Migliori amici

di FunnyYoungMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Irritazione ***
Capitolo 2: *** Niente è per caso ***
Capitolo 3: *** Casa ***
Capitolo 4: *** Decisioni ***
Capitolo 5: *** Liberazioni ***



Capitolo 1
*** Irritazione ***


- Arrivederci!- salutò l'insegnante prima di uscire dall'aula.

Sospirai; finalmente era finita quella tortura che era storia. Mi girai verso il mio migliore amico, Ryeowook, e gli diedi uno scappellotto.

- E quello per cosa era?!- urlò carezzandosi il punto colpito.

- Per non avermi avvisato che quella testa calda di Yesung sarebbe venuto a lezione!- risposi tranquillamente mentre mi voltavo verso il posto del suddetto ragazzo.

Sentendosi osservato, Yesung si girò per guardarci; sorrise maliziosamente e si alzò, dirigendosi verso il mio banco.

- Ehi, Baby Kyu.- salutò sogghignando. Mi dovetti mordere la lingua per non mandarlo a quel paese. Io e...questo tipo eravamo migliori amici da piccoli poi, tutto ad un tratto durante l'ultimo anno delle medie, mi aveva dato un pugno in faccia. Da quel giorno eravamo diventati come cane e gatto; non riuscivamo a stare vicini senza punzecchiarci e, alle volte, picchiarci. Il fatto che fossimo in classe insieme non aiutava la nostra...convivenza? Una delle cose negative - ce ne erano tante!- era che lui sapeva tutto di me ma io, egoista com'ero da ragazzino - e magari come sono ancora....penso - non mi ero mai preoccupato di investigare sulla sua vita dal punto di vista più personale. Per cui lui conosceva tutto su di me: paure e sogni, cotte e odi; e non faceva altro che minacciarmi sottilmente di rivelare i miei segreti a destra e a manca.

- Jongwoon.- risposi chiamandolo col suo vero nome, che, non so perché, nessuno utilizzasse; neanche gli insegnanti!

- Allora... Come va la vita?- domandò tirando su Ryeowook dalla sedia e sedendosi sotto di lui. Il mio amico alzò gli occhi al cielo ma non disse niente.

- Va che è una meraviglia. Tu?- mi accorsi che Siwon, il migliore amico di Yesung (conosciuto appena dopo che mi aveva dato un pugno), si avvicinava. Era un tipetto (se tipetto si può dire di una persona alta quasi un metro e novanta con il corpo da palestrato) abbastanza..religioso - sì, religioso - che ogni volta che ci vedeva discutere, cominciava a parlare sull'amore fraterno, sulla convivenza pacifica e sul chiedere perdono.

- Oh, come al solito.- rispose Yesung, facendo finta di non aver sentito il suo nome e sottolineando l'ultima parola, visto che io non sapevo cosa fosse il suo "solito".

       - Hyunnie – cominciò a dire Ryeowook in tono lamentoso, - ho fame; andiamo a mangiare?-

Non ebbi il tempo di rispondere che Yesung si alzò, prese per mano Ryeowook e con un sorriso a trentadue denti se lo portò fuori dall'aula, verso la caffetteria sicuramente. Digrignai i denti e mi incamminai dietro loro, con Siwon alle calcagna che continuava a lamentarsi del fatto che Yesung fosse troppo impulsivo e non avesse tatto. Io stavo maledicendo mentalmente – sennò avrei traumatizzato Siwon – chiunque mi avesse fatto conoscere gente così strana. Giunti in caffetteria, cercai un nanerottolo castano seduto nelle vicinanze – se non addirittura sopra – di uno poco più basso di me moro. Trovai il mio obiettivo seduto ad un tavolo con la coppietta della scuola e la Diva, un ragazzo all'ultimo anno che era molto...socievole quando ci si metteva (cioè quasi sempre). Raggiunsi il mio amico e mi sedetti al posto di fianco a lui, libero dopo aver lanciato uno sguardo omicida al ragazzino che c'era seduto – Kyungsoo, uno degli amici di Ryeowook, era un primino e da quando aveva conosciuto il mio amico, approfittava ogni occasione per stargli vicino-.

- Wookie, dopo fai ginnastica?- domandai, posandogli un braccio attorno alle spalle. Siwon, che non si era ancora seduto di fronte a Yesung, sospirò per la scena.

- Ehm, pensavo di saltarla.- mormorò lui, spaventato al solo pensiero di sudare. - Sai che io e la ginnastica non andiamo molto d'accordo.-

Siwon, che appena sentiva dire queste cose scattava come una molla, roteò gli occhi. - Sai che la ginnastica non è solo sudore? É anche allenamento per il corpo: più è forte e resistente il corpo, più si riempirà di spirito e noi potremo compiere con più facilità la missione per la quale siamo stati creati!- esclamò estasiato, guardando al cielo fuori dalla finestra.

La Diva, sentite queste parole, sghignazzò. Donghae, un ragazzo della coppietta, gli diede una gomitata ed Eunhyuk, il suo ragazzo, lo guardò male. - Sai, non devi prendere in giro le cose in cui credono gli altri; rispetta il loro credo e la loro fede!- esclamò Donghae.

Siwon non si curò delle parole del ragazzo più grande e si alzò per andare a prendere da mangiare. Io mi voltai di nuovo verso Ryeowook, che nel frattempo veniva imboccato da Yesung. Grrr! Avrei ammazzato questo bastardo prima o poi! Diedi una sberla alla mano del...dell'alieno e cambiai di posto con il mio amico. Yesung sorrise e si mise a parlare con la coppietta, che mostrava più effusioni in pubblico che degli animali in calore. Io tornai a rivolgere l'attenzione su Ryeowook, che mangiava tranquillamente.

