Dopo tutto il cuore ha un cervello tutto suo

di neve_20
(/viewuser.php?uid=864040)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** L'inizio dei flashback ***
Capitolo 3: *** La compagna di banco ***
Capitolo 4: *** Mistakes ***
Capitolo 5: *** Bianca's Birthday ***
Capitolo 6: *** In volo verso Londra ***
Capitolo 7: *** Tomlinson è il tuo cognome? ***
Capitolo 8: *** Vuoi essere la mia ragazza? ***
Capitolo 9: *** Ritorno a Doncaster ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


“Mi chiamo Bianca e mi sono appena trasferita.. “ mi presentai così alla classe, ma per quel giorno non mi venne a parlare nessuno erano tutti impegnati o a scherzare o a giocare con il cellulare e poi erano arrivata di punto in bianco in mezzo all'anno è normale che nessuno volesse parlarmi. Così passai l'intervallo come alle medie ovvero da sola, ma visto che si poteva usare il cellulare mi misi ad ascoltare la musica e a parlare con la mia migliore amica di Londra Chiara, si chiamava così perchè il padre aveva origini italiane, ma lei è sempre nata e vissuta a Londra.

Era partita Look After You dei the Fray e siccome adoravo letteralmente quella canzone iniziai a cantare sottovoce, ma un messaggio della mia migliore amica mi distrasse dalla canzone.

 

Da Chiara:

 

Allora?? Com'è la nuova scuola? Quanti siete in classe? Ci sono ragazzi carini?

 

A Chiara

 

Wo wo wo calmati. Ti spiego tutto dopo sta per suonare.. OH CAZZO DEVO ANDARE IN BAGNOOOO

 

Detto questo spensi il telefono e mi fiondai in bagno, dovevo andarci prima del suono della campanella altrimenti mi avrebbero rimandato in classe, fortunatamente arrivai appena in tempo.

Appena finito tornai velocemente in classe non guardando davanti a me infatti mi scontrai con un ragazzo “ una figura di merda il primo giorno complimenti Bianca ” signori e signore la cosa più insopportabile del mondo, la mia coscienza.

“ ha ha ha come sei spiritosa, io dicevo solo quello che avevi fatto ”

oh ma la tua dolcezza mi commuove, adesso EVAPORA!

A farmi tornare nella realtaà la voce del ragazzo con cui mi ero appena scontrata ad essere sincera mi ero dimenticata di lui.

“ Scusa non ti ho visto stai bene? “ alzai gli occhi per chiedergli scusa e mi ritrovai davanti i più bei occhi che avessi mai visto, oltre a quello un sorriso a dir poco perfetto, mi affrettai a rispondere prima di non fare altre figure di merda.

“ Si si non ti preoccupare “ detto questo presi e me ne tornai in classe.

Ero stata piazzata all'ultimo banco, ma ero sola perchè la ragazza che era accanto a me era malata, mi hanno detto che tornerà domani.

Per distrarmi un po dalla lezione noiosa di storia mi misi a disegnare, ma mi venne in mente solo il ragazzo che avevo visto mentre tornavo.. era molto carino e soprattutto aveva un sorriso e degli occhi meravigliosi, avrei tanto voluto sapere il suo nome ma so che era solo un illusione probabilmente non lo avrei più rivisto.

Ad un certo punto sentii una voce che mi chiamò così mi girai e vidi il prof che mi guardava male.

“ Signorina Favilli può ripetere quello che ho detto? “ cazzo.. aveva visto che non stavo attenta e adesso mi becco la sgridata di turno.

“ Non stavo ascoltando scusi prof “ le dissi la verità tanto non avevo nulla da perdere il primo giorno

“ Deve stare più attenta, la prossima volta la interrogo, studi mi raccomando “ nel mentre che lo diceva tutti si girarono a guardarmi, e a parlare sottovoce come se volessero prendermi in giro.

Fortunatamente io i primi giorni avevo il permesso di uscire un ora prima feci la cartella e uscii.

Tornai a casa distrutta e sporca, un camion era passato sopra una pozzanghera proprio mentre ero sul marciapiede così mi ritrovai a fare il tragitto sporca di fango.

Tra il fatto di aver preso l'autobus sbagliato e il fatto di dovermi lavare dalla testa ai piedi pranzai alle 3pm con il solito bigliettino preconfezionato di mia madre “ ti ho preparato il pranzo e la cena torno tardi per lavoro baci mom “

Ormai mi ero abituata alla sua assenza con il fatto del lavoro nuovo non era mai a casa, poi c'era mio fratello, ma lui da poco tempo era andato a vivere in Italia con il suo migliore amico, studiava sceneggiatura a Firenze, mentre mio padre, lui aveva mollato mia madre mio fratello e me quando avevo 11 anni e da lì non lo avevo più sentito, in sostanza ero sola.

 

LOUIS POV

 

“ Louis ho sentito che abbiamo dei nuovi vicini, potresti portare loro questo questo per me? “

“ non può farlo Micheal? Dovrei finire i compiti.. “

“ tu, i compiti? - scoppiò in una risata, poi tornò seria - Ti ho chiesto una cosa e quindi la fai “ in effetti non facevo mai i compiti anche se ero all'ultimo anno di liceo.

Così mi alzai dal divano e mi misi un paio di scarpe e uscii prendendo il regalo che mia madre mi aveva lasciato.

Arrivati alla casa accanto guardai per curiosità il cognome nel camapanello e lessi “ Favilli “ quel cognome non mi era nuovo, ma non ci feci caso e suonai.

Quando si aprì la porta vidi una ragazza bionda con gli occhi celesti in pantaloni e maglietta, un po' come me, ma aveva ancora i capelli umidi era comunque molto bella.

“ Ciao, mi chiamo Louis sono il tuo nuovo vicino, mia madre ha lasciato questo per la tua, c'è? “ a quella domanda lei si pietrificò, probabilmente avevo detto qualcosa che non andava.

“ no nn c'è, ma non credo che possa avere questo pacco “ disse alludendo al pacchetto che le avevo appena dato.

“ allora a chi posso lasciare questo pacco? “ lo prese e lo poggiò sul comodino vicino alla porta e mi disse “ A me, ci sono solo io in casa “ ma i suoi genitori dov'erano?

“ scusami per la domanda, ma i tuoi genitori non ci sono? “ lei mi guardò male, ma mi rispose.

“ No, mia madre lavora sempre e non ha mai il tempo di stare a casa mentre mio padre non so neanche che fine abbia fatto, per quanto riguarda mio fratello è andato a vivere in Italia con il suo migliore amico, grazie per il pacco ciao “ detto questo chiuse la porta.

Rimasi lì a pensare a i suoi occhi, li avevo già visti, ma non mi ricordo dove..

Stamattina quando mi sono scontrato con una ragazza al bagno era lei.

Così ribussai alla porta e lei mi riaprì.

“ Hai bisogno di altro? “ chiese lei confusa

“ Sei tu, la ragazza di stamattina – lei mi guarda confusa – non ricordi? Ci siamo scontrati in bagno, sei davvero carina sai? “

“ ah si, ora ricordo, ciao anche a te ” nonostante quello che le avessi detto era rimasta impassibile.

“ come ti chiami? “ a quella domanda risollevò gli occhi e mi guardò, devo dire che i suoi occhi erano veramente molto belli.

“ Bianca, tu sei Louis giusto? “ annuì, quel nome.. era anche quello uguale.

“Posso entrare? - annuì e aprì la porta per farmi entrare - Hai un nome italiano di dove sei? “ chiesi, mentre lei mi faceva accomodare in casa

“ beh vedi, mio padre è di origini italiane mentre mia madre è inglese, ma io pur avendo un nome italiano sono del tutto inglese sono nata e cresciuta a Londra, ma un giorno offrirono un lavoro migliore a mia madre e quindi eccomi qui a Doncaster”

è nata a Londra, iniziarono ad esserci troppe coincidenze.

“ ah, capisco. Ma non avevi nessuno laggiù? “ le chiesi interessato

“ un'amica, la migliore del mondo tutt'ora siamo amiche, si chiama Chiara e poi ho avuto un ragazzo che era il fratello di Chiara, ma non è andata bene. E adesso che ci penso avevo conosciuto una persona quando ero più piccola, eravamo molto amici, ci divertivamo sempre, mi ricordo che una volta eravamo insieme e mentre stavamo giocando lui si avvicinò e mi baciò, fu quello il mio primo bacio – un sorriso le incurvò le labbra – per il resto non avevo nessuno “ a quelle parole mi pietrificai.

Era lei, quella ragazza.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'inizio dei flashback ***


BIANCA POV

Oh fantastico, il ragazzo con cui mi ero scontrata stamattina è lui, mamma che figura di merda. La cosa peggiore è che sono anche impresentabile a cominciare dai capelli, poi gli occhi visto che non sono truccata e poi me in pigiama, ma non poteva venire in un altro momento? Certo anche lui non è mr Sonofigosoloio però ha il suo fascino anche in tuta. Ha degli occhi dove ti ci puoi immergere, sono letteralmente la VITA, per voi vuol dire che li amo, a chi diamine stai parlando mia cara?
' A quanto pare qualcuno è nervosetto oggi.. ' intervenne la mia fantastica coscienza.
Perché devi stare sempre tra le palle? Tanto lo so che ti piace vedermi soffrire.
' Ehi io esisto per farti capire le cose senza di me sei persa ' Senza di te si starebbe una meraviglia, potrei essere libera di pensare tutte le cose che voglio senza giramenti di scatole.
' COSA?!?! Ok dopo questa me ne vado ' Grazie mille, a volte mi chiedo perché solo io debba avere una coscienza così tremenda..
' Guarda che ti sento, quindi non fare tanto la snob' ok adesso era guerra ero talmente arrabbiata che le dissi “ COME SE FOSSE UN SEGRETO DI STATO ” ma quando Louis si girò a guardarmi capii che avevo detto la frase ad alta voce, cercai in qualche modo di giustificarmi dicendo “ no ecco io non dicevo a te ma – lui mi guardò più confuso – ok ho capito sto zitta ” dissi guardando in basso.
Lui scoppiò a ridere e CAZZO che risata, avrei potuto vivere solo di quella, ma ritornai subito alla realtà, non volevo rendermi ridicola ancora. “ Non c'è niente da ridere e ora vai che ho da fare “ lo trattai male, in un certo senso mi ero offesa.
“ Scusami io non volev.. “ chiusi la porta e così non sentii il resto della sua frase.
Adesso non sapevo che fare, ma non avevo più fame così presi il resto del cibo che era nel piatto e lo buttai nel cestino. Avevo bisogno di chiarimenti e l'unica cosa che mi venne in mente da fare fu chiamare la mia migliore amica, sperando di non disturbarla.

“ Chiara Centini chi parla? “ quanto mi mancava la sua voce, era diverso dal vederla tutti i giorni
“ Sono Bianca como estas? “ il mio tentativo di parlare spagnolo era miseramente fallito, d'altronde io ho fatto francese non spagnolo
“ Bien y tu? Ok tanto lo so che non parli spagnolo, cos'è successo? “ la odiavo per il semplice fatto che quando c'era qualcosa che non andava lo capiva dal mio tono di voce
“ Per una volta volevo solo sentirti giuro “ speravo che si bevesse la balla, anche se in parte era vero non la sentivo da molto tempo
“ Ma se non ci credi neanche tu? ADESSO SPUTA IL ROSPO sennò giuro che vengo li a Doncaster e ti picchio “ uff.. era veramente troppo brava.
“ Ok ok, mi arrendo. – presi un bel respiro e – Allora stamattina mentre andavo in bagno mi sono scontrata con uno dell'ultimo anno..” le mi interruppe
“ Uhuhuh hai fatto colpo “ ogni volta che le parlavo di un ragazzo era così
“ Zitta e ascolta " dissi io innervosita
" Va bene, va bene.. non ti scaldare " disse lei per giustificarsi
" Cosa stavo dicendo? Ah si ecco allora ti dicevo mi sono scontrata con questo qui che era piuttosto carino, ma non abbiamo parlato molto, praticamente mi ha solo chiesto se stavo bene. Poco dopo mi si presenta un ragazzo a casa che dice di essere il mio nuovo vicino, che si chiama Louis Tomlinson e che era venuto a casa per portarmi un regalo che aveva sua madre per la mia. Dopo che lo avevo fatto andare via mi ribussa alla porta dicendo che mi aveva riconosciuta che ero la ragazza di stamattina, ma quando mi sorride mi incanto e continuo a guardarlo facendo un altra figura di merda. COSA CAZZO MI STA SUCCEDENDO? “ lei ascoltò tutto senza proferire parola, dopo aver fatto mente locale su tutto quello che le avevo detto risponde.
“ Amo, sei cotta.. ” Cotta?! COTTA!??! no no lei sapeva che dopo quello che era successo 5 anni fa non mi sarei più innamorata di qualcuno. Ci doveva essere per forza un'altra spiegazione.
“ NO! Sai benissimo che dopo quello che è successo 5 anni fa non mi sarei più innamorata, ci deve essere un'altra spiegazione se vorrei vivere nella sua risata e nei suoi occhi per sempre “ COSA HO DETTO?!?!?!
“ Amo, ti sei risposta da sola. Tu pensaci, io adesso devo uscire a fare commissioni con mia madre quindi ti devo lasciare, ci sentiamo dopo su whatsapp ok? “ mi dispiaceva lasciarla andare, lei era l'unica cosa che mi teneva legata a Londra.
“ Non ti preoccupe. Ciao a dopo “ vi starete chiedendo perché ho detto preoccupe, lo dico molto spesso una soecie di fusione tra il francese e l'italiano. Ok ma chi sto parlando? Non ci capivo più niente quindi decisi di andare a dormire per un po'.

LOUIS POV

Non capivo perché Bianca si era offesa tanto, mi era solo scappata una piccola risatina, non ci vedevo niente di male. Ora che ci penso, si è sempre offesa anche per le piccole cose, ma era talmente carina quando faceva il broncio che non potevi non perdonarla. Mi venne in mente quella volta in cui la sconfissi alla play. Era arrabbiatissima perché non riusciva mai a vincere, fu anche in quel momento che capii che non era una semplice amica per me.

