♥ Twins ♥ di Noemix (/viewuser.php?uid=65656)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IN DUE ***
Capitolo 2: *** FORZA ***
Capitolo 3: *** RESPIRO ***
Capitolo 4: *** JACOB ***
Capitolo 5: *** SANGUE ***
Capitolo 6: *** AMORE ***
Capitolo 7: *** NASCITA ***
Capitolo 8: *** MORTE ***
Capitolo 9: *** GEMELLE ***
Capitolo 10: *** NOSTRA MADRE ***
Capitolo 11: *** IMPRINTING ***
Capitolo 12: *** NOI QUATTRO ***
Capitolo 13: *** COME SEMPRE.. ***
Capitolo 14: *** PROTEZIONE ***
Capitolo 15: *** ATTACCO ***
Capitolo 16: *** SALVATAGGIO ***
Capitolo 17: *** CHIACCHIERE NOTTURNE ***
Capitolo 18: *** RISVEGLIO ***
Capitolo 19: *** NOTTE E SOGNI ***
Capitolo 20: *** NEVE ***
Capitolo 21: *** ANGELO ***
Capitolo 22: *** FERITE ***
Capitolo 23: *** FALò ***
Capitolo 24: *** CIECO ***
Capitolo 25: *** LUCE E OMBRA ***
Capitolo 26: *** FIDANZATA? ***
Capitolo 27: *** LUI ***
Capitolo 28: *** SGUARDI ***
Capitolo 29: *** LUNA ***
Capitolo 30: *** NUVOLE ***
Capitolo 1 *** IN DUE ***
Ha
ora inizio un nuovo entusiasmante(spero) racconto sulla vita di Edward
e Bella
più… qualcuno!^^
Divertitevi!
-----------
TWINS
♥In
Due♥
1°
Capitolo
Farò
della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto la tua casa.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita
di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde…
Mamma
Bella
1
settembre, Renesmee
Nuotavo
tranquilla nella pancia della mia mamma..
Ero
ancora tanto piccola, il nonno Carlisle diceva che non avevo neanche
tre
settimane di gravidanza!
La
mamma mi parlava spesso e mi accarezzava sempre.
Era
come se ci fosse una calamita che attirava le sue mani su di me..
Aveva
sempre tanta paura che mi facessi male, ma lei non sapeva che ero
protetta da
una gigantesca sacca che il nonno chiamava
“placenta”...
diceva
anche che ero fortissima.
La
voce del mio papà la percepivo poco e sempre brevemente..
Quando
parlava con la mamma o con la mia futura famiglia era sempre arrabbiato
o
preoccupato.
Per
ora non lo apprezzavo molto, perché Mamma Bella si agitava
sempre quando c’era
lui: le batteva forte il cuore anche quando la sfiorava!
Eppure
anche il mio cuore, ancora non ben
sviluppato, voleva battere per lui:
gli volevo già tanto bene!
Non
lo conoscevo bene come conoscevo la mia mamma, ma sentivo a distanza
che era
parte di me!
La
prima volta che avevo provato questo sentimento era stato quando Bella
aveva
capito che aspettava me e mi accarezzò.
Quello
fu il momento più bello della gravidanza!
Altre
voci che adoravo erano quelle di Zia Rosalie e di nonna Esme: erano
così dolci,
soavi e squillanti!
Ma
nessuna batteva quella di mia madre!
Lei
mi proteggeva, mi parlava per tranquillizzarmi, mi faceva compagnia e
mi amava..
Era
la mia migliore amica!
Mi
chiamava “piccolo brontolone”
e non capivo
il perché!?
Credevo,
seppur con poca esperienza, di dover essere definita con aggettivi
femminili!
Ero
convinta di far parte dell’universo femminile.
Sentivo
appunto con la mia mamma, un’affinità
eccezionale.. ero davvero lieta di
diventare presto sua figlia!
Il
nonno diceva che avrebbe voluto farmi la amniocentesi per togliere il
dubbio a
tutti.
Ma
la mia resistente membrana che mi conteneva non lo permetteva!
A
volte allora, per far capire alla mamma che c’ero le davo dei
piccoli calci, ma
lei urlava..perché?
Forse
perché era contenta? E allora per quale motivo quando lo
facevo si muovevano
tutti in torno a noi? Ci spostavano
sempre e la rassicuravano.. papà addirittura spesso mi
chiamava “mostro”! Ma
perchè??? Perché non me lo spiegavano?
3 settembre,
Renesmee
Oggi
mi è successa una cosa davvero strana..
Mi
stavo rigirando tranquilla, tra i lamenti della mamma, quando ho
sbattuto per
sbaglio contro qualcosa che non era la pancia della mamma..
Era
una membrana bianca, proprio come la mia: dura e resistente.
Mi
sono incuriosita, così l’ho girata tutta.. vedevo
che dentro c’era qualcosa, e
assomigliava a me!
Aveva
le manine, i piedini e un corpicino piccolino come me!
Sentivo
la mamma annunciare che ogni giorno si sentiva sempre più
debole e pesante, come
se ci fosse più di un bambino dentro di lei..
Tutti
dicevano che non era possibile contenere due o più
“ mezzo sangue” in un corpo
di donna, quindi le hanno detto che ero solamente diventata
più greve.
Ma
io, che posso vedere anche dentro di lei, posso dire che ha ragione lei.
Non
sono sola, ma siamo in due. Wow!!! Due!
Gemelli!
La futura
Renesmee
Angolo
dell’autrice_________________
Che
ne dite ragazze? Vi piace la mia idea?
Spero che nessuna di voi abbia già letto una storia simile,
ma
se la risposta è affermativa, datemi credito!
Vorrei ricordarvi che in occasione del prologo della mia storia
precedente avevate detto di aver già letto cose simili..
scommetto però che il
prosieguo sia stato abbastanza originale!
Quindi fidatevi di me, vi dico che la storia non è comune
alle
altre!
È solo il principio!
Ringrazio già chi mi seguirà e che mi
recensirà..
Se riceverò numerosi commenti la continuerò
presto, altrimenti..
attenderete un bel po’!^^
A presto, vi voglio bene
Noemix
|
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Capitolo 2 *** FORZA ***
Ehi
gente! Sono tornata! Scusate il ritardo assurdo, ma ho avuto davvero
tanto da
fare! Pensavo di concludere prima l’altra mia ff, poi mi sono
convinta a darle
un seguito più duraturo e a quanto pare è
piaciuta!^^
Non
so come ringraziare per tutti i vostri bellissimi
commenti che avete lasciato già dal primo capitolo! Spero
solo di non deludervi,
ma ora…Buona Lettura!
♥
FORZA
♥
2°Capitolo
“
Il suo
volto
era un
letto di chiome,
Come fiori in un prato-
La sua mano
era più
bianca dell'olio
che bruciando alimenta le luci sacre.
La sua lingua
era più tenera
dell'armonia che oscilla nelle foglie-
chi l'ascolta
può rimanere
incredulo,
ma chi ne fa esperienza
crede.”
Mamma Bella
4 Settembre, Renesmee
Che
fame!
Il
mio pancino, ancora non ben definito, è vuoto e
mi ricorda in ogni momento di felicità e di buio che
è vuoto: brontola, come
faccio io ogni tanto con la mia genitrice.
Mamma,
ti prego! Dammi la pappa!
Da
quando i miei genitori mi hanno concepita, non
mi sono mai sfamata di nulla forchè delle energie di mia
madre.
Era
forte e vivace quando mi sono ritrovata per la
prima volta dentro di lei.
Ma
ciò che mi angoscia ora, è il fatto che la sua
forza sta diminuendo.
È
debole e non più felice come un tempo.
Mio
padre mi accusa di essere la causa di tutto ciò.
Nessuno attorno a noi è più
allegro. Forse solo lo Zio Emmett. Lui, non
vede l’ora di vederci.
Fa
spesso ridere la mamma ed è per questo che gli
voglio molto bene!
Adoro
il mio gemello!
Lui
mi fa compagnia: è l’unico, oltre a nostra
madre, che mi comprende pienamente.
Non
riesco ancora a parlare con lui ma spesso le
membrane che ci contengono vengono a contatto tra loro: in questo modo
riusciamo ad accarezzarci e non nascondo che questi per me sono momenti
eccezionali.
La
mano di mia madre è sempre ferma su di noi.
Lei ci protegge, lei
ci comprende.
Forse
ha paura che il mondo, lì fuori, sia
troppo grande per noi che siamo protetti e al sicuro qua
dentro.
Mio
padre è davvero preoccupato per lei.
Lo
percepisco.
Spesso
è così inquieto che grida.
Urla
dalla disperazione, dal tormento… per causa nostra.
Mamma,
invece, continua a ripeterci che
quando nasceremo e ci presenteremo al mondo, lui capirà
quanto siamo importanti
per lui.
Vedi
piccolo -dice-
la donna diventa madre sin da subito,
appena capisce di aver un’altra vita dentro di sé,
mentre l’uomo diventa padre
solo quando vede suo figlio nascere. Solo allora comprenderà
- mi rincuora.
Ovviamente
parla al singolare.
Si
rivolge solo a me e per questo il mio gemello è
abbastanza irritato.
Percepisco
anche le sue di emozioni.
Non
ho ancora capito se è un maschietto o una
femminuccia come me, ma non importa.
Gli
voglio davvero, davvero bene.
Forse
quanto ne voglio alla mia splendida mamma!
Quest’ultima
è davvero speciale, come dice sempre
papà.
Sento
un legame fortissimo tra di loro,
invincibile.
Sarà
bello vederli insieme alla mia nascita.
6 settembre, Renesmee.
Uffa.
Ho fame. Io e mio fratello non ne possiamo
più.
Sto
andando in panico.
Mia
madre non ci regge più, non la sento più
camminare e trotterellare per casa felice con la Zia
Rosalie e papà.
Ora
è perennemente ferma sul divano. Non si muove!
Com’è possibile?
È
sempre stata così impacciata, così
imbarazzante…
Percepivo
sempre la sua vergogna ogni qualvolta
inciampava o cascava.
Avevo
capito subito che mi sarei divertita molto
con lei.
Il
suo sangue, poi era così dolce!
Ora
invece, circola poco e non riesce a donarmi il
nutrimento che vorrei: tutto questo vale anche per mio
fratello/sorella.
Spesso
il nonno la incita a mangiare, così lei
ingurgita uova schifose o brioche alla marmellata che io non sopporto!
Il loro
odore mi fa vomitare..
E
mia madre ci rimette.
Al
principio, la forza di Bella era sorprendente,
ma ora è carente.
La
sento spesso piangere e abbattersi di dolore per
questo… mio padre fa lo stesso.
Lui
però non può piangere, e per questo grida.
È
un essere che soffre, che vive nel buio della sua
mente; non è un essere umano, come la mamma, ma qualcosa di
più forte e
potente, come gli altri componenti della mia famiglia.
Sai
piccolo brontolone, papà non è come me.
È
più speciale: sarà il migliore dei
papà perché lui potrà darti attenzioni
ventiquattr’ore
su ventiquattro. Lui non ha bisogno di dormire e non si nutre di pane,
dolci,
carne o uova come me… ma di sangue quello dolce e fluente
che hanno gli
animali.- ci spiegò
un giorno nostra madre.
C’erano
delle lune però, in cui mamma Bella era particolarmente
felice.
Lune
in cui sentivo le leggere e soffici carezze di
mio padre.
A
volte si coccolavano a vicenda e indisturbati potevano
parlare del loro immenso amore, così io mi soffermavo ad
ascolarli…
-
Amore, non sai quanto ti amo - disse un giorno,
papà.
-Anche
io Edward. Promettimi che non mi lascerai
mai - corrispose mamma.
-Bella!
Mi stupisco che tu possa ancora pensarlo!
Sono rimasto qui, come tu mi hai chiesto, pur sapendo che indugiando
avrei potuto
vederti morire.- si agitò mio padre, tornando triste.
No!
Vi prego! Non tornate su argomenti così malinconici!
Siate felici! Cercavo di gridare io.
Ma
loro… non mi sentivano.
-Tesoro
smettila! Io resisterò. So che ce la posso
fare! Vedi?- lo rincuorò mia madre, alzandosi dal letto per
farsi ammirare.
-Io
ti sto guardando, amore. Ma in questo momento
riesco a vedere solo quello che ti ho fatto. Hai una incresciosa
sporgenza lì,
dove si trova il ventre ed hai occhiaie violacee. Le tue gote non sono
più
rosse e infuocate come una volta: sei pallida, quasi quanto me.
Quella… cosa
ti sta succhiando la vita!- le tuonò lui, incurante dei
sentimenti miei e di
mia madre. Lui… mi odiava!
Con
un gesto istintivo a quel punto, la mia
genitrice accarezzò soavemente il pancione cercando di donarci
conforto.
Mia madre era molto sensibile agli atteggiamenti dell’uomo
che amava.
-
Edward - chiamò, prima di sistemarsi nuovamente
al suo fianco- Io amo nostro figlio. Tu ancora non
puoi capire, ma lo
farai. Quando saremo una grande famiglia felice, il tuo sorriso
tornerà a
brillare come tanti piccoli diamanti incastonati tra le tue labbra- poi gli posò un
leggero bacio e lui tornò ad
accarezzarci.
-Bella,
io non voglio renderti infelice, non
fraintendermi, ma vorrei solo che tu non rischiassi la
vita.-spiegò teneramente.
-Vedrai
tesoro… non succederà niente- e ripresero a
baciarsi appassionatamente, mentre papà Edward le
accarezzava animatamente il
pancione alienato.
Io
intanto nuotavo felice immersa nei liquidi
amniotici del ventre di mia madre, urtando di quando in quando il corpo
di mio
fratello, che provava le stesse mie sensazioni: adoravamo le carezze di
nostro
padre.
Ti
vogliamo bene papà! Gli urlammo assieme.
Le
mani di Edward si bloccarono.
-Hai
detto qualcosa?- gli domandò improvvisamente.
-Io?
Ma se non ho aperto bocca…ero un tantinello
impegnata!-chiarì Bella.
Siete
così carini quando vi baciate! Riprovai di nuovo.
-Grazie.-
rispose lui- Non sapevo che ci stessi
ascoltando-
Di
niente papà. Pensai.
-
Oh mio dio! Ma riesci a sentire i pensieri di
nostro figlio!-esclamò sorpresa mia madre.
-
Si. –
-Cosa
dice?- chiese accoccolandosi di nuovo a lui.
Edward
riprese ad accarezzarci insieme a mia madre.
Le
vostre tenerezze sono così dolci!
-Gli piacciono le nostre
carezze-spiegò lui.
-Certo
che ti piacciono piccolo. I tuoi genitori si
amano tanto! È per questo che sei qui dentro, aspettiamo la
tua nascita. Sarai
il bambino più adorato del mondo, perché sei
speciale… come tuo padre!- gongolò
mia madre.
Vi
voglio bene.
-Ci
vuole bene- disse mio padre.
-Amore!
Anche noi, vero Edward?-
-
S-si. - tentennò lui. Era… emozionato!
Papà,
non vedo l’ora di conoscerti.
-Cosa
c’è?- domandò mia madre, probabilmente
a
causa di uno sguardo stranito di mio padre.
-Vuole…
conoscermi!- esclamò meravigliato.
Vuoi
che ti sveli un segreto papà?
-Certo-
mi rispose lui; questa volta direttamente.
-Cosa
ti ha detto?- chiese mamma Bella.
-Vuole
dirmi un segreto-
-Diglielo,
piccolo- disse accarezzandomi, mia
madre.
Si,
mamma.
Vedi
papà… qui dentro non ci sono solo io. Siamo in
due!
Non
si sentì più nulla.
La
scena era stoppata.
Mio
padre era rimasto immobile e mia madre lo
chiamava spaventata.
La
mano di Edward si trovava ancora sopra di me, ma
non si era fermata.
Bella
cercò di ridestarlo.
-
Edward! Che ti ha detto? - gli domandò spaventata,
lei.
Seguì
una breve pausa…
Papà,
diglielo avanti! Deve saperlo! Sapere che dovrà cominciare
ad amare non uno, ma
due bambini! lo
incoraggiai.
Diedi
un calcio alla membrana cercando di chiamare
mio fratello.
Credo
che per errore urtai la pancia di mia madre
perché lei lanciò un urlo di dolore.
Un
secondo dopo sentii sbattere la porta e tutti i
miei familiari preoccupati entrarono nella stanza.
Ci
sono anch’io, papà. Mia sorella ha ragione. Siamo
in due.
Mio
padre si smosse e annunciò le fatidiche parole
che avrebbero scioccato tutti quanti.
-Bella
aspetta due gemelli-
Poi
la scena si spense.
La futura Renesmee
Angolo
dell’autrice
-----
Scioccati?
Spero di aver dato abbastanza
risalto a questa situazione.
Credo che chiunque nei panni di Edward,
sapendo di dover diventare padre di due bambini, si bloccherebbe per un
attimo.
Chiaro che lui enfatizza l’avvenimento! Ma
dopotutto… è sempre il nostro
Edduccio!
Ringrazio tutti tantissimo per le
infinità di visite che avete effettuato per il primo
capitolo: non me lo
aspettavo proprio!
Credevo che l’idea fosse un po’ scontata,
ma a quanto pare mi avete dimostrato l’esatto contrario!
Grazie anche a tutti quelli che mi hanno
aggiunto tra i preferiti! Grazie di cuore!
Grazie 1000 a:
fede72
serenitychibi
ishizu
Tay_
Magdalena
_martinella95_,
mary_cullen90
Nancy95
alice brendon cullen
cullengirl
keska
Padfoot_07
mazza
cloe
cullen
Emily94
Ora
non ho molto tempo per rispondervi
perché vado di frettissima, ma la prossima volta lo
farò! Statene certi!
Mantengo sempre la mia promessa!
Siete state davvero molto preziose per
me, perché mi avete dato una nuova speranza: credevo,
infatti, che questa
storia non avrebbe avuto tanto seguito…non vedo
l’ora di leggere i vostri commenti
e spero quelli di altri!!!^^
Cercherò di postare il seguito il più
presto possibile…
Grazie ancora a tutti *-*me commossa*-*
Vi voglio molto bene
Baci, la vostra
_Noemix_
|
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Capitolo 3 *** RESPIRO ***
Salve a tutte carissime!
Vi chiedo scusa per l’irritante ritardo, solo che la scuola
mi occupa
molto e scrivendo due storie contemporaneamente ho meno tempo per
dedicarmi
completamente a questa!^^
Come alcune di voi mi hanno fatto notare il linguaggio di Nessie
è
piuttosto forbito, ma è una mia scelta stilistica. Infatti
non volevo usare un
lessico infantile - sebbene sia il diario di una bambina - ma qualcosa
che
facesse ricordare l’innata intelligenza della piccola ibride.
Ora non voglio ciarlare troppo… i ringraziamenti alla fine!
Ora
godetevi questo capitolo, spero, pieno di sviluppi..
-Dedico questo capitolo alla mia
dolce amica Mazza.. grazie di tutto^^
---------
♥
RESPIRO♥
3°Capitolo
Per
i miei tesori…
Il
vero amore non lascia tracce…
Come
la bruma non
lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve
Il
vero amore non lascia
tracce..
Se
tu e io siamo una
cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell'aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano…
Mamma
Bella
7
Settembre, Renesmee ♂
Mamma!
Mamma!
Invocai
più forte, ma
lei non mi sentì.
Mio padre la
scuoteva
turbinosamente, ma lei non rispondeva.
-Bella!
Bellaaaa!-
urlava atterrito.
Nella stanza
percepivo
movimenti bruschi incentrati su di noi.
Sentivo le voci
di Zia
Rose e del Nonno Carlisle, ma non vedevo.
Di solito lei riusciva a mostrarmi tutti
attraverso i suoi splendidi occhi nocciola, ma ora erano chiusi.
Bella non
respirava.
L’aria
nel suo ventre
stava diventando insopportabile e faticava ad arrivare…
Mamma!
Mamma!
La richiamai
più
dolcemente.
Mamma,
ci siamo. Stiamo bene, ti siamo vicini. Ti prego non farti prendere dal
panico
e rispondi a papà.. altrimenti si spaventa! Respira!
-Bella. I nostri
figli
stanno bene. Aspettano solo che tu riapra gli occhi… i tuoi
splendidi occhi
color cioccolato che sicuramente faranno impazzire i
piccoli.-cominciò la voce
soave di mio padre.
-Bella, so che
mi
senti. Volevo dirti che mi sono sempre sbagliato.
Non avevo mai
capito
quanto fosse importante per te portare avanti questa gravidanza.
Ora sto
iniziando a
comprendere il motivo per cui sei così legata ai due
scriccioli che porti in
grembo.. ma ancora non posso concepire che tu voglia morire per loro.-
affermò-
Cerca di capirmi-.
Poi prese a
massaggiare
il ventre di mia madre addormentata.
Gorgogliavo di
piacere…
Mio fratello
viaggiava
tranquillo tra i nostri sogni di avvenire: era più facile
avere meno timore del
mondo quando si era amati da entrambi i genitori.
-Bella ora
ascoltami.
Se non apri gli occhi e riprendi a respirare, i tuoi bambini
moriranno…- la
incitò-.. e anche tu- quest’ultima frase era
intrisa di un dolore profondo ed
incontenibile. Era come se a mio padre fosse, tutto ad un tratto,
venuto a meno
la terra su cui camminava…
- Edward
spostati,
dobbiamo praticarle subito una respirazione artificiale se non vogliamo
che
soffochi… ora scostati da lei.- gli ordinò mio
nonno, consapevole di chiedere
a suo figlio qualcosa di davvero impossibile.
-No-
-Ma
Edward…-
-Ce la
può fare. So che
può. È forte, proprio come questi piccini- disse
sicuro, tornando a
massaggiarle il ventre.
-Cought,
cought..E-edward-
Mia madre
tossì
violentemente con stupore generale.
Una folata
d’aria
proruppe nella placenta; ne ispirai una boccata buona, desiderata.
-Lo sapevo-
confermò
mio padre con voce soddisfatta.
La strinse a
sé con
fare delicato.
-Sono qui amore,
sono
qui- la rassicurò teneramente.
Le sue mani non
smisero
nemmeno un attimo di coccolarle la pancia…
Io e mio
fratello
eravamo calmi come non mai in quella situazione.
I nostri
familiari
sospirarono di tranquillità vedendo il ventre di mia madre
brontolare
imperterrito sotto la manona fresca di mio padre.
Quest’ultimo
sollevò il
viso di Bella cercando i suoi occhi tramite il suo sguardo folgorante.
-
Edward..-piagnucolò
lei.
Il suo
singhiozzo venne
interrotto da un bacio imprevisto di suo marito ovvero: mio padre.
La sentii
stringersi a
lui…
Percepii il suo
battito
accelerare…
Ed infine
avvertii
accrescere il benessere mio e del mio gemello che si raccolse
viepiù nella sua
bianca membrana, attraverso la quale io non potevo entrare.
Nessuno
di noi due poteva abbracciarsi o anche solo avvicinarsi.
Di
tanto in tanto urtavo contro quel rivestimento duro come la pelle di
mio padre.
Era un modo per salutarlo e fargli capire che gli volevo bene.
Capitava
a volte che colpissi per sbaglio la pancia di Bella che subito urlava
di dolore
oppure le procuravo il solletico massaggiandola da dentro.
Proprio
in quel momento cercai di girarmi per osservare meglio la situazione,
quando
uno dei miei piedini mi sfuggii e andò a calciare la sua
morbida pancia umana.
Mia madre
cercò di non
urlare però si strinse convulsamente nella maglietta del
pigiama che le copriva
l’enorme addome, una reazione istintiva come per assicurarsi
che i suoi figli
fossero ancora dentro la pancia e al sicuro.
Mio padre lo
notò e
l’abbracciò più forte, sembrava quasi
stesse cercando di attutire il dolore che
provava sua moglie.
Erano una cosa
sola.
Quando lei soffriva, lui
sembrava percepirne il dolore.
Passata la
fitta, tutto
tornò alla normalità: come in simbiosi
ricominciarono a coccolarci.
La nostra
famiglia che
un attimo prima era presente nella stanza cercando di capire cosa
stesse
succedendo, sparì dopo aver fatto i complimenti ai miei
genitori per quella
nuova novità: gemelli.
Zia Rose era
letteralmente fuori di sé per la gioia: avrebbe avuto due nipotini!
Nonna Esme, come
sempre, aveva brontolato un poco sul pericolo che Bella correva, poi
rilasciò
una piccola carezza sul pancione che, a quanto avevo capito dalle
parole di
mamma, non aveva mai potuto avere.
Zio Emmett diede
una
pacca sulla spalla a papà: questo non lo avevo potuto
vedere, ma lo percepii
dal gran boato che ne scaturì e che avrebbe distrutto un
corpo umano.
Lui era il mio
Zio
preferito perché era l’unico che faceva
perennemente ridere la mamma.
Papà…
mi saluti lo zio Emmett?
- Ma certo
piccolo -
disse mio padre, rispondendo alla mia domanda silenziosa.
-
Cos’ha detto? -
chiese curiosa Mamma Bella.
-
Già.. ora puoi anche
sentire il mio nipotino? - domandò sorpreso Emmett.
- Si. Mi ha
detto che
vorrebbe tanto salutarti: a quanto pare ti adora. - spiegò
mio padre.
Seguì
un attimo di
silenzio…era scioccato.
- Emmett..
dì qualcosa.
- lo incoraggiò mia madre - I miei figli capiscono tutto
ciò che gli dici. Non
so come facciano, ma parlano con il loro padre! - espose Bella allo
zio, che
ancora non rispondeva.
- Si Bella, ma
parla
sempre e solo uno dei tuoi bambini. L’altro è come
se non fosse presente.
Quello che mi parla.. -
Quella
vuoi dire. Sono una femmina, uffa!
- Scusa! - mi
rispose.
- Per che cosa? -
- Niente parlavo
con
uno dei nostri figli anzi… con nostra
figlia. - chiarì lui.
- Cosa??? Vuoi
dire che
quello che ti parla è una bambina? Avremo una piccola? -
interrogò con enfasi
mia madre.
- Si.
È una bambina.
Mentre parlavo si è arrabbiata perché la citavo
sempre al maschile. -
- E
l’altro di che
sesso è? E lei come fa a saperlo? - domandò
ancora mamma.
-
Perché non glielo
chiedi direttamente tu?- le consigliò lui.
In silenzio pose
la sua
dolce mano sul pancione.
-
Piccola…tu come fai a
sapere se sei una femminuccia o un maschietto? E il tuo gemello di che
sesso è?
- mi chiese teneramente, come solo una madre poteva fare.
Mamma,
lo so perché so distinguere ormai cos’hai tu e
cosa papà: sono uguale a te,
perciò non ho dubbi.
Mi
dispiace ma non ho idea di che cosa sia mio fratello o sorella. Non
riesco a
parlare con lui o lei perché non stiamo crescendo nella
stessa membrana ma in
due separate. Riesco a toccarlo ma non a consultarlo.
Spiegai. Era il
discorso più lungo che avessi mai fatto a chiunque.
Mio padre aveva
fatto
da intermediario, spiegando cosa dicevo.
Mia madre e lo
Zio
rimasero silenziosi per un po’, poi lui parlò.
- Ma non
è possibile
che lui riesca a parlare così bene e sia così
intelligente!-
Esclamò
forte Emmett.
- Lei e.. ha
preso
tutto da suo padre.. - spiegò innamorata mia madre.
Lui la strinse
tra le
sue braccia e le rilasciò un dolce bacio sulla fronte.
Sentii il suo
cuore
pulsare sangue all’impazzata..
Mhh…
com’è succulento quel liquido… ho una
gran fame!
Le carezze di
mio padre
si bloccarono: non ero stata io a parlare.
- Che
c’è amore? Cos’ha
detto? - domandò preoccupata mia madre.
Calma.
Ancora silenzio.
Lui aspettava
altri
pensieri, che non arrivarono.
- Ha parlato
l’altro
gemello. Rallenta il tuo cuore amore, stai eccitando i piccoli. -
interpretò
Edward.
-Scusate eh! Io
andrei.
Non posso sopportare altri discorsi
“sull’eccitazione”… basta,
vado a cercare
Rose… - lo interruppe lo Zio.
Mamma e
Papà presero a
sghignazzare: adoravo Emmett!
Papà..
cosa sta pensando lo zio in questo momento?
- Sono pensieri
da
censurare, piccola! Forse è meglio se non ti rispondo a
tutte le domande! -
rise mio padre e sua moglie lo seguì.
- Oh fratello!
Esci
dalla mia testa!.. ah! Sorellina? Non credevo che i vestiti dentro alle
lavatrici potessero parlare!- scherzò lui con mia madre.
Le risate
proseguirono.. mia madre sapeva ridere di sé, o almeno..
così mi aveva
raccontato!
Lei per me non
aveva
difetti: era perfetta in ogni dove.
Ad un tratto
tornò a
regnare la serenità.
Il battito del
cuore di
mia madre tornò a velocizzarsi: mio padre la stava baciando
con un’intensità
che ancora non avevo visto ne provato.
- Io vado -
dichiarò
Emmett, sgattaiolando fuori dalla stanza di mio padre.
I miei genitori
neanche
se ne accorsero.
Il respiro di
mia madre
si affannò, la sua fronte si imperlò di sudore
mentre mio padre le sfiorava ininterrottamente
l’enorme pancione.
Era troppo. Mi
girava
vorticosamente la testa e la membrana che mi conteneva
cominciò a muoversi ed a
urtare contro quella di mio fratello.
Piangevamo: non
ci
piaceva quella sensazione.
Per quanto Bella
provasse
benessere, per noi era troppo forte quella emozione!
Viaggiavo in un
mare di
liquido amniotico che sommergeva me e il mio gemello.
Ero preoccupata
per
lui: era ancora molto fragile confronto a me, perché si era
formato più tardi.
Io, infatti, non sarei potuta nascere fino a quando lui o lei non
sarebbe stato
pronto.
Papà,
mamma… fermatevi ci state soffocando!
Urlammo insieme.
Entrambi si
fermarono
improvvisamente.
Aveva percepito
anche
mia madre quale subbuglio le si stava creando all’interno.
- I piccoli! -
gridò
spaventata.
La sua mano ci
fu
subito sopra, a proteggerci.
- Scusami amore.
Non
avrei dovuto saltarti addosso in questo modo, non ti fa bene nelle tue
condizioni, scusa - disse colpevolizzandosi come sempre mio padre.
- No, ora si
sono
calmati. C’è stato un momento in cui credevo di
averli persi! - singhiozzò.
Copiose lacrime
le
scesero dal bellissimo viso.
Mio padre le
prese il
volto tra le mani e ne asciugò le gocce di pianto.
Tranquilli!
Siamo qui con voi. Vi vogliamo bene..
Urlai.
…Siete i migliori
genitori del mondo.
Ultimò
mio fratello.
- Hanno parlato!
-
esclamò stupito mio padre.
- E che
c’è di strano? -
domandò mamma Bella.
- Per il fatto
che
hanno fatto un discorso diretto a noi, interrompendosi a
vicenda… sapevano
esattamente cosa volevano dire e l’hanno detto insieme! -
chiarì lui.
- Questo non mi
sorprende… sai, credo che questi gemelli saranno davvero
speciali… non vedo
l’ora di vederli! - asserì mia madre.
Anche
noi.
- Anche loro non
vedono
l’ora di conoscerti “mamma Bella”!
–
- Suona bene! -
esclamò
lei.
- Si, molto -
confermò
lui - Ora a nanna angioletto, i nostri piccoli ci hanno svelato sin
troppo cose
questa notte. È ora di dormire - la esortò il mio
giovane padre.
Lei si
accoccolò sulla
sua pelle fredda e dura come il marmo mentre lui la copriva con il
lenzuolo.
Buona
notte mamma.
Buona
notte papà.
Dissi.
Vi
vogliamo bene.
Continuò
il mio
gemello.
Mio padre le
riportò le
nostre parole, ci lasciò una carezza e poi la scenetta
d’amore si spense.
L’indomani
avremmo
fatto conoscenza con una nuova persona…
La Futura Renesmee
♫Nota
dell’autrice:
Ehi! Allora che ve ne pare?
Questa volta mi
sono proprio divertita a scrivere il
capitolo: la botta e risposta tra la piccola Nessie ed Edward
è stata
divertentissima da scrivere e spero anche da leggere!
Perché
è questo che significa scrivere no? Fare qualcosa che
allieti le tue giornate e quelle degli altri. Io seguo questo
principio… ci
sono riuscita?
Ditemi cosa ne
pensate! Ora non ho tempo di ringraziare tutti
voi sebbene siate stati tantissimi! *me commossa*
Sono davvero
molto felice di essere seguita da così tante
persone, grazie di cuore!
Un
ringraziamento speciale a:
mazza
keska
stezietta
w
pinkgirl
micino
eulalia_17
cloe cullen
cullengirl
Hikary_a18
ranzie74
Magdalena
gli
Piccola_Ginevra
Grazie ragazze!
Vi sono riconoscente: tramite i vostri commenti riuscite a rifondere
fiducia in
me stessa, visto che il mio prof. di italiano non mi incoraggia molto!^^
Spero che questo
capitolo abbia soddisfatto un po’ tutte perché qui
Edward è assolutamente un
“bravo papà” non trovate?
Nel prossimo
capitolo difenderà la sua famiglia con un incondizionato
amore ma… vedrete! Non
voglio svelarvi tutto.. secondo voi cosa accadrà? Chi
arriverà in casa Cullen?
A prestissimo
con il nuovo capitolo, un bacio
Noemix☺
|
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Capitolo 4 *** JACOB ***
twins 4capitolo
Eccomi
qua
ragazze!
Piano piano
sto tornando al mio ritmo di posta!^^ Ringrazio tutte voi che
continuano
imperterrite a seguirmi… sono commossa *-* Non pensavo che
piacesse il mio modo
di scrivere: io non faccio altro che lamentarmi con i miei amici per il
fatto
che non sono abbastanza brava, come invece lo siete voi!
Ma ora
basta straparlare, ho una fic da mandare avanti. Vi
chiedo cortesemente di riguardare le date degli scorsi capitoli: ho
apportato
delle leggere modifiche perché stavo troppo stretta con i
tempi.. Grazie.
Buona
lettura carissime, ditemi che ne pensate =)
------------------------------------
♥Jacob♥
4° Capitolo
Il
mio occhio s'è
fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al tuo seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore…
Papà
Edward
8
Settembre, Renesmee
a
luce
del sole illuminava
la
foresta.
Le
nuvole grigie di Forks erano state spazzate via dalla lucentezza della
mattinata: il sole che normalmente illuminava la mia vita a Phoenix,
luogo che
per lungo tempo era stato la mia casa, finalmente brillò.
– concluse mia madre.
osì
quel giorno il ragazzo si era mostrato
alla luce del sole, privo della certezza che colei che amava
l’avrebbe accettato
senza indugio.
Lui
non era come gli altri, lui era una
creatura notturna, assetata di sangue, che si sfamava predando vite
umane.
Non
importava se quest’essere aveva rinnegato
la sua vera natura, importava solamente che lei
riuscisse ad uscirne sana e salva:
ma
come poteva lui ucciderla, se
questo gesto significava dire addio all’unica
persona che dava un senso alla sua vita?
Mille
pensieri gli attanagliavano la mente:
ce l’avrebbe fatta?
Che
reazione avrebbe avuto lei nel vederlo
brillare?- si chiese nostro padre ultimando il racconto.
I
figli ancora nel grembo di sua moglie.
La
sua mano che continuava a gravitare ed
accarezzare l’enorme pancione che sostituiva il piatto ventre
di mia madre.
Quel
giorno era iniziato gioiosamente: mio
padre aveva portato
la colazione a letto
a mia madre, e dopo ch’ella ebbe rigettato tutto, aveva
accompagnato Bella in
giardino - sebbene lei fosse molto stanca e fragile, oramai incapace di
parlare
a voce alta - era iniziata l’ora
del
racconto.
Sapendo
che io e mio fratello potevamo
sentirli, avevano iniziato a riferirci del loro primo incontro.
Mio
padre ci aveva descritto ogni sentimento nutrito
per il suo amore: cosa aveva provato la prima volta che
l’aveva vista, il
viaggio a Port Angeles, la rivelazione, il loro primo bacio.
Poi
ancora: la paura che aveva avuto nel
crederla morta, il dolore che aveva provato nel lasciarla, la
sofferenza patita
per non poterle stare accanto ogni giorno, il viaggio fino ai Volturi-
mostriciattoli che non mi piacevano per niente-, la gioia nel vederla
arrivare
nella piazza di Volterra, la felicità
nell’apprendere che tra Lui e Jacob, Lei
aveva scelto mio padre, ma…
Papà,
chi è Jacob?
La
mano di Edward si bloccò su quella di mia
madre, che aveva legato indissolubilmente al grembo.
Papà,
chi è Jacob?
Ripetei,
decisa: volevo una risposta.
Anche
mia madre si irrigidì quando Edward le
riferì la mia domanda.
Cos’aveva
di particolare quel “Jacob”?
-
Bhe… ecco…Jacob è… Jacob!-
rispose
tentennante lei.
Grazie,
fin qui ci arrivavo anche io!
-Ma
senti che arrogante che è già nostra
figlia!- esclamò sorpreso mio padre, dopo aver ascoltato i
miei pensieri.
Probabilmente
mia madre gli fece uno sguardo
interrogativo perché poi disse -No amore, niente. A volte i
pensieri della
femmina sono molto scherzosi e… vivi!-
Ma
dai!
Lui
sbuffò, poi riprese la spiegazione da
dove era stata interrotta.
-Quel
giorno accompagnai Bella alla radura.
Il calore di quella giornata non la scorderò mai: ma come
poteva un vampiro
aver freddo? –narrò con voce melliflua ed
innamorata, poi continuò parlando
direttamente a mia madre –Forse, dal caldo che provai nel
darti il mio primo
bac...-
Taglia
corto, papà!
-Ma
senti te, questa bambina com’è
prepotente!- rise lui.
In
quel momento, sentì un leggero spostamento
sulla membrana opposta alla mia: mio fratello si stava girando e, come
immaginavo, gli sfuggì uno dei suoi piedini che
andò dritto a colpire la
placenta.
L’urlo
che mia madre lanciò fu incontrollato.
Mio
padre saltò sulla panchina per lo
stupore, poi arrivò il resto della famiglia; infine qualcuno
sollevò la nostra
progenitrice e la riportò nello studio del Nonno.
So
che la accompagnarono in quel luogo,
perché a Mamma Bella non piaceva: il suo cuore batteva
fortissimo ogni volta
che ce la portavano e poi pregava suo marito di ricondurla in salotto.
Il
profumo del suo sangue poi, diventava
irresistibile… il sapore delle
prede
diventa più buono quando hanno paura!
Ma
che stavo pensando?
Io
amavo mia madre, perché avrei dovuto
sfamarmi di lei?
Una
volta che mio Nonno Carlisle ebbe
visitato mia madre, e dopo che Nonna Esme l’ebbe sfamata con
le sue leccornie,
Papà la riaccompagnò in giardino: il luogo che
più di tutti ci
aggradava.
Non
so come, ma la luce del giorno ci faceva
bene: a tutti.
Mia
madre si divertiva a vedere suo marito
brillare; l’avevo intuito, poiché ella si
emozionava ogni qualvolta che Edward si
mostrava alla luce sole.
Accarezzandoci,
papà riprese il racconto che
qualche minuto prima aveva interrotto con l’arrivo del calcio
di mio fratello.
Quest’ultimo,
gozzovigliava in giro per la
placenta, ruotandomi intorno per la gioia: non riusciva mai a stare
fermo, come
invece avevo imparato a fare io.
Era
vivace, allegro e sprizzava energia già
da qua dentro: forse era lui che causava la perenne nausea a mia madre.
Anche
in quel momento, per esempio, sapevo
che avrebbe vomitato tutto ciò che aveva ingurgitato qualche
minuto prima.
Come?
Bhe, il suo stomaco, che si trovava
poco sopra di noi, era da un po’, in vivo fermento.
Infatti…
Zia
Rosalie la raggiunse appena in tempo per buscarsi
tutto il rigurgito sulla maglietta nuova di zecca, regalatagli dal
marito.
Mamma
si era infiammata dalla vergogna!
-Perdonami..
Rose!- balbettò a mo di
scusante.
Non
aveva più la forza di fare niente, la mia
povera mamma;
sembrava
che noi due
le avessimo
prosciugato ogni energia e poi… perché non
riusciva a sfamarci? Accidenti…
avevo fame!!!
-
Non fa niente Bella, non fa niente. Vuol
dire che me ne farò comprare una nuova da Emmett…
questa non mi piace- sorrise,
cercando di non fare agitare mia madre.
Quest’ultima
era mortificata. Sentivo il suo
respiro- già debole di suo- intensificarsi, fino a
raggiungere l’apice con uno
sfogo di pianto.
Edward
l’abbracciò, accogliendola
amorosamente sul suo petto immortale.
Ci
avevano spiegato molte cose in proposito.
Mamma Bella voleva a tutti costi che conoscessimo tutto
sul conto di nostro padre.
Sul
suo amore e su suo marito.
Tutto
questo, concentrato in un unico
racconto che poche ore prima aveva iniziato.
Mamma,
ora calmati.
Un
attimo dopo che mio fratello ebbe parlato,
lei… si tranquillizzò.
Sorvolai
quest’ultimo evento, ritenendolo
solo una coincidenza.
Vorrei
tanto sentire il resto del racconto, mamma.
Disse
con serenità il mio gemello.
Mio
padre le comunicò ciò che mio fratello le
aveva detto.
No.
Vorrei sapere di questo Jacob… chi è mamma?
Insistetti
io.
Perché
ne hai paura?
Concluse
mio fratello. Ma come faceva a
percepire quel sentimento?
Fissai
la membrana bianca che conteneva il
mio gemello, sebbene non riuscissi a vedere molto attraverso la mia.
Avrei
tanto voluto fare domande a quel
fratello che ancora non conoscevo: ma come avrei potuto senza che
Papà Edward
ci ascoltasse?
-Bella!
Hai paura di Jacob Back?- domandò
sorpreso e preoccupato mio padre.
Jacob
Black…
che strano. Aveva un bel suono!
-N-nn-o.
Perché?- rispose mia madre,
balbettando.
-
Uno dei gemelli dice che ne hai timore.-
accennò lui, mentre riprendeva la sua postazione: un braccio
che circondava le
spalle di mia madre e una mano posizionata sul mega- pancione.
Non
so come, ma dopo la prima volta che gli
avevo parlato, si era congiunto inseparabilmente a noi: i gemelli o le
gemelle
Cullen.
Si!
Filava proprio bene!
Jacob
Black.
-
E va bene! Ora vi racconterò di lui e della
sua storia, congiunta alla nostra...- iniziò mio padre.
-No,
aspetta amore- si intromise Mamma Bella-
Credo che sia più giusto che narri io la sua
storia- disse con voce flebile, come se non avesse più forza
necessaria per
parlare.
-
Ma tesoro, sei troppo debole- le ricordò
preoccupato mio padre.
-N-n-n-o…
ce la posso f-f-are.- rispose
decisa, schiarendo la voce con parole essenziali.
Mio
padre allora, le lasciò via libera.
-Dunque…
Jacob Black è una persona molto
speciale. Non come vostro padre, ma particolare.
Lo
conobbi quando ero molto piccola e venivo
a Forks solo per le vacanze estive; già allora era il mio
migliore amico.
Quando
mi ci trasferii del tutto, per vivere
con vostro Nonno Charlie, lui fu il mio unico vero amico. Mi
aiutò subito,
distogliendomi dalla mia vita sedentaria e solitaria.
Poi
conobbi vostro padre e la mia vita non fu
più la stessa.
Durante
i primi mesi del nostro fidanzamento,
Jacob era ancora un bambino…- riprese fiato- poi, Edward mi
lasciò per alcuni
mesi…- Ma perch..
-Non
perché non l’amavo più, ma solo per non
destinarla al mio stesso destino di immortale. Volevo per vostra madre
una vita
normale, senza complicazioni. Ma quel distacco non servì a
nulla, anzi,
alimentò la speranza in Jacob Black: egli iniziò
a provare per Bella un amore
irreparabile.- la interruppe mio padre.
-
Edward non voleva farmi del male, bambini,
ma io caddi comunque in un buio stato di depressione- mio padre
irrigidì la
mano che era posata sul ventre: probabilmente dolorosi ricordi lo
tormentavano.
-
Jake mi salvò. Fu il mio sole, durante la
gigantesca tormenta che investiva la mia vita. Di nuovo fu il mio
migliore
amico, ma non poté fare a meno di innamorarsi di me. Poi,
qualcosa sconvolse
anche la sua esistenza: la sua natura di licantropo iniziò
ad emergere, ovvero
poteva trasformarsi in lupo – Poggiò dolcemente le
mani sul ventre pieno e
lasciò andare la testa sulla spalla di suo marito.
Era
facile capire quando lo faceva: la
scansione del suo cuore si faceva più ritmato e calmo. Era
in pace.
Jacob
un lupo… wow!
Mamma,
ma chi è che non si innamora di te? Sei la più
stupenda mamma del mondo…
Le
ricordai io.
Ti
vogliamo bene,mamma.
Finì
il mio gemello.
-Bella:
hanno detto che ti vogliono e bene e
che sei la mamma migliore del mondo…- le comunicò
mio padre. Seguì un attimo di
silenzio e poi..- Su amore, non piangere: hanno pienamente ragione!-
L’avevamo
commossa!
-Grazie
piccoli, ma il mio racconto non è
ancora terminato.- ci rammentò lei. – Quando
raggiunsi vostro padre e lo
riportai a casa dall’Italia, il mio vampiretto riprese posto
nel mio cuore, e
Jacob si ritrovò tagliato fuori dalla mia vita. Edward ne
divenne un po’
geloso- rise, spingendolo di lato con la spalla.
-Poi
vostro padre capì che ne io, ne Jake
saremmo più riusciti a vivere l’uno senza
l’altro: non avrei potuto chiedere un
fidanzato migliore. Edward riusciva sempre a capire ogni mio
sentimento,
sebbene non riuscisse a sentire i miei pensieri!- ghignò con
mio padre: certi
ricordi, invece, li divertivano!
-
La mia vita quindi, riprese il giusto
equilibrio che allietava tanto Nonno Swan!- sorrise. Sarebbe stato
bello vedere
davvero il viso di mia madre una volta nata.
-Ma
le cose si complicarono: a Jake non
bastava più essere mio amico, voleva sostituire vostro
padre. Io mi ritrovai
con le mani legate. Amavo troppo Edward per lasciarlo e volevo troppo
bene a
Jacob per dimenticarlo. Che avrei potuto fare? Egli provò in
tutti i modi di
dividermi da vostro padre, ma quest’ultimo non si fece
ingannare mai, e il
nostro amore trionfò. Bambini, non credete che la storia sia
completamente a
lieto fine per il nostro lupacchiotto.- recuperò il respiro-
È vero che lui abbandonò
l’impresa di corteggiarmi, ma ora soffre da matti sapendomi
sposata con un
vampiro.
Fortunatamente,
non è a conoscenza della mia
situazione: non sa che sono incinta, altrimenti non esiterebbe un
attimo nel
cercare di riconquistarmi e a riprendere la lotta con vostro padre.
È quindi
solo una vittoria a metà..- concluse con voce stanca mia
madre.
-Ora
conoscete la storia completa bambini.
Lasciamo riposare la mamma.- ci rimbrottò, mentre noi
eravamo esaltati per il
bel racconto- Sei stanca tesoro?-
-
Un po’, amore…- gli rispose con voce lieve
e sommessa.
-
Ti porto a letto.- la sollevò, e
raggiungemmo la stanza da letto dei miei genitori.
-
Edward…- lo chiamò mia madre, quando suo
marito la sistemò sotto le coperte calde… forse
troppo calde per i miei gusti!
– Ci canti qualcosa?-
chiese stanca.
-
mmh… va bene, se volete…- rispose mio
padre, teneramente.
Si
collocò al fianco di mia madre, come
sempre.
Poi,
credo che afferrò la chitarra, perché i
suoni che seguirono furono.. note!
-
Mentre dormivi, le scorse notti, ho
composto una canzone per te e i bambini… mi sembrava giusto
dedicarvi una
canzone.. insieme.- disse, accarezzando il pancione coperto.
Dolcissime
note invasero la stanza e poi
cantò…:
Quando ti
addormenterai
con gli occhi chiusi
i pugni quasi
Sognerai quel che vedrai
i suoi sorrisi
rossi e accesi
Una melodia che sale su
fin dove sei
A te che non sei ancora tu
ma presto lo sarai
Ora dorme pure lei
la braccia ai fianchi
fresche e stese
Sogna te che sognerai
cuscini bianchi
come rose
Ninna nanna
che poi scende giù
fin nei tuoi sogni
A te che non sarai più solo tu
perché sarete voi
Sarete voi
la vostra storia
Sarete voi
due sguardi in aria
Sarete voi
la mia memoria
Sarete voi
il mondo intorno a me
Pigiami
Moine
La culla con le apine
Triciclo
Girello
Il mondo sembra bello
Le scarpe
che indossi
per fare i primi passi
Il mare
Gli abbagli
I granchi tra gli scogli
Cortili
Bambine
col fiocco e le treccine
Problema
sei meno
ma sempre in due per mano
Regali
Natale
La neve sotto il sole
Playstation
Ma quando
Ti giuro
sto studiando
Ritardi
promesse
Duecento sms
Ti chiamo
C'hai un casco?
Neanche ti conosco
Chitarre
Distorte
Dalle finestre aperte
Ballare
Da solo
Alzando gli occhi al cielo
Campeggio
Concerto
Il primo bacio storto
Mi guardi
Ti amo
Domani autogestiamo
Silenzio
Sai cosa?
Noi siamo soli in casa
Poi scosti le tende
Sei diventato grande.
Così,
la melodia finì.
-Stupenda.-
disse subito mia madre; mi aveva tolto le parole di bocca!- Amore, non
hai mai
scritto una canzone più bella!- singhiozzò. Anche
papà aveva commosso la mamma!
-
Ora dormi tesoro, siete i miei amori più grandi. Riposa,
vedrai che riusciremo
insieme a far vivere la nostra famiglia… per sempre.-
In
quel momento il mio mondo, già nel pancione di mia madre,
era in pace.
Finalmente l’armonia aveva preso possesso delle nostre vite.
La
futura Renesmee
TO BE
CONTINUED
♫
Note dell’autrice: Aaallora??? Che
ve ne pare? Questo capitolo credo che sia stato il più
tenero che abbia mai
scritto in vita mia! Mi sono divertita moltissimo a scriverlo, ma ho
avuto
molta difficoltà nella stesura!
È
più lungo
del solito: ho voluto farvi un piccolo regalo dopo un’attesa
così grande!
Grazie a tutte voi per aver continuato a seguirmi. Chi vuole ascoltare
la
canzone che ho inserito nella mia storia deve andare su internet e
cercare
“
Ninna Nanna di Matteo Branciamore”. Io adoro i
Cesaroni!
Grazie a:
LaBabi
stezietta
w
ledyang
Alice95
dolce_birba
Hikary_a18
cullengirl
keska
civia93
cloe
cullen
fiorella91
ranzie74
Ringrazio
anche la mia piccola sadica ovvero la mazza che,
nonostante non possa usare il computer e non possa commentare, continua
a
seguirmi ed a consigliarmi.
Alle mie
dolci compagne di classe ed ai miei simpatici compagni che, sebbene
questa
storia sia troppo melensa per loro, la seguono lo stesso! XD
Grazie
ragazzi/e, siete fantastici!
Grazie in
fine ai miei 63 preferiti e 10 seguiti!
Grazie
anche a quelle che leggono solamente la mia storia…
Ringrazio
tutte voi per continuare a sfogliare la mia “roba”
come dice Mazza, nonostante,
a volte, io scriva delle sciocchezze!^^
A presto
con un nuovo capitolo, vi voglio bene…
_Noemix_
|
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Capitolo 5 *** SANGUE ***
twins capitolo 5
♥SANGUE♥
5° Capitolo
Quando ti chiedi cos'è
l'amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due cuori che tremano
di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
9
Settembre, Renesmee
La
mattina dopo, mia madre si
svegliò di soprassalto a causa di un frastuono improvviso.
Mamma
mi aveva raccontato che
i vampiri non facevano rumore… giusto?
In
camera con noi non c’era
nessuno e questo preoccupò molto mia madre.
Com’era
possibile che né Zia
Rose e né Papà fossero lì con noi?
Ci
stavamo ponendo troppe
domande senza ricevere nessuna risposta.
-
Ciao Bells- disse qualcuno
in quell’istante. La sua voce era dolce, melliflua ma anche
dispiaciuta e
bassa.
Mia
madre si guardò attorno,
poi – trovandosi ancora sotto le coperte del letto
matrimoniale nel quale nostro
padre ci aveva lasciato - si girò completamente in direzione
dell’ala buia
della stanza.
Potevo
in parte già
riconoscere i colori, perché quando Mamma guardava la luce
il suo sangue era
delizioso e tenero, mentre quando osservava una zona buia…
tutto era più opaco.
-J-jacob!-
balbettò sorpresa
lei- sei venuto a trovarmi!- affermò contenta.
La
voce dell’uomo si fece più
vicina- Mi mancavi. E poi mi era giunta voce che tu stessi
male… gli
avvertimenti erano veri, allora.- rispose, sempre con lo stesso tono
spento e
terribilmente affranto.
-Cos’hai
Bella? Tuo padre mi
ha detto che eri malata e che era preoccupato per il fatto che non ti
sentiva
più dal giorno de tuo matrimonio- riprese lui.
-B-bhe,
non sono proprio
indisposta Jake… dov’è Edward?- chiese
lei, sentendo l’approssimarsi del ragazzo.
-Non
cambiare discorso,
Bells. Che hai fatto?-
ripetè di
nuovo severo.
Ma
come si permetteva a
parlare così con mia madre? La dovevo salvare,
così, scalciai.
Con
effetto immediato, lei
non trattenne l’urlo, proprio come speravo, e in pochi
secondi la camera fu invasa
dalla famiglia Cullen al gran completo.
-
Bella!!!- gridò mio padre,
spingendo con violenza la porta socchiusa.
Ci
fu immediatamente accanto,
posando la sua fresca mano su di noi.
-Jacob
Black- ruggì mio
padre- Che ci fai qui?- grugnì furioso.
-C-calma
amore, Jake non mi
ha fatto niente…- tentennò mamma - solo che uno
dei piccoli mi ha scalciato…
così, bhe.. sai com’è…-
spiegò lei, inarcandosi verso papà.
-È
andata proprio così Jjjjacob?-
chiese spingendo sulla J in segno di sprezzo.
-
Io.. n-non lo so. La stavo
guardando dall’albero, poi mi sono deciso ad entrare; ho
urtato la finestra,
così lei si è svegliata di soprassalto.
Non
mi ha notato subito
perché ero nascosto dal buio, ma solo quando l’ho
chiamata. Mi sono avvicinato,
poi lei ha iniziato ad urlare.- chiarì Jacob.
Si papà, è
andata così. Solo che quando “quello
lì”
s’è fatto avanti mamma si è spaventata.
Tu non c’eri, lei non era abbastanza
forte per chiamarti, così l’unico modo per
chiedere aiuto era scalciare… mi
dispiace, non volevo farle male.
Edward
allora disse -La
piccola mi ha spiegato tutto, Bella- e voltandosi verso mia madre-
avevi paura
di “quello lì”?- le domandò,
ridendo.
-No.
Ma tu non c’eri, ed io
avevo timore che volesse fare del male ai nostri
piccoli- dichiarò lei affaticata e aggrappandosi alla
camicetta di papà.
Che
dolce che era la mia
mamma: aveva premura... per noi!
-
Brutto coso peloso, tu
prova solo a toccarli e non ti
ritroverai
più la testa sul collo!- strillò Zia Rose,
parandosi tra noi e lui.
Come
riuscivo a capirlo?
Sentivo la sua voce aquilina proprio sopra di noi.
-
Buona Rose, su. Il nostro
Jacob non ha fatto niente- intervenne il Nonno, che si fece strada per
lasciare
una carezza a noi e a nostra madre.
Papà
era sempre immobile e
teneva tra le sue braccia la mamma tremante.
-
Bella, non è successo
nulla. I piccoli stanno bene, hanno
detto solo che ti hanno tirato un calcio in modo che io ti venissi a
salvare..
sono molto intelligenti, sai?- la rincuorò mio padre,
baciandole il volto.
-
Ma mi volete spiegare chi diavolo
sono questi “piccoli”???- domandò con
tono adirato il ragazzo di poco prima.
-
C-certo- rispose sicura mia
madre. – Mentre tentava di alzarsi.
-
Tranquillò amore, c-ce la
pp-pos-sso f-fare.- balbettò lei affaticata, sentendosi
trattenuta da nostro
padre.
Si
aggrappò al letto e poi,
con l’aiuto di papà e di Zia Rose uscì
fuori dalle coperte e si mise in piedi
davanti a lui.
La
scena si arrestò. Non accadde
più nulla.
Jacob
per lo stupore quasi
cascò all’indietro; difatti percepii il barcollare
di qualcuno sul pavimento
immacolato della nostra camera.
Papà reggilo, sta per
cadere!
Dissi,
facendo il solletico a
mia madre.
All’istante
papà sorresse
Jacob (appena in tempo, credo!), mentre mia madre si
accasciò sul letto, sogghignando.
-Perché
ridi, Bells?- le
chiese Jacob.
-Uno
dei piccoli mi sta
facendo il solletico!- gli rispose, sghignazzando.
Tutta
la famiglia si sciolse
in una risata… che bello vedere l’armonia regnare
nuovamente in casa nostra!
Stavo
iniziando a provare simpatia
per quel “lupacchiotto”!
Inoltre,
non sapevo come o perché, ma mi sentivo attratta da lui..
c’era.. elettricità?
Credo
proprio di si!
-
Bella, amore, ora è meglio
che ti rimetta a letto…- le suggerì amorosamente
nostro padre -…non ti
affaticare troppo, non ce la puoi fare…-.
-Va
bene.- annuì mia madre distendendosi
sotto le coperte.
-
Edward- chiamò Zia Alice-
io vado. Sai non resisto troppo a lungo nei loro
paraggi- poi lasciando la camera discese giù per le scale
accompagnata dallo
Zio Jasper.
Alice
non poteva sostare più di
tanto nelle nostre vicinanze.
