Due Cuori dietro un Banco

di Vanel
(/viewuser.php?uid=576185)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Diciannove banchi ***
Capitolo 2: *** In classe ci si aiuta! ***
Capitolo 3: *** Equivoci di troppo ***
Capitolo 4: *** Occhi verdi che guardano ***
Capitolo 5: *** Are you Jealous? ***
Capitolo 6: *** Green Eyes: Verità, obblighi e sentimenti. ***
Capitolo 7: *** Vacanze di Natale ***
Capitolo 8: *** Dopo le vacanze ***
Capitolo 9: *** Succede a tutte le ragazze ***
Capitolo 10: *** Twitta e stai a guardare! ***
Capitolo 11: *** Istinto che comanda ***
Capitolo 12: *** Verso Venezia ***
Capitolo 13: *** Lost in Confusion ***
Capitolo 14: *** Quanto pesano i rapporti ***



Capitolo 1
*** Diciannove banchi ***


                                                

Care lettrici, finalmente dopo tanto tempo sono tornata!
Questa è la "fatidica" nuova storia di cui vi parlavo: ho iniziato a scriverla da dicembre e ci ho messo veramente molto impegno, diciamo che è molto diversa(sia per il modo per cui è scritta che per il contenuto) dalle mie prime storie.
Spero che vi innamorerete dei protagonisti come i mi sono innamorata di loro, a quanti piacciono gli occhi verdi?
E' una storia di una ragazza normale e di un ragazzo normale(purtroppo non hanno i superpoteri xD)dentro una scuola, i due sono moolto diversi e non sarà facile trovare un "accordo", ma come dice il detto:"Chi disprezza compra"
Termino questa "anticipazione" ringraziando Minori_San per avermi aiutato nell'introduzione(ero persa! Non sapevo ne come intitolarla ne come attirare voi persone che siete venute qua a leggere!!)
Grazie per l'attenzione e buona lettura ^^





Un'altra campanella da primo giorno di scuola suona e noi studenti con passo lento ci dirigiamo nelle nostre nuove classi.
Quel primo giorno era stato tremendo, non ero riuscita a dormire bene a causa del raffreddore e di conseguenza ero inguardabile,faccia bianco cadaverico, occhi gonfi e occhiaie ben evidenti,quindi persi molto tempo dentro il bagno per cercare di uscire da quella casa decente.
Peccato che avevo un orario da rispettare e a causa della fretta indossai le prime cose che mi erano capitate,tra cui la maglietta giallo canarino da me tanto "amata".
Fortunatamente avevo lei, la mia migliore amica:Greta De Angelis.
La conobbi durante il primo giorno di scuola dell'anno scorso e come me lei non conosceva nessuno poichè proveniva da una scuola diversa,come me.
Quest'anno la nostra classe era praticamente la metà,da 25 persone ne eravamo 18,erano stati bocciati un bel po di alunni durante lo scorso anno.
A mia fortuna venne bocciato Enrico Bozza,perchè?
Sono una ragazza socievole, ho tante amiche, ma stranamente neanche un amico maschio.
Non appena stringevo amicizia con un ragazzo succedeva questo:O la mia ansia mi faceva combinare grossi malintesi facendo credere a quest'ultimo di essere innamorata di lui o invece se trovavo un ragazzo gentile con me pensavo che lui fosse innamorato di me e io per salvaguardare l'amicizia da buona genia lo evitavo.
Enrico Bozza fa parte del primo caso,per me era stata una fortuna la sua bocciatura a tal punto che mi ritrovai ad esultare.
Gli ultimi mesi in classe erano stati piuttosto imbarazzanti, specie quando ero costretta a parlare con lui.
Ero sempre stata una buona osservatrice,e notai che i banchi erano dispari,più specificamente erano 19, cosa ambigua dal momento che noi eravamo 18.
Non ci feci poi caso, probabilmente le bidelle avevano sbagliato, cosa che però risultava un po strana dal momento che in quella scuola i banchi mancavano e non se ne facevano sfuggire neanche uno.
-"Perchè i banchi sono 19?"-Chiesi a Greta
-"Non so,avranno sbagliato"
-"C'è un nuovo arrivo"-Rispose Marco Lupo,  ragazzo impiccione,sapeva i fatti di tutto e di tutti, Greta ironicamente lo definiva la copia mia al maschile,peccato che io e Marco di simile avevamo ben poco.
-"E chi è?"-Domandai curiosa
-"Quando arriva lo noterai"-Disse borbottando come se la risposta fosse stata tanto ovvia
Dopo una manciata di secondi entrò la nostra professoressa di matematica, la De Simone,donna simpatica, professoressa terribile.
-"Buongiorno ragazzi"
A coro fu seguito un buongiorno per poi sentire qualcuno bussare alla porta.
-"Buongiorno,scusi il ritardo"-Disse un ragazzo con i capelli tutti scompigliati dal colore castano simile al mio.
-"Lei deve essere D'Amico, il nuovo studente del II C"
-"Si sono io"
-"D'Amico, solo perchè è il primo giorno posso perdonarla,ma sappia che nei giorni a seguire sarà sanzionato come tutti gli altri"
-"Si, mi scusi"
I banchi della nostra classe erano disposti separatamente, uno per uno,come nelle scuole americane, peccato che venne preso quel provvedimento viste le continue distrazioni da parte di ognuno di noi, ma quella disposizione aiutò il nuovo arrivato dal momento che essendo nuovo sicuramente non avrebbe avuto vicini di banco.
D'Amico prese posto dietro quello di Greta che confinava col mio.
La lezione di matematica, dato che fu un'anticipazione del programma del secondo anno passò velocemente.
A seguire ci sarebbe stata la prof. D'Inglese, la Marinelli.
Era solita a fare ritardi,e durante le sue lezioni a regnare era il caos,un vero peccato perchè io amavo la lingua Inglese.
Mentre la De Simone andava via,Marco mi disse sottovoce:-"Quello nuovo sta dietro di te"
-"Ma veramente? Non me ne ero resa conto"-Risposi sarcastica alzando leggermente il tono 
di voce
-"Mah"-Borbottò lui tornando al suo posto
Io e Greta come ogni classico giorno di scuola durante i momenti di svago iniziammo a divagare nei nostri discorsi poco sensati.
-"Vero,non ne posso più!"-Mi disse Greta ridendo
-"Noi due non arriveremo a giugno, puoi starne certa"
-"Per il troppo ridere mi fa male il collo!"
-"Mmh, allora cara hai bisogno di un ausilio:IL PROTOCOLLO"-Le dissi ridendo
-"Non posso crederci"-Aggiunse una voce mai sentita proveniente dal banco dietro
-"Che c'è?"-Chiesi sorpresa
-"La battuta che hai fatto..non posso crederci"-Era il ragazzo nuovo, D'Amico.
-"E quindi?"-Risposi con un tono leggermente irritato
-"Io sono Greta"-Aggiunse velocemente la mia amica che a differenza mia sapeva legare più con i ragazzi che con le ragazze
-"Oh piacere Greta, io Christian, e la tua amica simpatica come si chiama?"
-"Veronica."-Risposi 
Ma cosa mi stava succedendo? Avevo così paura di legare con un ragazzo? Forse avevo paura di rovinare un'altra volta tutto, dopotutto era comprensibile, meglio dare poca confidenza, non soffre nessuno e non si creano malintesi.
Mentre il ragazzo nuovo era già pronto a rispondermi entrò la Marinelli,cosa che mi sollevò molto,volevo evitare ogni contatto con il nuovo ragazzo,non volevo rovinare niente.
Tra battute e mezze spiegazioni anche l'ora D'Inglese volò e suonò la tanto amata ricreazione.
-"Vero, mi accompagni a prendere una barretta di Kinder cereali dalle macchinette?"
-"Certo, andiamo"
Mentre stavamo facendo la fila per prendere quella benedetta barretta notai che il ragazzo nuovo,a differenza di come pensavo era già ben inserito nella scuola, stava parlando con due ragazze e un ragazzo del II F.
Rimasi per qualche secondo a fissarlo finchè i nostri sguardi si incrociarono.
I suoi occhi verdi dentro i miei occhi verdi;presa dall'imbarazzo abbassai subito lo sguardo e già mi maledivo.
Stupida, stupida! Adesso lui crederà che lo trovi carino e che lo guardavi perchè eri interessata a lui!
Forse erano stupide paranoie, ma i ragazzi erano così strani, nessuno sa cosa passa per la loro testolina.
Durante le ore successive parlai solo con Greta, scambiando qualche parola con Marco e con chi mi capitava, eccetto il nuovo, fortunatamente.
Non appena suonò la tanto cara campanella tutti gli studenti si recarono dinanzi la porta d'uscita.
Per pura casualità i miei occhi si andarono a posare su uno zaino molto colorato e vivace che avevo già visto da qualche parte.
Alzai gli occhi di scatto ,e ritrovai degli occhi verdi a fissarmi, nuovamente.
Il che mi metteva molta soggezione,quando un ragazzo mi fissava per più di due secondi diventavo impacciata, mi sentivo in imbarazzo, ero praticamente un'altra.
D'Amico mi guardò e mi sorrise facendomi cenno con il capo.
Con un mezzo sorriso ricambiai andando a guardare subito da un'altra parte.
Una volta sopra l'autobus iniziai a pensare tutte le tattiche possibili da utilizzare in maniera tale di evitare di sembrare una completa sciocca ai suoi occhi.
Ma ce l'avrei fatta? 














 
Ehii, allora che ne pensate? (Ditemi che vi è piaciuta, ditemi che vi è piaciuta *^*)
Nei prossimi capitoli la povera Veronica avrà la risposta alla sua domanda e già come tutti potrete immaginare non sarà di certo un si xD
Bene, adesso voglio sapere cosa ne pensate, mi appello a voi popolo di EFP, lasciate una piccola recensione? :3 
Fatelo per Veronica :') 
PS:Ad ogni fine capitolo ringrazierò chi recensisce menzionandolo :)
Un bacio e grazie per la cortese attenzione.<3

Vanel-

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** In classe ci si aiuta! ***


                                                   
Ciao mie carissime lettrici ^^
Oggi pomeriggio non sapevo cosa fare e quindi mi son chiesta:"Perchè non pubblicare un capitolo nuovo?"
Spero tanto che vi piacerà...è uno dei più lunghi che abbia mai scritto xD e sopratutto i contenuti sono ricchi :D
A fine capitolo "vi pregherò in ginocchio" per ricevere una piccola(ma veramente piccola) recensioncina, anche dalle lettrici più timide *^*
Ultima cosa e poi vi lascio in pace xD Voglio ringraziare: Maryful e MissRecensisco per le due recensioni molto belle <3 spero che potrò riceverne di più a questo capitolo! Lo spero tanto! *Faccia da cucciolo*
Buona lettura.<3

