♥ Twins ♥

di Noemix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IN DUE ***
Capitolo 2: *** FORZA ***
Capitolo 3: *** RESPIRO ***
Capitolo 4: *** JACOB ***
Capitolo 5: *** SANGUE ***
Capitolo 6: *** AMORE ***
Capitolo 7: *** NASCITA ***
Capitolo 8: *** MORTE ***
Capitolo 9: *** GEMELLE ***
Capitolo 10: *** NOSTRA MADRE ***
Capitolo 11: *** IMPRINTING ***
Capitolo 12: *** NOI QUATTRO ***
Capitolo 13: *** COME SEMPRE.. ***
Capitolo 14: *** PROTEZIONE ***
Capitolo 15: *** ATTACCO ***
Capitolo 16: *** SALVATAGGIO ***
Capitolo 17: *** CHIACCHIERE NOTTURNE ***
Capitolo 18: *** RISVEGLIO ***
Capitolo 19: *** NOTTE E SOGNI ***
Capitolo 20: *** NEVE ***
Capitolo 21: *** ANGELO ***
Capitolo 22: *** FERITE ***
Capitolo 23: *** FALò ***
Capitolo 24: *** CIECO ***
Capitolo 25: *** LUCE E OMBRA ***
Capitolo 26: *** FIDANZATA? ***
Capitolo 27: *** LUI ***
Capitolo 28: *** SGUARDI ***
Capitolo 29: *** LUNA ***
Capitolo 30: *** NUVOLE ***



Capitolo 1
*** IN DUE ***


Ha ora inizio un nuovo entusiasmante(spero) racconto sulla vita di Edward e Bella più… qualcuno!^^
Divertitevi!

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TWINS

 

In Due

1° Capitolo

 

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto la tua casa.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la
vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde…
 

Mamma Bella

 

 

 

 

1 settembre, Renesmee

 

Nuotavo tranquilla nella pancia della mia mamma..

Ero ancora tanto piccola, il nonno Carlisle diceva che non avevo neanche tre settimane di gravidanza!

La mamma mi parlava spesso e mi accarezzava sempre.

Era come se ci fosse una calamita che attirava le sue mani su di me..

Aveva sempre tanta paura che mi facessi male, ma lei non sapeva che ero protetta da una gigantesca sacca che il nonno chiamava “placenta”...

diceva anche che ero fortissima.

 

La voce del mio papà la percepivo poco e sempre brevemente..

Quando parlava con la mamma o con la mia futura famiglia era sempre arrabbiato o preoccupato.

Per ora non lo apprezzavo molto, perché Mamma Bella si agitava sempre quando c’era lui: le batteva forte il cuore anche quando la sfiorava!

Eppure anche il mio cuore, ancora non ben sviluppato, voleva battere per lui: gli volevo già tanto bene!

Non lo conoscevo bene come conoscevo la mia mamma, ma sentivo a distanza che era parte di me!

La prima volta che avevo provato questo sentimento era stato quando Bella aveva capito che aspettava me e mi accarezzò.

Quello fu il momento più bello della gravidanza!

 

Altre voci che adoravo erano quelle di Zia Rosalie e di nonna Esme: erano così dolci, soavi e squillanti!

Ma nessuna batteva quella di mia madre!

 

Lei mi proteggeva, mi parlava per tranquillizzarmi, mi faceva compagnia e mi amava..

Era la mia migliore amica!

Mi chiamava “piccolo brontolone” e non capivo il perché!?

Credevo, seppur con poca esperienza, di dover essere definita con aggettivi femminili!

Ero convinta di far parte dell’universo femminile.

Sentivo appunto con la mia mamma, un’affinità eccezionale.. ero davvero lieta di diventare presto sua figlia!

Il nonno diceva che avrebbe voluto farmi la amniocentesi per togliere il dubbio a tutti.

Ma la mia resistente membrana che mi conteneva non lo permetteva!

 

A volte allora, per far capire alla mamma che c’ero le davo dei piccoli calci, ma lei urlava..perché?

Forse perché era contenta? E allora per quale motivo quando lo facevo si muovevano tutti in torno a noi? Ci spostavano sempre e la rassicuravano.. papà addirittura spesso mi chiamava “mostro”! Ma perchè??? Perché non me lo spiegavano?

 

 

3  settembre, Renesmee

 

Oggi mi è successa una cosa davvero strana..

 

Mi stavo rigirando tranquilla, tra i lamenti della mamma, quando ho sbattuto per sbaglio contro qualcosa che non era la pancia della mamma..

Era una membrana bianca, proprio come la mia: dura e resistente.

Mi sono incuriosita, così l’ho girata tutta.. vedevo che dentro c’era qualcosa, e assomigliava a me!

Aveva le manine, i piedini e un corpicino piccolino come me!

 

Sentivo la mamma annunciare che ogni giorno si sentiva sempre più debole e pesante, come se ci fosse più di un bambino dentro di lei..

Tutti dicevano che non era possibile contenere due o più “ mezzo sangue” in un corpo di donna, quindi le hanno detto che ero solamente diventata più greve.

Ma io, che posso vedere anche dentro di lei, posso dire che ha ragione lei.

Non sono sola, ma siamo in due. Wow!!! Due!

Gemelli!

 

 

La futura Renesmee

 

 

 

Angolo dell’autrice_________________

 Che ne dite ragazze? Vi piace la mia idea?
Spero che nessuna di voi abbia già letto una storia simile, ma se la risposta è affermativa, datemi credito!
Vorrei ricordarvi che in occasione del prologo della mia storia precedente avevate detto di aver già letto cose simili.. scommetto però che il prosieguo sia stato abbastanza originale!
Quindi fidatevi di me, vi dico che la storia non è comune alle altre!
È solo il principio!
Ringrazio già chi mi seguirà e che mi recensirà..
Se riceverò numerosi commenti la continuerò presto, altrimenti.. attenderete un bel po’!^^
A presto, vi voglio bene
Noemix

 

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Capitolo 2
*** FORZA ***


Ehi gente! Sono tornata! Scusate il ritardo assurdo, ma ho avuto davvero tanto da fare! Pensavo di concludere prima l’altra mia ff, poi mi sono convinta a darle un seguito più duraturo e a quanto pare è piaciuta!^^

Non so come ringraziare per tutti i vostri bellissimi commenti che avete lasciato già dal primo capitolo! Spero solo di non deludervi, ma ora…Buona Lettura!

 

 

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FORZA

2°Capitolo

 

“ Il suo volto
era un letto di chiome,
Come fiori in un prato-
La sua mano
era più bianca dell'olio
che bruciando alimenta le luci sacre.
La sua lingua
era più tenera
dell'armonia che oscilla nelle foglie-
chi l'ascolta
può rimanere incredulo,
ma chi ne fa esperienza

 crede.”

 

         Mamma Bella

 

4 Settembre, Renesmee

 

Che fame!

Il mio pancino, ancora non ben definito, è vuoto e mi ricorda in ogni momento di felicità e di buio che è vuoto: brontola, come faccio io ogni tanto con la mia genitrice.

Mamma, ti prego! Dammi la pappa!

Da quando i miei genitori mi hanno concepita, non mi sono mai sfamata di nulla forchè delle energie di mia madre.

Era forte e vivace quando mi sono ritrovata per la prima volta dentro di lei.

Ma ciò che mi angoscia ora, è il fatto che la sua forza sta diminuendo.

È debole e non più felice come un tempo.

 

Mio padre mi accusa di essere la causa di tutto ciò. Nessuno attorno a noi è più allegro. Forse solo lo Zio Emmett. Lui, non vede l’ora di vederci.

Fa spesso ridere la mamma ed è per questo che gli voglio molto bene!

 

Adoro il mio gemello!

Lui mi fa compagnia: è l’unico, oltre a nostra madre, che mi comprende pienamente.

Non riesco ancora a parlare con lui ma spesso le membrane che ci contengono vengono a contatto tra loro: in questo modo riusciamo ad accarezzarci e non nascondo che questi per me sono momenti eccezionali.

 

La mano di mia madre è sempre ferma su di noi.

Lei ci protegge, lei ci comprende.

Forse ha paura che il mondo, lì fuori, sia troppo grande per noi che siamo protetti e al sicuro qua dentro.

Mio padre è davvero preoccupato per lei.

Lo percepisco.

Spesso è così inquieto che grida.

Urla dalla disperazione, dal tormento… per causa nostra.

Mamma, invece, continua a ripeterci che quando nasceremo e ci presenteremo al mondo, lui capirà quanto siamo importanti per lui.

Vedi piccolo -dice- la donna diventa madre sin da subito, appena capisce di aver un’altra vita dentro di sé, mentre l’uomo diventa padre solo quando vede suo figlio nascere. Solo allora comprenderà - mi rincuora.

Ovviamente parla al singolare.

Si rivolge solo a me e per questo il mio gemello è abbastanza irritato.

Percepisco anche le sue di emozioni.

 

Non ho ancora capito se è un maschietto o una femminuccia come me, ma non importa.

Gli voglio davvero, davvero bene.

Forse quanto ne voglio alla mia splendida mamma!

Quest’ultima è davvero speciale, come dice sempre papà.

Sento un legame fortissimo tra di loro, invincibile.

Sarà bello vederli insieme alla mia nascita.

 

 

6 settembre, Renesmee.

 

Uffa. Ho fame. Io e mio fratello non ne possiamo più.

Sto andando in panico.

Mia madre non ci regge più, non la sento più camminare e trotterellare per casa felice con la Zia Rosalie e papà.

Ora è perennemente ferma sul divano. Non si muove! Com’è possibile?

È sempre stata così impacciata, così imbarazzante…

Percepivo sempre la sua vergogna ogni qualvolta inciampava o cascava.

Avevo capito subito che mi sarei divertita molto con lei.

Il suo sangue, poi era così dolce!

Ora invece, circola poco e non riesce a donarmi il nutrimento che vorrei: tutto questo vale anche per mio fratello/sorella.

Spesso il nonno la incita a mangiare, così lei ingurgita uova schifose o brioche alla marmellata che io non sopporto! Il loro odore mi fa vomitare..

E mia madre ci rimette.

Al principio, la forza di Bella era sorprendente, ma ora è carente.

La sento spesso piangere e abbattersi di dolore per questo… mio padre fa lo stesso.

Lui però non può piangere, e per questo grida.

È un essere che soffre, che vive nel buio della sua mente; non è un essere umano, come la mamma, ma qualcosa di più forte e potente, come gli altri componenti della mia famiglia.

 

Sai piccolo brontolone, papà non è come me.

È più speciale: sarà il migliore dei papà perché lui potrà darti attenzioni ventiquattr’ore su ventiquattro. Lui non ha bisogno di dormire e non si nutre di pane, dolci, carne o uova come me… ma di sangue quello dolce e fluente che hanno gli animali.- ci spiegò un giorno nostra madre.

 

C’erano delle lune però, in cui mamma Bella era particolarmente felice.

Lune in cui sentivo le leggere e soffici carezze di mio padre.

A volte si coccolavano a vicenda e indisturbati potevano parlare del loro immenso amore, così io mi soffermavo ad ascolarli…

- Amore, non sai quanto ti amo - disse un giorno, papà.

-Anche io Edward. Promettimi che non mi lascerai mai - corrispose mamma.

-Bella! Mi stupisco che tu possa ancora pensarlo! Sono rimasto qui, come tu mi hai chiesto, pur sapendo che indugiando avrei potuto vederti morire.- si agitò mio padre, tornando triste.

No! Vi prego! Non tornate su argomenti così malinconici! Siate felici! Cercavo di gridare io.

Ma loro… non mi sentivano.

-Tesoro smettila! Io resisterò. So che ce la posso fare! Vedi?- lo rincuorò mia madre, alzandosi dal letto per farsi ammirare.

-Io ti sto guardando, amore. Ma in questo momento riesco a vedere solo quello che ti ho fatto. Hai una incresciosa sporgenza lì, dove si trova il ventre ed hai occhiaie violacee. Le tue gote non sono più rosse e infuocate come una volta: sei pallida, quasi quanto me. Quella… cosa ti sta succhiando la vita!- le tuonò lui, incurante dei sentimenti miei e di mia madre. Lui… mi odiava!

Con un gesto istintivo a quel punto, la mia genitrice accarezzò soavemente il pancione cercando di donarci conforto. Mia madre era molto sensibile agli atteggiamenti dell’uomo che amava.

- Edward - chiamò, prima di sistemarsi nuovamente al suo fianco- Io amo nostro figlio. Tu ancora non puoi capire, ma lo farai. Quando saremo una grande famiglia felice, il tuo sorriso tornerà a brillare come tanti piccoli diamanti incastonati tra le tue labbra-  poi gli posò un leggero bacio e lui tornò ad accarezzarci.

-Bella, io non voglio renderti infelice, non fraintendermi, ma vorrei solo che tu non rischiassi la vita.-spiegò teneramente.

-Vedrai tesoro… non succederà niente- e ripresero a baciarsi appassionatamente, mentre papà Edward le accarezzava animatamente il pancione alienato.

Io intanto nuotavo felice immersa nei liquidi amniotici del ventre di mia madre, urtando di quando in quando il corpo di mio fratello, che provava le stesse mie sensazioni: adoravamo le carezze di nostro padre.

 

Ti vogliamo bene papà! Gli urlammo assieme.

 

Le mani di Edward si bloccarono.

-Hai detto qualcosa?- gli domandò improvvisamente.

-Io? Ma se non ho aperto bocca…ero un tantinello impegnata!-chiarì Bella.

 

Siete così carini quando vi baciate! Riprovai di nuovo.

 

-Grazie.- rispose lui- Non sapevo che ci stessi ascoltando-

Di niente papà. Pensai.

- Oh mio dio! Ma riesci a sentire i pensieri di nostro figlio!-esclamò sorpresa mia madre.

- Si. –

 

-Cosa dice?- chiese accoccolandosi di nuovo a lui.

Edward riprese ad accarezzarci insieme a mia madre.

Le vostre tenerezze sono così dolci!

-Gli piacciono le nostre carezze-spiegò lui.

-Certo che ti piacciono piccolo. I tuoi genitori si amano tanto! È per questo che sei qui dentro, aspettiamo la tua nascita. Sarai il bambino più adorato del mondo, perché sei speciale… come tuo padre!- gongolò mia madre.

Vi voglio bene.

-Ci vuole bene- disse mio padre.

-Amore! Anche noi, vero Edward?-

- S-si. - tentennò lui. Era… emozionato!

Papà, non vedo l’ora di conoscerti.

 

-Cosa c’è?- domandò mia madre, probabilmente a causa di uno sguardo stranito di mio padre.

-Vuole… conoscermi!- esclamò meravigliato.

Vuoi che ti sveli un segreto papà?

-Certo- mi rispose lui; questa volta direttamente.

-Cosa ti ha detto?- chiese mamma Bella.

-Vuole dirmi un segreto-

-Diglielo, piccolo- disse accarezzandomi, mia madre.

 

Si, mamma.

Vedi papà… qui dentro non ci sono solo io. Siamo in due!

 

Non si sentì più nulla.

La scena era stoppata.

Mio padre era rimasto immobile e mia madre lo chiamava spaventata.

La mano di Edward si trovava ancora sopra di me, ma non si era fermata.

Bella cercò di ridestarlo.

- Edward! Che ti ha detto? - gli domandò spaventata, lei.

Seguì una breve pausa…

Papà, diglielo avanti! Deve saperlo! Sapere che dovrà cominciare ad amare non uno, ma due bambini! lo incoraggiai.

Diedi un calcio alla membrana cercando di chiamare mio fratello.

Credo che per errore urtai la pancia di mia madre perché lei lanciò un urlo di dolore.

Un secondo dopo sentii sbattere la porta e tutti i miei familiari preoccupati entrarono nella stanza.

 

Ci sono anch’io, papà. Mia sorella ha ragione. Siamo in due.

 

Mio padre si smosse e annunciò le fatidiche parole che avrebbero scioccato tutti quanti.

-Bella aspetta due gemelli-

Poi la scena si spense.

 

 

La futura Renesmee


 

Angolo dell’autrice

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Scioccati? Spero di aver dato abbastanza risalto a questa situazione.
Credo che chiunque nei panni di Edward, sapendo di dover diventare padre di due bambini, si bloccherebbe per un attimo. Chiaro che lui enfatizza l’avvenimento! Ma dopotutto… è sempre il nostro Edduccio!
Ringrazio tutti tantissimo per le infinità di visite che avete effettuato per il primo capitolo: non me lo aspettavo proprio!
Credevo che l’idea fosse un po’ scontata, ma a quanto pare mi avete dimostrato l’esatto contrario!
Grazie anche a tutti quelli che mi hanno aggiunto tra i preferiti! Grazie di cuore!

Grazie 1000 a:

fede72
serenitychibi

ishizu
Tay_

Magdalena
_martinella95_,
mary_cullen90
Nancy95
alice brendon cullen
cullengirl
keska
Padfoot_07
mazza
cloe cullen
Emily94

Ora non ho molto tempo per rispondervi perché vado di frettissima, ma la prossima volta lo farò! Statene certi! Mantengo sempre la mia promessa!
Siete state davvero molto preziose per me, perché mi avete dato una nuova speranza: credevo, infatti, che questa storia non avrebbe avuto tanto seguito…non vedo l’ora di leggere i vostri commenti e spero quelli di altri!!!^^
Cercherò di postare il seguito il più presto possibile…
Grazie ancora a tutti *-*me commossa*-*
Vi voglio molto bene
Baci, la vostra
_Noemix_

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Capitolo 3
*** RESPIRO ***


Salve a tutte carissime!
Vi chiedo scusa per l’irritante ritardo, solo che la scuola mi occupa molto e scrivendo due storie contemporaneamente ho meno tempo per dedicarmi completamente a questa!^^
Come alcune di voi mi hanno fatto notare il linguaggio di Nessie è piuttosto forbito, ma è una mia scelta stilistica. Infatti non volevo usare un lessico infantile - sebbene sia il diario di una bambina - ma qualcosa che facesse ricordare l’innata intelligenza della piccola ibride.
Ora non voglio ciarlare troppo… i ringraziamenti alla fine! Ora godetevi questo capitolo, spero, pieno di sviluppi..

-Dedico questo capitolo alla mia dolce amica Mazza.. grazie di tutto^^

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RESPIRO

3°Capitolo

Per i miei tesori…

Il vero amore non lascia tracce…
Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai

Oltre
le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve


Il vero amore non lascia tracce..
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell'aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli

E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano…

Mamma Bella

 

7 Settembre, Renesmee ♂

Mamma! Mamma!

 

Invocai più forte, ma lei non mi sentì.

Mio padre la scuoteva turbinosamente, ma lei non rispondeva.

-Bella! Bellaaaa!- urlava atterrito.

Nella stanza percepivo movimenti bruschi incentrati su di noi.

Sentivo le voci di Zia Rose e del Nonno Carlisle, ma non vedevo.

Di solito lei riusciva a mostrarmi tutti attraverso i suoi splendidi occhi nocciola, ma ora erano chiusi.

Bella non respirava.

L’aria nel suo ventre stava diventando insopportabile e faticava ad arrivare…

 

Mamma! Mamma!

 

La richiamai più dolcemente.

 

Mamma, ci siamo. Stiamo bene, ti siamo vicini. Ti prego non farti prendere dal panico e rispondi a papà.. altrimenti si spaventa! Respira!

 

-Bella. I nostri figli stanno bene. Aspettano solo che tu riapra gli occhi… i tuoi splendidi occhi color cioccolato che sicuramente faranno impazzire i piccoli.-cominciò la voce soave di mio padre.

-Bella, so che mi senti. Volevo dirti che mi sono sempre sbagliato.

Non avevo mai capito quanto fosse importante per te portare avanti questa gravidanza.

Ora sto iniziando a comprendere il motivo per cui sei così legata ai due scriccioli che porti in grembo.. ma ancora non posso concepire che tu voglia morire per loro.- affermò- Cerca di capirmi-.

Poi prese a massaggiare il ventre di mia madre addormentata.

Gorgogliavo di piacere…

Mio fratello viaggiava tranquillo tra i nostri sogni di avvenire: era più facile avere meno timore del mondo quando si era amati da entrambi i genitori.

-Bella ora ascoltami. Se non apri gli occhi e riprendi a respirare, i tuoi bambini moriranno…- la incitò-.. e anche tu- quest’ultima frase era intrisa di un dolore profondo ed incontenibile. Era come se a mio padre fosse, tutto ad un tratto, venuto a meno la terra su cui camminava…

- Edward spostati, dobbiamo praticarle subito una respirazione artificiale se non vogliamo che soffochi… ora scostati da lei.-  gli ordinò mio nonno, consapevole di chiedere a suo figlio qualcosa di davvero impossibile.

-No-

-Ma Edward…-

-Ce la può fare. So che può. È forte, proprio come questi piccini- disse sicuro, tornando a massaggiarle il ventre.

 

-Cought, cought..E-edward-

 

Mia madre tossì violentemente con stupore generale.

Una folata d’aria proruppe nella placenta; ne ispirai una boccata buona, desiderata.

-Lo sapevo- confermò mio padre con voce soddisfatta.

La strinse a sé con fare delicato.

-Sono qui amore, sono qui- la rassicurò teneramente.

Le sue mani non smisero nemmeno un attimo di coccolarle la pancia…

Io e mio fratello eravamo calmi come non mai in quella situazione.

I nostri familiari sospirarono di tranquillità vedendo il ventre di mia madre brontolare imperterrito sotto la manona fresca di mio padre.

Quest’ultimo sollevò il viso di Bella cercando i suoi occhi tramite il suo sguardo folgorante.

- Edward..-piagnucolò lei.

Il suo singhiozzo venne interrotto da un bacio imprevisto di suo marito ovvero: mio padre.

 

La sentii stringersi a lui…

Percepii il suo battito accelerare…

Ed infine avvertii accrescere il benessere mio e del mio gemello che si raccolse viepiù nella sua bianca membrana, attraverso la quale io non potevo entrare.

 

Nessuno di noi due poteva abbracciarsi o anche solo avvicinarsi.

Di tanto in tanto urtavo contro quel rivestimento duro come la pelle di mio padre. Era un modo per salutarlo e fargli capire che gli volevo bene.

Capitava a volte che colpissi per sbaglio la pancia di Bella che subito urlava di dolore oppure le procuravo il solletico massaggiandola da dentro.

Proprio in quel momento cercai di girarmi per osservare meglio la situazione, quando uno dei miei piedini mi sfuggii e andò a calciare la sua morbida pancia umana.

Mia madre cercò di non urlare però si strinse convulsamente nella maglietta del pigiama che le copriva l’enorme addome, una reazione istintiva come per assicurarsi che i suoi figli fossero ancora dentro la pancia e al sicuro.

Mio padre lo notò e l’abbracciò più forte, sembrava quasi stesse cercando di attutire il dolore che provava sua moglie.

Erano una cosa sola.

Quando lei soffriva, lui sembrava percepirne il dolore.

Passata la fitta, tutto tornò alla normalità: come in simbiosi ricominciarono a coccolarci.

La nostra famiglia che un attimo prima era presente nella stanza cercando di capire cosa stesse succedendo, sparì dopo aver fatto i complimenti ai miei genitori per quella nuova novità: gemelli.

Zia Rose era letteralmente fuori di sé per la gioia: avrebbe avuto due nipotini!

Nonna Esme, come sempre, aveva brontolato un poco sul pericolo che Bella correva, poi rilasciò una piccola carezza sul pancione che, a quanto avevo capito dalle parole di mamma, non aveva mai potuto avere.

Zio Emmett diede una pacca sulla spalla a papà: questo non lo avevo potuto vedere, ma lo percepii dal gran boato che ne scaturì e che avrebbe distrutto un corpo umano.

Lui era il mio Zio preferito perché era l’unico che faceva perennemente ridere la mamma.

 

Papà… mi saluti lo zio Emmett?

 

- Ma certo piccolo - disse mio padre, rispondendo alla mia domanda silenziosa.

- Cos’ha detto? - chiese curiosa Mamma Bella.

- Già.. ora puoi anche sentire il mio nipotino? - domandò sorpreso Emmett.

- Si. Mi ha detto che vorrebbe tanto salutarti: a quanto pare ti adora. - spiegò mio padre.

Seguì un attimo di silenzio…era scioccato.

- Emmett.. dì qualcosa. - lo incoraggiò mia madre - I miei figli capiscono tutto ciò che gli dici. Non so come facciano, ma parlano con il loro padre! - espose Bella allo zio, che ancora non rispondeva.

- Si Bella, ma parla sempre e solo uno dei tuoi bambini. L’altro è come se non fosse presente. Quello che mi parla.. -

 

Quella vuoi dire. Sono una femmina, uffa!

 

- Scusa! - mi rispose.

- Per che cosa? -

- Niente parlavo con uno dei nostri figli anzi… con nostra figlia. - chiarì lui.

- Cosa??? Vuoi dire che quello che ti parla è una bambina? Avremo una piccola? - interrogò con enfasi mia madre.

- Si. È una bambina. Mentre parlavo si è arrabbiata perché la citavo sempre al maschile. -

- E l’altro di che sesso è? E lei come fa a saperlo? - domandò ancora mamma.

- Perché non glielo chiedi direttamente tu?- le consigliò lui.

In silenzio pose la sua dolce mano sul pancione.

- Piccola…tu come fai a sapere se sei una femminuccia o un maschietto? E il tuo gemello di che sesso è? - mi chiese teneramente, come solo una madre poteva fare.

 

Mamma, lo so perché so distinguere ormai cos’hai tu e cosa papà: sono uguale a te, perciò non ho dubbi.

Mi dispiace ma non ho idea di che cosa sia mio fratello o sorella. Non riesco a parlare con lui o lei perché non stiamo crescendo nella stessa membrana ma in due separate. Riesco a toccarlo ma non a consultarlo.

 

Spiegai. Era il discorso più lungo che avessi mai fatto a chiunque.

Mio padre aveva fatto da intermediario, spiegando cosa dicevo.

Mia madre e lo Zio rimasero silenziosi per un po’, poi lui parlò.

- Ma non è possibile che lui riesca a parlare così bene e sia così intelligente!-

Esclamò forte Emmett.

- Lei e.. ha preso tutto da suo padre.. - spiegò innamorata mia madre.

Lui la strinse tra le sue braccia e le rilasciò un dolce bacio sulla fronte.

Sentii il suo cuore pulsare sangue all’impazzata..

 

Mhh… com’è succulento quel liquido… ho una gran fame!

 

Le carezze di mio padre si bloccarono: non ero stata io a parlare.

- Che c’è amore? Cos’ha detto? - domandò preoccupata mia madre.

Calma.

Ancora silenzio.

Lui aspettava altri pensieri, che non arrivarono.

- Ha parlato l’altro gemello. Rallenta il tuo cuore amore, stai eccitando i piccoli. - interpretò Edward.

-Scusate eh! Io andrei. Non posso sopportare altri discorsi “sull’eccitazione”… basta, vado a cercare Rose… - lo interruppe lo Zio.

Mamma e Papà presero a sghignazzare: adoravo Emmett!

 

Papà.. cosa sta pensando lo zio in questo momento?

 

- Sono pensieri da censurare, piccola! Forse è meglio se non ti rispondo a tutte le domande! - rise mio padre e sua moglie lo seguì.

- Oh fratello! Esci dalla mia testa!.. ah! Sorellina? Non credevo che i vestiti dentro alle lavatrici potessero parlare!- scherzò lui con mia madre.

Le risate proseguirono.. mia madre sapeva ridere di sé, o almeno.. così mi aveva raccontato!

Lei per me non aveva difetti: era perfetta in ogni dove.

Ad un tratto tornò a regnare la serenità.

Il battito del cuore di mia madre tornò a velocizzarsi: mio padre la stava baciando con un’intensità che ancora non avevo visto ne provato.

- Io vado - dichiarò Emmett, sgattaiolando fuori dalla stanza di mio padre.

I miei genitori neanche se ne accorsero.

Il respiro di mia madre si affannò, la sua fronte si imperlò di sudore mentre mio padre le sfiorava ininterrottamente l’enorme pancione.

Era troppo. Mi girava vorticosamente la testa e la membrana che mi conteneva cominciò a muoversi ed a urtare contro quella di mio fratello.

Piangevamo: non ci piaceva quella sensazione.

Per quanto Bella provasse benessere, per noi era troppo forte quella emozione!

Viaggiavo in un mare di liquido amniotico che sommergeva me e il mio gemello.

Ero preoccupata per lui: era ancora molto fragile confronto a me, perché si era formato più tardi. Io, infatti, non sarei potuta nascere fino a quando lui o lei non sarebbe stato pronto.

 

Papà, mamma… fermatevi ci state soffocando!

 

Urlammo insieme.

Entrambi si fermarono improvvisamente.

Aveva percepito anche mia madre quale subbuglio le si stava creando all’interno.

- I piccoli! - gridò spaventata.

La sua mano ci fu subito sopra, a proteggerci.

- Scusami amore. Non avrei dovuto saltarti addosso in questo modo, non ti fa bene nelle tue condizioni, scusa - disse colpevolizzandosi come sempre mio padre.

- No, ora si sono calmati. C’è stato un momento in cui credevo di averli persi! - singhiozzò.

Copiose lacrime le scesero dal bellissimo viso.

Mio padre le prese il volto tra le mani e ne asciugò le gocce di pianto.

 

Tranquilli! Siamo qui con voi. Vi vogliamo bene..

Urlai.

 …Siete i migliori genitori del mondo.

Ultimò mio fratello.

 

- Hanno parlato! - esclamò stupito mio padre.

- E che c’è di strano? - domandò mamma Bella.

- Per il fatto che hanno fatto un discorso diretto a noi, interrompendosi a vicenda… sapevano esattamente cosa volevano dire e l’hanno detto insieme! - chiarì lui.

- Questo non mi sorprende… sai, credo che questi gemelli saranno davvero speciali… non vedo l’ora di vederli! - asserì mia madre.

 

Anche noi.

 

- Anche loro non vedono l’ora di conoscerti “mamma Bella”! –

- Suona bene! - esclamò lei.

- Si, molto - confermò lui - Ora a nanna angioletto, i nostri piccoli ci hanno svelato sin troppo cose questa notte. È ora di dormire - la esortò il mio giovane padre.

Lei si accoccolò sulla sua pelle fredda e dura come il marmo mentre lui la copriva con il lenzuolo.

 

Buona notte mamma.

Buona notte papà.

Dissi.

Vi vogliamo bene.

Continuò il mio gemello.

 

Mio padre le riportò le nostre parole, ci lasciò una carezza e poi la scenetta d’amore si spense.

L’indomani avremmo fatto conoscenza con una nuova persona…

 

 La Futura Renesmee

 






♫Nota dell’autrice: Ehi! Allora che ve ne pare?

Questa volta mi sono proprio divertita a scrivere il capitolo: la botta e risposta tra la piccola Nessie ed Edward è stata divertentissima da scrivere e spero anche da leggere!

Perché è questo che significa scrivere no? Fare qualcosa che allieti le tue giornate e quelle degli altri. Io seguo questo principio… ci sono riuscita?

Ditemi cosa ne pensate! Ora non ho tempo di ringraziare tutti voi sebbene siate stati tantissimi! *me commossa*

Sono davvero molto felice di essere seguita da così tante persone, grazie di cuore!

Un ringraziamento speciale a:

mazza

keska

stezietta w

pinkgirl

micino

eulalia_17

cloe cullen

cullengirl

Hikary_a18

ranzie74

Magdalena

gli

Piccola_Ginevra

 

Grazie ragazze! Vi sono riconoscente: tramite i vostri commenti riuscite a rifondere fiducia in me stessa, visto che il mio prof. di italiano non mi incoraggia molto!^^

Spero che questo capitolo abbia soddisfatto un po’ tutte perché qui Edward è assolutamente un “bravo papà” non trovate?

Nel prossimo capitolo difenderà la sua famiglia con un incondizionato amore ma… vedrete! Non voglio svelarvi tutto.. secondo voi cosa accadrà? Chi arriverà in casa Cullen?

A prestissimo con il nuovo capitolo, un bacio

Noemix☺

 

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Capitolo 4
*** JACOB ***


twins 4capitolo

Eccomi qua ragazze!
Piano piano sto tornando al mio ritmo di posta!^^ Ringrazio tutte voi che continuano imperterrite a seguirmi… sono commossa *-* Non pensavo che piacesse il mio modo di scrivere: io non faccio altro che lamentarmi con i miei amici per il fatto che non sono abbastanza brava, come invece lo siete voi!
Ma ora basta straparlare, ho una fic da mandare avanti.
Vi chiedo cortesemente di riguardare le date degli scorsi capitoli: ho apportato delle leggere modifiche perché stavo troppo stretta con i tempi.. Grazie.

Buona lettura carissime, ditemi che ne pensate =)

 

------------------------------------

 

Jacob

4° Capitolo

 

Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al tuo seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore
… 

Papà Edward

 


8 Settembre, Renesmee

-L

a luce del sole illuminava la foresta.

Le nuvole grigie di Forks erano state spazzate via dalla lucentezza della mattinata: il sole che normalmente illuminava la mia vita a Phoenix, luogo che per lungo tempo era stato la mia casa, finalmente brillò. – concluse mia madre.

-C

osì quel giorno il ragazzo si era mostrato alla luce del sole, privo della certezza che colei che amava l’avrebbe accettato senza indugio.

Lui non era come gli altri, lui era una creatura notturna, assetata di sangue, che si sfamava predando vite umane.

Non importava se quest’essere aveva rinnegato la sua vera natura, importava solamente che lei riuscisse ad uscirne sana e salva:

ma come poteva lui ucciderla, se questo gesto significava dire addio all’unica persona che dava un senso alla sua vita?

Mille pensieri gli attanagliavano la mente: ce l’avrebbe fatta?

Che reazione avrebbe avuto lei nel vederlo brillare?- si chiese nostro padre ultimando il racconto.

I figli ancora nel grembo di sua moglie.

La sua mano che continuava a gravitare ed accarezzare l’enorme pancione che sostituiva il piatto ventre di mia madre.

 

Quel giorno era iniziato gioiosamente: mio padre aveva  portato la colazione a letto a mia madre, e dopo ch’ella ebbe rigettato tutto, aveva accompagnato Bella in giardino - sebbene lei fosse molto stanca e fragile, oramai incapace di parlare a voce alta - era iniziata l’ora del racconto.

Sapendo che io e mio fratello potevamo sentirli, avevano iniziato a riferirci del loro primo incontro.

Mio padre ci aveva descritto ogni sentimento nutrito per il suo amore: cosa aveva provato la prima volta che l’aveva vista, il viaggio a Port Angeles, la rivelazione, il loro primo bacio.

Poi ancora: la paura che aveva avuto nel crederla morta, il dolore che aveva provato nel lasciarla, la sofferenza patita per non poterle stare accanto ogni giorno, il viaggio fino ai Volturi- mostriciattoli che non mi piacevano per niente-, la gioia nel vederla arrivare nella piazza di Volterra, la felicità nell’apprendere che tra Lui e Jacob, Lei aveva scelto mio padre, ma…

 

Papà, chi è Jacob?

 

La mano di Edward si bloccò su quella di mia madre, che aveva legato indissolubilmente al grembo.

 

Papà, chi è Jacob?

 

Ripetei, decisa: volevo una risposta.

Anche mia madre si irrigidì quando Edward le riferì la mia domanda.

Cos’aveva di particolare quel “Jacob”?

- Bhe… ecco…Jacob è… Jacob!- rispose tentennante lei.

 

Grazie, fin qui ci arrivavo anche io!

 

-Ma senti che arrogante che è già nostra figlia!- esclamò sorpreso mio padre, dopo aver ascoltato i miei pensieri.

Probabilmente mia madre gli fece uno sguardo interrogativo perché poi disse -No amore, niente. A volte i pensieri della femmina sono molto scherzosi e… vivi!-

 

Ma dai!

 

Lui sbuffò, poi riprese la spiegazione da dove era stata interrotta.

-Quel giorno accompagnai Bella alla radura. Il calore di quella giornata non la scorderò mai: ma come poteva un vampiro aver freddo? –narrò con voce melliflua ed innamorata, poi continuò parlando direttamente a mia madre –Forse, dal caldo che provai nel darti il mio primo bac...-

 

Taglia corto, papà!

 

-Ma senti te, questa bambina com’è prepotente!- rise lui.

In quel momento, sentì un leggero spostamento sulla membrana opposta alla mia: mio fratello si stava girando e, come immaginavo, gli sfuggì uno dei suoi piedini che andò dritto a colpire la placenta.

L’urlo che mia madre lanciò fu incontrollato.

Mio padre saltò sulla panchina per lo stupore, poi arrivò il resto della famiglia; infine qualcuno sollevò la nostra progenitrice e la riportò nello studio del Nonno.

So che la accompagnarono in quel luogo, perché a Mamma Bella non piaceva: il suo cuore batteva fortissimo ogni volta che ce la portavano e poi pregava suo marito di ricondurla in salotto.

Il profumo del suo sangue poi, diventava irresistibile… il sapore delle prede diventa più buono quando hanno paura!

Ma che stavo pensando?

Io amavo mia madre, perché avrei dovuto sfamarmi di lei?

 

Una volta che mio Nonno Carlisle ebbe visitato mia madre, e dopo che Nonna Esme l’ebbe sfamata con le sue leccornie, Papà la riaccompagnò in giardino: il luogo che più di tutti ci aggradava.

Non so come, ma la luce del giorno ci faceva bene: a tutti.

Mia madre si divertiva a vedere suo marito brillare; l’avevo intuito, poiché ella si emozionava ogni qualvolta che Edward si mostrava alla luce sole.

 

Accarezzandoci, papà riprese il racconto che qualche minuto prima aveva interrotto con l’arrivo del calcio di mio fratello.

Quest’ultimo, gozzovigliava in giro per la placenta, ruotandomi intorno per la gioia: non riusciva mai a stare fermo, come invece avevo imparato a fare io.

Era vivace, allegro e sprizzava energia già da qua dentro: forse era lui che causava la perenne nausea a mia madre.

Anche in quel momento, per esempio, sapevo che avrebbe vomitato tutto ciò che aveva ingurgitato qualche minuto prima.

Come? Bhe, il suo stomaco, che si trovava poco sopra di noi, era da un po’, in vivo fermento. Infatti…

 

Zia Rosalie la raggiunse appena in tempo per buscarsi tutto il rigurgito sulla maglietta nuova di zecca, regalatagli dal marito.

Mamma si era infiammata dalla vergogna!

-Perdonami.. Rose!- balbettò a mo di scusante.

Non aveva più la forza di fare niente, la mia povera mamma;

sembrava che noi due le avessimo prosciugato ogni energia e poi… perché non riusciva a sfamarci? Accidenti… avevo fame!!!

- Non fa niente Bella, non fa niente. Vuol dire che me ne farò comprare una nuova da Emmett… questa non mi piace- sorrise, cercando di non fare agitare mia madre.

Quest’ultima era mortificata. Sentivo il suo respiro- già debole di suo- intensificarsi, fino a raggiungere l’apice con uno sfogo di pianto.

Edward l’abbracciò, accogliendola amorosamente sul suo petto immortale.

Ci avevano spiegato molte cose in proposito. Mamma Bella voleva a tutti costi che conoscessimo tutto sul conto di nostro padre.

Sul suo amore e su suo marito.

Tutto questo, concentrato in un unico racconto che poche ore prima aveva iniziato.

 

Mamma, ora calmati.

 

Un attimo dopo che mio fratello ebbe parlato, lei… si tranquillizzò.

Sorvolai quest’ultimo evento, ritenendolo solo una coincidenza.

 

Vorrei tanto sentire il resto del racconto, mamma.

 

Disse con serenità il mio gemello.

Mio padre le comunicò ciò che mio fratello le aveva detto.

 

No. Vorrei sapere di questo Jacob… chi è mamma?

Insistetti io.

Perché ne hai paura?

Concluse mio fratello. Ma come faceva a percepire quel sentimento?

Fissai la membrana bianca che conteneva il mio gemello, sebbene non riuscissi a vedere molto attraverso la mia.

Avrei tanto voluto fare domande a quel fratello che ancora non conoscevo: ma come avrei potuto senza che Papà Edward ci ascoltasse?

 

-Bella! Hai paura di Jacob Back?- domandò sorpreso e preoccupato mio padre.

Jacob Black… che strano. Aveva un bel suono!

-N-nn-o. Perché?- rispose mia madre, balbettando.

- Uno dei gemelli dice che ne hai timore.- accennò lui, mentre riprendeva la sua postazione: un braccio che circondava le spalle di mia madre e una mano posizionata sul mega- pancione.

Non so come, ma dopo la prima volta che gli avevo parlato, si era congiunto inseparabilmente a noi: i gemelli o le gemelle Cullen.

Si! Filava proprio bene!

 

Jacob Black.

 

- E va bene! Ora vi racconterò di lui e della sua storia, congiunta alla nostra...- iniziò mio padre.

-No, aspetta amore- si intromise Mamma Bella- Credo che sia più giusto che narri io la sua storia- disse con voce flebile, come se non avesse più forza necessaria per parlare.

- Ma tesoro, sei troppo debole- le ricordò preoccupato mio padre.

-N-n-n-o… ce la posso f-f-are.- rispose decisa, schiarendo la voce con parole essenziali.

Mio padre allora, le lasciò via libera.

 

-Dunque… Jacob Black è una persona molto speciale. Non come vostro padre, ma particolare.

Lo conobbi quando ero molto piccola e venivo a Forks solo per le vacanze estive; già allora era il mio migliore amico.

Quando mi ci trasferii del tutto, per vivere con vostro Nonno Charlie, lui fu il mio unico vero amico. Mi aiutò subito, distogliendomi dalla mia vita sedentaria e solitaria.

Poi conobbi vostro padre e la mia vita non fu più la stessa.

Durante i primi mesi del nostro fidanzamento, Jacob era ancora un bambino…- riprese fiato- poi, Edward mi lasciò per alcuni mesi…- Ma perch..

-Non perché non l’amavo più, ma solo per non destinarla al mio stesso destino di immortale. Volevo per vostra madre una vita normale, senza complicazioni. Ma quel distacco non servì a nulla, anzi, alimentò la speranza in Jacob Black: egli  iniziò a provare per Bella un amore irreparabile.- la interruppe mio padre.

- Edward non voleva farmi del male, bambini, ma io caddi comunque in un buio stato di depressione- mio padre irrigidì la mano che era posata sul ventre: probabilmente dolorosi ricordi lo tormentavano.

- Jake mi salvò. Fu il mio sole, durante la gigantesca tormenta che investiva la mia vita. Di nuovo fu il mio migliore amico, ma non poté fare a meno di innamorarsi di me. Poi, qualcosa sconvolse anche la sua esistenza: la sua natura di licantropo iniziò ad emergere, ovvero poteva trasformarsi in lupo – Poggiò dolcemente le mani sul ventre pieno e lasciò andare la testa sulla spalla di suo marito.

Era facile capire quando lo faceva: la scansione del suo cuore si faceva più ritmato e calmo. Era in pace.

 

Jacob un lupo… wow!

Mamma, ma chi è che non si innamora di te? Sei la più stupenda mamma del mondo…

Le ricordai io.

Ti vogliamo bene,mamma.

Finì il mio gemello.

 

-Bella: hanno detto che ti vogliono e bene e che sei la mamma migliore del mondo…- le comunicò mio padre. Seguì un attimo di silenzio e poi..- Su amore, non piangere: hanno pienamente ragione!-

L’avevamo commossa!

-Grazie piccoli, ma il mio racconto non è ancora terminato.- ci rammentò lei. – Quando raggiunsi vostro padre e lo riportai a casa dall’Italia, il mio vampiretto riprese posto nel mio cuore, e Jacob si ritrovò tagliato fuori dalla mia vita. Edward ne divenne un po’ geloso- rise, spingendolo di lato con la spalla.

-Poi vostro padre capì che ne io, ne Jake saremmo più riusciti a vivere l’uno senza l’altro: non avrei potuto chiedere un fidanzato migliore. Edward riusciva sempre a capire ogni mio sentimento, sebbene non riuscisse a sentire i miei pensieri!- ghignò con mio padre: certi ricordi, invece, li divertivano!

- La mia vita quindi, riprese il giusto equilibrio che allietava tanto Nonno Swan!- sorrise. Sarebbe stato bello vedere davvero il viso di mia madre una volta nata.

-Ma le cose si complicarono: a Jake non bastava più essere mio amico, voleva sostituire vostro padre. Io mi ritrovai con le mani legate. Amavo troppo Edward per lasciarlo e volevo troppo bene a Jacob per dimenticarlo. Che avrei potuto fare? Egli provò in tutti i modi di dividermi da vostro padre, ma quest’ultimo non si fece ingannare mai, e il nostro amore trionfò. Bambini, non credete che la storia sia completamente a lieto fine per il nostro lupacchiotto.- recuperò il respiro- È vero che lui abbandonò l’impresa di corteggiarmi, ma ora soffre da matti sapendomi sposata con un vampiro.

Fortunatamente, non è a conoscenza della mia situazione: non sa che sono incinta, altrimenti non esiterebbe un attimo nel cercare di riconquistarmi e a riprendere la lotta con vostro padre. È quindi solo una vittoria a metà..- concluse con voce stanca mia madre.

-Ora conoscete la storia completa bambini. Lasciamo riposare la mamma.- ci rimbrottò, mentre noi eravamo esaltati per il bel racconto- Sei stanca tesoro?-

- Un po’, amore…- gli rispose con voce lieve e sommessa.

- Ti porto a letto.- la sollevò, e raggiungemmo la stanza da letto dei miei genitori.

 

- Edward…- lo chiamò mia madre, quando suo marito la sistemò sotto le coperte calde… forse troppo calde per i miei gusti! – Ci canti qualcosa?- chiese stanca.

- mmh… va bene, se volete…- rispose mio padre, teneramente.

Si collocò al fianco di mia madre, come sempre.

Poi, credo che afferrò la chitarra, perché i suoni che seguirono furono.. note!

- Mentre dormivi, le scorse notti, ho composto una canzone per te e i bambini… mi sembrava giusto dedicarvi una canzone.. insieme.- disse, accarezzando il pancione coperto.

Dolcissime note invasero la stanza e poi cantò…:

 

Quando ti addormenterai
con gli occhi chiusi
i pugni quasi

Sognerai quel che vedrai
i suoi sorrisi
rossi e accesi

Una melodia che sale su
fin dove sei

A te che non sei ancora tu
ma presto lo sarai

Ora dorme pure lei
la braccia ai fianchi
fresche e stese

Sogna te che sognerai
cuscini bianchi
come rose

Ninna nanna
che poi scende giù
fin nei tuoi sogni

A te che non sarai più solo tu
perché sarete voi

Sarete voi
la vostra storia

Sarete voi
due sguardi in aria

Sarete voi
la mia memoria

Sarete voi
il mondo intorno a me

Pigiami
Moine
La culla con le apine
Triciclo
Girello
Il mondo sembra bello

Le scarpe
che indossi
per fare i primi passi
Il mare
Gli abbagli
I granchi tra gli scogli

Cortili
Bambine
col fiocco e le treccine
Problema
sei meno
ma sempre in due per mano

Regali
Natale
La neve sotto il sole
Playstation
Ma quando
Ti giuro
sto studiando

Ritardi
promesse
Duecento sms
Ti chiamo
C'hai un casco?
Neanche ti conosco

Chitarre
Distorte
Dalle finestre aperte
Ballare
Da solo
Alzando gli occhi al cielo

Campeggio
Concerto
Il primo bacio storto
Mi guardi
Ti amo
Domani autogestiamo

Silenzio
Sai cosa?
Noi siamo soli in casa
Poi scosti le tende
Sei diventato grande.




Così, la melodia finì.

-Stupenda.- disse subito mia madre; mi aveva tolto le parole di bocca!- Amore, non hai mai scritto una canzone più bella!- singhiozzò. Anche papà aveva commosso la mamma!

- Ora dormi tesoro, siete i miei amori più grandi. Riposa, vedrai che riusciremo insieme a far vivere la nostra famiglia… per sempre.-

In quel momento il mio mondo, già nel pancione di mia madre, era in pace. Finalmente l’armonia aveva preso possesso delle nostre vite.

 

La futura Renesmee

 

 

 

 

TO BE CONTINUED
 

 

Note dell’autrice: Aaallora??? Che ve ne pare? Questo capitolo credo che sia stato il più tenero che abbia mai scritto in vita mia! Mi sono divertita moltissimo a scriverlo, ma ho avuto molta difficoltà nella stesura!
È più lungo del solito: ho voluto farvi un piccolo regalo dopo un’attesa così grande! Grazie a tutte voi per aver continuato a seguirmi. Chi vuole ascoltare la canzone che ho inserito nella mia storia deve andare su internet e cercare “ Ninna Nanna di Matteo Branciamore”. Io adoro i Cesaroni!
Grazie a:

LaBabi
stezietta w
ledyang
Alice95
dolce_birba
Hikary_a18
cullengirl
keska
civia93
cloe cullen
fiorella91
ranzie74

 Ringrazio anche la mia piccola sadica ovvero la mazza che, nonostante non possa usare il computer e non possa commentare, continua a seguirmi ed a consigliarmi.
Alle mie dolci compagne di classe ed ai miei simpatici compagni che, sebbene questa storia sia troppo melensa per loro, la seguono lo stesso! XD
Grazie ragazzi/e, siete fantastici!
Grazie in fine ai miei 63 preferiti e 10 seguiti!
Grazie anche a quelle che leggono solamente la mia storia…
Ringrazio tutte voi per continuare a sfogliare la mia “roba” come dice Mazza, nonostante, a volte, io scriva delle sciocchezze!^^
A presto con un nuovo capitolo, vi voglio bene…
_Noemix_

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Capitolo 5
*** SANGUE ***


twins capitolo 5

SANGUE

5° Capitolo

 

Quando ti chiedi cos'è l'amore, 
immagina due mani ardenti 
che si incontrano, 
due sguardi perduti l'uno nell'altro, 
due cuori che tremano 
di fronte all'immensità di un sentimento, 
e poche parole 
per rendere eterno un istante.

 

 

9 Settembre, Renesmee

La mattina dopo, mia madre si svegliò di soprassalto a causa di un frastuono improvviso.

Mamma mi aveva raccontato che i vampiri non facevano rumore… giusto?

In camera con noi non c’era nessuno e questo preoccupò molto mia madre.

Com’era possibile che né Zia Rose e né Papà fossero lì con noi?

Ci stavamo ponendo troppe domande senza ricevere nessuna risposta.

 

- Ciao Bells- disse qualcuno in quell’istante. La sua voce era dolce, melliflua ma anche dispiaciuta e bassa.

Mia madre si guardò attorno, poi – trovandosi ancora sotto le coperte del letto matrimoniale nel quale nostro padre ci aveva lasciato - si girò completamente in direzione dell’ala buia della stanza.

Potevo in parte già riconoscere i colori, perché quando Mamma guardava la luce il suo sangue era delizioso e tenero, mentre quando osservava una zona buia… tutto era più opaco.

-J-jacob!- balbettò sorpresa lei- sei venuto a trovarmi!- affermò contenta.

La voce dell’uomo si fece più vicina- Mi mancavi. E poi mi era giunta voce che tu stessi male… gli avvertimenti erano veri, allora.- rispose, sempre con lo stesso tono spento e terribilmente affranto.

-Cos’hai Bella? Tuo padre mi ha detto che eri malata e che era preoccupato per il fatto che non ti sentiva più dal giorno de tuo matrimonio- riprese lui.

-B-bhe, non sono proprio indisposta Jake… dov’è Edward?- chiese lei, sentendo l’approssimarsi del ragazzo.

-Non cambiare discorso, Bells. Che hai fatto?- ripetè di nuovo severo.

Ma come si permetteva a parlare così con mia madre? La dovevo salvare, così, scalciai.

Con effetto immediato, lei non trattenne l’urlo, proprio come speravo, e in pochi secondi la camera fu invasa dalla famiglia Cullen al gran completo.

- Bella!!!- gridò mio padre, spingendo con violenza la porta socchiusa.

Ci fu immediatamente accanto, posando la sua fresca mano su di noi.

-Jacob Black- ruggì mio padre- Che ci fai qui?- grugnì furioso.

-C-calma amore, Jake non mi ha fatto niente…- tentennò mamma - solo che uno dei piccoli mi ha scalciato… così, bhe.. sai com’è…- spiegò lei, inarcandosi verso papà.

-È andata proprio così Jjjjacob?- chiese spingendo sulla J in segno di sprezzo.

- Io.. n-non lo so. La stavo guardando dall’albero, poi mi sono deciso ad entrare; ho urtato la finestra, così lei si è svegliata di soprassalto.

Non mi ha notato subito perché ero nascosto dal buio, ma solo quando l’ho chiamata. Mi sono avvicinato, poi lei ha iniziato ad urlare.- chiarì Jacob.

 

Si papà, è andata così. Solo che quando “quello lì” s’è fatto avanti mamma si è spaventata. Tu non c’eri, lei non era abbastanza forte per chiamarti, così l’unico modo per chiedere aiuto era scalciare… mi dispiace, non volevo farle male.

 

Edward allora disse -La piccola mi ha spiegato tutto, Bella- e voltandosi verso mia madre- avevi paura di “quello lì”?- le domandò, ridendo.

-No. Ma tu non c’eri, ed io avevo timore che volesse fare del male ai nostri piccoli- dichiarò lei affaticata e aggrappandosi alla camicetta di papà.

Che dolce che era la mia mamma: aveva premura... per noi!

- Brutto coso peloso, tu prova solo a toccarli e non ti ritroverai più la testa sul collo!- strillò Zia Rose, parandosi tra noi e lui.

Come riuscivo a capirlo? Sentivo la sua voce aquilina proprio sopra di noi.

- Buona Rose, su. Il nostro Jacob non ha fatto niente- intervenne il Nonno, che si fece strada per lasciare una carezza a noi e a nostra madre.

Papà era sempre immobile e teneva tra le sue braccia la mamma tremante.

- Bella, non è successo nulla. I piccoli stanno bene, hanno detto solo che ti hanno tirato un calcio in modo che io ti venissi a salvare.. sono molto intelligenti, sai?- la rincuorò mio padre, baciandole il volto.

- Ma mi volete spiegare chi diavolo sono questi “piccoli”???- domandò con tono adirato il ragazzo di poco prima.

- C-certo- rispose sicura mia madre. – Mentre tentava di alzarsi.

- Tranquillò amore, c-ce la pp-pos-sso f-fare.- balbettò lei affaticata, sentendosi trattenuta da nostro padre.

Si aggrappò al letto e poi, con l’aiuto di papà e di Zia Rose uscì fuori dalle coperte e si mise in piedi davanti a lui.

 

La scena si arrestò. Non accadde più nulla.

Jacob per lo stupore quasi cascò all’indietro; difatti percepii il barcollare di qualcuno sul pavimento immacolato della nostra camera.

 

Papà reggilo, sta per cadere!

 

Dissi, facendo il solletico a mia madre.

All’istante papà sorresse Jacob (appena in tempo, credo!), mentre mia madre si accasciò sul letto, sogghignando.

-Perché ridi, Bells?- le chiese Jacob.

-Uno dei piccoli mi sta facendo il solletico!- gli rispose, sghignazzando.

Tutta la famiglia si sciolse in una risata… che bello vedere l’armonia regnare nuovamente in casa nostra!

Stavo iniziando a provare simpatia per quel “lupacchiotto”!

Inoltre, non sapevo come o perché, ma mi sentivo attratta da lui.. c’era.. elettricità?

Credo proprio di si!

