoi difenderlo come ogni volta nonostante tutto ciò sia successo davanti ai tuoi stupidi occhi?” replicò Grey con tono bilioso
-“Natsu potrebbe essere ancora cosciente, potremmo salvarlo se trovassimo un modo”
-“Tch… è stata tutta colpa sua… i demoni di Tartaros… tutto il dolore che abbiamo dovuto sopportare… è stata solo colpa sua Erza…” disse Grey mentre dal suo viso grondavano lacrime di rabbia.
-“ Ahahah non siate sciocchi… Natsu non ne sapeva nulla… “ intervenne Zeref
-“Co..cosa vuoi dire?”
-“Nemmeno lui sapeva di essere il mio demone più potente, END, ho dovuto dirgli io chi era… Sappiate inoltre che è anche il mio fratellino”
Per la seconda volta, nel giro di pochi minuti, un alone di stupore e incredulità attraversò l’animo dei presenti.
-“Stai mentendo bastardo!” risposero tutti in coro
-“Mph, potete anche non credermi… “
-“Noi non ci crediamo”
-“Bene, nel frattempo mi farò un po’ di risate vedendo il mio caro fratellino che vi sotterrerà uno ad uno ahahahah”
Zeref fece un cenno con la testa verso END che come un proiettile si scagliò contro Grey, scagliandolo a metri di distanza, avvolto da fiamme nere all’apparenza inestinguibili.
-“Mira vieni con me, noi fronteggeremo END cercando di far rinsavire Natsu, voi altri cercate di tenere occupati Zeref e gli ultimi due Spriggan”
-“Ok Erza!” rispose Cana.
Zeref osservò impassibile le due maghe allontanarsi da lui in direzione di END e Grey, si voltò verso il portale e disse, rivolgendosi ai due superstiti della sua armata:
-“ Invel, August, i nostri uomini sono stati annientati del tutto?”
-“No mio signore, circa 1500 unità della retroguardia che non avevamo schierato stanno convergendo nella nostra posizione, saranno qui tra pochi istanti” rispose Invel servile
-“ Ben fatto Invel, lascio a voi due il compito di occuparvi di questi mocciosi, non saranno un problema per voi”
-“Come desidera mio signore Zeref”
-“Nel frattempo io mio occuperò di quella mocciosa” continuò Zeref rivolgendo il suo sguardo minaccioso verso Lucy, ancora china sul corpo di Brandish.
Dopo alcuni istanti, un’interminabile schiera di soldati apparve, attirando l’attenzione dei maghi di Fairy Tail.
-“Bene, ce ne sono abbastanza per tutti, Otokoooooo” urlò Elfman
-“Certo che sono tanti eh… oh be faremo come abbiamo sempre fatto… riceveranno il giusto trattamento nel buon nome di Fairy Tail” continuò Gajeel
-“All’attaccooooooooooo” gridarono in coro
In men che non si dica, attacchi di tutti i tipi iniziarono a saettare da una parte all’altra del campo di battaglia, soldati di Zeref che volavano lontani lanciati dalla forza sovrumana di Elfman, altri che venivano bloccati in sfere d’acqua a mezz’aria per colpa di Juvia e altri ancora venivano colpiti da carte magiche fluttuanti; Invel e August approfittarono della confusione della battaglia per intervenire anche loro e cogliere di sorpresa i due obiettivi più vicini, Cana e Juvia.
August colpì Cana violentemente alla schiena, atterrandola e continuando a schiacciarla con il suo acuminato bastone magico, Invel aveva congelato Juvia, intrappolandola in una statua di ghiaccio con le sue stesse fattezze.
-“Non sembrate molto forti… Forse dovremmo trovarci qualcun altro con cui passare del tempo, giusto Invel?” esclamò August ancora intento a vergare il suo bastone su Cana.
-“Già, anche la sua amichetta qui è già bella che congelata”
-“Faresti meglio a non sottovalutare due maghe di Fairy Tail “
Cana si divincolò da August rotolando di lato e rimettendosi in piedi, contemporaneamente Juvia crittò e distrusse la prigione di ghiaccio nella quale era stata avvolta.
-“Mph, non fatevi illusioni mocciose, non avete alcuna speranza contro di noi”
-“Bè di certo non ci arrenderemo senza combattere” rispose prontamente Cana
-“Sarà meglio per voi, almeno la vostra morte sarà meno dolorosa” continuò Invel
-“Noi maghi di Fairy Tail non ci arrendiamo mai” rispose Juvia togliendosi la giacca e rimanendo semi nuda.
-“Ehi Juvia…Grey ha contagiato anche te?” chiese Cana sbigottita.
-“Ehm forse si” disse Juvia palesemente arrossita.
Non ci fu tempo per i convenevoli, August e Invel caricarono le due ragazze con una ferocia inaudita separandole di svariati metri, incuranti degli innumerevoli soldati alleati colpiti, che si ritrovarono quindi ai lati opposti del campo di battaglia.
-“Bene, qui nessuno potrà aiutarti mia cara” disse con tono spavaldo Invel
-“A Juvia non servirà alcun aiuto”
-“Mi piace la tua determinazione e per premiarti ti dimostrerò cosa voglia dire essere un vero domatore del ghiaccio, Kori modo no o no shihai-sha
Il corpo di Invel lentamente iniziò a mutare, ogni singolo lembo di pelle, dalla testa ai piedi, divenne di un colore azzurro pallido, gli occhiali si congelarono e si spezzarono a causa della temperatura polare raggiunta dal suo corpo e i capelli, fino ad allora perfettamente pettinati, si innalzarono al cielo colorandosi di bianco.
-“In pochi hanno visto questa mia forma e nessuno di loro è mai sopravvissuto, in questa forma la mia temperatura è di -400 °C, un solo tocco e il dolore che proveresti sarebbe tale da farti desiderare solo di morire”
Lo sguardo di Juvia si fece più serio che mai, ogni suo respiro era come una fitta di dolore a causa della rigida temperatura.
-“Sembra che tu stia già subendo gli effetti della temperatura rigida vero? Bè ti darò un assaggio del mio potere, Sutomukingu
Una tremenda tempesta di ghiaccio scaturì dal palmo dello spriggan e investì inevitabilmente la ragazza, facendola cadere a terra in preda a spasmi di dolore, come trafitta da mille coltelli simultaneamente.
-“Uff… credevo che saresti stata in grado di sopportare almeno  un mio attacco… Va be, allora ti ucciderò subito e andrò alla ricerca di qualcun altro con cui divertirmi”
Invel puntò nuovamente il palmo della mano verso la ragazza, ma questa volta il colpo non andò a segno, qualcuno era intervenuto in soccorso della ragazza.
-“Ti diverti a maltrattare le ragazze non è vero? “
Juvia era confusa, aveva a malapena un occhio aperto per rendersi conto che era tra le braccia di Lyon che l’aveva salvata dall’attacco.
-“Lyon-sama??” chiese Juvia ancora confusa
-“Tu chi saresti pagliaccio?” chiese stizzito Invel
-“Non è importante che tu lo sappia, anche perché noi due ti sconfiggeremo” replicò Lyon mentre poneva la ragazza tra le sue braccia delicatamente per terra.
-“Pensi davvero che sarete in grado di sconfiggermi?? Aahahah povero illuso”
-“Certamente e con un unico attacco”
-“Lyon-sama come faremo?” chiese Juvia
-“Useremo Iced-shell e la tua magia per creare l’Unison raid”
-“Ma se usi quella magia morirai, non te lo permetterò”
-“Tranquilla, l’ho perfezionato, ora non servirà più sacrificare l’essenza del mago, certo per un po’ sarò inutile, ma almeno ci sbarazzeremo di questo buffone”
-“Va bene Lyon-sama mi fido di te” rispose Juvia determinata
-“Mettiti dietro di me, quando te lo dirò, usa il tuo attacco più forte cercando di sincronizzarlo alla mia magia”
Juvia annuì in cenno di assenso, Lyon si tolse bruscamente il lungo mantello ponendosi nella tipica posa per l’uso di Iced-shell, un enorme vortice magico di colore blu si sprigionò tutto intorno, gli alberi, le foglie sino ad allora verdi, iniziarono lentamente a congelarsi.
-“Credi davvero che questo stupido attacco possa essere più freddo del mio? Ahahah non farmi ridere, Sutomukingu
-“Certo che lo credo, il nostro attacco sarà così freddo da congelare perfino l’inferno, Iced-shell, ora Juviaaaaa”
-“Ok Lyon-sama, Attotekina suisei ima
-“Unison Raid, Aisu dangan shirudo” urlarono i due in coro, mentre un turbine di acqua e ghiaccio si fondeva fino a creare un enorme proiettile di ghiaccio, circondato da gocce d’acqua simili a proiettili e sospinto da un’inesauribile geyser di acqua.
I due colpi si scontrarono, un’immensa nube di vapore si sollevò nel punto di contatto, causata dalle temperature estreme e dopo alcuni istanti il colpo di Juvia e Lyon annichilì il colpo dello spriggan che inevitabilmente venne trafitto, cadendo a terra circondato da cumuli di ghiaccio.
-“Anf… anf.. ce l’abbiamo fatta Lyon-sama” esultò Juvia
-“Già…” rispose Lyon senza forze accasciandosi a terra
-“Lyon-sama? Lyon-sama stai bene?” chiese Juvia sorreggendo la testa dell’amico.
-“Anf…. Anf non preoccuparti…va ad aiutare gli altri, ho solo bisogno di riposare…”
-“O..Ok… Juvia va ad aiutare gli altri…”
Juvia pose delicatamente la testa di Lyon a terra e corse via verso la battaglia.
-“Anf… anf… che tu sia dannato vecchio…” tuonò Cana mentre si manteneva il braccio sanguinante
-“Credevo valessi di più… Ma mi sbagliavo, ho sbagliato a mostrarti la mia forma Maho no shihai” replicò August, circondato da un invisibile alone magico, mentre intorno a se rocce e foglie fluttuavano come in assenza di gravità.
-“Tch…”
-“Be… vedo che hai giocato tutte le tue carte… è ora di farla finita”
August agitò in aria il vecchio bastone blaterando parole in una lingua a Cana sconosciuta, formando dinanzi a se un cerchio magico dorato; quando l’ebbe completato un piccolo puntino di luce apparve nel bel mezzo del cerchio e iniziò ad ingrandirsi fino a raggiungere un estensione tale da sovrastare la figura del vecchio mago; all’improvviso l’enorme sfera abbagliante sparì, collassando nuovamente in un piccolo puntino di luce che August prese nel palmo della mano e lanciò verso la ragazza urlando:
-“ Maho nohisui no hakai
Cana rimase immobile, inevitabilmente rassegnata a subire il colpo e a sparire per sempre, sussurrando tra se e se:
-“Quindi è così che deve finire…”
Ma non fu la fine, una figura con un mantello nero le si parò dinanzi e annientò completamente il colpo, dissipandolo in una pioggia sfavillante di zampilli luminosi.
-“Di un po’ vecchio …” esclamò la figura mentre il viso di Cana iniziò a grondare lacrime.
-“Sei tu che hai ferito la mia bambina?” incalzò collerico Gildarts
-“Oh finalmente qualcuno di interessante…ebbene si sono stato io, perché cosa intendi fare sentiamo?” replicò August
Al sentire quelle parole, le vene sul volto di Gildarts iniziarono a pulsare freneticamente, un’aura grigia esplose letteralmente dal suo corpo squarciando il cielo sopra di lui e disgregando la terra sotto i suoi piedi.
-“Cana stai indietro, ucciderò questo miserabile con un unico colpo alla massima potenza”
Cana annuì e indietreggiò di svariati metri.
-“Ahahah non farmi ridere… tu non sai chi sono io… Io sono il sovrano della magia, non hai alcuna chance contro di me”
-“Non mi frega niente se sei un capo, un re o un imperatore, hai osato toccare i miei compagni, hai osato toccare mia figlia… Io ti cancellerò da questo mondo”
Gildarts si mosse verso August con una velocità inaudita, tale da sorprendere perfino lo spriggan che ebbe a malapena il tempo di creare uno scudo protettivo nel punto in cui stava per essere attaccato.
-“Credi davvero che riuscirai a prevalere sul mio scudo indistrutti…..”
La mano di Gildarts iniziò ad affondare lentamente in direzione del corpo dello spriggan, disintegrando man mano prima lo scudo, poi la mano, poi il braccio ed infine, in un unico e assordante boato, il corpo del nemico, facendone disperdere le tracce nell’etere.
-“Papà….sigh” urlò Cana ancora sanguinante mentre correva in direzione del padre.
Gildarts placò la sua aura omicida, si voltò verso Cana e la accolse tra le sue braccia.
Grey, Mirajane ed Erza erano di fronte a END, in posizione di difesa, indecisi sul da farsi.