Ryeowook lo avevo conosciuto il primo anno delle superiori; mi avevano subito colpito il suo viso da bambola e il suo corpicino, che sembrava potersi spezzare da un momento all'altro. Gli altri compagni non è che lo snobbassero, ma gli facevano pesare il fatto di sembrare una ragazza; le ragazze, invece, cercavano in tutti i modi di conquistarsi la sua amicizia. Il motivo per cui avevo deciso di diventare suo amico era perché aveva fatto rinascere in me quel senso di protezione che avevo perso l'ultimo anno delle medie, quando avevo smesso di proteggere dai bulli il mio allora migliore amico. E inoltre, sapeva essere una vera vipera quando ci si metteva.

Mi distolsi dai miei pensieri e guardai davanti a me, dove Siwon aveva posato un vassoio con del cibo. Guardai sorpreso il pranzo e notai che aveva messo poche verdure e molta carne, proprio come piaceva a me. - Grazie – dissi sorridendogli. Lui rispose al sorriso e si andò a sedere di fronte a Yesung, che si era girato a guardare la nostra interazione e in quel momento aveva lo sguardo perso. Siwon dovette dargli un pizzicotto per richiamare la sua attenzione.

- Fishy, hai intenzione di fare un bambino qui, in caffetteria?- domandò la Diva, staccando i due ragazzi.

- Non sarebbe una cattiva idea, Heechul hyung!- rispose lui. Siwon, sentite quelle parole mentre mangiava, si mise a tossire forte mentre pezzi di cibo volavano sul tavolo. Noi scoppiammo a ridere: era tipico di Siwon imbarazzarsi per queste cose; cresciuto in un ambiente molto tradizionale e conservatore com'era casa sua, aveva difficoltà ad immaginarsi due ragazzi che stavano insieme.

- Siwi, se vuoi posso aiutarti a diventare più….aperto verso questo mondo.- propose ammiccante Heechul, giocando coi suoi capelli biondi e ricalcando la parola “aperto”. Un altro coro di risate si levò dal nostro tavolo. Era tipico della Diva giocare con l'ingenuità di Siwon, che, dal canto suo, diventava rosso come un pomodoro e non parlava per il resto del pranzo.

Heechul, che quando voleva diventava un vero e proprio demonio, cambiò di posto con la coppia di polipi, e si sedette di fianco a Siwon, cominciando a toccare i suoi muscoli delle braccia, passare le mani tra i suoi capelli e sussurrargli all'orecchio cose che io non avrei mai voluto sentire dette da lui all'orecchio di qualcuno, durante il pranzo. Siwon, se possibile, si inporporò ancor di più e mantenne lo sguardo rivolto verso il proprio vassoio. Disgustato da quella tortura inferta ad un agnellino, cominciai a mangiare e per il resto del pranzo sentii su di me lo sguardo di qualcuno.

All'ora di ginnastica – per fortuna l'ultima, così avevamo il tempo per lavarci!- andammo allo spogliatoio e convinsi Ryeowook a fare la lezione. Mentre ci cambiavamo, continuai ad avere la sensazione che qualcuno mi fissasse ma, quando alzai gli occhi, non vidi nessuno rivolto verso di me. Scrollai le spalle e uscii dalla stanza, trascinandomi dietro Ryeowook.

- Ora ragazzi vi dividerò in coppie e in gruppi; i prossimi ragazzi che chiamo sono quelli che dovranno fare la prova della settimana scorsa.- e cominciò a elencare dei nomi, tra cui quello di Ryeowook, che la settimana prima aveva finto un'indigestione.

- Voi altri farete la prova di velocità delle braccia con le palle da basket - spinse il carrello delle palle al centro del campo e poi aggiunse quello che avrei preferito non dicesse – e le coppie le scelgo io.-

Sperai con tutto me stesso di capitare insieme a Changmin o a Siwon, con i quali avrei potuto fare una prova decente. Ma si vede che, come al solito, la fortuna non è mai dalla mia parte. Capitai in coppia con la persona nella classe con le mani più piccole. No, non una ragazza; loro erano fuori a giocare a pallavolo. Yesung! Mi presi il labbro inferiore tra i denti, per alleviare la voglia immensa di andare a lamentarmi con il professore Kim – detto Kangin da tutta la scuola -, rischiando mi mettesse un'insufficienza.

Mi girai, fingendo indifferenza quando in realtà stavo bruciando dentro. Mi incontrai con lo sguardo del mio compagno: nonostante sorridesse con le labbra, aveva uno sguardo strano, quasi..triste. Scacciai quel pensiero mentre mi avvicinavo a lui con la palla tra le mani, sperando con tutto me stesso di finire presto.

- Sai, dovresti mascherare quello sguardo arrabbiato, Baby Kyu.- consigliò lui aggiustandosi la maglia. Perché diavolo indossava una maglia così stretta?! E perché stavo guardando come la maglia lo fasciava?? - Non dovremmo cominciare?- domandò Yesung lanciando uno sguardo alla mia destra, dove il prof Kangin, fischietto alla mano, aspettava che iniziassimo.

Grugnì e cominciammo la prova; fummo i più veloci, nonostante Changmin e Siwon, i più atletici della classe, fossero capitati insieme. Ringraziai il Dio di Siwon per la velocità con cui si era svolta la mia momentanea collaborazione con l'ometto oggetto del mio odio.

