Through the Looking Glass

di GravityZero94
(/viewuser.php?uid=600402)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brutti Presentimenti ***
Capitolo 2: *** Signers ***
Capitolo 3: *** Riunioni e Scontri: il Ragno scende in campo! ***



Capitolo 1
*** Brutti Presentimenti ***


Lo so, lo so, volete linciarmi. Prima di farlo, leggete la fic e le note sotto. O le note sotto e poi la fic. Fate voi.


- Aki-chan, qual'è il tuo libro preferito? -
La bambina smise di giocare con i suoi pennarelli, fissando la maestra. Come poteva avere un libro preferito se non sapeva ancora leggere?
- Ma non so leggere - protestò la piccola, imbronciandosi.
- Tua mamma non ti racconta le fiabe? - chiese la maestra, gentilmente.
La bambina sorrise allegramente, annuendo. A sua madre piaceva tantissimo raccontargli le favole della buonanotte e glie le aveva lette tutte. Ma una in particolare, le era sempre rimasta nel cuoricino da bambina.
- Alice nel paese delle meraviglie! - disse la bambina, sorridendo.
La maestra fu un pò confusa. Per quanto quella storia fosse effettivamente "fiabesca", la maggior parte dei bambini non riusciva ad apprezzare il libro, reo di essere gotico e spesso inquietante.
- Sicura? - chiese la maestra.
La bambina annuì, felice.




- Cosa leggi? - chiese Divine, avvicinandosi alle spalle della ragazza.
Aki sussultò, rischiando di far cadere il libricino che teneva nelle mani per terra.
- Non ti ho sentito arrivare – si scusò la ragazza.
Il capo del Movimento Arcadia sorrise gentilmente, prendendo posto nel divano accanto a lei e socchiudendole il libro, in modo da poterne leggere il titolo.
- Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò – lesse, perplesso.
- E' il seguito di "Alice nel paese delle meraviglie" – precisò la sedicenne dai capelli rossi, stringendo il libro al petto con un sorriso – E' il mio libro preferito -
Divine storse il naso, non capendo come una fiaba per bambini potesse essere così "bello" da essere il libro preferito di qualcuno. Aki dovette accorgersi dell'espressione perplessa di Divine, perchè si premurò di presentare le dovute giustificazioni.
- Carroll scrive dei versi così strani e folli da portarti in un mondo diverso – disse la ragazza, sognante – E i suoi personaggi sono così folli, strani, anormali da farmi sentire...-
Ci fu un momento di silenzio, in cui la ragazza abbassò gli occhi, fissando le punte delle sue scarpe.
-... normale-




- Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi, ghiarivan foracchiando nel pedano...-
- Eh? -
La voce della dottoressa distrasse la collega dal suo lavoro di archiviazione. Era un intero pomeriggio che tentava di dare ordine alla moltitudine di cartelle cliniche che, ormai, faticavano a farsi spazio all'interno dell'armadio. Aki si voltò verso la collega, con lo sguardo perplesso.
- Che è successo? - chiese, confusa, l'ex-predestinato.
- Sembravi delirare – disse l'altra, confusa – Dicevi parole insensate -
Aki scoppiò a ridere, portando il dorso della mano vicino alla bocca. Ci mise un pò a fermarsi, sotto lo sguardo allibito e sorpreso dell'altra donna.
- Il ciciarampa, parlavo di quello – rispose infine la rossa, con l'unico risultato di confondere ancor di più la collega.
- Il ciciacosa? -
- Ciciarampa – la corresse Aki – Sono dei versi di un versetto di "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll -
- A me sembravano parole inventate a caso – rispose la dottoressa, porgendogli un fascicolo, cosicchè lo potesse conservare.
Aki guardò il nome "Van Halen" e posizionò il plico sotto la lettera "V" attaccata sull'armadio.
- Lo sono, infatti – rispose Aki, riprendendo il discorso – Il mondo di Alice è così folle che non ha bisogno di parole sensate -
La dottoressa rinunciò a capirci qualcosa, continuando a sistemare le cartelle cliniche dei pazienti. Ormai, Aki Izayoi era diventata una figura di spicco all'interno del Charite Hospital. Laureatasi in tre anni e finito il tirocinio, la dottoressa era sempre la prima a correre quando era necessario, la prima a fare le analisi e la prima a trovare una cura. La "Dottoressa Turbo", come era stata soprannominata a causa del suo pessimo vizio di correre per i corridoi e a causa della sua partecipazione al WRGP(che aveva, peraltro, vinto con il Team 5d's), era il modello di ogni tirocinante e la dottoressa che tutti volevano al proprio capezzale. Questo causava alla povera duellante psichica uno stress non indifferente ed una mole di lavoro immensa, ma lei non se ne lamentava mai. Era sempre felicissima quando poteva essere d'aiuto.
Eppure, ogni tanto si ritrovava ad adorare quei semplici momenti in cui la sua unica responsabilità era quella di sistemare un paio di cartelle cliniche o sfogliare qualche documento. Erano il suo momento di relax e tranquillità.
In una ventina di minuti, le due donne avevano finito il loro lavoro e Aki scese dalla scala su cui stava, in precario equilibrio, atterrando con un saltello.
- Adesso inizia il mio turno di riposo – disse la rossa, tirandosi dietro la nuca una ciocca di capelli scombinata. L'altra annuì, allontanandosi.
- Buon riposo, allora – disse la collega, mentre se ne andava.
Aki rimase lì, da sola, fissando il punto dove era sparita la collega. Una ventata gelida entrò dalla finestra spalancata, sfiorandole la schiena e facendole provare un terribile brivido di gelo. In quel preciso istante, qualcosa cambiò nell'umore della donna, ormai più che ventenne. Aveva una pessima sensazione, come se quel brivido fosse stato un campanello d'allarme. Qualcosa si era appena spezzato, da qualche parte nel mondo e quel qualcosa la riguardava in maniera particolare.




And trought the looking glass we see she's faithfully returned, but now off with her head i fear is everyone concerned...
Quando la sorella gli staccò le cuffie dalle orecchie, lanciandogli uno sguardo di rimprovero, Rua non potè fare a meno di sbuffare. Cosa poteva fregargliene a lui di quattro tizi morti due o trecento anni prima? La storia non lo avrebbe certo aiutato nella sua imminente scalata ai titoli europei di Duelli Turbo, nè gli avrebbe dato idea di come vincere il campionato mondiale o battere il suo amico/mito Jack Atlas. Vincere contro di lui nel suo torneo di esordio, lo avrebbe consacrato come nuovo Re dei Duelli e avrebbe superato anche Crow, nonostante questo fosse tutto preso dall'allenamento del suo team. Eppure, qualcosa lo turbava. Era una strana sensazione, era quel timore che aveva provato partecipando alla Fortune Cup, tanti anni prima. Un "guai in vista" scritto a lettere di fuoco nella sua mente, e che lui non si sapeva proprio spiegare.
Ruka, d'altro canto, era dello stesso avviso. Pur avendo implicitamente intimato al fratello di seguire la lezione, lei stessa faticava a concentrarsi. Qualcosa le faceva tremare le gambe, forse la consapevolezza di essere in pericolo, ma non sapeva esattamente in cosa consistesse la minaccia, e ciò le faceva ancora più paura.
- You see, there's no real ending... is only the beginning- canticchiò a bassa voce Rua, tentando di distrarsi e allentare la pressione.
Ruka fu invece ancor più turbata dalla canzone. Non vi era una vera fine. Avevano solo iniziato.
Qualcosa, nella mente dei gemelli, diceva che il prossimo gioco, non sarebbe stato affatto felice.


Jack Atlas non si sentiva così a disagio da quando si era trovato un Meklord davanti per l'ultima volta. Sulla sua D-Runner, sfrecciava all'interno del circuito di gioco, mentre la folla acclamava il suo nome, in attesa che ribaltasse la situazione e distruggesse, per l'ennesima volta, Mukuro Enjo, che ancora si prodigava per soffiargli il titolo. Grazie alla sua combinazione di Testa Teschio Infuocato era riuscito ad infliggergli pesanti danni, fino a lasciarlo con soli 600 Lp già al primo turno. Sul suo terreno, soltanto una carta coperta doveva fronteggiare l'immenso Teschio Fiamma Supersonico[LV 10 ATK 2600] di Enjo, che se la rideva bellamente.
- Se anche il mio mostro dovesse essere distrutto, potrei evocare nuovamente Testa Teschio Fiamma ed infliggerti 1000 danni! Hai perso, ex-Re! -
Jack sbuffò, seccato. Non aveva molta voglia di lottare ed il suo avversario cominciava a stancarlo. Definitivamente, si era scocciato.
- Smettila di parlare a vanvera! Non controllando mostri, posso evocare specialmente Drago del Vizio con il suo attacco dimezzato[LV 5 ATK 1000]. Inoltre, evoco dalla mia mano anche Risonatore Oscuro[LV 3 1300]! Adesso unisco il mio mostro Tuner Risonatore Oscuro di livello 3 con Drago del Vizio di livello 5! La tenacia del Re è creata fra le fiamme che brillano rossastre e si trasforma in spade scarlatte! Appari dalle onde di fiamme brucianti! Evocazione Synchro! Appari, Spadaccino Cremisi[LV 8 ATK 2800]! -
Al fianco del Re, apparve quello che era diventato il suo asso nella manica dalla scomparsa del suo fidato Arcidemone Drago Rosso. Un colossale spadaccino vestito di rosso e dal mantello verdastro, che brandiva due enormi spade, grandi quasi quanto lui.
- Sai bene che quel mostro non ti salverà, non è così, Atlas? - lo schernì Enjo.
- Taci e guarda la tua sconfitta! Ho ancora tre carte in mano! Avendo meno di 2000 life points, posso evocare anche Decomposizione Infinita[LV 5 ATK ?]! I punti di attacco di questo mostro sono pari alla metà dei Life Points del mio avversario, in questo caso 2000[ATK 2000]! Adesso, controllando un mostro Synchro di livello 7 o superiore, posso evocare specialmente il mostro Diapason della Creazione[ATK 800]! Unisco il mostro Tuner Diapason di livello 3 e Decomposizione Infinita di livello 5! Evocazione Synchro! Vieni, Drago Fine Oscura[LV 8 ATK 2600]! Adesso attivo l'effetto di Drago Fine Oscura! Perdendo 500 punti di attacco, posso mandare al cimitero il tuo mostro! -
- Pessima idea! Quando il mio mostro viene mandato al cimitero posso evocare Testa Teschio Fiamma[LV 3 ATK 1000] e quindi, ti infliggo 1000 danni per il suo effetto! -
- Chiudi quella boccaccia! Attivo dalla mia mano l'effetto di Torero Extra! Quando evochi specialmente un mostro, posso evocare specialmente il mio mostro! Ed in questo turno, tu subisci tutti i danni che io dovrei subire! -
- Cosa? - chiese Enjo, sorpreso.
Le fiamme del suo stesso mostro si rivoltarono contro di lui, danneggiandolo[LP 4000-> 3000]
- Adesso credo che il tuo mostro sia totalmente inutile! Vai, Drago Fine Oscura, distruggi il suo mostro! E tu, Spadaccino Cremisi... TERMINA IL DUELLO! Assassinio Scarlatto! -
I due colpi assegnati dal Re furono abbastanza per mettere al tappeto i life points di Enjo, lasciandogli vincere il duello. Il boato di entusiasmo che si scatenò fu incredibile, la gente inneggiava al nome di Jack Atlas, unico ed indiscusso Re dei Duelli. Ma Jack non aveva molta voglia di festeggiare. Fece il rituale giro della vittoria e si congedò rapidamente. Una volta arrivato nell'hangar, prese dalla tasca il cellulare, componendo rapidamente un numero.
- Pronto? - gli rispose una voce femminile all'altro capo del telefono.
- Carly? Stai bene? - chiese, preoccupato.
- Si, perchè? - chiese la ragazza, esitante.
Jack scosse la testa, preoccupato. Era sicuro che qualcosa non andasse, che qualcosa lo volesse morto.
- Nulla, fai finta che non abbia chiamato. E' stata una mia paranoia – disse il Re.
- Quindi ti preoccupi per me! - rispose entusiasta la ragazza, rischiando di assordarlo – Lo sapevo che in fondo mi...-
Atlas chiuse seccamente la chiamata, prima che la ragazza ricominciasse a sproloquiare a raffica.