-“Dobbiamo attaccarlo alla massima potenza Erza, se non lo facciamo ci ucciderà” urlò Grey
-“Sta calmo Grey! Dopotutto c’è ancora Natsu li dentro!”
-“Smettila Erza, non è mai esistito Natsu, è sempre stato END, ci ha soltanto sfruttati per raggiungere chissà quali scopi! Hai dimenticato tutto quello che abbiamo passato contro Tartaros? Hai dimenticato tutto ciò che abbiamo dovuto sopp….”
Grey non ebbe modo di finire la frase, Mirajane gli aveva assestato uno schiaffo in faccia talmente forte da lasciargli il segno della mano sulla guancia.
-“Mira…” disse Grey sottovoce toccandosi il volto dolorante.
-“Credi davvero che tutto ciò che abbiamo passato sia colpa di Natsu? Credi davvero che tutte le volte che abbiamo riso e pianto insieme siano state solo bugie e falsità? Quante volte Natsu ha salvato la tua e la nostra vita Grey?” replicò Mirajane con le lacrime agli occhi.
Grey distolse lo sguardo dalla ragazza.
-“E adesso che Natsu ha bisogno di noi vuoi voltargli le spalle? “
-“Tch non dire stronzate Mira…”
-“Se questa è la tua decisione allora…” continuò Mirajane mentre un bagliore viola scaturì dal suo corpo.
-“Dovrai passare anche sul mio corpo Grey”
Mirajane aveva evocato il Satan Soul Seilah, fissò Grey con uno sguardo così minaccioso da far irretire il ragazzo.
-“Ha ragione Mira Grey, glielo dobbiamo, lui al nostro posto avrebbe sacrificato perfino la sua vita per il nostro bene” incalzò Erza vestita con una nuova versione dell’Armatura dell’Imperatore Fiammeggiante evocata grazie al Second Origin.
-“Tch… facciamo come dite voi… ma se le cose dovessero mettersi male non esiterò ad ucciderlo” replicò Grey mal volentieri.
-“Bene… abbiamo un’unica possibilità… io andrò all’attacco per prima, cercherò di distrarlo così che tu possa congelarlo, dopodiché Mira proverà ad assorbire parte del demone che lo controlla con il suo Take Over”
-“D’accordo” risposero i due in coro.
Erza si lanciò all’attacco di END, si fece largo tra le fiamme che aleggiavano intorno fendendole con la spada di fuoco, arrivò a pochi passi da END ma fu rispedita indietro, come spinta da una barriera invisibile.
-“Tch.. dannazione”
END si girò verso Erza, iniziò ad attaccarla con delle fiamme a ripetizione che la ragazza a stento riuscì a deviare con la spada, ma questo fu il diversivo che stavano aspettando.
-“Ora Grey!”
-“D’accordo”
Grey scagliò una freccia verso END che in un attimo finì congelato.
-“Vai Mira, non gli servirà molto perché distrugga quell’involucro”
Mira si fiondò verso la prigione di ghiaccio,  lo tocco e cercò di assorbirne una parte del potere; nel preciso momento in cui Mirajane posò la mano sul ghiaccio avvertì come una sensazione di vuoto e si sentì come privata di ogni goccia magica e senza che potesse far nulla il take over svanì, mentre il ghiaccio iniziava a crittarsi.
-“Mira, scappa da lì” urlò Grey
-“non.. riesco a muoversi” rispose la maga mentre lentamente si accasciava al suolo.
Improvvisamente il ghiaccio esplose, END era di nuovo libero, ma non ebbe modo di colpire Mirajane tratta tempestivamente in salvo da Erza.
-“Bene Erza… il tuo piano è stato un completo fia…”
Le parole di Grey furono interrotte dall’ urlo assordante di END verso il cielo.
-“Diamine… è fuori controllo Erza… pensi ancora che sia recuperabile? Eh? Rispondii”
-“Non mi arrenderò così facilmente Grey”
-“Fa come vuoi, io lo ucciderò, anche se dovessi disfarmi di voi due prima”
Grey camminò lentamente verso END con l’intento di combatterlo ed ucciderlo, ma fu anticipato dal demone stesso che si scagliò verso di loro a tutta velocità sospinto dalle fiamme, fece per assestare un diretto a Grey, che chiuse gli occhi;  Grey aprì gli occhi timorosamente e si ritrovò il pugno del demone proprio davanti i suoi occhi, dopo alcuni istanti il demone ritirò adagio il pugno a se ed mettendosi le mani in testa iniziò a lottare con se stesso, come in preda a delle convulsioni; furono istanti concitati, END si dimenava urlando e sbraitando parole insensate, Grey decise di approfittarne caricando il suo colpo finale.
-“Fermo Grey!”
-“Sta zitta Erza, non avremo un’altra occasione”
END si placò, era ansimante, si alzò in piedi, aprì gli occhi e guardò fisso i tre maghi negli occhi, dopodiché sul suo volto apparve un accenno di un sorriso; i tre erano sbigottiti, riconobbero qualcosa di familiare in quell’espressione e in quegli occhi, che tornarono ad essere quelli che avevano sempre avuto davanti nella gilda.
-“Natsu?” sussurrò Erza docilmente
La figura iniziò a muovere la bocca nel tentativo di parlare ma non riuscì a proferire alcunché, dopo vari tentativi, tra i vari versi senza senso i tre carpirono solo due parole:
-“Scu..sa…te… ra…gazzi…”
END sorrise ancor di più, una lacrima scese dagli occhi, si voltò verso un punto preciso del campo di battaglia e come per magia svanì nel nulla, lasciando Erza, Mirajane e Grey di sasso.
Zeref iniziò a camminare lentamente verso Lucy, con le braccia aperte come in preda ad un delirio di onnipotenza.
-“Allora.. Lucy Hearthphilia, intendi ancora combattere o preferisci arrenderti e consegnarti a me?”
-“Sob… sob… Brandish…” Lucy era ancora in lacrime accanto il corpo di Brandish.
-“Bè? Non mi degni nemmeno di una risposta mocciosa?” continuò Zeref fermandosi ad alcuni metri di distanza.
Le lacrime di Lucy iniziarono a cadere sul terreno e improvvisamente sembrarono muoversi con una volontà propria, aggregandosi in una piccola pozza dalla quale emerse Acquarius che pose una mano sulla spalla di Lucy.
-“Lucy, è ancora viva” disse Acquarius
-“Acquarius… dici sul serio?” replicò Lucy visibilmente sorpresa.
-“Si… farò in modo che la tua amica Wendy la curi” rispose Acquarius facendo svanire il corpo di Brandish.
-“Grazie Acquarius”
-“Non ringraziarmi Lucy, abbiamo un problema più grande… Per quanto intendi ancora startene qui a piagnucolare?”
-“Ma… cosa posso fare… non posso nulla contro Zeref”
-“C’è una possibilità…. Evocare lo Stardress del Re degli Spiriti Stellari”
-“No… no… non voglio sacrificare di nuovo la tua chiave…”
-“Pff… non sarà necessario.. hai tutte e 12 le chiavi dello zodiaco no?”
-“Si e con questo?”
-“Se facessi uno sforzo enorme e riuscissi ad evocarci tutti contemporaneamente, l’energia di tutti i 12 spiriti ti vestirebbe dei poteri del Re degli Spiriti Stellari per alcuni minuti, che se sfrutterai a dovere, saranno più che sufficienti per respingere Zeref”
-“Io…io.. non so se ne sono in grado..” rispose Lucy sconfortata
-“Basta fare la ragazzina piagnucolona… Per quanto intendi ancora startene lì a girarti i pollici? È ora che tu agisca”
-“Hai ragione…. Hai ragione Acquarius” replicò Lucy, alzandosi fieramente in piedi davanti a Zeref che non aveva avuto modo di ascoltare la loro conversazione.
-“Che vai blaterando stupida ragazzina?”
-“Sono stata aiutata e salvata troppe volte… è ora che prenda in mano la situazione una volta per tutte”
-“Ahahaha ci tieni proprio a morire nel peggiore dei modi vero?”
Lucy chiuse gli occhi mentre a gran voce recitava quella che sembrava a tutti gli effetti una invocazione celeste, le dodici chiavi iniziarono lentamente a disporsi attorno a lei in semicerchio brillando di luce propria,  una ad una le proiezioni dei singoli spiriti stellari si manifestarono sotto le rispettive chiavi.
-“Cosa stai facendo?” chiese Zeref destabilizzato
Lucy non rispose, continuò senza sosta la sua invocazione, finché non aprì gli occhi, al loro interno mille colori sembrarono vorticare incessantemente come in un disegno divino, quindi esclamò a gran voce:
-“Kosei no rei no o Stardress
Dal nulla Lucy fu vestita di un lungo mantello verde fluttuante, una tiara con incastonata un rubino, una spada scintillante nella mano destra e una lunga veste sfarzosa adornata con tutti i segni zodiacali.
-“Ti concederò per 3 minuti il mio potere e quello degli spiriti stellari, fanne buon uso vecchia amica” tuonò soave una voce dall’alto.
-“Grazie mille vecchietto baffuto” rispose Lucy con un occhiolino
-“Davvero appariscente, devo ammetterlo… Ci sei tu dietro a tutto ciò… vero? Re degli spiriti stellari…”
-“Poniamo fine a tutto questo Zeref” esclamò Lucy.
Lucy sferrò un poderoso fendente con la spada, facendone scaturire un’onda d’urto tale da cogliere di sorpresa Zeref e scagliarlo ad una distanza considerevole.
-“Anf… bel colpo mocciosa… Avevo intenzione di andarci piano con te… ma ci ho ripensato”
Zeref iniziò a colpire Lucy con sferzate di vento intrise di magia nera che Lucy deviò con il minimo sforzo.
-“Tch mi stai facendo salire i nervi ragazzina” disse Zeref circondandosi di una tetra aura nera.
-“Ti finirò con i miei prossimi attacchi Zeref”
Lucy si fiondò verso il nemico, vi fu uno scambio di colpi incessante tra i due, rumori assordanti circondavano i punti di impatto dei loro colpi.
-“Non sei niente male mocc…”
Zeref non riuscì a finire la frase, Lucy lo aveva colpito con un fendente sullo stomaco, facendolo cadere rovinosamente a terra mentre con la mano si teneva la fresca ferita.
-“Questa è la tua fine Zeref….. Kosei no rei no o no maho: Uranio Blade ” esclamò Lucy  
La spada iniziò a brillare di una luce così intensa che dissipò anche le poche nubi che erano nel cielo, Lucy fece per colpire Zeref ma si fermò a pochi centimetri dalla testa del nemico quando gli sentì sussurrare:
-“Se io muoio, morirà anche il tuo amato Natsu…”
Lucy rimase immobile per alcuni istanti, ritiro a se la spada e lentamente indietreggiò inebetita.
-“Stai mentendo…” rispose Lucy con uno sguardo vuoto
-“Ahahah, no mi dispiace mia cara è la pura verità…” replicò Zeref alzandosi in piedi a fatica
Lucy cadde sulle ginocchia, il mondo sembrò crollarle addosso, la magia dello stardress lentamente iniziò a dissiparsi lasciandola inerme con i suoi vecchi vestiti logori e in completa balìa di Zeref sghignazzante.
-“Ahahaah siete troppo sentimentali, hai avuto la tua unica occasione per potermi sconfiggere e l’hai buttata al vento per colpa dei tuoi stupidi sentimenti, non solo hai condannato te stessa… ma anche tutta l’umanitàààààà “
Zeref contrappose i palmi delle mani, dai quali scaturì un fascio nero diretto inesorabilmente verso Lucy che chiuse gli occhi intrisi di lacrime ormai rassegnata a soccombere.
Sul volto di Zeref si palesò un’espressione di sbigottimento, Lucy aveva ancora gli occhi serrati in attesa di ricevere il colpo mortale, udì a pochi passi di distanza un gemito di dolore, decise di aprire gli occhi lentamente e trovò davanti a se END, trafitto dal colpo del mago nero.
-“Co… cosa hai fatto?” urlò Lucy
END si piegò sulle ginocchia e cadde a peso morto faccia a terra.
Lucy si alzò di getto, corse verso END, lo girò e notò che lentamente le fattezze da demone iniziarono pian piano a sparire, lasciando spazio al volto della persona che amava.
-“Natsu… Natsu mi senti?” chiese Lucy scuotendo in lacrime il corpo di Natsu
-“Tch.. perché lo hai fatto fratellino… avremmo potuto governare il mondo insieme…”
Lucy scosse senza sosta il corpo di Natsu per vari minuti, senza ottenere alcuni risultati, quindi chinò la testa sul suo petto e gli sussurrò:
-“Ti prego Natsu… non te ne andare… cosa farò senza di te…”
-“Dove sono?”  domando Natsu tra se e se, metre intorno a lui sembravano esserci solo fiamme dorate.
-“Oi Natsu” esclamò una enorme figura squamata
-“Pa…pa…papà” singhiozzò Natsu mentre andava in contro ad Igneel
-“Sono felice di rivederti”