* Inizio Flashback *

“ Hei Lou ” sentii una voce chiamarmi, ma mi resi subito conto di chi era, era lei la mia migliore amica.
“ Hei piccola “ adoravo chiamarla piccola, perché ogni volta che la chiamavo così un rossore le imporporava le guance ed era meravigliosa.
“ Che facciamo oggi? ” passavamo ogni giorno insieme e mi divertivo parecchio perché stare con lei era come stare con i miei amici, non era la solita ragazza da rossetto e gonne, si vestiva quasi sempre con la roba di suo fratello e l'unica cosa di femminile che metteva erano i leggins che personalmente le stavano benissimo.  
“ Io direi il solito, pizza e playstation ti va? ” ero sicuro che avrebbe detto di si visto che adorava la playstation.
“ Ovvio, ma stai pur certo che riuscirò a batterti stavolta “ quando si trattava di giocare aveva sempre un sacco di grinta e anche questo era fantastico.
“ Se se non ci sperare piccola “ infatti, la maggior parte delle volte vincevo io e lei si imbronciava sempre.
“ HAI TRUCCATO IL GIOCO DILLO, NON E' POSSIBILE CHE TU VINCA SEMPRE “ in quel momento si alzò e cercò di andarsene, ma io la fermai.
“ Ehi piccola, è solo un gioco, sei arrabbiata con me? “ avrei voluto baciarla in quel momento era talmente carina.
“ Shi, perché tu vinci sempre, mi piacerebbe provare la gioia di vincere ogni tanto ” era davvero molto triste, così per calmarla le accarezzai la guancia e le diedi un bacino su di essa.
“ Ehi, non ti preoccupare vedrai che prima o poi mi batti – sorrise, Dio mio quel sorriso era il massimo - MA NON OGGI “ la stuzzicai, in questo modo avrebbe ripreso la grinta di prima.
“ LOUIS WILLIAM TOMLINSON VIENI SUBITO QUI ORA ME LA PAGHI “ la cosa che mi fece ridere di più era che non pensavo che sapesse il mio secondo nome, ma pronunciato da lei era bellissimo.
 Tanto non mi prendi piccola “ e finimmo per ingozzarci di pizza come tutte le sere.

* Fine Flashback *

Mi piacerebbe tantissimo tornare a quei tempi, ma soprattutto mi piacerebbe che lei ricordasse tutto quello che avevamo passato insieme, anche quel giorno.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La compagna di banco ***


BIANCA POV

Per la prima volta nella mia vita ero ansiosa di andare a scuola, non era mai successo prima d'ora, evidentemente l'avere una nuova compagna di banco, mi rendeva felice. Avevo qualcuno con cui poter parlare, ridere e scherzare, ne avevo proprio bisogno soprattutto ora che io e Chiara eravamo in città diverse.

Non ci sentivamo molto spesso, tra tutte e due avevamo un sacco di impegni, al massimo ci mandavamo un messaggino qua e la, ma non parlavamo per bene da molto tempo.

Dovevo arrivare in classe molto presto così avrei conosciuto la ragazza nuova, o meglio la ragazza che non c'era e che per me era nuova.

Appena arrivai in classe mi fiondai al mio posto, ero curiosissima e infatti ogni tanto mi giravo e guardavo come se stessi mimando un ' Dov'è? Dov'è? Dov'è? ' ma della nuova ragazza neanche l'ombra.

Appena suonò la campanella si sedettero tutti e contemporaneamente arrivò la ragazza nuova, che si sedette accanto a me.

Di lei sapevo solo che si chiamava Mina, ma appena la vidi capii perché era molto conosciuta nella scuola. Era bellissima, aveva i capelli castano scuro lunghi fino alle spalle, gli occhi color nocciola e anche se era truccata poco stava benissimo.

Diciamo che la mia autostima si abbassò di molto vedendola e infatti non le parlai per le tre ore prima dell'intervallo.

Quando suonò la campanella, tutti uscirono dalla classe per andare a prendere il panino, che altrimenti finiva, io presi le mie cuffie e mi misi ad ascoltare Unbreakable Heart dei Three Days Grace.

 

MINA POV

Di solito non rimaneva nessuno in classe, mentre lei era l'unica che stava in classe non mangiava quasi niente, eravamo simili perché io non avevo nessuno con cui parlare, ero popolare solo perché molti ragazzi dell'ultimo anno erano usciti con me, non facevano altro che chiedermi di uscire, solo per provare agli altri che erano bravi con le ragazze. Non ho mai trovato una vera amica ne un fidanzato che mi amasse per il mio carattere e non per come sono fuori.

Pensandoci bene lei non mi ha chiesto nulla, anzi se n'è altamente fregata di come sono, quindi avevo deciso che l'avrei conosciuta.

Le picchiettai una spalla e lei mimò un ' mh? ' togliendosi una cuffia e io le dissi “ Tu non vai giù a prendere il panino? “ lei si girò verso di me e stoppò la musica.

“ No ad essere sincera non ho fame e tu invece? “ mi rivolse un sorriso quasi a 32 denti.

“ Neanche io ho fame hahahah – rise pure lei – io mi chiamo Gelsomina, ma puoi chiamarmi Mina e tu? “

“ Mi chiamo Bianca, sai mi sono appena trasferita da Londra, anche se a dire la verità prima odiavo stare qui a Doncaster, adesso che ti ho conosciuta sono già più felice “

Quello che mi aveva detto mi aveva fatto felice, lei non era come le altre, non le interessava com'ero di aspetto o che cosa avevo, era lei l'amica che stavo cercando.

Parlammo tutto il resto dell'intervallo e ci scambiammo pure i numeri di telefono, per parlare anche quando noi eravamo fuori e per incontrarci.

 

BIANCA POV

Mina mi stava davvero molto simpatica, era dolce, gentile, generosa e molto divertente. Mi chiedo cosa succederebbe se lei e Chiara si incontrassero, diventeremmo il trio più terribile.

' Ma non è che Chiara sarà gelosa? ' intervenne la mia coscienza, solo che invece di dire stupidaggini come al solito, stavolta aveva detto una cosa sensata.

' Grazie del complimento sempre gentile tu, comunque quello che ti volevo dire era che magari vedendo quanto vai d'accordo con Mina potrebbe ingelosirsi ' disse Coscienza, ma io e lei siamo sempre state le Sis, non può dimenticare questo, io e lei siamo insieme sempre e sempre lo saremo.

' Stavolta hai ragione, ma non darla per scontato, potrebbe succedere davvero ' Coscienza era diventata saggia tutto d'un tratto? Mi aveva pure dato ragione..

' Ha ha ha molto divertente, ma stavolta hai detto qualcosa di giusto, quando si tratta di Chiara siamo sempre d'accordo ' mi pare ovvio scusa, lei è praticamente mia sorella.

Mentre parlavo ' civilmente ' con al mia coscienza, sentii bussare alla porta, andai a vedere ed era lui, il mio vicino di casa, era meraviglioso.

' Per te lui starebbe bene anche con dei vestiti da donna.. è ovvio che ti piaccia così ' quante volte devo ancora ripeterlo che non mi piace?

' Puoi farlo tutte le volte che vuoi, ma tanto si sa che non è vero '

Ma insomma, smettila di torturarmi!! Tornando a noi, Louis continuò a fissarmi confuso così io iniziai a parlare “ Hei Lou, hai bisogno di qualcosa? “ appena finii la frase mi tappai la bocca con la mano e arrossii, lo avevo davvero chiamato Lou?

Fortunatamente lui non si accorse di nulla e rispose “ Ecco.. tua madre ha chiamato, la mia per chiedergli se potevo passare ogni tanto da te per controllarti.. “ COSA!?!??! Cazzo avevo 17 anni non 3, potevo benissimo badare a me stessa da sola, ma poi anche se fosse poteva darmi qualcuno che conoscevo, no proprio Louis?

Sono condannata ad avere un babysitter, che per giunta è anche molto sexy, praticamente dovrei stare attenta a quello che faccio o potrebbe essere usato contro di me in ogni modo. La cosa più brutta è che ha chiamato la madre di Louis, che non ha mai conosciuto, invece di chiamare per sapere come sta sua figlia, davvero meraviglioso.

“ Ah, ok entra pure “ ero arrabbiata con mia madre perché non mi aveva nemmeno degnata di una telefonata per sapere se tornava oppure no, con Louis perché non ha niente di meglio da fare che starsene sul divano DI CASA MIA, a guardare la TV.

“ Scusa se ti faccio una domanda, ma mica ti ha detto quando sarebbe tornata? “ chiesi io mentre mi sedevo sul divano accanto a lui.

“ Ha detto che resterà fuori un paio di giorni, per questo ha chiamato mia madre “ sempre l'ultima a sapere le cose mi raccomando, comunque se mia madre restava fuori due giorni, sicuramente avrebbe chiamato il secondo giorno per dire che restava ancora fuori, ormai la conosco.

“ Ah, mi fa solo piacere averlo saputo, anche se avrei preferito me lo dicesse lei.. “ mi alzai, ma una mano mi prese il polso così mi girai

“ Tutto bene? Se hai bisogno puoi parlare con me.. ” MA SE FAI IL PREMUROSO IO COL CAZZO CHE RESISTO DAL SALTARTI ADDOSSO, dicevamo?

“ Si si sto bene.. “ dissi con tono svogliato e mi alzai definitivamente per andare in camera mia.

 

LOUIS POV

Era salita in camera sua, pensavo che avesse un buon rapporto con la madre, ma non c'è quasi mai, per questo motivo ha mandato me. Credo che ormai sia sola, mi ricordo anche quando dovevamo uscire e era felice di salutare sia suo fratello sia sua madre. Di suo padre lo sapevo, me lo ricordavo quanto ci soffri, era veramente tremendo vederla in quello stato.

Decisi di spegnere la TV e andare su in camera sua a vedere come stava, anche se mi ci volle un po' per trovarla, mi ritrovai anche in una stanza che credo fosse stata fatta per suo fratello, ma era intonsa visto che lui non abitava più in Inghilterra.

Alla fine riuscii a trovare la stanza di Bianca sentendola cantare e mi venne in mente quando da piccola non faceva altro, era anche molto brava e lo è tutt'ora.

Mentre stavo per bussare sentii dei passi così decisi di fare finta di nulla e tornare a sedermi sul divano giù in salotto.

Ad un certo punto la sento scendere le scale così mi giro e la vedo truccata e vestita, mio dio era stupenda.

“ Dove vai? “ chiesi io alzandomi dal divano

“ Esco con Mina una mia compagna di scuola e ora ciao “ odiavo quando faceva la scontrosa solo per ripararsi.

“ Perfetto vengo con te “ andai a prendere la giacca

“ Cosa?!? NO, è un'uscita tra amiche e tu non puoi venire, tornatene a casa tua “

“ Sono stato incaricato di tenerti d'occhio e poi mia cara sono quasi le 7pm dove pensi di andare? “

“ A fare shopping okay? Quindi adesso levati di torno che devo andare “ sua madre mi aveva detto che se usciva di accompagnarla, di controllarla sempre.

“ Okay ma vengo anche io e su questo non si discute, tu mia cara sei ancora minorenne “ a quel punto non rispose più, sbuffò e basta.

Prese le chiavi e avvertì Mina che ci sarei stato anche io, ma per il resto del tragitto non mi parlò stette tutto il tempo ad ascoltare musica, quanto mi sarebbe piaciuto raccontarle tutto, almeno si sarebbe ricordata di me.

Arrivati sul luogo dell'appuntamento aspettammo Mina e dopo andammo tutti a fare shopping, o meglio loro andarono a fare shopping io ci avevo guadagnato solo nel fare il porta buste. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Mistakes ***


LOUIS POV

Dopo un'ora intera di shopping, tornammo finalmente a casa, ero sfinito, mi avevano dato si e no 300 buste da portare, anche se poi portai solo quelle di Bianca, visto che Mina tornò a casa accompagnata da suo padre. Tra tutta la confusione che c'era tornammo a casa verso le 9:30pm distrutti, o meglio io ero distrutto lei era molto in forma direi.
Appena entrammo in casa mi spaparanzai sul divano, ma lei mi guardò come per dire 'che stai facendo?' e dopo mi disse " Dopo porta le buste in camera mia grazie “ Io non la ascoltai e quando ritornò in salotto per riposarsi dopo aver apparecchiato e svuotato la lavastoviglie si arrabbiò vedendo ancora le buste dove le avevo lasciate.
“ Che cazzo fai? Ti avevo detto un'ora fa di portarmi le buste su.. Non di stare tutto il tempo a poltrire sul divano, quindi alza il culo e porta le buste di sopra ”
Così io per calmarla un pochino la presi per i fianchi, l'abbracciai da dietro e le diedi un bacino sulla guancia dicendo “ Sei bella, anche quando mi riduci ad uno schiavo, ma questo lo faccio solo per te, piccola “ lei arrossì moltissimo e scappò via imbarazzata.
“ Vado a fare una doccia tu porta le buste in camera mia grazie “ la sentii urlare dal piano di sopra.
Così presi le buste e le portai su in camera di Bianca, era la prima volta che ci entravo, ma era esattamente identica a quella che aveva a Londra. Stesso colore delle pareti, stessi mobili, stessa tappezzeria, tutto uguale. Mentre poggiai le buste per terra, mi accorsi di un disegno, ma questo era diverso dagli altri, era uguale al mio tatuaggio, lei aveva disegnato sul muro il mio tatuaggio di pac-man, mi ricordo benissimo perché l'avevo fatto, l'avevamo deciso insieme.

* Inizio Flashback *

“ Sai io da grande vorrei farmi dei tatuaggi e tu? “ dissi io mentre mi sedevo accanto a lei.  
“ Anche io, io li adoro, è così bello poter imprimere su di te cose che sai che per te sono molto importanti e che non scorderai mai “ quando lei disse questo mi venne un'idea, perché non fare dei tatuaggi che ci avrebbero ricordato l'uno dell'altro.
“ Senti, ho un'idea, perché non facciamo dei tatuaggi l'uno per l'altro? Nel senso tu disegni qualcosa per me e io disegno qualcosa per te, che dici? “ chiesi mentre le porsi un foglio ed una penna.
“ Ci sto! Ma non guardare prima che sia finito “
Così ci mettemmo tutti e due al lavoro, io avevo deciso di fare una scritta, io e lei eravamo un po' pazzi così decisi di farle fare sul polso sinistro la scritta ' No Control ' per ricordarle sempre i momenti insieme e soprattutto perché lei era sempre così strana non aveva controllo. Appena finii la scritta dissi “ Fatto “ ma lei non era ancora pronta così mi misi a giocare a pac-man mi piaceva molto quel gioco, era quasi una droga.
“ Fatto, sono sicura che lo adorerai – io stavo giocando così non la ascoltai – Ma LOUIS mi ascolti? “ io non risposi, dovevo vincere a questo livello, ero bloccato.
“ Okay, allora ti lascio al tuo amato gioco chiamami quando hai finito idiota “ il rumore di lei che si alzò mi fece tornare alla realtà e vidi che si stava allontanando.
“ Hei piccola, aspetta stavo solo giocando per passare il tempo – le presi il polso destro per fermarla – ora vieni qui e mi mostri il mio futuro tatuaggio “ la riportai nel posto di prima e ci rimettemmo a sedere.
“ Allora, io ho deciso di farti fare questo – mi porse il foglietto che le avevo dato prima e vidi che sopra c'era disegnato pac-man che rincorreva un fantasmino rosso – visto che a te piace molto pac-man ho pensato di farti fare questo piccolo tatuaggio in un punto del braccio destro, decidi tu dove, ora voglio vedere il mio sono curiosa “ ero felicissimo della sua scelta mi piaceva moltissimo.
“ Allora come primo tatuaggio mi farò il tuo – le porsi il mio foglietto e all'inizio non capì così le spiegai il perché della mia scelta – ora ti spiego. Vedi ho pensato alla scritta No Control perché tu non hai controllo nel senso che sei sempre così spontanea nelle cose che fai, nelle cose che dici e soprattutto sei un po' fuori di testa perciò credo che sarebbe perfetto e lo devi fare nel polso sinistro, così ogni volta che hai bisogno lo guardi “ lei dopo aver sentito queste parole mi abbracciò, le era piaciuto moltissimo.