Quando Yusei arrivò nel suo ufficio, rimase bloccato di fronte alla porta. Non si aspettava affatto visite, specie non visite di quel genere. Un tipo dall'aria losca, vestito di jeans e di un pesante giubbotto marrone di pelle, dai capelli arancioni sparati in aria, legati alla fronte da una fascia scura. Era seduto sulla sua scrivania, mentre dava un'occhiata ai documenti riservatissimi di Yusei con aria noncurante. Alla vista di Yusei, non si scompose più di tanto, anzi. Si alzò con un sorriso, posando il plico di fogli al suo posto.
- Crow! - esclamò, entusiasta, andando ad abbracciare l'amico.
- Yusei! Hai finito di fare l'eremita in ufficio? - rispose l'altro, rispondendo all'abbraccio.
Yusei chiuse la porta dell'ufficio, sorridendo. Erano anni che non vedeva l'amico Crow, sempre impegnato ad addestrare il team Blackbird e a fare tornei in giro per il mondo, in cui stava avendo un successo eccezionale, che avevano reso lui ed il suo team il più forte al mondo. E come poteva non esserlo, se il capo era nondimeno che un ex-membro del team 5d's.
Quando Yusei si fermò per sedersi sulla sua scrivania, per scambiare quattro chiacchiere, si rese conto che, qualunque fosse il motivo della sorpresa dell'amico, non era affatto piacevole. Lo poteva notare dall'ombra scura che avvolgeva gli occhi dell'ex-compagno di squadra, dalla sua espressione improvvisamente seria. Era successo qualcosa di grave.
- Tutto ok, Crow? - chiese lo scienziato, perplesso.
- Mi piacerebbe dirti di si, amico – rispose il maestro degli Alanera, cupo.
Gli fece cenno di sedersi nella sua scrivania e Yusei eseguì rapidamente l'ordine, senza staccare gli occhi dall'amico.
- Cosa succede? - chiese, inquieto.
Crow sbuffò, grattandosi il mento con una mano, alla ricerca delle parole giuste da usare. Ogni istante che passava, i nervi di Yusei cominciavano ad essere sempre più tesi, come una corda di violino.
- Sai cosa è successo due giorni fa, vero? - iniziò Crow, serio.
Yusei annuì, preoccupato. Se il problema riguardava quello non vi era affatto da scherzare, anzi. Era una pessima gatta da pelare.
- La cella dove era rinchiuso Divine è stata distrutta. Lui è fuggito – disse, serio.
Crow annuì, nervoso.
- Un mio amico, un ex-collega – specificò, riferendosi al suo breve trascorso nella Sicurezza – Mi ha detto che di recente, i casi di omicidio dovuti a duelli psichici è drasticamente aumentato. La polizia sta cercando di non far allarmare troppo la popolazione, ma la situazione è preoccupante -
Yusei si piegò sulla scrivania, appoggiando la testa sui pugni chiusi.
- I piani alti sospettano un imminente ritorno del Movimento Arcadia – continuò Crow – Da qualche parte, in questo preciso istante, Divine sta complottando per ripristinare la sua forza originale. E tu, amico mio, sei il suo bersaglio principale -
Yusei si irrigidì. Divine era un uomo spietato e vendicativo, e lo scienziato gli aveva impedito di plagiare Aki e di usarla per conquistare il pianeta. Sapeva perfettamente di essere in pericolo di vita.
- Yusei, tieni gli occhi aperti – gli disse l'amico – Non voglio rischiare di dover piangere la tua perdita -


Nel frattempo, in un capannone abbandonato nella zona più degradata di Nuova Domino, un uomo venne violentemente schiantato contro un muro. Era un uomo sulla trentina, dai capelli rossicci piegati in un innaturale ciuffo in avanti. Sul volto, vi era una profonda cicatrice, memore di una vecchissima sconfitta. Ma quella che al momento aveva nel petto, non era affatto vecchia. Una lunga ferita che partiva da una spalla, fino ad arrivare al fianco, solcava il corpo sciupato, da cui usciva una colossale quantità di sangue. Di fronte a lui, un ragazzo sui vent'anni, vestito di colori sgargianti lo fissava con gli occhi divertiti.
- Allora, Divine? Dove si trovano Jack Atlas ed i suoi amici? -
L'uomo lo fissò spaventato. Si portò una mano sul petto, dove il sangue correva fluente.
- Atlas sta affrontando un torneo in Spagna, o almeno così dicono i telegiornali – biascicò dolorante Divine, provando a strisciare via – Izayoi è in Germania, per quanto ne sappia -
Il ragazzo si passò una mano sul mento, perplesso.
- Mancano Rua e Ruka, loro che fine hanno fatto? - chiese, perplesso.
- Non lo so! - piagnucolò l'ex-capo del Movimento Arcadia – Vi giuro, non so nulla di tutto ciò -
- E allora quale sarebbe la tua utilità? - chiese il ragazzo.
- Messaggero – gli rispose un'altra voce.
Una ragazza, comodamente stravaccata su una poltrona, alzò lo sguardo dal deck che stava ricontrollando.
- Può mandare un messaggio a tutti loro. Non per forza da vivo -
Divine sbarrò gli occhi, mentre le figure di due immensi draghi vicini al ragazzo sembravano farsi più cupe.
- Vi prego...- biascicò – Farò tutto quello che volete! Vi aiuterò ad ucciderli, io...-
- Ti do una possibilità – ridacchiò il ragazzo – Rispondi ad una mia domanda e, se lo farai, ti unirai alla nostra causa. Altrimenti sei un uomo morto -
Divine deglutì, facendo segno che accettava l'accordo. Non aveva certo molta scelta.
- Perchè un corvo assomiglia ad una scrivania? -
Divine sbarrò gli occhi, in preda al panico. Che domanda era? Era un gioco di parole? Una domanda a trabocchetto? Che senso aveva?
- Tempo scaduto Divine! Attaccalo direttamente mio drago! Poni fine a questo duello e alla sua stessa vita! -
Il drago alle spalle del ragazzo si tuffò su Divine, sferrandogli una pesantissima artigliata. Divine venne nuovamente schiantato verso il muro alle sue spalle, mentre il sangue del suo corpo schizzava su tutta la parete, decorandola con un inquietante rosso vivo. Ci furono lunghi istanti di silenzio, fin quando una terza voce, appartenente ad un ragazzo, seduto dietro lo schienale della poltrona, non spezzò il ghiaccio con una domanda.
- Qual'era la risposta alla domanda? -
Il ragazzo che aveva ucciso Divine non rispose. Si avvicinò ad una grossa tuba poggiata per terra e gli diede una rapida occhiata, notando con disgusto che si era macchiata con il sangue dell'ex-carcerato. Si fermò per un secondo, fissando il vuoto, poi scoppiò a ridere.
- Io...- disse, tra una risata e l'altra – Non ne ho la più pallida idea! -