-“Anche io…sigh..” continuò Natsu mentre abbracciava Igneel
-“Sei cresciuto davvero tanto eh”
-“Gia.. sigh..”
-“Dove sono Igneel?” chiese Natsu distaccandosi da Igneel e guardandosi intorno.
-“Questa è l’ultimo antro della mia coscienza situata al tuo interno…”
-“Capisco…quindi anche io lo sono?”
-“No Natsu… sei in una specie di limbo…”
-“Capisco… cosa dovrei fare… non posso sconfiggere Zeref e se anche trovassi un modo morirei anche io”
Igneel sorrise.
-“Non è esatto caro Natsu… vedi quando ero al tuo interno oltre a produrre gli anticorpi per impedirti di diventare un drago, ho anche avuto modo di realizzare che c’erano delle cellule demoniache al tuo interno, quindi ho provveduto a separarle dalle altre e sono state distrutte dall’ultimo colpo che hai ricevuto”
-“Quindi non c’è più alcun legame con Zeref?”
-“Già proprio così”
-“Gra…grazie Igneel” rispose Natsu con gli occhi umidi
-“È ora che tu vada Natsu, noi non ci incontreremo mai più “
-“Ma come farò per sconfiggere Zeref?”
-“Mph… c’è una precisa dimensione del tempo e dello spazio in cui ogni cosa ha avuto inizio e probabilmente avrà fine… inoltre c’è una forza che va oltre ogni incantesimo, magia o maledizione… Ma questo lo hai già capito vero Natsu?” disse Igneel facendo l’occhiolino mentre la sua forma si faceva sempre più evanescente.
-“L’amore…” rispose Natsu sorridendo.
Natsu aprì lentamente gli occhi, davanti i quali trovò Lucy piegata sul suo petto in lacrime, adagio passò la mano sui biondi capelli di Lucy che distaccò la testa sorpresa, lo guardò negli occhi e lo abbracciò così forte da lasciarlo senza fiato.
-“Natsu… Natsu.. credevo fossi morto…”
-“Se continui così lo sarò davvero Lucy” rispose Natsu paonazzo
-“Oh si scusami” replicò Lucy lasciando adagio la morsa
-“Bene… sembra che tu sia sopravvissuto fratellino… “
-“Dovresti averlo capito ormai, mi rialzerò sempre, finché avrò fiato in corpo e qualcuno da difendere” rispose Natsu mentre lentamente si alzava in piedi tenendo per mano Lucy.
-“Quindi è così che deve finire … Vi annienterò tutti, mostrandovi cosa significa scandagliare a fondo le conoscenze magiche fino a giungere alla magia primordiale…Grazie al potere di Fairy Heart sono in grado di evocarti, Onnipotente Ankesheram”
Un tetro alone magico calò sull’intero continente,  il cielo si aprì in un vortice che sembrò spezzare ogni regola di spazio e tempo, sovrapponendo dimensioni di mondi paralleli l’uno sull’altro.
Zeref fu circondato da una enorme ombra informe.
-“Ahahah vediamo se voi comuni mortali siete in grado di combattere il dio della magia”
-“Cosa facciamo Natsu?” chiese Lucy tremante
Natsu si girò verso di lei, le rivolse un sorriso rassicurante e voltatosi nuovamente verso Zeref, mentre le raffiche di vento gli scompigliavano i capelli disse:
-“Io combatterò contro di lui Lucy…”
-“Non puoi farcela Natsu… è troppo potente,  rischieresti inutilmente la tua vita” rispose Lucy stringendogli ancora più forte la mano.
-“Sta tranquilla, ho un piano, dovrai aprire il portale Eclipse e colpirlo con il potere magico di Fairy Heart quando te lo dirò io, così lo distruggeremo per sempre”
-“Non so se ci riuscirò… sono a corto di magia…”
-“Non ti preoccupare, ti donerò parte del mio potere, Modalità Nova Dragon, NijiForm
Nuovamente Natsu fu avvolto da un arcobaleno di colori che lentamente pervase anche Lucy, canalizzando dentro di se una parte di quell’imponente quantitativo magico.
Lucy si sentì pervadere come da un’inebriante sensazione di calore, in men che non si dica le tornarono le forze ristabilendola quasi del tutto.
-“Wow, è un potere davvero bellissimo Natsu” disse Lucy continuando a fissare il mago dai capelli insolitamente abbaglianti.
-“Mi fa piacere che ti piaccia Lucy” rispose Natsu che lentamente mollò la presa della mano di Lucy.
-“Dove stai andando Natsu?” chiese Lucy preoccupata.
-“Io lo terrò occupato finché non avrai aperto il portale, dopodiché lo spingerò al suo interno”
-“ Natsu! ” urlò Lucy
-“Dimmi Lucy” replicò il ragazzo girandosi verso di lei
-“Fa attenzione”
-“Non lo faccio sempre? Ihihihi”
Natsu si girò nuovamente, corse verso Zeref adornato dal manto arcobaleno e iniziò un violento scambio di colpi con il nemico.
A metri di distanza tutta l’armata di Zeref era stata distrutta, gli spriggan erano stati eliminati e tuti i maghi del continente si riunirono rallegrandosi per la vittoria raggiunta.
-“L’armata di Zeref è stata sconfitta, il suo esercito è stato sgominato, ora rimane solo l’imperatore Zeref da eliminare” esclamò Makarov
-“Siiii” risposero i maghi in coro
-“Ragazzi avete visto Natsu-san?” chiese Sting guardandosi intorno
Nessuno di coloro che avevano assistito alla mutazione di Natsu in END parlò, finché una voce aggraziata interruppe il nervoso silenzio.
-“Natsu è con Lucy, sta combattendo il nostro ultimo nemico, Zeref”
-“Chi è lei?” chiese Sting allibito
-“Io sono Mavis, primo Master di Fairy Tail, o forse dovrei dire che sono la forma eterea”
-“Come è possibile che possano vederla Primo?” chiese Makarov anche lui sorpreso
-“Parte del potere di Fairy Heart è stato liberato, rendendo la mia presenza tangibile a tutti coloro dotati di magia”
-“Oh capisco… quindi Natsu sta fronteggiando Zeref?”
-“Si…”
-“Bene allora gli daremo una mano ragazzi, seguitemi “ urlò Makarov
Il gruppo si mise in marcia, mentre in lontananza udirono un fragoroso rumore meccanico accompagnato da una luce abbagliante.
-“Così questo è il tuo piano Natsu….” sussurrò tra sé e sé Mavis mentre una lacrima le rigava il viso.
Eclipse era aperto, la luce che proveniva dal portale era così abbacinante da rendere impossibile osservare cosa vi fosse dall’altra parte, Lucy continuò a seguire le istruzioni di Natsu e avvicinatasi al corpo di Mavis congelato disegnò delle rune sul cristallo.
Lucy si spostò a debita distanza e urlò:
-“Natsuuuuu! È tutto pronto! “
-“Ben fatto Lucy, ora ci penso io!” rispose Natsu ancora intento a combattere.
-“Ahaahah cosa credi di fare Natsu? Pensi davvero che ciò servirà a qualcosa?” domandò Zeref con voce rauca.
-“Si… questo è l’unico modo…” disse Natsu mestamente.
-“Credi davvero che basti confinarmi in una dimensione per sconfiggermi? Sei più sciocco di quel che credevo”
-“Tch, il portale punta ad una dimensione particolare, la dimensione dell’inizio di tutto, quindi ha solo un punto di ingresso, ma non uno di uscita, non è connesso con nient’altro che l’attuale linea temporale”
-“Cos… cosa vuoi fare pazzo?! Ahahaha stai bluffando ciò vuol dire che dovresti far distruggere il portale Eclipse dietro di me una volta entrato”
-“È esattamente ciò che farò”
-“E speri che io entri buono buono li dentro? Sei completamente pazzo”
-“No certo che no… ti ci spingerò personalmente”
Natsu si avventò furiosamente su Zeref, portandolo a pochi metri dall’ingresso del portale Eclipse, i due iniziarono a spingersi a vicenda, Natsu per buttare il nemico nel portale, Zeref per impedire che potesse finirvi dentro.
Lucy sussultò e portandosi la mano sulla bocca bofonchiò tra se e se:
-“Oh no..non dirmi che…”
Tolse la mano dalla bocca, corse verso Fairy Heart e urlò:
-“Anf…anf..Cosa hai intenzione di fare Natsu?!”
Natsu fece finta di non sentirla.
-“So che mi senti Natsu, non ignorarmi” urlò Lucy più forte
Natsu si trattenne a stento dal voltarsi.
-“Non avevi detto che c’era un piano?” continuò Lucy
Questa volta Natsu si voltò, guardandola al di sopra della spalla e disse:
-“È sempre stato questo il piano Lucy…”
-“Non puoi dire sul serio… Avevi detti che sarebbe andato tutto bene, che tutto questo sarebbe finito”
-“Si be… non sempre le cose vanno come vogliamo no, Lucy?”
-“Non dire sciocchezze Natsu, ti prego, lascia stare troveremo un altro modo ti supplico”
-“Non posso farlo Lucy, questa è l’unica opportunità che abbiamo per sconfiggerlo e liberare il mondo da tutto il male”
Lucy iniziò a grondare lacrime, si adagiò lentamente a terra e portò le mani sugli occhi.
-“Non fare così Lucy…. Mi dispiace… io… avrei voluto…”
-“Quindi quella lettera era solo una menzogna? Erano solo bugie quelle Natsu???” sbottò Lucy
-“Mai come in quella lettera ho detto tutta la verità Lucy, ho impiegato quasi 1 settimana per scriverla in maniera comprensibile per una scrittrice brava come te, benché non credo di esserci riuscito ahahah”
-“Non dire stronzate Natsu! Se quello che hai scritto in quella lettera è vero lascia che tutto questo finisca e concedimi di trovare un’altra soluzione a tutto ciò”
-“Non posso farlo Lucy… Proprio in virtù di quella lettera…”
-“No…no… non posso farlo…” replicò Lucy scuotendo velocemente la testa da destra verso sinistra
-“Grrr… Mi hai dato la tua parola Lucy!” rispose Natsu furente che ormai a stento riusciva a bloccare Zeref.
Lucy continuò a scuotere incessantemente la testa.
-“Ti…prego…Lucy…”
-“Che ne sarà di me Natsu? Che ne sarà di me?? Dimmelo! Non posso vivere in un mondo senza di te” urlò Lucy così forte che fu udita perfino dai maghi delle varie gilde appena arrivati sul campo dell’ultimo scontro.
-“Vuoi che questo mondo sparisca per sempre Lucy? Vuoi che Fairy Tail, le altre gilde e i nostri compagni spariscano per sempre? Rispondiiiiii”
-“Sigh…sigh…ti prego…” singhiozzò Lucy.
-“Sarà difficile lo so…. Ma i nostri amici saranno li per te… ti prego Lucy… non resisterò ancora per molto “ continuò Natsu sorridente.
-“Ok Natsu… sigh…” rispose Lucy che lentamente si rialzò in piedi.
-“Natsuuuu” urlò Happy coperto completamente dalle lacrime.
-“Oi Happy… prenditi cura di Lucy…”
-“Aye…”
-“Ehi… ora che ci penso…. Non abbiamo mai insegnato a Lucy la cerimonia di addio a Fairy Tail…. Che ne dite ragazzi? Sarebbe un buon modo per insegnargliela”
I maghi di Fairy Tail erano in prima fila, tutti con le lacrime agli occhi.
-“Chiunque lasci la gilda, deve imparare tre leggi” iniziò Makarov con la voce strozzata.
-“Uno! Non dovrai mai rivelare informazioni che potrebbero recar danno a Fairy Tail” disse Erza mentre Wendy le si appoggiò con le mani al volto.
-“Due! Non devi contattare i vecchi clienti per guadagno personale!” continuò Laxus
-“Tre! Anche se i nostri cammini saranno divisi, devi continuare a vivere a pieno la tua vita, non dovrai mai considerare la tua vita di poco valore e non dovrai mai dimenticare gli amici che ti hanno voluto bene….. “ dissero tutti in coro mentre tutti i maghi presenti alzarono il pollice e l’indice al cielo.
-“ …. Non ci sarà mai nulla che non potrai fare finché avrai dentro lo spirito di Fairy Tail…. Shinseina nijiryū no hōkō” concluse Natsu che usò l’ultimo attacco come propulsore, sparendo, in un silenzio surreale all’interno del portale insieme a Zeref e Ankesheram.
Lucy attivò le rune sul cristallo, ne scaturì una luce abbagliante che consumò lo strato di ghiaccio nel quale era avvolto il corpo di Mavis e colpì direttamente il portale distruggendolo.
I maghi di Fairu Tail corsero subito verso di Lucy per consolarla e come per miracolo il corpo di Mavis tornò di nuovo ad aver vita, la maledizione di Ankesheram era stata spezzata, il male era stato distrutto.
Nella camera di Lucy il vento sospirava adagio le tende di seta, le fronde delle piante da interno sembravano fluttuare in aria, uno strano alone di colore arancione sembrava riempire tutti gli ambienti; d’un tratto un foglio di carta cadde dalla scrivania di mogano antico, delicatamente verso il pavimento, era la lettera di Natsu, scritta con un inchiostro profumato che recitava:

Oi Lucy,
Come sapessi non sono molto bravo a scrivere come te,
ma in questo anno o cercato di migliorare per spiegarti i motivi
 per qui sono partito sensa dirti nulla. Non sapevo dove i miei
allenamenti mi avrebbero portato, quali pericoli avrei dovuto affrontare
e non volevo che ti potesse accadere qualcosa, so che è stato un
atto vile lasciarti dietro… Ma la verità è che io ti ho sempre amata, dalla
 prima volta che ti ho visto, non sapevo se tu provavi lo stesso per me, perciò
ho preferito lasciare tutto così com’era, proteggendoti ogni volta, rischiando
la mia stessa vita per la tua. Lo fatto e lo rifarei mille volte
perché la mia vita senza te è come un cielo senza stelle.
La mia vita, la mia intera esistenza è iniziata nel preciso momento
in cui ti ho salvata dal finto salamander… ricordi Lucy?
Spero di non aver commesso troppi errori nella lettera, magari
un giorno mi potrai insegnare meglio di quanto abbiano fatto Erza
e gli altri della gilda haahha. Sono stato davvero fortunato
ad incontrarti Lucy….A presto…

Natsu

P.s Se dovesse succedermi qualcossa non preoccuparti, finchè
penserò a te troverò un modo per raggiungerti… o lo farai tu ahaahh!”


P.s gli errori nella lettera di Natsu sono voluti Si conclude la mia prima Long, che dire, è stato davvero interessante mettersi alla prova, alcuni capitoli gli ho scritti con tale velocità che mi sono sorpreso , devo ringraziare Beatrice per avermi imposto di scriverla dopo aver perso una delle solite scommesse e per aver recensito ogni singolo capitolo, dopodiché ringrazio tutti coloro che hanno avuto il tempo di leggere e magari apprezzare la storia,  probabilmente Bea mi ucciderà dopo questo finale angst ma si sa, non tutte le storie possono avere un finale felice, malgrado questo la vita Continua…. ;-)

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Capitolo 8
*** Destino ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Destino