Mentre ci cambiavamo dopo una rapida doccia - per fortuna c'erano le docce singole, sennò avrei rischiato di vedere Yesung nudo.... Nudo?!?! Ma che..! Cosa stavo pensando?!- e ascoltavo un nanerottolo piuttosto alterato dal fatto che la prova che aveva appena fatto lo avesse sfinito e fatto sudare inappropriatamente, sentii Siwon e Yesung bisbigliare animatamente. Era strano per loro "litigare" e Sansone - il soprannome che avevo dato a Siwon la prima volta che mi ero reso conto che aveva un corpo da modello - era piuttosto confuso, oltre che arrabbiato. Cercai di capire di cosa parlassero ma Siwon mi vide; il suo sguardo si gelò e uscii dalla stanza quasi correndo. Yesung sospirò e si passò una mano tra i capelli.

- Wookie-a - mi girai verso il mio amico con lo sguardo più da cucciolo che ero capace di fare - visto che sei amico di Yesung, vai a sentire che è successo?-. Lui mi guardò confuso ma non disse niente, invece si diresse verso Yesung e cominciò a chiacchierarci.

Non mi piaceva il fatto che loro due fossero amici; Ryeowook era un tipetto che si affezionava facilmente alle persone e Yesung... Beh, lui era lui. Non mi piaceva e basta.
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N.d.A: Non ho niente contro Siwon e la sua religione, anzi lo stimo; ho cercato solo di rendere il fanfic comico. Inoltre, se trovate degli errori o alcuni punti dove non si capisce qualcosa, segnalatemeli pure. Grazie!

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Capitolo 2
*** Niente è per caso ***


Ultimo capitolo:
Non mi piaceva il fatto che loro due fossero amici; Ryeowook era un tipetto che si affezionava facilmente alle persone e Yesung... Beh, lui era lui. Non mi piaceva e basta.

Alzando le spalle, uscii dallo spogliatoio e andai a cercare Siwon, per capire cosa gli avessi fatto. Mentre camminavo, incrociai Heechul, impegnato in una "conversazione" - che prevedeva l'utilizzo della lingua - con Hangeng, uno di una classe più grande della mia. Appena la Diva si accorse della mia presenza, si staccò dal cinese e mi sorrise.

- Ehi Kyu, cerchi Siwon?- domandò lui ridendo.

Alzai un sopracciglio, confuso dalla domanda. - Come fai a sapere che lo sto cercando?-

- Oh beh, forse perché è passato di qui urlando che se ti avesse visto ti avrebbe..- si girò verso Hangeng - Cos'è che gli avrebbe fatto?-

- Castrato.- rispose semplicemente l'altro

- Ah sì, ti avrebbe castrato.- ripeté il più grande.

Spalancai gli occhi per lo spavento: Siwon era un uomo di parola e quando si arrabbiava... Beh, era meglio non trovarsi nelle vicinanze quando capitava. Non capivo cosa gli avessi fatto. In quel momento arrivò Ryeowook trafelato, quasi senza respiro per la corsa, seguito da Donghae, Eunhyuk e Yesung. Guardai sospettoso sia il mio amico che il malvivente.

- Non farti vedere assolutamente da Siwon. È meglio per te.- disse enigmatico Ryeowook, senza incrociare lo sguardo di nessuno.

Yesung, al suo lato, gli mise una mano sulla spalla. - Tranquillo, ci parlo io a Siwi; riesco a calmarlo.- Detto questo, si allontanò nella direzione verso la quale Siwon era corso via.

- Kyuhyun, questa volta non è colpa tua.- annunciò Eunhyuk sogghignando. Proprio non capivo l'atteggiamento di nessuno e il fatto che il mio amico mi ignorasse non aiutava affatto.

Cercai di carpire qualche informazione ma nessuno di loro sembrava volermi dire qualcosa. Alla fine mi spazientii, salutai tutti e tornai a casa, conscio del fatto che, qualunque cosa fosse successa, ero nella merda.

Il mattino dopo mi svegliai di malumore; Ryeowook non si era fatto sentire e avevo anche perso la partita che stavo giocando al pc. Mia mamma e mia sorella maggiore cercarono di alleggerire l'atmosfera, ma il risultato era stato l'opposto e per questo mi trovai ad andare a scuola mezz'ora prima.

Mi fermai davanti al cancello ancora chiuso e individuai una panchina alla quale avrei potuto aspettare. C'era un'altra persona seduta ma io, concentrato sulla musica che stavo ascoltando e sul gioco sulla PSP che stavo facendo, non la notai fino a quando questa non mi tolse le cuffie, facendomi girare verso di lei e aumentando il mio malumore. La mia bocca assunse la forma di una "o" quando mi resi conto che Siwon mi stava per dare un pugno.

- Ti prego, prima dimmi perché sei arrabbiato!- strillai, coprendomi il viso con le mani.

- Perché dovrei dirtelo? Io non...non lo capisco proprio.- ammise lui, abbassandomi le mani. Lo guardai sorpreso e alzai il sopracciglio, aspettando che continuasse.

- Non ho niente contro di voi ma... Perché proprio il mio migliore amico?- domandò lui, quasi in un sussurro. Continuavo a non capire niente di quello che mi stava dicendo, per cui non fiatai. - Avrei tanto voluto essere il suo testimone di nozze, se mai avesse trovato la persona giusta... Ma se siete entrambi uomini non potete sposarvi!- strillò infine, scoccandomi una brutta occhiataccia.

No, qualcosa non quadrava. Perché stava parlando di Yesung e di me come se esistesse un "noi"? Stanco di questo enigma, diedi un pugno scherzoso sul braccio di Sansone. Lui mi guardò interrogativo e cercò di parlare ma lo fermai. Non volevo sentire parlare di un " noi" tra me e Yesung. Lo odiavo, era un pomposo egocentrico bastardo e non potevo immaginarmi insieme a lui. Aspetta un attimo! Perché mi sto difendendo così??? Dovrei solamente ignorare ciò che è stato detto. E così feci. Fortunatamente cominciava ad arrivare gente, tra cui il sopra citato, per cui mi fu facile alzarmi e allontanarmi il più possibile dal religioso.