Angolo dell'Autore
Salve e bentornati all'angolo dell'autore GravityZero94. Mi avete probabilmente aspettato e avete visto come la fine della storia di Alphonse e compagnia non sia ancora arrivata. Ebbene, mi dispiace dirlo, ma non la vedrete mai. Quella fan fiction è morta, sepolta, abbandonata, cancellata, bandita, Limitata a 0 copie, come preferite. Ora, vi devo diverse spiegazioni perchè, lo avete notato, sono completamente sparito da EFP. Sia come scrittore, che come recensore, che come semplice lettore. Ad un certo punto della mia fan fiction, mi sono reso conto che qualcosa non andava in essa. Non è colpa mia, nè dei recensori(anzi, siete stati voi a permettermi di tirare avanti così a lungo, quindi grazie). Quando ho iniziato a scrivere le gesta di Alphonse ero alla mia prima esperienza come autore, senza una vera e propria guida, con poca esperienza persino nell'effettivo gioco di Yu-gi-oh su cui scrivevo. Ho creato un personaggio come Alphonse, l'ho portato avanti, ma qualcosa si è inceppato. Più facevo esperienza come autore, più vedevo le mie lacune e le mie mancanze. Alphonse era davvero troppo perfetto, troppo buono. La storia d'amore con Luna, troppo buttata lì a caso, nessun vero momento di "innamoramento". Il rapporto con gli altri personaggi? Flebile, poco accentuato. Avevo commesso uno dei più classici errori: avevo creato un Gary Stu. Per chi non sapesse cosa si tratta, è il "personaggio senza difetti" quello che ha tutto perchè "è forte a prescindere", ha tutto lui, tutti gli danno fiducia, ecc. Persino "mister perfezione Yusei Fudo" ha un casino di difetti(aracnofobico, testardo, totalmente estraneo al gentil sesso, a volte anche un pò incazzoso), Alphonse alternava un carattere all'altro senza motivo. Forse proprio per questo mi sono affezionato molto di più al malvagio(?), carismatico, malinconico e incazzosissimo Drascensione/Tzolk'in/Ryu. Lui aveva qualcosa che Al non aveva, ovvero la "lotta". Con se stesso, con il mondo, con i predestinati, con Prometheus, con tutti. C'era sempre qualcosa da dire su di lui, cosa che con Al non succedeva. Mi sono preso una lunghissima pausa, provando a scrivere una fan fiction su pokèmon, che però ho abbandonato, per lo stesso identico motivo. Non mi piaceva. Ho mollato EFP per capire e migliorarmi. Ho letto libri, fumetti, giocato a videogiochi, assaporato trame sempre nuove per poter avere un quadro completo di ciò che volevo. Dopo tanto tempo, mentre ascoltavo una canzone, ovvero "Her Name is Alice" degli Shinedown(che peraltro è la canzone da cui sono prese le parole cantate in giro per il capitolo) ho cominciato ad immaginare. Ho messo giù una bozza e ho continuato a rifinirla, modificando i personaggi, la trama e i rapporti interpersonali. E alla fine ho trasformato tutto in storia. Vi dirò, non volevo tornare a scrivere su Yugioh, e soprattutto non nel 5ds. Ma mi sono detto "Ho già fatto qualcosa che hanno apprezzato. Sono migliorato tantissimo. Perchè non testare questa mia nuova bravura o presunta tale con questa saga?". E così ho deciso di ricominciare da qui, da Yu-gi-oh! 5D's, dove ho capito i miei errori. So di aver scritto un abisso, ma ci tenevo a chiarire la mia posizione. Spero che possiate perdonarmi per il mancato termine di quella storia ma, se volete, vi dirò come sarebbe andata a finire. Detto questo, e vi giuro che morivo dalla voglia di dirvelo di nuovo, see you! Stay tuned!



 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Signers ***


Jack Atlas bevve un lungo sorso di caffè dalla tazza, sbattendola poi sul tavolo con poca delicatezza.
La notizia, recatagli da Yusei con un messaggio, che quello svitato di Divine era nuovamente a piede libero, lo turbava e non poco. Il pensiero che più gli martellava in testa era che il rosso potesse rappresentare una minaccia per Carly che, per fortuna, spesso bazzicava tranquillamente nelle vicinanze di Jack. Come in quel preciso istante.
Il re dei duelli turbo alzò leggermente gli occhi dalla tazza per scorgere la figura di Carly Nagisa nascosta poco abilmente dietro ad un giornale, seduta due o tre tavoli più avanti. Come se lui non avesse la capacità di percepire la sua presenza a venti metri di distanza. Carly Nagisa era sempre in giro e Jack lo sapeva. Non importava quanto lontano lui andasse, in quale paese sperduto fosse il suo prossimo impegno, lei era sempre presente. Ormai, Jack era abituato a pagare sempre una camera in più, lasciando detto di "darla alla tipa strampalata con gli occhiali che si presenterà di qui a poco". E Carly Nagisa sapeva benissimo che Jack la notava, sempre. Eppure, quello strano gioco del VIP e della fotografa scandalistica sembrava divertirli, come un gatto ed un topo si rincorrevano a vicenda, senza mai acchiapparsi.
Jack sapeva benissimo dei sentimenti che la fotografa provava nei suoi confronti, glie li aveva rivelati lei stessa, tanti anni fa, in punto di morte e, anche se lei se ne era totalmente dimenticata, il suo cuore perdeva un battito ogni volta che ripensava al corpo di Carly svanirgli tra le braccia. E si malediceva, Jack Atlas, perchè non riusciva a capire cosa quella donna trovasse in lui. Lui che la maltrattava, la teneva a distanza. Lui che aveva ricevuto la corte di tantissime donne e che se ne era altamente fregato di lei. Eppure, lei c'era sempre, come un'ombra. E, seppur non lo ammettesse, quella presenza era una sorta di costante nella sua vita fatta di viaggi, lusso e duelli a cui non avrebbe rinunciato. Carly Nagisa era così. Era un faro di luce da cui stava lontano, ma che non perdeva mai di vista.
Il biondo bevve un'altro sorso di caffè, pensieroso. Non poteva dire di amare Carly. Forse non era affatto capace di amare davvero qualcuno. Quel che provava per Carly era uno strano senso di appartenenza, la consapevolezza che una parte di se stesso appartenesse a quella donna. Quella donna che era riuscito a cambiarlo, rendendolo una persona migliore, e che gli aveva insegnato quanto si potesse tornare a volare dopo la peggior sconfitta.
E adesso quella donna era in pericolo di vita.
Esattamente come Yusei, anche lei aveva messo i bastoni fra le ruote a Divine nella sua scalata verso il dominio del mondo, arrivando quasi ad ucciderlo. E Divine era un uomo vendicativo, Carly non l'avrebbe passata liscia. A meno che, si ritrovò a pensare Jack, un cavaliere senza macchia e senza paura non avesse fatto ingoiare ogni singolo dente a quel bastardo non appena se lo fosse trovato a tiro corto.
E, nonostante qualche macchiolina nel curriculum, Jack era un cavaliere e non aveva certo paura di quel duellante psichico da tre soldi.
- Interrompiamo ora le trasmissioni per darvi una notizia importante -
Jack Atlas venne immediatamente incuriosito dal televisore, che stava trasmettendo un talk show, la cui trasmissione si era fermata.
- Il criminale pluri-ricercato Divine, ex-capo del Movimento Arcadia, evaso due giorni fa dal carcere, è stato trovato morto stamattina in una zona malfamata del vecchio Satellite, più precisamente, un vecchio palazzo in rovina nella periferia -
Jack fissò con orrore le immagini del luogo dove era stato, secondo il giornalista, ritrovato Divine. Conosceva quel luogo come le sue tasche, aveva passato lì la sua gioventù. Un piccolo palazzo semi-diroccato, che dava sul mare orientale, esattamente al lato opposto al fiume attraversato da Ponte Dedalo. Quello stesso palazzo dove, tanti anni prima, gli Esecutori avevano festeggiato l'unità del Satellite. Lo stesso palazzo dove Kalin era stato catturato. La vecchia base del Team Azzurro e, successivamente, degli Esecutori.
- La redazione si scusa per le mancate immagini del luogo del delitto, ma esse sono state ritenute troppo crude -
Jack ebbe un brivido.
- La Sicurezza sta ora indagando sui possibili assassini. Attualmente, si sospetta una vendetta personale di vittime dell'associazione criminale creata dall'uomo. L'unica cosa certa è che qualcuno dai forti poteri psichici è in giro per Nuova Domino e non ha paura di uccidere. Finchè il criminale non sarà arrestato, è consigliabile cercare di non rimanere soli per strada. -
Jack distolse lo sguardo dal televisore, preoccupato. Divine era morto. Per quanto questo dovesse essere un sollievo per lui, il fatto che qualcuno lo avesse ucciso, in maniera brutale diceva il telegiornale, gli dava da pensare. Il pericolo non era ancora scongiurato, anzi. Divine era un uomo potente, capace di materializzare le proprie carte per difendersi alla grande. Eppure, era stato ucciso violentemente. Qualcuno di ben più forte di lui era in giro, e la cosa non gli piaceva affatto.
- Jack, devo parlarti -
Il Re si distolse dai suoi ragionamenti, fissando la provenienza della voce femminile che lo aveva interrotto. Una donna dai corti capelli cobalto, vestita con un tailleur scuro lo fissava con aria seria. Jack ci mise un paio di secondi a riconoscere la figura femminile che gli stava davanti, non vedendola da un paio di anni.
- Mikage? - chiese, perplesso, fissando il capo della Sicurezza – E' un pò che non ci vediamo -
- E purtroppo non per buone notizie, temo – annunciò gravemente la ragazza – Devi seguirmi in centrale, dobbiamo parlare -
Jack scoccò un'occhiata alla donna, poi l'occhio gli cadde sulla figura di Carly, che lanciava fuoco e fiamme dagli occhi, rivolti ovviamente alla poliziotta. Sbuffando, si alzò dal tavolo senza protestare, chiamando un cameriere con un cenno della mano.
- Prendi questi – disse, mettendo in mano i soldi al cameriere – Pago anche per la signorina al tavolo tre, il resto tienilo come mancia -
Il cameriere annuì, andandosene contando i soldi.
- Possiamo andare – disse a Mikage, per poi lanciare uno sguardo seccato a Carly – Carly, vieni con noi -
La ragazza provò a nascondersi, ma capì immediatamente quanto inutile fosse la mossa. Così si avviò al suo fianco, senza dire un'altra parola. Jack si sentì a disagio. Tutta quella calma era innaturale quando le due rivali in amore erano così vicine, e ciò lo rendeva ancora più inquieto.