* Fine Flashback *

Mi chiedo se lei lo ricorda ancora, è da allora che ogni volta che avevo bisogno mi guardavo il mio tatuaggio scelto da lei perché così mi riprendevo subito.
“ Lou, cosa ci fai qui? “ fui svegliato dalla sua voce, così mi girai e la vidi vestita con una maglietta, probabilmente di suo fratello.
“ Niente, ero venuto a portare le buste in camera, ma toglimi una curiosità come mai hai disegnato pac-man qui? “ volevo vedere se ricordava almeno una piccola parte di quel giorno.
“ Beh, vedi io adoro pac-man, così mi è venuto in mente un giorno di disegnarlo lì, una volta avevo anche pensato di farlo come tatuaggio, ma poi ho preferito optare per un'altra cosa.”
“ Ovvero? “ chiesi io molto interessato
“ Una scritta, più precisamente la scritta No Control sul polso sinistro, perché sono sempre stata un po' fuori di testa - rise – mi ricordo una volta che dovetti scegliere un tatuaggio per un mio amico, e gli scelsi proprio pac-man, lui lo adorò mi aveva detto che come primo tatuaggio avrebbe fatto quello, così un giorno mi sono detta, perché non farlo qui? Tanto è piccolo “ non credetti alle mie orecchie, qualcosa si ricordava, era sfocato ma se lo ricordava, preso dal momento la abbracciai e subito dopo senza pensarci due volte le diedi un bacio, non resistevo più, dopo quel giorno non avevo più sentito le sue labbra, ne avevo davvero bisogno, avevo bisogno di sentirle di nuovo sulle mie.
Poco dopo le chiesi l'accesso e lei non me lo negò, così la baciai fino a che non dovetti riprendere fiato. Quando mi staccai lei scappò via, prese dei pantaloni si mise le scarpe e uscì. Era notte fonda, erano le 1am, dovevo trovarla e riportarla a casa, anche perché non potevo lasciarla da sola. La cercai in tutti i posti che conoscevo della città e quando persi le speranze, la trovai in un parchetto vicino casa, seduta sull'altalena, dove andavo io quando dovevo schiarirmi le idee.
“ Hei senti, possiamo parlare un secondo? “ dissi io sedendomi sull'altra altalena.
“ Non ho niente di cui parlare con te ” era arrabbiata e imbarazzata.
“ Per favore, devo spiegarti almeno il motivo del mio gesto “
“ Oh tranquillo, lo so già – in quel momento ebbi uno sguardo di speranza, aveva finalmente capito tutto? - Siete tutti uguali voi ragazzi, prendete le ragazze più carine, tra quelle isolate e ci provate con loro perché così testate le vostre capacità di rimorchiare “ ero sconvolto
" Cosa vuol dire io non sono mai stato così, non ti prenderei mai in giro! “
“ Ti aspetti che creda alle tue cazzate? Sai quante ne ho sentite? Non c'è motivo che un ragazzo come te stia con una ragazza come me, quindi ora levati dalle palle che devo andare “ disse lei mentre si alzava dall'altalena
“ Sai prima non eri così con me, eri molto più dolce “ dopo essermi reso conto di quello che avevo detto mi tappai la bocca con la mano; lei si voltò aggrottò le sopracciglia e chiese “ E questo cosa vorrebbe dire? “

NOTE AUTORE
SCIAOOO BELLIIIII ok la smetto, comunque eccomi con un'altro capitolo fresco frescoooo
Anche con Chiara, ciao Chiara come stai? In questo momento in cui sto scrivendo tu stai tipo sclerandooooo,,
HAHAHAHAAHAHAA okk saluto tutti e ci vediamo al prossimo capitoloo
SCIAOOOO

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Bianca's Birthday ***


BIANCA POV

 

Rimasi lì a guardarlo, per un po' mentre cercava di trovare una soluzione per quello che aveva detto, cosa intendeva quando ha detto ' Sai prima non eri così con me, eri molto più dolce ' io e lui ci eravamo già conosciuti prima? Ma se era così, perché non mi ricordavo nulla? Decisi di andarmene a casa a dormire e lo liquidai con un “ Ciao Louis “

NOTE AUTOREEE ECCOMIII ANCORA UNA VOLTA CON UN CAPITOLO FRESCO FRESCOOO OGGI HO UNA SORPRESA PER VOI INFATTI NON PUBBLICHERO' UN CAPITOLO MA BEN DUEEE A TRA POCO CON IL PROSSIMOO CIAO CHIARAAA <3

Appena arrivata a casa mi buttai sul letto e mi addormentai subito, senza neanche pensare al fatto di dovermi mettere il pigiama o cose varie.

La mattina dopo mi svegliai per via del telefono che suonava, appena ero mentalmente sveglia presi il telefono e risposi, anche se ero sempre assonnata.

“ Pronto? “ dissi io mentre sbadigliai

“ BIANCAAAAA “ sentii la voce di Chiara che mi chiamava

“ Che c'è? Perché urli così? ” chiesi io confusa

“ Sai che giorno è oggi vero? LO SAI VERO? “

“ NO NON LO SO, QUINDI DIMMELO TU TROIA“

“ IL TUO COMPLEANNO IDIOTA, Oggi è l' 8 Febbraio. TE NE SEI PERCASO DIMENTICATA? “ Cazzo, con tutta sta storia di Louis mi ero dimenticata che oggi è il mio compleanno.

“ No, no lo sapevo tranquilla, ci sentiamo dopo e grazie per gli auguri “

“ Ma veramente gli auguri ancor.. “ chiusi la telefonata, guardai l'ora erano le 8:30am, ma è matta a chiamarmi a quest'ora?

Dopo chiusi il telefono e tornai a dormire, non mi andava di festeggiare il compleanno da sola, mia madre non c'era, mio fratello era a Firenze e io ero qui da sola.

Ad un certo punto iniziai a sentire dei rumori che provenivano dalla cucina, potevano benissimo essere ladri, così per sicurezza presi la mazza da baseball che nascondevo in camera mia dietro l'armadio e piano piano scesi le scale per andare giù in cucina, appena provai a colpire la persona in questione, vidi che era Louis.

“ Volevi ammazzarmi per caso? E poi dove l'hai trovata una mazza da baseball? “ chiese lui ridendo

“ PENSAVO CI FOSSERO I LADRI OKAY? Comunque la tengo in camera per ogni evenienza, ma toglimi una curiosità tu che ci fai qui? “

“ Tua madre mi ha chiesto di stare con te il giorno del tuo compleanno visto che eri sola – tirò una busta fuori dalla tasca – Ah e poi mi ha detto di darti questo “ mia madre, pensava fossi da sola anche oggi? E perché è andata da Louis invece che passare da me? Non capivo sembrava che avesse tempo per istruire Louis su come badare a me, ma non per stare con me, sentii il viso bagnato e poco dopo mi accorsi che stavo piangendo, Louis vedendomi si preoccupò.

“ Hei cosa c'è? “

“ Niente, sto bene tranquillo, comunque puoi dire a ' mia madre ' se si può chiamare così, ormai non lo so più, che oggi non ero sola ma avrei dovuto vedermi con Mina per stare insieme e che non c'era bisogno che venisse da te per darti il regalo “ ma siccome ero curiosa aprii velocemente la busta e vidi che al suo interno vi erano due 4 biglietti andata e ritorno per Londra e dopo vidi una lettera, così la lessi:

' Cara Bianca,

so che non è il massimo, ma per il tuo 18esimo compleanno ho

pensato ti sarebbe piaciuto rivedere Londra e rivedere anche Chiara

quindi ti ho preparato il viaggio per Londra starai una settimana lì.

Ovviamente la casa è ancora nostra, non l'abbiamo venduta perché così

per ogni evenienza sapremmo dove vivere.

Spero ti piaccia,

ti voglio bene

mom '

Ero sconvolta, mi aveva comunque preparato il viaggio per Londra, avrei potuto rivedere Chiara, ma soprattutto avrei potuto stare una settimana lontano da Louis e a casa mia, la casa dove sono cresciuta. Una cosa che non mi tornava era che c'erano 4 biglietti e non 2 quindi esattamente chi doveva venire con me?

“ Scusa Lou – non capivo perché mi ostinavo a chiamarlo Lou se lo odiavo – mi puoi spiegare perché ci sono 4 biglietti e non 2? “ lui a quella domanda sorrise, ma io avevo paura, non sarebbe dovuto venire lui con me vero?

“ Vengo anche io “ ecco la vacanza perfetta rovinata dalla sua presenza

' A te sta benissimo che lui venga con te, lo speravi tanto ' Coscienza non è il momento di dire cazzate

' Io dico solo la verità ' NO tu dici solo cazzate

“ Perché dovresti venire anche tu? Ho 18 anni non ne ho 5 “ il sorriso che aveva prima svanì completamente al suo posto arrivò una smorfia.

“ Si dia il caso signorina che tua madre mi abbia incaricato di badare a te, quindi mi ha anche imposto di venire a Londra con te “ mi fermai un attimo a pensare a quello che aveva detto, aveva davvero usato il verbo ' imporre ' ? Allora se non ci voleva venire poteva restarsene a casa, meglio per me.

“ Se non vuoi venire sei libero di farlo, parlerò con mia madre e le dirò che non può importi di venire con me a Londra e con questo chiudo, non provare più a rivolgermi la parola – una lacrima mi scese il viso – Tranquillo nessuno ti impone nulla quindi puoi anche andartene “ detto questo salii perché stavo piangendo? Io lo odiavo, non potevano le sue parole ferirmi tanto.

Annullai l'appuntamento che avevo con Mina non volevo più uscire, mi sentivo uno schifo, non volevo vedere sentire nessuno, solo io e la musica.

Ad un certo punto sentii bussare, sapevo che Louis era rimasto in casa anche se non ne capivo il motivo.

“ Vattene Lou, non voglio parlare con nessuno “ singhiozzai

“ Nemmeno con me? “ quella voce, non poteva essere lui, stavo sicuramente sognando così non risposi

“ Bianca, se non credi che io sia qui puoi anche girarti, oggi è il tuo compleanno, non potevo perdermi il compleanno della mia sorellina “ per sicurezza mi girai e lui era lì era lì pronto con le braccia stese aspettando che io ci cadessi dentro.

Infatti è proprio quello che feci, facendolo cadere a terra, così mi misi a ridere dicendo “ STAVOLTA HA VINTO BIANCAAAAA EVVAIIIII – presi un bel respiro e dissi

- Comunque cosa ci fai qui? Potevi avvisare no? Com'è andato il viaggio? Quanto resti? “ li avevo fatto una marea di domande che neanche lui capiva cosa gli avevo chiesto esattamente

“ Hei piano con le domande, sono appena arrivato, porto le cose in camera mia, tu aspettami giù di sotto, in cucina. Ah proposito vuoi dirmi chi è il ragazzo giù di sotto?“ chiese lui incuriosito

“ Si chiama Louis è il mio vicino di casa e mamma ha incaricato Lou di tenermi d'occhio e siccome domani parto per Londra, un regalo di mamma, lui verrà insieme a me visto che tu non resterai qui per molto tempo, immagino tu debba tornare a Firenze “ dissi con aria triste.

“ Si esatto parto domani mattina, devo essere a Firenze prima di dopo domani altrimenti salto il corso – mi guardò un secondo prima di andare in camera sua - Vedo che non hai perso il vizio di rubarmi le magliette, ti stanno molto bene tra l'altro “ sorrise

Io mentre lui si sistemava, mi preparai per uscire con maglietta sua, felpa sempre sua e leggins, mi truccai un pochino, una linea sottile di eyeliner e un po di mascara.

Appena scesi in cucina, Lou mi guardò e poco dopo iniziò a parlarmi anche se gli avevo detto di non farlo più. In un certo senso mi faceva piacere che mi parlasse ancora, non volevo veramente che smettesse di parlarmi.

“ Scusami, puoi dirmi chi è quel ragazzo che è salito prima? “ disse in tono quasi minaccioso, come se fosse geloso

“ Mio fratello, si chiama Niccolò ha 21 anni come te, frequenta la scuola Comix a Firenze infatti vive lì con il suo migliore amico, ma mi ha fatto una sorpresa ed è venuto qui per il mio compleanno.

“ Esatto, oggi lei sta con me, capito? “ disse Nicco mentre scendeva le scale, ogni tanto era protettivo nei miei confronti, anche perché quando mamma non c'era era lui che badava a me.

“ Ok, ok, ma ricordati di tornare presto, devi preparare la valigia per domani ” mi disse Lou mentre prendevo la borsa

“ Si si tranquillo “ detto questo uscii con mio fratello, il miglior regalo del mondo, mi mancava passare le giornate parlando con lui, mi mancava sempre tanto, anche se lo vedevo poco, quando stavo con lui ero felice.

Tornammo a casa tardissimo, ma non è stato voluto, o meglio lui voleva fare uno scherzo a Lou e così tornammo la sera dopo cena, fortunatamente il volo di domani lo avevo alle 2pm, quindi avrei avuto tutta la mattina per preparare la valigia.

NOTE AUTORE ECCOMIIII CON UN NUOVO CAPITOLO FRESCO FRESCOOOOO ù ANCHE SE HO UNA PICCOLISSIMA SORPRESA PER VOI AL PROSSIMO CAPITOLO E GRAZIE PER TUTTE LE VISITE CIAO ANCHE A TE CHIARAAAA <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** In volo verso Londra ***


BIANCA POV

 

Mi svegliai molto presto perché volevo a tutti i costi salutare mio fratello che ripartiva.