Ryeowook, individuatomi tra la folla, mi raggiunse e mi abbracciò la schiena. Mi paralizzai per il contatto inaspettato - non che non mi abbracciasse spesso, ma di solito non lo faceva in luoghi pubblici - ma lui si staccò prontamente. Mi girai verso di lui e gli sorrisi: mi stava guardando con un broncio tenerissimo.

- Hyunnie, mi scusi per ieri??- chiese, spaventato per la mia possibile risposta.
Stavo per dirgli che andava tutto bene, che avevo deciso di dimenticare tutto, quando arrivò Kyungsoo, insieme al suo ragazzo Jongin, per appiccicarsi al mio amico. Sospirai e, insieme a loro, mi diressi alla nostra aula.

- Wookie hyung, sai chi ho visto prima, davanti alla panetteria di fianco alla scuola?- cominciò Kyungsoo mentre teneva aperta la porta della scuola a Jongin e a Ryeowook; io dovetti aprirmela da solo.

-... e stava aspettando proprio te!- esclamò il più piccolo. Cosa?!? Chi osava aspettare il mio amico vicino a scuola?

Ryeowook arrossì violentemente e cominciò a guardarsi attorno. - N-non dire scemenze.- replicò mentre arrossiva ancor di più.

Mi girai subito verso il punto che guardava e notai un ragazzo che si trovava nello stesso stato facciale di Ryeowook. Era alto circa una decina di centimetri in più del mio amico, snello coi capelli scuri; era una sua quasi fotocopia. Allora aveva ragione Siwon quando, dopo aver saputo della coppia dei Pesci, aveva detto "Dio li fa, e poi li accoppia".

- Beh, perché non gli parli?- domandai spingendolo verso la fotocopia. Il mio amico spalancò gli occhi e cercò di scappare ma ero più forte, quindi non poteva nulla contro di me. Arrivati dal ragazzo, io e la coppia di amici di Ryeowook ci allontanammo, lasciando due timidoni alle prese con il loro imbarazzo.

Accompagnai i due primini alla loro aula e dopo mi diressi alla mia. Quando arrivai davanti alla porta, Ryeowook mi stava già aspettando. Aveva stampato in viso un sorriso carioso, tanto era dolce, e mi venne subito incontro per abbracciarmi di nuovo, più forte di prima. Qualcuno si schiarì la voce dietro di noi e il mio amico mollò subito la presa. Yesung e Siwon ci fissavano incuriositi.

- Yeye, hai presente quel ragazzo di cui ti ho parlato?- queste parole mi trafissero il cuore. Perché non mi aveva detto niente? Ma soprattutto, perché lo diceva a Yesung? E lo chiamava pure Yeye! - Park Seunghyun?- continuò imperterrito. Yesung annuì.

- Cos'è successo?- chiese il, a quanto pare, migliore amico del mio amico. Notai che per una frazione di secondo mi aveva guardato con compassione.

- Grazie a Kyu ci siamo presentati!- strillò il nanerottolo.

Yesung sorrise e anche Siwon. Anche Siwon?! Oh mamma, o soffrivo di allucinazioni o Yesung aveva domato la bestia. - Bene... Ma ora sarà meglio entrare.- disse Yesung, aprendo la porta.

Per primi entrarono Siwon e Ryeowook; io e Yesung eravamo intenti a fissarci. Lui fece per aprire bocca ma io lo fermai; qualunque cosa volesse dirmi, avrebbe dovuto dirmela un altro giorno. Non nascose lo sguardo ferito e io mi sentii in colpa,  ma dopo la scena di Siwon del giorno prima non volevo parlargli. Entrammo in aula, io per primo e lui per ultimo, facendo sbattere la porta con forza e guadagnandosi un rimprovero dal prof Lee. Ma questo non gli impedì di buttare lo zaino per terra e fare rumore per spostare la sedia e sedersi. Ero confuso dalla sua reazione, e ancor di più dal fatto che Siwon mi mandava sguardi assassini e Ryeowook scuoteva la testa liberando un sospiro.

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Capitolo 3
*** Casa ***



ATTENZIONE: Scusate ancora per il linguaggio colorito ma sono ragazzi, quindi è normale. In più, ditemi che ne pensate (anche con commenti negativi.. non mordo, lo giuro!)
 

Finita la lezione, Yesung, che di solito veniva ad importunarmi, uscì dall'aula. Subito Siwon venne vicino a me e mi diede una sberla in testa mentre invece Ryeowook mi dava un pizzicotto.

- Sei un brutto pezzo di merda!- esclamò Siwon, lasciandomi a bocca aperta non tanto per la sberla, quanto per l'imprecazione. Doveva essere veramente arrabbiato, più del giorno prima.

- Ma i tuoi genitori ti hanno insegnato a non risolvere i problemi?- domandò Ryeowook, incrociando le braccia sul petto che aveva gonfiato per mostrare il suo furore.

- Io non vi seguo! Che ho fatto di male?- domandai spazientito. Ryeowook sgranò gli occhi e Siwon scosse la testa, si guardarono negli occhi e andarono dietro a Yesung.

Mi accasciai sulla sedia, già stremato e sull'orlo di una crisi di nervi. Era un sogno questo? Un maledetto, fottutissimo sogno? Mi presi la testa tra le mani e sentii qualcuno che mi si avvicinava e appoggiava una mano sulla mia spalla.