- Bella, amore, ora è meglio che ti rimetta a letto…- le suggerì amorosamente nostro padre -…non ti affaticare troppo, non ce la puoi fare…-.

-Va bene.- annuì mia madre distendendosi sotto le coperte.

- Edward- chiamò Zia Alice- io vado. Sai non resisto troppo a lungo nei loro paraggi- poi lasciando la camera discese giù per le scale accompagnata dallo Zio Jasper.

Alice non poteva sostare più di tanto nelle nostre vicinanze.

Mamma e Papà ci avevano spiegato che non poteva rimanere con noi, ma non perché non ci volesse bene, solo perché essendo noi speciali tanto quanto lei, ogniqualvolta veniva colpita da un forte mal di testa.

Io ero dispiaciuta per questo, perché mamma mi aveva raccontato che era la sua migliore amica e che la sua compagnia le faceva sempre molto piacere.

Non vedevo l’ora di conoscerla!

 

- Bella tesoro, hai fame?- le domandò premurosamente mia Nonna.

- Un po’- rispose imbarazzata mia madre- ma poi finisce che vomito tutto.- si corresse.

- Bella, posso provare ad alimentarti via flebo- propose il Nonno Carlisle.

- No, vi prego!- implorò mamma agitandosi- niente aghi!- esclamò, cercando rifugio tra le braccia di mio padre che nel frattempo le era tornato vicino.

Nella stanza tutti risero. Ci faceva bene sorridere un po’.

Diedi un calcio a mio fratello in segno di complicità e lui me lo restituì. Ero molto curiosa di conoscerlo, non vedevo l’ora di nascere!

 

- Bella, dobbiamo nutrirvi in qualche modo.- la supplicò mio padre che, come sempre, faceva il tragico. Io però ero d’accordo con lui: avevo maledettamente fame! E così anche il mio gemello!

 

- Bella, possiamo parlare?- interruppe il discorso una voce fuori campo: Jacob infatti era rimasto in disparte per meglio comprendere cosa stesse succedendo.

- C-certo- balbettò lei in risposta- Rose- la chiamò.

- No Bella. Non ho intenzione di lasciarti sola con questo cane. Non mi fido- negò la Zia.

- E-edward, convincila tu?- ripropose mamma stremata.

Sentivo che di lì a poco si sarebbe riaddormentata.

- Rose, te lo sta chiedendo per favore. Non farla agitare ancora, non le farà bene questa volta- intervenne nostro padre, accarezzando il viso freddo di mia madre.

Papà spinse fuori tutti, lasciandoci soli.

 

- Bella.- accennò- Che stai facendo?- le chiese- quel mostriciattolo ti stai uccidendo-

Oh! Mostriciattolo a chi???

- Non è un mostro. È il mio bambino; e poi non è uno, ma sono due. Una femmina e l’altro.. non lo sappiamo. Ce ne ha parlato lei: sono così dolci, Jake! Dovresti sentirli parlare!- enfatizzò lei, donandoci una carezza.

- Bells!- esclamò- Parlare??? Come può un bambino parlare se non è neppure nato! E poi… due? Bella, morirai! Guarda come ti stanno sciupando! Sembri il mostro di Lockness!- gridò lui.

Che antipatico!

 

-No Jacob, tu non capisci. Edward può sentire anche i loro pensieri, e devo ammettere che sono molto intelligenti. La femmina, prima, ha capito che stavi per cadere ed ha avvertito Edward di afferrarti. Sono due bambini molto speciali- sorrise tranquilla lei- E poi non ti ci mettere anche tu!- strillò, cambiando improvvisamente umore: ora era adirata;

-Bastano già Edward e Carlisle! Mi dicono continuamente che le possibilità di sopravvivenza sono poche- e si rattristò -Ma so che ce la farò; voglio vedere i miei piccoli crescere.-

Evvai! Tre sbalzi d’umore in un’unica frase! Stavamo battendo tutti i record!

- Bella, l’unica cosa che noi vedremo sarà il tuo funerale!- sbottò.

Basta!!!!  Non doveva parlare così alla mamma!

Un attimo dopo, nella stanza, si propagò la calma più assoluta. Sentii i muscoli della mamma distendersi e poi più nessun urlo… cos’era stato?

-Ascoltami Jacob- lo richiamò a se, calmandosi- accetta questi bambini come sta facendo piano piano l’intera famiglia Cullen- gli prese la mano calda tra le dita- Io li amo. Amo Edward e loro saranno il frutto del nostro amore, perché nessuno mi può capire?- esclamò addolorata.

Mi piaceva quando affermava di amarci!

-Bella, ascoltami tu. Se nessuno capisce c’è un motivo: guardati. Sei spossata. Le tue guance non hanno più colore, i tuoi occhi sono affetti da un brutto colore violaceo. Non arriverai in fondo alla gravidanza.- le spiegò afflitto.

-Jake, secondo Carlisle nasceranno tra si e no una settimana. Non può dirlo con certezza perché la placenta è impenetrabile come la pelle dei vampiri; non può fargli un’ecografia precisa. Ma sono certa che manca poco al parto: ce la farò e smettila di angosciarti per nulla!- disse, sorridendo al suo amico lupo.

 

- Che fine ha fatto la donna che amavo?-

- Che fine ha fatto il mio sole?- disse mia madre, accarezzandogli il volto- Vedrai che ti piaceranno i miei figli!- lo incoraggiò.

Che gli saremmo piaciuti era certo: ma che sarebbe piaciuto lui a noi…non lo era altrettanto!

 

Papà! Vieni? Ci manchi!

 

Lo chiamai. Mi ero stufata di questa conversazione straziante.

Pochi secondi dopo, papà ci fu accanto. – eccomi!- arrivò sghignazzando e recando con se Zia Rose e Carlisle.

Non so perché, ma tutte le volte che arrivava il nonno, mamma si agitava!

-È ora della visita Bella! E anche di mangiare qualcosa!- esclamò difatti lui.

Mamma affondò di nuovo il viso nel petto di papà. Supplicandolo di salvarla.

 

- Edward! Salvami ti prego!- mormorò, con voce asciutta ed implorante.

- Bella, amore, ti tocca adesso.. ora non puoi proprio scampare agli aghi - le ricordò lui.

- Uff…-

- Su Bells- le ripropose Jacob che ormai aveva assimilato gli standard della mia famiglia, implorandola.

- E va bene. Ma mangerò qualcosa con la bocca oppure niente- disse, scostandosi dal petto di papà.

Zia Rose la prese in braccio e la portò nello studio del Nonno – un vero momento d’agitazione-.

Lo Zio Emmett e la Nonna scesero in salotto, mentre tutti gli altri rimasero con noi.

-Bene Bella. Vediamo quanto pesi…- pesare? Mamma odiava essere pesata; il suo cuore iniziava a battere furiosamente ed a me… veniva l’acquolina in bocca.

 

Che profumino di sangue! Ops… stupida! Non puoi mangiare tua madre!

 

Mi rimproverai per averlo anche solo pensato, ma ormai papà aveva già sentito tutto.

- 54,3 kg. Ieri eri 55,5 kg. Bella, stai diventando decisamente troppo magra per portare due bambini in grembo. Non so più che fare: questa gravidanza non è normale come tutte quelle che ho seguito finora.- disapprovò il nonno.

 

-Ho trovato la soluzione!- esclamò tutto ad un tratto mio padre

-Un minuto fa la piccola stava pensando a quanto fosse delizioso il sangue di sua madre-

Bravo papà! Adesso si che mi sentivo una personcina rispettabile e non un mostro! Ma uffa! Non si teneva mai nulla per se! Mamma mi avrebbe odiata dopo questo.

- Io stavo pensando di farle assaggiare del sangue!?- Propose.

Ma non saprei… forse potrebbe essere una buona idea…

 

- Ottima idea Edward!- esclamò con voce squillante il Nonno- perché non ci abbiamo pensato subito!?-

Mamma e Jacob risposero con un –bleah- all’unisono.

Non ero d’accordo con loro: il sangue umano era una squisitezza!

 

- Esme!- la chiamò Carlisle.

-Si?- giunse una sottile voce, poco dopo.

- Vorremmo fare una prova con Bella: ci porteresti del sangue A positivo per lei? Bicchiere non trasparente, grazie tesoro.- le ordinò dolcemente.

Chissà perché, ma tra le coppie Cullen c’era sempre un’intesa pazzesca!

 

Pochi secondi dopo, la Nonna era già di ritorno nello studio con un bicchiere colorato (immagino) pieno di sangue.

Papà lo porse alla Mamma e lei, sotto sguardo incessante dei suoi familiari, lo bevve.

Sentii subito invadermi di piacere: fui rinfrescata da quel liquido dolce; il mio piccolo stomaco ne fu quasi subito sazio!

 

Mio fratello lo apprezzava il doppio di me: non si era mai lamentato della nostra “dieta”, ma in quel momento ci sentimmo tutt’e due benissimo.

Mi venne improvvisamente voglia di stiracchiarmi; anche mamma, intanto, stava apprezzando quel delizioso fluido, mentre sentivo i gemiti di orrore di Jacob.

La mia famiglia, invece, era contenta di come ci stessimo dissetando.

 

- Bravissima Bella!-esclamò d’un tratto Zia Rose.

- È buono!- affermò, poco dopo, mamma, avendo finito il bicchiere.

Ancora!

Implorammo noi gemellini.

Finalmente, tutto si stava sistemando, e potevamo crescere tutti e due senza problemi. Magari mamma non avrebbe neanche più sofferto!

Ci stavamo rinvigorendo con una velocità impressionante.

Ancora!

 

La futura Renesmee

 

 

TO BE CONTINUED

 

 

 

Note dell’autrice: Ehi carissime! Come va? Siete contente… ho postato presto in fondo no?XD
Lo so, come sempre sono imperdonabile, ma credo che qualcuna di voi mi possa capire: non sapete quante verifiche ed interrogazioni mi hanno programmato per l’intero mese di Maggio! Vi rendete conto: mi hanno messo la verifica di Greco pure il primo Giugno!!! Il primo capite??? Come caspita fa uno a recuperare se va male in quella verifica?
Va bhe scusate, so bene che questi sono problemi miei, mi stavo solo sfogando un po’ =)
Voi siete le persone a cui dedico il mio tempo libero in fondo! Mi sento abbastanza legata a tutte ^^
Grazie a quelle che leggono la mia storia, a quelle che mi hanno messo tra i preferiti e a quelle che seguono la mia storia. In oltre ringrazio anche quelle che la recensiscono:

ledyang:Sono proprio contenta che ti sia piaciuta la canzone! Magari presto ne metterò un’altra… ancora più bella!^^ Che ne pensi?
stezietta w: Grazie di cuore carissima! Sei davvero dolcissima a commentarmi sempre e sempre gentilissima a farmi tutti quei complimenti… non me li merito *-*
fiorella91:Grazie! Sono felice che ti sia piaciuta! Ti ringrazio di cuore per il fatto che mi sopporti in tutte e due le mie storie!^^ Sono commossa ç.ç
nanerottola:Anche io adoro i pensieri dei piccoli! Ma non c’è niente da fare: a me piace di più il gemello misterioso e a te? Renesmee è carina, ma sapessi l’altro!=) Grazie dei bei complimenti ^^
cullengirl: Ehi carissima! Grazie! Tu mi commenti sempre in tutto, lo apprezzo tantissimo!§-§ doppie lacrimucce! Anche io non vedo l’ora che nascano i piccoli; ti faccio una domanda: secondo te il secondo gemello è un maschio o una femmina? Bacio a presto..
Sabry_Cullen:Anche tu mi commuovi con i tuoi stupendi commenti! Sei dolcissima, apprezzo davvero molto i bei complimenti che mi fai! Ho cercato di postare il primo possibile ma, come ho detto prima, ho avuto un sacco da fare, così ho dovuto lasciare questa ficcy un po’ indietro.. mi dispiace moltissimo! Spero di postare più velocemente la prossima volta!^^ Spero che mi aspetterai.. baci
keska: Ehi carissima! Anche io adoro i Cesaroni e mi sono ispirata proprio ad Eva per questa storia! Lei è molto forte ma il mio idolo è Alice! Mi rispecchia molto!^^ A te chi piace? Secondo te davvero sto migliorando? Bhe, ce la metto tutta, ma a volte mi sembra di scrivere delle cavolate… questo com’è andato? Baci a prestissimo cara complimenti per la tua splendida storia!=)
cloe cullen: Ed ecco qui il capitolo a te promesso! Questo te lo dedico tutto! Sei stata così cortese e gentile con me che non posso fare a meno di dedicartelo e in più: lo hai anche letto prima degli altri!^^ Prometto che appena ho un attimo leggo anche la tua di storia così potrò dirti cosa penso anche io delle tue ff! Hai visto: questa settimana danno i Cesaroni lunedì e venerdì!!!! Mi raccomando, non perderteli che poi li dobbiamo commentare!XD Baci, noe
mazza:  Tesoroooooo!!! Il mio amore bello!!! Sai vero che sei il mio mito!??^^Certo che ci sei mancata ma finalmente ti hanno restituito il computerino nostro adorato! Vero?!*-* Mi hai perdonato per ieri sera vero? Anche se non ci sarebbe niente da perdonare perché io non ti mento mai U.U e quella che ti ho detto è-come sempre- la verità!E io ti ridico per la 4900 volta che adoro la tua ff! Posta presto, me l’hai promesso! è-è ciao Hollie, baci, tadb, la tua Emma.
Goten: Ehi carissima! Ho visto! Hai commentato in pochissimo tempo tutte 4 i miei capitoli! Grazie mille! Non sai che piacere mi fa vedere commentata la mia storia da una persona così brava e creativa come te! Sono commossa *-* grazie.
Frafra9: Ehi, grazie! Mi fa molto piacere avere un nuovo seguito!^^ Nah, non è niente di speciale.. sono un piccolo passatempo che mi diverte un mucchio!=) Spero che svagherà anche te! Baci, a presto.

Ok. A prestissimo ragazze con un altro capitolo di questa storia.
Prima segnalo, come ho fatto nell’altra, la mia fic
Don't leave me alone, questo è il link.
Mi farebbe piacere ricevere i commenti di alcune persone che commentano questa ff, nell’altra!^^
Baci, vi voglio bene,
vostra… Noemix

P.S. Sondaggio: Chi guarda i Cesaroni???
Secondo Sondaggio: chi vuole che metta nella storia un’altra canzone?

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Capitolo 6
*** AMORE ***


twins. capitolo 6 efp

AMORE

6° Capitolo

---

Piccolo Fiore

mio grande Amore..

Sei sempre stata nei miei pensieri

ma quando sei arrivata

ho faticato a credere

che eri tu,

che sei così bella!

Sai che ogni tanto

non ci credo ancora

ma sono attimi.

Momenti

che passano in fretta

quando la tua

faccina un po’ matta

mi ruba il cuore

dicendomi: “Ti voglio bene”

e il tuo sorriso

diffonde una luce

che non avevo mai visto.

E quando mi prendi la mano

per portarti a dormire

e vuoi le carezze tutte per te,

è proprio in quell’attimo

che capisco ogni giorno

quanto è grande il tuo amore.

Piccolo Fiore

mio grande Amore!

 

Papà Edward

 

 

10 Settembre, Renesmee

Oh, come stavo bene! Mia madre ci aveva finalmente nutrito e nella placenta, crescevo .. fiorivo, tentando sempre più di farmi spazio.

Il mio gemello si allargava e si stendeva spesso, così io mi comprimevo, tentando di non dolere a mia madre.

 

-Buon giorno amore mio, come stai oggi?- ci salutò mio padre, lieto di vedere mia madre, sua moglie.

-Bene, grazie tesoro- rispose lei, donandogli un bacio sulle labbra.

Quanto era bella la voce di mamma, la più dolce che avessi mai sentito!

-Come stanno i miei figli?- chiese lui, posando una delle sue gelide mani su di noi.

Adoravamo entrambi le sue carezze: erano leggere, frivole, amorevoli.. non potevamo farne a meno, ne noi ne mamma Bella.

 

Stupendamente Papà..

Dissi io.

Come sono gradevoli le tue moine!

Continuò il mio gemello.

 

Rimasi interdetta.. moine? Io credevo di essere intelligente, ma probabilmente il mio gemello lo era molto di più!

-Oh, lo faccio volentieri!- rispose mio padre.

-Vi piacciono le carezze di papà, piccoli?- ci domandò lei.

Come risposta iniziai a farle il solletico da dentro con il mio piedino.. ogni volta che lo facevo rideva! Le sue risa erano il suono più bello del mondo!

Infatti, poco dopo cominciò a sghignazzare.

-Basta, basta vi prego!!!- ridacchiò.

Mio padre non capiva: le sue mani furono sostituite da quelle di Bella, che si grattava il grembo e ci incitava a smettere.

Anche mio fratello, preso dal gran divertimento, contribuì al “massacro”.

-Ma che fate?- chiese nuovamente mio padre.

 

Giochiamo con la mamma!

 

-Basta piccoli, le fate male- ci rimproverò.

Oh.. le avevamo fatto male! Provai un forte senso di colpa(*), come da tempo non percepivo.

Una forte calma si estese nella stanza.

Ma chi era stato? Zio Jasper? Ma non era presente nella nostra camera da letto..allora chi..?

Diedi un calcio alla membrana bianca, non urtando la placenta di poco: odiavo sentirmi umanamente calma! Mi irritava molto.

 

Non volevo..

 

Comunicai a mio padre.

Quest’ultimo ricominciò a cullarci- tranquilla, non l’avete ferita, fortunatamente- disse, baciandole la fronte. Potevo sempre sentire quando qualcuno sfiorava mamma perché ero collegata indissolubilmente a lei; inoltre percepivo lo schiocco che le labbra emettevano quando donavano un bacio.

-Amore, non mi facevano male-lo biasimò mia madre.

-Ti infastidivano, però..- controbatté lui.

- Si, ma mi facevano il solletico.. per una madre è il gesto più atteso che possano ricevere dal proprio figlio in grembo. È una sensazione magica. Peccato che tu non la potrai mai provare..- gli spiegò, scherzando sull’ultima frase.

-Oh, non importa. Io almeno potrò allenare uno dei miei figli a giocare a baseball.. peccato che tu non lo potrai mai.. fare. – concluse lui.

Mamma si intristì: quanto detestavo quando qualcuno le diceva che non ci avrebbe mai visti!
-Io ce la farò, Edward, vedrai.- disse, accarezzandogli la guancia- Ce la posso f-fare- continuò, cercando di alzare il suo corpo appesantito dal letto.

Missione che,purtroppo, non le riuscì e oltretutto la sfiancò.

Il sangue l’aveva rinvigorita, ma la forza non le era tornata del tutto.. forse aveva ragione papà: lei non ci avrebbe mai potuto conoscere, e noi.. l’avremmo uccisa.

 

Papà, non voglio nascere!

 

Gli urlammo contemporaneamente noi gemellini, dopo aver fatto queste constatazioni.

-Perché?- domandò stupito, lui.

 

Se veniamo al mondo, poi mamma muore.

Non vogliamo ucciderla, lei deve vivere.. con te.

 

Continuammo.

Papà bloccò la carezza sul grembo che aveva cominciato. Era rimasto scioccato dalle nostre parole; forse non si aspettava che ci rendessimo conto di tutto ciò, o forse non credeva affatto che noi potessimo pensare. Ma io provavo solo paura: timore di perdere la mia progenitrice. La amavo intensamente, forse tanto quanto papà.

Perciò preferivo retrocedere nella mia venuta, piuttosto che spezzare il quadretto familiare che si erano creati.

 

Papà, puoi raccontarci come hai capito di amare mamma?

 

Chiese proprio in quel momento mio fratello.

Mio padre si irrigidì.

-Cosa c’è?- domandò mia madre.

-Vorrebbero sapere come ho capito di essere innamorato di te..-tentennò.

-  Adoro quei bambini: fanno domande la cui risposta interessa sempre anche a me!- ghignò- Inoltre mettono sempre in imbarazzo il loro padre: finalmente tocca anche un po’ a te!-continuò.

-Perché “finalmente”?- domandò di rimando papà.

 Mia madre arrossì, inondando il corpo del suo sangue dolce dolce- Emmett passa le giornate a chiedermi come sei stato sull’isola Esme… sai, sul letto di piume..- concluse. Edward raschiò con la gola: era imbarazzato pure lui.

Ma che cos’era L’isola di Esme?

-Comunque, dai, devi una spiegazione ai nostri figli- lo incoraggiò, spintonandolo col braccio.

- Uffa, questa me la pagate!- esclamò lui, soffiando aria calda sul pancione di mia madre.. su di noi.

 

- D’accordo, allora.. vi racconterò questa storia a mo di favola.- annunciò, prendendo respiro e stringendo a se mia madre.

-C’era una volta un bel vampirello con la pelle candida e gli occhi color miele- iniziò mia madre, ridendo.

-No, o la racconto a modo mio oppure niente!- si offese mio padre, sghignazzando.

- Va bene, va bene!- disse lei, alzando le braccia a mo di resa- Permalosone!- sospirò a bassa voce.

Mio padre ignorò quest’ultima frase, mentre mamma continuava imperterrita a ridere.. ma che avevano quella mattina? La risata mania?

 

-Bene. Immaginatevi, bambini, un castello spettrale, pieno di pipistrelli, in cui la notte non svaniva mai..-cominciò, parlando con voce lugubre.

-In quella dimora poco accogliente, situata in una cittadina di nome Forks, vivevano sette vampiri vegetariani. Essi infatti, non si nutrivano di sangue umano, ma, per sentirsi meno in colpa di essere predatori notturni, bevevano quello degli animali.

Frequentavano il liceo della loro cittadina e, come sempre,venivano riconosciuti da tutti come dei greci: estremamente belli!- qui si interruppe, mandando un bacio a mia madre, mentre lei se la rideva di gusto.

Poi tornò a parlare in prima persona-Un giorno ci informarono che sarebbe giunta in quella scuola, una ragazza proveniente da Phoenix, e figlia del capo della polizia del paese..-

 

Wow! Nonno è il capo della polizia?

 

Chiedemmo sorpresi.

-Si bambini, vostro nonno è il capo Swan. Comunque io non me ne curai. Probabilmente sarebbe stata un’adolescente come tutte le altre, carina ma sciocca. Il primo giorno in cui la conobbi ne rimasi folgorato: era molto bella e, fatto assai strano, non potevo sentirne i pensieri. Nell’ora di biologia si sedette vicino a me, ed in quel momento potei studiarla bene. Fui però aizzato dal suo squisito profumo di fragola: era dolce e prelibato e per poco vostra madre non rischiò la vita. Proprio come sta  facendo ora..- si interruppe, quando mia madre gli diede una gomitata.

 

-Arriva qualcuno- dichiarò papà.

In quel momento, bussarono alla porta della nostra camera.

-Si può?- la dolce voce di mia nonna proruppe nella stanza- Certo- rispose mio padre, felice di non dover continuare la storia.

Avevo imparato a riconoscere ciascuna delle voci dei miei familiari, più Jacob..

Quella di Zia Rosalie era aquilina ed acuta; quella di Zio Emmett era roca e forte.

Zia Alice, la cui presenza non percepivo quasi mai, era vivace e pimpante, mentre quella del suo compagno Jasper era sonora e prorompente.

Il nonno ,invece, aveva una voce pacata e sincera: una delle mie preferite, insieme a quella di mia madre e di mio padre.

-Un vostro vecchio amico è venuto a farvi visita, figlioli- disse la Nonna.

-Chi è?- chiese Bella a suo marito, sussurrando.

- Questo ricevimento ti farà piacere, amore-le comunicò lui, donandole una carezza sulla guancia.

 

-Ehi Bella! Ehi Eddy!-

Mio fratello ebbe un sussulto.

-Seth!!!- gridò mia madre dalla felicità.

 

Seth?Papà, non ce ne avevi mai parlato!

 

Esclamò mio fratello.

Ma che aveva con quel ragazzo? Appena era entrato aveva iniziato ad agitarsi..

-Ciao Bella..- Jacob! Era tornato a farci visita!

- Ehi Jake!- esclamò tutta contenta mia madre, sbattendo le mani con una bambina che riceve un bellissimo regalo inatteso.

-Non speravo più di vederti!-

-Bhe, neanche io- rispose con voce triste.

-Su fratello! Tirati su il morale! Non vedi quanto è bella Bella oggi?!- lo rimproverò Seth felice.

Era proprio un bravo ragazzo! Il mio gemello non riusciva a stare fermo, quasi quanto io con Jacob.

 

Mia madre strinse convulsamente la mano sopra di noi.

-Che c’è?- domandò papà iperprotettivo.

Mamma non rispose: ci muovevamo troppo per il suo fragile corpo; noi eravamo molto forti.

-Senti- disse Bella, afferrando la mano di papà e portandola sopra il suo grembo.

-oh- rispose lui, non appena percepì che stavamo scalciando a tutto busso.

-Posso Bellina?- domandò Seth, adoravo quel ragazzo.. l’avevo già detto? Non quanto mi piaceva Jake, ma si avvicinava molto.

 -Certo-

Mamma congiunse la sua mano con quella dell’adolescente e la schiuse sopra il pancione, vicina a quella di papà.

Dopo qualche minuto-Wow! Ma allora hai davvero qualcosa in questa pancia enorme!- esclamò ridendo.

Papà e Mamma non poterono trattenere le risate. Anche Nonna Esme ridacchiò con loro.

Jacob ,invece, rimase imbronciato in un angolo della stanza.

 

Papà, potresti accompagnare Zio Jake da me?

 

Era la prima volta che facevo qualcosa autonomamente, senza usare il noi.

-Ma certo figliola-

Sentii dei passi farsi largo sul pavimento in legno, poi estendersi fino all’estremità della camera. Raggiunse il lupo, gli afferrò la mano e lo condusse verso mia madre.

Nell’ambiente, regnava il silenzio.

Seth lasciò libero il grembo di mamma, in modo che ci fosse spazio per Jacob.

Vi posò infine la mano, con caparbietà, e rimase immobile ad aspettare un nostro segno: scalciai non appena fu sopra di me. Lui mi sentì e ne fu emozionato.

-Lo ha fatto per me?- chiese alla fine.

-Si, mi ha pregato la femminuccia di portarti da loro. È scontenta perché non sente il tuo affetto verso di lei e suo fratello- gli spiegò. Aveva centrato perfettamente il motivo: noi desideravamo essere amati da tutti!

Percepivo già l’emozione che provava Seth nel stare con noi, e finalmente si era aggiunta anche quella di Jacob, il nostro caro amico lupo.

 

-Ehi Bella!- esclamò Zia Rosalie entrando nella nostra cameretta- C’è tuo padre al telefono.. te la senti di parlare?- chiese lei.

Mamma si guardò intorno, e stringendo la mano di papà disse- certamente-

Abbracciò Seth e Jacob – Mi raccomando lupetti, fate i bravi, e tornate presto a trovarci!- li esortò sorridente. In realtà percepivo la stanchezza piano piano soffocarla.

-Puoi scommetterci amica! Voi siete grandi: due gemelli! Mitici.. non preoccuparti, tornerò presto a scaldarti- scherzò Seth.

-Giusto Bells, come ti senti? Vuoi un po’ di caldo?-

Sentii un brivido scendere per la schiena di mamma: aveva freddo.

-N-no, grazie Jacob..andate, tranquilli- mentì.

- Ma amore, sei gelida- intuì mio padre, posandole una mano sulla fronte- Hai la febbre alta-constatò.

- In tal caso resto- disse Jacob, spingendo via papà e circondando le spalle della mamma con un braccio.

-Fratello fra un po’ crolli dal sonno: questa notte non hai dormito per niente,hai fatto il turno di guardia..-gli ricordò Seth- Facciamo così: la riscaldo per due orette e poi mi dai il cambio, così arrivi anche a riposarti.. eh?- disse lui, dando una pacca a Zio Jake.

-Dagli ascolto Jacob- lo rimbrottò mamma.

Credo che lui annuì, perché poco dopo la porta si richiuse, mostrando Zia Rose che avvicinava all’orecchio di mamma un.. telefono?

-Papà?-

Rispose lei: Nonno?? Voglio parlarci io!!!

-Si Ch..papà, sto bene. Tu?..bene. Si, sono un po’ malata.. si, sto meglio ora. Carlisle mi sta curando con assiduità, somministrandomi medicinali appositi per la mia.. malattia..?- assomigliava molto più ad una domanda piuttosto che ad una constatazione.

Mamma non era malata, era solo.. incinta.

Come mi aveva già spiegato, una gravidanza di un solo mese non era normale.

 Ma speciale. Come lo eravamo noi.

-Si, mi farò sentire presto..No, non informare Mamma. Lei non deve sapere niente,sai com’è fatta! Mi rimetterò presto vedrai!- Nonna Reneè! Bella le voleva un gran bene,diceva che era una donna molto tenera e molto svampita!

-Certo Papà, ti saluto Edward.. ora te lo passo.. si anche io ti voglio bene. Mi manchi-

Poi mamma passò il telefono al mio papà, che rimase, tuttavia, nella stanza.

Poco dopo riattaccò serenamente; Nonna Esme ricomparì sulla soglia della porta.

-Ora basta ragazzi. Bella avrà fame, sono le tre per la miseria!-

L’organo sopra di noi brontolò; la risposta era affermativa: mamma aveva molta fame!

No vi prego! Cibo umano no!

-In effetti si, Esme.. ma se non vi dispiace..-

-Bella vorrà del sangue, Mamma- la interruppe Zia Rose-Vero?-

Mamma annuì.

 

Poco dopo fummo nuovamente rimpinzate di dolcissimo sangue, così gradevole.. così squisito!!!

Ma non potemmo riposarci neanche un attimo che..

-Bella, è l’ora della visita!- le ricordò il Nonno.

Mia mamma fu scossa da un tremito, e un piede mi sfuggì.

Lei urlò dal dolore: questa volta l’avevo ferita di brutto.

Crack.

Poi anche mio fratello si mosse e le diede il colpo di grazia.

Crack.

Mamma lanciò un altro grido che le tolse il respiro.

Venimmo spostati di fretta nello studio di nonno Carlisle, e quest’ultimo la controllò immediatamente, cercando di scovare i danni.

-Bella, ascoltami- mamma era piegata in se stessa per la sofferenza, stringendosi convulsamente il pancione.

Zia Rosalie e Papà le stringevano la mano, tentando di calmarla –Bella, lascia la presa sul grembo per piacere, dove hai male?-chiese il nonno.

-Q-q-q-qui-balbettò, indicando un punto, per noi indistinto, del suo corpo. Papà le sfiorò il bacino e lei lanciò un altro strillo.

-Credo che abbiano colpito il bacino e qualche costola- accertò Nonno- Ascolta figlia mia, ora te li fasciamo e dopo non sentirai più male, ma ora resteresti ferma.. per noi?-la persuase- Per loro..- si corresse.

Dopo che ebbe accarezzato la guancia gelida del nonno, mamma si immobilizzò, stringendo forte la mano di suo marito e di sua sorella.

 

-Ok, fatto.-Calma- Ora la visita!-panico! Portò mia madre sulla bilancia- 53 kg. Ancora troppo poco, Bella. Datele dell’altro sangue.. Esme!-chiamò lui. Pochi secondi dopo, qualcuno entrò nello studio-Si?-

-Potresti portare un altro bicchiere di “liquido rosso” a Bella, mia cara?-

Nonna annuì, e in breve fu di nuovo vicino a noi con il nostro succulento cibo.

-Bella, hai quasi raggiunto il limite della gravidanza. Pochi giorni e nasceranno-

Si!!! Finalmente! Non vedevo l’ora di uscire da questo buio! Io stavo bene nel ventre accogliente di mia madre, ma volevo conoscere la luce.

Papà si irrigidì: aveva paura di vederla morire. Ma io non l’avrei permesso!

 

 -Ora rimettetela a letto e fatela riposare- ordinò il nonno ai figli- vedrai che starai bene- disse Carlisle, baciando la fronte della mamma.

 

-Potreste portarmi sul divano?-domandò improvvisamente lei- per favore, potrò rilassarmi anche lì- li convinse.

-Dormire- la corresse il nonno. Dopo poco papà rispose-Va bene. Rose, portiamola giù-

 

Arrivati sul sofà, la stanchezza invase completamente il corpo di mia madre, facendola addormentare tra le braccia di Seth,che continuava a riscaldarla, mentre Papà ci accarezzava. Tutti gli altri erano impiegati in vari hobby, ma il salotto, a quanto pareva, era vuoto.

-Se volete piccoli vi canto la vostra Ninna Nanna- ci propose d’un tratto Papà.

Ma io avevo un’altra idea..

 

Vorremmo che tu continuassi a narrarci di come ti sei innamorato di mamma..

 

-D’accordo, Seth tu puoi anche andare a distenderti.. è la parte del pomeriggio in cui di solito racconto la nostra vita ai miei figli- quanto era bello quando ci chiamava figli!

Ci sentivamo così amati!

-No, sono molto curioso di ascoltare anche io!- esclamò il nostro nuovo amico.

Mio fratello ed io fummo lieti della sua presenza.

-Va bene. Allora, dov’eravamo rimasti?-

 

Al punto in cui la conoscesti nell’aula di biologia.

 

Gli rammentò mio fratello..

-Il suo profumo era il più buono che avessi mai sentito. Non riuscivo a separarmene neanche per un secondo, e all’inizio ne fui spaventato. Scappai da casa per parecchi giorni.. poi capii che non potevo più fare a meno di Bella, era diventata la mia cantante.

Ciò significa che il suo odore canta per me, ancora oggi lo fa..

Quando capii che non potevo più fare a meno della sua dolcezza, della sua tenerezza e della sua bellezza..- si interruppe per donare una carezza a mia madre- mi avvicinai e non la lasciai più- concluse mio padre, mentre veniva preso dai ricordi.

 

Papà, cosa ti piace di lei?

 

Chiese il mio gemello.

-Bhe.. Bella.. è Bella. È l’amore della mia esistenza, l’ho aspettata per centoquattro anni; credo che se lei morisse non riuscirei mai più a vivere. Il mio mondo gira intorno a lei.- disse, poi iniziò a parlare a mia madre, dormiente- Sei sempre stata bellissima, amore, anche quando credevi di essere insignificante. Sei dolce, sensibile e non serbi mai una parola di rancore per nessuno; ami la solitudine, e sei troppo buona per vivere in un mondo di delinquenti. Tu attiri perennemente disgrazie- come hai attratto me- che mettono in pericolo la tua preziosa vita. Quell’anima che tu stai donando a me. Mi ami incondizionatamente, anche se io non ti merito. Non posso donarti altro che me stesso, perché ciò che tu regali a me è superiore a qualsiasi altra cosa. Ti amo..-

 

Silenzio.

Silenzio.

Ancora silenzio.

 

Le aveva fatto una dichiarazione d’amore in piena regola, e lei non l’aveva sentito.

Percepivo un’immensa forza salire dai miei piedini.

Qualcosa, un potere sconosciuto, mi riempì di energia; ero pronta: stavamo finalmente per venire alla luce!

 

 

La futura Renesmee

 

 

 

(*)senso di colpa.. già nel pancione assomiglia al padre.. no?!XD
Note dell’autrice: Salve ragassuole! Iniziato e concluso in solo giorno! Tempo record!
Voglio esprimere gratitudine a tutte coloro che continuano imperterrite a leggere questa storia sebbene io non la posti molto di frequente!
Per scusarmi con voi vi lascio ora questo capitolo che è decisamente il più lungo che abbia mai scritto: 10 pagine tonde tonde!^^
Ora passo ai ringraziamenti.

Grazie a tutte quelle che hanno commentato sia l’Avviso che il capitolo precedente.
Grazie a tutte quelle che mi hanno messo tra i preferiti.
Grazie a tutte quelle che mi hanno aggiunto tra le ff seguite.
E grazie a tutte quelle che semplicemente leggono le mie storie.
Siete talmente tante che non credo riuscirei a rispondere a tutte voi, ma apprezzo tantissimo tutto ciò che avete detto!^^ Mi avete fatto sentire importante e rispettata: grazie.

Come vi avevo fatto sapere, ho una cosa di cui parlarvi.
Prima però sottolineo che ciò che scriverò non ha nulla a che fare con nessuna di voi, ma è solo un argomento a me caro che ha colpito alcune ragazze di questo sito.
Parliamo del plagio.
Ci sono tante forme di copiatura, alcune sono accidentali o non consapevoli e altre volontarie e coscienti.
Sappiate che quando compite questo gesto, fate soffrire la persona che state plagiando; non particolarmente perché la sua storia in questo modo non le è riconosciuta, ma perché le sottraete l’originalità di ciò che, probabilmente, scrive col cuore.
Perciò prima di agire in questo modo, assicuratevi che la persona a cui pigliate(troppo toscano?) l’idea sia d’accordo: faccio un esempio.. se qualcuna di voi mi chiedesse di prendere spunto da una delle mie fic per continuare la propria glielo accorderei senza indugio, come ho già fatto, appunto^^
Ok, credo di aver detto tutto.
Ricordo che ciò che ho presentato è un problema che non mi ha colpito e non ha nulla a che fare con nessuna di voi.

D’accordo, mando un bacio ad alcune delle mie compagne di scuola che so seguire  ogni tanto questa ff.. mi mancate tanto ragazze =)
Saluto affettuosamente Cloe Cullen:  non ce l’ho assolutamente con te, anzi! Mi fa piacere che questa fic ti abbia ispirata^^
Un bacio a mazza e a Lost Soul che mi incitano sempre a continuare questa storia e a tutte voi ragazze, che mi seguite.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ricordate: il prossimo nasceranno!
Si accettano scommesse!XD
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix

Sondaggio: L’altro fratello di Renesmee secondo voi è femmina o maschio???

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Capitolo 7
*** NASCITA ***


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---- Twins ----

NASCITA

7° Capitolo

Fra le mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi "Durerà". 

Sgridai al risveglio tra le dita inconsapevoli
La gemma era sparita.
Ora solo un ricordo di ametista
A me rimane
 

Edward

 

Questo capitolo è dedicato a Lost_Soul.
Cara, non è la fine, è solamente l’inizio di una nuova e folgorante avventura^^
Ricorda: noi ci saremo sempre per te.
P.S. Mazza non mi fucilare, il prossimo lo dedico a te.
Questo però mi sembrava giusto dedicarlo alla Giuli =)
Vi voglio un mondo di bene, xs.

 

 


 

11 Settembre, Renesmee

 

-Bella, la placenta è invalicabile, è esattamente come quella dei vampiri. L’unico modo per farli uscire sarebbe spezzarla con i nostri stessi denti, per questo sono preoccupato- spiegò Carlisle, con fare professionale.

Mamma cominciò ad agitarsi sul lettino, mentre zia Rose e papà le tenevano le mani ferme e le trasfondevano forza.

La mia genitrice singhiozzò, spaventata-Amore, stai tranquilla-cominciò papà, accarezzandole il viso bagnato dalle sue succulente lacrime- Carlisle non vi farà del male. Io farò tutto ciò che è in mio potere per non farti soffrire durante il parto.- sorrise incoraggiante lui.

Mamma annuì.

 

Era passato un giorno da quando papà aveva bloccato la mia nascita. Io e il mio gemello ci sentivamo carichi di energia, ma nostro padre ci aveva incitato ad aspettare ancora un giorno per sistemare le ultime cose per la nostra venuta al mondo.

Così ci aveva accompagnati dal nonno, mentre mamma si era svegliata poco prima.

 

-Ascolta figliola, il meglio che potresti fare per i tuoi figli, sarebbe farli nascere prematuramente; Edward aprirà un varco nella placenta da cui loro possano uscire, poi ti trasformerà.- concluse il nonno. Lui era stato il nostro secondo fan-dopo ovviamente Rosalie- e ci era stato accanto tutti i giorni della nostra crescita.

Era sempre gentile, preparato e non si tirava mai indietro se qualcuno gli chiedeva aiuto.

Mamma smise di piangere e si bloccò- M-ma n-non s-sarà p-pericoloso?- balbettò.

Seguì un momento di silenzio, mentre il nonno illustrava i suoi pensieri a mio padre --No, i piccoli staranno meglio se agiamo prima del parto, ma..-tentennò. C’era sicuramente qualcosa che li angosciava molto. Qualcosa riguardante la mamma.

-Ma..?- domandò lei, stringendosi a papà.

-Ma rischi tu, Bella.- disse colui che sganciò la bomba sulla cittadina serena- Se non arrivo in tempo ad iniettarti il mio veleno, non so se sopravvivrai- concluse. La sua voce s’incupì: soffriva profondamente nel prendere questa eventualità come possibilità.

 Mamma lo accarezzò- Ce la farò, amore,per te, per i nostri figli- sorrise.

Papà la strinse a sé e la baciò, passionale.

Gli altri tossirono, come per ricordargli della loro presenza nella stanza.

Papà probabilmente li fulminò con lo sguardo perché nonno disse:

-Va bene ragazzi, ora vi lasciamo soli. Ma prima un’ultima cosa: non strapazzatevi troppo e..- ovviamente la prima raccomandazione era rivolta a mamma- il parto lo fissiamo per domani..ok?-

-Perché così presto Carlisle?-saltò su mio padre. Perché era giusto, accidenti!Volevo nascere!

-Se non vogliamo farli soffrire tutti e tre, sarà meglio farli venire alla luce prima e dopotutto.. mancano tre giorni alla nascita normale!- insistette.

Mio padre annuì, e con un po’ di sforzo, anche zia Rosalie uscì dalla stanza.

Rimasti soli, mia madre chiese incerta - Edward, potremmo andare in giardino?-.

-Certo, amore-

Lui ci sollevò e ci portò giù dalle scale; poi stese mamma su un plaid rosso nel vivaio.

Lei chiuse gli occhi e cominciò ad immaginare. Stranamente, potei vedere cosa sognava: vedeva se stessa prendere in braccio due bambini, mentre Edward ci abbracciava stretti. Il sole splendeva e noi correvamo insieme nell’erba verde di una radura: la loro.

 

Piccoli, vorrei tanto che tutto ciò si avverasse. Ho paura, non ve lo nascondo, ma sono sicura che voi ce la farete. Vi amo piccoli, non dimenticatelo mai..

 

Pensò. Mamma.. cominciammo a dimenarci anche se lei era assolutamente calma e rilassata.

-Edward, senti- disse, puntellandosi con le mani e afferrando quella di mio padre che era accanto a lei: gliela pose sopra l’enorme pancione.

Lui si emozionò: finalmente aveva iniziato ad amarci.

-Guarda amore, il sole brilla più del solito oggi. Mi piace, è caldo e sorridente. Sta abbracciando le nuove vita che porto in grembo e di cui tu sei il padre.. non è magnifico?- sorrise.

Edward la strinse più forte, e poi disse- Si-, e la baciò.

Tornarono a coccolarsi, baciati dal tempo e dal cielo, mentre sentivo l’agitazione di papà crescere notevolmente.

-Amore, che c’è?- chiese ad un tratto mia madre- Ti vedo teso-

Papà ci pensò su un attimo.

-Non ti nasconderò a cosa sto pensando Bella- disse ad un tratto- Ti ho giurato amore eterno all’altare un mese fa, e non mi sono mai pentito di averlo fatto..-

Mamma si irrigidì e si voltò ad ammirare il volto di suo marito.

-Ora sto per diventare padre ma ho il timore di diventare anche vedovo. Bella, ho paura di perderti.-le spiegò, in totale sincerità.

Lei gli accarezzò la guancia gelida.

-Tesoro, neppure io ti nasconderò ciò a cui sto pensando. Sto immaginando la nostra vita dopo, tutti e quattro insieme; ma nel contempo ho paura, paura che io venga sottratta alla vita prima del tempo.. che il mio sogno di essere tua moglie per l’eternità non si realizzi.. ma io amo questi bambini, come so che anche tu li ami. Non voglio annientare la loro esistenza. Non posso.- gli comunicò, onesta.

Mamma era sempre così dolce, fragile e l’amavamo tantissimo.

-Ciò che non riesco a perdonarmi, Bella, è che se siamo giunti a questo punto è tutta colpa mia. La tua vita è per me un gioiello che ora sto stringendo tra le mani, ma se un giorno mi svegliassi e scoprissi che qualcuno mi ha derubato, non so come potrei reagire.. potrei anche non riconoscere gli altri bagliori della mia collezione. Non mi fido di me stesso: ho già provato il dolore di perderti, e hai visto come ho reagito.- disse,baciandole la mano.

-Edward..- cominciò mia madre, dopo aver preso un altro tocco delicato del sole- Io non posso abortire perché sarebbe come uccidere te! Non puoi toglierti la vita se io venissi a mancare, i nostri bambini rimarrebbero orfani!- esclamò.

No, orfani no, vi prego!!! Riprendemmo ad agitarci: non ci piaceva questo discorso.

Papà posò una mano sopra di noi- No, non fate così piccoli- ci calmò.

Amavo tanto mio padre!

-Bella, non puoi chiedermi di esistere senza di te..-

-Ma lo hai fatto per cento anni, perché non ancora?-

-Perché prima non avevo ancora conosciuto l’amore!- esclamò irritato.

Mamma abbassò lo sguardo colpito. Papà glielo rialzò lentamente e amorevolmente.

-Non capisci, Bella, non posso vivere se al mondo non ci sei tu!-

Si accoccolarono e si baciarono per altri dieci minuti poi giunsero nonna Esme e zia Rosalie a portarci da mangiare. La zia allungò alla mamma un bicchiere di gustosissimo liquido rosso che immediatamente ci diede ancora più forza.

Provai a stendermi ma errai; papà ma accarezzò dicendo con assoluta calma-Non farlo-.

 

Ma papà, ne ho bisogno..

Accennai.

-Lo so tesoro, ma così facendo farai del male a tua madre.. non vuoi sentire urla, no?-

 

Certo che no!

 

Rispose mio fratello per me.

-Bene, quindi state calmi- concluse dolcemente.

-Che succede?- domandò poco dopo Rosalie.

-Niente, la bambina si voleva allungare, ma l’ho fermata in tempo..- spiegò, accarezzando continuamente il pancione.

-Poveri piccoli..-cominciò mamma-non hanno abbastanza spazio qui dentro.. mi sento così inutile! Vi faccio solamente soffrire- disse, singhiozzando.

Vi fu un’insurrezione generale che la rassicurò e l’accarezzò.

Mamma ,però, trovò conforto solo tra le braccia di mio padre: quanto si amavano!

Già nel grembo di mia madre, sognavo il Principe Azzurro, che mi avrebbe amata per l’eternità.

Nonna abbracciò mamma e insistette affinché ingerisse anche qualcosa di umano.

Lei acconsentì e Esme arrivò con un enorme piatto di ravioli ai funghi, il preferito di mamma!

Papà cominciò a sghignazzare sotto voce.

Mamma,invece, abbandonò il capo sulla sua spalla e sospirò, sorridendo.

I ricordi presero il sopravvento su di lei.

 

Vedete piccoli, questo piatto è per noi un flashback.

 

Pensò, iniziando a mangiare.

 

Ordinai esattamente i ravioli ai funghi, la prima volta che uscii con vostro padre.

O meglio, che lui mi seguì a Port Angeles e mi salvò da brutti ceffi.. una delle tante!

 

Papà,  intanto, leggeva ciò che ci raccontava mamma nei miei pensieri.

-Già, vostra madre attira disgrazie!- disse, ridendo.

Sia Rose che nonna Esme si misero a ridere, insieme a mamma, che per colpa delle costole rotte, faticava addirittura a respirare.

 

-Tesoro, hai pensato ai nomi da dare ai miei nipotini?- chiese Esme tutt’ad un tratto, sedendosi accanto a mamma.

-A dir la verità.. poco- rispose lei, gentilmente,divertita dalle sue stesse parole.

-Già, la bambina.. come pensi di chiamarla?- domandò nuovamente la zia.

Bella ci pensò un po’ su; si perse ripetutamente negli occhi di suo marito e dopo un po’ rispose-Ho pensato a un misto tra i nomi di mia madre e quella di Edward- disse dolcemente.

Percepii un’agitazione all’esterno, come se nonna Esme fosse stata colpita dalla decisione di mamma.

-Cosa? Ermè?- provò la zia.

-No-

-Resmee?- tentò la nonna.

-No- rispose mamma, scuotendo vorticosamente il capo.

-Renesmee?- azzardò papà.

-Si- affermò mia madre, come stupita dal fatto che solo lui, potesse comprenderla pienamente.

E così quello sarebbe stato il mio nome..-Bello- disse la nonna. Esatto!

-Stupendo!- saltò la zia.

-Speciale- asserì Edward. Mia madre fu abbacinata nuovamente dallo sguardo innamorato di mio padre..

Il nome di papà mi dava sempre un dolce calore. Come se non dovessi mai temere in sua compagnia; una strana sensazione d’amore.

Ma il meglio era quando lo pronunciava mamma: le usciva sempre un suono di tenerezza infinita.. come se il mondo, per lei, fosse contenuto in una sola parola: Edward.

-E per l’altro? Se fosse maschio che nome gli dareste?- domandò d’un tratto lo zio Emmett che si era unito improvvisamente alla combriccola.

Il mio orso preferito si sedette adiacente alla moglie, vicino al fratello minore.

-Bhe..- balbettò mamma, arrossendo e permettendo così al sangue di fluire più intensamente. Quel calore così dolciastro inondò la placenta; ne ispirai forte il profumo fino ad intossicarmene- pensavo di chiamarlo Edward, Edward Junior-

Mio fratello chiamato come mio padre.. mmm…

Il silenzio intanto persisteva, mentre mio padre guardava intensamente lei, la sua cantante, sua moglie.

-In effetti mi sono ricordata che anche tuo padre si chiamava così.. in questo modo continuerebbe la tradizione- concluse sorridente mia madre, rivolto a lui, il suo dio Greco, suo marito.

-È perfetto, amore, non ci avevo pensato..-rispose mio padre- avevo ragionato sul fatto che ogni qualvolta chiamassi lui, invocheresti anche me.. così, pur sempre rimanendo sulle iniziali.. pensavo a Eliha. Oppure Ben..-propose.

-Si amore, sono tutti nomi fantastici ma sono.. speciali? I nomi presenti nella tua famiglia sono particolari, ricercati.. ma questi non sono altro che appellativi scaricati da internet..-mia madre espose la sua idea il più dolcemente possibile, mentre accarezzava la guancia del marito. Tutti gli altri, invece, rimasti lì, ascoltavano incuriositi la discussione intavolata dai neo-genitori.

- Si, sono d’accordo- rispose semplicemente papà-ho proposto questi insulsi nomi perché pensavo che tu volessi qualcosa di più.. normale, ma sono assolutamente d’accordo con te- spiegò lui, mentre si perdeva in un bacio mozzafiato con mamma.

Gli altri raschiarono contraddetti la gola.

-E se anche il secondo gemello fosse femmina?- chiese la zia, ad un tratto.

Lo zio saltò su - Ma no! Anche questo?-enfatizzò.

Il sole illuminò i loro visi ridenti e sorridenti; lo intesi dal fatto che mamma ne rimase- ancora una volta-scioccata.

-Pensavo a..- iniziò lei, ma in quel momento mio fratello si voltò e schiacciò quella che credevo fosse un’altra costola: papà non arrivò in tempo a fermarlo.

Bella urlò di dolore e fu portata di nuovo -tristemente- nello studio del nonno.

Lui la controllò e poi le fasciò la costola incrinata, sotto i gemiti di sofferenza lanciati da mamma.

-Figliola, non si può continuare così. Al massimo domani devi partorire, non possiamo aspettare di più. I tuoi bambini non possono più a stare qui dentro- disse, carezzando il pancione- Non posso farti neppure un’ecografia per controllare i danni perché la spessa placenta è proprio sopra a ciò che è stato ferito- ripeté, mortificato.

-Nnonn im-importa papà- disse, afferrandogli la mano e riportandola sul grembo. Carlisle rimase colpito di quella dichiarazione aperta di paternità.

Lui, come mi aveva detto mia madre, era nato per essere padre; così lo era pure suo figlio.

-P-partorirò iil ppprima ppppossibilee- balbettò mamma, a causa del dolore- pper iill beenee ddei bbambbinii- disse, inarcandosi per respirare meglio.

-Bene- concordò il nonno, mentre si accingeva a riporre gli apparecchi tecnici.

-Bella- cominciò mio padre- ce la fai a stare seduta? Vedo che in questa stanza soffri soltanto- constatò- se vuoi ti riporto in giardino..?-

-Si, infffatti e… ssi, cce la ffaccio a stare seduta. ..Tte nnne pr-prego, riportami lì- lo pregò, sempre farfugliando.

-Ah, Edward!- lo chiamò il nonno- Io, Esme, Emmett, Alice e Jasper andiamo a caccia. Fra poco,ha detto Alice,arriveranno Jacob e Seth. Credete di potercela fare tu e Rosalie da soli?- domandò.

-Certo!- rispose papà automaticamente.

Mio padre fece ciò che mamma gli aveva chiesto: la prese attentamente in braccio e la ripose dolcemente sul plaid steso ancora in giardino.

La zia non ci seguì in giardino, ma ci lasciò soli; percepii comunque la presenza dei nostri lupacchiotti.

Papà circondò le spalle di mamma e la coccolò per quel poco che poté, ridotte com’erano le condizioni di sua moglie.

-Tesoro, cosa c’è?- chiese mamma, ammirando il volto di papà indurito da un’espressione infelice.

-Senti amore, non ho voglia di farti nuovamente prediche sulle tue condizioni, o sul fatto che stai rischiando la vita, o ripetere che la colpa è solo mia. Voglio soltanto amarti per quel poco che le mie limitazioni lo consentano. Voglio vivere oggi come se fosse l’ultimo giorno dell’eternità- rispose, iniziando a baciare, passionale, mamma.

Quest’ultima lo assecondò, anche se il dolore era insostenibile.

Io e mio fratello ci perdemmo in quella dolcezza e tranquillità che solo i nostri genitori potevano darci..

-Amore- la chiamò tutt’ad un tratto papà, staccandosi e abbracciandola- ti andrebbe di ascoltare un’altra mia nuova canzone?- chiese.

Noi urlammo contemporaneamente un-Si!- acuto, mettendo in subbuglio la placenta.

Mamma si portò sistematicamente la mano al grembo e delicatamente si voltò verso suo marito- Ssi- la sua voce era melodiosa!

 

Pochi secondi dopo papà ci fu vicino con la sua chitarra nuova: blu sgargiante.

Ricordo che un giorno mamma chiese- Perché blu?-

-Perché è il colore del cielo. Il colore in cui ogni notte io posso farmi vedere da te, e ammirarti dormire. Il blu è il nostro colore- rispose, baciandola.

Anche quel giorno, accordò la chitarra e intonò le note di una nuova brillante canzone.


Va bene:c'è un perché
se sei sicura
che non c'è posto al mondo
più per noi.
Ma so che in fondo hai solo
un po' paura
e che tu non mi
dimenticherai

Perché siamo una scintilla
d'acqua e d'elettricità

Io sarò
dove sei
scriverò sui muri
ovunque andrai

Ci sarò,
ci sarai
per sempre.

Come stai?
Con chi sei?
Chiederò alle strade
ovunque andrai

E lo so
prima o poi m'incontrerai.

All'angolo tra i nostri due
sentieri
ti vedo, ti avvicino, non sei tu.
Così ti cerco in mezzo ai miei pensieri
e lì ti trovo e non ne esco più.

Dimmi che tra noi è finita
e me ne andrò

Io sarò
dove sei
conterò i tuoi passi
ovunque andrai

Ci sarò,
ci sarai
per sempre.