Mamma
e Papà ci avevano
spiegato che non poteva rimanere con noi, ma non perché non
ci volesse bene,
solo perché essendo noi speciali tanto quanto lei,
ogniqualvolta veniva colpita
da un forte mal di testa.
Io
ero dispiaciuta per
questo, perché mamma mi aveva raccontato che era la sua
migliore amica e che la
sua compagnia le faceva sempre molto piacere.
Non
vedevo l’ora di
conoscerla!
-
Bella tesoro, hai fame?- le
domandò premurosamente mia Nonna.
-
Un po’- rispose imbarazzata
mia madre- ma poi finisce che vomito tutto.- si corresse.
-
Bella, posso provare ad
alimentarti via flebo- propose il Nonno Carlisle.
-
No, vi prego!- implorò
mamma agitandosi- niente aghi!- esclamò, cercando rifugio
tra le braccia di mio
padre che nel frattempo le era tornato vicino.
Nella
stanza tutti risero. Ci
faceva bene sorridere un po’.
Diedi
un calcio a mio fratello
in segno di complicità e lui me lo restituì. Ero
molto curiosa di conoscerlo,
non vedevo l’ora di nascere!
-
Bella, dobbiamo nutrirvi in
qualche modo.- la supplicò mio padre che, come sempre,
faceva il tragico. Io
però ero d’accordo con lui: avevo
maledettamente fame! E così anche il mio gemello!
-
Bella, possiamo parlare?-
interruppe il discorso una voce fuori campo: Jacob infatti era rimasto
in
disparte per meglio comprendere cosa stesse succedendo.
-
C-certo- balbettò lei in
risposta- Rose- la chiamò.
-
No Bella. Non ho intenzione
di lasciarti sola con questo cane. Non mi fido- negò la Zia.
-
E-edward, convincila tu?-
ripropose mamma stremata.
Sentivo
che di lì a poco si
sarebbe riaddormentata.
-
Rose, te lo sta chiedendo per favore.
Non farla agitare ancora,
non le farà bene questa volta- intervenne nostro padre,
accarezzando il viso
freddo di mia madre.
Papà
spinse fuori tutti,
lasciandoci soli.
-
Bella.- accennò- Che stai
facendo?- le chiese- quel mostriciattolo ti stai uccidendo-
Oh!
Mostriciattolo a chi???
-
Non è un mostro. È il mio
bambino; e poi non è uno, ma sono due. Una femmina e
l’altro.. non lo sappiamo.
Ce ne ha parlato lei: sono così dolci, Jake! Dovresti
sentirli parlare!-
enfatizzò lei, donandoci una carezza.
-
Bells!- esclamò- Parlare???
Come può un bambino parlare se non è neppure
nato! E poi… due? Bella, morirai!
Guarda come ti stanno sciupando! Sembri il mostro di Lockness!-
gridò lui.
Che
antipatico!
-No
Jacob, tu non capisci.
Edward può sentire anche i loro pensieri, e devo ammettere
che sono molto
intelligenti. La femmina, prima, ha capito che stavi per cadere ed ha
avvertito
Edward di afferrarti. Sono due bambini molto
speciali- sorrise tranquilla lei- E poi non ti ci mettere anche tu!-
strillò,
cambiando improvvisamente umore: ora era adirata;
-Bastano
già Edward e
Carlisle! Mi dicono continuamente che le possibilità di
sopravvivenza sono
poche- e si rattristò -Ma so che ce la farò; voglio vedere i miei
piccoli crescere.-
Evvai!
Tre sbalzi d’umore in
un’unica frase! Stavamo battendo tutti i record!
-
Bella, l’unica cosa che noi vedremo sarà il tuo
funerale!- sbottò.
Basta!!!! Non doveva parlare
così alla mamma!
Un
attimo dopo, nella stanza,
si propagò la calma più assoluta. Sentii i
muscoli della mamma distendersi e poi
più nessun urlo… cos’era stato?
-Ascoltami
Jacob- lo richiamò
a se, calmandosi- accetta questi bambini come sta facendo piano piano
l’intera
famiglia Cullen- gli prese la mano calda tra le dita- Io li amo. Amo
Edward e
loro saranno il frutto del nostro
amore,
perché nessuno mi può capire?- esclamò
addolorata.
Mi
piaceva quando affermava
di amarci!
-Bella,
ascoltami tu. Se
nessuno capisce c’è un motivo: guardati. Sei
spossata. Le tue guance non hanno
più colore, i tuoi occhi sono affetti da un brutto colore
violaceo. Non
arriverai in fondo alla gravidanza.- le spiegò afflitto.
-Jake,
secondo Carlisle
nasceranno tra si e no una settimana. Non può dirlo con
certezza perché la
placenta è impenetrabile come la pelle dei vampiri; non
può fargli un’ecografia
precisa. Ma sono certa che manca poco al parto: ce la farò e
smettila di
angosciarti per nulla!- disse, sorridendo al suo amico lupo.
-
Che fine ha fatto la donna
che amavo?-
-
Che fine ha fatto il mio
sole?- disse mia madre, accarezzandogli il volto- Vedrai che ti
piaceranno i
miei figli!- lo incoraggiò.
Che
gli saremmo piaciuti era
certo: ma che sarebbe piaciuto lui a noi…non lo era
altrettanto!
Papà! Vieni? Ci manchi!
Lo
chiamai. Mi ero stufata di
questa conversazione straziante.
Pochi
secondi dopo, papà ci
fu accanto. – eccomi!- arrivò sghignazzando e
recando con se Zia Rose e
Carlisle.
Non
so perché, ma tutte le
volte che arrivava il nonno, mamma si agitava!
-È
ora della visita Bella! E
anche di mangiare qualcosa!- esclamò difatti lui.
Mamma
affondò di nuovo il
viso nel petto di papà. Supplicandolo di salvarla.
-
Edward! Salvami ti prego!-
mormorò, con voce asciutta ed implorante.
-
Bella, amore, ti tocca
adesso.. ora non puoi proprio scampare agli aghi - le
ricordò lui.
-
Uff…-
-
Su Bells- le ripropose Jacob
che ormai aveva assimilato gli standard della mia famiglia,
implorandola.
-
E va bene. Ma mangerò
qualcosa con la bocca oppure niente- disse, scostandosi dal petto di
papà.
Zia
Rose la prese in braccio
e la portò nello studio del Nonno – un vero
momento d’agitazione-.
Lo
Zio Emmett e la
Nonna scesero in salotto,
mentre tutti gli altri rimasero con noi.
-Bene
Bella. Vediamo quanto
pesi…- pesare? Mamma odiava essere pesata; il suo cuore
iniziava a battere
furiosamente ed a me… veniva l’acquolina in bocca.
Che profumino di sangue!
Ops… stupida! Non puoi
mangiare tua madre!
Mi
rimproverai per averlo
anche solo pensato, ma ormai papà aveva già
sentito tutto.
-
54,3
kg. Ieri eri 55,5 kg.
Bella, stai
diventando decisamente troppo magra per portare due bambini in grembo.
Non so
più che fare: questa gravidanza non è normale
come tutte quelle che ho seguito finora.-
disapprovò il nonno.
-Ho
trovato la soluzione!-
esclamò tutto ad un tratto mio padre
-Un
minuto fa la piccola
stava pensando a quanto fosse delizioso il sangue di sua madre-
Bravo papà! Adesso si
che mi sentivo una personcina
rispettabile e non un mostro! Ma uffa! Non si teneva mai nulla per se!
Mamma mi
avrebbe odiata dopo questo.
- Io stavo
pensando di farle assaggiare del sangue!?- Propose.
Ma
non saprei… forse potrebbe
essere una buona idea…
-
Ottima idea Edward!-
esclamò con voce squillante il Nonno- perché non
ci abbiamo pensato subito!?-
Mamma
e Jacob risposero con
un –bleah- all’unisono.
Non
ero d’accordo con loro:
il sangue umano era una squisitezza!
-
Esme!- la chiamò Carlisle.
-Si?-
giunse una sottile
voce, poco dopo.
-
Vorremmo fare una prova con
Bella: ci porteresti del sangue A positivo per lei? Bicchiere non
trasparente,
grazie tesoro.- le ordinò dolcemente.
Chissà
perché, ma tra le
coppie Cullen c’era sempre un’intesa pazzesca!
Pochi
secondi dopo, la
Nonna era già di ritorno nello
studio con un bicchiere colorato (immagino) pieno di sangue.
Papà
lo porse alla Mamma e
lei, sotto sguardo incessante dei suoi familiari, lo bevve.
Sentii
subito invadermi di
piacere: fui rinfrescata da quel liquido dolce; il mio piccolo stomaco
ne fu
quasi subito sazio!
Mio
fratello lo apprezzava il
doppio di me: non si era mai lamentato della nostra
“dieta”, ma in quel momento
ci sentimmo tutt’e due benissimo.
Mi
venne improvvisamente
voglia di stiracchiarmi; anche mamma, intanto, stava apprezzando quel
delizioso
fluido, mentre sentivo i gemiti di orrore di Jacob.
La
mia famiglia, invece, era
contenta di come ci stessimo dissetando.
-
Bravissima Bella!-esclamò
d’un tratto Zia Rose.
-
È buono!- affermò, poco
dopo, mamma, avendo finito il bicchiere.
Ancora!
Implorammo noi gemellini.
Finalmente,
tutto si stava
sistemando, e potevamo crescere tutti e due senza problemi. Magari
mamma non
avrebbe neanche più sofferto!
Ci
stavamo rinvigorendo con
una velocità impressionante.
Ancora!
La futura Renesmee
TO
BE CONTINUED
♫Note
dell’autrice: Ehi carissime!
Come va? Siete contente… ho postato
presto in fondo no?XD
Lo so, come
sempre sono imperdonabile, ma credo che qualcuna di voi mi possa
capire: non
sapete quante verifiche ed interrogazioni mi hanno programmato per
l’intero
mese di Maggio! Vi rendete conto: mi hanno messo la verifica di Greco
pure il
primo Giugno!!! Il primo capite??? Come caspita fa uno a recuperare se
va male
in quella verifica?
Va bhe
scusate, so bene che questi sono problemi miei, mi stavo solo sfogando
un po’
=)
Voi siete
le persone a cui dedico il mio tempo libero in fondo! Mi sento
abbastanza
legata a tutte ^^
Grazie a
quelle che leggono la mia storia, a quelle che mi hanno messo tra i
preferiti e
a quelle che seguono la mia storia. In oltre ringrazio anche quelle che
la
recensiscono:
ledyang:Sono
proprio contenta che ti sia piaciuta la canzone! Magari presto ne
metterò
un’altra… ancora più bella!^^ Che ne
pensi?
stezietta
w: Grazie di
cuore carissima! Sei davvero dolcissima a commentarmi sempre e
sempre gentilissima a farmi tutti quei complimenti… non me
li merito *-*
fiorella91:Grazie!
Sono felice che ti sia piaciuta! Ti ringrazio di cuore per il fatto che
mi
sopporti in tutte e due le mie storie!^^ Sono commossa
ç.ç
nanerottola:Anche io
adoro i pensieri dei piccoli! Ma non c’è niente da
fare: a me piace di più il
gemello misterioso e a te? Renesmee è carina, ma sapessi
l’altro!=) Grazie dei
bei complimenti ^^
cullengirl:
Ehi
carissima! Grazie! Tu mi commenti sempre in tutto, lo apprezzo
tantissimo!§-§
doppie lacrimucce! Anche io non vedo l’ora che nascano i
piccoli; ti faccio una
domanda: secondo te il secondo gemello è un maschio o una
femmina? Bacio a
presto..
Sabry_Cullen:Anche tu
mi commuovi con i tuoi stupendi commenti! Sei dolcissima, apprezzo
davvero
molto i bei complimenti che mi fai! Ho cercato di postare il primo
possibile
ma, come ho detto prima, ho avuto un sacco da fare, così ho
dovuto lasciare
questa ficcy un po’ indietro.. mi dispiace moltissimo! Spero
di postare più
velocemente la prossima volta!^^ Spero che mi aspetterai.. baci
keska:
Ehi
carissima! Anche io adoro i Cesaroni e mi sono ispirata proprio ad Eva
per
questa storia! Lei è molto forte ma il mio idolo
è Alice! Mi rispecchia
molto!^^ A te chi piace? Secondo te davvero sto migliorando? Bhe, ce la
metto
tutta, ma a volte mi sembra di scrivere delle cavolate…
questo com’è andato?
Baci a prestissimo cara complimenti per la tua splendida storia!=)
cloe
cullen: Ed ecco qui il
capitolo a te promesso! Questo te lo dedico tutto! Sei stata
così cortese e gentile con me che non posso fare a meno di
dedicartelo e in
più: lo hai anche letto prima degli altri!^^ Prometto che
appena ho un attimo
leggo anche la tua di storia così potrò dirti
cosa penso anche io delle tue ff!
Hai visto: questa settimana danno i Cesaroni lunedì e
venerdì!!!! Mi
raccomando, non perderteli che poi li dobbiamo commentare!XD Baci, noe
mazza:
Tesoroooooo!!! Il mio amore
bello!!! Sai vero
che sei il mio mito!??^^Certo che ci sei mancata ma finalmente ti hanno
restituito il computerino nostro adorato! Vero?!*-* Mi hai perdonato
per ieri
sera vero? Anche se non ci sarebbe niente da perdonare
perché io non ti mento mai U.U
e quella che ti ho detto
è-come sempre- la verità!E io ti ridico per la
4900 volta che adoro la tua ff!
Posta presto, me l’hai promesso! è-è
ciao Hollie, baci, tadb, la tua Emma.
Goten: Ehi
carissima! Ho visto! Hai commentato in pochissimo tempo tutte 4 i miei
capitoli! Grazie mille! Non sai che piacere mi fa vedere commentata la
mia
storia da una persona così brava e creativa come te! Sono
commossa *-* grazie.
Frafra9: Ehi,
grazie! Mi fa molto piacere avere un nuovo seguito!^^ Nah, non
è niente di
speciale.. sono un piccolo passatempo che mi diverte un mucchio!=)
Spero che
svagherà anche te! Baci, a presto.
Ok.
A prestissimo ragazze con un altro capitolo di questa storia.
Prima segnalo, come ho fatto nell’altra, la mia fic ☆Don't
leave me alone, questo
è il link.
Mi farebbe piacere ricevere i commenti di alcune persone che commentano
questa ff, nell’altra!^^
Baci, vi voglio bene,
vostra… Noemix
P.S.
Sondaggio: Chi guarda i Cesaroni???
Secondo Sondaggio: chi vuole che metta nella storia
un’altra canzone?
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Capitolo 6 *** AMORE ***
twins. capitolo 6 efp
♥AMORE♥
6° Capitolo
---
Piccolo Fiore
mio grande
Amore..
Sei
sempre stata nei miei pensieri
ma quando
sei arrivata
ho
faticato a credere
che eri
tu,
che sei
così bella!
Sai che
ogni tanto
non ci
credo ancora
ma sono
attimi.
Momenti
che
passano in fretta
quando la
tua
faccina
un po’ matta
mi ruba
il cuore
dicendomi:
“Ti voglio bene”
e il tuo
sorriso
diffonde
una luce
che non
avevo mai visto.
E quando
mi prendi la mano
per
portarti a dormire
e vuoi le
carezze tutte per te,
è
proprio in quell’attimo
che
capisco ogni giorno
quanto
è grande il tuo amore.
Piccolo Fiore
mio grande
Amore!
Papà
Edward
10
Settembre, Renesmee ♀
Oh,
come stavo bene! Mia madre ci aveva finalmente
nutrito e nella placenta, crescevo .. fiorivo, tentando sempre
più di farmi spazio.
Il
mio gemello si allargava e si stendeva spesso,
così io mi comprimevo, tentando di non dolere a mia madre.
-Buon
giorno amore mio, come stai oggi?- ci
salutò mio padre, lieto di vedere mia madre, sua moglie.
-Bene,
grazie tesoro- rispose lei, donandogli un
bacio sulle labbra.
Quanto
era bella la voce di mamma, la più dolce che
avessi mai sentito!
-Come
stanno i miei figli?- chiese lui,
posando una delle sue gelide mani su di noi.
Adoravamo
entrambi le sue carezze: erano leggere,
frivole, amorevoli.. non potevamo farne a meno, ne noi ne mamma Bella.
Stupendamente
Papà..
Dissi
io.
Come
sono gradevoli le tue moine!
Continuò
il mio gemello.
Rimasi
interdetta.. moine? Io credevo di essere
intelligente, ma probabilmente il mio gemello lo era molto di
più!
-Oh,
lo faccio volentieri!- rispose mio padre.
-Vi
piacciono le carezze di papà, piccoli?-
ci domandò lei.
Come
risposta iniziai a farle il solletico da
dentro con il mio piedino.. ogni volta che lo facevo rideva! Le sue
risa erano
il suono più bello del mondo!
Infatti,
poco dopo cominciò a sghignazzare.
-Basta,
basta vi prego!!!- ridacchiò.
Mio
padre non capiva: le sue mani furono sostituite
da quelle di Bella, che si grattava il grembo e ci incitava a smettere.
Anche
mio fratello, preso dal gran divertimento,
contribuì al “massacro”.
-Ma
che fate?- chiese nuovamente mio padre.
Giochiamo
con la mamma!
-Basta
piccoli, le fate male- ci rimproverò.
Oh..
le avevamo fatto male! Provai un forte senso
di colpa(*), come da tempo non percepivo.
Una
forte calma si estese nella stanza.
Ma
chi era stato? Zio Jasper? Ma non era presente
nella nostra camera da letto..allora chi..?
Diedi
un calcio alla membrana bianca, non urtando
la placenta di poco: odiavo sentirmi umanamente calma! Mi irritava
molto.
Non
volevo..
Comunicai
a mio padre.
Quest’ultimo
ricominciò a cullarci- tranquilla, non
l’avete ferita, fortunatamente- disse, baciandole la fronte.
Potevo sempre
sentire quando qualcuno sfiorava mamma perché ero collegata
indissolubilmente a
lei; inoltre percepivo lo schiocco che le labbra emettevano quando
donavano un
bacio.
-Amore,
non mi facevano male-lo biasimò mia madre.
-Ti
infastidivano, però..- controbatté lui.
-
Si, ma mi facevano il solletico.. per una madre è
il gesto più atteso che possano ricevere dal proprio figlio
in grembo. È una
sensazione magica. Peccato che tu non la potrai mai provare..-
gli
spiegò, scherzando sull’ultima frase.
-Oh,
non importa. Io almeno potrò allenare uno dei
miei figli a giocare a baseball.. peccato che tu non lo potrai mai.. fare.
– concluse lui.
Mamma
si intristì: quanto detestavo quando qualcuno
le diceva che non ci avrebbe mai visti!
-Io ce la farò, Edward, vedrai.- disse, accarezzandogli la
guancia- Ce la posso
f-fare- continuò, cercando di alzare il suo corpo
appesantito dal letto.
Missione
che,purtroppo, non le riuscì e oltretutto
la sfiancò.
Il
sangue l’aveva rinvigorita, ma la forza non le
era tornata del tutto.. forse aveva ragione papà: lei non ci
avrebbe mai potuto
conoscere, e noi.. l’avremmo uccisa.
Papà,
non voglio nascere!
Gli
urlammo contemporaneamente noi gemellini, dopo
aver fatto queste constatazioni.
-Perché?-
domandò stupito, lui.
Se
veniamo al mondo, poi mamma muore.
Non
vogliamo ucciderla, lei deve vivere.. con te.
Continuammo.
Papà
bloccò la carezza sul grembo che aveva
cominciato. Era rimasto scioccato dalle nostre parole; forse non si
aspettava
che ci rendessimo conto di tutto ciò, o forse non credeva
affatto che noi
potessimo pensare. Ma io provavo solo paura: timore di perdere la mia
progenitrice. La amavo intensamente, forse tanto quanto papà.
Perciò
preferivo retrocedere nella mia venuta,
piuttosto che spezzare il quadretto familiare che si erano creati.
Papà,
puoi raccontarci come hai capito di amare mamma?
Chiese
proprio in quel momento mio fratello.
Mio
padre si irrigidì.
-Cosa
c’è?- domandò mia madre.
-Vorrebbero
sapere come ho capito di essere
innamorato di te..-tentennò.
- Adoro
quei bambini: fanno domande la cui risposta interessa sempre anche a
me!- ghignò-
Inoltre mettono sempre in imbarazzo il loro padre: finalmente
tocca anche un
po’ a te!-continuò.
-Perché
“finalmente”?- domandò di rimando
papà.
Mia
madre arrossì,
inondando il corpo del suo sangue dolce dolce- Emmett passa le
giornate a
chiedermi come sei stato sull’isola Esme… sai, sul
letto di piume..- concluse.
Edward raschiò con la gola: era imbarazzato pure lui.
Ma
che cos’era L’isola di Esme?
-Comunque,
dai, devi una spiegazione ai nostri
figli- lo incoraggiò, spintonandolo col braccio.
-
Uffa, questa me la pagate!- esclamò lui,
soffiando aria calda sul pancione di mia madre.. su di noi.
-
D’accordo, allora.. vi racconterò questa storia a
mo di favola.- annunciò, prendendo respiro e stringendo a se
mia madre.
-C’era
una volta un bel vampirello con la pelle
candida e gli occhi color miele- iniziò mia madre, ridendo.
-No,
o la racconto a modo mio oppure niente!- si
offese mio padre, sghignazzando.
-
Va bene, va bene!- disse lei, alzando le braccia
a mo di resa- Permalosone!- sospirò a
bassa voce.
Mio
padre ignorò quest’ultima frase, mentre mamma
continuava imperterrita a ridere.. ma che avevano quella mattina? La
risata
mania?
-Bene.
Immaginatevi, bambini, un castello
spettrale, pieno di pipistrelli, in cui la notte non svaniva
mai..-cominciò,
parlando con voce lugubre.
-In
quella dimora poco accogliente, situata in una
cittadina di nome Forks, vivevano sette vampiri vegetariani.
Essi
infatti, non si nutrivano di sangue umano, ma, per sentirsi meno in
colpa di
essere predatori notturni, bevevano quello degli animali.
Frequentavano
il liceo della loro cittadina e, come
sempre,venivano riconosciuti da tutti come dei greci:
estremamente
belli!- qui si interruppe, mandando un bacio a mia madre, mentre lei se
la
rideva di gusto.
Poi
tornò a parlare in prima persona-Un giorno ci
informarono che sarebbe giunta in quella scuola, una ragazza
proveniente da
Phoenix, e figlia del capo della polizia del paese..-
Wow!
Nonno è il capo della polizia?
Chiedemmo
sorpresi.
-Si
bambini, vostro nonno è il capo Swan. Comunque
io non me ne curai. Probabilmente sarebbe stata
un’adolescente come tutte le
altre, carina ma sciocca. Il primo giorno in cui la
conobbi ne rimasi
folgorato: era molto bella e, fatto assai strano, non potevo sentirne i
pensieri. Nell’ora di biologia si sedette vicino a me, ed in
quel momento potei
studiarla bene. Fui però aizzato dal suo squisito profumo di
fragola: era dolce
e prelibato e per poco vostra madre non rischiò la vita.
Proprio come sta facendo
ora..- si interruppe, quando mia
madre gli diede una gomitata.
-Arriva
qualcuno- dichiarò papà.
In
quel momento, bussarono alla porta della nostra
camera.
-Si
può?- la dolce voce di mia nonna proruppe nella
stanza- Certo- rispose mio padre, felice di non dover continuare la
storia.
Avevo
imparato a riconoscere ciascuna delle voci
dei miei familiari, più Jacob..
Quella
di Zia Rosalie era aquilina ed acuta; quella
di Zio Emmett era roca e forte.
Zia
Alice, la cui presenza non percepivo quasi mai,
era vivace e pimpante, mentre quella del suo compagno Jasper era sonora
e
prorompente.
Il
nonno ,invece, aveva una voce pacata e sincera: una
delle mie preferite, insieme a quella di mia madre e di mio padre.
-Un
vostro vecchio amico è venuto a farvi visita,
figlioli- disse la Nonna.
-Chi
è?- chiese Bella a suo marito, sussurrando.
-
Questo ricevimento ti farà piacere, amore-le
comunicò lui, donandole una carezza sulla guancia.
-Ehi
Bella! Ehi Eddy!-
Mio
fratello ebbe un sussulto.
-Seth!!!-
gridò mia madre dalla felicità.
Seth?Papà,
non ce ne avevi mai parlato!
Esclamò
mio fratello.
Ma
che aveva con quel ragazzo? Appena era entrato
aveva iniziato ad agitarsi..
-Ciao
Bella..- Jacob! Era tornato a farci
visita!
-
Ehi Jake!- esclamò tutta contenta mia madre,
sbattendo le mani con una bambina che riceve un bellissimo regalo
inatteso.
-Non
speravo più di vederti!-
-Bhe,
neanche io- rispose con voce triste.
-Su
fratello! Tirati su il morale! Non vedi quanto
è bella Bella oggi?!- lo rimproverò Seth felice.
Era
proprio un bravo ragazzo! Il mio gemello non
riusciva a stare fermo, quasi quanto io con Jacob.
Mia
madre strinse convulsamente la mano sopra di
noi.
-Che
c’è?- domandò papà
iperprotettivo.
Mamma
non rispose: ci muovevamo troppo per il suo
fragile corpo; noi eravamo molto forti.
-Senti-
disse Bella, afferrando la mano di papà e
portandola sopra il suo grembo.
-oh-
rispose lui, non appena percepì che stavamo
scalciando a tutto busso.
-Posso
Bellina?- domandò Seth, adoravo quel
ragazzo.. l’avevo già detto? Non quanto mi piaceva
Jake, ma si
avvicinava molto.
-Certo-
Mamma
congiunse la sua mano con quella
dell’adolescente e la schiuse sopra il pancione, vicina a
quella di papà.
Dopo
qualche minuto-Wow! Ma allora hai davvero
qualcosa in questa pancia enorme!- esclamò ridendo.
Papà
e Mamma non poterono trattenere le risate.
Anche Nonna Esme ridacchiò con loro.
Jacob
,invece, rimase imbronciato in un angolo
della stanza.
Papà,
potresti accompagnare Zio Jake da me?
Era
la prima volta che facevo qualcosa
autonomamente, senza usare il noi.
-Ma
certo figliola-
Sentii
dei passi farsi largo sul pavimento in
legno, poi estendersi fino all’estremità della
camera. Raggiunse il lupo, gli
afferrò la mano e lo condusse verso mia madre.
Nell’ambiente,
regnava il silenzio.
Seth
lasciò libero il grembo di mamma, in modo che
ci fosse spazio per Jacob.
Vi
posò infine la mano, con caparbietà, e rimase
immobile ad aspettare un nostro segno: scalciai non appena fu sopra di
me. Lui
mi sentì e ne fu emozionato.
-Lo
ha fatto per me?- chiese alla fine.
-Si,
mi ha pregato la femminuccia di portarti da loro.
È scontenta perché non sente il tuo affetto verso
di lei e suo fratello- gli
spiegò. Aveva centrato perfettamente il motivo: noi
desideravamo essere amati
da tutti!
Percepivo
già l’emozione che provava Seth nel stare
con noi, e finalmente si era aggiunta anche quella
di Jacob, il nostro caro
amico lupo.
-Ehi
Bella!- esclamò Zia Rosalie entrando nella
nostra cameretta- C’è tuo padre al telefono.. te
la senti di parlare?- chiese
lei.
Mamma
si guardò intorno, e stringendo la mano di
papà disse- certamente-
Abbracciò
Seth e Jacob – Mi raccomando lupetti,
fate i bravi, e tornate presto a trovarci!- li
esortò sorridente. In
realtà percepivo la stanchezza piano piano soffocarla.
-Puoi
scommetterci amica! Voi siete grandi: due
gemelli! Mitici.. non preoccuparti, tornerò presto a
scaldarti- scherzò Seth.
-Giusto
Bells, come ti senti? Vuoi un po’ di
caldo?-
Sentii
un brivido scendere per la schiena di mamma:
aveva freddo.
-N-no,
grazie Jacob..andate, tranquilli- mentì.
-
Ma amore, sei gelida- intuì mio padre, posandole
una mano sulla fronte- Hai la febbre alta-constatò.
-
In tal caso resto- disse Jacob, spingendo via
papà e circondando le spalle della mamma con un braccio.
-Fratello
fra un po’ crolli dal sonno: questa notte
non hai dormito per niente,hai fatto il turno di guardia..-gli
ricordò Seth-
Facciamo così: la riscaldo per due orette e poi mi dai il
cambio, così arrivi
anche a riposarti.. eh?- disse lui, dando una pacca a Zio Jake.
-Dagli
ascolto Jacob- lo rimbrottò mamma.
Credo
che lui annuì, perché poco dopo la porta si
richiuse,
mostrando Zia Rose che avvicinava all’orecchio di mamma un..
telefono?
-Papà?-
Rispose
lei: Nonno?? Voglio parlarci io!!!
-Si
Ch..papà, sto bene. Tu?..bene. Si, sono un
po’ malata.. si, sto meglio ora. Carlisle mi sta curando con
assiduità,
somministrandomi medicinali appositi per la mia.. malattia..?- assomigliava
molto più ad una domanda piuttosto che ad una constatazione.
Mamma
non era malata, era solo.. incinta.
Come
mi aveva già spiegato, una gravidanza di un
solo mese non era normale.
Ma speciale. Come lo eravamo
noi.
-Si,
mi farò sentire presto..No, non informare Mamma. Lei non
deve sapere niente,sai
com’è fatta! Mi rimetterò presto
vedrai!- Nonna
Reneè!
Bella le voleva un gran bene,diceva che era una donna molto tenera e
molto svampita!
-Certo
Papà, ti saluto Edward.. ora te lo passo..
si anche io ti voglio bene. Mi manchi-
Poi
mamma passò il telefono al mio
papà, che
rimase, tuttavia, nella stanza.
Poco
dopo riattaccò serenamente; Nonna Esme ricomparì
sulla soglia della porta.
-Ora
basta ragazzi. Bella avrà fame, sono le tre
per la miseria!-
L’organo
sopra di noi brontolò; la risposta era
affermativa: mamma aveva molta fame!
No
vi prego! Cibo umano no!
-In
effetti si, Esme.. ma se non vi dispiace..-
-Bella
vorrà del sangue, Mamma- la interruppe Zia
Rose-Vero?-
Mamma
annuì.
Poco
dopo fummo nuovamente rimpinzate di dolcissimo
sangue, così gradevole.. così squisito!!!
Ma
non potemmo riposarci neanche un attimo che..
-Bella,
è l’ora della visita!- le ricordò il
Nonno.
Mia
mamma fu scossa da un tremito, e un piede mi
sfuggì.
Lei
urlò dal dolore: questa volta l’avevo ferita di
brutto.
Crack.
Poi
anche mio fratello si mosse e le diede il colpo
di grazia.
Crack.
Mamma
lanciò un altro grido che le tolse il
respiro.
Venimmo
spostati di fretta nello studio di nonno
Carlisle, e quest’ultimo la controllò
immediatamente, cercando di scovare i
danni.
-Bella,
ascoltami- mamma era piegata in se stessa
per la sofferenza, stringendosi convulsamente il pancione.
Zia
Rosalie e Papà le stringevano la mano, tentando
di calmarla –Bella, lascia la presa sul grembo per piacere,
dove hai
male?-chiese il nonno.
-Q-q-q-qui-balbettò,
indicando un punto, per noi
indistinto, del suo corpo. Papà le sfiorò il
bacino e lei lanciò un altro
strillo.
-Credo
che abbiano colpito il bacino e qualche
costola- accertò Nonno- Ascolta figlia mia,
ora te li fasciamo e dopo
non sentirai più male, ma ora resteresti ferma.. per noi?-la
persuase-
Per loro..- si corresse.
Dopo
che ebbe accarezzato la guancia gelida del
nonno, mamma si immobilizzò, stringendo forte la mano di suo
marito e di sua
sorella.
-Ok,
fatto.-Calma- Ora la visita!-panico! Portò mia
madre sulla bilancia- 53 kg. Ancora troppo poco, Bella. Datele
dell’altro
sangue.. Esme!-chiamò lui. Pochi secondi dopo, qualcuno
entrò nello studio-Si?-
-Potresti
portare un altro bicchiere di “liquido
rosso” a Bella, mia cara?-
Nonna
annuì, e in breve fu di nuovo vicino a noi
con il nostro succulento cibo.
-Bella,
hai quasi raggiunto il limite della
gravidanza. Pochi giorni e nasceranno-
Si!!!
Finalmente! Non vedevo l’ora di uscire da
questo buio! Io stavo bene nel ventre accogliente di mia madre, ma
volevo
conoscere la luce.
Papà
si irrigidì: aveva paura di vederla morire. Ma
io non l’avrei permesso!
-Ora
rimettetela a letto e fatela riposare- ordinò il nonno ai
figli- vedrai che
starai bene- disse Carlisle, baciando la fronte della mamma.
-Potreste
portarmi sul divano?-domandò
improvvisamente lei- per favore, potrò rilassarmi anche
lì- li convinse.
-Dormire-
la corresse il nonno. Dopo poco papà
rispose-Va bene. Rose, portiamola giù-
Arrivati
sul sofà, la stanchezza invase
completamente il corpo di mia madre, facendola addormentare tra le
braccia di
Seth,che continuava a riscaldarla, mentre Papà ci
accarezzava. Tutti gli
altri erano impiegati in vari hobby, ma il salotto, a quanto pareva,
era vuoto.
-Se
volete piccoli vi canto la vostra Ninna Nanna-
ci propose d’un tratto Papà.
Ma
io avevo un’altra idea..
Vorremmo
che tu continuassi a narrarci di come ti sei innamorato di mamma..
-D’accordo,
Seth tu puoi anche andare a distenderti..
è la parte del pomeriggio in cui di solito racconto la
nostra vita ai miei
figli- quanto era bello quando ci chiamava figli!
Ci
sentivamo così amati!
-No,
sono molto curioso di ascoltare anche io!-
esclamò il nostro nuovo amico.
Mio
fratello
ed io fummo lieti della sua presenza.
-Va
bene. Allora, dov’eravamo rimasti?-
Al
punto in cui la conoscesti nell’aula di biologia.
Gli
rammentò mio fratello..
-Il
suo profumo era il più buono che avessi mai
sentito. Non riuscivo a separarmene neanche per un secondo, e
all’inizio ne fui
spaventato. Scappai da casa per parecchi giorni.. poi capii che non
potevo più
fare a meno di Bella, era diventata la mia cantante.
Ciò
significa che il suo odore canta per me, ancora oggi lo fa..
Quando
capii che non potevo più fare a meno della
sua dolcezza, della sua tenerezza e della sua bellezza..- si interruppe
per
donare una carezza a mia madre- mi avvicinai e non la lasciai
più- concluse mio
padre, mentre veniva preso dai ricordi.
Papà,
cosa ti piace di lei?
Chiese
il mio gemello.
-Bhe..
Bella.. è Bella. È l’amore
della mia
esistenza, l’ho aspettata per centoquattro anni;
credo che se lei morisse
non riuscirei mai più a vivere. Il mio mondo gira intorno a
lei.- disse, poi
iniziò a parlare a mia madre, dormiente- Sei
sempre stata bellissima,
amore, anche quando credevi di essere insignificante. Sei
dolce,
sensibile e non serbi mai una parola di rancore per nessuno; ami la
solitudine,
e sei troppo buona per vivere in un mondo di
delinquenti. Tu attiri
perennemente disgrazie- come hai attratto me- che
mettono in pericolo la
tua preziosa vita. Quell’anima che tu stai donando a me. Mi
ami
incondizionatamente, anche se io non ti merito. Non posso donarti altro
che me
stesso, perché ciò che tu regali a me
è superiore a qualsiasi altra cosa. Ti
amo..-
Silenzio.
Silenzio.
Ancora
silenzio.
Le
aveva fatto una dichiarazione d’amore in piena regola, e lei
non l’aveva
sentito.
Percepivo
un’immensa forza salire dai miei piedini.
Qualcosa,
un potere sconosciuto, mi riempì di
energia; ero pronta: stavamo finalmente per venire alla luce!
La
futura Renesmee
(*)senso di
colpa.. già nel pancione assomiglia al padre.. no?!XD
♫
Note
dell’autrice: Salve ragassuole! Iniziato e
concluso in solo giorno! Tempo record!
Voglio
esprimere gratitudine a tutte coloro che continuano imperterrite a
leggere
questa storia sebbene io non la posti molto di frequente!
Per
scusarmi con voi vi lascio ora questo capitolo che è
decisamente il più lungo
che abbia mai scritto: 10 pagine tonde tonde!^^
Ora passo ai ringraziamenti.
Grazie
a tutte quelle che hanno commentato sia l’Avviso che il
capitolo precedente.
Grazie
a tutte quelle che mi hanno messo tra i preferiti.
Grazie
a
tutte quelle che mi hanno aggiunto tra le ff seguite.
E
grazie
a tutte quelle che semplicemente
leggono le mie storie.
Siete
talmente tante che non credo riuscirei a rispondere a tutte voi, ma
apprezzo
tantissimo tutto ciò che avete detto!^^ Mi avete fatto
sentire importante e
rispettata: grazie.
Come
vi avevo fatto sapere, ho una cosa di cui parlarvi.
Prima
però sottolineo che ciò che
scriverò non ha nulla a che fare con nessuna di
voi, ma è solo un argomento a me caro che ha
colpito alcune ragazze di
questo sito.
Parliamo
del plagio.
Ci
sono tante forme di copiatura, alcune sono accidentali o non
consapevoli e
altre volontarie e coscienti.
Sappiate
che quando compite questo gesto, fate
soffrire la persona che state plagiando; non particolarmente
perché la sua
storia in questo modo non le è riconosciuta, ma
perché le sottraete l’originalità
di ciò che, probabilmente, scrive col cuore.
Perciò prima di
agire in questo modo,
assicuratevi che la persona a cui pigliate(troppo toscano?)
l’idea sia d’accordo:
faccio un esempio.. se qualcuna di voi mi chiedesse di prendere spunto
da una
delle mie fic per continuare la propria glielo accorderei senza
indugio, come
ho già fatto, appunto^^
Ok,
credo di aver detto tutto.
Ricordo
che ciò che ho presentato è un problema che non
mi ha colpito e non ha nulla
a che fare con nessuna
di voi.
D’accordo,
mando un bacio ad alcune delle mie compagne di scuola che so seguire ogni tanto questa ff.. mi
mancate tanto
ragazze =)
Saluto
affettuosamente Cloe Cullen: non
ce l’ho
assolutamente con te, anzi! Mi fa piacere che questa fic ti abbia
ispirata^^
Un
bacio a mazza e a Lost Soul che mi
incitano sempre a continuare questa storia e a tutte voi ragazze, che
mi
seguite.
Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto e ricordate: il prossimo nasceranno!
Si
accettano scommesse!XD
Un
bacio, vi voglio bene,
la
vostra Noemix
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L’altro fratello di
Renesmee secondo voi è femmina o maschio???
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Capitolo 7 *** NASCITA ***
twins.capitolo 7 efp
---- Twins ----
♥NASCITA♥
7°
Capitolo
Fra le
mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi "Durerà".
Sgridai al risveglio tra le dita inconsapevoli
La gemma era sparita.
Ora solo un ricordo di ametista
A me rimane
Edward
Questo
capitolo è
dedicato a Lost_Soul.
Cara,
non è la fine, è solamente l’inizio
di una nuova e folgorante avventura^^
Ricorda: noi ci saremo sempre per te.
P.S. Mazza non mi fucilare, il
prossimo lo dedico a te.
Questo però mi sembrava giusto
dedicarlo alla Giuli =)
Vi voglio un mondo di bene, xs.
11
Settembre, Renesmee ♀
-Bella,
la placenta è
invalicabile, è esattamente come quella dei vampiri.
L’unico modo per farli
uscire sarebbe spezzarla con i nostri stessi denti, per questo sono
preoccupato- spiegò Carlisle, con fare professionale.
Mamma
cominciò ad agitarsi
sul lettino, mentre zia Rose e papà le tenevano le mani
ferme e le
trasfondevano forza.
La
mia genitrice singhiozzò,
spaventata-Amore, stai tranquilla-cominciò papà,
accarezzandole il viso bagnato
dalle sue succulente lacrime-
Carlisle non vi farà
del male. Io
farò tutto ciò che è in mio potere per
non farti soffrire durante il parto.-
sorrise incoraggiante lui.
Mamma
annuì.
Era
passato un giorno da
quando papà aveva bloccato la mia nascita. Io e il mio
gemello ci sentivamo
carichi di energia, ma nostro padre ci aveva incitato ad aspettare
ancora un
giorno per sistemare le ultime cose per la nostra venuta
al mondo.
Così
ci aveva accompagnati
dal nonno, mentre mamma si era svegliata poco prima.
-Ascolta
figliola, il meglio che potresti
fare per i tuoi figli, sarebbe
farli nascere prematuramente; Edward aprirà un varco nella
placenta da cui loro
possano uscire, poi ti trasformerà.- concluse il nonno. Lui
era stato il nostro
secondo fan-dopo ovviamente Rosalie- e ci era stato accanto tutti i
giorni
della nostra crescita.
Era
sempre gentile, preparato
e non si tirava mai indietro se qualcuno gli chiedeva aiuto.
Mamma
smise di piangere e si
bloccò- M-ma n-non s-sarà p-pericoloso?-
balbettò.
Seguì
un momento di silenzio,
mentre il nonno illustrava i suoi pensieri a mio padre --No, i piccoli
staranno
meglio se agiamo prima del parto, ma..-tentennò.
C’era sicuramente qualcosa che
li angosciava molto. Qualcosa riguardante la mamma.
-Ma..?-
domandò lei,
stringendosi a papà.
-Ma
rischi tu, Bella.- disse colui che
sganciò la bomba sulla
cittadina serena- Se non arrivo in tempo ad iniettarti il mio
veleno, non
so se sopravvivrai- concluse. La sua voce
s’incupì: soffriva profondamente nel
prendere questa eventualità come possibilità.
Mamma lo
accarezzò- Ce la farò,
amore,per te, per i nostri figli- sorrise.
Papà
la strinse a sé e la
baciò, passionale.
Gli
altri tossirono, come per
ricordargli della loro presenza nella stanza.
Papà
probabilmente li fulminò
con lo sguardo perché nonno disse:
-Va
bene ragazzi, ora vi
lasciamo soli. Ma prima un’ultima cosa: non strapazzatevi
troppo e..-
ovviamente la prima raccomandazione era rivolta a mamma- il parto lo
fissiamo
per domani..ok?-
-Perché
così presto
Carlisle?-saltò su mio padre. Perché era giusto,
accidenti!Volevo nascere!
-Se
non vogliamo farli
soffrire tutti e tre, sarà meglio farli venire alla luce
prima e dopotutto..
mancano tre giorni alla nascita normale!- insistette.
Mio
padre annuì, e con un po’
di sforzo, anche zia Rosalie uscì dalla stanza.
Rimasti
soli, mia madre
chiese incerta - Edward, potremmo andare in giardino?-.
-Certo,
amore-
Lui
ci sollevò e ci portò giù
dalle scale; poi stese mamma su un plaid rosso nel vivaio.
Lei
chiuse gli occhi e
cominciò ad immaginare. Stranamente, potei vedere cosa
sognava: vedeva se stessa prendere in braccio
due
bambini, mentre Edward ci abbracciava stretti. Il sole splendeva e noi
correvamo insieme nell’erba verde di una radura: la loro.
Piccoli, vorrei tanto che tutto
ciò si avverasse. Ho
paura, non ve lo nascondo, ma sono sicura che voi ce la farete. Vi amo
piccoli,
non dimenticatelo mai..
Pensò.
Mamma.. cominciammo a dimenarci
anche se lei era assolutamente calma e rilassata.
-Edward,
senti- disse, puntellandosi
con le mani e afferrando quella di mio padre che era accanto a lei:
gliela pose
sopra l’enorme pancione.
Lui
si emozionò: finalmente
aveva iniziato ad amarci.
-Guarda
amore, il sole brilla
più del solito oggi. Mi piace, è caldo e
sorridente. Sta abbracciando le nuove
vita che porto in grembo e di cui tu sei il padre.. non è
magnifico?- sorrise.
Edward
la strinse più forte,
e poi disse- Si-, e la
baciò.
Tornarono
a coccolarsi, baciati
dal tempo e dal cielo, mentre sentivo l’agitazione di
papà crescere
notevolmente.
-Amore,
che c’è?- chiese ad
un tratto mia madre- Ti vedo teso-
Papà
ci pensò su un attimo.
-Non
ti nasconderò a cosa sto
pensando Bella- disse ad un tratto- Ti ho giurato amore eterno
all’altare un
mese fa, e non mi sono mai pentito di averlo fatto..-
Mamma
si irrigidì e si voltò ad
ammirare il volto di suo marito.
-Ora
sto per diventare padre
ma ho il timore di diventare anche vedovo. Bella,
ho paura di perderti.-le spiegò, in totale
sincerità.
Lei
gli accarezzò la guancia
gelida.
-Tesoro,
neppure io ti
nasconderò ciò a cui sto pensando. Sto
immaginando la nostra vita dopo, tutti e
quattro insieme; ma nel contempo ho paura, paura che io venga sottratta
alla
vita prima del tempo.. che il mio sogno di essere tua moglie per
l’eternità non
si realizzi.. ma io amo questi bambini, come so che anche tu li ami.
Non voglio
annientare la loro esistenza. Non posso.-
gli comunicò, onesta.
Mamma
era sempre così dolce,
fragile e l’amavamo tantissimo.
-Ciò
che non riesco a
perdonarmi, Bella, è che se siamo giunti a questo punto
è tutta colpa mia. La tua vita è per me un gioiello
che ora sto stringendo tra le mani, ma se un giorno mi svegliassi e
scoprissi
che qualcuno mi ha derubato, non so come potrei reagire.. potrei anche
non
riconoscere gli altri bagliori della mia collezione. Non mi fido di me
stesso:
ho già provato il dolore di perderti, e hai visto come ho
reagito.- disse,baciandole
la mano.
-Edward..-
cominciò mia
madre, dopo aver preso un altro tocco delicato del sole- Io
non posso abortire perché sarebbe come uccidere te!
Non puoi
toglierti la vita se io venissi a mancare, i nostri bambini
rimarrebbero orfani!-
esclamò.
No,
orfani no, vi prego!!!
Riprendemmo ad agitarci: non ci piaceva questo discorso.
Papà
posò una mano sopra di
noi- No, non fate così piccoli- ci calmò.
Amavo
tanto mio padre!
-Bella,
non puoi chiedermi di
esistere senza di te..-
-Ma
lo hai fatto per cento
anni, perché non ancora?-
-Perché
prima non avevo
ancora conosciuto l’amore!- esclamò irritato.
Mamma
abbassò lo sguardo
colpito. Papà glielo rialzò lentamente e
amorevolmente.
-Non capisci, Bella, non posso vivere se al mondo
non ci sei tu!-
Si
accoccolarono e si
baciarono per altri dieci minuti poi giunsero nonna Esme e zia Rosalie
a portarci
da mangiare. La zia allungò alla mamma un bicchiere di
gustosissimo liquido
rosso che immediatamente ci diede ancora più forza.
Provai
a stendermi ma errai;
papà ma accarezzò dicendo con assoluta calma-Non farlo-.
Ma papà, ne ho bisogno..
Accennai.
-Lo
so tesoro, ma così
facendo farai del male a tua madre.. non vuoi sentire urla, no?-
Certo che no!
Rispose
mio fratello per me.
-Bene,
quindi state calmi-
concluse dolcemente.
-Che
succede?- domandò poco
dopo Rosalie.
-Niente,
la bambina si voleva
allungare, ma l’ho fermata in tempo..- spiegò,
accarezzando continuamente il
pancione.
-Poveri
piccoli..-cominciò
mamma-non hanno abbastanza spazio qui dentro.. mi sento così
inutile! Vi faccio
solamente soffrire- disse, singhiozzando.
Vi
fu un’insurrezione
generale che la rassicurò e l’accarezzò.
Mamma
,però, trovò conforto
solo tra le braccia di mio padre: quanto
si amavano!
Già nel grembo di mia
madre, sognavo il Principe
Azzurro, che mi avrebbe amata per l’eternità.
Nonna
abbracciò mamma e insistette
affinché ingerisse anche qualcosa di umano.
Lei
acconsentì e Esme arrivò
con un enorme piatto di ravioli ai funghi, il preferito di mamma!
Papà
cominciò a sghignazzare
sotto voce.
Mamma,invece,
abbandonò il
capo sulla sua spalla e sospirò, sorridendo.
I
ricordi presero il
sopravvento su di lei.
Vedete piccoli, questo piatto
è per noi un flashback.
Pensò,
iniziando a mangiare.
Ordinai esattamente i ravioli ai
funghi, la prima
volta che uscii con vostro padre.
O meglio, che lui mi
seguì a Port Angeles e mi salvò
da brutti ceffi.. una delle tante!
Papà, intanto, leggeva
ciò che ci raccontava mamma
nei miei pensieri.
-Già,
vostra madre attira
disgrazie!- disse, ridendo.
Sia
Rose che nonna Esme si
misero a ridere, insieme a mamma, che per colpa delle costole rotte,
faticava
addirittura a respirare.
-Tesoro,
hai pensato ai nomi
da dare ai miei nipotini?- chiese Esme tutt’ad un tratto,
sedendosi accanto a
mamma.
-A
dir la verità.. poco- rispose
lei, gentilmente,divertita dalle sue stesse parole.
-Già,
la bambina.. come pensi
di chiamarla?- domandò nuovamente la zia.
Bella
ci pensò un po’ su; si
perse ripetutamente negli occhi di suo marito e dopo un po’
rispose-Ho pensato
a un misto tra i nomi di mia madre e quella di Edward- disse dolcemente.
Percepii
un’agitazione
all’esterno, come se nonna Esme fosse stata colpita dalla
decisione di mamma.
-Cosa?
Ermè?- provò la zia.
-No-
-Resmee?-
tentò la nonna.
-No-
rispose mamma, scuotendo
vorticosamente il capo.
-Renesmee?- azzardò
papà.
-Si-
affermò mia madre, come
stupita dal fatto che solo lui,
potesse comprenderla pienamente.
E
così quello sarebbe stato
il mio nome..-Bello- disse la nonna. Esatto!
-Stupendo!-
saltò la zia.
-Speciale-
asserì Edward. Mia madre
fu abbacinata
nuovamente dallo sguardo innamorato di mio padre..
Il
nome di papà mi dava
sempre un dolce calore. Come se non dovessi mai temere in sua
compagnia; una
strana sensazione d’amore.
Ma
il meglio era quando lo
pronunciava mamma: le usciva sempre un suono di tenerezza infinita..
come se il
mondo, per lei, fosse contenuto in una sola parola: Edward.
-E
per l’altro? Se fosse
maschio che nome gli dareste?- domandò d’un tratto
lo zio Emmett che si era
unito improvvisamente alla combriccola.
Il
mio orso preferito si
sedette adiacente alla moglie, vicino al fratello minore.
-Bhe..-
balbettò mamma,
arrossendo e permettendo così al sangue di fluire
più intensamente. Quel calore
così dolciastro inondò la placenta; ne ispirai
forte il profumo fino ad
intossicarmene- pensavo di chiamarlo Edward,
Edward Junior-
Mio fratello
chiamato come mio padre..
mmm…
Il
silenzio intanto persisteva,
mentre mio padre guardava intensamente lei,
la sua cantante, sua moglie.
-In
effetti mi sono ricordata
che anche tuo padre si chiamava così.. in questo modo
continuerebbe la
tradizione- concluse sorridente mia madre, rivolto a
lui, il suo dio Greco, suo marito.
-È
perfetto, amore, non ci
avevo pensato..-rispose mio padre- avevo ragionato sul fatto che ogni
qualvolta
chiamassi lui, invocheresti anche me.. così, pur sempre
rimanendo sulle
iniziali.. pensavo a Eliha. Oppure Ben..-propose.
-Si
amore, sono tutti nomi
fantastici ma sono.. speciali? I nomi presenti nella tua famiglia sono
particolari,
ricercati.. ma questi non sono altro che appellativi scaricati da
internet..-mia
madre espose la sua idea il più dolcemente possibile, mentre
accarezzava la
guancia del marito. Tutti gli altri, invece, rimasti lì,
ascoltavano
incuriositi la discussione intavolata dai neo-genitori.
-
Si, sono d’accordo- rispose
semplicemente papà-ho proposto questi insulsi nomi
perché pensavo che tu
volessi qualcosa di più.. normale, ma sono assolutamente
d’accordo con te-
spiegò lui, mentre si perdeva in un bacio mozzafiato con
mamma.
Gli
altri raschiarono
contraddetti la gola.
-E
se anche il secondo
gemello fosse femmina?- chiese la zia, ad un tratto.
Lo
zio saltò su - Ma no!
Anche questo?-enfatizzò.
Il
sole illuminò i loro visi
ridenti e sorridenti; lo intesi dal fatto che mamma ne rimase- ancora
una
volta-scioccata.
-Pensavo
a..- iniziò lei, ma
in quel momento mio fratello si voltò e schiacciò
quella che credevo fosse un’altra
costola: papà non arrivò in tempo a fermarlo.
Bella
urlò di dolore e fu
portata di nuovo -tristemente- nello studio del nonno.
Lui
la controllò e poi le
fasciò la costola incrinata, sotto i gemiti di sofferenza
lanciati da mamma.
-Figliola,
non si può continuare
così. Al massimo domani devi partorire, non possiamo
aspettare di più. I tuoi
bambini non possono più a stare qui dentro- disse,
carezzando il pancione- Non
posso farti neppure un’ecografia per controllare i danni
perché la spessa
placenta è proprio sopra a ciò che è
stato ferito- ripeté, mortificato.
-Nnonn
im-importa papà- disse,
afferrandogli la mano e
riportandola sul grembo. Carlisle rimase colpito di quella
dichiarazione aperta
di paternità.
Lui, come mi
aveva detto mia madre, era nato per
essere padre; così lo era pure suo figlio.
-P-partorirò
iil ppprima ppppossibilee-
balbettò mamma, a causa del dolore- pper iill beenee ddei
bbambbinii- disse,
inarcandosi per respirare meglio.
-Bene-
concordò il nonno,
mentre si accingeva a riporre gli apparecchi tecnici.
-Bella-
cominciò mio padre-
ce la fai a stare seduta? Vedo che in questa stanza soffri soltanto-
constatò-
se vuoi ti riporto in giardino..?-
-Si,
infffatti e… ssi, cce la
ffaccio a stare seduta. ..Tte nnne pr-prego, riportami lì-
lo pregò, sempre farfugliando.
-Ah,
Edward!- lo chiamò il
nonno- Io, Esme, Emmett, Alice e Jasper andiamo a caccia. Fra poco,ha
detto
Alice,arriveranno Jacob e Seth. Credete di potercela fare tu e Rosalie
da
soli?- domandò.
-Certo!-
rispose papà
automaticamente.
Mio
padre fece ciò che mamma
gli aveva chiesto: la prese attentamente in braccio e la ripose
dolcemente sul
plaid steso ancora in giardino.
La
zia non ci seguì in
giardino, ma ci lasciò soli; percepii comunque la presenza
dei nostri
lupacchiotti.
Papà
circondò le spalle di
mamma e la coccolò per quel poco che poté,
ridotte com’erano le condizioni di
sua moglie.
-Tesoro,
cosa c’è?- chiese
mamma, ammirando il volto di papà indurito da
un’espressione infelice.
-Senti
amore, non ho voglia
di farti nuovamente prediche sulle tue condizioni, o sul fatto che stai
rischiando la vita, o ripetere che la
colpa è solo mia. Voglio soltanto amarti per quel
poco che le mie
limitazioni lo consentano. Voglio vivere oggi come se fosse
l’ultimo giorno
dell’eternità- rispose, iniziando a baciare,
passionale, mamma.
Quest’ultima
lo assecondò,
anche se il dolore era insostenibile.
Io
e mio fratello ci perdemmo
in quella dolcezza e tranquillità che solo i nostri genitori
potevano darci..
-Amore-
la chiamò tutt’ad un
tratto papà, staccandosi e abbracciandola- ti andrebbe di
ascoltare un’altra
mia nuova canzone?- chiese.
Noi
urlammo
contemporaneamente un-Si!- acuto, mettendo in subbuglio la placenta.
Mamma
si portò
sistematicamente la mano al grembo e delicatamente si voltò
verso suo marito- Ssi- la sua voce
era melodiosa!
Pochi
secondi dopo papà ci fu
vicino con la sua chitarra nuova: blu sgargiante.
Ricordo
che un giorno mamma
chiese- Perché blu?-
-Perché
è il colore del
cielo. Il colore in cui ogni notte io posso farmi vedere da te, e
ammirarti
dormire. Il blu è il nostro colore-
rispose, baciandola.
Anche
quel giorno, accordò la
chitarra e intonò le note di una nuova brillante canzone.
Va bene:c'è un perché
se sei sicura
che non c'è posto al mondo
più per noi.
Ma so che in fondo hai solo
un po' paura
e che tu non mi
dimenticherai
Perché siamo una scintilla
d'acqua e d'elettricità
Io sarò
dove sei
scriverò sui muri
ovunque andrai
Ci sarò,
ci sarai
per sempre.
Come stai?
Con chi sei?
Chiederò alle strade
ovunque andrai
E lo so
prima o poi m'incontrerai.
All'angolo tra i nostri due
sentieri
ti vedo, ti avvicino, non sei tu.
Così ti cerco in mezzo ai miei pensieri
e lì ti trovo e non ne esco più.
Dimmi che tra noi è finita
e me ne andrò
Io sarò
dove sei
conterò i tuoi passi
ovunque andrai
Ci sarò,
ci sarai
per sempre.
Come stai?
Con chi sei?
Porterò i tuoi sogni
ovunque andrai
Ci sarò,
ci sarai
per sempre.
Ci sarò,
dove sei
capirò i tuoi sbagli
ovunque andrai.
Cosa fai?
Ci sarai, per sempre
Ci sarò, con chi sei
Io,te e lui saremo
ovunque andrai.
Ci sarò,
ci sarai,
per sempre noi.
Ci sarò,
ci sarai,
conterò i tuoi passi
ovunque andrai.
Ci sarò,
ci sarai
per sempre.
Ci sarò,
ci sarai,
porterò i tuoi sogni
ovunque andrai.