Erano ormai passati tre lunghi mesi da quando Natsu si era sacrificato salvando l’intera umanità da Zeref e Ankesheram, svanendo per sempre nella luce abbacinante del portale Eclipse e la vita sembrò tornare a scorrere come se nulla fosse.
Fairy Tail era tornata la solita e caotica gilda di un tempo, Magnolia sprizzava vitalità da ogni angolo e tutt’intorno regnava una calma onirica, sembrava che tutto il mondo si fosse dimenticato, come per magia, di tutto ciò che era accaduto pochi mesi prima.
Da quando Natsu era sparito Lucy era cambiata, il solito carattere allegro e solare era stato soppiantato da un carattere più cupo e taciturno, di rado si faceva vedere nella gilda e in quelle rare occasioni, gli altri non facevano altro che cercare di tirarla su di morale.
Quel giorno Lucy si recò alla gilda di primo mattino, doveva prendere una missione da svolgere per poter pagare il suo affitto, quando entrò notò che erano già tutti lì intenti a festeggiare qualcosa.
-“Allora ragazzi sapete tutti che giorno è oggi giusto?” urlò Makarov
-“Festa del Raccoltoooo” risposero tutti in coro
-“Proprio così mocciosi, quindi svolgete tutti i preparativi del caso e facciamo si che sia la più grande festa mai organizzata, in onore del Primo!” ribadì Makarov alzando un boccale al cielo.
-“Siiiiii” replicarono in coro
-“Dai dai ragazzi non è necessario” rispose Mavis visibilmente imbarazzata.
-“Invece si Primo, questa è la sua prima Festa del Raccolto e voglio che sia la migliore della storia, insieme alla parata finale oh oh oh oh” concluse Makarov
Lucy strisciò silenziosamente attraverso la folla, si diresse alla bacheca e dopo averla osservata per alcuni minuti, osservò un lavoro particolare, per il quale si richiedeva espressamente un mago degli spiriti stellari, attirata dalla richiesta e dal sostanzioso premio di 250000 Jewels , la prese e si diresse al bancone dove Mirajane, come al solito, era indaffarata a mettere in ordine.
-“Mira-san, potresti registrare la richiesta per favore?” chiese Lucy
- “Oh Lucy, si certo. Come stai? Sono giorni che non ti si vede in giro” rispose Mirajane cordialmente.
-“Non avevo molta voglia di uscire di casa” replicò Lucy mentre distoglieva lo sguardo dalla bellissima maga.
Mirajane per un attimo chinò la testa, sapeva cosa stava passando Lucy, poggiò delicatamente la mano sulla sua mano destra, facendola girare verso di se, e le disse: 
-“Lucy, so che è dura da accettare, ma purtroppo non c’è niente che noi possiamo fare, Natsu ha deciso il suo destino, lo ha fatto per tutti noi, lo ha fatto per te…”
-“Lo….so…” senza che potesse dir altro gli occhi di Lucy iniziarono a rigarle il viso di lacrime.
-“ Non è facile neanche per gli altri sai…”
-“Stronzate Mira-san… per te magari non sarà facile, per Happy, ma per gli altri?” rispose Lucy indicando tutti i presenti nella sala intenti a ridere e a bere.
-“Hanno già dimenticato tutto, lo hanno già dimenticato… “ continuò Lucy alzando la voce e attirando l’attenzione dei maghi vicino al bancone.
Quando ebbe finito, Grey si avvicinò al bancone, si sedette su uno sgabello e disse:
-“Sono passati tre mesi ormai, cosa ti aspettavi che saremmo stati ancora qui a piangere?”
-“Non certo che no, ma almeno non festeggiare in tale modo”
-“Non possiamo vivere nel passato Lucy”
-“Certo che per te è stato facile superare la scomparsa di Natsu, vero Grey?! Lo hai attaccato senza esitazione quando si è trasformato, non hai nemmeno provato a cercare un modo per farlo rinsavire, eri pronto ad ucciderlo!”
Ci fu una lunga pausa, dopodiché Grey rispose a gran voce:
-“ Si probabilmente sono stato sopraffatto dalla collera verso END e me ne pento, ma ormai non c’è più, dovresti averlo capito anche tu ormai no? Niente potrà far tornare indietro Natsu rassegnati”
-“Grey!” disse Mirajane con tono di rimprovero.
Alle parole di Grey, Lucy raggelò, non poteva credere a tale cinismo, dopo tutto quello che Natsu aveva fatto per la gilda, dopo tutte quelle volte che aveva salvato la vita di ogni singolo membro di Fairy Tail, quelle parole furono come coltellate alla schiena.
Lucy si asciugò velocemente le lacrime, raccolse la borsa dal pavimento, vi infilò il foglio della richiesta e giunta sull’uscio della gilda si girò e con voce tremolante disse:
-“ Se uno di voi… si ognuno di voi… fosse stato in pericolo oppure in una situazione disperata.. Natsu avrebbe fatto l’impossibile.. anche se non ci fosse stata la minima possibilità…”
Quando ebbe finito di parlare corse via dalla gilda facendo sbattere dietro di se l’enorme porta.
Lucy corse finché ebbe fiato, dopodiché diminuì l’andatura finché non si fermò rendendosi conto di essere giunta fuori la città di Magnolia.
Riprese lentamente fiato, aggiustò la borsa al collo e si incamminò verso la destinazione dell’incarico, Crocus.
Quando fu quasi al limite dei confini di Magnolia udì una voce che si faceva sempre più forte:
-“Luuucyyyy aspetta”
-“Happy!” rispose la ragazza sorpresa
-“Che ci fai qui?”
-“Anf…anf….Bè non è ovvio? Ti aiuto con il lavoro!” replicò Happy affannato
-“Non è necessario Happy, torna pure a Magnolia dagli altri”
-“Su su non fare così, faremo come ai vecchi tempi no?! Ricordi?!”
-“Uhm…”
-“Voglio aiutarti con l’incarico, altrimenti mi sentirò in debito a dormire da te “
-“Va bene Happy”
-“Aye!”  
I due si incamminarono verso la capitale del Regno di Fiore, lungo tutto il percorso si scambiarono ben poche parole, quando soggiunsero le tenebre, si accamparono sotto le stelle a pochi chilometri dalla loro destinazione.
-“È molto comoda questa tenda Lucy!”
-“ Uhm si l’ho comprata tempo fa non ricordi?”
-“Mmm a dire il vero no” disse il gatto blu che cercava di ricordare
-“Ma come no Happy?! Non ricordi?! Eravamo sulla via del ritorno dalla missione con Na….” di colpo Lucy si bloccò, il solo pensare a Natsu le aveva strozzato le parole in gola.
-“Oh si ora ricordo… Questa è la prima volta che la utilizziamo però vero Lucy?!” replicò Happy cercando di cambiare argomento
-“Si… si è la prima volta…” rispose la ragazza distrattamente.
-“Be è tardi… credo sia meglio andare a dormire..”
-“Hai ragione Happy”
Passarono solo pochi istanti e Happy sprofondò in un rumoroso russare, tale da far rimanere Lucy sveglia insieme ai suoi pensieri.
D’un tratto Lucy notò all’esterno della tenda una luce che si avvicinava sempre più, intimorita assunse una posizione di allerta e con un balzo felino sbucò fuori dalla tenda e urlò:
-“Chi va là?”
-“Sono io Lucy!” esclamò la figura incappucciata e con una lanterna in mano
-“Non ti conosco, fatti vedere!” continuò Lucy minacciosa
La figura incappucciata alzò lentamente il cappuccio, rivelando una lunga chioma color ciliegio.
-“no..non può… essere” Lucy iniziò a tremare e il viso iniziò ad essere rigato da lacrime di gioia
-“Sono Natsu”
Senza che la figura potesse dire altro, Lucy vi si fiondò contro, ma il tentativo di abbracciarlo fu inutile, sembrava una proiezione astrale, intangibile.
-“Ma cos…”
Non ebbe modo di ragionare su ciò che stava succedendo che si ritrovò nella tenda, con Happy al suo fianco che la scuoteva delicatamente:
-“Lucy sveglia!”
-“Co..cosa” Lucy si guardò intorno frastornata e con le guance bagnate.
-“Stavi facendo un incubo Lucy! È già mattino… Dovremmo andare”
-“Così era solo un sogno eh” pensò Lucy tra se e se mentre sul volto comparve un sorriso di rassegnazione.
I due sistemarono al suo posto la tenda e proseguirono il loro cammino verso la città.
Giunti alle porte di Crocus notarono con molto stupore che un’altra loro conoscenza era lì in città e gli chiamava a gran voce mentre correva sorridente verso di loro.
-“Lucy-sama, Happy-sama, che piacere rivedervi!”
-“Yu..Yukino, che piacere rivederti! Cosa ci fai qui?” chiese Lucy
-“Uhm devo svolgere un incarico e voi?” replicò la ragazza dai capelli argentei.
-“Bè anche noi, che strano due incarichi nella stessa città e in due gilde diverse” chiese Happy perplesso.
-“Già, in effetti lo è… Il mio viene direttamente dalla principessa Hisui, il vostro?”
-“ Ah cavoli, nella fretta ho dimenticato di leggere il referente per la richiesta” replicò Lucy mentre frugava nella borsa alla ricerca del foglio dell’incarico.
-“Ehi… un momento… anche il mio è da parte della principessa Hisui… ma che sta succedendo?”
-“Molto strano non trovate?” chiese Yukino pensierosa.
-“Aye..”
-“Bè non ci resta che incontrare la principessa e chiedere direttamente a lei” rispose Lucy sorridente
Yukino e Happy annuirono e insieme a Lucy percorsero le vie della capitale di tutta fretta fino ad arrivare al palazzo del Re, dove , dopo aver esibito il foglio dell’incarico e aver atteso svariati minuti furono finalmente accolti dalla principessa Hisui che sedeva sul trono, in assenza del re, nello sconfinato salone.
-“Quanto tempo è passato, Lucy, Yukino!” disse sorridente la giovane ragazza dai capelli verde giada.
-“Hime-sama è un onore essere al vostro cospetto” risposero le due ragazze in coro inchinando la testa in segno di rispetto.
-“Ahahah non siate così formali, siamo amiche dopotutto no ?! Chiamatemi Hisui”
-“Va bene Hisui” replicarono le due ragazze sorridenti.
-“Quindi come speravo avete accettato entrambe la mia richiesta di lavoro!”
-“Uhm si, veniva richiesta la presenza di un mago degli spiriti stellari, quindi ne sono stata attirata” rispose Yukino
-“Per quale motivo vi servono necessariamente due maghe degli spiriti stellari? Non lo siete anche voi?” continuò Lucy curiosa. 
-“Si certamente Lucy, ma non possiedo il vostro potere magico, inoltre non posseggo le chiavi d’oro”
-“Le chiavi d’oro? Per quale motivo le servono le chiavi d’oro?” chiese Yukino
-“Vedete… in seguito alla distruzione del portale Eclipse durante i Dai Matou Enbou di un anno e mezzo fa, ho iniziato la costruzione di un nuovo portale”
-“Un nuovo portale Eclipse? Per quale motivo?” chiese Lucy turbata
-“Ricordate quando gli spiriti stellari si rivoltarono verso i loro possessori? E abbiamo dovuto combattere contro la loro contro parte malvagia?”
-“Si ricordiamo perfettamente” risposero in coro le due ragazze
-“Bè in quell’occasione il re degli spiriti stellari mi parlò, dicendomi di realizzare un nuovo portale, che sarebbe servito in caso di pericolo per il nostro o il loro mondo”
-“Il vecchio barbuto ha detto ciò?” disse Lucy esterrefatta
-“Si, seguendo le sue istruzioni abbiamo terminato in segreto il portale alcuni mesi fa, ma dopo alcune settimane ha iniziato ad emettere degli strani impulsi magici che stanno causando alcuni problemi intorno a Crocus”
-“Capisco… Quindi vuole che adesso noi lo sigilliamo con le chiavi d’oro giusto? Cosicché sarà impossibile che da esso fuoriesca qualunque cosa”
-“Esattamente Lucy”
-“Ok principessa, non si preoccupi, lo faremo” continuò Lucy
-“Grazie, ma chiamami Hisui” replicò Hisui sorridendo.
-“D’accordo… Hisui..”
Yukino, Happy e Lucy seguirono la principessa Hisui nei sotterranei, scendendo lentamente l’interminabile scala a chiocciola di pietra.
-“A proposito Lucy…” esordì Hisui
-“Dimmi…” replicò Lucy presa di sorpresa.
-“Ho saputo dell’incidente dell’Eclipse originale… Mi dispiace per Natsu… so che ha salvato tutti noi…”
Lucy cercò di farsi forza e di non tornare a pensare nuovamente a quell’episodio che continuamente l’attanagliava ogni singolo giorno, quindi con tono gentile rispose:
-“Si… ci ha salvato tutti…”
Calò nuovamente il silenzio.
Giunsero nell’enorme sotterraneo nel quale, nonostante fosse ancora buio, era ben visibile l’enorme portale adornato da strani simboli in linguaggio incomprensibile che brillavano di luce propria, creando dei suggestivi giochi di penombra tutt’intorno.
Con uno schiocco di dita la principessa Hisui accese tutte le luci illuminandolo per intero e rivelando la vastità del sotterraneo, dopodiché lentamente si avvicinarono ad Eclipse.
-“Cavoli… il potere magico che fuoriesce è davvero enorme” disse Happy
-“Hai ragione… non mi sorprende che si abbiano dei disturbi magici in città” continuò Lucy.
-“Come vi avevo accennato, questo è un compito adatto solo a voi due!”
-“Non la deluderemo principessa” rispose Yukino determinata
-“Non vi riesce proprio di chiamarmi Hisui eh ahaah”
-“È più forte di noi, ci scusi” disse Lucy grattandosi la testa
-“Aye, dopotutto lei è la principessa, è giusto che il suo titolo venga onorato da tutti”
-“Va bene fate come volete” replicò Hisui sorridente e rassegnata
Happy e Hisui si allontanarono dal portale, mentre Lucy e Yukino vi si posero dinanzi , presero le rispettive chiavi d’oro e dopo essersi scambiate un breve cenno, le lanciarono in aria.
Le chiavi si disposero in cerchio, iniziarono a roteare a gran velocità fino a sparire in un unico cerchio dorato, Lucy e Yukino si strinsero le mani per canalizzare il loro potere magico e in men che non si dica, dal cerchio dorato esplose un bianco raggio magico che investì in pieno il portale che iniziò a brillare e ad aprirsi.
-“Cosa sta succedendo?” gridò Hisui sovrastando il rumore assordante e cercando di ripararsi gli occhi dalla luce accecante.
-“Non lo sappiamo principessa! Non siamo state noi, sta facendo tutto il portale!” rispose a gran voce Lucy
Quando ebbe raggiunto quasi metà dell’apertura totale, il portale si bloccò in un fragoroso rumore meccanico e dopo aver emesso un potentissimo getto di luce magica che investì tutta la sala dei sotterranei, si richiuse lentamente.
I presenti erano ancora semiciechi, quella luce improvvisa gli aveva sorpresi senza che potessero adottare alcuna contromisura.
Lucy riacquistò man mano la vista, guardò verso il portale e notò che davanti ad esso c’era un fascio magico color arcobaleno che roteava intorno ad una figura sconosciuta; all’improvviso il fascio si estinse in un sonoro brusio, rivelando l’entità della figura al suo interno.
Nel frattempo anche il resto dei presenti aveva riacquistato la piena vista, ciò che si ritrovarono di fronte fu qualcosa di inspiegabile, di assurdo.
Lucy rimase immobile, impietrita, la bocca iniziò a tremarle involontariamente, il cuore iniziò a battere all’impazzata, i profondi occhi azzurri iniziarono a riempirsi di lacrime , si diede involontariamente dei dolorosi pizzicotti sul braccio per essere sicura che ciò che stava accadendo non fosse uno dei suoi sogni; tutt’intorno parve bloccarsi, Hisui e Yukino erano a bocca aperta, Happy stava piangendo come una fontana.
Come in un miracolo, ciò che era successo era apparentemente inspiegabile, ma poco importava, nessuno si era posto alcuna domanda, specialmente Lucy, che, vinto il tremolio dettatole dal pianto di felicità, sibilò:
-“Na…Natsu…”
Corse verso di lui piangendo come non aveva mai fatto in vita sua, le lacrime ormai avevano inondato completamente il viso della giovane ragazza, e prima che il ragazzo potesse aprir bocca gli saltò al collo in un abbraccio spezza fiato, facendolo cadere all’indietro insieme a lei.
-“Yo… Lucy..” rispose il ragazzo senza fiato, contraccambiando il caloroso abbraccio
-“Na…tsu…sob sob” Lucy non lo mollò nemmeno per un istante
-“Così.. alla fine mi hai trovato… eh eh eh”
-“No… come al solito… tu hai trovato me..sob.. sob..”
Natsu sorrise, sentì Lucy mollare dolcemente la presa, lentamente si distaccarono.
Lucy guardò Natsu diretto negli occhi, si avvicinò lentamente al suo viso, e gli sussurrò:
-“Dimmi Natsu… ti sei pentito di avermi scritto quella lettera?“
-“Perché questa domanda?”
-“Rispondi… per favore…” incalzò Lucy, mentre alcune lacrime iniziarono a cadere sopra il volto di Natsu.
-“Si…” disse Natsu distogliendo lo sguardo
-“Co…” Lucy fu spiazzata
-“Ne sono pentito… In primo… perché ho una pessima scrittura nonostante i miei sforzi…E poi..”
-“E poi?” chiese Lucy curiosa mentre il cuore sembrava esplodergli
-“Perché avrei dovuto dirti tutto ciò che ho malamente scritto molto… molto tempo prima Lucy” replicò il ragazzo tornandola a fissare diritta negli occhi.
-“Sigh… sigh… non farlo mai più… non farlo mai più Natsu…”
-“Te lo prometto Lucy… Sarò per sempre al tuo fianco” replicò Natsu, avvicinando delicatamente le sue labbra a quelle di Lucy e baciandola dolcemente.
Quel bacio sembrò durare un’eternità, tutto il mondo circostante sembrava lentamente sparire come in una densa foschia, d’un tratto i due si ritrovarono in un’altra dimensione a loro ben nota, quindi lentamente si distaccarono e si alzarono in piedi.
-“Siamo nel…”
-“Nel mondo degli spiriti stellari…” continuò Natsu
-“Ma cosa ci facciamo qui?”
-“Mmm non lo so.. credevo che solo gli spiriti stellari potessero portare qualcuno nel loro mondo “
-“Probabilmente siamo stati portati qui da uno di loro”
-“Bentornati… miei vecchi amici…” una voce profonda echeggiò tutt’intorno.
-“Re degli spiriti stellari?” chiese Lucy
Il Re degli spiriti stellari si materializzò davanti i loro occhi, insieme a tutti i dodici spiriti delle chiavi d’oro.
-“Perché siamo qui?” continuò Lucy
-“Vi ho chiamato qui… per ringraziarvi… Avete salvato il nostro mondo ed il vostro più di quelle volte, che mi sembrava giusto sdebitarmi”
-“Sdebitarti? E come?”
-“Lui… credo che mi abbia salvato la vita Lucy…” rispose Natsu
-“ Ti ha salvato la vita??”
-“Dico bene vecchio barbuto?” chiese Natsu sorridente
Il re degli Spiriti Stellari sorrise.
-“Proprio così, mio giovane amico, quando sei entrato nel portale Eclipse insieme ad Ankesheram e Zeref ho fatto in modo che solo loro finissero nella dimensione del nulla assoluto, mentre ho spinto te in una dimensione di Eclipse nella quale il tempo scorre molto lentamente, così mentre per te sono passati solo pochi giorni, all’esterno sono passati tre mesi, dato che non sapevo quando il portale sarebbe stato riaperto”
Lucy scoppiò in un pianto di felicità.
-“Grazie mille… sob…”
-“Non fare così vecchia amica, in fondo era mio dovere impedire che due eroi si separassero no?! “ replicò sorridente il vecchio barbuto
Natsu abbracciò Lucy ancora in lacrime e la strinse a sé delicatamente, mentre rivolgeva al re degli spiriti stellari un cenno di ringraziamento per averlo salvato.
-“Bene… ora che i convenevoli sono stati fatti, è tempo di rimandarvi indietro, avete una intera vita davanti a voi, che sia la più bella e felice possibile”
-“Grazie vecchio barbuto” rispose Natsu avvinghiato ancora a Lucy in lacrime.
Lentamente quel mondo magico, fatto di un profondo blu, stelle sfavillanti e pietre brillanti sparì intorno a loro, ritrovandosi di nuovo nei sotterranei del castello, davanti al portale Eclipse, con Happy, Yukino e Hisui che erano li seduti ad aspettarli.
-“Natsuuuuuuuuu” Happy si gettò nelle braccia dell’amico.
-“Happy, è bello rivederti!” rispose Natsu accarezzando il gatto blu sulla testa.
-“Natsu-sama, sei vivo, sono così felice” rispose Yukino commossa.
-“Yo, Yukino, da quanto tempo eh eh eh”
-“Deve essere un vero miracolo questo, vero Natsu?” continuò la principessa Hisui
-“Oh principessa, non l’avevo vista… forse…è un vero e proprio miracolo ahahah “
-“Bè il portale è sigillato, tutto sembra tornato alla normalità, è ora che riceviate il vostro compenso “ disse la principessa Hisui mentre faceva segno di tornare nella sala del trono.
Quando furono di nuovo nell’enorme salone, la principessa diede due enormi sacchi alle due maghe contenenti i soldi della ricompensa e augurandogli il meglio, gli congedò pregandoli di portare i propri ringraziamenti alle rispettive gilde per il prezioso aiuto.
-“Ora che farete Lucy e Natsu?”
-“Bè torneremo alla gilda, probabilmente faremo una gigantesca festa e poi vedremo, tu invece?”
-“Bè Sting e gli altri mi stanno aspettando, sono molto indaffarata con i lavori burocratici della gilda eheh, poi Sting mi ha chiesto di uscire..” rispose Yukino imbarazzata
-“Wow, bè non lasciartelo sfuggire Yukino” replicò Lucy mentre con una mano stringeva il braccio di Natsu e con l’altra faceva dei gesti di complicità verso la ragazza.
-“Uhm… d’accordo” concluse Yukino ancor più imbarazzata.
-“Noi andiamo, alla prossima Yukino!”
-“Ci vediamo ragazzi!”
Natsu , Lucy ed Happy salutarono Yukino, presero la via del ritorno, Lucy non mollò per un istante la mano di Natsu, facendosi così carico delle parole sbeffeggianti di Happy sul fatto che fossero dei veri e propri piccioncini.
-“Di un po’ Natsu, prima che iniziasse la guerra dicesti che c’era una cosa importante che dovevi fare una volta conclusasi, di cosa si tratta?”
-“Uhm bè” rispose Natsu impacciatamente
-“Dai puoi dirmelo no?”
-“Uff.. ok.. Happy… dammela”
-“Aye”
Happy scese delicatamente sul terreno, frugò freneticamente nella sacca che era solito portare con se e, cercando di non far vedere a Lucy cosa aveva preso, consegnò a Natsu qualcosa.
-“Cosa state confabulando voi due?” chiese Lucy sospettosa
Natsu si girò verso di lei, aveva in mano una piccola pietra nera e un piccolo anello dorato; lanciò la pietra in aria e la colpì con uno dei suoi ruggiti dal color arcobaleno, la pietra si frammentò in tanti piccoli pezzi, Natsu prese al volo quello più sagomato e lo incastonò sul piccolo anello dorato con una delle sue classiche fiamme scarlatte, dopodiché si girò verso di Lucy e mostrandole il risultato di ciò che aveva fatto disse:
-“Quella era una pietra particolare, l’abbiamo trovata durante l’anno in cui siamo stati via, assume al suo interno la caratteristica della magia con la quale viene colpita”
-“Mio dio Natsu, è bellissima” rispose Lucy, osservando la bellissima pietra al cui interno sembrava ci fosse intrappolato un arcobaleno fluttuante.
-“Si bè avevo intenzione di farlo con una delle mie classiche fiamme, ma la mia nuova tecnica ha reso il tutto più spettacolare vero Happy?  Ahahahah”
-“Si in effetto è molto più bella, se penso ai giorni che ci hai speso per imparare ad ottenere un risultato decente”
-“Oh sta zitto Happy” replicò Natsu imbarazzato
-“Aye!” esclamò il gatto blu sorridente.
-“Ehm comunque… Lucy … avevo intenzione di chiederti…” disse Natsu
-“Si.. lo voglio” Lucy rispose così bruscamente che Natsu fu colto di sorpresa
-“Ehm davvero? Oh per fo….”
Natsu fu nuovamente spiazzato da Lucy che fiondò le sue labbra sulle sue lasciandolo senza fiato.
-“Watashi wa anata wo suki desu Natsu” disse Lucy guardando il ragazzo negli occhi.
-“Watashi wa anata wo suki desu Lucy” rispose il ragazzo.
Natsu prese l’anello, lo infilò delicatamente all’indice della mano destra di Lucy, la abbracciò nuovamente e si rimisero in viaggio verso la gilda, con un tramonto rosso scarlatto ad illuminare il sentiero della via di casa, mentre Happy svolazzava intorno a loro come suo solito.