“ Mi raccomando chiamami quando sei a Londra ok? Non mi interessa se sono a scuola voglio che tu mi chiami “ adoravo quando faceva il protettivo.

“ Va bene, non ti preoccupare e tu ricordati di chiamare quando sei a Firenze, ah e salutami Alessio ” era tanto che non lo vedevo, chissà come stava.

“ Ti voglio bene piccola “ sussurrò al mio orecchio e per giunta lo disse anche in italiano, ce lo aveva insegnato nostro padre quando eravamo piccoli e noi lo usavamo solo quando dovevamo dire qualcosa che capivamo solo noi, una specie di codice segreto.

“ Anche io Nicco “ detto questo gli diedi un bacino e dopo lui si imbarcò sull'aereo.

Appena tornata a casa urlai un ' SONO A CASAAA ' ma nessuno rispose, presumevo che Louis fosse a casa sua a preparare le valigie, così mi affrettai per preparare le mie.

Presi un po' di tutto jeans, leggins, magliette (soprattutto quelle di mio fratello), felpe e altri vestiti simili. Come zaino per il viaggio presi: il mio quaderno, il mio astuccio, l'ipod, il telefono, il carica telefono, il mio libro e l'unica cosa che non può mai mancare quando esco o faccio viaggi lunghi ovvero le mie cuffie.

Finii la valigia piuttosto in fretta così scesi giù in cucina e mi feci un panino così per non restare a digiuno per tutto il giorno.

“ Eccomi “ appena sentii quella voce sussultai, mi aveva fatto prendere uno spavento

“ MA SEI DI FUORI? COSI MI PRENDO UN INFARTO IDIOTA “ sempre con la mia solita delicatezza.

“ Scusa, non era mia intenzione, comunque porta la valigia giù che le carico in macchina “ “ Ok, vado a prenderla “ così salii su di sopra e la poggiai sopra la prima rampa di scale, poco dopo urlai ' ATTENTI LI SOTTO ' e diedi una spinta alla valigia che rotolò per tutta la prima rampa di scale, feci la stessa cosa con la seconda rampa, arrivando così all'ingresso, ma nel mentre che la valigia scendeva Louis stava salendo e così la valigia lo colpì in pieno.

“ STRIKE 100 PUNTI “ urlai

“ Potevi chiedermelo, te la portavo io la valigia “ disse mentre si rialzava

“ Ma così è più divertente, ho fatto anche strike e così ho vinto “ dissi iniziando a ballare la mia famosa ' danza della vittoria ' mentre Louis si alzò e iniziò a guardami strano

“ Cosa stai facendo esattamente? “

“ La mia danza della vittoria mi pare ovvio, TI SEMBRA STRANO? HO APPENA VINTO A BOWLING “ dissi io con fare ovvio

“ Sei strana, ma divertente “ quel commento mi fece arrossire, così in preda al panico gli diedi un'altra spinta e lui cadde a terra e io risi urlando ' ATTACCO A SORPRESAAAAAAA '

“ Ieri non eri così euforica, che succede? “

“ Devo vedere Chiara, devo prepararmi a momenti no sense e poi io sono così di natura, i primi giorni in cui mi hai visto erano giorni no,quindi devo recuperare i giorni in cui non li ho fatti – gli diedi un ulteriore spinta e lui cadde per la terza volta – COME ORA AHAHHAAHHA NO SENSE ESTREMOOO – lui mi guardò confuso – tranquillo ci farai l'abitudine “ detto questo presi il mio zaino e montai in macchina guardai l'ora ed erano le 1pm così, non avendo voglia di uscire dalla macchina, cacciai un urlo “ LOUUUUUU MUOVI QUEL CULO SONO LE 1PM FACCIAMO TARDI PER IL VOLOO “ dopo 10 minuti lo vidi arrivare con in mano i biglietti e tutto.

“ Mio caro, hai 10 minuti di ritardo, nemmeno uno 10 “ lui rise e salì in macchina

“ Zitta, ora partiamo tranquilla “ ero contentissima di questo viaggio anche se dovevo avere sempre Lou tra i piedi.

 

-

 

Arrivammo a Londra verso le 5pm, appena uscimmo dall'aeroporto Lou noleggiò una macchina per poter andare a casa mia, ero tipo al settimo cielo, avrei rivisto la mia casa.

“ Devi darmi indicazioni io non so dove vivi “ mentre guidava io mi accorsi che Lou aveva dei tatuaggi e uno di questi era proprio il pac-man che avevo in camera, ma non ci volevo pensare, volevo passare una settimana senza preoccupazioni.

“ TI HO DETTO DI GIRARE A DESTRA TROIONE “ urlai io

“ INFATTI L'HO APPENA FATTO E NON CHIAMARMI PIU' TROIONE; MI DA SUI NERVI “

“ TROIONE TROIONE TROIONE TROIONE TROIONE “ risi io

Dopo vari insulti arrivammo a casa così io mi fiondai su in camera e posai la valigia.

“ IO ESCOOOOOO “ dissi urlando a Lou

“ Dove vai? “ odiavo quando faceva il baysitter, anche se era molto sexy

“ DA CHIARAAAA “ dissi io tutta contenta

“ Aspetta che ti accompagno “ NON POTEVA RESTARE A CASA? NO DOVEVA VENIRE CON ME

“ MUOVI IL CULO TROIONE “ ero troppo agitata all'idea di rivedere Chiara

“ TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI PIU' COSI' “ disse lui urlando

“ Va bene, ma muoviti “

Arrivammo così davanti alla porta di casa di Chiara, mi tremavano le mani, erano tipo 3 mesi da quando io ero andata via.

Suonai il campanello, si sentì un urlo ' VADO IO ' era la sua voce, mi era mancata così tanto, appena aprì la porta urlò come non mai e io feci lo stesso.

“ TROIAAAAAAAAAA “ disse lei

“ PUTTANAAAAAAAA “ dissi io

ci lanciammo in un enorme abbraccio e dopo entrammo in casa.

“ Cosa cazzo ci fai qui ? “ “ Beh vedi mia madre mi ha regalato un viaggio a Londra per il compleanno così ho deciso di farti una sorpresa “ “ E il bell'imbusto accanto a te sarebbe? “ “ Louis, mia madre lo ha costretto a venire con me per farmi da babysitter, visto che lei non c'è mai, senti posso prendere un bicchiere d'acqua? “

“ Certo fa pure come se fossi a casa tua “ andai verso la cucina e presi un bicchiere ad un certo punto sentii qualcuno entrare, pensavo fosse Lou, ma poi sentii la sua voce, quella voce che avevo tanto amato.

“ Chia, me lo dai anche a me un bicchiere d'acqua? “ ammetto che io e Chiara ci somigliavamo molto, ma quando Liam, il fratello di Chiara, mi guardò meglio capì che non ero Chiara, ma Bianca.

“ B-Bianca, ciao come stai? “ si avvicinò a me, ma io mi allontanai

“ Ti prego, non fare così, lo sai che sono dispiaciuto per quello che ho fatto ” io uscii dalla cucina a dir poco sconvolta, Lou e Chiara mi videro così io mi avvicinai a Chiara.

“ Lui cosa ci fa qui? Non era andato via? “ chiesi a Chiara e lei capii subito

“ Ha finito gli studi, così è tornato qui “ disse lei

“ Ok forse è meglio che vada, ci vediamo domani Chia, andiamo Lou “

“ Bianca aspetta, ti prego voglio solo parlare “ Chiara fermò suo fratello

“ Tu hai già fatto abbastanza danni, era felice e adesso sembra debba andare ad un funerale, lei non ti perdonerà mai, ficcatelo in quella testa Liam “ quella voce che tanto avevo temuto ora è di nuovo nella mia testa.

“ Hei stai bene? “ chiese Lou

“ No non sto bene per niente “ per la prima volta trovai conforto in Lou, che mi abbracciò e mi consolò, mi piaceva moltissimo stare nelle sue braccia, era come sentirsi a casa.

NOTE AUTORE ECCOMI CON LA SORPRESAAA UN ALTRO CAPITOLO AMATEMI OK NO SCHERZO COMUNQUE SPERO VI PIACCIA IO ORA VADO A DOMANI CON IL PROSSIMO CAPITOLOO CIAOOO CIAO CHIARAAA <3

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Tomlinson è il tuo cognome? ***


BIANCA POV

 

Eravamo davanti alla macchina di Louis, il mio umore era cambiato in meno di un secondo a causa di aver visto Liam, mi aveva riportato alla mente tutti i ricordi felici e anche quello più brutto, riuscivo a sentire di nuovo la sensazione di quanto sono stata male quando ho scoperto la verità.

A riportarmi alla realtà fu la voce dolce e candida di Lou che preoccupato per me mi chiese cos'era successo. Io mi aggrappai a lui e iniziai a piangere.

“ Ti va di spiegarmi cosa succede? Solo se vuoi ovviamente “ ero felice che me lo avesse chiesto voleva dire che si preoccupava per me

“ Scusami, ti ho sporcato i vestiti con il trucco “ alzai la testa dalla sua spalla e mi accorsi che quel punto era tutto nero.

“ Fa niente piccola, mi spieghi cosa succede? “ a quella domanda feci un bel respiro mi asciugai le lacrime e risposi.

“ Allora, è iniziato tutto 5 anni fa. C'era un ragazzo che si chiamava Liam e a me piaceva molto, era molto bello, ma soprattutto amavo il colore dei suoi occhi. L'unico problema è che lui stava sempre con i suoi amici, che molto spesso erano bulli, infatti mi prendeva in giro molto spesso. Un giorno si avvicinò a me, io avevo paura che volesse picchiarmi quindi ogni tanto mi nascondevo, mi chiese come mi chiamavo e come stavo, ma la cosa che mi sconvolse di più, fu il fatto che poco dopo mi chiese di uscire. Io ero molto contenta e così senza pensarci due volte accettai, ma non sapevo che tutto questo mi avrebbe portato ad una grande sofferenza.

Mi divertii tantissimo con lui, infatti decidemmo di uscire ogni settimana e ben presto capii di essere innamorata veramente di lui. Un giorno si presentò da me con una rosa chiedendomi se volevo essere la sua ragazza in modo ufficiale, ero talmente felice che accettai subito, non potevo credere che il ragazzo che mi piaceva da tanto tempo, mi si era avvicinato e per giunta mi aveva chiesto di essere la sua ragazza.

Era tutto perfetto, ogni volta che uscivo da scuola andavamo a mangiare insieme, mi divertivo tanto, era il sogno di ogni ragazza normale. Ben presto le cose si complicarono, 3 anni dopo arrivarono i suoi amici che mi dissero che tutto era nato da una scommessa per vedere se riusciva a portarmi a letto, per testare le sue abilità, siccome ancora non ci era riuscito stava aspettando il momento giusto per farlo e poi andarsene.

All'inizio non credetti alle loro parole, credevo lo avessero fatto solo per dividermi da Liam, ma quando andai a chiedere spiegazioni a Liam lui mi disse che era tutto vero, che all'inizio non gliene importava nulla, ma che con il tempo si era affezionato a me e si era innamorato. Fu lì che il mondo mi crollò addosso, ero sempre depressa o ero fuori di testa. Chiara non parlò con suo fratello per 1 anno, dopo quello che mi aveva fatto. Questo è tutto “ scoppiai a piangere un'altra volta e Lou mi riabbracciò, sinceramente non lo odiavo più così tanto, ora che ci pensavo era sempre gentile con me e io ero sgarbata con lui.

“ Se lo sapevo non sarei mai andato via quel giorno “ sentii solo le ultime due parole che disse

“ Cosa? “ “ Niente, tranquilla “ dopo essermi ripresa lui sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi

“ Senti ti va se ci guardiamo un film a casa tua? Scegli tu e io vado a comprarlo “ oddio, quel ragazzo stava diventando un amore, io l'avevo sempre trattato male e lui invece non faceva altro che consolarmi quando ero triste e farmi compagnia per non sentirmi mai sola

“ Grazie, davvero – gli diedi un bacino sulla guancia e lui arrossì – Per il film direi il re leone “ “ Ma è un film per bambini “ “ Hai detto che lo potevo scegliere io, allora sei un bugiardo ” feci la faccia da cucciolo bastonato

“ Va bene, non resisto agli occhi da cucciolo, infatti le mie sorelle quando vogliono qualcosa fanno sempre quella faccia “ Lou aveva delle sorelle? A pensarci bene non sapevo quasi nulla, sapevo solo che si chiamava Louis e che aveva 21 anni, non sapevo neanche il suo cognome.

“ Quante sorelle hai? E come si chiamano? “ lui sorrise

“ Ho 4 sorelle; la più grande si chiama Charlotte, ma è soprannominata Lottie, poi andando in ordine di età c'è Felicity, e le gemelline Daisy e Phoebe “ i nomi mi erano molto familiari, li avevo già sentiti.

Volevo saperne di più, ma arrivammo a casa così io scesi dalla macchina e Lou mi disse che sarebbe andato a comprare il film.

 

LOUIS POV

 

Liam non mi aveva mai parlato di quello che aveva fatto a Bianca, sapeva che la conoscevo e che ero innamorato di lei, ma nonostante questo ha deciso di tenermi all'oscuro di tutto. Purtroppo io quando successe tutto dovetti tornare a Doncaster, perché era finito il mio periodo di permanenza a Londra. Ora capivo perché Bianca non si ricordava più di me, quando io ero andato via lei uscì con Liam e non vedendomi più mi rimosse, ma non completamente.

Mentre posteggiai vidi Liam, così mi venne l'idea di parlare con lui, dovevo chiarire alcune cose.

“ Ehi amico “ gridai, Liam si girò e mi fece un cenno con la mano

“ Louis, da quanto tempo, cosa ci fai qua? “

“ Ho accompagnato una mia amica qui a Londra per una settimana è la mia vicina di casa a Doncaster, sicuramente la conoscerai si chiama Bianca “ lui appena pronunciai il suo nome si irrigidì, non mi aveva detto niente e ora dovevo dirgliene quattro.

“ Lou.. scusa io.. “ mi avvicinai a lui, ma lui indietreggiò

“ Scusa!? Tu sapevi benissimo che la amavo, e nonostante questo te la sei presa solo per vincere una stupidissima scommessa, ma non hai un briciolo di cuore? “ mi stavo arrabbiando, l'idea che lui abbia fatto soffrire Bianca mi faceva andare fuori dai gangheri

“ Alla fine mi ero innamorato di lei, per questo continuavo a starci insieme, era così dolce e piena di felicità “ quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Gli tirai un pugno in faccia e lui cadde a terra dolorante, non era abbastanza, ero fuori di me

“ Tu l'hai rovinata! Adesso non è più così, è sempre triste e arrogante, non vuole cascare di nuovo in un tranello simile. Sai cosa mi ha detto quando l'ho baciata?! Mi ha detto che lo avevo fatto per testare le mie abilità di rimorchiatore, per colpa tua si è anche scordata di me, non sa chi sono, non sa che ero il suo migliore amico, che ero stato io a darle il primo bacio, che ogni volta che sono triste penso a lei non lo sa e tutto questo per colpa tua – gli diedi un altro pugno – Vai al diavolo Payne “ detto questo mi fermai.