La mattina dopo, fortunatamente avevo speso poco tempo in bagno,e questo mi permise di non vestirmi da pagliaccio prima di uno spettacolo, ma da una normale studentessa di liceo.
Non appena arrivai in classe, Greta non c'era ancora, e il suo banco vuoto mi permise di notare immediatamente che D'Amico era arrivato, e stava facendo i  compiti,  compiti che erano destinati ad oggi.
Ma cosa era stato a fare tutto il pomeriggio? Era quello il modo di farsi notare dai professori?
Alzai una sopracciglia come segno di disaccordo e mi andai a sedere al mio posto.
Mentre stavo tirando fuori dal mio zaino il mio diario mi sentii chiamare.
-"Ehi tu"
-"Cosa c'è?"-Risposi cercando di non far notare la mia seccatura a proposito
-"Mi fai copiare i compiti?"
-"Ma nemmeno per sogno!"-La cosa più odiosa al mondo era quando qualcuno mi chiedeva di far copiare qualcosa.
Ero una persona altruista,ma copiare o suggerire non lo trovavo giusto,ognuno fa quello che può con le sue forze,e basta.
-"Cosa? Non mi aiuti?"-Mi rispose stupito
-"Esatto"
A quel punto arrivò Elena Feudis, la ragazza perfetta:buoni voti, capelli biondi sempre in ordine, l'unica cosa a mancarle erano gli occhi chiari, ma alla fine non ne aveva bisogno, era bella lo stesso.
A differenza mia era sempre dolce e gentile e riusciva ad affascinare tutti i ragazzi, a lei non dava fastidio far copiare, e sicuramente non avrebbe fatto eccezione per il ragazzo nuovo.
-"Hai bisogno di aiuto?"
-"Si,non capisco niente di inglese"-Disse lui effettivamente abbagliato dalla sua bellezza
-"La nostra prof è strana, ieri è cominciata la scuola e già ci ha assegnato i compiti, ti aiuto io"
-"Grazie per l'aiuto, pensavo di essere entrato in una classe di acide"-Rispose rivolgendosi a me
Io stavo già per rispondergli a tono ma Elena fu più svelta di me e rispose:
-"Veronica non è acida, è più altruista di tutte, ma le devi chiedere aiuto se non hai capito qualcosa,non per copiare, è così"
Elena era così dolce, una delle poche compagne di classe che era stata in grado di capirmi, decisi di restare muta e tornare ad osservare le mie pagine di diario, ancora vuote e pulite.
I giorni di scuola come tutte le cose, passano, ed ormai, eravamo già alla seconda settimana di scuola e durante l'ennesima incomprensibile spiegazione di Inglese, iniziai a pensare ad alta voce come tradurre delle frasi assegnate dalla Marinelli, il solito impiccione, Marco, si girò di scatto e sarcasticamente dal momento che era un asso in tutte le materie mi disse:-"Veronica senza le tue involontarie spiegazioni non sarei in grado di tradurre queste frasi"
-"Caro Lupo sono consapevole di quanto tu sia indipendente delle mie involontarie spiegazioni"
-"Tss"-Disse borbottando e voltandosi nuovamente.
L'unica cosa che riuscivo a sopportare di Marco era che non si sarebbero mai creati malintesi su una possibile relazione, ci odiavamo, ma nascondavamo l'odio con il sarcasmo, cosa che gli altri non capivano.
Ma infondo, il vero problema non era il pensiero degli altri, il vero problema ero io.
Le amicizie con i ragazzi si interrompevano sempre per il mio sciocco pensiero, e non per quello degli altri;era come un blocco per me, una debolezza, il tallone di Achille, è per questo se non c'era da stupirsi quando mi comportavo da scorbutica con i ragazzi.
In classe ormai, tutti ne erano a conoscenza, tutti tranne che il ragazzo nuovo.
-"Ma sei sempre tanto simpatica?"-Quel commento così fastidioso interruppe i miei pensieri, era ovviamente D'Amico.
-"365 giorni all'anno"-Rispose Greta,in quel momento l'avrei voluta fare fuori
-"Ho notato"-Disse lui guardandomi
"Tanto non mi stai simpatico" Ero così tentata di dirgli quella frase, ma forse era meglio restare in silenzio, probabilmente avrebbe pensato che fossi come tutte, che prima dicono "ti odio" e poi se ne innamorano.
-"Veronica è così"-Continuò Greta, ma aveva così tanta voglia di morire?
-"Divertente"-Disse lui
-"Divertente!?"-Quella parola mi era uscita dalla bocca spontaneamente, ma cosa si era fumato? O voleva solo imitare Marco puntando tutto sul sarcasmo?
-"Sei divertente"-Continuò lui
Greta si ritirò, come se offesa dalla mancanza di riguardi da parte del ragazzo nuovo.
-"Oh ma certo, divertente come un tre a Inglese"-Continuai
-"Se quando chiedo aiuto mi risponde un'acidona non vedo come possa migliorare"
-"Dipende QUANDO mi chiedi l'aiuto, e COME"-Risposi alzando la voce sulle due paroline
-"Lo terrò a mente, Veronica"
-"Faresti bene"
Una volta che terminò anche quello stancante giorno di scuola, la prima cosa che mi venne spontanea fu quella di buttarmi sul letto, la conversazione tra me e quel fastidioso nuovo arrivato mi tornava in mente, si stava prendendo gioco di me? Mi dava della divertente solo per farmi arrabbiare ancora di più? Beh non ci sarebbe riuscito,lo avrei ignorato per il resto dell'anno,quello era il mio intento.
La settimana successiva, il fastidioso, non venne a scuola.
Elena che era riuscita di già ad avere il suo numero, avvisò i professori che aveva preso la febbre, meglio, così non avrei dovuto sopportare i suoi commenti odiosi su ogni cosa che facevo.
-"Posso confidarti una cosa?"-Quel tono serio mi faceva alquanto pensare, Greta doveva dirmi qualcosa di serio, il che non mi piaceva, o erano problemi o guai.
-"Dimmi"-Risposi con un filo di voce, il cuore mi batteva già a mille, cosa era successo?
-"Indovina chi mi piaceva all'inizio di settembre.."
-"Uhm..il ragazzo nuovo?"-Andai ad intuito, cosa che avevo già sospettato
-"Già, e indovina perchè adesso non mi piace più.."
-"Per Elena?"
-"No"
-"E allora perchè?"
-"Fortuna che era solo una cotta, Veronica, sennò sai in che casino andavo!"
Ok,Greta mi stava mettendo addosso un'ansia incredibile, cosa stava succedendo? Che mi ero persa?
-"E' mio cugino in terza"-Continuò
Non so il motivo,ma dopo la sua affermazione feci un sospiro di sollievo, chissà cosa la mia mente era andata a pensare.
-"V-veramente?"
-"E di sangue, ti giuro appena mia madre me lo ha detto, avrei voluto sotterrarmi!"
-"E lui lo sa?"
-"Non lo so"
La professoressa di Fisica,una vipera, interruppe la nostra conversazione e rivolgendosi a me disse:-"Noto che hai tanta voglia di parlare, Mancini"
-"Mi scusi"
-"Dal momento che hai tanta voglia di parlare, prima che io metta piede in questa classe, D'Amico dovrà sapere alla perfezione l'argomento di oggi"
-"Non capisco"-Risposi confusa,ma sapevo già dove voleva andare a parare
-"Non capisci,ti faccio capire io:Spiegherai a D'Amico la lezione del giorno"
-"Quando?"-Risposi sussultando
-"Prima di martedì prossimo"
-"Ma..ma io non credo che potrò farlo"
-"Aspettati una bella nota disciplinare, vuoi iniziare il quadrimestre in questo modo, Mancini?"
-"Non saprei dove incontrarlo"
-"Se non sbaglio Feudis ha il suo numero,fattelo dare e mettiti d'accordo,e mi creda Mancini,questo non è un invito ma un ordine."
-"Va bene"-Risposi forzata,avrei voluto dare fuoco a quella vipera,la Marchesi,già la odiavo prima,ma adesso ancora di più! Chissà cosa avrebbe pensato D'Amico.
Durante la ricreazione Elena venne da me e mi diede un foglietto con scritto un numero e poi "Chris",poi andò via,probabilmente lei avrebbe voluto fare la lezione di recupero in privato con CHRIS,peccato che era toccato a me,e mi chiedo ancora cosa abbia la fortuna contro di me.
Tornata a casa la prima cosa che feci fu quella di chiamarlo;durante il terzo squillo non ricevevo ancora risposta ed ero sul punto di attaccare ma improvvisamente sentii la sua voce,quella fastidiosa voce,più bassa del solito,meno squillante e un po rauca,se avessi preso anche io l'influenza giuro che avrei scannato con le mie mani la Marchesi.
-"Pronto"
-"Pronto D'Amico,sono Veronica"-Dissi con tono scocciato
-"Chiamami Chris,come mai mi hai chiamato?"-Mi rispose divertito
-"Praticamente la Marchesi mi ha obbligato a darti delle lezioni di recupero."-Dissi ignorando la sua supplica su come chiamarlo
-"Lezioni di recupero? Quando?"
-"Prima di martedì,così mi ha detto la Marchesi"
-"Uhm,facciamo domani?"
-"Hai ancora la febbre?"-Dissi io,ovviamente non ero preoccupata per lui ma per me.
-"No ho solo la tosse,sto meglio tranquilla"
-"Veramente lo stavo chiedendo perchè temevo che potessi attaccarmi la tua febbre"-Risposi fredda,ma veramente pensava che mi interessasse la sua salute?
-"Oh già dimenticavo,parlo al telefono con miss simpatia"
-"Domani a che ora?"
-"Alle 15:00,sai dove abito?"
-"No"
-"Via Garibaldi,casa numero nove"
-"Ok,ciao"
-"A domani,miss simpatia"
Ecco,era confermato.
Avrei ucciso la Marchesi.
Il giorno dopo,durante la ricreazione Elena Feudis venne da me e con un sorriso smagliante mi disse:-"Hei,ti voglio dire una cosa,cara"
-"Dimmi"
-"Ho visto come eri scocciata ad andare a casa di Chris,ragion per cui voglio proporti una cosetta"
-"Sarebbe?"-Le risposi alzando un sopracciglio
-"Ci vado io a posto tuo,la Marchesi non saprà mai nulla"
-"Cosa?"-Le risposi quasi incredula.
Ma la cosa più assurda fu che non ero incredula per la sua proposta,ma per la mia reazione,qualcosa dentro di me non voleva,nonostante sembrava fossi seccata,volevo andarci.
-"Come cosa? Allora facciamo così?"
-"Non saprei,mi sono già messa d'accordo con D'Amico"
-"E quindi? Lo chiamo in tre secondi,dopotutto anche lui,senza offesa,preferisce la mia presenza."
In quell'attimo la ragazza bionda e dolce che conoscevo stava diventando la mia prossima vittima per un omicidio.
Quel tono acido che ha usato,quell'arroganza.
Stavo per risponderle a tono ma un pensiero mi tornò in mente:"Se rifiuti lei crederà che ti piace"
Di nuovo quelle paure,di nuovo quell'ansia? 
Ma avevo promesso di cambiare,dopo tutto le voci di corridoio non erano il vero problema,sarei andata io,proprio perchè lui non mi sopportava e io non lo sopportavo non avrei rischiato niente,proprio come Marco,perciò con poche parole quasi acida le risposi:
-"No,ci vado io come la Marchesi mi ha detto,non c'è bisogno che le stia simpatica,devo solo spiegarli la spinta di Archimede."
Quella risposta la lasciò talmente a bocca aperta che l'unica cosa che fu in grado di dirmi fu:
-"Oh si,scusa Vero,pensavo che ti desse fastidio..tutto qui"
Era tornata la solita e dolce Elena che conoscevo,menomale,potevo risparmiare di pianificare un omicidio anche per lei.
-"Tranquilla"
-"Forse magari ti aprirai un po con i ragazzi"
-"Eh?"
-"In questo ultimo anno,dopo il casino con Enrico ti sei praticamente chiusa..."
Non le risposi,le feci un mezzo sorriso e poi tornai a mio posto.
Ma possibile che nessuno si fa i fatti propri!?
Erano le 15:00,ero in via Garibaldi davanti una casa con il numero civico:9.
Non appena suonai la porta si aprì di scatto,era sua madre,chissà cosa avrebbe pensato.
-"Oh ma ciao cara,devi essere tu l'amica di Chris!"
L'amica? Cosa mi sono persa?
Non feci in tempo neanche a rispondere che arrivò "Chris",mi guardò e mi fece cenno di entrare.
-"Vi lascio studiare,uh mi ricordo i miei tempi"-Sospirava lei mentre tornava in cucina
Ero in camera sua,lui era seduto sopra il suo letto mentre io ero ancora in piedi.
Chiunque avrebbe potuto pensare male,e sfortunatamente non potevo fare nulla per evitare il solo pensiero.
-"Allora che si studia,miss simpatia?"
-"Spinta di Archimede"-Risposi seccata
-"So che non sei scocciata a venire qui"
-"Come scusa?"
-"Mi ha inviato un messaggio Elena dicendomi che si era offerta lei a posto tuo,ma tu hai rifiutato,quindi deduco che non ti sto poi così antipatico"
-"Non mi conosci bene,io amo AIUTARE ovviamente a capire una cosa e non a copiarla"
-"Quindi ti sto antipatico?"
-"Quindi possiamo iniziare a studiare?"
-"Va bene"
Passò un'ora e mezza e finalmente Christian era riuscito a capire la spinta di Archimede,il mio compito sembrava esser finito li ma mentre stavo per andarmene Christian mi disse:-"Sei a piedi?"
-"No,adesso chiamo mia madre"
-"Posso farti un passaggio con il motorino,devo andare a fare gli allenamenti di calcio"
-"Non c'è bisogno"
-"Dove abiti?"
-"Ho detto che non devi preoccuparti"
-"Mi dici dove abiti o hai paura che stanotte mi intrufolo dentro la tua stanza?"
-"Via Pascoli."-Risposi seccata per non continuare a subire le sue continue domande
-"Perfetto,allora posso portarti senza alcun problema,il mio campo si trova proprio li"
-"Ehm,allora va bene"
Una volta arrivati all'inizio di via Pascoli fermai Christian:
-"Puoi fermarti qui,per favore?"
-"Sicura?Posso portarti anche davanti casa"
-"No,la mia casa è tra queste,grazie per il passaggio,ciao"
-"Prego,a domani allora"
Non volevo assolutamente che Christian mi portasse davanti casa,mia madre avrebbe realizzato chissà quanti film mentali e probabilmente avrebbe preparato già le bomboniere.




Ehi..
Vi è piaciuto il capitolo?? Ok, sto in ansia...:o
Spero vivamente vi sia piaciuto ** come vi ho già anticipato voglio ascoltare le vostre opinioni ** PER FAVORE!
Cosa pensate di Veronica? E di Christian? Mmmh e poi a proposito degli occhi verdi *^*
In questo capitolo abbiamo avuto una new entry : Elena! Che ne pensate? E poi della sorpresa di Greta nello scoprire che D'Amico è suo parente? XD E' una cosa che mi è successa, ho scoperto qualche mese fa che un mio compagno di classe è il cugino della mia cugina in seconda :') Però per lui non ho mai provato niente...
GRAZIE PER LA LETTURA ^^ UN BACIO GRANDE GRANDE <3

Vanel-


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Equivoci di troppo ***


Salve care lettrici <3
Finalmente ecco un altro capitolo!
Voglio ringraziare di cuore tutti voi che avete aggiunto alle preferite/seguite questa storia e anche voi che l'avete recensita!
Spero tanto che il capitolo vi piaccia,sono normali situazioni scolastiche che succedono un po a tutti...
Un bacio e buona lettura <3

 
Il giorno seguente arrivai in ritardo,quella mattina fu disastrosa,avevo dormito poco e avevo un gran mal di testa.
-"Buongiorno Mancini"-Mi disse la professoressa notando che ero entrata di scatto cercando di non farmi vedere
-"Buongiorno.."
-"Come mai questo ritardo? Aspetti fuori la prossima volta"
-"Mi scusi"
-"Va a sedere"
-"Bene ragazzi,oggi affronteremo un nuovo poeta,Giovanni Pascoli"-Disse continuando
Mentre la professoressa continuava a spiegare mi sentivo strana,debole,stanca;forse avevo preso la febbre,da quello sciocco di D'Amico,ma tutte a me dovevano capitare?
La professoressa notò facilmente la mia disattenzione e approfittò della situazione per farmi fare l'ennesima figura del cavolo:
-"Mancini,quindi quali opere ha trattato Pascoli che ci interesseranno particolarmente?"
Alzai lo sguardo di colpo,ero troppo stanca per stare attenta,nonostante l'Italiano era una delle materie che preferivo.
-"X Agosto"-Risposi,conoscevo quell'opera perchè da piccola fui costretta a studiarla a memoria e di solito è una delle poesie più conosciute,quindi sono andata sul sicuro.
-"Mancini,sei una ragazza che studia tanto,ma tu non eri attenta"
-"Si"-Risposi,la Carloni mi conosceva benissimo e non potevo di certo negare l'evidenzia
-"Presta più attenzione questa volta"
Quel giorno scolastico fu uno dei più stancanti e lenti della mia vita,il tempo non passava mai e io mi sentivo malissimo.
Una volta che tornai a casa mi buttai sul letto,presi il termometro e come avevo già intuito notai che avevo la febbre a 37.5.
Bene,avevo preso la febbre di Christian D'Amico,per colpa della Marchesi,ma infondo era stata anche colpa mia,Elena si era offerta a posto mio,purtroppo chi è causa del suo male pianga se stesso.

Restai cinque giorni a casa e già dal quinto giorno le cose stavano andando molto meglio.
Dopo aver fatto la parafrasi di una poesia di Leopardi,"Il passero solitario",entrai dentro la doccia.
Lasciavo fare all'acqua calda il compito di farmi rilassare e di darmi l'energia necessaria ad affrontare qualunque cosa;passavo più tempo a pensare invece che lavarmi.
Una volta uscita mi feci avvolgere dal candido asciugamano che profumava di Vaniglia,fragranza che amavo tantissimo.
Dopo aver asciugato con cura i capelli,la porta della mia camera si spalancò di scatto.
Urlai di colpo,ma cosa diamine ci faceva li!?
Era Christian D'Amico,e dietro di lui c'era Greta.
Non appena urlai chiuse di colpo la porta spaventato,la calma e la serenità che avevo erano completamente scomparse,di Greta non me ne facevo un problema,ma Christian,diamine si! Mi aveva vista mezza nuda,era entrato in casa mia,ma da dove sbucava?
Una volta uscita dalla camera trovai in salotto lui seduto con nel viso l'espressione da finto cane castigato, perchè in realtà era divertito ,mentre Greta era evidentemente imbarazzata.
-"Scusa Vero"-Mi disse Greta
-"Ah? Scusa? Ma cos'è questa storia!?"
-"Tua madre stava per uscire di casa e allo stesso tempo siamo arrivati io e Chris"-Eccone un'altra,detestavo quel nomignolo "Chris".
-"Perchè siete venuti qui?"-Dissi con falsa calma
-"Stamattina Chris a scuola mi ha suggerito di venire a trovarti perchè.."-La sua voce venne interrotta da quella del fastidiossisimo Christian
-"Era per ricambiare il favore,dopotutto la febbre l'hai presa da me,ma non avevo alcuna intenzione di vederti.."-Divenne rosso e scoppiò a ridere,risata che durò poco dal momento che notò subito la mia espressione in viso:Ero furiosa,se ero paragonata ad una bomba quest'ultima sarebbe esplosa a momenti
-"Già,l'ho presa a causa tua!"
-"Vero,ti abbiamo portato anche i compiti"-Mi disse Greta
-"Grazie"
-"Credo sia l'ora di andarcene"-Suggerì Christian,ma io mi stavo sentendo in colpa,li stavo cacciando da casa mia nonostante mi avessero portato perfino i compiti,sarei stata un'ingrata così cercando di essere meno scortese nonostante avessi tutti i buoni motivi per esserlo dissi:
-"Volete qualcosa?"
-"No grazie"-Risposero a coro
-"Greta preparati,la prossima influenza è tua"-Dissi scherzando cercando di rompere il ghiaccio
-"L'influenza di Chris,ahaha! Credo che non mi colpirà,sono forte"
Quell'ultima frase mi fece pensare tanto,sembrava come essere legata a me,ma cercai in tutti i modi di far sparire quel pensiero dalla testa cercando di tornare tra i "comuni mortali".
Il pomeriggio passò tra una risata e l'altra ma non mi sbilanciai molto con Christian,piuttosto davo confidenza a Greta.
Una volta andati via mi sentii quasi vuota,ma cosa mi stava succedendo?Forse perchè mia madre ancora non tornava a casa e mio padre da lavoro,forse mi sentivo soltanto sola,eppure non era il vuoto dentro casa a farmi sentire così,forse un vuoto dentro me che io stessa non riuscivo a capire.
La mattina dopo fresca e pimpante entrai in classe prima di tutti,non era arrivato ancora nessuno.
Anziché sedermi,feci un giro tra i diciannove banchi,soffermandomi su uno di loro.
Era quello di Christian,il più disordinato di tutti:sotto il banco c'erano raccolti numerosi fogli,alcuni vuoti,altri stracciati,e altri ancora avevano dei disegni e delle scritte che però ignorai.
Mentre stavo ripassando Fisica la quiete dentro la classe venne interrotta dal solito impiccione:Marco Lupo.
Come di solito non mi salutò,si sedette nel suo banco e anche lui ripassò Fisica visto il compito in classe nell'ora seguente.
Mentre sfogliavo le pagine del mio libro capitai in quella dove si parlava della "Spinta di Archimede",in quella pagina c'erano diversi disegnini,solo dopo ricordai che erano stati fatti per far capire a Christian cosa intendesse Archimede per spinta idrostatica.
-"Che ore sono?"-Chiesi distogliendo lo sguardo dal libro
-"Quando la campanella suona sono le 8:00"
-"Ah? Pensavo che suonasse alle due di sera!"
-"Ti senti simpatica? Tss"
-"Ti ho chiesto solo l'ora"
-"Le 7:59,contenta?"
-"Grazie"-Risposi scocciata
Successivamente,durante il compito di Fisica notai che la professoressa Marchesi aveva messo diversi problemi che andavano risolti attraverso Archimede,lo aveva fatto apposta?
Dopo circa mezz'ora avevo finito il compito,non ero un genio però Fisica mi piaceva molto.
Appena consegnai Marco mi lanciò uno sguardo quasi ferito,voleva essere il più bravo,peccato che solitamente almeno a Fisica e a Italiano,vincevo io.
Christian invece sembrava concentrato,a differenza dei compiti precedenti sembrava prestare più attenzione e mostrare più serietà,Greta invece faceva mille conti con la calcolatrice e non appena girai la testa a sinistra della classe,notai che Elena guardava Christian.
Sarebbe andata malissimo a quel compito,ne ero certa,sembrava così presa da Christian concentrato,e a me dava un po fastidio,non riuscivo a capirlo neanche io,forse perchè Elena era stata sempre un'alunna modello,o forse non lo so neanche io.