Ci sarò
ci sarai
per sempre
(http://www.youtube.com/watch?v=aEnJQSV2VwE)
-Amore,
io ci sarò sempre per te, ovunque
andrai- disse. Chiaramente comprendemmo
subito dove papà credeva che andasse.
Mamma
mi aveva spesso parlato
di un mondo ultraterreno, chiamato paradiso.
Diceva
anche che tutti noi un
giorno ci saremmo andati.
Era
un posto incantevole,
fatto di rosee nuvole circondate da angeli, e dove non esisteva la
sofferenza o
il dolore.
-Tesoro,
io non andrò mai in
nessun luogo dove tu non ci sia, tranquillo- rispose sorridente,
baciandolo.
In
quel momento provai la
stessa sensazione del giorno prima.
Un’immensa
energia mi invase
e questa volta non potei fare a meno di assecondarla.
Per
noi era giunta l’ora di
nascere.
Fuori
mamma urlò- Edward- lo
chiamò piano, mentre Rosalie
e i lupi ci accerchiava.
-Si.. si sono rotte le acque-strillò,
sconvolta.
Papà
rimase per un momento in
stato di shock, poi afferrò mamma e la portò
nello studio di Carlisle, seguito
da tutti gli altri.
La
ripose frettolosamente sul
lettino, mentre lei si contorceva dalle fitte; noi, infatti, ci stavamo
ruotando per uscire correttamente: non volevamo risultare podalici.
Lui
le tolse la veste e
afferrò il bisturi.
-Ma
che stai facendo Edward?-
domandò Jacob, lì presente.
-I
bambini sono circondati da
una membrana dura quanto la pelle di un vampiro, non riuscirebbero a
romperla-
rispose urlando-tu e Seth uscite per favore-
-
No, rimaniamo- gli
risposero in coro.
-Va
bene, ma nell’angolo!-
gli gridò.
Loro
fecero come aveva detto
papà, e si ritirarono verso il fondo della stanza, in attesa
di qualcosa utile da
fare.
-Edward!-
strillava intanto
mamma.
Papà
le aprì il ventre,
facendole un taglio sopra la placenta, e con i denti ruppe la membrana
che ci
conteneva: fu meglio di un’ostetrica!
Il
nostro gran lavoro per
ruotarci non servì a niente!
Mamma
urlava spasmodicamente dal
dolore, dimenandosi.
Con
le mani zuppe di sangue e
col naso tappato, papà mi afferrò e mi
tirò fuori.
Io
gridai di gioia: ero venuta al mondo!
Papà!
-Piccola
mia- mi strinse
dolcemente, mentre mi passava a Zia Rosalie.
Non
vedevo niente, accidenti!
Tenevo gli occhi chiusi e sperai che nessuno mi portasse via da mia
madre.
Fortunatamente,
fui lasciata
tra le mani di Seth.
Zia
Rosalie impazzì dall’odore
di sangue e cercò di saltare addosso a mamma; Jake,
prontamente la fermò
gridando- Ecco a cosa serviamo!-disse, rivolto a papà; poi
portò la Zia in
salotto con forza, incatenandola al divano e ve la lasciò.
Poi
tornò più in fretta
possibile.
-Edward!-
continuò a
strillare mamma, ridestando suo marito, incantato come me dal suo
profumo.
Papà
riprese con foga il suo
lavoro e rinfilò nuovamente le mani nella placenta, dando
alla luce il mio
gemello.
-È
una femmina!- esclamò lui.
Tutti
fecero un passo in
avanti, ma papà li rispedì di nuovo indietro.
Papà! Bella sorpresa non
è vero? Ve l’avrei voluto
dire, ma dove sarebbe stato il divertimento?
Pensò
lei, salutando allegramente
nostro padre.
Lui
la strinse a sua volta o
così almeno udii.
-Edward-
questa volta mamma
lo sussurrò- me le dai?- domandò timidamente.
Si, si voglio la mammaaa!!!
Gridai
nella mia mente,
spalancando i miei occhietti timidi e così pure mia sorella.
Papà
acconsentì, anche se
così facendo, avrebbe ridotto la durata di vita di mia
madre..
Diede
mia sorella a lei e poi
anche me.
-Tu..-
disse indicandomi la
mamma- sei Renesmee!- sorrise,
cercando il consenso dal marito che giunse immediatamente.
Renesmee! Così quello
era il mio nome! Bellissimo e..
-Speciale-
concluse mio padre
per me.
-E
tu..- cominciò mia madre,faticosamente,
indicando mia sorella- sei Carlie-
Carlie! Mi piace il mio nome!
Pensò
lei.
-Anche
a me, amore- confermò
papà. Aveva iniziato
davvero ad amarci davvero come figlie sue!Eravamo importanti quasi
quanto alla
nostra mamma per lui!
Mamma
diede ad entrambe un
bacio, poi, però, arrivò zia Rosalie- Dalle a
me,sorella, te le restituirò
dopo- accennò sorridente.
Mia
madre consultò papà con
lo sguardo e capirono che Rosalie era pronta;lei allungò le
mani e noi ci
ritrovammo fra le braccia della zia.
Prima
di uscire, quest’ultima
si volse un’ultima volta verso i miei genitori: mia madre
teneva gli occhi semi
chiusi e una mano stretta a quella di suo marito, in ginocchio dinnanzi
al suo
capezzale. Il sangue dilagava dal suo corpo, ma mio padre aveva occhi
solo per lei. I ragazzi- lupo si
avvicinarono
cauti.
-Jake,
Seth.. badate sempre
alle mie figlie, prendetevi cura di loro.. per
me- disse mia madre, allungando le mani verso i suoi amici,
come se fosse
tutto finito.
-Vi
voglio bene-
-Anche
noi, Bells- le
comunicarono in coro, piagnucolando.
-Ricordi
ciò che hai detto
alle bambine ieri, mentre stavo dormendo?- domandò
tentennante e faticosamente lei,
rivolta a mio padre.
Mio
padre la osservò
strabiliato- Si- disse soltanto.
-Ho
sentito tutto ciò che hai
detto..- gli spiegò. Oh! Mamma, fortunatamente aveva sentito
tutto!
Lui
singhiozzò, mentre lei
disse, con l’ultima forza che aveva in corpo- Ti
amo-
-Anche io, amore, per sempre. È una
promessa!- strillò, dopo che lei
chiuse gli occhi per sempre.
Renesmee.
♫
Note
dell’autrice: Ok, ok,
non mi ammazzate vi
prego!!! Su su, in una storia almeno la dovevo far morire! Abbassate
mazze,
fucili, pomodori, tastiere di computer, tutto! Vi dico solo che non
è finita
qui. Se mi fate fuori poi non leggerete il seguito!!(ah, come sono
crudele!xD)
Se vi state chiedendo “ma Bella è morta
davvero?” la risposte è Si, è morta
davvero.
No comment. Sapete, mentre scrivevo l'ultimo pezzo stavo piangendo pure
io...
Ma prima di concludere vorrei dire che le figlie di Bella,
sono GEMELLE, gemelle, non vi suggerisce niente??? Un bacio a chiunque
indovina...
Questa volta non me la sento di rispondere
alle vostre recensioni, lo farò la prossima occasione,
spero..a meno che non mi
uccidete prima!xD Ora però vi voglio lasciare soltanto con
l’ultima parola di
Edward..
D’accordo,
mando un bacio ad alcune delle mie compagne di scuola che so seguire ogni tanto questa ff.. mi
mancate tanto
ragazze =)
Un
bacio a mazza e a Lost Soul che mi
incitano sempre a continuare questa storia e a tutte voi ragazze, che
mi
seguite.
Cercherò
di postare il prima possibile^^ Ricordate che siamo in lutto!
Un
bacio, vi voglio bene,
la
vostra Noemix
Indagine:
chi
ammazzerà per prima Noemix?
(Che brutta questa
indagine, non mi piace per niente!xD)
2°
indagine: perchè ho voluto sottolineare così
tanto che sono GEMELLE???
|
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Capitolo 8 *** MORTE ***
twins. capitolo 8 efp
---
Twins ---
♥MORTE♥
8°
Capitolo
Il
Paradiso non è più lontano
Della camera accanto -
Se in quella camera un amico attende
Felicità o rovina.
Che forza c'è nell'anima
Che riesce a sopportare
L'accento di un passo che si appressa -
una porta che si apre.
Bella
(Emily Dickinson)
Il Paradiso non è più lontano
Questo
capitolo è
dedicato alle Otherwise.
Le
nostre eroine dovranno affrontare
presto una nuova avventura..
Chimata
vita.
Vi voglio un mondo di bene, xs.
11
Settembre, Renesmee ♀
No! Non era possibile! La
nostra più oscura paura si era avverata e noi non avevamo
potuto fare niente,
per giunta!
Mamma..
Perché
la nostra nascita
doveva essere un giorno di lutto al posto di una data da festeggiare?
Perché
il fato ce l’aveva a
morte con me e mia sorella!?
Non
era giusto.. sapevo che
milioni di bimbi erano nati senza annientare la vita della propria
genitrice, perché
noi no?
Troppe
domande mi
attanagliavano e un’unica risposta era giunta a me: lei non aveva voluto distruggere le
nostre vite.. noi,però, non le
avevamo restituito la stessa cortesia..
Orfane di madre..
Perché,
perché, PERCHÉ???
Non
riuscivo a farmene una
ragione, mentre le lacrime scendevano copiose lungo le mie piccole e
paffute
gote e su quelle di mia sorella.
Seth
e Jacob piangevano senza
riserve e la zia singhiozzava cautamente.
Papà
era immobile, in
ginocchio davanti al capezzale di mamma; stringeva la mano senza vita
di sua
moglie tra le dite gelide, come per pregare.
Quando
realizzò finalmente
cos’era successo e il vento pomeridiano gli sfiorò
il viso, s’alzò di scatto e
si diresse verso gli apparecchi del nonno; afferrò poi una
boccetta e un’ago. Riempì
rapidamente l’ago col veleno e
s’avvicinò nuovamente al corpo di mia madre,
iniettandolo nella pelle delicata di mamma.
Poi
le morse il polso, il
collo e il braccio: doveva funzionare!
Imprecò
ordinando al cielo di
restituirgliela.
Scaraventò
vari oggetti a
terra, pezzi di vetro volavano nella stanza come soffioni sparsi
nell’aria.
-Bella, ritorna da me!- urlava senza
tregua, stringendo la fragile
mano dell’innamorata tra le dita. Stringeva.. come per
trasfonderle energia.
Provò
la respirazione a bocca
a bocca, tentò di rianimarla spingendo sul suo petto privo
di vita..
Gemeva,
gemeva terribilmente.
Credevo
che un vampiro non
avrebbe mai sofferto quanto lui, mio
padre, Edward Cullen, vedovo di Bella Marie Swan in Cullen.
Io
strillavo disperata
insieme alla mia gemella, finchè sentendo i nostri pianti,
papà si avvicinò
a noi con sguardo
perso e ci prese in
braccio.
Ci
cullò e poi, sotto nostra
richiesta, ci portò davanti a lei
per
l’ultima volta.
Volevo
imprimermi la sua
dolce bellezza e la delicatezza dei suoi lineamenti bene in mente, per
non
scordarla mai.
Afferrai
delicatamente un suo
dito, rimasto sospeso sulla coperta che papà le aveva
sistemato addosso.
Essa
era bianca, soffice
e,oramai, tinta di rosso.
Papà
non aveva avuto il
coraggio di coprirle il capo, ancora certo che si potesse risvegliare
da un
momento all’altro.
Noi
gemelle stringemmo la
mano di nostra madre, così come aveva fatto mio padre..
Ero
piccola, ma capivo che
quello era un gesto di puro amore.
Avrei
tanto voluto conoscere
la splendida Bella, mia madre, invece la Moira
nera(*) me l’aveva portata via prima del tempo. La
paura di mamma e papà si
era concretizzata.
Il
mio corpo divenne un
concentrato di sola energia e così pure quello di mia
sorella: provavamo
rabbia, delusione e disperazione.
-Mamma: TORNA DA NOI!-
Pensammo
insieme,
intensamente, tenendoci per mano e stringendo quella di nostra mano.
Piangemmo,
piangemmo forte di
dolore, poi, qualcosa di inaspettato.. accadde.
Le
dolci dita di mia madre
che legavamo si mossero impercettibilmente sulle nostre.
Sarà
il vento.. cosa? Impossibile!
Papà!
Urlai
nella mia mente.
-Piccole,
aspettate..- disse
solamente, spostandoci verso il fondo del letto.
Mamma
aprì un poco gli occhi,
poi li richiuse.
-Edwfafrd-
farfugliò,
stiracchiandosi leggermente.
-BELLA!-
urlò mio padre
andandole vicino e abbracciandola forte, fino a stritolarla.
Poi
la baciò lungo tutto il
viso, imperterrito.
L’amava-
glielo stava
dimostrando- e aveva apprezzato quel miracolo che-ancora- non avevo
compreso.
-Edward,
ma quanto ho
dormito?Mi sento tutta indolenzita..- chiese, stropicciandosi gli occhi
e
portandosi una mano in grembo.
Quando
avvertì che il soffice
rigonfiamento che si aspettava di trovare non vi era più
disse -Edward! Non
sono più incinta? È stato tutto un sogno?-
domandò.
Lui,
intanto, la fissava instancabilmente
negli occhi color cioccolato e poi, baciandogli l’altra mano,
spiegò- No,
amore. Non è stato un sogno. Le tue bambine sono qui-
Ci
afferrò, giacchè eravamo
in fondo al lettino; mia madre si commosse e ci strinse a sè.
Mamma!
Urlammo
mentalmente e
gioiosamente noi, allungando le nostre piccole manine fino a toccare il
suo
viso.
-Cuccioli
miei!- strillò lei,
abbracciandoci; quando si rese conto che ci stava macchiando di sangue
e che le
coperte ne erano zuppe, chiese- Ma Edward, che è successo?-
alzò il suo polso e
si rese conto di essere stata morsa. Non un semplice morso
però, un morso di
vampiro.
-Edward..?-
lo chiamò, distendendosi
nuovamente sul cuscino e abbandonandoci sopra le coperte-Che
è successo?..
Edward, brucia!- gridò.
Scorse
i visi angelici dei
suoi amici e poi ritornò ad ammirare suo marito.
-Bella,
sta tranquilla-
disse, afferrando noi e poi la sua mano- fra poco starai meglio-
-Ma
cosa?- domandò ancora
scioccata; poi iniziò a contorcesi dal dolore.
-Amore,
fra non molto sarai
come me. Puoi gridare se vuoi, durante tutta la trasformazione ti
starò
accanto, non temere- la strinse.
-Edward,
sono morta?-
domandò, prima di cadere nel dolore più profondo.
-Lo
eri- iniziò papà,
guardandoci calmo, tra le sue braccia- le nostre figlie ti hanno
salvata. Avevi ragione,amore, avevi ragione
su tutto.
Sono speciali e ora staremo per l’eternità
insieme- le promise.
Poi
mamma chiuse gli occhi e
cercò con tutta la sua forza di resistere alla gran
sofferenza che la invadeva-
Vi amo- disse solamente.
Poi
papà ci strinse e ci
passò a zia Rose.
-Andate
piccole. Resterò qui
con vostra madre, e presto potrà giocare con voi- sorrise,
poi tornò a guardare
la moglie in preda a uno spasmo.
Ci
baciò e poi ci congedò.
-Su,
bambine, andiamo a
mangiare qualcosa..- dichiarò; ci avviammo fuori dallo
studio, seguite dai
nostri lupacchiotti.
Com’era
bella la casa: le
pareti erano di rovere intagliato e chiaro. Lungo l’ampio
corridoio vi era una
finestra, che s’affacciava al verde giardino coltivato della
mia famiglia. Vi
avevamo passato giorni stupendi durante tutta la gravidanza, non potevo
scordarlo.
Quadri
rifiniti ed intarsiati
coloravano e animavano le stanze; percorrendo il corridoio arrivammo
all’enormi
scale di legno rifinito e fummo stupite di trovarci davanti il nonno:
aveva i
capelli dorati e tirati finemente indietro da gel sparso correttamente
sul
capo. Indossava una camicia bianca su cui vi era posizionata un
cartellino che
lo nominava come Dottore. Il suo
sguardo era dello stesso colore dei capelli ed emanava bontà
dovunque.
Lui
strabuzzò gli occhi- Sono
nate!- esclamò, portandosi una mano davanti alla bocca,
incredulo.
-Bella!-
urlò, correndo nel
suo studio.
Continuando
a scendere giunse
Esme che cercava i figlioli disperatamente.
La
sua reazione fu la stessa
del marito.
-Rosalie!
Sono le mie
nipoti?- domandò strabiliata. La potei riconoscere solo
dalla voce, ma era
esattamente come l’avevo immaginata. Capelli tendenti al
biondo, sguardo da
cerbiatto smarrito; un vestito rosso le fasciava il corpo scolpito.
-Si,
sono Renesmee e Carlie,
mamma-disse con voce aquilina la zia, indicandoci.
Dopo
pochi secondi reagì e
chiese incerta- Pposso.. tenerle?-
Zia
Rose annuì e ci passò con
assoluta grazia alla nonna- Piccole, sono vostra nonna- disse
spaventosamente commossa.
Io
e mia sorella sorridemmo
all’unisono mentre lei si sedeva sul sofà color
panna e iniziava a dondolarci.
Zia Rose corse in cucina a portarci due biberon colmi di un liquido
rosso: e così era quello il colore
del sangue!
Ce
li porse e io mi buttai
sul quel nettare divino:mmm! Dolce e cremoso, Che squisitezza!
La
zia si sedette adiacente a
noi, quando la porta di casa si spalancò nuovamente: tre
ragazzi ne entrarono,
tra cui primeggiava una figurina esile e bassa; aveva i capelli corvini
ed
indossava un completino di marca giallo. Era sofisticata e molto carina.
Il
secondo era legato alla
ragazza tramite la mano ed aveva i capelli biondi- color miele- e
sollevati,
quasi avesse introdotto le dita nella presa della corrente!
Non
conoscevo nessuno dei
due..
Il
terzo, invece, era un
bestione alto e robusto, con i capelli castani e riccioluti e uno
sguardo
allegro: sembrava un orso.
-Non
ci credo! Le mie
nipotine sono nate!- esclamò quest’ultimo, dalla
voce sembrava.. Emmett!
Allungai
le mani verso di lui
e così pure fece mia sorella. Lui ci corse incontro e ci
sollevò, facendoci
ruotare in aria.
Divertite,
ci accoccolammo
tra le braccia del nostro caro zio Orso.
-Scusate..
non ve l’avevo
detto?- sorrise, scusandosi per una dimenticanza che io non conoscevo;
notando
che la osservavo, la fanciulla mi venne vicina- Io, Renesmee sono tua
zia
Alice- mi spiegò: la migliore amica di mamma!
Le
saltai al collo senza
nemmeno pensarci e lei mi avvolse tra le sue braccia ghiacciate- Si,
piccola.
Io sono la veggente: avevo visto che stavate nascendo, ma avevo anche
visto che
vostra madre si sarebbe salvata. Voi, nipotine mie, avete poteri
fantastici-
disse, raccogliendoci entrambe ed appollaiandosi vicino alle donne
Cullen,- Siete
nate finalmente- disse, baciandoci il capo.
Carlie
alzò lo sguardo e
fissò il ragazzo, il cui nome era ancora sconosciuto.
Zio Jasper
Mi
disse tramite la lettura
dei pensieri. Io potevo sentire i suoi e lei i miei.
Toccai
il viso di zia Alice
e, involontariamente, le chiesi se quell’uomo era lo Zio
Jasper.
Lei
saltò sul divano
sorpresa.
Tutti
le chiesero cosa le era
accaduto di così spaventoso, ma lei rispose solamente a me-
Si, è lui piccola.-
Io
le premetti la manina sul
volto e questa volta le mostrai il mio sorriso.
-Bene.
Renesmee, ti andrebbe
di farmi vedere come sei nata?-
Io
annuii e iniziai a
mostrarle una sequenza di immagini che avevano preceduto la nostra
nascita.
Anche
zia Rose si affacciò,
come per chiedere di poter guardare anche lei; e io
acconsentì.
Il mio cuore batteva forte per l’emozione,
così pure per Carlie: circondate da
persone che ci amavano!
Ora tocca a me
Mi
fece sapere lei. Allora mi
distolsi dalle zie e la mia gemella dimostrò ciò
che sapeva fare.
Toccò
il viso delle due
ragazze e iniziò.
Numerosi
suoni e sensazioni
ci avvolsero; io potevo ancora percepire tutto di mia sorella mentre le
altre
ne rimasero colpite.
Carlie
poteva riportare i
suoni e i sentimenti che avevano provato i nostri genitori nello studio
di papà!
Coordinati
alle mie immagini
era come vedere un film: un film davvero speciale!
Ad
un tratto non mi ritrovai
più tra le ginocchia delle mie zie,ma in braccio a Jacob,
mentre Carlie era in
quelle di Seth.
-Ridateci
subito le nostre
nipotine, o di voi non rimarrà più nulla,
lupastri!-strillò Rosalie alzandosi
in piedi.
Jake
abbaiò, stringendomi a
se ancor di più.
-Aspettate!-
rispose Seth,
cortese come sempre,-Volevamo solo dirvi una cosa, tutto qui-
ripeté.
In
quel momento papà scese le
scale- Non ci credo!- esclamò stranito- Avete
avuto l’imprinting con le mie figlie?- chiese
furibondo.
I
lupi annuirono, mentre papà
si faceva avanti ringhiando.
-No..
no!-
-Edward,
calmati- disse il
dolce ragazzo lupo- non è una cosa che possiamo
controllare.. Leslie ormai è l’unica
che amo..- continuò.
Leslie?
Voleva dire Carlie.
Ma che sta dicendo, sorella?
Mi
chiese lei.
Non ne ho idea, Carlie..
cos’è l’imprinting?
-Leslie?-
-Bhe,
si, è un soprannome..-spiegò
Seth indietreggiando.
-Guardate
ragazzi- cominciò
papà, stravaccandosi sul divano: probabilmente Alice aveva
avuto una visione e
gliel’aveva mostrata- non starò qui a farvi
prediche. Prima voglio vedere come
reagirà Bella!- rise lui.
Come?
Domandammo
entrambe nella
mente, rivolte a papà.
Sogghignò-
Lo vedrete!-
esclamarono lui e la zia Alice contemporaneamente.
Papà
si rialzò e si avvicinò
ad entrambi i lupi, sulle cui braccia eravamo sistemate noi- Prendetevi
cura
delle mie figlie..- disse, teneramente, ammirandoci. Gli afferrai un
dito e ci
giocai, come fosse un sonaglio; lui sorrise- torno dalla loro madre,
ora-
Accarezzò
il viso di Carlie e
il mio, poi salì nuovamente le scale.
Alzai
lo sguardo, osservando
il vento che si atteggiava a soffiare leggero, facendo tremare le
foglie
sottili degli enormi alberi in fiore.
-Io
e Nessie andiamo fuori in
giardino-affermò Jake, incamminandosi verso la porta.
Un
momento: chi è Nessie?
Gli
toccai il viso e gli posi
la mia domanda.
Lui
tremò per la sorpresa,
poi rispose- sei tu.. è il tuo soprannome: ti
piace?- disse sorridente.
Si.
Mi
cullò sotto l’ombra di un
salice piovente.
-Sai
Nessie.. non appena ti
ho visto mi è crollato il mondo addosso: sei bellissima,
affascinante, sebbene
tu sia ancora una neonata.. sono innamorato di te. Ti amo, mio piccolo
frugoletto. Sarò sempre con te, pronto ad aiutarti in
qualunque occasione-dichiarò,
sistemandomi gli innocui riccioli dietro le minuscole orecchie.
Ecco
il mio Principe Azzurro!
In
casa invece, la faccenda
era tutt’altra.
Seth
aveva iniziato a giocare
con “il suo imprinting” ed entrambi non finivano di
ridere: erano così allegri
e scherzosi!
Rammentai
la domanda che
avevo formulato in precedenza nella mia mente.
Sfiorai
il viso a Jake.
Cos’è
l’imprinting?
Renesmee
Moira
nera(*)per
gli antichi
greci la
moira, il destino a cui tutti si devono piegare..
Nulla
poteva
contrastarla.
♫
Note
dell’autrice: O santo
cielo! Ce l’ho fatta!
Ho postato presto, visto!^^ Ieri non ho fatto altro che rispondere ai
vostri
numerosi commenti ed e-mail, non ce la facevo più!xD
CHIEDO
SCUSA PUBBLICAMENTE PER AVERVI FATTO PENARE: NON ERA ASSOLUTAMENTE MIA
INTENZIONE!^^
Ora
ho rimediato visto??? Ora vi svelo l’enigma della GEMELLE: le
gemelle, si sa,
sono collegate in tutti i modi possibili. Posso rivolgersi domande
mentalmente
e ascoltano i pensieri l’una dell’altra.
Esse
hanno poteri incredibili, come far resuscitare le persone ma SOLO
quelle a loro
legate più che mai e non tutte. Renesmee e Jacob sono la
coppia più seria,
cauta e saggia, mentre Carlie e Seth- come avrete capito- essendo i
più piccoli
sono molto allegri e gioiosi in tutto ciò che fanno.
D’accordo,
ringrazio le seguenti persone per aver espresso il loro parere sul mio
scorso
capitolo: spero vivamente che questo capitolo non sia stato disastroso
come l’altro!^^
1)Uchiha_chan
2)sara2087
3)Frafra9
4)cullengirl
5)ledyang
6)Goten
7)Bella_Cullen_1987
8)serve
9)Mapi
10)damaristich
11)annatfl
12)Confusina_94
13)Tede
14)keska
15)Lost_Soul
16)mazza
17)NessieBones
18)LaBabi
19)Nessie93
20)cloe
cullen
21)flazzy
cullen
22)Sabry_Cullen
23)stezietta
w
24)mv3028
25)nihal_soana93
Grazie
a tutte per aver commentato, e vi chiedo
scusa se vi ho deluso anche questa volta, ma mi raccomando:
esprimetevi!^^
Cercherò
di postare il prima possibile^^
Un
bacio, vi voglio bene,
la
vostra Noemix
Indagine: chi adora
Noemix?
2° indagine: chi non
si aspettava un seguito così?!^^
|
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Capitolo 9 *** GEMELLE ***
twins capitolo 9 efp
Se
l’immagine non compare, cliccate questo link: fidatevi
è stupenda!
http://img212.imageshack.us/i/edwardebellapregnant.png/
---
Twins ---
♥GEMELLE♥
9°
Capitolo
~
I
ragazzi che si amano si baciano
in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
(Jacques
Prévert)
≈I
ragazzi
che si amano≈
Questo
capitolo è dedicato a Lizweb.
Ti
ringrazio davvero, so che in questo momento stai leggendo
il mio capitolo..
Scusa se non ti ho ancora risposto.. sorry!=(
Come
da voi richiesto, ecco un capitolo dal punto di vista
dell’altra gemella!
12
Settembre, Carlie♀
Oh il mio Seth!
Lo conoscevo da così poco e già gli
volevo un bene più grande di me! Poteva il mio
cuoricino contenere tutto
quell’amore che mi era stato consegnato su un piatto
d’argento? Non lo sapevo,
ma sicuramente potevo sopravvivere felicemente insieme a mia sorella ed
alla
mia famiglia.
Renesmee, poco
dopo la nostra nascita e l’incontro
con tutti i nostri zii e nonni, era uscita con lo Zio Jacob, che
l’aveva
portata in giardino sotto un salice piangente a coccolarla.
Ora stavo
placidamente accucciata tra le braccia
del mio dolce e simpatico zio, che aveva improvvisato un gioco con dei
cucchiaini, mentre attendevamo mamma e papà, rinchiusi da
molto tempo nello
studio del nonno.
Anche
quest’ultimo si faceva vedere poco, sempre a
rassicurare papà..
L’unica
cosa che riesco a ricordare del parto è
solo tanta tanta confusione: urli, sussurri, tremiti,
desolazione, vetri
volanti, disperazione e poi sorpresa, ricordi, gioia ed
incomprensione..
rammentavo tutto molto disordinatamente, proiettando ciò
nella mente del povero
Seth..
Quel licantropo
riusciva a capirmi come
nessun’altro: anche lui, mi raccontò, aveva quasi
procurato la morte di sua
madre.
-Sue Clearwater
è sempre stata molto fragile- mi
narrò, dopo avergli fatto provare gli odori, i suoni e i
sentimenti della mia
nascita vista dai miei occhi -quando il dottore gli comunicò
che non poteva
reggere una seconda gravidanza non poteva crederci.. mio padre la
pregava di
abortire, ma lei non cessava di sperare, di credere:
sapeva di potercela
fare. Per questo non ho potuto mai contraddire tua madre, mio piccolo
scricciolo-disse, coccolandomi e baciandomi la fronte.
Gli toccai il
viso, e l’unica cosa che potei
provare fu: riconoscimento e speranza.
Chi meglio di me
poteva credere all’incredibile?
Chi meglio di me poteva dire “crederò a
tutto ciò che sia impossibile”?
Sapevo di essere
nata prematura e nella pura
assurdità: come potevano due bambine crescere nel ventre
della propria madre e
nascere un mese dopo, senza morire? Noi gemelline eravamo completamente
sane, intelligenti,
grandi e.. “ibridi”.
Così
ci aveva denominato il nonno e papà:
“ibridi”,cioè
per metà umane e per metà vampire.
Io, infatti, non
necessitavo di cibo umano, ma solo
di un leggero e dolce liquido chiamato sangue. Mentre il mio cuore, al
contrario di quello dei miei zii, batteva energicamente.
La mia famiglia
e Seth mi circondavano, mentre io,
ancora tra le possenti braccia del mio migliore amico, giocavo
spensierata con
loro, gorgogliando felice.
Ogni qualvolta
emettevo un suono, gli occhi delle
zie e della nonna diventavano a forma di cuore, tanto le emozionavo!
Forse, il giorno
stesso della mia nascita era
eccessivamente troppo presto per imparare a parlare correttamente..
eppure i
miei pensieri erano tutt’altro che infantili,
bensì adulti e maturi.
Ovviamente non
potevo pretendere di non aver voglia
di giocare, di mangiare e di dormire come qualunque altro neonato..
eppure non
avevo sonno, ma fame eccessiva!
Proiettai nella
mente del mio lupacchiotto
l’immagine di luu che mi imboccava il biberon colmo del mio liquido
rosso
preferito.
Lui si
pietrificò.
-Ali,
Rose, Esmy..- le chiamò,con i loro
rispettivi nomignoli.
Adoravamo Seth
proprio per questo: la sua
spontaneità in ogni occasione e con chiunque era sorprendente!
Loro si
fermarono stupite ad osservarci, curiose,
incitandolo a spiccicare parola.
-Come.. si fa
a..- iniziò balbettando.
Le mie zie e la
nonna si guardarono in viso e poi
lo incoraggiarono nuovamente-A..?-
-A.. nutrire..
una bambina come Leslie?- chiese,
titubante.
Tutti presero a
ridere, anche lo zio Jasper, che se
ne stava stravaccato sul divano bianco di pelle, abbracciato a zia
Alice sopra
di lui.
-Aspetta..-,
nonna si alzò ed afferrò il biberon
sopra al comodino, adiacente alle scale- ecco qua figliolo- disse
materna Esme,
consegnandogli l’oggetto.
Seth lo
afferrò dolcemente e con ritmo incalzante
soffermò il biberon sopra il mio petto, minuscolo e soffice;
per aiutarlo misi
le mie manine sulle sue per avvicinarlo a raggiungere lo scopo.
Stranamente,
questo gli diede la forza per compiere
il gesto, così strinse il poppatoio e lo
posizionò sulle mie labbra, lasciando
fluire il corso del mio nutrimento.
Lo zio Jasper
perse la sua posizione comoda,
assumendo quella seduta per osservare meglio l’azione: erano
tutti meravigliati
dell’arguzia e la capacità che aveva saputo
dimostrare il giovane lupo.
-E tutto
questo..- disse la zia Alice, non
interrompendo la magia del momento-.. per amore-.
Sgranai gli
occhi: Amore?
Conoscevo tanti
tipi d’amore.. ma quale
contraddistingueva quello che Seth provava per me?
Ero piccola ed indifesa,
forte ma fragile,
calorosa ma debole.. come poteva quel giovanotto
percepire qualcosa di
diverso dall’affetto per me?
Perché
tutte le volte che lui si avvicinava, sentivo
la scossa, una strana energia che veniva sprigionata dal mio corpicino?
Una volta terminato il pasto, zia Rosalie mi tolse dalle braccia del
mio amico,
che si stava addormentando sul tappeto davanti al
sofà, dove stavano i miei
familiari.
Sfiorai il
perfetto viso della zia e domandai:
Quale
amore prova Seth per me?
Lei si
cristallizzò e poi disse- Lo capirai
quando sarai più grande(*)- mi sorrise e poi
iniziò a cullarmi, ammirandomi
e ninnandomi dolcemente.
Non sapeva,
però, che l’unica cosa in grado di
addormentarmi erano solamente le canzoni di papà, oppure le
carezze di mamma.
Così
cominciai a lagnarmi e,addirittura, a
piangere.
Dapprima nessuno
capì perché lo stavo facendo, poi
zia Alice mi prese tra le braccia, avendo già visto tutto
ciò che chiedevo e
che stava, ovviamente, per accadere- Tuo padre arriverà a
momenti piccola,
tranquilla- mi rassicurò, baciandomi la fronte.
Fortunatamente
il mio Seth non sembrava curarsi dei
movimenti nella stanza, e dormiva beato, disteso a terra nel soffice
parquete.
Poco dopo
papà scese dolcemente le scale- Qualcuno
mi desiderava?- disse, tendendo le mani verso di me, mentre sua
sorella, nel
frattempo, si stava alzando
Mio padre mi
accolse tra le sue gelide braccia: adoravo
le sue coccole!
Sorella,
entra.. papà ci canterà la ninna nanna!
La chiamai. Io
non ero una di quelle bambine
invidiosa delle tenerezze condivise, ma mi piaceva molto spartire tutto
con la
mia gemella.
La porta di casa
che dava sul giardino si spalancò
dando mostra del possente ragazzo-lupo che teneva mia sorella stretta
stretta a
sé.
Papà
mi sistemò su un braccio, incoraggiando con
l’altra mano Jacob a farsi avanti con la bambina.
Jake
annuì e la portò presso di noi.
-Và a
dormire, Jake- gli consigliò paterno Edward.
Lo zio
sbarrò lo sguardo: era facile indovinare il
suo pensiero.
“Lui
che
mi rivolge un gesto gentile? Wow, il mondo si è proprio
capovolto!”.
Risi di questa
idea, insieme a mia sorella: noi,
come dicevo prima, condividevamo ogni cosa,e la
nostra mente era aperta
ad entrambe.
Jacob si
avviò in giardino, costringendo il povero
Seth, che dormiva seraficamente, a seguirlo.
Papà
ci portò via dal salotto: nessuno ci seguì.
Salimmo le scale
e percorremmo lo stesso corridoio
di prima; successivamente entrammo in una stanza dalla bellezza
sconvolgente: la
sua camera da letto.
Essa era diversa
da come la immaginavo:
dall’entrata si poteva notare il letto matrimoniale,al centro
dell’ambiente,
con le coperte ancora disfatte e disordinate; l’armadio,
imponente ed antico,
era adiacente a quest’ultimo, faceva bella mostra davanti
alla vetrata- una
specie di finestra-. Il panorama era pazzesco: chilometri e chilomentri
di
verde si estendeva davanti a noi.
Entrambe
accennammo un sorriso: era la stanza dove
avevamo trascorso la nostra vita nel grembo di nostra
madre. Gli
occhi mi luccicarono di emozione e papà lo notò.
Si sedette sul letto,-Bambine,
mamma sta bene, e ben presto la potrete riabbracciare:
l’avete salvata, riunita
a me ed alla sua famiglia. Grazie.. figlie mie-
disse, abbracciandoci
maggiormente e donando un bacio ciascuna.
Zia Alice
bussò sulla porta aperta, facendo un
ingresso trionfale.
-Si
può?- chiese, abbozzando un sorrisino
sagace.
-Certo-
rispose papà, ridendo: chissà cosa
c’era di tanto divertente!?
Alice
aggrottò le sopracciglia- Credo che questa vi
sarà utile!- esclamò, spingendo nella stanza una
culla in pizzo rosa, rifinita
di fiorellini e apine colorate.
Mio padre
scoppiò in una risata fragorosa, mentre
noi sorridemmo vivacemente, gorgogliando.
-Sempre utile,
Alice!- rise papà, piegandosi a mezzo
dall’ilarità della situazione: una ragazza
appoggiata ad una culla che avrebbe
potuto contenerla benissimo!
-Ovvio!-
esclamò, sistemando il lettino vicino a
quello matrimoniale.
-Buona notte
piccine mie!- ci salutò, baciandoci la
fronte. Poi si avviò verso la porta, ci soffiò un
bacino virtuale con la
mano,e noi facemmo finta di acchiapparlo.
Quando rimanemmo
soli papà ci sistemò nella culla
portata dalla zia, coprendoci per bene con la coperta di tulle rosa.
Il calore che
emanava quel nido era fantastico,
inoltre potevo abbracciare mia sorella quando e come mi pareva!
Mio padre si
abbassò su di noi ed entrambe gli
chiedemmo di suonare qualcosa.
-D’accordo
piccole, ma poi: a dormire!- ci preparò,
scherzosamente.
Afferrò
la sua chitarra e, sedendosi sul suo letto,
cominciò l’esecuzione di un nuovo brano da lui
composto.
Quel sorriso che hai
io vorrei tu non lo perdessi mai
anche quando non c'è tra di noi
quella complicità
è difficile lo so anche per te
fare finta adesso che
la nostra pura verità
resti un segreto chiuso a chiave
ma perchè
quando stiamo insieme non c'è
uuh so solo che
quando stiamo insieme non c'è
un limite un limite non c'è
Tu ama ama fino in fondo,
superando il dubbio e tutte le difficoltà
e lascia che il tuo amore cresca dal profondo,
più forte ci unirà in un abbraccio
e apri il cuore e ama ama ama follemente
taglia i fili del timore adesso dentro te
non pensare a quello che dirà di noi la gente
credici con te, tu credici con me
non ho più pazienza di nascondere così
la nostra storia
i nostri sogni, ogni carezza che vivo con te
voglio gridare fino a star male che tu stai con me,
senza il bisogno di dovere spiegare a qualcuno il perchè
perchè un limite un limite non c'è
Tu ama ama fino in fondo,
superando i dubbi e tutte le difficoltà
e lascia che il tuo amore cresca dal profondo,
più forte ci unirà in un abbraccio
e apri il cuore e ama ama ama follemente
taglia i fili del timore adesso dentro te
non pensare a quello che dirà di noi la gente
credici con te, tu credici con me
adesso che
stiamo
insieme..
(http://www.youtube.com/watch?v=hKVYWjqWeLM)
Successivamente
eseguì la nostra Ninna Nanna,
in modo che noi ci addormentassimo beatamente sulle note di
quest’ultima
sinfonia.
Carlie(Leslie)
Lo
capirai quando sarai più grande(*)-Mamma
mia, questa frase me l’avranno ripetuta mille volte quando
facevo domande “non
opportune”XD
♫ Note
dell’autrice: Salve ragazze! Wow, avete
commentato in tantissime e finalmente vi siete espresse! Addirittura
sono
riuscita a capire come siete più o meno.. molte mi hanno
aggiunto su msn e ho
fatto conoscenza con alcune di voi.. solo una parola.. grazie!
Grazie
per
aver fatto entrare me e le mie ff nelle
vostre vite..
Grazie
perché
leggete sempre la mia “robera”..
Grazie
perché
mi sopportate, compresi i miei sbalzi
d’umore che trasmetto nelle mie storie..
Grazie
perché mi dedicate una parte del vostro
tempo a commentare e Grazie
perché vi sento
vicino a me in ogni momento.
Non
so voi, ma io sento efp come una famiglia, in cui voi tutte e pure io
facciamo
parte!^^ Davvero, è una cosa bellissima se ci pensate.. io
non vi conosco, però
vi voglio molto bene comunque. Magnifico no?
Bhe,
sappiate che purtroppo per voi non vi libererete tanto facilmente di
me, perché
Don’t leave ha rimasto uno o due capitoli al massimo MA
twins ne ha rimasti molti ma mooooolti di più! Potrei
arrivare ad un numero
molto alto di capitoli: alcune di voi mi hanno chiesto se la fic stava
concludendo e la risposta è NO, ASSOLUTAMENTE NO. Il
racconto si intitola
“Twins” e non “Gravidanza di due
gemelle”, quindi la loro esperienza, la loro
crescita e le loro storie d’amore dove li mettete???xD
Bene,
ora un'altra risposta: mi avete chiesto se non ho lasciato morire Bella
per
vostra richiesta e la risposta è No! Era tutto programmato,
per questo vi avevo
detto di non preoccuparvi anche se alcune non hanno resistito a far
minacce!XD
mi sono divertita da moltissimo a leggerle!!!^^
Ok,
la prossima: volete sapere come sono Renesmee e Carlie nella
realtà e come le
ho immaginate io?? Eccole qua, potete ammirarle piccole e grandi,
così come muteranno
nel corso della mia storia.
Se
non si vedono cliccate l’http sottostante ad ogni immagine,
grazie. Vi prego,
guardatele, sono davvero
belle!^^
Carlie-
la dolce e vivace Renesmee-
l’intelligente e riflessiva
http://img244.imageshack.us/i/carlie3.png/
http://img193.imageshack.us/i/renesmeecullen.png/
Carlie 15enne
Renesmee 15enne
http://img239.imageshack.us/i/carlienessie1.png/
http://img34.imageshack.us/i/carlierenesmee.jpg/
Ecco
qua, sono contenta perché sono riuscita a rispondere a tutte
indirettamente!^^
Grazie
a tutte per avermi sostenuto in questo periodo e per fortuna
l’ispirazione è
tornata! Grazie davvero ai vostri stupendi commenti.. non
finirò mai di
ringraziarvi, davvero!!!!
Grazie
a tutte per aver commentato, e vi chiedo
scusa se vi ho deluso anche questa volta, ma mi raccomando:
esprimetevi!^^
Cercherò
di postare il prima possibile^^
Un
bacio, vi voglio bene,
la
vostra Noemix
Indagine: Qual
è la vostra gemella preferita???
2° indagine: Chi adora Seth? Io lo amo!!! Si vede?XD
P.S.
Ripeto
il mio contatto per chi l’ultima volta non se
l’era segnato.
noemi_hsm_94@hotmail.it
Vi aggiungo io, altrimenti non vi riconosco!
Quindi: per qui vuole chiacchierare con me, lasciate
i vostri contatti nei commenti^^
P.P.S. Scusate il ritardo di quest’aggiornamento! Vi
chiedo scusa!!!
|
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Capitolo 10 *** NOSTRA MADRE ***
twins capitolo 10 efp
♥NOSTRA MADRE♥
10°
Capitolo
~
Toglimi
il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.[…]
Riditela
della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo
Neruda
~Il
tuo sorriso~
Questo
capitolo è dedicato a Mazza e a Lost
Soul.
Grazie
del vostro speciale aiuto e sostegno morale!^^
13
Settembre, Carlie ♀
Il
giorno seguente ci svegliammo straordinariamente riposate: la canzone
ci aveva
donato la felicità dei ricordi e un nuovo affascinante
sentimento,l’amore,
provato solo dagli esseri
viventi: finalmente, lo eravamo anche noi.
Appena
sveglia,cominciai a chiamare mentalmente mio padre che poco dopo
entrò nella
stanza con le zie: Alice teneva in mano due splendidi vestitini mentre
Rose due
biberon colmi di sangue, il nostro
liquido per eccellenza.
-Ben
svegliati amori miei-, ci salutò papà,
prendendoci in braccio-Questa mattina
non potrò assistervi più di tanto
perché fra poco si sveglierà una persona
molto importante per tutti noi.. quindi vi lascio tra le dolci mani
delle
vostre ziette-, concluse, mentre le
due donne sorridevano man mano che il suo discorso andava avanti.
Nostro
padre ci passò ciascuna ad una delle sue sorelle poi ci
baciò sulla fronte e se
ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.
-Bene
gioie mie!-,cominciò Alice- è ora di vestirci!-
continuò, enfatizzando sulla parola
“vestirci”. Io e Nessie accennammo ad un
sorriso: mamma ci aveva parlato della pazzia folle che la zia
“folletto”
nutriva per gli abiti e lo
shopping!
Alice
prese per un consenso il nostro sorriso, così
iniziò a sbottonarmi il body
sopra al..fasciatoio? E da quando ne
avevamo..due?
“Le
zie non sono umane, piccole
mie, sono speciali: hanno la capacità di correre velocemente
e di spostare
oggetti anche molto pesanti.” Rammentai. Mamma ci aveva
spiegato molto riguardo
le persone che la circondavano durante la gravidanza.
Qualche
volta la nostra famiglia le
lasciava un po’ di tempo per riflettere e parlare oralmente
alle sue figlie,
cioè noi.
Dopo
avermi sistemato il pannolino, Zia Alice prese uno dei vestitini che
aveva
appoggiato sopra ad un comodino e me lo fece indossare: era azzurro e
bianco,
con due fiocchi su ogni spallina, un fiocco sotto a
dove mi sarebbe spuntato il seno una volta
cresciuta e vari strati di pizzo sotto alla stoffa.
Era
davvero un abito stupendo!
Volsi
lo sguardo verso mia sorella e notai che zia Rose le stava imboccando
il
biberon; sul viso perfetto della giovane donna esplose uno splendido
sorriso
emozionato –Grazie Bella- disse,commuovendosi.
“Sapete, zia Rosalie ha sempre
sperato di
diventare mamma. Purtroppo il fato le ha negato questo futuro, per
questo ora
ci sta aiutando più di chiunque altro.
Amatela
come una seconda madre,
perché lei ora vi sente come figlie proprie”
Ci
disse una volta mamma Bella,
accarezzando il pancione.
Successivamente
zia Alice mi passò a Rose, sostituendomi con Nessie.
Tra
le braccia della bionda ragazza mi sentii a casa. Mi pose il biberon
sul petto
e il soffice liquido rosso iniziò a fluire lungo la mia gola.
Poco
dopo, mi tolse il nutrimento e cominciò a pettinarmi i
“riccioli d’oro”, legandomi
un nastro azzurro in cima al capo.
Poi
mi pose a fianco di Renesmee, anche lei molto bella: indossava un
abitino
bianco a righe rosa e verde e per finire un fiocco a forma di fiore
sulla vita.
I
suoi capelli rossi, invece, erano acconciati come i miei, con la
differenza che
il suo nastro era fucsia.
Dopo
averci ammirate ed aver approvato il loro lavoro, le nostre zie ci
portarono in
salotto, entrando trionfalmente e mostrandoci a zio Emmett e nonna Esme.
Un
momento.. ma dov’erano tutti gli
altri?
Zia
Alice mi passò a sua sorella, correndo su per le scale e,
come sempre,celermente.
La
guardai andare via, non capendone il motivo.
Non
lo so.. ora lo chiedo
Mi
rispose mia sorella, leggendomi nel pensiero.
-Sono
tutti nello studio del nonno, bambine: vostra madre si sta
svegliando..fra poco
la potrete riabbracciare- spiegò, tristemente.
“Vorrebbe tanto diventare mamma..”
Già,
forse per questo percepivo malinconia nel suo cuore: aveva paura di
doversi
dividere da noi.
Le
toccai il volto, trasmettendole tutto l’affetto che provavo
per lei.
Quest’ultima
ci strinse ancora più a sé; nonna Esme si
alzò dal sofà e mi prese in braccio,
cullandomi.
-Sai,
nipotina mia, vostra madre ha una forza incredibile. È
riuscita a partorirvi
utilizzando tutta la sua energia e testardaggine. Vi ama quanto ama
Edward,
vostro padre. Siete i suoi tesori più grandi.. desiderava
che voi lo sapeste se
qualcosa fosse andato storto, come poi alla fine è successo.
Ma la cosa più
bella è che.. lei vi ha donato la sua vita e voi
gliel’avete restituita.. gioie mie,
non sapete quanto siete
speciali!- singhiozzò, inumidendosi le labbra, come per
trattenere le lacrime
che non potevano rigarle il viso.
-Già,
nipotine, non sapete quanto
è goffa
Bella! Inciampava sempre tra i suoi piedi e le volte in cui rimaneva in
piedi
si tagliava con la carta e Jasper le saltava addosso!- rise lo zio
Emmett.
Come?
Rosalie
lo spintonò, probabilmente per una domanda poco legittima di
Nessie.
-Ahia!-
strillò lo zio, scherzando- Ma che ho detto di male?-
La
bionda lo fulminò con lo sguardo, poi lo posò su
mia sorella- Non ascoltatelo,
piccole, non sa cosa dice.. sapete, è un po’
sciocchino!- sussurrò, facendoci
ridere.
Il
bruno fece l’offeso, mentre sua moglie si accinse velocemente
a donargli un
bacio sulle labbra.
Sono
ansiosa di vedere mamma,
Nessie, mi è mancata tanto..
Pensai,
indirizzando il pensiero a mia sorella.
Anche
io, Leslie, anche a me
manca..
Mi
rispose, mestamente.
-Emmett,
va a prendere quei due sonagli- lo chiamò, indicandogli il
comò opposto al
divano.
Lo
zio si alzò e afferrò i giocattoli, porgendoceli:
erano colorati e suonavano!
Cominciai
a mordere il mio, mentre il gingillo trillava gioiosamente e
così fece anche
mia sorella.
Gli
altri, ci contemplavano giocare, ridendo acutamente.
Passarono
due ore durante le quali mi divertii con il mio nuovo regalo e per il
resto del
tempo dormii fra le braccia entusiasmate della nonna.
Ad
un certo punto fui svegliata da un frastuono proveniente dalla porta di
casa..
Sobbalzai,
mentre Esme cercava cautamente di calmarmi, cullandomi.
-Tranquilla,
amore, tranquilla è solo..-
Volsi
lo sguardo verso l’uscio e vidi una donna che ci guardava:
aveva lunghi boccoli
castano scuro, e due occhi rossi fuoco. I suoi lineamenti
erano,tuttavia,
gentili e delicati; indossava un vestito azzurro e un po’
stracciato..
MAMMA!
Urlai
mentalmente, sbracciandomi nella sua direzione. In meno di un secondo
ci fu
accanto e ci accolse tra le sue braccia gelide.
Cominciò a baciarci ed a dondolarci gioiosamente.
La
mia famiglia si trovava interamente nel salotto e ci ammirava, mentre
mamma
continuava a coccolarci, felice di poterci finalmente stringerci a
sé.
Ma
questa donna non la finisce più?
Brontolò,
ad un certo punto, scherzosamente Renesmee.
No,
Nessie, meglio così!
Risposi,
continuando ad abbracciarla.
Ma
scusa, perché fa così?
Continuò,
lagnandosi. In effetti mamma sembrava una leonessa presa a leccare e
pulire i
suoi cuccioli..
Risi.
Perché
è nostra madre!
Carlie(Leslie)
♫ Note
dell’autrice: Et
vualà! Chiedo
umilmente perdono a tutte voi *me si
inginocchia ai vostri piedi implorando indulgenza* Davvero, sono
davvero
dispiaciuta di non aver potuto aggiornare prima, ma questo mese
è stato un
delirio ed ora vi giustifico il motivo del mio ritardo uno per uno!
Bene, iniziamo:
Motivo
1)
Vi è mai successo che gli amici(di
ogni tipo, specifichiamo!) si siano messi in testa di vederti ogni
santo giorno
ciascuno? Bhe, a me si! Non che mi dispiaccia, ma ho avuto molto meno
tempo per
dedicarmi a voi anche se-come avete notato- non ho mai smesso di
commentarvi^^
Motivo
2)
Ho concluso finalmente la mia 1° fic!
Per chi vuole controllare o leggerla,questo è il link: ☆Don't leave me alone.
A questo
punto ringrazio tutte voi per il vostro sostegno e per i bei commenti,
anche se
non sono arrivati al numero con cui vi avevo sfidate.. mi disp girls,
ma non
siete arrivate al numero 30!=(
Motivo
3)
Internet per un po’ ha fatto “puff”.
Motivo
4)
Tempo massimo al computer: 1 ora.
Capite dunque che per commentare e scrivere un intero capitolo non
bastava!
Motivo
5)
è uscito al cinema Harry Potter 6!!!
C’è, sono corsa a vederlo per ben 2 volte!!!
Motivo
6)
Mare! Costretta ad andare al mare
OGNI SANTO GIORNO TUTTO IL GIORNO! Non ne posso più! Per 14
anni così, cavolo..
io abito al mare!
Potrei continuare ancora per molto, ma
mi fermo qui: so che non vi importa!^_____^
E
ora ringrazio:
Ringrazio
i 25 che mi hanno
commentato la scorsa volta.
Ringrazio i 121che hanno
messo questa storia tra i preferiti.
Ringrazio i 53 che hanno
aggiunto questa storia tra i
seguiti.
Infine ringrazio i 19 che mi
hanno inserito tra autori preferiti.
Che
dire.. GRAZIE!^^
Sono commossa,
davvero!
Questi
sono i vestiti dai quali
ho preso spunto per la descrizione degli abiti della bambine.. vi
piacciono? Conoscendo Alice avrebbe anche fatto di meglio,
però questi abitini per me sono un incanto, soprattutto
quello azzurro!=) Che ne dite?
Vestito
di Carlie
Vestito
di Renesmee
Raccomando
anche questa volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di sentire
i vostri
pareri!
Cercherò di postare il prima
possibile^^
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix
Indagine: Qual
è il vostro colore preferito?
2°
indagine: Propongo di
aiutare una nostra
nuova amica del sito, LittleSmiley che aspetta una graziosa bimba. Non
sa che
nome dare a sua figlia poiché molto indecisa.. voi che cosa
suggerite?
Contenta bella? Ho fatto ciò che mi avevi chiesto!^_^
|
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Capitolo 11 *** IMPRINTING ***
twins capitolo 11 efp
♥IMPRINTING♥
11°
Capitolo
~ஐ~
Giochi ogni giorno con la luce
dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire tutti i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.(…)
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomìtolati al mio fianco come se avessi paura
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola, mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo
Neruda
~Giochi
ogni giorno ~
13
Settembre, Renesmee♀
Nessuno
ci aveva mai stretto così tanto a sé.
Non
avevo mai potuto tastare con mano ferma mia
madre, perciò al nostro primo contatto quasi non
la riconobbi.
Aveva
una pelle fredda e dura e non più bollente e soffice; il suo
profumo non era
più celestiale e contornato dal sangue, ma aveva un odore
diverso.. un odore
contenente tutta la foresta.. profumava di fiori, di lillà,
di resina. Il suo
viso era stato sfiorato dai raggi gentili del sole e il suo corpo si
era
inoltrato nel bosco e nel vigoroso ruscello.
Tutto
ciò in un solo tocco, il tocco che aveva permesso a me di
amarla come non mai: finalmente avevo
conosciuto la donna che mi
aveva donato la vita.
Inizialmente
non ero riuscita a capire perché continuasse a baciarci
imperterrita senza sosta
poi, dalle parole di Carlie, tutto si era fatto più chiaro: nostra madre, poteva far tutto. Lei
aveva ogni permesso ed ogni autorizzazione divina.
Perché
lei era la nostra creatrice e-probabilmente- la persona che
più ci amava al
mondo, insieme a nostro padre.
Le
posai una mia manina sul viso, mentre mia sorella faceva lo stesso.
Inviai
l’immagine che volevo mostrare a Leslie, in modo che lei
elaborasse i suoni ed
i sentimenti.
Poi
il “video” cominciò.
Il
volto di mia madre di quel momento non lo potrò mai scordare
mai: inarcò
immediatamente le sopracciglia, spalancando i suoi occhi color fuoco.
Sebbene
essi splendessero come non mai, non mi spaventarono; sapevo che lei non
avrebbe
mai potuto farci del male.
Carlie
percepiva il suo amore verso di noi.
Rimase
immobile per alcuni minuti, “guardando” il filmato
che le stavamo mostrando.
Era
il momento della nostra nascita, visto da noi.
Quando
terminò, mamma scrollò la testa, come se fosse
tornata da un mondo subalterno,
scioccata e deliziata dalle immagini che le avevamo proposto.
-Edward-
lo chiamò, sconvolta- ma cosa..?-
-Te
lo avevo detto amore, le nostre piccole sono speciali..
Renesmee mostra “foto” scattate dalla sua mente,
mentre
Carlie registra i suoni e le emozioni che ha provato o spera di provare
e
sentire.- spiegò papà, circondando lentamente le
spalle di sua moglie.
Le
labbra di nostra madre si schiusero in una “O”di
sorpresa, mentre la porta di
casa Cullen si stava aprendo.
Due
figure brune entrarono, mostrando i nostri adorati beniamini: Jacob e
Seth.
Mamma
non capì il motivo per il quale entrambi si diressero
velocemente verso di noi,
ma non lasciò comunque la presa.
-Jake,Seth!
Che piacere rivedervi!- esclamò lei, attorcigliandoci e
sottraendoci ai due
ragazzi.
Dopo
alcuni secondi di silenzio, in cui Jacob strinse i pugni delle mani,
papà
parlò:
-No
Black, sono sicuro. Bella non farebbe
mai del male alle nostre figlie-rispose,
alla domanda silenziosa che lo zio gli aveva posto mentalmente,
marcando la
parola “nostre”.
Mamma
lo guardò con interrogativa, voltandosi verso di lui.
-Mi
ha chiesto se non fosse pericoloso che tu tenessi le bambine vicine
visto che
sei una neonata, ma io gli ho risposto che non c’era
pericolo- chiarì
dolcemente.
-Jacob,
ma non eri tu quello che non volevi che nascessero? Perché
mai ora ti interessa
la loro salvezza?- chiese, irritandosi e rivolgendosi nuovamente a lui.
Lui
si ritirò poco più indietro mentre Seth rimaneva
impassibile al suo fianco.
-Allora?-
ripeté mamma.
-Bella,
ecco vedi..c’è una cosa che dovresti sapere..-
cominciò Rose.
Mia
madre si voltò per guardare suo marito, cercando di capire
se avrebbe dovuto spaventarsi.
-Ditemi-
espirò pazientemente.