Aki, seduta sulla scrivania del suo ufficio, continuava a fissare il computer, sconvolta. Quando la dottoressa Meyer entrò nella stanza, la trovò con un ginocchio piegato fino al mento, che stringeva in maniera innaturale, tremando come se sentisse freddo.
- Aki, stai bene? - provò a chiedere.
Nulla, la ex-predestinata non sembrava dar cenni di voler rispondere.
- Aki? -
A quell'ennesimo richiamo, la rossa trasalì, distogliendo lo sguardo dal pc.
- Scusa, ero distratta. Dicevi? -
La donna tedesca gli rivolse una occhiata preoccupata, avvicinandosi.
- Nulla, ti ho vista spaventata – disse la dottoressa – E' successo qualcosa? -
La ragazza scosse la testa.
- Ho appena visto su internet una notizia – disse Aki, tesa come una corda di violino – Un uomo, che conoscevo, è stato ucciso ieri sera, a Nuova Domino -
La dottoressa distolse lo sguardo, capendo la preoccupazione della collega.
- Era un tuo amico? - chiese, gentilmente.
Aki fece un sorriso amaro, voltandosi verso la finestra. Chi era Divine? Ma, soprattutto, chi era per lei Divine?
- No, non lo era – disse, seria – Era una persona spregevole, mi ha ingannata per anni, mi ha usata -
Si fermò, per qualche istante, fissando il vuoto.
- Eppure, senza di lui, sarei ancora a piangermi addosso. Mi ha insegnato ad essere forte, a fregarmene di ciò che la gente pensa. Senza di lui non sarei mai diventata "la Strega", ma non avrei mai conosciuto Yusei. Non posso fare a meno di pensare che... devo tutto a quel bastardo-
Aki si morse il labbro, mentre una lacrima scendeva sul volto. Non avrebbe mai pensato di poter piangere per la morte di quell'uomo, ma era così.
- Aki... - provò a dire la dottoressa, senza riuscire a continuare.
In quel preciso istante, il telefono personale di Aki suonò. La ragazza si affrettò a rispondere alla chiamata.
- Parla Aki Izayoi? - chiese una profonda voce maschile.
- Si, con chi parlo? - chiese la ragazza.
- Edwin Muller, comandante in capo della Polizia Internazionale – rispose seriamente – Signorina Izayoi, dobbiamo chiederle di interrompere qualsiasi cosa lei stia facendo e venire in centrale. E' una questione della massima urgenza -




Rua e Ruka erano ancora a scuola, il primo disteso con la faccia nel banco, nascosto abilmente dallo zaino poggiato sul banco, l'altra impegnata a prendere appunti sulla lezione di filosofia in corso. Nessuno dei due riusciva però a concentrarsi sul serio. I due gemelli avevano paura. La morte di Divine, annunciata quella mattina al telegiornale, li aveva scossi. Certo, quell'uomo meritava la morte e non solo quello. Aveva ucciso decine di bambini, provato a fare esperimenti su Ruka e quasi ucciso anche Rua. Ma il fatto che il telegiornale avesse riportato la scena del delitto come "troppo cruda" rendeva il tutto ancor più angosciante. Come si poteva uccidere una persona, fosse esso il peggiore degli uomini, con tanta brutalità? Cosa diavolo avevano fatto per impressionare persino i giornalisti, che di scene crude ne trasmettevano in quantità?
- Rua, sei sveglio? - chiese la ragazza, nervosa.
Un mugolio di assenso fu la sua risposta.
- Tu dovrai andare a Nuova Domino la settimana prossima, giusto? -
- Si, e tu non vieni – rispose il gemello, deciso.
La ragazza gli lanciò uno sguardo preoccupato. Quell'ordine categorico di non accompagnarlo in Giappone aveva un solo significato. Paura.
- Ma certo che vengo! - gli rispose, seccata – E' il tuo esordio nel circuito dei professionisti! -
- Uno come tanti altri – rispose il ragazzo – Non ho bisogno del tuo sostegno, sono un buon duellante e finchè ho Drago Utensile, il resto non ha importanza -
- Ma...- provò a rimbeccare la ragazza.
- Niente "ma" – la fermò il fratello – In giro per Nuova Domino c'è un pazzo che uccide duellanti psichici e che ha probabilmente sbudellato Divine. Tu sei, anche se con poteri scarsi, una duellante psichica. E non sei neanche lontanamente al livello di Divine. Quindi, smetti di fare la bambina capricciosa e statti buona! -
- Allora è questo il problema! - protestò la ragazza – Guarda che...-
La porta della classe si aprì istantantaneamente, facendo zittire i due ragazzi. Tre uomini, in divisa da ufficiale del Royal Army britannico, erano appena entrati nella stanza, sotto lo sguardo allibito del professore di filosofia. L'intera classe era scesa in un silenzio tombale alla vista dei due emissari di Scotland Yard, che si avvicinarono alla cattedra con fare imperioso.
- Siamo qui per i due gemelli Rua e Ruka, dove siete? -
I due ragazzi si scoccarono una occhiata preoccupata, poi si alzarono nello stesso istante.
- Eccoci – dissero in coro.
L'uomo dell'esercito annuì soddisfatto alla vista dei due ragazzi.
- Siete pregati di seguirci fino a Scotland Yard, abbiamo una serie di urgenti domande da porvi -
Rua e Ruka deglutirono a vuoto. Erano giorni che percepivano una strana sensazione di disagio e paura, sapevano che stava per accadere qualcosa di brutto. Ed eccolo lì, il pericolo. I due si avvicinarono in silenzio ai poliziotti, che li scortarono fuori dalla classe e per i corridoi. I due gemelli si scambiavano ogni tanto qualche occhiata, per cercare di rassicurarsi a vicenda, ma ciò sembrava impossibile. La preoccupazione era tantissima e la minaccia sempre più pressante.
Vennero fatti entrare nella volante, mentre un poliziotto si sedeva in mezzo a loro, mentre gli altri due nei posti anteriori. Dopo dieci minuti di strada, Rua, ormai con i nervi a fior di pelle, provò a chiedere qualcosa.
- Perchè ci portate a Scotland Yard? - chiese – Noi siamo innocenti di qualsiasi cosa! Non abbiamo assolutamente fatto nulla di male! -
- Nessuno vi ha messo le manette mi pare – gli rispose semplicemente il conducente – Non siete in arresto, state tranquilli -
- Allora perchè tutta questa pantomima? - chiese l'ex-signer, furioso.
Ci furono lunghi istanti di silenzio, in cui Ruka temette che l'impulsività del fratello maggiore li avesse cacciati in un mucchio di guai, ma fu un'altro poliziotto a calmare la situazione.
- Questa "pantomima" si chiama procedura, ragazzo – disse, gentilmente – E nessuno di noi sa il perchè vi abbiano fatti prelevare dalla scuola. Ci è stato solo comunicato che a richiedere questo intervento sia stato il Ministero degli Esteri e l'ambasciata giapponese -
Rua e Ruka rabbrividirono, di nuovo. Quella che fino ad allora era stata una semplice teoria, adesso era una certezza, Divine era la causa di tutto quel trambusto. E loro c'erano dentro fino al collo. Il resto del tragitto lo passarono in assoluto silenzio.
Rua si scoprì il braccio dove, per poco più di un anno, vi era stato impresso il Cuore del Drago Cremisi, il suo marchio da Signer. Il sommo drago aveva ritirato loro quell'immenso potere, i quanto il mondo non ne aveva più bisogno ma, in quel preciso istante, avrebbe voluto davvero che il machio fosse ancora stampato lì. Sapere di avere dalla propria parte una creatura divina come il Drago Cremisi a guidarli. Ma stavolta il loro problema lo avrebbero risolto da soli.
Ruka, invece, fissava fuori dal finestrino. Era delusa. Sperava che, con la sconfitta di Yliaster e la scomparsa dei marchi, la sua vita avrebbe preso una piega "normale". E invece, adesso, qualcosa stava andando storto, di nuovo. E lei non voleva combattere ancora, era stanca di rischiare la vita in continuazione, lei non era come suo fratello. Lei non era una guerriera, lei era semplicemente una ragazza la cui massima ambizione era diventare un medico. Nulla di più, nulla di meno.
- Ruka...-
Una voce bassa e profonda la distrasse, facendola voltare verso la sua sinistra. Lì, a fissarla, vi era una figura spettrale, dalla forma di un grosso leone bianco, la cui criniera arancione ricopriva il sottile muso feroce.
- Regulus...- mormorò a mezza voce la ragazza, riconoscendo lo spirito del Re del regno degli spiriti del Duel Monster – Cosa ci fai qui? -
- Sono venuto ad avvisarti del pericolo, Ruka – disse, tetro, il Leone – Oggi, un umano è entrato nel mio Regno -
- Cosa? - chiese la ragazza, a mezza voce.
I poliziotti la fissarono, sorpresi e confusi dal fatto che la ragazza stesse parlando da sola, ma Rua capì immediatamente cosa stava succedendo.
- Ha fatto qualcosa? - chiese la ragazza, ignorando le occhiate.
- Ha liberato uno dei Draghi di Pura Luce – rispose, serissimo, il Leone – E non è tutto! Non so come, ma è stato visto insieme ad un altro di essi! -
- Draghi di... eh? - chiese la ragazza.
- Antico Drago Fata non te ne ha mai parlato, vero? - chiese il leone – Non mi sorprende, l'ultima volta che furono visti sulla terra fu circa tremila anni fa, quando uno di essi si erse contro la più grande oscurità mai vista, riuscendo a tenervi testa -
- La più grande... stai parlando del Re dell'Inferno, vero? - chiese Ruka.
Rua quasi saltò dal seggiolino sentendo quel nome, che non gli suscitava certo bei ricordi.
- Il Re dell'Inferno... no, Ruka – disse il re degli spiriti – Una tenebra molto più forte, il cui nome fu dimenticato. Ma essa adesso non esiste più e lo spirito di quel drago giace dormiente da qualche parte in questo mondo -
- E gli altri? Hai detto "draghi" -
- Ve ne sono altri quattro, di cui tre riposano nel mondo degli spiriti – disse, serio – Anzi, riposavano. Due dei draghi sono stati evidentemente risvegliati e sono sotto il controllo di quel tipo -
- Quel tipo... - disse Ruka, perplessa – Puoi descrivermelo? -
- Era un essere umano, maschio, abbastanza alto. Era vestito di colori sgargianti e i suoi abiti erano logori e rattoppati. Sul capo portava uno di quei lunghi cappelli che voi umani non usate più -
Ruka lo fissò per un istante, perplessa.
- Questo tipo... aveva DUE draghi? -
Il leone annuì, serio.
- Quindi... quei draghi...- chiese Ruka, cercando di capirci qualcosa – Sono buoni o cattivi? Hai detto che uno di loro ha lottato contro le tenebre, quindi non capisco perchè siano sigillati -
- I Draghi di Pura Luce non sono nè buoni, nè cattivi – rispose seriamente Regulus – Essi prestano la loro forza a chiunque abbia una volontà forte abbastanza per non soccombere al loro potere, sia esso buono o cattivo. Soltanto due di essi si sono mai veramente schierati, e solo per brevissimo tempo -
- In che senso? - chiese la ragazza.
- Due di essi, un tempo concedettero al Drago Cremisi i loro due figli, perchè diventassero suoi servitori – disse il leone – Ma anche così, essi sarebbero capaci di eliminare i loro stessi figli, pur di seguire coloro che li guida -
Ruka fu sorpresa dalla notizia, ma fu comunque incuriosita.
- I loro figli? Di chi stai parlando? -
- Voi li conoscete come Drago Polvere di Stelle e Arcidemone Drago Rosso, i più forti fra i servi del Drago Cremisi -
Ecco, quella era la notizia che Ruka non avrebbe voluto sentire. I due campioni assoluti fra le loro vecchie fila erano figli di creature spaventosamente forti. E, non di meno, due di quei draghi erano nelle mani di uno strano tizio con una tuba.
- Quanto sono forti, quei draghi? - chiese Ruka, preoccupata.
- Ognuno di essi – pronunciò gravemente il leone – E' talmente temuto e rispettato, che persino il Drago Cremisi teme il loro potere -
Ruka si massaggiò la fronte. I guai erano peggiori di quanto avesse immaginato.


