L'amore esiste

di de_bbi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ancora tu ***
Capitolo 2: *** Una corsa ad ostacoli ***
Capitolo 3: *** Lui e Lei ***



Capitolo 1
*** Ancora tu ***


Dopo alcuni problemi tecnici, rieccomi con una nuova storia su Gaetano e Camilla. Quella precedente è stata cancellata, così, dopo alcuni momenti di sconforto, mi è tornata l'ispirazione e ho deciso di scriverne una da zero. Spero vi piaccia, a presto!! ;)



Torino, 25 novembre 2015

Erano passati ormai 5 mesi da quella scena straziante in ospedale.
Quel giorno il rientro a casa era stato pesante e sofferto per il vicequestore Berardi. Ogni cosa gli ricordava lei,la sua Prof, anche il dettaglio più insignificante: anche il cucchiaino da the insieme ai cucchiai più grandi.
Camilla sapeva bene che Gaetano lo detestava, ma proprio non riusciva a fare l'ordinata nè a casa sua nè a casa d'altri. 
L'uomo, non riusciva a reagire,si sentiva perso, così si sedette sul divano e si mise a piangere come non aveva mai fatto prima,ripensando a tutti i momenti felici insieme a lei. 

Camilla come posso scordarmi di te? Pensava 
Forse il nostro caro vicequestore non sarebbe mai potuto riuscire in questa impresa.


Renzo ,dal canto suo, aveva un gran bel da fare con Lorenzito, tuttavia non smetteva di corteggiare sua moglie e di dissuaderla dal firmare le carte per la loro separazione. Sperava veramente che le cose potessero tornare come prima, ma in cuor suo sapeva che la signora Ferrero ,la donna che aveva sposato ed amato, era svanita tempo fa, il giorno in cui aveva incontrato il poliziotto super più. 
Lui la rendeva ,e la rende, felice in un modo in cui l'architetto non era più in grado di fare. Per Gaetano, Camilla è una dea, é un qualcosa di assolutamente puro ed intoccabile. 

Oggi 

Camilla arrivò al pianerottolo di casa e mentre cercava di aprirne la porta, Gaetano uscì dal suo appartamento.
Lo sguardo era freddo,distaccato, ma allo stesso tempo incuriosito. Insieme a lui uscì una donna che dopo alcuni istanti lo baciò,lo salutò,scese le scale e andò via.
Camilla non smise un secondo di guardarlo.

G: Che c'è mia cara prof? Non volevi essere una nonna single ed indipendente? 
C: Tu non capisci...
G: Certo,da dieci anni a questa parte con te l'intero dizionario non è servito. Sono analfabeta allora. Anche se, non ci crederai,ma alcune cose delle donne ancora le riesco a capire.
C: Non è come credi tu
G: Ora dirai che non è colpa tua, ma mia,vero? E dai Camilla cambia musica 
C: Io ti voglio bene
G: Non basta
C: Ci tengo a te 
G: Anche io tengo a Potty, ma non provo lo stesso per te, voglio sentire di più 
C: Perché dovrei sforzarmi se tanto tu ti sei già divertito con un'altra?
G: Ahahah ma guarda un po', siamo gelose eh?
C: Non sono affari tuoi 
G: Va bene, vorrà dire che inviterò Katia più spesso
C: Ha ragione la tua ex-moglie,non sei per niente un tipo affidabile
G: E su di te ha ragione tuo marito, sei un' impicciona testarda che non sa pensare unicamente alla sua famiglia, ma deve essere l'eroina del mondo,anche di Michele Carpi.
C: Io l'ho amato
G: Ah però su di lui la parola amore la usi, felice di saperlo
C: E tu invece? Ti sei già dimenticato di noi

Gaetano lesse nello sguardo della prof una punta di amarezza e così si avvicinò a lei.

G: Ti manco?
C: Gaetano...
G: Rispondimi
C: Non importa adesso
G: DILLO 

Il suo urlo la fece sobbalzare

C: Sì
G: Quanto?

La faccia di Gaetano si avvicinava sempre di più a Camilla

C: Ti prego basta
G: Eh no ora parli, mi devi dire tutto: quanto ti manco?
C: Da morire

A Camilla iniziarono a scendere le lacrime 

G: Così iniziamo a ragionare Professoressa Baudino 

La baciò 

C: No no tu ti sei dimenticato di me, sei stato con un'altra
G: Shh baciami
C: No..lei..lei..
G: Tu..