Come stai?
Con chi sei?
Porterò i tuoi sogni
ovunque andrai

Ci sarò,
ci sarai
per sempre.

Ci sarò,
dove sei
capirò i tuoi sbagli
ovunque andrai.

Cosa fai?
Ci sarai, per sempre

Ci sarò, con chi sei
Io,te e lui saremo
ovunque andrai.

Ci sarò,
ci sarai,
per sempre noi.

Ci sarò,
ci sarai,
conterò i tuoi passi
ovunque andrai.

Ci sarò,
ci sarai
per sempre.

Ci sarò,
ci sarai,
porterò i tuoi sogni
ovunque andrai.

Ci sarò
ci sarai 
per sempre

 (http://www.youtube.com/watch?v=aEnJQSV2VwE)

 

-Amore, io ci sarò sempre per te, ovunque andrai- disse. Chiaramente comprendemmo subito dove papà credeva che andasse.

Mamma mi aveva spesso parlato di un mondo ultraterreno, chiamato paradiso.

Diceva anche che tutti noi un giorno ci saremmo andati.

Era un posto incantevole, fatto di rosee nuvole circondate da angeli, e dove non esisteva la sofferenza o il dolore.

-Tesoro, io non andrò mai in nessun luogo dove tu non ci sia, tranquillo- rispose sorridente, baciandolo.

In quel momento provai la stessa sensazione del giorno prima.

Un’immensa energia mi invase e questa volta non potei fare a meno di assecondarla.

Per noi era giunta l’ora di nascere.

Fuori mamma urlò- Edward- lo chiamò piano, mentre Rosalie e i lupi ci accerchiava.

-Si.. si sono rotte le acque-strillò, sconvolta.

Papà rimase per un momento in stato di shock, poi afferrò mamma e la portò nello studio di Carlisle, seguito da tutti gli altri.

La ripose frettolosamente sul lettino, mentre lei si contorceva dalle fitte; noi, infatti, ci stavamo ruotando per uscire correttamente: non volevamo risultare podalici.

Lui le tolse la veste e afferrò il bisturi.

-Ma che stai facendo Edward?- domandò Jacob, lì presente.

-I bambini sono circondati da una membrana dura quanto la pelle di un vampiro, non riuscirebbero a romperla- rispose urlando-tu e Seth uscite per favore-

- No, rimaniamo- gli risposero in coro.

-Va bene, ma nell’angolo!- gli gridò.

Loro fecero come aveva detto papà, e si ritirarono verso il fondo della stanza, in attesa di qualcosa utile da fare.

-Edward!- strillava intanto mamma.

Papà le aprì il ventre, facendole un taglio sopra la placenta, e con i denti ruppe la membrana che ci conteneva: fu meglio di un’ostetrica!

Il nostro gran lavoro per ruotarci non servì a niente!

Mamma urlava spasmodicamente dal dolore, dimenandosi.

Con le mani zuppe di sangue e col naso tappato, papà mi afferrò e mi tirò fuori.

Io gridai di gioia: ero venuta al mondo!

 

Papà!

 

-Piccola mia- mi strinse dolcemente, mentre mi passava a Zia Rosalie.

Non vedevo niente, accidenti! Tenevo gli occhi chiusi e sperai che nessuno mi portasse via da mia madre.

Fortunatamente, fui lasciata tra le mani di Seth.

Zia Rosalie impazzì dall’odore di sangue e cercò di saltare addosso a mamma; Jake, prontamente la fermò gridando- Ecco a cosa serviamo!-disse, rivolto a papà; poi portò la Zia in salotto con forza, incatenandola al divano e ve la lasciò.

Poi tornò più in fretta possibile.

-Edward!- continuò a strillare mamma, ridestando suo marito, incantato come me dal suo profumo.

Papà riprese con foga il suo lavoro e rinfilò nuovamente le mani nella placenta, dando alla luce il mio gemello.

-È una femmina!- esclamò lui.

Tutti fecero un passo in avanti, ma papà li rispedì di nuovo indietro.

 

Papà! Bella sorpresa non è vero? Ve l’avrei voluto dire, ma dove sarebbe stato il divertimento?

 

Pensò lei, salutando allegramente nostro padre.

Lui la strinse a sua volta o così almeno udii.

-Edward- questa volta mamma lo sussurrò- me le dai?- domandò timidamente.

 

Si, si voglio la mammaaa!!!

Gridai nella mia mente, spalancando i miei occhietti timidi e così pure mia sorella.

Papà acconsentì, anche se così facendo, avrebbe ridotto la durata di vita di mia madre..

Diede mia sorella a lei e poi anche me.

-Tu..- disse indicandomi la mamma- sei Renesmee!- sorrise, cercando il consenso dal marito che giunse immediatamente.

Renesmee! Così quello era il mio nome! Bellissimo e..

-Speciale- concluse mio padre per me.

-E tu..- cominciò mia madre,faticosamente, indicando mia sorella- sei Carlie-

Carlie! Mi piace il mio nome!

Pensò lei.

-Anche a me, amore- confermò papà. Aveva iniziato davvero ad amarci davvero come figlie sue!Eravamo importanti quasi quanto alla nostra mamma per lui!

Mamma diede ad entrambe un bacio, poi, però, arrivò zia Rosalie- Dalle a me,sorella, te le restituirò dopo- accennò sorridente.

Mia madre consultò papà con lo sguardo e capirono che Rosalie era pronta;lei allungò le mani e noi ci ritrovammo fra le braccia della zia.

Prima di uscire, quest’ultima si volse un’ultima volta verso i miei genitori: mia madre teneva gli occhi semi chiusi e una mano stretta a quella di suo marito, in ginocchio dinnanzi al suo capezzale. Il sangue dilagava dal suo corpo, ma mio padre aveva occhi solo per lei. I ragazzi- lupo si avvicinarono cauti.

-Jake, Seth.. badate sempre alle mie figlie, prendetevi cura di loro.. per me- disse mia madre, allungando le mani verso i suoi amici, come se fosse tutto finito.

-Vi voglio bene-

-Anche noi, Bells- le comunicarono in coro, piagnucolando.

 

-Ricordi ciò che hai detto alle bambine ieri, mentre stavo dormendo?- domandò tentennante e faticosamente lei, rivolta a mio padre.

Mio padre la osservò strabiliato- Si- disse soltanto.

-Ho sentito tutto ciò che hai detto..- gli spiegò. Oh! Mamma, fortunatamente aveva sentito tutto!

Lui singhiozzò, mentre lei disse, con l’ultima forza che aveva in corpo- Ti amo-

-Anche io, amore, per sempre. È una promessa!- strillò, dopo che lei chiuse gli occhi per sempre.

 Renesmee.

 

Note dell’autrice: Ok, ok, non mi ammazzate vi prego!!! Su su, in una storia almeno la dovevo far morire! Abbassate mazze, fucili, pomodori, tastiere di computer, tutto! Vi dico solo che non è finita qui. Se mi fate fuori poi non leggerete il seguito!!(ah, come sono crudele!xD) Se vi state chiedendo “ma Bella è morta davvero?” la risposte è Si, è morta davvero.
No comment. Sapete, mentre scrivevo l'ultimo pezzo stavo piangendo pure io...
Ma prima di concludere vorrei dire che le figlie di Bella, sono GEMELLE, gemelle, non vi suggerisce niente??? Un bacio a chiunque indovina...
Questa volta non me la sento di rispondere alle vostre recensioni, lo farò la prossima occasione, spero..a meno che non mi uccidete prima!xD Ora però vi voglio lasciare soltanto con l’ultima parola di Edward..

D’accordo, mando un bacio ad alcune delle mie compagne di scuola che so seguire  ogni tanto questa ff.. mi mancate tanto ragazze =)
Un bacio a mazza e a Lost Soul che mi incitano sempre a continuare questa storia e a tutte voi ragazze, che mi seguite.
Cercherò di postare il prima possibile^^ Ricordate che siamo in lutto!
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix

 

Indagine: chi ammazzerà per prima Noemix?
(Che brutta questa indagine, non mi piace per niente!xD)

2° indagine: perchè ho voluto sottolineare così tanto che sono GEMELLE???

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Capitolo 8
*** MORTE ***


twins. capitolo 8 efp

--- Twins ---

MORTE

8° Capitolo

 

Il Paradiso non è più lontano
Della camera accanto -
Se in quella camera un amico attende
Felicità o rovina.
Che forza c'è nell'anima
Che riesce a sopportare
L'accento di un passo che si appressa -
una porta che si apre.

 Bella (Emily Dickinson)
Il Paradiso non è più lontano

 

 
Questo capitolo è dedicato alle Otherwise.
Le nostre eroine dovranno affrontare presto una nuova avventura..
Chimata vita.
Vi voglio un mondo di bene, xs.

 


 

11 Settembre, Renesmee

 
No! Non era possibile! La nostra più oscura paura si era avverata e noi non avevamo potuto fare niente, per giunta!

Mamma..

Perché la nostra nascita doveva essere un giorno di lutto al posto di una data da festeggiare?

Perché il fato ce l’aveva a morte con me e mia sorella!?

Non era giusto.. sapevo che milioni di bimbi erano nati senza annientare la vita della propria genitrice, perché noi no?

Troppe domande mi attanagliavano e un’unica risposta era giunta a me: lei non aveva voluto distruggere le nostre vite.. noi,però, non le avevamo restituito la stessa cortesia..

 

Orfane di madre..

 

Perché, perché, PERCHÉ???

Non riuscivo a farmene una ragione, mentre le lacrime scendevano copiose lungo le mie piccole e paffute gote e su quelle di mia sorella.

Seth e Jacob piangevano senza riserve e la zia singhiozzava cautamente.

Papà era immobile, in ginocchio davanti al capezzale di mamma; stringeva la mano senza vita di sua moglie tra le dite gelide, come per pregare.

Quando realizzò finalmente cos’era successo e il vento pomeridiano gli sfiorò il viso, s’alzò di scatto e si diresse verso gli apparecchi del nonno; afferrò poi una boccetta e un’ago. Riempì rapidamente l’ago col veleno e s’avvicinò nuovamente al corpo di mia madre, iniettandolo nella pelle delicata di mamma.

Poi le morse il polso, il collo e il braccio: doveva funzionare!

Imprecò ordinando al cielo di restituirgliela.

Scaraventò vari oggetti a terra, pezzi di vetro volavano nella stanza come soffioni sparsi nell’aria.

-Bella, ritorna da me!- urlava senza tregua, stringendo la fragile mano dell’innamorata tra le dita. Stringeva.. come per trasfonderle energia.

Provò la respirazione a bocca a bocca, tentò di rianimarla spingendo sul suo petto privo di vita..

Gemeva, gemeva terribilmente.

Credevo che un vampiro non avrebbe mai sofferto quanto lui, mio padre, Edward Cullen, vedovo di Bella Marie Swan in Cullen.

Io strillavo disperata insieme alla mia gemella, finchè sentendo i nostri pianti, papà si avvicinò a  noi con sguardo perso e ci prese in braccio.

Ci cullò e poi, sotto nostra richiesta, ci portò davanti a lei per l’ultima volta.

Volevo imprimermi la sua dolce bellezza e la delicatezza dei suoi lineamenti bene in mente, per non scordarla mai.

Afferrai delicatamente un suo dito, rimasto sospeso sulla coperta che papà le aveva sistemato addosso.

Essa era bianca, soffice e,oramai, tinta di rosso.

Papà non aveva avuto il coraggio di coprirle il capo, ancora certo che si potesse risvegliare da un momento all’altro.

Noi gemelle stringemmo la mano di nostra madre, così come aveva fatto mio padre..

Ero piccola, ma capivo che quello era un gesto di puro amore.

Avrei tanto voluto conoscere la splendida Bella, mia madre, invece la Moira nera(*) me l’aveva portata via prima del tempo. La paura di mamma e papà si era concretizzata.

Il mio corpo divenne un concentrato di sola energia e così pure quello di mia sorella: provavamo rabbia, delusione e disperazione.

 

-Mamma: TORNA DA NOI!-

 

Pensammo insieme, intensamente, tenendoci per mano e stringendo quella di nostra mano.

Piangemmo, piangemmo forte di dolore, poi, qualcosa di inaspettato.. accadde.

Le dolci dita di mia madre che legavamo si mossero impercettibilmente sulle nostre.

Sarà il vento.. cosa? Impossibile!

 

Papà!

 

Urlai nella mia mente.

-Piccole, aspettate..- disse solamente, spostandoci verso il fondo del letto.

Mamma aprì un poco gli occhi, poi li richiuse.

-Edwfafrd- farfugliò, stiracchiandosi leggermente.

-BELLA!- urlò mio padre andandole vicino e abbracciandola forte, fino a stritolarla.

Poi la baciò lungo tutto il viso, imperterrito.

L’amava- glielo stava dimostrando- e aveva apprezzato quel miracolo che-ancora- non avevo compreso.

-Edward, ma quanto ho dormito?Mi sento tutta indolenzita..- chiese, stropicciandosi gli occhi e portandosi una mano in grembo.

Quando avvertì che il soffice rigonfiamento che si aspettava di trovare non vi era più disse -Edward! Non sono più incinta? È stato tutto un sogno?- domandò.

Lui, intanto, la fissava instancabilmente negli occhi color cioccolato e poi, baciandogli l’altra mano, spiegò- No, amore. Non è stato un sogno. Le tue bambine sono qui-

Ci afferrò, giacchè eravamo in fondo al lettino; mia madre si commosse e ci strinse a sè.

 

Mamma!

 

Urlammo mentalmente e gioiosamente noi, allungando le nostre piccole manine fino a toccare il suo viso.

-Cuccioli miei!- strillò lei, abbracciandoci; quando si rese conto che ci stava macchiando di sangue e che le coperte ne erano zuppe, chiese- Ma Edward, che è successo?- alzò il suo polso e si rese conto di essere stata morsa. Non un semplice morso però, un morso di vampiro.

-Edward..?- lo chiamò, distendendosi nuovamente sul cuscino e abbandonandoci sopra le coperte-Che è successo?.. Edward, brucia!- gridò.

Scorse i visi angelici dei suoi amici e poi ritornò ad ammirare suo marito.

-Bella, sta tranquilla- disse, afferrando noi e poi la sua mano- fra poco starai meglio-

-Ma cosa?- domandò ancora scioccata; poi iniziò a contorcesi dal dolore.

-Amore, fra non molto sarai come me. Puoi gridare se vuoi, durante tutta la trasformazione ti starò accanto, non temere- la strinse.

-Edward, sono morta?- domandò, prima di cadere nel dolore più profondo.

-Lo eri- iniziò papà, guardandoci calmo, tra le sue braccia- le nostre figlie ti hanno salvata. Avevi ragione,amore, avevi ragione su tutto. Sono speciali e ora staremo per l’eternità insieme- le promise.

Poi mamma chiuse gli occhi e cercò con tutta la sua forza di resistere alla gran sofferenza che la invadeva- Vi amo- disse solamente.

Poi papà ci strinse e ci passò a zia Rose.

-Andate piccole. Resterò qui con vostra madre, e presto potrà giocare con voi- sorrise, poi tornò a guardare la moglie in preda a uno spasmo.

Ci baciò e poi ci congedò.

 

-Su, bambine, andiamo a mangiare qualcosa..- dichiarò; ci avviammo fuori dallo studio, seguite dai nostri lupacchiotti.

Com’era bella la casa: le pareti erano di rovere intagliato e chiaro. Lungo l’ampio corridoio vi era una finestra, che s’affacciava al verde giardino coltivato della mia famiglia. Vi avevamo passato giorni stupendi durante tutta la gravidanza, non potevo scordarlo.

Quadri rifiniti ed intarsiati coloravano e animavano le stanze; percorrendo il corridoio arrivammo all’enormi scale di legno rifinito e fummo stupite di trovarci davanti il nonno: aveva i capelli dorati e tirati finemente indietro da gel sparso correttamente sul capo. Indossava una camicia bianca su cui vi era posizionata un cartellino che lo nominava come Dottore. Il suo sguardo era dello stesso colore dei capelli ed emanava bontà dovunque.

Lui strabuzzò gli occhi- Sono nate!- esclamò, portandosi una mano davanti alla bocca, incredulo.

-Bella!- urlò, correndo nel suo studio.

Continuando a scendere giunse Esme che cercava i figlioli disperatamente.

La sua reazione fu la stessa del marito.

-Rosalie! Sono le mie nipoti?- domandò strabiliata. La potei riconoscere solo dalla voce, ma era esattamente come l’avevo immaginata. Capelli tendenti al biondo, sguardo da cerbiatto smarrito; un vestito rosso le fasciava il corpo scolpito.

-Si, sono Renesmee e Carlie, mamma-disse con voce aquilina la zia, indicandoci.

Dopo pochi secondi reagì e chiese incerta- Pposso.. tenerle?-

Zia Rose annuì e ci passò con assoluta grazia alla nonna- Piccole, sono vostra nonna- disse spaventosamente commossa.

Io e mia sorella sorridemmo all’unisono mentre lei si sedeva sul sofà color panna e iniziava a dondolarci. Zia Rose corse in cucina a portarci due biberon colmi di un liquido rosso: e così era quello il colore del sangue!

Ce li porse e io mi buttai sul quel nettare divino:mmm! Dolce e cremoso, Che squisitezza!

La zia si sedette adiacente a noi, quando la porta di casa si spalancò nuovamente: tre ragazzi ne entrarono, tra cui primeggiava una figurina esile e bassa; aveva i capelli corvini ed indossava un completino di marca giallo. Era sofisticata e molto carina.

Il secondo era legato alla ragazza tramite la mano ed aveva i capelli biondi- color miele- e sollevati, quasi avesse introdotto le dita nella presa della corrente!

Non conoscevo nessuno dei due..

Il terzo, invece, era un bestione alto e robusto, con i capelli castani e riccioluti e uno sguardo allegro: sembrava un orso.

-Non ci credo! Le mie nipotine sono nate!- esclamò quest’ultimo, dalla voce sembrava.. Emmett!

Allungai le mani verso di lui e così pure fece mia sorella. Lui ci corse incontro e ci sollevò, facendoci ruotare in aria.

Divertite, ci accoccolammo tra le braccia del nostro caro zio Orso.

-Scusate.. non ve l’avevo detto?- sorrise, scusandosi per una dimenticanza che io non conoscevo; notando che la osservavo, la fanciulla mi venne vicina- Io, Renesmee sono tua zia Alice- mi spiegò: la migliore amica di mamma!

Le saltai al collo senza nemmeno pensarci e lei mi avvolse tra le sue braccia ghiacciate- Si, piccola. Io sono la veggente: avevo visto che stavate nascendo, ma avevo anche visto che vostra madre si sarebbe salvata. Voi, nipotine mie, avete poteri fantastici- disse, raccogliendoci entrambe ed appollaiandosi vicino alle donne Cullen,- Siete nate finalmente- disse, baciandoci il capo.

Carlie alzò lo sguardo e fissò il ragazzo, il cui nome era ancora sconosciuto.

 

Zio Jasper

 

Mi disse tramite la lettura dei pensieri. Io potevo sentire i suoi e lei i miei.

Toccai il viso di zia Alice e, involontariamente, le chiesi se quell’uomo era lo Zio Jasper.

Lei saltò sul divano sorpresa.

Tutti le chiesero cosa le era accaduto di così spaventoso, ma lei rispose solamente a me- Si, è lui piccola.-

Io le premetti la manina sul volto e questa volta le mostrai il mio sorriso.

-Bene. Renesmee, ti andrebbe di farmi vedere come sei nata?-

Io annuii e iniziai a mostrarle una sequenza di immagini che avevano preceduto la nostra nascita.

Anche zia Rose si affacciò, come per chiedere di poter guardare anche lei; e io acconsentì.

Il mio cuore batteva forte per l’emozione, così pure per Carlie: circondate da persone che ci amavano!

 

Ora tocca a me

 

Mi fece sapere lei. Allora mi distolsi dalle zie e la mia gemella dimostrò ciò che sapeva fare.

Toccò il viso delle due ragazze e iniziò.

Numerosi suoni e sensazioni ci avvolsero; io potevo ancora percepire tutto di mia sorella mentre le altre ne rimasero colpite.

Carlie poteva riportare i suoni e i sentimenti che avevano provato i nostri genitori nello studio di papà!

Coordinati alle mie immagini era come vedere un film: un film davvero speciale!

 

Ad un tratto non mi ritrovai più tra le ginocchia delle mie zie,ma in braccio a Jacob, mentre Carlie era in quelle di Seth.

-Ridateci subito le nostre nipotine, o di voi non rimarrà più nulla, lupastri!-strillò Rosalie alzandosi in piedi.

Jake abbaiò, stringendomi a se ancor di più.

-Aspettate!- rispose Seth, cortese come sempre,-Volevamo solo dirvi una cosa, tutto qui- ripeté.

In quel momento papà scese le scale- Non ci credo!- esclamò stranito- Avete avuto l’imprinting con le mie figlie?- chiese furibondo.

I lupi annuirono, mentre papà si faceva avanti ringhiando.

-No.. no!-

-Edward, calmati- disse il dolce ragazzo lupo- non è una cosa che possiamo controllare.. Leslie ormai è l’unica che amo..- continuò.

Leslie? Voleva dire Carlie.

 

Ma che sta dicendo, sorella?

 

Mi chiese lei.

 

Non ne ho idea, Carlie.. cos’è l’imprinting?

-Leslie?-

-Bhe, si, è un soprannome..-spiegò Seth indietreggiando.

-Guardate ragazzi- cominciò papà, stravaccandosi sul divano: probabilmente Alice aveva avuto una visione e gliel’aveva mostrata- non starò qui a farvi prediche. Prima voglio vedere come reagirà Bella!- rise lui.

 

Come?

 

Domandammo entrambe nella mente, rivolte a papà.

Sogghignò- Lo vedrete!- esclamarono lui e la zia Alice contemporaneamente.

Papà si rialzò e si avvicinò ad entrambi i lupi, sulle cui braccia eravamo sistemate noi- Prendetevi cura delle mie figlie..- disse, teneramente, ammirandoci. Gli afferrai un dito e ci giocai, come fosse un sonaglio; lui sorrise- torno dalla loro madre, ora-

Accarezzò il viso di Carlie e il mio, poi salì nuovamente le scale.

Alzai lo sguardo, osservando il vento che si atteggiava a soffiare leggero, facendo tremare le foglie sottili degli enormi alberi in fiore.

-Io e Nessie andiamo fuori in giardino-affermò Jake, incamminandosi verso la porta.

Un momento: chi è Nessie?

Gli toccai il viso e gli posi la mia domanda.

Lui tremò per la sorpresa, poi rispose- sei tu.. è il tuo soprannome: ti piace?- disse sorridente.

Si.

 

Mi cullò sotto l’ombra di un salice piovente.

-Sai Nessie.. non appena ti ho visto mi è crollato il mondo addosso: sei bellissima, affascinante, sebbene tu sia ancora una neonata.. sono innamorato di te. Ti amo, mio piccolo frugoletto. Sarò sempre con te, pronto ad aiutarti in qualunque occasione-dichiarò, sistemandomi gli innocui riccioli dietro le minuscole orecchie.

Ecco il mio Principe Azzurro!

 

In casa invece, la faccenda era tutt’altra.

Seth aveva iniziato a giocare con “il suo imprinting” ed entrambi non finivano di ridere: erano così allegri e scherzosi!

Rammentai la domanda che avevo formulato in precedenza nella mia mente.

Sfiorai il viso a Jake.

 

Cos’è l’imprinting?

 

 

Renesmee

 

Moira nera(*)per gli antichi greci la moira, il destino a cui tutti si devono piegare..
Nulla poteva contrastarla.
Note dell’autrice: O santo cielo! Ce l’ho fatta! Ho postato presto, visto!^^ Ieri non ho fatto altro che rispondere ai vostri numerosi commenti ed e-mail, non ce la facevo più!xD
CHIEDO SCUSA PUBBLICAMENTE PER AVERVI FATTO PENARE: NON ERA ASSOLUTAMENTE MIA INTENZIONE!^^
Ora ho rimediato visto??? Ora vi svelo l’enigma della GEMELLE: le gemelle, si sa, sono collegate in tutti i modi possibili. Posso rivolgersi domande mentalmente e ascoltano i pensieri l’una dell’altra.
Esse hanno poteri incredibili, come far resuscitare le persone ma SOLO quelle a loro legate più che mai e non tutte. Renesmee e Jacob sono la coppia più seria, cauta e saggia, mentre Carlie e Seth- come avrete capito- essendo i più piccoli sono molto allegri e gioiosi in tutto ciò che fanno.
D’accordo, ringrazio le seguenti persone per aver espresso il loro parere sul mio scorso capitolo: spero vivamente che questo capitolo non sia stato disastroso come l’altro!^^

 1)Uchiha_chan
2)sara2087
3)Frafra9
4)cullengirl
5)ledyang
6)Goten
7)Bella_Cullen_1987
8)serve
9)Mapi
10)damaristich
11)annatfl
12)Confusina_94
13)Tede
14)keska
15)Lost_Soul
16)mazza
17)NessieBones
18)LaBabi
19)Nessie93
20)cloe cullen
21)flazzy cullen
22)Sabry_Cullen
23)stezietta w
24)mv3028
25)nihal_soana93

Grazie a tutte per aver commentato, e vi chiedo scusa se vi ho deluso anche questa volta, ma mi raccomando: esprimetevi!^^
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix

Indagine: chi adora Noemix?
2° indagine: chi non si aspettava un seguito così?!^^

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Capitolo 9
*** GEMELLE ***


twins capitolo 9 efp

 

 edwardebellapregnant.png

Se l’immagine non compare, cliccate questo link: fidatevi è stupenda!
http://img212.imageshack.us/i/edwardebellapregnant.png/

 

--- Twins ---

 

GEMELLE

9° Capitolo

 

~
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

 

(Jacques Prévert)

I ragazzi che si amano

 

 

 

Questo capitolo è dedicato a Lizweb.
Ti ringrazio davvero, so che in questo momento stai leggendo il mio capitolo..
Scusa se non ti ho ancora risposto.. sorry!=(

 

 

 

Come da voi richiesto, ecco un capitolo dal punto di vista dell’altra gemella!

 

12 Settembre, Carlie

 

Oh il mio Seth! Lo conoscevo da così poco e già gli volevo un bene più grande di me! Poteva il mio cuoricino contenere tutto quell’amore che mi era stato consegnato su un piatto d’argento? Non lo sapevo, ma sicuramente potevo sopravvivere felicemente insieme a mia sorella ed alla mia famiglia.

 

Renesmee, poco dopo la nostra nascita e l’incontro con tutti i nostri zii e nonni, era uscita con lo Zio Jacob, che l’aveva portata in giardino sotto un salice piangente a coccolarla.

Ora stavo placidamente accucciata tra le braccia del mio dolce e simpatico zio, che aveva improvvisato un gioco con dei cucchiaini, mentre attendevamo mamma e papà, rinchiusi da molto tempo nello studio del nonno.

Anche quest’ultimo si faceva vedere poco, sempre a rassicurare papà..

L’unica cosa che riesco a ricordare del parto è solo tanta tanta confusione: urli, sussurri, tremiti, desolazione, vetri volanti, disperazione e poi sorpresa, ricordi, gioia ed incomprensione.. rammentavo tutto molto disordinatamente, proiettando ciò nella mente del povero Seth..

Quel licantropo riusciva a capirmi come nessun’altro: anche lui, mi raccontò, aveva quasi procurato la morte di sua madre.

-Sue Clearwater è sempre stata molto fragile- mi narrò, dopo avergli fatto provare gli odori, i suoni e i sentimenti della mia nascita vista dai miei occhi -quando il dottore gli comunicò che non poteva reggere una seconda gravidanza non poteva crederci.. mio padre la pregava di abortire, ma lei non cessava di sperare, di credere: sapeva di potercela fare. Per questo non ho potuto mai contraddire tua madre, mio piccolo scricciolo-disse, coccolandomi e baciandomi la fronte.

Gli toccai il viso, e l’unica cosa che potei provare fu: riconoscimento e speranza.

Chi meglio di me poteva credere all’incredibile? Chi meglio di me poteva dire “crederò a tutto ciò che sia impossibile”?

Sapevo di essere nata prematura e nella pura assurdità: come potevano due bambine crescere nel ventre della propria madre e nascere un mese dopo, senza morire? Noi gemelline eravamo completamente sane, intelligenti, grandi e.. “ibridi”.

Così ci aveva denominato il nonno e papà: “ibridi”,cioè per metà umane e per metà vampire.

Io, infatti, non necessitavo di cibo umano, ma solo di un leggero e dolce liquido chiamato sangue. Mentre il mio cuore, al contrario di quello dei miei zii, batteva energicamente.

La mia famiglia e Seth mi circondavano, mentre io, ancora tra le possenti braccia del mio migliore amico, giocavo spensierata con loro, gorgogliando felice.

Ogni qualvolta emettevo un suono, gli occhi delle zie e della nonna diventavano a forma di cuore, tanto le emozionavo!

Forse, il giorno stesso della mia nascita era eccessivamente troppo presto per imparare a parlare correttamente.. eppure i miei pensieri erano tutt’altro che infantili, bensì adulti e maturi.

Ovviamente non potevo pretendere di non aver voglia di giocare, di mangiare e di dormire come qualunque altro neonato.. eppure non avevo sonno, ma fame eccessiva!

Proiettai nella mente del mio lupacchiotto l’immagine di luu che mi imboccava il biberon colmo del mio liquido rosso preferito.

Lui si pietrificò.

-Ali, Rose, Esmy..- le chiamò,con i loro rispettivi nomignoli.

Adoravamo Seth proprio per questo: la sua spontaneità in ogni occasione e con chiunque era sorprendente!

Loro si fermarono stupite ad osservarci, curiose, incitandolo a spiccicare parola.

-Come.. si fa a..- iniziò balbettando.

Le mie zie e la nonna si guardarono in viso e poi lo incoraggiarono nuovamente-A..?-

-A.. nutrire.. una bambina come Leslie?- chiese, titubante.

Tutti presero a ridere, anche lo zio Jasper, che se ne stava stravaccato sul divano bianco di pelle, abbracciato a zia Alice sopra di lui.

-Aspetta..-, nonna si alzò ed afferrò il biberon sopra al comodino, adiacente alle scale- ecco qua figliolo- disse materna Esme, consegnandogli l’oggetto.

Seth lo afferrò dolcemente e con ritmo incalzante soffermò il biberon sopra il mio petto, minuscolo e soffice; per aiutarlo misi le mie manine sulle sue per avvicinarlo a raggiungere lo scopo.

Stranamente, questo gli diede la forza per compiere il gesto, così strinse il poppatoio e lo posizionò sulle mie labbra, lasciando fluire il corso del mio nutrimento.

Lo zio Jasper perse la sua posizione comoda, assumendo quella seduta per osservare meglio l’azione: erano tutti meravigliati dell’arguzia e la capacità che aveva saputo dimostrare il giovane lupo.

-E tutto questo..- disse la zia Alice, non interrompendo la magia del momento-.. per amore-.

Sgranai gli occhi: Amore?

Conoscevo tanti tipi d’amore.. ma quale contraddistingueva quello che Seth provava per me?

Ero piccola ed indifesa, forte ma fragile, calorosa ma debole.. come poteva quel giovanotto percepire qualcosa di diverso dall’affetto per me?

Perché tutte le volte che lui si avvicinava, sentivo la scossa, una strana energia che veniva sprigionata dal mio corpicino?


Una volta terminato il pasto, zia Rosalie mi tolse dalle braccia del mio amico, che si stava addormentando sul tappeto davanti al sofà, dove stavano i miei familiari.

Sfiorai il perfetto viso della zia e domandai:

 

Quale amore prova Seth per me?

 

Lei si cristallizzò e poi disse- Lo capirai quando sarai più grande(*)- mi sorrise e poi iniziò a cullarmi, ammirandomi e ninnandomi dolcemente.

Non sapeva, però, che l’unica cosa in grado di addormentarmi erano solamente le canzoni di papà, oppure le carezze di mamma.

Così cominciai a lagnarmi e,addirittura, a piangere.

Dapprima nessuno capì perché lo stavo facendo, poi zia Alice mi prese tra le braccia, avendo già visto tutto ciò che chiedevo e che stava, ovviamente, per accadere- Tuo padre arriverà a momenti piccola, tranquilla- mi rassicurò, baciandomi la fronte.

Fortunatamente il mio Seth non sembrava curarsi dei movimenti nella stanza, e dormiva beato, disteso a terra nel soffice parquete.

 

Poco dopo papà scese dolcemente le scale- Qualcuno mi desiderava?- disse, tendendo le mani verso di me, mentre sua sorella, nel frattempo, si stava alzando

Mio padre mi accolse tra le sue gelide braccia: adoravo le sue coccole!

  

Sorella, entra.. papà ci canterà la ninna nanna!

 

La chiamai. Io non ero una di quelle bambine invidiosa delle tenerezze condivise, ma mi piaceva molto spartire tutto con la mia gemella.

La porta di casa che dava sul giardino si spalancò dando mostra del possente ragazzo-lupo che teneva mia sorella stretta stretta a sé.

Papà mi sistemò su un braccio, incoraggiando con l’altra mano Jacob a farsi avanti con la bambina.

Jake annuì e la portò presso di noi.

-Và a dormire, Jake- gli consigliò paterno Edward.

Lo zio sbarrò lo sguardo: era facile indovinare il suo pensiero.

 Lui che mi rivolge un gesto gentile? Wow, il mondo si è proprio capovolto!”.

Risi di questa idea, insieme a mia sorella: noi, come dicevo prima, condividevamo ogni cosa,e la nostra mente era aperta ad entrambe.

Jacob si avviò in giardino, costringendo il povero Seth, che dormiva seraficamente, a seguirlo.

 

Papà ci portò via dal salotto: nessuno ci seguì.

Salimmo le scale e percorremmo lo stesso corridoio di prima; successivamente entrammo in una stanza dalla bellezza sconvolgente: la sua camera da letto.

Essa era diversa da come la immaginavo: dall’entrata si poteva notare il letto matrimoniale,al centro dell’ambiente, con le coperte ancora disfatte e disordinate; l’armadio, imponente ed antico, era adiacente a quest’ultimo, faceva bella mostra davanti alla vetrata- una specie di finestra-. Il panorama era pazzesco: chilometri e chilomentri di verde si estendeva davanti a noi.

Entrambe accennammo un sorriso: era la stanza dove avevamo trascorso la nostra vita nel grembo di nostra madre. Gli occhi mi luccicarono di emozione e papà lo notò. Si sedette sul letto,-Bambine, mamma sta bene, e ben presto la potrete riabbracciare: l’avete salvata, riunita a me ed alla sua famiglia. Grazie.. figlie mie- disse, abbracciandoci maggiormente e donando un bacio ciascuna.

Zia Alice bussò sulla porta aperta, facendo un ingresso trionfale.

-Si può?- chiese, abbozzando un sorrisino sagace.

-Certo- rispose papà, ridendo: chissà cosa c’era di tanto divertente!?

Alice aggrottò le sopracciglia- Credo che questa vi sarà utile!- esclamò, spingendo nella stanza una culla in pizzo rosa, rifinita di fiorellini e apine colorate.

Mio padre scoppiò in una risata fragorosa, mentre noi sorridemmo vivacemente, gorgogliando.

-Sempre utile, Alice!- rise papà, piegandosi a mezzo dall’ilarità della situazione: una ragazza appoggiata ad una culla che avrebbe potuto contenerla benissimo!

-Ovvio!- esclamò, sistemando il lettino vicino a quello matrimoniale.

-Buona notte piccine mie!- ci salutò, baciandoci la fronte. Poi si avviò verso la porta, ci soffiò un bacino virtuale con la mano,e noi facemmo finta di acchiapparlo.

 

Quando rimanemmo soli papà ci sistemò nella culla portata dalla zia, coprendoci per bene con la coperta di tulle rosa.

Il calore che emanava quel nido era fantastico, inoltre potevo abbracciare mia sorella quando e come mi pareva!

Mio padre si abbassò su di noi ed entrambe gli chiedemmo di suonare qualcosa.

-D’accordo piccole, ma poi: a dormire!- ci preparò, scherzosamente.

Afferrò la sua chitarra e, sedendosi sul suo letto, cominciò l’esecuzione di un nuovo brano da lui composto.

 

Quel sorriso che hai
io vorrei tu non lo perdessi mai
anche quando non c'è tra di noi
quella complicità
è difficile lo so anche per te
fare finta adesso che
la nostra pura verità
resti un segreto chiuso a chiave
ma perchè
quando stiamo insieme non c'è
uuh so solo che
quando stiamo insieme non c'è
un limite un limite non c'è
Tu ama ama fino in fondo,
superando il dubbio e tutte le difficoltà
e lascia che il tuo amore cresca dal profondo,
più forte ci unirà in un abbraccio
e apri il cuore e ama ama ama follemente
taglia i fili del timore adesso dentro te
non pensare a quello che dirà di noi la gente
credici con te, tu credici con me
non ho più pazienza di nascondere così
la nostra storia
i nostri sogni, ogni carezza che vivo con te
voglio gridare fino a star male che tu stai con me,
senza il bisogno di dovere spiegare a qualcuno il perchè
perchè un limite un limite non c'è
Tu ama ama fino in fondo,
superando i dubbi e tutte le difficoltà
e lascia che il tuo amore cresca dal profondo,
più forte ci unirà in un abbraccio
e apri il cuore e ama ama ama follemente
taglia i fili del timore adesso dentro te
non pensare a quello che dirà di noi la gente
credici con te, tu credici con me
adesso che

 stiamo insieme..

 

(http://www.youtube.com/watch?v=hKVYWjqWeLM)

 

Successivamente eseguì la nostra Ninna Nanna, in modo che noi ci addormentassimo beatamente sulle note di quest’ultima sinfonia.

 

 

 

Carlie(Leslie)

 

 
Lo capirai quando sarai più grande(*)-Mamma mia, questa frase me l’avranno ripetuta mille volte quando facevo domande “non opportune”XD
Note dell’autrice: Salve ragazze! Wow, avete commentato in tantissime e finalmente vi siete espresse! Addirittura sono riuscita a capire come siete più o meno.. molte mi hanno aggiunto su msn e ho fatto conoscenza con alcune di voi.. solo una parola.. grazie!

Grazie per aver fatto entrare me e le mie ff nelle vostre vite..
Grazie perché leggete sempre la mia “robera”..
Grazie perché mi sopportate, compresi i miei sbalzi d’umore che trasmetto nelle mie storie..
Grazie perché mi dedicate una parte del vostro tempo a commentare e Grazie perché vi sento vicino a me in ogni momento.
Non so voi, ma io sento efp come una famiglia, in cui voi tutte e pure io facciamo parte!^^ Davvero, è una cosa bellissima se ci pensate.. io non vi conosco, però vi voglio molto bene comunque. Magnifico no?
Bhe, sappiate che purtroppo per voi non vi libererete tanto facilmente di me, perché Don’t leave ha rimasto uno o due capitoli al massimo MA twins ne ha rimasti molti ma mooooolti di più! Potrei arrivare ad un numero molto alto di capitoli: alcune di voi mi hanno chiesto se la fic stava concludendo e la risposta è NO, ASSOLUTAMENTE NO. Il racconto si intitola “Twins” e non “Gravidanza di due gemelle”, quindi la loro esperienza, la loro crescita e le loro storie d’amore dove li mettete???xD

Bene, ora un'altra risposta: mi avete chiesto se non ho lasciato morire Bella per vostra richiesta e la risposta è No! Era tutto programmato, per questo vi avevo detto di non preoccuparvi anche se alcune non hanno resistito a far minacce!XD mi sono divertita da moltissimo a leggerle!!!^^

Ok, la prossima: volete sapere come sono Renesmee e Carlie nella realtà e come le ho immaginate io?? Eccole qua, potete ammirarle piccole e grandi, così come muteranno nel corso della mia storia.
Se non si vedono cliccate l’http sottostante ad ogni immagine, grazie. Vi prego, guardatele, sono davvero
belle!^^

 

Carlie- la dolce e vivace               Renesmee- l’intelligente e riflessiva

 carlie3.png                                            renesmeecullen.png

http://img244.imageshack.us/i/carlie3.png/                       http://img193.imageshack.us/i/renesmeecullen.png/

 

Carlie  15enne                                        Renesmee 15enne

   carlienessie1.png    carlierenesmee.jpg                                                                                   

http://img239.imageshack.us/i/carlienessie1.png/                         http://img34.imageshack.us/i/carlierenesmee.jpg/

Ecco qua, sono contenta perché sono riuscita a rispondere a tutte indirettamente!^^
Grazie a tutte per avermi sostenuto in questo periodo e per fortuna l’ispirazione è tornata! Grazie davvero ai vostri stupendi commenti.. non finirò mai di ringraziarvi, davvero!!!!

Grazie a tutte per aver commentato, e vi chiedo scusa se vi ho deluso anche questa volta, ma mi raccomando: esprimetevi!^^
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix

Indagine: Qual è la vostra gemella preferita???
2° indagine: Chi adora Seth? Io lo amo!!! Si vede?XD

P.S. Ripeto il mio contatto per chi l’ultima volta non se l’era segnato.
noemi_hsm_94@hotmail.it

Vi aggiungo io, altrimenti non vi riconosco!
Quindi: per qui vuole chiacchierare con me, lasciate i vostri contatti nei commenti^^
P.P.S. Scusate il ritardo di quest’aggiornamento! Vi chiedo scusa!!!

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Capitolo 10
*** NOSTRA MADRE ***


twins capitolo 10 efp

carlieenessie.jpg

NOSTRA MADRE

10° Capitolo 

~

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.


Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.[…]

 Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

 
Pablo Neruda

~Il tuo sorriso~

 

 

 

Questo capitolo è dedicato a Mazza e a Lost Soul.
Grazie del vostro speciale aiuto e sostegno morale!^^

 

 

13 Settembre, Carlie

 

Il giorno seguente ci svegliammo straordinariamente riposate: la canzone ci aveva donato la felicità dei ricordi e un nuovo affascinante sentimento,l’amore, provato solo dagli esseri viventi: finalmente, lo eravamo anche noi.

Appena sveglia,cominciai a chiamare mentalmente mio padre che poco dopo entrò nella stanza con le zie: Alice teneva in mano due splendidi vestitini mentre Rose due biberon colmi di sangue, il nostro liquido per eccellenza.

-Ben svegliati amori miei-, ci salutò papà, prendendoci in braccio-Questa mattina non potrò assistervi più di tanto perché fra poco si sveglierà una persona molto importante per tutti noi.. quindi vi lascio tra le dolci mani delle vostre ziette-, concluse, mentre le due donne sorridevano man mano che il suo discorso andava avanti.

Nostro padre ci passò ciascuna ad una delle sue sorelle poi ci baciò sulla fronte e se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.

-Bene gioie mie!-,cominciò Alice- è ora di vestirci!- continuò, enfatizzando sulla parola “vestirci”. Io e Nessie accennammo ad un sorriso: mamma ci aveva parlato della pazzia folle che la zia “folletto” nutriva per gli abiti e lo shopping!

Alice prese per un consenso il nostro sorriso, così iniziò a sbottonarmi il body sopra al..fasciatoio? E da quando ne avevamo..due?

 

“Le zie non sono umane, piccole mie, sono speciali: hanno la capacità di correre velocemente e di spostare oggetti anche molto pesanti.” Rammentai. Mamma ci aveva spiegato molto riguardo le persone che la circondavano durante la gravidanza.

Qualche volta la nostra famiglia le lasciava un po’ di tempo per riflettere e parlare oralmente alle sue figlie, cioè noi.

 

Dopo avermi sistemato il pannolino, Zia Alice prese uno dei vestitini che aveva appoggiato sopra ad un comodino e me lo fece indossare: era azzurro e bianco, con due fiocchi su ogni spallina, un fiocco sotto  a dove mi sarebbe spuntato il seno una volta cresciuta e vari strati di pizzo sotto alla stoffa.

Era davvero un abito stupendo!

Volsi lo sguardo verso mia sorella e notai che zia Rose le stava imboccando il biberon; sul viso perfetto della giovane donna esplose uno splendido sorriso emozionato –Grazie Bella- disse,commuovendosi.


“Sapete, zia Rosalie ha sempre sperato di diventare mamma. Purtroppo il fato le ha negato questo futuro, per questo ora ci sta aiutando più di chiunque altro.

Amatela come una seconda madre, perché lei ora vi sente come figlie proprie”

Ci disse una volta mamma Bella, accarezzando il pancione.

 

Successivamente zia Alice mi passò a Rose, sostituendomi con Nessie.

Tra le braccia della bionda ragazza mi sentii a casa. Mi pose il biberon sul petto e il soffice liquido rosso iniziò a fluire lungo la mia gola.

Poco dopo, mi tolse il nutrimento e cominciò a pettinarmi i “riccioli d’oro”, legandomi un nastro azzurro in cima al capo.

Poi mi pose a fianco di Renesmee, anche lei molto bella: indossava un abitino bianco a righe rosa e verde e per finire un fiocco a forma di fiore sulla vita.

I suoi capelli rossi, invece, erano acconciati come i miei, con la differenza che il suo nastro era fucsia.

Dopo averci ammirate ed aver approvato il loro lavoro, le nostre zie ci portarono in salotto, entrando trionfalmente e mostrandoci a zio Emmett e nonna Esme.

Un momento.. ma dov’erano tutti gli altri?

Zia Alice mi passò a sua sorella, correndo su per le scale e, come sempre,celermente.

La guardai andare via, non capendone il motivo.

 

Non lo so.. ora lo chiedo

 

Mi rispose mia sorella, leggendomi nel pensiero.

-Sono tutti nello studio del nonno, bambine: vostra madre si sta svegliando..fra poco la potrete riabbracciare- spiegò, tristemente.

 

Vorrebbe tanto diventare mamma..”

 

Già, forse per questo percepivo malinconia nel suo cuore: aveva paura di doversi dividere da noi.

Le toccai il volto, trasmettendole tutto l’affetto che provavo per lei.

Quest’ultima ci strinse ancora più a sé; nonna Esme si alzò dal sofà e mi prese in braccio, cullandomi.

-Sai, nipotina mia, vostra madre ha una forza incredibile. È riuscita a partorirvi utilizzando tutta la sua energia e testardaggine. Vi ama quanto ama Edward, vostro padre. Siete i suoi tesori più grandi.. desiderava che voi lo sapeste se qualcosa fosse andato storto, come poi alla fine è successo. Ma la cosa più bella è che.. lei vi ha donato la sua vita e voi gliel’avete restituita.. gioie mie, non sapete quanto siete speciali!- singhiozzò, inumidendosi le labbra, come per trattenere le lacrime che non potevano rigarle il viso.

-Già, nipotine, non sapete quanto è goffa Bella! Inciampava sempre tra i suoi piedi e le volte in cui rimaneva in piedi si tagliava con la carta e Jasper le saltava addosso!- rise lo zio Emmett.

Come?

Rosalie lo spintonò, probabilmente per una domanda poco legittima di Nessie.

-Ahia!- strillò lo zio, scherzando- Ma che ho detto di male?-

La bionda lo fulminò con lo sguardo, poi lo posò su mia sorella- Non ascoltatelo, piccole, non sa cosa dice.. sapete, è un po’ sciocchino!- sussurrò, facendoci ridere.

Il bruno fece l’offeso, mentre sua moglie si accinse velocemente a donargli un bacio sulle labbra.

 

Sono ansiosa di vedere mamma, Nessie, mi è mancata tanto..

Pensai, indirizzando il pensiero a mia sorella.

Anche io, Leslie, anche a me manca..

Mi rispose, mestamente.

 

-Emmett, va a prendere quei due sonagli- lo chiamò, indicandogli il comò opposto al divano.

Lo zio si alzò e afferrò i giocattoli, porgendoceli: erano colorati e suonavano!

Cominciai a mordere il mio, mentre il gingillo trillava gioiosamente e così fece anche mia sorella.

Gli altri, ci contemplavano giocare, ridendo acutamente.

 

Passarono due ore durante le quali mi divertii con il mio nuovo regalo e per il resto del tempo dormii fra le braccia entusiasmate della nonna.

Ad un certo punto fui svegliata da un frastuono proveniente dalla porta di casa..

Sobbalzai, mentre Esme cercava cautamente di calmarmi, cullandomi.

-Tranquilla, amore, tranquilla è solo..-

Volsi lo sguardo verso l’uscio e vidi una donna che ci guardava: aveva lunghi boccoli castano scuro, e due occhi rossi fuoco. I suoi lineamenti erano,tuttavia, gentili e delicati; indossava un vestito azzurro e un po’ stracciato..

 

MAMMA!

 

Urlai mentalmente, sbracciandomi nella sua direzione. In meno di un secondo ci fu accanto e ci accolse tra le sue braccia gelide. Cominciò a baciarci ed a dondolarci gioiosamente.

La mia famiglia si trovava interamente nel salotto e ci ammirava, mentre mamma continuava a coccolarci, felice di poterci finalmente stringerci a sé.

 

Ma questa donna non la finisce più?

Brontolò, ad un certo punto, scherzosamente Renesmee.

No, Nessie, meglio così!

Risposi, continuando ad abbracciarla.

Ma scusa, perché fa così?

Continuò, lagnandosi. In effetti mamma sembrava una leonessa presa a leccare e pulire i suoi cuccioli..

Risi.

Perché è nostra madre!

 

 

Carlie(Leslie)

 

 

 

 
Note dell’autrice: Et vualà! Chiedo umilmente perdono a tutte voi *me si inginocchia ai vostri piedi implorando indulgenza* Davvero, sono davvero dispiaciuta di non aver potuto aggiornare prima, ma questo mese è stato un delirio ed ora vi giustifico il motivo del mio ritardo uno per uno!
Bene, iniziamo:

Motivo 1) Vi è mai successo che gli amici(di ogni tipo, specifichiamo!) si siano messi in testa di vederti ogni santo giorno ciascuno? Bhe, a me si! Non che mi dispiaccia, ma ho avuto molto meno tempo per dedicarmi a voi anche se-come avete notato- non ho mai smesso di commentarvi^^
Motivo 2) Ho concluso finalmente la mia 1° fic! Per chi vuole controllare o leggerla,questo è il link: Don't leave me alone.
A questo punto ringrazio tutte voi per il vostro sostegno e per i bei commenti, anche se non sono arrivati al numero con cui vi avevo sfidate.. mi disp girls, ma non siete arrivate al numero 30!=(
Motivo 3) Internet per un po’ ha fatto “puff”.
Motivo 4) Tempo massimo al computer: 1 ora. Capite dunque che per commentare e scrivere un intero capitolo non bastava!
Motivo 5) è uscito al cinema Harry Potter 6!!! C’è, sono corsa a vederlo per ben 2 volte!!!
Motivo 6) Mare! Costretta ad andare al mare OGNI SANTO GIORNO TUTTO IL GIORNO! Non ne posso più! Per 14 anni così, cavolo.. io abito al mare!
Potrei continuare ancora per molto, ma mi fermo qui: so che non vi importa!^_____^

E ora ringrazio:
Ringrazio i 25 che mi hanno commentato la scorsa volta.
Ringrazio i 121che hanno messo questa storia tra i preferiti.
Ringrazio i 53 che hanno aggiunto questa storia tra  i seguiti.
Infine ringrazio i 19 che mi hanno inserito tra autori preferiti.

Che dire.. GRAZIE!^^
Sono commossa, davvero!

Questi sono i vestiti dai quali ho preso spunto per la descrizione degli abiti della bambine.. vi piacciono? Conoscendo Alice avrebbe anche fatto di meglio, però questi abitini per me sono un incanto, soprattutto quello azzurro!=) Che ne dite?
 

Vestito di Carlie                               Vestito di Renesmee

cullendress.jpg        cullendress2.jpg    

 
Raccomando anche questa volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di sentire i vostri pareri!
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio bene,
la vostra Noemix


Indagine
: Qual è il vostro colore preferito?
2° indagine
: Propongo di aiutare una nostra nuova amica del sito, LittleSmiley che aspetta una graziosa bimba. Non sa che nome dare a sua figlia poiché molto indecisa.. voi che cosa suggerite?
Contenta bella? Ho fatto ciò che mi avevi chiesto!^_^

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Capitolo 11
*** IMPRINTING ***


twins capitolo 11 efp

 carlieenessie.jpg

IMPRINTING

11° Capitolo

 

~~

Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire tutti i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.(…)
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomìtolati al mio fianco come se avessi paura
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola, mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.

 

Pablo Neruda

~Giochi ogni giorno ~

 

 

 

 

 

13 Settembre, Renesmee


Nessuno ci aveva mai stretto così tanto a sé.

Non avevo mai potuto tastare con mano ferma mia madre, perciò al nostro primo contatto quasi non la riconobbi.

Aveva una pelle fredda e dura e non più bollente e soffice; il suo profumo non era più celestiale e contornato dal sangue, ma aveva un odore diverso.. un odore contenente tutta la foresta.. profumava di fiori, di lillà, di resina. Il suo viso era stato sfiorato dai raggi gentili del sole e il suo corpo si era inoltrato nel bosco e nel vigoroso ruscello.

Tutto ciò in un solo tocco, il tocco che aveva permesso a me di amarla come non mai: finalmente avevo conosciuto la donna che mi aveva donato la vita.

 

Inizialmente non ero riuscita a capire perché continuasse a baciarci imperterrita senza sosta poi, dalle parole di Carlie, tutto si era fatto più chiaro: nostra madre, poteva far tutto. Lei aveva ogni permesso ed ogni autorizzazione divina.

Perché lei era la nostra creatrice e-probabilmente- la persona che più ci amava al mondo, insieme a nostro padre.

 

Le posai una mia manina sul viso, mentre mia sorella faceva lo stesso.

Inviai l’immagine che volevo mostrare a Leslie, in modo che lei elaborasse i suoni ed i sentimenti.

Poi il “video” cominciò.

Il volto di mia madre di quel momento non lo potrò mai scordare mai: inarcò immediatamente le sopracciglia, spalancando i suoi occhi color fuoco. Sebbene essi splendessero come non mai, non mi spaventarono; sapevo che lei non avrebbe mai potuto farci del male.

Carlie percepiva il suo amore verso di noi.

Rimase immobile per alcuni minuti, “guardando” il filmato che le stavamo mostrando.

Era il momento della nostra nascita, visto da noi.

Quando terminò, mamma scrollò la testa, come se fosse tornata da un mondo subalterno, scioccata e deliziata dalle immagini che le avevamo proposto.

-Edward- lo chiamò, sconvolta- ma cosa..?-

-Te lo avevo detto amore, le nostre piccole sono speciali.. Renesmee mostra “foto” scattate dalla sua mente, mentre Carlie registra i suoni e le emozioni che ha provato o spera di provare e sentire.- spiegò papà, circondando lentamente le spalle di sua moglie.

Le labbra di nostra madre si schiusero in una “O”di sorpresa, mentre la porta di casa Cullen si stava aprendo.

Due figure brune entrarono, mostrando i nostri adorati beniamini: Jacob e Seth.

 

Mamma non capì il motivo per il quale entrambi si diressero velocemente verso di noi, ma non lasciò comunque la presa.

-Jake,Seth! Che piacere rivedervi!- esclamò lei, attorcigliandoci e sottraendoci ai due ragazzi.

Dopo alcuni secondi di silenzio, in cui Jacob strinse i pugni delle mani, papà parlò:

-No Black, sono sicuro. Bella non farebbe mai del male alle nostre figlie-rispose, alla domanda silenziosa che lo zio gli aveva posto mentalmente, marcando la parola “nostre”.

Mamma lo guardò con interrogativa, voltandosi verso di lui.