The End

 

 

 

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Capitolo 9
*** EXTRA-Il sentiero delle fate ***


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
EXTRA- Il sentiero delle Fate

Il giorno seguente, dopo aver pernottato in una locanda situata a metà tra Crocus e Magnolia, Lucy, Natsu ed Happy giunsero nuovamente in città, meticolosamente addobbata in vista della festa del Raccolto, lanterne e striscioni adornavano i vicoli e la strada principale, le fontane zampillavano cadenzate a ritmo, gente che correva freneticamente avanti e indietro senza sosta per ultimare gli ultimi preparativi per il grande evento; i tre percorsero la città lentamente ammirando tutto  scorrergli davanti come in un film.
Natsu e Lucy era mano nella mano, non si erano mai separati da quando si erano incontrati il giorno prima, attirando, come era prevedibile, le prese in giro di Happy ma che non gli fecero minimamente effetto, anzi, ebbero come risultato solo delle grosse risate dalla parte dei due giovani maghi.
Giunti davanti la grande porta della gilda si fermarono, Natsu era visibilmente emozionato, dall’esterno era possibile sentire l’enorme baccano dell’interno.
-“Sai Lucy…”
-“Dimmi Natsu” rispose Lucy sorpresa
-“Non credevo che sarei stato in grado di tornare”
-“Capisco… Ma ora sei qui no? Ci è stata data una seconda possibilità, dobbiamo sfruttarla a dovere no?” replicò Lucy, portando delicatamente la sua mano al volto del ragazzo.
-“Hai ragione… Spero la prendano bene” rispose Natsu, sovrapponendo la sua mano a quella di Lucy e baciandola delicatamente sulle labbra.
-“Ok… andiamo… insieme” disse Lucy, mentre i due aprirono lentamente le due ante dell’enorme portone di ferro e legno.
L’apertura del portone produsse un sonoro rumore metallico che riecheggiò all’interno del salone della gilda, facendo si che tutti i presenti al suo interno rivolgessero l’attenzione verso l’ingresso e così, come se il tempo si fosse fermato, tutti i maghi improvvisamente si bloccarono e sui loro volti si palesò un’ebete espressione di stupore, calò il silenzio.
-“Ciao ragazzi!” disse Natsu a gran voce agitando la mano che non era stretta a quella di Lucy.
Dalla sala non si alzò alcuna risposta, il silenzio era rotto solo da un sibilante brusio.
-“Ehm… scusate se vi ho fat…”
-“Naaaaatssssuuuuuuuuuuuuu” un grido improvviso si levò all’unisono dal salone che colse di sorpresa Natsu.
All’improvviso si trovò incontro una massa di persone che correva verso di lui, staccò la mano di Lucy per impedire che fosse coinvolta e fu sommerso da abbracci, pugni, strette di mano e mani tra i capelli.
Lucy si era defilata sorridente come non mai, scivolando davanti al bancone dove Levy, Mirajane, Juvia, Lisanna e Cana, ancora inebetite, erano intente ad intrecciare delle corone di fiori per la parata.
Lucy si sedette su uno sgabello, non ebbe nemmeno il tempo di proferir parola che le ragazze le rivolsero un numero indecifrabile di domande al quale Lucy rispose raccontando per filo e per segno come si erano svolti i fatti, lasciando ancor di più stupito il gruppetto.
-“Di un po’ Lucy” disse Mirajane curiosa mentre scrutava con insistenza l’anello al dito di Lucy
-“Ehm si Mira-san?!” replicò Lucy con tono distratto
-“Dove hai preso questo bell’anello?” continuò la ragazza dai lunghi capelli argentei con voce sibillina.
-“Ehm me lo ha dato Natsu”
Gli occhi delle ragazze iniziarono a brillare di luce propria e dopo alcuni secondi, per metabolizzare la notizia, risposero in coro:
-“Oddio non ci credo!”
-“Ehm già eh eh eh “ replicò Lucy sempre più imbarazzata
-“Ti ha chiesto di sposarti?” incalzò Mirajane con le mani giunte e con un sorriso smagliante.
-“Ehm si “
Il gruppo di ragazze emise un gridolino talmente acuto che fu udibile anche dall’altra parte della stanza.
-“E quando vi sposerete?”
-“Ehm non lo so ancora“
-“Cavolo alla fine ha avuto il coraggio di chiedertelo eh, non ci speravamo più” disse Cana mentre, come suo solito, sorseggiava un’enorme botte di vino.
-“Un momento voi lo sapevate?” chiese Lucy sorpresa
-“Ehm si io si” disse Mirajane fiera
-“Anche Juvia lo sapeva, ha incitato Natsu-san così ci sarebbe stata una rivale d’amore in meno fufufufu”
-“Anche io Lu-chan” disse Levy grattandosi la testa e mostrando la lingua.
-“Oh bè fortunatamente ha trovato il coraggio per chiedermelo” disse Lucy sollevata
-“Lucy-san!” Wendy corse verso Lucy e l’abbracciò con forza
-“Oi Wendy”
-“Congratulazioni! Bell’anello quello di Natsu-san” replicò la ragazzina sorridente
-“Grazie mille Wendy, hai salutato Natsu?”
-“Ehm si, ma adesso sia impossibile avvicinarsi a lui” disse Wendy rassegnata, distaccandosi da Lucy e indicando un punto lontano del salone dal quale si era alzato un gigantesco polverone.
-“Sono sempre i soliti eh” disse Lucy portandosi la mano alla testa e scuotendola
Ad alcuni metri di distanza era in atto una tipica rissa di Fairy Tail per celebrare il ritorno di Natsu, pilastri di ferro che venivano scagliati a destra e a sinistra, ghiaccio tutt’intorno, spade svolazzanti che colpivano a casaccio, Elfman che prendeva a pugni ognuno che si trovasse a tiro, Natsu che quasi inerme era coperto da persone che lo abbracciavano e lo picchiavano.
-“Silenzio mocciosiiiiiiiiii” tuonò Makarov sbattendo il bastone di legno per richiamare l’attenzione
Il gruppo parve fermarsi come in una istantanea.
-“Oggi non è solo la festa del raccolto, oggi è il giorno in cui abbiamo avuto la fortuna di ritrovare un nostro compa….”
-“Ashhetta Mshter” urlò Natsu mentre cercava di liberarsi dalla presa di Erza ed Elfman
-“Cosa c’è Natsu?”
-“Devo chiederti una cosa”
-“Dimmi pure”
Natsu riuscì a divincolarsi dalla mischia, camminò verso il Master e guardando verso Lucy, le tese la mano invitandola a raggiungerlo; Lucy fu colta di sorpresa, ma le ragazze la sospinsero fin dove Natsu l’attendeva.
-“Master… mi chiedevo se poteva concederci l’onore di sposarci” disse Natsu mentre stringeva forte la mano di Lucy
Un gemito di stupore si levò all’interno della gilda, Makarov sorrise, guardò fisso negli occhi il ragazzo e poi Lucy.
-“Mph, vedo l’amore nei vostri sguardi… Va bene Natsu, alla fine della parata celebreremo il vostro matrimonio, ma dobbiamo procedere con l’organizzazio…”
-“Non si preoccupi Master, ci penserò io a coordinare il tutto, lasci fare a me” disse Mavis mentre camminava lentamente verso la coppia.
-“Grazie mille Primo” dissero Natsu e Lucy in coro
-“Questo è il minimo che possa fare ragazzi “ continuò Mavis sorridente
Quel giorno Mavis coordinò alla perfezione ogni singolo mago nel suo ruolo, ogni singolo dettaglio, l’intera gilda, solitamente scandita dal caos quel giorno sembrava una machina perfettamente sincronica.
Quando giunse il pomeriggio iniziò una delle sfilate più belle mai viste, carri di ogni genere, magie dell’acqua, del fuoco, del ghiaccio, del vento crearono nell’intera Magnolia dei bellissimi giochi di luce, conclusi alla fine da Mavis, con un enorme simbolo della Gilda proiettato in cielo tra lo stupore dell’intera città.
Finita la parata, che aveva estasiato i cittadini di Magnolia, Fairy tail e le altre gilde alleate, su espresso desiderio di Natsu,  si recarono nella cattedrale di Caldia.
Lucy era bellissima, più del solito, i lunghi capelli biondi raccolti con un semplice nastro bianco, un lungo abito bianco, scoperto sulle spalle, tutto addobbato di merletti e piccole stelle magiche che facessero si che sfavillasse di luce propria, mentre in mano recava un piccolo buquet di fiori profumati; Natsu era davanti l’altare, elegante come non mai, la giacca a  scacchi nera, la fedele sciarpa al collo e i capelli gelatinati tirati all’indietro. Lucy percorse lentamente la navata, osservando fissa Natsu, mentre Wendy le teneva sollevato il lungo strascico del vestito e Asuka cospargeva il tappeto sul quale camminava di petali di rosa.
-“Sei bellissima Lucy” sussurrò Natsu a Lucy mentre prendeva posto al suo fianco
-“Anche tu Natsu”
Dopo una breve cerimonia, durante la quale molti dei presenti piansero dalla felicità, come Makarov, Mavis e Mirajane, Lucy e Natsu divennero finalmente sposi acclamati dalle urla di gioia dei compagni di gilda; al termine della cerimonia Natsu fu, con grande sorpresa di tutti, insignito del titolo di Mago Sacro da parte dei nuovi membri del Consiglio; quando anche quest’ultima celebrazione fu conclusa, tutti i presenti si ritrovarono nuovamente nella gilda per procedere con i festeggiamenti di circostanza.
La sera passò velocemente, tra balli, risate e abbuffate, quando fu il momento del ballo degli sposi, Mavis fece iniziare a fluttuare la piattaforma sulla quale i due stavano ballando, sostenendoli a mezz’aria, mentre Lucy era immersa completamente nel petto di Natsu.
Al termine della serata Natsu prese Lucy in braccio e salutando tutti mentre uscì dalla gilda iniziò a dirigersi verso una direzione ignota, ma prima che iniziasse a camminare, Lucy scese dalle sue braccia:
-“Un attimo Natsu, ho dimenticato di fare una cosa” disse Lucy sorridente
-“Ahahah va pure Lucy”
-“Cosa deve fare Natsu?” chiese Happy
-“Deve lanciare il buquet aahah” replicò Natsu
-“Oh… capito… e se lo prendessi io? Potrei chiedere a Charle di sposarmi” chiese Happy diabolicamente
-“Be… se ci riesci…” disse Natsu titubante
-“Aye!” disse il gatto blu vestito di tutto punto mentre corse di volata verso dove Lucy stava per lanciare il buquet
-“Siete pronte ragazze?” chiese Lucy girata di spalle
-“Siiiii” risposero le ragazze in coro
Lucy lanciò con forza il buquet in aria, questi scivolò tra le mani di Juvia, Levy e Erza, Happy fu lì lì per prenderlo, ma all’ultimo istante fu anticipato da una candida mano, quella di Mirajane.
-“Che fortuna, l’ho preso io” disse la ragazza con un elegante vestito color lilla mentre annusava il buquet, quando all’improvviso rivolse uno sguardo intriso di felicità ed intimidazione a Laxus che sedeva dall’altra parte della stanza mentre sorseggiava un boccale insieme a Makarov e a Gildarts, il quale accortosi dello sguardo della ragazza sussultò, versandosi parte della bevanda per terra.
-“Oh… qualcuno sarà il prossimo fortunato eh ahahah “ disse Gildarts, colpendo dolcemente Laxus sulla testa
-“Sta zitto vecchio” rispose Laxus palesemente imbarazzato.
Lucy tornò da Natsu, gli saltò nuovamente tra le braccia ed insieme ad Happy, che aleggiava sconsolato si incamminarono nuovamente verso una destinazione a Lucy ignota.
-“Stiamo camminando da parecchio Natsu, non vuoi che scenda?” disse Lucy preoccupata
-“Stai tranquilla Lucy, che uomo sarei se non fossi in grado di portare mia moglie?” rispose Natsu .
-“Uhm d’accordo, non vuoi dirmi dove stiamo andando?”
-“Ci siamo quasi…. Ecco siamo arrivati”
-“Woooww Natsu… ma come….” Lucy rimase allibita
Al posto della vecchia casa di Natsu ed Happy, sorgeva una villa gigantesca su due piani, con un enorme ingresso e un prato curatissimo.
-“Bè? Che ne dici della nostra nuova casa Lucy?” disse Natsu soddisfatto
-“È….è… fantastica … ma come??”
-“Bè avevo messo da parte moltissimi soldi con alcuni lavori pericolosi, così ho chiesto a Warrod di costruire una casa, devo dire che ha fatto un ottimo lavoro nonostante il poco tempo ahahah”
Lucy fissò ancora per alcuni istanti l’enorme abitazione, poi strinse forte Natsu al collo e lo baciò appassionatamente mentre quest’ultimo apriva la porta dell’enorme villa e Lucy la chiuse dietro di loro.