Camilla ormai non poteva che lasciarsi andare e ad un certo punto senza neanche pensare disse

C: Ti amo
G: Cosa?
C: Io io... Scusa devo rientrare, Livietta è sola con la bambina 
G: Non scappare, se la caverà benissimo 

L'abbracciò e la strinse a sè

G: Andiamo a casa ora, non riflettere troppo 
C: Scusa Gaetano, ma non sto molto bene, non posso 

Camilla si accasciò a terra, mentre con la mano si teneva il petto 

G: Camilla ma tu perdi sangue!!!
C: Credo che mi abbiano...oh
G: Camilla non svenire parlami,ci sono io

*Non credo che possa risponderti*

G: Chi parla?

*L'artefice dello sparo che l'ha colpita, peccato che tu non l'abbia sentito Berardi, avevo il silenziatore, la tua cara prof ha retto finche ha potuto,per godersi ogni momento con te*

G: Ascoltami bene,se le succede qualcosa, io ti cercherò fino in capo al mondo e poi ti ucciderò,chiaro?!

*Chiama l'ambulanza se non vuoi perderla...ahahahah*

G: CAMILLAA, ti prego non lasciarmi i soccorsi stanno per arrivare

Il battito della donna iniziava a calare

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Capitolo 2
*** Una corsa ad ostacoli ***


Confusione totale.
Una corsa contro il tempo. 
L'ambulanza arrivò nel cortile qualche minuto dopo.
Camilla da troppo ormai non rispondeva agli stimoli,aveva perso moltissimo sangue e il suo viso era sempre più pallido. Era fredda,letteralmente di ghiaccio.
Gli infermieri la misero su una lettiga e la portarono sulla vettura. La sirena non faceva che scandire ogni minimo secondo. 
Gaetano era a fianco a lei, in preda al panico. Si stramalediceva per averle fatto vedere quella scena ridicola con Katia, la quale non era altri se non una vecchia amica con cui aveva lavorato in passato, di passaggio a Torino.

La situazione non faceva che peggiorare. 
Il battito cardiaco non riusciva a stabilizzarsi.

G: Salvatela vi prego

I due infermieri non si davano pace

I: Faremo il possibile, stia tranquillo, ma fino a che non saremo in ospedale, saremo molto limitati nelle cure

Finalmente arrivarono a destinazione e furono accolti da una "marea" di dottori

*Presto portatela in sala operatoria* disse uno tra i tanti medici

Gaetano era rimasto ormai da un'ora fuori in sala d'aspetto, ma non era solo, aveva chiamato Renzo, nonostante tutto lui teneva a Camilla e meritava di essere lì.

L'operazione finì e un chirurgo finalmente uscì dalla sala operatoria

R: Dottore come sta?
D: È molto debole, ma per fortuna la pallottola l'ha colpita di striscio e non ha toccato il cuore.

Gaetano fece un sospiro di sollievo 

G: Possiamo vederla?
D: Seppure al momento sia fuori pericolo, l'intervento é stato molto delicato ed invasivo, perciò abbiamo deciso di tenerla in osservazione in terapia intensiva. Può entrare solo una persona.
G: Capisco
D: Se posso aiutarvi, la signora Baudino non faceva altro che chiamare un certo Gaetano, lo conoscete?
G: Si sono io
R: Te pareva...
D: Le consiglierei di entrare, deve calmarsi assolutamente, non deve subire stress di alcun tipo.
G: Va bene,dottore mi cambio ed entro
R: Salutala da parte mia e fammi sapere 
G: Certo, arrivo subito 

Gaetano entrò nella stanza e i suoi occhi non smisero di cercare quella donna che tanto l'aveva fatto penare, ma che non smetteva di amare un secondo. La vide, era collegata a tantissimi fili, respirava a fatica, ma il suo cuore non aveva intenzione di arrendersi.

G: Camilla
C: Gaeta..no
G: Sono qui, come stai?
C: Come se fossi finita sotto un treno
G: Mi hai fatto venire un colpo, anzi ci hai fatto venire un colpo. Renzo ti saluta
C: Contraccambia. Mi dispiace non so chi sia stato a farmi questo
G: Di sicuro qualcuno che voleva farmela pagare
C: Magari Katia
G: No, lei è solo una vecchia amica
C: Certo, come lo sono io
G: Assolutamente falso, io a te ti amo, a lei voglio unicamente bene

Il vicequestore non potette fare a meno di notare che, a quelle parole,i battiti del cuore di Camilla erano aumentati, é proprio vero che a volte le macchine ospedaliere servono anche nelle relazioni amorose.

G: Che fa professoressa? Si emoziona?
C: No no è solo la pressione, sai con tutto quello che ho subito
G: Certo certo *Rise*
C: Sono una stupida
G: Shh,appena sarai fuori di qui avremo tempo per chiarire ogni cosa, anche ciò che non ho capito, ok?
C: Vuoi dire che..


G: Se mi vuoi io sono qui, non so mai andato via!!