- Kyu, non so cosa tu abbia combinato ma... L'atmosfera in classe è tetra: le ragazze ti odiano ancora per la storia di Ryeowook, Yesung è più arrabbiato che mai, Siwon ha appena imprecato e Wookie, quel pasticcino lì, ti ha appena dato del cafone.- rimarcò Changmin, mettendo il dito nella piaga. - Fossi te, andrei a letto con Yesung e la farei finita lì con 'sta storia.-

Alzai la testa di scatto, guardandolo sconcertato. Io e Yesung...scop... Insieme???? Mille immagini si accavallarono nel mio cervello ma non volevo farci caso; almeno non in aula, con del pubb... Non in aula?!? Stavo per forza impazzendo; in condizioni normali non avrei mai fatto questi pensieri..perversi con protagonista Yesung.

- Channie... Vuoi che ti picchi?- domandai freddamente. Cavolo, dovevo risolvere la questione. E in fretta anche, se non volevo ritrovarmi con tutta la classe contro.

Quando arrivò il professore, erano tutti ai propri posti. Tutti tranne Yesung. Ryeowook e Siwon avevano detto all'insegnante che era stato male ed era corso in infermeria. Non so perché, ma mi sentii ancor di più una merda. Aveva proprio ragione Siwon, prima. Ero deciso a rimediare a qualunque cosa avessi fatto, che fosse o meno colpa mia. All'ora di pranzo cercai di parlare con il mio amico ma lui, sentitomi, corse fuori seguito da Siwon. Siccome la calca verso la caffetteria era troppa, non gli scorsi più dopo dieci passi, per cui decisi di andare in caffetteria per conto mio. Giunto lì, guardai verso il nostro solito tavolo.. Era vuoto. Vuoto?? La Diva dov'era? E i due Pesci? All'improvviso non avevo più fame, portando ad un aumento della mia arrabbiatura. Uscii dalla stanza e andai in cortile, semi deserto all'ora di pranzo. Rimasi fuori, sdraiato sull'erba - nonostante fossimo in autunno inoltrato ed io fossi senza felpa - per il resto dell'ora. Quando mancavano cinque minuti all'inizio delle lezioni, mi trascinai fino all'aula, mi sedetti al mio posto e non cercai più di parlare con Ryeowook e Siwon. Ero stanco e la testa mi girava.

Finite le lezioni - alle quali Yesung non aveva partecipato - vidi Ryeowook prendere lo zaino del malvivente ed uscire dall'aula. Certo, visto che erano vicini di casa gli avrebbe portato lo zaino. La cosa mi infastidii ma rimasi zitto, presi le mie cose e uscii, senza rivolgere la parola a nessuno.


La mattina dopo mi svegliai con la febbre a 40. Mia mamma e mia sorella volevano restare con me, per curarmi, ma io le convinsi ad andare a lavorare. Me la sarei cavata. Allora mia sorella mi chiese se doveva chiamare Ryeowook ma la fermai subito, dicendole che non poteva saltare la scuola solo perché io ero malato. Lei trovò l'argomentazione valida e lasciò stare.

Rimasto solo, chiusi gli occhi e dormii per tutta la giornata. Quando le due donne della mia vita tornarono, mi diedero da mangiare, mi fecero cambiare di abiti e rimesso a letto. Io lasciavo fare; adoravo essere coccolato. E inoltre ero arrabbiato: nessuno dei miei amici mi aveva chiamato o scritto un messaggio. Volevo solo dormire e rimanere a casa, dove sapevo che nessuno avrebbe voluto uccidermi o mi avrebbe urlato contro o mi evitava.


Rimasi a letto una settimana, visto che dopo la febbre era arrivata la bronchite. Nessuno si era fatto vivo, né per telefono né visitandomi. Ero arrabbiato come non mai, e il pensiero di tornare a scuola il giorno dopo ed essere "accolto" freddamente da tutti mi spaventava. Quella notte piansi come non facevo da 5 anni, dall'ultimo anno delle medie, quando il mio cuore si era spezzato. Anzi, era stato spezzato. Se in casa sentirono i miei singhiozzi, non lo diedero a vedere; sapevano che odiavo essere visto in stati pietosi. E quello era uno di quelli.

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Capitolo 4
*** Decisioni ***


Il giorno dopo faticai ad alzarmi dal letto; non avevo proprio voglia di andare a scuola ma non potevo più mancare. Me la presi tutta con comodo nel vestirmi, nel fare colazione e nell'andare a scuola. Avevo la musica a palla e camminavo guardando a terra, quindi se qualcuno mi chiamò o mi salutò io non lo vidi. Anziché rimanere fuori dai cancelli fino all'apertura della scuola, entrai nel cortile e aspettai davanti alle porte. Quando mi resi conto che gli studenti cominciavano ad entrare, li seguii anche io, diretto alla mia classe con ancora le cuffie alle orecchie. Mi sedetti, sbattei lo zaino per terra e appoggiai la testa sul banco e chiusi gli occhi, togliendomi le cuffie. La testa sul banco avrebbe dovuto tenere chiunque lontano da me.

- Kyunnie!- esclamò sorpreso Ryeowook. Avrebbe dovuto tenerli lontani, esatto. Peccato che io non avessi questa fortuna. Non diedi segno di aver sentito qualcosa. - Kyuhyun-a...- tentò questa volta, strascicando l'ultima lettera del mio nome. Me lo immaginai davanti a me, con gli occhi supplichevoli e dovetti trattenermi dall'alzarmi e abbracciarlo.

Fortuna che in quel momento il professore entrò in aula e cominciò la lezione. Durante il suo corso, mi accorsi degli sguardi di Siwon e Ryeowook; Yesung, invece, rimase tutto il tempo voltato verso di me, senza curarsi del professore che lo riprendeva.