Ad attenderli, nella stanza dove i due gemelli furono portati, vi era un uomo sulla cinquantina, dai capelli bianchi e dalla corporatura robusta. I due gemelli non avevano certo bisogno di presentazioni per sapere chi fosse quell'uomo. Steven Samus Slade, Ministro della Difesa e capo del Royal Army britannico.
- Vi ringrazio per essere venuti – disse il ministro, seriamente – Vi chiedo di scusarmi, ma si tratta di una situazione di massima emergenza -
I due gemelli annuirono, fissando i grossi megaschermi davanti a loro. Improvvisamente ognuno di essi si accese, mostrando delle figure a loro estremamente familiari.
- Yusei! - esclamò sorpreso Rua, improvvisamente più felice – Jack, Crow! Ci siete anche voi! -
- Aki! - esultò invece Ruka, fissando l'altro megaschermo – Ci hanno riuniti tutti! -
- Già – disse Aki, sorridendo alla ragazza – Peccato che le circostanze non siano delle migliori -
- Ed è di questo che volevate parlarci – esclamò invece Yusei, nervoso – Ushio mi ha fatto venire qui con la massima urgenza e voglio sapere cosa diamine sta succedendo -
- Con calma, signor Fudo – lo rimproverò un uomo, non inquadrato nel megaschermo – Spero che siate forti di stomaco, perchè potreste anche rimanere impressionati -
Su un terzo megaschermo apparve la figura di un muro, interamente coperto di sangue, disposto in modo da formare una lunga scritta. Accasciato sul pavimento, un corpo orribilmente squarciato giaceva a terra, vestito con la divisa del carcere di Nuova Domino, letteralmente ricoperto dal suo stesso sangue. Ruka ebbe un conato di vomito e dovette girarsi, cosa che fece anche il gemello. Yusei e Jack sgranarono gli occhi, sconvolti, mentre Crow li chiuse, incapace di reggere tanto orrore. Aki, invece, era quella visibilmente più sconvolta. Non tanto per il sangue o per il corpo dilaniato, come dottoressa aveva visto uomini aperti all'altezza dello stomaco, ma quanto dalla figura che riconobbe distintamente. Divine, il suo ex-capo, l'uomo per la quale aveva avuto la sua prima cotta adolescenziale, l'uomo che l'aveva tradita, ma l'aveva anche guidata e resa una donna forte.
- Mi dispiace farvi vedere queste immagini – disse il ministro, in giapponese, così che tutti lo capissero – Ma vi pregherei di concentrarvi sulla scritta -
I gemelli e Crow tornarono a guardare, cercando di non guardare il corpo martoriato dell'uomo, per fissare la scritta.
Il mondo è su un baratro
La sua intera esistenza dovrete deciderla di nuovo
Tra una settimana sul Ponte Dedalo
Affrontate la vostra morte
Team 5d's
- I Veri Predestinati Oscuri -


- O mio dio – disse, sorpreso, Yusei.
- Non è possibile! - ringhiò Atlas, mettendosi in piedi – Abbiamo sconfitto il Re dell'Inferno! Non vi sono altri Predestinati Oscuri! -
- Giusto! E' uno....-
- Scherzo? - commentò sarcasticamente Crow – Ragazzi, non prendiamoci in giro -
Tutti gli altri Signer si zittirono immediatamente.
- Ci sono dei tipi che vogliono ammazzarci e che minacciano di distruggere l'umanità. E hanno già iniziato uccidendo Divine! Solo per mandarci un messaggio! Se non sono Predestinati Oscuri, poco ci manca! -
- Giusto! Non possiamo permettergli di continuare ad uccidere gente! - asserì Rua, determinato.
- E soprattutto...-
Non finì la frase, che una luce immane accecò tutti i Signer. Ognuno di essi fu costretto a parare il proprio volto dalla luce, nonostante fossero in posti totalmente diversi e, ognuno, sentì la stessa identica voce volteggiare per la stanza.
- Vi chiedo perdono, amici miei. Un pericolo che non potevo prevedere sta per abbattersi su questo mondo, ben peggiore di qualsiasi altro male voi abbiate mai affrontato. Per questo, vi chiedo di lottare ancora una volta, per l'ultima volta, al mio fianco. Vi dono ancora i vostri marchi, perchè vi proteggano e vi guidino in questa battaglia. Ma state attenti, il nemico si cela nelle ombre e attende un vostro passo falso -
La luce svanì, lasciando tutti gli ex-Signer sorpresi.
- Lo avete sentito anche voi, vero? - chiese Aki – Non sono impazzita, non è così? -
- Si, io l'ho sentito e...-
Yusei fu interrotto da un urlo di sorpresa di Ruka, che tutti fissarono. Sul braccio coperto solo dalle mezze maniche vi era un marchio scarlatto a loro perfettamente conosciuto. Un artiglio, quello del Drago Cremisi, era stampato sul suo braccio. Immediatamente tutti gli altri Signer scoprirono il loro braccio destro, rendendosi conto con sorpresa, che il marchio era apparso ad ognuno di loro.
- Il Drago Cremisi...- balbettò Rua, sconvolto.
- Ci ha veramente ridato i marchi – completò tetramente Yusei – E questo significa soltanto una cosa -
- Siamo nuovamente in guerra – completò Jack.




- Jingle bell, Jingle bell, jingle all the way! -
Un ragazzo dai colori sgargianti, con una grossa tuba in mano, canticchiava zompettando per la stanza buia. Gli altri due "coinquilini" lo fissavano con tanto di cipiglio perplesso, chiedendosi il perchè di tale allegria ma, soprattutto...
- Cappellaio...- chiese il ragazzo dai capelli rossi, staccandosi dal PC al quale stava lavorando – Non voglio essere indiscreto ma... mi spieghi perchè canti le canzoni natalizie a Marzo? -
Il ragazzo si fermò, riflettendo un attimo sulla domanda. Poi rispose con una alzata di spalle.
- E tu che ne sai? Magari, da qualche parte nel mondo, qualcuno sta festeggiando il Natale -
- Asuka – mormorò il ragazzo al PC, massaggiandosi le tempie – Lo cacciamo dalla base? A sprangate, possibilmente -
La ragazza alzò gli occhi al cielo, fissando i due compagni con aria furiosa.
- E poi li ammazzi tu Fudo e Atlas? - chiese, sarcasticamente – Non possiamo ucciderlo ora, magari a cose fatte lo strozziamo col cuscino mentre dorme -
- Avete detto ammazzare? - chiese il ragazzo con la tuba – Non si uccide la gente a Natale! -
- Come vuoi...- commentò la ragazza, alzandosi dalla poltrona – Buon Natale, allora -
Il sarcasmo, assolutamente ovvio e palpabile, non sembrò essere colto dal cappellaio.
- Anche a te! Cosa vuoi regalato? - chiese, ghignando.
La ragazza gli rivolse uno sguardo divertito. Era proprio la domanda che voleva sentirsi rivolgere.
- Voglio la testa di Yusei Fudo e di Jack Atlas – disse – Uccidi loro e gli altri non saranno un problema -
Il ragazzo la fissò per un paio di secondi, poi scoppiò a ridere a crepapelle. Si fermò dopo qualche istante, piegandosi con un leggero inchino.
- Come desidera, Regina Rossa! Gli taglierò personalmente la testa! -




Salve a tutti! Qui è DarkWing che voleva cambiarsi il soprannome per tornare GravityZero, ma ovviamente non è stato possibile. In ogni caso, l'ultima parte serve un pò per mostrare i nostri nemici, un pò per inserire un piccolo easter egg natalizio. Si, nella storia sono a Marzo. Che dire sul capitolo? Finalmente sappiamo qualcosa in più sui nostri nemici, i predestinati hanno ottenuto nuovamente i marchi e cominciano i guai. Per quanto riguarda le parti introspettive:


- Jack: Diciamocelo, se fosse innamorato di Carly, lo avremmo visto dichiararsi in maniera sfacciata a Carly. Ma Jack Atlas è troppo egocentrico per amare una donna. Io credo che, in realtà, ci sia qualcosa fra loro due, ma il principino biondo deve calare la cresta per capirlo.


Aki: Aki è un personaggio complesso, forse il più complesso del 5d's. Non posso credere che alla morte di Divine farebbe le grandi danze. Divine è stato comunque una persona importante nella sua vita, ha condiviso con lui tanti momenti e l'ha guidata(certo, con un secondo fine) per tanto tempo. Credo che, in fondo al cuore, un pò di affetto per Divine le sia rimasto(il fatto che a inizio serie fosse palesemente innamorata di lui non fa che confermare la tesi). Ma ormai Divine ha fatto una pessima fine. Pace all'anima sua.


