Eternity about us

di Inazumiana01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ragazzo in blu ***
Capitolo 2: *** Non ho idee su come intitolarlo ***
Capitolo 3: *** Evento ***



Capitolo 1
*** Il ragazzo in blu ***


I dormitori erano stranamente calmi quella mattina. Tutti gli studenti erano profondamente
addormentati e le luci delle torce erano distrutte. Erik si alzò dal letto, si infilò un paio di scarpe e si
diresse verso la sala comune. Sembrava che non ci fosse nessuno. La luce color smeraldo che illumina la
stanza durante il giorno era debolmente presente. Era ancora buio fuori.
Erik quella mattina si ritrovò incapace di tornare a dormire quindi fece una doccia fredda e lesse un
libro. Ma nulla poteva togliere quellla sensazione di fastidio.
Una passeggiata avrebbe potuto liberare la sua mente, forse un'escursione alla Torre di Astronomia e
guardare l'alba con un sacchetto di caramelle Tutti i gusti+1.
Si, suonava un buon piano.
Dopo aver quasi rischiato la morte inciampando su un corpo di un serpeverde -dormiente (Meglio
specificare)- per terra, Erik decise che forse un po' di luce non sarebbe stata una cattiva idea. I
suoi compagni avevano fatto baldoria la scorsa notte con un Triwhiskey Cup. Avrebbero potuto ripulire
tutto.
"Lumos" disse prima di individuare il corpo del compagno su cui prima era inciampato che sbavava.
Erik si diresse verso i coridoi, aveva addosso solo dei pantaloni e una t-shirt del pigiama. 
Faceva freddo fuori anche se era ottobre. Sapeva che a quest'ora Gazza era addormentato, sapeva che
sarebbe stato solo.
Si è preso il suo tempo, a volte chiacchierando tranquillamente con i fantasmi e i quadri appesi. Si sentiva
bene, ma era anche confuso...confuso, perchè non aveva dormito. Il suo cervello aveva pensato che fosse
un giorno di scuola ed aveva escluso il fatto che fosse attualmente il fine settimana. Ma questo non
spiegherebbe il motivo per cui si fosse svegliato alle quattro del mattino. Di solito i suoi giorni "Non-
sonno" erano a volte molto specifiche: anniversario (decesso dei suoi genitori) più o meno tutto il mese di
febbraio, i periodi di stress e così via. Oggi non era una data speciale e certamente non era stressante.
Quando finalmente raggiunse gli ultimi gradini della Torre di Astronomia, sentì che qualcosa era fuori
luogo. Una piuma...un rilegatore di metallo; qualcuno era lì.
Erik camminò di soppiatto attraverso la parete, non facendo rumore e cercando qualcuno con lo sguardo
attraverso il piccolo balcone. Quello che vide era un ragazzo in blu.
Un ragazzo con i capelli corti e scuri era seduto su una sedia di fronte al balcone. Teneva una penna in
una mano e una pergamena nell'altra. Stava scrivendo con la bacchetta poggiata in cima al suo orecchio
che emanava una luce soffusa blu. Improvvisamente la testa del ragazzo si voltò lentamente. Ma Erik
aveva fatto in modo di non fare rumore, come poteva il ragazzo sapere che era lì?
«Tu chi sei?» disse il ragazzo
Erik se ne andò dal nascondiglio e alzò la bacchetta.
«Vengo in pace. Sono Erik Lehns-»
«Erik Lehnsherr, io ti conosco. Abbiamo Pozioni, Difesa contro le arti oscure e Divinazioni insieme, non è
vero?»
Erik riconobbe il ragazzo. Stava al sesto anno come lui.
«Penso di si...si» Erik era ancora un po' confuso. Di tutte le persone che poteva incontrare, si imbattè
proprio in lui? Da quando è cresciuta le vena ribelle in quel ragazzo?
«Sono..»
«Charles Xavier. Tutti sanno chi sei. Mi dispiace averti spaventato»
«Nessun problema, amico. Come mai sei qui?» chiese Charles
«Non riesco a dormire. Sono venuto a vedere l'alba»
«Ah...proprio come me. Prenditi una sedia»  Charles spinse una sedia nella sua direzione e poi si rimise
sulla sua.
Erik accettò 'offerta e si sedette accanto al ragazzo in blu. Aveva appena notato che i vestiti del ragazzo
erano del pigiamo Corvonero e dato che indossava anche lui il pigiama della sua casa, lui lo avrebbe
soprannominato "Il ragazzo in verde". Chissà cosa stava pensando il ragazzo in blu.
«Come hai fatto a sapere che ero lì?» Erik ruppe ancora una volta il silenzio.
«C'è stato un flusso costante di "suoni furtivi"; "Chi è questo"; e "Meglio non fare rumore"» Charles non
potè trattenere un sorriso all'adorabile confusione del ragazzo affianco a lui.
«Non capisco» disse Erik dopo un po' di silenzio
"Sono un telepate e tu gridavi i tuoi pensieri nella stanza" rispose nella mente Charles
«E' possibile...leggere i miei pensieri?» Improvvisamente l'aria si fece più confortevole
«Mi dispiace ho dato un'occhiata. I-io non avrei dovuto» balbettò Charles
«Non è colpa tua. Sono io quello che ha gridato» disse Erik 
«Teoricamente parlando» Disse Charles facendo una piccola risatina.
«Già...» ancora una volta un silenzio confortevole cadde nella stanza. Ma loquace e inquieto, Charles non
poteva fare a meno di chiedere «Allora...Lehnsherr, non è un nome molto inglese» chiese timidamente
«La mia famiglia è di origine Tedesca, i miei nonni si trasferirono in Inghilterra dopo la seconda guerra
mondiale babbana. Io sono ebreo, si vede. Sono anche figlio di babbani»
«Parli tedesco?» chiese Charles affascinato.
«Si. io parlo Yiddish, francese, spagnolo...h viaggiato un po'» disse Erik offrendo un piccolo sorriso a
Charles che lo guardava con grandi occhi azzurri pieni di ammirazione.
«Oh davvero? Dove?»
«La Francia, la Svizzera, Russia...è complicato»
«Oh. Io ho vissuto in America per sette anni» disse Charles un po' attonito
«Davvero?»
«Si...Oh guarda!»
E con l'ultima parola, un bagliore scarlatto comparve all'orizzonte. Il sole che come ogni mattina
salutava il cielo, stava lentamente svegliando il mondo.