-Mi ha chiesto se non fosse pericoloso che tu tenessi le bambine vicine visto che sei una neonata, ma io gli ho risposto che non c’era pericolo- chiarì dolcemente.

-Jacob, ma non eri tu quello che non volevi che nascessero? Perché mai ora ti interessa la loro salvezza?- chiese, irritandosi e rivolgendosi nuovamente a lui.

Lui si ritirò poco più indietro mentre Seth rimaneva impassibile al suo fianco.

-Allora?- ripeté mamma.

-Bella, ecco vedi..c’è una cosa che dovresti sapere..- cominciò Rose.

Mia madre si voltò per guardare suo marito, cercando di capire se avrebbe dovuto spaventarsi.

-Ditemi- espirò pazientemente.

-Bhe amore-, parlò mio padre- ricordi quando..- rimase interdetto: non sapeva che dire!

-Bella, ricordi quando ti ho parlato.. dell’imprinting?- lo interruppe Jacob.

-S-si- rispose mamma, stingendo gli occhi.

-Rammenti cosa ti dissi?-domandò, serio.

Lei annuì veementemente.

-Mi raccontasti che non era una cosa alla quale potevi opporti. Era il destino. E nessuno di voi può farci niente-rispose, con sagacia.

Esattamente ciò di cui mi aveva parlato Jake il giorno precedente.

Aveva detto che non poteva scegliere e non poteva contrapporsi ai sentimenti che provava per me; che mi amava follemente e senza un perché.

 

Davvero?

Domandò invece Carlie.

Annuii.

 

-Esatto. Bella, finalmente anche a me è successo..ed a Seth- illustrò,chinando il capo.

Le labbra di mia madre accennarono un sorriso,poi esso appassì improvvisamente.

-Jacob Black- la sua voce si alterò- non vorrai di dirmi che tu e il tuo amico avete avuto l’imprinting con le mie figlie!!!- gridò; probabilmente se avesse potuto sarebbe diventata rossa dalla rabbia.

La sua stretta si fece più pressante.

Papà si accostò a lei da dietro, cercando di calmarla- Edward, lasciami- gli intimò, calma- non voglio farti male-

-Rose, fa qualcosa!- esclamò mio padre, non mollando la presa.

La zia sollevò gli occhi al cielo- Io no di certo! Non la contraddico minimamente!- sghignazzò lei, affiancando mamma e sorridendo a trentadue denti.

 

Nessie, non vorrà fargli del male, vero?

Mi chiese mia sorella, mentalmente.

Spero di noi.. sarà meglio fermarla in ogni caso.

Risposi, preoccupata.

 

Sfiorai il viso di nostra madre, pregandole di calmare il suo istinto di cacciatrice.

Lei sbarrò gli occhi.

-Ma piccole.. vi ho appena riconquistato, non voglio perdervi di nuovo-tentennò indecisa.

 

Ma mamma noi non siamo oggetti da conquistare e tu non ci potrai mai perdere.. pensa a questo: nonno Charlie ti aveva appena ritrovata quando tu hai sposato papà.

O almeno così ci hai raccontato..non ricordi più?

Le menzionai.

Già mammina, poi non è colpa loro.. siamo così irresistibili!

Scherzò la mia gemella: aveva assunto il simpatico atteggiamento di zio Emmett, che entrambe adoravamo molto.


Sorrise.

Bella guardava confusa noi e i due giovani davanti a lei.

-Siete sicure bimbe?- ripetè, dubbiosa.

Annuimmo contemporaneamente, mentre i miei familiari non comprendevano la nostra conversazione: solo papà, in quel preciso momento, sciolse la presa su di noi.

-D’accordo ragazzi. Non posso fare altro che acconsentire a questa cosa.. le bambine vi vogliono bene, quindi non vedo perché dovrei staccarvi la testa a morsi ad entrambi visto che le renderei solo tristi..- spiegò, tranquillamente, mentre gli occhi degli altri si allargavano di stupore.

Vedendo Rosalie rattristarsi aggiunse- Sarà per un’altra volta!- rise, aizzando così il divertimento di zio Emmett, che prese a ridere acutamente.

Quest’ultimo corse verso mia madre e ci sollevò da terra, abbracciandoci strette strette:- Mi sei mancata Bellina!- sghignazzò allegro.

 

Il sole prese a splendere nella stanza, come chiamato a rispondere al suo gesto.

Illuminò il divano di pelle bianca, mentre quella dei miei genitori e dei miei familiari splendeva, diafana.

I gigli, raccolti da nonna Esme quella mattina stessa, diedero alla camera un’aria lucente, come se il paradiso fosse divenuto il nostro salotto.. come se quel singolo gesto di perdono avesse redento ogni peccato mai commesso da tutti noi.

Io, ad esempio, non avevo ancora scontato quello originale e mai lo estinsi.

Io e mia sorella eravamo ibridi.. non eravamo ne umane ne vampire e questo.. mi spaventava: avremmo mai trovato il nostro posto nel mondo? Come facevamo a sapere se dopo circa un secolo avremmo dovuto lasciare.. la vita? Eravamo destinate ad invecchiare mentre i nostri familiari a rimanere giovani?

Queste ed altre mille domande attanagliavano la mia fragile ed infantile mente, ma in quel momento l’unica cosa che mi importava era solo una.

 

Mamma, potremmo uscire a giocare con te e papà, solo noi quattro?

Proposi.

 

Come stupita da questa richiesta, saltò, mentre nostro padre la affiancava e la conduceva piano verso la porta.

-Noi usciamo- dichiarò lui, scansando i due ragazzi-lupo fermi all’ingresso.

-Certo, andate pure ragazzi- sorrise il nonno, spostandosi per lasciarci passare.

- Si! E al vostro ritorno ci saranno due piatti caldi pieni di pappa per le mie splendide nipotine!-saltellò contenta la nonna, dirigendosi verso la cucina.

L’ultimo commento che udii prima di uscire completamente all’esterno fu di zia Alice- Finalmente un po’ di pace per i miei fratellini..ora la vita potrà sorridergli!-

-Già, in più ora hanno quei due gioielli!-

-Ssi- qualcuno aveva un tono malinconico..

-Su Rosalie, non fare l’invidiosa, tu hai me!-

Una risata roca e poi più nulla.

 

Davanti a noi, fra le braccia di nostro padre, solo campi verdi e boschi di betulle.

Il sole stava calando lentamente, lasciando spazio alla nostra amata notte che sempre ci consigliava e ci donava gioia, in quegli splendidi momenti di silenzio e di tranquillità che le stelle ci regalavano.

Quella sera, fu la prima nottata in cui le potei finalmente ammirare..

 

 

Renesmee(Nessie)

 


 

 

Note dell’autrice: Buon giorno ragazze! Wow, incredibile! Avete risposto tutte alle mie indagini!^__^
I colori più amati sono il viola e l’azzurro/blu. Concordo con voi! Io adoro quei colori, principalmente l’azzurro.. mitiche!
Tutte hanno apprezzato i vestitini ma devo dire-differentemente da ciò che credevo- a molte è piaciuto anche il vestito di Renesmee! Io pensavo invece che avreste preferito quello di Leslie.. forse era solo il mio gusto personale, in ogni caso avete ancora ragione! Ora che mi ci avete fatto pensare, anche quello di Nessie è molto bello e particolare..=)
Stranamente nessuna di voi mi ha sgridato per il ritardo..(forse i miei motivi hanno convinto!XD) anzi! Avete solo parlato del capitolo che vi è piaciuto!^^
E questo??? So che è corto, però d’ora in poi capitoli più corti e aggiornamenti più veloci.. va bene?*-*

Raccomando anche questa volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di sentire i vostri pareri!
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un mondo di  bene,
la vostra Noemix

Indagine: Vi aspettavate una Bella così calma? xD
2° indagine: Spazio a LittleSmiley.
La dolce neo-futura-mamma mi ha chiesto di lasciarle uno spazietto a sua disposizione per i ringraziamenti, eccola a voi!


 **

Salve a tutte ragazze, io sono LittleSmiley(LS) e sono nuova di EFP. Mi ha fatto estremamente piacere vedere quante ragazze hanno risposto al mio appello. Inoltre vi ringrazio tutte quante per il supporto e i complimenti che alcune mi hanno fatto. Diventare mamma è una cosa impegnativa e forse alcune di voi lo sanno^^. Sono al sesto mese, quindi è ancora un po’ presto, ma la domanda che ho posto.. o meglio, che Noemix vi ha fatto da parte mia era una cosa che mi tormentava da parecchio.
I nomi che mi avete indicato sono tutti bellissimi ed alcuni molto ricercati!=) Vedo che molte hanno la passione per i nomi classici, altri per gli originali e ciò è un bene per la società di oggi! ;)
In ogni caso volevo informarvi anche della mia scelta che-grazie a tutte voi ed a mio marito- ho finalmente attuato.
Il nome della mia bambina sarà Celeste.
Che ne dite? Esprimetevi, ascolterò i vostri consigli con grande interesse!*__*
Un bacione grandissimo a tutte,
LS.
P.S. Se volete vi farò sapere i prossimi aggiornamenti della gravidanza attraverso Noemix, che si è gentilmente prestata a farlo!^^ Ditelo se non vi importa, io non mi offenderò^_^

 

 

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Capitolo 12
*** NOI QUATTRO ***


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NOI QUATTRO

12° Capitolo

 

~~

 

La fragile scrittura dell’inizio
Il fremere dell’aria
Le vene nell’aria
L’infinito guardare
Lo sguardo infinito
Il suggello del silenzio sulle labbra
Il caldo vino delle parole
L’angolo prima colmato di vuoto
Il passo che risponde
Lo sconvolto volteggiare delle dita
Il tatto del respiro
Le notti di veglia
L’ardore insonne
L’arena che s’infiltra e ricade
L’agognato rumore che scivola sotto la porta

 

Pablo Neruda
~Aria della notte ~

 

 

 

Dedicato a Keska.
Quanto avevi sognato questa immagine
di loro quattro finalmente insieme?
L’hai ottenuta!^___^

 

13 Settembre, Carlie

 

Tra le dolci e fresche braccia di mamma, potei ammirare il magnifico tramonto del sole.. era così grande! Rosso infuocato, proprio come gli occhi di mamma.

Tuttavia, apprezzavo molto più i colori del cielo che variavano dall’azzurro al violetto. Vi erano anche l’arancione e il giallo, danzanti nel cielo estivo.

Finalmente raggiungemmo il lato più alto del giardino Cullen, dove i miei genitori si sedettero, sopra ad una coperta; in mano papà reggeva un cestino da pick nick e nell’altra teneva Renesmee.

 

Che colori meravigliosi!
Esclamò mia sorella, mentalmente. Stava sgranando i suoi occhietti cioccolato mentre era stesa sopra le braccia di mio padre.
Già..
Concordai, stravaccandomi fra quelle di mia madre.

 

Papà cominciò a tirar fuori le pietanze dal cestino che, come diceva zia Alice, facevano “scena”.

Poi prese i biberon e ne diede uno anche a sua moglie, che cominciò con tenerezza ad imboccarmi.

-Grazie Signor Cullen- sorrise mia madre, emozionata.

-Di niente Signora Cullen- rincarò papà, dolce come sempre.

Mamma teneva il poppatoio stretto tra le mani mentre io misi le mie sopra le sue. Ebbe un fremito di entusiasmo.

-Amore, amore guarda..- lo chiamò commossa lei, mentre papà stava facendo lo stesso con Nessie: se avesse potuto piangere, credo lo avrebbe fatto.

 

Il sole calava lento, come se non volesse che quel giorno terminasse mai..

Nel frattempo i nostri genitori ci avevano nutrito di sangue e d’amore.

Papà aveva avvolto tra le sue braccia marmoree mamma che ci teneva strette strette a sé.

Contemplavamo  il tramonto meraviglioso davanti a noi, come una favola che non poteva finire. Non doveva terminare, perché loro avrebbero continuato ad amarsi ed amarci fino all’eternità che ci si presentava davanti.

-Amore, ci canticchi qualcosa?- domandò ad un tratto Bella.

-Certo-

Sciolse l’abbraccio con noi e corse verso l’ingresso di casa Cullen, mentre zia Alice lo attendeva con la sua chitarra blu in mano: era bellissima.

Non l’avevo mai vista fino a quel momento, solo immaginata.. ma era ancora più bella che nei miei sogni.

Riprese posto vicino a noi e, dopo averci baciato la fronte, cominciò a pizzicare le corde di quel dolce strumento armonico.

La melodia era meravigliosa, gradevole ed serafica.

-Questa è la canzone che più suonavo quando circa due anni fa ho lasciato vostra madre per il suo bene. La cantavo in continuazione ed ora la dedico a voi, le mie donne..-

 

Every night in my dreams
I see you. I feel you.
That is how I know you go on.

Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on.


Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never go till we're one


Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on


Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

There is some love that will not
go away


You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on..

 

(http://www.youtube.com/watch?v=saalGKY7ifU)

 

Quando la sinfonia si concluse, caddi in uno stato di totale serenità.

Non c’era niente che, in quel momento, poteva distogliermi da tutta la gioia che stavo provando.

Mamma era commossa e continuava a baciare mio padre, con trasporto e immenso amore.

 
Leslie..
Mi chiamò mia sorella.
Si?
Risposi, voltando il viso verso di lei.
Lo sai che siamo fortunate, vero?
Mi chiese, sovrappensiero.
Certamente, Nessie, ne sono assolutamente e incurabilmente certa.
Risposi, sorridente.
Ora formiamo una famiglia..

Già..
Gli presi la manina.
Noi quattro per sempre..
Recitammo mentalmente.

Restammo lì, noi quattro soli, tutta la sera.. ad ammirare il cielo stellato, ad accarezzare la brezza felice del mattino.. eravamo in pace e sapevamo che lo sarebbe stata anche tutta la nostra infanzia.

Il titanic non sarebbe affondato, perché il loro ricordo sarebbe bastato a tenerli in vita.
Tutto ha un lieto fine in qualche modo.. è dentro di noi e bisogna trovarlo.

-Buon compleanno amore
Mamma voltò la testa verso casa nostra, ammirando la sua famiglia al completo brillare come stelle...

 

Carlie (Leslie)

 

 

Note dell’autrice: Ok.. ferme lì, giù i pomodori, tastiere o robe varie.. lo so, sono in ritardo pazzesco ma come vi ho scritto nell’annuncio ho aspettato che tutte voi rientraste dalle vacanze per permettere anche a loro di leggere il nuovo capitolo subito.
Nello scorso capitolo, non ve lo nascondo, ci sono rimasta un po’ male..solo 15 capitoli.. a quanto pare vi sto iniziando a rompere e di questo me ne dispiaccio moltissimo.
Sono davvero così pessimi questi ultimi capitoli???
Ditemi se volete che concluda velocemente questa fic perché io avrei un’altra bella manciata di capitoli ma se non li volete leggere fa niente, mi ritiro.. ma su una cosa potete starne certe: non smetterò mai di scrivere!^^
Tornando al capitolo: ho fatto ciò che sempre avevo sognato.
Avete mai pensato a quanto vi sarebbe piaciuta che una scena così in un film o in un libro non venisse interrotta da omicidi o tempeste varie? Bhe, io si.. e per una volta ho fatto a modo mio.

I lieti fine esistono, non solo nelle favole.
Fidatevi, so ciò che dico e credete nell’amore, perché esso vi può portare lontano.
Capito Giuly? Non ti buttare giù!

La storia non è comunque finita, ok?
Raccomando anche questa volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di sentire i vostri pareri!
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un mondo di  bene,
la vostra Noemix

P.S. Ah! Ho postato una nuova storia, una one-shot. Questo è il link >>[.♥DREAMER♥.] 

Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate! è un'idea venutami in sogno.. spero che vi piaccia!^^

Indagine: Avete mai guardato il cielo stellato insieme ad una persona per voi molto importante? Vi assicuro che è una cosa da provare almeno una volta..
2° indagine: Spazio a LittleSmiley.
La dolce neo-futura-mamma, sotto vostra richiesta vi racconterà qualcosa di sé!
Ti adoro bella, lo sai questo?^^

Ehi girls! Come va dolci ragazze/i? Sono stata felicissima: a quasi tutte è piaciuto moltissimo il nome che darò alla mia bimba.. magari quando nascerà vi farò vedere una sua foto, che ne dite?
Allora, sono sposata da circa due anni con un ragazzo davvero bravissimo e dolcissimo.. a febbraio sono rimasta incinta della mia cucciolotta ed ora sono quasi al settimo mese. Ho una bella pancia e strane voglie: ad esempio ho sempre un’innata voglia di fragole e ciliegie! XD In estate però, avere il pancione non è consigliabile perché soffro perennemente di caldo! Spesso, infatti, corro al fiume a farmi una nuotata: tranquille, perennemente sorvegliata dalle mie sorelle o da mio marito.
Ora vado, grazie del vostro supporto perenne e fatemi sapere cosa desiderate conoscere di me o di mia figlia^^
Un bacione grande grande a tutte,
LS-
P.S. Grazie Noemix, anche io ti adoro carissima! Grazie di tutto, sei una brava ragazza! E mi raccomando: commentate!

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Capitolo 13
*** COME SEMPRE.. ***


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COME SEMPRE

13° Capitolo

~~
 

Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.

Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.

Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!

 
 

 Dedicato a Tede.
Sei davvero un’amica..
Grazie..



Renesmee

Erano passati due anni dalla nostra nascita..
Due divertentissimi anni..
Due dolcissimi ed amorevoli anni..
Ma, ne dimostravamo sei.


Quella mattina mi svegliai presto, e- come sempre- la mia sorellina ancora addormentata. Quella bambina dormiva sempre, ma una volta sveglia non stava mai ferma!

-Leslie, su è il nostlo plimo giolno di scuola!-la chiama, scuotendola dalle coperte.

Lei, come prevedibile, si coprì il capo in maniera assolutamente infantile: cavolo, avevamo sei anni, eravamo grandi!

-Mamma, ancola cinque minutiiiniii!-mugugnò, con la voce impastata dal sonno.

La mia gemella, quando parlava, tendeva ad alterare le parole ed a inserire più vocali nelle parole.. era una cosa alla quale ormai c’eravamo abituati. Mentre io parlavo piuttosto bene, anche se non riuscivo a pronunciare ancora  le “r”o le “v”.

-Leslieee!- le sussurrai, vicina ad un suo orecchio- è il plimo giolno di scuola elementale!- bisbigliai lentamente.

Come previsto, lei si alzò di colpo ed esplose in sussulti- La scuooolaaa!-esclamò tutta contenta- Oddiooo! Sono in litaldissiiimooo!!!- saltò giù dal letto e cominciò a correre per la stanza, cercando qualcosa da mettersi.

Anche io, nonostante mi fossi alzata molto prima di lei, non ero ancora vestita: aspettavamo entrambe i nuovi vestitini che zia Alice ci aveva comprato il giorno precedente e che ancora non ci aveva consegnato.

Corsi alla porta della nostra stanza e chiamai la mamma e la zia.

Pochi secondi dopo, mentre Carlie continuava a girare in qua e in là, agitata, mamma arrivò tutta contenta e la fermò, abbracciandola.

-Amore, che facevi? Perlustravi la vostra camerina di prima mattina?-scherzò, dandole il buongiorno.

Incrociai le braccia al petto: perché sempre prima a lei le coccole?

Mamma notò il mio comportamento e saltò addosso a me, facendomi il solletico e sollevandomi in aria. –La mia gelosona!- Risi, risi a crepapelle, mentre Carlie,che si era aggrappata alla gamba di nostra madre, tentava di minare la sua stabilità. Ovviamente – anche se zio Emmett ci aveva raccontato quanto Bella fosse stata goffa prima della trasformazione- non ci riuscì.

Quando mi rimise a terra, diede ad entrambe un bacio sulla fronte e chiamò papà e le zie.

Nostro padre- come sempre il più veloce di tutti- arrivò subito, circondando la vita di mamma, non prima, però, di averci baciate.

-Bimbe, perché non siete ancora pronte?- domandò, poi, papà.

-Tzia Alice non ci ha ancola poltato i vesstiti..- ci lamentammo.

-Alice!- strillò la mamma, -vuoi venire?-.

Prontamente, la zia entrò nella camera con due completi in mano:il primo era per mia sorella ed il secondo per me. Entrambe ci aprimmo in una “o” di sorpresa.

Alice sorrise e poi li stese rispettivamente sui nostri letti: erano davvero stupendi.

-Su, vestitevi nipotine mie- ci esortò dolcemente; Carlie si stava già svestendo quando io la fermai. –Ehm hem.. papà?!- lo rimproverai: doveva uscire!

Lui non capì fino a quando mamma non si voltò a guardarlo in cagnesco- Oh si! Scusate..- sogghignò, uscendo.

-Vado con lui bimbe: zia Rose è molto più brava di me ad acconciare i capelli!- rise, seguendo il marito, come sempre.

Alice si voltò di scatto-Bene ragazze!- esclamò, battendo le mani- è ora di farci belle!-

Presi i miei vestiti in mano e li indossai con tutta tranquillità e così fece anche Carlie, aiutata da Alice. I suoi abiti erano semplici mentre i miei erano molto “fru fru”.

Quando fummo pronte, anche zia Rose si unì al nostro trio, acconciandoci i capelli una alla volta.

Ad opera compiuta si commossero- Nipotine mie, siete stupende!- disse la nostra bionda zia.

-Davvelo?- chiesi prontamente io.

-Ma certo!- rispose la zia “folletto”, spingendoci a girarci verso lo specchio- guardate-

Mi voltai titubante verso la specchiera dove potei ammirare il mio riflesso: indossavo una maglietta grigia a maniche lunghe accompagnata da una giacchetta viola prugna con dei fiocchetti posizionati su un lato e una gonnellina abbinata alla giacca.

Per concludere i miei capelli, lunghi fino alla vita e con la frangetta, sembravano infuocati: rossicci come sempre, dove la zia vi aveva aggiunto una spilla a forma di cuore, sollevando una ciocca dei miei capelli.  

Anche la mia sorellina era molto bella: coordinati ai blue jeans, indossava una felpina  marrone con le maniche a sbuffo rosa fiorate, erano proprio da lei! Unica e speciale!

I suoi capelli lunghi e biondi, invece, erano acconciati come i miei, visto che li avevamo della stessa lunghezza.

Eravamo due gemelline bellissime!

-Alice, credo di non aver mai visto due bambine più belle!- esclamò zia Rose, tutta contenta.

-Concordo Rose, sono le mie modelle preferite..-, disse, abbassandosi- dopo vostra madre, ovvio!- sussurrò facendoci l’occhiolino.

-Qualcuno mi ha chiamato?- chiese mamma, appoggiata allo stipite della porta- com’era solito fare,invece, papà-, apparsa dal nulla.

La zia mora si alzò lentamente- Stavamo dicendo che tu sei la mia top model preferita, in assoluto!- rise divertita.

Le labbra di Bella si atteggiarono in un sorriso amaro- Ma davvero? Bimbe, non mi avrete fregato il posto,non è vero?- sghignazzò, incrociando le braccia al petto.

Carlie, che non aveva compreso lo scherzo, rispose- No, mamma.. non ti toglielemmo mai quetto onore-disse, increspando le labbra e inumidendosele.

Io scoppiai a ridere per la sua infantilità- Ma certo!- esclamai, continuando a ridacchiare.

-A sì?- domandò nuovamente, arcuando un sopracciglio e catapultandosi ad afferrarci.

Finimmo tutte e tre sul letto, mentre lei ci faceva il solletico e noi ci dimenavamo divertite.

-Ehi,ferme!- ci richiamò ad un tratto zia Rosalie- così sciupate le mie creazioni!-

La guardammo per un attimo in silenzio, poi riprendemmo a sghignazzare ed entrambe le zie finirono nei lettini con noi a giocare.

Zio Emmett, sentendo le risate arrivò di tutta fretta alla nostra porta- Fate la lotta e non mi chiamate?- chiese stupito; vedendo che non avrebbe ricevuto risposta si buttò su di noi anche lui urlando- Bombaaaa!!!-

Tutt’ad un tratto apparvero due figure illustri sull’uscio della nostra cameretta.

Alzai il viso per un attimo in modo da osservarli: erano papà, che sorrideva estasiato e nonno Carlisle che, pur rallegrandosi mentre ci guardava, era anche irritato.

Poco dopo, infatti, ci richiamò al silenzio- Ragazzi!- esclamò- Non fate i bambini, su! Ci sono due signorine che sono in ritardo per la scuola oggi!- ci rammentò.

Mi bloccai all’istante: la scuola!

Scesi dal letto veloce ed afferrai il mio zainetto rosa delle winx, correndo verso mio padre che mi abbracciò, sistemandomi il vestitino e lisciandomi i boccoli.

-Leslie!- chiamai, notando che non aveva ancora preso posto di fianco a me.

Oh cavolo! Pensò.  La scuola!

Vidi una testolina riemergere dalla massa e saltare giù di corsa dal letto: era un disastro! I suoi capelli erano arruffati, le maniche della maglia tutte spiegazzate e i jeans stropicciati.

-Tzio Emmett! Gualda cos’hai fatto a mia solella: le hai lovinato i vestiti!- affermai, indispettita: ero io la gemella più grande, perciò mi ero sempre presa il dovere di aiutare Carlie come potevo ed ora ero arrabbiata perché il suo bel completino era rovinato.

Rosalie riemerse dal complesso, dando uno scappellotto a suo marito.

-Vieni qua cucciolo- disse, richiamando a sé la mia sorellina- Oh, hai ragione Nessie, è tutto stropicciato..- si lamentò a sua volta, fulminando il compagno- ma ora rimediamo.-

E così fu.

Le zie si rimisero al lavoro, mentre mamma ci preparava le cartelle, aggiungendo matite e fogli a quantità.

Leslie fu rimessa in sesto in un battibaleno e poco dopo, ci ritrovammo fuori di casa con i nostri genitori che ci caricavano in macchina.

Tutta la nostra famiglia ci salutò dall’ingresso: Emmett rideva con Jasper, raccontando la lotta che aveva vinto nella mattinata (o meglio: che aveva perso, perché avevo vinto io!); Rose ed Alice si complimentavano per il lavoro svolto e i nonni.. bhe, i nonni ci guardavano dalla finestra scorrere con l’auto nel viale ed allontanarci. Erano abbracciati, come sempre, mentre nonna si asciugava lacrime invisibili, commossa.

 

Sul sedile posteriore raccontai mentalmente a papà come era stato il nostro “brusco” risveglio, mentre lui guidava, tenendo la mano di mia madre intrecciata alla sua.

Non era cambiato niente dalla nostra nascita perché l'amore verso se stessi e verso di noi era immutato.

I nostri lupacchiotti preferiti, Jacob e Seth, ci sarebbero venuti a prendere nel pomeriggio per condurci a La Push a fare i compiti con loro.
Avevano promesso di aiutarci e per finire di fare un bel bagno nell’oceano Atlantico: non vedevo l’ora!

Quando giungemmo davanti alla scuola, mamma mi scosse dai miei pensieri.

L’edificio era antico, per non dire vecchio, e color cenere. Era molto triste: non sembrava neanche una scuola elementare!
Il parco esterno, invece, era molto più bello perché il verde sovrastava il tutto e i giochi dominavano il giardino.
Sapevo che mi sarei divertita molto, inoltre: adoravo far amicizie nuove!

Quanti bambini..

Pensò Leslie tra se e sé.
Io ero molto perspicace, ma lei era più adatta ai giochi: sapeva scherzare, adattarsi ad ogni evenienza e sorprendere tutti con effetti speciali.. un po’ come zio Emmett!

Ma io.. io ero persa in quelle cose. Ero quella più razionale e fine a se stessa.

Assomigliavo a zio Jasper, perché ero molto riflessiva ed anche.. solitaria.

Mi feci forza e scesi dalla macchina, accompagnata da mio padre e mia madre alle nostre estremità che ci tenevano per mano.

Entrammo dal cancello come una vera e propria famiglia costituita da quattro persone affiatate tra loro e che si amavano moltissimo.

Alcuni dei bambini che urlavano e correvano nel giardino si fermarono, iniziando a fissarci.

I miei genitori ignorarono tutto ciò, si abbassarono e stringendoci a loro ci rammentarono i comportamenti che dovevamo assumere con tutti gli altri, fuori da casa Cullen.

Noi annuimmo contemporaneamente e dopo averli assicurati della nostra compitezza, li baciammo.

Pochi secondi dopo, scomparirono sulla Volvo metallizzata come il vento ed io non riuscii più a scorgerli.

Presi per mano la mia sorellina e mi diressi all’entrata, seguendo il sentiero ciottoloso.
Una volta in cima ai gradini mi volsi all’indietro: i ragazzini avevano ripreso a giocare spensierati, ma il sole non brillava neppure quel giorno. Nuvole screziate e grigie coprivano il cielo di Forks, come sempre.. eppure qualcosa era diverso. Era come se il vento stesse preannunciando una novità; non sapevo se bella o brutta, ma sapevo che avrei scoperto quale.
Mi rigirai verso l’uscio dell’edificio, chiamata dalla mia gemella e vi entrai, tranquilla e saltellante.

 

Renesmee(Nessie)

 
 

 

Note dell’autrice: Salve ragazze??? Siete tornate a casa dalle vacanze finalmente??
L’ultimo capitolo ho ricevuto solo 14 commenti.. ma fanno così schifo gli ultimi capitoli?!
Davvero..ditemelo, non mi offendo! Come ho già detto io scrivo per il piacere di farlo.. però sapere i miei errori o che le mie idee sono passate alimenterebbe di più il mio miglioramento.^_^
Questi sono gli abiti ai quali mi sono ispirata per le bambine.. spero di averli descritti bene ma almeno potrete vederli realmente!=)
 

      cullenvestitoperleslie.jpg                       cullenvestitopercarlie.jpg          

Raccomando anche questa volta di commentare: esprimetevi, sono curiosa di sentire i vostri pareri!
Cercherò di postare il prima possibile^^
Un bacio, vi voglio un mondo di  bene,
la vostra Noemix

Indagine: Vi piace la musica? Chi suona uno strumento e quale? Io strimpello un po’ la chitarra..
2° indagine: Spazio a LittleSmiley.
La dolce neo-futura-mamma, vi aggiorna sugli ultimi avvenimenti suoi e della sua panciona!*/* ciao tesoro, a te la parola! ;)

 
Buon giorno fanciulle! Come va? Da me tutto bene, sto alla grande in casa con il condizionatore acceso.. è caldissimo fuori perciò non oso uscire!
Come avete passato il ferragosto? Io al fiume con le sorelle di mio marito(che io considero mie), mio fratello minore e mio marito.
Alla sera, invece, abbiamo cenato in un ristorantino del mio paese ed abbiamo mangiato pesce: molto buono! Io adoro il pesce..e voi?
La piccola sta benissimo. Qualche giorno fa ho fatto le ecografie e la dottoressa ha detto che Celeste sta alla grande e cresce benissimo. 

dsc1623b.jpg

Che ne dite? Si vede male.. è l’ecografia che ho fatto al terzo mese e mezzo. Solo a guardare questa foto mi emoziono.. *_*

Un bacione grandissimo a tutte voi e alla prossima!
Vostra..
LS-
P.S. Grazie Noemix, grazie di tutto. Forza ragazze! Fateci felice: commentate!^_^


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Capitolo 14
*** PROTEZIONE ***


twins capitolo 14 efp

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PROTEZIONE

14° Capitolo

~~
 

Anima mia,
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni ti accoglierà.

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde anima mia.

 

 
 

Dedicato a Lory..
So che non leggerai questo capitolo
Ma vorrei dedicartelo lo stesso..
Grazie di tutto amore.

 

 

Carlie

 

Con la mano di mia sorella nella mia, entrai in un’aula abbastanza grande e rettangolare. Le pareti erano bianche con stucchi gialli. Odiavo quel colore, perciò mi sentivo particolarmente a disagio. Tuttavia, appena notai quanti bambini la costernavano iniziò a piacermi molto..

Lasciai la mano di Nessie e corsi a sedermi in seconda fila, accanto ad una bambina con i capelli neri e corti, legati in due trecce perfettamente uguali.

La mia gemella, dopo essersi guardata attorno, entrò nella stanza lentamente e mi sedette accanto, titubante, vicino ad un bambino con gli occhi azzurri come il cielo e i capelli biondissimi.

-Ciao!- esclamai, salutando la bimba vicino a me.

-CIAO!- strillò divertita: era molto pimpante, vivace e mi ricordava terribilmente zia Alice!

-Io sono Carlie Cullen.. e tu?- dissi, sforzandomi il più possibile di pronunciare correttamente almeno il mio nome e soprattutto la “r” che conteneva.

-Io mi chiamo Serena Giuliani..che strano nome che hai!- sghignazzò, divertita.

-Anche tu. Non ho mai sentsito il nome “Selena”..- risi a mia volta, senza stare da meno al suo commento.

-Infffatti non è americano ma italiano. I miei genitori si sono trasffferiti a Ffforrrks prima che nascessi- mi spiegò. Parlava correttamente, diversamente da me, anche se marcava molto le “r” e le “f”.

-Lei chi è?- chiese poco dopo, indicando mia sorella.

-Lei è Rrenesmee, la mia solella gemella- risposi, marcando a mia volta il nome di Nessie.

-Ehi! io sono Serena- disse lei, scuotendo la mano verso la sua direzione e sorridendo.

-P-piacele.. Nessie- si presentò, rispondendo al sorriso gentile della mia compagna.

-Avete propio dei nomi ssstrani, però- constatò lei.

-Si.. i nostli genitoli amano il.. paranormale?!- risposi, concludendo più con una domanda che con una risposta.

Renesmee annuì, e Serena rimase nuovamente in silenzio.

-A mia madre piace il sole.. è la stessa cosa?- domandò ad un certo punto.

Aggrottai le sopracciglia, scuotendo il capo- No.. la loro è più una passione.. anche a mia madre, comunque, piace il cielo estivo e il sole. Però ama di più mio padre- le risposi, innocentemente.

-Ci, e papà ama mamma tantissimo.. ama anche noi, pelò.. ed entrambi adolano la camela da letto.. non so pelché..- disse poi mia sorella, pensierosa.

Io risi sottovoce.

-Anche ai miei piace tanto, ma non vogliono dirrmi il perrchè!- ghignò, mettendo una manina davanti alla bocca.

Successivamente, la situazione si sciolse, ed anche il bambino accanto a Nessie fece amicizia con noi.

-Pecchè ridete?-

-Pelchè i nostri genitori amano stare nel letto insieme ma non ci dicono il motivo- risposi, continuando a ridere.

-Anche i miei!- disse, unendosi a noi.

Approfittai del momento per scuotere mia sorella e spingerla a fare conoscenza con il biondino. Lei sprofondò ancora più nella sedia, timida.- Su!- la incitai, spintonandola con il braccio.

Lei prese un bel respiro e si alzò, lentamente, acconsentendo alla mia richiesta.

Allungò la mano destra al bimbo- Piacele io sono Rrrenesmee Cullen- disse, tutto d’un fiato.

Il ragazzino sgranò gli occhi, come preso di sorpresa, poi unì pigramente la sua mano con quella di Nessie.

-Piacee, io sono Matt Newton, il figlio del fatello di Mike.. credo che i vosti genitoi lo conoscano.- disse, arrossendo.

Tentai di rivangare nel passato, cercando di ricordare qualcosa a proposito dei vecchi amici di mamma.. Mike Newton..il suo corteggiatore? Possibile?

-Folse..- rispose Renesmee, che ora era molto felice di aver trovato un amico.

In quell’istante entrò la maestra: una donna robusta, bassa, con i capelli ricci e gli occhi grandi.

-Buon giorno bambini. Io sono la Signorina Last e sarò la vostra insegnante per cinque anni. Sono sicura che ci divertiremo molto insieme.- sorrise, cordialmente- Allora..- continuò, sedendosi alla cattedra- Cominciano col conoscervi-

Prese il registro tra le mani e lo aprì velocemente; poi iniziò a leggere i nomi ad alta voce, alzando il capo per associarli con i volti.  

Quando fu il nostro turno disse- Cullen Carlie e Renesmee-, sollevò il viso e con i suoi occhioni castani ed allegri ci squadrò- Siete le nipotine del Dottor Cullen?- domandò.

-Cti.. siamo le figlie di Isabella ed Edwald Cullen..- rispose la mia gemella.

-Non sapevo che Bella ed Edward avessero dei figli..- accennò, arcuando le sopracciglia.

-Dopo esselsi sposati ci hanno avuto subitissimo.. Ora abbiamo cinque anni- chiarii poi io.

-Cavoli.. è già passato così tanto tempo?- disse, scuotendo il capo come se non se ne facesse una ragione.

Annuimmo e poi lei passò oltre. Dopo aver terminato l’appello, iniziò a spiegarci la matematica. Contammo fino a venti per quasi un’ora, mentre lei ci disegnava alla lavagna le unità che dovevamo valutare.

Poi passammo a Inglese, e cominciò ad insegnarci le vocali.

A, E, I, O, U..

Renesmee ed io diventammo in breve le più brave della classe e, mentre i dipinti degli altri erano assai scadenti, i nostri erano perfetti e colorati in modo preciso e continuo.

Come ci diceva sempre mamma, noi eravamo diverse dagli altri, per questo risaltavamo come le migliori. La situazione era gradevole perché i bambini intorno a noi non provavano invidia, ma semplicemente ci chiedevano aiuto e questo era molto piacevole!

 

Quando suonò la campanella della ricreazione e tutti noi ci dirigemmo verso il cortile, spinti dalla nostra maestra.

Arrivammo alla porta e uscimmo tutti di corsa in modo da conquistarci per primi l’altalena o la giostrina. Ma Nessie no. Mia sorella era ferma in un angolo delle scale e stava ferma, immobile.

La raggiunsi lentamente e le presi la mano- Su, andiamo!- la esortai, tirandola.

 Lei si fece trascinare senza però aprire bocca.

Matt la cercava in giardino ed appena la vide comparire di fianco a me davanti l’ingresso ci corse incontro, afferrandola per le mani.

-Vieni a giocae con me?- le chiese, gioiosamente.

-Ehm..- borbottò lei, guardandomi- Non lo so..-

-Ma si, ti diveltilai!- sorrisi, incoraggiandola.

- Va bene..- rispose allora lei, facendosi trascinare dal bimbo.

Intanto io corsi da Serena che stava volando sull’altalena. Piano piano conobbi anche tutte le sue amiche. Erano molto simpatiche e subito divenni una loro compare.

Si chiamavano Samantha, Zoey ed Eliza ed avevano circa la mia età.

Cominciammo a giocare a “Mamma e Figlie” con le bambole che loro si erano portate da casa,  mentre io facevo la madre.

 

Una mezz’oretta dopo Nessie mi corse in contro in lacrime, abbracciandomi disperata.

Le chiesi il motivo del suo pianto, ma lei indicò semplicemente i due ragazzi che la stavano seguendo: Matt ed Alan.

-Che le avete fatto???- urlai, furibonda.

Visto che nessuno mi rispondeva mi rivolsi nuovamente verso mia sorella.

-Volevano.. volevano che giocassi con lolo ma io.. io volevo venile da te.. e.. e lolo mi hanno inseguita. Ho iniziato.. ho iniziato a collele e sono caduta...- singhiozzò.

Sapevo che il capitombolo non le aveva fatto male, ma era più una questione di mortificazione.

 

Poi le bambine che mi hanno visto inciampare e mi hanno deriso, dandomi dell’imbranata..

 

Spiegò mentalmente.

Povera sorellina..

Mi dispiaceva moltissimo per lei, così intervenni, mettendola alle mie spalle, come per rassicurarla- Chiunque ha ploblemi con Rrrenesmee lo dica adesso o taccia pel semple. Matt, Alan: se lei non vuole giocale con voi, non potete insistele. Chialo?- gridai, mettendoli tutti in riga.

Poi, il resto accadde così velocemente che per me fu quasi difficile ricompattare i pezzi.

 

La pioggia cominciò a cadere copiosa sui nostri volti e la maestra ci richiamò tutti dentro la scuola.

Subito dopo, udimmo un ululato forte.

Nessie sussurrò qualcosa del tipo- Jake..-

Poi iniziò a correre celere, come solo un vampiro poteva riuscirci. Scavalcò la recinzione e sparì nel folto del bosco.

Ovviamente io non stetti lì a guardarla senza fare niente e la seguii rapidamente, sotto gli urli della nostra insegnante furiosa e preoccupata.

L’ultima cosa che sentii fu- RENESMEE, CARLIE.. TORNATE SUBITO QUI!-

Ma ormai il verde ci stava avvolgendo ed io continuai a seguire le tracce di mia sorella senza tornare indietro..

 

 

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Prima di passare all’angolo autrice volevo consigliare a tutte voi questo stupendo video su Bella ed Edward.. una meraviglia a mio parere: merita, fidatevi di me^^ “Kiss the Rain” di Yruma, cantata.
http://www.youtube.com/watch?v=_lM2qj1zQhk&NR=1

 

Note dell’autrice: Salve a tutte madamigelle! Sono tornata relativamente presto, non è vero? X°D Sono sia felice e dispiaciuta in questi giorni ed ora vi spiegherò il perché.
Motivi di felicità:
1-Ho ricevuto 20 commenti questa volta! Grazie mille a tutte per avermi onorato nuovamente della vostra presenza, sono contentissima per questo!
2- La prossima settimana rivedo tutti i miei compagni e fra poco è il mio compleanno! * auguri alla noe* wow, son messa proprio bene che mi faccio gli auguri da sola!XD
Motivi di tristezza:
1-Fra poco inizia la scuola! Nuooooooooooo!
2-
Mi tocca riiniziare a studiare e ciò vuol dire che posterò meno spesso e soprattutto non tra settimana! Uff.. cavolo..
Chi è felice per l’inizio della scuola? Intanto faccio i miei in bocca a Jake per chi deve passare da una scuola all’altra oppure deve fare degli esami.. IN BOCCA A JAKE A TUTTE! ^_^
D’accordo.. diciamo che ho lasciato questo capitolo un po’ in sospeso, ma l’idea mi è venuta in questo momento, così l’ho scritta di botto ed ora la posto^^
Vi avevo già preannunciato che Twins non sarebbe stato calmo ancora per molto, perciò: vediamo chi indovina cosa succederà in seguito!XD
Giuro che tornerò il più presto con un nuovo capitolo, magari prima dell’inizio della scuola=) un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.

 
Indagine: Io sono romagnola ed abito vicino a Ravenna^^ e voi? Ditemi, sono curiosa..
2° indagine
: Spazio a LittleSmiley.
La dolce neo-futura-mamma, vi risponde e vi aggiorna sugli ultimi sviluppi di Celeste..** ciao bella, a te la parola! ;)

 
Ehi fanciulle! Che piacere risentirvi!
Ho notato che a tutte è piaciuta molto l’ecografia di mia figlia! Grazie 1000! Sono molto felice..
Questa volta ragazze però niente foto perché - come ho già spiegato a Noemix e Keska- a mio marito non fa piacere e mi ha sgridato per aver inserito l’ultima in questa bacheca.. mi disp.. appena riuscirò a convincerlo vi mostrerò altre cose tipo il mio pancione, ma per ora non ho voglia di litigare ancora con lui.. capitemi^^
Comunque tutto sta procedendo bene. Il dottore ha detto che entrambe siamo in ottima salute ma in questi giorni mi sto sforzando troppo. Sapete.. ho trovato un impiego ad agosto in una libreria, ed ora ci lavoro part time e nel frattempo sto preparando un esame importante di psicologia..
Mi ha ordinato di riposarmi perché mi dice sempre che sono una giovane donna fragile e che quindi devo riposarmi più delle altre gestanti. Mia madre è stata felicissima di questa prescrizione perché così potrà badarmi e rimproverarmi più spesso del solito!XD
Ora vado.. ma mi chiedevo: qualcuna di voi lavora?
Un bacione, a prestissimo
LS-

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Capitolo 15
*** ATTACCO ***


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ATTACCO

15° Capitolo

~ஐ~

 

Ti voglio bene  

Ti voglio bene non solo per quello che sei,

 ma per quello che sono io quando sto con te.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso,

ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai fatto più di quanto abbia fatto

 qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L'hai fatto senza un tocco,

senza una parola, senza un cenno.
L'hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto,
questo vuol dire essere un amico.

 

 

 

 

Dedicato agli amici..i miei ed i vostri.
Sono convinta che senza di loro
Non avremmo mai la forza di tirare avanti.
Vi vogliamo bene amici!^^

 

 

 

Renesmee

 

Correvo, correvo veloce nel folto del bosco.

Le lunghissime felci mi frustavano il viso contrito dalle lacrime, mentre il vento forte me le asciugava. Il sole di quella mattina si era oscurato e le nubi, cerulee, si spostavano rapidamente nel cielo.

Gli alberi, alti e maestosi, le nascondevano, facendomi rimanere al buio. In un piccolo punto, tuttavia, il sole scendeva tranquillo illuminando la parte più oscura della foresta; rimasi a fissarlo per un po’ di tempo e poi chiamai il mio amico lupo.

-Jake!- strillai, timorosa- Dove cei?- domandai, con voce rauca.

Mi voltai di scatto sentendo un fruscio nell’ombra.- Jacob?- lo chiamai speranzosa.

-Nessieeeeeeeee!- sentii la voce di mia sorella molto lontana.

-Leslieee! Aiutami!- gridai, accrescendo ancora di più il mio peggior timore.

Continuavo a girare in tondo, preoccupata. Avevo paura, molta paura.

L’aria soffiava forte aumentando il rumore frenetico della foresta, le cicale stridevano, i gufi sbuffavano e i lupi.. o no! I lupi!

Piano piano, tra le alte felci sgusciarono piano alcuni animali a quattro zampe con il pelo setoso e nero, ma non erano alti quanto i miei zii..

-Jacob?- provai.

Le mie supposizioni vennero confermate quando uno del gruppo si trovò proprio sotto  il punto luce e da lì capii che l’ululato non era stato attuato dal mio amico per difendermi, ma da quei loschi lupastri che mi trovavo di fronte.

Mamma aveva detto che erano molto pericolosi, perennemente affamati e che se li avessi mai incontrati.. bhe, aveva detto semplicemente che non dovevo mai scontrarmi con loro!

-Aaaaaaaa!- gridai con tutta la voce che avevo in corpo.

Il branco cominciò ad accerchiarmi, cautamente.

-JACOB! LESLIE! MAMMA! PAPÁ!!!!- strillai con tutta la voce che avevo in corpo.

Gli stormi di uccelli appostati nel loro nidi, starnazzarono in cielo, delineando la mia posizione.

 

Uno dei lupi si scagliò contro di me, improvvisamente.

Mi abbassai di colpo, scansandolo. Mi acquattai a terra, sapendo che di non avere via di scampo. Tremavo ed avevo freddo.

Avevo paura, paura di non poter dire addio ai miei genitori, agli zii, ai miei amici lupi ma soprattutto mia sorella Carlie.

Avrei voluto abbracciarli per l’ultima volta, donando a ciascuno un bacio, un sogno, una realtà diversa dalla quale noi vivevamo. Avrei voluto cogliere un altro fiore tra quelli che nonna Esme teneva nel suo ultimo giardino, oppure strimpellare un’ultima nota sul pianoforte di papà; avrei voluto tanto leggere l’ultima pagina del romanzo preferito di mia madre, o accarezzare il tessuto di organza del vestito ricamato che zia Alice mi aveva regalato il giorno precedente. Mi sarebbe tanto piaciuto poter correre tra felci di nuovo sul dorso del mio Jacob e stringere la mano della mia cara gemella. Un’ultima volta, ancora. Un ultimo istante prima di dire addio alla vita. Un ultimo verso prima che la Moira nera mi portasse via con sé e mi conducesse all’aldilà.

Sarei finita in paradiso o all’inferno?

L’ultima cosa che feci fu canticchiare per l’ultima volta la mia ninna, chiudendo gli occhi e lasciandomi andare.

 
The night started and obscurity arrived,
now it's time to sleep, my Bella,
My light, my star,
Now I don't want to sleep anymore
I will stay here to watch you sleep my love.
My soul, you know,
 it died many years ago
I didn't think that one day
I would have picked her up among the hands
Forever my Bella my lips
 you will find
You'll have by me everything you'll want...

 

(http://www.youtube.com/watch?v=XjJkMAj8sLQ&feature=related)

 

Sbattei le dita nell’erba, come se fossi accanto ad un pianoforte, sussurrando la sinfonia piano.

Nel momento in cui sentii i ringhi dei lupi farsi sempre più persistenti mi preparai alla mia fine.. Strizzai gli occhi timorosa.

Come aveva detto una volta mia madre: “Non avevo mai pensato seriamente alla mia morte.. La morte è dolce, gentile.. la vita è difficile, crudele..”

 

Ma avrei abbandonato tutto quanto senza lottare nemmeno un’istante?

No.. avrei combattuto anche se alla fine la vincitrice non sarei stata io.

Mi sollevai energica dall’erba, alzando il volto da cacciatrice. Io li cacciavo i lupo, giusto? Allora non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da loro.

In un istante mi ritrovai a terra con un il viso lupo sopra il mio, gridai forte, ma come risposta ricevetti solamente una botta sul capo. Percepii un ringhio ancora più potente degli altri vicino a me.

Stavo perdendo conoscenza ma fortunatamente riuscii a capire ciò che stava succedendo. I lupi mi stavano aggredendo in massa, ma qualcuno, ora, mi stava difendendo. Qualcuno stava colpendo quegli animali selvatico con virilità e forza.

Le mie preghiere erano state esaudite.. qualcuno, mi stava salvando.

Notai il suo viso familiare e mormorai flebilmente  –Ti voglio bene-

 

 

XXX

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Ehi ragazze! Scusate per il capitolo davvero molto corto, ma siccome alcune di voi mi avevano chiesto di aggiornare prima dell’inizio della scuola ho deciso di dedicare alla nostra piccola Nessie un capitolo tutto suo, spezzandolo proprio a metà. Lo so lo so, non mi mangiate! Scoprirete presto il seguito, ve lo prometto!
Allora.. secondo voi chi è il misterioso salvatore o salvatrice di Renesmee??? La risposta non è scontata come sempre.. ok, ora vi lascio ai vostri dubbi! XD Lo so, sono tremenda ma l’arrivo di un altro intero anno scolastico mi incattivisce e mi rende crudele!Muahahahahaha…
Ok, non sono sana di mente, lo so, ma rimedierò in qualche modo!XDXDXD
Wow, avete risposto quasi tutte alla mia indagine ed ho notato che praticamente nessuno è delle mie parti.. uffa, che peccato..mi piacerebbe incontrare le mie carissime amiche di efp! ç.ç

Faccio i miei in bocca a Jake per chi deve passare da una scuola all’altra oppure deve fare degli esami.. IN BOCCA A JAKE A TUTTE! ^_^
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.

 
Indagine: Qual è il vostro libro preferito della saga di Twilight? Facile, il mio è proprio Twilight!XD
2° indagine: Scusatemi tantissimo, ma non ho avuto tempo di avvertire la nostra neo mamma che avrei postato così presto
perciò non c’è il suo spazio questa volta, ma nel prossimo non mancherà di sicuro^^
Mi ha detto di riferirvi, però, che lei e la piccola stanno bene e che la nascita di Celeste è stata fissata: 12 novembre 2009..
Ha detto anche che suo marito non è arrabbiato, solo non è d’accordo nel mostrarvi le foto senza il suo permesso. Nel prox capitolo probabilmente posterà un’altra ecografia.. non vedo l’ora di vederla!^___^
Un bacio, anche da LS e da Celeste!!!

 ---

 

La scena dovrebbe essere più o meno questa, un po’ più oscura e con più lupi, forse..

 

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Altre MIE storie:

[.♥DREAMER.]

-È LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ CHE DOVRAI UTILIZZARE PER RAGGIUNGERLI..-spiegò.

Sciolse la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo un nome continuava a vorticarmi nella mente: EDWARD.

Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in una mano e la margherita nell’altra.
Entrate con me nel nuovo incantesimo di Edward e Bella. 
One-shot, perciò non perderete neanche molto tempo a leggerla.
 
[consiglio questa storia a tutte quelle che amano i lieto fine ed amano sognare. è una one-shot]

☆Don't leave me alone

Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che mi si era creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio fianco. Alzai istintivamente la testa e davanti ai miei occhi mi si parò davanti un ragazzo dalla bellezza eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una scarica di adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore… era  in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome: sobbalzai. Vi era un rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo già provato quando.. ero incinta di Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.

 

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Capitolo 16
*** SALVATAGGIO ***


twins. capitolo 16 efp

carlieenessie.jpg

 

SALVATAGGIO

16° Capitolo

~~

 

Ogni amico
costituisce un mondo
dentro di noi.
Un mondo mai nato
fino al suo arrivo,
ed è solo tramite
questo incontro,
che nasce un nuovo mondo.

 

 

Dedicato alla V B.
Siete gli amici più speciali che abbia.
Grazie.

 

 

 

Renesmee

 

Quando mi risvegliai, percepii un forte senso di calore e benessere..ero forse in paradiso?

Questa si che sarebbe stata una bella sorpresa per mamma e papà.. e Leslie? Come avrebbe fatto la mia gemellina? Nessuno delle due può vivere senza l’un l’altra, zia Alice ce lo ripeteva sempre e ci faceva ripromettere di non dire nulla a nostra madre che altrimenti si sarebbe preoccupata inutilmente.

Questo significava che anche Carlie era in paradiso con me? E se fossimo andate entrambe a marcire all’inferno? No! Povera sorellina mia!.. e tutto ciò per colpa mia! Se non fossi fuggita per raggiungere Jacob allora.. a proposito: dov’era Jacob?

Non sentivo più la consistenza del mio corpo, poiché era come se non appartenesse più a me, ma a qualcun altro.. o meglio: era a spenzoloni su qualcun altro..

Subito molteplici domande mi attanagliarono la mente: l’attacco dei lupi era vero o frutto della mia immaginazione? Tentai di sollevare la testa, stando attenta a tenere sempre gli occhi chiusi- spaventata dalla realtà- e sentii una fitta lancinante colpirmi, segno che-ovviamente- avevo vissuto tutto ciò.

Secondo: Dov’era finito il mio misterioso salvatore? Era forse accanto a me o non era riuscito ad abbattere tutta la massa dei lupi ed ora ero morta?

Ispirai, sperando di poterlo ancora fare.

Subito, l’odore muschiato della foresta mi arrivò forte e chiaro, misto ad un insieme di aria salubre ed audace che mi avvolgeva.
Poco più tardi presi un altro respiro ed il dolce aroma di cioccolato, che Nonna Esme era solita preparare a me e mia sorella dopo o durante una tempesta per tranquillizzarci, fu una manna dal cielo! Quell’immancabile profumo che mi ricordava immensamente casa mi circondò pienamente, dandomi improvvisamente un nuovo senso di benessere.

Poco dopo percepii delle presenze..

Voci..

Voci acute e melliflue intorno a me..

Voci familiari e preoccupate..

Una in particolare mi colpì: era roca ed al contempo gradevole, come mozzata da una corsa non programmata ed affannosa.

-Tieni duro Nessie- mi sussurrò teneramente- Ti stiamo salvando-

Le sue parole mi arrivarono dritte al cuore: perché dovevo tenere duro?

Stavo morendo?

Sarei sopravvissuta?

Un potente odore di disinfettante misto a sangue mi trafisse improvvisamente.

Mi stavano curando? Chi c’era in quella stanza che faceva tanta confusione e tormentava il mio riposo?

Poco dopo ricordai di non aver ancora aperto gli occhi dal mio risveglio ed un’altra domanda si pose al centro di tutti i miei pensieri: sarei riuscita ad aprirli?