Alla fine della lezione tutti e tre cercarono di parlarmi ma io,  prontamente, mi alzai e andai a camminare fuori. Ma se pensavo che non mi avrebbero seguito, mi sbagliavo. Quando mi girai a guardare dietro, Yesung era a pochi passi da me, mentre Siwon e Ryeowook erano dietro di lui.

- Cho Kyuhyun, non fare la donna mestruata!- urlò il bastardo in mezzo al corridoio. Dall'aula di fianco a noi sentii provenire la risata di qualcuno. "No, ti prego! Non Heechul!" pensai stringendo gli occhi. Ma dall'aula uscii proprio lui, seguito da Hangeng e la coppia di Pesci. - Fermati!-  riprese, avvicinandosi a me.

- Dovresti ascoltarlo; sono sicuro che, in questo momento, sarebbe capace di ucciderti se non ti dovessi fermare.- mi consigliò Eunhyuk abbracciando la vita di Donghae.

- Adoro queste scene!- strillò la Diva, battendo le mani e sorridendo come un pazzo. Hangeng, al suo lato, scuoteva la testa sconsolato.

Mi ero girato di poco quando sentii qualcosa di morbido contro le mie labbra. Spalancai gli occhi per la sorpresa: Yesung mi stava baciando. In mezzo al corridoio. Davanti ad un pubblico folto di spettatori. Stavo quasi per rispondere al bacio - eh già, mi piaceva!- quando mi ricordai che alle medie mi aveva spezzato il cuore, dato un pugno e la settimana scorsa non si era preoccupato di come stessi. Lo spinsi lontano da me; ero furibondo e stavo per urlargli contro ma non volevo farlo davanti ai miei compagni. Ritornai in aula, presi lo zaino e corsi fuori dalla scuola, fregandomene della possibile sospensione alla quale stavo andando incontro. Sentivo dietro di me le voci di Ryeowook e Siwon ma non prestai loro attenzione.

Andai a casa ed, entrato in camera, mi buttai sul letto, mi avvolsi nelle coperte, coprendomi per completo. Cominciai a pensare a ciò che era successo. Il bacio mi aveva ricordato che Yesung mi era sempre piaciuto ma, che quando mi aveva picchiato, mi ero sentito tradito. Per cinque anni avevamo combattuto una guerra fredda, ci eravamo evitati come la peste, punzecchiati fino allo sfinimento e picchiati anche. Non poteva baciarmi ora, cavolo! Avevo una dignità io e non ero disposto a farmi calpestare una seconda volta.

Quando sentii la porta da basso aprirsi, mi allarmai. Non potevano essere già tornate mia mamma e mia sorella. Uscii dalla stanza e mi affacciai sulle scale. Ryeowook si stava togliendo le scarpe. Tornai in camera mia e mi riposizionai sul letto. Pochi secondi dopo sentii la porta aprirsi e Ryeowook entrò.

- Kyuhyun, se non esci dal letto in cinque secondi, giuro che vado a prendere la scopa e ti bastono!- disse freddamente lui. Feci subito come aveva detto; sapevo che non avrebbe esitato a picchiarmi.

Appena mi alzai dal letto, lui sorrise e si sedette sul pavimento. Io lo seguii poco dopo. Eravamo faccia a faccia ed era tornato serio.

- Sai, credo che dovremmo parlare. Di tutto.- cominciò a dire. Beh, ora che aveva iniziato, non l'avrei fermato di certo. - Yesung mi ha dato il permesso di dirti tutto, visto che ormai ha fatto coming out.- fece una pausa per darmi il tempo di di replicare. Non lo feci.

- Tu piaci a Yesung, credo sia evidente la cosa. Quando Siwon voleva castrarti, era perché Yeye gli aveva appena rivelato che gli piacevi e Siwon era..sorpreso.- riprese a dire. - Poi gli ha parlato, Siwon ha accettato la cosa e Yeye era contento perché finalmente avrebbe potuto dirti che gli piacevi. Ma poi ti sei comportato da stronzo e non gli hai consentito di parlarti. Ecco perché quel giorno non siamo andati a pranzo con te: perché eravamo andati da Yesung che si era nascosto. Poi per una settimana non sei venuto a scuola e non sapevamo se fosse perché eri arrabbiato, visto che ti eri comportato così già una volta, e quindi non abbiamo voluto contattarti.-

Avevo sentito bene? Io piacevo a Yesung? Ma tutto ciò non mi quadrava. - Wookie, ti rendi conto che tutto ciò non ha senso? Cioè, e tutti i litigi? E le prese in giro?-

- Andiamo Kyu! Tu e lui avete la mentalità da bambini piccoli: se ti piace qualcuno, lo tratti male e gli fai i dispetti. Hai presente?-

- Ma..ma..e da quanto gli piacerei?-

- Questo devi sentirlo direttamente da lui. Credo dovreste parlare; so che avete molto da dirvi. E so che pure a te piace lui, solo che sei troppo egoista e non ti rendi conto di ciò che non ti "tocca" personalmente.- sentenziò lui. - Ora, ti spiacerebbe venire a casa mia? Così parli con lui, con tutta calma, senza dive/cinesi/pesci nelle vicinanze?-

- Uhm, d'accordo. Sempre che lui voglia parlarmi..dopo..beh, averlo spinto.- risposi abbassando lo sguardo sulle mie mani.