Per il resto, il fatto che a Luna non piaccia lottare non è una novità. Mi scuso con tutti i recensori a cui non sono riuscito a rispondere! Perdonatemi T.T


Non mi resta che augurarvi buon natale, amici miei! Rimpinzatevi di panettone e godetevi i regali! Alla prossima, see you!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Riunioni e Scontri: il Ragno scende in campo! ***


Quando il Team 5d's al completo si ritrovò all'aeroporto di Nuova Domino, ci fu un lunghissimo istante di silenzio. Ogni membro del team fissò l'altro per lunghi secondi, notando le differenze abissali che avevano accumulato in quattro anni. Tanto per cominciare, Yusei aveva abbandonato la giacca da motociclista in favore di una giacca pù elegante e dei sobri blue-jeans. Era diventato, notarono in molti, anche un pò più alto, nonostante risultasse comunque una spanna sotto i due migliori amici Jack e Crow. Quest'ultimo, invece, aveva tenuto la solita divisa ma, al posto della solita giubba marrone con il logo del team 5d's, ne indossava una nera, su cui era stampata un'ala e la scritta "Speedfeather" il nome del suo nuovo team. Jack Atlas, con l'esclusione della sua statura ancor più possente, sembrava essere rimasto totalmente uguale. Aki, invece, era cambiata e anche abbastanza. Cominciando dal fatto che aveva totalmente abbandonato la sua amata acconciatura con il dispositivo sulla testa per sigillare i suoi poteri, in favore di una più sobria ed elegante acconciatura che lasciava i capelli sciolti e la frangetta sulla fronte, che ricadeva sugli occhi nocciola. Rua e Ruka, poi, erano ovviamente quelli che più di tutti erano cambiati, tanto che il resto del team faticò a riconoscere i due piccoli gemellini tredicenni. Adesso, con i loro diciassette anni, erano quasi un uomo ed una donna fatti e finiti. Ruka teneva ancora i capelli lughi legati in una coda, ma stavolta questa era molto più bassa e stretta, simile per certi versi a quelle che usavano tradizionalmente i guerrieri cinesi. La sua statura si era fatta più statuaria e, nonostante i lineamenti del volto fossero arrotondati e dolci, nel compesso gli davano un aspetto maturo. Ruka, invece, era rimasta una spanna sotto il fratello e la sua statura era decisamente più minuta, ma il corpo era slanciato e dalle forme generose. I lunghi capelli verde acqua lasciati sciolti, ricadevano sul volto, dando un taglio particolare agli occhi color ambra, dandogli un fascino tutto suo.
In quella situazione pesante, Yusei si ritrovò a dover spezzare il silenzio e tranquillizzare gli animi.
- E' bellissimo rivedervi tutti, ragazzi! - annunciò lo scienziato.
- Già, è passato davvero troppo tempo! - gli diede filo Rua, cercando anche lui di smorzare il clima pesante.
Gli altri sembrarono tranquillizzarsi un attimo e ci fu il solito scambio di convenevoli. Ma, Yusei lo percepiva, c'era davvero qualcosa di sbagliato in tutto quello.
Quella freddezza che Yusei fra di loro non aveva mai percepito.
Quella preoccupazione, che pensava sarebbe svanita nel momento stesso in cui si erano riuniti.
Quel colpo al cuore che gli era venuto, quando Aki gli aveva rivolto uno sguardo.
Erano tutti cambiati.
Erano tutti cresciuti.
Adesso, ognuno di loro aveva la sua vita.
Non erano più il Team 5d's. E questo, era un dato di fatto.
Il loro legame era tutto da recuperare.




- Non mi sembrano troppo affiatati – commentò Asuka, scoccando un'occhiata all'ex-team 5d's.
Il ragazzo che era con lei si alzò gli occhiali sul naso, sorridendo malefico. Coperto dal suo cappuccio scuro, i suoi lineamenti erano quasi del tutto in ombra, se non per un paio di ciuffi rossi che uscivano dal bordo. Asuka si concesse anche lei un sorriso, soddisfatta.
- D'altronde – commentò il rosso – Sono quattro anni e qualcosa che non si vedono -
Asuka annuì, ridacchiando.
- Credevano che il loro rapporto sarebbe rimasto invariato – commentò la ragazza – Ma si vede benissimo che stanno a debita distanza. Atlas e Fudo sono come il cane ed il gatto, forse soltanto il dottorino e Hogan sono ancora in rapporti decenti. Izayoi ha una cotta più che raffreddata per Yusei, dubito anche che sia rimasto qualcosa più del ricordo. I gemelli, poi, erano troppo piccoli. Il loro cambiamento drastico e la lontananza ha affievolito ancora di più il rapporto con gli altri -
Ci fu un lunghissimo istante di silenzio fra i due. La ragazza era totalmente concentrata a fissare Aki Izayoi con un ghigno che sembrava andare da un'orecchio all'altro, mentre il ragazzo fissava Rua con un'occhiata piena di rancore.
- Per la cronaca, Rua lo ammazzo io – disse il ragazzo.
- Se mi lasci Izayoi, puoi fare quello che vuoi – gli rispose il capo del trio.
- Sei sicura che Kaworu riuscirà a distruggere Fudo e Atlas insieme? -
Ci fu un lungo istante di silenzio, mentre i due osservavano il team 5d's al completo allontanarsi dalla zona di sbarco per andare a recuperare i bagagli dei gemelli.
- Asuka, rispondi, dannazione! - ringhiò il ragazzo, a mezza voce.
- Lo hai mai visto in azione? - chiese la ragazza, abbassando lo sguardo – Di recente, intendo -
Il rosso fu confuso dalla domanda. Sapeva benissimo che il loro folle compagno era molto più forte di lui. Sapeva perfettamente quello che era in grado di fare ed il fatto stesso che da qualche giorno avesse ottenuto un secondo Drago non faceva che aumentare a dismisura la sua pericolosità. Ma, doveva dirlo, erano anni che non lo vedeva duellare e non aveva la più pallida idea di quanto, effettivamente, fosse aumentata la sua abilità.
- No -
La ragazza sorrise amaramente.
- Kaworu...- disse, gravemente – Non esiste più, non quello che conoscevamo noi. La sua follia ha consumato ogni briciola di umanità che quel ragazzo aveva in corpo. E' la nostra arma definitiva, non si fermerà davanti a nessuno -
Il ragazzo sembrò soddisfatto della risposta.
- Stai attento, Shinji – disse la ragazza, seriamente.
Il ragazzo sembrò non capire a cosa la ragazza si riferisse.
- A cosa? - chiese, confuso.
- A Kaworu – gli rispose lei, gravemente – Per ora ci considera suoi superiori e ci seguirà nella nostra missione. Ma se mai cambiasse idea, potrebbe diventare un pericolo spaventoso -
Il ragazzo alzò le spalle, ridacchiando.
- Chi, Kaworu? - chiese divertito – Ma non dire fesserie, non ci torcerebbe un capello! -
- Forse non Kaworu – ringhiò la ragazza in risposta – Ma non mi fiderei troppo del Cappellaio -
Ci fu un istante di silenzio, in cui il rosso sembrò interdetto. Dopo qualche istante, si ficcò le mani nella tasca della felpa e si allontanò stizzito.
- Non importa ciò che succederà – disse, a bassa voce – Se diventerà un pericolo, ammazzerò anche lui. La sua oscurità....-
Mentre parlava, la figura evanescente di un immenso ragno si diramò intorno a lui, creando un inquietante ombra che, per fortuna, nessuno oltre la ragazza sembrava vedere.
-...verrà divorata da un'oscurità ancora più grande. Il piano sarà completato, in un modo o nell'altro -
La ragazza lo fissò tetramente, per poi annuire, decisa.
- E sia, Shinji – disse la ragazza – Se Kaworu dovesse tradirci, lo uccideremo. Il team 5d's ed il Drago Cremisi... moriranno tutti! -


Sul tetto di uno degli edifici, una figura dai colori sgargianti asservava i due gruppi dall'alto. L'occhio sinistro emise un sinistro cigolio, cominciando a brillare di un cupo color scarlatto.
- Così mi vogliono morto? - chiese, un pò sorpreso, il Cappellaio.
Poi scoppiò a ridere a crepapelle, tenendosi la pancia.
- Oh, è un vero peccato che non voglia tradirli – sogghignò il ragazzo – Sarebbe stato divertente vedere come provavano ad uccidermi -
SI voltò verso le sue spalle, voltandosi verso il nulla più assoluto.
- Non è così, amica mia? -




La villa di Jack Atlas era degna di un Re, e non solo di quello dei duelli. Yusei calcolò che la villa dovesse essere circa sette o otto volte la sua e dieci o dodici volte più grande di un normale appartamento. Yusei storse un pò il naso, davanti lo sfarzo e la pomposità della villa del rivale. Non che gli invidiasse tutto quel ben di Dio, a lui fregava ben poco, ma trovava fastidioso quell'insensato sfarzo, utile solo a farsi belli con gli altri.
La superbia di Jack non aveva affatto limiti e questo infastidiva sia lo scienziato che il capo del Team Speedfeather. Aki, invece, era più concentrata sul gruppo del suo ex-team, letteralmente spaccato in piccoli gruppi. Jack, che aveva offerto gentilmente la sua mega-villa come base operativa e come momentaneo luogo dove dormire per Aki e per i gemelli, camminava a lunghi passi in testa al gruppo. Dietro di lui, Yusei e Crow lo fissavano torvi, camminando fianco a fianco, mentre, proprio davanti a lei, i due gemelli rimanevano in perfetto silenzio al centro del gruppo. C'era un certo imbarazzo a parlare fra di loro e Aki se ne era accorta. La naturalezza che avevano aquisito in due anni di amicizia si era persa davanti a tutto quel tempo lontani. Nessuno lo avrebbe immmaginato, almeno non loro, che quel legame così forte si sarebbe dissolto con il tempo. Aki scosse la testa, furiosa. Non poteva essersi sciolto! Erano il Team 5d's, non un gruppetto di amici del mare, avevano salvato il mondo insieme, dannazione!
Eppure, in quel preciso istante, nemmeno il suo amato Yusei sembrava più così eccezionale.
Si morse il labbro, Aki Izayoi, perchè il problema principale non sembravano nemmeno più i loro nemici. Come potevano affrontare dei nemici, forse persino più pericolosi di Yliaster, se avevano perso il loro legame, la loro arma principale. La ragazza si fermò di scatto, ringhiando. Non poteva essere, non lo accettava.
- Ragazzi!-
L'intero gruppo si fermò, fissando sbigottiti la rossa che rispondeva con uno sguardo furibondo.
Aki Izayoi era fatta così: se qualcosa a lei cara era minacciata, partiva in quinta.
- C'è qualcosa che non va? - chiese Crow, incuriosito dalla reazione della ragazza.
- QUALCOSA CHE NON VA? - urlò la ragazza, ironica – Stai scherzando, spero! Che diamine vi è successo? Davvero, è questa la riunione del Team 5d's -
Ci fu un lungo istante di silenzio, in cui tutti distolsero lo sguardo. C'era effettivamente qualcosa di tremendamente sbagliato in tutto quello.
- Ehi, e quello chi è? - sobbalzò Jack Atlas, fissando la finestra.
Una figura, nascosta nell'ombra, si annidava dentro i cespugli della Villa Atlas. Resosi conto di essere stato scoperto, scappò verso l'uscita della villa.
- Acciuffatelo! - ordinò Jack, tuffandosi letteralmente fuori dalla finestra aperta. Yusei, Crow e Rua si fiondarono all'insieguimento, mentre Aki e Ruka uscirono dalla porta per andare verso il cancelletto interno. Le due ragazze si piazzarono davanti al portoncino, giusto in tempo per veder arrivare un ragazzo sulla ventina, coperto da un mantello nero. Vedendosi di fronte le due predestinate, il ragazzo provò a tornare indietro, ma venne rapidamente circondato.
- Oh, cavoli – si lamentò a mezza voce – Asuka non sarà affatto contenta -
- Chi sei? - chiese Atlas, ringhiando.
Il ragazzo sbuffò, calandosi il cappello dietro la schiena. Aveva un viso affilato ma per nulla sgradevole, incorniciato dai corti capelli rosso scuro, di cui due ciocche cadevano davanti gli occhi scarlatti, coperti a loro volta da un paio di grossi occhiali da vista rotondi.
- Umpf, mi avete beccato – si lamentò – Ma se ci tenete davvero a sapere il mio nome, non vedo perchè negarvi tale diritto. Sono Shinji, il Fante di Cuori dei Neo Predestinati Oscuri! -
Tutti raggelarono sul posto a quelle parole. Aveva detto chiaramente di essere un predestinato oscuro. In quel preciso istante, i simboli sulle braccia di ogni altro predestinato cominciarono a brillare di luce propria e a bruciare come piccole braci.
- So che volete sfidarmi, fatevi avanti – disse, canzonatorio – Uno solo di voi o tutti assieme, non è importante. Se vinco mi lascerete andare, altrimenti potrete farmi ciò che volete -
- Mi sembra una proposta sensata – ringhiò Jack – Fuori dai piedi, lo sistemo io! -
- Jack...- protestò Yusei.
- E' la MIA casa, quindi caccio io gli intrusi! -
Shinji sogghignò divertito.
- Avrei preferito tenere nascoste le mie tecniche per il duello decisivo, ma non è un problema... iniziamo quando vuoi! -