-Bhe
amore-, parlò mio padre- ricordi quando..- rimase
interdetto: non sapeva che
dire!
-Bella,
ricordi quando ti ho parlato.. dell’imprinting?-
lo interruppe Jacob.
-S-si-
rispose mamma, stingendo gli occhi.
-Rammenti
cosa ti dissi?-domandò, serio.
Lei
annuì veementemente.
-Mi
raccontasti che non era una cosa alla quale potevi opporti. Era il
destino. E
nessuno di voi può farci niente-rispose, con sagacia.
Esattamente
ciò di cui mi aveva parlato Jake il giorno precedente.
Aveva
detto che non poteva scegliere e non poteva contrapporsi ai sentimenti
che
provava per me; che mi amava follemente e senza un perché.
Davvero?
Domandò
invece Carlie.
Annuii.
-Esatto.
Bella, finalmente anche a me è
successo..ed a Seth- illustrò,chinando il capo.
Le
labbra di mia madre accennarono un sorriso,poi esso appassì
improvvisamente.
-Jacob
Black- la sua voce si alterò- non vorrai di dirmi che tu e
il tuo amico avete
avuto l’imprinting con le mie figlie!!!- gridò;
probabilmente se avesse potuto
sarebbe diventata rossa dalla rabbia.
La
sua stretta si fece più pressante.
Papà
si accostò a lei da dietro, cercando di calmarla- Edward,
lasciami- gli intimò,
calma- non voglio farti male-
-Rose,
fa qualcosa!- esclamò mio padre, non mollando la presa.
La
zia sollevò gli occhi al cielo- Io no di certo! Non la
contraddico
minimamente!- sghignazzò lei, affiancando mamma e sorridendo
a trentadue denti.
Nessie,
non vorrà fargli del male,
vero?
Mi
chiese mia sorella, mentalmente.
Spero
di noi.. sarà meglio fermarla
in ogni caso.
Risposi,
preoccupata.
Sfiorai
il viso di nostra madre, pregandole di calmare il suo istinto di
cacciatrice.
Lei
sbarrò gli occhi.
-Ma
piccole.. vi ho appena riconquistato, non voglio perdervi di
nuovo-tentennò
indecisa.
Ma
mamma noi non siamo oggetti da
conquistare e tu non ci potrai mai perdere.. pensa a questo: nonno
Charlie ti
aveva appena ritrovata quando tu hai sposato papà.
O
almeno così ci hai raccontato..non
ricordi più?
Le
menzionai.
Già
mammina, poi non è colpa loro..
siamo così irresistibili!
Scherzò
la mia gemella: aveva assunto il simpatico atteggiamento di zio Emmett,
che
entrambe adoravamo molto.
Sorrise.
Bella
guardava confusa noi e i due giovani davanti a lei.
-Siete
sicure bimbe?- ripetè, dubbiosa.
Annuimmo
contemporaneamente, mentre i miei familiari non comprendevano la nostra
conversazione: solo papà, in quel preciso momento, sciolse
la presa su di noi.
-D’accordo
ragazzi. Non posso fare altro che acconsentire a questa cosa.. le
bambine vi
vogliono bene, quindi non vedo perché dovrei staccarvi la
testa a morsi ad
entrambi visto che le renderei solo tristi..- spiegò,
tranquillamente, mentre
gli occhi degli altri si allargavano di stupore.
Vedendo
Rosalie rattristarsi aggiunse- Sarà per un’altra
volta!- rise, aizzando così il
divertimento di zio Emmett, che prese a ridere acutamente.
Quest’ultimo
corse verso mia madre e ci sollevò da terra, abbracciandoci
strette strette:- Mi sei mancata Bellina!-
sghignazzò
allegro.
Il
sole prese a splendere nella stanza, come chiamato a rispondere al suo
gesto.
Illuminò
il divano di pelle bianca, mentre quella dei miei genitori e dei miei
familiari
splendeva, diafana.
I
gigli, raccolti da nonna Esme quella mattina stessa, diedero alla
camera
un’aria lucente, come se il paradiso fosse divenuto il nostro
salotto.. come se
quel singolo gesto di perdono avesse redento ogni peccato mai commesso
da tutti
noi.
Io,
ad esempio, non avevo ancora scontato quello originale e mai lo estinsi.
Io
e mia sorella eravamo ibridi.. non
eravamo ne umane ne vampire e questo.. mi spaventava: avremmo mai
trovato il
nostro posto nel mondo? Come facevamo a sapere se dopo circa un secolo
avremmo
dovuto lasciare.. la vita? Eravamo destinate ad invecchiare mentre i
nostri
familiari a rimanere giovani?
Queste
ed altre mille domande attanagliavano la mia fragile ed infantile
mente, ma in
quel momento l’unica cosa
che mi
importava era solo una.
Mamma,
potremmo uscire a giocare
con te e papà, solo noi quattro?
Proposi.
Come
stupita da questa richiesta, saltò, mentre nostro padre la
affiancava e la
conduceva piano verso la porta.
-Noi
usciamo- dichiarò lui, scansando i due ragazzi-lupo fermi
all’ingresso.
-Certo,
andate pure ragazzi- sorrise il nonno, spostandosi per lasciarci
passare.
-
Si! E al vostro ritorno ci saranno due piatti caldi pieni di pappa per
le mie
splendide nipotine!-saltellò contenta la nonna, dirigendosi
verso la cucina.
L’ultimo
commento che udii prima di uscire completamente all’esterno
fu di zia Alice-
Finalmente un po’ di pace per i miei fratellini..ora la vita
potrà
sorridergli!-
-Già,
in più ora hanno quei due gioielli!-
-Ssi-
qualcuno aveva un tono malinconico..
-Su
Rosalie, non fare l’invidiosa, tu hai me!-
Una
risata roca e poi più nulla.
Davanti
a noi, fra le braccia di nostro padre, solo campi verdi e boschi di
betulle.
Il
sole stava calando lentamente, lasciando spazio alla nostra amata notte
che
sempre ci consigliava e ci donava gioia, in quegli splendidi momenti di
silenzio e di tranquillità che le stelle ci regalavano.
Quella
sera, fu la prima nottata in cui le potei
finalmente ammirare..
Renesmee(Nessie)
♫ Note
dell’autrice: Buon giorno
ragazze! Wow, incredibile! Avete
risposto tutte alle mie indagini!^__^
I colori più amati sono il viola e
l’azzurro/blu. Concordo con voi! Io adoro quei colori,
principalmente
l’azzurro.. mitiche!
Tutte hanno apprezzato i vestitini ma
devo dire-differentemente da ciò che credevo- a molte
è piaciuto anche il
vestito di Renesmee! Io pensavo invece che avreste preferito quello di
Leslie..
forse era solo il mio gusto personale, in ogni caso avete ancora
ragione! Ora
che mi ci avete fatto pensare, anche quello di Nessie è
molto bello e
particolare..=)
Stranamente nessuna di voi mi ha
sgridato per il ritardo..(forse i miei motivi hanno convinto!XD) anzi!
Avete
solo parlato del capitolo che vi è piaciuto!^^
E questo??? So che è corto, però
d’ora in poi capitoli più corti e aggiornamenti
più veloci.. va bene?*-*
Raccomando anche questa
volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di
sentire i vostri pareri!
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un mondo di bene,
la vostra Noemix
Indagine:
Vi
aspettavate una Bella così calma? xD
2°
indagine:
Spazio a
LittleSmiley.
La dolce
neo-futura-mamma mi ha chiesto di lasciarle uno spazietto a sua
disposizione
per i ringraziamenti, eccola a voi!
**
Salve
a tutte
ragazze, io sono LittleSmiley(LS) e sono nuova di EFP. Mi ha fatto
estremamente
piacere vedere quante ragazze hanno risposto al mio appello. Inoltre vi
ringrazio tutte quante per il supporto e i complimenti che alcune mi
hanno
fatto. Diventare mamma è una cosa impegnativa e forse alcune
di voi lo sanno^^.
Sono al sesto mese, quindi è ancora un po’ presto,
ma la domanda che ho posto..
o meglio, che Noemix vi ha fatto da parte mia era una cosa che mi
tormentava da
parecchio.
I nomi che mi
avete indicato sono tutti bellissimi ed alcuni molto ricercati!=) Vedo
che
molte hanno la passione per i nomi classici, altri per gli originali e
ciò è un
bene per la società di oggi! ;)
In ogni caso
volevo informarvi anche della mia scelta che-grazie a tutte voi ed a
mio
marito- ho finalmente attuato.
Il nome della
mia bambina sarà Celeste.
Che ne dite?
Esprimetevi, ascolterò i vostri consigli con grande
interesse!*__*
Un bacione
grandissimo a tutte,
LS.
P.S. Se
volete vi farò sapere i prossimi aggiornamenti della
gravidanza attraverso
Noemix, che si è gentilmente prestata a farlo!^^ Ditelo se
non vi importa, io
non mi offenderò^_^
|
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Capitolo 12 *** NOI QUATTRO ***
twins.capitolo 12 efp
♥NOI QUATTRO♥
12°
Capitolo
~ஐ~
La
fragile scrittura dell’inizio
Il fremere dell’aria
Le vene nell’aria
L’infinito guardare
Lo sguardo infinito
Il suggello del silenzio sulle labbra
Il caldo vino delle parole
L’angolo prima colmato di vuoto
Il passo che risponde
Lo sconvolto volteggiare delle dita
Il tatto del respiro
Le notti di veglia
L’ardore insonne
L’arena che s’infiltra e ricade
L’agognato rumore che scivola sotto la porta
Pablo
Neruda
~Aria
della notte ~
Dedicato
a Keska.
Quanto
avevi sognato
questa immagine
di loro quattro
finalmente insieme?
L’hai ottenuta!^___^
13 Settembre,
Carlie♀
Tra
le dolci e fresche braccia di mamma, potei ammirare il magnifico
tramonto del
sole.. era così grande! Rosso infuocato, proprio come gli
occhi di mamma.
Tuttavia,
apprezzavo molto più i colori del cielo che variavano
dall’azzurro al violetto.
Vi erano anche l’arancione e il giallo, danzanti nel cielo
estivo.
Finalmente
raggiungemmo il lato più alto del giardino Cullen, dove i
miei genitori si
sedettero, sopra ad una coperta; in mano papà reggeva un
cestino da pick nick e
nell’altra teneva Renesmee.
Che
colori meravigliosi!
Esclamò
mia sorella, mentalmente. Stava sgranando i suoi occhietti cioccolato
mentre
era stesa sopra le braccia di mio padre.
Già..
Concordai,
stravaccandomi fra quelle di mia madre.
Papà
cominciò a tirar fuori le pietanze dal cestino che, come
diceva zia Alice,
facevano “scena”.
Poi
prese i biberon e ne diede uno anche a sua moglie, che
cominciò con tenerezza
ad imboccarmi.
-Grazie
Signor Cullen- sorrise mia madre, emozionata.
-Di
niente Signora Cullen- rincarò papà, dolce come
sempre.
Mamma
teneva il poppatoio stretto tra le mani mentre io misi le mie sopra le
sue.
Ebbe un fremito di entusiasmo.
-Amore,
amore guarda..- lo chiamò
commossa lei, mentre papà stava facendo lo stesso con
Nessie: se avesse potuto
piangere, credo lo avrebbe fatto.
Il
sole calava lento, come se non volesse che quel giorno terminasse mai..
Nel
frattempo i nostri genitori ci avevano nutrito di sangue e
d’amore.
Papà
aveva avvolto tra le sue braccia marmoree mamma che ci teneva strette
strette a
sé.
Contemplavamo il tramonto meraviglioso
davanti a noi, come una favola che non poteva
finire. Non doveva
terminare, perché loro avrebbero continuato ad amarsi ed
amarci fino
all’eternità che ci si presentava davanti.
-Amore,
ci canticchi qualcosa?- domandò ad un tratto Bella.
-Certo-
Sciolse
l’abbraccio con noi e corse verso l’ingresso di
casa Cullen, mentre zia Alice
lo attendeva con la sua chitarra blu in mano: era bellissima.
Non
l’avevo mai vista fino a quel momento, solo immaginata.. ma
era ancora più
bella che nei miei sogni.
Riprese
posto vicino a noi e, dopo averci baciato la fronte,
cominciò a pizzicare le
corde di quel dolce strumento armonico.
La
melodia era meravigliosa, gradevole ed serafica.
-Questa
è la canzone che più suonavo quando circa due
anni fa ho lasciato vostra madre
per il suo bene. La cantavo in continuazione ed ora la dedico a voi, le mie donne..-
♪
Every
night in my dreams
I see you. I feel you.
That is how I know you go on.
Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on.
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on
Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never go till we're one
Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on
There is some love that will not
go away
You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on..
(http://www.youtube.com/watch?v=saalGKY7ifU)
Quando
la sinfonia si concluse, caddi in uno stato di totale
serenità.
Non
c’era niente che, in quel momento, poteva distogliermi da
tutta la gioia che
stavo provando.
Mamma
era commossa e continuava a baciare mio padre, con trasporto e immenso
amore.
Leslie..
Mi
chiamò mia sorella.
Si?
Risposi,
voltando il viso verso di lei.
Lo sai che siamo
fortunate, vero?
Mi
chiese, sovrappensiero.
Certamente,
Nessie, ne sono
assolutamente e incurabilmente certa.
Risposi,
sorridente.
Ora formiamo una
famiglia..
Già..
Gli
presi la manina.
Noi
quattro per sempre..
Recitammo
mentalmente.
Restammo
lì, noi quattro soli, tutta la sera.. ad ammirare il cielo
stellato, ad
accarezzare la brezza felice del mattino.. eravamo in pace e sapevamo
che lo
sarebbe stata anche tutta la nostra infanzia.
Il
titanic non sarebbe affondato, perché il loro ricordo
sarebbe bastato a tenerli
in vita.
Tutto
ha un lieto fine in qualche modo.. è dentro di noi e bisogna
trovarlo.
-Buon
compleanno amore-
Mamma
voltò la testa verso casa nostra, ammirando la sua famiglia
al completo brillare come stelle...
Carlie
(Leslie)
♫ Note
dell’autrice: Ok.. ferme lì,
giù i pomodori, tastiere o robe
varie.. lo so, sono in ritardo pazzesco ma come vi ho scritto
nell’annuncio ho
aspettato che tutte voi rientraste dalle vacanze per permettere anche a
loro di
leggere il nuovo capitolo subito.
Nello scorso capitolo,
non ve lo nascondo,
ci sono rimasta un po’ male..solo 15 capitoli.. a quanto pare
vi sto iniziando
a rompere e di questo me ne dispiaccio moltissimo.
Sono davvero
così pessimi questi
ultimi capitoli???
Ditemi se volete che
concluda
velocemente questa fic perché io avrei un’altra
bella manciata di capitoli ma
se non li volete leggere fa niente, mi ritiro.. ma su una cosa potete
starne
certe: non
smetterò mai di scrivere!^^
Tornando al capitolo: ho
fatto ciò
che sempre avevo sognato.
Avete mai pensato a
quanto vi sarebbe
piaciuta che una scena così in un film o in un libro non
venisse interrotta da
omicidi o tempeste varie? Bhe, io si.. e per una volta ho fatto a modo
mio.
I lieti fine esistono, non
solo nelle favole.
Fidatevi,
so ciò che dico e credete
nell’amore, perché esso vi può portare
lontano.
Capito Giuly? Non ti buttare giù!
La storia non
è comunque finita, ok?
Raccomando anche questa volta di
commentare: esprimetevi, sono curiosa di
sentire i vostri pareri!
Cercherò di
postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un
mondo di bene,
la vostra Noemix
P.S.
Ah! Ho postato una nuova storia, una one-shot. Questo è il
link >>[.♥DREAMER♥.]
Mi
farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate! è un'idea
venutami in sogno.. spero che vi piaccia!^^
Indagine: Avete mai
guardato il cielo stellato insieme ad una persona per voi molto
importante? Vi
assicuro che è una cosa da provare almeno una volta..
2°
indagine: Spazio a
LittleSmiley.
La dolce
neo-futura-mamma, sotto vostra richiesta vi racconterà
qualcosa di sé!
Ti adoro
bella, lo sai questo?^^
Ehi
girls!
Come va dolci ragazze/i? Sono stata felicissima: a quasi tutte
è piaciuto
moltissimo il nome che darò alla mia bimba.. magari quando
nascerà vi farò
vedere una sua foto, che ne dite?
Allora, sono
sposata da circa due anni con un ragazzo davvero bravissimo e
dolcissimo.. a
febbraio sono rimasta incinta della mia cucciolotta ed ora sono quasi
al
settimo mese. Ho una bella pancia e strane voglie: ad esempio ho sempre
un’innata
voglia di fragole e ciliegie! XD In estate però, avere il
pancione non è
consigliabile perché soffro perennemente di caldo! Spesso,
infatti, corro al
fiume a farmi una nuotata: tranquille, perennemente sorvegliata dalle
mie
sorelle o da mio marito.
Ora vado,
grazie del vostro supporto perenne e fatemi sapere cosa desiderate
conoscere di
me o di mia figlia^^
Un bacione
grande grande a tutte,
LS-
P.S. Grazie
Noemix, anche io ti adoro carissima! Grazie di tutto, sei una brava
ragazza! E
mi raccomando: commentate!
|
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Capitolo 13 *** COME SEMPRE.. ***
twins. capitolo 13 efp
♥COME SEMPRE♥
13°
Capitolo
~ஐ~
Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.
Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.
Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!
Dedicato
a Tede.
Sei
davvero un’amica..
Grazie..
Renesmee♀
Erano
passati due anni dalla nostra nascita..
Due
divertentissimi anni..
Due
dolcissimi ed amorevoli anni..
Ma,
ne dimostravamo sei.
Quella
mattina mi svegliai presto, e- come sempre- la mia sorellina ancora
addormentata. Quella bambina dormiva sempre, ma una volta sveglia non
stava
mai ferma!
-Leslie,
su è il nostlo plimo giolno di scuola!-la chiama,
scuotendola dalle coperte.
Lei,
come prevedibile, si coprì il capo in maniera assolutamente
infantile: cavolo,
avevamo sei anni, eravamo grandi!
-Mamma,
ancola cinque minutiiiniii!-mugugnò, con la voce impastata
dal sonno.
La
mia gemella, quando parlava, tendeva ad alterare le parole ed a
inserire più
vocali nelle parole.. era una cosa alla quale ormai c’eravamo
abituati. Mentre
io parlavo piuttosto bene, anche se non riuscivo a pronunciare
ancora le
“r”o le “v”.
-Leslieee!-
le sussurrai, vicina ad un suo orecchio- è il plimo giolno
di scuola
elementale!- bisbigliai lentamente.
Come
previsto, lei si alzò di colpo ed esplose in sussulti- La scuooolaaa!-esclamò tutta
contenta- Oddiooo! Sono in
litaldissiiimooo!!!- saltò giù dal letto e
cominciò a correre per la stanza,
cercando qualcosa da mettersi.
Anche
io, nonostante mi fossi alzata molto prima di lei, non ero ancora
vestita:
aspettavamo entrambe i nuovi vestitini che zia Alice ci aveva comprato
il
giorno precedente e che ancora non ci aveva consegnato.
Corsi
alla porta della nostra stanza e chiamai la mamma e la zia.
Pochi
secondi dopo, mentre Carlie continuava a girare in qua e in
là, agitata, mamma
arrivò tutta contenta e la fermò, abbracciandola.
-Amore,
che facevi? Perlustravi la vostra
camerina di prima mattina?-scherzò, dandole il buongiorno.
Incrociai
le braccia al petto: perché sempre prima a lei le coccole?
Mamma
notò il mio comportamento e saltò addosso a me,
facendomi il solletico e
sollevandomi in aria. –La mia
gelosona!-
Risi, risi a crepapelle, mentre Carlie,che si era aggrappata alla gamba
di
nostra madre, tentava di minare la sua stabilità. Ovviamente – anche se zio
Emmett ci aveva raccontato quanto Bella
fosse stata goffa prima della trasformazione- non ci riuscì.
Quando
mi rimise a terra, diede ad entrambe un bacio sulla fronte e
chiamò papà e le
zie.
Nostro
padre- come sempre il più veloce di tutti- arrivò
subito, circondando la vita
di mamma, non prima, però, di averci baciate.
-Bimbe,
perché non siete ancora pronte?- domandò, poi,
papà.
-Tzia
Alice non ci ha ancola poltato i vesstiti..- ci lamentammo.
-Alice!-
strillò la mamma, -vuoi venire?-.
Prontamente,
la zia entrò nella camera con due completi in mano:il primo
era per mia sorella
ed il secondo per me. Entrambe ci aprimmo in una
“o” di sorpresa.
Alice
sorrise e poi li stese rispettivamente sui nostri letti: erano davvero
stupendi.
-Su,
vestitevi nipotine mie- ci
esortò
dolcemente; Carlie si stava già svestendo quando io la
fermai. –Ehm hem..
papà?!- lo rimproverai: doveva uscire!
Lui
non capì fino a quando mamma non si voltò a
guardarlo in cagnesco- Oh si! Scusate..-
sogghignò, uscendo.
-Vado
con lui bimbe: zia Rose è molto più brava di me
ad acconciare i capelli!- rise,
seguendo il marito, come sempre.
Alice si
voltò di scatto-Bene ragazze!- esclamò, battendo
le mani- è ora di farci
belle!-
Presi
i miei vestiti in mano e li indossai con tutta tranquillità
e così fece anche
Carlie, aiutata da Alice. I suoi abiti erano semplici mentre i miei
erano molto “fru fru”.
Quando
fummo pronte, anche zia Rose si unì al nostro trio,
acconciandoci i capelli una
alla volta.
Ad
opera compiuta si commossero- Nipotine mie, siete stupende!- disse la
nostra
bionda zia.
-Davvelo?-
chiesi prontamente io.
-Ma
certo!- rispose la zia “folletto”, spingendoci a
girarci verso lo specchio- guardate-
Mi
voltai titubante verso la specchiera dove potei ammirare il mio
riflesso: indossavo una maglietta
grigia a maniche lunghe accompagnata da una giacchetta viola prugna con
dei
fiocchetti posizionati su un lato e una gonnellina abbinata alla giacca.
Per
concludere i miei capelli, lunghi fino alla vita e con la frangetta,
sembravano
infuocati: rossicci come sempre, dove la zia vi aveva aggiunto una
spilla a forma di
cuore, sollevando una ciocca dei miei capelli.
Anche
la mia sorellina era molto bella: coordinati ai blue jeans, indossava
una
felpina marrone con
le maniche a sbuffo
rosa fiorate, erano proprio da lei! Unica
e speciale!
I
suoi capelli lunghi e biondi, invece, erano acconciati come i miei,
visto che
li avevamo della stessa lunghezza.
Eravamo
due gemelline bellissime!
-Alice,
credo di non aver mai visto due bambine più belle!-
esclamò zia Rose, tutta
contenta.
-Concordo
Rose, sono le mie modelle preferite..-, disse, abbassandosi- dopo
vostra madre,
ovvio!- sussurrò facendoci l’occhiolino.
-Qualcuno
mi ha chiamato?- chiese mamma,
appoggiata allo stipite della porta- com’era solito
fare,invece, papà-, apparsa
dal nulla.
La
zia mora si alzò lentamente- Stavamo dicendo che tu sei la
mia top model
preferita, in assoluto!- rise divertita.
Le
labbra di Bella si atteggiarono in un sorriso amaro- Ma davvero? Bimbe,
non mi avrete fregato il posto,non è vero?-
sghignazzò, incrociando le braccia
al petto.
Carlie,
che non aveva compreso lo scherzo, rispose- No, mamma.. non ti
toglielemmo mai
quetto onore-disse, increspando le labbra e inumidendosele.
Io scoppiai a
ridere per la sua infantilità- Ma certo!- esclamai,
continuando a
ridacchiare.
-A
sì?- domandò nuovamente, arcuando un sopracciglio
e catapultandosi ad
afferrarci.
Finimmo
tutte e tre sul letto, mentre lei ci faceva il solletico e noi ci
dimenavamo
divertite.
-Ehi,ferme!-
ci richiamò ad un tratto zia Rosalie- così
sciupate le mie creazioni!-
La
guardammo per un attimo in silenzio, poi riprendemmo a sghignazzare ed
entrambe
le zie finirono nei lettini con noi a giocare.
Zio
Emmett, sentendo le risate arrivò di tutta fretta alla
nostra porta- Fate la
lotta e non mi chiamate?- chiese stupito; vedendo che non avrebbe
ricevuto risposta si buttò su di noi
anche lui urlando- Bombaaaa!!!-
Tutt’ad
un tratto apparvero due figure illustri sull’uscio della
nostra cameretta.
Alzai
il viso per un attimo in modo da osservarli: erano papà, che
sorrideva
estasiato e nonno Carlisle che, pur rallegrandosi mentre ci guardava,
era anche
irritato.
Poco
dopo, infatti, ci richiamò al silenzio- Ragazzi!-
esclamò- Non fate i bambini,
su! Ci sono due signorine che sono in ritardo per la scuola oggi!- ci
rammentò.
Mi
bloccai all’istante: la scuola!
Scesi
dal letto veloce ed afferrai il mio zainetto rosa delle winx, correndo
verso
mio padre che mi abbracciò, sistemandomi il vestitino e
lisciandomi i boccoli.
-Leslie!-
chiamai, notando che non aveva ancora preso posto di fianco a me.
Oh
cavolo! Pensò.
La
scuola!
Vidi
una testolina riemergere dalla massa e saltare giù di corsa
dal letto: era un
disastro! I suoi capelli erano arruffati, le maniche della maglia tutte
spiegazzate e i jeans stropicciati.
-Tzio
Emmett! Gualda cos’hai fatto a mia solella: le hai lovinato i
vestiti!-
affermai, indispettita: ero io la gemella più grande,
perciò mi ero sempre
presa il dovere di aiutare Carlie come potevo ed ora ero arrabbiata
perché il
suo bel completino era rovinato.
Rosalie
riemerse dal complesso, dando uno scappellotto a suo marito.
-Vieni
qua cucciolo- disse, richiamando a sé la mia sorellina- Oh,
hai ragione Nessie,
è tutto stropicciato..- si lamentò a sua volta,
fulminando il compagno- ma ora
rimediamo.-
E
così fu.
Le
zie si rimisero al lavoro, mentre mamma ci preparava le cartelle,
aggiungendo
matite e fogli a quantità.
Leslie
fu rimessa in sesto in un battibaleno e poco dopo, ci ritrovammo fuori
di casa
con i nostri genitori che ci caricavano in macchina.
Tutta
la nostra famiglia ci salutò dall’ingresso: Emmett
rideva con Jasper,
raccontando la lotta che aveva vinto nella mattinata (o meglio: che
aveva
perso, perché avevo vinto io!); Rose ed Alice si
complimentavano per il lavoro
svolto e i nonni.. bhe, i nonni ci guardavano dalla finestra scorrere
con
l’auto nel viale ed allontanarci. Erano abbracciati, come sempre, mentre nonna si asciugava
lacrime invisibili,
commossa.
Sul
sedile posteriore raccontai mentalmente a papà come era
stato il nostro “brusco”
risveglio, mentre lui guidava, tenendo la mano di mia madre intrecciata
alla
sua.
Non
era cambiato niente dalla nostra nascita perché l'amore
verso se stessi e verso di noi era immutato.
I
nostri lupacchiotti preferiti, Jacob e Seth, ci sarebbero venuti a
prendere nel
pomeriggio per condurci a La Push a fare i compiti con loro.
Avevano
promesso di aiutarci e per finire di fare un bel bagno
nell’oceano Atlantico:
non vedevo l’ora!
Quando
giungemmo davanti alla scuola, mamma mi scosse dai miei pensieri.
L’edificio
era antico, per non dire vecchio, e color
cenere. Era molto triste: non sembrava neanche una scuola
elementare!
Il
parco esterno, invece, era molto più bello perché
il verde sovrastava il tutto
e i giochi dominavano il giardino.
Sapevo
che mi sarei divertita molto, inoltre: adoravo far amicizie nuove!
Quanti
bambini..
Pensò
Leslie tra se e sé.
Io
ero molto perspicace, ma lei era più adatta ai giochi:
sapeva scherzare,
adattarsi ad ogni evenienza e sorprendere tutti con effetti speciali..
un po’
come zio Emmett!
Ma
io.. io ero persa in quelle cose. Ero quella più razionale e
fine a se stessa.
Assomigliavo
a zio Jasper, perché ero molto riflessiva ed anche.. solitaria.
Mi
feci forza e scesi dalla macchina, accompagnata da mio padre e mia
madre alle
nostre estremità che ci tenevano per mano.
Entrammo
dal cancello come una vera e propria famiglia costituita da quattro
persone
affiatate tra loro e che si amavano moltissimo.
Alcuni
dei bambini che urlavano e correvano nel giardino si fermarono,
iniziando a
fissarci.
I
miei genitori ignorarono tutto ciò, si abbassarono e
stringendoci a loro ci
rammentarono i comportamenti che dovevamo assumere con tutti gli altri,
fuori da casa
Cullen.
Noi
annuimmo contemporaneamente e dopo averli assicurati della nostra
compitezza, li
baciammo.
Pochi
secondi dopo, scomparirono sulla Volvo metallizzata come il vento ed io
non
riuscii più a scorgerli.
Presi
per mano la mia sorellina e mi diressi all’entrata, seguendo
il sentiero
ciottoloso.
Una
volta in cima ai gradini mi volsi all’indietro: i ragazzini
avevano ripreso a
giocare spensierati, ma il sole non brillava neppure quel giorno.
Nuvole
screziate e grigie coprivano il cielo di Forks, come sempre.. eppure
qualcosa
era diverso. Era come se il vento stesse preannunciando una
novità; non sapevo
se bella o brutta, ma sapevo che avrei scoperto quale.
Mi
rigirai verso l’uscio dell’edificio, chiamata dalla
mia gemella e vi entrai,
tranquilla e saltellante.
Renesmee(Nessie)
♫
Note
dell’autrice: Salve ragazze??? Siete tornate
a casa dalle vacanze
finalmente??
L’ultimo
capitolo ho ricevuto solo 14
commenti.. ma fanno così schifo gli ultimi capitoli?!
Davvero..ditemelo, non
mi offendo!
Come ho già detto io scrivo per il piacere di farlo..
però sapere i miei errori
o che le mie idee sono passate alimenterebbe di più il mio
miglioramento.^_^
Questi sono gli abiti ai
quali mi
sono ispirata per le bambine.. spero di averli descritti bene ma almeno
potrete
vederli realmente!=)
Raccomando anche questa volta di
commentare: esprimetevi, sono curiosa di
sentire i vostri pareri!
Cercherò di
postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un
mondo di bene,
la vostra Noemix
Indagine: Vi piace
la musica? Chi suona uno strumento e quale? Io strimpello un
po’ la chitarra..
2°
indagine: Spazio a
LittleSmiley.
La dolce
neo-futura-mamma, vi aggiorna sugli ultimi avvenimenti suoi e della sua
panciona!*/* ciao tesoro, a te la parola! ;)
Buon
giorno
fanciulle! Come va? Da me tutto bene, sto alla grande in casa con il
condizionatore acceso.. è caldissimo fuori perciò
non oso uscire!
Come avete
passato il ferragosto? Io al fiume con le sorelle di mio marito(che io
considero mie), mio fratello minore e mio marito.
Alla sera,
invece, abbiamo cenato in un ristorantino del mio paese ed abbiamo
mangiato
pesce: molto buono! Io adoro il pesce..e voi?
La piccola
sta benissimo. Qualche giorno fa ho fatto le ecografie e la dottoressa
ha detto
che Celeste sta alla grande e cresce benissimo.
Che ne
dite?
Si vede male.. è l’ecografia che ho fatto al terzo
mese e mezzo. Solo a
guardare questa foto mi emoziono.. *_*
Un
bacione
grandissimo a tutte voi e alla prossima!
Vostra..
LS-
P.S. Grazie
Noemix, grazie di tutto. Forza ragazze! Fateci felice: commentate!^_^
|
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Capitolo 14 *** PROTEZIONE ***
twins capitolo 14 efp
♥PROTEZIONE♥
14°
Capitolo
~ஐ~
Anima
mia,
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni ti accoglierà.
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde anima mia.
Dedicato
a Lory..
So che non leggerai questo
capitolo
Ma vorrei dedicartelo lo
stesso..
Grazie di tutto amore.
Carlie♀
Con
la mano di mia sorella nella mia, entrai in un’aula
abbastanza grande e
rettangolare. Le pareti erano bianche con stucchi gialli. Odiavo quel
colore,
perciò mi sentivo particolarmente a disagio. Tuttavia,
appena notai quanti
bambini la costernavano iniziò a piacermi molto..
Lasciai
la mano di Nessie e corsi a sedermi in seconda fila, accanto ad una
bambina con
i capelli neri e corti, legati in due trecce perfettamente uguali.
La
mia gemella, dopo essersi guardata attorno, entrò nella
stanza lentamente e mi
sedette accanto, titubante, vicino ad un bambino con gli occhi azzurri
come il
cielo e i capelli biondissimi.
-Ciao!-
esclamai, salutando la bimba vicino a me.
-CIAO!-
strillò divertita: era molto pimpante, vivace e mi ricordava
terribilmente zia
Alice!
-Io
sono Carlie Cullen.. e tu?- dissi,
sforzandomi il più possibile di pronunciare correttamente
almeno il mio nome e soprattutto
la “r” che conteneva.
-Io
mi chiamo Serena Giuliani..che strano nome che hai!-
sghignazzò, divertita.
-Anche
tu. Non ho mai sentsito il nome “Selena”..-
risi a mia volta, senza stare da meno al suo commento.
-Infffatti
non è americano ma italiano. I miei genitori si sono
trasffferiti a Ffforrrks
prima che nascessi- mi spiegò. Parlava correttamente,
diversamente da me, anche
se marcava molto le “r” e le
“f”.
-Lei
chi è?- chiese poco dopo, indicando mia sorella.
-Lei
è Rrenesmee, la mia solella gemella- risposi, marcando a mia
volta il nome di
Nessie.
-Ehi!
io sono Serena- disse lei, scuotendo la mano verso la sua direzione e
sorridendo.
-P-piacele..
Nessie- si presentò, rispondendo al sorriso gentile della
mia compagna.
-Avete
propio dei nomi ssstrani, però- constatò lei.
-Si..
i nostli genitoli amano il.. paranormale?!-
risposi, concludendo più con una domanda che con una
risposta.
Renesmee
annuì, e Serena rimase nuovamente in silenzio.
-A
mia madre piace il sole.. è la stessa cosa?-
domandò ad un certo punto.
Aggrottai
le sopracciglia, scuotendo il capo- No.. la loro è
più una passione.. anche a
mia madre, comunque, piace il cielo estivo e il sole. Però
ama di più mio
padre- le risposi, innocentemente.
-Ci,
e papà ama mamma tantissimo.. ama anche noi,
pelò.. ed entrambi adolano la camela
da letto.. non so pelché..- disse
poi mia sorella, pensierosa.
Io
risi sottovoce.
-Anche
ai miei piace tanto, ma non vogliono dirrmi il perrchè!-
ghignò, mettendo una
manina davanti alla bocca.
Successivamente,
la situazione si sciolse, ed anche il bambino accanto a Nessie fece
amicizia
con noi.
-Pecchè
ridete?-
-Pelchè
i nostri genitori amano stare nel letto insieme ma non ci dicono il
motivo-
risposi, continuando a ridere.
-Anche
i miei!- disse, unendosi a noi.
Approfittai
del momento per scuotere mia sorella e spingerla a fare conoscenza con
il
biondino. Lei sprofondò ancora più nella sedia,
timida.- Su!- la incitai,
spintonandola con il braccio.
Lei
prese un bel respiro e si alzò, lentamente, acconsentendo
alla mia richiesta.
Allungò
la mano destra al bimbo- Piacele io sono Rrrenesmee Cullen- disse,
tutto d’un
fiato.
Il
ragazzino sgranò gli occhi, come preso di sorpresa, poi
unì pigramente la sua
mano con quella di Nessie.
-Piacee,
io sono Matt Newton, il figlio del fatello di Mike.. credo che i vosti
genitoi
lo conoscano.- disse, arrossendo.
Tentai
di rivangare nel passato, cercando di ricordare qualcosa a proposito
dei vecchi
amici di mamma.. Mike Newton..il
suo
corteggiatore? Possibile?
-Folse..-
rispose Renesmee, che ora era molto felice di aver trovato un amico.
In
quell’istante entrò la maestra: una donna robusta,
bassa, con i capelli ricci e
gli occhi grandi.
-Buon
giorno bambini. Io sono la Signorina Last e sarò la vostra
insegnante per
cinque anni. Sono sicura che ci divertiremo molto insieme.- sorrise,
cordialmente- Allora..- continuò, sedendosi alla cattedra- Cominciano col conoscervi-
Prese
il registro tra le mani e lo aprì velocemente; poi
iniziò a leggere i nomi ad
alta voce, alzando il capo per associarli con i volti.
Quando
fu il nostro turno disse- Cullen Carlie e Renesmee-, sollevò
il viso e con i
suoi occhioni castani ed allegri ci squadrò- Siete le
nipotine del Dottor
Cullen?- domandò.
-Cti..
siamo le figlie di Isabella ed Edwald Cullen..- rispose la mia gemella.
-Non
sapevo che Bella ed Edward avessero dei figli..- accennò,
arcuando le
sopracciglia.
-Dopo
esselsi sposati ci hanno avuto subitissimo.. Ora abbiamo cinque anni-
chiarii
poi io.
-Cavoli..
è già passato così tanto tempo?-
disse, scuotendo il capo come se non se ne
facesse una ragione.
Annuimmo
e poi lei passò oltre. Dopo aver terminato
l’appello, iniziò a spiegarci la
matematica. Contammo fino a venti per quasi un’ora, mentre
lei ci disegnava
alla lavagna le unità che dovevamo valutare.
Poi
passammo a Inglese, e cominciò ad insegnarci le vocali.
A,
E, I, O, U..
Renesmee
ed io diventammo in breve le più brave della classe e,
mentre i dipinti degli
altri erano assai scadenti, i nostri erano perfetti e colorati in modo
preciso
e continuo.
Come
ci diceva sempre mamma, noi eravamo diverse dagli altri, per questo
risaltavamo
come le migliori. La situazione era
gradevole perché i bambini intorno a noi non provavano
invidia, ma
semplicemente ci chiedevano aiuto e questo era molto piacevole!
Quando
suonò la campanella della ricreazione e tutti noi ci
dirigemmo verso il
cortile, spinti dalla nostra maestra.
Arrivammo
alla porta e uscimmo tutti di corsa in modo da conquistarci per primi
l’altalena
o la giostrina. Ma Nessie no. Mia sorella era ferma in un angolo delle
scale e
stava ferma, immobile.
La
raggiunsi lentamente e le presi la mano- Su, andiamo!- la esortai,
tirandola.
Lei
si fece trascinare senza però aprire
bocca.
Matt
la cercava in giardino ed appena la vide comparire di fianco a me
davanti l’ingresso
ci corse incontro, afferrandola per le mani.
-Vieni
a giocae con me?- le chiese, gioiosamente.
-Ehm..-
borbottò lei, guardandomi- Non lo so..-
-Ma
si, ti diveltilai!- sorrisi, incoraggiandola.
-
Va bene..- rispose allora lei, facendosi trascinare dal bimbo.
Intanto
io corsi da Serena che stava volando sull’altalena. Piano
piano conobbi anche
tutte le sue amiche. Erano molto simpatiche e subito divenni una loro
compare.
Si
chiamavano Samantha, Zoey ed Eliza ed avevano circa la mia
età.
Cominciammo
a giocare a “Mamma e Figlie” con le bambole che
loro si erano portate da
casa, mentre io
facevo la madre.
Una
mezz’oretta dopo Nessie mi corse in contro in lacrime,
abbracciandomi
disperata.
Le
chiesi il motivo del suo pianto, ma lei indicò semplicemente
i due ragazzi che
la stavano seguendo: Matt ed Alan.
-Che
le avete fatto???- urlai, furibonda.
Visto
che nessuno mi rispondeva mi rivolsi nuovamente verso mia sorella.
-Volevano..
volevano che giocassi con lolo ma io.. io volevo venile da te.. e.. e
lolo mi
hanno inseguita. Ho iniziato.. ho iniziato a collele e sono caduta...-
singhiozzò.
Sapevo
che il capitombolo non le aveva fatto male, ma era più una
questione di
mortificazione.
Poi
le bambine che mi hanno visto
inciampare e mi hanno deriso, dandomi dell’imbranata..
Spiegò
mentalmente.
Povera
sorellina..
Mi
dispiaceva moltissimo per lei, così intervenni, mettendola
alle mie spalle,
come per rassicurarla- Chiunque ha ploblemi con Rrrenesmee lo dica
adesso o
taccia pel semple. Matt, Alan: se lei non vuole giocale con voi, non
potete
insistele. Chialo?- gridai, mettendoli tutti in riga.
Poi,
il resto accadde così velocemente che per me fu quasi
difficile ricompattare i
pezzi.
La
pioggia cominciò a cadere copiosa sui nostri volti e la
maestra ci richiamò
tutti dentro la scuola.
Subito
dopo, udimmo un ululato forte.
Nessie
sussurrò qualcosa del tipo- Jake..-
Poi
iniziò a correre celere, come solo un vampiro poteva
riuscirci. Scavalcò la
recinzione e sparì nel folto del bosco.
Ovviamente
io non stetti lì a guardarla senza fare niente e la seguii
rapidamente, sotto
gli urli della nostra insegnante furiosa e preoccupata.
L’ultima
cosa che sentii fu- RENESMEE, CARLIE.. TORNATE SUBITO QUI!-
Ma
ormai il verde ci stava avvolgendo ed io continuai a seguire le tracce
di mia
sorella senza tornare indietro..
Prima di
passare all’angolo autrice volevo
consigliare a tutte voi questo stupendo video su Bella ed Edward.. una
meraviglia a mio parere: merita, fidatevi di me^^ “Kiss the
Rain” di Yruma,
cantata.
http://www.youtube.com/watch?v=_lM2qj1zQhk&NR=1
♫ Note
dell’autrice: Salve a
tutte madamigelle! Sono tornata
relativamente presto, non è vero? X°D Sono sia
felice e dispiaciuta in questi
giorni ed ora vi spiegherò il perché.
Motivi
di felicità:
1-Ho ricevuto 20
commenti questa volta!
Grazie mille a tutte per avermi onorato nuovamente della vostra
presenza, sono
contentissima per questo!
2- La prossima
settimana rivedo tutti i
miei compagni e fra poco è il mio compleanno! * auguri alla
noe* wow, son messa
proprio bene che mi faccio gli auguri da sola!XD
Motivi
di tristezza:
1-Fra poco
inizia la scuola!
Nuooooooooooo!
2- Mi tocca
riiniziare a studiare e ciò
vuol dire che posterò meno spesso e soprattutto non tra
settimana! Uff..
cavolo..
Chi è felice per l’inizio della
scuola? Intanto faccio i miei in bocca a Jake per chi deve passare da
una
scuola all’altra oppure deve fare degli esami.. IN BOCCA A
JAKE A TUTTE! ^_^
D’accordo.. diciamo che ho lasciato
questo capitolo un po’ in sospeso, ma l’idea mi
è venuta in questo momento,
così l’ho scritta di botto ed ora la posto^^
Vi avevo già preannunciato che Twins
non sarebbe stato calmo ancora per molto, perciò: vediamo
chi indovina cosa
succederà in seguito!XD
Giuro che tornerò il più presto con
un nuovo capitolo, magari prima dell’inizio della scuola=) un
bacio a tutte, a
prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.
Indagine: Io sono
romagnola ed abito vicino
a Ravenna^^ e voi? Ditemi, sono curiosa..
2°
indagine: Spazio a
LittleSmiley.
La dolce
neo-futura-mamma, vi risponde e vi aggiorna sugli ultimi sviluppi di
Celeste..**
ciao bella, a te la parola! ;)
Ehi
fanciulle! Che piacere risentirvi!
Ho
notato che
a tutte è piaciuta molto l’ecografia di mia
figlia! Grazie 1000! Sono molto
felice..
Questa
volta
ragazze però niente foto perché - come ho
già spiegato a Noemix e Keska- a mio
marito non fa piacere e mi ha sgridato per aver inserito
l’ultima in questa
bacheca.. mi disp.. appena riuscirò a convincerlo vi
mostrerò altre cose tipo il
mio pancione, ma per ora non ho voglia di litigare ancora con lui..
capitemi^^
Comunque
tutto sta procedendo bene. Il dottore ha detto che entrambe siamo in
ottima
salute ma in questi giorni mi sto sforzando troppo. Sapete.. ho trovato
un
impiego ad agosto in una libreria, ed ora ci lavoro part time e nel
frattempo
sto preparando un esame importante di psicologia..
Mi
ha
ordinato di riposarmi perché mi dice sempre che sono una
giovane donna fragile
e che quindi devo riposarmi più delle altre gestanti. Mia
madre è stata
felicissima di questa prescrizione perché così
potrà badarmi e rimproverarmi
più spesso del solito!XD
Ora
vado.. ma
mi chiedevo: qualcuna di voi lavora?
Un
bacione, a
prestissimo
LS-
|
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Capitolo 15 *** ATTACCO ***
twins.capitolo 15 efp
♥ATTACCO♥
15°
Capitolo
~ஐ~
Ti voglio
bene
Ti voglio bene
non solo per quello che sei,
ma
per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso,
ma
per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai fatto più di quanto
abbia fatto
qualsiasi
fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi
felice.
L'hai fatto senza un tocco,
senza
una parola, senza un cenno.
L'hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto,
questo
vuol dire essere un amico.
Dedicato
agli amici..i miei ed i vostri.
Sono convinta che senza di
loro
Non avremmo mai la forza di
tirare avanti.
Vi vogliamo bene amici!^^
Renesmee
♀
Correvo,
correvo veloce nel folto del bosco.
Le
lunghissime felci mi frustavano il viso contrito dalle lacrime, mentre
il vento
forte me le asciugava. Il sole di quella mattina si era oscurato e le
nubi,
cerulee, si spostavano rapidamente nel cielo.
Gli
alberi, alti e maestosi, le nascondevano, facendomi rimanere al buio.
In un
piccolo punto, tuttavia, il sole scendeva tranquillo illuminando la
parte più
oscura della foresta; rimasi a fissarlo per un po’ di tempo e
poi chiamai il
mio amico lupo.
-Jake!-
strillai, timorosa- Dove cei?-
domandai, con voce rauca.
Mi
voltai di scatto sentendo un fruscio nell’ombra.- Jacob?- lo
chiamai
speranzosa.
-Nessieeeeeeeee!-
sentii la voce di mia sorella molto lontana.
-Leslieee!
Aiutami!- gridai, accrescendo ancora di più il mio peggior
timore.
Continuavo
a girare in tondo, preoccupata. Avevo paura,
molta paura.
L’aria
soffiava forte aumentando il rumore frenetico della foresta, le cicale
stridevano, i gufi sbuffavano e i lupi.. o no! I lupi!
Piano
piano, tra le alte felci sgusciarono piano alcuni animali a quattro
zampe con
il pelo setoso e nero, ma non erano alti quanto i miei zii..
-Jacob?-
provai.
Le
mie supposizioni vennero confermate quando uno del gruppo si
trovò proprio
sotto il punto luce
e da lì capii che
l’ululato non era stato attuato dal mio amico per difendermi,
ma da quei loschi
lupastri che mi trovavo di fronte.
Mamma
aveva detto che erano molto pericolosi, perennemente affamati e che se
li
avessi mai incontrati.. bhe, aveva detto semplicemente che non dovevo
mai
scontrarmi con loro!
-Aaaaaaaa!-
gridai con tutta la voce che avevo in corpo.
Il
branco cominciò ad accerchiarmi, cautamente.
-JACOB!
LESLIE! MAMMA! PAPÁ!!!!- strillai con tutta la voce che
avevo in corpo.
Gli
stormi di uccelli appostati nel loro nidi, starnazzarono in cielo,
delineando
la mia posizione.
Uno
dei lupi si scagliò contro di me, improvvisamente.
Mi
abbassai di colpo, scansandolo. Mi acquattai a terra, sapendo che di
non avere
via di scampo. Tremavo ed avevo freddo.
Avevo
paura, paura di non poter dire addio ai miei genitori, agli zii, ai
miei amici
lupi ma soprattutto mia sorella Carlie.
Avrei
voluto abbracciarli per l’ultima volta, donando a ciascuno un
bacio, un sogno,
una realtà diversa dalla quale noi vivevamo. Avrei voluto
cogliere un altro
fiore tra quelli che nonna Esme teneva nel suo ultimo giardino, oppure
strimpellare un’ultima nota sul pianoforte di
papà; avrei voluto tanto leggere
l’ultima pagina del romanzo preferito di mia madre, o
accarezzare il tessuto di
organza del vestito ricamato che zia Alice mi aveva regalato il giorno
precedente. Mi sarebbe tanto piaciuto poter correre tra felci di nuovo
sul
dorso del mio Jacob e stringere la mano della mia cara gemella.
Un’ultima
volta, ancora. Un ultimo istante prima di dire addio alla vita. Un
ultimo verso
prima che la Moira nera mi portasse via con sé e mi
conducesse all’aldilà.
Sarei
finita in paradiso o all’inferno?
L’ultima
cosa che feci fu canticchiare per l’ultima
volta la mia ninna, chiudendo gli occhi e lasciandomi andare.
The
night started and obscurity arrived,
now
it's time to sleep, my Bella,
My
light, my star,
Now I don't want to sleep
anymore
I
will stay here to watch you sleep my love.
My
soul, you know,
it died many years
ago
I
didn't think that one day
I would have picked her up among the hands
Forever
my Bella my lips
you will find
You'll have by me everything
you'll want...
(http://www.youtube.com/watch?v=XjJkMAj8sLQ&feature=related)
Sbattei
le dita nell’erba, come se fossi accanto ad un pianoforte,
sussurrando la
sinfonia piano.
Nel
momento in cui sentii i ringhi dei lupi farsi sempre più
persistenti mi
preparai alla mia fine.. Strizzai gli occhi timorosa.
Come
aveva detto una volta mia madre: “Non
avevo mai pensato seriamente alla mia morte.. La morte è
dolce, gentile.. la
vita è difficile, crudele..”
Ma
avrei abbandonato tutto quanto senza lottare nemmeno
un’istante?
No..
avrei combattuto anche se alla fine la vincitrice non sarei stata io.
Mi
sollevai energica dall’erba, alzando il volto da cacciatrice.
Io li cacciavo i
lupo, giusto? Allora non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da
loro.
In
un istante mi ritrovai a terra con un il viso lupo sopra il mio, gridai
forte,
ma come risposta ricevetti solamente una botta sul capo. Percepii un
ringhio
ancora più potente degli altri vicino a me.
Stavo
perdendo conoscenza ma fortunatamente riuscii a capire ciò
che stava
succedendo. I lupi mi stavano aggredendo in massa, ma qualcuno, ora, mi
stava
difendendo. Qualcuno stava colpendo quegli animali selvatico con
virilità e
forza.
Le
mie preghiere erano state esaudite..
qualcuno, mi stava salvando.
Notai
il suo viso familiare e mormorai flebilmente
–Ti
voglio bene-
XXX
♫ Note
dell’autrice: Ehi ragazze!
Scusate per il capitolo davvero molto
corto, ma siccome alcune di voi mi avevano chiesto di aggiornare prima
dell’inizio
della scuola ho deciso di dedicare alla nostra piccola Nessie un
capitolo tutto
suo, spezzandolo proprio a metà. Lo so lo so, non mi
mangiate! Scoprirete
presto il seguito, ve lo prometto!
Allora.. secondo voi chi è il
misterioso salvatore o salvatrice di Renesmee??? La risposta non
è scontata
come sempre.. ok, ora vi lascio ai vostri dubbi! XD Lo so, sono
tremenda ma l’arrivo
di un altro intero anno scolastico mi incattivisce e mi rende
crudele!Muahahahahaha…
Ok, non sono sana di mente, lo so, ma
rimedierò in qualche modo!XDXDXD
Wow, avete risposto quasi tutte alla
mia indagine ed ho notato che praticamente nessuno è delle
mie parti.. uffa,
che peccato..mi piacerebbe incontrare le mie carissime amiche di efp!
ç.ç
Faccio
i miei in bocca a Jake per chi
deve passare da una scuola all’altra oppure deve fare degli
esami.. IN BOCCA A
JAKE A TUTTE! ^_^
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.
Indagine: Qual è il vostro libro
preferito
della saga di Twilight? Facile, il mio è proprio Twilight!XD
2°
indagine: Scusatemi
tantissimo, ma non ho avuto tempo di avvertire la nostra neo mamma che
avrei
postato così presto
perciò
non c’è il suo spazio questa volta, ma nel
prossimo
non mancherà di sicuro^^
Mi ha detto
di riferirvi, però, che lei e la piccola stanno bene e che
la nascita di
Celeste è stata fissata: 12 novembre 2009..
Ha detto
anche che suo marito non è arrabbiato, solo non è
d’accordo nel mostrarvi le
foto senza il suo permesso. Nel prox capitolo probabilmente
posterà un’altra
ecografia.. non vedo l’ora di vederla!^___^
Un bacio,
anche da LS e da Celeste!!!
---
La
scena dovrebbe essere più o meno questa, un po’
più oscura e con più lupi,
forse..
Altre
MIE storie:
[.♥DREAMER♥.]
-È LA CHIAVE DEI
TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ CHE DOVRAI
UTILIZZARE PER
RAGGIUNGERLI..-spiegò.
Sciolse
la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa
rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo
un nome
continuava a vorticarmi nella mente: EDWARD.
Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in
una mano e la margherita
nell’altra.
Entrate
con me nel nuovo incantesimo di
Edward e Bella.
One-shot,
perciò non perderete neanche molto
tempo a leggerla.
[consiglio
questa storia a tutte quelle che amano i lieto fine ed amano sognare.
è una one-shot]
☆Don't
leave me alone
Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che
mi si era
creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio
fianco. Alzai istintivamente
la testa e davanti ai miei occhi mi si parò davanti un
ragazzo dalla bellezza
eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una
scarica di
adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore…
era in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome:
sobbalzai. Vi era un
rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo
già provato quando.. ero incinta di
Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.
|
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Capitolo 16 *** SALVATAGGIO ***
twins. capitolo 16 efp
♥SALVATAGGIO♥
16°
Capitolo
~ஐ~
Ogni amico
costituisce un mondo
dentro di noi.
Un mondo mai nato
fino al suo arrivo,
ed è solo tramite
questo incontro,
che nasce un nuovo mondo.
Dedicato
alla V B.
Siete
gli amici più speciali che abbia.
Grazie.
Renesmee
♀
Quando mi
risvegliai, percepii un forte senso di
calore e benessere..ero forse in paradiso?
Questa si che
sarebbe stata una bella sorpresa per
mamma e papà.. e Leslie? Come avrebbe fatto la mia
gemellina? Nessuno delle due
può vivere senza l’un l’altra, zia Alice
ce lo ripeteva sempre e ci faceva
ripromettere di non dire nulla a nostra madre che altrimenti si sarebbe
preoccupata inutilmente.
Questo
significava che anche Carlie era in paradiso con
me? E se fossimo andate entrambe a marcire all’inferno? No!
Povera sorellina
mia!.. e tutto ciò per colpa mia! Se non fossi fuggita per
raggiungere Jacob
allora.. a proposito: dov’era Jacob?
Non sentivo
più la consistenza del mio corpo,
poiché era come se non appartenesse più a me, ma
a qualcun altro.. o meglio:
era a spenzoloni su qualcun altro..
Subito
molteplici domande mi attanagliarono la
mente: l’attacco dei lupi era vero o frutto della mia
immaginazione? Tentai di
sollevare la testa, stando attenta a tenere sempre gli occhi chiusi-
spaventata dalla realtà- e sentii una fitta lancinante
colpirmi, segno che-ovviamente- avevo
vissuto tutto ciò.
Secondo:
Dov’era finito il mio misterioso
salvatore? Era forse accanto a me o non era riuscito ad abbattere tutta
la
massa dei lupi ed ora ero morta?
Ispirai,
sperando di poterlo ancora fare.
Subito,
l’odore muschiato della foresta mi arrivò
forte e chiaro, misto ad un insieme di aria salubre ed audace che mi
avvolgeva.
Poco più tardi presi un altro respiro ed il dolce aroma
di cioccolato, che Nonna Esme era solita preparare a me e mia sorella
dopo o
durante una tempesta per tranquillizzarci, fu una manna dal cielo!
Quell’immancabile profumo che mi ricordava immensamente casa
mi circondò
pienamente, dandomi improvvisamente un nuovo senso di benessere.
Poco dopo
percepii delle presenze..
Voci..
Voci acute e
melliflue intorno a me..
Voci familiari e
preoccupate..
Una in
particolare mi colpì: era roca ed al
contempo gradevole, come mozzata da una corsa non programmata ed
affannosa.
-Tieni
duro Nessie- mi sussurrò teneramente-
Ti stiamo salvando-
Le sue parole mi
arrivarono dritte al cuore: perché
dovevo tenere duro?
Stavo morendo?
Sarei
sopravvissuta?
Un potente odore
di disinfettante misto a sangue mi
trafisse improvvisamente.
Mi stavano
curando? Chi c’era in quella stanza che
faceva tanta confusione e tormentava il mio riposo?
Poco dopo
ricordai di non aver ancora aperto gli
occhi dal mio risveglio ed un’altra domanda si pose al centro
di tutti i miei
pensieri: sarei riuscita ad aprirli?
Decisi di
lasciare passare un altro po’ di tempo,
in modo che mio nonno e mio padre mi potessero curare..
Mi piaceva
quella sensazione di indolenza, nella
quale era presente il dolore fisico ma, stranamente, non
morale.
Non percepivo alcun sentimento, né ne volevo
accogliere dentro di me.
Jacob non era
vicino a me? Non importava, che se ne
scorrazzasse per la foreste indisturbato.
I bambini della mia scuola non mi lasciavano stare
e non mi volevano accettare tra loro? Non importava, perché
io avevo mia
sorella!
Sarei morta? Non lo sapevo, ma in quel momento poco
importava.
La
felicità, la gioia, il dolore, la malinconia, il
terrore..
Tutto era
scomparso.. non provavo più nulla!
L’amore..
L'amore..?
L’amore?
Potevo provarne
ancora?
Decisi di tentare.