Ryeowook mi prese le mani tra le sue. - Certo che vuole parlarti; non vede l'ora.-

Ci alzammo insieme ma Ryeowook riuscì ad inciampare sul proprio piede e cadde sbattendo la testa contro la sedia della scrivania. Mi stavo chinando ad aiutarlo quando Siwon mi spinse via e aiutò il mio amico. Quest'ultimo, per il dolore, aveva le lacrime agli occhi; Siwon si girò verso di me, arrabbiato.

- CHO KYUHYUN! Con la violenza non risolvi niente, soprattutto contro uno che non c'entra affatto con i tuoi problemi. Verrai punito dal Signore per aver colpito un povero agnello.- sentenziò lui rivolgendomi uno sguardo truce.

Il mio amico, massaggiandosi la testa, scoppiò a ridere. Sansone Giustiziere - dopo questo episodio, era normale chiamarlo così, eh!- lo guardò interrogativo. - Sono inciampato nei miei piedi e sono caduto, colpendo la testa contro la sedia.- spiegò tra le lacrime il piccoletto. Siwon, capito tutto, si girò verso di me e, con gli occhi a terra, chiese scusa.

- Si si, accetto le tue scuse. Ora però devo andare da Yesung.- ricordai ai due.

Mentre scendevamo al piano inferiore Ryeowook telefonò a Yesung e gli disse di andare a casa sua. Si vede che il ragazzo non replicò, perché il mio amico si girò verso di me e mi sorrise. Arrivammo a casa sua dopo dieci minuti e, poco dopo, ci raggiunse Yesung. Appena mi vide, sul suo viso lessi stupore, emozione, rabbia ed imbarazzo. Siwon e Ryeowook entrarono nella casa, lasciandoci lì davanti, immobili a guardarci negli occhi.

- Ehm.. Vuoi andare, uh, nel parco qui vicino?- domandò lui, girandosi per avviarsi. Io lo seguii senza aprir bocca. Lo stavo studiando e quello che vedevo, mi resi conto, mi piaceva. E anche tanto.

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Capitolo 5
*** Liberazioni ***


Arrivati al parco, ci dirigemmo ad una panchina un po' al riparo da sguardi indiscreti, nonostante non ci fossero molte persone. Le uniche persone erano padroni di cani intenti a giocare con loro o mamme che giocavano con bambini piccoli. Ci sedemmo con mezzo metro di distanza tra di noi, io con la testa rivolta verso Yesung e lui.. Beh, trovava più interessanti i fiori di fianco alla panchina.

- Presumo che Wookie ti abbia detto tutto.- disse lui, arrossendo lievemente.

Sorrisi e decisi di prenderlo un po' in giro. - Tutto cosa?-

Lui girò la testa di scatto verso di me, chiaramente confuso. - Allora perché sei qui?-

- Wookie mi aveva detto che volevi spiegami quel bacio.-  sorrisi, vedendolo chiaramente frustrato dalla cosa.

- Ah.. Ok..- si mordicchiò il labbro inferiore e mi venne l'insana voglia di farlo io a lui. - Ecco, vedi... Cioè, quel bacio era do-dovuto al fatto che.. Beh, mi piaci.- dichiarò lui, quasi in un sussurro, tornando a guardare per terra.

Dimezzai la distanza che ci separava. Lui non se ne rese conto e continuò a tenere lo sguardo basso. Mi schiarii la voce e ripresi a giocare con lui. - Wow, questo è inaspettato. Io...-

- No, non devi rispondere.. So che ti ho ferito in questi anni quindi capisco tu mi possa odiare.-  continuò lui, imperterrito. Accidenti, non me ne importava niente delle sue spiegazioni. Solo che lui sembrava avesse tanto da dire, così pazientai. - Probabilmente ricorderai il pugno in terza media, no? Beh, quel giorno avevo sentito dei...commenti su noi due e, beh, io non sapevo, o meglio, non volevo mostrare di essere gay; per cui ti ho picchiato, sperando così di mettere a tacere le voci. Ma a quanto pare ha solo portato noi ad odiarci, o almeno tu ad odiarmi, per cui ho continuato con la farsa dell'odio. Almeno mi avresti sempre avuto nei tuoi pensieri.- terminò infine il  racconto, guardando un cagnolino giocare.

Cavolo. E io che pensavo mi avesse sempre odiato! Ero sbalordito, veramente. Comunque avevo intenzione di fargliela pagare.

- Sai? Ho sempre sofferto per quel pugno. Mi sono sempre chiesto cosa avessi fatto per meritarmi un simile trattamento.- cominciai a parlare con un tono distaccato, avvicinandomi sempre di più a lui. - Poi mi sono detto che se tu non volevi parlarmi, erano cavoli tuoi e io dovevo fregarmene.-

Yesung girò la testa di scatto verso di me e ci trovammo faccia a faccia. Lui arrossì e cercò di allontanarsi ma io lo bloccai con le mani. - Guardami negli occhi. Non hai fatto tutta questa strada per dichiararti per niente!- esclamai. - Prima che tu dica qualunque castroneria tu stia pensando in questo momento, sappi che già allora mi piacevi e quando mi hai picchiato, ti ho odiato perché mi avevi spezzato il cuore, e ho cercato di dimenticarti. Ma tu eri sempre lì vicino a me, anche quando ci ignoravamo. Tutti i tuoi difetti - e credimi, ne hai parecchi, ma non quanto me o peggio di me - non fanno altro che renderti più...appetibile ai miei occhi, perché so che sarò io a compensare i tuoi difetti, come tu farai con i miei. E i tuoi pregi ti rendono perfetto al mio cuore.- sussurrai, sfiorandogli le guance coi pollici. I suoi occhi esprimevano stupore e sbalordimento.

- Kyu..io..- prese a dire, arrossendo come un pomodoro e cercando di guardare da un'altra parte.