Jack Atlas:
LP: 4000
Mano: 5


VS


Shinji
LP: 4000
Mano: 5


- Inizio io! Pesco dal deck! -
- Peschi dal... - mormorò Shinji – Oh, continua pure -
- Bene! Inizio evocando dalla mia mano Velocista Rosso[LV 4 ATK 1700]! Quando questo mostro viene evocato, posso evocare dalla mia mano o dal mio cimitero un mostro Tuner di tipo Demone e di livello 3 o inferiore! Vieni avanti, Risonatore Oscuro[LV 3 Tuner ATK 1300]! Unisco il mostro Tuner Risonatore Oscuro di livello 3 con il mostro non il mostro non-tuner di tipo Demone Velocista Rosso[3+4= 7]! Stella della morte che brilli alta nel cielo! Scendi sulla terra e imponi ai mortali il tuo giudizio! Evocazione Synchro! Il Regnante del Giudizio Imperiale! Highlander Oscuro[LV 7 ATK 2800]! -
Sul terreno, apparve un mostro dall'armatura nera, armato di una enorme falce collegata al braccio tramite una catena.
- Finchè questo mostro rimane sul mio terreno, nessun giocatore potrà effettuare evocazioni Synchro! Posiziono due carte coperte e termino il mio turno! -
- Ottima giocata, complimenti – commentò sarcastico il ragazzo – Oh, Atlas, non hai alcuna possibilità di sconfiggermi. Verrai sconfitto in maniera estramente umiliante... non sfiorerai neanche i miei Life points! -
- Vedremo! - lo sfidò Atlas.
- E' il mio turno, allora! Pesco dal deck! -


Jack Atlas:
LP: 4000
Mano: 3


VS


Shinji
LP: 4000
Mano: 6


- Ottimo. Inizio evocando specialmente il mostro Aracnologia Phoneutria[Inventata LV 6 ATK 1800] non controllando alcun mostro! Inoltre evoco normalmente Aracnologia Sicarius[Inventata LV 3 ATK 1000]. Attivo l'effetto del mio amico Sicarius! Una volta per turno, posso scegliere come bersaglio un mostro Aracnologia con un livello diverso dal suo e far diventare i livelli di ogni mostro Macchina sul mio terreno pari alla somma dei loro livelli[6+3= 9]! Inoltre, se lo faccio, guadagno Life Points pari a 100 per il livello ottenuto[LP: 4000+900= 4900]. Adesso, controllando due mostri dello stesso livello, posso utilizzarli per creare la rete di sovrapposizioni! -
I due mostri si trasformarono in due sfere di energia violastra che partirono verso il cielo, per poi precipitare sul pavimento- Lì, si venne a creare un enorme cerchio di energia simile ad una galassia in rotazione. Tutti gli astanti fissarono attoniti quello spettacolo affascinante.
- Piegando lo spazio ed il tempo, si apre la caccia alla luce! Oltre lo spazio, oltre le galassie, l'aracnide di acciaio immortale! Evocazione Xyz! Il divoratore meccanico, Aracnoinfinito Divoratore Immortale[Rank 9 ATK 2200]! -
Sul terreno apparve un ragno di proporzioni colossali, dall'armatura bianca e rossastra. All'interno degli occhi cavi era possibile vedergli un nucleo di energia scarlatto brillare, formando la forma del simbolo matematico dell'infinito.
- Cosa... Cosa è quella cosa? - chiese Yusei, spaventato a morte.
- Un ragno meccanico gigante – commentò Rua, deglutendo – Se chiedi che razza di evocazione sia... non ne ho idea! -
Il Fante di Cuori sbottò in una grassa risata, che fece innervosire tutti gli astanti.
- Quella che vedete è l'evocazione Xyz! Utilizzando due mostri dello stesso livello posso utilizzarli come materiali per evocare un mostro il cui Rango sia pari a quello del loro livello! -
- Rango? - chiese confuso Jack.
- Esattamente, Re Schiappa! - commentò Shinji, alzandosi gli occhiali sul naso – I mostri Xyz non hanno un livello ma un Rango. Inoltre i mostri utilizzati vengono tenuti come unità sovrapposte finchè non vengono sfruttati! E adesso ti do una dimostrazione del suo potere! Attivo il suo effetto! Una volta per turno posso staccare un materiale Xyz per scegliere come bersaglio un mostro sul terreno ed equipaggiarglielo come una carta magia equipaggiamento! Infinity Drain! -
Il mostro Synchro di Jack venne catturato da una ragnatela di luce emessa dal mostro meccanico, finendo rapidamente fra le sue fauci. Con una pressione impressionante, il mostro venne schiacciato fino a diventare una piccola sfera di energia nera, rapidamente divorata dal mostro[ATK 2200-> 3550].
- Sembra quasi un...- provò a dire Rua.
- ... Ragno Meklord – deglutì Yusei.
Le sue tre più grandi fobie[insetti, Predestinati Oscuri e Meklord] riunite in un solo mostro. Yusei non avrebbe mai voluto essere al posto di Jack.
- Adesso vai, mio mostro! Attacco diretto! -
- Attivo la carta trappola Forza Riflessa Fiammeggiante! Questa carta mi permette di distruggere tutti i tuoi mostri in posizione di attacco ed infliggerti danni pari alla metà dei suoi punti di attacco! L'unica pecca è che subirò la stessa quantità di danni, ma non sarà un gran problema! -
- Non provarci neanche, idiota! Attivo la carta magia rapida Lancia Proibita, con il quale tolgo 800 punti di attacco al mio mostro[ATK 3550-> 2750] per renderlo immune alle magie e alle trappole fino alla fine del turno! -
Jack venne investito da una scarica di energia luminosa, che gli ridusse spaventosamente i Life Points[LP 4000-> 1250].
- Termino la fase di battaglia! Adesso attivo il secondo effetto del mio mostro! Una volta per turno, posso mandare al cimitero uno dei mostri equipaggiati per infliggerti danni pari ai suoi punti di attacco originali! -
- Attivo la carta trappola Pistola Dietro la Porta! Grazie a questa carta posso negare il danno ed infliggerti danni pari a quelli che avrei dovuto subire io! -
Shinji si ritrovò a subire il suo stesso attacco, perdendo parecchi punti[LP 4900-> 2700].
- Allora, Fante di Cuori – ridacchiò Jack – Non avevi detto che non avei intaccato i tuoi Life Points? -
Shinji non sembrò affatto turbato dalla provocazione, anzi, si limitò a ghignare divertito.
- E lo confermo, Atlas – gli rispose sardonico – Quando subisco un danno mentre controllo un mosto Macchina, posso scartare dalla mano Aracnologia Tessitore per guadagnare Life Points pari al danno subito[LP 2700-> 4900]. Come vedi, sei il solo ad essere stato danneggiato. Posiziono due carte coperte e termino il turno -
Jack ringhiò di rabbia, umiliato e deluso, ma non per questo meno determinato.
- Allora tocca a me, pesco dal deck! -


Jack Atlas:
LP: 1250
Mano: 4


VS


Shinji
LP: 4900
Mano: 0


- Ottimo! Inizio immediatamente evocando specialmente dalla mia mano il mostro Drago del Vizio, non controllando alcun mostro mentre il mio avversario ne controlla almeno uno, a patto che ne dimezzi attacco e difesa[LV 5 ATK 2000-> 1000]! A questo punto, evoco normalmente il mostro tuner Diapason Fiamma[LV 3 Tuner ATK 300]! Unisco il mostro Tuner Diapason Fiamma di livello 3 con Drago del Vizio di livello 5! La tenacia del Re è creata fra le fiamme che brillano rossastre e si trasforma in spade scarlatte! Appari dalle onde di fiamme brucianti! Evocazione Synchro! Appari, Spadaccino Cremisi[LV 8 ATK 2800]! -
Il nuovo Ace Monster del Re venne evocato sul terreno, tra le fiamme ed un turbinio di spade.
- Il mio mostro... - spiegò Atlas – Guadagna 300 punti di attacco grazie a Diapason Fiamma[ATK 2800-> 3100]! Inoltre, se distruggerà un mostro, ti impedirà di avocare mostri di livello 5 o superiore durante il prossimo turno! -
- Già... - commentò Shinji – Mi sarei aspettato di vedere in campo il tuo Arcidemone Drago Rosso, ma non lo hai ancora evocato. C'è qualcosa che devi confessare, Atlas? -
Jack ringhiò furioso contro il Predestinato Oscuro.
- Non ho bisogno di Arcidemone Drago Rosso! Io sono Jack Atlas, il Re dei Duelli Turbo! Non ho bisogno nè di lui, nè del Drago Cremisi nè di nient'altro! -
- O nessun altro, dico bene? - gli domandò Shinji, divertito.
- Assolutamente! -
- Kukukuku – ridacchiò il ragazzo – Come avevamo previsto, siete delle ottime pedine -
- Non sono la pedina di nessuno, io! Spadaccino Cremisi! Attacca il suo mostro! -
- Scopro la carta coperta Rigenerazione Aracnidea! Grazie a questa magia rapida posso scegliere come bersaglio un mostro "Aracnologia" nel mio cimitero e aggiungerlo alla mano e, se lo faccio, guadagno Life Points pari al suo livello moltiplicato per 100! Scelgo Aracnologia Tessitore di livello 5[LP 4900+500= 5400]! -
- Questo non cambia assolutamente nulla! Distruggilo, Spadaccino Cremisi! -
Il mostro Xyz venne tranciato in quattro pezzi dalle pesanti lame del mostro, esplodendo in una marea di rottami[LP 5400-> 4500].
- Hai mai sentito parlare delle nidiate di ragno? - chiese Shinji – Si dice che quando distruggi un ragno, altri due ne prendono il posto! Ed è proprio quello che succederà! Attivo l'ultimo effetto del mio mostro! Se viene distrutto e mandato al cimitero in battaglia o dall'effetto di una carta posso evocare dal mio cimitero due "Aracnologia" e far diventare il loro livello pari ad uno in più del rango del mio mostro sul terreno! Scelgo di far tornare Phoneutria[LV 6-> 10 ATK 1800] e Sicarius[LV 3-> 10 ATK 1000]! Inoltre ho attivato anche l'effetto di Tessitore, con il quale recupero i Life Points che ho appena perso[LP 4500-> 5400]! -
- Che tu sia dannato.... - ringhiò il Re – Posiziono una carta coperta e termino il turno -
- Ed io attivo la magia rapida Tifone Spaziale Mistico, con la quale la distruggo durante l'End Phase! -
La carta venne distrutta, ma Jack sembrò non curarsene.
- Non puoi evocare alcun mostro di livello 5 o superiore, lo sai? -
- Non ne avrò bisogno. In realtà, non ho neanche bisogno di pescare ma questa è la procedura.. pesco! -