                                                                         Angolo Autrice

Saaaaaalve! Eccomi qui con una long sulla Cherik. La dovevo pubblicare qui, giusto?
O mi sono sbagliata e la dovevo pubblicare in Harry Potter? Bah...comunque, spero che questa idea vi piaccia e che vi incuriosisca. Il capitolo è un po' corto e principalmente parla di come si sono conosciuti. Spero che lasciate una recensione.
Un bacio

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Capitolo 2
*** Non ho idee su come intitolarlo ***


Note Autrice: Salve! Per prima cosa ringrazio coloro che hanno recensito il primo capitolo. Davvero, grazie mille. Poi vorrei precisare che questo è solo un capitolo di "passaggio". Non succede nulla, semplicemente mi serve come collegamento per il prossimo capitolo. Mi scuso per eventuali errori e per il fatto che il capitolo sia corto, ma la scuola mi ha tolto molto tempo. Giuro che il prossimo capitolo sarà più lungo dato che, finalmente, sono iniziate le vacanze natalizie *-*
Ora finisco di rompervi le scatole e vi lascio al capitolo. Un Bacio





O mio Dio. O mio Dio. Gli hai parlato! L'hai fatto!
Per un occhio non allenato, Raven e Charles Xavier, entrambi del quinto anno ma di case differenti, sarebbero sembrati due normali studenti che facevano colazione in sala grande senza parlarsi.
"allora il ragazzo sexy serpeverde ti ha parlato!"
"Si!"
"E vi siete dichiarati il vostro amore eterno?"
"Cos- No! Abbiamo solo guardato l'alba insieme."
"E poi?"
"E abbiamo condiviso le carammelle Tutti i gusti +1."
"Davvero?"
"Si..."
"Avresti dovuto spostare accidentalmente la mano giù nei pantaloni."
"Raven!"
"Che c'è? Se aspetti troppo perderai l'occasione"
Per una strana ragione alcuni corvonero che stavano affianco a Charles, improvvisamente gli esplosero il cibo in faccia, sotto lo sguardo divertito delle altre case

----X----

In un'altra parte del castello, un'altro studente stava seduto su una polltrona, cercando di leggere un libro. Infatti stava avendo un monologo interiore sull'evento di quella mattina.
"Charles Xavier. Lui è bello...e non è il ragazzo ricco viziato che pensavo fosse. E' molto inelligente...Devo ammettere che è abbastanza attraente. Lui è molto attraente, credo. Voglio dire, ha una bella faccia e degli occhi stupendi. Ha un sacco di cose belle in realtà. E' un po'...adorabile. Dovrei parlare con lui più spesso"

A chiunque passasse, Erik lehnsherr, quinto anno serpeverde, lo guardava con aria minacciosa. Nessuno avrebbe mai immaginato i pensieri mondani che attualmente stavano attraversando nella sua mente. La paura che provano le persone verso di lui sono attribuite ai suoi lineamenti. Quadrati e meditabondi per natura ma straordinariamente bello.
Erik ha cercato di spiegare più volte che quello in realtà era la sua espressione rilassata e che non faceva continuamente pensieri omicidi, come dicono alcune voci. Dopo alcuni anni di costante insistenza sul fatto che lui in realtà non fosse bruto, iniziò ad ignorare la gente spaventata che passava per i corridoi. Non che ce ne fossero molte, ma un paio del primo e del secondo anno erano completamente terrorizzati da lui. Tentò di sorridere a sua volta, ma accentuò ulteriormente la loro paura di lui.