Ad un certo punto sentii una voce familiare chiamarmi e vidi lei, la ragazza che speravo non vedesse questa scena.

“ Louis “ mi chiamò preoccupata

 

BIANCA POV

 

Ero a casa, ma per qualche strana ragione non riuscivo a smettere di pensare a Lou, era stato così dolce con me, mi aveva consolata, era stato con me e poi quando sorrideva metteva di buon umore tutti. Non sapendo che fare decisi di chiamare Mina era tanto che non la sentivo.

“ Pronto, sono Mina chi parla? “

“ MINAAAAAAAAAAA “ probabilmente le avevo sfondato un timpano

“ Ehi piano, così divento sorda, comunque CIAOOOOO come stai? E' andato bene il viaggio? “

“ Si si tutto bene, ma c'è una cosa che ti devo chiedere “

“ Dimmi tutto “ disse lei preoccupata

“ Allora, è da quando sono arrivata che non smetto di pensare a Lou, praticamente lo voglio per Natale, AIUTAMIII”

“ LO SAPEVOOOO, LUI TI PIACE E ANCHE TANTO MIA CARA BIANCA “

“ Quindi vuol dire che mi sono innamorata, di nuovo. Capisci dopo 6 anni sono riuscita ad innamorarmi, ma perché proprio di lui? Lo conosco appena.. “

“ Non so che dirti, dopo tutto il cuore ha un cervello tutto auo, non scegli di chi innamorarti “ aveva ragione, menomale che avevo un'amica come lei

“ GRAZIE MINAAAAAAAAAA “ la ringraziai così forte che credo che non avesse più il senso dell'udito

“ Ora devo andare a cena, chiamami se hai bisogno; torna presto CIAOOOO “

Ora che avevo chiuso la telefonata con Mina mi annoiavo a stare a casa da sola, così optai per una passeggiata, ma mentre camminavo riconobbi la macchina di Lou così mi avvicinai meglio per vedere cosa stava succedendo e vidi che stava picchiando Liam. Mi precipitai subito da lui e cercai di fermarlo.

“ Louis “ gridai

“ Hei piccola, cosa ci fai qui? “ chiese lui imbarazzato

“ Lou, mi spieghi perché stavi picchiando Liam? “ lui non rispose, poco dopo mi accorsi di Liam, agonizzante a terra, che cercava di alzarsi

“ Va bene, me lo dici dopo, hai preso il film? “ chiesi io sorridendo

Vi starete chiedendo perché non sono arrabbiata, molto semplice. Sono abituata a certi comportamenti da quando ho conosciuto Chiara e ho avuto il mio primo ragazzo, lei faceva di tutto, mi ricordo che una volta fece esplodere la casella postale di un mio ex, questo è nulla.

“ N-Non sei arrabbiata? “ io sorrisi

“ No, tranquillo, ci sono abituata “ lui mi prese e mi abbracciò, anche se da una parte mi dispiaceva ero contenta che Lou avesse picchiato Liam, lo so sono una persona orribile, ma ero contenta davvero, significava che lui ci teneva davvero a me.

“ Tomlinson aspetta, prima o poi riparleremo “ sentii questa frase e mi venne in mente che quando vivevo a Londra conoscevo una persona che si chiamava Louis Tomlinson, ma non pensavo che quel ragazzo così dolce sarebbe diventato un figo della madonna e anche un ragazzo che picchia le persone, ecco perché si comportava in quel modo strano.

“ Tu ti chiami Tomlinson di cognome? E il tuo secondo nome è William? “ chiesi a Lou

“ Piccola.. non dirmi che.. “ non gli feci finire la frase che lo abbracciai come non mai, adesso capivo perché nei suoi comportamenti c'era qualcosa di familiare e perché mi faceva sempre tutte quelle domande e soprattutto perché lo chiamavo sempre Lou.

“ Si mio carissimo Lou, sono così felice, mi dispiace non essermene accorta prima, ero cieca, lo so, ma potrai mai perdonarmi? “ chiesi facendo gli occhi da cucciolo, ormai mi ricordavo tutto, anche quando lui dovette partire e io stetti malissimo.

“ Non vale fare gli occhi a cucciolo, comunque si ti perdono “ a quel punto mi baciò, il bacio mi fece ricordare quel giorno, quando eravamo piccoli, che siccome ero triste perché nessuno voleva stare con me per il mio compleanno, lui arrivò con fiori e un film e alla fine della serata mi baciò, fu con lui che ebbi il mio primo bacio.

“ Non sai che bello poterti baciare di nuovo, senza che tu mi respinga “ io mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai un ' non ti respingerò mai più, promesso Lou'.

Tornammo a casa e ci guardammo il re leone, adoravo quel film e sapere che Lou sarebbe stato con me per così tanto tempo mi fece sorridere.

NOTE AUTORE 

CIAOOOOOOOOOOO I'M BIANCAAAA,MA QUESTO LO SAPETE GIAA
OK BANDO ALLE CIANCE ECCO IL NUOVO CAPITOLOOO
FRESCO FRESCOOO
VOLEVO RINGRAZIARVI PER LE VISITE, GRAZIE MILLE A TUTTII
CIAOO 
CIAO CHIARA GRAZIE PER LE RECENSIONI SEMPRE PUNTUALE TU 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Vuoi essere la mia ragazza? ***


BIANCA POV

Il giorno dopo mi svegliai con un respiro sul collo, ma non capivo chi fosse, così aprii gli occhi e mi trovai accanto Lou che dormiva come un ghiro; ne approfittai per guardarlo un pochino e coccolarlo, piano piano senza che lui si svegliasse.

Oggi era uno di quei giorni in cui volevo stare sola con Chiara, era tanto che non parlavamo faccia a faccia, ma soprattutto che non stavamo da sole e non ci divertivamo un po.

Senza farmi sentire mi alzai e andai di sopra a fare una doccia, mi vestii con un paio di jeans un po strappati, una maglietta con scritto 'insane', una felpa e le mie immancabili DVS; mi truccai con una linea di eyeliner sottile e un po di mascara.

Decisi comunque di lasciare un biglietto a Lou dicendo che sarei uscita per tutto il giorno: ' Lou io esco, non mi cercare, anzi per essere più sicuri lascio il cellulare a casa così non mi trovi :P. Adesso devo scappare ti saluto xx Bianca. p.s. Sei carino quando dormi ' sorrisi appena lasciai il messaggio sul tavolo.

Uscii di casa facendo attenzione a non sbattere troppo la porta, in modo da non svegliare Lou e mi incamminai verso casa di Chiara, abitavamo piuttosto vicino, infatti tutte le mattine quando andavamo a scuola mi accompagnava sempre.

Appena arrivata suonai il campanello più e più volte, ma nessuno mi rispose così decisi di mandare un messaggio a Chiara:

 

A Chiara

Troia, muoviti sto sotto casa tua, FA FREDDO CAZZO!!!!

 

Da Chiara

Arrivo subito, aspetta un secondo

 

Appena si aprì la porta la vidi in pigiama, ma truccata quindi ne deducevo che doveva finire di prepararsi.

“ CIAOOOOOO “ dicemmo all'unisono infatti scoppiammo entrambe in una risata

“ Entra pure io devo solo finire di vestirmi e andiamo “ oh mio dio, di solito era il contrario era lei quella che doveva aspettare delle ore per far si che io fossi pronta e intanto lei stava lì a giocare e a divertirsi facendomi ridere e rallentare la mia preparazione.

“ Cosa c'è perché ridi? “ “ E' la prima volta che succede una cosa del genere, ovvero tu che ti prepari e io che aspetto “ “ SIAMO IN UN MONDO PARALLELOOOO “ dopo aver detto questa frase si mise le mani in testa per formare delle piccole orecchie e urlò ' ORECCHIEEE ' ogni tanto mi chiedevo come eravamo diventate amiche, visto che con lei non potevi prevedere nulla, ma è proprio questo il bello, non sapevi quello che sarebbe accaduto e per una che odia la normalità era una cosa meravigliosa.

“ Senti, come va con il bell'imbusto lì? “ chiese lei sorridendo maliziosamente

“ Bene, stamattina quando mi sono svegliata era accanto a me che dormiva, dio santo era meraviglioso, era un panda “ “ Un panda? “ “ Si i panda sono cucciolosi per questo ho detto che era un panda “ “ Ma lo sai che i panda mangiano i propri figli vero? “ “ OKAY MAGARI NON E' QUELLA PARTE DEL PANDA “ dissi io scoppiando a ridere, in quel momento spuntò Liam, sinceramente non mi importava più di Liam, avevo deciso di fare l'indifferente, come se non fosse successo nulla e sorridergli davanti alla faccia per fargli capire che tutto quello che aveva detto e fatto non mi faceva più niente e che non ne valeva la pena soffrire per una persona che non ti calcola e che non ti ha mai calcolato nella tua vita, in più avevo un motivo per sorridere.

“ Ho sentito delle voci c'è qualcuno con te ch... - mi guardò speranzoso – Hei Bianca, ciao, senti se ti va potremmo parlare un pochino “ sapeva già cosa gli avrei risposto, ma invece di dirgli le solite cose gli avrei fatto vedere che ormai era nulla.

“ Adesso non posso Liam, magari un altra volta – sorrisi – ora scusa ma devo parlare con tua sorella. E' stato un piacere rivederti “ ero molto fredda e credo se ne fosse accorto, ma ormai non mi faceva più paura vederlo o parlargli, avevo superato la cosa.

“ TU DONNA! Spiegami cos'è cambiato? ” “ Beh vedi ieri mentre passeggiavo, ho sorpreso Lou che picchiava Liam, devo dire che in questo ti somiglia, ma comunque ho capito che non ne vale la pena e soprattutto ho un motivo in più per sorridere “

“ BRAVA, COSI' MI PIACI! DIGLIENE “ disse lei mentre agitava il pugno

“ Quanto hai ancora, ho voglia di uscire “ Si si eccomi sono qua “ così uscimmo.

Passammo la giornata a ridere e scherzare, a parlare e finalmente dopo tanto tempo eravamo state un giorno da sole, ci eravamo prese un giorno tutto per noi per stare insieme; noi eravamo più di una semplice coppia di migliori amiche, eravamo come sorelle, come un unica persona in due persone diverse. Tornai a casa sfinita e piena di buste appena entrai a casa urlai un 'SONO A CASAAAAAAAAAA' poggiai le buste per terra e mi sdraiai sul divano.

 

LOUIS POV

Mi svegliai molto velocemente, volendo abbracciarla e sentirla allungai una mano accanto a me, ma non sentii nulla, così aprii gli occhi e vidi che al posto di Bianca c'era un biglietto così lo presi e lo lessi: ' Lou io esco, non mi cercare, anzi per essere più sicuri lascio il cellulare a casa così non mi trovi :P. Adesso devo scappare ti saluto xx Bianca. p.s. Sei carino quando dormi ' leggendo quel messaggio mi venne da sorridere per il suo commento, ma ero preoccupatissimo per il fatto che era uscita, dovevo tenerla d'occhio per conto di sua madre, ma non dovrei preoccuparmi in fondo se lo merita un giorno di riposo.

Mi piacerebbe dichiararmi, ma lo dovrei fare in modo romantico, non so, conoscendola dovrei dirglielo in modo bello ma non troppo dolce. Chiamai mio fratello Micheal che gli chiesi un consiglio

“ Micheal Tomlinson “

“ Micheal sono Louis, ho bisogno di un consiglio “

“ Spara “

“ Dovrei dichiararmi ad una ragazza, ma non ama le cose troppo dolci ne troppo romantiche come dovrei dirglielo? “

“ Ehi ehi ehi, il nostro piccolo Tommo ha fatto colpooo “ mio fratello era il tipo che ti prendeva in giro solo lo faceva con moderazione, ma se avevi bisogno c'era sempre.

“ Micheal per favore non è il momento ”

“ Ok ok, allora vediamo, potresti iniziare guardando un film, poi piano piano ti avvicini a lei, ovviamente lei sarà in imbarazzo e a quel punto la baci, dopo potresti proporle di fare qualcosa insieme come cucinare la pizza, e quando sarà sporca di farina le dirai che è molto bella e alla fine le dici tutto, non è romantico, ma neanche troppo volgare che dici? “ mi stupii quello che disse mio fratello, poteva essere un coglione, ma quando si trattava di certe cose era serissimo.

“ TU SEI UN FOTTUTO GENIO; GRAZIE ti richiamo dopo “ “ Vai “

Preparai tutto; noleggiai un film molto bello che piaceva sia a me che a lei, presi tutti gli ingredienti per la pizza e preparai la sala e la cucina. Appena finito sentii dei rumori di una porta che si chiudeva e poi sentii il suo solito urlo ' SONO A CASAAAAAAAAAA ' così andai ad accoglierla.

 

BIANCA POV

“ Sei a casa finalmente “ disse Lou venendomi ad abbracciare

“ Si, tu cosa hai fatto? “ dissi io incuriosita

“ Beh.. ho pensato che potremmo fare la pizza fatta in casa che dici? Mi ha insegnato mia madre “ ero strafelice, adoravo la pizza e in più avrei imparato a farla, non c'è cosa migliore “ Certo “

Prima di tutto mi passò il grembiule in modo da non sporcarmi i vestiti di farina, poi prese la farina e aiutandomi con le sue mani iniziammo a mischiare lievito farina e acqua, ero un po' in imbarazzo non avevamo mai fatto una cosa del genere.

Dopo aver impastato e aver diviso l'impasto in 4 pezzi, lasciammo lievitare i quattro panetti per 2-3 ore. In quelle due ore ci guardammo un film, uno dei miei preferiti, aveva noleggiato Deadpool, io adoravo quel supereroe, era fantastico, mi divertii un sacco a guardarlo.

“ Lou, non sei un po troppo vicino? “ chiesi io arrossendo

“ Nah, posso fare una cosa? “ io non sapevo cosa intendeva

“ Okay “ detto questo prese le mie labbra e le poggiò sulle sue, era meraviglioso adoravo quando mi baciava senza una ragione, perché non me lo aspettavo.