I giorni di novembre stavano anche per terminare e l'ultimo giorno di novembre,la professoressa di Fisica  ci riportò i compiti.
Prima di consegnarli,come era di consuetudine ci lesse i nostri voti ad alta voce:
-"Non ho messo in ordine alfabetico i compiti,perciò verranno detti a random,Marzulli 4,Di Giovanni 7+,Verratti 8,De Angelis 5 e mezzo.."
Immediatamente sentii Greta esultare dalla gioia,mentre a me tremava la mano,volevo sapere il mio risultato.
-"Bianchi 7,Dell'olio 5,Marelli 3,Lupo 8"
-"Cosa? Solo otto?"-Sussultò Marco
-"Lupo,si dovrà impegnare di più la prossima volta"
Marco borbottò,era solito a fare così,per lui otto era un'umiliazione
-"Feudis 4-,sei andata malissimo Elena,cosa ti prende?"
Come mi aspettavo,Elena non poteva certo andare bene se per il resto del compito è rimasta a fissare Christian.
-"E adesso due bei compiti,credo che l'insegnamento alunno-alunno faccia bene,complimenti Mancini e D'Amico"
COSA!? Io e Christian? Cosa stava succedendo?
-"Mancini un bel 9,mentre D'Amico 8 e mezzo,complimenti,e brava Mancini,sei stata un'ottima insegnante per D'Amico,hai un'influenza positiva su di lui"
Non riuscivo a credere che l'avesse detto,io ho un'influenza positiva su D'Amico!?Nonostante non riuscivo a credere alle sue parole mi sentivo lo stesso soddisfatta,ero stata una brava insegnante,avevo preso il voto più alto della classe,potevo esultare anche io insieme a Greta.
-"Peccato che io ti abbia influenzato negativamente,hai preso la febbre"-Disse ridendo Christian
Non risposi,ero ancora in imbarazzo dopo che lui mi aveva vista mezza nuda,non riuscivo ancora a metabolizzare l'accaduto.
Durante la ricreazione venne Elena che guardandomi disse:
-"D'Amico e Mancini, coppia vincente"
-"Cosa!?"-Le dissi sussultando
-"Dico solo,che siete una coppia vincente,dovresti dare ripetizioni anche a me"
-"Va bene"
Quella non era la Elena che conoscevo,cosa le stava succedendo?
Ormai anche i giorni del mese magico e affascinante di dicembre passavano,era il 19,un sabato precisamente.
Greta mi invitò a casa sua a partecipare ad una tombolata organizzata dalla madre più amici e parenti a me sconosciuti.
Ovviamente accettai,anche perchè durante la nostra conversazione al telefono mi assillò la testa.
Quando andavo dalla madre di Greta,la signora Pamela,dovevo sempre far bella figura.
Era una donna che ci teneva alla cura della propria persona e quando andavo li spettinata e struccata mi portava in bagno armandomi di piastra,trucchi e lucidalabbra.
Perciò,avendo imparato ormai il suo vizio da 'fanatica',così come la chiamava anche la figlia,mi aggiustai i capelli e mi truccai leggermente,cercando di non dare troppo nell'occhio,anche perchè mia madre sapeva che andavo da Greta,e se mi vedeva tutta truccata,pronta per una sfilata di moda chissà cosa avesse pensato,anche perchè lei non era a conoscenza della strana mania che faceva parte della madre della mia migliore amica.
Una volta arrivata davanti la porta della famiglia "De Angelis",suonai il campanello.
Quando la porta si aprì,mi stava venendo un infarto,ad aprirmi fu CHRISTIAN.
In quel preciso istante capii come mai la mia cara amica Greta alzò leggermente la voce al telefono quando mi disse:"con amici e PARENTI"
Avevo dimenticato che Christian era suo cugino in terza;mentre ero intenta ad entrare Christian mi bloccò e mi disse:-"Ti sei truccata,vuoi fare colpo?"
Divenni rossa,di certo non era l'imbarazzo,ma la rabbia.
Cosa credeva? Che mi ero truccata per lui!?
-"Non conosci bene tua zia,e magari potessi fare colpo"
-"Su di me?"
-"Già,non immagini come vorrei colpirti con una pistola."-Dissi seria e senza voglia di scherzare
-"Ok,è arrivata miss simpatia,Greta"
Christian andò via e venne fortunatamente Greta:
-"Ben arrivata,sei proprio bella oggi!"
-"Eh,sennò la cara Pam,ma potevi avvertirmi che veniva quello sciroccato di tuo cugino!"
-"Dai calmati,se te lo avrei detto non saresti venuta,hai intenzione di entrare?"
Una volta entrata mi sedetti vicino a Greta,e di fronte a me avevo ovviamente Christian.
-"Vogliamo iniziare?"-Disse uno dei parenti di Greta
Dopo circa dieci minuti,finalmente feci ambo,cosa che era rara,avevo un livello di fortuna pari a zero.
Manca un numero alla cinquina,quella sera sembravo fortunata,diciamo fortunata in parte,avevo Christian di fronte a me.
-"61"
-"No ma cosa!Io ho sessanta"-Dissi 
-"CINQUINA!"-Esultò Christian
Lo guardai e alzai un sopracciglio,era perfino peggio di quando Marco prendeva un voto più alto,lui mi guardò e con a tono provocatorio disse:
-"Si va per la tombola,Mancina?"
Come diamine mi aveva chiamata!? Quella confidenza non doveva permettersela! Non risposi e tornai tra i miei pensieri,mischiati ai numeri estratti dal nonno di Greta.
A fare tombola non fu ne Christian ne io,ma la mamma di Greta,che con tutta gioia disse:-"Questi li spendo da Kiko!"
-"Greta,perchè non vai a prendere qualcosa per gli invitati?"-Invitò la madre
-"Vacci anche tu,Chris"-Aggiunse la mamma di Christian,quella che mi aveva scambiato per sua amica.
Ovviamente non potevo restare con le mani in mano e quindi andai insieme a loro.
La mamma di Greta oltre ad essere una grande fanatica di trucco e moda,era anche una fanatica di dolci,il tavolo della cucina più la credenza era praticamente pieno,quindi portammo un dolce a testa.
Mentre Greta era tornata nel salotto venne fermata dai parenti che la riempivano di complimenti simili a:"Come sei cresciuta" etc.
Christian era rimasto in piedi nella cucina e io ero bloccata all'ingresso di quest'ultima con una torta in mano.
-"Lasciala qui"-Mi sentii dire
-"Come?"
-"Ci sono già tanti dolci,il nonno soffre di diabete,o vuoi farlo morire?"
-"Allora torno in salotto,senza dolce"
-"E senza me?"
-"Anche"
Mentre stavo per uscire mi sentii presa per i fianchi dolcemente e Christian mi disse:-"Aspetta,aspetta"
Staccai subito la presa,e intanto il battito cardiaco era già salito a mille,lui mi aveva preso per i fianchi?
-"Che c'è?"-Dissi cercando di nascondere l'ansia
-"Posso chiederti una cosa?"
-"..Si"
-"Ma non ti sto simpatico per niente? Cosa ti ho fatto di male?"
Uhm,cosa mi hai fatto!? Hai criticato una mia battuta,hai cambiato una mia amica,mi hai attaccato la febbre,mi hai vista mezza nuda,mi hai presa per i fianchi...
Insomma sembrava nulla,sembrava roba da poco,eppure per me erano troppe cose,specie io che con i ragazzi avevo un rapporto tanto difficile.
-"Oh nulla"
-"Sei ancora arrabbiata perchè ti ho vista in asciugamano?"
-"Oh ma fosse solo quello!"
-"E comunque ho visto poco,sei magrolina però hai dei bei fianchi,questo non posso toglierlo.."
Divenni rossa di colpo,dalla rabbia ma anche dall'imbarazzo,un ragazzo che esprimeva giudizi sul mio fisico con una tanta libertà che a nessuno avevo mai concesso,l'avrei ucciso,era sicuro.
-"Ma come..come ti permetti!?"
-"Ti ho fatto un complimento"
-"Non mi sembra opportuno"
-"Uh che carini,siete sotto il vischio!"-Disse una voce stridula e fanatica era la mamma di Greta che interruppe quella conversazione
imbarazzante,rendendola ancora più imbarazzante.
Mi spostai di colpo lontano da sotto  quel vischio,mentre lui rimase li sotto,quasi divertito.
-"Io..torno da Greta"-Dissi veloce e secca cercando di sfuggire all'imbarazzo
-"Ma cosa ho detto di male?"-Chiede la fanatica al fastidioso
Finì anche quel pericoloso pomeriggio e finalmente tornai dentro la mia adorata casa,mai tanto amata come in quel momento.
Il lunedì successivo,Greta mi accolse in classe scoppiando a ridere.
Solitamente eravamo quasi le prime ad entrare,quindi oltre a noi non c'era nessuno.
-"Cosa ridi!?"-Le dissi incuriosita
-"Dovresti sapere cosa ha detto mia madre..!"
Oddio no,non dirmi che ha commentato la scenetta sotto il vischio tra me e Christian e probabilmente ci ha fatto i film mentali,per favore non dirmelo.
-"C-cosa?"
-"Quando sei andata via,Christian è rimasto a mangiare così è uscito il tuo discorso.."
Ok,c'ero di mezzo io,dovevo preoccuparmi seriamente?
-"E poi?"-Dissi quasi ansimante
-"Mia mamma ha detto che vi ha visti sotto il vischio e poi.."-Scoppiò a ridere
-"Continua maledizione!"
-"Ok,calmati,e praticamente poi la mamma di Christian ha detto che ti ha vista andare a casa sua e quindi tutti hanno insinuato che tra voi due ci fosse qualcosa"
-"MA COSA!?"-Dissi sobbalzando
-"Aspetta,non concludere in fretta! Christian poi ha detto che era già impegnato.."
Non ne riuscivo a capire il motivo,ma mi sentivo ferita.
Era strano,non capivo esattamente cosa mi stesse succedendo,ma sentivo in me un vuoto,un senso di rabbia e di frustrazione,so solo che se avessi visto Christian lo avrei preso a schiaffi,ma cosa mi stava succedendo? Perchè reagivo così?
-"Ah.."-Dissi con un filo di voce
-"Che ti succede?"
-"Oh ma niente,anzi ha fatto bene a dire così! Perlomeno non penseranno più queste sciocchezze"-Risposi schiarendo la voce
Mentre tutti i miei compagni di classe arrivavano in classe a passo lento,il 21 dicembre mi fece un regalo di Natale in anticipo:
Christian D'Amico entrava in classe mano nella mano con Elena Feudis.
Non solo avrei voluto prenderlo a schiaffi lui,ma anche Elena;ma perchè stavo reagendo così? Dopotutto per me era stata una fortuna,non l'avrei avuto più tra i piedi,tutti quei malintesi stupidi che si erano creati venivano completamente distrutti,il che mi faceva comodo,eppure non ero felice,non esultavo come quando Enrico Bozza venne bocciato,ero delusa,già delusa.





Saaaaaaaaaalve bellissime <3
Allora cosa ne pensate di questo capitolo?
Ero troppo indecisa su come chiamarlo, però alla fine ha avuto un nome decente u.u
Voglio LEGGERE le vostre recensioni T.T per favore! 
Grazie a tutte per la lettura, bacioni! xxx
-Vanel

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Occhi verdi che guardano ***


                                                 
                                      Salve care lettrici **
Mi scuso per il grande ritardo ma in queste settimane ho avuto un bel po' da fare xD
Questo capitolo mi piace, vedremo un nuovo personaggio già dalle prime righe e scottanti rivelazioni **
Ps: Quando ho scritto questo capitolo non conoscevo ancora la regola dello spazio dopo la virgola, quindi se trovate un errore simile mi scuso in anticipo :')
Ci vediamo a fine capitolo! Buona lettura ^^