Quanto amavo Carlie, mamma, papà, gli zii, i
nonni? .. moltissimo!
Ma
c’era una persona che richiamandomi a se e poi
non accogliendomi fra le sue possenti zampe, mi aveva ferito
terribilmente e
che adoravo davvero tanto.. ed il suo nome iniziava
con la J e
concludeva con acob!
Dov’era??
Perché non c’era???
Presa da un
nuovo dolore, il mio cuore esplose improvvisamente in
un nuovo sentimento mai provato. Cominciai ad agitarmi; poco dopo
sentii il braccio pizzicare e successivamente la
tranquillità.
Precipitai in un sonno ristoratore, tuttavia
ricoperto di incubi e presentimenti.
Sogno
o son desta?
Continuavo
a ripetermi nella mente..
Ero
nuovamente nella foresta, solo che questa volta non vi era alcun lupo
ad
attaccarmi e uno spiraglio di sole illuminava l'oscurità.
Raggiungi
la roccia al sole e vi salì.. era tutto molto sfocato, ma ad
un certo punto la
luce si diffuse tutto intorno a me, come se io fossi stata la pila
sostituita
ad una scarica e avessi appena ricaricato una lampada.
Fu
allora che vidi tutto ciò che mi stava intorno.
Distese
di fiori mi si pararono davanti; un ruscelli scendeva aggraziato
giù da una
roccia e l’erba mattutina luccicava di germogli rinfrescati
dalla rugiada
notturna. Il mio corpo brillava un poco al sole e mentre scendevo
dall’enorme
sasso per giocare con quella massa di vermigli viburni e candide
margherite,
capii di essere osservata.
Questa
volta non mi feci cogliere impreparata e, mentre tentavo di richiamare
l’attenzione
di mia sorella-la cui posizione mi era sconosciuta- mentalmente, mi
preparai
all’attacco.
-Fatti
avanti!-ordinai alla figura oscura, della quale ora potevo notare solo
i suoi
grossi occhi color fuoco.
-Fatti
avanti se hai il coraggio!- ripetei ancora, prima che il mio,
scomparisse del tutto.
L’ombra
si fece più avanti, mostrando l’aspetto di..
Jacob! Era il mio carissimo amico
Jacob!
Feci
per corrergli incontro quando le sue labbra si tesero improvvisamente
in un
ghigno malvagio.. non poteva essere lui!
Arretrai
di qualche passo e fu allora che egli-di cui ora,ero certa, non era il
ragazzo
che conoscevo- esplose in aria e diventò un enorme lupo con
i denti affilati,
gli artigli ed enormi zampe.
Rimasi
terrorizzata ed ancora di più quando quell’essere
cominciò a trottare verso la
mia parte.
Lanciai
un urlo straziante e..
-Mammaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!-
gridai, alzandomi di
colpo.
Ero sudata da
capo a piedi e i miei capelli, ora
arruffati, mi stavano appiccicati alla faccia.
Una mano repentina mi accarezzò con leggerezza, ed una voce
mi disse di calmarmi. Mi voltai di colpo e capii che la donna accanto
al mio
letto non era altri che mia madre.
-Mamma!-
esclamai, felice di vederla ed
abbracciandola di colpo.
-Fiorellino
mio!- mi salutò lei, coccolandomi come
faceva sempre.
Poco dopo anche
altre due braccia mi circondarono
le spalle: era il mio papà!
Gli saltai al
collo come solo io(e mia
sorella!) sapevo
fare e, mentre mi baciava, mi rimise sotto le coperte.
-Tesoro, hai
fatto un brutto sogno?- mi domandò mamma,
tirandomi indietro i capelli zuppi.
-Tci- dissi
solamente, facendomi cullare dalla loro
presenza.
-Amore, ci hai
fatto preoccupare tantissimo oggi,
lo sai?- mi domandò mio padre, con aria di rimprovero.
-Tci, lo
so..scusate.. è..è che..bhe.. Ja-jacob..
bhe lui..-
-Nessie, respira
a fondo e spiegami cos’è successo.
Leslie ci ha detto che sei fuggita dalla scuola perché gli
altri ti prendevano
in giro.. lei ti ha seguita ma non era riuscita ad arrivare in tempo a
salvarti.. ha preferito avvertire prima noi.. non sai quanto si sente
in colpa
per l’accaduto, amore..- mi spiegò, interrompendo
il mio balbettio.
-Mi dispiace..-
affermai, dopo aver ripreso fiato
come aveva detto.
-Non volevo..
solo che Jake mi è semblata l’unica
via di fuga che potessi avele in quella situazione..cioè..
lui è il mio lupo..
e..e mi ha chiamata..-
-È
questo il punto Renesmee- mi bloccò nuovamente
papà Edward- non è stato lui ha chiamarti.
Nessuno sapeva della presenza di
quel branco di lupi vicino a Forks ed immagino dovrò
informare vostro nonno
Charlie di tutto ciò.. qualcuno potrebbe rischiare davvero.-
disse, girando per
la stanza e poi sedendosi sul bordo del mio letto.
-Tesoro, se oggi
Jacob non ti avesse raggiunta..-
-Jacob???-
esclamai, frettolosamente- è stato lui a
salvalmi???- domandai ancora.
-Si amore-
rispose mamma, accarezzandomi- Ha
sentito i tuoi urli e ti è venuto a salvare.. appena in
tempo aggiungerei.-
Mi portai una mano al naso, per potermelo grattare,
quando vidi la fasciatura.
-Che ho fatto
qui?- chiesi, indicando il braccio.
-Uno dei lupi
che Jake non ha notato ti ha morso..
hai perso un po’ di sangue, ma non è niente.
Sarebbe successo molto di peggio
se non fosse..- continuò mamma, interrotta da un singhiozzo.
Papà l’avvolse
nella sua stretta di ghiaccio, per confortarla.
Virai lo sguardo
in modo da poter osservare la stanza in cui mi trovavo: non ero in
camera mia e solo allora mi accorsi della mancanza della mia sorellina.
-Papà,
dov’è Leslie?- domandai ad un tratto.
Entrambi mi
guardarono disorientati.
-È in
camera, amore.. sono circa le tre di notte e
sta dormendo. Se vuoi te la chiamo- rispose mamma Bella.
-No,grazie.
Preferisco farla dormire quel
poco che riesce.. la saluterò domani mattina- dissi,
sforzandomi di sorridere:
ancora non riuscivo a dimenticare il sogno che avevo fatto.
Una nuova
domanda ora farneticava nella mia mente..
Jacob,
il mio Jacob, avrebbe mai potuto
farmi del male?
-Tesoro, forse
ora è meglio che tu riposi un altro po’..
hai dormito poco, considerando le tue condizioni e lo spavento che ti
sei presa-
propose papà, mentre mamma mi stringeva a sé e mi
baciava.
Annuii.
-Buona notte fiorellino.. ci vediamo domani
mattina- mi salutò lei, sorridendo.
-Buona notte mamma, buona notte papà-
-Buona notte stellina, se hai bisogno di noi siamo
qui fuori- affermò papà, per poi chiudere la
porta di quella camera così
triste, rispedendomi nell’oscurità.
XXX
♫
Note
dell’autrice: OK OK.
Calme, abbassate pentole, padelle,
pomodori.. ammoniaca!XD
Sono tornata e questo è l’importante
no?
D’accordo vi ho fatto aspettare… (tipo
un mese).. per questo capitolo ma finalmente l’ho
partorito!XD A proposito di
partorire.. sapete chi è nata??? CELESTE, la nostra piccola
di efp la cui mamma
non è niente di meno che LITTLESMILEY! La bimba è
nata prematura, ma la nostra
mamma preferita ha detto che è bella come una rosa,
castana-bionda ed ha degli
occhi blu mare!
Che dire, non vedeva l’ora di conoscerci
a quanto pare! Di questi tempi, ormai è indaffaratissima
visto che è appena
tornata a casa dall’ospedale con la piccola e che ora sta
cercando pure di
preparare la laurea lo stesso!
Vi saluta comunque
calorosamente!^________^ quindi unitevi con me nel dire..
BENVENUTA CELESTE!!!!
Cambiando
argomento volevo
chiedervi.. com’è andata la scuola? Avete iniziato
bene?? Io più o meno si, ma
il problema(che mi preoccupa assai) è il fatto che
c’è tantissimo da studiare
e- come ho già detto alla mia gemellina lontana-non ho
proprio idea di quando
posterò nuovamente.. magari se ricevessi tante tante
recensioni per fare capire
a questa testolina bacata che sta scrivendo, che le volete ancora
bene..no
dico.. potrei fare un aggiornamento lampo!
Chi lo vuole questo aggiornamento lampo??? Bene! Allora tutte a
commentare!:) XD
un bacio a tutte,
spero a presto,
vi voglio tantissimo
bene,
la
vostra Noemix.
Indagine: Ho visto che a tutte piace
moltissimo Twilight.. allora mi pongo una nuova domanda.. CHI NON VEDE
L’ORA
CHE ESCA NEW MOON AL CINEMA?? EBBENE NON MANCA MOLTO!!!!
2°
indagine: niente..
volevo dirvi che Celeste pesa 2.750 ed è alta 50 cm..
inoltre è nata prematura
il 15 ottobre 2009!!^_^
Spazio
alla pubblicità! XD
[.♥DREAMER♥.]
-È
LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ
CHE DOVRAI UTILIZZARE PER
RAGGIUNGERLI..-spiegò.
Sciolse la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa
rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo
un nome
continuava a vorticarmi nella mente: EDWARD.
Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in
una mano e la margherita
nell’altra.
Entrate
con me nel nuovo incantesimo di
Edward e Bella.
One-shot,
perciò non perderete neanche molto
tempo a leggerla.
☆Don't
leave me alone
Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che
mi si era
creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio
fianco. Alzai
istintivamente la testa e davanti ai miei occhi mi si parò
davanti un ragazzo
dalla bellezza eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una
scarica di
adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore…
era in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome:
sobbalzai. Vi era un
rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo
già provato quando.. ero incinta di
Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.
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Capitolo 17 *** CHIACCHIERE NOTTURNE ***
twins.capitolo 17 efp
♥Chiacchiere
Notturne♥
17°
Capitolo
~ஐ~
Anima mia,
chiudi gli
occhi
piano piano
e come
s’affonda nell’acqua
immergiti nel
sonno
nuda e vestita
di bianco
il
più bello dei sogni ti accoglierà.
Anima mia
chiudi gli
occhi
piano piano
abbandonati
come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno
non dimenticarmi
chiudi gli
occhi piano piano
i tuoi occhi
marroni
dove brucia
una fiamma verde anima mia.
Dedicato
a tutte voi.
Grazie a tutte quelle
che continuano a seguirmi.
Carlie ♀
L’ultima
volta che avevo visto mia sorella l’avevo trovata in un
letto, ferita accanto a
Jacob, tutto insanguinato.
Non
potevo credere che, come papà e il nonno avevano supposto,
fosse corsa dalla
disperazione nel bosco e avesse tentato il suicidio.. No. In qualche
modo, io
sapevo dentro di me che tutto quello che era accaduto non era altro che
un
semplice incidente di percorso.
Ma
una domanda or ora sorgeva dal mio petto: e se la loro ipotesi fosse
stata data
da una valida osservazione?
E
se mia sorella fosse morta, come avrei potuto continuare il mio
percorso?
Erano
interrogativi legittimi, consegnatemi da un giorno colmo di stress e
nervosismo.
Forse
la scuola elementare non faceva per noi. Dopotutto, non eravamo come le
altre
bambine.. noi eravamo.. diverse.
Dopo
la cena, mamma aveva assistito affinchè mi andassi a
riposare nel mio bel
lettone, ma non riuscivo a dormire sapendo che Nessie non era in quello
a
fianco.
Vestita
di un solo abito da notte misi le pantofole e scesi in salotto.
Mamma
e papà non erano presenti e neppure gli zii e i nonni.
Perfetto. Scesi le scale
e mi posizionai al piano di mio padre per strimpellare qualche nota:
magari la
melodia sarebbe giunta alle orecchie della mia gemella e sarebbe
rinsavita dal
dolce sonno..
Posizionai
le dita sui tasti d’avorio e lasciai che scorressero libere
sulla tastiera
rifinita e gelida. In ogni tocco, riuscivo a percepire qualunque
sensazione
provata e mi immersi sempre di più nei ricordi di coloro che
mi avevano
preceduto nell’esecuzione.
Rividi
la prima volta in cui Bella era entrata in quella casa e mio padre che
le
suonava la sinfonia da lui composta..
Il dolore che aveva preceduto
la sua venuta..
Rimirai
i momenti in cui la tristezza si faceva più pressante e
successivamente l’amore
che ne prendeva il sopravvento..
Contemplai
l’abito da sposa di mia madre, che alcuni anni orsono aveva
percorso la strada
per giungere dal suo meraviglioso fidanzato e l’arco di fiori
che li
sovrastava..
I
sentimenti della povera Rosalie che li scrutava ed invidiava la loro
tenera
gioia e poi l’emozione nel sapere di dover diventare zia e
protettrice della
gestante, dalla quale avrebbe avuto noi..
Tutto
ciò mi serbò una profonda felicità e
quei dolci sentieri mi portarono in un
mondo parallelo, senza che io me ne fossi accorta.
Il
mio potere era quello di percepire la sfera affettiva, passata presente
e
futura, delle persone anche semplicemente sfiorandoli oppure
rivivendoli
attraverso oggetti.
Ma
una cosa che Mamma mi aveva sempre insegnato, era che ieri
è passato, domani è futuro, oggi è un
dono.
Ogni
momento che passiamo, ogni momento che doniamo o trascorriamo insieme
alle
persone a noi più care è un momento in cui gioire
e da apprezzare. Qualsiasi.
Conclusi
il pezzo che stavo suonando e poi sollevai lo sguardo, ritrovandomi lo
zio
Jasper davanti, il quale stava ascoltando tranquillamente, appoggiato
al piano.
Strano! Nonostante fossi un semi-vampiro, non ero riuscita a sentirlo
arrivare..
forse ero stata soggiogata dai ricordi che mi avevano pervasa..
Sussultai
nel vederlo.
-Scusa,
piccola, ti ho spaventata?- mi domandò, venendomi vicino,
come un fulmine.
-Un
po’, zio. Stavo rrrivivendo attravelso la ssssinfonia i
momenti più impoltanti
della vita di mamma e papà, plllima di noi..-chiarii,
sentendo i colori dei
ricordi pian piano svanire dalla mia mente.
-Certo..
è il tuo potere, vero?-
-Si.-
-È
davvero sorprendente che sia così forte. Immagino che se
adesso ti abbracciassi
rivivresti tutti i gesti che ho compiuto nella mia vita, non
è vero?-chiese:
pareva sorprendentemente curioso.
-Esshsatto-
risposi, tranquilla.
-Vuoi
provare?-sorrise, rassicurante.
-Si..
mi piacelebbe vedele il momento che mi avete laccontato tu e la zia,
sul vostlo
incontlo!?- dissi, incuriosita.
-D’accordo-
mi porse il braccio pieno di cicatrici ed io lo afferrai.
La
prima cosa che provai fu dolore acuto della trasformazione subita da
mio zio,
poi affetto verso la sua amica-vampira Maria.. ferocia e fastidio verso
i
neonati del Sudamerica.. ancora dolore, per tutti i morsi ricevuti..
ricerca:
lo zio sapeva di dover partire dal suo Stato nativo alla ricerca di
qualcosa
o.. qualcuno.
Arrivò
il giorno in cui, procedendo verso il nord, si fermò in un
bar. Fui pervasa da un
senso di benessere inaspettato.. vidi in modo sfocato una giovane
donna,
piccola piccola e dai capelli corvini, seduta su uno sgabello del
saloon, con
le gambe incrociate e lo sguardo furbetto. La ragazza si
alzò e lo prese sotto
braccio dicendo- Ti stavo aspettando-
e lui che, senza provare repulsione per quella donna o spavento le
rispondeva- Scusi il ritardo, Signorina-
Poi
tanto amore, comprensione e desiderio.. un desiderio ed una brama
pazzesca per
quella giovane appena conosciuta. Si chiamava Alice ed era della sua
stessa
specie. Era una veggente e perciò sapeva perfettamente che lui, sarebbe arrivato per lei.
Era
bellissima, con la pelle diafana e gli occhi tra il dorato ed il rosso,
a
differenza di quelli di Jasper che erano color rubino.
Dopo
parecchi giorni passati insieme tra gioia e passione, ripresero mano
nella mano
il loro cammino. Lei sapeva che la
loro meta non era poi lontana. Dovevano semplicemente arrivare da un
gruppo di
vampiri vegetariani nella penisola Olimpia ed unirsi a quelli.. Non vi
erano
dubbi che li rifiutassero perché lei
poteva vedere.
Abbracciai
maggiormente allo zio per poter vedere meglio.
Quando
un uomo biondo, rimasto in cortile della sua enorme villa li scorse,
gli corse
incontro dandogli il benvenuto.
Lei
- Mi chiamo Alice e lui è Jasper e posso vedere il futuro.
D’ora in poi
rimarremo qui e vivremmo in armonia con voi, sono sicura che non vi
dispiacerà.. l’ho visto!- disse semplicemente,
correndo in casa da quella donna
che, come aveva visto, si chiamava Esme e abbracciando il fratello
appena acquisito,
Edward.
Erano
tutti vestiti in maniera diversa, molto più
all’antica, ma erano comunque tutti splendidi, come sempre.
Jasper
iniziò a provare affetto verso tutta la sua nuova famiglia,
poi insopportabile
fame davanti agli umani e.. addirittura amore
verso quella donna che lo aveva salvato.
Le
scene cominciarono a farsi più personali, così
lasciai il bracciò dello zio,
mentre lui, sorridente, mi guardava ammirato.
-È
stato splendido.- affermai entusiasta.
-Anche
per me. Ho rivissuto tutto attraverso di te e le tue emozioni.. non
credevo di
aver provato così tanto dolore ed amore nel passato.. Alice
anche allora non si
era smentita mai!- rise, contento.
Sogghignai
a mia volta, abbracciandolo. Fu un errore perché continuai a
rivedere dove il
mio racconto era arrivato. Mi staccai improvvisamente.
-Scusa-
-Non
è colpa tua zio, l’unico ploblema è che
non liuscirò mai ad avele un rrrappolto
normale con le altle pelsone visto che vedo tutto il lorro
passato..-dissi,
abbassando la testa, demoralizzata.
-Mmm..
Magari potrei aiutarti a fare uno scudo per quando vai a scuola, in
modo che tu
non sia costretta ad provare tutto ciò.- propose,
riflettendo.
-Salesti
in glado???- montai su, subito.
-Forse..
ma è più probabile che sia capace tua madre con
il suo potere..-
Si
stava già tirando indietro, perciò riprovai- Ma
tu zio come fai a non plovale detelminati
sentimenti quando incontli delle pelsone?- domandai, curiosa della sua
risposta.
-Bhe..
cerco di disconnettermi ma spesso quelli arrivano senza che io me ne
accorga,
quindi..- rimuginò lui, guardando altrove e poi riportando
lo sguardo su di me-
Forse..-
-Cosa???-
Sorrise.-
Forse potrei insegnartelo-
-Si,
ti plego!- strillai. Poi ridemmo della confusione che avevo fatto.
-Va
bene- acconsentì, alzandosi. Mi sollevai dallo sgabello,
posizionandomi di
fronte a lui.
-Chiudi
gli occhi. Lascia che ciò che hai provato stanotte ti scorra
lentamente
addosso. Lascia che queste emozioni ti trapassino, poi, lentamente,
chiudi loro
l’entrata e lasciali fuori..- mi spiegò ed io.. lo
feci.
Chiusi
lentamente i miei occhi color cioccolato e mi feci invadere dai
sentimenti. Tutti
i sentimenti che avevo sentito durante la sera.
Alcuni
furono insopportabili mentre altri molto piacevoli. Era come una lotta
tra male
e bene: invisibile ma percettibile. Bianco e nero si mischiavano nella
mia mente
e danzavano cerchi e piroette virtuali, voluttuose ed irreali.
Poi,
lentamente, vidi come un cancelletto chiudersi a questi colori e
disegni,
mentre io venivo trascinata via da tutto ciò.
Riaprii
velocemente gli occhi e mi ritrovai di nuovo in salotto, vicino allo
zio.
Notando
il mio sguardo sbarrato, si avvicinò e mi
abbracciò e.. non provai nulla.
Nessun orrore, nessuna tensione, nessun affetto.. niente. Era come se
fossi una
ragazzina normale senza particolari doti. Non ero più
speciale ero semplicemente..
Leslie.
-Non
sento niente- dissi ad alta voce, come scioccata.
Sentii
le lacrime scorrermi lungo il viso. Mai mi ero sentita tanto
insignificante
come in quel momento. Quelle visioni mi avevano accompagnata sin da
quando ero
in fasce ed ora ne ero stata svuotata.
Piansi,
piansi violentemente, quasi le lacrime non dovessero più
finire.
-Ehi,
ehi, calmati piccola!- mi chiamò lo zio, con un tono
amorevole, discostandomi
da lui- Se vuoi che quelle sensazioni ritornino non devi far altro che
riaprire
quel cancelletto.. non è successo nulla, ma questo ti
permette di rimanere per
un po’ tranquilla senza dover convivere perennemente con i
sentimenti degli
altri ma, ogni tanto, anche solo con i tuoi.- sorrise, rassicurante- Se
vuoi
che tutto ciò torna ripercorri lo stesso metodo.. riprova-
mi incoraggiò lui,
rimettendomi d’innanzi a lui.
Richiusi
piano piano gli occhi, asciugandomi le lacrime che mi avevano rigato il
viso.
Poi ritornai davanti a quella porta in cui avevo chiuso le mie visioni.
Virtualmente la riaprii e tutte le emozioni che di prassi mi
accompagnavano, mi
invasero nuovamente, tra oscurità e luce. Volevo bene a
tutto ciò e quando
erano svanite ne avevo sentito la mancanza.. ciò mi
sorprendeva sempre più!
Quando
tornai alla realtà, le mie labbra si dischiusero in un
sorriso di gioia e
felicità.
–Zio!-
esclamai, abbracciandolo. Per un
secondo le richiusi e non provai i suoi sentimenti, poi riaprii il
cancelletto
e i suoi ricordi mi assalirono nuovamente: avevo capito come funzionava!
-Glazie,
glazie glazie zio! Sei il migliole!- strillai, abbracciandolo.
Non
mi era mai capitato di parlare con
lo
zio Jasper ma era incredibilmente piacevole e gentile con me, la sua
“nipotina”.
-Zio-,
lo chiamai- Perché non abbiamo mai chiacchielato
così?-
-Forse
perché non era ancora tempo- sorrise, poi sollevò
lo sguardo e lo portò sulle
scale: vidi che tutta la mia famiglia ci stava guardando emozionata.
-Che
carini!- esclamò Esme, congiungendo le mani a mo di
preghiera.
-Bravo
Jasper!- si congratulò papà, che teneva mamma fra
le braccia.
-Ottimo
lavoro-, assentì il nonno.
La
zia Alice semplicemente volò verso il marito e
l’abbracciò con forza, poi venne
da me e mi sussurrò- Ti è piaciuto il nostro
incontro?- ridacchiando.
-Molto-
dissi, dandole un bacio.
Poi
tutti loro corsero da noi e ci unimmo in un abbraccio caldo ed
affettuoso. Tuttavia,
mancava mia sorella e sentii la sua assenza.
♫
Note
dell’autrice: Ehm..
*toc toc*
*chi è?*
*Edward..*
*Davvero?*Q**
*No.. sono un’autrice moooolto in
ritardo!*
*Fuori!!!*
Lo so lo so, e vi chiedo scusa per il
mio ritardo assurdo ma in questi sono successe un mucchio di cose e voi
non
sapete neanche cosa!
*Avevi detto che postavi presto se
raggiungevi un buon numero di recensione*
Esatto, ma purtroppo non ne ho avute perché
molte di voi mi hanno abbandonato come meritavo. Io vi chiedo scusa,
ragazze,
davvero. Ma la V ginnasio non è per nulla facile e mi tocca
studiare più di 5-6
ore al giorno tutti i giorni e dove trovavo il tempo di scrivere??? Non
lo
trovavo, ecco tutto.
*Però trovavi il tempo di recensire
le nostre storie*
Solo perché me le stampavo e me le
leggevo in pullman, ecco tutto ed è già un
miracolo!xD
Ok, sono proprio matta se riesco pure
a parlare da sola! Ok ok, legatemi e portatemi dentro ragazze xD
è meglio!
Comunque richiedo pubblicamente SCUSA
PER IL MIO IMMENSO RITARDO E SPERO VIVAMENTE CHE ALMENO QUALCUNA DI VOI
MI
POSSANO PERDONARE E CONTINUARE A SEGUIRE QUESTA STORIA. ECCO, VEDETELA
COSì:
NON è COLPA SUA SE HA UN’AUTRICE COSì
TREMENDAMENTE FUORI DI TESTA!XD
D’accordo,
cambiando argomento volevo
dirvi che probabilmente non aggiornerò prima di Natale a cui
tra l’altro non
manca molto.. contente??!:)
Come va la scuola? Tutto bene?? Scommetto
che siete delle secchione, non è vero!?
Comunque in questo capitolo avete
potuto vedere l’unità della famiglia Cullen e di
quanto sia importante il
potere di Leslie.. ci sarà molto utile in futuro, quindi
fateci attenzione. La piccola
è preoccupata per la sorellina, perciò va a
parlare con lo zio o meglio, lo zio
viene a chiacchierare con Carlie.. non so perché proprio
Jasper, ma ritengo che
ci focalizziamo troppo su Emmett perché è
simpatico e poco sul povero Jasper.. Mea Culpa! Ok,
torno a Cicerone (fortuna
che gli hanno mozzato le mani, sennò che altro andava a
scrivere quel pazzo? xD
Viva Antonio! XD, vero
Keska? Vero Tede??,
Vero Mazza?? Vabbè.. vero tutte??? xD)
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.
Indagine: Ho visto New
Moon!!! Che
considerazioni avete da farmi?? Voi come l’avete trovato??
Secondo me hanno
saltato troppe parti del libro, ma la bellezza di Edward non si
smentisce mai e
i muscoli di Jacob.. vabbè!xD
2°
indagine: Niente..
Celeste sta bene, ma la Mamma non ha ancora voglia di tornare a
scrivere il suo
post perché è troppo presa da lei. Fai la brava,
carissima stellona!:) Ti
adoriamo!
Spazio alla
pubblicità! XD
[.♥DREAMER♥.]
-È
LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ
CHE DOVRAI UTILIZZARE PER
RAGGIUNGERLI..-spiegò.
Sciolse la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa
rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo
un nome continuava
a vorticarmi nella mente: EDWARD.
Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in
una mano e la margherita
nell’altra.
Entrate
con me nel nuovo incantesimo di
Edward e Bella.
One-shot,
perciò non perderete neanche molto
tempo a leggerla.
☆Don't
leave me alone
Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che
mi si era
creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio
fianco. Alzai
istintivamente la testa e davanti ai miei occhi mi si parò
davanti un ragazzo
dalla bellezza eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una
scarica di
adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore…
era in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome:
sobbalzai. Vi era un
rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo
già provato quando.. ero incinta di
Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.
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Capitolo 18 *** RISVEGLIO ***
twins 18 efp
♥Risveglio♥
18°
Capitolo
~ஐ~
In
visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie -
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m' ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d' intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato - quel sogno beato,
mentre il mondo intero m' era avverso,
m' ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso.
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano -
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?
Dedicato
alle mie care amiche,
che
per tutto questo tempo mi hanno sostenuta
e mi sono state vicine anche nelle
avversità .
Soprattutto
la mia geme Fede, Mazza, Giulia e Silvia.
Vi adoro ragazze^^
Carlie ♀
Stavo
lì, tra i miei familiari quando qualcosa di inatteso
successe.
Un
grido di dolore mi attraversò come una saetta, insieme
all’energie da esso
sprigionate.
Mi
strinsi la testa convulsamente e percepii il tocco fresco di mia zia
Alice.
Quando
riaprii gli occhi vidi che i nonni e miei genitori avevano salito
velocemente
le scale sino alla fonte di provenienza dell’urlo: mia
sorella.
Li
seguii celermente anch’io e li vidi tutti
circondare il suo letto.
Era
sudata, cosparsa di piccole gocce di traspirazione che le cadevano sul
viso
perfetto: anche in quel momento era sempre bellissima e la sua grazia
si notava
anche nei gemiti di terrore.
-Cos’è
successo angelo mio?- strillò mamma, con voce melodiosa,
prendendola in
braccio.
Nessie
tremava di freddo e di paura.
-Ho..ho-
balbettò.
-Ha
fatto un incubo, amore- intervenne papà in suo aiuto,
stringendo anch’egli la
mia gemella.
Quando
Renesmee riaprì gli occhi traumatizzati e si accorse della
mia presenza iniziò
a scalciare per correre nella mia direzione.
-Leslie!-
gridò, facendo cedere le braccia di mia madre che,
permettendole di
ricongiungersi a me, l’aveva fatta scendere.
L’impatto
con mia sorella fu dolce.
Mi
impiastricciò tutto il viso e la camicia da notte di acqua
intrisa di sudore,
ma il suo profumo fu la cosa che più mi appagò di
quel gesto.
Adoravo
la mia gemella!
Forse
perché eravamo cresciute sempre insieme, oppure
perché avevamo un vincolo di
sangue.
Fatto
sta che col passare del tempo i suoi abbracci e la sua presenza erano
diventati
dei bisogni primari.
Saremmo
state per sempre noi due. Noi due
contro il mondo. Due spiriti liberi uniti da un legame indissolubile.
La
strinsi forte e non la lasciai andare facilmente.
Solo
quando papà ci sollevò portandoci sul lettone
sciolsi l’abbraccio, mentre i
miei genitori ci coprivano amorevolmente con la coperta di Cenerentola
che ci
piaceva tanto.
Si
sedettero ognuno su un lato del guanciale e iniziarono a canticchiarci
la
nostra ninna nanna, quella che nostro padre ci aveva cantato,
accompagnato da
chitarra, quando ancora eravamo nel pancione di mamma. (http://www.youtube.com/watch?v=3x11G5iUAdg)
L’adoravamo,
e sulle loro splendide notte ci addormentammo lentamente, avvinghiate
l’una
all’altra.
Tenendoci
abbracciate, potemmo comunicare attraverso i sogni così, a
cavalcioni su una
nuvola bianco panna, le chiesi mentalmente perché era
fuggita a quel modo il
giorno antecedente.
Rispose.
La
sua voce rimbombava dentro la mia testa, come se stesse gridando.
-Avevo
sentito l’ululato del mio Jake, ma mi sono sbagliata, erano
dei lupi grossi,
brutti e spelati- pensò, tutto d’un fiato.
Incredibile!
Nei sogni riusciva a parlare senza sbagliare le lettere!
Forse
anch’io..- Tutti qui credevano che per
l’esasperazione, avessi voluto..
rincorrere la morte..- dissi io, ed anch’io avevo parlato
adeguatamente, come
se fossi già grande!
-NO!-
strillò spaventata – Assolutamente no!
Perché avrei dovuto?-
-È
ciò che mi stavo chiedendo anch’io.. non avresti
avuto motivo.. quei ragazzini
ti litigavano solo perché eri carina e li affascinavi.. ma
la prossima volta ti
proteggerò io sorella! Io e te unite per sempre- promisi
dolcemente,
abbracciandola con la mente.
-Per
sempre gemellina, per sempre- giurò teneramente.
Quella
notte rivissi il sogno su Jacob che aveva fatto: ci credo che ne era
così
spaventata!
Era
come se rivedessi nel lupacchiotto di Nessie, il mio Seth e
ciò non mi piacque
per nulla..
Mi
svegliai di soprassalto, sudata.. davvero spaventata. Mirai alle
stelle,
brillanti e fluorescenti e la luna.. la luna splendeva. Ogni tanto
oscurata
dalle nuvole opache, dava un senso alla notte. Sembrava che essa stesse
tramando qualcosa, qualcosa che non avrebbe giovato a nessuno e che ci
avrebbe
cambiato la vita.
Come
se in quella notte così strana, molte ombre si aggirassero
nei paraggi della
nostra casa, pronti a colpire. Ovviamente erano solo paure infantili,
ma per
rincuorarmi un poco tornai a stringere Nessie e mi riaddormentai con
lei.
Il
resto della notte, fortunatamente, passò celere ed io,
sempre avvinghiata alla
mia sorellina, conscia che il pericolo si stava avvicinando.
♫ Note
dell’autrice:
D’accordo, non sto nemmeno a bussare, tanto lo so
che non mi aprirete L SCUSATE SCUSATE SCUSATE! Il mio
ritardo è pazzesco, lo so,
ma il motivo è che purtroppo sono stata lasciata dal ragazzo
con cui stavo da 5 mesi e di cui ero pazzamente innamorata.. non
riuscivo a trovare la forza di scrivere perché
questo racconto è stato iniziato in un periodo gioioso e
continuato con lo
stesso sentimento, perciò non volevo scrivere un capitolo
con il dolore nel
cuore, perciò ho aspettato.. Ora chiederete “Stai
meglio?” Grazie ragazze, un po’
si, davvero. Mi sento più tranquilla e rilassata
perché non sono in attesa di
niente e sto bene così. Alcune di voi mi potranno capire,
immagino, perciò apro
un piccolo sfogo nei commenti: vi ascolterò tutte e vi
risponderò pure! Scusate se il capitolo è corto
ma vado di fretta, di nuovo =.='' Per
farmi perdonare sotto troverete le risposte ai vostri ultimi commenti..
vi
aspetto numerose e prevedo di prestare presto ora!^^
un bacio a tutte, a
prestissimo,
vi voglio tantissimo
bene,
Noemix.
1°Indagine: Domanda impellente che mi
percuote
la testa: qualcuna di voi è mai stata lasciata dal ragazzo?
Come è successo? Se
avete voglia, io ora vi posso capire perciò ditemi!
2°
indagine:La mamma è
quaaaaa!!! Ragazze, la nostra mamma preferita, Little Smiley, ha
scritto
qualche righe per rassicurarci sulla sua salute e quella della piccola
Celeste!
Un bacio dolcezza!
Ehi stelline!
Sono tornata per voi e volevo darvi un po’ di notizie della
piccola. È cresciuta
e dovete vedere com’è carina! Bhe, è
una pandorona, ma le sue manine sono così
pacioccone che fanno compassione e ti verrebbe da ingozzarla sempre di
più! Ha
gli occhi blu del padre e i capelli, finissimi, tendenti al biondo come
i
miei.. un misto delizioso secondo mia suocera xD Sto tornando a
commentare un po’
tutti ma con calma, ora la mia piccola mi occupa tutta la giornata..
pensate
che dopo la laurea non ho più toccato un libro, nemmeno
della libreria nella
quale lavoravo! Mio marito mi coccola troppo! J Voi? Tutto bene? Le
feste come sono passate?
Bene? Fatemi sapere, un bacione, a prestissimo care!
LittleSmiley
Alelely
|
|
Ehi cara! Sono felice che
la mia storia ti sia piaciuta!:) Ce la metto tutta perché
questo accada^^ Grazie mille di tutti i complimenti che mi hai fatto,
non so se li merito.. spero che continuerai comunque a seguirmi:
accetto sia commenti positivi che negativi!:D Quanto ti capisco
riguardo a New Moon! Fortuna che c’era una persona importante
per me al fianco, altrimenti non so, forse mi sarei lanciata contro lo
schermo del cinema xD A prestissimo, spero che lascerai un commento
anche qui^^
|
|
Irenucciola
Cullen
|
|
|
Grazie bella! ^__^ Sono molto
felice che ti sia piaciuta.. fino alle 2?! Ma guarda che non la facevo
mica scomparire, potevi leggerla il giorno dopo con
tranquillità!:) xD Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto e scusa per il ritardo! Dimmi che ne pensi di questo capitolo,
mi raccomando!:D
|
|
xxx macky96 xxx
|
|
|
Madonna, grazie macky! Davvero
ti ho commossa?! Sono felicissima!:D 10 anni?! Bhe, allora bisogna
provvedere! Credo che nei prossimi capitoli piangerai ancora, di gioia
probabilmente!^^ Riguardo alle dichiarazioni.. vedrai xD Leslie
è particolarmente speciale.. tienila d’occhio, ci
sorprenderà.. lei l’ho fatta somigliare un
po’ a me e un pò mia migliore amica, sono contenta
che ti piaccia la sua personalità. Io ho 15 anni e mezzo,
non sono grande, ma adoro scrivere, perciò lo faccio
<3 Un bacione a presto e grazie di averla messa fra le
preferite.. mi raccomando, aspetto il tuo commento!
|
|
Ed4e
|
|
|
Carissimaaaaa!
L’hanno dedotto dal fatto che sia scappata dai
lupi.. non sanno che lei ha scambiato il loro ululato per quello di
Jacob :) Ma non si
è suicidata, tranquilla^^ Mi prostro ai tuoi piedi
chiedendoti scusa per non aver postato presto, ma non sai quante cose
mi sono successe in questo periodo, cominciando dalle più
serie! Spero di ricevere un tuo commento, un bacione bella:)
|
|
Tede
|
|
|
Gemeeeeeeeeee!! questo commento sai quando
l’hai lasciato? Quando eravamo tutte e due felicemente
fidanzate.. ^^ Che tristezza pensare quanto siano cambiate le cose e
soprattutto peggiorate! Grazie tesoro di essermi stata vicina in questo
periodo, soprattutto a te è dedicato questo
capitolo..<3 Bella lei! La mia geme adorata ** ti adoro cara, ci
sentiamo prestissimo, e vedrai che supereremo questo periodo buio
insieme. Tadb, la tua geme
|
|
littleSmiley
|
|
|
Cuginetta! Ehi bella! Sono
felicissima che Celeste stia bene, hai proprio ragione: l’ho
vista bella allegra e anche cresciuta! Madonna come passa il tempo,
sembra l’altro giorno ch’era piccola piccola! :) Grazie di continuare a commentarmi
cara, ci vediamo presto.. un bacio a te e alla piccola da tutte noi!
|
|
keska
|
|
|
Cuore!*/* Ciao bellissima, sono
felice che ti sia piaciuto questo capitolo e scusa per il ritardo,
però sai com’è la scuola e non ho mai
tempo abbastanza per dedicarmi alla mia scrittura.. Così ora
sai come mi sono sentita quando mi ha lasciata.. è stato
terribile, proprio come l’ho descritto..almeno spero^^ Sono
curiosa di sapere cosa ne pensi nel complesso.. un bacione cuore miO!
|
|
Frafra9
|
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|
Mi dispiace un sacco, scusa
scusa scusa scusa scusa per il mio ritardo! Scusa, davvero! :) Colpa della scuola, uccidi loro! xD
Spero che almeno ti sia piaciuto questo capitolo, sono curiosa di
sapere cosa ne pensi! A prestissimo, baci ^^
|
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Saretta__Trilly__
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|
Ehi
carissima! Si, le bambine sono così carine, e Jasper ci
stava proprio bene qui, perciò l’ho messo :) Sono felice che ti sia
piaciuto^__^ Fammi sapere se anche questo ti è piaciuto,mi
raccomando! Baci,bacetti-noe
|
|
Nessie93
|
|
|
Ehi bella! Guarda, ti capisco
benissimo.. quella scuola è un inferno, ma mi piace molto :) I prof pretendono troppo, le cose
sono difficili e ti mangiano se non prendi almeno la sufficienza.. ed
io dovrei fare altri 3 anni e mezzo?? Ma siamo pazzi?! xD Si, Jasper
era l’ideale per lo scorso capitolo..mi ha sempre affascinata
la sua aria tenebrosa^^. Leslie è un piccolo angioletto, hai
ragione! Grazie mille per gli auguri di Natale ed anche se in ritardo
te li faccio anch’io!^__^ un bacione bella!
|
|
Uchiha_chan
|
|
|
Ciao!
Grazie
mille per i complimenti e spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo e l’extra sopra :D tengo molto alla prima parte
soprattutto..^^ Su New Moon sono assolutamente d’accordo con
te.. tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo anche se in
ritardo!:) A presto..un bacione ^^
|
|
bella_josephine
|
|
|
Ciao
bella, come stai ?? Io
così così… finalmente ho postato, hai
visto!? Sono contenta il capitolo scorso ti sia piaciuto, la piccola
è molto carina in effetti ^^ Scusa scusa scusa per il
ritardo pazzesco ,ma non sai che casino che c’è a
scuola in questo periodo! Ti ringrazio per la tua premura e la tua
comprensione di sempre:)
Riguardo a New Moon sono
d’accordo con te: a parte le scene tagliate ed il resto,
fantastico!
Ti manda un
bacio anche la piccola Celeste:)
baci noe-
|
|
|
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Capitolo 19 *** NOTTE E SOGNI ***
twins.capitolo 19 fp
♥Notte e Sogni♥
19°
Capitolo
~ஐ~
Come son pesanti
i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l'amore può morire.
(Garcia Lorca)
Dedicato
alla notte,
sempre
dedita a darmi
un sospiro di solievo..
almeno nei sogni.
Renesmee ♀
Quella
notte, accovacciata accanto alla mia gemella dormii finalmente
serenamente.
Dopo
il nostro discorso notturno, sognai ancora Jacob.. ringhiava e mi
rincorreva e
poi mi svegliavo.
Anche
Leslie vedeva ciò che provavo io. Tremava come me. Poi si
ricordò che potevo
sentirla e si svegliò di colpo.
Non
la raggiunsi nel mondo reale, volevo continuare il sogno per sapere se
il mio
lupacchiotto avrebbe davvero potuto farmi una cosa del genere..
attaccarmi e
farmi del male.
Le
foglie si alzarono tutte d’un tratto, il vento gentile mi
accarezzò il volto
bagnato di sudore e mi nascosero fra le felci. Pochi istanti dopo vidi
il mio
lupo dal manto rossiccio avvicinarsi al cespuglio.. si alzò
in piedi e si
trasformò in umano.
-Neeessie,
dove sei piccola?- mi chiamò. Vidi nei suoi occhi uno
sguardo furbetto.
Mi
facevano paura.
Non
erano più di quel colore caldo e rassicurante, ma erano
rossi vermiglio, come
se qualcuno lo avesse cambiato come se.. qualcuno lo avesse cambiato.
Si
aggirava per la piccola radura alla mia ricerca mentre io mi nascondevo
ancora
di più sotto gli arbusti e le mie amiche foglie.
-Su
piccola Nessie, sono il tuo Jake.. perché non vieni fuori?-
mi reclamò
nuovamente. Questa volta una forza interiore mi fece uscire dal mio
nascondiglio, come se qualcosa mi avesse punto sul vivo, gridando - Tu
non sei
il mio Jacob!-
In
quel momento lo vidi sopra di me, correre e ritrasformarsi mentre io,
una volta
compreso che il mio destino stava per prendermi, mi rannicchiai,
tappandomi le
orecchie e sigillando gli occhi e poi.. mi svegliai urlante.
La
prima cosa che vidi fu lo sguardo preoccupato di mia sorella e il sole
del
mattino che illuminava la stanza.
-Geme,
stai bene?- mi domandò lei, non appena smisi di ansimare.
Annuii,
non convinta.
Leslie
balzò giù dal letto, aprendo maggiormente le
persiane e lasciando filtrare il
sole completamente, punzecchiandomi gli occhi.
Li
chiusi istintivamente.
-Che
fai?- domandai.
-Mi
preparlo- rispose, spogliandosi.
-Pelché?
Che fretta c’è?- continuai, curiosa.
Sorrise.
-Prima
sono scesa a salutale e mamma e papà mi hanno proposto una
cosa: paltire per la
montagna tutti insieme. Io, te, i nostli genitori e i nostli
lupacchiotti!-
esclamò, felicemente, saltellando per la camera e sul letto.
Mi
fissò.
-Che
c’è?-
La
fissai a mia volta.
Arcuò
un sopracciglio –Non avlai mica paura di livedere Jacob e
Seth, non è vero?-
Non
risposi e lei comprese.
-Ma
gemella! Quello che hai sognato non è la lealtà!
Era solo un blutto sogno,
Jacob ti vuole bene- disse, senza convincermi.
-Jacob
non è più quello di prima. Ha gli occhi lossi
come il fuoco, uno sgualdo
famelico ed indossa cattivelia- le spiegai, ma lei non mi credette.
-Callie!-
mi rimproverò –Non puoi cledere velamente a tutto
ciò! È nostlo amico sin dall’infanzia..
come puoi pensale ad una cosa del genele?!-
-Le
pelsone a volte cambiano.. non sono più lolo stesse e.. ti
deludono- abbassai
lo sguardo, cogliendo i fiori ricamati intorno alla coperta.
-Ehi-
mi abbracciò lei – ti proteggerò io se
solo si azzaldelà di falti del male,
sorellina! Ok? Pelò ti pleeego: è da tanto che
non vedo la neve.. Possiamo
paltile? Chiediamo a mamma e papà se per questa vacanza
possiamo lasciale Jacob
e Seth a casa, va bene?- propose. Scorsi in lei una gioia nascosta nel
pronunciare quella parolina che la faceva stare tanto bene: neve.
Anche
io adoravo quella sostanza bianca e soffice che copriva Forks
d’inverno, ma non
come Carlie.. lei ne era innamorata e
la faceva stare meglio, a quanto diceva.
Perciò
ovviamente accettai la sua proposta.
Lei
saltò giù dal lettuccio dopo avermi dato una
clamorosa strizzata e scese le
scale per annunciare il fatto ai nostri genitori.
-No
Jacob, non potete venire con noi.- Disse papà, contento di
potersi sbarazzare
del suo miglior nemico. Erano come fratelli lui e Jacob, ma mamma una
volta mi
aveva raccontato che una volta erano entrambi suoi spasimanti e
perciò nemici
giurati.. da lì “migliori nemici”.
Stupidaggine..
-Edward,
sai perfettamente che non posso separarmi
da lei. È troppo importante per me, lo sai.- lo contraddisse
ancora una volta
il mio ex lupo.
Stavo
ascoltando la loro conversazione da sopra le scale da circa
un’ora e ancora non
la smettevano di discutere.
Mamma
e papà, alla richiesta di Carlie di partire solo noi quattro
insieme si erano
entusiasmati, ma la loro felicità diminuì tutto
d’un colpo quando si trovarono
davanti due ragazzi-lupi arrabbiati e delusi dalla nostra pretesa.
-Lo
sappiamo, Jake, ma è il volere delle bambine- si intromise
mamma.
-Bella,
non posso credere davvero che siano le gemelle a volerlo.. noi
dopotutto non
gli abbiamo mai fatto del male- disse, a mo di supplica.
Rividi
i suoi occhi color cremisi davanti a me e lanciai per errore un gemito.
Jacob,
ovviamente, mi vide subito.
-Nessie-
sussurrò, allarmato.
Non
riuscii a guardarlo in faccia nemmeno un momento, scappai veloce nella
mia
camera, tra le braccia di zia Rosalie e zia Alice, sempre pronte a
coccolarmi.
-Piccina
mia, perché piangi?- domandò la zia nanerottola.
-Tesoro,
che ti è successo?- chiese a sua volta la zia bionda.
Sentii
una porta sbattere in fondo al primo piano e una aprirsi nella mia
stanza.
-Ha
paula dei lupi- spiegò Leslie, entrando e accarezzandomi i
capelli.
-Oh,
piccina mia- continuò zia Alice, alzandomi il viso
– credi che noi Cullen
permetteremo a qualcuno di farti del male?- domandò,
abbracciandomi più
stretta.
-Già
nipotina, lo pensi davvero?- s’intromise lo zio orso,
iniziando a farmi il
solletico.
Risi
a più non posso e quando smise risposi –Ho fatto
un sogno che mi ha spaventato
molto.. Jacob...- sussurrai, senza riuscire a concludere la frase.
Toccai il
viso della mia bellissima Rose e della simpaticissima ed aggraziata
Alice,
mostrando loro la visione di quella notte. Solo a pensarci mi venivano
nuovamente i brividi!
Le
zie rimasero scioccate da ciò che videro e, dopo averlo
mostrato anche agli
zii, iniziarono a rincuorarmi.
-Stellina,
era solo un sogno! Non la realtà! Jacob non potrebbe mai
farti una cosa del
genere!- mi spiegò zia Alice.
-Esatto,
anche perché altrimenti interverrei io e gli toglierei uno
per uno i suoi peli
incarniti da cane!- sghignazzò Rose.
-Già.
E non dimentichiamoci di una cosa: il sogno può benissimo
essere dato dai lupi
che ti hanno attaccato quella
notte.-
suppose zio Jazz.
-Concordo.
Nipotina bella-, iniziò Emmett stringendo sia me che mia
sorella- quegli
animali non erano come i vostri amici licantropi. Semplicemente erano
lupi veri
ed affamati suppongo!- rise lui. Notando poi che non ci aveva convinto
continuò
–Ricordate i lupi con cui viveva Mogwly
nel “Libro della Jungla”?-
Annuiammo-
Sono gli stessi, ma avevano tanta fame l’altro giorno, ma non
sono pericolosi
altrimenti. Il nonno e papà li hanno cercati e portati in
una radura in modo
che non potesse più capitare un fatto simile.. anche
perché lo sappiamo tutti
quanto voi siate prelibate! Gnam!- esplose lo zio, in una risata senza
fondo.
Anche
a me scappò da ridere e così anche agli altri:
avevamo degli zii fantastici!
In
quel momento,qualcuno bussò alla porta.
-Si
può?- domandò la voce che riconobbi essere di mia
nonna.
-Nonna!-esclamai,
mentre lei entrava. Io e mia sorella le corremmo incontro e solo in
quel momento
notai i fantastici biscotti al cioccolato soffice che aveva nel vassoi
che
teneva tra le mani.
-Piccole,
siccome negli ultimi giorni avete mangiato pochissimo, e questo non va
bene, vi
ho preparato qualcosa per mettere su qualche chilo, considerato la
scarsità di
grasso superfluo che avete indosso- ghignò, sbattendo la
mano contro il mio
pancino e ciò mi fece ridere.
Io
e Leslie divorammo tutti i biscotti in meno di mezz’ora.
-Buoniiii-
sospirai, accasciandomi sulle ginocchia della nonna,-buoni buoni
buoni!-
esclamai, baciandole le mani.
-Grazie
bambina mia, mi fa piacere che abbiate gradito- disse, donandomi uno
dei suoi
migliori sorrisi.
Subito
dopo arrivarono in camera anche mamma e papà che si
divertirono ad ammirare la
scena familiare che avevano davanti: Rose ed Alice sedute
rispettivamente sui
loro mariti, nonna seduta a gambe incrociate sul mio letto,io stesa
sulle sue
gambe ed Nessie seduta a cavalcioni sulle spalle del nonno.
Risero
di quella scena, contemplandola.
-Amore,
direi proprio che abbiamo creato una famiglia davvero unica- disse
orgogliosa
mamma, appoggiata al petto di mio padre.
-Concordo
tesoro, direi proprio che non potremmo avere niente di meglio-
-Già!-
s’interpose zio Emmett – Dov’eravate
tutto questo tempo per esservela goduta
dall’inizio?!- rise, facendo ovviamente una nuova allusione
riguardo a qualcosa
che mamma una volta aveva definito “cose
per grandi”. Promisi di non porgli più
quella domanda finchè non fosse
stato il momento.. ma non sapevo quando sarebbe giunto!
Credo
che se avessero potuto i miei genitori sarebbero arrossiti, ma si
limitarono a
guardare corrucciati lo zio orso.
Scesi
dalle gambe della nonna per salire in braccio a papà.
-Certo
che tua nonna vi ha rimpinzato per bene, senti qua che ciccia!- rise
papà, facendo
finta di sforzarsi nel tirarmi su, e tutti risero.
-Ma
guarda che sederino riempito, aspetta che ci do un morso!-
scherzò mamma, che
mi fece il solletico e mi baciò il fondoschiena.
Vedevo
Zio Emmett che non riusciva a riprendersi dalle risate e si ribaltava
dalla
sedia.
In
quel momento si udii un sonoro Croooock e
Rose ed Emmett a terra: la sedia si era rotta sotto al loro peso ed
allo
sbilanciamento!
Tutto
ciò alimentò maggiormente le risa che non si
placarono per un bel po’.
Che
scenetta deliziosa! Avrei voluto che non si interrompesse mai
perché, dopo
molti giorni, mi sentii nuovamente al sicuro.
-Come
l’hanno plesa i lupi, mamma?- chiese Carlie, facendosi
abbracciare dalla
diretta interessata e interrompendo l’euforia generale.
-A
dir la verità, tesoro mio, un po’ male..non si
aspettavano di essere scacciati,
ancor meno da voi. Come mai un provvedimento così radicale?-
ci domandò lei,
una volta aver risposta alla questione di mia sorella.
Leslie
mi guardò: Glielo dico sorella?
Pensò.
Ci ragionai un attimo e poi risposi: Mostriamoglielo.
Avvicinai
la mia alla sua e poi toccammo insieme i volti dei nostri genitori.
Dopo
un attimo di intorpidimento, i loro occhi e le loro orecchie furono
occupate
dal nostro riassunto. Nessuno poteva disturbarli.
Una
volta terminato il “filmato” si scostarono da noi
ed esclamarono –Angioletti,
ma questo è solo un sogno qualsiasi dopo
l’avventura che avete passato! Jake e
Seth non vi faranno mai del male!- ci spiegarono.
Osservai
mia sorella e lei mentalmente disse “Te
l’avevo
detto!”
-In
ogni caso noi vollemo una vacanza in quattlo.. non liusciamo mai a
stale con
voi. Lo desidelelemmo molto.- esposi, mostrandomi provata dalla
situazione.
Mia
sorella mia guardò “Bugiarda”
pensò
ed io gli feci la linguaccia.
-Certo
piccole, non c’è nessun problema al riguardo, vi
va se partiamo questa sera?-
sorrise mamma.
Papà
mi squadrò, aggrottando le sopracciglia: ovviamente aveva
sentito la nostra
conversazione mentale e i miei pensieri, però, per qualche
strano motivo,
ignorò la cosa.
-Certo
amori miei, per me va bene.. a voi non dispiace, vero?-
domandò, rivoltò alla propria
famiglia ed ovviamente quelli acconsentirono senza discutere, tranne
Emmett
che, per avere il suo permesso, dovemmo coccolare per il resto della
giornata.
Che
famiglia!
♫ Note
dell’autrice:
Oh! Record! Non so come
ho fatto, ma sono riuscita a
scrivere tutto oggi ed a postare subito.. finalmente! Direte voi.. si,
sono
stata colta dalla valanga di compiti ma me ne sono liberata.. ho
postato
relativamente presto, avete visto?!:) Ne sono felice perché
avevo una gran
voglia di sentirvi.. la depressione va a sprazzi.. va e viene
purtroppo, di
nuovo :( Sono una ragazza complicata, lo so,
ma provo a migliorare.. In questo periodo la poesia che leggete sopra
mi ha
aiutato molto ed inoltre vi lascio una frase molto filosofica che ho
trovato
nei vecchi fogli stropicciati tra i miei libri “ Il bene lo
possiamo cogliere
anche negli attimi più tenebrosi; basta ricordarsi.. di
accendere la luce!” ^^
Ok. Leslie e Nessie ora stanno bene ma potete notare che qualcosa non
va oltre
ai loro presentimenti. La piccola Renesmee è rimasta
terrorizzata dalla sua
esperienza e vedremo presto da chi verrà aiutata.. non dico
altro! J
Aspettatevi un capitolo intenso, il
prossimo!
un
bacio a tutte, a prestissimo,
vi
voglio tantissimo bene,
Noemix.
1°Indagine: Mi chiedevo.. come vi sentite in
questo periodo? Tipo.. strane o cose del genere? Io si..molto.. ve
l’ho detto:
sono strana forte! xD
2°
indagine:La mamma
questa volta non ha scritto niente per noi purtroppo, non ne ha trovato
il
tempo. Ha trovato uno splendido lavoro e dedica il resto del tempo alla
piccola
Celeste che cresce ed è sempre più bella,
pensate.. ha già quasi cinque mesi!
Ma ve ne
parlerà meglio lei la prossima volta.. un bacione da parte
di tutte e tre!^^
Un
grazie
enorme a
tutte voi, le mie adorate lettrici silenziose e le mie stupende
commentatrici.
Mi aiutate davvero tanto.
Grazie.
|
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Capitolo 20 *** NEVE ***
twins.capitolo 19 fp
♥Neve♥
20°
Capitolo
~ஐ~
Il più
bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
(Nazim Hikmet)
Dedicato
alla mia migliore amica e alla mia geme,
Voi
che siete ci siete sempre
ma non siete presenti.
Voi che mi ascoltate senza
problemi.
Voi che siete stupende e vi
adoro. Siete speciali!:)
Carlie
♀
Le immagini
scorrevano davanti a noi veloci e
tiepide. Verde, sempre e solo verde che inconsciamente addoloravano
Nessie
sempre di più. I suoi occhi erano chiusi eppure era sveglia;
sentiva, percepiva
le forme e le figure che più la tormentavano nei sogni. Sapevo che c’era
qualcosa o meglio qualcuno che ci osservava, ci
controllava
e..aspettava. Tolto questo il viaggio procedette piuttosto bene. Io e
la mia
sorellina eravamo assicurate nei sedili posteriori della Volvo da una
cintura;
i vetri erano tutti anti-proiettile perché papà
aveva sempre temuto
eccessivamente per la nostra incolumità, perciò
dopo la nostra nascita li aveva
fatti modificare.
La mattina era
soleggiata, tersa di soffici nuvole
scure, solite per Forks. Stavamo attraversando la foresta per
raggiungere la
stazione sciistica della penisola Olimpica, giusto quaranta o cinquanta
chilometri dal nostro paese.
-Tesoro stai
bene?- sussurrò mamma rivolta a
Renesmee, ancora con gli occhi chiusi.
Lei
aprì gli occhi di colpo. –Shi Shi, mamma. Ho
ancola un po’ di sonno- rispose, colta di sorpresa. La
replica poteva comunque
risultare vera perché quella notte avevamo tutti dormito
poco a causa di
ulteriori rumori provenienti dal bosco e dal nostro giardino e noi
eravamo
partite giusto alle sei di mattina, perciò per noi era
veramente ancora troppo
presto!
-Oh, amore,
perché non ti stendi un po’ sul sedile?