Decisi di lasciare passare un altro po’ di tempo, in modo che mio nonno e mio padre mi potessero curare..

Mi piaceva quella sensazione di indolenza, nella quale era presente il dolore fisico ma, stranamente, non morale.
Non percepivo alcun sentimento, né ne volevo accogliere dentro di me.

Jacob non era vicino a me? Non importava, che se ne scorrazzasse per la foreste indisturbato.
I bambini della mia scuola non mi lasciavano stare e non mi volevano accettare tra loro? Non importava, perché io avevo mia sorella!
Sarei morta? Non lo sapevo, ma in quel momento poco importava.

La felicità, la gioia, il dolore, la malinconia, il terrore..

Tutto era scomparso.. non provavo più nulla!

L’amore..

L'amore..?

L’amore?

Potevo provarne ancora?
Decisi di tentare.
Quanto amavo Carlie, mamma, papà, gli zii, i nonni? .. moltissimo!

Ma c’era una persona che richiamandomi a se e poi non accogliendomi fra le sue possenti zampe, mi aveva ferito terribilmente e che adoravo davvero tanto.. ed il suo nome iniziava con la J e concludeva con acob!

Dov’era?? Perché non c’era???

Presa da un nuovo dolore, il mio cuore esplose improvvisamente in un nuovo sentimento mai provato. Cominciai ad agitarmi; poco dopo sentii il braccio pizzicare e successivamente la tranquillità.
Precipitai in un sonno ristoratore, tuttavia ricoperto di incubi e presentimenti.

 

Sogno o son desta?
Continuavo a ripetermi nella mente..
Ero nuovamente nella foresta, solo che questa volta non vi era alcun lupo ad attaccarmi e uno spiraglio di sole illuminava l'oscurità.
Raggiungi la roccia al sole e vi salì.. era tutto molto sfocato, ma ad un certo punto la luce si diffuse tutto intorno a me, come se io fossi stata la pila sostituita ad una scarica e avessi appena ricaricato una lampada.
Fu allora che vidi tutto ciò che mi stava intorno.
Distese di fiori mi si pararono davanti; un ruscelli scendeva aggraziato giù da una roccia e l’erba mattutina luccicava di germogli rinfrescati dalla rugiada notturna. Il mio corpo brillava un poco al sole e mentre scendevo dall’enorme sasso per giocare con quella massa di vermigli viburni e candide margherite, capii di essere osservata.
Questa volta non mi feci cogliere impreparata e, mentre tentavo di richiamare l’attenzione di mia sorella-la cui posizione mi era sconosciuta- mentalmente, mi preparai all’attacco.
-Fatti avanti!-ordinai alla figura oscura, della quale ora potevo notare solo i suoi grossi occhi color fuoco.
-Fatti avanti se hai il coraggio!- ripetei ancora, prima che il mio, scomparisse del tutto.
L’ombra si fece più avanti, mostrando l’aspetto di.. Jacob! Era il mio carissimo amico Jacob!
Feci per corrergli incontro quando le sue labbra si tesero improvvisamente in un ghigno malvagio.. non poteva essere lui!
Arretrai di qualche passo e fu allora che egli-di cui ora,ero certa, non era il ragazzo che conoscevo- esplose in aria e diventò un enorme lupo con i denti affilati, gli artigli ed enormi zampe.
Rimasi terrorizzata ed ancora di più quando quell’essere cominciò a trottare verso la mia parte.
Lanciai un urlo straziante e..

 

-Mammaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!- gridai, alzandomi di colpo.

Ero sudata da capo a piedi e i miei capelli, ora arruffati, mi stavano appiccicati alla faccia.
Una mano repentina mi accarezzò con leggerezza, ed una voce mi disse di calmarmi. Mi voltai di colpo e capii che la donna accanto al mio letto non era altri che mia madre.

-Mamma!- esclamai, felice di vederla ed abbracciandola di colpo.

-Fiorellino mio!- mi salutò lei, coccolandomi come faceva sempre.

Poco dopo anche altre due braccia mi circondarono le spalle: era il mio papà!

Gli saltai al collo come solo io(e mia sorella!) sapevo fare e, mentre mi baciava, mi rimise sotto le coperte.

-Tesoro, hai fatto un brutto sogno?- mi domandò mamma, tirandomi indietro i capelli zuppi.

-Tci- dissi solamente, facendomi cullare dalla loro presenza.

-Amore, ci hai fatto preoccupare tantissimo oggi, lo sai?- mi domandò mio padre, con aria di rimprovero.

-Tci, lo so..scusate.. è..è che..bhe.. Ja-jacob.. bhe lui..-

-Nessie, respira a fondo e spiegami cos’è successo. Leslie ci ha detto che sei fuggita dalla scuola perché gli altri ti prendevano in giro.. lei ti ha seguita ma non era riuscita ad arrivare in tempo a salvarti.. ha preferito avvertire prima noi.. non sai quanto si sente in colpa per l’accaduto, amore..- mi spiegò, interrompendo il mio balbettio.

-Mi dispiace..- affermai, dopo aver ripreso fiato come aveva detto.

-Non volevo.. solo che Jake mi è semblata l’unica via di fuga che potessi avele in quella situazione..cioè.. lui è il mio lupo.. e..e mi ha chiamata..-

-È questo il punto Renesmee- mi bloccò nuovamente papà Edward- non è stato lui ha chiamarti. Nessuno sapeva della presenza di quel branco di lupi vicino a Forks ed immagino dovrò informare vostro nonno Charlie di tutto ciò.. qualcuno potrebbe rischiare davvero.- disse, girando per la stanza e poi sedendosi sul bordo del mio letto.

-Tesoro, se oggi Jacob non ti avesse raggiunta..-

-Jacob???- esclamai, frettolosamente- è stato lui a salvalmi???- domandai ancora.

-Si amore- rispose mamma, accarezzandomi- Ha sentito i tuoi urli e ti è venuto a salvare.. appena in tempo aggiungerei.-
Mi portai una mano al naso, per potermelo grattare, quando vidi la fasciatura.

-Che ho fatto qui?- chiesi, indicando il braccio.

-Uno dei lupi che Jake non ha notato ti ha morso.. hai perso un po’ di sangue, ma non è niente. Sarebbe successo molto di peggio se non fosse..- continuò mamma, interrotta da un singhiozzo. Papà l’avvolse nella sua stretta di ghiaccio, per confortarla.

Virai lo sguardo in modo da poter osservare la stanza in cui mi trovavo: non ero in camera mia e solo allora mi accorsi della mancanza della mia sorellina.

-Papà, dov’è Leslie?- domandai ad un tratto.

Entrambi mi guardarono disorientati.

-È in camera, amore.. sono circa le tre di notte e sta dormendo. Se vuoi te la chiamo- rispose mamma Bella.

-No,grazie. Preferisco farla dormire quel poco che riesce.. la saluterò domani mattina- dissi, sforzandomi di sorridere: ancora non riuscivo a dimenticare il sogno che avevo fatto.

Una nuova domanda ora farneticava nella mia mente..

Jacob, il mio Jacob, avrebbe mai potuto farmi del male?

-Tesoro, forse ora è meglio che tu riposi un altro po’.. hai dormito poco, considerando le tue condizioni e lo spavento che ti sei presa- propose papà, mentre mamma mi stringeva a sé e mi baciava.

Annuii.
-Buona notte fiorellino.. ci vediamo domani mattina- mi salutò lei, sorridendo.
-Buona notte mamma, buona notte papà-
-Buona notte stellina, se hai bisogno di noi siamo qui fuori- affermò papà, per poi chiudere la porta di quella camera così triste, rispedendomi nell’oscurità.

 

 

  

XXX

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: OK OK.
Calme, abbassate pentole, padelle, pomodori.. ammoniaca!XD
Sono tornata e questo è l’importante no?
D’accordo vi ho fatto aspettare… (tipo un mese).. per questo capitolo ma finalmente l’ho partorito!XD A proposito di partorire.. sapete chi è nata??? CELESTE, la nostra piccola di efp la cui mamma non è niente di meno che LITTLESMILEY! La bimba è nata prematura, ma la nostra mamma preferita ha detto che è bella come una rosa, castana-bionda ed ha degli occhi blu mare!
Che dire, non vedeva l’ora di conoscerci a quanto pare! Di questi tempi, ormai è indaffaratissima visto che è appena tornata a casa dall’ospedale con la piccola e che ora sta cercando pure di preparare la laurea lo stesso!
Vi saluta comunque calorosamente!^________^ quindi unitevi con me nel dire..
BENVENUTA CELESTE!!!!

Cambiando argomento volevo chiedervi.. com’è andata la scuola? Avete iniziato bene?? Io più o meno si, ma il problema(che mi preoccupa assai) è il fatto che c’è tantissimo da studiare e- come ho già detto alla mia gemellina lontana-non ho proprio idea di quando posterò nuovamente.. magari se ricevessi tante tante recensioni per fare capire a questa testolina bacata che sta scrivendo, che le volete ancora bene..no dico.. potrei fare un aggiornamento lampo! Chi lo vuole questo aggiornamento lampo??? Bene! Allora tutte a commentare!:) XD
un bacio a tutte, spero a presto,
vi voglio tantissimo bene,
la vostra Noemix.

 

Indagine: Ho visto che a tutte piace moltissimo Twilight.. allora mi pongo una nuova domanda.. CHI NON VEDE L’ORA CHE ESCA NEW MOON AL CINEMA?? EBBENE NON MANCA MOLTO!!!!
2° indagine: niente.. volevo dirvi che Celeste pesa 2.750 ed è alta 50 cm.. inoltre è nata prematura il 15 ottobre 2009!!^_^

 

Spazio alla pubblicità! XD

 

[.DREAMER.]
-È LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ CHE DOVRAI UTILIZZARE PER RAGGIUNGERLI..-spiegò.
Sciolse la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo un nome continuava a vorticarmi nella mente: EDWARD.

Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in una mano e la margherita nell’altra.
Entrate con me nel nuovo incantesimo di Edward e Bella. 
One-shot, perciò non perderete neanche molto tempo a leggerla.
 

 

Don't leave me alone

Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che mi si era creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio fianco. Alzai istintivamente la testa e davanti ai miei occhi mi si parò davanti un ragazzo dalla bellezza eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una scarica di adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore… era  in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome: sobbalzai. Vi era un rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo già provato quando.. ero incinta di Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.

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Capitolo 17
*** CHIACCHIERE NOTTURNE ***


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Chiacchiere Notturne

17° Capitolo

~ஐ~


Anima mia,
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni ti accoglierà.

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi piano piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde anima mia.

 


 

 

Dedicato a tutte voi.
Grazie a tutte quelle che continuano a seguirmi.

 

 

 

Carlie

 

L’ultima volta che avevo visto mia sorella l’avevo trovata in un letto, ferita accanto a Jacob, tutto insanguinato.

Non potevo credere che, come papà e il nonno avevano supposto, fosse corsa dalla disperazione nel bosco e avesse tentato il suicidio.. No. In qualche modo, io sapevo dentro di me che tutto quello che era accaduto non era altro che un semplice incidente di percorso.

Ma una domanda or ora sorgeva dal mio petto: e se la loro ipotesi fosse stata data da una valida osservazione?

E se mia sorella fosse morta, come avrei potuto continuare il mio percorso?

Erano interrogativi legittimi, consegnatemi da un giorno colmo di stress e nervosismo.

Forse la scuola elementare non faceva per noi. Dopotutto, non eravamo come le altre bambine.. noi eravamo.. diverse.

Dopo la cena, mamma aveva assistito affinchè mi andassi a riposare nel mio bel lettone, ma non riuscivo a dormire sapendo che Nessie non era in quello a fianco.

Vestita di un solo abito da notte misi le pantofole e scesi in salotto.

Mamma e papà non erano presenti e neppure gli zii e i nonni. Perfetto. Scesi le scale e mi posizionai al piano di mio padre per strimpellare qualche nota: magari la melodia sarebbe giunta alle orecchie della mia gemella e sarebbe rinsavita dal dolce sonno..

Posizionai le dita sui tasti d’avorio e lasciai che scorressero libere sulla tastiera rifinita e gelida. In ogni tocco, riuscivo a percepire qualunque sensazione provata e mi immersi sempre di più nei ricordi di coloro che mi avevano preceduto nell’esecuzione.

Rividi la prima volta in cui Bella era entrata in quella casa e mio padre che le suonava la sinfonia da lui composta..

Il  dolore che aveva preceduto la sua venuta..

Rimirai i momenti in cui la tristezza si faceva più pressante e successivamente l’amore che ne prendeva il sopravvento..

Contemplai l’abito da sposa di mia madre, che alcuni anni orsono aveva percorso la strada per giungere dal suo meraviglioso fidanzato e l’arco di fiori che li sovrastava..

I sentimenti della povera Rosalie che li scrutava ed invidiava la loro tenera gioia e poi l’emozione nel sapere di dover diventare zia e protettrice della gestante, dalla quale avrebbe avuto noi..

Tutto ciò mi serbò una profonda felicità e quei dolci sentieri mi portarono in un mondo parallelo, senza che io me ne fossi accorta.

Il mio potere era quello di percepire la sfera affettiva, passata presente e futura, delle persone anche semplicemente sfiorandoli oppure rivivendoli attraverso oggetti.

Ma una cosa che Mamma mi aveva sempre insegnato, era che ieri è passato, domani è futuro, oggi è un dono.

Ogni momento che passiamo, ogni momento che doniamo o trascorriamo insieme alle persone a noi più care è un momento in cui gioire e da apprezzare. Qualsiasi.

Conclusi il pezzo che stavo suonando e poi sollevai lo sguardo, ritrovandomi lo zio Jasper davanti, il quale stava ascoltando tranquillamente, appoggiato al piano. Strano! Nonostante fossi un semi-vampiro, non ero riuscita a sentirlo arrivare.. forse ero stata soggiogata dai ricordi che mi avevano pervasa..

Sussultai nel vederlo.

-Scusa, piccola, ti ho spaventata?- mi domandò, venendomi vicino, come un fulmine.

-Un po’, zio. Stavo rrrivivendo attravelso la ssssinfonia i momenti più impoltanti della vita di mamma e papà, plllima di noi..-chiarii, sentendo i colori dei ricordi pian piano svanire dalla mia mente.

-Certo.. è il tuo potere, vero?-

-Si.-

-È davvero sorprendente che sia così forte. Immagino che se adesso ti abbracciassi rivivresti tutti i gesti che ho compiuto nella mia vita, non è vero?-chiese: pareva sorprendentemente curioso.

-Esshsatto- risposi, tranquilla.

-Vuoi provare?-sorrise, rassicurante.

-Si.. mi piacelebbe vedele il momento che mi avete laccontato tu e la zia, sul vostlo incontlo!?- dissi, incuriosita.
-D’accordo- mi porse il braccio pieno di cicatrici ed io lo afferrai.

La prima cosa che provai fu dolore acuto della trasformazione subita da mio zio, poi affetto verso la sua amica-vampira Maria.. ferocia e fastidio verso i neonati del Sudamerica.. ancora dolore, per tutti i morsi ricevuti.. ricerca: lo zio sapeva di dover partire dal suo Stato nativo alla ricerca di qualcosa o.. qualcuno.
Arrivò il giorno in cui, procedendo verso il nord, si fermò in un bar. Fui pervasa da un senso di benessere inaspettato.. vidi in modo sfocato una giovane donna, piccola piccola e dai capelli corvini, seduta su uno sgabello del saloon, con le gambe incrociate e lo sguardo furbetto. La ragazza si alzò e lo prese sotto braccio dicendo- Ti stavo aspettando- e lui che, senza provare repulsione per quella donna o spavento le rispondeva- Scusi il ritardo, Signorina-  
Poi tanto amore, comprensione e desiderio.. un desiderio ed una brama pazzesca per quella giovane appena conosciuta. Si chiamava Alice ed era della sua stessa specie. Era una veggente e perciò sapeva perfettamente che lui, sarebbe arrivato per lei.
Era bellissima, con la pelle diafana e gli occhi tra il dorato ed il rosso, a differenza di quelli di Jasper che erano color rubino.
Dopo parecchi giorni passati insieme tra gioia e passione, ripresero mano nella mano il loro cammino. Lei sapeva che la loro meta non era poi lontana. Dovevano semplicemente arrivare da un gruppo di vampiri vegetariani nella penisola Olimpia ed unirsi a quelli.. Non vi erano dubbi che li rifiutassero perché lei poteva vedere.

 

Abbracciai maggiormente allo zio per poter vedere meglio.

 

Quando un uomo biondo, rimasto in cortile della sua enorme villa li scorse, gli corse incontro dandogli il benvenuto.
Lei - Mi chiamo Alice e lui è Jasper e posso vedere il futuro. D’ora in poi rimarremo qui e vivremmo in armonia con voi, sono sicura che non vi dispiacerà.. l’ho visto!- disse semplicemente, correndo in casa da quella donna che, come aveva visto, si chiamava Esme e abbracciando il fratello appena acquisito, Edward.
Erano tutti vestiti in maniera diversa, molto più all’antica, ma erano comunque tutti splendidi, come sempre.
Jasper iniziò a provare affetto verso tutta la sua nuova famiglia, poi insopportabile fame davanti agli umani e.. addirittura amore verso quella donna che lo aveva salvato.
 

Le scene cominciarono a farsi più personali, così lasciai il bracciò dello zio, mentre lui, sorridente, mi guardava ammirato.

-È stato splendido.- affermai entusiasta.

-Anche per me. Ho rivissuto tutto attraverso di te e le tue emozioni.. non credevo di aver provato così tanto dolore ed amore nel passato.. Alice anche allora non si era smentita mai!- rise, contento.

Sogghignai a mia volta, abbracciandolo. Fu un errore perché continuai a rivedere dove il mio racconto era arrivato. Mi staccai improvvisamente.

-Scusa-

-Non è colpa tua zio, l’unico ploblema è che non liuscirò mai ad avele un rrrappolto normale con le altle pelsone visto che vedo tutto il lorro passato..-dissi, abbassando la testa, demoralizzata.

-Mmm.. Magari potrei aiutarti a fare uno scudo per quando vai a scuola, in modo che tu non sia costretta ad provare tutto ciò.- propose, riflettendo.

-Salesti in glado???- montai su, subito.

-Forse.. ma è più probabile che sia capace tua madre con il suo potere..-

Si stava già tirando indietro, perciò riprovai- Ma tu zio come fai a non plovale detelminati sentimenti quando incontli delle pelsone?- domandai, curiosa della sua risposta.

-Bhe.. cerco di disconnettermi ma spesso quelli arrivano senza che io me ne accorga, quindi..- rimuginò lui, guardando altrove e poi riportando lo sguardo su di me- Forse..-

-Cosa???-

Sorrise.- Forse potrei insegnartelo-

-Si, ti plego!- strillai. Poi ridemmo della confusione che avevo fatto.

-Va bene- acconsentì, alzandosi. Mi sollevai dallo sgabello, posizionandomi di fronte a lui.

-Chiudi gli occhi. Lascia che ciò che hai provato stanotte ti scorra lentamente addosso. Lascia che queste emozioni ti trapassino, poi, lentamente, chiudi loro l’entrata e lasciali fuori..- mi spiegò ed io.. lo feci.

Chiusi lentamente i miei occhi color cioccolato e mi feci invadere dai sentimenti. Tutti i sentimenti che avevo sentito durante la sera.

Alcuni furono insopportabili mentre altri molto piacevoli. Era come una lotta tra male e bene: invisibile ma percettibile. Bianco e nero si mischiavano nella mia mente e danzavano cerchi e piroette virtuali, voluttuose ed irreali.

Poi, lentamente, vidi come un cancelletto chiudersi a questi colori e disegni, mentre io venivo trascinata via da tutto ciò.

Riaprii velocemente gli occhi e mi ritrovai di nuovo in salotto, vicino allo zio.

Notando il mio sguardo sbarrato, si avvicinò e mi abbracciò e.. non provai nulla. Nessun orrore, nessuna tensione, nessun affetto.. niente. Era come se fossi una ragazzina normale senza particolari doti. Non ero più speciale ero semplicemente.. Leslie.

-Non sento niente- dissi ad alta voce, come scioccata.

Sentii le lacrime scorrermi lungo il viso. Mai mi ero sentita tanto insignificante come in quel momento. Quelle visioni mi avevano accompagnata sin da quando ero in fasce ed ora ne ero stata svuotata.

Piansi, piansi violentemente, quasi le lacrime non dovessero più finire.

-Ehi, ehi, calmati piccola!- mi chiamò lo zio, con un tono amorevole, discostandomi da lui- Se vuoi che quelle sensazioni ritornino non devi far altro che riaprire quel cancelletto.. non è successo nulla, ma questo ti permette di rimanere per un po’ tranquilla senza dover convivere perennemente con i sentimenti degli altri ma, ogni tanto, anche solo con i tuoi.- sorrise, rassicurante- Se vuoi che tutto ciò torna ripercorri lo stesso metodo.. riprova- mi incoraggiò lui, rimettendomi d’innanzi a lui.

Richiusi piano piano gli occhi, asciugandomi le lacrime che mi avevano rigato il viso. Poi ritornai davanti a quella porta in cui avevo chiuso le mie visioni. Virtualmente la riaprii e tutte le emozioni che di prassi mi accompagnavano, mi invasero nuovamente, tra oscurità e luce. Volevo bene a tutto ciò e quando erano svanite ne avevo sentito la mancanza.. ciò mi sorprendeva sempre più!

Quando tornai alla realtà, le mie labbra si dischiusero in un sorriso di gioia e felicità.

 –Zio!- esclamai, abbracciandolo. Per un secondo le richiusi e non provai i suoi sentimenti, poi riaprii il cancelletto e i suoi ricordi mi assalirono nuovamente: avevo capito come funzionava!

-Glazie, glazie glazie zio! Sei il migliole!- strillai, abbracciandolo.

Non mi era mai capitato di parlare  con lo zio Jasper ma era incredibilmente piacevole e gentile con me, la sua “nipotina”.

-Zio-, lo chiamai- Perché non abbiamo mai chiacchielato così?-

-Forse perché non era ancora tempo- sorrise, poi sollevò lo sguardo e lo portò sulle scale: vidi che tutta la mia famiglia ci stava guardando emozionata.

-Che carini!- esclamò Esme, congiungendo le mani a mo di preghiera.

-Bravo Jasper!- si congratulò papà, che teneva mamma fra le braccia.

-Ottimo lavoro-, assentì il nonno.

La zia Alice semplicemente volò verso il marito e l’abbracciò con forza, poi venne da me e mi sussurrò- Ti è piaciuto il nostro incontro?- ridacchiando.

-Molto- dissi, dandole un bacio.

Poi tutti loro corsero da noi e ci unimmo in un abbraccio caldo ed affettuoso. Tuttavia, mancava mia sorella e sentii la sua assenza.

 

 

 

 

Note dell’autrice: Ehm..
*toc toc*
*chi è?*
*Edward..*
*Davvero?*Q**
*No.. sono un’autrice moooolto in ritardo!*
*Fuori!!!*
Lo so lo so, e vi chiedo scusa per il mio ritardo assurdo ma in questi sono successe un mucchio di cose e voi non sapete neanche cosa!
*Avevi detto che postavi presto se raggiungevi un buon numero di recensione*
Esatto, ma purtroppo non ne ho avute perché molte di voi mi hanno abbandonato come meritavo. Io vi chiedo scusa, ragazze, davvero. Ma la V ginnasio non è per nulla facile e mi tocca studiare più di 5-6 ore al giorno tutti i giorni e dove trovavo il tempo di scrivere??? Non lo trovavo, ecco tutto.
*Però trovavi il tempo di recensire le nostre storie*
Solo perché me le stampavo e me le leggevo in pullman, ecco tutto ed è già un miracolo!xD
Ok, sono proprio matta se riesco pure a parlare da sola! Ok ok, legatemi e portatemi dentro ragazze xD è meglio!
Comunque richiedo pubblicamente SCUSA PER IL MIO IMMENSO RITARDO E SPERO VIVAMENTE CHE ALMENO QUALCUNA DI VOI MI POSSANO PERDONARE E CONTINUARE A SEGUIRE QUESTA STORIA. ECCO, VEDETELA COSì: NON è COLPA SUA SE HA UN’AUTRICE COSì TREMENDAMENTE FUORI DI TESTA!XD

D’accordo, cambiando argomento volevo dirvi che probabilmente non aggiornerò prima di Natale a cui tra l’altro non manca molto.. contente??!:)
Come va la scuola? Tutto bene?? Scommetto che siete delle secchione, non è vero!?
Comunque in questo capitolo avete potuto vedere l’unità della famiglia Cullen e di quanto sia importante il potere di Leslie.. ci sarà molto utile in futuro, quindi fateci attenzione. La piccola è preoccupata per la sorellina, perciò va a parlare con lo zio o meglio, lo zio viene a chiacchierare con Carlie.. non so perché proprio Jasper, ma ritengo che ci focalizziamo troppo su Emmett perché è simpatico e poco sul povero Jasper.. Mea Culpa! Ok, torno a Cicerone (fortuna che gli hanno mozzato le mani, sennò che altro andava a scrivere quel pazzo? xD Viva Antonio! XD,  vero Keska? Vero Tede??, Vero Mazza?? Vabbè.. vero tutte??? xD)
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.

 

Indagine: Ho visto New Moon!!! Che considerazioni avete da farmi?? Voi come l’avete trovato?? Secondo me hanno saltato troppe parti del libro, ma la bellezza di Edward non si smentisce mai e i muscoli di Jacob.. vabbè!xD

2° indagine: Niente.. Celeste sta bene, ma la Mamma non ha ancora voglia di tornare a scrivere il suo post perché è troppo presa da lei. Fai la brava, carissima stellona!:)  Ti adoriamo!

 

 

Spazio alla pubblicità! XD

 

[.DREAMER.]
-È LA CHIAVE DEI TUOI SOGNI,BELLA, APRIRÁ TUTTO CIÓ CHE DOVRAI UTILIZZARE PER RAGGIUNGERLI..-spiegò.
Sciolse la presa sulle mie dita.
-Devo andare, ora- mi informò: fui scioccata da questa rivelazione improvvisa.
Si allontanò piano.
-Aspetta, non mi hai ancora detto il tuo nome!-
Scomparve all’improvviso, senza che io me ne accorgessi. Solo un nome continuava a vorticarmi nella mente: EDWARD.

Tutto ciò che mi rimaneva di lui era la chiave in una mano e la margherita nell’altra.
Entrate con me nel nuovo incantesimo di Edward e Bella. 
One-shot, perciò non perderete neanche molto tempo a leggerla.
 

 

Don't leave me alone

Bella.
Fissavo il mio piatto intatto, e non mi preoccupavo del movimento che mi si era creato intorno. Sentii improvvisamente spostarsi la sedia al mio fianco. Alzai istintivamente la testa e davanti ai miei occhi mi si parò davanti un ragazzo dalla bellezza eccezionale…
Edward.
Stavo consumando il mio pranzo quando ad un tratto sentì una scarica di adrenalina che mi percorreva.
Metà del mio cuore… era  in pericolo.
-capitolo 19-Mi alzai la maglietta, scoprendo l’addome: sobbalzai. Vi era un rigonfiamento. Sapevo cos’ero, l’avevo già provato quando.. ero incinta di Renesmee! Ora ero già un vampiro e pure Edward.. ma come..?
-Sono incinta!- strillai, accasciandomi a terra per lo stupore.
Incinta: ecco il mio potere segreto.

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Capitolo 18
*** RISVEGLIO ***


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 ♥Risveglio

18° Capitolo

~~

In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie -
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m' ha lasciato col cuore implacato.

Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d' intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?

Quel sogno beato - quel sogno beato,
mentre il mondo intero m' era avverso,
m' ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso.

E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano -
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

 

 
 

Dedicato alle mie care amiche,
che per tutto questo tempo mi hanno sostenuta
e mi sono state vicine anche nelle avversità 
.
 
Soprattutto la mia geme Fede, Mazza, Giulia e Silvia.
Vi adoro ragazze^^

 

Carlie

 

Stavo lì, tra i miei familiari quando qualcosa di inatteso successe.

Un grido di dolore mi attraversò come una saetta, insieme all’energie da esso sprigionate.

Mi strinsi la testa convulsamente e percepii il tocco fresco di mia zia Alice.

Quando riaprii gli occhi vidi che i nonni e miei genitori avevano salito velocemente le scale sino alla fonte di provenienza dell’urlo: mia sorella.

 Li seguii celermente anch’io e li vidi tutti circondare il suo letto.

Era sudata, cosparsa di piccole gocce di traspirazione che le cadevano sul viso perfetto: anche in quel momento era sempre bellissima e la sua grazia si notava anche nei gemiti di terrore.

-Cos’è successo angelo mio?- strillò mamma, con voce melodiosa, prendendola in braccio.

Nessie tremava di freddo e di paura.

-Ho..ho- balbettò.

-Ha fatto un incubo, amore- intervenne papà in suo aiuto, stringendo anch’egli la mia gemella.

Quando Renesmee riaprì gli occhi traumatizzati e si accorse della mia presenza iniziò a scalciare per correre nella mia direzione.

-Leslie!- gridò, facendo cedere le braccia di mia madre che, permettendole di ricongiungersi a me, l’aveva fatta scendere.

L’impatto con mia sorella fu dolce.

Mi impiastricciò tutto il viso e la camicia da notte di acqua intrisa di sudore, ma il suo profumo fu la cosa che più mi appagò di quel gesto.

Adoravo la mia gemella!

Forse perché eravamo cresciute sempre insieme, oppure perché avevamo un vincolo di sangue.

Fatto sta che col passare del tempo i suoi abbracci e la sua presenza erano diventati dei bisogni primari.

 Saremmo state per sempre noi due. Noi due contro il mondo. Due spiriti liberi uniti da un legame indissolubile.

La strinsi forte e non la lasciai andare facilmente.

Solo quando papà ci sollevò portandoci sul lettone sciolsi l’abbraccio, mentre i miei genitori ci coprivano amorevolmente con la coperta di Cenerentola che ci piaceva tanto.

Si sedettero ognuno su un lato del guanciale e iniziarono a canticchiarci la nostra ninna nanna, quella che nostro padre ci aveva cantato, accompagnato da chitarra, quando ancora eravamo nel pancione di mamma. (http://www.youtube.com/watch?v=3x11G5iUAdg)

L’adoravamo, e sulle loro splendide notte ci addormentammo lentamente, avvinghiate l’una all’altra.

Tenendoci abbracciate, potemmo comunicare attraverso i sogni così, a cavalcioni su una nuvola bianco panna, le chiesi mentalmente perché era fuggita a quel modo il giorno antecedente.

Rispose.

La sua voce rimbombava dentro la mia testa, come se stesse gridando.

-Avevo sentito l’ululato del mio Jake, ma mi sono sbagliata, erano dei lupi grossi, brutti e spelati- pensò, tutto d’un fiato.

Incredibile! Nei sogni riusciva a parlare senza sbagliare le lettere!

Forse anch’io..- Tutti qui credevano che per l’esasperazione, avessi voluto.. rincorrere la morte..- dissi io, ed anch’io avevo parlato adeguatamente, come se fossi già grande!

-NO!- strillò spaventata – Assolutamente no! Perché avrei dovuto?-

-È ciò che mi stavo chiedendo anch’io.. non avresti avuto motivo.. quei ragazzini ti litigavano solo perché eri carina e li affascinavi.. ma la prossima volta ti proteggerò io sorella! Io e te unite per sempre- promisi dolcemente, abbracciandola con la mente.

-Per sempre gemellina, per sempre- giurò teneramente.

Quella notte rivissi il sogno su Jacob che aveva fatto: ci credo che ne era così spaventata!

Era come se rivedessi nel lupacchiotto di Nessie, il mio Seth e ciò non mi piacque per nulla..

Mi svegliai di soprassalto, sudata.. davvero spaventata. Mirai alle stelle, brillanti e fluorescenti e la luna.. la luna splendeva. Ogni tanto oscurata dalle nuvole opache, dava un senso alla notte. Sembrava che essa stesse tramando qualcosa, qualcosa che non avrebbe giovato a nessuno e che ci avrebbe cambiato la vita.

Come se in quella notte così strana, molte ombre si aggirassero nei paraggi della nostra casa, pronti a colpire. Ovviamente erano solo paure infantili, ma per rincuorarmi un poco tornai a stringere Nessie e mi riaddormentai con lei.

Il resto della notte, fortunatamente, passò celere ed io, sempre avvinghiata alla mia sorellina, conscia che il pericolo si stava avvicinando.

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: D’accordo, non sto nemmeno a bussare, tanto lo so che non mi aprirete L SCUSATE SCUSATE SCUSATE! Il mio ritardo è pazzesco, lo so, ma il motivo è che purtroppo sono stata lasciata dal ragazzo con cui stavo da 5 mesi e di cui ero pazzamente innamorata.. non riuscivo a trovare la forza di scrivere perché questo racconto è stato iniziato in un periodo gioioso e continuato con lo stesso sentimento, perciò non volevo scrivere un capitolo con il dolore nel cuore, perciò ho aspettato.. Ora chiederete “Stai meglio?” Grazie ragazze, un po’ si, davvero. Mi sento più tranquilla e rilassata perché non sono in attesa di niente e sto bene così. Alcune di voi mi potranno capire, immagino, perciò apro un piccolo sfogo nei commenti: vi ascolterò tutte e vi risponderò pure! Scusate se il capitolo è corto ma vado di fretta, di nuovo =.='' Per farmi perdonare sotto troverete le risposte ai vostri ultimi commenti.. vi aspetto numerose e prevedo di prestare presto ora!^^
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.

 

1°Indagine: Domanda impellente che mi percuote la testa: qualcuna di voi è mai stata lasciata dal ragazzo? Come è successo? Se avete voglia, io ora vi posso capire perciò ditemi!
2° indagine
:La mamma è quaaaaa!!! Ragazze, la nostra mamma preferita, Little Smiley, ha scritto qualche righe per rassicurarci sulla sua salute e quella della piccola Celeste! Un bacio dolcezza!  

 

Ehi stelline! Sono tornata per voi e volevo darvi un po’ di notizie della piccola. È cresciuta e dovete vedere com’è carina! Bhe, è una pandorona, ma le sue manine sono così pacioccone che fanno compassione e ti verrebbe da ingozzarla sempre di più! Ha gli occhi blu del padre e i capelli, finissimi, tendenti al biondo come i miei.. un misto delizioso secondo mia suocera xD Sto tornando a commentare un po’ tutti ma con calma, ora la mia piccola mi occupa tutta la giornata.. pensate che dopo la laurea non ho più toccato un libro, nemmeno della libreria nella quale lavoravo! Mio marito mi coccola troppo! J Voi? Tutto bene? Le feste come sono passate? Bene? Fatemi sapere, un bacione, a prestissimo care!  

LittleSmiley

 

 

 Alelely 

Ehi cara! Sono felice che la mia storia ti sia piaciuta!:) Ce la metto tutta perché questo accada^^ Grazie mille di tutti i complimenti che mi hai fatto, non so se li merito.. spero che continuerai comunque a seguirmi: accetto sia commenti positivi che negativi!:D Quanto ti capisco riguardo a New Moon! Fortuna che c’era una persona importante per me al fianco, altrimenti non so, forse mi sarei lanciata contro lo schermo del cinema xD A prestissimo, spero che lascerai un commento anche qui^^

 Irenucciola Cullen

Grazie bella! ^__^ Sono molto felice che ti sia piaciuta.. fino alle 2?! Ma guarda che non la facevo mica scomparire, potevi leggerla il giorno dopo con tranquillità!:) xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e scusa per il ritardo! Dimmi che ne pensi di questo capitolo, mi raccomando!:D

 xxx macky96 xxx

Madonna, grazie macky! Davvero ti ho commossa?! Sono felicissima!:D 10 anni?! Bhe, allora bisogna provvedere! Credo che nei prossimi capitoli piangerai ancora, di gioia probabilmente!^^ Riguardo alle dichiarazioni.. vedrai xD Leslie è particolarmente speciale.. tienila d’occhio, ci sorprenderà.. lei l’ho fatta somigliare un po’ a me e un pò mia migliore amica, sono contenta che ti piaccia la sua personalità. Io ho 15 anni e mezzo, non sono grande, ma adoro scrivere, perciò lo faccio <3 Un bacione a presto e grazie di averla messa fra le preferite.. mi raccomando, aspetto il tuo commento!

 Ed4e

Carissimaaaaa!  L’hanno dedotto dal fatto che sia scappata dai lupi.. non sanno che lei ha scambiato il loro ululato per quello di Jacob :) Ma non si è suicidata, tranquilla^^ Mi prostro ai tuoi piedi chiedendoti scusa per non aver postato presto, ma non sai quante cose mi sono successe in questo periodo, cominciando dalle più serie! Spero di ricevere un tuo commento, un bacione bella:)

 Tede

Gemeeeeeeeeee!!  questo commento sai quando l’hai lasciato? Quando eravamo tutte e due felicemente fidanzate.. ^^ Che tristezza pensare quanto siano cambiate le cose e soprattutto peggiorate! Grazie tesoro di essermi stata vicina in questo periodo, soprattutto a te è dedicato questo capitolo..<3 Bella lei! La mia geme adorata ** ti adoro cara, ci sentiamo prestissimo, e vedrai che supereremo questo periodo buio insieme. Tadb, la tua geme

 littleSmiley

Cuginetta! Ehi bella! Sono felicissima che Celeste stia bene, hai proprio ragione: l’ho vista bella allegra e anche cresciuta! Madonna come passa il tempo, sembra l’altro giorno ch’era piccola piccola! :) Grazie di continuare a commentarmi cara, ci vediamo presto.. un bacio a te e alla piccola da tutte noi!

 keska

Cuore!*/* Ciao bellissima, sono felice che ti sia piaciuto questo capitolo e scusa per il ritardo, però sai com’è la scuola e non ho mai tempo abbastanza per dedicarmi alla mia scrittura.. Così ora sai come mi sono sentita quando mi ha lasciata.. è stato terribile, proprio come l’ho descritto..almeno spero^^ Sono curiosa di sapere cosa ne pensi nel complesso.. un bacione cuore miO!

 Frafra9

Mi dispiace un sacco, scusa scusa scusa scusa scusa per il mio ritardo! Scusa, davvero! :) Colpa della scuola, uccidi loro! xD Spero che almeno ti sia piaciuto questo capitolo, sono curiosa di sapere cosa ne pensi! A prestissimo, baci ^^

 Saretta__Trilly__

Ehi carissima! Si, le bambine sono così carine, e Jasper ci stava proprio bene qui, perciò l’ho messo :) Sono felice che ti sia piaciuto^__^ Fammi sapere se anche questo ti è piaciuto,mi raccomando! Baci,bacetti-noe

 Nessie93

Ehi bella! Guarda, ti capisco benissimo.. quella scuola è un inferno, ma mi piace molto :) I prof pretendono troppo, le cose sono difficili e ti mangiano se non prendi almeno la sufficienza.. ed io dovrei fare altri 3 anni e mezzo?? Ma siamo pazzi?! xD Si, Jasper era l’ideale per lo scorso capitolo..mi ha sempre affascinata la sua aria tenebrosa^^. Leslie è un piccolo angioletto, hai ragione! Grazie mille per gli auguri di Natale ed anche se in ritardo te li faccio anch’io!^__^ un bacione bella!

 Uchiha_chan

Ciao!
Grazie mille per i complimenti e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo e l’extra sopra :D tengo molto alla prima parte soprattutto..^^ Su New Moon sono assolutamente d’accordo con te.. tanti auguri di buon Natale e felice anno nuovo anche se in ritardo!:) A presto..un bacione ^^

 bella_josephine 

Ciao bella, come stai ??  Io così così… finalmente ho postato, hai visto!? Sono contenta il capitolo scorso ti sia piaciuto, la piccola è molto carina in effetti ^^ Scusa scusa scusa per il ritardo pazzesco ,ma non sai che casino che c’è a scuola in questo periodo! Ti ringrazio per la tua premura e la tua comprensione di sempre:)

Riguardo a New Moon sono d’accordo con te: a parte le scene tagliate ed il resto, fantastico!
Ti manda un bacio anche la piccola Celeste:) baci noe-

 

 

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Capitolo 19
*** NOTTE E SOGNI ***


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Notte e Sogni

19° Capitolo

~~

 

Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l'amore può morire.

            (Garcia Lorca)

 

 

 

Dedicato alla notte,
sempre dedita a darmi un sospiro di solievo..
almeno nei sogni.

Renesmee

 

Quella notte, accovacciata accanto alla mia gemella dormii finalmente serenamente.

Dopo il nostro discorso notturno, sognai ancora Jacob.. ringhiava e mi rincorreva e poi mi svegliavo.

Anche Leslie vedeva ciò che provavo io. Tremava come me. Poi si ricordò che potevo sentirla e si svegliò di colpo.

Non la raggiunsi nel mondo reale, volevo continuare il sogno per sapere se il mio lupacchiotto avrebbe davvero potuto farmi una cosa del genere.. attaccarmi e farmi del male.

Le foglie si alzarono tutte d’un tratto, il vento gentile mi accarezzò il volto bagnato di sudore e mi nascosero fra le felci. Pochi istanti dopo vidi il mio lupo dal manto rossiccio avvicinarsi al cespuglio.. si alzò in piedi e si trasformò in umano.

-Neeessie, dove sei piccola?- mi chiamò. Vidi nei suoi occhi uno sguardo furbetto.

Mi facevano paura.

Non erano più di quel colore caldo e rassicurante, ma erano rossi vermiglio, come se qualcuno lo avesse cambiato come se.. qualcuno lo avesse cambiato.

Si aggirava per la piccola radura alla mia ricerca mentre io mi nascondevo ancora di più sotto gli arbusti e le mie amiche foglie.

-Su piccola Nessie, sono il tuo Jake.. perché non vieni fuori?- mi reclamò nuovamente. Questa volta una forza interiore mi fece uscire dal mio nascondiglio, come se qualcosa mi avesse punto sul vivo, gridando - Tu non sei il mio Jacob!-

In quel momento lo vidi sopra di me, correre e ritrasformarsi mentre io, una volta compreso che il mio destino stava per prendermi, mi rannicchiai, tappandomi le orecchie e sigillando gli occhi e poi.. mi svegliai urlante.

La prima cosa che vidi fu lo sguardo preoccupato di mia sorella e il sole del mattino che illuminava la stanza.

-Geme, stai bene?- mi domandò lei, non appena smisi di ansimare.

Annuii, non convinta.

Leslie balzò giù dal letto, aprendo maggiormente le persiane e lasciando filtrare il sole completamente, punzecchiandomi gli occhi.

Li chiusi istintivamente.

-Che fai?- domandai.

-Mi preparlo- rispose, spogliandosi.

-Pelché? Che fretta c’è?- continuai, curiosa.

Sorrise.

-Prima sono scesa a salutale e mamma e papà mi hanno proposto una cosa: paltire per la montagna tutti insieme. Io, te, i nostli genitori e i nostli lupacchiotti!- esclamò, felicemente, saltellando per la camera e sul letto.

Mi fissò.

-Che c’è?-

La fissai a mia volta.

Arcuò un sopracciglio –Non avlai mica paura di livedere Jacob e Seth, non è vero?-

Non risposi e lei comprese.

-Ma gemella! Quello che hai sognato non è la lealtà! Era solo un blutto sogno, Jacob ti vuole bene- disse, senza convincermi.

-Jacob non è più quello di prima. Ha gli occhi lossi come il fuoco, uno sgualdo famelico ed indossa cattivelia- le spiegai, ma lei non mi credette.

-Callie!- mi rimproverò –Non puoi cledere velamente a tutto ciò! È nostlo amico sin dall’infanzia.. come puoi pensale ad una cosa del genele?!-

-Le pelsone a volte cambiano.. non sono più lolo stesse e.. ti deludono- abbassai lo sguardo, cogliendo i fiori ricamati intorno alla coperta.

-Ehi- mi abbracciò lei – ti proteggerò io se solo si azzaldelà di falti del male, sorellina! Ok? Pelò ti pleeego: è da tanto che non vedo la neve.. Possiamo paltile? Chiediamo a mamma e papà se per questa vacanza possiamo lasciale Jacob e Seth a casa, va bene?- propose. Scorsi in lei una gioia nascosta nel pronunciare quella parolina che la faceva stare tanto bene: neve.

Anche io adoravo quella sostanza bianca e soffice che copriva Forks d’inverno, ma non come Carlie.. lei ne era innamorata e la faceva stare meglio, a quanto diceva.

Perciò ovviamente accettai la sua proposta.

Lei saltò giù dal lettuccio dopo avermi dato una clamorosa strizzata e scese le scale per annunciare il fatto ai nostri genitori.

 

-No Jacob, non potete venire con noi.- Disse papà, contento di potersi sbarazzare del suo miglior nemico. Erano come fratelli lui e Jacob, ma mamma una volta mi aveva raccontato che una volta erano entrambi suoi spasimanti e perciò nemici giurati.. da lì “migliori nemici”. Stupidaggine..

-Edward, sai perfettamente che non posso separarmi da lei. È troppo importante per me, lo sai.- lo contraddisse ancora una volta il mio ex lupo.

Stavo ascoltando la loro conversazione da sopra le scale da circa un’ora e ancora non la smettevano di discutere.

Mamma e papà, alla richiesta di Carlie di partire solo noi quattro insieme si erano entusiasmati, ma la loro felicità diminuì tutto d’un colpo quando si trovarono davanti due ragazzi-lupi arrabbiati e delusi dalla nostra pretesa.

-Lo sappiamo, Jake, ma è il volere delle bambine- si intromise mamma.

-Bella, non posso credere davvero che siano le gemelle a volerlo.. noi dopotutto non gli abbiamo mai fatto del male- disse, a mo di supplica.

Rividi i suoi occhi color cremisi davanti a me e lanciai per errore un gemito.

Jacob, ovviamente, mi vide subito.

-Nessie- sussurrò, allarmato.

Non riuscii a guardarlo in faccia nemmeno un momento, scappai veloce nella mia camera, tra le braccia di zia Rosalie e zia Alice, sempre pronte a coccolarmi.

-Piccina mia, perché piangi?- domandò la zia nanerottola.

-Tesoro, che ti è successo?- chiese a sua volta la zia bionda.

Sentii una porta sbattere in fondo al primo piano e una aprirsi nella mia stanza.

-Ha paula dei lupi- spiegò Leslie, entrando e accarezzandomi i capelli.

-Oh, piccina mia- continuò zia Alice, alzandomi il viso – credi che noi Cullen permetteremo a qualcuno di farti del male?- domandò, abbracciandomi più stretta.

-Già nipotina, lo pensi davvero?- s’intromise lo zio orso, iniziando a farmi il solletico.

Risi a più non posso e quando smise risposi –Ho fatto un sogno che mi ha spaventato molto.. Jacob...- sussurrai, senza riuscire a concludere la frase. Toccai il viso della mia bellissima Rose e della simpaticissima ed aggraziata Alice, mostrando loro la visione di quella notte. Solo a pensarci mi venivano nuovamente i brividi!

Le zie rimasero scioccate da ciò che videro e, dopo averlo mostrato anche agli zii, iniziarono a rincuorarmi.

-Stellina, era solo un sogno! Non la realtà! Jacob non potrebbe mai farti una cosa del genere!- mi spiegò zia Alice.

-Esatto, anche perché altrimenti interverrei io e gli toglierei uno per uno i suoi peli incarniti da cane!- sghignazzò Rose.

-Già. E non dimentichiamoci di una cosa: il sogno può benissimo essere dato dai lupi che ti hanno attaccato quella notte.- suppose zio Jazz.

-Concordo. Nipotina bella-, iniziò Emmett stringendo sia me che mia sorella- quegli animali non erano come i vostri amici licantropi. Semplicemente erano lupi veri ed affamati suppongo!- rise lui. Notando poi che non ci aveva convinto continuò –Ricordate i lupi con cui viveva Mogwly nel “Libro della Jungla”?- Annuiammo- Sono gli stessi, ma avevano tanta fame l’altro giorno, ma non sono pericolosi altrimenti. Il nonno e papà li hanno cercati e portati in una radura in modo che non potesse più capitare un fatto simile.. anche perché lo sappiamo tutti quanto voi siate prelibate! Gnam!- esplose lo zio, in una risata senza fondo.

Anche a me scappò da ridere e così anche agli altri: avevamo degli zii fantastici!

 

In quel momento,qualcuno bussò alla porta.

-Si può?- domandò la voce che riconobbi essere di mia nonna.

-Nonna!-esclamai, mentre lei entrava. Io e mia sorella le corremmo incontro e solo in quel momento notai i fantastici biscotti al cioccolato soffice che aveva nel vassoi che teneva tra le mani.

-Piccole, siccome negli ultimi giorni avete mangiato pochissimo, e questo non va bene, vi ho preparato qualcosa per mettere su qualche chilo, considerato la scarsità di grasso superfluo che avete indosso- ghignò, sbattendo la mano contro il mio pancino e ciò mi fece ridere.

Io e Leslie divorammo tutti i biscotti in meno di mezz’ora.

-Buoniiii- sospirai, accasciandomi sulle ginocchia della nonna,-buoni buoni buoni!- esclamai, baciandole le mani.

-Grazie bambina mia, mi fa piacere che abbiate gradito- disse, donandomi uno dei suoi migliori sorrisi.

Subito dopo arrivarono in camera anche mamma e papà che si divertirono ad ammirare la scena familiare che avevano davanti: Rose ed Alice sedute rispettivamente sui loro mariti, nonna seduta a gambe incrociate sul mio letto,io stesa sulle sue gambe ed Nessie seduta a cavalcioni sulle spalle del nonno.

Risero di quella scena, contemplandola.

-Amore, direi proprio che abbiamo creato una famiglia davvero unica- disse orgogliosa mamma, appoggiata al petto di mio padre.

-Concordo tesoro, direi proprio che non potremmo avere niente di meglio-

-Già!- s’interpose zio Emmett – Dov’eravate tutto questo tempo per esservela goduta dall’inizio?!- rise, facendo ovviamente una nuova allusione riguardo a qualcosa che mamma una volta aveva definito “cose per grandi”. Promisi di non porgli più quella domanda finchè non fosse stato il momento.. ma non sapevo quando sarebbe giunto!

Credo che se avessero potuto i miei genitori sarebbero arrossiti, ma si limitarono a guardare corrucciati lo zio orso.

Scesi dalle gambe della nonna per salire in braccio a papà.

-Certo che tua nonna vi ha rimpinzato per bene, senti qua che ciccia!- rise papà, facendo finta di sforzarsi nel tirarmi su, e tutti risero.

-Ma guarda che sederino riempito, aspetta che ci do un morso!- scherzò mamma, che mi fece il solletico e mi baciò il fondoschiena.

Vedevo Zio Emmett che non riusciva a riprendersi dalle risate e si ribaltava dalla sedia.

In quel momento si udii un sonoro Croooock e Rose ed Emmett a terra: la sedia si era rotta sotto al loro peso ed allo sbilanciamento!

Tutto ciò alimentò maggiormente le risa che non si placarono per un bel po’.

Che scenetta deliziosa! Avrei voluto che non si interrompesse mai perché, dopo molti giorni, mi sentii nuovamente al sicuro.

-Come l’hanno plesa i lupi, mamma?- chiese Carlie, facendosi abbracciare dalla diretta interessata e interrompendo l’euforia generale.

-A dir la verità, tesoro mio, un po’ male..non si aspettavano di essere scacciati, ancor meno da voi. Come mai un provvedimento così radicale?- ci domandò lei, una volta aver risposta alla questione di mia sorella.

Leslie mi guardò: Glielo dico sorella?

Pensò. Ci ragionai un attimo e poi risposi: Mostriamoglielo.

Avvicinai la mia alla sua e poi toccammo insieme i volti dei nostri genitori.

Dopo un attimo di intorpidimento, i loro occhi e le loro orecchie furono occupate dal nostro riassunto. Nessuno poteva disturbarli.

Una volta terminato il “filmato” si scostarono da noi ed esclamarono –Angioletti, ma questo è solo un sogno qualsiasi dopo l’avventura che avete passato! Jake e Seth non vi faranno mai del male!- ci spiegarono.

Osservai mia sorella e lei mentalmente disse “Te l’avevo detto!”

-In ogni caso noi vollemo una vacanza in quattlo.. non liusciamo mai a stale con voi. Lo desidelelemmo molto.- esposi, mostrandomi provata dalla situazione.

Mia sorella mia guardò “Bugiarda” pensò ed io gli feci la linguaccia.

-Certo piccole, non c’è nessun problema al riguardo, vi va se partiamo questa sera?- sorrise mamma.

Papà mi squadrò, aggrottando le sopracciglia: ovviamente aveva sentito la nostra conversazione mentale e i miei pensieri, però, per qualche strano motivo, ignorò la cosa.

-Certo amori miei, per me va bene.. a voi non dispiace, vero?- domandò, rivoltò alla propria famiglia ed ovviamente quelli acconsentirono senza discutere, tranne Emmett che, per avere il suo permesso, dovemmo coccolare per il resto della giornata.

Che famiglia!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Oh! Record! Non so come ho fatto, ma sono riuscita a scrivere tutto oggi ed a postare subito.. finalmente! Direte voi.. si, sono stata colta dalla valanga di compiti ma me ne sono liberata.. ho postato relativamente presto, avete visto?!:) Ne sono felice perché avevo una gran voglia di sentirvi.. la depressione va a sprazzi.. va e viene purtroppo, di nuovo :( Sono una ragazza complicata, lo so, ma provo a migliorare.. In questo periodo la poesia che leggete sopra mi ha aiutato molto ed inoltre vi lascio una frase molto filosofica che ho trovato nei vecchi fogli stropicciati tra i miei libri “ Il bene lo possiamo cogliere anche negli attimi più tenebrosi; basta ricordarsi.. di accendere la luce!” ^^ Ok. Leslie e Nessie ora stanno bene ma potete notare che qualcosa non va oltre ai loro presentimenti. La piccola Renesmee è rimasta terrorizzata dalla sua esperienza e vedremo presto da chi verrà aiutata.. non dico altro! J Aspettatevi un capitolo intenso, il prossimo!   
un bacio a tutte, a prestissimo,
vi voglio tantissimo bene,
Noemix.

 

1°Indagine: Mi chiedevo.. come vi sentite in questo periodo? Tipo.. strane o cose del genere? Io si..molto.. ve l’ho detto: sono strana forte! xD
2° indagine
:La mamma questa volta non ha scritto niente per noi purtroppo, non ne ha trovato il tempo. Ha trovato uno splendido lavoro e dedica il resto del tempo alla piccola Celeste che cresce ed è sempre più bella, pensate.. ha già quasi cinque mesi!
Ma ve ne parlerà meglio lei la prossima volta.. un bacione da parte di tutte e tre!^^

 

Un grazie enorme a tutte voi, le mie adorate lettrici silenziose e le mie stupende commentatrici. Mi aiutate davvero tanto.

Grazie.

 

 

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Capitolo 20
*** NEVE ***


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Neve

20° Capitolo

~~

 

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

                (Nazim Hikmet)

 

 

 

Dedicato alla mia migliore amica e alla mia geme,
Voi che siete ci siete sempre ma non siete presenti.
Voi che mi ascoltate senza problemi.
Voi che siete stupende e vi adoro. Siete speciali!:)

 

Carlie

 
Le immagini scorrevano davanti a noi veloci e tiepide. Verde, sempre e solo verde che inconsciamente addoloravano Nessie sempre di più. I suoi occhi erano chiusi eppure era sveglia; sentiva, percepiva le forme e le figure che più la tormentavano nei sogni. Sapevo che c’era qualcosa o meglio qualcuno che ci osservava, ci controllava e..aspettava. Tolto questo il viaggio procedette piuttosto bene. Io e la mia sorellina eravamo assicurate nei sedili posteriori della Volvo da una cintura; i vetri erano tutti anti-proiettile perché papà aveva sempre temuto eccessivamente per la nostra incolumità, perciò dopo la nostra nascita li aveva fatti modificare.