“ Ehm, VADO A CONTROLLARE I PANETTI “ dissi io imbarazzata.

Dopo aver controllato i panetti li prendemmo e iniziammo a rimodellare i panetti mettendo sotto la farina, facendo questo mi sporcai tutta di farina, era tremendo

“ Vado a sciacquarmi “ mi voltai verso il bagno ma lui mi fermò

“ Sei bella anche così, quindi ritorna qui mia cara dobbiamo finire “ io arrossii e annuii

“ Grazie Lou, ma non vale che mi sporchi solo io – presi un po di farina e gliela buttai in faccia – eccoti servito “ iniziai a ridere

“ Oh non dovevi farlo piccola “ “ Ah no e perché? “ “ Perché adesso non ti salvi più “ disse sorridendo

Iniziammo così a lanciarci la farina addosso, tipo palle di neve, ma più divertente finimmo tutta la farina perciò ci accontentammo dell'impasto; appena mi arrivò una palla di impasto in faccia la presi e la assaggiai era buona in fondo.

“ TREGUAAA “ dissi io urlando

“ Ti arrendi? “ “ Si sei troppo forte “ feci il broncio e mi venne in mente quella volta che giocammo alla playstation.

“ Hei piccola, non ti preoccupare, vieni qui “ io mi avvicinai e lo abbracciai.

Lui avvicinò le labbra al mio orecchio e sussurrò un 'ti amo' io mi staccai per metabolizzare quello che aveva appena detto.

“ C-Cosa? “ “ Te l'ho detto: Ti amo, ma non da ora, da sempre dalla prima volta che ci siamo visti 10 anni fa, eri così bella, come tutt'ora del resto, ti prego non resisto più, vuoi essere la mia ragazza? “ oh mio dio, me lo aveva chiesto davvero? Io non sapetti che rispondere all'inizio, avevo paura di soffrire di nuovo, ma a differenza di 5 anni fa, conoscevo Lou, sapevo che avrebbe fatto di tutto pur di non farmi soffrire, quindi alla fine mi decisi.   

NOTE AUTORE
ECCOMI QUA GENTEEEE E' UN PO TARDI MA E' ARRIVATO IL CAPITOLOOO
SIAMO QUASI ALLA FINE PERCIO' VI SALUTO E VI MANDO UN BACIO
CIAO CHIAAAA

P.S. GRAZIE PER TUTTE LE VISITEEEEEEEE

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ritorno a Doncaster ***


BIANCA POV

“ Vuoi essere la mia ragazza? “ a quella domanda sussultai, non sapevo bene che fare, lo amavo anch'io e molto, ma se avessi sofferto ancora?

“ Ho paura Lou; nel senso, sono felice che tu me l'abbia chiesto, ma se andasse male? Non vorrei soffrire ancora, mi è bastato con Liam, ma allo stesso tempo mi fido molto di te e anche io ti amo. Ho solo paura che io possa soffrire “ Lou non disse nulla mi abbracciò si avvicinò al mio orecchio e disse ' Non ti farei mai del male, ti amo più di ogni altra cosa al mondo, se ti facessi soffrire soffrirei anche, ci vogliamo provare piccola? ' quella frase detta da lui in quel modo mi provocò brividi in tutto il corpo, infatti arrossii e poco dopo annuii.

Nel mentre che succedeva questo mi accorsi che oggi era l'ultimo giorno che avremmo passato a Londra, volevo passare da Chiara, non solo per salutarla, ma anche per chiedere a sua madre se poteva venire a vivere a Doncaster, da noi perché avere la mia migliore amica lontano, non mi piaceva, ero sicura che se stavamo lontane dopo un po non ci saremmo sentite più e la nostra amicizia sarebbe completamente finita.

“ Ehi Lou, senti io passo da Chiara, volevo salutarla prima di ritornare a Londra “

“ Okay, fai presto “

così presi le chiavi e mi incamminai verso casa di Chiara, speravo che sua madre, visto che lei ora ha 18 anni l'avrebbe lasciata venire con me anche perché ogni tanto non volevo rimanere da sola con Lou, chissà cosa sarebbe successo sennò.

Volendole fare una sorpresa approfittai del fatto che sua madre mi aveva dato le chiavi di casa loro per ogni volta che ci fosse stata un'emergenza ed entrai piano piano in casa sua, dovevo capire dove fosse, ma appena mi trovai in salotto la vidi sbaciucchiarsi con un tizio biondo; grazie mille per avermi detto che avevi un fidanzato.

“ ehm.. - tossii – Ciao Chiara.. “ lei si staccò da tizio, girò e sgranò gli occhi non pensava che sarei venuta qui “ Oh.. Bianca.. Ciaoo – era imbarazzata, secondo me non pensava che l'avrei scoperto – lascia che ti presenti Niall.. “ io strinsi la mano a tizio e poi ritornai a guardare Chiara.

“ Ciao Tizio: ascolta, non volevo assolutamente disturbare il vostro momento “ hot “ ero venuta qui per chiedere una cosa a tua madre, ma evidentemente non ce n'è più bisogno, sai oggi torno a Doncaster “ ero arrabbiata, non mi aveva detto niente e inoltre non sarebbe nemmeno venuta a salutarmi.

“ Era oggi? Scusami me ne ero dimenticata “ quella risposta mi spiazzò avevo le lacrime agli occhi

“ Dai su non prenderla a male, stavo scherzando per sdrammatizzare; comunque me ne ricordavo, solo che .. “ non finì la frase che io la interruppi “ Solo che preferisci stare a baciare Tizio piuttosto che salutare la tua migliore amica che non rivedrai più; ok va bene, ad ogni modo grazie per avermi detto che avevi un fidanzato “ in quel momento feci come per andarmene ma lei mi afferrò il polso (dx) e disse “ Shi, non fare così “ “ Mi sono arrabbiata perché non mi hai detto niente, insomma sono la tua migliore amica; e pensare che ero venuta qui per chiedere a tua madre se potevi trasferirti da me a Doncaster, ma evidentemente non ti interessa “ credevo di aver solo pensato l'ultima parte, ma dopo che lei sgranò gli occhi capii di averlo detto veramente ad alta voce.

“ Ehi guarda che io ne sarei felicissima eh “ “ Si quando saresti stata con Tizio “ risi ero ostinata a chiamarlo tizio, a quel punto rise anche lei e finimmo per ridere come delle matte insieme, era impossibile essere arrabbiata con lei per più di un tot di tempo.

“ Mi dispiace non avertelo detto prima, stavo cercando solo il momento giusto, perché non sapevo come l'avresti presa “ ditemi come si fa ad essere arrabbiati con una persona che ti dice certe cose.

“ Lo so – sorrido – ADESSO! Parliamo a tu ma della cosa di Doncaster e sentiamo che dice – andai verso la porta di camera della mamma di Chiara, ma mi fermai un secondo – tu, mio caro Tizio, non aspettarti che io ti chiami per nome, inoltre se provi a farla soffrire o in qualche modo le fai del male, ti lincio, no peggio ti spezzo le gambe e non solo quelle “ “ okay “ disse con un velo di paura

“ Ah proposito – mi girai di nuovo verso Chiara – non sei l'unica che si è fidanzata stasera “ volevo lasciarle un velo di suspense, per tutto il tempo in cui io sarei stata a parlare con sua madre “ C-Cosa? “ “ Hai capito benissimo “

Appena sua madre mi fece entrare iniziai a parlarle e a chiederle se Chiara poteva partire con me per venire a vivere a Doncaster, le spiegai un po tutto, com'era casa mia, cosa avremmo fatto e le spiegai anche il motivo della mia proposta, visto che mia madre non c'era mai e avevo paura che non vedendo più Chiara il nostro rapporto sarebbe finito molto presto.

“ Allora? Può? “ “ Uhm.. okay va bene, ma dille che ogni tanto mi deve chiamare e soprattutto controllala, ogni tanto ha degli scatti “ “ Stia tranquilla sono sicura che si troverà bene “ dopo averlo detto iniziai a saltellare per tutta la stanza e ad urlare, ma quando tornai di là in cucina da Chiara mi mostrai seria e professionale, anche se stavo sclerando dentro “ Allora cos'ha detto? “ io mi allontanai verso la porta e prima di uscire dissi “ Si puoi venire e puoi portare anche Tizio, almeno lo faccio conoscere a Lou “ feci come per andarmene ma lei mi fermo “ FRENA! Ti sei fidanzata con Louis? “ “ Si esatto “ feci un sorriso a 32 denti “ Dopo gli faccio un discorsetto “ sorrisi “ Tipo io a Tizio? “ “ Yeppa “ mentre lei lo disse io continuai a sorridere, anche se in poco tempo mi ritrovai fuori da casa sua.


CHIARA POV

Stavo sclerando, non potevo ancora credere che sarei andata a vivere a Doncaster dalla mia migliore amica, così potevamo stare insieme senza che la distanza fosse tra noi. Mi ricordo ancora quando ci siamo conosciute, eravamo alle medie, stavamo facendo uno di quei corsi extracurricolari, e non c'erano più posti liberi, così mi si avvicina una ragazza dai capelli biondi, vestita con dei jeans e una maglietta rosa e mi chiese se poteva sedersi accanto a me, io le dissi di si e così nacque la nostra amicizia.

A riportarmi sulla terra, fu Niall che mi chiese cosa volevo fare stasera.

“ Allora? WOOOO CHIAAA CI SEI? ” “ Si si ci so, stavo solo pensando “ “ A cosa? “

“ Beh, un po a tutto, tu verresti a vivere con me a Doncaster Niall? “ chiesi io imbarazzata

“ Dici sul serio? - annuii – CEERTO CHE VENGO; NON ME LO FACCIO RIPETERE DUE VOLTE “ mi abbracciò e mi baciò, adesso ero veramente felice.

 

BIANCA POV

Lou ci aveva portati all'aeroporto con la macchina noleggiata la settimana prima, avevamo comprato anche dei biglietti per Chiara e Tizio, visto anche lui aveva deciso di venire con noi. Fortunatamente a casa mia, a Doncaster, avevamo più di due stanze; c'era la mia, quella di mio fratello e dopo quella di mi ma e degli ospiti, anche se sicuramente non saremmo stati tutti e quattro in stanze diverse, ma io sarei stata in camera mia con Lou e Chiara in camera degli ospiti con Tizio, mi divertivo a chiamarlo Tizio, tanto lui ormai si era rassegnato al fatto che lo avrei chiamato per nome, soprattutto perché non me lo ricordo nemmeno.

Arrivammo all'aeroporto con mezz'ora di anticipo, quindi potemmo riposarci un po, avevamo il volo di sera stavolta, anche se il volo sarebbe durato pochissimo visto che andavamo in aereo.

Lou andò a prendere la macchina che la settimana prima avevamo lasciato, saltammo in macchina e andammo tutti a casa, ero felice di ritornare alla casa di Doncaster, soprattutto perché adesso c'era Chiara con me e anche Lou.

Appena entrammo in casa, buttai le valige nel primo posto che mi capitò a tiro e mi spaparanzai sul divano, ero stanchissima, stavo per addormentarmi quando la voce di Lou mi svegliò.

“ Piccola devi portare la valigia su “ “ Puoi portarla su tu? Sei più forte di me “ dissi alludendo ai suoi muscoli e facendo gli occhi dolci e il labbruccio, non sapeva resistere a questo “ Uff – fece un sospiro come per arrendersi – va bene, vado a prendere la mia “

Nel frattempo Chiara che aveva osservato tutta la scena da lontano, si avvicinò a me

“ Siete sempre così da diabete? No perché faccio in tempo a prendere una camera in albergo “ “ No, tranquilla “ risi.

Poco dopo mostrai a Chiara la sua nuova camera, era degli ospiti, mia madre l'aveva fatta fare per quando uno dei suoi o dei miei amici sarebbero rimasti a dormire da noi, non credevo che sarebbe tornata utile.

“ Ti puoi sistemare qui con Tizio, spero vada bene “ “ Stai scherzando?!? E' perfetta tranquilla “ appena finii di fare vedere la stanza volli andare nella mia, ma passai davanti alla camera di mio fratello, così mi venne in mente di entrare e stare lì per un po, ricordando tutti i momenti vissuti in questa camera, in effetti in questa casa ci sono da poco, ma la sua camera è identica a quella che ha a Londra, quindi era come se quella fosse l'unica camera di mio fratello.

Dopo un'ora li dentro decisi di uscire e ne approfittai per prendere qualche felpa dal suo armadio tanto per avere qualche scorta in più.

Appena usci mi ritrovai davanti Lou che mi guardava in modo dolce, come per dire 'quanto sei carina', così mi ripresi dal suo sguardo e siccome mi accorsi che mi erano cascate 2 felpe, mi chinai per raccoglierle.

“ Cosa c'è? “ mi stava fissando ancora, stava diventando alquanto inquietante

“ Mi ricordo di quando le portavi da piccola, eri bellissima, come ora del resto ” arrossii “ Purtroppo solo così lo sento vicino a me ” Lou si avvicinò e mi sussurrò “ Mi fai vedere com'è? “ mi imbarazzava far vedere quella camera a qualcuno all'infuori di me e Nicco, era strano si, per me quella stanza significava molto.

“ Entra “ lui rimase meravigliato, pensava ci fosse qualcosa di segreto qui invece era solo una normale camera da ragazzi, ma per me quella camera era molto importante visto che ci avevo vissuto metà della mia vita.

“ So che può sembrare strano, ma sono molto legata a questa stanza “ “ Lo capisco benissimo “ lui si avvicinò e mi baciò e poco dopo iniziò a darmi piccoli baci sul collo.

“ Lou.. “ ansimai “ Si? “ “ Non qui, per favore “ lui si fermò mi guardò e mi disse

“ Andiamo in camera tua? ” lo fermai “ Nostra “ sorrisi.

Non sapevo se ero pronta o meno, ma con Lou mi sentivo al sicuro ed ero davvero molto legata a lui. Così andammo in camera nostra e cominciammo a baciarci, in poco tempo ci ritrovammo nudi sul letto.

Dopo averlo fatto ci riposammo un po facendoci le coccole, in poco tempo mi venne sete, così mi alzai, ma sentii qualcuno abbracciarmi da dietro “ Sai che sei bellissima? “ “ Non dire stupidaggini Lou “ dissi mentre mi stavo mettendo l'intimo e mi incamminai verso la porta, ma Lou mi fermò “ Piccola, vuoi andare in intimo? “ “ Beh devo solo bere in fondo e poi non ho voglia di cercare la mia maglietta “ mi lanciò la sua maglietta “ Puoi prendere la mia e comunque non dico stupidaggini, stai molto bene anche con la mia maglietta, se vuoi te la regalo, ne ho altre uguali “ “ ODDIO TU STAI SCHERZANDO? “ “ Non scherzo, ma ad una sola condizione “ “ Quale? “ “ Devi dire che sei bella “ “ Okay – mi fermai un secondo – tu sei bello “ “ Adess – si accorse di quello che avevo detto, ma io ero già andata via – EHI TORNA QUI; NON ERA QUESTO QUELLO CHE DOVEVI DIRE “ così mi rincorse e mi trovò, stavo per scendere le scale “ LOUIS!! VESTITI ALMENO “ urlai io “ Okay okay, ma sappi che così mi censuri “ lo guardai male “ ZITTO E VESTITI “ mi scappò una risata.

