L'ombra del passato di _Ely_ (/viewuser.php?uid=67727)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bruschi risvegli ***
Capitolo 2: *** Silenzio ***
Capitolo 1 *** Bruschi risvegli ***
CAPITOLO I: Bruschi risvegli
Era presto, così presto che gran parte della brina formatasi
durante la notte giaceva ancora leggera ricoprendo gran parte della
nave. Un'ombra scivolava furtiva sul ponte della Sunny creando
così un vago disegno dell'ormai famoso cappello, che si
allungava pigramente seguendo tranquillo i riflessi del sole.
Scricchiolii indistinti si fusero piano con il rumore delle onde, passo
dopo passo la figura si stava avvicinando alla cucina, già
pregustando quello che credeva sarebbe stato il suo illecito spuntino
mattutino, sperando ingenuamente che il suo cuoco stesse ancora
dormendo. Al pensiero di Sanji un brivido di avvertimento percorse la
schiena del capitano, già dolorante al solo ricordo dei
calci che avrebbe sicuramente ricevuto se fosse stato colto in
flagrante. Ma questo, fu presto accantonato a causa del delizioso aroma
di dolci che lo aveva improvvisamente raggiunto; un piccola scia di
bava cominciò a scendergli dalla bocca mentre già
immaginava la sua futura abbuffata. Continuò ad avanzare con
aria sognante quando, ad un certo punto, l'occhio gli cadde a prua dove
vide un uomo che lo guardava decisamente incuriosito seduto con le
gambe incrociate sulla polena della Sunny.
-Uh ! E tu chi sei? Che ci fai sulla mia nave? Sei qui per la
colazione?? Vuoi entrare nella mia ciurma? Sei un nemico?? Lo sei eh?
Ma io ti ho scoperto e adesso te la vedrai con me!! Ma no che non sei
un nemico!!!Perché non ti fermi a mangiare qualcosa?
CIURMAAA SVEGLIA ABBIAMO OSPITI!-
Trotterellando e saltellando avanti e indietro per la nave, quella che
sarebbe dovuta essere la figura più autoritaria e seria
dell'equipaggio, stava urlando un vomito di parole e frasi senza un
preciso senso logico ad una velocità stratosferica, tanto
che a malapena, si riuscivano a riconoscere i concitati inviti a
svegliarsi.
Solo pochi minuti prima, Sanji si svegliò sul lucido
pavimento della cucina sentendo uno sbadiglio un po' più
rumoroso del solito:
-Stupido marimo,metti la mano sulla bocca se proprio devi fare
così!!!-
Zoro mugugnò qualcosa infastidito girandosi dall'altra parte
mentre il giovane vicino a lui si alzava
pigramente per andare a preparare la colazione. Iniziando a cucinare,
rivolse un pensiero al suo capitano che sicuramente si sarebbe
svegliato con la sua solita fame, ma dopotutto aveva tempo: Rufy non
era tipo da svegliarsi così presto.
-Ehi, che cosa vuoi per colazione?-
il secondo mugolio giunse indistinto all'orecchio di Sanji il quale
fece appello a tutto il suo autocontrollo per non tirare in faccia al
compagno il contenuto della padella.
-Ma quello non si sa esprimere a parole?- masticò tra i
denti arrotolandosi le maniche della camicia. Con movimenti resi
automatici dall'esperienza ma non per questo privi di passione per il
proprio lavoro, il cuoco di quella strana ciurma cominciò a
cucinare quella che già sembrava un' ottima colazione e che,
ben presto, riempì la stanza col suo invitante profumo.
Era così preso dalla sua creazione che non si accorse dei
passi felpati che si avvicinavano e la sorpresa non fu poca quando
sentì le braccia calde dello spadaccino cingergli le spalle
e affiancare il suo viso al proprio poggiando la testa nell'incavo del
collo.
-buon giorno cuoco-
Quello sorrise in silenzio e, dopo aver spento il fuoco, si
girò per incontrare le labbra di quella stupida testa di
verza.
-buon giorno anche a te!-
Una serie di schiamazzi provenienti da fuori si intromise prepotente
tra i due che, rassegnati, lanciarono uno sguardo omicida alla porta,
maledicendo mentalmente quei casinisti dei loro compagni.
-Ma come è possibile che siano già tutti svegli ?