-"Ma si sono fidanzati?"-Chiese Manuela Pezzi,ex migliore amica di Elena a Greta
-"Non so,questa situazione mi è nuova"
-"Tss,il nuovo che riesce a stare con la più bella di questa classe,tss"-Il solito impiccione di Marco che rosicava non poteva risparmiare il suo commento,mentre io ero ancora bloccata con lo sguardo sulla loro mano unita.
-"La più bella!? Non diciamo sciocchezze,poi i suoi capelli sono tinti"-Rispose Manuela,dopo aver litigato con Elena per un ragazzo la odiava a morte.
Era la tipica ragazza pettegola,capelli mossi color carota,occhi azzurri cielo,lentiggini nel volto che venivano successivamente coperte dai kg di fondotinta,era stata anche la ex fidanzata di Enrico Bozza,la pettegola e il mister "so tutto io",coppia vincente.
-"Non mi interessa di che colore sono i capelli,lei resta la più bella"-Continuò Marco
-"Oh,ma ti piace quella gallina?"
-"La smettete di discutere!?"-Disse Greta scocciata 
Dopo alcuni secondi la neo-coppietta si stava avvicinando a noi,la cosa più bizzarra fu l'espressione di ognuno di noi:
Manuela verde d'invidia,aveva uno sguardo che era in grado di fulminare chiunque l'avesse guardata per più di due secondi.
Marco guardava invece con sguardo assassino Christian,anche lui bomba pronta ad esplodere.
Forse l'unica a restare indifferente fu Greta.
Già fu solo Greta,perchè anche io avevo reagito male alla cosa,senza una reale motivazione,ma a differenza dei due avevo lo sguardo basso e amareggiato,la cosa peggiore era quella di non capire cosa mi stesse succedendo.
-"Buongiorno"-Disse dolcemente Elena,guardando tutti noi eccetto Manuela
-"Buongiorno,vedo che hai rimpiazzato subito Gabriele"-Rispose scaltramente Manuela senza darci neanche il tempo di rispondere.
-"Cosa?"-Continuò Elena
-"Non fare la finta tonta,ti conosco benissimo. Però spero che tu non abbia conteso Christian con un'altra ragazza,e magari hai usato delle strategie simili"
In quel momento,la tanto odiata Manuela,quella che neanche io riuscivo a sopportare,stava diventando simpatica.
Non so perchè,ma le parole che pronunciava sarebbero state quelle che avrei detto anche io.
Non mi riconoscevo,quella mattina non sapevo neanche io cosa mi stesse succedendo.
-"Sei solo invidiosa"-Rispose Elena
-"Più che invidiosa provo pena per te!"
Mentre Elena e Manuela bisticciavano,gli occhi verdi di Christian fissavano i miei verdi.
Non piangere Veronica, cazzo non piangere.
Ma cosa voleva? Perchè guardava me? Aveva la nuova fidanzata,la ragazza perfetta,non aveva bisogno di me.
Girai la testa e andai via da quella cerchia,come per offesa.
La cosa che più mi infastidiva fu lo sguardo fisso di Christian,lo avrei scannato con le mie stesse mani,odiavo quando mi guardava così,e quel giorno l'odio sembrava essersi moltiplicato.
Christian aveva cambiato anche posto,non era più dietro di Greta,ma vicino ad Elena,cosa che alla fine era normale.
Per me non fu normale,per niente. Perchè dopotutto,mi ero abituata anche al fastidioso,a quello che chiedeva in prestito sempre le penne e le gomme per poi perderle,mi mancava quello che chiedeva aiuto e che giocava con la mia pazienza.
Ma cosa stavo dicendo? Io Veronica Mancini stavo realmente dicendo questo? per me Christian D'Amico non era fastidioso?
Il giorno dopo,martedì 22 dovetti ricredermi sulle mie parole,il fastidioso non mi aveva ancora abbandonato,tutto a causa della prof di Fisica!
La Marchesi aveva avviato un corso di recupero in classe di Fisica,durante le sue ore.
Due tutor per cinque persone.
Tra i più bravi c'ero io,e anche Christian.
Ad aver bisogno era Greta che aveva la media che traballava tra il 5 e mezzo e il 6,e poi c'era Elena che si trovava in un caso disperato,aveva 4.
:-"Mancini e D'Amico vi voglio insieme a lavorare,come ho già detto per me siete la coppia vincente,sarete dei bravi tutor."-La professoressa con quelle poche parole ci liquidò dicendo che dovevano scegliere i nostri "alunni".
Non potevo ancora credere che avesse pronunciato proprio quelle parole.
IO E CHRISTIAN COPPIA VINCENTE? MA DOVE!?
O avevo bisogno io di un paio di occhiali o invece era quella professoressa a sentirsi la nuova conduttrice di "StranAmore".
-"Posso studiare con te,prof?"-Disse con voce stridula la fidanzatina di D'Amico,per me non era neanche più Elena,iniziavo ad odiare il suo comportamento così diabetico nei confronti di Christian,forse mi sarei dovuta mettere d'accordo insieme a Manuela per pianificare un omicidio.
-"No no! Se non sbaglio D'Amico ti ha fatto già delle ripetizioni,e non mi sembra siano andate ad incidere positivamente sul tuo rendimento scolastico!"-Intervenne subito la prof,COSA? LEZIONI PRIVATE,tra Christian ed Elena?
Ma perchè mi sentivo così scossa? Mi dava tanto fastidio?
-"Ma prof.."
-"Non ribattere Feudis,l'anno scorso eri bravissima nella mia materia ma quest'anno le cose sono andate piuttosto male,studierai insieme a Lupo e a Pezzi."
-"COSA?"
Non so perchè ma stavo amando quella professoressa,aggiunta nel gruppo guidato da Lupo e Pezzi,quella si che è una coppia vincente!
-"Potrei,potrei andare con De Filippo e Di Giovanni?"
-"No,tu vai con Pezzi e Lupo"
-"Ma professoressa.."
-"Niente ma,e anche tu,De Angelis,segui Feudis."
-"Ehm,va bene"-Greta mi guardò delusa,voleva me come "professoressa".
Una volta riuniti,io e Christian fummo costretti a sederci vicini mentre cercavamo di capire i problemi dei nostri compagni di classe,divenuti per un'ora i nostri alunni.
-"Io non ho capito la spinta di Archimede!"-Disse Marzia Leopardi,una ragazza graziosa e molto robusta.
Quasi mi venne da ridere e allo stesso tempo mi sentivo in imbarazzo a dover spiegare di nuovo quell'argomento,in sua presenza.
-"Bene,allora Marzia iniz..."-Non feci in tempo a finire,Christian mi mise la sua mano davanti la mia bocca,io lo stavo già fulminando con gli occhi e lui dolcemente si rivolse a Marzia dicendo:
-"Questo argomento l'ho capito bene,posso spiegartelo io"
Eh grazie al cavolo! L'hai capito bene perchè l'ho spiegato per due ore affinchè ti entrasse dentro la tua testolina..!
-"Va bene"-Rispose Marzia quasi arrossendo
-"Tu,Mancini spiega a Massimiliano la roba di Stevino"-Disse rivolgendosi a me Christian.
MA CHI DIAMINE SI CREDEVA DI ESSERE?Mi stava dando degli ordini!Con quel tono di superiorità,sicuramente non mi sarei fatta scappare la mia frecciatina:
-"So io cosa devo fare,D'Amico,non ho bisogno del tuo gentilissimo consiglio"-Ovviamente ero sarcastica.
-"Beh calmati,Mancini,eri imbambolata a fissare il vuoto,quindi ho pensato che bisognava darti una spinta"
Cosa? Si divertiva a provocarmi!? Questo non potevo di certo accettarlo!
-"Imbambolata? Ti rammento che un minuto fa mi hai rubato la parola di bocca!"-Dissi sempre mantenendo la calma
-"Se per una volta sei rimasta in silenzio non fa nulla,parli sempre tu,e poi non vedo motivo di arrabbiarsi,non sai tutti gli argomenti per caso,Mancini?"
Oh bene,mi stava anche dando dell'incapace! Ma perchè continuava a chiamarmi per cognome? Odiavo,odiavo essere chiamata per cognome,e poi voleva anche sapere perchè mi arrabbiavo! 
-"Beh,caro D'Amico,evidentemente sei tu quello che sa fare tutto,ma ti ricordo che ti ho fatto io l'insegnante di recupero prima che tu lo facessi a me,e non chiamarmi per cognome."
-"Appunto sei stata talmente brava che adesso ho voglia di spiegare a Marzia l'argomento che non ha capito,vuoi fare lo stesso con Massimiliano,Mancini?"
Bene,la voglia di prenderlo a schiaffi della scorsa mattina si stava facendo risentire,ma non dovevo neanche uscire di testa a causa sua! 
Ragion per cui feci un grande respiro e iniziai a spiegare a Massimiliano la legge di Stevino.
La mattinata scolastica passò e io e D'Amico non ci dessimo più importanza,cosa che per me era una svolta positiva,un'altra parola con lui e l'avrei ucciso,questo era poco ma sicuro.
Era arrivato mercoledì 23 dicembre,l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
Come di consuetudine,ogni ultimo giorno di scuola,mi facevo più carina del solito,aggiustandomi i capelli in maniera diversa,truccandomi meglio,e indossando qualcosa di vistoso.
Ma quella mattina non ne avevo proprio voglia,ero ancora arrabbiata per la discussione con Christian,chiamarlo per  nome poi,mi risultava quasi strano.
Infatti,quando una persona mi è antipatica o non la conosco,preferisco chiamarla per cognome.
Nonostante la mia scarsa volontà a farmi più carina,decisi lo stesso di farlo,dopotutto era l'ultimo giorno.
Quella mattina arrivai più tardi,non appena entrai dentro la classe l'acida professoressa di Matematica mi disse:
-"Mancini,questa non è la prima volta"
-"Lo so,mi scusi"
-"Quale problema hai avuto,stavolta?"
BENE,ancora non mi riprendevo dalla discussione con D'Amico e adesso ci si metteva pure la professoressa,giornata che non poteva filare meglio.
-"Non ho controllato l'orario"
-"Mancini,ascolti il mio consiglio,se vuole farsi più bella per un ipotetico ragazzo della scuola di cui è innamorata,si svegli prima"
L'acida,stava diventando una stronza da uccidere all'istante.
In quel momento l'avrei voluta riempire di insulti,mi aveva praticamente messa in imbarazzo davanti tutti,poi me,che ero appena riuscita a superare la mia paura di essere amica di un ragazzo.
In quel momento il mio viso prese colore rosso,e la mia espressione di certo non era delle migliori.
Non ebbi il coraggio di rispondere,rimasi muta,in imbarazzo,in piedi davanti tutta la classe.
-"Per me aspetti fuori,entri nella seconda ora,ritardi simili non possono essere sempre perdonati"
-"Va bene,ma io non sono innamorata di nessuno,e se anche fosse,non sarà problema di un mio ritardo,anzi,se fossi innamorata di qualcuno verrei qui all'alba."-Non ci credevo,ma avevo detto proprio così,e non potevo essere più soddisfatta.
Dopo la mia gloriosa affermazione diversi cenni di approvazione da parte della classe si fecero sentire.
Ovviamente mi ero guadagnata la stima dei miei compagni di classe,ma sicuramente un cinque a matematica.
-"Esci fuori"
Quella volta non risposi,dopotutto non avevo tutti i torti.
Durante la ricreazione quasi tutti i miei compagni di classe vennero a farmi i complimenti,perfino Marco,l'impiccione:
-"Devo farti i miei complimenti per la risposta alla pazza,però non farci l'abitudine"
-"Oh ma tranquillo,non ne avevo neanche bisogno"
-"Tss!"-Mi disse andando via.
Mentre girai la testa verso il banco di Elena,notai che c'era Christian che mi fissava,non appena notò che lo stavo guardando anche io,prese Elena e la iniziò a baciare.
Spettacolo poco invitante e gradevole,proprio grezzo.
Ma stranamente,quel senso di soddisfazione che provavo fino a pochi minuti fa,iniziava a svanire,il mio sorriso orgoglioso divenne amareggiato,e neanche io ne capivo il motivo,o forse non volevo capirlo.







Ehii...allora cosa ne pensate?
Molti di voi odieranno Chris, ehm lo so u.u ma è la sua natura!
Comunque io ho messo due attori a interpretare questi due qui, ma voi siete liberi di immaginarli come volete! ANZI dovete immaginarli come volete u.u è questo il mio obiettivo: Farvi immergere nella storia u.u
Cosa ne pensate di Manuela? Pro o contro?
E riguardo Elena? 
In queste settimane mi sono impazzita un po' con le altre fanfic non curandomi di questa... PERDONO T.T
Ma comunque i capitoli sono già scritti! Spero soltanto di attirare pubblico :') 
Vi sto mettendo noia xD Al prossimo capitolo..e fatemi sapere cosa ne pensate :D
{Consigli su come migliorare la storia etc? Scrivetemiii <3}


Vanel.-

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Are you Jealous? ***


                              

Are you Jealous?






Mi ero appena seduta e con le braccia conserte e il viso un po persa mi chiedevo se anche D'Amico avesse degnato la sua presenza al Light.
-"Comunque viene anche Chris"-Pensieri stroncati da quattro parole che però mi misero di buon umore.
Ma Greta riusciva a leggermi nel pensiero? Ma sicuramente sarebbe venuta anche quella vipera di Elena, di sicuro.
-"E quindi?"
-"Tanto per dire, ma comunque toglimi una curiosità, perchè Chris prima continuava a fissarti?"
Sobbalzai di colpo:mi fissava!? Lui? Ma se stava amoreggiando tranquillamente con quella vipera di Elena!
-"Veramente non ci ho fatto caso, anzi, sembrava piuttosto impegnato a fare altro..."
-"Quindi non ci hai fatto caso? Pensa che anche Elena lo stava guardando perplessa.."
Fantastico, davvero fantastico.
-"Ah"-L'unica parola che uscì dalla mia bocca, cosa altro potevo dire?
Una volta tornata a casa, chiesi a mamma il permesso e dopo più di quaranta minuti di avvertimenti finalmente mi disse quel benedetto SI.
Potevo andare al Light, indossare il mio adorato vestito, farmi bella e vedere D'Am...
No, non ero io quella, era impossibile.
Io Veronica Mancini non potevo pensare realmente quelle cose, cosa diamine mi stava succedendo!?

Ero arrabbiata.
Ebbene sì, avevo una voglia matta di prendere a schiaffi Elena, nonostante fossi contro la violenza, nonostante lei fosse mia amica, e nonostante non ci fosse nessun apparente motivo.
La musica riusciva a calmarmi, e io ne avevo veramente bisogno:ero troppo agitata
Mi distesi sul letto e con le cuffie nelle orecchie misi:"The monster", la nuova canzone di Eminem e Rihanna.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dai miei pensieri, ormai quasi incontrollabili:
"Christian D'Amico fuori la scuola che si stava avvicinando a me e mi..."
ASPETTA MA COSA!?
Mi svegliai di colpo sobbalzando, l'avevo sognato?
Il mio piano di eliminare l'ansia era andato completamente, ero più ansiosa di prima!
Dopo qualche minuto passato  a pensare mi sentii chiamare, era mia madre.
-"VERONICA! Ma insomma..."
-"Che c'è mamma?"
-"E' mezz'ora che ti chiamo, vuoi venire a pranzare si o no!?"
Dopo pranzo ricevetti un messaggio da Greta:

"Ehi GreenEyes xD(ti ricordi il tuo vecchio nickname?) stasera c'è la festa di Natale al Light *--* per favore dimmi che ti vieni!"

"E' da tempi che non mi chiami così! Comunque i miei hanno detto di si, dopo mille raccomandazioni..."

"E poi ti racconto xD comunque è una festa tranquilla,poi ci sono anche quelli della nostra classe:)"

Uhm,che bella notizia Greta!

"Va bene a dopo:):*"


Andare al Light sarebbe stato bellissimo,erano anni che desideravo andare ad una festa in discoteca,ma puntualmente non potevo vista l'età.
Però adesso avevo quindici anni e mezzo,avevo una possibilità in più,no?
Non appena poggiai il cellulare sulla scrivania andai immediatamente a prendere il fatidico vestito per cui mi ero fissata: Spalline in pizzo,rifinito nei minimi dettagli,color blu scuro;era perfetto.

Il pomeriggio stesso uscì con Greta, dopo esserci organizzate per la festa, lei entrò dentro la cartolibreria per comprare un quaderno e io rimasi fuori dal momento che la cartolibreria in questione non riusciva neanche a contenere i libri e i giornali.
Da lontano iniziai a vedere una sagoma, dei capelli, delle scarpe simili ad una persona...vista poi per intero ebbi tutta un'altra reazione: ERA CHRISTIAN.
-"Ciao"-Mi disse-"Mancini"-Aggiunse dopo
-"Ciao D'Amico"-Che voce stridula che avevo! Sembravo una bambina di cinque anni.
-"Mi fai entrare?"-Chiese guardando ovviamente la porta della cartolibreria, quella dove mi ero messa praticamente davanti, bloccando il passaggio a chiunque.
-"Oh certo"-Risposi spostandomi altrove
-"Grazie"-Mi disse
Sembravo divenuta invisibile.
Mi sentivo in imbarazzo, non riuscivo a capire neanche il reale motivo.
Io, che sempre sono stata una ragazza che si sapeva arrangiare da sola, che odiava tutte quelle coppiette sdolcinate, mi stavo facendo invisibile per un ragazzo!?
Ma cosa mi ha fatto questo D'Amico? Lo odio, ecco la verità.
Fortunatamente uscì Greta e così andammo via.
-"Dentro c'era anche Chris!"-Mi disse lei 
-"Chrissenefrega!"-Risposi io, ormai odiavo quel nomignolo, odiavo anche lui, pensa un po' che coincidenza.
-"Miss simpatia"-Avevo D'Amico dietro?
Io e Greta ci girammo, e per l'appunto c'era quello li che ci ascoltava.
-"Non ti frega di me? Di sicuro non vivrò più"-Cosa? Quello è D'Amico? E sta facendo il sarcastico con me? LUI?
-"Oh tranquillo, vivi e lascia vivere"-Colpito e affondato, stronzo!
-"Appunto, con questo carattere non andrai da nessuna parte, ciao Greta, a stasera!"-Disse e poi andò via a passo veloce non permettendomi di rispondere.
Che poi non sapevo come rispondere, aveva ragione.
Io avevo sempre avuto quel carattere così scontroso, con chiunque, specie con quelli come lui.
Li odiavo.
Quelli che si credevano tutto loro, con le mani sempre tra i capelli, quelli per cui le altre ragazze svenivano.
Io non ero come loro.
-"Vero sei stata un po' acida con Chris!"
-"Lui non mi sembra si sia risparmiato..."-Almeno con Greta, non voglio litigare!
-"Eh, comunque ci è rimasto male"
-"Tranquilla, gente come D'Amico non la smonta nessuno!"
-"Hai una reputazione di Chris troppo negativa, è simpatico"
-"Io non sopporto quelli come lui"
-"E va bene, Green Eyes!"
Il pomeriggio passò tra una chiacchierata e un'altra e fortunatamente, di D'Amico, neanche una parola.
_________________________________________________________________________________________________________

BUON TARDO POMERIGGIO <3
Nuovo capitolo, appena sfornato :3
Siete dalla parte di "Chrissenefrega" oppure da "Miss Simpatia"?
Ditemi le vostre opinioni u.u
La nostra Veronica è difficile da convincere, e cosa succederà alla festa?
Tranquille! Entro Pasqua pubblicherò il capitolo :D



FACCIO TAAANTI AUGURI ALLA MIA COMPAGNA DI BANCO: SILVIA!
IL 17/04 FA 16 ANNI! Auguri cara :') grazie per sopportare i miei scleri quotidiani xD

Vanel.-


                                                  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Green Eyes: Verità, obblighi e sentimenti. ***


Capitolo "Bomba" da qui le cose cambieranno...