Quando arrivammo in cucina trovai Chiara vestita come me, solo aveva la maglietta che presumevo fosse di Tizio, e ovviamente Tizio era in boxer.

“ Bella maglietta – mi avvicinai all'orecchio di Chiara e sussurrai – abbiamo fatto colpo anche noi “ “ E brava la mia Bianca “ sussurrò anche lei.

“ Niall “ la interruppi “ Tizio “ “ insomma tu mi aiuti a preparare la cena? “ disse indicando Tizio “ Tu vuoi preparare la cena? Ma sei un ospite.. “ “ Non ti preoccupare – si avvicinò – e poi tu puoi fare i tuoi comodi “ disse sorridendo maliziosamente.
“ OKAY LOU VIENI “ molto spesso quando diventavo nervosa urlavo.

Salimmo in camera e Lou cominciò a baciarmi, ma io lo fermai subito “ Non fare nulla “ “ Perché? “ disse con il broncio, in un altro momento l'avrei riempito di coccole “ Perché sarebbe imbarazzante se entrassero per dirci di venire a tavola e ci vedessero fare “ “ Va bene “ disse lui con tono triste, io mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai “ Dopo sono tutta per te “ “ UFFAA; Cosi mi fai venire voglia “ sembrava un bambino. “ Scusami “ “ Tranquilla, posso aspettare un'ora, credo “

Appena lo baciai sentii un urlo “ A TAVOLAAAA “ “ ARRIVIAMOOO “
 

LOUIS POV

“ A TAVOLAAAA ” “ ARRIVIAMOOO “ urlò Bianca.

Cavolo avevamo appena iniziato a coccolarci, madonna quella ragazza era troppo bella, l'avrei stuprata in ogni momento, non sapevo nemmeno come sarei riuscito ad aspettare un'ora. Poi adesso sembrava che stesse facendo di tutto per farmi venire voglia, in ogni cosa che faceva era sexy, lo faceva sicuramente apposta, in modo da farmi cedere, ma fortunatamente mi venne un'idea.

“ Niall dimmi, da quanto tempo vi conoscete tu e Chiara? “ volevo cercare un modo per distrarmi

“ Beh, ci siamo conosciuti 2 anni fa, dopo che eravamo stati migliori amici per un anno io mi sono innamorato di lei, così mi sono dichiarato, lei mi ha detto che provava lo stesso, perciò ci siamo messi insieme. Voi invece? “

“ Noi invece ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, solo che per un inconveniente lei aveva cambiato quartiere, poco dopo io mi trasferii qui a Doncaster e lei intanto si era innamorata del fratello di Chiara. Quando quest'anno ci siamo rivisti io l'ho riconosciuta subito, lei non proprio, ma alla fine ha capito chi ero e ci siamo fidanzati “ detto questo le circondai le spalle con un braccio e lei sorrise.

Finimmo la cena piuttosto in fretta e in poco tempo ci ritrovammo soli in casa, Chiara e Tizio erano usciti a bere qualcosa. Okay credevo che Bianca mi stesse contagiando.

“ Ora sei tutta mia me lo avevi promesso “ “ Si infatti “ disse mentre stava mettendo i vestiti, che erano in valigia, nell'armadio e io ero sdraiato sul letto.

“ Se continui così ti salto letteralmente addosso, subito “ “ Lou, dipende se l'altra persona è d'accordo “ “ Tu saresti d'accordo? “ “ Certo “ sorrise, si rigirò per ritornare a quello che stava facendo, ma io la presi e la buttai sul letto, iniziando a coccolarla.

Dopo rimanemmo sul letto, sotto le coperte, a parlare e a coccolarci ancora.

“ Non hai idea di quanto era che aspettavo questo momento “

“ Da così tanto Lou? “ “ 8 anni “ “ Sei stato paziente, anche se in un certo senso è colpa mia “ si rattristò “ Ehi, non è colpa tua, sono io che non ti ho cercata “ cercavo di consolarla, non era di certo colpa sua.

“ Si, perché se io non mi fossi innamorata di Liam, non avrei mai dimenticato quello che provavo per te ” metabolizzai bene quello che disse, era già innamorata di me?

“ Wo, wo, aspetta.. tu già da piccola eri innamorata di me? “ quella domanda la fece arrossire “ Si era una piccola cotta, ma quando ti ho rivisto quest'anno mi sono innamorata di nuovo di te “ “ Oh mio dio, non ne avevo idea, altrimenti ci saremmo fidanzati all'istante “ sorrise e anche io

“ Lo sai che hai un sorriso stupendo? “ non lo voleva ammettere ma con me era dolce, anche quando diventava strana e aveva i suoi momenti no sense, sembrava una bambina piccola ed era bellissima.

“ Ma anche il tuo non è da meno “

Alla fine ci addormentammo così, l'uno tra le braccia dell'altro, finalmente potevo stare insieme alla ragazza dei miei sogni.

 

MINA POV

Oggi sarei andata a trovare Bianca, sapevo che era tornata e avevo bisogno di aggiornarla sulle “novità del momento“(se si possono chiamare così), perché quando lei non c'era, andai a casa di Louis pensando di trovarcelo, ma al suo posto trovai un ragazzo all'apparenza identico a lui, ma gli occhi erano diversi, erano color verde acqua e anche il modo di portare i capelli era diverso, mi disse che era suo fratello Micheal e che Louis era partito con Bianca per Londra.

Dopo quella volta io e Micheal iniziammo a frequentarci e pian piano nacquero dei sentimenti, alla fine ci fidanzammo. Dovevo dirlo a Bianca, volevo che ne fosse al corrente, visto che era una delle mie amiche più care e se lo avesse scoperto da qualcun altro si sarebbe sicuramente arrabbiata.

Mi venne in mente quando Micheal mi chiese di essere la sua ragazza, fu una cosa meravigliosa.

 

* Inizio Flashback *

Ero al settimo cielo, oggi io e Micheal saremmo usciti insieme, aveva detto che voleva farmi una sorpresa, a dire la verità ero un po curiosa. Micheal mi aveva detto di non vestirmi tanto elegante, il che era come dire ' vestiti come ti pare tanto sei bella lo stesso ' ma siccome volevo stupirlo, mi misi un vestito che arrivava poco sopra le ginocchia e le mie adorate DVS. Mi truccai con un po di mascara e un rossetto sui toni del rosa.

Mentre finii di prepararmi sentii suonare alla porta, quando andai ad aprire mi ritrovai davanti un Micheal vestito con i jeans e una camicia, mio dio era stupendo.

Mio dio sei stupenda “ arrossii “ Grazie mille ” “ La signorina è pronta? “ “ Si arrivo “ mi scortò fino alla portiera della macchina e poi mi porse una benda “ Devi mettere questa, scusa “ “ Okay “ mi misi la benda e partimmo. Ci volle un po per arrivare, ero ipersupermegacuriosa, volevo sapere subito cosa aveva preparato.

Arrivati “ disse lui, stavo per togliermi la benda, ma lui mi fermò dicendo “ Non è ancora il momento piccola “ detto questo mi diede un bacio. Ok ero cotta, ma nemmeno poco, tantissimo.

Adesso ti puoi togliere la benda “ ero nervosa, quando mi sarei tolta la benda chissà cosa avrei visto.

Appena me la tolsi, vidi un grande prato verde con in mezzo un cestino da pic-nic, era tutto meraviglioso, gli saltai letteralmente addosso e lo baciai.

Micheal è tutto fantastico, mio dio ma tu sei fuori di testa “ sorrisi

Nah, non tanto almeno – mi prese la mano e sorrise – dai vieni “ annuii

Mi sembrava di essere in un posto magico, eravamo solo io e Micheal, quel ragazzo era davvero unico, era fantastico tutto quello che aveva fatto solo per me, ma avevo come l'impressione che non fosse finita lì.

Adesso c'è la seconda sorpresa “ strinsi gli occhi per paura di dover mettere un'altra benda, non mi piaceva la cosa, ma se dovevo farlo per poi sbalordirmi ancora di più, allora okay.

Tranquilla, stavolta niente benda, promesso “ sorrise, l'avevo già detto che ha un sorriso meraviglioso? Okay la dovevo smettere.

Eccoci qua, spero ti piaccia, so che forse non è un granché “ io mi voltai e vidi la cosa più bella al mondo, mi aveva portata sulla spiaggia di notte, era stupendo, si vedeva molto bene la Luna e le stelle.

Micheal, grazie “ lo baciai, era un bacio appassionato, uno di quelli dove ci metti l'anima dentro.

Mina, devo chiederti una cosa..- diventò subito serio – ci conosciamo da poco è vero, ma io già provo un sentimento fortissimo nei tuoi confronti. Vuoi essere la mia piccolina? “
ODDIO!! LO AVEVA CHIESTO DAVVERO? Calma, devi dire solo si.

CERTO CHE SI “ mi lanciai tra le sue braccia e restammo così, finalmente me lo aveva chiesto. ERO FELICEEEEE

* Fine Flashback *
 

Ero rimasta a pensare a quel giorno e non mi resi conto di essere arrivata alla porta di casa di Bianca, ero nervosissima, so che poteva sembrare una cosa da niente, ma conoscendola non lo era.

Non sapevo neanche cosa dirle, stavo andando avanti e indietro per il portico della casa, provando qualche discorso che filasse del tipo: “ Hei Bianca senti, ti dovrei parlare “ troppo serio; “ HEIII BIANCAAAAA SEI TORNATAAA “ troppo euforico; uffaa non riuscivo a trovare quello giusto.

“ Ehi piccola, calmati, ce la faremo “ ah già mi sono dimenticata di dirvi che Micheal è venuto con me, MINA DIRE A CHI?? perfetto ora parlo da sola.

Mi feci coraggio e suonai il campanello, ma dopo 10 minuti che aspettavo non mi aprii nessuno, così presi il telefono e la chiamai.

“ Pronto... “ aveva la voce assonnata, ma che diamine erano le 12.30pm

“ Bianca sono Mina, siccome ho saputo che se tornata a Londra, ero passata a farti un saluto “ stavo tremando.

“ Aspetta che ti apro.. ” era il momento della resa dei conti, anche se in fondo sapevo che non sarebbe successo nulla.

La porta davanti a noi si aprì e vidi una Bianca in maglietta e pantaloncini, okay avevo interrotto qualcosina..

“ MINAAAA CIAOOO – si girò e vide Micheal – Lui chi è?.. Wow sai che assomigli molto a Louis? “ disse riferendosi a Micheal

“ Micheal? Cosa ci fai tu qui? “ chiese Louis che arrivò da dietro Bianca. Okay, avevo capito.

A questo punto intervenne Micheal che cercò di presentarsi e spiegare le cose a suo fratello.

“ Louis, io sono qui perché dobbiamo dirvi una cosa – si avvicinò a Bianca e le prese la mano – Io comunque sono Micheal Tomlinson il fratello gemello di Louis “ le baciò la mano. Tossii, lui si girò verso di me e io lo guardai male.

“ Si okay, entrate “ disse Louis togliendo bruscamente la mano di Bianca da quella di Micheal, okay Louis e Bianca stavano insieme, era troppo ovvio.

“ Allora cosa dovete dirci? Sono troppo curiosa “ disse Bianca tutta euforica

“ Beh.. ecco... insomma... vedi.. noi.. “ ero nervosa, praticamente non le avevo detto nulla.

“ Voi due state insieme? “ arrivò Louis e lo ringraziai a morte per il suo fantastico intervento, mi aveva risparmiato 3 ore di temporeggiamento.

“ Esatto, è successo la settimana scorsa, ma voi eravate ancora a Londra, perciò ho aspettato a dirtelo “ “ Tranquilla Mina, capisco benissimo, tra l'altro siete anche una fantastica coppia sono felice per voi due, adesso ci sono due cose che devo dirti io “

“ Una credo di saperla, tu e Louis state insieme vero? “ arrossì e annuì, ero sicura che era quella la prima cosa. “ Era lei la ragazza a cui dovevi dichiararti? Eh bravo mio fratello “ intervenne Micheal, oddio Louis aveva chiesto aiuto al mio ragazzo, per dichiararsi? “ Zitto “ Louis lo fulminò con lo sguardo, voleva far credere che avesse fatto tutto da solo “ La seconda cosa qual è? “ chiesi io curiosa

A interrompere Bianca fu l'entrata di un altra ragazza, le assomigliava molto, ma non capivo chi fosse e cosa ci facesse qui.

“ Capiti a proposito. Mina questa è Chiara, Chiara questa è Mina “ ora mi ricordo chi era, era la sua migliore amica, mi aveva detto che avrebbe provato a convincere la madre a farla trasferire con lei a Doncaster.

Parlammo insieme tutta il giorno e fui davvero felice che Bianca avesse preso così bene la storia del fidanzamento.

NOTE AUTORE

SALVEEEEEEE SCUSATEE PER IL MIO TREMENDO RITARDO MA HO AVUTO UN SACCO DI COSE DA FARE SOPRATUTTO CON LA SCUOLAAAA
BENE ADESSO VI LASCIO AL CAPITOLO

CHIARA PER LA TUA GIOIA QUESTO CAPITOLO E' MOLTO LUNGO 
ANYWAY VI LASCIO
BYEEE

BIANCA

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Epilogo ***


Domani sarebbe stato il giorno migliore della mia vita, avrei sposato Louis, il ragazzo che amavo. Non avrei mai pensato che mi sarei sposata con lui, mi ricordo la prima volta che l'ho rivisto, ero acidissima, sgarbata e lo trattavo male, chi lo avrebbe mai detto che saremmo finiti insieme.

Mi ricordo ancora quando mi ha fatto la proposta, era stato veramente bravo, mi aveva detto che aveva curato tutto, ogni singolo dettaglio.

* Inizio Flashback *

Ero emozionatissima, oggi sarei andata a pranzo fuori con Louis, era tanto che non stavamo insieme. E' vero che abitavamo insieme, ma molto spesso, anzi quasi sempre insieme a Chiara e Tizio, non che la cosa mi dispiacesse, anzi tutto il contrario, ma ogni tanto ci voleva un po di tempo per stare solo noi due.