La mattina era soleggiata, tersa di soffici nuvole scure, solite per Forks. Stavamo attraversando la foresta per raggiungere la stazione sciistica della penisola Olimpica, giusto quaranta o cinquanta chilometri dal nostro paese.

-Tesoro stai bene?- sussurrò mamma rivolta a Renesmee, ancora con gli occhi chiusi.

Lei aprì gli occhi di colpo. –Shi Shi, mamma. Ho ancola un po’ di sonno- rispose, colta di sorpresa. La replica poteva comunque risultare vera perché quella notte avevamo tutti dormito poco a causa di ulteriori rumori provenienti dal bosco e dal nostro giardino e noi eravamo partite giusto alle sei di mattina, perciò per noi era veramente ancora troppo presto!

-Oh, amore, perché non ti stendi un po’ sul sedile? Anche tu Leslie, riposati un po’, hai delle occhiaie..- propose nostra madre, comprensiva.

Io annuii, mentre mia sorella si stendeva sulle mie gambe.

Papà accese il lettore cd, inserendo le sue canzoni più belle, canticchiandole. Era il suo modo per farci sentire calme, tranquille e soprattutto per farci addormentare.

Chiusi gli occhi, però non riuscii a non pensare agli ultimi avvenimenti. Il silenzio era peggio di qualsiasi fracasso o confusione perciò dovetti parlare.

-Mamma- la chiamai.

-Dimmi tesoro-

-Che cos’erano quei lumoli che plovenivano dalla folesta stanotte?-  domandai rapida, intenta a togliermi un peso dallo stomaco.

I miei genitori rimasero interdetti.

-Oh.. li hai sentiti? Niente comunque.. erano gli animali che erano solo un po’ agitati. Forse perché c’era la luna piena.- argomentò, stringendo la mano di mio padre posata sul cambio delle marce. La risposta però non mi soddisfece.

-È così papà?- insistetti ancora.

Mio padre ci pensò su: non poteva mentirmi.

-Si tesoro, probabilmente anche quello.- rispose lui. Lo sapevo: c’era altro. Qualcosa che i nostri genitori non volevano farci sapere.

Mi riproposi di non pensarci più e di riposare come mi era stato consigliato e lo feci; ma venni torturata da assillanti incubi. A differenza di mia sorella però, nel mio sogno non erano presenti i lupi. Ero nella foresta, certo, ma non erano presenti felci sporgenti né la nebbia; ma solo una piccola casetta insediata nel cuore del bosco con del fumo che usciva dal camino. Mi avvicinai: era fatta in legno, intarsiato con dei colori ricorrenti. Ciò che più mi sorprese fu che il motivetto che la ornava era strano con delle linee continue e altre che si perdevano per poi ricongiungersi al centro del disegno: un’enorme lupo.

Iniziai a retrocedere quando la porta si aprì cigolando mostrando una figura gigantesca, altissima alla quale però non potevo vedere il viso, oscurato dall’ombra della casetta. Inciampai in una radice e caddi a terra; l’omaccione mi venne incontro: era a torso nudo e aveva un tatuaggio nel braccio destro. Non parlò, continuò a venire avanti finchè nell’aria percepì le parole “Tranquilla, siamo amici Carlie, amici che ti stanno preparando una deliziosa festa” sibilò; il discorso fu seguita da un’agghiacciante risata e successivamente dalla trasformazione dell’uomo in lupo. Prese a correre dalla mia parte mentre io non riuscivo più ad alzarmi. Quando poi fu tanto vicino da toccarmi, gridai e.. mi svegliai.

Ansimavo con accanto mia sorella, intersa di sudore che gemeva. “Hai visto?” le chiesi telepaticamente. Annuì.

-Bambine, che è successo?!- mio padre frenò all’improvviso. Entrambi i nostri genitori ci apparsero a fianco, stringendoci in un abbraccio: eravamo fermi nell’autostrada.

-Che è successo?!- domandarono ancora. Guardai mia madre e poi mia sorella.

“Stai zitta.” le dissi mentalmente. Gli occhi incrociati dal terrore.

-Niente. Un blutto sogno.- risposi.

Mamma non parve soddisfatta –Entrambe l’avete fatto?-

-Si, eravamo in contatto e ha seguito il mio incubo anche lei- affermai, sicura.

-Cos’hai visto Carlie nel sogno?- mi chiese papà, con i suoi occhi abbacinanti.

-E..e..era lo stesso di Nessie.- mentii, chiudendo la mia mente a lui. Papà capii immediatamente che c’era qualcosa che non volevo condividere con loro.

Riprese il comando dell’auto affermando mia madre, e dicendole di rientrare.

-Edward, preferirei stare dietro con le piccole: sembrano veramente spaventate questa volta.- disse con suo marito, facendogli gli occhi dolci.

Mio padre la guarò – E va bene.. tanto fra poco siamo arrivati-affermò.

 

Il resto del viaggio procedette piuttosto bene con mamma a fianco. Iniziò a leggerci alcune storie del nostro libro, di come Napoleone riuscì a sfuggire dalla sua prima prigione nella quale era stato esiliato e di come aveva poi ripreso il comando fino a raggiungere la Russia ed essere battuto nell’avvincente e indimenticabile Battaglia di Waterloo. Già, proprio una bella storia.

Essendo bambine per metà vampire le favole come Cenerentola o Biancaneve non ci prendevano più di tanto, anche perché le reputavamo infantile e oltretutto non veritiere. Per noi era più divertente leggere poesie di Neruda o della Dickinson piuttosto che farci raccontare simili novelle in cui il principe correva sempre in soccorso della sua principessa. Insomma, noi eravamo come delle donzelle, principesse, ma nessuno era mai corso in nostro soccorso oltre ai nostri genitori o agli zii. Mai una volta Seth o Jacob. Sebbene io fossi una bimba diversa dalle altre, anch’io volevo il mio lieto fine. Ma questo era un pensiero che il più delle volte tenevo per me.

-E quindi qual è la molale di questa stolia, mamma?- le chiese mia sorella.

Nostra madre ci riflettè un po’ – Bhe, suppongo che non si dovrebbero fare progetti o operazioni di conquista senza valutare tutti i pro e i contro e soprattutto tenere sotto controllo il clima!- rispose, incominciando a ridere e per noi fu impossibile resistere a quella risata.

Dopo circa dieci minuti, papà esclamò- Siamo arrivati! Guardate fuori, è stupendo!-

In effetti aveva ragione: davanti a noi si sprigionò una bellissima luce bianca che contornava un paesino, simile a quello di Babbo Natale dove la neve era ovunque, sopra i tetti, sulle auto, nella strada, davanti agli ingressi dei negozi e le case erano ricoperte di colori natalizi. Lo spazzaneve tintinnava a causa dei sonagli che aveva appesi sul vetro e ripuliva le vie perché fossero pulite per il naturale scorrimento delle macchine. Circa nove tornanti dopo, giungemmo finalmente davanti ad un condominio, chiamato “Splendor”. Era fatto di legno e la neve lo ricopriva quasi del tutto. Ci fermammo lì davanti. – Eccoci- affermò papà –Scarichiamo e affrettiamoci a raggiungere il nostro appartamento, così poi possiamo uscire a divertirci!-

Scesi dall’auto e mi buttai nella neve: meraviglioso, la adoravo!

-Carlie Reneè Cullen, alzati subito! Guarda! Ti sei bagnata tutta!- mi sgridò mamma, afferrandomi e scrollandomi dalla neve. Intanto papà e mia sorella ridevano a crepapelle, infilandosi il giaccone invernale.

Iniziai a ridere anch’io mentre mia madre mi infilava il piumino. Lei era bella come sempre: la luce bianca donava ai suoi occhi color ambra e ai capelli mossi, lunghissimi una luminosità ancora mi accecante.

Probabilmente mio padre pensò la stessa cosa perché prese mia madre e facendole fare un casquè, la baciò –Sei ancora più bella del solito, amore- disse, alimentando la passione.

-Ehm Ehm!- li interruppe la mia gemella- Ci saremmo anche noi!- continuò, con un atteggiamento risoluto.

Alchè i nostri genitori ci afferrarono e ci buttarono nella neve gelida e fresca, tempestandoci di baci. –Basta Basta!- urlavamo mentre loro cominciarono a farci le pernacchie.

 

Dopo esserci ripulite dalla neve afferrammo e bagagli e incominciammo a raggiungere il nostro appartamento, circa due piano poco più su. Quando papà aprì la porta ne rimasi assolutamente estasiata. Buttai a terra ciò che avevo in mano ed incominciai a girarla. Un lungo corridoio si stagliava davanti a noi, subito a sinistra c’era la sala da pranzo con il salotto e la cucina chiusa da una porta scorrevole. Lì, un immenso davanzale mostrava il paesaggio stupendo, ricoperto dalla neve. Corsi dall’altra parte del corridoio e alla mia destra notai due bagni, uno per noi bambine e l’altro per i nostri genitori. Seguendo ancora il corridoio vi era la nostra camera e poi nel buio quella di mamma e papà. La mia stanza comprendeva un letto a castello e uno matrimoniale e tutto era assolutamente bianco.. incantevole! Neanche mi dovessi sposare! Risi divertita da tutto ciò che mi circondava, troppo bello per essere vero.

I miei genitori furono molto compiaciuti dal mio entusiasmo, mentre mia sorella mi seguiva avanti e indietro per l’appartamento.

Quando mi voltai verso mio padre dissi- Vero che non ce ne andremo più?!- sorrisi e poi corsi loro incontro per abbracciarli.

 

Trascorremmo la serata a cucinare salsicce nella brace, canticchiando vecchie canzoni da montagna e poi papà ci portò in un’altra stanza del condominio dove vi era solamente una grande tavola da ping pong. Mi esaltai per quel gioco e ci giocai fino all’ora di andare a letto.

La mattina di buon ora mi svegliai ed aprii la finestra: la soffice arietta di pulito entrò, agghiacciando e svegliando Renesmee che saltò in piedi con un urletto. Corremmo-com’ era nostro solito- nella camera dei nostri genitori e vi saltammo sopra.

-Ehi piccole- ci diedero loro il buongiorno, portandoci sotto le coperte- oggi siete mattiniere! Sono solo le otto..- disse papà.

-Shi, però non vedo l’ora di andare a sciare!- risposi. Per me era tutto così nuovo e divertente che davvero non potevo rimanere in casa senza vedere il resto.

Io e Nessie facemmo colazione con una grande tazza di latte caldo e poi mamma ci vestì pesantemente per uscire.

La giornata era soleggiata ma ghiacciata: il freddo era incredibile. Iniziammo a scendere lungo la pendenza con i nostri sci in mano fino a raggiungere la funicolare.

Era stupendo per me dondolare su quella macchina sospesa in aria: un’altra cosa che per me era completamente nuova!

Quando arrivammo sul monte, raggiungemmo la scuola scii dove avremmo trovato i maestri che ci avrebbero insegnato a sciare. Mamma aveva detto che per imparare per noi sarebbe stato più divertente stando con gli altri bambini, anche se avremmo avuto meno difficoltà di loro per il nostro immancabile equilibrio. E così fu. Era bellissimo per noi seguire i maestri per le strade piene di neve, giù giù fino allo skilift e poi di nuovo su su fino a raggiungere la cima del monte.

Nel primo pomeriggio ci riportarono ai nostri genitori, che ci aspettavamo impazienti. Riprendemmo subito a sciare mostrando loro le nostre capacità sciistiche e continuammo così fino alla sera. Quando tornammo a casa mamma ci fece un bagno e a cena mi addormentai sul piatto. Avevo passato una giornata molto divertente ma anche veramente stancante, perciò andai a dormire molto presto insieme a mia sorella. Verso notte fonda sentii qualcosa sbattere alla finestra e mi ricordai di non averla chiusa. Supposi fosse il vento e così scesi dal letto mezza addormentata per chiuderla. Stavo per serrare i battenti quando mi arrivò un sasso in testa e caddi a terra. Mi rialzai guardando giù, sotto alla mia finestra e vedi una figura, nera come la pece che mi guardava con i suoi occhi rossi cremisi. Presi ad urlare senza smettere, correndo tra le braccia preoccupate dei miei genitori. Non avrei mai più dormito da sola!     

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice:  Tik Tok.. come state? C’è nessunooooo? *l’autrice viene spazzata via da un vento gelido, glaciale* Vi prego, perdonatemi se potete ma non sapete che casino ho passato in quest’ultimo tempo. Come vi avevo detto avevo due materie tra il 5 e il 6 e sono riuscita entrambe su ma non sapete che fatica ho fatto! Con un 5,92 periodico il mio professore di Latino mi voleva dare il debito e vi giuro che stavo andando giù di matto! Poi quella di Matematica aveva confuso i miei voti e le pareva fossi sotto invece non era così e in più ho fatto le prove per il saggio fino allo sfinimento e questo si è svolto esattamente sabato scorso. Perciò ero stanchissima e non ne potevo più. Ho dovuto abbandonare la scrittura di questa storia ma vi prometto che d’ora in poi sarò più costante nei miei aggiornamenti se c’è ancora qualcuno che mi segue. Ho notato che a differenza dei primi capitoli (fino al decimo circa) avevo la media di 25-27 commenti alla volta e ora solamente 9.. non pensavo fosse diventata così brutta questa storia.. non vi prende più? Se è così posso smettere perché in effetti non mi convince neanche più.. ho molte idee per questa storia e vorrei conseguirle ma se non vi piace più posso anche togliere il disturbo, davvero ^^ A proposito, probabilmente non ve ne importerà nulla, però io ve lo dico lo stesso (: Il periodo di depressioni è finito del tutto ed è per questo che la mia allegria è tornata a dipingere queste pagine.. ebbene si, sono felice e spero vivamente che lo possiate essere anche voi. Se siete in fase negativa o pensate che nessuno arriverà per allietarvi la giornata non temete: ognuna di noi ha il suo principe azzurro, come ne è convinta anche Carlie, e vedrete che prima o poi arriverà. Quindi, perché disperarsi? Siamo giovani, viviamo la vita come va vissuta! Con gli amici, le feste, e ora il mare. Senza commettere sciocchezze che ci porterebbero sulla via del male, ma pensate a ciò che avete e non ha ciò che non avete. Guardate il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Io ho fatto così e sapete una cosa? Si sta molto meglio :D

1°Indagine: Ragazze!!! Il 30 Giugno esce Eclipse al cinemaaa! Emozionate? Io tantissimo! E poi avete visto che è uscito il nuovo libro della Meyer "La breve storia di Bree Tanner"? Chi di voi l'ha già letto? Io l'ho comprato.. spero di iniziare presto ^^
2° indagine
: Eccola qui, la nostra neo-mamma preferita che questa volta ha scritto qualche riga per voi.

Salve ragazze, è da un pezzo che non ci si sente, eh? Scusate se non mi sono fatta più sentire, ma il lavoro e la mia bambina mi hanno tenuto molto occupata. Celeste ha ormai 8 mesi, è grande e forte ed è anche una peste! Non sta mai ferma, gattona da una parte all'altra della casa senza mai fermarsi, gioca con le mollette del bucato e sta facendo già i dentini. Cresce magnificamente, non mangia molto ma almeno la notte dorme tranquilla nel suo lettino, svegliandosi solo poche volte. Io ho un lavoro fisso come aiutante psicologo, però spero di avere presto un aumento. Non ho potuto fare di più perchè essendo una neo-laureata e una neo-mamma allo stesso tempo non mi posso aspettare di più, ma sono orgogliosa della mia vita. Quest'estate ritornerò a lavorare part-time nella libreria.. è un luogo fantastico per me, perciò non voglio rinunciarci.. magari comincierò precocemente a leggere delle storie come Twilight alla mia piccola, chissà se seguirebbe! xD A presto care, spero di sentirvi presto e mi raccomando.. non abbandonate questa storia, per me Noemix scrive molto bene ed è davvero presa da questa attività. Non meriterebbe una fine da bidone, non trovate? xD Un bacione a tutte

LittleSmiley


Incredibile, ma oggi mi ritrovo anche a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:

 Ed4e: Carissima! Per adesso non ti dico niente, posso solo aggiungere che il sogno che Nessie ha fatto, sarà al centro della narrazione (: Si, sono molto tenere, mi sono divertita molto a dipingerle in questo modo! A presto bella e non sai quanto felice che tu continui a seguire me e la mia storia! Un bacione enorme! ^^
ese96: Grazie Ese, sono proprio molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto :D Riguardo a Celeste sta benissimo, è grandissima! Sta crescendo a vista d’occhio e la nostra LS spero abbia aggiunto ciò che mancava nelle mie informazioni su di loro. Un bacione a presto e grazie di tutto!
Frafra9: Si, sono una famiglia stupenda Fra, davvero. Jacob qui ha fatto la parte del cattivo, ma si riscatterà: vedrai (: Grazie,perché continui a seguirmi nonostante i miei ritardi.. Grazie mille! ^_^
Saretta__Trilly__: Cara, sei una delizia. I tuoi commenti mi allietano sempre la giornata, sei così carina! Grazie, spero che tu mi abbia aspettato anche questa volta, perché se così non fosse mi dispiacerebbe davvero molto! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, Jacob e Seth sono dolcissimi, hai ragione e vedrai che bel quadretto vedrai alla fine!** Un bacione, a presto!
Irenucciola Cullen: Grazie bella, sei troppo dolce! Sono contenta che tu continui a seguirmi e ancor di più che ti piaccia ciò che leggi! Io scrivo col cuore e sono sempre felice quando le mie storie ricevono complimenti. Sei troppo carina, davvero (: Alla prossima, presto! (spero! xD)
keska: Cuoreee! Ce l’ho fatta, sono tornata, dopo mesi e mesi di assenza sono tornata! Grazie mille per i tuoi complimenti, detto da te vale doppio! Già, i lupi mi scocciano sempre, ma li dovevo far tornare perché, ebbene si.. adoro Seth! ** è uno dei miei personaggi preferiti e nelle mie storie non può mai mancare! ;) Ma vedrai che magari a Jacob la facciamo pagare più avanti, vedrai! Un bacione cuore, a prestissimo!
Sara_Twilighters: Ehi bella, benvenuta! Ti accettiamo moltissimo nella schiera delle Twins’s girl! ;) Già, però per fortuna il mio periodo buio è passato, spero anche il tuo ^^ I periodi di depressione capitano a tutti, ma per fortuna passano e si va avanti. Ci si rende conto che comunque la vita è bella e che si  è troppo piccole per non viverla fino a fondo come dovremmo (: Baci ragazza, a presto!
hermana: Ecco la qua la mia fan più presente! :D Scusa, non ho avuto il tempo di leggere e commentare la tua storia ma cercherò di farlo presto. Tu però continua a seguirmi, mi fanno davvero molto piacere i tuoi commenti! A presto cara, un bacio grandissimo ^^

Presto, molto presto, qualcuna tra le mie care commentatrice verrà picchiato( Mazza, Giulia siete nei guai ù_ù). Non dico altro. xD
Ringrazio le mie lettrici silenziose che leggono sempre (spero) i miei capitoli che, nonostante i larghi archi di tempo, vengono postati strenuamente. Spero di riprendere un’andatura più costante quest’estate, sia nelle recensioni che negli aggiornamenti. A presto care. Un bacione enorme, vi voglio tanto bene (:

Noemix 

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Capitolo 21
*** ANGELO ***


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Angelo

21°Capitolo

~~

L'anima dovrebbe sempre star socchiusa
perché ove il cielo chieda

non sia obbligato ad aspettare
o temendo di disturbarla


se ne vada, prima che lei faccia scorrere
il chiavistello nella porta

per scoprire che il cortese ospite,
il suo visitatore, non c'è più -


(Emily Dickinson)

 

 

 

Renesmee

 

-E sai, quando andavo alle medie io e la mia amica ne combinavamo di tutti i colori! Una volta, la maestra si volse verso la lavagna e insieme..-

Che strani discorsi facevano gli esseri umani. Quando sono piccoli di solito vogliono diventare grandi il più velocemente possibile mentre quando lo diventano, raccontano di quando erano piccoli, la loro vita semplice e gli episodi accaduti.

Mentre io e mia sorella ci rendevamo completamente conto di essere fortunate ad essere ancora delle bambine. Non immaginavamo il futuro, non avevamo alcun progetto per esso e nemmeno pensavamo fosse imminente, nonostante la nostra crescita accelerata. Da una ricerca, i miei zii avevano scoperto che io e Leslie ci saremmo fermate circa alla sembianza di due ventenni e poi, come i vampiri, non saremmo invecchiate. Ciò era un bene, ma solo una cosa mi spaventava: chi sarebbe stato il mio principe azzurro se lui sarebbe morto mentre io sarei sempre rimasta giovane? Non sapevo se l’immortalità facesse per me. Insomma. Questi pensieri disturbavano anche la mia sorellina, ma non quanto me, dopotutto..ero io la visionaria della squadra!

Fui svegliata la mattina presto da un raggio solare che si era infiltrato tra le tende che avevo sistemato accuratamente la sera prima, in modo che non mi svegliasse troppo presto il giorno successivo. Aprii gli occhi e.. un momento! Le tende erano scostate e i vetri rotti! Che era successo?!  Mi precipitai nella camera dei miei genitori e notandomi mi fecero il segnale di fare silenzio. Tra le loro braccia, Carlie dormiva serenamente, mentre mia madre le accarezzava i riccioli.

Entrai nella camera e mio padre mi tirò su letto, abbracciandomi.

-Che è successo?- domandai, curiosa.

-Questa notte qualcosa ha spaventato Leslie, ma non sappiamo cosa.. farfugliava qualcosa su una figura dagli occhi cremisi e poi si è addormentata.- rispose papà.

Una figura dagli occhi cremisi? E chi poteva essere? Non conoscevo vampiri con gli occhi così, neppure gli umani potevano averli e nemmeno i licantropi.. quindi mia sorella aveva semplicemente sognato? Ma il vetro della finestra era rotto.

Bisognava fare chiarezza su questo episodio e io volevo assolutamente scoprire la verità. Sherlock Renesmee avrebbe trovato la soluzione del delitto!

 

Stavamo salendo sul bamby, una funivia per bambini, con il nostro gruppo. Avevamo entrambe due splendidi sci con le racchette e ci stavamo divertendo molto quando, all’improvviso, Leslie gridò. Mi voltai verso di lei e poi successivamente verso dove stava guardando. Vi era una figura nascosta, purtroppo però non riuscivo a vedere gli occhi dell’uomo poi, disparve.

Rimasi scossa da quella visione. Il maestro accorse alle grida di mia sorella –Che è successo?- le chiese.

-Niente, lo scalpone mi stlinge un po’ e ha sbattuto plopio nel punto che mi faceva male..- rispose Carlie, sviando i sospetti degli altri.

-Ah, tranquilla- la rassicurò lui- Se vuoi lo allentiamo un po’- e così fece.

Poi riprese la sua posizione davanti agli altri e cominciammo a salire sul bamby. Fui affiancata da un uomo strano, vestito completamente di nero e ricoperto da un mantello di un rosso cremisi. Non potei vedere gli occhi a causa della maschera ma quel tipo non mi piaceva affatto. Notai che avanti a me, affianco a mia sorella stava un uomo vestito allo stesso modo e iniziai a capire che non era affatto un caso.

-Leslie, slaccia la cintura e scendi immediatamente!- le urlai e in attimo quelli ci furono addosso, ma io fui più veloce e caddi a terra nella neve, vicino alla mia gemella. Le ordinai di partire subito, mentre il mio insegnante ci urlava di tornare alla posizione di arrivo. Iniziammo a racchettare il più velocemente possibile mentre gli uomini in nero ci seguirono, anch’essi sciando.

Partimmo in discesa: speravo tanto che zia Alice potesse vedere cosa stava accadendo e magari avvertire papà e mamma, che ci avrebbero trovate e salvate. Lo speravo tanto. Però non intendevo mollare tutto e farmi catturare; avrei lottato comunque il più possibile!

Carlie mi stava vicino, superammo l’hotel lungo la pista e dopo moltissimi alberi iniziò a scendere una sottilissima nebbiolina bianca, poi fiocchi più densi e successivamente neve vera e propria. Era stupenda così soffice, candida e dolce!

Arrivammo uno spiazzo e ci togliemmo gli sci per salire sulla funivia; per fortuna non vi era nessuno all’orizzonte: li avevamo seminati.

Trovammo un posto a sedere su una di esse e mi tolsi la mascherina per respirare un po’, avevo fatto una gran fatica a scendere dal Bamby!

-Come stai solellina?- le domandai:anche lei era molto scossa,data la situazione.

-Be..Bee..Bene.- rispose. Tremava, aveva tanto freddo.

La abbracciai –Vedlai che andlà tutto bene- rassicurandola.

-Cosa vogliono quei blutti tipacci da noi?-

-Non..Non lo so, solellina. Se lo sapessi tlovelei una soluzione.-

Guardai fuori dal finestrino. Tutto si stava imbiancando, la neve copriva le strade e gli alberi e speravo che almeno il sole non ne venisse turbato. Come se qualcuno stese ascoltando i miei pensieri, proprio in quell’istante, delle nubi spesse e nere lo coprirono. Accidenti!

La strinsi ancora di più. Temevo che da lì a poco qualcosa sarebbe accaduto. La mia gemella, terrorizzata come me, scoppiò in un pianto disperato e tiepide goccioline cominciarono a coprirle il volto. Presi un fazzoletto dalla tasca interiore della tuta e cercai di asciugargliele. Avevo il timore di aprir bocca e dirle qualcosa che avrebbe solo potuto peggiorare la situazione. Non avevo parole per rincuorarla perché la situazione si aggravava di minuto in minuto.

Le nubi oscurarono il cielo in pochi secondi e subito la funivia si fermò, dondolando forte. Lanciai un urlo: che stava accadendo?

Successivamente sentii lo scontro di due oggetti molto duri.

Un suono acuto di ferro.

Un rumore più agghiacciante.

Guardai fuori ancora dal finestrino e improvvisamente, il nostro cubicolo cominciò a cadere, sempre di più, mentre io e mia sorella urlavamo pazzamente.

Perché?

Perché a noi?!

Infine un tonfo. Si era sganciato dal filo conduttore che legava tutte le funicelle senza però danneggiare le altre, cosa matematicamente impossibile perché erano tutte unite tra loro! Che cos’era..

I vetri si erano infranti nella caduta. Raddrizzai Leslie che per pochi secondi aveva perso i sensi dalla paura e la portai fuori. Davanti a noi, la desolazione.

Era tutto tremendamente candido in terra, sugli alberi e nel cielo. Come avremmo fatto a ritrovare la strada di casa?! Iniziai a gridare, chiamando qualcuno in soccorso. Ma come risposta dal bianco puro emersero due figure nere, le stesse che probabilmente ci avevano seguito fin lì. Ecco chi era stato a farci cadere dalla funivia! 
-Chi siete?- domandai strillando, avvinghiata a mia sorella.

Essi ci ringhiarono e si avvicinarono.

-Fermatevi oppure giuro che vi fermiamo noi!-

Questi iniziarono a ridere. –Eh! Che paura che ci fai piccolina! Sei davvero terrorizzante!- disse uno di loro, schernendomi.

-Chi siete?- ripetei, notando che avevano ritrovato l’uso della parola.

-Noi?- rispose l’altro –Noi siamo delle persone che vi possono aiutare bambine care-

Questa volta provai a ridere io. –Certo! E io sono cappuccetto rosso!-

Sogghignarono, togliendosi il mantello. Uno aveva i capelli incredibilmente chiari e l’altro incredibilmente scuri. Nel braccio destro avevano un tatuaggio: come nel sogno di mia sorella!

-Credimi, sei molto vicina a fare la sua stessa fine.- ringhiò l’uomo dai capelli biondo platino. I loro occhi erano color cremisi e la loro pelle diafana. Assomigliavano a dei vampiri ma.. come potevano esserlo? I vampiri avevano gli occhi color ambra e si nutrivano solamente di animali come i miei genitori e gli zii.. giusto?

-Sss..siete dei vampiri?- domandai, tentennando.

Sorrisero. –Esatto bambina.-

-Ma perché avete gli occhi rossi? Vi nutrite di animali, vero?- continuai: li stavo distraendo.

Questa volta risero a crepa pelle.-Chi ti ha inventato una storia simile? I vampiri non si nutrono di animali, ma di sangue, sangue umano.-

Tutto divenne scuro. Come? Non era possibile! Nessuno della mia famiglia di sfamava attraverso degli umani anche se il nonno Charlie aveva un buonissimo profumo e mi veniva l’acquolina ogni volta che lo vedevo. Nessuno mi aveva mai detto che esistevano vampiri che.. uccidevano.

-Adesso basta chiacchierare, fratello. È ora di agire!- gli ordinò quello con i capelli scuri. L’altro annuì e improvvisamente i loro visi si fecero duri, terribilmente spaventosi e ricominciarono a ringhiare. –Avanti, portiamo queste adorabili bambinette al padrone, fratello. Verremo ricoperti di ogni onore!-

Strinsi Carlie a me. Non potevo permetterlo, ma come? Chiusi gli occhi.

Oh, Dea bendata, ti prego aiutaci! Pregai. Trattenni il respiro: era finita per noi.

Non avevo neppure salutato mamma come si doveva e non avrei più rivisto Jacob. Quanto avrei desiderato abbracciare il mio Jake.. mi mancava tanto!

Mentre tutta la mia vita mi passava davanti per la seconda volta in un mese, un ululato riecheggiò nella foresta. No! Basta lupi!

Cominciai a piangere forte e successivamente percepii che qualcuno si stava avvicinando e infine un attacco vero e proprio.
Nessuno avrebbe potuto sconfiggere quei due vampiri, quindi non mi azzardai ad aprire gli occhi: la fine era vicina.

Passarono parecchi minuti. L’attacco continuava imperterrito. Sentivo vari guaiti in conclusione il suono di ossa rotte e un zampilli di fuoco nei dintorni.

Poi dei passi. Passi sempre più vicini. Strinsi gli occhi, arrivava, la fine arrivava inesorabile quando cinque dita calde mi toccarono leggere e dolci il braccio.

-Nessie, stai bene?- domandò una voce melliflua e preoccupata.

Aprii gli occhi di colpo, scioccata. Era il mio Jacob!! Qualcuno lassù aveva ascoltato le mie preghiere!

-Jakeeeee!- strillai, lanciandomi tra le sue bracci. Al suo fianco vi era anche Seth e Carlie gli si fiondò addosso, mentre lui la abbracciava teneramente.

Diedi un grosso bacione al mio lupo fidato, mentre si alzava e il mondo riprendeva colore. – Come avete fatto a trovarci?- gli domandai, una volta tranquillizzata.

-Vi seguiamo dalla vostra partenza. Avevamo paura di lasciarvi sole, qualcosa ci diceva che non sareste state al sicuro senza di noi e.. avevamo ragione!- rise Seth. Quanto li adoravo! Sorrisi e abbracciai ancora il mio lupacchiotto: mi era mancato davvero tanto!

In un momento ricordai i due giovani vampiri: che fine avevano fatto?!

-Jake, ma.. dove sono i due vampiri?- chiesi, di nuovo angosciata.

-Tranquilla piccola mia, li abbiamo fatti fuori, bruciati come se non fossero mai esistiti- sorrise lui.- Ehi ma, un momento! Hai la erre, la pronunci bene!- esclamò sorpreso.

-È vero!- continuò Leslie.

-Un momento: anche tu, tesoro, ce l’hai!- affermò felice Seth, volteggiando insieme alla mia sorellina.

-Nessie è stata davvero coraggiosa oggi, ha parlato con i due assassini prendendo tempo- spiegò lei.

Sorrisi.- Ho cercato di ritardare la fine il più possibile!- ridacchiai. Ero felice in fondo di com’erano andate le cose.

-RENESMEE E CARLIE CULLEN, CI AVETE FATTO PRENDERE UN COLPO!- urlò mamma, seguita da papà, scivolando per la discesa fino a raggiungerci.

-Bels, avanti.. le piccole hanno solo..- cominciò Jacob, in difesa.

Felice certo.. forchè..

-TU STAI ZITTO! NON DOVRESTI NEMMENO ESSERE QUI!-

-Mamma!- la salutai, correndo ad abbracciarla insieme alla mia gemella.

-Angioletti miei! Ci avete fatto prendere un accidente! Il maestro c’ha detto che vi siete buttate giù dal Bamby e che poi eravate fuggite. Cos’è accaduto, perché l’avete fatto?- ci domandò lei angustiata.

-Vedi mamma, qualcuno ci stava inseguendo, due figure incappucciate e ci hanno condotto sino a qui, sganciando la nostra funicella dalle altre e siamo cadute. Meno male che Jacob e Seth seguivano le nostre tracce e ci hanno salvate!- esclamai, contenta, abbracciando anche papà.

-Nessie! Hai la erre! Non parli più come prima!- accorse lui, roteandomi in braccio.

-Già e anche Leslie!- sorrisi.

Mamma però continuò imperterrita, stringendo mia sorella a sé.

-Chi erano?-

-Non lo sappiamo. Erano due vampiri con gli occhi rossi rossi che mangiavano sangue umano.-Spiegai- Non hanno detto chi sono.. parlavano della riconoscenza che avrebbero avuto tornando dal loro padrone con noi. Non hanno detto altro-

-Siete state bravissime bimbe, davvero. Siamo fieri di voi- disse mio padre, baciandomi- E grazie Jacob e Seth, per aver salvato le nostre bambine. Non vi saremo mai riconoscenti abbastanza.- continuò, dando una pacca sulla spalla ai due ragazzi.

-Grazie- sorrise mamma, dando un bacio ad entrambi.

-Figurati Bella. Edward, non ci dovete niente. Sapete cosa significano per noi le due gemelle e poi..- affermò Seth.

-E poi due amici licantropi fanno sempre comodo!- rise Jacob. Il mio Angelo.

Aveva ragione mia sorella: non avrei dovuto farmi condizionare da un sogno, dopotutto lui.. mi voleva tanto tanto bene.

E da quel momento in poi, mi sarei sempre fidata cecamente di lui, sopra ogni cosa.

Salii nuovamente in braccio a Jacob e vidi qualcosa colare dal suo braccio..

-Jacob, ma tu sanguini!-

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Eccomi! Dai, non ho tardato tanto a postare nuovamente,no?! (:
Ho fatto prima che ho potuto. La scorsa volta ho ricevuto 11 recensioni. Bhe dai, sono contenta che ci sia ancora qualcuno che mi segue e mi sopporti. Ho deciso di non sospendere la storia: quelle che hanno commentato, mi hanno ricordato cosa significa realmente scrivere. Io non devo scrivere per nessuno, non devo farmi abbattere se non ricevo tante recensioni. L’importante è che finchè qualcuno mi seguirà, non sarà un fiasco totale. xD Ma alla fine io scrivo perché mi piace farlo e non smetterò solo perché gli “ascolti” sono calati. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Le piccole si sono trovate in difficoltà questa volta ma i nostri lupacchiotti si sono fatti valere. Ovviamente non poteva andare tutto bene xD Lupacchiotte, non mi uccidete! xD
Anche oggi mi ritrovo a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:

Saretta__Trilly__: Ehi bella! Mmm.. vediamo se è un vampiro cara xD Tutte avete tratto conclusioni affrettate, conclusioni troppo affrettate.. Credi veramente che se fosse un vampiro lancerebbe sassolini alla finestra delle bambine? Riflettici. xD Si, la nostra neo-mamma sta bene e la piccola cresce.. che meraviglia la natura! Brava, nemmeno a me piace vedere le anteprime dei film, altrimenti poi so già cosa aspettarmi e l’ultimo libro della Meyer non vedo l’ora di leggerlo! Appena avrò un po’ di tempo libero lo leggerò senz’altro! ^^ A presto stellina, un bacione.
keska: Cuore! ** Sisi, Jacob non è rimasto indenne visto? muahaha xD Scusa, mi contengo. :P No, sinceramente non sono stata a sciare ultimamente, ma tutto ciò che ho descritto ricorda la mia infanzia in montagna, senza contare poi che adoro la neve e spero di aver trasmesso questo mio amore anche a voi ^^ A presto cara, bacini!
hermana: Ehi cara! Postato abbastanza in fretta? (: No, la mia felicità rimane tranquilla qui nel cuore della sua padrona e la voglia di scrivere pure, tranquilla. Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, sono sempre contentissima quando i miei capitoli vengono apprezzati! *Q* A proposito.. dov’è che abiti? Così al massimo mi preparo xD Un bacione bella, a presto!
aurora julia: Ehi Aurora! Benvenuta tra le commentatrici! Mi fa molto piacere che la mia storia ti prenda, lo speravo tanto e no, considerato che ci sono persone come te a cui dispiacerebbe non leggere il seguito della mia storia ho deciso di non sospendere nulla, anche perché non sarebbe nel mio stile.^^ Anche tu adori la neve?!Allora abbiamo qualcosa in comune, è stupenda per me, talmente soffice e bianca da non poter farne mai a meno! Brava, hai fatto dei ragionamenti giusti, nessuno a parte te ha notato il tatuaggio, concentrati su quello, è un indizio. Fra pochissimo esce Eclipse.. evvai! *___* A prestissimo cara
bella_josephine: Va bene carissima, continuerò a scrivere per persone come te e per me. Adoro scrivere e voi mi avete rammentato veramente cosa significhi la gioia di un testo ben riuscito. Grazie per i tuoi “ordini” xD. Mi hanno aiutato (: Brava, sii felice, non ha senso rattristarsi in un mese così bello e con la scuola che è finita! A prestissimo!
kekka cullen: Grazie bella, grazie davvero per tutti i complimenti che mi hai fatto, sono molto contenta che ti piaccia sia la storia che il mio modo di scrivere ^^ In bocca al lupo per l’esame, mi dispiace per la premiere ma purtroppo non ci sono potuta andare.. ci sarebbe stata ieri! L Pazienza dai.. facciamoci forza :D A prestissimo e vedrai che Carlie starà bene..
Frafra9: Uh, non ci credo! Sei andata alla Premiere??! E come è stato vedere Kristen e Lautner? Mi racconti qualcosa per piacere? (: Si, mi sono ripresa dal mio periodo triste e ora sono felice e visto il mio umore ho ripreso anche a scrivere, parte di me essenziale. Grazie di avermi messo tra le preferite, ciò mi lusinga davvero molto ^^ Non sei mai stata a sciare? Bhe, ti auguro di andarci almeno una volta, è davvero bellissimo, un paesaggio mozzafiato. Ma se abiti nelle estese pianure della Sicilia o insomma nel meridione scommetto che anche lì il paesaggio non dev’essere da meno. Io sono invece di Ravenna, quindi sono abituata più a vedere luoghi marittimi (: Ti saluta Celeste, le ho dato il “morsetto” xD. A presto!
Sara_Twilighters: Ehi bella! Mi commuove la tua fiducia verso di me, mi commuove davvero ** Grazie!!! No, raccontami tutto quello che vuoi della tua vita, mi sa che hai passato esattamente il mio stesso periodaccio e visto che vi ho rotto un sacco con tutto ciò ho piacere ad ascoltarti, davvero. Quando vuoi, io sono qui ^^ Ahaha xD Sono contenta che il paesaggio ti abbia sbollita un po’, non c’è niente di meglio che un ghiacciolo in una giornata afosa estiva! Riguardo alla figura cremisi.. credo che tu abbia capito che non è un vampiro. A prestissimo cara!
Nessie93: Ohhhh! Eccola! È tornata a recensire la mia Nessie93, evvai! (: Non ci speravo più, bella! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, Carlie come sempre è dolcissima e la storia del principe azzurro.. bhe, c’ho messo lo zampino io. xD A presto e non lasciarmi mi raccomando! ^^
littleSmiley: Ciao cuginetta! Come sempre sei troppo carina, grazie per tutti i tuoi complimenti e grazie di apportare un contributo così grande alla mia storia: il racconto tuo e di Celeste. Grazie mille (:  A presto, ti voglio bene.
Tede:  Gemeeeeeeeeeeee ** Finalmente hai commentato, aspettavo solo te per postare di nuovo! Non sai che piacere mi ha fatto vedere un commento così lungo e così dolce! Ti voglio taaaaaaanto tanto bene <3 Sono felice che ti sia piaciuto ma tu sei troppo buona con me, insomma: per te è tutto perfetto e di imperfezioni ce ne sono a valanga! Addirittura poesia?! Glassie ** Si, mi hai beccata. Ho descritto la gita in montagna ma anche tutti gli anni passati in quel condominio “Splendor” che ho richiamato nel capitolo.. ero sempre con i miei genitori, ovviamente l’appartamento era molto più piccolo, però mi piaceva tutto di quel posto, perciò ho cercato di trasmetterlo il più possibile a voi e soprattutto a te, la mia gemellina <3 Sei fantastica, ti adoro e hai un’ottima percezione dei pericoli descritti (esatto, non ti sbagli xD). Il capitolo te l’ho dedicato perché sei stata importante per me negli ultimi mesi. Era mio dovere. (: un bacione, ti adoro!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix 

 

1°Indagine: Ragazze!!! Il 30 Giugno si avvicinaaa! Non vedo l'ora! *___*
2° indagine
: Eccola qui, la nostra neo-mamma preferita che ha scritto qualche riga per voi.

Salve ragazze, non sapete che pazzia ho fatto xD L'altro giorno, Celeste era particolarmente agitata e non riuscivo a farla dormire. Vi avevo detto che non volevo più leggerle le favole per bambini, no? Allora cos'ho fatto, ho preso giù dallo scaffale "Twilight" e mi sono messa a leggere. Vi giuro, se non lo avessi visto con i miei occhi non ci crederei: ha aperto i suoi bellissimi occhioni azzurri ed ha ascoltato tutto il primo capitolo senza strillare o lamentarsi e poi si è addormentata nel lettone! ^^ Quasi non ci credevo! Grazie Zia Steph!
A presto ragazze, un bacione a tutte! 

LittleSmiley

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Capitolo 22
*** FERITE ***


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Ferite

22° Capitolo

~~

 

Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

 

 

 

 

Renesmee

 
Cerco un mondo nella mia stanza fra inchiostro e note vorrei dire di più.
Se la tua casa è una gabbia e tu vorresti tornare laggiù.
Vorrei sapere se è proprio vero che fra le note non c'è tutta questa paura tutto ciò che è irraggiungibile.

Tenevo la testa china sul suo capezzale mentre udivo la loro canzone. Credo lo facessero per tentare di farmi star meglio, ma nulla può cambiare la situazione.

E riesco a scrivere coprendo le distanze per poi sorridere e se l'ascolterai potremmo credere di aver la soluzione ad ogni piccolo perché per poi rinascere.
Spesso scrivo ma non sono un poeta so musicare ogni parola che tu mi dai con un colore diverso ne dipingerò se lo vuoi.

Neanche una canzone cantata da papà e musicata dalla sua immancabile chitarra. Avrei preferito essere mille volte seduta vicino alla mia sorellina al piano,  cercando di diventare brava quanto papà. Ma io avevo cacciato Jacob in quel dramma. Io ero stata la causa di tutto il suo dolore e questo per me non aveva scuse.

Vorrei sapere se è proprio vero che ogni parola che scrivo sorprende anche te.
Tocco ciò che è irraggiungibile.
E riesco a scrivere coprendo le distanze per poi sorridere e se l'ascolterai potremmo credere di aver la soluzione ad ogni piccolo perché per poi rinascere.

Era disteso su quel letto da giorni ormai e non migliorava. Io non lasciavo la sua mano nemmeno per mangiare. Di tanto in tanto Jake mi rivolgeva parole consolatrici, ma nulla mi faceva stare meglio. Non capivo quel sentimento che contrastava ogni mia singola cellula. Sapevo che non potevo abbandonarlo e questo bastava.

Per poi rinascere e riesco a scrivere coprendo le distanze per poi sorridere e se l'ascolterai potremmo credere
di aver la soluzione ad ogni piccolo perché di aver la soluzione ad ogni piccolo perché di aver la soluzione ad ogni piccolo perché per poi rinascere.
(http://www.youtube.com/watch?v=2RV4PCWp1nk)

Si era ferito.
Ferito per colpa mia e non potevo perdonarmelo. Dovevo guarirlo.. ma come?! Mi sentivo tanto inutile.
Era la seconda volta nel giro di un mese che Jacob mi salvava. Perché?! Perché per lui il mio salvataggio comportava sempre dolore?
Ero una disgrazia vivente. Dovevo stare lontano il più possibile da lui, in questo modo, almeno lui, sarebbe stato bene. Salvo. Questo era ciò che importava.
Strinsi la sua mano maggiormente, sino a farmi male. Jacob. Il mio angelo era ferito.

Dopo aver scoperto che il mio lupo era stato colpito,eravamo tornati il più in fretta possibile a Forks. Billy e il resto del branco era corso a casa nostra per sapere che era successo e dopo aver scoperto il nobile gesto dei nostri due amici ne erano stati fieri. Tuttavia i complimenti furono sostituiti da lamentele, da parole di rammarico e preoccupazione; i due vampiri gli avevano morso un braccio.
Mamma e papà mi avevano spiegato che i licantropi reagivano diversamente al morso dei vampiri rispetto agli esseri umani. Se un uomo veniva morso, si trasformava in vampiro. Ma se un mezzo-lupo veniva morso, la morte era quasi inevitabile.
Papà aveva tardato un poco a succhiargli via il veleno, perciò Jacob ora rischiava la vita. Ed io morivo di dolore con lui.

Presi la spugna da sopra il comodino e la inzuppai d’acqua, umettando il viso contratto del mio Jacob, che gemeva di dolore. Soffriva terribilmente ed io ero sempre lì a cercare di aiutarlo in qualche modo. Di tanto in tanto papà e il nonno entravano nella stanza per controllare che tutto andasse bene. Altre volte correvano perché le sue condizioni divenivano più critiche del solito oppure quando le contrazioni erano più accentuate.
Ogni ora, tuttavia, il suo cuore perdeva colpi e il ritmo rallentava sempre di più.

Tum Tum Tum Tum

Tum Tum Tum

Tum Tum

Tum

Tum…Tum

E la mia paura aumentava.
Avevo sentito dire dal nonno alla mamma, che a Jacob rimaneva poco tempo da vivere.  A quella constatazione ero rimasta allibita, senza parole.
No. Non poteva. Jacob non se ne poteva andare.
Lui.. lui era il mio migliore amico ed io gli volevo molto bene. Doveva saperlo!
Inoltre, qualcosa di mistico, qualcosa di incredibile mi legava a lui. Sapevo che dovevo rimanere con lui, sempre e per sempre.
Jacob non poteva andarsene, non poteva!
Le lacrime mi colsero alla sprovvista, nascosi così il viso nelle coperte, continuando a piangere disperatamente.
Una mano gentile mi accarezzò i capelli; alzai gli occhi e vidi mia madre.
-Piccina mia, sono due giorni che non ti muovi dal di qui. Sarai stanca e anche scomoda..- disse, dolcemente.
-No mamma. Voglio rimanere qui, vicino al mio Jacob-, risposi, sedendomi meglio sulla poltroncina.
-Ma tesoro, nonna Esme ha fatto i biscotti al cioccolato che ti piacciono tanto. Carlie e Seth si sono già avventati sul piatto.. non vuoi correre a prenderne uno?- propose, guardando papà che, come immaginavo, era poco distante da lei, giusto sulla porta.
-No mamma. Preferisco rimanere qui, grazie- affermai, abbozzando un sorriso e riafferrando la mano di Jake.
Trascorsero pochi secondi quando ritentò:- Tesoro, davvero. Io e tuo padre siamo molto preoccupati per te.. mangia qualcosa, per favore. Jacob non scappa, giuro.- sorrise gentile lei.
Mi alzai. –So che a voi non importa nulla di Jacob ma a me si! Non voglio abbandonarlo! È colpa mia se ora sta così male. Il cibo può aspettare. Scusa mamma. Voglio rimanere qui, per favore.-conclusi, accasciandomi sulla sedia.
Mamma Bella uscì dalla stanza raggiungendo papà. Con il mio udito vampiresco sentii che disse a papà “è cresciuta la nostra piccola, non c’è che dire.”
Sorrisi. Dovevo tenere duro, per il mio Jake!
Come se lui avesse udito il mio pensiero, si mosse, stringendomi la mano e gemendo più forte. Era sveglio, si era svegliato!
-Jake!- esplosi, mentre i miei genitori rientravano.
-N..n..Ness.. Ne..Nessie.- mi chiamò, cercando di ridere.
Saltai su, abbracciandolo.- Oh Jacob!-, dissi- Mi sei mancato tanto.- mi commossi.
-Aa.. A..Anc..Anche.. Anche t.. tuu, N..ness- sorrise, con il viso ancora contratto dal dolore. La verità mi fu immediatamente chiara: non stava meglio, si stava solo sforzando di farmi preoccupare di meno.
-PPi..Piccola, vai a mangiare qualcosa, d..dai.- si sforzò lui.
-No Jake, io voglio rimanere qui, con te. Voglio che tu guarisca e..e..- dissi, mentre le lacrime scendevano copiose lungo le guance.
-O..Or..Ora vo..voglio.. voglio che.. voglio che tu mi.. mi ascolti be..bene.- iniziò, gemendo-Io non..io non sto.. io non st..sto mo..morendo. St..Sto bene, ma..ma un’altra.. ma una mor..morta di fame non ci serve. Io.. io sto qui. Ti aspetto. Va..vai a prendere i biscotti.. al.. ciocc..cioccolato.- affermò sicuro.
Lo scrutai bene, per cercare un qualcosa che lo tradisse. Un indizio che indicasse che lui stava mentendo, ma non trovai niente.
-Ne porto uno anche a te?- proposi, sorridente.
-Ce..Certo.- rispose, sforzandosi di ricambiare il sorriso.
Uscii dalla camera, scendendo velocemente le scale. In cucina trovai nonna Esme, che mi aspettava da parecchio tempo e Seth, che stava letteralmente divorando i miei biscottini.
-Ciao stellina- mi salutò nonna, dandomi un bacio sulla fronte.- Jacob sta meglio?- domandò tranquilla.
-Ciao nonnina, si, sta meglio. Ora gli porto un biscotto- sorrisi, afferrandone due: uno per me e uno per lui.
-Altro che uno, Nessie! Conoscendo Jacob in questo momento se ne mangerebbe una valanga!- rise Seth. Mi sedetti al tavolo e lo fulminai; lui se ne accorse.
-Ehi Ness, che hai? Sei arrabbiata con me?- chiese, preoccupato.
Non risposi. Non meritava una risposta.
-Ehi?!- riprovò- C’è qualcosa che è successa a Jake che non vuoi dirmi?-
Esplosi, alzandomi dalla sedia e puntando le mani sul tavolo.-No, figurati, non è successo niente a Jacob, solo fino ad un momento fa stava morendo nel letto di sopra! E tu non ti sei degnato di venirlo a trovare nemmeno una volta! Bell’amico che sei!- risposi, veramente arrabbiata, voltandomi per non mostrare le lacrime.

Sentii due braccia calde intorno alle mie spalle.

-Nessie, scusami se in questi giorni non ho dimostrato a Jacob l’affetto che provo per lui, è solo che sono certo che si riprenderà. Non ha bisogno che io gli rammenti la forza che ha dentro di sé. Quel ragazzo farebbe di tutto per te come io lo farei per tua sorella. Non temere, si riprenderà- disse Seth, sghignazzando; in quel momento lo perdonai. Era un ragazzo così sincero.. tutto si sarebbe sistemato per il meglio. Aveva ragione lui.
In quel momento entrò Leslie di corsa, affannata.
-Nessie!- esclamò- Ho sentito una cosa terribile!-
Sbarrai lo sguardo.-Che è successo?!- domandai, terrorizzata.
-Stavo entrando nella camera di Jacob per salutarlo quando ho sentito papà che parlava con lui. Gli ha chiesto se sapeva che da lì a poco sarebbe morto e che ti aveva salutato per sempre e lui ha risposto che lo sapeva e gli ha chiesto di proteggerti sempre e comunque come ha sempre fatto, da buon padre qual era. Inoltre ha detto che gli dispiaceva che non ti avrebbe più vista crescere!-conlcuse, ansimante.
Carlie non terminò nemmeno la frase che io stavo già salendo le scale all’impazzata. Entrai nella stanza di Jake come una furia, ma..era troppo tardi. La sua mano scura penzolava ormai senza vita e il capo era appoggiato sul cuscino come se fosse addormentato.
Gridai con tutto il fiato che avevo in gola, cercando in tutte le maniere di buttarmi su di lui, mentre la mia famiglia cercava di afferrarmi e sbarrarmi la strada.
L’unica che però riuscì ad afferrarmi fu zia Alice. –Non c’è più niente da fare, gioia mia.- disse, con la tristezza in cuore.
Piansi, piansi con tutta la forza che mi rimaneva. Era morto. Era morto ed io.. non gli ero accanto. Mai e poi mai sarei riuscita a perdonarmelo. Non poteva essere.
Non sapevo quale strano affetto mi legava a Jacob ma avevo sempre saputo che non potevo perderlo.
Invece se n’era andato. Silenzioso, senza avvertire, come aveva sempre fatto. Mi aveva allontanato tranquillo ed io.. gli avevo creduto!

Stupida, stupida.. STUPIDA!

Il nonno mi prese in braccio, mentre io non staccavo gli occhi dal corpo senza vita del mio Jacob. Vidi mamma in un angolo singhiozzare con papà che faceva lo stesso al suo fianco. Gli volevano bene. Anche papà che da quando ero nata non faceva altro che prenderlo in giro. Gli voleva bene. Pure Rosalie che l’aveva odiato da quando io ero ancora nel grembo della mamma, singhiozzava con Emmett. Gli voleva bene.
Nonostante tutti l’avessero sempre disprezzato davanti a me, ora lo “piangevano”.
Scesi dalle braccia del nonno mentre tutti gli altri mi chiamavano ed andai a stringere la mano del mio angelo mentre volava nel cielo.