Green Eyes: Verità, obblighi e sentimenti.-

__________________________________________________________________________________________________


Appena tornai a casa mi preparai per la festa.
Decisi di cambiare anche look: Capelli boccolosi anziché lisci come sempre.
Mi sentivo quasi Cenerentola, e mia madre continuava a ripetermi che la festa per me sarebbe durata solo fino all'una.
Dopo un paio di ore di preparazione ero finalmente uscita dalla camera:
Capelli castano chiaro boccolosi, vestito in raso blu scuro, tacchi non molto alti con lo stesso colore del vestito e poi il resto che era superfluo.
Una volta arrivata alla festa vidi Greta, si era fatta molto carina lei: Vestitino verde, frontino verde che risaltava i suoi capelli biondo platino un po' corti.
-"Sei bellissima!"-Esclamai
-"Ma tu ti sei vista? Stai benissimo così,  Green Eyes!"
-"Ti sei fissata con il mio vecchio soprannome.."
-"Adesso posso spiegarti anche il perchè.."
Greta non terminò la frase, venne interrotta da una voce stridula, non nuova ma divenuta ormai insopportabile, Elena Feudis.
Che dire però, era perfetta, bellissima, io in suo confronto sembravo un manico di scopa:
Curve al posto giusto, i suoi capelli biondo cenere lunghi erano così belli curati, il suo vestito celeste le donava molto, per non parlare dei tacchi.
Sembrava pronta per una sfilata, le mancavano solo gli occhi blu, l'ho sempre detto, ma restava comunque bellissima.
Il mio occhio si spostò velocemente alla sua mano, attaccata con un'altra:Quella di Christian.
Lui indossava una camicia bianca in raso aderente e un paio di pantaloni chiari.
Per un momento i nostri sguardi si erano incrociati restando fermi l'uno sulla figura dell'altro.
-"Ciao Elena!"-Rispose Greta
-"Ti sei messa i tacchi, Veronica."-La sua voce stridula rendeva ogni sua frase una presa in giro, le conveniva stare attenta, i tacchi non servono solo per camminare..
-"Già, anche te, noto"-Risposi acida. Non era da me, o forse lo era? Ero miss simpatia dopotutto. Nomignolo con cui Christian mi chiamava.
-"Greta ma cos'è la roba degli occhi a coppia?"
-"Lo stavo proprio per spiegare a Veronica:praticamente è un gioco con dei premi in palio, andando dall'organizzatore ti da una specie di foglio con scritto il tuo nickname che prende spunto dagli occhi, per esempio io già ce l'ho, è "Blue Eyes" e  verso le 23:00 si farà un'estrazione a numeri delle persone con lo stesso nickname creando delle coppie e quest'ultime devono affrontare una prova per vincere un premio"
-"Un po' incasinato, io sarei Brown Eyes?"-Chiese Elena
-"Sì, andate dall'organizzatore che vi spiega meglio, a te Vero già ci ho pensato io.."
-"Quindi fammi indovinare, sarei  Green Eyes!?"
-"Perspicace.."
Mancava qualche minuto alle 23:00 e io pensavo a tutte le persone che potevano avere gli occhi verdi come i miei.
Durante le diverse estrazioni cominciai a comprendere come funzionava il gioco:
-"Blue Eyes 9 e Blue Eyes 4 andate dal barista e pescate un bigliettino"
-"Cavolo ma sono io Blue Eyes 4!"-Esclamò Greta
-"Ci si vede dopo Vero, fammi sapere con chi sei capitata.."-Aggiunse
Le estrazioni continuarono e di Green neanche l'ombra.
Sentivo tanti nickname come "Sky Eyes" ma era possibile che nessuno avesse gli occhi con un colore simile al mio!?
Non feci in tempo a terminare il pensiero:
-" Green Eyes 7 e  Green Eyes 2"
Perfetto, Sea Green 7 ero io, beh dovevo farmi avanti.
Una volta arrivata al bancone vidi Christian che si trovava da solo davanti il barista.
Ma cosa era successo? Aveva litigato con El...ASPETTA UN MOMENTO.
OCCHI VERDI SIMILI AI MIEI, cavolo.
-"Sono  Green 2"-Disse lui disinvolto al barista
-"Tu dovresti essere  Green 7"-Disse il barista rivolgendosi a me
-"Mancini?"-Si girò di scatto Christian
-"A quanto pare"-Risposi perdendomi nei suoi occhi e lui perdendosi nei miei.
E adesso avrei dovuto maledire quegli occhi? Verdi come i miei? Avrei dovuto maledire quei bellissimi occhi?
Sì lo stavo facendo, e mentre il barista ci invitava ad avvicinarsi verso di lui maliziosamente mi guardò e disse:-"Quindi  Green Eyes coppia 7 e 2, chi pesca il biglietto? Il palio ci sono dei premi, ovviamente se si segue l'istruzione del biglietto..."
-"Pescalo tu"-Mi disse con poca cura.
Christian senza neanche guardarmi in faccia.
Mi chiedevo dove fosse Elena, e come mai stesse perdendo tempo con me quando aveva ai suoi piedi la barbie nella vita reale.
Annuì, ma ero preoccupata, con la fortuna che mi ritrovavo chissà quale biglietto potevo pescare!
Con la mano visibilmente tremante pescai il biglietto e il barista notando il mio nervosismo ridacchiando disse:-"Ne devi prendere uno solo"
MA DAI? Non l'avevo capito!
-"Ecco"-Risposi anche un po scortesemente, beh in quella serata la mia educazione era andata praticamente a farsi fottere..
Il barista aprì il biglietto e un sorriso malizioso gli comparve in volto.
I miei occhi non facevano che fissare quel biglietto,che diamine avevo pescato!?
-"Bacio a stampo"-Disse tranquillamente il barista
-"Cosa!?"-Risposi io allarmata
-"E' solo un bacio a stampo ragazza, portafogli nike per il ragazzo e per te un portafogli della desigual"
-"E comunque siete intenzionati si o no a farlo? Ho altri clienti.."
-"Va bene, va bene." Che diamine aveva pronunciato la mia stupida boccaccia!? Sarà vero che quel portafogli era molto ricercato però non potevo farmi comprare per un portafogli.
E poi scherziamo? Avrei baciato...Christian D'Amico...il mio primo bacio.
Christian mi iniziò a guardare intensamente, o perlomeno così sembrava, e si avvicinò al mio volto.
Mentre tutto questo accadeva il DJ aveva messo la canzone di Lady Gaga "Do What U Want".
Christian si stava avvicinando al mio volto.
No, non potevo farlo.
Era fidanzato.
La canzone stava ripetendo il ritornello:

Do What U Want (Fai quello che vuoi)
****************(Ma non avrai mai il mio cuore)
****************(Ma non avrai mai la mia mente)


Io dovevo fare quello che volevo, e io lo volevo.
Doveva essere un bacio a stampo, doveva.
Non appena le sue labbra si posarono sulle mie fu come prendere una scossa.
Quel bacio non si fermò lì, divenne più intenso, fu un vero e proprio bacio.
Lui sussultò leggermente, quando sentii che anche io lo stavo ricambiando.
Ma che diamine stavo facendo?
Doveva essere un bacio a stampo.
Lui era fidanzato, stavo sbagliando tutto.
Mi staccai di colpo dalle sue labbra quasi con le lacrime agli occhi mentre lui mi guardava quasi sorpreso.
-"Era un bacio a  stampo, siete andati un po oltre occhi verdi, ma comunque prendete questo timbro, avete vinto il premio.."-Aggiunse alla fine il barista mettendomi ancora in più in imbarazzo.
Presi il timbro e andai via, il più possibile lontano da lui, da quegli occhi indiscreti di chi ci guardava, e di chi molto probabilmente avrebbe sparso voce del nostro bacio.
Ritirai il premio senza dire a Greta il "prezzo" del premio.
Dovevo essere sincera, non l'avevo fatto per il portafogli, l'avevo fatto perchè volevo, io lo volevo.
Era l'una e due minuti e fortunatamente mia madre mi venne a riprendere potendo finalmente andare via da quella festa, cercando di mandare via il pensiero del mio primo bacio, forse il problema non era nemmeno che fosse fidanzato, ma che fosse proprio con lui, Christian D'Amico.


___________________________________________________________________________________________________

Buonpomeriggio!
Mi scuso per il ritardo ^--^''' Doveva essere prima di Pasqua, ma ho avuto degli impegni :\
Quanti amanti di "Hunger Games" ho qui? Poi ne parliamo u.u ahhaha...
Comunque ecco il primo bacio di Veronica ** e tutto grazie ai suoi occhii...
L'idea dell'obbligo per il premio è REALE, poiché una mia amica ad una festa doveva baciare un ragazzo (che neanche conosceva, pensate un po'!) per un drink, lei giustamente si è rifiutata!
E voi, cosa avreste fatto se ci fosse stato un Christian D'Amico come obbligo?
Al prossimo capitolo :D 
Baciii <3

Vanel.-

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Vacanze di Natale ***


-Vacanze di Natale


Il mio sonno, se così posso chiamarlo, fu molto turbato.
Non feci altro che girarmi e girarmi nel letto, non riuscivo a chiudere occhio.
Pensavo e ripensavo a quel bacio, ma che diamine mi era saltato in mente!?
Io Veronica Mancini, da sempre riservata con i ragazzi avevo baciato un ragazzo fidanzato, e inoltre era il mio primo bacio.
Come ero caduta in basso! Mi stavo trasformando in un mostro.
Però anche lui mi ha baciata, anzi, sembrava quasi dispiaciuto una volta che mi staccai di colpo!
Però avevo sbagliato anche io...
"Era per gioco" Cercavo di autoconvincermi, purtroppo non andò come previsto.
Il giorno della vigilia ero stanchissima e mia madre vedendomi in quelle condizione mi fece l'ispezione da capo a piede:
-"Quanto hai bevuto ieri sera? Cosa hai combinato? Ti hanno offerto qualcosa!? Sai che dentro i drink..."
-"MAMMA NON HO BEVUTO NULLA, SONO SOLO STANCA"-Risposi esasperata e visibilmente nervosa.
-"A me non sembra, guarda che occhiaie...e la tua voce così roca! Tu non esci più!"
-"Mamma sono stanca"-Cercai di calmare il mio tono di voce, non volevo giocarmi qualche festa di sabato, che già erano poche..
-"Auguri!"-Era mio fratello maggiore Simone, aveva 25 anni.
Ormai andava all'università, voti lodevoli, studente e figlio perfetto, bel ragazzo con una bellissima fidanzata, sempre sorridente, i miei di lui non si potevano di certo lamentare.
Era tornato ieri sera, mentre io ero alla festa.
Wow, io che avevo 15 anni ero fuori a far baldoria mentre lui che aveva 25 anni stava con i genitori passando una bella serata.
Mi sentivo quasi un errore, in imbarazzo, avevo sbagliato veramente tutto.
-"Simone!"-Esclamai sorpresa correndo tra le sue braccia
-"La mia sorellina! Ti sei divertita ieri alla festa?"
-"Si, molto.."
-"Non dirmi che hai già il fidanzato.."
-"Certo che no!"-Divenni rossa, perchè stavo pensando a LUI!?
-"Mmh, tanto lo scoprirò.."
-"Ho detto no!"-Risposi un po' rossa e un po' troppo di fretta, ero fregata.
Fortunatamente la vigilia mi fece tornare il buon umore e così anche le feste successive.

***
 
Il giorno di Capodanno, Greta mi chiamò al telefono:
-"Auguri Vero!"-Esclamò
-"Auguri Gre"
-"Ti va di passare l'ultimo giorno dell'anno con me? A casa facciamo una bella festa!"
-"Certo che si!  Aspetta, chi ci sarà?"
-"Oh la mia FAMIGLIA"
Famiglia, parola chiave, c'era anche lui.
-"Fa-famiglia hai detto? Cioè!?"
-"Vero ma stai bene!? Cioè mio padre mia madre e le mie due sorelline, e altri membri"
-"Greta ci sarà anche D'Amico?"-Meglio passare subito al sodo! Chiesi cercando di non apparire sospettosa, piano fallito ovviamente, visto il mio tono di voce ansimante..
-"No, Chris non verrà, perchè..?"
-"Oh nulla, era tanto per chiedere..."-Di sicuro avrebbe passato il capodanno con quella str...Elena.
-"Allora a stasera!"
-"Ci vediamo stasera cara!"
Dopo la chiamata Simone entrò in camera e incrociando le braccia e guardandomi sospettoso mi chiese:-"Chi è D'Amico?"
Mio fratello evidentemente non conosceva la parola BUSSARE  neanche NON ORIGLIARE.
-"Stavi ascoltando!? Non posso crederci Simone!"
Simone prese il cellulare in mano e dopo qualche minuto mi tornò a guardare ancora più divertito dicendomi:
-"Christian D'Amico, deve essere lui, è un tuo amico in comune su Facebook...e quindi è il tuo fidanzato?"
-"MA COSA!? E' un mio compagno di classe!
-"Beh,io indagherò"
Perfetto, se mio fratello avrebbe saputo che l'ho pure baciato ...
Fortunatamente l'ora di pranzo portò a termine quell'imbarazzante, e sottolineo imbarazzante conversazione.
Alle sette e mezza di sera andai a casa di Greta.
Lei era la mia migliore amica, ma di certo non potevo raccontarle del bacio, che stranamente non venne reso pubblico, anzi, sembrava che nessuno se ne fosse accorto-per mia fortuna-
-"Come hai passato le vacanze Vero?"
A pensare a tuo cugino in terza..
-"Bene tu?"
-"Bene, poi mi sto sentendo con uno della nostra classe, sai dopo la festa..."
-"Chi è costui?"
-"Luca, non ci credi vero?"
Beh no, Luca era sempre stata la cotta segreta di Greta sin dal primo giorno di scuola superiore.
Lui, ragazzo molto carino, occhi scuri penetranti, capelli scuri e carattere vivace e simpatico.
Era però uno circondato sempre da molte ragazze e sfortunatamente non aveva mai calcolato la mia amica Greta.
-"WOW, dici sul serio? Cosa è successo alla festa?"-Oh diamine che stavo facendo, mi stavo comportando male con Greta! Lei mi diceva sempre tutto mentre io le stavo nascondendo troppe cose, tutto da quando D'Amico ha messo piede nella nostra classe! 
-"Mi ha chiesto di ballare e mi ha detto che ero molto carina e poi abbiamo parlato"-Mi rispose quasi estasiata, il suo sguardo era sognante, la capisco..
-"Sono davvero contenta per te!"
-"E tu invece? Mi sembra impossibile che nessuno ci abbia provato con te alla festa, eri bellissima"
-"Oh ma sono stata io lontana da loro.."-Risposi cercando di essere più vaga possibile
-"Elena ti guardava con invidia"-Aggiunse poco dopo
-"Mmh?"-Mugulai
-"Beh, non l'hai notata di certo, però non faceva altro che guardarti, era chiaro che fosse gelosa, e anche Manuela l'aveva notato.
-"Cosa?"-Ero ancora perplessa
-"E perchè?"-Aggiunsi
-"Oh beh, io una mezza ipotesi ce l'avrei.."
-"Cioè?"
-"Chris ti stava notando, diciamo guardando, anzi diciamo praticamente FISSANDO"
Ok, adesso mi spiegate perchè non appena disse così il mio cuore accelerò il battito ed era pronto a partire come i fuochi d'artificio a Capodanno!?
-"Co-cosa?"
-"Beh io l'ho notato e anche Manu, però devo dirti una cosa"
-"Cioè?"
-"Massimiliano probabilmente è cotto di te...Manu mi ha detto così"
-"Ma cosa ne sa lei, io e Massi siamo amici da tempo e poi è impossibile..."
-"Proprio per questo! E perchè impossibile!?"
-"Non sono stata mai come Elena, non ho tutti i ragazzi che voglio ai miei piedi..."
-"Potresti, sei bellissima"
E fortunatamente l'ora del cenone di Capodanno interruppe un'altra imbarazzante conversazione;ma tutto oggi doveva succedere!?
Dopo cena io e Greta parlammo di altro e aspettavamo con ansia il 2014.
-"Cosa ti aspetti dal 2014 Vero?"
-"Beh, spero di essere promossa e di essere felice, tu?"
-"Più specificamente vorrei non avere debiti e fidanzarmi..."
-"Con Luca eh?"-Le chiesi diverita
-"Tranquilla, sono sicura che anche tu ti fidanzerai"
-"Oh, non mi interessa tanto..."
-"Ma certo, beh mancano 60 secondi, forse uno dei desideri più grandi è quello di restarti amica per sempre"
-"Lo stesso vale per me, grazie per tutto amica mia."
10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 BUON ANNO!
Sai Greta, spero di fidanzarmi veramente, di trovare la mia metà, ma infondo ciò che spero di più e di restarti amica.