Jack Atlas:
LP: 1250
Mano: 1


VS


Shinji
LP: 5400
Mano: 1


- Ho pescato la carta magia Tifone Spaziale Mistico, la mia seconda copia. Completamente inutile, non è così? - spiegò Shinji – Ma, come già detto, non la necessito! Sovrappongo i miei due mostri di livello 10! -
- Cosa? Non puoi...- provò a rispondere Jack.
- Ti ho già spiegato, Atlas, che i mostri Xyz non hanno un livello ma un "Rango"! E adesso, ricostruisco la rete di sovrapposizione! -
Ancora una volta, le due sfere di energia si innalzarono nel cielo ma, quando toccarono terra, l'intero pavimento venne investito di fiamme violacee. Il fuoco si allargò a dismisura, fino a creare una figura enorme. I Marchi cominciarono a brillare, creando delle barriere intorno ai loro possessori e proteggendoli dalle fiamme. Yusei provò a capire cosa stesse succedendo, fin quando non capì. Una, due, tre, otto lunghe striscie di fuoco si dipartivano da un asse centrale a clessidra. Era un immenso ragno di fuoco violaceo!
- Crudele fiamma delle antiche oscurità, sigillata in eterno nel fuoco ardente! Mostra il grande peccato e scatena la forza della tua GOLA! Evocazione Xyz! La prima forma del nuovo Immortale Terrestre Uru... NUMERO 35: TARANTOLA VORACE[Rank 10 ATK 0]! -
Un gigantesco ragno dal corpo dorato apparve dietro il suo proprietario, grande quanto a suo tempo lo era l'Immortale Terrestre Uru, emanando un miasma malefico visibile ad occhio nudo.
- Finchè controllo questo mostro, i punti di attacco e difesa di ogni mio mostro aumentano della differenza dei nostri Life Points! In questo caso... 4150[ATK 0-> 4150]! -
Jack fece un passo indietro, spaventato. Un mostro da 4150 punti di attacco evocato dopo l'effetto di Spadaccino? Era impossibile, non voleva crederci.
- Numero 35! Attacca Jack Atlas e poni fine alla sua insulsa vi... Kami del cielo! -
Sia Shinji che Jack fecero un passo indietro quando, in mezzo a loro, cadde una delle grosse statue di Arcidemone Drago Rosso. Entrambi si voltarono verso il punto in cui la statua era caduta, insieme al resto dei presenti, fino ad ora nessuno aveva prestato attenzione all'esterno.
A salvare Jack, momentaneamente, era stato un ragazzo sulla ventina, vestito di abiti sgargianti e dai colori più disparati. Sulla testa portava una grossa tuba. La cosa che sorprese tutti, però, fu il suo occhio sinistro, interamente coperto da una placca meccanica che sostituiva parte del volto e l'occhio.
- Sfiora Atlas ed io ti ammazzo! - ringhiò il Cappellaio.
Rua lo fissò attonita, concentrandosi dietro le sue spallle. Poi diventò pallida come un cencio, facendo un passo indietro per la sorpresa.
- Cosa? - protestò Shinji – Perchè? -
- Atlas lo ucciderò io – pronunciò, con un sorriso inquietante stampato nel volto semi-robotico – Mi sembrava che su questo fossimo d'accordo, no? -
Il Predestinato Oscuro fissò con immenso astio il Cappellaio, stringendo l'unica carta che aveva in mano fin quasi a piegarla.
- Fai pure, allora – disse il Fante – Ti lascio l'ultimo attacco! -
- Non se ne parla neanche, Fante di Cuori! - protestò il ragazzo – Atlas lo ucciderò io, godendo di ogni singolo attimo della sua lenta agonia...-
Ridacchiò basso, agghiacciando il sangue dei presenti. Persino il suo compagno sembrò turbato.
- Sicuro di quello che fai? - lo riprese Shinji, sollevando gli occhiali sugli occhi – Potrei alleggerirti il...-
- Grazie, mio buon amico, ma temo di dover rifiutare – gli rispose il Cappellaio – Atlas e Fudo sono miei... non vuoi che uccida il tuo caro amico Rua, non è così? -
Shinji lo fulminò sul posto, con una smorfia di rabbia a deformargli il volto.
- Non osare nemmeno o....-
- Per l'appunto. E poi Sua Maestà ti aveva detto di tenerli d'occhio, non di ammazzarli, no? Gli abbiamo dato un appuntamento, sarebbe sleale ucciderli ora -
Quella che fino ad allora era solo una ipotesi, si tramutò in certezza. Loro erano quelli che avevano ucciso Divine e lasciato loro quel macabro messaggio con il sangue.
- Torniamo a casuccia, Shinji-chan – disse con un sorrisino maligno, per poi rivolgersi verso Jack e Yusei, incupendo lo sguardo – Per l'appuntamento, fatevi trovare in cima all'anello del Ponte Dedalo. Vi sfiderò entrambi e vi ucciderò! Ci rivediamo presto! -
Shinji spense il Duel Disk, avviandosi verso il cancello. Aki tentò di portarsi davanti al cancello, ma Ruka non sembrava in grado di dargli manforte, paralizzata dalla sorpresa e dal terrore.
La duellante psichica venne spinta per terra senza troppi convenevoli da Shinji, mentre il Cappellaio lo seguiva. Quest'ultimo si fermò proprio davanti a Ruka, facendogli un saluto di scherno, prima di avviarsi. In pochi secondi, le loro sagome svanirono nell'ombra.
- Ruka, cosa stai guardando? - chiese Aki, spazientita dalla ragazza, che continuava a fissare il punto in cui i due duellanti oscuri si erano allontanati.
- Voi non lo avete visto...- disse, spaventata – Accanto al ragazzo con il cappello -
- Di cosa parli? - chiese il gemello, preoccupato.
- Accanto a lui... come fosse uno spirito guardiano...- disse, deglutendo – Ho visto chiaramente Antico Drago Fata! -




Angolo Autore
Allora, ecco il nuovo capitolo! Ci tenevo a postarlo prima dell'anno nuovo... tanto per farvi gli auguri! FELICE ANNO NUOVO!
Intanto, ringrazio Yugi00 che ha recensito lo scorso capitolo e danycappellodipaglia per aver messo la storia fra le preferite, nonchè lady_eclisse per averla messa fra le seguite.
Ecco a voi il primo vero assaggio di duello della fan fiction! Come vedete, ho lasciato gli "animeschi" 4000 LP e la pescata al primo turno(in Arc-V quando viene citata la regola della pescata di chi parte, viene definita "nuova" quindi nel 5d's ancora l'avevano). Come vedete, sono apparsi sia i semplici mostri Xyz che i mostri Numero e proprio per questo, voglio fare tre precisazioni!


1) I mostri Numero sono(nella fic) dei normali mostri Xyz, soltanto più rari/fighi. Alcune eccezioni sono alcune carte che, come vedete, sono "legate" agli Immortali Terrestri. Questo verrà spiegato più avanti.
2) Appariranno tutti i tipi di evocazione, quindi si, anche i Pendulum. Essi non sono "normali" nel mondo di Yu-gi-oh! 5d's(persino i personaggi sono, come vedete, stupiti da essi) ma la loro presenza verrà, per l'appunto, spiegata più avanti.
3) Appariranno concetti come "Alza-Rango", "Evoluzione Xyz", "Evoluzione Chaos" etc etc ma esse avranno un ruolo del tutto differente rispetto a quello dello Zexal e saranno indipendenti da esso.


E, per finire, una piccola idea che mi è venuta per farvi contenti(a chi interessa) ovvero... TRIVIA TIME! In questa mini-rubrica a fine capitolo vi spiegherò la nascita/scelta di alcuni nomi/concetti/carte.


Trivia Time #01


I nomi dei tre nuovi nemici sono Asuka, Shinji e Kaworu. I tre nomi rispecchiano, chi lo conosce lo avrà già notato, quello di tre dei principali "Children" della serie Neon Genesis Evangelion. In realtà la scelta è in parte casuale, in quanto scelsi i nomi di Shinji ed Asuka per il loro significato, poi mi sono reso conto che erano due dei "Children" di NGE. Allora, non essendoci un'altra ragazza da chiamare Rei, ho considerato il nome Kaworu, che mi è sembrato particolarmente azzeccato per un motivo che non vi sto a dire per non fare spoiler.


Adesso, ultima feature... la CARTA DEL GIORNO(fatta tutta da me, tranne l'artwork che ho trovato su Google)


http://s1194.photobucket.com/user/GravityZero94/media/Fan%20Fiction/Aracnoinfinito%20Divoratore%20Immortale_zpseqnk6mh1.jpg.html?filters[user]=144512543&filters[recent]=1&sort=1&o=0

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3334736