15 Anni dopo…..

-“Ueeeee Ueeeee” un pianto di bambino echeggiava all’interno della villa di Natsu e Lucy.
L’alba era sorta da pochi istanti, i primi raggi del sole colpirono Lucy negli occhi, e insieme al rumore del pianto, la destarono da un sonno onirico.
-“Uhm… Na.. natsu… tocca a te anda…” Lucy toccò la parte di letto di Natsu e ricordò che Natsu era in missione da alcuni giorni, quindi si fece forza e alzatasi dal letto, proseguì barcollante verso la camera dalla quale proveniva il pianto.
Quando fu sull’uscio della porta, sul suo volto si stampò un sorriso enorme e appoggiatasi al telaio della porta osservò l’alta figura, con i capelli color ciliegio seduta sulla sedia a dondolo con in braccio la piccola in fasce, mentre veniva dolcemente cullata.
-“Sei tornato giusto in tempo eh Natsu?” disse Lucy mentre si avvicinava lentamente ai due.
-“No… avrei voluto che non ti avesse svegliato, ma non ho fatto in tempo”
-“Non ti preoccupare, dovevo svegliarmi comunque” disse Lucy baciando il marito
-“Be però potevi dormire un altro po’”
-“Non c’è problema, vero Layla?” disse Lucy accarezzando delicatamente la piccola bambina dai capelli color ciliegio
-“È davvero bellissima Lucy, fortunatamente ha preso la tua bellezza ahaha”
-“Bè sicuramente prenderà la tua forza”
-“Ahahaha lo spero”
-“Speriamo che non distruggerà tutto allora” disse Happy entrando nella stanza
-“Bene, oggi è il gran giorno, va a svegliare quel dormiglione di tuo figlio mentre io vado a preparare la colazione e a svegliare Felicia”
-“Va bene Lucy” rispose Natsu alzandosi dalla sedia a dondolo e porgendo delicatamente Layla tra le amorevoli braccia di Lucy.
Natsu si incamminò insieme ad Happy nella camera affianco, bussò un paio di volte in attesa di ricevere risposta dall’interno ma dopo che ebbe bussato insistentemente per più di un minuto, aprì con forza la porta, camminò verso la finestra, spalancò le tende e avvicinatosi al letto urlò:
-“Sveglia Vulcan, è un giorno importante ricordi?”
Il giovane ragazzo dai capelli biondi si girò, tra i mugugni, dall’altro lato, sperando che il padre non insistesse.
-“Mph credi che questo mi fermerà? Happy, tecnica del solletico”
-“Aye”
Natsu ed Happy sollevarono la coperta nella quale il giovane era avvolto ed iniziarono a fargli il solletico per tutto il corpo costringendolo ad alzarsi dal letto tra le lacrime e le risate.
-“Non vale così papà…” disse Vulcan, ancora intento a stropicciarsi gli occhi.
-“Si invece, almeno così sei sveglio ahhaha”
-“Uffa…”
-“Dai forza, vestiti e vieni a fare colazione, oggi è un gran giorno per te” disse Natsu porgendo la mano sulla spalla del figlio
-“D’accordo , arrivo arrivo”
Natsu ed Happy uscirono dalla stanza, lasciando Vulcan intento a vestirsi e a prepararsi, dopodiché raggiunsero Lucy in cucina e si sedettero intorno al grande e rotondo tavolo di legno intarsiato, dove una piccola bambina dai lunghi e biondi capelli, raccolti in una semplice treccia che scendeva lungo la schiena, era intenta a mangiare una brioche preparata da Lucy.
-“Buongiorno papà, buongiorno zio Happy” esclamò Felicia mentre masticava l’ultimo boccone.
-“Buongiorno Felicia” rispose Natsu baciando la figlia sulla testa prima di sedersi.
Non appena Lucy ebbe finito di preparare la colazione, giunse anche Vulcan, vestito di tutto punto, con la sciarpa, che un tempo era solito portare Natsu, arrotolata intorno al collo, un pantalone lungo di seta e una giacca a vento color rosso.
-“Allora Vulcan, ti senti pronto per il tuo primo incarico?” disse Lucy sedendosi al tavolo dopo aver ultimato la colazione.
-“Si certo mamma!” rispose il ragazzo mentre si fiondava con voracità sul cibo.
-“Bene, allora tra dieci minuti partiamo per la gilda, d’accordo?” continuò Lucy.
-“Si certo!” risposero in coro gli uomini di casa
Dopo che ebbero trangugiato la colazione, l’intera famiglia si ritrovò come da programma all’ingresso della casa, quindi partirono alla volta della gilda, con Happy che volava allegramente, Lucy che portava in braccio la piccola Layla, Natsu che teneva per mano la piccola Felicia e Vulcan che faceva da apripista all’intera famiglia.
In quegli anni la gilda di Fairy Tail si era ingigantita a tal punto che al suo interno era sorta una Accademia di Magia, la cui direttrice era Levy, Romeo, Wendy, Cana, Laki, Freed, Lisanna e Bixlow erano gli insegnanti ed esaminatori per gli innumerevoli aspiranti maghi che la frequentavano, la gilda ormai vantava centinaia di membri e una decina di nuovi ragazzi ogni anno desiderosi di diventare dei maghi provetti; la gilda era stata ingrandita molte volte, ospitando al suo interno sempre più servizi, come dormitori, piscine, palestre di addestramento, una biblioteca enorme e un lunghissimo salone usato come mensa.
La famiglia Dragneel giunse alla gilda, appena ebbero varcato la porta tutti i presenti iniziarono a salutarli.
-“In ritardo come sempre eh Salamander?” disse Gajeel affianco a Levy
-“Tch, sta zitto Gajeel, siamo in perfetto orario” rispose Natsu con tono divertito
-“Oiiii Lu-chan” disse Levy agitando la mano
-“Ehilà Levy-chan”
Le due si avvicinarono sempre più, quando furono vicine Levy osservò con istinto materno la piccola Layla che Lucy aveva in braccio:
-“Diventa sempre più grande e carina ogni volta che la vedo eh”
-“Eeeeeh si è davvero bellissima, proprio come la madre” rispose Natsu giunto al fianco di Lucy
-“Dai Natsu… non dire così, mi metti in imbarazzo…” replicò Lucy visibilmente arrossita
-“Ehm piuttosto dove sono Reiki e Nash?” chiese Lucy guardandosi attorno.
Levy sospirò e indicò con l’indice un punto in cui c’era un gran chiasso, Nash, un ragazzo dai capelli blu con dei lineamenti chiaramente ripresi da Gajeel, era nel bel mezzo di un’accesa discussione con Vulcan che si era allontanato non appena Natsu e Lucy avevano varcato la soglia della gilda, mentre Reiki, anche lei dai capelli blu, ma più piccola e all’apparenza più gentile cercava di dividerli.
-“Tale padre….” disse Lucy
-“…tale figlio” continuò Levy
Le due scoppiarono in una risata rumorosa, mentre Gajeel e Natsu si sentirono come toccati da tali proverbiali parole.
Vulcan e Nash erano faccia a faccia, come due eterni rivali e come i loro padri d’altronde, ma erano legati da un forte legame di amicizia-rivalità per cui si rispettavano a vicenda; in virtù di questo il più delle volte erano sempre li a scontrarsi, mentre puntualmente, Reiki e Nova, una ragazza dai biondi e lunghi capelli raccolti in un piccolo fiocco color nero nella loro parte terminale a metà della schiena, erano sempre li a dividerli.
-“Dai ragazzi calmatevi” disse Reiki intenta a tirare a se il fratello gemello
-“Su calmati Vulcan..” disse Nova intenta a strattonare con forza il ragazzo
D’un tratto i due si calmarono cessando le ostilità, ma mentre Reiki mollò la presa in tempo, Nova non si accorse che i due avevano smesso di trainarle e con forza tirò a sé Vulcan che inevitabilmente gli cadde addosso, nel completo imbarazzo dei due che si rialzarono in un lampo cercando di non incrociare i loro sguardi.
-“Ehm scusa Vulcan”
-“N..no scusami tu Nova, è….è stata colpa mia” rispose Vulcan grattandosi il capo.
Dopo alcuni minuti giunsero vicino a Lucy e a Levy anche Erza e Juvia.
-“Ehilà ragazze, sono settimane che non ci si vede, come state?” esclamò Erza vestita come al solito con una sfolgorante armatura.
-“Tutto bene Erza, tu invece? Non vedo Gerard e Rosemary” disse Lucy guardandosi attorno
-“Bè Rosemary ha appena raggiunto Vulcan laggiù, mi ha detto che vuole essere nel suo stesso team, Gerard invece è in viaggio insieme a Grey per un lavoro” rispose Erza indicando la bellissima figlia con gli occhiali, la lunga chioma scarlatta raccolta in una coda che delicatamente le scendeva sulle spalle e con una succinta gonna che le arrivava sopra il ginocchio.
-“Già… sono tre lunghe settimane che Grey-sama non torna a casa” intervenne Juvia mentre una bambina dai capelli blu e un tenero cappellino si nascondeva dietro la sua gonna.
-“Eiii ciao Sylvia, quanto sei cresciuta” disse Natsu sorridente inginocchiatosi davanti alla bambina mostrandole il palmo della mano che la bambina batté delicatamente sussurrandogli:
-“C…cia…ciao zio Natsu”
All’improvviso dietro le spalle di Natsu si palesò un ombra che lo coprì completamente, quindi Natsu si alzò in piedi , si voltò e disse:
-“Ciao Elfman, da quanto tempo!”
-“Ehilà ragazzi come si va? Otoko” disse Elfman stringendo la mano di Natsu in segno di amicizia
-“Non se lo toglierà mai questo vizio… aaaaaa…” disse Evergreen da dietro le spalle del marito insieme al figlio Oberon, dai capelli corti e verdi,  alto come il padre ma con palesi tratti somatici di Evergreen.
-“Mamma io vado dagli altri” disse Oberon incitato dal padre
Vicino al bancone nel frattempo, Mirajane, più bella che mai, come se il tempo non avesse cambiato di una virgola il suo aspetto, era intenta in uno scambio di parole con un piccolo ragazzino dai corti capelli argentati che era seduto sullo sgabello di fronte a lei.
-“Dai mamma, perché non posso svolgere anche io il mio primo incarico?” chiese il bambino capricciosamente
-“Ne abbiamo già parlato Yuri, tra due anni, quando compirai 15 anni allora potrai svolgere anche tu il tuo primo incarico” replicò Mirajane pazientemente mentre finiva di scrivere alcuni rapporti.
-“Ma dai mamma, papà è il Master, nonno Makarov era il precedente Master , questo conterà pure qualcosa no?”
-“No, Yuri, le regole sono regole e vanno rispettate, adesso tocca a tua sorella Nova, tra due anni  sarà il tuo turno”
-“Dai mamma ti pregooooo, io sono forte guarda…” incalzò Yuri supplicante mentre un piccolo fulmine viola scaturiva dal palmo della mano.
-“Yuri…” Mirajane sollevò uno sguardo intimidatorio verso il figlio che raggelò -“ho detto di no”
-“Ma…ma…” continuò Yuri guardando il padre Laxus seduto a due sgabelli di distanza in cerca di di sostegno che non arrivò perché lo stesso Laxus fu fulminato dal severo sguardo di Mirajane che rimbalzava dal padre al figlio come a voler ribadire che la sua decisone fosse definitiva.
-“Ok mamma…” rispose Yuri ormai rassegnato
-“Dai Yuri, non fare così, vieni andiamo a prendere un gelato” disse Makarov
-“Uffa… ok nonno”
Mirajane si avvicinò verso Laxus e gli consegnò i documenti delle due squadre che avrebbero dovuto svolgere i loro primi incarichi.
-“È ora di fare l’annuncio Laxus” disse Mirajane
-“Ok “ replicò Laxus con tono seccato
-“Allora, ascoltatemi tutti” urlò Laxus mentre i ragazzi idonei prendevano posto in prima fila davanti a lui.
-“Oggi, in seguito all’approvazione dei vostri docenti e in seguito ai vostri test, i seguenti alunni sono ammessi a svolgere un incarico di lavoro al massimo di classe D  con un team di tre persone: Vulcan Dragneel, Oberon Strauss, Rosemary Fernandez, Reiki e Nash Redfox e Nova Dreyar.
Le vostre prime richieste sono state accuratamente selezionate dalla presente Mirajane, quindi nonostante siano di bassa difficoltà non abbassate la guardia, detto ciò vi auguro il meglio, mocciosi ” concluse Laxus alzando al cielo la mano con il simbolo di Fairy Tail e seguito a ruota da tutti i presenti.
Uno ad uno i maghi chiamati presero due richieste e si divisero in due gruppi, dopo aver ricevuto le ultime istruzioni da Wendy, che nel corso di questi anni era diventata una bellissima donna dai lunghi capelli blu sciolti, e da Romeo.
Vulcan e Nash presero le due richieste ed iniziarono a leggere freneticamente per capire in cosa consistesse, Rosemary si avvicinò con fare sicuro a Vulcan :
-“Bè di cosa si tratta?”
-“Mph niente di complesso, dobbiamo catturare una maiale gigante nelle montagne del Nord e riportarlo al proprietario, ricompensa 30000 Jewels” disse Vulcan sorridente
-“Oh sembra interessante, bene allora io starò in squadra con te Vulcan”
-“Va bene, allora ci serve solo un altro membro per il nostro team” disse il ragazzo guardandosi intorno
Nova era leggermente lontana dai due, vicino al bancone dietro il quale si trovava Mirajane, aveva sentito Vulcan dire che avevano bisogno di un ultimo membro e volle farsi avanti, ma la timidezza la bloccò, quindi rimase in piedi sul posto per alcuni istanti, dopodiché si senti porgere delicatamente una mano sulla spalla.
-“Che c’è che non va Nova?” disse Mirajane affettuosamente
-“Ehm… vorrei entrare nel team di Vulcan…” disse la giovane ragazza fissando arrossita il ragazzo
-“Bè? Vai e chiediglielo” continuò Mirajane incoraggiandola
-“Mmm.. ma se dovesse dirmi di no?”
-“Fidati, non ti dirà di no!” incalzò Mirajane convinta delle sue parole
-“Mmm”
-“Stammi a sentire Nova, sei una bellissima e bravissima maga, Vulcan non ti dirà di no, siete amici no?!” continuò Mirajane che nel frattempo avevo afferrato delicatamente le spalle della figlia e la fissava diretta negli occhi.
-“Mmmm… va bene mamma” disse la ragazza abbracciando forte la madre e correndo via in direzione dei duo Vulcan Rosemary.
-“Ehm… scusa Vulcan, potrei unirmi al tuo team?”
-“Mmmm” si girò Vulcan distrattamente
-“Ehm…” mugugnò la ragazza intimorita dal silenzio del ragazzo
-“Certo che puoi, anzi ero quasi pronto a chiedertelo! Con la tua Demoniac Thunder Soul saremo invincibili Nova” disse il ragazzo afferrando con vigore la mano della ragazza che arrossì di colpo.
-“Oh grazie mille” rispose la ragazza chinando la testa
-“Bene il team RNV è pronto zia Wendy” urlò Vulcan all’indirizzo di Wendy, il loro supervisore per le prime richieste di lavoro.
-“Ben fatto ragazzi!” rispose Wendy sorridente mentre si avviavano decisi verso l’ingresso della gilda insieme all’altro team formato da Nash Reiki e Oberon e capitanato da Romeo.
-“Vediamo chi torna prima dall’incarico Vulcan, ci stai?” disse Nash in tono di sfida
-“Pff, è ovvio che vinceremo noi” disse Vulcan fiducioso abbracciando le sue compagne di squadra, nel completo imbarazzo di Nova.
-“Bene allora, gli ultimi a tornare saranno i servi dell’altro team per un intero giorno ok, carbonella?”
-“Ci sto, mucchietto di ferro” replicò Vulcan stringendo la mano a Nash.
-“Ah… Natsu… tuo figlio è la tua copia esatta” disse Mirajane sorridente e rassegnata dall’ingenuità di Vulcan
-“Perché lo dici Mira?” disse Natsu accigliato
-“Uff… lascia stare Natsu aahhaa” disse Lucy scoppiando in una fragorosa risata insieme a tutta la vecchia generazione di Fairy Tail.
-“Pff, vi capite solo voi” replicò Natsu offeso.
-“Fratellone aspetta! Quando ritornerai? Fratellone!” urlò Felicia divincolandosi dalla stretta di mano di Natsu
Vulcan udì la sorella, tornò di corsa indietro e inginocchiatosi davanti alla piccola sorella disse:
-“Stai tranquilla Feli tornerò presto”
-“Ma io non voglio che tu vada!” disse la piccola con le lacrime agli occhi
-“Mmmm… tieni, prenditi cura di questa finché non torno ok? E tieni d’occhio mamma, papà e Layla” rispose Vulcan avvolgendo delicatamente intorno al collo della sorella la sciarpa bianca a scacchi regalatagli da Natsu.
Felicia smise di piangere, annuì verso il fratello e lo vide allontanarsi nuovamente raggiungendo gli altri.
-“Ok Master, ragazzi, noi andiamo, ci si vede tra un paio di giorni” disse Wendy alzando la mano verso il cielo con il simbolo di Fairy Tail, al quale fecero seguito i ragazzi dei due Team e i presenti davanti l’ingresso della gilda.
-“Certe cose non cambiano mai vero?” disse una bellissima donna dai lunghi capelli biondi sciolti, mentre usciva dalla gilda.
-“Primo!” dissero i presenti in coro
-“Di generazione in generazione gli ideali di Fairy Tail sono stati tramandati, è tutto merito vostro!”
-“Bè questi sono i suoi ideali, gli stessi sui quali è stata fondata la gilda no?!” disse Natsu sorridente
-“Si…questa è Fairy Tail… una continua ricerca di avventura costellata da sentimenti di amicizia e amore!” rispose Mavis mentre una leggera brezza, come a voler marcare l’inizio di una nuova epoca,  le faceva aleggiare dolcemente i capelli.
-“Aye!”
Tutti i presenti si girarono verso Happy
-“Ehm no non sono stato io” disse il gatto anche lui sorpreso
-“E allora chi è sta…” disse Natsu che fu nuovamente interrotto dalla tipica risposta di Happy
-“Aye”
Lucy guardò con stupore la piccola Layla muovere lentamente le labbra e pronunciare quella piccola parola monosillabica.
-“Oddio la sua prima… parola!?” disse Natsu con una espressione da ebete
-“Dannazione Happy è tutta colpa tua “ disse Lucy scherzosamente
Tutti i presenti scoppiarono in una fragorosa risata che echeggiò per tutta la gilda, mentre guardavano con orgoglio la nuova generazione di Fairy Tail iniziare la loro nuova avventura.

Fine

Grazie a tutti coloro che hanno letto questa mia prima FF, sono molto orgoglioso dei risultati raggiunti e dai complimenti ricevuti, un ringraziamento speciale va a Beatrice che mi ha spronato a scrivere, seppur attraverso una scommessa.
Grazie di nuovo e spero alla prossima J     

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