Nonostante la sua reputazione, Erik Lehnsherr era tutt'altro che senza amici. Era un ragazzo con molti talenti, in particolar modo nei giochi babbani ma anche nel quidditch e altre abitudini magiche. Ed aveva vari amici sparsi in tutte le case di Hogwarts.
Le ragazze però non hanno visto il suo fascino tenebroso come qualcosa di sconvolgente. Al contrario, una grande quantità di popolazione femminile di Hogwarts lo trovò misterioso e sexy, naturalmente. Attira l'attenzione delle ragazze durante le lezioni. Erik non ha prestato particolare attenzione alle donne. Solo Magda era stata con lui, fino a quando non ha scoperto che preferiva il fratello maggiore di Magda.

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Capitolo 3
*** Evento ***


Erik arrivò stremato dalla corsa nella serra di erbologia.
-Lansherr, prenda immediatamente posto che la lezione è iniziata già da cinqie minuti- gli disse l'insegnate, Penelope McCallister. Era una donna sulla cinquantina, non particolarmente alta ma piuttosto minuta. Il viso era infossato e pieno di rughe, le lbbra sottili, il naso dritto, gli occhi piccoli e ambrati, mentre i capelli erano scuri e le arrivavano fino al mento.
Il serpeverde, si avviò al proprio posto incurante dell'occhiata interrogativa che gli lanciò Charles.
L'insegnate iniziò a spiegare l'essenza Sedum acre e su come usare la loro essenza per far svenire, poi si interruppe.
-Signor Xavier, ha visto per caso sua sorella Raven?-
-No, doveva parlare un momento con la McGonogall- rispose immediatamente. Improvvisamente la porta si aprì ed entrò una figura femminile, alta e formosa, dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri.
-Scusi per il ritardo, ero nell'ufficio della McGonogall- disse Raven
-Si vada a sedere vicino a...al signor Lansherr- disse per poi continuare la spiegazione.
Raven andò a sedersi vicino ad Erik lanciando un'occhiata maliziosa a Charles.
-Allora...- cominciò Raven rivolta verso Erik - tu e Charles...siete diventati ottimi  amici in meno di una settimana, eh?-
Il cuore di Erik perse un battito. Perchè la sorella di Charles gli stava facendo tutte quelle domande? E se fino a quel momento la sua attenzione non si era rivolta a altra persona che non fosse la professoressa, ora risultava un po' difficile.
-Beh...Charles è una persona molto intelligente e simpatica... è piuttosto difficile non essergli amico. Ma non credo che la cosa ti debba interessare- disse ricomponendosi e tornando al suo solito tono distaccato.
- Stiamo parlando di mio fratello e credo di avere il diritto di sapere le sue amicizie...o più che semplici amicizie- disse avvicinandosi sempre di più.
"Erik qualunque domanda ti faccia Raven, tu non darle ascolto. Ha passato troppo tempo a guardare fiction babbane" la voce di Charles riccheggiò nella mente di Erik, e lui non poteva essere più che felice del dono che aveva il corvonero.
Raven ritornò nella sua posizione, sbuffando e guardando il fratello con sguardo glaciale.


Finalmente la lezione finì e tutti gli alunni si avviarono verso la sala grande, il preside avrebbe dato l'annuncio.
Da un paio di giorni, infatti, si parlava di un evento che non era mai stato organizzato ad Hogwarts.
Dopo un paio di minuti, il preside, Albus Dumbledore fece il suo ingresso nella sala grande, annunciando che il 'grande evento' di cui si è parlato negli ultimi giorni, era una gita nella Londra e Parigi babbana.
Molti studenti erano euforici per la gita, fatta eccezzione per qualche purosangue. La gita era concessa solo alle classi del sesto e del settimo anno e si sarebbe tenuta la settimana successiva.









Angolo della sopravvisuta

Eccomi ritornata! *Lanciano pomodori*
So perfettamente che non aggiorno da dicembre e avete tutto il diritto di uccidermi.
Non solo perchè non aggiorno da oltre un secolo, ma anche perchè questo capitolo non lo si può definire capitolo, dato quanto è corto!
Ho avuto il "blocco dello scrittore" e davvero, non sapevo come continuare. Poi qualche giorno fa' ho guardato il trailer di "X-men - Apocalypse" e tipo....ho immaginato tutti quei momenti Cherik e mi è salito un senso di vuoto per aver abbandonato questa long.
Giuro, per davvero, che aggiornerò una volta a settimana e che i capitoli saranno più lunghi, non solo perchè si parlerà in parte di arte (e modestamente, se potesse vedermi l'isegnante di storia dell'arte  sarebbe orgogliosa di me)
Detto ciò, ci vediamo al prossimo capitolo. Chiedo scusa a Emmevic per non aver risposto alle recensioni :'( Sono contenta che la storia ti piaccia e spero di aver fatto meno errori di battitura. Ma sfortunatamente quelli sono il mio tallone di Achille

Un Bacio

 

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