- mormorò Zoro seccato.
-Dai vai a vedere che succede..-rispose il biondo a malincuore
-Perché proprio io??? vai tu !-
-Io ? Io devo ancora finire di cucinare!-
-Ma se hai già finito!?-
Purtroppo per Zoro però, la risposta non arrivò
mai, costringendolo, non senza qualche imprecazione con tutta
probabilità rivolta a quella testa ossigenata, ad andare a
vedere.
Mentre percorreva la distanza tra la cucina e la fonte del rumore, si
ritrovò a pensare se affettare i responsabili da sinistra a
destra o da destra a sinistra valutando anche l'opzione alto-basso.
Aprì la porta che dava sul ponte pronto a fare una bella
urlata a chiunque avesse visto davanti a sé; quindi
immaginatevi il suo stupore quando si trovò di fronte la sua
ciurma al completo incavolata quanto lui che inveiva contro le urla di
Rufy.
-Che sta succedendo qua Rufy???Possibile che non riesca mai a
svegliarmi decentemente? - urlò una rossa ancora in pigiama
agitando a mo' di scettro il suo pugno chiuso.
-Sei sempre il solito scemo! Stavo per sconfiggere un pericoloso pirata
quando è apparso un pasce rosso gigante e...-
-Ohh?? Dici davvero? Usop sei mitico!-
-Yohohohoho cantiamo le gesta del capitano Usop!-
-Mi state distruggendo la nave!! Ahh.. ho bisogno di una
cola!..SUUPER!!-
-Ehi ragazzi quel tipo chi è?-
Alle parole della saggia Robin calò un innaturale silenzio e
tutti si girarono di scatto, notando finalmente l'uomo che osservava la
scena apparentemente divertito: un grido uscì all'unisono
dai compagni : “E TU CHI SEI??”
TO BE CONTINUED..
note dell'autrice.
beh che ne pensate?? non sono ancora sicura se continuarla o meno... me
lo lasciate un commentino piccino picciò ? ^^
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Capitolo 2 *** Silenzio ***
CAPITOLO
II: Silenzio
Finalmente l'attenzione della ciurma si
concentrò sull'intruso: era proprio uno strano tipo, anche
se la definizione “strano” era piuttosto relativa
nella rotta maggiore. Era alto il doppio di un uomo normale e
massiccio circa il triplo; indossava un paio di pantaloni arancioni a
palloncino con strani simboli sopra, dai quali si potevano intravedere
i piedi nudi che, a giudicare dalle cicatrici, dovevano essere ben
allenati a sopportare lunghe camminate. Il petto, anch'esso scoperto,
faceva sfoggio di grossi pettorali, interrotti qua e là, da
vecchie e recenti ferite, oscurate parzialmente da un logoro mantello
nero che, pesante, si adagiava sulle larghe spalle. Un cappuccio dello
stesso colore copriva interamente lo sguardo, lasciando però
che qualche ciocca bionda uscisse disordinata al vento.
Un sorriso si allargò sul volto dell'uomo.
-Il mio nome è Hiro, sono qui per trovare una persona, sono
sicuro che la conoscete; vedete, è molto tempo che
la cerco– asserì tranquillo.
-Beh noi non conosciamo nessuno, quindi, se ci vuoi
scusare...- esordì Usop, misteriosamente apparso
dietro la figura a metà tra l'arrabbiato e il sorpreso di
Nami, la quale reagì sferrando uno dei suoi potenti quanto
temuti pugni sulla testa del povero cecchino, in aiuto del quale
accorsero preoccupati Franky e Chopper.
-Ti sembra il modo??? - urlarono all'unisono.
-Non siamo troppo precipitosi... chi cerchi e perché ?
Magari potremmo metterci d'accordo sul compenso..-
-Yohohoho Nami-san sei sempre la solita!-
La vivace risata di Rufy interruppe sul nascere la discussione
-Piacere Hiro, io sono Rufy e un giorno diventerò il re dei
pirati!! Tu sei simpatico !! perché non ti fermi per
colazione?? - non finì nemmeno la frase che già
si era catapultato in cucina urlando a squarciagola.
-Sanji abbiamo ospiti corri!!!-
A quel nome sul viso dell'uomo comparve, per non più di un
secondo, un ghigno soddisfatto, non abbastanza veloce però
da sfuggire all'attento sguardo di Robin.