Non avevo idea di quello che avremmo fatto, ma a me andava bene tutto.

“ My lady è pronta? “ “ Si, arrivo “ appena scesi le scale, Lou mi guardò come se volesse dirmi 'sei bellissima'. Mi aveva detto di non vestirmi elegante e dicendo così sapeva che non mi sarei mai messa un vestito o robe del genere, ma avrei indossato una maglietta, leggins, felpa e le mie adorate DVS. Credo che a lui non dispiaceva visto che si era vestito anche lui con la prima cosa che capita, almeno non ero l'unica non elegante.

Arrivammo in un posto bellissimo, immerso nella natura, con alberi pieni di fiori e in mezzo vi era un coperta con sopra un cestino da pic-nic e dei fiori, era un sogno solo stare li a guardare.

“ Ecco ti piace? “ io senza badare a quello disse lo strattonai e lo portai vicino al cestino “ SI MA ORA SI MANGIAAAAAA “ “ Così assomigli a Niall “ “ CHI? ” “ Ah giusto, volevo dire che assomigli a Tizio “ “ NAH lui è più carino “ “ EHM... ” “ Ma mai quanto te Tomlinson “ lui sorrise, avevo davvero detto che Tizio era carino? Mah sarà stata la fame.

Era da un po di giorni che mi sentivo strana, avevo sempre fame, sembravo davvero Tizio, oppure ogni tanto mi veniva la nausea e vomitavo,così ne parlai con Chiara e lei mi disse che magari dovevo vedere se ero incinta, in tal caso aveva preso un profilattico rotto o io non avevo preso la pillola, non mi ricordo com'era andata, ma se ero davvero incinta allora dovevo trovare il modo di dirlo al padre a cui avrei dato comunque la colpa, sono crudele si.

Quando feci il test risultò positivo, ora l'unica cosa che doveva fare Louis era indossare quel maledetto coso, e invece NO, aveva fatto sciopero perché gli andava.

Ad ogni modo dovevo trovare il modo di dirglielo e non sapevo nemmeno come l'avrebbe presa, c'erano due casi, o lui mi abbandonava con il bambino da crescere oppure era felice di avere un figlio e mi aiutava a crescerlo.

A distrarmi da questi pensieri fu Louis che si inginocchiò davanti a me e iniziò a parlare, vedendolo così credevo di aver capito cosa volesse fare ed ero felicissima.

“ Bianca, noi ci conosciamo da moltissimo tempo e fin dalla prima volta che ti ho vista, in quel muretto che aspettavi il pullman per andare a scuola, mi hanno colpita la tua bellezza, la tua pazzia, la tua semplicità e il tuo essere maschiaccio. Siccome so che non ami le cose sdolcinate all'inverosimile, tipo diabete, ti dico solamente questo – si avvicinò al mio orecchio e sussurrò – Tu sarai mia moglie che tu lo voglia o no “ il fatto che mi avesse fatto la proposta così voleva dire che ci teneva davvero a me, di solito in queste occasioni le ragazze vogliono cose sdolcinate, mentre lui ha a che fare con una ragazza che sembra quasi un maschio, ma sono particolari.

“ Okay “ sorrisi, lui mi abbracciò, ma lo fece talmente forte che mi scappò di dirgli

“ Ehi, fai piano, non vorrai mica schiacciare tuo figlio “ lui sgranò gli occhi “ Tu sei incinta? “ “ Beh... Sorpresaa “ lui mi abbracciò di nuovo “ SONO FELICISSIMOO “ poi si abbassò all'altezza della mia pancia e disse “ Ciao piccolo, mi raccomando non far stancare tua madre, che poi me la sorbisco io “ non mi aspettavo dicesse questo, mi ero offesa “ Ehm “ tossii e gli diedi una pacca sulla spalla. “ Dai non fare così “ “ Mi hai offesa sai? Se non ti sta bene puoi andartene “ “ Okay ciao “ nel frattempo mi ero girata dall'altra parte, ma quando mi girai di nuovo non vidi nessuno, mi aveva davvero abbandonata, aveva scelto la seconda opzione.

Dopo poco mi girai e vidi davanti a me Lou “ SOPRESAAAAA “ “ MA SEI COGLIONE?? PENSAVO TE NE FOSSI ANDATO DAVVERO; TROIONE “ lui mi guardò male e poi mi abbracciò, l'avevo chiamato ancora troione, scoppiai a ridere.

“ Ti amo, davvero “ “ Anche io piccola “

* Fine Flashback *

“ BIANCA MUOVITI O FACCIAMO TARDI “ dissero Mina e Chiara all'unisono, avevamo deciso di andare a festeggiare in un locale, visto che dovevo fare il mio addio al nubilato.. celibato.. insomma quello. “ ARRIVOOOO “ era per calmarle, dovevo ancora truccarmi, mettermi la felpa e asciugarmi i capelli. Si andavamo in un locale, ma siccome i locali non sono una cosa che io amo, mi vestii come al solito.

20 minuti dopo scesi e mi trovai davanti le ragazze a guardarmi male, avevo fatto tardi, come al solito.. “ Scusate “ “ ANDIAMO A DIVERTIRCIIIII “ la solita Chiara.

Entrammo in un locale e vidi già ragazze ubriache strusciarsi contro dei ragazzi, non era il genere di feste che piacevano a me, infatti stetti tutto il tempo a sedere in una sedia a giocare con il telefono, se avessi deciso io la festa saremmo restati a casa a guardare un film o robe del genere, siccome non trovavo più Louis ed ero stanca di starmene in disparte, uscii fuori a prendere una boccata d'aria, ma dopo pochi minuti arrivò Chiara che si mise accanto a me e mi chiese cosa ci facevo lì.

“ Lo sai che a me queste feste non piacciono, sono più da una tipa come te, non da me, io avrei preferito rimanere a casa a fare qualcosa, tipo vedere un film o a guardarci tutte e 10 le stagioni di Friends, ma non preoccuparti io sto bene anche qui “ lei mi guardò e poi parlò “ Oh no no, tu ora vieni dentro, prendiamo Louis, Tizio, Micheal e Mina e andiamo a casa “ menomale che c'era lei, sono sicura che se fosse venuta anche Mina mi avrebbe fatto lo stesso discorso.

“ Va bene “ così ci addentrammo nella confusione per ritrovare Louis e gli altri, ma quando arrivai davanti al tavolo dove stavo prima, vidi la scena più raccapricciante della serata. Louis che stava baciando una ragazza che non ero io, iniziarono a scendermi le lacrime, aveva buttato tutto all'aria per una troietta qualunque. Siccome dovevo prendere lo zaino, andai vicino a loro, presi lo zaino e mollai uno schiaffo in faccia a Louis “ NON AZZARDARTI PIU' A RIVOLGERMI LA PAROLA, TI ODIO “ gli dissi con le lacrime agli occhi.

Così me ne andai, senza pensare iniziai a correre il più lontano possibile, volevo sparire, volevo andarmene, ormai ero completamente distrutta.

Ad un certo punto mi fermai in una panchina, non mi faceva neanche bene correre visto che ero incinta, ma fortunatamente ero ad un mese e mezzo perciò non avevo gravi conseguenze. Mi sedetti in una panchina, non sapevo neanche dov'ero arrivata, ma ero troppo stanca per ricominciare a camminare o a correre.

Poco dopo mi si avvicinò un ragazzo e si mise a sedere accanto a me, non sembrava volere niente fin quando non iniziò a parlare. “ Ehi bambola, sei tutta sola? “ iniziai ad avere paura, non era un buon segno il fatto che mi avesse chiamato bambola e il fatto che mi avesse chiesto se ero da sola, così non risposi. “ Quando una persona ti fa una domanda si risponde “ si avvicinò ancora di più, ma io non parlai ancora.

“ Vuoi fare la dura eh, piccola troietta, ora ti insegno io le buone maniere “ mi diede una botta e mi avvicinò a se, ero sicura che volesse baciarmi e farmi del male, così chiusi gli occhi per non vedere la scena, ma non sentii nulla, così li riaprii e vidi il ragazzo di prima a terra e davanti a me Louis che mi fece un succhiotto. “ Come vedi la preda che hai scelto, è già di qualcun altro “ disse alludendo al succhiotto che mi aveva appena fatto “ T-Tomlinson... “ riuscì a dire solo questo e poi scappò via.

“ Stai bene? “ “ Si sto bene, ora puoi anche andartene, ritorno a casa da sola “ ero arrabbiata con lui, perché dopo quello che mi aveva fatto aveva avuto anche il coraggio di farsi rivedere, però se lui non fosse intervenuto, non so cosa sarebbe successo. “ Grazie mille per prima, ma ora se vuoi scusarmi “ cercai di prendere lo zaino, ma lui mi si piazzò davanti. “ Ehi, ascoltami, so che sei arrabbiata per prima, ma credimi, ero ubriaco, non sapevo quello che stavo facendo “ ecco la frase standard per quando un ragazzo tradiva una ragazza, ma il problema non era solo questo, lui non era stato neanche un minuto con me, nel giorno della mia festa ero rimasta sola ad un tavolo mentre gli altri si divertivano. “ Louis, non è questo il punto, non hai passato un secondo con me in tutta la serata, non ti eri nemmeno accorto che ero andata via, ma vederti baciare quella lì è stato davvero il colmo, mi hai davvero ferita “ “ Ehi piccola, mi dispiace moltissimo, ma vedrai che supereremo anche questa in fondo siamo una famiglia “ quell'affermazione mi spiazzò letteralmente. Ero arrabbiata con lui visto che, ad un giorno prima del mio matrimonio, aveva baciato un'altra senza preoccuparsi delle conseguenze. Ero frustrata, ero stata tradita e presa in giro, di certo non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Pensavo che di solito quando si ama molto una persona, anche da ubriachi, siamo comunque innamorati di quella persona, okay forse non è così, ma di sicuro avete capito il mio ragionamento.

' Con chi stai parlando? ' e io che pensavo di essermi liberata di te, ciao Coscienza

' Si si ciao, ma mi spieghi cosa succede? ' Louis, mi ha tradito, ha baciato un'altra il giorno prima del nostro matrimonio.

' E tu cosa vuoi fare? Lo perdoni o no? ' è proprio questo il punto, non so cosa fare, una parte mi dice di perdonarlo, un'altra dice di non perdonarlo.

' A mio parere dovresti seguire il cuore, è la soluzione migliore' il cuore mi dice di perdonarlo, nonostante tutto io lo amo e poi io sto aspettando un bambino, non so.

Venni interrotta dalla voce di Louis e così non sentii la risposta di Coscienza.

“ Tutto bene? E' più di 10 minuti che stai zitta “ “ Sto pensando “ stavo per riprendere la mia conversazione quando lui mi si avvicinò e mi guardò come se fosse un cane bastonato. “ Cosa c'è ? “ lui non mi rispose, ma mi baciò soltanto, non ne capii il motivo. Io però non ricambiai il bacio. “ Ho capito, ho sbagliato, ma credimi non capivo più nulla, pensavo che quella fossi tu “ “ Ma non mi somiglia affatto Louis “ ammetto che avevamo entrambe i capelli biondi, ma niente di più, lei era pure vestita con la gonna. “ Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, ma in quello stato per me anche un barbone poteva somigliare a te “ “ Non capisco cosa intendi “ “ Io vedo sempre e soltanto te, quando ho visto quella ragazza pensavo fossi tu, perché nella mia testa ci sei solo tu, anche quando sono ubriaco vorrei farlo solo con te, perché ti amo e questo non cambierà mai “ non pensavo che fosse così.

“ Sono senza parole “ “ Vieni qui dai “ adesso sapevo a chi dovevo dare ascolto.

Poco dopo ci incamminammo per tornare a casa, finalmente avevo chiarito tutto, ma un momento che fine avevano fatto Mina e Chiara?

Ero sicura di aver fatto bene a perdonare Louis, non so forse il fatto che avesse visto me in quella ragazza voleva dire che mi amava.. L'unica cosa che volevo davvero era dimenticare questa serata.

Arrivai a casa stanca morta e vidi, dalle borse lasciate a terra, che erano tornate anche Mina e Chiara, ma siccome non le sentivo urlare pensai che sicuramente fossero già a dormire. Non dissi nulla andai dritta in camera e mi distesi sul letto.

Ero stanca, ero confusa, non sapevo cosa avevo esattamente ma c'era qualcosa di strano.. non ci badai molto e chiusi gli occhi.

D'un tratto mi svegliai, ero in camera mia, ma sentivo che qualcosa era diverso. Mi alzai un secondo e andai a vedere fuori dalla finestra, ero a Milano, nella mia casetta, sicuramente era giorno di festa perché non sentii nemmeno un rumore provenire dal resto della casa.

Com'era possibile? fino a due minuti fa ero nella mia casa a Doncaster, con Louis, Chiara e Mina..

Presi il telefono e guardai l'ora erano le 12pm e per prima cosa mandai un messaggio a Chiara, per sapere esattamente cos'era successo.

A Chiara:

"Ti volevo chiedere una cosa, ma noi poco tempo fa non eravamo a Doncaster? Con Louis e Mina? E io non ero incinta e stavo per sposarmi?"

La risposta non tardò ad arrivare

Da Chiara:

"Bianca? Stai bene? noi siamo sempre state qui, Mina credo sia a casa sua, inoltre Louis in questo momento è a Doncaster si, ma non ci conosce mica, ricordati che lui ora è li e si sta godendo la pausa.. credo tu abbia fatto un sogno sorellina..

p.s. sposarti?! Bianca hai 16 anni.. se vuoi sposarti a quest'età fai pure.. ;)"

Praticamente avevo sognato tutto?

'Niente di tutto ciò era reale..

Avrei dovuto capirlo subito, non poteva davvero accadere una cosa così bella..

Ritornai verso la direzione del letto e vidi che avevo le cuffie, e l'ipod acceso con la musica ancora in corso, in quel momento capii cos'era successo..

come il mio solito avevo dormito con le cuffie e questo aveva fatto si che io sognassi quello che avevo sognato.

Mi rimisi a letto con le cuffie e ritornai nel mio mondo dove tutto ciò era possibile, sapendo che prima o poi, mi sarei svegliata da quel bellissimo sogno.


 

NOTE AUTORE

okay allora è una schifezza ancora non ho ben capito come 559 persone abbiano potuto sopportare questo schifo..

Vi ringrazio comunque per la vostra incredibile pazienza, si sa sono una ritardataria cronica, grazie per essere stati con me in questa piccola avventura, ci rivedremo presto.

grazie a tutti e buone vacanze

xx Bianca


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3268840