 
Buonasera :)
Che risveglio per la nostra Veronica!
Mattina post-bacio :') vi è piaciuto il capitolo?
Come sempre prevalgono l'amicizia, l'amore e la famiglia u.u
Ci sentiamo presto! Lasciatemi una piccola recensione :D (anche piccola piccola!)

 
Vanel.-

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Dopo le vacanze ***


I giorni successivi a Capodanno furono molto belli: c'era bel tempo e buoni propositi.
Era arrivato il giorno della befana, il giorno della partenza di Simone.
Il pensiero che dovevo staccarmi nuovamente dal mio fratello maggiore mi rattristava, ma fortunatamente lui sapeva sempre come farmi ridere:
-"Auguri befanina"-Mi disse
-"Uh simpatico!"
-"Comunque non ho intenzione di dire nulla di questo Christian D'Amico a mamma e papà, ma sappi che anche quando sarò a Bologna investigherò su questo ragazzo"
-"Non c'è nulla da investigare! E' un mio compagno di classe, Simone!"
-"Ti arrabbi e diventi rossa, ne siamo sicuri?"
-"Ma pensa a Martina"-Martina è la sua fidanzata.
-"Mi aiuterà lei, almeno tra donne vi capite"
-"Che invadente"
-"Mi mancherai Vero"
-"Anche tu Simo"
-"Non fare troppi guai in mia assenza, credo che ci rivedremo a Pasqua"
-"Come? Così tanto?"
-"Forse si, questo è l'anno decisivo per i miei esami.."
-"In bocca a lupo allora"
-"Crepi, ci rivediamo sorellina"
-"Ciao grande rompiscatole, ti voglio bene"
Abbracciai forte Simone, avevo le lacrime agli occhi, era orrendo doversi separare nuovamente, ma NON dovevo piangere, perlomeno non davanti a lui.
La mattina successiva, quella del 7 Gennaio 2014 non riuscivo a stare calma.
Avrei rivisto lui, Christian.
Ma perchè ero così in ansia? Dopotutto tra me e lui non c'era niente...
Non appena entrai in classe sentii Greta urlarmi contro:
-"VERONICAAA"-Dalla serie: Non volevo attirare l'attenzione.
-"Hei"-Dissi io guardandola un po' male visto che tutti si erano girati verso di noi
-"Ciao ragazzi"-Disse Luca più energico del solito, mentre entrava in classe
-"Luca!"-Rispose Greta avvicinandosi verso di lui dandogli un bacio sulla guancia.
Ebbene lei il fidanzato probabilmente l'aveva già trovato.
Non appena si sedette la guardai cercando di farla parlare e lei mi liquidò dicendo:-"Siamo solo amici"
Certo, amici.
"In tutta la sua bellezza, nelle sfilate più famose di Milano entrò il fantastico modello della D&G: CHRISTIAN D'AMICO."
Ovviamente sono ironica.
Ma andava detto!
La sua entrata snob e il suo sorriso malizioso mi fecero alzare un sopracciglio di disapprovazione mentre le ragazze della classe lo guardavano estasiate.
Portava un paio di jeans chiari e una maglia verde che gli faceva risaltare gli occhi, ciuffo ribelle, tipico abbigliamento da bad boy - fallito (a mio parere).
-"E' diventato ancora più bello"-Disse una di loro.
Ok che diamine stava succedendo!? D'Amico si stava dirigendo verso di NOI, cosa voleva?

ANSIA
ANSIA
ANSIA


Senti Veronica volevo dirti che il bacio della festa per me non ha significato niente?
Non mi interessi minimamente perciò non farti film mentali?


Invece, a mio grande stupore e sorpresa ci rivolse un sorriso carico di entusiasmo.
-"Chi si rivede"-Disse rivolgendosi a me e Greta
-"Buongiorno cugino"
-"Ciao"-Dissi io cercando di restare formale
-"Vi dispiace se torno dietro di voi?"
-"No"-Rispose Greta
-"Davvero?"-Dissi, ma perchè parlo senza pensare!?
-"Ok allora torno dietro di voi"
-"Ma perchè ha cambiato posto?"-Sussurrai a Greta
-"Non so"
Christian intanto si era messo le cuffie e tranquillamente si stava ascoltando la musica.
Era entrata anche Elena e si era seduta al suo posto, non ci salutò nemmeno.
Ma un momento, non salutò neanche Christian...questo vuole dire che si erano lasciati?
Loro si erano L A S C I A T I ?
Una parte di me stava inspiegabilmente esultando, l'altra si chiedeva se era stato il nostro bacio la ragione.
Christian abbassò la testa per qualche secondo, una volta che la rialzò notai che aveva gli occhi lucidi.
Stava per piangere, perchè Elena l'aveva lasciato?
Ma certo, Elena è venuta a sapere del nostro bacio, lei lo ha lasciato e lui si sente in colpa.
In effetti non mi ha dato molta importanza quindi è l'ipotesi più plausibile, purtroppo.

 
***


I giorni successivi Christian e io parlammo poco, anzi direi per nulla.
Lui preferì la compagnia maschile ed Elena ogni tanto mi lanciava qualche sguardo assassino, in che guaio mi ero cacciata?
Quando tornai a casa presi il mio cellulare e ascoltai la canzone:
"If I die young" 
Mi distesi sul letto quasi con le lacrime agli occhi, stavo sbagliando tutto.
Il giorno successivo, era il 14 gennaio, tra due giorni era il mio compleanno.
Durante l'ora di Informatica andai dal mio computer, il numero 16.
Mi ero appena seduta, ma notai un piccolo particolare:Il mio computer era rotto.
-"Mancini, il tuo computer non funziona, dovrai lavorare con qualcuno"-Mi disse la prof  
-"Ehm vado da De Angelis"
-"Oh puoi andare anche dal numero 9, ha bisogno di aiuto, tu sei molto brava"
-"Va bene"
Il numero 9 era Massimiliano.
Un ragazzo veramente simpatico e molto bello, peccato che la scuola non era di certo una delle sue migliori doti.
-"Ehm la prof mi ha detto che dovrei lavorare con te"-Dissi un po' timidamente
-"Perfetto, così mi aiuti!"
-"Già a Fisica hai fatto dei miracoli quindi mi fido di te"-Aggiunse
-"Mmh dobbiamo realizzare un lavoro con Excel"
-"Con cosa!?"
-"Tranquillo, ti spiego io"
Io e Massimiliano scherzammo per tutta l'ora, ovviamente dopo aver lavorato duramente.
Era più simpatico di quanto pensavo, ci sapeva fare perfino con me che con i ragazzi ero una frana.
La nostra pacifica conversazione venne interrotta dal disturbatore per eccellenza che negli ultimi tempi -s-fortunatamente- mi aveva abbandonata:
-"Ma voi lavorate insieme?"
-"Si, e quindi?"-Il mio tono era un po' sgarbato? Uh che peccato, colpa del nostro scarso colloquio negli ultimi giorni? Chissà...
-"Niente, era solo per chiedere, siete una bella coppia"
Dopo quella sua stupida esclamazione divenni rossa, odiavo quelle battute, già mi era difficile essere amica di un ragazzo! Fortunatamente Massimiliano con disinvoltura riuscì a rispondere:
-"Grazie, ti sei lasciato con Elena?"
-"Sì"-Rispose per poi alzare un sopracciglio e andarsene
-"Sono sicuro che è stata lei a lasciarlo"-Continuò
-"Lo credo anche io..."-
***

Durante la ricreazione metà classe si era quasi svuotata ed Elena andava con il suo gruppetto dentro il bagno a sparlare di tutti e di tutte.
Era cambiata, moltissimo.
Lei non era la tipa che faceva così, era dolce, sensibile, ma forse come diceva giustamente Greta, quella era solo una maschera, la Elena che si stava mostrando ai nostri occhi era sempre stata così, sempre.
Dal momento che avevo l'interrogazione di Scienze durante la ricreazione ripassai restando tranquilla, da sola nel mio banco.
-"Tu"-QUELLA VOCE, sobbalzai di colpo, poteva venirmi un infarto, D'Amico.
-"Che c'è!?"-Chiesi facendo notare il fastidio che provavo.
-"Ma tu che fai? Prima mi baci e poi ci provi con un altro?"
Ma siamo seri? Le mie orecchie stavano veramente sentendo quelle parole? Non era un sogno? 
-"COSA!?"-Più che una domanda sembrava un'esclamazione per come l'avevo pronunciata! Spalancai gli occhi sorpresa, turbata, ma diamine!
-"Era solo una curiosità"
-"Era per gioco"-Oh si, la parolina chiave che giustificava quel bacio e che mi ripetevo durante le vacanze
-"Beh sai ho pensato, non è stato solo un bacio a stampo"
-"Dove   vuoi   arrivare?-Pronunciai quelle parole per volta, quasi impaurita dalla risposta
-"Nah, niente di che. Volevo precisare"
-"Io dovrei ripassare"-Piano B:Non controlli l'ansia? Cambia argomento!
-"Scienze?"
-"A quanto pare"-Risposi mostrando il libro di Biologia
-"Ciao Mancini"-Mi salutò con un tono così odioso, chi diamine si credeva di essere! E poi la storia del bacio sono sicura che l'avrebbe portata avanti per l'eternità.
Forse voleva solo prendermi in giro..odioso!
***

Una volta tornata a casa dopo essermi connessa su Facebook, mi venne quasi spontaneo visitare il suo profilo, che ormai appariva per primo non appena scrivevo la consonante "C".
Aveva condiviso una canzone che piaceva molto anche a  me: "Dove Sei"
Stavo per mettere mi piace, ma ricordai una cosa.
Quella canzone parlava della fine di un amore, di una persona che tiene nel suo petto qualcuno solo per dimenticare quella che ama....
Lui stava facendo così con me.
Per colpa di quel bacio aveva lasciato quella che amava, e adesso si stava prendendo gioco di me.

Continuando a visitare il suo profilo notai un'altra canzone condivisa proprio il giorno della vigilia.
"Do What U Want"
Era la canzone del nostro "bacio", il sottofondo di quella sera.
Stavo per perdere i sensi, e lui l'aveva condivisa proprio il giorno dopo la festa.
Aveva aggiunto alla didascalia un cuore e c'era un commento, quello di Elena che rispondeva con un cuore.
Ma allora il 24 loro stavano ancora insieme?Quindi non si erano lasciati il giorno della festa! E lui ovviamente aveva condiviso la canzone perchè piaceva ad Elena, avevo solo la testa più confusa di prima, chiusi il computer  lasciai perdere quei pensieri ascoltando a mia volta un po' di musica...


















 
Adoro questo capitolo, e adoro anche Veronica..
Okay dovrebbe essere normale, è la mia protagonista...ma io adoro in modo diverso tutte le mie protagoniste, perché sono qualcosa di unico e di speciale, e Veronica ha quel carattere che adoro, e adoro anche D'Amico.
Aaha okay, spero che anche voi adoriate loro!
Vi lascio, finalmente ho ripreso la storia! Spero di leggere una vostra recensione, ma davvero!

A PRESTO!!!
Vanel.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Succede a tutte le ragazze ***


"Succede a tutte le ragazze"

Succede anche a voi? Buona lettura! :D
Il capitolo è davvero breve ma molto carino :D

I giorni di gennaio passarono velocemente, e me ne resi conto a stento.
Novità?
Greta si era fidanzata con Luca.
Avrei dovuto essere felice, ma mentirei se dicessi così.
Da quando Greta si è fidanzata, non fa altro che baciarsi giù per le scale come fanno tutte le coppie del liceo.
Inoltre io mi ritrovo ad essere la terza incomoda, è orrendo.
Fortunatamente non ha cambiato posto dicendo che sarebbe troppo eccessivo farlo, anche se non comprendo bene quale sia il significato di "eccesso".
Le buone notizie, se così si possono chiamare, sono che vado d'accordo con D'Amico, che ormai sto chiamo Christian, ma solo quando sono distratta!
E' il tipo di rapporto che tutti hanno con i propri compagni di classe, giusto no?
Ma è normale visitare il suo profilo Whatsapp o Facebook senza neanche rendermene conto?
Il problema è che non so con chi parlarne, Greta è completamente fuori e adesso parla sempre lei.
Io nel mio piccolo mi sento misera come un penny, sono l'unica ragazza di 16 anni che non ha mai avuto l'occasione di essere fidanzata?
E' imbarazzante.
Altrettanto lo è stare seduta qui: nella panchina di fronte scuola con Greta e Luca (che ormai vedo come un'unica persona) e D'Amico.
Non chiedetemi perchè c'è anche lui, da quello che ho capito è diventato amico di Luca.
Oggi si entra in seconda, sono ancora le 8:30.
"Verò che dobbiamo fare oggi?"
Devo ancora abituarmi a D'Amico che mi chiama per nome, sobbalzo ogni volta che lo fa, oddio.
"Il compito di...inglese"
"In realtà è domani"-Interviene prontamente Greta
"Stai a perde i colpi, Mancini?"-Ecco che ritorna con i cognomi
"In realtà sto morendo di freddo, e voi siete noiosi"
"Vero! Ma che ti prende!?"-Mi chiede Greta
"Scusa Gre ma è la verità"
D'Amico annuisce impercepibilmente, e Greta lo nota subito.
"Tu zitto Chris che con Elena facevi di peggio!"
Ecco, sapevo che l'avrebbe detto.
"Ma è vero che...l'avete fatto?"-Chiede Luca
D'Amico non risponde e lascia la frase in aria infastidito.
Io da parte mia, se prima pensavo di essere stata in imbarazzo mi sbagliavo, adesso sono in imbarazzo.
Da quel che so Elena e Christian stanno cominciando a risentirsi, almeno così dice Greta e lei, io non le sopporto più.
E' vero che Greta è la mia migliore amica, ma adesso che è fidanzata litighiamo spesso, e lei inizia a ricredersela davvero molto.
Assomiglia quasi ad Elena.