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Capitolo 3
*** Lui e Lei ***


Scusate il mega ritardo, ma tra le feste e lo studio non è stato semplice ritagliare del tempo per scrivere. Spero che la storia vi piaccia :) BUONA LETTURA 



Era ormai una settimana che Camilla era ricoverata in ospedale e tra poche ore sarebbe potuta tornare a casa e ricominciare la sua vita.
Raggruppò tutte le sue cose in un borsone che le aveva imprestato Gaetano e stava per uscire dalla stanza.

*Toc toc*

G: È permesso? *Con un sorriso enorme*
C: Beh un'umile prof non può di sicuro fermare la polizia...
G: Come stai?
C: Un pò confusa, felice, ma al tempo stesso spaventata
G: Perché? * Gaetano riconosceva quello sguardo, Camilla aveva bisogno di parlare,anzi lei voleva farlo*
C: Cavolate
G: Certo... *incrociò le braccia*
C: Come scusa? 
G: Ti conosco troppo bene per darmela a bere, te lo leggo negli occhi che c'è qualcosa di cui vuoi discutere. Voglio che sia chiaro un solo punto: io non ti giudicherò, voglio solo starti accanto in un momento delicato sia per te sia per me. Voglio esserti di supporto, non farti perdere l'equilibrio.

Camilla si era dimenticata con chi stava interloquendo. Non era Renzo, il marito rassegnato alle sue bugie, ma Gaetano, un vicequestore e perciò con l'indagine nel sangue. Cavolo, era magnifico, era riuscito a scioglierla in meno di 10 minuti, toccando le "corde" giuste ed usando le parole più dolci che si fosse mai sentita dire.

C: Sei un tesoro. Posso dirti tutto sta sera a casa mia? Magari davanti ad un bel piatto di pasta? Se non hai impegni,ovvio
G: Le mie orecchie odono forse un invito? 
C: E piantala... Sei dei nostri?
G: Come sei permalosa. Ci sarò, però per ora consentimi di aiutarti e di portarti il bagaglio 

Camilla aprì,seguita da Gaetano,la porta dell'appartamento. 
Era tutto come l'aveva lasciato.
Riusciva ancora a sentire la tristezza che aveva provato per come si era comportata con il vicequestore. Si sarebbe quasi messa a piangere.
Era così spaesata che un criceto avrebbe manifestato un maggior orientamento del suo. 

G: Ehi... Ti sei incantata?
C: Eh? No scusa, pensavo
G: A cosa? *Gaetano si avvicinò*
C: Ad una mia amica...
G: Ahhah mmmmh...
C: È così divertente?
G: Eh no eh...questa battutina è di Roberta,non tua. Comunque mi stavi dicendo ?

Dentro di sè, la prof, provò una morsa allo stomaco che sembrava quasi più un pugno dal dolore che le causava. Lei simile a Roberta? Come poteva? Il viso le divenne infuocato e le sue gote assunsero un color rosso appena accennato, ma che, sulla sua pelle bianca come la neve, era evidentissimo.

C: Niente di importante. Lascia pure la borsa qui, ora scusami ho da fare per sta sera.
G: Ahia, qui c'è qualcuno geloso *Sorrise*
C: Tu chiaramente 
G: No no, questa volta niente giochetti

Gaetano si avvicinò sempre di più fino a che lei non fu costretta a guardarlo negli occhi. La mano di lui si posò sul petto di lei, tanto da sentirne i battiti cardiaci accelerati.

G: Non farti venire un infarto però 
C: Mai *gli tolse la mano dal suo corpo*
G: Sei gelosa di Roberta?
C: Non sei cambiato vedo: al primo posto metti sempre la chiarezza
G: Rispondimi  *lo disse con un tono supplichevole, quasi da cucciolo ferito*
C: Ma no è una storia passata. Importante, ma finita
G: E allora perché sei così fredda e scostante? 
C: Non lo so, scusa, non so neanche io cosa mi prende. Credo che lo stress post-operatorio non abbia aiutato. Poi insomma ormai non ho più niente di attraente in me,capisco bene che Roberta possa essere una visione migliore
G: Camilla ma io scherzavo, non volevo insinuare che tu fossi inferiore a lei oppure simile. Tu sei di più, molto di più  *E la baciò*
C: Perdonami,ora devo andare davvero
G: Ci vediamo sta sera, amore
C: A dopo amore mio 

Camilla iniziò a cucinare e decise di mettere un pò di musica. Era da tempo che non lo faceva. Renzo era contrario: insinuava che cucinare era come progettare una costruzione e perciò che richiedesse concentrazione e nessuna distrazione. 
Metteva le pentole sul fuoco accompagnata da una canzone che sembrava scandire la sua storia con Gaetano: 

"L'amore conta,conosci un altro modo per fregar la morte"?

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