Anche tu Leslie, riposati un po’, hai delle occhiaie..-
propose nostra madre,
comprensiva.
Io annuii,
mentre mia sorella si stendeva sulle mie
gambe.
Papà
accese il lettore cd, inserendo le sue canzoni
più belle, canticchiandole. Era il suo modo per farci
sentire calme, tranquille
e soprattutto per farci addormentare.
Chiusi gli
occhi, però non riuscii a non pensare
agli ultimi avvenimenti. Il silenzio era peggio di qualsiasi fracasso o
confusione perciò dovetti parlare.
-Mamma- la
chiamai.
-Dimmi tesoro-
-Che
cos’erano quei lumoli che plovenivano dalla
folesta stanotte?- domandai
rapida,
intenta a togliermi un peso dallo stomaco.
I miei genitori
rimasero interdetti.
-Oh.. li hai
sentiti? Niente comunque.. erano gli
animali che erano solo un po’ agitati. Forse
perché c’era la luna piena.-
argomentò, stringendo la mano di mio padre posata sul cambio
delle marce. La
risposta però non mi soddisfece.
-È
così papà?- insistetti ancora.
Mio padre ci
pensò su: non poteva mentirmi.
-Si tesoro,
probabilmente anche quello.- rispose
lui. Lo sapevo: c’era altro. Qualcosa che
i nostri genitori non volevano
farci sapere.
Mi riproposi di
non pensarci più e di riposare come
mi era stato consigliato e lo feci; ma venni torturata da assillanti
incubi. A
differenza di mia sorella però, nel mio sogno non erano
presenti i lupi. Ero
nella foresta, certo, ma non erano presenti felci sporgenti
né la nebbia; ma
solo una piccola casetta insediata nel cuore del bosco con del fumo che
usciva dal
camino. Mi avvicinai: era fatta in legno, intarsiato con dei colori
ricorrenti.
Ciò che più mi sorprese fu che il motivetto che
la ornava era strano con delle
linee continue e altre che si perdevano per poi ricongiungersi al
centro del
disegno: un’enorme lupo.
Iniziai a
retrocedere quando la porta si aprì
cigolando mostrando una figura gigantesca, altissima alla quale
però non potevo
vedere il viso, oscurato dall’ombra della casetta. Inciampai
in una radice e
caddi a terra; l’omaccione mi venne incontro: era a torso
nudo e aveva un
tatuaggio nel braccio destro. Non parlò, continuò
a venire avanti finchè nell’aria
percepì le parole “Tranquilla, siamo amici Carlie,
amici che ti stanno
preparando una deliziosa festa” sibilò; il
discorso fu seguita da un’agghiacciante
risata e successivamente dalla trasformazione dell’uomo in
lupo. Prese a
correre dalla mia parte mentre io non riuscivo più ad
alzarmi. Quando poi fu
tanto vicino da toccarmi, gridai e.. mi svegliai.
Ansimavo con
accanto mia sorella, intersa di sudore
che gemeva. “Hai visto?” le chiesi telepaticamente.
Annuì.
-Bambine, che
è successo?!- mio padre frenò
all’improvviso.
Entrambi i nostri genitori ci apparsero a fianco, stringendoci in un
abbraccio:
eravamo fermi nell’autostrada.
-Che
è successo?!- domandarono ancora. Guardai mia
madre e poi mia sorella.
“Stai
zitta.” le dissi mentalmente. Gli occhi
incrociati dal terrore.
-Niente. Un
blutto sogno.- risposi.
Mamma non parve
soddisfatta –Entrambe l’avete
fatto?-
-Si, eravamo in
contatto e ha seguito il mio incubo
anche lei- affermai, sicura.
-Cos’hai
visto Carlie nel sogno?- mi chiese papà,
con i suoi occhi abbacinanti.
-E..e..era lo
stesso di Nessie.- mentii, chiudendo
la mia mente a lui. Papà capii immediatamente che
c’era qualcosa che non volevo
condividere con loro.
Riprese il
comando dell’auto affermando mia madre,
e dicendole di rientrare.
-Edward,
preferirei stare dietro con le piccole:
sembrano veramente spaventate questa volta.- disse con suo marito,
facendogli
gli occhi dolci.
Mio padre la
guarò – E va bene.. tanto fra poco
siamo arrivati-affermò.
Il resto del
viaggio procedette piuttosto bene con
mamma a fianco. Iniziò a leggerci alcune storie del nostro
libro, di come
Napoleone riuscì a sfuggire dalla sua prima prigione nella
quale era stato
esiliato e di come aveva poi ripreso il comando fino a raggiungere la
Russia ed
essere battuto nell’avvincente e indimenticabile Battaglia di
Waterloo. Già,
proprio una bella storia.
Essendo bambine
per metà vampire le favole come
Cenerentola o Biancaneve non ci prendevano più di tanto,
anche perché le
reputavamo infantile e oltretutto non veritiere. Per noi era
più divertente
leggere poesie di Neruda o della Dickinson piuttosto che farci
raccontare
simili novelle in cui il principe correva sempre in soccorso della sua
principessa. Insomma, noi eravamo come delle donzelle, principesse, ma
nessuno
era mai corso in nostro soccorso oltre ai nostri genitori o agli zii.
Mai una
volta Seth o Jacob. Sebbene io fossi una bimba diversa dalle altre,
anch’io
volevo il mio lieto fine. Ma questo era un pensiero che il
più delle volte
tenevo per me.
-E quindi qual
è la molale di questa stolia,
mamma?- le chiese mia sorella.
Nostra madre ci
riflettè un po’ – Bhe, suppongo che
non si dovrebbero fare progetti o operazioni di conquista senza
valutare tutti
i pro e i contro e soprattutto tenere sotto controllo il clima!-
rispose,
incominciando a ridere e per noi fu impossibile resistere a quella
risata.
Dopo circa dieci
minuti, papà esclamò- Siamo
arrivati! Guardate fuori, è stupendo!-
In effetti aveva
ragione: davanti a noi si sprigionò
una bellissima luce bianca che contornava un paesino, simile a quello
di Babbo
Natale dove la neve era ovunque, sopra i tetti, sulle auto, nella
strada,
davanti agli ingressi dei negozi e le case erano ricoperte di colori
natalizi.
Lo spazzaneve tintinnava a causa dei sonagli che aveva appesi sul vetro
e
ripuliva le vie perché fossero pulite per il naturale
scorrimento delle
macchine. Circa nove tornanti dopo, giungemmo finalmente davanti ad un
condominio, chiamato “Splendor”. Era fatto di legno
e la neve lo ricopriva
quasi del tutto. Ci fermammo lì davanti. – Eccoci-
affermò papà –Scarichiamo e
affrettiamoci a raggiungere il nostro appartamento, così poi
possiamo uscire a
divertirci!-
Scesi
dall’auto e mi buttai nella neve:
meraviglioso, la adoravo!
-Carlie
Reneè Cullen, alzati subito! Guarda! Ti sei
bagnata tutta!- mi sgridò mamma, afferrandomi e scrollandomi
dalla neve.
Intanto papà e mia sorella ridevano a crepapelle,
infilandosi il giaccone
invernale.
Iniziai a ridere
anch’io mentre mia madre mi
infilava il piumino. Lei era bella come sempre: la luce bianca donava
ai suoi
occhi color ambra e ai capelli mossi, lunghissimi una
luminosità ancora mi
accecante.
Probabilmente
mio padre pensò la stessa cosa perché
prese mia madre e facendole fare un casquè, la
baciò –Sei ancora più bella del
solito, amore- disse, alimentando la passione.
-Ehm Ehm!- li
interruppe la mia gemella- Ci saremmo
anche noi!- continuò, con un atteggiamento risoluto.
Alchè
i nostri genitori ci afferrarono e ci
buttarono nella neve gelida e fresca, tempestandoci di baci.
–Basta Basta!- urlavamo
mentre loro cominciarono a farci le pernacchie.
Dopo esserci
ripulite dalla neve afferrammo e
bagagli e incominciammo a raggiungere il nostro appartamento, circa due
piano
poco più su. Quando papà aprì la porta
ne rimasi assolutamente estasiata.
Buttai a terra ciò che avevo in mano ed incominciai a
girarla. Un lungo
corridoio si stagliava davanti a noi, subito a sinistra c’era
la sala da pranzo
con il salotto e la cucina chiusa da una porta scorrevole.
Lì, un immenso
davanzale mostrava il paesaggio stupendo, ricoperto dalla neve. Corsi
dall’altra
parte del corridoio e alla mia destra notai due bagni, uno per noi
bambine e l’altro
per i nostri genitori. Seguendo ancora il corridoio vi era la nostra
camera e
poi nel buio quella di mamma e papà. La mia stanza
comprendeva un letto a
castello e uno matrimoniale e tutto era assolutamente bianco..
incantevole!
Neanche mi dovessi sposare! Risi divertita da tutto ciò che
mi circondava,
troppo bello per essere vero.
I miei genitori
furono molto compiaciuti dal mio
entusiasmo, mentre mia sorella mi seguiva avanti e indietro per
l’appartamento.
Quando mi voltai
verso mio padre dissi- Vero che
non ce ne andremo più?!- sorrisi e poi corsi loro incontro
per abbracciarli.
Trascorremmo la
serata a cucinare salsicce nella
brace, canticchiando vecchie canzoni da montagna e poi papà
ci portò in un’altra
stanza del condominio dove vi era solamente una grande tavola da ping
pong. Mi
esaltai per quel gioco e ci giocai fino all’ora di andare a
letto.
La mattina di
buon ora mi svegliai ed aprii la
finestra: la soffice arietta di pulito entrò, agghiacciando
e svegliando
Renesmee che saltò in piedi con un urletto.
Corremmo-com’ era nostro solito-
nella camera dei nostri genitori e vi saltammo sopra.
-Ehi piccole- ci
diedero loro il buongiorno,
portandoci sotto le coperte- oggi siete mattiniere! Sono solo le
otto..- disse papà.
-Shi,
però non vedo l’ora di andare a sciare!-
risposi. Per me era tutto così nuovo e divertente che
davvero non potevo
rimanere in casa senza vedere il resto.
Io e Nessie
facemmo colazione con una grande tazza
di latte caldo e poi mamma ci vestì pesantemente per uscire.
La giornata era
soleggiata ma ghiacciata: il freddo
era incredibile. Iniziammo a scendere lungo la pendenza con i nostri
sci in
mano fino a raggiungere la funicolare.
Era stupendo per
me dondolare su quella macchina
sospesa in aria: un’altra cosa che per me era completamente
nuova!
Quando arrivammo
sul monte, raggiungemmo la scuola
scii dove avremmo trovato i maestri che ci avrebbero insegnato a
sciare. Mamma
aveva detto che per imparare per noi sarebbe stato più
divertente stando con
gli altri bambini, anche se avremmo avuto meno difficoltà di
loro per il nostro
immancabile equilibrio. E così fu. Era bellissimo per noi
seguire i maestri per
le strade piene di neve, giù giù fino allo
skilift e poi di nuovo su su fino a raggiungere
la cima del monte.
Nel primo pomeriggio
ci riportarono ai nostri
genitori, che ci aspettavamo impazienti. Riprendemmo subito a sciare
mostrando
loro le nostre capacità sciistiche e continuammo
così fino alla sera. Quando
tornammo a casa mamma ci fece un bagno e a cena mi addormentai sul
piatto.
Avevo passato una giornata molto divertente ma anche veramente
stancante,
perciò andai a dormire molto presto insieme a mia sorella.
Verso notte fonda
sentii qualcosa sbattere alla finestra e mi ricordai di non averla
chiusa.
Supposi fosse il vento e così scesi dal letto mezza
addormentata per chiuderla.
Stavo per serrare i battenti quando mi arrivò un sasso in
testa e caddi a
terra. Mi rialzai guardando giù, sotto alla mia finestra e
vedi una figura, nera
come la pece che mi guardava con i suoi occhi rossi cremisi. Presi ad
urlare
senza smettere, correndo tra le braccia preoccupate dei miei genitori.
Non
avrei mai più dormito da sola!
♫
Note
dell’autrice: Tik Tok..
come state? C’è nessunooooo? *l’autrice
viene spazzata via da un vento gelido,
glaciale* Vi prego, perdonatemi se potete ma non sapete che casino ho
passato
in quest’ultimo tempo. Come vi avevo detto avevo due materie
tra il 5 e il 6 e
sono riuscita entrambe su ma non sapete che fatica ho fatto! Con un
5,92
periodico il mio professore di Latino mi voleva dare il debito e vi
giuro che
stavo andando giù di matto! Poi quella di Matematica aveva
confuso i miei voti
e le pareva fossi sotto invece non era così e in
più ho fatto le prove per il
saggio fino allo sfinimento e questo si è svolto esattamente
sabato scorso.
Perciò ero stanchissima e non ne potevo più. Ho
dovuto abbandonare la scrittura
di questa storia ma vi prometto che d’ora in poi
sarò più costante nei miei
aggiornamenti se c’è ancora qualcuno che mi segue.
Ho notato che a differenza
dei primi capitoli (fino al decimo circa) avevo la media di 25-27
commenti alla
volta e ora solamente 9.. non pensavo fosse diventata così
brutta questa
storia.. non vi prende più? Se è così
posso smettere perché in effetti non mi
convince neanche più.. ho molte idee per questa storia e
vorrei conseguirle ma
se non vi piace più posso anche togliere il disturbo,
davvero ^^ A proposito,
probabilmente non ve ne importerà nulla, però io
ve lo dico lo stesso (: Il
periodo di depressioni è finito del tutto ed è
per questo che la mia allegria è
tornata a dipingere queste pagine.. ebbene si, sono felice e spero
vivamente
che lo possiate essere anche voi. Se siete in fase negativa o pensate
che nessuno
arriverà per allietarvi la giornata non temete: ognuna di
noi ha il suo
principe azzurro, come ne è convinta anche Carlie, e vedrete
che prima o poi
arriverà. Quindi, perché disperarsi? Siamo
giovani, viviamo la vita come va
vissuta! Con gli amici, le feste, e ora il mare. Senza commettere
sciocchezze
che ci porterebbero sulla via del male, ma pensate a ciò che
avete e non ha ciò
che non avete. Guardate il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Io
ho fatto
così e sapete una cosa? Si sta molto meglio :D
1°Indagine:
Ragazze!!! Il 30 Giugno esce Eclipse al cinemaaa! Emozionate? Io
tantissimo! E poi avete visto che è uscito il nuovo libro
della
Meyer "La breve storia di Bree Tanner"? Chi di voi l'ha già
letto? Io l'ho comprato.. spero di iniziare presto ^^
2°
indagine: Eccola qui, la nostra
neo-mamma preferita che questa volta ha scritto qualche riga per voi.
Salve
ragazze, è da un pezzo che non ci si sente, eh? Scusate se
non
mi sono fatta più sentire, ma il lavoro e la mia bambina mi
hanno tenuto molto occupata. Celeste ha ormai 8 mesi, è
grande e
forte ed è anche una peste! Non sta mai ferma, gattona da
una
parte all'altra della casa senza mai fermarsi, gioca con le mollette
del bucato e sta facendo già i dentini. Cresce
magnificamente,
non mangia molto ma almeno la notte dorme tranquilla nel suo lettino,
svegliandosi solo poche volte. Io ho un lavoro fisso come aiutante
psicologo, però spero di avere presto un aumento. Non ho
potuto
fare di più perchè essendo una neo-laureata e una
neo-mamma allo stesso tempo non mi posso aspettare di più,
ma
sono orgogliosa della mia vita. Quest'estate ritornerò a
lavorare part-time nella libreria.. è un luogo fantastico
per
me, perciò non voglio rinunciarci.. magari
comincierò
precocemente a leggere delle storie come Twilight alla mia piccola,
chissà se seguirebbe! xD A presto care, spero di sentirvi
presto
e mi raccomando.. non abbandonate questa storia, per me Noemix scrive
molto bene ed è davvero presa da questa attività.
Non
meriterebbe una fine da bidone, non trovate? xD Un bacione a tutte
LittleSmiley
Incredibile,
ma oggi mi ritrovo anche a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:
Ed4e: Carissima! Per
adesso non ti
dico niente, posso solo aggiungere che il sogno che Nessie ha fatto,
sarà al
centro della narrazione (: Si, sono molto tenere, mi sono divertita
molto a
dipingerle in questo modo! A presto bella e non sai quanto felice che
tu
continui a seguire me e la mia storia! Un bacione enorme! ^^
ese96: Grazie Ese,
sono proprio
molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto :D Riguardo a Celeste
sta
benissimo, è grandissima! Sta crescendo a vista
d’occhio e la nostra LS spero
abbia aggiunto ciò che mancava nelle mie informazioni su di
loro. Un bacione a
presto e grazie di tutto!
Frafra9: Si, sono una
famiglia
stupenda Fra, davvero. Jacob qui ha fatto la parte del cattivo, ma si
riscatterà: vedrai (: Grazie,perché continui a
seguirmi nonostante i miei ritardi..
Grazie mille! ^_^
Saretta__Trilly__: Cara, sei una
delizia. I
tuoi commenti mi allietano sempre la giornata, sei così
carina! Grazie, spero
che tu mi abbia aspettato anche questa volta, perché se
così non fosse mi
dispiacerebbe davvero molto! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto,
Jacob e
Seth sono dolcissimi, hai ragione e vedrai che bel quadretto vedrai
alla
fine!** Un bacione, a presto!
Irenucciola
Cullen: Grazie bella,
sei troppo
dolce! Sono contenta che tu continui a seguirmi e ancor di
più che ti piaccia
ciò che leggi! Io scrivo col cuore e sono sempre felice
quando le mie storie
ricevono complimenti. Sei troppo carina, davvero (: Alla prossima,
presto!
(spero! xD)
keska: Cuoreee! Ce
l’ho fatta, sono
tornata, dopo mesi e mesi di assenza sono tornata! Grazie mille per i
tuoi
complimenti, detto da te vale doppio! Già, i lupi mi
scocciano sempre, ma li
dovevo far tornare perché, ebbene si.. adoro Seth! **
è uno dei miei personaggi
preferiti e nelle mie storie non può mai mancare! ;) Ma
vedrai che magari a
Jacob la facciamo pagare più avanti, vedrai! Un bacione
cuore, a prestissimo!
Sara_Twilighters: Ehi bella,
benvenuta! Ti
accettiamo moltissimo nella schiera delle Twins’s girl! ;)
Già, però per
fortuna il mio periodo buio è passato, spero anche il tuo ^^
I periodi di
depressione capitano a tutti, ma per fortuna passano e si va avanti. Ci
si
rende conto che comunque la vita è bella e che si è troppo
piccole per non viverla fino a fondo
come dovremmo (: Baci ragazza, a presto!
hermana: Ecco la qua la
mia fan più
presente! :D Scusa, non ho avuto il tempo di leggere e commentare la
tua storia
ma cercherò di farlo presto. Tu però continua a
seguirmi, mi fanno davvero
molto piacere i tuoi commenti! A presto cara, un bacio grandissimo ^^
Presto,
molto presto, qualcuna tra le mie care commentatrice verrà
picchiato( Mazza,
Giulia siete nei guai ù_ù). Non dico altro. xD
Ringrazio
le mie lettrici silenziose che leggono sempre (spero) i miei capitoli
che,
nonostante i larghi archi di tempo, vengono postati strenuamente. Spero
di
riprendere un’andatura più costante
quest’estate, sia nelle recensioni che
negli aggiornamenti. A presto care. Un bacione enorme, vi voglio tanto
bene (:
Noemix ♫
|
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Capitolo 21 *** ANGELO ***
twins.capitolo 19 fp
♥Angelo♥
21°Capitolo
~ஐ~
L'anima
dovrebbe sempre star socchiusa
perché ove il cielo chieda
non sia obbligato ad aspettare
o temendo di disturbarla
se ne vada, prima che lei faccia scorrere
il chiavistello nella porta
per scoprire che il cortese ospite,
il suo visitatore, non c'è più -
(Emily
Dickinson)
Renesmee ♀
-E
sai, quando andavo alle medie io e la mia amica ne combinavamo di tutti
i
colori! Una volta, la maestra si volse verso la lavagna e insieme..-
Che
strani discorsi facevano gli esseri umani. Quando sono piccoli di
solito
vogliono diventare grandi il più velocemente possibile
mentre quando lo
diventano, raccontano di quando erano piccoli, la loro vita semplice e
gli
episodi accaduti.
Mentre
io e mia sorella ci rendevamo completamente conto di essere fortunate
ad essere
ancora delle bambine. Non immaginavamo il futuro, non avevamo alcun
progetto
per esso e nemmeno pensavamo fosse imminente, nonostante la nostra
crescita
accelerata. Da una ricerca, i miei zii avevano scoperto che io e Leslie
ci
saremmo fermate circa alla sembianza di due ventenni e poi, come i
vampiri, non
saremmo invecchiate. Ciò era un bene, ma solo una cosa mi
spaventava: chi
sarebbe stato il mio principe azzurro se lui sarebbe morto mentre io
sarei
sempre rimasta giovane? Non sapevo se
l’immortalità facesse per me. Insomma.
Questi pensieri disturbavano anche la mia sorellina, ma non quanto me,
dopotutto..ero io la visionaria della squadra!
Fui
svegliata la mattina presto da un raggio solare che si era infiltrato
tra le
tende che avevo sistemato accuratamente la sera prima, in modo che non
mi
svegliasse troppo presto il giorno successivo. Aprii gli occhi e.. un
momento!
Le tende erano scostate e i vetri rotti! Che era successo?! Mi precipitai nella camera
dei miei genitori
e notandomi mi fecero il segnale di fare silenzio. Tra le loro braccia,
Carlie
dormiva serenamente, mentre mia madre le accarezzava i riccioli.
Entrai
nella camera e mio padre mi tirò su letto, abbracciandomi.
-Che
è successo?- domandai, curiosa.
-Questa
notte qualcosa ha spaventato Leslie, ma non sappiamo cosa.. farfugliava
qualcosa su una figura dagli occhi cremisi e poi si è
addormentata.- rispose
papà.
Una
figura dagli occhi cremisi? E chi poteva essere? Non conoscevo vampiri
con gli
occhi così, neppure gli umani potevano averli e nemmeno i
licantropi.. quindi
mia sorella aveva semplicemente sognato? Ma il vetro della finestra era
rotto.
Bisognava
fare chiarezza su questo episodio e io volevo assolutamente scoprire la
verità.
Sherlock Renesmee avrebbe trovato la soluzione del delitto!
Stavamo
salendo sul bamby, una funivia per bambini, con il nostro gruppo.
Avevamo
entrambe due splendidi sci con le racchette e ci stavamo divertendo
molto
quando, all’improvviso, Leslie gridò. Mi voltai
verso di lei e poi
successivamente verso dove stava guardando. Vi era una figura nascosta,
purtroppo però non riuscivo a vedere gli occhi
dell’uomo poi, disparve.
Rimasi
scossa da quella visione. Il maestro accorse alle grida di mia sorella
–Che è
successo?- le chiese.
-Niente,
lo scalpone mi stlinge un po’ e ha sbattuto plopio nel punto
che mi faceva
male..- rispose Carlie, sviando i sospetti degli altri.
-Ah,
tranquilla- la rassicurò lui- Se vuoi lo allentiamo un
po’- e così fece.
Poi
riprese la sua posizione davanti agli altri e cominciammo a salire sul
bamby.
Fui affiancata da un uomo strano, vestito completamente di nero e
ricoperto da
un mantello di un rosso cremisi. Non potei vedere gli occhi a causa
della maschera
ma quel tipo non mi piaceva affatto. Notai che avanti a me, affianco a
mia
sorella stava un uomo vestito allo stesso modo e iniziai a capire che
non era
affatto un caso.
-Leslie,
slaccia la cintura e scendi immediatamente!- le urlai e in attimo
quelli ci
furono addosso, ma io fui più veloce e caddi a terra nella
neve, vicino alla
mia gemella. Le ordinai di partire subito, mentre il mio insegnante ci
urlava
di tornare alla posizione di arrivo. Iniziammo a racchettare il
più velocemente
possibile mentre gli uomini in nero ci seguirono, anch’essi
sciando.
Partimmo
in discesa: speravo tanto che zia Alice potesse vedere cosa stava
accadendo e
magari avvertire papà e mamma, che ci avrebbero trovate e
salvate. Lo speravo
tanto. Però non intendevo mollare tutto e farmi catturare;
avrei lottato
comunque il più possibile!
Carlie
mi stava vicino, superammo l’hotel lungo la pista e dopo
moltissimi alberi
iniziò a scendere una sottilissima nebbiolina bianca, poi
fiocchi più densi e
successivamente neve vera e propria. Era stupenda così
soffice, candida e
dolce!
Arrivammo
uno spiazzo e ci togliemmo gli sci per salire sulla funivia; per
fortuna non vi
era nessuno all’orizzonte: li avevamo seminati.
Trovammo
un posto a sedere su una di esse e mi tolsi la mascherina per respirare
un po’,
avevo fatto una gran fatica a scendere dal Bamby!
-Come
stai solellina?- le domandai:anche lei era molto scossa,data la
situazione.
-Be..Bee..Bene.-
rispose. Tremava, aveva tanto freddo.
La
abbracciai –Vedlai che andlà tutto bene-
rassicurandola.
-Cosa
vogliono quei blutti tipacci da noi?-
-Non..Non
lo so, solellina. Se lo sapessi tlovelei una soluzione.-
Guardai
fuori dal finestrino. Tutto si stava imbiancando, la neve copriva le
strade e
gli alberi e speravo che almeno il sole non ne venisse turbato. Come se
qualcuno stese ascoltando i miei pensieri, proprio in
quell’istante, delle nubi
spesse e nere lo coprirono. Accidenti!
La
strinsi ancora di più. Temevo che da lì a poco
qualcosa sarebbe accaduto. La
mia gemella, terrorizzata come me, scoppiò in un pianto
disperato e tiepide
goccioline cominciarono a coprirle il volto. Presi un fazzoletto dalla
tasca
interiore della tuta e cercai di asciugargliele. Avevo il timore di
aprir bocca
e dirle qualcosa che avrebbe solo potuto peggiorare la situazione. Non
avevo
parole per rincuorarla perché la situazione si aggravava di
minuto in minuto.
Le
nubi oscurarono il cielo in pochi secondi e subito la funivia si
fermò,
dondolando forte. Lanciai un urlo: che stava accadendo?
Successivamente
sentii lo scontro di due oggetti molto duri.
Un
suono acuto di ferro.
Un
rumore più agghiacciante.
Guardai
fuori ancora dal finestrino e improvvisamente, il nostro cubicolo
cominciò a
cadere, sempre di più, mentre io e mia sorella urlavamo
pazzamente.
Perché?
Perché
a noi?!
Infine
un tonfo. Si era sganciato dal filo conduttore che legava tutte le
funicelle
senza però danneggiare le altre, cosa matematicamente
impossibile perché erano
tutte unite tra loro! Che cos’era..
I
vetri si erano infranti nella caduta. Raddrizzai Leslie che per pochi
secondi
aveva perso i sensi dalla paura e la portai fuori. Davanti a noi, la
desolazione.
Era
tutto tremendamente candido in terra, sugli alberi e nel cielo. Come
avremmo
fatto a ritrovare la strada di casa?! Iniziai a gridare, chiamando
qualcuno in
soccorso. Ma come risposta dal bianco puro emersero due figure nere, le
stesse
che probabilmente ci avevano seguito fin lì. Ecco chi era
stato a farci cadere
dalla funivia!
-Chi siete?- domandai strillando, avvinghiata a mia sorella.
Essi
ci ringhiarono e si avvicinarono.
-Fermatevi
oppure giuro
che vi fermiamo noi!-
Questi
iniziarono a ridere. –Eh! Che paura che ci fai piccolina! Sei
davvero
terrorizzante!- disse uno di loro, schernendomi.
-Chi
siete?- ripetei, notando che avevano ritrovato l’uso della
parola.
-Noi?-
rispose l’altro –Noi siamo delle persone che vi
possono aiutare bambine care-
Questa
volta provai a ridere io. –Certo! E io sono cappuccetto
rosso!-
Sogghignarono,
togliendosi il mantello. Uno aveva i capelli incredibilmente chiari e
l’altro
incredibilmente scuri. Nel braccio destro avevano un tatuaggio: come
nel sogno
di mia sorella!
-Credimi,
sei molto vicina a fare la sua stessa fine.- ringhiò
l’uomo dai capelli biondo
platino. I loro occhi erano color cremisi e la loro pelle diafana.
Assomigliavano a dei vampiri ma.. come potevano esserlo? I vampiri
avevano gli
occhi color ambra e si nutrivano solamente di animali come i miei
genitori e
gli zii.. giusto?
-Sss..siete
dei vampiri?- domandai, tentennando.
Sorrisero.
–Esatto bambina.-
-Ma
perché avete gli occhi rossi? Vi nutrite di animali, vero?-
continuai: li stavo
distraendo.
Questa
volta risero a crepa pelle.-Chi ti ha inventato una storia simile? I
vampiri
non si nutrono di animali, ma di sangue, sangue
umano.-
Tutto
divenne scuro. Come? Non era possibile! Nessuno della mia famiglia di
sfamava
attraverso degli umani anche se il nonno Charlie aveva un buonissimo
profumo e
mi veniva l’acquolina ogni volta che lo vedevo. Nessuno mi
aveva mai detto che
esistevano vampiri che.. uccidevano.
-Adesso
basta chiacchierare, fratello. È ora di agire!- gli
ordinò quello con i capelli
scuri. L’altro annuì e improvvisamente i loro visi
si fecero duri,
terribilmente spaventosi e ricominciarono a ringhiare.
–Avanti, portiamo queste
adorabili bambinette al padrone, fratello. Verremo ricoperti di ogni
onore!-
Strinsi
Carlie a me. Non potevo permetterlo, ma come? Chiusi gli occhi.
Oh,
Dea bendata, ti prego aiutaci! Pregai. Trattenni il respiro: era finita
per
noi.
Non
avevo neppure salutato mamma come si doveva e non avrei più
rivisto Jacob.
Quanto avrei desiderato abbracciare il mio Jake.. mi mancava tanto!
Mentre
tutta la mia vita mi passava davanti per la seconda volta in un mese,
un
ululato riecheggiò nella foresta. No! Basta lupi!
Cominciai
a piangere forte e successivamente percepii che qualcuno si stava
avvicinando e
infine un attacco vero e proprio.
Nessuno avrebbe potuto sconfiggere quei due vampiri, quindi non mi
azzardai ad
aprire gli occhi: la fine era vicina.
Passarono
parecchi minuti. L’attacco continuava imperterrito. Sentivo
vari guaiti in
conclusione il suono di ossa rotte e un zampilli di fuoco nei dintorni.
Poi
dei passi. Passi sempre più vicini. Strinsi gli occhi,
arrivava, la fine
arrivava inesorabile quando cinque dita calde mi toccarono leggere e
dolci il
braccio.
-Nessie,
stai bene?- domandò una voce melliflua e preoccupata.
Aprii
gli occhi di colpo, scioccata. Era il mio Jacob!! Qualcuno
lassù aveva
ascoltato le mie preghiere!
-Jakeeeee!-
strillai, lanciandomi tra le sue bracci. Al suo fianco vi era anche
Seth e
Carlie gli si fiondò addosso, mentre lui la abbracciava
teneramente.
Diedi
un grosso bacione al mio lupo fidato, mentre si alzava e il mondo
riprendeva
colore. – Come avete fatto a trovarci?- gli domandai, una volta
tranquillizzata.
-Vi
seguiamo dalla vostra partenza. Avevamo paura di lasciarvi sole,
qualcosa ci
diceva che non sareste state al sicuro senza di noi e.. avevamo
ragione!- rise
Seth. Quanto li adoravo! Sorrisi e abbracciai ancora il mio
lupacchiotto: mi
era mancato davvero tanto!
In
un momento ricordai i due giovani vampiri: che fine avevano fatto?!
-Jake,
ma.. dove sono i due vampiri?-
chiesi, di nuovo angosciata.
-Tranquilla
piccola mia, li abbiamo fatti fuori, bruciati come se non fossero mai
esistiti-
sorrise lui.- Ehi ma, un momento! Hai la erre, la pronunci bene!-
esclamò
sorpreso.
-È
vero!- continuò Leslie.
-Un
momento: anche tu, tesoro, ce l’hai!- affermò
felice Seth, volteggiando insieme
alla mia sorellina.
-Nessie
è stata davvero coraggiosa oggi, ha parlato
con i due assassini prendendo
tempo- spiegò lei.
Sorrisi.-
Ho cercato di ritardare la fine il più possibile!-
ridacchiai. Ero felice in
fondo di com’erano andate le cose.
-RENESMEE
E CARLIE CULLEN, CI AVETE FATTO PRENDERE UN COLPO!-
urlò mamma,
seguita da papà, scivolando per la discesa fino a
raggiungerci.
-Bels,
avanti.. le piccole hanno solo..- cominciò Jacob, in difesa.
Felice
certo.. forchè..
-TU
STAI ZITTO! NON DOVRESTI NEMMENO ESSERE QUI!-
-Mamma!-
la salutai, correndo ad abbracciarla insieme alla mia gemella.
-Angioletti
miei! Ci avete fatto prendere un accidente! Il maestro c’ha
detto che vi siete
buttate giù dal Bamby e che poi eravate fuggite.
Cos’è accaduto, perché
l’avete
fatto?- ci domandò lei angustiata.
-Vedi
mamma, qualcuno ci stava inseguendo, due figure
incappucciate e ci hanno condotto sino a qui, sganciando la nostra funicella dalle altre e siamo cadute.
Meno male che Jacob e Seth seguivano le nostre
tracce e ci hanno salvate!- esclamai, contenta, abbracciando anche
papà.
-Nessie!
Hai la erre! Non parli
più come
prima!- accorse lui, roteandomi in braccio.
-Già
e anche Leslie!- sorrisi.
Mamma
però continuò imperterrita, stringendo mia
sorella a sé.
-Chi
erano?-
-Non
lo sappiamo. Erano due vampiri con gli occhi rossi rossi che mangiavano
sangue
umano.-Spiegai- Non hanno detto chi sono.. parlavano della riconoscenza
che
avrebbero avuto tornando dal loro padrone con noi. Non hanno detto
altro-
-Siete
state bravissime bimbe, davvero. Siamo fieri di voi- disse mio padre,
baciandomi- E grazie Jacob e Seth, per aver salvato le nostre bambine.
Non vi
saremo mai riconoscenti abbastanza.- continuò, dando una
pacca sulla spalla ai
due ragazzi.
-Grazie-
sorrise mamma, dando un bacio ad entrambi.
-Figurati
Bella. Edward, non ci dovete niente. Sapete cosa significano per noi le
due
gemelle e poi..- affermò Seth.
-E
poi due amici licantropi fanno sempre comodo!- rise Jacob. Il mio Angelo.
Aveva
ragione mia sorella: non avrei dovuto farmi condizionare da un sogno,
dopotutto
lui.. mi voleva tanto tanto bene.
E
da quel momento in poi, mi sarei sempre
fidata cecamente di lui, sopra ogni cosa.
Salii
nuovamente in braccio a Jacob e vidi qualcosa colare dal suo braccio..
-Jacob,
ma tu sanguini!-
♫
Note
dell’autrice: Eccomi! Dai,
non ho tardato tanto a postare
nuovamente,no?! (:
Ho fatto prima che ho potuto. La
scorsa volta ho ricevuto 11 recensioni. Bhe dai, sono contenta che ci
sia
ancora qualcuno che mi segue e mi sopporti. Ho deciso di non sospendere
la
storia: quelle che hanno commentato, mi hanno ricordato cosa significa
realmente scrivere. Io non devo scrivere per nessuno, non devo farmi
abbattere
se non ricevo tante recensioni. L’importante è che
finchè qualcuno mi seguirà,
non sarà un fiasco totale. xD Ma alla fine io scrivo
perché mi piace farlo e
non smetterò solo perché gli
“ascolti” sono calati. Spero che questo capitolo
vi sia piaciuto. Le piccole si sono trovate in difficoltà
questa volta ma i
nostri lupacchiotti si sono fatti valere. Ovviamente non poteva andare tutto bene xD Lupacchiotte, non mi
uccidete! xD
Anche oggi
mi ritrovo a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:
Saretta__Trilly__: Ehi bella!
Mmm.. vediamo se
è un vampiro cara xD Tutte avete tratto conclusioni
affrettate, conclusioni
troppo affrettate.. Credi veramente che se fosse un vampiro lancerebbe
sassolini
alla finestra delle bambine? Riflettici. xD Si, la nostra neo-mamma sta
bene e
la piccola cresce.. che meraviglia la natura! Brava, nemmeno a me piace
vedere
le anteprime dei film, altrimenti poi so già cosa aspettarmi
e l’ultimo libro
della Meyer non vedo l’ora di leggerlo! Appena
avrò un po’ di tempo libero lo
leggerò senz’altro! ^^ A presto stellina, un
bacione.
keska: Cuore! **
Sisi, Jacob non è
rimasto indenne visto? muahaha xD Scusa, mi contengo. :P No,
sinceramente non
sono stata a sciare ultimamente, ma tutto ciò che ho
descritto ricorda la mia
infanzia in montagna, senza contare poi che adoro la neve e spero di
aver
trasmesso questo mio amore anche a voi ^^ A presto cara, bacini!
hermana: Ehi cara!
Postato abbastanza
in fretta? (: No, la mia felicità rimane tranquilla qui nel
cuore della sua
padrona e la voglia di scrivere pure, tranquilla. Sono contenta che ti
sia
piaciuto il capitolo, sono sempre contentissima quando i miei capitoli
vengono
apprezzati! *Q* A proposito.. dov’è che abiti?
Così al massimo mi preparo xD Un
bacione bella, a presto!
aurora julia: Ehi Aurora!
Benvenuta tra le
commentatrici! Mi fa molto piacere che la mia storia ti prenda, lo
speravo
tanto e no, considerato che ci sono persone come te a cui dispiacerebbe
non
leggere il seguito della mia storia ho deciso di non sospendere nulla,
anche
perché non sarebbe nel mio stile.^^ Anche tu adori la
neve?!Allora abbiamo
qualcosa in comune, è stupenda per me, talmente soffice e
bianca da non poter
farne mai a meno! Brava, hai fatto dei ragionamenti giusti, nessuno a
parte te
ha notato il tatuaggio, concentrati su quello, è un indizio.
Fra pochissimo
esce Eclipse.. evvai! *___* A prestissimo cara
bella_josephine: Va bene
carissima,
continuerò a scrivere per persone come te e per me. Adoro
scrivere e voi mi
avete rammentato veramente cosa significhi la gioia di un testo ben
riuscito.
Grazie per i tuoi “ordini” xD. Mi hanno aiutato (:
Brava, sii felice, non ha
senso rattristarsi in un mese così bello e con la scuola che
è finita! A
prestissimo!
kekka cullen: Grazie bella,
grazie davvero
per tutti i complimenti che mi hai fatto, sono molto contenta che ti
piaccia
sia la storia che il mio modo di scrivere ^^ In bocca al lupo per
l’esame, mi
dispiace per la premiere ma purtroppo non ci sono potuta andare.. ci
sarebbe
stata ieri! L Pazienza
dai.. facciamoci forza :D A prestissimo e vedrai che Carlie
starà bene..
Frafra9: Uh, non ci
credo! Sei andata
alla Premiere??! E come è stato vedere Kristen e Lautner? Mi
racconti qualcosa
per piacere? (: Si, mi sono ripresa dal mio periodo triste e ora sono
felice e
visto il mio umore ho ripreso anche a scrivere, parte di me essenziale.
Grazie
di avermi messo tra le preferite, ciò mi lusinga davvero
molto ^^ Non sei mai
stata a sciare? Bhe, ti auguro di andarci almeno una volta,
è davvero
bellissimo, un paesaggio mozzafiato. Ma se abiti nelle estese pianure
della
Sicilia o insomma nel meridione scommetto che anche lì il
paesaggio non
dev’essere da meno. Io sono invece di Ravenna, quindi sono
abituata più a
vedere luoghi marittimi (: Ti saluta Celeste, le ho dato il
“morsetto” xD. A
presto!
Sara_Twilighters: Ehi bella! Mi
commuove la
tua fiducia verso di me, mi commuove davvero ** Grazie!!! No,
raccontami tutto
quello che vuoi della tua vita, mi sa che hai passato esattamente il
mio stesso
periodaccio e visto che vi ho rotto un sacco con tutto ciò
ho piacere ad
ascoltarti, davvero. Quando vuoi, io sono qui ^^ Ahaha xD Sono contenta
che il
paesaggio ti abbia sbollita un po’, non
c’è niente di meglio che un ghiacciolo
in una giornata afosa estiva! Riguardo alla figura cremisi.. credo che
tu abbia
capito che non è un vampiro. A prestissimo cara!
Nessie93: Ohhhh! Eccola!
È tornata a
recensire la mia Nessie93, evvai! (: Non ci speravo più,
bella! Sono contenta
che ti sia piaciuto il capitolo, Carlie come sempre è
dolcissima e la storia
del principe azzurro.. bhe, c’ho messo lo zampino io. xD A
presto e non lasciarmi
mi raccomando! ^^
littleSmiley: Ciao
cuginetta! Come sempre
sei troppo carina, grazie per tutti i tuoi complimenti e grazie di
apportare un
contributo così grande alla mia storia: il racconto tuo e di
Celeste. Grazie
mille (: A presto,
ti voglio bene.
Tede: Gemeeeeeeeeeeee **
Finalmente hai commentato,
aspettavo solo te per postare di nuovo! Non sai che piacere mi ha fatto
vedere
un commento così lungo e così dolce! Ti voglio
taaaaaaanto tanto bene <3
Sono felice che ti sia piaciuto ma tu sei troppo buona con me, insomma:
per te
è tutto perfetto e di imperfezioni ce ne sono a valanga!
Addirittura poesia?!
Glassie ** Si, mi hai beccata. Ho descritto la gita in montagna ma
anche tutti
gli anni passati in quel condominio “Splendor” che
ho richiamato nel capitolo..
ero sempre con i miei genitori, ovviamente l’appartamento era
molto più
piccolo, però mi piaceva tutto di quel posto,
perciò ho cercato di trasmetterlo
il più possibile a voi e soprattutto a te, la mia gemellina
<3 Sei
fantastica, ti adoro e hai un’ottima percezione dei pericoli
descritti (esatto,
non ti sbagli xD). Il capitolo te l’ho dedicato
perché sei stata importante per
me negli ultimi mesi. Era mio dovere. (: un bacione, ti adoro!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione
a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro
gradimento.
Noemix ♫
1°Indagine:
Ragazze!!! Il 30 Giugno si avvicinaaa! Non vedo l'ora! *___*
2°
indagine: Eccola qui, la nostra neo-mamma
preferita che ha scritto qualche riga per voi.
Salve
ragazze, non sapete che pazzia ho fatto xD L'altro giorno, Celeste era
particolarmente agitata e non riuscivo a farla dormire. Vi avevo detto
che non volevo più leggerle le favole per bambini, no?
Allora cos'ho fatto, ho preso giù dallo scaffale "Twilight"
e mi sono messa a leggere. Vi giuro, se non lo avessi visto con i miei
occhi non ci crederei: ha aperto i suoi bellissimi occhioni azzurri ed
ha ascoltato tutto il primo capitolo senza strillare o lamentarsi e poi
si è addormentata nel lettone! ^^ Quasi non ci credevo!
Grazie Zia Steph!
A presto ragazze, un bacione a tutte!
LittleSmiley
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Capitolo 22 *** FERITE ***
twins.capitolo 19 fp
♥Ferite♥
22°
Capitolo
~ஐ~
Credo nel tuo
sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
Renesmee ♀
Cerco un mondo
nella mia stanza fra
inchiostro e note vorrei dire di più.
Se la tua casa è una gabbia e tu vorresti tornare
laggiù.
Vorrei sapere se è proprio vero che fra le note non
c'è tutta questa paura
tutto ciò che è irraggiungibile.
Tenevo
la testa china sul suo capezzale
mentre udivo la loro canzone. Credo lo facessero per tentare di farmi
star
meglio, ma nulla può cambiare la situazione.
E
riesco a scrivere coprendo le
distanze per poi sorridere e se l'ascolterai potremmo credere di aver
la
soluzione ad ogni piccolo perché per poi rinascere.
Spesso scrivo ma non sono un poeta so musicare ogni parola che tu mi
dai con un
colore diverso ne dipingerò se lo vuoi.
Neanche
una canzone cantata da papà e musicata dalla sua immancabile
chitarra. Avrei
preferito essere mille volte seduta vicino alla mia sorellina al piano, cercando di diventare
brava quanto papà. Ma io avevo
cacciato Jacob in quel dramma. Io ero
stata la causa di tutto il suo
dolore e questo per me non aveva scuse.
Vorrei
sapere se è proprio vero che ogni parola che scrivo
sorprende anche te.
Tocco ciò che è irraggiungibile.
E riesco a scrivere coprendo le distanze per poi sorridere e se
l'ascolterai
potremmo credere di aver la soluzione ad ogni piccolo perché
per poi rinascere.
Era
disteso su quel letto da giorni ormai e non migliorava. Io non lasciavo
la sua
mano nemmeno per mangiare. Di tanto in tanto Jake mi rivolgeva parole
consolatrici, ma nulla mi faceva stare meglio. Non capivo quel
sentimento che
contrastava ogni mia singola cellula. Sapevo che non potevo
abbandonarlo e questo bastava.
Per
poi rinascere e riesco a scrivere coprendo le distanze per poi
sorridere e
se l'ascolterai potremmo credere
di aver la soluzione ad ogni piccolo perché di aver la
soluzione ad ogni
piccolo perché di aver la soluzione ad ogni piccolo
perché per poi rinascere.
(http://www.youtube.com/watch?v=2RV4PCWp1nk)
Si
era ferito.
Ferito
per colpa mia e non potevo perdonarmelo. Dovevo guarirlo.. ma come?! Mi
sentivo
tanto inutile.
Era
la seconda volta nel giro di un mese che Jacob mi salvava.
Perché?! Perché per
lui il mio salvataggio comportava sempre dolore?
Ero
una disgrazia vivente. Dovevo stare lontano il più possibile
da lui, in questo
modo, almeno lui, sarebbe stato bene. Salvo.
Questo era ciò che importava.
Strinsi
la sua mano maggiormente, sino a farmi male. Jacob.
Il mio angelo era ferito.
Dopo
aver scoperto che il mio lupo era stato colpito,eravamo tornati il
più in
fretta possibile a Forks. Billy e il resto del branco era corso a casa
nostra
per sapere che era successo e dopo aver scoperto il nobile gesto dei
nostri due
amici ne erano stati fieri. Tuttavia i complimenti furono sostituiti da
lamentele, da parole di rammarico e preoccupazione; i due vampiri gli
avevano
morso un braccio.
Mamma
e papà mi avevano spiegato che i licantropi reagivano
diversamente al morso dei
vampiri rispetto agli esseri umani. Se un uomo veniva morso, si
trasformava in
vampiro. Ma se un mezzo-lupo veniva
morso,
la morte era quasi inevitabile.
Papà
aveva tardato un poco a succhiargli via il veleno, perciò
Jacob ora rischiava
la vita. Ed io morivo di dolore con lui.
Presi
la spugna da sopra il comodino e la inzuppai d’acqua,
umettando il viso
contratto del mio Jacob, che gemeva di dolore. Soffriva terribilmente
ed io ero
sempre lì a cercare di aiutarlo in qualche modo. Di tanto in
tanto papà e il
nonno entravano nella stanza per controllare che tutto andasse bene.
Altre
volte correvano perché le sue condizioni divenivano
più critiche del solito
oppure quando le contrazioni erano più accentuate.
Ogni
ora, tuttavia, il suo cuore perdeva colpi e il ritmo rallentava sempre
di più.
Tum
Tum Tum Tum
Tum
Tum Tum
Tum
Tum
Tum
Tum…Tum
E
la mia paura aumentava.
Avevo
sentito dire dal nonno alla mamma, che a Jacob rimaneva poco tempo da
vivere. A quella
constatazione ero rimasta allibita,
senza parole.
No.
Non poteva. Jacob non se ne poteva andare.
Lui..
lui era il mio migliore amico ed io gli volevo molto bene. Doveva saperlo!
Inoltre,
qualcosa di mistico, qualcosa di incredibile mi legava a lui. Sapevo
che dovevo
rimanere con lui, sempre e per sempre.
Jacob
non poteva andarsene, non poteva!
Le
lacrime mi colsero alla sprovvista, nascosi così il viso
nelle coperte,
continuando a piangere disperatamente.
Una
mano gentile mi accarezzò i capelli; alzai gli occhi e vidi
mia madre.
-Piccina
mia, sono due giorni che non ti muovi dal di qui. Sarai stanca e anche
scomoda..- disse, dolcemente.
-No
mamma. Voglio rimanere qui, vicino al mio Jacob-, risposi, sedendomi
meglio
sulla poltroncina.
-Ma
tesoro, nonna Esme ha fatto i biscotti al cioccolato che ti piacciono
tanto.
Carlie e Seth si sono già avventati sul piatto.. non vuoi
correre a prenderne
uno?- propose, guardando papà che, come immaginavo, era poco
distante da lei,
giusto sulla porta.
-No
mamma. Preferisco rimanere qui, grazie- affermai, abbozzando un sorriso
e
riafferrando la mano di Jake.
Trascorsero
pochi secondi quando ritentò:- Tesoro, davvero. Io e tuo
padre siamo molto
preoccupati per te.. mangia qualcosa, per favore. Jacob non scappa,
giuro.-
sorrise gentile lei.
Mi
alzai. –So che a voi non importa nulla di Jacob ma a me si!
Non voglio
abbandonarlo! È colpa mia se ora sta così male.
Il cibo può aspettare. Scusa
mamma. Voglio rimanere qui, per favore.-conclusi, accasciandomi sulla
sedia.
Mamma
Bella uscì dalla stanza raggiungendo papà. Con il
mio udito vampiresco sentii
che disse a papà “è cresciuta la nostra
piccola, non c’è che dire.”
Sorrisi.
Dovevo tenere duro, per il mio Jake!
Come
se lui avesse udito il mio pensiero, si mosse, stringendomi la mano e
gemendo
più forte. Era sveglio, si era svegliato!
-Jake!-
esplosi, mentre i miei genitori rientravano.
-N..n..Ness..
Ne..Nessie.- mi chiamò, cercando di ridere.
Saltai
su, abbracciandolo.- Oh Jacob!-, dissi- Mi sei mancato tanto.- mi
commossi.
-Aa..
A..Anc..Anche.. Anche t.. tuu, N..ness- sorrise, con il viso ancora
contratto
dal dolore. La verità mi fu immediatamente chiara: non stava
meglio, si stava
solo sforzando di farmi preoccupare di meno.
-PPi..Piccola,
vai a mangiare qualcosa, d..dai.- si sforzò lui.
-No
Jake, io voglio rimanere qui, con te. Voglio che tu guarisca e..e..-
dissi,
mentre le lacrime scendevano copiose lungo le guance.
-O..Or..Ora
vo..voglio.. voglio che.. voglio che tu mi.. mi ascolti be..bene.-
iniziò,
gemendo-Io non..io non sto.. io non st..sto mo..morendo. St..Sto bene,
ma..ma
un’altra.. ma una mor..morta di fame non ci serve. Io.. io
sto qui. Ti aspetto.
Va..vai a prendere i biscotti.. al.. ciocc..cioccolato.-
affermò sicuro.
Lo
scrutai bene, per cercare un qualcosa che lo tradisse. Un indizio che
indicasse
che lui stava mentendo, ma non trovai niente.
-Ne
porto uno anche a te?- proposi, sorridente.
-Ce..Certo.-
rispose, sforzandosi di ricambiare il sorriso.
Uscii
dalla camera, scendendo velocemente le scale. In cucina trovai nonna
Esme, che
mi aspettava da parecchio tempo e Seth, che stava letteralmente
divorando i
miei biscottini.
-Ciao
stellina- mi salutò nonna, dandomi un bacio sulla fronte.-
Jacob sta meglio?-
domandò tranquilla.
-Ciao
nonnina, si, sta meglio. Ora gli porto un biscotto- sorrisi,
afferrandone due:
uno per me e uno per lui.
-Altro
che uno, Nessie! Conoscendo Jacob in questo momento se ne mangerebbe
una
valanga!- rise Seth. Mi sedetti al tavolo e lo fulminai; lui se ne
accorse.
-Ehi
Ness, che hai? Sei arrabbiata con me?- chiese, preoccupato.
Non
risposi. Non meritava una risposta.
-Ehi?!-
riprovò- C’è qualcosa che è
successa a Jake che non vuoi dirmi?-
Esplosi,
alzandomi dalla sedia e puntando le mani sul tavolo.-No, figurati, non
è
successo niente a Jacob, solo fino ad un momento fa stava morendo nel letto di sopra! E tu non ti
sei degnato di venirlo a
trovare nemmeno una volta! Bell’amico
che
sei!- risposi, veramente arrabbiata, voltandomi per non
mostrare le lacrime.
Sentii
due braccia calde intorno alle mie spalle.
-Nessie,
scusami se in questi giorni non ho dimostrato a Jacob
l’affetto che provo per lui,
è solo che sono certo che si riprenderà. Non ha
bisogno che io gli rammenti la
forza che ha dentro di sé. Quel ragazzo farebbe di tutto per
te come io lo
farei per tua sorella. Non temere, si riprenderà- disse
Seth, sghignazzando; in
quel momento lo perdonai. Era un ragazzo così sincero..
tutto si sarebbe
sistemato per il meglio. Aveva ragione lui.
In
quel momento entrò Leslie di corsa, affannata.
-Nessie!-
esclamò- Ho sentito una cosa terribile!-
Sbarrai
lo sguardo.-Che è successo?!- domandai, terrorizzata.
-Stavo
entrando nella camera di Jacob per salutarlo quando ho sentito
papà che parlava
con lui. Gli ha chiesto se sapeva che da lì a poco sarebbe
morto e che ti aveva
salutato per sempre e lui ha risposto che lo
sapeva e gli ha chiesto di proteggerti sempre e comunque
come ha sempre
fatto, da buon padre qual era. Inoltre ha detto che gli dispiaceva che
non ti
avrebbe più vista crescere!-conlcuse, ansimante.
Carlie
non terminò nemmeno la frase che io stavo già
salendo le scale all’impazzata.
Entrai nella stanza di Jake come una furia, ma..era
troppo tardi. La sua mano scura penzolava ormai senza vita e
il
capo era appoggiato sul cuscino come se fosse addormentato.
Gridai
con tutto il fiato che avevo in gola, cercando in tutte le maniere di
buttarmi
su di lui, mentre la mia famiglia cercava di afferrarmi e sbarrarmi la
strada.
L’unica
che però riuscì ad afferrarmi fu zia Alice.
–Non c’è più niente da fare,
gioia
mia.- disse, con la tristezza in cuore.
Piansi,
piansi con tutta la forza che mi rimaneva. Era
morto. Era morto ed io.. non
gli
ero accanto. Mai e poi mai sarei
riuscita a perdonarmelo. Non poteva essere.
Non
sapevo quale strano affetto mi legava a Jacob ma avevo sempre saputo
che non
potevo perderlo.
Invece
se n’era andato. Silenzioso, senza avvertire, come aveva
sempre fatto. Mi aveva
allontanato tranquillo ed io.. gli avevo creduto!
Stupida,
stupida.. STUPIDA!
Il
nonno mi prese in braccio, mentre io non staccavo gli occhi dal corpo
senza
vita del mio Jacob. Vidi mamma in un angolo singhiozzare con
papà che faceva lo
stesso al suo fianco. Gli volevano bene. Anche
papà che da quando ero nata non faceva altro che prenderlo
in giro. Gli
voleva bene.
Pure Rosalie che l’aveva
odiato da quando io ero ancora nel grembo della mamma, singhiozzava con
Emmett.
Gli
voleva bene.
Nonostante
tutti l’avessero sempre disprezzato davanti a me, ora lo
“piangevano”.
Scesi
dalle braccia del nonno mentre tutti gli altri mi chiamavano ed andai a
stringere la mano del mio angelo
mentre volava nel cielo.
♫
Note
dell’autrice: Calme.
Giù le spranghe, abbassate
mazze,
fucili, pomodori, tastiere di computer, tutto! Vi dico solo che non
è finita
qui. Se mi fate fuori poi non leggerete il seguito!!(ah, come sono
crudele!xD)
Se vi state chiedendo “ma Jacob è morto
davvero?” la risposte è Si, è morto
davvero. No comment. xD
Comunque
avete visto? Ho postato prestissimo, avete visto?! (: Vi prometto che
il
prossimo capitolo vi piacerà molto.. restate con me? ^^ Lupacchiotte,
non mi
uccidete! xD
Anche
oggi mi ritrovo a rispondere ai
vostri commenti, ecco qua:
Saretta__Trilly__: Ciao bella!
Sono contenta
che ti piacciano i personaggi delle due gemelline, sono molto tenere,
vero? (:
Si, sono cresciute, sono maturate dal loro stato di
“limbo” diciamo. Se noti,
in questi ultimi capitoli erano rimaste stazionarie, si erano fermate
al loro
stato di bambine di 6 anni. Ora possono crescere regolarmente e
velocemente.
Già, Edward, come hai visto in questo capitolo, ha dovuto
occuparsi del povero
Jacob che proteggendo le bambine e Seth, si è ferito
gravemente. Aiuto, non mi
uccidere xD Eclipsee!! Evvai, è uscito! L’hai
visto? Un bacione. Grazie per i
tuoi bellissimi commenti!
hermana: Ecco la mia
fan più
presente!x) Tu sei un’amante di Jacob??! Fade retro! A me non
piace Jacob, ma
non lo disprezzo.. finchè sta lontano da Bella, sta
simpatico anche a me xD Non
mi uccidere ora, però. xD Le bambine hanno due anni, ma ne
dimostrano sei. Si,
c’era scritto nel capitolo 13, ma tranquilla,
non fa niente se te ne sei dimenticata ^^ Si, sono di
Ravenna. Quindi tu
sei siciliana? Oddio, mi spaventi, tranquilla non smetterò
di scrivere. Un
bacione, alla prossima!
aurora julia: Brava Aurora,
ci stai
ragionando tantissimo (: Bhe, ti aiuto. Sotto la finestra di Carlie,
era Jacob
che lanciava i sassi per chiedere a Nessie il motivo per il quale non
li
avevano fatti venire. Non aveva gli occhi rossi, ma siccome gli occhi
dei
licantropi sono marroncini, con il riflesso della luna lo sono
sembrati. Ma
questo è bastato a spaventare Leslie. Vampiri o licantropi?