Quando entriamo in classe c'è la la prof di Inglese che ci aspetta, siamo sorpresi di tale tempismo quasi tutti.
"Ragazzi devo darvi una bella notizia!"
"Tutti promossi?"-Dice Massimiliano a bassa voce
"Si va in gita scolastica a Venezia! Sono riuscita a convincere gli altri docenti, sarà davvero molto bella"
Tutti emettono grida e risatine di allegria ed eccitazione.
Tranne la sottoscritta, l'avrei fatto anche io se non avessi avuto una migliore amica innamorata e completamente andata.
"Cos'è questa faccia Mancini? Hai paura di dover fare da baby-sitter poi?"-Mi giro e vedo Elena che ride della sua stessa battuta, la odio.
"Preoccupati di non finire a sedici anni e incinta tu piuttosto"
"Non sto limonando con nessuno adesso"-Mi fa lei e poi guarda verso Greta e Luca.
"Non sono problemi tuoi"-Deve cadere il cielo?
Sbaglio o CHRISTIAN D'AMICO mi ha appena difesa?
"Su Chris! Sei noioso quasi quanto lei"
"Veronica non è noiosa"-Posso dire di aver sentito tutto.
"La difendi adesso?"
"E' più matura di te però"
"Che tipo di maturazione vedi in lei? Non credo che abbia lo stesso tipo di maturità mia..."
Chissà a cosa sta alludendo...
"Non mi sono fatta tutta la classe, però grazie per il consiglio, me lo salvo in caso un giorno voglia diventare come te, di sicuro non oggi, né domani, né mai"-Dico e mi sorprendo della mia stessa frase.
Lei fa una smorfia e va via, D'Amico mi poggia una mano sulla spalla.
"Mi stavo chiedendo proprio quando avresti iniziato a parlare"
"Aspettavo il momento giusto"
"Ci vieni a Venezia?"
"Beh...quando mi ricapita?"-Mi sorride e potrei giurare di aver visto i suoi occhi verdi fissarmi e brillare, almeno per un secondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Twitta e stai a guardare! ***


Dedicato a tutte le ragazze impacciate ma piene di qualità,
costantemente messe all'ombra da parte di amiche orrende

Twitta e stai a guardare!

 

Un lunedì ha due prospettive, uniche e intramontabili:
1) La depressione inizio settimana
2)La stanchezza dovuta alla scuola
Ma oggi si era aggiunta un'altra prospettiva, nuova e ben peggiore delle ultime due:
3)La tua migliore amica che inizia la settimana snobbandoti alla grande

Questo è senza dubbio uno sbagliato inizio settimana, anzi, inizio mese!
Proprio davanti ai miei occhi c'è la mia amica, la ragazza che era sempre stata un punto di riferimento che mi dava la forza di svegliarmi ogni lunedì, e fatico a credere che quella ragazza è la stessa di adesso.
"Sabato sono andata allo Zonko! Pieno di gente figa, tutti amici di Luca, ovvio, ma presto diventeranno anche miei! Oh c'era Elena, non è poi così antipatica se la conosci meglio, sai? E c'era anche Chris! Vero solo tu fai la monaca di clausura praticamente! C'era tutta la classe, tranne te e la sfigatella di Virginia"
La mia reazione non è immediata, da prima la guardo, poi spalanco la bocca, infine torno a guardarla e non so più chi sto guardando.
"Allora ti suggerisco di frequentare quest..."
"Ah poi Chris ha pomiciato con una"
Quarta prospettiva...
"Stavi dicendo Vero?"
"Lascia perdere..."
"Sabato prossimo ti porto con me! Così conosci uno degli amici di Luca...ti meraviglieresti se sapessi cosa succede lì il sabato sera!"
Non rispondo perché altrimenti Dio solo sa cosa uscirebbe dalla mia bocca.
"Chi era quella ragazza?"-Dico invece con nonchalance.
"Quale ragazza? Ah di Chris! O si chiama tipo Lucia...sono amici di vecchia data da quel che so...""
"Ah"
Lascio Greta che intanto è stata raggiunta da Luca e vado verso Massimiliano, l'unico con cui vado d'accordo senza litigare.
"Manci, che fai?"
"Girovago, tu? La prof ancora non arriva..."
"Dovremo metterle una nota per il ritardo"
Sento due mani sopra le spalle e mi iniziano a scuotere.
Mi giro: Christian D'Amico, cosa vuole da me!?
"E' vero che l'anno scorso hai evitato un ragazzo solo perché tu pensavi che lui pensava che ti piaceva?"
"Oh...come fai a saperlo!?"
"Sabato Elena e Greta si sono messe a parlare un po' di te"-Risponde Massimiliano cauto.
"Questo è troppo!"
Vado verso Greta e la stacco senza troppe cerimonie da Luca.
"Oh ma sei impazzita!?"
"Tu! Solo perché sei mia amica non sei autorizzata a raccontare di me a tutti!"
"Allora lo sai"-Mi disse sconsolata facendo montare ancor di più la mia rabbia
"Si lo so! Non fare questa faccia da ebete!"-Gridai attirando l'attenzione di Marco Lupo che era stato in silenzio per tutto il tempo.
"Te l'avrei detto io stessa...solo che non ne avevo il coraggio"
"Oh ci credo! Sei solo una vigliacca! Però il coraggio ce l'avevi per raccontarmi di quanto sia sfigata e di quanto tu ed Elena siate fighe!"
"Ero ubriaca, non sapevo quello che dicevo, è stata la mia prima sbronza ed Elena ha iniziato a parlare"
"Dovresti vergognarti! Questo non giustifica un bel niente, conferma solo che sei facilmente trasportabile e ingenua!"
"Non posso credere che tu l'abbia detto davvero"-Mi disse.
Adesso voleva essere lei quella ferita!?
"Non fare la vittima!"
"Quindi finisce qui? Era questo il tuo obiettivo? Ti serviva solo una spalla a cui parlare e parlare perchè a te piace troppo attirare l'attenzione su te stessa, e quando la spalla è diventata più importante di te ti sei messa in allerta! Complimenti"
"Stai scherzando? Non mi interessava essere al centro dell'attenzione, e poi eri tu quella che non parlava mai! Ma cosa c'entra? Non è mai esistita una sola spalla, eravamo migliori amiche e basta, non capisci i tuoi errori, sei troppo immatura"-Dissi
"Eravamo migliori amiche, con me hai chiuso"
"Io con te ho chiuso da tempo!"-Dissi.
Andai al primo banco, il più lontano possibile da lei.
La cosa che mi fece più male fu che la maggior parte della classe andò da lei a consolarla o a sparlare di me, mentre io restai li a sfogliare il libro di Inglese aspettando la prof che non arrivava.
"Hei"-Alzai lo sguardo, era Massimiliano.
Feci un timido sorriso, almeno lui.
"Mi dispiace, mi sento un po' responsabile"
"Tu non c'entri niente"
"Se ti fa stare meglio, hai avuto tutto il diritto di dirle quelle cose, poi lei è stata brava a rigirare la frittata"
"Grazie Max"
Mi fece il segno dell'OK e poi andò dal suo amico a discutere di calcio.

Durante la ricreazione Greta (Oppure colei che non volevo nominare, faceva molto Harry Potter) uscì con Luca ed Elena.
Mi disgutavano.
Io andai al termosifone e presi il cellulare andando su Twitter.

"Esiste un giorno peggiore di questo? Mai stata tanto depressa e incavolata"

-Scrissi mettendo come hastag #lunedìdelcavolo
Dopo pochi minuti ricevetti una menzione: 

@VeronicaManci Non ti sopporto depressa. Non ho nessuno da criticare poi. #sucolmorale

Sorrisi e lo aggiunsi ai preferiti facendo anche il reetweet.
Era di Marco Lupo!

@MarcoLupo Sto aspettando la fine del mondo, tu che mi dici di non essere depressa? Wow queste si che sono sorprese #omg 

@VeronicaManci E' abbastanza noioso dover subire i tuoi sospiri malinconici. Rammenta: Adoro criticarti, ma solo quando sei alla mia pari. #sorridi

@MarcoLupo Oh davvero notevole. Sei uno sfidante di voti leale 

@VeronicaManci Le ragazze di questa classe sono davvero bigotte, devo rammentare alla mia più temibile nemica che non può farsi abbattere da teste vuote. Forza Mancini, combatti

@MarcoLupo Il nemico del mio nemico è mio amico? :)


Chiudo il cellulare e mi volto verso Marco che fa lo stesso.
E' seduto come sempre e solo adesso riesco a notare che quel disprezzo che sembrava mostrare nei miei confronti era ammirazione, e che in questo momento, mi sta guardando in maniera diversa.
Ma tutto viene interrotto, così come è iniziato, finisce.
D'Amico si mette in mezzo e mi guarda.
"Hai twitter e non mi segui?"




Post Scrittum: La dedica fatta su non è niente di personale, solo che conosco tante ragazze messe sempre all'ombra dalle loro amiche che non riesco più a sopportarlo!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Istinto che comanda ***


Istinto che comanda.
 



Il rapporto con Greta durante queste settimane non è migliorato, forse è peggiorato.
Mamma non ha fatto altro che chiedermi cosa fosse successo tra noi, un tempo molto amiche, io liquido ogni volta la domanda tornando in camera.
E' vero che dopo aver litigato con lei alcune ragazze della classe, come Louis e Simona sono diventate mie amiche, ma la verità è che Greta mi manca un casino, la vecchia Greta però.

Un giorno accadde una cosa davvero strana:
Era la prima ora e avevamo Storia, Greta era arrivata in ritardo con la faccia bianca di chi ha appena pianto.
Stavo di impulso per alzarmi e andare da lei, ma poi mi ricordai:"Non siamo più amiche"
La lezione continuò come sempre: noia, noia, noia.
Anche D'Amico doveva aver notato la faccia di Greta, venne richiamato dalla prof più volte per averla guardata.
Stessa cosa rischiavo io, che però sapevo essere molto più discreta di Christian.
-Ah, ragazzi! Dovete fare il versamento della quota decisa per la gita entro e non oltre il 20 giorni a partire da oggi, chi c'è c'è, chi non c'è resta a casa!
La gita, già.
Mia madre mi aveva consigliato di restare a casa se non mi sentivo sicura, però la verità è che una parte di me voleva andarci, sapeva che quella sarebbe stata la cosa giusta.
L'istinto, già, era per quello che ero ostinata fino al massimo.
Durante la ricreazione Massimiliano venne da me per chiedermi qualche dritta su Matematica (che francamente non avevo capito neanche io), fatto sta che alla fine abbiamo passato la ricreazione insieme a parlare, è stato bello.
Forse ancora di più il fatto che D'Amico fosse sempre vicino a noi a guardarci.
-E quindi a Venezia ruberò una gondola!-conclude ridendo Massimiliano.
-Sarà divertente...
-Che idiota.-interviene D'Amico, che avevo perso di vista.
-Idiota sarai tu, vieni a Venezia?
-Certo che vengo!
-Beh allora ne vedremo delle belle.
-Posso parlarti un attimo, Veronica?
Mi sta chiamando per nome intero, come cambiano le cose da un periodo ad un altro.
-Certo!-rispondo un po' troppo in fretta.
Massimiliano sembra infastidito, però maschera tutto col suo classico sorriso sornione e prende il cellulare iniziando a giocare ad "Angry Games"
Christian mi fa segno di allontanarci da lui, adesso il fastidio di Massimiliano diventa evidente.
-Che c'è?-chiedo un po' troppo scorbutica, durante l'ultimo periodo mi ha perlodipiù ignorata, dovrei essere arrabbiata con lui, eppure sono già pentita di avergli risposto così.
Stamattina ha i capelli castani disordinati, eppure mentirei se dicessi che quel look non gli dona.
Alcune ragazze del primo passano e senza farsi troppi problemi dicono "è bellissimo".
Fossi stata in loro, mi sarei sotterrata.
Ma Christian non gli rivolge neanche la minima cura, i suoi occhi sono concentrati solo su di me, e questo mi imbarazza.
-So che tu e Greta non siete più amiche, ma io ci parlo ancora, e ho notato che è cambiata, ha dei problemi, tu sei l'unica persona che può aiutarla, non so cosa le sta succedendo, ho paura che Elena la stia cambiando troppo.
-E' grande e vaccinata, si sa prendere cura di se stessa.-dico meravigliandomi della mia acidità.
-Lo so che non digerisci quello che ti ha fatto, neanche io lo posso sopportare, ma credo che sia influenzata da cattive compagnie. Greta non ha l'autoconsapevolezza e maturità che hai tu. Lei non sa comportarsi come fai tu, è facilmente trasportabile. Per anni è riuscita ad andare avanti perchè c'eri tu con lei, la frenavi. 
D'Amico mi sta facendo indirettamente dei complimenti, quanto è complesso questo ragazzo!
-Che cosa devo fare?
-Ti aiuterò anche io, scopriamo che le sta succedendo.
-Le cose con Luca non stanno andando bene ultimamente?
-Cosa? No! Anche io all'inizio lo pensavo, eppure vanno d'amore e d'accordo, c'è dell'altro.
-Forse la famiglia?
-Probabile
La campanella suona ed io mi dirigo verso la classe, D'Amico mi mette una mano sulla spalla e mi dice:-Sei una persona fantastica, Veronica, non fare l'acidona che proprio non ti riesce, nonostante Greta non sia più tua amica, tu ti preoccupi ancora di lei, e non smentirmi: lo vedo nei tuoi occhi, so leggere quel tipo di sguardo, è lo stesso che ho io dopotutto quando mi preoccupo di te.
-Di me?-chiedo in preda allo shock.
-Già, Mancini, non credere che ti abbia voltato le spalle, non l'ho mai fatto, ogni tanto ti serve qualcuno che ti mette un freno pure a te, sennò ti ritrovo a rubare le gondole con quello lì, che a proposito, dovresti smettere di frequentare, non mi piace.
D'Amico non mi da' neanche il tempo di ribattere, si dirige in classe con il suo classico sorriso orgoglioso (sorride sempre così quando ha la sua ultima parola), sospiro irritata (sono orgogliosa anche io!) ma poi sorrido e non so neanche io il perchè.
Greta una volta mi aveva detto che io e Christian eravamo uguali, ai tempi la guardavo con la faccia tipo:"ma che diamine dici!?", adesso invece non potrei darle più ragione.
Sospiro nuovamente, devo salvare Greta, il mio istinto mi dice di farlo, e io voglio farlo.

Salve ragazze!
Scusate se non ho più continuato questa storia, ma quando ci provavo venivano fuori cose senza senso, non avevo proprio più ispirazione.
Le cose sono cambiate come potete vedere! Cosa ne pensate del capitolo?
Prometto che la prossima volta sarò più svelta, adesso mi ritiro nel desolato deserto che è la matematica! A proposito... se vi va ascoltatevi al canzone "Green Eyes" dei Coldplay, l'ho trovata molto di ispirazione per i miei protagonisti, e un po' anche per me che ho la stessa fisionomia di Veronica...
Un bacio e alla prossima!
Vanel.-

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Verso Venezia ***


                                                                          
Verso Venezia


 

Mia introduzione: La prima parte del capitolo è sopratutto introspettiva, conosciamo meglio Veronica, meglio di quanto magari l'abbiamo conosciuta in precedenza.
C'è anche molto di me in quelle righe.
Scusate per il ritardo, buona lettura care lettrici! <3



Venezia, la città più romanica del mondo per alcuni, una laguna infestata per altri.
Alla fine, l'importante non è neanche quale sia la vera essenza, ma la prospettiva dalla quale questa viene visualizzata.
E così sono le persone, relative per ognuno di noi.
Alcune azioni ci feriscono, altre ci spaventano, ma alla fine, tutte ci cambiano, cambiano la nostra vera essenza.
E neanche una differente prospettiva forse potrebbe cambiare la situazione.
Ad esempio, città romantica o laguna infestata, Venezia resterà pur sempre una città bellissima.