-Che cosa?? Ospiti nel bel mezzo dell'oceano? - chiese il biondo cuoco
alquanto perplesso dopo aver dato una mestolata sulla zampa di Rufy che
aveva tentato l'ennesimo “assaggino”.
-SiSi!! dai veloce devi assolutamente vederlo è troppo
buffo!! E poi muoio di fame!!-
-Va bene, va bene arrivo!!- così dicendo si
affrettò a stipare la colazione in un largo vassoio
aggiungendo in fretta e furia qualcosa per il misterioso individuo.
Mentre attraversava la cucina, lo invase una strana sensazione, come
di... avvertimento ma, non badandoci, si immerse nell'aria fresca del
mattino spalancando la porta.
Intanto Zoro, fermo immobile con le braccia incrociate e lo sguardo
cupo piantato sull'uomo cominciò riflettere: chi poteva
essere? Chi cercava? Cosa voleva?
Lui di certo non si fidava, e non gli piaceva per niente quel tizio;
anche lui infatti come la mora aveva notato il sospetto cambio di
espressione e con lei aveva scambiato una rapida occhiata, leggendo nei
suoi occhi la stessa preoccupata diffidenza.
Doveva stare all'erta, una mossa falsa e sarebbe stato il primo a
scattare: quella sottospecie di gigante avrebbe assaggiato le sue spade.
Ma quanto ci mettevano quei due ad arrivare? Non che l'idea di tenerlo
anche a colazione lo entusiasmasse... ma perché Rufy doveva
essere sempre così maledettamente ospitale?
Finalmente, la porta della cucina si aprì, facendo
riecheggiare la voce di Sanji in quella strana calma così
innaturale e fuori luogo.
-Beh eccomi qui, si può sapere chi diav...- le parole gli
morirono in gola.
Il tempo pareva essersi fermato, tutti si girarono verso l'amico
esterrefatti e il silenzio, che sino a poco tempo prima si era limitato
ad essere fastidioso, divenne pesante, quasi insostenibile, solido e
presente. Solo il vento pareva non essersi accorto di niente,
continuando imperterrito a soffiare, gonfiando le vele e
accompagnando la lenta caduta, verso il pavimento, del vassoio, che
chissà come, era sfuggito dalle esperte mani del cuoco; e fu
ancora lui a spegnere la sigaretta che, sebbene
intera, giaceva a terra scivolata via dalla bocca del biondo, adesso
semi aperta. Il cuoco fece un passo indietro.
Che cosa stava succedendo??? Era davvero paura quella che lo spadaccino
vedeva dipinta sul volto dell'amante e che si scorgeva nei suoi occhi??
Non poteva essere!! Stava.. indietreggiando?! Di un solo,
quasi impercettibile passo, ma lo stava facendo!!! Zoro non lo aveva
mai visto in quello stato, non era indietreggiato di fronte ai
più temibili nemici, mai, neanche una volta l'aveva visto
vacillare. Aveva sempre fatto sfoggio di un grande autocontrollo, che
finalmente sembrò aver nuovamente preso il sopravvento: con
calma riacquistò la sua solita posa, lo sguardo si
oscurò andandosi a posare sul vassoio ormai in frantumi,
come se lo vedesse per la prima volta o come se non fosse lui il
responsabile di quel disastro.
Tra tutti l'unica che riuscì a parlare fu Nami che
balbettò uno stentato -S Sanji che succede???-
Ma il cuoco sembrava immerso in tutt'altri pensieri.
-Come hai fatto a trovarmi?- sussurrò.
.
TO BE CONTINUED..
Note dell'autrice.
Ebbene ecco a voi il
secondo capitolo per chi avrà voglia di leggerlo!
A kiara_star: Grazie
mille per avermi recensito e per tutte le cose belle che mi hai
detto!!!!
mi hai fatto tornare la speranza XD!
Ho letto anche io le tue storie!! E devo dire che è stato
davvero un bel
pomeriggio quello passato sulle tue fan fiction!! ^_^
Sei davvero bravissima!!! mi hai fatto entrare in ogni singola storia!
E aspetto
trepidante il seguito di quelle che sono ancora da finire !!!
Spero che continuerai a recensirmi e che altri seguano il tuo
esempio!!
Un bacione e ancora grazie di tutto
Ely
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