Vedrai (: Si! Io
adoro la neve, adoro sciare, adoro buttarmici dentro e adoro fare
battagli a
palle di neve. Adoro tutto della neve ^^ A presto cara, un bacio e
grazie per
la bella recensione!
ese96: Grazie mille
ese! Spero che
continuerai a seguirmi regolarmente e grazie per i complimenti! Baci!
kekka cullen: Ehi tesoro!
Brava, ci stai
arrivando, con calma, ma ci stai arrivando. Se ti svelassi chi sono..
ebbene,
lo capirai presto (: Sono contenta che la mia storia ti piaccia, tanto
tanto!
Un bacione a presto. P.S. è uscito! Allora sei entrata nel
cinema con un nastro
rosso?!(; P.P.S. credo proprio che Celeste seguirà le orme
della madre, spero
che da grande diventerà una fan accanita come noi.. o forse
no?! xD
Frafra9: Ciao Fra! Sono
contenta che il
capitolo ti sia piaciuto. Riguardo alle tue domande, credo che qui tu
abbia
ricevuto la risposta, forchè una: i Vampiri. Ebbene lo
capirai presto, vedrai
(: Wow, ecco perché sei andata alla Premiere, abiti a Roma!
Dicono tutti che è
una splendida città, io non ci sono mai stata. Hanno
ragione? (: Non ci credo,
sembra un sogno essere stati lì, dal vivo, averli visti, dal
vivo.. Grazie di
avermi raccontato la tua esperienza ^_^
marti89: Ehi, ciao! Che
bello, sono contenta che ti sia fatta sentire
ancora (: Certo, i due licantropi sempre pronti a difendere le piccole
sennò,
come hai detto tu, addio piccoline! Spero continuerai a seguirmi, un
bacione, a
presto!
Nessie93: Ehi bella! Si,
mi sembra per
un capitolo, ma non importa, mi fa comunque piacere risentirti (:
certo, è
proprio quello che sto cercando di fare, cercare di aggiornare ogni
settimana,
così magari quelli che ho perso col tempo mi perdoneranno e
torneranno a commentare.
^^ No, non erano
Alec e Jane, altrimenti
addio lupi! xD Fuoco, ma non posso dirti di più, lo capirai
nei prossimi
capitoli, promesso. Un bacione!
Tede: Gemeeeeeeee ** Si, salve
fortunatamente!
Fuochino geme, fuochino, comunque capirai nel prossimo capitolo credo.
Sai, io
non ho uno schema premeditato come ad esempio Keska, io vado avanti
capitolo
per capitolo e neanche io a volte so cosa succederà. Spesso
sono i miei
personaggi che si impongono e fanno di testa loro xD Sono tanto
contenta che ti
coinvolga questa storia, davvero tanto. Io adoro scrivere e se riesco a
farlo
anche bene sono ancora più felice! ^^ Ti adoro geme mia e
ricorda: non sei MAI
sola. <3 Un bacione!
Ed4e:
Tesoroooo!
Finalmente, mi chiedevo
dove fossi finita, ma per fortuna eccoti qua! :D Già, per
fortuna che c’erano
Jacob e Seth a salvarle, altrimenti che fine avrebbero fatto? Bah. xD
Si, ora è
tutto sistemato tra Jacob e Nessie, la piccola ha capito che era solo
un incubo
e che di Jacob si poteva sempre fidare.(: Un bacione, spero che anche
questo
capitolo ti sia piaciuto.
littleSmiley: Ciao cara!
Figurati, non mi
dispiace affatto e grazie di esserti disturbata a commentare, dopotutto
non è
questo granchè. ^^ Sei molto gentile e salutami Celeste. A
prestissimo
cuginetta! Ti voglio bene! (:
bella_josephine: Ehi bella!!
Finalmente sei
tornata, già ti davo per dispersa! xD Bhe, di certo sono
stancanti quei campi,
un mucchio di miei amici lo fanno e so quanto stancano.. Grazie di
nuovo per i
tuoi “ordini”. xD Eheh, dovevano fidarsi di nuovo
di Seth e Jacob no?! Questo
era l’unico modo (: Un bacione cara, spero continuerai a
seguirmi, un bacio.
Buon riposo!
Sara_Twilighters:
Oh la
mia Sara! Credevo di averti
annoiata, per questo pensavo non volessi recensire più..
pfiu! (: Bene, sono
contenta che sia andato tutto bene, poi fammi sapere con che voti
passerai, mi
raccomando! Ma è della maturità o di terza media?
Si stanno crescendo proprio
in fretta le piccolette; nonostante anch’io tenga sempre e
comunque per i
vampiri, i lupacchiotti ogni tanto mi stanno simpatici ^^ A presto
cara, un
bacione.
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione
a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro
gradimento.
Noemix ♫
1°
Indagine: Chi
ucciderà Noemix per prima questa volta?? La
perdonerete, vero? *_*
2°
indagine: Niente, meglio
se LittleSmiley non interviene in questo capitolo. (:
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Capitolo 23 *** FALò ***
twins.capitolo 19 fp
♥Falò♥
23°
Capitolo
~ஐ~
Esiste qualcosa di
più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.
K.
Gibran
~ Le ali spezzate ~
Renesmee
♀
Le
nuvole oscurarono il cielo grigiastro di Forks, gli alberi si piegarono
al
volere del vento e gli uccellini che prima, coraggiosamente planavano
dal nido
materno, ora non cinguettavano più. Rimanevano fermi, con il
beccuccio chiuso e
le alette ripiegate.
Era morto. Morto.
Sotto i miei stessi occhi.
La
sua mano ciondolante.
Il
viso ormai gelido e piegato dal dolore che lo sovrastava. Il veleno
aveva fatto
effetto e lui..non era riuscito a fermarlo.
Lo aveva
ucciso.
Io lo avevo ucciso.
Era
colpa mia se si era ferito.
Era
colpa mia se mi aveva cercato invano, invece di accompagnarmi sino in
montagna
con i miei genitori.
Io non lo avevo voluto.
E
non riuscita nemmeno a dimostrargli quanto gli volessi bene.
L’unica
dimostrazione di affetto che gli avevo dato era stato farlo scacciare
da mamma
e papà. Per un incubo.
Uno
stupido e
insensato incubo.
Come
avrei potuto continuare a vivere, sapendo che avevo ucciso il mio Jacob?!
Come
avrei potuto diventare adulta senza di
lui. Senza il mio migliore amico. Senza il mio angelo!
No.
Non potevo. Dovevo fare qualcosa. Non potevo lasciarlo morire
così. Non potevo.
Strinsi
maggiormente la sua mano olivastra.
Jacob.
Lo
chiamai. Ma nessuna risposta. Cercai di mostrargli il giorno in cui mi
prese
per la prima volta fra le braccia. Il giorno in cui mi promise di
proteggermi
anche a costo della vita. Aveva
mantenuto quella promessa. Aveva dato la
vita per me. Ma avrei preferito che non lo facesse. Avrei
preferito morire
piuttosto di perdere lui.
“Su
Nessie, non piangere. Non è
successo nulla, piccola. Sei solo scivolata da uno scalino. Dai, non
piangere.”
La bambina continuava a frignare, sperando che il grosso lupo la
prendesse fra
le folte mani. “Ness, per piacere, non piangere
più, dai.. Lo faresti per il
tuo zio Jake?” chiese lui, facendole gli occhi dolci.
La bambina non intendeva
smetterla,impassibile allo sguardo adorante del povero ragazzo; lui
allora la
prese dolcemente in braccio e la fece volteggiare in aria, tenendola
stretta
tramite i suoi immensi muscoli.
I singhiozzi della bimba si
tramutarono in risate isteriche e divertite.
“Stellina, dove hai la bua?”domandò
lui, teneramente, nello stesso modo in cui sempre le rivolgeva parola.
“Qui.” Rispose la piccola indicando
la fronte e la manina.
Allora lui le donò un bacino in
entrambi i punti che le dolevano, come solo un innamorato poteva fare.
“Ecco.
Ora è tutto sistemato, vero Ness?”
La bambina scese dalle braccia del
ragazzone e cominciò a gattonargli attorno. Era piccola.
Dimostrava appena 1
anno e faceva ancora molta fatica a stare in piedi da sola. Il ragazzo
la prese
per le mani e la tirò su mentre lei, con i suoi piedini
minuscoli ma forti si
alzava in piedi, incominciando così la via della vita.
Le
lacrime scesero copiose dal mio viso ancora infantile.
Ricordare
quell’episodio era stato doloroso per me, ma mostrandolo al
corpo esanime di
Jacob speravo vivamente che si risvegliasse. Non sapevo come, non
sapevo in che
modo.
Sapevo
solamente che lo desideravo più di qualsiasi altra cosa.
Ma
lui..non diede segno di ripresa.
Nonno
Carlisle mi assicurava le spalle, mentre io restavo china sul capezzale
del mio
angelo. Sentivo Nessie piangere in soggiorno sulla spalla del caro
Seth.
Soffrivano, soffrivano molto. Forse tanto quanto me.
In
quel momento mi venne un’idea. Un’idea che avrebbe
potuto aiutare Jacob.
Ma
avevo bisogno di mia sorella.
Leslie..Vieni
qui per piacere.
La
chiamai mentalmente.
Percepii
dei passi al piano di sotto e lentamente qualcuno salì le
scale. Poi bussarono
alla porta. –Avanti- risposi flebilmente: sapevo che chiunque
fosse mi avrebbe
sentito.
Entrò,come
immaginavo, la mia gemella, con gli occhi straziati dal pianto e le
purpuree guance.
-Mi
hai chiamato, sorellina?- domandò mestamente con voce
stridula.
-Si.
Vieni accanto a me.- risposi, mantenendo lo sguardo fisso sul mio ex-lupo.
Lei
si sedette vicina a me, in ginocchio, stringendomi la mano.
Il
piano era semplice.
Lo
illustrai mentalmente anche a lei. Annuì. L’idea
le era piaciuta: tentare non
poteva peggiorare le cose.
Eravamo
in procinto di farlo quando Leah entrò come una furia dalla
porta.
Ci
indicò, strillando che era colpa nostra se Jacob era morto.
Che
era colpa nostra se aveva dato la vita per proteggerci!
Ero
già a conoscenza di tutto ciò, ma sentirlo dire
da qualcun altro era molto
doloroso.
Scoppiai
in lacrime, abbandonandomi a Carlie, che mi prese fra le sue braccia.
Papà
e mamma si alzarono e subito comparirono davanti a noi, facendoci da
scudo con
i loro corpi.
-Leah,
sappiamo quanto sia tremendo tutto ciò per voi che eravate
il suo branco, ma
non dimenticare che sono bambine. Sono scioccate quanto te e non puoi
fare loro
questo- ringhiò mio padre.
La
ragazza-lupo lo guardò, truce. Poi oltrepassò i
miei genitori e afferrò
rapidamente il corpo del mio Jake.
Ne
rimasi sconcertata.
Non
poteva portarmelo via, proprio ora che io e mia sorella eravamo in
procinto di
restituirgli la vita. Mi alzai.
-Non
puoi portarlo via!- strillai, piangendo disperatamente.
-Il
suo corpo esanime non rimarrà un minuto di più
con voi traditori. Appartiene al
branco.- mi gridò, rispondendo a sua volta.
Si
volse verso la porta, fece due passi e poi si girò
nuovamente.
-Ah,
a proposito: non fatevi vedere al funerale.
Sarà meglio per voi.-
Poi
disparve.
Tutto
divenne buio, sfuocato.
Gli
occhi iniziarono a vacillare, la testa mi duoleva.
Le
gambe cominciarono a mancare..
Mi
accasciai a terra.
“Nessie!”
mi chiamarono spaventati.
Poco
dopo udii anche mia sorella crollare.
-No..
JACOB!-
Urlai,
poi.. più nulla.
Ero
di nuovo nella foresta, buia e
spaventosa. Tuttavia questa volta Carlie era al mio fianco.
“Dove siamo?” mi
domandò, terrorizzata.
La presi per mano.
Non risposi. Procedetti con calma al
suo fianco.
Vi erano solo felci, felci
tendenzialmente scure ed immerse nell’ombra. Ma non le temevo
come la scorsa
volta.
Avevo perso Jacob. Ora, l’unica che
dovevo salvare era la mia sorellina.
Voltai l’angolo come il precedente
sogno ed avanzai sicura verso il masso che mi avrebbe portato al mio
Jake con
gli occhi rossi.
Apparse proprio in quell’istante,
dallo stesso cespuglio, con la stessa espressione e lo stesso modo di
camminare.
-Ciao Jake.- lo salutai, tremando.
Ghignò mostrando i denti e si
tramutò in un cagnaccio puzzolente. Restai ferma.
Ululò. Io restai ferma.
Iniziò a correre. Chiusi gli occhi.
Si fece più vicino. Strinsi la mano
di mia sorella più forte.
Quando percepii che le sue zampe
stavano per balzare sopra di noi, abbracciai Leslie e.. aprii gli
occhi. Un
fascio di luce si irradiò dal nostro corpo, invadendo tutto
ciò che ci
circondava. Il lupo ne rimase accecato e cadde a terra.
La foresta si sbriciolò e divenne
tutto bianco. Il nostro potere, si era concretizzato di nuovo. Ora
sapevo cosa
dovevo fare.
Mi
svegliai di colpo, ritrovandomi nel mio letto, mentre Carlie era
nell’altro.
Balzai
giù e la raggiunsi.
-Leslie,
svegliati. Leslie, svegliati!- la scossi, cercando di farla tornare in
sé.
-Mmm,
ancora cinque minuti, mamma..-borbottò, voltandosi
dall’altra parte.
Risi.
–No Leslie. Ora!- la sgridai, mentre lei apriva lentamente
gli occhi
insonnoliti.
-Mmm..Cosa
c’è?-domandò, una volta cosciente.
-Ho
trovato la soluzione.- risposi, scuotendo il letto.
-Mmm..Quale
soluzione e.. a che cosa?-riprovò lei, rivoltandosi nelle
coperte come una
frittella.
-Per
salvare Jacob! Ho trovato la soluzione!- esclamai.
-Nessie,
Jacob è morto. Non puoi più farci niente. Mi
dispiace sorellina, so quanto
tenessi a lui..-disse, guardandomi con gli occhi mezzi aperti.
-No,
no Leslie. C’è un modo per riportarlo in vita. Tu
devi solo venire con me al
funerale!-ritentai io, in modo più convincente.
Si
tirò a sedere.
–Ness,
sai che non possiamo andare a quel funerale. Leah ce l’ha
proibito.-
-Non
mi importa-, la interruppi- Ci intrufoleremo di nascosto!-proposi,
convinta.
Lei
mi guardò storto.
Udii
delle voci in corridoio. Era il momento di tornare a dormire.
-Fingi
di dormire, stanno arrivano mamma e papà.- le ordinai,
buttandomi sul letto
giusto in tempo. Come avevo immaginato, entrarono malinconicamente
nella nostra
stanza, stretti l’uno all’altro.
-Povere
piccole-, disse mamma- Già nei loro primi anni di vita
soffrono già così
tanto.. Vorrei poter negare loro tutta questa sofferenza. Non
c’era proprio
modo di salvarlo?-continuò lei, rivolta al marito.
-No,
amore. Non c’era un modo. Solo le piccole forse avrebbero
potuto farcela, ma
ormai è troppo tardi. Senza contare che questa notte il
corpo ci verrà
ritrattato.-rispose papà Edward.
-In
che senso?- domandò mia madre, con tono scioccato.
-Ho
letto nella mente di Leah. Questa notte, il corpo di Jacob
verrà bruciato nel
falò lungo la spiaggia di La Push.- affermò,
poi se ne andarono con la mamma
singhiozzante.
Rimasi
sbigottita dalla notizia: rimanevano meno di due ore e Jake se ne
sarebbe
andato per sempre. Repentinamente mi alzai e spalancai la finestra.
-Che
vuoi fare, ora?- chiese Leslie, afferrandomi per il braccio- Non puoi
andare
laggiù. Non c’è nessuno che ci possa
accompagnare e soprattutto non saresti
gradita.-spiegò, a mo di rimprovero.
Giusto.
Non avevo un passaggio. E se..no.
Troppo pericoloso. Ma se.. ottima
idea!
La
guardai ghignando.
-Che
hai da sghignazzare?- domandò,preoccupata.
-Ih
Ih. Seth non è andato al falò, giusto?-
-No.
È troppo stremato per andarci.- rispose lei, senza capire.
-Perfetto.
Chiamalo.- affermai decisa, calando una fune dalla finestra.
-Che
vuoi fare, Nessie, è rischioso..-
Pochi
minuti dopo Seth ci stava portando rapidamente in groppa, diretto a La
Push.
-Accidenti
a te, Renesmee. Ci metterai nei guai!-si lamentò mia sorella.
Il
nostro lupacchiotto rise.
-Sta
zitto,Seth! Non è divertente- lo sgridò lei.
Sghignazzai
a mia volta. Ora che sapeva tutto riguardo al piano era tutto
più facile.
Arrivammo
giusto in tempo al falò.
L’aria era tetra e senza vita. Le persone erano il
più in lacrime, sedute suoi
tronchi cavi portati dalla mareggiata. Restammo nascosti dietro ad un
cespuglio, mentre Seth raggiungeva il branco in forma umana.
Billy
sovrastava il gruppo con occhi gonfi e violacei.
-Questa
sarà una delle notti più tristi e tremende della
nostra vita. Non solo abbiamo
perso un figlio, un nipote, un fratello, uno zio, un amico.. Ma abbiamo
perso
un difensore. Una persona dal cuore d’oro che ha sempre dato
tutto per la sua
terra e per le persone che amava. Fino a morire per loro. Fino a cedere
la vita
per la giustizia, per l’amore, per l’amicizia.
Questa notte diremo addio a mio
figlio Jacob, che gli spiriti l’abbiano in gloria.-disse il
vecchio Bill,
mentre Sam, Paul, Jared e Quil portavano il corpo del mio povero Jake
sulla
brace.
-Addio
Jacob.- disse flebilmente il padre.
-ADDIO
JACOB!-
si unì la tribù in un saluto che non ci sarebbe
dovuto essere.
Il
corpo venne esposto al fuoco. Stavo per balzare fuori dal mio
nascondiglio
quando all’improvviso Jake aprì gli occhi e si
mise in piedi davanti a tutti.
Le
persone iniziarono a gridare: i suoi occhi non erano fatti di dolce
cioccolato,
ma di rosso cremisi. Cercavano vendetta. Cercavano noi.
♫
Note
dell’autrice: Ok. Un passo
indietro. Hop! Ehm.. che posso dire..
Jacob è vivo!!! Contente?! xP Ok.. non proprio. Mi
raccomando ricordate una
cosa importante:Jake è un morto ok? È importante
per capire una cosa più
avanti. Ed anche un’altra cosa: ricordate i due
“vampiri”? Fra un po’ ricompariranno.
(: Bene. Credo di aver detto tutto. Grazie a chi non mi ha minacciato
di morte perché
questo significa che importa loro qualcosa della mia vita. ^^ Grazie
anche a
quelle che mi hanno minacciato di morte perché questo
significa che importa loro
qualcosa della mia storia. xD Vi prego ragazze. Abbiate fede in me.
Jacob
tornerà come prima, vedrete, ok? (: Ooook. Ci tengo a
ringraziare ancora tutte
voi perché senza non sarei mai arrivata a questo punto della
storia. Spero che
Nessie vi abbia soddisfatta ancora con i suoi pensieri ed i suoi
sentimenti.
Anche oggi mi
ritrovo a rispondere ai
vostri commenti, ecco qua:
Kn94: Ehi bella!
Susu, mi sono
riscattata in questo capitolo, non trovi? Come potevo fare morire
Jacob?! La
storia non avrebbe avuto più tanto senso di esistere
considerando che è l’amore
di Nessie (: Le minacce di morte sono ancora valide?
Ç_ç A prestissimo, un
bacione! Spero continuerai a commentare ed a seguirmi (:
Saruxxa:
T_T
Monella io? Non sono cattiva,
scrivo soltanto la storia poi se non piace mi dispiace..E poi non
è vero che ho
aggiornato dopo mille anni! xD Comunque dalle tue parole mi sono venute
alcune
idee per la storia.. grazie! ^^ Spero di non averti fatto aspettare
troppo,
dai.. (: A prestissimo cara, un bacio!
P.S. Ho letto il tuo commento
nell’altra mia storia.. Grazie! Sei stata molto carina! *.*
Ora ti spiego.
Quando ho scritto quella one-shot avevo bisogno di sfogarmi
perché il ragazzo
con cui stavo da 5 mesi e di cui ero innamorata da più di un
anno mi aveva
lasciata. Ora come hai notato sono felice perché
è arrivato un altro ragazzo
che mi rende felice e che credo sia il mio principe azzurro ^^ Che
dire, spero
vivamente che con il ragazzo che ti piace vada tutto a buon fine ma..
non avere
fretta! (:
hermana: Ehi tesoro!
Susu, dai, non
ti preoccupare. Si è salvato, contenta? (: Ora abbasseresti
fucili e
mazze,please? xD Rimani nella tua amata Sicilia che io sto nella mia
Romagna,
cara ^^ Spero continuerai a seguirmi in ogni caso, fan numero uno. Un
bacione,
alla prossima!
aurora julia: Ehi bella!
Anch’io adoro
Seth, lo sai?! È il mio personaggio preferito e non potevo
ucciderlo.. è così
dolce e indifeso! Ma Renesmee se l’è cavata
magnificamente, visto? È stata
molto brava. (: Certo che ho visto Eclipse! Due volte anche! Pensa che
quando
Jacob ha baciato Bella la gente nella sala s’è
messa ad applaudire ed io ero lì
che mi contraevo e dicevo “Ma sono tutti pazzi qui dentro??!
W team Edward!”xD
è stata una gran sofferenza =_=’’ Bree
è bellissima, hai ragione! Com’è stata
la tua esperienza al cinema, invece? Un bacione, alla prossima!
xxx macky96 xxx:
Matt! Da
quanto tempo! (: Non ci credo, davvero sono riuscita a fare
tanto?!Così mi lusinghi,cara, davvero! *__* Sinceramente il
mio scopo era
proprio questo. Sai, nonostante Jacob sia un cane rognoso e pieno di
pulci,Renesmee gli vuole bene ed è questo che si
è visto attraverso i suoi
occhi. Quando uno muore, buono o cattivo che sia, dispiace. Sono
contentissima
che ti sia piaciuto così tanto, alla prossima. Spero
continuerai a commentare
ora! Un bacio grande grande!
kekka cullen: Kekkaaaaa *__*
Non ho potuto
resistere a una faccina così, davvero. Sei troppo carina e
comunque tranquilla,
come hai visto non intendevo lasciarlo morire in questo modo.
Altrimenti chi
avrebbe protetto la piccola Nessie?! (: Ahah, ringrazia moltissimo tua
madre, è
stata veramente carina e anche tu lo sei,molto. Anche a me succedono
queste
cose quando leggo una storia che mi entusiasma, è
sorprendente come un libro o
una storia o un capitolo di qualsiasi cosa, sia capace di farti
commuovere o
gioire e ti prenda in questa maniera.. sono contenta che la mia storia
abbia
suscitato tutto ciò in te, grazie di tutto, veramente ^^
Alla prossima cara, un
bacione grande grande, spero continuerai a seguirmi!
Frafra9: Ehi Fra,
contenta dello
svolgimento di questa storia?! (: Spero vivamente di si, non voglio
perdere una
delle mie commentatrici più assidue! ^^ Sono contenta che ti
sia piaciuto, un
po’ meno che ti abbia fatto piangere.. non volevo,
però in fondo le storie per
piacere devono coinvolgerti, no?! (: Un bacio!
vampiretta4ever: Grazie mille
cara, davvero
molto! Anche io lo detesto, si nota?! xD Sono felice, veramente molto
che ti
sia piaciuto, però anch’io mi sono commossa nello
scrivere lo scorso capitolo..
povera Nessie.. però in questo ho rimediato! (: A presto
cara, spero
continuerai a commentare! Baci!
mazza: O__O Ma quanto
hai scritto?!
xD Grazie per i complimenti cara, ebbene si.. forse un copia incolla
l’ho
usato, ma solo nel commento dell’autrice! xD Io non sono
un’ingrata, sei tu che
non commenti da ormai 7 capitoli e poi dai a me della sfaticata?! Bella
faccia
tosta che hai! Ù_ù xD Io nel film l’ho
odiato intensamente e non certo
compassione, ma nella mia storia era in programma la sua morte,
quindi.. ops.
xD Come hai visto in questo capitolo sono stata originale e .. si!Da
qui un
muuucchio di domande sorgeranno dalla testa ricciuta della mazza! xD
Amo
profondamente il lieto fine, quindi era chiaro che la storia non poteva
finire
male! Al prossimo-ahimè lungo- commento che
farai(perché lo faraia, vero?! è.è)
ti adoro.
edwardina4e: Ehi bella!
Anch’io tengo per
i vampiri però dispiace per Jacob.. in questo
però è di nuovo vivo, visto?! (:
Contenta? Un bacione, alla prossima! Spero continuerai a commentare..
P.S.
Nono, ti prego, lasciami in vita, dai. xD
Nessie93: Grazie bella,
sono contenta
che ti sia piaciuto anche se ti ha commosso. Si, straziante certamente.
In
questo capitolo ho cercato di concentrarmi con i sentimenti della
piccola
Nessie e spero di esserci riuscita (: Spero che ti sia piaciuto, un
bacione,
alla prossima!
Tede:
Gemeeeeeee!
Ti è piaciuto?! Glassie
*_* Sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo, e immaginavo
che ti
saresti messa a piangere, sei così dolcemente sensibile! :D
Ma grazie a te
tesoro! Grazie di sostenermi, di capirmi, di ascoltarmi.. Grazie
tantissime! (:
Ti adoro <3
Anime_Love: Ehi bella!
Guarda, io sono
totalmente sempre e comunque team Edward
e continuo a detestare il cane profondamente, però ho
constatato che dispiace
se muore.. ci si commuove addirittura! (; Però tranquilla,
s’è salvato, hai
visto?! ^^ Complimenti perché hai capito tutto in anticipo,
brava brava! Sei
un’ottima lettrice, attenta ai particolari! ^___^ Grazie
mille per tutto, spero
continuerai a commentare.. un bacione alla mia fan numero 1 allora! xD
littleSmiley: Grazie mille
cuginetta.
Speravo di riuscire ad esprimere tutto quello che hai descritto.. te ne
sono
grata, di tutto quello che fai per me e del tempo che mi hai dedicato..
Grazie
^_^ Un bacio alla Cele e a te, dolcezza. <3
Sara_Twilighters: Complimenti
Sarina, i più
sentiti complimenti, davvero! Bravissima (: si, sei un pelino in
ritardo, ma
c’è sempre posto nella mia storia per te,
tranquilla! W team Edward comunque
eh, mi raccomando, tanto il cane è di nuovo in vita e
più rompiballe che mai.
xD Uh, allora stringitelo per bene quel ragazzo, non lasciartelo
scappare!
^^Anche io adoro i Cesaroni, si nota? xD Alla prossima bella, un bacio!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione
a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro
gradimento.
Noemix ♫
1°
Indagine: Chi
ucciderà Noemix in quest’altro capitolo? xD
2°
indagine: La nostra
mamma non ha scritto nulla neanche questa volta purtroppo
perché
Celeste ha la febbre e la sta accudendo con tutte le sue forze. Alla
prossima
speriamo (: Vi manda un bacio comunque!
|
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Capitolo 24 *** CIECO ***
twins.capitolo 24 efp
♥Cieco♥
24°
Capitolo
~ஐ~
La mia anima mi ha
parlato,
fratello, e mi ha illuminato.
E spesso anche a te l'anima parla
e ti illumina.
Tu infatti sei come me,
e non c'è differenza tra noi,
se non questa:
io esprimo cio che è dentro di me
in parole che ho udito nel mio silenzio,
mentre tu custodisci tacito
cio' che è dentro di te.
Ma la tua silenziosa custodia
ha lo stesso valore del mio tanto parlare.
Kahlil Gibran
Renesmee ♀
Erano
passati tre anni da quando il mio Jacob era “morto”.
Io
e la mia gemella ora dimostravamo circa sedici anni e a quanto ci era
stato
detto dalle ricerche dello zio Jasper, ci rimaneva solamente un altro
anno da
crescere e poi ci saremmo fermate, fino alla nostra eternità.
L’eternità..
L’eternità
…
La
cosa mi allettava molto, ma in verità non sapevo se avrei
voluto vivere
l’eternità senza il mio
migliore
amico, il mio angelo, il mio Jacob.
Non
lo avevo più visto da tre anni a questa parte, da quel giorno. Quel
maledetto
giorno..
I
suoi occhi cremisi non erano
fatti per perdonare, non erano fatti per provare felicità o
tenerezza. Non
erano fatti per provare amore ma solo odio, vendetta, disprezzo..
Lui non era così.
La persona che sin da quando ero
nata mi aveva accudita e amata non era così.
Ed io lo sapevo.
Sarei dovuta uscire dal mio
giaciglio, implorarlo di avere pietà, chiedergli scusa per
tutto quello che gli
era accaduto e mostrargli la mia figura.
Magari avrebbe capito, sarebbe
rinsavito e non avrebbe fatto tutto quel danno.. invece rimasi
lì, nascosta,
stretta alla mia sorellina, spaventata ed amareggiata da tutto.
Seth, che si era alzato in piedi
come tutto il resto del branco, non poteva far nulla, a parte forse
osservare
il suo migliore amico mentre distruggeva il villaggio.
Non potevano trasformarsi o il loro
segreto sarebbe andato a farsi benedire..
Sam lo attaccò con tutta la forza
che aveva in corpo e fu scaraventato da tutt’altra parte. Era
troppo forte,per
chiunque.
Successivamente intervenne Paul che
finì alla stessa maniera di Sam. Quil, Embry e Leah lo
attaccarono insieme ma
nessuno riuscì a fermarlo.
Il povero Seth non sapeva che fare.
Proteggere la sua Leslie o attaccare Jake e lasciare indifese noi?
Ovviamente non commise lo stesso
errore degli altri e si precipitò a difenderci.
Jacob urlava, distruggeva ogni
cosa. Era come se qualcosa di malvagio lo stesse possedendo, come se le
iridi
dei suoi occhi, mutati di colore, stessero bruciando; come se le fiamme
lo
avessero penetrato e non avesse altro modo di sfogarsi che distruggere.
Ma non sapeva che più abbatteva,
più annullava se stesso.
Non appena notò lo spostamento
celere di Seth si accorse di noi. Il suo sguardo si
assottigliò, divenne
nuovamente dolce guardandomi e poi, tenendosi la testa, probabilmente a
causa
del dolore, tornò sofferente e cattivo. Le braccia erano
tenute a spenzoloni
lungo i fianchi come se al loro culmine vi fossero delle enormi forbici
pronte
a spezzare ogni cosa. Sedie, case, vite..legami. Già. Ogni
possibile legame
rimanente.
Si avvicinò sprezzante a noi, con
assoluta calma,pronto a distruggerci a poco a poco.
Lo guardai pietrificata.
Poi mi resi conto che ciò non
serviva proprio a nulla. La paura non avrebbe modificato il suo
atteggiamento,
ma avrebbe alterato maggiormente la sua voglia di vendetta.
Capii cosa dovevo fare proprio in
quell’istante.
Mi feci avanti, determinata e
spaventata nello stesso momento.
Mia sorella cercò di trattenermi,
ma nulla mi avrebbe fermato. Sapevo cosa dovevo fare.
Lo guardai con tutta la dolcezza
che possedevo, la dolcezza che una bambina che dimostrava appena sei
anni
poteva avere.
-Ja..Jacob.- sospirai. –Jacob- lo
chiamai,più sicura.- Jacob non farlo. Questa è la
tua famiglia. Sono tutte
persone che ti vogliono bene, non puoi attaccarle, annientarle come se
fossero
semplici cumuli di cenere!- esclamai, mentre lui mi fissava combattuto.
Sentivo gli sguardi dei miei due
amici alle mie spalle: non mi avrebbero abbandonata, ma ancora non
capivano
cosa volessi fare.
-Ti prego Jacob.- lo supplicai,
innocente.
-NO!-gridò, la voce rauca e crudele-
Nessuno mi vuole bene. Sono un mostro. Nessuno mi vuole bene!-
continuò.
-No Jake, io ti voglio bene, io ti
voglio ancora tanto bene. Ero qui apposta per salvarti, ma qualcosa
è andato
storto,Jake. Ti prego, fatti aiutare.- ritentai.
-NO! Nessuno può riuscirci. Ormai
io appartengo alla squadra dei Murders Wolves. Non potete
più fare nulla!-
-Chi?! Jacob, dimmi chi sono!-
-No. Ormai è tardi. Tardi per
parlare.- il suo sguardo divenne di ferro e ricominciò ad
avvicinarsi. Voleva
attaccare me e mia sorella.
Cominciai ad indietreggiare ed
inciampai.
Proprio in quel momento il mio
ex-amico esplose e divenne un lupo, un lupo enorme dagli occhi cremisi,
senza
pietà.
Ancora poco e sarei finita. Chiusi
gli occhi, non potevo fare altrimenti.
Sentii un ululato: la fine era
vicina.
Poi inaspettatamente,qualcuno mi abbracciò; aprii gli occhi
e trovai mia madre
di fronte: Jacob era sparito e al loro posto la famiglia Cullen
sovrastavano la
scena di guerra. Avevano sorpassato il confine nonostante il patto,
probabilmente
per una visione di zia Alice.
Mi buttai tra le braccia fresche di
mamma Bella. Dio quanto l’amavo! C’era sempre
quando avevo bisogno di lei e
anche papà!
-Piccola mia. Saremmo dovuti
intervenire prima, non avremmo dovuto attendere così a
lungo, ma sembrava che
tu avessi il controllo della situazione. Sei stata molto coraggiosa,
pulcino
mio.- disse.
Ci avevano seguiti sin da quando
eravamo usciti di casa dalla finestra, papà probabilmente
aveva sentito ogni
nostro pensiero..
-Certo bambina mia. Pensavi non
fossi al corrente del tuo piano? Lo sapevo. Solo che avevamo deciso di
lasciarvi fare. L’impresa non ci sembrava troppo pericoloso e
oltretutto
pensavamo che vi sareste divertite in groppa a Seth. Ma tutto
è degenerato e
Jacob..- intervenne papà nella spiegazione.
-Jacob non è più in sé. Si
è
trasformato. Ha detto che appartiene ai Murders Wolves..-affermai- Chi
sono
papà?-
Lui mi guardò. Non lo sapeva.
-Tesoro, raccontami esattamente
tutto ciò che avete visto e sentito.- propose lui.
Così io e Leslie gli mostrammo
tutto. Ogni cosa.
Da
quel momento partirono le ricerche disperate di Jacob, purtroppo senza
alcun
esito.
Jake
sembrava scomparso nel nulla, la mia unica gioia era che almeno stava
bene, era
vivo e sapevo che un giorno, sarebbe tornato da me.
Un
giorno all’improvviso sarebbe entrato dalla porta,
spalancandola e mi sarebbe
corso incontro abbracciandomi ed avvolgendomi con i suoi fedeli e dolci
occhi
scuri.
Lo
sapevo.
-Nessie!
Ti vuoi sbrigare?!- urlò mia sorella da sotto le scale. Era
in fibrillazione
perché quel giorno saremmo tornate nuovamente a scuola dopo
anni di assenza ed
avremmo incontrato nuove persone, nuovi professori e chissà!
Magari avremmo
seguito lo stesso corso di biologia che era stato tanto propizio per i
miei
genitori!
Meglio
sbrigarsi.
Ero
pronta, dovevo solo infilare i sandali e magari sistemarm..
-NESSIE!
Non voglio far tardi per colpa tua!-strillò ancora.
Ih!
Non avevo tempo. (Nessie è vestita così http://img13.imageshack.us/i/vestitonessie2.jpg/)
Scesi
rapidamente e trovai mia sorella sulla porta con lo zaino in spalle ed
io al
suo confronto sembravo una principessa! Avevo preso da zia Alice tutto
il suo
gusto nel vestire mentre la mia gemella la semplicità di
mamma. Non c’era
niente da fare: io ero un topo da biblioteca; lei, poiché
possedeva un
carattere solare e allegro, amava passare le giornate in giardino
giocando a
pallavolo con zio Emmett o anche semplicemente rincorrendo le farfalle
o cogliendo
i fiori.
(Leslie
è vestita così http://img832.imageshack.us/i/vestitoleslie2.png/)
-Aw!
Sorellina vieni vestita così a scuola?- chiesi non appena mi
vide.
Storse
il naso.-Certo! Come vuoi che venga?!-sogghignò- Mica
dobbiamo partecipare ad
una sfilata!- continuò.
Zia
Alice mi prese sotto braccio- Tesoro, noi donne dobbiamo essere sempre
all’ultima
moda e..-
-E
credo che tutte e due siate bellissime, bambine mie.-interruppe mamma,
abbracciandoci.- Era questo che volevi dire, vero
Alice?!-domandò sorridente.
-Ehm..
certo Bella!- affermò titubante.
Io
e la mia gemella scoppiammo a ridere all’istante.
Poco
dopo sulla porta comparve anche il resto della nostra famiglia.
Papà
mi abbracciò da dietro.
-Allora
ragazze: emozionante per il ritorno a scuola?- domandò mio
padre.
-Tanto,papino!
Chissà, magari incontreremo anche dei ragazzi carini!-
esordì Leslie.
Da
fuori intervenne un ululato. Gli zii si imbronciarono e papà
ringhiò.
Mia
sorella mi guardò:-Ehm.. come non detto!- ghignò,
grattandosi il capo.
Risi
nuovamente di gusto insieme alle donne di casa.
Uscimmo
di corsa in giardino e lì trovammo Seth ad attenderci.
Ultimamente
era fuori da sé dalla gioia: ora la sua Leslie dimostrava la
sua stessa età.
Sapevo
che ne era innamorato, lo si notava da come la guardava. Il suo sguardo
era
completamente preso da lei, come se al mondo non ci fosse nessun altro
che lei. Come se tutto ad un tratto
il sole
venisse oscurato e l’unica fonte di luce fosse lei.
Magari
significava proprio questo amare. Pensare alla felicità di
una persona più di
quanto si pensasse per sé stessi. Difenderla sopra ogni
cosa. Non riuscire a
vivere senza di lei. Andare contro a tutto e tutti pur di passare un
po’ di
tempo con la propria innamorata..
Era
da un po’ che ragionavo su tutto ciò ed ero quasi
completamente sicura che io
non avessi mai provato un sentimento simile.
Insomma,volevo
bene a tutti ma amare.. bhe, amare
in
quel senso forse non mi era congenito oppure non avevo ancora
conosciuto
qualcuno che mi facesse provare quella sensazione per cui molto
impazzivano.
Papà
Edward mi guardò: aveva ascoltato i miei pensieri e
probabilmente era contento
di non doversi preoccupare di un altro pretendente!
-Leslie,
se vuoi ti accompagno io a scuola con la mia moto..?!- propose Seth,
fissandola
ancora con lo stesso sguardo da pesce lesso.
Ciò
aveva entusiasmato mia sorella che si precipitò a stressare
tutti al fine di
avere il consenso. Quando l’ottenne saltò sulla
moto del nostro amico,
dimenticandosi di tutti,compresa me.
La
guardai male: aveva promesso che saremmo andate insieme in bici,
accidenti!
Non
appena udì la mia imprecazione mentale,la mia gemella si
voltò di scatto dalla
mia parte. –Accidenti Nessie, scusa ma.. ecco! Immaginati
come mi guarderanno i
nostri nuovi compagni a vedermi arrivare su un’Harley
Davidson rossa!-esclamò,
implorandomi.
Annuii
e loro partirono veloci per la scuola. Arresa alla mia sorte, afferrai
la bici
e con calma mi accinsi a raggiungere la mia nuova prigione: la scuola.
Per
me non era un nuovo luogo dove imparare: sapevo già tutto!
Non era nemmeno un
luogo dove incontrare gente: tutti gli amici che avevo conoscevano il
mio
segreto e ciò bastava, non volevo nessun altro a cui dover
mentire.
Era
solo un luogo al quale i miei mi avevano iscritto per darmi un tocco di
quella “umanità”
che purtroppo o per fortuna non
avevo.
Non
appena arrivai, sistemai la bici e la legai per bene e poi mi
avventurai in
quella che per me sarebbe stata una jungla.
Trovai
mia sorella che mi attendeva davanti all’ingresso; la presi
per mano e
raggiungemmo la prima aula di lezione: biologia.
La
lezione fu molto noiosa e così pure tutte quelle che avevamo
durante la
mattinata. Mia sorella era molto triste perché sperava che
qualcuno si
presentasse, almeno.
Durante
la pausa pranzo ci toccò mangiare dell’orrendo
riso al curry che piccava
moltissimo e oltretutto non era sangue! Bleah.
Prendemmo
il tavolo che una volta era stato della famiglia Cullen. Tutti ci
osservavano
di sottecchi come se fossimo dei mostri o roba del genere. Sentii la
gente
sussurrare che eravamo “gente strana”.
D’accordo, possedevamo una pelle particolarmente bianca e la
nostra pelle era
perfetta ma non mi sembrava che ciò bastasse per farci
archiviare come “intoccabili”.
Accidenti. Andava male, molto male. Mia sorella avrebbe pianto non
appena
saremmo giunte a casa. Speravo vivamente per la mia sanità
mentale che qualcuno
venisse a presentarsi o ci rivolgesse almeno la parola.
Poi,
il miracolo avvenne.
Una
ragazza dai capelli neri e gli occhi di un azzurro assolutamente
limpido si
avvicinò con il vassoio a noi. Aveva le trecce ed il suo
modo di vestire era
molto leggero e fresco.
Si
sedette di fronte a noi e incominciò a mangiare
tranquillamente.
Alchè,
mia sorella spazientita le rivolse la parola.
-Ciao,
come ti chiami?-
chiese cortese.
Lei
alzò la testa di scatto e mi colpì con il piede
per sbaglio. –Ommiodio!-
esclamò. –Mi avevano detto che questo tavolo era
libero! Perdonatemi, non
volevo disturbarvi.-
Poi
lo vidi. I suoi occhi non erano semplicemente azzurri. Lei non poteva
vedere:
era cieca!
♫
Note
dell’autrice: Salve amiche
mie! Scusate se ho tardato a postare ma
vedevo che venivo seguita ormai da pochissime persone e speravo che
alcune non
commentassero solo perché magari non avevano visto il mio
aggiornamento oppure
erano in vacanza e invece no! Proprio pare che non vogliano commentare
più. xD
Pazienza, per voi che ancora mi sopportate e sopportate le mie pazzie
ecco qua
un altro capitolo. Le bambine come avete visto non sono più
bambine ma sono
cresciute! Alcune hanno detto che avrebbero voluto che le piccole
crescessero e
così l’ho fatto considerato il fatto che era anche
ora, non trovate?! Ora
magari ognuna di voi potrà rispecchiarsi nelle
personalità dell’una e dell’altra..
spero vi siano piaciute! (: Per ultima cosa.. chi sarà
questa misteriosa
sconosciuta?! Lo vedremo nella prossima puntata! xD
Anche
oggi mi ritrovo a rispondere ai
vostri commenti, ecco qua:
Tede: Gemeeeeeeeee!**
Già, Leah ha fatto la parte dell’insensibile, ma
nei vari
libri della Meyer io ho sempre sospettato che lei fosse segretamente
cotta di
Jacob, ecco del perché il suo atteggiamento è
così brusco verso Bella. (: Per
questo l’ho fatta reagire in questo modo.. che dici?
Stupidaggine colossale?
Grazie mille per i complimenti tesora, ti adoro tantissimo e per
favore, non
smettere di sognare né di scrivere! Spero che la
pubblicità sia stata lieta per
te. ;) Ti voglio un mondo di bene geme mia, non sai quanto!
Saruxxa: Grazie cara,
sei tanto carina a
scrivere questo, forse ho capito male. ^^ Grazie mille, anche io sono
contenta
che il brutto momento sia passato,però sono anche molto
contenta per te. (:
Bhe, spero che in questo capitolo tu abbia capito un poco di
più riguardo al grande
mistero di Jake.. è tutto un po’ complicato
però sì, gli strani vampiri morti
centrano eccome!;) Un bacione, alla prossima, spero continuerai a commentare e che anche
questo capitolo ti sia
piaciuto.
hermana: Ma grazie fan
numero uno di
non volermi uccidere! xD Già, è tutto molto
complicato, Jake è un “crudele”
vampiretto con gli occhi rossi, ma non è come Edward o Bella
o gli altri
vampiri! ^^ Il fatto di ricordare che è morto è
importante per il suo
salvataggio. Basta! Ho già detto troppo!
>-<’’ ciao fan numero 1, non mi
abbandonare, mi raccomando! ;)
kekka cullen: Pfiuu!
>.< Mi sono
salvata per un soffio. xD Sai tesoro, all’inizio pensavo di
farlo salvare
subito dalle gemelle, ma sarebbe stato troppo monotono e poco originale
considerando che l’avevano già fatto con Bella,
così ho cambiato strategia e..
vedrai! (: Grazie mille per gli splendidi complimenti, sono contenta
che la mia
ff ti piaccia e spero vivamente che tu non mi abbandonerai mai. ^^ Club
anti-Leah. Aderirò sicuramente!(; Già, povere
piccole, ma queste piccole ora
sono un po’ cresciute! ^___^ Purtroppo non posso svelarti
niente, altrimenti
che bello ci sarebbe nel leggere questa storia?! Un bacio, alla
prossima
tesoro, a prestissimo e.. non mi abbandonare!
Frafra9: Grazie Fra! **
Che carina
che sei! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ci sono molte
risposte anche se non ti ho messo Billy nel capitolo precedente, mi
dispiace
non averti soffisfatta del tutto. L Dimmi
quando c’è qualcosa che non ti piace,
così magari provvedo a modificare! (:
Alla prossima, continua a seguirmi mi raccomando! Baci
Gigetta97: Ma ciao!
Benvenuta tra le
commentatrici! ^^ Sono molto contenta di andarti a genio e felice di
avere un
modo di scrivere che ti piace. :D Alla prossima e spero continuerai a
commentare e dirmi che te ne pare della storia, baci!
vampiretta4ever: Ho capito.
Sai, anche io
adoro le storie amorose infatti mi stavo annoiando un po’ a
descriverle sempre
piccole così.. ta dan! Cresciute e soprattutto per farti
felice.. quanto è
carino Seth?! (: Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, bacioni!
Continua a
commentare mi raccomando!
mazza: Eccola la
nostra
ritardataria che cancella il commento e poi si scoccia a rifarlo! xD
Bhe, ti ho
aspettata, visto? (: No no e no. Tutto sbagliato. Non ci hai preso in
niente.
Che controllo?! Leggi e scoprirai. ù_ù E ancora
no, non si sono sbagliati sul
veleno dei vampiri sui licantropi. Dai tempo al tempo, tesorino e
capirai
tutto! xP grazie per la correzione errori, provvederò. (: a
domani picci, un
bacione!
P.S. Ecco
la risposta alla tua domanda tesoro, nessuna licenza narratica. ^^
Nessie93: No tesoro,
almeno non
completamente. ^^ Sono dolcissime, hai ragione, però ora
sono un po’ più
cresciute..carine, vero? (:No, Jacob non farà loro del male,
non fisicamente
almeno, ma Nessie risentirà molto di tutto.. alla prossima
bella e mi
raccomando, non mi abbandonare! ;)
littleSmiley: Moo! Tesoro,
così mi
commuovi! ** Grazie cuginetta,sono felice che Celeste stia bene e che
tutto si
sia sistemato. Jacob ha fatto penare tutte e soprattutto Nessie! Come
sempre
non finirò mai di ringraziarti, amo i tuoi commenti e i tuoi
complimenti, ma
sono semplicemente una ragazza che adora scrivere e lo fa con passione.
^^ Ti
voglio bene, baci.
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo
perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto a
commentare Kn94, aurora julia,
xxx macky96 xxx,
Anime_Love, edwardina4e e Sara_Twilighters.
Un bacione
a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro
gradimento.
Noemix ♫
Amiche,
vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in
difficoltà con questa storia La
verità nel sangue di Tede. È
un’ottima scrittrice, fateci un salto se potete, davvero. Mi
fareste veramente
piacere e soprattutto a lei! A presto!
|
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Capitolo 25 *** LUCE E OMBRA ***
twins.capitolo 25.efp
♥Luce
e Ombra♥
25°
Capitolo
~ஐ~
C'è
fra voi chi cerca
la compagnia delle persone loquaci
per timore della solitudine.
Il silenzio della solitudine
svela infatti ai loro occhi
la loro nuda essenza,
cosa dalla quale rifuggono.
E vi sono quelli che parlano,
e senza consapevolezza né preveggenza
rivelano una verità
che sono i primi a non capire.
E vi sono coloro che hanno
la verità dentro di sé,
ma non la esprimono a parole.
Kahlil
Gibran
Alla mia amica Mazza.
Grazie di essermi sempre
vicina.
Alla mia geme
Tede.
Tutto
si sistema,tesoro.
Ci
sono io qui con te! (:
Renesmee ♀
I
suoi occhi azzurri brillavano, illuminati da un raggio di sole, che si
intrufolava
attraverso la finestra della mensa. La sua pelle era bruna, come quella
dei
Quileutes e le labbra scure. Assomigliava molto a Leah.
–Perdonatemi,
non volevo disturbare. Ora mi alzo.- disse, mortificata, alzandosi.
Fulminai
mia sorella. –No, tranquilla, resta. Noi siamo nuove della
scuola, ci fa
piacere conoscere qualcuno-, risposi.
-Oh.-
si stupì,-Grazie mille- e si sedette di nuovo sulla sedia
che aveva occupato fino
a quel momento, ritornando al suo piatto.
-Come
ti chiami?- domandò poi Carlie. La ragazzo alzò
il viso olivastro, sistemandosi
una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Muna-,rispose
tutto d’un fiato- Muna Nahiman. Voi?- chiese, lo sguardo
perso nel vuoto.
-Io
sono Renesmee Cullen e lei è la mia gemella Carlie Cullen.-
Si voltò verso di
me; immaginai che non dovesse essere tanto facile vivere senza guardare
le
persone in faccia, senza scrutare il loro volto e mirarne gli occhi.
Senza
ammirare il sole che qualche volta compariva nel cielo piovoso di
Forks. Senza
poter distinguere i fiori, o i colori o gli indumenti. Senza poter
leggere i
libri da sola, ma dover sempre sottostare ad altri. Incespicare di
continuo perché
non si era potuta scrutare la strada. Lei probabilmente aveva un udito
molto
sviluppato visto che gli occhi non vedevano e sempre probabilmente non
si
poteva nemmeno accorgere di quanto la nostra pelle fosse chiara e di
quanto noi
fossimo “diverse”.
-Molto
piacere.- disse, allungando la mano prima verso di me e poi verso mia
sorella.
-Che
cosa incantevole essere gemelle. Deve essere molto divertente potersi
scambiare
o vivere in simbiosi.. avrei tanto voluto avere una gemella
anch’io!- continuò.
-Bhe-,
iniziai- Sin da piccole eravamo sempre insieme, però non ci
potevamo scambiare.
Mia sorella è bionda mentre io ho i capelli rossicci. Io ho
gli occhi castani e
mia sorella verdi. Perciò di sicuro era difficile che
qualcuno ci
distinguesse!- scherzai, sghignazzando nervosamente.
-Oh,
perdonatemi io..-
-Non
puoi vedere, me n’ero accorta.-la interruppi. Mia sorella mi
gelò: avevo
parlato in modo un po’ altezzoso e poco garbatamente.
-Scusa,
non dovevo dirlo in questo modo..-
-No,
figurati. Avrei dovuto immaginare che fosse evidente; seguo la vostra
voce per
capire dove vi trovate, non posso vedervi.- rispose lei, dolcemente e
sorridendo.
-Deve
essere molto frustante..- tentennai.
-Come..
come è successo?-le domandò Leslie.
-Ci
sono nata. Non ho mai visto la luce, sono sempre rimasta al buio; posso
solo
sognare i colori, ma i miei sogni sono sempre in bianco e nero. Da
piccola nel
mio villaggio venivo schernita dagli altri bambini per la mia
cecità; io sono
sempre rimasta da sola ma penso che il non vedere sia ben altro che
essere cechi.
Significa non rendersi conto della vita che scorre intorno a noi,
significa non
ascoltare il vento che ci sussurra all’orecchio parole sagge,
significa non
capire quanto siano preziose le piante, la pioggia, l’erba e
gli animali.
Quanto sia bello catturare un pezzetto di cielo con i sogni o
accarezzare l’acqua
alla sorgente di un ruscello.
La
vera cecità è tutto ciò. Il sole
continuerà sempre a brillare, anche se
qualcuno come me non potrà mai ammirarlo.-
raccontò. La voce a volte le si
piegava per il dolore dei ricordi, altre volte aveva il sapore delle
lacrime e
poi si tingeva d’ira.
Percepivo
la forza che possedeva in corpo. Non era una ragazza comune.
Era
diversa, come lo eravamo io e mia sorella. E ciò mi piaceva
molto!
-Hai
ragione, Muna.- confermai- Non ti accorgi
di quello che hai finché non lo perdi..-
-Hai
ragione Renesmee, però vedi, io non so cosa mi perdo della
luce visto che non l’ho
mai vista. Tuttavia non sono sicura che sia un bene; non posso sentire
la
mancanza di qualcosa che non conosco, ma mi rimarrà sempre
la curiosità di
sapere come sia.-disse, ma non parlava più con noi, ma con
se stessa, poi se ne
accorse –Scusatemi, sto parlando a vuoto.-
Sorrisi.-No,
stavi facendo riflessione molto interessanti. Comunque puoi chiamarmi
Nessie!- Rise.
– Ed io Leslie- mi seguì
la mia gemella.
-Se
si potesse abbreviare il mio nome, vorrei anch’io che mi
chiamaste così!-
scherzò lei.
Scoppiammo
a ridere: era proprio una ragazza speciale.
Da
quel giorno in poi, Muna iniziò a far parte della nostra
famiglia. Non venne
mai a casa nostra perché i suoi non volevano, tuttavia ci
fece compagnia ogni
giorno e ci presentò anche alcuni suoi amici: sua sorella
Soara, che le
assomigliava molto e due ragazzi, Anoki e Paco, entrambi scuri di pelle
e con
gli occhi color mandorla.
Erano
come una grande tribù, però vivevano in una casa
fuori città che non ci volle
mostrare mai. Non conoscevo il vero motivo, probabilmente se ne
vergognava.
Un’altra
sua stranezza era che, nonostante il calore della stagione che ci
avvolgeva,
portava sempre un pesante maglione di lana, senza mai scoprire alcuna
parte del
suo corpo. Le chiedevo puntualmente se non avesse caldo, ma lei
rispondeva
sempre che, rispetto alla regione in cui era nata, la Florida era
troppo fredda
per lei.
Nonostante
tutto ciò, era una persona cordiale e pacifica.
Il
tempo con lei passava in un baleno e a volte riuscivo anche a non
pensare al
mio Jacob.
Era
scomparso da troppo tempo perché ne ricordassi il viso o la
fisionomia,
tuttavia il suo ricordo non mi abbandonava mai.
Il
mio era un vero e proprio dovere, trovare Jake lo era.
Ogni
mattina uscivo di casa sempre alla stessa ora, nel momento esatto in
cui il
sole smetteva di giocare a nascondino con i monti e spuntava tra le
immense
felci della foresta. I colori dell’alba mi stupivano ogni
giorno di più tanto
che un giorno presi un foglio di carta e, stesa nell’erba
bagnata dalla
rugiada, iniziavo a tracciare i contorni di quel meraviglioso pezzetto
di
paradiso con gli acquarelli.
Mi
piaceva molto l’effetto che riuscivo a dare al mio paesaggio
così divenne un’abitudine.
Giorno dopo giorno il sole diveniva sempre più bello e la
luce sempre più
chiara. A volte dimenticavo pure il vero motivo del mio risveglio
mattiniero.
Aspettavo
Jacob.
Sempre.
Avevo
sempre aspettato Jacob.
Ricordavo
la notte in cui era scomparso e pensavo che un’alba,non
sapevo quale, sarebbe
inaspettatamente tornato da me.
Visto
che il buio aveva dissolto ogni sua
traccia, magari la luce ne avrebbe
riportata qualcuna…
Zia
Alice adorava questa mia nuova passione e si divertiva moltissimo ad
incorniciare quelle che lei chiamava “opere
d’arti”.
Così,
mentre Leslie usciva con Seth e Muna restava a casa con i suoi amici,
io
dipingevo tele sempre più grandi.
Una
sera, mi trovavo nella mia camera da letto a leggere, distesa tra i
cuscini
quando Leslie entrò come una furia, sbattendo la porta.
Poi
si lanciò sul letto, piangendo.
Mi
sollevai da terra e la raggiunsi, sedendomi accanto a lei ed
accarezzandole i
boccoli biondi. –Sorellina, che è successo?- le
domandai preoccupata.
Fatti miei!
Mi
gridò mentalmente.
-Bene!
Allora fa’ come ti pare, io me ne vado a letto.-
dissi,irritata.
E
così feci.
Mi
infilai velocemente il mio pigiama e spensi la luce, buttandomi tra le
coperte.
Come
ogni sera guardai la foto di Jake sul comodino e poi chiusi gli occhi,
rassegnata.
Ero
sul punto di addormentandomi quando qualcuno si intrufolò
nel mio letto.
Scusa…
-Leslie,
sei stata scortese, te ne sei accorta?-
Si, scusami,
è che Seth mi ha fatto
tanto arrabbiare…
Seth.
Dovevo immaginarmelo.
Che
cos’è successo fra di voi?
Le chiesi.
Mi
prese la mano e mi mostrò la conversazione.
Aveva visto
Seth abbracciare un’altra
mentre stava andando da lui e c’era rimasta molto male. Lui
se n’era accorto e
l’aveva inseguita fino a casa, chiedendole scusa e urlandole
che non era come
pensava.
-Forse
lo è davvero. Cioè, intendo che magari non
facevano nulla di male lui e quella
ragazza. Dai Leslie! Era solo un abbraccio!- la rimbrottai.