Al diavolo chiunque potesse guardarci, al diavolo pure lui! Non aspettai che mi riguardasse per baciarlo. Lo sentii tendere i muscoli ma si rilassò quasi subito, lasciandomi libero accesso a lui. Il bacio che mi aveva dato lui in mezzo al corridoio non era niente in confronto a questo; l'altro era stato dettato dall'agitazione e dall'impulsività, questo, invece, era dolce e passionale allo stesso tempo, e mi faceva rimpiangere gli anni sprecati a litigare.

Ci separammo per riprendere fiato. E per sistemarci i capelli: cavolo, i suoi erano morbidissimi e avrei passato ore, se non giorni, con le mani tra i suoi capelli. Yesung era ancora rosso in faccia e non la smetteva di sorridere. Infine si avvicinò al mio orecchio. - Lo so, sono dannatamente sexy; ma questo sguardo di desiderio tienilo per quando siamo soli, non quando siamo in compagnia.- sussurrò guardando oltre le mie spalle.

Mi voltai. Dire che il nostro bacio era passato inosservato era impossibile: Siwon, Ryeowook - che era vicino a quel ragazzo, Park Seungqualcosa, e che sorrideva troppo zuccherosamente -, Heechul e Hangeng e Donghae ed Eunhyuk ci fissavano. Sansone era rosso pomodoro, se non di più, e mormorava qualcosa - sicuramente una preghiera per espiare la colpa di averci visti fare coming out -, Heechul e Hangeng sogghignavano come dei dementi e continuavano a sussurarsi tra di loro, la EunHae...beh, avevano stampato in viso un sorriso a trentadue denti.

Yesung mi prese per mano e mi tirò su dalla panchina; mi resi conto che al posto delle gambe avevo delle gelatine per cui mi appoggiai al mio...uhm..ragazzo? Sì, al mio ragazzo che non si lamentò.

- Allora....tutto a posto?- domandò Wookie mentre mi abbracciava.

- Se evitassi di attaccarti a lui come una cozza...sì, tutto sarebbe a posto.- rispose Yesung, interrompendo l'abbraccio.

- Eccolo che si comporta da moroso geloso possessivo.- sghignazzò Heechul.

- Il bue che dice cornuto all'asino.- mormorò Hangeng.

- Comunque potevate evitare tutto 'sto casino dichiarandovi già alle medie.- sentenziò Donghae dando una pacca sulla spalla a Yesung.

- Parli tu!- esclamò Eunhyuk, levando la mano del fidanzato dalla spalla del mio ragazzo.

- Ieri sera non ti lamentavi mentre..- cominciò a dire Donghae.

- Yah! Non voglio sentire i particolari intimi delle vostre relazioni!- strillò Siwon, tappandosi le orecchie.

- Tranquillo; io e Yeye saremo meno esibizionisti.- sentenziai, abbracciandolo dalla vita e baciandogli il collo. Sentii che i suoi muscoli si tendevano di nuovo e vidi la punta delle sue orecchie colorarsi di rosso. Mi divertivo a farlo reagire così!

- Sese... Basta che le vostre sessioni di "conoscenza reciproca" le lasciate a quando siete soli. Per il resto, sto bene con tutto.- affermò Siwon, ancora rosso. Il poverino doveva ancora abituarsi al fatto di avere degli amici...non propriamente eterosessuali. Perlomeno non ci aveva fatto nessuna catechesi sennò non avrei potuto rispondere delle mie azioni...e del mio corpo.

- Tsk. Baby Kyu quello è niente rispetto a questo.- esclamò Heechul prendendo dal bavero Hangeng e baciandolo con trasporto. La EunHae, non volendo essere da meno, cominciò a copiare l'altra coppia. Io, Yesung, Siwon e Ryeowook e il suo "amico" rimanemmo allibiti. E imbarazzati. Yesung mi strinse la mano e io ricambiai la stretta.

Ero contento di questo finale. Se non fosse stato per questo gruppo di rintronati, io e Yesung non saremmo mai finiti insieme e avremmo continuato ad odiarci, probabilmente ignorando i nostri sentimenti fino alla fine.

- Sai, dobbiamo recuperare circa cinque anni di relazione persa. Come intendi procedere?- sussurrò Yeye al mio orecchio, facendo vagare per il mio corpo una scarica elettrica. Merda, questo ragazzo sarebbe stato la mia fine.

- Oh, non preoccuparti. Ho tante cose in mente.- risposi sorridendo maliziosamente e afferrandogli il sedere. Lui aprì gli occhi e si guardò attorno. Ma nessuno, tranne Ryeowook, ci guardava.

- Uhm non vedo l'ora.- ribatté lui, dandomi un piccolo bacio in bocca.


 

RYEOWOOK'S POV


 

Sorrisi guardando i miei due amici. Finalmente era tutto andato per il meglio. Yesung e Kyuhyun erano riusciti a dichiararsi e a liberare tutta la tensione accumulata fino ad ora. Lo avevano negato per lungo tempo, e io ero felice che si fosse risolto tutto per il meglio.

Vidi i loro sguardi da innamorati - che anche prima avevano ma loro non lo notavano - e come giocavano tra di loro. Pensai che quello che c'era tra loro avrei avuto provarlo anche io. Guardai Seunghyun al mio fianco. Era il ragazzo giusto per me, lo sentivo. Però aspettavo che fosse lui a farsi avanti; di certo non volevo perdere la faccia se mi fossi confessato e lui mi avesse rifiutato. Seunghyun ricambiò il mio sguardo e mi sorrise. In quel momento non sentii solo la mia mano venire stretta nella sua; sentii anche il mio cuore morso in una stretta che non mi avrebbe mai liberato.


 

FINE

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