 

  

Note dell’autrice: Calme. Giù le spranghe, abbassate mazze, fucili, pomodori, tastiere di computer, tutto! Vi dico solo che non è finita qui. Se mi fate fuori poi non leggerete il seguito!!(ah, come sono crudele!xD) Se vi state chiedendo “ma Jacob è morto davvero?” la risposte è Si, è morto davvero. No comment. xD
Comunque avete visto? Ho postato prestissimo, avete visto?! (: Vi prometto che il prossimo capitolo vi piacerà molto.. restate con me? ^^
Lupacchiotte, non mi uccidete! xD

Anche oggi mi ritrovo a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:

Saretta__Trilly__: Ciao bella! Sono contenta che ti piacciano i personaggi delle due gemelline, sono molto tenere, vero? (: Si, sono cresciute, sono maturate dal loro stato di “limbo” diciamo. Se noti, in questi ultimi capitoli erano rimaste stazionarie, si erano fermate al loro stato di bambine di 6 anni. Ora possono crescere regolarmente e velocemente. Già, Edward, come hai visto in questo capitolo, ha dovuto occuparsi del povero Jacob che proteggendo le bambine e Seth, si è ferito gravemente. Aiuto, non mi uccidere xD Eclipsee!! Evvai, è uscito! L’hai visto? Un bacione. Grazie per i tuoi bellissimi commenti!
hermana: Ecco la mia fan più presente!x) Tu sei un’amante di Jacob??! Fade retro! A me non piace Jacob, ma non lo disprezzo.. finchè sta lontano da Bella, sta simpatico anche a me xD Non mi uccidere ora, però. xD Le bambine hanno due anni, ma ne dimostrano sei. Si, c’era scritto nel capitolo 13, ma tranquilla,  non fa niente se te ne sei dimenticata ^^ Si, sono di Ravenna. Quindi tu sei siciliana? Oddio, mi spaventi, tranquilla non smetterò di scrivere. Un bacione, alla prossima!
aurora julia: Brava Aurora, ci stai ragionando tantissimo (: Bhe, ti aiuto. Sotto la finestra di Carlie, era Jacob che lanciava i sassi per chiedere a Nessie il motivo per il quale non li avevano fatti venire. Non aveva gli occhi rossi, ma siccome gli occhi dei licantropi sono marroncini, con il riflesso della luna lo sono sembrati. Ma questo è bastato a spaventare Leslie. Vampiri o licantropi? Vedrai (: Si! Io adoro la neve, adoro sciare, adoro buttarmici dentro e adoro fare battagli a palle di neve. Adoro tutto della neve ^^ A presto cara, un bacio e grazie per la bella recensione! 
ese96: Grazie mille ese! Spero che continuerai a seguirmi regolarmente e grazie per i complimenti! Baci!
kekka cullen: Ehi tesoro! Brava, ci stai arrivando, con calma, ma ci stai arrivando. Se ti svelassi chi sono.. ebbene, lo capirai presto (: Sono contenta che la mia storia ti piaccia, tanto tanto! Un bacione a presto. P.S. è uscito! Allora sei entrata nel cinema con un nastro rosso?!(; P.P.S. credo proprio che Celeste seguirà le orme della madre, spero che da grande diventerà una fan accanita come noi.. o forse no?! xD
Frafra9:  Ciao Fra! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Riguardo alle tue domande, credo che qui tu abbia ricevuto la risposta, forchè una: i Vampiri. Ebbene lo capirai presto, vedrai (: Wow, ecco perché sei andata alla Premiere, abiti a Roma! Dicono tutti che è una splendida città, io non ci sono mai stata. Hanno ragione? (: Non ci credo, sembra un sogno essere stati lì, dal vivo, averli visti, dal vivo.. Grazie di avermi raccontato la tua esperienza ^_^
marti89: Ehi, ciao! Che bello, sono contenta che ti sia fatta sentire ancora (: Certo, i due licantropi sempre pronti a difendere le piccole sennò, come hai detto tu, addio piccoline! Spero continuerai a seguirmi, un bacione, a presto!
Nessie93: Ehi bella! Si, mi sembra per un capitolo, ma non importa, mi fa comunque piacere risentirti (: certo, è proprio quello che sto cercando di fare, cercare di aggiornare ogni settimana, così magari quelli che ho perso col tempo mi perdoneranno e torneranno a commentare. ^^ No,  non erano Alec e Jane, altrimenti addio lupi! xD Fuoco, ma non posso dirti di più, lo capirai nei prossimi capitoli, promesso. Un bacione!
Tede:  Gemeeeeeeee ** Si, salve fortunatamente! Fuochino geme, fuochino, comunque capirai nel prossimo capitolo credo. Sai, io non ho uno schema premeditato come ad esempio Keska, io vado avanti capitolo per capitolo e neanche io a volte so cosa succederà. Spesso sono i miei personaggi che si impongono e fanno di testa loro xD Sono tanto contenta che ti coinvolga questa storia, davvero tanto. Io adoro scrivere e se riesco a farlo anche bene sono ancora più felice! ^^ Ti adoro geme mia e ricorda: non sei MAI sola. <3 Un bacione!
Ed4e: Tesoroooo! Finalmente, mi chiedevo dove fossi finita, ma per fortuna eccoti qua! :D Già, per fortuna che c’erano Jacob e Seth a salvarle, altrimenti che fine avrebbero fatto? Bah. xD Si, ora è tutto sistemato tra Jacob e Nessie, la piccola ha capito che era solo un incubo e che di Jacob si poteva sempre fidare.(: Un bacione, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.
littleSmiley: Ciao cara! Figurati, non mi dispiace affatto e grazie di esserti disturbata a commentare, dopotutto non è questo granchè. ^^ Sei molto gentile e salutami Celeste. A prestissimo cuginetta! Ti voglio bene! (:
bella_josephine: Ehi bella!! Finalmente sei tornata, già ti davo per dispersa! xD Bhe, di certo sono stancanti quei campi, un mucchio di miei amici lo fanno e so quanto stancano.. Grazie di nuovo per i tuoi “ordini”. xD Eheh, dovevano fidarsi di nuovo di Seth e Jacob no?! Questo era l’unico modo (: Un bacione cara, spero continuerai a seguirmi, un bacio. Buon riposo!
Sara_Twilighters: Oh la mia Sara! Credevo di averti annoiata, per questo pensavo non volessi recensire più.. pfiu! (: Bene, sono contenta che sia andato tutto bene, poi fammi sapere con che voti passerai, mi raccomando! Ma è della maturità o di terza media? Si stanno crescendo proprio in fretta le piccolette; nonostante anch’io tenga sempre e comunque per i vampiri, i lupacchiotti ogni tanto mi stanno simpatici ^^ A presto cara, un bacione.

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix 

1° Indagine: Chi ucciderà Noemix per prima questa volta?? La perdonerete, vero? *_*
2° indagine: Niente, meglio se LittleSmiley non interviene in questo capitolo. (:

 

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Capitolo 23
*** FALò ***


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Falò

23° Capitolo

~~

 Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.

 K. Gibran
~ Le ali spezzate ~

 

 

 

 

Renesmee

Le nuvole oscurarono il cielo grigiastro di Forks, gli alberi si piegarono al volere del vento e gli uccellini che prima, coraggiosamente planavano dal nido materno, ora non cinguettavano più. Rimanevano fermi, con il beccuccio chiuso e le alette ripiegate.

Era morto. Morto. Sotto i miei stessi occhi.
La sua mano ciondolante.
Il viso ormai gelido e piegato dal dolore che lo sovrastava. Il veleno aveva fatto effetto e lui..non era riuscito a fermarlo.

Lo aveva ucciso.
Io lo avevo ucciso.

Era colpa mia se si era ferito.
Era colpa mia se mi aveva cercato invano, invece di accompagnarmi sino in montagna con i miei genitori.

Io  non lo avevo voluto.
E non riuscita nemmeno a dimostrargli quanto gli volessi bene.
L’unica dimostrazione di affetto che gli avevo dato era stato farlo scacciare da mamma e papà. Per un incubo.
Uno stupido e insensato incubo.
Come avrei potuto continuare a vivere, sapendo che avevo ucciso il mio Jacob?!
Come avrei potuto diventare adulta senza di lui. Senza il mio migliore amico. Senza il mio angelo!
No. Non potevo. Dovevo fare qualcosa. Non potevo lasciarlo morire così. Non potevo.
Strinsi maggiormente la sua mano olivastra.

Jacob.
Lo chiamai. Ma nessuna risposta. Cercai di mostrargli il giorno in cui mi prese per la prima volta fra le braccia. Il giorno in cui mi promise di proteggermi anche a costo della vita.  Aveva mantenuto quella promessa. Aveva dato la vita per me. Ma avrei preferito che non lo facesse. Avrei preferito morire piuttosto di perdere lui.

“Su Nessie, non piangere. Non è successo nulla, piccola. Sei solo scivolata da uno scalino. Dai, non piangere.” La bambina continuava a frignare, sperando che il grosso lupo la prendesse fra le folte mani. “Ness, per piacere, non piangere più, dai.. Lo faresti per il tuo zio Jake?” chiese lui, facendole gli occhi dolci.
La bambina non intendeva smetterla,impassibile allo sguardo adorante del povero ragazzo; lui allora la prese dolcemente in braccio e la fece volteggiare in aria, tenendola stretta tramite i suoi immensi muscoli.
I singhiozzi della bimba si tramutarono in risate isteriche e divertite.
“Stellina, dove hai la bua?”domandò lui, teneramente, nello stesso modo in cui sempre le rivolgeva parola.
“Qui.” Rispose la piccola indicando la fronte e la manina.
Allora lui le donò un bacino in entrambi i punti che le dolevano, come solo un innamorato poteva fare. “Ecco. Ora è tutto sistemato, vero Ness?”
La bambina scese dalle braccia del ragazzone e cominciò a gattonargli attorno. Era piccola. Dimostrava appena 1 anno e faceva ancora molta fatica a stare in piedi da sola. Il ragazzo la prese per le mani e la tirò su mentre lei, con i suoi piedini minuscoli ma forti si alzava in piedi, incominciando così la via della vita.

Le lacrime scesero copiose dal mio viso ancora infantile.
Ricordare quell’episodio era stato doloroso per me, ma mostrandolo al corpo esanime di Jacob speravo vivamente che si risvegliasse. Non sapevo come, non sapevo in che modo.
Sapevo solamente che lo desideravo più di qualsiasi altra cosa.

Ma lui..non diede segno di ripresa.
Nonno Carlisle mi assicurava le spalle, mentre io restavo china sul capezzale del mio angelo. Sentivo Nessie piangere in soggiorno sulla spalla del caro Seth. Soffrivano, soffrivano molto. Forse tanto quanto me.
In quel momento mi venne un’idea. Un’idea che avrebbe potuto aiutare Jacob.
Ma avevo bisogno di mia sorella.

Leslie..Vieni qui per piacere.

La chiamai mentalmente.
Percepii dei passi al piano di sotto e lentamente qualcuno salì le scale. Poi bussarono alla porta. –Avanti- risposi flebilmente: sapevo che chiunque fosse mi avrebbe sentito.
Entrò,come immaginavo, la mia gemella, con gli occhi straziati dal pianto e le purpuree guance.
-Mi hai chiamato, sorellina?- domandò mestamente con voce stridula.
-Si. Vieni accanto a me.- risposi, mantenendo lo sguardo fisso sul mio ex-lupo.
Lei si sedette vicina a me, in ginocchio, stringendomi la mano.
Il piano era semplice.
Lo illustrai mentalmente anche a lei. Annuì. L’idea le era piaciuta: tentare non poteva peggiorare le cose.
Eravamo in procinto di farlo quando Leah entrò come una furia dalla porta.
Ci indicò, strillando che era colpa nostra se Jacob era morto.
Che era colpa nostra se aveva dato la vita per proteggerci!
Ero già a conoscenza di tutto ciò, ma sentirlo dire da qualcun altro era molto doloroso.
Scoppiai in lacrime, abbandonandomi a Carlie, che mi prese fra le sue braccia.
Papà e mamma si alzarono e subito comparirono davanti a noi, facendoci da scudo con i loro corpi.
-Leah, sappiamo quanto sia tremendo tutto ciò per voi che eravate il suo branco, ma non dimenticare che sono bambine. Sono scioccate quanto te e non puoi fare loro questo- ringhiò mio padre.
La ragazza-lupo lo guardò, truce. Poi oltrepassò i miei genitori e afferrò rapidamente il corpo del mio Jake.
Ne rimasi sconcertata.
Non poteva portarmelo via, proprio ora che io e mia sorella eravamo in procinto di restituirgli la vita. Mi alzai.
-Non puoi portarlo via!- strillai, piangendo disperatamente.
-Il suo corpo esanime non rimarrà un minuto di più con voi traditori. Appartiene al branco.- mi gridò, rispondendo a sua volta.
Si volse verso la porta, fece due passi e poi si girò nuovamente.
-Ah, a proposito: non fatevi vedere al funerale. Sarà meglio per voi.-
Poi disparve.

Tutto divenne buio, sfuocato.
Gli occhi iniziarono a vacillare, la testa mi duoleva.
Le gambe cominciarono a mancare..
Mi accasciai a terra.
“Nessie!” mi chiamarono spaventati.
Poco dopo udii anche mia sorella crollare.
-No..
JACOB!-
Urlai, poi.. più nulla.

Ero di nuovo nella foresta, buia e spaventosa. Tuttavia questa volta Carlie era al mio fianco. “Dove siamo?” mi domandò, terrorizzata.
La presi per mano.
Non risposi. Procedetti con calma al suo fianco.
Vi erano solo felci, felci tendenzialmente scure ed immerse nell’ombra. Ma non le temevo come la scorsa volta.
Avevo perso Jacob. Ora, l’unica che dovevo salvare era la mia sorellina.
Voltai l’angolo come il precedente sogno ed avanzai sicura verso il masso che mi avrebbe portato al mio Jake con gli occhi rossi.
Apparse proprio in quell’istante, dallo stesso cespuglio, con la stessa espressione e lo stesso modo di camminare.
-Ciao Jake.- lo salutai, tremando.
Ghignò mostrando i denti e si tramutò in un cagnaccio puzzolente. Restai ferma.
Ululò. Io restai ferma.
Iniziò a correre. Chiusi gli occhi.
Si fece più vicino. Strinsi la mano di mia sorella più forte.
Quando percepii che le sue zampe stavano per balzare sopra di noi, abbracciai Leslie e.. aprii gli occhi. Un fascio di luce si irradiò dal nostro corpo, invadendo tutto ciò che ci circondava. Il lupo ne rimase accecato e cadde a terra.
La foresta si sbriciolò e divenne tutto bianco. Il nostro potere, si era concretizzato di nuovo. Ora sapevo cosa dovevo fare.

Mi svegliai di colpo, ritrovandomi nel mio letto, mentre Carlie era nell’altro.
Balzai giù e la raggiunsi.
-Leslie, svegliati. Leslie, svegliati!- la scossi, cercando di farla tornare in sé.
-Mmm, ancora cinque minuti, mamma..-borbottò, voltandosi dall’altra parte.
Risi. –No Leslie. Ora!- la sgridai, mentre lei apriva lentamente gli occhi insonnoliti.
-Mmm..Cosa c’è?-domandò, una volta cosciente.
-Ho trovato la soluzione.- risposi, scuotendo il letto.
-Mmm..Quale soluzione e.. a che cosa?-riprovò lei, rivoltandosi nelle coperte come una frittella.
-Per salvare Jacob! Ho trovato la soluzione!- esclamai.
-Nessie, Jacob è morto. Non puoi più farci niente. Mi dispiace sorellina, so quanto tenessi a lui..-disse, guardandomi con gli occhi mezzi aperti.
-No, no Leslie. C’è un modo per riportarlo in vita. Tu devi solo venire con me al funerale!-ritentai io, in modo più convincente.
Si tirò a sedere.
–Ness, sai che non possiamo andare a quel funerale. Leah ce l’ha proibito.-
-Non mi importa-, la interruppi- Ci intrufoleremo di nascosto!-proposi, convinta.
Lei mi guardò storto.
Udii delle voci in corridoio. Era il momento di tornare a dormire.
-Fingi di dormire, stanno arrivano mamma e papà.- le ordinai, buttandomi sul letto giusto in tempo. Come avevo immaginato, entrarono malinconicamente nella nostra stanza, stretti l’uno all’altro.
-Povere piccole-, disse mamma- Già nei loro primi anni di vita soffrono già così tanto.. Vorrei poter negare loro tutta questa sofferenza. Non c’era proprio modo di salvarlo?-continuò lei, rivolta al marito.
-No, amore. Non c’era un modo. Solo le piccole forse avrebbero potuto farcela, ma ormai è troppo tardi. Senza contare che questa notte il corpo ci verrà ritrattato.-rispose papà Edward.
-In che senso?- domandò mia madre, con tono scioccato.
-Ho letto nella mente di Leah. Questa notte, il corpo di Jacob verrà bruciato nel falò lungo la spiaggia di La Push.-  affermò, poi se ne andarono con la mamma singhiozzante.
Rimasi sbigottita dalla notizia: rimanevano meno di due ore e Jake se ne sarebbe andato per sempre. Repentinamente mi alzai e spalancai la finestra.
-Che vuoi fare, ora?- chiese Leslie, afferrandomi per il braccio- Non puoi andare laggiù. Non c’è nessuno che ci possa accompagnare e soprattutto non saresti gradita.-spiegò, a mo di rimprovero.
Giusto. Non avevo un passaggio. E se..no. Troppo pericoloso. Ma se.. ottima idea!
La guardai ghignando.
-Che hai da sghignazzare?- domandò,preoccupata.
-Ih Ih. Seth non è andato al falò, giusto?-
-No. È troppo stremato per andarci.- rispose lei, senza capire.
-Perfetto. Chiamalo.- affermai decisa, calando una fune dalla finestra.
-Che vuoi fare, Nessie, è rischioso..-

Pochi minuti dopo Seth ci stava portando rapidamente in groppa, diretto a La Push.
-Accidenti a te, Renesmee. Ci metterai nei guai!-si lamentò mia sorella.
Il nostro lupacchiotto rise.
-Sta zitto,Seth! Non è divertente- lo sgridò lei.
Sghignazzai a mia volta. Ora che sapeva tutto riguardo al piano era tutto più facile.
Arrivammo giusto in tempo al falò.
L’aria era tetra e senza vita. Le persone erano il più in lacrime, sedute suoi tronchi cavi portati dalla mareggiata. Restammo nascosti dietro ad un cespuglio, mentre Seth raggiungeva il branco in forma umana.
Billy sovrastava il gruppo con occhi gonfi e violacei.
-Questa sarà una delle notti più tristi e tremende della nostra vita. Non solo abbiamo perso un figlio, un nipote, un fratello, uno zio, un amico.. Ma abbiamo perso un difensore. Una persona dal cuore d’oro che ha sempre dato tutto per la sua terra e per le persone che amava. Fino a morire per loro. Fino a cedere la vita per la giustizia, per l’amore, per l’amicizia. Questa notte diremo addio a mio figlio Jacob, che gli spiriti l’abbiano in gloria.-disse il vecchio Bill, mentre Sam, Paul, Jared e Quil portavano il corpo del mio povero Jake sulla brace.
-Addio Jacob.- disse flebilmente il padre.
-
ADDIO JACOB!- si unì la tribù in un saluto che non ci sarebbe dovuto essere.
Il corpo venne esposto al fuoco. Stavo per balzare fuori dal mio nascondiglio quando all’improvviso Jake aprì gli occhi e si mise in piedi davanti a tutti.
Le persone iniziarono a gridare: i suoi occhi non erano fatti di dolce cioccolato, ma di rosso cremisi. Cercavano vendetta. Cercavano noi.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Ok. Un passo indietro. Hop! Ehm.. che posso dire.. Jacob è vivo!!! Contente?! xP Ok.. non proprio. Mi raccomando ricordate una cosa importante:Jake è un morto ok? È importante per capire una cosa più avanti. Ed anche un’altra cosa: ricordate i due “vampiri”? Fra un po’ ricompariranno. (: Bene. Credo di aver detto tutto. Grazie a chi non mi ha minacciato di morte perché questo significa che importa loro qualcosa della mia vita. ^^ Grazie anche a quelle che mi hanno minacciato di morte perché questo significa che importa loro qualcosa della mia storia. xD Vi prego ragazze. Abbiate fede in me. Jacob tornerà come prima, vedrete, ok? (: Ooook. Ci tengo a ringraziare ancora tutte voi perché senza non sarei mai arrivata a questo punto della storia. Spero che Nessie vi abbia soddisfatta ancora con i suoi pensieri ed i suoi sentimenti.

Anche oggi mi ritrovo a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:

Kn94: Ehi bella! Susu, mi sono riscattata in questo capitolo, non trovi? Come potevo fare morire Jacob?! La storia non avrebbe avuto più tanto senso di esistere considerando che è l’amore di Nessie (: Le minacce di morte sono ancora valide? Ç_ç A prestissimo, un bacione! Spero continuerai a commentare ed a seguirmi (:
Saruxxa: T_T Monella io? Non sono cattiva, scrivo soltanto la storia poi se non piace mi dispiace..E poi non è vero che ho aggiornato dopo mille anni! xD Comunque dalle tue parole mi sono venute alcune idee per la storia.. grazie! ^^ Spero di non averti fatto aspettare troppo, dai.. (: A prestissimo cara, un bacio!
P.S. Ho letto il tuo commento nell’altra mia storia.. Grazie! Sei stata molto carina! *.* Ora ti spiego. Quando ho scritto quella one-shot avevo bisogno di sfogarmi perché il ragazzo con cui stavo da 5 mesi e di cui ero innamorata da più di un anno mi aveva lasciata. Ora come hai notato sono felice perché è arrivato un altro ragazzo che mi rende felice e che credo sia il mio principe azzurro ^^ Che dire, spero vivamente che con il ragazzo che ti piace vada tutto a buon fine ma.. non avere fretta! (:

hermana: Ehi tesoro! Susu, dai, non ti preoccupare. Si è salvato, contenta? (: Ora abbasseresti fucili e mazze,please? xD Rimani nella tua amata Sicilia che io sto nella mia Romagna, cara ^^ Spero continuerai a seguirmi in ogni caso, fan numero uno. Un bacione, alla prossima!
aurora julia: Ehi bella! Anch’io adoro Seth, lo sai?! È il mio personaggio preferito e non potevo ucciderlo.. è così dolce e indifeso! Ma Renesmee se l’è cavata magnificamente, visto? È stata molto brava. (: Certo che ho visto Eclipse! Due volte anche! Pensa che quando Jacob ha baciato Bella la gente nella sala s’è messa ad applaudire ed io ero lì che mi contraevo e dicevo “Ma sono tutti pazzi qui dentro??! W team Edward!”xD è stata una gran sofferenza =_=’’ Bree è bellissima, hai ragione! Com’è stata la tua esperienza al cinema, invece? Un bacione, alla prossima!
 
xxx macky96 xxx:  Matt! Da quanto tempo! (: Non ci credo, davvero sono riuscita a fare tanto?!Così mi lusinghi,cara, davvero! *__* Sinceramente il mio scopo era proprio questo. Sai, nonostante Jacob sia un cane rognoso e pieno di pulci,Renesmee gli vuole bene ed è questo che si è visto attraverso i suoi occhi. Quando uno muore, buono o cattivo che sia, dispiace. Sono contentissima che ti sia piaciuto così tanto, alla prossima. Spero continuerai a commentare ora! Un bacio grande grande!
kekka cullen: Kekkaaaaa *__* Non ho potuto resistere a una faccina così, davvero. Sei troppo carina e comunque tranquilla, come hai visto non intendevo lasciarlo morire in questo modo. Altrimenti chi avrebbe protetto la piccola Nessie?! (: Ahah, ringrazia moltissimo tua madre, è stata veramente carina e anche tu lo sei,molto. Anche a me succedono queste cose quando leggo una storia che mi entusiasma, è sorprendente come un libro o una storia o un capitolo di qualsiasi cosa, sia capace di farti commuovere o gioire e ti prenda in questa maniera.. sono contenta che la mia storia abbia suscitato tutto ciò in te, grazie di tutto, veramente ^^ Alla prossima cara, un bacione grande grande, spero continuerai a seguirmi!
Frafra9: Ehi Fra, contenta dello svolgimento di questa storia?! (: Spero vivamente di si, non voglio perdere una delle mie commentatrici più assidue! ^^ Sono contenta che ti sia piaciuto, un po’ meno che ti abbia fatto piangere.. non volevo, però in fondo le storie per piacere devono coinvolgerti, no?! (: Un bacio!
vampiretta4ever: Grazie mille cara, davvero molto! Anche io lo detesto, si nota?! xD Sono felice, veramente molto che ti sia piaciuto, però anch’io mi sono commossa nello scrivere lo scorso capitolo.. povera Nessie.. però in questo ho rimediato! (: A presto cara, spero continuerai a commentare! Baci!
mazza: O__O Ma quanto hai scritto?! xD Grazie per i complimenti cara, ebbene si.. forse un copia incolla l’ho usato, ma solo nel commento dell’autrice! xD Io non sono un’ingrata, sei tu che non commenti da ormai 7 capitoli e poi dai a me della sfaticata?! Bella faccia tosta che hai! Ù_ù xD Io nel film l’ho odiato intensamente e non certo compassione, ma nella mia storia era in programma la sua morte, quindi.. ops. xD Come hai visto in questo capitolo sono stata originale e .. si!Da qui un muuucchio di domande sorgeranno dalla testa ricciuta della mazza! xD Amo profondamente il lieto fine, quindi era chiaro che la storia non poteva finire male! Al prossimo-ahimè lungo- commento che farai(perché lo faraia, vero?! è.è) ti adoro.
edwardina4e: Ehi bella! Anch’io tengo per i vampiri però dispiace per Jacob.. in questo però è di nuovo vivo, visto?! (: Contenta? Un bacione, alla prossima! Spero continuerai a commentare.. P.S. Nono, ti prego, lasciami in vita, dai. xD
Nessie93: Grazie bella, sono contenta che ti sia piaciuto anche se ti ha commosso. Si, straziante certamente. In questo capitolo ho cercato di concentrarmi con i sentimenti della piccola Nessie e spero di esserci riuscita (: Spero che ti sia piaciuto, un bacione, alla prossima!
Tede: Gemeeeeeee! Ti è piaciuto?! Glassie *_* Sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo, e immaginavo che ti saresti messa a piangere, sei così dolcemente sensibile! :D Ma grazie a te tesoro! Grazie di sostenermi, di capirmi, di ascoltarmi.. Grazie tantissime! (: Ti adoro <3
Anime_Love: Ehi bella! Guarda, io sono totalmente sempre e comunque team Edward e continuo a detestare il cane profondamente, però ho constatato che dispiace se muore.. ci si commuove addirittura! (; Però tranquilla, s’è salvato, hai visto?! ^^ Complimenti perché hai capito tutto in anticipo, brava brava! Sei un’ottima lettrice, attenta ai particolari! ^___^ Grazie mille per tutto, spero continuerai a commentare.. un bacione alla mia fan numero 1 allora! xD
littleSmiley: Grazie mille cuginetta. Speravo di riuscire ad esprimere tutto quello che hai descritto.. te ne sono grata, di tutto quello che fai per me e del tempo che mi hai dedicato.. Grazie ^_^ Un bacio alla Cele e a te, dolcezza. <3
Sara_Twilighters: Complimenti Sarina, i più sentiti complimenti, davvero! Bravissima (: si, sei un pelino in ritardo, ma c’è sempre posto nella mia storia per te, tranquilla! W team Edward comunque eh, mi raccomando, tanto il cane è di nuovo in vita e più rompiballe che mai. xD Uh, allora stringitelo per bene quel ragazzo, non lasciartelo scappare! ^^Anche io adoro i Cesaroni, si nota? xD Alla prossima bella, un bacio!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix 

1° Indagine: Chi ucciderà Noemix in quest’altro capitolo? xD
2° indagine: La nostra mamma non ha scritto nulla neanche questa volta purtroppo perché Celeste ha la febbre e la sta accudendo con tutte le sue forze. Alla prossima speriamo (: Vi manda un bacio comunque!

 

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Capitolo 24
*** CIECO ***


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Cieco

24° Capitolo

~~

La mia anima mi ha parlato,
fratello, e mi ha illuminato.
E spesso anche a te l'anima parla
e ti illumina.
Tu infatti sei come me,
e non c'è differenza tra noi,
se non questa:
io esprimo cio che è dentro di me
in parole che ho udito nel mio silenzio,
mentre tu custodisci tacito
cio' che è dentro di te.
Ma la tua silenziosa custodia
ha lo stesso valore del mio tanto parlare.

 
Kahlil Gibran

 

 

 

 

 

Renesmee

 
Erano passati tre anni da quando il mio Jacob era “morto”.
Io e la mia gemella ora dimostravamo circa sedici anni e a quanto ci era stato detto dalle ricerche dello zio Jasper, ci rimaneva solamente un altro anno da crescere e poi ci saremmo fermate, fino alla nostra eternità.

L’eternità..

L’eternità …

La cosa mi allettava molto, ma in verità non sapevo se avrei voluto vivere l’eternità senza il mio migliore amico, il mio angelo, il mio Jacob.
Non lo avevo più visto da tre anni a questa parte, da quel giorno. Quel maledetto giorno..

I suoi occhi cremisi non erano fatti per perdonare, non erano fatti per provare felicità o tenerezza. Non erano fatti per provare amore ma solo odio, vendetta, disprezzo..
Lui non era così.
La persona che sin da quando ero nata mi aveva accudita e amata non era così.
Ed io lo sapevo.
Sarei dovuta uscire dal mio giaciglio, implorarlo di avere pietà, chiedergli scusa per tutto quello che gli era accaduto e mostrargli la mia figura.
Magari avrebbe capito, sarebbe rinsavito e non avrebbe fatto tutto quel danno.. invece rimasi lì, nascosta, stretta alla mia sorellina, spaventata ed amareggiata da tutto.
Seth, che si era alzato in piedi come tutto il resto del branco, non poteva far nulla, a parte forse osservare il suo migliore amico mentre distruggeva il villaggio.
Non potevano trasformarsi o il loro segreto sarebbe andato a farsi benedire..
Sam lo attaccò con tutta la forza che aveva in corpo e fu scaraventato da tutt’altra parte. Era troppo forte,per chiunque.
Successivamente intervenne Paul che finì alla stessa maniera di Sam. Quil, Embry e Leah lo attaccarono insieme ma nessuno riuscì a fermarlo.
Il povero Seth non sapeva che fare. Proteggere la sua Leslie o attaccare Jake e lasciare indifese noi?
Ovviamente non commise lo stesso errore degli altri e si precipitò a difenderci.
Jacob urlava, distruggeva ogni cosa. Era come se qualcosa di malvagio lo stesse possedendo, come se le iridi dei suoi occhi, mutati di colore, stessero bruciando; come se le fiamme lo avessero penetrato e non avesse altro modo di sfogarsi che distruggere.
Ma non sapeva che più abbatteva, più annullava se stesso.
Non appena notò lo spostamento celere di Seth si accorse di noi. Il suo sguardo si assottigliò, divenne nuovamente dolce guardandomi e poi, tenendosi la testa, probabilmente a causa del dolore, tornò sofferente e cattivo. Le braccia erano tenute a spenzoloni lungo i fianchi come se al loro culmine vi fossero delle enormi forbici pronte a spezzare ogni cosa. Sedie, case, vite..legami. Già. Ogni possibile legame rimanente.
Si avvicinò sprezzante a noi, con assoluta calma,pronto a distruggerci a poco a poco.
Lo guardai pietrificata.
Poi mi resi conto che ciò non serviva proprio a nulla. La paura non avrebbe modificato il suo atteggiamento, ma avrebbe alterato maggiormente la sua voglia di vendetta.
Capii cosa dovevo fare proprio in quell’istante.
Mi feci avanti, determinata e spaventata nello stesso momento.
Mia sorella cercò di trattenermi, ma nulla mi avrebbe fermato. Sapevo cosa dovevo fare.
Lo guardai con tutta la dolcezza che possedevo, la dolcezza che una bambina che dimostrava appena sei anni poteva avere.
-Ja..Jacob.- sospirai. –Jacob- lo chiamai,più sicura.- Jacob non farlo. Questa è la tua famiglia. Sono tutte persone che ti vogliono bene, non puoi attaccarle, annientarle come se fossero semplici cumuli di cenere!- esclamai, mentre lui mi fissava combattuto.
Sentivo gli sguardi dei miei due amici alle mie spalle: non mi avrebbero abbandonata, ma ancora non capivano cosa volessi fare.
-Ti prego Jacob.- lo supplicai, innocente.
-NO!-gridò, la voce rauca e crudele- Nessuno mi vuole bene. Sono un mostro. Nessuno mi vuole bene!- continuò.
-No Jake, io ti voglio bene, io ti voglio ancora tanto bene. Ero qui apposta per salvarti, ma qualcosa è andato storto,Jake. Ti prego, fatti aiutare.- ritentai.
-NO! Nessuno può riuscirci. Ormai io appartengo alla squadra dei Murders Wolves. Non potete più fare nulla!-
-Chi?! Jacob, dimmi chi sono!-
-No. Ormai è tardi. Tardi per parlare.- il suo sguardo divenne di ferro e ricominciò ad avvicinarsi. Voleva attaccare me e mia sorella.
Cominciai ad indietreggiare ed inciampai.
Proprio in quel momento il mio ex-amico esplose e divenne un lupo, un lupo enorme dagli occhi cremisi, senza pietà.
Ancora poco e sarei finita. Chiusi gli occhi, non potevo fare altrimenti.
Sentii un ululato: la fine era vicina.
Poi inaspettatamente,qualcuno mi abbracciò; aprii gli occhi e trovai mia madre di fronte: Jacob era sparito e al loro posto la famiglia Cullen sovrastavano la scena di guerra. Avevano sorpassato il confine nonostante il patto, probabilmente per una visione di zia Alice.
Mi buttai tra le braccia fresche di mamma Bella. Dio quanto l’amavo! C’era sempre quando avevo bisogno di lei e anche papà!
-Piccola mia. Saremmo dovuti intervenire prima, non avremmo dovuto attendere così a lungo, ma sembrava che tu avessi il controllo della situazione. Sei stata molto coraggiosa, pulcino mio.- disse.
Ci avevano seguiti sin da quando eravamo usciti di casa dalla finestra, papà probabilmente aveva sentito ogni nostro pensiero..
-Certo bambina mia. Pensavi non fossi al corrente del tuo piano? Lo sapevo. Solo che avevamo deciso di lasciarvi fare. L’impresa non ci sembrava troppo pericoloso e oltretutto pensavamo che vi sareste divertite in groppa a Seth. Ma tutto è degenerato e Jacob..- intervenne papà nella spiegazione.
-Jacob non è più in sé. Si è trasformato. Ha detto che appartiene ai Murders Wolves..-affermai- Chi sono papà?-
Lui mi guardò. Non lo sapeva.
-Tesoro, raccontami esattamente tutto ciò che avete visto e sentito.- propose lui.
Così io e Leslie gli mostrammo tutto. Ogni cosa.

Da quel momento partirono le ricerche disperate di Jacob, purtroppo senza alcun esito.
Jake sembrava scomparso nel nulla, la mia unica gioia era che almeno stava bene, era vivo e sapevo che un giorno, sarebbe tornato da me.
Un giorno all’improvviso sarebbe entrato dalla porta, spalancandola e mi sarebbe corso incontro abbracciandomi ed avvolgendomi con i suoi fedeli e dolci occhi scuri.

Lo sapevo.

-Nessie! Ti vuoi sbrigare?!- urlò mia sorella da sotto le scale. Era in fibrillazione perché quel giorno saremmo tornate nuovamente a scuola dopo anni di assenza ed avremmo incontrato nuove persone, nuovi professori e chissà! Magari avremmo seguito lo stesso corso di biologia che era stato tanto propizio per i miei genitori!
Meglio sbrigarsi.
Ero pronta, dovevo solo infilare i sandali e magari sistemarm..
-
NESSIE! Non voglio far tardi per colpa tua!-strillò ancora.
Ih! Non avevo tempo. (Nessie è vestita così
http://img13.imageshack.us/i/vestitonessie2.jpg/)
Scesi rapidamente e trovai mia sorella sulla porta con lo zaino in spalle ed io al suo confronto sembravo una principessa! Avevo preso da zia Alice tutto il suo gusto nel vestire mentre la mia gemella la semplicità di mamma. Non c’era niente da fare: io ero un topo da biblioteca; lei, poiché possedeva un carattere solare e allegro, amava passare le giornate in giardino giocando a pallavolo con zio Emmett o anche semplicemente rincorrendo le farfalle o cogliendo i fiori.

(Leslie è vestita così http://img832.imageshack.us/i/vestitoleslie2.png/)

-Aw! Sorellina vieni vestita così a scuola?- chiesi non appena mi vide.
Storse il naso.-Certo! Come vuoi che venga?!-sogghignò- Mica dobbiamo partecipare ad una sfilata!- continuò.
Zia Alice mi prese sotto braccio- Tesoro, noi donne dobbiamo essere sempre all’ultima moda e..-
-E credo che tutte e due siate bellissime, bambine mie.-interruppe mamma, abbracciandoci.- Era questo che volevi dire, vero Alice?!-domandò sorridente.
-Ehm.. certo Bella!- affermò titubante.
Io e la mia gemella scoppiammo a ridere all’istante.
Poco dopo sulla porta comparve anche il resto della nostra famiglia.
Papà mi abbracciò da dietro.
-Allora ragazze: emozionante per il ritorno a scuola?- domandò mio padre.
-Tanto,papino! Chissà, magari incontreremo anche dei ragazzi carini!- esordì Leslie.
Da fuori intervenne un ululato. Gli zii si imbronciarono e papà ringhiò.
Mia sorella mi guardò:-Ehm.. come non detto!- ghignò, grattandosi il capo.
Risi nuovamente di gusto insieme alle donne di casa.
Uscimmo di corsa in giardino e lì trovammo Seth ad attenderci.
Ultimamente era fuori da sé dalla gioia: ora la sua Leslie dimostrava la sua stessa età.
Sapevo che ne era innamorato, lo si notava da come la guardava. Il suo sguardo era completamente preso da lei, come se al mondo non ci fosse nessun altro che lei. Come se tutto ad un tratto il sole venisse oscurato e l’unica fonte di luce fosse lei.
Magari significava proprio questo amare. Pensare alla felicità di una persona più di quanto si pensasse per sé stessi. Difenderla sopra ogni cosa. Non riuscire a vivere senza di lei. Andare contro a tutto e tutti pur di passare un po’ di tempo con la propria innamorata..
Era da un po’ che ragionavo su tutto ciò ed ero quasi completamente sicura che io non avessi mai provato un sentimento simile.
Insomma,volevo bene a tutti ma amare.. bhe, amare in quel senso forse non mi era congenito oppure non avevo ancora conosciuto qualcuno che mi facesse provare quella sensazione per cui molto impazzivano.
Papà Edward mi guardò: aveva ascoltato i miei pensieri e probabilmente era contento di non doversi preoccupare di un altro pretendente!
-Leslie, se vuoi ti accompagno io a scuola con la mia moto..?!- propose Seth, fissandola ancora con lo stesso sguardo da pesce lesso.
Ciò aveva entusiasmato mia sorella che si precipitò a stressare tutti al fine di avere il consenso. Quando l’ottenne saltò sulla moto del nostro amico, dimenticandosi di tutti,compresa me.
La guardai male: aveva promesso che saremmo andate insieme in bici, accidenti!
Non appena udì la mia imprecazione mentale,la mia gemella si voltò di scatto dalla mia parte. –Accidenti Nessie, scusa ma.. ecco! Immaginati come mi guarderanno i nostri nuovi compagni a vedermi arrivare su un’Harley Davidson rossa!-esclamò, implorandomi.
Annuii e loro partirono veloci per la scuola. Arresa alla mia sorte, afferrai la bici e con calma mi accinsi a raggiungere la mia nuova prigione: la scuola.
Per me non era un nuovo luogo dove imparare: sapevo già tutto! Non era nemmeno un luogo dove incontrare gente: tutti gli amici che avevo conoscevano il mio segreto e ciò bastava, non volevo nessun altro a cui dover mentire.
Era solo un luogo al quale i miei mi avevano iscritto per darmi un tocco di quella “umanità” che purtroppo o per fortuna non avevo.
Non appena arrivai, sistemai la bici e la legai per bene e poi mi avventurai in quella che per me sarebbe stata una jungla.
Trovai mia sorella che mi attendeva davanti all’ingresso; la presi per mano e raggiungemmo la prima aula di lezione: biologia.
La lezione fu molto noiosa e così pure tutte quelle che avevamo durante la mattinata. Mia sorella era molto triste perché sperava che qualcuno si presentasse, almeno.
Durante la pausa pranzo ci toccò mangiare dell’orrendo riso al curry che piccava moltissimo e oltretutto non era sangue! Bleah.
Prendemmo il tavolo che una volta era stato della famiglia Cullen. Tutti ci osservavano di sottecchi come se fossimo dei mostri o roba del genere. Sentii la gente sussurrare che eravamo “gente strana”. D’accordo, possedevamo una pelle particolarmente bianca e la nostra pelle era perfetta ma non mi sembrava che ciò bastasse per farci archiviare come “intoccabili”. Accidenti. Andava male, molto male. Mia sorella avrebbe pianto non appena saremmo giunte a casa. Speravo vivamente per la mia sanità mentale che qualcuno venisse a presentarsi o ci rivolgesse almeno la parola.

Poi, il miracolo avvenne.

Una ragazza dai capelli neri e gli occhi di un azzurro assolutamente limpido si avvicinò con il vassoio a noi. Aveva le trecce ed il suo modo di vestire era molto leggero e fresco.
Si sedette di fronte a noi e incominciò a mangiare tranquillamente.
Alchè, mia sorella spazientita le rivolse la parola.
-Ciao, come  ti chiami?- chiese cortese.
Lei alzò la testa di scatto e mi colpì con il piede per sbaglio. –Ommiodio!- esclamò. –Mi avevano detto che questo tavolo era libero! Perdonatemi, non volevo disturbarvi.-
Poi lo vidi. I suoi occhi non erano semplicemente azzurri. Lei non poteva vedere: era cieca!

 

  

 

 

 

 

 

 Note dell’autrice: Salve amiche mie! Scusate se ho tardato a postare ma vedevo che venivo seguita ormai da pochissime persone e speravo che alcune non commentassero solo perché magari non avevano visto il mio aggiornamento oppure erano in vacanza e invece no! Proprio pare che non vogliano commentare più. xD Pazienza, per voi che ancora mi sopportate e sopportate le mie pazzie ecco qua un altro capitolo. Le bambine come avete visto non sono più bambine ma sono cresciute! Alcune hanno detto che avrebbero voluto che le piccole crescessero e così l’ho fatto considerato il fatto che era anche ora, non trovate?! Ora magari ognuna di voi potrà rispecchiarsi nelle personalità dell’una e dell’altra.. spero vi siano piaciute! (: Per ultima cosa.. chi sarà questa misteriosa sconosciuta?! Lo vedremo nella prossima puntata! xD

Anche oggi mi ritrovo a rispondere ai vostri commenti, ecco qua:
Tede:  Gemeeeeeeeee!** Già, Leah ha fatto la parte dell’insensibile, ma nei vari libri della Meyer io ho sempre sospettato che lei fosse segretamente cotta di Jacob, ecco del perché il suo atteggiamento è così brusco verso Bella. (: Per questo l’ho fatta reagire in questo modo.. che dici? Stupidaggine colossale? Grazie mille per i complimenti tesora, ti adoro tantissimo e per favore, non smettere di sognare né di scrivere! Spero che la pubblicità sia stata lieta per te. ;) Ti voglio un mondo di bene geme mia, non sai quanto!
Saruxxa: Grazie cara, sei tanto carina a scrivere questo, forse ho capito male. ^^ Grazie mille, anche io sono contenta che il brutto momento sia passato,però sono anche molto contenta per te. (: Bhe, spero che in questo capitolo tu abbia capito un poco di più riguardo al grande mistero di Jake.. è tutto un po’ complicato però sì, gli strani vampiri morti centrano eccome!;) Un bacione, alla prossima, spero continuerai a  commentare e che anche questo capitolo ti sia piaciuto.
hermana: Ma grazie fan numero uno di non volermi uccidere! xD Già, è tutto molto complicato, Jake è un “crudele” vampiretto con gli occhi rossi, ma non è come Edward o Bella o gli altri vampiri! ^^ Il fatto di ricordare che è morto è importante per il suo salvataggio. Basta! Ho già detto troppo! >-<’’ ciao fan numero 1, non mi abbandonare, mi raccomando! ;)
kekka cullen: Pfiuu! >.< Mi sono salvata per un soffio. xD Sai tesoro, all’inizio pensavo di farlo salvare subito dalle gemelle, ma sarebbe stato troppo monotono e poco originale considerando che l’avevano già fatto con Bella, così ho cambiato strategia e.. vedrai! (: Grazie mille per gli splendidi complimenti, sono contenta che la mia ff ti piaccia e spero vivamente che tu non mi abbandonerai mai. ^^ Club anti-Leah. Aderirò sicuramente!(; Già, povere piccole, ma queste piccole ora sono un po’ cresciute! ^___^ Purtroppo non posso svelarti niente, altrimenti che bello ci sarebbe nel leggere questa storia?! Un bacio, alla prossima tesoro, a prestissimo e.. non mi abbandonare!
Frafra9: Grazie Fra! ** Che carina che sei! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ci sono molte risposte anche se non ti ho messo Billy nel capitolo precedente, mi dispiace non averti soffisfatta del tutto. L Dimmi quando c’è qualcosa che non ti piace, così magari provvedo a modificare! (: Alla prossima, continua a seguirmi mi raccomando! Baci
Gigetta97: Ma ciao! Benvenuta tra le commentatrici! ^^ Sono molto contenta di andarti a genio e felice di avere un modo di scrivere che ti piace. :D Alla prossima e spero continuerai a commentare e dirmi che te ne pare della storia, baci!
vampiretta4ever: Ho capito. Sai, anche io adoro le storie amorose infatti mi stavo annoiando un po’ a descriverle sempre piccole così.. ta dan! Cresciute e soprattutto per farti felice.. quanto è carino Seth?! (: Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, bacioni! Continua a commentare mi raccomando!
mazza: Eccola la nostra ritardataria che cancella il commento e poi si scoccia a rifarlo! xD Bhe, ti ho aspettata, visto? (: No no e no. Tutto sbagliato. Non ci hai preso in niente. Che controllo?! Leggi e scoprirai. ù_ù E ancora no, non si sono sbagliati sul veleno dei vampiri sui licantropi. Dai tempo al tempo, tesorino e capirai tutto! xP grazie per la correzione errori, provvederò. (: a domani picci, un bacione!
P.S. Ecco la risposta alla tua domanda tesoro, nessuna licenza narratica. ^^

Nessie93: No tesoro, almeno non completamente. ^^ Sono dolcissime, hai ragione, però ora sono un po’ più cresciute..carine, vero? (:No, Jacob non farà loro del male, non fisicamente almeno, ma Nessie risentirà molto di tutto.. alla prossima bella e mi raccomando, non mi abbandonare! ;)
littleSmiley: Moo! Tesoro, così mi commuovi! ** Grazie cuginetta,sono felice che Celeste stia bene e che tutto si sia sistemato. Jacob ha fatto penare tutte e soprattutto Nessie! Come sempre non finirò mai di ringraziarti, amo i tuoi commenti e i tuoi complimenti, ma sono semplicemente una ragazza che adora scrivere e lo fa con passione. ^^ Ti voglio bene, baci.

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto a commentare
Kn94, aurora julia, xxx macky96 xxx, Anime_Love, edwardina4e e  Sara_Twilighters.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix 

 
Amiche, vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in difficoltà con questa storia La verità nel sangue di Tede. È un’ottima scrittrice, fateci un salto se potete, davvero. Mi fareste veramente piacere e soprattutto a lei! A presto!

      http://chopin.altervista.org/immagini/sole_in_un_pugno.jpg

 

 

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Capitolo 25
*** LUCE E OMBRA ***


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Luce e Ombra

25° Capitolo

~~

 C'è fra voi chi cerca
la compagnia delle persone loquaci
per timore della solitudine.
Il silenzio della solitudine
svela infatti ai loro occhi
la loro nuda essenza,
cosa dalla quale rifuggono.
E vi sono quelli che parlano,
e senza consapevolezza né preveggenza
rivelano una verità
che sono i primi a non capire.
E vi sono coloro che hanno
la verità dentro di sé,
ma non la esprimono a parole.

 Kahlil Gibran

 

 

Alla mia amica Mazza.
Grazie di essermi sempre vicina.
Alla mia geme Tede.
Tutto si sistema,tesoro.
Ci sono io qui con te! (:

 

Renesmee

 

I suoi occhi azzurri brillavano, illuminati da un raggio di sole, che si intrufolava attraverso la finestra della mensa. La sua pelle era bruna, come quella dei Quileutes e le labbra scure. Assomigliava molto a Leah.

–Perdonatemi, non volevo disturbare. Ora mi alzo.- disse, mortificata, alzandosi.

Fulminai mia sorella. –No, tranquilla, resta. Noi siamo nuove della scuola, ci fa piacere conoscere qualcuno-, risposi.

-Oh.- si stupì,-Grazie mille- e si sedette di nuovo sulla sedia che aveva occupato fino a quel momento, ritornando al suo piatto.

-Come ti chiami?- domandò poi Carlie. La ragazzo alzò il viso olivastro, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-Muna-,rispose tutto d’un fiato- Muna Nahiman. Voi?- chiese, lo sguardo perso nel vuoto.

-Io sono Renesmee Cullen e lei è la mia gemella Carlie Cullen.- Si voltò verso di me; immaginai che non dovesse essere tanto facile vivere senza guardare le persone in faccia, senza scrutare il loro volto e mirarne gli occhi.

Senza ammirare il sole che qualche volta compariva nel cielo piovoso di Forks. Senza poter distinguere i fiori, o i colori o gli indumenti. Senza poter leggere i libri da sola, ma dover sempre sottostare ad altri. Incespicare di continuo perché non si era potuta scrutare la strada. Lei probabilmente aveva un udito molto sviluppato visto che gli occhi non vedevano e sempre probabilmente non si poteva nemmeno accorgere di quanto la nostra pelle fosse chiara e di quanto noi fossimo “diverse”.

-Molto piacere.- disse, allungando la mano prima verso di me e poi verso mia sorella.

-Che cosa incantevole essere gemelle. Deve essere molto divertente potersi scambiare o vivere in simbiosi.. avrei tanto voluto avere una gemella anch’io!- continuò.

-Bhe-, iniziai- Sin da piccole eravamo sempre insieme, però non ci potevamo scambiare. Mia sorella è bionda mentre io ho i capelli rossicci. Io ho gli occhi castani e mia sorella verdi. Perciò di sicuro era difficile che qualcuno ci distinguesse!- scherzai, sghignazzando nervosamente.

-Oh, perdonatemi io..-

-Non puoi vedere, me n’ero accorta.-la interruppi. Mia sorella mi gelò: avevo parlato in modo un po’ altezzoso e poco garbatamente.

-Scusa, non dovevo dirlo in questo modo..-

-No, figurati. Avrei dovuto immaginare che fosse evidente; seguo la vostra voce per capire dove vi trovate, non posso vedervi.- rispose lei, dolcemente e sorridendo.

-Deve essere molto frustante..- tentennai.

-Come.. come è successo?-le domandò Leslie.

-Ci sono nata. Non ho mai visto la luce, sono sempre rimasta al buio; posso solo sognare i colori, ma i miei sogni sono sempre in bianco e nero. Da piccola nel mio villaggio venivo schernita dagli altri bambini per la mia cecità; io sono sempre rimasta da sola ma penso che il non vedere sia ben altro che essere cechi. Significa non rendersi conto della vita che scorre intorno a noi, significa non ascoltare il vento che ci sussurra all’orecchio parole sagge, significa non capire quanto siano preziose le piante, la pioggia, l’erba e gli animali. Quanto sia bello catturare un pezzetto di cielo con i sogni o accarezzare l’acqua alla sorgente di un ruscello.

La vera cecità è tutto ciò. Il sole continuerà sempre a brillare, anche se qualcuno come me non potrà mai ammirarlo.- raccontò. La voce a volte le si piegava per il dolore dei ricordi, altre volte aveva il sapore delle lacrime e poi si tingeva d’ira.

Percepivo la forza che possedeva in corpo. Non era una ragazza comune.

Era diversa, come lo eravamo io e mia sorella. E ciò mi piaceva molto!

-Hai ragione, Muna.- confermai- Non ti accorgi di quello che hai finché non lo perdi..-

-Hai ragione Renesmee, però vedi, io non so cosa mi perdo della luce visto che non l’ho mai vista. Tuttavia non sono sicura che sia un bene; non posso sentire la mancanza di qualcosa che non conosco, ma mi rimarrà sempre la curiosità di sapere come sia.-disse, ma non parlava più con noi, ma con se stessa, poi se ne accorse –Scusatemi, sto parlando a vuoto.-

Sorrisi.-No, stavi facendo riflessione molto interessanti. Comunque puoi chiamarmi Nessie!-  Rise. – Ed io Leslie- mi seguì la mia gemella.

-Se si potesse abbreviare il mio nome, vorrei anch’io che mi chiamaste così!- scherzò lei.
Scoppiammo a ridere: era proprio una ragazza speciale.

 

Da quel giorno in poi, Muna iniziò a far parte della nostra famiglia. Non venne mai a casa nostra perché i suoi non volevano, tuttavia ci fece compagnia ogni giorno e ci presentò anche alcuni suoi amici: sua sorella Soara, che le assomigliava molto e due ragazzi, Anoki e Paco, entrambi scuri di pelle e con gli occhi color mandorla.

Erano come una grande tribù, però vivevano in una casa fuori città che non ci volle mostrare mai. Non conoscevo il vero motivo, probabilmente se ne vergognava.

Un’altra sua stranezza era che, nonostante il calore della stagione che ci avvolgeva, portava sempre un pesante maglione di lana, senza mai scoprire alcuna parte del suo corpo. Le chiedevo puntualmente se non avesse caldo, ma lei rispondeva sempre che, rispetto alla regione in cui era nata, la Florida era troppo fredda per lei.

Nonostante tutto ciò, era una persona cordiale e pacifica.

Il tempo con lei passava in un baleno e a volte riuscivo anche a non pensare al mio Jacob.

Era scomparso da troppo tempo perché ne ricordassi il viso o la fisionomia, tuttavia il suo ricordo non mi abbandonava mai.

Il mio era un vero e proprio dovere, trovare Jake lo era.

Ogni mattina uscivo di casa sempre alla stessa ora, nel momento esatto in cui il sole smetteva di giocare a nascondino con i monti e spuntava tra le immense felci della foresta. I colori dell’alba mi stupivano ogni giorno di più tanto che un giorno presi un foglio di carta e, stesa nell’erba bagnata dalla rugiada, iniziavo a tracciare i contorni di quel meraviglioso pezzetto di paradiso con gli acquarelli.

Mi piaceva molto l’effetto che riuscivo a dare al mio paesaggio così divenne un’abitudine. Giorno dopo giorno il sole diveniva sempre più bello e la luce sempre più chiara. A volte dimenticavo pure il vero motivo del mio risveglio mattiniero.

Aspettavo Jacob.

Sempre.

Avevo sempre aspettato Jacob.

Ricordavo la notte in cui era scomparso e pensavo che un’alba,non sapevo quale, sarebbe inaspettatamente tornato da me.

Visto che il buio aveva dissolto ogni sua traccia, magari la luce ne avrebbe riportata qualcuna…

Zia Alice adorava questa mia nuova passione e si divertiva moltissimo ad incorniciare quelle che lei chiamava “opere d’arti”.

Così, mentre Leslie usciva con Seth e Muna restava a casa con i suoi amici, io dipingevo tele sempre più grandi.

 

Una sera, mi trovavo nella mia camera da letto a leggere, distesa tra i cuscini quando Leslie entrò come una furia, sbattendo la porta.

Poi si lanciò sul letto, piangendo.

Mi sollevai da terra e la raggiunsi, sedendomi accanto a lei ed accarezzandole i boccoli biondi. –Sorellina, che è successo?- le domandai preoccupata.

Fatti miei!

Mi gridò mentalmente.

-Bene! Allora fa’ come ti pare, io me ne vado a letto.- dissi,irritata.

E così feci.

Mi infilai velocemente il mio pigiama e spensi la luce, buttandomi tra le coperte.

Come ogni sera guardai la foto di Jake sul comodino e poi chiusi gli occhi, rassegnata.

Ero sul punto di addormentandomi quando qualcuno si intrufolò nel mio letto.