-Sarà,
ma era un abbraccio molto eloquente!- si oppose lei.
-Sei
una testona!-
-Lo
so…- rispose, malinconicamente.
Era
da molto tempo che non leggevo nel suo sguardo una simile tristezza.
-Dai-
dissi, cercando di tirarla su di morale- Se tiene a te come credo, te
lo
dimostrerà entro domani mattina, vedrai.- la rassicurai,
sorridendo nel buio.
-Ne
sei sicura?- domandò; nel suo sguardo una nuova nota di
speranza.
-Certo.
Sicura come il fatto che il sole sorge ogni mattina!- sorrisi.
Apprezzò
molto ciò che le dissi; mi diede un bacio sulla guancia e si
addormentò fra le
mie braccia, tranquillamente.
La
mattina dopo ci svegliò mia madre che corse dentro la
stanza, facendoci
sobbalzare.
-Leslie,bambina
mia, meglio se scendi subito!- le ordinò mamma Bella,
sottoforma di
suggerimento.
-Perché?-
rispose lei, con la voce ancora impastata dal sonno.
-Niente
perché, scendi subito, tesoro. Guarda con i tuoi occhi!-
disse mamma, mentre
raggiungeva suo marito in salone.
Corse
velocemente all’ingresso, mentre si disperdeva
un’altra alba e ancora niente
Jacob per me. La raggiunsi lentamente e mi trovai davanti una scena
indimenticabile.
Mia
sorella piangeva, ma questa volta di gioia. Un lupo color sabbia con
una rosa
rossa fra le zanne stava seduto nell’erba e sotto di lui un
cartello: “Vuoi essere la mia
fidanzata, Carlie Cullen?”
Aveva
un giorno quando Leslie si fidanzò ufficialmente con Seth, e
sedici quando lo
venne a sapere.
♫ Note
dell’autrice: Salve
dolcezze mie!
Scusatemi, ma questa volta non ce
l’ho fatta a rispondere a tutte perché vado di
fretta, perciò cerco di
rispondere in modo complessivo. Qualcuna mi ha fatto notare che il loro
linguaggio non è ancora abbastanza maturo; bhe, dovete
pensare che le bambine
avrebbero 5 anni se fossero state “normali”. Certo,
sono molto colte, però
comunque non sono delle sedicenni come lo sono io o altre che stanno
leggendo,
ecco. Alcune mi hanno detto che la storia senza Jake non è
storia. Avete
ragionissima e sebbene io sia assolutamente Team Edward sono
d’accordo con voi.
Secondo voi Muna a che cosa serve?! xD Cercate di scomporre il suo nome
o
tradurlo in un’altra lingua e capirete dove voglio arrivare..
Vi siete chieste perché
abbiano tutti nomi strani? Ecco, voglio vedere dove, le vostre geniali
menti,
possano arrivare! Una cosa va chiarita inoltre: l’imprinting
tra Jacob e Nessie
è assolutamente rimasto, ecco perché non era
riuscito ad attaccarla. ^^ Spero
che Muna abbia affascinato quanto ha affascinato me. L’ho
introdotta nella
storia perché è molto particolare e
un’altra domanda: perché nessuno dei loro
nuovi amici vuole mostrare il proprio corpo?! Indagini e ancora
indagini ma so
che ci arriverete!
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
vampiretta4ever
HappyDayana
Frafra9
MoonLight_95
Saruxxa
Tede
aurora
julia
littleSmiley
Nessie93
mazza
(esatto,
ma Seth è mio! Ù_ù)
Grazie
mille a tutte voi per aver
commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo
perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di
noi.
Un bacione
a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro
gradimento.
Noemix ♫
Amiche,
vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in
difficoltà con questa storia La
verità
nel sangue di Tede.
È
un’ottima scrittrice, fateci un salto magari.
Un’altra
bellissima storia è
Ali di
carta di trettra. Passateci!
^^
|
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Capitolo 26 *** FIDANZATA? ***
capitolo 26° efp
♥Fidanzata?
♥
26° Capitolo
Amatevi
l'un l'altro,
ma non fate dell'amore
un'alleanza che vi
incateni.
Riempite ciascuno
la
coppa dell'altro,
ma non bevete solo
da una stessa
coppa.
Mettetevi fianco a fianco,
ma
non troppo vicini.
Perche' la quercia non si rialza
all'ombra del
cipresso.
~ Kahlil
Gibran ~
All’estate.
Anche
se l’inverno si avvicina
Ogni giorni di
più,
Mi hai donato una felicità che non
dimenticherò.
Grazie. (:
Carlie ♀
Quasi non ci credevo.
Insomma. Il mio Seth,
la persona che mi
aveva amato di più durante tutti i miei anni di vita. La
persona che mi
conosceva, mi esplorava e mi accudiva sin da piccola.
Lui.
Innamorato di me.
Come probabilmente lo ero sempre
stata io, peccato
che da giovane ed inesperta qual ero non l’avevo capito.
Lui era tutto il mio mondo e non me
n’ero mai resa
conto pienamente.
“Ti amo.”
Mi aveva detto.
Ed esattamente in quel secondo, i
fiori si erano
tinti di un rosso acceso, il sole si era infuocato, le nuvole si erano
terse
del loro fumo ed il cinguettio dei pettirossi si erano accentuati.
Non avrei mai potuto più
fare a meno di lui, come
lui di me.
Raccolsi il fiore che teneva fra le
labbra e gli
accarezzai il pelo color sabbia: era splendido e profumava di
lillà.
-Grazie Seth, accetto.- risposi
dolcemente,
chinandomi per dargli un bacio sulla testa pelosa. Si alzò e
corse nella coltre
del bosco per poi riapparire sotto le sue vere sembianze: il ragazzo
più bello
che io avessi mai potuto immaginare.
Aveva gli occhi scuri,
impenetrabili e profondi; i
capelli ricci e neri, detestava pettinarli! Il torace era colmo di
muscoli, il
corpo bello ed abbronzato. Insomma, una meraviglia di ragazzo e non
desideravo
altro che stare con lui.
Si avvicinò a me e
disse:- Finalmente, amore.
Finalmente è giunto il momento di stare insieme.. Ti amo.-
Mi strinse fra le sue braccia ed
inevitabilmente
scoppiai in lacrime.
Come si poteva essere più felice di me in quel momento?!
Mi guardò in viso,
caloroso come sempre. –Perché
piangi, piccola? Forse.. non ricambi?- si intristì.
Gli presi il volto fra le mani
mentre piangevo,
commossa :- Ma Seth, come fai a dire una cosa del genere?! Certo che
ricambio!
Io..-
Non riuscii a terminare la frase
perché quel matto
del mio Seth mi baciò.
Già, mi diede un bacio
davanti a tutta la mia
famiglia, compreso mio padre.
Fu il momento più bello
di tutti.
Il
mio primo bacio.
Dapprima percepii solo qualcosa di
molliccio
infiltrarsi nella mia bocca, ma poi, tutto divenne più
tenero e bello.
Il
mio primo bacio.
Mamma aveva sempre detto che la
prima volta sarebbe
stata.. strana. Tuttavia meraviglioso. Sarebbe stato fastidioso,
tuttavia..
dolce.
E..aveva ragione.
Quando riaprii gli occhi vidi il
volto gioioso del
mio ragazzo e mio padre che a stento veniva fermato dalla mamma e dai
suoi
fratelli.
Lasciai Seth per un secondo e corsi
da lui.
-Papà, calmati: sono e
sarò per sempre la tua
bambina; tanta agitazione non serve a nulla, no?!- affermai,
così eccitata
all’idea di tutto ciò che stava succedendo.
Com’era possibile che un
ibride potesse essere
tanto felice?!
Com’era possibile che una
ragazza che si nutriva
anche di sangue, potesse trovare l’amore?
La mia esistenza non era di per
sé una cosa
assurda?
La risposta a tutte queste domande
era: no, non era
possibile.
Tuttavia la vera stranezza di tutto
ciò, era
proprio la loro incredibilità.
Perché nulla era
impossibile.
Perché
l’impossibile, diventa possibile quando ci
si crede a fondo.
Tornai da Seth che era ancora fuori
di sé per la
gioia.
-Io..-cominciò, non
appena mi ricongiunsi a lui.
-Shh Shh. Ora parlo io.- lo
bloccai. Poi lo baciai
di nuovo, donandogli tutto l’amore che avevo in corpo e
questa volta fu ancora
più emozionante di prima.
Il calore del suo abbraccio non si
poteva paragonare
a nessun altro che avevo ricevuto fino a quel momento; tranne forse
all’affetto
che nutrivo per la mia..
Un momento!
Riaprii gli occhi e mi accorsi
della mancanza di
Renesmee, la mia carissima gemella.
Scioccata da questa constatazione,
probabilmente
parvi spaventata perché zia Alice, commossa dalla visione
che aveva avuto,
rispose:- Si è ritirata. È andata nel parco a
fare una passeggiata.. Tu e Seth
le avete ricordato una cosa che l’addolora molto..-
Solo allora compresi che la mia
felicità,
comportava anche delle rinunce, come ad esempio quella di mia sorella.
Renesmee ♀
Passeggiavo
tranquillamente fra l’erba fresca,
appena falciata da mio nonno.
Il panorama era splendido e l’odore fresco di
muschio mi arrivava alle narici come una manna dal cielo.
Quanto amore c’era
nell’aria.. Peccato che io non
potessi condividere nulla di quello che la mia cara Carlie stava
provando.
Non ero mai stata innamorata.
Mi ero sempre negata questo lusso.
Un essere come me non poteva dare e
ricevere troppo
amore in una volta ed oltre che per la mia famiglia, ero certa di non
poter
accogliere nessun’altro nel mio cuore.
Il posto era già stato
preso una volta.
Ma Jacob non
c’era più.
Non sarebbe apparso come per magia
tra gli alberi.
Non sarebbe accorso a proteggermi o ad abbracciarmi. Non sarebbe
tornato da me.
Era
scomparso.
Semplicemente era scomparso dalla
mia vita come il
sole di sera.
Forse non voleva andarsene.
Forse sapeva che questo era il suo
posto.
Ma se n’era andato comunque.
Gli occhi rosso
cremisi gli adornavano il viso e null’altro che il crepuscolo
avrebbe più
visto.
Forse era lui la persona di cui
avevo bisogno..
Forse era sparito troppo presto perché io mi potessi
accorgere di amarlo.
Rammentavo ancora come diventava
dolce il suo
sguardo quando gli comparivo d’innanzi.. Avessi potuto
rivederli almeno
un’ultima volta!
Avessi potuto odorare nuovamente il
suo profumo,
specchiarmi in lui.
Ma sentivo che questo non sarebbe
avvenuto troppo
tardi. Prima o poi, sarebbe tornato.
Lo
sentivo.
Come percepivo i passi di mia
sorella avvicinarsi
sempre più.
Accidenti!
S’era accorta della mia
assenza; temevo di averle
rovinato la giornata, un momento che per lei significava tutto.
Insomma, un
momento prima piangeva per lui ed un attimo dopo le lacrime si erano
colorate
di gioia!
Com’era strano il mondo e
soprattutto quant’era
fragile l’animo umano!
Le piccole nubi, simili a
matasse di lucida seta candida, vagavano per il turchese concavo del
cielo
estivo.
La luce del sole scivolava
sulle foglie lucide; nell’erba fremevano bianche margherite.
Prima che Carlie mi cogliesse
di sorpresa alle spalle recitai ad alta voce un verso di Shakespeare
che mi era
sempre piaciuto moltissimo.
-"Amore non
è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a
svanire quando l’altro
s’allontana. Oh no! Amore è
un faro sempre
fisso che sovrasta la tempesta e non
vacilla mai;
amore non muta
in poche ore o settimane, ma impavido
resiste al
giorno estremo
del giudizio;
se
questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai
scritto e nessuno ha mai
amato.”-
-Bella poesia, sorellina.- rispose
lei.
Mi voltai e le sorrisi.
-Già, molto.. mi
è rimasta impressa. Suppongo che
tu e Seth rientriate perfettamente in questa descrizione.- dissi, quasi
con
rammarico.
-Ma ci rientrate anche tu e Jacob!-
affermò,semplicemente
e vivacemente.
Fui scioccata da quella risposta.
No.
Non anche lei!
Se prima stavo male, ora stavo
peggio!
Scoppiai in lacrime come una
bambina a cui avevano
appena tolto il ciuccio.
Caddi tra le margherite che
esplosero in milioni di
piccoli petali bianchi; sembrava di stare in mezzo ad una tempesta di
neve.
Carlie mi abbracciò,
chinandosi su di me.
-Perdono Nessie, sorellina! Non
dovevo nominarlo..-
si scusò, mortificata.
-Non..Non.. Non fa..Non fa
niente..Non fa niente
Leslie..Non..Non fa niente..- piagnucolai.
-Ti manca tanto, vero?- disse,
tristemente.
Scossi la testa, confusa.
-Non mentire, gemella. Ricordati
che ti leggo nel
pensiero!- sogghignò.
In quel momento, non so
perché ma scoppiai a
ridere, mentre le lacrime scendevano copiose lungo il mio viso.
E ridemmo.
Ridemmo in quell’immensa,
travolgente stesa di
margherite.
E tra tutte quelle sensazioni,
Carlie concluse
dicendo:- Tornerà, Nessie.
Tornerà più amorevole di prima-
E le credetti.
Quella sera stessa, Leslie
uscì con il dolce Seth
che, fuori di sé dalla gioia la presentò a mamma
Sue e a sua sorella, Leah.
La serata, come poi mi
raccontò la mia gemella,
passò lentamente e tranquillamente.
Sue aveva preparato molti
manicaretti mentre Carlie
aveva portato i Muffin al cioccolato che avevamo preparato nel
pomeriggio,
sotto la supervisione di nonna Esme.
Io, invece, trascorsi la serata con
la mamma e
papà, come quand’ero più piccola:
maratona di film fino a notte tarda.
La mattina mi ritrovavo sempre
scioccata, a causa
del sonno poco genuino; tuttavia i miei genitori erano vampiri e non
avevano
bisogno di dormire!
Dopo aver guardato il primo delle
cinque pellicole
che vedemmo, ovvero “Intervista con il vampiro” una
banale imitazione di noi
vampiri, cenammo.
O meglio: io cenai. Mentre mangiavo
i ravioli di
mamma Bella, mi colpì molto uno spot pubblicitario in
televisione.
Diceva: “ Qui
sul monte Grappa amiamo il
parapendio! Che c’è di meglio di vedere il sole da
vicino per gli appassionati
dei tramonti e dell’alba?! Non desiderereste anche voi
rincorrere in volo
un’aquila, se poteste?! Benone, qui sul monte Grappa
è possibile, grazie ai
nostri istruttori, potrete volare dolcemente in compagnia, sopra ad un
mondo
verde di campi e di foreste.
Vi
aspettiamo!”
Rimasi
incantata davanti a tutto ciò.
Era possibile e.. nessuno me
l’aveva detto?!
Per tutta la sera pregai i miei
cari genitori di
portare me e Leslie su quell’altura per farmi provare
l’emozione più bella: il
volo.
Certo, potevamo correre con il
vento, vedere la
luce dalla cima di un albero, ma nessuno di noi poteva volare. Ed io
volevo
essere il primo mezzo-vampiro a riuscirci. Dovevo.
Era in montagna e..
l’ultima volta che Jacob era
stato bene, fu proprio lì. Perciò volevo andarci:
ad ogni costo.
-Ma lo sai, Nessie,che tua sorella
soffre di
vertigini.- provò a distogliermi, la mamma.
-Già, non sarebbe carino
se tu lo facessi e
lasciassi giù lei.- l’accompagnò
papà.
-Vi ricordo che ne soffriva quando
era piccola
perché non aveva mai corso con papà, poi invece
ne era guarita.- risposi, irritata.
Perché non mi ci
volevano portare?!
-Si, ma questa è una
cosa diversa.- continuarono
loro, abbracciandosi.
Riprovai.- Sentite, per quale
motivo dovreste aver
paura per noi?! Insomma, non siete stati proprio a voi a dirci di vivere
la
vita e di non farsi mai mancare nulla come esperienze
personali? E poi: in
quale pericolo potremmo incorrere?! Insomma.. la nostra pelle
è più resistente
dell’acciaio!-
-È differente, ecco
noi..-
Perfetto. Non sapevano
più cosa dire.
-No, è esattamente come
dico io e voi lo sapete.-
conclusi io.
Papà guardò
nonno Carlisle che, guardando i miei
occhi dolci, annuì.
La mattina dopo, partimmo per la
gita in montagna.
Questa volta però, per paura che la montagna fosse
pericolosa come l’ultima
volta, rinforzarono la guardia e ci portammo dietro anche zio Emmett e
zia
Alice.
All’alba raggiungemmo il
monte Grappa, felicemente.
Ovviamente Seth, abbracciata a Leslie, non la lasciava mai, mentre io
restavo
con Muna che mi faceva compagnia.
Con tutti quei baci mi veniva il
volta stomaco!
Il comportamento della mia amica,
tuttavia,
sembrava strano..
♫
Note
dell’autrice: Salve ragazze mie!
Scusatemi, ma questa volta non ce l’ho fatta a rispondere a
tutte a causa del
mio maledetto Hard Disk che si è rotto (accidenti!),
perciò cerco di rispondere
in modo complessivo. Ho notato che avete avuto delle
difficoltà per capire cosa
si celava dietro al nome di Muna, bhe, nel prossimo capitolo comunque
capirete
tutto. Pensate alla Luna, non aggiungo altro! Sono contenta che vi sia
piaciuto
il nome,comunque! ^^
Spero tanto
che
la coppia Leslie- Seth vi sia piaciuta, volevo approfondire il loro
rapporto
visto che alcune di voi desiderava qualcosa di romantico, ed anche la
sottoscritta! xD Perdonatemi ragazze, ma la piccola Nessie
soffrirà ancora un
pochino, però tutto si risolverà, ve lo prometto.
Allora, vi
chiederete, “perché Parapendio?”. Beh,
perché l’ho fatto, ecco perché! xD
è una
sensazione meravigliosa e desideravo poterla far provare anche a voi e
spero
che il prossimo capitolo vi descriva esattamente ciò che
vorrei. ^^’
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
-vampiretta4ever
-Ed4e
-cloe
cullen
-HappyDayana
-hermana
-kekka
cullen
-Frafra9
-Saruxxa
-Tede
-aurora
julia
-littleSmiley
-Nessie93
Grazie
mille a tutte voi per
aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille
anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le
preferite e le seguite!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate
presto tra di
noi.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato
di
vostro gradimento.
Noemix
♫
|
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Capitolo 27 *** LUI ***
twins. capitolo 27 efp
♥Lui ♥
27°
Capitolo
~ஐ~
Se alcune vite formano un cerchio
perfetto,
altre assumono delle forme che
non
possiamo prevedere
né comprendere appieno,
il dolore è stato parte
integrante
del mio percorso,
ma mi ha fatto capire che niente
è più prezioso di un grande amore.
~
Le parole che non ti ho detto ~
Alla
mia mamma.
Perché
a volte senza di te
sarai
persa.
Grazie.♥
Carlie ♀
Con una buona andatura,
avremmo raggiunto il monte verso le nove di mattina. Zio Emmett e zia
Alice ci
seguivano nel Land Rover.
Il mio Seth mi era stato sempre
accanto, abbracciandomi con una
dolcezza incredibile; a me piaceva soprattutto per questo. Lui non aveva mai finto di essere quello
che non era.
Qualche giorno prima, mi si
era mostrato con tranquillità, come se fosse la cosa
più semplice che si
potesse fare. Lui era sensibile,
intelligente, bellissimo, con una pelle color caramello.
Io, invece,
una semplice ibride con i capelli chiari e gli occhi castani. Magari
anche vivace
e riflessiva ma.. non di più.
Ero abbastanza per lui?
Forse o forse no.
Per ora semplicemente mi
bastava stare accoccolata lì, senza pensare a nulla.
Renesmee e Muna erano
silenziose, come assenti. Per la mia amica dalla pelle bruna,
quell’atto era
normale, data la sua cecità, ma per Nessie era
tutt’altro che consueto.
Sorella,
a che stai pensando?
Le
domandai,mentalmente.
Dapprima voltò la testa di scatto verso di me, scioccata nel
sentire una voce
non sua; poi rispose.
A
niente. Lasciami perdere e per favore: stai lontana
dalla mia mente oggi.
Rabbrividii: il suo tono era
agghiacciante. Supponendo che avessi freddo, Seth mi strinse a
sé con maggior
forza e per un secondo mi mancò l’aria!
-Amore, allenta!- risi,
tossendo.
-Oh!- esclamò mortificato-
Scusa, a volte non so proprio controllare la mia presa.-
-Tranquillo- dissi,
accarezzandogli il viso bollente.
-Ragazzo, se un giorno mi
ritrovassi una figlia spappolata, sarai veramente nei guai!- intervenne
papà,
sghignazzando. Poi si fece serio:- Dico sul serio-
-Edward, su, non esagerare.
So quanto sei geloso dei tuoi tesori, ma Seth la stava solamente
scaldando;
anch’io ho freddo adesso che ci penso- s’intromise
mamma, voltandosi dal sedile
anteriore dell’auto per farci la linguaccia.
-Ma cara, bastava dirmelo!-
aggiunse il babbo, allungando la mano fredda verso di lei e
abbracciandola.
Mamma Bella gli diede un
bacio sulle labbra, carico di amore,come da sempre le avevo visto fare.
Supposi che la conversazione
fosse terminata, così presi l’i-pod nuovo che zio
Emmett mi aveva regalato e
ascoltai uno dei miei pezzi preferiti. Un brano di mio padre.
Basta un dito per cancellare un
numero
Cerco un bacio forse cerco un miracolo
Io davanti a te un sorriso stupido
Ma è soltanto un sogno in un letto madido
Io non sono niente senza il nostro mare di guai
Senza rose senza scuse nella tua città
Silenziosa possibilità la nostra storia
Malintesi a porte chiuse prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà la nostra storia
Io davanti a te senza neanche un alibi
Affogare in piedi nelle sabbie mobili
Niente puó distrarmi dai tuoi occhi lucidi
Niente puó guarirmi dai tuoi sguardi gelidi
Io non sono niente senza il nostro mare di guai
Senza rose senza scuse nella tua città
Silenziosa possibilità la nostra storia
Mani tese a porte chiuse prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà senza scampo senza tempo
Due di due metà è sempre lo stesso
Sempre una novità senza rose senza scuse
Nella tua città silenziosa possibilità
La nostra storia mani tese a porte chiuse
Prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà la nostra storia
Senza scuse nè pretese quattro passi in libertà
È così che ricomincerà la nostra
storia.
(http://www.youtube.com/watch?v=U-F5hejKH10)
Già,
il nostro solito mare di
guai. Era da molto tempo che qualcosa non turbava la nostra quiete. O
meglio:
qualcosa lo faceva ancora. Jacob,
per
Nessie, era un fantasma che non sarebbe mai scomparso. Dubitavo
altamente che
sarebbe ritornato e lo stesso facevo riguardo al fatto che mia sorella
sarebbe
stato in grado di dimenticarlo.
Non ne era capace. Non ancora
almeno.
Continuavo a sperare che
qualcuno riuscisse a farla innamorare come c’era riuscito
Jake.
Ma avevo il
presentimento che
nessuno l’avrebbe sostituito.
Jacob era il
suo lui.
Era morto per
salvarci, per
salvarla.
Forse era solo
per questo che
i suoi pensieri viravano sempre verso di lui; lo sentivo: lo amava. Ma
era
Jacob che amava, o il gesto che lui aveva fatto per lei?
Questa domanda
l’assillava da
sempre.
Renesmee ♀
Vedere mia sorella
sbaciucchiarsi per tutto il
viaggio con il suo “nuovo” fidanzato non fu per
niente piacevole e nemmeno
sentirmi costantemente spiare i pensieri da mio padre.
Sarei voluta scappare via. Ma qualcosa mi spingeva
a continuare: dovevo assolutamente arrivare al Monte Grappa e lanciarmi
da quel
stramaledetto pendio.
Era
un obbligo.
Le nuvole si scurivano man mano che salivamo i
tornanti, quasi ci volessero avvertire di un pericolo. Il vento
continuava a
spirare, sempre più forte: le foglie rosse e gialle volavano
da tutte le parti,
fischiando. La temperatura calava vorticosamente e la mia mente,
conscia che
qualcosa non andasse, mi costringeva a non badare a queste cose.
Sorella,
a che stai pensando?
La domanda della mia gemella
mi riscosse: cavolo, ma quanto tempo era passato?
Non potevo lasciarla entrare
nella mia testa quel giorno. Non so perché, ma mi costrinsi
a risponderle male.
A
niente. Lasciami perdere e per favore: stai lontana
dalla mia mente oggi.
Non era giusto. Lei aveva
tutto. L’amore della nostra famiglia, un fidanzato che
l’amava, dei cari amici…
ma soprattutto un ruolo in quel mondo così strano e troppo
stretto per noi.
Io invece?
Io ero strana,
incomprensibile per tutti. La gemella problematica. Il genio della
scuola e per
questo emarginata. Nessun ragazzo mi rivolgeva mai la parola, come
spaventati
dalla mia presenza. Inoltre, l’unica persona che aveva mai
provato dei
sentimenti per me aveva perso la vita a causa mia.
Lui
non
c’era in quel momento, non c’era stato in passato e
non ci sarebbe stato nel
mio futuro.
Ero
sola.
A volte invidiavo Muna per la
sua cecità. Almeno non era costretta a vedere tutta la
desolazione che ci
circondava. La società malata in cui c’eravamo
trovate a vivere.
La guardai e sorrisi.
Guardava fuori dal
finestrino, come se potesse scrutare la foresta e mi parve
così ingenua. Così
debole e spensierata.
Ero consapevole del fatto che
ci nascondesse qualcosa, ma era mia amica. La mia unica
amica e non avevo certo intenzione di rinunciare a lei!
La sua vivacità era una manna
dal cielo per me, soprattutto da quando Leslie si era fidanzata. Era
diventata
la mia ancora di salvezza.
Naturalmente non mi era
ancora chiaro il motivo per il quale avesse approvato così
velocemente la mia
proposta di andare in montagna a fare parapendio.
Subito la mia mente mi
obbligò a pensare ad altro e così feci.
Arrivammo
dall’istruttore in
perfetta puntualità.
Sebbene il cielo fosse scuro
e pronto a piovere, riuscimmo comunque a volare in alta quota. Fu
un’esperienza
meravigliosa!
Mi sentii come trasportata
dalle nuvole e un aquila precedette la mia traiettoria.
Arrivammo in una radura
incantevole, fra arbusti molto alti e piante rampicanti.
-Stupendo, non è vero?!- rise
mia sorella, fermandosi accanto a me.
La guardai sprezzante: quel
giorno non riuscivo a sopportare la sua allegria!
-Direi molto gradevole.-
intervenne Muna, con la sua splendida semplicità.
-Si, bello- sorrisi.
Leslie notò il mio cambio di
espressione e mi afferrò per il polso.
-Si può sapere che hai? È
tutto il giorno che mi rispondi male!- strillò.
Mi divincolai, senza
guardarla nemmeno.
-Nessie!-
-Mi hai stufato Carlie! La
tua vivacità, la tua solarità.. è
fastidiosa! Sappiamo tutti che sei perfetta,
ma una cosa che tu non sai
è il fatto
che non sei gradita a tutti. Ora lasciami in pace.- dissi, fulminandola.
Non le avevo mai risposto
così.
Data la sua fragilità, mia
sorella corse via in lacrime, mentre il mio senso di colpa cresceva
velocemente.
-Leslie!- la chiamai, ma era
troppo tardi, se n’era andata.
-Avanti Nes, lei non capisce
come ci sentiamo. Sono
completamente
d’accordo con te, in tutto. La tua gemella è
così… patetica!-
affermò Muna, mettendomi una mano sulla spalla.
In quel momento qualcosa
cercò di farmi comprendere la mia malvagità, ma
l’ignorai. Continuai a mirarla,
scoraggiata.
-Non le avevo mai parlato in
quel modo…-
-Hai fatto bene- continuò
lei.
Il cielo si rabbuiò e mi
sentii in trappola.
Udii un ululato lontano, poi
sempre più vicino, infine uno scalpiccio inarrestabile.
Mi voltai di scatto: vidi un
ombra nera, due occhi rossi come il fuoco e un ghigno irriconoscibile.
L’ombra si sporse e scorsi il
suo volto.
Caddi a terra: era lui.
Era Jacob.
♫
Note
dell’autrice: Toc Toc.
C’è nessuno?
Ahimè, perdonatemi se non mi sono fatta sentire
più, mi prostro ai vostri
piedi. Ricordate in novembre quando vi avevo detto che avrei postato
presto?
Ebbene, avevo assolutamente quell’intenzione ma poi qualcosa
di serio mi ha
interrotto. Mio nonno ha avuto un infarto. È stato un brutto
periodo per me e
per la mia famiglia e siccome anche il peso della scuola non era
minore, non ho
più trovato il tempo per scrivere. Perdonatemi, vi prego!
Cercherò di postare
con più continuità,veramente e se non lo faccio,
mandatemi e-mail a tutto
spiano e anche calci in culo! Magari ritrovo l’ispirazione
con il vostro aiuto!
;) Allora, tornando
al capitolo direi
che.. tadadadan! L’attesa ha portato a qualcosa, non trovate?
Si d’accordo, è
corto, però è pieno di sentimento, non trovate? ^^
Girls,
maaaaa… Secondo voi, qual è il potere di Muna? Perchè,
come sicuramente avrete capito anche lei non è
umana. (:
Bene, ora
che
ho insidiato tante domande nelle vostre meravigliose testoline, passo
ai
ringraziamente.
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
Frafra9:
che
cara che sei! Hai
indovinato!
Nessie93:
Brava
ragazza, hai capito.
(:
Ed4e:
Visto
che è tornato? Bacio
:*
loy90:
Benvenuta!
Piaciuto il
capitolo? ^^
Karliia:
Benvenuta
anche a te!Sono
contenta che tu abbia apprezzato la mia creazione, continua a seguirci,
mi
raccomando ;)
Saruxxa:
Eddie
forevere, carissima
<3 Io e te ci capiamo! È tornato,visto? :D
hermana:
Tesoraaa!
Sono tornata
finalmente, contenta? Un bacione! ^.*
littleSmiley:
Stellina!
*.*
Jake_ele_love:
Sono
tornata visto? Ora non
vi abbandonerò più, promesso!Grazie mille per il
complimenti, continua a
seguirci e a commentare, mi raccomando! ;)
kekka
cullen: Ciao carissima, sei
veramente dolcissima! **
Frankie99:
Benvenuta
fra le
commentatrici! Mi aspetto un tuo giudizio su questo capitolo, mi
raccomando!
^_^
Gemeee T__T dove
sei?
Mazza ormai
ha dato forfè.. vero? :(
Grazie
mille a tutte voi
per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille
anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le
preferite e le seguite!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate
presto tra di
noi.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato
di
vostro gradimento.
Noemix
♫
P.S. Ripeto il mio contatto
per chi avrebbe piacere di
contattarmi.
noemi_hsm_94@hotmail.it
Vi aggiungo
io, altrimenti non vi riconosco!
Quindi: per
chi vuole chiacchierare con me, lasciate i vostri contatti nei
commenti^^
|
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Capitolo 28 *** SGUARDI ***
♥Sguardi
♥
28°
Capitolo
~ஐ~
Io ti chiesi
perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.
Renesmee ♀
E lì, a quel punto,
cadde il
quadro. A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su
per anni
, poi senza che accada nulla, fran,
giù cadono. Stanno lì attaccati al chiodo,
nessuno gi fa niente, ma loro ad un
certo punto,fran, cadono
giù, come
sassi. Non c’è una ragione. Perché
proprio in quell’istante? Non si sa. Fran.
Cos’è che succede a un chiodo per
farlo decidere che non ne può più? C’ha
un anima,anche lui, poveretto? Prende
delle decisioni? Ne
ha discusso
a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le
sere, da
anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un
istante, è quello, fran.
O lo sapevano già dall’inizio, i due, era
già tutto combinato, guarda io mollo
tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13
maggio,
okay, verso le sei, facciamo sei meno un
quarto: fran.
Non si capisce. È
una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci
esci matto. Quando
cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami
più. Quando apri il
giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno
e pensi io devo
andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei
vecchio.
Quando l’amore della tua
vita scompare
un giorno e poi,dopo anni e anni, ritorna a prenderti. Il viso
ingessato, le
sopracciglia arcuate, gli occhi color cremisi e lo sguardo intriso di
odio,
odio puro. Muna si avvicinò a lui
con
un ghigno.
La guardai sbigottita.
-E così la piccola
principessina ibride
rivede l’innamorato,eh Nessie?- disse con un tono spietato e
crudele.
-Muna, ma che…-
balbettai, sconvolta
dalla situazione.
-Ma che ma che ma che? Sempre
domande.
Mi sono stufata. – Mi fulminò con gli occhi, che
ora erano diventati color fuoco.
Bruciavano nell’immensità della loro
cecitò e a poco a poco, l’astio che poco
prima era assente nel suo viso, la trasformò fino ad
invaderla completamente.
-Quante volte sono riuscita a
ingannarti. Quante volte il tuo cuore ti ha mentito, mia cara!- rise.
Lo sguardo Jacob,che nel frattempo
le
stava accanto,
si assottigliò, divenne nuovamente dolce guardandomi e poi,
tenendosi la testa,
probabilmente a causa del dolore, tornò sofferente e
cattivo. Le braccia erano
tenute a spenzoloni lungo i fianchi come se al loro culmine vi fossero
delle
enormi forbici pronte a spezzare ogni cosa. Sedie, case, vite..legami.
Già.
Ogni possibile legame rimanente.
Lo implorai di reagire a tutto quello che stava accadendo, ma fece
finta di
guardare altrove: era cambiato.
Il Jacob che per anni era
stato il mio compagno di sogni, il mio amico più fedele, il
ricordo più vivido
nella mia mente, il battito del mio cuore… era scomparso.
Stavo davvero iniziando a pensare
di
essermi raggirata. Mi ero ingannata e illusa che qualcosa nella mia
vita
sarebbe tornata a funzionare. Lo avevo atteso, amato e mi ero distrutta
nel
senso di colpa per secondi,minuti, ore,giorni senza nessuna tregua.
Come avevo potuto?
Lui non mi teneva a me; Lui
era sotto il potere di qualche
essere mostruoso che aveva devastato la mia mente in una serie di
tremendi
incubi.
Attraverso di essi,però,
ormai
conoscevo la verità sul clan al quale appartenevano sia
Jacob che Muna.
-Murder
Wolves, non è vero?- affermai semplicemente.
-Scusami?-
rispose a sua
volta, quasi scioccata da questa verità.
-Murder Wolves, voi fate parte di
loro,vero?-ripetei,stabile.
Jacob
mi guardò
intensamente,come se , in cuor suo, provasse ancora dei sentimenti nei
miei
confronti.
Muna
ridacchiò
nervosamente, poi s’interruppe.
-Già.
Ma tu come
fai a conoscerci?-
-Io
so molte più
cose di quante tu possa pensare. Non mi sottovalutare: mai.-dissi,
avvicinandomi man mano che parlavo.
In
quell’istante
ripensai a tutto ciò che avrei perso se mi fossi abbandonata
a quella Tenebra che sentivo
strisciare verso di
me.
Chiusi
gli occhi
e vidi.
Il
sorriso di mia sorella.
La
voce di mia madre.
Gli
abbracci di mio padre.
La
risata di zio Emmett.
I
biscotti della nonna.
Gli
insegnamenti di zio
Jasper.
I
baci di zia Rosalie.
I
balletti di zia Alice.
La
saggezza del nonno.
Seth,
Billy, Quil, Embry,
Sam, Emily…Leah.
Mi
ero sempre concentrata
sulla mancanza di Jacob, quando invece avevo tralasciato il fatto che
mai ero
stata sola. Ognuno di loro ogni giorno aveva reso la mia vita brillante
e
soddisfacente.
Di
certo non ero la ragazza
più fortunata del mondo, ma sicuramente lo ero come bambina.
Ero la piccola
della famiglia, insieme a mia sorella. Loro ci sarebbero sempre stati
per me,
sebbene io li avessi allontanati.
Li
avevo respinti, come avevo
fatto con ciascuno i quali mi volevano bene.
Molti
anni prima avevo persino
avuto paura di Jacob, in quella foresta buia irretita dal sogno. Non lo
avrei
più fatto.
Mai, mai più.
Aprii
gli occhi, pronta come
non mai. Mi accorsi solo allora che il mio corpo stava emettendo una
luce, una
luce fioca che proveniva dal pallore del mio corpo.
Vidi
che Muna arretrava,
sorpresa da quel cambiamento mentre Jacob rimaneva fisso a guardarmi.
Per un
attimo mi ritrovai immersa in quegli occhioni color cioccolato e fu
troppo
tardi.
Quella
luce scomparve per un
attimo e mi ritrovai a terra e a poco a poco,tutto si fece buio.
Carlie ♀
Uffa.
Ero talmente arrabbiata
con mia sorella! Come diavolo aveva potuto trattarmi in quel modo? Io
non le
avevo fatto nulla, anzi. Le ero stata accanto più che mai
durante tutto il
periodo in cui il suo senso di colpa aveva raggiunto limiti
agghiaccianti.
Ed
ora?
Ora
che Muna aveva iniziato a
far parte del nostro gruppo per lei non significavo più
nulla?
No.
La
Renesmee che conoscevo non
si sarebbe certamente comportata in
quel
modo!
Camminavo,camminavo
lontana
da quella radura che non riusciva a contenere la mia collera. Mi ero
già
allontanata molto quando mi arrivarono chiari i pensieri della mia
gemella che,
involontariamente gridavano:
Aiuto!
Mi
bloccai per riflettere.
Era
un modo per richiamarmi
indietro e scusarsi oppure semplicemente per schernirsi di nuovo con me?
No,
stavolta non se la
sarebbe cavata così semplicemente. Doveva pagare per il suo
comportamento, non
era stata per nulla cortese, perdinci!
Però…
dopotutto era mia
sorella!
Dovevo
darle il buon
esempio,giusto?
Udii
numerosi ululati, uno
dietro all’altro. Accidenti! Di certo non erano lupi!
Cominciai
a correre verso il
luogo dove avevo lasciato Nessie, le nuvole cariche di pioggia si in
scurivano
sempre più ad ogni mio passo.
Dovevo
far in fretta o per
Muna e mia sorella sarebbe stato troppo tardi.
Mi
avvicinai quatta quatta, e
vidi che la mia gemella stesa a terra mentre Muna vicino ad alcune
ombre,molto
alte e muscolose. Cercai di mettere a fuoco il più possibile
e vidi… Jacob! Non
ci potevo credere!
Era
il suo fantasma o cosa!
Perdinci,
Nessie doveva
essere sicuramente svenuta nel vederlo. Ma perché la sua
amica non le era
accanto,perché non reagiva?
-Alla
buon ora,Paco.
Trasciniamo questa mocciosa dal padrone e poi cercheremo anche
l’altra. Lo sa
perfettamente che il loro potere non funziona se sono separate. Diamoci
una
mossa!- ordinò Muna.
Ci
rimasi di sasso: come
poteva averci tradite?
Non
potevo crederci.
Rammentò
le parole del nonno.
Ricorda: “Non sempre il bene si identifica con
la luce e come non sempre il
male si identifica con il buio.”
Ci
eravamo completamente
sbagliate su Muna.
Proprio
in quell’istante,
tutti i ragazzi che un tempo erano stati miei amici si tolsero i
maglioni di
lana e mostrarono un tatuaggio: un enorme lupo scarlatto.
Come quello del mio sogno! Rammentai.
Il suo nome apparteneva a
coloro che seguivano
la luna ovvero ai Murder Wolves!
Com’ero
potuta essere così
stolta?!
♫
Note
dell’autrice:
Ok. Lo so, non ho scuse,
sono imperdonabile. Il mio ritardo nel postare è assurdo e
forse non serve dire
che ho le mie ragioni: in fondo, le abbiamo tutte.
Posso solo dirvi
che i vostri ultimi commenti- sebbene risalgano a qualche tempo fa-
siano stati
una manna dal cielo per questi occhi stanchi che ora guardano
convulsamente la
pagina di word che è pressoché bianca, dato che
sto scrivendo queste parole
ancor prima di scrivere il capitolo! XD Probabilmente poche di voi
continueranno a seguirmi ma credo che ancora pochi aggiornamenti e la
storia
potrà avere una conclusione. Come alcune di voi sanno, non
mi piace lasciare i
racconti a mezzo perciò concluderò anche questo.
(: Auspico che tutto ciò che
ho scritto vi fosse gradito.
Auguro a tutte
buon inizio estate e spero di aggiornare fra poco meno di una settimana!
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
-hermana
-Saruxxa
-Tede
-littleSmiley
-Nessie93
- Jake
love
-_FeDe_IcA_
-Miss Sophie
Grazie
mille a tutte voi
per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille
anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le
preferite e le seguite!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate
presto tra di
noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!
Noemix
♫
Amiche, vi
chiedo un favore. Un mia cara amica è in
difficoltà
con questa storia La
verità
nel sangue
di Tede.
È un’ottima scrittrice,
fateci un salto magari.
Un’altra bellissima storia è Ali di carta di trettra. Passateci! ^^
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Capitolo 29 *** LUNA ***
♥Luna♥
29° Capitolo
~ஐ~
Non t'amo come se fossi rosa di
sale,
topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
~ Pablo
Neruda ~
Carlie ♀
Ok, ok. Un bel respiro Leslie, un
bel respiro.
Inspirare… espirare.
Tum Tum Tum
Tum Tum
Tum
Il
profumo di vegetazione si
estendeva per oltre un miglio, come avrebbero fatto i nostri genitori a
trovarci, se anch’io come mia sorella fossi stata catturata?!
Dovevo
scappare,
immediatamente, o per mia sorella nessuno avrebbe più potuta
far nulla.
Avanti Leslie, rifletti, come
potevo riuscire a
sfuggire dalla radura senza che lo scricchiolare delle foglie non mi
facesse
scoprire?
Pensa, Pensa, Pensa.
…
Ma certo!
Renesmee♀
Quando
ripresi i sensi,
intorno a me era tutto buio. Solo in lontananza, oltre alla finestra,
si poteva
scorgere il riflesso del bagliore della luna.
Com’è
luminosa, pensai,
questa sera è piena.
Piena?
Ma
se la luna piena c’era
stata la scorsa settimana!
Cercai
di mettermi seduta e
subito un dolore lancinante mi pervase. La testa mi faceva molto male e
l’energia che mi contraddistingueva dagli umani era scomparsa.
Sono sola…
Sono sola e non riuscirò
mai a scappare da qui!
Perché, Nessie, ti fidi sempre delle persone peggiori? Tua
sorella ti aveva
messa in guardia e tu l’hai allontanata. Non ti
perdonerà mai per questo, lo
sai.
Già. Pensò,
fra sé e sé.
Doveva
uscire da quella
stanza buia e fredda, doveva riuscire a dire alla sua gemella quanto
bene le
voleva e nulla l’avrebbe allontanata dal suo scopo.
Zac,
Zac..
Qualcuno
stava aprendo la
porta del buio e dalla porta uno squarcio di luce le rivelò
la figura di Jacob
che le portava da mangiare.
I
suoi occhi erano ancora
color cremisi, ma-come sempre- non appena questi si erano fermati sul
viso di
lei, erano stati invasi da una dolcezza senza fine, da un amore
talmente caldo
e piacevole che nessun odio avrebbe mai potuto trattenere.
-La
cena- annunciò.
-Jacob- farfugliò lei,
incessantemente.
-Cosa
vuoi?-
Nessie
intrappolò il suo
sguardo, poi, con molta fatica, si alzò tutta dolorante.
Jacob
la guardò terrorizzato,
come se volesse aiutarla ma qualcosa lo trattenesse.
La
piccola grande donna fece
un passo verso di lui, fino a che le loro labbra non si poterono quasi
sfiorare.
I
loro respiri erano corti,
consumati dalla passione.
-Jacob.-ripetè.
-Re...Renesmee- balbettò lui.
Il povero lupo stava subendo una lotta
interiore senza pari. Una parte di lui gli urlava di prenderla,
baciarla e di
trascorrere con lei il resto della vita. L’altro
Jake, invece, quello morto e colmo di astio, non avrebbe
permesso che nulla
di ciò avvenisse.
Perciò
la respinse la ributtò a terra.
-La
cena.- affermò e poi si
diresse verso la porta e la richiuse dietro di sé,
ricacciando Nessie nel buio
più profondo.
È tutta colpa della
luna, quando si avvicina troppo
alla terra fa impazzire tutti. Disse
fra sé e sé, mentre le lacrime le rigavano il
volto, nascondendo il rossore di
quelle guance piene di vita.
-Che
l’amore fosse una cosa delicata? Direi piuttosto che sia
troppo rude e troppo
aspra, e infine troppo violenta: e punge come uno spino. (William Shakespeare)- recitò.
Nessie
aveva seguito con molto interesse le lezioni di Miss Felicity,
l’insegnante di
letteratura, quando aveva inserito Shakespeare tra gli autori da
studiare
quell’anno. Pensava che i suoi versi fossero appropriati per
ogni situazione.
Dopo non molto si
addormentò ancora in lacrime,
ripensando alla scenata che era avvenuta poco prima tra lei e il suo
innamorato.
Carlie ♀
Correvo,
correvo sempre più
veloce. La mia tattica era riuscita perfettamente ed ora stavo cercando
qualcuno
che mi potesse aiutare, il più velocemente possibile.
Mentre
ero ancora nella
radura mi ero ricordata del mio dono, ovvero creare immagini mentali
che
risalivano tutt’al più ai ricordi ma che ero stata
in grado di estendere. Avevo
riprodotto l’ululato di un vero lupo e l’immagine
di questo che li chiamava.
I
Murder Wolves si erano
spaventati ed erano spariti talmente presto dalla radura da non
accorgermene!
Purtroppo non avevo fatto attenzione a quale direzione erano andati, ma
avrei
provveduto a risolvere quel problema una volta rintracciati i miei
genitori.
Perciò
ero in mezzo alla
foresta, correndo come una matta per raggiungere di nuovo la cima del
monte
Grappa.
♫
Note
dell’autrice:
Allora, sono consapevole
di aver atteso un altro mese prima di postare, ma ragazze, vi giuro che
ho il
blocco dello scrittore! Più che altro mi manca la voglia di
mettermi al
computer e scrivere, temendo che nulla esca dalle mie dita! Qualcuna ha
un
suggerimento da darmi?
Allora,
vorrei
fare un commento sul Pov Renesmee. Ho cambiato focalizzazione,
sì, lo so. Ma ho
pensato che fosse troppo carino vedere Renesmee e Jacob guardarsi e
scambiarsi
sguardi dal di fuori, piuttosto che dalla visione di Nessie che sarebbe
stata
troppo distorta. Se a qualcuno non è piaciuta mi scuso molto
ma mi sembrava
giusto così. Passiamo ora ai ringraziamenti…
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
-hermana
-Tede
-littleSmiley
- Nessie93
- Jake
love
- Joey24
- Miss Sophie
Grazie
mille a tutte voi
per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille
anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le
preferite e le seguite!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate
presto tra di
noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!
Noemix
♫
Amiche,
vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in
difficoltà
con questa storia La verità
nel sangue
di Tede. È
un’ottima scrittrice,
fateci un salto magari.
Un’altra
bellissima storia è Ali di carta di trettra.
Passateci! ^^
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Capitolo 30 *** NUVOLE ***
capitolo 30 twins
♥Nuvole ♥
30°
Capitolo
~ஐ~
Non posso
esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio Amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.
John Keats
Alla Mamma.
L’unica
amica che non ti tradirà
mai.
Carlie ♀
Le
nuvole si tersero
improvvisamente di nero, avvicinandosi sempre di più agli
alberi. Sembrava come
se la terra sprofondasse sotto i miei piedi e la luna iniziasse a
schiacciarci
come noccioline; mi sentivo oppressa, privata della mia
libertà.
Sembrava
come se quelle
stesse nubi che un tempo mi avevano mostrato la luce, ora stessero
cominciando
a ricoprire di terra la mia fossa.
Mi
mancava Nessie. Mi mancava
come l’aria.
Osservai
il cielo caricarsi
di pioggia e poi piangere lentamente lacrime di dolore; i nembi era
diventati
così scuri da non lasciare filtrare nemmeno un raggio di
sole.
Zio
Emmet stava seguendo le
tracce lasciate sul terreno dai lupi, mentre io, trepidante e
sofferente lo
seguivo, protetta dalle braccia di mamma.
-Povero
il mio cucciolo-
sussurrava,- Come ho potuto permettere che le mie figlie venissero
rapite? Sono
stata una madre assente…- piagnucolava, mentre mi stringeva
spasmodicamente.
-Propongo
di non cercare
Nessie questa notte- disse il nonno,-i lupi sono più forti
quando c’è la luna
perciò meglio non avvantaggiarli. Domani, con la luce,
continueremo la
ricerca.-
-No!-
mi opposi, liberandomi
dalla stretta dei miei genitori.
-No?-
chiese il nonno.
-Se
avete intenzione di
lasciar perdere di certo non lo farò io. Non
abbandonerò mia sorella. Né questa
notte né mai. Se non volete darmi ascolto andrò
da sola.-
-Non
essere sciocca Carlie.
Non andrai da sola, verrò io- affermò il mio
Seth,abbracciandomi.
-Questi
discorsi mi fanno
capire quanto voi due siate ancora troppo piccoli per essere fidanzati.
Carlisle ha ragione: di notte i lupi sono più forti
perciò non rischieremo la
vittoria per un vostro capriccio. Jacob è troppo importante
per noi e Renesmee
lo è ancora di più. Aspetteremo l’alba,
fine della discussione.- disse mio
padre, con un tono che non ammetteva repliche.
Decidemmo
di accamparci nella
foresta; non accendemmo il fuoco per evitare di venir avvistati
perciò rimasi
quasi tutta la notte sveglia, abbracciata a Seth. La mia famiglia nel
frattempo
mi esortavano a dormire, inutilmente. Zio Emmett e Zia Alice cercavano
impronte
che potessero essere utili per rintracciare mia sorella. Tutto era
estremamente
calmo. Troppo calmo.
Lì,
immersa nelle tenebre, lasciai
che la mia mente navigasse.
Mi
chiesi cos’avrei detto a
Nessie una volta rivista…
Mi
domandai come si sarebbero
comportati i miei genitori con Jabob,un Jacob cambiato, mutato
inesorabilmente
e contro la sua volontà…
Pensai
a chi fossero quei
Murder Wolves e da chi venissero comandati…
Ricordai
il sonno che più
volte, negli anni, mi era capitato di fare.
Era tutto molto
sfocato, ma ad un certo punto la luce si diffuse tutto intorno
a me, come se io fossi stata la pila sostitutiva e avessi appena
ricaricato una
lampada.
Fu allora che vidi tutto ciò che mi stava intorno.
Distese di fiori mi si pararono davanti; un ruscelli scendeva
aggraziato giù da
una roccia e l’erba mattutina luccicava di germogli
rinfrescati dalla rugiada
notturna. Il mio corpo brillava un poco al sole e mentre scendevo
dall’enorme
sasso per giocare con quella massa di vermigli viburni e candide
margherite,
capii di essere osservata.
Mentalmente, mi preparai all’attacco.
-Fatti avanti!-ordinai alla figura oscura, della quale ora potevo
notare solo i
suoi grossi occhi color fuoco.
-Fatti avanti se hai il coraggio!- ripetei ancora, prima che il mio,
scomparisse del tutto.
L’ombra si fece più avanti, mostrando
l’aspetto di.. Seth! Era il mio carissimo
Seth!
Feci per corrergli incontro quando le sue labbra si tesero
improvvisamente in
un ghigno malvagio… non poteva essere lui!
Arretrai di qualche passo e fu allora che Seth-di cui ora,ero certa,
non era il
ragazzo che conoscevo- esplose in aria e diventò un enorme
lupo con i denti
affilati, gli artigli ed enormi zampe.
Rimasi terrorizzata ed ancora di più quando
quell’essere cominciò a trottare
verso la mia parte.
Lanciai un urlo straziante e…
Ripresi
conoscenza. Mi strinsi ancora al petto del mio ragazzo quando
l’alba ci avvolse
tutti inaspettatamente.
Renesmee ♀
Ero
al buio da ormai un giorno. La finestrella
lasciava trapelare solo un lieve fulgido squarcio di luce. Intorno a me
vi
erano solo ammassi di pietre incavate e nulla più.
Mi
mancava la mia famiglia, mia sorella e il sole.
Inconsapevolmente, aspettavo.
Aspettavo
Jacob.
Sempre.
Avevo
sempre aspettato
Jacob.
Ricordavo
la notte in cui era
scomparso e pensavo che un’alba sarebbe inaspettatamente
tornato da me.
Visto
che il buio
aveva dissolto ogni sua traccia, magari la luce ne
avrebbe riportata
qualcuna.
Il
tempo passava, secondi,
minuti, ore, giorni... Ed io ero sempre lì. Aspettavo.
Attendevo l’arrivo di
una salvezza che mi avrebbe riportato alla libertà.
Libertà và
cercando ch’è sì cara come sa chi per
lei
vita rifiuta.
Il
mio era un inferno
indissolubile. Le tenebre ricoprivano i miei pensieri e i miei occhi.
All’improvviso
la porta si aprì. Credevo sarebbe comparso
d’innanzi a me Jacob quando invece
vidi due occhi color ambra e un sorriso gentile: Carlie!
Carlie ♀
-Allora,
faremo così: Emmett
andrà in perlustrazione mentre noi, seguiremo le tracce
lasciate dai lupi.
Successivamente, eseguiremo un attacco a sorpresa e…-
-…Verremo
catturati tutti
senza alcuna speranza di uscirne tutti salvi.- dissi io, interrompendo
il
discorso di mio nonno.
-Cosa
proponi di fare quindi,
Carlie?- chiese zio Jasper, fissandomi in modo eloquente.
Mi
schiarii la voce e
cominciai:- Sono certa che la mia proposta farà porre
numerosi dubbi e varie
opposizioni. In ogni caso, ora vi spiego il mio piano. Ieri notte ho
rivissuto
il sogno che ha attanagliato per anni la mia mente e quella di mia
sorella. Non
mi aspetto che voi capiate, ma in quel sogno c’è
la risposta di ogni cosa. I
Murder Wolves non sono lupi normali, questo è chiaro. A
tutti loro è accaduto
ciò che è accaduto a Jacob ovvero sono stati
morsi da vampiri. Quindi io pensavo
che…-
-…Ma
certo! Dietro ai loro
attacchi ci devono essere altri…- mi interruppe mio padre.
-…Vampiri!
Ma certo!- si
interpose di nuovo mio nonno.
-Esatto.
Perciò, ho pensato e
ripensato a quale scopo potrebbe servire un branco di uomini-lupi e
sono giunta
alla conclusione che…-
-…Vogliono
noi. O meglio:
vogliono te e Renesmee. Il vostro potere.- comprese mio padre, che nel
frattempo aveva letto tutti i miei pensieri.
-Dunque
che proponi di fare?-
riprese papà.
-Devo
andare io. Devo farmi
catturare e arrivare là dove hanno rinchiuso Nessie. Questa
è l’unica speranza
per poter utilizzare il nostro punto di forza: dobbiamo essere unite
perché il
nostro potere faccia effetto. Non c’è altra
soluzione.-
-Assolutamente
no!-
strillarono Seth e mia madre insieme.
-Bella,
ha ragione Leslie.
Non c’è altra soluzione per salvare Renesmee se
non questa. Non appena loro due
si troveranno in un pericolo tale da non riuscire più ad
avere via di uscita
Nessie me lo farà sapere tramite i pensieri e noi
interverremmo!- rispose mio
padre, abbracciando la mamma.
-Ma
Edward…- singhiozzò quest’ultima.
-Bella,
dobbiamo fidarci
delle nostre bambine.- affermò papà, guardandola
dritta negli occhi.
Renesmee ♀
-Carliee!-
strillai
inconsapevolmente.
-Renesmee!-
rispose,
abbracciandomi. Dietro di lei vi erano due figure. Sogghignarono,
togliendosi
il mantello. Uno aveva i capelli incredibilmente chiari e
l’altro
incredibilmente scuri: erano i due che ci avevano attaccate anni prima
in
montagna! I loro occhi erano color cremisi e la loro pelle diafana.
-Ancora
voi!- urlai
scoraggiata.
-Già!
Vedo che siete
cresciute…mmm…-udii un gorgoglio basso- che ne
pensi fratello?- disse il
vampiro biondo rivolto a quello coi capelli neri.
Quest’ultimo
si leccò le
labbra. –Che dici di divertirci un po’ con loro
prima di consegnarle al
padrone?- continuò l’uomo dai capelli color
platino.
L’altro
annuì e cominciarono
ad avvicinarsi a noi con cautela. Io e mia sorella ci stringemmo
l’una all’altra
chiudendo gli occhi.
All’improvviso
li riaprimmo,
gridando: ORA!
♫
Note dell’autrice:
Ehm..
*toc toc*
*chi è?*
*Edward..*
*Davvero?*Q**
*No.. sono un’autrice moooolto in ritardo!*
*Fuori!!!*
Allora, sono
consapevole di aver atteso mesi e mesi prima di postare, ma ragazze, vi
giuro
che ho il blocco dello scrittore! Più che altro mi manca la
voglia di mettermi
al computer e scrivere, temendo che nulla esca dalle mie dita! Qualcuna
ha un
suggerimento da darmi? In ogni caso sono consapevole del fatto che
probabilmente questa volta non riceverò recensione ma che
volete che vi dica…
So che me la sono cercata!
Passiamo ora ai
ringraziamenti…
Ringrazio
moltissimo chi ha commentato:
- Leaena
-Tede
- Jake
love
- Ed4e
-
iaele
santin
Grazie
mille a tutte voi
per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille
anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le
preferite e le seguite!
Alla
prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate
presto tra di
noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!
Noemix
____Amiche, vi chiedo un favore.
Un
mia cara amica è in difficoltà
con questa storia La
verità
nel sangue
di Tede. È un’ottima
scrittrice,
fateci un salto magari.
Un’altra bellissima storia è Ali di carta di trettra. Passateci!
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