In questi mesi mi guardo allo specchio e vedo una completa estranea a quella che ero abituata a osservare.
I capelli sono più lunghi, gli occhi del medesimo colore di sempre, ma davanti a me c'era un'estranea.
Riflettevo su come la vita fosse diventata un casino, sulle pugnalate alla schiena che ricevevo, sui nuovi rapporti che stavo costruendo...
Ma nonostante tutto, mi sentivo sola.
Sola.

Guardo titubante la valigia ancora sopra il letto, vuota.
Devo riempirla di vestiti e tutte queste cose qui, non ne ho proprio voglia.
Non ho quell'entusiasmo che di solito si associa ad uno che deve partire in gita scolastica...
Tanto per dirne una, divido la camera con Manuela Pezzi (colpa della prof).
Prendo le mie maglie preferite, i jeans e tutto quello che mi serve.
Metto anche un vestito, lo stesso della festa al Light, scarpe e tutto il resto.
Ecco.
La valigia è finita.
Domani si parte.
Ho il cuore in gola.

ORE 3:45, si parte presto.
Aspetto l'autobus con mia madre, ci sono alcuni "soggetti" della mia classe, rivolgo loro un discreto saluto e poi guardo altrove.
Non mi fido più di nessuno.
Loro sono stati i primi a venirmi contro con Greta.
Poi arriva Marco Lupo.
Diamine, perché voglio piangere?
Marco è uno dei saluti più belli della mattinata, sincero per davvero.
Lui! Doveva essere mio nemico. Dovevamo odiarci.
E alla fine è quello che più apprezzo.
Poi arriva Massimiliano, e la tristezza va via del tutto.
-Veeronica, andiamo a prenderci 'sta gondola?
-Beh, io ti lascio Vero, miraccomando! Non ti ripeto tutte le avvertenze ma le sai. Divertiti, tesoro! E chiamami appena arrivi.
Abbraccio mia madre che saluta Massimiliano e Marco.
-Che gita che deve uscire...-commenta Marco.
-Già.
-Oh, ecco D'Amico e... Greta.-dice Massimiliano guardandomi incerto.
-Sono parenti.
-WTF? Davvero? Allora la stronzataggine è di famiglia...
Marco ride, io mi limito a sorridere.
Non critico più D'Amico come una volta.
-Che freddo...-dice Marco.
-Decisamente.-confermo.
Nebbia, freddo, e ciao ciao sole.
-Veero che ti siedi vicino a me?-mi propone Massimiliano.
-Oh sì! Va bene.-rispondo sollevata, davvero. Non avrei avuto nessuno altrimenti.
Elena parla con Manuela, le due sono nuovamente amiche.
Poi vedo Christian che abbandona la coppia Greta-Luca e viene verso di noi.
Massimiliano e Marco si muovono a disagio, infastiditi.
-Buongiorno, Mancini.
Non riesco a trattenere un sorriso:-Buonanotte, dove lo vedi il sole?
-E' una metafora.-mi fa.
-Interessante.
-Oh... ecco il bus, comunque è successo di nuovo.
-Cosa?
-Non qui.
Guarda Marco e Massimiliano che non gli rispondono col più affettuoso degli sguardi.
-Dopo allora.
-Dopo.-mi dice e poi sale sul bus.

Capofila degli ultimi posti, un posto che preferisco.
Sorrido a Massimiliano grata, senza di lui sarei stata sola.
-Ma... tu e D'Amico...
-Io e D'Amico cosa?-chiedo confusa.
-Beh... sembrate più che amici!
-Oh No! Assolutamente. Siamo solo amici.
-Sapevo che lo odiavi.
-Sì però adesso è cambiato, ci vado d'accordo.
-Bene... che ne dici se ci ascoltiamo un po' di musica?
-Io dormo, sono troppo stanca!
-Allora... buonanotte.

Quando mi risveglio l'autobus si è appena fermato all'autogrill.
Massimiliano mi scuote per la spalla:-Buongiorno lady.
-B...buongiorno-dico sbadigliando.
-Hai fame?
-Decisamente, scendiamo.
Massimiliano mi sorride  e scendiamo insieme.
Mi suffermo un po' sul suo aspetto fisico: pelle chiara, occhi scuri e capelli castani.

All'autogrill, Elena, Manuela, Greta e Luca si siedono sui tavolini e fanno colazione.
Elena snobba qualche povera anima prendendola in giro, Luca scoppia a ridere e Greta si unisce sommessamente alla risata.
Per un attivo i nostri sguardi si incrociano.
La guardo severa, come per rimproverarla.
Lei sposta il suo sguardo fingendo la mia non esistenza.
Massimiliano mi poggia le braccia sulle spalle e mi guida verso il bar.
Gesto che mi avrebbe dato fastidio in passato, ma che adesso non recepisco come campanello d'allarme.
E la cosa più assurda di tutte è forse proprio questa.
Il mio rapporto con Massimiliano è fantastico! Non c'è quel pregiudizio... solo amicizia, grande amicizia.
Marco ci raggiunge mentre pulisce i suoi occhiali da vista stile nerd.
Anche Marco è da adorare, nonostante siamo sarcastici l'uno con l'altro, credo che se continua così, quest triangolo di tre pazzi amici possa continuare anche oltre il quinto.
-Cornetto alla crema, gracias...-dice Massi.
-Anche per me e uno alla nutella.-dice Marco.
Christian è con Davide, uno dei suoi migliori amici.
E mi guarda.
Continuo a guardarlo e sorrido.
Lui fa lo stesso e sento le farfalle nello stomaco...
No, è la fame.
E' passato troppo tempo.
E troppe cose sono successe.
Mentre mangio il cornetto, non posso fare a meno di pensare a come nel tempo, le cose siano cambiate.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Lost in Confusion ***


LOST IN CONFUSION









Ripartiamo e sono più affamata di prima.
Il resto della mia classe è vivace, persino Massimiliano si sta annoiando vicino a me.
Quando penso che invece la mia vivacità sia andata chissà dove, si presenta D'Amico.
-Posso sedermi un attimo qui?-chiede a Massi.
-Perché?
-Devo dire una cosa a Veronica.
Massimiliano esita per un momento, poi in silenzio si alza e mi rivolge uno sguardo carico di dubbio.
Va al posto di D'Amico, tre sedili più dietro.
Christian D'Amico è seduto di fianco a me, cosa che devo ammettere, mesi più tardi mi avrebbe riempito d'ansia, ma adesso sono tranquilla, e decisamente sorpresa di me.
-Dovevo parlarti.-mi dice -E' successo di nuovo, Greta si comporta sempre in modo più strano, durante la gita voglio scoprire cosa le succede, sarai con me?
-Ormai ci sono troppo dentro.-rispondo senza pensarci.
Mi fa un sorriso complice e poi abbassa la voce:-Ma sei sicura di essere a tuo agio con quello lì vicino a te? Se vuoi posso stare io qui.
Oh!
-Sto benissimo con Massimiliano, non preoccuparti.-rispondo.
-Oh, va bene.
-Già.
-Beh, io vado, ne riparleremo comunque... tra poco saremo a Venezia.
-Si! Allora... a dopo.
D'Amico mi rivolge un sorriso un po' tirato per poi andare via.
Massi torna immediatamente guardandomi circospetto, io resto in silenzio mentre cerco di decifrare perché mi sento così...

Due quarti d'ora più tardi siamo arrivati.
I prof ci spiegano che dobbiamo prendere il traghetto per arrivare a ciò che è la laguna di Venezia.
Massi è sempre vicino a me, e anche Marco.
Parliamo delle sciocchezze più assurde, Marco è fissato con Hunger Games mentre Massi parla solo di calcio, io ogni tanto intervengo ma ho la testa tra le nuvole.
-E allora l'hai letta?-mi chiede Marco.
-Oh... e cosa?
-Sicura di sta bene?-chiede Massi.
-Si! Non stavo ascoltando...
Il mio sguardo si posa senza volerlo su D'Amico, Oh!
Anche lui mi sta guardando.
Mette gli occhiali da sole e poi distoglie lo sguardo dal mio.
La Marinelli ci grida di "muovere il culo" e andiamo tutti verso il traghetto.
Io, Massi, e Marco, prendiamo posto.
Dopo un po' ci raggiunge la Marinelli e un'altra prof, ovviamente dovevano sedersi proprio con noi.
La Marinelli inizia a dialogare con Marco del consumo dell'EXPO e bla bla, l'altra prof incredibilmente gioca a "Ruzzle" sul suo smartphone e Massimiliano... oddio, mi fissa.
Io guardo ansiosamente i piedi mentre sento il suo sguardo insistente su di me.
Inavvertatimente mi prende la mano e me la stringe, mi volto immediatamente e lo vedo sorridere.
-Hai paura?-mi chiede.
-E... di cosa?-balbetto.
-Del traghetto, sembri molto a disagio.
-Oh... mal di mare!-invento.
-Mancini! Tutto bene?-chiede preoccupata la Marinelli.
-Ehm... ecco... io...
Nonostante il rumore assordante del motore qualcuno sente la Marinelli, perché subito dopo grida:-MANCINI ADESSO VOMITA!
Tutti iniziano ad agitarsi imattiti e a ridere.
Perfetto, eccolo qua il disagio.
-IDIOTA!-grida Massi e si alza.
Io resto a bocca aperta mentre Massi prende per la maglietta il ragazzo che un attimo prima mi aveva deriso.
Non so, ma sento il bisogno di alzarmi.
Così mentre il ragazzo è trattenuto da Massi, che a sua volta è trattenuto dalla Marinelli, intervengo io.
-Non ti preoccupare, Massi.-gli dico prendendolo per un braccio.
Ma lui non si calma, così a  voce più decisa dico:-Massi, basta!
Lui si ferma e lascia andare via il ragazzo, la Marinelli lo ricopre di rimproveri, e lui mi guarda allarmato.
-SEDUTI! TUTTI!-grida la Marinelli.
Prende da parte Massi e riesco a sentire qualche parola di un rimprovero molto umiliante.
Inizio a sentirmi in colpa e un vero schifo.
Non volevo che tutto questo accadesse.
Non sono mai stata abituata a ciò.
Insomma, voglio dire... ormai con le prese in giro ci convivevo e ci ridevo su, ma di qualcuno disposto a difendermi... 
E poi pagava le spese a posto mio.
Marco deve essersi accorto del mio malumore, perché mi dice:-Non è colpa tua.
-Un po' si.
-No, Massi è fatto così. E' impulsivo, lui ci tiene a te, ed è molto possessivo.
Resto in silenzio mentre rimurgino su quelle parole.
Ci tiene a te.
E se avessi fatto un buco nell'acqua anche stavolta?
Voglio dire... è possibile che io piaccia a Massi?
No! Sono io e le mie stupide fantasie, io che mi faccio sempre i parti mentali, oh, il mio tallone d'Achille.
Non posso piacere a Massi... perché dovrei?
Lui si è comportato così perché è solo un amico... oh...
E mentre tutti questi pensieri si fanno padroni di me, D'Amico mi fissa, anzi, credo che non abbia mai smesso di farlo.














NOTE AUTRICE:


Sono tornata! Vorrei essere più lunga ma preferisco usare il tempo per pubblicare altri capitoli :)

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Quanto pesano i rapporti ***


QUANTO PESANO I RAPPORTI





Arriviamo a Venezia e sono grata della confusione dei turisti e dei traghetti in partenza.
La giornata è soleggiata e piazza San Marco brulica di orientali armati di macchinette fotografiche e quant'altro.
Massi si avvicina a me e mi sfiora la mano con le dita, gli sorrido chiedendomi "cosa sta succedendo?".
Ci muoviamo lentamente, approfitto del passo tranquillo per scattare qualche foto a Ponte Vecchio, Elena propone un selfie al quale ovviamente io non sono inclusa.
Massi tanto per prenderla in giro rifà la sua espressione e ci scattiamo un selfie noi tre, io Marco e Massi, facce buffe comprese.
La strada inizia  a diventare più agevole e sollevata di non sentirmi più a disagio proseguo.
Ad un certo punto perdo di vista sia Marco che Massi, e manco a dirlo che c'è D'Amico al mio fianco.
-D'Amico.-inizio a mo' di saluto.
-Tutto bene?
-Benissimo, non ti vomiterò addosso se è ciò che temi.
-Non lo penso infatti, era una domanda tanto per parlare...
-E tu come stai?
-Mi sto chiedendo come mai tu ti sottovaluti sempre, Mancini.-risponde invece lui, è in sovrappensiero.
-Come scusa?
-Non so perché, ma tu non lo vedi bene il tuo riflesso allo specchio, Veronica. Ti sottovaluti troppo, lasci che le stupide chiacchiere di Elena e Manuela ti feriscano quando loro ti invidiano da morire. Spiegami perché le ragazze come te si sottovalutano, che se sentono una risata da lontano pensano che sia subito indirizzata a loro, quelle che si spaventano se un ragazzo ci prova e pensano "questo vuole prendermi in giro", spiegamelo Mancini.
Guardo Christian senza avere parole.
Tutto quello che ha detto... è vero.
Io sono paranoica di natura, nonostante sia solare e ottimista quanto voglio, ogni volta che si ride penso che il soggetto di tale derisione sia io, ogni volta penso di essere sempre io quella sbagliata.
Diventa una prigione quando sono gli altri a scegliere se sei giusta o meno, quando hai paura del loro giudizio, quando ti lasci andare per loro.
Non va bene.
Basta.
Basta davvero.
Loro non sono nessuno per giudicarci, per dirci se siamo giuste o sbagliate, per darci dei giudizi e per offenderci.
Sono solo... persone.
Tutti hanno delle debolezze, nessuno è perfetto, nessuno.
Ma ci sono dei momenti in cui ce ne dimentichiamo, e peggio, dimentichiamo chi siamo davvero, crediamo addirittura a ciò che loro dicono.
E non c'è nulla di peggio, perché.... si perde se stessi.
Le parole di D'Amico hanno un impatto forte su di me, e senza rendermene conto delle lacrime iniziano a rigarmi le guance.
Basta.
Nessuno più mi farà del male.
E mi sento una sciocca... sciocca perché ho dato peso a quelle parole, dimenticandomi che nessuno ha il diritto di sentirsi migliore, dimenticando quanto speciale possa essere, quanto bene abbia fatto, quanto io valga!
-E' tutto finito.-mi dice D'Amico prendendomi da parte e ... abbracciandomi.
Il mio pianto diventa quasi esasperato ma non rifiuto l'abbraccio.
Non è tristezza, nè felicità.
E' puro e semplice sfogo.
Di solito non sono una che si da' facilmente alle lacrime, ma per tutto questo tempo sono stata tesa come una corda di violino, è bastato lui affinché la melodia uscisse.
-Non ha mai fine...  la vita è sempre piena di sfide e critiche, ma come affrontarle? Dopo un po'... si diventa di carta.-dico in preda al singhiozzo.
-La vita è una bilancia con due bracci, si vive bene quando è in equilibrio, anziché dare peso a ciò che sono gli insulti di chi è più spaventato di te, da' peso alle belle parole, ai bei momenti, a chi ti vuole bene.
-Come te ne sei accorto? Come ti sei accorto che stavo così?
-Tu mi sottovaluti, e sottovaluti ciò che provo per te.
-E cosa?
Christian non risponde, dopo un po' il pianto cessa e in silenzio metto gli occhiali da sole per nascondere gli occhi rossi.
Il nostro gruppo è leggermente più distante, e sempre in silenzio lo raggiungiamo.
Lancio un ultimo sguardo a D'Amico, lui non fa nulla.
Vorrei tempestare di pugni lo stesso petto che prima ho abbracciato.
Perché fa così?
Non puoi tirare la pietra e poi nascondere la mano!
Non puoi...
Ma al tempo stesso non posso non sorridere, la mia bilancia ha cambiato verso...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2430185