Scusa…

-Leslie, sei stata scortese, te ne sei accorta?-

Si, scusami, è che Seth mi ha fatto tanto arrabbiare…

Seth. Dovevo immaginarmelo.

Che cos’è successo fra di voi? Le chiesi.

Mi prese la mano e mi mostrò la conversazione.

Aveva visto Seth abbracciare un’altra mentre stava andando da lui e c’era rimasta molto male. Lui se n’era accorto e l’aveva inseguita fino a casa, chiedendole scusa e urlandole che non era come pensava.

-Forse lo è davvero. Cioè, intendo che magari non facevano nulla di male lui e quella ragazza. Dai Leslie! Era solo un abbraccio!- la rimbrottai.

-Sarà, ma era un abbraccio molto eloquente!- si oppose lei.

-Sei una testona!-

-Lo so…- rispose, malinconicamente.
Era da molto tempo che non leggevo nel suo sguardo una simile tristezza.

-Dai- dissi, cercando di tirarla su di morale- Se tiene a te come credo, te lo dimostrerà entro domani mattina, vedrai.- la rassicurai, sorridendo nel buio.

-Ne sei sicura?- domandò; nel suo sguardo una nuova nota di speranza.
-Certo. Sicura come il fatto che il sole sorge ogni mattina!- sorrisi.
Apprezzò molto ciò che le dissi; mi diede un bacio sulla guancia e si addormentò fra le mie braccia, tranquillamente.
La mattina dopo ci svegliò mia madre che corse dentro la stanza, facendoci sobbalzare.

-Leslie,bambina mia, meglio se scendi subito!- le ordinò mamma Bella, sottoforma di suggerimento.

-Perché?- rispose lei, con la voce ancora impastata dal sonno.

-Niente perché, scendi subito, tesoro. Guarda con i tuoi occhi!- disse mamma, mentre raggiungeva suo marito in salone.

Corse velocemente all’ingresso, mentre si disperdeva un’altra alba e ancora niente Jacob per me. La raggiunsi lentamente e mi trovai davanti una scena indimenticabile.
Mia sorella piangeva, ma questa volta di gioia. Un lupo color sabbia con una rosa rossa fra le zanne stava seduto nell’erba e sotto di lui un cartello: “Vuoi essere la mia fidanzata, Carlie Cullen?
Aveva un giorno quando Leslie si fidanzò ufficialmente con Seth, e sedici quando lo venne a sapere.

 

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Note dell’autrice: Salve dolcezze mie!
Scusatemi, ma questa volta non ce l’ho fatta a rispondere a tutte perché vado di fretta, perciò cerco di rispondere in modo complessivo. Qualcuna mi ha fatto notare che il loro linguaggio non è ancora abbastanza maturo; bhe, dovete pensare che le bambine avrebbero 5 anni se fossero state “normali”. Certo, sono molto colte, però comunque non sono delle sedicenni come lo sono io o altre che stanno leggendo, ecco. Alcune mi hanno detto che la storia senza Jake non è storia. Avete ragionissima e sebbene io sia assolutamente Team Edward sono d’accordo con voi. Secondo voi Muna a che cosa serve?! xD Cercate di scomporre il suo nome o tradurlo in un’altra lingua e capirete dove voglio arrivare.. Vi siete chieste perché abbiano tutti nomi strani? Ecco, voglio vedere dove, le vostre geniali menti, possano arrivare! Una cosa va chiarita inoltre: l’imprinting tra Jacob e Nessie è assolutamente rimasto, ecco perché non era riuscito ad attaccarla. ^^ Spero che Muna abbia affascinato quanto ha affascinato me. L’ho introdotta nella storia perché è molto particolare e un’altra domanda: perché nessuno dei loro nuovi amici vuole mostrare il proprio corpo?! Indagini e ancora indagini ma so che ci arriverete!

Ringrazio moltissimo chi ha commentato:
vampiretta4ever
HappyDayana
Frafra9
MoonLight_95
Saruxxa
Tede
aurora julia

littleSmiley
Nessie93

mazza (esatto, ma Seth è mio! Ù_ù)
Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix 

 

Amiche, vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in difficoltà con questa storia La verità nel sangue di Tede. È un’ottima scrittrice, fateci un salto magari.

 
Un’altra bellissima storia è
Ali di carta di trettra. Passateci! ^^

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Capitolo 26
*** FIDANZATA? ***


capitolo 26° efp

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Fidanzata?
26° Capitolo

Amatevi l'un l'altro,

 ma non fate dell'amore

 un'alleanza che vi incateni. 
Riempite ciascuno

la coppa dell'altro,
ma non bevete solo

 da una stessa coppa. 
Mettetevi fianco a fianco,

ma non troppo vicini. 
Perche' la quercia non si rialza

 all'ombra del cipresso. 


~ Kahlil Gibran

 

 


All’estate.
Anche se l’inverno si avvicina

Ogni giorni di più,
Mi hai donato una felicità che non dimenticherò.

Grazie. (:

 

 


Carlie

 
Quasi non ci credevo.

Insomma. Il mio Seth, la persona che mi aveva amato di più durante tutti i miei anni di vita. La persona che mi conosceva, mi esplorava e mi accudiva sin da piccola.

Lui. Innamorato di me.

Come probabilmente lo ero sempre stata io, peccato che da giovane ed inesperta qual ero non l’avevo capito.

Lui era tutto il mio mondo e non me n’ero mai resa conto pienamente.

Ti amo.” Mi aveva detto.

Ed esattamente in quel secondo, i fiori si erano tinti di un rosso acceso, il sole si era infuocato, le nuvole si erano terse del loro fumo ed il cinguettio dei pettirossi si erano accentuati.

Non avrei mai potuto più fare a meno di lui, come lui di me.

Raccolsi il fiore che teneva fra le labbra e gli accarezzai il pelo color sabbia: era splendido e profumava di lillà. 

-Grazie Seth, accetto.- risposi dolcemente, chinandomi per dargli un bacio sulla testa pelosa. Si alzò e corse nella coltre del bosco per poi riapparire sotto le sue vere sembianze: il ragazzo più bello che io avessi mai potuto immaginare.

Aveva gli occhi scuri, impenetrabili e profondi; i capelli ricci e neri, detestava pettinarli! Il torace era colmo di muscoli, il corpo bello ed abbronzato. Insomma, una meraviglia di ragazzo e non desideravo altro che stare con lui.

Si avvicinò a me e disse:- Finalmente, amore. Finalmente è giunto il momento di stare insieme.. Ti amo.-

Mi strinse fra le sue braccia ed inevitabilmente scoppiai in lacrime.
Come si poteva essere più felice di me in quel momento?!

Mi guardò in viso, caloroso come sempre. –Perché piangi, piccola? Forse.. non ricambi?- si intristì.

Gli presi il volto fra le mani mentre piangevo, commossa :- Ma Seth, come fai a dire una cosa del genere?! Certo che ricambio! Io..-

Non riuscii a terminare la frase perché quel matto del mio Seth mi baciò.

Già, mi diede un bacio davanti a tutta la mia famiglia, compreso mio padre.

Fu il momento più bello di tutti.

Il mio primo bacio.

Dapprima percepii solo qualcosa di molliccio infiltrarsi nella mia bocca, ma poi, tutto divenne più tenero e bello.

Il mio primo bacio.

Mamma aveva sempre detto che la prima volta sarebbe stata.. strana. Tuttavia meraviglioso. Sarebbe stato fastidioso, tuttavia.. dolce.

E..aveva ragione.

Quando riaprii gli occhi vidi il volto gioioso del mio ragazzo e mio padre che a stento veniva fermato dalla mamma e dai suoi fratelli.

Lasciai Seth per un secondo e corsi da lui.

-Papà, calmati: sono e sarò per sempre la tua bambina; tanta agitazione non serve a nulla, no?!- affermai, così eccitata all’idea di tutto ciò che stava succedendo.

Com’era possibile che un ibride potesse essere tanto felice?!

Com’era possibile che una ragazza che si nutriva anche di sangue, potesse trovare l’amore?

La mia esistenza non era di per sé una cosa assurda?

La risposta a tutte queste domande era: no, non era possibile.

Tuttavia la vera stranezza di tutto ciò, era proprio la loro incredibilità.

Perché nulla era impossibile.

Perché l’impossibile, diventa possibile quando ci si crede a fondo.

 

Tornai da Seth che era ancora fuori di sé per la gioia.

-Io..-cominciò, non appena mi ricongiunsi a lui.

-Shh Shh. Ora parlo io.- lo bloccai. Poi lo baciai di nuovo, donandogli tutto l’amore che avevo in corpo e questa volta fu ancora più emozionante di prima.

Il calore del suo abbraccio non si poteva paragonare a nessun altro che avevo ricevuto fino a quel momento; tranne forse all’affetto che nutrivo per la mia..

Un momento!

Riaprii gli occhi e mi accorsi della mancanza di Renesmee, la mia carissima gemella.

Scioccata da questa constatazione, probabilmente parvi spaventata perché zia Alice, commossa dalla visione che aveva avuto, rispose:- Si è ritirata. È andata nel parco a fare una passeggiata.. Tu e Seth le avete ricordato una cosa che l’addolora molto..-

Solo allora compresi che la mia felicità, comportava anche delle rinunce, come ad esempio quella di mia sorella.

 

 

Renesmee

Passeggiavo tranquillamente fra l’erba fresca, appena falciata da mio nonno.
Il panorama era splendido e l’odore fresco di muschio mi arrivava alle narici come una manna dal cielo.

Quanto amore c’era nell’aria.. Peccato che io non potessi condividere nulla di quello che la mia cara Carlie stava provando.

Non ero mai stata innamorata.

Mi ero sempre negata questo lusso.

Un essere come me non poteva dare e ricevere troppo amore in una volta ed oltre che per la mia famiglia, ero certa di non poter accogliere nessun’altro nel mio cuore.

Il posto era già stato preso una volta.

Ma Jacob non c’era più.

Non sarebbe apparso come per magia tra gli alberi. Non sarebbe accorso a proteggermi o ad abbracciarmi. Non sarebbe tornato da me.

Era scomparso.

Semplicemente era scomparso dalla mia vita come il sole di sera.

Forse non voleva andarsene.

Forse sapeva che questo era il suo posto.

Ma se n’era andato comunque. Gli occhi rosso cremisi gli adornavano il viso e null’altro che il crepuscolo avrebbe più visto.

Forse era lui la persona di cui avevo bisogno.. Forse era sparito troppo presto perché io mi potessi accorgere di amarlo.

Rammentavo ancora come diventava dolce il suo sguardo quando gli comparivo d’innanzi.. Avessi potuto rivederli almeno un’ultima volta!

Avessi potuto odorare nuovamente il suo profumo, specchiarmi in lui.

Ma sentivo che questo non sarebbe avvenuto troppo tardi. Prima o poi, sarebbe tornato.

Lo sentivo.

Come percepivo i passi di mia sorella avvicinarsi sempre più.

Accidenti!

S’era accorta della mia assenza; temevo di averle rovinato la giornata, un momento che per lei significava tutto. Insomma, un momento prima piangeva per lui ed un attimo dopo le lacrime si erano colorate di gioia!

Com’era strano il mondo e soprattutto quant’era fragile l’animo umano!

Le piccole nubi, simili a matasse di lucida seta candida, vagavano per il turchese concavo del cielo estivo.

La luce del sole scivolava sulle foglie lucide; nell’erba fremevano bianche margherite.

Prima che Carlie mi cogliesse di sorpresa alle spalle recitai ad alta voce un verso di Shakespeare che mi era sempre piaciuto moltissimo.

-"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a
svanire quando l’altro s’allontana. Oh no! Amore è un faro sempre
fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; amore non muta
in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo
del giudizio; se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai
scritto e nessuno ha mai amato.”-

-Bella poesia, sorellina.- rispose lei.

Mi voltai e le sorrisi.

-Già, molto.. mi è rimasta impressa. Suppongo che tu e Seth rientriate perfettamente in questa descrizione.- dissi, quasi con rammarico.

-Ma ci rientrate anche tu e Jacob!- affermò,semplicemente e vivacemente.

Fui scioccata da quella risposta.

No.

Non anche lei!

Se prima stavo male, ora stavo peggio!

Scoppiai in lacrime come una bambina a cui avevano appena tolto il ciuccio.

Caddi tra le margherite che esplosero in milioni di piccoli petali bianchi; sembrava di stare in mezzo ad una tempesta di neve.

Carlie mi abbracciò, chinandosi su di me.

-Perdono Nessie, sorellina! Non dovevo nominarlo..- si scusò, mortificata.

-Non..Non.. Non fa..Non fa niente..Non fa niente Leslie..Non..Non fa niente..- piagnucolai.

-Ti manca tanto, vero?- disse, tristemente.

Scossi la testa, confusa.

-Non mentire, gemella. Ricordati che ti leggo nel pensiero!- sogghignò.

In quel momento, non so perché ma scoppiai a ridere, mentre le lacrime scendevano copiose lungo il mio viso.

E ridemmo.

Ridemmo in quell’immensa, travolgente stesa di margherite.

E tra tutte quelle sensazioni, Carlie concluse dicendo:- Tornerà, Nessie. Tornerà più amorevole di prima-

E le credetti.

 

Quella sera stessa, Leslie uscì con il dolce Seth che, fuori di sé dalla gioia la presentò a mamma Sue e a sua sorella, Leah.

La serata, come poi mi raccontò la mia gemella, passò lentamente e tranquillamente.

Sue aveva preparato molti manicaretti mentre Carlie aveva portato i Muffin al cioccolato che avevamo preparato nel pomeriggio, sotto la supervisione di nonna Esme.

Io, invece, trascorsi la serata con la mamma e papà, come quand’ero più piccola: maratona di film fino a notte tarda.

La mattina mi ritrovavo sempre scioccata, a causa del sonno poco genuino; tuttavia i miei genitori erano vampiri e non avevano bisogno di dormire!

Dopo aver guardato il primo delle cinque pellicole che vedemmo, ovvero “Intervista con il vampiro” una banale imitazione di noi vampiri, cenammo.

O meglio: io cenai. Mentre mangiavo i ravioli di mamma Bella, mi colpì molto uno spot pubblicitario in televisione.

Diceva: “ Qui sul monte Grappa amiamo il parapendio! Che c’è di meglio di vedere il sole da vicino per gli appassionati dei tramonti e dell’alba?! Non desiderereste anche voi rincorrere in volo un’aquila, se poteste?! Benone, qui sul monte Grappa è possibile, grazie ai nostri istruttori, potrete volare dolcemente in compagnia, sopra ad un mondo verde di campi e di foreste.

Vi aspettiamo!”

 Rimasi incantata davanti a tutto ciò.

Era possibile e.. nessuno me l’aveva detto?!

Per tutta la sera pregai i miei cari genitori di portare me e Leslie su quell’altura per farmi provare l’emozione più bella: il volo.

Certo, potevamo correre con il vento, vedere la luce dalla cima di un albero, ma nessuno di noi poteva volare. Ed io volevo essere il primo mezzo-vampiro a riuscirci. Dovevo.

Era in montagna e.. l’ultima volta che Jacob era stato bene, fu proprio lì. Perciò volevo andarci: ad ogni costo.

-Ma lo sai, Nessie,che tua sorella soffre di vertigini.- provò a distogliermi, la mamma.

-Già, non sarebbe carino se tu lo facessi e lasciassi giù lei.- l’accompagnò papà.

-Vi ricordo che ne soffriva quando era piccola perché non aveva mai corso con papà, poi invece ne era guarita.- risposi, irritata.

Perché non mi ci volevano portare?!

-Si, ma questa è una cosa diversa.- continuarono loro, abbracciandosi.

Riprovai.- Sentite, per quale motivo dovreste aver paura per noi?! Insomma, non siete stati proprio a voi a dirci di vivere la vita e di non farsi mai mancare nulla come esperienze personali? E poi: in quale pericolo potremmo incorrere?! Insomma.. la nostra pelle è più resistente dell’acciaio!-

-È differente, ecco noi..-

Perfetto. Non sapevano più cosa dire.

-No, è esattamente come dico io e voi lo sapete.- conclusi io.

Papà guardò nonno Carlisle che, guardando i miei occhi dolci, annuì.

 

La mattina dopo, partimmo per la gita in montagna. Questa volta però, per paura che la montagna fosse pericolosa come l’ultima volta, rinforzarono la guardia e ci portammo dietro anche zio Emmett e zia Alice.

All’alba raggiungemmo il monte Grappa, felicemente. Ovviamente Seth, abbracciata a Leslie, non la lasciava mai, mentre io restavo con Muna che mi faceva compagnia.

Con tutti quei baci mi veniva il volta stomaco!

Il comportamento della mia amica, tuttavia, sembrava strano..

 

 

 

 

 

 

  Note dell’autrice: Salve ragazze mie!
Scusatemi, ma questa volta non ce l’ho fatta a rispondere a tutte a causa del mio maledetto Hard Disk che si è rotto (accidenti!), perciò cerco di rispondere in modo complessivo. Ho notato che avete avuto delle difficoltà per capire cosa si celava dietro al nome di Muna, bhe, nel prossimo capitolo comunque capirete tutto. Pensate alla Luna, non aggiungo altro! Sono contenta che vi sia piaciuto il nome,comunque! ^^

Spero tanto che la coppia Leslie- Seth vi sia piaciuta, volevo approfondire il loro rapporto visto che alcune di voi desiderava qualcosa di romantico, ed anche la sottoscritta! xD Perdonatemi ragazze, ma la piccola Nessie soffrirà ancora un pochino, però tutto si risolverà, ve lo prometto. Allora, vi chiederete, “perché Parapendio?”. Beh, perché l’ho fatto, ecco perché! xD è una sensazione meravigliosa e desideravo poterla far provare anche a voi e spero che il prossimo capitolo vi descriva esattamente ciò che vorrei. ^^’ImageShack, free image hosting, free video hosting, image hosting, video hosting, photo image hosting site, video hosting site


Ringrazio moltissimo chi ha commentato:
-
vampiretta4ever
-Ed4e
-cloe cullen
-HappyDayana

-
hermana
-kekka cullen
-Frafra9
-Saruxxa
-Tede
-aurora julia

-
littleSmiley
-Nessie93


Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix  ♫

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Capitolo 27
*** LUI ***


twins. capitolo 27 efp

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Lui

27° Capitolo

~~

Se alcune vite formano un cerchio perfetto, 
altre assumono delle forme che

 non possiamo prevedere
né comprendere appieno, 
il dolore è stato parte

 integrante del mio percorso, 
ma mi ha fatto capire che niente
è più prezioso di un grande amore.  

~  Le parole che non ti ho detto ~


Alla mia mamma.
Perché a volte senza di te

sarai persa.
Grazie.

 

 

Carlie

 
Con una buona andatura, avremmo raggiunto il monte verso le nove di mattina. Zio Emmett e zia Alice ci seguivano nel Land Rover.
Il mio Seth mi era stato sempre accanto, abbracciandomi con una dolcezza incredibile; a me piaceva soprattutto per questo. Lui non aveva mai finto di essere quello che non era.
Qualche giorno prima, mi si era mostrato con tranquillità, come se fosse la cosa più semplice che si potesse fare. Lui era sensibile, intelligente, bellissimo, con una pelle color caramello.

Io, invece, una semplice ibride con i capelli chiari e gli occhi castani. Magari anche vivace e riflessiva ma.. non di più.
Ero abbastanza per lui?
Forse o forse no.
Per ora semplicemente mi bastava stare accoccolata lì, senza pensare a nulla.
Renesmee e Muna erano silenziose, come assenti. Per la mia amica dalla pelle bruna, quell’atto era normale, data la sua cecità, ma per Nessie era tutt’altro che consueto.

Sorella, a che stai pensando?

Le domandai,mentalmente. Dapprima voltò la testa di scatto verso di me, scioccata nel sentire una voce non sua; poi rispose.

A niente. Lasciami perdere e per favore: stai lontana dalla mia mente oggi.

Rabbrividii: il suo tono era agghiacciante. Supponendo che avessi freddo, Seth mi strinse a sé con maggior forza e per un secondo mi mancò l’aria!
-Amore, allenta!- risi, tossendo.
-Oh!- esclamò mortificato- Scusa, a volte non so proprio controllare la mia presa.-
-Tranquillo- dissi, accarezzandogli il viso bollente.
-Ragazzo, se un giorno mi ritrovassi una figlia spappolata, sarai veramente nei guai!- intervenne papà, sghignazzando. Poi si fece serio:- Dico sul serio-
-Edward, su, non esagerare. So quanto sei geloso dei tuoi tesori, ma Seth la stava solamente scaldando; anch’io ho freddo adesso che ci penso- s’intromise mamma, voltandosi dal sedile anteriore dell’auto per farci la linguaccia.
-Ma cara, bastava dirmelo!- aggiunse il babbo, allungando la mano fredda verso di lei e abbracciandola.
Mamma Bella gli diede un bacio sulle labbra, carico di amore,come da sempre le avevo visto fare.
Supposi che la conversazione fosse terminata, così presi l’i-pod nuovo che zio Emmett mi aveva regalato e ascoltai uno dei miei pezzi preferiti. Un brano di mio padre.

 

Basta un dito per cancellare un numero
Cerco un bacio forse cerco un miracolo
Io davanti a te un sorriso stupido
Ma è soltanto un sogno in un letto madido
Io non sono niente senza il nostro mare di guai

Senza rose senza scuse nella tua città
Silenziosa possibilità la nostra storia
Malintesi a porte chiuse prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà la nostra storia

Io davanti a te senza neanche un alibi
Affogare in piedi nelle sabbie mobili
Niente puó distrarmi dai tuoi occhi lucidi
Niente puó guarirmi dai tuoi sguardi gelidi
Io non sono niente senza il nostro mare di guai

Senza rose senza scuse nella tua città
Silenziosa possibilità la nostra storia
Mani tese a porte chiuse prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà senza scampo senza tempo

Due di due metà è sempre lo stesso
Sempre una novità senza rose senza scuse
Nella tua città silenziosa possibilità
La nostra storia mani tese a porte chiuse
Prove di felicità
Sai che un giorno ricomincerà la nostra storia
Senza scuse nè pretese quattro passi in libertà
È così che ricomincerà la nostra storia.

 

(http://www.youtube.com/watch?v=U-F5hejKH10)

 

Già, il nostro solito mare di guai. Era da molto tempo che qualcosa non turbava la nostra quiete. O meglio: qualcosa lo faceva ancora. Jacob, per Nessie, era un fantasma che non sarebbe mai scomparso. Dubitavo altamente che sarebbe ritornato e lo stesso facevo riguardo al fatto che mia sorella sarebbe stato in grado di dimenticarlo.
Non ne era capace. Non ancora almeno.
Continuavo a sperare che qualcuno riuscisse a farla innamorare come c’era riuscito Jake.

Ma avevo il presentimento che nessuno l’avrebbe sostituito.
Jacob era il suo lui.
Era morto per salvarci, per salvarla.
Forse era solo per questo che i suoi pensieri viravano sempre verso di lui; lo sentivo: lo amava. Ma era Jacob che amava, o il gesto che lui aveva fatto per lei?
Questa domanda l’assillava da sempre.

 

 

 

Renesmee

 
Vedere mia sorella sbaciucchiarsi per tutto il viaggio con il suo “nuovo” fidanzato non fu per niente piacevole e nemmeno sentirmi costantemente spiare i pensieri da mio padre.
Sarei voluta scappare via. Ma qualcosa mi spingeva a continuare: dovevo assolutamente arrivare al Monte Grappa e lanciarmi da quel stramaledetto pendio.

Era un obbligo.
Le nuvole si scurivano man mano che salivamo i tornanti, quasi ci volessero avvertire di un pericolo. Il vento continuava a spirare, sempre più forte: le foglie rosse e gialle volavano da tutte le parti, fischiando. La temperatura calava vorticosamente e la mia mente, conscia che qualcosa non andasse, mi costringeva a non badare a queste cose.

Sorella, a che stai pensando?

La domanda della mia gemella mi riscosse: cavolo, ma quanto tempo era passato?
Non potevo lasciarla entrare nella mia testa quel giorno. Non so perché, ma mi costrinsi a risponderle male.

A niente. Lasciami perdere e per favore: stai lontana dalla mia mente oggi.

Non era giusto. Lei aveva tutto. L’amore della nostra famiglia, un fidanzato che l’amava, dei cari amici… ma soprattutto un ruolo in quel mondo così strano e troppo stretto per noi.
Io invece?
Io ero strana, incomprensibile per tutti. La gemella problematica. Il genio della scuola e per questo emarginata. Nessun ragazzo mi rivolgeva mai la parola, come spaventati dalla mia presenza. Inoltre, l’unica persona che aveva mai provato dei sentimenti per me aveva perso la vita a causa mia.

Lui non c’era in quel momento, non c’era stato in passato e non ci sarebbe stato nel mio futuro.
Ero sola.
A volte invidiavo Muna per la sua cecità. Almeno non era costretta a vedere tutta la desolazione che ci circondava. La società malata in cui c’eravamo trovate a vivere.
La guardai e sorrisi.
Guardava fuori dal finestrino, come se potesse scrutare la foresta e mi parve così ingenua. Così debole e spensierata.
Ero consapevole del fatto che ci nascondesse qualcosa, ma era mia amica. La mia unica amica e non avevo certo intenzione di rinunciare a lei!
La sua vivacità era una manna dal cielo per me, soprattutto da quando Leslie si era fidanzata. Era diventata la mia ancora di salvezza.
Naturalmente non mi era ancora chiaro il motivo per il quale avesse approvato così velocemente la mia proposta di andare in montagna a fare parapendio.
Subito la mia mente mi obbligò a pensare ad altro e così feci.

Arrivammo dall’istruttore in perfetta puntualità.
Sebbene il cielo fosse scuro e pronto a piovere, riuscimmo comunque a volare in alta quota. Fu un’esperienza meravigliosa!
Mi sentii come trasportata dalle nuvole e un aquila precedette la mia traiettoria.
Arrivammo in una radura incantevole, fra arbusti molto alti e piante rampicanti.
-Stupendo, non è vero?!- rise mia sorella, fermandosi accanto a me.
La guardai sprezzante: quel giorno non riuscivo a sopportare la sua allegria!
-Direi molto gradevole.- intervenne Muna, con la sua splendida semplicità.
-Si, bello- sorrisi.
Leslie notò il mio cambio di espressione e mi afferrò per il polso.
-Si può sapere che hai? È tutto il giorno che mi rispondi male!- strillò.
Mi divincolai, senza guardarla nemmeno.
-Nessie!-
-Mi hai stufato Carlie! La tua vivacità, la tua solarità.. è fastidiosa! Sappiamo tutti che sei perfetta, ma una cosa che tu non sai è il fatto che non sei gradita a tutti. Ora lasciami in pace.- dissi, fulminandola.
Non le avevo mai risposto così.
Data la sua fragilità, mia sorella corse via in lacrime, mentre il mio senso di colpa cresceva velocemente.
-Leslie!- la chiamai, ma era troppo tardi, se n’era andata.
-Avanti Nes, lei non capisce come ci sentiamo. Sono completamente d’accordo con te, in tutto. La tua gemella è così… patetica!- affermò Muna, mettendomi una mano sulla spalla.
In quel momento qualcosa cercò di farmi comprendere la mia malvagità, ma l’ignorai. Continuai a mirarla, scoraggiata.
-Non le avevo mai parlato in quel modo…-
-Hai fatto bene- continuò lei.
Il cielo si rabbuiò e mi sentii in trappola.
Udii un ululato lontano, poi sempre più vicino, infine uno scalpiccio inarrestabile.
Mi voltai di scatto: vidi un ombra nera, due occhi rossi come il fuoco e un ghigno irriconoscibile.
L’ombra si sporse e scorsi il suo volto.
Caddi a terra: era lui.

Era Jacob.

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Toc Toc. C’è nessuno? Ahimè, perdonatemi se non mi sono fatta sentire più, mi prostro ai vostri piedi. Ricordate in novembre quando vi avevo detto che avrei postato presto? Ebbene, avevo assolutamente quell’intenzione ma poi qualcosa di serio mi ha interrotto. Mio nonno ha avuto un infarto. È stato un brutto periodo per me e per la mia famiglia e siccome anche il peso della scuola non era minore, non ho più trovato il tempo per scrivere. Perdonatemi, vi prego! Cercherò di postare con più continuità,veramente e se non lo faccio, mandatemi e-mail a tutto spiano e anche calci in culo! Magari ritrovo l’ispirazione con il vostro aiuto! ;)  Allora, tornando al capitolo direi che.. tadadadan! L’attesa ha portato a qualcosa, non trovate? Si d’accordo, è corto, però è pieno di sentimento, non trovate? ^^ Girls, maaaaa… Secondo voi, qual è il potere di Muna? Perchè, come sicuramente avrete capito anche lei non è umana. (:

Bene, ora che ho insidiato tante domande nelle vostre meravigliose testoline, passo ai ringraziamente.

 

Ringrazio moltissimo chi ha commentato:
Frafra9: che cara che sei! Hai indovinato!
Nessie93: Brava ragazza, hai capito. (:
Ed4e: Visto che è tornato? Bacio :*
loy90: Benvenuta! Piaciuto il capitolo? ^^
Karliia: Benvenuta anche a te!Sono contenta che tu abbia apprezzato la mia creazione, continua a seguirci, mi raccomando ;)
Saruxxa: Eddie forevere, carissima <3 Io e te ci capiamo! È tornato,visto? :D
hermana: Tesoraaa! Sono tornata finalmente, contenta? Un bacione! ^.*
littleSmiley: Stellina! *.*
Jake_ele_love: Sono tornata visto? Ora non vi abbandonerò più, promesso!Grazie mille per il complimenti, continua a seguirci e a commentare, mi raccomando! ;)
kekka cullen: Ciao carissima, sei veramente dolcissima! **
Frankie99: Benvenuta fra le commentatrici! Mi aspetto un tuo giudizio su questo capitolo, mi raccomando! ^_^

Gemeee T__T dove sei?
Mazza ormai ha dato forfè.. vero? :(

Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero che il capitolo vi sia piaciuto e sia stato di vostro gradimento.

Noemix  ♫

 
P.S.
Ripeto il mio contatto per chi avrebbe piacere di contattarmi.
noemi_hsm_94@hotmail.it

Vi aggiungo io, altrimenti non vi riconosco!
Quindi: per chi vuole chiacchierare con me, lasciate i vostri contatti nei commenti^^

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Capitolo 28
*** SGUARDI ***



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Sguardi

28° Capitolo

~~


Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei

come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.


Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:

ti voglio bene, perché sei tanto triste.

 



 

 

Renesmee

 

E lì, a quel punto, cadde il quadro. A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni , poi senza che accada nulla, fran, giù cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gi fa niente, ma loro ad un certo punto,fran, cadono giù, come sassi. Non c’è una ragione. Perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un anima,anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un

quarto: fran. Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio.

 

Quando l’amore della tua vita scompare un giorno e poi,dopo anni e anni, ritorna a prenderti. Il viso ingessato, le sopracciglia arcuate, gli occhi color cremisi e lo sguardo intriso di odio, odio puro. Muna si avvicinò a lui con un ghigno.

La guardai sbigottita.

-E così la piccola principessina ibride rivede l’innamorato,eh Nessie?- disse con un tono spietato e crudele.

-Muna, ma che…- balbettai, sconvolta dalla situazione.

-Ma che ma che ma che? Sempre domande. Mi sono stufata. – Mi fulminò con gli occhi, che ora erano diventati color fuoco. Bruciavano nell’immensità della loro cecitò e a poco a poco, l’astio che poco prima era assente nel suo viso, la trasformò fino ad invaderla completamente.

-Quante volte sono riuscita a ingannarti. Quante volte il tuo cuore ti ha mentito, mia cara!- rise.

Lo sguardo Jacob,che nel frattempo le stava accanto, si assottigliò, divenne nuovamente dolce guardandomi e poi, tenendosi la testa, probabilmente a causa del dolore, tornò sofferente e cattivo. Le braccia erano tenute a spenzoloni lungo i fianchi come se al loro culmine vi fossero delle enormi forbici pronte a spezzare ogni cosa. Sedie, case, vite..legami. Già. Ogni possibile legame rimanente.
Lo implorai di reagire a tutto quello che stava accadendo, ma fece finta di guardare altrove: era cambiato.

Il Jacob che per anni era stato il mio compagno di sogni, il mio amico più fedele, il ricordo più vivido nella mia mente, il battito del mio cuore… era scomparso.

Stavo davvero iniziando a pensare di essermi raggirata. Mi ero ingannata e illusa che qualcosa nella mia vita sarebbe tornata a funzionare. Lo avevo atteso, amato e mi ero distrutta nel senso di colpa per secondi,minuti, ore,giorni senza nessuna tregua.

Come avevo potuto?

Lui non mi teneva a me; Lui era sotto il potere di qualche essere mostruoso che aveva devastato la mia mente in una serie di tremendi incubi.

Attraverso di essi,però, ormai conoscevo la verità sul clan al quale appartenevano sia Jacob che Muna.

-Murder Wolves, non è vero?- affermai semplicemente.

-Scusami?- rispose a sua volta, quasi scioccata da questa verità.

-Murder Wolves, voi fate parte di loro,vero?-ripetei,stabile.

Jacob mi guardò intensamente,come se , in cuor suo, provasse ancora dei sentimenti nei miei confronti.

Muna ridacchiò nervosamente, poi s’interruppe.

-Già. Ma tu come fai a conoscerci?-

-Io so molte più cose di quante tu possa pensare. Non mi sottovalutare: mai.-dissi, avvicinandomi man mano che parlavo.

In quell’istante ripensai a tutto ciò che avrei perso se mi fossi abbandonata a quella Tenebra che sentivo strisciare verso di me.

Chiusi gli occhi e vidi.

Il sorriso di mia sorella.

La voce di mia madre.

Gli abbracci di mio padre.

La risata di zio Emmett.

I biscotti della nonna.

Gli insegnamenti di zio Jasper.

I baci di zia Rosalie.

I balletti di zia Alice.

La saggezza del nonno.

Seth, Billy, Quil, Embry, Sam, Emily…Leah.

Mi ero sempre concentrata sulla mancanza di Jacob, quando invece avevo tralasciato il fatto che mai ero stata sola. Ognuno di loro ogni giorno aveva reso la mia vita brillante e soddisfacente.

Di certo non ero la ragazza più fortunata del mondo, ma sicuramente lo ero come bambina. Ero la piccola della famiglia, insieme a mia sorella. Loro ci sarebbero sempre stati per me, sebbene io li avessi allontanati.

Li avevo respinti, come avevo fatto con ciascuno i quali mi volevano bene.

Molti anni prima avevo persino avuto paura di Jacob, in quella foresta buia irretita dal sogno. Non lo avrei più fatto.

Mai, mai più.

Aprii gli occhi, pronta come non mai. Mi accorsi solo allora che il mio corpo stava emettendo una luce, una luce fioca che proveniva dal pallore del mio corpo.

Vidi che Muna arretrava, sorpresa da quel cambiamento mentre Jacob rimaneva fisso a guardarmi. Per un attimo mi ritrovai immersa in quegli occhioni color cioccolato e fu troppo tardi.

Quella luce scomparve per un attimo e mi ritrovai a terra e a poco a poco,tutto si fece buio.

 

Carlie

 

Uffa. Ero talmente arrabbiata con mia sorella! Come diavolo aveva potuto trattarmi in quel modo? Io non le avevo fatto nulla, anzi. Le ero stata accanto più che mai durante tutto il periodo in cui il suo senso di colpa aveva raggiunto limiti agghiaccianti.

Ed ora?

Ora che Muna aveva iniziato a far parte del nostro gruppo per lei non significavo più nulla?

No.

La Renesmee che conoscevo non si sarebbe certamente comportata  in quel modo!

Camminavo,camminavo lontana da quella radura che non riusciva a contenere la mia collera. Mi ero già allontanata molto quando mi arrivarono chiari i pensieri della mia gemella che, involontariamente gridavano:

Aiuto!

Mi bloccai per riflettere.

Era un modo per richiamarmi indietro e scusarsi oppure semplicemente per schernirsi di nuovo con me?

No, stavolta non se la sarebbe cavata così semplicemente. Doveva pagare per il suo comportamento, non era stata per nulla cortese, perdinci!

Però… dopotutto era mia sorella!

Dovevo darle il buon esempio,giusto?

Udii numerosi ululati, uno dietro all’altro. Accidenti! Di certo non erano lupi!

Cominciai a correre verso il luogo dove avevo lasciato Nessie, le nuvole cariche di pioggia si in scurivano sempre più ad ogni mio passo.

Dovevo far in fretta o per Muna e mia sorella sarebbe stato troppo tardi.

Mi avvicinai quatta quatta, e vidi che la mia gemella stesa a terra mentre Muna vicino ad alcune ombre,molto alte e muscolose. Cercai di mettere a fuoco il più possibile e vidi… Jacob! Non ci potevo credere!

Era il suo fantasma o cosa!

Perdinci, Nessie doveva essere sicuramente svenuta nel vederlo. Ma perché la sua amica non le era accanto,perché non reagiva?

-Alla buon ora,Paco. Trasciniamo questa mocciosa dal padrone e poi cercheremo anche l’altra. Lo sa perfettamente che il loro potere non funziona se sono separate. Diamoci una mossa!- ordinò Muna.

Ci rimasi di sasso: come poteva averci tradite?

Non potevo crederci.

Rammentò le parole del nonno.

Ricorda: “Non sempre il bene si identifica con la luce e come non sempre il male si identifica con il buio.”

Ci eravamo completamente sbagliate su Muna.

Proprio in quell’istante, tutti i ragazzi che un tempo erano stati miei amici si tolsero i maglioni di lana e mostrarono un tatuaggio: un enorme lupo scarlatto.

Come quello del mio sogno! Rammentai.

 Il suo nome apparteneva a coloro che seguivano la luna ovvero ai Murder Wolves!

Com’ero potuta essere così stolta?!

 

 

 

 

Note dell’autrice: Ok. Lo so, non ho scuse, sono imperdonabile. Il mio ritardo nel postare è assurdo e forse non serve dire che ho le mie ragioni: in fondo, le abbiamo tutte.
Posso solo dirvi che i vostri ultimi commenti- sebbene risalgano a qualche tempo fa- siano stati una manna dal cielo per questi occhi stanchi che ora guardano convulsamente la pagina di word che è pressoché bianca, dato che sto scrivendo queste parole ancor prima di scrivere il capitolo! XD Probabilmente poche di voi continueranno a seguirmi ma credo che ancora pochi aggiornamenti e la storia potrà avere una conclusione. Come alcune di voi sanno, non mi piace lasciare i racconti a mezzo perciò concluderò anche questo. (: Auspico che tutto ciò che ho scritto vi fosse gradito.
Auguro a tutte buon inizio estate e spero di aggiornare fra poco meno di una settimana!

Ringrazio moltissimo chi ha commentato:

-hermana
-
Saruxxa
-
Tede
-
littleSmiley
-
Nessie93
-
 Jake love
-
_FeDe_IcA_ 
-Miss Sophie

Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!

Noemix  ♫

 
Amiche, vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in difficoltà con questa storia La verità nel sangue di Tede. È un’ottima scrittrice, fateci un salto magari.
Un’altra bellissima storia è
Ali di carta di trettra. Passateci! ^^

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Capitolo 29
*** LUNA ***


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♥Luna♥

29° Capitolo

~~

 

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo
amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

~
Pablo Neruda ~

 

 

Carlie

 

Ok, ok. Un bel respiro Leslie, un bel respiro.

Inspirare… espirare.

 

Tum Tum Tum

Tum Tum

Tum

 

Il profumo di vegetazione si estendeva per oltre un miglio, come avrebbero fatto i nostri genitori a trovarci, se anch’io come mia sorella fossi stata catturata?!

Dovevo scappare, immediatamente, o per mia sorella nessuno avrebbe più potuta far nulla.

 

Avanti Leslie, rifletti, come potevo riuscire a sfuggire dalla radura senza che lo scricchiolare delle foglie non mi facesse scoprire?

Pensa, Pensa, Pensa.

Ma certo!

 

Renesmee

 

Quando ripresi i sensi, intorno a me era tutto buio. Solo in lontananza, oltre alla finestra, si poteva scorgere il riflesso del bagliore della luna.

Com’è luminosa, pensai, questa sera è piena.

Piena?

Ma se la luna piena c’era stata la scorsa settimana!

Cercai di mettermi seduta e subito un dolore lancinante mi pervase. La testa mi faceva molto male e l’energia che mi contraddistingueva dagli umani era scomparsa.

Sono sola…

Sono sola e non riuscirò mai a scappare da qui! Perché, Nessie, ti fidi sempre delle persone peggiori? Tua sorella ti aveva messa in guardia e tu l’hai allontanata. Non ti perdonerà mai per questo, lo sai.

Già. Pensò, fra sé e sé.

Doveva uscire da quella stanza buia e fredda, doveva riuscire a dire alla sua gemella quanto bene le voleva e nulla l’avrebbe allontanata dal suo scopo.

 

Zac, Zac..

Qualcuno stava aprendo la porta del buio e dalla porta uno squarcio di luce le rivelò la figura di Jacob che le portava da mangiare.

I suoi occhi erano ancora color cremisi, ma-come sempre- non appena questi si erano fermati sul viso di lei, erano stati invasi da una dolcezza senza fine, da un amore talmente caldo e piacevole che nessun odio avrebbe mai potuto trattenere.

-La cena- annunciò.

-Jacob- farfugliò lei, incessantemente.

-Cosa vuoi?-

Nessie intrappolò il suo sguardo, poi, con molta fatica, si alzò tutta dolorante.

Jacob la guardò terrorizzato, come se volesse aiutarla ma qualcosa lo trattenesse.

La piccola grande donna fece un passo verso di lui, fino a che le loro labbra non si poterono quasi sfiorare.

I loro respiri erano corti, consumati dalla passione.

-Jacob.-ripetè.

-Re...Renesmee- balbettò lui. Il povero lupo stava subendo una lotta interiore senza pari. Una parte di lui gli urlava di prenderla, baciarla e di trascorrere con lei il resto della vita. L’altro Jake, invece, quello morto e colmo di astio, non avrebbe permesso che nulla di ciò avvenisse.

 Perciò la respinse la ributtò a terra.

-La cena.- affermò e poi si diresse verso la porta e la richiuse dietro di sé, ricacciando Nessie nel buio più profondo.

 

È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti. Disse fra sé e sé, mentre le lacrime le rigavano il volto, nascondendo il rossore di quelle guance piene di vita.

-Che l’amore fosse una cosa delicata? Direi piuttosto che sia troppo rude e troppo aspra, e infine troppo violenta: e punge come uno spino. (William Shakespeare)- recitò. Nessie aveva seguito con molto interesse le lezioni di Miss Felicity, l’insegnante di letteratura, quando aveva inserito Shakespeare tra gli autori da studiare quell’anno. Pensava che i suoi versi fossero appropriati per ogni situazione.

Dopo non molto si addormentò ancora in lacrime, ripensando alla scenata che era avvenuta poco prima tra lei e il suo innamorato.

 

 

Carlie

 

Correvo, correvo sempre più veloce. La mia tattica era riuscita perfettamente ed ora stavo cercando qualcuno che mi potesse aiutare, il più velocemente possibile.

Mentre ero ancora nella radura mi ero ricordata del mio dono, ovvero creare immagini mentali che risalivano tutt’al più ai ricordi ma che ero stata in grado di estendere. Avevo riprodotto l’ululato di un vero lupo e l’immagine di questo che li chiamava.

I Murder Wolves si erano spaventati ed erano spariti talmente presto dalla radura da non accorgermene! Purtroppo non avevo fatto attenzione a quale direzione erano andati, ma avrei provveduto a risolvere quel problema una volta rintracciati i miei genitori.

Perciò ero in mezzo alla foresta, correndo come una matta per raggiungere di nuovo la cima del monte Grappa.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: Allora, sono consapevole di aver atteso un altro mese prima di postare, ma ragazze, vi giuro che ho il blocco dello scrittore! Più che altro mi manca la voglia di mettermi al computer e scrivere, temendo che nulla esca dalle mie dita! Qualcuna ha un suggerimento da darmi?
Allora, vorrei fare un commento sul Pov Renesmee. Ho cambiato focalizzazione, sì, lo so. Ma ho pensato che fosse troppo carino vedere Renesmee e Jacob guardarsi e scambiarsi sguardi dal di fuori, piuttosto che dalla visione di Nessie che sarebbe stata troppo distorta. Se a qualcuno non è piaciuta mi scuso molto ma mi sembrava giusto così. Passiamo ora ai ringraziamenti…

 Ringrazio moltissimo chi ha commentato:

-hermana
-
Tede
-
littleSmiley
-
Nessie93
-
 Jake love
-
 Joey24
- Miss Sophie

Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!

Noemix  ♫

 Amiche, vi chiedo un favore. Un mia cara amica è in difficoltà con questa storia La verità nel sangue di Tede. È un’ottima scrittrice, fateci un salto magari.

 Un’altra bellissima storia è Ali di carta di trettra. Passateci! ^^

 

 

 

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Capitolo 30
*** NUVOLE ***


capitolo 30 twins

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♥Nuvole ♥

30° Capitolo

~~

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio Amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

John Keats

Alla Mamma.
L’unica amica che non ti tradirà
mai.

 

 

Carlie

 

Le nuvole si tersero improvvisamente di nero, avvicinandosi sempre di più agli alberi. Sembrava come se la terra sprofondasse sotto i miei piedi e la luna iniziasse a schiacciarci come noccioline; mi sentivo oppressa, privata della mia libertà.

Sembrava come se quelle stesse nubi che un tempo mi avevano mostrato la luce, ora stessero cominciando a ricoprire di terra la mia fossa.

Mi mancava Nessie. Mi mancava come l’aria.

Osservai il cielo caricarsi di pioggia e poi piangere lentamente lacrime di dolore; i nembi era diventati così scuri da non lasciare filtrare nemmeno un raggio di sole.

Zio Emmet stava seguendo le tracce lasciate sul terreno dai lupi, mentre io, trepidante e sofferente lo seguivo, protetta dalle braccia di mamma.

-Povero il mio cucciolo- sussurrava,- Come ho potuto permettere che le mie figlie venissero rapite? Sono stata una madre assente…- piagnucolava, mentre mi stringeva spasmodicamente.

-Propongo di non cercare Nessie questa notte- disse il nonno,-i lupi sono più forti quando c’è la luna perciò meglio non avvantaggiarli. Domani, con la luce, continueremo la ricerca.-

-No!- mi opposi, liberandomi dalla stretta dei miei genitori.

-No?- chiese il nonno.

-Se avete intenzione di lasciar perdere di certo non lo farò io. Non abbandonerò mia sorella. Né questa notte né mai. Se non volete darmi ascolto andrò da sola.-

-Non essere sciocca Carlie. Non andrai da sola, verrò io- affermò il mio Seth,abbracciandomi.

-Questi discorsi mi fanno capire quanto voi due siate ancora troppo piccoli per essere fidanzati. Carlisle ha ragione: di notte i lupi sono più forti perciò non rischieremo la vittoria per un vostro capriccio. Jacob è troppo importante per noi e Renesmee lo è ancora di più. Aspetteremo l’alba, fine della discussione.- disse mio padre, con un tono che non ammetteva repliche.

 

Decidemmo di accamparci nella foresta; non accendemmo il fuoco per evitare di venir avvistati perciò rimasi quasi tutta la notte sveglia, abbracciata a Seth. La mia famiglia nel frattempo mi esortavano a dormire, inutilmente. Zio Emmett e Zia Alice cercavano impronte che potessero essere utili per rintracciare mia sorella. Tutto era estremamente calmo. Troppo calmo.

Lì, immersa nelle tenebre, lasciai che la mia mente navigasse.

Mi chiesi cos’avrei detto a Nessie una volta rivista…

Mi domandai come si sarebbero comportati i miei genitori con Jabob,un Jacob cambiato, mutato inesorabilmente e contro la sua volontà…

Pensai a chi fossero quei Murder Wolves e da chi venissero comandati…

Ricordai il sonno che più volte, negli anni, mi era capitato di fare.

 


Era tutto molto sfocato, ma ad un certo punto la luce si diffuse tutto intorno a me, come se io fossi stata la pila sostitutiva e avessi appena ricaricato una lampada.
Fu allora che vidi tutto ciò che mi stava intorno.
Distese di fiori mi si pararono davanti; un ruscelli scendeva aggraziato giù da una roccia e l’erba mattutina luccicava di germogli rinfrescati dalla rugiada notturna. Il mio corpo brillava un poco al sole e mentre scendevo dall’enorme sasso per giocare con quella massa di vermigli viburni e candide margherite, capii di essere osservata.
Mentalmente, mi preparai all’attacco.
-Fatti avanti!-ordinai alla figura oscura, della quale ora potevo notare solo i suoi grossi occhi color fuoco.
-Fatti avanti se hai il coraggio!- ripetei ancora, prima che il mio, scomparisse del tutto.
L’ombra si fece più avanti, mostrando l’aspetto di.. Seth! Era il mio carissimo Seth!
Feci per corrergli incontro quando le sue labbra si tesero improvvisamente in un ghigno malvagio… non poteva essere lui!
Arretrai di qualche passo e fu allora che Seth-di cui ora,ero certa, non era il ragazzo che conoscevo- esplose in aria e diventò un enorme lupo con i denti affilati, gli artigli ed enormi zampe.
Rimasi terrorizzata ed ancora di più quando quell’essere cominciò a trottare verso la mia parte.
Lanciai un urlo straziante e…

 

Ripresi conoscenza. Mi strinsi ancora al petto del mio ragazzo quando l’alba ci avvolse tutti inaspettatamente.

 

 

Renesmee

 

Ero al buio da ormai un giorno. La finestrella lasciava trapelare solo un lieve fulgido squarcio di luce. Intorno a me vi erano solo ammassi di pietre incavate e nulla più.

Mi mancava la mia famiglia, mia sorella e il sole. Inconsapevolmente, aspettavo.

Aspettavo Jacob.

Sempre.

Avevo sempre aspettato Jacob.

Ricordavo la notte in cui era scomparso e pensavo che un’alba sarebbe inaspettatamente tornato da me.

Visto che il buio aveva dissolto ogni sua traccia, magari la luce ne avrebbe riportata qualcuna.

 

Il tempo passava, secondi, minuti, ore, giorni... Ed io ero sempre lì. Aspettavo. Attendevo l’arrivo di una salvezza che mi avrebbe riportato alla libertà.

Libertà và cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta.

Il mio era un inferno indissolubile. Le tenebre ricoprivano i miei pensieri e i miei occhi. All’improvviso la porta si aprì. Credevo sarebbe comparso d’innanzi a me Jacob quando invece vidi due occhi color ambra e un sorriso gentile: Carlie!

 

Carlie

 

-Allora, faremo così: Emmett andrà in perlustrazione mentre noi, seguiremo le tracce lasciate dai lupi. Successivamente, eseguiremo un attacco a sorpresa e…-

-…Verremo catturati tutti senza alcuna speranza di uscirne tutti salvi.- dissi io, interrompendo il discorso di mio nonno.

-Cosa proponi di fare quindi, Carlie?- chiese zio Jasper, fissandomi in modo eloquente.

Mi schiarii la voce e cominciai:- Sono certa che la mia proposta farà porre numerosi dubbi e varie opposizioni. In ogni caso, ora vi spiego il mio piano. Ieri notte ho rivissuto il sogno che ha attanagliato per anni la mia mente e quella di mia sorella. Non mi aspetto che voi capiate, ma in quel sogno c’è la risposta di ogni cosa. I Murder Wolves non sono lupi normali, questo è chiaro. A tutti loro è accaduto ciò che è accaduto a Jacob ovvero sono stati morsi da vampiri. Quindi io pensavo che…-

-…Ma certo! Dietro ai loro attacchi ci devono essere altri…- mi interruppe mio padre.

-…Vampiri! Ma certo!- si interpose di nuovo mio nonno.

-Esatto. Perciò, ho pensato e ripensato a quale scopo potrebbe servire un branco di uomini-lupi e sono giunta alla conclusione che…-

-…Vogliono noi. O meglio: vogliono te e Renesmee. Il vostro potere.- comprese mio padre, che nel frattempo aveva letto tutti i miei pensieri.

-Dunque che proponi di fare?- riprese papà.

-Devo andare io. Devo farmi catturare e arrivare là dove hanno rinchiuso Nessie. Questa è l’unica speranza per poter utilizzare il nostro punto di forza: dobbiamo essere unite perché il nostro potere faccia effetto. Non c’è altra soluzione.-

-Assolutamente no!- strillarono Seth e mia madre insieme.

-Bella, ha ragione Leslie. Non c’è altra soluzione per salvare Renesmee se non questa. Non appena loro due si troveranno in un pericolo tale da non riuscire più ad avere via di uscita Nessie me lo farà sapere tramite i pensieri e noi interverremmo!- rispose mio padre, abbracciando la mamma.

-Ma Edward…- singhiozzò quest’ultima.

-Bella, dobbiamo fidarci delle nostre bambine.- affermò papà, guardandola dritta negli occhi.

Renesmee

 

-Carliee!- strillai inconsapevolmente.

-Renesmee!- rispose, abbracciandomi. Dietro di lei vi erano due figure. Sogghignarono, togliendosi il mantello. Uno aveva i capelli incredibilmente chiari e l’altro incredibilmente scuri: erano i due che ci avevano attaccate anni prima in montagna! I loro occhi erano color cremisi e la loro pelle diafana.

-Ancora voi!- urlai scoraggiata.

-Già! Vedo che siete cresciute…mmm…-udii un gorgoglio basso- che ne pensi fratello?- disse il vampiro biondo rivolto a quello coi capelli neri.

Quest’ultimo si leccò le labbra. –Che dici di divertirci un po’ con loro prima di consegnarle al padrone?- continuò l’uomo dai capelli color platino.

L’altro annuì e cominciarono ad avvicinarsi a noi con cautela. Io e mia sorella ci stringemmo l’una all’altra chiudendo gli occhi.

All’improvviso li riaprimmo, gridando: ORA!

 

 

 

 

Note dell’autrice:

Ehm..
*toc toc*
*chi è?*
*Edward..*
*Davvero?*Q**
*No.. sono un’autrice moooolto in ritardo!*
*Fuori!!!*

Allora, sono consapevole di aver atteso mesi e mesi prima di postare, ma ragazze, vi giuro che ho il blocco dello scrittore! Più che altro mi manca la voglia di mettermi al computer e scrivere, temendo che nulla esca dalle mie dita! Qualcuna ha un suggerimento da darmi? In ogni caso sono consapevole del fatto che probabilmente questa volta non riceverò recensione ma che volete che vi dica… So che me la sono cercata!
Passiamo ora ai ringraziamenti…

Ringrazio moltissimo chi ha commentato:
- Leaena
-
Tede
- Jake love
-  Ed4e
- iaele santin


Grazie mille a tutte voi per aver commentato: non mi abbandonate, mi raccomando! (:
Grazie mille anche a tutti i lettori silenziosi e chi ha messo la mia storia fra le preferite e le seguite!

Alla prossima amiche mie, vi voglio bene
Abbiamo perso delle ottime commentatrici e amiche, spero torniate presto tra di noi.
Un bacione a tutte e spero... alla prossima!

Noemix 

 
____Amiche, vi chiedo un favore. 

Un mia cara amica è in difficoltà con questa storia La verità nel sangue di Tede. È un’ottima scrittrice, fateci un salto magari.
Un’altra bellissima storia è
Ali di carta di trettra. Passateci! 

 

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